Fei's sleepover

di genxha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Abboamo ospiti! ***
Capitolo 2: *** Sleepover ***
Capitolo 3: *** Appuntamento al buio ***
Capitolo 4: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Abboamo ospiti! ***


“Marinette? Scendi, è arrivato lo zio Wang! E c’è una sorpresa!” Sabine chiama la figlia, che risponde dalla botola chiusa. “Arrivo subito mamma!”

Pochi secondi dopo Marinette scende dalla sua stanza e si precipita ad abbracciare il corpulento uomo cinese. “Zio Wang, che bello rivederti!”

L’omone sorride, abbracciando la nipote. “Sono contento anch'io di vederti, Marinette. Ma non sono l’unico,” dice con calma, poi lascia la nipote e si sposta di lato della porta d’ingresso. Marinette guarda nel riquadro della porta lasciato libero e vede una giovane ragazza dai lunghi capelli neri, legati in una coda alta.

“FEI!” esclama “Sei proprio tu!” correndo ad abbracciarla Fei è quasi soffocata dall’abbraccio ma ricambia la stretta e riesce a sussurrare “Ciao… Marinette…”

“Ma… ma perché non mi hai detto che venivi?” chiede quest’ultima, allentando la stretta e prendendo le mani dell’amica “Beh volevo… volevamo farti una sorpresa!” risponde, con un gran sorriso.

“E ci siete riusciti benissimo,” commenta Sabine, che nel frattempo era rimasta in disparte, sorridendo alle due ragazze e a Wang “Sono troppo felice di rivederti!” continua Marinette, gli occhi lucidi. “Dai, vieni che ti mostro la mia stanza… dobbiamo dire ad Adrien che sei qui, sarà felice anche lui di vederti!”

Fei ricambia la stretta e inizia a seguire l’amica. “Va bene ma… dovremmo prima lasciare le nostre cose in alber..”

“Ma che albergo, tu starai in camera mia!” la interrompe Marinette. “Vero mamma? Per favore!” esclama.

“Certo tesoro che può restare! Marinette ha parlato tanto di te, Fei, benvenuta!” risponde Sabine, abbracciando Fei che ricambia la stretta, mormorando un “G-grazie..” un po’ imbarazzato.

Marinette afferra una mano di Fei. “Vieni!” esclama, imboccando la scala per la soffitta e trascinandosi dietro la ragazza.

“Le scarpe lasciale pure lì,” spiega Marinette appena ha chiuso la botola, indicando un angolo, poi si mette al centro della stanza e allarga le braccia. “E beh, eccoci qui! Se vuoi puoi prendere il mio letto, io starò benissimo qui sulla chaise longue!” spiega.

Fei si guarda in giro, borbottando qualcosa in cinese, poi si schiarisce la gola: “Wow, volevo dire, hai una camera bellissima, Marinette!”. Seduta per terra si sfila le scarpe, le lancia all'angolo, poi si alza e va ad abbracciare Marinette. “Vieni qua, sorella!” dice Fei, sorridendo.

Mentre Fei gira per la camera, Marinette prosegue “Sono davvero felice di rivederti anche io… Chattare quasi ogni giorno e tutte le settimane su skype per questi.. Quanti? Quattro, no, quasi sei mesi? Ci siamo conosciute durante le vacanze di primavera! Non è come vedersi di persona!”.

L’altra conferma “Hai proprio ragione… non credevo nemmeno io saremmo diventate amiche così in fretta”.

Le due ragazze si separano e Fei continua a guardare le pareti della camera vedendo la bacheca con le foto di Adrien e le foto con gli altri amici sparse per la stanza "E come sta il tuo ragazzo?" chiede, facendo l’occhiolino.

Marinette sussulta "Qua-quale ra-ragazzo?"

Fei la guarda: "Lo sapevo!” si dice tra sé e sé sorridendo, poi continua a voce più alta, “Come quale! Adrien! E hai detto che devi chiamarlo! A proposito, bella raccolta di foto!" L’altra diventa rossa come un’aragosta “Non-non è il mio ragazzo; noi siamo solo amici!”

“Certo, certo, come no!” insiste Fei. “Ma non lo vedi come ti guarda? Va bene, come lo guardi tu è fuori scala, ma guarda che è COTTO!” prosegue, poi guarda bene Marinette che abbassa gli occhi. “Oh, vuoi dire che.. non gliel’hai ancora detto?” L’altra non risponde e Fei la guarda: “D’accordo. Scusa. Non sono affari miei.” Sorride, cambiando discorso: “Dove metto la valigia?”

Marinette guarda Fei, alza le spalle e le sorride, poi riapre la botola e torna dentro con la valigia dell’amica.

Richiude la botola e inizia a spostare la cassapanca per fare spazio, poi inizia, a raffica “Mettiamo da qualche parte i tuoi bagagli e poi… devi troppo conoscere Alya! E le altre ragazze! Ti porto a prendere il miglior gelato di Parigi e … e ti ho già detto che sono così felice che tu sia quì!“

Fei sorride, guardando l’amica “Ok, ok, ma fermati un attimo!” fa una pausa, prende fiato e poi dice “Mi sembra quando ci siamo incontrate per la prima volta! A proposito, ti chiedo di nuovo perdono per come ci siamo trovate a Shanghai. Lo so, te l’ho già detto ma...”

Marinette la interrompe, mettendole una mano sulla spalla “.. ma niente. Io ti ho già detto che accetto le scuse e che capisco che l’hai fatto per necessità. Ciascuno di noi fa degli errori, l’importante è cercare di rimediare! Se tu non avessi deciso di tornare a cercarmi, chissà cosa mi sarebbe successo. Non ci pensare più!“ Marinette guarda Fei sorridendo “Adesso chiamo Alya, mando un messaggio ad Adrien, mi vesto e usciamo! Il bagno è lì se hai bisogno” indica una porta, poi va alla scrivania a prendere il telefono.

Più tardi Fei e Marinette raggiungono il parco, accanto alla giostra le sta aspettando Alya.

Marinette la saluta con la mano e la rossa va loro incontro “Fammi indovinare” inizia, sorridendo “Tu devi essere Fei!” esclama, avvicinandosi a dandole i soliti due baci sulle guance. “Io sono Alya! Marinette ha parlato un sacco di te, non vedevo l’ora di conoscere chi ha salvato la mia migliore amica persa in una città sconosciuta!”

Porge la mano a Fei “E, sai, volevo anche sapere chi mi ha quasi fregato il posto di migliore amica di Marinette!” prosegue, quasi ridendo. Fei arrossisce leggermente, poi guarda Marinette, che alza gli occhi e borbotta “Alya…”, infine riporta lo sguardo su Alya “Marinette mi ha parlato tanto anche di te! Sono felice di poterti finalmente conoscere!“ risponde, porgendole la mano.

Dopo i convenevoli, le ragazze iniziano ad attraversare il parco e Fei si ferma quando passano vicino alla statua di Ladybug e Chat Noir “Ehi! Marinette! Non mi avevi detto che c’era una statua di loro due qui! E poi, non mi hai ancora spiegato come mai Chat Noir ti stava cercando a Shanghai!”

L’interpellata sente le guance in fiamme sotto lo sguardo di Alya, che si gira di botto a fissarla “Eh, beh.. io… ecco…” inizia, mentre la rossa le prende sottobraccio entrambe “Ragazze!” inizia “qui c’è qualcosa di cui QUALCUNO non mi ha parlato…”

Marinette si guarda le scarpe “Beh ecco io… insomma… A dire la verità non lo so come facesse Chat Noir a sapere che io mi ero persa! Non gliel’ho chiesto quando mi ha accompagnata da zio Wang!” spiega, dando un’occhiata furtiva alla ragazza cinese.

Fei la guarda “Beh tuo zio avrà chiamato la polizia e in TV era passata la tua fotografia, da noi è normale quando qualcuno scompare.”

Marinette borbotta “io non me ne sono accorta!”

“Ehm” continua Fei con una smorfia “ Poi beh eri sull’orlo del panico…” “Sì, ma Chat Noir?” insiste la rossa Marinette allarga le braccia “Alya, non lo so, perciò non ti ho detto niente! Mentre tornavamo verso il ristorante è arrivato Chat Noir e mi ha detto che lo zio mi cercava. Noi prima avevamo tentato di chiamare il ristorante ma...”

“Avevo finito il credito e a lei avevano rubato il cellulare!” continua Fei “E quando ormai Chat Noir ci ha trovate eravamo quasi arrivate da suo zio!”

“Esatto!” concorda Marinette, guardando l’amica, che interviene di nuovo “Ma quel gelato? E’ lontano da qui?” tentando di cambiare argomento.

“Ah sì!” Marinette si sfila da sottobraccio ad Alya e si mette di fronte alle altre “Le ho promesso che saremmo andati da André, Alya ti ricordi l’indizio di oggi? Sai, Fei, André non è sempre nello stesso posto e ogni giorno dà un indizio per trovarlo!”

Alya ci pensa un attimo “Aspetta, dovrebbe essere al ponte vicino alla scuola! Ok, andiamo! E… Mari, a che ora vengo domani sera?”

Marinette la guarda alzando un sopracciglio, Alya la fulmina con un'occhiata e prosegue “Non mi dire che ti eri dimenticata che domani dormo da te!” “Ah.. no… è che io….” si giustifica l’altra “Va bene… me n’ero dimenticata! Alya, è un problema se siamo in tre?”

Alya guarda le altre due “Volete dire che ci sei anche tu?” chiede, guardando Fei “Se per te non è un problema, per me è perfetto! Alle nove e mezzo?”

Fei la guarda di rimando, poi guarda Marinette “Beh ecco io… Sinceramente è la prima volta che passo la notte da un’amica e… non vedo l’ora!”

Alya le dà una pacca sulla spalla “Brava, ragazza, io e te andremo sicuramente d’accordo! Quanto resti a Parigi?”

“FIno a metà settimana prossima! Lo zio di Marinette deve partecipare ad una convention di chef!” risponde Fei Le tre ragazze continuano a camminare chiacchierando finché non raggiungono il carretto di André. Il gelataio saluta calorosamente Marinette ed Alya, poi guarda Fei ed esclama “Oh, avete portato un’amica! Bene, ho proprio il gelato giusto per te! Frutto della passione, lampone, scagliette di cioccolato e.. manca qualcosa… Ecco! Una foglia di menta! Ecco qui!” André porge la coppa a Fei e Marinette apre la borsetta per pagare, ma il gelataio la ferma “No, no, offre André!” dice.

“Grazie, signore” risponde Fei con un sorriso, - Sono gli stessi colori che indosso quando mi trasformo. - riflette - Strano, quello di Marinette ha i colori di Ladybug - nota, mentre tutte e tre vanno a sedersi su una panchina per mangiare il gelato.

Alya, Fei e Marinette passano il pomeriggio a passeggio, e Marinette è più che felice di non dover intervenire come Ladybug. Le ragazze arrivano al negozio appena prima dell’ora di cena, Alya le saluta e torna a casa.

Dopo la cena, preparata da Sabine e dallo zio Wang, Marinette e Fei risalgono finalmente in camera. Non appena Marinette chiude la botola, Fei si stiracchia sbadigliando “Sono a pezzi, non vedo l’ora di andare a dormire” dice, poi si siede per terra per slacciarsi le scarpe. “Beh, Fei” risponde Marinette “il mio letto è a tua disposizione, il bagno sai dov’è, ti ho preparato degli asciugamani puliti!”

L’altra rimane con una scarpa in mano “Il tuo letto? Ma no, dormo io qui” indicando la chaise longue “è comunque meglio di dove ho dormito dopo che mio padre…” prosegue, un’ombra di tristezza nello sguardo “No, dai, dormi pure nel tuo letto! Mi offendo se non lo fai!”

Marinette la guarda sorridendo “D’accordo… allora” poi sposta lo sguardo sul soppalco “ma se stai scomoda, sopra c’è posto per tutt’e due!” fa una pausa e fa l’occhiolino all’altra “Sono sicura che non mi ruberai niente, stavolta” poi scoppia a ridere.

 

Fei fa una smorfia, fingendosi offesa, poi si aggiunge alla risata “Ah, grazie! Terrò presente l’invito!” lancia la giacca di pelle sulla chaise longue, si avvia verso il piccolo bagno della mansarda sfilandosi la t-shirt prima di aprire la porta.

Marinette nota che sotto la maglietta indossa un reggiseno sportivo e rimane stupita dal fisico quasi scultoreo dell’amica “Fai pure con calma” dice, attraverso la porta chiusa “se non mi vedi quando esci sono sul terrazzo, puoi salire dal soppalco”

“Okay” arriva la risposta, insieme al rumore dell’acqua della doccia.

Marinette indossa il pigiama, ed esce sul terrazzo sulla parete, appoggiandosi infine alla ringhiera per ammirare il panorama di Parigi.

Mentre osserva una nuvola passare davanti alla Luna quasi piena, Marinette sente un rumore dietro di sé e si volta, trovandosi di fronte Chat Noir accovacciato sulla ringhiera “Ciao, Marinette!” l’eroe la saluta, sorridendo “C-ciao Chat Noir!” risponde la ragazza “Cosa ti porta sul mio terrazzo?”

Chat Noir si siede sulla ringhiera “in realtà passavo, ti ho vista qui.. Disturbo? Posso restare un paio di minuti?” chiede.

“Ah.. ehm.. no, cioè sì, insomma solo due minuti che c’è un’amica che dorme da me, stanotte…” risponde Marinette, sentendosi un po’ a disagio.

“Un’amica? E la lasci sola di sotto?” chiede Chat Noir.

“Sta… sta facendo la doccia, siamo state in giro oggi, non aveva mai visto Parigi…” spiega la ragazza, appoggiandosi alla ringhiera e guardando il panorama.

“Capisco, non è di qui! Le hai fatto fare un giro turistico, insomma” aggiunge Chat Noir, avvicinandosi alla ragazza e appoggiando anche lui i gomiti sulla ringhiera.

“Già, non era mai stata nemmeno in Francia, mi pare giusto farle vedere qualcosa” commenta lei.

“E non è di qui e tu non le presenti uno degli eroi locali?” chiede Chat Noir, mettendosi in posa da culturista, mostrando i bicipiti Mentre parlano, sentono una voce alle loro spalle “Marinette? Ah pensavo fossi al telefono, invece vedo che hai compagnia. Non volevo interrompervi!”

Chat Noir si volta e osserva la nuova arrivata, che indossa un asciugamano rosa in testa e una maglietta oversize che le arriva quasi alle ginocchia, le gambe nude. “Interrompere… no!” dice Marinette, guardando prima lei e poi Chat Noir, che dopo aver guardato Fei da capo a piedi chiede “Aspetta, tu sei... Fei? Che ci fai a Pari...” con gli occhi spalancati e un mezzo sorriso.

“Proprio io! Tranquillo, Chat Noir, fai finta che io non ci sia, continuate pure!” risponde lei, gli fa l’occhiolino e rientra nella botola senza lasciarlo finire.

“Continuate…” ripete Marinette, poi I due ragazzi rimasti sul terrazzo si scambiano un’occhiata, Chat Noir si mette una mano dietro la nuca. “Ok, allora io… forse è meglio che… Buonanotte, Marinette. Ho delle … cose da supereroe che… ecco… sa-saluta la tua amica!” Poi, senza aspettare la risposta di Marinette prende il bastone e lo usa come asta per saltare sul tetto di fronte, sparendo poco dopo.

Marinette guarda nella direzione in cui è sparito Chat Noir, poi si volta e si infila nella botola “Fei! Cosa intendevi con non interromperci?” chiede, appena entra e trova Fei inginocchiata sul letto.

La ragazza cinese srotola l’asciugamano e inizia ad asciugarsi i lunghi capelli neri “Scusa Marinette, sono un po’ confusa.. Tu hai una super-cotta per Adrien, giusto?”

“Sì, cioè no…” balbetta lei, diventando rossa come un peperone “Beh.. forse ma… ecco lui è… solo un amico.” risponde senza guardare l’altra “E Chat Noir? Non me ne intendo molto di supereroi francesi, ma … non credo che Chat Noir si fermi a parlare con tutte le ragazze sui terrazzi di Parigi!”

Marinette alza gli occhi a guardarla con una strana espressione “Lui è… un amico”

Fei sorride, si inginocchia accanto a Marinette le continua ”e non credo che faccia tutti i giorni novemila chilometri per cercare ogni ragazza francese scomparsa.”

“Beh, una volta mi ha salvata da un supercattivo … ok, due volte e siamo… diventati amici” l’altra si avvicina a Marinette “non sono fatti miei, Mari, ma forse dovresti rivedere il tuo concetto di AMICO. Hai un sacco di ragazzi carini intorno, in queste foto!” e le dà una lieve gomitata nelle costole, facendola arrossire ancora di più. “Ma… FEI!” esclama Marinette, mentre Fei trattiene una risata “Va bene, va bene, la smetto” dice, poi “è la prima volta che dormo da un’amica.. che si fa di solito?”

Marinette si siede a gambe incrociate “Beh, di solito con Alya guardiamo qualcosa alla TV… o semplicemente parliamo un po’. Domani non c’è scuola, quindi non dobbiamo andare nemmeno a letto presto.” la ragazza fa una pausa, riflettendo "Potremmo programmare il giro per la città di domani! Ti porto a vedere la Torre Eiffel! E il museo Grévin, ci sono le statue di Ladybug, Chat Noir e di qualche supercattivo e... “

“E?” chiede Fei, incuriosita “E… ah niente” esclama Marinette, ridacchiando poi sussurra “quella di Adrien, sai io adoro la moda... ” sentendo le guance in fiamme, di nuovo.

“Giusto, Adrien… Mi piacerebbe saluare anche lui!” dice Fei, senza riuscire a trattenere un sorriso alla reazione dell’amica.

“A-adrien? Ah si.. il m-messaggio… di oggi… diceva che se finisce presto col servizio fotografico ci fa sapere dove incontrarci. Vieni, prendiamo i biglietti!” continua Marinette, alzandosi per scendere dal soppalco, subito seguita dai leggerissimi passi di Fei.

Marinette si siede sulla sedia del PC, poi vede l’altra accanto a lei e le guarda i piedi “Ma come fai a fare così poco rumore quando cammini? Ok che sei scalza ma non ti ho proprio sentita scendere!”

L’altra la guarda un po’ stupita “eh… Boh, allenamento, credo. Sai, mio padre mi insegnò il kung-fu…. se ti va ti faccio vedere qualcosa domani!” commenta, sedendosi sulla scrivania con le ginocchia al petto e i talloni sul bordo del tavolo.

“Oh, si, mi piacerebbe molto!” risponde Marinette, mentre prenota i biglietti per il giorno seguente.

“Fatto”, commenta qualche minuto dopo vedendo con la coda dell’occhio Fei sbadigliare,

“Ora sarà meglio che andiamo a dormire, che dici?” chiede all'amica.

“Hmmm credo di sì" l'altra si interrompe con un altro sbadiglio “sono proprio stanca” approva, saltando giù senza rumore dalla scrivania e andando verso la chaise longue dove Marinette ha messo un cuscino e una coperta leggera.

Marinette sale sul soppalco e si infila sotto le lenzuola “Buonanotte, Fei” dice, spegnendo la luce.

“Buonanotte!” risponde l’altra “Marinette? Stai dormendo?” sussurra Fei qualche minuto dopo “No, dimmi” risponde l’altra dal soppalco Fei dopo un attimo ricomincia a parlare “Scusa, è che … forse sono rimasta sola per troppo tempo, e avere vicino un’amica è… insomma una cosa che non mi capita spesso.” fa una pausa “Non vorrei che tu ti facessi delle idee sbagliate, per me sei diventata come una sorella”

“Che succede?” Marinette chiede, affacciandosi dal soppalco Fei si siede sulla chaise longue “No è che… Ti dà fastidio se stanotte dormo vicino a te?“ l'altra risponde “No, fastidio no… solo che non sono … beh abituata a dividere il letto con qualcuno ma...va bene, sali. Per stanotte sarà come avere una sorella.“ sorride, facendole segno di salire.

“Davvero non ti dà fastidio se dormo qui, vicino a te?” chiede di nuovo Fei, dopo essersi sdraiata.

Marinette si gira e incontra gli occhi scuri di dell'amica “No, non mi dà fastidio, tranquilla. Al contrario! Sono contenta che tu sia qui.” risponde sorridendo.

“Anche io… Ancora buonanotte.” sussurra l’altra, ed entrambe si girano dandosi la schiena

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Capitolo 2
*** Sleepover ***


Quella mattina Marinette si sveglia qualche minuto prima del solito e senza bisogno dell’allarme del telefono con la sensazione di avere qualcosa dietro la schiena. Dopo un attimo capisce di cosa si tratta: Fei si è mossa durante la notte e ora sta dormendo profondamente con la schiena appoggiata a quella di Marinette Marinette sorride e lentamente si alza, girando il cuscino e mettendolo contro la schiena di Fei, che continua a dormire. “Tikki?” sussurra, subito raggiunta dalla kwami, poi scende in punta di piedi dal soppalco per entrare in bagno.

“Tikki, per fortuna che non c’è stato bisogno di Ladybug ieri!” inizia Marinette, aprendo l’acqua della doccia “Fei è troppo tenera… non me l’aspettavo così.”

La kwami la guarda “Sì, davvero. Con quello che avete passato a Shanghai sembrava molto diversa, in questi mesi vi siete conosciute meglio e vedi che siete diventate ottime amiche.” “Già, dice che mi considera una sorella, ed è così anche per me, Certo non è iniziata nel migliore dei modi, quando ho scoperto cosa aveva fatto non mi fidavo di lei ma… Beh mi sbagliavo, ha un gran cuore ed è una persona buona.“ Marinette fa una pausa mentre si spoglia ed entra nella doccia “A proposito, Tikki, che ne pensi? Secondo te ha capito che io sono Ladybug?”

Tikki, fuori dalla piccola cabina riflette qualche istante “Io sinceramente penso di sì. Ma non è colpa tua, Marinette. Sei stata bravissima a mantenere il segreto! Secondo me è una ragazza molto sveglia, sono certa che abbia anche capito che nessun altro deve saperlo, sono quasi sicura che non lo direbbe nemmeno se glielo chiedessi come Ladybug.”

Marinette annuisce sotto il getto della doccia, poi finisce di lavarsi i capelli ed esce dalla cabina, indossando l’accappatoio rosso e avvolgendo i capelli in un asciugamano.

Uscita dal bagno si trova davanti Fei, i capelli sciolti sulle spalle “Buongiorno, Marinette” saluta.

Fei si è tolta la felpa e ora indossa un reggiseno sportivo e un paio di shorts “Ti faccio vedere qualche mossa di kung-fu? Ogni mattina mi alleno per mezz’ora, ti posso insegnare qualcosa se ti va”

Marinette la guarda da capo a piedi “O...ok…” risponde un po’ stupita “Ma stai sempre così scoperta tu?”

Fei si guarda e alza le spalle “Sono così abituata a stare da sola che a volte non ci faccio caso, ti mette in imbarazzo?”

“No, no. ero solo curiosa” risponde Marinette.

“Bene, allora mettiti qualcosa di comodo che cominciamo!” dice Fei, inginocchiandosi sul tappeto e legandosi i capelli Mezz’ora dopo Marinette sta pensando se fosse il caso di farsi un’altra doccia, mentre Fei di fronte a lei fa un inchino di saluto, fresca come se in quella mezz’ora fosse stata seduta.

“Sai, “ inizia a spiegare Fei ”fare questi esercizi ogni mattina, da noi in Cina è una cosa abbastanza comune. Li sto insegnando anche a quei tre ragazzi che sono venuti a riportarti il ciondolo, ti ricordi? Quelli da cui siamo scappate!”

Marinette annuisce e sale sul soppalco dicendo “Fai la doccia e poi andiamo a fare colazione! Parigi ci aspetta!”.

“Non vedo l’ora!” risponde Fei, afferrando vestiti e asciugamano ed infilandosi in bagno.

 

Il resto della giornata passa in giro per la città. Adrien, in ritardo col servizio fotografico, non riesce a raggiungere le ragazze e tutte e tre vanno a casa di Alya che deve recuperare lo zainetto per passare la notte da Marinette.

“Marinette, che c’è?” domanda Fei quando sono rimaste sole davanti al portone “Mi sembri con la testa da un’altra parte”

“Hm?” risponde Marinette, persa nei propri pensieri “Scusa… è che mi aspettavo ci fosse anche Adrien e… insomma volevi salutarlo e non ha potuto venire.”

Fei le mette un braccio sulle spalle “Ma dai.. non preoccuparti, resterò ancora qualche giorno e troveremo il modo di vederci”

Marinette annuisce, guardando per terra. Fei le stringe leggermente la spalla con la mano “Dai non fare così… stasera ci divertiremo, no?”

“Eccomi!” esclama Alya uscendo dal portone “Ho fatto presto, no?” dice, girandosi di spalle per chiudere, mentre Fei toglie il braccio dalle spalle di Marinette. “Che succede, ragazze?” chiede, voltandosi verso le altre “Niente, Alya” risponde Marinette, fingendo un sorriso e prendendo la rossa sottobraccio “Andiamo?”

 

Più tardi le ragazze si trovano finalmente tutte in camera di Marinette, che sale per ultima, saluta i genitori “Buonanotte, mamma! Buonanotte papà!” e chiude la botola.

Alya si è seduta a gambe incrociate sul tappeto rotondo, mentre Fei si è inginocchiata dal lato opposto, lasciando spazio in mezzo per Marinette che chiede “Bene! Che avevate in mente? Io ho qui i DVD delle avventure di Ladybug e qualche altro film, poi abbiamo lo streaming sul computer, oppure possiamo giocare a Ultimate Mecha Strike, anche se non so se tu ci hai mai giocato, Fei”.

“No, infatti non lo conosco” risponde Fei “Non ho mai dormito da un’amica prima… non so… non dovremmo… beh dormire?”

Alya ridacchia “Scusami… “ inizia, poi guarda Marinette “Sì, ma c’è tempo, prima di dormire! Ho un’idea!” prosegue, sempre con lo sguardo su Marinette che rotea gli occhi e sospira.

“Giochiamo a Obbligo o Verità!” esclama Alya dopo un attimo, con un sorrisetto.

Marinette borbotta “Ecco, lo sapevo”, ma Fei non la sente e chiede “Ah.. okay e come si gioca?”

Marinette si intromette “Beh, devi rispondere sinceramente ad una domanda o fare… ehm qualcosa se per qualche ragione non vuoi rispondere. E tutto quello che diremo non dovrà uscire da qui. Quando c’è lei” indica Alya ”domande e obblighi sono sempre imbarazzanti”.

Alya ha un sorriso da un orecchio all’altro e guarda alternativamente Fei e Marinette sfregandosi le mani.

“Va bene, ci sto. Giochiamo!” esclama Fei “Chi comincia?”

Alya la guarda “Beh ognuna scelga un numero e si va dal più basso! Pronte?” le ragazze oscillano il pugno chiuso contando “uno, due, tre!”, al tre ciascuna fa un numero con le dita: Marinette mostra tre dita e annuncia “Due!”

Alya ne mostra due “Tre!”

Fei ha la mano aperta “Cinque…”

“Allora comincio io!” dice Marinette sedendosi a gambe incrociate tra le altre due ragazze “Voi due fate un turno a sasso, carta, forbice, gioca chi perde!”

Fei mette “forbice”, Alya mette “carta”, guarda le due mani, poi guarda Marinete e annuncia “Tocca a me. Obbligo!”

“Come sempre, tu vuoi solo farle, le domande.. Vediamo….. “ fa Marinette, arricciando il naso mentre pensa “Ci sono! Pubblica una foto di te che fai le smorfie sul Ladyblog! Senza scrivere nient’altro!”

Alya la guarda “Ma! No!”

“Puoi scegliere un altro obbligo, ma non puoi rifiutare, lo sai?” insiste Marinette “D’accordo…” borbotta Alya, prendendo il telefono e facendosi un selfie con una smorfia e incrociando gli occhi, poi mette il telefono al centro del tappeto in modo che le altre possano vedere mentre pubblica la foto sul Ladyblog.

“Ora tocca a me!” gongola Alya “Sta a voi due ora!”

Marinette mette “sasso”, Fei “forbice”. Alya alza lo sguardo dalle mani e fissa Fei “Obbligo o verità?”

“Obbligo. Coraggio, fai del tuo peggio.”

Alya si guarda intorno vedendo il vassoio con gli snack che avevano preparato: in una ciotola ci sono dei nachos, vicino a dei salatini e alcuni macaron ed altri dolci “Hmmm” borbotta, mentre guarda Fei che, come la sera prima, indossa la maglietta oversize “Trovato! devi mangiare cinque nachos ma prendendoli con i piedi!”

“Beh questa non è imbarazzante, è solo difficile, su!” risponde Fei, alzandosi, prendendo una manciata di nachos e mettendole in un piatto di carta, sul pavimento Alya la guarda “Beh, tutto dipende da cos’hai sotto quella maglietta!” risponde Fei si siede per terra e ride “Guarda che se volevate vedere la mia biancheria bastava chiedere! Non mi imbarazza affatto!” e mentre parla solleva la maglia fino al collo, mostrando un paio di mutandine a strisce orizzontali bianche e azzurre ed un reggiseno sportivo bianco.

Riabbassato l’indumento, Fei prova a completare l’obbligo e con una certa difficoltà riesce a prendere un nachos tra l’alluce e il secondo dito, sbriciolando quasi tutti gli altri. Ha molti meno problemi ad avvicinare abbastanza il piede alla bocca per prenderlo. Nel farlo perde l’equilibrio e finisce sdraiata sulla schiena, facendo ridere le altre due. Mentre è a terra, Alya approfitta per scattarle una foto di nascosto.

“E una” esclama, rialzandosi e riuscendo velocemente a completare l’obbligo. Mentre si pulisce con un tovagliolo di carta, Fei chiede “Avanti! A chi tocca?”

Alya e Marinette hanno tirato e Alya sogghigna vedendo che la sua migliore amica ha perso.

Fei annuncia ” Marinette! Obbligo o verità?”

Marinette la guarda negli occhi “Obbligo”

“Bene allora…. Togliti il reggiseno e tienilo sulla testa per il resto del gioco!”

“FEI!” sbotta Marinette “Non…”

Fei la guarda sorridendo “L’altro che ho in mente ti piacerà di meno, attenta”

Marinette arrossisce ma si gira di spalle, da sotto la maglietta sfila il reggiseno rosa, e lo mette sulla testa tenendo la chiusura sotto il mento.

“Ecco…” borbotta, mentre si gira di nuovo.

“Che carino quel reggiseno, potresti metterlo così anche per uscire!” commenta Alya quando la vede. Fei ridacchia “Pensavo lo portassi bianco, sai?”

Marinette le guarda malissimo “Avanti, a chi tocca di voi due?”

“A me! Verità!” annuncia Alya “Bene bene…. Dove eravate quando hai dato il tuo primo bacio?” chiede Marinette “Oh, allo zoo. Dentro la gabbia delle pantere che era vuota.. si, mi pare la gabbia delle pantere. O era dei gorilla?” risponde Alya senza esitazione “Ma dai! Non ci credo!” sbotta Fei “Giuro!” risponde Aliya “Diglielo anche tu Marinette, che è stata Ladybug a chiuderci dentro la gabbia per proteggerci da un’akumizzato!” e guarda Marinette, che annuisce “Beh è vero. Almeno così mi hanno detto lei e Nino, quindi si, è vero!” conferma.

Alya si frega le mani pregustando il suo turno, mentre Marinette e Fei fanno a sasso, carta, forbice e la ragazza cinese perde.

“Verità” risponde Fei, pronta “Non è facile, ti conosco poco.. Qual’è la cosa che possiedi a cui sei più affezionata?”

Fei si irrigidisce un istante, poi solleva il braccio destro e mostra un braccialetto di cuoio con due sferette e un prisma di giada con inciso un motivo cinese circolare e tre piccole nubi a spirale “Questo” dice, seria “L’ho ereditato da mio padre ed è molto importante per me”, chiude gli occhi un istante, poi annuncia “Ora tocca a me! Chi è la prossima?”

“Uffa ho di nuovo perso.” sbuffa Marinette “Mi dispiace ma è il gioco, Marinette, cosa scegli, obbligo o verità?”

“uhm… Verità” risponde Marinette poco convinta Fei la guarda negli occhi “Cosa c’è tra te e Chat Noir?” chiede Alya sogghigna guardando le altre ragazze e soprattutto la faccia di Marinette, improvvisamente così rossa da fare invidia alla maschera di Ladybug.

Marinette guarda Fei “Eh… Lui è… è un amico! Non c’è n-niente! Siamo amici e basta!”

“Sicura?” dice Fei “Quindi stai dicendo che un tuo amico… d’accordo, un supereroe, si fa novemila chilometri perché scopre, in qualche modo, che una ragazza di Parigi che conosce si è smarrita dall’altra parte del mondo e siete SOLO amici?”

Marinette la guarda “Beh ecco… io… i-nsomma, perché volete tutti m-mettermi con Chat Noir? Io… io insomma, mi considera una buona amica, è.. è un ragazzo adorabile, tutto qui!”

Fei guarda Alya e lei annuisce Marinette si copre la bocca con una mano “L’ho detto davvero?”

Fei la guarda ridendo “Adorabile è un modo francese di dire un gran bel ragazzo, eh Mari? Oltretutto, secondo me un po’ gli piaci!”

“Ah-ha!” sbotta Alya “Lo sapevo! Allora vuol dire che vi vedete come” fa le virgolette in aria con le dita “amici!?”

Marinette la guarda, incrocia le braccia sul petto “Ho già risposto!”

Alya gongola “Ma io non sto mica giocando… “ guarda l’amica sfregandosi le mani “questa cosa è troppo ghiotta, avanti ragazza, parla. Per il Ladyblog!”

“Ti ho detto che ho già risposto.” esclama Marinette “Andiamo avanti? A chi tocca ad..”

Fei la interrompe “Calmatevi, ragazze, se è così non è più divertente… scusa Mari, non volevo...”

Marinette sposta lo sguardo su di lei, un sorriso un po’ forzato “No Fei, scusami tu...“ guarda il tappeto ” fa parte del gioco, non preoccuparti, andiamo avanti, su!”

“Acc.. mi sa che tocca a me…” borbotta Alya, dopo aver guardato la mano chiusa di Fei e la propria col gesto delle forbici “Bene” Marinette avanza carponi verso Alya “Obbligo o Verità?”

“Obbligo!” risponde Alya “Spogliati fino alla cintura e esci sul balcone facendo come l’Incredibile Hulk!” esclama Marinette, fissando l’amica negli occhi Fei, da dietro Marinette, scoppia a ridere ma si copre la bocca con una mano.

“Ma…” sussulta Alya, arrossendo violentemente “spogliarmi… del tutto?”

“Già” conferma l’altra, sempre fissandola e avvicinandosi un altro po’

Alya cade all’indietro appoggiandosi sulle mani “No no Marinette… sei matta! non posso farlo! Scelgo Verità!”

“Ottimo” commenta Marinette a bassa voce “Cosa facevate tu e Nino durante la gita al grattacielo di Montparnasse quando siete stati akumizzati?” chiede “Ehm” Alya arrossisce di nuovo e Marinette si rimette a sedere “Ecco, noi… stavamo giocando a Mister Pinguino… la spiegazione della guida era noiosa. “ fa una pausa guardandosi attorno a disagio “E poi?” la sollecita Marinette, sotto lo sguardo divertito di Fei, quindi Alya continua “Insomma quello stanzino era perfetto. E mentre giocavamo beh… io ho soffiato in un orecchio a Nino e poi… Okay, quando ci hanno beccati ci stavamo baciando, va bene? Soddisfatta?”

“Oh si” commenta Marinette “Beh ragazze,” inizia Fei, guardando le altre “credo che ci siamo imbarazzate abbastanza per questa sera… che ne dite di andare a dormire?”

Alya la guarda con una smorfia “Ma con te non è divertente, Fei, non c’è niente che ti imbarazzi..” commenta.

Fei sorride e si alza dal tappeto con un movimento fluido “Se ci fosse qualcosa, non te lo direi certamente” dice, tirando fuori la punta della lingua Guardando l’ora, Marinette commenta “Neanche domani c’è scuola ma si è fatto un po’ tardi,” sale sul soppalco a prendere il pigiama e a togliersi il reggiseno dalla testa “visto che siamo in tre a doverci preparare per andare a letto, conviene cominciare!” continua, infilandosi nel piccolo bagno. Subito dopo si riaffaccia dalla porta “non fate niente che io non farei!” e rientra, aprendo l’acqua.

“Mari!” esclamano le altre due in coro, poi si scambiano un’occhiata e scoppiano a ridere.

Sicure che Marinette non possa sentirle, le altre sussurrano tra loro, con Fei che dice “Allora, non me la racconta giusta su Chat Noir! Quello è venuto fino a Shanghai e… ieri sera era qua sul suo balcone!”

Alya la guarda alzando un sopracciglio “Ma no, se dice che sono amici, è vero. Una cosa su cui Mari non mente mai sono i sentimenti. E io la adoro per questo.”

“Non sono così sicura, sai?” continua Fei “insomma hai visto come guarda Adrien? Non gli ha ancora detto niente! E non si è accorta di come la guarda LUI!”

Alya sospira “Lo so, quando è vicino a lui va nel pallone… poverina, con lui è troppo timida! Però ha una cotta pazzesca per lui, pensa che si è segnata tutti i suoi impegni, sa quando fa scherma, quando fa i servizi fotografici, tutti i suoi onomastici, che sono cinque! Con le altre ragazze abbiamo anche cercato di organizzare qualcosa...“

Fei sorride “Sì ma anche lui, ti assicuro… sono sicurissima che Marinette gli piace! Lo zio Wang mi ha raccontato che era al settimo cielo quando ha saputo che Marinette era a Shanghai e che voleva farle una sorpresa.” spiega Fei con aria da cospiratrice “Ti rendi conto? Adrien è andato APPOSTA al ristorante dello zio Wang perché sapeva che era parente di Mari! E poi era preoccupatissimo quando non è tornata al negozio perché si era… persa.”

“Hmmmm hai capito Splendore! Dobbiamo fare qualcosa!” approva Alya “Se gli organizzassimo un appuntamento? Se riusciamo a vederci tutti posso far trovare a quei due dei messaggi e...” suggerisce Fei Alya spalanca gli occhi “Fei! È una fantastica idea! Gli facciamo trovare dei bigliettini in cui si danno appuntamento in qualche posto super-romantico.. ci penso io a trovare dove!”

“Aspetta, come l’hai chiamato? Splendore?” la interrompe Fei Alya la guarda “Ah si beh… Adrien, lo chiamo così perché… Cioè l’hai visto? E’ un raggio di sole quel ragazzo! Quando sorride, illumina l’intera stanza. Quando sorride davvero, anche con gli occhi, intendo, non come nelle foto di moda che vedi lì. Guarda quei selfie con Marinette, per esempio, o vicino a Nino, il mio ragazzo, che è il suo migliore amico: quelli sono sorrisi veri, è come se portasse il sole di mezzogiorno in piena notte! Poverino, suo padre lo tratta malissimo e a malapena lo lascia venire a scuola, e circa due anni fa sua madre è scomparsa.”

“Ah, mi dispiace… io avevo solo mio padre, e ora sono rimasta sola. È stata dura, specie all’inizio. Immagino come si possa sentire.” Fei si interrompe, con la sinistra tocca il braccialetto che porta al polso ”Ho deciso, dobbiamo proprio aiutarli! Mari se lo merita, è stata meravigliosa con me e devo sdebitarmi” sussurra Fei, poi le due non sentono più l’acqua della doccia scorrere e Alya si affretta ad aggiungere “Un giorno mi spiegherai per bene cosa vi è successo eh?”

Fei annuisce e Alya prosegue ”L’avevo detto che saremmo andate d’accordo, io e te!” alzando il pugno per farlo toccare dall’altra.

“Di che parlavate?” chiede Marinette, uscendo dal bagno già in pigiama.

“Ehm…” le altre si scambiano un’occhiata “Di… di quello che faremo domani! Cosa vogliamo mostrare a Fei?” risponde Alya.

Le ragazze programmano un’altra giornata in giro per la città, senza allontanarsi troppo dal quartiere dove c’è la casa di Marinette e poi vanno a dormire.

 

Verso le 3 Fei si alza senza fare rumore e si avvicina al sacco a pelo dove dorme Alya “Alya?” sussurra, svegliando la rossa che borbotta “cosa?” poi guarda il cellulare “Hai visto che ore sono?”

“Lo so.” prosegue, sottovoce “Non riuscivo a dormire e ho avuto un’idea. Scriviamo un biglietto per Mari e uno per Adrien per organizzare un incontro. So già come attirare la loro curiosità e poi… beh vediamo cosa succede. Che ne dici?” Alya risponde, anche lei sottovoce “Mi piace! Li facciamo incontrare in cima alla Tour Montparnasse, pare sia uno dei posti preferiti per le coppie! Però come facciamo a firmare i biglietti? Andiamo a scuola assieme, se ne accorgeranno che le firme sono nostre!”

“Qui sta il bello, non li firmiamo. Lascia fare a me.” sussurra Fei, spostandosi senza fare il minimo rumore alla scrivania e prendendo due foglietti a forma di cuore da un blocco e una penna.

Quando le passa accanto Alya sussurra “wow… sei silenziosa come un fantasma. Ah, scrivi che l’appuntamento è al sesto cannocchiale del belvedere, se no non si troveranno mai, quei due. Io“ Alya non riesce a trattenere uno sbadiglio ”adesso se non ti dispiace torno a dormire” e si gira dall’altra parte. Fei sorride infilandosi sotto le coperte e coprendosi fino alla testa.

Alla luce del display del cellulare, la ragazza cinese scrive due biglietti.

Li ripiega e li nasconde sotto il cuscino, poi si rimette a dormire.

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Capitolo 3
*** Appuntamento al buio ***


Verso le 10 del mattino le ragazze lasciano la casa dei genitori di Marinette e mentre escono lei si accorge che Adrien ha un servizio fotografico non lontano più o meno a quell’ora.

“Che ne dite se prima andiamo a Île Saint-Louis? Magari riusciamo a vedere Adrien!” chiede Marinette alle altre due, che si scambiano un’occhiata “Ma certo!” risponde Fei “così lo saluto!”

Alya prende il telefono “avviso le altre che si facciano trovare al Trocadero più tardi, allora!”

Le altre due annuiscono, poi le tre ragazze si avviano sul ponte che attraversa la Senna, davanti a Notre Dame, dirette all’isolotto chiamato Île Saint-Louis, che attraversano fino ad arrivare al piccolo parco dall’estremità opposta, dove si sta svolgendo il servizio fotografico con Adrien.

Avvicinandosi al giardino, Marinette nota l’auto degli Agreste, parcheggiata a lato della strada, a cui è appoggiato il gigantesco autista, che Adrien chiama “Gorilla”. L’uomo vede le ragazze le saluta con un cenno.

Le tre entrano nel giardino e subito individuano il luogo del servizio fotografico, che vede altri due ragazzi posare oltre ad Adrien, ma Marinette quasi non ci fa caso visto che non riesce a togliere gli occhi di dosso al biondino.

Le ragazze si mettono a chiacchierare aspettando che i modelli ed il fotografo facciano una pausa. Alya parte alla prima occasione utile e facendo finta di niente, si avvicina ad un tavolino pieghevole all’esterno del set su cui ci sono delle bottiglie d’acqua e dei bicchieri di carta, a cui i tre ragazzi si sono fermati. “Ehi, Adrien!” chiama, Alya a gran voce, salutando con la mano.

“Alya? Ciao!” risponde Adrien, alzando gli occhi dal bicchiere di plastica.

La rossa viene raggiunta dalle altre due ragazze ed è pronta a giurare che lo sguardo di Adrien si illumina quando riconosce Marinette.

Il ragazzo si scusa con gli altri due e si avvicina alle amiche “Che ci fate qui? Oh, ciao Marinette!” saluta sorridendo, poi vede anche Fei “E tu cosa ci fai qui?” si avvicina a lei e i due si scambiano i due baci di saluto.

“Ciao, Adrien! Sono ospite dello zio … o meglio ospite di Marinette per qualche giorno!” risponde la ragazza, sorridendo a sua volta.

“Mi fa piacere rivederti!” prosegue Adrien, poi si volta, rispondendo a qualcuno che lo chiama “Arrivo!”, quindi si rigira verso le ragazze “Penso che ne avremo ancora per mezz’ora, qui“ il ragazzo inizia a fare qualche passo indietro ”devo tornare a scattare...”

“Non ti aspettare, possiamo preoc..” inizia Marinette, poi mugugna tra sé e infine “Non ti preoccupare, possiamo aspettare!”

Fei fa del suo meglio per non ridere ma è costretta a guardare altrove.

Come promesso, mezz’ora dopo Adrien torna verso le tre ragazze, che nel frattempo hanno girato per il piccolo parco, diretto verso il cancello e l’auto col Gorilla.

Adrien raggiunge le amiche e annuncia, guardando a terra “Mi dispiace, ma devo per forza tornare a casa, oggi ho lezione di cinese” poi rimette nella borsa il telefono.

“Che peccato, avremmo potuto fare due chiacchiere” concorda Fei “aspetta ma… hai detto lezione di cinese? Ci sono io, non è lo stesso?”

Il biondo si mette una mano dietro la nuca “Eh, penso di si, ma non credo che il mio insegnante accetti.. E non riuscirò mai a convincere Nathalie”

I ragazzi sono ormai arrivati al cancello e Marinette, che non ha detto nulla fino ad allora, cerca di insistere “Non puoi chiedere il permesso di vederci magari domani?” chiede ad Adrien che risponde con uno sconsolato “Ci posso provare ma non garantisco nulla, Marinette, mi spiace, sai che non dipende da me”

“Già..” commenta Marinette, guardandosi i piedi Alya si intromette “Lo sappiamo, Splendore, non ti preoccupare! Cercheremo di trovarci tutti online, meglio di niente”

“Beh… Adrien, mi ha fatto piacere rivederti anche se per pochi minuti!” esclama Fei abbracciando il ragazzo, che sembra un po’ a disagio. Lei nota anche lo sguardo di Marinette e si affretta a lasciarlo andare, poi prende sottobraccio l’amica e mentre Adrien varca il cancello sussurra “Mari, non sarai mica gelosa?”.

Marinette si irrigidisce “Ma no…” borbotta.

Fei la guarda con un sorriso ma non dice altro.

Alya guarda le altre due e per distrarle esclama “Ragazze! Sono le undici passate! Qual’è la prossima tappa?”

Fei fa un impercettibile cenno ad Alya e risponde “Se non sbaglio c’era il quartiere degli artisti!” poi si mette tra le altre due e prende sottobraccio anche la rossa, trascinandosi dietro Marinette.

Adrien arriva a casa con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario della lezione di cinese. Prendendo un quaderno dalla borsa nota uno strano biglietto che di sicuro prima non c’era.

“Plagg, hai idea di come questo” prende il biglietto “possa essere finito nella mia borsa?”

il kwami gli vola vicino “no, non ho idea da dove arrivi quel biglietto, cos’è?”

Il biondo apre il biglietto, appiatendolo sul tavolo e legge ad alta voce “Credevo d’aver perso tutto, ma oltre a un’amica speciale, a Shanghai ho trovato anche te.

Stasera, alle sei alla Tour Montparnasse sarai tu ad essere sorpreso.”

Sotto seguono delle indicazioni su dove incontrarsi.

“COSA?” sbotta Adrien “E da dove arriva…. aspetta, Plagg…Shanghai.. che l’abbia lasciato Fei?” esclama, coprendosi la bocca con una mano. “Non ho incontrato nessun altro oggi e lei mi ha abbracciato.” prosegue.

“Okay, Magari non è lei, ma se fosse lei… Plagg! Mi stai ascoltando?”

Il kwami passa nuovamente attraverso lo sportello del mobiletto dove Adrien tiene la scorta di cambembert e gli si mette davanti “Veramente no…” borbotta “A momenti nemmeno la conosco e poi anche se fosse… cavolo, lei sta in Cina! E poi c’è Ladybug! Cosa faccio, Plagg?”

Plagg lo guarda con occhi leggermente luminescenti “Beh, Adrien, credo che tu non debba fare altro che andare all’appuntamento e dirle che beh il tuo formaggio preferito è un altro!”

“Devi sempre pensare a mangiare tu… Però credo tu abbia ragione. Devo” Adrien inizia a ragionare sul da farsi ma viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.

“Nasconditi, Plagg” sussurra e poi annuncia “Avanti!”, mentre la porta si apre ed entra l’insegnante di cinese scortato dal Gorilla.

 

Marinette e le ragazze hanno lasciato l’isola, dirette al quartiere degli artisti e alle altre tappe del loro giro turistico in città e dopo pranzo si ritrovano da Marinette.

Tornate in camera, Alya recupera il suo zainetto per poi tornare a casa, mentre Marinette sale sul terrazzo per spostare alcune piantine in vaso.

“Allora, ci sei riuscita?” chiede Alya a Fei che l’ha seguita in camera per aiutarla “Certo che sì. Ho anche fatto avere il biglietto a Marinette, non penserà mai che gliel’ho messo in tasca.” risponde Fei “Sei piuttosto brava a fare cose di nascosto e ti muovi sempre senza fare rumore, non mi vuoi proprio dire come vi siete conosciute e siete diventate amiche, tu e Mari?” chiede la rossa, guardando l’altra ragazza mentre arrotola il sacco a pelo di Alya “Credo sia meglio che te lo racconti direttamente lei” risponde l’altra, spostando il peso da un piede all’altro.

Alya la osserva stupita “Oh… sono riuscita a metterti in imbarazzo!” gongola “Alla prima occasione mi faccio raccontare TUTTO, ma voglio che ci sia anche tu! Perché non venite da me domani? Vado a organizzare il tutto con Mari!” conclude, infilando le ultime cose nello zaino.

Alya sale saltando i gradino sul soppalco, infila la testa nella botola “Hai finito? Ti serve una mano, Marinette?”, lasciando Fei immobile a guardarla un istante, borbottando qualcosa in cinese.

Facendo spostare Alya dall’apertura, Marinette rientra nella botola, senza scarpe per non sporcare il copriletto e l’altra nota che ha qualcosa sotto la pianta di un piede “Cos’è quello?”.

Marinette si siede sul letto a gambe incrociate e stacca il foglietto che le si era attaccato sotto il piede - deve esserle uscito dalla tasca - pensa Fei, riconoscendo il biglietto che aveva scritto durante la notte.

Alya e Fei si avvicinano a Marinette, che apre il foglietto piegato e legge ad alta voce, sussultando “Scoprire che ti eri persa a Shanghai è stata una brutta sorpresa.”

“COSA?” esclama, gli occhi spalancati, deglutendo a vuoto. Poi prosegue a leggere a voce più bassa “Stasera, alle sei alla Tour Montparnasse sarò io a sorprenderti”

Le altre due si scambiano un’occhiata e Alya esclama “Ma… ma è bellissimo, Mari!”

“Non è bellissimo!” sbotta Marinette guardando l’amica con gli occhi sbarrati “È un DISASTRO! Come accidenti è finito QUESTO sul mio balcone?” arriccia il naso, riflettendo “Oh cavolo! Può averlo lasciato solo Chat Noir!”

“Chat Noir?” ripete Alya Marinette sente le guance diventare roventi, il cuore in gola - Ecco fatto, l’ho detto ad alta voce DI NUOVO, accidenti a me! Ora è in modalità reporter, sono finita - riflette “Ieri si è fermato a salutare…” borbotta, guardando il biglietto.

Alya le dà una gomitata nelle costole “Sapevo che avresti fatto colpo.. Ci andrai, vero?”

“Sì.” risponde l’altra, con aria un po’ turbata “Io gliel’avevo già detto che siamo solo amici… dopo quel… beh” fa una pausa ma non riesce a trattenere un sorriso “quell’equivoco, diciamo, quando papà è stato akumizzato…”

Fei la interrompe approfittando del fatto che Alya sta guardando Marinette con gli occhi spalancati “Equivoco? Ok, lascia perdere, me lo racconterai, non c’è tempo, devi prepararti!” la interrompe Alya ”Dovete assolutamente chiarire! Devi andare!” la rossa gira lo sguardo su Fei, poi le si illuminano gli occhi ed esclama “Aspetta un attimo! Ma allora ci sono un SACCO di cose che non mi hai raccontato. C’è tutto il tempo, avanti, comincia.”

Fei si intromette di nuovo “La sola cosa che puoi fare è andarci a parlare. Se vuoi ti accompagno!”

Alya la fulmina con un’occhiata “Tra un attimo! Avanti, Marinette!” dice all’altra, mettendosi di fronte a lei.

Marinette inizia a giocherellare con le dita dei piedi per non guardare le altre due, a disagio "Ecco vedi, Chat PENSAVA che io fossi innamorata di lui... e allora papà l'ha invitato a pranzo e lui ci ha detto che ama Ladybug e …”

“Frena, e come è venuta in mente questa cosa a tuo padre?” la interrompe di nuovo Alya L’altra continua “Beh ecco… io ho.. beh ho abbracciato Chat Noir che aveva in braccio il piccolo” ripensando alla scena Marinette si sente arrossire di nuovo “che aveva appena salvato!“ prosegue, sempre più a disagio, mentre Fei cerca di non ridere “Ecco!” sbotta Alya “Lo sapevo che c’era di mezzo un bambino!”

“ALYA!” grida Marinette, guardandola con gli occhi sbarrati “Non scherzare, e poi non c’è nessun bambino! Anche perché lo sai che ci vogliono nove mesi, no?” e riabbassa lo sguardo.

“Ma che c’entra! È per dire che ci sono un sacco di cose che non mi hai detto!” esclama Alya, interrompendola di nuovo e ricevendo una gomitata e un’occhiataccia da Fei “Ok, ok, lasciamo perdere!”

“Dicevo” si intromette Fei “Devi per forza andare a chiarire la situazione. Se non te la senti ti accompagno io!”

“Ragazze… un attimo. Se è vero che è Chat Noir, e parla di una sorpresa… significa che mi dirà la sua vera identità? Io… io non.. non sono pronta a una cosa del genere! Non ci posso andare!

Alya la guarda “Marinette, l’appuntamento è alle sei! Hai due ore per pensarci. E decidere di andare e sentire almeno cosa ha da dirti, insomma cosa ti cambia se sai chi è?” ma viene interrotta dallo squillo del cellulare di Marinette.

La mora lo prende e vede che la chiamata arriva da Adrien. L’apparecchio le sfugge dalle dita tre volte finché finalmente Marinette riesce ad afferrarlo e rispondere “Ehi c-ciao A-adrien come mai chiami questata.. ehm no scusa come mai questa chiamata?”

“Ciao Marinette” risponde la voce dal telefono, poi fa una pausa “hai cinque minuti? Vorrei chiederti un… ehm… consiglio.” Un’altra pausa, più lunga “Alya è lì vero? Ecco non dirle niente perché se no poi lo dice a Nino e alla fine…” “Adrien? Va tutto bene?” chiede Marinette, che ora inizia a preoccuparsi. Facendo segno alle altre due di allontanarsi, sale nella botola, sentendo con un grugnito il calore del pavimento assolato sotto i piedi nudi.

“Sì, sto bene solo che è una cosa un po’.. beh è un consiglio sentimentale.” dice la voce di Adrien dal telefono.

Marinette sente sulle guance ancora più calore di quello sotto i piedi “ah… o-okay, d-dimmi pure” riesce infine a dire “Allora c’è questa… ehm ammiratrice che… ecco… mi contatta con un biglietto molto carino e… Solo che io, insomma non … non sono interessato a lei.” dice Adrien, esitante “Ah. d-d-daccordo e cosa vuoi sapere?” chiede Marinette - temevo peggio - pensa “Come faccio a dirglielo senza che… beh si senta ferita? Non la conosco molto, non posso dire che siamo amici stretti” risponde l’altro in un sussurro “Non sono affatto bravo in queste cose… di solito” si affretta ad aggiungere “Scusa la domanda ma… ti è già capitato?” chiede la ragazza “Sì, cioè-volevo-dire-no, no è la prima volta, per questo ti chiedo!” risponde lui, parlando a raffica.

“Ok allora dovresti.. dovresti essere gentile e essere chiaro che non è il tuo tipo. A parte che se non la conosci come fai a dire che non è il tuo tipo?” suggerisce Marinette “Perché… c’è già una ragazza che mi piace” risponde Adrien Il cuore di Marinette salta un battito “Capisco” borbotta “Allora devi dirle che hai già una ragazza!” risponde, decisa.

“Ma non è proprio la mia … ragazza, cioè non è che stiamo insieme. Ma non importa.” Adrien fa una pausa “Grazie tante dei consigli, Marinette sei davvero un’amica. Passa una buona serata” e riattacca rapidamente Marinette rimane in piedi sulla terrazza, guardando il display del telefono, una stretta al petto come ogni volta che Adrien parla di questa ragazza sconosciuta. Ricacciando indietro le lacrime, scende di nuovo al fresco della botola.

“Ragazze, sapete che c’è? Io stasera ci vado dal misterioso Chat Noir!” annuncia, decisa, sotto lo sguardo delle altre due “Che succede, Mari?” le chiedono in coro “Niente” risponde lei con un falso sorriso “va tutto bene, ho solamente deciso di sentire cos’ha da dirmi, tutto qua. Magari ha cambiato idea e… dopotutto non potrà essere un brutto ragazzo, e di sicuro è una persona adorabile”.

Infilandosi in bagno pensa - tanto Adrien mi ha appena ricordato che ha una ragazza che gli piace e NON sono io. Io che continuo a morirgli dietro e quello mi chiede consigli! -

“Cavolo” borbotta, cercando di non piangere.

Le altre due si scambiano un’occhiata “Non è una reazione da Mari, cosa le ha detto Adrien?” sussurra Alya “Non ne ho idea, speriamo che la nostra idea funzioni” risponde l’altra, mentre entrambe cercano di capire cosa stia facendo l’amica.

“Marinette, ti aspetto? Dovrei andare a casa a badare alle mie sorelline” chiede Alya vicino alla porta del bagno cinque minuti dopo “Puoi aspettare altri cinque minuti? Mi serve un consiglio.” risponde l’altra dall’interno “Sì, certo” è la risposta di Alya, che scambia un altro sguardo interrogativo con Fei.

Dopo un po’ la porta del bagno si apre e Marinette esce, chiedendo alle altre due “Beh, cosa ne pensate?”

La ragazza si è sciolta i capelli, che le ricadono sulle spalle, con una leggera onda dove gli elastici li tenevano stretti. Si vede che ha gli occhi leggermente arrossati, ma ha risistemato il trucco, evidenziando maggiormente il colore e la forma degli occhi e ha un rossetto con una tonalità di rosa leggermente più evidente del solito. “Che ne pensate?” chiede alle amiche, che la osservano con aria critica.

“Beh, Mari, stai benissimo.” approva Fei, mentre Alya annuisce, guardando l’orologio.

“Ragazze, devo proprio andare. Sentiamoci per domani, ok. “ si congeda la rossa, baciando Fei sulle guance e avvicinandosi a Marinette “non ti bacio che rovino il trucco, fammi sapere com’è andata, ragazza!” e le fa l’occhiolino. Si volta e scende le scale della botola, salutando Sabine e chiudendo la porta quando esce.

Marinette si siede sulla chaise longue e sospira, Fei le si mette accanto e chiede “Stai bene?”.

Lei la guarda “Sì, non ti preoccupare. Adesso sono veramente curiosa di chi possa avermi scritto quel biglietto. Mentre aspettiamo, mi dai una mano a cercare qualcosa da mettere?”

 

Marinette e Fei escono insieme dall’appartamento, Marinette indossando un paio di shorts sopra al ginocchio neri con un piccolo risvolto e una T-shirt rosa tenue, con le maniche più scure e il disegno di fiori che contraddistingue le creazioni di Marinette. Fei invece indossa un paio di jeans elasticizzati ed una maglietta con il disegno geometrico di un drago.

Le ragazze arrivano alla Tour de Montparnasse con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario e Fei suggerisce a Marinette di dividersi e di ritrovarsi dopo 40 minuti all’ingresso dell’edificio.

Marinette si sposta verso uno degli ascensori per la terrazza, spostando nervosamente il peso da un piede all’altro mentre, insieme a un gruppo di turisti, aspetta che la cabina arrivi. Finalmente è sulla terrazza e prende il biglietto nella borsa, da cui Tikki le lancia un’occhiata “Va tutto bene, Tikki, non ti preoccupare. Scopriamo chi è questo misterioso ammiratore” sussurra la ragazza, leggendo le indicazioni.

Marinette si guarda attorno - qui è dove io e Chat Noir ci siamo baciati. Chissà com’è stato. Ma la cosa peggiore è che non ho idea di come ci siamo arrivati, a quel bacio - pensa, camminando lungo il perimetro della terrazza che offre un panorama mozzafiato di Parigi. La ragazza si ferma a qualche metro dal punto indicato nel biglietto e inizia a cercare segni del misterioso ammiratore.

 

Chat Noir si ritrasforma nascosto in un vicolo vicino al grattacielo e Adrien esce sulla strada principale pochi istanti dopo borbottando “Zitto, Plagg” mentre si avvia verso la Torre. Come Marinette e Fei, è arrivato qualche minuto prima per studiare la situazione e mentre aspetta davanti all’ascensore, l’abitudine a posare che gli impedisce di muoversi nervosamente, pensa - Il consiglio di Marinette è stato utile, anche se non mi ha detto precisamente cosa fare. Dirò a Fei che mi dispiace ma che siamo troppo lontani e che c’è già qualcuno nel mio cuore. Sì, mi piace. Le dirò esattamente così. -

L’ascensore finalmente arriva, la cabina quasi vuota. Adrien entra e scende sulla terrazza, accorgendosi che il posto inizia lentamente a svuotarsi dai gruppi di turisti, sostituiti da qualche coppia occupata a scattarsi selfie e da qualche passante che, da solo, osserva il panorama dai numerosi cannocchiali vicino al parapetto. Il biondo inizia a sentirsi un po’ fuori posto e si sposta dal lato opposto rispetto al punto indicato nel biglietto per studiare la situazione.

 

Fei nel frattempo è salita da un altro ascensore, ed è rimasta nella cabina quando arriva sulla terrazza, cercando con lo sguardo Marinette e Adrien. La ragazza individua rapidamente i due amici e aspetta, appoggiandosi ad un angolo della cabina, che l’ascensore si riempia di nuovo e scenda al pianterreno.

 

Alle sei Marinette pensa di avvicinarsi al cannocchiale indicato nel biglietto ma si blocca sul posto, a pochi metri di distanza, quando, guardandosi attorno, nota una chioma bionda che conosce molto bene - Adrien? - pensa - cosa ci fa qui Adrien a quest’ora? Dovrebbe essere a casa adesso - prosegue, cercando inutilmente con lo sguardo indicazioni che si tratti di un servizio fotografico.

La ragazza si gira verso il panorama parigino, appoggiandosi al parapetto per dare le spalle al centro della terrazza “Tikki?” sussurra “Non ci crederai, c’è Adrien e Fei mi ha mollata qua da sola, cosa ci fa lui qui? Se mi vede penserà che sono una stalker che lo segue! Io non sapevo che sarebbe stato qui!”

“Non ne ho idea, Marinette. Calmati, non puoi averlo seguito se nemmeno sapevi che sarebbe venuto qui!” risponde Tikki “Lo so ma…” borbotta la ragazza, guardando con la coda dell’occhio il luogo dell’appuntamento.

 

Adrien guarda per l’ennesima volta l’orologio, poi alza lo sguardo verso il luogo dell’appuntamento. Oramai sono rimaste poche persone sulla terrazza e il ragazzo nota una ragazza circa della sua età, girata di spalle, affacciata al parapetto a pochi passi dal cannocchiale. La ragazza ha i capelli neri sciolti sulle spalle, short neri e una maglietta rosa. La sua corporatura ricorda qualcuno al ragazzo, ma sicuramente non si tratta di Fei.

Il biondo decide di fare qualche passo avanti - mi sa che mi sono sbagliato, non mi sembra Fei quella… ed è l’unica persona che potrebbe… - mentre riflette la ragazza si volta da un lato e lui si immobilizza, riconoscendola “Marinette?” borbotta, stupefatto, i battiti del cuore che risuonano nelle orecchie - si è truccata… ma è sempre stata così bella? - inghiotte a vuoto.

Sempre più nervoso, Adrien fa qualche passo verso il cannocchiale, fingendo il suo miglior sorriso da modello e appoggiandosi alla colonnina del dispositivo.

 

Marinette vede Adrien a pochi passi di distanza e sussurra tra i denti “Tikki! Non può essere! il biglietto era di Adrien! Non può essere suo! Cos’è questa storia dell’ammiratrice misteriosa?”

La kwami la guarda dalla borsetta allargando le zampine.

“Okay, devo capirci qualcosa!” borbotta Marinette, avvicinandosi ad Adrien - respira, pensa di essere Ladybug, ora vai là e gli chiedi che ci fa qui - dice a se stessa.

“C-ciao!” riesce a dire Marinette - comincio bene… - pensa, guardando a terra, dopo essersi avvicinata abbastanza.

“Ciao M-marinette! Cosa ci fai qui?” chiede Adrien, una mano dietro la nuca, una strana sensazione allo stomaco “Stai… stai molto bene così” aggiunge, dopo averle dato un’occhiata al viso ma tenendo lo sguardo sulle ballerine nere della ragazza.

“A-anche tu stai bene, cioè tu stai sempre bene” farfuglia l’altra, sbirciando Adrien che inizia a sorridere, poi si schiarisce la gola “Ecco, volevo farti la stessa domanda perché io vedi…”

“Hai trovato uno strano biglietto?” la interrompe lui, guardandola finalmente in faccia e notando che è arrossita.

“V-vuoi dire che non è tuo?” esclama lei, puntando lo sguardo negli occhi verdi di Adrien “meno male” farfuglia.

“No, non è mio. E quello che ho trovato io mi sa che non è tuo” comincia Adrien, la mano che torna dietro la nuca, sempre fissandola.

“A-abbiamo un problema, credo… chi era che dovevi scaricare?” ridacchia Marinette, nervosa “Ehm… pensavo fosse...” risponde lui, mentre si guardano intorno, cercando di capire chi potrebbe avergli lasciato i messaggi, poi i loro sguardi si incrociano di nuovo.

“Fei!” dicono contemporaneamente “Io pensavo che fosse lei ad avermi scritto perché sapeva che sono volato a cercarti a Shanghai...” inizia a spiegare, ma Marinette ha iniziato a parlare come un fiume in piena “Hanno organizzato tutto lei e Alya per farci incontrare! Adesso torno a casa e… accidenti! Gliela faccio vedere io!” sbotta, battendo un piede a terra “Marinette! Calmati un momento e spiegami perché avrebbero dovuto fare una cosa del genere?” chiede Adrien interrompendo il suo sfogo “Beh…” Marinette guarda a terra per non far vedere il rossore delle guance “Fei ha detto ad Alya che tu volevi farmi una sorpresa al ristorante di zio Wang, poi quando avete scoperto che avevo… perso il cellulare mi sei andato a cercare e... e lei deve essersi messa in testa che tra noi c’è qualcosa ma… Insomma anche zio Wang ti ha scambiato per”... la ragazza esita “il mio…” deglutisce a vuoto “ragazzo. Ma noi due siamo solo amici, giusto?”

La mano di Adrien finisce ancora dietro la nuca “Già… “ ridacchia lui “come le sarà venuta in mente una cosa del genere!” continua con un sorriso imbarazzato, “Fei è davvero un drago per aver pensato a un piano del genere!”

Marinette si irrigidisce un attimo alla parola “drago” e Adrien nota il gesto, ma è troppo imbarazzato per farci caso.

Entrambi si guardano intorno, a disagio, poi Marinette si volta verso il panorama del tramonto parigino “È davvero bello da qui” commenta tra sé appoggiandosi al parapetto del belvedere. La ragazza riflette su cosa si sono detti - Adrien ha detto che è volato a cercarmi a Shanghai. Ma lui era già lì -

“Ma come mai sei venuto qui?” chiede Marinette.

“Beh, pensavo che fosse un biglietto di Fei e volevo dirle che… beh che non poteva funzionare” spiega Adrien “Per quell’altra ragazza, vero?” chiede lei, guardandolo per un attimo negli occhi e poi abbassando lo sguardo, una pesante nota di tristezza nella voce Adrien non risponde ma si avvicina all’amica “E tu, perché sei venuta qui?” chiede Adrien a bruciapelo, allungando una mano e afferrando quella di Marinette Lei guarda la mano di Adrien attorno alla sua e pensa - Adrien mi ha preso la mano. E mi ha fatto una domanda. Respira, Marinette - prosegue, poi risponde senza riflettere “Perché… perché ero certa che il biglietto fosse di una persona che conosco. Una persona sempre pronta ad aiutare gli altri anche se è triste. Anche se li conosce appena. Qualcuno con cui una volta ho passato una bella serata, parlando dei nostri problemi, nonostante avessimo entrambi il cuore spezzato.” Marinette, sbattendo le palpebre per ricacciare indietro le lacrime, osserva l’anello d’argento all’anulare di Adrien come se l’avesse visto solo in quel momento, sovrapponendolo, nella sua mente, all’immagine della mano guantata di Chat Noir attorno alla sua, quella sera. La ragazza sospira, poi sussurra “Un certo gattino che porta sempre delle rose, anche se gli dico di non farlo”, alzando lo sguardo dall’anello agli occhi di Adrien.

Ora che la luce del tramonto assume quella sfumatura che i fotografi chiamano “ora d’oro” Adrien osserva il viso di Marinette, illuminato dal sole che crea riflessi dorati sui suoi capelli neri, come se lo vedesse per la prima volta.

Il ragazzo nota il suo sguardo spostarsi dal suo viso all’anello e trattiene il respiro, guardando la ragazza di fronte a sé ma senza vederla, ripensando a quando era triste per l’appuntamento mancato con Ladybug e lui e Marinette si sono tenuti compagnia, sfogandosi e parlando un po’ dei loro problemi sentimentali. Nella sua mente rivive la sua dichiarazione d’amore a Ladybug e il suo rifiuto, con quell’ombra di tristezza negli occhi azzurri. La stessa che è sicuro di aver appena visto in quelli di Marinette.

“Anch’io ricordo quella sera” farfuglia Adrien, perso nei suoi pensieri.

Marinette inizia ad avere una strana sensazione allo stomaco, il cuore in gola - non può essere, ho capito male? - pensa, poi guarda Adrien negli occhi, guarda l’anello, infine di nuovo gli occhi - Invece ho capito bene. - dice a sé stessa.

“E io ho ancora quella rosa” sussurra lei Lui sussulta “Insettina?” farfuglia, stavolta incredulo Anche lei è senza fiato ora, incapace di spostare lo sguardo da Adrien, dal suo viso incorniciato dai capelli che il sole fa sembrare d’oro. Per un attimo le sembra di vedere due orecchie nere spuntare da quei capelli, ma è la sua immaginazione.

“Sei davvero tu?” sussurra Marinette, senza staccare lo sguardo da quello del ragazzo, coprendosi la bocca con la mano libera da quella di lui “In purrrsona, Principessa. Allora la rosa l’hai tenuta!” risponde lui dopo un interminabile momento in cui Marinette sente solo il battito del proprio cuore. Solleva la mano in cui tiene quella della ragazza e la sfiora con le labbra.

Marinette rimane a lungo immobile, lo sguardo fisso negli occhi del ragazzo. La mora riprende il controllo, sentendo l’aria improvvisamente fredda sulle gambe nude, le guance bollenti, incapace di distogliere lo sguardo che ora è sulle labbra di Adrien. La ragazza fa un respiro profondo, mordendosi il labbro inferiore. Infine sussurra “Posso… posso baciarti?”

“È da tanto che aspetto che tu me lo chieda.” risponde lui, la voce rotta dall’emozione “Certo Insettina”.

Adrien intreccia le dita con quelle di Marinette. La ragazza si alza sulla punta dei piedi e con la mano libera accarezza la nuca del biondino, che inclina la testa per permetterle alle loro labbra di toccarsi, schiudendosi appena. Adrien sente il sapore di mandarino del rossetto di Marinette e il suo profumo floreale e i due ragazzi chiudono gli occhi.

Dopo un tempo che sembra infinito, ma allo stesso tempo brevissimo i due si separano, riprendendo a respirare.

Adrien riapre gli occhi e guarda Marinette “Se tu avessi saputo che ero io e non Chat Noir... saresti venuta lo stesso?”

Lei lo guarda “Come ti viene in mente? Certo che …” fa una pausa notando l’espressione di lui farsi immediatamente triste “... ci sarei stata per entrambi!” poi allunga una mano e spinge con l’indice sul naso di Adrien “Anche perché siete la stessa fantastica persona: l’altro ragazzo eri tu!”, conclude, abbracciandolo.

 

Dal lato opposto del belvedere, Fei guarda Marinette in punta di piedi baciare dolcemente Adrien tenendolo per mano, le dita intrecciate. La ragazza si asciuga rapidamente una lacrima con l’indice, poi vede che i due si staccano e scambiano qualche parola, infine Marinette mettere l’indice sul naso di adrien e allontanarlo, per poi abbracciarlo immediatamente - Non ho idea di quello che si siano detti ma ero sicura che tra quei due c’era qualcosa - pensa, toccando il medaglione che ha in tasca.

FINE


Nota dell'autore

Questo non è il vero e proprio finale, domani pubblicerò cun "epilogo" opzionale, che se volete potete saltare. Ma sono sicuro che lo leggerete!

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Capitolo 4
*** Epilogo ***


Fei scende di nuovo con l’ascensore, per farsi trovare da Marinette all’ingresso all’ora che avevano deciso e aspetta finché non la vede arrivare.

Marinette esce dall’ascensore tenendo per mano Adrien, poi i due si scambiano un’occhiata, la ragazza gli lascia la mano e corre verso Fei, abbracciandola all’improvviso.

“Grazie, sorella!” esclama Marinette, quasi piangendo “Davvero, se non fosse stato per te…” e stringe l’amica in un abbraccio ancora più forte, che la ragazza cinese ricambia dopo un attimo di esitazione “Non ringraziarmi, Marinette.Gli amici servono a questo, no? Fidati, era solo questione di tempo” risponde, facendole l’occhiolino.

Marinette lascia andare Fei “Hai proprio ragione”, poi si gira verso Adrien e lo chiama con un cenno “E, Fei… senza volerlo, hai fatto uscire il gatto dal sacco.”

Adrien raggiunge le ragazze e abbraccia Fei “Sai, pensavo che il biglietto fosse tuo, e sarei stato in difficoltà. Devo proprio ringraziarti.” dice, mettendosi una mano dietro la nuca dopo essersi staccato dalla ragazza

“Anche tu? Smettetela di ringraziarmi, finirete col farmi arrossire” risponde lei

“Arrossire, dici? Beh in effetti il rosso ti dona, Lady Dragon.” Adrien fa una pausa, godendosi l’espressione stupita di Fei che spalanca gli occhi e sussulta leggermente “o forse dovrei chiamarti Renren?” la ragazza sorride e guarda di nuovo Adrien, poi Marinette.

I tre ragazzi si scambiano una lunga occhiata poi Fei esclama, prendendoli sottobraccio “Anche alla tua ragazza dona un sacco il rosso, sai? Tu invece stai meglio in nero, Chaton”, scoppiando in una risata a cui gli altri si uniscono subito dopo, stretti in un abbraccio di gruppo.

FINE.


Nota dell'autore

Siamo arrivati al "vero" finale. Diciamo che andava bene anche prima, ma mi mancava qualcosa e ho pensato di aggiungere questo pezzettino.

Nella storia ho infilato qualche citazione e riferimento ad altre serie, se li trovate lasciate un commento.
Vi dó un paio di indizi: le citazioni riguardano i vestiti delle protagoniste ed una frase.

Bug out! :D

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