Fai venir voglia di scrivere
Fai venir voglia di ballare, nonostante non sia capace
Fai venir voglia di dare nuovi nomi alle stelle
Per adattarli a ciò che vedi tu
Fai venir voglia di tacere ad un logorroico
E voglia di parlare ad un introverso
Fai venir voglia di amare, persino ad un cuore stanco
Non ho mai avuto tempismo e neanche tu
Ma il tempo non esiste,
se decidi di ignorarlo.

Facile

Amico sospiro

Sorella invidia

Sia più nobile non capire?

Sia più facile intontirsi?

Non fuggire dal momento

Tutto andrà per il meglio

E se non sarà così 

Ricorda che anche la rugiada scompare

mentre nessuno la guarda

Nessuno versa lacrime per lei

eppure forse in qualche angolo del mondo

qualcuno la nota e la reputa la cosa più bella.

Ho l’impressione di conoscerti da prima

Di aver letto di te nei romanzi consunti

Di aver ascoltato la tua voce nelle note di Satie

Di aver visto i tuoi occhi appesi alle pareti del Prado

Di aver percorso ogni metro tendendoti il braccio 

Di averti vista seduta al lato finestrino in ogni bus,

Tram e metro su cui io sia impacciatamente salito

Ora sono qui fermo e ti spio da dietro un libro 

Questo bar anonimo in un pomeriggio afoso

D’improvviso diventa un cafe parigino

E’ facile osservare un tramonto

Molto più difficile è ammirare l’alba

E per mia fortuna ho sempre dormito poco.

Non ti vedo più come una volta

Iniquità della sorte che ci divide

Inamovibile certezza d’esser tuo

Oltre la distanza.

 

Guarderemo le stesse stelle

Ascolteremo le stesse canzoni

Ripenseremo agli stessi istanti

E sarà subito ricongiunzione.

 

Ostacoli mai insormontabili

Si frappongono tra chi si vuole

Ti aspetterei anche ad anni luce

Su un pianeta lontano.

 

Decidemmo di sognare il futuro

Per render meno amaro 

Meno sofferente

Il nostro presente.

 

SIRENA

Sei al contempo
La brezza del mattino
Il sole tiepido che scalda
Il gorgoglio del fiume
E la mia peggior nemica.
 
Attrai marinai smarriti
Se ne nutre il tuo ego
Sirena moderna
Senza canto né piume
 
Menti e mi dici: <<Te quiero>>
Come Odisseo ho messo la cera
Fuggo via dall’orrido pasto
Sicuro, ve ne sarà un altro.
 

Aquila

Se solo potessi valicare l’orizzonte

Se solo potessi comprendere l’idioma
Se solo potessi rimpicciolire il pianeta
Se solo potessi girar la clessidra
Se solo potessi cavalcare le correnti
Ascenderei a te
Per danzare insieme tra le stelle.
 
 

 

Noi

Alle anime gentili che hanno paura di disturbare.
A coloro che entrano ovunque in punta di piedi come se il pavimento fosse ricoperto dai vetri del giudizio.  
A chi non riesce a smettere di ringraziare per quei piccoli gesti scontati per i più.
A chi conosce il peso delle parole e consuma la sua bilancia pesando e ripesando persino le pause. 
A chi ha paura di fare rumore in questo chiassoso frenetico mondo.
A voi vanno i miei pensieri solitari.
Non siete soli.

 

169

Non posso offrirti
La vita più eccitante
Il sesso più animalesco 
O lo sfarzo di cui tutti sembrano desiderosi. 
Però posso offrirti
Un posto dove essere te stessa
Dove non sentirti mai più giudicata
Tre pasti caldi al giorno
E la promessa di non esser più sola.