Luci di Natale e Tradizioni

di curlywriter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prima parte ***
Capitolo 2: *** seconda parte ***
Capitolo 3: *** terza parte ***
Capitolo 4: *** parte quarta ***



Capitolo 1
*** prima parte ***


Angolo autrice: eccomi qui, finalmente sono tornata con nuove storie da raccontare! Questa storia nasce grazie sud un aneddoto che Will ha raccontato in Chicago Med nella (8x08, programmazione USA) rivelando che insieme a Jay e alla loro mamma durante le festività andavano a vedere le luci di natale che addobbano la città. In questa storia, vediamo grazie all’uso di salti temporali, come gli Upstead riprendono e fanno loro questa tradizione. Se avete voglia di tanto amore e tanta dolcezza non vi resta che leggere. Fatemi sapere se vi piace e se vi va da qualche mese mi trovate anche su Twitter con lo stesso nickname. Come sempre i personaggi di Halstead e Upton non mi appartengono ma sono frutto della fantasia degli showrunner della One Chicago. I gemelli Halstead invece provengono dalla mia immaginazione. Buona lettura, Curlywriter.

PS: dedico ad Ale una scena in particolare di questa storia, lei saprà quale ;)

 

Luci di Natale e Tradizioni

 

 

7 dicembre 2025-  presente ore 19:30

 

Il Natale per Jay è sempre stato affascinante, era la festività che sua mamma amava di più   e che da bambino aspettava con impazienza perchè la signora Halstead era sempre più felice durante quella parte dell’anno. La città risultava ancora più magica e arricchiva le proprie strade di eventi, veniva abbellita con luci e parate e permetteva di vivere al meglio quel periodo perchè emanava gioia in ogni singolo angolo.

Mamma Halstead, quando Jay e Will erano piccoli amava portarli a vedere le parate, ma soprattutto le luci di Natale che adornavano ogni quartiere. Da quando mamma Halstead era venuta a mancare, Jay e Will avevano comunque cercato di mantenere ed essere fedeli a quella tradizione iniziata molti anni prima, e nonostante non fosse più entusiasmante come un tempo, avevano voluto onorare in quel modo il ricordo della loro amorevole madre.

Hailey invece, a differenza di Jay, non aveva mai sentito l’atmosfera natalizia. A casa sua da bambina non c’era chissà quale tradizione e il regalo che più desiderava era sempre lo stesso: che la violenza e la prepotenza del padre desse tregua alla sua famiglia. I genitori di Hailey avevano un ristorante quindi anche durante le feste si lavorava e anche il doppio, o meglio sua madre, Hailey e i suoi fratelli sin dall’adolescenza lavoravano, il padre stava alla cassa o nel retro a bere e festeggiare per conto suo. E la detective, una volta che aveva iniziato a lavorare per il dipartimento di polizia aveva sempre dato la disponibilità e reperibilità per evitare di passare le feste in una triste solitudine.

Il Natale prese una piega diversa quando finalmente i due partner divennero una coppia, Jay aveva ricominciato a sentire lo spirito natalizio: essendo particolarmente felice con Hailey voleva finalmente darle il Natale che meritava, condividendo con lei l’entusiasmo e i ricordi felici di un tempo e generarne altri, così Hailey iniziò ad essere contagiata dal suo compagno, non tanto a causa della festività, ma perchè sapeva che rendeva Jay felice e quindi voleva vederlo sorridere raggiante, essendone anche la causa.

Il Natale del 2026 aveva un sapore ancora più elettrizzante: quello sarebbe stato il primo Natale in 4 della famiglia Halstead: quattro mesi prima Hailey aveva dato alla luce i loro gemelli, Mia e Noah, e quindi le festività che stavano attendendo sarebbero state ancora più sentite ed emozionanti. 

 

Proprio in quel momento Hailey venne distratta dal rumore della serratura della porta di ingresso e vide Jay entrare infreddolito e con della neve sul berretto, stava borbottando per il freddo, quando prima di togliersi la giacca si fermò guardando la meravigliosa scena che si ritrovò davanti. Hailey era seduta nel loro soggiorno su una sedia a dondolo vicino al camino che divideva il salotto dalla cucina e stava allattando il piccolo Noah che mangiava voracemente. Mia era nella culla tra il divano e la sedia che aspettava il suo turno per cibarsi, e Jay non potè che immortalare il momento proprio mentre sua moglie stava osservando Noah, dicendogli di mangiare con più calma.

“Che visione stupenda.” Disse Jay una volta che Hailey vide che aveva appena scattato una foto con il suo iPhone.

“Siete il ritratto dell’amore.” Le disse mostrandole il cellulare. 

Hailey gli sorrise radiosa e cercò di asciugare il latte che colava ai lati della boccuccia del suo bambino. 

Jay si tolse la giacca e andò a scaldarsi le mani vicino al caminetto, solo una volta che la temperatura corporea divenne accettabile da non infastidire ne sua moglie ne i gemelli, si avvicinò e baciò il capo di sua moglie accarezzando la mano che teneva sul loro bambino.

“Bentornato a casa” disse Hailey guardandolo negli occhi e aspettando il bacio che ogni sera le riservava al suo rientro. 

Jay le sorrise e le prese il volto fra le mani dandole il tanto atteso bacio.

“Ciao, non vedevo l’ora di tornare da te, da voi. Mi manca lavorare insieme, quando torni? Giuro che sono stato a tanto così da cercarmi un’altra unità.” le disse una volta che le loro labbra si staccarono.

“E lasceresti la tua meravigliosa partner?” Domandò Hailey fingendosi offesa.

“No, chiederei il trasferimento per entrambi perchè tutti sanno che se lavoriamo assieme rendiamo meglio, e includereii la nostra scrivania nel trasferimento!”

“Nostra?!”

“Si, da quando sei in maternità sto usando la tua e mi chiedo come sia possibile che tu perda tutte le penne che mi freghi, ho fatto rifornimento, vediamo se al tuo rientro ci saranno ancora tutte”.

“Non è colpa mia se ogni volta poi veniamo chiamati” affermò la bionda facendogli la linguaccia.

“Perchè sei così infastidito Jay, cos’è successo?”

“Mi manca lavorare assieme, mi manca la capacità di comunicazione che abbiamo. Come ci compensiamo. Oscillo da Adam a Kevin. Con Kevin non ci sono problemi, ma con Adam è complesso, fa di testa sua, non ascolta, è prevenuto. Non so cosa gli stia succedendo. È come se lavorassi da solo. Ma ora sono a casa e ho tutto ciò che conta e che mi fa stare bene.” 

“Vieni qui, siamo contenti tu sia a casa, rilassati” le disse Hailey allungando una mano verso di lui e facendolo avvicinare per abbracciarlo cercando di non schiacciare il piccolo Noah.

“Sono andato a trovare mamma con Will, spero di non avere le mani troppo fredde”. Sussurrò nel suo collo, cercando di capire se poteva sfiorare i propri figli senza rabbrividirli.

“Sono calde tanto quante te Jay. Stai sereno e goditi i tuoi figli. Questo ometto ha appena finito la sa poppata ed è ingordo tanto quanto il suo papà” esternò pulendogli il volto e tirando su la coperta. 

“Bravo amore di papà, vedo che apprezziamo il latte di mamma, ma ricorda che devi condividere con tua sorella.” Gli disse baciandogli la testolina mentre osservava la sua espressione estasiata. Tirò fuori il telefono e immortalò nuovamente il momento perchè Noah era appoggiato al seno della madre con le labbra schiuse e lo sguardo che la osservava rapito e sazio emettendo qualche suono.

“Si amore, la mamma fa lo stesso effetto anche a me, vieni da papà che è ora del secondo round per tua sorella.”. Hailey gli passò Noah e lo ringraziò con lo sguardo: avere due gemelli era impegnativo, cercava di allattarli il più possibile anche se spesso doveva ricorrere al latte artificiale perchè sfamare due bocche era davvero impegnativo però ormai avevano trovato la loro routine e man mano che i bambini crescevano anche Hailey e Jay si stavano abituando e organizzando.

Jay con delicatezza si mise l’asciugamano sulla sua grossa spalla e appoggiò delicatamente Noah iniziando a cullarlo per aiutarlo nella digestione.

Hailey prese Mia, e slacciando nuovamente il suo reggiseno da allattamento fece le stesse cose con la sua bambina ma decise di mettersi sul divano perchè sapeva che Jay si sarebbe comodamente seduto di fronte al camino una volta completata la digestione del loro bambino. 

Jay aveva preso seriamente il suo ruolo e amava cullarli e sfamarli. Era convinto tanto quanto Hailey che il latte materno era il nutrimento migliore ed amava vedere sua moglie e i suoi figli connessi l’un l’altro, però adorava anche dar loro il biberon perchè si sentiva utile, si sentiva parte integrante, ed Hailey faceva di tutto per coinvolgerlo: lei allattava, lui li cullava, li faceva addormentare, gli ricambiava i pannolini, gli scaldava il latte e soprattutto gli dava tanto amore, a tutti e tre, perchè Jay da quando Hailey aveva partorito l’aveva fatta sentire  una principessa, più di prima. Hailey faceva di tutto per non darlo a vedere, ma effettivamente era stancante. Il primo mese Jay, aveva unito il congedo parentale assieme a delle ferie arretrate e il suo aiuto era stato fondamentale. Al compimento dei due mesi però con molto rammarico era dovuto tornare fra le strade di Chicago ad arrestare i cattivi, ed Hailey era rimasta sola con i bambini. Era perfettamente calata nel suo ruolo genitoriale tanto quanto Jay ma era davvero impegnativo.

Quando Jay notò che Noah aveva preso sonno, raggiunse sua moglie che aiutava Mia a rimanere attaccata al seno dato che aveva una boccuccia piccolina e aveva bisogno di essere guidata. Mentre si sedette posò le labbra sulla testolina dalla bimba che iniziava ad avere una leggera peluria bionda come quella della madre, e poi appoggiò la testa sulla spalla di sua moglie, che con la mano libera gli accarezzò la guancia sentendo la barba ispida.

“Sei formidabile Hailey, non ti ringrazierò mai abbastanza. Avrei voluto essere qui con voi e aiutarti. Come è andata la giornata?” 

“Rasserenati Jay, sto bene, stiamo bene. Oggi è stato un pomeriggio intenso, questi due bimbi chiacchieravano abbastanza, però abbiamo fatto anche tanta nanna, anche la mamma è riuscita a riposare un po’, tutti e tre nel lettone. Spero solo che non scambino il giorno per la notte e sta notte riescano a farti dormire”

“Avrei voluto esserci anche io. Sta notte se dovessimo passarla in bianco me ne occupo io, se hanno fame preparo il latte in polvere. Devi riposare Hailey.”

“Sto bene Jay, ora va molto meglio. Abbiamo una routine e quando loro riposano, riposo anche io. Stai sereno, apprezzo l’aiuto, sei un papà perfetto, ma anche tu devi riposare dato che poi devi essere lucido sul lavoro.”

Jay grugnì poco convinto, ma si sporse per baciare a fior di labbra sua moglie, che intensificò il bacio che venne interrotto dai vagiti di Mia che aveva perso la presa su sua madre e non era ancora del tutto soddisfatta della sua cena.

Jay e Hailey risero di gusto, controllando Noah che rimase beato tra le braccia di Morfeo. Questa volta fu Jay ad indirizzarla verso il seno di Hailey e la bionda lo lasciò fare perchè amava che quel momento così intimo potesse condividerlo anche con lui. Erano una squadra, erano partner e si comportavano come tali anche in questo momento così speciale. 

“Come è andata con Will?” Chiese la bionda mentre continuava ad osservare Mia che mentre mangiava seguiva le loro voci con i suoi occhi vispi.

“É andata bene, sai per la prima volta non ha parlato solo Will, non le parlavo direttamente da quando ti ho portata sulla sua lapide. Le uniche volte che l’ho fatto sono state con te, ma dovevo dirle io stesso dei bambini e della nostra famiglia.” Hailey gli prese la mano e se la portò sul grembo, stringendolo fortemente.

“Sai, questo era il momento dell’anno che più apprezzava e avrebbe sicuramente trasmesso questa sua passione anche ai suoi nipoti. Sarebbe venuta qui e ci avrebbe contagiati tutti con la sua solarità, ti avrebbe incoraggiata e ti avrebbe aiutata tanto. Sarebbe stata una nonna eccezionale proprio come lo fu nel suo ruolo di madre.” Disse accarezzando prima hailey e poi i suoi figli.

“Come vorrei fosse qui per vedere l’uomo e il padre che sei. Come vorrei averla incontrata per dirle che ha un figlio eccezionale.” Disse Hailey trattenendo quasi le lacrime.

“Lo vorrei tanto anche io, ti avrebbe adorata tanto quanto me”. Disse posando un bacio sulla sua spalla. 

“Ehi dove è finito il tuo spirito natalizio Halstead? Oggi è il 7 dicembre e quest’anno non ti ho ancora sentito nominare le famose luci natalizie.” Disse Hailey un po’ stupita del fatto che suo marito non avesse ancora parlato del Natale.

“ In realtà ne stavo parlando con Will poco fa. Le luci di natale sono la nostra tradizione e sai quanto voglia trasmetterla ai bambini, ma mi chiedevo se facendo così freddo ed essendo così piccoli gli faccia bene, l’inverno è molto rigido e non so se andare in giro per i mercatini e vedere tutti quei colori e quelle luci gli faccia bene.”

“Jay voglio trasmettere questa cosa ai bambini, è il nostro primo natale in quattro e voglio renderlo ancora più speciale e poi voglio che vivano tutto e si abituino alla città. Non voglio vivano sotto una campana di vetro” disse Hailey sicura di se.

“ Lo so, lo so e lo voglio anche io, ma volevo essere sicuro che andasse bene. Will dice che gli farebbe davvero bene. Non vanno ovattati ma piano piano gli dobbiamo presentare il mondo. E poi la pediatra ha detto che basta coprirli bene. Hanno i loro giubbotti interi, sono caldi ed è per questo che mi sono preso qualche giorno di ferie”.

“Si?!” Chiese felice e sorpresa Hailey.

“Si starò con voi dal 20 dicembre al 1* gennaio senza dover avere il timore di essere chiamato. Non sarò reperibile. Non mi sarei mai perso questo natale, il nostro primo natale tutti insieme!”.

Hailey era felice, non potendosi muovere gli fece segno di avvicinarsi e lo baciò una, due, tre, quattro volte. 

Cullò Mia e la fece digerire mentre Jay piano piano cadde in un sonno profondo come quello di suo figlio.

Hailey guardò sua figlia interagire con lei, rideva e cercava di acchiappare con le sue paffute manine i suoi riccioli d’orati. Jay dormiva sulla sua spalla tenendo Noah saldamente sulla propria e fu proprio in quel momento, guardando la sua famiglia, che Hailey ripensò a quando avevano iniziato la loro tradizione natalizia, molti anni prima.

“Sai Mia, devi sapere che papà è un grande fan del Natale lascia che ti racconti una storia…”

 

 

21 dicembre 2021 ore 18:30 - primo Natale insieme 

 

“Non posso crederci che stiamo rientrando a casa ad un orario decente Jay senza aver affrontato una pazza giornata piena di criminalità e omicidi” disse Hailey chiudendosi alle spalle la porta della loro casa e togliendosi i suoi stivali, mentre Jay appendeva le loro giacche nel mobile dell’entrata. 

Convivevano da un po’ di tempo e le cose erano state un po’ folli in quel periodo, ma i giorni iniziavano ad essere più positivi e forse era anche merito dell’atmosfera natalizia che Jay amava.

Hailey si era appoggiata all’isola della loro cucina e stava gustando un cioccolatino, Jay la raggiunse e sprofondò nell’incavo del suo collo, iniziando a baciarlo e a mordicchiare il lobo del suo orecchio destro. Hailey sospirò di piacere. Le era mancato avere momenti di quel tipo, e le era mancato stare con Jay senza il lavoro di mezzo e le preoccupazioni.

“Dato che siamo rientrati finalmente ad un orario decente, che ne dici se ci facciamo una bella doccia calda, ci vestiamo bene, andiamo a mangiare quella tagliata di manzo che ti piace tanto e passiamo una serata dove siamo solo due innamorati pazzi che hanno appena iniziato a costruire la loro vita insieme e che vogliono amarsi per il resto dei loro giorni.

“Mi piace come ragioni” disse voltandosi e legando le sue braccia al collo del suo fidanzato.

“ Ottimo, chiamo il ristorante” disse baciandola.

“Vado a fare una doccia” disse cercando di andare in camera per recarsi nel loro bagno personale, ma Jay la trattenne verso di se facendo “no” con  la testa mentre stava aspettando che dall’altra parte del telefono gli rispondessero per prenotare. Giocava con la coda di cavallo di Hailey mentre lei una volta che il ristoratore rispose, iniziava a mordicchiargli il mento e a passare le sue mani al di sotto del maglioncino di Jay facendolo balbettare mentre ringraziava e diceva che sarebbero stati puntuali, facendo fatica a parlare a causa della piacevole distrazione bionda che si ritrovava davanti. Tenendo ancora la cornetta all’orecchio nonostante non ci fosse più nessuno. Ripresosi dall’iniziale stupore, lanciò il telefono sul letto, e con somma sorpresa di Hailey la spinse facendola saltellare verso il bagno mentre le slacciava i bottoni della sua camicia a quadri rossi e neri. 

Hailey capì le sue intenzioni e comprese che stuzzicarlo in quel modo  mentre prenotava il loro tavolo lo aveva “acceso”.

“Jay faremo tardi, lo sai che se entriamo sotto la doccia insieme non usciamo più e arriveremo in ritardo. È capitato un sacco di volte, devo ricordarti le strigliate di Platt al lavoro o quella volta che Will si è ritrovato a cenare da solo perché la nostra sessione d’amore è durata più del previsto ed eravamo talmente presi e infine esausti da dimenticarci dell’appuntamento che avevamo con lui!? ”

Jay ghignò pensando a come quella volta ci diedero dentro e a quanto fu appagante fare l’amore. Jay avrebbe continuato all’infinito ad amarla e ad assaporarla. Non ne aveva mai abbastanza!

“Ci danno il tavolo alle nove, abbiamo qualche ora” le rispose ghignando aiutandola mentre lei armeggiava con la fibbia della sua cintura, non riuscendo a staccare le mani dal suo corpo e le labbra dalle sue.

In poco tempo rimasero in intimo, ma al contrario di ciò che immaginava Hailey, venne spinta all’interno della doccia con ancora qualche indumento addosso.

“Sei matto?!” Gli disse lei ridendo e assaporando quelle gocce d’acqua che gli si erano depositate sulle labbra.

“Abbiamo bisogno di spensieratezza, di goderci l’un l’altro”. 

Hailey concordava, erano stati mesi pesanti e quello era il modo che più amavano per rilassarsi: stare insieme sotto il getto bollente della loro doccia.

Jay le massaggio i capelli e la spinse contro il vetro appannato del box. L’acqua aveva accentuato le trasparenze del completino intimo della sua compagna e in quel momento jay non capì più nulla, specie quando lei sussurrò: “vedi qualcosa che ti piace?”.

In quel momento Jay, grugnì, e sganciò il gancetto del reggiseno che venne appeso al vetro che sorreggeva Hailey, e la baciò appassionatamente spingendola ancora di più verso la loro doccia. Iniziarono un gioco di baci, lingue e gemiti. In poco tempo i suoni aumentarono insieme ai baci. Le loro lingue si fondevano non solo l’una con l’altra, ma si dedicarono ad assaporare la reciproca pelle. I due partner ardevano e volevano dimostrarsi il desiderio che provano l’un l’altro.

“Mi sei mancato Jay!” Disse Hailey ansimando staccandosi leggermente da quelle labbra ce però non le permisero di allontanarsi troppo. La prese in braccio e la fece appoggiare contro le piastrelle blu del loro bagno. 

“Non farmi cadere” gli disse mentre lui si dedicava a baciare la sua clavicola, per poi scendere sul seno e infine fino all’addome e poi risalire per assaggiare ripetutamente quelle labbra che ormai conosceva alla perfezione, tenendola saldamente contro il muro.

“Mai, non ti lascerò mai cadere, piuttosto cadiamo insieme” e la giovane bionda sapeva che Jay non si stava riferendo solo al non farla scivolare sul pavimento, ma si riferiva al fatto che lui l’avrebbe protetta e le sarebbe stato accanto sempre a qualunque costo, ed Hailey avrebbe fatto lo stesso. Tra un bacio e l’altro unirono finalmente i loro corpi e si lasciarono andare al puro piacere perdendo la cognizione del tempo facendosi cullare dal calore delle loro sensazioni e delle loro emozioni , dicendosi ripetutamente quanto si amavano.

 

        *******

 

“Te lo avevo detto che avremmo fatto tardi” disse Hailey a Jay che si affrettava ad aprire la porta del ristorante.

“Abbiamo solo dieci minuti di ritardo, diremo che non riuscivamo a trovare parcheggio”. Disse Jay ghignando e facendole l’occhiolino. 

In realtà, dopo la sessione d’amore sotto la doccia, i due fidanzatini si erano preparati senza troppi ritardi, felici e appagati grazie all’amore che si erano provati. L’aria fra i due era rimasta frizzante e infatti una volta parcheggiato il pick up di Jay avevano iniziato una sessione di baci come due adolescenti all’interno dell’abitacolo. Nessuno dei due riusciva a staccarsi dall’altro e se non fosse stato che si trovavano in pieno centro, avrebbero sicuramente replicato la situazione accaduta sotto la doccia, ma non potevano rischiare il distintivo a causa di atti osceni in luoghi pubblici.

La cena fu spensierata e stuzzicante e Jay aveva parlato parecchio di come sua madre amava questo periodo dell’anno, era stata una cena piena di amore, sorrisi e avevano parlato tanto di cose belle. Hailey era serena tanto quanto Jay ed era felice che avevano potuto ritagliarsi del tempo tutto per loro. 

Una volta usciti dal locale, invece di tornare alla loro auto, Jay disse alla sua compagna che voleva mostrarle un posto. 

A piedi raggiunsero il giardino botanico vicino allo zoo della città dove si trovavano le luci natalizie più belle della città almeno secondo Jay e secondo la signora Halstead. 

Hailey rimase stupefatta delle sculture di luci che erano state create e da come i colori erano armoniosi fra loro. Si limitò a dire quanto fosse magnifico e si fermò davanti ad una scultura che proponeva un’edera rampicante assieme delle rose. Jay l’abbracciò sfregandole le braccia per scaldarla.

“Era uno dei luoghi che preferiva guardare, per il centro cittadino diceva che riservavano le luci natalizie migliori. Ci portava sempre qui dopo la scuola, prendevamo la cioccolata calda, e viaggiavamo con la fantasia. Poi prendevamo ogni anno nuovi addobbi per la casa e per l’albero che saremmo andati a prendere ogni 8 dicembre. Volevo mostrartelo e volevo condividerlo con te.” Disse baciandole la guancia.

Hailey sospirò per trattenere le lacrime. Era entusiasta di questo gesto.

“Sono onorata che tu mi abbia portato qui. Ora capisco perchè ami il Natale, tua madre lo rendeva magico. Questo posto lo è!” 

“Ogni anno io e Will ci ritagliamo del tempo e veniamo qui per renderle omaggio, sorseggiamo la cioccolata calda che tanto amava e la ricordiamo. Quest’anno vorrei fare tutte queste cose con te Hailey, se ovviamente lo vorrai anche tu” le propose un po’ emozionato e ansioso.

“Jay…” disse faticando a non piangere.. “ne sarei lusingata” sospirò abbracciandolo forte. 

“Grazie per avermi fatto partecipe” esternò felice prima di baciarlo dolcemente.

“Ti amo hailey, ti amo con tutto me stesso, so che l’8 dicembre è passato da un po’, ma dato che domani è il nostro giorno libero potremmo andare a prendere il nostro primo albero e le nostre prime decorazioni. So che non hai un buon rapporto con il Natale, ma questa è la nostra vita insieme e voglio renderla felice, voglio rendere questo periodo magico per te..”

“Dico che è perfetto Jay, mi piacerebbe portare avanti questa tradizione, per te, per tua madre, per noi, per la famiglia che stiamo formando.” Disse asciugandosi una lacrima.

Jay l’attirò a se e la baciò profondamente, girarono per il centro parlando spensierati e sorseggiando  la tanto apprezzata cioccolata.

 

 

7 dicembre 2025 - presente

 

“Vedi Mia, questa è la storia di come ebbe inizio la nostra tradizione. Vedrai domani quanti colori e che atmosfera ci sarà. Adesso tu e Noah siete piccoli, ma quando crescerete e inizierete a capire, amerete questo periodo. Io stessa ho imparato ad amarlo.” Disse Hailey grata alla felicità e ai morti belli che negli anni era riuscita a ritagliarsi con suo marito.

Jay in quel preciso momento aprì gli occhi e vide sua moglie che parlava alla loro bambina del Natale mentre lei dormiva beatamente.

“Scusa, mi sono appisolato. Cosa mi sono perso?”

Hailey lo guardò amorevolmente e gli accarezzo’ la barba ispida.

“Stavo raccontando a nostra figlia cosa faremo domani e come è iniziata la nostra tradizione. Le Ho raccontato la nostra prima volta insieme alle luci di natale e le ho detto quanto sua nonna amava questo momento.

Jay si illuminò e sorrise alle sue donne. Con la mente tornò a quel giorno e visse quei bei momenti, guardò hailey e facendole l’occhiolino si sporse e le sussurrò: “Che ne dici di portare i bambini nelle loro culle, sappiamo che dormiranno un po’.. portiamo il baby monitor in bagno e replichiamo ciò che avvenne quella sera nella nostra vecchia doccia”.

Hailey sorrise e si sporse per baciarlo ardentemente. Poi lo vide andare al piano di sopra e mentre sistemava i bambini nella loro stanza, lo sentì scaldare il loro bagno coniugale. Quando lo raggiunse lo vide con i soli jeans addosso, lo abbracciò e una volta baciato il mezzo della sua possente schiena gli disse “Anche questo momento fa parte della tradizione!”. 

Come la sera di molti anni prima si amarono facendosi cullare dal calore dell’acqua e dalla fusione dei loro corpi, felici di condividere ora questi momenti magici con le due creature nate dal frutto del loro amore.

 

 

Nota autrice: se siete arrivati fino a qui vi ringrazio del vostro tempo. Vi comunico che ci sarà la seconda parte di questa storia e che arriverà a breve. Grazie del vostro tempo, a presto. Curlywriter.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** seconda parte ***


 

 

 

Luci di Natale e Tradizioni

 

Note autrice: cari lettori ecco la seconda parte di questa storia che ho deciso di far diventare una raccolta natalizia, sempre oscillando tra il passato e il presente degli Upstead. Con queste storie vorrei tentare di fare vedere come immagino i loro momenti di spensieratezza che per forza di cose all’interno degli episodi non ci fanno vedere e dato che Babbo Natale è alle porte, ho pensato di mostrare come con il tempo gli Upstead hanno vissuto l’atmosfera natalizia. Spero vi possa fare piacere e vi possa dare qualche minuto di spensieratezza.

Avvertenze: preparatevi perchè in questa storia ci sarà un alto tasso di erotismo e sensualità.

Consiglio di leggere la prima parte di questa storia ascoltando I’ve got you under my skin di Frank Sinatra.

La storia è molto lunga perciò grazie di dedicarmi del tempo, spero ne valga la pena. La lunghezza però è dovuta perchè vorrei trasmettere quanto presente, passato e futuro possono collegarsi

 

Come sempre vi ricordo che i personaggi di Upton e Halstead non mi appartengono ma sono frutto della fantasia degli autori di Chicago PD, mentre i gemelli Halstead sono nati dalla mia immaginazione. buona lettura,  Curlywriter 

 

 

 

22 dicembre 2021 - il primo Natale insieme

 

Jay quella mattina del 22 dicembre si era svegliato molto gasato, non solo perchè insieme ad Hailey la sera precedente aveva passato una serata fantastica piena di prospettive per il futuro e che era finita con il proseguimento di ciò che era accaduto sotto la doccia, ma anche perché quello che stavano per affrontare non era soltanto il loro giorno di riposo, ma sarebbero andati in giro per i mercatini di Natale sparsi per la città e avrebbero comprato il loro primo albero e i loro primi addobbi.

Jay, quella mattina si era svegliato tenendo stretta Hailey, il suo pettorale contro la sua schiena e i capelli che gli solleticavano il mento, e lo inebriavano del profumo della camomilla dello shampoo della sua fidanzata. Hailey era profondamente addormentata e stringeva il braccio di Jay che si trovava sotto di lei. Il detective sorrise perchè anche mentre dormivano erano una sorta di incastro perfetto. Aveva deciso di svegliarla in un modo più romantico dei soliti baci sul corpo, che comunque lo allettava particolarmente, dato che, talmente erano sfiniti dalla notte di passione, si erano addormentati cullati dalla nudità dei loro corpi e dai loro respiri appagati. Cercando di non svegliarla, prima di sfilare il braccio da sotto di lei, baciò la sua nuca e delicatamente la coprì con il loro candido piumone, poi si alzò visto che quella mattina voleva portarle la colazione a letto. Sapeva quanto hailey amasse svegliarsi con l’odore del caffè e i waffle così mentre aspettava che la macchinetta si scaldasse, accese la piastra e preparò i waffle che avrebbe servito con dei frutti di bosco e della cioccolata fusa. Preparò il vassoio dove ripose sia le tazze che il piatto in cui mise i dolci che Hailey più amava. Una volta entrato nella loro camera da letto, ripose sul proprio comodino la loro colazione e tornò al suo lato del letto. Trovò Hailey nella medesima posizione in cui l’aveva lasciata. Sorrise grato di vederla riposare con gusto, dato che l’ultimo periodo fu davvero turbolento e vide oscillare la sua insonnia che ogni tanto la faceva tribolare. Arrivavano da un periodo di alti e bassi e Jay era felice di essere tornato alla loro normalità, erano ancora più uniti di prima e stavano costruendo il loro futuro assieme. Si erano da poco trasferiti insieme in una casa più grande con la promessa di scrivere il loro futuro insieme, stavano costruendo la loro casa, il loro nido e quel 22 dicembre avrebbero aggiunto un nuovo tassello. 

Jay avvolse le sue braccia attorno alla sua amata, iniziò ad accarezzarla dolcemente e la strinse a se sussurrandole all’orecchio: “É ora di svegliarsi bella addormentata”, e dopodiché iniziò a baciarla amabilmente sulla nuca, sulla spalla, sulla mascella e infine all’angolo della bocca. Lo fece ripetutamente finché Hailey non iniziò a muoversi, continuando a baciare l’angolo delle sue labbra, sentì allargarsi sul volto della sua dolce metà un leggero sorriso, la senti’ sospirare piacevolmente e l’aiutò a girarsi. 

Hailey con ancora gli occhi semi chiusi, assaporò l’aria di quella stanza, c’era un gradevole mix di odori: il profumo della loro pelle si mescolava all’acqua di colonia legnosa di Jay, al caffè bollente di prima mattina, alla camomilla dello shampoo della bionda detective e al profumo della felicità.

“Buongiorno” le disse Jay avvolgendo le sue gambe alle proprie e stringendola a sé.

“ ‘Giorno” rispose lei ancora assonnata ma felice di ciò che aveva davanti. 

“C’è un mix di odori fantastico in questa camera da letto” constatò avvinghiandosi a quel corpo caldo che la notte precedente aveva avuto tutto per se. 

“Questa mattina colazione a letto per inaugurare effettivamente il nostro primo Natale insieme”

“Il primo di una lunga serie” continuò Hailey interrompendo Jay e poggiando le labbra sulle sue.

“Grazie, sei l’uomo che tutte vorrebbero” 

“Sei l’unica che possa avermi” le rispose fermamente avvicinandola ancora di più, scaldandola e baciandola in modo più famelico. Una lunga sessione di baci e di sfregamento di corpi iniziò presto quella mattina. Come la sera precedente, hailey attirò e portò su di sé il suo fidanzato. Non poteva fare a meno di sentire il suo corpo caldo appiccicato al proprio, giocò con le sue labbra, con la sua lingua, godendosi quelle mani che la accarezzavano e  la bramavano. Anche lei intensificò la presa su di lui, se avesse potuto si sarebbe connessa e fusa con lui in un modo umanamente impossibile. Aveva bisogno di sentirlo suo e di fargli sentire quanto voleva essere sua per l’ennesima volta. Si lasciò sovrastare e dominare da quel corpo che la sera prima le aveva fatto toccare il cielo con un dito. Hailey ansimava, lo bramava e Jay faceva lo stesso, però l’odore del caffè li fece tornare alla realtà.

“Ieri sera è stato fantastico e vorrei sicuramente replicare una terza e quarta volta, ma so quanto detesti il caffè freddo, ti piace bollente e non vorrei farti iniziare col piede sbagliato questa giornata che voglio rendere magica.” Disse cercando di staccarsi da lei. Hailey però intensificò la presa e lo strinse ancora di più, gli baciò il mento, facendo sentire un pezzo della sua lingua, e sorridendo ampiamente gli disse: “Impossibile rovinare ciò che è iniziato in modo così bello!” 

Jay capì che Hailey non aveva voglia di staccarsi, allora la fece alzare tenendola legata a sé. Rise di gusto perchè in quel momento sembrava quasi una bambina. Si appoggiarono entrambi alla spalliera del letto e jay prese il vassoio e lo mise tra loro.

“Dimmi che faremo queste cose anche quando saremo sposati da vent’anni e avremo figli adolescenti”.

Jay rimase stupito di quella esternazione ma anche molto estasiato. Sapeva benissimo che Hailey vedeva un futuro con lui, ne avevano fatta di strada, ed Hailey ora non aveva problemi ad esternare i suoi sentimenti, però a jay faceva ancora effetto sentirsi dire certe cose e soprattutto essere messo al primo posto ogni singolo giorno. 

“Adoro quando mi guardi così” disse assaggiando un pezzo di waffle e poi tornando ad assaporare quella labbra di cui non si sarebbe mai stancata.

Sapeva come la stava guardando: il suo sguardo dolce attraverso il quale vedeva tutto il loro futuro… vedeva lei vestita da sposa, vedeva Hailey impanicata con un test di gravidanza fra le mani, la vedeva cullare una bambina bionda che gli avrebbe fatto perdere la testa tanto quanto sua madre, la vedeva innervosirsi al lavoro e tornare a casa e rilassarsi con La sua famiglia, la vedeva prenderlo in giro perchè era innamorato perso delle sue “ragazze” e la vedeva felice e vedeva se stesso prendersi il merito per tutto questo. Jay sognava tutto ciò e sapeva che lei ricambiava; non vedeva l’ora di sapere dove la vita gli avrebbe portati.

“Ehi Jay, è tutto ok?” Gli domandò la sua partner vedendolo assorto.

Annuì e Si sporse rubandole un mirtillo dalle labbra con le proprie, facendola ridere.

“Allora Mr Natale che cosa hai in mente e cosa hai organizzato per i nostri primi acquisti al Villaggio Natalizio di Chicago?”, domando’ sorseggiando il suo caffè cercando di non farsi scappare le lenzuola di dosso.

“Vedrai, ti piacerà, e per quanto adori stare nel letto con te, dobbiamo sbrigarci e vestirci sennò non troveremo niente, siamo già vicini al Natale e sarà difficile trovare l’albero perfetto” le rivelò mettendole fretta e alzandosi per andare nel loro bagno privato.

Hailey sorrise pensando a quanto Jay amava sorprenderla con le sue colazioni a letto, si sentiva sempre più fortunata e avrebbe voluto svegliarsi così per sempre. Si alzò dal letto e vide la confusione che avevano lasciato la sera prima: quando rientrarono dalle “Luci di Natale” erano un po’ su di giri, questa volta non perchè avessero bevuto chissà quanto, era proprio la dimostrazione e l’importanza che Jay aveva dimostrato ancora una volta con quel gesto. Aveva condiviso con hailey un ricordo importante della sua infanzia, l’aveva resa partecipe dei momenti più importanti con sua madre e ciò non poteva che renderla più estasiata e dovevano concludere la serata nel migliore dei modi, ovvero donandosi all’altro. Jay era di poche parole, ricordare la signora Halstead spesso faceva ancora male, lei come al solito non lo forzava, ma ogni volta che si apriva lo ascoltava e lo amava sempre di più e a quel rientro si amarono e custodirono ogni attimo speciale grati di potersi finalmente vivere. 

Hailey iniziò a raccogliere gli indumenti sparsi per la camera da letto, prese dal pavimento la camicia color sabbia che gli aveva sfilato la sera precedente e la infilò abbottonandola solo fin sopra l’ombelico. Lo raggiunse in bagno e vide che si stava sistemando i capelli, quei capelli che aveva scompigliato per tutta la notte. Ghignò perchè in quel momento entrambi pensarono alle loro effusioni notturne, ma non disse nulla, si lavò la faccia e poi dopo aver dato il consueto bacio al centro delle sue scapole e prendendolo in giro gli domandò mentre si asciugava il viso: “Halstead, ci farai indossare anche dei  maglioncini con le renne?” 

“No, quello c’è lo risparmio anche perchè abbiamo una reputazione da mantenere: siamo pur sempre due detective dell’unità di intelligence” le rispose facendo l’occhiolino. Hailey gli si avvicinò ridendo e lo baciò “Il mio detective cuore di panna.. chi lo avrebbe mai detto..” Lo prese in giro tornando a baciarlo con un po’ più di impeto. Hailey stava cercando di portarlo di nuovo verso il letto perchè effettivamente non riusciva a staccarsi, le erano mancati questi momenti teneri e pieni di spensieratezza, ma Jay cercò di mantenere la calma per entrambi.

“Mi sei mancato, mi è mancata questa connessione!” Rivelò Hailey cercando di dimenticare il periodaccio che avevano vissuto.

Jay sospirò perchè anche lui provava le stesse cose, ma in quel momento dovevano per forza prepararsi.

“Anche tu, Hailey, ti capisco, e credimi starei tutto il giorno così ma voglio davvero rendere questo Natale speciale, ti prometto che quando rientriamo non mi stacco da te. Meno male che ieri sera eri tu a dire che non dovevamo fare tardi?!” Disse dandole un altro bacio. 

“Si perchè avevamo una prenotazione e non potevamo fare brutte figure, in questo caso non ci corre dietro nessuno!”

“Ed è qui che ti sbagli, l’abete perfetto non si sceglie di fretta!” Le fece notare prendendole la mano e baciandogliela sulle nocche.

Hailey acconsentì e staccandosi controvoglia andò a vestirsi; decise di sorprendere Jay Indossando  un maglione felpato con dei Motivi geometrici viola, leggings di pelle aderenti e anfibi, tutto rigorosamente nero. Jay tornò in camera per vederla sistemarsi i ricci dorati e mettersi un velo di trucco e lo beccò guardarla stupito.

“Ti piace?”

“Eh direi!” Disse guardandola grattandosi la nuca un po’ imbarazzato.

“Sono sempre in Jeans e camicia, direi che almeno nei nostri giorni liberi potrei scoprire un po’ della mia femminilità”.

“Fidati Hailey, tu mi piaci sempre.” Disse pizzicandole il fianco indossando il suo maglioncino sancrato nero che gli fasciava i muscoli alla perfezione. Le porse la sua giacca di pelle e andarono a comprare il loro primo alberello da addobbare.

Stettero in giro tutta la mattina, andarono a pranzo da Bartoli e poi acquistarono l’albero perfetto, almeno era quello che aveva detto jay. Secondo il detective senior erano stati davvero fortunati a trovarne uno così folto poco prima del 25 dicembre. Lo caricarono sul pick up e si spostarono verso le bancarelle per comprare tutte le decorazioni. Hailey si era innamorata degli gnomi che vedeva in giro per la città: decisero di acquistarne alcuni di diversa altezza e misura, poi scelsero qualche addobbo per rendere il meno spoglio possibile il loro abete.

Jay sembrava un bambino nel paese dei balocchi, hailey lo vedeva raggiante ed effettivamente lo era anche lei. Era felice di vedere lui così entusiasta ed era contenta che stavano costruendo il loro natale.

Quando rientrarono a casa constatarono di aver preso un pino davvero alto e che fortunatamente era entrato nell’ascensore perchè senno’ avrebbero avuto problemi a portarlo a mano fino al decimo piano di quell’appartamento magnifico che chiamavano casa. Jay era forte ma dieci rampe di scale sarebbero state impossibili. 

Una volta rientrati hailey accese la loro smart tv e fece partire la playlist rock che amavano ascoltare: David Bowie risuonava nella stanza e dopo essersi messi delle tute addosso iniziarono a sistemare le cose che avevano comprato. 

“Jay cos’è questo spray?” Domandò hailey mentre svuotava e metteva tutto sulla loro isola della cucina. 

“Neve finta” rispose con ovvietà Jay.

Lo guardò sorridente chiedendogli se fosse serio e Jay le rispose che non era Natale senza neve. Hailey lo osservò montare l’albero che avevo deciso di mettere vicino alle scale che portavano all’ampio terrazzo. Avevano deciso di inserire addobbi blu e argento così da abbinarlo alle porte blu notte del loro appartamento, però avevano preso anche qualche pallina simpatica: c’era l pallina a forma di pistola, quella a forma di pizza e quella che raffigurava la bottiglia di whisky. Poi avevano preso delle palline in vetro con i loro nomi e una su cui avevano fatto scrivere “Upstead” e infine avevano anche preso dei mini gnomi, che ormai erano diventati un’ossessione di hailey da appendere a qualche ago.

Iniziarono ad addobbare insieme mentre Jay prendeva in giro Hailey perchè uno degli gnomi che avevano messo all’entrata era più alto di lei e ridendo lei stessa ammise di essersi fatta prendere la mano. Con la precisione che contraddistingueva Jay l’albero stava prendendo forma e Jay gli raccontò di come da bambini lui e Will litigavano per mettere la punta all’albero e alla fine lo facevano un anno ciascuno. 

“Beh Jay quest’anno puoi farlo senza dover litigare con qualcuno, questa’albero è tutto tuo, tutto nostro” disse guardando Jay con una luminosità negli occhi che rendeva il detective fiero di se stesso perchè si era ripromesso di renderla il più felice possibile e ci stava riuscendo.

Si avvicinò ad Hailey e le prese le mani mentre stava cercando di sistemare le ultime palline. Le fece smettere di addobbare l’albero e guardandola in modo sincero e amorevole le disse: “questo è il nostro albero, ma questa punta tocca a te metterla.” Hailey rimase colpita, si morse il labbro e lo guardò senza fiato, per poi rispondergli: “non ci arriverò mai Jay, hai preso un pino troppo alto”, esclamò arrossendo titubante.

Jay non proferì parole, ma si limitò a prenderla in braccio, o meglio con agilità la fece salire sulle sue spalle facendola emettere anche un grido di sorpresa. La tenne saldamente e insistette per farle posizionare quell’enorme fiocco di neve che avevano preso da inserire sulla cima dell’abete. 

“É dritto?” Chiese Hailey

“Hailey devi dirmelo tu, sei tu lassù” disse Jay ridendo. Anche in quel momento hailey si stava appoggiando a Jay e cercava di coinvolgerlo, una banalità per loro era motivo di condivisione. Quando fu convinta disse a Jay di metterla giù. Una volta a terra i due fidanzati non si staccarono, anzi si sorrisero e Jay la baciò più volte. 

“Manca una cosa!” Disse hailey porgendogli la bomboletta di neve finta. Si sorrisero e dopo averla agitata un paio di volte Jay imbianco’ il loro alberello. Jay però non si limitò a spruzzare la neve finta solo sugli aghi del pino, si girò verso la sua compagna e glielo spruzzò su addome e gambe. 

“Oddio è gelida! Jay questa me la paghi!” Disse saltellando all’indietro, ma ridendo divertita. 

“Avevi premeditato tutto già mentre acquistavi lo spray non è vero?” Disse togliendosi i calzini per non macchiare il pavimento.

“Forse” disse ghignando e guardan dola con gli occhi vispi e innamorati. 

“Vado a cambiarmi Jay.. sappi che questa me la paghi” gli fece eco minacciandolo puntandogli l’indice contro. 

Quando jay la vide scomparire verso la loro camera da letto, sapeva di avere poco tempo per sistemare il loro soggiorno. Sposto’ il tavolino da caffè in un angolo del salotto dove posizionò il candelabro accendendo le candele al sandalo, mise una coperta per terra, e inserì il disco di Frank Sinatra “I’ve got you under my skin” che azionò non appena sentì hailey tornare verso di lui. Quello che la bionda non immaginava era che jay avesse organizzato una serata romantica. Le luci erano spente, e solo le candele illuminavano la zona insieme alle luci dell’albero natalizio. La musica risuonava in modo soave e leggero, e Jay l’aspettava in mezzo alla stanza. Hailey era sorpresa e lusingata perchè si sentiva davvero speciale.

“Avevi programmato tutto, mi hai sporcata perchè volevi che me ne andassi per sistemare tutto” si illuminò capendo il piano che aveva in mente il suo compagno.

“Mi dispiace, ma dovevo. Solo che non immaginavo saresti tornata con solo addosso il maglione che indossavo oggi e un paio dei miei calzini. È una visione migliore di ciò che immaginavo nella mia mente”. Disse ammirando la sua bellezza. Hailey arrossì e si sistemò i suoi capelli che sciolti e selvaggi la rendevano ancora più sensuale. Jay si sporse e le baciò leggermente la fossetta che le si era formata, era ossessionato da quella fossetta.

“Balli con me?” Le chiese spostandola al centro della coperta. Hailey annuì mordendosi l’interno della sua guancia e scalzi, cullati dalle note di Sinatra, mossero qualche passo lento e incerto.

Hailey lo guardò un po’ imbarazzata e appena sentì il calore divampare sulle sue guance appoggiò il suo volto sul petto di Jay all’altezza del cuore. 

In silenzio continuarono ad ascoltare e oscillare a ritmo di musica, i loro cuori batteva impazziti e sembravano pompare all’unisono. Erano connessi proprio come sulla scena di un crimine o durante l’azione. 

Hailey si godeva le carezze che Jay lasciava sui suoi fianchi e sulla schiena, lei lo stringeva a sé e ascoltava le parole delle canzone:

 

“Ho provato a non cedere,

Ho detto a me stesso che questo affare non sarebbe andato bene,

Ma perchè dovrei provare a resistere…

Ho te sotto la mia pelle.

Sacrificherei qualsiasi cosa, per il gusto di averti vicina..”

 

“Perchè questa canzone?” Chiede Hailey osservandolo intensamente negli occhi.

“Questa Canzone un po’ mi descrive..”

Hailey lo osservò interrogativa e gli fece eco di spiegarsi.

“Per tutto questo tempo, prima di metterci insieme ho pensato tanto a noi, a quello che potevamo essere e a quello che volevo che diventassimo. La parte in cui dice che c’è quella voce che nella notte gli dice di tornare alla realtà, di usare la testa mi ricorda il periodo in cui ero combattuto. Avrei voluto dirti molto tempo fa quello che provavo ma avevo paura di perderti, e quindi come la canzone dice ho sacrificato me stesso e ho messo te al primo posto, ti sentivo sulla mia pelle, sotto la mia pelle, ma non potevo perdere la nostra amicizia anche se sentivo di più, ma ho messo te al primo posto e quando in quel pub, un anno fa mi hai detto che ero molto più di un partner per te, ho detto fanculo la razionalità, sono un uomo d’azione e ti ho baciata perchè alla fine la mia testa e il mio cuore dicono la stessa cosa: sono innamorato di te da molto tempo e voglio amarti per altrettanto altro tempo. Ho sognato di passare un natale in questo modo, con te fra le mie braccia da sempre. Non potrei desiderare regalo migliore di te per questo Natale e per i prossimi. Mi hai scelto e prometto che ti sceglierò ogni giorno!” Disse non staccando mai lo sguardo da lei. 

Il giradischi ormai aveva smesso di emettere suoni, Hailey e Jay si erano fermati nel centro del loro salotto, Hailey lo guardava in modo adorante e con le lacrime agli occhi, mise le sue braccia attorno al suo collo e con gli occhi lucidi gli disse: “Ci sceglieremo ogni giorno Jay te lo prometto, ci siamo scelti in quel pub, ci siamo scelti molto prima e continueremo a farlo. Sei tutto per me e il mio Natale sei sicuramente tu.” Confesso’ prima di unire le loro labbra in un bacio carico di sentimento, che piano piano si approfondì legandoli sempre di più.

“Certo Halstead che tu parli poco ma quando apri bocca mi togli il fiato”.

Jay rise e sospirò, l’abbracciò e baciandola nuovamente sulle sue labbra le sussurrò “Ti amo Hailey, ti amo da impazzire e prometto di metterti al primo posto!”

“E io amo te e sceglierò te sempre. Ti amo più di me stessa, anzi grazie a te ho imparato ad amare di nuovo me stessa.” 

Dopo quelle dichiarazioni di cui entrambi avevano bisogno, dopo i momenti bui vissuti i mesi precedenti, unirono nuovamente le loro labbra. La passione iniziava ad ardere proprio come lo stoppino di quelle candele che era riposte sul tavolino del loro salotto. Le lingue avevano iniziato a duellare, e suoni di goduria avevano sostituito la musica jazz. I respiri erano affannati e loro erano affamati, ma non perchè era orario di cena, erano vogliosi l’uno dell’altro. Jay la prese in braccio ed Hailey legò le sue gambe alla vita di jay che cercava di tenerla saldamente. Sentiva la pelle del gluteo sotto di se, sentiva il proprio odore legnoso e muschiato su hailey grazie a quel maglione che lei aveva deciso di indossare facendogli una gradita sorpresa. Erano al centro della loro casa e si assaporavano, sospiravano; Hailey giocava con la sua nuca, con le sue orecchie e con i suoi capelli. Adorava massaggiarlo e sapeva di farlo impazzire. Jay cercava di sostenerla il più possibile, erano senza fiato ma nessuno dei due voleva staccarsi, quando in loro soccorso arrivò il campanello. 

“Diamine, possibile che dobbiamo essere sempre interrotti!?” Imprecò Hailey innervosendosi e mettendo il broncio.

“É la cena, fa tutto parte del piano” disse mettendola a terra. 

“Ecco perchè noi hai stappato quella bottiglia di rosso”. Disse osservando i dettagli che avevano attorno.

“Cerca solo di non farti vedere così dal fattorino. Non ho intenzione di condividerti.” Disse baciandole il naso. 

Hailey rise, ma Jay era davvero serio ed effettivamente lei alla fine indossava il suo maglione che le faceva da mini abito e aveva capelli, viso e labbra gonfie. Così mentre osservava il suo fidanzato che avanzava verso la porta, si sdraiò a terra sulla coperta che Jay aveva steso. 

Il fattorino era arrivato in perfetto orario e il cibo risultava ancora caldo. Jay aveva ordinato al ristorante cinese che più preferivano e in modo molto frettoloso pagò il fattorino perchè voleva tornare a godersi la sua serata. 

“Gli hai lasciato cinque dollari di mancia?” Chiese Hailey mentre attendeva il suo pasto.

“Avevo fretta e non avevo intenzione di aspettare che calcolasse e cercasse il resto. Ho di meglio da fare!” disse facendole l’occhiolino e mettendosi accanto a lei, baciandole una spalla che era rimasta scoperta visto che il maglione le stava enorme.

Hailey iniziò a guardare cosa Jay aveva scelto: “Involtini primavera, maiale in agrodolce, spaghetti di riso con verdure e gamberi, ravioli di gambero.. tutti i piatti che amo di più. Come mi conosci bene.” Disse hailey baciandolo leggermente.

“SEi il mio libro aperto” le disse prima di stappare la bottiglia di rosso e passarle il calice. 

“A cosa brindiamo?” Le chiese Jay..

“Beh, facile, al NOSTRO PRIMO NATALE”.

“Il primo di una lunga serie” rispose facendo scontrare i loro bicchieri. 

Si divisero i piatti ed hailey iniziò a provocarlo: prese in mano uno degli involtini primavera  e lo fece mordere a Jay imboccandolo. Un morso a lui, un morso lei e un sacco di baci nel mezzo. Quando arrivarono all’ultimo pezzo di involtino, che spettava a Jay, hailey non glielo lasciò e lo mangiò lei.

“Hey, quello spettava a me!” Disse jay sorpreso, dato che quando si trattava di cibo era sempre un po’ egoista, condivideva con Hailey ma con parsimonia, specie le sue amate verdure.

“Immagino sia il tuo modo di farmela pagare per la neve finta”. 

Hailey a causa della bocca piena non proferì parola ma lo guardò divertita e dopo un po’ scosse la testa come affermazione negativa. Prese il suo cellulare dal tavolino e gli scrisse un messaggio:

“Vuoi il tuo involtino, vienilo a prendere!”

 

Jay la guardò colpito e scattò in lui un calore incandescente, sorrise fra se e se e non se lo lasciò ripetere, le prese il polso e l’attirò verso di se incollando le sue labbra a quelle della sua compagna che stava facendo di tutto per provocarlo. Iniziarono a divorarsi le labbra e anche quell’involtino primavera stava avendo un nuovo sapore, quello della lussuria e della goliardia. 

“Se questo è il modo di farmela pagare, non mi scuso per averti sporcato con la finta neve”. Hailey rise a quell’ affermazione e tornò a mangiare di baci quella labbra così sottili di cui non poteva fare a meno. “Sai credo che nemmeno io dovrei lamentarmi troppo. Questo è il miglior involtino di sempre.” Disse staccandosi e facendogli l’occhiolino, prima di iniziare ad arrotolare gli spaghetti di riso e porgendogli il boccone con la propria forchetta. Jay la lasciò fare e si fece imboccare, volutamente hailey lasciò colare un po’ del sughetto al lato della sua bocca per poi succhiarlo via a sua volta. 

“Mi vuoi morto stasera”

Hailey rise e tornò a divorarlo. Jay la fece sdraiare sopra di se, la lasciò appropriarsi del suo collo e lasciò che con le sue mani si infilasse al di sotto della sua maglietta.

“Non hai più fame?” Chiese mentre lasciava una Hailey impegnata a tirar via quella maglietta che li separava superficialmente.

“Al momento non ho più voglia di cibo cinese. Preferisco l’Irlanda” disse facendo riferimento alle origini irlandesi di Jay.

“Si Hai ragione, improvvisamente ho voglia della mia greca preferita” riposo unendo le loro labbra e levandole il suo maglione lasciandola solamente con gli slip.

“Dio Hailey a saperlo prima avrei ritardato la cena” disse ammirandola e facendola arrossire.

Hailey non rispose ma si fiondò di nuovo su di lui. La cena venne dimenticata sul tavolino e in quel momento Hailey e Jay stavano ardendo e si stavano sciogliendo fra le braccia dell’altro come quelle candele che illuminavano il loro amore e la loro serata

 

8 dicembre 2025- presente

 

La famiglia Halstead si trovava nel bel mezzo del mercatino di Natale del centro di Chicago ed Hailey stava appoggiata alla carrozzina dei gemelli mentre aspettava che la signora della bancarella finisse di scrivere il nome dei suoi bambini sulle palline di vetro che sarebbero state abbinate a quelle che qualche anno prima avevano comprato nella stessa bancarella. Per Jay quel posto era speciale perché da adolescente si fermava lì con sua madre per comprare gli addobbi natalizi, quella bancarella era diventata una loro tradizione per omaggiare ancora una volta quella donna che Hailey avrebbe tanto voluto conoscere perchè era stata colei che aveva dato vita all’uomo che aveva migliorato e dato un senso alla sua. 

Hailey stava osservando Jay che teneva all’interno del marsupio Mia, le stava facendo scegliere, nonostante i 4 mesi, le palline e la nuova punta dell’albero di quel natale che aveva un sapore ancora più speciale. Noah dormiva tranquillamente nella carrozzina, mentre Mia era rimasta sveglia incuriosita da tutte quelle luci e quei suoni natalizi.

“Immagino che questo Natale per il detective Halstead sarà ancora più magico” disse la signora che ormai li conosceva perfettamente.

“Quella bambina sarà una tale cocca di papà!”

“Jay vuole rendere partecipi i nostri bambini, Noah è off limits, Mia è curiosa da sempre, è vispa e non si perde nulla, oggi poi sembra odiare la carrozzina, sta tranquilla solo se Jay la tiene nel marsupio, al caldo fra le sue braccia quindi Jay è ancora più felice e goduto, anche se ogni tanto devo ricordargli che sono al mondo solo da quattro mesi. Abbiamo tutta la vita davanti per farli partecipi. E sara’ ancora più magico.” Rispose Hailey continuando a guardare Jay che sistemava il berretto della loro bimba mentre le chiedeva se preferiva la stella dorata o quella rossa. Una volta deciso lo vide tornare con quella rossa, sorrise a due delle sue tre ragioni di vita.

“Abbiamo scelto quella rossa!” Gli disse baciando la testolina della loro bambina che guardava e emetteva suoni verso la sua mamma. Hailey sorrise ad entrambi e baciò prima Jay e poi Mia. Jay la tenne a se guardando Noah e poi la commessa che stava ultimando di disegnare dei fiocchi di neve sulle palline dei loro figli.

“Starà abbastanza calda?” Chiese preoccupato che Mia fosse infreddolita.

“Jay è imbottita come un eschimese, e poi è appiccicata al tuo petto, più calda di così..”disse stringendosi a lui e avvicinandosi al suo orecchio per sussurrare: “Un po’ la invidio, una volta questo pettorale era solo mio, lei ha le mie stesse passioni. Anche la mamma è un po’ infreddolita” 

Jay rise sapendo quanto Hailey amasse il suo pettorale e quanto adorasse che di inverno fosse lui a scaldarla col suo corpo nelle giornate rigide come quella che stavano attraversando. “Ti scaldero’ meglio a casa, ma nel frattempo vieni qui” disse baciandola leggermente sistemando il suo berretto proprio come un attimo prima aveva fatto con Mia.

“Sbaglio o questo è il mio berretto nero?”

“Si, sai quanto lo amo” disse sorridendo apertamente. Jay la guardò esterrefatto, stava per dire qualcosa ma le palline erano pronte e venne interrotto.

“Ecco qui, perfette come i vostri gemelli, grazie per averci scelto come ogni anno e ancora tanti auguri.” Disse la signora prima che Jay e Hailey pagassero e mettessero i loro acquisti nella carrozzina al posto di Mia che intanto stava beata fra le braccia del padre. 

“Non so chi sia più goduto al momento se Mia, o tu che ti stai sciogliendo, sapendo che se provi a metterla nella carrozzina urla come un’aquila”.

Jay sorrise e guardò sua figlia raggiante, sapere di essere fondamentale per sua figlia era così gratificante, era totalmente dipendente da lei e se Noah non fosse rimasto addormentato per tutto il tempo, avrebbe voluto farlo anche con lui. Entrambi gli Halstead non vedevano l’ora di passare i prossimi Natali con i bambini, vederli crescere e aspettare con impazienza Santa Claus. Hailey era sicura che se Jay non fosse stato troppo riconoscibile a causa dei muscoli sarebbe saltato dentro un costume per far credere ai bambini di averlo incontrato, probabilmente avrebbero potuto convincere Will a farlo, perchè quei bambini avevano un ascendente anche sul loro unico zio.

Stavano andando verso il luogo dove avevano posteggiato il pick up di Jay quando Hailey notò che Noah si era finalmente svegliato. Bloccò suo marito e prendendo Noah in braccio disse: “Hey Jay che ne dici di scattare la nostra prima foto natalizia in quattro?!” 

E in quel momento Jay si rese conto che erano nello stesso luogo dove scattarono il loro primo selfie quando erano andati per la prima volta a vedere le luci di natale dopo il lavoro, quando jay le confidò dell’importanza di quel posto e quando le parlo’ di sua madre.

Jay la avvicinò a se e attivò la fotocamera interna del suo smartphone. Ne scattò una mentre sia lui che Hailey guardavano in camera, poi una mentre Hailey si era appoggiata alla sua spalla, un’altra mentre Hailey guardava i bambini, e infine l’ultima mentre si baciavano e i bambini che casualmente li osservavano.

“Ovviamente questa è quella che preferisco” disse Jay mentre le inviava a sua moglie, riferendosi alla foto dove si baciavano, prima di avviare il motore della sua auto. Hailey sorrise e prima di legare la sua cintura si sporse e gli baciò la guancia sorridendo. Jay prese la sua mano e azionò il cambio automatico stringendola forte. Erano pronti per tornare a casa.

 

******

 

Hailey aveva appena finito di inserire le ultime due palline, quelle con i nomi dei loro figli, e in quel momento si era spostata ai fornelli per preparare la merenda a lei e suo marito, mentre Jay era coricato sul divano con i gemelli sdraiati sulle cosce che guardandolo in volto facevano una sorta di loro discorsi, regalando sorrisi al padre che nel frattempo gli parlava del Natale e di cosa sperava di poter fare in futuro con i suoi bimbi:

“Quando sarete più grandi andremo alle parate, guarderemo i carri natalizi e sceglieremo quello che ci piacerà di più, giocheremo con la fantasia e andremo al villaggio di Babbo Natale, porteremo la mamma sulla ruota panoramica e vedrete quanto ci divertiremo. Poi cercheremo di passare il Natale o il Capodanno in montagna, alla baita.. quel posto per mamma e papà è molto speciale e spero che lo diventerà anche per voi. È il nostro posto magico. Lo amerete un sacco proprio come mamma e papà che amano tanto voi e si amano tanto fra di loro. Ve lo prometto saranno Natali fantastici” disse loro catturando l’attenzione di una Mia che cercava di tirarsi su, nonostante il sonno post dottata iniziava a comparire e borbottava perchè voleva toccare la sua guancia e voleva continuare ad ascoltarlo curiosa.

Hailey li osservava dall’isola della cucina mentre preparava le loro tazze con cioccolata calda e panna. Agli occhi di Hailey, era il padre che lei da bambina aveva sempre sognato e poteva finalmente vedere reale quello che Hailey aveva sognato nelle ultime feste: poteva immaginare Jay che caricava sulle sue spalle Mia e Noah e che gli faceva mettere il puntale alla cima dell’abete, poteva vedere che gli faceva assaggiare la loro prima cioccolata o che gli spezzettava il torrone. Vedeva Jay portarli in giro per i mercatini e viziarli e renderli felici con l’amore e le attenzioni che ad entrambi erano mancate da bambini, vedeva Jay trasmettere quella magia natalizia che aveva trasmesso anche lei e vedeva se stessa innamorarsi sempre più di lui, dei suoi figli e di quella famiglia che a lei era stata negata e che aveva sempre visto in quei film natalizi che tanto detestava da adolescente.

Una volta riempite le loro tazze raggiunse Jay sul divano e capì perchè aveva smesso di parlare. Con i suoi discorsi i gemelli avevano preso sonno, complice anche il biberon di latte serale che Jay aveva insistito a dare. Solitamente Hailey cercava di allattare il più possibile, ma specialmente la sera cercava di rendere il più partecipe Jay. Poi il latte materno iniziava a scarseggiare quindi cercava di alternare un po’ per evitare di toglierlo del tutto prima dello svezzamento vero e proprio.

Spesso Aveva sorpreso Jay ad osservare in silenzio i bambini, assorto nei suoi pensieri e con quegli occhi amorevoli che un tempo erano destinati solo Hailey che però era felice di poter condividere con quelle due creature bionde dagli occhi verdi che come angeli erano arrivati ad illuminare ancora di più il loro amore e che gli avevano resi ancora di più una famiglia.

“Starei ore ad osservarli e non mi stancherei neppure un secondo.” Esternò Jay sentendo lo sguardo di sua moglie su di sé. “Mia Ha la tua stessa fossetta, e sai che ne sono ossessionato!” Continuò pensando a quante volte aveva baciato quell’angolo della bocca della sua partner.

Lei posò le tazze sul tavolino di fronte il divano, baciò la testa di Jay che goduto di quel momento così famigliare e amorevole, strinse e appoggiò il suo volto sulla pancia di Hailey, che teneramente gli accarezzava la testa a cui aveva appoggiato la sua guancia.

“Che ne dici di portare questi due scriccioli a nanna? Credo che anche il nostro papà preferito abbia bisogno di essere coccolato, visto che oggi ti sei dedicato a noi un po’ più del solito. E anche io voglio la mia dose di coccole e sussurri dolci”

Jay sorridendo le baciò l’addome proprio come aveva fatto più volte durante i nove mesi di gravidanza e hailey sorrise dicendogli che quel gesto era talmente famigliare che un po’ le mancava. Jay le passò Mia e le rispose che avrebbe continuato a farlo nonostante non fosse più incinta. Era una marineria particolare che entrambi apprezzavano, un gesto affettuoso che li univa ulteriormente e che ricordava alla coppia quel momento così importante per loro. Insieme portarono i bambini nella loro stanza che alle pareti vedeva foto della gravidanza, foto di Jay ed Hailey da bambini e foto dei gemelli scattate in quei primi quattro mesi. Baciarono la fronte dei loro bimbi ed hailey inspirò il loro profumo. 

Jay azionò il baby monitor e prese sua moglie scortandola giù per le scale e portandola al piano inferiore; le passò una delle due tazze fumanti e ghignando iniziò a scherzare: “Una volta brindavamo con una bottiglia di rosso o con del whisky ora con la cioccolata calda per evitare di contaminare il latte materno”. Hailey sorrise e si sedette sulle ginocchia di Jay che si era posizionato sulla longuette del loro divano. 

“Come cambiano le situazioni. Cambia la bevanda ma non cambia l’amore e la voglia di condividere. Anche se non vedo l’ha di poter tornare a bere il nostro bicchierino di whisky con te dopo il lavoro mentre guarderemo i nostri figli crescere. ” 

Una volta sorseggiata la loro bevanda calda, jay vide la fossetta di sua moglie macchiarsi e non resistette ad assaporare la sua pelle mixata al gusto del fondente della loro cioccolata.

Hailey sorrise e si lasciò baciare sospirando. Sorseggiarono ancora un po’ della loro bevanda calda, quando Hailey decise di sprofondare  e coricarsi letteralmente sul corpo di suo marito.

“Questo lato del divano forse è un po’ piccolo per due, andiamo a letto? Sono solo le cinque del pomeriggio, ma possiamo coccolarci un po’” propose Jay muovendo le sue sopracciglia stuzzicando sua moglie.

“No, è perfetto così, il camino acceso, il calore del tuo corpo schiacciato contro il mio, e una sana dose di coccole, è tutto perfetto. Sono comoda così”. 

Jay rise fra se e se, aveva capito che Hailey voleva stare il più attaccata possibile a lui, non che a letto ci fossero dei confini, perchè dormivano sempre appiccicati come due cozze, cullati dal calore e dal profumo della loro pelle.

“Sai prima ascoltavo ciò che raccontavi ai bambini, quello che vuoi fare in futuro per i prossimi Natali che arriveranno e mi è venuta in mente una cosa che non ti ho mai detto: ricordi quando abbiamo decorato il nostro primo albero? Ricordi che mi hai presa sulle spalle e mi hai fatto decorare la punta dell’albero?”

Jay acconsentì con la testa e la incalzò a continuare.

“Beh mentre sistemavo il fiocco di neve in mente avevo un solo pensiero, o meglio una scena ben precisa: vedevo te fare quel gesto e caricare sulle spalle un nostro ipotetico figlio e sentire da te che in futuro vorresti farlo sia con Noah che con Mia, mi ha fatto pensare a quel momento, a quanta strada abbiamo fatto, ai successi che abbiamo avuto, e il successo più grande è sicuramente la costruzione di questa famiglia che non avrei mai supposto di poter avere e sapere che un anno fa loro erano già con noi, che ero incinta nonostante ancora non lo sapessimo mi riempie di gioia, perchè effettivamente è il secondo natale che festeggiamo in quattro.” Confesso’ visibilmente emozionata. 

Jay prese il mento di sua moglie e lentamente la baciò. Hailey però gli aveva promesso delle coccole, e decise di renderle il più speciali possibili.

“Ho pensato ad una piccola te che gira per casa dalla prima volta che mi hai detto ti amo, e forse la sognavo già anche prima”. Disse baciandola di nuovo in modo ancora più coinvolto.

“Amo la tua versione paterna, amo tutto di te e amo tutto ciò che mi doni ogni giorno. Ti amo Jay, non ho mai pensato che fosse possibile amare così e tutto si è ancora più amplificato da quel 20 di agosto 2026.”  Jay, che era comodamente appoggiato allo schienale del divano, vide sua moglie arrampicarsi su di lui le prese il volto fra le mani e lo baciò ardentemente sentendo Hailey che stava continuando a strusciare il suo corpo su quello di lui. 

“Ti amo anche io Hailey, ti amo da sempre e lo farò per sempre” disse continuando a mangiarsi di baci quelle labbra sentendo che Hailey aveva iniziato ad accarezzare i suoi addominali, mentre lui stesso giocava con il gancetto del suo reggiseno al di sotto della felpa.

Hailey sorrise nel bacio “che c’è che ti fa ridere, ti ho appena detto che sei l’amore della mia vita anche tu”.

“Non rido per ciò che mi hai detto che comunque mi riempie di gioia, ma stavo pensando a quando eravamo partner solo da qualche settimana e ti ho sfiorato la spalla mentre guardavamo un video al Bullpen e tu ti sei scansato, mentre ora mi dici che mi ami da sempre e se provo a scollarmi da te la notte mi insegui e mi riabbracci.” Disse baciandolo e non aspettando la sua risposta. Erano lì immersi l’uno nell’altro, nel focolare della loro casa, nel calore dei loro corpi e Jay mentre la baciava ripensò a quel momento, si staccò e rise. Hailey capi che aveva fatto mente locale e poi venne stupita da ciò che le confessò:

“Sai perche mi scansai!?”

Hailey scosse la testa aspettando la risposta: “Perchè non mi sei mai stata indifferente. Quando sei entrata in quella banca ho pensato che fossi cazzuta, tosta, che poche donne avrebbero fronteggiato un sergente come Voight, diciamo che non passavi inosservata, coi tuoi occhi azzurri, i capelli che ondeggiavano e il tuo caratterizzo impertinente, ero solo troppo immaturo. Sai cosa ho pensato quando eravamo nel van assieme ad Al e tu mi dissi che era la prima volta che eri nel retro del mio furgone?! Ecco in quel momento avrei sperato fossimo da soli, avrei voluto provocarti e onestamente avrei voluto fare altro che osservare col binocolo membri di una gang. Avrei voluto spingerti per terra da quella sedia e ti avrei mostrato che quel furgone non era per niente noioso”

“Ora lo so che quel furgone non sarebbe stato noioso…Beh Halstead ero curiosa che cosa nascondesse quel van e quell’uomo che mi stupì per la prima volta: qualunque altro poliziotto di mia conoscenza avrebbe fatto allusioni sessiste e volgari, tu mollasti il discorso. Mi hai sempre rispettata e lo fai ancora di più ora. E ti amo anche per questo. Ecco in quel momento mi sono detta che avrei voluto scoprire di più e poi ho notato che meravigliosa persona eri e sei e ora sei tutto mio”

“Non hai idea però di cosa avrei fatto la dentro”

“Ora mi stai incuriosendo, sappi che appena torno al lavoro e stiamo io e te in un furgone voglio che me lo mostri” gli sussurrò a filo delle sue labbra, passandoci sopra la punta della sua lingua e mandando in estasi suo marito.

“Se vuoi posso darti un assaggio ora!” Rispose Jay spalancando gli occhi e baciandola nuovamente mordendole il labbro inferiore.

“Uhm uhm” sussurro’ nel bacio sua moglie che si ritrovò con estrema agilità schiacciata dal corpo di Jay che la fece sdraiare sul loro divano.

Jay aveva preso a mordicchiare il suo lobo dell’orecchio sinistro, proprio in quel punto che la faceva impazzire. Hailey si sistemò sotto di lui e iniziò a godere delle sue attenzioni. Le fece togliere la felpa, e in un attimo sul pavimento volò anche il suo reggiseno. Si sdraiò e si lasciò amare. Jay si chinò su di lei e dopo averla baciata per l’ennesima volta, si dedicò alla sua mascella per poi riascendere verso il suo seno. Jay era stato da sempre delicato, e da quando allattava cercava sempre di provocarle piacere senza irritare ancora di più quella zona, perciò sussultò di piacere e sorpresa quando le sue labbra inumidirono quel seno che il suo uomo aveva sempre bramato e monopolizzato.

“Dio, mi mancava questo gesto” esternò sinceramente Hailey. Apprezzava la sua premura, ma adorava il fatto che la trattasse non solo come la madre dei suoi figli, ma come quella donna che lo eccitava ancora.

Jay incalzato dal consenso di hailey, dopo averle baciato la pancia tornò indietro e fece sua la zona tanto bramata. Hailey godeva di piacere, e desiderava che non avesse fine, ma per un momento riportò i loro visi l’uno di fronte all’altro e gli disse: “tu sei troppo vestito” e lo aiutò a sfilare la sua maglia che finì affianco ai suoi indumenti.

Lo baciò e giocò con la sua lingua e inarcando la schiena potè sentire il desiderio aumentare sia in lei che in lui. Jay le sfilò la parte inferiore della sua tuta e tornò a dedicarsi al suo corpo: le baciò e mordicchiò l’interno coscia, poteva sentirla già pronta mentre gemeva, lo aiutò a sfilarsi i suoi ultimi indumenti ed improvvisamente ribaltò la loro posizione. Hailey stava prendendo il comando e lui amava la sua audacia, ma non capì perchè nel bel mezzo del suo piacere lo aveva ribaltato.

“Va tutto bene?”

“Tutto benissimo Jay, voglio solo farti vedere cosa avrei fatto anche io. Anche perchè mi sembra di averti detto che volevo coccolare l’uomo che si è preso cura di me, di noi per tutto il giorno. L’atmosfera natalizia non la devi solo creare devi anche riceverla e io voglio essere il tuo Natale.”

“Tu sei il mio Natale” le disse lui baciandola.

“E tu sei il mio” continuò dedicandosi al collo del proprio compagno. 

Hailey aveva iniziato a sistemarsi su di lui e sentiva che aveva voglia di lei, però voleva farlo andare in cortocircuito proprio come lui aveva fatto con lei. Mordicchiò il suo collo, per poi baciare le sue possente braccia al quale si aggrappò. Jay la chiamò ripetutamente per nome, in quel modo che la faceva sciogliere, ma lei imperterrita tornò a dedicarsi al suo pettorale, lo baciò una due, tre volte fino ad arrivare al suo addominale, quando jay le passò le mani fra i capelli in quel modo così sensuale che la fece tornare a guardarlo negli occhi. Liberi finalmente di ogni centimetro di tessuto Hailey aggrappandosi a quelle spalle che tanto amava, si unì a Jay, entrambi mentre si baciarono sospirano un paio di volte. La bionda intensificò il ritmo e Jay le morse la spalla, facendola sussultare e gemere di piacere.

“Dio Hailey vieni qui” disse strattonandola ancora di più verso di se.

“Piano Jay, non voglio che i bambini si sveglino proprio ora. Non è il momento, non durante tutta sta goduria.”. Gli chiese gentilmente Hailey baciandolo e diminuendo un po’ il ritmo perchè nessuno dei due voleva che quel momento finisse. Jay la lasciò fare, per una volta era lui che si affidava totalmente a lei.

“Ti amo immensamente Hailey” sospiro’ strinegndola e appoggiandosi al suo corpo sudato mentre la sua partner lo stava altrettanto stringendo a se aumentando un po’ il ritmo. 

Jay torno’ ad essere il più delicato possibile, le baciò di nuovo il seno e sentì il calore in loro aumentare. Erano entrambi quasi arrivati al limite e Hailey gli fece capire che se voleva potevano ribaltare le loro posizioni: in un momento la sua schiena si ritrovò premuta contro i cuscini del loro divano e jay nuovamente stava passando la sua lingua tra il suo ombelico  e il centro del suo seno. Hailey aveva iniziato a godere sempre di più, ma è stato solo quando hailey sussurrò sulle labbra del proprio partner : “Sono tua Jay, fammi tua” che Jay non se lo fece ripetere una seconda volta : prima Hailey e poi Jay arrivarono all’apice del piacere dimostrando il desiderio ardente che provavano l’uno per l’altro. Jay prese la coperta che era caduta al fondo del loro divano e li coprì.

“Stai bene?” Le chiese come sempre preoccupato del suo benessere.

“Più che bene ed è tutto merito tuo.” Disse baciandogli la mascella leggermente barbuta.

Jay la strinse a se e le sistemò la coperta, ma hailey si strinse il lui cullata dal suo calore:”sei il mio termosifone personale. Voglio scaldarmi solo con te! E sai se questo era quello che avremmo fatto in quel van un po’ mi pento che Al fosse con noi.”

“Meno male che abbiamo recuperato e siamo anche più comodi qui. Anche se il letto sarebbe stato ancora meglio”.

“Si ma meno intimo e puoi sempre portarmici a letto jay” gli disse provocandolo strofinando le dita dei suoi piedi sulle sue gambe. 

Jay la baciò ancora preso dall’impeto. “Sai credo che Natale ci faccia bene, penso che ad ogni Natale potremmo procreare se per tutto dicembre siamo ancora più focosi di sempre.” Disse Hailey scherzando.

“Piaciuto eh!?”

“Direi” rispose hailey baciandolo ancora e ancora.

“Il Natale ci fa bene, tu mi fai stare bene. Se la mia metà” confessò sistemandole  i capelli e tenendola al caldo contro di se.

“Tu mi fai bene, non mi serve nulla a Natale se per tutto il resto dell’anno ti ho con me e in momenti come questi i nostri bimbi ci permettono di essere una coppia e non solo genitori” continuò hailey alzando la coperta e tornando a strusciarsi su Jay. 

Jay sorrise dell’insaziabilità di sua moglie. Anche lui però lo era perciò legò la coperta su hailey per non infreddolirla, e con un balzo agile alla Jay Halstead li fece alzare e iniziò a salire le scale che portavano al piano di sopra. Hailey si tenne a lui stringendo fortemente il suo collo e baciandogli ogni centimetro di pelle del viso a cui riusciva ad arrivare.

“Dove andiamo?!”

“Ti porto a letto amore mio, oggi è solo l’8 dicembre ma per noi è già un momento buono per festeggiare.” Disse baciandola e cercando di arrivare alla loro stanza coniugale senza svegliare i loro figli che fortunatamente li lasciarono liberi di fare gli sposini ancora per un po’. Dicembre per gli halstead era un gran mese e andava festeggiato al meglio: semplicemente donandosi amore.

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Capitolo 3
*** terza parte ***


 

Luci di Natale e Tradizioni

 

Note autrice: cari lettori è arrivato il momento di pubblicare la terza parte di questa raccolta natalizia dove vedremo come nel tempo gli Upstead hanno trascorso la Vigilia e il giorno di Natale. Oscilleremo tra il primo natale della coppia, e un Natale con i gemelli un pochino più grandi. Come sempre ci sarà molto sentimento, un po’ di comicità, un po’ di passione e tanta dolcezza. Questa storia è nata per portare spensieratezza al lettore. In questo periodo ho bisogno di pensare a cose belle quindi scrivere storie Fluff è ciò che mi fa stare meglio. Come sempre vi ringrazio del vostro tempo e vi auguro una buona lettura.

PS: questa storia vedrà anche la presenza di Will il fratello di Jay. Come al solito ci tengo a sottolineare che i personaggi di Jay, Hailey e Will non mi appartengono ma sono frutto della fantasia degli autori della One Chicago, mentre i gemelli Mia e Noah sono stati ideati da me. - Curlywriter

 

24 dicembre 2029 - il Natale fa tornare bambini anche i grandi

 

Hailey e Jay stavano dormendo tranquillamente quella mattina del 24 dicembre nella loro camera nella baita in Wisconsin abbracciati e sereni sapendo di avere 11 giorni di pausa dal folle lavoro e dalle pazze strade  di Chicago, felici di godersi la reciproca compagnia e i loro gemelli che proprio in quel momento avevano fatto irruzione saltando sul letto dei genitori gridando “É la vigiliaaa”.

Jay e Hailey che erano incastrati l’uno fra le braccia dell’altro, aprirono assonnati gli occhi perchè Noah li stava accarezzando entrambi dandogli alcuni gentili colpetti mentre Mia era rimasta seduta a gambe incrociate ad osservarli divertita per le espressioni di confusione e sonnolenza da parte dei loro genitori.

“OH mio dio, ma che ora è?!” esclamò Hailey nascondendo il viso nel collo di suo marito che sbadigliava intontito mentre stava comunque cercando con la mano Noah. 

Jay controllò la sveglia sul comodino e vide che non erano nemmeno le otto del mattino e si accigliò: “Amori miei so che il Natale vi esalta sempre ma è prestissimo! Oggi è la vigilia e qualcuno so che vuole aspettare Babbo Natale in piedi, però se ci svegliamo presto immagino che non riuscirà ad arrivare alla mezzanotte, mamma e papà compresi” disse alzando le coperte e spostandosi verso il bordo del letto permettendo ai loro due figli di entrare e mettersi in mezzo a loro, nonostante Hailey protestasse per aver perso il calore corporeo di suo marito da sotto la sua pelle coperta da una vecchia maglietta dell’accademia di Jay..

Mia e Noah si sistemarono contenti di essere stati invitati nel lettone dei genitori. Noah baciò sua madre ma con sorpresa si appiccicò a Jay, sdraiandosi quasi su di lui al suo fianco e tenendo la guancia appoggiata alla cicatrice sbiadita ma cercando con la mano la madre che si era appoggiata a suo marito proprio come suo figlio. Mia invece si era incastrata perfettamente in mezzo tra i due genitori e tendeva una mano ciascuno.

“Papà dobbiamo ancora allestire la casa, fare l’albero..se dormiamo non riusciamo”comunicò con voce assonnata una Mia impaziente.

“Faremo tutto, non preoccupatevi. Lo zio Will arriverà per il pranzo del 25 , abbiamo tutto il giorno. Ora però dobbiamo riposare ancora qualche ora.” Li rassicurò Hailey facendo passare il suo braccio su Mia, e sfiorando con la mano la schiena di Noah mentre Jay li stringeva tutti a se, baciando il capo di sua moglie che stava prendendo di nuovo sonno.

La famiglia Halstead nella tarda serata del 23 dicembre, subito dopo cena era partita da Chicago verso la loro casa di montagna, e se i bambini avevano dormito per quasi tutto il tragitto in auto, non era stato lo stesso per i due coniugi che una volta rientrati nella loro casa vacanze avevano acceso il camino per scaldare l’ambiente e bevendo un calice di vino si erano messi su quel divano che aveva visto i momenti più importanti: dalla proposta di matrimonio, alle nozze, alle prime parole e passi dei loro bambini. E finalmente potevano organizzare al meglio quel Natale che finalmente li vedeva riunirsi insieme a Will.anche se poi si erano ritrovati a ripercorrere il primo Natale passato insieme in quella baita e anche al primo natale dei loro figli lì. Avevano ricordato i momenti passati ma così facendo si erano anche ritrovati ad andare a dormire tardissimo, perchè poi dopo aver ricordato i momenti più piacevoli avevano finito per rimanere su quel divano ad amarsi e coccolarti come a cadde proprio qualche anno prima, sicuri poi di potersi riposare senza troppe interferenze grazie ai loro dieci giorni di ferie. Non avevano considerato il forte entusiasmo natalizio dei loro figli che si amplificava una volta che arrivavano in Wisconsin, visto che i bambini amavano stare nella quiete di quella baita di montagna in cui lo stesso Jay era cresciuto da bambino. Quel posto era magico ed adorato da tutti ma in quel momento la famiglia aveva assolutamente bisogno di riposare o le feste non sarebbero potute iniziare.

 

24 dicembre 2022 - primo Natale in baita

 

“Non ci posso credere che siamo riusciti a metterci i viaggio e finalmente festeggiare il Natale come si deve” disse Jay mentre superava il manifesto “Benvenuti in Wisconsin”.

“Tecnicamente è il nostro secondo Natale insieme” ricordò Hailey appoggiando la testa sul braccio che teneva sulla portiera mentre sorrideva raggiante verso il suo compagno.

“Si però il nostro primo Natale lo abbiamo passato ad indagare sul traffico illegale di animali esotici e razze canine che trasportavano droga. Quest’anno finalmente potremo passare la Vigilia e il Natale come qualunque coppia normale. E cosa più importante…” continuò sorridendo e sfiorando la fede al suo anulare sinistro “…il nostro primo Natale da marito e moglie” concluse frenando a causa del semaforo rosso. 

Hailey, approfittando del segnale di stop, intrecciando la mano Sinistra a quella del marito e, appoggiando la destra alla sua guancia lo baciò intensamente.

“Credo che non mi stancherò mai di chiamarti marito” gli sussurrò sulle labbra ricatturandole immediatamente. “Non succederà perchè saremo marito e moglie per tutta la vita” continuò roco ingarbugliando nuovamente le loro lingue. 

Il suono del clacson dell’auto che precedevano li riportò alla realtà e dopo essersi sorrisi per l’imbarazzo attivò il cambio senza lasciare la mano sinistra della consorte godendosi il freddo che la fede nera emanava, e partì rendendosi conto che il verde era scattato da un po’.

Quando Jay parcheggiò il pick up sotto al portico del vialetto della baita di montagna, proprio come Hailey, stava letteralmente rivivendo i momenti del loro matrimonio che pochi mesi prima era avvenuto in quel giardino, e proprio in quel momento, hailey gli si avvicinò e gli sussurrò all’orecchio“ É ora di portare tua moglie a festeggiare questo Natale speciale”.

Jay sorrise furbescamente e facendole segno di aspettare le andò ad aprire la portiera: “Che galante” si complimentò Hailey baciandogli la guancia prendendogli le chiavi dalle mani e andando ad aprire la porta.

“Lo sai che sono all’antica” commentò facendole l’occhiolino e guardandola malizioso. Hailey scese dal mastodontico pick up appoggiandosi alla spalla di Jay che sorrise del saltello che fece per scendervi. La guardò attraversare il vialetto delimitato dalle pietre bianche e grigie e mentre la osservava inserire la chiave nella toppa vedeva il futuro scorrergli davanti agli occhi: ci sarebbero state sicuramente altre feste da festeggiare in quella baita di montagna, vedeva altri momenti importanti per la loro famiglia fra le mura avvolgenti del legno con cui aveva ristrutturato la calda dimora che la sua famiglia si tramandava da anni e che sperava di tramandare lui stesso. Vedeva Hailey spalancare la porta e osservare quel luogo in cui erano stati una sola volta dopo il matrimonio e vedeva fare quel gesto un sacco di altre volte, perchè in quello chalet avrebbe sicuramente voluto passarci il resto della sua vita con lei. Ipotizzava di passare lì il più tempo possibile una volta raggiunta la pensione, li immaginava aspettare i loro figli per il ringraziamento e per il natale e immaginava un futuro roseo perchè ora aveva la persona più importante accanto a se per la vita. Quando Hailey torno’ per aiutare Jay con i bagagli lo vide assorto nei suoi pensieri e allora prendendogli la mano sinistra con la sua, facendo scontrare e intrecciare le loro fedi gli chiese: “A cosa pensi di così bello da farti catapultare in un mondo parallelo?” 

Jay le sorrise, le baciò velocemente le labbra assaporando il gusto del suo burrocacao oltre che alla morbidezza di quelle labbra che ormai conosceva alla perfezione. “Stavo pensando a quando saremo in pensione e verremo a trascorrere qui un sacco di tempo”.

Hailey lo attirò a sé e lo baciò in modo più intenso perchè era qualcosa che poteva immaginare e che sognava lei stessa. “E poi aspetteremo i nostri figli sotto questo portico per passare le vacanze insieme?” Gli domandò quando si staccò prendendo fiato. Jay sorrise, annuendo, perchè ebbe la conferma che stavano davvero pensando alla stessa cosa, la fece voltare e la fece sedere sul cassone del pick up, si mise fra le sue gambe e la baciò ardentemente. Sapeva che Hailey voleva costruire la loro famiglia tanto quanto lui ma sentirglielo dire dalla sua bocca era una dimostrazione a cui non poteva rinunciare. Le strinse la schiena e baciandola cercò di starle il più vicino possibile. Sentendo la rugosità di quelle labbra formarsi capì che il freddo, pur non sentendolo a causa dell’ardore che entrambi provavano, stava rischiando di congelarli, perciò la convinse che era meglio entrare.

“Ok Halstead ma non abbiamo finito questo discorso” continuò Hailey catturando quelle labbra che intrecciò ancora una volta, prima che Jay l’aiuto’ a scendere dal cassone. Portarono le valigie all’interno della dimora e hailey notò che Jay aveva anche un finto albero da addobbare. Era piccolino, intimo e simpatico ed Hailey gli chiese come mai avesse voluto portare un albero dato che ne avevano finito di addobbare uno proprio qualche giorno prima a casa.

“Ho pensato di prenderne uno da riutilizzare ogni Natale, questa casa va addobbata almeno con delle luci all’esterno sulla staccionata e un piccolo abete al suo interno. È pur sempre natale. Ho preso anche degli addobbi, giusto qualcuno. Disse mostrandole una borsa che conteneva delle palline bianche e rosse. 

“Mi piace come idea, potremmo usarlo ogni volta che decideremo di passare il natale qui. Poi non è enorme come quello di casa. Ci divertiremo senza mangiarci la giornata.” Affermò guardandolo raggiante.

Jay rise e si sporse per baciarla di nuovo felice di averle trasmesso l’atmosfera natalizia.

“Perchè ridi?” Le domandò lei non capendo cosa lo divertisse.

“Ho creato un mostro, sei passata da non avere sentimenti per il natale a essere felice di poter addobbarne uno piccolino e paffuto” 

“Merito tuo che mi hai migliorato la vita. Tu mi migliori Halstead” disse lei legando le sue braccia attorno al collo del marito. Jay la strinse fortemente a se e le rispose “Anche tu migliori me signora Halstead”. Hailey sorrise felicemente e lo baciò con passione. Avevano nuovamente perso la cognizione del tempo perchè quando stavano l’uno tra le braccia dell’altro non avevano bisogno d’altro, ma quella era pur sempre la loro prima vigilia di Natale da marito e moglie, e nonostante il dispiacere, Hailey si staccò dall’uomo della sua vita e gli propose:

“Vado a preparare la nostra stanza e poi ti aiuto ad imbastire la nostra cena e nel frattempo addobbiamo il pino, che ne dici?” 

“Dico che è perfetto senno’ questa Vigilia non inizierà mai!” 

Hailey portò i loro borsoni nella stanza al piano di sopra e una volta cambiato il letto sostituendo le lenzuola estive con quelle felpate e il piumone a quadretti bianchi e rossi decise di cambiare l’intimo che indossava. Sapendo quanto Jay adorasse la sua passione per i completino intimi aveva deciso che per quel primo Natale voleva essere più sensuale del solito partendo dall’intimo. Sentendo Jay armeggiare con le pentole, socchiuse la porta e dal suo borsone tirò fuori il completino che qualche settimana prima, tornando a casa dal Bullpen, si era fermata a comprare. Aveva acquistato un reggiseno rosso che a differenza degli altri, poco sopra il ferretto era aperto a mezzaluna e lasciava intravedere la pelle del suo seno, abbinato poi aveva aggiunto la brasiliana col fiocco sul lato b dell’indumento. Aveva poi deciso per evitare di insospettire Jay, di indossare un maglione grande di Jay che le stava addosso come un mini dress e poi mise le parigine ai piedi per rimanere calda. 

Scese in cucina e lo vide armeggiare con il pentolone in cui aveva riposto a cuocere il famoso stufato irlandese che Hailey aveva imparato ad amare da quando si erano messi assieme. Lo stufato di manzo aveva bisogno di cuocere un bel po’assieme alle verdure, insieme avrebbero cucinato anche delle specialità greche, ma quelle erano decisamente meno laboriose e potevano cucinarsi al momento. Quando andò in cucina e si sedette sul bancone affianco ai fornelli inspiro’ con il naso e sussurrò estasiata: “che goduria”

Jay la guardò stupito di quanto, nonostante quell’abbigliamento fosse comodo, lei fosse sensuale. Era stupenda, naturale e tutta sua.

“Proprio una goduria” le rispose non smettendo di guardarla, succhiando dal proprio pollice quel poco di salsa di pomodoro che lo aveva macchiato. La baciò velocemente, perchè a quelle labbra non riusciva proprio a rinunciare e la condusse poco distante di fronte al caminetto doveva aveva montato il finto abete.

“Beh questo è decisamente alla tua altezza” la prese in giro Jay mentre vedeva che non faceva fatica ad addobbarlo, a differenza di quello che avevano preso per la loro casa.

Hailey gli fece la linguaccia ma use alla sua stessa battuta. 

Jay adorava vederla così felice, ma soprattuto adorava sapere che questa felicità era lui a dargliela. Mentre sistemava alcuni addobbi Jay ricordò un natale del passato:

“Sai a Natale non venivamo spesso qui, o meglio finché c’è stato mio nonno, il padre di mia madre, colui che ha preso e reso questo posto della mia famiglia, venivamo di più. Spesso veniva a prenderci e ci portava qui. Mio padre lo detestava perchè era un abitudinario e stava bene nel suo quartiere fra quelle quattro mura che alla fine se lo sono portato via, ma mia madre qui era raggiante. Ricordo che uno dei suoi ultimi desideri era proprio di tornare qui ma purtroppo non ci è mai riuscita. Mi sono ripromesso che gli avrei reso onore a questo chalet. Ricordo che mio fratello lo odiava più di mio padre perchè si annoiava dato che siamo in mezzo al nulla. Io invece ho sempre amato questo posto così rilassante, amavo andare a pesca con mio nonno e lo amavo perchè mia madre qui si rilassava. Vedere quanto rilassa te, quanto tu ti senta a casa qui non hai idea di come mi renda felice” 

Hailey era rimasta lusingata di quelle parole, ne era quasi priva lei stessa. Aveva sempre saputo quanto Jay fosse legato a quel posto perchè racchiudeva i ricordi più felici con sua madre e con la sua famiglia prima che tutto andasse a rotoli. Hailey smise di addobbare l’albero e si avvicinò a suo marito, senza proferire parola, gli prese la pallina dalle mani che appese lei stessa al primo ago che le capitava davanti, e poi tenendo la sua mano alla nuca di Jay lo baciò. Quello era un bacio carico di amore e gratitudine, non c’era lussuria, ma era pieno di sentimento perché Hailey sapeva che quando suo marito faceva riaffiorare i ricordi e raccontava della sua infanzia era un momento speciale e lei non potè che ringraziarlo.

“Grazie” gli sussurrò debolmente una volta che distacco dalle sue labbra.

“Grazie a te di amare questo posto e di farmi costruire nuovi ricordi felici qui dentro”

“Jay mi sono innamorata di questo posto la prima volta che mi portasti qui per fuggire dalla città dopo un caso difficile. Ma sai che cosa me lo ha fatto apprezzare di più?!” 

Jay fece segno di no con la testa aspettando la sua risposta.

“La prima volta che siamo venuti qui ho visto il tuo sguardo illuminarsi e sono io che ringrazio te di permettermi di chiamare questo posto casa” disse avvolgendo le sue braccia attorno a lui che fece lo stesso.

“Questa è casa tua” la informò Jay baciandola.

“CAsa mia sei tu” le rispose lei.

“E tu sei la mia” fiatò Jay prima di baciarla con più passione, trascinandola verso quel divano che in passato fu il teatro che ospitò la sua proposta di nozze.

Come allora Hailey lo spinse su di esso e poi si mise a cavalcioni sopra di lui continuando ad assaggiare quella labbra che tanto amava e che sapevano di Jay.

“In realtà devo ringraziarti perchè da quando stiamo insieme ho imparato ad amare le feste, forse perchè ora ho motivo di festeggiarle, perchè voglio passarle con te, voglio renderle importanti per te e per noi, perchè sei importante e non solo voglio dimostrartelo ogni giorno, ma voglio rifarlo ancora di più in questi giorni di festa e poi abbiamo bisogno di spensieratezza, specialmente per il lavoro che facciamo. Grazie per avermi fatto riscoprire la vita e darmi la motivazione per godermela! A Natale non ho bisogno di alcun regalo, perchè ho te e non ho bisogno di altro. Mi hai regalato la stabilità e la famiglia che ho sempre voluto! Tu sei la mia famiglia.” Disse Hailey emozionandolo.

Jay era davvero colpito dalle sue parole. Stavano insieme da due anni, si erano sposati a maggio di quello stesso anno, si conoscevano da molto tempo e sapeva che proprio come lui Hailey viveva per il lavoro perchè era l’unica cosa stabile che aveva. Da quando però lo aveva scelto, da quando si erano scelti le priorità erano cambiate. Avevano attraversato delle turbolenze ma ne erano usciti più forti di prima, unendosi e rafforzandosi non solo come coppia ma anche come partner. 

“Sono felice di potermi prendere il merito di rendere le tue feste, le nostre feste degne di essere vissute, ma in realtà non sei la sola a sentirti così. Dopo che la mamma si è ammalata non ho più sentito lo spirito natalizio, tanto meno quando ero in Afghanistan. Anche tu mi hai fatto tornare la voglia di festeggiare, sei tutto per me Hailey, tutto. Sei il regalo migliore che la vita potesse farmi. E finché mi sceglierai io sono a posto.” 

Hailey gli sorrise luminosa, felice di sentirsi amata e prima di baciarlo, prendendogli il viso fra le mani gli confidò mostrando la fede al dito:

“Ho scelto di iniziare dal per sempre” .. e infine si baciarono con passione. “Mi piace come suona, sei al primo posto, noi lo siamo!” Disse avvicinandosi sempre di più al volto della moglie; Hailey iniziò a sbottonargli i tre bottoni della sua maglia verde militare e si dedicò a stropicciare i suoi corti capelli, quando il timer che Jay aveva impostato per la cottura dello stufato li interruppe.

“Incredibile! Jay questa volta ci hai interrotti tu!” Rise Hailey continuando a baciarlo. Jay fece dei sospiri esasperati, grugnì, senza staccarsi da lei, frustrato di averli messi nella solita situazione che li vedeva interrompersi proprio sul più bello, la prese in braccio e prima di salire le scale per andare nella loro stanza, li condusse vicino la cucina, e mentre l’appoggiava leggermente al piano da lavoro, alzò il coperchio, controllò a che punto fosse girandolo con il mestolo in legno e ne assaggiò un pezzo, prima di spegnere il fornello.

“E io?” Chiese Hailey mentre jay l’ancorò a se e iniziò a salire le scale. Jay le sorrise e senza parlare nonostante avesse già mandato giù il boccone la baciò appassionatamente così da farle almeno sentire il sapore che il suo stufato gli aveva lasciato.

“Buono!” sussurrò roca Hailey sulle labbra di Jay passandoci sopra la lingua ed emettendo un suono di puro piacere. Togliendoli la maglietta e lanciandola perso gli scalini, si fissò ancora meglio al corpo del marito e appena entrarono nella camera Jay iniziò a stuzzicarla.

“IO o lo stufato?” la provocò suo marito mentre si sedeva sul loro letto, lasciando Hailey a cavalcioni su di lui che gli massaggiava i lobi delle orecchie e gli baciava la mascella. Lo guardò, si morse le labbra, fece finta di pensarci e alla fine gli rispose: “Decisamente tu” e infine lo baciò ardentemente iniziando a duellare con la lingua di suo marito . Si dedicò ad accarezzare la sua testa, la sua nuca e col suo corpo spingeva decisamente verso la zona intima del marito. Aveva bisogno di connettersi ancora di più con lui. La miccia che accese ancora di più la passione fra i due fu lo sguardo con cui Jay la stava osservando una volta che le tolse il maglioncino, che rivelò il completino intimo forato. Jay era senza fiato.

“Sei decisamente tu il mio regalo di Natale!” Esclamò esterrefatto senza parole iniziando a balbettare qualcosa di incomprensibile!

“Avrei voluto che lo vedessi per festeggiare la mezzanotte, ma mettiamola così sarà il tuo regalo anticipato. Ti piace ?”

“Se mi piace? Dio Hailey sei più irresistibile del solito!” Le rispose tornando a torturarle le labbra mentre aveva iniziato a giocare con il gancetto che, con la sua solita agilità, fece scattare. Hailey lo aiutò mentre cercava di  toglierlo, e in un baleno finì per terra da qualche parte nella stanza. 

“Sai che c’è ?! bello, adorabile l’intimo ma io preferisco letteralmente godermi mia moglie nel modo più naturale possibile!”

Hailey lo guardò intensamente e baciandolo lo strinse a se cercando di soffermarsi e stringere la pelle che tanto la stava scaldando in quel momento. Jay la teneva stretta come se avesse paura che da un momento all’altro potesse cadere. Entrambi in quel momento avevano bisogno di festeggiare in anticipo il loro primo natale da sposati perchè quello sarebbe stato uno dei natali migliori!

“Ti amo” sussurrò debolmente Hailey mentre lo spingeva un po’ di più verso il materasso e mentre Jay appoggiava i gomiti su di esso guardandola assorto con gli occhi lucidi e innamorati, Hailey cercava di spogliarlo dei suoi jeans e di quella maledetta cintura. Quando riuscì a far scattare la fibbia jay levò con un calcio i suoi pantaloni e guardando sua moglie imbambolato le lasciò nuovamente prendere le redini della situazione. Hailey di conseguenza cominciò a osservarlo con la stessa intensità e vedendo il suo addominale scolpito contrarsi, per stuzzicarlo lo fece rabbrividire di piacere passandoci sopra il suo dito indice senza staccare gli occhi dai suoi. Jay non staccò mail il contatto visivo e mordendosi le labbra, non resistendo più a quello sguardo sensuale, scostandole i capelli biondi la baciò impaziente sussurrandole di rimando che la amava. Ormai saturi di dover aspettare, hailey si liberò dell’ultimo micro indumento che indossava e dopo aver baciato alla francese suo marito, senza mai staccare lo sguardo da quello di Jay li unì. In quel momento non stavano facendo l’amore solo con il loro copro, ma starando facendo l’amore con i loro occhi. Hailey poteva giurare che Jay stesse prendendo fuoco, non solo grazie al suono dei sospiri che insieme ai suoi riempivano l’aria, ma proprio grazie alla lussuria che gli comunicava con il solito linguaggio che li contraddistingueva. Nonostante fossero appicciati come due siamesi, Jay cercava di attirarla ancora più a se, facendo uno dei suoi passatempi preferiti: districandole i suoi riccioli dorati. Hailey si era ormai appesa con le mani al suo volto e quasi in modo disperato assaporava quella labbra che ogni tanto Jay inumidiva mentre cercavano di riprendere fiato. Jay sentiva le ciocche morbide fra le mani e le sosteneva la testa perchè non voleva sentirla sfuggire nemmeno per un secondo. Erano davvero un corpo e un’anima in quel modo e in quella posizione che ormai li aveva legati e che li stava trasportando verso il culmine del piacere. Jay sentiva i talloni di Hailey sprofondare verso i suoi glutei ogni qualvolta che il desiderio e l’intenistà aumentava. Era così forte e coinvolgente che non sapeva quantificare chi dei due era più assorto. Ad ogni spinta l’intensità aumentava sempre di più e dopo ogni bacio, il desiderio e il bisogno di guardarsi e connettersi non solo in modo corporeo ma anche mentale proprio come accadeva quando erano sul lavoro. 

Jay crollò per primo anestetizzato dal piacere che sua moglie gli aveva fatto raggiungere e guardandola raggiungere la stessa intensità mentre era sdraiato sul loro letto si innamorò ancora più di lei. Le prese la nuca e facendosi solleticare il caso con i suoi capelli la baciò intensamente ancora una volta ringraziandola per la beatitudine mattutina. Scostarono quelle coperte che non avevano nemmeno disfatto e cercarono di riprendere fiato. Jay fece spazio ad hailey che si accostò aderendo il più possibile al corpo caldo del marito che fino a pochi istanti prima aveva dominato e posseduto. 

“Ti amo intensamente Jay” gli confessò hailey tornando a catturare quella labbra che amava torturare con le proprie.

“Ti amo intensamente anche io!”  Rispose ghignando e baciandola ancora Una, due, tre volte.

“Ho notato, direi che questa volta è stato intenso” disse hailey solleticandogli la mascella su cui ogni tanto riponeva quando leggero bacio.

Jay la stringeva con entrambe le braccia strofinando e legando gambe e piedi a quelli di sua moglie.

Non servivano parole in quel momento perchè entrambi si stavano godendo le reciproche coccole: grattini, qualche piccolo bacio, Hailey che ogni tanto faceva le fusa perchè amava quando Jay le sistemava i capelli. Avrebbero potuto stare così per un tempo infinito. Hailey stava ascoltando il battito del cuore di Jay e nel frattempo osservava il paesaggio mattutino innevato dalla grande vetrata che separava la loro stanza dal balcone che si gettava verso la montagna e che regalava una vista magnifica, oggi un po’ intralciata da un abete enorme.

“Adoro avere il letto che ci permette di osservare questo paesaggio stupendo reso ancora più magico dalla neve che imbianca e illumina tutto.” Ruppe il silenzio la bionda che scrutava la natura che le si mostrava di fronte, avvolgendosi ancora di più contro il marito.

“Sai quel pino che ora sta oltrepassando la ringhiera del balcone, quando venivo qui da bambino non era altissimo, mio nonno lo piantò quando nacque Will, e ogni anno a Natale lo addobbava, ora però è troppo grande per poterci riuscire”. Raccontò a sua moglie coinvolgendola nuovamente in un bel ricordo della sua infanzia.

“Doveva essere magnifico vedere le luci soffuse da questa camera da letto che illuminavano i momenti felici delle feste.”

“c’era una bella atmosfera specie perchè alla fine noi siamo cresciuti con l’albero. Ogni natale che passava ci accorgevamo del tempo e di noi che andavamo avanti.”

Hailey si scostò leggermente da Lui e appoggiando il gomito al materasso con il braccio che le sosteneva la guancia, lo guardò in modo amorevole. Nuovamente occhi negli occhi Jay le sorrise e le chiese silenziosamente che cosa le frullasse nella testa. Nessuno dei due si spiegava come facevano a essere così connessi, ma tra di loro funzionava così da sempre, sinonimo, forse non solo della estrema sintonia che avevano ma anche dalla forte fiducia che avevano l’un l’altro. 

Hailey lo baciò a fior di labbra e dopo che jay lo intensificò un po’, si stacco da lui mugugnando e sorridendo lo ringraziò nuovamente per averla fatta entrare nella sua infanzia. 

Solo dopo essersi coccolati ancora un po’ Jay le fece una proposta: “Che ne dici se andiamo pranzare in paese. C’è un vivaio non molto distante da qui, potremmo prendere un abete piccolino e piantarlo in giardino e vederlo crescere. Ci siamo sposati da poco, piantandolo adesso per quando avremo dei figli potremmo addobbarlo insieme a loro proprio come facevamo io e Will da piccoli. Sarebbe un modo per ricordarci ulteriormente quanto il nostro amore e la nostra famiglia cresca anno dopo anno” le chiese un po’ timoroso ma molto sorridente.

“Jay…” cercò di rispondergli Hailey con voce spezzata. “…Sarebbe stupendo!” Continuò la frase prima di lanciarsi su di lui per una nuova sessione di coccole e baci rimanendo godendosi le mani di suo marito sul suo corpo.

 

 

 

 

 

24 dicembre 2029 - il Natale fa tornare bambini anche i grandi

 

Hailey si era svegliata con la testa appoggiata alla spalla di suo marito e con le mani di sua figlia Mia che le stringevano una ciocca di capelli. Entrambi i suoi gemelli continuavano a dormire usando come “letto” il loro padre e lo stesso Jay era ancora nel mondo dei sogni insieme ai suoi figli. Teneva un braccio sotto sua moglie e la stringeva a se, mentre la sua mano sinistra era appoggiata al centro della schiena di Noah che dormiva appoggiato al petto del padre, tenero la sua testolina ricciolina e bionda sopra quella cicatrice che ricordava ad Hailey il momento in cui aveva davvero realizzato di poterlo perdere e il momento in cui aveva deciso di non nascondere, perlomeno a se stessa, il forte sentimento che provava per lui. 

Hailey guardò le sue tre ragioni di vita dormire beatamente, i suoi figli erano sereni e rilassati appiccicati ai loro genitori e non potè che commuoversi. Lei e Jay stavano riuscendo a dare una vita serena ai loro figli nonostante le preoccupazioni e il lavoro pericoloso che facevano. Nella loro quiete domestica c’era rigore, dato che avevano due figli piuttosto vivaci e testardi (proprio come loro), ma si cercava di trasmettergli non solo i valori del rispetto, ma anche dell’amore e della famigliarità. Hailey stava cercando di dar loro più amore e affetto possibile. Spesso aveva qualche dubbio di poter essere una brava madre, dato che fondamentalmente dall’adolescenza in avanti era cresciuta da sola contando solo su se stessa, ma per quanti errori pensava di poter fare, era grata alla vita di avere Jay al suo fianco. Nella vita non aveva pensato seriamente alla maternità finché non si era messa insieme a Jay. Era l’unico uomo con cui aveva pensato e immaginato di costruire una famiglia, ma neanche nei suoi pensieri più lontani, prima di arrivare all’intelligence e incontrare quell’uomo meraviglioso che ormai la sceglieva da anni, aveva immaginato di poter arrivare e raggiungere l’obbiettivo di crearsi il proprio nucleo famigliare con il miglior equilibrio possibile. Eppure eccola li, ad iniziare una vigilia di Natale nella tranquillità della loro baita di montagna, con due figli meravigliosi e un uomo che l’amava alla follia. Aveva passato così tante feste Natalizie da sola che per un periodo per lei quelle feste erano inesistenti: si ripeteva che erano giorni come gli altri e spesso faceva il doppio turno al lavoro sostituendo coloro che invece avevano una famiglia con cui stare.

Da bambina insieme ai suoi fratelli aiutava la madre a fare l’albero sia al ristorante che a casa, ma per il resto non erano vere e proruppe feste, dato che finivano sempre con il vedere il padre incarognito dall’alcool che si scontrava anche per una banalità sia con i suoi figli e soprattutto con sua madre. Le feste erano sempre motivo di vedere ancora più alcolici sulla tavola e quindi erano diventate con il passare degli anni sinonimo delle ennesime sofferenze. Ma una volta che aveva iniziato a frequentare l’intelligence e successivamente Jay sia come semplice amico e successivamente come amante, la percezione era cambiata perchè anche lei aveva avuto modo, finalmente, di sperimentare quella serenità, che se vissute con le persone giuste, emanavano. Sicurezza, felicità e atmosfera amorevole che si era poi amplificata quando erano diventati compagni per la vita e sopratutto quando misero al mondo quei due angeli che aveva la fortuna di chiamare figli. E per tutto questa gioia che ora era capace di provare doveva ringraziare l’uomo che aveva affianco e che aveva scelto di trascorrere tutta la sua vita con lei. L’uomo che l’amava, la sosteneva, la faceva sentire importante, la capiva e le permetteva di essere se stessa senza mai giudicarla, anzi l’amava proprio per la persona che era e grazie a Jay, forse anche lei stessa aveva imparato ad amarsi di più. E, se inizialmente aveva pensato che diventare genitori poteva cambiare il loro rapporto, si sbagliava perchè lo aveva migliorato e rafforzato. Vedere suo marito e i suoi figli così rasserenati la metteva di buonumore, non sapeva nemmeno dire quanto rimase a fissare Jay che aveva la stessa espressione pacifica di Noah. Hailey cercò di non svegliare nessuno dei tre, ma si girò per poterli ammirare meglio. Adorava il profilo di suo marito che teneva sempre una leggera barba sul volto. Amava accarezzarlo e sentire la morbidezza della sua pelle che contrastava con la ruvidità della leggera peluria sul volto. Di istinto dopo aver accarezzato i gemelli, iniziò ad accarezzare dolcemente il viso di Jay proprio come faceva quando facevano l’amore o si coccolavano nel letto. Sentì Jay sospirare da sotto le sue mani e quando i suoi occhi si aprirono, dopo che si erano abituati alla luce mattutina, gli augurò il buongiorno, smettendo di accarezzare ripetutamente la guancia di suo marito.

“Buongiorno anche a te amore mio” gli disse baciandola a stampo e sussurrandole sulle labbra: “potresti continuare ad accarezzarmi? È estremamente rilassante” le confessò sorridendole e guardandola con occhi luminosi stringendola ancora di più a se stesso.

Hailey ricominciò ad accarezzarlo e ogni tanto gli dava qualche bacio a stampo alternando anche qualche ‘Ti amo’. Jay era assorto da lei felice di potersi coccolare un po’ quella mattina perchè sapeva che quando i loro figli si sarebbero svegliati non avrebbero avuto tregua causa enfasi natalizia.

Quando Jay intensificò l’ultimo bacio, dopo averle risposto che l’amava follemente, hailey sentì Noah muoversi tra loro e gli disse: “Occhio a non svegliarli, sennò questi baci dovrai condividerli.” 

Jay fece cenno di no con la testa e sorridendo la baciò ripetutamente. Hailey pensò che quella Vigilia stava iniziando come le scene che si vedevano in quei film insensati  che tanto detestava e che non comprendeva nemmeno ora che conduceva una vita felice. Eppure era davvero bello svegliarsi così, con l’uomo della sua vita che riservava tutto il suo amore alla sua famiglia. 

Mentre i due coniugi si stavano godendo la loro routine mattutina di coccole, entrambi sentirono Noah svegliarsi e di conseguenza anche Mia iniziava ad agitarsi.

“Mama ho fame” disse il loro bambino di tre anni mentre si spostava per mettersi dritto a guardare i genitori con occhi ancora addormentati. 

Hailey e Jay si sorrisero cercando di diminuire l’enfasi del loro bacio dato che i loro bambini si stavano svegliando. Non si facevano problemi a fare vedere loro quanto si amavano, anzi era proprio il loro obbiettivo specie perchè Hailey sapeva che cosa significava non vedere l’amore fra i propri genitori quindi volevano che i loro figli si sentissero amati e vedessero quanto le persone che gli avevano messi al mondo si volevano bene, più del primo giorno; però ecco certi dettagli era meglio risparmiarli ai due bambini di tre anni.

“Sei proprio mio figlio” gli disse Jay prendendolo in braccio e facendolo mettere a cavalcioni sul suo addome visto che Mia si era girata dall’altra parte e si era aggrappata ad Hailey che le accarezzava i capelli proprio come faceva con Jay.

“Puoi dirlo, non avrei fatto figli se non avessi avuto te!” Disse Hailey spiazzando, ma non di troppo, Jay.

“Solo tu avresti potuto essere il padre dei miei figli” confessò seria. Non era la prima volta che glielo diceva, ma anche se era un argomento che tornava spesso, Jay rimaneva sempre sorpreso e lusingato.

“Anche io non avrei voluto nessun’altra come madre dei miei figli, non volevo, non voglio e non vorrò mai nessuno oltre te. O con te o piuttosto da solo.”

“Non accadra’” rispose guardandolo sicura di sé perchè se c’era una certezza tra le mille insicurezze di Hailey, era che voleva davvero invecchiare e vivere per sempre con Jay. Si baciarono ancora una volta quando Mia li riportò all’ordine sbuffando: “Basta baciarvi! State sempre a baciarvi! Dobbiamo fare l’albero sennò Babbo Natale dove mette i regali” disse mangiandosi un po’ le parole.

“Hey signorina, se usiamo questi toni mi sa che Babbo Natale salta questa casa!” Le disse Jay seccato dal comportamento di sua figlia che alzò gli occhi al cielo sembrando proprio sua madre.

“MIA!” La riportò all’ordine Hailey con il suo tono e sguardo serio e anche un po’ intimidatorio, ma la bambina fece finta di nulla e incrociò le braccia al petto proprio come faceva Jay. I due partner lo notarono e se lo comunicarono con il loro solito modo di comunicare, ma non potevano permettere che la loro bambina si seccasse perchè loro erano felici e innamorati.

“Signorina, è la mattina della Vigilia, nessuno ci corre dietro, mamma e papà vi amano e si amano e non c’è niente di più bello che dimostrarselo specialmente nei giorni di festa in cui possiamo stare tutti assieme” la redarguì Hailey.

“Come si dice in questi casi?” Chiese Jay portando sua figlia a scusarsi soprattutto per il tono usato.

“Scusa” pronunciò guardando e stringendo il lenzuolo che era appoggiato su sua madre.

Hailey l’attirò a sé e la baciò e Mia disse che le voleva bene. “Ti voglio bene anche io tesoro” le disse abbracciandola forte prima che la piccola si dimenasse e andasse verso Jay per fare lo stesso. 

Hailey si mise a sedere e infilando la felpa di suo marito andò verso la cucina urlando: “Chi mi aiuta a preparare latte, caffè e Waffle?” Scatenando la felicità di entrambi i suoi figli che abbandonarono Jay nel letto da solo che li guardava andare via radioso.

 

 

****

 

Quando Jay scese al piano di sotto hailey aveva già preparato il caffè e il latte per i bambini. Quando si accorse che per stare dietro ai Waffle non aveva ancora preparato la sua tazza rimediò pretendono una dallo stipetto e glielo fece.

“Grazie” sibilò dolcemente guardando suo marito con quegli occhi che riservava solo a lui: era fortunata anche se in fondo, forse, non si sarebbe mai abituata alla sua premura.

“Mamma ho fame!” Disse Noah giocando con la sua forchetta del set della pappa per bambini.

“Un attimo Noah, ma cosa avete sta mattina: l’impazienza si è impossessata di voi”. Disse Hailey alzando gli occhi al cielo.

“Chissà a chi assomigliano” sussurrò Jay accarezzandole il viso con il suo respiro, mentre le passava accanto per prendere la sua zolletta di zucchero. 

“Non mi sembra che sta notte ti lamentassi della mia impazienza” lo stuzzicò Hailey. 

“Non mi stancherei mai di quel tipo di impazienza” disse baciandole la guancia prima di prendere un arancio e iniziarlo a sbucciarlo per dividerlo con suo figlio così da placare la sua fame.

Mentre Hailey cuoceva e depositava nel piatto gli ultimi Waffle, osservava suo marito che imboccava Noah per evitare di farlo sbrodolare troppo con il succo dell’agrume. Suo figlio era davvero un amante del cibo quindi Hailey si stava divertendo a vedere Noah che rincorreva quello spicchio perchè Jay vedendo che voleva fare morsi grandi tendeva sempre a spostare la mano per evitare che Noah rischiasse di ingozzarsi.

Ed hailey ebbe nuovamente la sensazione di quanto fosse fortunata ad avere un uomo che si prendesse così cura di loro.

 

Dopo aver finito di fare la loro colazione per la gioia dei loro figli non solo fecero quel mini alberello che jay anni prima aveva acquistato, ma finalmente il pino che avevano piantato l’anno del loro matrimonio era cresciuto quanto bastava per permettere alla famiglia Halstead di poterlo finalmente abbellire.

“Mamma sta nevicando” disse Mia guardando verso il cielo e tirando fuori la lingua per assaggiare la neve. 

Hailey glielo aveva insegnato la prima volta che aveva visto la neve a Chicago. Era la classica atmosfera natalizia e per la prima volta fu grata di potersi godere tutte quelle emozioni che Jay e i suoi figli le avevano permesso di apprezzare. Smise di fare ciò che stava facendo e tirò fuori il cellulare per fare foto e video e immortalare quel momento che qualche tempo prima, lei e suo marito avevano sognato.

“Te lo immaginavi così?” Si avvicinò Jay mettendole un bacio intorno e abbracciandola. Hailey, che sapeva che stavano pensando la stessa cosa, lo guardò luminosa e baciandolo gli disse “é anche meglio”. Jay la strinse sentendo quanto i loro cuori battevano, si ripeterono quanto si amarono e poi tornarono a giocare con i loro figli.

 

****

 

“Zio Will, manchi” disse Noah guardando la faccia di Will nel cellulare di Jay.

“Lo so, ma ho incaricato babbo Natale di portarvi il vostro regalo.”

“Ma tu non sarai qui” fece il broncio Mia, scappando poi da sua madre che le spiegò che Will non aveva più potuto raggiungerli perchè doveva aiutare a stare bene le persone. Il Mea aveva ricevuto diversi feriti a causa di un incidente di un autobus e Will aveva dovuto raddoppiare il turno così quel Natale gli Halstead avrebbero fatto a meno di un membro. Hailey raggiunse Jay con Mia e augurò un buona natale a suo cognato, tutti molto dispiaciuti di non averlo li.

Una volta che si salutarono, Mia tornò a giocare con suo fratello, mentre Hailey e Jay si misero sul divano, parlando di quanto fossero dispiaciuti di non avere Will con loro ma capivano e sapevano che quando accadevano certi tipi di incidenti con diversi feriti, avere più medici a disposizione era indispensabile. 

Nonostante stesse conversando con sua moglie, Jay notò il volto corrucciato di sua figlia, le chiese perchè fosse così pensierosa dato che assieme a Noah stava giocando a fare un puzzle per bambini.

Con ancora qualche pezzo di puzzle in mano, con le sue gambette corse verso di loro e si arrampicò sul divano, e mettendosi in ginocchio su suo padre lo guardò e gli domandò:” non abbiamo detto a Babbo Natale che non siamo a casa ma siamo qui” disse riferendosi a qualche settimana prima quando i due detective avevano aiutato i loro figli a scrivere la letterina di babbo natale.

Hailey e Jay si scambiarono un’occhiata e si chiesero silenziosamente come riprendere in mano la situazione. 

Jay con sicurezza le rispose: “Prima di andarla ad imbucare ho aggiunto che se non ci trovava a Chicago saremmo stati qui. Stai tranquilla piccola Mia, Babbo Natale ci trova perchè ha gli indirizzi di tutti i bambini del mondo” continuò tentando di convincerla. Solo quando vide spuntare sul suo volto un grande sorriso capì che l’aveva convinta. “Grazie papà sei il migliore!” E Jay in quel momento si sciolse guardandola con amore, l’abbracciò forte e la ringraziò quasi commosso.

“Stiamo facendo un bel lavoro vero?” Chiese conferma Hailey nel loro ruolo di genitori dopo che aveva assistito alla scena che l’aveva fatta lacrimare di gioia.

“Direi di si” disse deglutendo e baciandole il capo suo marito. Quella quiete però venne nuovamente interrotta da ciò che Mia disse successivamente: “Speriamo che capisca la calligrafia di papà”.

I due partner scoppiarono a ridere e furono un po’ sorpresi che la loro bambina con ironia sapesse già cosa volesse dire il termine calligrafia.

“LO sai che questa è colpa tua?!” Disse Jay facendo sdraiare sul divano sua moglie e mettendosi sopra di lei con occhi maliziosi.

“MIa?” Disse Hailey facendo finta di non capire.

“Si questo lo dice solo perchè tu mi prendi sempre in giro per come scrivo velocemente”.

Hailey lo guardò con sguardo divertito ma colpevole, e Jay sapendo quanto soffrisse il solletico iniziò a solleticarla. Hailey si dimenava divertita sotto di lui, ma poi quando smise una sessione di baci a carezze sostituì quel gesto goliardico e dispettoso.

Fu solo quando a Jay venne in mente che aveva un regalo per Hailey che sperava fosse anche un po’ suo che lasciandola sdraiata e un po’ imbronciata perchè voleva continuare ad assaporare quella labbra che tanto amava, che si ricompose attendendo che suo marito tornasse da lei.

“Buon Natale in anticipo” le disse porgendole un pacchettino dorato.

“Ma non è ancora ora” disse Hailey un po’ sorpresa ma curiosa. 

“Voglio che tu lo apra adesso beh perchè mi piacerebbe che lo usassi a Natale, dopo la mezzanotte.. aprilo capirai” la incalzò.

Hailey sciolse il nastro che chiudeva la borsa natalizia e quando l’aprì con il pensiero tornò a quel natale in cui lei stessa aveva preso un completino intimo per festeggiare il Natale da sposini. Questa volta fu jay a pensare al suo intimo natalizio, ne scelse uno questa volta di pizzo nero, con delle trasparenze e dei ricami in rilevo tono su tono, il reggiseno aveva delle bretelle e dei ricami sul davanti molto sensuali mentre lo slip era ricamato e aveva dei tagli a zig zag che lasciavano scoperta parecchia pelle nei punti giusti. Hailey si illuminò perchè amava ricercare sempre qualcosa di particolare e sensuale, e amava quando suo marito le faceva questo tipo di regali perchè non solo erano molto sfruttabili, ma erano condivisibili.

“Ti piace?”

“É meraviglioso, Grazie” rispose baciandolo per poi giungere ad una riflessione: “Mi chiedo se questo regalo è più per me o per te?!” 

Jay sorrise e prima di baciarla e farla stendere sul divano le disse “Direi per entrambi”. Hailey scosse la testa divertita, felice di fare sempre il solito effetto di suo marito, pronta a replicare la stessa notte che si ritagliavano tra la vigilia e il Natale perché non c’era niente di più bello che amarsi ancora di più nei giorni di festa cullati dal loro amore e dall’amore dei loro figli.

 

 

Note autrice: eccoci arrivati alla fine del penultimo capitolo di questa raccolta in tema natalizio. Il prossimo capitolo che spero di pubblicare prima del Natale, o al massimo prima del 31, parlerà del Capodanno così da aver toccato tutte le festività del momento. Come sempre vi ringrazio del vostro tempo e spero che queste storie in mood festivo vi portino un po’ di gioia e spensieratezza. A presto, Curlywriter.

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Capitolo 4
*** parte quarta ***


 

 

Luci di Natale e Tradizioni

 

Note Autrice: cari lettori buon anno! Ecco la prima storia del 2022 sulla nostra coppia preferita. Oltre ad essere la prima storia dell’anno sarà anche l’ultima per questa raccolta Natalizia. Questo racconto tratterà di come gli Upstead hanno trascorso il Capodanno negli anni, dal primo come coppia, a quello in cui Hailey crede di aver procreato i loro gemelli, fino all’ultimo con i loro figli più grandicelli. In questo ultimo capitolo come sempre ci saranno scene dolci, romantiche e sensuali perché come avrete capito io immagino gli Upstead molto passionali e le feste penso che li stimolino molto ad amarsi ancora di più.

Come sempre ci tengo a precisare che i personaggi di Upton e Halstead non mi appartengono, ma sono frutto della penna degli showrunner della One Chicago, mentre Mia e Noah nascono dalla mia fantasia. Vi auguro una buona lettura, Curlywriter.

Ps: per chi avesse letto le 2 one shot sulla scoperta e la nascita dei gemelli vorrei precisare che ho apportato delle piccole modifiche: i bambini sono stati procreati nel mese di dicembre 2024 e sono nati l’8 settembre 2025 alla 37^ settimana. La prima parte di questo racconto riporta alcuni momenti della 5x18 di Chicago PD.

 

 

Capodanno in 4 (2028-2029)

 

Hailey aveva appena finito di fare la doccia e dalla vetrata del terrazzo della camera coniugale della baita in Wisconsin stava osservando Jay rientrare dal paese vicino assieme ai loro gemelli. Durante il giorno erano stati in una baita vicina che in periodi festivi organizzava eventi: si erano divertiti felici e assieme ai bambini: Jay li aveva portati a provare a usare gli scii per la prima volta, ma i gemelli avevano preferito di gran lunga lo slittino al quale aveva partecipato anche Hailey. La detective però era convinta che la parte migliore per tutti e 4 era aver fatto visita agli animali che lo Chalet possedeva. Mia era rimasta affascinata dagli alpaca e aveva chiesto ai genitori se potevano prenderne uno da mettere in giardino a Chicago, ma Jay prontamente per evitare una tragedia greca al rifiuto le spiegò che in città quegli animali non potevano vivere perchè troppo caotica. Diedero da mangiare alle mucche, Noah rimase affascinato dai lupi e schifato dai Lama a causa della loro mania di sputare, ennesima caratteristica che aveva preso da suo padre e che li faceva assomigliare tanto. Noah era altrettanto, se non più schizzinoso di Jay. Hailey   ricordò improvvisamente di tutte quelle volte che aveva imprecato sul lavoro ogni volta che doveva mettere le mani in posti fatiscenti e poso sani, oppure ogni volta che si erano trovati in luoghi putridi e il suo essere perfetto veniva fuori, ma Hailey adorava anche questuo suo lato preciso e metodico, era pur sempre stato un Ranger, prima di diventare detective. Era stata una giornata serena e aveva fatto bene a tutta la famiglia, erano andati a pranzo fuori e avevano anche bevuto una birra ad alta quota mentre i bambini degustavano una cioccolata calda mentre felici raccontavano le loro sensazioni perchè per  la prima volta avevano preso la cabinovia. Chicago era la loro città, la amavano ed era piena di opportunità per i loro figli ma Hailey amava fuggire in Wisconsin, era il loro angolo di paradiso, dove la felicità regnava e non c’era alcuna preoccupazione. Hailey si era sentita a casa dalla prima volta che aveva messo piede in quella baita e vedere crescere i suoi figli, vederli scoprire il mondo, vederli a contatto con la natura era una nuova scoperta e crescita anche per se stessa. Grazie ai suoi figli stava imparando a guardare tutto con occhi diversi.

Quando vide scendere i bambini dall’auto di Jay non potè che tornare alla mente al primo capodanno che passarono come coppia. Erano a cavallo tra il 2021 e il 2022 e nessuno dei due poteva sapere che quello sarebbe stato l’anno del loro matrimonio, o forse entrambi in cuor loro lo sapevano ma Hailey non avrebbe mai immaginato che Jay pochi mesi più tardi l’avrebbe sposata in fretta e furia perchè non poteva più aspettare: voleva regolarizzare la loro unione, non perchè volesse prevaricare su Hailey, non voleva e non pensava che lei le appartenesse, ma era il modo per unirli per sempre, per dimostrarle che era suo da molto tempo e che sognava un futuro con lei da molto tempo perchè l’amore che provava per lei non era nato in breve tempo ma lo aveva maturato da altrettanto tempo.

La giovane detective in poco tempo tornò a quel primo capodanno da coppia:

 

Hailey e Jay avevano da poco passato il loro primo Natale da coppia al lavoro, ma fortunatamente erano riusciti a liberarsi per trascorrere il loro primo Capodanno assieme, in tutti i sensi. Erano letteralmente fuggiti nella baita del Wisconsin partendo la notte del 30 dicembre dopo aver finito le ultime scartoffie dell’anno; non c’erano casi all’orizzonte e ne avevano approfittato per andare nel loro rifugio. Almeno era quello il soprannome che Hailey aveva dato allo Chalet quando Jay la portò per la prima volta quello stesso anno. Prepararono un borsone con indumenti caldi e con qualcosa di un pochino più elegante per la sera dell’ultimo anno e si diressero verso le montagne. 

Arrivarono alla baita alle due del mattino ed entrambi cotti e stanchi, senza neanche disfare le valigie, si prepararono per la notte, misero il piumone nel letto e abbracciati si addormentarono.

Al mattino quando Hailey si alzò, si ritrovò sola e con la parte del materasso di Jay fredda; quando finalmente riuscì a tenere gli occhi aperti senza essere infastidita dalla luce del sole vide Jay sulla terrazza della camera patronale che guardava l’orizzonte innevato.

Si coprì con una coperta e andò da lui. Era assorto nei suoi pensieri perchè non si accorse che stava arrivando: hailey lo circondò con la coperta e le sue braccia, poggiando le mani sul suo addome e quella “V” dei suoi muscoli che la faceva impazzire. Gli baciò la nuca, rabbrividendo per la sua pelle fredda ma assaporando le sue stesse labbra che ora sapevano di lui.

Lo strinse appoggiando la sua guancia sinistra alla schiena del suo compagno e gli disse ironicamente: “Non avrei mai immaginato di svegliarmi da sola l’ultimo giorno di questo anno così speciale in cui raramente ho dormito da sola. Dovrà farsi perdonare detective Halstead!” Disse allentando la presa. Jay però fu più svelto di lei, e con la sua solita agilità, si girò e mentre l’abbracciò ripetè “Scusami”.

Era serio, e la stringeva a se, continuando a pronunciare le sue scuse sulla sua spalla. 

“Ehi Jay, stavo scherzando. Jay, va tutto bene, non c’è nulla di cui scusarti.” Disse Hailey prendendogli il volto fra le mani e passando i suoi pollici sulle sue guance.

Lo portò dentro la stanza per evitare di congelare e lo fece sedere sul loro letto, Jay la prese, la fece sedere sulle sue gambe e lei gli baciò la punta del naso.

“Parlami Jay, eri cosi’ felice ieri sera..” Lo implorò Hailey guardandolo preoccupata, ma sicura di se.

“Come ho potuto dimenticare” cominciò Jay parlando più a se stesso e incolpandosi.

“Dimenticare cosa Jay?” Continuò dolcemente Hailey cercando di capire.

“Sta notte ti ho sentita agitata nel sonno, e improvvisamente ho ricordato quello che mi raccontasti all’inizio della nostra partnership. Come ho fatto a dimenticare dell’aggressione che hai subito anni fa proprio il 31 dicembre. Hailey mi dispiace: ieri io ero così entusiasta, come ho potuto dimenticarlo… questo per te è un giorno ombroso e io ieri ero eccitato come un Bambino che visita il paese dei balocchi” disse Jay rammaricato.

Hailey gli sorrise e pensò a quanto fosse premuroso il suo compagno, lo baciò e una volta che si staccò gli disse: “ tra le tue tante qualità sai cosa mi ha fatto innamorare di te così tanto?” Jay fece di no con la testa e continuò ad ascoltarla: “ sei così premuroso Jay, così attento, mi fai sentire importante e tu lo sei altrettanto per me e spero di farti sentire allo stesso modo. È vero ho avuto il sonno agitato, ma perchè avevo freddo e ho fatto un sogno strano, non riuscivo a trovarti e non sapevo dov’eri, poi probabilmente nel dormi-veglia mi sono appiccicata al tuo fianco e mi è bastato sentire il tuo profumo, sentire il calore della tua pelle, sentire che mi stringevi nel cuore della notte, mi ha fatta calmare come solo tu sai fare. Prima di metterci insieme ho sempre avuto problemi di insonnia, sai quanto il nostro lavoro possa turbare. Poi ci siamo messi insieme e il sonno è migliorato fino a quando non ho deciso di far crollare tutto…” si rammaricò, fermandosi a pensare al caos che aveva combinato fra loro a causa del caso Walton. Jay in quel momento fece no con la testa e Hailey sapeva cosa volesse dire, glielo aveva ripetuto fin troppe volte che doveva tranquillizzarsi e che lui aveva sistemato le cose senza rimorsi. Avrebbe fatto di tutto per salvarla, e così era accaduto.

Gli sorrise, si schiarì la voce e riprese il suo discorso mentre Jay la accarezzava e la guardava con occhi amorevoli:  “..si negli scorsi anni il 31 dicembre è stato un giorno complesso ma ora l’ho superato, ho te al mio fianco, abbiamo dimostrato e dimostreremo che insieme potremo superare qualunque avversità e ti prometto che mi impegnerò a farlo, ad essere migliore per te, me e per noi..oggi sto bene, sono felice e adesso l’ultimo giorno e il primo dell’anno meritano di essere festeggiati, perchè so che d’ora in poi i miei anni saranno pieni di amore e saranno migliori, meno cupi, meno anonimi..oggi la vedo la luce, vedo quella luminosità che mancava nella mia vita. E se questo posto così magico e tranquillo potrà portarne tanta altra allora Jay ogni volta che sarà possibile, fuggiremo dal caos della città e dei nostri distintivi e verremo qui dove saremo semplicemente noi, dove saremo solo una piccola famiglia di due cuori che si sono aggiustati e riscoperti a vicenda. Ti amo Jay, e tutto ciò di cui ho bisogno è qui con me! Ora ho un motivo per festeggiare anche io: tu” gli confessò tornando a baciare e mordicchiare quelle labbra che tanto apprezzava. Hailey era senza fiato e non perchè quel bacio cercarono di farlo durare il più possibile, ma perchè aveva esternato tutto quello che sentiva in un modo così veloce perchè la sua premura era rassicurare Jay e fargli capire che il suo entusiasmo l’aveva solo resa più felice.

“Jay te lo assicuro: non c’è nulla che mi renda triste in questo momento. Lo so per certo che non potrò dimenticare certe cose così come lo sai anche tu per il vissuto che entrambi abbiamo alle spalle, ma mi sono promessa che avrei cercato di riguardare meno il passato, la prima volta che ti ho detto ti amo nella buia cucina del mio vecchio appartamento!” Disse ricordando il luogo che era stato il “palcoscenico” dei primi momenti vissuti assieme.

“Ti prometto che ti farò vivere in modo speciale ogni capodanno che passeremo assieme. Ti amerò sempre di più ogni anno che passerà… aumenterà l’amore che provo per te Hailey, ti amo da cosi tanto tempo” sospirò passandole la mano fra i capelli e poggiando le proprie fronti.

“Non posso cambiare il passato e credimi lo vorrei tanto. Vorrei che tu non avessi dovuto subire certe sofferenze sia da bambina che da adulta, vorrei che tutta la storia di Roy fosse solo un incubo, ma ti prometto Hailey che farò di tutto per farti vivere al meglio il nostro presente e anche il nostro futuro.” Le disse baciandola ardentemente, tenendole la nuca per sentirla più vicina possibile. 

“Lo Jay, mi impegnerò a fare lo stesso, vorrei che anche tu non avessi dovuto vivere determinate cose, e avrei voluto risparmiartene delle altre, te lo prometto.” Ripetè lei catturando e mangiando quelle labbra che tanto bramava. Jay le baciò il collo e il centro dello sterno. Sorrisero entrambi di quel gesto così affettuoso ma anche carico di desiderio. Hailey avrebbe voluto le sue labbra ovunque e avrebbe voluto fare lo stesso con lui. Lo spinse verso il centro del loro letto e facendolo ridere iniziò una audace e passionale sessione di baci mattutini. Ormai quello era diventato il risveglio che più preferivano, quando non venivano svegliati nel cuore della notte o interrotti da un caso, ma essendo a chilometri di distanza, avevano tutto il tempo per dedicarsi a loro.

Tra sospiri, risatine, carezze desiderose e voglia di dimostrarsi quanto tenevano l’un l’latro Jay e Hailey inaugurarono al meglio quell’ultimo giorno del 2021 rimanendo accoccolati per un tempo indefinito. Hailey tra un bacio e l’altro cercava di cullare attraverso le carezze alla nuca del suo compagno mentre jay ormai faceva tappa fissa tra i fianchi e i capelli della sua compagna: hailey poteva giurare che fosse ossessionato da quelle zone del suo corpo, tanto quanto lei adorava nuca e spalle.. 

Quando conclusero la loro routine mattutina per riprende fiato, hailey appoggiandosi al petto di jay domandò ghignando:

“Allora dove mi porterà a festeggiare il detective Halstead? Che cosa facevi gli scorsi anni?”

“Beh sai benissimo che cosa facevo: lavoravo!” Disse ridendo e solleticandole sensualmente il braccio.

“Si ma non abbiamo sempre lavorato in questi sei anni! Avrai fatto qualcosa no?” Lo incalzò giocando con l’elastico dei pantaloni della sua tuta che aveva indossato per uscire sul balcone, dato che Jay era abituato a dormire in boxer.

“Beh se Will non era di turno ci vedevamo per una birra e per brindare con lo spumante alla mezzanotte. Non ho mai fatto un granché, ma da bambino spesso venivo qui. Univamo le feste natalizie al capodanno e poi la sera del primo gennaio tornavamo a Chicago perchè così papà poteva rientrare al lavoro il giorno successivo. Ho sempre fatto cose tranquille a capodanno. In realtà io sono un ragazzo tranquillo, era Will lo sciupafemmine di famiglia…” confidò Jay.

Hailey lo guardò in modo sorgnone e rise alzando un sopracciglio dubbiosa. Con la loro solita comunicazione silenziosa jay comprese nell’immediato cosa la sua fidanzata stava pensando: “Che c’è? Perché non mi credi? Guarda che non sono stato poi con così tante donne.”

“Vuoi dirmi che non avevi la fila di spasimanti Jay? Ti conosco da tempo e come fai parlare tu le testimoni donne non ci riesce nessuno. Qualcuna rimane anche imbambolata…”

“Hailey si posso dire di avere avuto nel corso degli anni una fila di spasimanti, ma beh… da quando…” disse interrompendosi, diventando un po’ rosso in volto.

“Da quando…” cercò di farlo continuare..

“Beh da quando ho capito di provare qualcosa per te, ecco non c’è stata più nessuna. Non ho voluto nessuna. Poi sono all’antica, non sono un tipo da una botta e via, queste cose le lascio a Will.. rispetto troppo le donne, e rispetto te.”

“Ma non stavamo assieme… neanche se ti sono capitate delle occasioni?”

“No, da dopo Camila, non ho avuto neanche un rapporto occasionale. Sai ti amo da un po’… e sapevo che volevo te. Il tuo trasferimento temporaneo ha solo confermato ciò che tentavo di reprimere. Avevo paura di perderti e quindi mi facevo andare bene la nostra amicizia. Ma so da molto tempo che voglio tutto ciò che abbiamo e tutto quello che stiamo costruendo. Aver comprato casa assieme da ancora più valore alla stabilità che voglio con te.” Esternò Jay sorprendendola piacevolmente. Hailey si sentì mancare il fiato, Jay era un uomo d’azione ma quando ritrova fuori uno dei suoi discorsi era piacevolmente diretto e sincero hailey gli sorrise, gli diede un bacio a stampo che piano piano avanzò sentendo Jay che con la propria lingua si faceva spazio in cerca della sua.

Hailey gemette e con riluttanza però si staccò da lui: voleva confessargli una cosa e le sembrava il momento adatto:

“Ti ho detto che avrei voluto confessarti i miei sentimenti in ospedale dopo il tuo rapimento. Beh lì ho realizzato quello che già in me era ben radicato. Conosco la sensazione jay, avevo paura di perderti, e non nascondo che spesso ho ancora paura. Se mi chiedono che cosa mi spaventa di più? Risponderei perdere te…” esternò la bionda.

“Non accadrà” le rispose sicuro di sé il suo partner che la strinse ancora di più a se. 

“Però so da molto tempo che volevo tutto questo e anzi è ancora meglio di ciò che immaginavo… però lasciatelo dire, ora capisco i tuoi ormoni impazziti da quando stiamo insieme…” lo prese in giro lei “Amo questi ormoni impazziti. Non sono mai stata desiderata così nella mia vita” sussurrò roca e sensuale sulle sue labbra.

Jay fu spiazzato, la rifece sistemare sopra di se è palpando ogni centimetro di pelle fra i glutei e la schiena della bionda le dimostrò quanto la desiderava. Poi si staccò e ridendo le disse:

“Sai che se Adam non ci avesse interrotto tanti anni fa probabilmente questi ormoni si sarebbero sfogati molto prima, l’unica che desideravo e che continuo a desiderare sei tu. Mi spiace per le altre ma io vedo te e solo te da tempo.”

“Meno male, perchè vedo te pure io da tempo. Voglio tutto questo da un po’” ripetè tornando a baciargli collo e petto.

Jay la tirò sul suo viso nuovamente ma invece di baciarla le domandò: “Quindi anche tu dopo Adam non hai… non hai…” non riuscì nemmeno a finire la frase che hailey lo baciò teneramente e facendo di no con la testa “Non eri l’unico ad aver voglia di una sola persona” gli rispose mordendogli il collo. 

Jay affondò le proprie dita nelle sue natiche e felice delle sue parole, ribaltò le loro posizioni, scostò leggermente la sua maglia e iniziò a baciarle, leccarle e morderle l’addome. Hailey gemette ripetutamente, poi tra un bacio e l’altro, gli disse: “Beh, sai cosa si dice di capodanno Halstead? Gli chiese mentre si guardarono un po’ imbambolati mentre riprendevano fiato.

“Che chi fa l’amore a capodanno farà l’amore tutto l’anno…” 

“Pronto a fare fede a questo detto” disse solleticandola e tornando a mangiarla di baci.

 

**** 

 

 “E tu detective Upton cosa facevi quando non lavoravamo a capodanno?” Chiese Jay mentre le porgeva una tazza di caffè fumante e mentre divideva le frittelle di mele che la cameriera del pub del paese gli aveva appena portato.

“Stavo a casa, leggevo un libro, bevevo una birra…prima che esistessero le piattaforme streaming noleggiavo un film, e spesso non aspettavo nemmeno la mezzanotte e andavo a dormire. Il capodanno mi ha da sempre messo tristezza. Sai c’era poco da festeggiare, come ti dissi i primi tempi che lavoravamo insieme non avevo una gran vita privata..” Disse ghignando e facendogli l’occhiolino.

“Ti assicuro che questo capodanno sarà migliore di tutti gli altri. Fidati di me!”

“Mi fido Jay, l’ho sempre fatto e sempre lo farò. Sappi che è già migliore, siamo insieme”. 

Jay la baciò velocemente e poi sul cellulare digitò un numero rendendo molto curiosa Hailey mentre faceva colazione, degustandosi non solo il panorama ma anche Jay baciato dal sole che entrava dalla vetrina.

“Si pronto, potrei parlare con il proprietario?”

Hailey sentì una voce femminile che affermò che glielo avrebbe subito passato.

Quando Jay riuscì a parlarci, si presentò come il detective Halstead e dalla cornetta Hailey sentì un uomo fare i convenevoli, felice di sentirlo.

“So che ti chiamo un po’ in ritardo, ma sai con il mio lavoro è un po’ impossibile fare programmi. Volevo chiederti se hai un tavolo e una camera libera per stasera. Sono riuscito a liberarmi al volo e sono in Wisconsin con la mia fidanzata e mi piacerebbe farle passare un Capodanno magnifico in uno Chalet magnifico. Siamo solo in due, sai usciamo da poco insieme..” 

Hailey lo guardava stupefatta, Jay le stava provando tutte per convincere il proprietario che acconsentì senza mezzi termini. Aveva sempre un modo molto affabile di convincere le persone.

Ci fu silenzio e jay fece l’occhiolino ad Hailey iniziando a disegnare segni circolari sulla sua mano mentre aspettava una conferma alle sue richieste.”T

Hailey lo sentì ringraziare il proprietario e una volta riattaccato il telefono, jay le disse di finire con calma e che stava solo andando a pagare.

Quando tornò al tavolo hailey gli chiese che cosa stava escogitando.

“Ti porto a passare il nostro primo capodanno in un posto da sogno! Ora però andiamo a casa che dopo pranzo voglio partire.”

Durante il tragitto le raccontò che aveva conosciuto il signor Francis quando era andato a sciare con Will parecchio tempo prima e aveva pensato che il posto avesse una vista eccezionale. Per arrivare al ristorante del rifugio dovevano prendere la seggiovia o cabinovia, aveva pensato che fosse perfetto per passare un weekend romantico e finalmente poteva organizzarlo. Avevano una fattoria, avevano le piste da scii, si potevano organizzare camminate con le ciaspole e giri in motoslitta ed era quello che avrebbe voluto far provare ad Hailey il primo dell’anno così per riprendersi dai bagordi dell’ultimo dell’anno. Era un posto per famiglie ma anche per coppie e Jay voleva farla sentire unica come quel posto.

Arrivati alla baita, Hailey rimase colpita dalla vista, era un posto totalmente fatto di legno, adornato di luci festive e piacevolmente innevato. Era rilassante e romantico allo stesso tempo.

“Who Halstead, ti sei impegnato! Come hai fatto a farci riservare una camera e una cena, lutiamo dell’anno all’ultimo minuto? Svelami quali sono le tue doti da adulatore.”  Esternò hailey stupefatta mentre intrecciava le loro mani e lo guardava radiosa.

“Sono venuto tempo fa con Will per sciare, quando eravamo a cena Will ha salvato da soffocamento certo la nipote del proprietario che era in villeggiatura così sapendo poi che faccio il detective è sempre felice di avermi e ora che ti conoscerà non ci farà più andare via.” 

“Dovremo ringraziare Will allora” lo prese in giro Hailey..

“Hey, io ero con lui, ho tenuto calmi i genitori e il signor Francis.

“Grazie” disse Hailey baciandogli la guancia.

“Dal primo momento che ho visto questo posto ho sperato di poterti portare. E preparati perché domani ti porto a fare un’escursione in motoslitta.”

“Guidi tu?” Disse stringendosi al suo bicipite felice di fare quella nuova esperienza insieme, rporpio come accadde la prima volta che la portò sulla sua Ducati.

“Ovvio” le rispose dandole un bacio a stampo prima di scaricare i loro borsoni.

“Allora non vedo l’ora di potermi stringere a te” gli disse tornando a cercare la sua lingua in un altro bacio.

Hailey quell’ultimo dell’anno fece la conoscenza del signor Francis che le raccontò di come aveva fatto la conoscenza dei fratelli Halstead. Le confessò anche che non vedeva l’ora di poter conoscere la donna che avrebbe fatto capitolare quell’uomo che affascinava tutte le sue dipendenti ma che in realtà negli anni non aveva filato nessuna.  Quando poi seppe che erano anche colleghi le confidò ulteriormente che sapere di avere due poliziotti in hotel lo rendeva sicuro. Il suo chalet era meravigliosamente e anche sperduto perciò quando, quelle poche volte aveva dovuto richiedere l’intervento della polizia ci era voluta un’eternità.

Quando gli fece vedere la camera che gli aveva riservato hailey rimase stupita. Era totalmente di legno, era situata all’ultimo piano quindi si vedeva il tetto a spiovente dalla piccola finestra che dava sulla montagna. Ma la cosa più piacevole e anche divertente era il letto rotondo posto al centro della stanza dove era posizionata una coperta di pelliccia sopra un candido piumone color avorio. Proprio di fronte era situata una vasca idromassaggio che hailey sapeva già che avrebbero potuto usarla all’unisono nonostante non fosse troppo capiente. Una volta lasciati soli Hailey  lo guardò e  disse: “Beh è il capodanno delle prime volte, non ho mai dormito in un letto rotondo. Mi chiedo solo come farai a starci, sono sicura che i tuoi piedi rimarranno fuori dal letto. “ disse sprofondandoci e provando la comodità di quel letto circolare che li avrebbe ospitati per la notte.

Jay Si tolse le scarpe e la raggiunse, le prese la mano, gliela baciò e poi prendendo i due calici e la bottiglia di spumante lasciata sul comodino affianco, la stappò, bagnando le lenzuola e le disse: “non credo che avrò il tempo di tenere i piedi fuori dal letto.” 

Era tremendamente seducente mentre versava il vino nel flut. Hailey lo osservava rapita e un po’ ammaliata dalla sua sensualità che tanto apprezzava perchè riservava solo a lei.. del resto era lo stesso che faceva Hailey con lui. Per lui la sua sensualità era innata.

Mentre aspettava che anche lui si versasse da bere, hailey raccolse qualche goccia di spumante e gli bagnò i lati del collo, perchè come diceva sempre portava fortuna. Jay le fece l’ennesimo occhiolino e la guardò incredulo di essere davvero lì con lei.. quante volte aveva pensato al momento in cui l’avrebbe portata in quel posto magico.

“Sai credo che la bottiglia fosse per la mezzanotte.. e… Hai bagnato il letto…” gli disse roca..

“Beh, ho intenzione di bagnarlo spesso stasera e ne ordineremo un’altra, magari un rose dolciastro..uno dei tuoi preferiti” 

Hailey non si stupì del commento spinto, perchè effettivamente ebbe lo stesso pensiero mentre formulava la sua esternazione. Fece tintinnare insieme i loro bicchieri e dopo aver brindato a quel primo capodanno si sporse e lo baciò.

“Grazie, ti amo e amo tutto questo” .

Jay le sorrise e ripetè lo stesso per baciarla più volte. Vedendo l’orario si prepararono per andare a cena. Gustarono il famoso cervo che Hailey amava mangiare ogni volta che andavano in montagna, bevettero, e si godettero la reciproca compagnia. Poi poco prima della mezzanotte abbandonarono la sala e si recarono nella propria camera da letto.. non volevano aspettare la mezzanotte ma volevano finire l’anno e cominciarlo facendo la cosa più bella: amandosi.

Quando sentirono i fuochi d’artificio esplodere all’esterno, jay interruppe l’ennesima sessione di baci e guardò l’orologio: “Buon anno amore mio” le disse baciandola e legando le loro lingue unì i loro corpi pronti a trascorrere uno degli anni più importanti della loro vita! Ciò che non sapevano ma che dentro di loro avevano desiderato, è che qualche anno dopo sarebbero tornati in quel luogo così magico con i loro bambini divenendo una famiglia ancora più unita.

 

 

 

 

Capodanno in 4 (2028/2029)

 

Hailey torno al presente sentendo dei leggeri passi raggiungerla nella loro stanza. La piccola Mia, che ormai stava crescendo tanto quanto il piccolo Noah, le corse incontro con un sacchetto in mano. 

“Ciao mamma, papà mi ha detto di portarti questo..” Disse porgendole la busta.

Hailey tirò fuori il suo contenuto e vide un vestito molto simile, se non identico a quello che indossava al capodanno del 2024, sera in cui lei era convinta che lei e Jay avessero concepito i loro gemelli. 

Tutto ad un tratto le si formarono delle lacrime che però scacciò nell’immediato per non turbare la sua bambina che era felice e non vedeva l’ora soprattutto di vedere i fuochi d’artificio che ogni anno il paese faceva scoppiare proprio dal mezzo del lago che vedevano da casa loro.

“È un bel vestito mamma..”

“É vero è un bel vestito. Sai ne ebbi uno molto tempo fa, un capodanno che io e papà ci amammo tanto..e quella sera tu e Noah eravate già dentro la mia pancia solo che non lo sapevamo ancora ma lo speravamo tanto…” le raccontò vedendola illuminarsi. 

A Mia piaceva tanto sentire le storie dei loro genitori, ed era affascinata dal fatto che lei e Noah erano stati nove mesi nella sua pancia. Secondo Hailey sarebbe diventata un’ostetrica mentre Jay era convinto che avrebbe fatto l’avvocato per la sua parlantina.

“Ci prepariamo insieme mamma?” Le chiese mentre correva a prendere il suo vestitino.

“Certo tesoro” 

Hailey la portò in bagno con se e finì di acconciarsi i capelli, arrivati al momento del trucco, hailey prese il suo balsamo labbra e lo mise alla sua bambina, che felice si sentiva grande e dopo essersi messa il suo vestitino corse da jay urlando felice di essersi truccata come la mamma. 

“MIa le calze” le urlò Hailey vedendola correre a piedi nudi. Sua figlia la rassicurò dicendole che gliele avrebbe messe Jay… 

Finì di preparsi e mise quel vestito di lana verde militare con dei ricami intrecciati, si guardò allo specchio e quando scese le scale rimase colpita di ciò che trovò davanti ai suoi occhi. Jay indossava la stessa camicia di Noah che ricordava la camicia di flanella che la detective bionda aveva quando gli confessò il suo amore molti anni prima in quello che sarebbe diventato per un po’ il loro nido. Anche Mia indossava dei collant che la ricordavano: erano a scacchi neri e rossi e stavano divinamente con quel vestito blu cobalto che Hailey le aveva preso per natale. 

“Jay, siete meravigliosi.. ecco dove siete stati per un’ora mentre mi facevo la doccia”

Noah le corse incontro porgendole una rosa rossa, proprio come quelle che Jay le aveva regalato mentre era sottocoperta quando HAiley gli raccontò per la prima volta della sua situazione famigliare. 

“Grazie tesoro. Sei bellissimo e sei la copia di papà.” Disse felice e stupefatta.

“Jay” continuò avvicinandosi e mettendogli le braccia al collo. “A cosa devo tutto ciò?” 

“É il nostro quinto capodanno con i bambini, volevo qualcosa di speciale. Gli ultimi anni al lavoro sono stati folli, quindi volevo fare qualcosa per te, qualcosa per noi. Ho promesso che avrei reso migliori i tuoi capodanni per il resto della vita e voglio farlo oggi, vogliamo farlo oggi perché Hailey tu sei importante per me, per i bambini e aver rischiato di perderti mesi fa.. se solo quel proiettile ti avesse raggiunta.. dio non voglio neppure pensarci” disse sviando il suo sguardo.

“Jay, sono qui, siamo qui insieme, come dici sempre andrà tutto bene, sta andando tutto qui ed è speciale quello che hai organizzato. Speciale come te, voi, noi..” Disse asciugandogli la lacrima che stava nascendo dai quei occhi versi che tanto adorava.

I bambini erano corsi a giocare all’allegro chirurgo e jay e hailey sorrisero quando sentirono esultare Noah per aver preso l’osso del femore. 

“Come faremmo senza di loro” disse baciandogli il mento premendo sulla sua barba pungente.

“Non potremmo, così come non potremmo stare senza di te” esternò dandole un bacio schiudendo un po’ le labbra.

“Non accadrà”, ripetè Hailey 

“Ho deciso di vestirci tutti con qualche indumento che ricorda le tappe più importanti della nostra vita: la camicia ricorda la prima volta che mi hai permesso di entrare e non mi hai più lasciato uscire, idem le calze di Mia, il vestito che indossi ricorda l’ultimo capodanno da sposini che abbiamo passato e probabilmente la notte, una delle più intense mai passate, che ci ha fatto fare quelle due creature speciali che possiamo chiamare figli, e che tu mi hai donato. Devo a te tutto ciò che sono, sei la persona più importante della mia vita e senza di te non meriterebbe essere vissuta. Ti amo Hailey Halstead” 

Hailey era commossa, aveva un gruppo in gola, perciò cercò di mandarlo giù legando le loro labbra. 

“Hai sempre detto che secondo te abbiamo generato i nostri figli sul bancone della cucina della nostra casa a Chicago” cominciò Hailey per rompere il ghiaccio.

“Oh ne sono ancora convinto, ma indipendentemente da quando li abbiamo concepiti il 31 dicembre del 2024 erano già qui dentro e nuovamente mi hai migliorato la vita2. 

Hailey rise, perchè la battaglia sul luogo della procreazione sarebbe andata avanti per sempre,, eppure lo amava anche per la sua caparbietà.

“Sei ostinato, ma ti amo anche per questo”.

Jay la baciò più volte ma poi l’ascoltò sapendo che avrebbe detto ancora qualcosa. 

“Hai avuto un’idea meravigliosa, sappi che rifarei tutto e non vedo l’ora di passare altri 100 di questi capodanni. Sono qui con te che sei stato la mia famiglia anche prima di esserlo formalmente e legalmente. Mi hai amata dal primo momento, come partner, come amica, come amante, come moglie e come madre. Sei tu che hai migliorato la mia vita, mi hai resa migliore, mi hai dato la famiglia che ho sempre e solo sognato, mi hai insegnato ad amare e senza di te anche io non sarei ciò che sono. Mi amo anche grazie a te e ti amo da morire, vi amo tutti e tre” 

Jay la baciò e dopo essersi ripetuti quanto si amavano, raggiunsero i loro figli. Cenarono, continuarono a giocare e infine aspettarono la mezzanotte e guardarono i fuochi d’artificio. Entrambi mentre i gemelli stavano crollando, pensarono quella prima notte di capodanno passata a fare l’amore in uno chalet sperduto fra le montagne. Entrambi avevano desiderato di tornarci con i loro figli, e cinque anni dopo proprio quel 31 dicembre del 2028 era accaduto. Il capodanno ad hailey in passato aveva tolto tanto, ma da diversi anni le aveva restituito tutto. Ogni desiderio si era avverato ed entrambi quella notte sperarono che il destino negli anni successivi avrebbe continuato ad esaudire l’unica speranza che avevano: quella di stare insieme per sempre; facendo l’amore se lo promisero, perché l’unica cosa che contava era la loro famiglia e anno dopo anno se lo sarebbero dimostrati, amandosi alla follia come solo loro sapevano fare.

 

Note autrice: è da poco passata la mezzanotte, perciò vi auguro una buona epifania. Siamo arrivati alla fine di questa raccolta natalizia. Per questo capitolo ho voluto evitare la parte erotica che solitamente inserisco, perchè volevo dare una conclusione al tutto in modo dolce e famigliare e perchè mi sembrava la conclusione migliore. Spero di avervi tenuto compagnia e di aver portato un po’ si spensieratezza durante questi mesi che stanno tornando ad essere torbidi. Vi ringrazio e dandovi la buonanotte, vi aspetto per le mie prossime storie! A presto, Curlywriter

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