Il regno dei draghi: I sette cristalli

di Anime8Forever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Personaggi nuovi presenti

 

Nome: Ryū (Pronuncia: Riu. Traduzione: drago)

Cognome: Chi (Pronuncia: Chi)

Soprannome/i: nessuno

Ryū ha il drago dell'elemento oscurità

Ryū ha il drago dell'elemento oscurità. È freddo e distaccato, ma con sua sorella a volte è tutto l'incontrario.

 

 

Nome: Kuroi

Cognome: Chi

(Pronuncia: Curoi Chi. Traduzione: sangue nero)

Soprannome/i: Roi

Kuroi ha il drago dell'elemento oscurità

Kuroi ha il drago dell'elemento oscurità. È molto aperta con i suoi amici, ma a volte può essere spaventosa.

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(Pov Ryū)

"Dove mi trovo? Ma questa è la mia vecchia casa!" il respiro mi si bloccò in gola quando realizzai. Scossi la testa e indietreggiai. Le lacrime iniziarono a sgorgarmi dagli occhi quando sentii una voce sussurrare il mio nome. Lentamente il volume della voce si alzò fino a sembrare un urlo. Le mie orecchie facevano male. Non riuscii a trattenermi. Urlai più forte che potevo per sovrastare quella voce femminile tanto familiare quanto straniera. Sentii qualcosa leccarmi la faccia e mi svegliai. Era stato il mio drago a svegliarmi e per ringraziarlo gli accarezzai il muso, sussurrandogli un -grazie Kuro-, e mi alzai. Sentii un mugolio provenire da mia sorella e dal suo drago che la riparava con la sua grande ala dalla sabbia di quel posto disabitato. Mi ricordava il paesaggio di un videogioco a cui avevo giocato. Qualche ciuffo d'erba spuntava qua e la nella terra arida accanto all'autostrada, dove passava ogni tanto qualche macchina, ma deserta per la maggior parte del tempo. Sospirai ricordandomi la missione che ci aveva dato la regina e mi sorpresi quando mi accorsi dell'ora: mezzogiorno. Andai vicino alla mora e la scuotei, facendola mugugnare ancora, ma senza svegliarla. Ringhiai seccato, nonostante ci ero abituato, e riprovai. Questa volta l'intento funzionò a metà, poiché avevo svegliato qualcuno, ma non mia sorella. Infatti avevo svegliato il suo drago, Black, che soffiò facendo uscire un po di fumo e aprì le sue ali grandi almeno 20/25 metri, muovendole per sgranchirsi, per poi avvicinarsi a Kuro, il mio drago, per coccolarsi a vicenda. Sentii la mora sussurrare qualcosa, per poi alzare gli occhi al cielo divertito quando la sentii dire nel sonno -torna qui, Blacky, ho freddo...- nonostante facesse un caldo da rimanere senza maglia. Alla fine chiesi a Black di svegliarla, corrompendola con una bistecca. Il drago si avvicinò alla mora, le prese con la bocca il dietro della maglietta, come farebbe una madre con il proprio cucciolo, e la sollevò da terra. Roi strinse gli occhi per poi aprirli lentamente. Confusa si guardò intorno e, quando capì vedendo la bistecca tra le mie mani, la sua espressione cambiò da disorientata a furiosa. Ordinò al suo drago di metterla giù. Nonostante l'altezza atterrò in piedi e mi si avvicinò con aria furiosa mentre io lanciai la bistecca al drago e alzai le mani in segno di "resa". Quando fu a pochi centimetri di distanza da me si fermò e mi chiese -perché mi hai svegliato a quest'ora?!- io indicai il cielo e dissi -è mezzogiorno passato, Roi. Dobbiamo cercare L'eterocromico, ricordi?- lei si calmò ricordandosi perché eravamo in questo posto afoso e si avvicinò al suo drago. Anch'io mi avvicinai al mio e ci salii.

 

Ci dirigemmo verso la sosta più vicina. Era composta da un negozio, un camper, un'officina e un ristorante. Scendemmo dai nostri draghi e ci avvicinammo. Quando fummo abbastanza vicini dall'officina uscii una ragazza dai capelli marroni a caschetto, degli occhi dello stesso colore dei capelli, due orecchie da animale in testa e una coda, la proprietaria dell'edificio. Si avvicinò a noi e ci chiese con voce acuta -Salve fratelli Chi, qual buon vento vi porta qui?-

 Si avvicinò a noi e ci chiese con voce acuta -Salve fratelli Chi, qual buon vento vi porta qui?-



Ringrazio chi sta leggendo questa storia. Vi avverto che sarò molto lenta con il pubblicare i capitoli.
Questa soria è pubblicata anche su wattpad con il profilo Anime8Forever (non so come mettere l'indirizzo i_i)

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Personaggi nuovi presenti

 

Nome: Akai 

Cognome: Honō

(Pronuncia: Acai Hono. Traduzione: fuoco rosso)

Akai ha il drago dell'elemento fuoco

Akai ha il drago dell'elemento fuoco. È molto socievole e quando gli viene in mente una battuta la dice sempre.

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Dal capitolo precedente

Quando fummo abbastanza vicini dall'officina uscii una ragazza dai capelli marroni a caschetto, degli occhi dello stesso colore dei capelli, due orecchie da animale in testa e una coda, la proprietaria dell'edificio. Si avvicinò a noi e ci chiese con voce acuta -Salve fratelli Chi, qual buon vento vi porta qui?-

(Pov Kuroi)

Lasciai mio fratello a parlare con la nostra amica castana, Akiko Yamada, per dirigermi dentro il ristorante/bar. Mi sedetti e ordinai da bere, prima di vedere una chioma rossa familiare sparire dietro alla porta del bagno dei maschi. La mia attenzione si spostò sulla birra che avevo ordinato e me la portai alle labbra. Quando il liquido arrivò a metà bottiglia mio fratello entrò e mi si avvicinò. Io mi misi a guardarlo, curiosa che Akiko lo avesse trattenuto così poco. Lui incominciò a parlare -Aki darà una sistemata alle nostre moto, mi ha detto che nel mentre potremmo trovare l'eterocromico qua. Tu l'hai visto?- io tornai a guardare la bottiglia, per poi rispondere -forse, non l'ho visto negli occhi- e indicare il bagno degli uomini. Lui annuì e ci entrò mentre io sospirai. Il barista mi si avvicinò -è successo qualcosa, signorina?- io scossi il capo e risposi -solo un compito da portare a termine e molto stress. Un'altra birra per favore- lui ridacchiò e mi disse -spero di non essere troppo ficcanaso, ma in cosa consiste la tua missione? Eccoti la tua birra- abbozzai un sorriso -non sono facile da far parlare, sai?- il barista si mise a ridere e rispose -me lo aspettavo- e si avvicinò ad un'altro cliente. Dopo che finii la seconda bottiglia di birra, un braccio mi si allacciò attorno al collo mentre una mano mi tirava la guancia e il proprietario degli arti mi faceva un sorriso a trentadue denti. Si mise a ridere -ha ha ha, sei davvero buffa, sai Kuroi?- io gli lancia uno sguardo omicida e gli dissi con la voce confusa a causa della mia guancia tirata -giufo che se fon la smeffi romfo la boffiglia e te la tifo in tesfa, mafedetto rosfo!- lui riscoppiò a ridere e mi lasciò dicendo -no grazie! Comunque come stai?- io risposi -nel mezzo?- e vidi mio fratello dietro il rosso con qui stavo parlando con una mano in faccia, così mi morsi il labbro per non ridere anch'io. Dopo la scenetta Ryū poggiò la mano sulla spalla del ragazzo e gli disse serio -dobbiamo parlare, Akai Honō- lo scortammo verso il retro del ristorante e gli spigai la situazione -tu sai che i demoni stanno diventando sempre più numerosi, giusto?- lui annuì -ma nessuno sa la causa tranne...- mi guardai intorno per vedere se c'era qualcuno e continuai -...la regina- Akai fece una faccia confusa e mio fratello prese le redini della spiegazione -la regina ci ha chiesto di radunare tutti i cavalieri dei draghi- il rosso voltò la testa da un'altra parte, ovviamente in disaccordo, e disse con voce ferma -per lei, non mi unirò a un'altra guerra- il ricordo di sua sorella gli balenò in mente.

(Flashback terza persona, 6 anni prima)

5 ragazzi, 4 ragazzi e 1 ragazza, stavano combattendo un drago il cui fuoco era viola. Un ragazzo in particolare, dai capelli rossi e gli occhi affetti da eterocromia, ce la stava mettendo tutta. Ad un certo punto una bambina dallo stesso colore dei capelli e gli occhi chiusi dalla nascita apparse nel fuoco viola. Urlava disperatamente un nome e quando il rosso lo sentii si voltò subito nella sua direzione. Non perse un attimo e gli corse incontro chiedendogli -stai bene, sorellina?- lei annuì con la testa. Stava per chiedergli una cosa quando avvertì un pericolo e gli urlò -scappa, fratellone!- spingendolo in tempo e prendendo lei la coda del drago. Per fortuna riuscì a sopravvivere, ma il costo era di rimanere in coma per non si sa quanto tempo.

(fine Flashback)

Il ragazzo protagonista del ricordo abbassò lo sguardo. Ryū mi guardò e io annuì. Ogni volta che lo abbracciavo si tranquillizzava. E così abbracciai Akai. Lui singhiozzò soltanto, ma si riprese subito. Poi gli dissi -abbiamo bisogno di te per vincere, perché lei è tornata- il viso dell'eterocromico era puro shock, ma finalmente annuì -d'accordo-.

 

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