24 days of Archi and Victoire

di Ai_Sellie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 7 Dicembre - Regalo sbagliato ***
Capitolo 2: *** 8 Dicembre - Albero di Natale ***
Capitolo 3: *** 10 Dicembre - Conto alla rovescia ***



Capitolo 1
*** 7 Dicembre - Regalo sbagliato ***


Sono un po' tutte uguali, lo ammetto, però siamo quasi a Natale, alla fine, qualche piccola gioia ci sta (sia anche solo sotto forma di piccole storie tutte uguali), no? ♥



Infili una mano sotto la giacca ed estrai da una tasca interna quello che sembra più un rotolo di spago e carta straccia, che un vero e proprio regalo.
Vittoria, tre anni e mezzo scarsi sulle spalle e due occhi enormi che ti guardano sempre come se fossi la cosa più importante del mondo, attende paziente che le porgi il pacchetto, poi strappa la carta e si rigira piano tra le piccole dita la preziosa bacchetta in legno di quercia che hai fatto fabbricare apposta per lei.
« È uguale alla mia » sorridi orgoglioso, estraendo la tua dalla tasca dei pantaloni e mettendogliela vicino. « La bacchetta migliore di ogni tempo per la strega migliore di ogni tempo ».
Senti Berenilde sbuffare dall’altro lato del tavolo e alzarsi in piedi.
« Non ha neanche quattro anni, Archi, è troppo presto per una bacchetta. E comunque lo sai che non è così che funziona ».
Scoppi a ridere senza nemmeno prenderti la briga di guardarla in viso.
« Sciocchezze, mia cara! È la mia figlioccia, è sicuramente già la migliore strega di ogni tempo. Così può iniziare a divertirsi un po’ ».
Berenilde ti scocca una breve occhiata di rimprovero. Si affretta a togliere la pericolosa bacchetta dalle mani della figlia e va a nasconderla in camera da letto, lontana dalla vostra portata, poi si risiede a tavola e riprende a conversare amabilmente con il resto degli invitati.
Sbuffi una risata e ti chini verso Vittoria fin quasi a sfiorarle la punta del naso con il tuo.
« Avete capito, madamigella? Non date retta a tutte quelle malelingue che insinuano che siete un po’ tocca perché non parlate. Farete grandi cose, ne sono sicuro » sussurri, facendole l’occhiolino.
Lei ti guarda immobile per un momento, poi sorride e ti getta le braccia al collo.

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Capitolo 2
*** 8 Dicembre - Albero di Natale ***


« Cosa sta succedendo, qui? »
Alzi la testa e una delle palline dorate che hai incastrata tra i capelli scivola in avanti fino a penzolarti sulla fronte.
Ci soffi contro ridendo, come fosse un ciuffo ribelle.
« Ci prepariamo per addobbare l’albero! »
Berenilde inarca appena un sopracciglio.
« Nell’attesa del vostro ritorno abbiamo deciso di portarci avanti e fare qualche prova. Dico bene, madamigella? »
Sorridi, voltandoti di lato. Vittoria ti raggiunge a passi leggeri e fissa per qualche secondo il viso della madre, poi annuisce con serietà e si allunga ad incastrarti un’altra pallina tra i capelli; verde, questa volta.
Berenilde vi guarda in silenzio ancora per qualche istante, poi inaspettatamente sbuffa un sorriso.
« Ritira tutto, quando avete finito, e ricordati che stasera c’è la cena di beneficenza organizzata dall’azienda di mio marito. Vittoria ha insistito con particolare enfasi che venissi anche tu, quest’anno, per cui cerca di indossare qualcosa di più appropriato del tuo solito cilindro sfondato ».
Si volta e torna nell’ingresso, dove comincia con pacata decisione ad istruire i fattorini su dove sistemare l’enorme abete – rigorosamente vero – appena acquistato.
La guardi allontanarsi, il sorriso ancora a tenderti le labbra che si allarga un pochino di più quando senti Vittoria schiacciarsi contro il tuo braccio per appenderti l’ennesima pallina tra i capelli, ben consapevole del fatto che non farai nessuna delle due cose.

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Capitolo 3
*** 10 Dicembre - Conto alla rovescia ***


Ambientata in un mondo qualsiasi, in un universo qualsiasi, dove sono tutti felici e la morte non esiste.



« Cinque caramelle per Renard, che è così grande e grosso che ha sicuramente bisogno di un sacco di zucchero, per prendersi cura di Salame » comincia Vittoria, entusiasta, appoggiando sul tavolo una piccola scatola perfettamente incartata.
« Quattro omini di pan di zenzero per il nostro Intendente preferito, per rendere ancora più luminoso e solare il suo meraviglioso sorriso » ribatti, sistemando di fianco al suo un pacchetto molto simile, solo decisamente meno perfetto.
Vittoria scoppia a ridere tenendosi la pancia.
« Tre biscotti al cioccolato per zia Ofelia » riprende quando riesce a smettere. « Uno per ogni volta che lei e zio Thorn non sono riusciti a venire a passare il Natale con noi e si sono persi la cena più buona di sempre ».
Sorridi.
« Due dolcetti speciali per voi, madamigella » continui, posando accanto al sacchettino di biscotti un pacchetto un pochino più grande rispetto agli altri. « Perché siete la mia figlioccia preferita ».
Le fai l’occhiolino. Lei sorride felice e fissa il piccolo dono per qualche secondo, le dita contratte intorno al bordo del tavolo, come se non riuscisse a trattenersi oltre dall’afferrarlo e strappare la carta in quel preciso momento. Poi rilassa i muscoli ed infila una mano in tasca.
« Un cioccolatino » termina, estraendo un semplice cioccolatino a forma di cuore.
Invece che appoggiarlo sul tavolo, allunga il braccio e sorride.
« Per te. Aprilo, è speciale ».
Obbedisci. Te lo infili in bocca tutto in una volta, ma prima ancora che tu possa renderti conto che incastrato tra le pieghe della carta in cui era avvolto c’è un minuscolo bigliettino ripiegato, lei è già salita sul tavolo e ti ha gettato le braccia al collo.
« Buon Natale! Ti voglio bene! »



(Sì, lo so, Thorn e Ofelia non sono gli zii di Vittoria, ma era tipo il mio sogno segreto di sempre sentirla dire "zio Thorn". ♥)

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