Grazie per i numerosi commenti (se
non si fosse capito sono
sarcastica) non vi obbligo a commentare per forza ma sarebbe piacevole
avere
una vostra opinione su ciò che leggete.. spero di leggere
tante opinioni baci a
dopo
capitolo 3
Il mattino seguente la ragazza
indossò nuovamente il costume
e si diresse in spiaggia
“Devo fare in fretta lo
devo far fuori, ma come?” intanto il
ragazzo che occupava i suoi pensieri le si era avvicinato senza che lei
se ne
accorgesse
- Guarda chi
c’è! – la ragazza si voltò di
scatto
- Draco, ciao! – disse lei
sorridendo
- Prendi il sole? –
- Si, beh dove abito io piove spesso
– disse mentre si
voltava per poterlo guardare in faccia
- Ti vanno due passi? – lei
annui e insieme si incamminarono
sul lungomare chiacchierando tranquillamente
- Dove abiti? – le chiese
lui
- Cioè, prima hai detto
che da te piove spesso così… - disse
un po’ imbarazzato
- Sto a Londra anche se un
po’ fuori città – rispose lei
- Davvero? Anch’io abito a
Londra, quindi se volessi vederti
una volta tornata a casa la distanza non è un problema
– disse lui sorridendo
- Sempre che io sia disposta a voler
uscire con te! – disse
lei sorridendo mentre camminavano sul pontile
- Cos’è non ti
piaccio? – chiese lui allargando le braccia
mettendo ben in mostra i muscoli scolpiti dagli allenamenti del corso
di Auror
- Non c’è
nessuno più bello di me! – disse lui facendola
ridere
- Mmm… – lei
fece finta di pensarci
- Che fai ci pensi? – disse
lui offeso
- Mi sembra un po’ di parte
sentirlo dire da te. E poi che
ne so se nel mondo non c’è nessuno meglio di te?
– gli rispose seria
avvicinandosi a lui
- Dovresti fidarti di me! –
disse lui facendo l’offeso
- Dai stavo scherzando! Ci sei
cascato! – rise alla
faccia offesa di lui
- Che fai ti prendi gioco di me?
Adesso vedrai che ti
faccio… - disse facendo per scattare verso di lei
- Prima mi devi prendere –
e così dicendo si mise a correre
lungo il pontile, Draco sorrise e le corse dietro
- PRESA! –
esclamò afferrandola ed alzandola da terra
- Draco lasciami, che intenzioni
hai?- lui intanto si era
avvicinato al bordo del pontile
- No Draco!! NO!! – Gin si
aggrappò forte a Draco mentre lui
si buttava in acqua con lei in braccio
- Sei un coglione Draco! –
gli disse lei appena riuscì a
riemergere
- Lo prendo come un complimento
– le rispose lui,
spostandogli una ciocca rossa dietro l’orecchio
- Non lo era! –
ribatté convinta la ragazza, lui le si
avvicinò e la bacio, Ginny, che non se lo aspettava, rimase
stupita per qualche
secondo, ma poi si lascio andare e gli passò le braccia
attorno al collo, lui
l’attirò a se approfondendo di più il
bacio, dopo un po’ i due uscirono
dall’acqua.
Gin rabbrividì al leggero
venticello
- Hai freddo? – gli chiese
lui avvicinandosi
- Un po’ ma non ti
preoccupare –
- Vieni torniamo indietro - le prese
la mano e tornarono
verso l’ombrellone
“Come diavolo faccio, mi sa
proprio di essermi presa una
bella cotta per lui, ma in che casino mi sono cacciata, accidenti a
me!”
- A cosa pensi? –
domandò lui dopo un po’ che camminavano in
silenzio
- Eh? Come? – chiese lei
tornando bruscamente alla realtà
- A cosa stavi pensando? –
chiese lui fermandosi di fronte a
lei
- A nulla di importante –
“Già nulla di
importante, devo solo decidere come e quando
ammazzarti, ma non ti preoccupare sai com’è sono
solo dettagli” sorrise e i due
ripresero a camminare tranquillamente, per quanto i pensieri di Gin
potessero
permettere.
Draco la riaccompagnò alla
porta della sua stanza quella
sera, avevano passato tutta la giornata insieme e si erano divertiti
molto
- Ti ringrazio per la bella giornata
che mi hai fatto
trascorrere – disse sorridendo lei
- Io ti ringrazio per avermi reso il
ragazzo più invidiato
di tutta la spiaggia – disse lui sorridendo di rimando
- Perché scusa?
– chiese lei curiosa
- Beh hai attirato molti sguardi in
spiaggia, e visto che io
stavo con te molti ragazzi mi hanno invidiato – disse lui
accarezzandole la
guancia
- Beh allora prego! – gli
diede un bacio sulla guancia e poi
entrò in stanza, entrata si buttò sul letto
“Che gran casino che stai
combinando! Devo riuscire a farlo
fuori il prima possibile. Prima che tutto diventi troppo difficile da
gestire”
Ma i giorni passarono, ormai erano
tre giorni che lei e
Draco si incontravano in spiaggia e passavano insieme tutto il giorno.
Ginny si stava alzando dal letto
quando sentì una voce
- Ben svegliata Weasley! –
Gin sussultò a sentirsi chiamare
così
- Malfoy? Che vuole? –
chiese in tono duro mentre si alzava
dal letto e si sistemava i capelli
- E’ ancora vivo, si deve
dare una mossa se non vuole che
dia l’incarico a qualcun altro -
- Per quanto mi riguarda
può fare quello che vuole - disse
lei
- Non scherzare con il fuoco
ragazzina o farai la stessa
fine che farà mio figlio – detto questo
l’uomo sparì lasciando sola la ragazza.
La giovane si fece una doccia veloce
e si vesti, maglia nera
e jeans dello stesso colore prese la pistola dalla borsa mise il
silenziatore e
dopo averla nascosta uscì dalla stanza; si trovava davanti
alla camera di
Draco, prese la pistola in mano, stava per aprire la porta quando si
trovo
faccia a faccia con il ragazzo, lui la tirò dentro e la fece
sbattere contro la
porta facendole cadere la pistola dalle mani, non le era mai successo,
mai una
volta si era fatta trovare impreparata, ma mai si era trovata davanti
ad occhi
come quelli, il solo sapere che quegli occhi la guardavano la faceva
sentire
priva di forze
- Ma che bella sorpresa! Sai non mi
aspettavo che fosse così
facile prendere l’angelo della morte - il suo respiro che le
soffiava sul collo
insieme al profumo di menta, le stavano facendo perdere il controllo
“Mi ha scoperto, sa chi
sono. Oddio è la mia fine” – i
pensieri la travolsero come un fiume in piena, doveva riuscire a
calmarsi e
pensare lucidamente, ma non era una cosa molto facile con lui
così vicino
- Allora come mai qui? - chiese lui
fissandola negli occhi
- Io…
Io…. – Ginevra si perse nel ghiaccio dei
suoi
occhi e non riuscì a formulare una frase a senso compiuto
- Tu… - la incoraggio lui,
intanto il viso suo viso si fece
pericolosamente vicino
- Io ecco… - era sempre
più vicino, fino a che le labbra non
si unirono per dare vita ad un bacio senza precedenti, quando alla fine
Ginevra
si scosse allontanò Draco da se, stava per andarsene quando
lui l’afferrò e la
fece tornare dentro
- Perché sei qui?
– domando lui accarezzandole la guancia
- Io.. Io devo.. Devo ucciderti -
disse lei in un soffio
- Mio padre? – lei annui
soltanto abbassando lo sguardo lui
sorrise e le diede un altro bacio, ma lei lo allontanò
decisa da se
- Non possiamo… Io devo
ucciderti… - detto ciò prese la
pistola e uscì dalla stanza.
Entrata nella sua stanza Ginevra
iniziò a sistemare la sua
roba, non era più al sicuro li, doveva muoversi ad
andarsene, avrebbe detto a
Malfoy che non voleva il caso, non gli interessa, non l’aveva
mai voluto
“ACCIDENTI A ME E A QUANDO
NON ASCOLTO MAI I CONSIGLI CHE MI
DANNO! DANNAZIONE!”
la porta della stanza si
aprì e Ginevra si voltò di scatto
puntando la pistola contro l’intruso
- Draco… – disse
in un soffio, la mano le tremò
pericolosamente, ma non abbassò l’arma, Draco
intanto era entrato in stanza e
aveva notato subito le borse pronte
- Te ne vai? – chiese lui
avvicinandosi
- Non ti avvicinare o sparo
– disse, lui fece un altro passo
verso di lei
- Non credo che tu ne sia capace -
- Non esserne tanto sicuro - la mano
smise di tremare e il
suo sguardo si fece velocemente serio e determinato, era stata ferita
nell’orgoglio e nessuno si doveva permettere di farlo
- Allora mia caro angelo della morte
che fai? Non spari? –
Draco le si era avvicinato ed ora la canna della pistola gli batteva
sul torace
- Allora? – gli occhi di
Gin persero la propria
determinazione
- Io… - Draco
afferrò il polso della ragazza e le tolse
l’arma dalle mani
“Che diavolo mi succede,
perché non riesco ad ucciderlo! Non
mi sono mai fatta tanti scrupoli per qualcuno”
– Draco l’attirò a se e la
strinse tra le sue braccia
- Perché Draco?
Perché? – gli chiese lei mentre stingeva le
braccia attorno a lui
- Ti sembrerà assurdo
ciò che sto per dirti ma, mi sono
innamorato di te! – Gin si allontano da lui come bruciata
- Stai scherzando? Io ti.. io ti
devo.. – gli occhi verdi le
si velarono di lacrime ma non le lasciò uscire
- Lo so, ma se tu l’avessi
voluto fare l’avresti già fatto –
Gin abbassò la testa si stava arrendendo non ne era capace,
non era capace di
uccidere lui, Draco Malfoy
- Lo sai che anche se non ti uccido
io ci sarà qualcun altro
che ci penserà -
- Non ti preoccupare per lui,
risolveremo anche questo
problema. Ti devo fare una domanda, ma voglio che tu sia sincera -
- Dimmi –
- Perché non mi hai ucciso
subito? Tu sapevi che ero io, ma
non l’ha fatto - domandò serio
- Quando ho visto la foto ti ho
trovato carino e avevo
pensato di divertirmi un po’, poi quando ti sono venuta
addosso in spiaggia mi
hai spiazzato, io non ho trovato il coraggio di farlo – disse
abbassando la
testa
- Perché hai accettato il
lavoro? –
- Io non volevo farlo, ma poi tuo
padre mi ha colpito
nell’orgoglio e per dimostrargli che quello che aveva detto
non era vero ho
accettato – disse lei sentendosi tremendamente stupida per
ciò che aveva fatto,
era troppo impulsiva Hiei glielo aveva detto tantissime volte e spesso
l’impulsività ti mette nei guai
- Vieni con me – disse lui
di punto in bianco, avviandosi
poi verso la porta della stanza, percorsero il corridoio, si fermarono
due
porte dopo quella di Draco e bussarono
- Draco ma che…?
– lui le face un sorriso
- Avanti – le
diede un bacio e poi entrò in stanza con
lei al seguito, nella stanza c’erano abbastanza persone che
la fissavano,
automaticamente lei fece un passo indietro e alzò la testa
in sfida, Draco la
riporto accanto a se
- Chi è quella?
– chiese una ragazza con i capelli ricci
- Lei sarà la nostra
soluzione - disse attirando su di se
gli sguardi curiosi e stupiti dei presenti
- Che vuoi dire? – chiese
un ragazzo dai capelli rossi
seduto sul divano accanto al fratello gemello
- Vedi Fred, lei è Ginevra
MacBack – tutti la guardarono
stupiti
- Che il mio bravo paparino a pensato
bene di assumere per
farmi fuori – qualche bacchetta scattò rapida
verso di loro, altrettanto rapida
scatto la bacchetta della rossa pronta a difendersi in caso di un loro
attacco;
Draco posò la mano sul braccio di Gin facendole abbassare la
bacchetta
- Mettetele via – disse
risoluto verso gli altri che, anche
se non convinti, la misero via
- Sei diventato pazzo tutto insieme?
– gli chiese il rosso
che li aveva interrotti sulla spiaggia
- No Ron, ho un idea, ascoltatemi -
- Che ne sai che tuo padre non
l’abbia pagata per ucciderci
tutti? È che questo non sia il suo piano per riuscirci?!
– continuò il rosso,
la ragazza scattò furiosa
- Se vuoi ti spacco la bocca
così non spari più stronzate! –
gli rispose inviperita la ragazza
- Dai calmati – Draco
l’aveva afferrata e l’aveva riportata
accanto a se
- Ron cuciti quella ciabatta che ti
trovi per bocca – il
rosso si zittì contrariato
- Perché dici che potrebbe
essere la nostra soluzione?-
disse la castana che aveva parlato all’inizio
- Vedi Hermione, basta far credere a
mio padre che io sono
morto e quando andrà da lei per pagarla noi saremmo li per
catturarlo –
- E perché lei dovrebbe
aiutarci? –
- Hermione ti fai la domanda
sbagliata – disse Draco
- Cioè? – chiese
lei curiosa
- Perché non dovrebbe
aiutarci? – gli disse lui
- Forse perché tuo padre
l’ha pagata per farlo? – disse Ron
con astio
- Veramente per ora non mi ha dato
nulla. E comunque, se
credi che lo faccia per i soldi ti sbagli, ne ho abbastanza -
disse lei
- E allora perché lo fai?
Perché ammazzi le persone? –
- Io sono una cacciatrice di taglie,
tu sei un Auror il mio
è un lavoro proprio come il tuo –
- Non mi sembra proprio la stessa
cosa –
- Tu non hai ucciso? –
- Si ho ucciso qualche mangiamorte
durante la 2° guerra
magica, ma… -
- Anche tu sei un assassino
– rispose ostinata la ragazza a
voler uscire dalla conversazione a testa alta
- Che centra loro erano assassini
– continuò il rosso
- Ma parsone –
ribatté ostinata la rossa
- Possiamo porre fine a questa
discussione? – chiese una
ragazza bionda seduta accanto ad un ragazzo moro con gli occhi verdi
- Luna ha ragione basta. Professor
Silente lei che dice? –
chiese il ragazzo rivolto al vecchio che stava fissando la ragazza
- Tu sei la figlia di Hiei - disse
lui fissandola per
qualche secondo
- Si qualche problema? - rispose con
tono di sfida
- Non gli assomigli molto -
continuò
- Non era il mio padre biologico,
questo cambia qualcosa? –
chiese innervosita la ragazza
- No, tu sai chi è stato
ad ucciderlo? – gli occhi della
ragazza si strinsero
- No, lei si? – disse
- Si! –
- Chi? – disse lei
- E’ stato un mangia morte,
era andato a chiedergli di
uccidere una persona per lui e lui si è rifiutato di farlo
–
- Come fa a sapere queste cose?
– chiese sospettosa lei,
aveva setacciato tutto l’ufficio in cerca di prove, ma non
aveva trovato nulla,
come faceva lui a sapere tutto questo?
- Tuo padre collaborava con noi, come
te, attraverso le
taglie, quel giorno mi raccontò che una persona gli aveva
chiesto di uccidere
un auror e lui aveva rifiutato –
- Le ha detto il nome? –
- Lucius Malfoy – gli occhi
della ragazza fiammeggiarono
d’ira
- Ginevra – Draco le si
avvicinò, ma lei si scostò
- Non mi toccare –
- Gin ti prego aspet…
– ma la ragazza era andata via
- Perché?!
Perché gli ha detto quelle cose?! -
- Perché è la
verità! Ha passato due anni della sua vita
cercando il colpevole e mi sembrava giusto che sapesse la
verità –
- Ci sono altri modi per dire queste
cose – Draco uscì dalla
stanza e andò in quella di Gin
- Gin mi senti sono io! Dai piccola
apri per favore – Draco
prese la bacchetta ed aprì la porta, Ginevra era stesa sul
letto
- Gin piccola... –
- Kik me lo aveva detto, me lo aveva
detto che era un
viscido, di non fidarmi, io invece ho agito d’istinto,
perché ferita
nell’orgoglio. Sono una stupida... –
- No non è vero, pensa al
lato positivo, se ti fossi
rifiutata avrebbe ucciso anche te e noi non ci saremmo conosciuti
– lei sorrise
- Mi dispiace – disse in un
soffio
- Per cosa? – chiese lui
confuso
- Per tutto – rispose lei
lasciandosi stringere da lui
- Non devi chiedermi scusa di nulla
–
Continua…
Ci ha provato almeno ci ha messo il
suo impegno nel cercare
di ucciderlo.. ma gli è andata decisamente male.. ma
sarà così facile vivere
questa cosa che sta nascendo? Infondo Gin è sempre una
Killer professionista ..
okay ora basta al prossimo capitolo…
Grazie
chandelora:
ti ringrazio per aver lasciato un commento e sono contenta che la
storia ti
piaccia. Draco e Ginny che si dicono ti amo ogni due secondi? NOO!
Assolutamente
questo genere di storie lo trovo noiose e false come una banconota da 7
euro,
mi si rivolta lo stomaco ma ce lo vedi Draco a dirle ti amo? Io no!
Quindi stai
tranquilla a fine storia potrai contare quante volte se lo sono detti
sempre
che se lo siano detti! Ti consiglio anche un anno da ricordare che ho
scritto
io e se la beta continua il suo lavoro magari continuo ad aggiornare
anche
quella non è male come storia.. comunque per tornare a
questa non ricordo cosa
ho scritto per far si che tu voglia uccidere la ranger però
prego fai pure e
non ti preoccupare del fucile sono certa che Gin ti presterà
il suo! Bacio
un bacio a tutti
Xellesia_MOon_Black
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