Zodiac Stars - Insegui i tuoi sogni

di pikychan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** 1. Stelle dei sogni, per ogni stella un desiderio ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


PROLOGO


Le persone hanno dei sogni.

Tutti hanno almeno un sogno, grande o piccolo che sia. Se non hai un sogno la vita sembra davvero grigia... tuttavia, a volte risulta difficile capirlo. Accecati come siamo dai nostri obblighi e dai nostri doveri.

La chiamano Pietra dei Sogni, la pietra che brilla, incessantemente, nel cuore di chi crede. Crede in se stesso e nel suo obiettivo. Crede nell'importanza di non mollare mai. Che se davvero lo vuoi, con costanza e impegno, tutto è possibile.

Molti tendono a scoraggiarsi e a mollare la presa. Purtroppo sono proprio questi momenti in cui entrano in gioco i nemici delle stelle della fortuna. I nemici dello zodiaco, ma, per fortuna, ci sono anche degli alleati molto potenti su cui possono fare affidamento gli spiriti delle costellazioni. Sono speciali, perché sono in grado di trasformarsi. Affiancati da uno spirito dello zodiaco hanno enormi poteri che proteggono l'universo dal male.

Tutti sono speciali, ma loro di più. Sanno di esserlo e amano aiutare chi ha bisogno di ritrovare la sua strada.

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Capitolo 2
*** 1. Stelle dei sogni, per ogni stella un desiderio ***


1. Stelle dei sogni, per ogni stella un desiderio


Vediamo un po', questa è la lista dei club pomeridiani, dato che mi sono trasferita in questa scuola a metà anno magari se mi unisco ad un club avrò più possibilità di fare amicizia con altre ragazze della mia età.

Eri Suzuki, una ragazza giapponese della scuola media Tsuri, capelli biondi legati in una coda alta e occhi color nocciola. Era al secondo anno e non era passata neanche una settimana da quando aveva cambiato scuola. Non che si fosse trasferita, poi, molto lontano, anzi, non si era proprio trasferita. Aveva, semplicemente, cambiato scuola. Semplicemente, anche se in realtà di semplice non c'è proprio niente. È dura integrarsi in una scuola di cui ignoravi l'esistenza solamente un mese prima.

Eri, durante l'intervallo, era rimasta seduta al suo banco e aveva posato davanti a sé la lista dei club extrascolastici. Aveva deciso di entrare in uno di quelli disponibili, si domandava, però, a quale. Forse quello di calligrafia? O magari quello di letteratura? In quale avrebbe conosciuto più, potenziali, future amiche?

- Ragazze, è uscito il nuovo numero di StarSStruck! - esclamò una ragazza della classe.

Eri ricordava il suo nome dall'appello. Yuya, capelli lunghi neri e occhi ambrati. I nomi le venivano facili da ricordare, ma con i cognomi era tutta un'altra storia.

Yuya si trovava vicina ad un banco e in poco tempo molte altre ragazze, Eri supponeva dovessero essere sue amiche, si strinsero attorno a lei.

- Fa vedere, fa vedere! - esclamò una.

- Vai alla pagina degli oroscopi! - esclamò un'altra.

Eri nel sentirle posò lo sguardo su di loro confusa.

Nonostante si trovassero dalla parte opposta dell'aula facevano parecchio baccano. Non stava bene origliare, ma parlavano a voce così alta che sembravano quasi voler attirare l'attenzione.

- Cosa dice del Leone? - chiese una che corrispondeva al nome di Maki.

- Leggi il Gemelli! - esclamò un'altra chiamata Hisa.

- Allora. - si schiarì la voce Yuya. - Andiamo con ordine, Ariete, quattro stelle in amore, due in soldi, tre in salute e due in fortuna. La frase del giorno è: rifletti di più sulle tue azioni, essere troppo impulsivo, soprattutto in questo periodo, potrebbe metterti in una posizione scomoda. -

- Dammi, è il mio turno! - esclamò Hisa ridendo e prendendole la rivista di mano.

- Ehi! - esclamò la proprietaria indispettita.

- Cosa? - disse con gli occhi appiccicati alla rivista dall'incredulità. - Gemelli solo due stelle in amore? -

- Cosa ti interessa dell'amore? - le domandò Maki aprendo le braccia. - Guarda piuttosto quante stelle ha il Leone in fortuna, ho bisogno di molta fortuna, l'ultimo test non mi è andato molto bene. -

- Se studiassi di più prenderesti voti più alti. - disse Hisa a braccia incrociate guardandola di sbieco.

Tutte nel gruppetto scoppiarono a ridere e Eri le guardò sempre più stranita. La sua vecchia scuola era piena di ragazze così, frivole e senza particolari contenuti. Si augurava che le ragazze del suo futuro club, al quale si sarebbe iscritta, non sarebbero state tutte così.

- Ok, ora restituitemela, sono io la proprietaria. - disse la ragazza dai capelli neri con aria risoluta.

Quando gliela restituirono le cadde l'occhio sul suo segno zodiacale.

- Ho quattro stelle in tutte le categorie! - esclamò sorridendo contenta.

- Che fortunata. - commentò Hisa incrociando le braccia dietro alla testa.

- Tu sei del Cancro, dico bene? - le domandò un'altra ragazza sorridendo a sua volta.

Eri si era voltata di nuovo davanti a sé, ma nel sentire quella domanda il suo interesse si risvegliò.

Ha detto Cancro? Anch'io lo sono.

- Vediamo cosa dice del Pesci. - disse la proprietaria della rivista non staccando gli occhi da essa.

- Pesci? - disse, istintivamente, Hisa confusa.

- Chi è del Pesci? - chiese Maki perplessa.

A quel punto Eri alzò gli occhi su di loro. La curiosità la stava divorando, credeva anche lei nell'astrologia.

- Non lo sapete? È il segno zodiacale di Akira Tanaka. - rispose Yuya un po' sorpresa.

- Ah, ho capito, il principe della scuola! - esclamò Hisa illuminandosi.

- Esatto, sto parlando di lui, è così bello! -

Ora che ci penso io l'ho mai visto? Capisco che sono in questa scuola solo da pochi giorni, ma dalle loro parole sembra non sia un tipo che passa molto inosservato. Che strano.

- Cinque stelle in tutte le categorie! - esclamò la ragazza dagli occhi ambrati entusiasta.

- È proprio un mito! - esclamarono tutte le ragazze del gruppetto all'unisono.

Eri era sempre più stranita.

C-cosa c'entra con l'oroscopo?

- La frase è: magari incontrerai qualcuno di speciale, tieni gli occhi aperti. - lesse Yuya.

- Che bella frase! - esclamò una delle ragazze.

- Qualcuno di speciale, eh? - pensò ad alta voce la proprietaria della rivista. - Buono a sapersi. -

Eri decise di tornare a voltarsi e di non voltarsi più. Non era carino spiare la loro conversazione anche se urlavano e sembrava proprio volessero farsi sentire da tutti i presenti.

Decise di tornare a leggere la sua lista, ma in quel momento qualcuno le posò le mani sulle spalle.

- Ci stavi spiando Suzuki? - le chiese, retorica, Hisa di fronte a lei con un sorriso stampato in volto.

- Ehm, io... - riuscì solo a dire Eri in difficoltà alzando la testa.

- Non sentirti a disagio, figurati, ci farebbe piacere diventare tue amiche se anche tu sei d'accordo. - disse Maki sorridendo andando vicino a Hisa.

Eri inizialmente continuò a guardarle confusa, poi sorrise a sua volta.

- Tu di che segno sei Suzuki? Se vuoi leggo l'oroscopo anche a te. - le domandò la ragazza con la rivista in mano andandole di fronte.

- Sono del Cancro. -

- Come me! - esclamò sorpresa tornando a posare gli occhi sulla rivista. - Allora ti leggo la frase del giorno: sono in arrivo grandi novità, tieni gli occhi aperti, chissà che uno dei tuoi desideri non possa realizzarsi. -

- Uffa, hai più stelle di me e anche una frase più bella! - si lamentò Hisa.

Grandi novità?

La ragazza bionda aveva abbassato, istintivamente, lo sguardo sul banco con aria pensierosa.

- Magari si riferisce al principe, forse mi parlerà! - esclamò Yuya già emozionata all'idea.

- Ne dubito... - commentò Hisa a voce bassa.

- Lasciala sognare. - disse un'altra altrettanto piano.

Eri continuava a tenere lo sguardo fisso sul suo banco.

Chissà che uno dei tuoi desideri non possa realizzarsi...

❤❤❤

- Sono a casa! - esclamò Eri varcando la porta di casa sua.

Si fermò appena dopo essersi richiusa dietro la porta. Sembrava non esserci nessuno, cosa che la fece pensare fosse strano, così si guardò intorno meglio.

Le cadde l'occhio sul divano e notò che vi era posata una rivista. La stessa rivista StarSStruck che aveva visto leggere alle sue compagne di classe.

- Sorellona, finalmente sei tornata! - esclamò sua sorella minore arrivando dall'altra stanza.

- Ciao Kit, allora ci sei. -

- Ho bisogno di una mano con i compiti di letteratura! - esclamò raggiungendola e prendendola per un braccio. - Dai che tu sei brava nelle materie umanistiche! - aggiunse cominciando a tirarla.

- Aspetta un attimo, ho capito, non c'è bisogno che mi tiri! - esclamò la sorella allarmata.

Kit è mia sorella minore, frequenta il quinto anno delle elementari. Ha un carattere e un temperamento vivace. L'aiuto spesso con i compiti di letteratura e a dire il vero non mi dispiace. Sono, però, un po' preoccupata per quando farà il passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie. Per fortuna mancano ancora quasi due anni.

Kit è del segno dell'Ariete e, beh, direi che le caratteristiche del suo segno rispecchiano appieno in suo carattere.

Come avrete già capito mi interessano parecchio i segni zodiacali. Non sono una di quelle che crede molto nell'oroscopo giornaliero, ma mi piace pensare che un fondo di verità ci sia. Inoltre mi piace pensare che ogni persona ha delle attitudini anche dovute alla suo segno zodiacale.

- Vado a prendere il quaderno! Ci mettiamo in cucina! - esclamò la sorella correndo in camera sua come un fulmine.

Eri guardò il pavimento con aria esausta, sua sorella era proprio un uragano. Tutte le volte la stessa storia, andava avanti così da quando Kit aveva cominciato il primo anno delle elementari. La sorella maggiore era consapevole di aver, probabilmente, sbagliato a dargliele troppo vinte. Kit era un po' viziata, ma infondo era buona e finché restava solo un po' troppo esuberante sarebbe andato tutto bene.

❤❤❤

Quella sera Eri stava guardando il cielo dal terrazzo di camera sua. Aveva già mangiato e si era messa il pigiama. Sarebbe andata a dormire a momenti, ma non prima di aver guardato il cielo come faceva di consueto.

Ad un certo punto notò qualcosa di luminoso attraversare il cielo velocemente.

Q-quella è una stella cadente?

La ragazza inizialmente era rimasta sorpresa, ma poi aveva giunto le mani frettolosamente.

Desidero... io desidero...

Flashback:

- Un libro? -

- Sì, buon compleanno cara. - le disse la nonna sorridendole.

La piccola Eri lo prese e iniziò a sfogliarlo.

- Nonna, ma non ci sono figure. - disse delusa tornando a guardarla.

- Non importa, le immagini sono nascoste dietro alle parole. Leggendolo scoprirai che le parole non raccontano solo, ma ti trasportano in un mondo nuovo e inesplorato. -

Fine flashback.

Eri aprì gli occhi e tornò a guardare il cielo.

Tieni gli occhi aperti, chissà che uno dei tuoi desideri non possa realizzarsi... mi chiedo se la frase si riferisse a quella stella... che strano, però, vedere una stella cadente così fuori stagione.

Dopo aver pensato a ciò decise di voltarsi e di incamminarsi verso al suo letto.

♥♥♥

Eri era appena entrata dal cancello della scuola, quando qualcuno la chiamò facendola fermare.

- Eri! - esclamò Hisa correndo.

Eri si voltò e notò subito che erano due delle ragazze della sua classe. Hisa e Maki. Hisa era quella dai capelli corti e mossi di color biondo ramato, mentre Maki quella con i capelli rossi lunghi fino alle spalle.

Sono loro... come mai ora mi chiamano per nome?

Le due si fermarono di fronte a lei con il fiatone.

- Ciao ragazze. - le salutò Eri nascondendo male il suo stupore.

- Ti va di andare in classe insieme? - propose Hisa.

- Sì, potremmo approfittarne per conoscerci meglio, che ne dici? - le fece eco Maki.

La bionda era un po' sorpresa da quelle domande.

Certo che se sapessero cosa ho pensato ieri su di loro forse non mi tratterebbero con aria così amichevole. Tendo sempre a giudicare le persone senza conoscerle bene.

- Allora? - chiese la ragazza dai capelli rossi impaziente.

- Non ti va? - domandò Hisa con aria triste.

Eri mise da parte i suoi dubbi e sorrise.

- Certo che mi va. -

- Grande! - esclamarono le due contemporaneamente.

- Non ci siamo ancora presentate come si deve, ma, avrai sentito di sicuro i nostri nomi durante l'appello. - disse Maki.

- Io sono Hisa! -

- E io Maki! -

- Chiamaci per nome, ok? - dissero, di nuovo, contemporaneamente, sorridendo.

- Certo. - disse Eri sorridendo. - Piacere di conoscervi ragazze, io sono Eri. -

Che strano, però, presentarsi dopo aver sentito diverse volte il nome all'appello. È una situazione insolita, ma divertente.

- T-Tanaka... senti, io... - farfugliò Yuya.

Eri e le due nuove amiche si voltarono confuse.

Notarono che c'erano diverse persone che si erano fermate intorno a Tanaka, il, così detto, principe della scuola, e alla ragazza.

- Oh no... - mormorò Hisa già tremante.

- Yuya si è messa in testa che deve dichiarare i suoi sentimenti a Tanaka, ma mi sembrava di averle consigliato di non farlo! - esclamò nel panico Maki.

Eri era rimasta di sasso.

Quel ragazzo dai capelli biondi scuro e dagli occhi blu... sì, ne era sicura, lo aveva visto tempo prima di trasferirsi alla Tsuri. Non avrebbe mai pensato di ritrovarselo davanti così all'improvviso.

Flashback:

Il cellulare di Eri era suonato mentre lei era in bicicletta e il rumore provocato da esso l'aveva distratta. Aveva finito, così, per sbandare contro ad un cespuglio.

Era caduta, rovinosamente, a terra e purtroppo in quel, caldo, giorno d'estate non c'era nessuno nel parco che avrebbe potuto aiutarla.

Faticosamente si era trascinata alla panchina più vicina. Si era seduta e aveva lasciato la bici di fronte a lei parcheggiata con il cavalletto.

Si stava osservando il ginocchio pensando che, probabilmente, neanche sarebbe riuscita a rialzarsi in piedi. Le faceva davvero male, quella era la prima volta che cadeva dalla bicicletta.

- Va tutto bene? -

La ragazza alzò lo sguardo sorpresa scoprendo che si trattava di un ragazzo.

Dal primo momento che aveva incrociato i suoi occhi era rimasta colpita. Lo trovava davvero carino, era ben diverso dai ragazzi che aveva visto nella sua scuola.

Il ragazzo ricambiò il suo sguardo per un po', ma poi notò il suo ginocchio.

- Sei ferita, stai bene? - chiese allarmato piegandosi su un ginocchio per vedere meglio la ferita.

- T-tranquillo sto bene, sono solo caduta dalla bici. - disse lei tentando di sorridere per sdrammatizzare.

Il ragazzo non l'aveva nemmeno ascoltata e aveva preso un fazzoletto di stoffa dalla tasca. Prima ancora che se ne potesse rendere conto glielo aveva, già, legato attorno al ginocchio.

- G-grazie. - balbettò Eri.

Il ragazzo tornò a guardarla facendola arrossire terribilmente.

- Mi raccomando, disinfetta la ferita quando arrivi a casa. -

- S-sì. -

Il ragazzo a quel punto si era alzato di nuovo in piedi.

- Se hai bisogno ti accompagno fino a casa. -

Eri era arrossita ancora di più.

- N-non preoccuparti, davvero, n-non serve. - farfugliò. - Chiamerò mio padre, è domenica e non è andato al lavoro. -

Fine flashback.

Eri non se ne era resa conto, ma continuava a guardarlo con gli occhi sgranati e l'aria pensierosa.

Deve essere passato quasi un anno da quella volta. Mi chiedo se vedendomi si ricorderebbe di me come io mi sono ricordata di lui.

- Tu mi piaci! - esclamò Yuya tenendo gli occhi chiusi per non vedere la sua espressione.

Il ragazzo, chiaramente in difficoltà, esitò un po' prima di rispondere.

- Sono lusingato, ma non posso ricambiare i tuoi sentimenti. -

Yuya sentendo la sua risposta riaprì gli occhi. Non poteva credere di averlo detto davvero. Di avergli confessato, davvero, i suoi sentimenti. Era, completamente, disorientata.

Le lacrime iniziarono a sgorgarle dagli occhi prima ancora che potesse tentare di fare un sorriso forzato o di dire qualcosa. Di lì a poco corse via come un fulmine continuando a piangere.

Maki e Hisa avevano, chiaramente, visto tutta la scena e le corsero dietro preoccupate.

- Aspetta Yuya! - esclamò Maki correndo.

La bionda seguì solo le nuove amiche con lo sguardo. Non era sicura che seguirle fosse la cosa migliore da fare, tuttavia se avesse seguito l'istinto lo avrebbe fatto senza pensarci due volte.

Non si era, minimamente, accorta che Tanaka aveva cominciato a guardarla. Sembrava molto sorpreso. Quasi allo stesso modo in cui, solo poco prima, lo era stata lei.

Quando Eri, sentendosi osservata, si voltò, rimase molto sorpresa. Confusa non riuscì a distogliere lo sguardo e rimasero a guardarsi per un po'.

- Ehi Akira! - esclamò Toma, andando verso di lui, con il sorriso smagliante dandogli una pacca sulla spalla. - Uhm? - si lasciò sfuggire confuso.

Si era accorto che l'amico stava guardando la ragazza dagli occhi nocciola, in lontananza, con sorpresa.

- Guardi quella ragazza? - domandò retorico spostando lo sguardo su Eri. - Hai ragione, è davvero carina. - commentò sorridendo a trentadue denti.

Eri sentendosi in grande imbarazzo, dopo aver sentito quelle parole, arrossì e si voltò rimanendo, però, ferma sul posto.

Accidenti, che situazione, ma perché non me ne vado? Mi sento le gambe di piombo...

- Ho avuto come l'impressione di averla già vista da qualche parte, ma forse mi sbaglio. - spiegò Akira continuando a guardare davanti a sé.

Fortunatamente le gambe di lei tornarono a rispondere, così riuscì ad allontanarsi.

- Dici davvero? - domandò l'amico sorpreso. - Quando l'avresti conosciuta? -

❤❤❤

Eri, una volta arrivata in classe, tirò un sospiro di sollievo.

Varcò la soglia e si sedette al suo posto.

Fece un altro sospiro e buttò un occhio al banco di Yuya. Sia il suo che i banchi di Hisa e Maki erano vuoti.

Mi chiedo dove sia Yuya, di sicuro Hisa e Maki la stanno consolando, è terribile quello che le è appena successo.

Dopo aver pensato ciò Eri tornò a guardare davanti a sé.

C'era un leggero chiacchiericcio nell'aula.

Se fosse successo a me...

Inconsapevolmente aveva abbassato lo sguardo sul suo banco.

Era triste per l'amica, ma una parte di lei non poteva non pensare che fosse stata troppo avventata. Quando ti piace qualcuno devi restargli accanto fino al momento in cui non sei sicuro che i tuoi sentimenti saranno corrisposti. O almeno pensava fosse così, non le era mai piaciuto davvero un ragazzo.

Il professore era entrato nell'aula e tutti gli studenti si erano alzati in piedi. Allora anche Eri abbandonò i suoi pensieri e fece lo stesso.

♥♥♥

Al termine delle lezioni Eri era uscita quasi subito e stava camminando sulla strada del ritorno.

Quel giorno non aveva il turno delle pulizie e non aveva ancora scelto alcun club in cui entrare, quindi non aveva senso che rimanesse a scuola.

Yuya, Hisa e Maki non si erano viste per tutta la giornata scolastica. Eri aveva pensato che, probabilmente, non avevano proprio messo piede all'interno dell'edificio. Era un po' preoccupata, ma non sapeva cosa fare, perché, non aveva i numeri di nessuna delle nuove amiche.

All'improvviso si fermò, perché, proprio in quel momento, qualcosa cadde dall'albero vicino al quale stava passando.

Confusa abbassò lo sguardo e vide un esserino dalle sembianze umane privo di sensi.

Si abbassò per prenderlo e quando si rialzò lo guardò con maggiore attenzione.

È una bambola? Però che strano materiale, sembra quasi...

- Trovata. - disse un ragazzo dai capelli rossi a qualche metro da Eri.

La ragazza alzò lo sguardo confusa e allarmata.

Nel ritrovarsi di fronte quel ragazzo sconosciuto il suo stupore era triplicato. Inoltre, un altro strano esserino gli ronzava intorno, quindi non sapeva proprio che cosa pensare.

Sembra un ragazzo delle superiori, cos'ha detto? E cos'è quello strano esserino che gli fluttua accanto? Assomiglia a quello che ho raccolto io.

- Rassegnati Aqua, lo vuoi capire o no che sei dalla parte sbagliata? - disse l'esserino accanto al ragazzo.

La ragazza era sempre più meravigliata. Pensava, quasi, di sognare, ma con le mani impegnate non poteva neanche pizzicarsi.

Aqua?

Le venne spontaneo abbassare lo sguardo sullo strano esserino che teneva tra le mani.

Allora non ce l'hanno con me, possibile che...

Decise che avrebbe protetto quello strano esserino dalle sembianze umane. In qualche modo sapeva che quei due tizi ce l'avevano con lui.

Così, alzò lo sguardo guardandoli con severità. Aveva timore, certo, ma sapeva che non poteva permettersi di darlo a vedere. Anche se quella era una situazione assurda doveva prendere il coraggio a due mani senza pensarci un secondo di più.

Ad un certo punto un bagliore azzurro con delle sfumature viola cominciò a formarsi intorno al suo corpo.

- C-cosa succede? - si domandò guardandosi disorientata.

Anche i nemici erano piuttosto confusi e non riuscirono a dire una parola.

Il vestito che la ragazza si era ritrovata, all'improvviso, addosso era ben diverso dalla basica divisa scolastica.

L'esserino tra le sue mani si riprese e si rialzò, faticosamente, tenendosi la testa con una mano. Quando alzò lo sguardo vide per la prima volta Eri e rimase confuso.

- Tu chi sei? - le chiese Aqua.

- E-Eri... questo è un sogno, vero? -

Lo spiritello aveva scosso la testa.

- Ehi tu! - esclamò lo spiritello vicino al ragazzo. - Non ti permetterò di intralciarci, se non te ne vai subito sarà peggio per te! -

Aqua si alzò in volo e andò affianco ad Eri.

- Eri, mi dispiace averti trascinata in questa storia, ma visto che hai effettuato la trasformazione ti va di aiutarmi? - domandò con tono risoluto guardando i nemici.

La ragazza la guardò esitante.

- C-credi che io ne sia in grado? -

- Ovviamente, non so come tu abbia fatto, ma, hai effettuato la trasformazione, non devi fare altro che fare quello che ti dico. -

- Va bene, diamoci una mossa. - disse il ragazzo con tono neutro. - Arti, prestami il tuo potere! -

Di lì a poco anche il vestito che indossava il ragazzo cambiò.

- Arti? -

- Subito! - rispose al richiamo lo spiritello. - Lancio infuocato! -

Davanti ai piedi del ragazzo era apparsa una palla infuocata e quando l'esserino ebbe finito di chiamare l'attacco il ragazzo caricò con il piede per poi calciarla. La palla rimbalzò da tutte le parti: sugli alberi, sul prato... in poco tempo il fuoco si sparse facendo allarmare Eri terrorizzata.

- Oh no! - esclamò la ragazza istintivamente.

- Eri, sei pronta? - le chiese Aqua non staccando gli occhi dai nemici.

- Pronta per cosa? - le domandò guardandola.

- Apri le braccia e preparati. -

- Prepararmi a cosa? - chiese già preoccupata.

- Anfora antica! -

In quel momento un vaso in rame apparve sulla testa di Eri e dopo aver galleggiato nell'aria per un paio di secondi le cadde tra le braccia.

- Corrente della saggezza! - esclamò Aqua.

Una potente corrente d'acqua aveva preso a scorrere dal vaso verso i nemici. Alla ragazza girava la testa dalla confusione.

C-cosa succede?! Possibile che stia succedendo davvero?

- Se ne sono andati. - disse lo spiritello voltandosi verso di lei. - Sei stata brava, hai fatto ciò che ti ho detto senza esitare. - aggiunse sorridendo.

- G-grazie. - farfugliò sforzandosi di sorridere.

Anche volendo non avrei proprio saputo cosa dire...

- Sei una studentessa della scuola media Tsuri? -

- E-esatto. - rispose sorpresa e un po' spaventata.

Oddio e adesso come fa a saperlo?

Aqua tornò a sorridere.

- Posso stare da te fino domani mattina? Si sta facendo buio e non è una buona idea viaggiare di notte. - disse continuando a sorridere. - La scorsa notte mi sono addormentata in volo e per di più ero davvero in alto, ho fatto una caduta che me la ricorderò per tutta la vita. - aggiunse, leggermente, imbarazzata.

Ieri notte?

Stupita da quella rivelazione, ad Eri tornò in mente la stella cadente. Effettivamente vedere una stella cadente a maggio era parecchio insolito.

Allora forse era lei.

- Non voglio essere scortese, davvero, ma possiamo andare? Ho paura che Arti e quell'umano possano tornare. -

Solo allora Eri tornò alla realtà.

Giusto, i tizi di prima, chissà chi erano e cosa volevano, Aqua sembra conoscerli, mi domando se dovrei chiederle spiegazioni.

 

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