𝗥 𝗜 𝗡 𝗫 𝗬 𝗨 𝗞 𝗜 𝗢 (𝗢𝗡𝗘 𝗦𝗛𝗢𝗧)

di Kozume Kenma
(/viewuser.php?uid=1125127)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 𝗦 𝗧 𝗔 𝗡 𝗭 𝗔 𝗗' 𝗛 𝗢 𝗧 𝗘 𝗟 ***
Capitolo 3: *** 𝙉 𝙄 𝙄~𝘾 𝙃 𝘼 𝙉 ***
Capitolo 3: *** 𝙋 𝙊 𝙎 𝙄 𝙕 𝙄 𝙊 𝙉 𝙄 𝙀 𝙌 𝙐 𝙄 𝙑 𝙊 𝘾 𝙃 𝙀 ***



Capitolo 1
*** 𝗦 𝗧 𝗔 𝗡 𝗭 𝗔 𝗗' 𝗛 𝗢 𝗧 𝗘 𝗟 ***


𝗣𝗼𝘀𝘁 𝗯𝘆 @𝗶𝗼𝗿𝗶1209_𝗮𝗻𝗶𝗰𝗼𝘀 𝗼𝗻 𝘁𝘄𝗶𝘁𝘁𝗲𝗿 Si sentì la porta aprirsi, le borse cadere a terra e i passi del ragazzo correre verso la vetrata che mostrava l'illuminata città di Kyoto e la sua attrazione preferita, la Kyoto Tower. "Nii-san, non buttare le borse così" Il fratello maggiore continuò non curante a guardare la città rimanendo con il corpo attaccato alla vetrata e gli occhi che luccicavano di meraviglia. " Yukio, vieni a vedere" Rin amava davvero tanto Kyoto, quella città che considerava magica, capace di trasmettergli emozioni a cui non sapeva dare un nome. E se amava andare a Kyoto amava ancora di più andarci con la persona più importante della sua vita, suo fratello minore "Nii-san dammi una mano" Il maggiore si staccò finalmente dalla vetrata andando incontro al fratello e prendendolo per un braccio, trascinandolo con lui ad ammirare il panorama. Yukio sospirò arreso, consapevole che quella testa calda di suo fratello non l'avrebbe ascoltato finché prima non avesse guardato con lui la città di Kyoto. "È passato tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo venuti" Disse quelle parole con un tono di malinconia ma anche di felicità che fece addolcire il viso del fratello minore. Qualche ora più tardi, dopo aver sistemato i contenuti delle borse, i due poterono finalmente godersi la vacanza e rilassarsi. Rin era nel bagno a lavarsi i denti e con la porta aperta Yukio poteva benissimo vedere ogni suo movimento. Approfittò della situazioni per prendere il proprio telefono e scattargli qualche foto. Non era l'unica di quella serata, infatti aveva approfittava dei vari momenti di distrazione del fratello per scattargli qualche foto che avrebbe custodito gelosamente. "Oi ti ho visto, cancellala" Rin aveva finito in tempo per vedere il fratello intento a scattargli delle foto e con aria severa, che però Yukio trovava tenera, si diresse da lui, ma l'altro si alzò in tempo per scappare e impedirgli di cancellare quella foto insieme a tutte le altre. Continuarono a rincorrersi per tutta la stanza finché Rin riuscì a prendere Yukio, e spingendolo con un braccio all'altezza del collo portò entrambi sul  letto. L'uno accanto all'altro, il fiato corto, l'aura di gioia a circondarli, tutte cose che rendevano quel momento così magico e unico. Rin, con lo sguardo sul soffitto, portò il braccio dietro il collo del fratello, il quale si mise su un fianco avvicinandosi maggiormente al suo corpo. A quel punto Rin girò lo sguardo verso Yukio e si fissarono negli occhi per molto finché lo stesso Rin spezzò il silenzio. "Yukio, sai qual è la differenza tra quando siamo venuti a Kyoto con i nostri amici e ora?" il più piccolo fece un gesto di dissenso con la testa e l'altro riprese. "La differenza è che ora siamo solo noi due, e possiamo finalmente passare il tempo insieme. Ultimamente sei sempre via per varie missioni e la mattia non abbiamo la possibilità di parlarci, questa vacanza è un'opportunità" Yukio non rispose, bensì si avvicinò al fratello quasi azzerando le distanze, portando una mano dietro il suo collo, e Rin portò la sua su quella di Yukio. I visi ormai vicinissimi, i fiati caldi che si fondevano insieme, i nasi che si toccavano delicatamente, le labbra morbide dell'altro. "Nii~chan" Finalmente quest'ultime si toccarono, con una delicatezza unica.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 𝙉 𝙄 𝙄~𝘾 𝙃 𝘼 𝙉 ***


Per questo capitolo non ho preso ispirazione da una foto ma da un sogno che volevo condividere in questi libro. ⚠️La storia non si svolge nell'Accademia della Vera Croce⚠️ La bocca spalancata e il respiro affannoso, era convinto che da lì a poco le sue gambe avrebbero ceduto eppure avrebbe fatto di tutto pur di raggiungere suo fratello. Il demone dietro di lui non aveva intenzione di andarsene e al contrario suo sembrava non stancarsi mai. Finalmente vide le scale che lo avrebbero condotto da lui, doveva parlargli ad ogni costo. L'idea che salite le scale lo avrebbe trovato lì, come ogni giorno gli diede le forze per continuare a correre e raggiungere la fine delle scale. Era lì con sguardo abbastanza seccato mentre prendeva la borsa, pronto ad andare a scuola "Nii-san, non puoi sparire così." Senza badare alle sue parole gli si gettò addosso aggrappandosi disperatamente alla sua camicia lasciando il fratello sorpreso. Si prese qualche secondo per regolare il respiro per poi guardarlo disperatamente come se lui fosse la sua ultima speranza." Yukio" I loro visi erano ad un soffio di distanza ma a Rin non bastava. "Mamma e papà..." Non so cosa Rin disse ma il minore aveva la sua completa attenzione e non spiccicò parola. Quando il maggiore ebbe finito di parlare si avvicinò con cautela alle sue labbra, sempre più vicino, fino ad appoggiarle completamente sulle gemelle. Yukio non si ritrasse ma nemmeno si mosse...quando Rin si staccò dalle sue labra quasi sul punto di piangere, il minore portò le mani sul suo viso facendo toccare nuovamente le loro labbre ma sta volta si mossero con una frenesia che fece intendere la loro impazienza. Yukio portò una mano sul petto del fratello scendendo lentamente sempre più giù, mentre le sue labbra si spostarono sul suo collo, assaggiandolo come se fosse il più raro dei frutti.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 𝙋 𝙊 𝙎 𝙄 𝙕 𝙄 𝙊 𝙉 𝙄 𝙀 𝙌 𝙐 𝙄 𝙑 𝙊 𝘾 𝙃 𝙀 ***


Ancora una volta quello stupido aggeggio decise di farla impazzire e lei non aveva la minima idea di come risolvere uno dei mille problemi di quel vecchio telefono che si ostinava a tenere da anni. La ragazza dai capelli rosso fuoco non riusciva proprio a venire a capo e per evitare un'emminente crisi isterica, si decise a rivolgersi ai gemelli. Con il telefono stretto nella mano cominciò a scendere vero il piano inferiore verso la camera che i due fratelli condividevano. Arrivata davanti la porta notò un silenzio alquanto insolito, dato che i gemelli erano soliti litigare. Forse uno dei due non era in camera o non avevano nulla per cui discuterel, pensò Senza pensarci due volte, telefono alla mano, aprì la porta senza preoccuparsi di bbussare e fù probabilmente una delle decisioni migliori che ebbe mai preso. Aperta la porta Yukio era lì, ma non da solo, il fratelli era con lui ma in una posizione equivoca che persino la persona più inoccente di questo mondo avrebbe capito la situazione. Rin era contro il muro bloccato dal corpo di Yukio. Gambe legate alla sua vita mentre il castano lo sorreggeva con le mani, le braccia del corvino intrecciate dietro il collo dell'altro con in una mano i suoi occhiali, i visi pericolosamente vicini e le intimità a scontrarsi. Entrambi si girarono spaventati verso la donna che, incredula alzo il telefono il giusto per scattare una foto ai due.... Non ebbe più bisogno del loro aiuto

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3982165