Sole e Luna

di zoldyck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un invito speciale ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


All'inizio, il mondo conosceva solo l'oscurità. E da quell'oscurità - chiamata Maha - vennero gli Zoldyck. Il primo fu Zenone, l'universo, il quale mise le basi affinché ci fosse luce, le stelle, e suo figlio, Silva, le raccolse tutte assieme. Poi, Silva si innamorò. E sua moglie, Kikyo, era il centro del suo universo.
A quel punto, una stella aveva adottato il mondo come suo. Illuminava i giorni, ma gli Zoldyck si tenevano a distanza, restavano al buio, nella notte.


Silva e Kikyo ebbero un figlio.

Una delusione.

Quando nacque, nessuna luce splendeva da lui. Aprì gli occhi ed erano scuri. Il bambino non rideva, né piangeva. Si sedette e guardò intorno a sé, e occasionalmente Kikyo e Silva giurarono di aver visto una traccia di luce dal bambino, ma scomparve nell'istante successivo. Così, delusi, lasciarono andare le loro speranze. Avrebbero certamente avuto altri figli con più potenziale.
Mandarono il loro primogenito al mondo, ordinandogli di fare ciò che sapeva fare meglio: vegliare tutta la notte, e lui lo fece.
Si sedeva e guardava con gli occhi scuri, e rimaneva lì finché il sole non cominciava ad avvicinarsi. A quel punto se ne andava. 
I giorni, anche gli anni, passavano così, e alcuni giorni arrivava prima per rimanervi più a lungo. Si sedeva, silenzioso e inosservato mentre il sole si faceva strada attraverso il piano celeste, chiedendo attenzione e lode.


Il primogenito si chiamava Illumi.

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Capitolo 2
*** Un invito speciale ***


Illumi aveva un posto preferito. Solitamente scendeva sulla Terra e si sedeva su un molo in riva all'oceano. Era vecchio e abbandonato quando nacquero porti e città più grandi, ma per Illumi questo lo rendeva pacifico. Le onde si infrangevano sulla riva e Illumi quasi pensava che potessero raggiungerlo, ma era solo un’idea passeggera. Cosa avrebbe mai potuto volere l'oceano da lui?
Ogni volta che voleva, andava lì e guardava il cielo.

Durante il giorno poteva guardare il sole che camminava impettito, danzando e portando luce. E di notte, avrebbe trovato le collocazioni fisse dei suoi fratelli o la scia lasciata da Alluka mentre attraversava il cielo, ancora e ancora. 
E c'erano volte in cui se ne andava e tornava in cielo, dove si confondeva con l'oscurità.

Ma sentiva, sempre di più, di essere osservato.
Quando quel giorno tornò in cielo a metà giornata, gli era sembrato quasi che il sole stesse cercando di seguirlo.

Non riusciva a capire perché.
La sensazione continuò, ma non accadde nulla, quindi Illumi decise di ignorarla.


Poi ricevette una lettera.
Portava il simbolo del sole e Illumi la osservò confuso prima di aprirla.


 

Alla luna,
È con grande gioia che ti invito a una serata divina tra le divinità della terra. Sarà situato nella mia tenuta dopo che lascerò il cielo tra sette cicli. Mi farebbe un immenso piacere vederti partecipare~ ♡

Il Sole 

 

Illumi era sconcertato.
Una serata divina?
Aveva partecipato ad alcune feste celesti, ma erano per lo più affari soffocanti. Naturalmente, aveva sentito che fossero diventate molto più caotiche dopo il sorgere del sole, ma a quell'ora se ne sarebbe già andato. Qualcuno doveva pur scortare i suoi fratelli nella notte. 
Ma questo invito dava l’impressione d’esser diverso.

Illumi controllò sottilmente tra la sua famiglia.
Sembrava che nessun altro avesse ricevuto l'invito. 


I giorni passarono ed Illumi non faceva che scrutare costantemente la lettera, cercando di trovare qualche motivazione, qualche segreto dietro di essa, ma non trovò nulla. E infine, un ciclo prima dell'evento, decise di partecipare.
Non fu affatto difficile trovare la tenuta del sole. Era luminosa e brillante, proprio come il sole stesso. Le porte erano state spalancate, quindi Illumi si concesse un momento per dare un'occhiata prima di entrare con cautela. 
Tutti gli invitati tacquero al suo ingresso, ma Illumi non rivolse lo sguardo a nessuno di loro e udì dei sussurri mentre si dirigeva verso un tavolo pieno di rinfreschi. Guardò le opzioni e stette per prendere una bevanda blu frizzante quando notò qualcuno avvicinarsi a lui. 

"Sei la luna, vero?"

Illumi si voltò, fissando con fare inespressivo il suo interlocutore. Era un po' più basso di lui, con i capelli scuri, gli occhi grigi e aveva un libro tra le mani. C'era qualcosa nei suoi occhi che Illumi non riusciva ad identificare.

"Sì. Mi chiamo Illumi".

“Io sono l'oceano, mi chiamo Chrollo. Sono stato-"

“Mio, mio~ ♡”

Illumi mancò il cipiglio di Chrollo mentre la sua attenzione veniva rubata da colui che si era avvicinato a grandi passi.

"Speravo che ti saresti fatto vivo ~ ♢"

Non aveva mai visto il sole fuori dal cielo, perciò Illumi pensò di potersi giustificare per essere rimasto senza parole. Il sole aveva brillanti occhi dorati e capelli arancioni come fiamme. Indossava un frac che si intonava ai suoi capelli, appuntato con una spilla che brillava quasi come se fosse fatta di luce stessa. Era molto più alto di lui, e Illumi poteva dire di essere rimasto colpito.
Il sole gli porse una mano per stringergliela in segno di saluto, ma non appena Illumi si fidò abbastanza da porgergli la sua, questi se la portò alle labbra con fare galante, strizzando l'occhio.

“Sono sicuro che sai già che sono il sole. Ma puoi chiamarmi Hisoka. ”

"E io sono Illumi, colui che chiamano la luna."

“Devo dire che ho sperato a lungo di vedere da vicino la tua divina bellezza. ”

Illumi rimase senza parole.

Hisoka sorrise. “Sembra che tu abbia delle domande da farmi. Vieni a fare una passeggiata con me? ”

Illumi decise di seguirlo, sentendosi come se fosse stato costretto a farlo.

 

 

 

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