Extraordinary

Da bambino si sogna adulto, sfrecciare controvento, colpire avversari con bolidi-tuono dalla forza di mille Bombarda.
Quando succede, però, Otto ride della sua delusione (lui, tiepido omuncolo qualunque senza velleità): «Smetti di frignare: hai tutto» ma tutto non basta, perché le partite finiscono, le urla s’affievoliscono, le ossa s’aggiustano, ma l'agrore delle sconfitte non s'addolcisce mai.
Così: «Ci penso io» propone, le orecchie fischiano come una folla in delirio «Sono sicuro che ricambierai».
Barty non annuisce neanche.
(Mesi più tardi, al Wizengamot, lo sguardo di Crouch è di fuoco: Non sei fedele che al successo, vero? Disgustare un Mangiamorte, si dice Ludo, è senz’altro un traguardo da uomo straordinario.)

Il significato dell'amore

Tradimento è una parola vuota, priva di significato (da ragazza Narcissa l’ha riempita di lacrime, della urla di Sirius, della fuga di Meda, di un silenzio senza perdono).
A volte, poi, non è altro che dare le spalle ad un precipizio e salvarsi (davanti all’aula del Wizengamot, pianta le unghie dipinte di rosa nella pelle sottile del polso di suo marito e si schiaccia la sua mano sul ventre gonfio: «Non lo crescerò da sola, Lucius» ed è una promessa – ed è una minaccia).
Con le dita ancora premute sul pulsare tiepido della gola di Harry Potter, tradire non è altro l’ultima possibilità di rivedere suo figlio.
«È morto.»

Nella cenere della camelie

Rinuncia all’infanzia il giorno in cui le camelie bruciano in giardino.
Malcom sta piangendo: «Magari» dice loro padre, cullandolo con disperazione. «Con lui sarà più facile.»
Non dice, Potrebbe non essere un mago. 
Minerva si morde la lingua. Costringe l’albero alle loro spalle a tornare in boccioli: «Magari ha solo fame.»

Rinuncia all’amore senza versare una lacrima: «Non ti amo» mente.
Non posso barattare la mia vita per una fattoria, pensa. Ma sul fondo della gola, gusto di camelie in cenere le procura un conato.

Fra le dita di Pomona, petali di camelie appassite ritornano in vita: «Sai» mormora, accarezzandole il pelo. «Ho imparato da te a non mollare mai.»

(L’ama del primo amore: come se non dovesse finire mai, ma.)
Cecilia sa d’esser bella, non ha bisogno che glielo si dica: le basta vedersi nello sguardo di Tom, occhi color delle foglie d’ulivo di prima mattina, ed una luce tutta sua particolare, come d’alba, ma viva, palpitante, una ferita aperta.
Cecilia sa d’esser sensuale: le dita di Tom sotto la gonna, ogni volta che sono soli, parlano una lingua di notti future.
(L’ama del primo amore, ed ama riamata, ma.)

Tom se ne va per non tornare mai più: anche quando mesi dopo supplica il suo perdono, nei suoi occhi feriti non vede che la strega.

Affinità elettive

Tuo padre dice che delle altre Case non c’è da fidarsi, ma tua madre t’ha assicurato che certe affinità elettive non bisogna combatterle: non farti avvelenare dall’orgoglio, camuffa la verità da morale di Beda il Bardo, è importante trovarsi un amico. 
Di lei ti è facile fidarti da subito, perché i suoi problemi non sono che nebbia – non c’è modo di risolverli: non potrebbe tradirti mai. 
All’inizio, piange anche per te, che per indole ed educazione le lacrime preferisci ingoiarle; ma poi non c’è più nulla che possa salvarti: allora piangete in due, su piastrelle più fredde delle sue carezze, e la tua pelle brucia per entrambi. 

N/A: ha partecipato al contest “Chi indovina gli amici trova un tesoro ” indetto da @Lady.Palma e @Mari Lace sul forum di EFP – il cui scopo era scrivere una drabble indovinello su due amici della saga e cercare di indovinare i protagonisti degli altri partecipanti :D

Titolo della raccolta @De Andrè (Volta la carta), bc vbb Titolo della Drabble @Goethe (sono un streghetta semplice ed un po' scontata, sì.)