Rise of the Guardians - Looking for the Lost Gems

di __Dreamer97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 0 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 0.2 ***
Capitolo 3: *** SELEZIONE OC ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 5: *** AVVISO IMPORTANTE ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 0 ***


CAPITOLO 0

 fffff

 

 

 

23 Febbraio 2037, Sede dell’Ordine dei Guardiani, Londra

 

 

            Il suono degli stivali sul marmo riempiva l’intero corridoio, rompendo il silenzio che vi si trovava. L’uomo diede uno sguardo di sfuggita al suo orologio e sbuffò irritato, rendendosi conto di essere in ritardo. Di due minuti, ma pur sempre in ritardo. Steven accelerò il passo fino alla Sala principale dell’Ordine: si trattava di un’ampia stanza dal soffitto alto e dalle pareti nere come la pece; attaccate al muro vi erano almeno venti lanterne, così luminose da illuminare l’intera stanza. Al centro, un lungo tavolo di mogano e, attorno ad esso, quindici sedie, dove stavano seduti undici dei quattordici capi delle squadre e il Capo dell’Ordine. Sentendo la porta aprirsi, tredici sguardi si focalizzarono sull’uomo appena entrato e che, senza neanche degnare i suoi colleghi di uno sguardo, si sedette alla sua postazione. Il Capitano della squadra Dedalus lo guardò sprezzante.

- Sei in ritardo, McKinnon. - l’uomo alzò gli occhi al cielo, per poi volgere uno sguardo duro al suo collega.

- Oh scusami tanto, Jackson, la prossima volta dirò a Napoleone di fare durare di meno la battaglia di Waterloo, visto che la squadra Castor non può rimanere a lungo. - Il Capitano della Dedalus fece per rispondere, ma venne interrotto da un colpo di tosse. L’intera tavolata si voltò verso il Capo dell’Ordine: Ethan Lightwood era un uomo possente, che al solo passaggio incuteva timore ai più. Ottimo leader, aveva ottenuto il ruolo di Capo all’età di trentadue anni e, dopo venticinque anni di carriera, aveva ottenuto il rispetto da tutti. Ottenuto il silenzio che gli serviva, l’uomo iniziò a parlare.

- Perfetto, possiamo cominciare. Mi dispiace di avervi convocato con così poco preavviso, ma è successo un fatto molto importante che non può essere ignorato. Come avrete notato, la Signorina Elisabeth non è qui con noi, in quanto la squadra Pollux si sta occupando di questa missione, che ora svelerò anche a voi. - con un gesto della mano, tutte le fiamme delle lanterne si affievolirono, gettando la stanza nella penombra. Al centro del tavolo, ben visibile a tutti, apparvero le immagini di quattro pietre di colori differenti: una rossa, una gialla, una blu e una verde.

- Quelli che voi vedete qui sono i Cristalli Elementali, ovvero dei talismani molto potenti. - un lieve brusio si levò, interrotto poi da una voce.

- Mi scusi, Signore. Può spiegare che cosa sono e perché sono così importanti? - alla domanda avvena fatta, Steven scosse la testa divertito: Amelia McKinnon era a capo della squadra Artemis ed era il Capo più giovane tra tutti, avendo ventiquattro anni e, ovviamente, alcune cose gli erano sconosciute. Tra l’altro, si trattava di sua figlia e vederla che cercava di impegnarsi per rimanere seria il più possibile lo divertiva. Il Signor Lightwood annuì.

- Certo, mia cara. I Cristalli Elementali appartenevano un tempo ai quattro maghi più potenti della storia: Tosca Tassorosso, Cosetta Corvonero, Salazar Serpeverde e Godric Grifondoro. Essi contengono i poteri dei quattro elementi, ovvero Terra, Aria, Acqua e Fuoco. Inoltre, donano a chi li possiede dei poteri enormi: il controllo delle piante, il controllo su gli animali, il controllo della mente e il controllo del tempo. Sono sparsi per la linea temporale e solo adesso hanno mostrato segni di potere. -

- E come mai la squadra Pollux è stata incaricata di questa missione? - tutti gli sguardi si fissarono su Madison Crawford, Capitano della squadra Poseidon e una delle più anziane sedute al tavolo. Steven storse il naso davanti al disappunto della donna: quella dei Cristalli era una missione molto importante e sapere che fosse stata affidata ad un’altra squadra che non fosse la sua la irritava.

- Sapevo che questa domanda sarebbe saltata fuori. - con un altro gesto della mano, il Signor Lightwood fece sparire le immagini delle pietre, che vennero rimpiazzate dall’immagine di un giovane, dai capelli marroni e grandi occhi castani. A quel punto, Steven si avvicinò al tavolo con maggiore interesse: come tutti gli altri, aveva riconosciuto il giovane, in quanto si trattava di uno dei membri più giovani dell’Ordine dei Guardiani, nonché uno dei più abili.

- Daniel Kirkland, venticinque anni, Alchimista e assegnato alla squadra Pollux. È stato grazie a lui che siamo riusciti a trovare il primo Cristallo, ovvero il Cristallo della Terra. All’inizio non ci avevamo fatto caso, ma poi abbiamo notato che il Signor Kirkland percepiva come una sorta di “vibrazione” che lo portava a sentire il Cristallo. - questa volta ad interrompere il discorso fu Ava Blackwood, Capitano della squadra Dionysus.

- Come potrebbe un ragazzino ad aver trovato uno dei manufatti più potenti dell’intero mondo magico? - a quella frase, il Signor Lightwood sorrise.

- Semplice: Daniel Kirkland è uno dei discendenti diretti di Tosca Tassorosso e quindi uno dei pochi in grado di utilizzare e percepire il Cristallo. Motivo per il quale la squadra Pollux si sta occupando della faccenda. - un altro brusio si levò per la sala, lasciando di stucco i vari Capitani. Steven strinse i pugni: aveva avuto il ragazzo come allievo e mai si era accorto di queste sue capacità. Improvvisamente, le porte della sala si aprirono, rivelando la figura esile di un ragazzo.

- Capo Lightwood, c’è stato un problema! - esclamò il ragazzo entrando come una furia nella stanza. Il Signor Lightwood si alzò di scatto, seguito poi dai Capitani. Ava Blackwood, riconosciuto uno dei suoi sottoposti.

- Aiden, calmati. Cos’è successo? - il ragazzo riprese fiato, per poi iniziare a parlare.

- La squadra Pollux è stata sterminata. - a quella frase, un silenzio glaciale calò nella stanza. Steven, che come gli altri si era irrigidito, prese parola.

- Chi è stato? C’è qualcuno di sopravvissuto? - alla domanda del Capitano, il ragazzo scosse la testa.

- Non sappiamo chi sia stato, sappiamo solo che sanno viaggiare nel tempo e che gli hanno teso un’imboscata. Tuttavia… - il ragazzo fermò la frase e il Signor Lightwood si irritò.

- Parla, ragazzo! -

- Daniel Kirkland è l’unico che è riuscito a fuggire e ora si trova in Infermeria. Prima di svenire ha detto che il suo Capitano gli ha dato la possibilità di scappare. Quand’è arrivato aveva indosso uno strano bracciale. -

- Di che bracciale stai parlando? - lo interruppe Madison guardandolo accigliata. Aiden deglutì, per poi continuare.

- Un bracciale molto strano con una pietra gialla al centro. Abbiamo cercato di tirarglielo via ma non c’è stato verso. - ancora una volta il silenziò calò sulla stanza. Il Signor Lightwood sospirò e, guardando negli occhi i Capitani, parlò.

- Tornate ai vostri lavori e non dite a nessuno di quello che è successo, la faccenda deve rimanere solamente tra di noi: il Cristallo di Tosca Tassorosso è stato trovato. - i vari Capitani annuirono e, chi di fretta e chi con più calma, se ne andarono. Steven fu uno degli ultimi ad andarsene ma, prima di uscire, notò il Guardiano che aveva comunicato loro l’infausta notizia parlare con il Signor Lightwood mentre, tremando come una foglia, gli porgeva una busta.

- L’aveva addosso il Guardiano Kirkland, prima di perdere i sensi ha detto di consegnarla al Guardiano McKinnon urgentemente… - mormorò il ragazzo e, sentendo il suo nome, Steven si bloccò, voltandosi verso i due.

- Cosa c’entro io in questa faccenda? – domandò quasi scontroso: non aveva la minima voglia di immischiarsi in una missione che già si prospettava pericolosa. Tuttavia, di fronte allo sguardo autoritario del Capo Guardiano, decise di aprire la dannata busta, trattenendosi dallo sbuffare. Ne lesse il contenuto, aspettandosi un misero resoconto della missione, quando le ultime righe di quella missiva, - scritte frettolosamente e macchiate dal sangue, - attirarono la sua attenzione, facendolo sbiancare immediatamente.

- Qualcosa di preoccupante, suppongo. – disse il Signor Lightwood e Steven annuì. Lentamente, richiuse la lettera, per poi rivolgere lo sguardo verso il suo superiore.

- Abbiamo bisogno di Lucifer Novak. -

 

 

 

 

 

Corridoio degli Uffici, Secondo Piano, Dipartimento Olympus, Ordine dei Guardiani

 

 

            -Papà, non fa bene arrabbiarsi così tanto, dovresti calmarti…-

- Io sono calmo! - davanti al tono furioso del padre, Amelia si zittì. Aveva saputo quello che era successo nella Sala Principale dopo l’uscita dei Capitani, ma mai si sarebbe aspettata una roba del genere.

- Siamo sicuri che c’entri qualcosa? Cosa diceva la missiva? – domandò la bionda, cercando in tutti i modi di calmare suo padre. Mentalmente, si maledisse per aver detto ad Amber, sua sorella più grande, di partire per la sua missione. “Tanto sei capace di gestire le sfuriate di papà”. No, cara sorella, non lo era per niente.

- La lettera è stata scritta da Elisabeth, che probabilmente l’ha consegnata a Daniel prima di trasportarsi qui. Diceva: “pietra di Tassorosso trovata, mancano le altre tre. Qualcun altro le sta cercando, chiedere aiuto a Lucifer Novak. Cercate nel suo passato” – rispose suo padre continuando a camminare, mentre Amelia accelerava il passo per stargli dietro. Finalmente, dopo qualche minuto di camminata e qualche insulto, padre e figlia raggiunsero l’ala della Sede destinata agli uffici dei Capitani. I due si fermarono davanti ad una porta di legno laccato nero: sopra la porta, una targhetta dorata con su scritto L. Novak – Capitano della Squadra Apollo. Amelia si girò verso il padre, con espressione seria.

- Come farà ad aiutarci se non ricorda nulla del suo passato? – domandò ancora la ragazza e Steven bussò alla porta.

- Non lo so. Suppongo che stiamo per scoprirlo. –

 

 

 

 

 

Ordine di Merlino, Località sconosciuta

 

 

            Il leggero ticchettio delle sue scarpe rimbombava lungo il corridoio mentre lei, a passo svelto, si dirigeva verso l’Ufficio del Maestro dell’Ordine di Merlino. Lisciandosi delle pieghe immaginarie del suo maglione viola, Eris velocizzò il passo, sorridendo tra sé e sé per essere stata chiamata. Sapeva già il motivo per il quale il suo Maestro la stava convocando in quel preciso momento e non poteva impedire all’euforia di investirla in pieno. Tuttavia, arrivata nei pressi dell’ufficio, il suo entusiasmo si spense velocemente, alla vista di un altro ragazzo appoggiato alla parete con la schiena. Questi la notò e, prima che la strega potesse dire qualsiasi cosa, lui iniziò a parlare.

-Tranquilla Eris, non sono qui per rubarti il posto. Anzi, ero venuto per farti le mie congratulazioni per aver ottenuto il ruolo da Vice-Capo. – fece lui. La corvina rimase qualche secondo ferma ad osservarlo ma poi, sorridendo, andò ad abbracciarlo.

- Mi dispiace che tu non sia stato scelto. – replicò ma il biondo le lanciò un’occhiata torva.

- Non è vero, speravi fossi la sola e unica prescelta, non mentirmi. – il ragazzo iniziò a ridere, ma si fermò non appena le porte dell’ufficio del Maestro si aprirono, un chiaro invito per la ragazza ad entrare.

- In bocca al lupo. – le disse ed Eris gli tirò un colpetto sulla spalla.

- Ci vediamo dopo. Ah, Eduard: ricorda che io sono la migliore. – replicò e, senza neanche guardarlo, entrò nell’ufficio.

 

 

 

 

 

Secondo Piano, Dipartimento Olympus, Ordine dei Guardiani

 

 

Qualche istante dopo aver bussato, la porta si aprì, rivelando uno studio abbastanza piccolo, con alcune librerie contro la parete e la scrivania al centro, piena di pergamene e fogli vari. L’unica fonte di luce era data dall’enorme finestra che si trovava sulla parete di destra e dove, in quel momento, si trovava la figura snella di Lucifer Novak. Il ragazzo si poteva definire di bell’aspetto, capace di attirare su di sé molti sguardi, sia da parte di donne che da parte di uomini. I suoi capelli marroni, lunghi fino alle spalle, i grandi occhi neri e la pelle bianca come la luna lo rendevano desiderabile sotto ogni punto di vista.

- Signor McKinnon, Signorina McKinnon, a cosa devo la vostra visita? - Amelia sobbalzò, in quanto il ragazzo non si era nemmeno girato per riconoscere le persone appena entrare.

- Lo sapresti, se ti fossi degnato di presentarti alla riunione. - disse Steven entrando. A quel punto, Lucifer si girò verso di loro, riservando ai due uno sguardo serio.

-L’Ordine non riesce a stare dieci minuti senza di me? Di sicuro se siete venuti fin… - Lucifer non finì la frase. Si ammutolì improvvisamente e, dopo qualche secondo, si voltò verso i due Capitani.

- Non può essere… Dimmi che è uno scherzo. – disse semplicemente e Steven realizzò che doveva aver letto i loro pensieri. A rispondere ai dubbi del ragazzo fu Amelia.

- Purtroppo, no. Elisabeth e la sua squadra sono stati uccisi durante la missione. L’unico sopravvissuto è Daniel Kirkland, che attualmente si trova in Infermeria. Oltre alla gemma, incastonata in un bracciale, aveva con sé una lettera che faceva il tuo nome. Hai qualche vaga idea del perché? – provò il Guardiano, ma Lucifer scosse la testa.

- L’ho detto, non ricordo niente della mia vita passata, non so come io possa esservi utile in questo contesto. – Lucifer si appoggiò alla sua scrivania, passandosi una mano tra i folti capelli neri.

- A questo ci penseremo strada facendo. Il Signor Lightwood ha comunque scelto te per guidare la nuova Squadra Pollux, la tua attuale verrà affidata al tuo Vice. Dobbiamo organizzarci, chi ha ucciso Elisabeth è molto pericoloso. Cosa ne dici? – chiese Steven. Lucifer aveva lo sguardo pensieroso ma, dopo qualche istante, alzò lo sguardo serio verso i due.

-Facciamola pagare a quei figli di puttana.-

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Buonasera gente. Devo dire di essere leggermente in ansia per questa cosa. Innanzitutto, benvenuti ai nuovi lettori di questa storia e bentornati a quelli che già erano qui. Come penso abbiate capito, nuovo prologo, storia leggermente modificata, due fazioni, un unico obiettivo. Spero questa volta di riuscire a portare a termine il progetto, sono molto affezionata all’idea e difficilmente la abbandonerò.

Prima di cominciare, voglio darvi alcune info riguardo alla cornice della storia: come penso abbiate capito, ci sono maghi e streghe che, nel corso dei secoli, hanno sviluppato un incredibile dono, ovvero viaggiare nel tempo. Con il passare del tempo, alcuni di essi si sono uniti in gruppi, mentre altri, come i Pirati del Tempo, navigano per l’Oceano del Tempo alla ricerca di tesori da depredare.

Il più importante gruppo di viaggiatori è l’Ordine dei Guardiani, fondato nel 1213 da Alexander Campbell. Da quel momento, i viaggiatori, chiamati Guardiani, hanno il compito di controllare e proteggere la linea del tempo da eventuali attacchi oppure di recuperare manufatti ritenuti troppo pericolosi per essere lasciati incustoditi. Tuttavia, nel tempo è nata un’altra grande organizzazione, l’Ordine di Merlino: essi sono maghi e streghe che si occupano di recuperare manufatti prima dei Guardiani, in modo da poterli vendere nei vari porti dell’Oceano del Tempo.

La situazione cambia quando, ad un certo punto, vengono ritrovati degli indizi per i Cristalli Elementali, gemme che appartenevano ai quattro Fondatori, dotate di un potere immenso. A questo punto scatta il conto alla rovescia: chi riuscirà a trovarle per primo?

 

SEDE DELL’ORDINE DEI GUARDIANI

            Si trova in un edificio vittoriano nel centro di Londra, nascosto sia agli occhi dei Babbani che a quelli dei Maghi. I Guardiani iniziano a sviluppare i primi segni di trasporto già da bambini, prima con piccole visioni e talvolta anche con dei piccoli Trasporti. Una volta che vengono reclutati, iniziano l’addestramento, che dura due anni: in esso imparano come trasportarsi e si specializzano nelle varie discipline. Il reclutamento avviene compiuti i 17 anni, ma possono esserci dei casi eccezionali di reclutamenti avvenuti più in là con l’età, ma mai oltre i 25 anni;

L’Ordine possiede quattordici squadre, dedicate agli antichi dei della Grecia: Zeus, Poseidon, Hades, Dedalus, Castor, Pollux, Apollo, Artemis, Athena, Ares, Dionysus, Aephestus, Hermes e Hera.

Ogni Guardiano non ha un abbigliamento preciso, unica cosa che deve indossare sono delle spille, nello specifico delle lettere che rappresentano la squadra (per es. P blu per la Squadra Poseidon, H nera per la Squadra Hades…). I Capitani hanno la spilla contornata da una corona di alloro.

 

 

SEDE DELL’ORDINE DI MERLINO

            La loro sede si trova all’interno del British Museum e si entra attraverso uno specchio che è presente al secondo piano del Museo. È pressoché simile all’Ordine dei Guardiani, in quanto fondato nel 1467 da un ex-Guardiano, dopo aver abbandonato l’Ordine a causa di alcuni dissapori.

Non ha delle vere e proprie squadre, al momento della missione vengono convocati i membri che vengono ritenuti più adatti

Non hanno un abbigliamento preciso, fatta eccezione per le maschere nere che indossano durante le missioni per non farsi riconoscere.

 

DATI COMUNI

Sia Guardiani che Merliniani, una volta reclutati sono costretti a “eliminare” la loro esistenza, come se non fossero mai esistiti nel periodo in cui sono nati. Ciò permette loro di poter viaggiare senza intoppi. Per questo i due Ordini possiedono dei dormitori per i propri membri.

 

 

STRUTTURA ORDINE DEI GUARDIANI

DIPARTIMENTO OLYMPUS

DIPARTIMENTO PARNASSUS

(Guardiani)

DIPARTIMENTO IDA

(Capitani

Seminterrato: studio medico legale, Archivio

Sala Comune

Sala Comune

Piano Terra: Hall, Sala Principale, Area Ristoro, Giardino

Cucina Comune

Cucina Comune

Primo piano: Infermeria, Studio medico, Erboristeria

Dormitorio Demeter

Dormitorio Rea

Secondo Piano: Uffici Capitani, Sale delle Squadre

Dormitorio Zephyr

Dormitorio Chronus

Terzo Piano: Aule per le Reclute, Biblioteca, Sala Manufatti Magici

 

 

Quarto Piano: Palestra, Sala d’Addestramento

 

 

Quinto Piano: Serra, Area Relax

 

 

 

 

La sede dell’Ordine di Merlino è pressoché identica, tranne per l’assenza delle sale delle squadre e dei dormitori dei Capitani

 

 

            Dopo questa introduzione, ecco le regole per poter partecipare:

 

-Potete inviarmi due tipi di personaggi: o membri dei Guardiani oppure membri dell’Ordine di Merlino. Dentro queste categorie, si possono suddividere due tipi di personaggi: gli Oc possono o provenire da epoche passate, oppure appartenere all’epoca della storia, ovvero il 2037; nel caso scegliate la prima categoria, sappiate che i maghi e le streghe vivono nel 2037 ma possono avere atteggiamenti e/o il linguaggio della loro epoca;

-Come avrete notato, si parla dei discendenti dei Fondatori. I vostri Oc possono far parte anche di questo gruppo, non ne accetterò solo uno per discendenza ma non devono essere tutti discendenti. Diciamo che ne accetto due o tre al massimo;

-Accetto Metamorfomagus, Veela, Legilimens e Licantropi, anche qui valgono le stesse regole del punto due;

-Questa volta ho deciso di mettere dei paletti per quanto riguarda i ruoli e per quanto riguarda il numero di Oc. Ho deciso che, contando i miei e tolti i personaggi secondari, gli Oc in totale saranno 16, la metà della prima versione. Questi sono i ruoli, disponibili per entrambe le squadre:

©        Legilimens e Occlumante (occupato per i Guardiani)

©      Pozionista e Alchimista (occupato per i Guardiani e i Merliniani)

©      Esperto sul campo e Responsabile delle Missioni;

©      Medimago e Medico Legale;

©      Erborista ed Esperto in Magia Antica;

©      Informatico ed Esperto in Tecnologie Magiche e Babbane;

©      Spia e Operatore sul campo;

©      Storico, Diplomatico e Ricercatore.

-Sono liberi il posto da Vice-Capitano per la squadra Pollux e il ruolo di Capo per la squadra dell’Ordine;

-Non accetto Mary Sue/Gary Sue, personaggi perfetti e senza difetti (ho fallo la rima XD) o schede scarne e superficiali;

-Nel punto della scuola, tengo conto di Hogwarts, BeauxBautons, Durmstrang e Ilvermorny. Per la casa invece vi chiedo solo per Hogwarts, visto che le altre sono sconosciute;

-Non terrò conto della saga principale, quindi non apparirà nessuno dell’universo Canon, però potete fare i vostri Oc appartenenti alle sacre 28;

-Le schede andranno inviate entro e non oltre le 24.00 del 12 dicembre per messaggio con scritto “Nome Oc – Rise of the Guardians”. Sto dando così tanto tempo perché ho due esami da dare; quindi, riesco a gestire i miei tempi.;

-Essendo un’interattiva, vi farò delle domande, quindi non sparite! Chi non recensisce o non sarà presente per due capitoli di fila vedrà il proprio Oc eliminato dalla storia, a meno che non abbia un valido motivo. Inoltre, vi chiedo di essere molto precisi con le date. La storia è ampia, potete sbizzarrirvi quanto volete.

-potete inviare un massimo di tre oc a testa, purché siano di sesso e Fazione differente.

 

 

 

 

Qui vi lascio la scheda da compilare, uguale per i due gruppi:

 

 

 

Nome:

Soprannome:

Cognome:

Età (dai 19 in su):

Origine di sangue:

Aspetto fisico e segni particolari (eventuali tic nervosi, vizi che ha…):

Prestavolto:

Carattere (dettagliato, non una lista di aggettivi):

Nazionalità:

Ex-scuola ed eventuale casa:

Storia personale (anche qui, vi chiedo di essere precisi con le date, non date un quadro generico del periodo):

Data di reclutamento e data di arrivo (ricordate che la storia si sviluppa nel 2037. Se personaggio X viene reclutato a 17 anni nel 1918 e nel 2037 ha 27 anni, vuol dire che è arrivato nel 2027):

In caso arrivi dal passato, come si trova nel presente:

Abilità particolari:

Paure e debolezze:

Hobby/Passioni:

Ama/Odia:

Bacchetta:

Patronus:

Molliccio:

Amortentia:

Ruolo all’interno del rispettivo gruppo:

Com’è entrato nel Gruppo? Cosa ne pensa?

In che rapporti è con gli Oc presentati? (se fa parte dei Guardiani solo con Lucifer e Daniel, se è un Merliniano con Eris):

Orientamento sessuale:

Relazione sentimentale (è single? È in una relazione? Qual è il suo tipo ideale?)

Altro:

Frase che lo rappresenta e colore preferito:

Canzone che lo rappresenta:

 

 

 

 

 

 

E qua ecco gli Oc presentati!

 

 

 

 

 

ORDINE DEI GUARDIANI

 

 

DANIEL KIRKLAND, 25 anni

Anglo-francese | Hogwarts, Tassorosso | Nato Babbano | omosessuale

Francia, 1832

Pozionista e Alchimista

Sunrise – Our Last Night

Non sei sbagliato. Sei per pochi, è diverso.

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Daniel è un ragazzo dall’animo buono e gentile. Non si arrabbia quasi mai e ama far sorridere e ridere la gente. Con le persone a cui tiene è molto protettivo, è molto loquace ma anche molto maldestro. E’ anche molto timido e si imbarazza facilmente. Sa disegnare, odia il tè e ama tantissimo i dolci. E’ uno dei discendenti di Tosca Tassorosso.

 

 

LUCIFER NOVAK, 28 ANNI

Anglo-russo | Hogwarts, Corvonero | Mezzosangue | bisessuale

Dublino, Irlanda, 1873

Capitano della Squadra Pollux

Fallen Angel – Three Days Grace

Il silenzio è qualcosa che suona, per chi ascolta avidamente.

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Lucifer è un ragazzo burbero, scontroso e molto solitario. Dotato di straordinaria bellezza, è molto affascinante e attira subito l’attenzione. Alla compagnia preferisce stare da solo, a leggere o a suonare il pianoforte, sua passione da quando è bambino. Tuttavia, è un ottimo capo, sa sempre cosa fare in ogni situazione ed è dotato di grande intelletto e astuzia.

 

 

 

ORDINE DI MERLINO

 

 

ERIS WINCHESTER, 22 ANNI

Americana | Ilvermorny | Purosangue | eterosessuale

New Orleans, 1923

Pozionista, Vice-Capo della Squadra Phobos

Dangerous Woman – Ariana Grande

E’ meglio essere temuti che amati.

 sss

Eris è una ragazza scontrosa, dalla lingua tagliente e sempre pronta a fare battutine sarcastiche. Non ha paura di niente, odia che le si dica cosa fare e odia eseguire gli ordini. Chi la conosce bene, però, sa che è una persona riflessiva, carismatica, che si è solo costruita una corazza attorno per non mostrare le due debolezze. Ama il teatro babbano, soprattutto il teatro europeo dei Seicento.

 

 

 

PERSONAGGI SECONDARI

 

 

STEVEN MCKINNON, 53 ANNI (SECONDARIO)

Capitano della Squadra Castor, Responsabile della Squadra Pollux

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E’ un uomo che si irrita facilmente e che detesta prendere ordini. Tuttavia, nonostante il carattere scontroso, è un uomo che sa farsi rispettare, attento ai suoi sottoposti e un gran lavoratore. Mago potente, è molto abile negli Incantesimi e non ha paura di niente.

 

 

AMELIA MCKINNON, 24 ANNI

Capitano della Squadra Artemis e Vice-Responsabile della Squadra Pollux

 xxxx

Amelia è una ragazza solare, allegra ed energica. E’ molto responsabile e cerca sempre di rimanere seria sul lavoro e di non combinare guai.  Tiene molto al suo lavoro e ai suoi sottoposti. E’ il Capitano più giovane dell’Ordine di Merlino.

 

 

EDUARD VON DORN, 25 ANNI

Spia ed Operatore sul campo, Ordine di Merlino

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Eduard può risultare un ragazzo estroverso, simpatico e burlone, ma possiede una vena sanguinaria che lo rende un pericolo. Abile nel nascondersi, si mimetizza perfettamente tra la gente, passando inosservato anche quando impossibile.

 

 

 

 

Spero che il prologo vi sia piaciuto! Bacioni,

__Dreamer97

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 0.2 ***


CAPITOLO 0.2

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25 Febbraio, Giardino Interno, Sede dell’Ordine di Merlino

 

 

            Eris stava seduta contro la grande fontana che ornava il Giardino Interno della sede, intenta a leggere un libro con grande interesse. Erano passati due giorni da quando il Maestro l’aveva chiamata nel suo ufficio, eleggendola Vice-Capitano del gruppo che si sarebbe occupato della questione delle gemme. Certo, il non essere riuscita ad ottenere il ruolo di Capitano le aveva dato non poco fastidio, ma d’altronde comprendeva perfettamente le ragioni del suo superiore: era ancora troppo giovane e inesperta per poter ricoprire un incarico di tale importanza. Ormai distratta dalla sua lettura, appoggiò la testa al granito della fontana, volgendo lo sguardo alla statua che vi si trovava al centro: la donna di pietra, raffigurante la Temperanza, versava l’acqua da una coppa all’altra mentre osservava il cielo. Eris rimase a fissarla, non accorgendosi della persona che si era seduta accanto a lei.

-Come mai qui a bighellonare? Non dovresti essere nel tuo laboratorio a lavorare con le provette e altre cose? – alla presa in giro di Eduard, Eris volse lo sguardo verso il biondo.

- Ho il giorno libero oggi. Il Maestro sta ancora cercando dei membri validi per la missione, quindi non so effettivamente chi tirerà fuori. – rispose la corvina, chiudendo il libro e appoggiandolo sulle ginocchia.

- Hai qualche idea? – le domandò lui ma la Pozionista scosse la testa.

- Ancora no, però ho qualche sensazione riguardo ad alcune persone. Sinceramente, spero tanto di sbagliarmi. – il tono disgustato che usò fece scoppiare a ridere Eduard, che ricevette uno sguardo stizzito.

- Stai tranquilla, conosci il Maestro: solo membri validi. -

 

 

 

 

 

 28 Febbraio, Infermeria, Sede dei Guardiani

 

 

            L’Infermeria della sede era diversa da tutte le altre sezioni: l’intera area era caratterizzata da alte pareti bianche, illuminate dai raggi del sole che passavano attraverso le grandi vetrate, quattro per parete. In fila indiana, sia a destra che a sinistra, si trovavano otto lettini, sistemati con delle trapunte bianche, che richiamavano l’ambiente.

Quel pomeriggio, Lucifer trovò l’intera Infermeria vuota, fatta eccezione per un lettino: trovato l’oggetto del suo interesse, si diresse verso il fondo della parete di sinistra, dove si trovava proprio Daniel Kirkland. Accanto a lui, Steven cercava di fargli alcune domande ma senza ottenere risposta, in quanto il ragazzo era occupato ad osservare il vuoto.  Sentendolo avvicinarsi il giovane si voltò verso di lui e, riconoscendolo, gli regalò un sorriso smagliante.

-Luke, che bello vederti!- a quella reazione, il più grande sorrise: Daniel aveva la testa fasciata e dei punti sulla guancia sinistra, dove sapeva sarebbe rimasta la cicatrice; persino il polso destro era fasciato ma, nonostante tutto, non sembrava essere messo così male.

-Ciao Dan. Come stai?- gli chiese il moro sedendosi accanto a lui.

-Io bene, stavo chiacchierando con Stev!- nel sentirsi nominare con quello strano nomignolo, Steven alzò gli occhi al cielo.

-Innanzitutto, io sarei il tuo Responsabile e, secondo, non agitarti così tanto che rischi di farti male un’altra volta.- Daniel si voltò esasperato verso di Lucifer, che trattenne una risata.

-Vedi con cosa ho a che fare? Io glielo dico che è troppo serio: dovrebbe ridere di più!- di fronte al suo amico, Lucifer scosse la testa divertito, per poi assumere un’espressione seria.

-Io prima intendevo come stai sul serio.- Daniel sospirò poi, vedendo di non poter più rimandare l’inevitabile, cominciò a parlare.

-Sto uno schifo. Avrei dovuto morire lì insieme agli altri e non scappare come un codardo.-

-No, invece. Elisabeth ti ha dato una possibilità per metterti in salvo e per riuscire a completare la missione. Ci sono alcune situazioni in cui si muore da eroi e altre in cui è più saggio battere la ritirata. Non considerarti mai un codardo e non vergognartene. Sei l’unico sopravvissuto? Allora farai in modo che non saranno morti invano.- per l’intero discorso di Steven, sia Daniel che Lucifer lo avevano osservato stupiti, il primo con uno sguardo carico di ammirazione, mentre il secondo lo guardava come per chiedersi dove avesse tirato fuori tutta quella saggezza improvvisa. Il ragazzo più grande mise una mano sulla testa di Daniel, come ad accarezzarlo, attirando l’attenzione del più piccolo su di sé.

-So che potrebbe darti fastidio, ma ci servirebbe sapere esattamente cos’è successo durante la missione e tutto quello che riguarda il bracciale che al momento stai indossando.- Daniel portò lo sguardo al bracciale che indossava e che non erano riusciti a togliergli dal polso. La grossa pietra gialla sembrava ispirargli fiducia.

-Ci siamo ritrovati nel 1932, a Berlino. Non sapevamo come avesse fatto quella pietra a finire lì, ma io ero sicuro fosse l’epoca giusta. Si trovava in un negozio di antiquariato e la sua proprietaria, una Maganò, ce lo ha affidato senza problemi, quando all’improvviso sono apparsi questi due ragazzi. Erano un maschio e una femmina, lui aveva i capelli biondi e gli occhi verdi, mentre lei i capelli neri e gli occhi azzurri come il ghiaccio. Hanno ucciso subito Mathias e Michelle e quindi abbiamo ingaggiato uno scontro. Alla fine, Elisabeth è riuscita ad uccidere lui e mi ha lanciato il bracciale. Mi ha detto di scappare e di ritornare qui, che il bracciale sarebbe stato più al sicuro. Mi sono smaterializzato* ma, prima di sparire del tutto, ho visto quella ragazza che uccideva Elisabeth…- il ragazzo aveva abbassato il tono ma i due più grandi erano riusciti a sentirlo.

-Non temere, faremo pentire quei bastardi di essersi messi contro i Guardiani.- disse Steven e Lucifer concordò con lui.

-Ti lasciamo riposare, dovrai essere in forze per il primo incontro della squadra.- i due uomini si alzarono e si diressero verso l’uscita, quando Daniel li fermò.

-Aspettate, mi sono appena ricordato una cosa.- i due si voltarono verso di lui e quest ultimo, non appena ebbe l’attenzione su di sé, continuò a parlare.

-La signora del negozio ci ha detto che anche le altre tre pietre sono state utilizzate per dei bracciali. Inoltre, ha detto che oltre a me ci sono altri discendenti e che alcuni si trovano nei Guardiani.- Steven e Lucifer parvero sorpresi dall’affermazione del giovane. Lo ringraziarono per l’informazione appena ottenuta e, finalmente, abbandonarono l’Infermeria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Ciao a tutti! Con questo secondo prologo ho deciso di tenervi compagnia fino alla scadenza. Ho deciso di tenere invariato il pezzo dei Guardiani, mentre ho completamente riscritto quello dei Merliniani. Per qualunque domanda sono disponibilissima, non abbiate paura! Ricordo che ci sono ancora dei posti liberi per i Merliniani! Inoltre, ho una piccola comunicazione di servizio, che di sicuro ad alcuni di voi farà piacere:

Si aggiungono un posto a testa per Ordine, ovvero la Spia. Quindi, in ogni gruppo ci saranno due spie e gli oc passano da otto a nove a testa.

Ci vediamo alla selezione! Bacioni,

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Capitolo 3
*** SELEZIONE OC ***


SELEZIONE OC

 sssss

 

 

            Ed eccoci qua gente! Mamma mia, in questo momento ho le mani sudate dall’ansia che mi sta uccidendo. Non ve lo aspettavate con un giorno d’anticipo, eh? Seconda selezione ma, questa volta, leggermente diversa: ho deciso di regalarvi anche dei piccoli paragrafi per ogni personaggio selezionato, in modo da darvi una prima idea dei vari personaggi. Vi chiederei di leggere prima questi, perché sono messi in ordine come la selezione. E anche perché la sorpresa dei personaggi deve essere anche la vostra.

Mi avete inviato tantissimi personaggi, alcuni nuovi e altri vecchi, ma rinnovati. Per quelli vecchi vi ringrazio per aver deciso nuovamente di unirvi con me in questo viaggio, mentre ringrazio quelli nuovi di avermi dato fiducia. Questa volta ho dovuto stringere di molto la lista dei personaggi, quindi tanti sono rimasti esclusi. Contando i miei siamo ad un totale di 18 personaggi e 4 secondari (il quarto lo scoprirete leggendo). Spero questa volta di aver scelto bene. Premetto che gli Oc, tolti i due Capi e i due Vice, sono messi in ordine di età; quindi, non per importanza o per l’ordine in cui mi sono arrivate le schede. Noterete anche che non tutti hanno luogo e data, in quanto si tratta dei personaggi contemporanei alla storia. Ho cercato di rispettare il più possibile le vostre indicazioni e mi dispiace se non sono riuscita ad accontentare tutti.

Prima di partire avverto anche che ho leggermente modificato il linguaggio, adattandolo meglio ad alcuni personaggi, quindi sarà leggermente più volgare.

Buona lettura!

 

 

 

 

 

 

 

 

A NEW BEGINNING

 

 

 

Ufficio di Lucifer Novak, Secondo Piano, Dipartimento Olympus, Ordine dei Guardiani

           

 

Lucifer osservava attentamente i fascicoli aperti sul tavolo davanti a lui, sorridendo leggermente. Finalmente, dopo ore ed ore, aveva ricevuto le schede dei nuovi membri della squadra Pollux. Sì, qualcuno era abbastanza giovane o con poca esperienza, ma poteva andare. Scelti direttamente dal Capo Guardiano, secondo l’anziano quelli erano i Guardiani che più si adattavano per la missione. Lucifer guardò l’orologio ma, nonostante l’ora tarda, decise di procedere comunque.

Con un cenno della testa, nove lettere vennero scritte e sigillate, pronte per essere spedite ai Guardiani scelti. Si prese ancora qualche minuto ma, alla fine, Lucifer si decise. Incantò le lettere e quelle partirono, volando dritte verso i nuovi eletti…

 

 

 

LUCIFER NOVAK, 28 ANNI

“Luke”

Anglo-russo | Hogwarts, Corvonero | bisessuale | Mezzosangue

Dublino, Irlanda, 1871

Capitano della Squadra Pollux

Legilimens ed Occlumante

Il silenzio è qualcosa che suona, per chi ascolta avidamente.

Fallen Angel – Three Days Grace

 fff

Lucifer è un ragazzo burbero, scontroso e molto solitario. Dotato di straordinaria bellezza, è molto affascinante e attira subito l’attenzione. Alla compagnia preferisce stare da solo, a leggere o a suonare il pianoforte, sua passione da quando è bambino. Tuttavia, è un ottimo capo, sa sempre cosa fare in ogni situazione ed è dotato di grande intelletto e astuzia. Chi acquisisce la sua fiducia sa di trovarsi di fronte ad un ottimo amico e ad una persona leale e combattiva. Con i più giovani è apprensivo e si preoccupa molto, nonostante non lo dia a vedere. Ragazzo misterioso, difficilmente lascia trapelare qualcosa di sé.

 

 

 

 

 

Palestra, Quarto Piano, Dipartimento Olympus

 

 

            -Forza con quelle gambe, su! Vi state addestrando per diventare Guardiani, non ballerini! Jackson, muoviti o ti sguinzaglio contro uno Spinato! - Da quando si entrava nei Guardiani, si veniva sottoposti ad un duro allenamento, diviso tra una parte teorica e una pratica. La teorica riguardava i vari periodi storici, i viaggi nel tempo, come riconoscere i vari manufatti e altre cose di questo tipo. Superare la teoria era semplice, ma la vera sfida stava nel superare la pratica, soprattutto se a dirigerla era Seth Burton: il ragazzo era il più giovane tra gli Addestratori ed era il più temuto tra le Reclute. Durante le sue lezioni, nessuno osava fiatare, almeno che non volesse andare incontro a morte certa. I suoi allenamenti erano tosti e complessi, basati sull’astuzia, sull’agilità, sulla forza e sull’intelligenza. Tuttavia, nonostante la nomea che si era costruito, Seth era un ottimo addestratore e tutti passavano sempre il suo esame finale, trasformandosi da semplici Reclute a dei veri Guardiani.

-Per oggi va bene così, andate pure a cambiarvi. Ci vediamo domani mattina alla stessa ora, puntuali. - tra i ragazzi si levò un coro di arrivederci e, dopo aver salutato, si diressero velocemente verso gli spogliatoi. Un gruppo di ragazzine, passando accanto a Seth, iniziò a ridacchiare ma il ragazzo fece finta di non averle sentite. Quando anche l’ultimo dei suoi studenti fu uscito dalla Palestra, cominciò a sistemare la stanza, mettendo via i vari manichini che aveva utilizzato durante la sua lezione.

Dopo almeno dieci minuti, desideroso di potersi fare una doccia nella sua stanza, si incamminò verso gli spogliatoi. Tuttavia, come ad attenderlo, vi era una busta appoggiata sulla sua roba, chiusa con il sigillo dei Guardiani. Incuriosito, Seth la prese tra le mani e l’aprì, desideroso di capire cosa ci potesse essere scritto. Ma, non appena lesse il contenuto della lettera, spalancò gli occhi.

-Brutto figlio di puttana. –

 

 

 

SETH DERRICK ABEL BURTON, 28 ANNI

Inglese nato in India | Hogwarts, Serpeverde | bisessuale | Purosangue

Darjeeling, India, 1878

Vice-Capitano della squadra Pollux

Addestratore, Storico, Diplomatico e Ricercatore

A volte il nostro bisogno di un segno di comprensione è così grande che non ci importa cosa significhi esattamente o quanto dovremmo pagarlo in seguito.

I ‘m so sorry – Imagine Dragons

 ccccc

Seth è una persona schiva, fredda, burbera e poco propensa al dialogo. Ha un carattere molto deciso e combattivo e quando ha un obiettivo nessuno può distoglierlo dal conseguirlo. È educato e colto, cosa per la quale veniva lodato e conosce molte lingue. È un ragazzo che si annoia facilmente, spesso porta una discussione sui livelli di un “litigio” e adora quando qualcuno riesce a tenergli testa. Odia sottostare agli ordini a meno che non provengano dai suoi superiori. Tuttavia, se gli ordini dovessero mettere a rischio la vita dei suoi “protetti” Seth si rifiuterebbe di seguirli. Protettivo quasi fino all’estremo, protegge i suoi cuccioli come una mamma e chi lo conosce bene sa di trovarsi davanti ad una figura di supporto.

 

 

 

 

 

Village Soho, Wardour Street, Soho, Londra

 

 

            Con gli occhi chiusi e la testa appoggiata contro il muro, Abel emise un lungo gemito mentre, inginocchiato ai suoi piedi un giovane, che non doveva avere più di venticinque anni, era intento a baciargli l’interno della coscia. A giudicare dalle orecchie a punta e dalle piccole scintille che lo circondavano, doveva trattarsi di una fata, ma al Guardiano poco importava. Era la sua sera libera e, come ogni volta, si ritrovava a girovagare per Soho, alla ricerca di qualcuno con i suoi stessi desideri e bisogni.

E anche per tornare a casa.

Scacciò velocemente quel pensiero dalla testa e decise di concentrarsi solo sul piacere che stava provando in quel momento, - o che doveva provare. Tuttavia, non appena aprì nuovamente gli occhi gli occhi, vide una lettera con il sigillo dell’Ordine dei Guardiani che gli fluttuava davanti al viso. Nel vederla sospirò, perché sapeva che avrebbe portato solo guai. Diede un colpetto sulla spalla dell’altro ragazzo, che alzò il viso arrossato verso di lui.

-Qui abbiamo finito, ti conviene andartene. – disse semplicemente e quello lo guardò scioccato.

- Ma come? Non sono nemmeno venuto! – esclamò quello offeso, ma Abel gli rivolse uno sguardo duro.

- Impari a far lavorare meglio quella bella bocca che ti ritrovi. E ora smamma. –

Dopo aver osservato la fata andarsene, Abel si sistemò i pantaloni e prese in mano la lettera.

-Ma è mai possibile che mi debbano disturbare anche durante la mia serata libera? – si disse tra sé e sé ma, non appena ebbe letto il contenuto della lettera, si mise a ridere.

- Questa poi! – esclamò semplicemente. Con tutta la calma del mondo prese una sigaretta dalla tasca del suo giubbotto di pelle e l’accese, per poi incamminarsi a piedi verso la sede dell’Ordine dei Guardiani. Avevano osato disturbarlo, e lui li avrebbe fatti aspettare.

 

 

 

ABEL IVAN JANSEN, 27 ANNI

“Bel”

Anglo-olandese | Durmstrang | bisessuale | Purosangue

Londra, Inghilterra, 1976

Esperto sul campo e Responsabile delle missioni

Discendente di Grifondoro

I dont have an attitude problem. You have a problem with my attitude and that’s not my problem.

Under Pressure – Queen

 ffff

Abel è un ragazzo nobile, impavido e leale, il perfetto cavaliere. Sempre in prima linea, non ha paura di niente. Si fa benvolere da tutti per il suo carattere gentile e generoso, nonostante ami far saltare i nervi alla gente. Spiritoso e sempre in vena di scherzare, cerca sempre di far sorridere la gente e, dove può risultare invadente, in realtà cerca di risollevare l’umore alle persone. Grande amante del Punk Rock, sa suonare la chitarra, sia classica che elettrica. Tuttavia, quando è di cattivo umore, sa essere permaloso e poco collaborativo, facendo sempre da contestatore. È anche molto vendicativo, quindi detesta che gli si faccia un torto. Grande amante della torta di mele. È una primadonna ed è molto melodrammatico. È un licantropo.

 

 

 

 

 

Area Relax, Quinto Piano

 

 

            Non appena il suo corpo si fu sistemato su uno dei pouf presenti nella stanza, Amber emise un lungo sospiro di sollievo misto a pace. Era appena tornata da una lunga missione nel vecchio West e in quel momento aveva solo bisogno di un po’ di tranquillità. Non si era nemmeno cambiata i vestiti che aveva usato per la missione, si era subito fiondata lì. Avrebbe potuto smaterializzarsi verso la sua stanza, ma era troppo presa dalla stanchezza per poterlo fare.

Rimase qualche decina di minuti a sonnecchiare, quando qualcosa le finì sulle gambe. Aprì di scatto gli occhi e portò lo sguardo verso il basso. Aggrottò le sopracciglia nel notare il sigillo dell’Ordine, ma rimase ancora di più insospettita non appena riconobbe la calligrafia di Lucifer Novak. Conosceva ormai da un po’ di tempo il giovane Capitano, ma mai si sarebbe aspettata una lettera da parte sua e i suoi sospetti aumentarono ancora di più dopo la lettura della lettera.

-Cosa sta succedendo? – domandò tra sé e sé: se Lucifer si era ritrovato a scrivere a quell’ora della notte, allora era successo qualcosa di molto grave.

 

 

 

AMBER MONTGOMERY, 26 ANNI

“Frosty”

Inglese di origini egiziane | Istituto delle Streghe di Salem | bisessuale | Mezzosangue

Londra, Inghilterra, 1987

Spia e Operatore sul campo

If I ever ask you “Do you want me to be completely honest?” say no, you’ll regret it.

Joan of Arc – Little Mix

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Una delle prime cose che salta all’occhio di Amber è il suo essere particolarmente fredda e non perde tempo nel cercare di piacere agli altri. Tuttavia, non è un completo robot: è una ragazza ospitale, crede molto nelle sue capacità e non ama trovarsi in difficoltà. Onesta e schietta, è anche molto ironica e diventa frustrata quando la gente la prende sul serio e non capisce il suo tono. È molto testarda, difficile che gli altri le facciano cambiare idea. È una convintissima femminista, visto il suo passato e difende a spada tratta le sue opinioni. Essendo molto razionale, odia la disorganizzazione, è estremamente responsabile e cerca sempre di mantenere pieno controllo su tutto. Tuttavia, non è in grado di prendere il comando.

 

 

 

 

 

            Infermeria, Primo Piano

 

 

            Daniel si stava terribilmente annoiando, solo nella sua permanenza nell’Infermeria dell’Ordine. A quell’ora ormai l’ala del primo piano era deserta, fatta eccezione per qualche strega che controllava i pazienti. Pazienti che si riassumevano in lui, in quanto unico presente.

-Non potevo riposare nella mia stanza, al calduccio nel mio letto? No, lasciamolo da solo in Infermeria, tanto è così divertente! – borbottò, per poi sbuffare come una ciminiera. Per l’ennesima volta quella sera, si portò una mano alla testa, avvolta in delle garze per la botta che aveva subito nella sua precedente missione. Nel ripensare a quello, emise un gemito frustrato, per poi osservare il bracciale sul suo polso: la gemma gialla risplendeva anche al buio, come se fosse fatta di luce propria. Sospirando, cercò di sistemarsi sul letto per dormire, ma si rialzò non appena sentì qualcosa sotto la sua testa. Prese in mano quella che aveva tutti gli aspetti di essere una lettera e, non appena notò la calligrafia, riconoscendo subito chi le aveva spedite, la aprì elettrizzato: finalmente, avevano deciso.

 

 

 

DANIEL KIRKLAND, 25 ANNI

“Dani”

Anglo-francese | Hogwarts, Tassorosso | omosessuale | Nato Babbano

Parigi, Francia, 1832

Pozionista e Alchimista

Discendente di Tassorosso

Non sei sbagliato. Sei per pochi, è diverso.

Sunrise – Our Last Night

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Daniel è un ragazzo dall’animo buono e gentile. Non si arrabbia quasi mai e ama far sorridere e ridere la gente. Con le persone a cui tiene è molto protettivo, è molto loquace ma anche molto maldestro. È anche molto timido e si imbarazza facilmente e molto, ma molto ingenuo. Sa disegnare, odia il tè e ama tantissimo i dolci.  Avvertenze: nonostante questa sua grande passione, bisogna assolutamente tenerlo lontano dagli zuccheri, in quanto un eccesso potrebbe renderlo molto iperattivo. Segue quasi sempre il suo istinto, non è una persona che si preoccupa di ragionare prima di agire. È un Metamorfomagus e adora cambiare il suo aspetto, cosa che gli torna utile durante le missioni.

 

 

 

 

 

Area Ristoro, Piano terra

 

 

            Eloise guardava attentamente la lettera di fronte a lei, quasi come se si fosse trattato di qualche oggetto maledetto. Si guardò intorno, lieta di non trovare nessuno nella zona, tolte solo le commesse che lavoravano al bancone. Con un sospiro, riportò l’attenzione sulla lettera. Sapeva che se l’avrebbe aperta sarebbe entrata in qualcosa di importante e, molto probabilmente, anche altamente pericoloso e questo sospetto le era venuto solamente guardando la calligrafia con la quale era scritto il suo nome. Lucifer era quasi come un fratello più grande e lui non si era fatto problemi quando, qualche anno prima, aveva iniziato a considerarla come una sorellina a cui badare. Per questo motivo era ancora abbastanza scettica sull’aprire quella busta: perché non parlarle di persona? Cosa c’era di così urgente che doveva essere comunicato subito a quell’ora.

La sua curiosità ebbe la meglio e, alla fine, si affrettò ad aprire la busta e a leggerla, per poi raccogliere tutta la sua roba e correre verso il Secondo Piano, dove sapeva trovarsi la sala della Squadra Pollux. Doveva assolutamente capire in che guaio si stava cacciando.

 

 

 

ELOISE HATHORNE, 22 ANNI

“Ele”

Americana | Ilvermorny, Tuonoalato | eterosessuale | Mezzosangue

Salem, 1692

Spia ed Operatore sul campo

Sometimes the things we want to forget are also the thing that once made us happy.

Easy on Me – Adele

fff 

Eloise è una ragazza espansiva e sorridente, sempre pronta a rendere partecipi gli altri. È parecchio testarda e difficilmente si fa dire dagli altri cosa fare o cosa pensare. Nonostante il carattere espansivo, fa fatica a fidarsi delle persone che non conosce, in quanto guidata dal costante sospetto di essere tradita. È molto emotiva, nonostante non lo dia a vedere, e potrebbe scoppiare a piangere anche con il nulla. Prima di una missione è sempre presa da molta ansia, anche se una volta calmata dà il meglio di sé. È iper-ordinata e va in panico se qualcuna delle sue cose non è dove la lascia. Sincera e diretta, detesta chi non dice le cose di persona e spesso e volentieri non si rende conto che quel che dice magari non è gradito.

 

 

 

 

 

Studio medico, Primo Piano

 

 

            -Ma insomma, è mai possibile che debba fare tutto io? –

Osservando l’enorme pila di fascicoli sulla scrivania, Mary sospirò sconsolata, sapendo già come sarebbe andata a finire la sua serata. Da quando aveva cominciato a lavorare lì, circa un anno prima, veniva sempre vista come una recluta e, nel corso del tempo, questa cosa non era cambiata. Sospirando nuovamente, si sedette e prese in mano la prima cartellina che le capitò a tiro, decidendo di sbrigarsi se era intenzionata a finire prima dell’alba.

Cominciò a passare ogni fascicolo, scrivendo ogni tanto sul vecchio pc malandato dello studio, - erano maghi, se con la tecnologia si erano svegliati in ritardo, chissà quando avrebbe avuto la decenza di lavorare su un vero laptop!

Ma fu nell’esaminare una di quelle cartelle che, all’improvviso, si ritrovò tra le mani una strana lettera, chiusa con il sigillo dorato dei Guardiani. Osservandola incuriosita, la girò e sgranò gli occhi nel leggere il suo nome con una calligrafia che riconosceva benissimo, in quanto apparteneva al suo Capitano. Guardò la lettera, poi i fascicoli sulla scrivania e fece una smorfia: a quelli avrebbe pensato domani.

 

 

 

MARY NEWBURY, 20 ANNI

“May”

Inglese | Hogwarts, Corvonero | eterosessuale | Mezzosangue

Londra, Inghilterra, 1944

Medimago e Medico legale

Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.

Wolves – Selena Gomez & Marshmello

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Mary è una ragazza molto dolce con tutti, con un sorriso sempre per tutti, tranne per chi la fa arrabbiare. Ascolta sempre i consigli di chi è più esperto di lei, ma a volte decide di fare di testa sua. Sa creare cose dal nulla, ripara ogni tipo di cosa ed è una persona molto testarda, che non molla facilmente. Ha una grande forza di volontà, è ambiziosa e ama la sana rivalità. È anche molto modesta, odia i bugiardi e ha una specie di sesto senso per le bugie. È una ragazza che sa molte cose, anche quelle più improbabili, è sveglia e capisce in fretta le cose. Odia i litigi e fa sempre da paciere tra due litiganti, riuscendo sempre a trovare accordi e a far fare pace. Sa dare buoni consigli e aiuta sempre le persone che vanno da lei a chiederle aiuto.

 

 

 

 

 

Biblioteca, Terzo Piano

 

 

            Seduto ad uno dei grandi tavoli della Biblioteca, impegnato a leggere uno dei suoi manuali di Informatica, Jonathan non credeva che, a quell’ora della notte, l’Ordine potesse mandargli una lettera. Alternando lo sguardo dal libro alla busta, aveva avuto idea di aprirla una volta arrivato in camera, ma la curiosità lo stava assalendo mentre, dentro di lui, il timore cresceva sempre di più. Era diventato un vero Guardiano da poco e quella lettera lo terrorizzava: e se lo licenziavano? E se si erano resi conto di aver sbagliato a sceglierlo e lo volevano rispedire indietro?

Troppe domande gli ronzavano in testa, perciò mise da parte il manuale e prese la busta, aprendola con le mani tremanti. Una volta letta, emise un sospiro di sollievo, i timori ormai spariti. Tuttavia, una volta realizzato ciò che aveva appena letto, fu solo una la cosa che gli venne da dire:

-Oh, merda. –

 

 

 

JONATHAN SIMON O’CONNEL, 19 ANNI

“Jack”

Irlandese | Hogwarts, Corvonero | eterosessuale | Nato Babbano

Hudson, Texas, 1986

Informatico ed Esperto in tecnologie magiche e babbane

La capacità di parlare non fa di te un essere intelligente.

High Hopes – Panic! At the disco

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Jonathan è un ragazzo dolce ed affettuoso, dallo sguardo da cucciolo che incanta e fa tenerezza a tutti. Parla talmente tanto da mangiarsi le parole e risultare irritante, nonostante non lo faccia con cattiveria. È spesso distratto e pasticcione e ha la brutta abitudine di camminare con un libro in mano, andando poi a sbattere contro qualcuno. È un nerd molto appassionato e si diverte a fare battute anche se gli altri non le capiscono, dimenticandosi di lavorare con persone di altre epoche. È incredibilmente intelligente e possiede un quoziente intellettivo elevatissimo e predilige l’aspetto logico e matematico. Uno dei suoi pregi migliori è quello di voler continuare a migliorarsi. Ingenuo, crede sempre che le persone meritino una seconda possibilità.

 

 

 

 

 

Erboristeria, Primo Piano

 

 

            Georgiana correva avanti e indietro per lo studio, alla ricerca di qualche fialetta che, era sicura, aver appoggiato da qualche parte. L’unico problema era che non si ricordava dove l’avesse lasciata.

-Per tutte le coccinelle, mi servirebbe proprio una ricordella! – esclamò ad un certo punto mentre, dispiaciuta, si guardava intorno non sapendo proprio dove andare a cercare. Ad un certo punto, un’illuminazione le attraversò la mente e, squittendo felice, si diresse saltellando verso l’armadietto sul fondo della stanza. Non appena aprì lo sportello, però, la sua attenzione si rivolse tutta verso una lettera che, bella come il sole, stava lì ad osservarla.

- Questo è buffo. – disse Georgiana, prendendo il pezzo di carta tra le mani come se fosse fatto di cristallo. Sapeva che non poteva trovarsi lì, perché solo lei aveva la chiave di quell’armadietto. Aprì la busta con cautela e saltò dalla gioia non appena venne a conoscenza del contenuto.

- Finalmente! –

 

 

 

GEORGIANA ANDREAA FERNANDEZ CARRIEDO, 19 ANNI

“Ande”

Italo-spagnola | BeauxBatons | eterosessuale | Mezzosangue

Firenze, Italia, 1480

Erborista ed Esperta in Magia Antica

Discendente di Tassorosso

Dreaming is like having an acid trip without getting high.

Renaissance – Paolo Buonvino & Skin

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Georgiana è una ragazza fuori dal comune: simpatica, gentile e solare, è sempre pronta a scherzare e a divertirsi.  Adora aiutare la gente e mette sempre davanti gli altri. Carismatica e vivace, è molto energica e difficilmente sta ferma, causando di solito qualche guaio. È una gran sognatrice e spesso si ritrova in un mondo tutto suo. Allieva del grande Leonardo Da Vinci, ama l’arte e la pittura e grazie a lui ha imparato il valore delle erbe. Inoltre, ha un grande bagaglio culturale, avendo vissuto alla corte di Lorenzo il Magnifico. È molto materna e apprensiva e ha sempre un consiglio per ogni cosa. È molto testarda e non si fa mai mettere i piedi in testa. È una gran chiacchierona, quindi la gente cerca di starle alla larga durante i suoi monologhi. È una Metamorfomagus.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stanza Vaughan&Brown, Dormitori, Ordine di Merlino

 

 

            Impegnato ad apparecchiare la tavola, nonostante l’ora di cena fosse passata da un pezzo, Avery controllò ancora una volta che ogni cosa fosse al suo posto, dalle posate sul tavolo fino al cibo che, con un incantesimo, si stava preparando da solo. Sorridendo soddisfatto del suo operato, si avvicinò verso l’anticamera della sua stanza, - che per grandezza poteva sembrare un bilocale, - con il solo intento di richiamare l’altra coinquilina.

-Caramel, scendi. È pronta la cena. – disse, cercando di non risultare troppo autoritario. L’ultima cosa che voleva era che quella ragazzina si rinchiudesse in camera sua. O che utilizzasse la Legilimanzia contro di lui, e quello di sicuro era da evitare. Gli avevano ormai affidato quella bambina da otto anni, da quando l’aveva trovata e da allora era rimasta con lui. Certo, gli alti e bassi erano presenti tutti i giorni, ma tutto sommato vivevano bene.

Mentre si dirigeva verso la cucina, sentì qualcuno bussare alla porta e si fermò improvvisamente. Diede un’occhiata veloce all’orologio sulla parete e si stranì: chi mai lo avrebbe disturbato a quell’ora?

Corse subito alla porta ma, una volta aperto, vide solamente una busta viola che volava davanti al suo naso, chiusa con lo stemma dell’Ordine di Merlino.

-Che cos’è? – domandò una voce alle sue spalle ed Avery si voltò per vedere Caramel che lo osservava, ma senza alcuna traccia di curiosità.

- Questo è un bell’enigma. – rispose lui richiudendo la porta. Alla cena avrebbe pensato più tardi: prima, bisognava risolvere quel mistero.

 

 

 

AVERY KAI VAUGHAN, 32 ANNI

Anglo-americano | Ilvermorny | bisessuale | Nato Babbano

Londra, Inghilterra, 1943

Capo della Squadra Phobos

Informatico ed Esperto in tecnologie magiche e babbane

Discendente di Serpeverde

La logica è buona nei ragionamenti, ma nella vita non serve a nulla.

Crazy=Genius – Panic! At the disco

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Avery è il classico topo da laboratorio, sempre chiuso nel suo studio ad elaborare le sue strane idee. È talmente logorroico da risultare fastidioso e sa ogni genere di cosa, avendo quindi una risposta per tutto. Per questo viene chiamato anche “cervello umano”. Tuttavia, sa essere molto crudele quando vuole ed è anche molto vendicativo, soprattutto se si toccano le persone a cui tiene. Ama gli indovinelli e gli enigmi e risolve ogni tipo di problema. Ha un quoziente intellettivo fuori dal comune e possiede una memoria fenomenale. Fa fatica ad esprimere i sentimenti, per lui sono semplicemente una “variazione di ormoni”. Mai disturbarlo quando è di cattivo umore, perché potrebbe perdere le staffe e staccare la testa a chi gli rivolge la parola.

 

 

 

 

 

Laboratorio di Pozioni, Primo Piano

 

 

            Eris era intenta ad analizzare uno dei composti che aveva ricevuto quella mattina stessa, recuperato da uno dei suoi colleghi durante una missione. Aveva accettato l’incarico, ma non perché avesse voglia veramente di farlo: stava solo aspettando la chiamata del suo Maestro. Impaziente, aveva cercato in ogni modo possibile ed immaginabile di riempire il suo tempo, cercando di non pensare alla missione per la quale era stata scelta come Vice. Le avevano detto che stavano cercando i suoi compagni e di aspettare, ma lei era stufa.

Ad un tratto, accanto ad una delle sue lenti d’ingrandimento, vide una busta viola. Velocemente, la prese tra le mani e si diresse verso l’uscita del laboratorio. Non aveva bisogno di leggerne il contenuto: era arrivato il momento.

 

 

 

ERIS WINCHESTER, 22 ANNI

Americana | Ilvermorny | eterosessuale | Purosangue

New Orleans, Louisiana, 1923

Vice-Capo della Squadra Phobos

Pozionista e Alchimista

È meglio essere temuti che amati.

Dangerous Woman – Ariana Grande

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Eris è una ragazza scontrosa, dalla lingua tagliente e sempre pronta a fare battutine sarcastiche. Non ha paura di niente, odia che le si dica cosa fare e odia eseguire gli ordini. Chi la conosce bene, però, sa che è una persona riflessiva, carismatica, che si è solo costruita una corazza attorno per non mostrare le due debolezze. Si ritrova spesso da sola, in quanto odia la compagnia o il caos. È moto ordinata e odia quando qualcosa non si trova al suo posto. Adora mettere contro gli altri, per poi godersi lo spettacolino che ne deriva. Ama il teatro babbano, soprattutto il teatro europeo dei Seicento.

 

 

 

 

 

Archivio, Piano Interrato

 

 

            Immerso tra la polvere e le ragnatele, Vincent tossì ancora una volta, non capendo ancora il perché si trovasse in quella situazione. Esistevano gli Storici per quei lavori di recupero ma, vista la sua ultima missione, avevano mandato lui giù nel seminterrato, per cercare una vecchia cartella che, di sicuro, non esisteva neanche più. Sbuffò ancora una volta, desideroso di tornare nella sua stanza a riposare ma, più importante, a scrivere. Nell’aprire uno dei cassetti, però, notò in bella vista una busta viola, con il simbolo dell’Ordine come sigillo. Immediatamente si incuriosì e prese per mano la lettera, aprendola dopo averne analizzato l’esterno. Una volta letto il contenuto, un sorriso a trentadue denti spuntò sul suo volto: finalmente, aveva una nuova avventura da raccontare.

 

 

 

VINCENT KAMELOT, 30 ANNI

Inglese | Hogwarts, Corvonero | eterosessuale | Mezzosangue

Londra, Inghilterra, 1617

Spia ed Operatore sul campo

Il mondo è un palcoscenico. E un palcoscenico è un mondo di intrattenimento.

Deal Maker – TytoCat

 cccc

Vincent è colui che diventerà il più grande drammaturgo di tutti i tempi, a sentire lui. È creativo ed intelligente, si ispira agli altri osservandoli. Non gli piace combattere, preferisce di gran lunga lavorare dietro alle quinte. Se serve alla sua narrazione è in grado di manipolare le persone a suo piacimento e lo fa per non sentirsi annoiato. Molto spesso cita frammenti di grandi opere che solo lui capisce, dando sui nervi a molte persone. Utilizza un vocabolario e forbito e spesso lo si sente utilizzare ancora il linguaggio del suo tempo. Odia la noia e la banalità e non sopporta quando gli mettono i bastoni fra le ruote. Il suo rapporto con le persone varia in base al livello di interesse. In generale si comporta come un gentiluomo dai toni pacati e gentili.

 

 

 

 

 

Studio Medico, Quarto Piano

 

 

            Impegnata com’era nell’analizzare il campione di sangue che le era stato inviato quella mattina, Eve non si accorse subito della lettera viola che si era materializzata sulla sua scrivania, La medimaga se ne accorse solamente qualche minuto dopo, non appena aveva voltato la testa per afferrare la boccetta dell’inchiostro. Rimase qualche attimo ad osservare quella busta, chiedendosi come mai i piani alti dell’Ordine di Merlino avesse deciso di inviarle una lettera a quell’ora così tarda. Incuriosita, mise da parte il suo lavoro e afferrò la lettera, decisa a scoprire cosa volesse l’Ordine da lei. Con un colpo di bacchetta, quella si aprì davanti ai suoi occhi e, una volta risolto il mistero, sorrise.

 

 

 

EVE FRYE, 30 ANNI

Inglese | Hogwarts, Corvonero | eterosessuale | Nata Babbana

Parigi, Francia, 1859

Medimago e Medico legale

È compito del medico prolungare la vita e non è suo compito prolungare l’atto della morte.

That’s Your Funeral – David Delve & Julia Deakin & James Saxon

 ffff

Eve è una ragazza amichevole e gentile, che tiene molto al suo lavoro e alle sue ricerche. Nonostante sappia che la morte è una cosa naturale della vita, viene presa dallo sconforto quando non riesce a salvare qualcuno. Cerca sempre nuovi metodi per curare le persone, per questo molte sue ricerche sono proibite o illegali, soprattutto per i metodi poco etici che utilizza. Ama parlare di vita e di morte e crede fermamente nel ciclo di morte e rinascita. È molto pudica, soprattutto per quello che riguarda la sfera sentimentale e infatti odia gli abiti che mostrano “troppa pelle”. Di solito preferisce uno stile gothic. Ha un diario personale dove segna quello che le accade ogni giorno che passa.

 

 

 

 

 

Sala dei Manufatti, Secondo Piano

 

 

            Sorridendo orgoglioso di sé stesso, Karma osservava attentamente il cimelio di fronte a lui, quello che aveva recuperato nella sua ultima missione. Ammirando il vaso nella teca, appartenente una volta ad una giovane greca e contenente tutti i mali del mondo, Karma si riconobbe l’intero successo della missione. Solo a lui, perché gli altri non sarebbero mai riusciti senza di lui.

Sbadigliando dalla stanchezza, decise di incamminarsi verso la sua stanza, quando una busta viola apparve di fronte alla sua vista, fluttuando. Karma la osservò attento e la afferrò prima che questa potesse cadere a terra. Preso dalla curiosità si decise ad aprirla e, dopo aver letto il contenuto, si mise a ridere: era un’altra occasione per dimostrare le sue abilità.

 

 

 

KARMA ALEXANDER, 29 ANNI

Americano | Ilvermorny, Tuonoalato | Asessuale/Panromantico | Origine sconosciuta

Los Angeles, California, 2022

Esperto sul campo e Responsabile delle missioni

I’m not bad… I’m just drawn that way.

Wolf in sheep’s clothing – Set It Off

dddd 

Karma è apparentemente un ragazzo dolce e gentile, ma non bisogna farsi trarre in inganno. Innanzitutto, è affascinante ed è dotato di un forte magnetismo che va oltre il semplice carisma. Persuasivo e galante, utilizza le parole per trovarsi una strada o una via di fuga. È egoista, si cura poco delle persone ed è individualista ed egocentrico, avendo una considerazione di sé davvero alta. È un animale da branco, ama divertirsi e detesta la solitudine e tende sempre alle posizioni da leader. Tuttavia, sta provando ad essere migliore, essendo adesso più disponibile ed aperto verso il prossimo. Ha una grande capacità di osservazione, essendo abituato fin da piccolo a valutare con attenzione le situazioni.

 

 

 

 

 

Biblioteca, Piano Interrato

 

 

            Aloysius era impegnato a sistemare con cura i vari volumi che aveva utilizzato per le sue ricerche quando, comparendo tra due manuali del periodo greco, aveva trovato una lettera viola. Dopo aver finito di sistemare quello che era rimasto, si era seduto ad uno dei grandi tavoloni, deciso a scoprire il messaggio contenuto all’interno di quella lettera.

-Vediamo cosa vorrà l’Ordine da me… - mormorò nel silenzio, cominciando a leggere la lettera. Tuttavia, non appena si rese conto di ciò che vi era scritto, aggrottò le sopracciglia, incuriosito ancora di più. Silenziosamente si alzò dal tavolo e, dopo aver infilato la busta nella tasca dei suoi pantaloni, si diresse verso il Piano Terra, dove sapeva trovarsi la Sala Principale. Era stato convocato per qualcosa, e ora toccava a lui scoprire di cosa si trattasse.

 

 

 

ALOYSIUS JACK MILLER, 27 ANNI

“Aloys”

Inglese | Hogwarts, Corvonero | bisessuale | Mezzosangue

Colchester, Inghilterra, 1882

Storico, Diplomatico e Ricercatore

Discendente di Corvonero

One must still have chaos in oneself to be able to give birth to a dancing star.

King of the clouds – Panic! At the disco

 cccc

Aloysius appare come un ragazzo tranquillo e pacato, caratterizzato dall’indole introversa. In realtà è piuttosto amichevole ed è uno spirito abbastanza allegro e che ama divertirsi. È talmente sincero da risultare schietto, è arrogante e si crede nettamente superiore rispetto agli altri. È consapevole dei suoi difetti ma non ritiene necessario lavorarci su. È estremamente curioso, intelligente e brillante, un ottimo oratore che sa come farsi ascoltare. Ama l’avventura e l’ignoto e a volte è avventato, se si trova immerso nell’azione agisce d’impulso. Ha una profonda concezione dell’arte per l’arte e possiede lo spirito del dandy decadente. È consapevole di essere piuttosto attraente e si diverte a stuzzicare la gente e a flirtare con essa.

 

 

 

 

 

Giardino Interno, Piano Terra

 

 

            Marcel osservava ancora il contenuto della lettera che aveva ricevuto, indeciso se seguire le sue istruzioni o meno. Era notte fonda e lui si trovava da solo nel piccolo giardino della sede, desideroso di un po’ di pace. Che era stata appena rotta da quella piccola busta viola. Sbuffò un’altra volta, raccogliendo la sua roba da terra e prendendo in mano la busta. Decise di non violare un ordine del suo Maestro, lo aveva visto solo una volta arrabbiato ed era bastato per metterlo sull’attenti, e si diresse verso l’interno. Secondo quanto diceva la lettera, non era l’unico ad essere stato convocato, quindi la domanda sorgeva spontanea: oltre a lui, chi erano i prescelti?

 

 

 

MARCEL AUGUSTE DEVERAUX, 24 ANNI

Franco-anglo-americano | Hogwarts, Tassorosso | eterosessuale | Purosangue

New Orleans, Louisiana, 1860

Spia ed Operatore sul campo

Discendente di Tassorosso

Non ascoltare i consigli delle persone, ma solo quelli del vento che passa e ci racconta le storie del mondo.

Bohemian Rapsody – Queen

vvv 

Marcel è un “camaleonte”, muta carattere a seconda della situazione in cui si trova. Ha creato una corazza fatta di inganni, è scaltro, intuitivo e possiede una mente brillante. Conquista le persone con il suo charme e nessuno lo conosce veramente. Grazie a questo e alla sua Legilimanzia, è in grado di ammaliare le persone e di confonderle per i suoi bisogni. È uno spirito libero e non vuole avere vincoli o legami di nessun tipo, non vuole finire in alcun tipo di gabbia. Grazie alle sue capacità è in grado di introdursi ovunque, recuperando anche l’impossibile. Stranamente, detesta l’ipocrisia e le belle maniere, nonostante se ne serva per raggiungere i suoi scopi. Amante del jazz, è un ottimo ballerino, altro dettaglio che sfrutta per sedurre le proprie vittime.

 

 

 

 

 

Erboristeria, Primo Piano

 

 

            Juliet era intenta a sistemare il suo studio, cercando di fare in fretta per recarsi verso la Sala Principale. Con la cosa dell’occhio teneva controllata la piccola busta viola che aveva ricevuto qualche minuto prima, la cui lettura le aveva portato tanti dubbi nella mente. Perché era stata celta lei? Lei che quasi non c’entrava niente con quel posto?

Piena di domande alle quali serviva risposta, la ragazza chiuse a chiave l’Erboristeria e si diresse verso la sua destinazione. Di sicuro, se era stata chiamata lei, vi avrebbe dovuti essere per forza un motivo. E lei era intenzionata a scoprirlo.

 

 

 

JULIET ISBEL WHITE, 24 ANNI

“Juls”

Inglese | Istruzione autonoma | bisessuale | Purosangue

Isola di Croatoan, Carolina del Nord, 1589

Erborista ed Esperta in Magi Antica

Discendente di Serpeverde

E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre – puro e casto – ma vuoto.

Villain – Stella Jang

 fffff

Juliet è una ragazza seria e pacata, che prende il suo tempo per valutare le parole più corrette in un discorso. Non è tuttavia timida o paurosa: se deve dire qualcosa non teme di farlo e non sopporta chi le si oppone senza valide motivazioni. È devota al suo lavoro e non è difficile vederla lavorare fino a tarda notte. Non è estremamente socievole, ma ha un enorme punto debole per i ragazzini e le persone maldestre. Con gli amici è meno formale ed è piuttosto autoironica ed appare finalmente come una ventenne. È piuttosto controllata e non ama esprimere le proprie emozioni ma è anche schietta e sincera. Comunica principalmente in modo non verbale e non è capace a mentire, rispondendo a volte che “non si sente a suo agio a trattare l’argomento”.

 

 

 

 

 

Corridoio, Piano Terra

 

 

            Saltellando in mezzo alle colonne del corridoio, Callisto si dirigeva allegramente verso la Sala Principale dove, almeno una mezz’oretta prima, era stata chiamata. In sua difesa, avrebbe voluto arrivare in anticipo, ma aveva avuto talmente tanti pensieri per la testa che si era quasi dimenticata di quell’appuntamento.

Una volta arrivata di fronte alla porta della sala bussò e sorrise quando questa si aprì, rivelando la lunga tavolata dove, attorno ad essa, si trovavano il Maestro e altre otto persone.

Sempre sorridendo, Callisto entrò e la porta si richiuse alle sue spalle: finalmente, si poteva cominciare.

 

 

 

CALLISTO ORPHELIN, 22 ANNI

“Tata”

Inglese | Hogwarts, Serpeverde | pansessuale | Mezzosangue

Legilimens ed Occlumante

Just smile and follow your heart.

Excited Eyes – The Notionaries

ffff 

Callisto è allegra e genuina, animata da una sorta di fiammella interiore che le illumina il viso. Positiva e solare fino a diventare ingenua, è piena di positività, tanto da contagiare chi le sta intorno. Odia vedere la gente sola e triste e cerca sempre di chiacchierare o di fare qualcosa di carino per quella persona. È allegra ed agitata e sembra sempre sotto massicce dosi di zuccheri. Pigra di natura, cerca sempre il modo più veloce di risolvere un problema. Ha la lacrima facile e si commuove per qualsiasi cosa, ma quando piange sorride sempre, per questo è difficile capire come si sente. È determinata ed estremamente ambiziosa, sa sempre cosa vuole fare e non accetta dubbi o esitazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PERSONAGGI SECONDARI

 

 

 

STEVEN MCKINNON, 53 ANNI

Capitano della Squadra Castor, Responsabile della Squadra Pollux

 sssss

È un uomo che si irrita facilmente e che detesta prendere ordini. Tuttavia, nonostante il carattere scontroso, è un uomo che sa farsi rispettare, attento ai suoi sottoposti e un gran lavoratore. Mago potente, è molto abile negli Incantesimi e non ha paura di niente.

 

 

 

AMELIA MCKINNON, 24 ANNI

Capitano della Squadra Artemis e Vice-Responsabile della Squadra Pollux

 ddd

Amelia è una ragazza solare, allegra ed energica. È molto responsabile e cerca sempre di rimanere seria sul lavoro e di non combinare guai.  Tiene molto al suo lavoro e ai suoi sottoposti. È il Capitano più giovane dell’Ordine di Merlino.

 

 

EDUARD VON DORN, 25 ANNI

Spia ed Operatore sul campo, Ordine di Merlino

 dddd

Eduard può risultare un ragazzo estroverso, simpatico e burlone, ma possiede una vena sanguinaria che lo rende un pericolo. Abile nel nascondersi, si mimetizza perfettamente tra la gente, passando inosservato anche quando impossibile.

 

 

CARAMEL BROWN, 14 ANNI

Aspirante Legilimens ed Occlumante, Ordine di Merlino

 ddd

Con un cipiglio tra lo scettico e il diffidente, Caramel sembra incapace di esprimere i propri sentimenti. Non ama avere l’attenzione su di sé, ma non è una ragazzina timida. Possiede la schiettezza dei bambini, in quanto molto diretta con le parole.

 

 

 

 

 

 

 

 

È stata una decisione molto difficile. Partirei subito con due domande molto semplici, che valgono per entrambi i Gruppi:

 

 

-In che rapporti è il vostro Oc con gli altri suoi colleghi? Potete anche aggiungere informazioni per quanto riguarda i miei se volete;

-Che reazione avrebbe nello scoprire di essere stato scelto per questa missione?

-Una piccola descrizione della camera dove vive. Essendo maghi possono anche ingrandire la stanza e fare quello che vogliono, come farla somigliare ad un grande appartamento. Gradirei se possibile delle immagini, in modo da rendermi più facili eventuali descrizioni future.

 

 

 

Fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo al prossimo capitolo! Bacioni,

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 1 ***


CAPITOLO 1

 hhh

 

 

 

 

 

 

1° marzo, Sala Principale, Piano Terra, Dipartimento Olympus, Ordine dei Guardiani

 

 

JJJSeth, SSGeorgiana, DDDDDaniel

            Guardandosi attentamente intorno per osservare tutto quello che lo circondava, Seth capì che, a dieci minuti alle undici, orario in cui era stato convocato insieme ad altri, mancava ancora una persona all’appello. Beh, due se si doveva contare anche la persona che aveva deciso di riunire alcuni Guardiani a quell’ora tarda della notte. Cercando di trattenere uno sbuffo, tirò fuori dalla tasca della sua giacca di pelle un orologio da taschino, - che decisamente stonava con il suo abbigliamento ma che utilizzava in quanto regalo di una persona molto importante. Non appena vide la lancetta dei minuti sportarsi lentamente verso il minuto cinquantuno, non riuscì a trattenere un piccolo sospiro irritato.

-Qualcosa non va? – sentì provenire dalla sua sinistra e Seth si girò seccato per rispondere, salvo poi trattenersi dal tirare un insulto vedendo i grandi occhi castano-verde di Georgiana che lo fissavano preoccupati. Scosse la testa e le rivolse un leggero sorriso, che solo a pochi riservava.

- Nulla di cui preoccuparsi, tranquilla. – le rispose, ma il ragazzo alla sua destra non era dello stesso avviso.

- Se fosse vero non controlleresti continuamente l’orologio in attesa dell’arrivo di Abel. – replicò Daniel che, seduto al tavolo in quanto ancora debole dal precedente scontro, sorrideva sornione all’addestratore, scatenando una lieve risata a Georgiana.

- Questa riunione è stata indetta con la massima urgenza e quell’idiota non si è ancora presentato. Ormai mancano cinque minuti, non dà sicuramente una buona impressione non presentandosi. – sbuffò fuori Seth, ma questo causò altre risate da parte di Georgiana e Daniel.

- Tra l’altro, come fate a sapere che a mancare è proprio Bell? Avete parlato con Lucifer? – domandò poi la bionda, scrutando interessata i due ragazzi. Entrambi fecero spallucce.

- Io ero stato avvertito in precedenza. - rispose semplicemente Daniel, sistemandosi con attenzione la fascia sul suo polso destro.

- Nella lettera che mi è arrivata c’erano scritti tutti i vostri nomi, ma non so ancora perché siamo stati contattati. – spiegò invece Seth, ma questo sembrò bastare come risposta a Georgiana.

A tre minuti dall’inizio della riunione, la porta si aprì, rivelando la figura slanciata di Abel Ivan Jansen; indossava una canotta dei Black Sabbath, infilata dentro ad un paio di jeans attillati grigio scuro e un paio di anfibi neri. Appoggiata al braccio sinistro, si trovava la sua giacca di pelle nera. Il ragazzo aveva tra le labbra una sigaretta quasi finita, che prese tra le mani smaltate di nero quando vide gli occhi di tutti puntati su di lui.

-Scusate il ritardo. – disse solamente, mentre le sue labbra si tiravano su a formare un piccolo ghigno. A quella vista, Seth si irritò leggermente.

- Sei in ritardo. – affermò e il suo tono ebbe la capacità di immergere la stanza in un completo stato di tensione. Tuttavia, Abel non si lasciò intimidire.

- È il minimo per avermi disturbato durante il mio giorno libero. E ora, se permetti, mi accomoderò in una di queste belle sedie accanto a queste belle signorine. – ribatté il moro, facendo l’occhiolino ad una ragazza bionda lì presente, che scosse la testa divertita dal suo comportamento.

- Beh, direi che ora puoi smetterla di preoccuparti, no? – sussurrò Daniel nell’orecchio dell’ex-Serpeverde. A quel punto, Seth gli rifilò un’altra occhiataccia.

- Sei fortunato di essere ferito, altrimenti ti avrei già tirato uno schiaffo. – nonostante le sue minacce, il pozionista e Georgiana cominciarono a ridere e lui sospirò: sarebbe stata una lunga riunione.

 

 

 

 

 

Sala Riunioni, Ordine di Merlino

 

 

FFFKarma, GGGCallisto, DDJuliet

            Picchiettando continuamente con le dita sul lungo tavolo di mogano, Karma attendeva ansiosamente che qualcosa accadesse nella stanza, o che il Maestro si presentasse per spiegare loro cosa dovevano fare. Già, “dovevano”, perché in quella stanza, seduti al suo stesso tavolo, stavano altre sette persone, nella sua stessa situazione. Li conosceva tutti abbastanza bene, alcuni meglio di altri, e poteva capire il perché fossero stati chiamati a quella riunione. Tuttavia, non riusciva a comprendere la presenza della ragazza alla sua destra: seduta nervosamente, come se si aspettasse di punto in bianco un cartello con su scritto “non fai parte di questa missione, sparisci”, puntava lo sguardo, semi coperto dal bucket hat1 verde bottiglia che indossava, verso il basso, per non incrociare lo sguardo degli altri.

-Karma, che bello vederti qui! – esclamò una voce frizzantina e il ragazzo non dovette nemmeno girarsi per capire che Callisto Orphelin, sua grande amica, si stava sedendo proprio di fianco a lui.

- Ciao Lis, anche per me è un piacere vederti qui. Ma, se vuoi sapere, sei in ritardo di due minuti. – a quella constatazione, la ragazza dai capelli verdi osservò il grande orologio presente nella sala, ma poi scosse le spalle, sedendosi tranquillamente accanto all’amico.

- Mi ero fermata a guardare le colonne fuori. Sai che hanno uno stile architettonico interessantissimo? Hai messo il profumo che ti ho regalato, sento l’ambra e i fiori di tiaré fino a qui! Oh, Juls, non ti avevo vista! – nel vedere l’altra ragazza lì presente, Callisto si sporse, quasi addosso a Karma, per salutare con un cenno Juliet che, dopo averla notata, le sorrise timidamente.

- Ciao, Tata. – disse semplicemente, per poi ritornare con lo sguardo basso non appena i suoi occhi si incrociarono con quelli del ragazzo. Roteò gli occhi al cielo, chiedendosi ancora come facesse una come Juls, che fino a quel momento era stata un’apprendista, ad essere lì presente insieme a loro. Non era un segreto che i due non si sopportassero ma entrambi evitavano di parlarsi e si ignoravano a vicenda. Un dolore al braccio lo riscosse dai suoi pensieri e Karma si voltò velocemente verso Callisto, che lo guardava sorniona.

- Mi hai tirato un pizzicotto! – bisbigliò lui massaggiandosi la parte lesa.

- E tu non guardare malinamente Juls! – replicò lei, difendendo la sua amica: agli occhi di tutti costituivano un duo davvero strano, ma lei non se ne curava. Karma inarcò un sopracciglio.

- Quella parola non esiste. – le fece notare, ma lei fece un piccolo cenno con la mano sinistra.

- L’ho inventata io, così evito di dire “malamente” e “malignamente”. Ho inventato una nuova parola! – esclamò alla fine Callisto e Karma scosse la testa divertito. Poi, tornò pensieroso, ricominciando a guardarsi intorno: in che cosa si stavano cacciando?

 

 

***

 

 

dddAbel, DDDEloise, dddAmber

            -Sei stato davvero uno stronzo, prima con Seth. Potevi anche rispondergli in un altro modo. – prendendo un respiro profondo, per evitare di perdere la testa a neanche dieci minuti dal suo arrivo, Abel si voltò verso Eloise, che o guardava con aria accigliata. Sorrise.

- Ele, come ho già detto prima, evitano di chiamarmi il mio giorno libero. Sono tornato stamattina da una missione in trincea, in mezzo al fango e allo schifo. E oggi ero riuscito a fare conquiste! – si lamentò il moro, agitando la mano destra, smaltata di nero.

- Io sono tornata un’ora fa da una missione, ma non sto qui a piangere come una bambina. – a quelle parole, Abel emise un verso offeso e si voltò verso la nuova interlocutrice.

- Mia cara Frosty, oggi più gelida della Tramontana2, dico bene? - sbottò lui e la ragazza si trattenne dallo scagliargli contro un qualche tipo di maledizione. D’altronde, non aveva voglia di finire nei guai per colpa di Jansen e della sua boccaccia. Perciò, lo ignorò, decidendo di rivolgersi all’altra ragazza.

- Le lettere provenivano da Lucifer, tu ne sai qualcosa? – le domandò, cercando di non ascoltare le lamentele del ragazzo per essere stato ignorato. Eloise non fu affatto sorpresa della domanda: era risaputo da tutti che la bionda considerasse il Capitano della Squadra Apollo come un fratello maggiore visto che, quando era appena arrivata, uno dei primi ad aiutarla era stato proprio il ragazzo. Tuttavia, nessuno si era aspettato che anche Lucifer trassasse la nuova arrivata come una sorella minore, sorprendendo il resto dei Guardiani, abituati a trattare con la sua versione più solitaria.

- Purtroppo, non so nulla a riguardo, ha tenuto all’oscuro anche a me. Di solito mi dice tutto quello che gli passa per la testa, ma questa volta niente… - ammise Eloise ed Amber le sorrise lievemente, grata lo stesso per la risposta.

- Uffa, ed io che vorrei essere in camera a guardare Footloose! – si lamentò Abel ad un certo punto ed entrambe le ragazze sgranarono gli occhi a quella rivelazione.

- Footloose? – domandò sbigottita Amber.

- Quello con Kevin Bacon? – continuò Eloise e, di fronte agli sguardi confusi delle due, Abel scoppiò a ridere.

- Certo che intendo quello! Ma hai presente che figo che è lì dentro? Altro che musica rock, dovrebbe suonare qualcos’altro! – fece ancora lui e a quel punto fu il turno delle due ragazze si ridere. Come avevano fatto a diventare amiche di un tipo strano come Abel, rimaneva per loro ancora un mistero.

 

 

***

 

 

xxxAvery, DDEve, ddddAloysius

            -Che cosa scrivete, mia dolce signora? – la domanda la fece sobbalzare vistosamente ed Eve chiuse di scatto il quaderno su cui stava scrivendo, per poi voltarsi verso Aloysius.

- Niente di importante… - mormorò lei, mentre sentiva le guance tingersi di rosso. Di fronte a quella reazione, il ragazzo sorrise divertito. Da quando l’aveva conosciuta, si divertiva continuamente a lanciarle battutine per testare la sua pudicizia, e ogni volta si divertiva nel vederla così imbarazzata.

- Collega, non è proprio il modo giusto di approcciarsi ad un essere femminile. – e ovviamente, a rovinare come sempre il suo piccolo divertimento, c’era lui, l’essere dalla parlantina inascoltabile e colui che Aloysius cercava sempre di evitare per ascoltarlo: Avery Kai Vaughan.

- Grazie Avery, ma so ancora difendermi da sola. – disse Eve. Non con cattiveria, perché sapeva che Avery non riusciva a trattenersi dal rispondere alla gente. Lui le mostrò un sorriso imbarazzato, rendendosi conto del suo piccolo errore. Successivamente, si voltò di nuovo verso Aloysius.

- Collega, i tuoi modi sono alquanto da bruto, ti consiglio di trovare un altro metodo. – continuò, sistemandosi poi sulla sedia in modo che il suo impermeabile color sabbia non si rovinasse. Sotto di esso, indossava un maglione nero di cashmere a maniche lunghe, segni che ormai lo contraddistinguevano, in quanto mai si faceva vedere senza un qualche maglione o con le maniche corte.

- Come sta Caramel? Ha già cercato di ucciderti nel sonno? – domandò invece lo storico, cercando di cambiare argomento: sapeva che se Avery avesse iniziato a parlare di qualcosa, nessuno avrebbe potuto fermarlo. Almeno, ascoltava qualcosa che gli interessava.

- Oh, è adorabile. Certo, ancora fa fatica ad esprimersi, ma pian piano si aprirà. Lo sa che quando l’ho conosciuta… - a quel punto Aloysius smise di ascoltare, perché quella storia l’aveva già sentita altre sette volte e non era disposto a farlo per l’ottava. Ad un certo punto, vide con la coda dell’occhio Eris, che si stava sedendo accanto a Vincent. Ovviamente, la ragazza sapeva qualcosa, a giudicare dal suo sguardo, e Aloysius era intenzionato a scoprirlo.

 

 

***

 

 

XXXLucifer, CCCCMary, SSSJonathan

Lucifer osservava attentamente ogni Guardiano presente all’interno della Sala Principale. Provenienti da Squadre differenti, alcuni di loro erano considerati i migliori tra i Guardiani mentre gli altri rientravano comunque nella cerchia di quelli più abili. Vide Abel, Eloise ed Amber discutere animatamente riguardo a qualcosa che non aveva capito, probabilmente di musica o serie tv; la vista della bionda gli provocò un leggero brivido alla schiena, in quanto mai avrebbe voluto portarla in quella situazione; dall’altra parte del tavolo, Mary e Jonathan parlavano tra di loro sottovoce, probabilmente chiedendosi come mai fossero stati convocati a quell’ora tarda; Daniel aveva rubato l’ultimo muffin al cioccolato dal vassoio con grande disappunto di Georgiana, che ora cercava di riprenderselo mentre il ragazzo le faceva la linguaccia. Seth si avvicinò a due e diede uno scappellotto al ragazzo, per poi rubargli il dolce, darlo a Georgiana e rifilare un altro scappellotto all’ex-Tassorosso.

A quel punto, Lucifer diede un altro rapido sguardo all’orologio ma, vedendo che Steven non accennava a presentarsi, decise di alzarsi dal suo posto per andare a disturbare la sua vittima preferita.

-Stai ancora a rompergli le palle, Seth? - domandò l’ex-Corvonero al suo migliore amico, che discuteva ancora con Daniel, mentre Georgiana si godeva serafica il suo dolcetto.

-Troppi zuccheri possono fargli male e lui lo sa bene, ma se ne frega. - rispose Seth, allontanando ancora il vassoio di biscotti che Daniel cercava di prendere.

-Un biscotto non può uccidermi e tu sei ingiusto! - replicò il moro. Seth si voltò verso di lui, con uno sguardo che non ammetteva repliche e a quel punto, per evitare le ramanzine di Mama Seth, il corvino fece il giro del tavolo, decidendo di rivolgersi a due delle tre matricole presenti al tavolo.

- Cosa bisbigliate di così interessante? – domandò, facendo sobbalzare i due.

- Stavamo cercando di capire come mai tu abbia deciso di fare una riunione a quest’ora della notte, invece di aspettare domani mattina. – confessò Mary, mentre si sistemava leggermente la treccia che teneva legati i suoi lunghi capelli rossi, e dalla quale spuntava una ciocca color blu elettrico.

- Hai intenzione di dirci qualcosa oppure ci lascerai all’oscuro di tutto? – provò a domandare Jonathan, ma Lucifer ridacchiò leggermente.

- Mi dispiace, ma per il momento da me non otterrete nulla, dovrete aspettare. – disse il più grande e i due si lamentarono. Mary cercò qualcosa da dire, ma non riuscì a tramutare i suoi pensieri in parole in quanto Steven era appena entrato nella Sala seguito da Amelia. Alla vista dei due Capitani, i Guardiani si affrettarono per sedersi.

-Scusatemi per il ritardo, ma prima di venire qui dovevo recuperare alcuni fascicoli. Piuttosto, voi ci siete tutti? - domandò il Capitano della Castor sedendosi a capo-tavola. Ricevuto un cenno dai presenti, cominciò a parlare.

-Eviterò di fare mille giri di parole e andrò dritto al punto. Come tutti voi saprete, la Squadra Pollux è stata eliminata durante l’ultima missione fatta eccezione per un membro, che ora si trova qui con noi, - Steven si fermò un attimo in quanto l’attenzione generale si era spostata su Daniel che abbassò lo sguardo mentre i suoi capelli passavano dal castano al rosso, - e il Consiglio ha deciso di “cambiare i piani”. Ovviamente, il Capitano Novak ne è già al corrente, insieme al Capitano McKinnon. – Lucifer e Amelia annuirono per confermare le parole dell’uomo, che quindi andò avanti con il suo discorso.

-La decisione dei vari Capitani, insieme a quella del Signor Lightwood, è stata quella di prendere alcuni membri delle varie Squadre e formare una nuova Squadra Pollux. - A quella frase, un leggero mormorio si alzò nella Sala, finché una voce non sovrastò tutte le altre.

-Deve essere qualcosa di importante per averci chiamati adesso. - parlò Amber e Amelia si voltò verso di lei.

-Cosa intende dire, Guardiano Montgomery? -

-Dico che deve essere una situazione delicata: l’ultima riunione dei Capitani è avvenuta non più di cinque giorni fa e in così poco tempo avete deciso di creare una squadra praticamente dal nulla. Inoltre, della Pollux è rimasto solo il Guardiano Kirkland, che poteva benissimo essere spostato in un’altra Squadra, invece di muovere membri provenienti dalle altre. Quindi, se avete optato per la seconda scelta, deve trattarsi di qualcosa di molto importante e altamente rischioso. - Finito il suo monologo, Steven strabuzzò gli occhi, per poi voltarsi verso Lucifer, che osservava fiero la ragazza. L’uomo stette in silenzio per qualche minuto, ma poi riprese parola.

-Devo darle ragione, Guardiano Montgomery. La situazione che si è venuta a creare è altamente rischiosa e non potevamo aspettare. Abbiamo deciso di chiamare voi perché siete considerati alcuni tra i migliori Guardiani che l’Ordine appartiene. Inoltre, abbiamo deciso di fare così in quanto tra voi si trovano elementi che sono strettamente legati al caso. - Finito di parlare, Steven si alzò e diede la parola alla figlia, che si fece avanti.

-Guardiano Kirkland, Guardiano Carriedo e Guardiano Jansen. Alzatevi, per favore. - ordinò la bionda e i nominati fecero quanto richiesto.

-Sappiamo che, quando siete entrati nell’Ordine vi è stata richiesta la massima segretezza sulle vostre origini, ma voi ci servite più di tutti. - continuò Amelia, alimentando la curiosità degli altri.

-Cosa vuol dire “la massima segretezza”? - domandò Mary, ormai sempre più interessata. Questa volta, a prendere parola fu Lucifer.

-Daniel e Georgiana discendono da Tosca Tassorosso, mentre Abel da Godric Grifondoro. Loro sono tra i pochi discendenti rimasti in vita. - Non appena finì di parlare, nella Sala scese il silenzio. Poi, dopo qualche minuto, fu il caos.

-Sei serio? Non me l’hai mai detto! - esclamò Eloise in direzione di Abel, seccato dal fatto che il suo amico non glielo avesse mai rivelato e Mary e Jonathan iniziarono a bombardare di domande a Georgiana e Daniel. Di fronte al casino, Amelia cercò invano di riportare la pace.

-Fate silenzio! Cosa siete, bambini di cinque anni?! Comportatevi da adulti! - Al richiamo di Seth il silenzio tornò a regnare, mentre i Guardiani si ricomponevano, spaventati da un altro possibile richiamo da parte dell’Addestratore. Il silenzio tornò a regnare per qualche minuto, finché Lucifer non riuscì più a trattenersi: -Sì Seth, sai che non riesco a resisterti quando mi urli contro. -

Inutile dire che suddetta frase e il pugno che il corvino ricevette come risposta riportarono al caos totale.

 

 

 

***

 

 

SSVincent, DDEris  

Con il quaderno appoggiato sulle sue ginocchia, in modo da non farlo vedere in giro, e la matita nella mano destra, Vincent scarabocchiava allegramente la situazione in cui si trovava. Stava disegnando il lungo tavolo al quale era seduto, e gli altri sette Merliniani che, come lui, erano stati convocati a quell’ora tarda della sera. Tutti insieme, tesi come le corde di un liuto3, aspettavano in religioso silenzio l’arrivo del Maestro, colui che aveva indetto la riunione. Dopo aver lanciato un’altra occhiata allo spilungone con gli occhiali e alla ragazza gotica che gli stava accanto, Vincent tornò a concentrarsi sul suo scarabocchio.

-Quella lì sarei io? I miei capelli sono più belli nella realtà. – constatò Eris seduta accanto a lui, mentre si passava una mano tra i capelli come a confermare le sue parole. Sorridendo leggermente, e facendo spuntare le sue fossette, e si voltò per incontrare gli occhi zaffiro della sua amica. Ormai non ricordava più come avessero stretto quel legame, ma poco importava, erano legatissimi.

- Mia cara e dolce Musa ispiratrice, è ovvio che sei più bella nella realtà, ma le mie capacità nel disegno non riescono ad eguagliare tale meraviglia – rispose lui facendo l’occhiolino. Il tono pomposo e ironico che utilizzò fece nascere un piccolissimo sorriso, quasi invisibile, sulle labbra della corvina, che però si sbrigò a coprire. Vincent non ebbe il tempo di rinfacciarglielo, perché il Maestro si presentò nella sala e tutti i presenti si alzarono alla svelta, inchinando leggermente la testa per portare rispetto.

- Benvenuti, miei cari, vedo che siete tutti presenti. Dovreste essere fieri per essere qui oggi. La missione che sto per affidarvi è molto importante e voi siete stati scelti in quanto ritenuti degni di svolgere questo compito. – non appena il Maestro disse queste parole, Eris vide con la coda dell’occhio alcuni sorridere leggermente, mentre altri sembravano più confusi. Pensò che fosse normale. A quel punto, il Maestro ricominciò a parlare.

- Per questa missione, ho scelto come responsabili il Signor Vaughan e la Signorina Winchester, fiducioso nelle loro capacità. – Avery sorrise leggermente a quella lode, felice di essere stato scelto come Capitano della squadra.

- Oltre a questo, per questa missione è necessaria la presenza di persone come il Signor Vaughan, la Signorina White e il Signor Miller, in quanto alcuni dei discendenti ancora in vita di Salazar Serpeverde e Cosetta Corvonero. – disse il Maestro e quella dichiarazione fece scattare qualche piccola discussione tra i presenti. Tuttavia, il richiamo del loro Maestro li fermò.

-Miei cari, so che questa notizia ha portato scompiglio nel vostro animo, ma vi prego di mantenere la calma. Ci sono cose più importanti di cui discutere. – L’uomo riuscì a riportare il silenzio nella Sala e, una volta ottenuta l’attenzione dei membri, riprese a parlare.

-Come stavo dicendo, questo fatto è di vitale importanza per lo scopo della missione. Vedete, nascoste nella linea temporale, vi sono delle cose molto preziose. - continuò il Maestro, per poi alzare una mano e puntarla davanti a lui. Improvvisamente, al centro del tavolo apparvero delle immagini che, dopo qualche secondo, divennero più nitide: una pietra blu, una rossa, una gialla e una verde.

-Qualcuno sa dirmi che cosa sono? - chiese il Maestro ai suoi sottoposti, ma nessuno seppe rispondere.

-Io direi uno smeraldo, uno zaffiro, un topazio e un rubino, ma se non fossero importanti non ce li farebbe vedere. - parlò Callisto serenamente, venendo guardata male da tutti. L’unico che le evitò un’occhiataccia fu Karma, perché sapeva che quello fosse semplicemente il carattere della ragazza. Dopo qualche attimo di attesa, il Maestro decise di parlare una volta per tutte.

- La Signorina Orphelin ha ragione, ma non è questo il motivo per il quale ve le sto mostrando. Queste quattro gemme rappresentano i Cristalli Elementali. - A quella rivelazione, i presenti ebbero reazioni diverse.

-Non può essere, sono scomparsi da tempo! - esclamò Eve, scioccata dalla notizia appena ricevuta. Aloysius e Vincent, che sembravano quelli meno interessati, furono subito coinvolti nella discussione, curiosi di scoprire di più. L’unica che sembrava perplessa era Juliet.

-Scusatemi4 Maestro, ma potreste esattamente spiegare l’importanza di tali gemme? -

-Certamente, Signorina White: i Cristalli Elementali sono pietre che, un tempo, appartenevano ai Quattro Fondatori, ovvero i quattro maghi più potenti che la storia del Mondo Magico ricorda5. In esse, i quattro decisero di riporvi alcuni dei loro poteri, in quanto esse sarebbero dovute passare di generazione in generazione. Sfortunatamente, le quattro pietre, dopo la morte dei loro ultimi possessori, sono svanite nel nulla, in quanto sembra abbiano anch’esse la capacità di trasportarsi nella linea temporale. Non ve n’è più stata traccia fino all’altro giorno quando, nel 1932, una di quelle pietre ha cominciato a reclamare un nuovo possessore. Il “segnale” è stato captato da un giovane alchimista, membro dell’Ordine dei Guardiani, - e qui fece una piccola pausa, osservando i volti disgustati dei suoi sottoposti, - che per caso si è scoperto essere uno dei discendenti di Tosca Tassorosso. L’Ordine di Merlino ha cercato di ottenere il possesso della pietra, ma il ragazzo è riuscito a tornare dai suoi colleghi con il Cristallo. E, in questo esatto momento, entrate in gioco voi. - Non appena il Maestro finì di parlare, tutti i presenti si guardarono tra loro in silenzio. Passato qualche secondo, Aloysius decise di dare voce al pensiero che affliggeva almeno la metà dei membri dell’Ordine: -Che poteri hanno queste gemme? -

 

 

***

 

 

-La gemma che noi siamo riusciti ad ottenere è Cristallo di Tosca Tassorosso, che detiene il Controllo della Natura. - ricominciò a spiegare Steven. L’uomo, dopo l’ultimo quarto d’ora passato a ristabilire l’ordine – con grande divertimento per Lucifer e una quasi crisi isterica da parte di Steven e Seth -, si era tolto la giacca, avendo già capito che la riunione sarebbe durata un paio d’ore.

-Daniel, fai vedere a tutti il bracciale. - Nel sentirsi nominare, l’Alchimista si alzò di scatto, per poi togliersi il bracciale dal polso e mostrarlo al resto del gruppo: si trattava di un braccialetto dall’aria semplice, con il laccio in argento, se non fosse stato per la piccola pietra gialla incastonata al suo centro, che donava al gioiello un’aria elegante.

-Mi è stato donato dalla sua proprietaria non appena capite le mie origini. Mi ha confidato che solo i Discendenti possono utilizzarne i poteri, in quanto potrebbero rivoltarsi contro chi cerca di utilizzarli contro il loro scopo, portando chiunque cerchi di utilizzarli contro la loro volontà alla pazzia. In molti hanno cercato di utilizzarli e, ovviamente, hanno fallito tutti. - spiegò Daniel, osservando il bracciale che ora si trovava tra le mani di Georgiana, che lo osservava meravigliata.

-È strabiliante…- mormorò la bionda, incantata da tutta quella situazione. Poco lontano dal ragazzo, Abel osservava con attenzione il bracciale.

-Che strano destino. Dobbiamo provare tanti timori e dubbi per una cosa così piccola. Un oggettino…6 -

-Un oggettino che però è capace di grandi cose. Io non lo sottovaluterei così tanto. - replicò Eloise, che già non stava più nella pelle per quella faccenda. Dopo aver osservato ancora un po’ il bracciale, Georgiana fece per ripassarlo a Daniel ma il ragazzo scosse la testa. Di fronte allo sguardo interrogativo della bionda, sorrise.

-È meglio che lo tenga tu. Conoscendomi, sarei capace di perderlo o romperlo pur stando fermo. Inoltre, penso che stia molto meglio a te. - disse Daniel e Georgiana lo guardò sorpresa. Riportò lo sguardo sul bracciale e, alla fine, rivolse all’Alchimista un enorme sorriso. Steven si avvicinò ai due, riuscendo ad ottenere la loro attenzione.

-Non dovrai mai toglierlo, Georgiana. Da questo momento, tu ne sei la Custode. - Quella frase, insieme al tono utilizzato dal Capitano, aumentò la determinazione negli occhi della ragazza.

-Qual è la storia di questa gemma? Come ha fatto a trovarsi nel 1932 e perché ha attivato il suo potere solo in quel momento? - domandò Amber, riportando l’interesse generale sulla pietra.

-Quando mi sono presentato a quella signora, mi ha raccontato che quella pietra le era giunta da parte di un uomo che aveva incontrato qualche mese prima. Il signore le rivelò di essere uno dei discendenti di Tosca Tassorosso e di aver ricevuto il cristallo da suo padre. Le confidò inoltre di non sapere niente riguardo alle altre gemme. Dopo aver ottenuto il cristallo, la signora decise di nascondere la pietra in un bracciale, in modo che fosse meno visibile. Secondo lei, io mi trovavo in un momento della linea temporale abbastanza vicino da essere percepito dal cristallo. - Dopo la spiegazione di Daniel, Steven fece apparire con la magia l’immagine di uno zaffiro.

-Questo, ragazzi, è il Cristallo Elementale di Corvonero. -

 

 

***

 

 

            -È bellissima…- commentò Eris, osservando meravigliata lo zaffiro che si trovava al centro del tavolo.

-Il Cristallo Elementale di Cosetta Corvonero ha come potere principale quello di controllare le varie Creature, sia Magiche che non. L’ultima volta è stato avvistato nel 1757 e apparteneva a Robert Chase7, Purosangue scozzese discendente da Corvonero. Il ragazzo è morto a ventisette anni per colpa di una brutta malattia e la gemma è scomparsa nel nulla, probabilmente cambiando anno o secolo. - fece il Maestro. Cogliendo l’attimo di silenzio del suo superiore, Aloysius decise di porre la sua domanda.

-Se queste gemme hanno la capacità di potersi spostare nel tempo, come riusciremo a trovarle? Se non sbaglio, voi avete detto che bisogna essere abbastanza “vicini” per poterle captare. - Nel sentire quelle parole, il Maestro annuì.

-Questa è una domanda legittima, Signor Miller. Vedete, è per questo motivo che servono i diretti discendenti dei Quattro Fondatori. Voi tutti avete la capacità di viaggiare nel tempo con il corpo e con la mente, ma avete anche il potere di farlo solo con la mente. - gli rispose l’uomo e quella frase ebbe il potere di scatenare diverse reazioni nel gruppo.

-Viaggeremo solo con la mente? Com’è possibile? - domandò Karma cinico: una cosa del genere non era mai stata proposta prima d’allora e il ragazzo doveva ammettere di esserne alquanto intrigato.

-Non sarà rischioso? Insomma, raramente qualcuno è riuscito a dividere mente e corpo per un tempo alquanto lungo. - replicò Juliet, decidendo di elaborare la notizia nel modo più razionale possibile. Di fronte a tutte quelle domande, il Maestro alzò una mano, ottenendo subito il silenzio.

-Ogni cosa al suo tempo. Ora vi mostro il Cristallo Elementale di Serpeverde, ovvero il Cristallo della Mente. - Al centro del tavolo, sostituendo l’immagine dello zaffiro, apparve un bellissimo smeraldo, di un verde molto intenso.

-La pietra riesce ad ottenere il controllo delle menti altrui, sia di persone che di animali. Venne avvistato a New York nei primi anni ’20, durante una mostra privata di gioielli. La mostra apparteneva alla Signora Moore, un’anziana donna consanguinea di Salazar Serpeverde. Morì quella stessa notte, si pensa ad un furto finito male. Ovviamente, del gioiello non vi era traccia. -

-Straordinario… Questi gioielli hanno vita propria! - sussurrò Vincent con gli occhi che luccicavano per l’emozione, in mente già una grande storia da raccontare. Tuttavia, la gomitata che ricevette da parte di Eris sfumò i suoi pensieri.

-Che c’è? - domandò piccato.

-Io non sarei così felice…- mormorò la corvina, ricevendo uno sguardo curioso dall’amico.

-Cosa intendi dire? -

-Intendo dire che, se è vero che queste gemme possiedono il potere di tele-trasportarsi ovunque vogliano, allora saranno molto difficili da rintracciare. -

 

 

***

 

 

            -E per finire, questo è il Cristallo del Tempo, appartenente una volta a Godric Grifondoro. - Al centro della tavola, apparve, in tutta la sua fierezza, un maestoso rubino, che riuscì a suscitare lo stupore della maggior parte dei presenti.

-Ne deduco dal nome che sia diverso rispetto agli altri, giusto? - chiese Mary e Amelia annuì.

-Il Cristallo di Godric Grifondoro ha il potere di cambiare la linea temporale a suo piacimento e, di conseguenza, di comandare gli altri tre Cristalli. -

-Può cambiare il tempo? Com’è possibile? - domandò Jonathan.

-Non lo sappiamo, ma nelle varie testimonianze che abbiamo trovato si dice che comandi tutto ciò che riguarda le dimensioni di Spazio e Tempo. Se finisse nelle mani sbagliate, non solo non potremmo contare sull’aiuto delle altre gemme, ma decreterà la fine del Mondo Magico, se non di tutta l’esistenza. Verremmo buttati in un periodo di puro terrore peggiore di quello che venne creato dal Signore Oscuro. - Nel sentire quel nome pronunciato da Steven, i Guardiani rabbrividirono: alcuni tra i presenti avevano provato sulla pelle quel senso di paura e concordarono con il Capitano.

-Cosa dovremmo fare a questo punto? Come ci muoviamo? - fece Seth, che ancora non aveva compreso il suo ruolo in tutta quella faccenda. Iniziò ad intuire qualcosa solamente quando vide Lucifer rivolgergli un sorriso imbarazzato per poi abbassare lo sguardo, cosa che fece allarmare l’Addestratore. Dopo qualche attimo di silenzio, Steven decise di rivelare gli esiti del Concilio15.

-Nella Riunione di ieri pomeriggio, è stato deciso che voi andrete a comporre la nuova Squadra Pollux a partire da questo preciso istante. Lascerete le vostre spille di Squadra qui a me e troverete quelle nuove nelle vostre camere. Inoltre, risponderete agli ordini del Capitano Lucifer Novak e del suo nuovo Vice-Capitano, il Signor. Burton. -

Nella stanza non volò una mosca e, prendendo quel silenzio come un consenso, Steven sciolse la riunione. Come usciti dalla trance in cui si erano ritrovati, i Guardiani si affrettarono a lasciare le loro spille sul tavolo. Lucifer cercò di raggiungere Seth, ma quest’ultimo uscì dalla stanza senza nemmeno guardarlo. Notando il suo sguardo allibito, Eloise gli si avvicinò.

-Non ci credo, e poi dice a me di essere melodrammatico! - esclamò l’ex-Corvonero, causando una risata nella bionda.

-È contento di essere il tuo Vice, ha solo voglia di punirti per non averglielo detto subito. - gli confidò lei. Il ragazzo sorrise e portò lo sguardo su di lei.

- Tu non lo conosci come lo conosco io. O, almeno, come ricordo di conoscerlo. È un rompi palle capace di rinfacciarti una cosa per tutta la vita! – sbottò ancora lui ed Eloise alzò gli occhi al cielo, spingendolo poi leggermente verso la porta.

-Forza, ti conviene andare a parlargli: aspetta solo questo. - A quelle parole, Lucifer sospirò affranto, dirigendosi poi verso l’uscita.

-Sei incaricata del mio Testamento! - le urlò, scatenandole un’altra grossa risata.

 

 

***

 

 

            Una volta che il Maestro se ne fu andato, i Merliniani cominciarono a parlare tra di loro. Ovviamente, alcuni non erano contenti di alcune scelte attuate dal loro capo.

-Trovare tutte quelle gemme prima che lo facciano i Guardiani è una cosa impossibile. Hanno già una gemma e noi siamo a corto di un discendente di Grifondoro. – disse Aloysius, ma Karma scosse la testa.

- Dalle informazioni che ci ha dato il Maestro, anche loro sono a corto di discendenti di Corvonero e di Serpeverde, almeno su una pietra siamo in vantaggio. Dobbiamo solamente capire come fare a trovarle prima di loro. –

- Ci deve essere un modo o un incantesimo per poterle trovare, non possiamo lasciare che spariscano per non farsi più trovare. – fece ancora Eve, lisciandosi le pieghe della gonna di pizzo nera.

- E non possiamo nemmeno evocarle, quindi servirà qualcosa di più potente. – aggiunse Vincent, già con la piuma in mano per scrivere ogni spunto che gi veniva per le sue nuove storie.

- Mente alveare. – all’improvviso, tutti si voltarono verso Avery, guardandolo come se fosse impazzito.

- Cosa vorrebbe dire? – domandò Juliet e l’uomo sorrise.

- Semplice. Le pietre sono collegate tra di loro e con i loro discendenti. Ergo, funzionano come una mente alveare: le pietre possono sentirsi a vicenda e sentire i loro possessori e stessa cosa fanno i discendenti. Se io, White e Miller trovassimo il modo di entrare consapevolmente in questa mente alveare, allora le troveremmo di sicuro all’interno della linea temporale. – spiegò il Capo e gli altri si guardarono tra loro, come ad aspettare conferme. Vedendo che però nessuno ribatteva, Avery si alzò dalla sua sedia.

- Perfetto! A questo punto, ci conviene iniziare a cercare, altrimenti quelli ci batteranno sul tempo. Forza, non dobbiamo sprecare nemmeno un secondo! – a quelle parole, tutti si alzarono dal tavolo e si congedarono, avendo finalmente deciso cosa fare: avrebbero trovato quelle gemme e lo avrebbero fatto prima dei Guardiani.

 

 

 

 

 

Dormitorio Chronus, Dipartimento Ida

 

 

            -Per tutti i grandi maghi esistiti fino ad ora, apri questa porta o la butterò giù io a calci! - da almeno dieci minuti, il silenzio del dormitorio dei Capitani era interrotto dal continuo bussare di Lucifer alla stanza del suo migliore amico. Dopo la Riunione, il corvino si era subito diretto verso la stanza di Seth ma, di fronte al silenzio totale, aveva cominciato ad innervosirsi.

-Seth, per tutte le sottane di Morgana, apri! - il moro diede un ultimo colpo alla porta e, quando ormai stava per gettare la spugna, la porta si aprì, facendo comparire un largo sorriso sul volto di Lucifer. Aprì la porta ed entrò, venendo investito in pieno dall’odore di cannella e gelsomino, due fragranze che sapeva piacere tanto a Seth. Si osservò intorno, ammirando con un piccolo sorriso tutto il lavoro dell’altro ragazzo: la stanza era stata ingrandita e modificata, con il soffitto alto da farla sembrare la stanza di un palazzo indiano. Divisa in tre zone principali, la stanza era separata in due da un’imponente scala con il corrimano in marmo che, passando sotto all’arco indiano che faceva da porta, portava alla zona notte, dove un grande letto era circondato da ogni tipo di cuscino. Al di sotto del soppalco, la stanza si divideva in due zone: a sinistra vi era la palestra dotata di sacco da box, alcuni attrezzi e un tappeto di yoga. Al centro, una vasca da bagno, circondata anch’essa da cuscini e da alcune panche. Sulla parte opposta, invece, si trovava la “zona ristoro”, dove si trovavano un tavolino e due poltrone. Proprio in questa zona della stanza, si trovava il suo proprietario che, in quel momento, era impegnato a versare del tè in due tazzine azzurre, che si trovavano accanto ad un vassoietto pieno di biscotti. Sul bracciolo destro della poltrona di Seth stava invece Cleopatra, la piccola siamese dagli occhi blu, che grazie ad un incantesimo non cresceva mai. Nel notare il nuovo arrivato, la gatta si alzò e si diresse verso di Lucifer, iniziando a strusciarsi contro la sua gamba e a fare le fusa. Il ragazzo si abbassò e iniziò ad accarezzarla, per poi voltarsi divertito verso il suo migliore amico.

-Ehi, la piccola Cleo mi ama! Se fossi in te starei attento, altrimenti c’è il rischio che si trasferisca da me! - a quelle parole, Seth si voltò verso di lui, guardandolo torvo: Cleopatra era come la sua migliore amica, la portava sempre con sé e chi osava anche solo sfiorarla andava incontro a morte certa. Ovviamente, Lucifer non contava. Il ragazzo andò a sedersi nell’altra poltrona, per poi sorridere all’altro.

-Non l’hai portata alla riunione, come mai? - domandò e Seth alzò le spalle.

-Avrei voluto ma avevo timore che si spaventasse per via dell’eccessivo rumore che avrebbero fatto gli altri, così ho deciso di tenerla qui in camera. - rispose l’ex-Serpeverde, allungandogli poi una tazzina e il vassoio dei biscotti.

-Che carino, mi hai preparato pure i biscotti. - disse Lucifer, prendendo uno dei dolcetti e portandoselo alla bocca, mentre Seth sorrideva leggermente.

-Avevo intuito che saresti venuto a rompermi le scatole, quindi ho voluto fare qualcosa. Allora, suppongo che tu mi debba delle spiegazioni. - disse il moro portando lo sguardo sull’amico. Quest’ultimo sospirò, sapendo già che prima o poi avrebbe ricevuto quella domanda. Tuttavia, si sentì sollevato dal fatto che il suo amico non fosse arrabbiato.

-Mi dispiace molto, avrei voluto essere io a dirtelo ma sapevo che se ci avessi provato non mi avresti dato retta. - iniziò a spiegare ma venne fermato da un’occhiataccia di Seth.

-Davvero? E chissà come mai. - disse quello sarcastico, facendo roteare gli occhi a Lucifer.

-Senti, all’inizio io non volevo coinvolgerti, ho proposto altre mille persone, ma Steven e Amelia mi hanno fatto riflettere. La tua presenza è fondamentale. - replicò l’ex-Corvonero e questa volta fu il turno di Seth di alzare gli occhi al cielo.

- Sentiamo, perché sarei fondamentale? - domandò osservandolo. L’addestratore osservò l’amico agitarsi leggermente e questo lo confuse, incuriosendolo ancora di più.

- Ecco, è una missione importante e pericolosa sotto tutti i punti di vista e… ho bisogno di te. – ammise finalmente Lucifer, prendendo completamente in contropiede Seth.

- Perché avresti bisogno di me? Da quello che vedo, sei capace di gestire una squadra tutto da solo. – ribatté, ma il corvino scosse la testa.

- Non è per quello. Nel biglietto lasciato a Daniel, Elisabeth ha espressamente detto di “cercare nel mio passato”, ma io non ricordo nulla… - provò a spiegare e Seth riuscì finalmente a capire dove volesse arrivare.

- Lucifer, ci siamo separati dopo il settimo anno e abbiamo preso strade diverse. Quello che sapevo te l’ho già detto. Anche se volessi aiutarti, non saprei come fare. – l’addestratore vide le spalle dell’altro abbassarsi, come se avessero acquisito un peso enorme.

- Lo so, ma… sei comunque la persona che più di tutti mi conosce qui dentro e di te mi fido. Se per caso dovesse capitarmi di ricordare qualcosa in missione, vorrei che tu fossi con me. Per favore. – a quelle parole, Seth si irrigidì, perché mai, in sette anni che aveva vissuto con lui, aveva visto Lucifer così inquieto. Tuttavia, c’era anche da dire che erano stati separati per tanto tempo e si erano incontrati nuovamente solo quattro anni prima. Il Lucifer che aveva davanti non era più il diciassettenne che aveva lasciato a King’s Cross alla fine del loro settimo anno. Fu questo il motivo a dargli la spinta finale per la sua decisione.

- D’accordo. Ti seguirò in questa missione. Tuttavia, avrei una richiesta. – non appena aveva sentito la sua risposta, Lucifer aveva leggermente sorriso, incuriosendosi subito dopo, - E sarebbe? –

- Ovviamente sarò il tuo Vice-Capitano, ma starò per lo più dietro le quinte. Non voglio che accada qualcosa… non come l’ultima volta. – questa volta fu Lucifer a sgranare leggermente gli occhi, ma subito annuì.

- Non ti devi preoccupare di nulla, davvero. Avrei però da chiederti un’altra piccola cosina… -

- Per i quattro fondatori, cosa ancora? –

- Sai, essendo addestratore, ha visto alcuni di loro durante gli allenamenti… e vorrei che li tenessi d’occhio. Mary è già da un anno che opera sul campo, ma non ha mai partecipato ad una missione così importante, mentre Jonathan e Georgiana sono letteralmente i più piccoli e appena usciti dal tuo addestramento. Sono in gamba, ma avranno bisogno di qualcuno che li tenga sotto controllo e… a quanto pare, ti rispettano molto. Anzi, sembrano quasi degli anatroccoli che seguono la loro mamma. – a quell’ultima frase Lucifer ridacchiò e Seth alzò gli occhi al cielo, ormai abituato a quella “similitudine”.

- Va bene, te li terrò d’occhio. Ma sappi che non voglio ritrovarmi a salvare quei ragazzi dai guai, se la dovranno cavare da soli. Se devo essere presente, non voglio fare loro da babysitter. - Sentendo la richiesta dell’amico, l’ex-Corvonero sorrise, annuendo lievemente con la testa.

-D’accordo, condizione accettata. - rispose, prendendo un altro biscotto dal vassoio imitato poi dall’amico. Rimasero in silenzio per un po’, quando Lucifer riprese parola.

-Dimmi una cosa. - disse serio e Seth lo guardò: - Cosa? -

-Essere nominato Vice ha gonfiato il tuo ego. -

-Non è vero. -

-Sì, invece, ti vedo abbastanza soddisfatto. -

-Finiscila. -

-Ammettilo che ti piace, con il fascino che hai puoi portarti a lett…-

-Lucifer! -

 

 

 

 

 

 

 

 

1.Bucket Hat: il cosiddetto “cappello alla pescatora”. Non so, ho pensato potesse piacere alla nostra Juls, in caso contrario Fe sei libera di correggermi;

2. Tramontana: un vento molto gelido e la nostra Amber si fa chiamare Frosty; quindi, non ho altro da aggiungere;

3. Liuto: venendo dal XVII secolo, ho pensato che per Vincent fosse più immediato come strumento;

4. Scusatemi Maestro: al Maestro si dà del Voi;

5. I quattro maghi più potenti: sì lo so, dovrebbe essere Silente ma per me sono loro, una piccola libertà artistica;

6. Un oggettino: questa è una citazione di Boromir tratta dal primo film de Il Signore degli Anelli;

7. Robert Chase: mio personaggio preferito in Dr. House, ho voluto dargli omaggio così.

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Ma ciao bella gente! Suonate le trombe perché non ci credo nemmeno io! Finalmente abbiamo un primo capitolo! So che non è lungo come la prima versione, ma avendo molti problemi in questo periodo non sono riuscita a fare di più e non volevo farvi aspettare. Inoltre, se alcuni pezzi vi sembrano familiari è perché li ho presi direttamente dalla prima versione, modificandoli leggermente. Come avrete notato, c’è un personaggio che non compare nel capitolo, ovvero Marcel: questo perché l’autrice è scomparsa nel nulla e voi sapete che su questo non scherzo.

Comunque, i giochi sono iniziati, chi sarà il primo a trovare la gemma?

Per oggi non ho domande per voi, ma vorrei cominciare con i capitoli dedicati! Per chi non lo sapesse, i capitoli dedicati riguardano un personaggio: alternati con i paragrafi della narrazione attuale, ci saranno quelli riguardanti il passato del personaggio, in modo da presentarlo per bene senza doverci impiegare anni (se volete capire meglio, guardate The Umbrella Academy, l’altra mia interattiva). Visto che, per adesso, i Guardiani sono la maggioranza per uno, cominceremo da loro (ovviamente non metterò i miei due bimbi):

 

Seth

Abel

Amber

Eloise

Mary

Jonathan

Georgiana

 

 

 

Per oggi e tutto, al prossimo capitolo! Bacioni,
__Dreamer97

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Capitolo 5
*** AVVISO IMPORTANTE ***


AVVISO IMPORTANTE

 

 

 

 

Buongiorno a tutti!

So che è passato molto tempo dal mio ultimo aggiornamento e finalmente mi sono decisa di mettere un avviso. Prima di tutto, per non spaventarvi, devo dire che TUTTE LE INTERATTIVE NON VERRANNO CANCELLATE, quindi potete stare tranquilli.

È un periodo per me complicato, tra il lavoro, gli ultimi esami da dare e la preparazione della tesi; quindi, non riuscirò per un po’ di tempo a mettere mano alle storie, o almeno alle interattive che mi prendono molto impegno. Sarò comunque attiva su Instagram e anche magari con qualche piccola one-shot, per non lasciarvi senza nulla per troppo tempo (cosa che già sto facendo, ma meglio di niente).

Perciò, con estremo rammarico, sono qui ad annunciare la SOSPENSIONE TEMPORANEA delle storie. Chiedo scusa a tutti quelli che mi seguono ma rischierei di fare un lavoro troppo superficiale e di non valorizzare i vostri oc. Ci risentiremo dopo febbraio, mese in cui in teoria dovrei recuperare un po’ di calma. Ciao a tutti e alla prossima. Bacioni,

__Dreamer97

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