Viaggiai verso la posizione delle tre navi d’evacuazione e delle furie dei cieli con la Cercatore del Vuoto. Era una nave veramente veloce e potente. Armata di ventiquattro cannoni a due canne che sparavano colpi al plasma, una corazza metallica spessa mezzo metro non c’era nessuna nave che riusciva a tenerla a bada. Raggiunsi la Security e salì a bordo della nave Alfa per parlare col sergente.

-Sergente Blackthorne che possiamo fare? Non abbiamo più il complesso e abbiamo pochi uomini.

-Lo so comandante, ci stavo pensando. Sinceramente non ho la minima idea né di cosa possiamo fare né del perché fossero così ben organizzati. Hanno travolto con enorme facilità tutte le linee di difesa. Ma comunque servirebbero più uomini ma non ne abbiamo più abbastanza. Molti sono feriti e i nostri medici li stanno curando col raggio guaritore però ci vorrà molto tempo. Ma anche così non avremo molte speranze. Abbiamo troppi pochi uomini. 

-Sergente mi è venuta un’idea …

-E qual è?

- Andrò sulla Terra e recupererò i miei amici. Insieme andremo a Kaldir e butteremo giù la torretta antiaerea. A quel punto farete sbarcare tutte le truppe e riconquisteremo il complesso. Gli zombi cadranno di fronte alla Security!

-Allora. È un buon piano ma gli zombi comunque sono troppi.

-Lascia fare al Comandante Supremo degli eserciti della coalizione del Settore Köprülü. Sergente! 

Egli stava per protestare ma acconsentì e andò a curare i feriti più gravi.

Io salì a bordo della Cercatore del Vuoto e utilizzando una leva che permetteva il salto dimensionale andai vicino alla Terra. Non avrei mai pensato di tornare sulla Terra. Avevo subito molte sofferenze. Comunque mentre mi stavo preparando per varcare l’atmosfera l’aiutante  diede un allarme:-Attenzione la Cercatore del Vuoto avrà bisogno di molta velocità per varcare l’atmosfera.

Io varcai l’atmosfera atterrando dinanzi ad un paesino circondato da bellissimi campi coltivati. Con la Cercatore del Vuoto atterrai in una piazza. Era una piazza senza niente di speciale. Aveva un parcheggio per le macchine e una panetteria. Di fronte a me c’erano due ragazzi e una ragazza tutti sui dodici anni armati di fucili pronti per l’attacco al complesso. Il più alto aveva la carnagione più scura della mia, capelli corti neri, e nelle mani teneva un fucile di precisione con un mirino che permetteva una mira imbattibile. L’altro ragazzo aveva invece la carnagione chiara come la mia, capelli corti biondi e teneva nelle mani un grosso fucile al plasma di grande portata e potenza. L’unica ragazza della squadra invece aveva la pelle un po’ scura, i lunghi capelli castani raccolti in una coda e teneva un fucile da combattimento formidabile. Tutti e tre erano generali di grosse armate anche se mai grosse quanto le mie. Insieme salimmo a bordo della Cercatore del Vuoto dove spiegai tutto a loro iniziando dall’attacco al complesso e finendo col mio piano per riconquistare il complesso. Alla fine il ragazzo con la pelle più scura disse:-Io accetto Michele. La cosa ci riguarda che ci piaccia o no. E scommetto che anche Carlo e mia cugina Angelica verranno ad aiutarti. Chi ha inviato gli zombi deve averlo fatto per una ragione molto malvagia come la nostra distruzione.

Carlo e Angelica dissero in coro:-Hai ragione Davide. La cosa ci riguarda. Ti aiuteremo Michele anche se abbiamo quattrocentonovantotto anni. Abbiamo anche noi i poteri protoss.

E allora la nave parti e io iniziai ad ordinare:-Allora Davide al portellone sinistro, Angelica al motore, Carlo al portellone destro, io invece starò ai comandi. Pronti per il salto dimensionale? Aiutante attiva gli scudi!

-Scudi attivati.

.-Pronti per il salto?

-Si Michele – disse la squadra.

-E allora partiamo.

Utilizzando il salto dimensionale giunsi con la Cercatore del Vuoto dinanzi al campo di asteroidi della morte. È chiamato così perché molte navi inviate lì non hanno fatto più ritorno. Erano centinaia di asteroidi e come se non bastasse erano controllati da zerg selvaggi,senza il controllo di Kerrigan. Gli zerg erano degli alieni estremamente potenti e pericolosi ad attaccare. Tutte le loro strutture erano veri e propri essere viventi e, cosa più spettacolare, gli zerg non moriranno mai di vecchiaia. Nonostante non utilizzassero tecnologia sapevano fare ciò che serviva per infestare veicoli e strutture e aprire porte. Tra le forze più utilizzate dagli zerg c’erano gli zergling, zerg simili a topi troppo cresciuti, le idralische, zerg con metà corpo simile ad un serpente con due braccia con tre artigli e un collare di pelle marrone e cosa più strana dal collo uscivano aculei velenosi, poi c’erano le ultralische, zerg grandi quanto un elefante con quattro zanne e una bocca piccola e un collare simile ad uno scudo da legionario romano, poi c’erano mutalische ovvero zerg simili a pipistrelli giganti che lanciavano spruzzi d’acido, poi patriarchi che avevano il corpo simile ad una razza volante che scaglia contro i piccoli durante un attacco, poi c’erano i guardiani simili a patriarchi col fatto che lanciavano palle d’acido, poi i baneling, zergling modificati che avevano il corpo pieno d’acido che esplodeva alla morte, criptolische ovvero idralische mutate con sei zampe che si rintanavano per attaccare, corruttori ovvero zerg volanti con tentacoli che uscivano dalla schiena e sorveglianti che erano i loro trasporti con due sacche gonfie. La Cercatore del Vuoto arrivò nel campo di asteroidi e tutto per venti minuti sembrò andare per il meglio mentre la nave attraversava senza difficoltà i primi asteroidi. Improvvisamente la nave fu scossa tremendamente e Carlo gridò:-L’ala sinistra è stata colpita da un asteroide. E il carburante sembra che sia quasi finito.

Io che non avevo scelta uscì dalla nave e riparai l’ala e rifornì la nave di carburante. A quel punto tornai dentro e poco dopo la nave fu attaccata dagli zerg selvaggi. Centinaia di mutalische, corruttori e sorveglianti attaccarono la Cercatore del Vuoto. L’aiutante diede l’allarme:-Attenzione! Segnali biologici zerg in arrivo!

-Fuoco!!!!-urlai- La nave non deve cedere. Davide e Angelica fuoco sulle mutalische, Carlo fuoco sui corruttori e io distruggerò i loro trasporti. Aiutante fuoco con i cannoni! E portaci via di qui!

La grossa nave sembrava un vulcano fiammeggiante; in quattro riuscivamo a tenere a bada centinaia di zerg grazie ad una mitragliatrice, a  ventiquattro cannoni e ai fucili. Gli zerg subivano perdite immense ma non si ritiravano ancora. Dopo un po’ però gli zerg decisero di allontanarsi per preparare un altro attacco mentre la Cercatore del Vuoto cercava di passare in mezzo agli asteroidi. Continuavo a urlare all’aiutante di portarci  via dal campo di asteroidi prima che fosse troppo tardi ma bisognava andare piano altrimenti saremmo stati sopraffatti. 

Mentre eravamo a metà del campo di asteroidi la nave tremò tutta mentre un pezzo del fianco sinistro esplodeva, colpito da un globo di spore acide che fece saltare tutte le piastre metalliche aprendo una breccia nel ponte della nave. Un altro colpo colpì le piastre del motore ma, riuscirono a reggere nonostante alcune vennero distrutte. Un altro colpo perforò gli scudi. Contemporaneamente l’aiutante diede l’allarme:-Attenzione la nave è stata colpita! Gli zerg stanno arrivano con le capsule da sbarco zerg. Preparare le armi!

E io urlai all’aiutante:-Lo so! Portaci subito via da qui! Fuoco coi cannoni! Amici sparate non lasceremo cadere la nostra nave!

La lotta ricominciò e le capsule da sbarco zerg piombarono continuamente nel centro della nave facendo uscire decine di zergling, ultralische, blatte e idralische, oltre ad un bel po’ di baneling. Ma io attivai le lame psioniche piombando nell’esercito di zerg che avanzava scagliandomi subito sulle ultralische. La lotta contro anche una sola ultralisca era terribile. Era estremamente potente, ma non quanto me, e dovevo tener a bada l’enorme numero di zergling. Si unirono anche le mutalische allo scontro cercando di buttar giù i cannoni che continuavano a far fuoco, ma nonostante tutto la nave resisteva e io riuscivo a tenerli a bada con le lame. Ma dopo un po’ gli zergling supportati da blatte e ultralische respinsero Angelica direttamente vicino al motore della nave … non aveva vie di fuga. Io me ne accorsi e con la traslazione mi teletrasportai sulla zanna di un’ultralisca piantando la lama nell’occhio e tagliandole la zanna, per ucciderla con un altro colpo che oltrepassò tutto il corpo dell’ultralisca quando saltai su un’altra ultralisca. Gli zerg se ne accorsero e mi attaccarono con artigli e getti d’acido ma con gli scudi riuscì a resistere e a tenerli a bada iniziando a respingerli cercando di far fuori velocemente le ultralische per occuparmi poi degli zergling e delle blatte. Armato di lame, con l’armatura dorata, i guanti  e gli stivali di piastre metalliche molto resistenti incutevo molto terrore in quegli zerg. Nonostante la paura che gli zerg avessero di fronte a me combattevano di continuo senza preoccuparsi della morte, come tutti gli zerg. Ma l’aiutante diede l’allarme:-Attenzione! Segnale biologico volante di classe 10 in avvicinamento! Leviatano in arrivo.

Quello fu un duro colpo nei nostri animi. Il leviatano era due volte più lungo delle navi terran e con un solo colpo dei suoi tentacoli sfondò i portelloni permettendomi di vederlo. Era gigantesco, con la forma di un enorme bottiglia a cui erano stati aggiunti una decina di tentacoli lunghi quanto metà della nave e un enorme bocca pieni di denti di dimensioni pari a due volte un uomo di statura media. Lanciò nell’aria enormi uova da cui uscirono patriarchi e mutalische che colpirono la Cercatore del Vuoto la quale concentrò i cannoni contro di lui mentre sul ponte la situazione diventava critica: io stavo respingendo gli zerg da Angelica e dal motore ma gli altri stavano venendo respinti perché le ultralische erano molto forti e stavano per non avere più fuga ma io mi teletrasportai lì piombando sull’ultralisca più vicina uccidendola con un colpo solo poi mi lanciai contro gli zergling più vicini piombando sul ponte della nave emanando un’onda d’urto che respinse gli zerg nel raggio di tre metri uccidendone parecchi. Poi balzai nuovamente contro le altre ultralische uccidendole tutte una ad una, poi ordinai all’aiutante di attivare le torrette automatiche. Le torrette si attivarono colpendo rapidamente quanti più zerg possibili ma furono distrutte. Allora  mi scagliai sulle loro truppe d’attacco a distanza (blatte e idralische) lanciandomi per tre volte su idralische e blatte. Tre volte uccisi otto idralische e sette blatte. Quando alla quarta balzai le forze zerg si sfasciarono e batterono in ritirata versi il centro della nave scagliandomi di nuovo sugli zerg che attaccavano Angelica uccidendo le ultralische e piombando poi sugli zergling. Gli zerg furono per la maggior parte uccisi. Inviarono baneling contro di noi ma ero perfettamente pronto a questa mossa. Tirai fuori il fucile e sparai ai baneling uccidendoli prima che venissero addosso a me. Poi la nave tremò di nuovo mentre una tremenda esplosione si alzava con una vampa spaventosa sul fianco sinistro mentre Carlo gridava:-Ala sinistra danneggiata!

-Lo so Carlo, lo so, fate fuori quel guardiano che ha colpito l’ala sinistra mentre io cerco di respingerli tutti!

-Obbedisco comandante-alzò la mano facendo il tipico saluto della marina- Fuoco!

I colpi continuarono facendo sembrare la povera nave un vulcano fiammeggiante. I cannoni nonostante i danni che subivano uccidevano mutalische e corruttori e colpendo anche il leviatano che si ritirò per curarsi. Un altro globo di spore colpì la nave danneggiando il fianco sinistro verso i comandi. E la lotta non terminava ancora. Io avevo ucciso gli zerg a bordo tranne uno zergling e un’idralisca che erano impauriti vedendomi alzare le lame per porre fine alla loro vita … Ma qualcosa mi fermò. Provai compassione vedendo quei due zerg che se ne stavano lì pronti per essere uccisi. Mi inginocchiai davanti a loro e loro non mi attaccarono e io parlai a loro sperando che capissero ciò che stavo dicendo:-Siete stati dei veri combattenti oggi. Non vi ucciderò perché mi fa male il cuore vedervi impauriti e pronti ad accettare la morte senza combattere. Quindi vi chiedo. Volete seguirmi durante la riconquista del complesso?

Loro riuscendo a comprendere il linguaggio annuirono con la testa unendosi alla piccola squadra. 

La lotta continuava diventando sempre più feroce man mano che il tempo passava. Gli zerg non ottenevano alcun risultato mentre noi ne uccidevano a centinaia con enorme ferocia. Facevamo fuoco con enorme calma e tranquillità riuscendo ad uccidere una forza d’elite degli zerg che cercava di ucciderci, un guardiano dello sciame lungo dieci metri. Un’altra esplosione stavolta sullo scafo fece allarmare Carlo che gridò:-Le batterie davanti sono state distrutte!

E io continuai a urlare all’aiutante:-Portaci via da qui! Immediatamente! Siamo in guai seri!

Poi fortunatamente la nave uscì dal campo di asteroidi, mezza distrutta ma almeno funzionava ancora nonostante colpi che si era presa: il fianco sinistra aveva due brecce enormi, le torrette automatiche erano state distrutte, oltre metà dei cannoni erano stati distrutti, l’ala sinistra era stata danneggiata,i portelloni sfondati e le piastre del motore erano state quasi sfondate. La gloriosa ammiraglia non era altro che una nave gravemente danneggiata … ma almeno funzionava ancora. 

Dopo l’attacco condussi lo zergling e l’idralisca vicino ai comandi. Dissi ai miei amici che loro hanno deciso di aiutarci e che si sarebbero rivelati fondamentali nella battaglia imminente. Poi iniziò una discussione sul motivo che poteva esserci dietro l’attacco al complesso.

-Sono sicura che nessuno potrebbe attaccarti il complesso senza motivazioni. 

-Mia cugina avrà probabilmente ragione. Ma chi è stato ad attaccare il complesso? Nessuno ha un potere così forte da lanciare gli zombi per conquistare un semplice complesso giusto Michele?

-Semplice complesso? Non esiste un complesso più forte di quello! Abbiamo avuto sfortuna perché siamo stati colti di sorpresa. Comunque c’è qualcuno che ha un potere fortissimo per far questo anche se non credo che sia quel qualcuno.

-E chi è?

-Come chi è Carlo? È il Caduto o l’Oscuro. Ma non può essere stato lui. Nessuno lo potrebbe rianimare facilmente e comunque se davvero è tornato ci aspetta una guerra molto dura. Ma non è tornato per ciò che ne so io.

Ho detto così perché non avevo alcuna idea che il Caduto fosse rinato. Io non lo sapevo perché non mi è stato detto. Comunque rimasero tutti muti per considerare la gravità della situazione. Alla fine Davide parlò con molta preoccupazione nella voce:-Allora il Caduto di sicuro potrebbe fare una cosa del genere ma comunque ritengo più probabile che sia qualcun altro a fare una cosa del genere.

-E chi altro Davide?-rispose Carlo – Non  esiste nessun altro in grado di lanciare gli zombi  e c’è un’altra cosa che mi preoccupa. Volete sapere?-tutti annuirono- Ok. Mi sembra strano però ho notato che quegli zerg erano, come dire, preparati per il nostro passaggio. Quasi come se ci aspettassero. Non è possibile che qualcuno li comandasse dal campo di asteroidi, altrimenti lo avremmo notato. Quindi deve essere stato qualcuno con un enorme potere a lanciare gli zombi.

-Allora Carlo sinceramente solo il Caduto secondo la profezia, è dotato di così grande potere da comandare gli zerg oltre a Kerrigan. Quindi io dico che è lui però non ho idea sul fatto che sia tornato oppure no. Comunque i due attacchi sono collegati: la perdita del complesso ci ha privati della struttura che permetteva all’economia della coalizione di andare avanti velocemente mentre la distruzione della Cercatore del Vuoto permette alle forze nemiche di concentrarsi solo sulle altre navi e …

-Un secondo Michele. Carlo è stato il Christian piccolino. Ne sono sicura.

-Ma Angelica. Carlo,Davide potreste spiegare che Christian non è sufficientemente forte e poi comunque lo avremmo visto.

Poi una voce parlò facendoci spaventare tutti e alzando le armi contro lo sconosciuto che però si rivelò essere un nostro amico e alleato, Christian. Egli era un ragazzino di undici anni piccolo, con i capelli marroni. Anche se sembrava che avesse solo undici anni, Zeratul donò i poteri protoss anche a lui e così ha in realtà quattrocentonovantasette anni. 

Poi Christian parlò:-Io non so di cosa state parlando. Comunque mi sono teletrasportato a bordo dopo aver parlato con il sergente Blackthorne. Mi ha detto di dirti che i feriti più lievi sono stati curati mentre i più gravi sono migliorati. Come distruggiamo gli zombi?

Io risposi:-Ci ho pensato e sono giunto ad un piano. Sbarchiamo vicini al complesso e buttiamo giù la torretta. A quel punto facciamo sbarcare la Security e riconquistiamo il complesso. Aiutante più veloce! Più veloce! Voglio arrivare il più veloce possibile al complesso!

L’aiutante rispose:-Uso il salto dimensionale?

-No! La nave è gravemente danneggiata e non potrebbe certo reggere il salto dimensionale. Vai però più veloce!

La nave partì mezza distrutta ma andava a gran velocità. Dopo un’ora di discussione su come e chi avrebbe potuto attaccare il complesso da cui eravamo giusto riusciti a chiarire il fatto che entrambi gli attacchi fossero collegati. Non avevamo la minima idea di chi li abbia inviati o perché quel qualcuno lo avesse fatto. Stavamo andando avanti alla cieca, non avevamo idea di chi li avessi inviati e/o per quale motivo. Comunque eravamo in orbita sopra la luna ghiacciata di Kaldir quando riuscì a individuare le tre navi della Security e le furie dei cieli sopravvissute. Iniziai ad attraversare l’atmosfera velocemente per sfuggire alla torretta. Mentre eravamo a metà strada vidi arrivare un missile contro la nave, lo evitò per un pelo e continuò così fino a circa trecento metri dall’hangar quando un missile colpì in pieno la Cercatore del Vuoto facendo esplodere l’ala destra mentre Carlo gridava:-Ala destra colpita. Dobbiamo atterrare!

E io risposi:- Carlo non possiamo atterrare. Stiamo precipitando! I comandi non funzionano!

Davide rispose:- Carlo fa’ qualcosa! Non possiamo schiantarci così.

Là ai comandi era una tragedia, continuavo a cliccare su tutti i pulsanti, alzando e abbassando le leve per cercare di schiantarci dolcemente sulle alture ghiacciate. Ma niente poteva fermare la caduta nonostante i nostri sforzi ai comandi per far atterrare la nave tranquillamente. La nave si schiantò sull’altura ghiacciata proprio di fronte al complesso. Fortunatamente nessuno di noi si fece male anche se quando ci alzammo ci sentimmo storditi con la testa che girava. Uscimmo dai rottami dell’astronave e ci trovammo in piedi sull’altura ghiacciata e dinanzi a noi si trovava il complesso. Vederlo ridotto in quello stato ci spezzava il cuore. Da molte stanze usciva il fumo, era tutto coperto di biostrato e c’erano cadaveri ovunque e le stanze erano infestate. Utilizzando la traslazione siamo entrati nell’hangar (portando anche l’idralisca e lo zergling miracolosamente illesi allo schianto) della Cercatore del Vuoto quando abbiamo visto gli zombi venire verso di noi. Non abbiamo perso tempo: se colui che li ha mandati se ne fosse accorto ci avrebbero fatto a pezzi. Ma io ho sguainato nuovamente le lame psioniche scagliandomi su gli zombi che mi capitassero a tiro. I miei amici non perdevano tempo con i loro fucili e in pochi minuti l’hangar era libero dagli zombi. Iniziando a correre verso l’ascensore mi sono accorto del fatto che l’hangar fosse libero dall’infestazione. Arrivammo all’ascensore e lo attivammo uscendo prima nell’hangar Delta per dare un’occhiata e quindi studiare il terreno in attesa dell’attacco, poi siamo risaliti sull’ascensore e siamo usciti sull’altura e davanti a noi c’era la torretta. Era enorme, con due batterie da dodici missili ciascuna che potevano ricaricarsi. Lì stavamo discutendo su come buttarla giù.

Davide rispose:-Il problema più grave è come distruggerla perché è troppo pericolosa lasciarla intatta.

Carlo intervenne:-Hai ragione ma io conosco un’arma adatta per distruggerla …

-E quale Carlo?

-Molto semplice Angelica. Piazziamo una mina e la facciamo saltare per aria.

E io risposi:-Ma Carlo! Non basta una sola mina. Però di mine ne ho abbastanza.

Il piano fu accettato da tutti senza esitazioni. Io dovevo distruggere la torretta spianando così la strada allo sbarco della Security. Quindi piazzammo un buon numero di mine intorno alla torretta e quando venne il momento le feci saltare in aria distruggendola mentre noi prendevamo l’ascensore e arrivavamo nell’hangar pronti a lanciare il segnale. Il segnale fu lanciato ma gli zombi se ne accorsero e iniziarono ad attaccarci. Eravamo in sette considerando i due zerg che si erano molto legati con me, quasi come due famigli, ma dovevamo resistere fino a quando le navi fossero arrivate. Mandai Davide ad attivare le artiglierie che avevamo disattivato durante l’evacuazione. Le attivò e si teletrasportò per aiutarci a resistere mentre l’aiutante attivava le artiglierie per iniziare ad eliminare gli zombi. Mentre la piccola squadra resisteva:i miei amici sparavano, io continuavo a scagliarmi con le lame sugli zombi, lo zergling attaccava con artigli e denti e l’idralisca con aculei velenosi. Insieme facevamo strage di zombi e, quando le artiglierie si attivarono tuonando sulle forze zombi. Dopo quindici minuti di combattimento arrivarono le tre navi della Security e le furie dei cieli che si trasformarono di nuovo in camminatori da attacco terrestre con le mitragliatrici. L’hangar fu riconquistato e il biostrato si ritirò improvvisamente. Le navi iniziarono ad atterrare nell’hangar facendo sbarcare tutti i sopravvissuti mentre i lavoratori iniziarono a ricostruire i controlli dell’hangar per permettere alle navi di fuggire nel caso di un’eventuale sconfitta. Per ultimo uscì il sergente Blackthorne che non appena vide lo stato in cui era ridotto il complesso sembrava che svenisse. Tuttavia mi ringraziò per quello che avevo fatto dicendo che non era necessario che lo facessi in quanto comandante supremo ma che avrebbe dovuto farlo lui. Però era necessario iniziare il contrattacco per riconquistare il complesso. Radunai tutti i miei amici e il sergente per discutere la nostra prossima mossa.

-Quale sarà la nostra prossima mossa comandante? – chiese il sergente Blackthorne – I feriti sono ancora molti e non possono combattere molto bene. Comunque io stavo progettando di muoverci direttamente verso il centro del complesso conquistando l’intera sezione sud est e uccidere il loro capo. Cosa ne dici comandante?

-Non sarebbe una cattiva idea ma c’è un problema. Facendo così i fianchi della sezione sud est rimangono scoperti e dovremmo inviare buona parte dei soldati sui fianchi. Io pensavo di buttar giù il ponte che collega la stanza delle bio cupole alla stanza centrale e quindi toglierci un fronte, poi di conquistare tutte le altre stanze e quindi di toglierci i nemici dai fianchi e quindi prendere i sentieri ghiacciati e circondare il loro capo e ucciderlo. Cosa ne dite?

Il sergente Blackthorne fu pienamente d’accordo. Davide invece chiese:-Io sono d’accordo Michele però come distruggiamo il ponte?

E Carlo rispose:-Con le sei artiglierie Davide.

E io risposi:- Carlo ha ragione. Quindi andiamo e iniziamo a prepararci per conquistare prima di tutto la stanza delle comunicazioni. 

Fu tutto comunicato alla Security e ne furono tutti d’accordo. Quindi poco dopo iniziò l’offensiva che ebbe successo grazie alla squadra scelta. Gli zombi cercarono di fermarci ma le artiglierie iniziarono a tuonare e quando inviarono il verme Nydus io usai il raggio celestiale e il verme fu ricacciato mentre tutte le forze avanzarono nel complesso conquistando una stanza dopo l’altra mentre le artiglierie facevano crollare il ponte togliendo agli zombi quel passaggio e la Security riconquistava le stanze una dopo l’altra bruciando l’infestazione in meno di due giorni. Le stanze riconquistate erano parecchie: la stanza delle comunicazioni, tutti e due i laboratori, la stanza di produzione di missili e armi, la stanza delle bio cupole, la stanza in costruzione che collegava i laboratori, l’altra stanza in costruzione con una bio cupola e una abitazione e la stanza della sezione sud ovest per la raffinazione del vespene. Ci stavamo preparando per conquistare la stanza dei veicoli e la stanza d’estrazione di quella sezione. Ma gli zombi lanciarono gli zombi Alfa. Gli zombi Alfa attaccarono la Security situata nella stanza di raffinazione del vespene causando qualche ferito ma nessuna perdita. Vista la situazione io mi teletrasportai la uccidendo le aberrazioni con la lama psionica mentre uccisi i porta piaga con un colpo di artiglieria. In seguito al massacro degli zombi e alla loro ritirata, la strada per le due stanze era spianata: la Security entrò e bruciò l’infestazione. A quel punto la Security era divisa su cosa fare perché noi comandanti avevamo intenzione di attaccare le stanze di produzione mentre il sergente pensava di attaccare la sezione nord. Alla fine il sergente decise di supportarci e insieme iniziammo a pianificare l’attacco. Tuttavia l’aiutante mi disse di aver rilevato una presenza sinistra nella stanza di produzione delle astronavi. Io decisi di andare ad indagare. E quello che vidi mi paralizzò … un essere enorme alto cinque metri, con sei tentacoli dietro la schiena molto appuntiti. Aveva due braccia enormi con tre artigli lunghi quanto uno di noi e un enorme testa con due corna piatte molto appuntite. Aveva la pelle blu. Io lo riconobbi subito: me ne aveva parlato Zeratul e ne avevo affrontati alcuni. Era un ibrido trilobita, con DNA sia protoss che zerg, considerato come la forza più forte degli eserciti del Caduto se fosse tornato. Mi raggiunsero i miei amici e l’idralisca che iniziò ad attaccare l’ibrido ma l’ibrido respinse gli aculei velenosi molto facilmente. Allora mi scagliai con la lama psionica ma l’ibrido bloccò il colpo e mi fece un lancio di tre metri. Caddi a terra ma grazie agli scudi riuscì a non riportare nessuna ferita. Visto come andavano le cose (niente riusciva a danneggiarlo) ordinai subito l’evacuazione. Corsi con loro verso l’hangar Delta voltandomi solo per sparargli qualche colpo per rallentarlo. Gli lanciai tre missili così come tre colpi di artiglieria: macché! Non gli hanno fatto niente e allora non avevo scelta. Era più che necessaria l’evacuazione. Ovviamente spiegai il motivo al sergente e iniziammo subito ad evacuare i feriti e i civili mentre io e i miei amici cercavamo di combatterlo venendo subito respinti e, alcuni soldati venuti per darmi una mano, feriti gravemente. Tuttavia avevo un nuovo tipo di granata sperimentale:una volta lanciata avrebbe prodotto una barriera di energia che avrebbe fermato momentaneamente l’ibrido come in effetti avvenne. Mentre mi stavo preparando per salire su una delle navi per fuggire dal complesso sentì una voce e le ombre si chiusero in un punto a poca distanza da me. Quando le ombre si aprirono rivelarono un protoss, un individuo appartenente alla nobile razza protoss. Era vestito con pezzi d’abiti informali ma nonostante tutto aveva spallacci dorati con un cerchio di un verde smeraldo e aveva anche le ginocchiere dello stesso colore. Indossava un mantello viola e aveva gli occhi blu. Dal retro della testa si vedevano dei cordoni neurali che erano stati recisi. Come arma aveva la lama psionica da curvatura dei templari oscuri. L’unica differenza era il colore. A differenza della mia era di colore verde ma comunque era letale contro i nemici. La sua bocca non si vedeva perché era coperta da un pezzo di abito informale. La sua pelle era blu scura. Aveva grosse dita con unghie lunghe. Egli attivò la lama psionica da curvatura senza bruschi movimenti verso terra e si scagliò contro uno zombi Alfa facendolo fuori con un colpo solo per poi immobilizzare momentaneamente l’ibrido con una bolla di energia per uccidere un'altra aberrazione con un colpo solo e quando l’ibrido si liberò lo bloccò di nuovo mentre la Security, incoraggiata dall’arrivo del Templare Oscuro, riprendeva il fuoco contro l’ibrido anche se senza successo. 

Il Templare Oscuro bloccò di nuovo l’ibrido mentre con un colpo solo uccideva tre aberrazioni poi si scagliò contro l’ibrido con quel colpo e lo ferì. Poi lo bloccò nuovamente e uccise un porta piaga con un colpo normalissimo. Con un altro colpo infilzò al ventre lo zombie gigante mentre un altro colpo riuscì a ferire di nuovo l’ibrido. Poi lo bloccò di nuovo mentre lui si spostava tra le ombre per piombare sopra l’ibrido e recidergli due tentacoli con un colpo. Gli zombi inviarono il verme Nydus ma il mio raggio celestiale lo ricacciò di nuovo sotto terra. Infine il Templare Oscuro bloccò di nuovo l’ibrido e con un colpo formidabile lo uccise mentre gli zombi batterono in ritirata. Egli si rivolse verso di me mentre rendeva visibile la sua astronave. Lo avevo già riconosciuto. Era Zeratul.