L'angolo fiorito

di Flappergiuly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sul crine di un unicorno ***
Capitolo 2: *** Yakamoz ***
Capitolo 3: *** Calcio di rigore ***



Capitolo 1
*** Sul crine di un unicorno ***


Sul crine di un unicorno

Potrei mai galoppare?

Chissà quante terre inesplorate

Ci sono ancora da esplorare.

Distesa qui in un angolo, chiudo gli occhi 

E incomincio improvvisamente a viaggiare.

Su distese più erbose di queste

Mi lascio adagiare.

Il fruscio di un fiume 

Mi fa qui compagnia,

Una casetta in mezzo al bosco,

Vi si approderà per quella via.

Un mandorlo profuma

Di eterna primavera,

Lucciole e lanterne, di luna nuova,

Illuminano la sera.

Un aquilone vola in alto,

Più alto che si può,

Un cucù lassù sull'albero

Ha per finestra un oblò.

Una civetta mi distoglie

Da qualche piccolo pensiero,

Una foglia cade dal ramo,

Appare un piccolo sparviero.

Cade una mela dalla fronda,

È di un rosso speciale,

Assomiglia al cremisi,

Non vorrei mica sbagliare.










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Capitolo 2
*** Yakamoz ***



Solstizio d'estate,
frescura nel tuo
calore dai,
luna.
Io che ti contemplo
dal più alto dei punti
ma mai alto come te.
Tu che ti affacci e
ci guardi distante,
che sai?
Del resto, che potrai
mai sapere?
Eppure esisti da
prima di noi,
bellezza fugace
e distante
più del vento,
pù della brezza
che dffidente
appena mi sfiora
stasera.
Inondi il mondo
come inondi
il mare
del tuo stesso
riflesso,
un'acqua dorata
si fè al tuo passo.
Narcotizzante narciso
di un mondo diverso,
magari perfetto,
magari lo stesso
ma certo è
assente e
lontano
da qui.


Cerulee Resilienze
 
 
Eccomi di nuovo qui. Stasera ero perdutamente ispirata, non per niente, sarà la recente scoperta di questa parola che mi fa sognare. Basta solo quella parola ed è già poesia. In una parola c'è tutto e più degli haiku eppure non è una parola giapponese. Vorrei intrattenervi un po' per spiegarvi il suo significato altrimenti non so quanti in tutto mai potrebbero veramente capire o se si fino a che punto. Yakamoz è una idilliaca parola turca, ora melodica, ora pittoresca. Un vero affresco, dipinto naturale. É una parola letteralmente intraducibile o quasi. Un qualcosa che va oltre l'immaginazione. Completamente. É il riflesso della luna sull'acqua, ma già la poesia lo spiega, non sono complicati i versi di per sè, non quanto la parola e non perchè si tratta di una parola straniera, bensì perchè si tratta di una parola rara.
 

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Capitolo 3
*** Calcio di rigore ***


Una mano al petto,
sta per cominciare,
con un lancio di moneta
prima di avanzare.
Sembriamo tanti fanti
di primo regimento,
uguale è l'inno,
uguale il sentimento.
Difendiam la patria
con piena ambizione,
tra un grosso fallo
e una bella punizione.
La rimessa dal fondo
e quella laterale
insieme al palo
non possono mancare.
Un tiro in porta,
una deviazione,
solo chi non si arrende
alla fine sarà campione.
Segui il capitano,
segui l'allenatore,
non importa chi sia,
sei tu il difensore.
Chi in panchina,
chi è da titolare,
ora una sostituzione,
poi il supplementare.
Chi più gol fa,
ancor più balla il tricolore,
lo scemo ti atterrato,
e segni il calcio di rigore.








 

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