Ridere e parlare d'amore

di KurryKaira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'albergo ***
Capitolo 2: *** Le coppie ***
Capitolo 3: *** Il mio primo amore ***
Capitolo 4: *** Mi perdoni con il cuore? ***
Capitolo 5: *** Fine della pacchia ***



Capitolo 1
*** L'albergo ***


Un nuovo torneo nazionale era alle porte, la ex squadra dei bladebreakers raggiunse l'hotel in cui dovevano alloggiare. Il viaggio era stato un po' faticoso, qualche pulman perso per colpa di Takao (i ragazzi lo maledirono) e un po' di strada da fare di corsa con in spalle valigie pesanti. Daichi non era riuscito a raggiungerli in tempo, probabilmente lo avrebbero incontrato direttamente al torneo.
Rei poggiò finalmente quelle maledette valigie sul pavimento freddo dell'albergo:- Finalmente siamo arrivati!- Sputò con una leggera rabbia nei confronti dell'ex capitano che ridacchiò sperando di non prenderle.
E mentre il professore era distratto da una canzone di Ming ming alla radio (- speriamo che ci sia anche lei al torneo!!- Diceva) Takao cercava di farsi perdonare:- Siamo arrivati in tempo per l'ora di cena e per noi, che siamo gli ospiti d'onore, è tutto gratis! Abbuffiamoci e perdoniamo questo povero ragazzo!!- Riferito chiaramente a sé stesso.
Hiromi, stranamente silenziosa (solo perché aveva già avuto modo di sgridare Takao più e più volte durante il viaggio e si era semplicemente stancata di continuare a farlo) tirò lui uno schiaffone sulla nuca proseguendo per il corridoio della hall.
Max nel frattempo cercava di consolare Takao, anche se l'aveva sgridato anche lui. Takao si lasciava abbracciare dal biondino. Kai non diceva nulla, e per Takao era meglio così.
Un signore vestito elegante fermò il passo della ragazzina parlando al capitano:- Signorino Kinomiya, come le avevo già detto per telefono, ci sono solo tre stanze libere. In ogni caso sono tre camere doppie, quindi non dovremmo avere problemi giusto?-
Takao felice:- Giustissimo! Grazie!-
La ragazza esplose dentro, evitò scenate davanti al signore che faceva unicamente il suo lavoro, e si preparò a sbraitare (la stanchezza le era passata) parole cattive solo una volta che erano arrivati nel salottino che precedeva le loro camere.
Passeggiando sulla moquette rossa avanti e dietro:- Sei fuori di testa Takao?! Perché non mi hai avvertita?!-
Takao sbuffò non capendo:- E quale sarebbe il problema sta volta, sentiamo?!- Poggiò la schiena sul muro bianco quasi urtando una delle verdi piantine appese alla parete.
Max lo sgridò delicatamente:- E' logico Takao, rifletti! Hiromi è una ragazza!-
Takao sarcastico:- Ah sì?- Si beccò un pugno dalla "ragazza".
Hiromi:- Secondo te dovrei dividere la stanza con uno di voi?!-
Takao:- Secondo me non dovevi venire!- Avvicinò con arroganza il viso a quello di lei.
Il professore cercava di calmare le acque mentre Rei e Kai se ne stavano seduti in silenzio sui divanetti dello stesso colore della moquette. In realtà solo Kai se ne stava in silenzio con gli occhi chiusi, Rei pensò bene di mettersi in mezzo:- Dividerei io la stanza con te, ma sono fidanzato.-
Lo guardarono tutti, anche Kai aprì gli occhi per guardare l'amico accigliato.
Hiromi sbuffò cercando di ignorare l'inutile e anche un po' maniacale commento di Rei per spingere arrabbiata sia il professore che Takao.
Prof. K:- E io che c'entro?!-
Hiromi lo guardò:- A pensarci bene forse dovrei dormire con te, sembri il più innocuo.-
Il professore non seppe rispondere, in verità non sapeva nemmeno se essere contento della fiducia della ragazza o se piangere per la sfiducia riposta nella sua capacità di rimorchio.
Max e Takao in ogni caso non smettevano di ridere.
Takao:- Decideremo le coppie a sorteggio dopo cena, ok? Sarà il fato a guidarti verso il tuo principe azzuuurro.-
Hiromi:- Cretino!- Tirò di nuovo lui un ceffone.
Kai si alzò, aprì una della camere:- Io non ho ancora fame. Ho deciso che questa, la 53, sarà la mia stanza, non mi interessa con chi la dividerò. Vado a farmi una doccia.-
- Ciao...- risposero tutti appena.
Il resto della combriccola cenò, chi più chi meno nervoso, e come promesso, una volta finito, Takao mise sei fogliettini all'interno del suo cappello. Erano ancora seduti intorno al tavolo.
Takao:- Pronti al sorteggio?? Pesco i primi due nomi!!-
Hiromi scontrosa:- Ok, ma se capito con te Takao mi rifiuto!-
Takao:- E chi ti vuole- linguaccia.
Takao lasciò la mano girare in quel cappello e pescò il primo nome:- Uh, ho pescato già il mio nome!...E...-
Pesca:- ...Hiromi. Ok, lasciamo stare- sentenziò ributtando il foglio nel cappello e pescando altro.
Hiromi apprezzò il gesto ancora nervosa.
Takao:- ...Eee Max!-
Max:- Oh my love!!- Scherzò abbracciandolo.
Takao ridacchiò:- Ecco, sono capitato io col maniaco!-
Max rise di gusto facendo finta di baciarlo.
Hiromi non riuscì a trattenere una risata:- Non so Mariam quanto ne sarebbe felice.-
Max arrossì pensando che in effetti dividere la stanza con la sua Mariam sarebbe stata tutta un'altra cosa.
Takao si sentiva improvvisamente triste e abbandonato. Si riprese tornando a mescolare:- Rei... e il professore!-
Prof. K:- No, ogni tanto Rei di notte urla parolacce in cinese!-
Rei:- Cosa? Non è vero!-
Prof. K:- E' vero.-
Rei:- Non sai il cinese, come fai a sapere che cosa dico?-
Prof. K:- Lo so e basta.-
Max si intromise:- Scusa, ma quante volte avete dormito insieme voi due per sapere questo?- Al professore che cambiò discorso accendendo la tv, sapeva che davano in onda un'intervista su Ming ming.
Takao:- Di conseguenza, Hiromi con l'ultimo rimasto.-
Hiromi fece un attimo un calcolo non connettendo subito la situazione, chi era rimasto libero?
Takao saltò su dalla sedia:- Vado ad avvertire Kai!-
Beccò il ragazzo pochi secondi dopo mentre si dirigeva nella sala per mangiare qualcosa.
Takao:- Kai! Indovina con chi sei capitato!!-
Hiromi arrossì ancora seduta su quella sedia, aveva connesso solo adesso.
Kai sbuffò, non aveva voglia di fare questo gioco, ma lo accontentò:- Non Max, mi sarebbe già venuto incontro abbracciandomi.-
Takao geloso all'amico americano:- Ah, lo fai con tutti eh?-
Max ridacchiò.
Kai:- Col professore no, il gioco non avrebbe fatto ridere. Non che faccia ridere a prescindere.-
Takao:- ...-
Kai:- Nemmeno Rei, sarebbe già nella stanza 53 ad abbracciare la sua foto di Mao in mut...- arrossì appena senza finire.
Takao guardò il cinese interessato:- Mao in mut??-
Rei scontroso:- Kai non dovrebbe sapere queste cose. Osservi molto eh?...-
Kai fece finta di non aver sentito e continuò rivolto a Takao:- Rimanete tu e Hiromi. Considerano il tuo tono malizioso... Hiromi?-
Hiromi ascoltava ancora rossa dando le spalle ai due sempre seduta sulla sua sedia.
Takao sbuffò:- Sei noioso Kai.-
Kai sinceramente contrariato:- Perché? Sono appena stato al gioco.-
Rei si alzò poggiando una mano sulla spalla del mezzo russo:- Dovresti apprezzarlo tanto. Ha appena finito le sue parole giornaliere per starti dietro!-
Kai alzò le spalle come a confermare la cosa. Takao ridacchiò prendendo sotto braccio Max e dirigendosi verso la 54.
Anche Rei trascinò il professore verso la 55.
Kai alla ragazza ancora seduta che ora lo guardava appena nascondendo uno sguardo timido nella frangetta:- Spero nulla in contrario per te.-
Lei mosse appena la spalle distogliendo lo sguardo in fretta. Si alzò poi seguendo piano il ragazzo verso la 53.
Entrarono in camera. Non era molto grande, le pareti bianche e in terra un parquet chiaro, un comodino con sopra una piccola lampada rossa e un letto a castello vicino a una finestra che dava all'esterno mostrando la strada e il giardino dell'albergo. In più un piccolo bagno nel quale Kai aveva già fatto una doccia lasciando tutto in ordine ma le pareti ancora umide.
Hiromi rimase sollevata e stupita del letto:- Un letto a castello in Hotel??-
Kai entrato dopo di lei:- Per quello matrimoniale non c'era posto, non credi?- Con un minimo di malizia, Hiromi arrossì indispettita guardandolo:- Alla faccia del bravo ragazzo.-
Kai rise appena:- Mai detto di esserlo- irritandola ancora di più e poggiando le sue robe sul letto inferiore.
Hiromi:- Perché tu sotto?-
Kai:- Vuoi stare tu sotto?- Ancora malizioso.
Hiromi urlò lanciandoli addosso la valigia:- La pianti?! Mi fai rimpiangere Takao!-
Kai si parò:- Scherzavo. Quante storie.-
Hiromi:- Quanto parli oggi!-
Il ragazzo ridacchiò appena, probabilmente dormire in camera con la ragazza tutto sommato lo agitava un po'.
Kai:- Soffri di vertigini?-
Hiromi:- No, ma ho paura di cadere!-
Kai:- Perché soffri di vertigini.-
Hiromi:- Non soffro di vertigini!!-
Kai:- Ho visto qualche scarafaggio aggirarsi ai piedi del letto.-
Hiromi:- Va bene dormo sopra- la convinse subito.

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Capitolo 2
*** Le coppie ***


La stanza 54 era uguale alla 53, le luci erano spente e i ragazzi si erano già coricati. Ma non riuscendo a prendere sonno il ragazzo biondo situato nel letto superiore propose un gioco al compagno. Se ne stavano entrambi in posizione dritta e avvolti in lenzuola bianche, sembravano quasi mummie.
Max:- Takao, facciamo un gioco?-
Takao un po' assonnato:- Sentiamo.-
Max:- Vediamo se ti ricordi di che colore sono i miei occhi.-
Takao stranito:- ...Azzurri, certo che mi ricordo. Chi si dimentica i tuoi occhioni azzurri?-
Max, anche lui un po' assonnato, con estrema calma:- Quello che hai detto è estremamente romantico Takao, grazie.-
Ridacchiarono entrambi.
Max:- E i miei capelli?-
Takao continuò non convinto:- Biondi...-
Max:- Porto gli occhiali?-
Takao:- No.-
Max:- Avanti, ora tocca a te!-
Takao sbuffò:- Va beh. Di che colore ho i capelli?-
Max:- Quasi neri, tendenti al blu.-
Takao:- E gli occhi?-
Max:- Mi pare scuri, credo castani.-
Takao:- Non sei nemmeno convinto. Porto lentiggini?-
Max:- No, no!-
Takao sempre più assonnato:- Max...-
Max:- Dimmi...-
Takao:- Questo gioco fa schifo- e la loro storia d'amore di quella notte finì lì.
Intanto nella 55, dove le pareti erano di un blu chiaro Rei dormiva già profondamente nel letto inferiore, e in effetti farfugliava nervoso qualcosa in cinese.
Il professore si lamentava non riuscendo a prendere sonno:- Lo fa di nuovo. Io non sono un bugiardo!- Si affacciò per guardare l'amico e in effetti:- Ma quella è davvero Mao in mut?!- Arrossì e tornò nel suo letto cercando di dimenticare la splendida foto che aveva appena visto.
Anche nella 53, come nelle altre due, le luci erano ormai spente, ma anche lì uno dei due faticava a prendere sonno, per l'esattezza la giovane ragazza nel letto di sopra.
Guardava il soffitto buio girando i pollici domandandosi se il ragazzo dormisse oppure no. Se dormiva era veramente silenzioso, come d'altronde lo era anche da sveglio. Pensò di spiare ma evitò, immagina la figura se fosse stato sveglio. Accennò appena, a voce bassissima un:- Kai, sei sveglio?-
Non ricevette risposta.
- Kai, sei sveglio?- Alzò leggermente la voce.
Ancora niente.
Diede un calcio alla spalliera del letto provocando un forte rumore che chiaramente svegliò il ragazzo, con nonchalance poi, dopo aver sentito un verso di disappunto da parte di lui:- Oh, Kai, sei sveglio anche tu?- Spiando giù.
Lui la guardò stranito, stava chiaramente dormendo fino a un attimo prima, farfugliò appena:- Hai sentito?... Quel rumor...- Lasciò perdere pensando di aver sognato tutto vedendo lei sinceramente confusa (che attrice).
Hiromi:- Sei sveglio vedo- ribadì.
Kai mugugnò un verso di assecondazione.
Hiromi imbronciata:- Non riesco a dormire.-
Kai:- Io sì però- disse con estrema sincerità rimettendosi a dormire.
Ma Hiromi, in quei pochi minuti passati in quella stanza, aveva deciso di approfittare della situazione per rivelare i suoi sentimenti al ragazzo.
Era profondamente imbarazzata e spaventata, se lui l'avesse rifiutata sarebbe stato veramente tragico continuare quest'avventura di un nuovo torneo insieme, e c'era anche il rischio invece che si facesse un'idea sbagliata visto che si trovavano soli soletti in una camera da letto. Però, visto che era abbastanza convinta che Kai non avrebbe abusato di lei (abbastanza, tanto che aveva già pensato a come fuggire da lì e chiamare aiuto) voleva approfittare di quel momento romantico. Non capitava spesso che i due si trovassero soli, anzi, non capitava mai! E lui a lei piaceva da impazzire, non poteva negarlo! Non sapeva nemmeno lei se fosse o no amore, sapeva solo che lo pensava spesso, così spesso da doversene preoccupare. Doveva farglielo sapere, doveva sapere se lui la pensasse almeno un quarto di quanto lo pensasse lei, tra una sfida di beyblade e l'altra!
E quindi tirò di nuovo un calcio alla spalliera.
Kai riaprì gli occhi:- Ma allora sei stata tu?!-
Hiromi:- Cosa?- Finta tonta:- Non riesco a dormire!- Ripeté arrabbiata.
Kai la guardava non capendo.
Hiromi:- Quanto ci vuole?! Voglio che mi fai compagnia!-
Kai:- Ma io ho sonno!...- Replicò sincero ma vedendo quel viso imbronciato si lasciò convincere.
Sbuffò ma non troppo innervosito, quella ragazza gli era stranamente simpatica:- Dobbiamo rimanere così o vuoi scendere?-
Hiromi ricordò degli scarafaggi:- Sali tu, che dici?-
Lui sorrise appena in quel buio, illuminato solo dalla luce fredda dei lampioni esterni. Cavolo, se era bello!
Lei arrossì ancora mettendosi seduta su quel letto e facendo spazio al ragazzo che dopo aver acceso la abat jour salì sul letto superiore sedendosi a gambe incrociate alla destra di lei.
Dopo attimi di silenzio imbarazzante lei:- Beh, allora, tutto bene?-
Il ragazzo la guardò senza dire nulla, il suo sguardo però diceva "va tutto come sempre".
Hiromi:- E a scuola come va?- Ridacchiò:- Mi auguro che tu non prenda gli stessi voti di Takao! Ma sono sicura di no! Ahah!-
Kai ora la guardava stranito come a dire "perché mi fai queste domande?!" (Poteva anche esprimersi a parole però eh.)
Hiromi scontrosa:- Non so di che parlare con te! Nemmeno parli tu! Anzi, oggi sei stato anche fin troppo socievole devo dire!-
Kai:- Scusami- le disse attirando la sua attenzione.
Hiromi:- P... perché ti scusi??-
Kai:- Non sono un tipo con cui passare una nottata divertente.-
Hiromi ribatté sfiorandogli la mano senza troppo imbarazzo:- No, anzi, per me è importante!-
Lui la guardò, "è importante" che strano uso delle parole, era importante per lei la sua compagnia? Sentì qualcosa dentro, ora che il sonno passava si accorgeva che divideva il letto con una ragazza piuttosto carina. Sapeva già che era carina, lo aveva notato già da tempo, e come già detto gli era anche simpatica (anche se non faceva nulla per farlo capire) ma in effetti non aveva mai diviso il letto con lei; non aveva mai diviso il letto con nessuna ragazza. Sentì qualcosa nello stomaco e il sangue scorrere nel corpo, provò imbarazzo ma riuscì a evitare un rossore sul viso, per fortuna era sempre capace di mantenere la calma.
Kai:- Importante dici?- Rispose con estremo ritardo dopo altri attimi di silenzio imbarazzante.
Allora lei prendendo tutto il coraggio che aveva in corpo strinse lui la mano:- Sì. Kai, tu sei importante! Io ti voglio bene!- Sputò tutto d'un fiato e al contrario del ragazzo la sua faccia divenne dello stesso colore della moquette esterna.
Lui rimase a guardarla ancora un po':- Sì- disse poi:- Anche Takao e gli altri me ne vogliono ma...-
Hiromi:- Lascia stare!- Lo interruppe, chiaramente il tentativo di dichiarazione era miseramente fallito se lui pensava a Takao, non era il "ti voglio bene" che intendeva lei:- Se pensi di essere noioso (- non ho detto di essere noioso- Kai) 'sta sera dì qualcosa!-
"Ma non mi va" pensò lui affranto:- Qualsiasi cosa?- Ma rispose in un impeto di educazione mai avuta.
Hiromi sbattendo lentamente quegli occhioni cioccolato:- Q... qualsiasi cosa!- Avvicinò istintivamente il viso a quello del ragazzo.
Ma vedendo quelle labbra così vicine lui si scostò:- Non mi va. Non so che dire- smontò tornando ad essere il maleducato di sempre, mentre il sangue continuava a scorrere ovunque tranne che al cervello.
Lei sbuffò visibilmente innervosita:- Lascia stare! Non importa!- Si voltò cercando il cuscino:- Torniamo a dormir- non riuscì a finire la frase che il ragazzo le prese il viso tra le mani baciandola.
Il bacio durò veramente pochissimo, ma il tempo si fermò per entrambi.
Per lei, che per una prima frazione di secondo provò paura (ripensando a tutte le vie di fuga che aveva calcolato in caso di abuso) e nella seconda frazione provò un calore così forte venire dallo stomaco che pensò "cavolo, allora sono davvero innamorata. Speriamo almeno che sta volta sia quella giusta", non riusciva a sentire più le gambe che pendevano a peso vuoto dal letto e si lasciava trasportare da quel magico momento durato veramente troppo poco.
Per lui, che sentiva d'aver perso veramente il controllo, sentiva che di sangue nel suo cervello non ce n'era davvero più, e questo lo rendeva di conseguenza stupido, e di conseguenza spaventato. Lui non doveva perdere il controllo mai, lasciarsi andare non era qualcosa che gli apparteneva. Si spaventò così tanto che si staccò dalle labbra di lei un attimo dopo, sputandole un:- Era questo che volevi, no?- Si spaventò talmente tanto che pensò bene di dare a lei tutta la colpa di quel gesto e lavarsene le mani:- Ora buonanotte- scese di fretta da quel materasso per tornare giù nel suo letto nascosto tra quelle coperte bianche.
Lei dopo quelle parole sentì qualcosa spezzarsi dentro "speriamo almeno che sta volta sia quella giusta", non aveva fatto in tempo a pensarlo che dentro di lei qualcosa si era già rotto. "Sono davvero innamorata" ma purtroppo questa cosa rimaneva la realtà. "Era questo che volevi no?" In un solo secondo era stato capace di portarla in paradiso e poi lasciarla cadere in un baratro profondo. Morì dentro rannicchiandosi in quelle coperte cercando di trattenere i singhiozzi, la mano stringeva il petto cercando di consolare quel cuore che faceva così male. Che pessima idea aveva avuto! Come poteva sopravvivere a quella notte?!
D'altro canto anche lui se ne stava rannicchiato in quelle coperte aggrottando la fronte fino a farsi male, mai in vita sua si era sentito così stupido! Non avrebbe dovuto baciarla, ma soprattutto non avrebbe dovuto dirle quelle cose! Come poteva essere stato così crudele? Lei non lo meritava di certo! Voleva chiederle scusa, ma mai in vita sua si era sentito così stupido e così codardo.
Intanto nella stanza 55 Rei dormiva stringendo in un braccio il collo del professore (che era involontariamente caduto) e nell'altro la foto della sua formosa ragazza.
Prof K piangendo:- Mi strozzi!- "Però un po' me lo merito..." non riusciva a non sbirciare quella foto provando una profonda invidia.
Nella stanza 54 invece:- Sono molto alto?-
Takao:- Nella media...-
Max:- Ye, ehm... ho tatuaggi?-
Takao:- Voglio morire Max- sinceramente distrutto da questo gioco.

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Capitolo 3
*** Il mio primo amore ***


Si fece mattina, il blader dell'aquila rossa alla fine era riuscito a prendere sonno nonostante l'agitazione e la rabbia. Si svegliò piano ancora un po' intontito e con un leggero mal di testa. Si chiese se non fosse stato tutto un sogno, aveva i ricordi confusi e offuscati, ma piano piano realizzò che non era stato un sogno e che lui aveva realmente avuto una pessima idea la notte prima. Si alzò piano e timidamente spiò il letto superiore, era vuoto, Hiromi doveva essersi già alzata. S'incamminò verso il bagno ancora un po' intontito.
Bussò.
- Kai, sei tu?- Chiese una voce debole.
Titubò un istante lui, preso ancora un po' dal panico:- S... sì, sono io. Per forza- ridacchiò appena sul finale, nella stanza c'erano solo loro due, chi doveva essere?
Hiromi aprì la porta, aveva i capelli bagnati e indossava un accappatoio bianco. Il vapore ancora alto causato dalla doccia calda si dileguò piano nel resto della stanza.
Lui come suo solito non disse nulla ma rimase incantato a guardare quella così bella e semplice creatura mentre il vapore rimasto li avvolgeva.
Maledì l'essere capitato in stanza con lei. Pensava di riuscire a mantenere il suo sangue freddo, quello che non perdeva mai, ma a quanto pare si sbagliava, altro che freddo, da quando era in camera con lei non sentiva che caldo, troppo caldo.
Lei prese il suo spazzolino e se lo portò prepotentemente in bocca:- Entra pure, mi lavo i denti e ho finito- disse tra una spazzolata e l'altra perdendo tutto il dolce erotismo che aveva fino a pochi secondi prima.
Lui aspettò poggiato sull'uscio che lei finisse, quando si incrociarono sulla porta sputò un:- Hi... Hiromi, senti...-
Hiromi:- Dimmi- era chiaramente arrabbiata e offesa anche se faceva di tutto per nasconderlo.
Kai:- Niente- si chiuse la porta alle spalle lasciando la ragazza fuori dal bagno.
La ragazza, dopo essersi avvolto un asciugamano tra i capelli si diresse verso il salottino che accomunava la 53, 54 e 55 per fare colazione.
Trovò stranamente il resto della squadra già sveglio con i patti pieni di cornetti e quant'altro.
Come arrivò, vestita ancora solo di un accappatoio, Rei (unico già seduto sul divano) fu il primo a parlarle:- Eehi- disse semplicemente con una punta di dolce saluto mattutino e una punta di sensualità felice di vederla arrivare così.
Takao:- Sei nuda la sotto??-
Max lo sgridò:- Takao!!- E poi guardò Hiromi in attesa anche lui di una risposta, il professore si avvicinò incuriosito.
Hiromi:- ...Devo chiamare la polizia?- Cinica, comunque educata rispose:- Non sono nuda, indosso l'intimo ma non voglio sporcare il vestito di crema- addentò uno dei cornetti rubandolo dal piatto di Rei.
Takao entusiasta e malizioso portò le mani dietro la nuca:- Allora, come hai passato la notte con Kai, eh??-
Hiromi:- Vuoi morire?- Notevolmente irritata.
Prof K:- Dovremmo aspettare Kai per iniziare a mangiare, che dite?-
Max:- Dico che Kai potrebbe anche non presentarsi affatto, essere uscito dalla finestra senza dire nulla per poi farsi rivedere direttamente al torneo. Guarda come te lo dico...- addentò il suo cornetto:- ...non resterò qui ad aspettare Kai in eterno- con un estrema serietà.
Takao scoppiò a ridere, con più pacatezza lo stesso fece Rei. Il professore alzò le spalle dandogli ragione.
In ogni caso pochi minuti dopo Kai uscì, ma loro avevano già finito di mangiare.
Il ragazzo vissuto in Russia rimase in silenzio a guardare il tavolo vuoto senza però prendersela più di tanto.
Max:- Oh, guarda chi c'è. Kai!- Ancora un po' sporco di zucchero si leccò le labbra.
Takao:- Scusa amico, non ti abbiamo aspettato.-
"Lo avevo capito" pensò senza degnarli di risposta.
Hiromi sorrise appena, il ragazzo la notò guardandola distrattamente. Lei salutò rientrando in camera a vestirsi con grande dispiacere da parte del resto della squadra. Kai rimase in silenzio (scriverlo ogni volta credo sia un di più, oltre che un'ovvietà) seguendola timidamente con lo sguardo, poi una volta che lei si chiuse la porta alle spalle lui raggiunse la sala colazione al piano inferiore nella speranza di trovare ancora qualcosa da mettere sotto i denti. Il professore lo seguì per parlargli della foto di Rei, come se fosse un segreto condiviso tra di loro.
Si sedettero al bancone del bar, il russo prese quello che era rimasto, non aveva molta voglia di mangiare ma per uno sportivo la colazione era importante.
Il professore gli era seduto accanto parlando trafelato:- L'ho vista anche io, capito? Avevi ragione! Ma tu in che occasion- si bloccò notando che l'amico non gli dava assolutamente peso.
Prof. K:- Kai, tutto a posto?-
Il ragazzo sembrava perso nei suoi pensieri, il professore strattonò piano il suo braccio attirando finalmente la sua attenzione.
Kai:- Mm?-
Prof. K:- Mi sembri giù di corda, tutto ok?-
Il ragazzo sospirò mangiando piano la sua brioche:- No. Non va bene- rispose sincero senza però aver voglia di continuare. Il professore allora rimase accanto a lui in silenzio, sapeva che se Kai andava consolato il miglior modo di farlo era rimanere in silenzio. Finita la colazione Kai si alzò dallo sgabello:- Grazie- disse con naturalezza al professore, come se avesse fatto chissà cosa per alleviare il suo dolore e tornò verso la stanza 53, dove c'era Hiromi.
Entrò, il cuore in petto si fece sentire appena (quel poco che bastava a ricordargli di essere vivo) vedendola stesa di spalle nel letto inferiore (quello dove aveva dormito lui) a leggere una rivista.
Kai:- Non hai paura degli scarafaggi?- Le chiese cercando di fare finta che non fosse successo nulla tra di loro.
Hiromi, dandogli ancora le spalle sfogliava lenta:- Non ne ho visti, saranno andati via.-
Attimi di nulla, solo il suono delle pagine sfogliate. Poi:
- Senti Kai...-
- Dimmi.-
- ...niente.-
Lui, ancora poggiato alla porta, prese coraggio:- Ascolta, è difficile per me! Non ho mai provato questi sentimenti. Ma tu mi piaci, non prendiamoci in giro!- Ammise, forse le sue gote si colorarono appena di rosso, ma in maniera impercettibile, in effetti quel ragazzo non perdeva veramente mai il controllo, quasi mai.
Il cuore di lei balzò in gola in maniera così veloce che la vista per un attimo le si offuscò, poi respirando profondamente trattenne la calma e orgogliosa si voltò piano verso il ragazzo sedendosi al bordo del letto.
Si mostrava seria, non voleva darla vinta al gesto cattivo che lui aveva avuto nei suoi confronti la notte precedente.
Hiromi:- Non sei mai stato innamorato quindi?- Si rattristì appena:- Io sì.-
Trattenne a stento le lacrime nel raccontare questa storia anche se voleva mostrarsi forte.
Descrisse un ragazzo dai capelli e gli occhi scuri, doveva essere un suo vecchio compagno di scuola. Disse che era un po' presuntuoso ma sempre molto dolce nei suoi confronti, andava bene a scuola ed era intelligente, "perfetto" disse, "il ragazzo perfetto".
Kai:- Dove vuoi arrivare?- La interruppe.
Hiromi:- Lui mi ha ferita profondamente Kai. Non era poi così perfetto in realtà- lo guardò con occhi profondi lasciando che le lacrime si asciugassero da sole.
Il ragazzo, ancora sulla porta, aspettava che lei continuasse. E lei, ancora seduta su quel letto, continuò:
- Kai, tu mi sembri ancora più perfetto di lui...-
Lo colpì.
- ...ed è questo che mi preoccupa.-
Allora il ragazzo finalmente le si avvicinò mostrando un minimo di agitazione, allungò istintivamente il braccio verso di lei:- No, no. Tu mi piaci ho detto, non farei niente che possa ferirti.-
La ragazza allora sorrise nervosa sbuffando:- Tu mi hai già ferita!-
Lui tirò indietro la mano.
Lei era arrabbiata, e questa volta la sua voce singhiozzava un po':- Non fare il finto tonto. Ieri sera mi hai trattata come se fossi una bambina che voleva il bacio della buonanotte! Lo hai forse dimenticato?!-
Kai:- Lo so!- Alzò allora anche lui la voce:- Lo so, e me ne sono pentito l'istante dopo. Ero imbarazzato, e ho detto una cosa che non volevo. Succede a tutti no?!-
Hiromi sorrise con una punta di sarcasmo, aveva però un'espressione dolcissima anche se imbronciata:- Già, succede a tutti. Incredibilmente anche all'impassibile Kai Hiwatari.-
Il ragazzo si inginocchiò per ritrovarsi alla sua stessa altezza, per guardarsi faccia a faccia, poggiò le mani sulle ginocchia di lei che unite si toccavano.
Moriva dalla voglia di darle un altro bacio, questa volta però non aveva intenzione di tirarsi indietro facendo il prepotente.
Ma lei si scostò alzandosi dal letto:- S... scusami, ora devo andare.-
Aprì la porta:- Ho promesso a Takao che lo avrei aiutato in matematica- un po' titubante.
Lui rimase a guardarla ancora inginocchiato vicino quel letto, aveva capito benissimo che quella era una scusa e pensò che probabilmente lei non lo avrebbe perdonato mai, e che con quella bravata si era perso ogni possibilità di starle vicino.
Si trascinò pesantemente su quel letto, sfogliando a sua volta la rivista che lei aveva lasciato poggiata lì.
Una pagina di quella rivista sportiva parlava di loro e del torneo nazionale alle porte. Si consolò, aveva cose più importanti a cui pensare, come migliorare con il suo Dranzer. Ma poi lo stomaco gli si strinse e si innervosì ancora di più.
Quanto era stato stupido? Non solo aveva ferito Hiromi e il suo stesso cuore, così ne avrebbe risentito anche la sua performance con il beyblade e non era proprio il momento di essere giù di morale questo!
Doveva risolvere per forza la situazione, anche se la voglia di farlo era ben nascosta così come il coraggio di affrontare ancora quella ragazza spigliata e adorabile. Sorrise ripensando a lei, e si sentì di nuovo un'idiota.
Strinse quella rivista con rabbia tra le mani per poi accorgersi di essere ancora un po' stanco e si addormentò.

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Capitolo 4
*** Mi perdoni con il cuore? ***


Quando il giapponese vissuto in Russia si svegliò si accorse che aveva passato un'ora buona addormentato in malo modo su quel letto, Hiromi non era in stanza. Si alzò cercando Takao.
Bussò nella camera 54. Aprì Max.
Kai:- Takao è qui?-
Max:- No, io ti vado bene lo stesso?- Ridacchiò, Kai sorrise dentro di sé, esternamente non mosse un nervo.
Kai:- Più tardi perché no? Non ci alleniamo insieme da un po' io e te?- Disse dolcemente e Max sorrise felice:- Volentieri!- Gli rispose.
Kai:- Dovrai essere duro con me, ho bisogno di una bella svegliata.-
Max stupito:- Tu?- Sorrise ancora:- Come preferisci! Sarò durissimo, e non avevi bisogno di dirmelo! Non faccio sconti a nessuno!-
Kai sorrise veramente questa volta:- Lo so- poi:- non sai dove posso trovare Takao?-
Max:- Quando non sai dove cercarlo lo troverai dove c'è cibo!-
E dopo questa perla di saggezza Kai si diresse verso la sala da pranzo e lì trovò l'ex capitano.
Kai:- Come sono andate le ripetizioni di matematica?-
Takao mangiando allargò gli occhi ragionando nel panico come se avesse dimenticato di fare i compiti:- Q... quali ripetizioni??-
Kai:- Non dirmi, Hiromi non doveva darti nessuna lezione eh?-
Takao:- Non so di che parli, ma potrei essermene dimenticato io in effetti. Hiromi ha sempre qualche lezione da darmi- puntualizzò nervoso.
Ma Hiromi arrivò con un piatto pieno di roba calorica.
Takao:- Alla faccia amica mia! Siediti qui accanto a me!- Nella speranza di rubare qualcosa.
Hiromi:- Non darmi fastidio, quando sono nervosa mangio più di te. E non avvicinarti troppo perché potrei mangiarmi anche te!- Gli si sedette accanto, sgranocchiò qualcosa per poi soffermarsi a guardare il blader di fuoco.
Non gli toglieva gli occhi di dosso e Kai l'aveva chiaramente notato, ingoiò la saliva.
Takao:- Ma che cosa fai lì imbambolato Kai, prendi qualcosa da mangiare e siediti con noi!-
Lui scostò il viso quasi innervosito, non gli rispose e andò via lasciando Takao a lagnarsi:- Il solito Kai, chi lo capisce è bravo!-
Prima di lasciare la sala il ragazzo guardò ancora una volta la ragazza che ora litigava col compagno di classe:- Ha detto di essere nervosa, ma mi sembra più serena. Forse può ancora perdonarmi- sperò tra sé e sé e si allontanò cercando gli altri due blader.
Li trovò in giardino in compagnia del professore, si allenavano. Come Kai arrivò ripresero il loro beyblade in mano.
Max:- Allora Kai! Ti alleni con me?-
Kai sorrise annuendo.
Rei:- Ma poi ci sono anche io, non scordarti di me!-
Kai:- Figurati- accennò appena soddisfatto pronto a lanciare il beyblade contro l'americano. Il professore era già attaccato al suo pc pronto a raccogliere più dati possibili.
Alla fine li raggiunse anche Takao e con lui la bella Hiromi.
Tra una battaglia e l'altra si chiesero dove fosse Daichi e se stesse bene nella speranza di incontrarlo al torneo, chiaramente Takao non faceva che prendersi gioco di lui.
L'ultima loro sfida vedeva Takao e Max contro Rei e Kai. Hiromi osservava silenziosa seduta vicino al professore. Queste due coppie erano molto affiatate, notava Hiromi, più la seconda della prima. Max era molto accondiscendente, ma Takao un po' troppo egoista ogni tanto, Rei e Kai invece andavano veramente d'accordo, pensando questo Hiromi provò quasi una leggera invidia nei confronti di Rei, le sarebbe piaciuto avere con Kai lo stesso rapporto di fiducia. In ogni caso l'unico beyblade a rimanere in campo fu Draciel e l'accondiscendente Max esultò prendendo in giro tutti e tre gli amici, anche il suo momentaneo compagno di squadra Takao. Hiromi rise di gusto della scena per poi essere seguita a ruota dal resto della squadra.
La sera era già arrivata, e i ragazzi si ritirarono nuovamente nelle proprie stanze.
Arrivata davanti a quella porta col numero 53 la ragazza sussultò, un'altra notte con Kai, strinse i pugni facendosi coraggio.
Si chiusero la porta alle spalle accendendo la luce nella stanza.
Kai, molto dolce:- Vuoi stare nel letto inferiore visto che non ci sono più scarafaggi?-
Hiromi fece un "sì" con la testa ma Kai lasciò intendere di averne intravisto un altro, lei spaventata si precipitò sul letto superiore nascondendosi tra le coperte.
Poi arrabbiata cacciò fuori la testa da quel guscio di lenzuola:- Non l'hai detto apposta per farmi dormire sopra vero??-
Kai sorrise appena sarcastico.
Hiromi:- Visto che ho così paura...- disse lei con estremo coraggio:- ...perché non dormi con me?-
Lo sguardo di lui cambiò improvvisamente diventando quasi umano, la guardò stupito, questa volta arrossendo visibilmente.
Lei rise di gusto vedendolo così vulnerabile.
Non sapeva nemmeno lei dove volesse andare a parare, probabilmente stava facendo molti errori nel relazionarsi con lui, errori tipici di un'adolescente innamorata. Una parte di lei voleva fargliela pagare, l'altra moriva dalla voglia di abbracciarlo, ma forse chiedere a un uomo di dormire con lei non era un atteggiamento tipico da brava ragazza, quella che lei esigeva di essere!
- S... scusa?- Balbettò lui pensando di aver capito male.
Anche lei completamente rossa ma cercando di mantenere un tocco di sensualità (non ne aveva affatto, sembrava una bambina imbronciata):- Hai capito bene. Se non ricordo male ieri mi hai rubato un bacio, ora mi devi almeno una piccola vendetta che dici?-
Il ragazzo stette un attimo a pensare e poi, dal più profondo del cuore, rispose con la più totale ingenuità:- Non capisco dove sia la vendetta nel dormire con la ragazza che mi piace...-
Hiromi si irritò e gli urlò addosso avvolgendosi di nuovo nelle coperte:- Muoviti e sali!!-
Quel "muoviti e sali" lo sentirono anche nella stanza 54, dove i due bladebrakers già coricati esclamarono all'unisono un:- Uuuuh, oggi Kai si diverte!-
Il russo salì non convinto, lei lo strattonò tenendolo più lontano possibile da lei nel più totale imbarazzo:- E' chiaro però che non è come pensi tu, devi starmi più lontano possibile! Sei qui solo per allontanare gli scarafaggi, capito??-
Kai:- Mi fai cadere...- disse rischiando in effetti di rotolare giù dal letto.
Kai:- Quindi devo rimanere sveglio a guardare le pareti?-
Hiromi sogghignò:- Spero che ora sia chiara la mia vendetta.-
Il letto era stretto, ma in effetti i ragazzi riuscirono a sfiorarsi il meno possibile. Si toccavano solo un po' le spalle e ogni tanto le mani per sbaglio. L'imbarazzo era tale da non riuscire a farli chiudere occhio.
Kai:- Mi farai perdere al torneo così.-
Hiromi ridacchiò:- C'è ancora tempo prima di quello, potrai dormire! Non sono così cattiva. Anche se te lo meriti.-
Kai la guardò:- E perché stai facendo tutto questo?- Si corresse:- Perché mi stai facendo tutto questo?-
Hiromi:- Te l'ho detto, vendetta. Abbi il coraggio di dire che non è ottima?-
Kai sorrise:- Ma scusa, non ci rimette anche il tuo sonno e la tua comodità?-
Lo sguardo della ragazza si addolcì, in effetti lui aveva ragione, timidamente cercò di mettersi più comoda lasciando scivolare appena il viso sul braccio di lui, come se volesse usarlo come cuscino. L'idea di dormire abbracciata a lui la faceva impazzire! Non credeva ancora di aver avuto il coraggio di chiederglielo, ma lui le si era praticamente dichiarato e ora il gioco era in mano sua. "Scusa mamma, scusa papà, sono una cattiva ragazza" pensò accovacciandosi quasi addosso al petto di lui. Continuava a sembrare una bambina abbracciata al suo orsacchiotto, ma nella sua testa lei stava vivendo la scena come se stesse girando un film vietato ai minori sentendosi tremendamente in colpa (vista la sua giovane età), ma anche tremendamente eccitata. In colpa di cosa poi? Pensò e in effetti si rese conto che non c'era niente di male in quello che stava facendo, abbracciava l'uomo di cui era innamorata ed era bellissimo.
D'altro canto lui fissava il soffitto stringendo i pugni e cercando di trattenere qualsiasi pensiero fuori luogo, lei voleva solo del romanticismo, e lui aveva tutta l'intenzione di non ferirla mai più. Pensò solo una cosa: lei aveva perfettamente ragione, non c'era vendetta peggiore.
Nella camera 54 invece dopo quell'urlo i pensieri impuri non si trattenevano più e i due ragazzi continuavano a prendere in giro fantasticando la relazione dei due amici nella stanza 53. Poi anche Max e Takao smisero di riderci su per riprendere quel gioco noiosissimo che il biondo aveva suggerito la notte prima, gioco talmente noioso che alla fine l'ex capitano non riuscì a trattenersi:- Basta!!-
Urlò talmente forte che preoccupati i ragazzi della 53 e della 55 lo raggiunsero in camera.
Rei:- Che è successo?!- Nervoso per essere stato svegliato; accorgendosi di avere ancora la foto di Mao la nascose velocemente sotto la maglietta.
Takao:- Max è noioso!- Sbuffò.
Max si vergognò come un ladro per aver costretto Takao a svegliare l'intero albergo.
Il professore era quasi più nervoso di Rei:- E tu hai urlato in quel modo per una sciocchezza simile?!-
Kai e Hiromi sbuffarono calmandosi.
Takao stizzito:- Mi conosci professore. Mi conoscete tutti, perché continuate a prendermi sul serio?!- Ammise.
Max:- Quanto storie Takao, era per prendere sonno. Fai l'offeso davvero??- Ridacchiava.
Takao sbuffando:- Sì- poi:- Non è giusto però, io ero capitato con te!- Indicò Hiromi ricordando i biglietti iniziali pescati dal cappello.
Hiromi a braccia conserte:- Sì, ma io l'ho detto fin da subito che con te non volevo stare!-
Takao ancora imbronciato:- Il problema non è capitare con me ma con Max, credimi.-
Max guardò altrove offeso.
Takao:- Non è giusto lo stesso però!-
Hiromi si alterò:- Uff! Va bene! Io e Max ci scambiamo!-
Kai sussultò dentro di sé odiando Takao, Takao guardò Kai intuendo di aver fatto danno, ma sogghignò lo stesso della cosa soddisfatto.
Alla fine il russo accettò sussurrando un qualcosa nell'orecchio di Takao.
Le coppie si scambiarono e tutti tornarono a dormire.

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Capitolo 5
*** Fine della pacchia ***


Takao ridacchiò nel letto inferiore pensando "bella idea Kai, quella degli scarafaggi", e anche questa volta Hiromi se ne stava nervosa nel letto superiore.
Kai voleva solo farle uno scherzo, ma steso nel suo letto pensò "chissà che non abbia fatto dormire Takao con lei per difenderla dagli scarafaggi, forse non dovevo dire nulla. Per una volta che decido di giocare finisco per pentirmene subito dopo. Queste non sono le mie giornate migliori."
Max:- Kai, tutto a posto?- Spiò dall'alto del suo letto l'amico:- Ti vedo silenzioso- poi rise di gusto per la frase appena detta a uno come Kai. Kai lo ignorò completamente.
Max:- Senti, facciamo un gioco!-
Kai sbuffò:- Va bene, ma se fa schifo smettiamo subito.-
Max:- E' divertente vedrai. Di che colore ho gli occhi?-
Kai:- Che mi aspettavo se non piaceva neanche a Takao?- E si addormentò all'istante lasciando il biondo a piagnucolare solo.
Takao intanto ridacchiava ancora ma a un certo punto si rese conto che rideva solo lui, la ragazza invece pareva singhiozzare.
Lui si affacciò in fretta al letto di lei arrampicandosi su per lo schienale:- Hiromi! Qualcosa non va??-
Lei si asciugò in fretta le lacrime vergognandosi tremendamente:- No, no sto benissimo!-
Takao contrariato:- Guarda che a me puoi dire tutto!-
Hiromi:- E' per gli scarafaggi:- inventò.
Takao sbuffò:- Che scema. Guarda che non ci sono davvero, si è inventato tutto Kai...-
Lei, che inizialmente voleva trovare solo una scusa per allontanare Takao, si indispettì sul serio:- Mi prendi in giro?! E' da quando Kai è così burlone??-
Takao ridacchiò:- Da ieri a quanto pare! Ti direi di guardare pure sotto al letto, ma io scommetto che non stai piangendo per gli scarafaggi.-
Hiromi si stropicciò ancora gli occhi sempre più irritata:- Come sei perspicace oggi. Kai burlone e tu perspicace, non vi sarete invertiti il cervello??-
Takao sorrise e poi si addolcì, ancora affacciato scomodamente a quel letto:- Sicura di non volermi dire nulla?-
Lei annuì.
Takao:- Riguarda Kai? Ho interrotto qualcosa chiedendo il cambio di stanza?-
Hiromi arrossì, quel Takao oggi era davvero sveglio! Lo guardò nervosa e si lasciò cadere nelle coperte fingendo di dormire, lui respirò a pieni polmoni e tornò nel suo letto sconfitto.
Nella stanza 55 intanto.
Prof. K:- Noi almeno siamo una bella accoppiata eh, Rei?- Chiedeva distratto mentre in realtà teneva a tutto volume il televisore acceso su un altro speciale su Ming Ming.
Rei:- Sì, una bella accoppiata- ripeté innervosito dalla tv. La spense.
Prof. K:- Ehi!!-
Rei:- Perché non parliamo un po' di Driger, eh? Voglio approfittare della tua presenza per fregare i ragazzi.-
Prof. K:- Non hai detto una cosa carina. E non me l'hai nemmeno chiesto in maniera carina- fece per riprendere in mano il telecomando ma Rei fu più veloce levandoglielo:- Non credo di dover essere carino con uno che ha sbirciato la foto della mia sexy ragazza tutta la notte.-
Il professore non fiatò più e passò la notte a migliorare Driger.
La mattina seguente Takao chiese a Kai di raggiungerlo sul terrazzo dell'Hotel.
Erano soli e un vento fresco soffiava appena.
Kai lo guardò come a dire "allora? Cosa vuoi?"
L'ex capitano arrabbiato avanzò verso di lui:- Cosa hai fatto alla brunetta, eh?-
Kai non capendo:- Il professore??-
Takao:- No, non lui!- Voleva essere serio ma non riuscì a non ridere, poi si calmò tornando a essere un fascio di nervi.
Takao:- Parlo di Hiromi!!-
Kai infastidito:- Non le ho fatto niente! Perché?!-
Takao:- Sta notte ha pianto!- Confessò e il vento muoveva i suoi lunghi capelli:- Non mi ha voluto dire il perché ma sono sicuro che tu ne sai il motivo!-
Kai sussultò, Takao gli si avvicinò arrogante:- Allora? Sono io ad aver rovinato un vostro momento romantico o sei stato tu a farle qualcosa, eh?!-
Kai fece il finto tonto:- Non capisco di cosa parli.-
Takao:- Ascolta, se sono stato io non è un problema, lei sa quanto io sia stupido, ma...- prese l'amico per la maglia strattonandolo contro il muro:- ...se sei stato tu è tutto diverso, e giuro che se le farai altro male te la vedrai con me!-
Kai:- Quanta amorevole amicizia improvvisa nei suoi confronti- sorrise, poi spingendolo via violentemente:- Non le ho fatto proprio niente ti ho detto- dirigendosi verso le scale.
Takao:- Lei ti ama Kai!-
Il russo si bloccò rimanendogli di spalle.
Takao:- E tu lo sai benissimo...- concluse con amarezza.
- Sì...- rispose dopo un po' il ragazzo non voltandosi:- ...ma cosa posso fare se sono un idiota.-
Takao:- Uuuh. Che bello sentirtelo dire- esultò in un impeto di felicità fuori luogo per poi riprendere quasi compostezza:- Che intendi però?-
Kai profondamente imbarazzato ammise:- L'altra notte le ho dato un bacio.-
Takao:- Uuuh! Vai ragazzo! Sei tutti noi!- Esultò ancora dimenticando il motivo per cui si fossero incontrati su quel terrazzo, Kai finalmente si voltò a guardarlo leggermente innervosito.
Takao, serio come se non avesse detto e fatto nulla:- Dicevi?-
Kai sbuffò:- Niente. In preda all'imbarazzo le ho detto una cosa brutta.-
Takao:- Tipo?-
Kai:- Non importa il dettaglio! L'ho trattata come una bambina capricciosa e non volevo!-
Takao, ormai completamente calmo:- Ma lei è una bambina capricciosa!-
Kai nervoso:- Volevi difendere lei o me? Hai dimenticato perché siamo qui?-
Takao ridacchiò:- Figurati, volevo solo fare un po' il fratello protettivo. Ma perché mettermi in mezzo per un bisticcio tra fidanzatini!-
Kai sempre più nervoso lo ignorò per poi continuare cupo:- Bisticcio, tsz, non so nemmeno se mi perdonerà.-
Takao:- Ma certo che ti perdonerà! Lei è fatta così! Tiene il broncio per un po' ma poi le passa tutto!- Rise di gusto incrociando le mani dietro il cappello evitando di farlo volare via in una folata di vento più forte:- Vedi come si comporta con me! Sapessi quanti torti le ho fatto! Ma è sempre qui! Eheheh!-
Kai sorrise delicato, visibilmente rincuorato, poi:- Mi ha parlato di un ragazzo.-
Takao s'incupì:- Rintaro scommetto.-
Kai:- Non mi ha detto il nome.-
Takao si avvicinò all'amico poggiando lui una mano sulla spalla:- Il suo primo amore credo, era un nostro compagno di scuola. Ha avuto una breve relazione con Hiromi, ma alla fine voleva semplicemente usarla per avvicinarsi alla sua migliore amica, che chiaramente ora non è più amica- rise di gusto anche se non c'era niente da ridere:- Era così felice quando lui le si dichiarò, e il suo tradimento le ha fatto veramente male. Non ho potuto consolarla, non eravamo così intimi prima...-
Kai:- E ora quanto siete intimi?- Lo guardò ironicamente nervoso, Takao ridacchiò ancora.
Takao poggiò anche l'altra mano sulla spalla rimasta libera e guardandolo negli occhi disse:- Tu non sei come lui Kai! Io ti conosco! Sei un bravo ragazzo.-
Kai:- Dici?- Sorrise appena.
Takao:- Certo! Anche perché attraverso Hiromi a chi dovresti arrivare? A Max?- Rise di gusto e Kai ricambiò una leggera risata.
Loro non lo sapevano, ma Hiromi era lì, sotto quelle scale e aveva ascoltato tutto. Portò la mano alle labbra trattenendo un singhiozzo di commozione. Takao era stato davvero tanto carino! E sapeva anche di Rintaro, non credeva, la relazione che aveva avuto con lui alla fine era davvero insignificante, non si erano nemmeno mai baciati. La relazione che potevano avere due bambini in pratica. Si accorse solo in quel momento che stavano crescendo, ed era felice di crescere con degli amici così sinceri. Soprattutto sperava di poter crescere insieme a Kai in una relazione sana e sempre un po' più adulta, non troppo però. Sarebbero cresciuti insieme, un poco alla volta.
Quando Kai si allontanò, tornando in stanza, Hiromi corse ad abbracciare Takao in quella hall.
Takao imbarazzato:- Eeehi, che succede??-
Hiromi con occhi grandi e emozionati:- Volevo solo dirti grazie!- Si asciugò le lacrime:- Sei stato troppo carino!-
Takao non riusciva a capire ma si tenne caro questo bel ricordo, non succedeva spesso che una ragazza lo abbracciasse.
Hiromi lo lasciò andare per correre verso la stanza 53 dove sperava di trovare Kai.
Spalancò la porta e chiuse gli occhi:- Se Max è nudo avvertitemi prima che mi metta a urlare!-
Max seduto sul letto superiore, scontroso:- Sono vestito...-
Hiromi aprì gli occhi contenta:- Bene- ridacchiò per poi notare che Kai era in piedi poggiato ai lati del letto a castello. Sorrise piena d'amore e poi correndogli incontro lo abbracciò forte.
Kai guardò Max imbarazzato per poi posare lo sguardo sull'adorabile ragazza:- Che ti prende?-
Hiromi ancora stretta al suo petto:- Vi ho sentiti prima, tu e Takao. Scusa se non ti volevo perdonare, ma come ha detto lui sono fatta così! Mi piace tenere il broncio!-
Kai guardava quei capelli cioccolata perdersi nella sua maglietta.
Hiromi:- Spero che io ti piaccia un po' anche per questo!- Lo guardò finalmente sollevando lo sguardo e Kai trovava il suo faccino arrossato davvero irresistibile.
Kai:- Takao ha anche detto che sei una bambina capricciosa.-
Hiromi:- Su questo sorvoliam- Kei la baciò, di nuovo.
Hiromi ancora una volta rimase senza parole, sentendo il cuore pulsare più forte che mai, ma questa volta ricambiò quel bacio prima che il ragazzo potesse allontanarsi dalle sue labbra.
In tutto ciò Max, a gambe penzoloni sul suo letto, osservava sereno dannandosi di non aver un pacco di popcorn con sé.
Il pernottamento in quell'Hotel era terminato, e i ragazzi impugnando le loro valigie si preparavano a uscire da quell'albergo.
Takao:- E' finita la pacchia!-
Hiromi saltellando con le sue valigie in mano felice:- Forse per te!- Guardò Kai e poi ridacchiando continuò il suo cammino lasciando il ragazzo in un profondo imbarazzo sotto le risatine di tutti.
Chissà se Daichi era arrivato a destinazione? Si chiesero uscendo definitivamente da quell'Hotel, Hotel che aveva visto nascere al suo interno l'inizio di una bella storia d'amore. Kai aiutò Hiromi a prendere le valigie e lei gli strinse la mano, felice.

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