Il terzo sentiero

di Shadow Doom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'eredità del killer ***
Capitolo 2: *** Il cowboy di Vivi ***
Capitolo 3: *** Verso la zona industriale ***
Capitolo 4: *** Colle del Tormento ***
Capitolo 5: *** Strane presenze ***
Capitolo 6: *** Un rocambolesco arrivo ***
Capitolo 7: *** Nubi oscure all'orizzonte ***
Capitolo 8: *** Nuova pista ***
Capitolo 9: *** Sentimenti complicati ***
Capitolo 10: *** Y'shotta ***
Capitolo 11: *** Eleganza e bellezza ***
Capitolo 12: *** Le coppie ***
Capitolo 13: *** Il caos ***
Capitolo 14: *** Regicidio ***
Capitolo 15: *** Ricercati ***
Capitolo 16: *** Fuga ***
Capitolo 17: *** Completing missing parts ***
Capitolo 18: *** Forti emozioni ***
Capitolo 19: *** Ripercussioni ***
Capitolo 20: *** Ricordi ***
Capitolo 21: *** Un vecchio amico ***
Capitolo 22: *** Il cataclisma ***
Capitolo 23: *** Un legame indissolubile ***
Capitolo 24: *** Andare oltre ***
Capitolo 25: *** Un avversario onorevole ***
Capitolo 26: *** Un fenomeno raccapricciante ***
Capitolo 27: *** Un male che si diffonde ***
Capitolo 28: *** La grande festa ***
Capitolo 29: *** Can't help falling in love ***
Capitolo 30: *** L'indovino ***
Capitolo 31: *** Un pericoloso incidente ***
Capitolo 32: *** Una notte indimenticabile ***
Capitolo 33: *** Gli albori del caos ***
Capitolo 34: *** Il benedetto dall'Antica ***
Capitolo 35: *** I templi perduti ***
Capitolo 36: *** Collasso ***
Capitolo 37: *** Infezione ***
Capitolo 38: *** Una nuova destinazione ***
Capitolo 39: *** Novità ***
Capitolo 40: *** Una squadra sempre più forte ***
Capitolo 41: *** Tradimento ***
Capitolo 42: *** Una situazione difficile ***
Capitolo 43: *** Un aiuto fondamentale ***
Capitolo 44: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 45: *** Una situazione complicata ***
Capitolo 46: *** Un attimo di pace ***
Capitolo 47: *** Incontro col Destino ***
Capitolo 48: *** L'angelo crudele ***
Capitolo 49: *** Realizzazione ***
Capitolo 50: *** Disperazione ***
Capitolo 51: *** In frantumi ***
Capitolo 52: *** Uno straziante addio ***
Capitolo 53: *** Una notte magica ***
Capitolo 54: *** Il principio della fine ***



Capitolo 1
*** L'eredità del killer ***


L'eredità del killer

 

La sconfitta dello squartatore di Midgar rappresentò un grande sollievo per la Shinra, una delle più grandi minacce alla loro causa era stata annientata. Tuttavia l'operato di quell'uomo consumato dal desiderio di vendetta lasciò una ferita tanto profonda nei piani della società che avrebbe impiegato diverso tempo per guarire.

 

Il primo passo da compiere verso la guarigione era quello di ricostruire il QG, pesantemente danneggiato nell'ultimo battaglia, ed allo stesso tempo era necessario eleggere un nuovo presidente dato che il leader della compagnia venne rinvenuto morto nel suo ufficio, con un profondo squarcio nel torace.

La prima ipotesi fu che l'omicida fosse riuscito a prendersi un ulteriore pezzo della Shinra prima di sparire per sempre, ma secondo Reno e Rude, sopravvissuti all'incidente di Dyphylleia, la ferita mortale non corrispondeva alla lama di un pugnale come non era riscontrabile il tipico modus operandi del killer.

 

I Turks, proprio per queste incongruenze, avevano deciso di proseguire con le indagini, ma i piani alti presero un'altra via: ormai il vecchio presidente era morto ed al suo posto venne presto eletto suo figlio Rufus, il quale aveva in mente di rivoluzionare la compagnia e non in senso positivo.

Sebbene avesse l'appoggio degli amici del padre e dei suoi dipendenti, la sua vita era a rischio. Infatti lo squartatore prima della purga, aveva inviato a tutte le testate giornalistiche i documenti segreti che aveva trafugato generando un panico diffuso.

Nonostante la Shinra avesse prontamente contestato la veridicità di quei files, mentendo spudoratamente, alcuni non caddero a questo inganno e perciò iniziarono a supportare le fazioni terroristiche a protezione del pianeta.

Esattamente perciò Rude e Reno vennero assegnati come guardie del corpo di Rufus, incarico che si sarebbe dimostrato più interessante del previsto.

 

Invece Cloud e gli altri intrapresero il viaggio per salvare il Pianeta e per fermare Sephirtoth, percorso che sfortunatamente si rivelò estremamente difficile perché innanzitutto il gruppo non sapeva da dove iniziare e poi la Shinra non aveva smesso di dargli la caccia .

Suddetta società sfruttò lo scontro col killer per gettare ulteriore fango su di loro, additandoli come complici di quel mostro e scatenandogli contro di conseguenza una buona parte dell'opinione pubblica. Inoltre, per essere sicuri della loro eliminazione, i dirigenti della compagnia elettrice misero delle taglie sulle loro teste, le quali attirarono i peggiori mercenari di tutte le terre.

Perciò gli eroi dovettero affrontare un gran numero di nemici e nascondersi nei luoghi più impensabile senza ottenere neanche un minimo indizio sul Soldier leggendario o sui piani segreti della Shinra.

 

Dopo qualche mese dalla battaglia di Midgar, i quattro entrarono in un regno molto particolare, Vivi, noto per la sua costante neutralità nel corso dei secoli. Si trattava di una grande regione indipendente, caratterizzata da un clima mite che permetteva il proliferare della flora e della fauna, le quali erano formate da esseri pericolosi, dotati di abilità eccezionali.

La popolazione, per la tipica indifferenza di trattamento verso chiunque, anche criminali purché non creassero problemi, faceva proprio al caso del gruppo che finalmente poteva muoversi liberamente.

 

Gli amici, dopo qualche ora di cammino, si fermarono in una bella città per fare qualche rifornimento e magari trovare un nuovo mezzo di locomozione visto che i loro erano irrimediabilmente danneggiati dalle numerose battaglie.

I quattro, per non perdere troppo tempo, si divisero i compito: Cloud si sarebbe occupato dei veicoli, Barret avrebbe trovato alcuni pezzi meccanici per fare una manutenzione alla sua mitragliatrice, Tifa ed Aerith invece avevano il dovere di recuperare viveri e medicine così da essere pronti ad ogni evenienza.

 

Lockhart era decisamente felice di poter abbassare la guardia dopo tanto tempo e ciò le permise di riflettere sugli ultimi accadimenti.

I mesi appena trascorsi non erano stati certamente facili, la sua vita e quella degli amici era costantemente messa a repentaglio sia da esseri umani sia da belve feroci.

L'unica nota positiva era rappresentata dalla compagnia: aveva avuto modo di riallacciare i rapporti con Strife ritrovando, se non migliorando, la loro antica intesa ed adorava la compagnia di Wallace e della tanto gentile e disponibile Aerith. Riguardo a quest'ultima aveva iniziato ad avere un sospetto che si faceva sempre più forte ogni giorno che passava: dal modo con cui si rapportava con Strife e da come questo le desse stranamente corda, forse stava nascendo qualcosa di nuovo tra loro due, addirittura qualcosa di romantico.

 

Dopo aver preso quanto doveva, Tifa si diresse verso il più famoso bar della città dove si era data appuntamento con i compagni.

Durante il tragitto udì alcuni passanti parlare di uno strano tizio molto pallido, con un numero tatuato sulla spalla, girovagare nel colle del Tormento. Ciò le fece ricordare l'uomo che Cloud aveva raccontato di aver incontrato appena prima di conoscere Aerith.

Sebbene fosse una semplice informazione, poteva già essere un punto di partenza per rintracciare Sephiroth e perciò avrebbe riferito tutto agli amici.

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Capitolo 2
*** Il cowboy di Vivi ***


Il cowboy di Vivi

 

Lockhart raggiunse il punto d'incontro piuttosto rapidamente, desiderosa di comunicare quanto scoperto agli amici. Non dovette aspettare molto prima che Aerith si unisse a lei.

L'amante dei fiori, non appena la vide, corse da lei con un ampio sorriso, tenendo in mano un paio di piccole buste con su due serpenti che si attorcigliavano su un'asta.

 

“ Tifa, siamo le prime?” “ Sì ed i ragazzi che si lamentano sempre di noi perché, a dire loro, perdiamo un sacco di tempo” scherzò la mora suscitando una risata nell'amica, la quale chiese curiosa “ Allora, come è andata la tua ricerca?” “ Molto bene, ho trovato tutto in un solo negozio, questa città è davvero ben fornita” “ Hai ragione, anch'io sono riuscita a reperire delle erbe mediche molto rare in pochi minuti”.

 

Le due aspettarono i compagni parlando del più e del meno come facevano sempre, osservando anche di tanto in tanto il bellissimo panorama circostante costituito da un paesaggio bucolico capace di trasmettere una grande pace e serenità.

Visto che Strife e Barret tardavano, Tifa colse l'opportunità per chiedere all'erede degli Antichi una cosa che le ronzava in testa da un po'.

“ Senti Aerith, posso farti una domanda personale?” “ Naturalmente, chiedi tutto quello che vuoi” “ Hai parlato di tanto in tanto di un certo Soldier di cui ti eri innamorata, ma non hai mai potuto creare una vera relazione con lui perché vi siete allontanati” “ Sì, quindi?” “ Cosa faresti se lo rincontrassi? Credi che riproveresti quello sentivi per lui?”.

 

La Cetra rimase spiazzata in un primo momento, non aspettandosi niente del genere. Comunque, dopo qualche attimo di riflessione, rispose con onestà, come faceva sempre,“ Se me lo avessi chiesto qualche tempo fa ti avrei risposto di sì, senza la minima esitazione. Tuttavia questi ultimi mesi hanno cambiato molte cose, ora provo dei sentimenti nuovi e più profondi verso qualcun altro” “ Capisco” si limitò a rispondere Tifa con un'insolita espressione sul volto, impossibile da interpretare.

 

L'amante dei fiori guardò l'abilissima combattente marziale perplessa, mentre aveva il forte sospetto che quel quesito che le aveva posto riguardasse Cloud, ma non aveva capito quale fosse il punto. Forse Lockhart voleva sapere cosa effettivamente provasse per il suo migliore amico, ma perché?

A quel punto la castana ebbe un'illuminazione: o Tifa aveva un interesse romantico verso l'Ex Soldier oppure voleva proteggerlo da un'eventuale delusione amorosa; ipotesi plausibili allo stesso modo.

 

“ Dato che sono dei lumaconi, perché non inganniamo l'attesa prendendoci qualcosa in questo bar? Ho sentito dire che è uno dei migliori nel raggio di miglia”; Lockhart ruppe così il silenzio innaturale che si era creato con la fidata amica.

Quest'ultima, tornata anche lei al suo naturale spirito, rispose sorridendo “ Mi sembra un'ottima idea, non vedo l'ora di provare le specialità della casa”.

 

Aerith aveva passato tutta la sua vita in una piccola città a nascondersi dalla Shinra e proprio perciò voleva fare delle esperienze diverse ogni volta che ne aveva l'occasione, esattamente come questa.

 

Una volta dentro l'elegante e moderno locale, le ragazze videro tantissimi dolci e piatti salati dall'aspetto e dal profumo delizioso. Inoltre i baristi stavano preparando cocktails colorati che neanche Tifa conosceva, cosa piuttosto sorprendente.

 

“ Quanta scelta! Non so da dove iniziare” “ Ti capisco Aerith, sono molto indecisa anch'io. Vediamo... prenderò un salato, ma quale?”.

“ Ti consiglio di assaggiare la pizza del re, è il piatto tipico ed è semplicemente squisito” sostenne un giovane uomo che si trovava di fianco a Tifa, intento a mangiare un dolcetto al cioccolato.

Quest'ultimo era un ragazzo di bell'aspetto e dalla faccia simpatica la quale era coperta da una barba perfettamente curata. Inoltre era un tipo che risaltava in mezzo alla folla per il suo abbigliamento da classico Cowboy americano, comprensivo di cappello.

 

Lockhart, guardandolo, rispose furbamente “ A sì? Allora perché non lo stai mangiando?” “ Facile, preferisco i dolci e poi ne ho mangiati abbastanza nella mia vita” “ D'accordo lo proverò, ma se non mi piace sarà colpa tua” “ Vedrai che non rimarrai delusa”.

 

Le due amiche presero la pietanza suggerita dal ragazzo, andando in estasi per la sua bontà. Sebbene fosse semplice, infatti non aveva alcun condimento sopra, il suo gusto era talmente buono da far chiedere alla coppia il bis.

“ Visto che era buono, comunque sono Liam” si presentò il ragazzo togliendosi il cappello, “ Io Aerith” “ Io Tifa, piacere di conoscerti” “ Piacere mio, siete nuove se non sbaglio” “ Sì, siamo solo di passaggio” affermò la mora, “ Ok, allora qual è la vostra destinazione?”.

 

Prima che le due potessero elaborare una risposta adeguata, non potendo dire la verità ad uno sconosciuto, un biondo che conoscevano bene chiese in un tono fermo e deciso “ Ci sono dei problemi?” “ Cloud, sei arrivato finalmente!” esordì Aerith entusiasta nel rivederlo, “ No Cloud stai tranquillo, stiamo solo facendo una chiacchierata con Liam” rispose Tifa che aggiunse “ Hai trovato i nostri mezzi?” “ No, a quanto pare qui i veicoli si vendono solo con il consenso di un sovrintendente” “ Che cosa strana” commentò l'amante dei fiori, “ Già, è una politica un po' complicata, ma per vostra fortuna io sono uno di loro” intervenne Liam che si alzò dal bancone, dopo aver lasciato del denaro per coprire sia il suo conto che quello di Tifa, per poi iniziare ad incamminarsi.

 

“ Coraggio seguitemi, vi mostrerò i migliori mezzi in circolazione” concluse il cowboy mostrandosi fin troppo disponibile e ciò insospettì Strife, il quale difficilmente credeva nella bontà d'animo altrui.

Perciò lo seguì mantenendo alta la guardia, invece Aerith e soprattutto Tifa erano più fiduciose, qualcosa le diceva che ci si poteva fidare di quel ragazzo.

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Capitolo 3
*** Verso la zona industriale ***


Verso la zona industriale

 

Il gruppo seguì Liam fuori dal bar, ma prima di proseguire Tifa fece notare una cosa: “ Non possiamo ancora andare, stiamo aspettando un nostro amico” “ Giusto Barret, me ne ero quasi dimenticata” commentò Aerith mentre stava assaporando il bis di pizza del re, “ Dove si è trova?” chiese il cowboy, “ E' andato alla ricerca di qualche ricambio meccanico” rispose Lockhart, “ Allora non c'è nulla di cui preoccuparsi, lo incontreremo certamente lungo la strada” “ Come fai ad esserne certo?” “ Vedi Tifa, Rem è un città molto polarizzata, ciò significa che ci sono specifici distretti per ogni necessità e tutti sono collegati a questo bar; luogo in cui eoni fa sorgeva il vecchio municipio” “ Se le cose stanno così, facci pure strada”.

 

Lungo il cammino Liam attaccò bottone con Tifa raccontandole i costumi della città, le usanze e le più curiose caratteristiche.

La mora prestò molta attenzione con l'intento di vedere se quel ragazzo sapesse qualcosa riguardo al misterioso uomo pallido avvistato nel Colle del Tormento. Purtroppo non ricevette nessuna informazione del genere, ma continuò comunque a parlare con il nuovo amico, trovandosi a suo perfetto agio.

 

Intanto, dopo aver osservato un po' Liam, Cloud si fece un'idea sul conto del tizio col bel cappello: non sembrava avere intenzioni cattive, tuttavia ebbe la sensazione che stesse nascondendo qualcosa e proprio perciò non si fidava completamente.

Tuttavia ben presto la sua attenzione venne attirata da Aerith, la quale gli mostrò un pezzo di pizza affermando “ Cloud assaggiala, è buonissima!” “ Non sono interessato” “ Forza, non fare lo schizzinoso. Guarda che ti imbocco come un bambino” “ Cosa?!” “ Sai benissimo che lo farò”.

L'amante dei fiori stava per mettere in atto quanto minacciato, al che Strife fu costretto a prendere il cibo, sbuffando sconfitto “ E va bene”.

 

Il biondo assaporò la pietanza sotto lo sguardo radioso della Cetra, la quale chiese con entusiasmo “ Com'era? Deliziosa, vero?” “ Non male” “ Tutto qui? No, non mi inganni, so che l'hai adorata” “ Ne sei piuttosto sicura...” “ Assolutamente e lo sai perché?” “ No”.

La giovane si avvicinò ancora di più all'amico fino ad essere a pochi centimetri dal suo naso e con uno sguardo furbo gli disse “ Lo leggo nei tuoi occhi”.

Cloud, dopo averla guardata per un secondo, voltò lo sguardo cercando di nascondere la propria espressione, ma non fu capace di celare un accenno di sorriso che naturalmente non sfuggì alla castana, la quale, a sua volta, sorrise soddisfatta.

 

Vedendo questa scenetta Liam rise divertito, dopo di che disse a Tifa “ Sono molto affiatati quei due” “ Già...”.

Era innegabile che Strife ed Aerith si fossero avvicinati molto nel corso dei mesi, probabilmente perché erano più simili di quanto poteva sembrare.

Infatti entrambi erano stati soli per lungo tempo ed avevano sofferto molto per questo. Però i due avevano approcci diversi nell'affrontare i propri demoni: se lo spadaccino si era chiuso in se stesso, creando una corazza così spessa che solo gli sforzi di Tifa e dall'amante dei fiori erano riusciti a scalfire, la seconda nascondeva tutto dietro un ampio sorriso e ciò le rendeva un grande onore.

 

“ Liam toglimi una curiosità: come mai c'è questa strana politica sulla vendita dei mezzi?” chiese Lockhart cambiando rapidamente discorso, “ Come saprai a Vivi c'è una certa elasticità nei confronti dei criminali, a patto però che mantengano un basso profilo e nel corso del tempo abbiamo notato come ci sia una strana propensione nell'utilizzare i componenti dei veicoli per la creazione di armi estremamente pericolose. Perciò il governo ha deciso di lasciare la compravendita di ogni strumento potenzialmente dannoso al vaglio dei sovrintendenti” “ Allora perché ci hai permesso di venire con te senza neanche conoscerci?” “ Ho il forte presentimento che mi posso fidare di voi, inoltre la Shinra ha mentito su di voi” “ In che senso?” “ Non fate parte delle associazioni anti-Shinra” “ Come fai a dirlo?” “ Prova ad indovinare”.

 

Tifa non ebbe modo di avanzare un'ipotesi perché proprio in quel momento il suo gruppo si imbatté in Wallace, il quale aveva con sé un grosso sacco dal quale si sentivano suoni metallici.

“ Barret quanta roba hai preso?” chiese la mora decisamente sorpresa, “ Forse mi sono lasciato prendere la mano, ma qui non solo ci sono prezzi stracciaci, ma sono riuscito a trovare anche dei pezzi difficili da reperire persino a Midgar. Voi invece dove state andando? E chi è questo tizio?” “ Piacere di conoscerti leader dell'Avalanche, sono Liam” si presentò il giovane togliendosi, come al solito, il cappello, “ Salve giovanotto, sei un nuovo amico?” “ Questo devi chiederlo a loro, comunque credo tu possa considerarmi tale”.

 

Wallace guardò gli amici i cui sguardi gli fecero intuire di dover assecondare il cowboy, per cui disse “ Ok, ma dove state andando?” “ A vedere alcuni mezzi di trasporto, sai qui la loro politica di vendita è piuttosto particolare, ti spiegherò lungo la strada” “ Va bene”.

 

Così Barret sì unì alla squadra e con essa si diresse nuovamente verso la zona più industrializzata di Rem, nella quale avrebbero trovato tutto quello che la loro mente poteva immaginare.

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Capitolo 4
*** Colle del Tormento ***


Colle del Tormento

 

Dopo circa un quarto d'ora di camminata, il gruppo giunse finalmente nel distretto industriale che, proprio come suggeriva il nome, era costituito da un numero considerevole di fabbriche, le quali lavoravano a tutto regime continuamente e proprio perciò davano lavoro a gran parte della popolazione.

Liam rassicurò subito gli eroi dicendo che nel processo industriale veniva utilizzata energia pulita e non si sfruttava la Mako.

La premura con cui diede suddetta informazione fece riflettere Tifa, la quale intuì che quel cowboy fosse un attivista ambientale e, dato che conosceva la menzogna della Shinra sull'Avalanche, pensò anche che forse era più di quello.

 

Il sovrintendente condusse i quattro in un salone automobilistico dove mostrò con sommo orgoglio le sue migliori creazioni. Si trattava di veicoli tanto tecnologici da far impallidire persino i prototipi della Shinra e questo spinse Barret ad esclamare incredulo “ Wow, non pensavo che esistesse nulla del genere! Sono eccezionali!” “ Così mi lusinghi” rispose Liam con finta modestia. Infatti andava estremamente fiero del suo operato e non esitava ad affermare che lui era la migliori mente di quest'epoca; dichiarazione non così lontana dalla realtà.

 

“ Coraggio amici miei, scegliete quello che volete” detto ciò Liam si fece leggermente da parte per permettere ai clienti di osservare con attenzione i mezzi.

Cloud, come prevedibile, optò per una moto robusta, ma agile, perfetta sia per sostenere lunghi combattimenti sia per evitarli rapidamente. Invece gli altri decisero di prendere una specie di suv corazzato avente tante armi da poter assaltare da solo una piccola città.

 

“ Avete un ottimo gusto, lo devo ammettere. Adesso ci vorrà un po' per compilare le scartoffie, ma non temete penserò a tutto io, voi continuate pure a visitare la città. A proposito vi consiglio la Texas Steak House, uno dei migliori ristoranti in circolazione” affermò il cowboy prima di dirigersi nell'ufficio della struttura.

Tuttavia venne fermato da Tifa, la quale gli chiese “ Liam, sai per caso dove si trova il colle del Tormento?” “ Certo, è a venti km a sud di qui, perché lo domandi?” “ Niente di che, avevo sentito alcuni passanti parlarne e ne sono rimasta incuriosita” “ Spero che tu non voglia andarci, da lì non si fa più ritorno” “ Come mai?” “ Si narra che ci siano degli spiriti tormentati, il cui unico scopo è quello di uccidere tutti gli umani che possono” “ Inquietante, comunque grazie per la tua disponibilità” “ Figurati” “ A più tardi allora”.

Lockhart si congedò amichevolmente, ma Liam l'osservò perplesso come se avesse intuito le sue reali intenzioni.

 

Una volta fuori dal salone, Aerith domandò all'amica “ Perché volevi sapere la locazione di quel posto?” “ Ecco, ho sentito dire che lì è stato avvistato un uomo pallido, incappucciato e con un numero sulla spalla”.

Nel sentire questa descrizione Strife trasalì, se le voci erano vere c'era una buona possibilità che si trattasse di Sephiroth. Per cui affermò con convinzione “ Dobbiamo andare a controllare subito”.

Dando fede alle proprie parole l'Ex Soldier si diresse immediatamente verso la destinazione accompagnato dagli amici, deciso più che mai a sconfiggere una volte per tutte la sua nemesi.

 

Non appena si avvicinarono al colle, i quattro percepirono un netto cambiamento di atmosfera: infatti se a Rem si respirava un'aria calma e pacifica, lì c'era un qualcosa di enormemente sbagliato e malsano. Inoltre una strana nebbia verdastra faceva da padrona, non era molto fitta e quindi non arrecava problemi nella visuale, tuttavia conferiva a quell'ambiente un ulteriore accento di terrore.

 

“ Adesso capisco perché la chiamano così” affermò Tifa abbastanza spaventata.

L'abilissima combattente marziale era una tipa molto coraggiosa, ma quando si parlava di fantasmi le cose cambiavano. Infatti era talmente intimorita da quelle creature che non si era mai neppure avvicinata in una vecchia stazione abbandonata di Midgar che si diceva essere infestata.

Ciò non significava che si sarebbe tirata indietro, semplicemente avrebbe preferito di gran lunga un'altra tipologia di sfida.

 

Aerith, nel tentativo di dar forza alla cara amica, le disse “ Non temere Tifa, non ci succederà niente” “ Lo spero, questo posto mi dà i brividi” “ Coraggio! Non dimenticare che abbiamo dalla nostra la mia fortissima guardia del corpo” l'amante dei fiori fece un occhiolino a Strife, il quale scosse le spalle ben consapevole che sarebbe stato del tutto inutile contraddirla.

 

“ Ehi ti stai dimenticando di me! Niente può ostacolarmi” intervenne con grinta Barret che, seguendo il suo istinto impulsivo, passò a guidare il gruppo all'interno della fitta vegetazione del colle.

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Capitolo 5
*** Strane presenze ***


Strane presenze

 

Il gruppo si inoltrò nel colle e non ci volle molto prima che iniziarono a sentire alcuni strani sussurri che fecero rabbrividire Tifa. La ragazza tuttavia tentò di ricomporsi velocemente, sapeva bene che farsi prendere dal panico non sarebbe servito a nulla e poi non era da sola, per cui tutto sarebbe andato bene.

 

Aerith dal canto suo aveva l'impressione che qualcosa non andasse: poteva sentire le anime di coloro che passavano a miglior vita, ma qui non c'era nulla del genere, quindi era improbabile che ci fossero degli spettri. Ciò l'insospettì parecchio, forse i sussurri erano dovuti ad altre creature e magari quella strana nebbia verde nascondeva qualcosa.

 

I quattro, dopo aver camminato per diversi minuti, si accorsero di star girando in tondo.

“ Cavolo, ma non c'è via d'uscita da qui?” si lamentò Wallace, “ E' tutta colpa di questa vegetazione, è identica in ogni punto” commentò frustrata Tifa.

 

Mentre gli altri tentavano di trovare una soluzione al problema, Aerith percepì una presenza a poca distanza da lei e perciò corse verso di essa senza dare indicazioni agli amici.

Strife fu il più reattivo, riuscendo così a seguirla. Invece Lockhart e Barret impiegarono qualche secondo prima di realizzare cosa stesse succedendo e proprio per questo, nonostante provarono a raggiungerla, la persero di vista.

 

Allora la combattente ed il suo vecchio capo chiamarono gli amici, senza però ricevere alcuna risposta.

Inoltre, come se non bastasse, la nebbia divenne improvvisamente più fitta e pesante, rendendo i movimenti più difficili da compiere.

Fortunatamente si trattò di una fase temporanea, infatti dopo poco tutto ritornò apparentemente alla normalità con la differenza che il duo, guardandosi intorno, notò di essere finito in una palude maleodorante.

Successivamente udirono dei terrificanti sussurri spettrali che annunciarono l'arrivo di strane creature, simili a segugi infernali, le cui fauci erano in grado di sputare fuoco.

 

“ Barret credi che siano legati ai fantasmi di cui si parlava?” “ Non lo so Tifa, ma se vogliono giocare con noi, allora li metteremo a cuccia” “ Certo” disse con forza Lockhart, tentando di darsi coraggio.

 

Intanto Cloud stava seguendo l'amante dei fiori, non capendo però cosa avesse in mente.

Il giovane rimase ancora più sorpreso quando la ragazza si fermò di colpo esattamente come era partita, il che almeno li consentì di chiederle “ Aerith cosa ti è preso?” “ Sento una presenza qui vicino, è come se mi stesse chiamando” “ Potevi dircelo prima di scappare via” “ Mi dispiace, ma è una voce talmente fioca che temevo di perderla” “ Va bene, allora troviamo questa presenza e poi ci riuniremo con gli altri in qualche modo”.

La Cetra annuì, mentre in cuor suo era decisamente felice che Strife le avesse creduto senza fare obiezioni.

 

La ricerca della coppia non durò molto, in quanto un tizio incappucciato, con un tatuaggio sulla spalla destra del numero 20, uscì dalla nebbia dirigendosi verso di loro.

Aerith non esitò a chiedergli se stesse bene, data la sua andatura claudicante, ma l'uomo non disse nulla continuando nella sua avanzata. Allora l'amante dei fiori provò ad andare da lui, ma venne fermata da Cloud il quale temeva che si trattasse di Sephiroth mascherato.

 

Per fortuna le preoccupazioni del giovane si dimostrarono infondate dato che quell'essere non sembrava affatto interessato a loro.

Però, quando passò di fianco all'Ex Soldier, afferrò improvvisamente il suo braccio e ciò arrecò nel biondo un tremendo mal di testa seguito da una strana visione: numerosi tizi incappucciati avanzare in una sorta di deserto.

Successivamente vide Sephiroth per un breve frangente, il quale sussurrò una sola parola: “ Riunione”.

 

Strife, come reazione, fissò la sua mano mentre tremava leggermente non capendo cosa aveva appena visto. Allora Aerith l'afferrò dolcemente nel tentativo di dargli conforto, gesto che riuscì con successo a placare l'animo agitato di Strife.

“ Ancora quelle visioni?” domandò preoccupata la fioraia, la quale era l'unica persona a conoscenza di questo fenomeno, seppure l'Ex Soldier non le avesse mai rivelato quello che aveva visto su di lei.

 “ Sì, ma era senza senso... Quel tizio, dov'è?” chiese Cloud allarmato, “ Calmo, è sparito nella nebbia” il tenero tono della Cetra finì per riportare Cloud alla normalità.

 

In quel preciso istante un'altra creatura uscì dalla vegetazione: si trattava di un cane arancio scuro, con la coda di fuoco, un solo occhio funzionante e con una specie di tatuaggio che rappresentava il numero tredici in caratteri romani.

Lo spadaccino si mise in posizione di guardia, ma Aerith li fece cenno di non attaccare. Dopo di che avanzò con grazia verso l'essere, mentre questo ringhiava senza però aggredirla.

 

L'amante dei fiori arrivò davanti a lui per poi poggiargli una mano sulla testa placandolo.

Il cane si mise seduto, mutando il suo sguardo da aggressivo a tranquillo.

“ Visto, non c'era nulla da temere” sostenne Aerith ritornando vicino a Cloud, mentre l'animale la stava seguendo come un bravo cucciolo.

“ Quindi adesso è un nostro alleato?” “ Sì” rispose il segugio con tono profondo, stupendo l'Ex Soldier.

Quest'ultimo voleva fare delle domande a quello strano essere, però sentì il rumore di una forte esplosione poco in lontananza e, capendo che si trattava di Tifa e Barret, andò in loro soccorso rimandando così ad un secondo momento le perplessità su XIII.

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Capitolo 6
*** Un rocambolesco arrivo ***


Un rocambolesco arrivo

 

Tifa e Barret stavano respingendo l'assalto di quelle temibili belve con forza e determinazione. Nonostante ciò incontrarono diverse difficoltà dovute non tanto alla forza dei nemici, la quale non era nulla di speciale, ma piuttosto al loro numero; infatti più segugi sconfiggevano più ne arrivavano.

 

“ Non finiscono mai?” chiese Lockhart mentre calciava via un animale che stava per azzannare l'amico alle spalle, “ Non lo so, ma se continua così ci prenderanno per stanchezza. In situazioni del genere sarebbe opportuno ritararsi, ma non credo che ci lasceranno andare liberamente” “ Inoltre finiremo sicuramente per ritornare al punto di partenza” “ Hai ragione Tifa, comunque c'è qualcosa di molto strano in questo posto” “ Già, che sia questa nebbia?” “ Possibile, ma ora non possiamo perdere la concentrazione” concluse il leader dell'Avalanche mettendo fuori gioco un altro paio di nemici.

 

Il duo continuò a lottare con tutto ciò aveva, ma niente sembrava essere capace di fermare quelle belve, le quali ormai stavano per prendere il sopravvento.

Tifa, presa dalla foga della lotta, inciampò in una radice e cadde a terra. Occasione che un mastino non si fece scappare, infatti le saltò addosso tentando di morderla alla gola.

La ragazza dagli occhi rubino provò inutilmente di divincolarsi, la forza di quella belva era sorprendente. Al che Barret provò a salvarla, ma venne anche lui preso di sorpresa da un nemico alle spalle che lo scagliò violentemente sul paludoso suolo.

 

Proprio quando tutto sembrava perduto ci fu l'intervento salvifico di Cloud e di XIII, il primo diede una mano all'amica di infanzia mentre il secondo al possente uomo.

“ Stai bene?” domandò Strife porgendo una mano alla ragazza per aiutarla ad alzarsi, “ Sì, grazie a te” rispose lei rimettendosi sulle proprie gambe sfruttando il gesto del biondo.

Anche Wallace si dimostrò riconoscente verso il cane che l'aveva salvato, rimanendo però di stucco quando quest'ultimo affermò “ Non è tempo per i ringraziamenti Barret, dobbiamo restare focalizzati” “ Tu parli?! E come fai a sapere il mio nome?” “ Ti spiegherò tutto dopo, ora abbiamo altro a cui pensare”.

 

I quattro continuarono a lottare con furore, ma quando Lockhart notò l'assenza dell'amante dei fiori chiese preoccupata a Strife “ Dov'è Aerith? Non le sarà successo qualcosa?” “ No, sta bene” “ Ma dov'è?” “ Ha detto di avere un sospetto sull'origine delle stranezze di questo luogo e lo voleva verificare” “ Capisco, ma come mai non l'hai seguita?”.

Tifa era piuttosto curiosa nel sentire la risposta a quella domanda dato che Cloud si era sempre dimostrato iper protettivo nei confronti della Cetra.

“ Volevo farlo, ma ha insistito per andare da sola. Sai com'è quando si mette in testa una cosa” “ Sì” rispose la combattente marziale con un sorriso divertito.

 

Da lì a poco la verde nebbia venne portata via da un leggero e caldo vento. Non appena accade ciò i numerosi segugi iniziarono a lamentarsi ed a scomparire lentamente, mostrando di essere strettamente legati a quella strana foschia.

“ Visto Cloud, avevo ragione” affermò l'erede degli Antichi alle spalle dei compagni, “ Cosa hai fatto Aerith?” domandò incuriosito Barret, “ Ho avuto la sensazione che la nebbia non fosse naturale, per cui sono andata ad investigare sulla sua origine. In questo modo ho trovato uno strano idolo a forma di cristallo, dal quale fuoriusciva una sostanza verde. Ho capito che fosse la chiave di tutto, perciò l'ho purificato ed il gioco è fatto” “ Sei stata in gamba” si complimentò il leader dell'Avalanche.

 

Tutto sembrava risolto, ma d'improvviso XIII ringhiò furioso, “ Cosa c'è bello?” chiese Wallace, “ Una presenza nefasta si sta avvicinando e non chiamarmi così”.

Esattamente come predetto dal cane arancione, una specie di lupo, avvolto da una sostanza verdastra, spuntò dal nulla e caricò Aerith. La ragazza lo evitò giusto in tempo, ma nel farlo perse l'equilibrio, cadendo di conseguenza a terra in modo scomposto.

 

Cloud balzò immediatamente davanti a lei per proteggerla, mentre Tifa, l'aiutò a sollevarsi. Fatto ciò le chiese con sincera preoccupazione “ Ti sei fatta male?” “ No, ma quell'essere mi ha fatto prendere un bello spavento” “ Allora abbassiamogli la cresta, ci stai?” “ Certo!”.

 

Prima però che lo scontro potesse prendere avvio, si sentì il rombo di un potente motore, seguito da un grido maschile: “ Hiha!”.

Successivamente un suv irruppe dalla vegetazione schiacciando il temibile lupo, mentre Liam teneva un braccio fuori dal finestrino sventolando il suo fidato cappello.

 

Tifa osservò sorpresa il giovane cowboy uscire dal veicolo, visibilmente frastornato per l'impatto.

“ Liam, cosa ci fai qui?” domandò Lockhart, “ Sapevo che saresti venuta qui e quindi ho pensato di darti una mano mettendo, allo stesso tempo, in mostra le caratteristiche eccezionali del suv che avete scelto” “ Bhé, in effetti sei stato utile, hai messo fuori gioco un pericoloso animale che ci minacciava” “ Ecco cos'era quello che ho colpito! Dai forza salite su, vi riporto a Rem” “ Aspetta un secondo non so se abbiamo finito qui” “ Sì possiamo andare, non c'è più niente di pericoloso” intervenne Aerith, certa sia che quella collina fosse ormai libera dalla verde nebbia sia dell'assenza del tizio incappucciato, il quale in effetti era sparito misteriosamente nel nulla.

 

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Capitolo 7
*** Nubi oscure all'orizzonte ***


Nubi oscure all'orizzonte

 

Il gruppo salì sull'attrezzatissimo suv, guidato sapientemente da Liam che sembrava essere piuttosto soddisfatto di aver messo fuori gioco quella specie di lupo.

Probabilmente era semplicemente contento di aver messo in mostra le potenzialità della sua creazione o forse c'era qualcosa di diverso sotto.

 

Il ritorno a Rem sarebbe stato veloce, ma c'era comunque abbastanza tempo per chiarare chi o cosa fosse XIII e proprio per questo Barret rinnovò la sua domanda al nuovo amico: “ Adesso che non siamo in pericolo perché non ci dici chi sei e come fai a conoscere il mio nome?”.

Il segugio si sedette sulle zampe posteriori ed iniziò con calma “ Chi sono io, è complicato...Posso dirvi che sono stato per molto tempo nel laboratorio di Hojo, il quale mi ha sottoposto a così tante analisi ed esperimenti che non riesco neanche a ricordarli tutti” “Immagino, lo odio davvero quel tizio” affermò con insolita rabbia Aerith.

La ragazza aveva ottime motivazioni per provare tanto astio per quello scienziato. Dopo tutto era stato proprio lui a trattare sia lei che sua madre come degli oggetti da utilizzare e sfruttare a proprio piacimento.

 

“ Quindi sei il frutto degli esperimenti di quell'uomo, per questo sai parlare” sostenne Wallace, “ Si può dire così” “ Ma come hai fatto ad arrivare fin qui?” intervenne Tifa, “ Quando il palazzo della Shinra è stato parzialmente distrutto, la mia cella si è aperta ed ho sfruttato l'occasione. Il mio intento originario era quello di trovare Hojo ed ucciderlo. Purtroppo non ne ho avuto il tempo a causa di ulteriori crolli della struttura e dei numerosi soldati che stavano cercando di sistemare il caos creato dall'omicida. Da allora vago nelle terre senza una destinazione” “ Capisco, ma ancora non mi hai detto come fai a conoscermi” insistetté il leader dell'Avalanche, “ Quando Aerith mi ha toccato ho appreso delle cose, compresa la vostra identità ed il vostro scopo”.

 

Normalmente una dichiarazione del genere avrebbe suscitato stupore, ma ciò non accade, Barret aveva visto la Cetra fare delle cosa ben più sorprendenti.

 

“ Tredici, è questo il tuo nome?” domandò Lockhart vedendo il tatuaggio del segugio che rispose “ Così Hojo mi chiamava, Red XIII per la precisione” “ Ed è il tuo vero nome?” “ Non importa, chiamatemi in quel modo” “ Come vuoi”.

Chiarite in parte le proprie origini, il cane dichiarò “ Se me lo consentite mi unirò a voi, il mio naso è perfetto per la caccia all'uomo” “ Va bene, ci tornerai molto utile” concluse con decisione Cloud capendo di potersi fidare di lui.

“ Se non vi dispiace vorrei far parte anch'io della squadra” esordì improvvisamente Liam spiazzando il gruppo, in particolare Wallace che infatti chiese in tono provocatorio “ Perché dovremo fidarci di te?” “ In primo luogo perché vi ho salvati e soprattutto perché sono uno dei leader delle organizzazioni anti-Shinra” “ Non eri un sovrintendente di Rem?” “ Lo sono Barret, ma solo per copertura. Vedete dovevo indagare su alcune voci secondo le quali il re di Vivi sta allestendo un bunker sotterraneo per prepararsi ad un imminente cataclisma”.

 Nel sentire quelle parole Tifa rabbrividì poiché le riportarono alla mente la visione del meteorite che impattava la Terra.

 

Volendo avere più informazioni a riguardo, la ragazza domandò “ Sai che genere di calamità?” “ Purtroppo no, stavo per incontrare un mio contatto, un famoso uomo d'affari, che avrebbe dovuto darmi dell'informazioni a proposito. Purtroppo è stato ritrovato morto pochi giorni fa a causa di profondi morsi sul collo. Gli investigatori ritengono che sia stato assassinato dal suo stesso animale da compagnia, anche se di quest'ultimo si sono perse le tracce, almeno fino a poco fa. Il mezzo lupo che vi stava minacciando era proprio lui” “ Come fai ad esserne sicuro? Potrebbe semplicemente essere simile” “ No Tifa, quell'incrocio tra mastino e lupo è estremamente raro. Inoltre ho visto sul suo collo un collare con lo stemma di un giglio d'oro, il simbolo che contraddistingueva il mio amico" “ Capisco, chissà cosa l'avrà spinto ad uccidere il suo stesso padrone” " Non lo so proprio Tifa, veniva trattato come uno di famiglia" 

 

Spiegato ciò, Liam rinfrescò la sua proposta “ Sentite non so con esattezza quale sia il vostro obiettivo, ma so che siete contro la Shinra e questo mi è sufficiente” “ A noi cosa ce ne viene?” domandò Strife, “ Ho molte conoscenze e punti d'appoggio che potrebbero tornarvi utili. Vi assicuro che non ho altri fini se non quello di proteggere il pianeta”.

 

Il gruppo si scambiò sguardi d'intesa, prendendo una decisione che avrebbe cambiato tutto: Wallace si sistemò gli occhiali da sole per poi sostenere “ D'accordo, ma ti tengo d'occhio. Il tuo tempestivo arrivo non mi convince del tutto” “ Ti dimostrerò che sono degno di fiducia” concluse il cowboy con un ampio sorriso, la sua più grande avventura stava per iniziare.

 

Intanto a Midgar il professor Hojo era intento ad analizzare i dati di combattimento, ricavati qualche mese prima, della lotta tra l'Avalanche ed il killer, nel nuovo ed ancora più tecnologico laboratorio all'interno della torre della Shinra.

Il suo attento studio venne interrotto da un segnale su uno strano apparecchio, il quale indicava la posizione esatta di Red e permetteva di assistere tutto quello che vedeva il segugio. Al che lo sguardo dello scienziato si illuminò “ Bravo il mio XIII, mostrami tutti i loro segreti”.

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Capitolo 8
*** Nuova pista ***


Nuova pista

 

Liam diede sfoggio delle sue grandi abilità da guidatore riportando a Rem i nuovi alleati in un batter d'occhio.

Il cowboy parcheggiò il suv vicino al salone che aveva precedentemente mostrato agli eroi, così da poter prendere la moto per Cloud, operazione che richiese pochi minuti.

 

“ Allora che te ne pare?” domandò orgoglioso del mezzo il leader del gruppo anti-Shinra, aspettandosi una reazione di gradimento nell'Ex Soldier, il quale tuttavia si limitò ad affermare in tono apatico “ Sembra adatta al suo scopo”.

Allora il volto di Liam fu attraversato da una profonda delusione che venne immediatamente colta da Aerith, la quale tentò di sollevargli lo spirito sostenendo “ Non te la prendere, difficilmente fa dei complimenti” “ Questa è l'unica spiegazione perché quella moto è perfetta!” ribadì con forza il cowboy rendendo ancora più evidente quanto tenesse al suo lavoro.

 

“ Ora abbiamo i mezzi, ma dove andiamo?” domandò Tifa mentre dava una mano a Barret a sistemare i ricambi meccanici all'interno del suv, “ Ottima osservazione, lasciatemi fare un paio di chiamate, i miei amici avranno certamente scoperto qualcosa. Voi nel frattempo rilassatevi pure, ho come l'impressione che ci attendono delle belle sfide”, affermato ciò Liam entrò nel salone automobilistico cellulare in mano.

 

Il gruppo, non sapendo quanto tempo avrebbe impiegato il loro nuovo compagno, restò in zona: Lockhart e Wallace iniziarono a prendere confidenza col suv e con i suoi numerosi comandi, ad ognuno dei quali era collegato una particolare funzione o arma.

Mentre Aerith decise di prendere un po' d'acqua in una fontana lì vicina per dissetare Red, il quale era evidentemente disidratato.

Invece Strife si sedette sulla sua nuova moto pensando a quanto accaduto nella collina.

 

Quella strana visione sulla “ Riunione” l'aveva scosso, lasciandogli un senso di impotenza, lo stesso che provava davanti a Sephirith; inoltre gli ricordò le parole di quest'ultimo dopo la vittoria contro il killer.

Il giovane aveva pensato a lungo su cosa volessero significare quei sette secondi che gli rimanevano, forse era una specie di metafora per indicare che in futuro avrebbe dovuto compiere una scelta rapidamente oppure avevano un ulteriore significato che ora non poteva comprendere.

 

Il biondo ritornò alla realtà solo quando si ritrovò il volto di Aerith a pochi centimetri dal suo. L'amante dei fiori, con un'espressione confusa, gli disse “ Ho provato a chiamarti prima, ma non mi hai sentita. Eri con le testa tra le nuvole, eh Cloud?”.

L'evidente gioco di parole col suo nome ebbe l'effetto di provocare nell'Ex Soldier un leggero sorriso appena visibile che, come sempre, non sfuggì alla giovane la quale era sempre contenta quando riusciva a strappare un'espressione felice nello stoico ragazzo.

“ Stavo pensando a quello che ho visto poco fa nella collina” “ Immaginavo, se hai voglia di parlarne sono qui” “ Lo so, ma credo che sia il momento di andare”.

Strife indicò con lo sguardo Liam, il quale stava correndo felice da Tifa e Wallace. 

 

“ Ragazzi ho una pista” esordì il cowboy, “ Cosa aspetti a dircela” “ Lo faccio subito Barret, dobbiamo andare a Y'shotta, la capitale del regno e residenza del re Alfred” “ A fare?” “ Il mio informatore ha detto che lì sta succedendo qualcosa di importante, ma non ha potuto rivelarmi altro poiché temeva di essere intercettato” “ Quindi dobbiamo andare in quella immensa città a cercare una cosa che neanche noi conosciamo” intervenne Tifa titubante, “ No, una volta arrivati a destinazione dovremmo recarci nel teatro, dove ci attende un tizio con cilindro e monocolo che ci dirà cosa fare” “ Chi è questo tizio?” “ Non lo so Barret, ma è un amico del mio informatore quindi possiamo fidarci” “ Lo spero bene, perché se dovessimo metterci nei guai sarebbe un enorme problema” “ Che vuoi dire Barret?” domandò incuriosita Lockhart, “ Se le forze dell'ordine di Y'shotta vengono mobilitate, inseguono la loro preda fino in capo al Mondo ” “ Come fai a saperlo?” “ Quando ero giovane ho prestato lì qualche anno di servizio militare” “ Quindi ti conoscono, questo potrebbe tornarci utile” intervenne speranzoso il cowboy, “ Dubito che si ricordino di me, ero un semplice cadetto ed i membri delle forze dell'ordine sono migliaia” “ Giusto, non ci avevo pensato, troveremo un'altra soluzione. Ora è meglio metterci in viaggio, ci vogliono circa sedici ore per arrivarci anche con questi gioiellini” “ A proposito di loro, quanto ti dobbiamo Liam” “ Niente Tifa, sono offerti dalla casa” “ Wow, grazie”.

 

Il gruppo intraprese il viaggio verso Y'shotta, città che avrebbe riservato loro delle sorprese imprevedibili.

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Capitolo 9
*** Sentimenti complicati ***


Sentimenti complicati

 

Il tragitto verso Y'shotta non rappresentò un problema dato che, una volta tanto, gli eroi poterono percorrere le strade principali senza temere di imbattersi nella Shinra o in qualche belva feroce.

Dalla loro ci fu anche il tempo, sereno e temperato, perfetto per un lungo viaggio.

 

Se Cloud procedette in solitudine in sella alla sua nuova moto, la quale garantiva un ottimo equilibrio tra prestazione e confort, gli altri poterono ingannare l'attesa stando insieme nel suv che, essendo molto spazioso, poteva ospitare con facilità fino ad otto passeggieri.

 

Dopo un primo momento di tensione, dovuta ad una diffidenza nei confronti di Liam, soprattutto da parte di Barret, l'atmosfera all'interno del veicolo a quattro ruote si distese rapidamente per merito della spontaneità di Aerith che fu la spinta per poter instaurare un primo legame d'amicizia con i nuovi arrivati.

 

Barret tentò di entrare in connessione specialmente con Red, da gran appassionato di animali, ma a questo sembrava piacere solo la Cetra. Infatti, da quando si era unito al gruppo, le era sempre rimasto vicino come un fedele cagnolino ed aveva mostrato attenzione solo nei suoi confronti. Tuttavia Wallace non si sarebbe arreso tanto facilmente, la sua testardaggine avrebbe smosso persino quell'amico peloso prima o poi.

 

Invece l'amante dei fiori non fece particolari preferenze chiacchierando e scherzando con tutti, mostrando ancora una volta quanto fosse socievole e disponibile nei confronti del prossimo.

Inoltre la sua estrema percettività le permise notare un fatto molto interessante: Liam, che al momento stava guidando, lanciava spesso degli sguardi a Tifa, la quale occupava il sedile davanti, quando questa non lo guardava.

 

Fin dal loro primo incontro al bar, la Cetra aveva avuto l'impressione che il simpatico cowboy fosse rimasto colpito dalla sua amica e una parte di lei sperava davvero che il sentimento fosse reciproco perché questo avrebbe reso molto più semplici le cose.

Da quando Tifa le aveva fatto quella strana domanda su Zack, temeva che il rapporto che aveva con Cloud, seppure fosse ancora del tutto da definire, avrebbe seriamente rischiato di rovinare il bel legame che si era creato tra loro.

 

Paura non dovuta a paranoie infondate, ma a piccole, ma significative espressioni di gelosia che aveva potuto osservare in Lockhart ogni volta che Strife si comportava diversamente dal suo solito interagendo con lei.

Non voleva assolutamente fare del male a quella ragazza dagli occhi rossi che l'aveva trattata fin da subito come una sorella, ma allo stesso tempo non poteva negare che qualcosa di speciale la legasse all'Ex Soldier.

Magari con questo nuovo ragazzo tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi e se avrebbe potuto fare qualcosa per facilitare le cose sarebbe stata più che felice di dare il suo contributo.

 

Scese la notte e con essa la stanchezza per la lunga giornata appena trascorsa che portò la maggior parte degli eroi ad abbandonarsi al dolce abbraccio di Morfeo.

Naturalmente ciò non colpì Cloud, il quale imperterrito continuò la marcia superando addirittura gli altri per lo stupore di Liam che commentò “ Non si stanca mai?” “ Non credo che conosca quella parola” rispose Tifa sorridendo, “ Spero solo che una volta a Y'shotta non cada addormentato” “ Non succederà tranquillo” “ Se lo dici tu mi fido”.

 

Il cowboy, visto che tutti gli altri stavano riposando profondamente, approfittò del momento per imparare qualcosa di nuovo sulla giovane che sedeva vicino a lui. Perciò le propose “ Perché non mi racconti un po' di te e dei tuoi amici?” “ Ok, ma sa dove iniziare... Ecco sono stata una dei membri dell'Avalanche per ben cinque anni fino a quando la Shinra non ha rivelato la sua vera natura. Durante il periodo a Midgar ho conosciuto Barret che mi ha fatto sentire subito parte della sua famiglia. Invece Aerith l'ho incontrata pochi mesi fa durante la caccia allo squartatore di Midgar ed ho avuto subito un'ottima impressione su di lei. Mentre sai come mi sono imbattuta in Red” “ Con Cloud invece? Ho avuto la sensazione che vi conosciate da molto tempo” “ Hai indovinato, siamo amici d'infanzia anche se non ci siamo visti per tanto tempo...”.

 

Liam lesse nella ragazza un forte rimpianto che lo spinse ad approfondire il discorso: “ Ti dispiace che vi siate dovuti allontanare?” “ Certamente! Ad essere onesta non volevo che partisse, però quello era il suo sogno e quindi non ho neanche provato a trattenerlo convinta che un giorno ci saremo rivisti; fortunatamente avevo ragione. Sai, quando ha risposto alla mia richiesta d'aiuto ero felicissima, finalmente potevo rivedere il mio amico. Tuttavia il suo percorso nei Soldier l'aveva cambiato e gli ha lasciato tanta tristezza e rabbia” “ Vuoi dire che non lo riconosci più?” “ Non proprio, vedi so che il bambino con cui giocavo c'è ancora in qualche parte nascosta di lui e mi sono ripromessa di riportarlo alla luce. Purtroppo però le cose hanno preso una brutta piega e ci siamo ritrovati in mezzo a questo casino” “ Mi dispiace che non sia andata come volevi” “ Si vede che era destino”.

A quel punto Lockhart fece un sorriso amaro, prima di continuare “ Comunque sono riuscita lo stesso a rivedere il Cloud che conoscevo, anche se solo indirettamente” “ Che vuoi dire?” “ Quando è con Aerith ritorna quello che era, anzi ciò che è davvero. Non fraintendermi, sono contenta che abbia trovato qualcuno che l'aiuti ad essere di nuovo se stesso, però mi domando perché non lo faccia anche con me...Mi ha dimostrato molto volte che si fida del mio giudizio e da come mi ha aiutata senza esitare so che ci tiene a me. Quindi per quale motivo lui non...Lasciamo stare, non voglio annoiarti più di quanto abbia già fatto” “ Non mi stavi annoiando, non temere. Non vorrei ferirti, ma da quello che mi hai detto credo che la risposta al tuo interrogativo sia una sola” “ Lo so bene” concluse la giovane gettando prima uno sguardo di rassegnazione verso Cloud e poi un altro verso l'addormentata Aerith.

 

Il cowboy si sentiva male nel vedere tanto triste Tifa, ma di certo non ne fece una colpa a Strife o alla Cetra, sapeva perfettamente che al cuore non si comanda 

Quindi si ripromise di fare tutto il possibile pur di rendere felice quella ragazza di cui si era invaghito fin dal momento in cui si era perso nei suoi stupendi occhi cremisi.

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Capitolo 10
*** Y'shotta ***


Y'shotta

 

Il gruppo arrivò nella capitale del regno di primo pomeriggio dopo un lungo, ma rilassante viaggio.

Non appena misero piede in quella città vennero colpiti dalla sua sfarzosità, infatti ogni strada era decorata con statue d'oro massiccio raffiguranti i re della dinastia Aeneas, la stessa dell'attuale sovrano.

 

Liam spiegò agli amici che fu proprio grazie al primo re di quella famiglia che il regno di Vivi venne liberato da un'antica ad oscura civiltà che aveva in mente di soggiogare il Mondo intero.

 

Oltre a quelle costosissime sculture, anche gli edifici trasmettevano un senso di abbondanza e maestosità per via della loro complessità e delle loro fantasiose decorazioni.

Tuttavia ciò che risaltava di più era sicuramente l'immensa reggia reale, posta sopra una piccola collina esattamente come i castelli medievali. Essa era circondata da un vastissimo giardino in stile inglese perfettamente curato e, sempre a detta del cowboy, era colma di tesori andati perduti nel corso del tempo.

 

L'impressione che ebbero i membri dell'Avalanche fu che tutta quella ricchezza fosse una rappresentazione del potere della corona, la quale doveva essere temuta e rispettata da tutti dato che nessuno si era mai azzardato a rubare neanche un misero frammento d'oro, cosa piuttosto semplice per qualsiasi criminale, persino per i meno abili.

 

Laim, mentre i nuovi amici osservavano stupiti ed allo stesso tempo perplessi Y'shotta, condusse il suv presso il teatro indicatogli dall'informatore, edificio che aveva le fattezze di un antico anfiteatro romano.

 

“ Wow, è davvero colossale!” commentò colpita Tifa non appena vide la struttura, “ Già, è il teatro più grande e famoso di tutto Vivi. Ospita le esibizioni dei migliori artisti viventi e perciò costituisce il principale ritrovo culturale per chiunque sia appassionato di questo genere d'arte” “ Immagino che guadagnino bene” “ Non proprio, qui ci si esibisce gratis poiché secondo il re la cultura deve essere fruibile a tutti, anche a chi non ha niente. Tuttavia rappresenta comunque una fonte di entrata importante, seppure indiretta: vengono a guardare gli spettacoli persone appartenenti ad altri regni che spendono qui il loro denaro per mangiare, bere, dormire, comprare ricordini e così via. Inoltre è vantaggioso anche per gli artisti stessi, i quali infatti vedono la propria fama crescere a dismisura” “ Capisco. Dai, ora andiamo a cercare il tizio col cilindro, non dovrebbe essere complicato individuarlo” “ Lo penso anch'io, non si vedono molti con quel tipo di cappello che onestamente appartiene ad un'epoca ormai conclusa” “ Scommetto che per te sia diverso” “ Assolutamente, il mio cappello è molto più attuale e soprattutto è un segno distintivo meraviglioso”.

Nel sentire tanto vigore in quelle parole, Tifa si mise a ridere divertita facendo sentire in imbarazzato Liam che pensava di aver fatto una figuraccia davanti agli occhi di colei che voleva stupire.

 

Una volta uscita dal suv, Aerith corse subito da Strife che a sua volta aveva parcheggiato la moto nei pressi del teatro.

“ Com'è stato il viaggio Cloud? Ti sarai annoiato a stare da solo tutto questo tempo” “ No, ci sono abituato”.

A quel punto l'amante dei fiori squadrò il viso dell'Ex Soldier per qualche istante, per poi affermare sicura “ Non mi inganni, so che ti sono mancata”.

Stife allora si limitò a distogliere lo sguardo verso la mastodontica struttura non sapendo o forse non volendo risponderle.

 

“ Siete arrivati velocemente, giovanotti” esordì un uomo di mezza età, molto elegante, con un monocolo ed un cilindro in testa.

Liam, notando l'inconfondibile cappello, intuì che si trattava dell'uomo che stavano cercando e perciò affermò dimenticando le buone maniere “ Sei tu il mio contatto in città, giusto?” “ Che maleducato, non mi sono neanche presentato”.

Il tizio fece un inchino, togliendosi il cappello, “ Sono Victor Crox, amico di tutti coloro che proteggono il Pianeta” “ Perfetto! Dicci quello che sai allora” “ Quanta energia giovane cowboy, mi piaci. Sono certo che il nostro caro re stia nascondendo qualcosa di molto importante riguardo al futuro del nostro Mondo e sono altrettanto sicuro che alcune importanti informazioni a riguardo siano nascoste nella sua reggia” “ Tutto qui? Questo lo sapevamo già” si lamentò Wallace, “ Fammi finire, ti prego. Normalmente nessuno può avvicinarsi a quel luogo, ma questa sera ci sarà un galà per coppie ed io ho giusto gli inviti per voi” “ Quindi dobbiamo infiltrarci” intuì Strife, “ Bravissimo, ma non potete di certo andarci conciati così. Forza seguitemi, vi presenterò a qualcuno di molto speciale”.

 

Il gruppo, sebbene fosse piuttosto titubante, seguì lo strambo uomo sperando che le sue parole fossero vere e che tutta questa storia avrebbe portato a qualcosa di concreto su Sephiroth o sul presunto cataclisma che stava minacciando il Mondo.

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Capitolo 11
*** Eleganza e bellezza ***


Eleganza e bellezza

 

Crox condusse i giovani in un prestigioso e lussuosissimo atelier di una celebre stilista, colmo di vestiti degni di un re e di una regina.

“ Perché ci hai portati qui?” domandò confuso Liam, “ Non ci arrivi giovanotto? Vi ho già detto che avete bisogno di indossare qualcosa di più opportuno per il galà e questo è il posto giusto” “ Ma Victor, non possiamo permetterci niente, è tutto troppo costoso” “ Devi rilassarti, siete miei amici quindi offro io” “ Ne sei sicuro?” “ Certo, in fondo il negozio è mio e di mia moglie. Coraggio entriamo, così ve la presento”.

 

Appena entrati gli eroi restarono impressionati dalla quantità di abiti, i quali a mala pena consentivano di orientarsi.

“ Caro, sei tu?” domandò una donna di mezza età, molto elegante, che manteneva uno spirito giovanile ed elettrico.

“ Sì, amore. Ragazzi e ragazze, lei è mia moglie Claire”.

Gli amici, dopo essersi presentati cordialmente, eccezion fatta per Cloud che si limitò ad un cenno del capo, vennero squadrati dalla donna, la quale sembrava davvero felice di averli lì.

 

In effetti, una volta terminata la sua specie di analisi, esclamò estasiata “ Questa volta ti sei superato caro! Sono tra le persone con maggiore potenziale che abbia mai visto” “ Potenziale?” chiese titubante Tifa, “ Esattamente, specialmente voi ragazze. Questo non vuol dire che non abbia un bel lavoro da fare, soprattutto con te” disse ciò indicando Aerith, la quale rispose perplessa “ Io?” “ Sì, tesoro. Hai dei vestiti piuttosto...comodi, diciamo così, totalmente incapaci di far risplendere la tua vera bellezza. Per non parlare dei tuoi capelli e di quel trucco, ma non temere farò uscire la principessa che c'è in te”.

 

L'amante dei fiori si sentì un po' ferita da quelle parole e quindi cercò appoggio in colui che le era più vicino, ” Cloud, pensi che sia messa tanto male?”.

L'Ex Soldier fu preso in contropiede da una domanda del genere, ma vedendo il volto deluso della Cetra non poté fare a meno di tentare di risollevarla dicendo “ Secondo me stai bene così”.

Nonostante fosse una risposta semplice, si dimostrò abbastanza per rendere felice la gentile amante dei fiori.

 

“ Capisco, tu sei il suo cavaliere. Sei dolce, ma aspetta di vederla quando avrò fatto la mia magia, rimarrai senza fiato” concluse Claire facendo un furbo occhiolino.

Dopo di che trascinò Tifa ed Aerith nella sua stanza speciale, dove le avrebbe sistemate per il galà.

Invece Liam e Cloud vennero lasciati alle cure di un paio di dipendenti, mentre Crox faceva segno di uscire a Barret e Red.

 

Una volta all'esterno, l'uomo col cilindro accese la sua pipa sulla quale era inciso un giglio e ciò impensierì Wallace.

Il leader dell'Avalanche aveva il forte sospetto che Victor appartenesse alla stessa famiglia di colui che era stato assassinato dal mezzo lupo, tuttavia  anche se avesse avuto ragione non sarebbe stata una buona idea portare a galla l'argomento, non in quel momento.

 

“ Come avete capito, voi non avrete l'invito” esordì l'uomo più maturo rompendo il silenzio, “ L'avevo intuito fin da subito, ma cosa faremo? Non possiamo limitarci a stare qui ” commentò Red trovando il consenso di Wallace, “ Mi stai sottovalutando mio peloso amico, voi sarete di guardia intorno alla reggia” “ Mi sembra strano che consentano a degli sconosciuti di ricoprire un ruolo tanto importante” obiettò Barret che però ricevette immediatamente una pronta risposta da Crox.

“ Hai ragione, ma tu non sei un completo sconosciuto. So che sei stato di servizio in questa città qualche anno fa ed ho sfruttato proprio questo appiglio” “ In che modo?” “ Ho detto che sei stato la nostra spia a Midgar per tutto questo tempo” “ E ti hanno creduto?” “ Non ha importanza se l'hanno fatto o no, sono costretti ad obbedire al loro Primo Ministro” “ Avevo immaginato che fossi qualcuno di una certa levatura, ma non pensavo nulla del genere” “ Lo so che non do quella impressione e mi sta bene così. Non perdiamo altro tempo, devo presentarvi al capo della sicurezza” “ Allora facci strada” concluse Red.

 

Liam e Cloud erano pronti dopo poco più di un'ora, vennero letteralmente costretti ad indossare un elegante completo da sera, nero per Strife e azzurro per il cowboy, il cui valore era pari a quello di un auto sportiva.

Mentre il lavoro sulle ragazze richiese molto più impegno e dedizione a causa dell'essere puntigliosa della moglie di Crox, ma il risultato avrebbe ripagato l'attesa.

 

I due giovani, che stavano aspettando davanti al teatro, vennero raggiunti prima da Tifa la quale indossava un vestitino viola, piuttosto succinto che metteva in mostra le sue generose curve.

Se Strife non fece una piega alla sua vista, Liam non poté trattenersi dal dirle “ Caspita Tifa, sei fantastica!” “ Grazie, almeno tutta questa perdita di tempo è servita a qualcosa” “ Puoi dirlo forte, sarò il ragazzo più fortunato ed invidiato al galà”.

 

Proprio quando il cowboy lusingava la ragazza per cui aveva un debole, arrivò Aerith lamentandosi un po' “ Ammetto che Claire ha un certo gusto, ma in questo coso riesco appena a muovermi”.

Sentendo la voce della Cetra, Cloud si voltò a guardarla restando letteralmente senza fiato e perse persino un paio di battiti; esattamente come predetto dalla stilista.

 

L'ex Soldier restò non poté fare a meno di fissarla rapito da tanta bellezza: il leggero, ma curato trucco sul volto della ragazza, l'acconciatura che lasciava liberi i fluenti capelli castani e l'elegante vestito rosso senza spalline e schienale, con drappeggio a strati svolazzanti ed uno spacco laterale, gli fecero venire in mente una sola parola che tuttavia non ebbe la forza di pronunciare.

 

Aerith, accortasi dello strano comportamento del ragazzo, lo chiamò “ Ehi, Cloud!”, il biondo scosse la testa ritornando in sé “ Scusa”.

La ragazza, sorpresa e lusingata per l'effetto che aveva avuto sull'Ex Soldier, abbassò lo sguardo facendo un sorriso imbarazzato.

“ Finalmente ci siete tutti! E' meglio che iniziate ad incamminarvi, il galà inizierà tra poco. Un'ultima cosa, ho messo le vostre armi nel suv” “ Grazie Crox. Adesso possiamo andare” concluse Liam facendo strada.

 

A quel punto la Cetra afferrò il braccio di Strife ed, allo sguardo perplesso di quest'ultimo, disse con leggero rossore in viso “ Visto che dobbiamo far finta di stare insieme, tanto vale recitare la parte di una coppia felice, no?” . Strife, guardandola in quegli stupendi e gentili occhi verdi, non poté far altro che assecondarla con un semplice " Come preferisci”.

Stranamente Cloud non fece la minima obiezione o resistenza, sebbene la reggia fosse ancora molto lontana. Anzi si trovava perfettamente a suo agio ed arrivò persino a pensare che stare così con Aerith fosse una cosa giusta.

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Capitolo 12
*** Le coppie ***


Le coppie

 

La reggia reale era parecchio distante, ma ai quattro non importava molto. In fondo il cielo era terso, l'atmosfera tiepida, le strade tranquille e non si poteva desiderare compagnia migliore.

 

Se Tifa e Liam non sembravano più che due cari amici pronti a trascorrere una piacevole serata insieme, chiunque avrebbe affermato con assoluta certezza che Aerith e Cloud fossero una giovane coppietta innamorata al loro primo appuntamento.

Infatti non solo la Cetra non aveva mai lasciato braccio del giovane, ma sorprendentemente quest'ultimo si era dimostrato insolitamente loquace, abbozzando persino qualche sorriso di tanto in tanto.

Tuttavia la vera magia accadeva quando si guardavano negli occhi, in quei brevi istanti il Mondo che li circondava spariva e le loro preoccupazioni sembravano soltanto lontani ricordi.

Era evidente cosa provassero davvero l'uno per l'altra, anche se ancora nessuno aveva avuto il coraggio di dichiararlo apertamente.

 

Tifa li notò e non poté fare a meno di sorridere.

Non poteva negare che una parte di lei sarebbe voluta essere al posto della ragazza dei fiori, però era sinceramente felice che un tipo tormentato come il suo caro amico d'infanzia avesse finalmente trovato qualcuno capace di ricomporre i pezzi del suo cuore e del suo spirito. Comunque lei ci sarebbe sempre stata per lui qualora ne avesse avuto bisogno e lo stesso valeva per l'adorabile amica per la quale non provava alcun sentimento di astio.

 

Una volta all'ingresso della reggia, i quattro vennero sottoposti ad un controllo da parte di un paio di uomini eleganti e dall'aspetto inquietante.

Superato il controllo, gli eroi poterono finalmente entrare nell'edificio restando impressionanti dalla grandezza e dal lusso sfrenato. Risaltavano in particolare dei grossi lampadari di cristallo e mobili antichi dal valore assurdo.

 

“ Per non destare sospetti propongo di dividerci: io e Tifa ci occuperemo dei piani superiori, voi invece resterete qui e cercherete di scoprire qualcosa tra gli invitati” “ Mi piace il tuo piano Liam, forza Cloud andiamo” affermò rapidamente l'erede degli Antichi tirando il ragazzo verso la sala che ospitava la maggior parte delle persone.

In cuor suo l'amante dei fiori voleva godersi questa serata il più a lungo possibile, tenendosi stretta quell'Ex Soldier tanto gentile e premuroso nei suoi confronti.

   

“ Se ci vedono girovagare, si insospettiranno e se ci scoprono ci spareranno a vista. Per cui dobbiamo stare molto attenti di sopra” “ Tranquillo Liam, in questi ultimi mesi sono diventata un'esperta nel passare inosservata” “ Lo so, infatti lo stavo dicendo a me stesso” “ Vedrai che farai bene” “ Sei troppo buona Tifa”, la ragazza rise cordialmente prima di dare una pacca di incoraggiamento al visibilmente teso cowboy.

 

L'arrivo di Cloud ed Aerith attirò l'attenzione di tutti gli ospiti: le donne avevano gli occhi solo per il primo mentre gli uomini per la seconda, anche se erano piuttosto intimoriti dal suo cavaliere che sembrava fulminarli con lo sguardo.

Grazie alla spontaneità dell'amante dei fiori, i due si integrarono facilmente e così ebbero modo di iniziare a capire se qualcuno sapesse qualcosa dei piani del re.

Strife detestava compiti di questo tipo vista la sua natura di uomo d'azione e totale assenza di socievolezza, ma la presenza della Cetra rese il tutto più sopportabile se non persino piacevole.

 

Nel frattempo che le due coppie stavano iniziando a mettere in moto il piano, Barret e Red erano intenti a ricoprire il ruolo di guardie esterne della struttura.

Proprio come predetto da Vector nessuno sospettò sul loro conto, anzi il capo della sicurezza per poco non fece i salti di gioia nell'avere alle sue dipendenze il famoso leader dell'Avalanche.

 

Sebbene attualmente la presenza di Wallace e di XIII fosse decisamente inutile, nel caso in cui le cose avessero preso una brutta piega sarebbe stata vitale.

“ Sai Red, mi chiedo se sia stata davvero una buona idea dar ascolto a Crox. Non dico che non mi abbia fatto una buona impressione, ma stiamo seguendo delle voci e la mia esperienza insegna che nella maggior parte dei casi è solo un inutile rischio” “ Però c'è una possibilità che siano fondate e nella nostra situazione dobbiamo aggrapparci anche alle piste più fredde e poco plausibili. Inoltre correre dei rischi è inevitabile, soprattutto quando in gioco c'è la salvezza del Pianeta” “ Sei saggio, amico mio. Dovresti solo sorridere ogni tanto” “ Quando avremmo trionfato lo farò” “ Su forza, un sorriso non ti ucciderà”.

 

Vinto dall'insistenza di Barret, Red provò a sorridere con scarso successo, al che il capo dell'Avalanche scherzò “ Forse era meglio se ti avessi dato ascolto”.

In quel momento XIII cambiò improvvisamente atteggiamento, portandosi sulla difensiva ed iniziò ad annusare.

Temendo di averlo ferito, Wallace disse ” Ti stavo solo prendendo in giro, non devi offenderti” “ Non me la sono presa, è che sento un odore nuovo” “ Sarà qualche invitato che avrà ritardato” “ No, percepisco adrenalina nell'aria. Qualcuno si sta intrufolando nel galà, ne sono sicuro” “ Allora andiamo a fermarlo, potrebbe essere un problema” “ Concordo”.

Dopo essersi scambiato un cenno d'intesa, il duo iniziò ad investigare sull'improvviso e pericoloso odore.

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Capitolo 13
*** Il caos ***


Il caos

 

Wallace, seguendo il fine olfatto di Red, scoprì un pezzo di stoffa, probabilmente proveniente da un mantello, incastrato in uno dei curatissimi cespugli.

“ Non ti sbagliavi amico, qualcuno si è introdotto di nascosto” “ Il mio olfatto non sbaglia mai Barret. A giudicare dall'odore fresco, chiunque abbia perso questo straccio è certamente nei paraggi” “ Puoi individuarlo?” “ Sicuro, dammi solo un attimo”.

 

In quel momento XIII annusò con attenzione il terreno, riuscendo ad individuare l'odore della stoffa .

“ Trovato, si è diretto sul retro” “ Ottimo lavoro Red, scoviamo questo topolino” “ Non agire d'impulso, sento che è una persona molto abile, non dobbiamo sottovalutarla” “ Non lo metto in dubbio, è stato capace di infiltrarsi in uno dei luoghi più protetti del pianeta” concluse il leader dell'Avalanche stranamente elettrizzato per l'improvvisa caccia.

Forse era semplicemente stanco di stare con le mani in mano oppure la grande abilità dell'intruso l'aveva incuriosito.

 

I due, una volta raggiunta la parte posteriore della reggia, videro delle guardie a terra.

Barret ebbe premura di accertarsi delle loro condizioni, scoprendo che fortunatamente stavano bene, erano semplicemente svenuti.

“ Non vedo segni di lotta, devono essere stati presi alla sprovvista” commentò XIII, il quale aveva attentamente analizzato il suolo.

“ E' andata sicuramente così, lo confermano i corpi di questi tipi: non hanno né ferite né contusioni. Credo che il nostro misterioso amico li abbia addormentati con qualche sostanza aerea che si è dispersa rapidamente” “ Ciò spiegherebbe perché sento una strana puzza” “ Dove sarà andato? Forse è entrato nella reggia” “ Probabile, ma non possiamo creare panico tra gli invitati senza prove certe” “ Già...aspetta un attimo, questo cos'è?”.

 

Barret aveva notato una luce appena percettibile dietro delle piante rampicanti. Spostandole ebbe l'opportunità di vedere un ingresso segreto socchiuso.

“ Sarà passato di qui?” chiese l'uomo, “ C'è solo un modo per scoprirlo” “ Così mi piaci Red! Stiamo in guardia però, potrebbero esserci delle trappole” “ Non devi dirmelo, sono prudente di natura”.

 

Mentre Wallace ed il peloso amico erano intenti ad esplorare il passaggio nascosto, Aerith e Cloud stavano tenendo una conversazione con una coppia matura, incuriosita dal fatto che qualcuno con gli occhi iniettati di Mako si trovasse in dolce compagnia. Questo perché si diceva che i Soldiers avessero stretto un patto: potenza al posto di una vita normale.

La Cetra rispose con la solita prontezza, sostenendo che in effetti aveva faticato non poco a rompere la corazza del suo cavaliere, ma ne era valsa la pena dato che aveva trovato una persona gentile che teneva davvero a lei e che era sempre lì per darle una mano anche nei momenti peggiori.

 

Sebbene ad una prima impressione  quelle parole potevano sembrare dettate dalla circostanza, utili solo per mantenere la copertura, in realtà erano più che sincere e Cloud lo sapeva bene, in fondo la giovane aveva perfettamente riassunto i mesi trascorsi insieme alla caccia di Sephiroth.

 

L'amante dei fiori aveva fatto lo stesso per lui, anzi anche di più, infatti era riuscita a farlo sentire completo. Proprio perciò il biondo ebbe una folle idea: una volta terminata questa brutta storia, avrebbe potuto iniziare quella vita normale a cui aveva rinunciato tanti anni fa, magari con quella ragazza che le era vicino.

 

Il biondo non poté credere a quello a cui stava pensando, era sempre stato convinto il suo Mondo fossero i campi di battaglia, ma ultimamente stava rivalutando questa sua convinzione.

Il ritrovarsi con Tifa e l'incontrare quella tanto speciale giovane che adorava i fiori, avevano cambiato qualcosa in lui, l'avevano reso meno una macchina da guerra e più un essere umano.

 

Dopo poco essersi congedati dall'anziana coppia, Aerith strinse la presa sul braccio di Strife e mise su un'espressione preoccupata. Naturalmente ciò allarmò Cloud che le chiese “ Cosa succede?” “ C'è qualcosa di sbagliato, di malsano”.

 

In quel preciso momento suonò l'allarme della struttura e della nebbia verde, molto simile a quella del colle del Tormento, spuntò apparentemente dal nulla invadendo tutte le sale.

“ Sta per succedere qualcosa di brutto” commentò la Cetra, “ Già, stammi vicina” “ Non me lo faccio ripetere due volte” rispose la ragazza stringendosi ancora di più all'Ex Soldier.

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Capitolo 14
*** Regicidio ***


Regicidio

 

Poco prima del suono dell'allarme, Tifa e Liam, dopo aver perlustrato la reggia da cima a fondo, erano arrivati all'ultimo piano.

Stranamente non avevano avuto la minima difficoltà o problema nella loro ispezionare grazie all'assenza di guardie o anche dei semplici ospiti. Ciò stupì il duo che, intuendo che qualcosa non andasse, procedette con ancora più cautela.

 

A tale tranquillità non corrispose la stessa fortuna, infatti non c'era la minima traccia né dei fantomatici tesori persi nel tempo né indizi sul misterioso cataclisma a cui il re si stava preparando.

 

“ Ci resta solo l'ultimo piano, speriamo di essere più fortunati” commentò Tifa salendo le scale, “ Sono sicuro che troveremo qualcosa, specialmente nella stanza del re che però sarà altamente protetta da sistemi all'avanguardia” “ Non poteva essere tutto facile, no?” “ Giusto”.

 

“ Chissà cosa staranno facendo Aerith e Cloud?” domandò la ragazza volendo allentare la tensione, visibile sul volto del cowboy, “ Secondo me si stanno godendo il galà come una vera e propria coppia. A dire la verità mi sarebbe piaciuto vedere il tuo vecchio amico costretto a comportarsi in modo normale e magari a fare uno di quei balli dei ricchi” “ Sarebbe stato divertente sì, ma sono certa che non farà tante storie se sarà Aerith a chiederglielo” “ Probabilmente hai ragione” “ E' sicuro, pur di non darle un dispiacere farebbe di tutto” “ In fondo è un bene, no? A Cloud serve una persona così” “ La penso allo stesso modo” concluse Lockhart con un sorriso piuttosto convincente.

 

La prima cosa che videro una volta giunti a destinazione furono i corpi di diverse guardie sgozzate.

“ Ecco perché non c'era nessuno, ma chi è stato?” chiese perplesso il cowboy tenendo gli occhi ben aperti per ogni evenienza, “ Se non c'è stato alcun allarme o segnalazione, saranno stati presi di sorpresa. A quanto sembra quelle voci sul re non erano infondate” “ Già, se qualcuno è disposto ad uccidere, qui c'è di sicuro qualcosa di grosso”.

 

In quell'istante si udì il rumore di una scarica di mitragliatrice provenire poco lontano, per la precisione dalla stanza del re.

Il duo curioso, ma disarmato, si decise di investigare cercando di restare nell'ombra ed intervenire solo in caso di estrema necessità.

 

Nel frattempo Barret e Red si trovavano dentro un tunnel di medie dimensioni, trascurato, ma ancora abbastanza solido da non crollare.

Grazie all'infallibile fiuto del segugio la coppia raggiunse in breve il misterioso intruso, il quale era intento a scassinare una spessa grata.

 

“ Fermo!” ordinò Wallace puntandogli la sua inquietante arma che tuttavia non intimorì per nulla il bersaglio che infatti si limitò a voltarsi, mostrando così il suo volto.

Si trattava di una giovane con tratti forti asiatici, dotata di uno sguardo furbo, ma non cattivo.

 

“ Poggia quel grimaldello e inizia ad avanzare verso di noi, dobbiamo fare quattro chiacchiere” sostenne Barret con fermezza, “ Mi dispiace, ma non ho tempo per parlare, un tesoro mi aspetta”.

Non appena disse ciò la ragazza fece cadere un fumogeno che le permise di scappare oltre la grata, ormai aperta, nel tentativo di seminare i suoi inseguitori.

 

Il leader dell'Avalanche provò a seguirla, ma iniziò a barcollare.

“ Mi gira la testa, deve aver usato la stessa sostanza che ha addormentato le guardie” commentò l'uomo che stava per perdere i sensi.

Per sua fortuna Red notò in tempo un condotto d'areazione ostruito da polvere e foglie morte. Con una rapida mossa lo liberò, riattivandolo appena in tempo.

“ Grazie amico, mi hai salvato” “ Mi ringrazierai dopo Barret, adesso catturiamo quella tizia” “ Sicuro! Ho un conto in sospeso con lei”.

 

L'inseguimento portò i tre fino al termine del tunnel, il quale conduceva nella stanza del re.

Una volta lì quello che videro li stupì: il sovrano giaceva a terra trivellato di colpi come le sue guardie del corpo, eccezion fatta per una che era la responsabile di tale scempio.

Quest'ultima non esitò a puntare il proprio mitra verso i nuovi arrivati, ma proprio quando stava per aprire il fuoco venne messa fuori gioco da Tifa con un preciso calcio alla nuca.

 

“ Barret, Red state bene?” “ Sì, grazie Tifa” “ Chi è la vostra amica? E che diavolo è successo?” domandò Liam non credendo ai proprio occhi, “ Lei è un'intrusa e dalle sue parole e gesta è una ladra professionista. L'abbiamo seguita fino a ritrovarci qui, dove abbiamo trovato il re morto” spiegò Red che venne bruscamente interrotto dal suono di un allarme, lo stesso sentito da Aerith e Cloud.

 

Quel suono avrebbe presto messo nei guai gli eroi, i quali sarebbero stati coinvolti in uno scandalo dal quale non sarebbero usciti bene.

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Capitolo 15
*** Ricercati ***


Ricercati

 

L'allarme preannunciò una voce che affermò in tono insolitamente calmo e quasi privo di vita:

 

“ Il nostro re è stato assassinato nella sua reggia, durante il galà che aveva organizzato con tanta cura.

Le telecamere hanno ripreso gli assalitori: si tratta di sei persone, tre donne, tre uomini ed un cane. La loro descrizione è stata inviata già a tutte le forze dell'ordine e su tutti i siti internet.

Chiunque li avvisti non intervenga, ma chiami immediatamente chi di competenza. Sono individui pericolosi che hanno tradito l'ospitalità di Vivi e perciò devono essere puniti duramente”.

 

“ Che cazzata! Non centriamo niente!” esclamò furioso Barret, “ Ma a chi andiamo a raccontarlo? Il regicida o i suoi complici, se ci sono, avranno certamente alterato le registrazioni per incastrarci. Che guaio! Scommetto che hanno già mobilitato l'esercito, se ci prendono ci impiccano!” aggiunse Liam ormai in preda al panico.

 

Nel mentre la ladra si stava dirigendo felina verso il tunnel da cui era passata poco prima, al che Wallace le chiese “ Cosa stai facendo?” “ Non è evidente? Me la sto dando a gambe, non posso ancora morire, ci sono così tante materie che devo collezionare” “ Vuoi dire rubare” “ Rubare, che parolone. Diciamo che le tolgo a coloro che non l'apprezzano davvero” “ Tu invece lo fai, non è vero?” “ Basta Barret, non è il momento per litigare” intervenne prontamente Tifa che continuò “ La ragazza ha ragione, dobbiamo andarcene finché siamo in tempo”.

 

Wallace si grattò la testa, come se stesse combattendo con se stesso, prima di rispondere “ Va bene, andiamo” “ Perfetto, allora io vado a prendere Cloud e Aerith” “ No Tifa, è troppo pericoloso. I militari saranno già quasi alle porte, dobbiamo allontanarci subito. Quei due sanno cavarsela da soli” “ Può darsi Liam, ma dobbiamo dirli almeno dove stiamo andando” “ A quello penserò io” interruppe con decisione Red, il quale aggiunse “ Sono il più veloce, sarò da loro in un lampo”.

Lockhart, persuasa dallo sguardo sicuro di XIII, acconsentì al piano del peloso amico “ Ok, digli che ci stiamo dirigendo al suv” “ Bene, allora vado” “ State attenti” “ Lo stesso vale per voi”.

 

Nel frattempo l'amante dei fiori ed il suo prode cavaliere erano stati presi d'assalto dagli invitati, i quali, avendo perso la ragione, non desideravano altro che spargere sangue.

“ Mi sembra di essere tornato in quel colle, credi che ci siano un altro cristallo responsabile di questo caos?” domandò Strife mentre evitava degli attacchi prestando molta attenzione nel mantenere al sicuro Aerith.

La ragazza, dopo un attimo di riflessione, rispose “ Possibile, però ho una sensazione diversa rispetto ad allora” “ Cosa c'è di differente?” “ Non so spiegartelo con esattezza” “ Provaci” “ Percepisco una più intensa malvagità, la quale però si sta allontanando” “ Eppure questi tizi continuano ad attaccarti” “ Proprio questo mi sfugge” “ Ci penseremo dopo, adesso usciamo di qui prima che sia troppo tardi”.

 

Il duo, con non poche difficoltà, raggiunse l'uscita sul retro, intuendo che l'ingresso principale sarebbe stato molto meno sicuro.

Lungo la strada si imbatterono in XIII, il quale non perse tempo per comunicargli quanto doveva.

“ Bene, vi ho trovati” “ Red, stai bene meno male. Gli altri?” chiese preoccupata la Cetra temendo che gli amici fossero rimasti coinvolti in qualsiasi cosa fosse successa al re.

“ Sono in perfetta forma, si stanno dirigendo al suv. Dobbiamo andarci anche noi, senza attirare l'attenzione però. A detta di Liam, tutto l'esercito ci sta per dare la caccia” “ Immaginavo” commentò Strife, “ Cosa è successo? L'allarme diceva il vero?” domandò l'amante dei fiori, “ Vi spiegherò tutto lungo la via, ora andiamo” concluse il segugio con fermezza.

 

Mentre gli eroi stavano cercando di evitare le forze dell'ordine, l'esercito e qualsiasi altro cittadino di Y'shotta, il regicida si rialzò e senza ragione apparente si sparò in testa.

Contemporaneamente una figura femminile aveva aperto un passaggio segreto nel tunnel appena attraversato da Barret e gli altri. Questo mostrò un passaggio sotterraneo che portava al rifugio segreto del re, una piccola abitazione diversi metri sotto terra, alimentata da una naturale sorgente di energia Mako. Per compensare la tossicità di quella sostanza erano state installate numerose macchine altamente tecnologiche dedite all'assorbimento del materiale venefico.

 

L'oscura figura si recò fino alla sorgente di quella fonte senza subirne gli effetti collaterali, cosa del tutto eccezionale.

“ Ecco come mai Vivi è sempre stato capace di fronteggiare la forza militare della Shinra e dei Wutai. Quel re aveva un ottimo piano per sopravvivere al cataclisma, ho fatto bene ad ucciderlo, sarebbe stato una spina nel fianco”. Mentre la donna pensava ciò, aveva immerso le mani nella Mako conferendole un colore leggermente più scuro.

“ E' tutta colpa di questa dannata energia se la mia famiglia è stata torturata ed uccisa!” esclamò furiosa prima di completare il proprio misterioso intento, il quale avrebbe avuto delle ripercussioni inimmaginabili su tutto Vivi.

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Capitolo 16
*** Fuga ***


Fuga

 

I primi a giungere a destinazione furono Barret ed il suo gruppo grazie alle grandi abilità della misteriosa ladra, la quale sembrava perfettamente a suo agio nel muoversi nell'ombra.

 

Una volta presso il suv, Tifa per prima cosa decise di rindossare i suoi classici vestiti dato che quelli che aveva al momento non erano l'ideale né per la fuga né per il combattimento.

 

Intanto gli altri stavano aspettando trepidamente l'arrivo dei compagni che mancavano all'appello. In particolare Liam era particolarmente teso, stato d'animo che lo portò a commentare “ Quanto ci mettono?! I militari avranno già individuato i mezzi con i quali siamo venuti e li staranno cercando. Non ci vorrà molto prima che ci trovino! Forse faremo meglio ad andarcene” “ E vorresti lasciare Cloud, Aerith e Red indietro?” domandò alterato Wallace che aggiunse “ Noi non abbandoniamo i nostri compagni, vinciamo e perdiamo insieme anche se questo dovesse significare morire” “ Non volevo dire quello, però” “ Basta con queste idiozie! Come fai ad essere il leader di un gruppo anti-Shinra se al primo problema vai nel panico?!” “ Sono un leader sì, ma politico. Non sono mai stato coinvolto direttamente nell'azione fino ad ora. Non pensavo fosse così difficile” “ Invece lo è ed anche peggio”.

Vedendo il panico negli occhi del ragazzo, Wallace si calmò e decise di dare conforto al giovane poggiandogli una mano sulla spalla per poi dire “ In azione si rischia la vita in ogni istante e solo con l'appoggio dei nostri compagni possiamo avere qualche possibilità di tornare a casa tutti interi” “ Ho capito... Grazie Barret” “ Ringraziami con i fatti, non con le parole” “ Lo farò” concluse il cowboy con ritrovata sicurezza.

 

Una volta che Lockhart uscì dal suv, non esitò a chiedere alla ragazza che si era introdotta nella reggia maggiori informazioni sul suo conto.

“ Grazie per averci aiutati ad arrivare fin qui. Io sono Tifa, loro Barret e Liam, tu invece?” “ Yuffie, la miglior cacciatrice di materie della storia” “ Vai fiera di quello che fai a quanto vedo” “ Assolutamente, viaggio in tutto il globo pur di trovare le materie più rare. Voi siete i ricercati della Shinra per tradimento, vi ho riconosciuti. Siete venuti a Vivi per vivere in pace suppongo” “ Non proprio, stavamo cercando di verificare alcune voci su un nascondiglio segreto del re. Comunque siamo stati incastrati dalla Shinra, esattamente come è successo qui” “ Ti credo, la tua espressione è sincera ed il tuo linguaggio del corpo è coerente. Sentite, facciamo un accordo?” “ Di che tipo?” “ Visto che siamo sulla stessa barca, perché non mi permettete di viaggiare con voi fino a quando non lasceremo Vivi? In cambio vi offrirò le mie abilità di ladra guerriera, ho come l'impressione che ne abbiate bisogno”.

La giovane con gli occhi di rubino, dopo aver guardato i suoi compagni, accettò la proposta “ Affare fatto, ma potremmo impiegare un po' di tempo prima di lasciare questo regno” “ Non ci sono problemi, non devo andare da nessuna parte e purtroppo non ho alcuna informazione sull'ubicazione di materie rare”.

 

In quel momento arrivarono finalmente anche Strife e gli altri per grande sollievo del cowboy.

La Cetra salutò subito gli amici e quando notò la nuova aggiunta si presentò cordialmente “ Ciao, mi chiamo Aerith” “ Yuffie” “ Ti unirai a noi Yuffie?” “ Per ora sì” “ Rimandiamo i convenevoli a dopo, sento degli odori che si stanno avvicinando” affermò Red circospetto, “ Il cane parla?!” “ Sì Yuffie, è molto speciale” rispose l'amante dei fiori appena prima di entrare nel suv per seguire l'esempio di Tifa.

 

“ Quando Aerith sarà pronta partite, nel frattempo controllerò se la strada è libera, in caso contrario l'aprirò” sostenne l'Ex Soldier dirigendosi verso la sua moto, poco più distante, “ Va bene, ma non fare nulla di avventato” “ Ci proverò Tifa”.

 

Non appena il biondo fu lontano, Crox trovò i fuggitivi. L'uomo aveva un'espressione triste ed arrabbiata sul volto.

“ Victor non è andata come pensi, ci hanno incastrato” iniziò Liam che venne però bruscamente interrotto dal primo “ Stai zitto! Mi hai solo preso in giro, fare finta di essere amico di mio figlio per uccidere il nostro re, che schifo! Scommetto anche che sei stato tu ad eliminare il sangue del mio sangue! Non potrò mai perdonarti, mi assicurerò che la giustizia farà il suo corso”.

 

L'uomo prese una pistola, ma prima che potesse fare altro venne messo a dormire da Yuffie con uno dei suoi speciali fumogeni.

“ L'ora della minestrina è finita da un pezzo, fai la nanna nonnetto” “ Cosa gli hai fatto?” “ Tranquillo Liam, è solo privo di sensi. Domani sarà come nuovo” “ Potevamo provare a parlargli” “ Certo, così ti saresti ritrovato con un buco in mezzo la fronte” “ Forse oppure”

Nuovamente Liam fu bloccato, ma questa volta dal suono di sirene di polizia molto vicine.

“ Aerith avrà finito, dobbiamo andare ora!” esclamò il cowboy, “ Sì, eccola! Aerith rientra, dobbiamo fuggire ed alla svelta” avvertì Tifa prontamente.

 

Liam mise subito in moto il suv, dirigendosi fuori Y'shotta. Il cowboy venne quasi subito seguito da Cloud, il quale era riuscito ad attirare lontano diverse pattuglie. Sfortunatamente l'esercito si aspettava una mossa del genere, infatti aveva piazzato dei posti di blocco lungo la via.

Se gli amici avevano deciso di non sparare per rischiare di uccidere degli innocenti, potevano senza problemi aprirsi la strada, cercando però di limitare i danni.

 

Seguendo questa strategia riuscirono a lasciare la città quasi indenni. Purtroppo continuavano ad essere seguiti, le forze di Y'shotta non volevano proprio lasciargli andare.

Mentre gli eroi stavano escogitando un piano, un numero incalcolabile di Numen si frappose tra loro ed i soldati bloccando quest'ultimi. Subito dopo un numero pari di spettri avvolse la moto ed il suv, trasportando lontano e facendo perdere i sensi ai loro passeggieri che si sarebbero risvegliati solo diverse ore dopo.

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Capitolo 17
*** Completing missing parts ***


Completing missing parts

 

Cloud rinvenne alle prime luci dell'alba, in una prateria molto distante da Y'shotta.

Il giovane era comprensibilmente confuso, l'ultima cosa che ricordava era un tornado di Numen che lo inglobava. Per un attimo aveva addirittura avuto l'impressione che quegli spettri volessero ucciderlo, ma la loro morsa cessò d'improvviso come se qualcuno fosse intervenuto nel momento più opportuno.

Sicuramente non fu opera dei suoi amici, neanche di Aerith, nessuno di loro aveva mostrato capacità tali da sbaragliare quelle creature. L'unico che ne era stato capace fu Sephiroth, ma se si trattava davvero di lui perché mai avrebbe dovuto fare una cosa del genere?

 

Con questo interrogativo nella testa, Strife iniziò a cercare gli altri sperando di non essere troppo lontano da loro. Però venne fermato da un terribile mal di testa scaturito dalla vicinanza del leggendario Soldier, il quale sembrava essere comparso dal niente.

“ Ti sei per caso dimenticato di me Cloud?” esordì Sephiroth col suo solito tono pacato, ma inquietante.

Il biondo, a causa del forte dolore, non ebbe neanche la forza per rispondere, permettendo così alla sua nemesi di continuare indisturbato “ La tua lotta è inutile. Hai già fallito, semplicemente non lo sai ancora”.

In quel momento Strife ebbe delle terribili allucinazioni: vide i suoi amici uccisi dall'uomo che aveva appena parlato e ciò lo fece tremare impotente.

“ Non temere, il tuo destino sarà diverso, a patto che abbandoni la tua radicata umanità. Ci incontreremo molto presto Cloud” concluse il leggendario Soldier sparendo nel nulla.

 

 

Nel frattempo anche Aerith si era risvegliata a qualche centinaia di metri dall'Ex Soldier, con gli stessi dubbi e perplessità di quest'ultimo. Tuttavia, a differenza della sua guardia del corpo, aveva provato una sensazione stranamente familiare quando i Numen l'avevano avvolti, come se conoscesse il misterioso salvatore da una vita.

Comunque capì che sarebbe stato inutile continuare a pensarci su, per cui iniziò ad incamminarsi volendo ricongiungersi con gli altri.

 

Non fece molti passi prima di percepire la stessa presenza nefasta percepita nel galà e subito dopo si imbatté in una donna con lunghi vestiti blu, piuttosto malandati, che le coprivano tutto il corpo. L'unica cosa scoperto era il volto il cui colorito sul viola lo rendeva simile a quello di un cadavere.

 

Le due si guardarono negli occhi per qualche istante, prima che la Cetra affermasse “ Sei tu la responsabile del caos a Y'shotta” “ Non so di cosa tu stia parlando” “ E' inutile che fai finta di niente, so che sei tu”.

 Al che l'oscura donna rise a squarcia gola “ Sei davvero notevole per averlo capito, come hai fatto?” “ Ti ho sentita” “ Una sensitiva quindi, perfetto”.

In quel momento dal corpo cadaverico che si stagliava davanti la gentile amante dei fiori, uscì una sostanza simile alla Mako anche nel colore che circondò la giovane.

Non appena accade ciò Aerith sentì come un'altra persona dentro di sé che tentava di prendere il controllo, fortunatamente riuscì a scacciarla, seppure con un grande sforzo di volontà.

 

“ Non sei normale, poco male. Se non posso impossessarmi di te, ti distruggerò” sostenne la misteriosa donna che mantenne presto fede alle proprie parole. 

In modo misterioso comunicò direttamente con la mente dell'amante dei fiori facendole riaffiorare le sue paure più profonde ed amplificandole a dismisura. Di conseguenza la Cetra cadde in ginocchio, in preda ad un disperato pianto.

“ Temere di restare soli è piuttosto banale, mentre combattere il proprio fato è più poetico. Mi spiace che non possa finirti, ma qualcuno di forte si sta avvicinando e purtroppo questo corpo non può reggere un vero scontro”.

Detto ciò la malvagia donna scappò via a velocità incredibile.

 

Intanto Strife, sebbene fosse estremamente scosso da quanto visto per opera di Sephiroth, aveva continuato ad avanzare, almeno fino a quando non si imbatté nella Cetra in lacrime.

Vedendola piangere a dirotto corse immediatamente da lei preoccupato, “ Aerith, cosa è successo?”.

La ragazza rispose in modo decisamente confuso, iniziando a parlare della solitudine che giorno dopo giorno la consumava, come un veleno che si diffonde lentamente, e della sua futura morte scritta nelle stelle. Fu quest'ultima parte a colpire nel profondo Strife, il quale capì che la giovane sapeva quello che lui aveva visto durante la battaglia finale col killer.

 

Non importava quanto Strife provasse a comunicare con lei, l'amante dei fiori non sembrava sentirlo ed il suo pianto si faceva sempre più forte.

Non sopportando di vederla così, fece l'unica cosa che gli venne in mente: si inginocchiò e l'abbracciò con amore.

Non appena lo fece sentì l'esile corpo della fanciulla che tremava come una foglia, rilassarsi tra le sue braccia.

Purtroppo non fu abbastanza, l'erede degli antichi continuava a singhiozzare disperata, per cui Strife tentò un ulteriore approccio..

“ Non sei sola Aerith, ci sono io con te e stai sicura che non permetterò che ti accada niente, anche a costo di sfidare il tessuto stesso della storia” le sussurrò con tutta la dolcezza di cui era capace, mentre la coccolava dolcemente.

 

Le parole e l'abbraccio dell'Ex Soldier furono capaci di riportare lucidità nella mente della Cetra, la quale sentì un forte sollievo ed un calore nel cuore che furono come un balsamo per la profonda sofferenza che stava provando.

Nonostante si sentisse un po' meglio, strinse la stretta sul suo preziosissimo Strife, l'unico che poteva sollevarla anche nei momenti peggiori.

Forse grazie a lui sarebbe finalmente riuscita a superare le sue più terribili angosce e persino vincere la triste sorte che l'attendeva.

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Capitolo 18
*** Forti emozioni ***


Forti emozioni

 

Cloud ed Aerith restarono abbracciati ancora a lungo, sentendo il forte bisogno di prolungare quel momento idilliaco.

 

Così come l'amante dei fiori ritrovò a poco a poco forza e speranza tra le braccia di quel ragazzo che era letteralmente piombato nella sua vita dal cielo, anche Strife provò un grande conforto.

Le parole di Sephiroth erano state come macigni sul suo cuore, quel “ Hai già fallito, semplicemente non lo sai ancora” gli aveva provocato un senso di angoscia ed impotenza che per un attimo l'avevano fatto vacillare e spinto a pensare che tutto ciò che stava facendo fosse inutile.

 

 Tuttavia vedere la Cetra disperata gli fece riaffiorare quel forte senso di protezione e quella ferrea volontà di vederla felice, davvero felice, non quella maschera che indossava per celare le paure. Ciò, unito all'emozione che stava provando nel tenerla stretta a sé, lo convinsero che il suo viaggio non era affatto inutile.

 

Senza dubbio era intenzionato a salvare il Pianeta ed a sconfiggere Sephiroth. Però la cosa che desiderava maggiormente lo stoico biondo era la sicurezza e serenità della ragazza tanto gentile che era riuscita a far breccia nelle sue difese, erette tanto tempo fa proprio a causa del maledetto Soldier leggendario.

 

“ Ti senti meglio?” domandò Strife quando notò che l'amante dei fiori aveva smesso di piangere. Lei annuì in risposta per poi tirarsi un po' indietro così da poter vedere dritto negli occhi il suo salvatore; senza però spezzare l'abbraccio.

L'erede degli antichi aveva un'espressione molto particolare: era ancora visibile la sofferenza sul suo volto, ma allo stesso tempo il suo sguardo brillava di una luce nuova che trasmetteva quell'emozione che tutti rincorrono, ma che in pochi raggiungono davvero.

 

Strife vedendo una lacrima bagnarle il viso, non poté fare a meno di asciugarla con tutta la delicatezza di cui era capace; gesto che in realtà mascherava piuttosto goffamente una dolce carezza. Istintivamente Aerith si piegò verso la mano del ragazzo socchiudendo gli occhi, sciogliendosi davanti a tale dimostrazione d'affetto.

 

Da lì a poco i due si scambiarono uno sguardo intenso, capace di offuscare ciò che li circondava, il quale li portò ad avvicinarsi lentamente, ma inesorabilmente .

Più la distanza diminuiva più i battiti dei loro cuori aumentavano, così come il calore corporeo, sensazione che nessuno dei due, specialmente Strife, aveva mai provato.

 

“ Cloud, io” la Cetra, presa dal momento, stava per rivelare una cosa importante quando una furba voce femminile l'interruppe esclamando “ Eccovi qui finalmente!”.

La coppia si voltò subito verso la ragazza scoprendo che si trattava di Yuffie, la quale aggiunse irriverente “ Voi qui a fare i piccioncini, mentre noi vi stavamo cercando preoccupati. Forza, andiamo! Gli altri sono poco più avanti, tuberete dopo”.

Sebbene inizialmente fossero piuttosto irritati dall'essere stati interrotti proprio sul più bello, Cloud ed Aerith si rialzarono e seguirono la ladra dallo spiccato senso dell'umorismo.

 

Esattamente come affermato da Yuffie, dopo poco i tre si riunirono ai loro amici.

La prima a salutarli fu Tifa che, notando il volto segnato dalle lacrime dell'amica, corse da lei estremamente preoccupata e le domandò “ Aerith, hai pianto?” “ Sì” “ Dimmi chi è stato, così quando lo trovo, perché stai pur certa che lo trovo, gli darò una lezione che non dimenticherà mai” “ Grazie di cuore Tifa, ma non possiamo fare niente ora” “ Che significa?” “ Sono stata attaccata dalla stessa presenza che ho percepito nel galà. Si tratta di una donna cadaverica che ha tentato di impossessarsi di me, per fortuna sono stata in grado di respingerla, ma purtroppo aveva un asso nella manica: tramite una strana sostanza simile alla Mako è riuscita a far emergere le mie paure più profonde e questo mi ha mandata nel panico” “ Caspita, quella tizia ha un potere inquietante...Comunque come stai adesso?” “ Meglio”.

In quell'istante l'amante dei fiori lanciò uno sguardo colmo di gratitudine ed amore all'Ex Soldier il quale lo contraccambiò anche se un po' imbarazzato.

 

Intanto Yuffie si stava vantando con Red, “ Te l'avevo detto che l'avrei trovati prima io” “ Sei stata fortunata” “ Su non fare così, ti darò la rivincita” “ Te ne pentirai” “ Ma davvero?” “ Già, hai vinto solamente perché il mio olfatto si sta ancora riprendendo dall'operato dei Numen” “ I Numen?” “ Gli spettri che ci hanno attaccato a Y'shotta” “ Quindi sai cosa sono?” “ Sì, lascia che ti spieghi”.

 

Liam, dopo essersi accertato delle condizioni degli amici dispersi, tornò a dedicarsi al controllo del suv che sfortunatamente era impossibile da riparare come la moto di Cloud, la quale era completamente a pezzi.

“ Sono messi male” esordì Wallace, “ Già, quegli stracci volanti sono tosti” “ Più di quanto possiamo immaginare, dopo tutto sono i custodi del tempo” “ Tifa mi ha raccontato di loro qualche tempo fa. Senti Barret, mi potresti fare un favore?” “ Quale?” “ Mio padre mi ha lasciato queste due pistole in eredità, Ebony e Ivory, potresti addestrarmi nel loro utilizzo? So che ti chiedo molto, però a Y'shotta mi sono sentito del tutto inutile e non voglio più sentirmi così, voglio essere d'aiuto e proteggervi”.

Nel sentire quelle sincere parole il leader dell'Avalanche fece un sorriso, poi poggiò una mano sulla spalla del cowboy dicendogli “ Lo farò, ma sarà dura, molto dura” “ Sono pronto” “ Molto bene e Liam, adesso mi fido di te”.

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Capitolo 19
*** Ripercussioni ***


Ripercussioni

 

Nel QG della Shinra Reno e Rude stavano compilando il rapporto del recente tentativo di attentato al Presidente.

Da quando il killer aveva reso pubblici i documenti confidenziali dell'azienda, eventi del genere erano quasi all'ordine del giorno, esattamente come era stato previsto dagli alti dirigenti della società elettrica. Tuttavia non erano affatto un problema per i Turks, i quali erano abituati ad eventualità ben peggiori.

 

“ Uffa! Per quanto tempo ancora dovremmo occuparci di queste cose?” sbuffò il rosso mentre si stirava i muscoli, “ Fin quando la situazione non si sarà calmata” “ Credi davvero che succerà mai? Secondo me vecchio mio, prenderemo la pensione a badare a Rufus” “ Al Signor Presidente, volevi dire” “ Sì, come ti pare” “ Non serve che ti lamenti, questo è il nostro lavoro e lo dobbiamo eseguire senza fare storie” “ Lo so, lo so, ma siamo uomini d'azione. Non preferiresti indagare su quanto accaduto a Y'shotta? La ricca e prospera capitale del regno di Vivi nel giro di un mese è diventata un posto arido e privo di vita peggio di un deserto” “ Ammetto che è un fenomeno interessante” “ Vedi che ti conosco amico mio. Secondo te sono stati davvero quei tizi che hanno sconfitto il killer ad uccidere il re ed a ridurre così quella città?” “ Non so se sono regicidi, ma ti assicuro che non sono i responsabili della caduta di Y'shotta” “ Per via dell'antica giusto?” “ Precisamente, lei non farebbe mai del male al Pienata, è nella sua natura proteggerlo” “ Ma se fosse necessario un sacrifico per un bene più grande?” “ Ipotesi affascinante...”.

In quel momento il duo venne interrotto da Tseng, il loro capo, che li convocò immediatamente per discutere riguardo una faccenda di massima priorità, riguardante proprio il discorso sollevato da Reno.

 

“ Avete fatto in fretta” esordì il leader dei due Turks non appena questi lo raggiunsero nei sotterranei del palazzo, “ Sì, signore” dichiarò Rude in tono fermo, “ Per cosa ci hai fatto chiamare?” domandò subito il rosso allergico alle formalità, “ Dritto al punto come sempre, molto bene. Come sapete Y'shotta è collassata in breve tempo e secondo alcuni nostri informatori potrebbe essere stata colpa della Mako” “ Ma quel regno non si vanta di non sfruttarla?” “ Esattamente Rude, proprio per risolvere questo interrogativo dovrete prendere dei campioni del suolo della capitale di Vivi così i nostri scienziati potranno fare le loro ricerche” “ E il nostro incarico come guardie del corpo?” domandò Reno che per quanto odiava quel lavoro, sapeva che lasciarlo senza l'autorizzazione di Rufus sarebbe stato come suicidarsi.

“ Potete stare tranquilli, mi sono messo d'accordo col nostro presidente, a lui penserà un'altra squadra, almeno momentaneamente. Prima che andiate un'ultima cosa: è probabile che l'Antica sia ancora in quel regno, anche se dubito che vi imbatterete in lei. Ma, nella remota possibilità che lo facciate, non dovete assolutamente fare niente” “ Perché? Abbiamo cambiato i nostri piani?” “ No Rude, ma se dovessimo interferire nella vendetta dei soldati di quel regno ce li inimicheremo ed è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno vista l'imminente guerra con i Wutai” “ Allora Rufus si è deciso a fare la sua mossa” “ Sì Reno, ma vi darò i dettagli solo quando sarete tornati. Ora andate, veloci!” “ Sì, signore!” esclamarono i due Turks all'unisono, felici di poter finalmente prendere parte ad un po' d'azione.

 

Nel frattempo il giovane Presidente aveva convocato Hojo per via della spiacevole scoperta che aveva appena fatto: lo scienziato gli stava nascondendo qualcosa di molto importante.

“ Benvenuto Hojo nel mio ufficio, come stai?” “ Signor presidente evitiamo i convenevoli per favore e mi dica perché mi ha fatto chiamare?” “ Come vuoi" Rufus prese un sorso di un costosissimo whisky, assaporandolo con gusto. Dopo di che continuò " Ho saputo che hai delle informazioni sull'Antica e da molto tempo, compresa la sua posizione” “ E' la verità, una mia creatura l'ha trovata circa un mese fa” “ Ed ancora non l'ha portata qui?” “ No, perché non sa che io posso vederlo” “ Spiegati meglio” “ Ho nascosto un piccolissimo drone spia nella sua cute grazie al quale posso osservare tutto ciò che vede” “ Capisco, ma perché non mi hai detto niente e non ti sei mobilitato per catturare la nostra priorità?” “ Vede è con un piccolo, ma potente gruppo” “ Quello che ha sconfitto lo squartatore?” “ Con un paio d'aggiunte” “ Se avevi bisogno di uomini bastava chiedere” “ Signore non credo che quell'approccio sia l'ideale, non ancora almeno. Ricorda cos'è successo all'altra Antica?” “ Sì, è morta” “ Per evitare che ciò accada di nuovo, ritengo opportuno far riprodurre l'ultima rimasta di quella stirpe. L'ideale sarebbe con qualcuno della sua specie, ma ciò è impossibile. Ma la fortuna ci arride comunque, infatti è molto legata ad una nostra vecchia conoscenza” “ Il Soldier?” “ Non è un Soldier, è molto più speciale” “ Non capisco” “ Fa parte di quel progetto segreto di suo padre, quello strettamente connesso a Jenova” “ Ora ricordo...In effetti la tua idea non è male” “ Infatti, inoltre sto capendo anche i punti di forza e debolezza dei nostri nemici. Quindi se mi permette, vorrei continuare con il mio piano” “ D'accordo, ma fai in fretta. Dobbiamo trovare la terra promessa prima della nostra guerra” “ Non si preoccupi, da come stanno andando le cose ci vorrà un lampo” “ Perfetto, ora puoi tornare alle tue ricerche” “ Grazie signor Presidente”.

 

Non solo la Shinra aveva dei piani per Aerith ed i suoi amici, ma anche il regno di Vivi che ovviamente voleva assicurarli alla giustizia. Perciò mobilitò il suo corpo speciale: La luce della Giustizia, gruppo che non aveva mai mancato un obiettivo dalla sua fondazione.

Suddetta unità segreta era un vero e proprio asso nella manica, infatti proprio grazie ad essa Vivi era stata in grado di mantenere un atteggiamento neutrale sul piano internazionale. Ciò perché i loro componenti e soprattutto il capitano Jack erano tra gli uomini più forti del globo.

Si diceva addirittura che fossero all'altezza dei Soldier di prima classe della Shinra ed il loro capo era persino superiore.

 

Nonostante la loro efficienza, ancora non erano riusciti a trovare il gruppo di eroi. Però nell'ultima città che avevano visitato ricevettero un'informazione importante: alcuni avevano visto un ragazzo con gli occhi macchiati di Mako dirigersi verso Nord.

Essendoci altissime probabilità che si trattasse di Cloud, decisero di seguire questa pista decisamente promettente

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Capitolo 20
*** Ricordi ***


Ricordi

 

Il gruppo d'eroi continuò il proprio viaggio senza una destinazione precisa, costretto a percorrere le strade più pericolose per evitare di attirare l'attenzione delle forze dell'ordine di Vivi che non avevano mai smesso di cercarli.

Sebbene vivere in quelle condizioni, immersi nella natura più selvaggia dove vige la legge del più forte, fu una sfida molto dura, ebbero modo di consolidare il proprio legame; in fondo nulla unisce le persone come il combattere fianco a fianco ogni singolo giorno.

 

In particolare Liam e Yuffie conquistarono definitivamente la fiducia degli altri.

La giovane ladra non solo era dotata di abilità fuori dal comune che la rendevano una risorsa indispensabile, ma il suo senso dell'umorismo era l'ideale per sollevare gli animi nei momenti più bui.

 

Ammirando la dedizione di Liam, la simpatica ragazza decise di unirsi a Barret nell'addestramento del primo.

Se il leader dell'Avalanche lo stava allenando nelle tattiche da guerriglia e nell'uso delle armi da fuoco, Yuffie gli aveva insegnato a sfruttare l'ambiente circostante per muoversi nell'ombra ed a utilizzare le armi bianche, soprattutto quelle da lancio.

 

Dal canto suo il giovane col bel cappello si stava impegnando al massimo per colmare il divario che lo separava dagli altri e sorprendentemente ci stava riuscendo a tempo record.

Ciò fu possibile grazie all'unione di un talento naturale che egli stesso ignorava e della forte volontà di proteggere i suoi nuovi amici, specialmente Tifa per la quale provava dei sentimenti sempre più forti. Tuttavia non aveva ancora trovato la forza di farsi avanti, ritenendo che non fosse il momento opportuno, ma si ripromise che una volta finita questa storia l'avrebbe invitata a cena in un locale di classe,

 

Anche il rapporto tra Cloud ed Aerith divenne ancora più stretto e forte di quanto non fosse già.

Quella brutta esperienza con la donna cadaverica portò a qualcosa di buono, infatti da allora quei due furono capaci di comprendere appieno il cuore dell'altro senza neanche parlarsi.

Capitava spesso che si prendevano qualche momento per stare da soli ad osserva i pericolosi, ma bellissimi paesaggi che attraversavano. Inoltre, con la scusa del rigido clima invernale, si addormentavano sempre l'uno accanto all'altro.

Insomma si comportavano sempre di più come una giovane ed innamorata coppia, seppure tecnicamente non lo erano e proprio perciò Yuffie si divertiva a provocarli.

 

La divertente ladra prendeva di mira principalmente Strife dicendogli frasi del genere: “ Non dirmi che un potente Soldier come te, ha paura di una tenera fanciulla” oppure “ Non ti preoccupare se non sai dare un bacio come si deve, lei non ci farà caso, anzi ti aiuterà a migliorare”.

Cloud non diede peso a suddette parole, avendo imparato a conoscere quella ragazza, però non poteva negare che c'era una parte di lui che desiderava ardentemente di portare ad un altro livello la sua già speciale relazione con la Cetra.

 

Poco più di un mese dopo la fuga dalla capitale, il gruppo si ritrovò ad attraversare un pendio montano decisamente pericoloso. Si trattava certamente di una scelta audace, ma era certamente più sicura rispetto ad affrontare decine di soldati armati fino ai denti.

Trovato un buon punto per allestire un accampamento per la notte, gli amici si divisero i compiti per poter superare nel migliore dei modi la gelida notte invernale.

 

Mentre Barret, Red e Liam, supervisionati da Aerith e Tifa, stavano preparando il suolo per la notte, Cloud andò a recuperare della legna per accendere il fuoco.

Il biondo, nonostante avesse la possibilità di raccogliere ciò che gli serviva nei dintorni, si sentì inspiegabilmente attratto verso il cuore di un bosco non troppo distante.

 

A mano a mano che si avvicinava poteva percepire un sussurro che lo chiamava in tono fermo, ma non minaccioso.

Proprio quando era in procinto di raggiungere la sorgente del suono, un numero assurdo di Numen comparve dal nulla ed iniziò a volargli intorno. Non importava quando si sforzasse, non riusciva ad oltrepassarli ed erano troppi da combattere.

 

Ad un tratto si sentì il rumore di un bastone colpire il terreno, seguito da un'onda di luce blu che spazzò via gli spettri con sconvolgente facilità.

Allora Strife si guardò intorno cercando e trovando colui che aveva compiuto questa impresa: davanti a lui c'era un uomo coperto da una lunga veste nera con cappuccio, appoggiato ad un bastone da passeggio ed indossava un'inquietante maschera di porcellana.

 

La prima reazione dell'Ex Soldier fu di diffidenza, ma ben presto si rese conto di avere l'impressione di aver visto quella stessa luce blu anche durante la fuga da Y'shotta. Quindi questo tizio era probabilmente un amico, ma allora perché nascondeva la propria identità?

 

Per fugare suddetto dubbio, Strife non esitò a domandargli “ Sei tu ad aver aiutato me e gli altri a Y'shotta?, l'uomo annuì, “ Se dici il vero, perché celi chi sei? E per quale motivo mi hai attirato qui?” “ La mia identità non è importante, non al momento. Invece ti ho fatto venire qui per aiutarti nella tua disperata missione” “ Salvare il Pianeta?” “ No, la lotta contro il Destino”.

 

L'Ex Soldier restò per un attimo senza parole chiedendosi come faceva quella persona a sapere il suo obiettivo? Nessuno ne era a conoscenza, se non lui ed, a sua insaputa, la Cetra.

Tuttavia prima che potesse parlare, venne anticipato dal misterioso individuo che affermò “ Hai delle visioni, no?” “ Come fai a sapere tutte queste cose?” “ Al momento opportuno lo capirai. Ciò che vedi non sono visioni, ma ricordi” “ Ricordi?! E di chi?” “ Anche questo lo apprenderai a tempo debito, tieni” l'uomo batté nuovamente il bastone a terra facendo apparire una materia bianca proprio nelle mani di Cloud.

“ Quella ti aiuterà nell'immediato futuro e quando ti sentirai con le spalle al muro, privo di speranza” detto ciò l'individuo in maschera sparì nel nulla in un'abbagliante luce blu, lasciando solo uno Strife estremamente confuso.

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Capitolo 21
*** Un vecchio amico ***


Un vecchio amico

 

Cloud era rimasto decisamente scosso dallo strano incontro nel bosco.

Non solo non aveva capito chi fosse quel tizio in maschera e come avesse fatto a sparire nel nulla, ma restò anche sorpreso dal suo particolare potere, capace di spazzare via avversari insidiosi come i Numen ed apparentemente generare una materia.

Questa era diversa da qualsiasi altra che l'Ex Soldier avesse mai visto e ciò lo spinse ad interrogarsi sulla sua funzione.

 

Mentre rifletteva sull'accaduto, Strife sentì i rumori di un conflitto poco lontano.

Avendo perso la cognizione del tempo, temeva di essersi tardato troppo ed aver spinto così gli amici a cercarlo. I quali si sarebbero potuti imbattere in pattuglie nemiche, perciò corse in direzione degli spari senza indugiare.

 

La sua avanzata venne bloccata da numerosi spettri che tentarono di avvolgerlo nelle loro spire. Improvvisamente però la materia misteriosa emise una luce purissima che li spazzò via come polvere al vento.

Cloud rimase di stucco di fronte a tale fenomeno, rinnovando la domanda su chi fosse quell'uomo del bosco.

Tuttavia, sentendo altri colpi d'arma da fuoco, riprese subito la propria corsa, a quello avrebbe pensato dopo.

 

Giunto sul campo di battaglia vide un ragazzo con capelli neri che indossava la sua stessa uniforme e brandiva una spada identica alla sua. 

Il giovane era pesantemente ferito e circondato da una decina di banditi.

Cloud lo conosceva bene, si trattava del suo vecchio compagno d'armi Zack.

Quest'ultimo, non essendosi affatto accorto dell'arrivo di Strife, sollevò a fatica la Buster Sword sostenendo “ Abbraccia i tuoi sogni...Ora vi mostrerò l'orgoglio di un Soldier”.

 

Il moro era pronto a portare con sé nell'altro mondo i nemici, ma venne salvato giusto in tempo dall'amico, il quale sconfisse i nemici con una facilità disarmante grazie ad un nuovo e straordinario vigore. Probabilmente anche questo era frutto della strana materia che aveva ricevuto, ulteriore prova che l'uomo in maschera era un prezioso alleato, sebbene avvolto da un fitto mistero.

 

In quel momento Zack barcollò e per evitare di cadere a terra utilizzò lo spadone come sostegno.

“ Non credo ai miei occhi, Cloud quanto tempo” esordì con un pesante fiatone il Soldier, felice di rivedere il biondo. “ Anni” rispose Strife prendendolo in spalla per dargli supporto.

“ Questa volta sei tu a trasportarmi mezzo morto” “ Te l'ho detto che mi sarei sdebitato Zack” “ Vero e so che sei di parola. Però mi domando dove tu mi stia portando” “ In un improvvisato campo base poco lontano, lì ci sarà qualcuno che ti rimetterà in sesto” “ Vuoi per caso dirmi che l'asociale Cloud Strife ha degli amici?” “ Strano, ma vero” “ Wow! Oggi è giornata di sorprese. Devono essere davvero speciali per averti convinto a viaggiare con loro” “ Già, ora però smettila di parlare, non hai il lusso di poter sprecare energie ” “ Ogni scusa è buona per non chiacchierare, ma questa volta ti asseconderò”.

 

Intanto gli altri stavano iniziando a preoccuparsi seriamente per il loro amico, ormai era quasi notte e di conseguenza le belve che abitavano la montagna si facevano più pericolose.

Proprio quando Tifa stava per andare alla ricerca del suo caro amico, Red avvertì il gruppo “ Cloud sta tornando e con lui c'è un'altra persona che a giudicare dall'odore è in fin di vita” “ Chi altro potrebbe trovarsi qui a quest'ora?” “ Non lo so Liam, ma presto lo scopriremo”.

 

Da lì a poco Strife e l'altro Soldier sbucarono dalla vegetazione.

Aerith fu la prima a parlare “ Finalmente! Non ti sarai mica perso?” scherzò con il biondo, ma quando vide il ragazzo che trasportava in spalla sgranò gli occhi stupefatta.

“ Zack?!”, nel sentire quella gentile e familiare voce, il moro alzò lo sguardo vedendo così la Cetra ed esattamente come lei rimase sorpreso dalla sua presenza.

“ Aerith, sei davvero tu?”, la ragazza annuì per poi correre da lui rassicurandolo “ Non temere, ti rimetterò in sesto in un lampo” “ Spero che tu sia migliorata dall'ultima volta” “ Vedo che non sei cambiato, sempre in vena di scherzare”.

Il giovane rise, ma presto si contorse dal dolore, “ Non fare il duro come al tuo solito o peggiorerai” lo rimproverò l'amante dei fiori, “ Temo che questa volta ti debba dare retta Aerith”.

 

Cloud portò il vecchio amico in una specie di tenda costruita abilmente da Yuffie, lasciandolo alle cure di Aerith. Dopo di che si allontanò velocemente dal gruppo senza dare spiegazioni, dicendo solamente di voler restare da solo.

 

L'Ex Soldier camminò a lungo fino a raggiungere un belvedere dal quale era possibile osservare l'immensità del paesaggio sottostante.

Solitamente una vista del genere lo tranquillizzava, ma questa volta non fu così e sapeva anche il perché.

 

Non appena aveva visto la reazione di Aerith alla vista di Zack, aveva capito che era stato lui il suo primo amore e dal modo in cui avevano interagito non c'era alcun astio tra loro. Ciò gli provocò un'inaspettata gelosia che tuttavia lasciò presto posto ad un particolare ragionamento: forse quel tizio in maschera gli aveva dato quella materia proprio per salvare Zack e cambiare così il suo Destino.

Quindi se Aerith fosse stata al fianco della sua vecchia fiamma anche il suo fato sarebbe mutato.

 

Strife passò la notte in solitudine come non accadeva da tanto, deciso più che mai a mettere in atto un piano che avrebbe comportato ignorare e spingere tra le braccia di un altro la ragazza per la quale provava dei sentimenti unici.

Il solo pensiero gli faceva male al cuore, ma avrebbe fatto di tutto pur di salvarla.

 

Quella sera Cloud non fu l'unico a soffrire, infatti anche l'amante dei fiori era molto triste per non avere al fianco quel ragazzo col quale aveva superato tante avversità e provato delle emozioni molto profonde che ormai non poteva e non voleva più negare.

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Capitolo 22
*** Il cataclisma ***


Il cataclisma

 

Aerith era sollevata nell'essere riuscita a salvare Zack.

Il coraggioso Soldier aveva riportato delle ferite decisamente gravi, ma per fortuna era sempre stato un tipo molto resistente e ciò, unito alle abilità curative della castana, avevano reso il trattamento più semplice del previsto.

 

Inoltre la Cetra era anche contenta di averlo rincontrato dopo tanti anni.

Per via di alcune voci che l'avevano dato per disperso durante un'operazione militare, aveva temuto per la sua incolumità, ma fortunatamente era sano e salvo.

Nonostante ciò e la volontà di parlargli per capire cosa avesse fatto in tutto questo tempo, ora l'unica cosa a cui riusciva a pensare era la lontananza di Cloud, non averlo al suo fianco era così strano e triste.

 

Essendo molto intuitiva di natura e per la forte connessione con l'Ex Soldier, sapeva per certo che era stato in grado di intuire chi fosse stato Zack per lei. Quindi la conclusione più logica del suo atteggiamento era che fosse geloso, ma ciò non la convinceva. Sapeva che c'era qualcos'altro sotto, lo sentiva nel cuore e non si trattava di niente di positivo.

Forse era tutto legato alla strana materia bianca, che aveva notato subito, verso la quale sentiva una particolare sensazione, un misto tra tristezza e soddisfazione oppure c'entrava la sua prolungata assenza nella ricerca della legna.  

 

Red, vedendo l'amante dei fiori visibilmente abbattuta e pensierosa, si sedette vicino a lei sapendo bene che a volte l'affetto di un animale, anche se lui era molto più di quello, era la cura migliore al mal d'amore.

XIII  era a conoscenza più di chiunque altro di cosa Aerith provasse davvero per Cloud. Da quando la ragazza gli aveva rasserenato la mente, aveva iniziato a capire le sue emozioni, persino quello più profonde e nascoste.

 

Esattamente come previsto dal segugio, la Cetra iniziò ad accarezzarlo con un'espressione assente.

“ Vuoi che vada a parlare con Cloud?” domandò Red percependo chiaramente lo stato d'animo dell'amica, la quale rispose sospirando “ No, credo che abbia voglia di stare da solo“ “ Non vuoi andare da lui? Ti ci posso portare in un lampo” “ No, domani starà meglio” concluse l'erede degli antichi mentendo a se stessa.

 

Aerith rimase sveglia a lungo non riuscendo a scacciare il pensiero che il comportamento di Strife fosse indicativo di un suo definitivo allontanamento.

Oggettivamente sembrava essere solo un'esagerazione, una sua paranoia assurda. Eppure sentiva che le cose stavano così e presto, sfortunatamente, ne avrebbe avuto conferma.

 

Alle prime luci dell'alba Zack si svegliò sentendosi inaspettatamente bene.

Le brutte ferite che aveva riportato erano praticamente guarite .

Di conseguenza uscì dall'improvvisata tenda per sgranchirsi un po'.

“ Dovresti riposare ancora, eri conciato male” sostenne Barret che stava badando al fuoco, “ Non ti preoccupare, sono tosto” “ Già in piedi!” esclamò l'amante dei fiori appena avvicinatasi, “ Sì, in piedi ed in forze” “ Perché mi stupisco tanto, avrei dovuto aspettarmelo” “ Avresti dovuto, sì. Comunque devo ammettere che sei migliorata molto, le tue cure sono prodigiose” “ Te l'avevo detto che potevo fare molto di più” “ Avevi ragione, ma scommetto che rimani un'imbranata quando si tratta di attraversare percorsi scoscesi ed impervi” “ Ehi! Non sono così male” “ Lo vedremo” terminò il Soldier con un sorriso provocatore.

 

In quel momento si aggiunsero ai tre tutti gli altri che erano stati svegliati dalla simpatica discussione tra le vecchie fiamme.

“ Vi sembra questa l'ora di chiacchierare? Ho sonno!” si lamentò Yuffie sbadigliando, “ Perdonami, troverò un modo per farmi perdonare” “ Perché non inizi dicendoci chi sei?” intervenne Liam curioso di conoscere l'identità di quel ragazzo dal fervente spirito.

 

Zack allora raccontò la sua storia, di come avesse conosciuto Aerith qualche anno prima a Midgar e di come si fosse arruolato nei Soldier dove fu compagno d'armi di Strife.

“ Dopo essere riuscito finalmente a liberarmi dalla presa della Shinra, pochi mesi fa, sono tornato a Midgar per rivederti” nel dire ciò guardò con un sorrisetto la Cetra prendendola di sorpresa. La ragazza non si aspettava che Zack, data la sua indole civettuola, sarebbe tornato a cercarla dopo tutto quel tempo di separazione.

 

“ Però non ti ho trovata ed adesso capisco perché. Visto che sapete praticamente tutto su di me, ditemi cosa ci fate voi qui?” domandò Zack, “ Stiamo cacciando Sephiroth” rispose Cloud appena tornato dal suo ritiro di solitudine, “ Sephiroth?! Non avevi ucciso quel bastardo?” “ Lo credevo anch'io, ma purtroppo è ancora in giro ed è più pericoloso che mai” “ Non ci posso credere, quel figlio di puttana..." " Mi sembra di capire che lo conosci bene" intervenne Tifa, " Naturalmente, io e Cloud eravamo nella sua squadra quando ha rivelato la sua vera natura" " La sua malvagità?" chiese Yuffie " Sì, durante una missione si è rivoltato contro di noi senza motivo, uccidendo tutti. Solo io e Cloud ci siamo salvati e per pura fortuna...Che abbia a che fare con quel cataclisma” “ Cataclisma?” domandò spaventata Lockhart, “ Un meteorite sta per abbattersi sul Pianeta” “ Come fai a saperlo?” chiese Wallace scioccato, “ Dopo aver lasciato Midgar di nuovo, mi sono unito ad un'organizzazione paramilitare che si occupa di minacce del genere. I loro scienziati hanno previsto l'impatto tra cinque mesi e se non lo fermiamo più della metà della popolazione globale sparirà” “ Avete un piano?” chiese Red “ In un certo senso, abbiamo trovato delle scritture di una caverna appartenuta agli Antichi che dovrebbe contenere le indicazione per attivare le difese del Pianeta” “ Quali difese?” “ Non ne ho la più pallida idea Cloud”.

 

Strife notò immediatamente il timore e la tensione nel volto della Cetra, sicuramente aveva a che fare con l'ultima informazione data dal suo vecchio amico.

Istintivamente avrebbe voluto andare a parlare con lei per rassicurarla, ma non lo fece.

Sebbene ciò gli costò uno sforzo notevole, doveva mantenere fede al piano per il bene di colei che amava. Inoltre adesso c'era Zack, ci avrebbe pensato lui a consolarla.

 

Perciò si limitò a chiedere all'altro Soldier “ Puoi condurci in quella caverna?” “ Non so dove sia, la mia società ha inviato molti uomini per recuperare degli indizi. Perciò devo contattare il QG alla prima città per vedere cosa hanno scoperto” “ Non possiamo andare in città” intervenne Tifa, “ Perché?” “ Non sai del regicidio?” “ Il re è morto?!” “ Quanto tempo sei stato qui?” “ Non lo so, ho perso la cognizione del tempo” “ Allora lascia che ti spieghi”.

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Capitolo 23
*** Un legame indissolubile ***


Un legame indissolubile

 

“ Una bella gatta da pelare! Essere accusati di regicidio è decisamente scomodo. Però riguardo a quella strana nebbia verdastra, credo di averla vista anch'io quando con la mia squadra ci siamo recati qui. Che sia stata lei a portare alla follia i miei uomini ed a farmi perdere la cognizione del tempo?” si chiese Zack dopo essere stato informato da Tifa degli ultimi avvenimenti.

“ Sono sicura che sia così, mi chiedo però quale sia l'obiettivo di quella strana donna cadaverica...” rispose una pensierosa Aerith, “ Lei passa in secondo piano, adesso dobbiamo trovare un modo per fermare quel meteorite” affermò con sicurezza Barret trovando il consenso degli amici.

 

Dopo essere rimasto assorto nei suoi pensieri, il Soldier volle avere conferma di una cosa: ” Siamo a Dicembre, giusto?” “ Sì, intorno al venti” intervenne Red, “ Perfetto allora!” “ Perché?” “ Dovete sapere che c'è una piccola isola a cinque giorni di viaggio da qui. Lì per tutta la seconda metà di questo mese si tiene una bellissima festa in onore degli dei guerrieri che si sono immolati per la nostra salvezza eoni fa” “ Quindi? Vuoi fare baldoria? ” chiese irriverente Yuffie, “ Sì, un po' di relax dopo tanta fatica ci vuole, ma non solo. Tutti sono ammessi a quei festeggiamenti, anche i peggiori criminali, purché accettino di farsi perseguire da cima a fondo e di consegnare tutte le armi. Inoltre viene innalzata una barriera anti magica impossibile da infrangere” “ Ho capito dove vuoi andare a parare, se attracchiamo su quell'isola non potremmo essere arrestati e tu potrai contattare tranquillamente il QG” “ Non hai perso il tuo smalto, bravo Cloud!” “ Mi sembra che abbiamo un piano, allora cosa stiamo aspettando? Muoviamoci subito” ordinò il leader dell'Avalanche spinto dal fervente di desiderio di proteggere il Mondo dove la sua adorata Marlene sarebbe cresciuta.

 

I giorni passarono in fretta e senza alcun intoppo, gli animali selvatici presenti non erano particolarmente aggressivi, anzi sembravano addirittura gradire la presenza degli umani.

Così il gruppo poté conoscere tranquillamente Zack, il quale si inserì perfettamente. Questo perché, sebbene fosse più espansivo rispetto a Strife, soprattutto col gentil sesso, aveva dei comportamenti molto simili all'Ex Soldier. 

 

Se il moro si divertiva a parlare e scherzare con gli altri, Cloud assunse lo stesso atteggiamento freddo e distaccato che aveva prima di ritornare a Midgar. Attitudine che si ripercorse specialmente sulla Cetra, la quale fu tenuta sempre a distanza ed evitata per quanto possibile.

Naturalmente ciò la ferì e non importava quanto tentasse di ottenere delle spiegazioni, Strife la congedava il più rapidamente possibile con scuse ridicole.

 

Tifa avrebbe potuto tranquillamente sfruttare la situazione a proprio vantaggio, magari convincendo l'amico di infanzia ad aprirsi con lei ed offrirgli successivamente un completo ed incontestato sostegno. Però non se la sentì di fare una cosa del genere, vedeva chiaramente quanto Aerith stesse soffrendo, quindi non sarebbe stato corretto approfittare del momento.

L'erede degli Antichi era diventata come una sorella per lei, per cui,  nonostante non avesse ancora superato il debole per Strife e provasse un'innegabile invidia del suo rapporto con la Cetra, doveva e voleva fare la cosa giusta.

Perciò durante una pausa dal cammino, fece in modo di ritrovarsi da sola con il biondo per potergli parlare.

 

“ Cloud, perché ti stai comportando così?” domandò Lockhart andando direttamente al punto, “ Che vuoi dire?” “ Lo sai bene, mi riferisco a te ed Aerith” “ Non sta succedendo niente” “ Non fare così, è evidente a tutti che ti sei allontanato da lei senza motivo. Forse è per Zack? Capisco come ti senti dopo aver visto il suo primo amore, ma” “ Lo sto facendo per il suo bene” l'interruppe bruscamente Strife con l'intenzione di chiudere lì il discorso.

Tuttavia Tifa non si tirò indietro, anzi gli rispose a tono, cosa sorprendente visto che era sempre molto gentile e tenera con lui, “ La stai facendo soffrire per il suo bene?! Non ti rendi conto che è assurdo?”.

L'Ex Soldier abbassò leggermente la testa assumendo un'espressione rammaricata, “ Cloud non ci fa niente se non vuoi dirmi cosa ti è preso, ma devi parlare con lei. Dopo tutto quello che avete passato insieme glielo devi e se le cose andranno male ci sarò sempre per te” “ Ci penserò...”.

 

Intanto anche Zack ed Aerith stavano avendo una conversazione.

Il Soldier vedendo la vecchia fiamma pensierosa ed intuendo il perché le chiese “ Stai così per Cloud?” lei annuì tristemente, “ Non farci caso, a volte sì comporta così, è nella sua natura” “ Temo che questa volta sia diverso” “ Allora perché non vai a parlargli?” “ Ci ho provato, ma non vuole neanche starmi vicino per un minuto” “ Ti arrendi per così poco? La Aerith che conoscevo era più cocciuta” “ Sono cambiate molte cose da allora” “ Forse, ma non il tuo spirito”, la ragazza sorrise rispondendo “ Grazie” “ Sto solo dicendo la verità, dai fatti coraggio e metti a posto le cose” concluse così Zack accettando pacificamente l'idea che la ragazza a cui aveva pensato a lungo ormai provava dei sentimenti per un altro.

 

La Cetra diede ascolto al suggerimento del coraggioso Soldier, per cui decise di chiarirsi con Strife una volte per tutte e non avrebbe ammesso obiezioni.

Alle prime luci dell'alba si allontanò dall'accampamento così da poter raggiungere il biondo che era solito pattugliare i dintorni per sincerarsi dell'assenza di pericoli.

 

La sua ricerca richiese diversi minuti per via della vastità dell'area e fu ostacolata dal rigido vento invernale che trasportava della neve ghiacciata . Tuttavia non si diede per vinta e così trovò l'obiettivo, il quale era seduto, con un'aria pensierosa, su un'enorme roccia.

 

Cloud vedendola scese dalla postazione, sapendo che sarebbe stato pericoloso farla arrampicare.

Dopo di che le disse con un tono più morbido rispetto a quello che aveva utilizzato negli ultimi giorni “ Non dovresti stare qui, rischi di ammalarti” “ Non mi importa, volevo incontrarti” “ Perché?” “ Non essere sciocco, lo sai benissimo”.

 Strife sospirò conoscendo esattamente cosa aveva portato l'amante dei fiori a sfidare tutto quel freddo. Prima però che potesse parlare, venne anticipato dalla giovane che gli domandò con un velo di tristezza “ Cloud, sei arrabbiato con me?”.

L'Ex Soldier nel vedere quel suo volto abbattuto e nel sentire quelle parole, ebbe una fitta al cuore e si maledisse per averla spinta a pensare una cosa del genere.

“ Non sono arrabbiato con te” “ Allora perché mi hai trattato con tanta indifferenza? Non dirmi che è per Zack, ormai” “ Le cose potrebbero andare diversamente se resti con lui”.

 

La Cetra finalmente capì cosa aveva spinto Strife ad essere così diverso con lei, l'aveva fatto per il suo bene anche se era stata una mossa inutile e stupida. Eppure era contenta che Cloud sarebbe stato disposto a tutto, anche sopprimere i propri sentimenti, pur di tenerla al sicuro. Perciò gli si avvicinò fino ad essere a pochi centimetri di distanza.

“ Hai visto qualcosa su di me, vero Cloud?” “ Sì...Continuo ad assistere alla scena della tua...” “ Morte?” intervenne l'amante dei fiori completando la frase che il ragazzo non riusciva a dire.

Strife annuì tristemente prima di continuare “ Io ero con te e non sono stato capace di impedirlo, magari Zack può” “ Il Destino non può essere ingannato con questi sotterfugi e poi voglio passare il tempo che mi resta facendo ciò che voglio, con chi desidero”.

 

Mentre pronunciava suddette parole, gli prese il volto con un mano per indurlo a guardarla negli occhi. Strife sentendo quando fosse fredda l'afferrò delicatamente affermando “ Non dire così" " Cosa?" " Non parlare come se non potessi fare niente, come se fossi condannata. Te l'ho già detto, non permetterò che ti accada niente” “ Allora non allontanarti da me, restami vicino e sfidiamo insieme il fato”.

 

A quel punto Cloud, notando di come le sue parole avessero contraddetto i suoi intenti, non poté fare a meno di essere d'accordo con lei.

“ Va bene Aerith e... Mi dispiace per averti fatto del male, non era mia intenzione ” “ Lo so, però mi hai ferita lo stesso e ti ci vorrà più di una semplice scusa per farti perdonare” “ Mi sembra giusto, cosa posso fare?” “ So come puoi iniziare”.

 

L'erede degli antichi iniziò ad avvicinarsi al volto di Strife socchiudendo gli occhi, segno che non poteva sfuggire neanche all'Ex Soldier che di conseguenza l'imitò sentendosi stranamente contento.

 

Tuttavia prima che potessero sugellare il loro amore, una poderosa onda d'urto si diresse verso di loro.

Cloud, accortosi in tempo del fenomeno, fece scudo col proprio corpo all'amante dei fiori.

“ Temo che siamo sotto attacco, meglio tornare all'accampamento” “ Sì, hai ragione, ma sono stufa di essere interrotta sul più bello” sbuffò Aerith assumendo un'espressione adorabile agli occhi del biondo che in quel momento capì perfettamente quanto fosse stato sciocco nel volerla allontanare.

 

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Capitolo 24
*** Andare oltre ***


Andare oltre

 

Mentre Aerith e Cloud ritrovavano e rafforzavano la loro speciale intesa, Zack e Tifa, essendo gli unici svegli, stavano chiacchierando amabilmente.

Lockhart, a primo impatto, pensò che quello spavaldo Soldier fosse identico al suo più caro amico sia negli atteggiamenti che nelle espressioni. Tuttavia, con il passare dei giorni, capì che le similitudini erano solamente superficiali, infatti Fair non solo era più socievole di Cloud, ma c'era qualcos'altro di diverso che tuttavia la ragazza non riusciva ancora a capire. Perciò si decise a scoprire chi fosse realmente l'orgoglioso moro.

 

Da parte sua, il compagno d'armi di Strife non avrebbe certo perso l'occasione di stare da solo con una bella e simpatica ragazza; anzi non aspettava altro. 

 

“ Se tutto procede senza intoppi, entro il tardo pomeriggio saremo sulla nave che ci porterà sull'isola” affermò il moro mentre spostava delle braci, “ A proposito, come si chiama quel luogo?” “ E' senza un nome ufficiale, ma comunemente viene identificato come l'isola del piacere perché si può trovare tutto ciò che si possa desiderare” “ Sembra promettente, ma sicuro che dovremmo distrarci con queste cose? Il Pianeta ha bisogno di noi” “ Rilassati, mi sembra di sentire Cloud. Ci vorrà almeno un giorno prima che il QG possa inviarmi le informazione raccolte riguardo la caverna degli Antichi, quindi tanto vale sfruttare questo tempo morto per divertirci un po'” “ Forse hai ragione” “ Certo che ce l'ho! Rilassarsi di tanto in tanto è fondamentale per poter adempiere ad un compito difficile. Inoltre distrarti ti farà bene per i tuoi problemi sentimentali” “ Di cosa stai parlando?” domandò la giovane piuttosto imbarazzata, “ So perfettamente cosa provi per il mio amico e capisco come ti senti nel sapere di non essere ricambiata” “ Giusto, tu con Aerith” sussurrò la ragazza con leggera tristezza. Una parte di lei aveva sperato che magari rivedendo la sua vecchia fiamma, la Cetra avrebbe riacceso i propri vecchi sentimenti e lasciato stare Strife. Purtroppo le cose non andarono affatto così e lei, per quanto difficile fosse, doveva farsene una ragione.

“ Sì Tifa, però l'ho accettato. Ad essere onesto da quando non l'ho trovata nella cattedrale di Midgar, ho avuto il sospetto che le nostre strade si fossero separate del tutto e va bene così. In fondo me ne sono andato per seguire i miei sogni ed inoltre la nostra è stata solo l'avventura di due adolescenti. Tifa, bisogna guardare avanti, non indietro”.

 

Lockhart sorrise prima di rispondere, “ Dietro tutta quella arroganza si nasconde della saggezza, non me lo aspettavo” “ Ti ho stupita è?” “ Sì” “ Perfetto ed è solo l'inizio. Sono pieno di sorprese” " Non vedo l'ora di scoprirle allora" " Lo farai presto".

 

Le parole del Soldier avevano colpito nel profondo l'abile combattente marziale, la quale decise di provare, questa volta sul serio, a superare i propri sentimenti verso Strife anche se sapeva benissimo che sarebbe stato tutto tranne che facile.

 

Da lì a poco, il cowboy si svegliò carico d'energie che avrebbe voluto sfruttare per allenarsi.

Intuendo il suo proposito, Zack gli fece un'offerta allettante “ Ehi Liam non ti sei stancato ad addestrarti con avversari che non rispondono ai colpi?” “ Un po', ma al momento non posso fare altro” Ti sbagli, invece. Combatti contro di me” “ Come?” “ Credi che non sia un degno nemico? Guarda che hai di fronte un Soldier” “ Non intendevo quello” “ Allora basta con le chiacchiere! Mostrami quello che sai fare” “ Se proprio insisti”.

 

Il giovane dal bel cappello dimostrò di essere molto migliorato, gli insegnamenti di Barret e Yuffie l'avevano reso un buon combattente, abilissimo negli scontri a distanza.

Nonostante ciò non ebbe la minima chance contro Zack, il quale lo teneva costantemente sotto scacco, sebbene fosse evidente che non stesse facendo sul serio.

 

Soddisfatto della destrezza e del coraggio mostrato dal cowboy, il moro mise fine all'amichevole lotta con un rapido movimento, seguito da un colpo dato con la pancia della Buster Sword capace di atterrare l'avversario.

Liam, mentre era sdraiato a terra con un vistoso fiatone, affermò “ Cavolo, non sono niente rispetto a voi Soldier” “ Non dire così, sei stato bravo” intervenne Lockhart sollevandolo di morale, “ Tifa ha ragione, non hai motivo per abbatterti. Inoltre considera che io e Cloud eravamo tra i Soldier più promettenti di sempre” “ Non significa niente, devo continuare ad allenarmi se voglio proteggere i miei amici” sostenne con decisione il cowboy dimostrando quanto fossero diventati importanti i suoi compagni d'avventura.

 

In quel momento tutti gli altri si riunirono al trio in piedi da un po'.

“ Siete davvero mattinieri, non so come fate” dichiarò Yuffie stiracchiandosi un po', “ Dove sono Aerith e Cloud?” domandò prontamente Barret non vedendoli da nessuna parte, “ Hanno bisogno di stare un po' soli” rispose Red, “ Non mi sembra il momento migliore” “ Non importa, devono chiarirsi. Una volta fatto riprenderemo”.

XIII si interruppe di colpo, “ Cosa c'è amico?” chiese Wallace preoccupato, “ Stiamo per essere circondati da nemici molto pericolosi.

 

Esattamente come preannunciato dal segugio, nel giro di pochi secondi un gruppo di soldati sbucò dalla vegetazione. Questi erano capeggiati da un uomo alto e robusto, con indosso una lucente armatura bianca di stile europeo. Inoltre nella mano destra brandiva una spada a lama ondulata che emanava una luce pura, mentre nella sinistra uno scudo a goccia con sopra un giglio dorato.

 

Il giovane col cappello non appena li vide capì subito di chi si trattava, “ Non posso credere che esistano davvero” “ Li conosci Liam?” “ Si Tifa, sono la squadra leggendaria che ha permesso a Vivi di restare neutrale nel corso della sua storia. Pensavo fosse solo una storia inventata, evidentemente mi sbagliavo” “ Allora sono tipi tosti, finalmente ci si diverte” “ Non capisci Yuffie, si dice che siano forti quanto i Soldier di prima classe e quel tizio con il giglio è persino più potente” “ Staremo a vedere” intervenne con sicurezza Zack, pronto a sfidare Jack in un'epica battaglia.

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Capitolo 25
*** Un avversario onorevole ***


Un avversario onorevole

 

Il cavaliere nell'armatura splendente non esitò a presentarsi in modo formale: “ Io sono Jack Lilium, leader della speciale squadre di Vivi, la leggendaria Luce della Giustizia. Sono qui per farvi rispondere delle accuse di regicidio, se collaborerete, nessuno vi farà del male” “ Come no” ribatté Liam, “ Hai la mia parola, anzi lo giuro sul mio onore” “ Ammettiamo che tu dica la verità, i tuoi capi non aspettano altro che avvolgerci un cappio intorno al collo” “ Questo non dipende da me ed inoltre ve lo siete cercato. Infrangere la nostra celebre ospitalità è riprovevole” “ Non siamo noi i colpevoli, ci hanno incastrato!” intervenne Yuffie, “ Se dite il vero, non dovete temere nulla. Il processo farà luce e giustizia” “ Vivi nel mondo delle favole, quelli che ci hanno messo in questo casino avranno sicuramente già pensato a tutto” affermò con convinzione Barret.

 

A quel punto Jack capì che i suoi tentativi di concludere pacificamente la controversia erano stati del tutto vani.

“ Essia, preparatevi alla lotta” “ Ho sentito dire che ti vanti di essere più forte di un Soldier di prima classe” esordì Zack intenzionato a lanciare una sfida, “ Sono gli altri e le mi gesta a parlare” “ Come preferisci, ma la sostanza non cambia. Ebbene, davanti a te hai un Soldier, quindi perché non facciamo un patto” “ Di che tipo?” “ Ci sfidiamo e se vinco ci lascerete liberi, in caso contrario ci consegneremo di nostra spontanea volontà”.

 

La proposta del moro poteva sembrava assurda, ma in realtà fu ben calcolata. I nemici che circondavano lui ed i compagni erano una ventina e se possedevano anche solo la metà della forza per la quale erano famosi, sarebbe stata un'impresa impossibile sconfiggerli tutti, soprattutto vista l'assenza di Cloud ed Aerith.

Inoltre Zack era sicuro di poter vincere, per cui non c'era nulla da temere.

 

“ Posso fidarmi di te?” chiese Jack fissandolo negli occhi, “ Certo, ho il mio onore da difendere” “ Bene, affare fatto. Uomini rinfoderate le armi e non intervenite per nessuna ragione” “ Sì, signore!” “ Spero che i tuoi amici facciano lo stesso” “ Lo faranno”.

 

Appena prima che lo scontro prendesse avviò la neve si intensificò come per anticipare la tremenda battaglia che stava per iniziare.

Stranamente i bianchi fiocchi non si appoggiarono sull'armatura di Jack, come se emanasse un calore tale da farli evaporare prima che potessero toccarla.

“ Hai dei bendaggi” commentò il cavaliere, “ Sì, ma non farci caso” “ Non sarebbe leale affrontarti così, tieni” Jack lanciò un tenue fascio di luce verso il nemico che curò tutte le ferite non ancora perfettamente rimarginate.

“ Mi sento forte come non mai, grazie” sostenne molto stupito il Soldier, “ Non devi ringraziarmi, era giusto così. Adesso però basta indugiare, in guardia”.

 

Se fino a quel momento il comportamento del cavaliere era stato pacato, ora assunse dei contorni estremamente aggressivi. Inoltre le sue armi iniziarono a risplendere di un bagliore che solo una cieca fede può dare e ciò era in grado di incutere soggezione nei suoi rivali. Ma non in Zack, il quale non esitò a lanciarsi alla carica.

 

I primi fendenti che si scambiarono, sebbene solo di studio, crearono dei boati che misero in fuga gli uccelli nei paraggi.

Lo stile di combattimento del Soldier era meno controllato di quello di Cloud, ma altrettanto efficace. Invece quello del cavaliere era talmente elegante da sembrare una danza aggraziata.

 

“ Non sei male, ma vediamo come te la cavi con questo” affermò il moro prima di lanciare una potente fulgora che però venne neutralizzata senza alcuna difficoltà dallo scudo a goccia, il quale evidentemente non era una difesa comune.

“ Non mentivi, sei davvero un Soldier. Era da tempo che non avevo l'occasione di combattere seriamente, per questo ti consentirò di assistere alla vera luce di Vivi”.

 

Il corpo di Jack emise un'onda di luce pallida che, a differenza di quella di Aerith, emanava un forte senso di oppressione.

Successivamente si scagliò contro l'avversario dando sfoggio di una potenza inimmaginabile. I suoi colpi erano talmente rapidi che a stento Zack riusciva a tenere il passo, infatti presto si trovò in difficoltà.

 

Jack, prevedendo i movimenti nemici, fu in grado di mettere a segno un paio di fendenti che per via della luce che avvolgeva la spada, arrecarono ingenti danni nel Soldier che tuttavia non sembrava intimorito.

“ Sei in gamba, ma è finita” sentenziò il cavaliere mentre lanciava un attacco in salto, il quale però venne bloccato dalla Buster Sword.

“ Non dire assurdità, abbiamo appena iniziato” rispose il moro che, dopo aver aperto la guardia nemica, saltò in aria e roteò l'arma. Dopo di che delle piccole meteore scesero dal cielo, impattando sul corpo del cavaliere.

 

Non appena il fumo generato dalla poderosa tecnica si dissolse, fu possibile osservare il leader della Luce della Giustizia. Il suo scudo l'aveva protetto dalla maggior parte dei danni, ma parte della sua armatura era danneggiata. Inoltre aveva perso l'elmo lasciando così liberi i suoi lunghi capelli biondi ed i suoi particolari occhi viola.

“ Sei il primo a spingermi tanto oltre, degno della mia lode. Tuttavia non basta” Jack afferrò la propria spada con entrambe le mani creando una lama d'energia lunga ed affilata; “ Soccombi al giudizio di Vivi!”.

 

Il cavaliere lanciò il suo miglior fendente, ma il Soldier non rimase a guardare. Infatti anche lui utilizzò il suo asso nella manica: generò un diagramma alle sue spalle costituito da un cerchio contenuto in un rettangolo che a sua volta era racchiuso in un triangolo equilatero. Da suddetta rappresentazione fuoriuscirono dei raggi dall'ampia capacità distruttiva.

 

Le due tecniche si scontrarono generando un'onda d'urto che annientò gran parte del luogo dello scontro, l'esito della battaglia non poteva essere più incerto.

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Capitolo 26
*** Un fenomeno raccapricciante ***


Un raccapricciante fenomeno

 

Aerith e Cloud stavano correndo verso l'accampamento per prestare aiuto ai propri compagni.

Quella forte onda d'urto li aveva impensieriti non poco, forse l'esercito di Vivi l'aveva localizzati oppure si trattava di quella strana donna cadaverica. Anche se, a dirla a tutta, l'Ex Soldier era in pensiero particolarmente per l'amante dei fiori: sapeva che il suo corpo non era temprato per affrontare delle dure intemperie come la neve, sempre più fitta, che stava scendendo dal cielo. Il suo principale timore era di ritrovarla ammalata il giorno dopo e sarebbe stata tutta colpa dello stupido atteggiamento che aveva assunto.

Purtroppo al momento non poteva fare niente se non raggiungere il più presto possibile gli altri, perciò l'afferrò la mano per essere sicuro di non perderla in mezzo alla tormenta. Dopo di che accelerò il passo, ripromettendosi che si sarebbe fatto perdonare in qualche modo.

 

A pochi metri dall'improvvisato campo, il duo assistette allo scontro di due fonti di energia estremamente potenti, le quali distrussero gran parte della vegetazione nei dintorni.

“ Che cosa era?” chiese l'amante dei fiori stupita, “ Una delle tecniche era l'asso nella manica di Zack. Se l'ha usata vuol dire che il nemico è decisamente potente” “ Credi che sia Sephiroth?” “ Ne dubito, non ho la sensazione che provo quando è nei dintorni” “ Già, neanch'io. Comunque dobbiamo affrettarci, potrebbero essere nei guai” “ Sì, hai ragione”.

 

Nel giro di qualche decina di secondi la coppia si riunì finalmente al gruppo e esattamente come temevano era in corso una lotta.

La prima cosa che videro fu il Soldier e Jack in ginocchio con pesanti ferite.

“ Cosa sta succedendo e chi sono loro?” domandò l'erede degli Antici, “ Sono la leggendaria Luce della Giustizia. Sono venuti a catturarci per conto del regno di Vivi, però Zack ha sfidato il loro leader così da poterci garantire la salvezza” spiegò prontamente Liam, piuttosto teso per l'esito della battaglia.

 

Sebbene l'istinto di Aerith fosse quello di andare in soccorso di chiunque ne avesse bisogno e Zack ne aveva, questa volta non lo fece. Aveva intuito che il Soldier avesse messo in palio il proprio onore e quando si parlava di quell'argomento non avrebbe permesso a nessuno di interferire, neanche a lei.

 

“ Sei forte ed onorevole, perché ti ostini a proteggere quei criminali?” domandò il cavaliere mentre si rimetteva in piedi sfruttando la spada come appoggio, “ Semplice, sono miei amici e poi sono certo che siano innocenti” rispose il moro imitando il nemico nei movimenti.

“ Sei anche leale, uno come te sarebbe perfetto per la mia squadra” “ Peccato che ne abbia già una” “ E' un vero spreco, ma ammiro la tua coerenza” concluse Jack mettendosi in posizione di guardia.

 

Cloud, che stava osservando con attenzione il vecchio amico pronto a lanciare l'assalto definitivo, sentì improvvisamente la presa della Cetra stringersi intorno alla sua mano e quando si voltò a guardarla vide un'espressione tesa.

“ Aerith, che ti succede?” “ Sento di nuovo quella presenza del galà, qualcosa di terribile sta per accadere”.

Strife, dando piena fiducia alla ragazza, invitò i due contendenti a cessare le ostilità “ Zack, basta così” “ Non ci penso proprio Cloud, sai come sono fatto quando combatto” “ Non è il momento per le questioni d'orgoglio, a breve ci sarà il fini mondo” “ Cosa vuoi dire ragazzo?” intervenne il cavaliere che ebbe una risposta materiale.

In quel momento uno dei suoi uomini iniziò ad avere delle convulsioni, accompagnate da urla raccapriccianti che durarono solo pochi secondi prima che cadesse a terra privo di vita. Quando uno dei suoi compagni provò a toccarlo, venne trafitto da un cristallo color Mako che aveva lacerato il corpo del povero soldato deceduto. Esattamente come nel Colle e nella reggia, quell'oggetto iniziò a rilasciare una nebbia verde che fece perdere la testa agli uomini di Jack, i quali iniziarono ad attaccare i presenti senza una ragione.

 

“ Ragazzi in riga, è un ordine!” tentò inutilmente a dire il cavaliere mentre evitava i colpi dei compagni.

“ E' inutile, questa nebbia gli ha fatto perdere la testa, la quale è sicuramente la responsabile di quanto successo al re” spiegò la Cetra, “ Non mi dire che è accaduto questo nella reggia?” domandò incredulo Jack, “ Precisamente” “ Se è la nebbia il problema anche noi la stiamo respirando, ma allora perché non perdiamo la lucidità come loro?” “ Non lo so, mi dispiace. Però posso purificare il cristallo”.

 

L'amante dei fiori corse immediatamente verso il misterioso oggetto, lasciando un po' a malincuore la mano di Strife, il quale non esitò a seguirla difendendola dagli assalitori.

In questo modo la ragazza riuscì a realizzare il proprio intento ed esattamente come accade nel Colle la nebbia sparì nel nulla. Però a differenza della collina, gli uomini di Jack non scomparvero a loro volta, bensì tornarono ad assumere un comportamento normale, non ricordando nemmeno ciò che era accaduto.

 

Il prode cavaliere capì che forse i suoi obiettivi non erano i veri responsabili del regicidio e questo interrogativo lo portò a dubitare. Per la prima volta nella sua vita stava avendo delle perplessità riguardo il proprio compito.

Di conseguenza prese una decisione importante “ C'è una possibilità che siate stati incastrati, lo ammetto. Forza uomini, prendiamo quel cristallo e torniamo alla base per tentare di risolvere questo mistero” " Agli ordini!".

 

Prima che Jack se ne andasse, indirizzò nuovamente la sua luce verso Zack curandolo dalle ferite del loro scontro.

“ La nostra lotta è solo rimandata” concluse il cavaliere allontanandosi a passo sicuro. 

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Capitolo 27
*** Un male che si diffonde ***


Un male che si diffonde

 

Gli ultimi eventi lasciarono gli eroi con un numerosi dubbi.

In primo luogo si chiesero come un cristallo del genere poteva crearsi all'interno di un corpo vivente. Forse era opera della donna cadaverica, ma allora cosa voleva? Fin ad ora aveva attaccato indiscriminatamente e ciò non faceva altro che infittire il mistero intorno alla sua figura.

Inoltre ci si poteva davvero fidare di Jack? Senza dubbio il cavaliere si era dimostrato un nobile avversario, ma nessuno poteva garantire che non sarebbe ritornato a dare loro la caccia con la stessa fermezza che aveva già mostrato.

 

Purtroppo quello non era né il luogo né il momento per tentare di dare una spiegazione a questi quesiti, infatti la neve stava cadendo con un'intensità eccezionale ed il vento ululava furioso.

Di questo passo una potentissima tempesta si sarebbe abbattuta certamente sulla montagna e restare lì sarebbe stato un suicidio. Perciò gli amici decisero di raggiungere il porto il più velocemente possibile che fortunatamente era distante solo pochi chilometri.

 

Il gruppo riuscì a prendere la nave appena prima che il tremendo evento atmosferico si imbattesse sulla regione, il quale sembrava quasi una ribellione della natura stessa.

L'imbarcazione poté prendere il burrascoso mare solo grazie ad una particolare tecnologia che le consentiva di solcare ogni tipo di acqua in qualsiasi condizione, anche le peggiori.

 

Non appena furono dentro il mezzo, i compagni d'avventura cercarono qualcosa per scaldarsi e per loro fortuna c'era un'apposita area dedicata alle bevande calde. Fecero eccezione solo Red e Cloud, i quali preferirono trovare un punto comodo dove sedersi, così da poter recuperare le forze prosciugate dal gelido clima.

Destino volle che il duo si accomodò in uno spazio comune dove c'era un grande schermo che in quell'istante stava trasmettendo le ultime notizie.

 

Sorprendentemente il regicidio non occupava la prima pagina, bensì c'era un'altra novità anche più sconvolgente.

Oltre a Y'shotta, che adesso appariva come un deserto, numerose altre città del regno di Vivi erano come marcite e stessa sorte toccò anche ad intere aree verdi.

La giornalista affermò che, nonostante gli sforzi degli scienziati, nessuno era stato capace di capire cosa stesse succedendo. L'unica cosa certa era che si trattava di un fenomeno naturale, la cui origine però rimaneva ignota.

 

Strife e XIII pensarono istintivamente a Sephiroth ed alla donna cadaverica. A dirla tutta il primo era meno plausibile visto che il leggendario Soldier si vantava di essere il difensore del Pianeta; per cui la seconda era la più probabile.

Tuttavia, se avessero avuto ragione, quella tizia doveva essere in possesso di abilità non solo fuori dal comune, ma persino mostruose.

 

Come accadeva ogni volta, i brutti pensieri dell'Ex Soldier passarono in secondo piano quando arrivò Aerith.

La ragazza si sedette vicino a lui con nonchalance, sorseggiando un buon tè caldo. Dopo di che chiese “ Che state vedendo di interessante?” “ Le ultime notizie di Vivi: a quanto pare Y'shotta è come marcita dopo la nostra fuga e stanno facendo la sua stessa fine numerose altre città e regioni” spiegò Red con pacatezza, “ Sono sicura che sia colpa di quell'inquietante donna cadaverica” " Temo che tu abbia ragione, la lista dei tizi pericolosi non fa che crescere" " Tranquillo Red, finché siamo insieme possiamo affrontare di tutto". 

 

In quel momento Cloud si accorse di come l'amante dei fiori stava stringendo la tazza, evidente segno che voleva cercare del calore. Perciò per una volta agì seguendo l'istinto: avvolse il braccio intorno alla piccola spalla della giovane attirandola più vicino a sé.

La Cetra sorrise felice mentre si appoggiava al corpo della sua guardia del corpo, sentendo che la tensione accumulata stava scivolando via.

 

Sebbene fossero stati solo pochi i giorni di distanza e tensione con il gentile Ex Soldier, per l'amante dei fiori era come se fosse passata un'eternità.

Sapendo in cuor suo cosa il Destino le riservasse, aveva sempre cercato di evitare di instaurare delle relazioni serie. Tuttavia quello che provava per Cloud era diverso e la tristezza dovuta al suo strano comportamento rappresentava l'ulteriore conferma di quello che sospettava da tempo.

 

Per un po' la coppia restò in silenzio, volendo semplicemente godersi il reciproco calore e compagnia.

Ad un tratto Aerith voltò leggermente la testa così da poter fissare in quegli occhi che adorava il suo prode cavaliere “ Mi sarò anche mezza congelata per venirti a cercare sotto quella tormenta, ma ne è valsa la pena”.

Queste parole, unite allo sguardo dolce della ragazza, sciolsero del tutto l'indurito cuore di Strife, il quale dimenticò del tutto le proprie preoccupazioni.

 

“ Tuttavia non credere di passarla liscia tanto facilmente questa volta, devi ancora farti perdonare” aggiunse la castana con un sorrisetto furbo mentre prendeva un sorso della sua bevanda, “ Lo farò” concluse il biondo ritenendo più che sensata l'affermazione della ragazza.

 

Forse la grande festa verso cui si stavano dirigendo sarebbe stata l'occasione perfetta. lì l'Ex Soldier avrebbe avuto l'imbarazzo della scelta per rimediare al proprio errore e magari sarebbe accaduto anche qualcosa di più.

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Capitolo 28
*** La grande festa ***


La grande festa

 

Mentre Cloud ed Aerith si godevano un momento di riposo e complicità, gli altri stavano conversando amabilmente seduti ad un tavolino dell'area ristoro.

 

Zack approfittò della situazione per cercare di ammaliare col suo innegabile fascino e la sua forte personalità Yuffie. La sua indole civettuola, sebbene avesse conosciuto un freno quando frequentava la Cetra, non si era affatto affievolita durante gli anni, anzi era persino cresciuta.

 

Se doveva essere sincero con se stesso, avrebbe voluto sedurre Tifa per via di un'incredibile attrazione fisica, ma si era accorto come Liam fosse completamente rapito da lei e di conseguenza non ritenne opportuno farsi avanti.

Decisione che si dimostrò decisamente fruttuosa, infatti aveva trovato nella spiritosa ladra una ragazza capace di reggere il passo con la sua innata spavalderia e ciò lo incuriosiva molto.

 

Come prevedibile il giovane cowboy attirò l'attenzione di Lockhart, ormai gli veniva normale visto che tra loro si era instaurata una salda amicizia. Tuttavia, seppure felice del suo rapporto attuale con lei, desiderava qualcosa di più. Ogni volta che la guardava in quegli occhi rossi rubino sentiva il cuore in gola e le mani iniziavano a sudare. Era come un ragazzino alla prima cotta e questo lo faceva sentire uno stupido. Però quello che lo uccideva era il non saper se essere ricambiato o meno: non era uno stupito, perciò non gli sfuggì di come Tifa avesse ancora un debole per Cloud, ma lui era palesemente interessato ad Aerith. Quindi aveva ancora un'opportunità che pensò di sfruttare durante la grande festa descritta da Zack.

 

L'intuizione di Liam erano ben fondata, infatti per quanto l'abile combattente marziale stesse davvero provando di superare i propri sentimenti verso lo stoico Ex Soldier, non poteva negare di provare ancora qualcosa di forte verso di lui.

Le parole del vecchio amico di Cloud le erano rimaste impresse nella mente, ma non si aspettava che sarebbe stato tanto difficile metterle in pratica.

Forse quello di cui aveva bisogno era solo di tempo o magari di qualcun altro che fosse capace di farle dimenticare Strife.

 

Invece Barret si allontanò presto dal gruppo, dirigendosi verso un ponte della nave.

Una volta raggiunto ebbe modo di osservare come la misteriosa tecnologia dell'imbarcazione sciogliesse la copiosa neve dando vita ad uno spettacolo di luci e colori. Ciò gli fece pensare alla sua piccola Marlene che le mancava sempre di più, a lei sarebbe piaciuto da matti quell'evento e quindi scattò un paio di foto da fargliele vedere una volta tornato a casa.

 

Quando l'attracco era ormai prossimo, il gruppo si ricongiunse agli altri tre nell'area comune.

Una volta lì videro Cloud che teneva stretta Aerith mentre lei stava parlando e scherzando con lui come faceva sempre.

Al che Yuffie affermò felice “ Finalmente! Voi due avete fatto pace, non ce la facevo più a vedere quei musi lunghi” dopo di che aggiunse con malizia “ Scommetto che è stato tutto merito di un bel bacio”.

Intuendo dall'espressione un po' amareggiata dei due che quello che aveva detto non era accaduto, esclamò frustrata ” Ma davvero non vi siete ancora baciati?! Basta, mi avete stancato, adesso ci penso io” la simpatica ladra si avvinò alla coppia con una preoccupante espressione furba.

 

Se mentre succedeva tutto questo Zack era concentrato ad ammirare Yuffie, dimostrando cos' di aver superato il debole per la sua vecchia fiamma, Tifa sentiva un forte dolore al petto ed una insana gelosia. Probabilmente se l'amante dei fiori non fosse stata quella persona tanto amabile e gentile, la sua reazione sarebbe stata ben diversa da un semplice sguardo mesto.

Liam, resosene conto, capì che forse non sarebbe stata un buona idea proporle un appuntamento, non sembrava affatto pronta per una cosa del genere. Forse sarebbe stato meglio una semplice uscita in amicizia.

 

Yuffie, ormai prossima a Strife ed all'erede degli Antichi, era intenta a mettere in atto qualsiasi piano avesse in mente, ma venne fermata dalla voce del comandante che annunciava l'arrivo nell'isola senza nome.

Suddetta notizia elettrizzò quasi tutti gli eroi, in particolar modo la Cetra che non vedeva l'ora di divertirsi con una persona molto speciale.

 

Scesi dalla nave, il gruppo si ritrovò immediatamente a pochi metri dall'ingresso della grande festa, il quale era costituito da un portale ricoperto di palloncini e fiori coloratissimi.

Anche su quell'isola il clima era mite per via di una barriera, simile a quella della nave, che impediva alle intemperie di interferire col lieto evento.

 

Si poteva capire che i festeggiamenti erano già partiti da un po' per via del chiasso e della musica. Era evidente che fosse tutto molto divertente e quindi gli eroi non indugiarono oltre.

 

Superati i controlli e consegnate le armi, il gruppo poté finalmente prendere parte alla festa senza che nessuno li facesse delle domande, esattamente come detto da Zack.

La Cetra colse al volo l'occasione: afferrò il braccio di Strife e lo trascinò con sé lontano dagli altri.

“ Aerith cosa?” chiese confuso l'Ex Soldier, “ Ti devo un appuntamento, no?”, Strife non fece né altre domande né oppose resistenza, sapendo che sarebbe stato inutile tentare di resistere ed in fondo anche lui voleva passare del tempo da solo con lei.

 

In questo modo il primo appuntamento tra l'amante dei fiori e la sua guardia del corpo ebbe inizio, evento che sarebbe stato indimenticabile.

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Capitolo 29
*** Can't help falling in love ***


Can't help falling in love

 

La descrizione di Zack sulla grande festa non era affatto esagerata: l'intera isola era piena di decorazioni vivaci e di divertenti attività ricreative capaci di stupire anche le persone più scettiche come lo stoico Ex Soldier.

 

Aerith nel vedere tante cose nuove non stette più nella pelle, non vedeva l'ora di godersi quel raro momento di relax con la persona che amava.

Perciò trascinò letteralmente Strife nel fare tutto quello che le capitava a tiro come ad esempio i tipici giochi da luna park e l'assaggiare alcuni dolciumi. Tra questi trovò delizioso lo zucchero filato e le mele caramellate.

Era indubbio che il dubbio trovasse estremamente noiose attività del genere, ma stare con la gentile castana e soprattutto vederla felice come una bambina, lo persuasero ad assecondarla senza fare storie.

 

La coppia venne spinta da un organizzatore della celebrazione a visitare una speciale casa che, secondo la leggenda, fu la dimora di due dèi antichi.

L'abitazione, che spiccava dal resto per la sua architettura molto simile a quella elfica, fungeva da museo interattivo, infatti all'interno di ogni stanza c'era un quadro il cui significato veniva spiegato da una piacevole voce di una celebre conduttrice locale.

 

In questo modo Aerith e Cloud scoprirono che quelle divinità erano un uomo ed una donna che condivisero un legame tanto speciale da superare le barriere dello spazio e del tempo.

Il primo era un forte soldato, dall'immenso coraggio, famoso per la propria determinazione, mentre la seconda una gentile amante della natura, contraddistinta dai suoi unici ed affascinanti occhi verdi smeraldo.

Secondo la leggenda si innamorarono non appena si conobbero, cioè quando lui l'aiutò contro delle perfide creature che minacciavano di annientare tutte le bellezze del creato. Da allora rimasero insieme, senza mai separarsi, amandosi alla follia, almeno fino a quando non scoppiò una guerra che sconvolse il Cielo stesso.

Purtroppo durante suddetto conflitto la donna perse la vita per proteggere il Pianeta, tenendo così fede al retaggio della propria stirpe. Però, prima di esalare l'ultimo respiro, giurò che avrebbe continuato ad amare ed a vegliare sul suo caro per tutta l'eternità.

Il ragazzo, sebbene distrutto emotivamente, sapeva in cuor suo che un giorno l'avrebbe rivista e ciò fu l'unica cosa che lo spinse ad andare avanti.

Le speranze degli amanti si avverarono, infatti i loro spiriti si rincarnarono nelle generazioni ad avvenire, potendo in questo modo continuare il loro eterno amore.

 

Nell'ascoltare quella che sembrava essere solo una favola, i due sentirono una strana sensazione al cuore che li portò, quasi inconsciamente, a prendersi per mano ed a pensare ad una meravigliosa assurdità: magari erano loro l'attuale reincarnazione di quelle divinità.

Sentendosi ancora più vicini, la coppia lasciò la casa-museo dirigendosi, inconsapevolmente, verso quello che avevano sognato per così tanto tempo.

 

Il duo passò di fianco ad un'intima area dedicata al ballo piena di coppie felice.

Se fino a quel momento c'erano state danze giovali, ora grazie all'ingresso del re della musica, il famoso E.P., il tono cambiò di netto.

Il celebre artista aprì la propria esibizione con una canzone molto speciale:

 

“ Wise men say

Only fools rush in

But I can't help falling in love with you”

 

Cloud notò l'espressione sognante di Aerith, la quale evidentemente voleva partecipare. Perciò, volendo vederla felice, si spostò di fronte a lei invitandola a ballare.

Aerith sgranò gli occhi nel vedere il gesto dell'Ex Soldier, tanto era incredula che osservò il volto del ragazzo per capire se avesse mal interpretato il gesto.

Sebbene il giovane stesse guardando la pista, la castana sentì chiaramente che non aveva presa un granchio. Quindi, contenta come non mai, gli afferrò la mano con un dolce sorriso.

In quel preciso istante E.P. cantava con la sua voce inconfondibile:

 

“ Take my hand

Take my whole life too

For I can't help falling in love with you”

 

Forse per l'atmosfera o per la bellissima musica, oppure ancora perché si sentivano estremamente intimi, non ci fu un minimo di imbarazzo quando iniziarono a ballare su quelle meravigliose note.

La Cetra ebbe ancora una volta modo di stupirsi delle grandi doti di Strife, il quale era perfettamente a suo agio in ogni tipo di danza, persino in quelle romantiche.

Lui sosteneva che era solito merito di un naturale senso del ritmo, ma l'amante dei fiori credeva che c'era qualcosa sotto, magari sua madre gli aveva dato delle lezioni, ma si vergognava troppo per raccontarlo.

 

Ben presto però l'erede degli antichi si concentrò esclusivamente sul momento così speciale e sul suo bellissimo cavaliere.

L'Ex Soldier la fissava in un modo che le scaldò il cuore, nei suoi occhi era leggibile un assoluto ed incondizionato amore, ma anche un'emozione diversa: il desiderio.

 

Nonostante ciò c'era ancora qualcosa che lo fermava, forse imbarazzo o addirittura paura di un rifiuto.

Al solo pensiero Aerith sorrise, avrebbe dovuto sapere che non avrebbe mai potuto rifiutarlo.

Non volendo più aspettare gli diede la spinta di cui aveva bisogno, si avvicinò ancora di più fino a sfiorargli le labbra sussurrando dolcemente “ Non ricordi cosa ti ho detto? Abbraccia il momento”.

Nel sentire quelle parole Cloud non riuscì più a trattenersi, colmò la breve distanza che lo separava da colei che gli aveva cambiato la vita dandole un bacio sì dolce, ma nel quale confluirono tutte le emozioni e le parole non dette.

 

Finalmente la coppia aveva compiuto il passo decisivo a lungo rimandato, il quale avrebbe avuto delle ripercussioni sul tessuto stesso del Destino.

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Capitolo 30
*** L'indovino ***


L'indovino

 

Wallace e gli altri osservarono come Aerith stesse trascinando via con sé Cloud. L'aveva fatto non appena avuta l'occasione, come se l'avesse pianificato da tempo. In effetti si trattava di un'ipotesi piuttosto plausibile, quella ragazza sapeva prendere ciò che voleva.

 

Tifa, per quanto ci provasse, non riusciva a fare a meno di essere gelosa.

Era inutile mentire a se stessa: voleva essere lei quella che andava in giro da sola con Strife ed ancora di più voleva essere lei la persona a cui l'impassibile ragazzo regalava i suoi stupendi sguardi colmi d'amore.

Suddetto sentimento la lacerava e non solo per il fatto di non essere ricambiata. Infatti più tempo passava più provava sentimenti contrastanti verso l'amante dei fiori: da una parte le voleva molto bene, ma dall'altra sentiva una forte invidia che a stento riusciva a controllare.

 

Yuffie notando l'espressione accorata dell'amica, la stessa che faceva ogni volta che Cloud e la Cetra avevano dei momenti di intimità, cercò di smuovere Liam a fare la sua mossa.

“ Perché non fai come Aerith? Invitala ad un appuntamento, è il posto perfetto”, il cowboy sorrise amaramente prima di rispondere “ Lo vorrei, ma non vedi quello che prova? Non è a me che pensa” “ Ma neanche Cloud la pensa, quindi perché non buttarsi? Credo davvero che abbia bisogno di distrarsi oppure preferisci fare il codardo?” “ Perché non pensi agli affari tuoi!” “ Coccodè” “ Sei uscita di testa?!” “ No ti sto imitando, gallina che non sei altro” lo canzonò provocante la ladra, “ Falla finita! Non capisco perché fai tante insistenze per creare delle coppie” “ Semplice, sono una tipa romantica” “ Non ci credo, hai altri fini” “ Perché? Vorresti insinuare che non sono quel genere di persona?” “ Non lo insinuo, lo affermo” “ Adesso ti faccio nero”

 

“ C'è qualche problema?” intervenne il leader dell'Avalanche incuriosito dai crescenti toni, “ No, no, stavamo solo scherzando” rispose il più rapidamente possibile il giovane dal bel cappello non volendo affrontare nuovamente l'argomento Lockhart.

“ Bene, allora aiutiamo Zack a trovare un posto dove comunicare col QG, dopo potremmo divertirci” “ Ci sto, anche se dubito che qualcuno ci riuscirà” commentò Yuffie riferendosi a Tifa che effettivamente non sembrava affatto in vena di festeggiamenti.

 

Il gruppo, chiedendo in giro, scoprì che l'unico albergo dell'isola era dotato di un telefono che sfruttava linea criptate, ideale per lo scopo del coraggioso Soldier; di conseguenza il gruppo lo raggiunse il più velocemente possibile.

La struttura era colossale e sfarzosa, estremamente simile ai famosissimi hotel delle città di gioco d'azzardo, con numerosi dipendenti pronti a soddisfare ogni richiesta dei clienti a patto che pagassero una profumata somma.

Per fortuna Zack aveva con sé un bel gruzzolo che gli permise l'accesso immediato al telefono.

 

Stranamente il giovane concluse la chiamata in breve tempo e ciò incuriosì gli altri, in particolare Red che infatti gli chiese “ Hai già finito?” “ Sì, nella mia organizzazione utilizziamo dei termini in codice sia per non correre rischi sia per non perdere del tempo prezioso” “ Davvero astuto e ti hanno detto tra quanto ti richiameranno?” “ A breve, ma adesso non ci pensiamo, piuttosto facciamo baldoria!” “ Sicuro che sia il caso? Con tutte le spade di Damocle cha abbiamo sulla testa, non mi sembra opportuno” “ Esattamente perciò dobbiamo festeggiare fin quando possiamo Tifa, in fondo ce lo siamo meritati” “ Zack, ha ragione. Non essere così seria, forza!” esclamò la ladra trascinando fuori dall'albergo l'abbattuta amica.

 

Se lo spavaldo Soldier sfidò Barret ad una gara di bevute che avrebbe lasciato delle pesanti ripercussioni su entrambi il giorno seguente, gli altri decisero di godersi tutte le attrazioni offerte.

Come prima tappa andarono in un piccolo tendone circondato da lanterne che emettevano uno strano fumo bianco piuttosto inquietante, ma affascinante allo stesso tempo,

 

Una volta dentro vennero accolti da un simpatico gatto parlante che aveva in testa un cappello a cono giallo. Esteticamente era molto carino, aspetto che cozzava con la sua voce profonda.

L'animale li salutò con fare ampolloso “ Benvenuti da Cat, il miglior indovino di tutti i Regni. Sono amico delle stelle e loro mi permetteranno di scorgere il vostro futuro” “ Che assurdità” commentò Red diffidente, “ Un cane?! Che ci fai qui, fuori!” “ Con piacere, odio queste cose” concluse XIII uscendo stizzito mal sopportando i gatti.

 

“ Meno male che quel cagnaccio se ne è andato, adesso prego avvicinatevi uno alla volta”.

Sebbene dubbiosi ed un po' arrabbiati per come aveva trattato il loro amico, i tre incuriositi gli ubbidirono e la prima a farsi avanti fu Yuffie.

“ Il tuo futuro sarà travagliato, ma le tue grandi abilità di ladra ti permetteranno di superare ogni difficoltà ed ottenere ciò che vuoi”

La spiritosa ragazza restò sorpresa, quel tizio non avrebbe dovuto sapere che era una ladra, perciò forse le sue profezie non erano tutte sciocchezze.

 

La seconda fu Tifa, “ Vedo che il tuo cuore è sofferente per un amore non corrisposto...Non ho mai visto stelle tanto incerte” “ Che vuoi dire?” “ Ci sono buone possibilità che tu non verrai mai contraccambiata ed altrettanto buone che riuscirai ad ottenere il ragazzo che desideri, ma solo dopo che questo avrà subito una perdita che lo devasterà e segnerà per sempre”.

 

Intanto che Lockhart rimuginava pensierosa e preoccupata su quanto appena sentito, Liam si fece avanti e non appena Cat ebbe modo di vederlo per bene affermò stupito ” Tu sei di quella stirpe” “ Quale stripe?” “ Gli Smith” “ Non ho idea di cosa tu stia parlando” “ Non lo sai...”.

A quel punto l'indovino tirò una leva aprendo un passaggio dietro di lui “ Vieni, ti mostrerò chi sei realmente”.

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Capitolo 31
*** Un pericoloso incidente ***


Un pericoloso incidente

 

Il veggente condusse Liam, seguito da Tifa e Yuffie, in una struttura segreta sotto la sua tenda.

Quel luogo era avvolto da una strana atmosfera data da una grande quantità di incenso a cui si aggiungeva una strana nebbiolina dalla provenienza sconosciuta. Le particolarità non finirono lì, infatti c'era un'enorme sfera di cristallo su un tavolo di legno massiccio finemente intagliato. Inoltre le pareti erano tappezzate di quadri raffiguranti numerosi discendenti della famiglia Smith.

 

“ Benvenuti nella mia dimora, il luogo dove entro in contatto con le stelle” affermò il gatto saltando sopra un trono rosso, “ Dall'odore che si respira qui, usi delle sostanze psicotiche. Le tue visioni sono solo gli effetti della droga” rispose Yuffie con convinzione, “ Vedo che sei un'esperta” “ Non sono sempre stata una ladra e tu dovresti saperlo viste le doti che vanti di avere” “ Posso vedere solo il presente e parte del futuro. Il passato è scritto e perciò non mi interessa” “ Ottima scusa” “ Eppure le profezie che vi ho fatto ti hanno impressionata, non puoi negarlo” “ Sarà stato solo un caso” “ Il caso non esiste, tutto accade per una ragione” “ Ne sei certo?” “Assolutamente, un esempio l'hai davanti agli occhi: era destino che incontrassi un discendente della stirpe che mi ha donato la vita” “ Che cosa intendi?” chiese il cowboy decisamente confuso.

 

A quel punto il felino si avvicinò alla sfera di cristallo e dopo avervi poggiato su le zampe, all'interno di questa comparvero delle immagini.

“ I tuoi antenati erano dotati di abilità magiche eccezionali, seconde solo a coloro che vennero prima” “ Gli Antichi?” domandò la combattente marziale, “ Esatto, tuttavia a differenza di loro non erano in simbiosi col Pianeta in quanto traevano forza dalla propria rabbia ed odio. Fato volle che le loro emozioni negative non conoscessero fine e ciò li garantì una fonte inesauribile di potere che venne utilizzato per soggiogare il Mondo” “ Stai dicendo un mare di assurdità!” esclamò il giovane non credendo minimamente alle parole dell'animale, “ Per quale motivo? Perché la storia ufficiale non ne fa parola? Dovresti sapere che in questo Mondo solo in pochi sono a conoscenza di ciò che è  accaduto e di ciò che accade realmente. Inoltre non ho motivi per mentirti” “ Sarà...” “ Anche se non mi credi, scommetto che vuoi che continui”, il ragazzo annuì, “ Lo sapevo”.

 

Il gatto toccò ancora una volta la sfera mostrando una sequenza di immagini rappresentanti i soprusi degli Smith.

“ La sete di sangue di quella famiglia non aveva fine, erano talmente malvagi che arrivarono al punto di gettare il Mondo nella più completa disperazione. Però anche tra il letame può sbocciare un fiore...Ad un tratto nacque uno Smith dal cuore buono che tentò di espiare i peccati della famiglia. Nonostante i suoi tentativi non riuscì a fermarli e quindi prese una decisione che gli spezzò il cuore: sacrificare se stesso per creare una creatura che sterminasse il sangue del suo sangue” “ Tu saresti quell'essere?” “ No, io sono un ulteriore frutto del rituale a cui si sottopose il puro di cuore. Il mio compito è trovare i discendenti degli Smith ed indirizzarli sulla retta via così che possano rimediare ai torti del passato” “ Com'è possibile che ci siano dei discendenti se sono stati sterminati” “ Puoi arrivarci, al massacro vennero risparmiati i bambini che non avevano alcuna colpa” “ Ammettiamo per pura ipotesi che quello che dici sia vero, cosa vuoi da me?” “ Visto che stai già percorrendo la retta via, ben poco. Mi limiterò a risvegliare i tuoi poteri” “ Che?”.

 

Prima che Liam potesse fare altro, il felino gli lanciò addosso una polvere dorata che lo avvolse fino a penetrare nel corpo.

“ Cosa mi hai fatto?” domandò il cowboy sentendosi stranamente bene, “ Te l'ho detto, ora sarai grado di rimediare agli errori dei tuoi avi” “ Quindi adesso ho dei poteri magici, ma come li uso?” “ Al momento debito lo scoprirai” concluse Cat con un sorriso.

 

Nel mezzo del racconto Tifa si era allontanata in silenzio, sentendosi chiamata da un'irresistibile voce femminile.

Seguendola trovò un ulteriore passaggio segreto che la portò qualche metro in profondità dove vide un flusso d'energia verde tenuto a bada da alcune misteriose macchine. Osservando più attentamente l'area notò la presenza di un cristallo verde scuro sopra uno dei macchinari verso il quale provò un'inspiegabile attrazione che la spinse a toccarlo.

Non appena lo fece l'oggetto si dissolse lasciandolo confusa, subito dopo sentì ancora una volta la voce che l'aveva condotta lì: “ Sei stata bravissima e perciò, mentre aspettiamo che arrivino le altre, ti farò avere la persona che desideri”.

 

Sebbene questo fosse un messaggio inquietante Lockhart era più felice che mai.

Suddetto gesto avrebbe causato dei seri problemi ad i suoi amici, arrivando persino a mettere in pericolo la vita di uno di essi.

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Capitolo 32
*** Una notte indimenticabile ***


Una notte indimenticabile

 

Cloud ed Aerith, dopo aver ballato ancora un po', visitarono attrazioni di vario genere: da quelle squisitamente romantiche a quelle più divertenti, fino a quelle spaventose.

Sebbene molto diverse le une dalle altre c'era un elemento che le accomunava: il comportamento del duo. 

Dopo tanto tempo di soppressione delle rispettive emozioni, poterono finalmente lasciarsi andare e comportarsi come una vera e propria coppia di giovani innamorati.

 

Il legame tra loro era così speciale e la loro intesa tanto naturale che spinse molte delle persone in cui si imbattevano casualmente ad osservarli e commentare con espressioni del tipo “ Magari avessi anch'io qualcuno così” oppure “ Che belli! Sono stati molti fortunati a trovarsi”.

Ad uno sguardo più attento però non erano esattamente due ragazzini nella prima fase dell'amore, bensì degli amanti rincontratesi dopo molti anni di lontananza; idea che era tutt'altro che campata in aria.

 

Dopo qualche altra attrazione la coppietta si spostò a bordo di una gondola a motore, meta obbligatoria per tutti coloro che si amavano perché percorreva il corso d'acqua che attraversava l'isola in un'atmosfera romantica e serena.

La Cetra abbracciò il proprio cavaliere non appena si sedette sul mezzo, dopo di che osservò il cielo stellato. Stentava ancora a credere che gli ultimi avvenimenti fossero reali, il bacio con Strife l'aveva trasportata in un Mondo incantato che credeva poter esistere solo nelle sue migliori fantasie. Eppure era tutto vero e non le importava se sarebbe durato poco, per via del suo Destino, avrebbe assaporato ogni singolo istante al fianco del ragazzo che le aveva scaldato il cuore come mai nessuno prima.

 

Anche Cloud pensava cose simili, però l'elemento che lo colpì di più era il modo in cui si sentiva: per nulla impacciato o imbarazzato, ma perfettamente a suo agio.

Ciò era l'ulteriore prova che l'amante dei fiori era davvero colei di cui aveva bisogno per essere completo e per curare le proprie ferite.

 

A circa metà tragitto Aerith ruppe il tranquillo silenzio creatosi sostenendo con dolcezza “ Visto che ti ho pagato per i tuoi servigi, il nostro contratto è concluso” “ Direi di sì” “ Ammetto che sei stato un'ottima guardia del corpo, forte ed attenta, ma ancbe premurosa e gentile. Quasi quasi ti riassumo” “ Basta che paghi” rispose l'Ex Soldier col suo solito tono che però nascondeva un tentativo di scherzo. Subito dopo venne colto di sorpresa da un bacio della ragazza.

 “ Che dici? Può bastare? Oppure ne vuoi di più?” sussurrò suadente l'erede degli antichi mentre baciava ancora ed ancora uno Strife completamente inebriato da quello che stava accadendo.

 

Le effusioni amorose vennero momentaneamente interrotte da numerosi fuochi d'artificio, la specialità dell'isola, i quali illuminarono il firmamento con meravigliose forme e colori.

La coppia li osservò con stupore consci che questa sarebbe stata una notte che non avrebbero mai dimenticato.

 

Intanto Zack e Barret erano nel vivo della loro sfida di bevute. Il giovane Soldier si stava dimostrando un avversario tenace, ma difficilmente avrebbe retto i ritmi del leader dell'Avalanche.

Quest'ultimo, dopo aver finito l'ennesimo boccale di birra, affermò ormai ubriaco “ Sono avanti di uno giovanotto” “ Dove hai imparato a contare? Siamo pari!” “ Come no” “ A sì?”, il Soldier scolò rapidamente la bevanda che aveva davanti, dopo di che esclamò “ Un'altra!” “ Ahah, se continuiamo così domani non riusciremo neanche ad alzarci” “ Allora che vuoi fare? Arrenderti?” “ Assolutamente no”.

 

Dopo un altro paio di birre Wallace, sentendo il bisogno di riprendere il fiato, iniziò a parlare con l'amico.

“ Zack, avevi ragione, avevamo proprio bisogno di una serata come questa con dell'ottima...come si chiama...a sì, birra ed una buona compagnia” “ L'alcol ti ha fatto diventare sentimentale” “ Volevo solo dirti che sei un bravo ragazzo, tutto qui! E perciò mi dispiace per la tua situazione con Aerith” “ Di che stai blaterando?” “ Sarò brillo, ma non stupido. Ho visto come la guardavi prima che scoprissi di lei e Cloud” “ Va bene così amico, ho voltato pagina ormai. Sai, ho già messo gli occhi su un'altra donzella” “ E bravo Zack...Vorrei che anche Tifa fosse come te, per me è come una figlia e vederla soffrire per amore mi fa male. Non posso neanche prendermela con Cloud, non l'hai mai presa in giro o fatto intendere che tra loro potesse nascere qualcosa di oltre l'amicizia” “ A lei penserà Liam, anzi sono sicuro che a quest'ora avrà già fatto la sua mossa” “ Lo spero proprio” “ Basta pensare a cose complicate come i sentimenti, beviamoci su!” “ Ben detto!”.

 

Contemporaneamente alla particolare sfida tra Barret e Zack, Liam e gli altri avevano lasciato la tenda di Cat piuttosto increduli per quello a cui avevano assistito.

Vedendo il cowboy pensieroso, Yuffie gli domandò “ Credi che quell'assurda storia sia vera?” “ Non lo so, però mi sento diverso, come se finalmente avessi preso piena coscienza di me” “ Se davvero sei dotato di un grande potere come ha detto quello strano indovino, ci sarai decisamente molto più utile di adesso” “ Grazie Yuffie, sei sempre molto gentile come me” commentò ironico il giovane dal bel cappello nei cui confronti la ladra aveva assunto effettivamente un atteggiamento conflittuale nelle ultime ore per via della storia con la combattente marziale.

 

“ Ragazzi su non litighiamo, godiamoci la festa” intervenne Tifa per placare gli animi, “ Finalmente ti è passata la mestizia” commentò felice Yuffie, “ Ho capito che rimuginare su cose che non posso cambiare è inutile, quindi perché rovinarsi la serata?” “ Così mi piaci ragazza, pensiamo solo a divertirci” concluse l'abile ladra.

 

 

In effetti Lockhart si sentiva meglio, emozione che era sfortunatamente legata a quell'incidente nel rifugio di Cat, il quale avrebbe presto iniziato a dare i suoi velenosi frutti.

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Capitolo 33
*** Gli albori del caos ***


Gli albori del caos

 

Alle prime luci dell'alba Cloud ed Aerith decisero che era ora di riunirsi ai propri amici.

Sebbene non sapessero dove fossero, intuirono che il luogo migliore dove trovarli era il maestoso, nonché unico, albergo dell'isola.

 

Durante il tragitto verso l'hotel, l'amante dei fiori disse con felicità al suo ragazzo “ Mi sono divertita molto, è stato fantastico”. Cloud non rispose, limitandosi a guardarla come perso nei suoi delicati  nonché bellissimi lineamenti; perciò lei gli chiese “ Non ti sei divertito?” “ Suppongo di sì”.

 

Normalmente una risposta del genere avrebbe alterato chiunque, ma non la Cetra che sapeva perfettamente cosa provasse Strife, semplicemente non riusciva ancora a pronunciarlo.

“ Per questa volta mi accontento” affermò la giovane dando un rapido bacio al suo prode cavaliere, per poi aggiungere “ Direi che adesso posso anche perdonarti, ma non azzardati più a comportarti in quel modo” “ Te lo prometto” “ Sarà meglio” concluse la Cetra assumendo un'espressione seria e determinata che venne spazzata via quando il biondo le diede un rassicurante e tenero bacio.

 

Il duo raggiunse la meta con molta calma volendo assaporare uno dei pochi momenti in cui erano soli ed in pace.

Sapevano bene che questa breve pausa sarebbe presto finita e perciò era logica la loro intenzione di sfruttare ogni secondo possibile.

 

Giunti alla reception, Aerith, dopo aver fornito la descrizione del proprio gruppo, ebbe la conferma che si trovavano nel posto giusto. Tuttavia avrebbero dovuto aspettare ancora un po' prima di rivederli visto che, per le parole del dipendente dell'albergo, i loro amici erano rientrati solo un paio d'ore prima ed un paio di loro dovevano smaltire una pesante sbronza.

Probabilmente la scelta migliore sarebbe stata riposarsi, ma né Cloud né la sua bella avevano sonno, l'adrenalina provata nello stare insieme scorreva ancora forte nelle loro vene.

Per cui decisero di approfittare del servizio di ristorazione per fare colazione, scelta che si sarebbe dimostrata fortunata viste le prelibatezze che avrebbe assaggiato.

 

Intanto Tifa si era inaspettatamente svegliata fresca come una rosa, nonostante la brava notte appena trascorsa; inoltre si sentiva stranamente più forte che mai.

Non essendo una sciocca capì che ciò era legato a quello strano cristallo che aveva toccato, ma dati i suoi effetti non si preoccupò, anzi ritenne che fosse una specie di benedizione; niente di più lontano dalla realtà.

 

Sentendosi affamata, Lockhart uscì dalla stanza d'albergo pagata gentilmente da Zack, volendo mettere qualcosa sotto i denti.

Arrivata nella hall si imbatté in Liam, il quale la salutò subito calorosamente “ Ciao Tifa, sei già sveglia! Dopo la lunga notte di ieri pensavo che avresti preferito recuperare un po' le forze” “ Non ne ho bisogno e poi potrei dirti lo stesso” “ Quella storia di Cat mi ha agitato ed elettrizzato più di quanto pensassi, se non ci avessero confiscato le armi e se non ci fosse una barriere anti magia avrei già messo alla prova le mie nuove abilità” “ Ti capisco, al tuo posto avrei provato lo stesso” “ Visto che siamo in piedi, perché non mangiamo qualcosa” “ Siamo in sintonia, stavo proprio andando a fare colazione” “ Perfetto!”.

 

Il cowboy era piuttosto eccitato: a quanto sapeva Strife e l'amante dei fiori stavano facendo i piccioncini chissà dove, mentre Barret e Zack dovevano smaltire una sbronza che avrebbe messo al tappetto persino un vichingo. Yuffie non si sarebbe alzata se non a tarda mattinata visto il suo amore per le lunghe dormite e Red non era entrato in hotel preferendo andare in giro per l'isola. 

Per cui avrebbe avuto del tempo da solo con la ragazza che le piaceva tanto e stava seriamente pensando di seguire le indicazioni della ladra. Doveva smettere di inventare delle scuse e farsi avanti o se ne sarebbe pentito per sempre.

 

A pochi passi dalla sala ristorante, l'abile combattente marziale domandò “ Dove credi che siano Cloud ed Aerith?” “ Non ho idea, ma conoscendo Aerith avranno sicuramente usato tutte le attrazioni e visitato ogni tendone. E' possibile che siano ancora in giro” “ Già, si saranno divertiti...” “ Come noi, no?” “ Sì certo, come noi”.

Tifa mise su un finto sorriso molto convincente che dissuase Liam ad insistere sull'argomento.

 

Le vere emozioni dell'abile combattente si palesarono solo quando si imbatté, insieme all'amico, nella nuova coppia intenta a magiare.

Lockhart lanciò uno sguardo d'odio verso la Cetra quando nessuno le stava prestando attenzione, dopo di che, ritornando normale, decise di unirsi all'innamorato duo in atteggiamento normale.

 

Aerith ebbe una strana sensazione quando Tifa entrò nella stanza, ma non le diede peso dato che in quel momento aveva attenzioni solo per l'amato.

Se si fosse comportata diversamente forse il pericolosissimo incidente che l'avrebbe coinvolta si sarebbe potuto evitare, ma sfortunatamente ciò non avvenne.

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Capitolo 34
*** Il benedetto dall'Antica ***


Il benedetto dall'Antica

 

Liam e Tifa si unirono a Strife ed Aerith intenzionati a scoprire cosa quei due avessero fatto per tutta la notte.

Vedendoli più affiatati del solito e con degli strani occhi luminosi, il cowboy intuì che era successo qualcosa di speciale. Ulteriore conferma che quei due finalmente si fossero dichiarati era il fatto che stavano tenendosi per mano e sorprendentemente l'Ex Soldier non sembrava per nulla scocciato.

 

“ Cosa avete fatto ieri?” domandò la Cetra prendendo un sorso di spremuta, “ Dopo che vi siete allontanati abbiamo visitato diverse attrazioni tra cui la tenda di un veggente nella quale ho scoperto le mie vere origini” spiegò il cowboy, “ Non pensavo che non le conoscessi” “ Neanch'io Aerith, ma a quanto pare discendo da una famiglia tanto potente quanto malvagia ed il mio compito dovrebbe essere quello di espiare le loro colpe” “ Wow, incredibile” “ Sì, senza dubbio mi ha colto in contro piede. Tuttavia credo che siete stati voi a passare i migliori momenti”.

La ragazza si limitò a sorridere ed a guardare dolcemente il suo amato che abbozzò uno dei suoi rarissimi sorrisi.

 

Durante tutta la conversazione Tifa mantenne il solito atteggiamento gentile e simpatico, ma in realtà una profonda rabbia stava crescendo a dismisura in lei la quale rischiava di esplodere ogni volta che la nuova coppia si scambiava degli sguardi d'intesa o gesti carini.

Se fosse stata una situazione normale l'erede degli Antichi se ne sarebbe accorta all'istante, ma in questo momento era totalmente assorta nei proprio sentimenti da non rendersi conto di nulla.

 

L'amante dei fiori non poteva credere a quanto fosse bello quel sentimento che stava provando, tutto quello che aveva sentito prima non era paragonabile a questa nuova emozione che la faceva sentire così leggera. Purtroppo però non era solo felice, infatti aveva un peso sul cuore dato dalla consapevolezza del proprio fato che rischiava di rovinare tutto. Tuttavia non l'avrebbe permesso, in fondo era lei quella che diceva sempre che bisogna pensare al presente e non al futuro.

 

Nel frattempo Zack era appena stato svegliato da una dipendente dell'albergo, la quale era stata costretta a lanciargli addosso un secchio d'acqua gelata per destarlo dal profondo sonno. La donna gli disse cordialmente “ Mi dispiace signore, però sono stata costretta a farlo” “ Non ci fa niente, vedere una bella ragazza come te di prima mattina è stupefacente” “ Grazie, anche tu non sei male” “ Ma davvero? Allora perché non ci divertiamo un po'” “ Sono lusingata, ma sto lavorando, magari dopo” “ Ligia al dovere, mi piace" il ragazzo le fece uno sguardo seducente per poi continuare " Comunque perché mi hai svegliato?” “ Giusto! C'è un uomo che vuole parlarti, dice che è urgente” “ Il QG, di già?!” “ Cosa?” “ Niente, grazie mille dolcezza”.

 

Una volta comunicato con la base, il Soldier corse immediatamente ad avvertire gli amici.

Si imbatté subito nelle coppie intente a fare colazione.

“ Ehi, Zack dove corri?” domandò Liam, “ Non starai mica scappando da una ragazza che hai sedotto ed abbandonato?” scherzò l'erede degli Antichi, “ Per quanto mi piacerebbe, no. Mi ha chiamato il QG rivelandomi delle importanti informazioni che devo assolutamente condividere con voi” “ Allora sputa il rospo” affermò Tifa, “ Volevo aspettare che fossimo tutti insieme, ma temo che gli altri impiegheranno molto a svegliarsi".

A quel punto il moro si sedette al tavolo degli amici prima di affermare " Allora, dall'interpretazione dei dati raccolti dalle altre squadre dovrebbe esserci un luogo segreto su quest'isola contenente le coordinate verso la caverna degli Antichi” “ Hai delle indicazioni più precise?” chiese Cloud volendo andare dritto al punto, “ Sì, dovrebbe essere sotto la tenda di un indovino...Come si chiamava...” “ Cat” “ Bravo Liam, ma come fai a conoscerlo” “ Io, Tifa, Red e Yuffie l'abbiamo incontrato” “ Perfetto!” “ Però non mi è sembrato di vedere nulla che potesse essere collegato alla nostra ricerca” commentò Lockhart, “ Vale la pena di controllare lo stesso, inoltre questa volta ci sarò io” sostenne con un sorriso la Cetra, “ Certo perché tu sai tutto” pensò la combattente nascondendo la propria furia.

 

Gli amici decisero di ascoltare Aerith e perciò andarono dal veggente senza aspettare gli altri, non ritenendo necessaria la loro presenza.

Non appena si avvicinò a quella tenda, la castana ebbe una strana sensazione che la spinse ad entrare senza badare a Cat che tentò di capire chi fosse e che cosa volesse. L'indovino stava per fermare la sua avanzata con delle strane sostanze, ma ritornò sui proprio passi quando venne fulminato da uno sguardo minaccioso dell'Ex Soldier.

 

La Cetra attraversò il rifugio del gatto parlante fino ad arrivare davanti ad un enorme quadro che, una volta tolto, rivelò un'antica parete in roccia incisa in un linguaggio perduto nella storia.

 

“ Queste scritte sono come quelle della caverna del killer, è lo stesso alfabeto” commentò il biondo, “ Bravissimo Cloud!" " Allora leggilo" intervenne insolitamente scontrosa Tifa " Certo, dice che solo una pura preghiera può aprire il sentiero della verità” “ Che significa?” si interrogò Zack che ottenne una risposta dal veggente “ Quella preghiera è una tecnica molto rara conosciuta solo dagli antichi, quindi è impossibile aprirla”.

 

Allora Cloud ebbe un'intuizione che per metterla in pratica dovette prendere la materia bianca.

“ Perché hai una materia, non sono ammesse qui” obiettò il gatto, “ Non volevo separarmene, quindi l'ho nascosta” “ Dove l'hai presa?” intervenne Tifa, “ E' una lunga storia”.

L'Ex Soldier inserì l'oggetto in una cavità sferica presente nella parete, ciò creò una forte luce che sostituì il muro con una barriera verdastra sulla quale c'era una scritta enigmatica: “ Solo un membro della nostra stirpe ed il benedetto dall'Antica potranno entrare”.

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Capitolo 35
*** I templi perduti ***


I templi perduti

 

“ Cosa dice Aerith?” chiese Liam decisamente perplesso per quello che stava vedendo, “ Solo i Cetra ed il benedetto dall'Antica possono oltrepassare questa barriera” “ Benedetto dall'Antica...Sai cosa significa?” “ Non ne ho idea Tifa”.

 

Intanto che gli amici stavano valutando la prossima mossa, Cat era rimasto senza parole: non poteva credere che qualcuno avesse aperto quel portale e più di qualsiasi altra cosa era incredulo di avere davanti agli occhi una discendente degli Antichi.

Capì l'identità dell'amante dei fiori quando dimostrò di essere capace di leggere quell'antico alfabeto.

 

“ Sei un'Antica, incredibile! Con te c'è una possibilità di salvare il Pianeta!” esclamò entusiasta il veggente, “ Che significa?” domandò la castana curiosa, “ Un meteorite sta per dimezzare, nella prospettiva più positiva, la razza umana e purtroppo non c'è modo per fermarlo” “ Lo sappiamo e perciò che siamo qui” intervenne Zack ancora un po' sotto gli effetti dell'alcol, “ Avrei dovuto capirlo... Scommetto che non conoscete la leggenda secondo la quale un'Antica può proteggere il Mondo da qualsiasi calamità, a patto però che ritrovi i suoi veri poteri” “ Interessante, sai come potrei farlo?” “ Si, ci siano tre templi nascosti dai tuoi antenati eoni fa, ognuno dei quali ti avvicinerà a quello che sei realmente”.

 

Le dichiarazioni di Cat potevano sembrare folli, ma gli eroi ebbero la sensazione che fossero veritiere. Perciò scelsero di fidarsi di lui e visto che sembrava sapere molte cose il Soldier gli chiese “ Invece chi è il benedetto dall'Antica?” “ Non ne ho mai sentito parlare, mi spiace”.

 

Vedendo Aerith dirigersi verso la strana porta Liam le chiese “ Dove vai?” “ Entro” “ Ne sei sicura?” aggiunse Zack comprensibilmente timoroso “ Hai sentito questo simpatico gattino, devo farlo o per Pianeta sarà la fine” “ Non andrai da sola” esordì con convinzione Cloud che aggiunse vendendo l'espressione titubante della ragazza che amava “ Potrebbe essere molto pericoloso, non ti lascerò attraversala senza di me”.

 

L'erede degli Antichi sarebbe dovuta essere preoccupata per via dell'enigmatica scritta, ma non lo era come se sapesse che non sarebbe successo nulla al suo amato.

Colei invece che tentò di fermarlo fu Tifa “ Aspetta Cloud! stai correndo un rischio inutile. Dato che è stato così difficile trovare questa porta, dubito che ci siano dei pericoli” “ Potrebbe essere perfettamente il contrario” rispose Strife mentre raccoglieva la materia bianca “ Inoltre ho questa”.

 

Ormai l'Ex Soldier aveva preso la sua decisione e nessuno l'avrebbe persuaso, perciò Lockhart desistette sperando con tutta se stessa che il caro amico avesse ragione.

A quel punto Cloud ed Aerith attraversarono la soglia venendo trasportati all'interno di un vecchio tempio.

L'edificio era ormai al collasso: il soffitto era del tutto distrutto, le colonne invece erano ricoperte da piante rampicanti che conferivano all'ambiente un aspetto post-apocalittico. Tuttavia l'elemento più strano stava nel fatto che il duo non provò alcuna tensione o paura, ma un profondo senso di calma e pace onteriore.

 

Dopo essersi orientati, iniziarono l'esplorazione che si rivelò molto rapida. Infatti era impossibile accedere a quasi tutte le aree per via dei crolli, l'unico ingresso disponibile era quello verso un piccola stanza contenente un altare d'oro.

Quel luogo conteneva una raffigurazione mal ridotta che però permetteva di distinguere chiaramente una donna che poggiava una materia blu intenso sull'ara.

 

Nell'osservare quella scena Aerith si ricordò della materia che sua madre le aveva dato prima di morire che caso strano aveva lo stesso colore di quella nel dipinto. Perciò seguì l'esempio della pittura, scelta che si dimostrò esatta: misteriosamente un raggio di luce scese dal cielo e colpì l'oggetto tanto prezioso per l'amante dei fiori infondendogli un nuovo e misterioso potere.

 

Terminato il processo la Cetra riprese la materia che era piuttosto calda, ma non troppo da non poter essere toccata.

“ Stai bene?” chiese Cloud, “ Sì” “ Ti senti diversa?” “ No, tutto come prima” “ Ok, allora troviamo un modo per tornare dagli altri” “ Mi sembra l'unica cosa da fare” “ Comunque se dovessi sentirti strana, non esitare a dirmelo”.

Aerith sorrise prendendogli la mano, dopo di che affermò felice “ E' bello che ti preoccupi per me, anche se non vorrei farti provare un'emozione del genere. Credi che sia strano?” “ No” “ Come fai dirlo?” “ Provo lo stesso”.

 L'amante dei fiori sentendo quell'affermazione non poté fare a meno di dare un rapido bacio al suo amato e casualmente in quel preciso istante la sua materia si illuminò proiettando in cielo delle coordinate, probabilmente quelle del secondo tempio.

Dopo di che l'altare esplose aprendo un portale uguale a quello che avevano attraverso per arrivare lì.

 

Il fatto che suddetto fenomeno fosse accaduto nell'esatto momento in cui la coppia si era baciata non poteva essere un caso, forse il loro amore era la chiave di tutto.

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Capitolo 36
*** Collasso ***


Collasso

 

Cloud ed Aerith attraversarono senza indugio il portale sperando di tornare dagli amici, ma non ciò non accadde. Infatti vennero trasportati in un lungo corridoio sotto il tempio, il quale era adornato da numerosi dipinti che purtroppo era talmente mal ridotti da rendere impossibile capire cosa rappresentassero.

Non potendo fare altro la coppia avanzò con tranquillità e sebbene fossero in territorio sconosciuto avevano la strana sensazione di essere al sicuro.

 

L'amante dei fiori sfruttò il momento di calma per chiedere una cosa all'amato che le era passata di mente nei giorni precedenti.

“ Cloud, dove hai preso quella materia bianca?” “ Ricordi quando sono tornato con Zack?” “ Sì, ti eri allontanato per prendere della legna” “ Esattamente, in quel bosco sono stato attaccato da alcuni Numen che sono stati spazzati via da un misterioso tizio con una maschera di porcellana. E' stato lui a darmela” “ Perché?” “ Disse che mi avrebbe aiutato nella mia missione” “ Curioso...” “ Già, mi chiedo chi sia?” “ Sono sicura che lo scopriremo” concluse la ragazza con il suo solito sorriso.

 

Il duo proseguì fino a quando non entrarono in una stanza la cui porta era crollata per via dello scorrere del tempo.

Quest'area era molto diversa dalle precedenti dato che sembrava essere stata appena ristrutturata e ciò permise alla coppia di osservare gli affreschi che la tappezzavano che raffiguravano una bellissima donna intenta a sfruttare l'energia del Pianeta per curare diversi animaletti feriti.

 

La cosa che colpì profondamente l'Ex Soldier era che quella giovane era identica ad Aerith, persino nei gesti dipinti. Questo lo convinse che le parole di Cat erano vere, c'era una possibilità concreta di salvare il Mondo.

 

L'amante dei fiori, a cui non era sfuggita la sua somiglianza con la donna dell'affresco, si avvicinò all'opera d'arte per poterla osservare meglio.

Non appena lo fece ebbe l'istinto di toccarla e questo semplice gesto distrusse il dipinto.

Inizialmente pensò di aver combinato un guaio, ma per sua fortuna sotto la pittura era nascosta un'incisione nel solito alfabeto che solo lei poteva decifrare.

 

“ Cosa c'è scritto?” chiese Cloud curioso, “ Dice che solo chi acquisirà la preghiera più pura e la utilizzerà nel tempio finale potrà salvare il globo” “ Interessante, ma c'è qualcosa di più preciso riguardo questa preghiera” “ A quanto scritto il prossimo tempio dovrebbe far luce su di essa” “ E dove si trova? Quelle coordinate che abbiamo visto prima non sembravano realistiche” “ C'è solo un'indicazione, si dice che sia nel luogo dove gli amanti del Destino si sono uniti” “ Non è molto, ma meglio di niente” “ Proviamo ad esplorare ancora, magari c'è un passaggio segreto o qualcosa del genere” “ D'accordo”.

 

Contemporaneamente alle importanti scoperte dei due innamorati, Jack insieme alla sua squadra stava aspettando nella sala d'attesa il proprio turno per poter parlare con i leader politici di Vivi, i quali stavano perfezionando i preparativi per l'incoronazione del successore al trono.

 

A fargli compagnia c'era anche Crox, il quale aveva un'espressione furiosa.

“ Per quale motivo li hai lasciati andare?! Quei bastardi sono i responsabili del regicidio ed hanno ucciso mio figlio che è anche tuo cugino” “ Victor devo assicurarmi che Giustizia sia fatta a prescindere dalle implicazioni personali e su quella montagna ho visto delle cose che mi hanno instillato numerosi dubbi” “ Ti sei rammollito in questo periodo di pace” “ No, sei tu ad essere accecato dalla rabbia” “ Ne ho motivo!”.

 

I due vennero interrotti da un consigliere che li invitò ad entrare, mentre gli altri membri della Luce della Giustizia dovettero aspettare fuori.

 

“ Benvenuto Jack, siamo felici di vederti in forze” esordì uno dei ministri, “ Piacere mio di essere al vostro cospetto” “ Deve essere accaduto qualcosa di straordinario per averti spinto a chiedere la nostra udienza, non era mai accaduto” intervenne un altro ministro più anziano del primo, “ Ha ragione, infatti ho assistito ad un fenomeno assurdo: uno dei miei uomini ha sviluppato uno strano cristallo verde nel corpo che l'ha ucciso ed ha iniziato ad emanare un fumo verde che ha mandato fuori di testa la mia squadra” ” Fumo verde, lo stesso avvistato nella reggia quella notte” commentò un consigliere, “ Esattamente” “ Però sei riuscito a risolvere la situazione” “ Non sono stato io, è tutto merito della ragazza castana accusata di regicidio” “ Come ha fatto?” “ Ha purificato quell'oggetto, ma non so come però. Per questo ho raccolto il cristallo e l'ho mandato ad analizzare, ma purtroppo non ci sono risultati significativi” “ Capisco...Ho deciso” iniziò il Primo Cancelliere, la più alta autorità al momento, “ Tornerai dai regicidi e li farai la seguente offerta: la ragazza castana per la loro libertà. Se dovessero rifiutare uccidili tutti tranne lei” “ Non ha senso, potrebbero essere innocenti” “ Ascoltami, quella giovane ci potrebbe servire per evitare che una catastrofe del genere si ripeta” “ Ma non è giusto” “ La giustizia è un concetto vago e non possiamo permetterci di perdere la faccia davanti all'opinione pubblica. Dobbiamo accusare qualcuno oppure cosa penseranno di noi i nostri sudditi e le altre potenza?” “ Non lo farò mai, io perseguo la Vera Giustizia” “ Datti una calmata, in passato hai già eseguito ordini moralmente discutibili”.

 

In quel momento, mentre Jack si rendeva conto di aver tradito i propri ideali più volte in passato, un fumo verde invase la stanza corrompendo le autorità che divennero mostri assetati di sangue. Successivamente gli uomini del cavaliere irruppero nell'area brandendo le proprie armi.

 

Da lì a poco il prode paladino sentì una presenza estranea tentare di prendere il controllo sul suo corpo , ma riuscì a scacciarla grazie alla sua ferrea volontà.

Fatto ciò ebbe l'impressione di udire una voce femminile sostenere “ Non ho ancora la forza di impadronirmi di uno come te, peccato...Mi servirai comunque a qualcosa, sarai cibo per i miei piccolini”.

 

Proprio come annunciato dall'inquietante voce, tutti si lanciarono contro Jack, compreso Victor, intenzionati ad ucciderlo.

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Capitolo 37
*** Infezione ***


Infezione

 

Rude e Reno erano finalmente arrivati a Y'shotta dopo un lungo viaggio.

I due non poterono sfruttare i potenti mezzi della Shinra dato che dovevano infiltrarsi senza farsi notare, altrimenti avrebbero rischiato di causare un serio incidente diplomatico ed era l'ultima cosa di cui avevano bisogno.

Fortunatamente le loro abilità era più che abbastanza per riuscire in un compito del genere, di conseguenza raggiunsero l'obiettivo senza eccessive difficoltà.

 

Non appena si avvicinarono a quella città sentirono un netto cambiamento nell'atmosfera: l'aria intorno si fece pesante e sempre meno respirabile come se stessero entrando in un'area contaminata da scorie nucleari.

Perciò non ci volle molto prima che furono costretti ad indossare una speciale maschera in grado di filtrare ogni tipo di particella impura, persino le più microscopiche.

 

A pochi chilometri dalla celebre capitale, la ricca vegetazione e la vita che la circondava erano sparite del tutto. Inoltre il terreno aveva delle profonde crepe come se si fosse abbattuto un potentissimo terremoto, le poche piante restanti erano prive di foglie ed i loro tronchi erano marciti. Infine si imbatterono in numerosi cadaveri di animali che sembrava essere stati mangiati dall'interno, cosa che li disturbò notevolmente.

 

Raggiunta la destinazione, lo spettacolo che si parò loro davanti era persino peggiore: i numerosi edifici, i mezzi all'avanguardia e la maestosa reggia erano ridotte in nulla più che un cumulo di macerie. Come se non bastasse la zona era interamente avvolta da una nebbia verde scuro, talmente fitta che dovettero utilizzare una speciale torcia per non perdersi.

 

“ Non ho mai visto niente del genere neanche ai tempi della guerra con i Wutai” commentò Reno, “ Neanch'io e proprio perciò dobbiamo svelare questo mistero. Dobbiamo evitare che una cosa così capiti anche a Midgar” “ Avremmo dovuto portare Hojo, sarebbe stato come un bambino al parco giochi” “ Probabile, ma si divertirà comunque quando faremo rapporto”.

 

Il duo attraversò le vuote strade avendo costantemente dei brividi lungo la schiena come se qualcosa di terribile stesse per accadere e sfortunatamente avevano ragione.

Mentre stavano esplorando la città per cercare qualche indizio sentirono dei lamenti provenire nei paraggi che si fecero sempre più intensi e minacciosi. Successivamente dalla nebbia uscirono delle creature che rimandavano vagamente ad una figura umana, si trattava di esseri bipedi con lo strato più superficiale della pelle strappato, il tessuto muscolare, visibile a tratti, era pronunciato e gli arti, il doppio rispetto a quelli di una normale persona, erano dotati di lunghi artigli molto pericolosi.

 

Come prevedibile i Turks vennero attaccati all'istante. Quei nemici non rappresentarono un reale problema, avrebbero solo dovuto prestare attenzione alle loro maschere perché senza di esse avrebbero rischiato di grosso; respirare quella nebbia non sarebbe stata certo una scelta saggia.

 

Sbarazzatesi degli avversari, si presero del tempo per analizzare i corpi arrivando ad una deduzione sconcertante: c'erano altissime probabilità che quelle creature fossero ciò che rimaneva dei cittadini di Y'shotta che non erano stati sufficientemente veloci da lasciare la città o che non si erano allontanati abbastanza.

Ciò li portò ad una teoria che collegava tutto a quella strana nebbia, tuttavia avevano bisogno di prove concrete; per cui decisero proseguire con la ricerca e di raccogliere dei tessuti cutanei dai nemici appena abbattuti.

 

La loro avanzata venne ostacolata nuovamente da un gran numero di quelle strane creature che però non ebbero alcuna speranza contro di loro.

Dopo aver setacciato tutti i quartieri senza trovare niente, i colleghi si diressero nel sito dove sorgeva la reggia sperando di avere maggiore fortuna.

Il loro tentativo fu fruttuoso, infatti lì il verde della foschia divenne tanto scuro da essere prossimo al nero. Inoltre c'era un punto, corrispondente al nascondiglio segreto del re, da dove la nebbia sembrava fluire. Magari lì si nascondeva la chiave del mistero, perciò non esitarono ad avvicinarsi. Tuttavia sul loro cammino si palesò un essere mostruoso, grande quanto un piccolo appartamento, composto dalla fusione di centinaia di creature più piccole che li ringhiò contro ferocemente.

 

Reno e Rude furono costretti a mettere in pratica tutte le tecniche che conoscevano, persino quelle combinate, per avere la meglio sul nuovo nemico che collassò a terra, solo dopo una lunga ed estenuante battaglia, creando un grosso cratere. Purtroppo però i due non erano ancora al sicuro, infatti quell'essere si gonfiò triplicando le proprie fattezze per poi esplodere in una colossale bomba verde che li travolse in pieno.

 

I colleghi vennero ritrovati dall'altra parte di Vivi solo diversi giorni dopo da una squadra speciale della Shinra, mandata apposta per indagare sulla loro scomparsa.

Erano in buona salute fisica, psicologicamente invece versavano in uno stato di palese confusione ed un'apparente amnesia. Di conseguenza vennero immediatamente riportati a Midgar, dove sarebbero stati sottoposti ad approfonditi controlli medici.

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Capitolo 38
*** Una nuova destinazione ***


Una nuova destinazione

 

“ E' da un bel po' che sono lì, mi chiedo se stiano bene” commentò Liam mentre attendeva il ritorno di Cloud ed Aerith, i quali erano via da diverse ore.

“ Sono in gamba, non temere. Inoltre anche se si fossero imbattuti in qualche pericolo, sono in grado di cavarsela perfettamente” rispose Zack convinto delle proprie parole.

“ E' possibile che dovremmo aspettare ancora molto” esordì Cat mentre leggeva un antico e polveroso tomo, “ Come mai?” chiese il cowboy, “ Stando a questo libro in quel genere di templi lo scorrere del tempo è diverso, molto più lento del normale. Quindi magari per i vostri amici sono passati solo pochi minuti mentre per noi ore” “ Sono posti davvero speciali, sarei curioso di visitarli” commentò Fair, “ Non puoi, come hai avuto modo di sentire solo gli Antichi e chi è benedetto da loro, qualsiasi cosa significhi, possono entrare; tutti gli altri subiranno una tremenda punizione” “ Di che tipo?” “ Non lo so, ma sicuramente qualcosa di terribile. Perciò spero che quel biondino sia davvero il Benedetto” “ Ne sono certo, il legame che lo unisce ad Aerith è unico” concluse Liam avvicinandosi di molto alla verità.

 

Intanto Tifa stava osservando attentamente alcuni strani strumenti esoterici come se ne stesse cercando uno specifico.

Il suo sguardo si illuminò quando vide una piccola collana d'argento col pendente a forma di croce celtica che non esitò a prendere ed indossare, stando però attenta a non destare l'attenzione degli altri.

“ Con questo nessuno sospetterà di me, né quella puttana né quel cane bastardo” pensò l'abile combattente marziale mentre il suo volto si contorceva in un'espressione malvagia.

Questo, oltre ad essere un pensiero decisamente preoccupante, era la prova inconfutabile che qualcosa in lei stava cambiando: c'era un male che le aveva offuscato la mente, male che si faceva sempre più forte ed incontrollabile col passare del tempo.

 

Nel frattempo Barret stava cercando gli amici sebbene fosse ancora intontito per la gara di bevute.

Non ci mise molto a trovare Yuffie e Red che erano intenti a mettere qualcosa sotto i denti nell'area ristorazione.

“ Alla buon'ora e meno male che ero io la dormigliona” esordì scherzosa la ladra, “ Perché? Che ore sono?” domandò confuso Wallace, “ Quasi mezzogiorno” “ Cavolo! Credo proprio di aver esagerato ieri...Gli altri?” “ Non sento il loro odore, perciò saranno usciti già da diverso tempo” commentò il segugio che aveva passato la mattinata a girovagare nell'isola avendo la strana, ma non confermata, sensazione che ci fosse qualcosa di oscuro nascosto nell'ombra.

“ Dobbiamo riunirci a loro, magari Zack ha già ricevuto le informazione che voleva dal QG” “ Rilassati Barret, facciamo un pasto con calma così da recuperare le energie e poi li cercheremo" la ragazza prese un morso da un panino farcito prima di continuare, " Scommetto che anche loro se la stiano prendendo comoda, anzi sono certa che sono andati a divertirsi” “ E va bene Yuffie, ma vediamo di non perdere troppo tempo” “ Agli ordini”.

Il leader dell'Avalanche assecondò l'idea dell'amica solo perché aveva bisogno di qualche altro minuto per rasserenare la mente dai fumi dell'alcol, altrimenti non si sarebbe lasciato convincere tanto facilmente.

 

Liam e gli altri non dovettero attendere a lungo il ritorno degli innamorati, infatti solo pochi istanti dopo la spiegazione del gatto sul tempio, il duo uscì dallo stesso portale nel quale erano spariti.

Fortunatamente non avevano alcuna ferita, anzi le loro espressioni sembravano addirittura più serene rispetto a prima. Nonostante ciò Tifa chiese preoccupata al ragazzo che desiderava “ Cloud! Stai bene?” “ Sì” “ Meno male, ero così in pensiero per te” “ Tranquilla Tifa, c'ero io a proteggerlo” affermò sorridendo la Cetra mentre afferrare il braccio del giovane, gesto che fece ribollire il sangue alla Lockhart che tuttavia fu molto abile a nasconderlo.

 

“ Allora, cosa avete trovato?” esordì Zack, “ Un antico tempio” rispose conciso l'Ex Soldier, “ Questo l'avevamo capito, volevo sapere se siete riusciti a trovare qualche indizio per salvare il Mondo” “ Solo una frase enigmatica su una certa preghiera, la più pura di tutte” commentò l'amante dei fiori, “ E tu non sai cosa sia, giusto?”, la castana scosse la testa, “ Peccato, quindi adesso cosa facciamo?” “ Dobbiamo dirigerci nel prossimo tempio” “ Sai dov'è Aerith?” “ No, ma abbiamo trovato un indizio: sorge nella terra dove gli amanti si sono uniti” “ Quali amanti?” intervenne Liam, “ Non lo so” “ Forse ho io la soluzione” si intromise il veggente, “ Bene, allora diccela” sostenne Tifa con un tono insolitamente brusco, “ Va bene, calma. Sono certo che fa riferimento alle due divinità il cui amore trascende lo spazio ed il tempo”.

Cloud ed Aerith capirono subito che si trattava di quegli dèi di cui avevano sentito la storia nella casa museo e ciò li provocò un'inspiegabile stretta al cuore dovuta non alla paura, ma ad una pura e semplice eccitazione. 

 

“ Secondo la leggenda si sono uniti fisicamente e spiritualmente in quella che oggi è conosciuta come la Terra Proibita” continuò il gatto, “ Terra Proibita? Non ne ho mai sentito parlare” “ Ci credo Tifa, si tratta di una regione cancellata dai libri così che nessuno possa trovarla. Questo perché tutti coloro che si sono avventurati lì non hanno mai fatto ritorno” spiegò l'indovino mentre prendeva una vecchia mappa sulla quale erano indicate delle regioni sconosciute.

 

“ Vedete è qui, a circa un mese di viaggio dalla nostra attuale posizione” “ Come fai a sapere queste cose?” chiese Zack, “ Ho sfruttato i miei secoli di vita per accumulare conoscenza, tutto qui”.

 

L'affermazioni di Cat erano sorprendenti ed allo stesso tempo provvidenziali, infatti senza di esse gli eroi non sarebbero mai riusciti a trovare il secondo tempio prima della catastrofe.

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Capitolo 39
*** Novità ***


Novità

 

“ Allora è deciso, andiamo nel Regno Proibito” affermò Liam non vedendo altre soluzioni, “ Sì!” aggiunse Aerith alzando il pugno con determinazione.

La Cetra, dopo quello che aveva visto nel primo tempio, non vedeva l'ora di scoprire quali altri segreti l'attendessero. Contemporaneamente però provava anche un nodo allo stomaco: sapeva che probabilmente la salvezza del Pianeta dipendeva solo da lei e dalla sua capacità di interpretazione degli indizi che avrebbe trovato, ciò non poteva non metterle addosso una colossale pressione.

Tuttavia quando sentì lo sguardo di Cloud su di lei, il quale si era reso conto del suo stato di tensione, si tranquillizzò. Con l'amato al proprio fianco credeva seriamente di potercela fare e persino, per la prima volta nella sua esistenza, di poter cambiare il proprio fato.

 

L'amante dei fiori non era l'unica che desiderava di riprendere il viaggio il prima possibile, il cowboy condivideva le stesse emozioni seppure fosse spinto da una motivazione completamente diversa. Infatti voleva mettere alla prova le proprie abilità e scoprire di conseguenza se le parole dell'indovino erano corrette. Lo sperava con tutto il cuore perché così avrebbe potuto proteggere i propri amici e soprattutto Tifa per la quale provava sentimenti sempre più forti.

Quest'ultima invece stava pensando ad un modo per prendere ciò che voleva e farlo suo per sempre. Era disposta a tutto, persino ferire ed addirittura qualcosa di peggio .

 

“ Datemi solo un attimo ed arrivo” sostenne Cat mentre prendeva alcune strane polveri ed ingredienti magici, “ Vuoi venire anche tu?” chiese Zack, “ Certo, non mi farò sfuggire l'occasione di vedere delle cose tanto speciali. Inoltre conosco la strada più rapida per il regno Proibito” “ D'accordo, puoi unirti a noi. Giusto ragazzi?” domandò l'amante dei fiori trovando il consenso degli amici che avevano iniziato a prendere in simpatia quel particolare felino.

 

Una volta che il veggente aveva raccolto tutto necessario, il gruppo tornò nell'hotel dove incontrò Barret, Yuffie e Red ai quali vennero spiegate le ultime evoluzioni.

“ Noi qui a perdere tempo, mentre voi avete fatto delle scoperte tanto importanti, che vergogna. Non succederà più, avete la mia parola” affermò Wallace sentendosi terribilmente in imbarazzo, “ Questa volta non posso che darti ragione Barret, mi farò perdonare anch'io” commentò Yuffie un velo di delusione che tuttavia sarebbe durato solo per poco.

XIII era l'unico ad essere irritato, non poteva vedere quel gatto poiché c'era qualcosa in lui che lo infastidiva. Però visto che Aerith l'aveva accettato e che fosse l'unico a conoscere una scorciatoia per il luogo Proibito ingoiò il rospo senza lamentarsi troppo.

 

La squadra non esitò a prendere immediatamente il cammino verso quel Regno, viaggio che si sarebbe dimostrato molto più lungo e complicato del previsto.

 

Nel frattempo Jack era stato costretto ad uccidere tutti gli assalitori, compreso Victor. Non avrebbe mai voluto farlo, ma non aveva altra scelta ed inoltre non sopportava vedere i suoi uomini essere ridotti in mostri senza cervello.

L'incidente in cui era stato coinvolto lo spinse a cambiare priorità: ora voleva solo trovare la responsabile di tale scempio e fargliela pagare, ma prima avrebbe dovuto fare un'altra cosa.

 

Recuperò i corpi dei caduti grazie all'aiuto di alcuni cadetti del suo ordine e diede loro una degna sepoltura.

Mentre stava pregando sulle loro tombe, un giovane corse da lui sostenendo “ Signore, deve abbandonare all'istante Vivi per non tornare più!” “ Cosa vai dicendo giovanotto?” “ E' stato ripreso mentre uccideva i ministri e, dato ciò, è anche stato accusato per il regicidio. Tutto l'esercito le sta dando la caccia” “ Non è possibile...” “ Invece sì, guardi”.

 

Il giovane fece vedere a Jack il video che lo incriminava, nel quale naturalmente erano state tagliate le parti che potevano scagionarlo.

Il prode cavaliere venne pervaso da una nuova emozione che non aveva mai provato che lo spinse ad affermare con ira funesta “ Prima mi ha costretto ad uccidere i miei uomini, anzi i miei fratelli d'armi ed ora mi ha scagliato contro tutto il mio Regno. Giuro sul mio onore e su queste tombe che troverò la responsabile e la ucciderò!”.

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Capitolo 40
*** Una squadra sempre più forte ***


Una squadra sempre più forte

 

Cat spiegò a grandi linee il tragitto che avrebbero dovuto percorrere fino a raggiungere il regno Proibito. Ci sarebbero voluto una ventina di giorni, dieci in meno rispetto al percorso normale, tuttavia al minor tempo sarebbe corrisposto un maggior pericolo. Infatti avrebbero attraversato zone incontaminate dove erano padrone delle ferocissime fiere, la cui sola presenza faceva tremare anche i più temerari. Inoltre il gruppo avrebbe avuto modo di riposarsi tranquillamente solo in un piccolo villaggio a circa metà tragitto, luogo, a insaputa di tutti, dove nacque Liam.

Proprio perciò il cowboy era emozionato, l'ultima volta che aveva messo piede lì era poco più di un bambino e l'idea di rivedere casa ed i suoi genitori gli fecero nascere un ampio sorriso. Voleva dimostrare che la strada che aveva scelto stava per portare degli immensi cambiamenti nel Mondo e sperava davvero che ciò avrebbe resi orgogliosi i suoi cari. Inoltre desiderava presentargli i nuovi amici e Tifa, era certo che l'avrebbero adorata.

 

L'ingresso del veggente nel gruppo diede vita a dei siparietti divertenti sia per la sua stramba estrosità sia per il difficile rapporto con Red. Infatti i due mal si sopportavano e non solo per una questione biologica, ma avevano la sensazione che l'altro nascondesse qualcosa di tanto pericoloso da poter mettere a repentaglio l'intera missione.

Solo grazie alla mediazione di Yuffie ed Aerith i due non finirono per rincorrersi e cacciarsi a vicenda come succede nei cartoni animati.

 

Esattamente come avvertito dall'indovino, gli eroi non appena intrapresa la scorciatoia vennero presi d'assalto da bestie di ogni dimensione e genere le quali però non ebbero la minima possibilità contro di loro.

Da quando si erano aperti l'un l'altro l'intesa tra Cloud e la Cetra aveva raggiunto livelli di perfezione difficilmente immaginabili sia fuori che all'interno dei campi di battaglia. Erano arrivati al punto di comprendersi senza neanche guardarsi e ciò gli permise di mettere a segno tecniche che combinavano attacchi fisici e magici così potenti da poter abbattere qualsiasi nemico col minimo sforzo.

 

Naturalmente anche gli altri non erano da meno: Barret, Tifa, Zack, Yuffie e Red formavano una squadra pressoché priva di punti deboli. Wallace si concentrava nel coprire gli amici e nel colpire nemici volanti e distanti. Invece la ladra eccelleva nelle mosse a sorpresa e nella lotta a media distanza, mentre era specializzato in assalti veloci, ma letali. I restanti due potevano essere paragonati a dei carri armati in grado di spazzare via tutto quello che osava ostacolare il loro cammino.

 

Tuttavia i più sorprendenti furono senza dubbio il veggente ed il giovane dal bel cappello.

Il primo grazie alla miscela delle strane sostanze che aveva preso creava dei cocktail dagli effetti più disparati, ad esempio alcuni facevano cadere addormentati i nemici altri invece li rendeva ciechi e così via.

Il secondo invece, dopo qualche battaglia di pratica, prese pieno possesso sui nuovi poteri. Il suo stile di lotta continuava a basarsi sulle doppie pistole, ma grazie alla sua particolare magia era in grado di controllare la traiettoria dei proiettili col solo pensiero e poteva persino infonderli di poteri mistici così da garantirli delle proprietà aggiuntive. Per adesso si stava specializzando nella creazione di colpi esplosivi e venefici, ideali contro le belve più grosse, ma in futuro avrebbe ampliato i propri orizzonti.

 

Liam era felice come non mai che le parole di Cat corrispondeva alla realtà poiché finalmente aveva la forza per aiutare realmente i propri compagni anche contro i nemici più forti. Sicurezza che si ripercosse anche sul suo spirito, infatti stava seriamente pensando di confessare a Tifa, questa volta seriamente, i suoi sentimenti per lei, peccato che quest'ultima avesse altro per la testa.

 

Intanto Rude e Reno si trovavano in una zona di confinamento sottoposti a controlli giornalieri da parte degli scienziati della Shinra, affascinati da ciò che li era successo.

Se la loro amnesia si rivelò passeggiera, sebbene non riuscissero a colmare lo spazio vuoto dall'esplorazione di Vivi al loro ritrovamento, l'esplosione lasciò su di loro delle enormi ripercussioni a livello genetico: al loro DNA si aggiunsero dei filamenti di un DNA sconosciuto, la cui sequenza genetica era un vero mistero biologico.

 

I Turks sarebbero rimasti isolati fino a quando non si fosse fatta chiarezza sul misterioso fenomeno che l'aveva modificati o almeno era questo il piano della Shinra.

Infatti non ci sarebbe voluto molto prima che qualcosa di oscuro travolgesse il QG, un evento che avrebbe spinto l'azienda ad accelerare la propria tabella di marcia.

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Capitolo 41
*** Tradimento ***


Tradimento

 

Più il gruppo avanzava più l'odio di Tifa si faceva inteso ed incontrollato.

Se inizialmente voleva solo prendere quello che riteneva essere il suo Cloud ed averlo tutto per sé come sarebbe dovuto sempre essere, adesso era intenzionata a far soffrire Aerith sia emotivamente che fisicamente per averglielo portato via. Nella sua mente avvelenata era stata tutta colpa sua se Strife la stava trascurando, senza avrebbe non solo mantenuto la sua vecchia promessa, ma si sarebbe anche innamorato di lei, la persona giusta e colei a cui doveva appartenere.

 

L'abile combattente marziale aveva già in mente la tortura ideale per la Cetra, l'unico problema era rappresentato da come l'Ex Soldier le fosse sempre vicino, persino di notte dove diventava evidente quanto i due si amassero. Infatti il giovane la teneva sempre stretta tra le sue forti braccia, facendola sentire al sicuro anche in mezzo alla selvaggia vegetazione in cui si trovavano.

 

Destino volle che si presentasse l'occasione che Lockhart stava aspettando a pochi chilometri dal villaggio natale di Liam.

Essendo ormai prossima la notte e con essa alcune belve davvero difficili da abbattere, il gruppo decise saggiamente di fermarsi.

Il fuoco si era dimostrato un deterrente perfetto per gli attacchi delle bestie, perciò Cloud e Zack andarono a prendere separatamente della legna, come erano soliti fare. Invece Aerith si diresse, spinta dalla sua grande passione, presso un campo di fiori che aveva intravisto in lontananza, volendo vedere di che tipo fossero.

 

Anche l'abile artista marziale si separò dal resto del gruppo con la scusa di controllare ancora una volta il perimetro per evitare brutte sorprese. In realtà si diresse verso Fair che individuò facilmente dato che stava tagliando interi arbusti con possenti fendenti.

“ Non ti smentisci mai Zack, rumoroso come sempre” esordì la ragazza con un sorriso furbo, “ Se non faccio casino non posso attingere al massimo delle mie abilità” “ Ci credo, brandire quello spadone deve essere difficile”.

 A quel punto la giovane assunse un atteggiamento seducente ed iniziò a camminare verso il ragazzo ondeggiando i fianchi sensualmente.

“ Scommetto che non è l'unica cosa grossa che hai” gli sussurrò mettendo le mani sul suo petto, ciò spinse un  confuso Zack chiederle “ Tifa, ma cosa stai facendo?” “ Non dirmi che non lo vuoi, so che mi hai puntata da quando ci siamo visti e non solo, mi spogli con gli occhi” “ Non posso negare di essere attratto da te, ma come la mettiamo con Liam” “ Lui è un bravo ragazzo, fin troppo per i miei gusti”.

Lockhart si avvicinò ancora di più all'amico sfiorandogli le labbra “ Ho bisogno di qualcuno di diverso, più forte e passionale” detto ciò lo baciò con passione senza dargli modo di reagire.

 

Non appena lo fece del fumo verde passò dalla sua bocca a quella di Fair che ebbe l'effetto di rendere quest'ultimo un fantoccio da poter controllare a piacimento.

“ Voi uomini siete tutti uguali, vi basta un niente per essere abbindolati. Tuttavia questo vostro aspetto si è rivelato molto favorevole al mio proposito, con te al mio servizio nessuno mi interromperà, non è vero?” “ Certo Tifa” “ Come mi hai chiamata?” “ Volevo dire padrona” “ Ora va meglio”.

 

Intanto l'amante dei fiori era immersa in uno stupendo campo di fiori che neanche lei conosceva. Era formato da fiori stupendi dotati da sei petali, rosso intenso all'esterno e arancio all'interno, mentre gli stami erano di un particolare blu intenso. Inoltre il loro profumo era dolce, ma allo stesso tempo deciso, caratteristica che diceva molto su di loro: in origine erano delicati, ma per sopravvivere ad un ambiente ostico si erano dovuti rinforzare mantenendo però la loro originaria finezza.

Ciò le ricordò sia se stessa che Strife ed esattamente per questo ne colse un paio, uno da conservare e l'altro da regalare a colui che amava.

 

“ Hai trovato un bel posticino” esordì Lockhart alle sue spalle, “ Vero? Credi che a Cloud piacerà?” “ Non lo so, ultimamente ha sviluppato dei gusti strani” “ A me non sembra” “ Naturale”.

A quel punto la mora avanzò a passo deciso osservando con attenzione il campo, quando fu molto vicina alla Cetra affermò “ Sì, è davvero un bel posto, il luogo per accogliere il tuo corpo primo di vita!” “ Che?”.

 

Prima che Aerith potesse rendersene conto venne colpita in pieno da un tremendo pugno che le spaccò il labbro inferiore e la fece volare per diversi metri.

Tifa non si era per niente trattenuta, sebbene sapesse perfettamente che la castana fosse piuttosto fragile contro degli attacchi fisici, debolezza che di solito sopperiva con barrire protettive, ma che questa volta non aveva fatto in tempo ad erigere.

 

“ Tifa cosa stai facendo?” domandò l'erede degli Antichi rimettendosi in piedi dolorante, “ Te la sto facendo pagare per esserti messa in mezzo tra me e Cloud!”, la Cetra mise su uno sguardo triste per poi rispondere “ Mi dispiace Tifa, non volevo farti soffrire, ma non ho potuto farci niente. Mi sono innamorata di lui nonostante abbia fatto di tutto per non farlo” “ Finiscila con queste vuote parole! Cloud è mio e basta!”.

 

Dopo aver detto ciò Lockhart scattò verso l'amica e le spezzò il braccio per evitare che afferrasse il bastone magico, dopo di che le sferrò una ginocchiata allo stomaco che le fece perdere il fiato. Infine le afferrò la gola alzandola da terra e stringendo molto forte “ Saremmo stati meglio senza di te, hai solo portato sofferenza e preoccupazione; ma adesso sistemerò tutto”.

Mentre diceva questo, la sua sclera era attraversata da venature verdi che le conferivano un aspetto inquietante, quasi demoniaco.

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Capitolo 42
*** Una situazione difficile ***


Una difficile situazione

 

Cloud stava raccogliendo del legname come al suo solito, questa volta però aveva una strana sensazione come se qualcosa non andasse. Sospetto che si rafforzò quando vide degli uccelli rapaci volare via, chiaro segnale di pericolo.

Come se ciò non avesse già preoccupato abbastanza il ragazzo, la sua materia bianca iniziò brillare ad intermittenza. Ciò lo convinse che Aerith fosse in pericolo, non aveva idea da dove venisse questa sicurezza, ma sapeva che era così.

Perciò corse subito da lei prendendo la direzione del campo di fiori che aveva visto in lontananza dall'accampamento, certo che l'avrebbe trovata lì.

 

Intanto la Cetra sentiva l'ossigeno scarseggiare sotto la ferrea presa della mora. Non si era mai resa conto di quanto fosse forte Tifa, forse però non era tutta farina del suo sacco. Magari ciò che la stava spingendo a compiere questa follia l'aveva anche potenziata.

 

Nonostante stesse per perdere i sensi, la Cetra notò uno strano ciondolo sul collo dell'amica che strappò istintivamente utilizzando un rapido gesto; ciò fece infuriare Tifa che la sbatté a terra senza mai lasciarle la gola.

Sebbene la castana era ormai ad un passo dall'asfissia, riuscì a percepire chiaramente la stessa presenza che aveva tentato di possederla tempo prima all'interno dell'aguzzina e ciò le fece capire cosa stesse succedendo.

Scoperta che si rivelò inutile dato che nella situazione attuale non poteva far nulla.

 

Lockhart, capendo di essere vicina a realizzare il proprio obiettivo, affermò con soddisfazione “ Finalmente! Non hai idea di quanto abbia desiderato vederti così agonizzante. Da quando ti abbiamo incontrata si sono tutti preoccupati per te mentre nessuno si è interessato ai miei sentimenti e tutto per colpa tua! Per questo ti odio dal profondo del mio cuore”.

Terminato il discorso strinse al massimo la presa volendo sentire al più presto l'esile collo dell'altra ragazza spezzarsi come un grissino.

 

Fortunatamente in quel preciso istante intervenne l'Ex Soldier che, non prestando attenzione a chi stesse facendo del male all'amata, scagliò un fendente a piena potenza. Lockhart si dimostrò abbastanza abile da evitarlo, ma dovette lasciare la Cetra che tossì a causa della forte pressione a cui era stata sottoposta.

Cloud l'aiutò subito ad alzarsi, non curandosi ancora dell'identità dell'aggressore. Dopo di che, vedendo quanto fosse ferita, venne pervaso da una furia cieca che però si scontrò con la più totale incredulità quando finalmente posò lo sguardo sul nemico.

 

“ Tifa?!” domandò quasi privo di parole il biondo, “ Hai un pessimo tempismo tesoro, solo un altro paio di secondi e ci avrei liberato da questa stronza parassita. Ma posso ancora sistemarla, basta che ti fai da parte caro” “ Che diavolo stai dicendo?” “ Non è più la Tifa che conosciamo, ho avvertito la presenza di quella donna cadaverica nel suo corpo. E' sicuramente lei la responsabile: sono certa che ha amplificato alcune emozioni negative che teneva sepolte nel profondo” “ Quali?” “ La sua gelosia per il nostro rapporto, vedi... Tifa è innamorata di te”.

 

Questa rivelazione stupì ulteriormente Strife che non si era affatto reso conto dei sentimenti che l'amica d'infanzia provava per lui. Se solo non fosse stato così cieco, non si sarebbe mai arrivati a questo punto. Era tutta colpa sua e perciò spettava a lui porre rimedio.

 

“ Aerith lascia fare a me” “ Non se ne parla Cloud” “ Sei seriamente ferita, non puoi rischiare la tua vita” “ Sì invece, sono l'unica che può salvarla. Ho già purificato dei cristalli da questa stessa presenza, perciò credo di poterlo fare anche con le persone” “ Con te non è servito nulla del genere” “ Già, ma solo perché mi hai aiutata con le mie paure più profonde. Dubito che questa volta tu possa fare lo stesso”.

 

Cloud capì a cosa stava alludendo l'erede degli Antichi: l'unico modo che aveva per far tornare Tifa in sé era quello di dirle che l'amava, ma non corrispondeva a realtà e mentire sarebbe stato inutile.

Ricordava bene quello che aveva provato quando successe una cosa simile Aerith, quelli erano stati momenti speciali che potevano essere condivisi solo con qualcuno di altrettanto straordinario.

 

“ E va bene, ma non fare cose azzardare” sostenne il ragazzo visibilmente in pensiero, “ Non più di quelle che vuoi fare tu” rispose la giovane abbozzando un sorriso nel tentativo di tranquillizzare l'amato.

 

“ Chissà perché sapevo che le cose non sarebbero andate lisce, ma ho pensato a tutto. Forza splendore, ho bisogno del tuo aiuto”.

Dopo suddette parole Zack corse subito al fianco di Tifa, la quale gli ordinò “ Tieni occupato Cloud mentre mi occupo di quella puttana, ma non devi fargli troppo male” “ Agli ordini signora”.

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Capitolo 43
*** Un aiuto fondamentale ***


Un aiuto provvidenziale

 

Zack obbedì agli ordini della sua fantomatica padrona senza protestare o battere ciglio. Per cui si scagliò contro Cloud con un fendente tanto potente da allontanarlo da Aerith, consentendo così a Tifa di chiudere i conti una volta per tutte.

 

Qualsiasi cosa fosse capitata a Lockhart era successa anche a Fair, questo fu il pensiero del biondo che si trovava in un posizione difficile. Infatti non aveva alcuna intenzione di far del male all'amico, ma allo stesso tempo non poteva permettersi di prenderlo alla leggera dato che condividevano praticamente la stessa forza ed abilità. Inoltre, come se ciò non bastasse, la sua amica d'infanzia era già prossima all'amata con chiari intenti omicidi.

 

Vedendo la Cetra provare inutilmente a difendersi da Tifa, la quale le impediva di avere il tempo materiale per lanciare le magie, e percependo chiaramente il pericolo in cui si trovava, Strife attivò involontariamente la materia bianca incastonata nella Buster Sword per via del suo desiderio di proteggerla. L'oggetto sferico emise una luce purissima che si diffuse sullo spadone, la quale inoltre conferì al suo possessore una forza inimmaginabile.

 

Sebbene non capisse bene cosa stesse succedendo, l'Ex Soldier sfruttò tale stato per mettere a segno un colpo con la pancia dell'arma contro Zack, gesto che lo fece volare per diversi metri e che sorprendentemente lo liberò dal sortilegio della combattente marziale.

Dopo di che corse verso la castana, la quale era in balia di una combinazione di pugni e calci che l'avevano arrecato pesanti contusioni e diverse fratture nelle ossa della gabbia toracica.

 

L'intervento di Cloud però venne anticipato da Liam che sparò un paio di colpi verso Lockhart costringendola a tirarsi indietro dalla propria preda per evitare di essere colpita;

il biondo allora poté soccorrerla.

Vederla tanto ferita gli fece male più di qualsiasi altra cosa avesse subito durante tutta la sua esistenza ed il pensiero di aver permesso che ciò le accadesse lo fece infuriare con se stesso.

Accorgendosi che stava cercando di rimettersi in piedi le disse in pensiero “ Aerith non devi affaticarti o le tue condizioni peggioreranno” “ Avrò tempo per riposare dopo, adesso devo aiutare Tifa”.

Avendo ormai imparato a conoscerla come le proprie tasche, il ragazzo sapeva che non sarebbe mai riuscito a persuaderla, perciò tutto quello che poteva fare era assisterla e proteggerla.

“ Cosa dobbiamo fare?” le chiese dandole la mano per aiutarla ad alzarsi, “ Devi immobilizzarla e portarmi da lei, al resto penserò io” “ Va bene”.

 

Intanto il cowboy stava fissando Lockhart con uno sguardo serio, davvero insolito da parte sua.

La mora, puntando sull'ascendente che sapeva di avere verso di lui, tentò di ingannarlo come aveva fatto con Zack “ Liam, adesso mi spari? Mi hai davvero delusa ed io che stavo pensando di uscire con te” “ Anche tu mi hai deluso, molto deluso” “ Solo perché stavo per liberarci di quel peso morto di Aerith?” la ragazza iniziò a colmare la distanza con Smith mentre continuava col suo discorso in fare ammaliante “ Ammettilo che è solo un impedimento: è tutta colpa sua se dobbiamo fare delle pause e se dobbiamo evitare i percorsi più impervi”; a pochi centimetri dal giovane concluse, “ Non sarebbe meglio se non ci fosse? Finiremo prima questa storia di salvare il Pianeta e poi chissà, magari potremmo festeggiare noi due soli, in un modo speciale ed intimo”.

 

L'artista marziale, convinta di aver abbindolato l'amico, stava per metterlo al tappeto con un poderoso calcio, ma venne sorpresa anticipa, infatti Liam le sparò dei proiettili elettrici che non la ferirono, ma le inibirono tutti i movimenti.

“ Che hai fatto?! Pensavo di piacerti!” esclamò dolorante la giovane, “ E' così, ma tu non sei la ragazza di cui mi sono innamorato. La mai Tifa è buona e gentile, non farebbe mai del male a nessuno, specialmente a chi ha buon cuore”.

 

Liam pensava che avesse davanti una sosia o qualcuno che aveva preso il posto dell'amica perciò l'aveva colpita senza remore, ma anche se le cose stavano diversamente il suo gesto si dimostrò salvifico. Infatti permise ad Aerith di mettere in atto il suo piano che consistette nel mettere una mano sulla fronte di Tifa per poi iniziare a sprigionare la sua tipica energia.

Ciò che accadde dopo fu simile ad un esorcismo: l'abile combattente iniziò ad avere delle convulsioni ed a sbavare come un cane rabbioso confabulando parole incomprensibili. Per fortuna solo dopo pochi secondi un fumo verde uscì dal suo corpo, il quale si dissolse nel nulla.

 

“ Cosa è successo?” chiese il cowboy sconvolto, “ E' stata vittima della donna cadaverica, ne sono certa. Ha portato a galla un'emozione sepolta che l'ha spinta alla follia, ora però è tutto finito” rispose un'esausta Cetra .

In quell'istante però Lockhart iniziò a scottare ed a tremare vistosamente, “ Cosa le sta prendendo?” domandò Liam preoccupato come non mai, “ E' una reazione al mio trattamento, non dovrebbe essere nulla di grave a patto che riposi in un posto tranquillo”.

A quel punto il giovane dal bel cappello prese in braccio la ragazza che stava male, per poi dire “ La porterò nel mio villaggio, è il luogo migliore” “ Non siamo lontani?” “ Solo un paio d'ore Cloud. Mi incammino subito, voi aggiornate gli altri” “ Vengo con te” intervenne Aerith, “ Non se ne parla, non nelle tue attuali condizioni” “ Cloud utilizzerò una materia curativa per rimettermi in sesto, non temere” “ Sai perfettamente che non è abbastanza” “ Forse, ma devo tenerla sotto controllo, non vorrei che avesse una crisi improvvisa e sai che sono l'unica che potrebbe aiutarla in una situazione del genere. Stai sereno, andrà tutto bene” l'erede degli Antichi fece un dolce sorriso sperando di convincere Strife che tuttavia non aveva alcuna intenzione di lasciarla andare da sola.

A risolvere la situazione ci pensò Fair, che, ripresosi dalla dura botta ricevuta dall'amico, disse “ Informerò io i nostri compagni, voi andate pure” “ Zack sei tornato in te?” “ Sì Aerith, grazie ad un terrificante colpo del tuo fidanzato” “ Non volevo farti del male” “ Tranquillo Cloud, dovevi e poi grazie a te ho ripreso il controllo delle mie azioni. Adesso andate, non c'è tempo da perdere”.

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Capitolo 44
*** Ritorno a casa ***


Ritorno a casa

 

Liam si diresse verso il suo villaggio natale ad un passo veloce, ma non troppo poiché non voleva rischiare di far peggiorare Tifa.

Al solo pensiero di ciò che aveva passato la ragazza di cui si era innamorato stava male, chissà da quanto tempo aveva avuto quel fumo verde dentro e chissà che sofferenza aveva provato nel far del male a colei che considerava una sorella.

Sicuramente questa brutta esperienza le avrebbe lasciato un segno indelebile e non tanto fisicamente, ma psicologicamente. Il cowboy, conoscendola, sapeva che si sarebbe incolpata per non essere stata abbastanza forte da resistere a ciò che le era accaduto e forse sarebbe arrivata addirittura all'idea di abbandonare il gruppo non ritenendosi più degna di farne parte. Ma non avrebbe permesso che questi pensieri si impadronissero di lei, inoltre sarebbe rimasto al suo fianco per tutto il tempo necessario per il recupero ed era certo che anche gli altri fossero del suo stesso avviso.

 

Esattamente come aveva detto, Aerith tenne costantemente sotto controllo i segni vitali dell'amica, i quali per fortuna non avevano subito delle alterazioni. Tuttavia la temperatura della combattente stava aumentando sempre di più e se non si fosse riposata in un comodo letto e non avesse assunto delle medicine sarebbe peggiorata.

Fortunatamente Liam era stato rassicurante in proposito, infatti aveva rivelato che i suoi genitori erano dei medici molto esperti, quindi una febbre, per quanto elevata, non sarebbe stato un problema.

 

Probabilmente il più preoccupato di tutti era Cloud poiché temeva molto sia per l'amica d'infanzia, la quale senza ombra dubbio era stata sottoposta ad una dura prova che l'avrebbe costretta a letto per diversi giorni, sia per l'amata che, sebbene facesse finta di niente, era a pezzi per vie delle ferite ricevute e dell'energie spese nell'estirpare quella sostanza da Tifa. Inoltre, esattamente come aveva previsto, la materia energetica era risultata insufficiente per curarla del tutto e quindi continuare a muoversi non avrebbe fatto altro che arrecarle ancora più danni.

 

I quattro arrivarono al villaggio a notte fonda e la mancanza di luce, unito allo stato di agitazione in cui si trovavano, li impedirono di osservare lo stupendo paesaggio bucolico, tipico di un'era passata.

Liam andò immediatamente verso la più grande abitazione, una tipica casa lunga di stile vichingo, dove bussò con veemenza gridando “ Mamma! Papà! Aprite è urgente!”.

Subito dopo si sentirono dei passi svelti scendere delle scale accompagnati da una voce gracchiante “ Chiunque tu sia non è uno scherzo divertente, sai perfettamente che mio figlio se ne è andato anni fa e poi a quest'ora!”.

Successivamente una donna di mezza età, piuttosto bassa ed un po' in carne con indosso un pigiama pesante, aprì la porta rimanendo di stucco, “ Liam!? Sei davvero tu! Figliolo fatti vedere, sei così cresciuto” “ Mamma parleremo dopo, adesso devi aiutarmi. Le mie amiche stanno male, hanno bisogno del tuo aiuto e di quello di papà” “ Certo tesoro, vecchio stordito sveglia! C'è nostro figlio alla porta che ha bisogno di noi” esclamò la madre del ragazzo svegliando di soprassalto il marito, un uomo alto ed estremamente magro.

 

La donna condusse gli amici in una stanza da letto molto elegante, pervasa da un buon profumo di viole. Nel giro di qualche secondo si unì a loro il padre del cowboy che esordì “ Con te Liam è sempre così, sempre guai e problemi. Però sono contento che tu stia bene” “ Grazie papà, ma potremmo rimandare i convenevoli a dopo?” “ Naturalmente, fammi vedere cosa abbiamo qui”.

 

I genitori di Smith prima si occuparono di Tifa. La loro diagnosi fu sorprendentemente coincidente a quella della Cetra, ciò dimostrò ancora una volta le capacità incredibili di quest'ultima.

Perciò diedero alla mora delle medicine per abbassare la febbre che avrebbe dovuto prendere per cinque giorni, prescrizione che Liam si sarebbe assicurato personalmente di far rispettare.

 Dopo di che visitarono Aerith, nonostante lei affermasse di non star male. Scoprirono che le sue ossa si erano rinsaldate di fretta, per via della materia energetica, e ciò era un male dato che rischiavano di rompersi di nuovo con un movimento brusco. Quindi le consigliarono di prendersi almeno una settimana di relax oppure avrebbe potuto riportare danni permanenti.

 

Terminate le visite, Liam rimase al capezzale di Lockhart non volendo lasciarla, mentre i suoi genitori permisero alla coppia di innamorati di restare lì per la notte nelle stanze degli ospiti che si trovavano al piano di sopra.

 

Non appena stavano per salire le scale, l'erede degli Antichi ebbe un forte giramento di testa che le fece perdere l'equilibro, per sua fortuna c'era Cloud lì ad evitarle una rovinosa caduta.

L'Ex Soldier, capendo la situazione, la prese in braccio dicendole “ Ti sei sforzata troppo” “ Ne è valsa la pena, adesso Tifa è definitivamente fuori pericolo” sussurrò lei con stanchezza, “ Questo significa che adesso puoi pensare a te, no?” “ Suppongo di sì” rispose rilassandosi finalmente.

 

Strife la condusse fino alla prima stanza che trovò, anch'essa emanava un delicato profumo di viole, dove la poggiò delicatamente sul comodo e morbido letto.

Quando stava per rimboccarle le coperte sentì la morbida mano della castana avvolgergli il braccio con dolcezza “ Non resti?” “ Credi che sia il caso?” “ I genitori di Liam sembrano tipi moderni e poi non dobbiamo fare niente”, nel vedere lo sguardo ancora titubante del biondo aggiunse “ Ti prego Cloud, non voglio restare da sola”.

 

Nel sentire quelle parole e soprattutto il tono con cui erano state pronunciate, da cui traspirava un sincero senso di bisogno, Strife accettò la proposta rendendo felicissima l'amata che

l'abbracciò non appena si mise sotto le coperte, poggiando la testa sul suo forte petto.

Averlo vicino ed essere cullata da quel meraviglioso battito cardiaco la tranquillizzava sempre ed era proprio quello che desiderava di più dopo la pesante giornata appena trascorsa.

Emozioni condivise dallo stesso Cloud, il quale ricambiò il gesto amorevole della ragazza, desideroso di tenerla stretta ed al sicuro.

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Capitolo 45
*** Una situazione complicata ***


Una situazione delicata

 

Non solo Tifa ed Aerith avevano avuto dei seri problemi, ma anche il resto del gruppo stava per fare una scoperta scioccante che avrebbe avuto pesanti ripercussioni.

 

Insolitamente Cat non aveva provocato Red nelle ultime ore, anzi si stava comportando in modo amichevole ed affabile. Atteggiamento che insospettì il segugio, il quale temeva che il gatto avesse qualche un contorto piano in mente.

Il felino notò suddetti sospetti, quindi decise di parlare con lui per sistemare le cose una volta per tutte.

 

“ Red, mi concedi una parola?” “ Se proprio devi” “ Mi dispiace di averti trattato male durante la festa e per tutto questo tempo. So di essere stato stupido a giudicarti senza nemmeno conoscerti, ma sai, tra cane e gatto non scorre buon sangue” “ Se devo essere sincero anch'io sono partito prevenuto nei tuoi confronti e non ho neanche provato a capire chi fossi realmente” “ Allora che ne dici ricominciare da zero? Dopo tutto dobbiamo essere uniti se vogliamo salvare il Pianeta” “ Hai detto una cosa giusta” “ Quindi pace fatta?” “ Sì, siamo apposto” “ Grazie mille”.

 

In quell'istante XIII abbassò per un attimo la guardia, occasione che permise all'indovino di affondargli artigli nella parte superiore del collo strappandogli qualcosa.

“ Sono stato un idiota a fidarmi di te! Questa volta però me la paghi!” esclamò il segugio furioso intenzionato a dare una sonora lezione al gatto. Quest'ultimo corse verso gli altri e saltò sulla spalla di Yuffie sapendo che lì sarebbe stato al sicuro.

“ Fallo scendere così posso punirlo!” ordinò Red trovando però l'opposizione della ragazza che chiese “ Cosa sta succedendo?” “ Te lo dico subito, quel gattaccio mi ha attaccato mentre ero distratto” “ E' vero Cat?” “ Non lo negherò Yuffie, ma l'ho fatto solo per questo” il veggente fece vedere un piccolo drone su cui era però leggibile la scritta Shinra.

 

Il gruppo rimase incredulo, compreso il cane stesso che non riusciva a credere ai propri occhi.

“ Ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di storto in Red fin dal principio ed ora ne ho la certezza. Sei una spia della Shinra! Scommetto che il tuo obiettivo è quello di tenere sotto controllo l'Antica e consegnarla ai tuoi superiori alla prima occasione” accusò senza pietà il gatto.

XIII si prese qualche secondo per raccogliere i pensieri, dopo di che si difese al meglio delle sue possibilità “ Non avevo idea di avere una cosa del genere, è tutto opera di Hojo ne sono certo...Ecco perché mi ha lasciato fuggire dal suo laboratorio! So che le scuse non servono a molto, però è tutto quello che posso fare al momento. Inoltre non metterai mai in pericolo Aerith e nessuno di voi”.

 

Naturalmente Cat non credette minimamente a quelle parole, per cui continuò ad inveire contro di lui “ E seconde te siamo tanto stupidi da crederti? Avresti potuto inventare una scusa migliore, sei solo uno sporco infiltrato” “ Adesso basta Cat! Le cose non stanno così” intervenne con autorità Wallace, “ Come fai a non credermi?! Ti ho dato una prova tangibile, cosa vuoi di più?” “ E' vero, ma conosco Red e sono assolutamente certo della sua innocenza” “ Anch'io” aggiunse con convinzione Yuffie, “ Fate come volete, ma sappiate che le pugnalate peggiori vengono da coloro che ci sono più vicini”.

 

Per quanto fossero convinti delle precedenti affermazioni, Barret e la ladra non poterono fare a meno di avere dei dubbi.

Di certo non pensarono che Red stesse facendo il doppio gioco, ma a qualche cosa che avesse fatto lo scienziato: magari lo aveva privato della memoria, il che avrebbe spiegato perché non parlava mai del suo passato, oppure gli aveva impiantato qualche chip nel cervello che lo avrebbe costretto a tradirli nel momento opportuno o una cosa del genere.

 

Il gruppo però dovette sospendere le proprie valutazioni quando giunse Zack, il quale corse da loro vistosamente affaticato, cosa strana viste le sue abilità; forse stava ancora risentendo degli effetti collaterali del controllo di Tifa.

Le sue rivelazioni spinsero gli amici a dirigersi subito verso il villaggio che raggiunsero solo dopo diverse ore a causa del continuo assalto di belve feroci che stranamente non avevano preso di mira Cloud ed i suoi.

 

Cat non avrebbe lasciato tutto correre, infatti da quel momento in poi non avrebbe mai lasciato gli occhi sul segugio, il quale avrebbe dovuto dar credito alle proprie parole con delle significative azioni.

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Capitolo 46
*** Un attimo di pace ***


Un attimo di pace

 

Cloud si svegliò solo dopo poche ore da quando Aerith gli aveva chiesto di restare con lei, niente di insolito visto che era solito riposare molto poco.

Questa era un'altra caratteristica dei Soldier, i quali, essendo concepiti come macchine da guerra, di certo non potevano perdere tempo a dormire.

 

Ciò si dimostrò utile anche durante la missione intrapresa per salvare il Pianeta dato che poteva fare i turni di guardia a notte fonda o di prima mattina.

A dirla tutta ultimamente Strife aveva sfruttato quel tempo non solo per vegliare sugli amici, ma specialmente per ammirare l'amata il cui sguardo sopito gli scioglieva sempre il cuore.

Inoltre gli capitava spesso di riflettere, in quegli istanti, a quanta strada avesse fatto: passare da essere un bambino introverso e solo ad un freddo Soldier, per arrivare a diventare ciò che era adesso, cioè un abile combattente innamorato.

 

Sinceramente non avrebbe mai pensato che un'emozione del genere potesse appartenergli, eppure la Cetra l'aveva smentito più e più volte. Quella ragazza gentile si era lentamente fatta strada in lui e mostrandogli un lato del proprio essere che non conosceva .

 

Dopo poco aver ripreso conoscenza l'Ex Soldier poggiò lo sguardo sulla ragazza, come di consueto, la quale era crollata non appena si era appoggiata a lui e non si era mossa di un centimetro, chiaro segno di come fosse stanca e di come volesse averlo vicino.

Vedendo che una ciocca di capelli le copriva parte del viso la spostò con delicatezza ritrovandosi ad accarezzarle la morbida guancia.

Si trattava di un gesto che faceva spesso, ma solo quando tutti dormivano come se non volesse che nessuno lo sapesse, nemmeno lei.

 

Strife continuò nella propria azione, rapito dalla sua bellezza. Aveva pensato che fosse magnifica dalla prima volta che l'aveva vista e si sentiva fortunato di poter avere stretto un rapporto tanto speciale con lei.

Inoltre negli ultimi tempi si era chiesto più volte se avrebbe dovuto dirle cosa pensava, se avrebbe dovuto rivelarle che la trovava meravigliosa, magari l'avrebbe fatta contenta.

 

Immerso nei propri pensieri non si rese conto che l'aveva involontariamente svegliata col suo tenero gesto.

Lei gli sorrise ancora mezza addormentata salutandolo “ Buongiorno Cloud” “ Aerith scusami, non volevo svegliarti” “ Perché? Che ore sono?” “ Saranno le cinque o le sei di mattina” “ Va bene così, mi sono riposata abbastanza” “ Per niente, hai dormito solo un paio d'ore” “ E' più che sufficiente, dobbiamo vedere come sta Tifa”.

 

L'erede degli Antichi provò a sollevarsi, ma le forze la mancarono e ciò la fece ricadere sul materasso.

“ Visto, devi ancora recuperare ed affrettare i tempi ti farà solo del male. Inoltre non c'è nessuna fretta per Tifa, sta riposando e non è sola” “ Forse hai ragione, però...tu sei sveglio, questo significa che ti alzerai a momenti ed io” la Cetra venne interrotta dal giovane che le diede un dolce bacio sulla sua fronte per rassicurarla “ Non andrò da nessuna parte” “ Se la metti così”, l'amante dei fiori si riaccoccolò a lui continuando “ Ti darò retta, ma dopo andremo a trovare Tifa e se starà bene come penso, saluteremo i Chocobo” “ Ci sono dei Chocobo?” “ Non li hai visti?” “ Non ci ho fatto caso, comunque li sai gestire? Sono animali piuttosto capricciosi” “ Sta tutto nel giusto approccio, se lo indovini diventano adorabili. Tranquillo, te lo insegnerò” “ Come vuoi, ma adesso riposa”.

 

Liam era rimasto vicino a Lockhart vegliando su di lei costantemente.

La notte sarebbe stata lunga se non fosse stata per la presenza dei suoi genitori i quali gli tennero compagnia a turni alterni. Il cowboy sfruttò l'occasione per raccontargli, prestando molta attenzione a non infastidire l'amica, ciò che aveva fatto negli ultimi anni. Per sua grande sorpresa furono orgogliosi di lui, reazione che non avrebbe mai immaginato visto che quando aveva lasciato il villaggio per inseguire i propri sogni erano molto delusi. Infatti desideravano che il loro unico figlio portasse avanti la loro professione, magari diventando un medico famoso in tutto il Mondo, ma così non fu. A pensarci bene tuttavia in realtà la strada scelta da Liam non era così diversa: anche lui si dedicava a salvare le vite seppure in modo diverso.

 

La madre del giovane dal bel cappello intuì una cosa importante che comunicò subito al ragazzo.

“ Allora Liam da quanto state insieme?” “ Cosa dici mamma?” “ Ti conosco da quando sei nato, quindi so che ti piace” “ Non posso negarlo, ma lei è interessata ad un altro anche se lui non la ricambia” “ Una bella gatta da pelare” “ Già” “ Ti piace davvero?” “ Sì” “ Ti sei innamorato?” “ Sì” “ Allora non arrenderti. Vedi figlio mio ci sono tanti tipi di amore, quelli fugaci, quelli adolescenziali e poi quelli duraturi. Alcuni nascono a prima vista, altri invece impiegano tempo ma ciò non significa che siano meno importanti o profondi. Se pensi che sia lei quella giusta, non lasciarti abbattere” “ Lo farò mamma”.

 

Liam aveva bisogno di quelle parole confortanti che a sua insaputa vennero ascoltate anche da Tifa, cosa che avrebbe delle considerevoli ripercussioni.

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Capitolo 47
*** Incontro col Destino ***


Incontro col Destino

 

Il gruppo di Barret giunse nel villaggio solo a metà mattinata a causa dell'assalto di numerose belve, alcune delle quali erano avvolte da una misteriosa aura verde che ne aveva aumentato a dismisura la pericolosità. Si trattava di un fenomeno molto strano che al momento non aveva nessuna spiegazione, ma che presto l'avrebbe trovata.

 

Non appena giunti a destinazione chiesero a coloro che erano in giro se avessero visto i loro amici, un uomo anziano rispose che degli estranei giunti a notte fonda si trovavano nella casa lunga. Wallace lo ringraziò cordialmente per poi dirigersi verso quella abitazione dove trovò una donna intenta a dare una pulita all'uscio. Questa intuì subito chi fossero i nuovi visitatori dato che Liam l'aveva avvertita che sarebbero giunti i suoi amici, di conseguenza li salutò con fare affabile e spiegò loro cosa era successo.

 

Venuti a conoscenza che Tifa, così come Aerith, stava bene gli amici si sentirono sollevati, per fortuna l'incidente in cui era stata coinvolta non avrebbe lasciato delle ripercussioni, almeno fisiche.

Avrebbero voluto vederla, ma la mamma del loro compagno consigliò loro caldamente di lasciarla riposare tranquilla e di non temere per lei dato che Liam le era accanto.

I compagni decisero saggiamente di dare ascolto alle parole della dottoressa, perciò iniziarono a fare un giro nel piccolo, ma bel villaggio aspettando il recupero della combattente marziale.

 

Dopo poco l'arrivo di Yuffie e degli altri, la Cetra si svegliò sentendosi decisamente meglio.

La prima cosa di cui si accorse fu quella di trovarsi tra le braccia di Strife, il quale aveva mantenuto fede a ciò che l'aveva promesso e questo la rese molto felice.

“ Come stai?” le domandò il ragazzo mentre le massaggiava una spalla, “ Forte come non mai!” “ Sicura? Non cadrai di nuovo sulle tue stesse braccia?” “ No, te lo assicuro... Senti Cloud, sei rimasto così per tutto questo tempo?” “ Così come?” “ Senza dormire neanche un po' ” “ Sì” “ Non ti sei annoiato?” “ No, ho ammirato uno spettacolo”.

 

In un primo momento la giovane non capì a cosa si stesse riferendo l'amato, poi ebbe l'illuminazione: “ Ti stai riferendo a me!? Quindi pensi che io sia bella?”, Strife colto in fallo distolse leggermente lo sguardo per attimo prima di risponderle “ Certo che lo penso”.

A quel punto Aerith gli diede un dolce bacio per poi sussurrargli “ Anche tu non sei male”, dopo di che i due ripresero a baciarsi, ma solo per poco. Infatti per quanto volessero stare così per sempre, il pensiero di Tifa non permetteva loro di godersi appieno il momento, perciò andarono presto da lei sperando che avesse passato la notte in serenità.

 

Fuori dalla porta della stanza dove riposava l'amica incontrarono il padre di Liam che fece loro la stessa raccomandazione fatta dalla moglie agli altri, rassicurandoli però che Lockhart stava migliorando e che non era assolutamente in pericolo di vita.

 

Sollevati da queste notizie i due uscirono dirigendosi subito verso il recinto di Chocobo, dove Aerith mostrò alla guardia del corpo come approcciarsi a loro.

Gli insegnamenti della Cetra furono tanto buoni fa permettere all'Ex Soldier di poter accarezzare uno di quegli animali senza che scappasse via o gli beccasse in segno difensivo. 

Mentre faceva ciò l'amata gli disse “ Grazie Cloud per essermi rimasto vicino, dopo tutto quello che era successo ne aveva davvero bisogno”, Strife vide che aveva abbassato lo sguardo mentre lo ringraziava e le guance erano leggermente arrossate. Sapeva che non si trattava di timidezza, ma piuttosto di un'emozione più simile alla vergogna, non le piaceva per niente mostrarsi vulnerabile. Tuttavia non doveva nascondersi con lui e fece in modo che lo capisse, gli sollevò delicatamente il viso così che lo potesse fissare negli occhi per poi dirle “ Ci sarò sempre per te”, lo sguardo della ragazza si illuminò, “ Ed io per te Cloud”.

 

I due stavano per mostrarsi ancora amore reciproco, ma vennero interrotti dall'arrivo dei loro amici i quali, dopo essersi sincerati delle condizioni di Aerith, dissero loro cosa era accaduto con Red.

Gli innamorati non dubitarono per un secondo del segugio, in particolare la Cetre che dopo averlo fissato negli occhi, azione che creò una strana ed inspiegabile atmosfera, affermò con certezza che il drone gli era stato impiantato a sua insaputa e quindi la sua fedeltà non era da mettere in discussione.

 

Cat non credette molto a quelle parole, ma sapendo che contestarle non avrebbe portato a niente, mise sul tavolo un problema inconfutabile: anche se XIII non era consapevole di essere stato utilizzato ciò non toglieva che la Shinra li avesse osservati per tutto questo tempo, raccogliendo delle informazioni vitali. Ciò significava che probabilmente stavano escogitando un modo per sconfiggerli e riprendersi l'ultima Antica, perciò avrebbero dovuto prepararsi a difendersi con le unghie ed i denti.

 

Trascorsero cinque giorni duranti i quali Tifa si riprese quasi completamente, anche se non aveva ancora aperto gli occhi per via della forte stanchezza.

Il resto del gruppo sfruttò quel tempo per riposarsi e per dare una mano al villaggio a sbrigare qualche faccenda come scacciare delle belve troppo invasive.

 

In questo momento Aerith stava portando dei fiori ai bambini della scuola elementare su richiesta della loro maestra, naturalmente al suo fianco c'era Cloud, il quale però ebbe improvvisamente un terribile mal di testa, seguito da una vista offuscata con delle sfumature verdi che lo costrinsero a lasciare cadere il cesto floreale.

Non appena riuscì a sollevare lo sguardo vide Sephiroth di fianco all'amata mentre impugnava la sua lunga Katana, visione che lo preoccupò terribilmente.

Istintivamente tentò di scagliarsi contro di lui, ma venne bloccato da un lancinante dolore al bicipite sinistro, il quale sembrava bruciare dall'interno.

 

“ Vieni Cloud” si limitò a dire il leggendario Soldier mentre spiccava il volo verso una collina fuori il villaggio, il biondo si limitò a pronunciare il nome della nemesi prima di correre al suo inseguimento.

 

La Cetra tentò inutilmente di chiamarlo, il che incuriosì Zack che le chiese “ Dove sta andando?” “ Non lo so, ma ha detto il nome di Sephiroth... Ho un brutto presentimento, dobbiamo raggiungerlo” “ Concordo, muoviamoci!”.

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Capitolo 48
*** L'angelo crudele ***


L'angelo crudele

 

Mentre Aerith e Zack erano all'inseguimento di Cloud, Tifa aveva finalmente aperto gli occhi. Liam che non l'aveva mai lasciata sola, se ne accorse immediatamente ed istintivamente l'abbracciò dicendole “ Sei sveglia, che bello!”.

La combattente ricambiò il gesto sorridendo, era contenta che nonostante quello che avesse fatto qualcuno le era restato vicino.

 

Una volta che si separarono, il cowboy le chiese “ Come ti senti?” “ Un po' intontita, ma per il resto bene” “ Sono così felice di sentirtelo dire, ero così preoccupato, tutti noi lo eravamo”, allora l'espressione della ragazza si rattristò, “ Che c'è?” “ Non dovevate essere in pensiero per me, sono solo una debole che si è fatta trasportare dalle proprie emozioni più oscure e che per poco non uccideva una delle sue amiche più care”.

Liam le afferrò delicatamente le spalle, temendo che il suo corpo fosse ancora debole, per poi rincuorala al meglio delle proprie capacità “ Nessuno ti incolpa, sappiamo che è stata tutta opera della donna cadaverica”, la ragazza scosse la testa sostenendo “ Mi rendevo conto di quello che facevo, temo di aver voluto davvero compiere quelle cose” “ Non è così e lo sai. Hai appena detto che Aerith è una delle tue più care amiche, no?” “ Sì...” rispose Lockhart ben lontana dal perdonarsi.

 

Notandolo il ragazzo pensò ad un modo per sollevarla, ma si ritrovò a riflettere su un'altra cosa: Tifa aveva detto di essere cosciente delle azioni compiute qualche giorno prima, quindi doveva anche ricordarsi che l'aveva confessato di essersi innamorato di lei.

Probabilmente quello era il momento meno idoneo per affrontare un argomento del genere, però non ce la faceva più a restare in una situazione di incertezza quindi tentò di parlare, però il Destino aveva altri piani.

In quel momento sua madre irruppe nella stanza affermando spaventata che degli animali feroci con una strana aura verde si era introdotti nel villaggio e stavano seminando il panico.

Liam corse subito fuori invitando Lockhart a riposarsi ed a non temere nulla, tuttavia la ragazza non gli diede ascolto unendosi alla lotta per la protezione di quel luogo ameno. Voleva rimediare ai propri errori e questa era un'occasione  ideale.

 

Nel mentre Strife aveva raggiunto Sephiroth sulla cima della collina intenzionato a sistemare i conti, tuttavia il solito terribile mal di testa gli impedì di brandire la Buster Sword.

“ Cloud, hai finito di giocare e di fare la parte di un normale ragazzo. Sei molto più speciale di così e le sai bene” “ Finiscila con queste assurdità ed affrontami!” “ Non sei ancora pronto, sei troppo debole e non provi abbastanza odio. Non temere però, farò in modo di ricordarti quale deve essere il tuo unico scopo ed obiettivo”.

 

L'Ex Soldier pensò che la nemesi si stesse riferendo ad Aerith, dopo tutto per seguirlo l'aveva lasciata indietro e magari, involontariamente, gli avrebbe dato così l'occasione perfetta per farle del male.

Di conseguenza, con un immenso sforzo fisico, ignorò il dolore che l'affliggeva e tentò di ricongiungersi a lei venendo però fermato dall'Eroe, il quale gli disse con fare sentenzioso “ Non hai prestato attenzione ai segni ed ora è troppo tardi”.

 

Nell'ascoltare quelle parole Strife ebbe una stretta al cuore, non poteva aver commesso un errore tanto grossolano, né tantomeno poteva credere di aver fallito in modo così misero.

No, non sarebbe finita così, non l'avrebbe permesso, perciò rinsaldò la presa sullo spadone scagliandosi contro il nemico con tutta la forza e determinazione che possedeva; sperando di essere ancora in tempo per fare qualcosa.

 

Intanto le bestie feroci, intrufolatesi nel villaggio scavando nel sottosuolo, erano state prima contenute dalla squadra di eroi che fu capace di metterle fuori combattimento stando bene attenti a non danneggiare né abitazioni né persone; in ciò le loro abilità e soprattutto l'intesa acquisita furono provvidenziali.

 

Una volta sventato il pericolo, analizzarono i nemici incuriositi dall'energia verde che li pervadeva, la quale sembrava molto simile sia alla Mako sia alla strana nebbia che causava follia. Quindi ebbero seri sospetti che ci fosse lo zampino della donna cadaverica, la quale poteva essere vicina.

Fu esattamente suddetto pensiero a spingere Liam alla sua ricerca desideroso di vendetta, non solo quell'essere aveva sfruttato la ragazza di cui era innamorato, ma ora stava minacciando il suo luogo natale.

 

Purtroppo ancora una volta il Destino cambiò i piani del cowboy, in quell'istante cadde dal cielo una piuma nera sopra la sua testa. Al che alzò lo sguardo aspettando di trovarsi davanti una belva alata, invece vide un uomo fluttuare ad un centinaio di metri da terra con in mano una materia nera come una notte senza stelle.

“ Chi diavolo è quello?” chiese il cowboy, “ Sephiroth” rispose Tifa mentre osservava l'avversario estremamente preoccupata.

 

Il leggendario Soldier guardò gli abitanti del villaggio con un sorriso arrogante, “ Vi concederò la vera disperazione” sussurrò prima di alzare la materia sopra di lui. Subito dopo un meteorite grande quanto il villaggio squarciò le nuvole, lasciando di stucco i presenti che non ebbero tempo di far nulla se non osservare impotenti quell'oggetto cadere su di loro.

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Capitolo 49
*** Realizzazione ***


Realizzazione

 

L'attacco di Sephiroth aveva avuto un effetto devastante: sterminò tutti gli abitanti del villaggio, i quali ebbero appena il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo prima di spirare in atroci sofferenze. Inoltre rase al suolo decine di ettari di vegetazione e naturalmente anche gli animali subirono la stessa triste sorte. 

Insomma quel meteorite aveva trasformato una terra ricca di vita in una colma di morte.

 

Gli unici a sopravvivere furono Barret ed il suo gruppo grazie ad una salvifica barriera magica eretta da Cat, grazie ad una miscela speciale , la quale sì li aveva impedito di morire, ma non di subire ingenti danni. Per loro fortuna l'indovino aveva la soluzione adatta: attingendo a particolari erbe, fu in grado di rimetterli in sesto in un baleno.

Il più sconvolto di tutti fu comprensibilmente Liam, il quale non voleva credere che il suo villaggio natale ed i suoi genitori avessero una sorte tanto orribile in un batter d'occhio.

 

 Il leggendario Soldier scese a terra ammirando compiaciuto la propria opera, ma stranamente non fu quello a renderlo davvero felice. Infatti, vedendo alcuni superstiti, mise su un'espressione soddisfatta come se desiderasse che qualcuno scampasse al suo micidiale attacco.

Non appena lo vide il cowboy andò su tutte le furie: “ Tu! Come hai potuto?! Hai ucciso delle persone innocenti che non avevano mai fatto del male ad una mosca! Perché?!”, il nemico non rispose limitandosi a sorridere in fare arrogante e ciò non fece altro che aumentare l'ira del ragazzo che esclamò ormai del tutto fuori di sé “ Parla bastardo!”, ma ancora una volta l'uomo non proferì parola.

 

Allora Smith passò all'attacco sparando i suoi colpi più forti, lo fece senza ripensamenti visto che ormai tutto era distrutto e di certo non poteva peggiorare la situazione. Purtroppo i proiettili, seppure infusi con energia magica, vennero fermati senza il minimo sforzo dall'avversario, al quale bastò un singolo fendente per disintegrarli.

“ Non pensare che sia finita qui figlio di puttana!” urlò furioso Liam che, colmo di desiderio di vendetta, corse verso l'odiato nemico scaricandogli addosso tutto ciò che aveva.

Purtroppo neanche questo rappresentò un problema per Sephiroth che si difese nello stesso modo di prima, dopo di che passò al contrattacco scagliando un rapidissimo affondo verso il cuore del giovane che stava correndo verso di lui. Quest'ultimo sarebbe stato certamente impalato se non fosse stato per l'intervento di Red, Yuffie e Barret, il primo lo tirò indietro mordendogli la maglia, mentre gli altri due deviarono la traiettoria dell'attacco nemico con precisi colpi.

 

“ So che sei arrabbiato e ti capisco, ma non farti accecare dalle emozioni. Se vogliamo avere una chance di vittoria contro questo mostro, dobbiamo restare lucidi e collaborare” sostenne XIII riportando parzialmente alla ragione Liam, il quale trovò ulteriore conforto da Tifa che aggiunse “ Red ha ragione, uniamo le forze e facciamogliela pagare” " Avete ragione, scusatemi".

 

La strategia proposta dal segugio diede i suoi frutti, infatti gli eroi furono in grado tenere a bada Sephiroth il quale però sembrava avere qualcosa di diverso rispetto a quando l'avevano incontrato a Midgar: era più giovane e più debole, era come se stessero affrontando una sua versione inesperta e non ancora consapevole delle proprie reali abilità.

Comunque suddette riflessioni lasciarono il tempo che trovarono, l'unica cosa che contava era sconfiggerlo e per farlo misero in atto un tremendo attacco combinato.

Il primo ad agire fu Cat che distolse l'attenzione del nemico con una miscela di polveri accecanti ed allucinogene, a cui si aggiunsero delle speciali bombe disorientanti di Yuffie, le quali permisero a Red e Tifa di attaccarlo direttamente. Il duo fu abbastanza abile da aprirgli la guardia, permettendo così a Liam di centrarlo con i suoi migliori proiettili magici. Infine tutti insieme lo travolsero sfruttando non solo le rispettive mosse speciali, ma anche ogni materia elementale che possedevano.

 

La loro strategia funzionò a tal punto da fargli sperare seriamente di aver avuto successo, ma purtroppo non potevano essere più lontani dalla realtà.

Non appena il fumo generato dall'ultimo assalto si diradò, videro il Leggendario Soldier sulle proprie gambe e senza neanche un graffio. Ma non fu questa la cosa peggiore, infatti il corpo di Sephiroth venne avvolto da una strana energia viola che presto lasciò il posto ad una singola ala d'angelo nera, sul lato destro della schiena.

Il cambiamento non era solo estetico, ma soprattutto in relazione alla sua forza e presto gli eroi se ne sarebbero accorti in un modo terribile.

 

Intanto Cloud se la stava vedendo con l'altro Sephiroth ottenendo un risultato decisamente poco felice: non solo gli era inferiore, ma aveva perfettamente capito che lo stava semplicemente trattenendo dall'andare in soccorso dall'amata.

Forse non era stato capace neanche di sfiorarlo una volta per via della sua forte preoccupazione verso l'amata che aumentò a dismisura quando sentì un mostruoso boato, seguito da un fitto fumo, provenire dal villaggio.

Una parte di lui sperava che suddetto stato d'animo gli avrebbe permesso di attivare la sfera bianca, come successo qualche giorno prima, ma ciò non accadde. Le spiegazioni che si diede erano due: o non aveva ancora capito come funzionasse oppure, la più terrificante, Sephiroth era capace di inibire persino quell'eccezionale fonte di potere.

 

Ad un tratto però accadde qualcosa che non si sarebbe mai aspettato, Zack con un grande balzo si intromise nella lotta non esitando ad attaccare il leggendario Soldier, il quale gli disse col solito sorriso irriverente “ Tu non dovresti essere qui” “ Senti chi parla, tu dovresti essere morto e sepolto” “ A quanto pare entrambi abbiamo eluso il tristo mietitore, almeno per il momento”.

Fair non capì quest'ultima affermazione, ma non ci badò troppo poiché desiderava solo vendicare la sconfitta subita anni fa.

 

Poco dopo l'Ex Soldier sentì la voce di colei che amava chiamarlo “ Cloud! Sei scappato senza una ragione, mi hai spaventata” “ Aerith?! Stai bene?” le chiese senza badare a quello che gli aveva detto, “ Certo, non ti sembra?” “ Meno male” concluse sollevato come non mai.

Tuttavia la Cetra non era evidentemente ancora al sicuro, perciò ritornò a concentrarsi sulla nemesi che lo colse di nuovo di sorpresa affermando, mentre teneva a bada Fair senza alcun problema, “ Pensavi che mi stessi riferendo a lei? Mi deludi Cloud”.

 

A quel punto Strife si ritrovò a fissarlo dritto negli occhi avendo per la seconda volta quel terribile mal di testa, seguito da un ricordo che aveva già avuto mesi prima: vide Tifa piangere disperata su un corpo priva di vita. Tuttavia questa volta riconobbe il volto del morto e ciò lo portò a pronunciare un nome “ Liam...”.

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Capitolo 50
*** Disperazione ***


Disperazione

 

“ Liam? Cosa c'entra?” chiese Aerith all'amato piuttosto confusa, “ Sta per morire se lo è già” “ Cosa?!” “ L'ho visto... Diavolo! Se solo avessi prestato più attenzione, non saremo mai arrivati a questo punto” “ Tesoro calmati e cerca di spiegarmi meglio”.

Strife sentì uno strano formicolio nel cuore quando si sentì chiamare in quel modo affettuoso, ma questo non era il momento per cose del genere, per cui affermò con decisione “ Dobbiamo sbarazzarci di Sephiroth e tornare al villaggio, magari siamo ancora in tempo” “ Non ho ben compreso la situazione, ma ti seguirò”.

 

Intanto il leggendario Soldier, dopo aver giocato un po' con l'avversario, decise di riconfermare un suo sospetto: scagliò un fendente tanto rapido che nemmeno Zack poté evitare del tutto, arrecandogli una profonda ferita sotto l'occhio destro che certamente avrebbe lasciato una bella cicatrice.

Dopo aver visto del sangue gocciolare dallo sfregio appena inferto, la nemesi di Cloud fece un'enigmatica affermazione “ Sei davvero qui, molto bene”.

 

Prima che altro potesse accadere altro la coppia intervenne a dare supporto all'amico, pronta ad impegnarsi al massimo.

 

Contemporaneamente l'altro Sephiroth mostrò di cosa era realmente capace nel modo migliore che conosceva, ossia il più crudele.

Per prima cosa scattò verso Cat e Yuffie mettendoli momentaneamente fuori gioco con un precisi colpi di spada, scelse loro come primi bersagli ritenendoli i più fastidiosi. Dopo di che travolse tutti gli altri con un assalto nel quale unì velocità e forza, mossa che fu capace di sbaragliare gli eroi senza alcuno sforzo.

Quest'ultimi si stavano inesorabilmente rendendo conto di non essere minimamente alla sua altezza.

 

Terminato il riscaldamento Sephiroth decise che era giunto il momento di far provare la vera disperazione ai suoi avversari: scattò con una rapidità assurda verso Barret trafiggendolo al cuore senza che questo potesse far nulla per difendersi.

Il leader dell'Avalanche emise un gemito di dolore prima cadere a terra, la tuttavia sua caduta venne attutita da un spettro, comparso dal nulla, che non esitò ad entrare nel suo corpo per una ragione sconosciuta.

Vedere il proprio amico in quello stato sconvolse il gruppo, specialmente Tifa che aveva le lacrime agli occhi. Purtroppo però non ebbero neppure il tempo per compiangerlo dato che il malvagio nemico riprese immediatamente ad attaccarli.

 

Non importava quanto si stessero impegnando e quanto oltre si stessero spingendo, era tutto inutile, il Leggendario Soldier apparteneva a tutt'altra categoria. Forse solo con l'aiuto di Cloud, Zack ed Aerith avrebbero avuto una possibilità, ma non si vedevano all'orizzonte e sperare nel loro aiuto sarebbe stata una scommessa troppo rischiosa.

 

Liam dopo essere stato scaraventato a terra da un poderoso affondo, il quale gli fece volare via il cappello, capace di squarciare il suolo con la solo pressione d'aria spostata, ebbe modo di realizzare concretamente cosa era e cosa stava per accadere.

La vista del suo villaggio ridotto ad un cumulo di maceria, la consapevolezza che i suoi genitori erano morti nel più totale terrore, il vedere i suoi amici feriti e la sua amata ad un passo dall'essere trafitta dall'arma nemica lo fecero letteralmente scoppiare di rabbia. Emise un grido furioso seguito da un'esplosione rossa che si propagò dal suo corpo fino a travolgere il nemico, allontanandolo così da Lockhart.

Dopo di che venne avvolto da un'energia cremisi, simbolo del sangue versato dalla sua stirpe nel corso dei secoli, altamente instabile visto che di tanto in tanto emetteva dei fulmini incontrollati, color rosso sangue, estremamente distruttivi.

Cat, appena ripresosi, notò il cambiamento di Smith e sorrise “ Finalmente hai risvegliato il tuo vero potere, bravissimo! Ora abbiamo una chance di vittoria, la tua stirpe ti sostiene e con essa puoi fare l'impossibile, persino cambiare ciò che è già scritto”.

 

Esattamente come sostenuto dall'indovino, il cowboy si scagliò contro l'Eroe mettendolo alle strette grazie alla sua nuova magia elettrica che gli conferì un netto incremento delle capacità fisiche.

Grazie a ciò sferrò una poderosa combinazione di attacchi fisici e mistici, alcuni dei quali riuscirono incredibilmente ad andare a segno. Naturalmente Sephiroth non rimase a guardare, infatti a sua volta lo centrò con qualche fendente a cui aggiunse attacchi magici a base di vento, superiori rispetto a quelli elettrici.

 

Lo scontro proseguì in perfetto stallo suscitando lo stupore di Tifa, Red e Yuffie, i quali avrebbero voluto dare supporto, ma necessitavano ancora di qualche altro momento per recuperare le forze.

Ad un tratto però Liam sentì il proprio fisico cedere a causa della nuova forza che evidentemente non controllava appieno, quindi decise di chiudere le ostilità con un ultimo e decisivo attacco.

Per prima cosa limitò i movimenti di Sephiroth all'interno di una barriera triangolare, estremamente resistente, eretta grazie a dei proiettili, molto speciali, appena creati. Successivamente saltò in aria lanciando la sua mossa finale consistente in una grossa sfera ricolma di potere elettrico talmente distruttiva da creare un profondo cratere nell'area d'impatto e generare un boato che si diffuse per decine e decine di chilometri.

 

Fatto ciò, Liam atterrò goffamente ritornando nel suo normale stato.

Nonostante si sentisse sfinito era soddisfatto dato che, certo di essere andato a segno, finalmente aveva vendicato i suoi cari.

Non ci volle molto prima che incontrasse lo sguardo di Tifa, anch'esso sollevato, essere riuscito a proteggere quegli stupendi occhi cremisi era il premio per il suo sforzo immane.

La ragazza, osservandolo, provò una sensazione nuova: il fatto che fosse rimasto al suo fianco durante la convalescenza e l'aver sentito la sua confessione la spinsero ad avere una diversa opinione sul suo conto. Stava iniziando seriamente a credere che tra loro sarebbe potuto nascere qualcosa di speciale, il balsamo ideale per il suo cuore in frantumi e la sua anima ferita.

 

I due si stavano guardando tanto intensamente da perdere la cognizione di ciò che li circondava e ciò trasformò quella terra di morte in qualcosa di diverso, un qualcosa di bello.

Il cowboy non esitò oltre, iniziò a colmare  la distanza con Lockhart volendo darle il bacio che aveva sognato e desiderato tanto a lungo. Però il suo stato d'animo lo tradì, infatti non si rese conto che Sephiroth si era portato sopra di lui impugnando con entrambe le mani la micidiale katana lunga. Ciò che accadde dopo fu il puro orrore: il Leggendario Soldier si abbatté come un rapace sull'eroe trafiggendolo al petto così violentemente da trapassarlo da parte a parte.

La lama assassina, toccando il suolo, emise un suono acuto che contrastò nettamente col tonfo sordo del corpo del ragazzo.

 

Di fronte allo sguardo impietrito e colmo di tristezza della mora, Sephiroth, col solito sorriso arrogante, sostenne “ Le cicatrici di oggi non svaniranno mai”.

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Capitolo 51
*** In frantumi ***


In frantumi

 

Cloud e Zack, supportati alla perfezione da Aerith, riuscirono a dar vita ad uno scontro decente, sebbene fosse chiaro che Sephiroth era ben lontano dal fare sul serio.

Proprio per questo non capivano perché non avesse tentato di ucciderli, dopo tutto era quello che voleva, no? Evidentemente i suoi obiettivi erano altri, decisamente più oscuri e complessi di quanto potevano immaginare.

 

Nel bel mezzo della lotta il Leggendario Soldier, dopo aver fatto arretrare il trio con un fendente capace di squarciare l'aria, rinfoderò la spada e si voltò con chiari intenzioni di ritirata.

“ Dove pensi di andare?” domandò Fair con un pesante fiatone, “ Il dado è tratto, la mia presenza non è più necessaria” “ Cosa significa?”.

Se il moro non aveva intuito le parole dell'odiato nemico, Strife era di tutt'altro avviso e suddetta realizzazione lo sconfortò. Stato d'animo che non sfuggì agli attenti occhi di Aerith la quale, a sua volta, sentiva che qualcosa di terribile era appena successo.

 

L'Eroe voltò lo sguardo verso il biondo prima di fuggire avvertendolo, avvertimento che lo avrebbe spinto a prendere una difficile decisione nel prossimo futuro.

“ Hai fallito Cloud, ma non temere, avrai altre chances. Presta solo più attenzione a ciò che vedi e a quello che ti circonda, perché la prossima volta mi potrei prendere qualcuno di davvero speciale per te”; detto ciò sparì misteriosamente nel nulla lasciandosi dietro solo delle piume nere.

 

L'Ex Soldier capì immediatamente a chi si stava riferendo e ciò lo scosse nel profondo. 

Quelle parole furono sufficienti a distruggere tutta la sicurezza acquisita grazie alla vicinanza di Aerith e lo posero in uno stato d'animo di rassegnazione.

“ Di cosa stava parlando” chiese Zack confuso come non mai, “  Di Liam, l'ha preso” commentò privo di spirito il biondo, “ Come è possibile se era qui con noi?” “ Non lo so, ma è successo” “ Non ci credo, ha solo inventato tutto per i suoi strani giochetti mentali” “ No, l'ho visto” “ Che?” “ Ho avuto una visione o per meglio dire un ricordo della sua morte” “ Non so cosa ti ha fatto quando eravate da soli, ma stai dando i numeri” “ NO! Non sono fandonie, è la realtà! Non sono stato in grado di proteggerlo e la prossima sarà Aerith!” esclamò tirando un violento pugno sul terreno “ Cosa!?”.

 

Per via della frustrazione e dalla rabbia Cloud si fece sfuggire ciò che aveva tenuto nascosto per lungo tempo senza neanche rendersene conto.

Il suo attuale atteggiamento era così diverso dal solito, sembrava quasi un ragazzino incapace di tenere a bada le proprie emozioni, esattamente come molti anni prima quando vide la madre essere uccisa dalla sua nemesi.

 

Naturalmente la dichiarazione dell'amico colse di sorpresa e preoccupò Fair che avrebbe voluto far chiarezza, ma venne fermato dalla Cetra il cui volto lo invitò a rimandare ad un secondo momento le domande.

Dopo di che la ragazza prese il volto dell'amato costringendolo a guardarla negli occhi per dirgli con dolcezza, ma anche con determinazione “ Non permettergli di entrarti in testa, devi rimanere ciò che sei” “ Ma non sono riuscito a cambiare niente e questo significa che... non potrò salvarti” quest'ultima parte lo spinse quasi a versare delle lacrime che trattenne solo per la presenza di Zack, “ Se perdi la fiducia in te stesso è la fine e non solo per me, ma per tutti, persino per il nostro Mondo. Non sei uno che si arrende e non devi lasciare che il dolore ti cambi. Inoltre il Destino non è immutabile e non sappiamo se quello che ha detto Sephiroth sia vero” “ Già, dobbiamo riunirci agli altri subito” intervenne Fair dirigendosi a tutta velocità verso il villaggio.

 

Le parole della Cetra furono sufficienti a ridare un po' di forza a Cloud, sebbene  entrambi sapevano che erano colme di bugie: l'erede degli antichi stava chiaramente sentendo che lo spirito del cowboy erano prossimo a ricongiungersi col Pianeta e sapeva anche che la storia era già scritta, cambiarla era improbabile se non addirittura impossibile.

 

Intanto Tifa aveva osservato completamente scioccata il corpo di Liam cadere a terra non appena Sephiroth estrasse la spada dal petto di quest'ultimo.

La mora corse immediatamente dall'amico non volendo credere ai suoi occhi, senza curarsi del nemico il quale era ancora una minaccia.

 

Prese tra le braccia il cowboy accertandosi per suo sommo orrore che aveva uno squarcio proprio all'altezza del cuore. Capendo cosa stava per accadere, tentò l'impossibile per tenerlo cosciente “ Liam, ti prego resta con me”.

Sentendo la ragazza che amava chiamarlo Smith si sforzò a rinvenire dal torpore che lo stava avvolgendo potendo così vedere delle lacrime macchiare le bellissime guance del suo grande amore. Perciò, sfruttando le pochissime energie rimaste, alzò la mano fino ad accarezzarle debolmente il viso sussurrando “ Mi dispiace tanto Tifa, non avrei mai voluto essere la causa del tuo dolore” “ Non parlare, risparmia le forze” “ Sai, ora mi rendo conto di quanto tempo ho perso, di quante cose avrei voluto dirti...” tossì del sangue prima di continuare, “ Mi sarebbe tanto piaciuto portarti a cena in un bel ristorante a lume di candela, con un bel bicchiere di vino rosso e passare tutta la sera con te...” “ Hai ancora tempo per farlo”.

In quel momento la mano di Liam cadde verso il basso, un terribile segno che non poté non sfuggire alla ragazza che tentò inutilmente di svegliarlo.

Subito dopo Cat, Yuffie e Red la raggiunsero, il segugio e la ladre si frapposero tra lei ed il nemico mentre il primo creò una miscela di erbe, la più potente, che purtroppo non ebbe effetto e questo lo sconvolse terribilmente.

 

Il leggendario Soldier era rimasto per tutto questo tempo immobile ad osservare la scena, vedere quei volti disperati sembrava renderlo davvero felice.

Quando ormai fu chiaro agli eroi che il coraggioso Smith era trapassato, il letale Soldier affermò col suo tipico tono, colmo di sicurezza ed un pizzico di arroganza “ Non dimenticate chi vi ha causato questo dolore”.

Affermato ciò venne travolto da potenti convulsioni che permisero di vedere il suo reale aspetto: colui che aveva causato tanta distruzione e sofferenza non era Sephiroth bensì uno di quegli strani tizi incappucciati col tatuaggio sul braccio, il numero 13 in questo caso, che inspiegabilmente non solo aveva preso le fattezze della nemesi di Strife, ma persino parte del suo potere.

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Capitolo 52
*** Uno straziante addio ***


Uno straziante addio

 

Mentre Tifa stava piangendo sul corpo privo di vita di Liam, lo spettro entrato in Barret uscì, subito dopo il leader dell'Avalanche si alzò di soprassalto comprensibilmente scosso.

“ Mi hai salvato, grazie” sostenne riconoscente l'uomo, lo spettro non rispose limitandosi a volare via.

 

Purtroppo il risveglio di Wallace non fu affatto piacevole, infatti sentì immediatamente i rumori di un pianto disperato seguito dalla vista degli amici intorno a Smith.

Raggiunti il più in fretta possibile domandò preoccupato “ Cosa è successo?”, nel udire quella voce familiare Lockhart alzò lo sguardo e con grande sorpresa vide il suo vecchio capo “ Barret! Ma tu non eri...” “ Lo credevo anch'io, ma uno di quegli stracci volanti mi ha riportato qui” “ Evidentemente il tuo Destino non era morire, a differenza del suo” rispose Red mestamente, indicando con gli occhi il cowboy.

 

Wallace capì subito ciò che era successo e si rimproverò per non essere stato lì ad impedire che una cosa del genere accadesse.

“ Dove adesso?” domandò l'uomo riferendosi a Sephiroth, “ E' accaduta una cosa strana” iniziò XIII spiegando gli ultimi, strani avvenimenti al fidato amico.

 

Non appena lasciata la collina, Zack, Aerith e Cloud si ritrovarono davanti ad uno spettacolo apocalittico: la ridente vegetazione era stata spazzata, sostituita da un cumulo di detriti fumanti e brandelli di carne squarciata.

Qualsiasi cosa fosse accaduta era stato certamente mostruosamente potente, ma stranamente non aveva intaccato il luogo dove si trovavano fino a poco prima, probabilmente era tutto merito del Leggendario Soldier il quale, forse, aveva eretto una barriera protettiva.

 

Purtroppo il vero orrore li attese solo una volta giunti al villaggio dove non solo videro una desolante devastazione, ma anche la disperazione degli amici.

La Cetra, così come Strife, sapeva ciò che era successo e quindi corse senza esitare verso Tifa abbracciandola, cercando di darle conforto.

Strife invece si informò su quanto accaduto ed una volta ricevute tutte le informazioni da Red analizzò il cadavere del tizio incappucciato. Purtroppo non c'era niente che potesse aiutarlo a svelare il mistero della sua identità o del suo potere, inoltre la materia nera era introvabile come se fosse sparita nel nulla.

 

Il dolore per la perdita di Liam travolse anche Fair, sebbene venne presto distratto ripensando alle parole di Cloud. Sebbene ancora non l'avesse comprese appieno, si erano dimostrate corrette riguardo la sorte del cowboy e ciò significava che anche Aerith era in serio pericolo.

Anche se tra loro due era finita, condividevano comunque un profondo legame e non avrebbe voluto che le accadesse qualcosa di male. Perciò avrebbe affrontato il vecchio compagno d'armi in cerca di risposte, ma non subito poiché questo era il momento del cordoglio.

 

Non appena si ripresero un po', gli eroi si dedicarono alla sepoltura del loro amico e di tutti i corpi che poterono trovare, operazione che li distrusse emotivamente.

Fatto ciò Barret, Zack e Cloud iniziarono a scavare delle fosse, mentre la Cetra osservava il luogo di sepoltura considerandolo poco adatto dato che era composto solo da polvere macchiata di sangue e rocce spoglie. Quindi provò a fare una cosa: posizionò la sua speciale materia a terra per poi inginocchiarsi e pregare. Non ci volle molto prima che una calda onda di luce si diffuse per un discreto raggio d'azione, essa generò uno stupendo prato ricco di fiori gialli, la stessa tipologia di quello regalato a Strife durante il loro primo incontro.

Fenomeno eccezionale, ma che passò in secondo piano per via del triste momento.

 

Il gruppo si mise intorno alla tomba di Liam sulla quale furono poste le sue pistole ed il suo amato cappello.

L'erede degli Antichi continuò a pregare, mentre gli altri erano in un doloroso silenzio.

Cloud istintivamente poggiò lo sguardo sull'amica di infanzia, sapendo che era quella che stesse soffrendo maggiormente; in questo modo poté chiaramente vedere il suo volto devastato.

“ E' stata colpa mia” esordì Lockhart, “ Come?” “ Sì Cloud, sono io la responsabile. Se non fossi stata così ossessionata dalla mia stupida gelosia, non ci saremmo mai fermati qui tanto a lungo e lui sarebbe ancora con noi”.

 

L'Ex Soldier capì che si stava incolpando per tutto quello che era accaduto, ma non era lei la colpevole e se ne doveva rendere conto.

Prima però che potesse dirle quello che pensava, Tifa, sopraffatta dalle proprie emozione, soffocò un pianto disperato nel suo petto. Il biondo sentendola tremare e singhiozzare non poté che abbracciarla dandole il sostegno di cui aveva bisogno.

 

“ Non è colpa tua Tifa, è solo mia. Sono stato io a non rendermi conto di quello che stava passando, a non considerare i tuoi sentimenti e per questo la situazione è precipitata. Inoltre non sono stato in grado di a mantenere la promessa che ti ho fatto, non sono riuscito a proteggervi...Mi dispiace”.

 

Questo discorso venne udito anche da Wallace che rispose con determinazione “ Non è colpa di nessuno di voi o nostra, gli unici responsabili sono la donna cadaverica e Sephiroth. Non possiamo farci prendere dai sensi di colpa, dobbiamo accettare questo dolore ed andare avanti. Solo così potremmo vendicarli e salvare il Mondo”.

 

In quel preciso istante Aerith sentì una presenza in direzione di Lockhart, per cui si voltò a guardarla. Si trattava dello spirito di Liam che era andato a dare l'ultimo addio all'amata, prima di ricongiungersi al Pianeta.

Allora la castana sussurrò con un tono dolce “ Vai sereno, penseremo noi a vegliare su di lei”.

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Capitolo 53
*** Una notte magica ***


Una notte magica

 

Con un grandissimo peso nel cuore il gruppo diede l'estremo saluto al proprio compagno caduto, per poi riprendere il viaggio verso il regno Proibito. Purtroppo però le cose si complicarono ulteriormente, infatti il devastante meteorite lanciato dal falso Sephiroth aveva reso irriconoscibile la strada da intraprendere ed inaccessibili numerosi percorsi alternativi. Ciò non fece altro che farli vagare in una terra morta senza una meta precisa, solo grazie all'aiuto del sole di giorno e delle stelle di notte non si persero del tutto.

 

L'unica nota positiva di questo faticoso peregrinare fu che Tifa ed Aerith rinsaldarono il proprio legame, il quale divenne più forte che mai. A dire il vero accade una cosa del genere a tutti, si trattava dell'effetto della perdita di un caro amico. Persino Red e Cat iniziarono ad andare d'accordo, la sincera sofferenza del segugio aveva dissipato ogni dubbio nell'indovino il quale arrivò a chiedergli scusa e questa volta per davvero.

 

Inoltre Zack chiese a Cloud spiegazioni riguardo quello che aveva detto sul futuro della Cetra, quest'ultimo gli spiegò quasi tutto tralasciando però l'uomo in maschera e la materia bianca poiché ebbe la sensazione che quelle informazioni non dovevano essere divulgate.

Conoscere la verità sconvolse Fair che però capì il motivo del silenzio dell'amico, se avesse detto una cosa del genere non avrebbe fatto altro che causare agitazione e caos, perciò promise a sua volta di non farne parola a nessuno.

Ciò però non toglieva che l'orgoglioso Soldier si stava davvero preoccupando per l'incolumità della cara amica ed anche lui iniziò a pensare ad un modo per evitare che quel tremendo fato si abbattesse su di lei.

 

La realizzazione di aver fallito con Liam spinse Strife a riflettere sulle proprie scelte, in particolare si domandò se avrebbe potuto fare qualcosa di diverso o di più.

Le parole della nemesi gli fecero dare una risposta positiva, sebbene non riusciva a capire dove avesse sbagliato; forse era proprio perciò che alterare il corso del Destino era considerato impossibile.

Però doveva trovare una soluzione, altrimenti la persona che amava di più avrebbe subito la stessa fine di Liam. Speranza che gli venne mostrata dalla speciale materia incastonata nella Buster Sword, la quale nel momento più buio, in quello dove si sentiva con le spalle al muro, intervenne in suo soccorso, esattamente come predetto dal misterioso uomo con la maschera di porcellana.

 

Dopo un paio di settimane dalla tragedia il gruppo raggiunse per puro caso un piccolo avamposto dei Wutai, nel quale poterono finalmente riposarsi senza temere l'attacco a sorpresa di qualche nemico.

Vennero accolti a braccia aperte dato che erano stati proclamati nemici giurati della Shinra e di Vivi, i peggiori nemici di questa forza. Addirittura vennero offerte loro delle stanze di un piccolo, ma grazioso ostello.

Sicuramente i Wutai avevano in mente qualcosa, ma ora poco importava, erano esausti sia fisicamente che emotivamente quindi non ci pensarono due volte ad accettare.

 

Prima che ognuno raggiunse i rispettivi luoghi di riposo si misero d'accordo su come muoversi l'indomani: concordarono che per prima cosa avrebbero dovuto capire la loro precisa posizione così da permettere a Cat di tracciare un'altra rotta per il Regno Proibito. Dopo di che avrebbero gestito qualsiasi richiesta i Wutai li avrebbero proposto.

L'unico a cui non importava nulla di questo era Cloud, i cui pensieri vagavano esclusivamente su ciò che aveva appreso grazie alla sua materia speciale.

 

Dopo un paio d'ore dall'arrivo, Strife uscì dalla propria stanza vestito di tutto punto, segno che stava per partire. Aveva aspettato tanto per essere sicuro che i suoi amici stessero dormendo, ma sapendo che si sarebbero preoccupati non vedendolo al mattino lasciò un biglietto con una sommaria spiegazione del proprio intento sul suo cuscino.

 

Quando però passò davanti alla porta dell'amata riuscì a percepire chiaramente il suo dolce profumo floreale e ciò lo spinse a fermarsi. Le aveva dato la sua parola che non si sarebbe più allontanato da lei, ma doveva infrangere quella promessa oppure non avrebbe cambiato nulla. Tuttavia non poteva lasciarla così, non sarebbe stato giusto. Doveva avvertirla, quindi bussò un po' esitante sperando di trovarla sveglia.

 

Il suo desiderio si avverò, infatti la Cetra aprì la porta quasi immediatamente.

“ Cloud, cosa c'è che non va? Non riesci a starmi lontano?” scherzò la gentile castana. Il biondo rimase per un attimo ad osservarla completamente rapito dalla sua bellezza, accentuata dai lunghi capelli sciolti per i quali aveva un debole. Dopo essere tornato in sé disse: “ Aerith devo parlarti” “ Certo, entra pure”.

 

La coppia si accomodò sul letto dove l'amante dei fiori domandò, incuriosita dall'abbigliamento del biondo, “ Allora qual è il problema? Hai visto qualche nemico fuori?” “ No, sto per andarmene” “ Cosa?! Perché?” esclamò l'erede degli Antichi con tono agitato, “ Il tizio del bosco quando mi ha data la materia bianca, ha detto che mi avrebbe aiutato nel momento in cui mi sarei ritrovato con le spalle al muro e l'ha fatto” “ In che senso?” “ Guarda”.

 

L'Ex Soldier le mostrò la sfera che lanciava flash di immagini, le quali rappresentavano un luogo che si addentrava nelle viscere della terra tramite una serie di enormi portali di un materiale irriconoscibile.

Aerith rimase per un attimo senza parole, non voleva nel modo più assoluto che l'amato si allontanasse da lei soprattutto adesso che il momento del Destino si stava avvicinando sempre di più, mancavano poco più di quattro mesi dall'impatto del meteorite che avrebbe sterminato la razza umana.

Perciò tentò di persuaderlo “ Non mi sembra molto e poi non sai neanche dove si trova quel posto” “ Invece credo di averlo riconosciuto, è dove sorgeva il mio villaggio natale prima che Sephiroth lo desse alla fiamme” “ Ma non ne hai la certezza!” “ Sento che ho ragione” “ Quindi cosa vuoi fare? Andartene per seguire un qualcosa che potrebbe rivelarsi un nulla di fatto, è ridicolo”, la ragazza era decisamente arrabbiata, evento estremamente raro specialmente con colui che amava.

“ So che può sembrare assurdo, ma è l'unica possibilità che ho per fare qualche cambiamento. Se lo ignoro, non potrò proteggerti” “ Proteggimi restando al mio fianco! Te l'ho già detto e pensavo che avessi capito!” esclamò lei cogliendo di sorpresa il biondo che non si sarebbe aspettato una reazione del genere.

 

Presto la rabbia lasciò il posto alla reale emozione che la Cetra stava tentando di trattenere: gli prese il volto con delicatezza portandolo a guardarla fissa negli occhi i quali trasmettevano tanta tristezza ed un briciolo di speranza.

“ Cloud, voglio restare con te fino alla fine. Ma sai perfettamente che non posso seguirti adesso, abbiamo talmente poco tempo che anche la più piccola deviazione potrebbe causare il fallimento della nostra missione” “ Lo so, perciò non te l'ho chiesto, ma io posso e devo andare”.

 

L'amante dei fiori sentì una forte stretta al cuore. Il suo timore più grande era quello di morire prima di rivedere l'amato e ciò la stava facendo davvero soffrire. Per cui tentò il tutto per tutto per farlo ricredere: “ Cloud, io...ti amo! Ti prego non andare, non potrei sopportare di andarmene prima del tuo ritorno”.

Strife restò spiazzato da suddetta dichiarazione. In cuor suo sapeva quello che la Cetra provava per, ma sentirselo dire era tutt'altra cosa.

Tuttavia non poteva vacillare proprio ora, quindi imitò il gesto dell'amata e le disse dando fondo a tutti i suoi sentimenti: “ Proprio perché ti amo devo farlo. Aerith non posso accettare il tuo fato e i continui ricordi che ho di quel tragico evento mi stanno distruggendo. Se dovessero diventare realtà non potrei mai perdonarmelo”.

A quel punto la castana, sapendo di aver perso, sospirò sconsolata “ Non c'è niente che possa fare per fermarti eh?!...Vai allora”.

 

Quello sarebbe stato il momento ideale per partire, ma il giovane non poteva lasciare Aerith così triste. Doveva fare qualcosa per farle capire che non doveva temere nulla. Per cui, non essendo molto bravo con le parole, fece l'unica cosa che gli venne in mente: colmò la distanza che lo separava da lei dandole un dolce bacio.

La reazione dell'erede degli Antichi lo stupì nuovamente. Non si limitò a ricambiare il bacio, ma ci mise talmente tanto ardore da spingerlo inconsciamente sul letto.

Dopo qualche secondo si separò un attimo da lui, tenendogli le gambe ai lati della vita non volendo farlo andare da nessuna parte, poi gli slacciò lo spallaccio in quanto le avrebbe dato fastidio per i suoi successivi propositi.

Strife tentò di parlare, ma venne messo a tacere da un altro bacio, questa volta lento e dolce che gli fece perdere completamente la testa. Accecato dai fumi dell'amore l'Ex Soldier portò le forti mani sulle toniche cosce dell'amata, gesto che la fece sussultare leggermente e che la spinse a baciarlo con maggiore ardore.  

 

Sebbene fossero spinti da motivazioni diverse, Cloud era intenzionato a convincerla che sarebbe tornato in tempo mentre Aerith era spinta da una forte volontà possessiva consistente nel volerlo sentire vicino, avevano in comune l'intento di rendere quella notte speciale e così fu. qQuello che accade dopo fu pura e semplice magia.

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Capitolo 54
*** Il principio della fine ***


Il principio della fine

 

Aerith era accoccolata all'amato sentendosi felice come non mai.

Si era sforzata a restare sveglia con tutta sè stesse nonostante la fatica della meravigliosa notte appena trascorsa, volendo assaporare la compagnia di Strife fino all'ultimo secondo; pensiero condiviso da quest'ultimo.

 

La coppia a stento credeva a quello che avevano condiviso, era stato così speciale che non poteva essere definito diversamente da un evento magico se non miracoloso. Non si erano uniti solo fisicamente, ma anche spiritualmente raggiungendo una connessione più unica che rara.

Inoltre, come accadeva ogni volta che si lasciavano andare all'emozioni, non avevano provato il minimo senso di imbarazzo o impaccio, eventualità affatto improbabile dato che era la loro prima volta. In realtà sentirono un senso di sollievo ed estrema euforia come se avessero aspettato quel momento da tanto, tantissimo tempo.

 

Purtroppo però il momento dei saluti era giunto e l'Ex Soldier lo sapeva bene. Quindi si fece coraggio e diede un dolce bacio all'amata per poi alzarsi sentendo chiaramente l'esitazione nella braccia della Cetra, la quale sperava di avergli fatto cambiare idea. Sebbene ciò avesse reso il tutto più complicato, il biondo non poteva esitare perché se non se ne fosse andato non avrebbe potuto cambiare nulla.

 

L'erede degli Antichi osservò triste la sua guardia del corpo mentre si rivestiva. Era conscia che stava facendo tutto per lei, ma non le alleviò il dolore. La cosa che la terrorizzava di più era non rivederlo più, ma al contempo temeva per la sua salute.

Cloud era certamente potentissimo, ma la fonte da dove traeva la sua forza rischiava di distruggerlo. Senza dubbio negli ultimi tempi stava bene, infatti non aveva manifestato alcun effetto collaterale della Mako. Tuttavia ciò era dovuto esclusivamente alla vicinanza di Aerith, la quale era capace di neutralizzarli completamente.

Però, adesso che si stava allontanando da lei, sarebbero tornati più devastanti che mai.

 

Per evitare che l'amato provasse le pene dell'inferno, decise di fargli un dono: prese il fiocco che indossava sempre e ne strappò un piccolo pezzo che avvolse con attenzione intorno al bicipite sinistro dell'amato dicendogli “ Così ti resterò sempre vicina e potrò proteggerti” “ Grazie Aerith, non temere tornerò presto” “ Lo so” sussurrò lei sperando con tutta se stessa che il biondo avesse ragione.

 

Strife, una volta fuori dall'ostello, incontrò Zack intento ad osservare il sole appena sorto. Questi gli chiese “ Dove vai?” “ Devo fare qualcosa di importante” “ Posso aiutarti?” “ No, devo andare da solo” “ Come preferisci, starai via a lungo?” “ Non lo so” “ Deve essere davvero importante per lasciarci in un momento del genere” “ Lo è” “ D'accordo, allora buona fortuna”.

 

Quando l'Ex Soldier fu di fianco all'amico sostenne “ Bada agli altri” “ Sanno farlo benissimo da soli, ma li terrò comunque d'occhio se ti farà stare meglio”, successivamente si scambiarono uno sguardo d'intesa prima che ognuno prendesse la propria strada.

 

Lontano dall'avamposto, Strife venne avvolto da un'energia blu che preannunciò l'arrivò dell'uomo mascherato, il quale esordì ” Ci rincontriamo finalmente” “ E' piuttosto curioso che compari ogni colta che c'è qualcosa di grosso in ballo” “ Coincidenze” “ Non credo nelle coincidenze” “ Molto bene...Stai seguendo la via della materia che ti ho donato, sappi che non andrà come vuoi” “ Che vuoi dire?” “ Quello che ti si para davanti è un lancio della moneta: testa Aerith muore, ma il Pianeta si salva; croce salvi Aerith, ma condanni il Mondo ad una terribile agonia che lo porterà alla distruzione nell'arco di un paio di generazioni. L'unica cosa che puoi fare è truccare il lancio, cosa scegli?” “ E' una scelta impossibile, deve esserci un altro modo” “ Purtroppo la vita ci costringe a prendere dolorose decisioni”.

 

Le dure parole del misterioso tizio in porcellana scossero nel profondo Cloud che non voleva credere che avesse solo quello due opzioni, doveva esserci una terza via.

 

L'uomo in incognito si congedò rapidamente con un'emblematica frase “ Testa o croce non sono gli unici risultati del lancio di una moneta” “ Invece sì, non hanno un terzo lato” “ Sicuro? E se dopo tanti tentavi un giorno quella moneta cadesse di taglio?”.

Detto ciò il tizio avvolto nel mistero scomparve in un vortice blu, lasciando un pizzico di speranza nel cuore dell'eroe.

 

Extra 1:

 

Il QG della Shinra era in preda al panico per via di Rude e Reno i quali avevano sfruttato un'occasione per fuggire dall'area di contenimento seminando morte e distruzione.

Durante una battaglia con i colleghi, il rosso venne scagliato contro gli archivi facendo volare diversi fogli. Destino volle che il suo occhio si posasse proprio sul dossier del killer nella pagina della sua morte, dove c'erano anche le foto di Barret e degli altri.

“ Sono stati loro ad uccidere mio fratello, figli di puttana! Me la pagherete cara” esclamò il Turk avvolto da un'aura verde.

 

Extra 2:

 

Jack, seguendo la scia di morte e corruzione della terra che aveva persino colpito l'isola del piacere, si ritrovò nel villaggio natale di Liam dove rimase scioccato dalla totale assenza di vita. Erroneamente ascrisse il tutto all'operato di colei che aveva tentato di controllare il suo corpo e ciò incrementò la propria determinazione nella missione.

Prima però si imbatté in un piccolo, ma bellissimo prato fiorito dove notò numerose tombe e nel vedere su una di esse le stesse pistole che aveva avuto modo di osservare nella mani dal giovane dal bel cappello intuì a chi apparteneva.

Ciò lo spinse a fare una valutazione: se i regicidi avevano sofferto per mano della sua preda, magari avrebbero potuto aiutarlo ad estirpare quel male una volta per tutte.

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