Cruel Intentions di Izanami (/viewuser.php?uid=56939)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivi ***
Capitolo 2: *** Presentazioni ***
Capitolo 1 *** Arrivi ***
Ispirato all'omonimo
film
Le
luci dei lampioni riflettevano sulla superficie lucida e nera del suo
casco, si susseguivano in fila e illuminavano ad intermittenza anche la
carena scura del mostro a due ruote, la targhetta militare attaccata al
collo vibrava nell’aria sbattendo di tanto in tanto sul
casco, con un gesto deciso della mano afferrò la piastrina
di metallo e la rimise nella maglia, poi con un movimento fulmineo
diede una botta all’acceleratore e schizzò via
facendo gonfiare il suo giubbotto, sullo sfondo si intravedeva
l’ alba di un nuovo giorno che sorgeva su una delle
città più metropolitane della terra.
Dopo
il lungo ponte fatto di ferro e cemento armato si apriva dinanzi agli
occhi un paesaggio zeppo di grattacieli, strade, semafori e insegne
luminose, un viavai di taxi e macchine si riversava in quelle larghe
strade nonostante l’orario insolito.
Dalla
visiera del casco intravide il grattacielo bianco e inarcò
le sopracciglia: era quasi arrivato.
Con
uno scalo di marcia frenò così bruscamente che
l’anello infilato al pollice della mano destra
tintinnò a contatto con il manubrio e la ruota di dietro
sfregò contro l’asfalto rischiarato da un pallido
sole di fine settembre.
Si
fermò dinanzi ad un grattacielo alzò lo sguardo e
si rese conto di essere davvero arrivato: era dinanzi al white center.
Con
il piede sinistro spinse il cavalletto della moto ormai spenta in
avanti, si slacciò il casco e lo tolse, lo infilò
nel braccio e scese, poi con passo deciso si avviò verso
l’entrata della sua nuova vita...
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“Muoviti
tesoro che tuo padre ha un discorso importante che lo
attende” squittì verso la figlia mentre
cercava di dare gli ultimi ritocchi ai suoi capelli ossigenati.
“Si,
mamma, sono pronta… possiamo andare” rispose la
figlia sbucando dal retro della casa.
La
minigonna e la camicia le davano proprio l’impressione della
tipica brava ragazza, ma dai splendenti occhi azzurri si scorgeva un
cipiglio furbo e divertito, aveva i capelli lunghi fin sul fondoschiena
di un colore turchese intenso, sapeva che stava per cominciare il suo
brillante periodo universitario, forse il più importante
della sua vita e per il suo futuro.
Decisa
e schietta , sapeva ciò che voleva, sapeva di essere la
figlia di una delle menti più geniali del pianeta e sapeva
anche che suo padre era il maggior stanziatore di denaro per
la sua facoltà.
“Oggi
è anche il tuo primo giorno di corsi tesoro, dobbiamo
sbrigarci, c’è la presentazione delle nuove
matricole no?” disse con un sibilo tanto strano da
sembrare quasi in falsetto.
“Infatti
mamma, credo che Papà stia aspettando da un bel
po’ in macchina… andiamo!”
Dalla
berlina nera si intravedeva un uomo baffuto con i capelli bianchi che
fumava in maniera tranquilla e appagata, attendeva che la figlia e la
sua adorata moglie venissero così da poter finalmente andare
in facoltà, fare il suo discorso e scrollarsi da dosso il
pensiero di centinaia di occhi puntati su di lui per un intervento a
suo avviso inutile e di facciata.
“Finalmente
moglie, siete venute. Era ora…” disse in
tono calmo e un po’ divertito.
mentre
salivano moglie e figlia sull’auto spense la sigaretta e mise
in moto la macchina, appena sicuro di avere entrambe a bordo
partì alla volta dell’università
più popolare del paese.
..........
L’enorme
sala magna brulicava di gente, si sentiva un vociare forte e
fastidioso, gente sparpagliata lungo le pareti, persone alle finestre
che fumavano in maniera nervosa, genitori che si complimentavano a
vicenda per l’ottimo voto dei figli all’esame di
ammissione.
“E’
sempre esilarante assistere al giorno dell’arrivo delle
matricoline”
Un
tipo dall’aria altezzosa e un po’ effeminata era
appoggiato al muro, con un pantalone nero , una camicia bianca e una
minuscola cravatta nera analizzava divertito tutte le ragazze che
entravano nell’enorme aula.
“E’
una perdita di tempo” una voce roca e grave venne dalla
destra… appoggiato allo stipite di una delle porte
d’entrata con le braccia conserte un tipo dall’aria
stufata rispose a tono.
“Ehi
principino, sai che è d’obbligo stare qui il primo
giorno di corsi… iuuuuu che schianto che
sei…” si sporse verso una timida ragazzina
imbambolata da tutto quel trambusto…
“naaa
sei troppo timida ti ci vorranno mesi prima di darmela…
ahahah… e poi Vegeta oggi conosceremo lo scenziato pazzo e
sua figlia… ahahaha… si dice che sia ancora
vergine…ahahaha se è pazza come lui ci
credo….ahahahah !!!”
“Basta
Zarbon io esco da quest’inferno” si girò
si scatto e si allontanò dalla porta, ma qualcosa lo
bloccò, da lontano intravide un’esile figura che
varcò la soglia dell’altra porta
d’entrata, non riuscì a focalizzare bene, la luce
forte proveniente dai finestroni nel corridoio centrale gli
offuscò la vista...
“cazzo!”
imprecò e s’incamminò verso le altre
aule.
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Tirò
un lungo sospiro prima di spingere la porta a vetri ed entrare nel
grattacielo, con ancora il laccio del casco infilato nel braccio e
senza il minimo sforzo spostò la pesante anta, si
ritrovò in uno dei posti più lussuosi che abbia
mai visto in vita sua, un luogo quasi disgustoso e ostile,
sapeva di non poter durare a lungo...
Sono
sparita da un bel po' di tempo e mi dispiace, cerchero di aggiornare a
più presto le mie storie non complete e nel frattempo...
Ecco un'altra storiella, un altra piccola invenzione, spero
di poter avere da voi il sostegno morale per continuarla... Merci!
ps ditemi se è il caso di continuarla...
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Capitolo 2 *** Presentazioni ***
Pareti
broccate, grossi lampadari e un’enorme scala troneggiava
dinanzi ai suoi occhi, non era abituato a simili sfarzosità,
la vita che aveva condotto prima era ben diversa, camminò
ancora un po’ in avanti sentì il rumore di una
maniglia e da una porta sulla destra spuntò un
uomo alto e possente, con un viso grosso e di un colore strano, come
fosse violaceo, aveva la faccia puntellata da residui di acne giovanile
e la testa quasi pelata.
Fumava
un sigaro, gli si avvicinò scrutandolo dalla testa ai piedi,
quei minuti di silenzio parevano un’eternità,
quando poi fu quasi ad un palmo da lui aprì la bocca sottile
per espirare fumo.
“vieni
con me muoviti” disse solo questo e si voltò
incamminandosi verso la scalinata dinanzi a lui.
La
stazza lo appesantiva e camminava leggermente ondeggiando, saliva gli
scalini con non poca fatica, e ad ogni passo alternava il sigaro alla
bocca e cacciava fumo.
Lo
condusse dinanzi ad un ascensore al primo piano
“entra,
vai al decimo piano”
Quando
si aprirono le ante e vi entrò senza proferire parola, si
voltò e fece appena in tempo a vedere l’energumeno
andare via verso altre scale, era consapevole che non sarebbe stato un
bell’incontro.
Aveva
solo sedici anni, aveva da poco preso la patente…
l’unico suo diritto a quell’età, per il
resto non disponeva di nulla, doveva sottostare al suo nuovo
tutore… al suo nuovo “patrigno”.
-----------------------------
Entrò nell’aula di arte, si sedette nelle file di
dietro e tirò fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette
“lo
sai bene che è vietato fumare in luoghi pubblici”
Con
la luce del sole sul viso spuntò dalla porta una ragazza
alta, magrissima, con dei capelli talmente biondi da sembrare quasi
albini, portava un amuleto al collo a mo’ di ciondolo, si
avvicinò con fare sinuoso e intrigante.
“fratellino,
lo sai benissimo… quante cose devo
insegnarti…”
Con
un tono di compatimento gli fece il gesto del “no”
con il dito e con la stessa mano afferrò l’amuleto
al collo, lo aprì e ne estrasse una linguetta con della
cocaina appoggiata sopra, con disinvoltura la avvicinò alla
narice destra e tirò su senza pensarci due volte.
“così
si fa… è molto più semplice e da molta
più carica”
“ti
ho detto di non chiamarmi fratellino, io e te non abbiamo nessun grado
di parentela”
“Fa
come vuoi Vegeta, io vado a vedermi lo spettacolo
dell’arrivo delle nuove matricoline e il discorso
dell’ennesimo benefattore della facoltà di
scienze, a dopo”
Si
voltò e senza rivolgergli neanche uno sguardo usci fuori
dall’aula.
“tsk”
Aprì
il pacchetto e estrasse una sigaretta e un accendino a zippo tutto
d’argento, infilo il filtro tra le labbra e sfregò
la pietrina sul jeans.
La
fiamma arse il tabacco iniziale e lui inspirò con decisione,
sentì ogni singola parte del suo corpo beneficiare,
aprì la bocca e cacciò il fumo molto lentamente,
stava proprio bene… solo con la sua sigaretta…
solo con la sua solitudine…
...........
“Che trambusto, al ritorno a casa
comprerò dei dolcetti così potremo rilassarci per
benino, sei d’accordo Bulma?” Si rivolse
alla figlia che non la stava minimamente ascoltando.
“Si…
Si…” rispose assente, aveva lo sguardo verso la
folla, cercava qualcosa… o qualcuno…
“Non
c’è tesoro?” il vecchio la
guardò sottecchi, sapeva che l’ex fidanzato della
figlia fosse iscritto alla stessa università, voleva solo
assicurarsi che lei non fosse ancora interessata a lui…
“Ma
Papà cosa dici... chi?” rispose in maniera vaga
per non destare sospetti, non dovevano assolutamente sapere che fosse
ancora innamorata di lui... il suo lui!
Dagli
altoparlanti si sentì una voce metallica di donna che
provava il microfono, tutti zittirono e cominciarono a
sedersi... si dava inizio alla presentazione.
“Ehm...
prova... prova... Benvenuti signori e signore, ragazzi e ragazze,
studenti vecchi e nuovi... ihih...”
Era
davvero una svampita la direttrice
dell’università, era un fantoccio nelle mani dei
benefattori, purtroppo funzionava così: Io metto i soldi e
quindi IO comando!
“
… e adesso passerò la parola ad una persona
eccelsa, una di quelle con la testa quadrata…
ihih… ho l’onore di presentarvi il nostro nuovo
socio per la facoltà di scienze: il dott. Brief!”
Partì
un applauso scrosciante e delle risatine da parte dei
ragazzi… il dottore si alzò e si
incamminò verso il palco lasciando il posto libero accanto
alla figlia.
In
men che non si dica fu occupato.
“Salve!
Tu devi essere Bulma Brief giusto?” le parlava senza voltarsi
verso di lei, continuava a rivolgere il suo sguardo davanti a se.
Sentita
chiamarsi in causa Bulma si voltò e vide il volto della
donna più bionda cha avesse mai visto in vita sua...
“Si...sono
io...tu chi sei?” con tono bambinesco chiese chi fosse quella
ragazza tanto sfacciata.
“Che
cafona, non mi sono presentata, sono la rappresentante del
corpo studentesco mi chiamo C18, si scrive con la C ma si pronuncia con
la S, sai non sono di qui...”
Finalmente
si voltò verso di lei e la fisso con i suoi grandi occhi
glaciali e le porse la mano con fare amichevole...
“Piacere
mio, vedo che già conosci il mio nome!” era un
po’ restia nel darle confidenza non riusciva a capire se
poteva fidarsi di lei...
L’altra
invece capì subito che la piccola turchesina fosse una bella
peperina un po’ difficile da gestire...
“ehm...
scusami, dovrei sedermi” riapparse dal lato il sign. Brief
che aveva terminato il suo breve discorso.
“Ops,
mi scusi, le lascio il posto, ho appena conosciuto sua figlia una
ragazza molto dolce… credo che diventeremo grandi
amiche”
Strizzò
l’occhio sinistro verso Bulma e si alzò, con un
piccolo gesto della mano fece per congedarsi e si allontanò
“Chi
era quella ragazza tesoro?” chiese il padre appena seduto.
“Una
che devo ancora capire Papà” rispose continuando a
scrutare la biondina che si allontanava…
-----------------------------
Salì
al decimo piano, le porte dell’ascensore si aprirono
direttamente in una stanza ampia e ancora più luminosa
dell’atrio sottostante, davanti alle grosse finestre
c’era una scrivania molto larga e dietro c’era una
figura seduta.
“Benvenuto
ragazzo” l’uomo si alzò e
s’incamminò verso di lui…
Mentre
gli si avvicinava notava sempre di più la sua bassa statura
e il colore della pelle diafana, indossava un volgarissimo smoking
bianco e una camicia viola… ridicolo!
“Ciao!”
rispose con sarcasmo alla provocazione.
Lui
lo fulminò con lo sguardo, come osava dargli del tu?
“Puoi
chiamarmi Frezeer, Ragazzo, ma non rivolgerti mai più
così hai capito?”
Ecco
adesso lo odiava ancor prima di conoscerlo.
“si!”
rispose secco.
Eccomi col secondo capitolo... ditemi se è piaciuto! ^_^
ringrazio:
Luna_07:
Ciao... ^^ Sono contenta davvero che ti piacciano le mie fic, e mi fa
piacere che trovi anche questa interessante!! ^^ Grazie!!
Bacio
stellina86:
Ciao... ^^ Felice che la storia ti intrighi, mi auguro che continui a
farlo... ^^ Bacio!!
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