Time of your life di uchiha_girl e bloodnyar (/viewuser.php?uid=78641)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. Hours ***
Capitolo 2: *** 02. Days ***
Capitolo 3: *** 03. Weeks ***
Capitolo 4: *** 04. Months ***
Capitolo 5: *** 05. Years ***
Capitolo 1 *** 01. Hours ***
Hours.
006. Ore
"Avrai un nuovo
compagno di stanza." Roger aveva introdotto subito il discorso non
appena Mello aveva messo piede nell'ufficio. Il vecchio direttore della
Wammy's House fissava il biondino con serietà, non
ammettendo repliche da parte sua.
Avrebbe avuto per la prima volta qualcuno con cui dividere la sua
stanza e a dire il vero non ne era per niente contento. Che ne sarebbe
stato della sua privacy?
E se il bambino in questione avesse invaso i suoi spazi? O peggio, gli
avesse rubato il cioccolato che custodiva gelosamente per
sè? La cosa lo irritava ancor prima di conoscere le vere
abitudini del nuovo coinquilino, ancor prima di vederlo in faccia.
I pensieri di Mello vennero interrotti da un leggero bussare alla
porta, che venne aperta dopo il consenso di Roger. Da dietro di essa
apparve un bambinetto alto su per giù quanto l'altro bambino
e indossava una larghissima maglietta a righe colorate.
Mentre si apprestava a raggiungere la scrivania del vecchio direttore,
teneva lo sguardo basso e si poteva intravedere il rossore che colorava
le sue gote, probabilmente per l'imbarazzo.
"Lui è Matt. Mi raccomando a te Mello, non fare niente che
non dovresti, o sarò costretto a metterti in punizione e
questo non ti piacerebbe." il bambino appena entrato nella stanza
deglutì, il ragazzino che aveva di fianco non sembrava molto
rassicurante data l'espressione irata che spiccava sul suo volto.
Quando Roger gli disse di seguirlo Matt non si oppose, restando
comunque a distanza di sicurezza durante il tragitto che li avrebbe
portati alla sua nuova stanza.
Mello imprecò nell'osservare il nuovo coinquilino. Da quando
erano entrati in quella stanza -ore ormai- non aveva spiccicato parola
e questo per lui era snervante. Lui era abituato a parlare come una
macchinetta e quel moccioso era proprio l'opposto di lui.
Certo che Roger non era proprio bravo ad assegnare i compagni di stanza.
Con la coda dell'occhio osservava i movimenti del bambino silenzioso,
intento a sistemare le sue cose all'interno dell'armadio e
provò un moto di stizza nei suoi confronti.
Mello pensava che essendo lui il nuovo arrivato poteva anche degnarsi
di cominciare un dialogo. Dato che però questo non accadeva
decise di intervenire lui per primo, nonostante fosse convinto che era
sbagliato.
"Insomma, com'è che ti chiami tu?" il ragazzino che ora si
trovava chino sulla sua borsa, sussultò sorpreso. Si era
sentito gli occhi dell'altro puntati su di sè tutto il tempo
e non si aspettava che si rivolgesse a lui.
"Matt... m-mi chiamo Matt." Mail Jeevas era un bambino molto timido e
diffidente ad un primo incontro, era fatto così, acquistava
fiducia e coraggio dopo un po' di tempo.
"Io sono Mello e questa stanza resta comunque la mia, ti avverto."
vedendo che aveva annuito, il biondino proseguì "Ah, non
toccare la mia cioccolata -e tutto ciò che mi appartiene- e
non provare a salire sul mio letto.".
Il bambino si sentiva molto spaesato da quando aveva messo piede in
quel grande edificio che era la Wammy's House ed il suo nuovo compagno
di stanza non lo aiutava certo ad ambientarsi.
Mello era stato il primo bambino che gli aveva rivolto parola da che
aveva ricordo, per cui gli sembrava giusto annuire e fare
ciò che diceva. Qualcosa dentro di lui gli assicurava che
nonostante il carattere difficile e dispotico del biondino sarebbero
andati d'accordo, diventando successivamente amici.
Dopotutto erano compagni di stanza, avrebbero dovuto passare molto
tempo insieme.
Matt sorrise timidamente senza farsi vedere. Era lì da
qualche ora soltanto e già aveva il presentimento che quel
bambino sarebbe diventato indispensabile per lui, proprio per la
diversità dei loro caratteri.
Aveva il sentore che lo avrebbe aiutato ad essere più forte,
più deciso, ma soprattutto a non sentirsi solo.
Note
dell'autrice:
Ed ecco qui l'inizio della raccolta sulle varie frazioni di tempo, a
partire dal prompt 006. Ore. Naturalmente questa fan fiction
è interamente MattMello e sì, lo so che dovrei
scrivere anche su altri personaggi... ma l'ispirazione mi viene
soprattutto per questi due!
In ogni caso spero vi sia piaciuta e il prossimo capitolo, essendo
già scritto verrà pubblicato entro breve! ;D
See Ya, vostra Cami.
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Capitolo 2 *** 02. Days ***
Days.
007.
Giorni
Da pochi giorni Matt era entrato a far parte di quella grande famiglia
che era la Wammy's House e sebbene gli piacesse come posto ancora non
era riuscito ad apprezzarlo del tutto.
I bambini se ne stavano tutti sulle sue, nessuno di loro si era
interessato a lui nonostante fosse la novità di cui tutti
parlavano. Lui di certo, timido com'era non era il tipo che avrebbe
fatto il primo passo, per cui ogni giorno lo passava da solo a scrutare
i ragazzini che giocavano.
Aveva già inquadrato abbastanza bene che tipo fosse il suo
comagno di stanza, era un leader e nessuno osava contraddirlo. Tutti
-nessuno escluso- si faceva in quattro pur di giocare con lui.
Matt sospirò, gli sarebbe davvero piaciuto avere una parte,
anche minima, del suo carattere; non avrebbe certo avuto problemi di
socializzazione.
Scosse la testa e pensando che non ne valeva la pena di perdersi in
desideri irraggiungibili estrasse il Game Boy dalla tasca della sua
felpa e lo accese. Era l'unico modo che aveva per divertirsi.
Quando giocava a Super Mario, Kirby, o a qualsiasi altro gioco, si
rinchiudeva in un mondo tutto suo. Un luogo senza divieti, doveri,
pensieri. Lì non c'era bisogno di avere amici, non c'era
motivo di sentirsi soli o ignorati, perchè nel mondo dei
videogames Matt era un eroe.
Prendeva le sembianze dei personaggi e li guidava in avventure
fantastiche nelle quali si immedesimava ed era felice, essendo lui il
padrone della situazione.
Da lontano Mello osservava il nuovo arrivato con curiosità,
senza capire perchè se ne stesse sempre in disparte. Era
anche curioso di sapere che cosa faceva per tutto il giorno con
quell'oggetto strano che aveva sempre in mano dato che lo vedeva
sorridere.
Come poteva un bambino divertirsi senza avere amici?
Miahel cominciò a correre verso di lui e gli si
fermò a pochi centimetri di distanza, accostando lentamente
il volto al suo per guardarlo negli occhi. Matt non si era accorto
della sua presenza e continuava a muovere velocemente le dita
schiacciando i tasti della consolle.
Il bambino incuriosito abbassò lo sguardo sullo schermo del
Game Boy e osservava una piccola pallina rosa -Kirby- che spiccava il
volo e tornando a terra ingurgitava gli eventuali nemici. Non capiva
che divertimento ci trovasse il compagno di stanza in tutto
ciò.
"Beh? Posso sapere cosa ci trovi in questo?" a quelle parole Matt si
spaventò e lasciò cadere la consolle a terra.
Quando capì che si trattava di Mello assunse un espressione
contrita, lo aveva spaventato a morte e quel che è peggio
gli aveva fatto perdere il controllo di Kirby che era finito in una
buca, perdendo così una vita.
"Perchè lo hai fatto? Ora devo ricominciare."
gridò indispettito mentre Mello raccolse la consolle da
terra, porgendogliela.
Non gli chiese scusa, ma lo sguardo che rivolse a Matt celava perdono.
Non voleva davvero farlo arrabbiare e tanto meno spaventare a quel
modo. Appena il ragazzino dai capelli cremisi afferrò il
gioco, Mihael gli pose nuovamente la stessa domanda di poco prima.
"È divertente, posso diventare il protagonista di ogni
avventura!" spiegò Matt con occhi sognanti.
"E non puoi farlo con noi? Possiamo inventarci delle storie e giocare
insieme!" il bambino abbassò lo sguardo, non avrebbe mai
avuto il coraggio di unirsi ai loro giochi e fare la parte dell'eroe.
Un eroe era un leader e lui non aveva affatto il carattere per essere
un tipo del genere.
"Non voglio, non capirebbero. Credo." Mello comprese la
difficoltà dell'altro, aveva capito qual era il suo problema
e perchè ancora non si era mai avvicinato a loro,
chiedendogli di poter giocare. Il suo carattere non glielo permetteva,
semplicemente.
Il biondino allora riprese la consolle e l'appoggiò al
suolo. Prendendo le mani di Matt fra le sue, rivolse al ragazzino un
sorriso sincero.
"Matt... vieni a giocare con me!" chiaramente non era una richiesta,
Mello non ne era capace, lui imponeva e basta. Questo però
bastò a far sorridere Matt, che annuendo con un cenno della
testa seguì il suo nuovo amico che lo stava trascinando da
qualche parte, lontano da tutti gli altri bambini.
Aveva visto giusto, Mello sarebbe diventato importante per lui,
perchè era stato il primo a coinvolgerlo e a voler giocare
insieme a lui.
Note
dell'autrice:
This is the
2nd part! Come vi sembra? Questa raccolta sui momenti di Matt e Mello,
espressi in frazioni di tempo è bellissima, adoro scrivere
ogni shot!
Spero che vi
appassioni come ha appassionato me mentre la scrivevo... e mentre la
scriverò datò che mi manca un capitolo per
terminarla del tutto! :D
Ringrazio
moltissimo chi mi ha recensita e chi ha letto.
redspearl:
Ciao!
Sono contenta di sapere che sono riuscita a rendere Matt e Mello IC. Ho
sempre paura di andare fuori personaggio -cosa che odio fra l'altro!-.
Grazie ancora per la recensione.
Per quanto
riguarda la domanda, ti ho risposto tramite il "contatta autore", spero
ti sia arrivata la mail! :D
Puce16: Grazie per i
complimenti! E che dire, sono davvero contenta che anche tu mi
rassicuri con l'IC dei personaggi! ^^ Grazie!
Lexie__o: Lè!
Tesoro, che bello averti qui! *_* Nipotina cara, sono davvero felice
che ti sia piaciuto questo primo capitolo.
Non esagerare
comunque, grandioso non mi si addice affatto, nè a me,
nè ai miei lavori! XD
Comunque
eccoti qua l'aggiornamento, spero ti piaccia!
Ti adoro
ghiro-chan! :**
Orbene,
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Capitolo 3 *** 03. Weeks ***
Weeks.
008.
Settimane
"Certo che sei noioso Matt!" disse irritato Mello in direzione del
compagno di stanza, intento a premere i tasti giusti della consolle,
guidando attentamente Super Mario alla fine del livello.
Da qualche settimana Matt aveva fatto il proprio ingresso alla Wammy's
House e aveva incontrato Mello che non aveva tardato a farsi conoscere
per il ragazzino capriccioso che era. Non gli dispiaceva quel suo
carattere bizzoso, Mail già si era affezionato al suo modo
di fare.
"Perchè?" sapeva a cosa si riferiva il biondino con
l'affermazione irata di poco prima: detestava quando Matt considerava
il giochino più di lui. Si sentiva trascurato e messo in
disparte e questo non era un bene per uno come Mihael che voleva stare
perennemente al centro dell'attenzione.
"E lo chiedi anche? Mi ignori, ecco cosa c'è. Sono solo
poche settimane che sei qui e già ti prendi troppe
libertà!" esclamò mentre scartava una barretta al
cioccolato con la faccia imbronciata.
Detestava il fatto che fosse solo Matt a divertirsi con quello stupido
aggeggio che lui si ostinava a chiamare Game Boy. Poteva essere quello
che voleva, restava il fatto che era tanto piccolo quanto invadente e a
Mello non andava giù.
Il bambino dai capelli rossi allora spense la consolle, appurato che
era già troppo tempo che stava ignorando l'altro e che ben
presto sarebbe scoppiato un putiferio se non lo avesse calcolato.
Scese dal letto e raggiunse il biondino. Si meravigliò per
come in pochi giorni già lo conosceva così bene,
ma Mello stava pian piano diventando un libro aperto per lui. Covava un
grande interesse nei suoi confronti, per questo motivo l'aveva
osservato a lungo e aveva compreso molti lati del suo carattere.
Matt si trovava ora di fronte al biondino che continuava a guardarlo
con un'aria imbronciata.
"Beh? Non volevi che smettessi?" Mello annuì. Voleva anche
che l'amico capisse che non gli piaceva affatto quando giocava con il
Game Boy e glielo disse schiettamente, matenendo sempre l'espressione
contrita di poco prima.
"Non voglio che giochi con quello." e indicò la consolle
sopra il comodino. Matt restò basito, non poteva chiedergli
una cosa simile. Tutto ma non quello! Per lui giocare con i videogames
era come la cioccolata per Mello e oltertutto era convinto che facendo
ciò avrebbe allenato i suoi riflessi e avrebbe aumentato la
sua capacità intellettiva.
E poi, non riusciva a comprendere perchè l'amico ci tenesse
così tanto ad avere sempre la sua attenzione e al fatto che
fosse sempre presente per lui. Se lo ignorava per un po' non era mica
la fine del mondo.
"Perchè non vuoi che giochi col Game Boy?" chiese Matt dopo
qualche minuto di riflessione che aveva speso cercando di rispondersi
da solo alle domande che gli ronzavano nella testa.
"Non mi piace essere ignorato da te." quella frase trapelava gelosia,
ma Mello non voleva che l'altro capisse, per cui corse ai ripari
aggiungendo dell'altro "E poi, se tu giochi io non ho niente da fare,
dato che ci sei solo tu qui.".
Reputava stupido essere geloso di un oggetto, però in fondo
si era accorto di volere Matt tutto per sè. Si sentiva bene
quando giocava con lui, la sua presenza lo rasserenava.
Il bambino dai capelli rossi sorrise. Non era stupido, aveva capito
perfettamente che dietro a quella frase si celava qualcosa di
più che semplice rabbia provocata dalla noia. Fece
però finta di niente, tenendosi per sè le sue
constatazioni. Andava bene così, gli bastava.
"Va bene, ci giocherò quando tu non ci sei." poteva essere
accettabile anche per Mello da quel punto di vista, infatti il biondino
non ebbe niente da dire. Finchè lui non c'era andava bene,
non l'avrebbe di certo ignorato.
Mihael improvvisamente si chiese come mai la presenza di Matt fosse
diventata così significativa per lui, lo aveva conosciuto da
poco e nonostante questo provava fastidio quando lui lo ignorava.
Il loro incontro era stato qualcosa di assurdo, si domandò
com'era la situazione quando ancora Mail non era arrivato
all'orfanotrofio, ma non se lo ricordava più.
Provò a spremersi le meningi, ma nonostante tutto proprio
non riusciva a ricordarsi com'era stare senza Matt. Che cosa gli aveva
fatto? Non si riconosceva più.
Mello era sempre stato un po' menefreghista nei confronti di tutto ed
era strano per lui provare interesse per qualcuno, era la prima volta
che gli succedeva.
Note
dell'autrice:
Ecco anche la
terza parte della raccolta, che ve ne pare? ^^ Davvero, trov o
divertente scrivere queste piccole shots su Matt e Mello! *___*
Ma comunque
dato che non ho molto tempo, passo ai ringraziamenti subito e a
rispondere alle recensioni.
redspearl: Grazie mille per i
complimenti. Anche io trovo carinissimo Mello che porta via Matt.
Allora, per risponderti, non mi sono ispirata a quella doujinshi,
nonostante io la conosca.
Quindi
è proprio una coincidenza! XD
Spero che
anche questa shot ti sia piaciuta! ^^
Daughter_of_Hurin: Grazie! ^_^
Lexie__o: Tesoro mio bello!
Grazie per le tue recensione sempre così piene di
complimenti! *__* Per irngraziarti le tue porzioni di cioccolato
aumenteranno! Mi fa piacere che ti sia piaciuta la shot precedente e
spero che anche questa sia di tuo gradimento! *_*
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Capitolo 4 *** 04. Months ***
Dedicata a
Lè, la mia nipotina ghirosa che mi delizia sempre con le sue
recensioni adoranti! **
Months
Una giornata solare era l'ideale per i giochi all'aperto ed i bambini
della Wammy's House avevano deciso di comporre due squadre per giocare
a calcio. Dei due gruppi i capitani erano rispettivamente Matt e Mello,
che si erano sempre dimostrati molto bravi in quello sport.
Il primo era molto agile e veloce, mentre il secondo aveva una buona
tecnica e riusciva a capire la tattica avversaria in pochi minuti di
gioco.
Erano ormai passati otto mesi da quando Matt aveva fatto la sua
comparsa all'orfanotrofio e sebbene inizialmente fosse molto timido nei
rapporti interpersonali, col tempo era riuscito ad aprirsi, divenendo
un bambino molto allegro e socievole.
Questo suo cambiamento lo doveva soprattutto alla vicinanza di Mello,
che col suo carattere irruente aveva penetrato il muro che l'altro
aveva eretto di fronte a sè. Lo aveva invitato a giocare con
gli altri bambini e nonostante all'inizio fosse titubante, con il
passare del tempo era riuscito a farsi conoscere per quello che era.
Matt era un bambino speciale, non negava a nessuno la propria
gentilezza e ogni suo sorriso era prezioso, anche se di questo Mello ne
era geloso. I primi tempi quelle rare dimostrazioni di affetto erano
esclusivamente dedicate a lui, adesso non più.
La situazione che era venuta a crearsi era diventata insostenibile per
Mihael. Diveniva irascibile quando si toccavano le sue cose e Mail era
parte di quella "collezione" che custodiva gelosamente, sebbene non
l'avesse mai dato a vedere.
Durante la partita era stato molto distratto e gli avversari erano
riusciti ad oltrepassarlo e sfondare la difesa, facendo successivamente
goal. La rete era stata segnata da Jordan, un ragazzino gracile dagli
occhi verdi come smeraldi. C'era riuscito grazie al passaggio
perfettamente calcolato di Matt, che adesso stava esultando con tutta
la squadra.
Gli occhi infuocati di Mello osservavano la scena con particolare
attenzione, non gli piaceva quella situazione. Decise che la prossima
partita che avrebbero giocato, Matt avrebbe fatto squadra con lui,
così si sarebbe evitato quelle scene penose.
Al termine della partita i bambini si divisero, andando ognuno per la
sua strada. I due amici avevano deciso di restare su quel prato,
sdraiati a riprendere fiato e riacquisire le forze.
Il biondino estrasse dalla tasca dei pantaloncini una barretta al
cioccolato. A detta sua le forze le avrebbe riacquistate gustando il
prezioso cimelio, il dolce sapore gli dava sempre la carica.
"È stata una bella partita, non trovi?" con quella
constatazione Matt interruppe il silenzio, guadagnandosi
un'occhiataccia da parte dell'amico. La sua squadra aveva perso e non
aveva alcuna intenzione di stare a sentire i commenti esaltati
dell'altro sulla palese vittoria.
"Nh, solo perchè non ho giocato al massimo delle mie forze.
Altrimenti avreste perso." il suo volto assunse un'espressione
imbronciata, accadeva ogni volta che qualcosa non gli tornava.
Matt sorrise per un istante, tornando serio subito dopo.
"Ho visto che eri strano... mi sembravi assente oggi." Mello non
potè far a meno di imprecare mentalmente, possibile che quel
ragazzino si accorgesse sempre quando qualcosa non andava in lui?
Spesso gli diceva di essere un libro aperto per lui e il biondino non
l'aveva preso sul serio. Adesso stava cominciando a ricredersi.
"Ti preferivo qualche mese fa. Quando sei arrivato eri più
sopportabile." Matt inarcò un sopracciglio con fare
perplesso, non capiva cosa intendesse l'amico con quelle parole.
"Dici? Non eri tu che volevi a tutti i costi che non stessi zitto?" in
effetti Mello alle volte risultava un enigma, per quanto potesse capire
i suoi stati d'animo, Matt a volte non comprendeva le sue improvvise
uscite.
"Nh, forse. Ma mi sto rimangiando quello che ho detto."
addentò un cubetto di cioccolato e continuò la
frase a bocca piena "Almeno prima eri così solo con me.".
"Così come, scusa?" era arrivato il momento delle
confessioni, ogni volta che Mello cercava di dire qualcosa non ci
riusciva e doveva essere Matt stesso a tirargli fuori le parole dalla
bocca.
"Così come sei adesso, prima lo eri con me. E basta." ed
ecco che nuovamente la solita gelosia si faceva sentire nell'aria,
quella volta però era più evidente del solito. Se
ne sarebbe accorto chiunque, non solo l'occhio ormai esperto di Matt.
Decise di tentare, mettendo il discorso sull'ironia, dopotutto Mello
non poteva certo ucciderlo per un'ovvia constatzione, no?
"Noto una punta di gelosia nelle tue parole." il biondino udendo quella
frase si infervorò, cercando di nascondere il lieve rossore
che pian piano stava colorando le sue guance solitamente pallide.
"Non dire assurdità Matt!" ringhiò voltandosi dal
lato opposto per non far scorgere all'amico la verità che
mostrava i suoi occhi.
"A me non sembra assurdo..." rispose con nonchalance Mail, divertito
dalla piega che stava prendendo la situazione. Era Mello che lo
divertiva, non lo aveva mai visto così in imbarazzo e un
momento del genere era alquanto divertente.
Improvvisamente si trovò l'altro sopra di lui, che cercava
di strattonarlo. Odiava essere contraddetto e soprattutto detestava
quando Matt si prendeva gioco di lui. Il rossino si rese conto che
l'amico era proprio furioso a giudicare dallo sguardo irritato che gli
stava rivolgendo.
Cercò di sopprimere la risata, mentre con le mani cercava di
bloccare la furia dell'altro.
"Ehi, stavo scherzando. Non prendere sul serio le mie parole!" a quel
punto il biondino si fermò, scostandosi dal corpo del
compagno. Forse aveva esagerato a reagire a quel modo, ma le parole di
Matt avevano messo in evidenza i suoi pensieri.
Si alzò da terra continuando a fissare Mail, poi si
voltò e si allontanò in direzione dell'edificio,
senza invitare l'altro a seguirlo. Anche se per la verità
quella era una richiesta muta, ma avrebbe dovuto capirlo da solo.
Ogni passo che faceva verso l'orfanotrofio desiderava che l'altro si
alzasse per seguirlo, ma questo non accadeva. Matt era troppo occupato
a godersi la mini vittoria e non gli avrebbe dato la soddisfazione di
farlo vincere, pareggiando i conti, neppure in quell'occasione
così stupida. Tanto Mello avrebbe ceduto e gli avrebbe
ordinato di seguirlo.
"Insomma ti muovi o no?" e infatti fu così.
Matt si alzò con un ghigno sulle labbra, quella piccola
vittoria lo aveva soddisfatto perchè aveva ottenuto una
risposta alle sue ipotesi, Mello era effettivamente geloso. Questo lo
rendeva felice, perchè in fondo era ciò che
sperava.
Note
dell'autrice:
Mi ero proprio
dimenticata di avere la fan fiction "Months" già pronta! XD
Ieri avevo aperto il documento di Word e mi son detta "Controlliamo che
non l'abbia già scritto..." e infatti c'era già,
dovevo solo revisionarlo.
Beh, adesso
sto scrivendo "Years" ed è quasi pronto, con essa si
concluderà questa piccola raccolta, anche se mi dispiace
moltissimo, mi piace molto scrivere utilizzando i prompr sul tempo, ma
sono questi qui soltanto, quindi con "Anni" finirà la
raccolta. T^T
Beh, che
dire... chiaramente i ringraziamenti sono d'obbligo a chi ha letto, a
chi ha recensito e chi ha messo la storia tra i seguiti [Puce16].
Puce16: La gelosia di Mello
si è fatta più evidente ogni capitolo che
passa... o meglio, ogni mese a questo punto! XD Ti rigrazio molto e
sì, si può essere soddisfatti leggendo le fan
fiction, a me succede spesso! ^^
Grazie per le
tue recensioni e non importa se ti era sfuggito il capitolo due! XD
Spero che anche questo sia stato di tuo gradimento. Baci!
Leixie_o: Tesoro ghiroso e
morbidoso! *_* Mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto l'altro
capitolo, come vedi per ringraziarti, questo è interamente
dedicato a te. Te lo devo, dato che è anche grazie alle tue
affettuose recensioni che mi sale la voglia di scrivere! *_* Beh, spero
ti piaccia questo capitolo dedicato al prompt "mese" e sì,
Mello è geloso di uno stupido Game Boy, ma Mello credo sia
geloso di qualsiasi cosa "gli appartenga"! XD Bacioni <3
Concluso il
giro di ringraziamenti, vi saluto e vi rimando al prossimo
aggiornamento, nonchè l'ultimo della raccolta.
See Ya!
Anzi...
[carenza Gossip Girl] XOXO Cami. <3
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Capitolo 5 *** 05. Years ***
Years.
Sette anni
sono tanti, ma non bastano mai per chi vorrebbe che alcuni momenti
durassero in eterno. Matt avrebbe voluto questo, anche se purtroppo si
sa che niente è per sempre.
Aveva la
sensazione che presto Mello se ne sarebbe andato e che tutto quello che
avevano costruito in sette anni si sarebbe dissolto nel nulla. Sarebbe
rimasto solo un ricordo, indelebile ma pur sempre un ricordo.
Se ne stava
seduto sotto l'ombra di un ciliegio nel cortile della Wammy's House a
cercare di non pensare, ma tutto era inutile, quella brutta sensazione
non lo abbandonava da qualche giorno e si era fatto piuttosto
silenzioso.
Neppure il
Game Boy riusciva a distrarlo da quei brutti pensieri. Solitamente gli
bastava accenderlo per entrare in sintonia col gioco e lasciare che la
tecnologia lo avvolgesse, facendogli vivere avventure che lo portavano
via dal mondo reale, ma quella volta era diverso.
Il pensiero
fisso che gli ronzava in testa riguardava sempre la stessa cosa, aveva
il terrore che presto Mello se ne sarebbe andato per la sua strada,
lasciandosi alle spalle Matt e con lui, i sette anni che avevano
passato insieme.
Inizialmente
la loro era un'amicizia, erano gelosi l'uno dell'altro ed il primo a
manifestarla era stato Mihael, con il passare del tempo poi si era
trasformata in qualcosa di più. Entrambi si erano resi conto
che il desiderio morboso che provavano l'uno nei confronti dell'altro
andava ben oltre l'amicizia e comprendeva anche il rapporto fisico.
Il primo bacio
che si erano scambiati era stato un gesto infantile, dettato
dall'istinto: Mello stava mangiato del cioccolato e si era sporcato le
labbra con essa, istintivamente Matt lo baciò, togliendo il
cioccolato dalla bocca dell'altro. Era durato poco e forse non poteva
definirsi neppure bacio ma... da quel momento cambiò tutto.
Quei baci furono più frequenti e a poco a poco divennero
meno casti.
Cominciarono
ad esplorarsi a vicenda, toccandosi e accarezzandosi, fino a quando non
compresero che quel momento di intimità che si ritagliavano
quando erano soli, era diventato indispensabile.
Non era solo
una cosa fisica ovviamente, era qualcosa di molto grande e molto
intenso; era indescrivibile a parole.
E adesso Matt,
pensando a tutto quel tempo e quelle esperienze condivise con Mello,
aveva paura che entro breve tempo sarebbero svanite, non sapeva come,
nè perchè, ma presto sarebbe accaduto.
"Ah, sei qui.
Finalmente, sono ore che ti cerco." Matt sussultò, non si
era accorto della presenza di Mello. Ormai accadeva spesso che lui lo
riportasse alla realtà, interrompendo momentaneamente i suoi
pensieri. Forse era un bene che lo facesse.
"Beh? Mi
spieghi che ci fai qui?" esclamò il biondino irritato dal
silenzio dell'amico che non si era nemmeno degnato di rivolgergli la
parola. Anche lui aveva notato che qualcosa non andava. Non era
più lo stesso da un po' di tempo.
"Mah, niente.
Pensavo." rispose Matt accendendosi una sigaretta a tempo record, aveva
bisogno di rilassare i nervi e solo così ci riusciva. La
nicotina era un'ancora di salvezza per lui, aveva bisogno di riempire i
polmoni con essa per calmarsi.
"La pianti di
farti paranoie?" Mail lo guardò stranito per qualche
istante, irritando ancor di più il compagno "E non guardarmi
con quella faccia da idiota, guarda che me ne sono accorto che sei
strano. Ora vorresti dirmi che cavolo ti passa per la testa?".
Come sempre il
tono di Mello pretendeva una risposta, che sarebbe arrivata anche se
avesse dovuto ottenerla con la forza.
Matt
continuava a guardarlo a bocca aperta, era rimasto perplesso dal fatto
che l'amico si fosse accorto del suo stato d'animo e di conseguenza si
era interessato a lui. Non che Mihael non avesse un cuore, ma in ogni
caso non mostrava mai interesse e non era solito informarsi su come si
sentiva qualcuno.
Decise
comunque di rispondergli, anche se vagamente. Non aveva voglia di
esporsi apertamente su quell'argomento, non voleva che Mello lo
considerasse uno stupido sentimentale.
"Tu come ti
sentiresti se avessi la certezza di perdere qualcuno di importante?" la
buttò lì, cercando di non far capire al biondino
che quella domanda riguardava quello che aveva in testa da giorni.
"Non
è carino rispondere con una domanda." disse il ragazzo
passandosi una mano fra i capelli con fare annoiato "E poi,
perchè mi chiedi una cosa tanto stupida?" Mail si
irrigidì, non era una domanda stupida, non lo era affatto.
Possibile che
Mello fosse sempre così cinico? Beh, era anche vero che non
poteva sapere che significato avesse per lui quella domanda, ma in ogni
caso non gli era piaciuto affatto come si era posto.
Gli rispose
tranquillamente, cercando di nascondere che l'aveva ferito.
"Oh beh,
curiosità. Allora?" Mello sbuffò, spesso non
comprendeva le domande fuori luogo che l'amico gli poneva. Volle
comunque accontentarlo, anche se dovette pensare un po' prima di
rispondere.
"Sicuramente
non starei a lagnarmi, perderei solo del tempo prezioso," fece una
pausa, poi riprese il discorso "che utilizzerei per passarlo con la
persona che so di non rivedere più." concluse con aria
scocciata, guardando Matt dritto negli occhi.
Cominciava a
comprendere perchè il compagno gli avesse posto quella
domanda, aveva capito i suoi timori e per questo provava un leggero
fastidio. In quegli ultimi giorni era rimasto sempre in disparte,
tenendo perennemente un'espressione pensosa e triste al contempo.
Aveva sprecato
tutto quel tempo a farsi assurde e inutili seghe mentali piuttosto che
passare le giornate assieme a lui. Alle volte era proprio stupido quel
ragazzo.
È
vero che Mihael gli aveva confidato di volersene andare
dall'orfanotrofio al compimento dei suoi quindici anni, ma non era un
buon motivo per crearsi tutte quelle paranoie.
Non se ne
sarebbe andato senza Matt, quello era certo e credeva lo sapesse anche
se non glielo aveva mai detto, pensava fosse palese. Mello non riusciva
a pensare ad un futuro senza l'altro, era troppo abituato ad averlo
intorno e poi, non avrebbe resistito un solo minuto alla mancanza di
quello schifosissimo odore di nicotina nell'aria.
Lo
infastidiva, ma allo stesso tempo si sentiva confortato
perchè sapeva dove si trovava Matt.
No, era
impensabile andarsene senza di lui, avrebbe dovuto saperlo.
Ritornò
alla realtà, rendendosi conto che il ragazzo seduto vicino a
lui non aveva ancora proferito parola, probabilmente anch'esso perso in
pensieri. Mello si avvicinò al suo volto, posando un bacio
sulle sue labbra che sapevano di sigaretta.
"Posso
ribadire il concetto? Smettila di farti paranoie, idiota! E
sì, questo è un ordine." esclamò
puntando un dito sul suo petto.
Dopo qualche
attimo di silenzio Mello riprese il discorso.
"Sì,
io me ne andrò presto da qui." Matt fece per rispondere, ma
il biondino non gli dette il tempo. Voleva evitare di ascoltare stupide
scenate senza senso da parte dell'altro che evidentemente, vista
l'espressione da ebete che troneggiava sul suo volto, non aveva capito
un tubo di quello che voleva far intendere Mello.
"E fammi
finire! Dicevo, me ne andrò da qui e tu, stupido che non sei
altro, verrai con me. Ti è chiaro adesso il concetto?" Matt
spalancò gli occhi, sorpreso da ciò che aveva
detto il compagno.
Mai si sarebbe
aspettato una cosa del genere, aveva sempre creduto che il loro
rapporto dovesse finire proprio dov'era cominciato e che una volta
fuori dalla Wammy's House, Mello si sarebbe lasciato tutto alle spalle.
Sapeva che
quel che avevano creato era importante anche per lui, ma non credeva lo
fosse a tal punto di portarlo avanti anche al di fuori
dell'orfanotrofio.
Mentalmente si
dette dell'idiota, tutti i pensieri di quegl'ultimi giorni erano stati
inutili, senza senso.
Mello aveva
ragione, aveva sprecato del tempo prezioso, del tempo che poteva
passare insieme a lui anzichè spenderlo a farsi stupide
paranoie. E se ne avesse parlato con lui tutto sarebbe finito in breve
tempo. Aveva pensato molte volte di farlo, ma non ne aveva avuto il
coraggio.
Ripensando
alle parole di Mello -che conoscendolo gli era costato molto dirle,
dato che lui detestava dire frasi tanto sentimentali- Matt sorrise. Era
un sorriso pieno di gratitudine.
"Ho davvero
sprecato del tempo prezioso." disse il ragazzo a voce bassa,
mortificato per aver fatto irritare il compagno.
"Oh
sì, e lo hai fatto a mie spese!" esclamò
alzandosi in piedi, trascinando l'altro con sè. Per giorni
Mello aveva dovuto sopportare i silenzi di Mail, tenendo a freno i suoi
istinti.
Per tutto quel
tempo aveva sentito l'impulso di avere un contatto fisico con lui,
aveva bisogno dei loro momenti di intimità, ma vedendo il
ragazzo con la testa altrove aveva voluto evitare.
"E non
azzardarti a protestare. Me lo devi Matt!" e chi protestava? Il rossino
era ben felice di assecondarlo, in fondo, anche a lui erano mancati
quei momenti.
Finalmente
Matt aveva riacquistato il suo solito modo di essere, le parole di
Mello lo avevano davvero reso felice. Adesso sapeva di non avere niente
di cui preoccuparsi, con quella frase gli aveva dimostrato quanto fosse
importante per lui. La sua felicità sarebbe rimasta tale per
molto tempo.
Presto Mello
se ne sarebbe andato a seguito della morte di L, senza mantenere la
promessa fatta a Matt, ma questa è un'altra storia.
[Fine.]
Note
dell'autrice:
Ebbene, questo
era l'ultimo capitolo della raccolta. Mi sono divertita molto a
scriverla e devo dire di esserci affezionata! *_*
Ringrazio
tutti coloro che hanno letto, in primis chi ha commentato, mi ha fatto
molto piacere!
E devo dire un
grazie speciale a Uchi,
la mia collega senza la quale non avrei mai partecipato alla BDT, ma
lei mi co ha trascinata e per questo la devo ringraziare un sacco [mi
raccomando, leggete anche le sue storie eh! Sono tutte nel nostro
account.]! <3
Alla prossima
allora.
See Ya,
Cami
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