Advent Calendar 2021 di __Dreamer97 (/viewuser.php?uid=542786)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Baci sul naso, pugni sui denti. ***
Capitolo 2: *** E' vischio quello disegnato sulle tue mutande? ***
Capitolo 3: *** Pattinaggio sul ghiaccio ***
Capitolo 4: *** Letterina a Babbo Natale ***
Capitolo 5: *** A Natale siamo tutti più buoni... Quindi metti giù la pistola e perdonami! ***
Capitolo 6: *** Albero di Natale ***
Capitolo 7: *** E' Natale! Non il ***
Capitolo 8: *** Influenza ***
Capitolo 9: *** Lista dei buoni, lista dei cattivi ***
Capitolo 10: *** Cosa vorresti fare con quel cappello da Babbo Natale?! ***
Capitolo 11: *** Auguri! ***
Capitolo 12: *** Ghirlanda ***
Capitolo 13: *** ...mi sono dimenticato di farti il regalo! ***
Capitolo 14: *** Decorazioni ***
Capitolo 15: *** Neve. Poca neve. ***
Capitolo 16: *** Babbo Natale ***
Capitolo 17: *** Oh, andiamo! Tutti amano il Natale! ***
Capitolo 18: *** Corna da Renna ***
Capitolo 19: *** Rosso ***
Capitolo 1 *** Baci sul naso, pugni sui denti. ***
Prompt: Baci sul
naso, pugni sui denti
Personaggi:
Danielle Henderson, Daniel Henderson,
Gabriel Vargas (secondario), Armin Stettner (secondario), Cameron
Vargas
(secondario), Aidan Cleremont (nominato)
Rating: Verde
Note: Crossover interattive
BACI
SUL NASO, PUGNI SUI DENTI
Danielle
camminava velocemente per i corridoi di Hogwarts, cercando di
raggiungere il più
in fretta possibile il Cortile della Torre dell’Orologio.
Accanto a lei, un agitato
Gabriel Vargas la seguiva a passo spedito, lanciandole ogni tanto delle
occhiate chiedendosi se fosse stata una buona idea chiamare la ragazza.
-Dany, non
arrabbiarti così… - pigolò il rosso,
arrossendo immediatamente quando la mora gli rivolse
un’occhiata di fuoco.
- Non
arrabbiarmi? Mio fratello fa a pugni con
qualcuno e io non dovrei arrabbiarmi?! – esclamò
quella accelerando il passo e
Gabriel sospirò, pentendosi completamente della sua scelta.
Una volta
arrivati nel cortile, i due Corvonero
dovettero farsi spazio tra la folla, che si era creata per assistere
allo
spettacolo. Non appena arrivarono davanti, Danielle trovò
subito l’oggetto del
suo interesse: Daniel, suo fratello minore, le stava dando di santa
ragione ad
un altro ragazzo, appartenente ai Grifondoro a giudicare dalla divisa.
-Io lo ammazzo.
– disse semplicemente la ragazza e
Gabriel, sentendola, trasalì, cercando nella sua mente una
via di fuga per
allontanarsi da lì.
- Henderson, il
tuo fratellastro fa ancora danni? – le
chiese una voce e a Danielle non ci volle molto a capire chi fosse
l’artefice. Infatti,
si voltò subito verso la sua sinistra, dove un Serpeverde,
dai corti capelli
castano chiaro e gli occhi azzurri, osservava la scena con aria
annoiata.
- Armin, fatti
gli affari tuoi. – rispose prontamente
lei, prima di tirare un grosso sospiro e di buttarsi in mezzo ai due.
- Piantatela
immediatamente! Allontanatevi, ora! – nel
sentire il tono imperioso della ragazza, suo fratello e il Grifondoro
alzarono
di scatto la testa, portando subito lo sguardo sulla Corvonero. Felice
di aver
attirato la loro attenzione, procedette a far allontanare gli altri
studenti
che, per evitare un’altra sfuriata da parte della Corvonero,
scapparono a gambe
levate. D’altronde, lo sapevano tutti che non bisognava far
arrabbiare la
Caposcuola. Non appena tutti se ne furono andati, compreso il
Grifondoro che
stava facendo a botte con suo fratello, - Danielle si
appuntò mentalmente di informare
il Prefetto di Grifondoro, - si voltò verso Daniel.
- Che ti
è saltato in mente? – chiese e Daniel strinse
le labbra.
- Ha iniziato
Cleremont, non è stata colpa mia! –
esclamò ma la ragazza sbuffò.
- Non mi
interessa chi ha cominciato! Non dovevi
andargli dietro! –
- Mi ha detto
che non siamo fratelli! – rispose subito
lui e il suo tono ammutolì completamente Danielle. In quel
momento, collegò i
pezzi: nati da madri diverse, Danielle e Daniel di
uguale avevano
solo l’aspetto. La ragazza si ricordava
ancora quando aveva scoperto che il padre, dopo
il divorzio con sua madre, si era sposato con un altra donna con
la quale poi aveva avuto Daniel. Prendendo un respiro profondo, mise
entrambe
le mani sulle spalle del fratello.
-Dan, ascoltami
bene. Non importa quello che dice la
gente. Non serve avere il sangue uguale o lo stesso cognome per essere
fratelli, chiaro? – Danielle vide l’altro ragazzo
annuire lievemente e,
contenta di questo, gli diede un bacio sul naso, come quando erano
bambini.
Poco
più in là, Gabriel li osservava sorridendo,
contento di aver chiamato la ragazza e che le cose si fossero risolte
in fretta.
-Quanto
zucchero. – mormorò qualcuno alle sue spalle e
Gabriel sorrise, voltandosi verso il fratello.
- Cameron, sai
come si dice: baci sul naso, pugni sui
denti. –
ANGOLO AUTRICE
Buonsalve gente!
Arrivo finalmente anche io con il
Calendario dell’Avvento! Vi accompagnerò fino al
22 dicembre, utilizzando una vecchia
lista che avevo utilizzato per un altro Fandom (l’ordine dei
prompt non è
quello che userò, scegliete quello che volete!).
L’intera raccolta sarà
ambientata tra le mura di Hogwarts, quindi liberate la fantasia!
Potrete farmi
le richieste qui o su Instagram, come preferite. Potete dirmi il prompt
(che
caricherò su Instagram tra i post) e gli oc che volete!
Possono essere miei,
vostri delle mie interattive o vostri e miei di altre interattive!
Nell’ultimo
caso, se volete inviarmi un altro Oc che io non conosco, vi prego di
dirmi:
Nome e Cognome:
Età:
Casa e anno:
Aspetto fisico:
Carattere:
Ruolo
all’interno della scuola (non badate a ruoli già
presi, li ambienterò tutti in anni diversi, quindi inviate
quello che volete!):
Orientamento
sessuale:
Famiglia:
Ama/Odia:
È
tutto, ci vediamo domani con il prossimo Prompt!
Bacioni,
__Dreamer97
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Capitolo 2 *** E' vischio quello disegnato sulle tue mutande? ***
Prompt: È
vischio quello disegnato sulle
tue mutande?
Personaggi:
Timòn Sandro Ramirez, Abel
Ivan Jansen, Felikz Braginski (secondario), Georgiana Andreaa Fernandez
Carriedo (secondario), Jonathan O’Connel (secondario),
Mathias Kohler
(nominato)
Rating: Giallo
Note: Crossover
interattive
È
VISCHIO QUELLO
DISEGNATO SULLE TUE MUTANDE?
-Dannazione Jansen,
se non ti sbrighi giuro che faccio da solo! –
Nel sentire la voce
del suo
amico – che era aumentata di sei ottave raggiungendo i suoni
di una sirena, -
Abel sbuffò, mentre cercava di sbottonargli la camicia il
più velocemente
possibile.
-Ci sto provando, ma
queste
maledette camicie fanno schifo! – rispose, esultando poi di
gioia quando l’ultimo
bottone dell’indumento uscì dall’asola.
Velocemente, Timòn si tolse di dosso la
camicia, svelando il suo fisico asciutto e Abel ringraziò
mentalmente i suoi
compagni per avergli lasciato libero il dormitorio, - doveva una
fornitura di
un anno di Mielanda a Mathias, ma questi erano dettagli.
-Abel, ti prego, non
ce la
faccio più! – esclamò ancora una volta
il Serpeverde e il Grifondoro annuì,
cominciando a sfilarsi i pantaloni cercando di non cadere per terra
dalla foga.
Tuttavia, quando alzò lo sguardo, incontrò lo
sguardo scioccato e, allo stesso
tempo, inorridito di Timòn, puntato verso il basso.
- Tim, tutto bene?
– chiese preoccupato
e quello puntò gli occhi su di lui.
- È
vischio quello disegnato
sulle tue mutande? – domandò il Serpeverde e,
finalmente, Abel guardò verso il
basso, osservando il paio di boxer verde pastello che indossava.
- Ehm…
sì? – rispose, mentre
Timòn prendeva un respiro profondo.
- E il vischio
è proprio lì. –
continuò il biondo, ad un passo dall’avere una
crisi isterica. Abel rimase un
attimo in silenzio ma poi, pensando di aver trovato la cosa giusta da
dire, aprì
bocca.
- Sai
com’è. Bisogna baciare
quello che c’è sotto il vischio. –
-Per Merlino, dimmi
che non
gli hai risposto davvero così. – vedendo lo
sguardo colpevole negli occhi dell’amico,
Georgiana gemette, spiattellandosi una mano sulla faccia. Quando Jack,
tutto
agitato, era andata a chiamarla per dirle che Abel era finito in
infermeria,
mai avrebbe pensato ad una cosa del genere.
- E come è
andata a finire? –
domandò invece Jack, sinceramente preoccupato per
l’amico. Il Grifondoro fece
spallucce.
- Mi ha tirato una
testata,
sono svenuto, mi sono risvegliato con lui isterico che mi dava
dell’idiota e
diceva di amarmi e poi sono svenuto ancora. –
raccontò Abel allegramente come
se stesse parlando di una passeggiata. A quel punto, accanto a
Georgiana,
Felikz scoppiò a ridere.
- Amico, avrei voluto
esserci! – disse il Tassorosso e Georgiana gli
tirò un pugno sulla spalla.
- Non
c’è niente da ridere! È
stata una cosa imbarazzante! –
- Al contrario!
– esclamò Abel
e i tre si voltarono verso di lui.
- Perché,
scusa? – fece Jack
titubante.
- Non si è
arrabbiato per le
mutande, se l’è presa perché, a detta
sua, erano orrende e avrei dovuto scegliere
una fantasia migliore. Anche perché mi ha detto che appena
esco di qui mi deve
il “bacio sotto il vischio”. – alle
parole del maggiore, i tre ragazzi
impallidirono, per poi scoppiare a ridere: Abel e Timòn
erano due drama queen, una
peggio dell’altra. Ma funzionavano e a loro andava bene
così.
ANGOLO AUTRICE
Buonasera! Ecco qua
il secondo
capitolo! Ammetto che mi sono divertita tantissimo a scriverlo! Ci
vediamo
domani con la prossima traccia! Bacioni,
__Dreamer97
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Capitolo 3 *** Pattinaggio sul ghiaccio ***
Prompt: Pattinaggio
sul ghiaccio
Personaggi: Ophelia
Shakespeare, Emerald (secondario), Sheryl (secondario),
Emanuel Hedervary, Katrina Arlovskaya (secondario)
Rating: Verde
Note: Crossover
interattive. Emerald e Sheryl non hanno un cognome, perché
appartengono all’interattiva TUA dove i protagonisti sono
fratellastri, e visto
che non ho cognomi alternativi lascerò vuoto.
PATTINAGGIO
SUL GHIACCIO
Quella
mattina, come ogni altra domenica del mese, i ragazzi dal terzo anno in
su
erano tutti ansiosi, per via della visita che avrebbero svolto ad
Hogsmeade.
Tra questi, vi erano tre ragazze leggermente su di giri.
-Non
vedo l’ora di visitare Zonko! Sperando che abbia
ancora qualche Tazza da tè Mordinaso, altrimenti faccio una
strage! – esclamò Emerald
saltellando, sistemandosi poi la sciarpa verde-argento al collo. Dietro
di lei,
Ophelia e Sheryl scossero la testa.
-
Spero che tu non voglia usarle contro di noi! Ho già
il trio della morte a ravvivare la Sala Comune, quindi passo.
– rispose Sheryl
e la ragazza accanto a lei sorrise.
-
Penso di non aver mai visto qualcuno fare così tanti
casini messi insieme! – Ophelia si strinse alla Tassorosso,
in modo da evitare
di cadere, mentre le tre si dirigevano al treno che le avrebbe portate
al
villaggio. Ad un certo punto, Sheryl si illuminò.
-
Mi sono scordata di dirvelo! Ad Hogsmeade hanno
montato una bellissima pista di pattinaggio, dobbiamo assolutamente
andarci! –
propose e le altre due la guardarono scettica. Alla fine, fu Emerald a
rompere
il silenzio.
-
E chi cazzo sa pattinare qua? –
-Dai
Ophelia, non è una tragedia! Prima un piede e poi
l’altro! – all’urlo di Sheryl, quella
più portata tra le tre, la Corvonero
emise un gemito frustrato, ancora incollata al corrimano. Persino
Emerald era
riuscita ad andare in qualche modo, abbandonandola contro il suo
destino.
-
Forza Ophelia, non è così difficile. Ci stanno
riuscendo tutti. Forza. – continuava a dirsi da sola,
cercando di trovare il
coraggio per partire. Dopo qualche minuto, cominciò a
muoversi, continuando a
guardare per terra per evitare di sbagliare. Notando di riuscire a
stare in equilibrio,
si voltò sorridente verso le sue amiche.
-
Ehy, ragazze! Guardate, sono in… - tuttavia, non
riuscì a finire la frase, perché il suo piede
destro scivolò e la bionda si
sentì cadere all’indietro. Lanciando un urlo,
chiuse gli occhi preparandosi all’impatto,
ma questo non avvenne. In un secondo, Ophelia si ritrovò
appoggiata contro
qualcosa di morbido e, cercando di capire cosa fosse, aprì
gli occhi e alzò lo
sguardo, incrociando però un paio di occhi marroni, che la
fissavano preoccupata.
-
Ehy, sei tutta intera? – le domandò il
proprietario
e la Corvonero annuì, ancora scossa da tutta quella
situazione. Il ragazzo,
Serpeverde a giudicare dalla sciarpa e dai guanti, la aiutò
a rimettersi in
piedi.
-
Grazie. – mormorò lei imbarazzata e lui le sorrise.
-
Figurati, se non ti avessi presa ti saresti fatta male.
Io sono… -
-
Emanuel! Se non ti sbrighi ti mollo qui! – gridò
un’altra
voce e il moro si voltò sbuffando, rivolgendosi poi ad una
sua compagna di
casa.
-
Kat, arrivo! Mi scuso ancora, ma mi sa che tornerò
al castello. Attenzione a non cadere! – il Serpeverde
salutò Ophelia, che ancora
lo ringraziò.
-
Io sono Ophelia e grazie ancora. – rispose lei e
Emanuel sorrise, per poi dirigersi verso l’altra ragazza.
Ophelia rimase a
guardarlo e sorrise ancora quando, dietro di lei, si sentì
l’urlo indignato di
Emerald.
-
Non è giusto! Questa cade come un sacco di patate e
incontra un bel ragazzo! Voglio la tua magia, bionda! –
ANGOLO AUTRICE
Buonasera
a tutti! Eccoci qua con la terza giornata!
Questo è più soft rispetto ai primi ma lo adoro.
Per chi volesse partecipare le
regole si trovano al primo capitolo mentre i prompt sulla mia pagina
Instagram.
Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,
__Dreamer97
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Capitolo 4 *** Letterina a Babbo Natale ***
Prompt: Letterina a
Babbo Natale
Personaggi: Alexander
James Greengrass, Gabriel
Vargas, Emma White, India Adhara Rune (menzionata), Felikz Braginski
(menzionato), Daniel Kirkland (menzionato), Bel Castor McKinnon (menzionato)
Rating: Verde
Note: Crossover
interattive. In questa OS
Alex si trova al settimo anno, Gabriel al sesto ed Emma al primo.
LETTERINA A
BABBO
NATALE
Nonostante
quella domenica fossero le nove passate, la Sala Grande ospitava poche
persone,
gli unici coraggiosi che avevano deciso di sfidare il freddo e di
uscire dal letto.
Tra questi, Alexander Greengrass, impeccabile nella sua divisa dei
Tassorosso,
controllava attentamente lo spazio, come un perfetto Caposcuola. Le
vacanze di Natale
sarebbero cominciate di lì a due settimane e il ragazzo
sapeva perfettamente
che gli studenti più “agitati” si
sarebbero mossi per combinare ancora più
casini. E, stranamente per lui, provenivano tutti dalla sua casa.
Con la coda
dell’occhio, continuava a controllare la
tavolata giallo-nero dove, attualmente, solo uno del gruppo dei
“terremoti”,
forse il più tranquillo, stava facendo colazione. Seguendo
poi la linea del tavolo,
il suo sguardo si spostò sugli altri suoi compagni.
Tuttavia, notò qualche
colore che, di sicuro, non appartenevano alla sua casa e
arrossì furiosamente
quando, d’improvviso, riconobbe quella persona: Gabriel
Vargas, avvolto nella
sua sciarpa blu-argento, stava seduto al tavolo dei Tassorosso accanto
ad una
ragazzina del primo anno. Prendendo un respiro profondo, come per
diffondersi
coraggio, avanzò verso i due.
-Gabriel, come mai
qui da noi? – domandò e il
Corvonero sobbalzò leggermente, così come la
Tassorosso. Appena lo notò, le
guance di Gabriel si colorarono leggermente di rosso.
- Alex, ciao! Sto
aiutando Emma con una cosa, visto
che Felikz e Daniel sono scomparsi nel vuoto. Vuoi unirti a noi?
– domandò mentre,
accanto a lui, Emma squadrava il compagno più grande con
sospetto. In risposta,
Alex inarcò un sopracciglio: sapeva da un po’ che,
a causa del suo carattere
scontroso e burbero, faceva timore a molti, ma anche tra i primini?
- Se ad Emma non
dà fastidio va bene. - rispose,
nonostante l’idea non lo convincesse molto. Si sedette di
fronte adi due,
mentre li osservava lavorare.
- Che state facendo?
– domandò, guardando la bionda
scrivere su un foglio.
- Il fratellastro
più piccolo di Emma vuole che lei
scriva una lettera a Babbo Natale, un uomo che porta doni ai bambini
babbani
durante la notte di Natale. Lei però non sa chi sia e visto
che io sono un Mezzosangue
qualcosa ne so e le ho detto anche che l’avrei fatto anche
io. – rispose Gabriel
sorridendogli. Al gesto, Alex si irrigidì leggermente ma
cercò di non darlo a
vedere.
- E cosa devo
scrivere? –
- Quello che desideri
o che vuoi che Babbo Natale ti
porti. – fece questa volta Emma, senza alzare gli occhi dal
suo foglio. Alex le
scoccò un’occhiataccia, ma cominciò
comunque a scrivere. I tre passarono un
quarto d’ora senza dire niente, fino a quando Gabriel non
diede un’occhiata al
suo orologio.
- Dannazione,
è tardissimo! Ragazzi mi dovete scusare
ma devo andare a sistemare le ronde di stasera con India. Buon lavoro!
– il rosso
li salutò sorridendo e il suo sguardo si fermò
qualche secondo su Alex, che
ricambiò con un piccolo cenno della testa. Quando si fu
allontanato, Emma prese
in mano la sua lettera e, dopo averla letta, ridacchiò,
ricevendo un’occhiata
da Alex.
- Cosa
c’è da ridere? – borbottò e,
in risposta, la
ragazzina gli fece la linguaccia. Cercando di trattenersi dal lanciarle
una
maledizione, si alzò dal tavolo e si allontanò,
continuando a borbottare
riguardo a Babbo Natale e alle lettere. Emma lo osservò
andarsene e, non appena
uscì dal suo campo visivo, si affrettò a leggere
anche la sua di lettera. Sorrise
felice perché, sulla sua lettera, vi erano scritte poche
semplici parole:
Caro Babbo Natale,
vorrei tanto avere il
coraggio di chiedere a Gabriel
di uscire.
Alex
Emma portò
così lo sguardo sull’altra lettera,
giurando di aiutare quei due idioti a sistemare la loro situazione.
Caro Babbo Natale,
se fosse possibile,
vorrei avere il coraggio di
chiedere un appuntamento ad Alex.
Tuo, Gabriel
ANGOLO AUTRICE
Buonasera! Eccoci qua
con il quarto prompt. Devo dire
di aver sofferto nello scrivere perché, come qualcuno ben
saprà, io ero molto
affezionata a questa coppia. Detto questo, non ho più niente
da dire. Ci
vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,
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Capitolo 5 *** A Natale siamo tutti più buoni... Quindi metti giù la pistola e perdonami! ***
Prompt: A Natale
siamo tutti più buoni… Quindi metti
giù la pistola e
perdonami!
Personaggi: Karma
Alexander, Mikhail Ivankov, Timòn Sandro Ramirez,
Danielle Henderson, Kaya Moiwahine Maleahani
Rating: Verde
Note: Crossover
interattive. Karma e Timòn sono al settimo anno a
Serpeverde, mentre Danielle, Mikhail e Kaya a Corvonero
A NATALE
SIAMO TUTTI PIÙ BUONI… QUINDI
METTI GIÙ LA PISTOLA E PERDONAMI!
La Sala Comune di Corvonero,
trovandosi in una delle torri del castello, aveva la fortuna di
possedere una
temperatura abbastanza tiepida da permettere una convivenza abbastanza
piacevole. Lo stesso non si poteva dire della Sala Comune di
Serpeverde, gelida
a causa della sua posizione scomoda. Per questo, nei periodi
più freddi, molti
studenti della casa verde-argento si trasferivano da altre parti,
soprattutto
dai Tassorosso, vicini alle cucine, o dai Corvonero, - dei Grifondoro,
neanche
a parlarne.
In quel
momento, Timòn era uno di quelli che aveva trovato rifugio
nella torre: aveva superato
facilmente l’indovinello all’entrata e si era
auto-invitato alla sessione di
studio di Kaya e Danielle, due delle poche persone che gli volevano
bene e non
lo seguivano per leccargli il culo. Tuttavia, insieme a lui era
arrivato Karma,
con un sorriso talmente ammaliante da poter sciogliere anche il
ghiaccio, che
si era diretto ai dormitori maschili per dirigersi da Mikhail, rimasto
in
camera a studiare in quanto odiava il brusio della Sala Comune.
Nonostante in
quel momento fossero presenti solamente i tre ragazzi del settimo anno.
-Scusate,
voi che avete risposto alla quinta domanda? C’è
qualcosa nella mia che non mi
convince. – domandò Danielle, osservando perplessa
la pergamena dove stava svolgendo
i compiti di Trasfigurazione. Kaya e Timòn alzarono la testa
dai loro lavori,
volgendo l’attenzione all’amica, ma un improvviso
rumore, proveniente dai dormitori,
li distrasse dal resto. Qualche secondo dopo, sentirono un urlo.
- A Natale
siamo tutti più buoni… Quindi metti
giù quella pistola e perdonami! – nel sentire
la voce di Karma i tre si alzarono immediatamente, ma vennero fermati
dalla figura
del Serpeverde che, andando a nascondersi dietro ai divanetti, si stava
proteggendo da una pistola fluttuante.
- Okay,
questo è strano. – disse Kaya guardando
l’arma e Timòn scoppiò a ridere.
Danielle osservò Karma e poi guardò le scale che
portavano ai dormitori dove,
in quel momento, stava Mikhail, divertito da tutta la situazione.
- Cos’ha
combinato? – domandò la mora, agitando la
bacchetta per trasfigurare nuovamente
la bacchetta alla sua forma originale, ovvero una scarpa.
- Quello è
fuori di testa, gli ho chiesto scusa! – gridò
Karma, ancora nascosto dietro al
divano. Mikhail fece spallucce.
- Mi ha disturbato
mentre leggevo. E sapete che è tassativamente vietato farlo.
– rispose neutro,
come se la cosa non lo colpisse affatto.
- Non è un
buon motivo per puntarmi una pistola contro! –
replicò ancora Karma, questa
volta alzandosi dal suo nascondiglio.
- Caro
Karma, però lo sai che non lo devi disturbare. –
fece Danielle osservando il
compagno di casa tornare in camera.
- Adesso è
colpa mia? – il Serpeverde iniziò a sbraitare,
offeso da quella frase, e Timòn
e Kaya iniziarono a ridere.
- Questo, -
disse Timòn, con uno strano sorriso sul volto, -
sarà uno scoop meraviglioso! “Giovane
Serpeverde ucciso da una scarpa trasfigurata in pistola: rompeva troppo
le
palle.” –
ANGOLO
AUTRICE
Mi scuso per
il ritardo con il quale pubblico, ma ieri ero distrutta e non ci sono
riuscita.
Ci vediamo oggi con l’altra traccia! Bacioni,
__Dreamer97
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Capitolo 6 *** Albero di Natale ***
Prompt: Albero di
Natale
Personaggi: Lucifer
Novak, Seth Burton, Cleopatra (secondaria)
Rating: Verde
Note: Crossover
interattive. Lucifer è al settimo anno a Corvonero, Seth a
Serpeverde. Cleo è solo la gatta rompiscatole di Seth. Altra
nota: Seth è alto
circa 190cm e passa, mentre Lucifer “solo” 185cm.
Enjoy
ALBERO DI
NATALE
Addobbare
l’albero di Natale della Sala Grande era, per alcuni alunni e
professori, una
gran faticaccia. Certo, venivano utilizzati vari incantesimi, vista la
grandezza, ma per i rami più bassi ci pensavano sempre gli
studenti. Anche se,
come sempre, vi era comunque chi sgobbava di più.
-Insomma,
perché devo essere a continuare a piegarmi
per i rami bassi? Chi caspita l’ha deciso? –
togliendosi per l’ennesima volta i
capelli dalla fronte, Lucifer rivolse lo sguardo verso l’alto
dove, impegnato a
sistemare i festoni nella parte più alta, stava Seth,
facendo finta di non
sentirlo. Ad un certo punto, Lucifer gli rifilò un
pizzicotto appena sotto il
ginocchio e, finalmente, riuscì ad attirare
l’attenzione dell’altro, che lo
guardò seccato.
-
Piantala di rompere le palle. Sei il più basso tra i
due, ergo decori i rami più bassi. –
replicò il Serpeverde e Lucifer sbuffò,
togliendosi un’altra ciocca dalla fronte. Fece per replicare,
ma il rumore di
qualcosa che cadeva lo costrinse a guardare verso il basso:
lì trovò Cleopatra,
la piccola siamese di Seth, intenta a buttare giù tutte le
palline dell’albero.
O, almeno, quelle che Lucifer aveva appena appeso. Il Corvonero rimase
qualche
secondo in silenzio, per poi perdere completamente le staffe.
-
Levami di torno questo gattaccio o giuro che lo
porto nelle cucine e lo faccio a fette! –
-
Non osare toccare Cleo, brutto imbecille! –
-
Hai un gatto di merda! –
-
E tu sei uno stronzo! –
Mentre
i due continuavano a litigare, Cleopatra li
osservava, per poi ricominciare a far cadere altre palline.
A
fine serata, i due ragazzi furono costretti a
rimanere in Sala Grande a sistemare.
ANGOLO AUTRICE
Buongiorno.
Questa è quella di ieri, ma non sono più
riuscita a pubblicare. Chiedo perdono. Ci vediamo dopo con la traccia
di oggi!
Bacioni,
__Dreamer97
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Capitolo 7 *** E' Natale! Non il ***
Prompt: È
Natale! Non il “Porno Day”!
Personaggi: Emil Van
Der Braun, Chica Elisabete Consuelo
Rating:
Verde
Note: Emil si trova
al settimo anno a Grifondoro, mentre Chica è una
studentessa di Castelobruxo in Erasmus tipo. Dovrebbe essere al sesto
anno.
È
NATALE! NON IL “PORNO DAY”!
Chica
era inorridita. Di questo Emil ne era sicuro.
Mentre
il Grifondoro accompagnava la ragazza in giro
per il castello, notava ogni tanto gli sguardi schifati che la cilena
rivolgeva
agli studenti e alle studentesse che si scambiavano smancerie per i
corridoi.
-A
Castelobruxo siete tutti delle statue di ghiaccio? Eppure,
lì da voi le temperature sono abbastanza alte. –
provò a scherzare lui ma Chica
gli rivolse un’occhiataccia.
-
Non è San Valentino e non capisco perché debbano
tutti limonarsi in pubblico. È Natale! Non il
“Porno Day”! Che facciano in
camera loro! – replicò, lanciando
un’altra occhiata disgustata a due ragazzi
che teneramente, a detta di Emil, si stavano scambiando dei baci.
-
Sarà lo spirito natalizio. – tentò
ancora lui ma la
corvina sbuffò.
-
Senti estúpido, non mi interessa quello
che
voi inglesi fate qui. Ma se vedo ancora qualcuno che si bacia giuro che
vomito.
– decretò Chica e accelerò il passo.
Alla reazione, Emil si mise a ridere:
avrebbe fatto cambiare idea alla ragazza.
ANGOLO AUTRICE
Buongiorno!
Questa volta sono qui presto! Questa è
molto corta, lo so, ma per ora va bene così. Ci vediamo
domani con la prossima
traccia! Bacioni,
__Dreamer97
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Capitolo 8 *** Influenza ***
Prompt: Influenza
Personaggi:
Felikz
Braginski, Cameron Vargas, Murphy Spencer Lightwood (menzionato)
Rating: Giallo
Note: Felikz
è al quinto anno a
Tassorosso, mentre Cameron al sesto a Serpeverde. È un mio
piccolo headcanon
che non ho mai realizzato. Il perché? Lo scoprirete
leggendo. Il terzo Oc è invece
un professore. Comunque, la mia idea di casa di Tassorosso è
questa: su un
unico piano, la Sala Comune e i due dormitori sono collegati tramite
dei
corridoi, come se fosse davvero una tana di un tasso.
Avvertimenti: accenni
di bullismo e
omofobia. Metto il rating giallo perché non so quale
mettere, in caso troviate
necessario un rating arancio dite subito.
INFLUENZA
Di
tutte le cose stravaganti che aveva visto e sentito, quella era
sicuramente la più
strana. Con in mano un biglietto che gli aveva consigliato un
Tassorosso del sesto
anno, si stava dirigendo velocemente verso la casa dei Tassorosso, con
l’esattezza
da una sua conoscenza. Percorrendo il corridoio dei sotterranei,
Cameron
continuava a pensare a come facesse ad essere amico del Terremoto.
Con
la maiuscola, perché ormai combinava talmente tanti di quei
casini che alcuni
lo conoscevano solo con il soprannome.
“Arriva il
Terremoto.”
“Di sicuro
sarà stato Terremoto a
combinare un disastro simile.”
Tuttavia, per lui non
lo era mai stato. Fin da quando
si erano conosciuti, durante il secondo anno del Tassorosso, Cameron
già sapeva
che non se lo sarebbe più scollato di torno.
Bussando nei punti
giusti sui barili della casa di
Tassorosso, - ormai conosceva a memoria la melodia, - si
fiondò subito nel
tepore della casa giallo-nero. Salutando alcuni Tassorosso che, ormai,
lo conoscevano,
prese il corridoio che portava al dormitorio maschile, fermandosi poi
davanti
alla stanza che cercava. Senza neanche bussare entrò,
trovando subito l’oggetto
del suo interesse: infatti, su uno dei letti, il Terremoto era
aggrovigliato
tra le coperte, dalle quali spuntava solo mezza testa. A quel punto,
Cameron
sospirò.
-Felikz, mi spieghi
che stai facendo? Dovresti essere
a fare colazione e poi a lezione. – gli disse, ricordandogli
anche il programma
che, spesso dimenticava. Tuttavia, in risposta, Felikz si ritrasse
ancora di
più sotto le coperte.
- Non posso. Ho
l’influenza. – mormorò il Tassorosso e
il Serpeverde spalancò la bocca: aveva visto
l’amico farsi male tante volte, - era
finito contro uno studente per recuperare il boccino al terzo anno e
quasi si
ammazzava! -, ma mai si era lamentato di qualcosa. Quindi, a quelle
parole, il
rosso si insospettì.
- Non me la stai
raccontando giusta. – rispose e, non
ricevendo alcun commento da parte dell’altro, decise di
reagire. Così, velocemente
e senza farsi sentire, si avvicinò al letto e tolse
rapidamente le coperte,
lasciando l’altro senza alcun riparo. Felikz si
alzò velocemente, cercando di
fiondarsi in bagno, ma Cameron fu più veloce e lo
placcò. Tuttavia, quando
riuscì finalmente a vederlo in faccia, sussultò:
sul viso abbronzato del
ragazzo, esattamente su tutto l’occhio destro, stava un
grosso livido violaceo,
mentre sul labbro inferiore si trovava un grosso taglio. Cameron sapeva
che doveva
essere successo la sera prima, perché i due si erano visti
verso pomeriggio
tardi e Felikz non era ridotto così.
- Chi è
stato. – disse Cameron, gli occhi ridotti a
due fessure.
- Nessuno, sono solo
caduto… - sussurrò il Tassorosso
ma il rosso gli mise un dito sotto il mento, costringendolo a guardarlo.
- Felikz. Chi ti ha
fatto questo. – provò ancora,
cercando però di non sembrare duro: l’ultima cosa
che voleva era terrorizzarlo
ancora di più. Dopo qualche attimo di silenzio, il moro si
decise a parlare.
- Sono stati alcuni
ragazzi del settimo anno. Non avevano
la divisa quindi non so di che casa siano, ma è stato dopo
il nostro incontro,
ci hanno visti e hanno aspettato che tu te ne andassi, e poi si sono
avvicinati
e mi hanno… mi hanno… - Felikz si
fermò improvvisamente, quasi sull’orlo delle
lacrime.
- E poi? Che hanno
fatto? – chiese Cameron e l’altro fece
un respiro profondo.
- Mi hanno chiamato finocchio.
E mi hanno detto
che ti ho convertito, perché tu eri normale e mi hanno
circondato e… - Felikz
non riuscì a finire la frase, perché Cameron se
l’era portato al petto,
stringendolo in un forte abbraccio. Fu solo in quel momento che il
Tassorosso
scoppiò a piangere.
- Non dovevo
lasciarti da solo. – mormorò il Serpeverde
ma il moro scosse la testa.
- Non è
colpa tua, non lo potevi sapere. – ribatté.
Rimasero
in quella posizione per alcuni minuti. Poi, quando sentì
Felikz calmarsi
leggermente, Cameron gli diede un bacio sulla fronte, gesto che sapeva
perfettamente aiutare l’altro in momenti di sconforto. Poi,
prese a parlare.
- Facciamo
così: io adesso vado nelle cucine a
prenderti qualcosa di caldo, magari un tè; nel frattempo, tu
stai qui, prendi dei
respiri profondi e poi andremo dal Professor Lightwood a spiegargli
l’accaduto.
So che non ne hai voglia, ma potrebbe succedere ancora e lo dobbiamo
impedire.
Va bene? – Felikz, dopo qualche attimo, annuì a
quelle parole e si risedette
sul letto. Cameron fece per uscire ma, prima di aprire la porta, si
voltò,
trovando Felikz che lo osservava.
- Lo sai che ti amo,
vero? E che niente mi farà
cambiare idea. – affermò e il Tassorosso sorrise.
- Lo so. Mi hai detto
la stessa cosa quando ti sono
finito addosso durante la partita del terzo anno. Sei svenuto e hai
avuto una
commozione cerebrale, ma è stato molto romantico.
–
ANGOLO AUTRICE
Buongiorno. Io chiedo
perdono per quello che ho
scritto, davvero. Non so come mi sia uscita. Quello che ho scritto
è solo
finzione, non penso niente di quello che è successo a Felikz
e, in caso
soffriate di bullismo o conosciate qualcuno in questa situazione,
fatelo sapere
ai vostri genitori o a delle persone di cui vi fidate.
Ci vediamo domani con
la prossima traccia. Bacioni,
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Capitolo 9 *** Lista dei buoni, lista dei cattivi ***
Prompt: Lista dei
buoni, lista dei cattivi
Personaggi: Bel
Castor McKinnon, Lancelot Nithercott, Blodwel Vaughan
Rating: Verde
Note: i tre pulcini
sono al sesto anno a Tassorosso, ma la storia è ambientata
a casa McKinnon. Spero non siano troppo OOC, perché li sto
provando ad
immaginare in un contesto diverso rispetto all’interattiva di
cui fanno parte.
LISTA DEI
BUONI, LISTA DEI CATTIVI
-Non
capisco come tu abbia fatto a convincerci, se lo avessi saputo avrei
detto
assolutamente no! –
-È colpa
del suo bel faccino, altrimenti col cazzo che avremmo
accettato… Bel,
non mi interessa se siamo circondati da bambini, posso dire quello che
mi pare!
–
- Bloody modera il
linguaggio, e poi lo sai che vi invito tutti gli anni! –
esclamò ad una certa Bel, cercando di trattenere un sorriso
di fronte ai suoi
due migliori amici: come ogni anno, aveva invitato i due
(sfortunatamente
Marley si era data malata) all’Istituto McKinnon, per aiutare
i suoi genitori con
i regali di Natale. Accanto a lui, Lancelot osservava i vari bambini
che
correvano in giro per la sala principale dell’orfanotrofio,
tra cui i fratelli
più piccoli di Bel che, ogni tanto, si avvicinavano a lui
chiedendo qualche
parere su dei disegni o quant’altro.
- Ehy Bel, quella
appesa alla parete cos’è? – chiese il
biondo cercando di
allontanarsi da Layla, sorellastra di Bel. Il moro, voltandosi
dall’altra
parte, vide la lista appesa al muro e sorrise.
- Quella è
la lista che facciamo ogni anno, dividendo i bambini tra buoni e
cattivi. Ma di solito finiscono tutti nei buoni. – rispose
lui e Blodwel gli
lanciò un’occhiata interrogativa.
- Pensavo che voi
Purosangue non conosceste questa tradizione. –
- Infatti, io non la
conosco. –
- Lance, stai zitto,
che fino all’anno scorso non sapevi nemmeno cosa fosse
un pelapatate. –
- Blodwel, sei una
stronza. –
A fine giornata, solo
un nome era scritto nella colonna dei cattivi. E quel
nome era Lancelot Earl Cleveland Nithercott.
ANGOLO AUTRICE
Buonasera! Arrivo
adesso con il prompt di ieri, ma tra poco arrivo anche con
quello di oggi! A dopo! Bacioni,
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Capitolo 10 *** Cosa vorresti fare con quel cappello da Babbo Natale?! ***
Prompt: Cosa vorresti
fare con quel
cappello da Babbo Natale?!
Personaggi:
Tyson
Crawford, Murphy Spencer Lightwood
Rating: Verde
Note: Tyson
è al quinto anno a Grifondoro ed
è principalmente un’idiota, mentre Murphy
è l’insegnante di Trasfigurazione al
suo primo anno e ha 25 anni. Anche lui idiota, ma cerca di non darlo a
vedere.
O almeno, ci prova.
COSA
VORRESTI FARE CON
QUEL CAPPELLO DA BABBO NATALE?!
-Cosa
vorresti fare con quel cappello da Babbo Natale? – a sentire
quella voce, Tyson
sobbalzò e per poco non gli volò di mano il
cappello rosso che teneva stretto,
quasi come se fosse un oggetto di vitale importanza. Cercando di
mostrarsi calmo
e per nulla sospetto, si voltò verso il suo insegnante,
rivolgendogli un grosso
sorriso.
-Nulla, Professor
Lightwood. – affermò, ma l’insegnante
scosse la testa.
- Tyson, o rispondi o
trasfiguro quel cappello in una Tazza
da te mordinaso. A te la scelta. – replicò Murphy
e, allo sguardo preoccupato
di uno dei suoi alunni più bizzarri, cercò di
trattenere un sorriso.
- Lo volevo mettere
alla statua della strega gobba, è
talmente brutta che le serve qualcosa di allegro! – di fronte
a quell’affermazione,
il professore scoppiò a ridere.
- E va bene, almeno
chi userà quel passaggio per
Mielandia si sentirà rallegrato! –
esclamò Murphy e se ne andò fischiettando,
lasciando da solo uno sbigottito Tyson.
- E lei che ne sa di
quel passaggio?! –
- Anche io sono stato
uno studente! – gli rispose il
professore, per poi allontanarsi ridendo. Dopo qualche minuto, si
sentì un
forte tonfo e Tyson sospirò: il Professor Lightwood era
inciampato di nuovo.
ANGOLO AUTRICE
Buonasera! Giusto in
tempo con la scadenza di questa giornata!
Mamma mia, non pensavo di riuscirci. Ci vediamo domani con la prossima
traccia!
Bacioni,
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Capitolo 11 *** Auguri! ***
Prompt: Auguri!
Personaggi: Lucifer
Novak, Rebekah Sarah Grace Rivers, Gabriel Vargas
(menzionato), Catalina Ramirez (menzionata), Murphy Spencer Lightwood
(menzionato)
Rating: Verde
Note: entrambi a
Corvonero, Rebekah si trova al quinto anno, mentre Lucifer
al settimo.
AUGURI!
Di
tutti
i ragazzi più strani che si trovavano a Corvonero, Lucifer
Novak era decisamente
quello più bizzarro che avesse mai incontrato. E aveva in
casa gente come Gabriel
Vargas, Catalina Ramirez o anche lo stesso Professor Lightwood.
Tuttavia, il
suo compagno del settimo anno era quello più stravagante.
-Cosa farai per le
vacanze, mia cara Beka – le aveva chiesto con un sorriso
poco prima dell’inizio delle vacanze invernali. In quel
momento, lei si era
stranita immediatamente: sapevano tutti che Lucifer rivolgeva la parola
solo ad
una cerchia ristretta di amici, quelli che gli altri consideravano gli
“elitari”,
coloro che avevano il privilegio di poter rivolgere la parola. Per
questo, in
quel momento, Rebeka era rimasta a dir poco sorpresa.
- Ehm…
penso che andrò a casa per le vacanze. Sai, con la mia
famiglia. –
rispose la rossa, mentre avvicinava a sé l’enorme
trolley che si portava
appresso.
- Capisco, sei
fortunata. Beh, auguri! – esclamò lui, per poi
girare i
tacchi e abbandonare la Sala Comune.
In quel momento,
Rebekah ebbe la conferma: Lucifer Novak era un ragazzo
davvero bizzarro.
ANGOLO AUTRICE
Mi dispiace
tantissimo per questo mio immenso ritardo! Questa traccia era
di due giorni fa, ma sono riuscita a pubblicarla solo adesso. Tra un
po’
arriveranno anche quella di ieri e quella di oggi. Ci vediamo domani
con la
prossima traccia! Bacioni,
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Capitolo 12 *** Ghirlanda ***
Prompt: Ghirlanda
Personaggi: Lucifer
Novak, Aludra Jemimah
Walburga Gaunt, Abel Ivan Jansen (secondario), Timòn Sandro
Ramirez
(secondario), Armin Stettner (secondario), Aileen Elisabeth McGideon
(secondaria), Catalina Ramirez (menzionata)
Rating: Verde
Note: sì
lo so, di nuovo Lucifer, ma mi è
stato richiesto così. Lui sempre al settimo anno mentre la
donzella è al sesto
anno a Serpeverde. Timòn e Armin sono al settimo anno a
Serpeverde, Abel a
Grifondoro e Aileen… non lo dico perché
altrimenti faccio spoiler per il
prossimo capitolo di TLC!
GHIRLANDA
-Gaunt,
per tutti i Fondatori, stai appendendo quella ghirlanda nel posto
sbagliato! Va’
dall’altra parte! – all’ennesimo
rimprovero da parte del suo compagno, Aludra
perse la pazienza e si girò seccata verso l’altro.
-Novak, ti ho detto
che non devi rompermi le palle!
Altrimenti sai dove te la infilo questa?! – rispose la
Serpeverde e ghignò non
appena vide le guance di Lucifer colorarsi di rosa. Sapeva che il
ragazzo si
imbarazzava facilmente di fronte a certe esclamazioni e lei si
divertiva ogni
volta. Prima che lui potesse rispondere, però, vennero
interrotti dalla voce di
Abel, che li guardava divertito.
- Se voi due
litiganti avete finito di litigare, vi
avverto che lì c’è il vischio!
– esclamò il Grifondoro attirando
l’attenzione
degli altri ragazzi intenti a decorare il corridoio.
- Oh, qui scatta il
bacio di passione! – disse Timòn
mentre, accanto a lui, Armin alzava gli occhi al cielo. A quel punto i
due
ragazzi alzarono gli occhi al cielo e, notando il piccolo ramoscello,
si
ritrassero disgustati.
- Ma neanche per
sogno! – esclamarono all’unisono e
gli altri si misero a ridere.
- Eh no! Vi ricordo
che c’è un patto ed eravamo tutti
d’accordo! – replicò ancora Aileen,
ricordando ai due sfortunati il “patto del
vischio” ovvero quello di rispettare la tradizione sotto ogni
rametto e
chiunque avrebbe dovuto rispettarla.
A quel punto, i due
si guardarono e, riluttanti, chiusero
gli occhi, avvicinandosi velocemente e cercando di immaginare qualcun
altro. Il
tocco fu rapido e indolore, ma i due si allontanarono come se si
fossero
scottati con qualcosa di caldo. In seguito, i due si guardarono in
cagnesco e, senza
dire una parola, se ne andarono per parti diverse, sotto lo sguardo
divertito
degli altri.
-È stato
troppo divertente. – disse Aileen, mentre
metteva via la macchina fotografica che le aveva prestato qualche
giorno prima
la sua amica Catalina. Nel disgusto del bacio, Aludra e Lucifer non si
erano resi
conto di essere stati immortalati.
- Dieci galeoni che
riesco a vendere quelle foto ad un
prezzo altissimo! – esclamò Abel e insieme alla
ragazza si allontanò,
confabulando riguardo a prezzi e marketing. Così, rimasero
solamente i due Serpeverde.
- Dici che lo
dobbiamo dire al nostro amico scontroso
o gliela lasciamo come sorpresa? – domandò ad un
certo punto Timòn e Armin
sbuffò.
- Ma
perché non sono andato a casa per le vacanze?
Perché? –
ANGOLO AUTRICE
Buonasera!
Pian pianino sto recuperando le cose,
eccoci qua con il prompt di ieri! Ci vediamo tra poco! Bacioni,
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Capitolo 13 *** ...mi sono dimenticato di farti il regalo! ***
Prompt:
…mi sono dimenticato di farti il regalo!
Personaggi: Emil Van
Der Braun, Chica Elisabete Consuelo
Rating: Verde
Note: lo so che loro
due sono stati fatti, ma mi è arrivata un’altra
proposta. Tra l’altro io e l’altra autrice eravamo
indecise se usare loro
oppure usare il mio Gabriel e un altro oc, ma sappiamo tutti che
Gabriel
appartiene ad una sola persona (Bea, l’ho fatto per il tuo
Alex, sappilo).
…MI
SONO DIMENTICATO DI FARTI IL REGALO!
Chica
guardò ancora una volta la valigia accanto a lei,
elettrizzata di prendere il
treno che l’avrebbe riportata a Londra. Lì,
l’avrebbe attesa un lungo volo che
l’avrebbe riportata in Cile, per poter festeggiare le
festività natalizie
insieme a tutta la sua famiglia. Sorridendo, fece per salire, ma una
voce alle
sue spalle la costrinse a girarsi.
-Chica, aspetta!
– Emil correva verso di lei alla velocità della
luce e la
ragazza aggrottò le sopracciglia: i due si erano
già salutati, quindi vedere il
Grifondoro lì alla stazione di Hogsmeade era alquanto strano.
- Che cosa fai qui?
– domandò la ragazza, scostandosi una ciocca di
capelli
dal viso. Emil cercò di riprendere fiato per la corsa e,
dopo qualche attimo,
parlò.
- Lo so che ci
eravamo già salutati, ma so di non averti detto tutto! So
che
magari ti sembrerà una pazzia, infondo ci conosciamo solo da
inizio semestre e
che è poco tempo, ma sei un’ottima persona,
simpatica, magari un po’ troppo
acida e volevo darti qualcosa per Natale, ma… mi sono
dimenticato di farti il
regalo! – sbottò tutto d’un fiato il
biondo, senza neanche fermarsi per
prendere un respiro. La cilena lo osservò scioccata,
cercando di rielaborare
quello che il ragazzo le aveva appena detto.
Quando Emil pensava
ormai di aver perso le speranze, Chica si mise a ridere
e lo abbracciò.
-Non me ne frega un
cazzo del regalo, estúpido! –
esclamò lei, per
poi lasciarlo andare. Prendendo poi la sua valigia, salì
velocemente sul treno,
voltandosi poi verso di lui.
- Ci vediamo a
gennaio! – disse e, sorridendogli ancora, si chiuse lo
sportello del vagone alle spalle. Emil rimase a bocca aperta per un
po’ ma,
alla fine, sorrise, tornando verso il castello: si sarebbero rivisti e
questa
cosa lo rendeva felice.
ANGOLO AUTRICE
Buonasera! Io
ovviamente sempre in ritardo, tra l’altro decido di
pubblicare quando c’è EFP in down ma non importa.
Ci vediamo tra poco con le
altre due! Bacioni,
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Capitolo 14 *** Decorazioni ***
Prompt: Decorazioni
Personaggi: Aileen
Elisabeth McGideon, Venus Lucille Palmer, Aqua Cascade,
Khumalu, Femi Samanya Hook (menzionato), Leonardo Pereira (menzionato),
Katara
Braginskaya (menzionata)
Rating: Verde
Note: Aqua
è un mio oc, è di Uagadou e si trova a Londra per
uno scambio ed
è ospitata dai Serpeverde. Femi è anche lui di
Uagadou e si trova dai Tassorosso,
Leonardo è di Castelobruxo dai Grifondoro e Katara, di
Koldovstoretz, dai
Corvonero. Anche loro sono miei oc. Aileen e Venus sono al sesto anno,
come
casa metterò Serpeverde, almeno per collocarle da qualche
parte. Bea, this is
for you!
DECORAZIONI
Le
due Serpeverde guardavano con fierezza l’albero della loro
sala comune,
finalmente addobbato e decorato di tutto punto. Nastri verdi e argento,
palline
di vetro del medesimo colore, tutto sembrava perfetto agli occhi delle
due… finché
i loro sguardi non si posarono su una decorazione alquanto
“particolare”. All’unisono,
si voltarono verso la loro nuova amica che, incurante di essere
fissata, era
intenta a leggere un libro su una delle poltrone della sala comune.
-Aqua,
quella cos’è? – le domandò ad
un certo punto
Venus, incrociando le braccia sotto il seno e fissando attentamente la
ragazza.
Questa, nel sentirsi chiamare, alzò gli occhi sulle due e
sorrise lievemente.
-
È la rappresentazione del Sudafrica. Andiamo, Femi
ha attaccato la stessa cosa, e anche Katara e Leo, lasciatemi una
piccola
gioia! – esclamò la sudafricana.
-
Dai, in fondo è carina… - fece Aileen, osservano
meglio la sagoma di quella piccola decorazione. Dopo qualche minuto, le
tre
ragazze scoppiarono a ridere.
Anche
dopo la partenza di Aqua, quella decorazione
sarebbe rimasta lì, testimone di una grande amicizia.
ANGOLO AUTRICE
Buongiorno!
Io ce la farò ad aggiornare in tempo ma,
soprattutto, nel giorno giusto, promesso! Ci vediamo tra poco! Bacioni,
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Capitolo 15 *** Neve. Poca neve. ***
Prompt: Neve. Poca
neve.
Personaggi:
Alexander Bjørn
Lindgren, Murphy Spencer Lightwood
Rating: Giallo
Note: Bibi
è al quinto anno a Corvonero e Murphy è il suo
insegnante di
Trasfigurazione. Riassumendo, Bibi è turnato e Murphy
è stranamente capace di
ascoltare la gente.
Avvertimenti: nella
storia si fa riferimento al prompt 10 “Albero di
natale”
della raccolta “Voci di corridoio” di Fe; infatti,
il personaggio di Alexander
è suo. Io non faccio riferimenti particolari ad eventi
specifici, però sono
piccolissime allusioni e per questo metto il rating giallo.
NEVE. POCA
NEVE.
Alexander
osservava attentamente il panorama innevato dalla finestra della
Guferia,
talmente assorto che nemmeno si era reso conto della persona che gli si
stava
avvicinando.
-Neve.
Poca neve. Quest’anno ha nevicato veramente
poco. – mormorò una voce alla sua destra e il
Corvonero si voltò di scatto, rilassandosi
solamente nel momento in cui riconobbe il viso sereno del suo
professore.
-
Professor Lightwood, che cosa ci fa qui? – gli
domandò
lui e l’uomo sorrise, voltandosi finalmente verso di lui.
-
Avevo voglia di osservare un po’ il paesaggio. Tu
come stai? – replicò Murphy e Alexander si
irrigidì leggermente: nonostante
fossero solo tre mesi che si trovava lì, il Professor
Lightwood era già amato
dalla maggior parte degli studenti della scuola. Tranquillo e
disponibile, non
era il classico professore tutto scuola e voti. Si preoccupava per il
bene dei
suoi studenti e, in quel momento, tutta la sua preoccupazione era
rivolta allo
studente del quinto anno di fronte a lui che, negli ultimi tempi, si
stava
comportando in modo strano.
-
Io sto bene, Professore, davvero. – rispose il
biondo, abbassando poi lo sguardo per impedire all’uomo di
notare il suo
rossore. Tuttavia, Murphy notò immediatamente il senso di
vergogna del suo
alunno, ma decise di non spingersi oltre.
-
Bibi, se mai avrai bisogno di qualcuno con cui
parlare, sappi che io ci sono, d’accordo? – dopo
qualche attimo, il ragazzo
annuì lievemente e, salutandolo con un sorriso, Murphy si
allontanò. Finalmente
solo con i suoi pensieri, Alexander strinse i pugni, toccato dalle
parole del
suo professore.
Osservò
ancora una volta il paesaggio di fronte a lui,
ancora perso tra i suoi pensieri: un giorno, sarebbe finalmente
riuscito a
raccontare quello che era successo ma, soprattutto, ad accettarlo.
ANGOLO AUTRICE
Buongiorno!
Sto riuscendo a recuperare finalmente. Questa
leggermente più soft e triste, ma è nata
così e non posso farci nulla. Ci
vediamo tra poco con la prossima traccia. Bacioni,
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Capitolo 16 *** Babbo Natale ***
Prompt: Babbo Natale
Personaggi:
Emma White, Hazel
Kelly Murphy, Clara Electra Maximoff, Blair Killian Murphy, Evan
Maximoff,
Dylan Maximoff
Rating:
Verde
Note: attualmente
loro sono i miei Oc più piccoli, ma per la storia le
ringiovanisco di tre anni. Qui, si trovano al primo anno, le prime due
a
Tassorosso e la terza a Corvonero. Dico anche che sono, in ordine,
Purosangue,
Mezzosangue e Purosangue. Blair è il fratello maggiore di
Hazel, Tassorosso
come lei al quinto anno, mentre Evan a Serpeverde e Dylan Tassorosso
quinto
anno e sono i fratelli maggiori di Clara.
BABBO NATALE
Quel
pomeriggio di domenica, molti degli studenti avevano deciso di
abbandonare il
castello per dirigersi ad Hogsmeade, complice anche l’offerta
sulle burrobirre
che Madama Rosmerta aveva deciso di porre al locale, attirando quindi
la
maggior parte del corpo studentesco di Hogwarts. Così, a
popolare il grande e
freddo castello erano rimasti solamente gli alunni del primo e secondo
anno.
Al
sicuro nella Sala Comune dei Tassorosso, avvolte da
delle pesanti coperte e intente a bere cioccolata, tre alunne del primo
anno
discutevano animatamente.
-È
una cosa impossibile, di sicuro c’è qualche
trucco.
– disse Emma portandosi la tazza alle labbra mentre, accanto
a lei, Clara
annuiva dandole man forte. Di fronte al rifiuto delle due, Hazel
sbuffò pesantemente.
-
Invece vi dico di no! Sono io quella che è cresciuta
tra i Babbani! Nessun trucco di magia, Babbo Natale esiste davvero!
– esclamò Hazel
e Clara inarcò un sopracciglio, con una serietà
che, di sicuro, non poteva
appartenere ad una ragazzina di undici anni.
-
Emma ha ragione, sarà un essere del Popolo Fatato o
un semplice mago… - nel sentire quelle parole, Hazel fece
per rispondere, ma le
tre vennero interrotte dalla porta della Casa che si apriva, rivelando
una
figura che, a giudicare dai colori della divisa, non faceva parte dei
Tassorosso.
-
Clara, c’è Oliver che ti cerca. – disse
il
Serpeverde alla sorella, riverendosi al loro altro fratello. In quel
momento, a
Clara venne un’illuminazione.
-
Evan, Babbo Natale esiste? – domandò la ragazzina
e
il biondo le guardò stranite.
-
No che non esiste. – rispose e, senza neanche salutarle,
se ne andò.
-Maximoff!
–
Nel
sentirsi chiamare, Evan si voltò, notando Blair
Murphy, Tassorosso del suo anno, dirigersi a passo di furia verso di
lui. Dylan,
che si trovava lì a fianco, guardò il gemello.
-Perché
Murphy viene verso di te così arrabbiato? –
domandò il biondo ed Evan rabbrividì.
-
Potrei aver detto a sua sorella che Babbo Natale non
esiste. – rispose.
-
Lo sai che ti conviene scappare, vero? – fece ancora
Dylan e il gemello decise di seguire il suo consiglio. A quel punto,
Dylan sospirò,
osservando il fratello venir inseguito da un furioso Blair.
-
Idiota. –
ANGOLO AUTRICE
E
finalmente giungo in orario! Non ho molto da dire
qui, se non che loro tre sono tenerissime e Evan è un
idiota. Ma d’altronde si
sapeva. Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,
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Capitolo 17 *** Oh, andiamo! Tutti amano il Natale! ***
Prompt: Oh, andiamo!
Tutti amano il Natale!
Personaggi: Bel
Castor McKinnon, Lancelot Nithercott, Blodwel Vaughan
Rating: Verde
Note: in questa
traccia i nostri pulcini si trovano tutti al primo anno. Io
l’ho visto un po’ come l’inizio della
loro grande amicizia. Inoltre, ho cercato
di rendere la balbuzie di Bel, spero di esserci riuscita.
OH,
ANDIAMO! TUTTI AMANO IL NATALE!
Bel
Castor McKinnon era una delle persone più dolci e gentili
dell’intera Hogwarts,
e Lancelot e Blodwel l’avevano capito immediatamente. Per
questo si stranirono
quando, quella mattina, non videro il ragazzo scendere per la
colazione.
Lancelot aveva detto di averlo visto al dormitorio, - i due non
parlavano mai
molto, complice anche la timidezza esagerata di Bel, - ma di non averlo
visto
scendere.
Preoccupati,
avevano raccolto in un tovagliolino
qualche muffin e, a passo spedito, avevano deciso di ritornare alla
loro sala
comune.
-Non
so nemmeno perché io lo stia facendo, ci ho
parlato sì e no due volte da quando siamo qui! –
borbottò Blodwel prendendo il
corridoio che portava al dormitorio maschile e Lancelot le
lanciò un’occhiata.
-
Perché stranamente sei preoccupata. –
-
Ma certo che sono preoccupata! È lo studente
migliore del nostro anno ed è sempre gentile con tutti, mi
fa strano che non
sia sceso! – ribatté la ragazzina, osservando poi
il compagno fermarsi davanti
ad una porta.
-
Andate via. – sentirono non appena furono dentro la
stanza e Lancelot roteò gli occhi al cielo.
-
Siamo noi, ti abbiamo portato la colazione. –
rispose. Due paia di occhi blu, provenienti da uno dei letti presenti,
si
posarono su di loro.
-
S-scusate, m-ma pensavo fo-foste i miei f-fratelli.
– disse Bel, arrossendo vistosamente per il tono che aveva
utilizzato. Blodwel gli
fece capire di non essersela presa, stranamente per Lancelot, e
andò a sedersi
sul letto del compagno di casa, seguita poi dall’altro
ragazzino.
-
Che ci fai ancora qui a letto? Forza! Dov’è il tuo
spirito natalizio? –
-
Non mi piace il Natale. –
A
quell’affermazione, Blodwel sgranò gli occhi
mentre
Lancelot, seduto accanto a lei, spalancò la bocca, non
potendo credere a quello
che aveva sentito.
-Oh,
andiamo! Tutti amano il Natale! È impossibile che
non ti piaccia, quindi sputa il rospo e dicci cosa ti sta succedendo.
– disse Lancelot
e Bel abbassò lo sguardo, arrossendo ancora di
più. Sbiascicò qualcosa ma, dopo
qualche minuto, si decise di rilevare tutto.
-
Nell’Istituto che tengono i miei genitori
c’è stato
un problema di influenza molto alta e i miei genitori hanno deciso di
tenere me
e i miei fratelli qui ad Hogwarts per evitare di ammalarci. Non ho mai
passato
il Natale lontano da lì… - mormorò e i
suoi compagni finalmente capirono dove
stava il problema. Sorridendo, Blodwel gli mise una mano sulla spalla.
-
Ehy, di questo non devi preoccuparti. Puoi venire da
me se vuoi, non ho problemi! – esclamò la
ragazzina e questa volta fu il turno
di Bel di spalancare gli occhi, con le guance che si coloravano ancora
di rosso.
I
tre ragazzini rimasero ancora a parlare, ridendo e
scherzando e, in quel momento, nacque un legame speciale che,
difficilmente, si
sarebbe sciolto con il tempo.
ANGOLO AUTRICE
Buonasera!
Qui con un’altra storia con i nostri tre
pulcini! Alla fine, Bel ha rifiutato la proposta, ma ha promesso a
Blodwel e a
Lancelot che li avrebbe invitati tutti e due l’anno dopo. Ci
vediamo domani con
la prossima traccia! Bacioni,
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Capitolo 18 *** Corna da Renna ***
Prompt: Corna da Renna
Personaggi:
Elian
Edison Rabbit, Glimmer Elisabeth Jones, Mason Emilian Montgomery
(menzionato)
Rating:
Verde
Note: Mason e Elian
si trovano a
Corvonero, rispettivamente al settimo e al quinto anno, mentre Glimmer
è una
Grifondoro del quinto. Avverto anche che Mason in teoria è
un amore, ma basta
non fargli un torto perché si vendica a modo suo.
CORNA DA RENNA
Fin
da quando era arrivata ad Hogwarts, Glimmer sapeva che sarebbe stata
circondata
da cose strane e bizzarre. Insomma, era una Nata Babbana, non era stata
progettata per credere a scope volanti o colpi di bacchetta!
Tuttavia, quel giorno
c’era qualcosa di strano nell’aria,
perché tutti gli studenti della scuola sembravano sapere
qualcosa che lei invece
ignorava. E lei odiava non sapere. Per questo, non appena aveva visto
il suo
migliore amico correrle incontro, aveva avuto la brillante idea di
chiedere a
lui.
-Elian! Cosa
è successo? – gli domandò e quello,
sventolandosi con il suo ventaglio blu per farsi aria,
sbuffò.
- Mason è
dalla Preside. – rispose il ragazzo in tono
grave e Glimmer si mise a ridere.
- Lui è
sempre lì, cosa ha combinato questa volta? –
- L’idiota
di Serpeverde lo ha tradito con una ragazza
di Tassorosso del sesto anno. – buttò fuori il
Corvonero e fu in quel momento
che Glimmer capì la gravità della situazione:
Mason era sempre un ragazzo buono
e gentile, ma sapevano tutti che non bisognava tradire la sua fiducia.
Evidentemente,
il suo ragazzo Serpeverde, con cui stava insieme da un anno, aveva
deciso di
infrangere quella regola.
- E lui che ha
combinato? – chiese la Grifondoro, avendo
timore della risposta.
- Li ha trovati
insieme, non ha detto niente, è uscito
dal dormitorio Serpeverde e i due amanti si sono ritrovati delle corna
da renna
in testa. Ora Madama Pince sta cercando di levarle, altrimenti le
dovranno tagliare.
– nel sentire quelle parole, Glimmer sgranò gli
occhi ma, un secondo dopo, si
mise a ridere: e lei che pensava che un quadro parlante fosse la cosa
più
strana che avesse visto!
ANGOLO AUTRICE
Buongiorno, in
ritardissimo da una vita ma vedrò oggi
di recuperare tutto, state tranquilli. Bacioni,
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Capitolo 19 *** Rosso ***
Prompt: Rosso
Personaggi: Celia
Pollux McKinnon, Gregory Volkov
Rating: Verde
Note: i due sono del
sesto anno, la prima a Serpeverde e il secondo a
Grifondoro.
ROSSO
La
prima
volta che aveva visto Gregory, era stato durante lo Smistamento. Lei
era al
secondo anno e lui era solamente un primino. Tuttavia, sapeva che quel
ragazzo
aveva qualcosa di particolare e le risposte alle sue domande erano
arrivate
quando, al suo quarto anno, qualcuno aveva avuto la brillante idea di
chiamarla
“Regina Rossa”. A lei non dispiaceva affatto quel
soprannome, ma l’aveva
turbata il fatto che Grisha, nel pieno del suo terzo anno, avesse preso
il
titolo di “Cavaliere Rosso”.
Non avevano nulla in
comune, se non quell’insignificante aggettivo. Rosso. Il
colore della passione, dell’emozione, del fuoco…
Solo un colore.
E tanto bastava per
accomunarli.
ANGOLO AUTRICE
Buongiorno! Lo so,
corta, ma ho voluto fare qualcosa di più…
introspettivo?
Non lo so. Ci vediamo tra poco con le altre tracce! Bacioni,
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