Di nuovo tu

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cos'è questa sensazione che sento? ***
Capitolo 2: *** Il sogno di Dylan ***
Capitolo 3: *** Baciami ***
Capitolo 4: *** Un nuovo mondo ***



Capitolo 1
*** Cos'è questa sensazione che sento? ***


"Mi hanno detto che hai riacquistato l'uso dell'intelletto, non è fantastico, così possiamo farci una bella chiacchierata!"

Silenzio.

"Va bene, allora vorrà dire che parlerò io per tutti e due!"

Dylan si voltò e con un sorriso entusiastico e allargando le braccia cominciò.
“Sai qual è il colmo per un ascensore? Suonare la tromba delle scale.”
“Sarebbe comunque migliore del tuo clarinetto.”

“Sai qual è il colmo per un incallito fumatore distratto? Smettere di fumare perché se ne dimentica..a te è successo lo stesso?”
 “E per un giardiniere? Dimenticarsi di innaffiare i non ti scordar di me!”

“Dovresti seguire l’esempio del giardiniere e ti stai paragonando a un fiore? Sei stato sempre presuntuoso, ma così..”
“Cosa stai facendo?”

“Ahh ma allora parli! Credevo fossi diventato un comico muto! Cosa faccio? Recito il tuo ruolo e creo una svolta alternativa in Hannibal Lecter nel silenzio degli innocenti! Allora.. come dice il detto se Maometto non va alla montagna, la montagna andrà da Maometto.” Disse Dylan chiudendo la porta a vetri dietro di sé.

“Sei pazzo.” disse Groucho, agitandosi dal pavimento in cui stava seduto.

“Siamo tutti pazzi in questo grande manicomio. Non dirmi che non lo sai? Ma quanto è grande questa stanza! Ehi, Groucho, conosci il dilemma del porcospino? Shopenhauer! Più due individui si avvicinano, più è probabile che si feriscano. “ disse Dylan.

“MUORI dalla voglia di vedere se Schopenhauer dice il vero?”

“Mi chiedi se sono FREMENTE dalla voglia di morire? No, non mi piace tanto. È l’ultima cosa che farò, credo.” Disse ancora Dylan facendo altri passi in avanti.

 “Dylan, ascoltami.” c’era una nota preoccupata nella voce di Groucho, ma Dylan non ci badò.

“Groucho, dovresti saperlo..io non ti ascolto mai.” Disse Dylan sorridendo.

 “Loro  diranno pure che sto recuperando l’intelletto, ma tu non lo hai mai avuto.” Disse Groucho guardandolo male.

“Sei pessimo a cercare di far paura, quasi quanto a far ridere, lo sai vero? “
“Sono pessimo anche a MORIRE.”
Dylan rise, poi tornò serio.

“Adesso mi avvicinerò, tu non mi farai del male, lo so.”
Gli sfiorò la mano, ma Groucho la spostò come scottato e si alzò di scatto indietreggiando.

“Ehi, non sono mica una stufa a pressione, amico.”

 “Vuoi che parli? Bene. Ti chiederò una cosa!
Dylan sembrò stupito ma speranzoso.
“Dimmi quello che vuoi.”
Groucho si avvicinò a lui di scatto prendendolo per le spalle.

“ALLONTANATI SUBITO DAL SIGNOR DOG!”disse una voce altisonante da un punto imprecisato al di fuori.

“Va tutto bene, Groucho non mi farà del male.”disse Dylan al microfono.
Groucho fece una smorfia caustica.

“Sono diventato per tutti loro all’esterno, uno di quei mostri a cui dai la caccia.” Disse tenendolo per il polso.
“Questo non è vero.” Disse Dylan mentendo.

“Dylan, sei sempre stato un pessimo bugiardo. Non trovi che sia buffo? Essere visto in questo modo…dopo che per anni, io..al tuo fianco..” sembrava che Groucho facesse una fatica matta ad articolare in frasi quelle parole smozzicate ma Dylan le capì lo stesso e sentiva le lacrime pizzicargli agli occhi.

“Groucho, senti, io..”

“No! No! Ascolta tu me…devo chiederti una cosa. Solo una! “ prese un grosso respiro. “Se potessi tornare indietro…sapendo quello che sai ora… mi uccideresti stavolta?”
Dylan lo guardò senza dire nulla, Groucho attese e Dylan alla fine chiuse gli occhi.

“No..” fu la dura sentenza.

Groucho lo fissò sbarrando gli occhi, era se possibile ancora più pallido di prima, sconvolto, poi arrivò lo schiaffo, potente sul suo viso.
Dylan strinse gli occhi, faceva male, ma una parte di lui restava lì a crogiolarsi nell’unico contatto che aveva dal suo migliore amico, per un anno.

Aprì gli occhi, Groucho aveva gli occhi lucidi, sembrava ferito a morte, ma forse era un altro il sentimento che cercava invano di nascondere.
“Ti rendi conto..” disse solo Groucho.

“Mi dispiace…” disse Dylan. “Non posso mentirti.”
Groucho fece per girarsi e Dylan gli toccò leggermente la spalla per fermarlo.
Non pensava davvero l’avrebbe fermato, invece Groucho lo fece, si girò e si buttò tra le braccia di Dylan.
Piangeva, si rese conto Dylan.

“Signor Dog, si allontani immediatamente, sta rischiando troppo.”

Di nuovo la maledetta voce. Dylan prese il microfono e l’auricolare e se li strappò, buttandoli sul pavimento, poi accarezzò la testa di Groucho.
“Dici che non vuoi morire…ma sembra vero il contrario.” Disse Groucho tirando su con il naso.

“Non mi importa di niente, sai da quanto ho desiderato questo momento? Restarti lontano sapendo che tu eri qui da solo…io..con tutti ho finto..anche con me stesso..ma la verità è che ho sempre saputo che se avessi un’altra occasione, mi comporterei allo stesso modo..”

“Dylan, non è sicuro per te starmi così vicino..” disse Groucho mordendosi le labbra.
“Lo so che è rischioso. Eppure..adesso che sono qui, non desidero essere da nessun’altra parte.”
“Allora non so chi sia più fuori di testa tra noi due. “ disse Groucho avvicinandosi al suo viso.

Cos’è questo strano calore che sento? Mi affluisce alle guance, come una termosifone attaccato alle guance, mi coglie impreparato, improvviso. Mi sento inerme, alla sprovvista, come uno scoiattolo sorpreso dai fanali di una macchina di notte.

La sua voce, la sua vicinanza, perfino le sue mani mi fanno andare fuori di testa.

E all’improvviso è come se desiderassi che lui…mi…
No, non posso volere davvero che mi baci vero?
Perché dovrebbe farlo?

Eppure sento una sensuale energia tra noi in questo momento, questa distanza che ci separa, quasi irrisoria dai nostri visi, la trovo sensuale e affascinante, desidero colmarla e allo stesso tempo non colmarla mai, restando sempre così, in limbo fra il nulla e il tutto.
Chiedendomi per sempre come sarebbe..
Un nostro bacio.

"Dylan, sei ancora qui?"
"Eh? Cosa?"
Groucho fece una smorfia.

“Io avrò riacquistato l’intelletto, probabilmente perché l’ho mangiato a te, dev’essere una variante del virus, evolvendosi ci trasforma tutti in cannibalisti del cervello, ma potendo scegliere non avrei scelto il tuo. “
“S-scusami, io..”

“Oh, ci puoi giurare che devi scusarti.”

Groucho lo afferra per il bavero della giacca e Dylan trattiene il respiro, in un misto tra ansia e attrazione che lo confonde e lo svuota di ogni energia. Dylan guarda le sue labbra vicinissime alle sue per solo un secondo, dopodiché Groucho gli sussurra all’orecchio.

“Non capisci che sono preda dei miei ISTINTI? Faccio fatica a trattenermi e non parlo del fatto che voglio mangiarti, ma di altri istinti che tu non immagini neanche.. potrei lasciarli uscire e tu non riusciresti a fermarmi.

Dylan si sente infiammare. Non è sicuro di cosa Groucho parlasse.

“Mettimi alla prova.” Disse Dylan ansimando appena, sentendo Groucho stringere la sua spalla febbrile e poi con una spinta poderosa, spostarlo indietro, lontano da lui.

Quando volse lo sguardo, vide Groucho, con lo sguardo febbrile, lo sguardo arrabbiato, in preda allo sconvolgimento.

Ma che diavolo stava succedendo tra loro? Veramente era solo per il virus? Per com’era cambiato Groucho dentro e fuori? Cos’era quell’elettricità statica che si era insinuata tra loro, come pura energia che lo faceva sentire svuotato e gli aveva trasformato le gambe in gelatina? Si rese conto che Groucho aveva ragione. Gli avrebbe permesso tutto in quel momento.

“Vattene adesso!”

Sapeva che Groucho stava male, eppure si sentì quasi ferito di essere mandato via, anche se allo stesso modo si sentì quasi grato di cogliere la sofferenza nel suo tono.

Groucho non voleva davvero stare lontano da lui, ma ne era costretto.
“Va bene, ma tornerò.”

Il silenzio di Groucho fu la risposta che sperava.





















Ciao ragazziiii alora non mi linciate, ma...io ho solo alcuni numeri de "il pianeta dei morti" ho il numero 30 e poi il 35, quindi non ho idea di come è possibile che Groucho fosse prima prigioniero e poi era fuori magicamente xd puff xd ovviamente passerò subito anche a quello, ma non sapendo come fa a fuggire, credo che soprassederò, perdonatemi!! Ci tenevo troppo a scrivere di questa dinamica, dentro di me non ho mai pensato che Dylan se tornasse indietro, gli sparerebbe..non potrebbe mai farlo, semplicemente!

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Capitolo 2
*** Il sogno di Dylan ***


Groucho era riuscito a scappare con uno stratagemma. Quando Dylan lo aveva saputo, gli era crollato il mondo addosso. Non sapeva cosa si aspettava in fondo, chissà quali castelli in aria si era fatto e come aveva fatto a pensare che nonostante quello che avevano detto i dottori, avrebbe potuto riavere lo stesso Groucho di prima. Chissà cosa gli era passato per la testa quando aveva pensato che forse lo avrebbe baciato…e se la speranza che lo facesse,  non testimoniasse che forse in fin dei conti era malato anche lui.

Dylan aveva infine scoperto, dopo numerose ricerche e investigazioni, una verità sconcertante, ossia che l’incontro tra lui e Groucho non era stato casuale, bensì voluto da Xabaras!

Lo odió, quando scoprì questa sconcertante verità, odiò suo padre con tutte le sue forze, poi ci ripensò e considerò meglio la cosa. Non avrebbe mai potuto odiare la persona che gli aveva regalato il suo migliore amico, non importava con quale mezzo erano arrivati a incontrarsi ma lo avevano fatto.

Certo, ora sapendo il motivo, gli veniva quasi da considerarsi una marionetta nelle mani di un altro uomo, ma in fin dei conti allora cosa dovrebbero provare le persone quando si trovano davanti la propria anima gemella??

Quando ti trovi davanti la tua anima gemella, non stai lì a inveire contro il cosmo che te l’ha fatta incontrare, ringrazi il cosmo e vai avanti, ringraziandolo del regalo.
E…aveva veramente appena paragonato Groucho alla sua anima gemella?

Si mise una mano sugli occhi, sdraiato sul letto. Si chiese cosa avrebbe pensato Groucho davanti a un pensiero talmente melenso. Probabilmente lo avrebbe preso in giro a vita, sarebbe scoppiato a ridere…ma poi si ricordò che Groucho non rideva da un pezzo e delle lacrime scesero dalle sue guance, coperte dalla sua mano.
 
Si addormentò sperando di sognare il suo amico/nuova cotta e invece sognò Xabaras.

Era un sogno strano, sembrava troppo reale per essere davvero un sogno. Come fossero frammenti di un passato che non esisteva più, di un’altra vita…un altro Dylan.
Suo padre era tornato da lui e lui era così…contento.

Era riuscito a perfezionare finalmente il siero per la vita eterna ma senza il problema del diventare spietati zombies cannibali. L’aveva provato su di lui ed era rimasto un uomo e voleva essere semplicemente suo padre.

Dylan sapeva che tra voler essere qualcosa e diventarlo, c’era non un abisso, ma diecimila leghe sotto i mari.
Eppure..il solo fatto che Xabaras desiderasse essere suo padre, quando finora, aveva desiderato solo circondarsi di morti viventi e crearne di nuovi, gli aveva scatenato dentro qualcosa che si scioglieva nel suo corpo che assomigliava a sangue nuovo.
Aveva perso sua madre ma con suo padre poteva ritrovare e ricostruire un nuovo Dylan. Migliore.

Andò a vivere con lui, ma presto tutto precipitò.
Xabaras aveva nuovamente fallito. Il siero lasciava intatto l’intelletto ma faceva sparire tutti i sentimenti. Non provavi e non sentivi più nulla, anche se tutti i ricordi ti rimanevano, per il resto continuavi ad avere FAME, anche se non attaccavi più gli umani.

Frammenti di quanto era successo gli piovvero addosso come schegge di vetro che ferivano la pelle e la carne.
Xabaras che si suicidava, lui che inginocchiato a lui lo stringeva tra le braccia chiamandolo per la prima volta papà, Kim che stava per morire e scongiurava Cagliostro di salvarlo… lui o suo padre? Forse entrambi..

Cagliostro..è stato lui  a fargli dimenticare tutto? Che fine aveva fatto Xabaras in quel momento?
Torna da dove sei venuto…ciò che è morto in questa dimensione, può essere vita altrove…
Altrove… pensò Dylan.
 
Dylan non aveva visto materialmente Xabaras andare via. Ricordava di aver sentito la voce di Cagliostro, sapeva che era la sua e poi più niente…c’era un vuoto nella sua testa.

Era successo davvero o questo era solo un sogno?
Ma no, sapeva che Xabaras era suo padre e sapeva che nella sua vita era successo qualcosa, un vuoto nella sua memoria, che gli aveva permesso di scoprirlo, solo che finora non era mai riuscito a collegare l’intero puzzle…credeva di averlo scoperto successivamente con le sue indagini, invece lo sapeva da prima, da quando era..più giovane.

Ma se le cose stavano così e Xabaras era ancora vivo, significava che aveva trovato un altro modo per tornare e subito gli tornò la rabbia…chi si credeva di essere per manipolare la realtà, i morti e ora anche la dimensione temporale, il passato e il futuro come voleva lui?
Si alzò dal letto sconvolto e andò a lavarsi la faccia.

Groucho non farà la sua fine…io devo…salvarlo. Lui ha bisogno di me e anche io ho bisogno di lui. Queste tracce che mi sta lasciando, sono un grido di aiuto! Vuole essere trovato! Pensò Dylan guardandosi allo specchio.












Note dell'autrice: ciao ragazzi! Innanzitutto mi SCUSO tantissimo se ho tolto tutta la parte della fuga di Groucho! Non so neanche se sia scappato come intuisco iol, il fatto è che mi mancano alcuni fumetti e non ho la più pallida idea di come abbia fatto a passare da prigioniero a "uomo libero" e oper evitare di fare cavolate ho preferito immaginare una fuga ma senza raccontarlo..questo è troppo anche per me xd Poi.. La storia avrebbe dovuto includere solo due capitoli ma questo si è inserito a tradimento a tutti i costi e quindi ne avrà tre, confermato xd
spero non vi abbia annoiato ma era NECESSARIO perchè con questa timeline non si riesce a capire (o almeno io non l'ho capito, forse è anche per colpa che non ho tutti i volumin del pianeta dei mortti ) se Dylan sa che Xabras è suo padre!! Ho dovuto quindi inventarmi questa cosa del sogno. Ho letto l'ultimo volume dove si racconta la storia di Groucho e come Xabras ha organizzato il loro incontro! Non ci ho capito una mazza e siccome non hop voglia di aspettare UN ANNO per vedere come va a finire, ho deciso di inventarmi un risvolto alternativo..nel fumetto credo Dylan ancora non sappia nulla, qui ho fatto che l'ha già scoperto, ma credo ometterò di dire il come..abbiate pietà xd
il prossimo è davvero l'ultimo!

Un'altra cosa importantissima, stavo per dimenticarmene...il sogno non l'ho inventato io!! Si tratta del riassunto molto striminzito di cosa succede negli albi originali Xabaras n 241 e In nome del padre n 242

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Capitolo 3
*** Baciami ***


“E così mi hai trovato.”
“Già…ti trovo..bene.

Groucho rise e Dylan si stupì e fu anche un po’ contento di sentirlo ridere.
“Dal tempo che ci hai messo, dissentirei su questa tua esclamazione.”

“Se ci ho messo tanto, significa solo due cose: o che non hai seminato bene gli indizi o che non volevi essere trovato. Non sono sicuro di quale delle due.”

Groucho lo fissò e a Dylan sembrò combattuto. Lo vide dal modo in cui i suoi occhi si ingrandirono appena. Stupore.

“Ma a pensarci bene…non avresti fatto niente del genere, senza uno scopo, perché una persona che non vuole essere trovata, dovrebbe seminare indizi in un’improbabile caccia al tesoro?” disse Dylan facendo qualche passo in avanti.

“Chi lo sa, c’è anche l’amore per il gioco…per la sfida. Non hai mai giocato a poker, Dylan?”

“Non sono bravo a questo tipo di gioco, voglio dire, sei stato tu a trovare ME, quando ci siamo conosciuti, dico bene?”
Groucho sussultò. Dylan capì di aver fatto centro. Quello era un punto debole.
“Groucho, dico bene?”

Groucho aveva abbassato lo sguardo, a Dylan sembrava così piccolo, adesso, e fragile, così simile al suo Groucho, che ebbe l’impulso di correre ad abbracciarlo. Trattenne quell’impulso.

“Insomma, dopotutto….era l’ordine che Xabaras ti aveva dato..quello di trovarmi..e tu…”

“Non fare quel nome. Non…nominarlo..

Dylan non potè fare a meno di notare la rabbia sul suo volto.
“Lo odi, non è vero?”
Groucho fece una risatina breve.

“E tu no? Forse non hai capito bene che cosa ha fatto…altrimenti ti assicuro che..”

Non mi importa se è stato lui a farci incontrare, se non è stato un incontro casuale ma un ordine ipnotico o qualsiasi altra diavoleria voglia dire!”
Groucho lo fissò incredulo.

“Forse Xabaras ha potuto agire sul modo in cui ci siamo incontrati, ha forzato il destino, chi lo sa…sempre se qualcuno possa davvero fare una cosa del genere, o non sia solo un’altra illusione che si è creata da solo..”
“Dylan, non..”

“Ma quello che so per certo, è che non può, non può aver nessun potere su ciò che proviamo! Non è stato lui a comandare me o te..ad affezionarci. È stata una mia scelta..mi piace pensare che sia stata la stessa cosa anche per te. Anzi, no, ne sono sicuro.”

“No..ti vuoi autoconvincere di questo.”

“Può darsi, magari sono solo uno stupido idiota troppo sentimentale, ma una cosa noto..non mi stai smentendo.”

“No? Beh, lo faccio adesso. Ma non capisci? È stato solo tutto una grande menzogna. Un teatro forse solo più grosso in cui io ho recitato. Ma ad un certo punto, devi aprire gli occhi e guardare in faccia la realtà.”

“Vero, lo sto facendo adesso.” disse Dylan arrivato ora proprio davanti a lui.

Groucho lo guardò con smarrimento.

“Finora non mi sono mai reso conto di quanto davvero ti volessi bene, è dovuto succedere tutto quello che è successo, per rendermene conto..”
Groucho fu di fronte a lui e gli mise un dito sulla bocca.
“Schhh..”
Sembrava supplicarlo e Dylan ne fu intenerito.

“E tu cosa provi per me, Groucho? Dimmelo veramente, senza filtri. Lo accetterò, anche se fosse puro odio, per averti sconvolto la vita.”
Groucho sembrò terrorizzato in un primo momento, poi con una forza incredibile, lo afferrò per la giacca, lo sollevò e lo spinse contro un muro di cemento.
 
“Ouch.”

“Neanche se me lo ordinassero con un comando ipnotico, io riuscirei ad odiarti.
Dylan sentì qualcosa sciogliersi nel suo stomaco..

“Xabaras può avermi anche comandato di incontrarti, ma non mi ha mai ordinato di AMARTI. Quella è stata una mia scelta.

Dylan non si aspettava una dichiarazione così esplicita e sgranò gli occhi, esistevano tanti modi di amare qualcuno e magari Groucho intendeva puro affetto, ma anche in questo caso era comunque meraviglioso e faticò a trattenere la commozione.

“Così come la mia..” disse Dylan e sapeva che era sincero.

Groucho si avvicinò a lui ancora di più.

“Non potevo starti lontano..non volevo..
“Neanch’io voglio stare lontano da te..” disse Dylan.
I loro respiri si mescolarono addosso.

“Sei sicuro di voler sapere veramente cosa provo per te? Senza battute, senza falsità, ipocrisie..solo la verità? Potrebbe non piacerti.”
Dylan annuì più volte senza avere il coraggio di parlare.
Groucho incollò le labbra alle sue.
“Scusami, io..”

Dylan lo attirò per il collo, incollando le labbra di nuovo tra di loro, il bacio divenne più appassionato con Groucho che lo spinse di più contro il muro, Dylan cercò maggior contatto tra i loro corpi che finirono presti appiccicati, con le gambe incastrate tra di loro.
“Dylan…sei sicuro di quello che fai?”
“Sta zitto.”

Si baciarono ancora per un bel po, le loro lingue non la smettevano di cercarsi, le loro mani, frenetiche tra di loro.
Groucho accarezzava la schiena di Dylan con la delicatezza e la sensualità di un amante.

“Per essere un playboy che fa strage di donne..gemi come un gattino..” disse Groucho sul suo collo.
Dylan arrossì.
“Colpa tua..” Dylan si vergognava di ammetterlo e mai glielo avrebbe confessato, ma Groucho ci sapeva fare, lo toccava in un modo che lo mandava in estasi, sapeva esattamente come baciarlo, d'altronde lo conosceva da tanti anni..sapeva come doveva lanciargli la pistola per fargliela prendere al volo, come curarlo quando doveva medicare le ferite.,.conosceva il suo corpo..e questo, si rese conto aveva già creato un'intimità tra di loro anche prima di baciarsi.

“Se avessi saputo che bastava così poco..” disse Groucho, stringendogli le spalle. Dylan non potè fare a meno di sentirsi lusingato sentendo quanto lo desiderava.

“Così..era a  questo che pensavi?” chiese Dylan mentre Groucho lo baciava sul collo.
“L’avrei fatto prima..”
“Quanto prima?” sospirò Dylan.
“Qualche anno..” disse vago Groucho.
Lui ridacchiò sorpreso.

“So io come farti smettere di ridere.”

“Insomma, prima vuoi che rido, poi non vuoi più, decid..”
 “Ti amo, Dylan.”
Dylan lo guardò commosso.
“Ti amo anche io.”

“Adesso non ridi più ma piangi, sei un caso disperato.” Disse Groucho togliendogli una lacrima.
“Lo so, è per questo che devi stare con me. Funziono solo se ci sei anche tu.”
“E io senza di te sono un comico che non fa ridere.”

Continuarono  a baciarsi sotto la luce della luna.












Note dell'autrice: lo so, avevo promesso che il terzo sarebbe stato l'ULTIMO, ma che ci dobbiamo fare xd ci sarà anche l'epilogo lol così sappiamo come va a finire dopo il bacio e i saràò anche una parentesi su Bloch, che quello che gli è successo nel pianeta dei morti non l'ho mai digerito :))
una cosa importantissima: qui siamo già a Groucho che non è più uno zombies, è guarito, ma siccome mi mancano deif fumetti, voglio assecondare la mia fantasia sul fatto che prima di incontrarsi, Groucho sia guarito e Dylan lo sapeva...poi magari un giorno farò un capitolo su questo ma per ora, scusatemi, non me la sento..troppe storie da portare avanti

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Capitolo 4
*** Un nuovo mondo ***


“Se continui a guardarmi così, mi fai venire voglia di nuovo..”
“Scusami, ma è che non posso fare a meno di guardarti..forse ho paura che scappi via di nuovo.”

“Non ne ho motivo. Tu piuttosto…sei stato un pazzo ad affrontarmi così..per quel che ne sapevi, la notizia che fossi guarito, poteva essere una balla..o potevo essere tornato uno zombie..”
“Vero, ma mi è bastato guardarti negli occhi per capire che non era così..”

Groucho lo guardò e si lasciò scappare un sorrisetto. Dylan gli fece una carezza sulla guancia e Groucho tornò a distendersi su di lui.

“Mmmm..sei insaziabile.” Disse Dylan sorridendo compiaciuto, mentre Groucho si rigirava nel letto e sopra di lui, lasciandogli erotici baci sul torace nudo.

“Dal momento che mi proibisci di fumare, devo pur trovare un’altra valvola di sfogo altrettanto piacevole..che mi tenga impegnato..” disse Groucho succhiandogli una spalla.

“Non ho mai capito come fai ad appassionarti a quella robaccia..” disse Dylan.

“Sai che in fondo, quello che fumavo davvero era poco. Il resto era solo scena, mi rendeva più sexy. E poi dovevo pur distrarmi da quello che volevo davvero..” disse Groucho accarezzandogli il collo con un dito.
“Avresti potuto farti avanti..almeno provarci.”
“L’ho fatto adesso. Che importanza ha?”

“Importa…davvero sei stato ANNI a pensare a questo? Come hai potuto sopportare di vedermi con una donna sempre diversa?”
Groucho si scostò da lui e si mise seduto e Dylan ebbe paura di aver rovinato tutto.

“Non passavo le giornate a struggermi per te, se è questo che pensi..”

“Wow, non so se sentirmi più rassicurato o svilito..”

“Senti, Dylan, cosa vuoi che ti dica?? Non sei l’unico che ha dovuto fare i conti con quello che provava, ok? Se pensi che quello che provo per te, si riduca al sesso, se pensi che ami solo il tuo corpo, lascia che ti dica che la tua capacità di leggermi FA SCHIFO e che sei molto più bravo a capire le mie battute.”
Dylan lo guardò desolato.

"Scusami..io..non volevo offenderti.."

“Quello che provo per te.. è così forte che..ero felice solo di averti vicino, non pensavo che questo..sarebbe mai successo, ma non importava. Sapevo che quello che avevamo era più forte di ogni orgasmo o amplesso che tu potessi mai avere e questo mi bastava.”
“Wow, sei..presuntuoso..”
“E anche questa non è una novità.” Ridacchiò.

“E sei anche..incredibilmente saggio..sai una cosa?” si sporse al suo orecchio. “Avevo incontrato già l’uomo della mia vita e non me ne sono mai accorto.”

“Non è mai troppo tardi per accorgersi delle proprie fortune.” Disse Groucho e tornò a sovrastarlo sul letto facendolo ridacchiare.
Si baciarono romanticamente per minuti interi.
“Sai, Dylan, la tua bocca è molto migliore di quel sigaro..”
“Se pensi questo della bocca, dovresti vedere altre parti anatomiche..”

Groucho sgranò gli occhi e gli diede una sculacciata.
“Il ragazzo indisciplinato ha bisogno di una lezione.”
 
 
*

“L’ispettore Bloch non mi sembra fuori di testa.” Commentò Groucho, guardandolo nel giardino dell’ospedale.

“Sarà dimesso  a giorni, in realtà lui..stava molto male. Prima che trovassimo la cura per far regredire la malattia e poterlo curare.”

“Io penso ancora che se ci fossi stato io, lo avrei fatto rinsavire a suon di barzellette, anzi, sai che ti dico? Non sono sicuro che sia tornato completamente lucido, voglio esserne sicuro…Ehi, ispettore, come sta? Ma che domanda stupida, seduto, ovvio.
“Groucho, ti trovo bene.” disse Bloch seduto sulla sedia in giardino.

“A giudicare del tempo che ci avete messo, direi che non sia vero. Ma se LEI fosse stato ancora ispettore, le cose sarebbero andate diversamente, dico bene?”
“Peccato che io sia in pensione da anni..”

“Ohh, non c’è niente di perso che non si può recuperare..la mia vita…il suo inteletto..quindi a rigor di logica, anche il suo lavoro..”
“Dylan..” disse l’ispettore Bloch.

“Non guardare me, Groucho è in missione umanitaria, oramai chi lo ferma più?”

“Finalmente ho capito cosa è successo. L’invasione è arrivata perché finalmente ha avuto la pensione, l’unica soluzione è fare ammenda e rinunciare a essa, sperando che non sia troppo tardi, poi ci penserò io ad aiutarvi, debellerò gli zombies a suon di barzellette, le più vecchie del mio repertorio, le mischieremo con la cura, trovando un mix micidiale e poi..”
“Dylaaaaan!!”
 
 
*

Erano passate diverse settimane da quando Bloch era tornato ispettore di Scotland Yard. Dylan e Groucho guardavano Scotland Yard da lontano, abbracciati, fieri e increduli.
“E così ce l’hai fatta davvero, sono incredulo.”

“Io no. In tutte le sciocchezze che faccio ci metto la massima serietà e poi ero sincero, sai..”
Voltò Dylan e si trovarono faccia a faccia.

“Penso davvero che l’ispettore che si conquista la sua pensione, abbia dato inizio alla fine del mondo.”
“Ho letto da qualche parte che come è vero il verso, è vero l’inverso.”
“Cioè?” chiese Groucho tenendolo sempre per la vita.
“Se questo ha dato inizio alla fine del mondo..allora la nostra storia potrà ridare vita al mondo.”
Il bacio di Groucho valse più di qualsiasi risposta.

“Se rivuoi il mondo che conoscevamo, dovresti ridare al mondo il vecchio te. Il mondo precedente mi ha fatto sapere che non è disposto a tornare se non riavrà il SUO investigatore dell’incubo.”
“Mmm..e tu cosa hai risposto?”

“Che non sei più del mondo, ma che sei mio, ma che sono disposto a prestarti, per il bene della comunità, con una calusola. Le clienti che arriveranno, dovranno essere viste come mostri terribili ed essere tenute a distanza.”
“Che sciagura. Come farò a farmi pagare allora?”

“Raccoglierò io il denaro, dopo averlo fatto disinfettare accuratamente…”
“E non dovrà mancare il campanello urlante. Lo pretendo. Senza campanello urlante non si può fare.”
“Ci sarà anche il campanello.”

Continuarono a baciarsi alla luce del tramonto, con Scotlan Yard a fare da sfondo.












Note dell'autrice: e siamo giunti alla fineeeee..avete capito bene, qualsiasi fosse la malattia che affliggeva l'ispettore, che fosse demenza o alzahaimer, è guarito. Mi piace pensare che nel futuro è possibile debellare anche le malattie più gravi tipo questa. Mi dispiaceva troppo per il povero ispettore. Ci tengo a dire una cosa importante: non sono stata molto chiara nel testo, ma non è che la malattia di Blochh è regredita e mantenuta allo stadio iniziale, Dylan intende che è andata in regressione fino a che si riuscisse a curarlo per debellarla del tutto, quindi Bloch è guarito COMPLETAMENTE, non è più malato..altrimenti non sarebbe più tornato ispettore xd ci tenevo a chiarire questa cosa xd

ps non ho messo rating arancione, perchè le effusioni non erano particolarmente spinte, oltre al fatto che non descrivono quando fanno l'amore

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