Una brutta copia di te

di Auroracastle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
 

-Tutto bene?- chiede Richard Castle, dopo essere appena entrato nella sala relax.

-Faccio davvero così?- chiede Beckett con una nota di inquietudine nella voce guardando Natalie, la futura Nikki Heat, mentre la imita alla lavagna.

-Si, ed è adorabile.- risponde Rick.

-Se è adorabile perché non vieni a letto con me?- chiede la detective concentrata a guardare con disprezzo la donna al di là del vetro.

Castle rimane a bocca aperta, non si aspettava una domanda del genere, soprattutto da Kate Beckett. Ma Kate continua.

-Con lei me, non con me, me.-

Lo scrittore, non poteva chiedere di meglio, e senza esitare risponde prontamente:

-Perché ti amo.-

La donna si volta di scatto lo guarda con uno sguardo stupito.

L’uomo pensa bene di continuare:

-Kate Beckett, ti amo, non voglio nessun altra al mio fianco, soprattutto non vorrei una brutta copia di te.-

Kate non risponde, gli ingranaggi del suo cervello lavorano a un ritmo frenetico.

Dopo aver realizzato le parole dell’ uomo che ha sempre amato, come spinta da una forza invisibile, si avventa sulle labbra di Castle.

E’ un bacio carico di passione, Rick le cinge la vita sottile con le sue lunghe braccia.

Lei passa la lingua sul suo labbro inferiore, per chiedere accesso alla sua bocca.

L’uomo non si fa attendere, schiude le labbra e il bacio diventa ancora più profondo. Non si accorgono però dell’arrivo di un silenzioso Ryan.

Kevin simula un colpo di tosse, per farsi notare, e Beckett si stacca improvvisamente da Rick. Con il petto ansante, entrambi abbassano la testa, imbarazzati, soprattutto Kate. Il viso della donna ha assunto tutte le gradazioni del rosso immaginabili.

-Scusate, non volevo interrompervi, ma… non pensavo che… insomma… voi due…-

Aveva iniziato a balbettare, così Richard decide di bloccarlo.

-Tranquillo, è tutto apposto.-

Ryan si avvicina a Kate, che ha ancora la testa bassa, le porge un fascicolo ed esce dalla stanza.

I due si guardano negli occhi.

-Scusa, non so cosa mi sia preso…- dice la donna, scusandosi.

-Ti sei pentita?- chiede timoroso lui.

Beckett lo guarda stupita.

-No, certo che no. Il problema è che siamo al distretto.-

Castle si tranquillizza, si avvicina alla detective e l’abbraccia. Poi le sussurra all’orecchio:

-Perchè non scappiamo da qui e facciamo tutto ciò che abbiamo voglia di fare?- chiede con un sorriso malandrino.

-Non so se in questi anni tu te ne sia accorto, ma queste è il mio lavoro, e non posso andarmene quando mi pare e piace come fai sempre tu.- dice ridendo allontano il viso dal suo per guardarlo negli occhi - ma questa sera sarò tutta tua.- risponde con un sorriso ancora più ampio che nasconde un velo di malizia. 

-Se la metti in questo modo allora scappo a casa a prepararti una sorpresa, ti aspetto alle 18- dice Castle sciogliendo il loro abbraccio e con un sorriso a trentadue denti scappa via stampandole un veloce bacio sulle labbra. 

Kate resta intontita a fissare il punto in cui si trovava Rick prima di correre via e si rende conto di non riuscire a smettere di sorridere. L’amore le fa questo effetto a quanto pare. Si sente talmente felice che le sembra di poter raggiungere il cielo con un salto e di poter toccare le nuvole. Purtroppo la sua felicità viene interrotta dal pensiero di Josh. Già, il suo fidanzato perfetto, che però non ha mai un minuto per lei e che mette sempre il lavoro al primo posto. Non che dal principio non avesse saputo che la loro relazione sarebbe stata così, ma le andava bene perchè, effettivamente, era quello che cercava, ma ora era tutto diverso perchè con quel bacio aveva ottenuto quello che infondo aveva sempre voluto. L’uomo perfetto, per lei. In ogni caso, anche se lei non amava e non aveva mai amato Josh, non era una traditrice e sapeva che lui non si meritava di essere tradito, non poteva di certo iniziare una relazione con Castle senza lasciare il suo attuale ragazzo, quindi prende il telefono e lo chiama, sperando che risponda. 

-Ciao amore, dimmi.- risponde l’uomo dopo due squilli.

-Ciao Josh, ascolta, devo parlarti e preferirei farlo di persona, per caso tra una mezz’oretta saresti libero?- chiede Kate andando dritta al punto guardando l'orologio al suo polso.

-Beh si certo, ma avrò solo pochi minuti da dedicarti.- dice il dottore, perplesso dal tono secco utilizzato dalla sua fidanzata. 

-Non importa, me li farò bastare.- risponde infastidita chiudendo la telefonata.

Per quanto poco tenesse al loro rapporto, sapere che la persone con cui è fidanzata non riesce a trovare il tempo per parlare di una questione importante con lei, la fa stare male. Nonostante questo, però, prende la borsa, saluta Ryan ed Esposito, schiva prontamente Natalie e si infila nell’ufficio del capitano chiedendo un permesso per uscire prima, cosa che le viene concessa grazie alle dure ore di lavoro e straordinari passate negli ultimi anni al distretto.

Esce di tutta fretta dal distretto, prende l’auto e parte verso l’ospedale in cui lavora il suo, ormai per poco, fidanzato.

Durante il tragitto non riesce a fare a meno di pensare a come sia possibile che sia riuscita a lasciarsi andare in questo modo con Castle. Aveva sempre pensato, o meglio sperato, che andasse a finire così, ma c’era sempre un qualcosa che la bloccava. Ma dopo la dichiarazione di Rick non aveva più avuto dubbi su quale fosse la cosa giusta da fare. Nel frattempo è arrivata all’ospedale e dopo aver preso coraggio, esce dall’auto e si dirige con passo sicuro verso l’ingresso dell’edificio.

Raggiunge l’ufficio di Josh e lo trova seduto alla scrivania intento a leggere una cartella clinica con sguardo accigliato. Kate ha appena il tempo di osservarlo che l’uomo alza lo sguardo da ciò che stava leggendo e le sorride.

-Ciao Kate- dice alzandosi con il suo classico sorriso smagliante e avvicinandosi a lei tentando di abbracciarla. Kate lo scansa ed inizia a parlare.

-Ciao Josh, ascolta io non so nemmeno cosa dire o come dirlo ma cercherò di essere diretta- dice perdendo tutta la sicurezza con cui era entrata.

-Ho già capito, non serve che tu dica nulla, ho sempre saputo che tra noi non sarebbe durata, ma ho fatto finta di non vedere nella speranza che un giorno le cose tra noi si sarebbe sistemate, ma a quanto pare non è così- dice il dottore cambiando improvvisamente umore e perdendo il sorriso. 

-Mi dispiace veramente di averti illuso ma finalmente ho aperto gli occhi e ho avuto il coraggio di ammettere ciò che ho sempre saputo- risponde lei guardando il pavimento. 

-Tranquilla, spero almeno che tu sia felice con lo scrittore- dice lui con un sorriso amaro. Kate lo guarda incredula ma capisce che è inutile negare l’evidenza.

-Si, penso che lo sarò, scusa- risponde schioccandogli un bacio sulla guancia e uscendo dall’ufficio dirigendosi verso la sua auto.

Arrivata nel veicolo si concede un paio di minuti per calmarsi. Non si è per nulla pentita di ciò che ha fatto, anzi, ora sente di essersi liberata di un peso, ma una rottura è sempre brutta da affrontare e lo sguardo affranto di Josh l’ha fatta sentire una persona orribile. Dopo pochi minuti però scaccia i pensieri negativi e parte verso casa per darsi una sistemata prima di andare a casa del suo scrittore preferito.

 

 

Ciao a tutti, dopo tre anni ho deciso di riprende la fanfiction che avevo iniziato e mai terminato, ma dopo essermi resa conto di non voler più continuare la storia come l’avevo iniziata, ho pensato di riprenderla in mano e cambiarla. Spero che vi piaccia e al prossimo capitolo ;)

Aurora

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 

Kate è appena rientrata nel suo appartamento. Lascia le chiavi nel mobile davanti alla porta d’ingresso, si toglie le scarpe e il cappotto, posa la borsa sul divano e si avvia verso il bagno. Nota, guardando l’orologio, che le resta abbastanza tempo per farsi un bagno prima di uscire, quindi apre l’acqua della vasca e si avvia verso la camera da letto dove si toglie i vestiti. Una volta fatto entra nella vasca colma di schiuma, creata con il bagnoschiuma alla ciliegia che a Castle piace tanto. Mentre si rilassa, ripensa al momento in cui le aveva detto che profumava di ciliegia, era sicura che sarebbe successo qualcosa se Ryan ed Esposito non li avessero interrotti, anche se questo non lo ammetterà mai perché lei è troppo orgogliosa, ma in quel momento si era creata una magia che l’aveva stregata e non si sarebbe di certo opposta se Castle avesse tentato di baciarla. Sorride con gli occhi chiusi e rimane ancora qualche minuto nella vasca a farsi scaldare dall’acqua bollente. Resasi conto dell’orario decide di uscire e vestirsi, optando per qualcosa di carino ma adatto comunque ad ogni occasione. Lei spera vivamente che la sorpresa preparata da Rick comprenda pochi vestiti ed una camera da letto, ma conoscendolo, meglio non rischiare. Con il sorriso che non l’ha ancora abbandona raccoglie la borsa, rinfila il cappotto ed esce di casa. 

 

Con il cuore in gola arriva a casa Castle e bussa alla porta. Rick le apre e subito le stringe la vita con le braccia, l’avvicina a sé e la bacia. Di certo la serata è partita con il piede giusto pensa Kate. 

-Ciao- dice lui con un sorriso stupendo e quegli occhioni così dolci a chi Kate non riesce a resistere e, infatti, senza dargli una risposta lo bacia velocemente sulle labbra. Ora il sorriso sul volto di Castle si è allargato di più e Kate sorridendo non riesce a smettere di guardarlo. La felicità che provano entrambi in quel momento è indescrivibile, perché finalmente sono consapevoli di amarsi e sanno entrambi di essere riuscita ad affrontare la loro paura di amare. 

-Hai intenzione di farmi entrare o restiamo sulla porta a pomiciare come dodicenni?- dice Kate ridendo. 

-Nonostante non mi dispiacerebbe la seconda opzione, ho altro in programma per te oggi quindi entra- risponde sciogliendo il loro abbraccio e prendendole la mano. Appena entrano nel loft Kate rimane a bocca aperta. La luce è soffusa grazie a molte candele sparse in tutto il soggiorno, il tavolo invece è più illuminato perchè molte di queste candele sono concentrate intorno ad esso. Castle si è veramente impegno pensa Kate.

-Allora? Ti piace?- chiese speranzoso Castle, non lasciandole la mano ma guardandola con un luccichio negli occhi che la fa innamorare di più.

-Si, è perfetto, anzi, tu sei perfetto- dice sollevandosi sulle punte e dandogli un bacio mazzafiato. Castle l’allontana da lui le prende la mano, la porta vicino alla sedia, la sposta e la fa sedere come un perfetto galantuomo. Si avvia in cucina e porta la prima portata. Kate non ha smesso un secondo di guardalo, non si è persa nessun suo movimento perché non riesce ancora a credere che tutto questo sia reale, le sembra di vivere un sogno e finalmente lei è riuscita a trovare la felicità con il suo principe azzurro. Appena entrambi sono seduti a tavola cala un velo di imbarazzo. La nuova situazione, sebbene sia desiderata da entrambi, ha inevitabilmente stravolto la loro salita routine ma, dopo pochi attimi di silenzio i loro occhi si incontrano ed entrambi capiscono che non è cambiato nulla, o meglio, che sono sempre loro ma con un sentimento nuovo che può solamente migliorare il loro rapporto.

-Hai parlato con Gina?- chiede Kate con tono indifferente, come se fosse un’argomento come un’altro ma con grande timore ben nascosto. 

-In realtà no- risponde Rick continuando a mangiare. La cosa sembra di poco conto per lui.

-Che cosa!? Si può sapere quando pensi di farlo?- Dice Beckett con tono furioso. In realtà, più che arrabbiata, è triste e delusa per la piega che ha preso la situazione. Insomma, se a Castle interessasse davvero di lei e della loro possibile storia perché non ha ancora parlato con la sua ex moglie? Forse crede di poter portare avanti entrambe le relazioni, ma questo, almeno a lei, non sta bene.

-Stavo scherzando- dice lui ridendo -La prima cosa che ho fatto appena uscito dal distretto è stata una sosta alla Black Pawn, dovo ho parlato con Gina e le ho spiegato che l’ennesimo tentativo di ricominciare la nostra storia non ha funzionato e che era meglio chiuderla li. Devo dire che l’ha presa abbastanza bene, ma per prudenza le regalerò un paio di scarpe, sai, per essere sicuro- finisce di parlare e nota il viso della detective arrossarsi. Non fa in tempo approfondire la cosa che Kate scoppia. Inizia a ridere e sembra non volersi fermare. La cosa preoccupa lo scrittore che dopo ripetute richieste di spiegazioni finalmente ne riceve.

-Sei un cretino, ho pensato che volessi che diventassi la tua amante e che portassimo avanti una relazione clandestina- spiega lei ancora ridendo. A questo punto anche Castle inizia a ridere e dopo essersi entrambi calmati decidono di finire la cena. 

 

Il tempo è volato, entrambi hanno ripreso sicurezza e tra scherzi e vecchi aneddoti si è fatto tardi. Sono entrambi seduti sul divano, Castle ha le gambe distese su di esso mentre Kate è rannicchiata al suo fianco con la testa poggiata sulla sua spalla e la mano sul suo petto. Si stano godendo il momento. Nonostante siano in silenzio, non c’è più imbarazzo, ma solamente la consapevolezza che sono talmente innamorati l’uno dell’altra che l’assenza di parole può valere più di mille.

-Spero che non ti dispiaccia ma oggi ho detto ad Alexis e a mia madre di noi due. In verità l’hanno scoperto praticamente da sole, visto che quando sono rientrato a casa, a detta loro, avevo uno sguardo da pesce lesso- interrompe il silenzio ridacchiando Rick.

-In ogni caso hanno fatto in modo di stare fuori casa per tutta la notte- conclude con tono più serio.

-A quanto pare hanno preso bene la nuova notizia- risponde lei con un sorriso.

-E così abbiamo tutta la notte per noi?- continua lei, questa volta con tono malizioso. Durante la serata c’erano stati baci rubati mentre sparecchiavano la tavola e mentre lavavano i piatti, ma niente di più.

-Direi di si, ed intendo usare bene queste ore- risponde lui, avvolgendo con le mani le sue cosce e facendola sedere sulle sue gambe. I loro sguardi non si sono mai staccati e in un secondo le loro labbra hanno iniziato a divorarsi a vicenda. Sembra che non riescano a staccarsi, infatti, quando il bisogno di ossigeno si fa sentire, le loro labbra si staccano di pochi centimetri, gonfie e pulsanti per i baci appena scambiati, ma incredibilmente vicine. Le loro fronti sono unite, mentre i loro nasi si sfiorano e i loro occhi sono incatenati. I loro petti sono uniti e si muovono allo stesso ritmo, incredibilmente veloce per la disperata ricerca d’aria. Si sorridono, infatti sembra che questa sera non riescano a farne a meno, e riprendo a baciarsi da dove si erano interrotti. Rick, senza preavviso, si alza in piedi, prendendola in braccio senza staccare il contatto tra le loro labbra e si avvia verso la camera da letto. Il viaggio però sembra troppo lungo ed entrambi credono che la scrivania dello studio di Castle sia un posto migliore, perchè più vicino, anche se solo di pochi metri. La fa sedere su di essa ed inizia a spogliarla, togliendole la maglietta e il reggiseno. La risposta da parte sua non si fa attendere che con uno strattone gli apre la camice e porta le sue mani verso la sua cintura per slacciarla. Una volta fatto la lancia distrattamente da qualche parte nello studio insieme alla camicia e ai suoi vestiti. Castle le sfila i pantaloni e successivamente si sfila anche i suoi, con grande dispiacere di Kate che sperava di poterlo fare lei. L’ultimo strato di vestiti li separa ed è successo tutto così in fretta che quasi non ricordano come sono arrivati a questo punto. Non hanno tempo per i preliminari perchè i tre anni di desiderio accumulati gli impediscono di poter attendere ancora e così decidono di togliersi l’ultimo pezzo di stoffa tra loro e di unirsi. La loro unione è qualcosa di indescrivibile. Qualcosa che nessuno dei due aveva mai sperimentato prima. Un senso di completezza li pervade e nonostante tra loro sia la prima volta è come non avessero fatto altro nella vita. Castle sembra conosce tutti i suoi punti deboli come lei i suoi. Quando raggiungono l’apice insieme si guardano negli occhi e si abbracciano. Lei ancora posata sulla scrivania gli circonda il collo con le braccia e il bacino con le gambe, mentre lui le circonda il busto con quelle forti braccia che Kate trova tanto sexy. Una volta che si sono ripresi lui la solleva nuovamente e la porta a letto dove si stendo insieme e copre entrambi con le lenzuola. Non riescono a smettere di sorridere e di guardarsi negli occhi, restando accoccolati nell’enorme letto.

-Ti amo- le sussurra lui all’orecchio. Lei in risposta alza la testa e lo bacia. Un bacio diverso da quelli precedenti, senza fuoco, senza il forte desiderio che li aveva invasi prima. Un bacio dato solo ed esclusivamente per poter trasmettere ciò che a parole non è ancora in grado di dire.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Il mattino dopo Kate apre gli occhi colpiti dalla luce proveniente dalla finestra. Ci mette qualche secondo per capire dove si trova, ma appena realizza di essere nel letto di Castle, nuda, stesa sul suo petto, un largo sorriso appare sul suo viso. Si concede qualche minuto per studiarlo. Il viso disteso, la bocca che ogni tanto si muove a causa di piccoli sbuffi. Un momento perfetto. Si rende conto guardando la sveglia che è molto presto, ma il lavoro l’aspetta, quindi decide di alzarsi il più silenziosamente possibile e di dirigersi verso la cucina per preparare il caffè. Fortunatamente, dal suo soggiorno in casa Castle risalente a due anni primi, nessun oggetto era stato spostato, quindi non ci mette molto tempo prima di sentire l’aroma di caffè sprigionarsi nell’aria. Mentre aspetta che la bevande sia pronta, non riesce smettere di sorridere. La cosa la rende ancora più felice ma la felicità dura poco. Il suo volto si rabbuia, perché capisce di essere veramente innamorata e, nonostante si fidi di Rick, c’è un pensiero che si fa largo nella sua mente. Se tutto andasse male, se niente andasse per il verso giusto, sicuramente avrebbe reagito molto peggio di quando la storia con Sorenson era finita. Tutto le fa capire che nonostante ci provi non è ancora capace di dirgli ti amo. Non le era nemmeno passato per la testa il giorno prima di dirlo, nonostante lui glielo avesse ripetuto più volte , perché ogni volta che quelle parole gli uscivano di bocca, l’emozione che provava era talmente forte da farle desiderare unicamente di baciarlo. Adesso capisce che forse, il non pensare a questo potrebbe significare che abbai fatto il passo più lungo della gamba e si sente travolgere dalla paura. É terrificata dal poterlo ferire, spaventa dal poter rovinare tutto solamente per aver ceduto, ma che altro avrebbe potuto fare? C’è sempre stato qualcosa tra loro, inutile negarlo, ma è amore o semplice attrazione? Sente la testa esplodere ma decide di cercare di accantonare ogni pensiero e di concentrarsi sulla cosa veramente importante. Sentiva che il muro, di cui aveva parlato con Rick, si era notevolmente abbassato, cosa molto positiva. Si sforza di pensare a cose positive per riuscire a ritrovare la felicità che stava provando fino a pochi minuti prima. Si accorge che il caffè è pronto, scaccia i brutti pensieri meglio che può, prende le tazze dal bancone e si avvia verso la camera da letto. Si ferma all’ingresso della stanza e lo osserva ancora, cosa che sembra non riesca a smettere di fare. Sorride ed il buon umore ritorna e capisce che se gli sta accanto niente può andare per il verso sbagliato. Si avvicina al lato del letto in cui Castle sta ancora dormendo e poggia le tazze sul comodino prima di sedersi sul bordo del letto.

-Rick- sussurra dolcemente poggiando una mano sul suo petto scoperto. Niente, non sembra aver sentito nulla. Sorride divertita e decide di riprovare.

-Richard- ripete con tono più alto e iniziando ad accarezzare i suoi pettorali. Lo scrittore, in risposta, sbuffa ed apre un occhio, infastidito dall’interruzione del suo sogno e dalla luce del mattino. Kate sorride, sperando di essere riuscita a svegliarlo, ma l’uomo dopo pochi secondi richiude l’occhio. Kate non riesce a non ridere, ma tenta di trattenere la risata. Le sembra di essere alle prese con un bambino che non vuole andare a scuola. Le risate vengono interrotte quando Castle sbarra gli occhi e di scatto si alza, sedendosi sul letto. Tutto questo è dovuto al fatto che lui non ricordava minimante ciò che era successo la sera precedente, o meglio, lo ricordava ma durante il sonno si era convinto che fosse un sogno e aprendo l’occhio, pochi secondi prima, era convinto di stare ancora sognando perchè aveva visto la figura di Kate, vestita unicamente con la sua camice, i capelli spettinati, un sorriso smagliante ed una luce divina dietro che lo chiamava. Come poteva essere vero? In realtà, ciò che lo aveva più spaesato e convinto di essere in un sogno era la luce celestiale alle spalle della donna, ma chiaramente, si è reso conto ora, si tratta della luce provenite dall’ampia finestra alle spalle della detective.

-Finalmente ti sei svegliato, temevo di dovere andare a prendere un bicchiere di acqua gelata da versarti sui capelli.- dice la detective ridendo.

-No sui capelli no! Non puoi rovinare questo capolavoro!- risponde Castle divertito fingendosi offeso anche solo per il pensiero che Kate aveva fatto.

-Capolavoro non direi, sei tutto spettinato, si direbbe che la tua non sia stata una notte tranquilla.- dice Kate stuzzicandolo con un tono malizioso.

-Con mio grande piacere posso dire che questa nottata è stata piuttosto movimentata e spero che la mattina non sia da meno perché..- lo scrittore viene interrotto dalle labbra di Kate sulle sue che gli impediscono di portare a termine il suo sproloqui in cui avrebbe elencato tutti i buoni motivi per cui lui è Kate avrebbero dovuto fare sesso ancora quella mattina. Il discorso sembra non servire a giudicare dalla passione del bacio. Kate interrompe il contatto con un lamento di protesta da parte di Rick.

-Se vuoi che i tuoi piani per la mattinata si realizzino devi smettere di parlare Castle. Ora bevi il caffè che ti ho preparato e poi ci resterà abbastanza tempo per rendere questa mattinata indimenticabile prima di andare al distretto.- spiega Kate.

-Mi sembra ragionevole.- risponde Castle approvando i piani di lei, prendendo la tazza di caffè dalle sue mani e bevendola tutta di un fiato o, al meno, provandoci. Non aveva tenuto che il caffè era bollente quindi si ritrovò con la bocca in fiamme e il letto cosparso di caffè. 

-Brucia, brucia, brucia!- inizia a lamentarsi. Kate nel frattempo inizia a ridere, tenendosi la pancia con le mani per il dolore provocato da tutte quelle risate. Tra i lamenti Castle riesce a dimostrare che la reazione di Kate non gli piace quindi lei cerca di scusarsi.

-Oddio scusa ma non ce la faccio, è così esilarante, dovresti vedere la tua faccia!- esclama ridendo. Tenta allora di soffocare le risate ma il suo piano fallisce miseramente e riprende a ridere. Castle ormai aveva dimenticato il bruciore alla bocca ma ora aveva mostrato il suo viso offeso alla detective e si era girato per non guardalo in faccia.

-Dai Rick non fare così, scusami.- dice Kate con un sorriso, la cosa sembra non funzionare quindi decide di provare con un altra tattica. Allunga il braccio e con le dita inizia a sfiorare i pettorali dell’uomo imbronciato davanti a lei. Lo scrittore nasconde un sorriso perchè era proprio a questo che voleva arrivare. Mentre Kate continua ad accarezzarlo facendosi più audace, Castle la prende di sorpresa e, con uno scatto, si sente afferrare per la vita è in un secondo si ritrova schiaccia da Rick sul materasso. 

-Così ti diverti a prendere un povero scrittore ustionato!- dice lui iniziando a farle il solletico. Lei inizia a ridere e dimenarsi. Il solletico era sempre stato il suo punto debole. 

-Ti prego… Rick lasciami… dai- dice tra le risate. Ma lo scrittore non sembra intenzionato a smettere. 

-Quando avrai chiesto scusa.- dice lui sorridendo. Voleva che tutte le mattine fossero come quella.

-E va bene… scusamiii.- dice Kate ormai senza fiato. Castle interrompe immediatamente la sua piccola vendetta e le posa un bacio sulle labbra. Kate sembra volere di più così lui l’accontenta schiudendo le labbra e approfondendo il bacio.

-Dovrei… farmi una… doccia.- dice Kate tra i baci. Castle si stacca e si siede sul letto. Si gira a guardarla sorridendo.

-Anche io, ma sai, visto tutti i problemi ambientali che ci sono al giorno d’oggi, sarebbe da egoisti fare due docce separate, non credi?- dice lui.

-Hai perfettamente ragione.- risponde lei sorridendo.

-Bene, allora salga a bordo, mia detective.- dice lui rendono, lei non se lo fa ripetere due volte e sale sulle sue spalle e la coppia scopare in bagno.

 

Un ora e mezza dopo escono finalmente dal bagno puliti e profumati. Si dirigono in camera e si preparano per la giornata. Kate aveva prorogato un cambio perchè sperava che sarebbe successo proprio quello che è successo.

-Mi piacerebbe che tutte le mattine fossero così.- dice Castle mentre si abbottona la camicia. Kate sorride, si sta infilando i pantaloni, e non può fare a meno di ripensare a mìrino pensieri che le avevano invaso la mente quella mattina mentre preparava il caffè. I suoi dubbi sono stati spazzati via guardando gli occhi di Castle. Trasmettevano talmente tanto amore che era impossibile per lei, dubitare dei suoi sentimenti per lei.

-Anche a me.- confessa infine lei.

-Ti amo Rick.- dice dopo un paio di secondi. Ora sono entrambi vestiti, lei è seduta sul letto, mentre lui è in piedi di fronte a lei. La bocca di Castle si spalanca per lo stupore, ma dura poco perché si fa largo un sorriso smagliante sul suo viso, come in quello di Kate, e avvicinandosi a lei la bacia. Un bacio per trasmettere tutta la felicità per quelle parole che aspettava da anni.

-Ti ami anche io Kate.- risponde lui con le labbra a pochi centimetri dalle sue, con la fronte posata su quella di lei.

-Bene, prima che sia troppo tardi e ti impedisca di uscire da questa stanza almeno per le prossime ventiquattro ore, direi che sarebbe caso se ci avvisami per andare al distretto, ma non credere di provocarmi, per se succedesse non esiterei a trascinarti nello stanzino del custode o a farlo direttamente sulla tua scrivania se è per questo.- dice Castle alzandosi e porgendole la mano.

-Va bene, cercherò di trattenermi allora.- dice lei.

-Pensi che Ryan lo abbia detto ad Esposito?- gli chiede mentre escono dalla camera verso il soggiorno.

-Sicuramente.- 

-Pensi che faranno battutine tutto il tempo?-

-Ovvio.- risponde lui.

-Allora ci aspetta una lunga giornata.- dice lei.

-Una di una lunga serie.- risponde lui baciandola prima di uscire di casa. 


Finalmente sono riuscita a finire la storia. Fatemi sapere se vi è piaciuta, a presto! :)

 

 

 

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