A tale between Light and Darkness

di Allen Glassred
(/viewuser.php?uid=1134215)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Viktor e Christine ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni ***
Capitolo 3: *** Un invito inatteso ***
Capitolo 4: *** Primi litigi ***
Capitolo 5: *** Primi pericoli ***
Capitolo 6: *** Vorona ***
Capitolo 7: *** Il ricatto ***
Capitolo 8: *** Sono i sentimenti ***
Capitolo 9: *** Notte d'amore ***
Capitolo 10: *** Rapimento ***
Capitolo 11: *** Rabbia e lacrime ***
Capitolo 12: *** Punizione ***
Capitolo 13: *** Incubi lucidi ***
Capitolo 14: *** Ricordi dolorosi ***
Capitolo 15: *** Viktor Jr ***
Capitolo 16: *** Dubbi e verità svelati ***
Capitolo 17: *** Reunion ***
Capitolo 18: *** Temporale ***
Capitolo 19: *** Sapore di pioggia ***
Capitolo 20: *** Sguardo di ghiaccio ***
Capitolo 21: *** Sospetti ***
Capitolo 22: *** Addio o arrivederci? ***
Capitolo 23: *** Il ritorno di Petr ***
Capitolo 24: *** Un arrivo inatteso ***
Capitolo 25: *** Verità nascoste ***
Capitolo 26: *** Igor e Natasha ***
Capitolo 27: *** Inganni e segreti ***
Capitolo 28: *** Rancori e rivelazioni ***
Capitolo 29: *** Vladislav ***
Capitolo 30: *** Deichiarazione inattesa ***
Capitolo 31: *** Effimera pace ***
Capitolo 32: *** Incontro ***
Capitolo 33: *** Falsa confessione ***
Capitolo 34: *** Lotta pari ***
Capitolo 35: *** Il ritorno di Boris ***
Capitolo 36: *** Exiled... or not? ***
Capitolo 37: *** Decisione ***
Capitolo 38: *** I'll be here by your side, no more fears no more crying ***
Capitolo 39: *** Family ***
Capitolo 40: *** Que je t'aime ***
Capitolo 41: *** Sogno di una notte d'Inverno ***
Capitolo 42: *** One year later ***
Capitolo 43: *** Tradimento ***
Capitolo 44: *** Ritorno a Mosca ***
Capitolo 45: *** Alleanza diabolica ***
Capitolo 46: *** Gelosia a corte ***
Capitolo 47: *** Sensation ***
Capitolo 48: *** Vision ***
Capitolo 49: *** Gift from darkness ***
Capitolo 50: *** Sospetti e segreti ***
Capitolo 51: *** Disperazione ***
Capitolo 52: *** Tristi ricordi ***
Capitolo 53: *** Accuse e verità nascoste ***
Capitolo 54: *** Reunion ***



Capitolo 1
*** Viktor e Christine ***


Corre l'anno 1590 in Russia, nella gelida Mosca.

La nostra storia inizia così, in una gelida giornata in cui, nonostante abbia smesso di nevicare da alcuni giorni, il freddo permane e naturalmente la neve residua dall'inverno non si è sciolta in maniera definitiva. E' il 23 Aprile 1590, e per il popolo è un giorno dilutto: infatti, si sono appena svolti i funerali della nobile Adelaida Meekhiva, Contessa di Mosca. Certamente, non è nè la prima e nè l'ultima nobile a morire, allora come mai il popolo sembra così affranto per la sua scomparsa? Il motivo in verità, è più semplice di quello che sembra: la contessa Adelaida, a differenza di qualunque altro suo pari, era sempre pronta ad aiutare il prossimo, non faceva mai sentire coloro che lavoravano per lei inadeguati o inferiori semplicemente perchè di un rango inferiore. Prima di servi, per lei i suoi collaboratori erano persone, e come tali andavano trattate. Ci fu un breve periodo in cui furono prima suo figlio minore Vladimir, in seguito il maggiore Petr, a prendere il suo posto a causa della sua salute precaria. Ma passata la crisi, Adelaida aveva voluto riprendere le redini dei suoi affari, nonostante l'età avanzata e facendosi aiutare dalla sua fidata dama di compagnia, Agatha. A dire il vero, prima di lei vi fu un'altra donna al fianco della nobildonna, una ragazza che sino alla fine la Contessa ha tenuto nel suo cuore, e non solo per tutti i suoi anni di fedele servizio: quella ragazza era per lei diventata quasi una figlia, e dato che aveva tanto sofferto, anche a causa della sua famiglia, avrebbe tanto voluto che tornasse a prestare servizio a palazzo come sua dama di compagnia, ma così non fu: la ragazza erarimasta profondamente turbata da un fatto accaduto in passato, proprio tra quelle mura. Non sembrava avere intenzione di tornare, pur ribadendo il suo affetto alla nobildonna, che capendo la situazione si era in fine decisa a rivolgersi ad altre per assolvere al compito di dama di compagnia. E'sempre stata una donna piuttosto sola, dopo la morte del marito: il figlio minore fu assassinato anni prima assieme alla moglie, da alcuni malviventi, o almeno così si dice: in verità, aleggia un alone di mistero dietro la scomparsa di Vladimir e Katrina Meekhiv. Per quanto riguarda il figlio maggiore invece, colui che ereditò il posto di capo famiglia dopo la scomparsa del padre, non si hanno notizie di lui da molti anni. Indubbiamente, un grosso dolore per una donna anziana e malata, che aveva sempre considerato suo figlio come " una persona difficile ", certo. Ma pur sempre suo figlio, e lei non aveva mai smesso di amarlo e sperare di vederlo, quanto meno al suo capezzale in punto di morte. Ma così non fu, e così designò un nuovo e misterioso erede, di cui non si sa ancora nulla: la sua identità è rimasta segreta sino alla morte dell'anziana, per timore che potesse accadergli qualcosa di grave. Solamente da poco è stato divulgato il suo nome, ed alcuni anziani che vivono in città sono rimasti quanto meno sorpresi.

Una giovane ragazza dai lunghi capelli castani esce di casa, dopo aver sistemato i suoi boccoli meravigliosi in un nastro per tenerli legati. Indossa un abito da popolana, ed i suoi occhi azzurri scintillano alla fioca luce del sole: il cielo tuttavia, minaccia neve. La ragazza sbuffa. " Ma quando smetterà di nevicare? Possibile che non si riesca a vedere un raggio di sole, in questa città? ". Si chiede, scuotendo il capo. Una donna la raggiunge sulla soglia: a differenza della giovane ha gli occhi color smeraldo, e tiene i capelli neri raccolti in uno chignon. Indossa un abito color verde, che quasi sembra intonarsi ai suoi occhi. Posa una mano sulla spalla della ragazza, che si volta nel sentire qualcuno accanto a lei. " Oh, madre. Siete voi ". Sorride dolcemente la castana, mentre l'altra donna, rivelatasi essere sua madre, annuisce.

" Si, sono io figlia mia. E ti volevo chiedere se sei sicura di ciò che fai: sei sicura che sia la decisione giosta? Dopo la morte della Contessa Adelaida... ". Si ferma, mentre la più giovane riflette un momento, per poi annuire.

" Credo sia la cosa più saggia da fare: chiederò di lavorare a palazzo, così potrò aiutare voi e mio padre. Non è giusto che me ne resti con le mani in mano mentre siete voi due a faticare nei campi per portare a casa il pane ". Sorride nuovamente la fanciulla, mentre la madre le prende le mani, dopo esserle andata davanti. Smeraldo ed oceano si incontrano, e la più giovane intuisce che la madre ha qualcosa di importante da dirle.

" Christine, noi ce la caviamo benissimo. Non serve che tu chieda l'elemosina a quella famiglia, non c'è bisogno che lavori per loro. Non li conosci, potresti davvero pentirti della tua decisione ". La avverte, mentre la ragazza di nome Christine la guarda incuriosita.

" Ma madre, voi stessa avete lavorato per la famiglia Meekhiv, così come mio padre. Perchè non io... ". Ma sua madre le fa un cenno con la mano di smettere di parlare.

" Appunto, figliola: sia io che tuo padre abbiamo avuto a che fare con quella famiglia. Certo, la contessa Adelaida fu una padrona esemplare, ci trattava bene. Ma da quando suo marito il Conte Gorislav Meekhiv, morì prematuramente, la situazione si rivelò ben più spinosa: i suoi figli, specialmente il maggiore, non aveva simpatia per me e tuo padre. E se ora sarà lui a prendere il comando, non voglio che tu ti ritrovi in situazioni sgradevoli ". Le spiega la donna, e la figlia annuisce: forse farà meglio ad ascoltare i consigli della madre, e chiedere a qualche altra famiglia di lavorare presso di loro.

" Ci penserò, ma se non andrò da loro chiederò ad altri di assumermi al loro servizio ". Risponde la figlia, mentre l'altra donna sospira.

" Non è affatto necessario, ma se pensi di doverlo fare... ". Christine annuisce, per poi dare un bacio alla madre, sulla guancia. La donna le mette di nuovo la mano sulla spalla. " Forza, forza! Ho sentito che hai un appuntamento con Alice, non vorrai fare aspettare la tua amica? Corri! ". La incita, mentre Christine annuisce, e dopo averla salutata si dirige verso la casa della sua migliore amica: Alice Isakova. Amiche sin dall'infanzia, le due ragazze si sono sempre aiutate, anche nei momenti più duri e difficili l'una è sempre stata al fianco dell'altra, rendendole quasi come due sorelle. La donna rimane a riflettere qualche istante, per poi venire raggiunta da un uomo, evidentemente il padre di Christine.

" Irina... ". La chiama, mentre lei si volta a guardarlo.

" Danilo, dimmi ". Risponde la donna, incrociando lo sguardo oceano del marito. Gli stessi occhi della figlia, che evidentemente ha ereditato il colore degli occhi dal padre.

" L'hai convinta? Non andrà a chiedere lavoro ai Meekhiv, vero? ". Chiede, mentre la moglie gli si avvicina, abbracciandolo.

" Lo spero. Sai bene com'è tua figlia, non si arrende facilmente ". L'uomo ricambia l'abbraccio, sospirando per poi rientrare in casa, seguito dalla moglie. Non è dato sapere cosa stiano nascondendo, ma una cosa è certa: non vogliono che chieda lavoro alla famiglia Meekhiv. Il motivo, è del tutto ignoto.

Christine ed Alice stanno camminando per la strada principale di Mosca. La seconda, una bellissima ragazza dai lunghi boccoli biondi e dagli occhi color del ghiaccio, ha comprato alcuni generi alimentari per la propria famiglia, ovviamente quel poco che si è potuta permettere: solo suo padre lavora, nei campi proprio come il padre di Christine, e purtroppo spesso non ci sono nemmeno i soldi necessari al cibo o alle cure della madre, molto malata. Christine si è limitata ad accompagnarla, ed è la sua amica a prendere parola per prima. " Allora? ". Inizia, mentre l'amica la guarda. " Sei stata a palazzo? Hai chiesto lavoro al nuovo padrone? Si dice che sia già arrivato, mentre altri dicono che ancora non si è fatto vedere e che probabilmente arriverà in pochi giorni, è così? ". Chiede, decisamente curiosa. Christine scuote il capo, ridendo un pò.

" Mi spiace deluderti amica mia, ma purtroppo non sono stata dai Meekhiv: mia madre me lo ha sconsigliato, anche se non ne so la ragione. Pare che lei e mio padre si siano trovati male con il precedente signore del castello, ma di più non mi hanno detto ". Ammette, un pò perplessa. Alice sembra riflettere, mentre Christine continua il discorso. " A proposito del padrone: tu hai per caso saputo chi sia il misterioso nuovo erede della Contessa Adelaida? Si dice che lo abbia designato in punto di morte, ma io ancora non ho saputo il suo nome ". Ammette, ora incuriosita di sapere chi sarà a prendere il posto dell'anziana signora del Castello. Alice annuisce, guardandola.

" Oh si, lo so. Dicono che sia il nipote della Contessa, il figlio maggiore di Vladimir Meekhiv. Non pare sia tornato a Mosca in questi giorni, ma naturalmente rientrerà a breve. O almeno, così si mormora ". Ammette: è vero, stando a quello che lei e suo padre hanno saputo, il nuovo erede è Viktor Meekhiv: il figlio primogenito di Vladimir e Katrina Meekhiv e nipote di Adelaida. Al popolo non è dato sapere dove sia stato sin ora, si sa solamente che non ha potuto presenziare al funerale della nonna, ma che tornerà nei prossimi giorni per occupare il posto che gli spetta come signore del castello. " Chissà, magari per una volta potresti ignorare le ansie dei tuoi genitori ed andare a chiedergli lavoro, magari te lo concederà ". Ride la bionda, contagiando l'amica. Improvvisamente tuttavia, la prima sbianca. " Attenta! ". Grida, buttando a terra la borsa della spesa. E' un momento, poi...

Christine finisce a terra, mentre la sua migliore amica pare in ansia. Le tampona la ferita che si è procurata al capo con il fazzoletto, cercando di capire le sue condizioni. “ Christine! Christine, ti sei fatta male? “. Chiede in allarme, mentre la sua amica non pare riprendere conoscenza: è stata questione di un momento. Le due ragazze stavano attraversando la strada, quando una carrozza ha investito la bruna, che non pare svegliarsi, nonostante i richiami della bionda. Il cocchiere arresta la sua corsa, allarmato. Scende e soccorre la ragazza che ha investito.

" Signorina! Santo Cielo, sono mortificato! E'che avevo così fretta, che proprio non vi ho viste! ". Poi guarda Alice, sincerandosi che stia bene. " E voi? Vi siete fatta male? ". Chiede, mentre la bionda annuisce.

" Io si, ma la mia amica... ". Il cocchiere si accorge della ferita al capo di Christine, che tuttavia pare riprendere conoscienza di li a poco, facendo tirare un sospiro di sollievo al pover uomo. La bruna si porta una mano al capo, cercando di mettersi seduta.

“ Ahi… accidenti, quella carrozza mi è piombata addosso. Mi fa un tremendo male la testa “. Sussurra, mentre il cocchiere la guarda dispiaciuto: certo, è una ragazza del popolo, ma non avrebbe mai voluto che succedesse una cosa tanto sgradevole.

“ Mi dispiace, sono davvero mortificato! Non vi avevo proprio vista! Vi sentite bene? “. Chiede, mentre Christine annuisce nonostante la ferita al capo.

" State attento la prossima volta. Se aveste investito una persona di alto rango, non so se sarebbe stata tanto magnanima ". Fa Alice. Christine rimane seduta, inquanto ha ancora un leggero giramento di testa. Il cocchiere sta per parlare nuovamente, ma una seconda voce fa irrigidire l'uomo, come fosse allarmato.

“ Dimitri! Si può sapere perché ci siamo fermati? Dobbiamo tornare subito a palazzo, siamo già in ritardo! “. Fa, è una voce maschile. Il cocchiere finalmente trova il coraggio di rispondere.

“ Perdonate signore, accidentalmente ho investito una ragazza e volevo sincerarmi che stesse bene. Riprenderemo subito il viaggio “. Fa per tornare al proprio posto, dopo aver guardato un'ultima volta la giovane ferita e dopo che questa gli ha fatto un segno affermativo con il capo: sicuramente quel buon uomo lavorerà per qualche riccone arrogante e poco magnanimo, come d'altra parte è per tutti i nobili nei confronti della povera gente come lei o come la sua amica ed i loro genitori. O almeno questo è ciò che lei pensa, in base all'esperienza della sua famiglia e di quella di Alice, che appunto solo con la precedente signora del Castello trovò un pò di giustizia. Gli altri nobili invece, non sono mai stati caritatevoli con loro, tutt'altro. Alice cerca di aiutare Christine a rimettersi in piedi, mentre il cocchiere fa un inchino in segno di scuse, dirigendosi alla sua postazione. Ma poco prima che l'uomo possa riprendere il suo posto, il suo padrone lo interrompe.

“ Aspetta, hai detto investito una ragazza? “. Chiede, mentre Christine ed Alice rimangono interdette qualche istante, ed in seguito la castana si alza da terra sostenuta dall'amica, qualcuno scende dalla carrozza. " Investito una ragazza?! Ma come hai potuto commettere un simile errore?! ". Si arrabbia nuovamente il proprietario di quella voce. Alice rimane a bocca aperta, riconoscendolo subito, non appena lo vede. Diversa è la situazione di Christine: non conosce affatto quel ragazzo, che avrà poco più della sua età. Ma il suo sguardo è rimasto calamitato da quello color del cielo di lui, ma con sfumature tendenti al grigio ghiaccio. Per un istante le è quasi impossibile capire il reale colore degli occhi di quel bellissimo giovane, evidentemente un nobile a giodicare dai suoi abiti.

“ Signore… “. Sussurra timoroso il sottoposto, credendo di essere cacciato dal suo posto di lavoro: dopo tutto ha commesso una leggerezza molto grave, ancorché del tutto involontaria. " Perdonatemi, non era mia intenzione ferire la signorina, ma... ". Ma il suo padrone non pare badare a lui, piuttosto si avvicina alle due ragazze, sospirando pesantemente.

“ Scusate per lo spavento, non so come Dimitri abbia potuto commettere un simile errore. State bene? “. Domanda a Christine, notando la sua ferita. Lei annuisce arrossendo un po': non ricorda di aver mai visto un ragazzo così bello prima d'ora. Lui la guarda qualche istante, per poi spostare nuovamente lo sguardo sul suo capo. “ Vi fa male? Vi serve qualcosa? “. Le chiede poi, e lei fa cenno di no, riprendendosi.

“ No, vi ringrazio… è stato solo uno spavento, nulla di grave. Non è il caso di punire quel buon uomo... “. Sussurra semplicemente, sentendosi in oltre in dovere di mettere una buona parola per il cocchiere, che la guarda e sorride: quella ragazza è davvero buona, un fiore rarissimo per i venti impetuosi di quel mondo. Alice la sorregge ancora, nonostante lei riesca ormai a reggersi in piedi da sola.

“ Bene, in questo caso io mi rimetto in viaggio. Vi chiedo ancora scusa a nome del mio cocchiere “. Fa un leggero inchino il misterioso nobile, mentre Christine riesce solo ad annuire e ricambiare leggermente l'inchino, con una grazia che certamente è raro trovare nelle donne di popolo. Il misterioso ragazzo la guarda un momento, per poi girarsi dandole le spalle. Lei sta per fare lo stesso ma, poco prima di risalire in carrozza, lui si ferma. “ Io sono Viktor “. Fa, guardando nella direzione della ragazza, che nel frattempo si è fermata per ascoltare ciò che avesse da dire. Alice strabuzza gli occhi dalla sorpresa. “ Viktor Meekhiv “. Conclude lui, mentre lei fa un inchino in segno di rispetto, come si conviene quando ci si presenta. Alice rimane quanto meno sorpresa: allora aveva visto giusto! Lui è l'erede della Contessa Adelaida! E'finalmente tornato a Mosca! E, come se non bastasse, loro sono state le prima ad incontrarsi... anzi, a scontrarsi in quel caso, con lui!

“ Christine. Il mio nome è Christine Petrova “. Si presenta Christine, mantenendo lo sguardo. Lui non dice nulla in un primo momento, limitandosi a fare un leggero sorriso. Poi conclude la conversazione.

“ Christine… bel nome, Milady. Davvero un bel nome “. Sussurra, per poi salire nuovamente in carrozza senza dare il tempo alla ragazza di rispondere. La giovane dai capelli castani rimane ferma immobile per qualche istante, rossa in viso. La sua amica la guarda, mettendole una mano sulla spalla.

" Christine? Tutto bene? Ma hai capito chi era quello? ". Chiede, e la bruna annuisce.

" Ho capito benissimo, Alice... ho capito benissimo ". Ripete, per poi aiutare l'amica a raccogliere le sue cose, finite a terra.

Salve a tutti! Eccomi qua con una nuova storia, che ne dite? Con il primo capitolo ho introdotto la protagonista, Christine, insieme alla sua migliore amica Alice. In ultimo abbiamo anche incontrato il protagonista, Viktor Meekhiv. Che ne dite? Come mai i genitori di Christine sono tanto reticenti nel mandarla a lavorare presso quella famiglia? E dopo l'incontro/scontro di Viktor e Christine, cosa accadrà? Leggete, e lo saprete!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Rivelazioni ***


Sono passati solamente alcuni giorni dal primo incontro di Christine con Viktor Meekhiv, l'erede della contessa Adelaida, scomparsa di recente. Dopo l'episodio, la ragazza è tornata a casa sua ed ha raccontato tutto ai genitori, che ovviamente non hanno potuto non preoccuparsi per la ferita al capo della figlia. Ma Alice li ha rassicurati, raccontando che si sono scontrate con la carrozza di un nobile, ma che non è successo per fortuna nulla di irreparabile. E'stato allora che il padre di Christine, Danilo Petrov, ha capito di che nobile si trattasse: può essere, a giudicare dalla descrizione, che fosse l'erede della contessa. Quando Christine gliel'ha confermato, l'uomo pareva piuttosto agitato ed ha ordinato alla figlia di stare lontana dai nobili e da tutte le loro questioni. A dire il vero, ora che la ragazza riflette non capisce la reazione di suo padre, che le pare un pò troppo esagerata. Finito di riordinare, la fanciulla scende le scale e per puro caso ascolta i genitori parlare. " Danilo, non fare così: capisco che il fatto ti abbia un pò sconvolto, ma non dimenticare che Lord Vladimir è morto da anni ed anni ormai, e che il fratello è scomparso chissà dove. Non è nemmeno venuto ai funerali della madre, non rappresenta una minaccia per nessuno ". Tenta di rassicurarlo la moglie, tuttavia lui scuote il capo.

" No, Irina: non voglio che nostra figlia stia a contatto con quella famiglia che ci ha sottratto tanto. Ti devo ricordare forse che abbiamo dovuto vendertgli nostro figlio per estinguere un debito? ". Un debito? Figlio? Ma che significa? A Christine cade a terra il vassoio, attonita dalle parole del padre.

" Basta, non voglio ricordare quel drammatico giorno. E... ". Irina non termina la frase, sentendo rumore di vetri infranti. E può essere stata solo una persona: sua figlia. La donna si alza, seguita dal marito. Christine li guarda entrambi, sotto shock. Sua madre le si avvicina, cercando di metterle una mano sulla spalla. " Tesoro, cos'hai sentito? ". Le chiede, mentre la ragazza rifiuta bruscamente il contatto con lei e si allontana, ripresasi dallo shock ma furiosa.

" Ditemi che non è vero! Ditemi che ho capito male, madre! ". Grida, mentre a calmare le acque prova suo padre.

" Christine, non fare così. Erano momenti difficili, siamo stati obbligati a delle decisioni drastiche. Permettici di spiegarti ". Riesce a prendere la mano della ragazza, che ha sempre avuto un grande rispetto ed ammirazione per il padre e non osa sottrarsi, pur essendo arrabbiata.

" Non c'è nulla da dire, padre! Perchè mi avete ingannata!? Perchè non mi avete detto dell'esistenza di mio fratello?! ". Grida nuovamente Christine, non trattenendo le lacrime. " Avevo il diritto di conoscerlo! ". Sbrocca, mentre sua madre scoppia in lacrime. Danilo invece pare capire il dolore della figlia, perchè è lo stesso che provò lui rinunciando a colui che, in fin dei conti, era una parte di sè: il suo primogenito. Abbraccia forte la figlia, che da prima pare opporsi ma in seguito si arrende, stringendosi a lui e piangendo.

" Hai ragione, figlia mia. Meriti di conoscere la verità, e il perchè non volevamo che ti avvicinassi ai Meekhiv ". Irina annuisce, approvando le parole del marito: è giusto che la loro Christine conosca la verità, tutta seppur potrebbe essere dolorosa e difficile da capire. " E'successo tutto moltissimi anni fa... ". Inizia il discorso il capo della famiglia Petrov, una volta calmata la figlia ed averla fatta sedere su una delle sedie, seguita dai genitori. La ragazza accetta di ascoltare le loro spiegazioni: in fondo vuole loro un gran bene. Hanno sbagliato, ma ne vuole conoscere le ragioni prima did ecidere qualunque cosa.

" Vi ascolto, continuate... ". Fa la ragazza, asciugando le lacrime. Sua madre le si siede accanto, prendendole la mani tra le sue. Suo padre invece respira profondamente, continuando il racconto.

" Tua madre ed io eravamo stati sbattuti fuori da palazzo da Petr Meekhiv: il figlio maggiore della Contessa Adelaida, che prese temporaneamente il posto della madre al comando in seguito ad una malattia della signora. Ma fu poco prima di perdere il lavoro che tua madre ed io seppimo che saremmo diventati genitori ". Christine ascolta attentamente: ha solo sentito parlare di petr Meekhiv, sa solo che a dofferenza della madre non andava affatto d'accordo nè con il popolo nè con chi lavorava con lui, e trovava qualunque pretesto per cacciare le persone in malo modo, nonostante la madre fosse contraria: in quegli anni il potere era esclusivamente nelle sue mani, essendo l'uomo di famiglia, colui che ha ereditato il posto del padre. " Nonostante fossimo senza lavoro, i genitori di Alice, Filimon e Beatrisa, si offrirono di aiutarci economicamente, e così fu fino alla nascita tua e di tuo fratello, Lukas Petrov ". Christine deglutisce: i suoi genitori avevano dunque fatto in tempo a dare un nome a suo fratello, prima di perderlo.

" Lukas... quindi mio fratello si chiama Lukas? ". Fa semplicemente la bruna. Danilo annuisce: ora arriva la parte più complicata da raccontare.

" Si. Ma a quei tempi eravamo sul lastrico: non potevamo mantenere due gemelli. Così fecimo l'errore di accettare l'aiuto di Vladimir Meekhiv, il padre di Viktor e figlio secondogenito della contessa Adelaida ". Christine rimane sorpresa: da ciò che sa, Vladimir Meekhiv non era tipo da aiutare le persone così, disinteressatamente.

" Ma c'era una condizione ". Continua finalmente Irina, notando che al marito manca il coraggio per proseguire, troppo preso da quei brutti ricordi. " Se entro pochi mesi non avessimo restituito i soldi, allora la famiglia Meekhiv si sarebbe potuta prendere uno dei nostri figli. Come previsto, non riuscimmo ad estinguere il debito... ". Si ferma un momento, trattenendo le lacrime e mentre il marito le mette una mano sulla spalla.

" E così decidemmo: vendettimo tuo fratello Lukas a Vladimir e Katrina Meekhiv, che allora già avevano un figlio ed erano in attesa del secondo. Il debito fu estinto, ma Lord Vladimir ci minacciò: nessuno doveva sapere che Lukas era figlio nostro. Ora, non sappiamo dove sia e come viva, come sia stato trattato dopo il ritorno al potere della Contessa Adelaida ed ora che è deceduta ". Christine abbraccia i genitori, scoppiando in lacrime: ha un fratello, ma è come se non lo avesse inquanto nemmeno sa dove sia, e se sia ancora vivo. Ma una cosa è sicura: ha perdonato i genitori, che in fin dei conti non hanno colpa di quanto accaduto. Hanno solo accettato l'aiuto di una persona sbagliata, e le hanno tenuto nascosto di suo fratello per il bene di tutti.

" Vi voglio bene... ". Mormora solamente la bruna, stringendosi ad entrambi e tornando a piangere, sfogandosi dopo quelle drammatiche rivelazioni: ora sa perchè i suoi non volevano che si avvicinasse ai Meekhiv, ma è pur vero che Viktor Meekhiv non è suo padre, o suo zio. Potrebbe essere totalmente diverso da loro, pensa lei.

Nello stesso istante, a palazzo Meekhiv un giovane sta camminando su e giù per il salone da diverso tempo. E' tornato a casa da pochi giorni, e tutti lo hanno accolto con calore ed affetto. Ha sistemato tutte le faccende in sospeso della sua povera nonna, alla tenuta le cose vanno bene, eppure c'è una cosa che non riesce a scordare, e quella stessa cosa è la fonte dei suoi pensieri. Sembra essere agitato, tanto da non riuscire a stare fermo per più di qualche secondo. Ed il motivo è solo uno: non riesce a smetetre di pensare alla ragazza che il suo cocchiere ha accidentalmente investito con la carrozza. L'ha colpito subito non appena ha incrociato il suo sguardo, seppur per pochi momenti. Non crede di aver mai visto nessuna donna con uno sguardo simile, in grado di colpirlo in quel modo. Certo, davanti alla giovane ha ostentato fredda compostezza, credeva che fosse solo una sensazione momentanea. Invece da allora non riesce a levarsela dalla testa, e non ne capisce la ragione: di certo non è la prima donna del popolo che vede, ma con le altre le cose non sono andate certo in quel modo. Improvvisamente tuttavia, qualcosa interrompe bruscamente i suoi pensieri: dei passi lo fanno voltare verso l'entrata della sala, da cui fa la sua comparsa un altro giovane dai capelli corvini, leggermente scompigliati. Indossa abiti regali, proprio come il suo pari che ora lo sta osservando. Siccome il primo non proferisce parola e si limita a fissarlo, è il secondo che finalmente parla. " Viktor, ecco dov'eri. Il conte Kuznetsov ti stava cercando, voleva parlarti di non so che cosa ". Gli riferisce semplicemente, mentre l'altro sospira pesantemente.

" Lukas, non sono in vena di visite, non oggi ". Risponde, guardando fuori dalla finestra. " Gli hai detto di tornare domani? ". Chiede, rivelando che il nome del ragazzo è Lukas e che è evidentemente un suo pari, dato che gli da del tu senza problemi. Lukas annuisce, dando una risposta alla precedente domanda. Poi decide di farsi più audace, e posa i documenti che stava leggendo sul tavolo.  

" Pensi ancora all'incontro di qualche giorno fa? ". Chiede senza troppi giri di parole: infatti anche lui era presente, il giorno dello scontro con Christine. Solo che non era sceso dalla carrozza e non aveva visto la ragazza investita. Non ottenendo risposta intuisce di aver centrato il problema. " Non dirmi che una semplice popolana ha fatto breccia nel cuore del gelido Viktor! ". E ride leggermente, ma ancora una volta non ottiene che un'occhiata poco rassicurante da parte dell'altro.

" Te l'ho detto, non è una ragazza come le altre. C'è qualcosa in lei, qualcosa che mi ha colpito sin da subito ". Commenta semplicemente Viktor, riflettendo su quei pensieri rivolti a quella giovane dallo sguardo magnifico. Lukas lo guarda facendosi serio.

" Non dirmi che ti sei innamorato! E per di più di una popolana... ". Mormora, avvicinandosi alla finestra fuori dalla quale sta guardando anche Viktor, come se si aspettasse di vedere comparire Christine al cancello principale. " Posso capire che tu ti senta attratto da lei, ma non venirmi a dire che sei stato colpito dal così detto colpo di fulmine ". Conclude in fine il primo, mentre Viktor continua a fissare fuori dalla finestra.  

" Sarebbe così sbagliato se così fosse? Contano così tanto le differenze sociali? ". Chiede semplicemente, senza guardare Lukas. " Se così fosse, anche mio padre avrebbe sbagliato ad adottarti, o no? ". Conclude, mentre Lukas esita un momento a rispondere.

" Hai ragione, in fondo sei libero di fare ciò che vuoi. Non saresti nè il primo e nè l'ultimo che si incapriccia di una popolana, solo sta attento: le malelingue potrebbero iniziare a spettegolare se si sapesse ". E intanto riflette: conosce il nome della sua famiglia d'origine e sa chi sono, ma li detesta: suo padre l'ha dato via probabilmente per denaro, si è rifiutato di crescerlo per chissà quale assurda ragione. Per lui la sua unica famiglia sono i Meekhiv, che lo hanno cresciuto. Vladimir e Katrina Meekhiv erano i suoi soli genitori, Viktor e Boris i suoi unici fratelli.

" L'ultima cosa di cui mi importa adesso sono i pettegolezzi di qualche nobile annoiato. Piuttosto, credi che possa ritrovarla? ". Chiede così, a bruciapelo. Lukas rimane un pò interdetto da quella frase, per poi ridere appena.

" Ti ha proprio fatto perdere la testa, quella ragazza. Ma se la cercassi tu di persona finiresti sulla bocca di tutti, e desteresti troppi sospetti, specialmente ora che sei appena tornato ed alcuni nobili non aspettano altro che un buon pretesto per boicottarti ". Sentenzia, ed è vero: sicuramente gli altri nobili darebbero adito a dei pettegolezzi fuori luogo se sapessero che il conte Meekhiv corre sietro ad una popolana.

" Devo trovarla, parlarle. Che so, anche con la scusa di sapere come sta dopo che il mio cocchiere l'ha travolta con la carrozza ". Mormora, pensando a diverse possibili alternative con le quali invitare Christine senza destare sospetti o sollevare pettegolezzi. " Dopo tutto, non c'è nulla di male se un gentil uomo si scusa con una sognorina dopo averle procurato un danno, no? ". Chiede, mentre Lukas si fa avanti, incrociando le braccia.

" Se mi dici come si chiama, ci vado io a prenderla. Di me si dicono già abbastanza cose, pettegolezzo in più o pettegolezzo meno... ". Fa in tutta calma: lui è abituato alle male lingue, che di certo non sono mancate sin da quando si è saputo che Vladimir Meekhiv aveva adottato un bimbo " del popolo ", figlio di servi. Le vere ragioni sono del tutto ignote, almeno per lui, e nemmeno gli interessano.

" Christine ". Mormora il fratello acquisito, rispondendo alla sua domanda. " Si chiama Christine Petrova ". Conclude, mentre Lukas si irrigidisce di botto.

" Hai detto Christine Petrova? ". Chiede, e Viktor annuisce.

" Si. E' così che si è presentata. Cercala al villaggio, dille che voglio vederla per scusarmi dopo l'incidente. Cerca di non spaventarla, va bene? ". Chiede nuovamente, ma Lukas pare irrigidito e non risponde. Viktor gli si avvicina, guardandolo. " Lukas? Hai capito? ". Chiede, riscuotendolo dai suoi pensieri. Il minore annuisce.

" certo, ho capito. Magari potrei far venire con lei la sua amica, quella di cui mi hai parlato. Così potrebbe sentirsi più a suo agio, non credi? ". Domanda, e Viktor annuisce.

" Ora vai ". Conclude il discorso, mentre Lukas si gira per poi dargli le spalle ed uscire dalla sala. Una volta fuori si appoggia alla porta, per poi stringere i pugni.

" Christine Petrova... ". Mormora a denti stretti, mentre il suo sguardo pare infuocarsi. Ma il motivo è ignoto.


Ciao a tutti, amici! Ed eccomi con il capitolo due, che ve ne pare? Dopo aver introdotto la famiglia Petrov, finalmente ecco comparire un altro Meekhiv: Lukas. Porta lo stesso nome del fratello di Christine, e pare avere una storia molto simile alla sua. Coincidenza? La ragazza intanto ha perdonato i genitori per averle tenuto nascosta la verità, mentre Viktor non pare riuscire a dimenticare quell'incontro/scontro con la ragazza. Riuscirà Lukas a convincerla ad andare a palazzo? Cosa accadrà? Spero che la storia vi piaccia, io intanto vado a scrivere il capitolo tre! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un invito inatteso ***


Passa circa un'ora dalla conversazione di Lukas e Viktor: il primo è uscito alla ricerca di Christine, mentre il secondo è rimasto a palazzo, piuttosto pensieroso: perchè? Perchè non riesce a levarsi dalla testa quei bellissimi occhi color cielo e quegli splendidi boccoli castani? Scuote violentemente il capo, cercando di pensare ad altre cose: ha ricevuto giusto la mattina stessa una lettera che pare averlo un pò messo in agitazione, ma il mittente è ignoto così come il contenuto della missiva. Il giovane conte si siede su una delle poltrone, sbuffando: è a Mosca da poco, e già ha tutte quelle preoccupazioni! Quante cose ha ancora da sistemare, riflette.

Un uomo misterioso varca i cancelli di palazzo Meekhiv, e non pare essere solo: con lui c'è una donna che tiene tra le braccia una neonata, che dorme serena ed ignara di tutto, ben avvolta nelle coperte: il clima è piuttosto freddo, e non è il caso che una neonata vi sia troppo esposta. Il cocchiere guarda colui che a quanto pare è il suo signore, in attesa di ricevere ordini: gli ha detto di portarlo sino a Mosca, ma non sa se dovrà poi riportarlo a casa. Il misterioso uomo gli fa cenno di andarsene, ed il servitore capisce che intende rimanere. La donna gli mette una mano sulla spalla, guardandolo. " Dopo così tanto tempo, perchè sei voluto tornare a Mosca? ". Chiede, sorreggendo la figlia con la mano libera. Lui non fa altro se non fissare l'entrata di palazzo, solo il rumore del vento che muove i pesanti soprabiti suo e della donna rompe il silenzio. In seguito tuttavia, è lui stesso a prendere parola rispondendo alla domanda.

" Sono stato via troppo tempo. Con la morte della Contessa, credo che il suo erede avrà bisogno di aiuto per sistemare tutte le questioni in sospeso, ed eccomi qui: io potrò aiutarlo, no? ". Non si capisce se parli seriamente o con ironia, si capisce solamente che è conosciuto a palazzo: le guardie non oppongono la minima resistenza al suo passaggio. A giudicare dai suoi abiti si direbbe un nobile, così com'è per la donna che lo accompagna. Entra senza pensarci due volte, mentre al suo passaggio le guardie si inchinano rispettose. Una volta giunto alla porta del salone prinipale, esita un momento. In fine mette da parte ogni tipo di dubbio, ed apre quella porta varcando la soglia. Trova colui che stava cercando intento ad osservare distratttamente dei documenti.

" Lukas, sei già di ritorno? Ti avevo detto...". La persona in questione, che si rivela essere Viktor Meekhiv, lascia cadere i documenti che stava leggendo: alzando lo sguardo, ha infatti visto colui che è entrato, senza rispettare le più elementari norme dell'etichetta. Ma certo, in fin dei conti anche lui è un nobile, perchè mai dovrebbe perdersi dietro a certe formalità?

" Viktor, mi spiace deluderti ma io non sono Lukas. Come puoi vedere... ". E toglie il cappuccio, rivelando i suoi capelli color mogano ed i suoi occhi color dello smeraldo. Notando l'espressione sorpresa del Conte, l'altro osserva un quadro dietro di lui, in particolare osserva un bimbo dagli occhi color smeraldo, tenuto in braccio da una donna dallo sguardo freddo, che non trasmette alcuna emozione. " Coraggio! Non mi saluti nemmeno? Dopo tutti questi anni, credo che tu me lo debba, o no? ". Viktor lo guarda un istante, e smeraldo e zaffiro si scontrano per alcuni, interminabili secondi al termine dei quali, è finalmente il signore del castello a prendere parola.

" Boris, non pensavo che saresti tornato a Mosca così presto ". Confessa, rivelando il nome ma non l'identità dell'altro uomo, che ghigna un istante.

" Invece eccomi qui. Sono tornato a casa ". Controbatte, sicuro che nessuno potrà mai cacciarlo via. Quale sia il suo ruolo tuttavia, non è ancora dato saperlo.

Lukas giunge finalmente in un vicolo che conosce sin troppo bene: certo, come sordare che li vivono delle persone che lui detesta con tutte le sue forze? Delle persone che gli fecero del male ancor prima che nascesse, decidendo del suo futuro nemmeno fosse un burattino. No, non importa più nulla: è giunto sin li, in quel volgare vicolo colmo di sudici plebei, per un motivo ben preciso: ci vive la donna che Viktor cerca, Christine Petrova. Sa perfettamente quale sia la sua casa, di fronte alla quale giunge di li a poco. Prende un profondo sospiro, perchè sa bene quale immane sforzo lo aspetta. Dovrà fare appello a tutta la sua buona volontà per non sbroccare e gridare tutta la sua rabbia ed il suo odio. Sta per bussare, ma una ragazza dai boccoli biondi apre la porta: da prima non si accorge di lui, è voltata versi l'entrata. " Christine! Andiamo, prima che faccia buio! ". Chiama la ragazza, e lui riflette: allora è giusto, Christine Petrova vive li. Il giovane dai capelli corvini si schiarisce la voce per far notare la sua presenza, e la bionda si irrigidisce.

" Arrivo! Sto aspettando mia madre, non è ancora pronta! ". Risponde Christine, scendendo le scale. Alla mancata risposta dell'altra, le rivolge di nuovo la parola. " Alice? Tutto bene? ". Chiede, per poi notare che la sua migliore amica non è sola. Un brivido passa lungo la schiena della bruna, incrociando quello sguardo di ghiaccio. Lukas la fissa qualche istante: è davvero lei, la Christine Petrova che Viktor cerca. La deve portare a palazzo, anche se deve ammettere che non sa se sia la cosa più appropriata. Non troppo per lui, abituato a malelingue e pettegolezzi sul suo conto. Ma cosa si penserebbe di Christine, vedendola in compagnia del fratello adottivo del conte? Ah, che gli importa? Lui è li per uno scopo, e non può farsi prendere dai dubbi.

" Voi siete Christine Petrova, vero? ". Chiede freddamente, e la ragazza annuisce. Dopo qualche istante ritrova finalmente la voce, e risponde alla domanda.

" Chi desidera saperlo? ". Chiede, anche se forse ha intuito di chi si tratti: il figlio adottivo di Vladimir e Katrina Meekhiv.

" Lukas Meekhiv, sono il fratello adottivo del Conte. E' lui che mi manda da voi ". Non distoglie lo sguardo da quello della ragazza, che rimane sorpresa: il conte la vuole vedere? Deve essere una burla!

" Se è una burla, non è divertente. Un nobile che vuole vedere una serva? Impossibile ". Trova il coraggio e l'audacia di constatare la ragazza. Questo provoca semplicemente un ghigno da parte di lui, che risponde ad ogni suo dubbio.

" Credetemi, signorina Petrova, non sono persuaso da alcun piacere nel trovarmi in questo covo di plebei, e vorrei andarmene quanto prima. Quindi, se voi e la vostra amica voleste farmi la cortesia di seguirmi, ve ne sarei grato ". Alice rimane sorpresa di sentire che l'invito è stato esteso anche a lei, mentre Christine capisce che non si tratta di una burla. L'amica la guarda: rifiutare sarebbe segno di maleducazione. La bruna capisce, e decide di accettare: cos'ha da perdere ad andare a palazzo? Lei è una popolana, di cui nessuno parlerà nè in bene nè in male. Fa un cenno affermativo con il capo.

" Va bene, se mi date un momento avverto mia madre e... ". Ma la ragazza non finisce la frase, che sua madre fa la sua comparsa: ha sentito tutta la conversazione, dato che stava scendendo le scale. Lukas la guarda qualche istante: ecocla li, Irina Petrova. Il suo sguardo rimane freddo come una notte artica, e la donna si volta verso di lui, sussultando: quello sguardo, dov'è che lo ha già visto? Un dubbio la attanaglia qualche istante, ma scuote subito il capo e guarda la figlia.

" Tesoro, sarebbe una grave scortesia rifiutare l'invito. Potete andare se volete ". Christine annuisce, notando tensione tra Lukas e sua madre. Lui non fa altro che voltarsi, facendo cenno alle ragazze di seguirlo. Stringe i pugni qualche istante, ripensando a quella donna.

" Irina Petrova... sapeste quanto vi odio ". Pensa, per poi risalire in carrozza, seguito da Alice e Christine. Meta: palazzo Meekhiv. 


Salve a tutti! Come state? Ed ecco il capitolo tre, che ne dite?! E' entrato in scena un nuovo e misterioso personaggio, Boris: chi è? Come fa a conoscere Viktor così bene? Christine ed Alice hanno accettato l'invito, che accadrà una volta giunte a palazzo? Perchè Lukas pare avercela con Irina? Non vi resta che continuare a seguirmi, io intanto vado a scrivere il capitolo quattro! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Primi litigi ***


Il viaggio prosegue in assoluto silenzio: le ragazze sembrano essere in soggezione, e Lukas non fa altro che fissarle gelidamente, non aiutandole di certo a superare la loro timidezza. Quando finalmente è lui che sta per prendere parola tuttavia, si accorge che è ormai tardi: sono arrivati a destinazione. Il cocchiere aiuta le ragazze a scendere, capendo che devono essere ospiti del suo signore. Sta per dire qualcosa, ma qualcuno lo rimprovera abbastanza severamente: non è Viktor, ma è una voce maschile. " Padre! Perchè siete così testardo? Non dovevate andare voi, potevo pensarci io. Voi siete anziano, potreste sentirvi male con questo freddo! ". Lo rimprovera, senza accorgersi che in compagnia del genitore c'è uno dei suoi signori insieme a delle ospiti. Il cocchiere pare imbarazzato, per poi portarsi una mano dietro al capo.

" Perdonate, signorine. Mio figlio si preoccupa sempre della mia salute, a volte senza alcuna ragione ". Ammette, mentre Christine non può fare a meno di sorridere: anche lei si comporta allo stesso modo con il padre, quando spesso lo sorprende a lavorare nei campi o a compiere altri sforzi in giornate poco favorevoli. Il giovane si accorge subito dell'errore commesso: si è messo a gridare come uno straccivendolo di fronte ad uno dei suoi signori e a delle ospiti! Fa un inchino in segno di rispetto.

" Vi chiedo scusa, non pensavo che mio padre... ". Si interrompe, non trovando le parole esatte. Segue un momento di silenzio, che viene rotto solo da Lukas, che pare spazientirsi.

" Che razza di modi. Non so come possa Viktor tenerti ancora a palazzo, al suo fianco per di più ". Commenta acido, mentre il bruno lo guarda un istante, mentre due paia di oceani artici si scontrano.

" Evidentemente, il signor Conte sa apprezzare un buon collaboratore, signore ". Sibila. Lukas stringe i pugni, evitando di ribattere: scontrarsi con quell'uomo non è una buona idea, non al momento per lo meno. Fa un passo avanti, guardando poi le due ragazze.

" Purtroppo vi devo lasciare, signorine. Ci penserà Dimitri a portarvi dal Conte, dopo tutto sono sicuro che è qui per questo, no? ". Mormora, mentre l'altro, che si rivela chiamarsi Dimitri come l'anziano genitore, annuisce.

" Si, signore. Voi potete tornare alle vostre questioni se volete, io porterò le signorine dal padrone ". Lukas osserva ancora una volta Christine, che per istinto fa un passo indietro. In seguito fa un inchino a lei ed Alice, per poi dirigersi verso il giardino. Dimitri sospira, per poi guardare il padre. " Padre, voi andatevi a riposare adesso. Se ci sarà bisogno, penserò io a guidare la carrozza: voi siete stanco ". L'anziano annuisce, ridendo un pò: non deve ribattere con suo figlio, ma d'altronde ha ragione. Non è più un ventenne, gli serve anche del riposo. Il giovane annuisce, per poi guardare le due giovani. " Che villano, non mi sono nemmeno presentato! ". Si ricorda poi il ragazzo, facendo un inchino. " Il mio nome è Dimitri Zykov, e sono il figlio del cocchiere ". Fa un baciamano ad entrambe, mentre le fanciulle ricambiano l'inchino e si presentano a loro volta. Passati i momenti dei convenevoli, il ragazzo le conduce con lui a palazzo. Sta per parlare, ma una domestica lo raggiunge trafelata.

" Dimitri, ecco dov'eri! Menomale che hai portato la signorina Petrova, perchè Mylord è davvero nervoso oggi ". Ammette, mentre Dimitri la guarda stranito.

" Come? Ma se sino a due ore fa era calmo, cos'è cambiato? ". Chiede, mentre la donna scuote il capo.

" Non ho tempo, presto! Devo portare le signorine in salone, non vorrei essere rimproverata ". Ammette, e Dimitri annuisce per poi fare un inchino.

" A quanto pare Agatha vuole farvi da guida al mio posto. Vi lascio nelle sue mani, e spero di rivedervi presto ". Sorride, salutando con un inchino le ragazze, che ricambiano il saluto. Agatha guarda le ragazze, e fa loro cenno di seguirla.

Christine entra nell'immenso salone, incantata dall'enorme lampadario illuminato dalle sfavillanti luci. Accanto a lei, Alice. La domestica che ha accompagnato le due ragazze si inchina, congedandosi. " Il mio signore mi ha chiesto di dirvi di aspettarlo qui, sarà da voi a momenti ". Abbassa lo sguardo ed abbozza un inchino. Christine annuisce mentre la domestica sparisce al di la della porta, ritornando alle sue mansioni. Alice guarda Christine, sospettosa.

" Avremo fatto bene ad accettare l'invito? Voglio dire, non è normale che un nobile inviti due popolane a palazzo, rischiando di compromettere la sua posizione con i suoi pari ". Commenta, mentre Christine annuisce.

" Credo di si, in fondo è un comportamento che si addice ad un nobile scusarsi dopo che un suo sottoposto ha travolto una donna con la carrozza, sia ella di alto rango o popolana. Ammesso che sia questo il motivo ". Riflette ad alta voce: ha riflettuto un pò, ed ha pensato che il solo motivo dell'invito può essere che il conte voglia scusarsi per quanto accaduto giorni prima, con il cocchiere. L'attenzione della bruna è attirata da qualcosa: un quadro meraviglioso, che ha l'aria di essere un ritratto di famiglia. Curiosa la ragazza si avvicina, seguita dall'amica. Nel ritratto vi sono un uomo dall'aspetto austero dallo sguardo di ghiaccio, che come tutti coloro ritratti indossa un abito da nobile. Accanto a lui vi è una bellissima donna dagli occhi verde smeraldo, i capelli color mogano lasciati liberi le cadono morbidi sulle spalle, coperte dalle maniche dell'ampio vestito azzurro. La stessa tiene tra le braccia un bimbo neonato, ed accanto all'uomo vi è un bimbo in cui Christine riconosce il padrone di casa. Rimane talmente incantata da non accorgersi dell'ingresso di qualcuno nella sala. Alice se ne accorge e la chiama sottovoce.

" Christine... ". Mormora, cercando di farsi sentire solo dall'amica. Ma la giovane non pare accorgersi del richiamo della giovane, che viene interrotta da una nuova voce.

"Vedo che vi piace molto quel dipinto ". Inizia il discorso, facendo voltare la donna. " Loro sono i miei genitori e mio fratello minore, Boris ". Conclude la frase, per poi avvicinarsi alla sua ospite: Christine lo riconosce, è Viktor Meekhiv. Non avrebbe mai potuto scordare quello sguardo di ghiaccio. Immediatamente le sue guance si imporporano, e fa per inchinarsi come si conviene.

" Scusate, non volevo essere maleducata. E' che.. ". Ma lui la ferma con un cenno della mano, abbozzando a sua volta un inchino.

" Sono io che dovrei scusarmi, per quanto successo con il cocchiere. E' per questo che vi ho invitata, dopo tutto ". Interrompe la sua frase, mentre per qualche istante la ragazza non riesce nemmeno a parlare, e la causa non è di certo il disagio. Alice osserva i due: ha notato qualcosa che forse alla sua amica è sfuggito, ma non sa se sia il momento di parlare o sia il caso di tacere, per ora. " Dimitri è anziano, purtroppo ha avuto quella grave svista, ma non si ripeterà ". Parla, ma la sua attenzione è fissa sulla ragazza, che a sua volta fa un cenno affermativo con il capo.

" Ve l'ho già detto, signore. Non è successo niente di grave, non siate duro con quel buon uomo. Ho conosciuto lui e suo figlio, mi sembrano brave persone ". Commenta, mentre Viktor non dice nulla per qualche istante, per poi spostare lo sguardo in un punto non preciso.

" Bene, quindi avete conosciuto anche il mio braccio destro, Dimitri. Spero non vi abbia spaventate con i suoi modi rozzi ". Fa, pensando all'ultima volta che lui e Dimitri hanno ricevuto un ospite: il ragazzo non era al corrente che ci fosse un ospite illustre a palazzo, e si presentò nel salone principale come un elefante in un negozio di porcellana. Ovviamente, solo a lui è permesso di comportarsi come fosse di famiglia, fosse stato un altro domestico sarebbe certamente stato redarguito o licenziato per aver fatto adirare un ospite del padrone. I motivi, al momento non sono importanti.

" No, è stato molto gentile con noi ". Risponde Christine, mentre Alice non riesce a stare zitta.

" A differenza di vostro fratello Lukas, devo dire. Lui sembrava non sopportare niente e nessuno, e ci ha trattate con molta freddezza. Ci ha messe in soggezione ". Ammette, mentre Viktor riflette un istante sulla giusta risposta.

" Mi dispiace, forse avrei dovuto mandare direttamente Dimitri a cercarvi, ma Lukas ha insistito per venire di persona, non so perchè sinceramente: lui non ha simpatia per il popolo ". Christine ripensa allo sguardo di ghiaccio di Lukas, al dubbio che per un solo istante l'ha attanagliata esattamente come accadde alla madre. Ma non estranea i suoi pensieri, e si limita ad annuire. " Comunque, dimentichiamo Lukas e tutti gli spiacevoli equivoci, siamo qui per questo dopo tutto, no? ". Chiede, ed Alice annuisce notando nuovamente lo sguardo di lui, calamitato su Christine che a sua volta pare imbambolata a fissarlo. " Rimanete un pò, visitate la tenuta. Sarà il mio modo per farmi perdonare ". Conclude lui, e mentre le ragazze stanno per rispondere dei passi fanno voltare tutti e tre verso la porta principale.

" Fratello mio, non mi avevi detto che avevamo visite. Sono forse le nuove domestiche? ". Commenta ironico il proprietario di tali passi, mentre sul viso di Alice compare un'espressione contrariata: chi è mai quell'arrogante? A giudicare dagli abiti e dalle sue parole, deve essere il fratello di Vikltor, colui che nel dipinto è raffigurato da neonato. Il bruno nota lo sguardo di disappunto di Alice, che non lo distoglie per nessuna ragione: non si fa intimorire solo perchè si tratta di un nobile. " Cos'hai da guardarmi, serva? Se sei stata assunta, dovresti essere già al lavoro ". Continua il discorso con prepotenza il ragazzo, mentre la bionda si spazientisce.

" Noi due non siamo cameriere! Siamo state convocate a palazzo dal Conte, e voi siete piombato qui ad insultarci senza ragione e senza nemmeno dirci il vostro nome! Come vi permettete? ". Chiede, mentre Christine si frappone tra i due, tirando l'amica e mettendola dietro di sè: Alice non è come lei, è una donna decisa e risoluta, che sa dire il fato proprio tanto ai nobili quanto ai popolani.

" Ora basta! ". Interviene a quel punto Viktor, stanco di quella discussione. " Boris, ti sembra il modo di fare? Entrare qui, insultare le mie ospiti in questa maniera, dopo che ti ho accolto nel mio palazzo. Dovresti scusarti, non ti pare? ". Chiede, mentre l'altro, che si rivela essere Boris Meekhiv, scuote la testa sdegnato.

" Scusarmi con delle plebee? Devi aver battuto la testa, fratello mio. Non lo farò mai ". Commenta, mentre Alice si altera nuovamente.

" Mi dispiace signor Conte, ma credo di non poter accettare l'invito a visitare la tenuta. Devo tornare a casa, e credo sia lo stesso per la mia amica ". Fa Alice, decisamente irritata. Christine annuisce, capendo che la ragazza non vuole lasciarla sola a palazzo, come se non si fidasse del fratello di Viktor, che guarda la bionda con disprezzo. Viktor si limita ad annuire, per poi guardare male il fratello: stavolta ha esagerato.

Salve ragazzi, ecco il capitolo quattro! Boris Meekhiv è tornato a palazzo, e si è subito scontrato con Alice. Che cosa succederà adesso? Viktor non pare aver preso bene il suo comportamento, ma come reagirà? Abbiamo anche conosciuto Dimitri, il figlio del cocchiere che ha ereditato il nome e la gentilezza del padre, nonchè braccio destro di Viktor. Che accadrà nel capitolo cinque? Seguitemi e lo saprete! 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Primi pericoli ***


Alice cammina davanti a Christine, che la guarda senza dire nulla: ha capito che la sua amica si è adirata, ma dopo tutto non ha tutti i torti: se Viktor Meekhiv è stato gentile con loro e le ha trattate con cortesia e rispetto, in un momento suo fratello ha rovinato tutto: si è comportato in modo arrogante e presuntuoso, e dopo tutto questa è una caratteristica della maggior parte dei nobili: disprezzano il popolo, non tenendo conto che senza coloro che lavorano per loro, non sarebbero poi così ricchi e potenti. " Alice, fermati! Così non riesco a starti dietro ". Mormora Christine, mentre l'amica continua ad imprecare per conto proprio.

" Che razza di villano! E questi sarebbero i nostri signori? Se il fratello si è dimostrato più simile alla nonna, Boris Meekhiv sembra invece la copia di suo padre! ". Sbrocca. La bruna tenta vanamente di raggiungerla, ma una voce femminile risponde all'affermazione fatta dalla bionda: un'elegante dama dal lungo abito color blu notte fa la sua comparsa. I suoi occhi color ghiaccio ma con sfumature tendenti al blu oceano scrutano la fanciulla, ed i lunghi capelli biondi sono lasciati liberi, ed alcuni boccoli le incorniciano il viso che pare di porcellana. Tiene tra le braccia una neonata, che pare dormire serenamente.

" Chi è questa donna tanto audace da parlare in questi termini di Boris Meekhiv? Siete forse una nobildonna di cui io ignoro il nome e la provenienza? Non vi ho mai vista qui ". E ride leggermente, evidentemente la sta prendendo in giro: ha perfettamente capito che Alice non è una nobile, e come potrebbe? Solo dal vestiario si può intuire che non è una donna di alto rango.

" No signora, non sono una nobile ma una popolana. Ho accompagnato la mia amica dal signore del castello, Viktor Meekhiv: siamo state invitate entrambe, e questa è la sola ragione della mia presenza qui. Ma stavamo per togliere il disturbo ". Risponde risoluta la ragazza, avvertendo il sarcasmo poco gradevole della donna. Alice fa un leggero inchino, mentre la piccola tra le braccia della nobildonna apre gli occhi, di un intenso color verde smeraldo e dolcissimi. Christine sembra intenerirsi allo sguardo della bambina e le sorride dolce, mentre lei allunga le manine come volesse essere presa in braccio da lei. Colei che a quanto pare è sua madre se ne accorge, e la culla un pò.

" Oh, con tutto questo baccano la mia piccola Olga si è svegliata ". Commenta, continuando a cullare la figlia. " Comunque mi presento: io sono Alexandria Meekhiva, Contessa di San Pietroburgo e moglie di Boris, che a quanto ho sentito avete già incontrato ". Tra lei ed Alice c'è un rapido scambio di sguardi, e lo stesso capita con Christine, mentre la nobile finisce le presentazioni. " Questa invece è nostra figlia, Olga ". Presenta anche la bambina, che a quanto pare non vuole saperne di addormentarsi, pur non avendo iniziato a piangere o lamentarsi in alcun modo.

" Onorata di conoscervi, io sono Christine Petrova ". Spezza il silenzio Christine, inchinandosi e presentandosi. Alice sospira, facendo lo stesso e presentandosi a sua volta.

" Io invece sono Alice Isakova ". Si presenta, mentre Alexandria pare riflettere un momento.

" Petrova? Ho già sentito il vostro cognome, qui a palazzo. Non mi è nuovo ". Commenta, guardando Christine che a sua volta rimane un pò sorpresa. " Oh, si! Adesso mi ricordo: il piccolo che i miei defunti suoceri adottarono si chiamava Petrov di cognome, ma proprio non ricordo il suo nome ". Prosegue, mentre Christine sospira pesantemente, scuotendo il capo ed abbassando lo sguardo. Lo rialza dopo alcuni istanti, recuperando la sua risolutezza.

" Lukas, signora. Il bimbo si chiamava Lukas Petrov, ed era mio fratello gemello. Ora, perdonateci ma io e la mia amica dobbiamo proprio andare, è stato un onore conoscervi ". Fa un inchino, ed Alexandria si limita a fissarla qualche istante: quella donna, ha lo stesso identico sguardo del fratello adottivo di Boris, pensa. Che sia forse... scuote il capo, cacciando via ogni tipo di pensiero. Una volta che le due ragazze si sono congedate, va alla ricerca del marito.

Boris invece è occupato in una discussione abbastanza animata con suo fratello, per quanto accaduto con Alice e Christine. Il minore non pare curarsi dell'ira del maggiore, e rimane seduto come nulla fosse. " Stai calmo, Viktor! Le ho solo trattate come meritano, ovvero da serve ". Commenta, ma questa sua affermazione non piace al signore del castello, che lo guarda con ira.

" Ascoltami bene fratello, non te lo ripeterò: ho accettato di ospitarti insieme alla tua famiglia, dopo che per anni sei sparito dalla mia vita. Ma non sfidare la sorte, ricorda che posso cacciarti in qualunque momento ". Lo avverte, mentre il bruno perde immediatamente il suo sorriso sarcastico e lo guarda serio.

" E' forse una minaccia? ". Chiede, mentre Viktor non pare turbarsi a quel tono o a quell'espressione.

" Prendila come vuoi, ma sappi che questi sono i fatti: non insultare più i miei ospiti, siano nobili o popolani. O non esiterò a cacciarti da qui ". Conclude, per poi uscire dalla stanza, alterato. Sulla sua strada incontra Alexandria, che stava raggiungendo il marito. Vedendo la sua espressione colma d'ira, la donna gli si avvicina.

" Ho sentito tutto. Ma come può parlarti in quel modo? In oltre, per delle volgari serve ". Commenta, mentre Boris si volta verso di lei un istante, per poi posare lo sguardo sulla piccola Olga. La bambina sembra ricambiare lo sguardo, mentre la madre la passa a suo padre, stando attenta a non farla finire a terra. Boris prende tra le braccia la figlia, cercando di calmare la sua ira per non agitarla. Olga si appoggia a suo padre, chiudendo gli occhi ed addormentandosi di li a poco.

" Può farlo, lui può tutto. La nonna ha nominato solo lui come suo erede, qui dentro non ho potere di fare nulla ". Commenta infuriato, sedendosi. Lei gli si siede accanto, prendendogli la mano libera, mentre l'altra la posa sul suo viso. Sorride appena.

" Qualcosa lo puoi fare. Puoi impedire che quelle due sciocche rimettano piede a palazzo e compromettano il nostro buon nome. Non dirmi che non hai capito perchè tuo fratello ci ha tenuto così tanto a vedere Christine Petrova ". Gli mette la pulce nell'orecchio, mentre lui non fa altro che guardarla: forse la moglie ha ragione. C'è bisogno del suo intervento.

Una misteriosa figura alata osserva da un pezzo Alice e Christine, che sono ormai giunte a casa. Sogghigna, per poi guardare un compare. " E' lei? La donna che il nostro signore ci ha ordinato di attaccare? ". Chiede, mentre l'altro annuisce.

" Si, ma ricorda: la vuole viva. Non la dobbiamo uccidere ". Lo ammonisce, e l'altro annuisce, per poi far comparire una misteriosa sfera di energia oscura: a quanto pare, le due figure non sono umane e ce l'hanno con Alice, o con Christine. Uno fa un passo avanti, proprio mentre Irina sta aprendo la porta per far entrare le ragazze. " Christine Petrova! ". Pronuncia in tono imperioso, facendo voltare le fanciulle, ed in seguito lancia quella sfera di energia oscura. Poi, gocce di sangue cadono a terra, mentre Irina grida spaventata dalla scena.


Ciao ragazzi! Eccomi con il nuovo capitolo! Abbiamo finalmente conosciuto Alexandria, la moglie di Boris, ed insieme a lei la loro figlia neonata, Olga. La donna pare pensarla esattamente come suo marito, e gli ha suggerito di intervenire personalmente, ma quale sarà la prossima mossa del fratello di Viktor? Chi saranno le figure alate e misteriose che hanno aggredito Alice e Christine? Se lo volete sapere, dovrete aspettare il capitolo sei! Baci
    

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Vorona ***


Viktor è ancora a palazzo, abbastanza innervosito dalla discussione avuta con il fratello: lo ha accolto nel suo palazzo, insieme alla sua famiglia, ed in cambio lui inizia a trattare male i suoi ospiti e non solo, anche la servitù: infatti Boris non si è scontrato solo con il fratello, ma prima di lui è stato Dimitri ad affrontarlo. Dimitri, che da sempre è al fianco del conte come fossero fratelli: sono cresciuti insieme, ed era lui a consolare il suo signore quando il padre lo puniva, spesso ingiustamente o troppo severamente per la sua età. In seguito è diventato il suo braccio destro e non solo, è il custode di un importante segreto della famiglia Meekhiv, un segreto tenuto nascosto per secoli e secoli. Dei passi fanno destare il giovane conte dai suoi pensieri, e dalla porta entra di nuovo qualcuno: stavolta è solamente Dimitri, che tiene tra le mani un libro dall'aspetto abbastanza usurato. " Dimitri, allora lo hai trovato... ". Si alza di scatto Viktor, ed il ragazzo annuisce in segno di conferma.

" Si signore, l'ho trovato: era custodito nella tomba di Filimon, l'Opekun morto nel precedente attacco... ". Lascia la frase in sospeso il castano, porgendo il libro al suo signore. " E' vostro, Viktor: adesso tocca a voi portare avanti l'operato di vostro nonno ". Viktor pare esitare un momento, ma in seguito prende quel misterioso libro, che messo a contatto con lui si apre immediatamente su una pagina precisa: quella che parla di " Vorona ".

" Vorona? Ma... ". Lascia cadere la frase a metà, mentre Dimitri annuisce.

" Si, signore: è il demone di cui vostro nonno parlò a vostra madre, in punto di morte. Fu lei, in gran segreto, ad ordinare agli Opekun di allora di cercare il libro e di consegnarlo a voi a tempo debito. Loro fallirono, ma io ve l'ho finalmente riportato, dopo tutto è vostro di diritto ". Non fa nemmeno in tempo a pensare o dire altro, perchè l'anello di Viktor si illumina di colpo, a contatto nuovamente con il libro. " Oh no... se l'anello si illumina significa solo... ". Viktor interrompe il suo collaboratore, chiudendo il libro e mettendolo al sicuro in un posto che solo lui e Dimitri conoscono.

" Significa che i demoni del Corvo si sono risvegliati insieme al loro signore, Dimitri: non dirmi che non hai avvertito la sua immonda presenza, qui a Mosca ". Dimitri annuisce: Vorona, o meglio conosciuto come Il Corvo, è un antico demone che fu creato proprio da un Meekhiv, agli albori della storia della famiglia. Fu in seguito sigillato, e così fu per moltissimo tempo: purtroppo da circa 50 anni la sua minaccia incombe nuovamente, ed il sigillo su di lui si è spezzato, permettendogli così di rinascere a nuova vita in un nuovo corpo ospite. Spetta solamente ai Meekhiv fermarlo, e Katrina Meekhiva, la sposa di Vladimir Meekhiv e madre di Viktor e Boris, ne era alcorrente. E così incaricò gli Opekun, i Guardiani protettori della famiglia e del loro potere, di trovare e cercare il libro per poterlo consegnare a tempo debito a suo figlio, su ordine del suo defunto suocero Gorislav Meekhiv, il quale anni prima sigillò di persona il Corvo, tuttavia non lo sigillò in maniera definitiva, inquanto aveva consumato il proprio potere in un'altra grave missione, al momento ignota. La spiegazione più plausibile è che abbia sprecato il proprio potere nel liberare il corpo ospite di Vorona, e gliene sia rimasto poco per sigillarlo. Viktor guarda Dimitri, serio come mai prima d'ora. " Sento la presenza di quei demoni. Sono andati al villaggio ". Fa semplicemente, mentre il suo sottoposto trasale: il potere del suo signore pare aumentato, da quando ha ritrovato il libro. Che sia vero che tra esso ed il potere dei Meekhiv, uniti all'anello dalla pietra blu, esiste una forte connessione? Che l'uno non si attiva a pieno senza le altre due cose presenti? Basta, non è più tempo di indugiare: Viktor se ne sta già andando, come avesse percepito anche il punto esatto in cui i demoni si sono diretti. Non chiama nemmeno il cocchiere, va subito alle stalle e prende il suo cavallo, per poi guardare Dimitri, che lo ha seguito. " Allora? Mi segui o vuoi restare qui con le mani in mano? ". Gli chiede, mentre il ragazzo lo guarda, in imbarazzo.

" Ma signore, io non ho un cavallo mio ". Ammette. E'vero: non ha un proprio cavallo, per questo esita così tanto. Viktor si guarda intorno un istante, ed indica un bellissimo cavallo nero, del tutto simile al suo.

" Prendi quello di mio fratello, allora. E se avrà da ridire, mandalo da me ". Dimitri trasale: lui con il cavallo di Boris? Poi riflette: non è tempo per i dubbi, ma per agire! Sale su quel cavallo senza più esitare, e lui ed il suo signore si scambiano uno sguardo, annuendo come se si fossero capiti al volo. Meta: villaggio.  
Irina grida spaventata, mentre un uomo alato aggredisce sia la figlia che Alice, colpendole entrambe con una sfera luminosa viola, che ha tutta l'aria di essere un concentrato di pure Tenebre. La bionda è illesa, mentre Christine riporta una ferita al fianco, che inizia a sanguinare copiosamente. Sua madre si agita subito. " Ma chi sono quelli?! ". Chiede, mentre Alice soccorre Christine.

" Non lo so, Irina! Non lo so, ma di certo non sono umani ". Commenta, mentre uno degli uomini alati si avvicina minaccioso.

" Levati di mezzo, donna: non è te che vogliamo ". E spinge in malo modo Alice, facendo per afferrare Christine per i capelli. La ragazza indietreggia, per quanto le è possibile: ma cosa vogliono quegli individui da lei? E cosa diavolo sono? " Finalmente ti abbiamo trovata. Siamo sicuri che il nostro signore sarà felice di vederti, donna ". Mormora in seguito lo stesso uomo. " Ma sappi che il Corvo non è abituato a lasciare vivi coloro che lo vedono in viso e non sono suoi fedelissimi. Se non ha voluto che ti uccidessimo noi, è perchè vuole la tua energia vitale ". Sghignazza, afferrando la giovane per un polso. Alice ed Irina si abbracciano, spaventate: cosa possono fare per aiutare Christine? La ragazza si sente perduta: il solo tocco di quell'individuo la sta indebolendo, non ha la forza nè i mezzi per poter reagire. L'essere pare compiaciuto della propria vittoria, ma un'improvvisa sfera di colore azzurro lo colpisce, facendogli cadere a terra Christine.


Bumaga stanovitsya peplom
Sut' etogo slova ostayetsya


Voci confuse, la ragazza sembra intontita e non capisce nè di chi siano e nè da dove vengano.

Ogon' unichtozhit' i ogon' sozdayet
Chto napisano sbudetsya


Delle grida, ora riconosce da chi provengono: sono i due esseri alati che stanno gridando: il primo infatti, nel vano tentativo di liberarsi dalla luce emessa dalla sfera che lo ha colpito, si è avvicinato all'altro, ma ha solamente ottenuto di contaminare anch'egli. E quell'incantesimo sta amplificando il potere di tale luce, sempre di più.

Letite k Materi, korolevskaya ptitsa
Eto zhelaniye stat' real'nost'yu!


E' questione di un attimo: in un'intensa esplosione di luce dorata, le due creature alate svaniscono, lasciando solamente cenere ed alcune piume di corvo. Christine è stordita e confusa, chi è stato a salvarla? Alice guarda i loro misteriosi salvatori, mentre Irina non può fare a meno di inchinarsi. " Signore! ". Fa semplicemente la donna, mentre lui la ferma con un cenno della mano: non c'è bisogno che si inchini, non ora almeno. Christine è svenuta per lo shock, mentre Alice pare paralizzata. Dimitri le si avvicina, mettendole una mano sulla spalla.

" State bene? Vi hanno fatto del male? ". La ragazza lo guarda per un momento, per poi scoppiare a piangere: solo adesso può lasciare libera la tensione acumulata, prima doveva essere forte, proteggere la sua amica, anzi sua sorella. Perchè è così, lei e Christine ormai si reputano sorelle, il loro legame è molto forte. Dimitri capisce subito la situazione, ed abbraccia la ragazza cercando di tranquillizzarla. Viktor invece si avvicina, guardando Christine a terra: ha rischiato veramente grosso con quei due demoni, che pur essendo solamente due di classe inferiore sono comunque più forti di lei. In seguito guarda Irina, che riconosce in quello sguardo quello della Contessa Katrina, la madre di Viktor.

" Scusate, non so come sia potuto accadere: quegli esseri ce l'hanno con me, non avrebbero dovuto prendersela con una ragazza indifesa. Ma hanno avuto ciò che si meritavano ". irina annuisce, come se già fosse alcorrente di qualcosa. Senza dire altro, lui prende in braccio Christine. " lasciate che mi occupi io di lei, la farò riprendere subito ". Irina annuisce, facendogli spazio per entrare in casa. Dimitri intanto guarda Alice: le deve delle spiegazioni, ed è giusto che sappia chi erano quegli esseri che hanno aggredito lei e la sua amica.

Viktor intanto ha posato Christine sul letto, su indicazione di sua madre: sul divano sarebbe stata più scomoda, in oltre la donna si fida di lui. Prima che si congedi, il giovane la chiama per fermarla. " Aspettate... ". Sussurra, mentre lei si ferma sulla soglia. " Ditemi, perchè vi fidate di me? Si che in passato avete avuto dei problemi con mio padre, in oltre quei demoni... ". Irina sorride un momento, mentre lui lascia la frase a metà.

" Voi non siete vostro padre, e non siete responsabile nè delle sue azioni nè di quelle di nessun altro. So solo che avete salvato mia figlia, e di questo vi sarò grata per sempre. In oltre... ". Esita un momento, alla ricerca delle giuste parole. Le trova di li a poco. " Avete lo stesso sguardo di vostra madre, la contessa Katrina. E chi ha uno sguardo simile non può fare del male a nessuno. So di lasciare mia figlia in buone mani, fatela riprendere mi raccomando ". Fa un inchino, mentre lui annuisce. Una volta solo con Christine, le prende entrambe le mani nella sua. La guarda, e quei sentimenti di alcuni giorni prima si rifanno sentire, più forti che mai. Le trasmette un pò di energia positiva, ma in seguito si ferma: più la guarda, più ha la tentazione di fare una cosa che forse non si addice ad un nobile come lui. Ma che gli importa, dopo tutto? Ora sono lui e lei, soli. Lei incosciente e così bella. Basta, non riesce a resisterle: senza pensarci su posa dolcemente le labbra su quelle di lei, dandole un bacio. Bacio che pare avere il potere di far riprendere la ragazza, forse avendole trasmesso dei sentimenti talmente forti che hanno raggiunto dritto il suo cuore. La ragazza apre gli occhi, ma invece di allontanarsi ricambia quel bacio, sentendo un senso di completezza e protezione dentro di lei. Si staccano dopo un pò, per prendere fiato. Lei è completamente rossa in viso, lui pure.

" Ecco io... ". Mormora semplicemente lui, mentre la ragazza sorride.

" Grazie... grazie di tutto. Se non fosse stato per voi, sarei morta. Vi devo la vita ". Devia il discorso, mentre lui annuisce e capisce che l'ha fatto per non metterlo in imbarazzo.

Non sanno però che qualcuno ha osservato di nascosto la scena, nascosto su un albero. Qualcuno che non esita a fare la spia a boris Meekhiv: suo fratello ha salvato e non solo, ha baciato quella ragazza che aveva convocato a palazzo, e pare che se ne stia innamorando e che lei lo ricambi. Infuriato, il minore dei figli di Vladimir e Katrina getta a terra tutto quello che si trova sul tavolo, riflettendo: sua moglie ha ragione. Se vuole che le cose vadano come desidera, deve intervenire in prima persona.

Salve a tutti! Ed eccomi con il capitolo sei! Comunque sia, che ve ne pare del nuovo capitolo? I demoni del Corvo hanno aggredito Alice e Christine, e solo l'intervento di Dimitri e Viktor le ha salvate. Boris sta diventando sempre più ambiguo, mentre il signore del castello ha finalmente baciato Christine. Che accadrà adesso?  In fondo metterò la traduzione dell'incantesimo. Aspetto pareri, ed intanto scrivo il capitolo sette :D Baci

 
La carta diventa cenere
L'essenza della parola rimane
Fuoco distruggi e fuoco crea
Quanto scritto si avvera
Vola alla Madre, uccello regale
Che il desidero diventi reale!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il ricatto ***


Sono trascorsi alcuni giorni dall'attacco dei demoni del Corvo ai danni di Christine ed Alice, e dal bacio della prima con Viktor. La ragazza sembra essere felice, forse più del solito. Invece Alice pare pensare assiduamente a Dimitri: quel ragazzo le ha salvate entrambe, certo anche grazie all'aiuto del suo signore. Ma non ha esitato un momento a mettere a rischio la sua vita, collaborando pur non appartenendo alla famiglia e di conseguenza non avendo i loro poteri. Le ha rivelato una terribile verità, della maledizione che da moltissimi anni incombe sulla famiglia Meekhiv. Di come Vladimir Meekhiv non sia stato in grado di sigillare nuovamente il Corvo, e di come forse lo abbia lasciato in libertà, per paura che distruggesse la sua famiglia. O almeno, questo è ciò che tutti affermano, la verità purtroppo è sepolta insieme ai genitori di Viktor e Boris. Lo stesso Boris che nel frattempo, grazie ad un'ignota spia, è venuto a sapere del bacio del fratello con Christine: da prima stentava a crederlo, in seguito è stata la moglie a chiarirgli le idee. Ora si spiega come mai suo fratello tenesse così tanto ad incontrare quella plebea, e si spiega anche il suo cattivo umore recente: quella ragazza non si è fatta viva a palazzo. Eppure lui pare sicuro che lei lo ricambia, sta solo pensando a come farla finalmente capitolare. No, pensa il minore dei fratelli Meekhiv: questo non può accadere assolutamente! Cosa si penserebbe di loro, se il Conte sposasse o solo frequentasse una volgare contadina? Senza contare altre complicazioni: cosa accadrebbe se arrivasse un erede illegittimo? Come potrebbe permettere che un bastardo assuma il comando della famiglia Meekhiv? No, non osa nemmeno pensare ad una simile possibilità. Spazientito, appoggia i fogli che stava leggendo distrattamente sul tavolino, per poi ordinare ai servitori di preparare tutto, deve uscire. Mentre si sta preparando si imbatte nella moglie, che lo abbraccia da dietro per far notare la sua presenza. " Stai uscendo? ". Chiede, mettendogli entrambe le mani sulle spalle. Lui da cenno di si, per poi risponderle.

" Vado a sistemare una faccenda, una volta per tutte. Avevi ragione tu, Alexandria: le cose stanno precipitando ". Ammette, mentre lei lo stringe maggiormente a sè.

" Quando avrai finito con quell'irritante ragazzina, ti farò un bel massaggio a queste spalle: sei più teso tu delle corde di un violino ". E ride un pò, per poi spostarsi davanti a lui, mettendogli una mano sul viso. " Boris, promettimi che risolverai questo problema: l'ultima cosa che voglio, è che un'avventura da niente rovini il buon nome della nostra famiglia ". Sussurra, mentre lui annuisce e basta: certo che sistemerà le cose. Lei si guarda intorno e, una volta accertatasi che nessuno li guardi con occhi indiscreti, stampa un bacio a suo marito, dopo essersi alzata in punta dei piedi per raggiungere la sua altezza. Lui ricambia il bacio, per poi guardarla.

" Tranquilla, sarà tutto risolto entro poco tempo. Tu occupati di Olga: ultimamente io la sto trascurando un pò, ma vorrei che sentisse la presenza di sua madre accanto ". Alexandria sorride, annuendo alle parole di Boris.

" Certo che si, e non ti preoccupare: tu e la piccola recupererete. E'ancora una neonata, non si ricorderà nemmeno di questo periodo ". Lo rassicura, mentre lui esce senza dire altro.

Christine ed Alice stanno camminando per il villaggio: la prima sembra essere piuttosto indecisa. Crede che andando a palazzo senza invito passerebbe per una maleducata, ma non presentarsi anche darebbe un cattivo segnale. Ma allo stesso tempo si chiede: perchè nemmeno Viktor si è più fatto vivo? Forse, quel bacio non è significato assolutamente niente e lei si sta solo facendo una marea di castelli in aria? " Christine, devi chiarire questo mistero! Vai da lui, accidenti! ". La incoraggia Alice, mentre lei scuote il capo.

" E sentiamo, con quale giustificazione? Mi presento a palazzo e dico: "salve signore, perchè non mi date spiegazioni in merito al bacio di alcuni giorni fa? ". Che figura ci farei, Alice? ". Chiede, e dopo tutto non ha nemmeno torto, pensa la bionda. Ma in seguito scuote il capo con enfasi.

" Beh, non dovrai certo essere così diretta. Ma andare da lui è il solo modo per capire, amica mia ". Tenta di incoraggiarla, ma una voce alle loro spalle le fa sussultare entrambe.

" Quanta audacia, per essere una semplice ragazzina: invece di suggerire alla vostra amica di stare lontana dai nobili e dalle loro questioni, la incitate ad insidiare il signore del castello dei Meekhiv ". Quella voce! Alice la riconosce tra mille, così come Christine, che da prima l'ha scambiata per quella di Viktor. Ma in seguito, il suo tono e le sue parole crudeli le hanno fatto capire che non poteva essere. Infatti le ragazze si voltano, trovandosi di fronte Boris Meekhiv insieme a Dimitri: il ragazzo infatti è stato praticamente costretto dal suo signore ad acocmpagnarlo, pur essendo il braccio destro di Viktor. Deve obbedienza e risponde anche a Boris, che comunque è il suo signore. Il giovane sta tenendo il cavallo del minore dei fratelli Meekhiv. L'animale pare percepire che il giovane cocchiere è già stato suo " cavaliere ", e rimane mansueto annusandolo di tanto in tanto, per ricevere attenzioni.

" Voi ". Comemnta solamente Alice, mettendosi subito sulla difensiva. " In primo luogo, buongiorno anche a voi, conte ". Fa la bionda, strappando un sorriso a Dimitri: è la prima volta che vede una donna rispondere in un modo simile al fratello di Viktor, ma deve ammettere che la cosa lo diverte! Si ricompone immediatamente prima che l'altro gli lanci un'occhiata, mentre Alice prosegue il discorso. " In secondo luogo, non mi pare molto educato ascoltare le conversazioni altrui, no? E ancora meno intervenire senza essere interrogati ". Quanta arroganza! Senza pensarci troppo, Boris si avvicina alla bionda e le arriva ad un passo di distanza. Viso contro viso, smeraldo e zaffiri si incontrano. Lei non pare intimorita ed incrocia le braccia.

" Siete fortunata che non ho tempo di discutere con una volgare plebea: non siete voi quella che cercavo, Milady ". Calca sull'ultima parola con ironia, per poi spingere a terra Alice, che lo guarda infuriata. A quella scena, Dimitri si frappone tra i due.

" Signore, per favore! Lasciatela in pace, in fin dei conti non vi ha fatto nulla ". Chiede il bruno, cercando di calmare gli animi. Boris pare ritrovare la calma, per poi guardare Christine.

" Proprio con voi volevo parlare ". Commenta, mentre lei lo guarda preoccupata: cosa può volere da lei il fratello di Viktor? " Sarò breve, e non mi ripeterò. Quindi aprite bene le orecchie, signorina Petrova ". Sembra volerla schernire, mentre nel frattempo Dimitri aiuta Alice a rialzarsi. In seguito la sua espressione muta, divenendo preoccupata: adesso il suo signore è vicino a Christine, che intenzioni avrà? Non vorrà spingere a terra anche lei? I due si affrontano con lo sguardo, senza dire una parola. Ma la ragazza non sostiene a lungo quello sguardo, ed abbassa il proprio. Boris ghigna, felice del timore che ha instillato nella giovane. " Tenete a mente le mie parole ". Inizia il discorso, obbligando Christine a guardarlo alzandole il viso con due dita. " State lontana da mio fratello e dalla mia famiglia ". Le sussurra all'orecchio lui, in modo che solo lei senta ed afferrandola per un braccio con la mano libera. " Ho capito bene il vostro gioco, ma credetemi: non vi permetterò mai di insidiare mio fratello e sporcare il buon nome dei Meekhiv. Io vi ho avvisata. Sapete, non vorrei che succedesse qualcosa a voi, o alla vostra famiglia ". Conclude, per poi lasciarla libera. Dimitri ed Alice vedono la ragazza sbiancare di colpo. La bionda la sorregge prima che cada, mentre Boris fa cenno a Dimitri di seguirlo. Il ragazzo vorrebbe rimanere, ma è costretto a seguirlo. Alice tiene l'amica.

" Christine! Christine, che ti ha detto? ". Chiede, non ottenendo però alcuna risposta.


Salve miei fans! Ed eccomi con il capitolo sette, che ne dite? Boris ha minacciato Christine di fare del male alla sua famiglia e a lei, se non smetterà di frequentare suo fratello. Intanto, pare che il minore dei fratelli Meekhiv ce l'abbia sempre più con Alice, ma dove li porterà questa loro rivalità? Dimitri intanto sembra interessato, ricambiato, alla bella amica di Christine. Cosa accadrà? La nostra protagonista cederà o no al ricatto? Vado a scrivere il capitolo otto! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Sono i sentimenti ***


Alice guarda Christine, in attesa di una risposta. Ed intanto si domanda una cosa: ma che le avrà mai detto quell'arrogante di Boris Meekhiv, per farla agitare in quella maniera? " Christine... per favore, parlami ". Tenta nuovamente la bionda, ma la bruna scuote il capo, come fosse spaventata.

" Devo andarmene... subito ". Commenta semplicemente, per poi correre letteralmente via. Alice guarda la direzione: palazzo Meekhiv, ne è più che certa. ed è anche certa di un'altra cosa: vuole sapere cosa turba la sua amica, che cosa le ha detto il fratello di Viktor per farla sconvolgere in quel modo? In quel momento la ragazza raggiunge Irina, che vedendo l'espressione afflitta della giovane gliene domanda la ragione. Alice scuote il capo, per poi raccontarle tutto.

" Abbiamo incontrato Boris Meekhiv, il fratello minore di Viktor. Ha detto qualcosa a Christine, non so cosa fosse. So solo che è fuggita come se fosse inseguita dal diavolo in persona, e la direzione era proprio palazzo. Mi chiedo perchè ". Conclude la bionda, mentre Irina trasale: ha sentito parlare di Boris Meekhiv. Sa che subì moltissimo l'influenza di suo zio, dopo la morte del padre e della madre. Che, a differenza del fratello, non è riuscito a rimanere fedele ai propri principi e si è lasciato soggiogare totalmente da lui.

" Tesoro, credo che al suo ritorno Christine ti confiderà cosa la affligge. Non dobbiamo forzarle la mano, parlerà quando se la sentirà: ha subito troppe emozioni. Prima l'attacco dei demoni, poi la scoperta che questi hanno a che fare con la famiglia Meekhiv e tutto ciò che è seguito. Diamole tempo ". Sorride la mora, accarezzando il viso ad Alice con fare materno. La ragazza annuisce, ma non può fare a meno di rimanere pensierosa.

Christine arresta la sua corsa dopo molto tempo: senza accorgersene, o forse ben consapevole di dove stesse andando, si è trovata di fronte ai cancelli di palazzo Meekhiv. Perchè? Perchè è tornata li, se poco prima è stata minacciata? La domanda trova ben presto una risposta, la più semplice che ci sia. E' il cuore ad averla condotta li. Non voleva essere consolata da Alice, non voleva parlare alla madre di quell'incontro, non voleva far irritare suo padre. No. L'unica persona con cui ora vorrebbe parlare sta al di la di quel cancello, in quel bellissimo palazzo. La ragazza pare avere freddo, e si porta le mani alle braccia. E' combattuta: da un lato vorrebbe entrare e farsi annunciare, ma le minacce di Boris le risuonano ancora in testa: farà del male alle persone che lei ama se oserà avvicinarsi di nuovo a suo fratello. In oltre, nemmeno Viktor si è più fatto vivo dopo quel giorno, che sia dunque un segno? Che debba lasciarlo andare, e dimenticarsi di lui? Ma si, certo. E'la soluzione migliore: lui è un nobile, lei è solo una semplice popolana. Non ci sarebbe futuro per loro. In nessun caso.

Viktor non riesce a calmarsi, e cammina nervoso su e giù per il salone. Suo fratello lo guarda, scocciato. " Se continui a camminare su e giù per la stanza, mi spieghi come faccio a leggere questi documenti? ". Chiede, spazientito ma non ottenendo nulla se non un silenzio pressochè totale, sino a quando il maggiore non sbuffa pesantemente, guardandolo.

" Perchè? Perchè non è venuta? ". Borbotta, e Boris intuisce che si sta riferendo a Christine. Sogghigna senza farsi notare, per poi alzarsi dalla sua poltrona e mettere una mano sulla spalla al maggiore.

" Viktor, le donne del popolo sono tutte uguali: in cerca di denaro facile, cercano sempre di irretire quelli come noi. Evidentemente, la tua Christine avrà già trovato la sua preda facile, e tu non le interessi. Fattene una ragione ". E scuote le spalle, mentre il fratello lo guarda male: ma che problemi ha Boris? Lui si confida, gli dice che gli piace una ragazza del popolo, lui pare accettarlo ed ora? Ora torna a ripetere i suoi soliti discorsi e non solo, si mette ad insultare Christine senza nemmeno conoscerla.

" Sono stato uno stupido a confidarmi con te, questa è la realtà. Avrei dovuto solamente dirti che non erano affari tuoi, quando mi hai aggredito dopo aver saputo, non so come tra l'altro, che avevo baciato Christine dopo averla protetta dai demoni del Corvo ". Constata il maggiore dei fratelli Meekhiv, amareggiato: che il rapporto con suo fratello si sia incrinato sino a questo punto? " Comunque, fratello: non mi importano nè i tuoi insulti nè i tuoi giudizi affrettati. Farò di testa mia, che tu lo voglia o meno ". Precisa poi, incrociando le braccia e dando le spalle al maggiore, che lo guarda con astio dopo aver preso tra le mani il suo bicchiere di vodka.

" Meglio che vada da mia figlia, qui l'aria si sta surriscaldando ". Commenta semplicemente il minore, mentre suo fratello si limita ad annuire, senza nemmeno voltarsi. Capisce di aver fatto un errore a riportare Boris a Mosca, come capisce che non si dovrà più confidare con lui, che a quanto pare è la copia ringiovanita di loro zio, scomparso chissà dove da molti anni oramai. Una volta fuori, Boris si appoggia alla porta, e stringe talmente forte il bicchiere tra le mani da romperlo. Alcuni cocci gli si piantano nella mano, e le gocce di sangue cadono a terra. Eppure lui non sente dolore, solo rabbia per quella ragazza impudente che, di questo passo, finirà per rovinare la reputazione dei Meekhiv. Senza fare altro si dirige nella stanza della figlia: ha bisogno della sua piccola Olga, ora più che mai. Viktor invece è rimasto solo: il litigio con suo fratello non lo ha turbato affatto, oramai ci è abituato. Fa per voltarsi a prendere il suo bicchiere, ma qualcosa attira la sua attenzione: c'è qualcuno al cancello, ed è una donna. Una donna che lui riconosce immediatamente, sarebbe impossibile il contrario. Senza nemmeno pensare a dove posa il bicchiere corre alle scale, mentre l'oggetto si frantuma a terra, dopo essere caduto dal bordo del tavolo a cui era stato posato malamente.

" Ti prego, non andartene. Non andartene ". Pensa semplicemente il giovane conte, sperando che la ragazza non se ne vada prima del suo arrivo. Sorpassa in fretta e furia alcune domestiche, che si chiedono dove stia correndo in quel modo. Una di loro lo vede fiondarsi alla porta, e cerca di fermarlo.

" Signore, il vostro... ". Ma si interrompe: è corso fuori alla velocità di un lampo. "... soprabito.... ". Conclude poi la domestica, mentre un'altra le si avvicina, mettendole una mano sulla spalla.

" Lascia stare, Agatha: di qualunque cosa si tratti, il padrone sembrava avere molta fretta. Non lo potevi fermare ". E ride un pò, vedendo la faccia basita della collega, che non fa altro che annuire, chiedendosi che cos'avesse da fare il suo signore di tanto urgente da uscire addirittura senza soprabito, con il freddo che fa.

Christine si volta, decidendo di andare via: ha fatto uno sbaglio a venire sin qua, tra l'altro nemmeno lei sa come mai. Avrebbe semplicemente dovuto tornarsene a casa, invece si è fatta tutta quella strada a piedi, con quel freddo pungente. Sospira pesantemente. " Addio per sempre, signore ". Commenta, pensando per l'ultima volta al bacio, il suo primo, vero bacio. Fa qualche passo, ma una voce la ferma.

" Christine! ". La chiama, e lei arresta il suo passo pur rimanendo di spalle. Non vuole voltarsi, ha paura che sia solo frutto della sua fantasia. Momenti di assoluto silenzio precedono una sensazione, una che lei mai ha provato in vita sua: qualcuno l'ha afferrata da dietro, abbracciandola. Certo, molti amici e familiari l'hanno tenuta tra le braccia, ma questa sensazione non è paragonabile a ciò che sentiva al loro tocco. " Resta ancora un pò... ". Le chiede nuovamente il proprietario di quella voce, che lei riconosce: è lui.

" Signore, non posso... non sarei nemmeno dovuta venire qui ". Commenta la ragazza, rabbrividendo, un pò per il freddo ed un pò per... che cosa? Che cs'è quel sentimento che prova?

" Resta qui. Resta con me ". Ripete solamente lui, stringendola maggiormente per impedirle di andare via ed attirandola a sè.

" Signore... ". Sussurra solamente lei, ed ora? Si era ripromessa di stargli lontana, invece la sua sola vicinanza la sconvolge e non poco. Ora capisce molte cose, capisce tutte le sensazioni che ha provato da quando lo vide per la prima volta, quando il cocchiere la investì. Fu colpo di fulmine, e lei nemmeno se n'era resa conto.

" Viktor. Chiamami solo Viktor ". Ripete lui, come a volerglielo ben imprimere in testa. Senza dire niente altro la fa voltare verso di lui, ed i loro bellissimi occhi si incontrano. " Mi sei mancata da morire, in tutto questo tempo ". Le sussurra, ad un millimetro dal suo viso. La ragazza sa che dovrebbe rifiutare ed andare via, ma il suo corpo non reagisce in tal senso, anzi si avvicina di più a lui, arrossendo.

" Io... ". Riesce solamente a dire, ma lui la zittisce prima che possa proseguire.

" Non dire più niente. Non adesso, non in questo momento ". Le dice solamente, e dopo un attimo di esitazione finalmente la bacia di nuovo, incurante del fatto che i domestici o suo fratello lo potrebbero vedere. Da parte sua. Christine non riesce a non ricambiare il bacio, incapace di pensare ad altro. Ormai il turbine di emozioni l'ha investita, e non è in grado di controllarle. E forse nemmeno lo vuole. Si devono staccare dopo un pò per riprendere fiato, e lei è completamente rossa in viso.

" Basta... non posso restare: se lo facessi, rovinerei il vostro buon nome. Cosa penserebbero gli altri nobili se lo sapessero, e... ". Ma Viktor è di nuovo più rapido, e la bacia nuovamente per farla smettere di parlare.

" Vuoi capire che non mi importa? Che parlino pure... ". Commenta semplicemente lui, per poi prenderla per mano e portandola con sè, entrando a palazzo. Lei non riesce ad opporre resistenza, perchè in fondo nemmeno lo vuole: si sente bene quando sta con lui, è come se fosse l'altra parte di sè che ha sempre cercato, quella parte complementare che le mancava. Insomma, la così detta anima gemella. A metà corridoio la ragazza si ferma, nuovamente presa dal dubbio.

" Non voglio essere la causa della vostra rovina, signore ". Commenta, ed in un attimo le tornano in mente le minacce di Boris: cosa succederebbe se la vedesse? Scatenerebbe il finimondo. Viktor la guarda nuovamente, per poi stringerla nuovamente a sè, come a calmarla e rassicurarla.

" Chiamami Viktor e basta ". Ripete, come a farle capire che la considera una sua pari, e questo basta: non gli interessa nè suo fratello nè il giudizio degli altri nobili, non ora, non quando è insieme a lei.

" Ma io non... ". Fa lei, ma viene nuovamente zittita da lui.

" Non dire più niente, Christine Petrova. Non dire più niente, e sii mia ". Le sussurra, e finalmente lei mette da parte ogni dubbio: lo sa. Il suo cuore non mente, ed ora il suo cuore le sta suggerendo di fidarsi, di non rinunciare a questo momento.


Ciao miei cari! Ed eccomi con il capitolo otto! Che ne dite? Finalmente Viktor e Christine hanno ammesso i loro sentimenti, ma che succederà adesso? Andranno davvero fino in fondo? Boris scoprirà tutto, o ne resterà all'oscuro? Il suo odio per Christine sembra aumentare, che cosa starà tramando? Se lo volete sapere, continuate a seguirmi! Aspetto vostri pareri, baci

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Notte d'amore ***


" Non dire più niente, Christine Petrova. Non dire più niente, e sii mia ". Questa è l'ultima frase che Christine ricorda di aver udito, in seguito solo un forte turbine di emozioni, e la consapevolezza: non se ne può andare, non ora. E'perfettamente consapevole che se Boris la vedesse insieme a suo fratello non esiterebbe un momento a mettere in atto le sue minacce, ma in questo momento la ragione è soppressa dai sentimenti, dal bisogno di entrambi di avere l'altro, come fosse una cosa attesa da sempre, come se si fossero ritrovati dopo anni di lontananza. Lei è sempre stata una ragazza casta e di sani principi, non si concederebbe mai ad un uomo se non fosse certa di provare per lui amore. Da parte sua, Viktor non ha mai guardato alle donne con particolare interesse: sin da piccolo è stato un bimbo schivo e chiuso, abituato a sopportare i maltrattamenti del padre e la freddezza della madre. Eppure, in quella freddezza lui vi ha sempre letto amore, l'amore sconfinato che Katrina Meekhiva nutriva per i figli, ma che celava dietro a quella maschera di freddezza e da perfetta Contessa, l'ineccepibile signora del castello che tutti temevano e rispettavano. Un suo sguardo avrebbe gelato il più caldo dei luoghi, così si mormorava tra chi ebbe la fortuna di conoscerla. In realtà, quella era solo la maschera che si era costruita per non rimanere ferita dall'atteggiamento del marito, a volte sin troppo crudele e severo con i figli. Ora le cose sembrano diverse: ora che ha incontrato Christine, anche Viktor Meekhiv sta iniziando a provare quella strana sensazione che probabilmente porta il nome di " amore ". E... cos'è quell'altra sensazione, che va a pari passo con essa? Non sa spiegarselo, o almeno è così in un primo momento. Poi lo capisce: è desiderio. Desidera quella ragazza, ed ora che sa che sicuramente lo ricambia ha finalmente deciso di lasciare da parte ogni incertezza ed insicurezza. Prima di interrompere l'ennesimo bacio porta una mano tra i capelli della giovane, sciogliendo lo chignon che li teneva uniti. I lunghi boccoli bruni della ragazza le ricadono sulle spalle, terminando esattamente alla fine della schiena: pur essendo una popolana come tante, ha dei bellissimi e lunghi capelli, ben curati. E'arrossita vistosamente, intuendo che stavolta non si fermeranno ad un bacio. Pur avendo un pò paura, essendo ancora lei una ragazza pura, non può e non vuole scappare. Entrambi si guardano per un istante, poi finalmente è lui a prendere parola. Prende la mano di Christine tra le sue, e senza dirle altro la porta con lui, mentre lei lo segue, sempre così rossa in viso per la timidezza. Quasi senza accorgersene la ragazza si trova in una stanza che sin ora ha visto solo nei suoi sogni più gloriosi, e per un momento non può che ammirarla estasiata. In seguito torna con i piedi per terra, sentendosi nuovamente avvampare. " Qui non ci disturberà nessuno ". Fa solamente lui, mentre lei lo guarda un pò incerta.

" E vostro fratello? Cosa direbbe se... ". Ma viene interrotta da un nuovo bacio, seguito dal fruscio del suo scialle, che è finito a terra.

" Non mi importa, mio fratello può gridare quanto vuole, ma alla fine non otterrà nulla ". Le risponde solamente Viktor, mentre Christine abbassa lo sguardo: l'ultima cosa che vuole è farli litigare, non vuole essere la causa della rovina del suo signore. Non vuole che a causa sua vada in collera con suo fratello.

" Ma... ". Tenta di dire, ma lui la spiazza nuovamente, facendole alzare lo sguardo verso di lui dopo averle preso il mento con due dita, giusto per fare il modo che lo guardasse. Dio, quanto gli piacciono quegli occhi innocenti ed azzurri come il più profondo dei laghi.

" Basta così, Christine... lasciati andare ". La rassicura, avvertendo un pò d'ansia nella giovane. Le lascia libero il viso, per poi prenderle una mano mentre con quella libera riesce finalmente a slacciare il vestito di lei, che ad un movimento della ragazza finisce con il cadere a terra con un fruscio, lasciandola comunque in intimo. Per istinto porta le mani al petto per coprirsi, pudica. Ed il suo imbarazzo non può che aumentare, notando l'espressione di lui: è cambiata tutto un tratto, ora sembra che se la stia mangiando con gli occhi. Anche se dopo tutto,a lei non dispiace affatto.

" Cosa... perchè state sogghignando? ". Chiede dopo alcuni secondi, mentre lui non può fare a meno di ridere leggermente, per poi tornare vicino a lei e prenderle entrambe le lli corvini si ferma un momento, appoggiandosi al muro

" Perchè te lo avevo detto che sei una bellissima donna, e a quanto pare non mi ero sbagliato ". Le sussurra poi all'orecchio, scostando dietro esso una ciocca dei lunghi capelli di Christine. " E sai qual'è il bello di tutto ciò? ". Le chiede poi, baciandole leggermente il collo per rassicurarla, cosa in cui ha successo di li a poco. Finalmente Christine si lascia andare, inclinando la testa di lato per dargli più agio.

" Cosa... quale sarebbe il bello? ". Riesce a chiedere, con la voce leggermente spezzata, probabilmente a causa di ciò che ora stà provando: le sue sensazioni sembrano ampliarsi e rafforzarsi, rendendola più sicura e convinta della sua decisione. Da parte sua, Viktor smette solo un istante di baciare quella bellissima pelle, così delicata pur appartenendo ad una povera popolana. Migliore forse di molte altre nobili che ha conosciuto. Continuando a tenere le mani di lei nelle proprie, la porta con lui sino al letto, dove la fa sdraiare dolcemente: sa di doversi trattenere e di non dover affrettare le cose, o finirà per spaventarla. Lei lo guarda, aspettando che continui la sua frase.

" Il bello è che questa bellissima donna sarà mia, da oggi e per sempre. Non permetterò a nessuno di portarti via da me ". Le risponde, lasciandola un pò spiazzata ma felice. La ragazza sorride dolcemente, guardandolo.

" Allora... fatelo. Rendetemi vostra per sempre ". Acconsente nuovamente, felice come non lo è mai stata prima d'ora. Quella notte, Christine Petrova perde la sua purezza per donarla alla sua " anima gemella ", perchè ormai ne è certa: è Viktor il principe azzurro che ha sempre aspettato sin da bimba. Ma come in ogni favola che si rispetta, anche in quella di Viktor e Christine sta per presentarsi uno spietato ed inaspettato antagonista.

Lukas cammina solitario per i corridoi di palazzo, con aria abbastanza alterata: ha appena saputo una cosa che non gli va particolarmente a genio, questo è evidente. In oltre ha discusso con Boris, che non pare pensare ad altro che tenere lontana quella ragazza, quella Christine. Effettivamente, pure lui non vorrebbe che la giovane frequentasse Viktor: non che gli importino le convenzioni sociali o ciò che dice Boris, solo gli da fastidio che quella ragazza passi del tempo con suo " fratello ". A dire il vero, da prima a lui non interessava se a Viktor piaceva una popolana,in seguito ha però saputo chi fosse la donna in questione, e non ha potuto non infastidirsi. Sente nell'aria il profumo della giovane: è intenso, significa dunque che è ancora a palazzo? Certo, è stata li da poco, il profumo non può essere rimasto dalla sua ultima visita. Il giovane dai capelli corvini si ferma un istante, appoggiandosi al muro e ricordando una cosa che ormai credeva abbandonata nel passato, o meglio dire ad una persona. Si stringe la camicia qualche istante, come a volersi calmare, ma il motivo della sua agitazione è del tutto sconosciuto.

Passano alcune ore da quei momenti, e tutto a palazzo pare tranquillo, o almeno, così è al momento. Viktor è il primo a svegliarsi, e per un secondo teme che tutto ciò che è successo sia solo frutto della sua immaginazione. Ma subito dopo si deve ricredere: guarda Christine, ancora addormentata e stretta a lui, come fosse in cerca di protezione. E' ancora più bella con quell'espressione dolce e serena, i lunghi capelli che le ricadono sul cuscino ed un respiro regolare e tranquillo. Ora più che mai è sicuro della sua decisione: niente vale come restare al fianco della donna che ama, niente e nessuno. Rinuncerebbe a tutto pur di avere lei, il tesoro più prezioso della sua vita. Ci ha pensato a lungo, ma ora ne è certo: rischierebbe il tutto e per tutto per lei, al diavolo il suo titolo nobiliare, al diavolo tutto e tutti. In fondo, perchè dovrebbe farsi scrupoli? Per chi? Per un fratello che non lo ha mai compreso, anzi sta in tutti i modi boicottando quella bellissima storia che sta nascendo? E tutto ciò, dopo che ha accolto lui e la sua famiglia a palazzo. E'ingiusto, pensa: due fratelli dovrebbero essere uniti, invece mai come ora si è trovato distante dal minore. L'unico per cui un pò gli dispiacerebbe è Lukas: in fondo sono sempre andati d'accordo, non hanno mai avuto grossi scontri, se non i battibecchi tipici dei fratelli. Non ha ancora deciso se metterlo alcorrente del suo piano, ma è certo che se dovesse attuarlo, gli mancherà parecchio. Scuote il capo, per poi accarezzare dolcemente il braccio di Christine, che si lamenta un pò nel sonno. " No, ho ancora sonno madre... ". Borbotta, evidentemente ancora tra le braccia di Morfeo.

" Ma se non ti svegli ti dovrò dare una punizione, tesoro ". Sta al gioco lui, sicuro che sentendo la sua voce la ragazza si sveglierà. In effetti la bruna riapre gli occhi di scatto, sentendo che chi le ha parlato non è certo sua madre. Rendendosi conto della situazione, e soprattutto di quanto tempo sia passato, si agita subito.

" Ma cosa... oh Santo Cielo, ma quanto tempo ho dormito? Mia madre e mio padre saranno su tutte le furie ". Continua il suo discorso, mentre Viktor non fa altro che osservarla, ridendo sotto i baffi.

" Oh si, credo anche io che saranno furiosi ". Rincara la dose, mentre lei fa per alzarsi e cercare i suoi vestiti.

" Stavolta due schiaffi non me li toglie nessuno... ". In seguito si volta verso di lui, notando che sta ridendo di lei. Incrocia le braccia. " Non è divertente, signor conte. Ricordate che questo pasticcio è colpa vostra ". Precisa, tra il serio ed il perplesso mentre lui scuote le spalle con noncuranza.

" Vorrà dire che anche io mi farò dare due schiaffi dai vostri genitori, Milady ". E ride nuovamente, per poi attirare la ragazza a sè. " Ma se direte loro che avete fatto arrabbiare il vostro signore e che per punizione siete stata sua prigioniera, non credo obietteranno ". Scherza di nuovo, mentre lei continua a ridere immaginando la faccia di Danilo se lei gli dicesse una cosa simile.

" No, credo che mio padre mi rinchiuderebbe in casa per tutta la vita se gli dicessi una cosa del genere ". Smette di ridere, per poi mettere una mano su quella di lui, che ancora non la lascia andare. " Seriamente... non è che abbiamo fatto male a cedere a questi sentimenti? Insomma... ". Fa per continuare, ma lui la fa tacere mettendole un dito sul labbro e guardandola.

" Tu sei pentita? ". Chiede, e lei fa cenno di no: certo che non è pentita. L'ha voluto tanto quanto lui, e lo rifarebbe di nuovo se dovesse tornare indietro nel tempo. Lui le sorride un pò, accarezzandole il viso. " Allora non c'è niente da dire. Noi ci amiamo, è questo che importa ". Lei arrossisce un pò, riuscendo per la prima volta a sostenere il suo sguardo.

" Si, ma cosa diranno gli altri nobili? Non ne saranno felici ". Constata, mentre lui scuote il capo, sospirando.

" Ci ho pensato molto, ed hai ragione: loro non ci lasceranno mai in pace, e men che meno mio fratello Boris. Ci ostacoleranno in tutti i modi ". Ammette, mentre lei abbassa lo sguardo. Viktor si accorge del suo cambio d'umore, e le alza il viso con la mano libera. " Ma io ti amo, Christine Petrova. Ti amo, e non rinuncerò a te ". Continua, mentre lo sguardo di lei si illumina nuovamente di gioia nel sentirgli pronunciare quelle parole.

" Allora... come faremo? ". Chiede, mentre lui la stringe maggiormente a sè, dandole un bacio sul collo.

" Al diavolo il mio titolo, al diavolo tutto. Tu sei il tesoro più importante che abbia mai trovato, e non rinuncerò a te. E se per stare con te dovrò perdere tutto, così sia. Non mi spaventa la povertà, perchè sei tu la mia più grande ricchezza ". Quelle parole hanno il potere di commuovere Christine, che lo guarda.

" Cosa... cosa stai cercando di dirmi? ". Chiede, con la voce rotta dall'emozione.

" Scappa con me. Andiamocene via da Mosca. La Russia è grande, troveremo il nostro posto. Dei miei affari e di questo palazzo se ne può occupare Lukas, ho pensato a tutto. Tu sei la sola cosa che voglio ". Le ripete, mentre lei sente un'ondata di felicità investirla. Ma riflette: non sarà un atto egoistico costringerlo ad abbandonare tutto per seguire lei?Il dubbio la sta facendo un pò vacillare.

Ciao a tutti! Ed ecco il capitolo nove, che ve ne pare? Finalmente Viktor e Christine hanno ceduto ai loro sentimenti, e lui è disposto a fuggire con lei. Cosa risponderà la ragazza? Riusciranno i due innamorati a vivere il loro amore alla luce del sole? Viktor pare fidarsi di Lukas, ma farà davvero bene a farlo?  Spero che anche questo nuovo capitolo vi piaccia, baci
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Rapimento ***


Christine riflette un momento sulle parole di Viktor: le ha chiesto di fuggire con lui, di cominciare una nuova vita lontani da Mosca. Tuttavia, ciò comporterebbe dividerlo per sempre dalla sua famiglia, allontanarlo dai suoi affari e dal castello che è suo di diritto. Lo guarda qualche istante, per poi fare cenno di no con il capo. " Non posso. Non posso accettare che tu perda tutto per colpa mia, non è giusto. Forse dovremmo fermarci adesso, prima che ci siano conseguenze irreversibili ". Sussurra la bruna, abbassando lo sguardo. Lui fa cenno di no a sua volta, fissandola intensamente.

" Guardami ". Suona come un ordine quell'unica parola, tanto da farle abbassare lo sguardo per non far trasparire le sue emozioni: lo ama da morire. Vorrebbe solo dirgli di si, lasciare tutto e vivere il loro amore. Ma la ragione la spinge a rifiutare. Vedendo la ragazza tanto indecisa, lui pare innervosirsi un pò. " Guardami ti ho detto! ". Le ordina nuovamente, e stavolta lei non può fare altro che obbedire: i loro sguardi si incontrano, lei sta piangendo. Oltre ai precedenti pensieri, ora ha anche paura: se fuggisse davvero con Viktor, la sua famiglia sarebbe tutta quanta in pericolo, nessuno escluso. In oltre, sarebbe coinvolta anche Alice, e questo lei proprio non lo può permettere. " Non mi importa dei soldi, delle mie ricchezze: te l'ho già detto, il mio tesoro più prezioso sei tu, e basta. Mi basti tu per essere felice ". Le ripete lui, mentre lei non riesce a fare altro che stringersi a lui.

" Anche io ti amo, con tutta me stessa. Ed è per questo che me ne devo andare: non voglio assolutamente che ti metta contro tuo fratello Boris, credimi so ciò che dico. Preferisco essere infelice io ma sapere te felice, piuttosto che... ". Non finisce la frase: a parole è brava, ma il corpo la tradisce: rimane stretta a lui, senza smettere di piangere per le sue stesse parole. Viktor riflette un attimo sulle parole di Christine: perchè teme così tanto la reazione di Boris? Che le avrà fatto? La guarda con espressione seria.

" Christine, che ti ha fatto mio fratello per temerlo fino a tal punto? Ti ha forse oltraggiata? ". Le chiede, già infuriato: se solo suo fratello avesse anche solo osato sfiorare Christine, stavolta sarebbero guai. La ragazza fa cenno di no: non può rivelargli tutto, scatenerebbe una rissa tra i due.

" No... sta tranquillo, lo temo solamente per le voci che ho sentito su di lui. Voci che dicono che sia molto simile a Lord Vladimir, vostro padre. Sai, la mia famiglia ha avuto a che fare con lui e tuo zio, da ciò che ho capito. Ma i miei non sono mai scesi nei dettagli ". Ammette, mentre lui sospira pesantemente, poco convinto.

" Te lo ripeto: scappiamo. Andiamo via questa notte stessa, lasciamo tutto. Torneremo quando finalmente nessuno ci potrà separare ". Le assicura, mentre lei lo guarda: accetterà o meno la proposta?

Nessuno dei due sa che la conversazione è stata spiata da qualcuno: un bellissimo ragazzo con gli stessi, identici occhi di Christine ha sentito tutta la conversazione, e la cosa non pare piacergli molto. " Ma guarda un pò... e così il nostro bel conte vorrebbe fuggire insieme alla sua amante, ma che bello. Però non credo di poterlo permettere ". Pensa tra sè e sè, riflettendo: una sola persona lo potrebbe aiutare ad impedire la fuga di Viktor e Christine. E quella persona deve sapere anche della loro notte di passione, solo così la rivalità tra lui e Viktor giungerà al culmine. Ghigna, sicuro del suo piano. Poi passa alcune stanze, sino a bussare ad una di esse. Una volta ottenuto il permesso entra, ed una volta entrato ed aver chiuso la porta incrocia le braccia, con fare superbo. " Fratellino, ho una notizia per te ". Inizia il discorso, mentre l'altro si volta di scatto.

" Lukas? Si può sapere cosa fai qui? ": Chiede l'altro, mentre il giovane, che si rivela essere Lukas, avanza di qualche passo, prendendo tra le mani il bicchiere di vodka che si trova sul tavolo e porgendolo all'altro.

" Bevila, credo ne avrai bisogno dopo che ti avrò detto le ultime novità ". Fa, in tono sicuro di sè. L'altro lo guarda perplesso, tenendo in mano il bicchiere.

" Sentimi bene, tra poco torneranno mia moglie e la mia bambina, quindi fa in fretta: dimmi cosa vuoi da me ". Taglia corto lui, mentre Lukas gli si siede di fronte.

" Viktor e la bella contadina hanno una relazione ". Silenzio, totale silenzio. L'altra persona assume uno sguardo che non promette nulla di buono, e quell'assordante silenzio sembra essere la calma prima di una grossa tempesta. Ora si che ha bisogno di vodka, infatti afferra la bottiglia in modo brusco, per poi versarne il contenuto nel bicchiere e berlo tutto d'un fiato, per calmarsi un momento. O almeno, per quanto gli è possibile.

" Ne sei sicuro? ". Chiede, mentre Lukas annuisce sicuro, per poi bere un sorso dal suo bicchiere.

" Assolutamente si, mio caro Boris ". Fa, rivelando che l'altra persona è Boris. " Sono stati insieme proprio qui, sotto il tuo stesso tetto. E non solo: tuo fratello sta progettando di fuggire con lei. Non ci vorrà molto prima che accetti ". Sogghigna in modo abbastanza crudele, mentre Boris si alza di scatto, dopo aver posato il bicchiere in malo modo e quasi frantumandolo.

" Maledetta sgualdrina intrigante! ". Impreca, mentre anche Lukas si alza a sua volta, raggiungendolo.

" Dimmi, cosa credi di fare ora? Hai un piano per dividerli? ". Chiede, mentre Boris annuisce.

" Farò ciò che avrei dovuto fare molto tempo fa: non permetterò a mio fratello e la sua sgualdrina di rovinare il mio buon nome, trascinando i Meekhiv nel fango e nello scandalo ". Ha un piano, ed è evidente. Lukas pare compiaciuto. Finisce la vodka nel suo bicchiere, per poi posarlo sul tavolo.

" Bene, io me ne vado: come giustamente dicevi tu, staranno per arrivare tua moglie e la tua bambina. Pensa bene a ciò che farai, ricorda che da te dipende il futuro dei Meekhiv ". Fa semplicemente, per poi uscire dalla stanza. Boris decide di non perdere tempo: porrà fine a questa storia una volta per sempre.

Christine sta per uscire dal cancello di palazzo: sono passate solo due ore da quando, in fine, ha accettato la proposta di Viktor: fuggiranno insieme, e torneranno non appena si saranno sposati e nessuno li potrà più separare. In seguito metterà al sicuro le persone a lei care. La ragazza si ferma, appena fuori dal cancello. Sorride ripensando a quei bellissimi momenti trascorsi con lui, e lo deve ammettere: non si è mai sentita meglio di così. Le ci è voluto un pò prima di accettare la sua proposta di fuggire insieme, ma in seguito ha detto di si: si amano, ed il loro amore supererà tutti gli ostacoli, ne è sicura. Sta per incamminarsi, ma qualcuno è più rapido di lei e la afferra da dietro, immobilizzandole i polsi dietro la schiena e tappandole la bocca con la mano libera. " Credevi davvero di farla franca? ". Sibila la misteriosa persona, mentre lei cerca vanamente di liberarsi. L'altra persona la tira a sè quanto più può, per evitare che gridi. " Sta buona, tanto non ti servirà a nulla dimenarti: adesso avrai la punizione che ti meriti ". Quella voce... la ragazza crede di riconoscerla! Fa per dimenarsi nuovamente, ma colui che l'ha bloccata le stringe i polsi sino a farle male, per poi afferrarla di peso e caricandosela sulle spalle, dopo averle legato un fazzoletto alla bocca per impedire che si metta a gridare. Christine scalcia quanto più può, e non capisce: perchè quella persona la sta riportando a palazzo? Ben presto però, si accorge che si sta dirigendo in una direzione a lei sconosciuta. La ragazza tenta di afferrare una ringhiera vicina, non appena entrata. Ma lui è più forte e la strattona con una certa violenza, sino ad iniziare a scendere delle scale che portano dritte ai sotterranei del palazzo. Ma quelle sono le segrete! Christine inizia a spaventarsi, riconoscendo il luogo, illuminato solo da torce. Il misterioso aggressore, che porta un cappuccio per non rivelare la propria identità, apre una delle celle più isolate, per poi sbattervi in malo modo la ragazza, che una volta a terra toglie il bavaglio, anche se si è ferita al braccio destro nell'impatto con il pavimento.

" Cosa dannazione vuoi da me?! ". Grida, facendo per alzarsi ed uscire. Ma lui la afferra per i polsi, intraprendendo una piccola lotta con lei. " Cosa vuoi!? Fammi uscire immediatamente! ". Grida lei, mentre con uno schiaffo lui la getta a terra. Ma nella collutazione con la giovane, il suo cappuccio è caduto ed ha rivelato la sua identità: il suo sguardo smeraldo e carico d'odio è puntato su di lei, che indietreggia spaventata e non riuscendo ad alzarsi. " Voi! ". Fa solamente, mentre lui la guarda con astio, per poi farla alzare a forza, afferrandola per un polso.

" Proprio io, si. Ti avevo avvertita di stare lontana da mio fratello, ma no, tu lo hai voluto sedurre, addirittura lo avevi convinto a lasciare tutto e fuggire con te. Sei proprio una sgualdrina, ma non temere: ci penserò io a rimetterti al tuo posto ". Ghigna malevolo lui, mentre la ragazza inizia a gridare.

" Vostro fratello mi cercherà! Verrà a saperlo, e ve la farà pagare! ". Si infuria, rivelando che il suo rapitore altri non è che Boris Meekhiv. A quanto pare, non ha perso tempo ad attuare il suo diabolico piano ai danni del fratello e della sua amata.

" E come, di grazia? Chi glielo dirà, se tu starai chiusa qui dentro? ". La deride malignamente Boris, mentre lei fa di nuovo per scappare.

" Fatemi uscire immediatamente! ". Grida, ma lui le da nuovamente uno schiaffo, buttandola a terra e facendole sanguinare il labbro, per poi afferrarla per i capelli e facendola alzare, per poterla guardare meglio. Le si avvicina pericolosamente, mettendola spalle al muro e bloccandole i polsi con una mano.

" Voglio proprio vedere quanto resisterai, chiusa qui dentro. Vedremo quanto ci metterai a capire che mio fratello non è alla tua portata, che lo devi dimenticare ". Le sussurra all'orecchio, stesso orecchio che poi morde con il solo scopo di farle male, o forse no? Fatto sta che lei trattiene a stento un grido, misto a rabbia.

" Ma cosa diavolo state facendo?! Non vi azzardate a toccarmi! ". Fa, in tono disgustato. Lui sogghigna compiaciuto, guardandola per qualche istante. Sono troppo vicini, a lei non piace affatto.

" Pensa che questo sarà solo l'inizio del tuo castigo, mia cara Christine. Scommetto che un pò di detenzione riuscirà a calmare i tuoi bollenti spiriti ". La deride in modo sarcastico, per poi lasciarla andare ed uscendo dalla cella, chiudendo a chiave e mostrandola alla ragazza, per burlarsi di lei. " Do svisaniya, mia cara ". Continua a ridere, lasciando la ragazza chiusa nella cella. Christine da un calcio a quelle sbarre, per poi sedersi e scoppiare in lacrime: cosa la attende adesso? Purtroppo, le minacce di Boris stanno diventando realtà.


Ciao ragazzi! Come promesso, eccomi con il capitolo 10! Che ne dite? Per chi odiava Boris già da prima, scommetto che ora lo odierete di più ahha. Anche per i nostri Vikri stanno arrivando tempi veramente duri, e la ragazza si ritrova imprigionata nelle segrete di palazzo. Riuscirà il suo amato a trovarla, o dovrà superare altre difficoltà? Seguitemi e lo saprete! Baci baci
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Rabbia e lacrime ***


Sono trascorsi alcuni giorni dal rapimento di Christine da parte di Boris. Per evitare noie e che qualcuno la cercasse, il minore dei fratelli Meekhiv ha attuato la seconda parte del suo diabolico piano, mandando una lettera fasulla ai genitori della ragazza, in cui lei stessa scriveva di voler partire per un pò di tempo, per scordare l'amore impossibile con Viktor. Irina tuttavia, fatica a credere a questa storia: sua figlia non è una che si arrende facilmente. Il marito tuttavia l'ha rassicurata: Christine non è una bambina, sicuramente tornerà presto a casa. Loro non possono fare altro che rispettare la sua decisione ed aspettarla. Ma un'altra persona non è affatto convinta del fatto che Christine se ne sia andata di sua volontà, e quel qualcuno è Viktor: suo fratello gli ha detto che la giovane era solo una cacciatrice di dote, che se n'è andata via e lo ha abbandonato. Baggianate e niente altro, pensa lui. Le è capitato qualcosa, questo è poco ma sicuro. Non è possibile che sia come gli ha detto suo fratello, perchè ciò che ha provato la notte precedente e ciò che ha sentito da lei, ne è sicuro: era amore. Tuttavia l'assenza della ragazza lo ha reso estremamente nervoso, e non riesce in alcun modo a tranquillizzarsi. Proprio in quel momento, anche suo fratello entra nel salone, e nota il maggiore pensieroso, seduto vicino alla finestra. Fa un ghigno di soddisfazione: ci vorrà un pò, ma è sicuro che riuscirà a far odiare Christine a suo fratello, è questione di tempo. Gli si avvicina con la sua solita noncuranza, guardandolo. " Stai ancora pensando a lei? Non riesci ad accettare che ti abbia abbandonato? Che sia stata solamente una volgare sgualdrina inc erca di denaro facile? ". Rincara la dose, senza la minima paura della reazione che le sue parole potrebbero scatenare. Viktor si gira verso il minore, guardandolo con astio: i suoi occhi sembrano bruciare di rabbia. Mette una mano sulla fronte, cercando di recuperare la calma e chiudendo qualche istante gli occhi.

" Sta zitto, Boris. Non ho voglia di sentire le tue cattiverie anche oggi ". Taglia corto il giovane conte, ma il fratello non pare avere intenzione di ascoltarlo, ben sapendo di dover alimentare per bene tutti i dubbi che in questo momento potrebbe avere Viktor sulla giovane ragazza. Deve fare pressione, fargli ben capire che quella non era la donna giusta per lui e che la deve dimenticare quanto prima.

" Cos'è, la difendi pure? Diceva di amarti ". Inizia ironico, pronunciando l'ultima parola con ironia " ma alla prima occasione se l'è data a gambe ". Viktor stringe i pugni, puntando lo sguardo sul fratello: ora sta esagerando.

" Sta zitto, o giuro che non rispondo di me stesso se prosegui ". Lo avverte, ma l'altro non pare avere idea di smettere.

" La verità fa male, eh fratello? Fa male sapere di essersi sbagliato, di esserti portato a letto una sgualdrina! Eri pure disposto a fuggire con lei, ma a quanto pare non era degna di questo sacrificio. Menomale che se n'è andata via, o la tua vita sarebbe stata un vero inferno al suo fianco ". E'crudele oltre ogni limite, pensa il maggiore dei fratelli Meekhiv: come può parlare in quel modo vedendo quanto sta soffrendo? Ed oltre tutto, senza nemmeno conoscere Christine. Si alza abbastanza irritato, dando un pugno al tavolino li vicino.

" Finiscila! Non lo ripeterò la terza volta, se sei qui per insultare Christine puoi anche andartene fuori! Non sono dell'umore di sentire altre cattiverie ". Ed intanto riflette: spera vivamente che il fratello interrompa li la conversazione, perchè nel suo stato emotivo attuale e considerando quanti altri insulti a Christine ha dovuto sopportare, non ci metterebbe niente a rimetterlo al suo posto in modo non esattamente appropriato.

" Non sei dell'umore di sentire la realtà, eh? ". Non si spaventa Boris, continuando. " Non sei in vena di sentire che una puttana ti ha prima illuso, sedotto ed in fine abbandonato. No, eh? Ma non ti rendi conto che quelle del popolo sono tutte uguali?! Nostro padre e nostro zio non ti hanno insegnato nulla?! ". Sbrocca anche il minore, incapace di trattenere le parole. E'questione di un momento: nel sentire nuovamente quegli insulti, ed in più la parola " padre ", Viktor non si trattiene più e da un pugno al fratello, che non finisce a terra ma sanguina, probabilmente o dal naso o dal labbro. Il bruno porta una mano nel punto dolorante, mentre il maggiore alza la voce a sua volta, stanco di tenersi tutto dentro senza reagire: anche se si tratta di suo fratello, non si può permettere di trattarlo così o di rivolgersi in quella maniera.

" Stai zitto! Non ti azzardare a nominare quell'uomo in mia presenza, mai più! ". Grida, per poi proseguire il discorso. " Se ti sentirò un'altra volta insultare Christine o chiunque altro che non lo meriti, ti giuro che ti caccerò via da questo palazzo, senza la minima esitazione! Mi sono stancato del tuo atteggiamento, Boris! Sono stufo della tua arroganza, anche verso la mia stessa servitù. Quindi decidi: o cambi atteggiamento, o ti giuro che saranno i tuoi ultimi giorni a Mosca! ". Lo minaccia, per poi sorpassarlo ed uscire dalla stanza, alterato. Non si accorge nemmeno che, attratta dal baccano, anche Alexandria stava entrando.

" Ma si può sapere che diavolo sta succedendo? Gridavate come due straccivendoli! ". Chiede, ma in seguito la bionda nota che suo marito sta sanguinando. Allarmata si precipita a soccorrerlo, tamponando la ferita al labbro con un fazzoletto. " Amore mio, che è successo? ". Chiede, cercando di calmare Boris che, innervosito e non potendo ribattere, si è conficcato le unghie nella mano quasi sino a sanguinare.

" Succede che mio fratello non vuole capire che quella sgualdrina lo ha abbandonato, anzi: ha minacciato di cacciarmi se continuerò ad insultarla ". Spiega brevemente, mentre la moglie gli medica il labbro. Una volta finito, la donna mette una mano sul viso di lui, guardandolo ed inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza, dato che lui è seduto su una delle poltrone.

" Scommetto che questa sparizione è invece opera tua, vero? ". Chiede. Accidenti, è davvero furba, ma d'altronde non le sarà stato difficile capire: lei stessa ha chiesto a suo marito di sistemare le cose, alimentando il suo odio verso Christine. Lui distoglie lo sguardo in fretta, facendo per alzarsi.

" Non so di cosa tu stia parlando, Alexandria. Io non ho fatto niente ". Mormora, me lei gli impedisce di andarsene, sedendosi sulle sue ginocchia.

" Non mentirmi, e non temere: sono dalla tua parte. Io stessa ti chiesi di sistemare le cose, e tu lo hai fatto a tuo modo, o no? ". Chiede, mentre lui fa solamente un cenno affermativo: sua moglie è astuta, non servirebbe a niente mentirle. In oltre, è piuttosto evidente che sia dalla sua parte, non lo tradirà mai. Può parlare liberamente.

" Si, ho rinchiuso quella poco di buono nelle segrete di palazzo, sino a quando non si convincerà a lasciare in pace mio fratello. In oltre, dopo ciò che è successo devo assicurarmi che non ci siano bastardi che un giorno reclameranno il titolo di eredi ". Spiega, mentre la donna lo guarda.

" Cosa faresti in una simile occasione? Se quella sgualdrina fosse rimasta incinta, quella notte, allora cosa faresti? ". Chiede, mentre Boris sembra riflettere un momento, per poi risponderle.

" Sarebbe sempre per metà un Meekhiv, per ciò non posso fargli del male. Ma posso fare il modo che non conosca mai i suoi genitori, questo si. Non saprà mai di essere un erede, e non scoprirà mai l'immenso potere della nostra famiglia. Di questo puoi stare sicura, il potere sarà ereditato da nostra figlia. Perchè non credo che dopo tutto questo, mio fratello vorrà altre donne, e di conseguenza sarà senza eredi anche quando la nostra Olga avrà 15 anni ". Infatti, a 15 anni ogni Meekhiv eredita il potere dei genitori, che si somma a quello già presente alla nascita. Il primo in linea di successione ha in oltre diritto a detenere il libro, l'anello dalla pietra blu ed il potere di sigillare il Corvo, proprio solo del capo famiglia e degli Opekun, i guardiani preposti a difendere i Meekhiv ed il loro grande potere. Alexandria lo guarda perplessa, per poi fargli di nuovo la domanda.

" Ma non mi hai risposto: se quella donna fosse rimasta incinta, cosa faresti del bambino dopo il parto? ". Chiede, mentre suo marito non le risponde e ricambia il suo sguardo, prendendola in braccio.

" Mi sono stancato di parlare di lei. Cosa ne dici di pensare ad altro? ". Chiede, mentre zaffiro e smeraldo si incontrano. Lei si aggrappa a lui per non cadere a terra, sogghignando appena.

" Direi che hai assolutamente ragione, quella donna ci ha rubato anche troppo tempo, faremo bene a pensare a noi due ". Sussurra solamente, per poi dargli un bacio, soddisfatta di come stanno andando le cose: anche lei non vedeva di buon occhio la relazione nascente di Viktor e Christine, e sapere che ora la ragazza non è più un ostacolo la tranquillizza decisamente.

Dimitri è in stalla, pensieroso: non può fare a meno di pensare ad Alice. La ragazza lo ha colpito molto, non appena l'ha vista. In questi giorni si sono frequentati assiduamente, e lui ha cercato di consolarla quanto più possibile. Infatti la fanciulla pare sempre più sconsolata e stravolta dalla scomparsa di Christine, negli ultimi giorni l'ha vista più pallida e debilitata, e questo non gli è piaciuto. Non può dire che sia successa la stessa cosa che successe a Viktor con Christine, no. Lui non è stato colpito da un colpo di fulmine, ma sicuramente Cupido sta per scoccare una sua freccia, dritta dritta nel suo cuore. A quel pensiero non può fare altro che ridere un pò, dandosi dello sciocco: con tutto ciò che ha da fare, si mette a pensare a queste cose infantili? Tuttavia, al solo pensare al dolce sorriso di Alice non può fare a meno di sorridere, mentre il cavallo di cui si sta occupando nitrisce, reclamando le attenzioni a lui dovute. " Si, Bazhen! Mi dispiace, ora riprendo subito a spazzolarti ". Fa semplicemente il giovane tuttofare della famiglia Meekhiv, ma anche mentre spazzola il lucido manto di Bazhen, il sorriso di Alice gli torna nuovamente in mente, facendogli scuotere il capo. " Ah, Dimitri... sei proprio un vero sciocco ". Si rimprovera da solo, ma improvvisamente qualcuno gli mette le mani sugli occhi. Sono mani delicate, quindi sicuramente di donna. Lui da prima sussulta, credendo sia un nemico. In seguito si rilassa: se fosse un nemico, lo avrebbe semplicemente ucciso. Tocca quelle mani delicate, cercando di intuirne la proprietaria. Sorride un pò, avendo forse capito chi è. " Alice, sei sempre la solita ". Ride un pò, mentre la donna misteriosa toglie le mani dai suoi occhi e le sottrae al suo tocco, incrociandole al petto offesa.

" Invece no, testa di rapa! Sono Amanda, mi dispiace deluderti ma non sono la tua bella Alice ". Si gira di lato, indignata. Dimitri si volta, e la vede: quella ragazza è Amanda Diachkova, e come lui vive a palazzo, e non solo: è l'ultima ad essere entrata negli Opekun, e come lui ha il compito di proteggere il libro e tutta la famiglia. Il ragazzo si accorge della gaffe commessa, e si porta una mano dietro il capo, ridendo appena.

" Perdonami, Amanda. E'che avete le mani uguali, e vi ho confuse ". Cerca di giustificarsi il bruno, ma a quella frase la giovane donna, dai lunghi capelli biondi ed occhi di un raro colore eterocromatico, che varia dal verde chiaro all'azzurro scuro, si irrita e muove una mano serrata a pugno in direzione del capo del ragazzo, che immagina già che riceverà un leggero pugno da parte di lei. Ma la cosa non avviene, ed il " pugno " si arresta ad un soffio dai capelli di lui, che apre gli occhi e la guarda. Rimangono in silenzio qualche istante, poi è lei a prendere parola.

" Non ti colpisco solamente perchè sei il capo degli Opekun, e Mylord mi ucciderebbe se ti accadesse qualcosa ". Ammette, mentre porta anche l'altra mano a sollevare il lungo abito lilla che indossa, e sistemandosi bene la tiara che porta sul capo: a quanto pare, così come Dimitri anche lei non è una semplice serva di palazzo, ma d'altronde è normale che sia così: insieme ai compagni, è colei che garantisce la tranquillità della famiglia, o almeno per quanto riguarda gli attacchi del Corvo.

" Benissimo, mia cara. Allora, quale arcano motivo ti porta in questi luoghi? ". Fa Dimitri, in tono quasi teatrale per canzonarla. Lei lo guarda male, e lui torna serio. " E' successo qualcosa? ". Chiede, mentre lei sospira pesantemente.

" Il Corvo... lo sento molto, molto vicino a Mylord, ho paura che a palazzo ci siano dei traditori ". Mormora, mentre Dimitri le si avvicina: capisce i dubbi di Amanda, sono gli stessi che ha avuto lui quando ha avvertito quelle strane vibrazioni. Ma in seguito non ci ha più fatto caso, e così dovrà fare lei. le prende le mani per tranquillizzarla.

" Non c'è nessuno che ci tradirebbe in casa nostra. Anche io al principio avevo i tuoi stessi dubbi, ma in seguito mi sono reso conto che, dato che quel demone si trova a Mosca, è naturale che anche da qui non percepiamo la sua presenza e la vibrazione della sua anima immonda. Non ti devi preoccupare di questo ". E sorride, scompigliando leggermente i capelli della ragazza. " Adesso togli il broncio, coraggio. Che ne dici di andare a cavallo? ". Chiede, ma la donna lo guarda perplessa.

" Primo, non ho un cavallo. Secondo, nemmeno tu ne hai uno, e terzo: io non so cavalcare ". Scandisce i tre punti con fare perentorio, mentre Dimitri guarda Bazhen, il bellissimo cavallo di Viktor. Sogghigna un istante, per poi salire in groppa all'animale.

" Primo, non ti serve un cavallo, di conseguenza non dovrai cavalcare. Secondo, Mylord mi ha concesso di usare il suo cavallo quando voglio, quindi non vedo il problema. Terzo... ". Notando l'espressione smarrita di Amanda, lui le porge la mano invitandola chiaramente a salire insieme a lui. " ... ora prenderai confidenza con Bazhen, così ti conoscerà. Poi io lo preparerò e ce ne andremo insieme a fare una passeggiata a cavallo, per distrarci dai cattivi presagi. E non ammetto repliche ". Fa, in tono serio. Amanda lo vede serio, ed incerta afferra la sua mano salendo in groppa all'animale, che nitrisce un pò. La ragazza si aggrappa per istinto alla vita del suo cavaliere, spaventandosi.

" Dimitri, aiuto! Ho paura di questo coso! ". Fa, mentre lui accarezza la criniera del cavallo, che rimane nuovamente mansueto. Entrambi scendono, mentre lui inizia a preparare Bazhen per uscire. Amanda non capisce, ma sa di aver appena scoperto di aver paura dei cavalli. Una volta finito di preparare il cavallo, è il bruno che, esattamente come la volta precedente, porge la mano alla ragazza dopo essere salito in sella. Amanda fa cenno di no, spaventata e temendo che il cavallo la getti a terra non appena sentirà la sua presenza. Dimitri pare comprendere la sua paura, e prende la mano di Amanda.

" Bazhen non ti farà nulla. Prima si è irritato perchè ha percepito la tua ansia: i cavalli sono animali meravigliosi e sensibili. Se starai tranquilla, vedrai che entrerete in sintonia ". Le suggerisce, posando la mano di lei sul manto dell'animale, che nitrisce nuovamente. Amanda fa per spostare la mano, ma lui la trattiene. " Sii delicata, fagli capire che non è tua intenzione fargli male e vedrai che sarà tranquillo ". Le insegna il giovane capo degli Opekun, mentre lei, incerta, inizia a seguire i suoi consigli. E mentre accarezza la criniera dell'animale, questi si volta ad annusarla, per poi sembrare essere felice della nuova " conoscenza ". Amanda pare più rilassata, e sorride.

" Avevi ragione! Ora non nitrisce più, guarda come sta buono e tranquillo ". Sussurra, mentre Dimitri annuisce.

" Perchè ha percepito che non gli vuoi fare male. Te l'ho detto che i cavalli sono animali molto sensibili ". Sussurra, per poi porgere una mano ad Amanda, che finalmente la giovane afferra senza paura. Una volta salita, si aggrappa alla vita del giovane, sorridendo.

" Spasibo, moy drug ( grazie, amico mio ) ". Sorride un pò la ragazza, ringraziandolo per averla aiutata a superare la sua piccola paura.

" Non c'è di che ". Risponde con calma lui, prima di partire per la loro passeggiata. Da dietro la colonna della stalla tuttavia, una figura vestita di nero e con un cappuccio calato sul viso si palesa, mentre il cavallo di Boris inizia a nitrire, agitato dalla presenza misteriosa. Questa fa due o tre passi, tenendo tra le mani una piuma di corvo.

" Ma guarda un pò. Non credevo che quei bastardi degli Opekun si fossero riuniti tutti. Anche se nell'ultima battaglia ne hanno perso uno ". Ghigna, mentre un corvo gracchia improvvisamente, facendo la sua comparsa. Il suo volo termina sulla spalla del suo padrone, che ne accarezza il capo con delicatezza. " Dimmi piccolo mio, cos'hanno visto questi begli occhietti malvagi? ". Chiede, mentre una leggerissima luce viola illumina il capo dell'animale, che gracchia un paio di volte ma senza naturalmente provare dolore. La misteriosa figura termina di osservare le visioni trasmessegli dagli occhi del suo fedele compagno, per poi accarezzarlo nuovamente. " Ma che cosa carina, e così i due fratellini hanno litigato ed ora il piccolo è furioso ". Ride un pò riferendosi chiaramente a Boris. " Bene bene, credo che a questo punto lui non sarà un problema al mio piano. Chissà che al momento opportuno non si riveli un buon alleato ". Ghigna malefico, infatti il suo ghigno è la sola cosa che si nota, sotto il cappuccio. Di li a poco, una seconda figura lo raggiunge: è alata come i demoni che aggredirono Alice e Christine, quel lontano giorno. Si inchina in segno di rispetto.

" Mio signore, sembra che Viktor Meekhiv abbia ritrovato il libro ". Sussurra, mentre il suo capo non dice niente, e si limita ad annuire. Di li a poco si decide a rispondere, guardandolo semplicemente da sotto il cappuccio.

" Ne sono al corrente. Ma non mi interessa: non sa chi sono, e non è abbastanza forte da scoprirlo. Quello che mi interessa ora, è quella ragazzina, quella Christine Petrova. Mi serve viva, e non mi darò pace sino a quando non sarà mia ". Fa, determinato. " Ora vai, e di agli altri di prepararsi a nuovo ordine ". Conclude, mentre l'altro annuisce per poi sparire in una ventata di piume nere.


Ciao ragazzi! Come promesso, ecco il capitolo 11. Cosa dite? Viktor sembra disperato per la scomparsa della sua amata, mentre Boris ha rivelato alla moglie il suo diabolico piano, e lei pare appoggiarlo incondizionatamente. Intanto il Corvo ha fatto la sua comparsa, e pare cercare Christine mentre, nel frattempo, abbiamo conosciuto anche Amanda, un'altra giovane Opekun che, come Dimitri, ha il compito di proteggere i Meekhiv. Cosa accadrà ora? Come sempre lascio spazio alla vostra immaginazione e vado a scrivere il capitolo 12. Baci, ci sentiamo al prossimo capitolo
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Punizione ***


Trascorrono velocemente due mesi a Mosca, e per alcuni sono stati mesi letteralmente infernali: Viktor si è chiuso in sè stesso e si rifiuta di portare avanti i suoi affari, incapace di reagire alla perdita della sua amata. Non vuole credere che ciò che afferma suo fratello sia vero, non crederà mai che Christine se ne sia andata e lo abbia abbandonato, è sicuro che c'è altro sotto. Ma come fare a scoprire la verità? Quella sera, il giovane conte è solo in salone: tiene tra le mani un bicchiere di vodka, mentre la bottiglia ormai vuota giace rovesciata sul tavolo. Continua a pensare e ripensare, seppur ora i suoi pensieri siano annebbiati dall'alcool: per fortuna, dal loro ultimo scontro suo fratello ha smesso di insultare Christine, o almeno in sua presenza. In realtà si è accorto degli sguardi che gli rivolgono lui e la cognata: lo compatiscono, e questa è una cosa che lui non sopporta. Irritato getta a terra tutti i documenti che si trovavano sul tavolo, e con essi si frantuma a terra anche la bottiglia. Il giovane porta una mano sulla fronte, mentre qualcuno entra nella stanza: l'unico che può osare tanto senza essere licenziato, colui che per Viktor è quasi paragonabile ad un fratello minore. Tiene tra le braccia una bimba, e la piccolina altre non è che Olga Meekhiva: la figlia di Boris ed Alexandria. L'avevano affidata alle cure di Agatha, che sapendo le condizioni di Viktor ha suggerito a Dimitri di portargli la nipotina, per vedere se riusciranno un pò a smuoverlo dai suoi pensieri funesti. " Viktor... ". Lo chiama semplicemente il giovane tuttofare, mentre lui si gira: non è totalmente ubriaco, inquanto la bottiglia che ha svuotato era per tre quarti vuota.

" Ah, sei tu, Dimitri... ". Mormora, evidentemente nemmeno si è reso conto della presenza della nipotina. " Se mi vuoi rimproverare per non aver incontrato il conte Kuznetsov nemmeno oggi, risparmia il tempo ed il fiato: non mi importa niente, occupatevi tu e Lukas dei miei affari ". Fa, mentre il ragazzo gli si avvicina.

" Non sono qui per rimproverarvi: capisco che siate sconvolto, ed anche se sono del parere che non stiate reagendo nel modo corretto, io non sono nessuno per giudicarvi o rimproverarvi. Sono qui perchè c'è qualcuno desideroso di vedervi ": E sorride, guardando la piccola Olga, che vedendo suo zio allunga le manine per farsi prendere in braccio. nel vederla, anche Viktor pare scuotersi: si commuove come se la vedesse per la prima volta, e la prende in braccio stando attento a non farla cadere a terra.

" ma come hai fatto a prenderla senza che mio fratello o la mia adorabile cognata iniziassero a strillare? ". fa, con una leggera ironia. Dimitri ride un pò, per poi rispondere.

" Per questo dovete ringraziare Agatha: la signora Alexandria e vostro fratello hanno affidato a lei la piccola, e così ha pensato che vi avrebbe fatto bene vederla ". Viktor non dice altro, ma di li a poco si mette a piangere come fosse un bambino: solo davanti a Dimitri si può permettere di mostrare la parte debole di lui, di piangere sino allo sfinimento. Perchè lo sa: lui è l'unico che non lo tradirebbe mai, per nulla al mondo. Guarda la sua nipotina, e riflette: anche lui e la sua Christine avrebbero potuto sposarsi ed avere tanti bambini. Capendo la situazione, il tuttofare sospira e mette una mano sulla spalla al suo signore, per poi farlo appoggiare a sè per fargli capire che non è solo. Viktor si sfoga, stringendo a sua volta Olga, che con le manine cerca di toccargli il viso, come volesse asciugare le sue lacrime. In seguito sorride dolcemente, e quel gesto è notato da entrambi.

" Piccola... ". Mormora semplicemente il moro, mentre Dimitri osserva quella dolce scena.

" Credo che vostra nipote vi stia incitando a non buttarvi giù in questa maniera, ad andare avanti: se avete dubbi, allora iniziate a cercare Christine, al costo di perlustrare tutta la Russia. Datemi retta, signore. Se vi rinchiuderete nella rabbia o vi butterete nell'alcool, non otterrete nulla se non la vostra distruzione. Io sono sicuro che la vostra amata vi sta aspettando, da qualche parte ". Lo incoraggia, e Viktor annuisce: forse Dimitri ha ragione, non serve a niente autocommiserarsi e maledire tutto e tutti. E' tempo che riprenda in mano i suoi affari, e soprattutto che si metta alla ricerca della sua amata.

" Grazie di tutto, Dimitri ". Fa, asciugando le lacrime e mettendo la mano sulla spalla all'uomo, che sorride.

" E' stato un piacere, signore ". Risponde l'altro, ed il suo pensiero va per un istante ad una bellissima e bionda ragazza del villaggio...

Il giorno seguente, Dimitri decide di andare al villaggio, per svagarsi da tutti i pensieri: ha la giornata libera, dato che il suo signore ha deciso di sistemare tutti gli affari in sospeso. Sulla sua strada incontra la ragazza che da un pò sta nei suoi pensieri: Alice. La bionda sorride un pò forzatamente, e lui capisce: è molto preoccupata per Christine. Non ha mai creduto che sia andata via volontariamente, così come Viktor è convinta che ci sia altro dietro. Il bruno si ferma, per poi salutarla. Lei ricambia il saluto, ed aspetta che sia lui a parlare. La cosa avviene di li a poco. " Alice, che bello vedervi ". Fa, mentre lei annuisce.

" Anche per me è sempre un piacere vedervi, Dimitri. Come state? ". Chiede,mentre lui scuote il capo.

" Purtroppo non bene: il mio signore è distrutto, ed io non so più come aiutarlo a ritrovare la vostra amica ". E'dispiaciuto, ed è evidente che anche lui sta male per la situazione. " Se solo ci fosse un modo per far uscire Viktor da palazzo, sono sicuro che insieme riuscireste a venire a capo di questo intricato mistero ". Ammette, ed è vero: è sicuro che insieme riuscirebbero a capire di più, e magari riuscirebbero anche a fare luce sulla scomparsa di Christine. Alice incrocia le braccia, riflettendo a sua volta.

" Se Viktor non vuole uscire, sarò io a venire da voi, con il vostro permesso ovviamente: credo che sia scopo comune ritrovare la mia amica, sono più di due mesi che è scomparsa e la cosa della lettera non mi ha convinta nemmeno un pò ". Dimitri la guarda perplesso, per poi rispondere: per lui non ci sarebbero problemi, ed è convinto che anche a Viktor non darebbe fastidio vedere Alice, anzi forse gli farebbe bene. Ma Boris è ancora a palazzo, ed il tuttofare ricorda ancora l'ultimo incontro del minore dei fratelli Meekhiv con Alice, e di come l'abbia trattata male. La ragazza incrocia le braccia al petto, ridendo. " Dimitri, io non ho paura di quel pallone gonfiato, che è solo capace di prendersela con chi non può difendersi. Se mi darà noia, gli terrò testa ". Non pare ammettere repliche, e questa è un'altra qualità della giovane che Dimitri non può fare a meno di apprezzare: è risoluta e non teme niente e nessuno. Le fa cenno di seguirlo: la porterà da Viktor, non è tempo di attesa o di indugi.

Da quel momento sono passate alcune ore: Alice ha parlato con Viktor, che non appena ha saputo che era a palazzo l'ha ricevuta senza problemi. Ha potuto finalmente constatare che il conte sta reagendo alla scomparsa di Christine, e che come lei non crede alla fandonia della lettera. Insieme, i due hanno deciso di cercarla al costo di rovesciare l'intera Russia se necessario, non si daranno pervinti, anche se fosse solo per scoprire che la lettera era vero e lei se n'è andata per scordare l'amore impossibile con Viktor. Mentre la ragazza sta camminando verso l'uscita sente dei passi, e credendo sia un'altra persona sorride. " Oh Dimitri, ti ringrazio ma non c'era bisogno che mi seguissi sino all'uscita ". Continua con il suo sorriso, mentre sente che qualcuno le ha messo entrambe le mani sulle spalle. Quel tocco la mette un agitazione, ma non sa spiegare come mai. " Dimitri? Sei tu? ". Chiede, ora incerta dell'identità di colui che le sta dietro, perchè è certa che di un uomo si tratti. L'altro la deride in modo sarcastico, stringendo la presa sulle sue spalle.

" Guarda chi c'è. Cos'è, ora che la vostra amica sgualdrina se l'è data a gambe, vorreste provare voi a sedurre mio fratello? ". Chiede in tono crudele il proprietario della voce. Infuriata da tale affermazione, Alice si libera dalla sua presa e si gira, facendo per dargli uno schiaffo.

" Adesso basta, mi avete scocciato! ". Grida, ma colui che si rivela essere boris è più rapido, e ferma la ragazza per il polso, stringendolo quasi sino a farle male. Con uno spintone obbliga la ragazza ad indietreggiare sino al muro, dove si trova praticamente bloccata. " lasciatemi immediatamente! Ma come vi permettete di parlare in questo modo di persone che nemmeno conoscete? Siete disgustoso ". Fa, senza mezzi termini. E'parecchio tempo che sopporta le offese di Boris, ma ora è stanca. Lui stringe forte il polso della bionda, per poi afferrarle il mento con la mano libera.

" Se vuoi frequentare Dimitri, ti conviene farlo fuori da palazzo. Qui non sono gradite le amichette delle sgualdrine, ci siamo capiti? ". Fa, mentre Alice fa un ghigno di sfida, per niente intimorita.

" Ah si? E sono ammessi i maleducati arroganti come voi? Non credo proprio che il conte li gradisca ". Sogghigna, sicura di aver colpito nel segno. " Ah, un'altra cosa, signore ". Fa, ironica. Ed in un momento da uno schiaffo a Boris con la mano che le è rimasta libera, così forte da farlo voltare dall'altra parte, per un secondo decisamente shoccato dalla pronta reazione della ragazza. " Questo è per quello che mi avete fatto in piazza, quasi tre mesi fa. Ricordate bene, non c'è colpo che non renda, non mi importa niente se devo schiaffeggiare uno stalliere o un conte ". Detto questo si libera dalla sua presa con uno strattone, per poi prendere il suo soprabito. " E ricordate che se avete fatto qualcosa a Christine, non mi fermerò sino a quando non l'avrete pagata con gli interessi ". Lo guarda, ed i loro occhi si incontrano. Lui, furioso per lo schiaffo, non le da tempo di dire altro perchè la afferra bruscamente per i capelli, mentre la ragazza inizia a gridare.

" Adesso ti insegno io qual'è il tuo posto, brutta sgualdrina presuntuosa! ". Grida lui, su tutte le furie. Alice inizia a gridare a sua volta, cercando di liberarsi. Lui la fa alzare bruscamente, tenendola per il braccio. La fa uscire in malo modo da palazzo, portandola sino alle stalle: a quell'ora ormai, tutti se ne sono andati, lo sa bene. Potrà dare una bella lezione ad Alice, una di quelle che difficilmente scorderà.

" Lasciatemi!! ". Grida lei, che pur non avendo alcuna intenzione di seguirlo è obbligata a farlo. Si ritrova alle stalle, ed i cavalli iniziano a nitrire, percependo confusione. Tuttavia Boris non pare curarsene, e butta a terra la ragazza, che lo guarda con odio. " Maledetto bastardo! Questa me la pagate! ". Grida, facendo per alzarsi. Ma lui è più svelto, e con un piede la immobilizza a terra.

" Vedremo chi pagherà adesso, vedremo se dopo la punizione sarai ancora così sfacciata con il tuo signore ". Ribatte lui, togliendo il piede dal petto di Alice, ma immobilizzandola a terra tenendole fermi i polsi con una sola mano. La ragazza inizia a gridare aiuto, ma lui le tappa la bocca con la mano libera, per poi continuare il discorso. " Non sono persuaso da alcun piacere nell'insudiciarmi con te, una volgare popolana. Ma necessiti di una severa punizione. Magari in fine si rivelerà divertente ". La deride, per poi spostare la mano dalla bocca alla leggera scollatura dell'abito di Alice, dopo averle tolto in malo modo il soprabito. La ragazza, intuendo le sue intenzioni inizia a gridare quanto più può.

" Schifoso pervertito, cosa diavolo mi vuoi fare?! Non mi toccare! ". Grida, non facendosi problemi a dargli del tu. Ma il suo coraggio non fa altro che divertire il minore dei fratelli Meekhiv, che senza la minima delicatezza cerca di aprirle il vestito, cosa in cui riesce di li a poco.

" Beh, per essere una serva non sei proprio da buttare, anche se ho visto di meglio ". La deride, la umilia. Lei sente di non avere la forza necessaria a reagire, fisicamente è più debole di lui e mentalmente è sfinita, e pure spaventata: non vuole. No, la sua prima volta non può essere così orribile, non con lui! Non per... com'è che l'ha definita? Una punizione!

" Siete sposato, ma non vi vergognate?! Avete una figlia piccola! E'questo che le insegnerete?! ". Chiede, scoppiando in lacrime. Boris la guarda di nuovo, sogghignando.

" Mia moglie non lo deve sapere per forza, e non ti azzardare a nominare la mia Olga o potrei non rispondere di me ". Le afferra i capelli con rabbia, mentre lei continua a piangere.

" Infame! ". Riesce solo a dire, mentre lui si spazientisce. Afferra il suo pugnale e lo punta ad Alice, per poi iniziare lentamente a tagliare i suoi capelli, ciocca dopo ciocca. La ragazza sente la disperazione impadronirsi di lei. " No!! I miei capelli no!! ". Piange terrorizzata, ma nemmeno questo sembra far calmare il fratello di Viktor, che sin ora le ha tagliato oslo poche ciocche.

" Invece si, sarà uno spasso: ti porterò via non solo la tua purezza, ma anche la tua bellezza. Oh, sempre ammesso che tu sia ancora pura ". Detto questo le ferisce leggermente il viso con il pugnale. " Ho sempre desiderato darti una bella lezione, non sopporto le arroganti come te ". Alice si sente perduta, ed ora ha paura: questa cosa sta andando troppo oltre, non riuscirà a reggere tutto questo. Sta per svenire, ma finalmente qualcuno interviene in difesa di Alice, allontanando Boris da lei.

" Ma cosa fate!? Siete uscito di senno?! ". Grida infuriato il proprietario della voce, mentre la ragazza non fa altro che singhiozzare terrorizzata: per fortuna non si vedrà molto che Boris le ha tagliato i capelli, ma l'umiliazione delle sue parole, la paura provata, quelle rimarranno indelebilmente scolpite in lei. Il suo difensore le si inginocchia accanto e la copre con la sua giacca, mentre lei gli si getta tra le braccia e scoppia a piangere. Il ragazzo osserva il suo signore con ira, mentre il fratello di Viktor non pare turbato. Si rialza da terra, ricomponendosi e deridendo sarcasticamente i due.

" Sciocco, stavo solo punendo quell'arrogante. Possibile che tu ti debba sempre intromettere? ". Chiede seccato, mentre il giovane che si rivela essere Dimitri risponde a tono.
" Andatevene! Andate via, o giuro che vado a riferire tutto a vostra moglie e vostro fratello! Vedremo poi come ve la caverete! ". Lo minaccia, e per la prima volta anche Boris Meekhiv è costretto al silenzio, limitandosi a girarsi ed andarsene via, su tutte le furie. Dimitri stringe a sè Alice, capendo che è terrorizzata. La prende in braccio e la porta con lui, in una delle stanze degli ospiti: non può permettere che vada a casa in quelle condizioni. " Mi dispiace. Ti giuro, non credevo arrivasse a tanto ". Sussurra, accarezzandole i capelli. Alice scuote il capo, una volta calmatasi. Guarda il suo salvatore.

" Grazie. Grazie di cuore, tu mi hai salvata da una cosa orribile, che mi avrebbe marchiata a vita.Non sei tu il responsabile ". Sussurra, e DImitri annuisce. Fa per alzarsi ed andarsene, ma la ragazza lo afferra per la manica della camicia. " Ti prego... resta qui con me, non voglio stare sola sotto il suo stesso tetto, anche se non sa che sono qui ". Ammette, tremando un pò. Il bruno capisce la situazione, e decide di accettare: prende una coperta ed un cuscino, e si sistema alla bene e meglio sulla sedia.

" Stai tranquilla allora, veglierò io su di te. Dormi serena ". La rassicura, accarezzandole ancora i capelli. rassicurata dalla presenza del giovane, Alice chiude gli occhi per poi addormentarsi.


Ciao ragazzi! Ed ecco il capitolo 12, con un colpo di scena: Boris ha toccato l'apice della cattiveria, cercando di abusare di Alice. Ma a difesa della ragazza si è posto Dimitri, che sta diventando molto importante nella vita della fanciulla,che ha stretto un'alleanza con Viktor per ritrovare Christine. Scopriranno dov'è la ragazza? Che le sarà accaduto in questi due mesi e mezzo di prigionia? E cosa farà adesso Boris? Il legame di Viktor e Dimitri è sempre più forte, ed i due ormai si considerano fratelli. Per sapere cosa succederà ora, non vi resta che attendere il capitolo 13, al quale vi aspetto numerosi!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Incubi lucidi ***


Boris rientra a palazzo, su tutte le furie: butta a terra la giacca in malo modo, dando un forte pugno al muro. Gocce porpora cadono a terra, infatti si è frito alla mano. Ma non se ne cura, ha ben altro per la testa. Ripensa a ciò che è accaduto con Alice, al terrore che le ha provocato. Allo schiaffo che la ragazza gli ha dato, ma anche al suo profumo: non è certo raffinato e costoso come quello delle nobildonne, eppure gli è entrato in circolo per qualche istante, ed ha perso la ragione. La vuole punire: la odia per come si è permessa di trattarlo. Per un secondo sente come se il respiro gli mancasse al solo pensare a lei, ed il desiderio di vendetta salire. Stringe nella mano libera una ciocca di capelli della bionda: una di quelle che le ha tagliato nelle stalle. Vuole sentire ancora quel profumo, dimenticarsi che quella ragazzina lo ha umiliato schiaffeggiandolo, stordirsi con quell'aroma. Eppure il pensiero dello schiaffo torna prepotentemente nella sua mente, rivive continuamente quel momento. Irritato si porta la mano con cui tiene la ciocca alla guancia, per poi passarvi le unghie sino quasi a graffiarsi. Non appena sente un leggero dolore si ferma, gettando a terra quei capelli: deve smetterla. Deve levarsi dalla testa quella presuntuosa, e concentrarsi su un'altra prigioniera. Una prigioniera con la quale ora è sorto un nuovo ed inaspettato problema, che comunque già lui aveva messo in conto. Raccoglie quei capelli da terra, per poi uscire dalla stanza e dirigersi verso le scale, scendendole dopo essersi ricomposto: non può certo presentarsi con i capelli scompigliati e lo sguardo stravolto. Raggiunge una cella, dove da quasi tre mesi tiene segregata Christine. La ragazza pare molto debilitata: è pallida e depressa, ma una cosa è cambiata da un pò di tempo: tiene sempre le mani sul ventre, e Boris ha già capito cosa sia successo. E' ciò che di più temeva, eppure non sembra così disperato, dato che già ha la soluzione al problema. " Ma ciao, sgualdrina ". La schernisce, mentre lei lo guarda con odio.

" Schifoso miserabile! Come puoi tenermi chiusa qui, nel mio stato? ". Chiede, senza farsi scrupoli nel dargli del tu. Tanto, arrivati a questo punto non ha più nulla da perdere. Si stringe forte le mani al ventre in segno di protezione, mentre lui entra nella cella senza la minima esitazione o segno di pentimento.

" Dimmi un pò, come state oggi tu ed il tuo bastardo? ". Chiede, rivelando la verità: Christine è incinta. In quell'unica notte, il suo Viktor le ha lasciato una parte di lui, quella stessa parte che ora lei avverte come in pericolo: cosa diavolo vorrà fare Boris? Ah, non le importa: lei è determinata a proteggere suo figlio, ed è esattamente ciò che sta cercando di fare. Lui le arriva ad un centimetro di distanza, dopo aver chiuso la porta della cella dietro di lui.

" Mio figlio è molto meno bastardo di suo zio, questo è evidente! Almeno, lui non ha mai rinchiuso una donna incinta! ". Sputa il suo odio la bruna, mentre lui la guarda con astio.

" Quando ti metterai in testa che mio fratello ti ha già dimenticata?! Non ti vuole! Non vuole nè te e men che meno il tuo bastardo, cerca di fartene una ragione! ". Le grida su tutte le furie, mentre lei inizia ad agitarsi.

" Non credo ad una sola parola, mi hai sentito?! Non ad una parola! Lui mi ama! E se sapesse di suo figlio, amerebbe anche lui! Non ti sforzare, mio caro: non cascherò mai nei tuoi sporchi tranelli! ". Risponde la ragazza, arrabbiata. Il suo atteggiamento sembra colpire per un istante Boris: perchè? Perchè sta resistendo così? Perchè non se ne va e basta? Perchè non accetta il denaro che persino le ha offerto pur di levarsela di torno, ma preferisce rimanere chiusa in una cella? Alterato le afferra i capelli, ma nel farlo dalla sua tasca scivolano quelli che ha tagliato ad Alice. Christine se ne accorge e li raccoglie, shoccata. " Cosa... che hai fatto ad Alice? ". Chiede, temendo il peggio per la sua migliore amica. Nel capire quanto accaduto, Boris diventa furioso: afferra bruscamente quel capelli, rimettendoli in tasca.

" Non li toccare, strega! ". Grida, mentre lei si altera nuovamente.

" Dimmi cosa le hai fatto, maledetto! ". Grida, e lui si allontana di un solo passo, come fosse stato appena scoperto a commettere il più terribile dei delitti.

" Sta buona, potresti compromettere la salute del bambino! ". Grida a Christine, che si aggrappa alle sbarre, infuriata.

" Cos'hai fatto ad Alice?! Come diavolo hai avuto i suoi capelli?! ". Chiede di nuovo la ragazza. Boris cerca di darsi un contegno, ed intanto il dubbio lo assilla: perchè? Perchè ogni volta che sente parlare di Alice perde la testa in quella maniera? Quale diabolico maleficio ha compiuto quella strega?

" Ti basti sapere che è viva, se è questo che ti preoccupa ". Ghigna poco convinto, quasi se con il pensiero non fosse nemmeno più li. Si sente strano, che stia forse uscendo di senno? Si gira per andarsene, senza dare la possibilità a Christine di ribattere. La ragazza cerca di calmarsi: non può certamente mettere a repentaglio la vita del suo bambino per colpa di quel disgraziato di Boris Meekhiv. Le ha detto che Alice è viva, e lei ci crede: se fosse stato il contrario, è sicura che non avrebbe esitato un secondo a spiattellarglielo in faccia per farla soffrire.

Boris cammina solitario per i corridoi di palazzo: sua moglie è uscita per delle commissioni, ed ha portato con sè la figlia. Viktor è insieme a Dimitri, probabilmente ad escogitare qualche modo per ritrovare Christine. E intanto lui si sente sempre peggio: non è un dolore fisico vero e proprio, è come se qualcosa da dentro di lui lo stesse distruggendo, lentamente ma inesorabilmente. Si, e quella distruzione porta un solo nome...


Lo stesso nome della ragazza che si è trovato davanti ora: Alice. Ma cosa diavolo fa ancora a palazzo? Non le è bastata la lezione che ha avuto la sera prima? Lui le si avvicina di un passo, mentre lei solleva il suo bellissimo sguardo oceano da ciò che stava leggendo. Ecco, è il momento: la deve punire, la deve insultare. Trova il coraggio di fare un ghigno di pura soddisfazione, è l'occasione che aspettava per riscattarsi dalla figuraccia di ieri, di umiliarla ancora. " Salve, ma guarda un pò chi c'è ". Ride, mentre lei rimane impassibile: non ribatte, come mai? Di solito ha sempre la risposta pronta, oggi invece pare fredda: i suoi occhi non trasmettono emozione, o forse è solo lui che non vuole vedere ciò che le sue stesse azioni hanno provocato." Cosa c'è? Adesso hai perso l'uso della parola? ". Chiede lui, prendendo dalla tasca i capelli che la sera precedente ha tagliato alla giovane e mostrandoglieli, sperando di farla piangere, o quanto meno reagire. Ma nulla di ciò accade: la ragazza si limita a guardarlo, immobile. " Guarda un pò che bel trofeo mi sono preso, ieri sera ". Commenta, mentre lei gli si avvicina, facendo cadere a terra ciò che stava leggendo.

" Ma ieri sera, volevi altro da me. O mi sbaglio? Non mi volevi forse punire? ". Chiede. Come? ma è uscita di senno? Perchè gli sta ricordando quel particolare? Lui non si allontana da dov'è, ghignando maligno.

" Sei masochista, a quanto pare. Vuoi che ti punisca? Hai capito di meritarlo? ". Chiede, mentre lei arriva a pochi centimetri di distanza da lui.

" Non usare sotterfugi con me, Boris Meekhiv: so benissimo che in realtà la punizione è un pretesto. Tu mi vuoi, vero? Ma sei troppo orgoglioso per ammettere che desideri una ragazza del popolo ". Ora è lei a ghignare, mentre lui indietreggia di un passo, per la prima volta senza parole ed un pò spaventato: è forse una strega, che legge i pensieri?

" Sta lontana da me, strega... ". Sibila lui, ma in tutta risposta lei posa delicatamente una mano sul suo viso, nel punto in cui si è quasi graffiato e dove lei lo aveva schiaffeggiato.

" Non devi rovinare il tuo bel viso, sai? Non ne avrai più bisogno, io ora sono qui... ". Fa la bionda, lasciando cadere a terra il suo soprabito. " ... non volevi scoprire se ero ancora pura o meno? ". Conclude la frase, mentre stavolta è lui a trovarsi spalle al muro, ma non gli importa più di tanto: se solo volesse, si libererebbe dalla sua presa in un sol movimento, ma non è ciò che desidera realmente. Nonostante la temperatura rigida, lui sente solo calore. " Ora sono qui, sono tua e basta ". Continua lei, posando un bacio sul leggero graffio sul suo viso. Lui si gira di scatto, quasi sconvolto: sta cedendo, e questo non è da lui. Cosa gli prende? Deve tornare in sè, deve... la ragione viene sopraffatta da un incontrollabile impulso, e lui afferra il viso della ragazza per poi baciarla, invertendo le posizioni e facendola finire spalle al muro per poi baciarla, tenendole i polsi bloccati ma stavolta senza farle male. E'solo un avvertimento: è comunque lui a detenere il controllo della situazione, in ogni caso. La ragazza non oppone resistenza, e mette una mano tra i suoi capelli ricambiando il bacio, che ben presto diventa carico di passione allo stato puro. Non è spaventata, non ha paura di lui, nulla. Vuole essere sua, a quantro pare. E lui non è tipo da farsi ripetere le cose due volte, ora non sta agendo con razionalità ma con l'istinto. Senza aspettare oltre prende in braccio la ragazza, facendola aggrappare a lui per non farla cadere. Alice mette la mano libera nuovamente sul viso di lui, sorridendo dolcemente.


" Boris! Mi senti?! ". Una voce lo desta bruscamente dal suo sogno ad occhi aperti: pare essere abbastanza sconvolto, e senza che se ne rendesse conto il suo respiro si è fatto irregolare. E'piuttosto pallido, e di questo si è accorta anche colei che lo sta chiamando da più di un quarto d'ora, senza ottenere la benchè minima risposta.

" A... Alexandria? ". Chiede, come se non si trovasse di fronte la moglie, bensì un' extraterrestre! La donna incrocia le braccia al petto, alquanto contrariata.

" Si può sapere a cosa pensavi, per non rispondermi per piùdi un quarto d'ora? Temevo che ti sentissi male ". Risponde lei, mentre suo marito la guarda, ancora stranito: era tutto un sogno. Un dannato, bellissimo sogno ad occhi aperti. Perchè? Perchè ha avuto quel tipo di esperienza? E perchè il soggetto di quel sogno era proprio Alice?

" Sto bene... sto bene ". Ripete semplicemente, per poi sorpassare la moglie e dirigersi verso la sua stanza: deve calmarsi e dormire un pò. Domani, sicuramente ragionerà più lucidamente ed avrà scordato quell'esperienza, che sicuramente rimarrà un semplice episodio isolato. Nella fretta tuttavia, una delle ciocche dei capelli di Alice finisce a terra, ed a trovarla è Alexandria. La contessa si rende subito conto che quei capelli appartengono alla ragazza che vide, quel lontano giorno a palazzo insieme a Christine Petrova. Si, Alice Isakova. Come mai suo marito ha delle ciocche dei suoi capelli? La donna stringe con forza nella sua mano ciò che ha trovato, ma per il momento decide di non dire nulla: magari è un caso, magari lui le ha solamente dato una lezione, le spiegazioni sono molteplici. Sa che Boris la ama e non la tradirebbe mai, non rischierebbe di perdere lei e la loro bimba, non macchierebbe il suo buon nome per una popolana. Ride appena, nascondendo quei capelli nel vestito e decidendo di andare a riprendere la piccola Olga: ha bisogno di coccolarla un pò.

Ciao a tutti, miei fans! Intanto, un grosso ringraziamento a chi legge e recensisce la storia, ma anche a chi la mette tra le preferite, le seguite e le ricordate. Dunque, veniamo al capitolo tredici: abbiamo scoperto che Christine è in dolce attesa. Aspetta l'erede di Viktor, ma che destino avrà quella povera creatura, ora che sua madre è prigioniera di suo zio e suo padre non sa della sua esistenza? Nel frattempo abbiamo anche assistito al crollo emotivo di Boris, che pare ossessionato dal fatto di voler punire Alice per averlo umiliato, ma allo stesso tempo conserva le ciocche dei suoi capelli. alexandria ne ha trovata una, quale sarà la sua reazione contro la bella amica di Christine? Se volete saperlo, continuate a seguirmi e recensirmi! Io intanto vi do appuntamento al capitlo 14 :) Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Ricordi dolorosi ***


Russia, città di Mosca. Anno 1574.

Un uomo rientra in casa propria, dopo una dura e lunga giornata. Si può subito intuire che non è un nobile, vive in una casa molto modesta ma in cui tuttavia non mancano le cose essenziali a lui e la sua famiglia per vivere. L'uomo in questione posa il soprabito, per poi mettere entrambe le mani sul tavolino con uno sguardo di disperazione. “ Come faccio? Come posso confessare loro che… “. Il filo dei suoi pensieri viene però interrotto dall'arrivo di una bimba, che su per giù avrà su per giù quattro anni. La piccola gli corre incontro, per poi attaccarsi alla sua gamba sorridendo.

“ Privèt papa! “. Lo saluta, allungando le braccia per farsi prendere in braccio. L'uomo recupera il buon umore, vedere la sua piccola lo riempie sempre di gioia anche nelle situazioni più disperate. La prende in braccio, e la piccola si aggrappa subito al suo collo.

“ Privèt, Christine “. Le sorride, ma al ricordo di cosa sia accaduto solo poche ore prima il suo viso si incupisce di nuovo, perdendo ogni allegria.

“ Perchè fai la brutta faccia? Christine non vuole che papa sia triste! “. fa la piccola, cercando con le manine di strappare una smorfia che somigli un sorriso all'uomo che a quanto pare, è suo padre. Lui la mette di nuovo a terra, guardandola: non prova nemmeno a fingere di sorridere, non ci riesce in alcun modo. Mette una mano sul capo della figlia, che lo guarda dolcemente.

“ Tesoro, perché adesso non vai a giocare in giardino? Magari tra poco ti viene anche a trovare Alice, che dici? “. Chiede, mentre la bimba annuisce contenta, prendendo la sua bambola preferita e correndo in giardino, sperando che la sua amica arrivi a farle compagnia. Mentre l'uomo la osserva con malinconia, fa la sua comparsa dall'altra stanza una bellissima donna dagli occhi color smeraldo. Tiene i capelli raccolti ed indossa un semplice abito da popolana, e sta osservando da un po' colui che ora è davanti a lei. Vede la sua espressione afflitta ed ode i suoi sospiri sconsolati, così decide finalmente di prendere parola. Non l'ha fatto prima perchè, vedendolo insieme alla figlia, non voleva turbare anche la piccola con quella conversazione: loro figlia deve solo pensare a giocare ed essere allegra, senza preoccuparsi dei problemi degli adulti. Per quelli, pensa la donna, ci sarà tempo.

“ Danilo “. Lo chiama, mentre lui, sentendo pronunciare il suo nome, si gira a controllare chi lo abbia pronunciato. Distoglie subito lo sguardo, cosa che alla donna non sfugge.

“ Irina, da quanto sei li a guardarmi? “. le chiede, mentre lei gli si avvicina, mettendogli una mano sulla spalla.

“ Abbastanza da vedere quell'espressione afflitta sul tuo volto. Non sono intervenuta prima per non turbare Christine, ma ora dimmi... ". Fa una pausa, per poi osservare il marito ed in fine riprendendo la parola. " Cosa sta succedendo? “. Chiede la donna a colui che a quanto pare è suo marito. Danilo sospira pesantemente, sedendosi su una sedia. La stessa cosa fa la moglie, che una volta sedutasi prende le mani del marito tra le sue. “ Ti prego, dimmi cosa ti affligge. Siamo una famiglia, e condividiamo tanto le belle quanto le brutte cose “. Sorride dolcemente, mettendogli una mano sul viso. “ Coraggio… “. Lo sprona, e lui finalmente trova la forza di parlare.

“ Siamo rovinati “. Sentenzia, facendo sussultare la donna, che non capisce il senso di quella frase.

“ Cosa stai dicendo? “. Chiede, preoccupata. Lui la guarda con i suoi occhi color cielo, così uguali a quelli della figlia.

“ Il Conte… Petr Meekhiv ha pensato bene di licenziarmi. Sono senza un lavoro, ed ha giurato che farà terra bruciata attorno a me per non farmi mai più lavorare da alcuna persona. E tutto perché crede che abbia guardato troppo la contessa Evitha “. Si dispera di più Danilo, prendendosi la testa tra le mani. “ Ma io ti giuro che non ho occhi che per te, non ho guardato la Contessa in alcun altro modo che non sia quello di un servitore devoto a quella famiglia da anni ed anni. Gli abbiamo persino dato nostro figlio pur di estinguere il debito con Vladimir Meekhiv, ma a quanto pare… “. Si ferma, scoppiando in lacrime e mandando al diavolo l'orgoglio. Irina si avvicina, abbracciandolo e cercando di calmarlo: certo, la situazione è grave. Ma loro non devono cedere alla disperazione e devono continuare a restare uniti. In oltre, la donna ha perfettamente capito il motivo del licenziamento improvviso del marito, quella di aver guardato la contessa è una banale scusa: da quando in qua a Petr Meekhiv importa se qualcuno guarda sua moglie? Si è sempre vantato con tutti di aver sposato una delle donne più belle di Russia, ed ora si lamenta se viene osservata? No. No, c'è ben altro sotto, e lei pensa che questa storia non deve finire così, inquanto è quasi certa del vero motivo del licenziamento del marito. “ Credevo che dopo la morte di quel tiranno le cose sarebbero andate meglio, ma il fratello è anche peggio. È un folle psicopatico, tanto quanto lo era il precedente signore del castello! E da quando la contessa Adelaida si è ammalata, tutto è andato storto, maledizione!“. Si sfoga il capofamiglia dei Petrov, rivelando così una terribile verità che solo lui, la moglie e Katrina e Vladimir Meekhiv conoscevano: per estinguere un debito contratto con la famiglia Meekhiv, Irina e Danilo Petrov accettarono di vender loro il figlio appena nato, gemello della loro Christine. L'uomo non ha mai potuto vedere nemmeno una volta il piccolo, che è cresciuto con i figli di Vladimir e di Katrina. Dopo la morte di questi ultimi, probabilmente anche lui è stato affidato a Petr Meekhiv, il fratello maggiore del suo signore ed ora nuovo padrone del castello insieme alla moglie, Evitha: una donna totalmente diversa dalla Contessa Katrina. È sempre pronta ad ascoltare coloro che lavorano per lei ed ha sempre una parola di conforto per tutti, cosa che fa spesso infuriare suo marito, che non approva che i padroni ed i servi facciano amicizia.

“ Ce la faremo “. Lo riscuote dai suoi pensieri Irina, guardandolo dritto negli occhi. “ Ti supplico, non perdiamoci d'animo e restiamo uniti. Vedrai che ce la faremo. Abbiamo superato la perdita di Lukas, supereremo anche questa batosta, insieme “. Gli prende il viso tra le mani e lo obbliga a guardarla. Lui sembra essere commosso dalla forza d'animo della moglie: avrebbe ogni ragione di essere afflitta e disperata, invece eccola li a fargli coraggio, com'è d'altronde sempre stato in tutto il tempo che la conosce. Danilo annuisce, per poi dare un bacio alla moglie e smettendo di piangere.

“ Hai ragione, tesoro. Ce la faremo di certo “. Conclude l'uomo, ritrovando la forza di reagire. Ma che cosa lo aspetta ora che si è inimicato Petr Meekhiv? Sarà davvero più pericoloso del fratello scomparso? Irina riflette: non può restare con le mani in mano mentre la sua famiglia cade in disgrazia. Se Danilo non può fare più nulla per cambiare le cose, forse lei può invece ribaltare gli eventi a loro favore.

Qualche giorno dopo il licenziamento del marito, Irina Petrova entra a palazzo Meekhiv dove oramai non entrava da quasi quattro anni. Precisamente da quando scoprì di essere incinta ed il suo signore la licenziò, con la scusa che non eseguiva bene il suo lavoro. Ma la realtà è tutt'altra, ed è una cosa che si è sempre tenuta per sè: non osa immaginare cosa accadrebbe se suo marito lo venisse a sapere, sicuramente si sarebbe scontrato con il suo padrone e l'esito sarebbe stato a suo sfavore. Perchè lo sa, nessun nemico di Petr Meekhiv esce vivo da uno scontro diretto con lui. Dei passi la ridestano però dai suoi pensieri, e la donna si volta di scatto e si trova di fronte colui per il quale è venuta a palazzo: capelli castani ed occhi di ghiaccio, che tiene puntati sulla donna come a volerla mettere in soggezione. Tiene per mano una bimba, che notando un'altra persona nel salone si nasconde dietro di lui, che si limita a guardarla in modo quasi freddo. " Non ti preoccupare, Katjusha. Non c'è niente di cui preoccuparsi, vai in camera tua con i tuoi fratelli e tua sorella. Qui ci penso io ". Suona come un ordine, ed Irina riflette: quella bimba deve essere senza dubbio Katjusha Meekhiva, terzogenita di Petr ed Evitha Meekhiv. La bimba abbassa lo sguardo, per poi annuire senza dire una sola parola. Si allontana da suo padre e si avvia verso le scale, mantenendo sempre quello sguardo basso e triste. Irina sente una morsa al cuore: anche se non l'ha picchiata, ha sentito la freddezza con cui Petr ha trattato la piccola ed ha notato come lei ci sia rimasta male, volendo invece ricevere anche un solo abbraccio. Ma con che coraggio lo fa? E' sangue del suo sangue! " E' proprio una bambina disobbediente: le avevo detto di stare in camera, ma mi ha voluto seguire a tutti i costi, poi si è spaventata vedendo un estraneo ". Commenta semplicemente il capofamiglia dei Meekhiv, mentre Irina stringe i pugni: non è cambiato, pensa. E' il soliuto bastardo presuntuoso di qualche anno prima, quando non esitò a licenziarla pur sapendo che era incinta ed aveva bisogno di lavorare. " A volte le figlie femmine sono delle vere lagne, vero Irina? Lo dovresti sapere, dato che so che anche tu hai avuto una femmina. Christine, vero? ". La prende in giro, mentre lei è incapace di tacere di fronte a quelle parole.

" I figli non sono mai una tortura, non azzardatevi a ripeterlo in mia presenza! ". Risponde a tono la giovane donna, alterata: ora non è più ai suoi ordini, ed ha il diritto di rispondergli come meglio crede. Petr la guarda, mentre il suo ghigno si tramuta in un'espressione seria e decisamente poco cordiale.

" Non venirmi a dare lezioni su come devo considerare i miei figli. Tu, che sei solo una volgare popolana. Tu, che hai dato via tuo figlio per denaro. Ora dimmi, chi dei due ha trattato peggio le proprie creature? Io, che voglio che i miei figli non si mischino con la spazzatura, o tu, che hai venduto colui che hai tenuto in grembo per nove mesi? ". La schernisce, come a ricordarle che da quando l'ha licenziata non è altro che una popolana senza arte nè parte, come a ricordarle che ha venduto suo figlio e di conseguenza è una pessima madre. " Guarda! Guarda dove ti ha portata il tuo caro e prezioso stalliere ". Continua lui, senza la minima pietà. Irina deglutisce, trattenendosi dal rispondere ancora una volta per le rime: non è venuta per litigare, anche se ne avrebbe tutte le ragioni.

" Sono qui per chiedervi un favore ". Commenta solamente la mora, abbassando lo sguardo per la vergogna e per l'umiliazione di dover chiedere aiuto proprio a colui che le ha fatto tanto male. Petr si accorge subito dello stato d'animo della donna, ma non contento decide di umiliarla ancora di più.

" Perchè? Tu credi che un signore come me farebbe un favore ad una stracciona come te? ". Chiede, mentre lei rimane a sguardo basso.

" Farò tutto quello che volete, ma per favore, ridate il lavoro a mio marito! Non possiamo crescere nostra figlia senza dei guadagni, e da quando siamo stati sbattuti fuori da palazzo ci avete fatto terra bruciata intorno. Più nessuno ci vuole al proprio servizio ". Ammette con sincerità Irina: le fa male dover sottostare a quello che, a conti fatti, sarebbe un ricatto. Ma che altro può fare se non questo? Come fare altrimenti a convincere Petr a ridare il lavoro a Danilo? A quella frase da parte della sua ex cameriera, il capofamiglia dei Meekhiv sembra cambiare opinione su quanto detto precedentemente. Si avvicina lentamente, per poi afferrare la mora per un braccio e tirarla a sè.

" Hai detto... tutto? ". le chiede, scostandole una ciocca di capelli, sfuggita dalla sua acconciatura, dietro l'orecchio. Lei trema, ma annuisce ed abbassa nuovamente lo sguardo. Suo marito si infurierà quando lo saprà, forse lo perderà. Ma non ha alternative, se non obbedire.

" Tutto... ". Mormora solamente, in un sussurro che quasi non è udibile. Petr ghigna vittorioso: dopo quattro anni avrà ciò che vuole, senza contare che potrà ancora una volta riconfermare la sua superiorità su Danilo Petrov, tirando fuori lui e la sua famiglia dalla difficile situazione in cui sono. Dei passi lo fanno voltare di scatto, mentre un'anziana donna fa la sua comparsa alle scale. Scende con estrema eleganza e lentamente, sorreggendosi ad una domestica. Lui non lascia il braccio ad Irina, ma si volta verso l'anziana.

" madre! Cosa fate in piedi? Il medico ha detto che dovete stare a letto ". Commenta, mentre lei lo guarda severamente, notando la scena: è felice di rivedere Irina, ma non è felice di ciò che ha saputo e di come il figlio la stia trattando.

" Ti cercavo, e sono felice che qui ci sia anche Irina ". Risponde l'anziana contessa. La corvina punta il suo sguardo severo al figlio, che ricambia il suo sguardo senza però osare ribattere. " Ho saputo che hai licenziato Danilo Petrov senza il mio benestare: come ti sei permesso? ". Chiede arrbbiata la corvina. " Anche se hai preso il posto di tuo padre a capo della famiglia, ricorda che sono io a comandare in questo palazzo, e pretendo che rispetti le mie regole ". Lo rimprovera severamente, e Petr non può ribattere, limitandosi a stringere il pugno della mano libera. Lo sguardo della donna si intenerisce subito dopo averlo posato su irina. Le si avvicina e le accarezza il viso, sorridendo. " Figliola, è un piacere rivederti qui a palazzo. Sono tanto felice che tu sia qui ". Le dice semplicemente, mentre lei non può fare altro che ricambiare il sorriso. " Petr, lascia il braccio di Irina: io e lei dobbiamo parlare dell'assunzione di suo marito e di come potrò mai ripagarla per ciò che tu hai fatto, e per la difficoltà in cui li hai messi dopo quel licenziamento ingiusto ". Ordina l'anziana, ma lui non la ascolta e stringe la presa. Notando ciò, la contessa batte il bastone a terra con enfasi, alterandosi. " Insomma! Vuoi forse che mi senta male a causa tua? Ti ho dato un ordine, obbedisci! ". Ripete, ed il figlio non può fare altro che obbedire, lasciando in malo modo il braccio di Irina, che si sente sollevata. Adelaida Meekhiva la guarda, per poi fare cenno alla domestica di accompagnarla in giardino: sarà lei ad aiutare Irina e Danilo. Ma questo non piace affatto a suo figlio, che guarda la madre di Christine con puro odio. Lei distoglie lo sguardo, seguendo la contessa.


Irina si appoggia al tavolo, prendendosi il capo tra le mani. Si siede un momento: tutti quei pensieri le hanno fatto venire una terribile emicrania. Di li a poco anche suo marito entra nella stanza, e vedendola tenersi il capo le si avvicina per vedere che cos'abbia. " Irina! Che cos'hai? ". Le chiede, sorreggendola. La aiuta a sedersi, mentre lei sospira pesantemente.

" Niente, stavo solo pensando al passato, ed al fatto che avevo ragione: la nostra bambina doveva stare lontana dai Meekhiv ". Commenta, mentre il marito le si siede accanto, cercando di rassicurarla: di certo anche lui è preoccupato, ma non può farlo pesare ad Irina. E'eviente che nemmeno loro credono alla storia della lettera, solo non hanno i mezzi per andare a cercare la figlia.

" Tesoro, non pensare agli eventi del passato: Petr e Vladimir Meekhiv sono scomparsi, e non ci possono più fare niente. Ora, la nostra priorità è ritrovare al più presto nostra figlia ". Mette una mano su quelle giunte della moglie, che lo guarda sconsolata, per poi sospirare.

" Spero tu abbia ragione: mi manca da morire la nostra bambina ". Ammette, mentre il marito la abbraccia per rassicurarla. Lei ricambia l'abbraccio, ritrovando la calma di li a poco.
" Bene, smettiamo di piangere e mangiamo, altrimenti si fredda tutto ". Sorride un pò, mentre lui la aiuta a portare tutto in tavola. Eppure Irina non è affatto tranquilla: il suo cuore di madre la sta mettendo in guardia, la sua Christine è in pericolo.


Io so cos'è la passione
Ma non lo so se è veleno
Io non so più cosa sono
E se ragiono o se sogno
Annego e il mare è lei
Sento i sentimenti miei
Che non ho sentito mai
L'onda che non affrontai
Mi distruggerai, mi distruggerai
E ti maledirò finché avrò vita e fiato
Mi distruggerai, mi distruggerai
Tu mi hai gettato nell'abisso di un pensiero fisso
Tu mi distruggerai, mi distruggerai
Mi distruggerai


Boris è da poco rientrato nella sua stanza, dove si è chiuso dando ordine che nessuno lo disturbi. Non riesce a smettere di pensare a quanto accaduto: perchè? Perchè ha immaginato quelle cose? Lui, che con tutte le sue forze odia quella presuntuosa di Alice. Lui, che darebbe qualsiasi cosa pur di vederla chiedergli pietà, piegarla finalmente senza alcuna possibilità di replicare. Gli sembra di uscire di senno: sta percependo il suo profumo ovunque nella stanza, un profumo che quasi lo soffoca. Per un secondo gli sembra di non poter più respirare, così decide di uscire da li, dimenticando i suoi pensieri. Mentre sta chiudendo la porta tuttavia, vede Dimitri uscire da una delle stanze degli ospiti. La cosa pare lasciarlo decisamente perplesso: che ci fa in quelle stanze il braccio destro di suo fratello? Lui ha già una propria camera. Che stia forse nascondendo qualcosa? Una volta che il giovane tuttofare si è allontanato, lui si avvicina rapidamente alla porta, mettendo una mano sulla maniglia. E di nuovo, quel profumo lo sconvolge. E'il profumo di Alice, che sia forse al di la di quella porta? Che sia lei la persona che probabilmente Dimitri sta nascondendo? Sta per chiarire ogni suo dubbio entrando, ma il ragazzo ritorna appena in tempo. Lo guarda un istante, per poi parlare. " Signore, vi serve qualcosa? ". Chiede. E'rimasto nei paraggi infatti, per paura che appunto Boris potesse entrare in quella stanza e trovare la sua ospite.

" Precisamente ". Fa il minore dei fratelli Meekhiv, mentre Dimitri lo guarda senza il minimo timore. Anzi, nel suo sguardo si può leggere una punta di astio,per ciò che Boris intendeva fare alla ragazza. " Chi diavolo stai nascondendo? Come ti permetti di portare dei volgari popolani a palazzo? Perchè è lei, vero? Quell'Alice ". Sibila quel nome, mentre Dimitri lo guarda scandalizzato: vorrebbe forse dettare legge in casa di Viktor? E' il colmo, pensa. Finalmente trova il coraggio di rispondere.

" Perdonatemi signore, ma non vi devo alcuna spiegazione circa gli ospiti di vostro fratello, dato che il palazzo è suo. Perchè non tornate da vostra moglie, invece di aggredire le fanciulle nelle stalle? Non credo che Lady Alexandria ne sarebbe felice, se lo sapesse ". E'una minaccia velata, ed il minore dei fratelli Meekhiv lo intuisce subito. Alterato afferra Dimitri per un braccio, guardandolo con astio.

" Mi stai minacciando, forse? ". Sibila, mentre il ragazzo non pare spaventarsi di fronte a quello scatto d'ira.

" Bravo, picchiate anche me. Vedremo poi cos'avrà da dire in proposito Mylord. Vedremo se vi vorrà ancora tenere qui a palazzo ". Ha il coltello dalla parte del manico, per ciò sta osando tanto. Boris ricambia il suo sguardo con altrettanto astio, per poi entrare di prepotenza nella stanza, e la vede: Alice sta dormendo, dopo l'aggressione subita nelle stalle. E'riuscita da poco a conciliare il sonno. Di nuovo, il respiro pare quasi mancargli a quella visione. Non badando alle proteste di Dimitri le si avvicina, con il chiaro intento di afferrarla e cacciarla via.

" Maledetta sgualdrina, tu non resterai qui a palazzo un momento di più ". Fa alterato, ma in quel momento il tuttofare dei Meekhiv si frappone tra lui e la ragazza, proteggendola.

" Signore, non ve lo ripeterò: lasciate in pace Alice, o mi incaricherò io stesso di dire a vostra moglie e vostro fratello quanto accaduto nelle stalle ". Lo minaccia apertamente, e stavolta Boris è costretto a cedere: non è il caso che qualcuno sappia quanto ha fatto, comprometterebbe il suo buon nome e manderebbe all'aria il suo matrimonio.

" Non finisce qui, Dimitri Zykov. Non mi dimenticherò che mi hai minacciato ". Minaccia a sua volta, mentre l'altro rimane risoluto ed impassibile.

" Fate come volete, basta che stiate lontano da Alice ". Risponde semplicemente. Boris esce dalla stanza su tutte le furie, mentre Dimitri accarezza i capelli ad Alice e le bacia la fronte. " Sogni d'oro, riccioli d'oro. Dormi tranquilla ". Sorride un pò, per poi sedersi accanto a lei, cercando di non pensare all'episodio di poco prima. Ma sa bene che mettersi in guerra con Boris Meekhiv gli porterà non pochi grattacapi, pur avendo l'incondizionato appoggio di Viktor.

Ciao a tutti, amici miei! Ed ecco il nuovo capitolo. Intanto l'ho fatto più lungo, poi ho aggiunto un particolare: un pezzo della canzone " mi distruggerai ", tratta da Notre dame de Paris, per descrivere i pensieri di Boris verso Alice, la serva che tanto odia per il semplice fatto di essere la sola che lo ha affrontato. Dimitri ha protetto la ragazza, ma ciò basterà a fermare ilf ratello di Viktor? Irina intanto ha ricordato il suo doloroso passato, e finalmente viene svelato come mai lei ed il marito non volevano che Christine si avvicinasse ai Meekhiv. Che ne dite? Come si evolverà la situazione? Io vado a scrivere il capitolo 15. Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Viktor Jr ***


Sono trascorsi diversi mesi dagli ultimi avvenimenti, e le cose sono per alcuni cambiate, per alcuni rimaste invece invariate: Alexandria Meekhiva non ha ancora rivelato di aver trovato i capelli di Alice, ma non pare avere intenzione di gettarli via. Non ha dissipato infatti i suoi dubbi, vuole assolutamente scoprire come mai suo marito tenesse qualcosa che appartiene a quella volgare popolana, senza arte nè parte. Come se li è procurati? E in ogni caso, se è vero che la odia come dice, come mai non se n'è liberato? Molte cose non le tornano, ed inizia anche lei a nutrire odio verso la giovane Isakova, che sta cominciando a vedere come un'indiretta minaccia. Anche se la giovane non ha nemmeno la minima idea di ciò che la signora pensa, tutt'altro: dopo l'aggressione di Boris, ha faticato parecchio prima di rimettere piede a palazzo senza essere terrorizzata di venire aggredita, ed in ogni caso non vi entra dopo il calar del sole, memore che l'aggressione è avvenuta di sera. Dimitri è riuscito a farle acquisire un pò più di coraggio, e pare essere sempre più vicino alla ragazza. Venendo spesso a palazzo in oltre, la migliore amica di Christine ha anche conosciuto Amanda: fisicamente sono quasi identiche, lo deve ammettere. Ma le pare che la più giovane degli Opekun la guardi in modo un pò strano, come fosse gelosa di lei. Ah, baggianate: non può vedere congiure ovunque, si è sempre rimproverata Alice. Amanda è la migliore amica di Dimitri, è ovvio che si preoccupi per lui e che chi gli sta accanto non lo faccia soffrire. Le due ragazze sono comunque riuscite a diventare amiche, e la giovane Guardiana ha raccontato la storia dei Meekhiv ad Alice, sin da quando nacque il demone che oggi chiamano " Corvo " al litigio di Petr e Vladimir Meekhiv, di come questi se ne andò dal palazzo della madre e del padre mentre sua moglie Katrina era incinta del loro primo erede, temendo le rivalse del fratello sulla creatura. Alle domande di Alice, Amanda le ha dato una risposta che sicuramente, non conoscendo bene la famiglia, ha spiazzato la giovane Isakova: se Vladimir Meekhiv era considerato crudele, allora è davvero un bene che nessuno di loro si sia trovato sul cammino di Petr Meekhiv. Da sempre infatti, lo zio di Viktor e Boris ha avuto un forte odio per la gente povera, li sfruttava alla stregua di animali ed al minimo errore li cacciava in malo modo, senza la benchè minima spiegazione. Nelle punizioni era sin troppo ingiusto, arrivando anche ad uccidere senza un reale motivo coloro che solo avevano osato guardarlo male, ritenendoli degli sfacciati traditori, che non erano grati per ciò che veniva loro dato. Spesso la Contessa Evitha, sua moglie, interveniva per cercare di rimediare: lei è un pò come la defunta Contessa Adelaida, non le piacciono le ingiustizie. Ma è anche vero che è la moglie di Petr, e quindi gli deve obbedienza. Alice passa molto tempo a palazzo, per la gioia di Dimitri. Insieme a lui sta riuscendo a distrarre Viktor dai suoi brutti pensieri e dalla sua disperazione. Ha reagito, e si è convinto a ritrovare la sua amata con qualunque mezzo: anche se se ne fosse andata di sua volontà per paura del loro amore nascente, per paura che qualcosa potesse andare storto o compromettere il buon nome dei Meekhiv, lui la ritroverebbe e la convincerebbe a restare al suo fianco. Lukas non pare interessarsi troppo alla questione, rimane spesso chiuso nella sua stanza e nessuno riesce bene a capire che cosa abbia tramato, in questi mesi di " isolamento ". Boris è riuscito a dimenticare la strana " visione " di Alice che lo baciava, e sta ancora tenendo segregata nelle segrete Christine: La ragazza è ormai giunta quasi al termine della gravidanza, e si sente sempre più spossata. Quel giorni, il minore dei fratelli Meekhiv sembra pensieroso, e per la prima volta lo assale un dubbio che sin ora non ha mai provato: sta esagerando? Sta andando troppo oltre? Cosa accadrà quando Christine dovrà partorire? Più cerca risposte più altre mille domande gli si affollano in testa, e lui non pare riuscire ad andarne a capo. Si rimprovera per i suoi attimi di ripensamento, e pensa che deve solamente andare avanti con il suo proposito. In seguito chiama Agatha, ordinandole di convocare una misteriosa coppia a palazzo: la donna capisce che sono dei nobili, ma perchè il suo signore li vorrà vedere? Naturalmente non può permettersi di chiedergli nulla, e si limita ad obbedire. Una volta solo, Boris esce dalla stanza ignaro di essere seguito da qualcuno. Scende per l'ennesima volta le scale, e va da Christine. La ragazza è seduta a terra, e tiene le mani sul suo ormai evidente pancione. Sta piangendo, e lui esita un attimo prima di entrare senza la minima delicatezza. Incrocia le braccia spazientito. " Se non smetti di frignare, mio nipote nascerà depresso come la madre ". Fa semplicemente il minore dei fratelli Meekhiv, mentre Christine lo guarda arrabbiata.

" E di chi credete che sia la colpa, se la madre è depressa? E se teme per la sua stessa vita? ". Sibila, mentre una risata femminile fa voltare entrambi: Boris teme che qualcuno lo abbia scoperto, ma quella donna si rivela essere sua moglie, Alexandria. Lo ha seguito per scoprire finalmente il suo segreto, e certo è sorpresa di trivare Christine segregata. " Voi? ". Chiede semplicemente la bruna, mentre la nobile la guarda: no, non c'è scherno nel suo sguardo. Quasi prova pena nel vederla così, seppur pensi che lo merita per aver osato tanto: non si doveva di certo permettere di infilarsi nella loro famiglia con vili sotterfugi, cercando di macchiare il loro nome. Però, forse la prigionia è esagerata? Si volta verso il marito, guardandolo.

" Da quanto tempo la tieni chiusa qui? Potevi anche dirmelo ". Lo rimprovera, mentre lui riprende l'autocontrollo, capendo che la moglie non lo tradirà, che hanno uno scopo comune.

" Da prima, la volevo tenere chiusa qui solo finhè non avesse dimenticato Viktor. Ma è sorto un problema ". Ed indica nuovamente la ragazza, mentre Alexandria si rende conto che è incinta. Guarda Boris shoccata: e ora? Cosa faranno? " Stai tranquilla, non cambierà nulla per noi. Mio fratello non saprà mai di avere un erede ". Le assicura, mentre per un secondo la bionda teme ciò di cui suo marito potrebbe essere capace. Nel sentire quelle affermazioni, Christine trova la forza di alzarsi e tentare di uscire dalla cella.

" Siete un maledetto! Cosa volete fare a mio figlio?! ". Grida, ma Boris è più svelto e la spinge, facendola finire a terra.

" Non provarci, ragazzina! ". Grida, ma non vedendo alcuna reazione da parte di Christine la guarda , poi la moglie gli tira leggermente la manica della giacca.

" Guarda per terra... ". Sussurra, ed entrambi notano una crescente pozza di sangue. Christine inizia a sentire dei forti dolori, e porta le mani al ventre in segno di protezione. La nobile invece continua il suo discorso, cercando di scuotere suo marito. " Boris! Quella donna sta per partotire! ". Gli conferma ciò che lui già sapeva. Non gli rimane alternativa che aiutarla, non può permettere che accada qualcosa alla creatura, che comunque per metà porta sangue Meekhiv. Guarda la moglie, che capisce subito che anche lei dovrà essere parte attiva in questo parto, che si preannuncia lungo e difficile.

Dopo diverse ore di intenso travaglio, Christine riesce finalmente a dare alla luce il suo bambino: è un maschietto, questo è riuscita a capirlo nonostante sia debolissima. Il parto è stato complicato ed è anche svenuta, l'emoraggia non pare volersi arrestare e lei è pallidissima. A fatica cerca di guardarsi intorno, non avendo nemmeno la forza di muoversi. " Viktor... il mio bambino... ". Sussurra, ma perchè il suo piccolo non piange? Normalmente, i neonati alla nascita lo fanno, questo sua madre glielo ha insegnato. Allora, perchè la sua creatura no? Non ha il tempo di pensare altro, perchè sviene. Alexandria le si avvicina, mentre Boris tiene in braccio colui che è il suo nipotino: Viktor Jr. Christine avrebbe voluto che si chiamasse come suo padre, ed almeno questo glielo concede, dato che comunque madre e figlio non staranno mai insieme. Sia lui che la moglie si sono sporcati i vestiti di sangue, aiutando Christine a partorire. La donna guarda la ragazza, ancora svenuta e molto pallida. C'è sangue ovunque, non è per niente un buon segno.

" Boris... non si riprende ". Sussurra, scostando una ciocca di capelli dal viso della ragazza. Guarda il marito allarmata, andando in panico. " Oddio... oddio, l'abbiamo uccisa! ". Fa, mentre lui mantiene il sangue freddo e culla il piccolo, che tuttavia non emette alcun segno di vita.

" Sta calma. La priorità adeso è lui: Viktor Jr ". Sentenzia, mentre finalmente il bimbo inizia a piangere: è vivo. E'vivo e sta bene, ma ha bisogno di sentire il calore della madre. Boris non pare tuttavia voler mettere la creatura tra le braccia della giovane ancora svenuta. Fa cenno alla moglie di avvicinarsi, per poi darle tra le braccia il neonato. Sentendo una presenza femminile, il piccolo si calma un pò, mentre Boris prende in braccio Christine. " Ormai è fatta: dopo quello che succederà, sono assolutamente sicuro che questa donna non sarà più un ostacolo per noi. Forza, usciamo dal passaggio segreto ed andiamo dagli Isaev ". Le ordina, mentre Alexandria lo guarda stranita.

" Gli Isaev, ma cosa... ". Ma Boris la interrompe bruscamente.

" Fa come ti ho detto! ". Le grida, e lei non può fare altro che sussultare, per poi obbedire, chiedendosi quale sarà il reale piano di suo marito?

Da quei drammatici momenti è trascorso moltissimo tempo. Ore, giorni? Chi può dirlo? L'oblio dell'incoscienza non le ha permesso di contare lo scorrere del tempo. La ragazza riapre gli occhi, confusa: ma dove si trova? No, non è più la sua prigione, questo è poco ma sicuro. Eppure, chi in questi mesi le ha fatto tanto male è ancora li, e la sta osservando con un'espressione indecifrabile. " Dov'è mio figlio? ". Sussurra debolmente Christine Petrova, ricordando di aver dato alla luce un bimbo. " Dov'è il mio Viktor? ". Ripete poi, mentre Boris la fissa ancora, per poi avvicinarsi a lei. Ancora non dice nulla, ma fa uno strano ghigno.

" Ti preoccupi del tuo bastardo, quando tu stessa hai rischiato di morire? ". Le chiede, mentre lei comincia ad agitarsi.

" Maledetto, cos'hai fatto a mio figlio?! ". Chiede, ma i dolori la costringono a stare coricata. Boris ride a quella scena, vedendo quanto sia debole la giovane. Si allontana da lei, andando alla finestra.

" Non sei nemmeno stata in grado di darmi un nipote, sei proprio una serva inutile ". Commenta, rimanendo di spalle. Christine inizia ad agitarsi ancora di più.

" Cosa stai dicendo?! Dove diavolo è mio figlio?! ". Ripete, riuscendo per un istante ad ignorare anche i dolori. Lui non ci riflette su nemmeno un momento, e si gira a guardarla.

" Tuo figlio è morto. Hai dato alla luce un bambino morto ". Le dice semplicemente, come se stesse annunciando una portata del pranzo. Come se la cosa nemmeno lo riguardasse, come se non stesse parlando di suo nipote. " ma stai tranquilla, so che non ti potresti nemmeno permettere di pagargli un funerale come si deve: ci penserò io, non dovrai nemmeno vedere il suo corpo, così ti risparmi il dolore, no? ". Chiede, e non si capisce se sia serio o ironico. ma una cosa è certa, pensa Christine: suo figlio è morto, e suo zio le ha portato via anche il suo corpo. Shoccata scoppia in lacrime: ha perso tutto. Ha perso l'amore della sua vita ed ha anche perso il suo adorato bambino, quel figlio che ha tanto desiderato, che le ha dato la forza di sopravvivere in quei drammatici mesi chiusa in cella. Boris la guarda: se deve essere sincero, un pò gli fa pena quella ragazza, ma sa anche che non si torna iondietro, e non è ciò che vuole. Senza dire altro decide di uscire, per poi incontrare nel corridoio la contessa Isaev, che tiene tra le braccia un neonato. Accanto a lei, il marito. La donna guarda Boris, per poi decidere di parlare.

" Siete ingiusto con quella donna, lo sapete? ". Chiede, mentre lui la guarda e ghigna.

" Allora mia cara Contessa, anche voi e vostro marito lo siete per avermi aiutato, no? E in fondo, anche voi ci avete guadagnato, o no? ". Chiede, mentre il piccolo emette qualche vagito. Il Conte Isaev gli accarezza dolcemente le manine, mentre il piccolino gioca con il suo dito.

" Si, ma... ". fa la donna, ma Boris la interrompe bruscamente, facendola tacere.

" Niente ma! Crescerete questo bambino come vostro, siamo intesi? Nessuno saprà la verità: quando Christine vedrà quella creatura, nell'uscire da questa casa, dovrà solo sapere che è vostro figlio. Ci siamo capiti? ". Chiede, ed i due annuiscono: cresceranno loro il piccolo Viktor, come fosse figlio loro. Ma a volte si sa, le menzogne hanno vita breve.


Ciao miei fans! Ecco il capitolo 15, che ne dite? Christine ha dato alla luce un bimbo che crede morto, mentre Boris lo ha affidato ad un'altra famiglia nobile e l'ha lasciata libera dalla sua prigionia. Alexandria è alcorrente di tutto, ma rimane al fianco di suo marito e lo aiuta nel suo diabolico piano. Riusciranno Viktor e Christine a ricongiungersi? Se volete saperlo, continuate a seguirmi! Intanto vado a scrivere il capitolo 16:) Baci
 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Dubbi e verità svelati ***


Sono trascorsi diversi giorni, i più bui per Christine Petrova: dopo il parto infatti, la ragazza è tornata a casa, non volendo però rivelare a nessuno la verità. Ai genitori così come ad Alice e a chiunque le chiese spiegazioni, disse semplicemente ciò che già era scritto nella lettera: era fuggita per dimenticare un amore proibito con un nobile che non potrà mai essere alla sua portata. Quelle furono le sue sole parole, prima di chiudersi nel più assoluto mutismo e nella depressione più nera. Da quando è tornata a casa non ha più visto Viktor: se lo vedesse, non sa per quanto tempo reggerebbe prima di confessargli tutta la verità, e questo non può avvenire, non ora. Non dopo tutto ciò che ha subito per colpa di Boris, non dopo la morte di loro figlio. Se ci pensa, è questo che le fa più male: la morte del suo amato bambino, colui che per nove mesi le diede la forza di sopportare la prigionia e di sopravvivere. E lei? Lei non è stata in grado di trasmettergli la stessa forza, ed ha finito per perderlo per sempre. A volte pensa che Boris abbia ragione: è una pessima madre, una donna che non vale niente se nemmeno è riuscita a dare la vita a suo figlio, ma lo ha partorito morto. Con quei cupi pensieri ricomincia a piangere, rimanendo sdraiata sul letto dove ormai sta da giorni e giorni, senza voler toccare cibo e bevendo il minimo indispensabile. Si sta lasciando andare, e di questo anche Alice se n'è accorta. La ragazza è al piano di sotto assieme ad Irina e Danilo, che sono sempre più preoccupati per lo stato della figlia. L'uomo si tiene il capo tra le mani, mentre la ragazza sospira pesantemente. " Ci sono novità? ". Chiede, mentre Irina scuote il capo, dandole un bicchiere d'acqua.

" No, purtroppo le cose non migliorano: Christine è chiusa nel mutismo. Non vuole dirci perchè al suo ritorno era sporca di sangue, nè il vero motivo per il quale per quasi dieci mesi è scomparsa. In oltre non mangia e beve a stento. E'come se volesse lasciarsi morire, e noi... noi siamo impotenti! ". Sbrocca la donna, scoppiando in lacrime. Danilo si alza, per poi prenderla tra le braccia e cercare di calmarla. Alice li guarda come a chiedere il permesso di salire, ed il capofamiglia annuisce.

" Vai, Alice. Vai da Christine, le farà bene vederti ". La rassicura, ed Alice va alle scale, per poi salirle. Una volta giunta alla stanza della sua migliore amica entra, con delicatezza per non spaventarla. La vede con lo sguardo perso, così decide di avvicinarsi. Le mette una mano sulla spalla, e la sente subito irrigidirsi.

" Christine, sono io: Alice ". Le sussurra, cercando di calmarla. Christine la guarda con lo sguardo spento, per poi annuire. Alice le scosta una ciocca di capelli dal viso, preoccupata: la vede molto dimagrita e pallida, non sta affatto bene. " Tesoro, perchè fai così? Sai che con me puoi aprirti, io e te siamo sorelle, ti ricordi? ". Tenta, mentre la bruna annuisce: beh, è un buon segno che stia recependo le parole dell'amica. Alice decide di non darsi pervinta, e prende tra le sue le mani di Christine, stringendole dolcemente. " Ascoltami: perchè adesso non provi a scendere e mangiare qualcosa, eh? Poi potremo parlare, se lo vorrai. I tuoi genitori sono in ansia, ed anche io lo sono ". Ammette, per poi accarezzarle i capelli con la mano libera. La bruna fa solo cenno di no, per poi guardarsi il ventre come fosse in cerca di qualcosa. In seguito scoppia di nuovo in lacrime, ed Alice la tira a sè, prendendola tra le braccia. " E' evidente che qualcosa ti è capitato, e non puoi tenerti tutto dentro. Sfogati, ti prego. Sfogati con me ". La incita la bionda, e la sua amica porta entrambe le mani al ventre, nuovamente.

" E'colpa mia, Alice. E' colpa mia se lui è morto! Ed io voglio solamente andare da lui e chiedergli perdono per non essere stata in grado di accudirlo e dargli la vita ". Finalmente ha parlato, ma sono parole dure come pietra: si incolpa della morte di qualcuno, ed Alice rimane shoccata nel capire la verità: la sua amica era incinta. E a giudicare dalle sue parole, il piccolo è morto.

" Santo Cielo Christine, ma che cosa stai dicendo? ". Chiede, mentre la bruna trova finalmente il coraggio di parlare, sfogando il suo dolore e la sua sofferenza.

" Era tutto perfetto, Alice! Era tutto perfetto! Io lo amo da morire, l'ho sempre amato! ma non potremo mai stare insieme, non più! ". Sembra un fiume carico di emozioni, e sta pronunciando le parole che troppo a lungo ha trattenuto. Alice capisce che parla di Viktor: allora è vero, non è scappata da lui.

" Ma la lettera... ". Tenta di dire, ma Christine scuote il capo.

" La lettera era fasulla! Non l'ho mai scritta! Quella notte, io e Viktor avevamo deciso di scappare da Mosca per sposarci. Saremmo tornati solo in seguito: con il matrimonio, più nessuno avrebbe potuto dividerci. Nemmeno quel bastardo di suo fratello ". Commenta, e ad Alice sale il sangue alla testa: solo ora ci ha pensato.

" C'entra per caso quel miserabile con la tua scomparsa? ". Chiede, e la sua amica annuisce. Alice stringe la stoffa del suo abito tra le mani, ma non dice nulla: deve lasciare che Christine si sfoghi e butti fuori tutto il suo dolore, solo così starà meglio.

" Boris venne a sapere tutto. Non chiedermi come, fatto sta che mi aggredì e mi rapì, rinchiudendomi nelle segrete di palazzo ". Confessa la ragazza, mentre Alice sente la rabbia salire nuovamente: come si può essere tanto meschini? " Voleva che dimenticassi Viktor, che rinunciassi a lui ed al nostro amore. Ma al mio rifiuto, decise di tenermi chiusa li dentro ed inviò quella lettera falsa, per impedire che mi cercassero ". Spiega poi la giovane, trovando dopo un pò la forza di proseguire. " Ma dopo due mesi, scoprii di essere incinta: in una sola notte, io ed il mio amato avevamo generato una nuova vita, nostro figlio. Fu a quel punto che Boris decise di tenermi segregata sino al momento del parto: continuava a dire che viktor non avrebbe mai accettato me o il mio bastardo, che mi dovevo rassegnare. E quando mi ribellavo erano schiaffi. Sino al momento del parto, in cui furono lui e la moglie a far nascere mio figlio ". Alice rimane agghiacciata: allora, anche Alexandria era alcorrente di tutto, ma non ha fatto niente per liberareuna povera innocente? Aveva ragione allora: quella donna è subdola e pericolosa tanto quanto suo marito. hanno la stessa notte nel cuore. " Io rischiai di morire, e svenni per l'emoraggia. Al mio risvglio ero in una villa, probabilmente da un medico. Mi dissero che ero libera, potevo tornare a casa: mio figlio era nato morto. Il resto, lo sai anche tu... ". Continua a singhiozzare Christine, mentre Alice la stringe a sè. " E' per questo che non voglio mangiare, nè bere e nè vedere nessuno: senza mio figlio e senza Viktor, non potrò più tornare alla mia vita. Ma so che tornando a palazzo, stavolta metterei in pericolo non solo me stessa, ma tutti voi. La malvagità di Boris Meekhiv conosce pochi eguali ". Trema e piange, mentre l'amica le prende il viso tra le mani, guardandola intensamente.

" No, tu non devi morire: tuo figlio non vorrebbe questo, capito? ". E piange: non osa immaginare cos'ha passato Christine in quei mesi, a come debba essere devastante il dolore di perdere il proprio figlio dopo averlo dato alla luce. " Ora tu verrai con me: scenderai, ti siederai a tavola con i tuoi genitori e parlerai con loro. Mangerai e ti rimetterai in forze, e se non vuoi farlo per te stessa lo farai per me e per tuo figlio, mi hai sentito? ". Chiede, spronandola a reagire. Christine abbassa lo sguardo, ma in fine annuisce: Alice ha ragione. Deve essere sincera con i suoi, raccontare loro la verità, per quanto dura sia. Alice invece pensa di dover risolvere una questione, e di doverlo fare quel giorno stesso.

Boris ed Alexandria, insieme a Viktor, Olga e la tata Felitsiya, stanno camminando tranquilli per il giardino di palazzo Meekhiv. La figlia del Conte di San Pietroburgo ha mosso i suoi primi passi, imparando lentamente a camminare sorretta dalla tata, che la prende in braccio di li ad alcuni minuti. Alexandria si chiede come faccia suo marito a non essere turbato da quanto accaduto: ha sottratto il figlio di Christine e Viktor, dandolo ad un'altra famiglia che lo spacciasse per proprio. Ma sembra che nemmeno la cosa lo riguardi, mentre lei è dubbiosa: e se un giorno la realtà emergesse? Scuote il capo con enfasi: basta, quel capitolo è ormai chiuso e non tornerà mai più. Mentre sta per parlare, le grida di un maggiordomo la distraggono. " Signorina, non potete entrare così, vi prego! ". tenta l'uomo, mentre Alexandria guarda il marito, stranita.

" Ma cosa... ". mormora, mentre Viktor prende in braccio la nipote. Boris guarda la moglie come a dire che non ha idea di cosa stia succedendo, ma una voce femminile fa eco a quella del maggiordomo.

" Levatevi di torno, o giuro che mi metto a gridare di più! ". Fa, su tutte le furie ed entrando in giardino. Incrocia la famiglia Meekhiv al completo, ed il suo sguardo carico d'ira si ferma sul minore dei due fratelli Meekhiv. " Proprio te cercavo, schifoso bastardo! ". Grida, per poi avvicinarsi. Boris sta per controbattere, ma la ragazza gli da un forte schiaffo, davanti alla tata ed al maggiordomo, oltre che alla moglie ed il fratello. Il maggiordomo si scusa, guardando Viktor, il suo padrone.

" Perdonatemi signore, io... ". Viktor gli fa un cenno con la mano di congedo, sconcertato dalla scena appena vista: Alice ha insultato suo fratello e gli ha dato uno schiaffo! Alexandria decide di intervenire.

" Come ti permetti, serva?! ". Grida, ma Alice guarda anche lei con ira.

" Tacete, che ne ho anche per voi! Voi e questa persona... ". Indica Boris, che ancora è shoccato dallo schiaffo. "... siete solo due miserabili! Ditelo! Dite come sono andate in realtà le cose! Dite che Christine non è fuggita di sua volontà! ". Grida, mentre la nobildonna sbianca per poi mettersi a tacere. Lo stesso non è per Boris, che a quelle parole da uno spintone ad Alice.

" Sta zitta, sgualdrina! Cos'è, adesso vuoi venire qui a gettare fango su me e mia moglie? Vuoi fare un giro di sola andata nelle segrete?! ". E la prende per il braccio, sapendo che solitamente il suo tocco incute timore ad Alice, memore di ciò che le ha fatto nelle stalle. Ma questa volta così non è: Alice si libera bruscamente dalla sua presa, riprendendo a gridare.

" Si! Però voglio che anche vostro fratello ci accompagni! Perchè non gli fate vedere la cella dove, per quasi dieci mesi, avete tenuto segregata Christine, incinta di suo figlio?! Eh?! ". Grida, sputando quella terribile verità. Felitsiya prende prontamente Olga, dato che a Viktor stava per cadere la nipotina. Lui rimane imbambolato qualche istante, mentre Boris lo guarda, poi torna a guardare Alice, che continua la frase. " Viktor, vostro fratello non è cambiato affatto! Lui e questa donna... ". Indica Alexandria senza paura. " ... hanno tenuto segregata in una cella la vostra amata, incinta di vostro figlio! Quel bimbo è morto, probabilmente per colpa di questi due folli che l'hanno fatto nascere in quelle pessime condizioni! ". Continua il racocnto la bionda. Attratto dal trambusto, anche Dimitri si precipita in giardino, notando che la discussione è piuttosto animata. Boris guarda il fratello, per poi prendere finalmente parola.

" Non crederle! Non è vero niente! Quella donna se n'è andata via di sua volontà, e questa sgualdrina sta solo cercando di inventare scuse per giustificarla! ". Fa, mentre suo fratello lo guarda senza parlare: cosa deve fare? Credere ad Alice o a lui? Certo, senza prove non può fare molto. Dovrebbe prima riuscire a parlare con la sua amata. Ma se le cose stessero davvero così? A quel punto, si spiegherebbe anche perchè la giovane non voglia più saperne di tornare a palazzo. " Viktor! Mi devi ascoltare! ". Ripete il minore, mentre il maggiore chiude gli occhi, spazientito.

" Sta zitto... ". Sibila, cercando di pensare. Boris si gira di scatto verso Alice, furente. La ragazza invece conclude il discorso.

" Parlate con Christine. Convincetela a venire a palazzo, ma senza che quest'essere miserabile possa turbarla o minacciarla! Solo così saprete la verità, e se mento o no ". Fa, rivolta a Viktor. Lui pensa che la donna abbia ragione: solo la sua amata può togliergli ogni dubbio. Infuriato tuttavia, Boris si avvicina ad Alice e la afferra per i capelli.

" Io ti ammazzo! Ti ammazzo, lo giuro! ". Grida, mentre Alexandria cerca di trattenerlo.

" Ti prego Boris, basta! Ma che cosa stai facendo?! La vuoi uccidere?! ". Chiede, mentre Alice cerca di liberarsi. I loro sguardi si incontrano nuovamente, e lui ricomincia a sentirlo: il respiro manca, la temperatura non pare più così rigida. In quegli occhi meravigliosi, lui ci si sta perdendo. E di nuovo la visione di mesi fa torna a farsi strada nella sua mente.


Alice lo guarda, ma non più con odio. No, stavolta c'è ben altro in quel bellissimo sguardo celeste. Mette una mano su quella di lui, quasi accarezzandola. Lui rimane impassibile, stringendo la presa su quei capelli che tempo prima aveva tagliato, e di cui ancora conserva le ciocche. " Perchè mi stai stringendo così forte? ". Chiede la ragazza, fissandolo. Lui ricambia lo sguardo.

" Perchè voglio che tu capisca che sei in mio potere, voglio vedere il terrore nei tuoi occhi, piegarti al mio volere, voglio... ". Ma si blocca nuovamente, mentre lei si morde leggermente il labbro.

" Di nuovo i tuoi sotterfugi? Credevo he ne avessimo già discusso, no? ". Sussurra la ragazza, e solo ora anche lui se ne rende conto: sono rimasti soli. Quella faccenda, la devono risolvere solamente loro due. " Io sono qui, sono tua. Puoi picchiarmi e minacciarmi, ma non mi convincerò mai che mi odi. Tu mi desideri. Tu odi il fatto di non potermi avere, dico bene? ". Chiede quel demone travestito da ragazza che lo ha stregato. Lui la tira a sè, inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza.

" Se solo volessi, potrei prenderti qui ed ora, su questo stesso giardino. Credimi, stavolta nessuno arriverebbe in tuo soccorso ". Le si avvicina, sono ad un millimetro di distanza l'uno dall'altra, e lei sospira semplicemente.

" Non serve dimostrarmi che comandi tu: sono tua. Sono venuta perchè io voglio che tu mi prenda, non hai bisogno di usare la forza per farlo ". Sussurra, e lui lo percepisce: quelle labbra così belle, così calde, lo stanno chiamando come un fiore richiama un'ape. E lui non riesce a resistere: annulla la distanza tra loro, tirando la ragazza a sè e coinvolgendola in un bacio carico di passione, come mai ne ha dati, neppure alla moglie. E lei ricambia con la stessa intensità, mentre lui ormai ne è consapevole: quella stesa notte, Alice Isakova sarà finalmente solo sua.


" Signore, basta! Lasciatela stare! ". Una voce. Una voce lo riporta nuovamente alla realtà, e lui capisce che si tratta di Dimitri: il ragazzo si è frapposto tra lui ed Alice, ponendosi nuovamente in difesa. Ancora lui, pensa: è già la seconda volta che manda all'aria i suoi tentativi di punire Alice, ora non riesce nemmeno a picchiarla che lui interviene. Perchè? Cosa c'è tra quei due che a lui sfugge?

" Tu... razza di... ". Sta per schiaffeggiare il domestico, ma stavolta è Viktor ad intervenire, bloccando il fratello prima di qualunque mossa.

" Ora basta! Non ti permettere di schiaffeggiare Dimitri, o di fare altro male ad Alice. Ti ricordo che non sono sotto il tuo comando, ma sotto il mio. Non hai il diritto di trattarli così ". E' deciso, non ammete repliche e boris lo ha capito. Alterato si libera da quella presa, per poi calmarsi un momento e prendendo in braccio Olga. Alexandria lo segue un pò spaesata, mentre Dimitri guarda Alice.

" Stai bene? ". Chiede, e lei annuisce: sta bene, ora che si è sfogata ed ha raccontato tutto a Viktor. Adesso, sta a lui appurare la verità assoluta e togliersi ogni minimo dubbio.


Salve miei fans! Bene, eccoci al nuovo e fiammeggiante capitolo sedici! Abbiamo visto quanto Christine sia entrata in depressione dopo la morte ( o almeno quella che lei crede sia la morte ) di Viktor Jr, il suo amato figlio. Si è poi confidata con Alice, che l'ha aiutata a reagire e non solo: ha deciso di affrontare Boris e confessare a Viktor tutta la verità. Ora spetterà a lui appurarne la veridicità. Dimitri si fa sempre più protettivo verso la ragazza, mentre dall'altro lato abbiamo Boris che conitnua ad avere strane visioni ad occhi aperti su Alice. Perchè? Beh, per saperlo dovrete attendere. Io intanto mi preparo a scrivere il suovo capitolo, intanto aspetto vostri pareri e recensioni, se vi va. Baci, alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Reunion ***


Alice si rialza da terra, dopo l'intervento di Dimitri in sua difesa. Il giovane la guarda qualche istante, sospirando. " Ti senti bene? ". Chiede, e lei annuisce. Viktor pare essere rimasto un pò turbato da quanto la ragazza gli ha detto: vorrebbe credere che è una menzogna, ma conosce la bionda, sa benissimo che non è in grado di mentire, che se ha rivolto quelle gravi accuse a sua cognata e suo fratello è perchè sono vere. E poi, se così non fosse Boris non avrebbe perso occasione per punire la ragazza, invece se n'è andato via quasi come temesse che in fine, lui potesse crederle. " E voi? Signore, state bene? ". Chiede poi il giovane tuttofare, mentre Viktor non dice nulla per diversi momenti, per poi fare un passo in direzione dell'entrata.

" Io sto bene, sto bene... ". Commenta, ma è evidente che non è così: il tarlo del dubbio lo sta tormentando, e c'è solo una persona che lo potrebbe aiutare a dissipare qualsiasi dubbio. " Ma ho bisogno che tu faccia qualcosa per me, Dimitri ". Lo guarda, per poi guardare Alice come a dirle che anche lei dovrà dargli man forte, in caso ce ne fosse bisogno. La ragazza annuisce semplicemente: forse ha già intuito di che favore si tratta, e non è affatto contraria ad aiutare, se servirà finalmente a smascherare Boris ed i suoi intrighi. Una volta rimasta sola con Dimitri, dopo aver ascoltato quale effettivamente dovrebbe essere il ruolo di entrambi, la bionda sorride. Il bruno non riesce a capire cosa possa farla essere felice in un momento di preoccupazione come questo, ma ben presto è lei a dargli spiegazioni.

" No, Dimitri: se te lo stai chiedendo, non sono affatto contenta. Ma sono felice che tu mi abbia protetta, prima. Credevo che stavolta sarei finita male, dato lo sguardo carico di odio di Boris ". Ammette: davanti a lui ha ostentato sicurezza, tuttavia ha davvero temuto che la uccidesse. Dimitri sorride a sua volta, per poi metterle una mano sulla spalla.

" Ehi, non potevo certo permettergli di privarmi della tua compagnia, ti pare? Chi mi aiuterebbe ad assolvere ai miei obblighi come capo degli Opekun? ". Chiede, fingendosi sicuro di sè. Alice ride un pò, per poi dargli un dolce bacio sulla guancia.

" Forza, andiamo o andrà a finire che non concluderemo nulla, se stiamo qui a chiaccherare ". Svia il discorso lei, mentre lui si accorge di essere leggermente arrossito al gesto della bionda.

Christine trova finalmente il coraggio di uscire di casa, dopo un lungo periodo trascorso tra quelle quattro mura ed immersa nella depressione: sfogarsi con Alice le ha fatto bene, in oltre è riuscita anche a confidarsi con i genitori, a piangere con loro la morte del suo bambino, a tentare di superare quel difficile lutto. Certo, la strada è ancora in slaita e molto, molto difficile. Ma sa anche che, come giustamente dice la sua migliore amica, deve reagire proprio per quella creatura che ha tenuto dentro di sè e che ha tanto amato. Lasciarsi morire non è la soluzione giusta, in oltre porterebbe dolore e sofferenza a chi ancora le è rimasto e la ama. Mentre la bruna è completamente immersa nei suoi pensieri, una voce la fa ridestare di colpo seguita dal nitrito di un cavallo. La ragazza alza lo sguardo, per poi sorridere. “ Dimitri! Che sorpresa, come mai qui? “. Chiede la contadina, per poi avvicinarsi: lei e Dimitri si sono visti pochissime volte, ma le ha sempre dato una buona impressione, uno di cui ci si può fidare. In oltre, da ciò che sa in quei mesi in cui lei è rimasta prigioniera è anche diventato amico di Alice, e ciò lo rende una persona assolutamente affidabile, o la sua amica non gli sarebbe stata vicina in tutti quei mesi. Il ragazzo dai capelli mogano sorride a sua volta, abbracciandola con fare fraterno.

“ Sono contento di rivedervi, Christine ". Commenta: ormai è come se la conoscesse da molto, Alice gli ha parlato spesso di lei. La ragazza rimane un pò interdetta, per poi ricambiare l'abbraccio, che termina di li a poco. " Comunque, ecco... il motivo della mia visita in realtà è semplice: sono qui come messaggero del mio signore “. Fa il ragazzo, spiazzando la ragazza, che rimane interdetta a fissarlo qualche istante.

“ Come? Ci deve essere un errore, Dimitri: io non rimetterò mai più piede a palazzo, e questo lo dovrebbe sapere anche lui “. Sussurra lei, ma il giovane scuote il capo.

“ Mi ha mandato proprio da voi, Christine. E vuole vedervi, e detto tra noi: entrambi sappiamo quale sia il reale motivo, no? “. Chiede, mentre lei abbassa lo sguardo. " Ciò che vi ha fatto Lord Boris, ciò che avete passato è una cosa orribile. Vi avrà segnata profondamente, ma credetemi: anche il mio signore è stato e sta male tutt'ora. Senza di voi non riusciva nemmeno a reagire, non voleva occuparsi più di nulla. Abbiamo passato tempi veramente difficili ". Le racconta, mentre lei sente una stretta al cuore: se prima la lontananza da Viktor le faceva male, adesso che sa tutto questo, che si sta rendendo conto di quanto la ami... oh Cielo, le sarà molto dura riuscire a non correre a palazzo, abbracciarlo, dirgli che lo ama e restare con lui a dispetto di tutto.

“  Devo essere sincera preferirei non tornare a palazzo “. Sospira pesantemente la bruna, ben sapendo che più sta lontana da lui e meglio è. Dimitri le mette una mano sulla spalla senza dire nulla, ed in fine la ragazza sospira, quasi arresa: non può certo compromettere quel ragazzo, e sa bene che se tornerà senza di lei, stavolta Viktor si arrabbierà parecchio e potrebbe anche punire il suo fedele assistente. “ E quando mi vorrebbe vedere? “. Chiede in fine lei, mentre il giovane riflette un momento, mettendosi una mano sotto il mento.

“ Mi ha detto: avverti Christine Petrova di presentarsi immediatamente a palazzo. Per ciò non credo ci siano dubbi “. Christine sussulta, sorpresa: non si aspettava che fosse così presto, credeva almeno di avere qualche giorno per decidere se accettare o meno l'invito.

“ Adesso? Ma… “. Cerca di dire, ma Dimitri sospira, scuotendo le spalle.

“ Ordini del conte, signorina. E voi sapete, per me i suoi ordini sono legge“. Ammette in tutta calma il bruno, mentre Christine si rassegna: non ha alternative se non accettare l'inaspettato invito.

Dopo aver seguito Dimitri ed aver accettato quell'invito inaspettato, Christine si aggira solitaria nei corridoi di palazzo Meekhiv. Riflette, e pensa che probabilmente sarà l'ultima volta che entrerà in quel luogo: è combattuta. Da un lato vorrebbe restare e chiarire la situazione, e dall'altro invece vorrebbe solamente fuggire. Ma sa che così facendo metterebbe nei pasticci Dimitri, e lei non ha proprio cuore di farlo. Eppure ha paura: e se davanti a Viktor non riuscisse a mantenere il sangue freddo? E se non riuscisse a recitare il suo ruolo, e dovesse finire con il fargli capire i suoi reali sentimenti? Che lo ama da morire, ma ha una paura folle di Boris? Cosa succederebbe a quel punto non solo a lei, ma anche tra i due fratelli? La ragazza arresta il suo passo: Dimitri sa benissimo che conosce quel corridoio a memoria, e l'ha voluta lasciare sola per poterle permettere di prepararsi a quell'incontro in tutta calma e tranquillità. E' un bravo ragazzo, pensa la giovane. E non solo: lo vedrebbe molto bene accanto ad Alice. Sta per riprendere il cammino, ma improvvisamente qualcuno la afferra da dietro, per poi metterle una mano sulla bocca impedendole di gridare. La ragazza sbianca di colpo, ma chi è? E che cosa vorrà? Che sia di nuovo Boris? No. No, quel tocco è diverso dal suo, lo percepisce. Stavolta chi l'ha afferrata non pare avere cattive intenzioni, tutt'altro. Un brivido freddo le percorre tutto il corpo nel sentire un tocco sul suo ventre, ma è impossibilitata sia alla fuga che a dire qualunque cosa. “ Allora sei tornata da me… mi chiedevo quanto ci avresti messo “. Sussurra qualcuno, proprio vicino al suo orecchio per poi baciarle leggermente il collo. È un momento, ma a lei tornano i brividi in tutto il corpo, e stavolta potrebbe giurare che non è il freddo. E potrebbe anche giurare di non aver mai provato una sensazione del genere, è disagio misto a qualcosa che a lei è ancora totalmente sconosciuto. Anzi, si corregge: la seconda sensazione, quella la conosce bene. E c'è un solo uomo al mondo che possa fargliela provare. Ora ha riconosciuto quella voce, e non è più certa di volere che la lasci andare. La giovane si sente cingere per la vita in una stretta decisamente salda, mentre finalmente quella mano si sposta dalla sua bocca, permettendole di parlare.
“ Santo Cielo! Signor conte, ma cosa fate? “. Chiede sconcertata, mentre lui non accenna a lasciarla andare. E' tornata al voi, pensa. E questa cosa non gli piace affatto, ed allo stesso tempo rafforza la tesi di Alice: è stata minacciata. Infatti la sua voce trema leggermente, anche se lei ostenta sicurezza.

“ Hai paura? Eppure non è la prima volta che ci troviamo così vicini, no? “. Le domanda semplicemente il suo signore, con un pizzico di impertinenza e mettendola in imbarazzo. La ragazza ritrova immediatamente l'autocontrollo, per poi rispondere a sua volta cercando di mantenere un tono neutrale: ah, è così difficile non voltarsi e baciarlo, dirgli che le è mancato da morire in quei mesi infernali. Ma non può, è pericoloso. Troppo pericoloso, anche se lo sa: di questo passo, finirà con il farle perdere il controllo. Quel tono, il suo tocco... sembrano quasi avere il potere di mandarla a fuoco.

“ E'stato molto tempo fa, signore. Le cose sono cambiate, forse avrete saputo della lettera che ho scritto prima della mia partenza: mi sono resa conto che il nostro amore... è impossibile “. La presa sul suo ventre quasi si fa dolorosa, e lei non può fare a meno di mordersi il labbro per evitare che le sfugga un qualsiasi suono: deve resistere. Deve portare avanti questa dolorosa commedia, anche se dentro si sente morire.

“ Odio quando qualcuno mi mente, e tu lo stai facendo e anche male, Christine Petrova...“. le scosta i capelli dal collo, scoprendolo ed avvicinandosi al suo orecchio per terminare la frase. “… ma credimi se ti giuro che smaschererò questa menzogna, e scoprirò il vero motivo della tua fuga. Ci siamo fatti una promessa, quella notte. E so che eri sincera tanto quanto me, che eri pronta a fuggire da Mosca con me. Quindi non sforzarti di convincermi del contrario “. E' serio, senza ombra di dubbio. Christine trema un istante, ma in seguito recupera il suo autocontrollo.

“ Non è da signore dare della bugiarda ad una dama, non vi pare?“. Sussurra la giovane contadina, rabbrividendo sentendolo così vicino a sé. Le sensazioni sono molto più forti della ragione e di ogni parola pronunciata con la testa. Il suo cuore non mente, e tanto meno il suo corpo.

“ Te l'ho già detto, ricordi? Io voglio che tu sia mia, e solamente mia “. Risponde lui in tono deciso, guardandola. “ Io ti amo. Sei nei miei pensieri da quel giorno, quando Dimitri ti ha investita con la carrozza. Non ce la faccio più a restare senza di te, in questi dieci mesi mi è sembrato di impazzire. Ho mandato al diavolo tutti i miei affari, e se Alice non mi avesse convinto a reagire sarei molto probabilmente senza tenuta nè patrimonio, considerando come andavano le cose. Poi ho saputo la verità: Alice me lo ha detto, ma lo voglio sentire dalla tua bocca. Voglio sapere se ciò che mi ha detto è vero oppure no “. Le accarezza i capelli lui, sentendo il profumo della ragazza per la quale ha ormai perso la testa. Che gli importa di essere nobile e del prestigio, se non può essere felice? Alla ragazza sfugge un leggero sospiro: adesso anche lei sente una sorta di fuoco dentro di sé, sente che ciò che ha provato e che prova per lui non è una semplice cotta, ma amore. Un amore che va al di là di tutto, di ogni parola o menzogna, di ogni minaccia da parte di chiunque. Le è bastato rivederlo una volta per capirlo. Si volta e lo guarda intensamente, mentre lui ricambia lo sguardo. “ Baciami “. Fa ad un certo punto lui, per poi metterla spalle al muro e baciandola intensamente, con passione. Da prima quel bacio fa sgranare gli occhi a Christine per la sorpresa, ma dopo alcuni secondi di imbarazzo anche lei ricambia il bacio, chiudendo gli occhi per godersi quel momento. Porta una mano tra i capelli di lui, senza interrompere quel bacio. Dopo poco tempo tuttavia, è lei a recuperare il controllo ed a staccarsi.

“ Per favore, non è il caso di continuare questo discorso già concluso...vi ho già detto come la penso in proposito, non avrei dovuto lasciarmi andare di nuovo. E… “. Ma ancora una volta è lui ad interromperla, tirandola maggiormente a sé. Christine rimane spiazzata, poi cerca di liberarsi da quella presa quasi possessiva, come a volerle far capire che non la lascerà andare, che è solo sua. Ma non ci mette nemmeno tutta la forza che dovrebbe, perchè il suo cuore desidera solamente che lui la stringa ancora più forte, risentire il brivido dato da quel bacio a lungo aspettato. “ Signor conte, per favore non continuate.. “. Tenta poi di dire lei, facendo per girarsi ed andarsene. Riesce a liberarsi dopo alcuni secondi, e dopo aver abbozzato un inchino si congeda, mentre lui la fissa, interdetto: l'ha capito. ha capito che anche lei lo vuole, ha desiderato quel bacio tanto quanto lo ha desiderato lui, che ancora sente il sapore della ragazza sulle sue labbra. Ne vuole ancora, ne ha bisogno. Le è stato lontano per troppo tempo per poterla nuovamente lasciare andare via. Lei ovviamente, ignara dei pensieri di Viktor riprende il discorso, per congedarsi prima di cadere in tentazione, prima che ogni sua maschera venga tolta ed i suoi sentimenti si palesino ulteriormente. “ Suppongo che non ci sia altro da aggiungere, a questo punto è meglio che torni a casa: i miei genitori saranno preoccupati “. Conclude la contadina, che per un attimo dimentica la buona educazione e non aspetta che sia lui a congedarla. Si gira e si avvia verso l'uscita, lasciando Viktor per qualche istante completamente interdetto. Quello stato non dura più di qualche minuto, il tempo che serve a Christine per raggiungere l'uscita. Innervosito dal rifiuto della giovane e ben sapendo che invece lo ama anche lei, Viktor decide di seguirla correndo dietro di lei quasi come una furia, mandando al diavolo le buone maniere ed urtando una cameriera.

“ Christine! Torna subito indietro, non abbiamo finito! “. Grida, ordinandole di tornare indietro. La ragazza non accenna a fermarsi, mentre la servitù osserva stranita e sbigottita la scena. “ Ti ho detto di fermarti! “. Grida nuovamente lui. La ragazza non si ferma, ben decisa ad andarsene.

“ Questa conversazione è finita! Ci stiamo solo facendo del male a vicenda, per favore! Lasciatemi andare “. Risponde lei, fermandosi qualche istante e parlando con tono più basso rispetto a quello del suo signore.

“ Credi davvero che ti lascerò andare senza sapere la verità? Si? “. Chiede, mentre Christine annuisce: certo che lo pensa, e come potrebbe essere diversamente? È ovvio che la lascerà libera di andarsene, anche se lei non gli ha confermato ciò che lui già sa: che Boris l'ha tenuta prigioniera e minacciata, e che è solo a causa sua se ora si comporta così. La ragazza riprende a camminare, ma una presa sul suo polso le fa arrestare bruscamente il cammino. “ Adesso vedrai se gioco o meno! “. Inizia a gridare ad un certo punto Viktor, mentre le domestiche si affacciano alle finestre allarmate.

“ Ma cosa fate? Per favore, smettetela! State dando spettacolo “. Sibila la ragazza, ma in tutta risposta lui la tira a sé, afferrandola e non lasciandola andare. La bacia senza preavviso, incurante dello sguardo di tutta la servitù. Christine si stacca subito, shoccata.

“ Avete visto tutti?! Lo dovete sapere! Io la amo! “. Ricomincia a gridare lui, mentre lei prova a calmarlo.

“ Signor conte, state urlando! Per favore, smettetela “. Cerca di dire, ma lui non pare volerla lasciare.

“ Io amo questa donna! Io amo Christine Petrova, una contadina! Se qualcuno ha dei problemi che venga a dirmelo in faccia! “. Continua a gridare Viktor, e chiaramente questa è una sfida a Boris: se ha dei problemi, è tempo che glielo dica in faccia, e risolveranno la cosa una volta per tutte. Dimitri sopraggiunge in quel momento: a quanto pare quella del suo sigore non era una semplice infatuazione, ma vero e proprio amore. Da parte sua, nemmeno Christine sa che fare: forse è vero, dovrebbe semplicemente cedere e raccontargli la verità. Ma a cosa porterà tutto ciò? Una nuova voce fa sussultare sia lei che Dimitri, ed il secondo ne riconosce il proprietario, che pare decisamente arrabbiato.

“ Viktor! Cosa diavolo stai facendo?! “, Si altera subito, mentre Dimitri si inchina rispettoso.

“ Lord Boris… “. Sussurra. Il fratello del suo signore è ritornato da poco a palazzo dopo essere uscito con la moglie e la figlia, e sicuramente non prenderà bene questa scenata da parte del maggiore. Una volta passati alcuni secondi in cui ha cercato di recuperare la calma, il minore prende finalmente parola.

“ Si può sapere cosa ti passa per la testa?! Stai gridando come uno straccivendolo, di fronte a tutti i domestici! hai baciato questa... questa donnaccia, una sporca plebea! Vuoi proprio gettarci tutti nel fango, vero?!“. grida, incapace di trattenere la sua collera. In tutta risposta il maggiore tira la ragazza accanto a sé, per poi cingerle la vita con un braccio.

“ E a me pare di averti già spiegato che non mi importa niente delle convinzioni sociali! È tempo che anche tu lo sappia, fratello: io e Christine ci siamo finalmente dichiarati. Molto presto sarà mia moglie, e sia tu che la tua sposa le porterete il rispetto che merita “. Non ammette la minima replica, ma il minore pare alterarsi.

“ Come puoi disonorare così il nome della nostra famiglia?! Tu sei l'erede dei Meekhiv, Santo Cielo! Devi portare avanti la nostra stirpe, non perderti dietro alle gonne di una popolana! “. Sbrocca irritato, mentre il maggiore cerca di mantenere la calma per non prenderlo a schiaffi, mentre il fratello prosegue la frase. “ Se nostro padre fosse ancora vivo, allora… “. Ma viene bruscamente interrotto dalle parole del maggiore, che lo fulmina con lo sguardo nel solo sentir pronunciare la parola “ padre “.

“ Parli di stirpe, fratello? ". Chiede, lasciando Christine ed avvicinandosi di un passo al minore, mentre il suo sguardo pare bruciare di rabbia. " Non ti azzardare mai più a nominare i miei figli, tu che sicuramente sei il responsabile della morte di uno di loro ". E Guarda Christine, cercando una conferma. La ragazza prende finalmente coraggio, ed annuisce.

" E' vero: è stato Lord Boris a segregarmi per quasi dieci mesi in una cella, a farmi partorire mio figlio in quel posto e rischiando di farmi morire dissanguata. E'solo colpa sua e della sua crudeltà se il mio bambino è morto ". Fa, trattenendosi dallo scoppiare in lacrime. " Alice ha detto la verità ". Commenta, avvicinandosi poi a Viktor e tenendogli la mano: lo sente irrigidirsi, per poi tremare di rabbia. La giovane lo guarda, per poi mettergli una mano sul viso e facendolo voltare verso di lei. " Ti amo. Non ho mai amato nessuno come ho amato te. Ma temevo la reazione di tuo fratello, solo per questo ho cercato di allontanarmi. Ma ti prego, non cercare la rissa con lui: la punizione peggiore sarà fare i conti con la sua coscienza, e con il mio perdono. Sarà ben peggior cosa che essere sbattuto fuori da palazzo ". Commenta la bruna, e per la prima volta in vita sua, Boris Meekhiv non sa cosa rispondere: lei lo sta perdonando. Lui le ha fatto del male, e lei lo perdona. Viktor cerca di calmarsi, abbracciando la ragazza che ama e tirandola a sè: lo sapeva. Sapeva che lo amava ancora. In seguito guarda il fratello, sempre con quell'ira negli occhi che lui non gli ha mai visto prima d'ora.

"Non ti preoccupare, Boris: sarà Christine a darmi i miei eredi, e sarà mia moglie. Se non ti sta bene conosci la strada per tornare a San Pietroburgo “. Sembra veramente arrabbiato, ormai sembra esserci una rottura non indifferente tra lui ed il fratello, se non un definitivo allontanamento: gli ha fattot roppo male. Ha imprigionato la sua amata, ha ucciso seppur indirettamente suo figlio. “ In oltre, non ti azzardare più a nominare nostro padre davanti a me, capito? Mai più “. Fa in tono determinato il maggiore, mentre persino Alexandria rimane un po' shoccata: veramente quella contadina è tanto importante per Viktor? Tanto da metterlo contro suo fratello? Le due donne si guardano qualche istante: la nobile con un ghigno stampato in faccia, come a dire che non finirà certo così. Christine adotta invece uno sguardo freddo, che solo per un istante mette in soggezione l'altra, che prende il marito per un braccio cercando di scuoterlo, mentre lui ha ancora lo sguardo fisso su Viktor, che conclude il discorso. " Ma lascia che ti dica una cosa: per me sei una delusione totale. Mi fidavo di te, invece ti sei dimostrato più simile a nostro zio di quanto pensassi, anche a distanza di anni. Dicevi di aver mantenuto le tue idee, io invece vedo solamente il ragazzino di qualche anno fa che era ancora succube di un uomo acciecato dall'odio verso persone che non gli avevano fatto nulla di male ". A quelle parole Boris pare scattare: sembra voler ribattere, ma non ci riesce. E cosa diavolo dire, di fronte alla verità? E'vero: si è spinto ad un punto di non ritorno. L'odio ed il rancore. le idee che suo zio gli ha inculcato gli hanno fatto smarrire il vero sè stesso. Ha ragionato con la mente di colui che l'ha cresciuto, ma lui? Lui come la pensa, in realtà? Le parole di Christine lo hanno scosso profondamente, sono state inaspettate, lo deve ammettere. E'la moglie a riportarlo alla realtà, tirando il suo braccio.

“ Boris, andiamo ti prego. Non litigare con tuo fratello. Non vorrete dare spettacolo qui, davanti a tutti... “. Gli sussurra, mentre suo marito si libera dalla sua presa, per poi guardare sia Viktor che Christine.

“ Si, ma non finisce qui. Te lo assicuro “. Conclude, per poi girarsi ed andarsene, mentre Alexandria lancia un'ultima occhiata a Christine per poi seguirlo. La castana rimane in silenzio qualche istante, mentre Viktor sospira.

“ Perdona la scenata di mio fratello. Per lui non sarà facile accettare la nostra unione, ma prima o poi finirà per cedere “. Fa, ma notando lo sguardo assorto di Christine le mette una mano sulla spalla. “ Christine? Tutto bene? “. Le chiede, mentre lei si riscuote dai suoi pensieri e lo guarda.

“ Quella donna… non mi piace affatto “. Parla di Alexandria: ha avvertito in lei qualcosa di strano, quasi di maligno. Ma cosa potrebbe mai essere, si chiede? In oltre ha capito che le sue parole hanno scosso Boris, che nell'andarsene ha preso una direzione diversa da quella di Alexandria. In seguito la bruna guarda Viktor, sorridendo un pò. " Grazie di aver creduto in me e nel nostro amore. E perdonami se... ". Ma lui le mette un dito sulla bocca, per farla tacere. sorridendo appena.

" Ti perdono solo se giuri di non lasciarmi più, mai più. Qualunque cosa accada, io ti voglio accanto a me tutta la vita, Christine Petrova ". Lei riflette un momento: questa dichiarazione ha il suono di una proposta. Lei non può fare altro che annuire, mettendo una mano sul viso di lui.

" Contaci, Viktor Meekhiv: ora che mi hai ripresa, non ti libererai più di me ". Ammette, mentre lui la stringe a sè, dandole un bacio: finalmente si sono riuniti. Anche se qualcuno ha osservato di nascosto la scena, e non ne pare affatto felice. E quel qualcuno, di certo non è Boris.


Ciao a tutti! Ed ecco il capitolo nuovo, con l'attesissima reunion di Viktor e Christine. Boris pare essere scosso, dopo l'inaspettato perdono di Christine. Dove sarà andato, così di fretta? In oltre, Alexandria sembra aver lanciato una sfida a Christine, sarà effettivamente così? Qualcuno ha spiato la scena, qualcuno di voi ha idea di chi possa essere? Coraggio! Mentre vado a scrivere il nuovo capitolo, esponete pure le vostre teorie, mi piace sapere il parere dei miei lettori. Baci, alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Temporale ***


Alexandria Meekhiva è appena rientrata nella sua stanza, e non pare essere troppo soddisfatta: le cose stanno andando male. Nonostante il piano di Boris, a quanto pare viktor e Christine sono tornati insieme ed il loro amore è più forte di prima. In oltre, lo ha notato: ha visto come sia cambiato lo sguardo di Boris da quando Christine gli ha detto quelle parole così dure. Lo ha scosso, è evidente. E si domanda una cosa: questo comprometterà le sue mosse future? E a parte la faccenda di Viktor e Christine, ce n'è un'altra che alla nobildonna da fastidio. Da un cassetto prende la ciocca di capelli che trovò tempo prima, riflettendo: non ha ancora trovato una spiegazione plausibile sul perchè suo marito abbia tenuto una cosa del genere. Però sa che da un pò di tempo è strano, lo vede agitato. Da prima aveva pensato che fosse per il fatto di aver segregato Christine, il timore di venire scoperto. ma ora? Ora che l'aveva liberata, cos'era a preoccuparlo? Lo sente distante, ogni giorno di più: pur avendo avuto e probabilmente avendo tutt'ora un fine comune, lui non è più lo stesso. E lei l'ha capito: è stata quell'Alice a cambiarlo. La sola donna che lo abbia affrontato, in verità. Nemmeno lei ha mai osato schiaffeggiarlo o insultarlo, men che meno in pubblico. Alterata da un pugno al tavolino li vicino, senza farsi male. " Oh Alexandria, adesso basta! ". Si rimprovera mentalmente: non ha senso pensare a queste cose ora. " Lui mi ama, abbiamo un fine comune. Forse è solo agitato per ciò che ha fatto con il bambino ". Pensa ad alta voce. Una risata fuori luogo la fa sussultare: ma chi è che è entrato senza permesso? " Chi va la? ". Sibila la contessa, cercando con lo sguardo una qualsiasi arma con la quale difendersi. La risata ricomincia di li a poco, e lei inizia ad arrabbiarsi. " Ora basta! ". Grida, ma mentre sta per afferrare un tagliacarte poco distante, qualcuno le blocca il polso e le impedisce di reagire.

" Alexandria, non lo sai che arrabbiarsi in questo modo fa venire le rughe? ". la deride in modo sarcastico, è una voce maschile che lei ben conosce. " Ma la cosa buffa è vederti nel ruolo di mogliettina devota ed apprensiva. Davvero una brava attrice ". Continua a ridere il misterioso nuovo arrivato, per poi lasciarla andare. Lei posa il tagliacarte dov'era, per poi incrociare le braccia e voltarsi verso colui che è entrato nella sua stanza senza permesso.

" Io amo davvero mio marito, più di chiunque altro al mondo. E'per lui e mia figlia che sto facendo tutto questo. E sarebbe andato tutto bene, se non fosse... ". Il suo interlocutore
la interrompe nuovamente, sbuffando.

" Se non fosse che Christine e Viktor si sono riuniti, vero? E'successa esattamente la cosa che ti avevo chiesto di impedire. Sei proprio un'incapace ". Continua, mentre lei si irrita e risponde a tono.

" Perchè non provi tu a dividerli, eh, Lukas? ". Chiede, rivelando che l'altra persona è niente poco di meno che Lukas. " Perchè non riveli a tutti ciò che sai, perchè non anticipi i tempi? ". Chiede, parlando di una misteriosa rivelazione. Lui la guarda male, per poi risponderle.

" Attenta a come parli, o non ci metto niente ad andare da tuo marito e dirgli dei tuoi inganni. Allora vedemo come ti giustificherai ". La minaccia, mentre lei deglutisce. Lui riprende parola dopo un pò. " Dobbiamo alimentare la fiamma della rabbia tra quei due, dividerli per indebolirli, no? Questo era il piano ". Commenta, mentre lei incrocia le braccia.

" Indebolirli, non uccidere. Ricorda bene ciò che ti ho detto, io amo mio marito ". Ripete, come fosse un avvertimento. " Questa scalata al potere non mi riguarda, ti sto aiutando solamente per un mio tornaconto ". Conclude la bionda, mentre Lukas sbuffa esasperato: ma certo che non vuole ucciderli, non è pazzo. Avere il potere di Viktor e della sua famiglia non comporterà ucciderli necessariamente, in fondo.

" Te l'ho già detto mille volte, non li voglio uccidere. In oltre, dobbiamo fare il modo che anche quella ragazza sia mia, una volta per tutte ". Riflette ad alta voce. Ora è la donna a ridere leggermente.

" Per questo, temo che ti dovrai inventare un nuovo piano, Lukas: lei ama solo Viktor, non ti calcola nemmeno ". Ride, ma un'occhiata di lui la fa ammutolire all'istante. Eppure sa bene che Alexandria ha ragione: ci vorrà tempo, ma alla fine le cose andranno come vuole lui, costi quel che costi.


Russia, città di Mosca. Anno 1573.

Un bimbo di circa cinque anni osserva con curiosità un'altra persona, che cammina davanti a lui, quasi sembrando un generale. Non il minimo movimento sbagliato, non la minima inperfezione. Il piccolo si affretta, non volendo perderlo di vista. “ Aspettate, non mi lasciate indietro “. Si lamenta il bimbo dai capelli mogano, mentre la misteriosa persona finalmente si ferma, rimanendo comunque di spalle.

“ Ti ho detto che non si strilla in questo modo, lo sai che non va bene per un bimbo del tuo rango. Vuoi che tutti ti perdano di rispetto? “. Chiede abbastanza alterato, mentre il bimbo avverte il cambio di tono e si spaventa, per poi scuotere la testa con enfasi ed abbassare lo sguardo, dispiaciuto: no, non voleva farlo arrabbiare. Solo, non riesce a stargli dietro se cammina in modo così veloce.

“ perdonatemi, zio. Non volevo farvi arrabbiare, ma… “. Interrompe la frase a metà, ma non prima di rivelare che la persona che gli sta dando le spalle è suo zio, il quale si volta finalmente verso il bambino, e si inchina per arrivare alla sua altezza.

“ Avanti, non essere triste. Non sono arrabbiato con te, sei un bambino intelligente che capisce alla svelta “. Lo guarda con i suoi intensi occhi color dell'oceano identici a quelli del defunto fratello, che si scontrano con quelli smeraldo del nipotino che finalmente ha trovato il coraggio di sollevare lo sguardo.

“ Posso andare a giocare con il figlio di Felitsiya? Dimitri è così simpatico… “. Tenta in fine il bimbo, ma in tutta risposta suo zio lo guarda duramente, arrabbiandosi nuovamente per le richieste del nipotino, seppur siano normali per un bimbo della sua età, che non capisce certo la differenza tra nobili e gente del popolo, almeno non completamente.

“ Boris, cosa ti ho sempre detto sin da quando sei arrivato qui? “. Chiede al bambino, che si rivela essere niente poco di meno che Boris Meekhiv. Il piccolo sente il brusco cambio di tono, e si mette in posizione eretta, quasi come fosse un soldato e capendo di aver commesso un errore.

“ I servi e la gente del popolo vanno solo sfruttati sino al loro ultimo respiro. Non vale la pena di trattare bene l'immondizia come loro, che ci insudicerebbero e basta. Non dobbiamo mischiare il nostro sangue con il loro, ed io dovrò tenerlo bene a mente se vorrò essere un bravo padrone di casa “. Ripete per filo e per segno il piccolo Boris, mentre suo zio si decide finalmente a prenderlo in braccio, togliendo quello sguardo duro adottato pochi minuti prima. Il bambino ammira i suoi capelli castani e scompigliati, che gli danno quasi un'aria da bambino nonostante non lo sia più da molti anni ormai. Questo è uno dei misteri di Petr Meekhiv: come ha fatto a mantenere il suo aspetto giovanile in tutti questi anni? Nessuno ha osato chiederglielo, dopo tutto.

“ Esatto, sei davvero un bravo piccolo. Adesso ti meriti un premio, puoi andare a giocare in giardino, poi vai in camera tua ed aspetta l'ora di cena “. Gli dice, ma Boris fa segno di diniego e lo guarda.

“ Mi dite dove sono andati mamma e papà? “. Chiede curioso il minore dei fratelli Meekhiv, ignaro di quanto accaduto: i suoi genitori sono stati assassinati, e sia lui che il fratello sono stati affidati a loro zio, che non pare avere una gran simpatia per le persone di popolo, come d'altra parte era per loro padre. Lui si limita a sospirare, non ha mai nascosto la verità ai nipoti anche se questa è dura e dolorosa: addolcire la pillola non servirebbe a nulla, devono sapere affrontare la vita anche se questa sarà dura, e le bugie servirebbero solamente a rammollirli ed indebolire il loro carattere.

“ Mamma e papà non ci sono più, piccolo. E sono stati proprio alcuni servi ad ucciderli, i servi con i quali ora tu vorresti fraternizzare. Ma non ti devi preoccupare di questo, perché adesso tu e tuo fratello crescerete qui, con me ed i vostri cugini. Vi farò diventare degli eredi perfetti, e ci penserò io a tenervi lontani da quella spazzatura “. Continua la frase, mentre Boris lo abbraccia sconsolato, sentendo la mancanza della madre e forse anche del padre, nonostante questi non sia mai stato esattamente un genitore esemplare e non gli abbia mai dato nemmeno un singolo abbraccio.

“ E Viktor? Dov'è mio fratello? “. Chiede in fine, ma mentre suo zio sta per rispondere viene raggiunto da una bellissima donna: i suoi capelli color ebano sono raccolti in un'elegante acconciatura, i suoi occhi color smeraldo scintillano quasi alla luce del sole. Indossa un lungo abito color blu notte, accollato e con lunghe maniche che terminano sul suo delicato polso. La misteriosa nuova arrivata osserva la scena, per poi sospirare pesantemente. Lui la guarda, mentre finalmente la donna trova il coraggio di parlare.

“ Petr, non ti sembra di averlo punito abbastanza? È un bambino, e sono ormai due giorni che è chiuso in camera senza cibo, se continua così finirà per sentirsi male… “. Ma lui la interrompe in tono brusco.

“ Basta, Evitha. Decido io quando è ora che la punizione finisca, tu pensa ad occuparti di Yuri e Katjusha “. Ribatte con tono abbastanza duro lui, non felice che la moglie metta in dubbio il suo metodo di educazione. Lei, che si rivela essere la zia di Viktor e Boris e moglie di Petr Meekhiv, decide di non controbattere ed annuisce, sospirando pesantemente ancora una volta: sarebbe inutile cercare lo scontro, lei è la moglie di Petr e gli deve obbedienza, anche se non condivide affatto come stia trattando loro nipote, che a differenza del fratello non pare dare retta a ciò che gli viene insegnato e continua a giocare con Dimitri, il figlio della sua tata, anche al costo di ricevere severe punizioni.

“ Come vuoi… “. Commenta solamente, guardando verso una finestra dalla quale un bimbo dai capelli corvini la sta guardando, con i suoi bellissimi occhi color oceano. Lei si limita a sorridergli, mentre lui si ritira nuovamente dietro la tenda, per non farsi vedere. - oh, Viktor… piccolo mio -. Pensa solamente la mora, per poi tornare a guardare verso la finestra, dalla quale ora nessuno sta guardando.


E'passato un pò di tempo da quando Boris se n'è andato da palazzo, un pò scosso ed un pò arrabbiato dopo lo scontro con il fratello e con Christine. Senza pensarci su ha preparato il suo cavallo, per poi uscire. Voleva allontanarsi da palazzo, e ci è riuscito: si è ritrovato nei pressi di un bosco, accanto al " quartiere dei poveri ". Continua a cavalcare, mentre i ricordi del suo passato riaffiorano tutti in un colpo: la sua infanzia trascorsa con suo zio, l'omicidio dei suoi genitori avvenuto sotto i suoi occhi, l'odio per la gente povera che gli ha inculcato colui che gli fece da padre. Il suo matrimonio all'apparenza felice, la nascita della sua amata figlia. Tutti pensieri che si confondono tra loro, ma tutti sovrastati da uno: il pensiero di Alice, e di quando la vide per la prima volta. Di come gli sia entrata in testa e di come non riesca in alcun modo a scordarsela. Improvvisamente, una voce. " Boris... ". Sussurra solamente, ma non è la voce di qualcuno presente: no, se l'è solo immaginata. Alterato per non riuscire a controllare le proprie emozioni lancia nuovamente il suo cavallo al galoppo, come se in quel modo riuscisse a dimenticare tutti i pensieri che lo stanno tormentando. " Boris, ascoltami... ". Di nuovo quella voce, non riesce a farla andare via.

" Sta zitta una buona volta ". Sussurra lui, chiudendo gli occhi alterato: non vuole sentirla più, lo fa solo stare male. Gli fa perdere ogni controllo, ogni sua credenza sembra vacillare e nin è da lui un tale atteggiamento. " Sta zitta, sta... ". Non fa in tempo a terminare la frase, la voce ora è ben più forte.

" Attento! ". grida, ma è ben più vicina, più reale, più... non finisce di pensare. In un momento il cavallo si imbizzarrisce, e lui si ritrova a terra. E'confuso, ma che è successo? Un dolore acuto gli fa portare una mano al capo, dove si accorge sta sanguinando a causa della botta.

" Ahi... ". Mormora solamente, mentre l'animale fugge via. Cosa lo abbia spaventato non è dato saperlo, ma è certo che sicuramente troverà la strada di casa. E in ogni caso, lui non è in grado di rincorrerlo. Si alza dopo un paio di secondi di smarrimento, poi un lamento: c'è qualcun altro. Una ragazza è svenuta a terra, evidentemente in uno scatto il cavallo le deve aver dato un calcio, colpendola e facendola cadere. I suoi capelli sono tutti scompigliati a terra, e lui inizia ad imprecare. " Dico, ma non potevi guardare dove vai, stracciona?! Hai spaventato il mio cavallo! ". Inizia, mentre la misteriosa giovane dai lunghi boccoli d'oro si mette seduta, ma un dolore acuto alla caviglia la costringe a restare seduta.

" Io!? Siete stato voi a piombarmi addosso! ". grida, non accorgendosi ancora di chi sia stato a farla cadere. Si massaggia la caviglia, anche se teme proprio di essersela slogata. In oltre si è ferita anche al braccio, ed è un taglio piuttosto profondo e brucia parecchio.

" Anche questa mi tocca sentire da una volgare popolana?! ". Grida nuovamente Boris, ma in seguito si accorge di chi sia la ragazza, e si deve per un istante appoggiare all'albero, per non cadere a terra dalla sorpresa. " Tu... ". Commenta, mentre lei risponde a tono.

" Una volgare popolana che avete fatto cadere voi! E... ". Si blocca anche lei: perchè? Perchè ancora una volta il destino l'ha messa sul cammino di Boris? In oltre sono li, soli in mezzo a quel bosco, e lei non può nemmeno muoversi. " Voi! ". Ricomincia ad imprecare la ragazza, mentre lui si esaspera e fa un ampio gesto con le braccia.

" Io, si! Io, io. Quindi? ". Chiede, mentre la ragazza fa per alzarsi, nervosa.

" L'avete fatto apposta, vero?! ". Grida, ma la caviglia le fa malissimo. " Avete fatto apposta a travolgermi con il cavallo! ". Continua lei, mentre Boris alza gli occhi al cielo, esasperato.

" E sentiamo, perchè avrei dovuto sporcarmi le mani con una volgare popolana come te? Se ti volevo morta, ti uccidevo molto tempo fa, anzi lo facevo fare ad uno dei mie sottoposti. Non vorrei mai macchiarmi i vestiti con il tuo sangue ". Commenta con il suo solito tono beffardo, che manda in bestia Alice. La ragazza si sorregge ad un albero, per poi alzarsi a fatica.

" Non credo ad una sola parola! Fareste di tutto per indispettirmi, non crediate che non lo abbia capito! Ora sarete felice! ". Impreca. Fa per camminare ed andarsene: non sopporta di restare nello stesso luogo in cui c'è anche Boris Meekhiv, è più forte di lei.

" Dove credi di andare, in quelle condizioni? ". Chiede lui, anche se comunque la sua ferita fa piuttosto male. La ragazza risponde a quella domanda, irritata.

" Lontana da voi! ". Commenta solamente, ma una tremenda fitta alla caviglia la fa gemere di dolore, per poi farla cadere. Ma non finisce a terra, perchè stupendo persino sè stesso è Boris ad evitarlo, sorreggendola. La ragazza lo guarda, decisamente sbigottita. " Cosa... ". Mormora, mentre lui sbuffa.

" Non ti fare strane idee! L'ho fatto solo per pietà, in fin dei conti sei pur sempre una donna ". Commenta, mentre Alice è incapace di tacere.

" Però con Christine non ne avete avuta, eh? E nemmeno con il vostro stesso nipote! Avete permesso che morisse, vi sembra un comportamento normale?! ". Chiede, mentre anche lui riprende a gridare.

" Riesci a chiudere quella boccaccia per due secondi?! Invece di gridare come una stracciona quale sei, perchè non pensi ad un modo di tornare a casa, genio? Il mio cavallo è fuggito, e non sperare che io venga in un villaggio pieno di straccioni ". Precisa, mentre lei si altera. Eppure, perchè non si è ancora spostata? E perchè allo stesso tempo, lui non la lascia andare?

" Allora restatevene qui! Tranquillo, io troverò il modo di cavarmela! Non ho bisogno di voi! ". Risponde la ragazza, orgogliosa. Mentre anche lui sta per reagire per l'ennesima volta, un tuono seguito da delle gocce fa sobbalzare la ragazza: perfetto, pensa. Ci mancava solo la pioggia. " Fantastico! ". Commenta con ironia. " Ci mancava solo la pioggia! A quanto pare, oggi il destino si accanisce su di me! ". Impreca innervosita. Boris la fissa qualche istante, per poi riflettere: non possono restare li sotto la pioggia, così come non può lasciarvi Alice: va bene tutto, va bene odiare i popolani. Ma non può lasciarla li a morire di freddo o a prendersi una polmonite, la sua coscienza stavolta non reggerebbe. Perchè si, è solo la coscienza che gli impone di aiutarla, no? La ragazza continua ad imprecare innervosita, mentre lui si decide a prendere parola.

" Se restiamo qui sotto la pioggia finiremo per prendere una polmonite ". Sentenzia. E senza dire altro prende in braccio Alice, che strabuzza gli occhi spaesata e sconcertata.

" Che cosa state facendo, si può sapere? ". Chiede, e per istinto si aggrappa a lui per non finire a terra. Boris non le risponde, ma si guarda intorno come fosse alla ricerca di una direzione precisa.

" Semplice, trovo un riparo prima di beccare una polmonite. Ma se vuoi ti lascio qui al freddo ed al bagnato ". Ghigna, mentre lei mette il broncio: è chiaro che accetta il suo aiuto, non ha alternative se vuole sperare di uscire sana e salva da questa strana situazione.


Ciao fans! Il terzo capitolo in un solo giorno, probabilmente questa quarantena forzata ha dato anche frutti positivi! Dunque, che ne dite? Abbiamo scoperto una parte del passato di Viktor e Boris con loro zio, che ve ne pare? Intanto, il minore dei fratelli Meekhiv si è nuovamente ritrovato con Alice, in una situazione alquanto strana della quale vedremo l'evoluzione nei capitoli successivi. Che ne pensate? Vi piace? Che idee avete circa il continuo della storia? Coraggio, fatevi sentire! Spero davvero che la storia vi piaccia, ci sentiamo al capitolo 19! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Sapore di pioggia ***


Dopo un pò di tempo passato a camminare sotto la pioggia con Alice in braccio, finalmente Boris trova ciò che stava cercando: ha tuta l'aria di essere un rifugio abbandonato, e di questo anche la ragazza si accorge. Arrivato alla porta, lui pare riflettere come se si stesse chiedendo se entrare o meno. La giovane non può fare a meno di percepire la sua agitazione, e se ne domanda la ragione. In oltre, come faceva lui a sapere dell'esistenza di quel posto? La bionda non dice nulla, aspettando che sia lui a fare o dire qualcosa. Passati i primi momenti persi in ricordi lontani, il minore dei fratelli Meekhiv si decide ad entrare. Alice riflette: si, è proprio un vecchio rifugio. Ci sono alcuni giocattoli sparsi a terra, ma sono vecchissimi ed usurati dal tempo. Senza dire niente posa la ragazza sul pavimento, non è il caso di farla sedere se si è davvero storta la caviglia, ma non essendoci il divano il pavimento è l'unico posto in cui potrebbe stendere la gamba. La giovane è quanto meno colpita: pensava che l'avrebbe lasciata li da sola, a morire di freddo e ferita, conoscendo il suo passato. Invece l'ha aiutata, e questo lo deve ammettere, lo riscatta un pò ai suoi occhi, anche se non può scordare il male che ha fatto a lei e Christine, e le parole crudeli che sino a qualche ora prima ha detto a lei e la sua amica. Abbassa lo sguardo un momento, per poi sospirare pesantemente. Lui non se ne accorge, e pare trafficare con alcuni pezzi di legno: deve accendere il fuoco se non vuole morire di freddo, e con lui la ragazza che non trova il coraggio di guardarlo. La cosa gli riesce dopo un pò, e per un secondo gli torna in mente la sua infanzia. " Grazie... ". Rompe il silenzio Alice, mentre lui si volta a guardarla sorpreso: lo sta davvero ringraziando? La giovane prosegue la frase di li a poco. " Se non mi aveste portata qui, sarei rimasta la fuori al freddo per chissà quanto tempo ". Sospira la ragazza, mentre lui si siede dopo aver finito con il fuoco, dandole le spalle.

" Vedi? In fondo, non sono proprio un mostro come tutti mi dipingete ". Commenta solamente, mentre Alice incrocia le braccia.

" Non fate la vittima, che non attacca. Le vostre azioni hanno tutte giocato a vostro sfavore, non potete negarlo ". Commenta, mentre lui sbuffa senza dire niente: questa gliela concede, in fin dei conti ha ragione. " Ma toglietemi una curiosità: come conoscete questo posto? Credevo vi interessassero solo i saloni dei nobili e cose simili ". Chiede la bionda, mentre lui decide di risponderle.

" Era il rifugio mio e di Viktor, quando scappavamo dalle punizioni di nostro padre ". Confessa così, senza mezzi termini. Alice decide di non proseguire il discorso, capendo che è un tasto dolente per lui, anche se in fin dei conti pensa, non meriterebbe quel riguardo da parte sua. Guardandolo nota la sua ferita al capo, così si schiarisce la voce.

" Beh, dovrete medicare quella ferita, altrimenti finirà davvero per provocare dei guai ". Commenta, mentre lui si porta una mano al capo, come se solo ora si fosse ricordato della ferita. Non dice o fa nulla, mentre Alice si trascina a fatica vicina a lui, strappando un pezzo di manica dal vestito. " State fermo adesso, devo pulire la ferita e coprirla ". Fa, e senza dire altro o dargli il tempo di ribattere medica come può quel taglio, che comunque pare piuttosto profondo.

" Devo dedurre che ti importa delle mie condizioni? ". Fa lui, con un pizzico di ironia. La ragazza alza gli occhi al cielo, incrociando le braccia.

" No, ma voi mi avete aiutata, ed io non voglio debiti ". Ostenta noncuranza lei, finendo di medicarlo e fingendo che non le importi nulla delle sue condizioni. Finalmente anche Boris si volta verso di lei e la guarda, ghignando appena. Tuttavia questa volta, non c'è cattiveria o scherno. E'la prima volta che Alice ne ha l'impressione, ma pare quasi che stia sorridendo. Baggianate, lui la detesta. Non potrebbe certo sorridere nel guardarla.

" Certo, certo. Ci credo ". Fa lui, prendendola in giro: per un istante si sente tornato sè stesso, in quel posto che per lui conta moltissimo e che rappresenta parte della sua infanzia. E'come aver ritrovato il vero sè stesso,a verlo risvegliato dopo un lungo sonno. " COmunque sia... ". Si ferma prima di proseguire: è uscito di senno? Perchè le vuole dire quella frase? La ragazza si volta a guardarlo, perplessa: cosa le dovrà dire? Sentendolo interrompersi fa per tornare a guardare altrove, mentre boris trova il coraggio di proseguire. "... ecco... ecco, non so come dirtelo, non è una frase che pronuncio spesso, se non mai ". Ammette, e la ragazza capisce cosa potrebbe essere.

" Se vi volete scusare, io credo che prima di tutto dovreste fare con Christine e vostro fratello. In questa storia, loro hanno perso più di tutti: hanno perso per sempre il loro bambino ". Commenta, ed è vero: in fondo, a lei non è cpaitato nulla se paragonato a ciò che ha passato la sua migliore amica.

" In ogni caso, quando torneremo ricordami di ringraziare anche Dimitri ". Borbotta poi lui, mentre lei strabuzza gli occhi shoccata: ma è veramente Boris Meekhiv colui che ha di fronte?

" Cosa? ". Trova solamente il coraggio di chiedere la ragazza, mentre boris si imbroncia un pò, incrociando le braccia.

" Beh, mi ha impedito di commettere l'errore più grande della mia vita, quella sera alle stalle ". Finalmente lo ammette. Alice rimane a fissarlo con espressione stranita.

" A me non sembrava che foste così pentito, sino a stamattina almeno ". E'logico che la pensi così, in fondo lui l'ha sempre trattata con odio e disprezzo.

" Sono stato odioso, vero? ". Commenta semplicemente il minore dei fratelli Meekhiv, cercando di ravvivare un pò il fuoco. Alice sente la tensione allentare un pò la presa.

" Si, in effetti siete stato molto più che odioso ". Incrocia le braccia, per poi tornare a guardarlo. " Ma se state cercando di scusarvi, come vi ho già detto lo dovreste fare anche con Viktor e Christine: io posso perdonarvi, ma solo per ciò che avete fatto a me ". La ragazza inizia un pò a tremare, nonostante siano all'asciutto ha comunque freddo. Boris si volta verso di lei, e se ne accorge. Cosa fare? Da un lato vorrebbe quanto meno darle una coperta, dall'altro... ah, basta. E' inutile continuare a pensarla come fossero nobile e domestica, in quel caso sono solo un uomo ed una donna rimasti nei guai durante un temporale. Sbuffa, per poi alzarsi e mettere sulle spalle della bionda la sua giacca, per poi andare alla finestra. Da parte sua, Alice non sa cosa pensare: non ha mai visto questo suo lato, ma deve ammettere che le piacerebbe rimanesse sempre così. In fondo, non pare così antipatico e cinico come si è sempre voluto presentare a tutti.

" Se ti avessi presa in quel modo violento, quella notte, probabilmente non me lo sarei mai perdonato ". Ammette dopo un pò il più giovane dei figli di Vladimir e Katrina. Alice lo lascia continuare, iniziando a sentire un pò meno freddo. " Ero come impazzito, non capivo più nulla. Volevo solo punirti, ed ho finito con il farti soffrire. E per mantenere alto il nome della mia famiglia, ho solo finito per distruggerla ". Sospira, mentre la ragazza lo guarda senza interromperlo. " Mio fratello mi odia, ormai l'ho capito. E dopo tutto, non lo posso biasimare ". Ammette in fine il bruno, mentre Alice decide di parlare a sua volta apertamente.

" perchè lo avete fatto? Se amavate così tanto la vostra famiglia, come dite adesso, perchè fare tutto questo? Imprigionare l'amata di vostro fratello, quando era incinta del suo erede. Non farla nemmeno partorire in un luogo idoneo, pur sapendo che il piccolo poteva morire ". Chiede finalmente. Boris è combattuto: da un lato vorrebbe dire che Viktor Jr è vivo, che sta bene. Ma sa perfettamente che la sua nuova famiglia non lo lascerebbe facilmente, e si creerebbe una guerra tra nobili. in oltre... ah, nulla. Non importa più nulla, oramai.

" Alice, il mio odio per la gente del popolo è motivato: io non sono sempre stato così. Da bambino, insieme a mio fratello giocavo sempre con Dimitri, nonostante le grida di mio padre e le sue punizioni. Lui, noi e Lukas eravamo uniti, sino a quando non successe quella tragedia... ". Si ferma, pur non piangendo: è come se stesse rivivendo tutte quelle esperienze, man mano che le racconta. Respira profondamente, esitando un pò. Ma in seguito sente il desiderio di sfogarsi con lei, così riprende parola. " Furono dei popolani ad uccidere mio padre e mia madre sotto i miei occhi ". Confessa, mentre Alice sussulta: non avrebbe mai pensato che avesse potuto subire un trauma simile. " Viktor e Lukas erano a giocare con Dimitri, mentre io quel giorno ero in punizione. Avevo cinque anni all'epoca, non capivo perchè mio padre fosse così cattivo con noi e mia madre così fredda. Quel giorno mi ero ribellato, volevo andare anche io a giocare con i miei fratelli. Ed all'ennesimo schiaffo, dissi a mio padre che avrei preferito che fosse morto lui, al posto del nonno Gorislav ". Alice rimane in silenzio: forse lasciarlo sfogare è la soluzione migliore, forse è la strada giusta per il cambiamento. " Stavo per andare in camera mia, ma un malvivente mi prese di sorpresa, obbligandomi a seguirlo. Arrivammo in salone, mio padre li affrontò: disse che preferiva morire piuttosto che consegnare loro tutto ciò che di prezioso aveva. E beh... non persero tempo a reagire ". Stringe i pugni, ed Alice si accorge della sua tensione. Gli prende una mano, scuotendo il capo.

" Basta... non siete obbligato a raccontarmi tutto, se è troppo doloroso ". Trova la forza di dire: diamine, ora capisce perchè Boris si sia sempre comportato in quel modo con la gente povera. Non lo giustifica, ma capisce le motivazioni. Lui scuote il capo, non spostando la mano dalla presa di Alice, che pare calmarlo un pò. Non piange, sa che non deve. Anche se la tentazione, lo deve ammettere è forte.

" Mia madre morì nel cercare di difendere mio padre. Lo amava anche se era crudele, non avrebbe mai permesso che lo uccidessero sotto i suoi occhi. Mio padre giurò che li avrebbe ammazzati, e pur essendo ferito li affrontò. Questo lo condannò a morte ". Pare quasi freddo nel raccontare l'episodio, mentre nel raccontare la morte della madre sembrava essere quasi teso. " Io mi nascosi, e pregai che si fossero scordati di me. Così fu, tranne che per uno: mi trovò, e mi puntò una spada alla gola. Ci guardammo intensamente, io non piangevo ma ero terrorizzato. Quell'uomo mi chiese perchè non piangevo, ma io rimasi li, immobile e con quello sguardo che era quasi diventato freddo, apatico. Mi risparmiò la vita, e ancora oggi mi chiedo perchè ". Anche Alice infatti non può fare a meno di rimanere sorpresa: perchè il malvivente avrà risparmiato Boris? Forse è stato colpito dal suo sguardo, o dal fatto che non piangesse come chiunque avrebbe fatto in quella drammatica situazione? " Poco tempo dopo, io ed i miei fratelli furomo affidati a mio zio, il fratello maggiore di mio padre. Fu lui ad inculcarmi l'odio per il popolo, a dirmi che era tutta colpa loro se ero orfano, che erano solo spazzatura e che andavano solo sfruttati. Mio fratello Viktor rimase fedele ai suoi principi, e per questo veniva punito spesso. Invece io finii per farmi influenzare da mio zio, e crebbi a sua immagine e somiglianza. E questa è la mia triste storia ". Sospira pesantemente, mentre Alice abbassa lo sguardo. Trova le giuste parole solo di li a pochi minuti.

" Ora so perchè vi comportavate in quel modo. Ora capisco tutto quell'odio e quel rancore: voi, nel popolo vedete chi vi strappò i genitori e vi distrusse l'infanzia. E di certo, gli insegnamenti che avete ricevuto non hanno contribuito a migliorare le cose ". Riflette ad alta voce, mentre boris annuisce.

" E'stata Christine ad aprirmi gli occhi: abbiamo litigato questa mattina, ma incredibilmente mi ha detto che mi perdona nonostanteil male che le ho fatto. Ha detto che il suo perdono diventerà la mia punizione, e l'ironia è che è vero, sai? I sensi di colpa mi stanno divorando, sono scappato via da palazzo per cercare di calmarli... ma... ". Non finisce la frase, e riflette: non può dirle che l'unica cosa che inconsciamente desiderava era vedere lei. Che da un pò di mesi a questa parte il suo pensiero lo ossessiona, non facendolo dormire la notte o pensare lucidamente.

" Se siete sincero, vedrete che anche lei vi perdonerà definitivamente, ne sono certa ". Lo rassicura Alice, mentre lui continua a guardarla. Lei ricambia lo sguardo, sentendosi un pò a disagio. " Cosa... cosa c'è? Ho qualcosa che non va? ". Chiede la bionda, mentre lui scuote il capo.

" No, non c'è niente che non vada in te. E solo adesso me ne sono reso conto ". Ammette, fissandola dritto negli occhi. " Hai degli occhi stupendi ". Mormora, quasi senza farsi sentire. No, questa non è una delle sue visioni, ma la realtà: ora lei è li, insieme a lui. Lo ha perdonato, e lui sente di nuovo quelle strane sensazioni.

" G... grazie... ". Commenta solamente la bionda, arrossendo: perchè? Perchè non riesce a sostenere quello sguardo bellissimo? Bellissimo? Ma che sta pensando, accidenti? Senza accorgersene entrambi si ritrovano vicini, ma pare anche che nessuno dei due si voglia allontanare dall'altro. Boris non fa altro che riflettere, mentre quasi senza pensarci le mette una mano sul viso: lei è li. E'realmente li insieme a lui, se n'è voluto accertare. La ragazza arrossisce, incapace di sottrarsi: ma cosa le prende? Perchè il suo cuore batte così veloce? Perchè le sue mani sudano nonostante il freddo, ed avverte quella sorta di vertigine immaginaria? " Forse dovrei... ". Fa per dire, ma lui le mette anche l'altra mano sul viso, facendola voltare dinuovo verso sè, dopo che la ragazza aveva voltato altrove lo sguardo.

" Non dire più niente. Non dire più una sola parola ". Le sussurra solamente, e senza darle il tempo di ribattere finalmente la bacia. La ragazza sgrana gli occhi, esterefatta: dovrebbe staccarsi subito, no? Dovrebbe, ma è il contrario che effettivamente sta facendo: passato il momento di sorpresa, si ritrova a ricambiare il bacio con la stessa intensità, come se solo ora si fosse resa conto di ciò che il suo cuore sapeva da tempo. E ciò che non sarebbe mai dovuto accadere.


Ta daaaaan! Eccomi con il nuovo capitoloooo! Quarto dei cinque aggiornamenti in programma, dato che questa settimana ho avuto molto tempo per scrivere ed ora, finalmente, ho potuto ricopiare tutto al pc e così aggiornare. Ve l'ho detto che le quarantene mi danno ispirazione. E finalmente ho scritto il capitolo che ho aspettato sin dall'inizio della storia! * inizia a fangirlare sui Blice * Il bacio di Alice e Boris, chi se lo aspettava? Eheh... scommetto in pochi, se non nessuno dati i loro trascorsi e come si trattavano fino a un capitolo fa. Che ve ne pare? Fans Blice ne abbiamo qui? Finalmente il fratello di Viktor sta iniziando a cambiare, ed ha raccontato alla ragazza il suo doloroso passato. Cosa accadrà adesso? Come si evolverà questa strana situazione tra i due? Ovviamente aspetto i vostri pareri e recensioni, intanto vado a scrivere il capitolo 20 ( me commossa, sono già a 20 capitoli della storia ** ). Ci sentiamo presto, baci baci

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Sguardo di ghiaccio ***


Alice si ritrova imbambolata, completamente in preda alle emozioni: ma cosa sta succedendo? Qualche ora prima detesta Boris Meekhiv con tutta sè stessa, ed ora lo sta baciando? E' forse pazza, si domanda? No, non lo è: è qualcosa di più profondo che l'ha spinta ad agire così. Se ne rende conto, quell'emozione ha un solo nome: amore. A quanto pare, tutto l'odio reciproco che sembravano avere l'uno verso l'altra era solo la frustrazione, una maschera per non ammettere i loro reali sentimenti: lei per ciò che lui ha fatto passare a Christine ed anche a lei, mentre Boris si era sempre rifiutato, sin ora, di ammettere di essersi invaghito di una popolana esattamente com'è successo al fratello. La differenza tra loro però, è una e cruciale: Viktor è libero, lui invece è sposato ed ha una figlia. Se sua moglie scoprisse ciò che è accaduto, probabilmente sarebbero guai: non troppo per lui, quanto per Alice. Sa benissimo infatti, che Alexandria è una donna molto vendicativa e che serba molto rancore a chi le fa un torto. Ah, al diavolo tutti questi pensieri, pensa semplicemente il minore dei fratelli Meekhiv. Senza pensarci troppo su tira a sè la ragazza, sentendo quasi il bisogno di averla più vicina. Alice si riscuote da quella sorta di sogno in cui si era ritrovata sino ad un secondo prima, e fa la prima cosa che le venga in mente di fare, la più sensata: si stacca da quelbacio, ansimando appena e riprendendo fiato. " Cosa... se è uno dei vostri scherzi, sappiate che avete esagerato ". Commenta semplicemente, mentre fa per spostarsi nonostante il dolore alla caviglia. Boris la fissa qualche istante, per poi afferrarla per un polso prima che si sposti maggiormente.

" Non è uno scherzo, o credi davvero che se fossi ancora quello di prima mi sarei sporcato baciando una popolana? Pensaci bene ". Le fa notare, ed in effetti ha ragione, pensa Alice: quel bacio era assolutamente sincero, i sentimenti che vi ha avvertito pure. Non era finto, nè una punizione o altro. Ma sa anche che lui è sposato, ha una figlia da accudire ed una moglie a cui essere fedele, in ogni caso.

" Io... diamine, forse non avrei mai dovuto ricambiare quel bacio! E'stato un errore da parte mia ". Fa la bionda, portandosi una mano tra i capelli, sempre più combattuta tra ragione e sentimento. Boris la guarda qualche istante, senza permetterle di allontanarsi da lui.

" Hai seguito il cuore, così come ho fatto io per la prima volta in vita mia. Da quando sono nato, non ho fatto altro che seguire le regole che qualcun altro mi ha imposto, vivendo come volevano gli altri. Ma questa volta ho agito perchè ero io a volerlo, e non mi sono mai sentito meglio di così ". Confessa, mentre Alice porta la mano che aveva tra i capelli sul viso, preoccupata.

" Dobbiamo dimenticare tutto questo: a differenza di vostro fratello, voi siete sposato. Avete degli obblighi verso vostra moglie e vostra figlia, ed io non sono nessuno per intromettermi e distruggere la vostra famiglia. Questa si che sarebbe una catastrofe, questo si che macchierebbe davvero il nome dei Meekhiv, che voi e vostra moglie avete tanto cercato di proteggere ". Osserva la bionda, anche se sente di stare male: perchè tutto un tratto tiene così tanto a colui che sino al giorno prima avrebbe preso a schiaffi? Che sia davvero...? Scuote la testa cercando di cacciare il pensiero. Alle sue parole Boris vorrebbe rispondere che non è vero, che il suo matrimonio non è tutto rose e fiori come lo immagina lei, che ci sono tante cose che non sa. Ma tace, non sa nemmeno lui perchè ma decide di non andare avanti, di non confessarle che si è innamorato di lei, che il suo matrimonio è solo una menzogna e niente altro, una facciata apparente che ha salvato il nome dei Meekhiv. Che per mesi è stato ossessionato da lei e dal suo ricordo, che tutte le notti lo andava a trovare sotto forma di un diavolo tentatore. Alice trova il coraggio di guardarlo dopo circa cinque minuti che lui ha lasciato il suo polso, per poi voltarsi ed andare verso la finestra e guardando fuori: il temporale sta lentamente cessando. Lui si accorge di essere osservato, ma continua a darle le spalle: dimenticare? Come potrà mai riuscirci?

Viktor e Christine si sono finalmente riuniti, per la gioia di Irina e di Danilo: i due infatti sono stati convocati a palazzo per ricevere la bella notizia. Come previsto, da prima furono reticenti nell'accettare, ma Dimitri riuscì ad essere abbastanza convincente da farli in fine cedere. Il capofamiglia dei Petrov ha sentito una strana sensazione, nel ritornare nel luogo dove molti anni prima subì ogni tipo di umiliazione e venne in fine cacciato, lasciato senza lavoro nonostante avesse una figlia piccola da crescere. Ma come gli ha detto la moglie, tutto ciò fa parte di un terribile passato che ormai è sepolto assieme a Vladimir Meekhiv. Christine è insieme ai genitori, e gli spiega tutto ciò che è successo, compreso il litigio con Boris e ciò che gli ha detto. Sua madre non può fare a meno di ammirarla: come fa a perdonarlo? Lei non ci sarebbe mai riuscita, tutt'ora odia qualcuno che le fece meno di quanto Boris fece a Christine. Ma questa è un'altra storia, in effetti. Mentre i cinque sono riuniti nel salone, qualcun altro fa la sua comparsa, rimanendo sorpreso di trovarsi davanti i genitori di Christine: stava per dire qualcosa, ma si è improvvisamente bloccato. Se non fosse per Viktor che lo riscuote chiamandolo, probabilmente sarebbe rimasto a fissare Irina e Danilo senza parlare per chissà quanto tempo. Il giovane dai capelli corvini guarda il fratello per qualche istante, per poi rispondergli dopo che lui gli ha chiesto se stia bene, vedendolo impallidire. " Si, sto bene... ". Commenta solamente, emntre anche Irina pare strana. Ha avvertito un brivido freddo lungo tutto il corpo, ed è sbiancata a sua volta. E'il marito a riscuoterla, mentre lei non proferisce parola. Christine si avvicina a lei, prendendola per mano per farla alzare.

" Madre, padre, vi presento il più piccolo dei tre fratelli Meekhiv: Lukas ". Sorride, mentre Irina la guarda stravolta: possibile che quel Lukas sia...? Impossibile, pensa. Eppure l'età coincide, anche l'aspetto potrebbe essere quello tipico della loro famiglia, in oltre il nome... In fondo, in Russia non è comune che qualcuno porti il nome Lukas. E' Danilo a spezzare il silenzio, presentandosi a sua volta. Lukas si limita a fissare qualche istante i genitori di Christine, per poi puntare lo sguardo a lei.

" Però, vedo che state accelerando i tempo, voi e mio fratello ". Commenta. " Ho saputo cos'è successo oggi con Boris, e soprattutto di cosa vi siate detti ". Si riferisce al fatto che Viktor abbia detto che Christine sarà sua moglie. Stavolta è proprio lui ad intervenire, tirando la ragazza a sè ed abbracciandola.

" E' vero, ti hanno informato bene: voglio che questa bellissima donna sia mia moglie quanto prima. Abbiamo aspettato anche troppo, non ti pare? ". Chiede, mentre Lukas scuote le spalle mostrandosi noncurante.

" E' vero, e in fin dei conti come sai, io non mi interesso troppo delle formalità. Se siete felici, va bene... ". E torna nuovamente a guardare dritto negli occhi la ragazza: ironico pensa la bruna, hanno lo stesso identico colore degli occhi. Si avvicina alla ragazza, posandole una mano sul braccio. Immediatamente, a lei passa un brivido lungo la schiena, un brivido quasi di terrore. Perchè? " Allora, in questo caso mi devo congratulare con voi, che presto sarete mia cognata, non è così? ". Chiede semplicemente lui, mentre lei annuisce perplessa.

" Grazie... ". Sussurra solamente, per poi appoggiarsi a Viktor come in cerca di protezione. Lukas la lascia andare, per poi tornare vicino al fratello.

" Trattala bene, è davvero un fiore raro, vedi di non romperlo ". Ride un pò, mentre suo fratello gli da una leggera pacca sulla spalla.

" Tranquillo. Piuttosto, pensa a trovare anche tu una bella compagna con cui costruire una famiglia ". Ride un pò, mentre Lukas mette un leggero broncio.

" Le donne ideali non spuntano sugli alberi, sai fratello? Tu sei stato fortunato a trovarla, vedrai che presto toccherà a me ". Di nuovo: allora è un vizio, pensa Christine. Non riesce a non tremare, e si chiede la ragione di ciò: perchè Lukas la inquieta? Forse più di Boris, se ci riflette: ha capito perfettamente il carattere del minore dei fratelli Meekhiv, ma proprio non riesce a capire quello di Lukas, che fa un inchino in segno di congedo. " Signori, io mi congedo: è stata una giornata piuttosto stressante ". Fa solamente, per poi andare alla porta ed uscirne. Una volta rimasto solo, ripensa a Christine, ed al fatto che ora vivrà praticamente con lui, dato che sposerà suo fratello. Non dice nulla, ma si lascia andare ad una risata poco rassicurante, senza accorgersi che Alexandria lo sta fissando stranita. Una volta accortosene si da subito un contegno, per poi fissarla. " Cos'hai da fissarmi? ". Chiede, mentre la bionda incrocia le braccia e gli si avvicina.

" Pare tu sia felice, Lukas. A cos'è dovuto? ". Chiede, mentre lui ricambia il suo sguardo, riflettendo. Poi decide di risponderle.

" Viktor e Christine si sposano ". Sentenzia, mentre la donna sgrana gli occhi: come? Si sposano? " Non potremo impedirlo, ma ci sarà anche un vantaggio: in questo modo, l'avrò sempre al mio fianco. Sarò più libero di agire ". Commenta, mentre Alexandria incrocia le braccia.

" Stai attento. Stiamo correndo dei rischi troppo alti ". Sussurra, per non farsi sentire. Ma lui si limita a ghignare, rispondendole.

" Il rischio è parte del piano, mia cara Alexandria. Non arriveremo mai all'obiettivo se non rischieremo ". Sogghigna nuovamente, per poi andarsene. Alexandria fa per seguirlo, ma nota a terra una piuma di un corvo. Si volta dis catto verso la finestra, vedendo l'animale osservare la scena con un paio di occhi rossi, per poi volare via nel sentirsi osservare da lei.

" Lukas Petrov... cosa mi nascondi? ". Sibila, rivelando la verità: Lukas è proprio il gemello diChristine, che fu adottato da Vladimir e Katrina!


Salve miei cari! Eccomi con l'atteso capitolo 20 e con il quinto ed ultimo aggiornamento della settimana ** Finalmente sono riuscita a scriverlo, che ne pensate? Abbiamo finalmente scoperto che Lukas è il gemello di Christine, ma che altro nasconderà il bellissimo fratello adottivo di Viktor e Boris? Intanto Alice decide di dimenticare il bacio, pur capendo di amare Boris. Cosa succederà? La ragazza cederà e confesserà il suo amore al fratello di Viktor?  Ci sentiamo al capitolo 21, baci!

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Sospetti ***


Sono trascorse alcune ore a palazzo Meekhiv, ma di Boris ed Alice ancora nessuna notizia: il cavallo del minore dei fratelli Meekhiv è tornato senza il padrone, e questo ha messo subito in allarme Alexandria: con quel brutto tempo, dove diavolo potrebbe essere finito suo marito, senza il suo cavallo? Anche Viktor sta iniziando a temere il peggio: è vero che hanno litigato, ci sono stati grossi screzi tra loro, ma mai si augurerebbe il male di suo fratello, sangue del suo sangue. Dimitri ha suggerito di attendere a cercarlo, almeno sino a quando non si sarà calmata la pioggia, che pareva essere cessata e invece ha ripreso a cadere con violenza. Olga è insieme alla tata, Felitsiya. L'anziana la culla dolcemente, cercando di quietarla. Ma la piccola pare piuttosto nervosa, e non fa altro che piangere senza volerne sapere di dormire. In un certo modo, è come se sentisse l'assenza di suo padre e di sua madre, che si è chiusa nella sua stanza irritata: la nobildonna non crede sia una coincidenza, che sia suo marito che Alice siano spariti insieme. Cammina su e giù per tutta la stanza, per poi sedersi e poggiare il gomito sul tavolino, appoggiandosi una mano tra i capelli, che stringe con una certa forza. E'rosa dalla gelosia, e non ne capisce i motivi: eppure l'ha visto pure lei, Boris ed Alice si odiano. Non vanno d'accordo per nulla, allora come mai questa strana ansia? Come mai il suo intuito femminile la sta mettendo in un certo modo in guardia? Cerca di calmarsi un momento, per poi prendere dal vestito, in cui l'aveva nascosta, la piuma di corvo che aveva trovato a terra: allora i suoi sospetti erano fondati, pensa. Qualcuno a palazzo sa l'identità del Corvo e lo sta proteggendo, ma chi? Appoggia quella piuma in uno dei suoi cassetti, ed ora a tornarle in mente sono le parole di Lukas: si staranno spingendo forse troppo oltre? Già hanno fatto parecchio male, anche se indirettamente, alimentando la rabbia di Boris e facendogli fare del male a Christine, tra l'altro per nulla dato come si sono in fine evoluti gli eventi. Lui pare sicuro di sè, che tutto andrà bene. Ma sarà davvero così?

Boris ed Alice tornano finalmente a palazzo: avevano deciso di farlo quando la pioggia era precedentemente cessata, la stessa pioggia che li ha colti di sorpresa durante il cammino. Non sono riusciti a trovare un riparo molto presto, e così si sono ritrovati completamente bagnati dall'acqua. Una volta che l'acquazone si è leggermente quietato hanno potuto riprendere il cammino, arrivando a palazzo. La prima a vederli è Agatha. Corre fuori, chiamando i suoi signori a gran voce. La prima ad uscire è Alexandria, seguita da Viktor, Christine, Lukas, Danilo ed Irina. Dimitri, che era nelle stalle e stava per tornare dentro, sentendo il trambusto si aggiunge a loro di li a poco. Alexandria sposta di lato Agatha, correndo dal marito e notando che tiene in braccio Alice. Stringe leggermente i pugni, mentre lui cerca con lo sguardo Dimitri, come se sapesse che è il solo a cui può affidare la giovane che tiene tra le braccia. Il tuttofare si rende conto di questo, incrociando lo sguardo del suo signore: è diverso dal solito. Non lo sta guardando con sufficienza, gli sta solo chiedendo aiuto. Senza pensarci due volte gli si avvicina, prendendo in braccio Alice. " Che le è successo? ". Sussurra, mentre Boris si volta verso di lui.

" Curale quella caviglia. E'caduta e se l'è slogata ". Non fa in tempo a finire, che inizia a tossire: evidentemente, tutta quella pioggia gli ha fatto prendere una brutta influenza. Dimitri annuisce: non è il momento di cercare spiegazioni, pensa guardando la ragazza incosciente tra le sue braccia. Forse si è addormentata per la stanchezza, forse è svenuta per chissà quale ragione. In seguito guarda Boris, che annuisce semplicemente. Si sono capiti al volo, o almeno così pare: avranno tutto il tempo per parlare e chiarirsi, adesso non è il momento nè il luogo. In seguito il minore dei fratelli Meekhiv si volta verso la moglie, che si accorge della sua ferita al capo e vi posa una mano.

" Oh Dio mio, ma tu stai sanguinando! ". Si allarma la bionda, mentre lui scuote la testa in segno di negazione.

" Sto bene Alexandria, non serve agitarsi... ". Mormora, ma lei fa cenno di no a sua volta e lo fa appoggiare a sè.

" Invece si! Chiamate subito il dottore, che venga a visitare mio marito ". ordina ad Agatha, che si inchina sparendo all'entrata, per assolvere al compito appena datole. Boris si ferma un istante, una volta arrivato vicino a Viktor. Si stacca da sua moglie, in fin dei conti riesce a reggersi in piedi. Tra i due c'è uno scambio di sguardi, mentre Christine si avvicina ai genitori: in questa storia, lei non deve intromettersi pensa. Se lei ha perdonato Boris, spetta a Viktor decidere se fare lo stesso. Il minore sospira pesantemente, incapace di dire ciò che pensa: che si scusa, che si è comportato da imbecille. Che sino a quel momento aveva solamente ragionato come gli era stato imposto, e che suo fratello aveva ragione: stava diventando la copia di suo zio senza rendersene conto. Lo vorrebbe dire, ma tace. Fa per dire qualcosa, ma un improvviso giramento di testa lo fa quasi cadere a terra. Per fortuna Viktor se ne accorge, e lo sorregge. Guarda dritto davanti a lui, mentre il fratello lo guarda un pò stranito, non sapendo esattamente come interpretare questo gesto.

" Non è niente, sto bene... ". Mormora solamente il minore. " Io ed Alice ci siamo incontrati per caso, e accidentalmente il mio cavallo l'ha colpita con un calcio, facendole slogare la caviglia nel farla cadere, mentre il mio cavallo è fuggito per lo spavento probabilmente... ". Cerca di spiegare, tossendo nuovamente. Suo fratello fa per dire qualcosa, ma lui riprende il discorso. " ... quando ha iniziato a piovere, l'ho portata in un posto coperto, o ci saremmo presi una polmonite. Volevamo tornare appena finito di piovere, ma la pioggia ci ha di nuovo sorpresi per strada, e ci siamo dovuti fermare. non volevo mettervi in ansia... ". Mormora solamente. Viktor annuisce, eppure ha intuito che c'è altro, così come Alexandria: ha notato come suo marito guardasse Alice, e la cosa non le piace per niente. La irrita che sia rimasta sola con Boris per tutto quel tempo, ed inizia a vedere la ragazza come una possibile rivale, considerando il fatto di aver trovato anche dei suoi capelli e non avendo ancora capito come suo marito se li sia procurati e men che meno perchè li tenesse. In tutto ciò, Lukas non proferisce parola: incrocia le braccia, per poi guardare la nobildonna con il ghigno di chi sa e non vuole parlare. Lei ricambia gelidamente lo sguardo: qualunque cosa lui sappia, gliela farà confessare ad ogni costo.

Alice si riprende dopo diverse ore: ha la febbre alta, probabilmente a causa della pioggia. La bionda si lamenta leggermente, facendo notare che è finalmente sveglia. " Ti sei svegliata... ". Le dice solamente una voce. La giovane tiene gli occhi chiusi, non capendo di chi si tratti effettivamente.

" Boris...? ". Sussurra solamente, credendo che si tratti di lui: infatti i suoi ricordi si fermano a quando erano ancora sotto la pioggia, e stavano tornando a casa.

" No, tranquilla. Adesso sei al sicuro, ma hai la febbre alta ". Le risponde chi le ha appena messo un panno bagnato sulla fronte. Alice apre gli occhi, un pò stordita. In seguito riesce a voltarsi, e vedere chiè che la sta accudendo. E sul suo viso nasce immediatamente un sorriso.

" Dimitri... dimmi, da quando sei diventato il mio infermiere personale? ". Trova la forza di scherzare un pò, mentre lui ride alla sua battuta.

" Beh, in effetti devo ancora conseguire la mia laurea, spero che per questo non vorrai cacciarmi ". Alice ride appena, tossendo di li a poco.

" No, non ti caccerei mai via. Grazie per ciò che stai facendo per me, non eri obbligato... ". Lo guarda sorridendo dolcemente, sinceramente grata per ciò che sta facendo ed ha sempre fatto per lei. Dimitri si siede accanto alla bionda, spostandole i capelli dal viso.

" Figurati, è stato un piacere. Dopo tutto, siamo o non siamo migliori amici? ". Chiede, cercando di farla ridere. La ragazza ride appena, nuovamente.

" Hai ragione ". Commenta, senza sapere che una persona li sta osservando di nascosto: non c'è ira nel suo sguardo, che comunque sembra velato da alcune lacrime, che senza che se ne accorga le cadono sulla mano.

" Perchè... ". Mormora, singhiozzando un pò: ha notato l'intesa tra i due, e questo le o gli fa male, non è dato sapere se si tratti di un uomo o una donna. " Perchè non ti accorgi di me? Perchè? ". Continua. " Eppure, siamo così vicini ogni giorno che passa... ma tu non sembri voler vedere ciò che provo ". Sussurra, senza entrare nè farsi sentire. Nel frattempo, anche nella mente del giovane tuttofare ci sono mille e più pensieri: è quasi un anno che conosce Alice, ha avuto modo di starle vicino in diversi momenti difficili della sua vita, belli e brutti che fossero.

" Dimmi, cos'è successo realmente? Perchè tu e Lord Boris avete tardato così tanto? Ti ha forse fatto del male? ". le chiede, ricordando perfettamente come abbia dovuto proteggere Alice nelle stalle. Ma la giovane scuote il capo in segno di negazione.

" No, tranquillo: non mi ha fatto niente, anzi mi ha salvata quando mi sono slogata la caviglia ". Taglia corto la bionda, arrossendo appena. Non si accorge tuttavia che Dimitri non la sta affatto ascoltando: la sta fissando intensamente, sentendosi piuttosto strano. Ha il desiderio di fare qualcosa, ma non sa se sia la decisione giusta da prendere, Ah, basta: se ci pensa troppo rischia di uscire di senno, o quanto meno di farsi venire un gran mal di testa. Stringe forte la mano della fanciulla, senza tuttavia farle male.

" Ti giuro che se ti avesse fatto qualcosa, sarei stato pronto ad affrontarlo senza paura. Al costo della vita ". Commenta, guardandola dritto negli occhi come mai ha fatto prima d'ora. Alice arrossisce nuovamente, ricambiando a stento lo sguardo.

" Non è necessario, veramente ". Sorride un pò, mentre lui decide di prendere coraggio, al costo di ricevere una delusione. Senza dire altro le si avvicina un pò, accarezzandole il viso.

" Non voglio che qualcuno ti faccia del male, Alice ". Commenta, e lei non riesce a non arrossire per l'ennesima volta: mesi fa, una situazione simile l'avrebbe spaventata, o forse l'avrebbe desiderata. Ma da quella mattina, qualcosa in lei è cambiato.

" Lo so, e lo apprezzo molto. Grazie di... ". Fa per dire la bionda, ma lui le mette un dito sul labbro per farla smettere di parlare.

" Basta parlare. Per una volta, lascia che siano i nostri cuori a parlare per noi ". Sussurra solamente, facendo per baciarla. Alice intuisce le sue intenzioni, e si ritrae poco prima del bacio.

" No, per favore... non è il caso ". Sussurra, in imbarazzo: non vorrebbe certo rifiutarlo, ma d'altra parte sarebbe scorretto ricambiare un bacio senza alcun sentimento. Passato il primo momento di sorpresa, Dimitri non pare arrabbiarsi con la ragazza, piuttosto pare deluso. Cerca di mascherare la cosa, scuotendo il capo.

" No, scusa tu: sono stato un imbecille, non avrei dovuto... ". Fa per alzarsi ed andarsene, ma lei lo trattiene prendendo la sua mano.

" Non sei stato affatto un imbecille, tutt'altro. Sai, mesi fa avrei desiderato questo bacio più di ogni altra cosa ". Inizia a raccontare: in fin dei conti, lui è il suo migliore amico, merita una spiegazione. Non vuole farlo soffrire inutilmente, la verità, almeno a lui gliela deve.

" Cos'è cambiato allora? ". Chiede lui, capendo la situazione: certo, non è felice di quel rifiuto, ma dall'altro lato è grato ad Alice per essere stata onesta e non averlo preso in giro.

" Il fatto è che un altro uomo ha fatto ingresso nella mia vita. Sai, è stato come un uragano, una vera sorpresa. Ma è capitato, e non potevo accettare il tuo bacio pur provando dei sentimenti per lui: non ti meriti di essere preso in giro e di soffrire, io ti voglio bene, e tengo molto alla nostra amicizia ". Spiega la ragazza, senza paura. Da parte sua, Dimitri sembra capire le motivazioni della giovane e le rispetta. Parla di li a poco, tornando a sedersi.

" Dimmi solo una cosa: chi è lui? Chi è che è entrato nel tuo cuore così improvvisamente? ". Chiede, mentre Alice cerca di mettersi seduta. Dimitri la aiuta, e lei sospira pesantemente: deve dirgli la verità, tutta.

" Sai, durante il temporale è successo qualcosa che non avrei mai creduto possibile ". Ammette, e lui decide di ascoltarla senza interromperla. " All'inizio ero furiosa con Boris: temevo che avesse fatto apposta a farmi cadere a terra, ed a farmi male. Mentre stavamo discutendo, con mia sorpresa mi ha portato nel rifugio segreto suo e di suo fratello Viktor, dove andavano oagni volta che il padre li puniva ". Dimitri rimane sorpreso: di solito, Boris è molto geloso di quel luogo, non permette a nessuno di accedervi.
" Ammetto che mi sorprende questa cosa: di solito non ci porta nessuno ". Fa il bruno, mentre Alice annuisce.

" Hai ragione, ha sorpreso anche me la sua gentilezza verso di me, considerando anche come mi ha sempre trattata ". Spiega, guardando il suo amico, che ricambia lo sguardo.

" Poi cosìè successo? ". Chiede, mentre Alice riprende il racconto.

" Per sdebitarmi, io gli ho medicato la ferita al capo per evitare che si infettasse. Di li a poco abbiamo iniziato a parlare: mi ha raccontato del suo passato, di come morirono i suoi genitori sotto i suoi occhi, di come fu cresciuto da suo zio e da come avesse sempre e solo seguito i suoi insegnamenti, dimenticando come fosse la sua vera indole. E dopo questo... ". Si ferma un momento, arrossendo. Dimitri la guarda un pò sorpreso: avrà intuito bene il resto del racconto? Non lo domanda, vuole che sia lei a finire la " storia ". " Beh... dopo un pò mi ha baciata. E credimi, sono rimasta sorpresa tanto quanto sicuramente lo sei tu ora. Ma la cosa ancora più sorprendente, è che invece di respingerlo... ". Non finisce la frase, e Dimitri la guarda ancora più sorpreso di prima.

" Oh mio Dio... non dirmi che è lui ". Commenta, alquanto basito. Alice lo guarda, completamente rossa in viso.

" E' lui, si. Però so che per noi non c'è alcun futuro: lui è sposato ed ha una bellissima figlia, io non posso competere con sua moglie e nemmeno lo voglio. Tuttavia non mi sento pronta a legarmi ad un altro uomo, i miei sentimenti sono troppo forti. Me ne sono resa conto solamente oggi, dopo quel bacio: tutto quell'astio, quell'odio... in realtà nascondevano i nostri veri sentimenti ". Ammette con sincerità. Passato il primo momento di sorpresa, Dimitri torna a guardarla normalmente.

" Mi hai sorpreso, lo ammetto: chi si aspettava che il mio misterioso rivale fosse Boris Meekhiv? ". Chiede, mentre Alice sospira.

" Non avercela con me, ti prego. Ho solo voluto essere sincera con te, non ti meritavi le mie menzogne ". Dimitri annuisce, rassicurandola e mettendole una mano sul viso.

" Ed io ti ringrazio per questo. Credimi, supererò meglio il tuo rifiuto che una menzogna portata avanti per tanto tempo. Sei stata coraggiosa, come sempre ". Alice annuisce, mentre lui la aiuta a coricarsi. " Forza, signorina Isakova: il vostro infermiere personale vi ordina di riposare, e non ammette repliche ". Alice annuisce, lasciando che la aiuti.

" Va bene, non farò capricci ". Sorride, mentre lui ricambia appena il sorriso, per poi alzarsi per andarsene. Mentre sta per uscire, la ragazza lo chiama. " Dimitri... ". Sussurra, mentre lui si volta verso di lei, che lo sta guardando. "... spasibo ". Sussurra la bionda, per poi chiudere gli occhi cercando di dormire. Lui sospira un momento, sorridendo malinconico.

* " Dobro pozhalovat' "  . Risponde solamente, per poi uscire ed appoggiandosi alla porta. Ride un pò, ma in seguito la risata lascia spazio alle lacrime, un pianto liberatorio che ha trattenuto di fronte ad Alice: gli fa male essere stato rifiutato, pur apprezzando le parole sincere della ragazza. Si deve sfogare pensa, poi starà meglio. Continua a piangere, senza accorgersi che qualcuno lo sta fissando. La stessa persona si inginocchia accanto a lui, prendendolo tra le braccia.

" Ti prego, non piangere... ". Sussurra. E'una voce femminile, e lui pare riconoscerla. " ... non piangere così, non ti voglio vedere soffrire. Doveva solo andare così, non affliggerti ". Cerca di calmarlo la ragazza, stringendolo a sè. Lui si sfoga, rimanendo tra le sue braccia. Una volta calmatosi, si asciuga gli occhi cercando di darsi un contegno.

" Amanda... cosa fai qui? Credevo fossi già nella tua stanza ". Le chiede, mentre la giovane scuote il capo.

" Stavo per andare, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare la conversazione tra te ed Alice. Mi dispiace di come sono andate le cose, ma forse... forse, è meglio così. Le cose sono andate come dovevano ". Cerca di tirarlo su di morale, e lui annuisce.

" Scusami per la scena pietosa a cui hai dovuto assistere ". Mormora, ma lei fa cenno di no con il capo, mettendogli un dito sul labbro per farlo tacere.

" Io ci sarò sempre per te. Sempre, non domenticarlo mai. In me non vedrai mai solo una semplice sottoposta inquanto capo degli Opekun: in me, troverai sempre un'amica sincera ". Sorride dolcemente la ragazza, facendo ritrovare il sorriso anche a lui. " Forza, ora alziamoci da terra ed andiamocene dal corridoio: ricorda che mi devi ancora un bicchiere di vodka ". Fa l'occhiolino la ragazza, mentre lui riesce a ridere nuovamente.

" Certo, non sia mai che mi ritrovi in debito con te ". Lei ride un pò, seguendolo e felice per essere riuscita a tirarlo su di morale.
-----------------------
* di niente


Ciao miei cari fans! Ed ecco il capitolo 21, perdonate l'attesa. Dunque: Alexandria è sempre più sospettosa, mentre Alice ha confessato a Dimitri di essere innamorata di Boris, ma che per loro non ci sarà alcun futuro dato che lui è sposato. Dimitri pare aver accettato il rifiuto della bionda, mentre Amanda gli resta vicina e pare volerlo aiutare a superare il brutto momento. Che ne pensate? Cosa accadrà adesso? Per saperlo, non vi resta che attendere il capitolo 22 Spero che la storia vi piaccia, ci sentiamo al capitolo 22. Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Addio o arrivederci? ***


E' trascorsa una sola settimana dagli ultimi eventi, e le novità certo non sono mancate. Christine e Viktor si sono finalmente riuniti, ed a sorpresa lui le ha chiesto di sposarlo. La ragazza ha accettato la proposta, ormai hanno aspettato davvero troppo, senza contare tutte le sofferenze che hanno patito. Il loro amore è forte, e le nozze saranno il suo coronamento. Non sarà facile superare la perdita di Viktor Jr, ma insieme ce la faranno sicuramente, e di questo anche i genitori di lei sono sicuri: Danilo ed Irina infatti sono rimastyi per un pò di tempo a palazzo, per aiutare la figlia a riprendersi definitivamente dal parto e dalla prigionia. Pian piano la giovane si sta rimettendo, per la gioia di tutti quanti. I rapporti tra Viktor e suo fratello Boris si sono totalmente raffreddati, ed i due nemmeno si rivolgono la parola.Non vedendo un minimo segno di pentimento da parte del minore, il maggiore dei fratelli Meekhiv ha deciso di tagliare i ponti con lui, ma non di cacciarlo: in fin dei conti, se così facesse ci rimetterebbe anche sua nipote, e lui non vuole questo. Olga non deve pagare per le crudeltà commesse dai suoi genitori, non è affatto giusto coinvolgerla. In oltre sembra che la piccola sia affezionata a Christine ed Alice, e specialmente alla bionda: vuole spesso che la aiuti lei a muovere i suoi primi passi, che man mano diventano sempre più sicuri. La tata Felitsiya in fine, ha deciso di acconsentire a questo piccolo " capriccio " della contessina, e di nascosto lascia che sia Alice ad occuparsi di lei, in assenza dei suoi genitori. Da parte sua invece, Boris è sempre più spesso chiuso in camera sua, ed il suo pensiero fisso è solamente Alice: si sente ancora addosso il suo profumo, sulle labbra sente ancora il sapore di quel bacio che entrambi hanno voluto. Ma il rifiuto di lei, anche quello è ancora bene impresso nella sua mente: gli ha detto che non vuole essere la causa della sua rovina, che a differenza di Viktor lui è sposato, ha degli obblighi verso la moglie e verso la figlia dai quali non può scappare, in alcun modo. Ma sarà davvero la decisione giusta, pensa il minore dei fratelli meekhiv? Sarà davvero giusto lasciarla andare, e continuare a vivere quel matrimonio senza amore? Si, è vero che in apparenza può sembrare che tutto tra lui e la moglie vada bene, ma non è così anche se cerca in tutti i modi di nasconderlo. E lo ha capito solamente baciando Alice: con lei ha provato sensazioni che con Alexandria non ha nemmeno lontanamente sentito, mai in tutti quegli anni di matrimonio. Se deve essere sincero, è combattuto: sino a qualche giorno prima, non avrebbe mai ammesso questi sentimenti, anzi ha sempre cercato di sopprimere il desiderio per la fanciulla. Ma si è reso conto che è tutto inutile. Eppure ha fatto molti danni, mosso dal suo orgoglio. Ed ad alcuni di questi, forse non potrà mai più porre rimedio: ha sottratto il figlio a Viktor e Christine, un figlio che chiaramente non potrà mai più ridargli. Li ha divisi per così tanti mesi, li ha fatti soffrire. Ed ora che la verità è emersa, suo fratello non vuole più rivolgergli la parola ed è furioso con lui. " Ah, Boris Meekhiv, sei solo un imbecille... ". Sussurra, rivolto a sè stesso. Non si accorge che anche la moglie è entrata nella stanza, e gli mette entrambe le mani sulla spalla, appoggiandosi a lui.

" Amore... ". Sussurra solamente, mentre lui sussulta: per un secondo l'ha scambiata per Alice, ma in seguito ha capito che non era lei. Sospira, per poi mettere una mano su quelle della moglie.

" Cosa succede? Ti sento malinconica, hai forse discusso con qualcuno? ". Le chiede calmo, mentre lei scuote il capo.

" No, non ho discusso. E' con te che volevo parlare di una questione ". Ammette, mentre lui si volta verso di lei, annuendo.

" Ti ascolto, dimmi pure ". Le risponde, mentre lei sospira, spostando una mano sul viso di lui.

" Ti vedo afflitto, e non ne capisco la ragione. E' da quando hai discusso con Viktor che sei così giù di morale, ed io non sopporto di vederti così ". Ammette la contessa, mentre Boris sospira: di certo non può rivelarle del bacio con Alice, e che il motivo principale del suo malumore è che non riesce a levarsi la bionda dalla testa in nessun modo.

" E' vero, hai ragione ". Fa, guardandola con i suoi bellissimi occhi color dello smeraldo. " Sai, il litigio con Viktor mi ha scosso parecchio. Ora vorrei rimediare, chiedergli scusa. Ho capito che siamo andati troppo oltre con questa storia, ma ogni volta che lo vedo, che incontro il suo sguardo glaciale, io... ". Non finisce la frase, e si porta una mano tra i capelli. Alexandria lo abbraccia, facendolo sedere insieme a lei su una poltrona li vicina.

" Se non riesci a parlare con Viktor, forse dovremmo allontanarci da Mosca per un pò di tempo, che ne pensi? ". Chiede, cogliendo la palla al balzo: non è sciocca, ha visto benissimo come Boris guardi Alice. Ha intuito che è lei la causa principale del suo malumore, e prima che succeda l'irreparabile preferisce allontanare suo marito da quella ragazza.

" Come? ". Chiede semplicemente lui, mentre Alexandria gli da un bacio sulla fronte, stringendolo a sè.

" E' evidente che in questo modo non riuscirete mai a parlare e chiarirvi: forse però, stando lontani per un pò potrete in fine chiarirvi, un giorno. Considerala come una temporanea vacanza, se vuoi ". Boris riflette un istante sulle parole della moglie: non ha torto, in fin dei conti. Forse è la sola soluzione possibile, andarsene via da Mosca per un pò di tempo e cercare di scordare il litigio con Viktor, ed il bacio con Alice. Sempre ammesso che quest'ultima cosa possa essere possibile.

Così passano altri giorni a palazzo Meekhiv, e tutta la servitù pare essere in fermento per i preparativi delle nozze di Viktor e Christine. Anche Alexandria e Boris hanno ultimato i preparativi del loro viaggio: hanno deciso di tornare a San Pietroburgo, dove hanno sempre vissuto prima del ritorno di Viktor a Mosca. I due fratelli non sono riusciti a chiarirsi, e tutto ciò che Boris è riuscito a dire al maggiore è che torna a casa sua, mentre lui gli ha augurato buona fortuna, rimanendo comunque piuttosto freddo e distaccato. L'unica che non sa della partenza è Alice: in quei giorni non ha visto Christine, essendo anche la sua amica molto occupata nei preparativi delle sue nozze. La bionda rimette piede a palazzo proprio quel giorno, dopo quasi due settimane. Sospira pesantemente, camminando per i corridoi: è sera, ci sono poche persone ancora sveglie dato che è un'ora piuttosto tarda. A dire il vero, non capisce come mai la sua amica Christine l'abbia convocata a quell'ora, e come mai ancora non si è presentata? Se si tratta di una burla, non trova che la cosa sia divertente. Dei passi dietro di lei, e la giovane sospira pesantemente. " Oh Christine, perchè mi hai convocata a quest'ora? Si può sapere che scherzo è questo? ". Chiede, mentre sente quei passi sempre più vicini ed una strana sensazione.

" Non sapevo come altro fare per farti venire qui: se ti avessi convocata io, sicuramente avresti rifiutato, dico bene? ". Quella voce. Il cuore della ragazza prende un battito, mentre lei si volta di scatto, sorpresa: tutto si aspettava, ma non questo.

" Cosa? Ma che significa? ". Chiede, mentre colui che l'ha fatta chiamare le si avvicina lentamente, prendendole una mano con la sua. Il solo contatto manda una scarica di calore alla bionda, che arrossisce in attesa di una risposta.

" Alice, te lo devo dire io prima che la voce si sparga... ". Ammette lui, cercando le parole per dirle la verità. Le trova di li a poco, stringendo maggiormente la mano di lei. " Io, mia moglie e mia figlia ce ne andiamo. Torniamo a San Pietroburgo ". Riesce a dirglielo finalmente, rivelandosi essere Boris. Alice strabuzza gli occhi per la sorpresa, deglutendo.

" P... partite? Ma cosa... perchè? ". Chiede, non potendo crederci. Se ne va. Se ne andrà da Mosca, non lo vedrà più. Trattiene a stento alcune lacrime, cercando di guardare altrove. Boris stringe forte la sua mano, avvicinandosi a lei.

" Devo farlo: non sono riuscito a riconciliarmi con mio fratello, e soprattutto... ". Tira la ragazza più vicina a lui, e lei pare incapace di sottrarsi: ha un disperato bisogno di sentirlo vicino, fosse anche per l'ultima volta. "... soprattutto non riesco a smettere di pensare a te: sei la mia ossessione, il mio chiodo fisso. Non ce la faccio più, e so che starti lontano mi sarebbe impossibile, nonostante il tuo rifiuto ". Le confessa finalmente, mentre lei non dice niente e si stringe a lui, che lascia le sue mani e la stringe forte, come a non volerla lasciare andare.

" Buona... buona fortuna... ". Sussurra solamente Alice, ma la sua voce è rotta dal pianto, e lui se ne accorge: ah, diavolo! Se solo lei lo volesse... si blocca di scatto: lei non vuole, e lui non può, è sposato.

" Tornerò da te, Alice. Tornerò, non so ancora quando. Ma lo farò ". Le sussurra solamente lui, facendola arrossire di colpo. I due si guardano finalmente, ed oceano e smeraldo si scontrano: non è un addio, ma un arrivederci. Eppure, questo momento è troppo doloroso per entrambi. Alice non ce la fa più: scoppia in lacrime, aggrappandosi a lui come fosse la sua sola ancora di salvezza.

" Il destino è crudele. E' troppo crudele, accidenti! ". Singhiozza, incapace di trattenersi: è tardi, nessuno li può vedere o sentire, tutti stanno ormai dormendo, o per lo meno quasi tutti. Boris la stringe di più, quasi come non volesse lasciarla andare. Dopo diverso tempo ritorna a guardare negli occhi la ragazza che... che ama, si. Ormai è evidente, si è innamorato della giovane. Lei ricambia lo sguardo. " No, ti prego... ti prego, non mi guardare così, o io... ". Continua a piangere, mentre il minore dei fratelli Meekhiv non resiste più: deve farlo. Fosse anche l'ultima volta, ma lo deve fare. Senza pensarci su tira la ragazza a sè, per poi baciarla con la stessa passione del loro primo bacio, se non maggiore. Alice rimane sorpresa, ma non si sottrae e anzi, ricambia quel bacio finendo spalle al muro. Si devono fermare solo per riprendere fiato, e di nuovo i loro sguardi si incontrano.

" Fermami, Alice. Fermami ora, p non sarò più in grado di farlo... ". Le sussurra solamente all'orecchio, mentre lei rabbrividisce: accipicchia, ora sa cosa deve aver provato Christine con Viktor!

" F... fermiamoci... ora... ". Mormora la bionda, ma talmente piano da non essere sentita, o forse pensa, Boris l'ha sentita ma sta fingendo il contrario.

" Dio, quanto ti voglio... ". Risponde lui, dandole alcuni baci sul collo per poi slacciarle un pò il vestito e facendole cadere a terra il soprabito. Non sapendo nemmeno lei dove, la ragazza trova la forza di spostarsi, mentre il suo respiro è affannoso ed irregolare.

" Fermiamoci qui... è meglio per tutti e due, finiremmo solo per farci del male entrambi... ". Dice più chiaramente, mentre anche lui cerca di riprendersi, spostandosi i capelli dal viso.

" Scusa, non so cosa mi sia preso... ". Ammette, mentre lei scuote il capo e gli mette una mano sul viso.

" Ti aspetterò ". Gli assicura, mentre lui annuisce e mette una mano sulla sua.

" Ti amo ". Le dice finalmente, facendola trasalire: lo ha ammesso, finalmente.

" Ti amo anche io ". Risponde lei, per poi dargli un ultimo bacio, per poi staccarsi e raccogliere il soprabito, correndo via prima che la situazione evolva in modo inaspettato, prima di non riuscire a fermarsi in tempo. Corre sino a casa, ed una volta arrivata entra in camera sua, senza fare rumore. In seguito butta a terra il soprabito, e ripensando a quanto successo si lancia sul letto, scoppiando in lacrime. La stessa situazione è per Boris, che non ritorna dalla moglie ma si rifugia in una delle stanze degli ospiti, dando sfogo alla sua frustrazione e forse alla sua rabbia per la situazione, buttandosi sul letto e scoppiando a piangere come un bambino: potrebbe andare anche dall'altra parte del mondo, ma già sa che non potrà mai scordare la sua Alice. 

Ciao ragazzi! Eccomi con il nuovo capitolo, con un clamoroso colpo di scena: Boris parte per dimenticare Alice, ma per i nostri Blice sarà davvero stata scritta la parola " fine "? Alexandria ha per ora ottrnuto ciò che voleva, mentre i rapporti tra Viktor e Boris sembrano del tutto raffreddati. Intanto, Viktor e Christine stanno per sposarsi, ma andrà davvero tutto liscio? Coraggio, ditemi che ne pensate! Noi ci sentiamo al capitolo 23, baci

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Il ritorno di Petr ***


Dall'addio di Boris ed Alice sono trascorse quasi due settimane, ed ormai i preparativi per il viaggio del minore dei fratelli Meekhiv e della sua famiglia sono ultimati. E'il giorno della partenza, e lui pare sempre più depresso: in quei giorni non ha mai più rivisto Alice, che non si è a sua volta fatta viva a palazzo. Ripensa alla loro ultima conversazione, che un pò lo consola: gli ha detto che lo aspetterà, e lui le ha assicurato che tornerà. Perchè si, è intenzionato a tornare, prima o dopo. Il bruno tiene tra le braccia la figlia, per poi guardarla e baciarle il capo. " Ansiamo piccolina, torniamo a casa ". Sussurra, mentre la bambina lo guarda curiosa.

" Papa triste? ". Chiede, mentre lui rimane un pò sorpreso dalla domanda della piccola, per poi scuotere il capo.

" No tesoro, papà non è triste ". Mente, e di questo persino la bambina si accorge. Si appoggia a lui, per poi iniziare a fare i capricci.

" papa bugiardo! Papa triste per colpa di Olga? ". Chiede, mentre lui rimane in silenzio qualche istante, per poi posare la piccola a terra ed abbracciarla forte.

" No tesoro mio, non è colpa tua: tu sei il dono più prezioso che potesse capitarmi, non lo dimenticare mai ". La stringe a sè, come fosse la sua sola ancora di salvezza che gli impedisca di annegare in quel dolore che sente. La bimba dai boccoli castani ricambia l'abbraccio di suo padre con le sue belle manine, facendogli qualche carezza sentendo che sta piangendo, anche se non vorrebbe darlo a vedere di fronte a lei.

" Papa non deve essere triste! Olga no vuole che papa piange! ". Inizia a singhiozzare a sua volta, mentre Boris cerca di farsi forza, asciugandosi le lacrime e cacciando via quel malessere che costantemente lo perseguita.

" Non sono triste, vedi? ". Si sforza di sorridere, mentre la bimba ride a sua volta. " Papà è felice, tesoro. Non devi fare i capricci, sei una contessina, sai? ". Le chiede, mentre lei annuisce fiera. E' proprio una degna Meekhiv, pensa lui: più passa il tempo e più sua figlia gli somiglia, per la sua gioia. Non sa che qualcuno ha osservato quella scena, e quel qualcuno è Alexandria: certo, non è assolutamente gelosa di quel legame tra padre e figlia, ma ha ben capito il motivo della depressione di suo marito. Incrocia le braccia alterata, mentre un'altra persona sogghigna senza dire nulla. La nobildonna sbuffa alterata.

" Quella maledetta sgualdrina... ". Sibila, mentre il suo interlocutore ride un pò.

" Cosa c'è, cognata? Sembra che nemmeno ora tu sia soddisfatta, eppure hai convinto tuo marito ad andarvene da qui ". Commenta, mentre la donna scuote il capo con enfasi.

" Ma lo vedi?! Lo vedi come sta per colpa di quella... di quella meretrice? ". Chiede, mordicchiandosi nervosa un'unghia. " Se ne va per lei, non perchè io glie l'ho chiesto. Mi fa così rabbia... ". Sussurra nuovamente, mentre l'altra persona, che si rivela essere Lukas, le si avvicina con noncuranza, arrivando ad un soffio da lei, che fa un passo indietro come a voler rimettere una certa distanza tra loro.

" Te l'avevo detto, io: non importa dove andrete, potrete anche andare dall'altra parte del mondo, ma tuo marito non dimenticherà mai Alice. Ricorda bene, Alexandria: ricorda ciò che già sai. I tuoi sospetti sono fondati, non sono uno sciocco. Ho visto come quei due si guardavano, e guarda caso lei scompare proprio mentre voi state partendo ". Si diverte ad instillare più dubbi nella bionda, che lo guarda esasperata, mettendosi le mani tra i capelli.

" Mi stai facendo uscire di senno! Cosa dovrei fare, secondo te? ". Chiede, mentre Lukas scuote le spalle, allontanandosi da lei e ghignando.

" Niente, proprio niente. Lasciamo pure che le cose vadano così, andatevene da Mosca. Certo, terrai tuo marito legato a te come si fa con i cagnolini, ma il suo cuore sarà realmente tuo? basterà allontanarvi da qui? ". Dubbi su dubbi, Alexandria continua a farsi mille e più domande. Fa per chiedere qualcosa a Lukas, ma lui le da le spalle, per poi andarsene, lasciandola sola con i suoi dubbi ed il suo tormento.

" Sgualdrina... ". Sussurra solamente la moglie di Boris, per poi decidersi a raggiungere il marito e la figlia. Sorride nel vederli insieme, e mette una mano sulla spalla di lui, che si volta verso di lei.

" E' tutto pronto? ". Le chiede, e lei annuisce, prendendo in braccio la figlia.

" Si, e tu? Come ti senti? ". Chiede, mentre suo marito non risponde. La guarda un istante, per poi andare verso l'entrata, seguito da Alexandria, che si attacca al suo braccio.

Christine è stesa a letto: infatti quella mattina non è riuscita nemmeno ad alzarsi dal letto, anche se non capisce la ragione di tutta questa debolezza. Da prima aveva dato la colpa ai preparativi delle nozze, in seguito ha capito che non possono essere solo questi la causa di un tale malessere. Tuttavia non vuole allarmare nessuno, e preferisce non chiamare il dottore. Suo padre e Viktor hanno deciso di rimanerle accanto, mentre sua madre è uscita a prendere un pò d'aria. La bruna guarda entrambi, sorridendo un pò. " Ah, oggi devo avere un aspetto orribile, vero? ". Chiede con un pò di ironia, mentre il suo futuro marito le bacia la fronte, ridendo appena.

" Sei lo zombie più bello che abbia mai visto, Christine Petrova ". La sua risata contagia anche il futuro suocero, che guarda la figlia con una punta di preoccupazione.

" Tesoro mio, forse dovresti dare retta a tua madre e farti visitare dal medico: sono settimane che sei in questo stato, non è una cosa normale ". osserva, mentre lei scuote il capo.

" Figuratevi padre, non è niente altro che stanchezza. Siete voi a preoccuparvi troppo ". Sorride, mentre suo padre guarda Viktor: non sono affatto convinti, è evidente.

" Ti fa ancora male il ventre? ". le chiede semplicemente il maggiore dei fratelli Meekhiv, mentre lei scuote il capo.

" Solo un pò, ma mi passerà presto. Non vi preoccupate, vi dico ". Cerca di dissimulare, ma in realtà i dolori al ventre persistono: più che veri e propri dolori, sono semplicemente fitte fastidiose, seguite da nausea che passa e ritorna ad intervalli.

" Voglio che ti veda un dottore, non sono tranquillo ". Insiste lui, mentre la sua futura moglie sospira.

" Prometto che se i malesseri non cesseranno mi farò visitare, così starete più tranquilli ". Promette, mentre suo padre annuisce, restando al suo fianco ed attendendo il ritorno della moglie. Christine si tranquillizza a sua volta, tenendo le mani al ventre cercando di far diminuire quelle strane fitte.

Irina è in giardino, seduta su una delle panchine: fa molto freddo, ma aveva bisogno di prendere un pò di aria fresca. Ultimamente, molti pensieri stanno affollando la sua mente, pensieri dei più disparati: sino a qualche mese prima, mai avrebbe osato immaginare che proprio lei si sarebbe trovata ad organizzare il matrimonio della figlia con Viktor Meekhiv, figlio e nipote di coloro che tanto la fecero soffrire. Ma è anche vero che è felice di come siano andate le cose: è un bravo ragazzo, ed in oltre è differente da suo zio e suo padre, di questo si è potuta rendere conto in quel mese e mezzo in cui è rimasta a palazzo assieme al marito. Eppure non riesce a non pensare a Vladimir e Petr Meekhiv: le hanno fatto davvero molto male, non riesce a dimenticare. In sè porta ancora i segni delle loro malefatte, segni di cui ha confidato al marito l'esatta origine solo dopo molti anni, dopo la scomparsa di Petr e la morte di Vladimir. La donna scuote energicamente il capo, allontanando certe elocubrazioni e pensando ad un'altra cosa: ultimamente vede la figlia più stanca del solito, e non è dovuto ai preparativi. Lei non si è impicciata, ma a suo parere sarebbe meglio che un dottore la visitasse. Ma è anche vero che sua figlia è piuttosto testarda, e che non acconsente in alcun modo a farsi visitare. La donna sorride un pò: ha sicuramente ereditato la sua stessa testardaggine, non c'è ombra di dubbio. Iniziando a sentire freddo, la mora si alza dalla panchina per poi dirigersi verso l'entrata. Tuttavia dei passi la fanno sussultare, seguiti da una voce: una voce che le fa gelare il sangue nelle vene. Si, anche dopo parecchio tempo riconosce la sua sola presenza, e come potrebbe essere altrimenti? " Dopo così tanti anni, questo posto non è affatto cambiato ". Fa la misteriosa persona, mentre Irina sbianca, aggrappandosi ad una panchina per non cadere.

" Non è possibile... ". Sussurra, mentre il suo misterioso interlocutore le si avvicina senza timore.

" Ma guarda che sorpresa! Non credevo che lavorassi ancora qui. Sai, dopo quello che è successo... ". La schernisce, è evidente. La donna non osa nemmeno guardare chi sia ad aver parlato, forse perchè già ha avuto la conferma che ciò che pensava è vero: è lui.

" Ed io non credevo che avreste avuto il coraggio di ripresentarvi a palazzo, dopo che siete stato assente persino ai funerali della Contessa Adelaida ". Risponde, cercando di recuperare il controllo per non svenire a terra. L'altra persona, che si rivela essere un uomo, sogghigna nuovamente, ed il suo ghigno è certo ben più crudele di quello di Boris.

" Diciamo che ho avuto da fare, lontano da Mosca. E dopo quello che la Contessa mi ha fatto, credi davvero che sarei potuto presentarmi al suo funerale? ". Chiede, senza la minima esitazione o il minimo rispetto verso la defunta, cosa che fa innervosire Irina.

" Beh, si! Avreste dovuto starle accanto, ma tanto che parlo a fare? Voi non potete capire. Non lo avete mai fatto, perchè voi non avete mai amato vostra madre ". Precisa, recuperando un tono normale: l'ultima cosa da fare è innervosirsi.

" Stare accanto ad una donna che ha dato il titolo di erede ad un ragazzo che non aveva la minima idea su come gestire gli affari? Mi stupisco che questo palazzo non sia ancora andato in rovina, data l'inesperienza dell'erede. Evidentemente, qualcosa gli ho insegnato a suon di punizioni ". Irina si gira di scatto verso di lui, ed il suo sguardo pare colmo d'ira.

" Andatevene! Dove passate voi, c'è solo dolore e sofferenza! Ed io non voglio veder soffrire mia figlia ed il suo futuro marito ". Sibila, stringendo i pugni. Lui le si avvicina di un passo, ridendo alla sua affermazione, come se avesse raccontato una semplice barzelletta.

" Come? Sono tornato apposta, per il matrimonio di Viktor. E me ne dovrei andare perchè me lo dice una volgare serva? ". Cerca di schernirla, ma stavolta Irina ride a sua volta, trovando il coraggio di guardarlo.

" Non sono più la vostra domestica, e giammai lo sarò ". Lo affronta, mentre lui la fissa con quello sguardo di ghiaccio così simile a quello di Viktor.

" Cos'è? Adesso tiri fuori le unghie? Strano, perchè quasi ventun'anni fa non avresti mai osato ribellarti, anzi: se non fosse stato per l'intervento di mia madre, saresti stata disposta a strisciare ai miei piedi purchè aiutassi la tua famiglia. O l'hai già dimenticato? ". Chiede, rivelando di essere uno dei figli di Adelaida Meekhiva. Irina lo spinge lontano da sè, allontanandosi dalla panchina ala quale si era quasi ritrovata inchiodata, senza accorgersene.

" State lontano da me, Petr Meekhiv! Statemi lontano, lòo dico per il costro bene ". Si altera la mora, mentre lui sogghigna senza la minima paura: l'ha notato. Ha capito che Irina è terrorizzata da lui, come d'altronde è sempre stato. La sorpassa senza proferire parola, ma fissandola con quel ghigno malefico che non promette niente di buono. Ebbene si, Petr Meekhiv è tornato a palazzo. Colui che fece da padre a Viktor e Boris è ritornato nella vita del nipote e della sua futura moglie, ma lo scopo è ancora del tutto ignoto. Un corvo sta spiando tutta la scena, e lui se ne accorge: guarda negli occhi l'animale, per poi ghignare sicuro di sè ed entrando a palazzo: dopo l'incontro con Irina, a questo punto deve trovare anche suo nipote e la sua futura moglie. E forse, anche Danilo Petrov. Vuole proprio vedere come reagirà quel volgare stalliere nel rivederlo, pensa. Non vede l'ora.


Ta daaaan! Salve miei fans, come va? Ed eccomi con il capitolo 23! Che ne pensate? Boris ed Alexandria partono, ed entra in scena un nuovo personaggio: Petr Meekhiv, lo zio di Viktor e Boris. Che impressione vi ha fatto? Per i nostri Blice è davverofinita, o succederà qualcos'altro? Come mai Christine si sente così male? Vado a scrivere il capitolo 24 :D Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Un arrivo inatteso ***


Christine è ancora a letto a riposare, anche se ormai le fitte sembrano essere quasi del tutto sparite, le forze non sono comunque tornate del tutto e non riuscirebbe a stare in piedi. Non può fare a meno di chiedersi dove sia finita sua madre: le aveva detto che sarebbe andata a prendere un pò d'aria, ma non che ci avrebbe messo tutto quel tempo! Anche suo padre sta iniziando a domandarsi che fine abbia fatto la moglie, così decide di alzarsi di li a poco. La ragazza lo guarda, notando ilsuo movimento. " Padre, dove andate? ". Chiede, mentre lui sorride un pò, tranquillizzandola.

" Tranquilla, vado solo a vedere che fine ha fatto tua madre. E' da un pò che è uscita ". Osserva, mentre la ragazza annuisce. Mentre l'uomo sta per uscire tuttavia, la moglie rientra nella stanza: si è un pò calmata dal suo incontro con il suo ex signore, e di certo non vuole esserer lei a rivelare del suo arrivo: certamente si farà annunciare da solo, e non tarderà troppo tempo nel farlo. Danilo la guarda, facendola entrare. " Irina, ma dove ti eri cacciata? ". le chiede, mentre entrambi tornano a sedersi.

" Tranquillo caro, non mi è successo nulla. Ho solo perso la cognizione del tempo ". Sorride la donna, per poi accarezzare la fronte della figlia. " Ebbene, avete già chiamato il dottore per questa testarda di mia figlia? ". Chiede, ma stavolta è Viktor a rispondere, alzando gli occhi al cielo e facendo un gesto con la mano verso la futura moglie.

" Dice che sta bene, e che non le serve il medico. Ma la realtà è che la vedo ogni giorno più stanca, ma se le nominiamo il dottore dice che non ne ha bisogno. Vedete voi se la convincete ". Fa, rivolto alla futura suocera che ride un pò.

" Figlia mia, tuo padre e il tuo futuro marito hanno ragione: dovresti chiamare un medico, meglio farlo per nulla non ti pare? ". Chiede, ed in fine la bruna annuisce.

" E va bene, visto che siete così preoccupati mi farò visitare: potete dire ad Agatha di chiamare il medico? ". Chiede. Irina annuisce, e sta per alzarsi. Ma in quel momento la domestica entra nella stanza, dopo aver bussato ed aver ottenuto il permesso di entrare.

" Signori, io... ". Fa per dire, ma la madre di Christine la interrompe, e le due donne si capiscono con lo sguardo: Agatha lavora a palazzo da sempre, tanto quanto Felitsiya. Ha lavorato anche con Irina, per tantole due donne sono ancora piuttosto amiche e si capiscono al volo. E quello sguardo significa solo una cosa, pensa la domestica dai capelli castano chiaro: tacere per il bene di tutti, cosa che lei fa.

" Scusa Agatha se ti interrompo, ma qualunque faccenda può essere risolta dopo: potresti invece mandare a chiamare il medico? Mia figlia non si sente molto bene da alcuni giorni ". Le spiega, mentre Agatha annuisce, per poi guardare la sua amica, che annuisce come a farle capire che ha inteso qualcosa che l'altra voleva dirle.

" Va bene signora, allora io mi congedo ". Fa, mentre Irina si alza nuovamente.

" Ti accompagno, ho visto che mia figlia è in ottime mani qui ". E sorride di rimando al marito, che invece rimane serio: la conosce, sa che qualcosa non va e non gli vuole dire che cos'è. Si limita ad annuire, mentre Christine sospira, spezzando il silenzio.

" Su, non fate queste facce da funerale: sto bene! Vedrete che il medico lo confermerà ". Cerca di tirare su il morale un pò a tutti, mentre l'unico che risponde è Viktor.

" Sarà meglio, o non ti libererai più di me nemmeno un secondo ". Risponde, ma sa che in seguito dovrà fare una chiaccherata con i suoi suoceri, perchè è ovvio che quanto meno qualcosa turba Irina. Ma ancora non ha capito cosa potrebbe essere.
Irina ed Agatha entrano nelle stanze della servitù, dove alloggia l'ultima. La mora sospira pesantemente, appoggiandosi al letto. Agatha la fa sedere, per poi fare la stessa cosa. " Irina, è tornato... ". Mormora solamente, mentre la mora scuote il capo.

" Ti prego Agatha, non oggi: non dire nulla a Viktor e Christine, e soprattutto a mio marito. Non finchè non sarà lui a volersi far vedere, per favore. Mia figlia è molto debole, e se è ciò che penso, la tranquillità in questi prossimi mesi sarà cruciale ". Spiega, mentre la domestica la guarda con uno sguardo raggiante.

" Pensi che la signora... ". Ma si ferma, mentre l'altra annuisce. Le due amiche si prendono le mani, un pò commosse.

" Hai capito bene, Agatha. Per questo ti chiedo di aspettare un pochino, anche fosse solo sino a domani: voglio che Christine stia il più calma possibile, che la visiti un medico e che confermi o smentisca i miei sospetti ". Spiega, mentre la sua amica annusice, per poi abbracciarla.

" Oh amica mia, fatti coraggio ". Sussurra semplicemente la castana, mentre Irina annuisce, stringendo l'amica come fosse una sorella.

" Oh mia cara Agatha, ne avrò davvero bisogno: avrò bisogno di tutta la forza possibile ". Ammette semplicemente, per poi lasciare l'amica libera di andare: devono chiamare il medico.

Da quel momento passano alcune ore: il medico sta ancora visitando Christine, ed ha pregato tutti quanti di aspettare fuori dalla stanza. Viktor sembra il più nervoso, e non riesce a stare fermo. Il futuro suocero si alza, mettendogli una mano sulla spalla. " Sta tranquillo, sono sicuro che non è niente di serio ". Viktor non risponde, ma è ancora piuttosto preoccupato. Danilo lo capisce, e sorride appena. " Credo di aver preso la miglior decisione nel lasciare la mia Christine nelle tue mani: sei un bravo ragazzo e la ami davvero. Sei così diverso da tuo padre e tuo zio ". Ammette, e quest'ultima frase attira l'attenzione del giovane conte, che lo guarda a sua volta.

" Danilo, voglio sapere la verità: cosa vi hanno fatto mio padre e mio zio? Perchè voi e vostra moglie non avete più lavorato per la mia famiglia? So che mia nonna teneva ancora molto ad entrambi, sino in punto di morte vi ha cercati ". Gli spiega, mentre l'uomo sospira pesantemente, cercando le giuste parole.

" Ragazzo mio, se te lo dicessi finiresti solamente per odiare i tuoi stessi familiari, e non è ciò che desidero: il passato deve rimanere tale, adesso dobbiamo guardare al futuro. Ciò che posso dire, è che Vladimir e Petr Meekhiv hanno fatto moltissimo male a me, ma soprattutto a mia moglie. Forse, un giorno te lo racconterò ". Fa, e Viktor annuisce capendo che non è il caso di insistere: parlarne deve essere molto doloroso, ed ha una vita intera per poter sapere la verità. Proprio in quel momento il medico esce dalla stanza, ed anche Irina si avvicina a Viktor e Danili: infatti non ha sentito la loro conversazione, essendo rimasta in disparte in attesa di notizie. " Dottore! Diteci, cos'ha mia figlia? ". Chiede Danilo, in ansia per la figlia. Il medico li guarda tutti, per poi mettere una mano sulla spalla a Viktor, che inizia subito a temere il peggio.

" Dottore? Cos'ha la mia futura moglie? ": Chiede, sbiancando e quasi temendo di svenire dallo spavento. L'espressione del dottore si tramuta da seria ad un ampio sorriso, mentre i tre lo guardano in attesa che parli.

" Congratulazioni signor conte, la vostra futura sposa aspetta un erede ". Annuncia, mentre Viktor rimane pallido e Danilo lo sorregge. Il medico ride appena. " Oh, perdonate se la notizia vi ha shoccato... ". Fa, mentre Irina si avvicina: i suoi sospetti erano fondati, sarà nonna! Viktor fa un passo avanti, cercando di riprendersi dalla sorpresa.

" Sarò padre... sarò di nuovo padre... ". Precisa, ricordando che comunque avrebbe avuto un altro figlio, se le cose fossero andate diversamente. Il medico annuisce.

" Andate da lei, l'ho lasciata esattamente nel vostro stesso stato ". Sorride, ricordando la sorpresa di Christine nel sapere che sarebbe diventata madre: se non fosse stata sdraiata, sarebbe svenuta per la sorpresa. Ma Viktor si volta verso i suoceri, mandando al diavolo le formalità ed abbracciando entrambi.

" L'avete sentito? Avrò un figlio, sarò padre! ". E'felice, senza ombra di dubbio. Entrambi ricambiano l'abbraccio, commuovendosi un pò.

" Forza, andiamo da lei ". Fa poi Irina, con la voce decisamente commossa. Una volta che il medico si è congedato, tutti e tre entrano nella stanza. Christine li guarda, con un sorriso dolcissimo. Viktor non riesce a trattenersi, e corre da lei per poi darle un bacio, accarezzandole dolcemente la pancia. Lei mette una mano sulla sua, commuovendosi.

" Non lo sentiremo muoversi prima di qualche mese, temo ". Sussurra, mentre lui le da un altro bacio.

" Nostro figlio... il nostro bambino ". Sussurra solamente, riuscendo a far commuovere i suoceri. Christine annuisce.

" Si, il nostro amato bambino ". Sussurra, per poi guardare i genitori ed allungando la mano libera, per farli avvicinare. Entrambi intuiscono ciò che desidera la figlia, e le si avvicinano a loro volta. " Madre, padre... so che lo sareste stati da molto prima, ma purtroppo non avete potuto essere nonni del vostro primo nipote, il destino me lo ha strappato non appena è uscito dal mio grembo... ". Piange un pò, ricordandosi il suo Viktor Jr. Irina le bacia la fronte, cercando di confortarla. " Però, sono sicura che per questa nuova creatura sarete i migliori nonni che si possano desiderare. Voglio che mio figlio vi abbia vicini, che cresca accanto a voi oltre che con noi ". E si accarezza nuovamente la pancia, mentre suo padre annuisce.

" E noi ci saremo, figlia mia. Ci saremo sempre per voi ". Sussurra, e sua moglie annuisce: certo che ci saranno sempre, a qualunque costo. Non si perderebbe per nulla la nascita e la crescita del suo nipotino, o della sua nipotina. La commozione generale non fa notare a nessuno che qualcuno sta osservando la scena da un pezzo, appoggiato allo stipite della porta. E'la sua risata, alquanto sinistra, a farli accorgere della sua presenza. Viktor è il primo a voltarsi, e rimane stupito: lui? Ma che cosa fa a palazzo? In oltre, non pare nemmeno che gli anni per lui siano passati, e soprattutto il suo sguardo è rimasto glaciale come vent'anni prima. La seconda a notare la sua presenza è Christine, ed il suo sguardo si indurisce immediatamente. In seguito si volta anche Irina, la quale sente il sangue fermarsi per qualche istante, per poi scorrere velocissimo.

" Quanto silenzio! ". Li deride sarcasticamente il nuovo arrivato, per poi entrare senza problemi. " Scusate il ritardo, ma ho incontrato Lukas e mi sono fermato un pò con lui. Però, dopo vent'anni di assenza mi aspettavo un'accoglienza più calorosa da parte vostra ". Prende in giro Danilo ed Irina è evidente. Viktor si alza, per poi avvicinarsi al nuovo arrivato.

" Zio! Da quando siete qui? ". Chiede, ripresosi dalla sorpresa: di certo non si aspettava che, dopo venti lunghi anni, suo zio si ripresentasse a palazzo! " E dove siete stato, in tutti questi anni? La nonna vi ha cercato tanto ". Commenta, mentre l'altro riflette un attimo, per poi rispondere.

" Nipote caro, meglio che non rivanghi il passato con tua nonna. Sono stato lontano da mosca proprio per questo, ma ora non ha importanza: sono tornato per te ". E'sincero, si chiede Irina? Gli importa davvero del nipote a cui fece da padre? Per istinto la donna si mette accanto alla figlia, stringendole la mano.

" Per me? ". Chiede viktor, senza capire: è oltre un anno che è il signore del castello, e se suo zio avesse voluto reclamare qualcosa sarebbe tornato molto prima. No, è li per un altro motivo. Ma quale?

" Beh, si. Ho saputo delle tue imminenti nozze, e data l'assenza dei tuoi genitori per ovvi motivi, chi meglio di me ti potrebbe stare vicino? ". Chiede, mentre il nipote lo guarda un pò diffidente.

" Volete dire che accettate le mie nozze con una popolana così, senza battere ciglio? ". Chiede, poco convinto: si aspettava una scenata da parte di suo zio, che si sarebbe comportato proprio come Boris. Si aspettava una nuova battaglia familiare per stare accanto alla sua amata, invece nulla di ciò accade. Petr si limita a scuotere le spalle con noncuranza.

" Questa donna è incinta, darà alla luce un erede Meekhiv: sarebbe più scandaloso se quel bambino nascesse come un volgare bastardo, senza arte nè parte. Meglio rendere nobile lei, piuttosto che degradare una creatura che porta una parte del nostro sangue ". Sembra essere sincero, almeno su questo. Senza che nessuno se ne accorga arriva a pochi passi da Christine, che continua a guardarlo dura.

" Non vi credo ". Sibila, mentre lui sogghigna.

" Credici invece: non comprometterei mai uno degli eredi. Tranquilla, puoi sposare mio nipote con il mio permesso, non vi ostacolerò ". Su questo sembra sincero, ma la sua indole è palese: è rimasto quello che era vent'anni prima, è pericoloso, molto pericoloso. Nel vederlo troppo vicino alla figlia, Danilo scatta in piedi e si frappone tra i due.

" State lontano da lei ". Sussurra, in tono deciso. Lo deve ammettere, il ritorno di Petr Meekhiv l oha sorpreso ed anche turbato allo stesso tempo, ma non si fa intimorire affatto: non gli importa chi sia, lui lo vede come una minaccia per sua figlia ed il suo nipotino, e sa di avere il dovere di tenerlo lontano da loro, e specialmente da sua moglie, che lo guarda preoccupata. A quel gesto, Petr deride in modo sarcastico il padre di Christine.

" Vent'anni trascorsi, ma la tua stupidità non è cambiata, Danilo. Anzi si, è aumentata dato che ora ti metti apertamente contro il tuo signore. Almeno, prima mi temevi ". Non si fa problemi con gli insulti, come non se n'è mai fatti d'altra parte. Danilo stringe i pugni per non scaglairsi contro lo zio di suo genero, solo per questo, perchè è lo zio di Viktor non lo prende a pugni: non gli importa se sia un nobile o meno.

" Vedo che anche la vostra cattiveria è rimasta immutata. E proprio per questo, non vi permetterò mai di avvicinarvi troppo a mia figlia, mi sono spiegato? ". Si altera il capofamiglia dei Petrov. Anche Petr inizia ad innervosirsi.

" Adesso basta, levati di mezzo! ". Grida. A sedare la lite è Viktor, che divide i due.

" Per favore zio, la mia fidanzata ha bisogno di riposare: lasciatela in pace ". Fa semplicemente il giovane conte, facendo un cenno affermativo verso il suocero. Petr non sembra badare troppo al nipote, ma punta lo sguardo al padre di Christine, che ricambia lo sguardo: ghiaccio ed oceano sembrano formare un'autentica tempesta di odio ed ira.

" Stupido eri e stupido rimani. Ma ricorda: sei solo un patetico stalliere, io il tuo signore. Ti farò pagare il tuo affronto ". Lo minaccia, mentre Irina prende la mano al marito, preoccupata. Christine guarda il padre, che mantiene lo sguardo carico d'ira verso il suo signore.

" Vorrà dire che vi aspetterò al varco. Ma ricordate che non c'è colpo che non renda ". Ribatte sicuro Danilo. Vedendo Irina prendere la mano del marito, lo zio di Viktor la guarda con odio, per poi decidere di uscire dalla stanza.

" Razza di arrogante... questa me la pagherai cara ". Mormora, per poi andare nella sua vecchia stanza, dove ha deciso di tornare dopo più di vent'anni: la guerra tra Danilo Petrov e Petr Meekhiv è di nuovo aperta? Nello stesso tempo, Irina guarda il marito, per poi correre ad abbracciarlo e dargli un bacio. Viktor li guarda a sua volta, stando accanto alla fidanzata.

" Tranquilli, non farà nulla ". Li rassicura. La ragazza lo guarda.

" Ti prego, dimmi che non sarà un'altra esperienza come quella con Boris: non lo sopporterei ". Ammette, mentre Viktor scuote il capo per rassicurarla.

" No, non sarà come con mio fratello, te lo giuro ". Le accarezza i capelli, mentre Christine annuisce.

" Va bene, voglio crederci... ". Si convince, stringendosi di più al suo amato.


Salve amici miei! Ed ecco il nuovo capitolo, che ve ne pare? A differenza del nipote, Petr ha dato la sua benedizione al matrimonio di Viktor e Christine, ma che cosa starà davvero tramando? Non pare troppo interessato alla ragazza ed al nipote, quanto più ad Irina e Danilo: cosa si nasconderà nel passato dei genitori di Christine e Lukas? Agatha è sempre dalla parte della sua migliore amica di un tempo, ma cosa saprà davvero la domestica? Viktor e Christine intanto, hanno scoperto che avranno un nuovo figlio, che destino avrà la creatura? Coraggio, aspetto i vostri pareri! Io vado a scrivere il capitolo 25! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Verità nascoste ***


Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato: palazzo Meekhiv è in fermento, finalmente è arrivato il giorno delle nozze di Christine e Viktor. La ragazza si è un pò ripresa dai suoi malori, ed è insieme alla sua migliore amica Alice. La bionda sta aiutando la sua migliore amica a prepararsi ed indossare il vestito, e sembra raggiante: ha infatti saputo della gravidanza di Christine, ed è felice per lei. Si merita un pò di gioia, dopo tutto il dolore che ha patito nell'ultimo anno. Eppure riflette: anche a lei come ad Irina e Danilo, il ritorno di Petr Meekhiv mette un pò d'ansia. Non lo ha mai incontrato, ma sa bene che è meglio stargli lontano. Che fu lui a crescere Boris in quel modo, inculcandogli l'odio per i più poveri e cercando di fare lo stesso con Viktor, senza però riuscirci. Christine sospira, un pò tesa: spera vivamente che tutto vada per il meglio, che finalmente riesca a coronare il suo sogno e stare insieme all'uomo che ama. La sua amica le sistema al meglio l'abito, per poi guardarla. " Sei splendida, Christine! Sembri una principessa ". Commenta la giovane Isakova, facendo arrossire l'altra, che le prende le mani tra le sue.

" Grazie di cuore, Alice. So che anche per te non è un bel periodo, ma mi sei stata ugualmente vicina, mettendo da parte i tuoi problemi. Lo apprezzo molto ". Le dice, mentre la bionda abbassa un momento lo sguardo: ha raccontato tutto a Christine, di cosa successe con Boris e di come abbia rifiutato Dimitri. Christine sembrava diffidente, ma la sua amica le ha assicurato che anche Boris era assolutamente sincero: si amano, ma non potranno mai stare insieme. Lui è sposato ed ha degli obblighi, ed è per questo che ha deciso di partire. La bruna ha preferito non dire nulla a Viktor, conoscendo i pessimi rapporti che ha con il fratello dopo quello che ha fatto ad entrambi.

" Sto bene, non ti preoccupare ". Sorride Alice, ma Christine non ne è troppo convinta.

" Ti conosco da una vita, sei praticamente mia sorella: non mi inganni ". Fa la futura contessa, spiazzando l'altra. " Dimmi, ti sei realmente ripresa dalla partenza di Boris? ". Chiede, mentre Alice riflette: nel suo stato, non è il caso che si agiti. Le deve dire la verità. Fa cenno di no con il capo, sedendosi seguita dall'amica.

" No, non mi sono ripresa affatto, hai ragione tu: non potrò mai accettare di averlo perso per sempre, anche se so di aver fatto la scelta giusta. Continuo a darmi della stupida per avergli impedito di ripudiare sua moglie, continuo a sentire questo peso opprimente, e... ". Si ferma, sospirando pesantemente. Christine stringe le mani guantate dell'amica, sorridendo.

" Alice, tu sei la persona più buona e nobile che conosca: hai preferito sacrificare te stessa e la tua felicità, piuttosto che allontanare Boris dalla sua famiglia e trascinarlo nel fango. Non devi sentirti in colpa solo perchè in quel momento hai fatto ciò che sentivi giusto ". la rassicura, mentre Alice sospira pesantemente, per poi abbracciarla. La bruna ricambia l'abbraccio. " Ti voglio tanto bene ". Sussurra, mentre l'amica annuisce.

" Te ne voglio anche io, non sai quanto ". Risponde, mentre la sua migliore amica la guarda, una volta sciolto l'abbraccio.

" Perchè non vieni a vivere qui, con me? ". Chiede, spiazzando la bionda, che la guarda spaesata e si indica.

" Io? Ma come... ". fa per dire, ma Christine prosegue il discorso di li a poco.

" Mi servirà una dama di compagnia, e vorrei fossi tu. Senza contare che così questo piccolo potrà stare vicino alla sua bellissima zia, che te ne pare? ". Chiede, accarezzandosi la pancia con la mano libera. Alice la guarda un pò, per poi rispondere.

" Ma i miei genitori? Come farò con loro? ". Chiede, mentre Christine pare riflettere un momento, per poi annuire.

" Ovvio che verranno anche loro, abbiamo tantissime stanze vuote. Ma non ti preoccupare, non mi devi dare una risposta immediata. Capiso che tu debba pensarci, e...". Ma stavolta è la bionda che la interrompe, sorridendo.

" Accetto ". Fa, mentre l'altra la guarda, sorpresa della sua decisione così repentina. Alice continua il suo discorso, sorridendo nuovamente. " Voglio restarti vicina, aiutarti a crescere il tuo piccolo o la tua piccola. Accetto la tua proposta, e sono sicura che anche i miei genitori non avranno nulla in contrario ". Ammette, mentre Christine la osserva qualche istante.

" Ne sei certa? Vivrai sotto lo stesso tetto in cui sino a ieri viveva anche Boris, è per questo motivo che ti avevo lasciato del tempo per riflettere ". Osserva, ma la giovane Isakova annuisce ancora una volta.

" Stai tranquilla, lo so bene. Ma so che se ti stò vicina, riesco a superare qualsiasi paura. Come da piccole, ti ricordi? Avevo paura del lupo nero, e tu prendevi il mestolo di tua madre e minacciavi di colpirlo se si fosse avvicinato ". Ricorda, sorridendo e facendo a sua volta sorridere l'amica, che la abbraccia.

" Grazie ". Sussurra, mentre la bionda ricambia l'abbraccio felice.

" Non c'è di che, amica mia ". Risponde, per poi ultimare i preparativi. Una volta terminato decide di andare a prendere posto, mentre la sua amica si prende un pò di tempo per pensare: è felice come mai è stata prima. Si sta per sposare con il suo grande amore, e presto gli darà un erede. Mentre sta per uscire, qualcuno bussa alla porta, entrando una volta ottenuto il permesso. Credendo sia l'amica che tornava a vedere come stava, Christine sorride.

" Alice, menomale che sei tornata. Potresti aiutarmi a mettere la collana? Non riesco a chiuderla ". Fa, mentre quei passi si fanno sempre più vicini. Christine riflette: ma questa non è l'andatura di Alice. Poi uno strano profumo: ironico, le ricorda qualcosa, è come se lo avesse sentito molto tempo fa, alla sua nascita. Ah, stupidaggini pensa. Un tocco freddo sul suo collo la fa sussultare, mentre chi è entrato le scosta i capelli di lato, per poi allacciare la collana. Si ferma qualche istante ad osservare quella pelle così candida, per poi decidersi a parlare.

" La vostra amica è già al suo posto. Ci stavo andando anche io, ma ho voluto augurarvi buona fortuna di persona, Milady ". Sussurra il suo misterioso interlocutore, che lei conosce. Fa un passo avanti, per poi voltarsi.

" Lukas, che spavento mi hai fatto prendere ". Fa, rilassandosi un momento una volta che si è allontanata dal più piccolo dei fratelli Meekhiv, che sa comunque essere stato adottato. " Ti serve qualcosa? ". Chiede poi lei, mentre lui la fissa per qualche istante, mettendole un pò di soggezione: quello sguardo è così uguale al suo, osserva la futura contessa.

" No, te l'ho detto ". Fa, perdendo ogni tipo di formalità e dandole del tu come se nulla fosse. " Ti volevo solo augurare vuona fortuna: alla fine, sei riuscita a sposarti con Viktor, ma nonc redere che la strada non avrà alcun ostacolo ". Fa, mentre lei lo guarda stranita: beh, strano modo di augurarle buona fortuna, se poi la deve spaventare così. Sospira, per poi rispondergli.

" Grazie per le tue parole, ma sono sicura che io e Viktor sapremo cavarcela anche contro le difficoltà più dure. Credo che già ne abbiate tutti avuto la prova, no? ". Chiede, mentre lui continua ad osservarla enigmatico. La ragazza decide di farsi più audace, in fin dei conti molto presto saranno parenti. " Senti... so che sei il fratello adottivo di Viktor e Boris, ma sono curiosa: sai anche chi fossero i tuoi genitori? ". Chiede, come se un sospetto avesse bisogno di essere dissipato. Lui si gira di scatto verso la giovane, avvicinandosi sino ad impedirle ogni fuga, dato che dietro di lei c'è il muro e davanti lui.

" Perchè questa domanda proprio adesso' ". Chiede, mentre lei sospira: forse non avrebbe dovuto chiedergli nulla, ed il suo sospetto è infondato.

" Niente, dimentica la mia domanda e scusami se sono stata inopportuna. Non sei tenuto a dirmi nulla, se non vuoi ". Risponde la ragazza, mentre fa per allontanarlo da sè e passare, per poter raggiungere il padre e la madre. Ma Lukas è più rapido, e le afferra un polso, trattenendola. Lei lo guarda, stranita dalla sua reazione.

" Si, so chi siano e li odio con tutto me stesso ". Risponde in tono freddo lui, fissandola. " Mi hanno abbandonato, dandomi via per pochi spiccioli. Se per loro valevo così poco però, forse è meglio che non mi abbiano tenuto. L'unica cosa che mi fa rabbia, è che mia sorella ignora la mia esistenza. O almeno, era così sino a poco tempo fa ". Le rivela, e lei si porta la mano libera accanto al cuore: è lui! Non ha quasi più dubbi, Luaks Meekhiv è Lukas Petrov, suo fratello gemello! ma lui? Saprà che lei è la sua gemella?

" Avevi una sorella? ". Chiede, indagando ulteriormente.

" Si, è così. Avevo una sorella gemella, ma in pratica è come se non lo fosse: i miei soli fratelli sono sempre stati Viktor e Boris, e continuerà ad essere così, dato che io non mi ritengo affatto figlio di coloro che mi hanno generato ". Molla la presa sul braccio di Christine, che lo guarda qualche istante, per poi tornare a fissare la parete. Lui ghigna un istante: quanto vorrebbe dirle che è lei la gemella di cui parla, dirle di seguirlo, di restare al suo fianco e di abbandonare tutto e tutti. Quanto la desidererebbe solo per sè. Le si avvicina, prendendo una ciocca dei suoi capelli tra le dita, facendola sussultare. " Sei disgustata dal mio atteggiamento? ". Chiede, mentre lei scuote il capo, riprendendosi.

" No, figurati. Hai il diritto di pensarla come meglio credi, ma io penso che dovresti cercare tua sorella e parlarle, no? Non sarebbe una buona soluzione? ". Chiede, mentre lui soggnigna nuovamente, lasciando i suoi capelli ed andando alla porta.

" Forse... ". Le risponde. " beh, ora ti lascio: devo prendere posto anche io. Ci vediamo ". La saluta, mentre lei annuisce. Una volta rimasta sola, Christine si deve appoggiare al muro.

" Sei tu... non posso crederci ". Mormora, per poi decidere: non dirà nulla a nessuno, per ora.

Il matrimonio prosegue senza il minimo intoppo, e finalmente Viktor e Christine diventano marito e moglie, e lei Contessa di Mosca. Irina pare commossa, sino alle lacrime. Lo stesso vale per il marito, mentre Petr sembra rimanere impassibile: dopo tutto, non ha importanza se suo nipote ha sposato una plebea. Come ha detto, meglio lei nobile che un Meekhiv bastardo, riferendosi alla creatura che la ragazza porta in grembo. Al matrimonio, Dimitri è accompagnato da Amanda, ed anche le domestiche Agatha e Felitsiya partecipano: la prima è una preziosa collaboratrice per i Meekhiv, la seconda fu colei che comunque crebbe i fratelli Meekhiv ed a cui Viktor sente di dovere molto. Durante il ricevimento in oltre, finalmente viene dato l'annuncio tanto atteso: è in arrivo un erede, colui o colei che erediterà il posto del padre un giorno. Erediterà non solo il nome dei Meekhiv, ma anche tutto ciò che comporta appartenere a quella famiglia. Mentre la moglie è impegnata a parlare con i genitori, Viktor e Dimitri si allontanano senza accorgersi che Lukas li sta fissando. " Signore, non sono tranquillo... ". Sussurra il domestico, mentre il suo signore lo guarda.

" Hanno forse rubato il libro? ". Chiede, mentre l'altro scuote il capo.

" No no, di questo non vi dovete preoccupare: il libro è ancora al suo posto, al sicuro ". Specifica, mentre Viktor sospira sollevato.

" Christine si è resa conto di qualcosa? ". Chiede, ma Dimitri nega ancora una volta.

" No, state tranquillo: la contessa non si accorgerà del problema ". Lo rassicura, mentre il maggiore dei fratelli Meekhiv annuisce, guardando sua moglie che ancora parla con Alice ed i genitori.

" Non voglio che si preoccupi, nel suo stato la tranquillità ed il riposo sono fondamentali ". Precisa, mentre il tuttofare gli mette una mano sulla spalla.
" Io invece, credo che dovreste dirle la verità: se dovessero esserci dei nuovi attacchi da parte del Corvo o dei suoi seguaci, deve essere preparata a proteggere sè stessa e la creatura che porta in grembo "Gli suggerisce, mentre viktor scuote di nuovo il capo.

" Se i nostri sospetti sono fondati, se davvero il COrvo è qualcuno che sta a palazzo, dobbiamo prima scovarlo. Poi, solo in caso di estrema necessità, metteremo in guardia mia moglie. M afino ad allora... ". E guarda DImitri, che annuisce avendo capito tutto: sarà muto come una tomba, non disobbedirà al suo signore anche se stavolta non approva come sta agendo, seppur sia per il bene della sua sposa.


Salve miei cari fans! Ecco il capitolo 25, che ve ne pare? Christine e Viktor si sono finalmente sposati, ed hanno annunciato l'arrivo del loro erede! Alice si trasferisce a palazzo, ma riuscirà mai a convivere con il ricordo di Boris e di tutto ciò che è successo tra loro? Viktor e Dimitri nascondono a Christine che il Corvo potrebbe trovarsi a palazzo, ma sarà la mossa giusta? In oltre la ragazza ha finalmente capito che Lukas è il suo gemello dato in adozione dai suoi genitori ai Meekhiv, per saldare il loro debito. E lui? Cosa farà adesso il gemello di Christine? Ci sentiamo al capitolo 26, baci

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Igor e Natasha ***


Sono trascorsi diversi mesi dal matrimonio di Viktor e Christine, e le cose sembrano andare stranamente bene: Irina e Danilo si sono trasferiti a palazzo con la figlia, ed a loro seguito anche Alice ed i suoi genitori. La bionda non è ancora riuscita a dimenticare Boris, ma non per questo si è lasciata abbattere: in quel lasso di tempo, oltre che con Dimitri ha fatto amicizia anche con Agatha e Felitsiya, ed in seguito ha anche conosciuto alcuni altri Opekun: Amanda, Ivan e Vladislav. Gli altri due Opekun mancanti sono scomparsi, mentre il loro capo è precedentemente morto in uno scontro con il Corvo. Recentemente, anche Vladislav pare strano, e per questo viene costantemente tenuto d'occhio da Amanda: la bionda infatti non si è mai fidata di lui, ha sempre avvertito qualcosa di sinistro ogni volta che gli si avvicinava. Tuttavia, lei e Dimitri hanno tenuto per loro quei sospetti, attendendo una sua mossa falsa, se mai ne avesse fatta una. Con sorpresa di molti, Petr ha stabilito con Viktor un legame profondo, come fosse realmente suo padre. Eppure a Christine non piace, non la convince affatto. Ma per il bene della sua famiglia preferisce non dire nulla, e pensa solamente ad accogliere al meglio il nascituro. In tutto questo lasso di tempo, il Corvo non si è fatto vivo. Eppure la sua presenza è percettibile ovunque, una presenza che non è passata inosservata nè a Dimitri e men che meno a Viktor, che riflette qualche istante, rimanendo con lo sguardo fisso fuori dalla finestra: il suo tuttofare è sicuro che quel demone sia nascosto a palazzo, ma sarà così, o è solo frutto della sua suggestione? No. Non può essere, perchè in tal caso sarebbero in due ad essere suggestionati: anche lui infatti, come il giovane capo degli Opekun avverte la presenza del suo mortale nemico a palazzo, e questo non fa altro che agitarlo: Christine è incinta, e se il nemico decidesse di aggredirla? Cosa succederebbe a sua moglie e suo figlio? In oltre, chi è che si finge suo amico ma in realtà desidera il suo potere e potrebbe mettere in serio pericolo la sua famiglia? Immerso com'è in quei pensieri, non si accorge che sua moglie è entrata nella stanza, accompagnata da Alice. La bruna osserva qualche istante suo marito, per poi prendere finalmente parola. " Amore... ". Sussurra solamente, mentre Alice la tiene sottobraccio: ultimamente per la sua amica è diventato difficile anche fare qualche passo, probabilmente per via della gravidanza che comunque secondo il medico prosegue bene. Sentendo la voce della sua amata, Viktor si volta verso di lei, guardandola con una legegra aria di rimprovero.

" Christine, ma cosa ci fai in piedi? Il dottore ti ha detto di stare a riposo ". Fa, andando ad aiutare Alice e facendo sedere la contessa, che guarda entrambi. Alice sospira, quasi sconsolata.

" Non c'è stato verso di farla stare a letto, ha voluto alzarsi a tutti i costi e venire qui ". Spiega, per poi sorridere leggermente. " Testarda ". Fa, rivolta all'amica che finge di mettere un leggero broncio.

" Non è colpa mia se questo piccolino reclamava suo padre: è agitatissimo e non fa altro che scalciare continuamente, restare a letto mi sarebbe stato impossibile anche volendo ". Spiega, accarezzando la sua pancia di sette mesi e mezzo. Viktor sospira, per poi sedersi accanto a lei e stringerla leggermente a sè. baciandole il capo. Eppure anche lei lo nota: è diverso dal solito. " Tutto bene? Sembri preoccupato... ". Chiede, ma lui scuote il capo.

" Stai tranquilla, sto bene. Avevo solo voglia di stringere mia moglie ". Christine annuisce, un pò perplessa: lo ha visto bene che è preoccupato, non è ingenua. Ma magari è una cosa da nulla, non ha senso agitarsi. Lui invece da un bacio al pancione della ragazza, per poi fermarsi qualche istante, come stesse ascoltando qualcosa. " Cosa ti dice? ". Chiede poi lei, capendo che sta ascoltando loro figlio muoversi.

" Dice che ha la miglior madre del mondo, ed una zia fantastica ". Le risponde suo marito, facendo sorridere un pò Alice. " E dice anche che non vede l'ora di vedere il suo bellissimo papà ". Si pavoneggia un pò, senza che Christine possa trattenere una leggera risata.

" Ma sentite che modesto, il signor conte ". Cintinua a ridere, mentre lui cerca di restare più serio che può.

" Aspetta, aspetta... dice che non vede l'ora di vedere la faccia buffa di zio Dimitri ". Continua, mentre Christine ride nuovamente.

" Suvvia, non prenderlo in giro ". Continua a ridere, mentre Viktor annuisce.

" hai ragione, meglio se sento cos'altro ha da dire il mio bambino oggi ". Rimane fermo in quella posizione, mentre Christine lo guarda.

" Bambina ". Precisa, mentre lui ricambia lo sguardo.

" Bambino. Sarà un maschio, ne sono sicuro. Non senti com'è forte? ". Chiede, mentre lei inclina leggermente la testa di lato, perplessa.

" E io ti dico che è una bambina, una madre sa certe cose ". Sorride un pò, mentre lui si alza, per poi ritornare a guardarla.

" Beh, a me non importa dopo tutto: maschio o femmina che sia, sarà sempre il nostro tesoro più prezioso, e non vedo l'ora di vederlo... o vederla ". Conclude in fine. Christine sta per rispondere, ma un'improvvisa fitta la costringe a sedersi nuovamente. Sia Viktor che Alice la guardano straniti, poi la ragazza le si avvicina.

" Christine? Tutto bene? ". Le chiede, mentre la sua amica la guarda senza proferire parola. Una nuova fitta la fa sussultare, e suo marito le prende la mano.

" Che ti succede? ". Chiede, mentre la dama di compagnia della giovane guarda a terra: c'è una pozza d'acqua. Guarda sconvolta sia la sua amica che Viktor, mentre la bruna si accorge a sua volta della pozza d'acqua a terra. Sbianca di colpo, per poi guardare suo marito.

" Viktor... sto per partorire! ". Sussurra, mentre lui guarda Alice shoccato.

" Come partorire? Ma manca ancora un mese e mezzo! Com'è possibile? ". Chiede, mentre la bionda lo aiuta a far alzare Christine.

" Presto, la dobbiamo portare in camera: dobbiamo cercare di farla stare quanto più comoda possibile ". Fa, per poi avviarsi verso la stanza della sua amica. Sulla strada le due incontrano anche Lukas, insieme a Felitsiya ed Agatha. La bionda guarda queste ultime.

" Alice! ma che cosa sta succedendo? ". Chiede preoccupata la più anziana, mentre Alice le risponde.

" Presto, portatemi degli asciugamani e dell'acqua calda. Il bambino ha deciso di venire al mondo in anticipo ". Spiega, mentre Agatha porta le mani alla bocca.

" Come? Ma la signora è in sette mesi! Se partorisce ora... ". ma Felitsiya la blocca, guardandola.

" Presto, Agatha! Andiamo a preparare l'occorrente per il parto, non c'è tempo per gli indugi ". Spiega, e l'altra obbedisce. Christine alza lo sguardo, incrociando quello di Lukas per qualche istante. Lui ricambia lo sguardo, per poi spostarsi per farla proseguire.

" Io... torno subito ". Sussurra, mentre Christine annuisce come se lo avesse sentito. Lui si dirige verso la sua stanza, ed una volta entrato chiude a chiave, stringendo i pugni. " Non ne posso più ". Sibila, appoggiando entrambe le mani sul tavolo poco distante. " Devo assolutamente fare qualcosa... ". mormora. Sposta leggermente la mano sinistra, trovando sotto di essa una piuma di corvo. Lui la prende tra le dita, osservandola per qualche istante come avesse ricevuto un'illuminazione. In seguito guarda fuori dalla finestra, notando l'animale osservarlo sinistramente. Sogghigna, per poi aprire una delle ante per poter osservare meglio quel corvo, che non pare spaventarsi alla sua presenza e si limita a gracchiare. Lukas annuisce, facendo un cenno affermativo. " Hai ragione, mio caro amico: è tempo che il Corvo faccia una visita ai Meekhiv, così, tanto per far sapere loro che non è scomparso ed è pronto a distruggerli una volta per tutte ". Ride, mentre l'animale entra nella stanza, posandosi sulla sua spalla. Lui lo guarda per un momento, mentre quello gracchia insistentemente. " Tranquillo, andrà tutto a meraviglia. Ora però smetti di agitarti ". Gli accarezza il capo, mentre l'animale si quieta, per poi volare nuovamente fuori. Cosa stia nascondendo il fratello di Christine, non è ancora dato saperlo.

Passano diverse ore, ma di Christine o del piccolo non ci sono notizie: Viktor è rimasto insieme a lei, mentre Alice ed Agatha sono uscite: ci sono Felitsiya e le altre domestiche ad aiutare la contessa a partorire. Anche se hanno cercato di nasconderlo però, il parto si è rivelato più difficile del previsto. Alice è in ansia, ed Agatha le mette una mano sulla spalla. " Ce la farà! La contessa è forte ". Sussurra, mentre Alice inizia a singhiozzare.

" Se capita qualcosa alla mia Christine, io... ". Piange, mentre l'amica la abbraccia cercando di consolarla. Di li ad alcuni minuti, Felitsiya esce finalmente dalla stanza, asciugandosi la fronte che per la tensione si è imperlata di sudore. Alice la guarda, decisamente preoccupata. Le si avvicina e dietro di lei tutte le altre domestiche, radunatesi per sapere come procedeva il parto. Agatha parla alla governante, tenendo ancora tra le braccia una sconvolta Alice. “ Felitsiya! Come sta la signora? Ed il bambino? “. Chiede, mentre la tata sorride appena, felice e commossa allo stesso tempo.

“ Stanno benissimo. Madre e piccoli stanno riposando, e mylord non si è allontanato un attimo dalla signora “. Ammette, mentre Alice si avvicina, asciugandosi le lacrime e credendo di aver udito male le ultime parole della domestica.

“ Felitsiya, avete detto piccoli? Volete forse dire… “. La governante annuisce, riprendendo le forze dopo il difficile parto della sua signora, che comunque alla fine si è concluso nel migliore dei modi.

“ Si! Mylord e Milady hanno avuto due bellissimi gemelli, un maschio ed una femmina “. Ammette, mentre Alice ed Agatha si abbracciano al settimo cielo: è nato l'erede della famiglia Meekhiv, ed insieme a lui una bellissima bimba. Nessuno si sarebbe aspettato che arrivassero due gemelli, ma tutti speravano nell'arrivo del primogenito maschio, colui che avrebbe ereditato il nome e la fortuna del padre, e non solo quella. Ad Alice pare quasi che abbiano tolto un peso enorme: in quelle ore ha veramente temuto che Christine o suo figlio potessero morire.

“ Quando potremo andare a conoscere i due nuovi arrivati e vedere Christine? “. Chiede la dama di compagnia di Christine, mentre la collega sospira per poi scuotere il capo.

“ La signora ha avuto un parto difficile e complicato, dovreste aspettare che si rimetta un po' in forze. Ma se Mylord me lo permetterà, potrei farvi conoscere i gemelli “. Suggerisce la tata,mentre le due donne e le altre cameriere annuiscono, restando in trepidante attesa: non vedono l'ora di conoscere i gemelli primogeniti, o meglio secondogeniti di Viktor e Christine, specialmente Alice. Agatha la guarda, ed entrambe hanno uno sguardo felice. Ma improvvisamente la prima si incupisce legegrmente, cosa che fa preoccupare la sua amica, che le mette una mano sulla spalla.

“ Agatha? Perché quella faccia scura? “. Chiede, mentre l'altra finalmente risponde.

“ Quanto vorrei che Lord Vladimir e Lady Katrina fossero qui, ad assistere alla nascita dei loro primi nipoti “. Ammette, mentre Alice le risponde a sua volta.

“ Non credo che Lord Vladimir sarebbe stato felice di vedere Viktor e Christine insieme. Da ciò che si racconta, lui non avrebbe mai approvato l'unione tra nobili e servi “. Agatha abbassa lo sguardo: in effetti, Alice non ha tutti i torti: sicuramente il padre di Viktor avrebbe fatto di tutto per ostacolare quell'amore, come in fine ha fatto il suo secondogenito, Boris. Per quanto riguarda Katrina invece, non sa come avrebbe potuto reagire: è sempre stata una donna piuttosto fredda e distaccata, non può dire come avrebbe preso il matrimonio del figlio. Ma è più che certa che avrebbe accettato con gioia la nascita degli eredi. E chissà, forse con i nipotini il suo carattere si sarebbe addolcito. Purtroppo non si può sapere, dato che sono morti da molti anni ed in circostanze tragiche e misteriose. “ Comunque, Agatha… dovremmo avvertire anche Lord Boris della nascita dei nipoti. Ha tutti i diritti di saperlo, sarà una sua decisione se vorrà tornare o no e fare la pace con suo fratello “. Agatha sgrana gli occhi: Alice non ha torto, dopo tutto. Ma non si rivelerà controproducente avvertire il fratello del suo signore? E se tornasse per creare scompiglio? E soprattutto: se mai incontrando di nuovo Alice, i suoi sentimenti si risvegliassero? Non vuole che la sua amica finisca per soffrire o mettersi nei guai, non dopo tutto ciò che ha sofferto in passato. Le mette una mano sulla spalla, guardandola.

“ Sei sicura di quello che dici? “. Chiede all'amica, mentre lei annuisce: non è giusto escludere uno zio dalla vita dei nipoti, senza nemmeno dirgli della loro esistenza. Sarà solo lui poi a decidere cosa fare. Non lo sta dicendo per egoismo, lo fa solamente per il bene della famiglia, quella famiglia che in fin dei conti è un pò anche la sua. Sarà poi suo compito, nell'eventualità in cui Boris tornasse, tenere a bada i sentimenti.

“ Si, Agatha. Ne sono sicura: non è giusto che per colpa di ciò che c'è stato tra noi, lui non possa nemmeno vedere i suoi nipoti, che non ne sappia nemmeno l'esistenza. Non è giusto, capisci? “. Agatha sta per rispondere, ma finalmente Felitsiya esce dalla stanza dove poche ore prima sono venuti alla luce i gemelli Meekhiv. Tra le braccia tiene due bellissimi bimbi, un maschietto ed una femminuccia. “ Oh Dio, sono… “. Si ferma subito Alice, mentre Agatha le porge il piccolo per permetterle di prenderlo in braccio.

“ Mylord mi ha fatto giurare che solo tu ed Agatha li avreste presi in braccio. Si fida solo di voi “. Sorride, per poi porgere la piccolina in braccio ad Agatha, che sorride e la tiene con delicatezza, quasi timorosa di poterle fare male.

“ Come si chiamano? “. Cheide la cameriera, mentre la bimba si aggrappa subito ai suoi capelli, mentre il piccolo mette in bocca una ciocca dei boccoli di Alice. Felitsiya risponde alla domanda.

“ Vi presento Igor Meekhiv e Natasha Katrina Meekhiva “. Nel sentire quel nome ad Agatha scende una lacrima di commozione, ricordando la sua signora, Katrina Ershova Meekhiva. In quel momento tuttavia, una ventata d'aria gelida fa raggelare il sangue nelle vene delle tre donne, che sentono una tetra risata riecheggia in tutto il corridoio. Le donne si stringono l'un l'altra, cercando di proteggere i gemellini da qualsiasi minaccia. La risata è seguita da una frase, pronunciata da una voce maschile.

“ E così sono loro, gli eredi del potere dei Meekhiv. Coloro che potrebbero sconfiggermi, eh? “. Chiede, continuando a ridere tetramente. Alice guarda Agatha, dicendole con lo sguardo di correre ad avvertire Viktor e Dimitri e di porre in salvo Natasha, mentre lei stringe a sé Igor. Tuttavia, non appena la sua amica si avvia per mettere in pratica ciò che solo con lo sguardo hanno concordato, una folata d'aria gelida investe Alice che, presa alla sprovvista indietreggia.

“ Corri a cercare anche Lukas, muoviti, Agatha! Cerca tutti coloro che potrebbero aiutarci, compresi gli Opekun! Più siamo e meglio è! Credo di sapere chi sia il nostro aggressore! “. Grida la giovane Isakova, tentando di stringere maggiormente Igor, che inizia a piangere sentendo quel forte vento. Ma quando questo si placa, scopre che il piccolo è sparito dalle sue braccia. Mentre sta per dire qualcosa, una figura incappucciata e con delle ali nere simili a quelle di un corvo si materializza di fronte a lei, tenendo stretto il piccolo Igor, che immediatamente scoppia nuovamente a piangere nel sentire quel gelo provenire da quella persona, come se percepisse che gli vuole fare del male. “ Tu! “. Fa shoccata la dama di compagnia di Christine, paralizzata dalla paura: quello è il Corvo! Nemico giurato della famiglia Meekhiv da molti anni, si dice ci sia lui dietro l'assassinio di Vladimir e Katrina, che li abbia uccisi per cercare di sottrarre il potere dei Meekhiv ed usarlo a suo vantaggio. Erano mesi che non si avevano notizie di lui, ora invece è tornato e non solo: sta cercando di rapire uno degli eredi. “ Ridammi subito il piccolo! “. Grida agitata la bionda, mentre accanto al suo avversario compaiono i suoi demoni, pronti a proteggerlo.

“ Questo moccioso viene con me. Ho in mente grandi piani per lui, e non permetterò che una bamboccia come te mi ostacoli “. Fa, sicuro di sé, lo spietato avversario. Cosa vorrà fare con il neonato erede di Viktor e Christine? Alice non sta a chiederselo per molto: fa comparire una piuma bianca, del tutto simile a quella di una colomba: infatti ha anche lei un minimo di potere, lo stesso potere che Viktor le ha concesso di usare per proteggere lui e la sua famiglia, quasi al pari se non superiore ad un'Opekun. Tuttavia il suo avversario ghigna, senza timore. " Mi vorresti affrontare? Tu, che sei solo una lurida umana senza arte nè parte? ". Quella crudeltà, quell'innata cattiveria... dov'è che Alice le ha già viste? Alterata lancia immediatamente la piuma, che il suo avversario polverizza con il solo sguardo, per poi attaccare a sua volta la bionda con una raffica di piume nere, ridendo in modo sadico. " Sta seduta al tuo posto, ed impara a non impicciarti in cose che non ti competono ". La minaccia, ma in quel momento un'altra piuma ferisce lui, che comunque non molla Igor.

" Lascia subito andare mio figlio, bastardo! Non toccarlo con le tue sudicie mani! ". Lo minaccia Viktor, intervenuto in difesa di Alice e del figlio, affiancato da Dimitri, che tiene il libro in mano, pronto ad usarne il potere.

" Signore, non c'è tempo! Poniamo il sigillo, prima che sia tardi ". Fa il bruno, ma l'avversario non pare intimorirsi, mentre i suoi demoni si pongono a difesa.

" Vorrei tanto restare a giocare con te, Viktor. Ma ho altro da fare: cpome ho detto, ho dei grandi progetti per questo moccioso ". Con un salto evita l'attacco dei suoi avversari, ridendo in modo sprezzante e facendosi scudo con il piccolo Igor, che continua a piangere. Viktor inizia ad innervosirsi, ed il suo potere oscilla pericolosamente: anche il libro ne sta risentendo, perdendo efficacia percependo la rabbia del proprio padrone.

" Ridammi mio figlio! ". Fa il giovane conte, minacciando il suo avversario. " Lascia il mio Igor o giuro che finirà male per te! ". Continua ad alterarsi, mentre il suo avversario sogghigna.

" Arrabbiati, su. Arrabbiati quanto ti pare, ma le cose restano così: il moccioso verrà con me, e tu non ci puoi fare nulla ". Stringe il piccolo, che continua a piangere. " do svidaniya ". Ride malefico, per poi scomparire insieme ai suoi demoni in una ventata di piume nere. Passato quel forte vento, Dimitri soccorre Alice, feritasi con tutte quelle piume al braccio. Poi corre dal suo signore, rimasto sotto shock: non ha potuto fare niente! Per la seconda volta, non ha potuto fare assolutamente niente! Gli hanno strappato suo figlio, senza che lui potesse fare nulla. Cade in ginocchio, fissando le piume a terra: come farà a dirlo alla sua Christine? Come le dirà che uno dei gemelli è stato rapito? Dimitri si inginocchia accanto a lui, cercando di farlo alzare.

" Signore! ". Lo chiama, mentre lui da un forte pugno al pavimento. Non piange, non ci riuscirebbe nemmeno volendo. " Signore, vi prego... ". Mormora il bruno, mentre Viktor lo guarda, come se si fosse ricordato di colpo qualcosa di importante. Si alza di scatto, guardandosi intorno.

" Natasha! Dov'è la mia Natasha!? ". Grida, per poi andarsene: deve trovare la sua bambina. Dimitri rimane a terra, sentendosiuna nullità: come riuscirà a confortare il suo signore? Mille e più pensieri si fanno strada nella mente del tuttofare, mentre Alice gli si avvicina.

" Ti prego, alzati da li. Non è colpa tua, non potevate fare niente... quel mostro si stava facendo scudo con il piccolo ". Tenta di rassicurarlo, mentre il bruno scoppia in lacrime, sfogando tutta la sua frustrazione: per i meekhiv, stanno arrivando tempi difficili.

Saaaaalve a tutti! Ed eccomi con il capitolo 26! Finalmente Viktor e Christine hanno avuto i loro eredi: due gemelli, Igor e Natasha. Purtroppo il maschio è stato rapito dal Corvo, ma che vorrà farne? In tutto ciò, dov'è stato Petr Meekhiv durante l'attacco? E Lukas? Cosa starà tramando? Ci sentiamo al nuovo capitolo, baci

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Inganni e segreti ***


Agatha torna da Alice, che ha appena aiutato Dimitri a riprendersi dal duro attacco del Corvo e dei suoi demoni: il ragazzo non fa altro che rivedere davanti ai suoi occhi la scena del rapimento di Igor, la sua impotenza nel difendere l'erede del suo signore. Non ha più proferito parola ed Amanda, appena sopraggiunta insieme ad Ivan, un altro Opekun, gli tiene la mano per fargli capire che gli è vicina. Dopo un pò la bionda guarda Alice, preoccupata. " Perchè? Perchè non parla? ". Chiede, mentre Alice sospira pesantemente, sedendosi a terra e tenendosi il braccio, che ha medicato alla bene e meglio.

" E' sconvolto, come lo siamo tutti d'altra parte ". Ammette, mentre l'altra bionda si porta le mani sul viso.

" Mi dispiace, io... se lo avessi saputo prima... ". Ma Alice la blocca, mettendo una mano sulla sua spalla.

" Abbiamo fatto tutti del nostro meglio, Amanda. Ma quel bastardo si è fatto scudo con il piccolo, non avevamop speranze di contrastarlo: ha sfruttato il momento di confusione e di debolezza di noi tutti, è stato furbo e insieme crudele ". Spiega, mentre Amanda annuisce per poi guardare verso la porta della stanza.

" E la signora? ". Chiede, mentre Alice esita: le hanno detto tutto, le hanno detto del rapimento di Igor. Tanto, sarebbe stato praticamente impossibile nasconderglielo, sarebbe stata capace di alzarsi dal letto e di andarlo a cercare di persona in caso in cui si fosse accorta che le stavano mentendo. Beh, non che sia stato tanto facile trattenerla, dopo averle rivelato la verità: si sarebbe alzata comunque per andare a cercare suo figlio, ma appena ha mosso un passo si è sentita nuovamente male, ed Alice è riuscita a rimetterla a letto, rimanendo con lei sino a quando non si è addormentata.

" Christine è sconvolta, Amanda. A fatica l'ho trattenuta a letto, ma era disposta ad alzarsi ed andare a cercare suo figlio ". Confessa, ed è comprensibile pensa Amanda: lei non è madre, ma sa che una donna per un figlio è pronta a tutto, nonostante ogni dolore e sofferenza. In oltre, a Christine è già stato strappato un figlio in precedenza, ed ora che la cosa si è ripetuta... oh cielo, non osa immaginare come si debba sentire! " Dobbiamo restare vicini sia a lei che a Viktor: non oso pensare a cosa accadrebbe se commettessero qualche pazzia, tipo cercare quel demone per riprendere il piccolo: è troppo pericoloso affrontarlo ora ". Spiega, mentre si volta e vede Agatha: non ha più in braccio Natasha. " Santo cielo Agatha, ma dov'è la piccola?! ". Chiede Alice, allarmata: per un secondo, teme che il Corvo abbia rapito pure lei. Ma l'altra scuote il capo.

" Io e Felitsiya ci stavamo occupando della bimba, quando mylord ha detto di volerla tenere lui. Sono ore che non la lascia, rimanendo con lo sguardo fisso fuori dalla finestra. Non so davvero cosa possa avere in mente ragazze, ma il suo sguardo... non l'ho mai visto così prima d'ora ". Ammette, mentre Dimitri trova la forza di alzarsi da terra. Felitsiya si avvicina al figlio, mettendogli una mano sul viso.

" Figlio mio, come ti senti? Ti ha fatto del male, quel demonio? ". Chiede,mentre il figlio la guarda, quasi stesse vedendo un'extraterrestre o la stesse incontrando per la prima volta.

" Devo andare da lui, ha bisogno di me ". Sussurra, ma fatica a stare in piedi: l'attacco del Corvo ha investito anche lui, che ha fatto di tutto per proteggere Alice, già ferita dalle piume lanciate dall'avversario. Ma la ferita più grande è quella psicologica, è lo shock ad averlo privato di ogni energia ed averlo fatto impallidire in quella maniera.

" Ti prego, non sforzarti! Sei così pallido, finirai per svenire ". Si preoccupa sua madre, ma il bruno non pare voler sentire ragione.

" Lasciatemi in pace, madre! Devo andare da lui, in questo momento! Hanno rapito suo figlio, non certo il mio! ". Sbrocca, mentre l'anziana continua a trattenerlo.

" Ma se ti senti male, che utilità avrai per lui?! Dimmelo! ". Piange, mentre dei passi fanno smettere tutti quanti di parlare. " Signore... ". Sussurra solamente la governante, vedendo finalmente il suo signore tornare: tiene in braccio la figlia, che sembra essere un pò inquieta. Dimitri non sta troppo a pensarci su, e si allontana dalla madre, andando a soccorrerlo prima che finisca lui per svenire. Viktor lo guarda qualche istante, senza mollare un secondo la sua piccola.

" L'ha preso... ". Sussurra solamente. " L'ha preso, Dimitri! ". Inizia a gridare, mentre la bambina inizia a piangere, avvertendo l'agitazione di suo padre e sicuramente la mancanza del gemello. " L'ha preso ed io non ho potuto fare nulla! L'unica cosa che sono stato capace di fare è rimanere fermo come un perfetto cretino! ". Continua a gridare, per poi sentire il pianto della figlia. " Basta! Smettila di piangere, ti prego! ". Urla, con l'unico effetto di farla piangere ancora di più. Capendo di spaventarla, cerca di calmersi ed inizia a cullarla. " Ti supplico, basta... basta! Non devi piangere, non permetterò a nessuno di farti del male, ma tu devi stare tranquilla ". Continua a ripetere, stringendo a sè Natasha, che pare quietarsi un pò dato che i toni si sono abbassati. In quel momento, anche Christine esce a fatica dalla sua stanza, aggrappandosi allo stipite. Alice se ne accorge, e corre a sorreggerla.

" Christine! Ma cosa diavolo fai, fuori dalla tua stanza!? Torna a letto! ". Fa, ma la sua amica non pare volerne sapere.

" Scansati, Alice! Voglio andare da mio marito! Voglio vedere i miei figli! ". Fa la bruna, mentre lui la guarda, tenendo ancora la sua Natasha in braccio.

" Perdonami... perdonami, non ho saputo portartelo indietro... ". Mormora, mentre lei cade a terra a causa dello sforzo. Agatha ed Alice cercano di soccorrerla.

" il mio bambino! Ridatemi il mio bambino! ". Comincia a piangere disperata lei, sempre più forte, con sempre più impeto. Suo marito le si avvicina, come se si fosse risvegliato solo ora da un incubo tremendo. " Perchè? ". Continua a piangere disperata lei, aggrappandosi a lui come fosse la sua unica ancora di salvezza. Lui la stringe nuovamente a sè, non sapendo che altro rispondere o che altro fare: non ha più lacrime, non più parole. Solo odio. Un odio profondo verso chi gli ha portato via il suo amato figlio, ed un solo pensiero: vendetta. Pareggeranno i conti una volta per tutte, non appena avrà la certezza di chi si tratta.

Passano così alcune ore: Christine si è appena addormentata, e Viktor le è rimasto accanto senza lasciarla neppure per un istante: tiene ancora tra le braccia la figlia, come avesse paura che gliela possano portare via. E d'altra parte è comprensibile. Ma la piccola ha anche bisogno di riposare, pensa Felitsiya: la tata è rimasta al fianco del suo signore, ed ora lo guarda. " Signore, vi prego... datemi la piccola, la dobbiamo lasciare riposare nella sua culla ". Fa, ma lui scuote il capo con enfasi, innervosendosi.

" Mai! ". Sibila, mentre la donna prova vanamente ad avvicinarsi. Lui si allontana bruscamente, e questo fa ricominciare a piangere la bambina. " Ho detto di no!! Dillo pure a quei demoni, non avranno mai la mia bambina! Mai! ". E'ancora sotto shock, è evidente. Felitsiya non sa come calmarlo: lo ha cresciuto praticamente lei, e le dispiace vederlo in quelle condizioni. Scosso dalla scena, Dimitri esce dalla stanza, dando un forte pugno al muro.

" Non sopporto più di vederlo così! Perchè dobbiamo soffrire in questo modo? Non bastava ciò che già è capitato? ". Chiede più a sè stesso, senza accorgersi che Lukas lo sta osservando da un pezzo. Sogghigna nonostante la situazione, incrociando le braccia.

" Di un pò, credi che frignando risolveremo qualcosa? ". Chiede, mentre il bruno lo guarda shoccato: ma come può essere così cinico? Diamine, si tratta di suo nipote! Il figlio di suo fratello, pensa il ragazzo che ancora non è alcorrente che Lukas è anche il gemello di Christine. Ma come può parlare così?

" Dovrei forse fare i salti di gioia?! Non credete che ci sia ben poco da ridere, e ci sia più da piangere?! ". Sbrocca irritato il tuttofare, mentre il moro alza gli occhi al cielo.

" Le cose sono andate così, non ci potete fare più nulla: dovreste pensare invece a proteggere la bambina. Natasha, no? ". Chiede. A quelle parole, Dimitri non ci vede più: senza pensarci troppo da un pugno a Lukas, infischiandosene se è uno dei suoi padroni. Lo guarda con ira, mentre l'altro, colto di sorpresa finisce a terra. Si porta una mano al punto dolorante: sta sanguinando dal labbro! Furente guarda il suo sottoposto. " Come hai... ". ma viene bruscamente interrotto dall'altro, che pare esasperato.

" Ora state zitto! ". Grida, riuscendo ad ammutolirlo. " State zitto, ora parlo io! ". Non ammette la minima replica, non c'è dubbio che sia decisamente fuori dai gangheri. " Non mi siete mai piaciuto, ma vi ho sempre portato il massimo rispetto per il bene che voglio a Viktor! Ma ora mi avete veramente stufato! Avete passato i limiti! Dio mio, è stato rapito un neonato! Vostro nipote, nel caso l'aveste dimenticato! Ma invece di stare vicino a vostro fratello, che fate?! Squadrate tutti con sufficienza e con fare arrogante, venendo a dettare legge quando qui dentro siete l'ultimo a poterlo fare! Dovreste solo vergognarvi! ". Attirata dal baccano, anche Felitsiya esce dalla stanza, portando una mano alla bocca. Tira il figlio per un braccio, cercando di calmarlo.

" Dimitri! Ti supplico, basta! ". tenta di dirgli, ma lui si libera bruscamente dalla sua presa.

" Tacete, madre! Sto solo dicendo il fatto suo a questo arrogante presuntuoso! ". Felitsiya si mette a tacere, incapace di ribattere di fronte a tanta determinazione. Ma tiene sempre il figlio per il braccio, per evitare che faccia sciocchezze. Lukas si rialza da terra, deridendo il giovane capo degli Opekun. Lo indica alterato, mentre con l'altra mano si pulisce il sangue dal labbro.

" Questo è un giuramento, Dimitri Zykov: me la pagherai molto, molto cara! Questa non passerà liscia! ". Lo minaccia, mentre il ragazzo fa un passo avanti, mentre la madre stringe la presa sul suo braccio.

" Dimitri... ". Mormora, mentre lui risponde alle affermazioni di Lukas.

" Vi aspetto al varco ". Sibila. Una volta solo, la madre lo abbraccia forte forte.

" Tesoro, ti senti bene? ". Chiede, mentre il figlio annuisce, ricambiando l'abbraccio della donna.

Viktor invece è rimasto accanto alla moglie, che ora si è finalmente addormentata. La guarda, cullando Natasha. La bambina pare iniziare a risentire della stanchezza, ma suo padre non sembra dell'opinione di volerla mettere nella propria culla. Alice è rimasta accanto alla sua migliore amica, senza dire nulla: sa anche lei che la piccola dovrebbe riposare, ma sa anche che se lo dicesse a Viktor finirebbe solamente per farlo innervosire, e verrebbe cacciata fuori dalla stanza. " Sono qui, amore mio ". Sussurra solamente il giovane conte, accarezzando il viso alla moglie mentre con l'altro braccio sorregge la figlia. " Sono qui, non temere: più nessuno farà del male a te o alla nostra bambina ". Continua il discorso, per poi guardare Alice. " Alice, dovresti riposare, sei piuttosto pallida ". Fa, ma la donna scuote il capo.

" No, voglio restarle accanto: quando si sveglierà avrà bisogno anche di me ". E guarda la sua migliore amica, mentre Viktor sospira, per poi riprendere parola.

" Te lo devo ordinare, o andrai da sola a riposare? Ci servirai in forze, quando dovrai occuparti di mia moglie ". Non ammette repliche, è evidente. " Ma se non riposerai, finirai solamente per stramazzare a terra sfinita, e a quel punto chi ci sarebbe ad occuparsi di lei e della mia bambina? ". Chiede, osservando Natasha, che ricambia il suo sguardo: solo ora lo ha notato, ma ha ereditato i suoi stessi, identici occhi. Alice rimane sorpresa: si fida di lei fino al punto di lasciare che si occupi di sua figlia? Lui sembra leggerle nel pensiero, e senza voltarsi le risponde. " Non sentirti colpevole, qui l'unico che ha colpe sono io: non ho saputo difendere mio figlio. Tu e Dimitri avete fatto quello che potevate, avete salvato Natasha. Spettava solo a me proteggere anche Igor ". Guarda la moglie mentre parla, mentre Alice trattiene alcune lacrime.

" Allora io vado... ". Sussurra con la voce quasi rotta dal pianto, mentre lui si limita ad annuire. Rimane solo con la moglie per un pò, e mille e più pensieri scorrono nella sua mente. Nell'uscire, Alice incrocia sul suo cammino qualcuno che le mette decisamente i brividi: rimane impalata qualche istante alla porta, per poi fare un leggero inchino e quasi correre fuori dalla stanza. Arrivata alla porta della propria, si porta una mano al petto: ma cos'è quell'ansia opprimente? Mentre invece Viktor non si accorge nemmeno che qualcun altro è entrato nella stanza. Lo stesso qualcuno che gli appoggia una mano sulla spalla, facendolo sussultare. In seguito si volta, e nota di chi si tratti.

" Zio... ". Fa solamente, trattenendosi a stento dallo scoppiare a piangere per l'ennesima volta.

" Scusami se non sono venuto prima, ma l'ho saputo solo adesso... ". Gli risponde Petr Meekhiv, ma il nipote lo interrompe.

" L'ha preso, zio! Il Corvo ha attaccato di nuovo, ed ha rapito mio figlio! Ed io... ". Piange, mentre suo zio lo abbraccia, sospirando. " Sono un incapace! Invece di proteggere i miei figli, ho finito per permettere che due di loro mi fossero strappati! Prima Viktor, ora Igor! ". Si sfoga, e solo con lui riesce a farlo. Con suo zio, che comunque lui considera come fosse suo padre.

" Ascolta, l'importante adesso non è cercare colpevoli, ma aggrapparti a ciò che hai. Sfogati, e poi reagisci: ricorda che hai una figlia ed una moglie da accudire ". E guarda Natasha, che sembra spaventarsi di fronte a quello sguardo. La piccola comincia nuovamente a piangere, mentre Petr decide di prenderla in braccio. Solo a lui suo nipote permette di prendere la piccola, che tuttavia non pare calmarsi. Senza dire niente, il capofamiglia dei Meekhiv mette la bambina nella sua culla, ma lei non smette di piangere.

" Sta piangendo... non la posso lasciare li! ". Si riscuote Viktor, ma suo zio lo ferma, trattenendolo prima che riprenda la figlia.

" No. Tua figlia deve riposare adesso, o si sentirà male. Vedrai che presto smetterà di fare i capricci e si addormenterà ". Commenta, mentre suo nipote sembra incerto, e guarda la figlia come se avesse paura che da un momento all'altro qualcuno gliela porti via. " Ascoltami, nipote: adesso va a riposare. Sto io con tua moglie e tua figlia, non gli succederà niente ". Lo guarda, mentre Viktor ricambia lo sguardo, per poi guardare la sua Christine.

" No, non la voglio lasciare da sola ". Sussurra, ma Petr torna a guardarlo con severità.

" Invece lo farai, e subito! Vai a riposare, poi potrai tornare da loro. Non saranno sole, ci sarò io qui ". Ripete, eppure a Viktor qualcosa non quadra: perchè? Perchè suo zio sembra preoccuparsi di Christine, quando non gli è mai importato niente di lei? Ma è troppo sconvolto per farsi domande: decide solamente di ascoltare suo zio ed andare a riposare, per quel poco che riuscirà per lo meno. Una volta rimasto solo con la ragazza, Petr inizia a fissare Christine: eccola li, la figlia di Irina e di quello stalliere arrogante, Danilo Petrov. Non si è scordato gli affronti subiti da quell'uomo. " La figlia di Irina... ". Commenta solamente, continuando a fissare la nipote acquisita. " le somigli così tanto ". Fa, scostandole dalla fronte una ciocca di capelli, ecidentemente rimasta li ancora dal momento del parto. " Eppure, hai gli occhi di quell'arrogante di un Petrov ". Continua il suo monologo, mentre Natasha si addormenta finalmente. Christine riapre gli occhi in quel momento, accorgendosi di chi le è accanto: da prima lo scambia per viktor, ma in seguito si rende conto che non è lui.

" Petr Meekhiv... ". Sussurra, mentre lui la guarda con un ghigno compiaciuto.

" Proprio io, non sei contenta di vedere quanto la tua famiglia ti adora? Persino io mi occupo di te ". Fa ironicamente, mentre la ragazza non riesce nemmeno a muoversi: ha fattot roppi sforzi, ed ora ne sta pagando le conseguenze sotto forma di dolori.

" Cosa ci fai qui? ". Chiede, dandogli del tu senza problemi, come se già lo conoscesse. Lui continua a guardarla con quel ghigno arrogante, dandole poi una risposta.

" Ma come? Non sei felice che sia rimasto qui con te? Sai, avevo tanta voglia di restare con la mia adorata nipotina acquisita ". Christine geme di dolore, cercando di mettersi quanto più comoda può.

" Ipocreta ". Ribatte senza mezzi termini. " Sei un ipocreta ed un bugiardo, Petr Meekhiv. Ma un giorno, anche Viktor si accorgerà di che razza di persona è il suo amato zio ". Ansima la ragazza, riuscendo a mettersi un pò comoda.

" Credo che quel giorno non arriverà mai, ma se vuoi continua ad illuderti ". La guarda male lui, ora quasi con sufficienza. " Certo che sei proprio arrogante come tuo padre, tu. Cattivo sangue non mente ". Continua a divertirsi insultando Danilo, anche se Christine non capisce ancora il motivo di tutto quell'astio tra Petr e suo padre: cosa c'è dietro? Non è solamente la faccenda del licenziamento, no. Quella è stata sicuramente la conseguenza di qualcosa che lei ancora ignora. " Ma lascia che ti chieda una cosa: perchè non hai detto a Viktor la verità? Perchè non gli hai spifferato che c'ero io dietro la decisione di Boris di rinchiuderti nelle segrete? Che ho incitato io mio nipote ad odiarti sino a quel punto? ". Chiede, rivelando la verità: lui, seppur indirettamente, è il responsabile della detenzione di Christine, e quindi anche della morte di Viktor Jr. Ecco perchè alla ragazza non è mai piaciuto lo zio di Viktor: evidentemente, si erano già incontrati durante la sua prigionia. Stavolta è lei a ridere in tono beffardo, cercando comunque di non agitarsi troppo.

" Perchè hai ragione tu: io sono uguale a mio padre, e ne vado fiera ". Lo affronta senza paura, ricambiando il suo sguardo con uno carico di astio. " Mio padre tiene alla sua famiglia, darebbe la vita per le persone che ama. E così io: amo la mia famiglia. Viktor ha già perso suo fratello e suo figlio in questa storia, ora abbiamo perso un altro dei nostri figli. Non gli dirò nulla che possa compromettere il vostro rapporto, semplicemente perchè sono certa che un giorno sarà lui stesso ad accorgersi di che razza di persona sei. Farai un passo falso, ne sono certa. Non c'è bisogno che sia io a mettere altra legna al fuoco ". Risponde sicura, e quelle parole sembrano far innervosire Petr, che stringe i pugni fuori di sè.

" Fossi in te, io non sarei così fiera di assomigliare a quello stalliere senza arte nè parte. Proprio per nulla ". Ribatte innervosito, mentre lei non toglie quello sguardo fiero e sicuro: è evidente che non lo teme affatto. E forse, pensa la giovane contessa, è tempo di scoprire cosa si cela nel passato dei suoi genitori e di Petr Meekhiv. 

Salve miei fans! Ed ecco il capitolo 27, con una shoccante rivelazione: anche se non lo abbiamo mai visto, Petr Meekhiv è stato presente sin dai primi capitoli. E'stato lui ad alimentare l'odio di Boris, fino a fargli rinchiudere la cognata nelle segrete. Ve lo avevo detto che man mano, la storia vi avrebbe riservato dei colpi di scena. Che dire? Viktor scoprirà l'inganno di suo zio? Cosa si nasconde dietro l'odio del capofamiglia dei Meekhiv per Danilo? Dimitri intanto ha affrontato Lukas, ma a che prezzo?

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Rancori e rivelazioni ***


San Pietroburgo, anno 1592.

Il messaggero se n'è da poco andato da palazzo Meekhiv, lasciando solo il padrone di casa a leggere la lettera che è appena arrivata. Lui si siede su una delle poltrone, rigirandola più e più volte: gli hanno solo detto che viene da Mosca, ma sa benissimo che non può essere di Viktor. Suo fratello non gli scriverebbe mai, non dopo tutto ciò che è successo tra loro. Ripensa un pò agli eventi, e riflette: è vero, lui ha segregato Christine ed addirittura l'ha fatta partorire in una squallida prigione. Ma non è stato il solo a volere questo, oh no. Non è stato il solo a fare il modo che suo nipote nascesse in quel luogo, non è stato il solo a volere Christine lontana da Viktor, e lui lo sa bene. Lo sa, ma ha preferito tacere: suo fratello non gli crederebbe mai. Non crederebbe mai che suo zio, colui che gli ha fatto da padre, sia in realtà un essere tanto vile ed ipocreta, che abbia quella doppia faccia che inganna chiunque. In seguito guarda nuovamente la lettera, e riflette: beh, se non la aprirà non saprà mai chi l'ha scritta. Una volta aperta, riconosce subito la calligrafia, pur non avendola mai vista: è quella della sua Alice, senza ombra di dubbio. Riflette un momento, chiedendosi perchè gli avrà scritto. Che sia successo qualcosa di grave? La legge senza pensarci su ancora, sentendo una leggera morsa proprio accanto al cuore: è inutile, non è riuscito a scordare la sua Alice. Potrebbero passare secoli, ma ormai quella ragazza gli è entrata nel sangue, e non ne uscirà tanto presto, tutt'altro. Quando arriva a metà lettera, rimane tanto sorpreso che quasi lascia cadere tutto a terra: e così, suo fratello è diventato di nuovo padre. Ha sposato la donna che ha sempre amato, ed alla fine hanno avuto due figli gemelli, anche se uno è stato rapito in fine dal Corvo. Suo zio è tornato a sorpresa a palazzo, e questa cosa lo lascia decisamente perplesso: perchè? Perchè Petr sarà uscito allo scoperto proprio adesso? E cosa diavolo vorrà fare il Corvo di suo nipote? Poi arriva verso la fine della lettera: Alice gli chiede di tornare. Di andare a Mosca e conoscere quanto meno sua nipote, di stare vicino a suo fratello in questo momento. Ma lui lo sa: sa bene che non lo può fare. Non avrebbe il coraggio neppure di guardare suo fratello e sua cognata, in oltre finirebbe per creare scompiglio, dati i suoi sentimenti per Alice. Deve restare a San Pietroburgo, concentrarsi sulla sua famiglia e sperare che i sentimenti per quella ragazza si affievoliscano. Ah, sciocchezze. La verità è che non la scorderà mai, e che la promessa che le ha fatto, intente mantenerla prima o dopo. Vuole tornare da lei, ma non in quel frangente. Pensa poi che sua moglie non dovrà sapere nulla di quella lettera, o finirà per ingelosirsi di nuovo. La raccoglie, per poi andarsene nella sua stanza. Ma dimentica la busta, che è scivolata a terra. Stessa busta che viene trovata da sua moglie, Alexandria. La donna non ha mai smesso di nutrire sospetti, vedendo il marito cambiato in quell'ultimo anno: è più freddo con lei, sta sempre più tempo con la figlia e sembra voler evitare lei. Non appena nomina Alice si altera, e le dice di non nominare quella popolana, che il passato deve rimanere tale e che loro si devono solo concentrare sul loro futuro. Ma lei se n'è accorta: si è accorta che Boris ha qualcosa che non va, e che la ragione è proprio la ragazza dai boccoli biondi. Stringe forte quella busta, alterata. In quel momento sente qualcuno tirare la sua gonna, ed abbassando lo sguardo vede la sua bimba: la piccola Olga è cresciuta, ha ormai due anni e mezzo ed ha degli splendidi boccoli color mogano e gli occhi color smeraldo, ereditati da suo padre. La piccola pare piuttosto imbronciata, e sua madre se ne accorge. Nasconde la busta, per poi prenderla in braccio e sedendosi, con lei sulle ginocchia. " Cosa succede, Olga? Perchè sei così imbronciata? ". Chiede, mentre la bimba si aggrappa a lei.

" Dov'è papà? Voglio giocare con lui ". Protesta, mentre Alexandria sospira pesantemente, accarezzando i morbidi capelli della figlia.

" Papà scenderà presto. Che ne dici se intanto mamma ti pettina un pò questi bei capelli? ". Chiede, e la piccola annuisce felice, abbracciandola. Alexandria ricambia il suo abbraccio, per poi alzarsi tenendola tra le braccia. " Forza allora, andiamo ". Fa, accompagnando la figlia e riflettendo: è sempre più sicura che Boris si sia invaghito di quella domestica, ed è altrettanto sicura di dover fare qualcosa quanto prima, per fargliela dimenticare definitivamente. Cos'abbia in mente, non è ancora dato saperlo.

Petr Meekhiv esce dalla stanza dove Christine sta nuovamente riposando, alquanto alterato: pensa e ripensa alla risposta che gli ha dato la giovane. Pensa al modo in cui lo ha affrontato, una cosa inaudita per lui. Lui che è un nobile, umiliato da una serva, o meglio da un'ex serva. Camminando, si accorge che un'altra persona si sta dirigendo nella stanza della contessa. Si ferma un istante a fissarla, mentre la persona in questione lo sorpassa, probabilmente senza nemmeno accorgersi di lui, che la afferra bruscamente per un braccio. " Ma guarda guarda. Ecco qui la mia sguattera preferita ". La schernisce, rivelando che si tratta di una donna, la quale cerca di liberarsi dalla sua presa.

" Lasciatemi. Devo andare da mia figlia ". Fa, rivelando di essere niente poco di meno che Irina. Nonostante le sue proteste tuttavia, Petr non pare del parere di volerla lasciare libera, anzi per dispetto stringe più forte la presa.

" Quanta fretta, eppure ne abbiamo di cose da dirci, o no? Sono trascorsi più di 20 anni, ne saranno successe di cose ". E'quasi ironico. Irina si libera dalla sua presa, tenendosi il polso. Stanca del suo sarcasmo fastidioso lo affronta apertamente.

" Cose che comunque a voi non riguardano ". Precisa, alterata. " Non avete una moglie da cui tornare? O anche la contessa Evitha si è scocciata del vostro atteggiamento? ". Chiede, alquanto arrabbiata. Petr la guarda storto, per poi tornare vicino alla donna.

" Non ti azzardare a fare l'arrogante con me, serva. Ricordati che sei solo una sguattera, nè più e nè meno ". La minaccia, mentre lei non pare spaventarsi.

" Non ho paura di voi, sappiatelo. Non ne ho mai avuta, e mai ne avrò. E non vi perdonerò mai per tutto il male che mi avete fatto, sia a me che alla mia famiglia ". Smeraldo e ghiaccio si incontrano, mentre l'espressione di lui rimane seria, impassibile. Afferra entrambi i polsi di Irina, stringendoli quasi sino a farle male.

" Sei solo una stupida, tale e quale a quel volgare stalliere di tuo marito ". Sibila, mentre lei tenta vanamente di liberarsi dalla presa dolorosa sui suoi polsi. " Con me avresti potuto avere tutto, tutto! Invece hai preferito un volgare straccione. Con me hai fatto tanto la preziosa, ma con lui non ci hai messo molto, eh? ". Chiede, decisamente alterato. Lei libera uno dei polsi da quella presa, ma l'altro rimane ancora intrappolato.

" Chi è il volgare, qui? Un uomo che ha lavorato per mantenere la sua famiglia, che è stato ingiustamente punito dal suo padrone e che ama la sua donna e sua figlia più di chiunque altro, o un uomo che non esiterebbe a tradire la moglie per un banale capriccio, che tratta i figli con freddezza e crudeltà fingendo di essere il buono della situazione agli occhi del nipote? ". Chiede senza paura.

" Avresti potuto avere tutto! ". Comincia a gridare lui, facendole male al polso tanto la stringe. " Una vita da signora, anche se solo da amante! Ma no, tu hai voluto il tuo caro Danilo, eh?! Hai preferito una vita da pezzente miserabile, ed hai condannato anche i tuoi stessi figli ad averla ". Ghigna, ed Irina non capisce il motivo. Vedendo il suo stupore e soddisfatto della reazione della donna, Petr continua il suo discorso. " Una parola, Irina. Mi sarebbe bastata una sola parola per chiedere a Vladimir di dimenticare il suo debito con voi. Di lasciarvi il vostro bambino e di lasciare che viveste tranquilli. Ma non l'ho fatto, e ne vado fiero ". Sputa tutta la verità, con un odio inaudito. Irina lo guarda, da prima shoccata poi infuriata.

" Siete solo un miserabile! ". Risponde a tono, mentre lui finisce la sua confessione.

" Oh si, e non sai quanto ne vada fiero. Non sai quanto sono stato felice quando mio fratello ti ha strappato il tuo caro bambino neonato, quando sei stata costretta a venderglielo pur di estinguere il debito con la mia famiglia. Come sono stato felice di vedere te e quel babbeo soffrire, dopo tutto quello che ho passato io per colpa tua e del tuo rifiuto! ". Fa, mentre a quella frase la mora non ci vede più: con la mano libera fa per dargli un ceffone.

" Non siete nemmeno degno di nominare mio figlio! ". Grida, facendo per dargli uno schiaffo. Ma lui è più rapido e la blocca con una sola mano, spingendola a terra.

" Vedo che non hai perso il vizio, eh Irina? ". Sibila, mentre la donna si rialza da terra.

" Miserabile, non vale la pena di sporcarmi le mani con voi ". Sussurra. " Potete dire ciò che volete, ma il risultato non cambia: io amo mio marito, e non mi sognerei mai di tradirlo con un meschino come voi! Mai! ". Quelle parole hanno il potere di fare infuriare Petr. Senza pensarci su fa per dare uno schiaffo alla donna, ma improvvisamente si trova a sanguinare al viso, mentre un pugnale cade a terra.

" Chi ha osato...". Sibila, mentre qualcuno risponde alla sua affermazione.

" Sono stato io ". Fa, ed Irina riconosce subito che si tratta di suo marito. " E credetemi, la prossima volta che oserete toccare mia moglie solo con un dito, il mio pugnale non si limiterà a ferirvi il viso: le armi non riconoscono nè padroni nè servi ". Detto questo raccoglie il pugnale, mentre sua moglie gli si fionda tra le braccia. Petr si porta una mano al leggero graffio, dove sta un pò sanguinando. Guarda con rabbia e rancore il suo ex dipendente, poi Irina.

" Questa è una promessa: Presto, voi due pagherete tutti gli affronti che mi avete fatto. Tutti ". Sibila, mentre i due lo guardano senza la minima paura. Disgustato dalla scena, lo zio di Viktor se ne va, giurando che la cosa non passerà liscia. Si dirige verso una stanza, dove entra senza nemmeno bussare. Qualcuno è seduto di spalle, e sospira pesantemente.

" Ti pare il modo di entrare, questo? ". Chiede, mentre lui sfoga la sua rabbia.

" Non sono mai stato insultato così! Ferito da un volgare plebeo, senza arte nè parte ". Inizia a gridare, mentre l'altro non si volta ancora.

" Calmati, e raccontami cos'è successo: chi ti ha ferito? ". Chiede, mentre sembra che tra le braccia tenga qualcosa.

" Tuo padre, ecco chi! ". Sbraita Petr. " Mi ha lanciato contro un pugnale, senza il minimo timore ". Continua. L'altro, che si rivela essere Lukas, fa una leggera pausa per poi proseguire.

" Non ti scaldare per questo, vedrai che a tempo debito tutti pagheranno per ciò che ci hanno fatto. Ma adesso mantieni il controllo ". Lo ammonisce, ma Petr non pare voler sentire ragioni.

" Anticipa le tue mosse. Attaccali, facciamola finita una volta per tutte ". Gli uggerisce, ma Lukas fa cenno di no.

" No ". Fa, alzandosi. " Ho in mente altri progetti, ma per attuarli mi serve più potere ". Detto questo, un demone compare al suo fianco, inchinandosi. Lui si volta, ed in braccio tiene proprio Igor, il figlio di Viktor e Christine rapito dal Corvo. " Questo bambino sarà la chiave di volta per la nostra vittoria: nonc i servirà ucciderlo, deve vivere perchè il suo potere ci possa essere utile ". Ghigna, mentre mette il piccolo tra le braccia di quel demone, ordinandogli di nascnderlo in un luogo sicuro. Una volta soli, Petr osserva il nipote acquisito.

" Sei sicuro che aspettare sia una buona idea? Non immagini quanto abbia voglia di vendicarmi ". Fa, mentre Lukas annuisce, andando alla finestra dalla quale entra il suo amato corvo, che si appoggia sulla sua spalla.

" Tempo al tempo, zio. Vedrete che alla fine, entrambi avremo ciò che vogliamo ". Sogghigna malefico, tenendo tra le mani una piuma di corvo: è evidente, Lukas Petrov ed il Corvo sono la stessa persona.


Salve miei fans! Ecco un nuovo capitolo, ma voi diove siete? Avete abbandonato la vostra autrice preferita? :D Scherzi a parte, che ve ne pare del nuovo capitolo? Ecco svelata l'identità del Corvo, finalmente: è niente poco di meno che Lukas! Petr e Danilo si sono scontrati nuovamente, dopo più di vent'anni, e finalmente è emersa una parte della verità sul loro odio reciproco. A cosa porterà l'atto di coraggio del padre di Christine? Boris tornerà mai a Mosca? Coraggio, ditemi che ne pensate :D Ci sentiamo al capitolo nuovo, baci

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Vladislav ***


Dimitri cammina solitario per i corridoi di palazzo, riflettendo: è trascorsa poco piùdi una settimana dagli ultimi eventi, e purtroppo pare che Viktor e Christine stiano faticando parechcio a riprendersi dal rapimento di Igor. E d'altra parte, è naturale: non osa pensare a che cosa sarebbe successo se fosse accaduto a lui, se fosse stato al posto del suo signore ed avesse perso suo figlio in quel modo drammatico. Senza considerare che per loro è già il secondo bimbo che gli viene strappato in quella maniera violenta. Il giovane tuttofare si ritrova senza accorgersene nel giardino della tenuta, ormai innevato: è arrovato l'inverno, e la temperatura si è fatta sempre più rigida. Il ragazzo non indossa il soprabito, e per questo rabbrividisce. Qualcuno lo nota sulla soglia, e gli mette uno scialle sulle spalle. E'un tocco delicato, non c'è dubbio che si tratti di una donna. Il ragazzo sorride, per poi voltarsi ed incontrando lo sguardo eterocromatico di Amanda: la ragazza aveva visto il compagno di battaglia rientrare dal giardino, ed aveva capito che vi era andato senza coprirsi adeguatamente, e lo ha voluto aspettare per dargli quanto meno il suo scialle per coprirsi. Il ragazzo la osserva qualche istante, con un sorriso un pò forzato. " Amanda... grazie ". Sussurra, mentre lei lo accompagna in salone, dove non c'è nessuno: oramai è tarda serata, e tutti staranno senza dubbio dormendo. La donna si siede, seguita da lui.

" Dimitri, stai bene? ". Gli domanda così, a bruciapelo e senza troppi giri di parole. Lui ride un pò nervosamente, per poi annuire.

" Ma certo, Amanda. Sto perfettamente ". Fa, per poi vuotare un pò di vodka nel bicchiere e distogliendo lo sguardo dall'amica, che incrocia le braccia.

" Sei un bugiardo, lo sai? Non dovresti mentirmi, non ti hanno mai detto che tenersi tutto dentro fa male? ". Chiede, mentre il ragazzo beve un sorso di vodka, senza risponderle: eppure è vero, qualcosa lo sta tormentando. Amanda sospira, per poi prendere la mano libera di lui tra le sue, guardandolo. Finalmente il bruno ricambia lo sguardo, aspettando che sia lei a parlare. " Non stai bene, e non hai nessuno con cui confidarti ". Intuisce lei, mentre Dimitri si arrende: fa un cenno affermativo con il capo, appoggiando il bicchiere sul tavolo.

" E' vero, ma non voglio farti carico dei miei problemi: sono certo che mi passerà... ". Ma la bionda lo interrompe, mettendogli un dito sul labbro per farlo tacere.

" Ti prego, confidati con me. Non mi costa niente aiutarti, credimi "Gli fa una leggera carezza sul viso, mentre lui arrossisce appena, per poi sospirare: sa che protestare non gli servirebbe, e forse nemmeno vuole: in quel momento, Amanda è la sola a poterlo aiutare. La guarda nuovamente, per poi iniziare il discorso.

" E' che mi sento un perfetto imbecille, Amanda ". Sentenzia, mentre lei sgrana gli occhi: che motivi avrà per dire ciò? Il ragazzo riprende subito a parlare. "Come capo degli Opekun, avevo il dovere preciso di difendere i Meekhiv. Ma ho permesso che il Corvo prendesse Igor, ed ora il mio signore e la signora sono ridotti in quello stato... e mi distrugge! ". Si sfoga, mentre lei lo abbraccia cercando di calmarlo.

" Nonè colpa tua. Nessuno se non il Corvo ha colpe ". Sussurra, ma lui scuote il capo.

" Non riesco a confortare Viktor. Che razza di amico sono, Amanda? Non sono neanche stato capace di proteggere suo figlio, ed ora non sono capace di risollevarlo da questo dramma tremendo ". Fa, mentre lei gli prende il viso tra le mani.

" Guardami ". Quasi gli ordina, e lui lo fa senza storie. La ragazza gli scosta i capelli ribelli dalla fronte, per poi parlaredi nuovo. " Tu non hai colpa di niente, sciocchino. Il tuo solo compito ora, è stare vicino al signore e alla signora, nulla di più. Perchè sai, certe ferite come la perdita di un figlio, a volte non guariscono mai: il tempo potrà lenirle, ma mai guarirle del tutto. Ma tu puoi fare una cosa molto importante: puoi restare vicino ad entrambi, aiutarli a stare meglio ". Gli spiega semplicemente. Dimitri annuisce, per poi abbracciarla di slancio, sorprendendola. La ragazza sente come se il suo cuore si fermasse, ma dopo essere arrossita leggermente ricambia l'abbraccio. Si stringe a lui, sentendosi protetta, ed anche Dimitri deve ammettere che è nato in lui una sorta di senso di protezione verso la ragazza: sta bene in sua compagnia, le sue parole gli sono sempre di grande conforto anche nei momenti bui. " Dimitri... ". Sussurra solamente lei, per poi guardarlo: ah, no. Non ci sono parole per ciò che deve esprimere. Non ci sono parole, ma può esserci un solo fatto che potrebbe far capire al giovane tuttofare ciò che lei sente da molto tempo. Arrossisce ancora di più, mentre il loro sguardo si incontra nuovamente.

" Amanda, qualcosa non va? ". Le chiede lui, sorridendo appena. Un sorriso che manda letteralmente in confusione la ragazza, che scuote il capo.

" Ecco io... ". Mormora, per poi deglutire. Deve farlo, pensa: o ora o mai più. Si avvicina lentamente al viso del compagno, ma una risata fuori luogo interrompe il magico momento, seguita da un applauso. Amanda, scoraggiata da questa interruzione sbuffa leggermente, abbasando lo sguardo.

" Che scenetta romantica! Perdonate, non vi volevo interrompere, ma d'altra parte siete qui, in mezzo al corridoio ". Precisa una voce. Dimitri alza lo sguardo verso un ragazzo che ha i medesimi occhi dei Meekhiv, ma i suoi capelli risplendono di un colore biondo. E'vestito in modo abbastanza elegante.

" Vladislav ". Lo chiama per nome Dimitri, rivelando che il ragazzo non è altri che Vladislav, il quarto Opekun. Il ragazzo si limita a guardare entrambi, sogghignando.

" Ragazzi, non per interrompere le vostre questioni amorose, ma avverto una fortissima aura ostile qui a palazzo: ne sapete nulla? ". Chiede, mentre Amanda scuote il capo.

" in effetti, non ne sappiamo nulla. Ma anche noi l'abbiamo percepita, ma credavamo che fosse solo una nostra impressione. Ma ora che anche tu ce lo fai notare... ". Commenta, mentre Vladislav annuisce, seguito da Dimitri.

" A palazzo Meekhiv c'è per certo un traditore. Ragazzi, dobbiamo tenere d'occhio tutti quanti, avete capito? Dalla servitù ai nobili che si avvicineranno a Mylord e Milady, e soprattutto alla piccola Natasha. Non possiamo permettere che perdano anche la figlia ". Sentenzia, trovando il consenso di entrambi i compagni. Una volta accordatisi sul da farsi, Amanda e Dimitri lasciano il ragazzo solo. Il biondo si dirige verso il salone, in cui non trova nessuno a quell'ora. Si guarda attorno, per poi versarsi con noncuranza un bicchiere di vodka, come fosse casa sua. Si siede su una delle poltrone, per poi bere tutto d'un fiato il contenuto del bicchiere. Si sente per un secondo stordito, ma dura non più che qualche secondo. Sospira pesantemente, per poi posare il bicchiere ed alzandosi, andando verso il ritratto della famiglia Meekhiv. Osserva con insistenza il punto in cui è raffigurato Vladimir Meekhiv, per poi ghignare.

" Che peccato che non possiate vedere quanto sono cresciuto, e quanto sono vicino a vostro figlio ". Inizia a parlare con il ritratto, come se questo lo potesse udire e potesse proferire parola. In quel momento anche Viktor sta per entrare in salone, ma preferisce aspettare che l'altro termini il suo monologo: non che sospetti dilui, questo no. In fondo è un Opekun, lo deve proteggere, non pugnalare alle spalle. Ma si è già fidato di Boris una volta, ed ha finito per commettere un errore: meglio prevenire che curare. Vladislav continua il discorso, ignaro che qualcuno lo stia spiando. " E' davvero un peccato, sapete? ". Deride nuovamente quel dipinto inanimato, andando a versarsi un altro bicchiere di vodka, per poi berlo tutto d'un fiato come il precedente. " Se vi foste comportato diversamente, probabilmente a quest'ora sarei qui, a godermi la vita come fanno i vostri legittimi eredi, eh? ". Ride, iniziando a risentire dell'effetto dell'alcool, non essendo abituato a bere troppo. " Invece no. Avete preferito ripudiare il vostro secondogenito, perchè nato da una serva. Ma che bravo padre esemplare ". fa un applauso ironico, bevendo un sorso direttamente dalla bottiglia di vodka che ha preso in mano. " Ma lasciate che vi dica una cosa, mio caro padre: ho trovato comunque il sistema di avvicinarmi ai miei cari fratelli, a dispetto delle vostre aspettative, nelle quali mi avreste visto crescere come un miserabile senza arte nè parte. Ma dopo l'abbandono di mia madre, e soprattutto dopo la vostra dipartita, le cose sono migliorate. Forse dovrei ringraziare quei delinquenti che vi hanno ucciso ". Beve nuovamente, iniziando a barcollare: sta svuotando quella bottiglia in men che non si dica. A quel punto, Viktor decide di intervenire: afferra la bottiglia e la toglie dalle mani dell'altro, che lo guarda sghignazzando. " Fratellino mio! ". Ride di nuovo, quasi finendo per cadere addosso a Viktor, che lo afferra per le spalle prima che finisca a terra.

" Ma non ti vergogni? Un Opekun, un Meekhiv per di più, ridotto in questo stato pietoso. Mi vergogno di avere una parte del tuo stesso sangue ". Lo rimprovera, ma Vladislav si stacca dalla sua presa, barcollando nuovamente ed appoggiandosi al tavolino per non cadere. Riprende la bottiglia che Viktor vi aveva appoggiato, riprendendo a bere.

" Tu potrai dare ordini ai tuoi bei servetti, agli altri Opekun forse, ma non a me. Ricorda che sono anche io un Meekhiv, anche se nostro padre non mi ha mai riconosciuto e quella sgualdrina di mia madre mi ha abbandonato ". Ride, ma in realtà è alquanto alterato. Esasperato, Viktor gli da uno schiaffo, obbligandolo a sedersi con ancora la bottiglia in mano.

" Proprio perchè tua madre ti aveva abbandonato, io ti ho accettato a palazzo e ti ho dato un ruolo molto importante. Ma mi sto chiedendo se ho fatto bene, o se tu sia ancora prigioniero del tuo odio verso quella persona che ormai non esiste più! ". Ed indica il ritratto, proprio nel punto dove sta il padre. Vladislav rimane interdetto qualche istante, per poi sbuffare.

" Ho sentito dire che mia madre ora è qui a palazzo: è vero? ". Chiede, mentre Viktor annuisce, non ha senso tenerglielo nascosto.

" E' vero, lei è qui ". Gli risponde, mentre il biondo ride un pò, evidentemente ubriaco.

" Le voglio parlare. Beh, non ora che sto così, ma appena sarò sobrio la voglio vedere: parlarle faccia a faccia. Voglio la verità dalle sue labbra ". E' determinato, non c'è che dire. Viktor non crede sia opportuno contraddirlo, così annuisce.

" Va bene, ma ora forza: andiamo in camera tua e mettiti subito a letto, prima di stramazzare a terra ". Commenta, aiutando l'altro a rialzarsi e facendolo appoggiare a lui. Il minore lo guarda, per poi parlare.

" Viktor ". Lo chiama, e lui lo guarda un momento. Il biondo sorride appena. " Grazie ". Sussurra, mentre il maggiore sorride appena a sua volta, aiutandolo a camminare.

" Non c'è di che ". Sussurra solamente, riuscendo a condurre Vladislav nella sua stanza e riuscendo a farlo coricare. lo guarda qualche istante, sospirando. Poi esce dalla stanza, sperando vivamente che il ragazzo non sia seriamente intenzionato ad incontrare la madre.


Ta daaan! Salve amici miei! Come state? Ed ecco il capitolo 29. E' un pò corto, ma vedrò di recuperare con il 30. Bene bene, abbiamo così conosciuto un nuovo personaggio: Vladislav, figlio rinnegato di Vladimir. Chi sarà la madre del bel ragazzo dai biondi capelli? Amanda intanto, stava per dichiararsi a Dimitri ma è stata fermata in ultimo. Che stia nascendo l'Amitri? Beh, dovrete aspettare un pò per saperlo :) Ci sentiamo al nuovo capitolo. Vi aspetto numerosi! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Deichiarazione inattesa ***


E' un nuovo giorno a Mosca, e tutto pare tranquillo: Viktor e Christine sembrano riuscire a riprendersi dalla perdita di Igor, pur essendo stato un colpo durissimo. Alice non fa altro che riflettere: Boris avrà ricevuto la lettera? E se si, accetterà di tornare per conoscere la nipotina? Tra Danilo e Petr la tensione si potrebbe persino tagliare con il coltello: il padre di Christine non gli perdona di essersi permesso di dare uno schiaffo a sua moglie, senza contare le sue passate malefatte. Dall'altra parte, Petr non lo ha mai perdonato per gli affronti che pensa di aver subito in passato. Irina sta sempre accanto al marito, volendo il più possibile evitare di incontrare il suo ex signore. Vladislav si è ripreso dalla sbronza della sera precedente, ricordandone poco o nulla come aveva previsto d'altra parte anche Viktor. Amanda continua a provare dei sentimenti per Dimitri, ma la timidezza le impedisce di rivelare i suoi sentimenti, e questo la rende un pò infelice. La ragazza si trova nell'immenso salone da ballo, ad osservare i grandi lampadari e le varie decorazioni. Solo il rumore dei suoi passi squarcia quel silenzio quasi surreale, mentre la bionda continua a riflettere: deve assolutamente parlare con Dimitri. Deve dirgli ciò che prova, anche se sa che poco tempo prima lui si era dichiarato ad Alice. Non le importa se la rifiuterà, meglio avere una delusione che un rimpianto. Ammira alcuni quadri appesi al muro, in seguito lo sguardo si sofferma sul ritratto di Viktor e Christine. Pensa che li deve proteggere, adesso più che mai le difese magiche e non vanno potenziate, il Corvo potrebbe attaccare da un momento all'altro e già ha dato prova della sua crudeltà, non esitando a rapire un neonato innocente. In seguito chiude gli occhi qualche istante, immaginando di poter danzare in quell'enorme salone. Sta per muovere un passo, ma una voce la precede, seguita da alcuni passi. " Perdonate, Milady. Ma vi ho vista tutta sola, non ho potuto fare a meno di entrare ". Fa la misteriosa voce, mentre lei sta per voltarsi. " Signorina Diachkova, permettete un ballo? ". Chiede il suo interlocutore, facendo un inchino come si conviene. Amanda si volta, rimanendo sorpresa da chi si trova davanti.

" Vladislav? Che sorpresa, ma che fai qui? Credevo ti stessi occupando con Ivan della ricerca del piccolo Igor ". Risponde la bionda, mentre lui la guarda tranquillo.

" Stai tranquilla, lui ed Elvira ce la possono fare da soli. In oltre non sono soli: c'è anche Nina ad occuparsi delle ricerche: anche se è solo una bimba ha ereditato il mio stesso potere, potrà essere utile per trovare quel povero bambino. Credo potranno fare a meno di me, no? ". Chiede, mentre Amanda rimane sorpresa ancor più di prima.

" Cosa? Tua moglie e tua figlia hanno fatto ritorno? ". Chiede, mentre lui scuote le spalle con noncuranza: Elvira e Nina sono sua moglie e la sua bambina, di otto anni. Per ragioni ancora ignote, circa cinque anni prima Vladislav ripudiò la moglie, che se ne andò da palazzo portando con sè la figlia ed una parte del potere degli Opekun: infatti la donna è la sesta componente del gruppo, un elemento indispensabile per la difesa dei Meekhiv.

" A me interessa solamente di Nina: come sai, ho ripudiato Elvira cinque anni fa, e da allora non ho più avuto a che fare con lei. In oltre, non le perdonerò mai di aver portato via mia figlia per tutto questo tempo ". Ha una calma disarmante, e la cosa lascia sorpresa la ragazza, che annuisce incerta. Senza dire altro, lui abbozza un nuovo inchino e le porge la mano. " bene, chiarito questo: Amanda Diachkova, mi concedete l'onore di ballare con me? ". Chiede con sguardo furbo, mentre Amanda si avvicina curiosa. Lui le afferra la mano, mentre con l'altra la cinge per la vita.

" Ma... non c'è la musica ". Commenta solamente la più giovane degli Opekun, leggermente in imbarazzo.

" E allora? la creiamo noi, la nostra musica. Pensa ad una melodia, ed inizia a ballarla ". Le suggerisce, per poi iniziare a muovere dei passi. Amanda cerca di seguirli, e in fine vi riesce con un discreto successo. Dopo alcuni minuti di ballo, è lui a riprendere parola. " Amanda, stai bene? ". Le chiede solamente, mentre lei lo guarda spiazzata: che vorrà deire? " Voglio dire... ti vedo sempre triste. Si, svolgi il tuo dovere alla perfezione, ma credi che non mi accorga che di sera ti rifugi in camera a piangere? E' per Dimitri, vero? ". Chiede, centrando in pieno il problema. La ragazza sussulta appena, per poi arrendersi ed annuire triste.

" Si, hai centrato il problema: mi fa male ogni giorno di più, stargli vicina senza poter dire ciò che provo per lui. Ho così paura che se lo venisse a sapere, riderebbe di me e mi rifiuterà. Temo che il suo cuore sia ancora impegnato, che sia ancora innamorato di Alice. E questo mi fa stare anche peggio ". Ammette, mentre lui le fa fare una giravolta, per poi riprenderla tra le braccia.

" Facciamo così: fingi che io sia Dimitri e dimmi tutto quello che gli diresti. Credimi, potrebbe esserti d'aiuto ". Commenta, mentre lei arrossisce.

" Ma che dici? Voi siete due persone distinte, come posso... ". Ma lui alza gli occhi al cielo, per poi metterle un dito sul labbro per farla tacere.

" Chiudi gli occhi ed immagina che sia lui a farti ballare questa melodia immaginaria. Avanti, so bene che lo puoi fare ". la incoraggia, mentre lei sospira profondamente, per poi chiudere gli occhi e continuare il ballo.

" Dimitri, ascolta... ". Sussurra, ma le parole le si fermano in gola. Deglutisce un paio di volte, mentre la danza continua. " Ecco io... io... volevo dirti che tu sei... sei... ". le lacrime iniziano involontarie a sgorgare dai suoi occhi, forse per la troppa agitazione, forse per la paura che lui potrebbe realmente rifiutarla. Pare aver scordato di non aver davanti il bello stalliere, ma il suo compagno di battaglia, nonchè fratellastro del suo signore. Lui non dice nulla, ma le asciuga quelle lacrime con le dita. Amanda afferra la sua mano, singhiozzando un pò. " Tu per me, sei una persona speciale. Ti... Ti ho amato sin da quando ti ho visto, ma ho sempre temuto un tuo rifiuto. So che ora probabilmente riderai di me, però... però io... ecco, volevo che lo sapessi, dannazione! Dimitri Zykov, io ti amo! ". Sospira pesantemente, in un respiro liberatorio. Non riapre gli occhi, e Vladislav non fa altro che fissarla. In seguito le fa alzare il viso con una mano, mentre lei rimane ad occhi chiusi. Improvvisamente tuttavia, la bionda sente troppa vicinanza, così apre gli occhi e si allontana, facendo comparire sul viso del compagno un'espressione di disappunto. " Perdonami, sono una stupida. Non avrei dovuto prestarmi a questo ". Commenta, mentre lui la afferra per il braccio, prima che se ne vada.

" Io ci sarò sempre per te. Qualsiasi cosa accada, io ci sono ". Le ripete, e lei annuisce incerta.

" Grazie... ". Mormora, per poi liberarsi da quella presa ed andarsene. In un secondo, non appena lei se n'è andata il pavimento si ricopre di ghiaccio: perchè il potere di Vladislav abbia oscillato così tuttavia, non è dato saperlo.

Nello stesso momento, Christine si trova sola in salone: non riesce a dormire, troppi pensieri stanno affollando la sua tormentata mente. Pensa e ripensa ai due figli che ha partorito ma le sono stati strappati, a quanto stiano patendo lei e suo marito. Poi c'è la questione di Lukas: gli deve dire la verità, deve scoprire se anche lui sa che sono gemelli. Ma se da un lato crede sia la soluzione migliore, dall'altra non lo vuole fare: se lo sa, sarà lui stesso un giorno a parlargliene. Non è il caso che sia lei a creare nuovo scompiglio, pensa. " Oh, insomma! ". Fa la contessa, innervosita dai suoi stessi pensieri. " Christine, smettila di pensare a tutto questo: potresti anche sbagliare, anche se è quasi certo che è lui... ". Sibila, portandosi una mano tra i capelli.

" Lui chi? ". Chiede semplicemente una voce: qualcuno è entrato e l'ha sentita parlare. La giovane si volta per vedere di chi si tratta, mentre il suo interlocutore continua il discorso. " Perdonami se sono entrato così, senza preavviso. Ma ti ho sentita parlare, e a giudicare dal tuo tono sembra tu abbia bisogno di sfogarti ". Conclude, come se le avesse detto la cosa più ovvia del mondo. La bruna deglutisce per riprendere la parola, che per un attimo sembrava essersene andata.

" Lukas, non ti avevo sentito entrare ". Risponde, ritrovando nuovamente la sua compostezza. Lui le si avvicina con noncuranza, non smettendo un secondo di guardarla.

" Sembri piuttosto turbata, e da quel che ho capito la tua agitazione è dovuta a qualcuno in particolare ". Commenta a sua volta il moro, mentre lei annuisce un pò incerta: no, non è il momento di parlargli dei suoi sospetti.

" Non è nulla di importante, davvero. Erano semplici congetture di poco conto su chi fosse il Corvo. Mi chiedevo chi in questo palazzo ci stia tradendo ". A quella frase a Lukas cade il bicchiere che stava per prendere, mentre lei lo guarda. " Stai bene? ". Chiede, mentre lui pare ridestarsi, come se sin ora fosse stato in una sorta di sogno. Si inginocchia per raccogliere i cocci.

" Sto bene, si. Solo che non credevo fosse vero. Non pensavo che i sospetti di Viktor fossero fondati, che qualcuno ci stia tradendo ". Sussurra, mentre lei si inginocchia a sua volta, per aiutarlo con i cocci. " Sai, lui me ne aveva parlato tempo fa. Ma io gli ho detto che non poteva essere ". Spiega brevemente. Lei raccoglie due cocci, per poi sospirare.

" Invece io credo che sia così: qualcuno a palazzo ci ha strappato nostro figlio, vuole il nostro potere ed è disposto ad ucciderci tutti per questo. Un essere vile e riprovevole ". C'è rabbia in quelle parole, che in qualche modo scuotono il giovane, che fissa qualche istante la cognata acquisita.

" E tu hai già sospetti su chi sia? ". Chiede, mentre lei esita un momento, per poi in fine annuire.

" Si. Sospetto di qualcuno, in verità ". Ammette. A quella risposta, Lukas urta un coccio di vetro, e finisce per tagliarsi.

" Maledizione ". Mormora, osservando due gocce di sangue cadere a terra. Christine se ne accorge, e prende un fazzoletto.

" Ti fa male? Vuoi che chieda a Felitsiya di dare un'occhiata? ". Chiede, ma lui fa cenno di no, fermandola prima che si alzi per chiamare la tata. Anche il fazzoletto finisce a terra, ed il sangue che esce dalla leggera ferita finisce per sporcare appena il polso della contessa, che lo guarda stranita.

" E dimmi... dimmi chi è. Dimmi di chi sospetti. Chi è che avrebbe avuto il coraggio di rapire il tuo bambino, appena venuto alla luce? ". Chiede. Christine rimane sorpresa da quella reazione, tuttavia risponde, dopo essersi alzata, con lui che ancora le tiene il polso.

" Non posso dirtelo, mi dispiace: come ti ho detto, è solo un sospetto. Prima di avere prove certe, non voglio accusare nessuno ". Ammette: la prudenza lo sa, non è mai troppa. Questa risposta rende più nervoso Lukas: e se lei sapesse? E se sospettasse proprio di lui? Tuttavia questo pensiero viene ben presto sovrastato da un altro: la fissa nuovamente, e più la guarda più si rende conto di quanto sia bella. Deve essere più che prudente, specie in questo frangente. Eppure, la tentazione è forte.

" Senti, Christine... ". Inizia un nuovo discorso lui, mentre lei lo guarda come a dirgli di continuare. " ... tu sei felice insieme a mio fratello? ". Le chiede così, senza pensarci due volte. La ragazza pare essere smarrita a quell'inusuale domanda, ma in seguito decide di rispondere.

" Perchè mi fai una domanda simile? Sai bene cos'abbiamo dovuto patire io e Viktor prima di sposarci ". Libera il polso dalla presa di lui, agitata: perchè? Perchè questa sensazione? Perchè quest'ansia improvvisa? Si guarda la manica, leggermente sporca del sangue di Lukas: del suo gemello!

" Perchè da quando sei con lui non hai fatto altro che soffrire ". Risponde lui, andando a sedersi accanto a lei. " Sei stata prigioniera, ti sono stati strappati i tuoi figli, ora devi costantemente temere per la vita di tua figlia, o per quella delle persone che ami. Entrare a far parte della famiglia come sua moglie ti ha portato solo dolore ". Commenta, e lo pensa veramente. Tutto sarebbe diverso se lei fosse sua, tutto sarebbe più semplice. E forse, lei non dovrebbe nemmeno più soffrire in quel modo.

" Il dolore fa parte della vita, Lukas ". Commenta lei, un pò nervosa per quell'insolita vicinanza. " Sai, anche i miei genitori hanno sofferto parecchio: anche a loro fu strappato un figlio ". Fa, senza dilungarsi troppo nei dettagli. " Tutti in vita nostra proviamo patimenti, ma anche gioie. Questo accade solo per il fatto di essere vivi, non importa chi ci mettiamo accanto ". Cerca di sviare il discorso. " Quindi, la risposta è si: sono davvero felice con Viktor, non sonio mai stata più innamorata e contenta. Un giorno sconfiggeremo il Corvo, avremo altri figli. Certo, non colmerà mai il vuoto lasciato da Igor e Viktor, ma lenirà un pò quel dolore che adesso pare insostenibile ". Ammette, mentre lui stringe i pugni nel solo sentire nominare i suoi genitori, e soprattutto nel sentire la risposta di lei. Senza pensarci troppo le prende una mano, ed alla ragazza passa un brivido lungo la schiena. Ma che le prende? Che sia forse la paura ciò che ora sente? Paura? Ma di che cosa?

" Il dolore può essere anche evitato, se si vuole. E non credo che chi ci mettiamo accanto non faccia differenza, tutt'altro ". Risponde lui. " Prendi per esempio i tuoi genitori: ho sentito dire che non hanno perso il loro figlio, ma non per cause superiori: l'hanno venduto come si fa con le bestie, o sbaglio? ". Chiede, mentre lei abbassa lo sguardo: su questo in effetti, non gli da torto: i suoi hanno sbagliato a dare via suo fratello, qualunque fosse la ragione. Ma sa anche che non avevano altre alternative, ed in oltre li ha ormai perdonati. " Vedi Christine, se loro non si fossero messi accanto Vladimir Meekhiv, se non gli avessero permesso di interferire con le loro vite, a quel punto non sarebbero stati costretti ad estinguere un debito con lui. Ed avrebbero risparmiato a tuo fratello la sofferenza dicrescere lontano dia veri genitori, e di certo non si sarebbero guadagnati il suo odio ". Gli sfugge, mentre lei lo guarda stranita.

" Tu credi che lui li odi per quanto hanno fatto? ". Chiede, ma questa volta Lukas non risponde, troppo perso in quel bellissimo sguardo celeste. Christine non capisce: perchè diamine non le da una risposta? Senza che lei possa allontanarsi, lui le scosta una ciocca di capelli dal viso, per poi posarle una mano sulla guancia.

" Basta parlare di loro, adesso. Dimenticali, anche solo per un momento ". Commenta: solo parlare dei suoi genitori gli fa salire un odio pazzesco, difficile da tenere a bada. Finirebbe per fare mosse false se proseguisse la conversazione. Da parte sua invece, la giovane contessa è sempre più turbata: che diamone vorrà fare? Perchè la sta fissando in quel modo? " Sai, tu potresti essere felice, se solo lo volessi ". Amette lui, mentre con la mano libera stringe quella di lei. " Se fossi io il padre di quel povero bambino, credimi che lo avrei già trovato. Avrei ucciso tutti i sospettati di essere il Corvo, se fosse servito a riportarti nostro figlio ". Non scherza, è evidente. Christine si sente mancare per un istante, ma essere seduta la aiuta a non finire a terra.

" Ma che dici... non si può uccidere qualcuno per un semplice sospetto, è illogico ". Mormora la contessa, facendo per scostare lo sguardo. Ma lui le afferra il mento con decisione, facendole voltare lo sguardo verso di lui.

" Non sto scherzando: se ci fossi io al posto di mio fratello, forse le cose sarebbero diverse anche per te. Forse, la battaglia con il Corvo sarebbe finita ancor prima di iniziare ". Ammette, avvicinandosi di più a lei, che d'istinto arretra. Ma non può allontanarsi che più di qualche centimetro, dato che è impossibilitata ad alzarsi, per ora. " Forse non avresti dovuto mai patire tutto questo dolore ". E con uno scatto improvviso la attira a sè, stringendola quasi sino a toglierle il fiato. Da parte sua, lei sgrana gli occhi incapace di allontanarsi.

" Lukas, che diavolo... ". Sussurra, senza sapere come proseguire la frase: si trova in una situazione non propriamente consona, con un uomo che non è suo marito e che per di più sa essere suo fratello gemello!

" Zitta... ". Risponde semplicemente lui, mentre porta la mano libera sul collo di lei, lasciandovi una carezza che da un brivido alla bruna, come se l'istinto la stesse avvertendo di qualcosa che sta per accadere, una cosa che a lei non piacerebbe affatto. " Sono stato buono e zitto per tutto questo tempo, perchè speravo che capissi l'errore che avevi fatto a sposarti con mio fratello. Sai, non pretendo che lo lasci, se proprio dici di amarlo. Ma almeno... ". Si blocca di scatto, trovandosi a sfiorare con un dito le labbra di colei che è sua sorella gemella, l'altra sua metà. Lei rimane sconcertata da tale dichiarazione, e fa per spostarsi.

" Ti... ti prego, non burlarti di me. Non vorrai forse che diventi la tua amante? ". Chiede, shoccata dalla proposta assurda che ha appena ricevuto.

" Sarebbe così male? ". Sogghigna lui, mentre lei scuote il capo: ovvio che sarebbe male, e non solo perchè sono fratelli. Lei ama suo marito, e lui solo. Non lo tradirebbe mai, per alcuna ragione al mondo.

" Ti ripeto, non burlarti di me. Non è divertente ". Cerca di trovare il controllo lei. Si alza di scatto, seguita da lui. " Non dirò niente a Viktor, non voglio assolutamente che scopra cosa mi hai proposto: finirebbe per odiarti, e dopo Boris non può perdere anche te ". Cerca di fargli capire la ragazza, ma lui la afferra nuovamente da dietro, quasi non volesse lasciarla andare.

" Allora sii mia, solo per una volta ". Le sussurra, dopo averle spostato i capelli dietro l'orecchio. " Non lo saprà nessuno ". Riprova a dirle, mentre lei si volta shoccata ad osservarlo.

" Ti ho detto di... ". Fa per dire, ma lui è più svelto: senza permetterle di terminare la sua frase, la interrompe con un bacio, facendola voltare verso di lui e stringendola quasi sino a farle male. Christine sgrana gli occhi, esterefatta e quasi paralizzata dallo shock: suo fratello la sta baciando, e non solo: le ha appena fatto cadere lo scialle a terra, rendendo piuttosto palesi le sue intenzioni. Passato il primo momento di shock, la contessa si allontana bruscamente da quel bacio, spingendolo lontano da lei. Si porta una mano alla bocca, per poi pulirla con una punta di disgusto. " Tu devi essere impazzito! Non diventerò mai la tua amante! Sono innamorata di Viktor, nel bene e nel male! Cerca di fartene una ragione! ". I loro sguardi si incontrano, mentre lei va alla porta, per poi uscire in fretta e furia: non dirà nulla a Viktor, o finirebbe per creare l'ennesima lotta in famiglia, e già le è bastata e avanzata quella con Boris. Ma dovrà stare ben lontana da Lukas, se non vuole che accada qualcos'altro di più spiacevole. Da parte sua invece, una volta rimasto solo Lukas si lascia andare ad una risata isterica, sapendo che a quell'ora è impossibile che entri qualcuno in salone.

" Me la pagherai. Giuro che me la pagherai per avermi rifiutato ". Continua a ridere istericamente, lanciando una piuma di corvo nel muro. " Sarai mia, Christine Petrova. Giuro che sarai mia ". Commenta, per poi riprendere quella piuma ed andarsene da li, sicuro di sè ma allo stesso tempo furioso per il rifiuto di Christine. Ciò che vuole fare, non è ancora dato saperlo.    


Salve a tutti, miei fans! Come va? Ed ecco il capitolo 30! * l'autrice si commuove perchè è già a 30 capitoli *. Bene, che ne dite? Vladislav, il nuovo fratello Meekhiv e figlio di Vladimir ed una donna misteriosa, si è avvicinato ad Amanda. Intanto scopriamo che la bella Opekun è innamorata di Dimitri, ma riuscirà mai a dichiarargli i suoi sentimenti? Dall'altra parte abbiamo Lukas e la sua ossessione per Christine: a cosa porterà il rifiuto della bella contessa? Cosa deciderà di fare colui che ormai noi sappiamo essere il Corvo? Coraggio! La storia che sta entrando nel vivo proprio in questi capitoli :D Vi aspetto numerosi, baci

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Effimera pace ***


E' passato diverso tempo dall'inaspettata proposta di Lukas a Christine, precisamente sette mesi. La giovane non ha voluto creare scompiglio, e così ha deciso di non dire nulla a suo marito di quanto accaduto, continuando con le loro vite pur ponendo una certa distanza tra lei ed il suo gemello: non sa se lui sia a conoscenza o meno della loro parentela, ed in ogni caso ritiene imperdonabile la sua proposta. E' cresciuto con Viktor come un fratello, ed avrebbe avuto il coraggio di tradirlo in quella maniera? Per un banale capriccio? Mentre la bruna è immersa nei suoi pensieri, qualcuno tira leggermente le sue gonne, e due occhi blu e dolcissimi la osservano. Una dolce bimba ha gattonato sino a raggiungerla, proprio all'entrata del salone in cui era ed in cui la contessa stava per entrare. Christine sorride dolcemente, per poi chinarsi e prenderla tra le braccia. " Natasha, piccolina mia ". Fa, per poi baciare la testa della bimba, che si appoggia a lei: ha oramai otto mesi, ed è la copia della madre tranne per una cosa: gli occhi, che invece ha ereditato da suo padre. In lei il potere dei Meekhiv è ancora sopito, com'è d'altronde comprensibile. La piccola mette in bocca una ciocca dei capelli della madre, che la coccola dolcemente per poi sedersi su uno dei divani, mettendo accanto a sè la figlia per poi iniziare a farle leggermente il solletico, provocando le risate della piccola. " Chi è la più bella del mondo? chi è? Chi è? ". Chiede la contessa, per poi dare un altro bacio alla bambina.

" E' la nostra Natasha, ovviamente ". Dice una voce alle sue spalle, mentre lei si volta a vedere di chi si tratta. Sorride nuovamente, prendendo la bambina tra le braccia.

" Amore, non ti avevo visto ". Fa semplicemente lei, mentre suo marito le si siede accanto, una volta che lei ha preso tra le braccia la figlia.

" Sono rimasto un pò a guardarvi, lo confesso: eravate adorabili ". Risponde lui, mentre Natasha cerca di gattonare verso suo padre, iniziando a lamentarsi un pò.

" papa! Papa! ". Esclama, facendo intendere di voler andare da suo padre. A quella scena, Christine ride un pò, aiutandola a raggiungere suo padre.

" Tranquilla tesoro, papà non scappa ". La rassicura, mentre lui prende in braccio Natasha.

" Più la guardo più noto quanto ti somiglia ". Ammette, mentre la piccola cerca di afferrare anche i capelli di suo padre, stavolta senza successo.

" Hai ragione, ma ha i tuoi stessi, bellissimi occhi ". Risponde lei, e riflette: finalmente sono felici, nonostante la minaccia del Corvo incomba ancora. Non ha senso disperarsi prima del tempo, pensa: meglio godersi il tempo con suo marito, sua figlia e tutte le persone che ama.

" Dove onna Ina? Dove? ". Chiede poi Natasha, riferendosi evidentemente a sua nonna Irina. Christine riflette un momento, per poi risponderle.

" Tranquilla amore, la nonna è uscita per delle commissioni con il nonno, ma non dovrebbero tardare ". Le accarezza di nuovo la testolina, mentre la bimba inizia ad agitare le manine, ridendo.

" Onno Ilo! Onna Ina! ". Esclama, non riuscendo ancora a scandire per bene le parole ma solo pochi suoni. In seguito si appoggia a suo padre, per poi addormentarsi. Viktor si perde qualche istante ad osservarla.

" Guardala, così piccola e già ha un destino così difficile sulle sue spalle ". Sospira,mentre la moglie mette una mano su quella di lui, scuotendo il capo.

" Non ci pensiamo adesso, e godiamoci il tempo con la nostra bambina e chi amiamo ". Fa, rassicurando anche suo marito, che le prende la mano per poi guardarla, riuscendo a sorridere.

" Ma come fai a risollevarmi anche nei giorni più difficili? ". Chiede, mentre lei ride un pò, fingendosi sicura di sè.

" Come? Non sai che io ho un potere speciale? ". Chiede, guardandolo. " Io ho il potere di far felice le persone ". E fa un occhiolino, ridendo di nuovo.

" Ah si? E come si attiva questo potere, signora Meekhiv? ". Chiede lui, stando al gioco. Lei scuote le spalle come se nulla fosse, per poi rispondere.

" basta un bacio ". Commenta solamente.

" Ah si? Solo uno o più di uno? ". Chiede lui, dandole un bacio. In quel momento tuttavia, Natasha si sveglia nuovamente, iniziando a piangere.

" Beh, credo che uno basti, signor conte ". Fa Christine, indicando la piccola. " Anche perchè credo che nostra figlia sia gelosa, sapete? ". Chiede, mentre stavolta è lui a fissare la figlia stranito, come a voler capire se sia effettivamente gelosa o meno.

Vladislav sta camminando solitario per il corridoio di palazzo, al piano superiore. Riflette sugli ultimi eventi: da un pò di tempo si è accorto che gli da particolarmente fastidio vedere Amanda soffrire senza potersi dichiarare a Dimitri a causa dei suoi timori, ma non capisce la ragione: in fondo, la ragazza è solo una sua amica, nulla di più. In oltre si è anche scontrato con Elvira: lei lo accusa ancora di averla ripudiata senza ragione, mentre lui ritiene di averne ben più di una. In oltre, lui non le potrà mai perdonare di averlo tenuto lontano da Nina per cinque anni, senza poterla mai vedere. In seguito un altro pensiero: è un Opekun, e come tale ha dei doveri ben precisi. Ma sarà in grado di assolverli? Potranno davvero sette persone fermare un pericoloso demone? " Guarda un pò chi si vede, il piccolo Vladislav, vero? ". Chiede una voce, seguita da una risata fuori luogo. Il biondo alza lo sguardo color oceano verso chi ha parlato, per poi sbuffare.

" Non ho tempo da perdere ". Taglia corto, mentre l'altra persona sogghigna e lo afferra per il braccio.

" Mamma mia, che scorbutico. Quando fai così sei proprio la copia di Vladimir, sai? Temo tu abbia ereditato il peggio dal suo carattere ". Sogghigna, mentre il terzo Opekun sottrae il braccio alla sua presa.

" Lasciatemi in pace, zio: non ho tempo da perdere con voi e le vostre frecciatine fuori luogo ". Fa con determinazione, rivolto a Petr Meekhiv, suo zio. Lui incrocia le braccia, con aria di disapprovazione verso tale reazione.

" Ti pare il modo di rivolgerti a chi ti diede un cognome ed un tetto, quando tuo padre nemmeno ti riconobbe e tua madre ti abbandonò? ". Chiede, mentre il biondo incrocia a sua volta le braccia.

" Avete solo rimediato agli errori di quell'uomo, e nulla di più. In oltre vi ha fatto comodo: sarebbe stato uno scandalo avere un Meekhiv bastardo e cresciuto da servi, o sbaglio? Specie da quei servi ". Calca sulla parola quei, avvicinandosi di un passo a suo zio. " Ditemi, con cos'avete minacciato mia madre, affinchè lasciasse che mi portaste a palazzo dopo l'assassinio di mio padre? Sapete, non siete poi così diverso da vostro nipote Boris, la differenza sta nelle donne che avete deciso di ricattare: a voi andò bene, mia madre si arrese. Ma con Christine andò diversamente, ed ancora oggi Boris sta scontando la punizione per il suo errore ". Lo affronta senza timore, come d'altronde ha sempre fatto.

" Chi è stato a metterti in testa queste strane idee? Quello stalliere bifolco? ". Chiede, mentre Vladislav ride leggermente.

" Insultatelo pure, ma io so perchè lo odiate tanto, zio ". Si ferma un istante, per poi continuare a parlare. " Sentite, non mi va di discutere. Ditemi cosa volete da me e lasciatemi proseguire il mio cammino ". Taglia corto, mentre suo zio lo guarda qualche istante.

" Non vorresti che tua madre pagasse, per averti abbandonato? Non vorresti che qualcuno di più potente di noi due la punisse? ". Chiede, mentre Vladislav riflette, per poi scuotere la testa, sdegnato: ha intuito a chi si riferisce suo zio: se parla di un'entità più potente può riferirsi solamente al nemico giurato della famiglia Meekhiv.

" Il Corvo... voi... ". Respira affannosamente per qualche istante, per poi fare un passo indietro. " Voi siete pazzo! Come potete dire questo a me, che sono un Opekun? Vergognatevi! ". Si arrabbia, ma suo zio lo afferra per il polso, guardandolo.

" pensaci bene, nipote! Tuo padre avrebbe agito allo stesso modo, pur di salvare l'onore dei Meekhiv: anche lui avrebbe aiutato persino il diavolo in persona, se fosse servito a questo scopo ". Vladislav lo guarda sdegnato, per poi rispondere.

" Lasciatemi immediatamente: non ho prove per accusarvi di tradimento, ma sappiate che vi terrò d'occhio ". Si libera dalla sua presa, guardandolo con furia. " E se scoprirò che state aiutando il Corvo, o che siete voi quel demone... ". Non finisce la frase, ma il prosequo è chiaro: se scoprisse che è suo zio il traditore, non esiterebbe a punirlo. Una volta rimasto da solo, Petr sogghigna leggermente, per poi dare spazio ad una risata poco rassicurante.

" Ti farò cedere, in un modo o nell'altro: diventerai una mia pedina in questo gioco. Un gioco che sono più che certo di vincere ". Parla a sè stesso, ovviamente: Vladislav se n'è già andato. Non sa che alla scena ha osservato un'altra persona: non ha udito alla perfezione, ma ha capito dalle espressioni che era una discussione abbastanza concitata. Una volta che Petr se n'è andato, la stessa persona corre per il corridoio, sperando invece di fare in tempo a raggiungere il biondo Opekun: gli deve parlare, vuole da lui risposte. Per sua fortuna lo trova, poco prima che si ritiiri nella propria stanza.

" Aspetta ". lo chiama, avvicinandosi di qualche passo. Vladislav si volta di scatto, rimanendo sorpreso: che ci fa quell'uomo li, a quell'ora della notte?

" Voi? ". Chiede, sorpreso. L'altro uomo lo fissa intensamente per qualche istante, per poi prendere parola.

" Scusa se ti fermo in questo modo e a quest'ora, ma ti ho visto discutere con Petr Meekhiv ed ho pensato che avessi bisogno di parlare con qualcuno ". Ammette, sorprendendo ancora di più il giovane, che si appoggia allo stipite della porta.

" Scusate, ma non vi capisco: perchè mi venite ad offrire il vostro appoggio? Dopo tutto, non ci siamo mai parlati ". Constata, incrociando le braccia. L'altro uomo sospira pesantemente, per poi rispondergli.

" Ti sbagli invece: forse tu non ricorderai, dopo tutto eri poco più di un neonato. Ma per un pò di tempo fui io a crescerti, insieme alla tua sorellina. Fino a quando un giorno, tua madre decise di mandarti a vivere a palazzo, precisamente dopo la morte di tuo padre ". Gli spiega, ed il biondo sente nuovamente il respiro farsi affannoso, mentre riesce a parlare solo dopo alcuni momenti.

" Siete voi, dunque... il marito di mia madre? Colui che mi crebbe per i primi anni della mia vita e di cui conservavo solo un ricordo sbiadito? ". Chiede, mentre l'uomo annuisce.

" Si, e spero davvero che tuo zio non ti abbia instillato l'odio per tua madre e per me, perchè credimi: sarebbe la cosa più sbagliata che potresti fare, odiarci intendo. Se non ti abbiamo tenuto... ". ma viene interrotto dal biondo, che gli si getta tra le braccia e scoppia in lacrime.

" Per tutto questo tempo... per tutto questo tempo, ho sempre creduto che voi e mia madre mi aveste abbandonato. Ho sempre creduto... ". ma si interrompe, mentre l'altro ricambia l'abbraccio: quel bambino che aveva deciso di crescere come suo è ormai un uomo. E'cresciuto lontano da lui, ma si sente ugualmente suo padre, anche se il ragazzo non porta il suo stesso sangue.

" Se tua madre ha deciso di mandarti dalla tua famiglia d'origine, è perchè fu costretta. Non so come, ma tuo zio la obbligò a farti vivere qui, come un Meekhiv. La cosa positiva è che sei sempre stato accanto ai tuoi fratelli, ma la negativa.. ". Si blocca, perchè è Vladislav a continuare.

" La negativa è che sono stato lontano da mia sorella, e lei nemmeno sa della mia esistenza ". Fa, mentre l'uomo riflette: avrà altro da confessare?

Passano altri giorni in tutta tranquillità a Mosca. Anche a palazzo le cose sono sempre tranquille, mentre gli Opekun vigilano sulla situazione e continuano a mantenere la loro barriera protettiva, per difendere i loro signori. Si sta avvicinando la vigilia del 1593, un anno che porterà sicuramente sia gioie che dolore: nessuno infatti ha dimenticato che il Corvo è ancora in libertà e desideroso di vendetta. Tutta la servitù è in fermento per l'organizzazione del ballo che si terrà a fine anno, mentre Agatha dirige il tutto e Felitsiya aiuta Christine con la piccola Natasha. Quel giorno la piccola gattona per i corridoi di palazzo, osservata dall'anziana tata: non la deve perdere di vista nemmeno un istante, o sarà severamente punita. Mentre la piccola sta continuando ad esplorare i corridoi si imbatte in qualcuno, e si ferma di colpo. La persona in questione sposta lo sguardo su di lei, e la piccola inizia a ridere. " Io! Io ukas! ". Lo chiama ancora incerta, pronunciando solo alcune sillabe. La tata si avvicina, inchinandosi.

" Perdonatemi signore, la prendo subito e vi faccio proseguire... ". Si inchina e fa per prendere in braccio Natasha, mentre la piccola comincia a fare i capricci. Tuttavia lui ferma l'anziana con un cenno della mano, per poi chinarsi.

" Tranquilla, Felitsiya: ci penso io a mia nipote ". E detto questo prende in braccio la bambina, che come consuetudine inizia a giocare anche con i suoi capelli corvini.

" Io ukas! ". Ripete, felice per essere stata presa in braccio. La donna si tortura nervosamente le mani, per poi guardarli. Lui lo nota, e ricambia lo sguardo con severità.

" Cosa c'è? Siete forse turbata, Felitsiya? ". Chiede, mentre lei si affretta a scuotere il capo.

" Oh no signore, è che il conte e la contessa non vogliono che altre persone tocchino la piccola. Sapete, dopo ciò che è accaduto al piccolo Igor... ". Commenta, mentre lui le si avvicina di un passo.

" Ma io non sono un'altra persona. Io sono suo zio, ed ho il diritto di prenderla in braccio quando più mi pare ". Non distoglie lo sguardo da quello dell'anziana, che non può fare a meno di rabbrividire.

" Perdonatemi, ma devo obbedire agli ordini: mi hanno detto di non dare la piccola a nessuno ". Ripete, pentre lui inizia ad innervosirsi. Il suo tono rimane calmo e freddo, ma pare essere la calma prima di una grossa tempesta.

" State forse insinuando che sospettate che sia io il Corvo? E' questo che mi state dicendo? ". Chiede, mentre l'anziana deglutisce e scuote il capo.

" Signore, per favore: non mi mettete nei guai ". Chiede, mentre lui la rimprovera.

" Non avete risposto alla mia domanda: è così o no? ". Chiede, mentre la donna cerca di svicolarsi da quella situazione. " Ascoltatemi bene, non lo ripeterò: non mettetevi mai sulla mia strada, ci siamo capiti? A differenza di Viktor, che vi considera quasi una di noi, io non esiterei a punirvi severamente, se servisse. Quindi state attenta ". E' una minaccia, questo è certo. Ma Felitsiya sa di non potergli rispondere, non può osare tanto. Lui fa per continuare il discorso, ma una voce che ben conosce lo interrompe.

" Cosa succede, Felitsiya? ". Chiede, mentre la domestica si volta verso colei che ha parlato, sollevata nel vederla.

" Contessa... no, non succede nulla, non temete... ". Cerca di dissimulare la paura che per un momento le è corsa lungo tutto il corpo. Lukas sogghigna, non accennando a lasciare Natasha, che sta ben volentieri in braccio a suo zio. La donna, che si rivela essere Christine, sposta lo sguardo dalla tata al fratello, e vedendo che ha in braccio la figlia sente un tuffo al cuore, come se il suo istinto materno la avvertisse di qualcosa.

" Lascia immediatamente mia figlia ". Gli ordina, avvicinandosi per prendere la bimba. Sentendosi strappare da suo zio tuttavia, la piccola comincia a fare i capricci.

" io ukas! Natasha vuole io ukas! ". Fa, protestando a gran voce. Lui incrocia le braccia un istante, per poi riprendere la nipote.

" Ma lei vuole restare con me, a quanto sembra. Non vorrai farla piangere per questa inerzia? ". Chiede, mentre la bruna riprende la figlia, baciandole il capo per quietarla.

" Non toccare mia figlia, mai più ". Gli ordina, innervosita da quell'atteggiamento. " Non mi fido di te, e mai lo farò. Non dopo ciò che è successo ". Non scende nei dettagli, data la presenza della tata. Lukas ghigna, per poi afferrare il braccio libero di Christine. Le si avvicina, in modo che solo lei possa sentirlo.

" Non ho dimenticato il tuo rifiuto. Credimi, non l'ho dimenticato ". E' una minaccia velata? E' ovvio che sia così, pensa la giovane. Lui lascia la presa sul suo polso, mentre Felitsiya le si avvicina: è evidente che qualcosa è accaduto, a giudicare dalle parole della sua signora e dalla sua diffidenza.

" Signora? Signora, state bene? Cosa vi ha detto? ". Chiede, mentre Christine la guarda, indecisa: vorrebbe confidarle la verità, deve sfogarsi con qualcuno. Ma suo marito non dovrà mai saperlo, per il bene di tutti.


Salve! Vi chiedo scusa per il ritardo, ma in compenso vi regalo un capitolo lungo. Che ve ne pare degli ultimi sviluppi? Coraggio! Ditemi ditemi, sono curiosa di sentire i vostri pareri! Vladislav ha incontrato il patrigno di cui non ho svelato l'identità, a voi le supposizioni su chi possa essere. Abbiamo saputo che ha una sorella oltre a due fratelli, appunto Viktor e Boris. Dall'altra parte abbiamo Lukas, sempre più ossessionato da Christine. La giovane sta iniziando a dubitare di lui, avrà intuito la sua vera identità? Per saperlo dovrete attendere un pò, noi ci sentiamo al capitolo 32! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Incontro ***


Christine osserva qualche istante la sua fedele servitrice: la tata che crebbe suo marito, Boris e pure Lukas come fossero figli suoi, ed ora sta trattando lei nello stesso modo. La contessa coccola un pò la figlia, per poi annuire: deve sfogarsi, confidarsi. Dopo ne è certa, si sentirà molto meglio. Guarda l'anziana donna, facendole cenno di seguirla. Felitsiya la segue, ed entrambe giungono in salone in cui fortunatamente non c'è nessuno. Christine posa Natasha sulle sue ginocchia, mentre la piccola si guarda intorno come se vedesse quel luogo per la prima volta. Una volta seduta fa cenno alla domestica di fare altrettanto e lei, seppur un pò imbarazzata per il privilegio ricevuto, obbedisce e si siede sul divano di fronte a quello della sua signora. Christine sospira pesantemente, per poi parlare. " prima di tutto Felitsiya, dovete giurare su quanto di più caro aveta che non una parola uscirà da queste mura. Nemmeno con mio marito ". Precisa, mentre l'altra la guarda un pò preoccupata.

" Signora, mi spaventate così... ". Fa, mentre Christine la guarda in modo serio.

" Giurate ". Le ripete, e stavolta ha il suono di un ordine. La tata annuisce, per poi obbedire.

" Ve lo giuro signora, dalle mie labbra non uscirà nulla di quanto mi direte. Nemmeno con vostro marito ". Precisa, rassicurando la sua signora che finalmente prende coraggio. Mentre abbraccia Natasha, Christine si tortura leggermente le mani con le unghie, tuttavia senza ferirsi nè farsi uscire sangue.

" Prima di tutto, dovete sapere che ho scoperto una cosa su me e su Lukas: una cosa che ho confermato con il tempo, tra mille dubbi e domande e dopo numerose notti passate insonni a riflettere ". Ammette, mentre la domestica la guarda curiosa.

" E cos'è questa cosa? ". Chiede, mentre Christine ricambia lo sguardo e si decide a confessare la verità.

" Io e Lukas siamo fratelli gemelli, Felitsiya: molti anni fa, Vladimir Meekhiv si prese mio fratello per estinguere il debito dei miei genitori con lui e la sua famiglia. Lo crebbe come fosse suo figlio ". Felitsiya sbianca, per poi portare una mano alla bocca, alquanto shoccata.

" Santo cielo! Volete forse dire che ora lui sa tutto? Sa che... ". Ma Christine scuote il capo prima che la tata termini il discorso.

" Non lo so, Felitsiya. Non so se lui sappia che sono la sua gemella, ma non ho finito il racconto ". Fa, mentre l'anziana si ammutolisce ed annuisce, pronta a sentire il prosequo del racconto. Christine continua a graffiarsi nervosamente le mani, mentre la tata posa una delle sue su quelle della giovane, guardandola con fare rassicurante. La bruna trova il coraggio di parlare di li a poco. " Alcuni mesi fa successe una cosa: ero sola in salone, a riflettere sul fatto di dirgli o meno della nostra parentela, quando all'improvviso è arrivato anche lui. All'inizio sembrava tranquillo, ma in seguito mi ha fatto una domanda che mi ha lasciata perplessa... ". Si blocca, mordendosi leggermente il labbro inferiore e cercando le giuste parole. "... ecco, mi chiese se ero felice con Viktor. Mi disse che da quando ero sua moglie non avevo fatto altro che soffrire, e che se fosse stato lui al posto di mio marito non avrebbe esitato ad uccidere ogni possibile sospettato di essere il Corvo, e che la guerra contro quell'empio demone sarebbe già finita ". Spiega, mentre l'altra rimane sorpresa.

" Poi cosa successe? ". Chiede, sempre tenendo le mani della sua signora per evitare che si affondi le unghie nella pelle: le succede solo quando è agitata e nervosa, ormai la donna ha imparato a conoscerla. Sa che solo tenendole le mani riuscirà ad infonderle calma e coraggio, glielo ha insegnato Viktor stesso.

" Io gli dissi che ero felicissima con Viktor, che non era certo lui la causa delle mie sofferenze, che queste facevano parte della vita ". Prosegue la giovane contessa, mentre la tta la ascolta con attenzione. " Ma non gli interessava poi tanto la mia risposta, in fin dei conti: mi baciò contro la mia volontà, ed al mio rifiuto mi disse di diventare la sua amante, che nessuno lo avrebbe saputo ". Per istinto la bruna stringe forte la mano della domestica, che sgrana gli occhi sorpresa e shoccata da quanto sentito. " Io mi rifiutai nuovamente, ma lui non pareva dell'avviso di cedere: voleva che gli concedessi una notte insieme, continuando a dire che nessuno lo avrebbe saputo ". Si sfoga, mentre Felitsiya scuote il capo agghiacciata.

" Santo cielo! Signora, non vi avrà forse oltraggiata? ". Chiede, spaventata. Christine scuote il capo, rincuorandola.

" No, non lo ha fatto anche se quando mi ha baciata c'è stato un secondo in cui liberarmi dalla sua presa mi fu molto difficile ". Ammette con sincerità la più giovane, finendo il racconto. " Sono fuggita, dicendogli che io amavo ed amo solo mio marito, che non lo tradirei mai, per alcuna ragione al mondo. Ed è per questo che da allora ho messo distanza tra noi, e non gli permetto nemmeno di avvicinarsi a Natasha ". Finisce, mentre Felitsiya rimane quanto meno sbigottita, per poi metterle una mano sulla spalla.

" Anche io ho una confessione da fare, signora. Dovete saperlo, anche se vi shoccherà parecchio. Nemmeno vostro marito lo sa, solo io ed i diretti interessati ". Ammette, mentre Christine la guarda curiosa. " Si tratta di Vladislav... e di chi sia la sua madre biologica ". Commenta, mentre la contessa rimane perplessa: cosa dovrebbe sapere sul terzo Opekun?

La serata tanto attesa è arrivata: tutto è pronto per il ballo di fine anno a palazzo Meekhiv, ed alcuni nobili sono già riuniti in salone. Christine ha appena finito di prepararsi, e non può fare a meno di ripensare alle rivelazioni che le ha fatto Felitsiya. Non ne ha ancora parlato a suo marito, ma lo farà sicuramente dopo il ballo. E non solo con lui, questo è poco ma sicuro. Mentre sta finendo di mettere gli orecchini sorride un pò, per poi prendere parola. " Non sapete che non è elegante spiare una dama mentre è in camera sua, signor conte? Qualcuno potrebbe prendervi per maleducato ". Sorride ancora, mentre finalmente chi da un pò la sta osservando entra nella stanza, rispondendole.

" Ma come potrei non osservare una dama tanto bella? ". Chiede, sorridendo a sua volta. Lei gli passa la sua collana, che lui le mette attorno al collo per poi metterle le mani sulle spalle. " Stasera sarete la più bella della festa, signora Meekhiv ". Fa nuovamente, mentre lei posa una mano su quella di lui.

" Anche voi non scherzate, signor conte. Sapete, potrei essere gelosa di tutte quelle dame che vi osserveranno ammirate ". Mantiene il sorriso lei, rivelando che colui che è entrato è suo marito, Viktor.

" Ma sapete bene che ho occhi solo per voi, signora. E lo sanno anche tutte quelle gentil donne ". Sta al gioco lui, pur essendo sincero: potrebbe presentarsi anche una principessa imperiale al ballo, eppure lui avrebbe occhi solo per la sua amata moglie. " Stasera sei più bella del solito, sai? ". le chiede, mentre lei ride un pò.

" Adulatore ". Fa, facendo per sistemare i capelli. Ma lui la tiene stretta a sè, abbracciandola.

" Non sto scherzando: ho una moglie che diventa ogni giorno più bella ". Risponde lui, mentre la bruna si volta a guardarlo, mettendo una mano sul suo viso.

" Ed io il migliore tra i mariti, cosa posso volere di più? ". Chiede. " Sai, dopo il ballo vorrei parlarti di una questione ". Fa poi lei, mentre lui annuisce semplicemente per poi lasciarla libera e farle un teatrale inchino. Lei sta al gioco e ricambia, mentre lui riprende parola.

" Signora, mi permettete di farvi da cavaliere per questo ballo? ". Chiede, trattenendosi dal ridere appena: si sta comportando come se la vedesse per la prima volta.

" Ma certo signore, sarà un onore per me ". Risponde lei, facendo un leggero inchino. Suo marito la prende sottobraccio, per poi andare verso le scale: è il momento di raggiungere i loro ospiti.

Lukas è appena uscito dalla sua stanza, ed ha incrociato Viktor e Christine che stavano per andare alla festa: lui lo ha salutato normalmente, mentre lei è rimasta fredda, come fossero estranei. E questo lui non lo tollera, e nel frattempo riflette: come può uno come lui lasciarsi sconvolgere in quel modo da una donna? Sua sorella gemella, per dipiù. Ah, basta: non serve a nulla porsi domande senza risposta, e questo lo sa anche lui. Sente la rabbia salire sempre di più: non sopporta quell'indifferenza da parte della contessa, non sopporta di vederla felice insieme a suo marito, così come non sopporta il fatto che Natasha sia la figlia del fratello acquisito: se ci pensa, vorrebbe tanto che quella bimba fosse figlia sua. Ripensa in oltre ad Igor: ha notato nel piccolo delle somiglianze con lui, e d'altra parte è normale dato che è suo nipote. Eppure ha anche visto quanto somigli a suo padre, e questo gli fa veramente rabbia: gli fa rabbia pensare la donna che tanto desidera insieme ad un altro, che per di più è suo fratello acquisito. Si sente strano, come se da un secondo all'altro potesse avere un attacco di panico, date le troppe e contrastanti emozioni che in questo momento sta provando. Si allontana un momento, andando verso la finestra e calmandosi: basta. Non ne può più, è stanco di aspettare. Deve fare qualcosa, e deve farlo quella notte stessa se non vuole uscire di senno. E forse, ha già in mente qualcosa. " Sarai mia... in un modo o nell'altro, sarai mia ". Sussurra, per poi andare alle scale e scenderle.

Anche Amanda e Dimitri sono giunti al ballo: la ragazza sembra una statua, tanto è tesa. E' rimasta sorpresa quando il bruno l'ha invitata al ballo, e per un momento aveva temuto di svenire in quello stesso istante. Non può fare a meno di guardarlo, affascinata: è veramente bellissimo, ma ha una paura tremenda a dichiarargli i suoi sentimenti. Crede che finirebbe con il deriderla per poi rifiutarla, che non voglia stare insieme ad una ragazzina come lei. Da parte sua invece, il capo degli Opekun è tranquillo e sereno: si è completamente ripreso dal rifiuto di Alice, ed ora i due sono ottimi amici. Tuttavia, mentre lei pare essersi accorta dei sentimenti di Amanda, lui ancora ne è completamente all'oscuro. Eppure ha pensato di portarla con sè al ballo, ritenendola l'unica persona che avrebbe voluto accanto all'evento. Alice non può fare a meno di essere triste: è quasi un anno che non vede il suo amato, chissà come starà? Non è voluto tornare a Mosca nemmeno per la nascita della nipotina, e questo significa che la ferita dello scontro con il fratello è ancora aperta. D'altra parte, è più che conprensibile che ora si senta in colpa, dopo averindirettamente provocato la morte del primo nipotino. Anche il conte e la contessa Isaev sono presenti al ballo, e con loro i loro figli: il primogenito Viktor ed il secondogenito, Albert. La donna è un pò tesa e nervosa, mentre il marito le mette una mano sulla spalla. " Kira, cosa ti turba? ". Le chiede l'uomo, mentre la donna scuote il capo con enfasi.

" Cosa mi turba? Ti rendi conto che siamo in casa di coloro a cui abbiamo strappato il figlio senza la minima vergogna? Io... mi sento terribilmente a disagio, August ". Ammette la contessa, mentre il marito la guarda serio.

" Basta, non pensarci più: questa storia è ormai acqua passata, pensiamo che adesso abbiamo due bellissimi figli nostri ". E calca sulla parola nostri, mentre la moglie lo guarda. " Due figli che abbiamo il dovere dic rescere e rendere felici. Punto e basta ". Conclude perentorio August isaev, mentre la moglie annuisce ed abbassa il capo, mentre il piccolo Viktor le si avvicina, tirandole la gonna. " madre! Madre, chi è quella bimba? ". Chiede, indicando la piccola Natasha: Viktor e Christine sono infatti entrati in sala, e tutti si sono inchinati in segno di rispetto, cosa che anche gli isaev si affrettano a fare. Il bimbo è stato attratto dalla piccola tra le braccia della contessa, che lo guarda incuriosita a sua volta ed agita le manine nella sua direzione. August si avvicina al figlio, per poi prenderlo in braccio.

" Lei è la contessina, figlio mio. Ed è una bimba proprio come te ". Fa, sorridendo e sistemando il ciuffo scompigliato del piccolo, che gonfia le guance ins egno di disappunto: si sta già annoiando a quel ballo.

Passano così alcune ore in tutta allegria, e tutti sono in attesa del nuovo anno. Kira Isaeva sposta lo sguardo tra gli invitati, cercando il figlio maggiore: Viktor è un bimbo piuttosto vivace, ed è sfuggito al controllo della domestica a cui lo aveva temporaneamente affidato. " Dove si sarà nascosto? ". Pensa, ma improvvisamente la donna arresta il suo passo, notando una scena.

Viktor è rimasto solo, dato che la moglie sta danzando con alcuni ospiti. Lui ha deciso di prendersi una pausa, decidendo di guardare qualche istante fuori dalla finestra. Improvvisamente tuttavia gli pare di essere osservato da qualcuno, sentendosi uno sguardo puntato addosso. Da prima non vede nessuno, in seguito abbassa il proprio, notandolo: un bimbo lo sta guardando curioso. Il piccolo avrà su per giù due anni o poco più, e lui lo riconosce: è il figlio maggiore degli Isaev. " Piccolo... ". Sussurra solamente, mentre il bimbo si imbroncia. Viktor non riesce a non sorprendersi: perchè in quel piccolo rivede sè stesso alla sua età? Anche lui metteva lo stesso, identico broncio.

" Signore, posso stare a giocare con la contessina? ". Chiede, spiazzandolo letteralmente: vorrebbe giocare con la sua Natasha?

" Ma la contessina è piccolina ". Sorride appena, per poi chinarsi per arrivare alla sua altezza e mettergli una mano sul capo. Poi crede di essere ammattito: perchè in quel piccolo rivede i suoi stessi occhi? " Sai, è troppo presto per lei per poter giocare. Ma ti prometto che il prossimo anno vi farò giocare insieme ". Si stupisce delle sue stesse affermazioni, ma quel piccolo ha un non so che di particolare: è entrato subito in sintonia con lui, e non ci può fare nulla. In oltre, cosa potrebbe fare di male un infante alla sua piccolina? Non c'è nulla di male nel lasciarli giocare insieme, nei tempi ovviamente opportuni. Il piccolo sembra rimanerci male, volendo svicolare un pò da quella noia che lo accompagna ormai da tutta la sera. Ecco, quell'espressione è invece tipica di Boris, pensa Viktor. Ah, sciocchezze! Sta forse dando di matto, tutto un tratto? Perchè nel figlio degli Isaev dovrebbero esservi tratti della sua famiglia? Vedendo l'espressione assunta dal piccolo Viktor, decide di fare la cosa più sensata in quel momento: lo prende in braccio, mentre lui si aggrappa per non cadere. " Non essere triste, scommetto che Felitsiya troverà il modo di risollevarti il morale, vuoi che glielo chiediamo? ". Fa, mentre al bambino torna istantaneamente il sorriso, annuendo.

" Si! ". Fa, abbracciando a sorpresa Viktor, che non sa come reagire a quel gesto spontaneo, se non ricambiandolo. I coniugi Isaev osservano la scena, e la donna guarda il marito un pò intimorita: il legame di sangue è indistruttibile, a prescindere. E se Viktor sentisse il legame con il figlio che crede morto? Se finisse per scoprire la verità?

" Non ti agitare, Kira: non accadrà nulla, i tuoi timori sono infondati ". La rassicura il marito, sorridendo. Ma la donna pensa che il marito sia troppo tranquillo, ed ha paura che un giorno la verità potrebbe emergere. 


Salve a tutti! Ecco il capitolo 32, che ne dite? Felitsiya ha confessato una cosa a Christine, ma che cosa sarà mai? Nel frattempo vediamo Lukas sempre più ossessionato dalla sorella, e deciso ad agire la notte stessa del ballo. Dall'altra parte invece, Viktor incontra il figlio che crede morto, sentendo un inspiegabile legame con lui. Come evolverà mai la situazione? Ci sentiamo al capitolo 33, baci!

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Falsa confessione ***


Il ballo di fine anno procede senza alcun tipo di problema: Christine ha appena terminato di danzare con un nobile, ed ha raggiunto suo marito, che a sua volta è alla ricerca di Felitsiya. Lo vede con un bambino in braccio e ne rimane a dir poco sorpresa: di solito non è così espansivo, perchè ora è diverso? Lo guarda qualche istante, mentre lui ride un pò, notando la sua espressione. " Sta tranquilla tesoro, non l'ho rapito: la domestica avrà sicuramente avvertito i suoi genitori che sta con me ". ommenta, mentre il bimbo si aggrappa a lui. Christine osserva attentamente il piccolo, per poi parlare.

" Scusami, ma non è una cosa che vedo molto spesso, voglio dire tu che ti occupi così di un bimbo che non sia la nostra Natasha ". Riflette, mentre Viktor fissa il suo omonimo a sua volta.

" Non so, ma questo bambino mi ha conquistato subito: il conte Isaev dice che non ci sono problemi se resta con Felitsiya. Poi sembra che gli piaccia la compagnia di Natasha ". Commenta, riferendosi alla domanda del piccolo di giocare con la bambina. Christine sta per rispondere, ma finalmente entrambi trovano Felitsiya, che tiene in braccio la piccola. " Eccoti, ti stavamo cercando ". Le dice solamente Viktor, mentre il bambino pare intimorirsi e si aggrappa più forte a lei.

" Ma quella signora mi sgrida? ". Chiede, ricordando la governante di palazzo Isaev, che lo rimprovera per le sue marahelle. Stavolta è Christine a prendere parola, accarezzando i capelli del bimbo.

" No, non ti sgriderà: se vuoi, potrai restare con lei e Natasha mentre i tuoi genitori sono al ballo, se qui ti annoi ". Ed intanto guarda il piccolo: quegli occhi bellissimi, il suo sguardo innocente, quei capelli corvini. Le sembra quasi di vedere una piccola copia di suo marito, e per un istante ripensa al suo primogenito. " Ma dimmi: come ti chiami? ". Gli chiede, mentre il bambino risponde alla sua domanda, dopo essere esultato per potersi allontanare da quel noioso ballo.

" Io mi chiamo Viktor, signora! Viktor Isaev ". Fa, mentre lei rimane decisamente shoccata da quel nome, come se avesse sentito qualcosa che nemmeno lei sa spiegare. Rimane imbambolata a fissarlo, mentre la tata lo porta con sè insieme alla piccola Natasha, che si è svegliata e pare reclamare attenzioni. Una lacrima involontaria le sfugge sul viso, mentre suo maritola guarda.

" Christine? Tutto bene? ". Le chiede, mentre lei lo guarda stranita.

" Hai visto come ti somiglia quel bambino? Ed hai sentito il suo nome? ". Chiede, mentre lui non capisce il senso della sua domanda. " Io... scusami, mi è tornato in mente nostro figlio, e per un istante l'ho rivisto nell'erede degli Isaev ". Ammette, asciugandosi la lacrima. " Sto bene ". Fa poi, mentre suo marito la abbraccia per rassicurarla.

" Vorrei anche io che nostro figlio fosse vivo. E' normale che tu reagisca così, credimi: anche io ho notato delle somiglianze con quel bambino, ma credevo di essere pazzo ". Confessa, mentre sua moglie annuisce e si ricompone subito.

" Esco un momento a prendere un pò d'ossigeno, torno tra poco ". Fa poi lei, sentendo il bisogno di uscire da quella stanza. Viktor annuisce e la lascia andare, per poi sospirare pesantemente: anche lui ha sofferto molto per la perdita del figlio e per il rapimento di igor, eppure si è sempre dimostrato forte per sostenere sua moglie. Ma per quanto potrà reggere, si domanda? Per quanto, se non appena vede un bimbo che gli somiglia reagisce in quella maniera? Mentre è immerso nei suoi pensieri, qualcuno gli mette una mano sulla spalla.

" Viktor, state bene? ". Chiede qualcuno, mentre lui si volta per rispondere e cerca di darsi un contegno.

" Conte Kuznetsov, alla fine siete riuscito a venire?... ". Fa per proseguire, ma l'altro scuote il capo.

" Lasciate perdere le formalità e le solite domande di rito, sapete che siamo amici e che non serve. In oltre, preferirei avere una risposta alla mia domanda ". Precisa, mentre Viktor sospira: il conte Kuznetsov è sempre stato un amico e sostenitore della sua storia con Christine, sin dal principio ha creduto in loro e nel loro amore, a differenza di altri nobili.

" Cosa volete che vi dica... mia moglie fatica a riprendersi dalla perdita dei nostri due figli, anche se sembra che stia bene: lei si mostra forte per me, ed io per lei. Ma la verità è che è troppo... troppo difficile ". Ammette, mentre l'altro annuisce.

" Sapete che avrete sempre ilsostegno mio e della mia famiglia, per qualsiasi cosa ". Precisa, mentre Viktor annuisce. Il suo amico si guarda attorno, per poi tornare a guardare lui. " Ma dov'è vostro fratello Lukas? Ha finito il ballo con mia moglie e da allora non l'ho più visto ". Fa notare, e solo ora Viktor si rende conto che Lukas non è più in sala.
" Non ne ho idea, ma suppongo che tornerà presto ". Non è troppo convinto, ma l'altro preferisce non indagare ulteriormente e si limita ad annuire.

Christine è uscita, decidendo di andare un momento in camera sua a darsi una sistemata: non può tornare in salone con quel viso così sconvolto, e nemmeno è conveniente che altri la vedano. Ripensa all'incontro con quel bambino ed alla forte sensazione che ha provato: è quasi come se lo conoscesse già, ma pensa semplicemente di essere uscita di senno a causa del troppo dolore patito: quel piccolo è il figlio degli Isaev, non il suo. Il suo Viktor è morto due anni prima, e nessuno glielo potrà mai restituire. Entra nella stanza, chiudendo la porta. Fa per girarsi, ma una volta che lo fa qualcuno la afferra da dietro, tappandole la bocca per impedirle di gridare. Agitata, lei fa per liberarsi ma il suo misterioso aggressore la tiene ferma con una forza che quasi la impressiona: no, non è una forza da umano. E' una forza oscura ed opprimente, che non le permette di liberarsi da quella presa. Inizia a sentire ansia: chi può essere stato ad entrare nella sua stanza senza permesso? " sssh... state buona, cara contessa. Non vorrete sentirvi male ". Fa ironico il suo aggressore, mentre a lei si gela il sangue nelle vene: è lui. E' colui che ha rapito il suo Igor appena nato, il Corvo! Ma cosa vuole da lei? Perchè l'ha aggredita? Che la voglia uccidere? Arrabbiata inizia a ribellarsi, sino a riuscire a liberarsi e spingerlo lontano da sè. Afferra il tagliacarte che si trova sul comodino, agitata.

" Non ti avvicinare, maledetto! ". Fa, ma lo sa bene: nessuna arma mortale lo può uccidere, solamente il potere dei Meekhiv lo può fermare. E lei non ne ha così tanto da riuscire in quell'impresa: deve avvertire suo marito, e in fretta! Il suo nemico, che rimane incappucciato per nascondere la sua identità scoppia a ridere nel vedere la scena.

" Credete veramente di potermi uccidere con un tagliacarte? Forza, perchè non provate? ". Fa ironicamente, mentre lei trema di paura: cosa le vorrà fare? Indietreggia più che può, incapace di muovere un muscolo nonostante la volontà di difendersi.

" Bastardo! Dov'è mio figlio? ". Sibila, mentre lui le si avvicina senza esitazione.

" Diciamo che ho in mente grandi cose per lui. E' vivo ". Sogghigna, mentre lei sente di stare per piangere: il suo bambino è vivo, ma nelle mani del nemico. Quanto potrà resistere un bimbo così piccolo nelle mani di quel demonio? " Comunque, non sono qui per parlare di lui, ma della sua adorata mammina ". Fa ironicamente, mentre lei riene il tagliacarte quanto più saldamente riesce.

" Non ti avvicinare! ". Grida, ma con un solo sguardo lui le fa cadere a terra la sua unica arma di difesa.
" Ops, e ora? Come intendete difendervi, Contessa? ". E ride in modo sadico, mentre lei fa per scappare, salendo sul letto per poter passare dall'altra parte. " Siete furba, eh? ". Commenta lui, per poi darle un leggero vantaggio per farle credere di essere in salvo. Ma dopo poco tempo la afferra nuovamente per i capelli, facendola cadere a terra. " Ma non abbastanza per scappare da me ". Conclude, mentre lei inizia a gridare sperando che qualcuno la senta.

" Lasciami subito! ". Urla, ma lui le da un altro schiaffo, stavolta facendole sanguinare il labbro. Lei porta una mano al punto dolorante, agitata: strano, eppure ha già provato in passato una sensazione simile: avverte un forte pericolo misto a disagio e paura. Ma dov'è che l'ha già provata, si chiede? Approfittando del fatto che è rimasta stordita dallo schiaffo lui riesce ad immobilizzarla per i polsi, fissandola: ha uno sguardo di ghiaccio, solo ora Christine se ne rende conto. Uno sguardo simile al suo, perchè? " Lasciami! Mio marito te la farà pagare per tutto! ". Protesta, facendo per scalciare.

" Sta zitta e baciami ". Ribatte semplicemente il suo nemico, per poi baciarla senza darle il tempo di reagire. Immediatamente lei si sente indebolita, come se le avessero prosciugato la forza.

" Cosa mi hai fatto? ". Chiede, cercando di ribellarsi ancora una volta, pur essendo debole ed una volta riuscita a liberarsi da quel bacio. " Lasciami in pace! ". Protesta, iniziando a scalciare. Lui fa per darle l'ennesimo schiaffo.

" Provate a pensarci, contessa: cosa potrei volere da voi? ". Ride lui, ma Christine ferma in tempo lo schiaffo, riuscendo a liberare un polso. Alterata lo graffia a sua volta, riuscendo a spingerlo lontano da sè. Si alza a fatica, barcollando. Respira affannosamente, mentre il suo avversario cade a terra, ed il suo cappuccio cade a sua volta. Ride sadicamente: la sua identità ora è palese, non ha più bisogno di fingere.

" Tu!? ". Fa shoccata la bruna, mentre il suo avversario continua a fissarla.

" Si, sorellina mia: sorpresa! ". Ride, rivelando di essere Lukas e di conoscere il loro legame di sangue. Christine fa per andare a chiamare Viktor: non ci può credere! Suo fratello è il Corvo!

" Maledetto! Facevo bene a non fidarmi! ". Fa lei, ma suo fratello si alza di scatto, impedendole di scappare ed immobilizzandola nuovamente.

" Sei stata tu a costringermi! Tu ti sei cercata questa aggressione! Se mi avessi accettato mesi fa, non lo avrei mai fatto ". La incolpa, tenendole i polsi con una mano. Lei lo guarda con ira, ma non riesce a liberarsi.

" Ti ho detto che amo solo mio marito, mettitelo in testa! Lui saprà chi sei! ". Assicura la giovane, ma lui sogghigna in modo poco rassicurante.

" Non credo proprio che saprà che sono io il Corvo ". E' sicuro di sè, non c'è dubbio. Detto questo usa una parte del suo potere per cancellare dalla memoria della sorella quel ricordo, modificandolo: Christine ricorda di aver smascherato qualcuno, ma non il Corvo bensì il suo aggressore, senza aver capito che era il nemico giurato dei Meekhiv. In oltre, essere esposta al potere oscuro del fratello la porta ad indebolirsi sempre più, sino a faticare a restare cosciente. Lui la guarda, per poi prenderle il viso tra le mani. " No, non devi svenire: resta sveglia, e goditi il momento ". Commenta ironico, baciandola per la terza volta ma senza sottrarle il potere. La mente di lei pensa di voler reagire, ma il corpo non risponde e questo le fa ancora più rabbia: lui lo sa. Sa di essere suofratello, l'ha aggredita ed ora non pare volersi limitare a qualche bacio. Questi sono i suoi ricordi, nei quali non c'è traccia del ffatto di aver smascherato il Corvo.

" Non toccarmi... ". Sibila lei, cercando di prendere fiato dopo quel bacio, quasi violento. In tutta risposta tuttavia, lui fa un ghigno poco rassicurante.

" Diciamo che ho altri progetti per voi, mia cara contessa ". Riesce a spaventarla di più, e per reazionelei si paralizza di paura: stavolta nessuno la potrà aiutare.

Nello stesso istante, anche Viktor ha un presentimento terribile: sta parlando con il conte Kuznetsov e con Dimitri, ma improvvisamente gli cade il bicchiere, e soloil rumore di vetri infranti lo riscuote dai suoi pensieri. " Viktor? Tutto bene? ": Chiede Dimitri, mentre il suo signore lo guarda come stesse vedendo un alieno, per poi guardare l'amico Epifan.

" Viktor, ci state spaventando ". Commenta il conte Kuznetsov, cercando di riscuoterlo. Solo le sue parole riescono a fargli proferire parola.

" Mia moglie... devo andare a cercare mia moglie ". Commenta, mentre Epifan lo guarda stranito.

" Aspettate! Ma che succede? Avete forse avvertito il potere del Corvo? ". Chiede: infatti, Epifan Kuznetsov è il solo tra i nobili a conoscere il segreto dei Meekhiv, e mai li ha traditi. Viktor non dice nulla ma esce dalla stanza, mentre Epifan guarda Dimitri, ed entrambi si intendono: senza dire nulla seguono il giovane conte, che finalmente prende parola.

" Ho un presentimento... devo assolutamente trovare Christine ". Ammette, mentre l'amico annuisce.

" Io e Dimitri ti accompagneremo, non si sa mai cosa potrebbe essere stato a provocare tale sensazione ". Fa, riflettendo: se Viktor sente questo presagio negativo, ha sicuramente le sue ragioni ed è probabile che davvero sia successo qualcosa. Il primo posto in cui cercano la contessa è la sua stanza, ed è li che la trovano: è svenuta, e non pare stare bene. Senza pensarci troppo su, Viktor corre a soccorrerla, notando anche dei graffi sul corpo di sua moglie. Non ci vede più dalla rabbia: chi ha osato picchiare la sua amata? in seguito nota lo stato dei suoi vestiti, ed intuisce che non si è trattato di un pestaggio, ma di ben altro. Anche Dimitri ed Epifan si avvicinano, cercando di capire cosa sia accaduto. Epifan scuote il capo, notando l'espressione furiosa di Viktor, che ha capito ogni cosa. Sua moglie ha subito una violenza, ma da chi dei presenti alla festa? La prende in braccio e la posa sul letto, fuori di sè. Le prende la mano e la stringe.

" Vita mia... giuro che laverò il tuo onore, chiunque sia stato ". Sussurra, mentre lei è ancora incosciente e pare anche essere sofferente. Vedendola così, il giovane conte pensa ad una sola cosa: scoverà il colpevole, e lo ucciderà con le sue stesse mani.


Salve a tutti! Ed eccomi con il nuovo e fiammeggiante capitolo, che ne dite? Christine ha subito uno stupro, e noi sappiamo bene da chi. Cosa accadrà adesso? Viktor scoprirà che proprio suo fratello adottivo ha abusato di sua moglie in un modo così brutale? Lei ricorderà che Lukas è il Corvo? Io scrivo il capitolo 34! Mi raccomando, vi aspetto! Baci
 

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Lotta pari ***


Nessuno saprebbe dire quante ore esattamente siano passate: due, tre? L'unica cosa certa è che le immagini scorrono nei sogni di Christine, come fossero un film: la scoperta del fatto che anche Lukas sa della loro parentela, lo stupro subito, le ferite riportate per difendersi. E a seguire l'umiliazione del non essere riuscita a fermarlo in tempo, ed ora? Cosa le resta? Con quale faccia guarderà di nuovo suo marito, sapendo che un altro uomo l'ha violata? A causa degli incubi e del dolore, la contessa inizia a lamentarsi. Viktor le è rimasto accanto tutto il tempo, insieme ad Epifan e Dimitri: il conte Kuznetsov non ha voluto abbandonare il suo amico in un momento così difficile, ed ovviamente nemmeno Dimitri: lo vede, il suo signore è shoccato e desidera solo vendicare l'affronto subito da sua moglie. Ma la rabbia e l'odio potrebbero portarlo a fare un passo falso, ed è per questo che lui ha deciso che sarà al suo fianco per riportarlo sulla strada giusta: per vendicare Christine occorre essere lucidi, e smascherare il colpevole per poi fargli pagare ciò che ha fatto. Improvvisamente la giovane inizia ad agitarsi, stringendo la mano a suo marito: sta avendo un incubo. Il calmante datole dal dottore sta perdendo efficacia, ed i dolori tornano a farsi sentire. Viktor la guarda, tenendo la sua mano. Le scosta i capelli dal viso, mentre lei riprende a parlare nel sonno. " No... no, non farmi del male... ". Sussurra, per poi continuare ad agitarsi. Prima che qualcuno possa fare qualunque cosa, la bruna riapre gli occhi di colpo, shoccata.

" Christine, tesoro sta tranquilla ". La rassicura suo marito, mentre lei porta lo sguardo su di lui, come a voler capire se sia realmente li o sia solo un sogno. Si rende subito conto che è li con lei, e così scoppia in lacrime.

" Perdonami... io ti giuro, ho tentato di allontanarlo da me... te lo giuro! ". Singhiozza, mentre lui le stringe la mano: vorrebbe abbracciarla, ma non sa se ora sia una buona idea.

" Amore, è tutto finito adesso: non hai niente da farti perdonare ". La rassicura, ma lei pianta le unghie della mano libera nel suo braccio, graffiandosi con forza.

" Sento ancora quel tocco addosso! Ti prego, liberamene ". Piange, mentre Viktor le prende la mano, allontanandola dal braccio ed in seguito stringendo forte la moglie, capendo che ha bisogno di lui, ora più che mai.

" No, non farlo: non devi rovinare così il tuo corpo, non devi ". Le ripete, ma lei continua a piangere.

" Mi sento così sporca, così umiliata! ". Continua a sfogarsi, quasi senza accorgersi che Epifan e Dimitri si trovano nella stanza, o forse nemmeno le importa poi tanto.

" Non sei sporca, sporco è il mostro che ti ha fatto questo ". Le dice nuovamente suo marito. Lei, nel solo pensare a colui che le ha fatto questo ha una nuova crisi di pianto.

" Io... l'ho visto. So chi è ". Confessa, mentre viktor guarda shoccato sia Epifan che Dimitri. La sua rabbia sale, mentre la moglie lo guarda ancora sotto shock; sta per rivelare chi è stato a prenderla contro la sua volontà.

Qualcuno entra nella stanza di Lukas, che pare essere più che felice: alla fine ci è riuscito. Ha preso Christine, è sua. Non importa se di sua volontà o menosa solo che finalmente ha raggiunto il suoscopo. Sentendo che è entrato qualcuno in malo modo, volta lo sguardo verso tale persona e con sguardo furioso. " Ma ti pare il modo di entrare nelle stanze degli altri?! ". Chiede, alzandosi. In tutta risposta riceve uno schiaffo, che lo coglie di sorpresa e lo fa quasi finire a terra.

" Di un pò, sei uscito di senno?! ". Grida l'altra persona, mentre lui porta una mano al punto dolorante e lo guarda con ira. " Non erano questi i piani! Hai stuprato la sposa di Viktor, ti rendi conto? Ora non avrai un attimo di tregua, ti scoverà e te la farà pagare! ". Continua a gridare, mentre il corvino da un pugno al tavolino, irritato.

" Non permetterti mai più di picchiarmi, o sarò io quello che ti metterà nei guai! ". Minaccia, per poi proseguire. " Comunque sia,ho cancellato dalla sua mente il ricordo di avermi smascherato: non sa che io sono il Corvo, e men che meno sa che tu sei mio alleato ". Lo rassicura, mentre quell'altro si rivela essere Petr Meekhiv, lo zio di Viktor e Boris. Lui non pare troppo convinto delle parole del più giovane, e lo fissa qualche istante per poi incrociare le braccia e scrutandolo per qualche istante.

" Sai vero, chi ti ha dato questo potere? Sai che senza di me non potrai mai prendere il potere della mia famiglia? ". Chiede, mentre lo sguardo di Lukas diventa subito più freddo.

" E come dimenticarlo? Sei stato tu a maledirmi da neonato, a passare a me questo demone che apparteneva alla tua famiglie. E tutto per vendetta, vero? ". Lancia una frecciatina, ma questo non pare far agitare il suo interlocutore, che si limita ad una risata nervosa.

" Se tua madre avesse agito diversamente, probabilmente non me la sarei presa con te ed avrei trasferito il potere del Corvo ad uno dei miei nipoti. Boris, ad esempio: sarebbe stato perfetto, dato com'è cresciuto, così simile a me ". Riflette ad alta voce, rivelando la verità. Una verità cher credeva essere morta e sepolta, assieme a suo fratello e sua cognata.


Russia, città di Mosca. Anno 1571, mese di Novembre.

E' trascorsa appena una settimana da quando Vladimir e Katrina Meekhiv hanno preso con loro il piccolo Lukas. Questo per estinguere il debito che Danilo Petrov aveva contratto con loro. Viktor, il loro erede di soli tre anni, li osserva senza dire niente, mentre la tata Felitsiya lo prende in braccio per portarlo con sé. “ Venite con me, piccolo Lord. Vostro padre e vostra madre non possono occuparsi di voi adesso, ma vedrete che dopo verranno a darvi la buonanotte “. Mente, e Viktor lo sa: è sempre la solita storia, ogni sera. La tata gli dice quella frase, ma lui sa benissimo che né suo padre e né sua madre verranno a dargli la buonanotte. Si aggrappa alla donna in cerca di un po' di calore, ed a lei si spezza letteralmente il cuore: perché il suo signore è così insensibile con il figlio? E come mai la sua signora sembra un pezzo di ghiaccio, tanto è fredda? Quel bimbo ed il nuovo arrivato, Boris, hanno bisogno del calore dei loro genitori. Ma così non è, ed ora hanno pure adottato un nuovo bimbo: perché? Per crescerlo nello stesso modo in cui crescono i loro figli biologici, ovvero senza affetto? La domestica porta Viktor nella sua stanza, per poi tornare dai suoi signori. Fa un inchino rispettoso, per poi parlare. “ Lord Vladimir, vostro figlio reclama attenzione. L'ho messo a letto, ma pare piuttosto agitato, così come il piccolo Boris “. Sussurra, mentre il suo padrone sbuffa pesantemente.

“ Se Viktor farà ancora i capricci, anche il più piccolo, domani vi proibisco di farlo uscire dalla sua stanza o di portargli il pranzo, mi sono spiegato? “. Chiede, o meglio ordina. Katrina sembra impassibile, il suo sguardo puntato su Lukas.

“ Ma signore! Se mi consentite… “. Tenta la domestica, mentre lui finalmente si volta a guardarla, con un pizzico d'ira nello sguardo.

“ No, non ti consento! Ed ora che stai aspettando? Sparisci! Gli ordini sono chiari: se mio figlio farà ancora i capricci sarà punito a dovere “. Questo è troppo: la tata non riesce a trattenersi, nonostante sappia che probabilmente incorrerà in qualche grave punizione: Vladimir Meekhiv non perdona niente e nessuno, in questo è uguale al fratello maggiore che tanto disprezza.

“ Ma come potete parlare così?! E' un bambino! Sangue del vostro sangue! Boris è solo un neonato, e già lo lasciate solo per ore ed ore, senza un minimo di calore, Viktor non può nemmeno pensare di giocare con mio figlio che riceve schiaffi! Ma è davvero questo il modo di educare i figli? “. Non finisce la frase, che uno schiaffo la colpisce in pieno, così forte da farla cadere a terra.

“ Come osi?! Stai forse protestando sui miei ordini?! “. Grida il padrone del castello, facendo in questo modo svegliare Lukas, che scoppia a piangere. Katrina lo prende in braccio, cercando di calmarlo. Il pianto del piccolo distrae fortunatamente Vladimir dalla domestica, che se il piccolo non avesse iniziato a piangere avrebbe certamente ricevuto ben più di uno schiaffo. Guarda la moglie con rabbia. “ Fallo smettere immediatamente! “. Quasi ha il suono di un ordine. Katrina sta per controbattere, stanca di quell'atteggiamento da parte del marito. Ma l'entrata di una quarta persona distrae i tre presenti.

“ Vladimir, se continui a picchiarla finirà che la tata scapperà a gambe levate, così come tua moglie: andiamo, ma che modi sono di rivolgerti a lei? “. Fa un ghigno abbastanza ironico il nuovo arrivato, e la cosa manda su tutte le furie il moro, che stringe i pugni.

“ Fratello, nessuno ti ha invitato qui. Fuori dal mio palazzo! “. Lo caccia, mentre l'altro nemmeno lo calcola: è parecchio che non vedeva il fratello, e pare che tra loro non corra affatto buon sangue. Guarda la tata a terra con un ghigno, come a volerla schernire. La donna si alza a fatica, facendo un inchino.

“ Lord Petr, non sapevo del vostro arrivo.. “. Sussurra, mentre il suo signore alza nuovamente la voce.

“ Sta giusto per andarsene! Avanti, esci immediatamente dal mio castello, prima che chiami le guardie “. Lo minaccia, mentre sul viso dell'altro compare un'espressione seria, quasi arrabbiata.

“ E' questo il modo di accogliere tuo fratello maggiore? Gridando come un volgare plebeo? “. Chiede, mentre una scintilla d'ira gli attraversa quei bellissimi occhi azzurri. Katrina posa Lukas nella culla, e si avvicina al marito.

“ Vladimir, per favore. Non litigare con lui, non è il caso “. Lo tira, per allontanarlo dal fratello prima che gli metta le mani addosso. A quella scena Petr ghigna, strofinando l'anello che porta al dito come fosse una cosa di vitale importanza: è l'anello dalla pietra blu.

“ Tua moglie ha ragione. Forse dovresti sederti e riflettere un po'! “. Grida il maggiore, per poi attaccare di sorpresa il minore, facendo cadere sia lui che la moglie, che era attaccata al suo braccio. L'altro lo guarda su tutte le furie.

“ Ma come hai osato!? “. Grida, per poi vedere che tra le mani del fratello è comparso un libro. “ Il libro… “. Sibila, notando che il libro è aperto dopo secoli in cui era rimasto chiuso. “ Cos'hai fatto!? Tu sei un pazzo! “. grida fuori di sé Vladimir, ben sapendo le conseguenze del gesto del fratello. Lui lo guarda, nei suoi occhi passa un riflesso viola.

“ Semplice: Vorona deve passare ad un corpo nuovo, il mio non riuscirà a sostenerne a lungo i poteri. Ed ho già designato la mia vittima “. Guarda il piccolo Lukas, che è scoppiato a piangere per il trambusto. “ Il figlio di Irina e di quel maledetto stalliere. È una fortuna che lo abbiate adottato proprio voi e che il destino lo abbia portato sulla mia strada. Davvero una fortuna “. Fa un ghigno crudele, mentre Katrina intuisce i piani del cognato: vuole liberarsi della maledizione del Corvo e passarla al piccolo! Quel demone, che nacque nella loro stessa famiglia secoli e secoli prima e che continua a rinascere creando problemi e seminando morte e pazzia. Petr fu l'ultimo corvo designato, poi quell'immondo demone venne sigillato da Gorislav Meekhiv, che liberò parzialmente il figlio dalla maledizione, spezzando il cerchio di rinascita di quel terribile demone. Per liberarlo del tutto però, la maledizione sarebbe dovuto passare ad un altro corpo, non importa se fosse stato Meekhiv o meno, non in quel caso.

“ Vigliacco, non toccare il piccolo “. Fa lei, mentre Petr torna a guardarla. La immobilizza con il potere del libro, per poi avvicinarsi a lei e prenderle il mento con due dita, sotto lo sguardo infuriato del marito. Dio, quanto gli è sempre piaciuta quella donna. Lei, con quello sguardo freddo così simile al suo. Lei, che da molti è paragonata ad una Madonna irraggiungibile. Da li il suo “ soprannome “: Madonna Katrina.  

“ Katrina, tanto bella quanto sciocca. Non potete fare niente, ormai il destino di quel piccolo è segnato “. sussurra, per poi avvicinarsi di più a lei, viso contro viso. La bacia, iniziando lentamente ad indebolirla: infatti il bacio del corvo può sottrarre le energie vitali ed i poteri, sino ad uccidere. Ma appena la donna sviene, pur essendo ancora viva, lui la lascia libera e si avvicina a Lukas: eccolo li, è lui il nuovo Corvo. Senza esitare recita il rito, senza che nessuno abbia modo di fermarlo, dato che una potente barriera lo protegge e lo rende immune a qualunque attacco. Una luce viola si attacca al piccolo Lukas, scomparendo dopo alcuni istanti: il Corvo è rinato! Il bambino torna a dormire come se niente fosse accaduto, mentre Petr sogghigna per poi guardare il fratello, che ricambia lo sguardo duramente. " Ecco, mio caro Vladimir: adesso sarai il padre del Corvo, ritieniti onorato di questo ". E ride, ma a sorpresa anche il minore si mette a ridere, rialzandosi.

" Ma bravo! Complimenti, sei stato proprio molto astuto ". E' ironico, ovviamente. E questo manda su tutte le furie il maggiore, che stringe i pugni.

" Che hai detto?! Ridi, invece di essere disperato?! Ho maledetto il bambino! Quel bambino che hai sottratto alla cara Irina ". Sibila, con sempre più rabbia. Ma suo fratello non perde quel ghigno di sfida.

" Certo, lo hai maledetto. Come ti senti ora, meglio? Ti senti potente? Credi di aver vinto la battaglia con Danilo Petrov solo perchè hai maledetto suo figlio? Sei proprio caduto in basso ". Continua, mentre Petr fa per dargli uno schiaffo per farlo tacere. Lui non si sposta, mentre la domestica teme per il suo signore: nonostante sia crudele, non vorrebbe mai che gli succedesse qualcosa. Senza pensarci fa la cosa più sensata che le venga in mente, per calmare le acque. Si frappone tra i due fratelli, vedendo che la sua signora non lo può fare dato che è incosciente.

" Per favore, basta! State litigando, ma l'unico ch ene sta soffrendo è il piccolo: lui è stato maledetto, lui porterà su di sè questo peso terribile, questa maledizione ". Tenta, riuscendo a sorpresa a calmare Petr, che la osserva qualche istante: non può fare a meno di pensare che quella donna sia molto simile ad Irina: stesso aspetto e stesso coraggio. Solo il colore dei capelli e degli occhi tradisce la loro diversità.

" Hai ragione, stracciona: credo di aver fatto abbastanza ". Fa, fissando di nuovo la tata. Felitsiya non se ne accorge, avendo lo sguardo abbassato. Ma Vladimir si, e questo non gli sta bene: prende per un braccio la donna, spostandola di lato. Petr sembra leggermente stupito, per poi scoppiare a ridere. " Tranquillo, Vlad: non tocco la tua preziosa tata. Me ne vado, tanto non ho più nulla da fare qui ". Ride, per poi andarsene alla porta. Ripresosi dall'ira appena provata, Vladimir si avvicina a Lukas, per poi prenderlo in braccio e fissarlo qualche istante: a cosa starà pensando?


E' passato poco tempo dall'aggrassione di Lukas a Christine, poco più che alcune ore. Eppure c'è ancora qualcuno che non riesce a darsi pace per l'accaduto, e quel qualcuno è Viktor: si sente furioso. Sua moglie sta male, ha subito l'indicibile, e perchè questo? Perchè lui non era li a proteggerla. Perchè lui aveva il nemico in casa, ma non se n'è mai reso conto perchè troppo preso dal litigio con Boris. Sono in pochi ad essere a conoscenza dell'accaduto, quelle poche persone che potrebbero davvero aiutare sia il conte che sua moglie a superare tutto. Mentre il giovane sta pensando e ripensando, tenendo la mano della moglie che dorme a causa della medicina iniettatale dal medico, Amanda e Dimitri entrano nella stanza, seguiti da Alice. La più giovane degli Opekun si fa avanti. " Signore, restiamo noi con vostra moglie. Non permetteremo che le accada niente ". Assicura,mentre Viktor si volta verso i tre, per poi annuire.

" Va bene, so che non mi deluderete ". commenta solamente, per poi dare un bacio a Christine ed andare fuori dalla stanza. Il suo sguardo tradisce tutta la sua ira, e di questo Dimitri si accorge subito. Amanda si siede accanto a Christine, mentre Dimitri guarda la dama di compagnia di Christine: ha notato quanto sia giù di morale, e forse ne sa già la ragione.

" Alice, tutto bene? ". Le chiede, mentre lei annuisce.

" Ma certo, perchè questa domanda? ". Chiede, mentre lui sospira pesantemente.

" Non mentire per favore: tu stai ancora male, ed il motivo è solo uno ". Comincia il discorso, parlando tranquillamente davanti ad Amanda: la ragazza è diventata amica di Alice, e conosce la sua situazione sentimentale. " Ti manca Boris, vero? Fingi di essere forte, che tutto vada bene... ma ti manca ". Fa, mentre la bionda prende la mano di Christine, annuendo: al solo sentire il nome di Boris ha sentito le lacrime pungerle gli occhi, oltre tutto la situazione della sua amica di certo non aiuta a migliorare le cose. Amanda nota la sua tristezza, e le circonda le spalle con un braccio per confortarla. Alice si appoggia all'amica, iniziando a piangere.

" Si, mi manca. In oltre, vedere la mia migliore amica in questo stato, a causa di un miserabile... Santo cielo, ancora non riesco a crederci ". Singhiozza, ed anche Dimitri concorda con lei: è stata una cosa troppo crudele quella che la sua signora ha subito.

Viktor intanto sta per andare in giardino, e nella sua mente c'è un solo pensiero: vendicare la sua amata, lavare il suo onore a tutti i costi. Se ci pensa, ancora è shoccato: lui si fidava di Lukas, gli voleva davvero bene. E lui? Lui l'ha ripagato abusando di sua moglie. No, è imperdonabile, pensa. Non lo potrà mai perdonare, questo è poco ma sicuro. Ha tenutoi suoceri all'oscuro dello stupro subito dalla figlia: non vuole che si agitino o prendano iniziative avventate. Mentre è immerso nei suoi pensieri, dei passi dietro di lui lo fanno sussultare, seguiti da una risata fuori luogo. " Salve fratellino mio adorato ". Lo saluta ironicamente qualcuno. " Di un pò, come vanno le cose? ". Chiede, ma il suo tono scatena l'ira di Viktor, che si volta di scatto per poi sferrargli un pugno, così senza rifletterci minimamente.

" Ecco come va, bastardo! ". Urla, mentre l'altra persona lo guarda con ira. " Non ti vergogni?! Io mi fidavo di te! Eri il solo fratello che mi era rimasto, dopo che Boris se n'è andato! ". Si infuria, rivelando che l'altra persona è Lukas. " E tu?! Tu mi hai ripagato violentando mia moglie! L'hai ridotta talmente male che il medico ha dovuto drle un calmante! ". Non riesce a trattenere la sua rabbia, e fa per dare un altro pugno al minore, che para a sorpresa il suo colpo.

" Che c'è?! Mi sono solo divertito un pò, no? Tra pochi giorni sarà già tutto dimenticato ". Ghigna, lo sta provocando di proposito!

" Dimenticato?! Io ti ammazzo! ". Grida il maggiore, su tutte le furie ed afferrando per il collo il minore, che per liberarsi da quella presa gli da un pugno a sua volta.

" Ah fratello caro, dovevi sentire come sospirava! Siamo sicuri che le sia dispiaciuto? ". Chiede con un'ironia crudele Lukas, per poi mettersi a ridere convinto di avere avuto la meglio. Ma prima che lui finisca la frase, riceve un nuovo pugno che stavolta lo fa finire contro il muro.

" Non ti azzardare più! ". Ribatte Viktor, mentre l'altro si rialza su tutte le furie. In un attimo si scatena una violenta rissa tra i due. Felitsiya, Agatha e Dimitri passano di li, e l'anziano è il primo a frapporsi tra i due, mentre Agatha tiene Viktor, e Felitsiya Lukas.

" Signore! Vi prego, calmatevi! ". Fa la domestica, mentre Viktor cerca di liberarsi, fuori di sè.

" Vieni qui! Vieni, che ti do una bella lezione! ". Urla, rivolto a Lukas. L'altro ride in modo sinistro, controbattendo alla sua frase.

" Tranquillo, ho di meglio da fare! Chissà che una di queste sere non ritorni a far visita alla signora contessa ". Fa con ironia. A quella frase, nemmeno Agatha riesce a tenere Viktor, e se non fosse per l'intervento di Danilo, che passava di li, la situazione sarebbe degenerata. L'uomo si pone a difesa di colui che ha scoperto essere suo figlio, cercando di calmare le acque.

" Viktor! Ti prego, calmati ". Cerca di calmare il genero, cosa in cui a fatica riesce dopo diversi minuti. Mille pensieri corrono nella mente del giovane conte: non può cacciare Lukas, creerebbe uno scandalo ed aumenterebbe la sua sete di vendetta. L'unica cosa da fare è tenere sua moglie lontana il più possibile da lui. Poi pensa un'altra cosa: come spiegare al suocero il motivo della lite?

Salve a tutti, amici! Allora? Come va? Che ne dite del nuovo capitolo? Abbiamo visto la reazione di Viktor allo stupro subito dalla moglie, ed abbiamo anche visto come Lukas diventò il Corvo, scoprendo che il precedente era proprio Petr Meekhiv. Cosa succederà adesso? Lo scopriremo solo nei prossimi capitoli, che corro subito a scrivere!

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Il ritorno di Boris ***


Passa circa un mese dagli ultimi eventi: Christine si è lentamente ripresa dall'aggressione subita, anche se fatica ancora a farsi toccare da qualcuno. Per un pò di tempo la piccola Natasha è stata affidfata alle cure di Agatha e di Felitsiya, dato che i suoi genitori non sarebbero stati ingrado di occuparsi di lei, e di questo si è accorto per primo proprio suo padre: Viktor è riuscito da poco ad accettare il fatto che sua moglie sia stata violentata proprio da colui che riteneva un fratello a tutti gli effetti, e non sarebbe stato capace di trasmettere che odio e rancore alla figlia, e questo di sicuro non le avrebbe fatto bene. Sua madre invece era molto debole, troppo per occuparsi di una bimba di quasi nove mesi. Ora le cose sembrano essere quanto meno stabili: Lukas e Viktor si evitano, anche se il primo non perde occasione per lanciare frecciatine al maggiore, per provocarlo. E' solo grazie all'intervento di Petr se Viktor non lo ha sbattuto fuori da palazzo, non dando peso allo scandalo che si sarebbe potuto creare. Nulla vale come l'onore di sua moglie, questo è poco ma sicuro. Ma in fine si è lasciato convincere da suo zio che la soluzione migliore è semplicemente ignorare il minore e stare accanto alla sua Christine. Ma la verità è una sola: Petr non avrebbe mai potuto permettersi di perdere il suo prezioso alleato, per questo ha mediato per lui affinchè rimanesse a palazzo. Sta meditando vendetta contro Irina e Danilo, la principale fonte dei suoi malumori, senza sapere che anche il capo famiglia dei Petrov ha fatto la sua mossa, per smascherarlo una volta per sempre.
E' notte fonda, e tutti a palazzo Meekhiv stanno dormendo. Tutti, ma non lui: un uomo che, stando ben attento a non svegliare la moglie, esce dal proprio letto e si prepara ad uscire di nascosto. All'ingresso trova una ragazza, coperta da un cappuccio così come lo è lui. La giovane lo osserva, stranita. " Danilo, perchè mi avete fatta vestire in questo modo, e stiamo fuggendo come due ladri nelle tenebre? ". Chiede sorpresa, mentre lui le fa cenno di tacere, prima di aprire la porta ed uscire, seguito dalla ragazza.
" Stai tranquilla, Alice ". La rassicura, rivelando che la ragazza altre non è che Alice, mentre lui è Danilo Petrov, il padre di Christine. Ma cosa starà tramando? Questo è ciò che si chiede la bionda. Lui si affretta a proseguire la frase. " Credimi, c'è un valido motivo per cui voglio che tu venga con me ". Ammette, arrivando nei pressi delle stalle, dove a quell'ora non c'è anima viva. La ragazza continua a non capire.

" E perchè non me li spiegate? ". Chiede, mentre l'uomo si guarda attorno, assicurandosi che nessuno li abbia visti.

" Dovrebbe essere già qui... ". Mormora, mentre la ragazza scuote il capo.

" Chi? ". Chiede, ma ad un gesto dell'uomo si ammutolisce subito, sentendo un fruscio proveniente da un albero. Spaventata fa per nascondersi, ma il padre della sua amica la rassicura. Alice rimane ferma, mentre una terza persona si fa finalmente vedere, mantenendo però alto il cappuccio per non farsi riconoscere.

" Danilo, perchè mi avete fatto venire sin qui? ". Chiede, e ad Alice pare quasi di riconoscerlo. Ah, impossibile: lui non può essere di certo, è a kilometri di distanza da lei. E' solo un pessimo scherzo della sua mente. " Sapete che non voglio tornare a Mosca, non per adesso almeno... ". Fa per proseguire, ma l'altro sorride appena.

" Credevo che avreste avuto piacere di incontrare questa ragazza ". Fa, spostandosi e rivelando la presenza di Alice. " In oltre, c'è anche un altro motivo che già conoscete per il quale vi ho fatto venire. Ma prima credo che vi meritiate di rivedere la persona a cui tenete: l'ho vista soffrire moltissimo, e credo che anche per voi sia stato lo stesso in quasi quattro anni di separazione ". Alice si sente quasi mancare, intuendo di chi si tratti. Anche l'altra persona intuisce al volo chi sia la ragazza di fronte a lui. Danilo sorride un pò, guardandoli. " Coraggio! Cos'aspettate ad abbracciarvi? ". Fa, ed entrambi non se lo fanno ripetere due volte: si abbracciano, e ad entrambi cade il cappuccio. Alice scoppia in lacrime, ma sono di gioia.

" Hai mantenuto la promessa! Sei tornato! ". Continua a piangere, mentre lui la stringe sino a quasi farle male: gli è mancata da morire, e solo ora gli pare di rinascere dopo quattro anni in cui si è sentito morto dentro.

" Non speravo più di rivederti, stavo per perdere ogni speranza ". Ammette lui, mentre lei continua a piangere.

" Guai a te se mi lasci di nuovo sola! ". Continua a singhiozzare, mentre lui finalmente sciogle l'abbraccio, accarezzandole il viso: vorrebbe prometterle che non la lascerà, ma sa che non è così. Dovrà tornare dalla sua famiglia, da sua moglie e sua figlia. In oltre, sa che dopo ciò che farà probabilmente a Mosca la sua vita sarà in pericolo, almeno per un pò di tempo.

" Alice, purtroppo Boris non potrà restare a Mosca ". Fa Danilo, mentre lei lo guarda stranita e rivelando che l'altra persona è niente poco di meno che Boris Meekhiv.

" Perchè? ". Chiede lei, continuando a singhiozzare. Boris decide di prendere in mano la situazione, accarezzandole i capelli.

" Perchè sono qui per fare ciò che avrei dovuto fare quattro anni fa, e dopo questo temo che la mia vita potrebbe essere in pericolo, se rimango ". Le spiega, mentre lei lo guarda con gli occhi sgranati dalla sorpresa, e smettendo di piangere come se le fosse stato ordinato.

" Allora non farlo! Resta qui e basta, senza fare altro ". Chiede la giovane, per la prima volta mandando al diavolo i suoi principi e dimenticando che lui è sposato ed ha una figlia ed una moglie da cui tornare.

" Devo farlo invece, sia per me che per Christine e Viktor. Devono sapere la verità, e solo io posso dirgliela ". Fa, per poi guardare Danilo. L'uomo ricambia lo sguardo, ansioso a sua volta di sapere la verità ed annuendo.

" Quale verità? ". Chiede Alice, mentre Boris e Danilo si guardano nuovamente: a cosa sarà dovuto l'inaspettato ritorno del fratello minore di Viktor?

Arriva rapidamente il giorno seguente a Mosca, e non tutti sembrano stare particolarmente bene: Christine si sente sempre più debole, ed è costretta a rimanere a letto. Suo marito sembra essere piuttosto agitato: conosce i sintomi, e teme sia accaduto ciò di cui aveva più paura. Per ora non dice nulla: magari il malore della moglie è dovuto ad una cosa passeggera e lui si sta creando una montagna di castelli in aria, pensa. Qualcun altro invece sembra essere molto in pena per quella situazione, e quel qualcuno è Irina. La madre di Christine decide di restare al balcone della propria stanza, coperta dal proprio soprabito e riflettendo: purtroppo ha quasi la certezza che i malori della figlia siano dovuti ad altro, non certo una semplice cosa passeggera. " Figlia mia... ". Sussurra, portandosi entrambe le mani sul viso per poi piangere: ha capito che Lukas è il figlio che ha dovuto abbandonare, in oltre ha ritrovato un altro dei suoi figli: Vladislav. Il figlio concepito per estinguere definitivamente il debito con Vladimir Meekhiv, perchè è vero: lui non era tipo che si accontentava di poco, ed evidentemente portarle via il piccolo non gli sembrava abbastanza. Come il fratello, anche lui aveva da sempre un debole per Irina, sua amica d'infanzia insieme a Danilo. Erano cresciuti uniti, ma quando lei preferì sposarsi con uno stalliere l'amicizia con i fratelli Meekhiv si interruppe: entrambi si sposarono, e lei iniziò a lavorare per la Contessa Adelaida, insieme al marito. Tuttavia furono entrambi licenziati, e cinque anni dopo sia Vladimir che la moglie Katrina furono assassinati. Nonostante tutto, un pò le dispiacque, essendo stati amici d'infanzia. Ma il ricordo di ciò che le aveva fatto era indelebile: la minacciò di uccidere suo marito, che a quel tempo ancora lavorava a palazzo, se non si fosse piegata ai suoi desideri. Che non sarebbe stato stupido come Petr, che sembrava aver perso la testa per lei. No, a lui sarebbe bastata una sola notte ed il debito sarebbe stato estinto, e la vita di Danilo salvata. Lei decise di accettare, non prevedendo le conseguenze: rimase incinta, e nove mesi dopo diede alla luce un bambino. Bimbo che Danilo decise di crescere come suo, dato l'amore che provava per la moglie. E quel bambino portava il nome di Vladislav Petrov. Crebbe con la madre, il padre adottivo e la sorellina Christine per alcuni anni, ma dopo la morte di suo padre Vladimir, Petr se lo prese e lo portò via ad Irina, dicendo che un Meekhiv, per quanto concepito senza essere stato desiderato potesse essere, non poteva assolutamente crescere insieme a due volgari straccioni. Che la morte del fratello era provvidenziale: sarebbe stato lui tutore di quella creatura, gli avrebbe dato un cognome, quello che gli spettava di diritto sin dalla nascita. E lo avrebbe fatto crescere a sua immagine e somiglianza, così come avrebbe voluto fare con gli altri due figli di Vladimir e Katrina. A quell'epoca Irina era senza alcuna possibilità di poter competere con Petr Meekhiv, che minacciò, proprio come il fratello, di fare del male a suo marito se si fosse ribellata alla sua decisione. In oltre, forse era meglio così: almeno avrebbe garantito un futuro al suo bambino, sarebbe cresciuto occupando il posto che gli spettava di diritto. Dopo tutto, Petr le aveva fatto un favore in quell'occasione, anche se vedere il figlio crescere con lui, forse non era esattamente ciò che si sarebbe augurata. La donna sospira pesantemente, continuando a dare sfogo alle lacrime che troppo a lungo ha trattenuto, dovendosi mostrare forte sia per il marito che per la figlia, che ne ha davvero passate troppe per la sua giovane età. Impegnata nello sfogarsi, non si rende conto che qualcuno la sta osservando. La stessa persona che decide di farsi notare di li a poco, ghignando e dando sfoggio di una risata poco gradevole. La donna smette di piangere come se le fosse stato ordinato, voltandosi con uno sguardo carico d'ira. " Che volete? ". Chiede, riconoscendo colui che la sta deridendo.

" Che razza di modi, cara Irina. E' questo il modo di comportarsi con un amico? ". Fa ironicamente l'altro, mentre lei scuote il capo.

" Voi non siete mio amico, e mai lo sarete ". Sentenzia, asciogandosi le lacrime con il fazzoletto. " Voi e vostro fratello avete distrutto la mia famiglia, mi avete privata dei miei figli ed avete rovinato anche la vita di mia figlia ". Commenta, come se già fosse a conoscenza di qualcosa che tutti ignorano.

" Quante parole di alto valore, per una stracciona come te. Parli di rovina, di vite distrutte, e non pensi a quante ne hai distrutte invece tu, insieme al tuo amato stalliere ". Ribatte deciso lui, mentre lei sembra alterarsi a quell'affermazione.

" Non dire eresie, Petr ". Finalmente gli da del tu, senza la minima paura. " Gli unici che si sono accaniti su me e mio marito siete stati tu e tuo fratello, perchè non avete mai accettato che io abbia sposato uno stalliere. Avreste preferito che avessi sposato uno di voi per poi scannarvi a vicenda a causa della gelosia, ma essere sconfitti da uno di un rango inferiore... no, non lo potevate accettare, vero? ". Commenta, centrando in pieno il problema. Petr non pare intimorirsi a quelle parole, e risponde a tono.

" E' solo colpa tua. E' colpa tua se i tuoi figli ti sono stati sottratti, è colpa tua se tua figlia ha patito le pene dell'inferno, ed è colpa tua se mio fratello e la sua sposa sono morti ". Ghigna sadicamente. Lei fa per andarsene, ma non riesce dato che ha davanti lui e dietro di sè solo la balaustra. " Già, dopo il tuo rifiuto niente ha più avuto senso per me, così usai il potere del Corvo per sottrarre il potere dei Meekhiv. Non ci riuscii, per mia sfortuna ". Confessa, shoccando Irina: allora fu lui ad assassinare suo fratello! Ecco spiegata la ragione del perchè Boris fu risparmiato, ecco chi era colui che gli puntò un'arma alla gola ma in fine lo lasciò andare.

" Bastardo! Ti giuro che questa non la passi liscia! ". Grida la donna, spingendolo e facendo per andare a chiamare Viktor: deve sapere la verità. Deve sapere chi realmente assassinò i suoi genitori, quella notte. Ma Petr è più rapido e blocca la mora per il polso, tirandola a sè.

" Non ho finito! ". Commenta, mentre lei si altera e cerca di liberarsi. " Tempo prima, maledissi il tuo adorato bambino, Lukas. Trasferii a lui il Corvo, il mio corpo non riusciva a reggerne il potere. Ne mantenni un pò, giusto quel poco che mi sarebbe servito a rubare il potere di Vladimir e di Katrina. Ma non ci sono riuscito, solo per una sfortunata coincidenza ". Confessa, stringendo più forte la donna. Lei si ribella, cercando di allontanarsi.

" Pazzo! Sei un pazzo furioso! ". Grida. " Hai ucciso tuo fratello per averne il potere, ma che razza di uomo sei?! ". Continua, mentre lui si altera a sua volta.

" Sono solo quello che tu hai fatto di me! Se quel maledetto giorno mi avessi accettato, allora non saremmo a questo punto! Vladimir sarebbe vivo, e Lukas sarebbe cresciuto accanto alla sorella. Non sarebbe diventato il Corvo e non l'avrebbe stuprata! Pensa, Irina! Pensa che è tutta colpa tua! ". La accusa nuovamente, mentre lei riesce a dargli uno schiaffo.

" Mostro! ". Fa, sdegnata. Nella collutazione è riuscita a graffiare leggermente Petr, che se ne accorge solo portandosi una mano al punto dolorante. Infuriato afferra la donna per le spalle.

" Come ti sei permessa?! Tu, maledetta serva che non sei altro! ". La schernisce, ed in tutta risposta Irina lo graffia nuovamente, mentre alcune ciocche dei suoi capelli sfuggono all'acconciatura.

" Meglio serva che mostro! ". Commenta, e la sua affermazione fa andare in bestia Petr, che le da un forte schiaffo, non rendendosi conto che sono troppo vicini alla balaustra. Con quello schiaffo fa sbilanciare Irina, ed avendola anche spinta finisce per farla cadere dal balcone. Ripresosi dall'iniziale shock si porta una mano tra i capelli, per poi correre in giardino.

Attratti da un urlo anomalo, sia Viktor e Christine, che ora si è ripresa e si è alzata dal letto, che Lukas, Dimitri, Amanda, Felitsiya ed Agatha sono corsi in giardino. La contessa si accorge di cosa sia accaduto, e cade in ginocchio iniziando a gridare e scoppiando a piangere. " Madre!! Madre, rispondete!! ". Grida, agitata. Amanda fa la prima cosa che le viene in mente, e la aiuta ad alzarsi, sorreggendola. Lukas sembra rimasto freddo, impassibile di fronte ad una simile tragedia. Christine se ne accorge, e si avvicina alterata a lui, prendendolo per la giacca e scuotendolo, furiosa per il suo atteggiamento. " Come fai a rimanere così freddo, eh?! ". Grida, scuotendolo nuovamente. " Come fai?! E' nostra madre! Guardala, guarda com'è ridotta!! Potrebbe morire!! ". Fa, shoccata e sconvolta: in caso contrario, mai si sarebbe avvicinata a lui, che la guarda qualche istante, mentre tutti rimangono shoccati: Christine ha detto " nostra madre ". Ciò significa che Lukas è suo fratello gemello?

" E lei? Cosa credi che mi abbia fatto, abbandonandomi? Per me era morta già da anni ed anni ". Sibila il maggiore dei fratelli Petrov, mentre Christine lo guarda con ira.

" Sei un bastardo! Un mostro! ". Lo accusa. Lui fa per ribattere, ma l'arrivo di Vladislav e di Petr lo interrompe. Il biondo corre dalla madre, cercando di soccorrerla.

" Madre! ". La chiama, mentre lei sposta lo sguardo verso di lui: si è svegliata, è un buon segno pensa il giovane. Dimitri cerca di rendersi utile, aiutandolo.

" Non muoverla, dobbiamo attendere i soccorsi ". Fa, mentre la donna cerca di parlare.

" Vladislav... Figlio mio... ". Commenta, mentre lui annuisce sentendo che le lacrime sono ormai impossibili da trattenere. Lei respira a fatica, mentre lui non sa cosa fare e come aiutarla.

" Chi vi ha fatto questo? ". Chiede. Lei non dice nulla, ma punta lo sguardo a Petr. Dimitri guarda Vladislav, cercando di calmarlo un momento.

" Probabilmente si è sporta troppo dalla balaustra, ed ha finito per cadere: il pavimento è ghiacciato ". Osserva. In quel momento anche Danilo ed Alice arrivano, e vedendo la scena il padre di Christine rimane shoccato. Non grida, non piange. Eppure sente come se il suo respiro fosse stato interrotto tutto un tratto. Lei lo guarda un' ultima volta, per poi chiudere gli occhi come se avesse davvero visto tutti coloro che voleva, e fosse pronta a morire. Sia Christine che Vladislav si rendono conto della situazione: loro madre è morta. Lukas fa un passo indietro, sorpreso: credeva di rimanere totalmente freddo ed impassibile, invece le parole di sua sorella gli rimbombano in mente, ed una tremenda fitta al cuore lo colpisce. Passa nel giro di poco, il tempo di qualche istante. In tutto questo invece, petr punta il suo sguardo su Danilo, come a volerlo accusare della morte della donna che entrambi amavano. Il padre di Christine se ne accorge, e furioso aggredisce il suo signore, dandogli il pugno che tanto avrebbe desiderato dargli molto tempo prima.

" Maledetto!! Sei stato tu, vero?! E' tutta colpa tua!! L'hai spinta tu dal balcone, vero?! Non vedevi l'ora di vendicarti!! ". Urla, trattenendo le lacrime che comunque iniziano a sgorgare involontariamente. Petr si rialza subito, ricambiando il pugno ricevuto.

" Chiudi la bocca, schifoso plebeo! Io la amavo veramente! E' colpa tua se è morta, tua che me l'hai portata via! ". Ribatte. Alice, stanca di vederli accapigliarsi in quel modo, fa una cosa che mai si sarebbe sognata di fare.

" Basta così!! Danilo, per favore! Vostra moglie è morta, non potete pensare a fare a botte con.. quella persona! ". Lo ammonisce. L'uomo si riscuote, per poi annuire. " Adesso calmatevi: quest'uomo sta per pagare tutte le sue malefatte, dalla prima all'ultima ". Assicura. Viktor e Christine la guardano straniti, mentre Petr sta per alterarsi. Si avvicina alla bionda alterato, pronto a darle uno schiaffo.

" Come ti permetti?! ". Urla. " Sentiamo, chi ti da il diritto di parlare così a chi è di rango superiore al tuo, eh?! ". Chiede. Sta per darle uno schiaffo, ma qualcuno lo ferma all'improvviso.

" Io. Sono io a darle la certezza che pagherete per ogni cosa ". Fa la misteriosa voce, fermandolo prima che possa sfiorare la donna. " Non toccatela con le vostre sudice mani ". Lo minaccia, mentre Viktor e Christine rimangono sconvolti nel riconoscere di chi si tratta.

" Tu? ". Chiede il maggiore dei fratelli Meekhiv, sorpreso. L'altro fa un cenno affermativo.

" Si, io. E sono qui per confessare finalmente tutta la verità su quest'uomo ". Punta il dito contro Petr, che sentendosi accusato non riesce a controbattere. Viktor osserva la scena, così come la moglie. " Confessate! Confessate che c'eravate voi dietro la mia decisione di rapire e segregare Christine nelle segrete, di farla partorire in un posto simile! Ditelo! Dite come siete stato subdolo e crudele, tanto da fingere di accettare il matrimonio di mio fratello quando in realtà avete tramato per dividerli ed avete causato la morte del loro primogenito! ". Lo accusa, mentre Petr lo guarda furente. Dimitri trova il coraggio di parlare al posto del suo signore, che pare essere sconvolto da ciò che ha sentito.

" Ma voi chi siete? ". Chiede, mentre l'altro toglie finalmente il cappuccio. Viktor e Christine si guardano, socnvolti.

" Boris! ". Trova solo la forza di dire il maggiore, mentre l'altro annuisce.

" Si, fratello. Sono io, e sono qui per farla pagare a colui che vi ha portato via il vostro bambino e che vi ha fatto tanto soffrire, come avrei già dovuto fare quattro anni fa ". Commenta, mentre lo sguarco di Petr si carica di ira: che sia giunta l'ora della resa dei conti?  


Salve miei fans! Ecco un nuovo capitolo, più lungo dei precedenti. Che ne dite? Finalmente Petr pare essere stato smascherato, ma in compenso lui ha ucciso Irina: come reagirà Danilo? Gli basterà davvero sbugiardare il suo signore, o vorrà una vendetta del tutto personale? In tutto questo, Christine ha confessato che Lukas è suo fratello gemello. Che conseguenze ci saranno ora? Coraggio, voglio sapere i vostri pareri :D Intanto scrivo il capitolo 36! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Exiled... or not? ***


Tutti i presenti tengono lo sguardo puntato su Boris: il suo ritorno è stata una sorpresa per tutti, specialmente per il fratello. Christine fatica a reggersi in piedi, mentre Vladislav non fa altro che restare a terra, tenendo stretto il corpo della madre. Quella madre di cui non ha mai potuto godere, proprio a causa di quell'uomo che ora pare essere il solo responsabile della tragedia. Da parte sua, Petr cerca di rimanere impassibile, eppure è nervoso: il ritorno di suo nipote complica di molto le cose, non c'è alcun dubbio. Danilo guarda il minore dei fratelli Meekhiv, mettendogli una mano sulla spalla. " Non abbiate paura, Boris: quest'uomo non vi potrà fare nulla, data la quantità di gente presente. Coraggio, parlate con vostro fratello. Ditegli come andarono realmente le cose, quattro anni fa ". Lo incoraggia, capendo bene il suo timore: si sa che chi si mette contro Petr Meekhiv rischia la vita, figuriamoci se si tratta di qualcuno che lo può smascherare dopo le sue malefatte. A quelle parole, Petr cerca di impedire quella confessione, parlando prima di chiunque altro, leggermente agitato.

" Non c'è niente da dire! Viktor, non vorrai credere a chi ti strappò la tua amata e fu responsabile della morte di tuo figlio? ". Fa, mentre a quelle parole Boris si mette a ridere, mentre il fratello lo guarda in attesa di capire il motivo di tale risata: Irina è appena morta, non c'è nulla di cui ridere. Il minore dei fratelli Meekhiv osserva con disprezzo suo zio, poi punta lo sguardo al fratello.

" Viktor, ascoltami bene ". Comincia il discorso, mentre il maggiore ricambia lo sguardo. " Non so se mi crederai, nè se mi vorrai perdonare: sono tornato solo per dirti come andarono realmente le cose, come non ebbi il coraggio di fare quattro anni fa. Non ti obbligherò a perdonarmi o altro, se non vorrai ". E' più determinato che mai, non c'è dubbio in merito: è sincero. Viktor lo guarda, per poi annuire.

" Va bene fratello, ti ascolto... ". Mormora, guardando poi la moglie e Vladislav: sono distrutti dal dolore. Lui è suo fratellastro, in fin dei conti: dovrà sostenere entrambi, ma prima pretende di sapere la verità sulla tragica scomparsa di suo figlio e sulla prigionia di Christine.

" E' successo tutto dopo il mio ritorno a Mosca ". Inizia il discorso Boris, mentre Alice gli si avvicina per fargli forza. " E' vero, anche io ero ostile alla vostra relazione, ma non ero il solo ". Rivela, puntando lo sguardo a Petr, che ricambia infuriato.

" Non dire altro ". Sibila, ma il nipote sogghigna soddisfatto, per poi proseguire.

" Nostro zio era già in città, all'epoca. Seppe della tua storia con Christine, ed andò su tutte le furie: non poteva essere che proprio suo nipote finisse per frequentare la figlia di Irina, la sua ossessione sin dai tempi della gioventù. Vero, zio? Ditelo, dite che sin da giovane avete sempre e solo voluto la rovina di Irina e Danilo, perchè lei vi ha rifiutato. Dite come avete incoraggiato mio padre a strappare loro il piccolo Lukas, pur di vendicarvi ". Il diretto interessato alza lo sguardo verso Petr, mentre l'altro inizia ad agitarsi.

" Smettila di mentire! Stai dicendo delle bugie solamente per poter riparare a ciò che tu hai commesso ". Lo accusa, ma suo nipote non si lascia intimorire.

" Non è vero! Io non mento, e lo sapete bene: sia voi che mio padre eravate ossessionati da Irina, ma a lui bastò una notte con lei. Una sola, ed estinse il debito contratto da Danilo con lui. E Vladislav è il frutto di quella notte ". E guarda colui che a conti fatti è suo fratello, mentre anche Lukas punta lo sguardo sul biondo: è suo fratello, e non se n'è mai accorto! Credeva che Petr bluffasse, ma a quanto pare è così. " E così, sapendo che proprio la figlia di Irina era la donna amata da Viktor, mi diceste che sareste stato disposto ad aiutarmi a dividerli per sempre. Mi ordinaste di segregarla nelle segrete, fino a quando non l'avessi convinta a rinunciare a mio fratello. Ma due mesi dopo, seppimo che Christine era rimasta incinta ". Prende un respiro profondo, cercando le giuste parole, che trova di li a poco. " I mesi passavano, e lui si fece finalmente vedere anche da lei. Lei, che non ha mai detto nulla sul coinvolgimento di nostro zio in tutto questo, probabilmente per non farti perdere l'unica persona cara che ti era rimasta ". Spiega al fratello, mentre Viktor guarda la sua amata, sentendosi un perfetto imbecille: ma come ha potuto credere che suo zio avrebbe mai accettato, così di buon grado, le sue nozze? E' stato uno sciocco, ha abbassato la guardia ed ha finito per tenersi in casa un pericoloso nemico, se così lo può definire.

" Continua, ti prego... ". Mormora, rivolto al fratello. Boris riflette un momento, per poi annuire.

" Il momento del parto era vicino, ed io volevo portare via da li Christine: sapevo che farla partorire li dentro era rischioso, ma lo zio me lo impedì con ogni mezzo. Lui, e solo lui è il colpevole della morte di tuo figlio. Se solo avessi potuto riportarti la tua amata, forse sarebbe potuto nascere a palazzo e a questo punto non staremmo piangendo la sua morte ". Omette il fatto che il bimbo era vivo, ma suo zio lo obbligò ad affidarlo agli Isaev: non può creare una guerra tra il fratello e quella potente famiglia, sarebbe la rovina dei Meekhiv. Il maggiore pare shoccato, non sapendo cosa dire o fare. Guarda suo zio, arrabbiato.

" E' la verità? ". Sibila, mentre Petr non dice nulla, guardandosi intorno: non ha alternative che scappare, altrimenti la situazione potrebbe complicarsi, pensa. Perchè sa che non tutte le carte sono state messe in tavola. Guarda il nipote, facendo alcuni passi indietro e fingendo di volersi difendere.

" Figurati, come puoi credere all'assassino di tuo figlio? Lui è il colpevole, lui non ha mai accettato le tue nozze, tanto che se n'è candato a San Pietroburgo per non affrontarti ". Fa, ma Boris non ci sta: non permetterà che suo zio lo diffami in quel modo.

" Tacete, e confessate una buona volta! ". Grida, su tutte le furie. " Non vi conviene infamarmi, caro zio. O volete che sveli anche l'altro vostro segreto? ". Fa, sapendo di avere il coltello dalla parte del manico.

" Chiudi quella bocca, una buona volta! ". Si altera nuovamente Petr, ma Danilo interviene nella discussione e mette una mano sulla spalla a Boris, per fargli forza: ha notato il suo sguardo, ha paura di un'eventuale rivalsa da parte di suo zio. Ed è una cosa normale, dopo tutto. Come svegliata da un incubo, anche Christine si avvicina di un passo, seguita da Vladislav. Il biondo guarda Boris, per poi fare un cenno positivo come se sapesse di che cosa sta parlando il minore del fratelli Meekhiv.
" Dillo, fratello ". Lo incoraggia, tenendo la mano della sorella. " Rivela la verità, non è il momento di indugiare. O vuoi che lo faccia io? ". Chiede, mentre Boris ricambia lo sguardo del fratellastro ed annuisce.

" No, lo farò io. E' da me che mio fratello deve sapere chi si è tenuto in casa, in tutti questi anni ". Inizia il discorso, mentre Petr scatta subito come una molla.

" Non osare! ". Lo minaccia, ma Vladislav si mette davanti al minore, impedendo a suo zio di avvicinarsi. Viktor osserva la scena, intervenendo di li a poco.

" Parla, fratello! Cos'è che mi devi dire, ancora? ". Chiede, iniziando ad alterarsi per le continue interruzioni. Boris lo guarda un istante, incerto: quando svelerà la verità, suo fratello gli crederà? E' appena morta sua suocera, e ora... ah, basta indugi! E' tempo di smascherare suo zio, una volta per sempre. Punta il dito contro di lui, guardandolo con astio forse per la prima volta in vita sua.

" Lui! E' quell'essere il complice del Corvo! ". Sentenzia, mentre i presenti rimangono shoccati, persino Danilo: sapeva che era un grande segreto, ma di quella portata proprio non se lo aspettava.

" Tu sei pazzo ". Sibila Petr, ma Boris non si lascia intimorire dalla sua espressione di puro odio, e continua il discorso. Anche Viktor guarda lo zio, sperando di notare una qualsiasi cosa che smentisca le parole di suo fratello.

" Ma cosa... ", Mormora, mentre il minore prosegue il discorso.

" Non so chi sia il Corvo, se stai per chiedermelo. Ma so che è nostro zio ad averlo aiutato ed ad averlo reso il demone che oggi è. Ed il motivo, è che lui era il precedente Corvo! ". Confessa, mentre per lo shock Christine sviene, e se non fosse per Agatha e Felitsiya, che la sorreggono, sarebbe finita a terra.

" Signora! Signora! ". Fanno, allarmate. Christine non da cenno di ripresa, mentre Viktor finalmente dice la sua.

" Smettila! Come puoi accusare nostro zio di un fatto tanto grave?! Ti rendi conto o no di ciò che dici?! ". Chiede al minore, che lo guarda a sua volta.

" Se non ci credi, perchè non ti concentri bene? Perchè non usi il potere dell'anello, che può svelare la presenza dei demoni del Corvo, ma non quella del loro signore?! Avanti! Se sei sicuro che sia una menzogna, fallo! ". Lo incita nuovamente il bruno, mentre il maggiore siporta le mani tra i capelli, esasperato.

" Viktor, non dargli retta! ". Fa suo zio, cercando di fargli alzare lo sguardo verso di lui.

" Invece farà ciò che vorrà, e voi non potrete impedirlo! ". Ribatte Boris, mentre il maggiore pare esasperato.

" Basta!! ". Grida, su tutte le furie. Guarda suo zio, per la prima volta con odio: l'anello si è illuminato al solo avvicinarsi di Petr, e ciò significa solo una cosa: lui è il complice del Vorvo, un suo demone. Boris non ha mentito, e lui è stato tanto imbecille da cascare nel suo tranello. " Voi! Voi mi avete tradito! ". Grida infuriato, facendo per afferrare Petr, che si sposta prima che il nipote riesca nel suo intento. Si mette a ridere in modo abbastanza sadico, per poi confessare.

" Si! Si, sono io: io ho aiutato il Corvo, e credimi che questo sarà solo l'inizio. Sarà un vero spasso vedere come distruggerà la figlia di irina e di questo stalliere da niente, e sarà un gioco per me appropriarmi del tuo potere, con il suo aiuto ovviamente. Non l'ho reso il Corvo per nulla ". Sputa la sua confessione, mentre stavolta nemmeno Danilo riesce a tenere fermo Viktor, che sta per dare un pugno a suo zio.

" Questa me la pagate cara!! Allora è vero! Avete ucciso voi Irina, eh?! Cos'è, aveva scoperto i vostri tranelli?! E' questo?! ". Urla, per poi dare un pugno a Petr, che preso di sorpresa finisce a terra. Si tiene una mano sul punto sanguinante, tornando a ridere sadicamente.

" E se anche fosse?! ". Fa, e a quel punto Vladislav non ci vede più: preso dalla rabbia usa il suo potere di Opekun, lanciandosi contro il nemico.

" Se così fosse, farò di questo luogo la tua tomba, bastardo! ". Urla infuriato, ma stavolta Petr è più rapido: si sposta prima di ricevere il colpo del nemico e prima che Dimitri o gli altri Opekun possano intervenire, scrutando tutti quanti e sogghignando.

" Do svidanja, branco di sciocchi. Ci rivedremo quando il Corvo vi avrà dato una bella lezione ". Fa, per poi scomparire in una ventata di piume nere. Alla scomparsa di queste, Viktor pare non farcela più, e finisce con il cadere a terra, in ginocchio.

" Sono... sono stato un imbecille... io... ". Mormora, per poi guardare Boris. " Me l'ero presa con te, e non avevo capito un bel niente... ". Mormora, mentre l'altro scuote il capo: non vuole lanciare nuovamente accuse, non vuole litigare con Viktor. Ora vuole stargli vicino, prima di fare ritorno a San Pietroburgo. E non solo a lui: guarda Vladislav, che è andato dalla sorella e l'ha presa tra le braccia, poi la stessa Christine: anche loro avranno bisogno di sostegno, dopo la morte della madre. Ma lo stesso non si può dire di Lukas.


Ciao ragazzi! Eccomi con il capitolo 36! La storia entra nel vivo, coraggio! Voglio sapere che ne pensate. Uno dei cattivi pare essere uscito di scena: Petr Meekhiv è stato smascherato, ma a che prezzo? A cosa porterà la morte di Irina? Vladislav si è avvicinato alla sorella, Viktor sembra essere furioso. Cosa intenderà fare il maggiore del fratelli Meekhiv? Darà la caccia a suo zio, o si concentrerà sulla ricerca del Corvo? In tutto questo, cos'ha Christine? Perchè dopo lo stupro subito non pare volersi riprendere, anzi sta sempre peggio? Coraggio, vi aspetto ed intanto vado a scrivere il capitolo 37. Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Decisione ***


E' un giorno di lutto a Mosca. Anche il cielo sembra voler stare accanto alla famiglia Petrov in questo momento drammatico, iniziando a dispensare dei fiocchi di neve. Il funerale di Irina si è appena concluso, e Christine pare essere emotivamente distrutta: non ha nemmeno la forza di reggersi in piedi, tanto da doversi sostenere a suo marito per non svenire a terra. E' stanca, non ne può più: prima la perdita di Viktor Junior, adesso sua madre. La vita la sta colpendo troppo duramente, e lei non sa se sarà in grado di fronteggiarla. Scoppia nuovamente in lacrime, cadendo in ginocchio di fronte alla lapide della madre. " Non dovevate lasciarmi sola, madre. Non dovevate! ". Continua a ripetere, dando sfogo a tutto il suo dolore. Vladislav da parte sua è sempre rimasto in disparte, alle ultime file. Eppure anche lui pare profondamente segnato dalla perdita della madre che non ha mai potuto avere accanto. Non piange, ma il dolore lo sta divorando dentro e forse è anche peggio. Vedendo la sorella in quelle condizioni non riesce a resistere: si fa largo tra la folla, inginocchiandosi accanto a lei. La prende tra le braccia.

" Christine... ti prego, non fare così ". Le sussurra, anche se sente che, dopo tutto, una parte di lui è morta insieme ad Irina. E la cosa che più gli fa rabbia è che il colpevole se ne sia andato via, impunito: Petr è fuggito, e di lui si sono perse le tracce. Subito dopo la sua fuga, anche Boris è tornato a San Pietroburgo dalla moglie e dalla figlia, giurando alla sua Alice che prima o dopo sarebbe tornato per restare. Quanto male ha fatto quell'uomo, direttamente ed indirettamente, si chiede il giovane Opekun? Viktor torna accanto a Dimitri, lasciando soli i due fratelli e lanciando un'occhiata di disgusto a Lukas: ma come fa a rimanere così freddo? Come se nemmeno la cosa lo riguardasse, quando colei che è appena stata sepolta è sua madre. Danilo non si è mai avvicinato al figlio, eppure è evidente che lo abbia riconosciuto. Non si sono mai scambiati nemmeno una parola, nulla. Forse perchè anche l'uomo è disgustato: non è stato possibile nascondergli lo stupro subito dalla figlia, pretendeva delle spiegazioni e non era giusto ingannarlo. Ha reagito proprio come ci si sarebbe aspettato da lui: è rimasto accanto alla figlia, ma non è mai andato a cercare rissa o ad affrontare il figlio. Il giovane conte sospira pesantemente, mentre il capo degli Opekun gli mette una mano sulla spalla.

" Signore... ". Sussurra, mentre lui lo guarda.

" Guarda cos'ho combinato, con la mia stupidità. Mi sono fidato del nemico, l'ho tenuto in casa mia. Ed ora... ". Ma il sottoposto gli mette anche l'altra mano sull'altra spalla, guardandolo.

" Basta! Non siete voi il colpevole. La cosa che più conta adesso, è restare vicino a vostra moglie e vostro fratello ". E guarda Vladislav, che non ha lasciato un attimo la sorella, che si è appoggiata a lui continuando a piangere. Lui la fa alzare da terra, ma la ragazza ha un mancamento, e se non fosse per il biondo che la afferra al volo, finirebbe a terra. Il giovane Opekun la prende in braccio, mentre Amanda ed Alice si avvicinano allarmate.

" Christine! Santo Cielo! Christine, riprenditi! ". Fa la giovane dama, spaventata dal mancamento dell'amica.

" Calma Alice, non gridare: è solo svenuta, ha bisogno di riposare. Magari, fatela anche visitare da un medico per scrupolo ". Suggerisce, mentre Amanda mette una mano sulla fronte della sua signora, preoccupata.

" Povera signora... ". Sta per finire la frase, ma dei passi fanno voltare sia lei che Alice. Una bellissima donna dai capelli mogano, raccolti in un'elaborata acconciatura, si avvicina senza esitazione al gruppo. Indossa un pesante quanto elegante soprabito, ed accanto a lei ha una bellissima bimba dai capelli biondo scuro e due meravigliosi occhi color ghiaccio.

" Perdonate il ritardo signori, ma ho saputo solo ora di quanto successo: io e mia figlia eravamo fuori al momento del fatto ". Commenta, mentre Vladislav la guarda decisamente male.

" Cosa sei venuta a fare qui? ". Sibila. " Sai bene che non sei la benvenuta, almeno nello stesso luogo in cui ci sono io ". Continua, mentre la bimba lascia la mano della donna e si aggrappa alle gambe di lui.

" Padre! ". Lo chiama, rivelandosi essere niente poco di meno che Nina Meekhiva, la figlia di Vladislav e di Elvira. La stessa donna che ora lo osserva con i suoi bellissimi occhi del color dell'ambra, mentre lui tiene accanto a sè la piccola.

" Nina, tesoro mio ". Commenta, mentre lei sorride dolcemente ed ignara dei problemi tra suo padre e sua madre: sa solo di essere stata lontana da lui per molti anni, e che le è mancato tantissimo.

" Nina doveva dare l'ultimo saluto a sua nonna, spero che non vorrai negare questo a tua figlia ". Risponde secca la donna che si è rivelata essere Elvira, la sposa di Vladislav. Lui la guarda freddo, per poi guarare la figlia ed ignorare ciò che la consorte gli ha detto.

" Vai pure, tesoro mio. Vai a dare l'ultimo saluto alla nonna ". Le sorride, rassicurandola. La bambina obbedisce, mentre sua madre e suo padre si affrontano con lo sguardo. Lei osserva qualche istante quei bellissimi occhi di ghiaccio, quegli occhi che da sempre ama ma allo stesso tempo le mettono paura.

" Dimmi, marito... non ti sono mancata nemmeno un pò? ". Chiede, ridendo leggermente alla sua stessa frase. Lui fa un passo indietro, per rimettere la giusta distanza tra loro.

" Ma non ti vergogni? Stai ridendo al funerale di mia madre. Non hai il minimo ritegno, ma in fondo cosa mi potevo aspettare da una traditrice come te? ". Chiede, senza mezzi termini. La donna lo guarda di nuovo, sempre con il suo ghigno stampato in faccia.

" Sono tornata per te, e stavolta non mi fermerò. Ti garantisco che sarai nuovamente mio ". Gli assicura, ma lui la guarda con sdegno, ridendo sprezzante.

" Dovrebbe gelare l'inferno prima che io torni con te, Elvira. Ed ora scusa, ma mia sorella e mio fratello hanno bisogno di me ". E detto questo sorpassa la moglie, che stringe i pugni con rabbia. In tutto questo, Lukas ha osservato la scena ghignando sadicamente, come se i problemi coniugali di Vladislav ed Elvira lo rallegrassero. E cosa più importante, come se stesse tramando qualcosa per il prossimo attacco.

Sono passate diverse ore, e Vladislav ha riportato Christine in camera per poter permettere a Viktor di svolgere tutti i suoi compiti in tranquillità e di andare a chiamare il medico. Questi è giunto da diverso tempo, ed ha visitato la contessa, che è ancora incosciente. Non è certo una cosa normale che non si sia ancora ripresa, e tutti pensano che forse sia stata la decisione più saggia, chiamare il medico ed assicurarsi che tutto vada bene. L'uomo esce dalla stanza, guardando tutti i presenti: Viktor è il primo a notare che è uscito, seguito da Alice e Vladislav, che gli parla senza remore. " Dottore! Non teneteci sulle spine, come sta mia sorella? ". Chiede, ed il medico sospira per poi osservare tutti quanti.

" La signora sta riposando: si è svegliata poco prima della visita, ma le ho consigliato di rimanere a letto ". Spiega, per poi proseguire il suo discorso. " Non so se la notizia vi sia già nota, o la signora non l'abbia detto a nessuno. Ma posso affermare che ha subito uno stupro ". Fa, mentre Vladislav rimane shoccato. Guarda per istinto il fratello Lukas, che sogghigna come fosse compiaciuto della cosa. Alice guarda in faccia Dimitri, stranita. A sua volta, Amanda guarda Vladislav come a dirgli di stare calmo. Il ragazzo prende parola prima ancora che possa farlo Viktor, con tono di chi è furioso.

" Quando? Voglio sapere quando è accaduto?! ". Chiede, stringendo i pugni per non avventarsi su Lukas: e chi, se non lui, avrebbe potuto commettere un atto tanto abominevole?

" Circa un paio di mesi fa, non posso dire un periodo esatto. Ma vedete signore, purtroppo le notizie non sono finite qui ". Ammette, mentre Dimitri si avvicina al suo amico e gli prende la mano, cercando di mantenerlo calmo. Lo sente tremare di rabbia, mentre invece Viktor osserva il dottore come avesse già intuito il resto del discorso. " Vedete, lo svenimento non è casuale: la contessa è in attesa di un bambino ". Conferma, mentre Viktor si volta verso Lukas, che ghigna vittorioso: ce l'ha dunque fatta. Non solo ha avuto la donna che ha da sempre desiderato, ma sarà lei a dare alla luce il nuovo Corvo. Ma a quelle parole nessuno riesce a trattenere Viktor: vedendo il ghigno di Lukas gli da un pugno, fuori di sè dalla rabbia.

" Cos'hai da ridere, schifoso bastardo?! ". Urla, incurante del fatto che tutta la servitù lo stia osservando allarmata.

" Che c'è?! Ti da fastidio che stavolta abbia vinto io? Stavolta sarò io quello ad avere un figlio da lei, hai perso! ". Lo provoca di nuovo l'altro, sputando un pò di sangue a terra. " E ti assicuro che sarà uno spasso crescerlo al fianco della tua cara, preziosa Natasha ". E ride, mentre il maggiore fa per dargli un altro pugno. Ma Lukas si scansa subito, e lo colpisce a sua volta.

" Non esiste! Non crescerò tuo figlio al fianco della mia, scordatelo! ". Assicura Viktor, mentre in men che non si dica si scatena una rissa violentissima tra i due. Solo l'intervento del medico e di Dimitri evita che uno dei due ci rimetta la vita.

" Signor conte, vi prego! ". Fa il medico, mentre lui cerca di liberarsi. Vladislav aiuta l'uomo, abbracciando il fratello per calmarlo.

" Basta! Non ne vale la pena, non vedi che è solo uno schifoso bastardo? Ora dobbiamo pensare a Christine, e solo a lei ". Lo stringe forte, e Viktor pare calmarsi e ricambiare il suo abbraccio, guardando Lukas con ira. Il gemello di Christine è tenuto fermo da Dimitri, ma ricambia lo sguardo.

" E' incinta, Vladislav... mia moglie aspetta il figlio di... di quell'essere ". Sibila, mentre il biondo lo tiene stretto per evitare che si avventi ancora su Lukas. Guarda il medico.

" Mia sorella lo sa? ". Chiede, e l'uomo annuisce: ha dovuto essere sincero con Christine.

" Si, ed ha espresso la volontà di tenere il bambino ". Sentenzia, mentre Viktor lo guarda come se vedesse un alieno. " Accetterà qualsiasi decisione di suo marito, così mi ha detto. Ma rimarrà irremovibile sul fatto di dare alla luce la creatura ". Spiega, riportando le parole della contessa. Nella mente del maggiore dei fratelli Meekhiv si affollano mille e più pensieri: non vuole crescere il figlio di Lukas, il frutto di una violenza. Ma sa benissimo che la decisione di Christine è la più giusta: di sicuro, il piccolo non ha colpe per il modo in cui è stato concepito. Ma è più forte di lui: come potrebbe tenerlo con sè, quando in lui vedrebbe ogni giorno suo padre? E' impossibile pensa, e lo sarebbe anche se ci mettesse tutta la buona volontà. Porta una mano sul viso, per poi alzarsi. Anche Lukas si alza da terra, sentendosi vittorioso: forse, con quella notizia il matrimonio della sorella ha subito un notevole scossone, e le crepe sono assai profonde. E questo lo rende dannatamente felice. Mantiene quel ghigno, mentre suo padre Danilo lo guarda agghiacciato: ma che razza di figlio ha messo al mondo?

" Scusate... ". Sussurra solamente il maggiore dei fratelli Meekhiv, per poi andarsene da li ed andarsene di corsa. Danilo capisce la situazione, e decide di seguirlo: in quel momento, pensa che quel giovane abbia bisogno di un consiglio paterno, come non ne ha mai potuti avere da parte del vero padre. Lo segue sino in salone, dove lo vede buttare a terra tutto ciò che si trova sul tavolino poco distante. I cocci di una bottiglia e di un bicchiere si infrangono a terra, mentre lui continua a buttare a terra varie cose, preso dall'ira. " E' un incubo! E' tutto uno stramaledetto incubo! ". Fa, per poi osservare il dipinto che rappresenta lui e sua moglie. Danilo entra nella stanza, mettendo una mano sulla spalla di suo genero.

" Viktor... ". Lo chiama solamente, mentre il giovane conte si volta verso di lui. Si sfoga subito, senza pensarci un momento gli si fionda tra le braccia, mentre il suocero cerca di calmarlo. " va tutto bene... va tutto bene. Sfogati ora, sfogati e butta fuori tutto ciò che senti ". Lo stringe come farebbe con un figlio, aspettando che ora sia lui a dire qualcosa.

" Perchè, Danilo?! Perchè proprio a me e alla mia Christine?! ". Chiede, continuando a piangere. L'altro sospira pesantemente.

" Tu ami Christine, vero? ". Chiede, mentre Viktor lo fissa: ma certo che ama sua moglie, e come non potrebbe? Fa un cenno di si, mentre l'uomo annuisce a sua volta. " Allora non c'è nulla da dire: supererete tutto, il vostro amore ne ha superate davvero tante, ed arrivati a questo punto sono certo che più niente lo possa distruggere. Nemmeno questo ". Lo rassicura, mentre il moro non pare calmarsi.

" Non voglio! Non voglio crescere io il figlio di quel... di Lukas! Non voglio! ". Continua a ripetere. " Non permetterò mai che cresca accanto a mia figlia. Se mia moglie lo vuole dare alla luce, è nei suoi diritti farlo. Ma dovrà crescere lontano da qui ". Sentenzia, calmando le lacrime come se gli fosse stato ordinato. Danilo sussulta a quella frase.

" Sei sicuro di ciò che stai dicendo? Una decisione simile, tua moglie potrebbe anche non accettarla. Ti prego, riflettici ". Cerca di farlo ragionare, ma lui scuote il capo: ormai ha deciso. Non vuole quel bambino a palazzo, non vuole che stia accanto a sua figlia. Ma la vera domanda è: Christine accetterà mai questa condizione? In fin dei conti, si tratta pur sempre della sua creatura.      


Salve a tutti! Ed eccomi con il capitolo 37, e con lui un'inaspettata notizia: Christine è incinta di Lukas! Questo ha portato un grande scompiglio nel suo matrimonio, e nonostante il suo amore per la moglie, Viktor non pare intenzionato a crescere il nascituro a palazzo, al fianco della figlia. Come reagirà Christine alla notizia? Ed Elvira? Cosa vorrà mai fare la sposa ripudiata di Vladislav? Ci sentiamo al capitolo 38! Baci
 

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** I'll be here by your side, no more fears no more crying ***


Sono trascorse alcune ore dalla scoperta dell'inaspettata gravidanza di Christine, e la giovane contessa si è svegliata da poco. Porta le mani al ventre, mentre le parole del dottore tornano a farsi strada nella sua mente: è incinta. Dallo stupro di Lukas è nata una nuova vita. La donna scoppia in lacrime: non è certo felice del modo e di con chiè stato concepito, ma quella creatura è pur sempre suo figlio, sangue del suo sangue. In fondo al suo cuore lei sente già di amarlo con tutta sè stessa, tanto quanto ama la sua Natasha e quanto ha amato Viktor Jr ed Igor. Ma Viktor? Come prenderà suo marito la notizia di questa gravidanza? E che ripercussioni avrà questo sul loro matrimonio? Tempo qualche istante ed il diretto interessato entra nella stanza, sospirando pesantemente. Guarda la moglie accorgendosi che è sveglia. " Menomale, ti sei ripresa ". Fa lui, sollevato. Ma Christine lo nota: c'è qualcosa di diverso nel suo tono, in oltre non si è ancora avvicinato a lei. La bruna annuisce, per poi rispondere.

" Si, sono sveglia da un pò ". Ammette, per poi guardarlo come fosse in cerca di qualcosa, come stesse cercando di capire dal suo sguardo ciò che pensa. " Perchè non ti avvicini? ". Gli chiede solamente, mentre lui scuote il capo.

" Preferisco restare qui, non preoccuparti ". Cerca di sorriderle, ma lei abbassa lo sguardo e si stringe il ventre, come stesse cercando di proteggere la sua creatura.

" Ti disgusto così tanto da non poterti nemmeno avvicinare a me? Credi sia colpa mia quanto accaduto con Lukas? ". Chiede schietta la contessa, mentre lui la guarda: no. No, sua moglie non lo disgusterebbe mai, in nessun caso. Lui la ama da morire, e sa bene che nè lei e nè il piccolo hanno colpe di ciò che è successo.

" No! No, tu sei tutta la mia vita, non potresti mai disgustarmi ". Sussurra, avvicinandosi finalmente a lei, che inizia silenziosamente a piangere.

" Allora è mio figlio, vero? Tu non lo accetti, è così? ". Chiede. A quelle parole Viktor non sa cosa rispondere. Trova la forza di essere sincero di li a poco, prendendo la mano della moglie e stringendola, come avesse bisogni di incoraggiamento.

" Christine, io ti amo, e so bene che questo bambino non ha colpe per il modo in cui è stato concepito. Però non ci riesco, non ce la faccio! Anche se mi impegno, mi è impossibile! ". Sbrocca, mandando al diavolo l'orgoglio e piangendo. " Non posso crescere mia figlia accanto al figlio di Lukas, non ci riesco! In lui rivedrei sempre suo padre, rivivrei tutti i giorni, tutte le notti il momento in cui colui che reputavo un fratello ti ha violentata in un modo così vile e meschino! E non potrei vivere in quelle condizioni, non ce la farei mai! ". Confessa, mentre lei capisce la richiesta implicita che si cela in quelle parole: dovrà lasciare suo figlio non appena nascerà. Dovrà separarsi da lui, è questo che vuole suo marito.

" Quindi... mi stai dicendo che dovrò separarmi da mio figlio, non appena lo darò al mondo? E' davvero questo che mi stai cheidendo? ". Chiede, mentre lui non dice nulla: si, è proprio questa la sua richiesta. Sa bene che una cosa simile farà soffrire sua moglie, che ha già perso due dei suoi figli in circostanze tragiche, ma non riuscirebbe davvero a fare altrimenti. Non potrebbe crescere quel bambino senza riuscire ad amarlo, che futuro gli darebbe? Un padre freddo ed anaffettivo? " Santo Cielo Viktor, dimmi qualcosa! ". Sbrocca ad un certo punto lei, aspettando una sua risposta: quel silenzio è più assordante di mille parole.

" Si! Si Christine, è questa la mia richiesta! So che non è giusto, lo so bene! Ma non posso fare altrimenti, dannazione! ". Risponde in fine, mentre lei si volta a guardare altrove sentendo che qualcosa in lei si è irrimediabilmente infranto.

" Sei sicuro? E' questo che vuoi da me? ". Chiede solamente, trattenendo le ennesime lacrime. Al silenzio di suo marito, lei abbassa lo sguardo. " E va bene, sia come vuoi tu. Capisco le tue ragioni, non temere. Ed io rispetterò la tua volontà ". Sussurra poi la bruna, stringendosi maggiormente le mani al ventre.

Qualche mese dopo, la contessa è di nuovo in piedi: nonostante il malessere sia fisico che psicologico è stata accanto al padre, per aiutarlo a superare al meglio la perdita di Irina. Ha accettato le condizioni di suo marito, eppure si sente malissimo: dovrà rinunciare ad una parte di sè, non sa se potrà reggere a lungo una simile situazione. E' vero che ama suo marito, ma ama anche la creatura che porta in grembo. In quel momento anche Vladislav passa da li. In quei mesi è rimasto davvero molto vicino alla sorella, le ha presentato la figlia Nina e la bimba pare essersi legata molto alla zia. Il ragazzo vede la sorella in quello stato e le si avvicina, per poi metterle una mano sulla spalla. " Sorella... ". Le sussurra, mentre lei si volta per poterlo guardare.

" Fratello, non ti avevo visto ". Risponde la fanciulla, mentre entrambi portano una mano al pancione di sette mesi di lei. Il biondo sorride un pò, accarezzandolo amorevolmente.

" Cresce in fretta, questo giovanotto ". Sorride, e lei annuisce un pò triste. " Ehi, non essere triste ". Fa poi il ragazzo, accorgendosi dello stato d'animo della maggiore. " Ti giuro che non dovrai rinunciare definitivamente a tuo figlio: lo potrai vedere , anche se saranno altri a crescerlo ". La rassicura, o meglio prova a farlo. Lei annuisce solamente.

" Grazie di tutto, sei stato un sostegno prezioso in tutti questi mesi ". Gli sorride, e questa volta è un sorriso sincero. Lui le accarezza la guancia con fare fraterno.

" Per il resto? Come vanno le cose? ". Chiede, mentre Christine risponde di li a poco.

" Il mio matrimonio funziona, anche se ho davvero temuto di perdere mio marito ". Spiega, per poi proseguire. " Mentre Lukas ha giurato di farci una guerra spietata: vorrebbe portarmi via la mia creatura, ma questo nè io e nè Viktor lo permetteremo mai ". Conclude, mentre il biondo annuisce. Sua sorella ha ragione, suo fratello è indegno anche di definirsi il padre della creatura, figuriamoci di crescerlo. Senza dire niente prende tra le braccia la contessa, mentre lei scoppia per l'ennesima volta a piangere. " Vladislav, sono stanca! Dio mio, io amo mio marito, ma amo anche la creatura che porto in grembo! Lo sento crescere dentro di me, giorno dopo giorno, lo sento muoversi e scalciare, e pensare di lasciarlo solo e con la possibilità che Lukas possa prenderselo mi sta letteralmente facendo impazzire! ". Si sfoga, mentre il giovane Opekun prende una decisione.

" Stai tranquilla, sorellina. Non devi agitarti, o farai male alla creatura ". Cerca di calmarla, mentre anche il bimbo pare percepire l'agitazione della madre ed inizia a scalciare. Vladislav porta la sorella in salone, facendola sedere. Le accarezza i capelli per rassicurarla, cosa che gli riesce perfettamente. " Ora resta qui e riposatevi entrambi. Tra poco tornerò a farti compagnia ". La rassicura, mentre lei annuisce.

" Va bene. ti aspetto allora ". Sorride dolcemente. " Grazie per il tuo sostegno, lo apprezzo molto ". Fa, mentre il fratello da un bacio sulla guancia alla giovane ed uno al suo pancione.

" Non c'è di che ". Fa, per poi uscire e lasciare la sorella tranquilla. Si dirige verso una stanza con mille e più pensieri in testa. Stanza nella quale trova colui che occupa la maggior parte di tali pensieri: è intento ad osservare il ritratto di famiglia, con in mano il suo amato bicchiere di vodka. Il biondo decide di prendere parola di li a poco. " Offriresti anche a me un bicchierino? Sai, fa piuttosto freddo questa sera ". Commenta, mentre l'altro si volta a vedere chi ha parlato, per poi fargli un gesto per dirgli che può tranquillamente prendere ciò che ha chiesto.

" Fratello, dovresti aver ormai capito che con me puoi lasciare da parte le formalità ". Commenta, rivelandosi essere Viktor. Vladislav non se lo fa ripetere due volte, versandosi a sua volta un bicchiere di vodka ed avvicinandosi al fratello.

" Sai, ho parlato con Christine ". Inizia il discorso, mentre il maggiore rimane in silenzio un solo istante, per poi rispondere.

" Si, ho notato che vi siete avvicinati molto in questi mesi ". Osserva, senza gelosia: è un bene se sua moglie ha almeno uno dei suoi fratelli accanto.

" E' vero: ci siamo molto avvicinati, e questo mi fa piacere. ma non sono io colui del quale ha maggiormente bisogno ". Afefrma, mentre stavolta Viktor non dice nulla e si limita a bere un sorso di vodka. Vladislav sospira, per poi proseguire. " Viktor, tua moglie ha bisogno di te e della tua comprensione: sai vero, che nè lei e nè il piccolo hanno colpe per quello stupro? Sai che questo ha segnato profondamente tua moglie, che è convinta ancora oggi di disgustarti? ". Gli chiede diretto il biondo, mentre l'altro annuisce per quanto riguarda la prima parte della frase: non si è mai reso conto del disagio che a tutt'oggi sua moglie prova, della sua convinzione di disgustarlo.

" Che domande sono queste? E' ovvio che ne sono consapevole: io amo mia moglie, so benissimo che sta ancora soffrendo per quanto accaduto ". Non può di certo ammettere che invece, in questo periodo si è molto concentrato su ciò che sente lui per quanto riguarda la gravidanza di Christine, forse trascurando involontariamente la sofferenza della moglie. Vladislav sorseggia a sua volta la sua vodka, poco convinto.

" Allora dimmi: perchè la vuoi obbligare  alasciare suo figlio? ". Chiede schietto, guardando il corvino. Il maggiore pare nervoso, ma in fine risponde.

" Sai bene le mie ragioni ". taglia corto, ma il fratello scuote la testa.

" No, ora ascoltami bene, Viktor Meekhiv ". Inizia il suo discorso. " Tua moglie soffre per il tuo atteggiamento, va bene? Soffre per la tua decisione, ma malgrado questo l'ha accettata senza protestare. L'amore che prova per te si è addirittura anteposto a quello che prova per la sua creatura. Forse non te ne sei reso conto, e credimi: comprendo il tuo dolore e la tua sofferenza tanto quanto capisco quelle di Christine. Ma così facendo le stai solo facendo del male, e non solo a lei: credi veramente che il vostro matrimonio reggerebbe ad un colpo simile? " Chiede, mentre ancora una volta Viktor rimane in silenzio: riflette. E' vero che anche lui sta soffrendo per la situazione, ma non si sarà comportato troppo egoisticamente? Chiedere a sua moglie di rinunciare a suo figlio, non sarà forse troppo? Il fratello gli mette le mani sulle spalle, capendo anche le motivazioni del giovane conte. " Prendi tempo. Quando il piccolo nascerà, non essere orgoglioso e va a vederlo. Prendilo tra le braccia, e a quel punto vedrai che lo sentirai come tuo figlio, ed il motivo è semplice: è una creatura nata dalla tua amata. Sai, un figlio è più di chi lo cresce, piuttosto di chi lo genera. Perchè tutti sono in grado di concepire un figlio, ma la vera sfida sta nel crescerlo, nel dargli affetto ed amore ogni giorno. Nell'essergli accanto per sorreggerlo, per aiutarlo a rialzarsi quando cade, per gioire dei suoi successi ". Viktor riflette sulle parole del giovane, ed annuisce: forse è vero. Al momento del parto dovrà vedere il bimbo, solo allora potrà decidere in maniera definitiva.

" Grazie... ". Sussurra solamente, mentre Vladislav annuisce: anche lui si sente più il figlio di Danilo che quello di Vladimir. Osserva il quadro, puntando lo sguardo sulla figura austera del padre.

" Parlami di lui ". Chiede per la prima volta, e notando dov'è puntato lo sguardo del biondo Viktor decide di soddisfare la sua richiesta.

" Potrebbe non piacerti, sai? ". Lo mette in guardia, mentre il biondo annuisce.

" Credimi, so bene che non era un angioletto ". Commenta, e Viktor annuisce.

" E' vero: nostro padre era noto per la sua indole da tiranno. Ma nonostante questo, mia madre lo amò incondizionatamente fino alla fine. Lo protesse da quei delinquenti, e epr questo perse la vita ". Si ferma un istante, e capendo che è un argomento doloroso per lui Vladislav gli appoggia una mano sulla spalla.

" Basta, non continuare: è un argomento troppo doloroso, ed in questo momento hai bisogno di restare tranquillo. Me ne parlerai in un altro momento ". Sorride appena, e l'altro annuisce.

" Grazie. Se non ci fossi tu al mio fianco, dopo la partenza di Boris sarei rimasto del tutto solo ad affrontare questa situazione: nostro zio si è rivelato un traditore, e Lukas... ". Si ferma, mentre il minore lo prende tra le braccia epr cercare di consolarlo.

" Ci sarò sempre per voi, non ti preoccupare di questo ". Lo rassicura, senza lasciarlo solo. In quel momento lo sa, anche Viktor ha molto bisogno di essere sostenuto e confortato.


Salve a tutti! Ecco il capitolo 38, che ne dite? Da una parte abbiamo assistito allo sfogo di Christine, e dall'altra a quello di Viktor. L'ago della bilancia in questa situazione pare essere Vladislav: il giovane Opekun e fratello di entrambi, sta cercando di risolvere la situazione, ma riuscirà mai nel suo intento? Che effetto avranno sortito in Viktor le sue parole? Coraggio, ditemi che ne pensate! Intanto vado a scrivere il capitolo 39! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Family ***


Russia, città di Mosca. Anno 1594.

E' passato un pò di tempo da quando Vladislav e Viktor hanno parlato della gravidanza di Christine: il biondo non ha forzato il fratello a fare nulla, tuttavia pare essere riuscito a farlo un pò riflettere sul da farsi. Quel giorno palazzo Meekhiv è in fermento: sono infatti diverse ore che la contessa, giunta al termine della gravidanza, è entrata in travaglio. Il suo piccolo sta per venire alla luce, eppure Viktor non ha il coraggio di assistere, è una cosa più forte di lui. Rimane seduto su una delle poltrone del salone, in attesa che qualcuno gli venga a dare notizie sulla moglie e sul piccolo. Con lui c'è la piccola Natasha. Stringe a sè la figlia, senza tuttavia dire una parola. La piccola lo guarda incuriosita, e forse aspettandosi un bacio o una carezza. ma nulla di ciò giunge, e questo pare rabbuiarla un pò. Ma non dice nulla e si limita a stringere la giacca di suo padre, che non fa che pensare e ripensare alle parole che gli ha detto Vladislav, qualche mese prima.

Felitsya entra nella stanza della sua signora, che pare essere piuttosto provata. Stà riposando a letto ed è un pò pallida in viso. La tata sorride, e le porge delicatamente un neonato che teneva tra le braccia. " Signora, è un maschio ". Fa la domestica, che ha aiutato Christine nel suo difficile parto. Lo deve ammettere, stavolta ha davvero avuto paura di perderla: ha avuto notevoli complicazioni nel dare alla luce il suo quartogenito, ma alla fine eccolo li, bello come un angioletto. La contessa prende il bimbo dagli occhi blu tra le braccia e gli bacia la fronte, per poi stringerlo forte a sè. La tata pare visibilmente commossa, e le mette una mano sulla spalla. " Siete sicura di non volere che cresca qui, con voi e con sua sorella? ". Chiede. Christine pare riflettere, ma in fine annuisce tentando di cacciare via le lacrime che stavano nuovamente sgorgando dai suoi occhi.

" E' la cosa giusta da fare, Felitsya: mio marito non vuole crescerlo qui, non vuole che abbia contatti con Natasha. Vuole tenerli il più lontano possibile, ed io non posso fare altro che accettare la sua decisione, anche se mi spezza il cuore ". Sussurra, cullando il suo piccolo ben consapevole che potrebbe essere l'ultima volta che accade. Piange nuovamente, il dolore di quella decisione la devasta, e la domestica se ne accorge. Le mette una mano sulla spalla, sconcertata: credeva che almeno in ultimo il suo signore avrebbe cambiato idea, capendo la sofferenza della moglie. ma a quanto sembra, per ora non pare essere così.

" Gli volete dare almeno un nome, prima che lo affidi a qualche altra famiglia? ". Chiede, mentre la sua signora annuisce, tentando di reprimere le lacrime: non vuole certo farsi vedere piangere di fronte alla domestica, anche se oramai pare che il danno sia fatto.

" Adrian. Si chiamerà Adrian... ". Passa il piccolo alla donna di fronte a sè, dopo avergli baciato ancora una volta la fronte ed essersi voltata dall'altro lato per non mostrare le lacrime che sta piangendo. Felitsya sente a sua volta le lacrime pungerle gli occhi, dopo aver preso il piccolo in braccio: vedere una mandre costretta ad abbandonare la sua creatura è straziante anche per lei, non osa immaginare cosa stia provando la contessa in quel momento. Il bimbo, sentendosi allontanare dalla madre scoppia in lacrime. La tata guarda ancora una volta Christine, poi tenta vanamente di calmare il piccolo Adrian.

" Tesoro, sta buono... non piangere ". Tenta, ma tutto sembra essere inutile. Improvvisamente, un'altra voce fa sussultare l'anziana domestica: non si era certo accorta della presenza di qualcun altro, troppo presa dal piccolo. Quella stessa persona che, dopo essere rimasto ad osservare la scena in silenzio, ha in fine preso una decisione.

" Adrian Petrov Meekhiv, questo sarà il suo nome. Erede della fortuna dei Meekhiv, e di tutto ciò che comporta ". Christine smette di piangere come se le fosse stato ordinato, ma ancora non si volta. Felitsya rimane sconcertata, ma si riprende prima di far finire il bimbo a terra.

" Si... signore? ". Chiede, vedendo chi è entrato nella stanza: Viktor, il suo signore. Senza rispondere alla donna, lui guarda la moglie poi il piccolo tra le braccia della tata.

" Felitsya, dai il bambino a sua madre e ritirati ". Le ordina, mentre Christine si volta verso di lui con aria sorpresa. Felitsya obbedisce e le passa il bimbo, che pur essendo tra le braccia della madre non sembra comunque calmarsi e smettere di piangere.

" credevo che non lo volessi con noi... ". Sussurra solamente la contessa, ricordando bene la reazione di suo marito quando gli disse di aspettare Adrian e nei mesi a venire. Suo marito rimane in silenzio qualche istante, per poi sedersi accanto a lei.

" Ed era così, non volevo nemmeno vedere questo bambino ". Ammette, mentre lei abbassa lo sguardo continuando a cullare il figlio.

" Cosa ti ha fatto cambiare idea, allora? ". Gli chiede sua moglie, mentre lui guarda ancora una volta madre e figlio.

" Ammetto che Vladislav mi ha fatto una bella lavata di capo, qualche mese fa: ha saputo comprendermi, ma mi ha fatto capire anche il male enorme che ti stavo facendo con il mio atteggiamento. Mi ha parlato di come ti sei sentita, e mi dispiace di non essermene accorto. Potrai mai perdonarmi? ". Le chiede, mentre lei annuisce.

" E come potrei non perdonarti? Ti amo più della mia stessa vita, ed è per questo che sono stata così male: temevo che fosse la fine del nostro matrimonio, di disgustarti per il fatto che un altro uomo mi abbia posseduta, seppur contro la mia volontà ". Spiega, mentre lui le accarezza dolcemente i capelli.

" Ma c'è anche un'altra ragione, un'altra cosa mi ha fatto cambiare opinione sul bambino ". Ammette, mentre lei lo guarda in attesa che prosegua la frase. Lui la guarda intensamente, ed i loro occhi si incontrano. " Tu ". Ammette, mentre lei proprio non riesce a capire e lo guarda stranita. " Tu ed il mio amore, quello che provo per te. Sai, hai ragione tu dopo tutto: non ha deciso lui di venire al mondo in un modo così brutale. Come so che una creatura nata da te non potrà mai diventare un mostro, per alcuna ragione al mondo ". Prosegue il discorso, riuscendo ad accarezzare il visino del bimbo. " Non lo abbandonerai. Il piccolo ha bisogno di sua madre, sarebbe disumano costringerti a fare una cosa del genere ". Conclude, mentre lei piange di gioia, commossa da quelle parole e soprattutto da quel grande gesto d'amore.

" E di suo padre ". Lo guarda, mentre lui ricambia senza dire niente. " Viktor, io ti amo. Non mi importa di chi sia il sangue che scorre nelle vene di Adrian, nè quale sia lo strano destino che gli è stato predetto. Per me... ". Fa una pausa, come a cercare le giuste parole. "... per me, il suo solo padre sei tu. Abbiamo perso Igor in un modo terribile, e prima di lui il nostro Viktor. Ora la vita ci sta regalando un'altra occasione, non buttiamola al vento: permettiamo ad Adrian di vivere una vita normale, con una vera famiglia... ". Ma lui la interrompe, annuendo e prendendo in braccio il piccolo. Il bimbo si calma subito, non appena si sente prendere in braccio da suo padre. E Viktor finalmente comprende ciò che intendeva dirgli Vladislav: appena stringe quella vreatura tra le braccia lo sente subito come suo figlio, avverte un legame con lui molto profondo, un affetto che non credeva di poter mai provare per lui.

" Te l'ho detto, io ti amo. Quindi amo anche questo piccolino, perchè è una parte di te. Crescerà come mio figlio, al pari di Natasha e dei nostri futuri figli ". Conclude, mentre lei accarezza dolcemente il figlio. Nascosta dietro la porta, Felitsya ha osservato la scena. Si asciuga le lacrime di commozione, prima di trovarsi di fronte ad un'altra persona. Le mette i brividi con il solo sguardo, deve ammetterlo.

" Voi... cosa volete? ". Chiede, con un pizzico di rabbia. L'altra persona la guarda male, ma in seguito ghigna.

" Come? Non lo sai? Voglio prendermi mio figlio ". La tata scuote il capo, alterata.

" Il bambino ha già un padre! Stategli lontano, Lukas. Lo dico per il bene di tutti ". Sussurra, cercando di essere quanto più calma può. Lui non pare ascoltarla, e la spinge da un lato. Quando sta per entrare tuttavia, si trova di fronte il suo " rivale ": Viktor. Ha percepito la sua presenza, evidentemente. " Signore... ". Mormora Felitsya, notando che il suo signore sta tenendo in braccio Adrian.

" Lascia perdere, Felitsya. Sono sicuro che Lukas se ne stava andando: non vuole certo turbare sua sorella o mio figlio, che si è appena addormentato ". Calca sulla parola mio, come a voler far capire che ha accettato il bambino come parte della sua famiglia. Questo però, non fa altro che provocare la risata di Lukas, il vero padre di quella creatura e fratello gemello di Christine.

" Certo, certo... giocate pure alla famiglia felice, finchè durerà ". Conclude, per poi guardare con odio Felitsya e girarsi per andare altrove. La domestica affianca Viktor, che ha mantenuto il sangue freddo in tutto quel tempo.

" Signore... erano minacce? ". Chiede, mentre lui fa cenno di no.

" Dimentica le sue parole, Felitsya. Dimenticale ". Fa, per poi tornare dalla moglie. La domestica non riesce a capire bene il senso di quelle parole, ma una cosa è certa: non può scordare la minaccia che Lukas ha fatto. Dopo pochi minuti viene raggiunta da Alice, che non ha potuto fare a meno di assistere alla scena.

" Cosa voleva quel meschino di Lukas da voi? ". Chiede, mentre la donna sospira pesantemente.

" Ha minacciato mylord, ma lui non pare voler dare peso alla cosa. In questo momento è in camera con la signora, e con il loro piccolo ". Sorride, mentre Alice la guarda, esterefatta e contenta.

" Volete dire che lo ha accetatto come suo? Che Christine non sarà costretta ad abbandonarlo? ". Chiede, e l'altra annuisce mentre la dama la abbraccia, commossa.

" Oh, sono così felice! Alla fine, il loro amore ha vinto su tutto ". Commenta, ed inevitabilmente il suo pensiero va al suo amato Boris: ah, se solo anche il loro amore avesse vinto su tutto! Anche se per loro, la parola fine non è ancora stata scritta.


Ciao a tutti! Ed ecco finalmente il nuovo capitolo, che ne dite? Viktor ha finalmente deciso cosa fare: ha accettato con sè il piccolo Adrian, volendolo crescere con sua figlia e con la moglie, non costringendola così ad abbandonarlo. Ma Lukas pare non essere dello stesso avviso, cosa starà mai tramando? Creerà nuovamente scompiglio? Aspetto come sempre pareri, mentre io vado a scrivere il nuovo capitolo! Baci
 

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** Que je t'aime ***


Non sono trascorse che due sole settimane dalla nascita di Adrian. Alice è partita per un viaggio di cui in pochi conoscono la destinazione, e quelle persone sono solamente Christine e Dimitri: la giovane dama si è accertata che la sua amica non avesse bisogno di lei e che fosse in buone mani, ed il capo degli Opekun glielo ha garantito. Cos' la bionda è potuta partire tranquilla. Invece la situazione a palazzo Meekhiv non è esattamente delle migliori: Viktor ha in fine accettato di crescere il piccolo come fosse realmente figlio suo, facendolo anche conoscere alla sua Natasha. La piccola pare aver preso molto bene l'arrivo del fratellino, e già si vorrebbe comportare come una brava sorella maggiore. Ma la cosa che più preoccupa il giovane conte è Lukas: è certo che stia tramando qualcosa ai suoi danni, non si è ancora arreso al fatto di non avere voce in capitolo, non accetterà mai di rinunciare ai suoi ipotetici diritti su Adrian, anche se il bambino è un Meekhiv a tutti gli effetti ora. Quel giorno il piccolo sta riposando nella sua culla, solo: Felitsiya, alla quale era stato affidato temporaneamente, si è allontanata un istante per badare a Natasha, sfuggita al suo controllo. per puro caso, dal salone in cui il neonato riposa passa anche Lukas, che ovviamente si accorge subito dell'assenza della sorveglianza, o come ama definire lui le domestiche, dei " cani da guardia " preposti ad evitare che si avvicini al suo legittimo figlio. Senza curarsi troppo del fatto che qualcuno potrebbe entrare entra a sua volta in salone, arrivando ad un passo dalla culla: Adrian sta dormendo sereno, ignaro di ciò che accade intorno a lui. Il giovane dai capelli corvini fa un ghigno poco rassicurante, per poi mettere una mano sulla fronte del figlio. " Lo sento: sento in te il potere dei Petrov, mio piccolo Adrian. Sento che int e scorre il potere del Corvo, e presto o tardi farò il modo che tu lo risvegli ". Sussurra, mentre il piccolo apre i suoi bellissimi occhi celesti, ereditati proprio da lui dopo tutto. Il bimbo avverte una presenza a lui sgradita, come se si sentisse minacciato. Di li a poco scoppia in lacrime, mentre Lukas sbuffa, per poi prenderlo in braccio. " No, sta buono. C'è tuo padre qui con te, non ti succederà niente ". Sussurra, mentre il piccolo non pare quietarsi: avverte il potere oscuro del Corvo, e gli da parecchio fastidio a quanto sembra. Pare quasi che abbia risvegliato solo la parte positiva del potere dei Petrov, che non ci sia in lui traccia del potere del Corvo. Alterato dal pianto del neonato Lukas lo fissa gelidamente, per poi usare il suo potere su di lui. " Vuoi stare zitto, sciocco? Nemmeno sai riconoscere il tuo vero padre? Dovrò fare un grande lavoro con te, temo che tu abbia ereditato molti lati del carattere di tua madre ". Sibila, mentre una piuma bianca lo ferisce improvvisamente di striscio, facendolo smettere di esercitare quel potere oscuro. Qualcuno entra nella stanza, per poi prendere finalmente parola.

" Ti do un solo secondo per mettere giù mio figlio ". Sibila, abbastanza alterato. Lukas riconosce il proprietario della voce, e si volta con in braccio il bebè.

" Tuo figlio? Piuttosto vorrai dire mio figlio, eh? ". Chiede. L'altra persona, che si rivela essere Viktor, non pare accettare quella risposta, e lancia una seconda piuma, che coglie di sorpresa l'avversario. Senza ulteriori discorsi afferra il bambino, stringendolo a sè per calmarlo. Non appena si ritrova tra le sue braccia, il piccolo Adrian si calma immediatamente, stringendo dolcemente la sua giacca con le manine in cerca di protezione. Ed a quella vista, anche a Viktor Meekhiv sfugge un sorriso, riflettendo un istante: ha preso la decisione giusta in fine, tenendo con sè il piccolo e crescendolo al fianco della sorella e della madre, com'è giusto che fosse. ma la scena non pare invece piacere a Lukas, che da un forte pugno al tavolo che gli sta affianco, nervoso. " Cos'è, adesso vuoi anche portarmi via il figlio? ". Chiede, mentre Viktor non pare perdere la calma. Si gira dandogli le spalle, ignorandolo per un istante. Poi decide di rispondergli a tono.

" Credi forse che averlo generato ti renda suo padre? No, ti sbagli di grosso: un figlio si concepisce con amore, non stuprando la propria sorella. Se non ti ho ancora sbattuto fuori a calci è solamente per non trascinare mia moglie nello scandalo, e per non macchiare per sempre il nome di questo povero piccolo che ha la sola colpa di essere venuto al mondo in una circostanza simile. E' vero, inizialmente stavi per farcela: non lo volevo con me. Ma in seguito ho cambiato idea, e non me ne pento. Quindi ascoltami bene... ". E si volta verso colui che a conti fatti è suo cognato, che lo guarda con astio trattenendo a fatica i suoi poteri: no, non può rivelare ora che lui è il Corvo, rovinerebbe ogni cosa. " Stai lontano da Christine e da Adrian, non è tuo figlio e mai lo sarà. Hai già fatto troppo male, non ti permetterò di farne altro ". Si affrontano con lo sguardo per qualche istante, mentre Lukas fa un ghigno dei suoi, recuperando la sua solita strafottenza.

" Credimi, arriverà il momento in cui pagherai care queste tue parole, e quel giorno io sarò li ad assistere allo spettacolo ". Minaccia velatamente, ma stavolta è Viktor a controbattere con un ghigno di scherno.

" Finalmente ti mostri per il serpente a sonagli che sei, eh? Ma non temere, so bene come difendermi da certi tipi di animali, e so come neutralizzare i loro attacchi ". Il paragone è evidente: gli sta dicendo che se mai oserà attaccarlo, saprà come rispondere.

" Un serpente? Ma come, non erano i corvi gli animali che tanto detestavi? ". Chiede in fine Lukas, ridendo per poi andare alla porta. " Do svidanja, caro fratellino ". Conclude la frase con sarcasmo, per poi uscire. Viktor rimane solo, cullando il piccolo per non farlo svegliare, e con un dubbio che comincia lentamente a ronzargli in testa: che suo zio non fosse il solo da temere? Che sia più vicino al Corvo di quanto non crede?

San Pietroburgo, stessa notte.

Boris pare inquieto, stranamente non riesce a prendere sonno. Strano, eppure solitamente non vede l'ora di dormire: in quel modo non dovrà più spiegazioni sul suo perenne stato di depressione, non dovrà più sentire quel peso che ormai lo opprime da così tanti anni. Chissà, forse è la solitudine a renderlo così agitato: infatti sua moglie e sua figlia sono in viaggio, in visita ai genitori della Contessa. Lui invece ha preferito restare solo con i suoi pensieri e la sua malinconia, e se deve essere sincero la lontananza dalla moglie gli fa bene: in quel periodo è diventata stranamente sospettosa, pur non avendone ragione. Forse se staranno per qualche giorno divisi, in fine si calmerà. Il minore dei fratelli Meekhiv sbuffa innervosito, per poi prendere dalla tasca una cosa che non ha mai buttato: le ciocche dei capelli di Alice. L'unica cosa che ancora lo tiene legato alla sua amata, se cì riflette. Anche se ripensando a come le ha avute, si da mentalmente dello stupido: ah, se solo avesse ammesso prima ciò che provava. Poi riflette: e anche se lo avesse fatto? Cosa sarebbe cambiato, se anche avesse ammesso i suoi sentimenti? Assolutamente nulla. Deve restare al fianco di sua moglie e sua figlia, quello è il suo posto. Eppure riflette: non potrà andare da Alice, ma per una volta potrebbe fare una pazzia? Potrebbe partire e tornare a Mosca, solo per ritornare nel posto in cui lui ed Alice si diedero il primo bacio, ovvero il rifugio in cui da piccolo si nascondeva assieme al fratello? Si, certo che potrebbe: nessuno obietterebbe se decidesse di ritornare li, con la semplice scusa che ne sente nostalgia. Poi riflette: ma è forse uscito di senno? Farsi tutte quelle ore di viaggio per che cosa? Per poi stare peggio? Si, li i ricordi lo assalirebbero senza dubbio, e finirebbe in fine con lo stare peggio di come sta ora. Scuote il capo nuovamente, per poi fare per girarsi ed andarsene nella sua stanza. Ma l'entrata in salone di un suo domestico lo trattiene. " Signore... ". Sussurra, attendendo il permesso di parlare. Boris lo osserva un istante, abbatsanza sorpreso.

" Ma che succede? Perchè mi disturbi a quest'ora della notte? ". Chiede, mentre l'altro risponde alla domanda.

" Avete una visita, signore ". Sussurra, mentre la risposta sembra alterare di più il fratello di Viktor.

" E questa sarebbe l'ora indicata? Chiunque sia, caccialo via e digli di tornare domani ". Stringe quei capelli tra le mani, per poi rimetterli in tasca nervoso. Ma qualcuno con il viso celato da un cappuccio fa la sua comparsa dietro al servitore.

" Non avete tempo nemmeno per me, signor Conte? ". Chiede. E' una voce femminile, una che lui è sicuro di riconoscere. Rimane qualche secondo interdetto dalla sorpresa, per poi fare un cenno al servitore di andarsene via, cosa che questi fa nel giro di poco. La misteriosa donna e Boris rimangono soli, e lui le si avvicina, Mette una mano sul suo viso, come a volersi assicurare che non sia un sogno.

" Sei davevro tu...? ". Chiede, quasi temendo la risposta. La donna fa cenno di si, e lui non ci pensa su due volte: le afferra il viso con entrambe le mani, per poi baciarla e facendole cadere il cappuccio, rivelando la sua bellissima chioma bionda. Lei non ci pensa troppo su, e ricambia il bacio per poi staccarsi per riprendere fiato. " Dimmi che non sto sognando... ". Mormora solamente lui, rimanendo ad un millimetro dalle sue labbra e posando la fronte su quella di lei, che a sua volta gli accarezza il viso.

" La dama di compagnia di Alexandria e Felitsiya sono amiche: quando le ha scritto che lei e la sua signora sarebbero partite insieme alla contessina, non ci ho pensato neanche un minuto e sono venuta qui ". Racconta, mentre lui non riesce a resistere e le da un altro bacio.

" La mia Alice ". Sussurra solamente, una volta staccatosi da quel bacio. Lei annuisce, rivelandosi essere proprio lei: Alice. Non appena ha saputo della partenza di Alexandria e della figlia, non ha esitato un istante a partire per San Pietroburgo e raggiungere il suo amato. " Sei pazza, lo sai? E se ti fosse successo qualcosa durante il viaggio? ". Chiede poi il bruno, ma lei scuote il capo.

" Non ce l'avrei più fatta a stare lontana da te, avrei affrontato anche il diavolo se fosse servito a raggiungerti. Non ti ho scritto perchè temevo che la lettera potesse essere intercettata ". Spiega, mentre lui non la lascia andare e la stringe a sè, come avesse paura che sia solo un bellissimo sogno.

" Non mi lasciare ". Le chiede solamente, quasi fosse una supplica. La bionda si stringe a lui, per poi annuire.

" Non vorrei mai lasciarti, ma tua moglie non dovrà mai sapere che sono stata qui ". Risponde, mentre Boris la guarda. Alice ricambia lo sguardo senza dire altro: anche un solo momento insieme a lui sarebbe valso tutte le ore di viaggio che ha fatto.

" Resta con me stanotte. Dimentica tutto il resto, dimentichiamo i nostri ruoli e mia moglie, per una volta nella vita voglio solamente sentirmi felice, sentire il vero amore. Sentirmi vivo dopo quasi cinque anni in cui mi sono sentito morire dentro senza di te ". Commenta lui, mentre Alice arrossisce: beh, una notte non cambierà poi di molto le cose, e Boris ha ragione: per una volta, al diavolo tutto quanto: ci sono solo loro due, ed il loro tormentato amore.

" Va bene, resterò con te questa notte. Non voglio pensare a domani, non in questo momento ". Fa la bionda, mentre lui annuisce, tenendola stretta a sè: certo, non sarà che per un'effimera notte, ma ne è certo: sarà la più felice di tutta la sua vita, accanto alla sua Alice.

" Allora non ci pensiamo ". Conclude il discorso lui, prendendola per mano e facendole cenno di seguirlo. A quanto pare, anche per Boris ed Alice ed il loro tormentato amore non è stata scritta la parola fine.


Salve amici miei! Ecco il capitolo 40, finalmente! * l'autrice si commuove perchè è già a 40 capitoli della storia *. Bene, che ve ne pare? Viktor e Lukas hanno avuto un acceso confronto, mentre il piccolo Adrian pare riconoscere il maggiore dei fratelli Meekhiv come suo padre. Ma che reazione avrà il gemello di Christine? Nel frattempo abbiamo assistito anche ad un nuovo inaspettato incontro tra Boris ed Alice, che per una volta vogliono solo vivere il loro amore. Cosa accadrà ins eguito? Alexandria lo scoprirà? Aspetto pareri e recensioni, intanto vado a scrivere il capitolo 41! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Sogno di una notte d'Inverno ***


E' un nuovo giorno a San Pietroburgo, e per la prima volta dopo molti anni la notte è passata tranquilla per Boris Meekhiv: è infatti il primo a svegliarsi, cercando di fare mente locale e cercando di capire: quei bellissimi ricordi sono solo illusioni? La risposta arriva di li a poco: no, non sono stati solo pensieri ed illusioni. Non riesce a trattenere un leggero sorriso, notando la ragazza accanto a lui: Alice sta ancora dormendo profondamente, abbracciata a lui come se temesse che da un momento all'altro possa scapparle. Senza dire niente le accarezza i capelli, continuando ad osservarla per un pò: quanto vorrebbe che questo bellissimo sogno non finisse mai. Quanto vorrebbe che tuitto fosse al proprio posto, ma con Alice come moglie e come madre della sua amata figlia. Di li a poco anche la giovane si sveglia: si guarda intorno, come se stesse cercando di capire. E' uno dei suoi tanti sogni o è la realtà? Sentendosi osservata la risposta le arriva spontanea, facendola sorridere un pò per poi guardare il suo amato. " Stò forse sognando? ". Sussurra solamente la bionda, mentre lui ride un pò facendole cenno di no.

" E' tutto vero: sei qui con me, e non ho la minima intenzione di lasciarti nuovamente andare via ". Le assicura, per poi darle un bacio senza darle il tempo di replicare. Da parte sua Alice mette una mano sul suo viso, ricambiando il bacio e riflettendo: non può ancora credere a ciò che è successo la notte precedente: ha raggiunto Boris sino a San Pietroburgo con tutti i rischi che potevano esserci, ed in fine gli ha donato la cosa più importante per lei: la sua purezza. Una follia di una notte, impossibile da ripetere, lo sanno entrambi. Ma la dama di compagnia di Christine ha voluto che fosse lui il suo primo uomo, che fosse lui a renderla donna. Si stacca dopo un pò, riprendendo fiato.

" Sai che se potessi resterei qui con te per sempre, ma... ". Ma viene interrotta poco prima di terminare la frase.

" Ma ho una moglie ed una figlia, che torneranno presto a casa e verso le quali ho degli obblighi, per ciò questo non si dovrà ripetere. Si Alice, credimi che ne sono perfettamente consapevole ". Sbuffa Boris, per poi alzare gli occhi al cielo esasperato: sa bene che Alice non accetterebbe mai di essere la sua amante, ma che non vuole nemmeno distruggere il suo matrimonio e fare del male non solo a sua moglie, ma anche alla piccola Olga. La ragazza ride un pò per la sua espressione, per poi tornare seria.

" In oltre, Christine ha bisogno di me: da quando quell'infame di Lukas l'ha violentata non è più la stessa: si, ora è felice di aver potuto tenere suo figlio con sè. Tuo fratello ha fatto un grande atto d'amore, eppure lei ha quella perenne tristezza negli occhi, ed io voglio fare il modo che scompaia: sono la sua migliore amica, e la voglio vedere finalmente felice, se lo merita dopo tutte le disgrazie che le sono capitate ". Ammette la giovane, mentre lui annuisce: Alice gli ha raccontato tutto ciò che è successo, e sa che ora più che mai, il posto della bionda è al fianco della sua amica. " Perchè invece non torni tu a Mosca? ". Chiede ad un certo punto la ragazza. Boris la guarda un istante, per poi stringerla a sè come stesse cercando le giuste parole.

" E vederti ogni giorno senza poterti mai più avere? Senza poterti baciare, nè stringere un solo istante, vivendo nel tormento? Mi stai chiedendo troppo ". Sussurra, mentre lei abbassa lo sguardo dispiaciuta: è stata una sciocca, non avrebbe mai dovuto chiederglielo. Ma l'idea di allontanarsi da lui, stavolta in maniera definitiva, la fa impazzire di dolore. Lui nota la sua reazione e le accarezza dolcemente il viso, come a volerla rassicurare. " Ma un giorno, quando sarò davvero pronto allora tornerò da te, te lo giuro: non ho dimenticato la mia promessa ". La rassicura, mentre lei si stringe maggiormente a lui come fosse in cerca di protezione.

" Abbracciami, ti prego. Ho bisogno ora più che mai di sentirti vicino ". Chiede la ragazza, mentre lui annuisce stringendola a sè. Lei ricambia l'abbraccio, cercando di godersi il momento, che purtroppo sa finirà tra poche ore.

Mosca, stesso istante.

Dimitri sta camminando solitario per i corridoi di palazzo, riflettendo: le indagini per smascherare il Corvo sono ancora ad un punto morto, e lui si sente un perfetto imbecille: è il capo degli Opekun, eppure non riesce a smascherare il nemico pur avendo la maggior parte dei poteri detenuti dai Guardiani. Preso com'è da quella miriade di pensieri non si accorge di Amanda: la ragazza è rimasta nascosta dietro ad una colonna e non fa altro che osservarlo di nascosto, e questa non è la prima volta che succede. Quando il bruno alza lo sguardo la nota, mentre lei si spaventa e si ritira dietro la colonna, sperando non la veda. Una voce fa sussultare il capo degli Opekun, seguita da alcuni passi. " Certo che sei proprio tonto, amico mio ". Commenta solamente il proprietario della voce, mentre il bruno si volta trovandosi di fronte a Vladislav. Infastidito da quel commento incrocia le braccia con disappunto.

" E sentiamo, cos'avrei mai fatto per meritare tale epiteto da parte tua? ". Chiede. Il biondo giunge di fianco a lui, guardando la colonna dov'è nascosta Amanda senza farsi scorgere dalla ragazza, che ogni tanto fa capolino convinta di non essere notata.

" Davvero non hai capito perchè ti osserva sempre, nascosta dietro ad una colonna? ". Chiede, e l'altro pare essere sinceramente confuso, facendo innervosire il compagno che sbuffa pesantemente ed alza gli occhi al cielo. " Dimitri! Amanda è innamorata di te, svegliati! ". Lo ammonisce, mentre il ragazzo rimane sorpreso: Amanda innamorata di lui? Avvampa di colpo, guardando il terzo Opekun.

" E tu come diavolo fai a dirlo? ". Borbotta, mentre Vladislav sospira nuovamente.

" Perchè anche un neonato lo capirebbe, come si capisce che anche a te piace lei ". Gli spiega, mentre il bruno cerca di deviare il discorso nuovamente sulla compagna di battaglia.

" Allora perchè non me lo dice? ". Chiede di li a poco, mentre il biondo lo fissa a dire poco stranito.

" Allora sei proprio un caso disperato! ". Esordisce, per poi proseguire il discorso. " Esattamente per lo stesso motivo per il quale non ti dichiari tu, zuccone. E' perchè teme un tuo rifiuto, teme che tu ami ancora Alice e che se sapessi dei suoi sentimenti le rideresti in faccia ". Spiega il fratello di Christine.

" Cosa? No! No, non mi permetterei mai di farle una cosa simile! ". Si affretta a dire Dimitri, mentre a quella reazione Vladislav sorride, mettendogli una mano sulla spalla.

" Dimitri, tu provi qualcosa per lei? La ami? ". Chiede, mentre il capo degli Opekun arrossisce, per poi annuire.

" Si, provo qualcosa per lei, una cosa che può essere definita amore senza ombra di dubbio. Non mi sono mai sentito così con una donna a dire il vero, nemmeno con Alice. Ma ironia della sorte, anche io avevo gli stessi, identici timori di Amanda ". Ammette, mentre Vladislav sorride nuovamente.

" Allora che aspetti? ". Chiede. " Corri a cercarla, e dille ciò che provi per lei. E se non riesci a parole, cerca di passare direttamente ai fatti o finirai per perderla. Sono sicuro che sarete una magnifica coppia, voi due. Ma devi metterti d'impegno, spetta ad un uomo conquistare una donna, no? ". Lo incoraggia, mentre il bruno annuisce, avviandosi alla ricerca di Amanda. " Dimitri ". Lo chiama poi il compagno, dandogli le spalle. Lui si ferma ad ascoltarlo, guardandolo. " Amanda è come una sorella per me, tienilo bene a mente. Se la farai soffrire giuro che la verrò a riprendere, poi te la vedrai con me ". Fa, per poi avviarsi ed andando verso la sua stanza. Dimitri annuisce per poi riprendere la ricerca di Amanda, che ora non è più dietro la colonna. Forse Vladislav ha ragione dopo tutto: è tempo che si dichiari alla bella Opekun, e non solo a parole ma usando anche i fatti. Mentre cammina nei corridoi di palazzo il bruno riflette: dove potrebbe mai essere la sua compagna di battaglia? Riflette nuovamente, per poi arrivare quasi senza rendersi conto di fronte alla stanza della bionda: chissà, forse si trova li? Senza indugiare ulteriormente fa per bussare, ma si ferma ad un millimetro dalla porta: e se Vladislav si sbagliasse? Ah, al diavolo! Non è più tempo per esitare ed indugiare, ma quello di agire. Bussa con delicatezza alla porta, ma non ottiene risposta. Tuttavia, spinto dalla curiosità il capo degli Opekun la apre, trovandola aperta ed entrando nella stanza.

" Amanda? ". la chiama, per poi notarlo: la ragazza stà riposando, sopita in un dolce sonno. Il ragazzo la osserva: solo ora si rende conto di quanto sia bella! Si siede sul letto accanto a lei, stando bene attento a non svegliarla e scostandole una ciocca di capelli che le era finita sul viso. Amanda pare avvertire quel tocco, e sorride leggermente nel sonno.

" Dimitri... ". Sussurra, mentre lui la guarda un pò stranito: che si sia forse accorta della sua presenza? " Dimitri, ti prego non smettere di starmi accanto: così potrò illudermi che tu sia mio ". Sussurra nel sonno la ragazza, mentre il bruno la guarda nuovamente: allora Vladislav aveva ragione. Bacia la fronte della compagna sorridendo un pò.

" Non ti lascio sola Amy, stai serena ". Sussurra al suo orecchio, mentre lei si volta per poi afferrargli la mano libera.

" Ti amo tanto... ". Mormora lei, mentre lui sente che è questo il momento di agire: senza più paura posa dolcemente le sue labbra su quelle della ragazza, che non pare accorgersi di nulla. Il ragazzo fa per staccarsi, ma improvvisamente la giovane gli prende il viso tra le mani per poi ricambiare il bacio con passione: allora non se lo è immaginata! Lui è davvero li con lei, e l'ha veramente baciata! Non le importa di chiedergli come mai sia in camera sua e nel cuore della notte, perchè in fondo questo è sempre stato il suo più grande desiderio. Non le importa niente altro se non lui, e vuole godersi il momento il più a lungo possibile, così come vuole finalmente fargli capire quanto anche lei tenga a lui. Lui, che nell'impeto dei baci si è spostato dalle labbra al collo di lei, lasciandovi dei baci. Lei non pare affatto intenzionata ad allontanarlo o fermarlo, ed inclina di lato la testa per lasciargli più agio. Notando la reazione favorevole di lei anche Dimitri decide di farsi un pò più audace, spostando da un lato i capelli di Amanda e scoprendole una spalla, sulla quale posa un bacio di li a poco, provocando un brivido di piacere nella bionda, che al suo gesto slaccia lentamente la sua giacca, per poi togliergliela. Entrambi si sentono un pò strani: è come se con i gesti si fossero detti ciò che a parole non sono mai riusciti. Lui è il primo a rendersi conto della situazione e si stacca un attimo da lei, prima di perdere il controllo e non essere più in grado di porle la domanda che vuole farle.

" Amanda... ". La chiama, mentre lei lo guarda intensamente: ah, quanto ha desiderato sentirgli pronunciare il suo nome in quel modo! Gli mette una mano sul viso, mentre lui prosegue il discorso. " Sei davvero sicura di volerlo? ". Chiede poi il capo degli Opekun, mentre lei annuisce.

" E' da così tanto tempo che desideravo questo momento, che oramai avevo perso la speranza. Ma ora siamo qui, ti prego non ti fermare ora. Prendi il mio cuore, il mio corpo, la mia anima, prendi tutto ciò che sono: ti sono sempre appartenuta ". Lo rassicura, mentre a quella risposta lui riprende coraggio, baciandola nuovamente con la stessa passione di poco prima, e sicuro che quella notte finalmente avrà la donna che ama e che ha amato da moltissimo tempo.

Ciao a tutti, amici! Perdonatemi per il ritardo, ma ho avuto dei gravi problemi in famiglia. Comunque, ecco il nuovo capitolo, che ne dite? Boris ed Alice si sono riuniti per una notte ( eh si, lo avevo detto che per i nostri Blice non era giunta la fine :P ), ma a cosa porterà tutto ciò? Alexandria scoprirà il tradimento del marito? Riuscirà Boris a stare lontano dalla sua Alice a lungo? Intanto a Mosca, Dimitri si è finalmente dichiarato ad Amanda, ed anche per loro è giunto il tempo della passione :) Che dite? Che ve ne pare del capitolo 41? Coraggio, aspetto pareri e recensioni :) Intanto vado a scrivere il capitolo 42! Baci
 

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** One year later ***


E' passato circa un anno dagli ultimi eventi, e le novità non sono di certo mancate: dopo Natasha, Viktor e Christine hanno avuto un'altra figlia, Evitha. La piccola ha pochi mesi di vita ma, al contrario della sorellina di quasi tre anni, si può notare la sua straordinaria somiglianza con il padre: ha i suoi stessi capelli corvini e gli occhi della sua stessa tonalità di celeste. La sua nascita è stata accolta con gioia da tutti quanti, ed è stata del tutto inaspettata seppur un pò di timore aleggiasse: infatti un pò tutti quanti a palazzo temevano che il Corvo potesse rapire o far del male alla piccola, proprio come accadde alla nascita di Natasha e di Igor, tanto che Dimitri aveva deciso di erigere una bariera protettiva intorno alla più piccola delle eredi. Fortunatamente invece, stavolta non è accaduto niente di grave. Il piccolo Adrian è cresciuto parecchio, e quanto meno fisicamente pare essere molto simile a suo zio Vladislav: ha i suoi stessi capelli biondi e, come le sue sorelle del resto, ha gli occhi celesti splendidi. Dalla nascita di Evitha ha sempre cercato di proteggerla, volendosi comportare da bravo fratello maggiore esattamente come fu per Natasha quando nacque lui. I tre piccoli stanno crescendo uniti come veri fratelli, ed il bimbo considera Viktor come il suo vero padre. Questo ha fatto capire al giovane conte quanto sia stata giusta la sua decisione di tenere con sè il figlio di Christine, sotto la loro protezione e non dando modo a Lukas di poterlo prendere per poterlo crescere come lui. Vladislav continua a restare accanto alla sorella, ed ha stretto con Danilo un rapporto pari a quello di un padre ed un figlio: si sono confortati a vicenda, superando la perdita di Irina nel migliore dei modi, pur avendo ancora l'amaro in bocca dato che il colpevole è fuggito impunito. Dimitri ed Amanda invece non hanno ancora rivelato nulla circa la loro relazione se non a poche persone, tra cui Alice: la ragazaza è stata davvero felice della cosa, contenta che in fine anche il giovane abbia potuto trovare l'amore dopo il suo rifiuto. Tuttavia non si può certo dire che la stessa felicità brilli negli occhi della bionda: da diversi mesi è sempre più cupa, ed esce sempre più di rado dalla sua stanza. Al di fuori cerca di mostrarsi forte come è sempre stata, ma quando è chiusa in camera sua non fa altro che piangere. Ed il motivo non è solo la lontananza da Boris: due mesi dopo il loro incontro infatti, la ragazza aveva scoperto di essere incinta. Era felice, ma diede la notizia solo a Christine e Dimitri, volendo anche cercare di capire come gestire la situazione a palazzo: di certo non poteva rivelare di essere incinta e che il padre era Boris! La ragazza si confidò poi con Vladislav, nel frattempo diventato suo grande amico essendo molto vicino a Christine ed essendosi dimostrato una persona del tutto affidabile. A sorpresa il fratello minore di Viktor le propose un patto: avrebbe detto a tutti che era lui il padre del figlio che portava in grembo, tirandola così fuori dai pasticci: essendo un'amica di Christine è anche una sua amica, non l'avrebbe mai lasciata nei guai. La sorella e la sua giovane dama di compagnia gli hanno raccontato tutta la verità, capendo che le avrebbe aiutate incondizionatamente e ritenendo che non meritasse le loro menzogne. Purtroppo tuttavia,giunta al sesto mese di gravidanza un demone del Corvo aggredì Alice, o almeno così lei pensa: sa solo che una raffica di piume nere la investì. Ebbe una violenta collutazione con un essere di certo non umano, per poi finire per cadere dalle scale. L'oblio ebbe la meglio su di lei per diverso tempo, sino a quando si svegliò e le fu data la drammatica notizia: a causa della caduta aveva subito un aborto spontaneo, perdendo il bambino. Si, avrebbe avuto un maschietto le dissero. A distanza di mesi, ancora oggi ogni immagine ed ogni parola di quel drammatico giorno scorrono nella sua mente come un brutto sogno, o un film che lei mai più vorrebbe rivedere. Anche quella sera la ragazza è chiusa nella sua stanza, non sapendo nemmeno se sia giorno o notte: è rimasta in indumenti da notte, con le tende chiuse per non permettere alla luce del sole di filtrare. Ha delegato i suoi compiti a Felitsiya ed Agatha, che sono davanti alla porta della sua stanza con sguardo triste e pensieroso: non sanno come aiutarla, e questo dispiace molto ad entrambe: non osano immaginare cosa stia passando la poverina, la perdita di un figlio deve essere devastante. Prima toccò alla contessa, ed ora alla sua dama di compagnia. Quante altre perdite causerà il COrvo, con i suoi demoni? Quando finirà mai tutto ciò? Di li a poco dei passi le fanno sussultare, e le due donne si voltano verso colui che è appena giunto. Il ragazzo le scruta per poi prendere finalmente parola. " Allora? Vi ha fatto entrare? ". Chiede, rivelandosi essere Vladislav Meekhiv. Agatha lo guarda, per poi scuotere la testa in segno di diniego.

" Mi dispiace... purtroppo, nemmeno oggi siamo riuscite a vederla: ci ha detto che vuole restare sola, di pensare ai suoi compiti per oggi e che le dispiace, ma non ha forza per uscire dalla sua stanza. E' li al buio da ieri sera, e noi siamo molto preoccupate per il suo stato ". Ammette dispiaciuta la domestica, mentre lui sospira pesantemente.

" Capisco... ". Mormora solamente, posando una mano sulla maniglia. Fa per aprire, ma la domestica lo ferma nuovamente.

" Lord Vladislav... ". Sussurra l'anziana, mentre lui si volta verso di lei in attesa che prosegua, cosa che fa di li a poco posandogli una mano sulla spalla con fare materno. " State bene? ". Gli chiede, mentre lui abbassa lo sguardo senza risponderle. " Avete subito troppe perdite ravvicinate, ma non vi siete mai sfogato: prima vostra madre, ora vostro figlio ". Commenta, mentre lui sorride appena nel sentire quanto affetto ancora una volta gli dimostra la servitù.

" Grazie, Felitsiya, ma io sto bene: devo occuparmi di Alice ora, non posso permettere che il dolore la divori giorno dopo giorno ". Spiega, mentre la tata annuisce per poi lasciarlo andare. Agatha le si avvicina di li a poco.

" Hanno entrambi bisogno di noi, Felitsiya. Non li dobbiamo lasciare soli, nessuno dei due ". Fa, mentre la collega annuisce per poi fissare qualche istante la porta. Vladislav è invece entrato , notando subito Alice: è seduta accanto alla finestra, la sola luce della candela la illumina. Stringe tra le braccia un orsetto di pezza, il primo regalo che le fece Vladislav per il nascituro. Da quando ha perso il suo bambino non se n'è mai separata, come fosse un legame tra lei e quella creatura che purtroppo non potrà mai stringere tra le braccia. La bionda si accorge della presenza del ragazzo, ma a differenza di Agatha e Felitsiya a lui permette di rimanere. Non dice nulla ma gli allunga una mano, forse desiderosa di un contatto. Lui capisce subito, e le si avvicina inginocchiandosi accanto a lei e prendendo la sua mano tra le proprie.

" Alice... ". La chiama in un sussurro, mentre lei lo guarda: non pare aver pianto, ma ha lo sguardo spento e privo di qualsiasi voglia di vivere.

" Mi dispiace tanto, Vlad... ". Inizia il discorso la bionda. " Perdonami. Avrei tanto voluto che tu facessi da padre a mio figlio, saresti stato il migliore che si potesse desiderare. E invece ora stai soffrendo per colpa mia, che non l'ho protetto a dovere ". Singhiozza un pò, mentre lui la fa alzare per poi prenderla tra le braccia e stringerla a se.

" Basta, Alice, Non è colpa tua, ma del Corvo e dei suoi demoni. Credimi, anche io avrei voluto fare da padre a quel bambino, che già sentivo mio. Nina era felicissima all'idea di avere un fratellino, ma purtroppo è andata così. E noi dobbiamo essere forti proprio per lui: non vorrebbe vedere la sua mamma spegnersi giorno dopo giorno, non fargli questo, Alice! Non farci questo, e vivi! Vivi per tuo figlio ". Piange anche lui, mentre anche la ragazza sfoga tutto il suo dolore. Entrambi finiscono per cadere in ginocchio pur restando abbracciati, e continuando a piangere per un bel pò sino a quando non riescono a calmarsi un pò, rialzandosi da terra. Vladislav aiuta Alice a mettersi a letto. " Riposati ora, perchè questa sera ti voglio vedere a cena con noi, intesi? ". Chiede, mentre lei annuisce incerta. Lui fa per andarsene, ma lei lo ferma trattenendolo per il braccio.

" Vladislav... ". Lo chiama, mentre lui si volta a guardarla. " Posso chiederti una cosa? ". Chiede, mentre lui annuisce per poi riprendere parola.

" Tutto quello che vuoi ". La rassicura, mentre lei annuisce per poi proseguire la frase.

" Perchè? Perchè fai tutto questo per me? Avresti fatto da padre al figlio di un altro uomo, mi sei sempre rimasto accanto sia prima che dopo la disgrazia, e in cambio non hai mai chiesto nulla. Perchè? ". Chiede nuovamente, mentre luile si avvicina nuovamente, cercando le parole giuste. Ma non ne trova di appropriate, e solo una cosa gli viene spontanea.

" spokoynaya noch', Alice ( buonanotte)". Le sussurra solamente, dopo aver dato un bacio alla ragazza che la lascia decisamente ammutolita. Fa per dire qualcosa, ma lui è più svelto e va alla porta, per poi uscirne. Alice si alza di scatto dal letto raggiungendolo alle scale, con ancora addosso gli indumenti da notte.

" Aspetta! ". Lo chiama, e lui si ferma a metà scala, guardandola con quei bellissimi occhi azzurri che quasi le mettono soggezione. " Vlad... io non voglio ferirti. Non l'ho mai voluto, credimi. Ma io... ". Fa per dire, ma lui la ammutolisce posandole un dito sulle labbra.

" Va bene così, Alice. So a chi appartiene il tuo cuore, non temere. Non hai nessuna colpa se il mio ha iniziato a battere per te ". E' sorprendente quanto sia calmo, pensa Alice. " Ho accettato io di starti accanto come amico, e non me ne pento. Ma tu volevi una risposta da me, ed io te l'ho data. Non cambia nulla tra di noi, non temere ". La rassicura nuovamente, per poi voltarsi ed andandosene salutandola con un cenno della mano. La ragazza rimane imbambolata qualche istante, mentre lui scende le scale tranquillo per poi sospirare pesantemente. Una volta giunto in salone osserva il ritratto di Irina, sorseggiando la sua vodka. Ah, quanto è difficile e complicato l'amore.

Nel cuore della notte una misteriosa figura esce di soppiatto da palazzo, arrivando in un luogo alquanto isolato. Di li a poco nche un'altra figura giunge: entrambe portano un cappuccio, che rende impossibile riconoscerle. La nuova arrivata prende parola, sogghiognando un pò. " Che sorpresa, non credevo che avresti nuovamente accettato un mio invito ". Fa, mentre l'altra donna le risponde di li a poco.

" Siete voi a sorprendermi, milady: siete giunta sin qui per incontrare una Opekun? ". Chiede, rivelandosi essere una dei sette guardiani. L'altra ride alle sue parole, per poi risponderle.

" Una Opekun traditrice, aggiungiamo pure. Devo ammettere che mi hai sorpresa, quando sei mesi fa hai usato il potere di guardiana per far del male a quella mocciosa, fingendoti un demone del Corvo ". Rivela la dama, mentre l'altra ghigna in modo sinistro.

" L'unico imprevisto è stato la morte di quel bambino: io volevo solo dare una lezione ad Alice, mi avrebbe fatto comodo quel moccioso. Sarebbe stato la chiave di volta per conseguire i miei obiettivi ". Rivela in tono crudele.

" Portava il sangue di tuo marito, non lo avresti odiato anche se fossi riuscita a strapparlo a quella sgualdrina? Dopo tutto non sei mai stata una donna buona d'animo, mia cara Elvira ". La chiama per nome senza timore, mentre colei che si rivela essere Elvira si toglie il cappuccio, rivelando la sua lunga chioma color mogano.

" Nemmeno voi siete così caritatevole, Lady Alexandria. Tuttavia sono curiosa: perchè mi avete cercata, senza denunciare il mio tradimento? ". Chiede la sposa di Vladislav, mentre la donna che si rivela essere niente poco di meno che Alexandria Meekhiva toglie a sua volta il cappuccio, rivelando la sua lunga chioma bionda lasciata libera. I suoi lunghi boccoli biondi le ricadono sulle spalle, mentre il suo sguardo di ghiaccio è puntato ad Elvira.

" Sono qui perchè abbiamo un problema comune: quell'Alice ha insidiato i nostri mariti, e solo tu puoi risolvere la situazione ". Elvira pare interessata alla proposta della moglie di Boris, e le fa cenno di proseguire. " Sistema quella ragazzina: poni fine alla sua esistenza, e ti assicuro che in cambio ti darò tutto ciò che desideri ". Le si avvicina posandole una mano sul viso, mentre l'altra sembra pendere dalle sue labbra.

" Avete detto tutto? ". Chiede, ed Alexandria annuisce con fare diabolico.

" Tutto ". Le ripete, mentre Elvira la fissa: se accetterà o meno la proposta della sua signora, non è ancora dato saperlo. 


Ciao amici miei! Ed ecco il capitolo 42, che ve ne pare? Un altro anno è passato, e Viktor e Christine hanno avuto un altra figlia. Vladislav si è avvicinato ad Alice, che abbiamo scoperto aver perso un figlio. A cosa porterà tutto ciò? In tutto questo, Elvira avrà accettato lòa proposta di Alexandria? Coraggio! Aspetto pareri e recensioni :D Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Tradimento ***


Trascorrono tre mesi esatti a Mosca, e tutto pare scorrere tranquillo. Quel giorno Christine è insieme ai figli seduta in salone. Culla tra le braccia la piccola Evitha, che emette alcuni vagiti per poi guardare curiosa prima la madre, poi Natasha ed in fine Adrian. Il bimbo è seduto di fianco alla maggiore, ma pare piuttosto annoiato. Christine lo nota, e gli sorride dolcemente. " Vuoi venire qui vicino alla mamma? ". Gli chiede mentre il piccolo annuisce, scendendo dal divano e raggiungendo la madre e la sorellina, che non appena lo vede inizia a ridere allegra.

" Madre, perchè la sorellina sta ridendo? ". Chiede curioso il bimbo, mentre Christine gli bacia la fronte.

" E' felice quando vede il suo fratellone, per questo ride ". Gli spiega, mentre il figlio osserva di nuovo la piccola Evitha.

" Ma perchè non parla? E' rimasta senza voce? ". Chiede poi. Sua madre fa per rispondergli, ma a farlo è Viktor, appena entrato in salone.

" Non parla perchè è ancora piccolina. Le dovrete insegnare tu e Natasha a pronunciare le parole, sai? ". Chiede, mentre Adrian scatta in piedi e corre ad abbracciarlo, seguito a ruota dalla sorella.

" Padre! ". Lo chiama il bimbo, mentre Viktor si inchina per arrivare all'altezza dei due bambini, per poi baciare la fronte alla figlia e prendere in braccio il figlio.

" Che accoglienza! Vedo che vi sono mancato, in questi giorni ". Fa, ed entrambi i figli annuiscono: infatti il padre è stato via alcuni giorni per poter risolvere alcune questioni, ed Adrian e Natasha non facevano altro che chiedere alla madre quando sarebbe tornato. In quel momento entrano in salone anche Vladislav ed Alice, che tiene per mano Nina: la bambina si è molto affezionata a lei, credendola la vera fidanzata di suo padre ha anche iniziato a chiamarla " madre ". Christine si alza, raggiungendoli.

" Ragazzi, sono davvero felice di vedervi ". Fa, riferendosi in particolar modo ad Alice: di certo la vicinanza di Vladislav le fa molto bene e l'ha aiutata, facendola reagire alla tragedia che le è capitata. La piccola Evitha pare sentirsi ignorata ed inizia ad emettere dei leggeri lamenti, facendo sorridere tutti e tre. " Oh, a quanto pare anche questa bella piccolina è felice di vedervi ". Commenta sua madre, dando un leggero bacio alla bambina per poi notare che ha allungato le manine in direzione di Alice, che a quel gesto pare commuoversi. " Guarda, a quanto pare vuole venire in braccio alla zia ". Constata Christine, mentre Alice annuisce prendendo Evitha tra le braccia. La bimba ride felice, ed Alice le bacia la fronte.

" Ciao, tesoro mio ". Sussurra, coccolandola dolcemente e con fare materno. Vladislav si avvicina invece a Viktor, che gli mette una mano sulla spalla mentre osserva le donne giocare con i bambini.

" Un giorno o l'altro quei bambini finiranno per rammollirsi ". Si lamenta un pò il maggiore, mentre il biondo si mette a ridere alla sua affermazione.

" Sono piccoli, non essere sempre così severo: avranno tutto il tempo per pensare al loro ruolo di eredi, ora lasciali giocare ". E sorride un pò, mentre Viktor lo guarda.

" E tu? Come vanno le cose con Elvira? ". Chiede, mentre lo sguardo del minore si incupisce nel solo sentire pronuncuiare il nome della donna.

" L'ho ripudiata anni fa, dopo il suo tradimento non meritava altra sorte. Non mi importa nulla di ciò che fa, per me l'unica cosa che ancora ci lega è Nina ". Ammette, mentre Viktor decide di non indagare ulteriormente per non sembrare invadente e si limita ad annuire.

Arriva così la notte, e data l'ora piuttosto tarda tutti stanno dormendo. Tutti, ma non Elvira: la donna pensa e ripensa alla richiesta di Alexandria rigirando più volte tra le mani un pugnale affilatissimo. Si, pensa: è la soluzione migliore, togliere di mezzo Alice una volta per sempre. Si alza dal letto indossando una vestaglia, dopo di che entra di soppiatto nella stanza della rivale. La osserva qualche istante ed un moto di invidia e rabbia la assale: quella donna è bellissima anche quando dorme. Alterata le punta il pugnale. " Do svidanja, dannata sgualdrina. Mi riprendo mio marito ". Sibila, per poi colpire: c'è parecchio sangue. Alice si desta di soprassalto, sentendo il trambusto. Non è lei quella ferita, ma qualcun altro che sta tenendo saldamente quella lama tra le mani sanguinanti.

" A tal punto giunge la tua infamia?! Tu sei completamente folle, Elvira! ". Le grida il difensore di Alice, mentre Elvira si innervosisce e cerca di riprendere il pugnale.

" Lasciami fare, Vladislav! Lascia che la tolga di mezzo! ". Grida, rivelando che l'altra persona è suo marito: ha visto infatti la moglie dirigersi in camera di Alice, ed aveva capito che qualcosa non andava dato che le due donne non sono per nulla amiche. Alterata la donna riprende il pugnale, provocando un forte dolore a lui. Presa dal panico Alice va a soccorrere il ragazzo.

" Vlad! Santo Cielo, stai bene? ". Chiede. Lui fa per risponderle ma si accorge subito che Elvira sta per tornare alla carica.

" Attenta! ". Grida, per poi spostare di lato Alice e venendo ferito ad un braccio.

" Perchè!? Perchè rifiuti il mio amore?! ". Grida la sesta Opekun, mentre Vladislav ferma il suo nuovo fendente con una mano.

" Non permetterò mai che tu faccia del male ad Alice, Elvira! Fattene una ragione! ". Le grida, per poi buttarla a terra con uno scatto improvviso e disarmandola. Attratti dal baccano anche Viktor e Christine li raggiungono, vedendo la scena: Alice piangente e sconvolta, Elvira a terra e Vladislav ferito.

" Ma che sta succedendo?! ". Chiede la giovane contessa, mentre Vladislav si alza tenendosi il braccio ferito e sopportando il dolore.

" Succede che qui una Opekun ha tradito, cercando di uccidere non solo Alice, ma anche me ". Fa il biondo, mentre Viktor guarda prima lui poi Elvira.

" L'ho fatto per amore! Io ti amo, Vlad! ". grida la bruna, mentre lui la guarda gelidamente per poi guardare Viktor: la decisione finale spetta sempre e comunque a lui, che comunque si fida totalmente di ciò che il fratello gli ha confessato, confermando tra l'altro dei sospetti che già nutriva. Va accanto al biondo, guardandolo.

" Se è vero che la sesta Opekun ha tradito... ". Fa, per poi far comparire dal nulla il libro. Elvira fa per alzarsi: eccolo, il libro che contiene il potere dei Meekhiv! Ormai è stata smascherata, ma se riuscirà a prenderlo niente e nessuno potrà fermarla. Tuttavia, prima che possa fare un solo passo un'intensa luce blu la blocca a terra, facendola inginocchiare. "... come capo dei Meekhiv, io la condanno alla perdita di tutti i poteri ". Continua il discorso lui, mentre la donna grida infuriata percependo un potente sigillo sui suoi poteri. Guarda il marito, che ricambia gelidamente. Anche Viktor guarda il ragazzo, per poi porgergli il libro: inquanto Meekhiv ha il pieno diritto di usarlo, ed Elvira è sua moglie. Tocca solo a lui decidere la punizione per il suo tradimento. Vladislav intuisce le intenzioni del fratello e non esita ad afferrare il libro, liberando una parte dei suoi poteri e facendo alzare un forte vento gelido.

" Ed io, inquanto terzo Opekun e con il potere dei Meekhiv, ti condanno alla prigionia alla torre di ghiaccio per 420 anni ". Conclude.

" No! Non lo puoi fare! ". Grida la donna facendo per afferrare il marito, ma scomparendo poco dopo in un turbine di ghiaccio.

" Addio, Elvira ". Sussurra solamente lui, sospirando e chiudendo il libro. Viktor non ci pensa su due volte e lo prende tra le braccia per confortarlo: sicuramente per lui non sarà stato facile imprigionare la madre di sua figlia, colei che fu un tempo sua moglie. Da parte sua invece, Vladislav scoppia a piangere: si, già sapeva della malvagità di Elvira, ma mai si sarebbe aspettato che arrivasse a tentare di uccidere Alice! Ora c'è un'ultima cosa da affrontare: il processo alla consorte per il suo tradimento.

Arriva così il giorno fatidico: gli Opekun rimasti sono tutti riuniti, e Dimitri e Viktor sono accanto a Vladislav: il ragazzo pare essere emotivamente distrutto, deve pur sempre decidere delle sorti della sua sposa, la madre di sua figlia. " Vlad, sei sicuro di farcela? ". Chiede Alice, anche lei presente al processo: è rimasta accanto a Vladislav in questo momento difficile, proprio come fece lui con lei. Il ragazzo annuisce senza guardare nessuno.

" Facciamolo ". Sussurra, guardando dritto davanti a sè ed entrando nella sala. Elvira lo guarda in modo gelido e folle: i suoi capelli sono arruffati e scompigliati, non c'è più traccia dell'eleganza che da sempre l'ha contraddistinta. Il suo sguardo è iniettato d'odio puro: la perdita dei poteri l'ha fatta totalmente uscire di senno, e la sua risata è sadica ed inquietante. Ivan la tiene ferma: pur essendo ammanettata potrebbe sempre tentare la fuga. Il moro osserva Viktor, rispettoso.

" Signore, cosa dobbiamo fare con questa traditrice? ". Chiede, mentre il maggiore dei fratelli Meekhiv tiene in mano il libro, per poi parlare.
" Il tradimento di Elvira è stato accertato: era lei l'informatrice del Corvo, insieme a mio zio quando ancora era a palazzo. E' rimasta nell'ombra, ed ha comunicato al nemico tutti i nostri movimenti, e non contenta non solo ha tentato di uccidere Alice, ma anche il suo stesso sposo. Per questo confermo la mia decisione:i suoi poteri sono sigillati, non sarà mai più una Opekun ". Sentenzia, mentre lei cerca di liberarsi dalle catene magiche, furiosa.

" No! Io sono innocente! Diglielo, Vlad! Diglielo che ho fatto tutto questo per amor tuo! " Urla la donna, in evidente stato confusionale e con gli occhi sbarrati ed iniettati di odio.

" No, Elvira. Ti sei macchiata di crimini orribili, che non possono trovare giustificazione e per i quali meriti una punizione ". Fa il biondo, mentre lei cerca di avvicinarsi a lui.

" No! Qui chi ha tradito sei tu, generando persino un figlio con quella puttana! ". Urla, rivolta ad Alice. La ragazza non risponde e stringe il braccio di Vladislav, che prosegue la frase.

" Queste tue parole crudeli mi convincono sempre di più della mia decisione: per il tuo tradimento, sei condannata alla detenzione nella torre di ghiaccio per 420 anni. E speriamo che quel gelo raffreddi anche la tua crudeltà ". Commenta, mentre gli altri Opekun annuiscono all'unanimità: sono tutti d'accordo su quella decisione. Ma Elvira non ci sta: no, non vuole passare il resto della sua vita detenuta mentre suo marito ed Alice vanno avanti con la loro storia d'amore, insieme. Non lo cederà mai a quella sgualdrina, pensa: piuttosto preferisce vederlo morto. Si alza di scatto e prendendo tutti di sorpresa, e pur essendo incatenata si avventa sul marito, afferrandolo per il collo.

" Folle! Tu credi che ti lascerò a questa sgualdrina maledetta?! Piuttosto preferirei ucciderti con le mie stesse mani! ". Urla stringendo la presa. Vladislav la guarda, senza scomporsi minimamente.

" Addio, Elvira ". Sussurra, mentre una luce azzurra fa cadere a terra la sesta Opekun. Una delle guardie la afferra per il braccio mentre lei pare essere del tutto stordita: evidentemente quella luce l'ha indebolita. La guardia la trascina via, mentre lei continua a ridere in modo folle.

" Ci rivedremo, Vlad! Mi hai sentito?! Ci rivedremo! ". Urla, mentre Viktor va vicino al fratello per poi abbracciarlo, vedendolo scosso.

" E' finita, fratello. E' finita, stai calmo ora ". Sussurra il maggiore, mentre il minore annuisce un pò sotto shock per quanto successo: si, adesso il capitolo con Elvira può dirsi definitivamente chiuso, la sua coscienza è totalmente pulita.


Ciao a tutti, amici! Ecco il nuovo capitolo, cosa ne pensate? Mentre Viktor e Christine hanno avuto una nuova figlia, Vladislav ha dovuto affrontare la moglie, che ha tentato di uccidere Alice rosa dalla gelosia e spinta da Alexandria. Questo dettaglio verrà a galla? O la moglie di Boris la passerà liscia? Vladislav ha protetto Alice rischiando di essere ucciso, e questo non passa indifferente alla bella dama di compagnia di Christine. Cosa accadrà adesso? Si creerà il triangolo Boris-Alice-Vladislav? Coraggio, aspetto pareri e recensioni, mentre io vado a scrivere il capitolo 44! baci

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Ritorno a Mosca ***


Sono passati diversi mesi dal processo, e finalmente anche Vladislav pare aver reagito alla cosa: ha spiegato alla figlia che sua madre se n'è dovuta andare, perchè era malata e doveva essere curata. La piccola sembrava essere molto dispiaciuta, ma ha trovato in Alice una nuova mamma eccezionale: pur non essendo la vera fidanzata di suo padre tratta comunque la bambina come fosse davvero figlia sua, capendo la sua sofferenza ed immaginando cosa può aver passato al fianco di Elvira, che ha sempre cercato di mettere la figlia contro suo marito ed addirittura l'ha portata via da lui per cinque lunghi anni. Evitha è cresciuta parecchio, diventando sempre più la copia del padre, mentre Natasha somiglia sempre più a sua madre. Adrian invece ha ereditato l'aspetto fisico dello zio, Vladislav. Per fortuna è sempre in compagnia delle sorelle e della tata, quindi non è mai rimasto solo, con il rischio che Lukas potesse fare qualcosa per portarselo via o rivelargli la verità. Elvira è ancora reclusa alla torre di ghiaccio, incatenata a solide catene magiche per evitare possa fuggire: è vero che Viktor ha revocato i suoi poteri, ma potrebbe averne ottenuti altri oltre a quelli da Opekun, e non è il caso di rischiare che fugga. La donna è in ginocchio, con gli occhi chiusi come stesse aspettando qualcosa. Dopo un pò sente rumore di passi, ma pensa semplicemente di esserseli immaginati. " Voglio uscire da qui... ". Sibila, mentre i suoi capelli ormai scompigliati ed imbruttiti, non più ben curati come quando era una dama di palazzo, le ricadono sul viso. " Fatemi uscire! ". Grida nuovamente, alzandosi in piedi e tirando quelle catene, nella speranza di romperle. L'unca cosa che però ottiene è di ferirsi ai polsi più di quanto già non sia, ed il dolore del sigillo che ogni volta queste esercitano per non farla fuggire la fa gridare, per poi cadere nuovamente in ginocchio. Un applauso fuori luogo attira la sua attenzione, mentre sente nuovamente quei passi. No, allora non li ha immaginati. C'è davvero qualcuno li con lei, ma chi? Chi ha avuto l'ardire di violare la torre di ghiaccio e giungere sino a lei? La donna inizia a ridere istericamente. " Chiunque tu sia, devi essere più pazzo di me se hai violato un posto simile, intriso del potere dei Meekhiv ". Ghigna, non alzando lo sguardo. L'altra persona sogghigna a sua volta.

" Ma, dato che sono uno di loro non dovrebbe preoccuparmi la cosa, giusto? ". Chiede, mentre la donna apre di colpo gli occhi e riconosce la voce.

" Padre! Siete qui per me? ". Chiede, riconoscendo immediatamente quella persona: è un Meekhiv, ed è suo padre. L'unico che nonostante la sua innata crudeltà l'ha sempre capita, perchè in fondo è uguale a lei.

" Si, sono qui. Non mi ci è voluto molto per entrare: sono stato bandito da palazzo, ma non dalla famiglia. Ho ancora per intero i miei poteri ". Commenta, ripensando a quanto accaduto: suo nipote lo ha bandito da palazzo, dopo la morte di irina. Ha capito che lui c'entrava, e dopo la confessione di Boris non si è fatto scrupoli a cacciarlo, nonostante tutto ciò che ha fatto per lui e per suo fratello, nonostante il fatto che, se non fosse stato per lui, avrebbero perso il cognome e la loro immensa ricchezza. Quali ingrati, e tutto per lei: per la figlia di Irina. La figlia della sua ossessione e di quello stalliere buono a nulla, pensa. E non contenti, ora hanno imprigionato Elvira, sua figlia ma di cui nessuno ha mai saputo niente: quando la madre della sesta Opekun rimase incinta, lui non si occupò nè della figlia e nè le diede il suo cognome. Ma in seguito si riunirono, e quella bambina era ormai una donna cinica e spietata, oltre ad essere la sua fotocopia tanto fisicamente quanto caratterialmente. Sapeva che lui era suo padre e sapeva delle sue malefatte, ma invece di odiarlo iniziò ad ammirarlo, un'ammirazione quasi morbosa ma che lui sfruttò per i suoi fini.

" Padre, liberatemi! Non ne posso più di queste catene! ". Fa ad un certo punto Elvira, interrompendo il filo dei pensieri di colui che si rivela essere Petr Meekhiv.

" E compromettermi per te? No, non lo farò. Sono qui per un altro motivo ". Commenta, mentre la donna si infuria e tira nuovamente le catene, gridando per il dolore. " Stai calma, non serve agitarsi. Sono qui per la nostra vendetta contro i miei nipoti, ocntro Danilo e contro tutti coloro che mi hanno ostacolato ". E guarda la figlia illegittima, che ricambia lo sguardo con pura follia negli occhi. Cos'abbia in mente suo padre, non è ancora dato saperlo.

Arriva così l'anno 1597 in Russia, e a palazzo Meekhiv tutto scorre tranquillo. Alice è sola, e riflette: ha deciso, deve essere forte. Deve seppellire dentro di lei i sentimenti che prova per Boris, lo deve fare per il bene di tutti quanti e soprattutto per sè stessa, o finirà per autodistruggersi: lui è lontano da lei, a San Pietroburgo, insieme alla moglie ed alla figlia. Deve farsene una ragione ed andare avanti, pensa la bionda. Ed è quello che intende fare, pur non volendo al momento fidanzarsi con nessuno: ha bisogno di stare sola per riordinare le idee.

La stessa cosa non si può dire di Boris: a San Pietroburgo infatti, è circa un mese che le cose tra lui e la moglie vanno piuttosto male. La donna l'ha accusato di tradirla, in preda ad una crisi di gelosia. Tuttavia sono mesi che lui ed Alice non si vedono più, quasi due anni: non c'è motivo di sospettare. La nobildonna ha iniziato anche a trascurare la figlia, e di questo la piccola pare risentire: Olga ha quasi cinque anni, ed è sempre più unita al padre, mentre si sta sempre più allontanando dalla madre, che vede sempre molto irascibile, schiva. Quel giorno il minore dei fratelli Meekhiv è solo, quando sente la figlia tirare una manica della sua giacca. Abbassa lo sguardo e la vede: i suoi begli occhi verdi sono molto tristi, e si stringe al braccio del padre. Lui lo nota, e si inchina per arrivare alla sua altezza, accarezzandole i suoi morbidi boccoli bruni. " Piccola, cos'è successo? ". Chiede, mentre lei scoppia in lacrime e porta una mano sul viso.

" Padre! La mamma mi ha dato uno schiaffo! ". Inizia a piangere, mentre Boris pare irritarsi: cosa? Alexandria ha picchiato la bambina? Senza pensarci su la prende in braccio, mentre lei continua a singhiozzare.

" Calmati ora. Calmati e dimmi perchè la mamma ti ha dato uno schiaffo? ". Chiede, mentre lei si stringe a lui.

" Le ho chiesto della signorina Alice, e di quando avrei potuto rivederla. Ho detto che mi sarebbe piaciuto tornare a Mosca dallo zio e dalla zia, e lei ha iniziato a gridare cose che io non ho capito ". Singhiozza di nuovo, mentre lui la stringe maggiormente a sè: è veramente arrabbiato. Nessuno, nemmeno sua moglie può azzardarsi a mettere le mani addosso alla sua bambina, specialmente senza motivo. Fa per andare a sedersi, ma in quel momento anche la moglie fa la sua comparsa: guarda la scena, e la figlia in lacrime in braccio a suo padre.

" Olga, vieni dalla mamma... ". Sussurra, facendo per prenderla. Ma Boris si sposta poco prima, guardandola con un pò di rabbia.

" No, Olga rimane con me, poi la metterò a dormire quando si sarà calmata ". Sibila, mentre la moglie lo guarda.

" Ma che stai dicendo? Vuoi negarmi di prendere in braccio mia figlia?! ". Chiede, mentre per istinto la piccola si aggrappa forte a suo padre.

" Voglio negarti di sfogare su di lei le tue frustrazioni, Alexandria! ". Le grida lui, stanco dell'atteggiamento di sua moglie. " Se hai problemi con me, non è il caso che te la prenda con la piccola solo perchè chiede di vedere suo zio e sua zia, o Alice! Non devi coinvolgerla nelle tue crisi di gelosia, e cosa più importante, non azzardarti più a schiaffeggiarla senza motivo! ". Si infuria lui, mentre la moglie scatta sull'attenti come fosse un soldato, stringendo i pugni nel solo sentire il nome di Alice: ha saputo del fallimento di Elvira, quella ragazzina è ancora viva e questo la fa andare fuori dai gangheri. Suo marito pare finalmente calmarsi, per poi sorpassarla senza degnarla di uno sguardo. " Prepara i bagagli ". Suona quasi come un ordine, e lei teme che la voglia cacciare. Il suo sangue pare gelarsi e lei impallidisce. Si volta di scatto verso Boris, che le da le spalle.

" Cosa? Mi vuoi forse cacciare?! ". Chiede, mentre Boris non si volta nemmeno.

" No, quando dico i bagagli intendo i miei, i tuoi e quelli di Olga ". Precisa, mentre la moglie lo guarda da preoccupata a stranita.

" E dove andiamo? ". Chiede, mentre lui non dice nulla per qualche istante, per poi rispondere alla sua domanda guardandola appena.

" Torniamo a Mosca. Partiremo stasera stessa ". Sentenzia, per poi salire le scale e lasciando la moglie shoccata: cosa? Perchè mai suo marito vuole tornare a Mosca proprio ora, dopo tutti quegli anni?

Christine e Viktor sono in salone, insieme ad Evitha. Natasha ed Adrian sono invece insieme a Felitsiya, che ha deciso di rimanere con loro per un pò e per farli distrarre un pò dai loro " doveri " di perfetti eredi. In quel momento anche Alice fa il suo ingresso, con un sorriso dolcissimo. Christine è la prima ad accorgersene, e le fa spazio accanto a lei. " Alice, sono felice di vederti. Credevo fossi andata con Felitsiya ed i bimbi ". Le dice, mentre lei scuote il capo.

" Beh, non ti nascondo che sono andata a vedere come stanno i miei tre bellissimi nipotini, ma ho visto che sono in buone mani, ed ho deciso di venire un pò qua insieme a voi ". Spiega, mentre la sua migliore amica annuisce. Di li a poco a prendere parola è Viktor, che osserva la moglie e la sua dama di compagnia.

" Senti Alice, hai per caso avuto notizie da mio fratello? ". Chiede, stupendo sia la moglie che la bionda, che lo guarda perplessa ed in atesa che le spieghi del perchè di quella domanda. Lui capisce di averla stranita, e decide di risponderle, ridendo un pò per l'espressione assunta dalle donne. " Su, non fate quelle facce: mi sono accorto che Alice scriveva di nascosto a mio fratello, probabilmente per fargli sapere come andavano le cose a palazzo ". Spiega, e le due tirano un sospiro di sollievo: per un secondo avevano quasi temuto che Viktor avesse scoperto la relazione di Alice con suo fratello. " Potevate anche dirmelo, non mi sarei arrabbiato. Il fatto che io non scriva a mio fratello, non significa che nessuno a palazzo lo debba fare ". Commenta solamente il maggiore dei fratelli Meekhiv, mentre Alice annuisce.

" Fino a qualche giorno fa ricevevo notizie: sta bene, e vostra nipote cresce sana e forte ". Guarda sia Viktor che Christine, che sorride un pò pensando alla piccola Olga: le manca davvero quella bimba, era dolcissima e totalmente diversa dai suoi genitori, o meglio dalla madre, che era sempre stata cinica e poco socievole con chi non era della sua stessa classe sociale. Nel sentire le parole di Alice anche Viktor pare essere sollevato, sapendo che anche suo fratello sta bene. " Tuttavia... ". Continua Alice, attirando l'attenzione nuovamente a sè. " .. ecco, è da diverso tempo che non ho più notizie di lui. Stranamente non mi ha più scritto ". Spiega, mentre Christine guarda suo marito, che pare preoccuparsi.

" Sicura che non ti abbia proprio scritto nulla? Così, all'improvviso? ". Chiede, mentre lei annuisce.

" Si, e come ho detto è strano... ". Sussurra la bionda: anche lei è molto preoccupata, se deve essere sincera. La mancanza di notizie la mette non poco in agitazione, anche se chiaramente non la può estraniare in questo momento. Ma Christine la nota subito, e mette una mano su quella dell'amica per poi sorriderle, come a dirle di farsi forza.

" Vedrete che non è nulla di grave, e che presto riceveremo notizie ". interviene nel discorso, mentre suo marito sembra pensieroso: è già da diverso tempo che pensa ad una cosa, che ora decide di dire anche alla moglie.

" E se partissimo noi per San Pietroburgo? ". Chiede, spiazzando letteralmente le due donne.

" Cosa? ". Chiede semplicemente la Contessa. Suo marito le risponde di li a poco, dopo aver sospirato pesantemente.

" Sono anni che non vedo mio fratello, dopo quello che aveva fatto sette anni fa per dividermi da te ". Fa, guardando la moglie. Lei ricambia lo sguardo, in attesa che lui continui la frase. " Però non posso dimenticare che ha smascherato lo zio, mettendo a rischio la sua vita tornando a Mosca. Ci ho pensato parecchio, in tutto questo tempo... ". Fa per continuare, ma la voce di una domestica lo fa smettere.

" Signore! Signore, avete visite! ". Grida affannata, dimenticando ogni forma di buona educazione tanto è sorpresa. Viktor la guarda sorpreso.

" ma che modi sono? ". Chiede, mentre lei scuote il capo.

" Perdonatemi... ma avete una visita ". Spiega nuovamente, mentre Alice decide di andare a controllare di chi si tratti: se la cameriera è così sorpresa potrebbe anche darsi che qualcuno dei loro antichi nemici sia tornato, ed in quel caso dovrebbe subito correre a chiamare gli Opekun. La bionda corre per il corridoio, in apprensione: ciò che è più propensa a pensare è che Petr abbia fatto ritorno per vendicarsi, dopo che Viktor lo ha cacciato da palazzo.

" Santo Cielo! Devo andare subito a controllare! ". Fa in allarme la bionda, uscendo ed andando a vedere di chi si tratta. Si guarda attorno: non vede nessuno. Improvvisamente dei passi la fanno sussultare, e lei fa per voltarsi e correre ad avvisare gli Opekun.

" Alice, dopo così tanto tempo non vuoi più nemmeno salutarmi? ". Quella voce! No, non può essere, pensa la dama. Porta una mano alla bocca, scuotendo il capo.

" Chi... chi siete? Perchè non vi siete fatto annunciare? ". Chiede, mentre la misteriosa persona arriva sino di fronte alla gradinata, ma non salendola.

" Volevo partire immediatamente, ed ho scordato di scrivere per farmi annunciare ". Spiega brevemente, per poi guardare la ragazza. Quegli occhi smeraldo, cielo quanto le erano mancati! " Adesso ho chiarito i vostri dubbi, Milady? ". Chiede in fine lui, sorridendo un pò. La ragazza lo riconosce immediatamente, è lui! Non pensando nemmeno che potrebbe scivolare a causa della neve corre giù per i gradini, abbracciandolo di slancio e facendogli cadere il cappuccio. Lui la prende in braccio, quasi non volendola lasciare. " Boris! Sei tornato! ". Commenta solamente la bionda, piangendo di gioia.

" Te l'avevo detto che avrei mantenuto la mia promessa ". Le risponde lui, guardandola. Rendendosi conto della situazione, la giovane si stacca da lui prima che qualcuno esca e li veda. Fa per dire qualcosa, ma in quel momento anche Alexandria fa la sua comparsa, bella come sempre ma con quello sguardo malevolo che punta subito alla " rivale ".

" Oh, ma guarda: non sapevo che tuo fratello mandasse le serve ad accogliere gli ospiti ". Commenta, rivolta al marito che ricambia il suo sguardo come a dirle di tacere.

" Sta zitta, non è il caso che ci mettiamo a discutere anche qui ". Sussurra, in modo che solo la moglie lo senta. Lei si mette subito a tacere, mentre Olga, che le teneva la mano, la lascia per poi correre da Alice.

" Signorina Alice! ". Fa, abbracciandola. Alice si inchina per arrivare alla sua altezza, prendendola in braccio.

" Contessina, ma quanto siete diventata grande? Siete una donnina ormai ". Sorride, mentre la moglie di Boris riprende la figlia in malo modo, staccandola da Alice.

" Olga, resta qui con la mamma. Non avvicinarti alle serve ". Sottolinea l'ultima parola, mentre finalmente arrivano anche Viktor e Christine, seguiti dalla cameriera che era andata a chiamarli. Il maggiore dei fratelli Meekhiv prende finalmente parola.

" Insomma! Cos'è tutto questo... ". Ma si blocca, vedendo chi sia il misterioso visitatore, o meglio chi siano i misteriosi visitatori. "... baccano... ". Conclude la frase di poco prima, facendo un solo passo avanti. Suo fratello ricambia il suo sguardo.

" Scusa se sono arrivato così all'improvviso, ma... ". Non finisce la frase, mentre il maggiore si avvicina a lui quasi senza pensarci su. Si guardano qualche istante, mentre anche le loro mogli si guardano, e per la prima volta Alexandria rimane in silenzio e non sfoggia quel ghigno strafottente. Solo uno sguardo serio, che si scontra con quello gelido di Christine. I due fratelli si fissano qualche istante a loro volta, ma in seguito è Viktor il primo a prendere l'iniziativa abbracciando il minore, come pensa avrebbe dovuto fare sin da quando è tornato per smascherare Petr.

" Bentornato a casa, fratello ". Sussurra, mentre l'altro ricambia l'abbraccio facendo commuovere anche Christine.

" Spero che un giorno mi potrai perdonare per quello che ho fatto a te e tua moglie ". Fa dopo un pò Boris, mentre suo fratello scuote il capo.

" basta, è il passato. Lasciamo che resti tale. Avrei dovuto perdonarti sin da quando hai smascherato lo zio ". Risponde, senza lasciarlo: gli è mancato parecchio suo fratello. In quel momento esce anche Vladislav, che osserva la scena sorridendo un pò, mentre Alice va vicina a lui e Christine, che solo ora si accorge della presenza del fratello.

" Vlad, non ti avevo visto ". Commenta, mentre lui annuisce e mantiene quel mezzo sorriso.

" A quanto pare, Boris ha fatto ritorno ". Commenta, mentre per istinto Alice gli stringe la mano: sa bene che avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile per non cedere ai suoi sentimenti. Vladislav la guarda. " Tranquilla, andrà tutto bene ". La rassicura, parlando in modo che solo lei senta. La ragazza annuisce senza dire altro, mentre i due fratelli sciolgono finalmente l'abbraccio. Boris punta lo sguardo su Christine, sospirando pesantemente.

" Christine, io... ". Si blocca, e lei sorride un pò capendo: vorrebbe scusarsi con lei, ma non trova le parole.

" Forza, entriamo o ci geleremo tutti quanti ". Sorride dolcemente, facendo intendere di aver accettato le sue scuse. Anche lui lo capisce e sorride appena. " Scommetto che le tue nipoti e tuo nipote saranno felicissimi di conoscere lo zio ". Conclude in fine la Contessa, mentre si avvia verso l'entrata seguita da tutti gli altri. Alexandria cammina silenziosa, ma non distogliendo lo sguardo da Alice: è più che convinta che qualcosa non vada, che suo marito e quella ragazza le nascindano qualcosa. E lei intende scoprirlo quanto prima.


Salve ragazzi! Scusate il ritardo, ma ora Eccomi qua con il capitolo 44! Ed ecco che Boris fa ritorno a Mosca, che dite? Ve lo aspettavate? Il suo matrimonio pare passare una crisi, che cosa succederà? Riuscirà Alice a resistere ai suoi sentimenti? Intanto abbiamo scoperto che Elvira è la figlia illegittima di petr Meekhiv, e che lo zio di Viktor non ha dimenticato l'affronto fattogli dai nipoti, che lo hanno uno cacciato da palazzo e l'altro smascherato. Ma cosa tramerà? Coraggio! Aspetto pareri e recensioni :) Io intanto vado a scrivere il capitolo 45! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** Alleanza diabolica ***


Sono trascorsi solo pochi giorni dal ritorno di Boris e della sua famiglia a Mosca, e tutto palazzo Meekhiv è in fermento: per celebrare il ritorno del fratello e soprattutto la nuova pace siglata tra loro, Viktor ha deciso di dare un ballo in suo onore. La servitù è all'opera ormai dal giorno precedente, quando ha ricevuto la notizia: c'è ancora parecchio lavoro da fare, in fin dei conti. Christine e Vladislav hanno raccontato al minore dei fratelli Meekhiv di cosa sia stato capace Petr, dopo essere stato smascherato. In seguito è il biondo che lo informa anche del recente attentato di Elvira ai danni di Alice, e che se non fosse stato per il suo intervento probabilmente la giovane sarebbe morta. Da parte sua invece, la bionda continua a condurre la sua vita di sempre, riuscendo con sua sorpresa a trattenere i suoi sentimenti. Quel giorno la fanciulla è chiusa nella sua stanza, immersa nei suoi pensieri. Ha appena terminato di scrivere il proprio diario, che nasconde con cura per evitare che chi che sia lo trovi. In seguito sospira pesantemente, restando seduta sulla sedia. Riflette: presto o tardi, anche Boris scoprirà che ha perso un bambino. E se capisse che quel figlio era in realtà suo? Come prenderebbe la notizia? No, pensa la bionda. Non è possibile che lo sappia: tutti a palazzo direbbero che è il figlio di Vladislav, ma in quel caso il suo amato penserebbe che ha davvero una relazione con il terzo Opekun. Più cerca una soluzione più i pensieri le si aggrovigliano in testa in una matassa intricata e senza fine. Innervosita da tutti quei pensieri la bionda sbuffa, per poi alzarsi ed andare alla finestra, per poi aprirla un istante come se avesse bisogno di arieggiare la stanza, anche se fa freddo. Infatti chiude quasi subito, ma mentre sta per voltarsi nota Boris e sua moglie camminare verso il giardino. La bionda posa una mano sulla finestra, non resistendo alla tentazione di guardarlo con ammirazione, e forse... ah, sciocchezze! I suoi sentimenti sono solo un ricordo, si dice la ragazza. Solo un ricordo e niente altro. In quel momento tuttavia, anche Boris alza lo sguardo e vede la giovane. Si guardano intensamente per un istante, poi lei si ritira e torna a sedersi sulla sedia, con il cuore a mille dall'emozione. Poi pensa anche che deve prepararsi: il ballo è tra pochi giorni, e lei ha ancora parecchie cose da fare!

Arriva così la sera del ballo: tutti i più importanti nobili di Russia si sono riuniti per dare il benvenuto a Boris ed alla sua famiglia. La piccola Olga è elegantissima, ed ha ben presto fraternizzato con il cuginetto e le cuginette, ai quali è ora vicina. Viktor e Christine sono già entrati nel salone, ma la contessa sembra guardarsi attorno come cercasse qualcosa o qualcuno. Suo marito se ne accorge, e le posa una mano sulla spalla. " Cara, cosa stai cercando? ". Le chiede, mentre lei sospira pesantemente.

" Oh, niente. Stavo solo guardando se Alice è arrivata o no ". Fa semplicemente, mentre lui annuisce per poi indicare la ragazza.

" Guarda, è insieme ad Epifan, stanno parlando. Invece non vedo ancora mio fratello, chissà dov'è finito? ". Si chiede, domandandosi perchè Alexandria sia arrivata sola. Dove sarà finito Boris? Christine annuisce, per poi rispondere al marito.

" Essendo il festeggiato, forse vuole solo farsi attendere ". Fa, mentre Viktor annuisce poco convinto. Non dice niente altro, perchè dalla porta principale entra improvvisamente suo fratello, elegante e fiero come sempre. Tutti lo osservano, notando la sua straordinaria somiglianza con il fratello. Alexandria gli si avvicina, attaccandosi al suo braccio.

" Eccoti, finalmente. Mi stavo preoccupando ". Ammette, mentre lui le da un bacio sulla guancia, infastidendola un pò: è sua moglie e la saluta come fosse un'amica? Che sia ancora arrabbiato con lei?

" Ho avuto un imprevisto, ma ora eccomi qua. Dov'è Olga? ". Chiede, mentre sua moglie guarda in direzione dei bambini.

" E' con i cugini, si stanno divertendo a quanto sembra ". Commenta, mentre lui si limita ad annuire. Il suo sguardo cade poi su Alice, rimasta sola dopo che il conte Kuznetsov si è avvicinato ad Alexandria, chiedendole un ballo. La nobildonna accetta, mentre stavolta è Boris a fare la sua mossa: si avvicina ad Alice, facendo un leggero inchino.

" Vorreste essere la mia dama per questo ballo, signorina? ". Chiede, puntando il suo sguardo dritto in quello di lei, facendola arrossire. Da prima la bionda non sa cosa rispondere, poi nota l'espressione di Christine, che la incoraggia ad accettare per poi cominciare a danzare con suo marito. Alice si inchina a sua volta, come si conviene.

" Certo, signor conte. Per me sarà un onore ". Risponde, per poi mettere la propria mano su quella del suo cavaliere ed iniziando un ballo che ha il potere di farle battere il cuore all'impazzata, nonostante i suoi numerosi tentativi di dissimulare. Dopo alcuni passi è lui a prendere parola per primo.

" Si può sapere dove sei stata, in tutto questo tempo? Non sai quanto ti ho aspettata ". Sussurra, in modo che solo lei senta. La ragazza risponde dopo un pò, cercando di tenere un tono neutrale.

" Il nostro amore è impossibile, e lo sappiamo entrambi. Ci faremmo solo del male se continuassimo ". Sussurraa sua volta, mentre lui la tira nuovamente a sè, costringendola a guardarlo.

" Non è vero, tu menti. C'è dell'altro sotto, e non mi darò pace finchè non lo avrò scoperto ". le assicura, mentre lei non sa come rispondere e cerca di guardare altrove. In tutto il tempo non si accorgono che Alexandria li fissa con gelosia, pur stando ballando con il conte Kuznetsov: quello sguardo tra Alice e suo marito parla già da sè, e lei non è stupida, e non è la sola a notarlo: anche Lukas lo nota benissimo, pur stando ballando biuttosto distante dai due. Fa un ghigno tipico di chi sa e non vuole parlare, ed anche Alexandria lo nota, passandogli accanto mentre balla. Chi invece non pare accorgersene sono Viktor e Christine: sono talmente presi dal loro ballo da non accorgersi di altro che non siano loro. Lei rimane appoggiata a lui, lasciandosi guidare in quella danza.

" Adesso sono felice ". inizia ad un certo punto la contessa, guardando suo marito, che ricambia a sua volta lo sguardo.

" Davvero? ". Le chiede, mentre lei annuisce.

" Certo. Sono felice che tuo fratello sia qui, che abbiate finalmente chiarito tutto quanto e che possa conoscere i suoi nipoti, come sono contenta che i nostri figli possano crescere assieme ad Olga ". Sorride la bruna, mentre Viktor annuisce, sorridendo appena.

" Chi lo avrebbe detto? Mio fratello ed Alice che ballano insieme, quando qualche anno fa si sarebbero presi a sberle. Non ho ancora capito quando hanno fatto pace, a dire la verità ". Ammette, mentre Christine ride sotto i baffi: ah, se solo conoscesse la verità, chissà come reagirebbe? Non fa notare nulla, e cerca di tornare seria di li a poco.
" Non hai torto, sai? Anche io non ho capito come da un odio profondo siano passati all'amicizia ". Commenta solamente.

Trascorrono così ore di assoluta tranquillità, per tutti eccetto una persona: Alexandria. La donna rientra in camera sua, fuori di sè. Ha lasciato il ballo in anticipo, non sopportando più di assistere alla scena: suo marito in compagnia di altre dame e soprattutto di Alice, concedendole a mala pena un ballo. Ripensa al litigio avuto con lui appena prima di partire, così come ai precedenti. Ripensa al fatto di aver schiaffeggiato senza motivo la sua bambina, così come al fatto che adesso sembra essere più affezionata alla bionda che a lei, che è sua madre. " Maledetta puttana! ". Fa, fuori di sè e lanciando a terra tutto ciò che si trova sul tavolino poco distante. " Giuro che me la pagherai, dovesse essere l'ultima cosa che faccio! ". E' su tutte le furie, tanto da tremare per l'ira. Tuttavia una risata fuori luogo la fa girare di colpo, cercando di capire da dove provenga e soprattutto da chi. Niente, non vede nessuno. Nervosa afferra un pugnale che porta sempre con sè, come arma di difesa. " Chiunque tu sia, rivelati ". Ordina, ma la risata ricomincia.

" Milady, non sapete che arrabbiarsi troppo fa venire le rughe? ". La deride il proprietario di quella voce. La donna si guarda attorno, per poi fare per lanciare il pugnale. Ma qualcuno la precede, afferrandola per i polsi e bloccandola. La sua arma cade a terra, e lei trattiene un gemito di dolore.

" Chi diavolo sei? ". Chiede solamente.

" Qualcuno che esattamente come te ha voglia di vendicarsi, di riprendersi la persona che ama e di togliere di mezzo qualunque rivale si trovi sul suo cammino ". Le sussurra all'orecchio, mentre a lei corre un brivido lungo la schiena.

" Lukas? ". Chiede, riconoscendo subito chi si trova dietro di lei. Lui non risponde, ma sogghigna compiaciuto: avverte in lei un'ira fuori dal comune. Quella donna si è già macchiata di diversi crimini per amore, sarebbe una potenziale alleata per lui. Le sposta i capelli di lato, per poi annuire.

" Hai colpito nel segno. Sono io, e come te voglio riprendermi la persona che amo. Ma certo, avremo bisogno della persona giusta che possa aiutarci ". Fa enigmatico, mentre la donna si libera dalla sua presa, per poi voltarsi a guardarlo senza timore.

" Ma dimmi, chi sarebbe tanto audace da sfidare l'ira di mio marito facendo del male a quella sgualdrina? ". Chiede semplicemente. A quella domanda lui pare esitare un pò, per poi far comparire dal nulla una piuma di corvo, tenendola in mano.

" Se ti dico Corvo, tu che cosa mi dici? ". Le chiede, sicuro che lei non andrà mai a rivelare che lui è il corvo: la sua sete di vendetta è anche più forte della lealtà verso la sua famiglia, lo percepisce. Alexandria rimane un pò shoccata: Lukas? E' lui il corvo?

" Quindi sei tu... ". Sussurra, deglutendo. Lui annuisce, per poi avvicinarsi a lei, che finisce spalle al muro.

" Hai solo due possibilità adesso: o vendicarti insieme a me e stare zitta sulla mia identità, o vedere tuo marito e quella sguattera avvicinarsi sempre di più, fino a quando un bel giorno non ti ripudierà. E sarà quel giorno che ti ucciderò, se mai dovessi rivelare la mia identità ". Le precisa, minacciandola velatamente. Lei lo guarda qualche istante, per poi decidere. Sogghigna compiaciuta, per poi avvicinarsi e stampargli a sorpresa un bacio.

" Toglimi di torno quella sgualdrina ingrata, e ti giuro che non tradirò il tuo segreto ". Sussurra, rimanendo a pochi centimetri dal suo viso. Lui la afferra nuovamente per i polsi, mettendola spalle al muro con un ghigno poco rassicurante.

" Ricordati bene che se vuoi giocare a questo gioco, per me rimarrai sempre e solo un giocattolo, contessa. Non proverò mai nulla per te ". Commenta, mentre stavolta è lei a sorridere in modo sinistro.

" Nemmeno io per te, Lukas Petrov. Diciamo che saremo solo bravi ad usarci a vicenda ". Precisa, e senza dargli il tempo di ribattere lo bacia nuovamente. Stavolta però lui non ci pensa un momento a ricambiare, quasi con violenza. Forse è più vicino che mai al suo obiettivo, e stavolta non vuole fallire.   


Salve a tutti! Eccomi con il capitolo 45, che ne dite? Alexandria e Lukas si sono alleati in un diabolico gioco, a cosa porterà mai? Alice è di nuovo in pericolo? Intanto, la pace tra Viktor e Boris è stata definitivamente siglata, per la gioia di Christine e della sua amica. Ma quanto durerà? Coraggio, aspetto pareri e recensioni :D Baci, ci vediamo al capitolo 46

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** Gelosia a corte ***


E' prmai notte fonda a Mosca, ed il ballo dei Meekhiv si è concluso da poco tempo. Alexandria tuttavia non pare riuscire a dormire, tanto che si aggira solitaria nel corridoio, per poi appoggiarsi al muro. Riflette su quanto accaduto: ha scoperto l'identità del Corvo, ma anzichè rivelare subito la sua identità ha preferito allearsi con lui, arrivando a tradire suo marito. Gli ha lanciato tante accuse, ha litigato con lui più e più volte, per poi in fine finire per fare di peggio, tradendolo con il mortale nemico della sua famiglia. Si appoggia con le mani al muro, i lunghi capelli biondi le ricadono ai lati del viso, coprendolo. " L'ho fatto solo per te, amore mio. Guarda cosa sono diventata a causa di quella sgualdrina, che ti vuole allontanare da me ". Mormora, in modo che anche se arrivasse qualcuno nessuno la potrebbe mai sentire. Si gira, appoggiandosi con la schiena alla stessa parete, per poi spostare i capelli dal viso e ridere isterica, mentre allo stesso modo una lacrima le scende sul viso. " E' tutta colpa tua, sgualdrina. Ma presto avrai quello che ti meriti ". Continua, per poi calmarsi e tornare in camera sua. Appena entrata il suo sguardo si posa su suo marito, che non pare avere sonno esattamente come lei: sta guardando fuori dalla finestra con uno sguardo serio, e non pare essersi accorto della presenza della moglie. Lei non ci pensa su un momento e gli si avvicina, stringendolo così forte che pare quasi non volerlo più lasciare andare. Lui si accorge che chi lo sta abbracciando è sua moglie e non si allontana da quella presa, appoggiando il bicchiere vuoto sul davanzale. " Non andartene ". Sussurra solamente lei, percependo il profumo di lui. " Non mi lasciare di nuovo sola. Ho bisogno di te, Boris. Ho solo bisogno di te ". Sussurra, mentre lui sospira per poi posare una mano su quella di lei.

" Va bene, restiamo così ancora per un pò ". le risponde, eppure non può farci nulla: vuole bene alla moglie, certo. Ma i recenti avvenimenti hanno fatto affievolire di molto la fiamma del loro amore, che ora potrebbe spegnersi con un solo soffio di vento. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il fatto che abbia anche cominciato a prendersela con loro figlia, questa è una cosa che non tollera. La loro piccola deve rimanere fuori dai loro problemi coniugali.

" So che ce l'hai con me, cosa credi? Ti conosco ". Commenta nuovamente la bionda, stringendolo quanto più forte può. " Il fatto è che la gelosia mi sta facendo impazzire, vedo fantasmi ovunque, anche dove non ce ne sono. E quando Olga mi ha chiesto di quella sgualdrina, non ci ho più visto ". Commenta, mentre lui si stacca da quella presa, cercando di non agitarsi.

" Porta un pò di rispetto, ti ricordo che ora Alice è la dama di compagnia di Christine. Non è più una sguattera, nè è mai stata una sgualdrina ". Precisa, non riuscendo a stare zitto. La donna lo guarda, e la gelosia pare ancora impadronirsi di lei.

" Certo! Io cerco di scusarmi e tu difendi una puttana della plebe! Ma che bravo! ". Urla, stanca di trattenersi. Boris cerca di riprendere il controllo per evitare di schiaffeggiare la moglie: di certo non sarebbe un atto degno di un gentil uomo. Ma lei riprende a gridare, dopo essersi posta davanti a lui ed avergli afferrato la giacca. " Perchè non lo dici?! Perchè non ammetti che vuoi lei e mi vuoi ripudiare?! Dillo! Dillo che ala fine, proprio come ha fatto tuo fratello ti sei invaghito di una popolana! Che però vuoi anche abbandonare tua moglie e tua figlia per lei! ". Sbrocca furiosa. Per un momento a Boris passa per la testa di confermare i sospetti della moglie, che lo sta letteralmente portando all'esasperazione. Ma in seguito ritrova la ragione, afferrandola per i polsi e cercando di liberarsi dalla sua presa.

" Non osare mancarmi di rispetto, Alexandria! Toglimi le mani di dosso ". le ordina, ma in tutta risposta lei stringe maggiormente la presa.

" No! Non ti lascerò andare! ". Grida, perdendo le staffe di nuovo ed acciecata nuovamente dalla gelosia. " Sono stanca che tu corra dietro a quella volgare sgualdrina! Sono io tua moglie, non lei! ". Continua mentre lui, stanco delle sue crisi di nervi, le da una spinta facendola finire sul letto.

" Adesso mi hai stancato! Quando ti sarai calmata avvertimi, io me ne vado prima che la situazione peggiori! ". Le risponde risoluto lui, voltandosi per andare via. A quella scena lei non ci vede più: afferra un tagliacarte li vicino, tremando in preda all'ira.

" Se te ne vai giuro che mi ammazzo! Non scherzo! ". Ansima, mentre lui si volta verso di lei.

" Posa quel tagliacarte, Alexandria ". Le ordina, ma lei fa cenno di no.

" No! Non ti lascio andare da lei! Non mi abbandonerai! ". Continua, mentre lui le si avvicina ed afferra il tagliacarte, cercando di toglierlo dalle mani della moglie.

" Stai esagerando, ora smettila! ". Le grida, ma lei non pare voler mollare la presa. Nella collutazione tuttavia, finisce per ferire di striscio suo marito, senza ovviamente conseguenze gravi. Lui la guarda tra lo shoccato e l'arrabbiato, mentre lei butta a terra il tagliacarte.

" Scusa... scusa! ". Continua a ripetere, quasi sentendosi male: avrebbe potuto davvero fargli male, se non peggio! Fa per avvicinarsi, ma Boris è più rapido e si allontana da lei.

" Meglio se per un pò di ore mi stai lontana, è meglio per entrambi ". Le dice risoluto, per poi girarsi ed uscire dalla stanza, sospirando pesantemente e guardandosi la mano sporca di sangue, dato che l'aveva posata sulla leggera ferita. Lei invece rimane sola, e furiosa lancia a terra tutto ciò che si trova sul tavolino, per poi afferrare il tagliacarte e pugnalando violentemente un cuscino.

" Sgualdrina! Ti farò pagare ogni cosa! E' tempo che sia io stessa a sistemare le cose ". commenta, con lo sguardo colmo d'ira.

Christine sta tornando in camera sua, dopo essere andata a controllare come stiano le sue piccole ed il suo bimbo. Sorride nel ripensare a loro, e a quanto sia fortunata ad avere tre meravigliosi figli come loro. Non si accorge che sulla sua strada c'è anche Lukas, che probabilmente sta tornando solo ora da chissà quale posto. La contessa alza lo sguardo, trovandosi di fronte a quello di ghiaccio del gemello. Fa per sorpassarlo senza dire nulla, ma sentendo già l'agitazione impadronirsi di lei. Tuttavia, non appena gli passa accanto lui la afferra per il polso, stringendola così forte che quasi le fa male. La bruna sente dolore, ed allo stesso tempo inizia a tremare un pò. " Lasciami ". Sussurra, mentre lui ghigna nel percepire quel tremito di terrore da parte di lei.

" Come? E' tanto che io e te non parliamo, no? Che razza di gemelli siamo? Non vuoi che ti consoli un pò dopo la morte della mamma? ". Rigira il coltello nella piaga, e questa cosa non fa altro che agitare maggiormente la donna.

" Primo, non nominare nostra madre: nemmeno ne sei degno. In secondo luogo, non mi farei consolare da te nemmeno se fossi il solo essere in tutta la Russia! Quindi lasciami il braccio, voglio tornare da mio marito ". Risponde a tono, perdendo per qualche istante la paura. " Per me, il mio solo fratello è Vladislav. Tu hai solo il sangue Petrov, ma per il resto non ti puoi considerare uno di noi, e mai lo potrai fare dopo tutto quello che mi hai fatto ". Detto questo si libera dalla sua presa con uno strattone, mentre lui la fissa: più la guarda e più la vuole, più si arrabbia più la trova bella, più lo insulta più la vede perfetta come sua compagna.

" Non sai in che guaio ti stai cacciando, mia cara sorellina. Ti pentirai di ogni parola, ti pentirai di avermi rifiutato e di avermi tenuto lontano da mio figlio. E stavolta non sarò da solo nella mia vendetta ". Si lascia sfuggire, mentre lei indietreggia.

" Si? Conoscendoti, saresti in grado di chiedere aiuto anche al Corvo in persona, vero? ". Chiede la contessa. " Ma non temere: presto quell'empio demone sarà sconfitto dai Meekhiv, e tutti, tutti i suoi alleati con lui. Nessuno escluso ". Precisa. " Lascia perdere, Lukas: non tradirei mai mio marito, mai! Io lo amo, e non smetterò di farlo finchè avrò vita ". Conclude. Alterato tuttavia, suo fratello la afferra per il collo per poi spingerla contro la parete, stringendo la presa e togliendole il fiato per qualche istante.

" Ah si?! Ma non hai pensato che piuttosto di lasciarti a lui, potrei preferire vederti morta?! ". Chiede, mentre lei nota quello sguardo colmo d'ira e trema. Lui le si avvicina, stanco di tutto questo: la indebolirà con i suoi poteri, e se non vorrà essere sua preferisce ucciderla con le sue stesse mani. Lei pare agitata: è come se fosse vicina al Corvo, pensa. Si sente perduta: se fosse come pensa, o se solo lui volesse farle male per vendetta o peggio, nessuno la potrebbe aiutare e lei è fisicamente più debole di lui, che stringe sempre di più la presa come se volesse davvero ucciderla. " Ti farò pentire di avermi portato via mio figlio, ti farò pentire tutti i tuoi rifiuti ". Ripete suo fratello, ma mentre lei sta per chiudere gli occhi qualcuno interviene in sua difesa, liberandola da quella presa. La ragazza cade a terra, così come Luaks che a quanto pare non si aspettava che intervenisse qualcuno. E vedendo chi sia stato a difendere sua sorella rimane ancora più sorpreso. " Tu? Non me lo aspettavo, sei davvero caduto in basso ad aiutare colei alla quale hai fatto tanto male ". Sibila, ma il difensore di Christine lo guarda con rabbia.

" E' meglio se te ne vai, se non vuoi che chiami tutti gli Opekun e Viktor ". Afferma, tenendo una mano sul braccio già ferito precedentemente dalla moglie. Lukas nota la cosa e fa un ghigno dei suoi, intuendo la situazione.

" Forse, invece di andare in giro a fare il buon samaritano dovresti risolvere i tuoi problemi coniugali, eh? ". Ride in modo sarcastico, lanciando un'ultima occhiata alla sorella per poi andarsene, pensando che avrà tempo di concludere il lavoro. Christine invece guarda il suo salvatore, che le allunga una mano che la contessa afferra, per poi alzarsi.

" Ti ha fatto del male? ". Chiede lui, mentre lei fa cenno di no, ancora spaventata e scoppiando in lacrime.

" No, non mi ha fatto nulla. Grazie di avermi difesa, Boris ". Conclude, rivelando che chi l'ha difesa è Boris. Tuttavia non riesce a calmarsi: ha preso davvero un brutto spavento, temeva veramente che stavolta non ne sarebbe uscita viva. Vedendola così sconvolta Boris fa la prima cosa che gli viene in mente, e la abbraccia cercando di farla calmare un pò.

" Sta calma, adesso è tutto finito. Non ti toccherà più ". Le assicura, e dopo un pò riesce a farla calmare. La ragazza nota però la ferita sul braccio di suo cognato, e lo guarda preoccupata.

" Ma... a te che cos'è successo? Perchè sei ferito? ". Chiede, sciogliendo l'abbraccio. Boris si guarda il braccio, per poi sospirare pesantemente.

" Niente, solo un litigio con mia moglie ". Fa, mentre lei rimane perplessa ma decide di non chiedere ulteriori spiegazioni. Ma vedendo che il taglio sanguina ancora scuote il capo, sorridendo un pò.

" Non mi voglio impicciare nelle tue vicende coniugali, ma voglio ricambiare il favore che mi hai appena fatto. Avanti, vieni che ti medico quel braccio, prima che si infetti la ferita ". Commenta solamente, mentre lui tenta di ostentare il suo solito orgoglio.

" Ma non è necessario ". Commenta, mentre lei incrocia le braccia.

" Mi metto a gridare e sveglio tutti per costringerti a medicarti, o mi segui in silenzio e senza capricci? ". Chiede, ed in fine anche Boris Meekhiv è costretto a cedere, seguendola.

" Ai vostri ordini, contessa ". Commenta, mentre lei ride appena senza dire altro.

Salve a tutti! Ecco qui il capitolo 46! Che ne dite? Alexandria è sempre più gelosa, tanto da essere arrivata a far male a suo marito pur di trattenerlo. Ma non è la sola a rodersi di gelosia: a quanto pare, anche Lukas vorrebbe attuare il suo piano, stanco di aspettare. Boris ha difeso Christine prima che fosse tardi, ma che succederà ora? Cosa faranno i due diabolici amanti? Si avvicina davvero lo scontro decisivo? Vi aspetto al capitolo 47, intanto spero vorrete leggere e recensire :) Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** Sensation ***


Passano velocemente i giorni a Mosca, e le cose a palazzo Meekhiv vanno bene per alcuni, male per altri: Alice riesce a trattenere i suoi sentimenti per Boris, che non hanno fatto altro che risvegliarsi dopo il ballo. Tuttavia la giovane ce la sta mettendo tutta, riuscendo a condurre una vita normale e senza ricadere nella depressione che l'ha colpita qualche tempo prima. Invece per il suo amato le cose non vanno affatto bene: non fa altro che litigare con la moglie, e non è stato diverso nemmeno quel giorno: ha nuovamente discusso con la moglie, che stavolta ha iniziato a protestare per il fatto che la piccola Olga si avvicinasse al figlio di una delle domestiche per poter giocare, com'è normale per dei bimbi della loro età. Ormai sono in disaccordo su qualunque sciocchezza, ma non è solo questo a farlo infuriare. E' successa un'altra cosa che lo ha mandato decisamente fuori dai gangheri: ha parlato con alcuni domestici, che gli hanno detto che ora Alice è la fidanzata di Vladislav, e non solo, che tempo prima hanno perso un figlio. Un figlio, se ci riflette gli pare ancora incredibile: la sua Alice con uno degli Opekun, con il suo fratellastro per di più! Proprio non riesce ad accettarlo, pur sapendo che lui e la bionda non stavano più insieme, che non c'era un futuro per loro. Si da mentalmente dello stupido: perchè non ha seguito il suo cuore sin dal principio? Perchè non ha ripudiato la moglie e non ha seguito il suo grande amore? In oltre, non si fida per niente di Vladislav: c'è qualcosa che non lo convince, e non è solo la gelosia a farglielo pensare. Si ferma un momento a riflettere, per poi scuotere il capo: sciocchezze. Ormai, ogni dubbio dovrebbe essere totalmente fugato: la presenza negativa che aleggiava attorno al terzo Opekun era in realtà quella di sua moglie, e lei è ora prigioniera alla torre di ghiaccio, da dove non uscirà per 420 anni. Cammina per un pò, sino a quando non si imbatte in Alice: la ragazza pare sapere già che lui è alcorrente della sua relazione - o almeno così credono tutti - con Vladislav, ed è ciò che temeva più di ogni altra cosa: che lo sapesse dagli altri, non potendogli così spiegare quella verità che non ha avuto il coraggio di dirgli in quei giorni: che è tutta una farsa, che il figlio che portava in grembo era in realtà suo, e che è lui il suo solo e grande amore. La ragazza esita un pò, poi fa per andare avanti senza dire niente, ma abbassando lo sguardo: e che cosa dovrebbe dire? Non è più importante oramai dire la verità, Boris non le crederebbe mai e poi mai. La bionda sta per sorpassarlo, ma lui la afferra per un braccio così forte che per un secondo la ragazza teme che glielo voglia spezzare. " Devo... devo andare in salone, mi lasci per favore? ". Chiede, dimenticando l'etichetta e la buona educazione. Tuttavia il minore dei fratelli Meekhiv non pare volerne sapere, anzi se possibile stringe ancora più forte il suo braccio, scuotendo il capo.

" E dove devi andare? Dal tuo nuovo fidanzato? ". Chiede, con un tono che ha il solo effetto di far sentire Alice come stesse morendo dentro: è freddo come una notte artica, ma in fondo a quella freddezza lei sente tanto odio e quasi la crudeltà che sfoggiò nel loro primo incontro.

" Non voglio parlarne, per favore adesso lasciami, mi fai male ". Trova la forza di rispondere, sperando vivamente che lui le dia retta. Tuttavia così non è. Nessuno dei due si accorge dell'arrivo di Vladislav, che tuttavia decide di non intervenire al momento, per rispetto di Alice: è il suo confronto con il suo amato, lui non ha il diritto di intromettersi, non ora almeno, anche se avrebbe davvero la tentazione di correre a difendere la ragazza.

" Non vuoi parlarne?! Ah no?! ". Ricomincia ad innervosirsi il minore dei fratelli Meekhiv, mentre Alice riesce a fatica a liberarsi da quella presa con uno strattone, mentre nota che il braccio le si è leggermente arrossato.

" Esatto, è nei miei diritti rimanere in silenzio. Non mi pare che esistano vincoli tra noi due che mi impongono di rendere conto a te della mia vita amorosa dopo il nostro addio ". Risponde, ostentando calma mentre dentro sente solo dolore, come se mille pugnali la stessero trafiggendo e facendola sanguinare.

" Ah no?! ". Chiede lui, alzando la voce ed infastidito da quella risposta. Lei trattiene a stento le lacrime, anche se non sa per quanto tempo riuscirà a farlo. Senza dare il tempo alla ragazza di proferire parola in sua difesa, Boris la afferra per poi caricarsela sulla spalla, mentre lei lo guarda shoccata.

" Ma che fai?! Mettimi giù! ". Protesta, ma lui non pare volerla ascoltare, e si avvia verso l'uscita. Vladislav crede di essersi fatto una mezza idea sui propositi di suo fratello, ed anticipa le sue mosse: va alle stalle e prende il suo cavallo, diretto in un posto ben preciso. La stessa cosa fa Boris, e per una fortunata coincidenza non si imbatte in Vladislav entrando in stalla, per poi buttare in malo modo Alice sul suo cavallo, per poi salire a sua volta senza darle tempo di replicare. La ragazza lo guarda quanto meno basita, facendo per scendere. " Che diamine hai in mente, ora? ". Chiede, mentre lui non le permette di scendere e lancia il cavallo al galoppo, mentre la bionda si deve per forza aggrappare a lui se non vuole finire a terra. " Rispondimi, Santo Cielo! Dove mi vuoi portare?! ". Protesta nuovamente la dama di compagnia di Christine, mentre lui non pare volerla degnare di una risposta. La ragazza decide di non protestare ulteriormente, capendo che è tutto inutile. Rimane incredula quando, dopo diverso tempo, giungono a destinazione: è il luogo in cui si diedero il loro primo bacio, il rifugio abbandonato in cui da piccoli, Viktor e Boris assieme a Lukas si rifugiavano per sfuggire alle punizioni di Vladimir. La bionda sente che le è impossibile trattenere le lacrime, che iniziano a rigarle il viso pur contro la sua volontà. Scende da cavallo, guardando Boris con un pizzico di rabbia ora: perchè l'ha portata li? Perchè torturarla così? " Sei crudele! Perchè mi hai portata qui?! Cosa pensi di ottenere? ". Chiede, iniziando a piangere. Lui non pare volerle rispondere, ma le si avvicina afferrandola violentemente per le spalle, scuotendola un pò come volesse svegliarla da un qualche sonno.

" Ora dimmelo! Dimmi che non c'è più alcun legame tra noi! Dimmelo proprio dov'è nato il nostro amore, che aspetti?! ". Le grida, adesso può sfogarsi, nessuno li sentirà. Lei porta le mani al viso in segno di protezione, e continua a piangere senza però dire una parola. Trova la forza di ribattere di li a poco.

" Ti prego! Riportami a casa e dimenticati di me! ' meglio per tutti! ". Sbrocca, ma lui non la lascia, anzi se possibile la stringe di più.

" Vuoi forse dire che non mi ami più?! E' questo?! ". Continua, mentre lei cerca di staccarsi. " Dimmelo, Alice! Dimmelo adesso! ". Ripete il minore dei fratelli Meekhiv, mentre lei sbrocca esasperata.

" No!! No, non posso dirti questa falsità!! Quel bambino che portavoin grembo era tuo! E se non fosse stato per Vladislav, che si è offerto di fargli da padre, sarei anche stata disposta a subire le umiliazioni e le brutte parole della gente, pur di darlo alla luce ed avere con me una parte di te! Ora sei soddisfatto?! ". Chiede, continuando a singiozzare mentre lui la lascia andare, shoccato: quel bambino era suo figlio? Senza dire nulla fa un passo indietro, per poi puntare lo sguardo su Alice.

" Mio figlio? ". Chiede solamente, mentre lei annuisce ancora in lacrime.

" Si, tuo! Avrei voluto dirtelo, è solo che ho avuto paura! ". Ammette la bionda, ed in quel momento Vladislav decide di intervenire: è da un pò che osserva la scena, infatti è giunto sul posto leggermente prima di loro, avendo intuito le intenzioni del fratello. Mette una mano sulla spalla ad Alice, che si sfoga finalmente, stringendosi a lui come se fosse la sua sola ancora di salvezza.

" Basta, Alice. Non piangere in quel modo, ti stai solo facendo male da sola ". Le sussurra calmo il biondo, ma lei non pare accennare a smettere: il dolore che sente è troppo da sopportare, anche per una donna forte come lei. Boris invece punta lo sguardo al terzo Opekun, che ricambia con lo stesso, gelido sguardo. " Non le hai già fatto abbastanza male? ". Chiede semplicemente il maggiore, mentre l'altro lo guarda sdegnato.

" Tu non sai niente di noi due, non ti permettere di giudicare me o il mio amore per Alice ". Commenta, ma l'altro non pare farsi intimorire.

" Allora cosa aspetti a lasciare tua moglie? Se ami veramente Alice, perchè non ripudi Alexandria e stai al suo fianco? hai forse paura di rovinare il tuo buon nome? ". Chiede senza mezzi termini, mentre suo fratello stringe i pugni per non darne uno al minore, rispondendogli a tono.

" E' stata Alice a dirmi di restare con mia moglie e mia figlia ". Suona come una giustificazione questa, ma Vladislav si lascia sfuggire una risata.

" Ma davvero? E quindi? ". Chiede. " Alice ha fatto la cosa giusta secondo lei, si è sacrificata. Ma se davvero l'avessi amata come dici, avresti seguito solo il tuo cuore senza esitare, e saresti rimasto con lei a dispetto di tutto ". Conclude il discorso il biondo, per poi guardare Alice. " Andiamo, ti fa solo male restare in questo posto ". Sussurra, mentre lei annuisce, sfinita da tutta quella situazione. Boris pare irritarsi, e guarda i due. Eppure ha un pensiero fisso: deve risolvere le cose. Vuole stare con Alice, è lei la donna che ama. Ed anche sua moglie lo dovrà sapere.

Dopo circa un'ora dagli eventi tutto a palazzo Meekhiv pare apparentemente tranquillo. Christine è insieme alla piccola Evitha, e con lei suo marito. Adrian e Natasha sono invece con Felitsiya, che a sua volta è andata ad accogliere degli ospiti. Christine approfitta di quel momento con suo marito e sua figlia, e sorride dolcemente. " Guardala: più passa il tempo e più ti somiglia, non trovi? ". Chiede, notando quanto la piccola Evitha assomigli a suo padre, che annuisce con fare orgoglioso

" Modestamente, è bella e forte come il suo papà ". Fa, facendo ridere la moglie. Mentre la Contessa sta per dire qualcosa, un bimbo di circa otto anni o poco meno li osserva da dietro la porta. Notando però di essere stato visto, fa per nascondersi subito, intimorito dal fatto che qualcuno lo possa sgridare. Viktor e Christine si guardano, sorpresi: allora i loro ospiti sono già arrivati, e probabilmente hanno portato con loro il primogenito. La contessa guarda il marito, che la sorprende decisamente: si alza senza fare rumore, così che il piccolo non si accorga di nulla. Una volta arrivato alla porta si guarda intorno, per poi incrociare le braccia. " Sbaglio o qui c'è un piccolo ospite? ". Chiede, in tono abbastanza autoritario. Il bimbo sussulta, per poi cercare di nascondersi meglio. Ma improvvisamente si sente prendere in braccio, e temendo di essere punito inizia a giustificarsi.

" No signore, non volevo spiare! Volevo solo osservare voi e la contessina, chiedo scusa! Non mi punite ". Protesta, mentre a quelle parole persino Viktor Meekhiv ride un pò: anche lui da piccolo faceva così, quando non voleva essere punito.

" Ah, ma io ti conosco: tu sei il figlio maggiore degli Isaev. Viktor, vero? ". Chiede, ed il piccolo annuisce, guardandolo.

" Non mi punirete? ". Chiede con preoccupazione, mentre Viktor fa cenno di no.

" No, per questa volta sei perdonato ". Sentenzia, stupendo ancor di più la moglie, che osserva suo marito con in braccio il bimbo: deve ammettere che quel piccolo somiglia veramente ai Meekhiv, e specialmente a Viktor. Non capisce come mai, eppure ogni volta che lo vede ha la netta sensazione di averlo già incontrato prima d'ora. Suo marito la raggiunge, sedendosi con il bambino in braccio, mentre lei gli accarezza i capelli dolcemente.

" Ciao, piccolo! Da quanto tempo ". Sorride, e quel sorriso ha il potere di rassicurare il piccolo Viktor, che annuisce.

" Voi siete la signora del ballo, vero? ". Chiede, ricordandosi il ballo di qualche anno fa. Poi la sua attenzione si sposta su Evitha. " E lei è la contessina? Perchè è rimasta così piccola? ". Chiede, mentre a quelle parole a Christine sfugge un sorriso, intuendo che il bimbo ha scambiato Evitha per Natasha.

" Si piccolo, ma questa è la sorellina di Natasha. Lei ora è una bimba grande come te ". Gli spiega, mentre lui pare confuso. E' Viktor a riprendere parola di li a poco.

" Ti avevo promesso che ti avrei fatto giocare con lei, ricordi? Se farai il bravo diremo ai tuoi genitori che tu puoi restare con la contessina ed il piccolo conte, mentre loro parlano con me e mia moglie, va bene? ". Chiede, e sul viso del bambino dai capelli corvini compare un'espressione raggiante, per poi annuire e stringere a sorpresa il giovane conte, che rimane quanto meno sorpreso: sente qualcosa di strano, è come se qualcosa che gli appartiene gli fosse stato restituito. Stringe a sua volta il piccolo, sorridendo alla moglie che nel frattempo gli accarezza dolcemente i capelli. Viktor si volta di scatto, guardando la contessa e posandole un bacio sulla guancia, e lo stesso fa con il suo omonimo.

" Siete i migliori! Non siete così noiosi come tutti quei signori che vado sempre a trovare con mamma e papà ". Sorride il piccolo, mentre sia Christine che Viktor sentono qualcosa di strano: una felicità che non si sanno spiegare, e tutto grazie ad un innocente bacio di un bimbo. E' come se in un secondo, il dolore per la perdita del loro primogenito fosse stato definitivamente cancellato, e questo nemmeno loro riescono a spiegarselo. In quel momento anche il conte Isaev insieme alla consorte giungono al salone, e vedendo la scena la donna pare logorata dai sensi di colpa: sono davvero adorabili, una famiglia meravigliosa.

" August... ". Sussurra, mentre il marito la guarda per poi entrare in salone, senza risponderle e facendo un rispettoso inchino ai padroni di casa.

" Perdonate se mio figlio vi ha disturbato ". Chiede scusa, mentre Christine fa cenno di no, mentre Viktor si alza con in braccio il bimbo.

" Non ci ha disturbati, Conte Isaev: vostro figlio è un bimbo adorabile ". Fa la contessa, facendo spuntare un sorriso orgoglioso sul volto dell'altro nobile. " Suppongo che il piccolo si annoierebbe qui con noi, così come la mia bambina: che ne dite se chiedo alla tata di occuparsi di entrambi, e di farli giocare con l'altra mia figlia e mio figlio? ". Chiede poi Christine, trovando il pieno consenso dei coniugi. La ragazza manda a chiamare Felitsiya, che tiene per mano natasha. Non appena vede il piccolo Viktor, la contessina fa un inchino in segno di rispetto, così come le è stato insegnato nonostante la giovane età. Una volta ricevute istruzioni la domestica torna ad occuparsi dei bimbi, mentre i suoi signori parlano con i loro ospiti. Eppure, nè Viktor e nè Christine riescono a scordare quella bellissima sensazione provata quando hanno incontrato nuovamente il maggiore dei figli degli Isaev, mentre Kira Isaeva pare turbata: ha ancora impressa nella mente l'immagine di Viktor Junior insieme ai suoi veri genitori. Il legame di sangue è indistruttibile, come lei da sempre sostiene. E prima o poi lo sa, la vita le presenterà l'amaro conto per tutti i suoi inganni e menzogne, così come al marito.


Salve amici miei! Eccolo qui: il capitolo 47! Che ve ne pare? Boris ed Alice hanno avuto un acceso confronto, alla fine del quale la ragazza ha confessato che il figlio che portava in grembo era del fratello di Viktor. Vladislav pare sempre più protettivo verso la ragazza, cosa accadrà tra i due? Nascerà una Vladice che rivaleggerà con i miei amati Blice? Intanto abbiamo assistito ad un nuovo e dolcissimo incontro di viktor e Christine con il piccolo Viktor Junior. Il legame di sangue è inscindibile, ma che conseguenze avranno gli inganni degli Isaev? Gli si ritorceranno contro? Per saperlo, non vi resta altro da fare che continuare a seguirmi :P Aspetto pareri e recensioni, mentre vado a scrivere il capitolo 48! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** Vision ***


Felitsiya è insieme ai figli di Viktor e Christine ed al piccolo erede degli Isaev: infatti ha ricevuto dai suoi signori l'ordine di occuparsi anche di lui e di fargli fare tranquillamente amicizia con Natasha ed Adrian, dato che Evitha è ancora troppo piccola. La domestica è rimasta un pò sorpresa da questo ordine, ben sapendo quanto il suo signore sia contrario al solo fatto che qualcuno di estraneo tocchi i suoi figli. Ma è anche vero che lo ha visto legare molto con il piccolo Viktor, e questa è una cosa altrettanto strana se deve essere sincera. Ma in fondo pensa, è meglio così. Sorride teneramente: i piccoli hanno da subito fraternizzato, e quasi nemmeno sembra che il piccolo Viktor sia il figlio degli Isaev: infatti è sia fisicamente che caratterialmente la copia del suo signore, le è letteralmente impossibile non paragonarli. Impegnata nel coccolare Evitha, che tiene amorevolmente tra le braccia, non si accorge che qualcun altro è entrato nella sala: il nuovo arrivato non si accorge subito della presenza del figlio degli Isaev, e si avvicina alla tata. " Permettete, Felitsiya? ". Chiede, per poi guardare la piccola tra le sue braccia. La donna in un primo momento sussulta, ma nel notare di chi si tratta si rassicura e fa un cenno affermativo.

" Lord Boris, perdonatemi: non vi avevo visto. certo che potete, dopo tutto è vostra nipote ". Sorride, per poi porgergli la piccola Evitha. Lui la prende in braccio mentre la bimba sembra quasi volerlo abbracciare.

" Mio fratello e mia cognata? ". Chiede poi il minore dei fratelli Meekhiv.

" Sono in salone, signore. Stanno parlando con gli Isaev ". Spiega. Boris sta per rispondere, ma sente qualcuno tirargli improvvisamente la giacca. Quando abbassa lo sguardo non può fare a meno di sussultare: porge Evitha alla tata, ed una volta che questa l'ha ripresa in braccio Boris si inginocchia, per poter arrivare all'altezza del bimbo che lo sta osservando curioso.

" E tu chi sei, piccolo? ". Gli chiede scompigliandogli leggermente i capelli, rimanendo leggermente shoccato per la somiglianza del piccolo con lui e soprattutto con il fratello. Il bimbo sorride per poi fare un inchino in segno di rispetto.

" Il mio nome è Viktor Isaev, signore ". Fa il piccolo, mentre Boris sussulta nuovamente: dunque è lui. Suo nipote, il piccolo che anni prima sottrasse al fratello ed a Christine. La voce dello stesso bimbo lo riscuote dal leggero shock. " E voi invece? Come vi chiamate? ". Chiede, mentre lui risponde alla sua domanda di li a pochi secondi.

" Io sono Boris Meekhiv ". Sussurra, notando i bellissimi occhi del nipotino, che gli sorride.

" Allora siete il fratello del signore di prima ". Constata semplicemente, mentre Boris annuisce semplicemente. In quel momento arriva anche sua moglie, che pare essere proprio alla ricerca del marito.

" Boris, io... ". Sta per finire la frase, ma si blocca subito nel riconoscere il bimbo che suo marito sta osservando. Boris si sente chiamare, e capendo chi è le risponde senza nemmeno degnarla di uno sguardo.

" Qualsiasi cosa può attendere, Alexandria. Come vedi, sono impegnato con il figlio degli ospiti e con i miei nipoti " E' freddo, evidentemente ancora arrabbiato per il litigio. La donna non dice altro, ma sfoga la sua rabbia su Felitsiya, che ha semplicemente voltato lo sguardo verso di lei senza intenzione di mancarle di rispetto.

" E tu cosa vuoi, stracciona?! Come osi compatire la tua signora?! ". Fa, infuriata. Suo marito pare spazientirsi alla sua reazione, e sbuffa esasperato.

" Vattene, per favore. Ti raggiungo tra poco, ma ti prego: evita di prendertela con chi non c'entra con i tuoi malumori ". La guarda ancor più gelidamente, e lei non fa altro che voltarsi per poi uscire, abbastanza nervosa. Il piccolo Viktor pare essersi spaventato, e guarda Boris in cerca di rassicurazioni.

" Signore, quella signora è cattiva? ". Chiede, mentre suo zio non dice nulla e si limita a scompigliargli i capelli per poi guardare Felitsiya.

" Non fate caso a mia moglie, Felitsiya. Occupatevi dei bambini e dimenticate l'accaduto ". Le dice, mentre lei fa un cenno affermativo con il capo, mentre lui si congeda.

Passa un pò di tempo da quell'episodio: gli Isaev se ne sono ormai andati, portando con loro il loro erede. I bimbi sono già andati tutti a dormire, mentre Alice è ancora sveglia e riflette: così come tutti quanti lo hanno incontrato, anche lei ha notato l'impressionante somiglianza tra l'erede degli Isaev e Viktor. Il filo dei suoi pensieri viene però interrotto da un improvviso giramento di testa, che la costringe ad appoggiarsi ad un davanzale per evitare di finire a terra. Non capisce che cosa le prenda, ma una volta ripresasi decide di andare a controllare se Natasha, Evitha ed Adrian stiano dormendo tranquilli. Entra silenziosamente nella stanza dei piccoli, e li vede: Adrian dorme tranquillo, stringendo il suo peluches. Evitha è nel proprio lettino serena, mentre Natasha stringe il cuscino. Quella scena fa intenerire ancor più la giovane dama, che accarezza i capelli della terzogenita di Viktor e Christine. Il giramento di testa torna a farsi sentire, mentre Alice ha una visione dopo essere stata costretta a chiudere gli occhi per il mal di testa.


Un giovane bellissimo, di circa 24 o poco più anni. Lo distingue chiaramente, sa già chi è. Poi nota un'altra bellissima giovane, di circa un anno o due più giovane di lui. Un momento, ma come fa a sapere tutte le loro età con tale precisione? Il giovane dai capelli corvini osserva la ragazza di fronte a sè, che ricambia lo sguardo sdegnata. " Mi hai ingannato... ". Sussurra la giovane, mentre lui non distoglie quello sguardo gelido.

" Io non ho mai mentito su ciò che provavo, ma per raggiungere il mio obiettivo non potevo dirti chi ero ". Le risponde gelido, mentre la ragazza si infuria.

" Non ti credo! Tu sei solo un bugiardo! Ti odio! ". Urla, su tutte le furie. Lui non pare scomporsi alle parole di disprezzo che la ragazza gli ha rivolto, e sogghigna deridendola.

" Cerca pure di convincertene, se ti fa sentire meglio. Ma entrambi sappiamo che non è così. Come entrambi sappiamo che dovrei essere io quello furioso, per quello che mi è stato portato via e non potrò mai più avere! ". Grida anche lui, ora furioso per qualche ignoto motivo.


Alice vorrebbe saperne di più, ma la visione si interrompe bruscamente e la ragazza toglie subito la mano dal capo di Natasha, sotto shock: indubbiamente la giovane ragazza era lei, ma il ragazzo? Le pare di averlo riconosciuto, ma non ne è sicura al cento per cento. La bionda è sorpresa: allora è tutto vero. Avendo portato in grembo il figlio di un Meekhiv, suo figlio le ha trasmesso un potere, quello che probabilmente apparteneva a lui stesso. Il potere della premonizione. Sia lei che Christine ene avevano il sospetto, ma ora ne ha avuto la conferma nel vedere una Natasha adolescente e bellissima insieme a quel misterioso giovane. La dama decide di aspettare a dirlo a Christine, per non turbarla ulteriormente. Esce dalla stanza, ma sul suo cammino incontra Lukas. Immediatamente la bionda si irrigidisce, mentre lui la osserva gelidamente, per poi ghignare senza proferire parola. La dama corre nella propria stanza, cercando di stare quanto più calma può: ha nuovamente avuto una terribile visione.

Salve amici! Perdonate il rtitardo, come va? Ecco qua il capitolo 48, perdonate se fa schifo ahah. Cercherò di fare meglio nel 49. Allora? Che impressioni avete? Boris ha incontrato il nipotino, mentre sembra non andare affatto d'accordo con la moglie. le dirà la verità, ripudiandola? In oltre abbiamo scoperto il nuovo potere di Alice, che ha visto nel futuro una bellissima Natasha ventiquattrenne parlare con un ragazzo di cui ignoriamo l'identità. Pareri su chi sia? E che terribile visione avrà avuto la dama alla fine? Una cosa che non vi svelerò sino a quasi la fine della storia, ma voi avete un'idea? Coraggio :D Aspetto pareri! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 49
*** Gift from darkness ***


E' ormai notte fonda a palazzo Meekhiv, e tutti stanno dormendo. Tutti, ma non lui: Boris si aggira ancora per i corridoi, ripensando al confronto/scontro avuto con Vladislav. Lo ha accusato di non amare abbastanza Alice, e che se fosse vero ciò che dice di provare per la ragazza ripudierebbe la moglie e starebbe con lei. Poi il oensiero del giovane conte torna ad un altro episodio: il litigio con la moglie. Ha minacciato addirittura di uccidersi se solo fosse uscito dalla stanza, cosa accadrebbe se la mettesse di fronte alla realtà? Ma è pur vero che si tratta di un caso isolato, magari non accadrebbe nulla e lui si sta solo creando inutili pretesti per non compiere il fatidico passo. Riflette: Alice gli ha detto che avrebbero avuto un figlio. Un figlio tutto loro, che purtroppo non c'è più a causa di un attacco da parte dei demoni del Corvo. Immerso com'è nei propri pensieri non si accorge di essere giunto alla porta della sua stanza da letto, dove decide di entrare dopo un momento di esitazione. Sua moglie se ne accorge subito, e si alza per poi correre ad abbracciarlo, così forte da quasi togliergli il fiato. Lui rimane da prima immobile, cosa che fa un pò insospettire Alexandria. Non vedendo alcun cenno da parte del marito si stacca, per poi guardarlo. " Sei ancora arrabbiato? ". Chiede, per poi guardare il suo braccio ancora fasciato dopo la leggera ferita che lei stessa gli ha procurato nel loro ultimo litigio.

" E come pretendi che possa non esserlo? Mi hai aggredito con un tagliacarte, ed hai minacciato di toglierti la vita solo per un diverbio ". Risponde lui, mentre la donna mantiene lo sguardo alto e gli prende la mano.

" Dimentica tutto. Dimentica il litigio e ciò che ti ho detto ". Sussurra, per poi prendere le sue mani. Lui fa per dire qualcosa, ma la donna è più rapida e gli mette un dito sulle labbra, impedendogli di dire altro. " Zitto... non dire nulla, ovglio farmi perdonare per il mio comportamento ". Sussurra, per poi togliergli la giacca quasi senza che lui se ne renda conto.

" Alexandria... ". Tenta di dire, ma lei non pare avere intenzione di ascoltarlo.

" Ti amo troppo per permettermi di perderti ". Commenta solamente lei, ed è vero: lo ama. Anche se per frustrazione lo ha tradito, anche se sta coprendo il suo nemico giurato, lei ama davvero suo marito. Nei suoi pensieri, è per lui che sta facendo tutto ciò, per eliminare dal suo cuore e da questo mondo Alice, quella ragazzina di cui ne è quasi certa, lui si è incapricciato. Boris rimane un pò spiazzato per la situazione: come fare? Non può, e non vuole ingannare ancora la moglie. Si riprende quando si rende conto che gli ha slacciato anche la camicia, intuendo le sue intenzioni. Si libera dalla sua presa, guardandola.

" No, per favore fermati ". Fa solamente, mentre lei lo guarda sorpresa: la sta rifiutando? No! Non può essere, non era mai successo in tutti quegli anni di matrimonio.

" Cosa... ". Sussurra, mentre lui la guarda riprendendo il controllo di sè stesso: nonostante tutto sua moglie è una donna bellissima, e rifiutarla in quel modo non è affatto stato semplice.

" Non posso, non voglio. Noi due abbiamo un grosso problema, non lo possiamo ignorare ". Risponde semplicemente il minore dei fratelli Meekhiv, mentre lei gli si fionda tra le braccia e lo stringe così forte da quasi fargli male.

" No! No, non è vero! Noi due stiamo benissimo! Io ti amo,e tu ami me! Sei mio marito, ed io sono tua moglie e lo sarò per tutta la vita! ". Si agita, mentre lui si stacca ancora una volta da quella presa.

" Per favore, controllati! ". I due si guardano intensamente, e lei pare irritarsi di nuovo.

" E' per lei, vero? Per quella puttana ingrata! ". Riprende a gridare, incapace di trattenersi. Suo marito non dice nulla, e lei intuisce di aver centrato il problema: allora i suoi sospetti erano fondati.

" Adesso smettila di tirare in ballo altre persone, il problema è nostro. Non Alice, nè nessun altro! ". Ribatte semplicemente il bruno, stanco di sentire la moglie insultare la sua amata. Alexandria sembra infuriarsi ancora di più, mentre lui prosegue. " Non possiamo più andare avanti così! Ci stiamo solo prendendo in giro a vicenda, ma non ti rendi conto che il nostro matrimonio è basato su una grande menzogna?! ". Sbrocca lui, ma la bionda pare innervosirsi maggiormente a quelle parole.

" Il nostro matrimonio è basato sull'amore, io ti amo e tu ami me! Abbiamo una figlia, una figlia nata dal nostro amore! O vuoi forse dirmi che anche la nostra Olga è un errore?! ". Chiede infuriata.

" Non dire sciocchezze, sai benissimo quanto adoro nostra figlia! Non potrei mai considerarla un errore ". Commenta semplicemente lui, mentre la contessa gli si avvicina, afferrandolo con forza dalle spalle.

" Non mi lasciare! Non ti permetterò mai di separarti da me! Amami Boris, amami! ". Grida, infischiandosene del fatto che potrebbe attirare l'attenzione dato che sta gridando. Arrivati a quel punto, le importa solamente di tenere suo marito legato a lei con qualsiasi mezzo.

" Lasciami, stai facendo una scenata. Comportati da signora, non da volgare straccivendola ". Tenta di staccarla da sè, ma lei è più rapida e lo spinge nuovamente sul letto, bloccandolo sotto di sè.

" Amami... amami ancora ". Sussurra solamente, disperata alla sola idea di poterlo perdere. Non sapendo nemmeno lui dove tuttavia, Boris riesce a liberarsi dalla sua presa, mentre lei cade sul letto e lo guarda shoccata: la rifiuta nuovamente!

" E' finita ormai, non ha più senso prenderci in giro... ". Fa per continuare, ma lei afferra il tagliacarte che si trova sul tavolo, dopo essersi alzata infuriata.

" Prova ad uscire da questa stanza... prova a lasciarmi e giuro che ti ammazzo e poi ti seguo! Non sto scherzando! ". Grida, e nei suoi occhi pare esserci una luce di pura follia. " Non ti permetterò di andartene, non ti perderò! ". Continua, mentre lui si accorge che sta sanguinando ad una mano: evidentemente non riesce nemmeno a capire dove si trovi l'elsa e dove la lama, suppone il giovane conte. Tuttavia stavolta non si lascia impietosire dalla crisi di nervi della moglie, e si gira per andarsene.

" Fattene una ragione, Alexandria. E' finita ormai ". Fa solamente, facendo per aprire la porta. Ma lei è più rapida: si alza di scatto e lo colpisce alle spalle, ferendolo di striscio.

" no! No! Non mi lascerai, mi hai sentito!? ". Urla, tentando nuovamente di pugnalarlo. Fortunatamente lui intercetta il fendente e lo blocca con la mano, mentre lei scoppia in lacrime. " Non mi lasciare! Ti prego, ho bisogno di te! ". Continua la bionda, afferrandolo per la camicia e sporcandolo con il suo stesso sangue. Boris riflette: come può abbandonare la madre di sua figlia in quelle condizioni? Dovrà davvero essere lui a sacrificare la sua felicità? A quanto pare, il destino ha deciso così. Dopo un momento di esitazione prende la donna tra le braccia, cercando di calmarla.

" Calmati... non vado da nessuna parte ". Sussurra, mentre lei continua a singhiozzare e lo guarda con occhi sgranati, annuendo semplicemente come fosse un automa. Lui la prende in braccio pur avendo male al braccio, per poi posarla sul letto e coprirla con le coperte. " Riposa adesso, ti medico io quella mano ". Commenta, guardandole la mano ferita. Lei annuisce semplicemente, e mentre lui sta per allontanarsi gli afferra la manica della camicia.

" Ti amo ". Sussurra solamente, ora più calma nel sapere che non la abbandonerà. Lui non dice nulla, limitandosi a sospirare pesantemente per poi occuparsi della ferita della moglie alla mano e della sua al braccio, una volta che lei si è addormentata. Le scosta una ciocca di capelli dal viso senza dire nulla: non credeva davvero che la moglie potesse avere un tale crollo emotivo.

Altrove, anche Lukas pare essere piuttosto agitato: non gli importa nulla di Alexandria, anche se ha intrapreso una sorta di relazione con lei. Gli importa solamente di sua sorella, quella sorella che ora non pare degnarlo neppure di uno sguardo. Certo, dopo quello che le ha fatto nessuno la può biasimare. Il filo dei suoi pensieri è interrotto da una sensazione, quella di non essere più solo. Abbassa lo sguardo e si trova di fronte ad un bimbo dai capelli color del grano e dagli intensi occhi azzurri, la copia di suo zio Vladislav dopo tutto. Perchè è ormai palese l'identità del piccolo. " Adrian ". Lo chiama solamente, mentre il bimbo lo guarda per nulla intimorito.

" Zio! ". Lo chiama semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Lukas scuote la testa, per poi inginocchiarsi per arrivare all'altezza del piccolo. Lo osserva, occhi negli occhi. Quegli occhi così uguali ai suoi, pensa. E' suo figlio e non gli hanno mai permesso di fare il padre, ma forse ha un rimedio a questo. Prende una piuma di corvo, per poi mostrarla al piccolo che la tocca, incuriosito.

" Ti piace? ". Gli chiede dopo un pò il gemello di Christine, mentre il piccolo annuisce, come fosse attratto da quella piuma.

" E' bella! ". Esordisce, mentre Lukas gli prende la mano, per poi posarvi la piuma.

" Tienila tu allora, te la affido. Ma non farla vedere a nessuno, nemmeno alla mamma o alle sorelline, capito? ". Chiede, ed Adrian annuisce.

" Sarà il nostro segreto? ". Chiede, ed il moro annuisce per poi scompigliargli leggermente i capelli.

" Si, il nostro segreto ". Fa, mentre il bambino lo abbraccia cogliendolo di sorpresa. Una volta sciolto l'abbraccio corre nella sua stanza, per nascondere quel regalo tanto singolare. In quel momento una figura incappucciata si palesa in un turbine nero, inginocchiandosi rispettosa.

" Mio signore, lo avete davvero fatto? Gli avete davvero dato quella piuma? ". Chiede, mentre Lukas annuisce.

" Certo che l'ho fatto ". Ghigna, incrociando le braccia, compiaciuto. " Adrian è mio figlio, e quando sarà il momento la piuma, intrisa del potere del Corvo, agirà anche su di lui. Lasciamo pure che ora giochino alla famiglia felice, mia sorella ed il suo maritino: non durerà a lungo ". Pare esserne sicuro, e la figura rimane in ginocchio per un pò. Ad un cenno del suo padrone scompare, così com'è giunto. Una volta solo Lukas riprende il suo cammino, sfoggiando una risata sinistra e per nulla rassicurante. Quali siano i suoi piani circa il figlio, non è ancora dato saperlo.


Salve amici miei! Eccomi finalmente con il capitolo 49! Scusate il ritardo! Coraggio, fatevi sentire! La storia diventa sempre più interessante: Alexandria ha minacciato di uccidere Boris e di raggiungerlo subito dopo, se mai l'avesse lasciata. Cosa farà adesso il fratello di Viktor? La lascerà comunque o resterà al suo fianco? Dall'altra parte abbiamo Lukas che ha fatto un inaspettato regalo ad Adrian. A cosa mai porterà quel dono? Avrà conseguenze future? Coraggio, aspetto pareri! Intanto io vado a scrivere il capitolo 50. Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 50
*** Sospetti e segreti ***


Alice sta camminando solitaria nel giardino di palazzo, riflettendo sulla situazione attuale: se ci pensa, l'amore spesso è complicato e fa molto soffrire. Com'è giunta a questa conclusione? Semplice: si è innamorata della persona sbagliata, ed ora ne sta pagando le conseguenze: non riesce a smettere di pensare a lui, che sia di classe sociale che in molte altre cose è il suo completo opposto. In oltre un altro ragazzo ha fatto ingresso nella sua vita, ragazzo per il quale non sa esattamente cosa prova: se amicizia, gratitudine o qualcosa di più. Dopo tutto l'ha salvata dalla disperazione e dalla depressione, quando perse il figlio che aspettava dal suo amato. Era disposto a farsi carico del piccolo, ed ora porta avanti con lei una farsa di una relazione fasulla, e tutto ciò pur di renderla felice e di non dare adito a pettegolezzi. Eppure entrambi conoscono bene la verità: Vladislav sa bene che il cuore di Alice appartiene ancora a Boris, anche se la bionda ha cercato in tutti i modi di convincere tutti del contrario. Ma la realtà è che è ancora innamorata del suo signore, nonostante tutto ed a dispetto della situazione in cui sono. Chiaramente, l'interessato non ne sa nulla: se si scoprisse una cosa simile, e soprattutto se lo sapesse sua moglie le conseguenze sarebbero terribili! Di certo non sa delle intenzioni del suo amato di lasciare la sua sposa, nè del suo tentativo fallito di farlo. Alice riflette, sospirando pesantemente: lascerà le cose come stanno, e continuerà a soffrire in silenzio come si conviene ad una dama della sua classe sociale. Mentre accarezza i petali di una rosa ghiacciata cresciuta grazie al suo potere, tuttavia, assorta com'è nei suoi pensieri finisce per pungersi. " Ahi! ". Fa solamente la donna, notando che esce del sangue da quella leggera puntura. Una voce la fa sussultare subito dopo, facendole totalmente scordare il lieve dolore al dito.

" Credo siana gelosa della tua bellezza. Ecco perchè ti sei punta ". Le dice semplicemente, mentre lei ricosce perfettamente colui che ha parlato, che nel frattempo le si è avvicinato. Lei fa per fare un inchino, ritornando alle vecchie regole che l'etichetta impone e perdendo ogni tipo di confidenza.

" Lord Boris! Non vi avevo sentito arrivare ". Mormora, ma mentre sta per compiere il gesto reverenziale lui le afferra la mano, per poi guardarla intensamente: smeraldo e zaffiro si incontrano, e la giovane dama sente come se le sue gambe fossero diventate gelatina sotto quel tocco, e dissimulare tutto questo si sta rivelando più difficile che mai.

" Per quanto tempo hai intenzione di fingere con me, Alice? ". Le chiede lui, diretto e conciso e senza giri di parole. Lei sbianca di colpo, pregando che non si riferisca a ciò che lei teme.

" Come dite? A che cosa vi riferite? Su cosa io starei... ". Ma non finisce la frase, perchè il suo signore è più rapido, e dalla mano la sua presa passa al polso di lei, facendosi più decisa e tirandola a sè.

" 3 Gennaio 1597: oggi l'ho incontrato di nuovo, e mi sono sentita come se avessi raggiunto il Paradiso in quel preciso istante. Era così bello ed elegante, e come prevedevo non mi ha nemmeno degnata di uno sguardo. Ma in un secondo, dal Paradiso sono tornata alla dura realtà: accanto a sè aveva la moglie: Lady Alexandria è proprio una bellissima donna, non potrei mai competere con lei ". Alice sente le sue guance imporporarsi: ma quelle parole provengono dal suo diario! Arrabbiata nell'intuire che lui deve averlo letto senza permesso fa per staccarsi dalla sua presa, dimenticando che sono pur sempre serva e padrone: certe linee sono invalicabili al di là del rango, pensa lei. E leggere il suo diario significa superarle, anche se si tratta di lui!

" Come vi siete permesso di leggere il mio diario senza il mio consenso?! ". Chiede, ma la presa sul suo polso non accenna a diminuire, anzi se possibile si fa ancora più salda e forte.

" Dimentichi una cosa: io sono il fratello del tuo signore, e di conseguenza uno dei padroni del castello a cui tu devi obbedienza. Niente è tuo qui ". Sibila, mentre lei abbassa lo sguardo: ma con che audacia si è permessa di affrontarlo? " Nemmeno quel diario che custodisci tanto gelosamente ". Le sussurra semplicemente lui all'orecchio, concludendo la frase. Alice rimane a sguardo basso, consapevole che le sue guance sono oramai più rosse di un pomodoro maturo.

" Io... ". Fa per dire, ma Boris è più rapido: le prende il mento con le dita e la costringe a guardarlo nuovamente.

" Non parlare... sono stanco di fingere, soprattutto adesso che so la verità ". Alice non capisce e fa per dire qualcosa, ma lui le mette un dito sul labbro. " Sin da quando hai messo piede a palazzo sei stata il mio solo pensiero fisso. Quando ti ho vista, insieme a mia cognata Christine, ho subito pensato che prima o poi saresti dovuta essere mia, non importava come o il fatto che io sia sposato con Alexandria, coe ora non mi importa niente se stai con Vladislav e fingi un amore che in realtà appartiene solo a me ". Le confessa, ma Alice si libera dalla sua presa, spingendolo leggermente lontano da sè.

" Beh, oramai non importa nulla: dimenticate ciò che era scritto nel diario, e non pensate più a me in quel modo: avete una moglie ed una figlia di cui occuparvi, non potete dedicare altro tempo ad una serva come me ". Fa, per poi prendere un grande sospiro e cercando di non far trasparire il dolore nel pronunciare quelle parole: il suo è un sogno proibito ed irrealizzabile, e tale rimarrà: Boris Meekhiv è il suo signore ed è sposato, ha una moglie bellissima e soprattutto del suo stesso rango. E così rimarrà per molti anni ancora, lei non distruggerà quella famiglia e non macchierà il nome dei Meekhiv con una storia proibita che porterebbe solamente pettegolezzi e guai. Da parte sua invece, a Boris non importa molto di essere sposato, non gli importano nemmeno le conseguenze che questo sentimento potrebbe portare: è una cosa che va al di là di tutto, un sentimento forte. Con Alice è stato colpo di fulmine, ed ora che sa che anche lei lo ricambia non la lascerà andare tanto facilmente, specialmente dopo quanto accaduto con la moglie. Guarda la bionda un pò sconvolto dalle sue parole: si sarebbe aspettato una risposta diversa, che in fine cedesse ed ammettesse i suoi sentimenti. Tuttavia non pare volersi arrendere: sono soli in giardino, a quell'ora Alexandria riposa e sua figlia Olga è insieme ai cuginetti, Natasha, Adrian ed Evitha. Afferra la dama di compagnia di Christine per la vita, tirandola a sè.

" Allora ripetimi quelle stesse parole, ma dopo questo ". E senza esitare la bacia, ed è un bacio così carico di passione che fa strabuzzare gli occhi ad Alice, che non si aspettava un gesto simile. Cosa fare? Da un lato, la ragione le dice di staccarsi e fuggire immediatamente. Ma dall'altra c'è il cuore, il quale le sta suggerendo di ricambiare il bacio. Ed è il secondo che la ragazza decide di ascoltare: ricambia il bacio con dolcezza e chiudendo gli occhi dopo qualche secondo, come a voler catturare quel momento e ricordarlo per sempre. Ma la ragione torna a prevalere sul sentimento di li a poco, portandola a staccarsi da quel bacio prima che la situazione evolva in un modo inaspettato.

" Basta! Io sto con un altro ora, e voi state con vostra moglie. Perchè dobbiamo farci del male in questo modo? ". Chiede, mentre lui stringe i pugni in un moto di rabbia.

" Stai con un altro dopo soli pochi mesi che ti sei allontanata da me! Brava, Alice! Sei proprio brava, ti sei consolata in fretta! Sai, potrei addirittura pensare che il tuo amore non era sincero ". Cosa? La sta accusando di avergli mentito, si chiede la bionda? No, questo non lo tollera: alterata gli da uno schiaffo, trattenendo a stento le lacrime.

" Forse invece, è il tuo amore a non esere così forte, e scarichi la colpa tutta su di me ". Sibila, arrabbiata: ma come ha potuto sol opensare una cosa simile? " Ma va bene, ora so perfettamente come la pensi ". La bionda fa per liberarsi dalla sua presa, cosa in cui riesce di li a poco. Fa alcuni passi, per poi rollare a terra piangendo, mandando al diavolo l'orgoglio. " Ti ho amato come mai nessun altro in vita mia, possibile che non capisca? ". Sibila, credendo che lui non la senta.

" Allora resta con me! So che non era ciò che desideravi, ma al momento non posso lasciare mia moglie, non posso! ". Ribatte lui, esasperato dalla situazione. Ma Alice scuote il capo.

" No! Non capisci che non voglio essere la tua amante?! Io voglio che tu sia solo mio, dannazione! Non voglio dividerti con un'altra donna! Se deve essere così, preferisco dirti addio adesso! ". Ribatte la bionda, e per un istante c'è silenzio assoluto. In seguito è lei che si rialza da terra, per poi correre via dal giardino e lasciando solo il suo amato con mille e più pensieri in testa.

La bionda corre come un fulmine, sino a giungere in una stanza che lei mai ha visto. Tuttavia la trova vuota, e vi si fionda senza pensarci su due volte. Si butta sul letto, sfogando il suo dolore con un pianto liberatorio. Afferra con forza le coperte, per poi sentire il cuore accelerare i battiti. E stavolta potrebbe giurare che non sia a causa dell'agitazione che sente, è come quando ebbe la visione di Natasha adolescente. Non fa in tempo a pensare altro perchè una violenta fitta la costringe a chiudere gli occhi, portandosi le mani al capo. E la visione si affaccia nuovamente nella mente della bionda.


Un bellissimo giovane ed una giovane altrettanto bella, entrambi dagli intensi occhi azzurri e vestiti in un modo che lei definirebbe bizzarro: da quando in qua le donne indossano i pantaloni? E dove sono finiti i lunghi e bellissimi abiti tipici della loro epoca? E che è successo a Mosca, che è così cambiata? ma no, riflette la bionda: quella non è Mosca! Allora, che razza di posto è quello? Non le è dato saperlo, ma in quel momento nemmeno lo vuole: vorrebbe solo capire chi sono quei due ragazzi. La giovane stringe la mano di lui, che finalmente prende parola. " Io mi chiamo Lestat ". Si presenta, rivelando così il suo nome. " Lestat Roux. Mi sono trasferito da Parigi da pochi giorni, e mi piacerebbe fare nuove amicizie qui a Bologna ". Fa con tranquillità. Bologna? Parigi? Alice pare confusa ancora più di prima, ma la risposta della ragazza la sorprende ancora di più.

" Io invece sono Theresa Petrova. Ho origini russe, ma vivo a Bologna praticamente da quando sono nata ". Ammette con un sorriso. " Sarò io la tua prima amica italiana, e ti farò conoscere la mia città ". Lo sguardo della ragazza è docle ed innocente, mentre quello di lui... la bionda non fa in tempo a pensare niente, perchè lo sguardo di quel giovane la mette in soggezione fino a spaventarla. Un momento, pensa: ma dov'è che lo ha già visto prima d'ora? La visione prosegue,  e lei cerca di capire il più possibile.

" Il 2018 è alle porte: hai qualche suggerimento su dove si festeggi come si deve l'arrivo del nuovo anno? ". Chiede il giovane dai capelli bruni. 2018, pensa Alice? Oltre 400 anni dopo? Perchè sta vedendo tutto ciò? Non sta molto a riflettere, perchè la ragazza di nome Theresa risponde alla domanda.

" Potresti venire al ballo dei Meekhiv! Si, so che i balli sono una cosa antica, però a me piacciono, e in oltre sono stata invitata. Perchè non mi accompagni? Ti presenterei alcuni miei amici ". Fa la bruna.


Ma Alice non fa in tempo a sentire la risposta di lui: la visione si interrompe bruscamente, e lei riapre gli occhi. Agitata si alza, guardandosi intorno. Ma di chi è quella stanza in cui è entrata? Perchè ha avuto una visione simile? E chi erano quei due ragazzi del 2018? E cos'hanno a che fare con la famiglia Meekhiv? La ragazza si alza dal letto, per poi posare le mani sulla scrivania sulla quale nota qualcosa di scritto. Incuriosita legge il nome sulla prima pagina di quella sorta di diario, e rimane sorpresa: Petr Meekhiv. E' finita nella stanza che era sempre appartenuta allo zio di Viktor, Boris e Vladislav. Che quella visione abbia dunque a che fare con lui?

Salve amici! Perdonatemi per il ritardo, ma ora ecco il capitolo 50, finalmente! * l'autrice si commuove per essere già arrivata a 50 capitoli *. Che dire? Cosa pensate di come si stanno svolgendo gli eventi? Quandi fans Vladice abbiamo? E quanti come me sono Blice? Sarà davvero finita tra il fratello di Viktor e la bionda dama di compagnia di Christine? E Vladislav? In tutto questo tempo non ha mai fatto nulla, ma continuerà così? E come reagirà Boris ora, che la sua amata ha messo definitivamente fine alla loro storia? In oltre abbiamo visto la ragazza avere una nuova visione, ma chi saranno mai Lestat e Theresa? Perchè Alice ha visto una cosa che accadrà probabilmente tra più di 400 anni? Coraggio! Aspetto pareri come sempre! Intanto io scrivo il capitolo 51. Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 51
*** Disperazione ***


Giunge rapidamente la notte, ed ovviamente tutti a palazzo stanno dormendo. O almeno, così sembra: in realtà c'è ancora qualcuno di sveglio, e quel qualcuno è Amanda. La giovane Opekun ha voluto portare a termine gli ultimi incarichi affidateli, non accorgendosi che già si stava facendo buio. La giovane cammina per i corridoi, ansiosa di raggiungere la propria stanza per poter finalmente riposare dopo la dura giornata trascorsa. Sta per aprire la porta della stanza quando qualcuno la afferra di spalle, mettendole una mano sulla bocca per non farla gridare. La ragazza si spaventa, che sia forse un nemico? In seguito sorride un pò, forse riconoscendo il suo misterioso " aggressore ", che le scosta i capelli di lato per poi posarle un bacio sul collo. " Salve, mia bellissima guardiana. Mi chiedo cosa ci facciate tutta sola a quest'ora della notte? Qualche male intenzionato potrebbe aggredirvi ". Ride, lasciandola libera di parlare.

" Un male intenzionato come voi, signore? ". Ride un pò la bionda, guardandolo.

" Eh si, un male intenzionato come me ". Ride a sua volta lui, facendo appoggiare la ragazza alla parete per poi darle un bacio. Lei ricambia per poi staccarsi di li a pochi minuti.

" Ah, sai vero che sei completamente pazzo? ". Chiede, una volta voltatasi verso di lui e posandogli una mano sul viso. " ma se non l ofossi, non saresti il mio Dimitri ". Conclude poi la frase, rivelando che l'altra persona è Dimitri, il suo fidanzato da ormai più di un anno.

" Pazzo di te, mia bellissima guardiana. Sono pazzo di te ". Precisa lui, dandole velocemente un altro bacio.

" Ehi, fermo o finiremo per farci scoprire ". Fa lei, mantenendo il suo tono allegro. Al capo degli Opekun non pare interessare poi tanto la cosa.

" Beh... e chi se ne importa? Abbiamo tenuto il nostro legame nascosto anche per troppo tempo, non è ora di rivelarlo a tutti? ". Chiede, mentre lei gli fa cenno di seguirla in camera: di certo, questo non p un argomento da affrontare nel bel mezzo di un corridoio. Una volta che entrambi sono entrati la giovane chiude la porta, per poi guardarlo.

" Sei sicuro? Vuoi che lo rendiamo pubblico? ". Chiede, arrossendo un pò. " Insomma, fosti tu a... ". Ma viene bloccata dal ragazzo, che le posa un dito sul labbro per farla tacere.

" Si, lo so: ti ho detto io che volevo aspettare a rendere pubblica la nostra relazione. Che volevo aspettare che il nostro rapporto diventasse solido, ma ora credo di essere pronto al grande passo ". La rassicura, mentre lei lo guarda ed inevitabilmente si commuove. " Poi... ehi, io voglio fare dei bambini e sposarti! Quindi sarà meglio che tutti a palazzo sappiano che ci siamo innamorati, che dici? ". Chiede, mentre lei non lo lascia nemmeno finire e gli si butta letteralmente al collo, finendo per farlo cadere sul letto.

" E me lo chiedi? Certo che lo voglio! Non vedo l'ora di gridare ai quattro venti quanto ti amo! ". Gioisce, e stavolta è lei a stampargli un bacio, che lui ricambia. " Ti amo da morire ". Commenta solamente la bionda, dopo essersi staccata un istante per riprendere fiato.

" Ti amo anche io, non sai quanto ". Risponde lui, prima di ritornare a baciarla. Ora è più che certo del passo che vuole compiere: vuole rivelare a tutti di essersi innamorato di Amanda e che sta insieme a lei, dopo di che farà un altro passo, quello più importante forse: chiedere la sua mano. Ma di questo, al momento la giovane Opekun non è ancora alcorrente.

Anche qualcun altro sta passando una notte difficile, e quel qualcuno è Boris: non si sarebbe mai potuto immaginare che la moglie avesse quella violenta crisi di nervi, tanto da minacciare di ucciderlo e di togliersi la vita se mai l'avesse lasciata. Con quei presupposti, anche se volesse ora non la potrebbe lasciare: come potrebbe mai, sapendo che potrebbe compiere qualche gesto inconsulto non solo su sè stessa o su di lui, ma anche sulla loro Olga. Già, sua figlia adesso è la persona che lui deve proteggere dagli squilibri mentali di sua madre, e lo potrà fare solamente rimanendo accanto alla moglie anche se ciò lo distrugge. Si, perchè la sola donna che ama è colei che si trova a due stanze di distanza da quella in cui si è rifugiato lui da oramai tre notti. Ripensa alla confessione di Alice, ancora ne è shoccato: in una notte hanno concepito un figlio, loro figlio. Quello stesso figlio che gli è stato strappato da un empio demone che brama il potere dei Meekhiv, e che non ha esitato nemmeno di fronte ad una donna incinta. Proprio come accadde a Viktor quando perse Igor, anche lui lo sente: è odio, puro odio verso chi gli ha portato via una delle cose più preziose per lui. Senza accorgersi che qualcuno lo sta osservando si porta una mano al viso, mentre con l'altra stringe il bicchiere vuoto che sta sul tavolino. In seguito anche il rifiuto della giovane torna a farsi strada nella sua mente, il ricordo è più vivo che mai così come i suoi sentimenti di frustrazione, di rabbia, di depressione. Convinto di essere solo da sfogo a tutta la sua rabbia che sfocia in un pianto furioso: in fin dei conti, non ha mai pianto la morte del figlio e nemmeno si è mai sfogato dopo che la ragazza ha messo fine alla loro storia. Ma ora è diventata un peso insopportabile, senza contare cosa deve aver passato Alice dopo la perdita del loro primogenito. E in tutto ciò, lui non era nemmeno presente e non ha saputo la verità sino a quando la bionda non l'ha confessata in un momento di disperazione. In un impeto di rabbia il minore dei fratelli Meekhiv lancia a terra tutto ciò che si trova sul tavolino, ed i rumori dei vetri infranti rimbombano nella stanza, mentre nella sua testa rimbombano le parole di Vladislav. E riflette: forse in fondo, suo fratello ha ragione. Forse non ama abbastanza Alice da riuscire a porre fine al suo matrimonio. Forse non si merita l'amore di quella ragazza, perchè lo sa: anche se ora ha una relazione con il terzo Opekun - o almeno è ciò che lui, così come tutti gli altri crede -, il suo cuore apparterrà sempre e solo a lui. Forse, semplicemente Vladislav è più adatto di lui a rendere felice la sua Alice. Il bruno non si accorge nemmeno dei passi che precedono l'entrata di qualcuno, che si inginocchia per poter arrivare alla sua altezza dato che lui è finito a terra in ginocchio a sua volta. Gli mette una mano sulla spalla, per poi parlare. " Ehi... che cosa ci fai a quest'ora in questa stanza, ed in uno stato simile? Cosa ti è successo? ". Chiede semplicemente l'altra persona, che ovviamente Boris riconosce subito.

" Fratello... ". Mormora. Non gli è dato sapere come facesse Viktor a sapere che era li, sa solamente che è felice che ora sia con lui. Con la mano sporca di sangue inquanto finita su dei cocci si aggrappa al maggiore, per poi abbracciarlo e continuando a piangere e sfogarsi.

" Beh, non mi dispiace questa dimostrazione d'affetto, visti i nostri trascorsi ". Scherza un pò Viktor, vedendo tuttavia che non ottiene risultati torna serio. " Ma mi piacerebbe sapere cos'è che ti sta facendo sentire tanto male ". Conclude, preoccupato: non è ingenuo, è da molto tempo che si è accorto che suo fratello è infelice e depresso, e non ne capisce i motivi. O meglio, li ha intuiti ma ne vuole la conferma.

" Perdonami... ora passa... ". Sussurra solamente il bruno, mentre il corvino scuote il capo e lo abbraccia con fare fraterno.

" No, non ti passerà: questo è un male che ti porti dentro da molto, non fingere con me. E' per Alice, vero? ". Chiede, mentre l'altro smette di piangere come gli fosse stato ordinato e lo guarda, decisamente stranito e sconvolto: suo fratello sa tutto? Ma come? Il maggiore nota la sua espressione, così gli da una spiegazione.

" Come? Ma tu... da quando...? ". Chiede solamente, mentre Viktor sospira pesantemente per poi rispondere e proseguire la frase.

" Boris, non sono uno sciocco: ho visto benissimo come tu ed Alice vi guardate. Ho visto un cambiamento in entrambi, e non parlo solo del fatto che non vi siete più presi per i capelli nel solo vedervi. No, voi due avete gli stessi sguardi che avevamo io e Christine quando non potevamo stare insieme...". Fa per proseguire, ma il fratello lo interrompe.

" Per colpa mia ". Precisa, mentre il maggiore scuote il capo, per poi farlo alzare. Entrambi si siedono su una poltrona li vicina mentre, proprio come quando erano piccoli e Boris si faceva male, Viktor prende un fazzoletto e gli benda quella mano, che si è ferita con quei cocci di vetro.

" Il maggiore responsabile fu comunque lo zio: tu ti sei solo lasciato soggiogare da lui, che ha sfruttato il fatto che già odiavi le persone che non erano del nostro stesso rango, il fatto che non accettavi le unioni tra servi e nobili. A volte non è facile essere forti, e tu non sei riuscito ad esserlo. E nemmeno ora ci stai riuscendo, sbaglio? ". Chiede, mentre l'altro fa cenno di no: non sbaglia. " Entrambi avete lo sguardo di chi soffre, il vostro amore vi sta distruggendo per il fatto che non potete stare insieme. Me ne sono accorto da un pò, ma non l'ho detto a nessuno, tranquillo ". Lo rassicura, mentre suo fratello non trova ancora il coraggio di guardarlo: e come potrebbem di fronte a tali parole e pensando a come invece si era comportato lui?

" Perchè? Perchè non ti arrabbi con me? Insomma... se penso a come ho reagito io quando ti innamorasti di Christine... ". Commenta semplicemente Boris, quasi vergognandosi nel ricordare il passato e tutto ciò che ha fatto. Viktor gli mette una mano sulla spalla, guardandolo.

" Ehi, sei mio fratello va bene? Tutti sbagliano nella vita. Ora, ciò che maggiormante mi dispiace è vederti ridotto in questo stato: sei sangue del mio sangue, non posso permettere che tu finisca per farti del male ". Fa, mentre il bruno scuote la testa.

" Nessuno potrebbe risollevarmi, in questo momento. E' vero, amo Alice. L'ho amata sin dal primo giorno credo, ma non l'ho mai voluto ammettere sino a quel giorno, quando il temporale ci sorprese e ci costrinse a rifugiarci nel luogo in cui io, te e lukas andavamo per scappare da nostro padre ". Confessa. Il fratello annuisce, non togliendo la mano dalla sua spalla.

" Se stai così male, la soluzione è solo una: lascia tua moglie, e vivi il tuo amore con Alice. Per una volta segui il cuore, basta pensare a ciò che potrebbero dire un gruppo di nobili annoiati. So che non dovrei parlare così, ma in questo caso me ne infischio delle regole e di ciò che la gente penserebbe: la mia priorità è vederti felice, e con Alexandria non lo sei ". Lo incita a fare la cosa giusta, ma Boris scuote il capo.

" Non posso. Ci ho provato, credimi: ma Alexandria ha dato di matto, perdendo il senno e minacciando di uccidermi e di togliersi la vita se l'avessi abbandonata. Sono stato costretto a prometterle di starle accanto ". Spiega il bruno, mentre Viktor non dice niente e si limita ad abbracciarlo nuovamente: in quel momento lo sa, suo fratello ha davvero bisogno di lui. Lo vede davvero depresso in questo periodo, e teme che possa commettere qualche pazzia se non gli starà vicino quanto più gli sarà possibile. Ed è esattamente ciò che intende fare: gli resterà vicino, come un fratello maggiore deve fare. E forse, riuscirà anche ad aiutarlo. Da parte sua invece, Boris non pare avere più lacrime, ma punta lo sguardo fisso ad una parete come se avesse realizzato solo ora la realtà: Alice non lo vuole, e lui non può lasciare la moglie. Tuttavia, una vita infelice che vita sarebbe? Come potrebbe crescere una figlia, trasmettendole solo il suo dolore? Non credeva che l'amore potesse fargli così male, che potesse tramutarsi in una tortura. Ora sa cos'ha fatto passare a suo fratello ed a Christine, e si sente un vero stupido per essere caduto nella trappola di suo zio, per aver creduto che gli volesse davvero bene quando evidentemente, lo usava solamente per vendicarsi di un torto che credeva di aver subito da Danilo ed Irina. " Viktor... ". Chiama ad un certo punto il fratello, come volesse rivelargli una cosa. Il corvino lo guarda in attesa che prosegua. " Il figlio degli Isaev.... ecco lui... ". Mormora, mentre Viktor non capisce: perchè mai adesso suo fratello pensa al figlio degli Isaev, in un momento come quello? " Ecco... il figlio di Kira ed August Isaev, in realtà è... ". Ma si blocca: non ne ha il coraggio. Non riesce a confessare la verità, ossia che Viktor Isaev e Viktor Meekhiv Junior sono la stessa persona. Più cerca di parlare più le parole non sembrano voler essere pronunciate.

" Basta, lascia stare: me lo dirai quando sarai più calmo, ok? ". Chiede ad un certo punto il maggiore, mentre il minore scuote il capo.

" Mi devi ascoltare, per favore! E' importante ". Lo guarda seriamente, mentre il fratello ricambia lo sguardo: ma che succede? Cosa dovrà mai sapere sul figlio degli Isaev? " Lui è... è... ". Si blocca ancora, e mentre sta epr proseguire una voce interrompe il dialogo: Felitsiya passava di li, ed attratta dagli insoliti rumori è entrata a controllare.

" Signori, perdonatemi! Non sapevo foste voi, credevo fossero ladri ". Fa la domestica, mentre Boris perde tutto il coraggio che sin ora aveva potuto raccogliere.

" Non ti preoccupare Felitsiya, è tutto sotto controllo. Scusa se ti abbiamo spaventata ". Commenta solamente il minore, per poi alzarsi e sospirare, guardando il fratello. " Io provo ad andare a dormire... ". Sussurra, e Viktor annuisce incerto. " Mi raccomando, prenditi cura dei tuoi bambini. Amali e non farli mai soffrire come fece nostro padre con noi. E soprattutto, ama la tua Christine, non renderla mai infelice come sto facendo io con la mia Alice ". Continua il discorso il bruno, e stranamente le sue parole mettono in agitazione viktor, che si alza di scatto. " Anche se non te l'ho mai detto, sappi che ti voglio bene e te ne vorrò qualsiasi cosa accada ". Conclude in fine il bruno.

" Boris! ". Lo chiama suo fratello, come avesse avuto un presentimento. Ma l'altro non pare sentirlo, e decide di ritornare in una delle stanze degli ospiti. Felitsiya mette una mano sulla spalla del suo signore.

" Signore, vostro fratello non mi convince. Perchè ha detto quelle cose? ". Chiede, mentre Viktor scuote il capo.

" Non lo so, Felitsiya. Non lo so, ed è questo che mi fa più paura ". Ammette, mentre la domestica che gli fece da madre lo guarda perplessa: cos'avrà in mente il minore dei fratelli Meekhiv?


Ciao ragazzi! Come state? Due capitoli in un giorno per farmi perdonare del ritardo, siete felici? Che ne dite? Abbiamo visto Amanda e Dimitri più uniti che mai, ed oramai pronti a rivelare a tutti della loro relazione. Chi invece non pare stare bene è Boris Meekhiv: dopo il rifiuto di Alice non pare più essere lo stesso, la depressione ed i brutti pensieri sembrano essere la sua sola compagnia. Abbiamo finalmente potuto vedere un momento fraterno tra lui e Viktor, ma che cos'avrà voluto dirgli il minore con la sua ultima frase? Coraggio, ditemi che ne pensate! Aspetto i vostri pareri, io intanto vado a scrivere il capitolo 52. Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 52
*** Tristi ricordi ***


Trascorre circa una settimana dagli ultimi eventi, ed il giorno tanto atteso giunge finalmente: Amanda e Dimitri hanno annunciato di dover dare una notizia molto importante a tutta la famiglia Meekhiv, che ora si è riunita in salone: cosa può essere successo? C'è chi si aspetta buone notizie, chi invece teme il peggio. Alexandria prende finalmente parola di li a poco, guardando il marito che ancora non ha proferito parola. " Secondo te cosa può essere successo? ". Chiede, mentre lui scuote il capo, per poi risponderle con tono decisamente spento.

" Non ne ho idea, ma lo sapremo tra poco ". Commenta solamente. Vladislav è invece vicino alla sorella, e tiene in braccio la figlia Nina: pur essendo cresciuta infatti, la bimba cerca sempre le coccole di suo padre. Forse anche per sopperire alla mancanza della madre, ancora chiusa nella Torre di ghiaccio.

" Che abbiano finalmente trovato il Corvo? ". Chiede il terzo Opekun, mentre stavolta è Viktor a rispondere.

" Non credo, altrimenti perchè non avvertire anche te ed Ivan? E perchè farla tanto lunga e non attaccarlo direttamente, sigillandolo? ". Chiede, ed il biondo annuisce: suo fratello non ha torto. Se si trattasse del Corvo di sicuro Amanda e Dimitri non avrebbero perso tempo in chiacchere, ed avrebbero dato l'allarme per poterlo sigillare. Dopo un pò anche Boris si avvicina ai due, sentendo più che mai il desiderio di stare lontano dalla moglie e vicino ai fratelli. Viktor lo guarda: in quella settimana lo ha tenuto d'occhio, e non gli è piaciuto ciò che ha visto. Suo fratello sta reagendo malissimo alla rottura con Alice, non sta riuscendo a superarla e pare che nemmeno la vicinanza alla piccola Olga lo rassicuri. Vaga per ore per i corridoi del palazzo con quello sguardo spento, oppure fissa per interminabili minuti il ritratto della defunta nonna come a chiederle consiglio. Già, riflette: se solo Adelaida fosse ancora viva! Anche lui avrebbe davvero bisogno del consiglio della sua amata nonna, che sapeva che cosa fare in ogni momento. Una signora magnanima e gentile con chiunque, fosse egli nobile o popolano. Se ci pensa, ancora oggi non ha una risposta: da chi avranno preso suo padre e suo zio la loro cattiveria? Perchè tutto quell'astio verso chiunque e persino l'uno con l'altro? Il giovane non ha tempo di pensare altro perchè Natasha gli tira la manica della giacca, guardandolo con i suoi bellissimi occhi azzurri. Sentendo qualcuno tirarlo il maggiore dei fratelli Meekhiv abbassa lo sguardo, incontrando quello della piccola.

" Natasha, cosa succede? ". le chiede, mentre lei pare quasi intimorita: crescendo ha sempre una maggior soggezione di suo padre, oltre che una grande ammirazione come d'altronde è per Adrian e probabilmente sarà per Evitha, quando crescerà.

" Mi prendete in braccio come fa lo zio con Nina? ". Chiede la piccola, abbassando lo sguardo e temendo di essere rimproverata. Lui rimane un pò interdetto da quella richiesta: è da un pò di tempo che non prende in braccio la figlia, se ci pensa bene recentemente è stato pochissimo vicino a lei. Forse suo fratello Vladislav ha ragione quando gli dice che sta diventando troppo severo con i figli? Scaccia subito quei pensieri scuotendo il capo, per poi inginocchiarsi per arrivare all'altezza della bimba.

" Natasha, adesso non posso. Ma quando avremo finito qui potrai andare a giocare con i tuoi fratelli e le tue cugine, va bene? ". Le chiede, mentre la bimba mette il broncio e punta i piedi, perdendo ogni tipo di educazione: dopo tutto, prima di essere una contessina è solamente una bimba desiderosa delle attenzioni dei suoi genitori!

" Ma io volevo stare un pò con voi e la mamma! Coccolate sempre la sorellina! ". Ed indica Evitha, in braccio a sua madre. Le grida della piccola attirano l'attenzione di Christine, che si volta verso la figlia e suo marito, che pare innervosirsi ai capricci della figlia.

" Natasha Katrina Meekhiva! Chi ti ha insegnato a gridare in quel modo e rispondere a tuo padre con quell'impertinenza?! ". Chiede con un tono che fa spaventare la piccola, che continua tuttavia con i capricci.

" Siete cattivo! Perchè con me urlate e con Evitha no? ". Chiede, ma non fa in tempo a finire la frase che riceve il primo schiaffo della sua vita: non tanto forte certo, ma pur sempre uno schiaffo. Tutti i presenti, compreso Lukas stesso, rimangono sconcertati: Viktor che da uno schiaffo alla sua bambina?

" Ti ho detto che non si risponde in questo modo a tuo padre! Sei una futura contessa, l'erede del mio nome e della mia fortuna, non una straccivendola! ". La ammonisce forse troppo duramente, infatti la bambina scoppia in lacrime.

" Cattivo!! ". Grida, correndo fuori dalla stanza.

" Natasha! ". La richiama suo padre, alzandosi. Ma la bimba è già sparita al di la della soglia. Christine è la prima che si riprende, e si avvicina a suo marito.

" Si può sapere che ti prende? Non hai mai picchiato i bambini, eravamo d'accordo su questo punto. Perchè le hai dato quello schiaffo? Voelva solamente che la prendessi in braccio, come desidererebbe ogni figlio che ama i suoi genitori ". Lo rimprovera, ma senza gridare: erano sempre stati d'accordo, non si sarebbe dovuto alzare le mani sui figli se non in casi estremi. Cosa può essere stato a far scattare suo marito in quella maniera? Lui si porta una mano tra i capelli, esasperato.

" Perdonami, ma tutta questa tensione mi sta facendo impazzire. Sapere di avere il nemico in casa, quello stesso nemico che ci ha strappato nostro figlio. Quello stesso nemico a cui persino mio zio si è alleato, provocando la morte di tua madre. Non poterlo punire, avergli permesso di fuggire... non ce la faccio più ". Ammette finalmente, mentre lei lo abbraccia.

" Non è niente, tranquillo. Dimentichiamo l'accaduto, più tardi farai la pace con la piccola, vedrai che ti perdonerà sicuramente ". Sorride: se Natasha ha il suo stesso carattere oltre che lo stesso aspetto, sicuramente dimenticherà l'accaduto in fretta. Nonostante sia solo una bambina è molto intelligente, sicuramente comprenderà.

" E se mi arrabbio di nuovo e finisce come stavolta? ". Chiede lui, mentre finalmente è Boris a farsi avanti.

" Se vuoi le parlerò io, in fin dei conti è la mia nipotina ". Propone, mentre suo fratello annuisce, guardando attentamente il minore: ancora quello sguardo spento, uno sguardo che a lui non piace per niente.

" E tu? Stai bene? ". Chiede, mentre l'altro annuisce. Ma mente, è evidente che mente.

" Sto bene, non temere ". Sussurra. " Bene, dopo aver ascoltato Dimitri ed Amanda andrò a parlare con Natasha: vedrai che nel giro di poco tempo vorrà di nuovo seguirti ovunque tu vada, come ha sempre fatto ". Commenta, mentre il fratello annuisce.

" Me lo auguro ". Fa, ma l'entrata nel salone di Amanda e Dimitri lo interrompe. La ragazza ha lo sguardo basso e pare rossa in viso, mentre lui le tiene la mano.

" Ragazzi, finalmente ". Esordisce Vladislav, guardandoli. " Ebbene? Cos'è tutto questo mistero? ". Chiede, mentre la bionda Opekun guarda il bruno, che a sua volta guarda i presenti.

" Ecco... io e lei... cioè si, io ed Amanda... beh... ". Farfuglia, mentre nessuno riesce a comprenderlo.

" Dimitri, se parli in quel modo sconnesso non ti capiremo mai ". Fa Alice, anche se probabilmente ha già capito il tipo di annuncio che vogliono fare i due: finalmente si sono decisi a rivelare a tutti della loro relazione, probabilmente. Il capo degli Opekun guarda tutti quanti come stesse cercando il coraggio per poter parlare. In fine riflette: beh, via il dente e via il dolore, no?

" Io ed Amanda ci sposiamo! ". Lo dice tutto d'un fiato, tanto che i presenti faticano a capirlo.

" Come? ". Chiede dopo alcuni momenti Viktor, mentre il suo fedele assistente respira profondamente, tenendo la mano alla compagna.

" Ecco, io ed Amanda ci sposiamo, signore. E' ormai più di un anno che siamo insieme, e... ". Ma l'abbraccio del suo signore lo ammutolisce decisamente: di certo non se lo sarebbe mai aspettato!

" E me lo dici solo ora, sciocco che non sei altro? ". Chiede, mentre l'altro ricambia l'abbraccio. " Congratulazioni, ti meriti tutta la felicità del mondo ". Conclude poi il giovane conte, mentre Alice si fa avanti di li a poco.

" ragazzi, dobbiamo festeggiare! Finalmente una buona notizia, no? ". Chiede, trovando il consenso di tutti, persino di Alexandria. Lukas non proferisce parola, troppo occupato ad osservare la sorella e la nipotina, e con loro il piccolo Adrian, suo figlio. Christine si accorge di essere osservata, ma non fa in tempo a dire nulla che il ghigno del fratello la terrorizza nuovamente.

Passate alcune ore, a palazzo Meekhiv tutti stanno festeggiando l'imminente matrimonio di Dimitri ed Amanda. L'unico che pare pensieroso è Viktor: non è troppo preoccupato per il battibecco avuto con la figlia, infatti grazie all'intervento di suo fratello le cose si sono già sistemate. Ma c'è una cosa fissa nella sua mente, una cosa che lo tormenta da un pò di tempo ma sulla quale sino a quel momento non ha mai indagato ulteriormente. Immerso nei suoi pensieri non si accorge che suo suocero gli si è avvicinato, e solo quando questi gli mette una mano sulla spalla lo nota. " Danilo, scusate non vi avevo visto ". Fa solamente il giovane conte, mentre il suocero pare notare che qualcosa lo turba.

" Genero, tutto bene? Ti vedo pensieroso ".Gli chiede, mentre Viktor annuisce. Tuttavia suo suocero non pare essere convinto, e prosegue la conversazione. " Se pensi a quello che è successo con Natasha, non ti preoccupare: persino a me è capitato di dare qualche schiaffo a mia figlia, ma come vedi mi adora lo stesso ". Lo rassicura, mentre Viktor scuote il capo in segno di negazione.

" Mi dispiace per ciò che è successo con la mia bambina, ma non è questo che mi preoccupa in questo momento ". Ammette, mentre il suocero posa il proprio bicchiere sul tavolo.

" Se vuoi parlarne, io sono sempre qui ". E lo guarda mentre a sua volta anche Viktor posa il bicchiere sullo stesso tavolo, decidendo di parlare, guardando il dipinto appeso al muro: lui, suo padre, Boris e sua madre.

" Sentite Danilo, posso farvi una domanda un pò personale? ". Gli chiede, decidendo di togliersi quel peso.

" Certo, ti ascolto ". Risponde il suocero, ascoltando ciò che ha da dirgli. Suo genero pare riflettere un attimo, per poi prendere nuovamente parola.

" Non sarete obbligato a rispondere, ma c'è una cosa che vorrei sapere ". Fa, mentre Danilo annuisce da li ad alcuni secondi. " Mi potreste dire il motivo dell'astio tra voi, mio padre e mio zio? ". Chiede, mentre l'altro lo guarda un pò sorpreso. " Tempo fa mi diceste che, se lo avessi saputo, avrei odiato sia mio padre che mio zio. Ma io odio già sia l'uno che l'altro, e se vi hanno fatto qualcosa in passato... ". Si ferma, mentre il suocero annuisce.

" Vieni con me a prendere un pò d'aria in terrazzo. Ti racconterò tutto, è giusto che tu sappia la verità ". Fa sicuro, mentre Viktor lo segue. Arrivati in terrazzo è il più anziano a prendere parola. " Prima di tutto, voglio che tu sappia che ciò che hanno fatto Vladimir e Petr non ha nulla a che fare con te, o con il nostro rapporto: ti voglio più bene che al mio stesso figlio, e ti ho affidato mia figlia perchè mi fido ciecamente di te e so che la renderai felice ". Fa, e la sua affermazione fa sorridere finalmente il genrro, che lo guarda.

" La cosa è reciproca: vi siete comportato con me meglio del mio stesso padre, vi ho voluto bene sin da subito ". Confessa, ed è vero: Vladimir Meekhiv, suo padre, non gli ha mai dato affetto, anzi: lo ha sempre maltrattato. E' ovvio che lui non gli si sia affezionato e non provi nulla per lui.

" Sai Viktor, un tempo tuo padre e tuo zio non erano così cinici e crudeli ". La sua affermazione spiazza Viktor, che lo lascia proseguire. " Entrambi erano i migliori amici miei e di Irina, con l'approvazione persino di vostra nonna Adelaida. Ma vostro nonno, il conte Gorislav, si oppose inizialmente, rifiutando di accettare che i figli si mischiassero a dei popolani ". Continua, mentre Viktor riflette decisamente shoccato nello scoprire che i suoi suoceri, suo padre e suo zio sono stati amici.

" Allora, cosa successe? ". Chiede, mentre Danilo sospira pesantemente appoggiandosi alla balaustra.

" Purtroppo, sia tuo padre che tuo zio si invaghirono di mia moglie ". Rivela, shoccando ulteriormente il genero. " Ma Irina aveva scelto me, e per evitare complicazioni, poco prima di morire il conte Gorislav fece sposare entrambi i suoi figli... ". Si ferma un momento.

" Con mia madre e mia zia Evitha, vero? ". Chiede semplicemente, mentre Danilo annuisce.

" Si, è così. Ma mentre sembrò che con le nozze vostro padre avesse dimenticato Irina, lo stesso non si può dire di Petr, purtroppo: quando tornammo a palazzo e fummo assunti da tua nonna, la contessa Adelaida, tuo zio iniziò a darci il tormento in tutti i modi possibili. Dopo poco tempo mi licenziò con una banale scusa, nonostante sapesse che mia moglie era incinta ed il lavoro era indispensabile per poter mantenere il bambino in arrivo. Fu solo grazie all'intervento di tua nonna, che mi riassunse appena saputo l'accaduto, se io ed Irina non finimmo in mezzo alla strada senza una casa. ". L'uomo nota l'espressione disgustata di suo genero, ma lo sa: ora ha iniziato, deve terminare il racconto, anche se la cosa è difficile. " E purtroppo non è finita qui ". Sibila, stringendo i pugni al solo pensiero di quanto accaduto tanti anni prima, mentre viktor non trova nemmeno il coraggio di parlare come se si sentisse colpevole ed aspettando che sia il suocero a riprendere nuovamente parola. La cosa avviene di li a poco. " Ossessionato da Irina, tuo zio la ricattò nel modo più vile e meschino possibile: se non si fosse piegata ai suoi desideri mi avrebbe ucciso e licenziato lei ". A quella frase l'espressione di Viktor muta, facendo trasparire lo shock che ha subito nel sentire quella rivelazione. Trova finalmente il coraggio di parlare di li a poco.

" E lei? Cedette? ". Chiede, mentre Danilo fa cenno di no.

" Non di sua volontà: lei non si sarebbe mai piegata volontariamente a quel volgare ricatto, e ciò mandò in bestia tuo zio, che ci cacciò senza pensarci su due volte, nonostante il parere contrario di tua nonna Adelaida. Ma poco prima che ce ne andassimo, prese mia moglie con la forza ". Ammette, mentre istintivamente Viktor lo abbraccia rimanendo a dir poco sconvolto dalla cattiveria di suo zio. Ma sa anche che non è finita li, perchè certamente ora sa il motivo dell'astio tra Danilo e suo zio, ma manca ancora un tassello fondamentale.

" E mio padre? ". Chiede solamente, dopo aver sciolto l'abbraccio e guardando il suocero, che ricambia lo sguardo per poi sospirare: non vorrebbe certo sconvolgere suo genero nominando suo padre, ma sa bene che lui ha tutti i diritti di conoscere la storia fino in fondo, e che non gli perdonerebbe mai se gli omettesse dei fatti. Decide di confessare tutto quanto di li ad alcuni istanti.

" Tuo padre fu furbo ed insieme crudele: restò nell'ombra sino alla nascita dei miei figli, Lukas e Christine. Stranamente si offrì di aiutare me e mia moglie dopo il licenziamento, ci convinse di essere dalla nostra parte ed alla fine ci convinse ad accettare il denaro. Ma non ci eravamo resi conti che in realtà era un tranello ben architettato in tutti quegli anni di silenzio: sapeva benissimo che non avremmo mai potuto restituirlo, non saremmo mai riusciti ad estinguere il debito nei tempi stabiliti dato che eravamo senza lavoro e di certo lui e vostro zio avevano contribuito perchè continuasse ad essere così, dato che ci fecero terra bruciata intorno. I mesi passarono, ed Irina diede alla luce i nostri figli. E fu allora che Vladimir pretese l'estinzione del debito, e per farlo pretese che gli dessimo uno dei nostri gemelli". Rivela, esitando ma in fine dicendo quel nome. " Lukas. Fu lui ad essere venduto ai Meekhiv per estinguere tutto il debito che io e mia moglie avevamo contratto ". Nel solo sentire pronunciare il nome del fratello acquisito il giovane erede dei Meekhiv stringe i pugni, memore di ciò che ha fatto alla sua Christine.

" Non capisco ". Mormora di li a poco. " Perchè crescere il figlio del suo rivale, se davvero vi odiava così tanto? ". Chiede, ed è vero: sa bene quanto suo padre odiasse la gente del popolo, allora perchè prendersi un bimbo " della plebe " ed addirittura dargli il cognome Meekhiv? E a maggior ragione, perchè il figlio del suo ex migliore amico? A dare una risposta a tutte quelle domande è proprio Danilo.

" Sapeva che portarci via nostro figlio ci avrebbe ferito molto più di una punizione fisica. Sul perchè lo crebbe con te e Boris, il motivo è semplice: in quel modo aveva la certezza di far sentire me e mia moglie dei pessimi genitori. Lui avrebbe dato al nostro Lukas, il figlio che ci ha costretto a vendergli, tutto ciò che noi ci saremmo solo potuti sognare ". Spiega, mentre Viktor stringe i pugni in un moto di disgusto: ah, suo padre non era poi così diverso da suo zio, in fin dei conti.

" La sua meschinità non aveva davvero limiti ". Commenta solamente, mentre il suocero annuisce.

" La cosa peggiore arrivò dopo: la sua vendetta per il rifiuto di Irina non era ancora finita, anche se fu decisamente più furbo del fratello ". Spiega, e notando l'espressione interrogativa ed allo stesso tempo sorpresa del più giovane decide di dargli ulteriori spiegazioni. " Qualche tempo dopo, Vladimir disse a me e mia moglie che il nostro debito era totalmente estinto. Questo sollevò me ed Irina, nonostante fossimo distrutti per aver dovuto dare via nostro figlio. Ciò che io non potevo immaginare era che tuo padre stesse ricattando di nuovo mia moglie, e nel modo più vile e meschino che potesse trovare: le disse che se voleva davvero estinguere per sempre il debito e salvarmi la vita, avrebbe dovuto concedergli una notte insieme, quella notte che gliha sempre negato preferendogli me, che ero un qualsiasi straccione a sua detta. Non aveva mai accettato che Irina lo avesse respinto per stare con uno più povero di lui, era inammissibile. E questa volta, per salvarmi la vita lei fu costretta a cedere ". Stringe i pugni, teso. " Ma da quella notte nacque un bambino: tuo fratello Vladislav ". Spiega al genero, guardandolo e ritornando nuovamente calmo. " Il bimbo che avevo deciso di crescere come mio: mia moglie mi confessò quanto accaduto, e di comune accordo decidemmo di crescere insieme il piccolo. ma dopo l'assassinio dei tuoi genitori, tuo zio ci portò via il bambino e decise di crescerlo a palazzo, dandogli il cognome che il fratello non gli aveva mai potuto dare e crescendolo al fianco dei suoi fratelli. Certo, non lo fece per compiere una buona azione ma forse è stato meglio così: almeno Vladislav non ha dovuto soffrire la fame com'è capitato a noi e a nostra figlia... ". A quel punto Viktor lo interrompe, scuotendo il capo.

" Mi dispiace per tutto ciò che la mia famiglia vi ha fatto. Non posso fare niente, solo scusarmi al posto di mio padre e mio zio... ". A quelle parole Danilo non ci pensa troppo, e lo abbraccia come fece lui prima, sorprendendolo.

" Non è colpa tua, non sei tu il responsabile delle loro azioni. Ora sai tutta la verotà, ma è meglio se cerchiamo di non pensarci più: ci faremmo solo del male ". Mormora, e Viktor annuisce: il suocero ha ragione. Il passato deve rimanere tale, ora devono solo guardare il futuro.


Salve miei fans! Ecco il capitolo 52, che ne dite? Abbiamo visto Viktor dare il primo schiaffo alla figlia, che dite? Avrà fatto bene o avrà esagerato? Intanto Danilo gli ha raccontato tutta la verità su lui, Irina, Vladimir e Petr Meekhiv. Cosa ne pensate? Ditemelo un pò! Io intanto scrivo il nuovo capitolo :D Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 53
*** Accuse e verità nascoste ***


Sono passati alcuni giorni dagli ultimi eventi, ma a palazzo Meekhiv le cose sembrano essere peggiorate: nonostante la bella notizia delle imminenti nozze di Amanda e Dimitri qualcun altro sta invece attraversando il periodo più nero della sua vita, e quel qualcuno è Boris. Ci sta provando davvero, a far funzionare il suo matrimonio ed andare d'accordo con sua moglie. Ma la cosa pare pressochè impossibile: qualcosa tra loro due si è irrimediabilmente rotto e non è più possibile aggiustarlo. Il giovane conte cammina pensieroso per i corridoi di palazzo, sino a quando una voce non lo distoglie dai suoi pensieri. “ Io non ce la faccio più! “. Si sfoga colei che riconosce essere sua moglie, mentre un’altra persona pare essere presente ma non proferisce ancora parola. La donna prosegue di li a poco il suo sfogo, dando un forte pugno al muro ma senza tuttavia ferirsi. “ Non ce la faccio più, Lukas! Li vedi anche tu, no?! Quella sgualdrina e mio marito mi stanno mettendo in ridicolo, soprattutto lei, che non fa altro che girargli intorno come una volgare donnaccia! “. Lukas? Boris rimane un po' perplesso: ma che ci fa sua moglie in compagnia di Lukas Petrov? Da ciò che sa non hanno una confidenza tale da far sfogare in questo modo la contessa, allora che diavolo sta acadendo? Decide di osservare di nascosto la scena, e la conversazione dei due continua. E’ lui a prendere parola di li a poco, guardandosi intorno e facendole cenno di tacere.

“ Smettila! Vuoi calmarti, o preferisci che tutti ti sentano gridare come una straccivendola? Controllati! “. La ammonisce, ma lei scuote il capo con enfasi, alterata.

“ E che mi sentano! Che se ne vadano tutti al diavolo! Anzi, sai che ti dico?! Lo griderò ai quattro venti, che quella sgualdrina sta insidiando mio marito! “. Ma che cosa si è messa in testa, si chiede il minore dei fratelli Meekhiv? Si ritrova a pensare che vorrebbe quasi che le paranoie della moglie fossero fondate, perché significherebbe che lui e la sua Alice sarebbero di nuovo insieme. Ma la verità è ben diversa, è da tantissimo tempo che ormai la giovane ha messo fine alla loro storia, facendolo cadere in quello stato depressivo. Continua ad osservare di nascosto cosa accade tra la moglie ed il fratello acquisito. Qesto prende la donna per le spalle, mentre alcune ciocche dei biondi capelli d lei le sfuggono dall’acconciatura e le ricadono sulle spalle.

“ Ti vuoi calmare?! Adesso non è questa la priorità, e lo sai anche tu! Vuoi mandare tutto all’aria?! “. Si altera lui, e Boris riflette. Ma a che diavolo si riferisce? Lo shock arriva quando vede la scena successiva: la moglie scuote il capo, per poi baciare suo fratello! E non è certo un bacio che si darebbe al proprio cognato, questo è poco ma sicuro! Allora, significa che anche lei lo sta tradendo? E con colui che ha stuprato Christine, con colui che da più amato è diventato il più odiato da Viktor! Colui che ha fatto tanto male ai Meekhiv, pur portandone il cognome. La sua prima reazione sarebbe quella di uscire allo scoperto e dare due schiaffi alla moglie. Fa un passo avanti, ma si ferma: no. No, non lo farà. Non gli conviene perdere la calma adesso: non la giustifica, però anche lui l’ha tradita, anche se lei non ne ha mai avuto la conferma definitiva in fin dei conti ed anche se questo non le da il minimo diritto di ripagarlo “ con la stessa moneta “. Se adesso uscisse allo scoperto e le desse ciò che ogni marito le darebbe in quella situazione sarebbe nei suoi pieni diritti, eppure non lo fa: non deve sporcarsi le mani. Ha già avuto prova dell’instabilità mentale della moglie, e la sua priorità adesso è proteggere la sua piccola Olga. Ormai infatti gli è rimasta solo la sua bambina, ed una cosa è certa: se sua moglie è davvero l’amante di Lukas, lui farà di tutto per evitare che sua figlia gli stia vicino. Basta, non ne può più: non ha più voglia di pensare, non ha più vglia di nulla, solamente di abbracciare la sua bambina. Va nella stanza della pccola che dorme serena. Le si siede accanto, accarezzandole dolcemente i capelli per poi baciarle la fronte.

“ Ti voglio bene, piccola mia. Papà ti ama più di qualunque altra cosa al mondo “. Le sussurra, continuando a coccolarla. La piccola si lamenta leggermente nel sonno, per poi aprire i suoi bellissimi occhi color smeraldo. Osserva suo padre un istante, per poi strofinarli con le mani.

“ Padre! “. Fa solamente, felice di vederlo ed abbracciandolo. Lui ricambia l’abbraccio, stringendola a sé. “ La mamma mi ha mandata a letto, dice che di notte non devo girovagare per il palazzo. Non mi ha nemmeno permesso di venirvi a cercare per il bacio della buonanotte “. Abbassa lo sguardo dispiaciuta la contessina, mentre Boris la guarda: due paia di meravigliosi smeraldi si incontrano, e lui le sorride. Finalmente un sorriso sincero, e d’altronde è la vicinanza con la figlia a fargli questo effetto.

“ Beh, adesso non ci pensare più, ok? Sono venuto io da te, non sarei mai andato a dormire senza salutare la mia principessa “. E le scompiglia i capelli, facendole immediatamente tornare il sorriso. Olga ride allegra, per poi appoggiarsi a lui.

“ Vi voglio tanto bene, padre “. Sussurra, mentre lui si sdraia per farla stare più comoda e la stringe nuovamente.

“ Anche io te ne voglio, tesoro. Non permetterò che ti facciano del male, nessuno “. Precisa, riflettendo: a volte non bisogna essere severi, ma bisogna mostrare le proprie emozioni ed il proprio affetto ai figli. E questa sera, ha deciso di restare insieme alla sua bambina e di farle sentire quanto le vuole bene, non pensando a niente e nessun altro.

Il giorno seguente arriva in fretta, ed i primi a svegliarsi sono proprio Boris e la figlia: basta pensieri negativi, pensa il minore dei fratelli Meekhiv. Quel giorno lo vuole passare solo con sua figlia ed evitare la moglie: ha pensato tutta notte a ciò che ha visto la sera precedente, e la rabbia è davvero difficile da dominare. Certo, lei lo assilla con le sue scenate, le sue crisi di gelosia, insulta Alice e lo accusa di tradirla, quando è lei la prima a farlo? Non se lo sarebbe mai aspettato, lo ammette: credeva che lo amasse, che proprio per quell'amore fosse così gelosa di lui. Invece pensa, probabilmente lo fa solo per evitare che lui la ripudi facendole perdere così il suo titolo e tutto il suo prestigio. Mentre è immerso nei suoi pensieri si accorge che qualcun altro sta camminando in sua direzione, e si ferma poco prima di scontrarsi con la persona in questione. Questa, notando di essere di fronte al suo padrone fa un inchino. " Chiedo scusa, non vi avevo visto... ". Sussurra, mentre lui la guarda un istante: tra tutte le persone, proprio lei doveva incontrare? Si riprende di li a poco, ricomponendosi e cercando di mantenere l'autocontrollo.

" Non è niente, non si è fatto male nessuno, Alice ". Sussurra, rivelando che l'altra persona è Alice. Lei lo guarda, ed intuisce subito il suo malessere. Dopo tutto, ha ormai imparato a conoscerlo.

" State bene? ". Chiede semplicemente, mentre lui non dice nulla e la fissa intensamente. Lei ricambia lo sguardo e cerca più che può di non mettergli una mano sul viso, per cercare di cancellare quell'espressione afflitta che ormai è l'unica che gli vede adottare da un bel pò di tempo.

" Ecco... io... ". Sussurra semplicemente lui, mentre Olga lo interrompe di li a poco, correndo da Alice ed abbracciandola.

" Signorina Alice! Che bello! Avevo tanta voglia di vedervi ". Esclama la contessina, abbracciando la giovane dama, che si china per arrivare alla sua altezza per poi prenderla in braccio.

" Contessina! Ma come siete cresciuta, ormai siete una vera signorina ". Sorride, mentre la figlia di Boris ricambia il sorriso allegra. I sorrisi delle due riescono a strapparne uno anche a Boris, il primo dopo tanto tempo. Fa per dire qualcosa ma una voce interrompe sul nascere una sua qualsivoglia risposta.

" Olga! ". Grida una voce femminile, alterata. La bambina la riconosce e per istinto nasconde il viso sulla spalla di Alice.

" Contessina... vostra madre vi cerca ". Sussurra, ma la piccola scuote il capo: non vuole restare con la madre. Ultimamente è sempre più nervosa, a volte la tratta male o non le dedica attenzione per giorni interi. In oltre sembra quasi voglia tenerla lontana da suo padre, e questo non le piace dato il forte legame che ha con lui.

" Olga! Non senti che ti sto chiamando?! ". Grida nuovamente la moglie di Boris, mentre finalmente fa la sua comparsa, alquanto alterata per la mancata risposta della figlia. La sua espressione si tinge di odio non appena vede la scena: la piccola abbraccia Alice, che l'ha presa in braccio. E cosap iù grave per lei, suo marito non dice una parola nè fa nulla per riprendere la figlia dalle braccia di quella serva! " Tu! ". Fa poi, indicando la bionda con disprezzo. " Lascia immediatamente mia figlia! Me la insudici con le tue luride mani da plebea! ". Detto questo afferra un braccio della figlia, strattonandola malamente. A quella reazione della madre Olga si spaventa, stringendosi di più alla dama di compagnia di Christine in cerca di protezione. Alice non riesce a trattenersi.

" Signora! Non vedete che la piccola non vuole seguirvi?! Per favore, lasciatela stare ". Fa la bionda, ma in tutta risposta la moglie di Boris inizia a gridare come una forsennata.

" Vuoi forse darmi ordini?! Pretendi di insegnarmi come educare mia figlia?! ". Calca sulla parola mia, mentre Alice non riesce a non ribattere di nuovo.

" Si, se servirà a farsì che lasciate tranquilla la piccola! Stava uscendo con suo padre, non vedo perchè dobbiate reagire in questo modo esagerato per un semplice abbraccio! ". Alexandria si altera, e fa per dare una sberla alla bionda.

" Puttanella intrigante! ". Grida, perdendo le staffe. Ma una presa ferma e decisa blocca sul nascere il suo gesto, e lei guarda chi l'ha trattenuta. " Boris! ". Lo chiama per nome, mentre lui la fissa gelido.

" Basta così, hai già dato abbastanza spettacolo: nostra figlia è molto affezionata ad Alice, che è amica di sua zia. Quindi non vedo quale sia il problema ". Lascia la presa sul polso della moglie, mentre lei si volta a guardarlo con ira.

" Il problema è che io non voglio che quella donnaccia insudici mia figlia con quelle luride mani! Non voglio sia cresciuta in mezzo a degli straccioni volgari come quella! ". Ed indica Alice, che sentendosi offesa fa per ribattere. A rispondere al suo posto è però nuovamente boris, che affianca Alice e la figlia.

" Ed io non accetto che stia accanto al tuo amante stupratore. Colui che da noi Meekhiv è il più odiato ". La guarda gelido, mentre lei impallidisce ed indietreggia.

" Tu sai... ". Sussurra, incapace persino di negare di fronte a quello sguardo, che quasi sembra penetrarle l'anima. Boris le risponde di li a poco, con calma nonostante nel suo sguardo vi sia ira. Dal canto suo, pure Alice rimane così shoccata da essere incapace di dire alcun che.

" Smetti di dare spettacolo, lascia in pace Olga e soprattutto non ti permettere di offendere la servitù senza alcuna ragione. Sono stato io a permettere ad Alice di prendere in braccio nostra figlia, perchè era ciò che la piccola desiderava. Qualcosa da recriminare? ". Il suo tono non ammette repliche, mentre tra lui e la moglie c'è uno scambio di sguardi. Dopo alcuni  istanti il bruno si volta in direzione di Alice, facendo cenno di condurre Olga fuori in giardino e di seguirlo. Ed è in quel momento che gli occhi della contessa si infiammano di puro odio. Stringe i pugni furiosa: non può e non vuole per mettere che tutto finisca così! Se suo marito sa del suo tradimento, perchè non sta reagendo? Come mai non l'ha ripudiata? Da quanto sa la verità? Intende scoprirlo quanto prima.


Salve! Perdonate il mostruoso ritardo, ma ora... beh, ecco il capitolo 53! Che cosa ne dite? Boris ha scoperto Lukas ed Alexandria, e non ha esitato a rivelarlo alla moglie. Eppure, non le ha dato ciò che merita. Come mai? Cos'ha in mente il minore dei fratelli Meekhiv? Cosa farà Alexandria, ormai quasi del tutto smascherata? Persino la figlia inizia a non nutrire più amore per lei, e ciò la porta ad odiare di più Alice. Cosa accadrà tra le due donne? Non vi resta che aspettare il capitolo 54 per saperlo :D ahaha spero vorrete leggere e recensire! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 54
*** Reunion ***


Sono passati alcuni mesi, e quel giorno palazzo Meekhiv è in festa: si è ainfatti appena celebrato il matrimonio di Amanda e Dimitri, per la gioia di tutti gli amici e parenti. Il padre del giovane e suo omonimo gli si avvicina, mettendogli una mano sulla spalla. " Figlio mio ". Lo chiama, mentre la moglie Felitsiya lo raggiunge; quest'oggi niente doveri legati al suo incarico a palazzo, quest'oggi lei è solo la madre orgogliosa e fiera dello sposo. Sfoggia un abito elegante, così come il marito: con loro sorpresa hanno ricevuto quel regali niente poco di meno che da Viktor e Boris Meekhiv. Dal primo forse un pò potevano aspettarselo, ma il secondo li ha decisamente stupiti. Dimitri si sente chiamare, e si volta verso il padre, abbracciandolo.

" Padre, madre! ". Fa semplicemente, per poi abbracciare anche la donna, che nuovamente si commuove.

" Tesoro mio, sono così felice ". Fa, per poi guardare Amanda. Le porge la mano, che la ragazza prende un pò in imbarazzo. " Hai avuto in dono una sposa meravigliosa, figlio mio. Un fiore delicato e bellissimo, mi raccomando prenditi cura di lei ". E sorride, facendo arrossire la nuora. Il marito prende parola di li a poco.

" Tua madre ha ragione: è una brava ragazza, non farla mai soffrire. E dateci presto dei nipotini! ". Esordisce, mettendo in imbarazzo i due sposi che arrossiscono vistosamente. L'anziano ride, per poi abbracciare entrambi. " Oggi mi avete reso l'uomo più felice del mondo: ho potuto vedere mio figlio sposato con una brava ragazza, non c'è gioia più grande per un padre ". Ammette, facendo decisamente commuovere sia il figlio che la nuora.

Poco distante dai tre, anche Viktor e Christine sono insieme: i loro figli sono assieme ad una tata, ed il maggiore dei fratelli Meekhiv pare turbato da qualcosa nonostante il clima festoso dovuto alle nozze e nonostante abbia cercato in tutti i modi possibili di dissimulare. " Amore... ". Sussurra la contessa, mentre lui si volta verso di lei.

" Cosa? Mi hai chiesto qualcosa? ". Chiede distrattamente, mentre lei annuisce.

" Veramente, Epifan voleva parlare con te. Anche se non mi sembri dell'umore adatto: cosa ti turba tanto da non goderti questa bella festa? ". Gli chiede, mentre lui scuote il capo, posando il bicchiere sul tavolo.

" E' per mio fratello: ieri sera l'ho sentito litigare furiosamente con Alexandria, ed ora ha di nuovo quello sguardo... ". Si interrompe, ma non può interrompere i suoi pensieri: è da un pò che se n'è accorto, suo fratello è strano. Ha sempre quello sguardo malinconico, triste. Non fa altro che litigare con la moglie, ma ne ignora le ragioni e nemmeno le ha comunque chieste, in fin dei conti i problemi coniugali di suo fratello non sono cose che lo riguardano. Ma la sua salute si, e se continua così, teme che questa, per lo meno quella mentale, sarà compromessa. Sua moglie sospira, riportandolo alla realtà.

" Vai da lui: parlerò io con Epifan, gli dirò che hai da fare. Va da tuo fratello ora, ha bisogno di te ". Sorride, mentre suo marito le da un bacio.

" Grazie ". Sussurra, mentre lei sorride dolcemente. Boris invece, dal canto suo pare essere sempre più stanco e depresso: alla rottura con Alice si sono aggiunti i gravi problemi con la moglie. Non regge più l'atteggiamento che la nobildonna ha adottato ultimamente, e la cosa che lo infastidisce maggiormente è che lo sta mettendo in ridicolo amoreggiando con un altro uomo sotto il suo stesso tetto, per di più con suo fratello acquisito. Se solo Alice cambiasse idea, allora le cose sarebbero diverse pensa il giovane conte: se la sua amata accettasse di ammettere che sono destinati a stare insieme, lui non avrebbe esitazioni questa volta, ripudierebbe la moglie a dispetto di qualsiasi conseguenza. Ma lei ormai ha deciso: non vuole distruggere la sua famiglia, anche se non sa che ormai questa è già totalmente a pezzi. Una voce a lui familiare lo riscuote dai suoi pensieri, mentre suo fratello gli porge un bicchiere. " Sete? ". Chiede solamente e riuscendo a strappare mezzo sorriso al minore, che prende il bicchiere e ne beve il contenuto tutto d'un fiato.

" Mi sento meglio ". Sussurra, mentre l'altro lo osserva attentamente.

" Cosa ti prende, Boris? Perchè menti a tuo fratello? ". Chiede, mentre il bruno lo guarda decisamente perplesso. " So che non stai bene, cosa credi? Non sono ingenuo. Mi dici cos'è a farti stare tanto male? ". Chiede, mentre l'altro scuote il capo: di certo non può parlare dei suoi sentimenti per Alice, questo no. Ma di un'altra questione si.

" Si tratta di Alexandria: credo che il nostro matrimonio sia al capolinea ". Esordisce, mentre il fratello lo guarda un pò sorpreso, anche se forse non lo è poi tanto: era evidente che tra quei due vi fossero dei grossissimi problemi. " Non ce la faccio più: mi tradisce, mettendomi in ridicolo ". Ammette, ma omette il nome dell'amante della moglie per non creare altra tensione tra Viktor e Lukas. Il primo rimane shoccato, ma aspetta che il fratello prosegua. " Potrei ripudiarla, ma a che servirebbe? Distruggerei il nostro nome, e anche se ci provassi... lei ha minacciato di togliersi la vita. Ho paura che faccia del male alla mia bambina, capisci? Olga è tutto ciò che ho ora ". E si porta una mano al viso, mentre Viktor appoggia i loro bicchieri, abbracciandolo per poi sospirare pesantemente.

" Sta tranquillo, fratellino: vedrai, insieme troveremo una soluzione ". Lo rassicura, mentre l'altro sospira a sua volta.

" Vorrei tanto crederci. Credimi... vorrei tanto che avessi ragione ". Mormora, poco fiducioso ed osservando la finestra, in particolare il davanzale ed il baratro al di là di questo. " A volte... a volte preferirei sparire da questo mondo ". Sussurra solamente, mettendo in allarme il fratello: questa frase e quello sguardo non gli piacciono per nulla.

Sono passate due settimane dal matrimonio di Amanda e Dimitri, e a palazzo le cose vanno sempre uguali. Almeno era così sino a poche ore prima. Tutti quel giorno a palazzo sembrano in fermento: si è creata molta agitazione, ed il motivo è ancora ignoto, o almeno lo è alla servitù. Felitsya stringe la piccola Evitha, mentre Natasha si aggrappa alle sue gonne. “ Venite, piccole Lady. Non vi spaventate “. Sussurra dolcemente la tata, inchinandosi per arrivare all'altezza della piccola, che la abbraccia mentre Evitha si appoggia al petto della tata. Dei passi fanno sussultare la donna, che alza lo sguardo verso il suo signore. “ Mylord… perdonatemi, non volevo avvicinarmi così alle signorine, ma erano così agitate che io… “. Ma viene bruscamente interrotta.

“ Non importa, anzi porta via le bambine da qui e dimmi se per caso hai visto mio fratello da qualche parte “. Le chiede, quasi come fosse un ordine. La tata si alza da terra, per poi abbassare lo sguardo ed abbozzare un inchino: che succede? Come mai il suo signore è così di cattivo umore, si chiede?

“ Mi dispiace, ma non so dove sia Lord Boris in questo momento “. Ammette, dispiaciuta. “ Ma non era con vostra moglie? Dovevano fare una passeggiata, se non ricordo male “. Riflette poi l'anziana, mentre Il suo signore fa cenno di no, per poi sbuffare pesantemente.

“ No, non è con lei. Ha mentito, e voglio scoprire il perché: in questi mesi è stato sempre così strano... ho un presentimento che non mi piace per niente, non è da lui scomparire così nel nulla “. Sibila, per poi guardare la donna che stringe la piccola Evitha, che a sua volta guarda il padre incuriosita. Dal canto suo invece, Natasha non osa avvicinarsi temendo di essere rimproverata e riconoscendo lo sguardo di quandoè arrabbiato. Viktor osserva le due figlie, per poi tornare a guardare la tata. " Forza, portale via “. Le ordina. " Non voglio che si turbino con questa storia, che si risolverà sicuramente con uno sgradevole spavento e nulla più ". Lo dice ma non è affatto convinto, la scomparsa del fratello lo mette in ansia. Mentre la donna si avvia verso le stanze delle due contessine e del piccolo conte, dove Adrian sta ora riposando, una voce fa sussultare lei ed il suo signore.

“ Mylord! Mylord! “. Grida una cameriera, facendo arrestare il passo di Felitsya: perchè quella donna sta gridando come un'ossessa? Poco dopo riconosce di chi si tratta, e sospira portando una mano al petto, mentre con l'altra sorregge Evitha.

“ Agatha, si può sapere perchè stai gridando in questo modo?! “. La rimprovera lui, mentre la domestica si inchina.

“ Ecco… sappiamo dov'è vostro fratello “. Sussurra. Viktor la guarda, esortandola a continuare: dove sarà mai suo fratello, per far agitare in quel modo la povera Agatha?

Alice corre disperata su per le scale, sperando di arrivare in tempo, prima che sia tardi. Solleva l'ampio vestito azzurro che indossa, stando attenta a non cadere, e si sente dannatamente in colpa: se gli succedesse qualcosa non se lo perdonerebbe mai e poi mai! Infatti ha appreso anche lei da Agatha dove si trova la persona più importante per lei, e propriocome è successo a Viktor ha un presentimento orribile che le attanaglia il petto. Finalmente giunge alla sua meta, e trova una porta aperta. “ Mylord! “. Grida, trovando la fonte della sua preoccupazione. “ Santo celo, cosa state facendo?! “. Grida, allarmata: solo ora ha notato che il fratello del suo signore, Boris Meekhiv, si è messo al di là del cornicione, come avesse intenzione di gettarsi di sotto. Il cuore della ragazza pare scoppiarle nel petto: cosa deve fare? Come riuscire a convincerlo a non farlo? Lui si volta verso di lei, e smeraldo e zaffiri si incontrano.

“ Alice, che ci fai qui? “. Le domanda, per poi guardare sotto di sé: senza dubbio, se cadesse morirebbe. Ma in fondo, che importa? Forse è meglio così: il suo matrimonio è un completo fallimento, ha litigatoper l'ennesima volta con la moglie, e soprattutto… i suoi pensieri vengono interrotti dalla voce della dama di compagnia di Christine, che fa un passo verso di lui.

“ Per favore Mylord, ascoltate… ma che volete fare?! “. Chiede, spaventata. Lui la guarda un momento, poi guarda di nuovo sotto.

“ Sarebbe così semplice, buttarmi di sotto e farla finita con questa vita complicata e tormentata “. Sibila solamente, mentre Alice sbianca. “ Dimmi, Alice: vuoi restare qui ed assistere alla fine, o preferisci andartene? “. Le chiede, mentre lei sente le lacrime pungerle gli occhi: sin ora la ragione ha prevalso, lei è una serva e lui il suo padrone. Non hanno un futuro, e per questo ha sempre rifiutato il suo amore pur essendo questo il suo sogno più proibito. Ma ora? Cosa fare ora che, dopo il suo ennesimo rifiuto, lui minaccia di buttarsi dal tetto del castello?

“ Pensate a Lady Alexandria ed alla piccola Lady! Olga ha bisogno di suo padre, per favore! Vostra moglie vi ama… “. Sono come pugnalate quelle sue stesse parole, ma sono necessarie anche se in cuor suo sa che non è così: non è cieca, ha notato perfettamente che il matrimonio di Boris ed Alexandria si sta sgretolando lentamente ma inesorabilmente. In tutta risposta Boris sfoggia una risata malinconica, guardandola.

“ Non mi importa di Alexandria, ed Olga starà bene anche senza di me. Perchè non riuscirei più a vivere sapendo che la sola donna che voglio mi rifiuta per delle stupide convinzioni sociali, per un matrimonio che crede di dover salvare quando invece è già tutto distrutto. Tutto, ogni cosa! “. Si sfoga finalmente. Silenzio, un silenzio quasi irreale. Alice trema, mentre lui continua il discorso. “ Sai, anni fa litigai con Viktor perché si era innamorato di Christine, una contadina. Gli dissi che era uno sciocco, che quella donna non era del suo rango. Ora so che fui un totale stupido, e in oltre se non l'avesse incontrata io non avrei mai incrociato il tuo cammino “. Ammette, ormai non ha più senso tenere nascosto ciò che prova, i suoi sentimenti sono come un fiume in piena che lo stanno totalmente travolgendo. " Ti ho fatto tanto male, Alice... ". Mormora, la voce glitrema ma diamine, nemmeno lui capisce come mai! E' come se una fitta nebbia gli offuscasse la ragione.

“ Boris… “. Sussurra solamente lei, mandando al diavolo la buona etichetta e quasi piangendo. " Smettila! Il passato è passato, non rivanghiamolo più. Entrambi abbiamo fatto degli errori, e... ". Ma lui la interrompe bruscamente, guardando davanti a sè.

" Ho cercato di violentarti, Santo Cielo! ". Urla nuovamente lui, mentre la giovane cade in ginocchio ed inizia a piangere. " Ti ho solo fatta soffrire, non ho mai avuto il coraggio di metterti davanti ad ogni cosa e lasciare mia moglie! Avevi ragione tu, aveva ragione Vladislav! Io non merito più il tuo amore, non l'ho mai meritato! ". Continua, mentre lei porta le mani al petto, stringendole a pugno e scoppiando in lacrime, singhiozzando.

" Smettila! Perchè devi dirmi delle cose simili?! Ma cosa credi, che gettarti di sotto risolverà le cose?! Creerai solo una scia di immenso dolore! ". Urla a sua volta la bionda: se ne infischia se qualcuno la sentirà, che parlino pure! Quello è l'umo che ama, e sta minacciando di gettarsi da un tetto praticamente per causa sua, del suo rifiuto! Eppure lo sa: i loro sentimenti sono troppo forti, anche se lei cerca di negarli è impossibile reprimerli, farebbe solo stare male entrambi e ciò è crudele ed ingiusto. " Boris, ti prego... ". Conclude in fine la dama di compagnia di Christine, e finalmente guardandolo. Lui sorride appena, sentendola chiamare finalmente il suo nome. Ma pare determinato a concludere questa esistenza piena di sofferenza.

" Perdonami se puoi... ". Le risponde solamente lui, per poi girarsi nuovamente a guardare il vuoto dopo che, per un istante, si era voltato ad osservare un'ultima volta gli occhi della sua amata. Alice sente un forte presentimento negativo, e si precipita da lui dopo essersi alzata di scatto, afferrandolo da dietro intuendo di non essere riuscita a dissuaderlo.

“ Fermo! ". Urla, incapace di trattenere le parole che le sta dettando il cuore e stringendo il suo amato con tutta la forza che ha in corpo. " Io ti amo! Ti amo da morire! E se ti vuoi buttare sappi che subito dopo io ti raggiungerei! Perché nemmeno io potrei vivere in un mondo in cui tu non ci sei, mi sentirei l'aria mancare, la terra inesistente sotto i piedi, non avrebbe più senso assolutamente nulla! Quindi, ti prego! Ti prego, fallo per me, non ti buttare! Ti amo! “. Ripete disperata la dama dai boccoli biondi, mentre lui si volta ancora una volta a guardarla per poi metterle una mano sulla sua. " Non voglio perderti, basta! Sono stanca di soffrire! Affronterei anche il Corvo in persona se fossi al tuo fianco, non mi fa paura più niente e nessuno! Al diavolo le chiacchere dei nobili, al diavolo tua moglie! Ti prego, non bittarti di sotto! Resta qui! Resta con me! ". Si sfoga finalmente la fanciulla, piangendo e riuscendo ad ammettere tutti i suoi reali sentimenti. Finalmente Boris pare convincersi a non buttarsi, ed appena al sicuro abbraccia forte la sua Alice, stringendola fino quasi a farle male per poi baciarla, senza esitazione. Si, ora lo può fare: in quel momento non gli importa assolutamente di nessuno che non sia lei, li vedesse anche sua moglie in persona, non gli interessa più. La stringe così forte che quasi le fa male, e lei ricambia il bacio senza pensare a niente altro che loro due, al loro rinato amore. Nessuno dei due si accorge che qualcuno ha osservato la scena, qualcuno che finalmente si decide a parlare.

“ Ecco dov'eri! “. Lo ammonisce severamente una voce che ben conosce, mentre interviene una seconda voce femminile, più calma.

“ Viktor, non è il caso di gridargli contro… ti ricordo che ha minacciato di suicidarsi, era in una situazione emotiva complicata “. Fa la nobildonna, che si rivela essere Christine. La donna osserva la sua dama di compagnia con sguardo complice e mezzo sorriso, come a dorle che ha fatto la scelta giusta. Poi il suo sguardo si sposta sul marito, che ricomincia ad imprecare.

“ Suicidarsi, per che cosa? Si può sapere che ti è passato per la testa?! Hai messo in allarme tutto il palazzo! Mi hai quasi fatto venire un colpo, te ne rendi conto?! “. Riprende a gridare, mentre Boris si limita a rispondergli con un'altra domanda.

“ Hai visto anche tu la scena, no? E suppongo abbia sentito buona parte della conversazione. Ecco, penso tu abbia capito perché mi volevo buttare di sotto “. Fa, aumentando l'ira del fratello maggiore.

“ Ed avresti avuto il coraggio di lasciare soli tua figlia, me, Christine, le tue nipoti… ed Alice? “. Conclude in fine, stupendo i presenti: sa la verità ma non stà facendo una scenata per quel motivo? Come mai? Se prima era solo un sospetto, ora lo sta confermando: anche Viktor sa della storia di Boris ed Alice.

“ Tu lo sai? “. Chiede semplicemente Boris, leggermente shoccato: ne avevano parlato in passato, ma era più che sicuro che il fratello desse per finita la loro relazione, e che magari l'avesse creduta una semplice avventura.Il maggiore annuisce, recuperando la calma.

“ Non sono uno stupido, lo sapevo ancor prima di assistere al vostro bacio. Ho visto come guardi questa ragazza, so quanto hai sofferto e soffri al fianco di Alexandria, conosco bene la vostra storia. E soprattutto conosco quello sguardo, quello che adotti solo quando c'è lei: lo sguardo di un uomo innamorato. lo sguardo del vero amore ". Gli si avvicina, mettendogli poi una mano sulla spalla. " Ti chiedo solo di non dare scandalo, di non macchiare il nome dei Meekhiv. Almeno non ora, aspetta un pò di tempo e vediamo se tua moglie si calma un pò.E' molto agitata in questo periodo, e non è che mi importi di lei, ma temo possa fare del male a te, ad Alice o a mia nipote “. Conclude poi il discorso, mentre Boris impiega qualche secondo a realizzare il tutto. Suo fratello torna dalla moglie, prendendo la sua mano. “ Andiamo, Christine. Il pericolo è scampato, lasciamoli soli “. Fa poi il signore del castello, ma la voce del minore lo ferma.

“ Viktor, aspetta “. Lo ferma, avvicinandosi a lui e trattenendolo per un polso. “ Non sei arrabbiato? Voglio dire, se penso a come ho reagito io quando mi dicesti di Christine… “. Ripensa a quei momenti, di cui ora si vergogna se deve essere sincero. Viktor rimane in silenzio per qualche istante, poi riprende parola.

“ Tu la ami? “. Chiede, ed il castano annuisce: eccome se ama Alice, la sua vita non avrebbe il minimo senso senza di lei e ne ha dato prova qualche minuto prima. A quella risposta Viktor sospira, quasi fosse sollevato. “ Allora non c'è niente da dire. Rimani con lei, ma sii discreto e soprattutto sta attento che Alexandria non lo scopra, ci siamo capiti? “. Boris si limita ad annuire, abbracciando la sua Alice per poi gardarla intensamente.

" Davvero lo avresti fatto? Ti saresti buttata di sotto con me? ". Chiede, e lei annuisce: eccome se lo avrebbe fatto, lo ama troppo per pensare di vivere una vita senza di lui.

" Si. Lo avrei fatto, senza esitare ". Quasi non ha il tempo di finire la frase che il suo amato le ruba un bacio, per poi guardarla accarezzandole il viso.

" Basta nasconderci: mio fratello teme per me e mia figlia, ma non è il caso. Mia moglie non è nella posizione di pretendere nulla da me, e dovrà accettare la mia decisione ". Fa, mentre Alice lo guarda un pò sorpresa.

" Che decisione? Boris Meekhiv, che hai in mente? ". Chiede, mentre lui la guarda a sua volta.

" Voglio che tu sia mia, per sempre. Lascerò mia moglie e finalmente potremo vivere il nostro amore alla luce del sole ". Le prende entrambe le mani nelle sue, mentre lei sgrana gli occhi sconcertata certo, ma anche felice.

" Che dici? Ma... ". Ma lui la ammutolisce mettendole un dito sul labbro.

" Io ti amo. Voglio passare tutta la vita al tuo fianco, Dio solo sa quanto lo voglio ". Sa che è ancora presto per il prossimo gesto, ma che importa, arrivati a quel punto? E' così felice di averritrovato la sua amata che non riesce più ad aspettare. Si inginocchia di fronte alla ragazza, prendendole nuovamente entrambe le mani nelle proprie.

" ma che fai? ". Chiede lei, piangendo nuovamente. Ma questa volta sono lacrime di gioia, perchè ha intuito cosa voglia fare il suo amato.

" Una cosa che avrei dovuto fare molti anni fa ". Ammette lui, guardandola. Lei ricambia lo sguardo. " Alice Isakova, mi vuoi sposare? ". Le chiede poi lui, mentre lei piange, annuendo commossa. Si inginocchia a sua volta, per poiabbracciarlo forte.

" Si! Si e mille volte ancora si! Non c'è cosa che desideri di più al mondo che essere la tua sposa! ". Conclude, mentre lui si alza per poi prenderla in braccio e baciarla nuovamente. Si, stavolta è deciso: lascerà sua moglie, niente e nessuno gli potrà impedire di vivere il suo amore con la donna che ama.


Ciao a tutti, miei cari! Eccomi con il capitolo 54, che ne dite? Abbiamo assistito al matrimonio di Amanda e Dimitri e non solo: finalmente Boris ed Alice si sono riuniti, e lui le ha chiesto di diventare sua moglie! Riusciranno a coronare finalmente il loro sogno, o Alexandria avrà in serbo qualche altra carta da giocare? Su, aspetto vostri pareri su questa storia e sugli sviluppi, adoro leggere le congetture dei mie fans che, spesso, si rivelano corrette! Vi aspetto al capitolo 55! Baci.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3920865