big brother is watching you

di Nonmipiacenulla
(/viewuser.php?uid=1110552)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 0. prologo ***
Capitolo 2: *** 1.fuga ***
Capitolo 3: *** 2.Nuovo inizio ***



Capitolo 1
*** 0. prologo ***


A Chris Land quando nascono i bambini vengono subito spediti in piccoli collegi sparsi per i quartieri del nostro piccolo Paese definibile dal mondo come micro-nazione. Già, perché Chris Land era composta effettivamente da meno di centocinquanta abitanti. Tornando al discorso di prima, i bambini che vivono nel nostro Paese, non possono uscire dal proprio collegio fino al compimento dei sedici anni e fino ad allora devono rimanere a studiare e vivere dentro l'opprimente dormitorio. Non c'era da lamentarsi, in fin dei conti si viveva bene: cibo per tutti, vestiti di ogni tipo. Lì si viveva da sballo.
Io facevo parte del terzo quartiere, il meno numeroso a quanto pare e probabilmente il più problematico. Ero una delle più grandi, ma tanto la differenza non c'era per quanto riguardava le lezioni. Erano sempre le stesse, ogni anno, ogni giorno. Era sempre noioso, però vorrei tanto tornare a quei giorni pieni di ingenuità...
Quel giorno era tutto tranquillo. Io come al solito ero stata tra gli ultimi a svegliarsi a causa delle urla di Taylor contro il piccolo Junior.
-Che succede qui?- A parlare fu Courtney.
Taylor corse da lei piangendo. -Vedi cosa mi ha fatto quello stupido di Junior! Era nuovo, me lo aveva inviato Kelly!
-Ancora con la storia di Kelly?- Disse Heather fulminandola con lo sguardo. -Quando ti accorgerai che Kelly non conosce neanche della tua esistenza voglio assistere al tuo pianto!
-Heather non ti ci mettere anche tu! E Gwen, so che sei sveglia, puoi fare qualcosa per far smettere a quel piccoletto di piangere?
-E perché dovrei essere proprio io a farlo smettere di piangere?- chiesi esasperata. -Perché Carrie è andata a fare colazione con Davin e tu sei la seconda preferita del bambino.
Sbuffai e mi alzai dal letto. -Devo imparare a dormire nella stanza dei maschi. Stare con voi mi sta facendo uscire di testa. Dai Junior, ti fa se andiamo da Carrie?
Il bambino, ancora scosso dalle urla di Taylor annuì velocemente con la testa e mi prese la mano. Ogni volta che lo faceva, mi rendeva felice. Il piccolo Junior, soffriva di mutismo selettivo e stare in una situazione del genere non faceva altro che peggiorare le sue condizioni. Con me ogni tanto parlava o diceva qualcosa, ma siccome il suo tono di voce era veramente basso, non riuscivo a capire praticamente nulla.
Mentre uscivamo dalla camera delle ragazze, da quella di fronte alla nostra uscirono Geoff e Rock, intenti in una gara a chi arriva per primo alla sala per fare colazione.
-Chi arriva per ultimo mangia gli scarti bambola!- Gridò Geoff, già distante di qualche metro. -Vi conviene sbrigarvi!
-Sai che me ne frega.
-Beh, allora sarai tu quella a mangiare la spazza- waah!- disse cadendo. -Auch, mi sono fatto male!
-Ben ti sta, fratello!- disse Junior facendogli la linguaccia.
Il biondo lo guardò stupido e si rialzò subito per andare verso lui. -Campione, allora parli?!- Junior si ammutolì subito e si nascose dietro di me. -Figo, allora dobbiamo festeggiare!
-Geoff, guarda, non è assolutamente il momento...
-Ma da Gwennie, perché non dovremmo gioire?
-Sai com'è? Taylor sta piangendo per colpa di quella scema di Heather, mentre Courtney fa la fastidiosa come al solito. E poi, non stavi facendo una gara con Rock?
-Cavolo, hai ragione! Quello si sarà mangiato già la mia portata!- Disse tirandosi uno schiaffo sulla testa. -Piccola, ti occupo il posto vicino al mio!- e dopo avermi dato un bacio sulla guancia scappò via. Quel gesto mi fece arrossire leggermente, ma a causa della mia pelle pallida si notava facilmente e Junior stesso se ne accorse.
-Tu e Geoff state insieme?- chiese il più piccolo.
-Non lo so.- dissi velocemente. -Devo ancora decidere.
-E dimmi un po', la sorellona Carrie sta con Davin?
-Non lo so. Non m'interessa degli altri.
Junior si limitò a dire solamente "ah" e poi non parlò più per tutto il tempo, camminando anche a testa bassa per evitare di incrociare lo sguardo con me. Arrivammo poi nella sala pranzo e Geoff e Rock stavano mangiando velocemente, mentre lì vicino c'erano per conto loro Laurie, Davin, Carrie e Lindsay che parlavano insieme, mentre Duncan stava appartato a guardare male gli altri.
-Ah! Gwen, ti ho tenuto il posto! Vieni prima che arrivino le altre!- Roteai gli occhi e andai vicino a lui, mentre Junior senza dire nulla andò leggermente vicino a Duncan. -Ma perché il piccoletto è andato da quello?
-E che vuoi che ne sappia. Ora vado a prendere una mela.
-Solo? Non vuoi una mega porzione di cereali?- Chiese questa volta Rock.
-Senti, preferisco qualcosa di naturale.
Andai verso la cucina, dove il maestro Chef che ci faceva da figura paterna, mi offrì una mela già sbucciata, ma neanche il tempo di tornare al mio posto Courteny ed io ci urtammo.
-Oddio, scusa Gwen!- disse rialzandosi (senza offrirmi una mano) e per andare verso Chef, schiacciò la mia mela.
-Grazie, ma io non mangio il purea di mele.- dissi sarcastica, ma l'altra non mi ascoltò.
-Oh maestro Chef! è terribile! Guardi Duncan cosa sta facendo!
Effettivamente, dove si trovava Duncan, c'era tutto il nostro gruppo ammassato. Corremmo subito da lui e lo spettacolo non fu per niente bello.
-DUCNAN, COSA STAI CERCANDO DI FARE?- Urlò l'uomo, prendendo per il colletto il bambino.
Duncan sorrise e disse. -Questo pidocchio mi stava dando fastidio, quindi gli ho dato una lezioncina!
Il piccolo Junior, che era stato salvato da un pugno sul naso, stava tremando tra le braccia di Carrie. -Duncan, sei veramente cattivo. Non stava dando fastidio!
-Oh, sì invece. Mi stava imitando e nessuno qui imita Duncan.
-TU, OGGI PASSERAI MATTINA E POMERIGGIO NELLA CELLA DI RIEDUCAZIONE.
Tutti sussultarono a quella parola, Duncan compreso. Nessuno c'era mai andato, era come una leggenda metropolitana, mi dispiaceva tantissimo per lui. Poi guardai di nuovo verso Junior, era traumatizzato.
La colazione fu totalmente silenziosa, finché Chef non rientrò in cucina, chiamandoci per la lezione del giorno. Quella volta toccò all'ennesima lezione sulla perfezione del mento di Chris. L'avrò sentita almeno undici volte, ogni anno. Quel Chris iniziava a darmi sui nervi e tal volta mi faceva paura. Certe volte, per quanto veniva celebrato in tv mi sembrava come se fosse una divinità. Era sicuramente qualcuno di grandioso.
Arrivò poi la sera e quella notte, come promesso la mattina, decisi di dormire nella camera dei maschi, dato che Geoff mi offrì anche di dormire con lui abbracciati, per proteggermi da Duncan. Il ragazzo tornò e aveva con sé un diario e senza dire nulla si mise sul proprio letto a leggerlo, sembrava veramente preso da ciò che c'era scritto, ma aveva uno sguardo terrorizzato. Dopo un po', quando tutti stavano già dormendo (al contrario mio, che non riuscivo ancora a dormire) uscì dalla camera e notai delle lacrime ai suoi occhi.
Preoccupata, decisi di seguirlo. Era effettivamente vero, stava vicino ad una finestra. Piangeva. Lo raggiunsi e gli misi una mano sulla spalla.
-Chi sei?- Disse incazzato. -Oh, ciao. Sei tu.
-Ti ho visto piangere prima. C'entra qualcosa con la cella di rieducazione?
-Nah- disse grattandosi il braccio. -Quella era solo noiosa.
-Allora quel diario?
Duncan mi tappò la bocca. -Non lo nominare. L'ho preso di nascosto, è di Chef!
-Veramente? E cosa dice?- Chiesi curiosa. -Qualcosa per fargli qualche scherzo?- ghignai, già immaginando me, lui e Geoff fare dei dispetti al nostro insegante.
Duncan scosse la testa. -Gwen, non ti posso dire nulla, ma stare qui è pericoloso per noi. Per il resto della conversazione, sussurriamo, va bene?- Annuii, facendogli capire di andare avanti e lui si avvicinò al mio orecchio. -Big brother is watching us. Qualcosa mi dice che siamo in pericolo, ci stanno plasmando per vivere in una società del tutto diversa da quella che ci immaginiamo. Mi farò spedire più spesso lì, ci sono una cinquantina di diari di Chef risalenti tutti a quindici anni fa, cioè da quando è stata fondata la dittatura di Chris. Dobbiamo stare attenti.
Non sapevo cosa intendesse dire Duncan. Mi faceva paura, ero terrorizzata e non sapevo se crederci o meno, ma dalla sua espressione mi fidai.
Ad un certo punto, si aprì la porta della camera delle ragazze da dove uscì la piccola Lindsay.
-Gwenda! Ecco dov'eri finita!
Sussultai. -Ciao Lindsay, stavo parlando con Duncan della camera di rieducazione. Sai com'è! Se in futuro dovessi andarci anche io, sarò preparata!- ridacchiai. La bionda mi guardò confusa.
-Mi accompagneresti in bagno, non mi ricordo dove si trova.- chiese.
Ridacchiai e poi salutai Duncan, per accompagnare la mia amica.
Da quella volta, tutto sembrò cambiare. Duncan era diventato più amichevole, soprattutto con me e Geoff, ma lo vedevo diverso. Era disturbato. Però mi aveva promesso che avrebbe scoperto altro. Si fece spedire più volte in cella ed era diventato un passatempo prendere in giro Chef.
Passarono anni e finalmente arrivò il giorno del passaggio. Eravamo tutti cresciuti ed io fingevo di aver dimenticato totalmente il discorso che feci con Duncan, ma in realtà non era così. Ero sicura che lui avesse in mente qualcosa di grande, di enorme.
-Piccola, gli altri ci stanno aspettando in sala- disse Geoff, lasciandomi un bacio sulle labbra. -Da oggi, vivremo la nostra vita al meglio. Sai Chef mi ha detto che come regalo di promozione ci darà una casa gratis tutta per noi!
Io sorrisi e ricambiai il bacio di prima.
Vivere con Geoff sarebbe stato un sogno.
Ma era l'inizio del grande incubo.








/SPAZIO AUTRICE!
Ehii, ciao! Spero apprezziate questa storia. Tranquilli, ci saranno praticamente tutti i personaggi. Tempo al tempo, ho in mente un sacco di cose belle <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 1.fuga ***


La situazione era veramente allegra, “la calma prima della tempesta” per meglio dire. Quelli del mio anno erano tutti felici in fin dei conti. Stavamo per passare ad essere adulti e avremmo potuto vivere al meglio le nostre vite, come me e Geoff, che avevamo pianificato di vivere insieme. Ovviamente io non avevo mica dimenticato tutta la storia che c’era dietro Chris Land e avevo paura per quello che sarebbe accaduto in seguito. Ma ero così emozionata di vedere il mondo esterno.
Guardai poi verso Duncan, che in quel momento parlava con Lindsay di non so cosa, ma probabilmente ci stava provando con lei, dato che la portò ad arrossire. Courtney era lì a fissarlo, consolata da Taylor. Avevano avuto una storia di tre anni, ma lui l’aveva improvvisamente lasciata causandole una grande confusione. Nessuno aveva mai capito il perché Duncan l’avesse mollata. Non l’aveva detto neanche a me, che in quegli anni ero diventata la sua migliore amica, che tra l’altro era riuscita a farli mettere insieme. Heather era indifferente a tutto quello accaduto nel tempo, era diventata la più fredda del gruppo e l’unica amica che aveva era Lindsay, che era l’amica di tutti in fin dei conti. Tutti l’adoravano, perché insomma: Lindsay con la sua ingenuità ha sempre aiutato in qualche modo a calmare le acque in situazioni di disagio. Avevo il timore di come avrebbe vissuto senza qualcuno di noi al suo fianco, probabilmente si sarebbe persa per le strade di Chris Land e spesso mi veniva da chiedere a Geoff se volesse farla abitare con noi. Ma probabilmente le mie preoccupazioni erano inutili. Quella ragazza, non spiccava nelle materie ma era un genio emotivo e in qualche modo se la sarebbe cavata, ma avrei preferito non perdere i contatti con lei. Geoff e Rock si stavano salutando (arrivando anche a versare delle lacrime) e intanto, arrivarono a salutarmi Davin, Carrie, Miles e Junior. Erano tutti cresciuti, anche se ai miei occhi erano perfettamente dei bambini, dei fratelli minori da proteggere ad ogni costo. Volevo solo il meglio per loro.
-Gwen, dici che avrai il permesso di venirci a trovare? - Chiese Miles appoggiando una mano sulla mia spalla.
-Ma certo! Magari mi daranno anche il ruolo d’insegante al posto del vecchio Chef – Scherzò la ragazza in risposta. Era vero, sperava che in qualche modo il ruolo toccasse a lei, ma non era possibile. Lo aveva già chiesto una volta all’uomo e lui le rispose che non mi conveniva, senza darmi una motivazione logica. Ma mi andava bene in fin dei conti. Magari il destino aveva qualcosa di meglio in serbo per me.
Qualche minuto dopo i saluti, Chef chiamò noi “adulti” a venire vicino a lui per una foto ricordo. Stava piangendo, non lo avevo mai visto in quello stato e faceva abbastanza ridere.
-Sapete ragazzi? – iniziò a parlare. -Vi conosco da quando siete nati e vedervi andare via, per inseguire un futuro che…- deglutì -Dicevo, il vostro futuro mi rende felice. Essendo io un pezzo grosso in politica, sono riuscito a mettere buona parola su tutti voi, chi di più e chi meno ovviamente. Mi avete dato grandissime soddisfazioni e per questo mi rendete veramente orgoglioso. Tu Lindsay, con la tua gioia sei riuscita a calmare tutti anche in situazioni disperate, tu Heather sei una a posto. Il futuro ha in serbo molte strade per te, così come per Courtney che è sempre riuscita ad ottenere i risultati migliori. Gwen invece mi sei sempre piaciuta. Ti avrei voluto spedire nell’esercito, ma purtroppo però hai rifiutato per vivere la tua vita in pace. Geoff, non te ne do la colpa, ma ovviamente rifletti su quello che hai fatto perdere alla tua futura mogliettina.
-Quindi solo questo hai da dire a me? Ok che i miei voti facevano schifo, ma-
-Geoff, tranquillo! – dissi dandogli un bacio sulla guancia e in questo modo fu calmato.
-E per ultimo, Duncan. Tu sei riuscito ad andare in rieducazione per tutti questi ultimi anni, ben cinquantotto volte. Certo, oltre a questo devo essere sincero mi mancherai tantissimo. E questo è tutto ragazzi. Possiamo prendere l’autobus per andare al quartiere centrale dove Kelly vi consegnerà la vostra certificazione per circolare a Chris Land!
A queste parole, salutammo per l’ultima volta i nostri compagni e ci recammo sull’autobus. Duncan mi prese per il braccio, dicendomi di volermi dire una cosa.
-Geoff, mi rubo un secondo la tua ragazza. Tranquillo poi ti dirà tutto!
-In che senso tutto? Amico, non vorrai mica rubarmi la ragazza spero!
-Tranquillo amore, alla cerimonia ti darò tanti bacetti! – Scherzai, lasciando l’ennesimo bacio sulle labbra e poi mi andai a sedere vicino Duncan. -Beh, cosa mi dovevi dire? – gli chiesi scompigliando quei suoi capelli neri.
-Gwen, ti ricordi cinque anni fa. Il diario, per intenderci? Ecco andando a esercitarmi per entrare nell’esercito di Chef sono riuscito a scoprire nuove cose.
-Figo, spara!
Lui sorrise. -Oggi riuscirò a farvi scappare. Ho incontrato una tipa di nome Izzy era a-
-E QUINDI MI AVRESTI LASCIATA PER UNA SCEMA DI NOME IZZY? – Urlò Courtney che si trovava dietro di noi.
-Courtney, potresti lasciarci un secondo in pace? - La ragazza, fece una smorfia e andò a sedersi vicino a Heather. -Dicevo, anche Izzy del primo quartiere era a conoscenza di questa storia, quindi a quanto pare non è una bufala. Abbiamo escogitato un piano, ma purtroppo per me sarà abbastanza rischioso.
-Duncan, cosa vuoi fare?
-Tu e gli altri dovete fuggire, capito? Tu e Geoff dovete scappare e cercate di mettere al sicuro anche Courtney. È chiaro?
-In che senso? Non capisco?
-Tranquilla, capirai appena attuerò il piano. Dobbiamo distruggere questo Chris e salvare tutte le altre vittime.
Io annuii con la testa. Non capivo nulla. Qualche minuto dopo, finalmente l’autobus si fermò. Io e Duncan andammo subito da Geoff che sembrava stordito dopo aver passato quella ventina di minuti con una Lindsay che parlava della sua futura storia d’amore con qualche atleta o modello affascinante. Poi ci allineammo al resto degli altri quartieri. Una donna sulla quarantina, salì sopra un palco.
-Buongiorno ragazzi. I vostri insegnanti vi hanno già fatto i complimenti per essere giunti fin qui, quindi mi limiterò, come ordinato da Chris, a consegnarvi le vostre certificazioni. Andremo ovviamente in ordine di nascita. La prima è Eva dal quinto quartiere, congratulazio-
-Esercito. Già lo sapevo. Ho preso le lezioni a posta. – urlò lei e prese il proprio certificato.
-Quindi ti sei allenato anche con quella maschiona? – chiesi a Duncan
-Esatto, ma non ci ho mai voluto avere nulla a che vedere.
La donna continuò, limitandosi a dire solo il lavoro di chi fosse entrato nelle forze armate o scelto come icona. -Justin del primo quartiere, modello mentre Izzy, sempre del primo esercito!
-Ahah, grazie! Ehi, ma quindi c’è anche Duncan? Ahah, sono pronta a fare casini!
Il ragazzo la fulminò con lo sguardo.
-Quindi quella è Izzy- chiesi
-Già, ma tranquilla. Fa sempre così, quindi non avranno sospetti…- sospirò e poi guardò l’ex fidanzata che continuava a guardarlo male.
-Continuando con il quinto, questa volta Katie e Sadie, che non faranno nulla di utile per noi. Così come il piccolo Cody, del primo quartiere, Ezekiel del quarto e Leshawna del secondo. Poi c’è Trent del quarto, futuro musicista, ci sarai molto utile carino! – Disse la donna facendo l’occhiolino.
-Cosa intendi con “utile”?
-Per adesso non ti riguarda. Torniamo alle persone noiose e inutili. Geoff del terzo, Sierra e Bridgette del primo, Alejandro del quinto che è stato chiamato per rivestire il ruolo di modello come Justin.
-Grazie mia cara, ne sono molto onorato. Non vi deluderò. – disse baciando la mano a Kelly.
-Ohoh, adulatore. Passiamo ad Harold del primo, Dj del secondo, Beth del quarto e l’altro membro dell’esercito, Tyler.
-Lasciate fare a me! – Corse dalla donna ma poi cadde. Lindsay, con la sindrome di crocerossina gli si avvicinò preoccupata ma cadde a sua volta anche lei.
-Chi si trova si piglia. – commentai con il mio fidanzato.
-Abbiamo quasi finito. Il prossimo viene dal secondo ed è Owen. Oh, qui ci sono una serie di persone utili. Bene, partiamo da Heather del terzo che ha trovato un posto nella politica.
La ragazza camminò verso la donna con un sorriso fiero sul volto. -Grazie mille, me lo merito dopo aver vissuto per sedici anni con quei vermi.
-Non credo siano tutti dei vermi nel terzo quartiere, spero-
-Oh, sai Kelly, c’era una ragazzina che si spacciava per tua fi-
-Ok, andiamo avanti. Duncan del terzo quartiere nell’esercito, Noah del primo in politica e Gwen del terzo, sempre eserc-
-Ho rifiutato, mi limiterò nell’arte e a passare il tempo con il mio futuro marito.
-Che spreco, avresti potuto vivere meglio lì. Andiamo avanti con le ultime due del terzo: Courtney, in politica e Lindsay, nella moda! Perfetto, direi che abbiamo finito.
-NON ANCORA CAPO! – Urlò Izzy. -Duncan ha qualcosa da dire a tutti!
Persi un battito e mi guardai con Geoff, che altrettanto preoccupato mi prese la mano.
-Un attimo di attenzione! – gridò il ragazzo. -Io Duncan del terzo quartiere, ho deciso di far saltare tutti voi in aria! – Urlò premendo poi un pulsante. Questo non fece scoppiare nulla, ma fece uscire una fitta nebbia. -Izzy è il tuo momento! - Gridò mentre veniva attaccato da alcune guardie.
-Dov’è Courtney? – chiesi al mio ragazzo.
-Sono dietro di te. – tossì. -Mi spiegate cosa diavolo ha fatto Duncan?
-L’ha fatto per farci fuggire e secondo il suo piano dovresti venire anche tu!
-Non esiste proprio e per quale motivo dovrei andare via? Nel senso- tossì. – Ho ottenuto un bel posto in politica! Io rimango qui.
Intanto mi si fiondò davanti a me, quella Izzy. -Amica, l’hai sentita no? Andiamo penseremo la prossima volta a portarla con noi. Seguitemi!
Mi prese per mano. A sua volta, portava con se quella ragazza di nome Bridgette, che faceva parte del suo quartiere. Ma notai che qualcuno ci stava seguendo.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 2.Nuovo inizio ***


Non stavo capendo niente. Perché Duncan aveva deciso di sacrificarci per farci scappare? Nel senso, sarebbe stato tutto più semplice se avessimo aspettato per eseguire questa fuga. In questo modo avremmo potuto portare anche Courtney con noi. Ma a quanto pare, voleva complicarci ancora di più la vita.
Intanto Izzy ci aveva accompagnato in una base sotterranea abbandonata e abbastanza mal ridotta che aveva trovato studiando le mappe dei diari di Chef, che Duncan le aveva mostrato. Era abbastanza difficile da trovare a detta sua, ma dovevamo assolutamente cercare di crearci delle nuove basi sconosciute per poter ingannare al meglio le autorità.
-Siamo al sicuro. Non credo ci riusciranno a trovare per il momento! – Disse soddisfatta. -È stata veramente una bella corsa, dico bene?
-Io ancora non capisco perché siamo scappati…
-In che senso, scusa? Veramente questo cretino non sa nulla di questa storia?
-Ehi, calma con le parole! – Dissi cercando di difendere Geoff dall’aggressione di quella squilibrata. -Non abbiamo avuto il tempo di spiegargli come stanno le cose.
La ragazza roteò gli occhi. -Noi siamo qui per distruggere il big brother. Quello che controlla tutto.
-Ma non starai mica parlando di me, vero? Sai nel nostro dormitorio venivo spesso chiamato fratellone da quelli più piccoli, ma io non controllo un bel niente! – Rispose ingenuamente, girandosi dopo aver sentito qualcuno mettere la propria mano sulla sua spalla.
-Scusami, non penso si riferisse a te…- era Bridgette. -Sai, per farla breve la nostra insegnante è una donna dei piani alti e ci ha parlato di ciò che succede in questa società. È tutta una dittatura orribile.
-Scusami Bridgette- dissi avvicinandomi a lei. -in che senso la vostra insegante vi ha detto pubblicamente queste cose?
-È semplice. – Rispose di nuovo Izzy. -Voi come insegnante avete il secondo di Chris. È normale che volesse in qualche modo plasmare le vostre menti per farvi immaginare che avreste vissuto in una società perfetta. La nostra Blaineley è una donna molto seguita in televisione per quanto riguarda il gossip, dunque ogni tanto le scappava di parlarci di questa dittatura che c’è lì fuori e della propaganda che fanno tutti i volti famosi come lei…
-E soprattutto le torture che fanno a quei poveri animali!
-Dunque, siamo qui per cercare di distruggere in qualche modo questa dittatura, per vivere al meglio. E poi, detto sinceramente io mi sarei annoiata a stare al servizio di quel tipo.
-Frena un secondo sorella! Mi stai dicendo che mi hai fatto mollare tutto, per cercare di battere una persona del genere? Nel senso, sì bella idea, ma non pensi sia abbastanza rischioso? Qualcuno potrebbe anche morire. Guardaci, siamo solo in quattro e detto francamente. Gwen, ti prego dimmi che è uno scherzo tutto questo e che è solo una festa per inaugurare la nostra casa…
Io sospirai. Non sapevo che dirgli. Era così confuso, cosa che anche io ero. Questa situazione era veramente orribile, ma a quanto pare non mi sarei potuta tirare indietro. Nel senso, Duncan si era sacrificato in quel modo per farci fuggire e probabilmente era stato anche catturato.
-Geoff, non so che dirti, ti giuro… anche io vorrei tanto che questa situazione non fosse reale. Avrei seriamente preferito vivere una vita con te. Ma a quanto pare ormai siamo dentro e probabilmente siamo già classificati come ricercati. – Sospirai. -E poi, era da un po’ che mi sentivo osservata. Credo che qualcuno ci abbia seguito fin qui. – Mi girai alle mie spalle e dietro un cumulo di pietre, notai un’ombra. Decisi di avvicinarmi, prendendo una piccola pietra come “arma” per attaccarlo e gliela lanciai prendendolo in pieno sulla sua testa.
-Non sarai mica una spia di quelli spero! – disse Izzy, che si era avvicinata a me.
-No… - disse quella figura, rivelando così la sua identità. Era un ragazzo affascinante dai capelli neri e occhi verdi, con una chitarra sulle spalle. -Sono Trent del quinto quartiere. Per intenderci, sono quello che suona la chitarra.
-Ok e come mai ci hai seguito? – Chiesi sospettando di lui. -Nel senso, non sei uno incaricato dello spettacolo?
-Mi puzzava di strano, ma da quello che ho capito da Izzy sfruttano il talento delle persone per fare pubblicità al big brother, giusto?
-Esatto chitarrista! – Rispose Izzy stessa. -Perfetto. A Izzy piace quando ci sono tante persone ad ascoltarla! Benvenuto quinto membro del team! La nostra prima missione sarà quella di crearci delle false identità. Ma niente paura! Izzy conosce alla perfezione cosa fare! Lo ha già visto fare durante l’addestramento! E oltretutto quando usciremo da questa base, dovrete mettervi delle parrucche per non farvi riconoscere.
Io, Geoff e Trent ci guardammo, sorpresi di quanto parlasse quella ragazza, mentre Bridgette sorrideva cercando di dare corda alla sua compagna.
-In realtà a quanto pare sono solo quattro per il momento, quindi qualcuno di noi rischierà tantissimo! Ma tranquilli! Qualcuno di voi si offre volontario per farsi rasare a zero?
-No. Nessuno ci tiene, tranquilla! Io ho un’idea migliore. – dissi mostrando un barattolo di tinta verde che avevo recuperato il giorno prima, grazie all’aiuto di Duncan. -Mi tingerò i capelli e magari li accorcerò anche!
-Bambola, ma sei sicura? – Chiese Geoff. -Nel senso, lo sai che poi dovrai aspettare che ricrescano per tornare al tuo colore naturale, vero?
-Tranquillo amore! È un desiderio che ho sempre avuto! – Dissi lasciandogli un bacio per poi farmi indicare da Izzy un bagno.
Duncan mi aveva spiegato più o meno come tingerli, quindi non dovevo preoccuparmi. Avevo capito tutto. Certo, ci avevo messo un bel po’ per far prendere decentemente il colore, ma il risultato fu perfetto. Era proprio quello che volevo ottenere.
Uscita dal bagno, tornai subito dagli altri. L’atmosfera era abbastanza fredda. Ognuno stava per i fatti propri e non mi videro tornare. Notai che quel Trent stava suonando qualche accordo con la chitarra. Era davvero bravo, da quel poco che avevo sentito.
-Sei veramente bravo. – Gli dissi, attirando l’attenzione di tutti. -Se fossimo in una situazione diversa, secondo me avresti molto successo!
-Ti ringrazio, comunque i tuoi capelli ti stanno…
-Una meraviglia pupa! Sei uno schianto, dico sul serio! – Disse Geoff correndo subito da me, per poi baciarmi dolcemente. -Sono fortunato a stare con te!
Io sorrisi, ma spostai poi lo sguardo su Bridgette e Trent, che ci fissavano.
-Ragazzi! Le identità per quando uscirete! Sono pronte! Ho hackerato un po’ di files e sono riuscita a rubarne qualcuna di già esistente! Tranquilli, sembreranno vere!
Disse stampando delle tessere per poi consegnarcele. Tutto ciò, avrebbe segnato il nuovo inizio.
 
//ehiiii!! Ok ho finalmente concluso questo capitolo! Sono veramente confusa su quali coppie farò nella storia, nel senso! Amo Gwen e Geoff, sono la mia comfort ship non canon, ma poi Trent e Bridgette? Sono tutte coppie che amo uffa!! Vabbè spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Grazie per la lettura <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3986453