Dream of my love (Harry Potter one-shots)

di marili_01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Harry~Hermione ***
Capitolo 2: *** Neville~Luna ***
Capitolo 3: *** Draco~Harry ***
Capitolo 4: *** Fred~Hermione ***



Capitolo 1
*** Harry~Hermione ***


Come sono finito in questa situazione ? Sono seduto in uno dei tanti divanetti ad osservarla mentre balla e si diverte con qualcuno che non sia io.

"Harry vuoi qualcosa da bere ?" Mi chiede Ginny risvegliandomi dai pensieri.

"Si un po' d'acqua grazie" le rispondo con un sorriso forzato. Lei si alza e si dirige al tavolo con le bibite... La mia mente torna a Hermione che balla a qualche metro da me con Ron.

Lui le sussurra qualcosa e lei sorride imbarazzata. Sento un nodo formarsi all'altezza della gola.

Ron le accarezza una guancia e lei chiude gli occhi al contatto. Giuro che sto impazzendo, non riesco più a starmene qui a guardare le loro facce felici.

E pensare che al posto di Ron dovrei esserci io...dovrei esserci io con la mia Hermione.

Mi risveglio dai miei pensieri e mi accorgo che Ron si è allontanato da lei per andare a prendere da bere.

"Ecco l'acqua Harry" dice Ginny sedendosi accanto a me.

Ok Harry adesso o mai più. Mi alzo dal divanetto e mi dirigo al centro della sala ignorando i continui richiami di Ginny.

"Ciao Hermione" le dico arrivato alle sue spalle.

Alle mie parole lei si volta.

"Harry... ciao" mi dice sorridendo.

Il mio nome pronunciato da lei suona così bene...ok basta Harry torna alla realtà.

"Ti va di ballare?" Le chiedo.

"Si certo" mi risponde lei.

La prendo per mano e la trascino al centro della sala, cominciamo a muoverci a ritmo della musica... Le faccio fare una giravolta e lei sorride felice, il nodo che sentivo prima è totalmente sparito, mi sento leggero e felice.

La musica ritmata si trasforma in un lento. Prendo Hermione per i finchi e la avvicino a me, noto un leggero rossore comparire sulle sue guance quando il suo corpo si scontra con il mio petto, ma subito dopo si rilassa e continua a ballare abbracciata a me. Mi perdo un attimo a guardarla; è davvero magnifica...i suoi occhi castani risaltano ancora di più grazie al trucco e al vestito blu che indossa... Delle ciocche di capelli sono lasciate libere dallo chignon e le contornano il viso.

"Sei davvero bellissima" sussurro tra le note del lento.

"Grazie" mi risponde sorridendo imbarazzata.

Sorrido anche io e mi perdo nei suoi occhi.

"Hey amico lei è con me" dice Ron staccandomi bruscamente da Hermione.

Rivolgo un ultimo sguardo alla mia principessa e mi allontano.

Perché sono così stupido? Perché non l'ho invitata io? Perché sono così codardo?

Torno a sedermi nello stesso posto di prima...

"Scusami" dico a Ginny per il mio comportamento nei suoi confronti.

Lei continua a tenere lo sguardo basso.

"Sai mi sentirei davvero fortunata se mi guardassi con un'intensità pari alla metà di quella con cui guardi lei " mi dice facendo un lieve cenno verso Hermione.

Ho già detto che sono uno stupido ? Ginny ha un debole per me e io la illudo solo per avvicinarmi ad Hermione.

"Perdonami sono solo uno stupido e mi sono comportato malissimo con te ... Non avrei dovuto illuderti invitandoti al ballo" le dico.

"Non sei uno stupido. Sei solo innamorato" mi risponde lei guardandomi finalmente negli occhi.

Resto lì a guardarla senza parole...ha ragione.

"Harry rispondimi sinceramente..." dice Ginny attirando la mia attenzione di nuovo su di lei. Annuisco semplicemente aspettando che continui la frase.

"Tu la ami?" Mi chiede.

" Non è abbastanza evidente?" Rispondo alla sua domanda con un'altra.

"Harry Potter, tu la ami?" Mi richiede seria.

Capisco che vuole una risposta netta, che vuole sentire uscire quella verità dalla mia bocca.

"Si...si la amo" rispondo stavolta.

"Mi spieghi cosa ci fai ancora qui allora?" Mi chiede lei.

Non rispondo... Rifletto sulla domanda e mi accorgo di non avere una risposta.

"Cosa aspetti? Che cada definitivamente nelle braccia di mio fratello ?" Mi chiede ancora.

Ginny ha ragione... non posso stare qui a girarmi i pollici.

" Hai ragione devo fare qualcosa" le rispondo finalmente. La mia mente sta già architettando qualche assurdo piano.

"Se posso aiutarti in qualche modo dimmelo...voglio aiutarti" mi dice lei.

"Perché?" Le chiedo

"Perché voglio vederti felice" risponde.

Le spiego cosa mi è venuto in mente...

Pov Hermione

Non mi è piaciuto il comportamento di Ron, Harry non stava facendo niente di male ...

"Sei bellissima" mi dice per l'ennesima volta Ron.

"Grazie " gli rispondo con un sorriso forzato.

Poi per un momento immagino che ci sia Harry davanti a me e avvampo all'istante.

Non posso mentire a me stessa; Ron mi piace ma Harry... Sono innamorata di lui.

Ron ricambia il mio sorriso ma non sento nulla...continuo ad avere la mente occupata dal ragazzo che veramente mi fa battere il cuore.

" Hermione ho bisogno di te " urla Ginny correndo verso di me.

" Cosa è successo?" Chiedo preoccupata.

"Vieni ti spiego tutto mentre andiamo" dice afferrandomi per un polso.

Comincia a trascinarmi lungo il corridoio...

"Mi puoi spiegare dove stiamo andando?" Le chiedo confusa.

"Lo scoprirai" mi risponde. Adesso sono più confusa di prima...

Usciamo dall'edificio, attraversiamo il cortile e ci dirigiamo alla biblioteca ....ma cosa le è preso ?

"Adesso mi spieghi cosa ci facciamo qui ?" Provo a chiederle.

Lei mi fa segno di voltarmi e poi esce dall'edificio...

Pov. Harry

Hermione si volta lentamente verso di me e appena mi vede la sua faccia si trasforma da confusa a sorpresa.

"H-harry cosa?" Cerca di chiedermi.

"Vuoi sapere perchè ti ho fatta venire qui ?" Le chiedo. Lei annuisce.

"Visto che Ron ci ha interrotti vorrei finire quel ballo con te" le dico facendo partire lo stesso lento che c'era prima in sala.

Lei scoppia a ridere e quello confuso adesso sono io.

"Mi hai fatta trascinare qui solo per questo ?" Mi chiede .

Ignoro completamente la sua domanda e con un mezzo sorriso le porgo la mano invitandola a ballare. Lei accetta senza indugio e cosi, nel giro di pochi attimi ci ritroviamo abbracciati a muoverci sulle note di un lento... Ma stavolta c'è un'energia diversa, siamo solo noi due e la musica. Tutte le brutte sensazioni avute fino a quel momento sono sparite.

"Hermione" attiro la sua attenzione su di me.

"Si?" Mi chiede lei.

"Ecco io ..." Provo a dire.

Lei mi guarda senza dire nulla aspettando che continui la frase. Ok basta, basta bugie e basta paure , per una volta devo essere davvero coraggioso e dirle la verità.

"Io mi sono accorto di amarti" dico di getto.

"Cosa?" Sussurra lei sempre più sorpresa.

"Io mi sono innamorato di te, dei tuoi occhi, del tuo sorriso, della tua dolcezza, gentilezza e semplicità" le dico.

Lei mi guarda senza dire una parola.

"E scusami se te lo sto dicendo proprio in questo modo, scusami se non ho avuto il coraggio di invitarti al ballo" le dico avvicinando il mio viso al suo.

"Scusa se sono maledettamente geloso di Ron, scusa se ho rovinato la nostra amicizia" ormai i nostri nasi si sfiorano.

" Ma soprattutto scusami per questo" le sussurro. Un attimo dopo le mie labbra si posano delicatamente sulle sue, lei ricambia subito il bacio....le sue labbra sono una droga... Chiedo l'accesso picchiettando sul suo labbro inferiore e non mi viene negato, pochissimi istanti dopo le sue labbra si muovono fameliche sulle mie... Non riesco a smettere di baciarla ...vorrei che il tempo si fermasse in questo preciso momento. Ma ad un tratto tutto svanisce quando lei decide di staccarsi bruscamente da me. Un bel sogno che molto probabilmente si trasformerà in un incubo.

"Anche io sono innamorata di te " mi dice rossa dalla vergogna.

Non posso credere alle mie orecchie. Datemi un pizzicotto perché credo davvero di essere in un sogno.

Mi fiondo di nuovo sulle sue labbra. Lei inspira ricambiando il bacio, la sento sorridere sulle mie labbra e perdo ogni briciola di autocontrollo... Ho bisogno di lei come l'aria che respiro.

"Ti amo " le sussurro affannato tra un bacio e l'altro.

Alle mie parole si lascia sfuggire un leggero gemito... Devo fermarmi. Cerco di allontanarmi ma lei non me lo permette. Passa le mani dietro la mia nuca per avvicinarmi a lei e mi tira leggermente i capelli. Sto letteralmente impazzendo...sento solo il suo sapore, il suo profumo che non mi fa ragionare come dovrei... Poggio le mani suoi suoi fianchi e cammino fino a farla scontrare con il muro freddo della biblioteca. Continuo a baciarla e mi avvicino ancora al suo corpo ...Poggio un braccio nel muro accanto alla sua testa per sorreggere il mio peso e lei vaga con le mani nella mia schiena... Qualche secondo dopo mi ritrovo ad assaporare il suoi collo mentre lei continua a tirare i miei capelli.

"H-harry" lascia sfuggire il mio nome con un gemito mentre io continuo a torturare il suo collo. Ormai il mio autocontrollo non esiste più... Torno a baciarla sulle labbra e lei ricambia immediatamente. Una porta sbatte dietro di noi e io mi allontano di scatto da lei per lo spavento.

Lei mi guarda ancora piena di desiderio e con le labbra gonfie... continuiamo a guardarci con una forte energia e un brivido attraversa la mia schiena

"Hermione cosa ci fai qui con lui?" La voce di Ron ci risveglia dal nostro sogno ad occhi aperti ed entrambi ci voltiamo a guardarlo.

Hermione non risponde alla sua domanda ma continua a guardare me. Ron si avvicina, la prende per mano e la porta via dalla biblioteca...perché non ho detto niente? Perché non ho evitato che Hermione andasse via con lui ? Mi siedo a terra con la schiena attaccata al muro e cerco di tornare in me. Sono ancora scosso da ciò che è successo qualche minuto fa, rivedo i nostri occhi pieni di desiderio, sento ancora lei che sussurra il mio nome. Ha detto che anche lei mi ama... Non posso lasciarla andare via cosi. Mi alzo di scatto e mi dirigo di nuovo in sala da ballo.

Pov. Hermione

Seguo Ron ancora scossa da tutto ciò che è successo. Harry mi ama... È stato incredibile e le sue labbra sono una droga assurda... Non volevo più fermarmi, il suo respiro che si confondeva col mio , i suo occhi pieni di desiderio. Avvampo al ricordo dei miei gemiti.

"Tutto bene ?" Chiede Ron.

"Si perché?" Dico con fatica.

"Sei rossa ...sicura di star bene ?"chiede ancora.

"Si sicura, ho solo bisogno di andare un attimo in bagno" Gli dico con un sorriso tirato.

"Va bene ti aspetto in sala "mi dice sorridendo. Si avvicina e mi lascia un bacio quasi all'angolo della bocca. Scappo verso il bagno senza dire nulla. Entro in bagno e mi avvicino al lavandino, alzo gli occhi e mi guardo allo specchio. Il rossetto che avevo messo ormai non esiste più e pensare al motivo per cui non c'è più mi fa andare di nuovo il cervello in tilt... Tocco le mie labbra mentre ripenso al sapore delle labbra di Harry. Non può essere successo davvero, sicuramente dormivo e ho sognato tutto ... Si deve essere per forza così.

Faccio un respiro profondo e decido di tornare in sala e raggiungere Harr-RON ...devo raggiungere Ron.

Appena torno in sala lo trovo che mi aspetta... Gli faccio cenno di raggiungermi e mi avvicino al tavolo delle bevande...

Ad un tratto vedo Harry rientrare in sala quasi correndo, si ferma e cerca qualcuno tra la folla, non appena incontra i miei occhi si blocca e sorride. Stava cercando me ? Comincia a venire nella mia direzione cercando di farsi spazio tra le altre persone ... Sento l'imbarazzo crescermi dentro quindi mi concentro sul bicchiere che ho in mano ma continuo a sentire il suo sguardo che brucia su di me.

"Hermione " mi chiama quando è abbastanza vicino.

Il mio nome pronunciato da lui è come una melodia . Alzo lo sguardo e lo trovo di fronte a me. A quanto pare ha gridato il mio nome un po' più forte di quanto immaginassi visto che molte persone si sono girate e ci stanno guardando.

"La smetti di dare fastidio a me e alla mia ragazza ? Vai a rovinare la serata a qualcun altro " dice Ron e Harry sbianca.

Pov. Harry

La sua ragazza ? Questo vuol dire che sono arrivato troppo tardi, ormai l'ho persa. Guardo Hermione ormai sconfitto e mi volto per andarmene.

" Io non sono la tua ragazza Ron " urla lei ad un tratto.

" E levatelo dalla mente perché non lo sarò mai ... E inoltre io sono libera di decidere con chi voglio passare il mio tempo e non devi essere tu a vietarmi di ballare o parlare con Harry" conclude il discorso.

Ron è nero dalla rabbia e sta puntando il suo sguardo su di me, mette quasi paura.

Non riesco a dire o fare niente fino a quando non sento Hermione accanto a me.

Mi prende per mano e mi porta lontano da Ron e da tutti i curiosi che hanno seguito la vicenda.

La guardo e la vedo sorridere. La porto al centro della sala dove tutti stanno ballando e comincio a muovermi insieme a lei a ritmo della musica.

"Scusa se ti ho rovinato la serata " le dico abbassando lo sguardo.

Avvicina la sua mano al mio viso e mi alza la testa fino a fare scontrare i nostri occhi.

" Non hai rovinato proprio nulla "mi dice sorridendo.

Sposto una ciocca di capelli dal suo viso e continuo a guardarla.

Lei arrossisce sotto il mio sguardo ma non smette di sorridere .

Ho bisogno di baciarla ancora, adesso. Le accarezzo il viso e diminuisco la distanza tra di noi. Lei abbassa il suo sguardo sulle mie labbra ed io perdo di nuovo tutta la mia razionalità.

Mi avvicino di scatto e faccio scontrare le nostre labbra...lascio andare un respiro che non sapevo di trattenere. Sento che il suo sorriso si allarga e continuo a baciarla. Ad un tratto mi ricordo dove siamo e mi allontano delicatamente da lei.

Mi volto verso la sala e tutti ci stanno guardando a bocca aperta. Mi concentro di nuovo su Hermione e vedo che è rossa dalla testa ai piedi. È così tenera quando è in imbarazzo.

"Sei bellissima" le ridico accarezzandole la guancia rossa.

"Smettila" mi dice lei ancora più in imbarazzo.

"Andiamo via ?" Le dico.

Annuisce immediatamente e io mi lascio scappare un sorriso. La prendo per mano e ci fiondiamo fuori dalla sala lasciando tutto confusi e con mille dubbi.

Appena siamo abbastanza lontani lei scoppia a ridere probabilmente per l'imbarazzo provato qualche attimo fa. Io mi fermo a guardarla incantato. È assurdo il modo in cui mi fa perdere la testa questa ragazza... Si accorge che la sto fissando e smette di ridere .

"Che c'è ?" Mi chiede.

"Mi fai impazzire" gli dico in totale sincerità.

"Anche tu" sussurra lei ma io la sento comunque.

Mi avvicino di scatto e la bacio. Dopo qualche secondo di sorpresa sta già chiedendo l'accesso alla mia bocca.

"Ti amo Harry" mi dice prima di baciarmi di nuovo.

"Anche io... Ti amo Hermione" dico tra un bacio e l'altro. La sento sorridere mentre continuo a baciarla e a baciarla ancora ...senza riuscire più a fermarmi.

_SPAZIO AUTRICE_ Eccomi qui con una nuova raccolta di one-shots ma stavolta a tema Harry Potter... Spero che l'idea vi piaccia, fatemi sapere su quali ship vorreste una storia e fatemi sapere con una recensione se il capitolo vi è piaciuto. Alla prossima! Marili_01

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Capitolo 2
*** Neville~Luna ***


Sono passati 19 anni dalla battaglia di Hogwarts, 19 anni dalla sconfitta di Voldemort e dal mio ultimo anno ad Hogwarts. Mi sembra impossibile che io, Neville Paciock, stia per tornarci come insegnante di erbologia.

È passato davvero molto tempo ma ricordo ancora ogni singolo particolare soprattutto dei momenti passati con lei... Luna Lovegood.

Dopo la battaglia di Hogwarts mi dichiarai a lei e scoprii che anche lei provava lo stesso per me e ci fidanzammo; siamo stati insieme per circa tre anni finché lei non scoprì una nuova specie di draghi mai visti in Danimarca e decise di voler girare il mondo alla ricerca di nuove creature magiche. Non so dove sia adesso o se abbia realizzato il suo sogno, non ho più avuto sue notizie da allora ma nonostante tutto continuo a pensare a lei, ogni singolo giorno, nella speranza che prima o poi potrò rivederla.

Sono emozionato, la scuola di Hogwarts è proprio come me la ricordavo...guardo il mio orologio, cavolo! sono in ritardo per il banchetto di inizio anno. Entro nel castello e mi dirigo immediatamente nella sala grande sperando di non essere troppo in ritardo ma quando apro la porta il profumino invitante delle pietanze mi fa capire che la cena è già iniziata; cammino verso il tavolo degli insegnanti. I miei futuri alunni mi guardano mentre attraverso la sala; intravedo Albus, il figlio del famosissimo Harry Potter, seduto al tavolo di... Serpeverde ?!?

Continuo a camminare senza dire una parola.

" Scusatemi per il ritardo" dico quando arrivo di fronte al tavolo degli insegnanti.

"Non preoccuparti Neville, accomodati" mi risponde la preside McGranitt.

Finalmente poso lo sguardo su quelli che saranno i miei colleghi e non posso credere ai miei occhi. La riconosco subito dai capelli biondi e i suoi occhi... Luna Lovegood è seduta accanto alla preside e mi sta guardando con gli occhi spalancati.

Vado subito a sedermi al tavolo per cenare con tutti gli altri. Non posso crederci, dopo tutti questi anni ci ritroviamo nello stesso posto in cui tutto è iniziato, forse è destino. Durante la cena cerco di lanciare qualche occhiata all'altro lato del tavolo. Ogni tanto i nostri sguardi si incrociano e un brivido mi percorre la schiena. È bellissima; è cambiata molto in questi anni ma è rimasta comunque la ragazza di cui mi sono innamorato.

La cena finisce e mi ritiro in camera per cambiarmi e mettere qualcosa di più comodo. Un lieve rumore mi sveglia dai miei pensieri, impiego qualche attimo per capire che qualcuno sta bussando alla mia porta.

"Un attimo" urlo a chiunque ci sia dall'altra parte.

Qualche secondo dopo spalanco la porta.

"Scusami per l'ora ma la preside mi ha detto di portarti questo" dice porgendomi il libro di erbologia.

"G-grazie professoressa Lovegood" rispondo appena riesco a formulare una frase sensata.

"Di niente professor Paciock" ribatte lei trattenendo a stento una risata, poi si volta e si allontana, io rimango li... Ancora confuso per come mi ha risposto; si stava prendendo gioco di me? Beh, mi prenderei in giro da solo per la mia reazione quindi suppongo di sì.

Quando mi riprendo dal mio stato di trance rientro in camera e mi metto a letto. Domani sarà il mio primo giorno di lezione e dovrò essere riposato.

_LA MATTINA DOPO_

Mi sto preparando per la mia prima lezione, non ho dormito molto stanotte. Mi sento di nuovo un adolescente, è frustrante... Ho deciso! Dopo la lezione la cercherò e le parlerò e tutto passerà, o almeno spero.

Esco dalla mia stanza e mi incammino nell'aula di erbologia. La mia prima lezione sarà con gli studenti di grifondoro e serpeverde del primo anno.

"Per la prossima volta voglio che mi scriviate un tema con degli approfondimenti sulle piante che vi ho spiegato oggi, potete aiutarvi con dei libri in biblioteca" dico e tutti prendono appunti. Subito dopo comunico loro che la lezione è finita e piano piano gli studenti lasciano l'aula tranne Albus, James e Rose.

"Non dovete andare alla prossima lezione ragazzi ?" Chiedo loro.

"Si volevamo solo porti i saluti da parte di mamma, papà e gli zii" risponde James e gli altri due annuiscono.

"Siamo contenti di averti come professore" mi dice Rose.

"Grazie...vi voglio bene ragazzi" dico emozionato.

"Anche noi zio!" Mi dicono in coro e si tuffano su di me per abbracciarmi, poi escono anche loro dall'aula lasciandomi solo. Mi hanno sempre chiamato zio Neville perché per loro lo sono, come loro sono per me dei nipoti, anche se non di sangue.

Sono sempre rimasto in ottimi rapporti con Ginny,Harry,Ron e Hermione... alcuni miei compagni non li ho più visti dopo la battaglia, con altri invece siamo rimasti in contatto per un po' ma poi ci siamo persi come con ... Luna, Oh cavoli devo parlare con lei.

Esco dall'aula con passo svelto e la incontro nel corridoio del secondo piano.

"Ciao" dico semplicemente.

"Salve Professor Paciock" mi risponde ridendo.

"Ok mi prenderà in giro per il resto della mia vita, professoressa?" Le chiedo con lo stesso tono ironico.

"Ovviamente" dice e scoppia in una fragorosa risata. Rido anche io contagiato dal suo sorriso.

"Sei sparita..." Rifletto ad alta voce.

"Mi dispiace Neville... Avrei dovuto scriverti ogni tanto ma sono stata presa dalle ricerche e quando ho trovato il momento adatto per scriverti pensavo che ormai mi avessi dimenticata così ho lasciato perdere" mi spiega.

"Capisco... comunque ti sbagliavi, ho sempre pensato a te, volevo sapere se stessi bene, se avessi realizzato il tuo sogno, se tu fossi felice" le dico. Lei mi sorride.

"Ho girato da sola per il mondo per circa tre anni e ho scoperto cose incredibili" comincia a raccontarmi.

"Poi ho incontrato Rolf Scamander e tutto è cambiato...avevo finalmente qualcuno con cui condividere le mie ricerche e i miei viaggi" continua.

"Sette anni fa abbiamo deciso di fermarci e prenderci un po' di tempo per noi e un anno dopo ci siamo sposati".

Solo adesso noto una fede al dito... Grande Neville, cosa pensavi che ti dicesse? Che anche lei pensasse ancora a te la notte o fosse rimasta la stessa di sedici anni fa? Sono solo un grande illuso.

"Sono contento che tu abbia trovato la felicità " le dico cercando di nascondere la frustrazione.

"E tu invece che mi racconti ?" Mi chiede poi.

"Dopo che te ne sei andata ho lavorato per un po' al ministero ma non era il lavoro che volevo così ho capito di voler continuare con erbologia... Ho approfondito i miei studi e ora sono qui a fare il professore" dico velocemente.

"Non sei sposato?" Mi chiede.

Nego con la testa. Non mi va di approfondire i dettagli della mia vita.

"E con il Golden trio? Sei ancora in contatto ?" Fa un'altra domanda.

"Si si... Harry e Ginny si sono sposati e poco dopo anche Ron e Hermione. Entrambi hanno avuto figli che avrai modo di conoscere visto che alcuni di loro sono già qui ad Hogwarts" le spiego.

Continuiamo a parlare della nostra vita privata, dei miei ' nipoti', del Golden trio e cominciamo a ricordare anche i vecchi momenti.

"Si ero proprio imbranato " le dico ridendo.

"È vero, ma mi piacevi proprio per questo " mi risponde lei.

Proprio in quel momento gli studenti cominciano a comparire nel corridoio segnando la fine dell'ora.

"Ora devo andare ... Ho lezione con il terzo anno di corvonero" mi dice e io annuisco.

"Arrivederci professor Paciock" mi deride ancora una volta. Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia e poi va via.

Dopo altre due ore di lezione la mia prima giornata di lavoro volge al termine. Ci ritroviamo in sala grande per il pranzo, quando raggiungo il tavolo degli insegnanti c'è Luna che mi sorride, ricambio il sorriso e mi siedo accanto a lei.

_TRE MESI DOPO_

Il lavoro di professore procede alla grande. Domani mattina gli studenti totneranno a casa per le vacanze di Natale e io avrò un po' più di tempo per me. Sono stati tre mesi molto monotoni composti da lezioni, pranzi, cene, partite di quidditch, chiacchierate con i miei nipotini e ogni tanto con Luna... Dopo quel giorno in cui mi disse di essere sposata non abbiamo più preso l'argomento 'vita sentimentale' e io sto cercando di mettere da parte o perlomeno di ignorare i sentimenti che, nonostante siano passati molti anni, non hanno intenzione di abbandonarmi. Ma non sono più un ragazzino e sono capace di gestire tutto ciò o almeno spero.

Ieri ha nevicato, mi era mancata la neve ad Hogwarts...decido di andare a fare una passeggiata prima di cena. Prendo il mio cappotto e la sciarpa ed esco. È incredibile come tutto sia rimasto identico negli anni. Alcune parti del castello sono state ricostruite dopo la battaglia ma sembra comunque uguale a prima.

Arrivo vicino alla riva del lago nero e mi siedo su un tronco ammirando il passaggio innevato.

"Non importa quanti posti ho visitato in giro per il mondo, questo resta comunque il mio preferito!" Dice qualcuno alle mie spalle.

"Luna, pensavo fossi andata a casa per le vacanze" le dico.

"Dovevo ma Rolf ha avuto una chiamata urgente di lavoro e tornerà a casa dopo Natale, quindi ho deciso di rimanere qui a Hogwarts, la mia seconda casa" mi spiega.

Annuisco semplicemente, lei si avvicina e si siede accanto a me; fruga nel tasca del suo cappotto rosa e ne estrae un pacchettino regalo.

"Ecco... Questo è per te, buon Natale Neville" mi dice senza guardarmi.

"No io...io non lo posso accettare. Beh ecco io non -" vengo interrotto da lei.

"Stai tranquillo non mi importa... Mi faresti un regalo fantastico accettando questo" dice ed indica il pacchetto.

Faccio un lungo sospiro e prendo il regalo; comincio a scartarlo pensando a quanto sono stato stupido a non farne uno a lei.

Dentro c'è una scatolina nera, tolgo il coperchio e, non appena vedo cosa c'è dentro, mille emozioni mi travolgono.

"Non pensavo la avessi ancora" sussurro.

"L'ho sempre tenuta con me..." mi dice sorridendo.

Dentro la scatolina c'è una collana, la collana che le regalai il primo Natale passato insieme.

L'avevo fatta fabbricare apposta per lei quindi è unica nel suo genere. È una catenina oro con un cuore viola, solo ora ricordo le parole che avevo fatto incidere nel retro del ciondolo: 'tuo per sempre! Neville'

"Grazie, è il miglior regalo di sempre" le dico emozionato. Lei mi sorride.

Guardo di nuovo la collana, giro il ciondolo e sfioro le parole incise con le dita. Un sospiro lascia le mie labbra involontariamente;

"C'è qualcosa che non va?" Mi chiede vedendomi preoccupato.

Si, c'è che mi sento di nuovo un ventenne, che mi sento proprio come quando ti ho regalato questa collana.

"No. Va tutto bene" rispondo invece.

"Non è più così, vero?" Mi chiede.

La guardo confuso. Non è più così cosa ?

"Le parole incise..." Mi spiega semplicemente.

Mi sta chiedendo davvero se...

"C'è un motivo se c'è scritto per sempre" dico con le farfalle nello stomaco. Perché mi sta facendo questa domanda ? È lei che si è spostata ed è andata avanti, io invece...

"Non ho mai smesso di pensarti e mai lo farò" mi lascio sfuggire.

Adesso anche lei è senza parole.Sfilo la collana dalla scatolina, mi avvicino a lei e gliela metto.

"È qui che deve stare" sussurro.

Involontariamente le sposto una ciocca di capelli dal viso e quando me ne accorgo allontano immediatamente la mano. Avevo l'abitudine di sistemarle i capelli.

"Scusa" dico imbarazzato. Lei in risposta prende la mia mano e se la riporta sul viso; chiude gli occhi beandosi del contatto. La mia mano sta prendendo fuoco ed anche tutto il mio corpo. Devo interrompere questo contatto o non riuscirò più a trattenermi.

"Luna... " Sussurro. Lei apre gli occhi e sospira.

"Io...io devo andare. Sono in ritardo" cerco di essere convincente. Mi tiene ancora per mano.

Mi alzo e cerco di voltarmi per tornare al castello ma lei mi trattiene per un braccio.

"Ti ho già lasciato una volta... Non lo farò ancora" mi dice. Un attimo dopo le sue labbra sono incollate alle mie.

Tutte le emozioni che avevo cercato di reprimere esplodono dentro di me. Dopo qualche attimo di esitazione ricambio il bacio. Lei posa le mani sul mio petto, la pella brucia sotto il suo tocco. La avvicino ancora di più a me prendendola per i fianchi e lei mi morde il labbro inferiore chiedendomi in silenzio di approfondire il bacio. La accontento subito, la mia parte razionale è stata ormai sommersa da tutto il resto, il bacio diventa sempre più passionale, le sua mano tra i miei capelli e li tira leggermente.

Poco dopo si allontana per prendere fiato e la magia svanisce.

"Mi sei mancato così tanto " mi dice ancora con il fiato corto.

Ancora una volta il mio cuore esplode e il mondo esterno svanisce, siamo solo io e lei.

Le prendo la mano e solo ora mi accorgo che è gelida, in effetti siamo fuori in mezzo alla neve da un bel po'.

"Vieni torniamo dentro, sei gelida" le dico. Mi tolgo la sciarpa e gliela avvolgo sulle spalle.

Torniamo dentro il castello mano nella mano e la conduco nella mia stanza.

La faccio sedere vicino al camino che con un semplice incantesimo incendiario comincia ad emanare calore.

Nessuno dei due parla di quello che è successo pochi minuti fa.

"Hai detto che ti sono mancato" le dico interrompendo quel silenzio assordante. Così lei mi racconta che dopo qualche anno aveva intenzione di tornare ma alla fine non l'aveva fatto perché pensava che io avessi già trovato la felicità altrove. Poco dopo aveva conosciuto Rolf ma non era la stessa cosa, nonostante questo si erano sposati e lei aveva sperato che almeno così avrebbe smesso di pensare al passato ma non ci era riuscita; così un giorno ne ha parlato a Rolf e da quel momento tutto si era complicato. Lui cercava di trascorrere il meno tempo possibile con lei e lei, per facilitargli la cosa, aveva chiesto alla preside se poteva tornare a Hogwarts come insegnante... Era un modo per tornare al passato dove tutto andava bene e stare lontana dalla realtà in cui soffriva.

"Pensavo che non ti avrei mai più rivisto e invece arrivata qui ti ho incontrato e tutto quello che in questi anni avevo sepolto nel profondo del mio cuore è tornato a galla" conclude.

Mi avvicino a lei e la bacio senza darle il tempo di dire un'altra parola. La sento sorridere sulle mie labbra e il mio cuore si riempie di gioia, la amo... non ho nessun dubbio.

Stavolta senza neanche chiedermi il permesso approfondisce il bacio ed io perdo nuovamente i sensi, sono inebriato dal suo odore, dal suo sapore.

Allunga le mani sul mio petto, mi slaccia il cappotto e lo lascia cadere a terra, seguito immediatamente dal suo e dalla sciarpa che le avevo messo.

Interrompo il bacio e comincio a lasciarne una scia sul collo fino ad arrivare alla clavicola, e poi risalgo lentamente.

Lei si lascia sfuggire un gemito.

Mi fermo un attimo per ammirare quanto sia bella, subito dopo si appropria ancora delle mie labbra e mi sfila la maglia che raggiunge i cappotti a terra. Comincia a lasciarmi dei baci delicati sul collo, poi sul petto e sull'addome per poi risalire al viso. Sta per baciarmi di nuovo ma la fermo.

"Basta ti prego...Altrimenti non riuscirò più a fermarmi" le dico con voce roca.

"Allora non farlo" dice e mi bacia con foga.

Mi allontano un attimo per sfilarle il maglione, poi ricomincio a baciarla.

Indietreggia fino a scontrarsi con il mio letto in cui si stende trascinandomi sopra di lei.

Appoggia le sue mani sulla mia schiena mentre io torno a torturarle il collo.

"Oh Neville " ansima. Scendo a baciarle la pancia e poi risalgo fino alle labbra. Le sue mani mi liberano dai pantaloni e io abbasso la cerniera della sua gonna.

"Sei stupenda" le sussurro tra un bacio e l'altro. Ci liberiamo degli ultimi indumenti. Wow, non pensavo si potessero provare così tante emozioni nello stesso momento. Non sono mai stato così bene in vita mia. Ricorderò questo momento per sempre... Poco dopo ci addormentiamo abbracciati.

_LA MATTINA DOPO_

Mi sveglio e sento qualcosa di pesante sul petto e sull'addome. Luna sta ancora dormendo, ha la testa appoggiata sul mio petto e mi avvolge la vita con un braccio. Mi prendo qualche secondo per ammirarla, sembra così rilassata e felice. Le faccio una carezza e le sistemo delicatamente i capelli, poi le do un bacio sulla fronte e lei si sveglia.

"Buongiorno" sussurro.

"Buongiorno" mi risponde lei con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

"Tutto bene?" le chiedo. Lei per riposta mi abbraccia più forte.

"Sono felice ma mi sento anche in colpa. Non dovevamo lasciare che succedesse" dice poi.

"Scusami è colpa mia " in fondo so che è colpa mia.

"Non è vero. Mi avevi fermato, sono io che non ho voluto" mi risponde, annuisco alla sua affermazione.

"Rolf mi ha proposto di andare con lui in Francia, così potevamo festeggiare il Natale insieme " mi confessa. Sento il mondo crollarmi addosso. Lei sta con lui e non con me e sempre così sarà.

Ha ragione lei, è stato tutto un errore...non avremmo dovuto farlo , non dovevamo cadere nella trappola.

"Dovresti raggiungerlo allora" le dico brusco.

Lei mi guarda e noto la delusione nei suoi occhi. Sospira, si alza e si riveste; io rimango sdraiato con lo sguardo immobile sul soffitto. Si avvicina, mi da un bacio sulla guancia e senza dire niente esce dalla mia stanza. Poco dopo mi siedo sul bordo del letto, sono stato uno stupido... Non avrei dovuto trattarla così. Alzo gli occhi e noto sul comodino la collana e un pezzo di pergamena che prendo immediatamente.

'Le scelte che ho fatto nella vita mi hanno portato in una realtà di cui tu non fai parte, grazie per avermi fatto fuggire con te stanotte. È stata la notte più bella di sempre... Ti amo. Tua per sempre Luna'

Rileggo quel biglietto altre due volte per assicurarmi di aver letto bene... Non appena finiranno le vacanze dovrò chiarire il malinteso con lei... Non voglio perderla ancora.

_TRE SETTIMANE DOPO_

Le vacanze di Natale sono finite e oggi inizieranno le lezioni e rivedrò Luna.

Mi dirigo in sala grande per la colazione, mi siedo al tavolo ma lei ancora non c'è... Ad un tratto la preside si alza per fare una comunicazione all'intera scuola.

"Vi chiedo di dare il benvenuto alla nuova professoressa di cura delle creature magiche. Purtroppo la professoressa Lovegood ha dovuto lasciare il lavoro per motivi personali" tutti applaudono e una nuova professoressa viene a sedersi al SUO posto...Ho combinato un bel casino.

_DUE ANNI DOPO_

"Mi voleva vedere preside McGranitt?" Chiedo entrando nel suo ufficio.

"Si volevo sapere se per te è un problema cambiare stanza. La tua è la più grande e mi servirebbe per la signorina Lovegood " mi spiega.

Sussulto nel sentire il nome di Luna.

"Certamente " rispondo. Non so a cosa le serve la camera più grande e non voglio saperlo, sono troppo occupato a pensare a lei e al fatto che sta per tornare ad Hogwarts.

Occupo i seguenti giorni a traslocare nella mia nuova stanza. Mi manca solo uno scatolone.

Mi dirigo nella vecchia camera e apro la porta.

"Grazie preside" dice qualcuno all'interno della stanza.

"Luna..." Sussurro quando la vedo.

"Cosa ci fai qui?" Mi chiede.

"Avevo ancora uno scatolone qui ed ero venuto a prenderlo ma non sapevo fossi già arrivata" rispondo.

"Nessun problema" mi dice lei. Veniamo interrotti dal pianto di un bambino.

Luna si allontana e torna con un bambino tra le braccia.

Io sono sconvolto. Lui è...

"Mio figlio, Alexander Lovegood" anticipa la mia domanda.

Guardo il bambino che mi fissa a sua volta e sorride agitando le manine.

"Credo che voglia conoscerti" mi dice Luna.

Prima che io possa replicare lo mette tra le mie braccia. Sto tenendo in braccio un bambino, il loro bambino.

Ha un visino aggraziato, due occhi verdi, somiglia molto a sua madre. Lei mi fa cenno di posarlo nella culla e così faccio.

"Come mai siete qui?" Chiedo poi.

"Io e Rolf abbiamo litigato e lui ci ha sbattuti fuori casa" mi spiega.

"È stato un litigio grave per sbattere fuori suo figlio" rifletto ad alta voce.

"Si abbastanza " mi risponde lei. La guardo chiedendo con gli occhi cosa sia successo.

"Rolf ha gli occhi azzurri, mentre lui..."dice indicando la culla. La guardo confuso. Riguardo Alexander e capisco cosa vuole dirmi.

"Non è suo figlio" sussurro sperando di essermi sbagliato.

Lei annuisce senza guardarmi negli occhi.

"Lui è" inizio a dire.

"Tuo figlio" dice al mio posto.

Sento la testa girare. Credo che potrei svenire da un momento all'altro, continuo a guardare Luna senza riuscire a dire nulla

"Ho un figlio" sussurro ancora sotto shock.

"Scusami se te lo dico in un modo così brusco ma meritavi di sapere la verità" mi spiega lei.

Non riesco a formulare un pensiero né tanto meno una frase di senso compiuto. Non provo rabbia ma felicità, la stessa felicità che ho provato quella notte. L'unica cosa di cui ho bisogno è lei, la ragazza che ho di fronte con lo sguardo chino, la madre di mio figlio... Mi avvicino a lei, con uno scatto veloce alzo il suo viso fino a fare scontrare i nostri occhi e poso le mie labbra sulle sue.

Il mio cuore esplode e finalmente sento di essere tornato a respirare. Lei non si tira indietro, anzi si avvicina ancora a me approfondendo il bacio. Ci allontaniamo nello stesso momento senza interrompere il contatto visivo.

"Ti amo anche io" le dico ricordando le parole del biglietto che mi aveva scritto due anni prima.

In risposta mi dà un altro bacio, veloce ma pieno d'amore. Alexander continua a ridere ed agitare le manine contento... Deve essere bello vedere i suoi genitori finalmente insieme. Luna prende Alexander dalla culla e torna da me.

Rivederlo da vicino mi fa un effetto diverso adesso che so di essere suo padre.

"Potremo essere una famiglia se lo vuoi..sai, io, tu, Alexander..." Cerco di dare un senso alla frase.

"Mi stai chiedendo se voglio passare il resto della mia vita con te?" Mi chiede lei vedendomi in difficoltà. Io annuisco imbarazzato... Si può essere più imbranati di me? Non credo.

"Certo che lo voglio Neville" mi dice poi sorridendo. Mi avvicino e le do un altro bacio

_TRE ANNI DOPO_

"Papà mi racconti ancora la storia di te e mamma?" mi chiede Ale.

"Per ora devo lavorare ma ti prometto che più tardi te la racconto e magari la racconto anche alla tua sorellina" gli rispondo. Lui mi dà un bacio sulla guancia ed esce felice dalla stanza. Ho finalmente realizzato tutto quello che avevo sempre sognato, ma la parte migliore è che l'ho realizzato con Luna al mio fianco.

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Capitolo 3
*** Draco~Harry ***


"Basta Harry, stiamo cercando da più di tre ore!" Dice Hermione sbuffando.

"Ha ragione Hermione, non ha senso continuare a cercare... Inoltre io ho anche fame" si lamenta anche Ron.

"Draco nasconde qualcosa qui, nella stanza delle necessità, qualcosa che in qualche modo sta aiutando Voldemort" affermo per l'ennesima volta, Ron rabbrividisce quando pronuncio il nome del mago oscuro.

"Draco non è un Mangiamorte, e non sta collaborando con tu sai chi" Hermione alza gli occhi al cielo.

"Si che lo è!" Odio quando i miei migliori amici non mi prendono sul serio.

"Si certo" dice Ron sarcastico.

"Noi ce ne andiamo" annuncia Hermione tirando Ron per un braccio.

Comincia a camminare trascinando Ron con sé.

"Vieni via anche tu, non ha senso che resti" mi urla Ron.

"No tranquillo, ci vediamo più tardi" dico seccato.

Qualche secondo dopo Ron ed Hermione sono spariti dalla mia vista ed io torno a cercare non so neanche cosa. Voglio solo dimostrare che Draco nasconde qualcosa e prima o poi ci riuscirò.

Un rumore in lontananza attira la mia attenzione, c'è qualcun altro qui.

Mi nascondo dietro ad un cumulo di robaccia ed estraggo la bacchetta pronto ad attaccare nel caso sia necessario.

Una testa bionda sbuca poco dopo, lo sapevo! Sapevo che nasconde qualcosa. Si avvicina ad un telo nero che copre qualcosa di molto grande, fa per toglierlo ma un piatto cade dal cumulo in cui mi sono nascosto.

Draco si gira con fare sospetto, mi nascondo come meglio posso.

Lo sento camminare nella mia direzione, so che ormai mi ha scoperto.

"Bene bene, chi abbiamo qui?" Dice.

"Non impari mai Potter? Non porta a niente di buono fare il ficcanaso" aggiunge quando esco allo scoperto.

"Sapevo che saresti venuto qui, Malfoy" ribatto con il suo stesso tono.

"Mi stavi aspettando?" Chiede, estrae la bacchetta e me la punta da lontano, io tengo salda la mia.

"Beh forse dovrei darti il ben servito proprio come hai fatto tu l'atro giorno nei bagni" dice.

"Expelliarmus" lo precedo ma lui si difende dal mio incantesimo di disarmo.

"Devi impegnarti molto di più con me Potter" mi provoca lui.

"Cosa c'è li sotto?"Indico lo strano telo, ignorando la sua provocazione.

"Perché dovrei dirtelo?" Risponde senza abbassare la guardia.

"Stai aiutando Voldemort" affermo chiudendo gli occhi a fessura.

"Pronunci il suo nome?" Sta cercando di dissuadermi.

"Ammettilo! Ammetti di essere diventato uno di loro!" Urlo.

"Usi troppo la tua immaginazione" ride sarcastico e questo mi dà solo la conferma di averci preso.

"So che sei dalla sua parte Malfoy, e che stai progettando qualcosa" ripeto.

"Se così fosse ti avrei già ucciso, e avrei fatto un gran favore al Signore Oscuro" stavolta sono io a ridere.

"Puoi anche essere uno di loro ma l'altra volta io ti ho quasi ucciso" gli ricordo.

Ammicca prima di lanciare un incantesimo che schivo prontamente.

"Ti conviene andartene, finché sei ancora in grado di camminare" mi minaccia.

Mi tuffo sopra di lui facendolo cadere all'indietro. Lo intrappolo contro il pavimento con il mio peso.

Rimane a guardarmi per qualche secondo e il suo sguardo sembra addolcirsi, ma subito dopo ribalta la situazione. Mi fa sbattere violentemente la schiena sul pavimento freddo, mi rivolge un ghigno beffardo prima di rimettersi in piedi con la bacchetta puntata nella mia direzione.

"Ti arrendi già, Potter?" Dice poi.

Mi alzo con un po' di fatica, la schiena mi fa ancora male.

"Mai" la mia voce è roca, Draco sussulta.

"Petrificus totalus!" Dice.

Faccio qualche passo verso destra per scansare l'incantesimo, una fitta di dolore mi fa però perdere l'equilibrio. Prima ancora di scontrare il pavimento qualcosa di appuntito mi strappa la camicia e mi lacera il fianco.

'oggi non è la mia giornata' penso mentre porto la mano sul fianco ferito.

Nonostante il bruciore mi concentro di nuovo su Draco, ha abbassato la bacchetta e sta lì immobile, senza staccarmi gli occhi di dosso, guarda la mia mano sporca di sangue e poi torna a scrutare la mia espressione.

Sembra quasi che sia...preoccupato per me?

Mi rimetto in piedi velocemente e approfitto di questo suo momento di debolezza per disarmarlo una volta per tutte.

"Expelliarmus" la bacchetta di Draco vola dalla sua mano ed io la afferro al volo.

Sembra riprendersi dallo stato di trance in cui era caduto, in pochissimi secondi mi ritrovo per l'ennesima volta a terra, la mia bacchetta e quella del biondino sono volate dall'altra parte della stanza, mi tira un pugno in pieno viso. Con la poca forza rimasta mi libero dalla sua presa tirandogli a mia volta un pugno. Cerca di intrappolarmi di nuovo ma precedo la sua mossa facendo lo stesso, lui ovviamente riesce subito a liberarsi e ribalta di nuovo la situazione.

"Arrenditi"dico, lui è di nuovo sotto di me.

"Mai" ghigna quando usa la mia stessa risposta.

Con un abile mossa mi ritrovo di nuovo sotto di lui, le sue mani chiuse attorno ai miei polsi mi tengono le mani bloccate ai lati della testa.

Non ho più forza per liberarmi di nuovo, sospiro quando un altra fitta di dolore attraversa il mio fianco che continua lentamente a sanguinare.

Lo sguardo di Draco si trasforma di nuovo, un lampo di desiderio attraversa i suoi occhi.

"Sei bellissimo, cazzo!" Non mi da neanche il tempo di ragionare sulle sue parole che le sue labbra sono già posate sulle mie.

Rimango qualche secondo sorpreso, non so perché ma non riesco a staccarmi...

Giro leggermente la testa di lato interrompendo quella strana situazione.

"Che stai facendo?" Gli chiedo confuso.

Draco sbuffa e si rimette in piedi liberandomi dalla sua presa.

"Lascia stare Potter, non capiresti" risponde scorbutico.

Cerco di mettermi seduto con scarsi risultati, un smorfia di dolore si dipinge sul mio volto.

"Ti fa male?" Il suo tono si è addolcito di nuovo, questo ragazzo è bipolare.

"Tu che dici?" Rispondo.

Si avvicina di nuovo a me e mi tende una mano, lo guardo confuso.

Perché prima tenta di uccidermi e poi vuole aiutarmi?

"Sei problematico, Malfoy" dico alzando gli occhi al cielo.

Draco sbuffa di nuovo continuando a tenere la mano davanti al mio viso, dopo qualche altro attimo di esitazione la afferro e lui mi aiuta a mettermi in piedi.

"Cerco qualcosa per fasciare le ferita" borbotta allontanandosi con lo sguardo basso.

Sbottono la camicia ormai macchiata di sangue e la butto a terra, Draco torna poco dopo con delle bende.

Comincia a farle girare attorno al mio busto, quando completa il secondo giro ripete il movimento per farne un terzo ma lo esegue più lentamente. Mi sfiora gli addominali leggermente scolpiti con i polpastrelli mentre completa un quarto ed ultimo giro.

Qualcosa si accende dentro di me, una sensazione che non avevo mai provato prima.

"Ecco fatto" Draco rompe il silenzio che si era creato.

"Grazie" rispondo ancora confuso.

Draco si allontana e va a recuperare le nostre bacchette, dopo aver messo la sua a posto mi porge la mia. Mi avvicino esitante verso la sua mano, mi passa la bacchetta e le nostre dita si sfiorano, di nuovo quella strana sensazione...

"Beh ci si vede, Potter" Draco si volta per andarsene ma io lo trattengo per un braccio.

"Cosa-" non riesce a finire la frase, faccio scontrare le nostre labbra, stavolta è lui a staccarsi leggermente confuso.

Mi guarda dritto negli occhi senza dire una parola, sospira prima di baciarmi di nuovo.

Ricambio immediatamente il bacio, non so cosa mi sia preso ma devo ammettere a me stesso che questa situazione non mi dispiace.

Draco mi morde leggermente il labbro inferiore chiedendo accesso alla mia bocca. Il bacio si trasforma in passionale, le nostre lingue si sfiorano e i miei battiti accelerano.

Poggia le sue mani sul mio petto e mi fa indietreggiare fino a farmi scontrare col muro.

Poggio le mie mani sulla sua schiena e avvicino ancora di più il suo corpo al mio.

Abbandona le mie labbra e inizia a lasciare una scia di baci sul collo, mordicchia la pelle lasciando un segno rossastro, un gemito sfugge al mio controllo.

Si appropria nuovamente delle mie labbra mentre io, con fare impacciato inizio a sbottonargli la camicia.

'Cosa stai facendo?' Mi chiede la mia coscienza.

Ignoro completamente la parte razionale di me e faccio scorrere le mie dita sui suoi muscoli, anche lui geme sotto al mio tocco.

"Cazzo" geme ancora quando scendo a baciargli il collo e il petto. Senza interrompere la mia piacevole tortura cerco di liberarmi della sua camicia.

"Aspetta fermati" mi allontana leggermente mettendo fine a questa follia.

Il suo sguardo si è di nuovo trasformato, è gelido come il ghiaccio.

"Scusa" dico pentendomi immediatamente, non ho fatto niente e quindi non ho motivo di chiedergli scusa.

"Ma vorrei ricordarti che sei stato tu a iniziare" aggiungo indicando il punto del pavimento in cui mi ha baciato.

"Si, ma non mi aspettavo che tu ricambiassi" sbuffa passandosi una mano tra i capelli color platino.

"Cosa?" Ogni volta che parla mi sento più confuso.

"Tu mi piaci Harry, mi piaci da quattro fottuti anni e non ho mai trovato il coraggio di dirtelo" tiene lo sguardo basso e si dondola nervosamente sul posto.

Spalanco gli occhi alla sua confessione, mi sta prendendo in giro? Mi ha reso la vita impossibile per tutti questi anni e adesso mi confessa che io gli piaccio?

"Si certo" dico in modo sarcastico.

Draco alza lo sguardo e mi scruta per qualche secondo.

"Credi che io ti stia prendendo in giro?" Mi chiede poi.

"Ti sei sempre comportato in modo orrendo con me e ora dovrei credere che io ti piaccio?" Esterno i miei pensieri.

"Credevo che trattandoti male mi sarebbe passata ma così non è stato, anzi usavo il renderti la vita impossibile come scusa per parlarti e sentirti anche solo pronunciare il mio nome" diventa rosso nel pronunciare l'ultima parte.

"Ti sembrerà assurdo ma... Aspettavo questo momento da così tanto tempo" aggiunge sospirando, capisco che si sta riferendo al momento appena vissuto insieme.

"Allora perché mi hai fermato?" Chiedo seccato. Non so perché sono seccato, forse perché è un bipolare nato o forse perché ha interrotto quel momento assurdo ma fantastico.

"Perché è sbagliato, noi due... Qui insieme... È tutto sbagliato" balbetta.

Comincia a camminare lungo la stanza sbuffando di tanto in tanto.

"Hey guardami" sussurro parandomi di fronte a lui, impedendogli di fare un altro passo. Gli poso una mano sulla guancia e lui sospira, dopo qualche attimo di esitazione fa incontrare i nostri occhi.

Lo bacio nuovamente ma stavolta nessuno dei due si spinge immediatamente oltre.

Faccio vagare le mie mani lungo la sua schiena ma quando cerco di togliergli la camicia lui mi ferma di nuovo.

"Ti prego Harry, vattene..." Mi dice con gli occhi lucidi.

"No, non voglio andarmene, non pensavo che lo avrei mai detto ma..." Sbuffo anche io prima di ricominciare a parlare.

"Credo che mi piaccia anche tu" dico infine.

"Tu non mi conosci" ribatte lui, una lacrima sfugge al suo controllo.

"Hai ragione Potter" dice poi. Inizia a sfilarsi la camicia lentamente.

La butta a terra mantenendo lo sguardo basso. Sul suo braccio sinistro è presente un simbolo, quel simbolo.

"Hai ragione" ripete.

"Sono uno di loro" aggiunge stavolta.

Rimango sconvolto, ha appena confidato a me, il nemico per eccellenza di Voldemort, che lui è un suo seguace.

"Non ho avuto scelta, la vita di mio padre dipendeva da questo" urla tra le lacrime.

"Non sarai tu in pericolo adesso?" Gli chiedo preoccupato.

"Si, se lui lo scopre" mi risponde, cerca di sorridere ma con scarsi risultati.

Sospiro indeciso sul da farsi, potrei finalmente smascherarlo, era questo quello che volevo no?

"È normale che io abbia ancora voglia di baciarti nonostante sappia che potresti uccidermi da un momento all'altro?" Chiedo serio.

"È normale che dovrei consegnarti a lui e invece non faccio altro che pensare a quanto tu sia perfetto?" Chiede a sua volta.

Sento il mio stomaco contorcersi, non riesco a pensare ad altro, voglio solo riprovare tutte quelle emozioni.

Mi avvicino di scatto a lui dando il via ad un altro bacio, so di essere in pericolo ma in questo momento non mi importa.

'È un Mangiamorte!' mi ricorda la vocina nella mia testa.

Non mi importa chi sia, è qui che voglio essere in questo momento, con lui, soltanto con lui.

"Devi aiutarmi" sussurra quando ci allontaniamo per riprendere fiato.

"Io non posso farti del male, non voglio" aggiunge.

"Andrà tutto bene, non preoccuparti" cerco di rassicurarlo. Lui annuisce.

"Fino ad allora è meglio che stai alla larga da me, finiremmo solo per metterci in pericolo a vicenda" dice triste.

"Va bene, starò alla larga" sussurro avvicinandomi al suo viso.

Le nostre labbra si uniscono ancora, lo sento sorridere e ricambio mentre gli lascio una carezza sul viso.

"Facciamo che ti starò alla larga da domani" dico a qualche millimetro dalle sue labbra.

Ridacchia prima di baciarmi ancora ed ancora.

Non so come andrà a finire questa storia ma so per certo che non mi sono mai sentito cosi bene.

_UN ANNO DOPO_

Ron ed Hermione sono seduti sulla scalinata e si tengono teneramente per mano, il rumore dei miei passi li fa sussultare.

"Dove sei stato?" Chiede Hermione scattando in piedi, Ron la imita immediatamente.

"Ti credevamo nella foresta..." Aggiunge Ron.

"Ci sto andando adesso" gli rispondo continuando a scendere qualche altro gradino.

"Sei impazzito? No, non ti puoi consegnare a lui" mi volto a guardare Ron che continua a fissarmi aspettando che io dica qualcosa.

"Cosa c'è Harry? Cosa hai saputo?" Mi chiede Hermione attirando la mia attenzione.

Sospiro pesantemente.

"C'è in motivo per cui li sento, gli horcrux" faccio una breve pausa e sospiro di nuovo.

"Lo so da un pezzo, credo, e credo che lo sappia anche tu" mi riferisco ad Hermione, quest'ultima inizia a singhiozzare.

"Vengo con te" dice tra le lacrime.

"No! Uccidi il serpente, uccidilo e resterà lui solamente" rispondo. Hermione corre ad abbracciarmi, mentre ricambio la stretta guardo Ron, è distrutto e non sa come comportarsi, ha già perso un fratello e non deve essere bello sapere che anche il tuo migliore amico sta per fare la stessa fine.

Hermione si allontana e torna di fianco a Ron.

C'è un altra persona con cui dovrei parlare prima di andare...

"Potreste ridarmi la mappa del malandrino?" Chiedo ai due.

Ron la estrae dalla giacca e me la porge confuso.

"Devo fare un'ultima cosa prima di andare incontro al mio destino" spiego, lui annuisce triste.

"Vi voglio bene ragazzi" mi sforzo di non piangere, Hermione sta di nuovo singhiozzando.

Lancio un ultimo sguardo ai miei due migliori amici e me ne vado.

Apro la mappa quando sono finalmente solo e inizio a cercare Draco.

Ho mantenuto la promessa di stare alla larga da lui ma adesso, adesso non ha più importanza.

Trovo finalmente il suo nome, è ai margini della foresta. Inizio a correre in quella direzione mentre ripenso a ciò che ho vissuto nell'ultimo anno. Non ho mai smesso di pensare a quel giorno e a ciò che mi ha confessato Draco, tutto quello che ho fatto l'ho fatto anche per lui. Nel profondo so che anche lui continua a pensarmi, mi ha salvato mentendo a Bellatrix sulla mia identità quando i ghermidori ci hanno catturato.

Ed io invece ho messo in pericolo Ron ed Hermione per salvarlo dall'Ardemonio nella stanza delle necessità.

Quando arrivo lo trovo girato di spalle, sembra distratto e preoccupato.

"Draco" lo chiamo.

Si volta di scatto quando sente la mia voce.

"Cosa ci fai qui? Non dovresti essere qui" Sussurra preoccupato.

"Invece è proprio qui che devo essere" ribatto sorridendo nonostante sappia che tra poco morirò.

"Lui è qui, ti ucciderà se ti vede qui" continua a sussurrare assicurandosi che nessuno stia ascoltando.

"Ti ricordi quando ti ho detto che sarebbe andato tutto bene?" Gli chiedo ignorando la sua preoccupazione.

Lui annuisce delicatamente, mi avvicino di qualche passo a lui.

"Morirò stanotte, è l'unico modo per mettere fine a tutto" stavolta sono io a sussurrare.

Draco spalanca gli occhi sconvolto, poi butta le sue braccia attorno al mio collo e mi stringe forte a se.

"No, non lascerò che accada" dice senza sciogliere l'abbraccio.

"È il mio destino" dico affranto.

Draco scioglie l'abbraccio ma rimane molto vicino al mio viso, unisce le sue labbra alle mie in un dolce bacio, un bacio che sa d'addio.

"Sei sicuro che non ci sia un'altra soluzione?" Mi chiede nuovamente quando ci allontaniamo.

"Sicurissimo" rispondo lasciandogli una carezza sul viso.

"Ti amo Harry" dice guardandomi dritto negli occhi.

"Avrei voluto dirtelo quando tutto ciò sarebbe finito, ma questa è l'ultima occasione che mi è rimasta" aggiunge poi.

"Anche io ti amo, Malfoy" dico sorridendo.

Le nostre labbra si uniscono di nuovo, sento il sapore delle sue lacrime salate e mi stacco cercando di non piangere.

"Addio" gli prendo la mano mentre pronuncio quella semplice parola.

Draco tira su col naso, abbassa lentamente lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.

Capisco che non dirà altro così mi allontano fino a sfilare la mano dalla sua, mi volto e comincio a camminare nella direzione della foresta proibita dove il mio destino mi attende trepidante.

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Capitolo 4
*** Fred~Hermione ***


"Freddy" mi richiama George passandomi una mano davanti agli occhi.

Scuoto la testa e mi concentro sul mio gemello che è seduto al mio fianco.

"Che c'è?" Gli dico seccato.

"Certo che sei diventato insopportabile da quando Hermione è arrivata qua"dice.

"Shhh" lo rimprovero tappandogli la bocca.

"Hai paura che il tuo fratellino sappia della tua cotta?" Mi prende in giro.

"Non c'è bisogno di farlo sapere a tutti, mi passerà" gli rispondo poco convinto.

"Spero per te di sì" ribadisce lui.

"Sai che ti appoggio sempre Freddy ma non stavolta... Insomma, non puoi rubare la ragazza a tuo fratello" aggiunge.

"Non è la sua ragazza" specifico. Ron ed Hermione salgono al piano superiore ed io li seguo con gli occhi.

Perché con tante ragazze dovevo invaghirmi proprio di lei?

"Si ma a lui piace davvero e anche lei sembra interessata" dice George.

Sbuffo pesantemente, non so davvero che fare.

"Secondo me dovresti parlare con Ron" suggerisce lui telepaticamente.

"Sei impazzito?!? Non se ne parla. Lui non deve scoprirlo e guai a te se lo racconti a qualcuno" lo minaccio.

"Tranquillo, puoi fidarti di me" dice lui sorridendo.

"Si, come quella volta che ti confidai di aver messo delle pasticche vomitose nel piatto di Ginny e tu lo dicesti alla mamma?" Ribatto a tono.

Mi guarda incapace di replicare.

"La cena è quasi pronta!" Grida nostra madre facendo sussultare entrambi.

"Mamma quando arriva Harry?" Chiede Ginny mentre entro in cucina.

Anche Ron ed Hermione raggiungono la stanza.

"Dovrebbe arrivare domattina", risponde lei distratta camminando indaffarata per la cucina.

Gli occhi di Ginny si illuminano visibilmente, è chiaro a tutti che si è presa una cotta per Harry Potter.

"Mancano i piatti" mia madre si rivolge a me, sbuffo prima di avvicinarmi alla credenza e tirare fuori quello che mi ha chiesto.

"Wow, sai cosa sono i piatti?" Mi deride George.

Hermione avanza verso di me togliendomi questi ultimi dalle mani, le sue dita sfiorano le mie per qualche secondo e il mio stomaco si contorce. Sono proprio perso...

Le rivolgo un sorriso per ringraziarla dell'aiuto e lei ricambia calorosamente.

Qualche minuto dopo siamo tutti seduti intorno al tavolo della cucina, Hermione è seduta di fronte a me, tra Ron e Ginny.

È impegnata in una discussione molto accesa con quest'ultima, fermo qualche secondo il mio sguardo su di lei per vederla ridere, la sua risata è così perfetta.

"Fred!" La voce di Ron mi fa sussultare.

"Si?" Dico prestando attenzione a lui.

"Il pane, te l'ho già chiesto tre volte!" Dice indicando la pietanza che si trova a pochi centimetri da me.

"Oh" rispondo, glielo passo in modo goffo mentre le mie guance si tingono leggermente di rosso, tutti i presenti mi stanno fissando come se mi fosse spuntato un secondo naso.

Faccio scontrare il mio sguardo con quello di Hermione, ha un leggero sorriso stampato in volto, a quanto pare la situazione la diverte. Forse si è accorta che la stavo fissando?

Pochi secondi dopo gli altri ricominciano a mangiare e a parlare d'altro.

Hermione mi rivolge l'ennesimo sorriso e mi fa un occhiolino, si se ne è accorta...

Che brutta figura! Vorrei sotterrarmi in questo momento.

La cena continua senza intoppi, cerco di non guardare Hermione ma sento il suo sguardo bruciare su di me, ma perché dovevo innamorarmi proprio di lei?

Scappo non appena mia madre inizia a sparecchiare, George mi segue al piano superiore.

"Non ti ha staccato gli occhi di dosso nemmeno quando a Ron é andato di traverso il pollo" dice confermando tutto quello che ho provato.

"Sono innnamorato di lei George" sospiro pesantemente e il mio gemello mi imita.

"Uh, questo complica le cose" cerca di sdrammatizzare.

"Già..." Sussurro perso nei miei pensieri, non posso fare questo a Ron ma la desidero così tanto...

"Torniamo dagli altri?" Chiede poi.

"No preferisco rimanere qua" rispondo, mi butto sul letto a peso morto.

"Ok" dice sedendosi accanto a me.

"Cosa ti va di fare?" Mi chiede ancora, gli sorrido riconoscente.

Molte volte penso che sarebbe bello guardare tuo fratello e non vedere la tua immagine, ma so benissimo che senza di lui non sarei la stessa persona.

"Partita a scacchi?" Dico.

"Mmm... Troppo intelligente" ride alla sua stessa affermazione.

Non posso fare altro che dargli ragione, non è proprio da Fred e George giocare a scacchi.

"Partita a spara schiocco?" Propone lui.

"Ma sì dai" mi arrendo cercando le carte.

George mi batte quattro volte su cinque e ogni volta mi deride, è il suo passatempo preferito a quanto pare.

Poi andiamo a letto, lui si addormenta nel giro di pochi minuti mentre io mi rigiro da più di mezz'ora, non riesco a dormire.

L'immagine di Hermione mi tormenta ogni volta che chiudo gli occhi, mi arrendo alzandomi di scatto dal letto. Esco dalla stanza cercando di fare meno rumore possibile.

La luce in cucina è ancora accesa, sento parlare mia madre e poi una voce maschile gli risponde.

Harry? Che ci fa già qui? Scuoto la testa, in questo momento non mi importa, ho bisogno di prendere in po' d'aria.

Mi chiudo la porta della Tana alle spalle e sospiro di sollievo, nessuno mi ha sentito uscire per fortuna.

Comincio a camminare, il venticello fresco della sera mi sferza tra i capelli arruffandoli.

Non so bene dove andare, ma quest'aria non mi dispiace.

Sto camminando da più di dieci minuti quando qualcosa attira la mia attenzione.

Una figura scura è seduta a terra, ad una trentina di metri da me, e avvolta in una coperta di flanella, la luna piena è l'unica fonte di luce presente.

Cosa ci fa qui tutta sola?

"Non dovresti stare qui da sola" dico facendola sussultare per lo spavento.

"Potrebbe essere pericoloso" aggiungo.

"Si ma anche tu sei qui" ribatte, la sua voce calda risuona nelle mie orecchie.

"Touché" sorrido sedendomi accanto a lei. Non so nemmeno perché mi sia fermato qui, stavo cercando di scacciarla via dai miei pensieri e stare qui con lei non è il modo migliore.

"Harry è arrivato" dico la prima cosa che mi viene in mente per non rimanere in silenzio.

"Si l'ho visto arrivare con Silente" risponde sovrappensiero.

"Tutto bene?" Le chiedo, non l'ho mai vista così.

"Si, si, non preoccuparti" risponde poco convincente.

"E invece mi preoccupo" rispondo avvicinandomi a lei.

Si ferma a guardarmi per un tempo indefinito, poi distoglie lo sguardo interrompendo quello strano momento che si era creato, mi porge un lembo di coperta ancora in imbarazzo.

Mi avvicino ancora al suo corpo e lei avvolge anche le mie spalle con la coperta, le nostre gambe si sfiorano, non credo di essere mai stato così vicino a lei da quando la conosco.

"Che ci fai qui?" Mi chiede poi.

"Non riuscivo a dormire" faccio spallucce.

"E tu?" Chiedo a mia volta.

"Avevo bisogno di un po' di pace e tranquillità" rimane vaga ma decido di non indagare.

"Mi sale una tristezza infinita se penso che questa tranquillità può essere rovinata in qualunque momento" aggiunge dopo qualche secondo di silenzio tombale.

Capisco immediatamente che si sta riferendo a Voldemort e a quello che ha già dovuto affrontare qualche mese fa.

"Noi non glielo permetteremo" cerco di essere convincente, l'Ordine dice sempre che sarà difficile, che questa battaglia sarà anche peggiore della prima. Un brivido mi attraversa la schiena al pensiero che possa accadere qualcosa alla mia famiglia, a Harry, o alla ragazza che occupa ormai la mia mente da troppo tempo.

"Si lo diceva anche Sirius" ribatte triste. Sospiro pesantemente, la morte di Sirius ha sconvolto la vita di tutti.

"Ho paura Fred, ho davvero paura. Ron ed Harry mi definiscono la più coraggiosa e forse in parte è così. Ma anche io ho paura, ho paura di tu sai chi, ho paura di vedere morire le persone a cui voglio bene" ha la voce spezzata dall'emozione.

"Non accadrà, nessun altro morirà" un nodo alla gola mi impedisce di dire altro.

"Grazie" mi sorride riconoscente.

"Per cosa?" Le chiedo confuso.

"Sai perfettamente che tutto ciò che hai detto non è vero ma cerchi comunque di rassicurarmi e di non farmi pensare al peggio" spiega.

"Sei una ragazza fantastica, hai coraggio da vendere, sei intelligente, sai sempre cosa è giusto fare e sei davvero bellissima" mi tappo la bocca con una mano alla mia ultima affermazione.

I suoi occhi si spalancano alle mie parole, cazzo! Mi sono lasciato prendere dal momento e ho detto troppo.

La sua espressione sconvolta lascia posto ad un sorriso sincero, poi ad una risata vera e propria.

Tolgo la mano dalla mia bocca mentre sento l'imbarazzo salire dentro di me.

"Ho parlato troppo" dico con un fil di voce.

Hermione torna seria e fa scontrare i suoi occhi con i miei.

"No....hai detto quello che volevo sentirti dire da tempo" dice arrossendo, adesso è lei quella in imbarazzo.

La voglia di baciarla si fa sentire dentro di me e aumenta quando lei sposta il suo sguardo sulle mie labbra. Capisco che anche lei lo vuole, anche lei desidera fare ciò che sto pensando io.

Mi avvicino lentamente al suo viso, la sento sospirare lievemente, i nostri nasi si sfiorano e sento il mio cervello andare in pappa.

Annullo quei pochi centimetri rimasti poggiando delicatamente le mie labbra sulle sue.

Lo stomaco mi si contorce, mille emozioni si riversano, ho sognato così tante volte questo momento che adesso non mi sembra vero.

Hermione ricambia immediatamente il bacio, la sento sorridere sulle mie labbra. Mi tira leggermente i capelli approfondendo il bacio, le lascio una carezza sulla guancia mentre le nostre bocche continuano a muoversi in perfetta armonia.

Finalmente sta succedendo, sto finalmente baciando la ragazza che desideravo baciare da troppo tempo.

La figura di Ron si fa strada nella mia mente interponendosi alle mille sensazioni provocate dal bacio.

Mi stacco bruscamente da lei lasciandola visibilmente confusa.

"Non posso farlo, Ron non merita questo" dico.

Anche lei sussulta quando mi sente pronunciare il nome di mio fratello.

"Lui è cotto di te Herm" aggiungo.

Annuisce impercettibilmente comunicandomi che lo aveva già capito.

"E tu?" Chiede poi.

"Non importa cosa provo io, non voglio fare del male a Ron" rispondo triste.

"Lui è un ragazzo stupendo, sa farmi ridere e anche io dovrei essere cotta di lui ma..." Lascia la frase a metà e sospira pesantemente.

"Ma?" La invito a continuare.

"A me piaci tu" conclude senza guardarmi negli occhi.

Non avevo mai piedi in considerazione questa ipotesi. Avevo sempre dato per scontato che anche lei volesse Ron ma adesso... Che cosa devo fare?

Non mi da il tempo di trovare una risposta alla mia domanda, le sue labbra si stanno muovendo nuovamente voraci sulle mie.

Io mio cervello va completamente in tilt quando mi fa sdraiare e adagia il suo corpo sul mio. Faccio scorrere le mie mani lungo le curve del suo corpo mentre lei poggia le sue sui miei addominali.

Raggiunge il lembo della maglietta che uso come pigiama e me la sfila velocemente per poi tornare a baciarmi.

È bello sapere che mi desidera tanto quanto la desidero io.

Scende a baciarmi il collo e poi la clavicola.

Ansimo quando mordicchia leggermente la pelle del collo.

Rimango inerme sotto al suo tocco ma quando torna a baciarmi sulle labbra inverto la situazione incastrandola sotto al mio peso, la sua maglietta raggiunge la mia. Anche io scendo a baciarle il collo, lascio una scia fino alla clavicola.

"Fred" ansima sussurrando il mio nome e la mia razionalità va definitivamente nel dimenticatoio.

Quando torno a baciarla sulle labbra si allontana per riprendere fiato. Mi fermo qualche secondo a guardarla. Ha gli occhi lucidi e pieni di desiderio, le labbra gonfie e le guance leggermente arrossate.

"Ti voglio, qui, stasera" sussurra con il fiato ancora corto.

"Sicura?" Le chiedo.

Annuisce delicatamente e poi si fonda di nuovo sulle mie labbra, le nostre lingue si incontrano e la passione si riaccende immediatamente.

Mi libera dei pantaloni, lasciandomi con solo i boxer che cominciano a starmi davvero stretti.

Poi si libera anche dei suoi pantaloni, ride di gusto quando mi fermo per ammirarla in tutto il suo splendore.

"Sicura?" Ripeto.

"Si Fred, sono sicura" ribatte lei impaziente.

Sorrido felice quando la bacio di nuovo, mi lascio travolgere dalla passione, la luna come unico complice di tutte le emozioni e sentimenti che entrambi proviamo durante questa notte, la nostra notte di follia...

Il sole sta pian piano spuntando da dietro la collina, Hermione dorme beatamente con la testa poggiata sul mio petto mentre io le accarezzo dolcemente i capelli.

Non riesco ancora a credere a ciò che è successo stanotte, sorrido guardando il viso perfetto di Hermione.

Sospiro pesantemente quando torno alla realtà, Ron non dovrà mai sapere di questa notte, sarà il nostro piccolo segreto.

La ragazza al mio fianco inizia a muoversi nel sonno finché non apre lentamente gli occhi.

"Buongiorno" sussurro imbarazzato, non so bene come comportarmi con lei adesso che... Beh avete capito.

"Buongiorno" risponde con voce rauca.

La voglia di baciarla prende nuovamente vita in me ma la ignoro.

'non dovrà accadere più' ricordo a me stesso.

"Tutto bene?" Le chiedo quando noto che il silenzio è glaciale.

"Mai stata meglio" sorride felice con sguardo spensierato.

"Senti Herm...." Inizio a parlare senza sapere bene dove andare a parare.

Una voce in lontananza urla il suo nome, riconosco immediatamente di chi si tratta, Ron la sta cercando.

"È meglio che vada" si riveste velocemente sotto il mio sguardo vigile. Ron è ancora troppo lontano per trovarci qui insieme.

"Si ma riguardo a stanotte io..." Le parole mi muoiono in gola quando lei poggia per qualche secondo le sue labbra sulle mie, mi godo a pieno quel breve contatto sperando che rimanga impresso per sempre nel mio cuore, perché deve essere così difficile amare qualcuno?

"Tranquillo, sarà per sempre il nostro piccolo segreto" dice a qualche centimetro dal mio viso, poi si rimette in piedi e comincia a camminare in direzione di casa.

Non posso lasciarla andare via così.

"Hermione" la richiamo, lei si volta a guardarmi ma non torna indietro.

"Io ti amo" sussurro guardandola negli occhi. So che non cambierà nulla, non deve cambiare nulla ma volevo soltanto che lei sapesse ciò che provo davvero.

"Anche io ti amo" sorride imbarazzata nel pronunciare quelle parole che mi riempiono il cuore di gioia.

Si volta lentamente e poco dopo sparisce dalla mia vista, lasciandomi da solo con un sorriso stampato in faccia, mentre il sole comincia a scaldarmi il corpo ancora in subbuglio per lei, il mio amore impossibile, e per il nostro piccolo segreto che ci accompagnerà per il resto della nostra vita.

_SPAZIOAUTRICE_

Eccomi tornata con una nuova storia, fatemi sapere che ne pensate lasciando una recensione e proponetemi anche i personaggi per la prossima storia. Alla prossima! Marili_01

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