Advent Calendar 2021

di __Dreamer97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Baci sul naso, pugni sui denti. ***
Capitolo 2: *** E' vischio quello disegnato sulle tue mutande? ***
Capitolo 3: *** Pattinaggio sul ghiaccio ***
Capitolo 4: *** Letterina a Babbo Natale ***
Capitolo 5: *** A Natale siamo tutti più buoni... Quindi metti giù la pistola e perdonami! ***
Capitolo 6: *** Albero di Natale ***
Capitolo 7: *** E' Natale! Non il ***
Capitolo 8: *** Influenza ***
Capitolo 9: *** Lista dei buoni, lista dei cattivi ***
Capitolo 10: *** Cosa vorresti fare con quel cappello da Babbo Natale?! ***
Capitolo 11: *** Auguri! ***
Capitolo 12: *** Ghirlanda ***
Capitolo 13: *** ...mi sono dimenticato di farti il regalo! ***
Capitolo 14: *** Decorazioni ***
Capitolo 15: *** Neve. Poca neve. ***
Capitolo 16: *** Babbo Natale ***
Capitolo 17: *** Oh, andiamo! Tutti amano il Natale! ***
Capitolo 18: *** Corna da Renna ***
Capitolo 19: *** Rosso ***



Capitolo 1
*** Baci sul naso, pugni sui denti. ***


Prompt: Baci sul naso, pugni sui denti

Personaggi: Danielle Henderson, Daniel Henderson, Gabriel Vargas (secondario), Armin Stettner (secondario), Cameron Vargas (secondario), Aidan Cleremont (nominato)

Rating: Verde

Note: Crossover interattive

 

 

 

 

 

BACI SUL NASO, PUGNI SUI DENTI

 

 

 

           

            Danielle camminava velocemente per i corridoi di Hogwarts, cercando di raggiungere il più in fretta possibile il Cortile della Torre dell’Orologio. Accanto a lei, un agitato Gabriel Vargas la seguiva a passo spedito, lanciandole ogni tanto delle occhiate chiedendosi se fosse stata una buona idea chiamare la ragazza.

-Dany, non arrabbiarti così… - pigolò il rosso, arrossendo immediatamente quando la mora gli rivolse un’occhiata di fuoco.

- Non arrabbiarmi? Mio fratello fa a pugni con qualcuno e io non dovrei arrabbiarmi?! – esclamò quella accelerando il passo e Gabriel sospirò, pentendosi completamente della sua scelta.

Una volta arrivati nel cortile, i due Corvonero dovettero farsi spazio tra la folla, che si era creata per assistere allo spettacolo. Non appena arrivarono davanti, Danielle trovò subito l’oggetto del suo interesse: Daniel, suo fratello minore, le stava dando di santa ragione ad un altro ragazzo, appartenente ai Grifondoro a giudicare dalla divisa.

-Io lo ammazzo. – disse semplicemente la ragazza e Gabriel, sentendola, trasalì, cercando nella sua mente una via di fuga per allontanarsi da lì.

- Henderson, il tuo fratellastro fa ancora danni? – le chiese una voce e a Danielle non ci volle molto a capire chi fosse l’artefice. Infatti, si voltò subito verso la sua sinistra, dove un Serpeverde, dai corti capelli castano chiaro e gli occhi azzurri, osservava la scena con aria annoiata.

- Armin, fatti gli affari tuoi. – rispose prontamente lei, prima di tirare un grosso sospiro e di buttarsi in mezzo ai due.

- Piantatela immediatamente! Allontanatevi, ora! – nel sentire il tono imperioso della ragazza, suo fratello e il Grifondoro alzarono di scatto la testa, portando subito lo sguardo sulla Corvonero. Felice di aver attirato la loro attenzione, procedette a far allontanare gli altri studenti che, per evitare un’altra sfuriata da parte della Corvonero, scapparono a gambe levate. D’altronde, lo sapevano tutti che non bisognava far arrabbiare la Caposcuola. Non appena tutti se ne furono andati, compreso il Grifondoro che stava facendo a botte con suo fratello, - Danielle si appuntò mentalmente di informare il Prefetto di Grifondoro, - si voltò verso Daniel.

- Che ti è saltato in mente? – chiese e Daniel strinse le labbra.

- Ha iniziato Cleremont, non è stata colpa mia! – esclamò ma la ragazza sbuffò.

- Non mi interessa chi ha cominciato! Non dovevi andargli dietro! –

- Mi ha detto che non siamo fratelli! – rispose subito lui e il suo tono ammutolì completamente Danielle. In quel momento, collegò i pezzi: nati da madri diverse, Danielle e Daniel di uguale avevano solo l’aspetto. La ragazza si ricordava ancora quando aveva scoperto che il padre, dopo il divorzio con sua madre, si era sposato con un altra donna con la quale poi aveva avuto Daniel. Prendendo un respiro profondo, mise entrambe le mani sulle spalle del fratello.

-Dan, ascoltami bene. Non importa quello che dice la gente. Non serve avere il sangue uguale o lo stesso cognome per essere fratelli, chiaro? – Danielle vide l’altro ragazzo annuire lievemente e, contenta di questo, gli diede un bacio sul naso, come quando erano bambini.

Poco più in là, Gabriel li osservava sorridendo, contento di aver chiamato la ragazza e che le cose si fossero risolte in fretta.

-Quanto zucchero. – mormorò qualcuno alle sue spalle e Gabriel sorrise, voltandosi verso il fratello.

- Cameron, sai come si dice: baci sul naso, pugni sui denti. –

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonsalve gente! Arrivo finalmente anche io con il Calendario dell’Avvento! Vi accompagnerò fino al 22 dicembre, utilizzando una vecchia lista che avevo utilizzato per un altro Fandom (l’ordine dei prompt non è quello che userò, scegliete quello che volete!). L’intera raccolta sarà ambientata tra le mura di Hogwarts, quindi liberate la fantasia! Potrete farmi le richieste qui o su Instagram, come preferite. Potete dirmi il prompt (che caricherò su Instagram tra i post) e gli oc che volete! Possono essere miei, vostri delle mie interattive o vostri e miei di altre interattive! Nell’ultimo caso, se volete inviarmi un altro Oc che io non conosco, vi prego di dirmi:

 

Nome e Cognome:

Età:

Casa e anno:

Aspetto fisico:

Carattere:

Ruolo all’interno della scuola (non badate a ruoli già presi, li ambienterò tutti in anni diversi, quindi inviate quello che volete!):

Orientamento sessuale:

Famiglia:

Ama/Odia:

 

 

 

 

È tutto, ci vediamo domani con il prossimo Prompt! Bacioni,

__Dreamer97

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Capitolo 2
*** E' vischio quello disegnato sulle tue mutande? ***


Prompt: È vischio quello disegnato sulle tue mutande?

Personaggi: Timòn Sandro Ramirez, Abel Ivan Jansen, Felikz Braginski (secondario), Georgiana Andreaa Fernandez Carriedo (secondario), Jonathan O’Connel (secondario), Mathias Kohler (nominato)

Rating: Giallo

Note: Crossover interattive

 

 

 

 

 

È VISCHIO QUELLO DISEGNATO SULLE TUE MUTANDE?

 

 

 

           

            -Dannazione Jansen, se non ti sbrighi giuro che faccio da solo! –

Nel sentire la voce del suo amico – che era aumentata di sei ottave raggiungendo i suoni di una sirena, - Abel sbuffò, mentre cercava di sbottonargli la camicia il più velocemente possibile.

-Ci sto provando, ma queste maledette camicie fanno schifo! – rispose, esultando poi di gioia quando l’ultimo bottone dell’indumento uscì dall’asola. Velocemente, Timòn si tolse di dosso la camicia, svelando il suo fisico asciutto e Abel ringraziò mentalmente i suoi compagni per avergli lasciato libero il dormitorio, - doveva una fornitura di un anno di Mielanda a Mathias, ma questi erano dettagli.

-Abel, ti prego, non ce la faccio più! – esclamò ancora una volta il Serpeverde e il Grifondoro annuì, cominciando a sfilarsi i pantaloni cercando di non cadere per terra dalla foga. Tuttavia, quando alzò lo sguardo, incontrò lo sguardo scioccato e, allo stesso tempo, inorridito di Timòn, puntato verso il basso.

- Tim, tutto bene? – chiese preoccupato e quello puntò gli occhi su di lui.

- È vischio quello disegnato sulle tue mutande? – domandò il Serpeverde e, finalmente, Abel guardò verso il basso, osservando il paio di boxer verde pastello che indossava.

- Ehm… sì? – rispose, mentre Timòn prendeva un respiro profondo.

- E il vischio è proprio lì. – continuò il biondo, ad un passo dall’avere una crisi isterica. Abel rimase un attimo in silenzio ma poi, pensando di aver trovato la cosa giusta da dire, aprì bocca.

- Sai com’è. Bisogna baciare quello che c’è sotto il vischio. –

 

 

 

 

 

-Per Merlino, dimmi che non gli hai risposto davvero così. – vedendo lo sguardo colpevole negli occhi dell’amico, Georgiana gemette, spiattellandosi una mano sulla faccia. Quando Jack, tutto agitato, era andata a chiamarla per dirle che Abel era finito in infermeria, mai avrebbe pensato ad una cosa del genere.

- E come è andata a finire? – domandò invece Jack, sinceramente preoccupato per l’amico. Il Grifondoro fece spallucce.

- Mi ha tirato una testata, sono svenuto, mi sono risvegliato con lui isterico che mi dava dell’idiota e diceva di amarmi e poi sono svenuto ancora. – raccontò Abel allegramente come se stesse parlando di una passeggiata. A quel punto, accanto a Georgiana, Felikz scoppiò a ridere.

- Amico, avrei voluto esserci! – disse il Tassorosso e Georgiana gli tirò un pugno sulla spalla.

- Non c’è niente da ridere! È stata una cosa imbarazzante! –

- Al contrario! – esclamò Abel e i tre si voltarono verso di lui.

- Perché, scusa? – fece Jack titubante.

- Non si è arrabbiato per le mutande, se l’è presa perché, a detta sua, erano orrende e avrei dovuto scegliere una fantasia migliore. Anche perché mi ha detto che appena esco di qui mi deve il “bacio sotto il vischio”. – alle parole del maggiore, i tre ragazzi impallidirono, per poi scoppiare a ridere: Abel e Timòn erano due drama queen, una peggio dell’altra. Ma funzionavano e a loro andava bene così.

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera! Ecco qua il secondo capitolo! Ammetto che mi sono divertita tantissimo a scriverlo! Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,

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Capitolo 3
*** Pattinaggio sul ghiaccio ***


Prompt: Pattinaggio sul ghiaccio

Personaggi: Ophelia Shakespeare, Emerald (secondario), Sheryl (secondario), Emanuel Hedervary, Katrina Arlovskaya (secondario)

Rating: Verde

Note: Crossover interattive. Emerald e Sheryl non hanno un cognome, perché appartengono all’interattiva TUA dove i protagonisti sono fratellastri, e visto che non ho cognomi alternativi lascerò vuoto.

 

 

 

 

 

PATTINAGGIO SUL GHIACCIO

 

 

 

           

            Quella mattina, come ogni altra domenica del mese, i ragazzi dal terzo anno in su erano tutti ansiosi, per via della visita che avrebbero svolto ad Hogsmeade. Tra questi, vi erano tre ragazze leggermente su di giri.

-Non vedo l’ora di visitare Zonko! Sperando che abbia ancora qualche Tazza da tè Mordinaso, altrimenti faccio una strage! – esclamò Emerald saltellando, sistemandosi poi la sciarpa verde-argento al collo. Dietro di lei, Ophelia e Sheryl scossero la testa.

- Spero che tu non voglia usarle contro di noi! Ho già il trio della morte a ravvivare la Sala Comune, quindi passo. – rispose Sheryl e la ragazza accanto a lei sorrise.

- Penso di non aver mai visto qualcuno fare così tanti casini messi insieme! – Ophelia si strinse alla Tassorosso, in modo da evitare di cadere, mentre le tre si dirigevano al treno che le avrebbe portate al villaggio. Ad un certo punto, Sheryl si illuminò.

- Mi sono scordata di dirvelo! Ad Hogsmeade hanno montato una bellissima pista di pattinaggio, dobbiamo assolutamente andarci! – propose e le altre due la guardarono scettica. Alla fine, fu Emerald a rompere il silenzio.

- E chi cazzo sa pattinare qua? –

 

 

 

 

 

-Dai Ophelia, non è una tragedia! Prima un piede e poi l’altro! – all’urlo di Sheryl, quella più portata tra le tre, la Corvonero emise un gemito frustrato, ancora incollata al corrimano. Persino Emerald era riuscita ad andare in qualche modo, abbandonandola contro il suo destino.

- Forza Ophelia, non è così difficile. Ci stanno riuscendo tutti. Forza. – continuava a dirsi da sola, cercando di trovare il coraggio per partire. Dopo qualche minuto, cominciò a muoversi, continuando a guardare per terra per evitare di sbagliare. Notando di riuscire a stare in equilibrio, si voltò sorridente verso le sue amiche.

- Ehy, ragazze! Guardate, sono in… - tuttavia, non riuscì a finire la frase, perché il suo piede destro scivolò e la bionda si sentì cadere all’indietro. Lanciando un urlo, chiuse gli occhi preparandosi all’impatto, ma questo non avvenne. In un secondo, Ophelia si ritrovò appoggiata contro qualcosa di morbido e, cercando di capire cosa fosse, aprì gli occhi e alzò lo sguardo, incrociando però un paio di occhi marroni, che la fissavano preoccupata.

- Ehy, sei tutta intera? – le domandò il proprietario e la Corvonero annuì, ancora scossa da tutta quella situazione. Il ragazzo, Serpeverde a giudicare dalla sciarpa e dai guanti, la aiutò a rimettersi in piedi.

- Grazie. – mormorò lei imbarazzata e lui le sorrise.

- Figurati, se non ti avessi presa ti saresti fatta male. Io sono… -

- Emanuel! Se non ti sbrighi ti mollo qui! – gridò un’altra voce e il moro si voltò sbuffando, rivolgendosi poi ad una sua compagna di casa.

- Kat, arrivo! Mi scuso ancora, ma mi sa che tornerò al castello. Attenzione a non cadere! – il Serpeverde salutò Ophelia, che ancora lo ringraziò.

- Io sono Ophelia e grazie ancora. – rispose lei e Emanuel sorrise, per poi dirigersi verso l’altra ragazza. Ophelia rimase a guardarlo e sorrise ancora quando, dietro di lei, si sentì l’urlo indignato di Emerald.

- Non è giusto! Questa cade come un sacco di patate e incontra un bel ragazzo! Voglio la tua magia, bionda! –

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera a tutti! Eccoci qua con la terza giornata! Questo è più soft rispetto ai primi ma lo adoro. Per chi volesse partecipare le regole si trovano al primo capitolo mentre i prompt sulla mia pagina Instagram. Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,

__Dreamer97

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Capitolo 4
*** Letterina a Babbo Natale ***


Prompt: Letterina a Babbo Natale

Personaggi: Alexander James Greengrass, Gabriel Vargas, Emma White, India Adhara Rune (menzionata), Felikz Braginski (menzionato), Daniel Kirkland (menzionato), Bel Castor McKinnon (menzionato)

Rating: Verde

Note: Crossover interattive. In questa OS Alex si trova al settimo anno, Gabriel al sesto ed Emma al primo.

 

 

 

 

 

LETTERINA A BABBO NATALE

 

 

 

           

            Nonostante quella domenica fossero le nove passate, la Sala Grande ospitava poche persone, gli unici coraggiosi che avevano deciso di sfidare il freddo e di uscire dal letto. Tra questi, Alexander Greengrass, impeccabile nella sua divisa dei Tassorosso, controllava attentamente lo spazio, come un perfetto Caposcuola. Le vacanze di Natale sarebbero cominciate di lì a due settimane e il ragazzo sapeva perfettamente che gli studenti più “agitati” si sarebbero mossi per combinare ancora più casini. E, stranamente per lui, provenivano tutti dalla sua casa.

Con la coda dell’occhio, continuava a controllare la tavolata giallo-nero dove, attualmente, solo uno del gruppo dei “terremoti”, forse il più tranquillo, stava facendo colazione. Seguendo poi la linea del tavolo, il suo sguardo si spostò sugli altri suoi compagni. Tuttavia, notò qualche colore che, di sicuro, non appartenevano alla sua casa e arrossì furiosamente quando, d’improvviso, riconobbe quella persona: Gabriel Vargas, avvolto nella sua sciarpa blu-argento, stava seduto al tavolo dei Tassorosso accanto ad una ragazzina del primo anno. Prendendo un respiro profondo, come per diffondersi coraggio, avanzò verso i due.

-Gabriel, come mai qui da noi? – domandò e il Corvonero sobbalzò leggermente, così come la Tassorosso. Appena lo notò, le guance di Gabriel si colorarono leggermente di rosso.

- Alex, ciao! Sto aiutando Emma con una cosa, visto che Felikz e Daniel sono scomparsi nel vuoto. Vuoi unirti a noi? – domandò mentre, accanto a lui, Emma squadrava il compagno più grande con sospetto. In risposta, Alex inarcò un sopracciglio: sapeva da un po’ che, a causa del suo carattere scontroso e burbero, faceva timore a molti, ma anche tra i primini?

- Se ad Emma non dà fastidio va bene. - rispose, nonostante l’idea non lo convincesse molto. Si sedette di fronte adi due, mentre li osservava lavorare.

- Che state facendo? – domandò, guardando la bionda scrivere su un foglio.

- Il fratellastro più piccolo di Emma vuole che lei scriva una lettera a Babbo Natale, un uomo che porta doni ai bambini babbani durante la notte di Natale. Lei però non sa chi sia e visto che io sono un Mezzosangue qualcosa ne so e le ho detto anche che l’avrei fatto anche io. – rispose Gabriel sorridendogli. Al gesto, Alex si irrigidì leggermente ma cercò di non darlo a vedere.

- E cosa devo scrivere? –

- Quello che desideri o che vuoi che Babbo Natale ti porti. – fece questa volta Emma, senza alzare gli occhi dal suo foglio. Alex le scoccò un’occhiataccia, ma cominciò comunque a scrivere. I tre passarono un quarto d’ora senza dire niente, fino a quando Gabriel non diede un’occhiata al suo orologio.

- Dannazione, è tardissimo! Ragazzi mi dovete scusare ma devo andare a sistemare le ronde di stasera con India. Buon lavoro! – il rosso li salutò sorridendo e il suo sguardo si fermò qualche secondo su Alex, che ricambiò con un piccolo cenno della testa. Quando si fu allontanato, Emma prese in mano la sua lettera e, dopo averla letta, ridacchiò, ricevendo un’occhiata da Alex.

- Cosa c’è da ridere? – borbottò e, in risposta, la ragazzina gli fece la linguaccia. Cercando di trattenersi dal lanciarle una maledizione, si alzò dal tavolo e si allontanò, continuando a borbottare riguardo a Babbo Natale e alle lettere. Emma lo osservò andarsene e, non appena uscì dal suo campo visivo, si affrettò a leggere anche la sua di lettera. Sorrise felice perché, sulla sua lettera, vi erano scritte poche semplici parole:

Caro Babbo Natale,

vorrei tanto avere il coraggio di chiedere a Gabriel di uscire.

Alex

 

Emma portò così lo sguardo sull’altra lettera, giurando di aiutare quei due idioti a sistemare la loro situazione.

Caro Babbo Natale,

se fosse possibile, vorrei avere il coraggio di chiedere un appuntamento ad Alex.

Tuo, Gabriel

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera! Eccoci qua con il quarto prompt. Devo dire di aver sofferto nello scrivere perché, come qualcuno ben saprà, io ero molto affezionata a questa coppia. Detto questo, non ho più niente da dire. Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,

__Dreamer97

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Capitolo 5
*** A Natale siamo tutti più buoni... Quindi metti giù la pistola e perdonami! ***


Prompt: A Natale siamo tutti più buoni… Quindi metti giù la pistola e perdonami!

Personaggi: Karma Alexander, Mikhail Ivankov, Timòn Sandro Ramirez, Danielle Henderson, Kaya Moiwahine Maleahani

Rating: Verde

Note: Crossover interattive. Karma e Timòn sono al settimo anno a Serpeverde, mentre Danielle, Mikhail e Kaya a Corvonero

 

 

 

 

 

A NATALE SIAMO TUTTI PIÙ BUONI… QUINDI METTI GIÙ LA PISTOLA E PERDONAMI!

 

 

 

 

            La Sala Comune di Corvonero, trovandosi in una delle torri del castello, aveva la fortuna di possedere una temperatura abbastanza tiepida da permettere una convivenza abbastanza piacevole. Lo stesso non si poteva dire della Sala Comune di Serpeverde, gelida a causa della sua posizione scomoda. Per questo, nei periodi più freddi, molti studenti della casa verde-argento si trasferivano da altre parti, soprattutto dai Tassorosso, vicini alle cucine, o dai Corvonero, - dei Grifondoro, neanche a parlarne.

In quel momento, Timòn era uno di quelli che aveva trovato rifugio nella torre: aveva superato facilmente l’indovinello all’entrata e si era auto-invitato alla sessione di studio di Kaya e Danielle, due delle poche persone che gli volevano bene e non lo seguivano per leccargli il culo. Tuttavia, insieme a lui era arrivato Karma, con un sorriso talmente ammaliante da poter sciogliere anche il ghiaccio, che si era diretto ai dormitori maschili per dirigersi da Mikhail, rimasto in camera a studiare in quanto odiava il brusio della Sala Comune. Nonostante in quel momento fossero presenti solamente i tre ragazzi del settimo anno.

-Scusate, voi che avete risposto alla quinta domanda? C’è qualcosa nella mia che non mi convince. – domandò Danielle, osservando perplessa la pergamena dove stava svolgendo i compiti di Trasfigurazione. Kaya e Timòn alzarono la testa dai loro lavori, volgendo l’attenzione all’amica, ma un improvviso rumore, proveniente dai dormitori, li distrasse dal resto. Qualche secondo dopo, sentirono un urlo.

- A Natale siamo tutti più buoni… Quindi metti giù quella pistola e perdonami! – nel sentire la voce di Karma i tre si alzarono immediatamente, ma vennero fermati dalla figura del Serpeverde che, andando a nascondersi dietro ai divanetti, si stava proteggendo da una pistola fluttuante.

- Okay, questo è strano. – disse Kaya guardando l’arma e Timòn scoppiò a ridere. Danielle osservò Karma e poi guardò le scale che portavano ai dormitori dove, in quel momento, stava Mikhail, divertito da tutta la situazione.

- Cos’ha combinato? – domandò la mora, agitando la bacchetta per trasfigurare nuovamente la bacchetta alla sua forma originale, ovvero una scarpa.

- Quello è fuori di testa, gli ho chiesto scusa! – gridò Karma, ancora nascosto dietro al divano. Mikhail fece spallucce.

- Mi ha disturbato mentre leggevo. E sapete che è tassativamente vietato farlo. – rispose neutro, come se la cosa non lo colpisse affatto.

- Non è un buon motivo per puntarmi una pistola contro! – replicò ancora Karma, questa volta alzandosi dal suo nascondiglio.

- Caro Karma, però lo sai che non lo devi disturbare. – fece Danielle osservando il compagno di casa tornare in camera.

- Adesso è colpa mia? – il Serpeverde iniziò a sbraitare, offeso da quella frase, e Timòn e Kaya iniziarono a ridere.

- Questo, - disse Timòn, con uno strano sorriso sul volto, - sarà uno scoop meraviglioso! “Giovane Serpeverde ucciso da una scarpa trasfigurata in pistola: rompeva troppo le palle.”

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Mi scuso per il ritardo con il quale pubblico, ma ieri ero distrutta e non ci sono riuscita. Ci vediamo oggi con l’altra traccia! Bacioni,

__Dreamer97

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Capitolo 6
*** Albero di Natale ***


Prompt: Albero di Natale

Personaggi: Lucifer Novak, Seth Burton, Cleopatra (secondaria)

Rating: Verde

Note: Crossover interattive. Lucifer è al settimo anno a Corvonero, Seth a Serpeverde. Cleo è solo la gatta rompiscatole di Seth. Altra nota: Seth è alto circa 190cm e passa, mentre Lucifer “solo” 185cm. Enjoy

 

 

 

 

 

ALBERO DI NATALE

 

 

 

           

            Addobbare l’albero di Natale della Sala Grande era, per alcuni alunni e professori, una gran faticaccia. Certo, venivano utilizzati vari incantesimi, vista la grandezza, ma per i rami più bassi ci pensavano sempre gli studenti. Anche se, come sempre, vi era comunque chi sgobbava di più.

-Insomma, perché devo essere a continuare a piegarmi per i rami bassi? Chi caspita l’ha deciso? – togliendosi per l’ennesima volta i capelli dalla fronte, Lucifer rivolse lo sguardo verso l’alto dove, impegnato a sistemare i festoni nella parte più alta, stava Seth, facendo finta di non sentirlo. Ad un certo punto, Lucifer gli rifilò un pizzicotto appena sotto il ginocchio e, finalmente, riuscì ad attirare l’attenzione dell’altro, che lo guardò seccato.

- Piantala di rompere le palle. Sei il più basso tra i due, ergo decori i rami più bassi. – replicò il Serpeverde e Lucifer sbuffò, togliendosi un’altra ciocca dalla fronte. Fece per replicare, ma il rumore di qualcosa che cadeva lo costrinse a guardare verso il basso: lì trovò Cleopatra, la piccola siamese di Seth, intenta a buttare giù tutte le palline dell’albero. O, almeno, quelle che Lucifer aveva appena appeso. Il Corvonero rimase qualche secondo in silenzio, per poi perdere completamente le staffe.

- Levami di torno questo gattaccio o giuro che lo porto nelle cucine e lo faccio a fette! –

- Non osare toccare Cleo, brutto imbecille! –

- Hai un gatto di merda! –

- E tu sei uno stronzo! –

Mentre i due continuavano a litigare, Cleopatra li osservava, per poi ricominciare a far cadere altre palline.

A fine serata, i due ragazzi furono costretti a rimanere in Sala Grande a sistemare.

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buongiorno. Questa è quella di ieri, ma non sono più riuscita a pubblicare. Chiedo perdono. Ci vediamo dopo con la traccia di oggi! Bacioni,

__Dreamer97

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Capitolo 7
*** E' Natale! Non il ***


Prompt: È Natale! Non il “Porno Day”!

Personaggi: Emil Van Der Braun, Chica Elisabete Consuelo

Rating: Verde

Note: Emil si trova al settimo anno a Grifondoro, mentre Chica è una studentessa di Castelobruxo in Erasmus tipo. Dovrebbe essere al sesto anno.

 

 

 

 

 

È NATALE! NON IL “PORNO DAY”!

 

 

 

           

            Chica era inorridita. Di questo Emil ne era sicuro.

Mentre il Grifondoro accompagnava la ragazza in giro per il castello, notava ogni tanto gli sguardi schifati che la cilena rivolgeva agli studenti e alle studentesse che si scambiavano smancerie per i corridoi.

-A Castelobruxo siete tutti delle statue di ghiaccio? Eppure, lì da voi le temperature sono abbastanza alte. – provò a scherzare lui ma Chica gli rivolse un’occhiataccia.

- Non è San Valentino e non capisco perché debbano tutti limonarsi in pubblico. È Natale! Non il “Porno Day”! Che facciano in camera loro! – replicò, lanciando un’altra occhiata disgustata a due ragazzi che teneramente, a detta di Emil, si stavano scambiando dei baci.

- Sarà lo spirito natalizio. – tentò ancora lui ma la corvina sbuffò.

- Senti estúpido, non mi interessa quello che voi inglesi fate qui. Ma se vedo ancora qualcuno che si bacia giuro che vomito. – decretò Chica e accelerò il passo. Alla reazione, Emil si mise a ridere: avrebbe fatto cambiare idea alla ragazza.

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buongiorno! Questa volta sono qui presto! Questa è molto corta, lo so, ma per ora va bene così. Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,

__Dreamer97

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Capitolo 8
*** Influenza ***


Prompt: Influenza

Personaggi: Felikz Braginski, Cameron Vargas, Murphy Spencer Lightwood (menzionato)

Rating: Giallo

Note: Felikz è al quinto anno a Tassorosso, mentre Cameron al sesto a Serpeverde. È un mio piccolo headcanon che non ho mai realizzato. Il perché? Lo scoprirete leggendo. Il terzo Oc è invece un professore. Comunque, la mia idea di casa di Tassorosso è questa: su un unico piano, la Sala Comune e i due dormitori sono collegati tramite dei corridoi, come se fosse davvero una tana di un tasso.

Avvertimenti: accenni di bullismo e omofobia. Metto il rating giallo perché non so quale mettere, in caso troviate necessario un rating arancio dite subito.

 

 

 

 

 

INFLUENZA

 

 

 

           

            Di tutte le cose stravaganti che aveva visto e sentito, quella era sicuramente la più strana. Con in mano un biglietto che gli aveva consigliato un Tassorosso del sesto anno, si stava dirigendo velocemente verso la casa dei Tassorosso, con l’esattezza da una sua conoscenza. Percorrendo il corridoio dei sotterranei, Cameron continuava a pensare a come facesse ad essere amico del Terremoto. Con la maiuscola, perché ormai combinava talmente tanti di quei casini che alcuni lo conoscevano solo con il soprannome.

“Arriva il Terremoto.”

“Di sicuro sarà stato Terremoto a combinare un disastro simile.”

Tuttavia, per lui non lo era mai stato. Fin da quando si erano conosciuti, durante il secondo anno del Tassorosso, Cameron già sapeva che non se lo sarebbe più scollato di torno.

Bussando nei punti giusti sui barili della casa di Tassorosso, - ormai conosceva a memoria la melodia, - si fiondò subito nel tepore della casa giallo-nero. Salutando alcuni Tassorosso che, ormai, lo conoscevano, prese il corridoio che portava al dormitorio maschile, fermandosi poi davanti alla stanza che cercava. Senza neanche bussare entrò, trovando subito l’oggetto del suo interesse: infatti, su uno dei letti, il Terremoto era aggrovigliato tra le coperte, dalle quali spuntava solo mezza testa. A quel punto, Cameron sospirò.

-Felikz, mi spieghi che stai facendo? Dovresti essere a fare colazione e poi a lezione. – gli disse, ricordandogli anche il programma che, spesso dimenticava. Tuttavia, in risposta, Felikz si ritrasse ancora di più sotto le coperte.

- Non posso. Ho l’influenza. – mormorò il Tassorosso e il Serpeverde spalancò la bocca: aveva visto l’amico farsi male tante volte, - era finito contro uno studente per recuperare il boccino al terzo anno e quasi si ammazzava! -, ma mai si era lamentato di qualcosa. Quindi, a quelle parole, il rosso si insospettì.

- Non me la stai raccontando giusta. – rispose e, non ricevendo alcun commento da parte dell’altro, decise di reagire. Così, velocemente e senza farsi sentire, si avvicinò al letto e tolse rapidamente le coperte, lasciando l’altro senza alcun riparo. Felikz si alzò velocemente, cercando di fiondarsi in bagno, ma Cameron fu più veloce e lo placcò. Tuttavia, quando riuscì finalmente a vederlo in faccia, sussultò: sul viso abbronzato del ragazzo, esattamente su tutto l’occhio destro, stava un grosso livido violaceo, mentre sul labbro inferiore si trovava un grosso taglio. Cameron sapeva che doveva essere successo la sera prima, perché i due si erano visti verso pomeriggio tardi e Felikz non era ridotto così.

- Chi è stato. – disse Cameron, gli occhi ridotti a due fessure.

- Nessuno, sono solo caduto… - sussurrò il Tassorosso ma il rosso gli mise un dito sotto il mento, costringendolo a guardarlo.

- Felikz. Chi ti ha fatto questo. – provò ancora, cercando però di non sembrare duro: l’ultima cosa che voleva era terrorizzarlo ancora di più. Dopo qualche attimo di silenzio, il moro si decise a parlare.

- Sono stati alcuni ragazzi del settimo anno. Non avevano la divisa quindi non so di che casa siano, ma è stato dopo il nostro incontro, ci hanno visti e hanno aspettato che tu te ne andassi, e poi si sono avvicinati e mi hanno… mi hanno… - Felikz si fermò improvvisamente, quasi sull’orlo delle lacrime.

- E poi? Che hanno fatto? – chiese Cameron e l’altro fece un respiro profondo.

- Mi hanno chiamato finocchio. E mi hanno detto che ti ho convertito, perché tu eri normale e mi hanno circondato e… - Felikz non riuscì a finire la frase, perché Cameron se l’era portato al petto, stringendolo in un forte abbraccio. Fu solo in quel momento che il Tassorosso scoppiò a piangere.

- Non dovevo lasciarti da solo. – mormorò il Serpeverde ma il moro scosse la testa.

- Non è colpa tua, non lo potevi sapere. – ribatté. Rimasero in quella posizione per alcuni minuti. Poi, quando sentì Felikz calmarsi leggermente, Cameron gli diede un bacio sulla fronte, gesto che sapeva perfettamente aiutare l’altro in momenti di sconforto. Poi, prese a parlare.

- Facciamo così: io adesso vado nelle cucine a prenderti qualcosa di caldo, magari un tè; nel frattempo, tu stai qui, prendi dei respiri profondi e poi andremo dal Professor Lightwood a spiegargli l’accaduto. So che non ne hai voglia, ma potrebbe succedere ancora e lo dobbiamo impedire. Va bene? – Felikz, dopo qualche attimo, annuì a quelle parole e si risedette sul letto. Cameron fece per uscire ma, prima di aprire la porta, si voltò, trovando Felikz che lo osservava.

- Lo sai che ti amo, vero? E che niente mi farà cambiare idea. – affermò e il Tassorosso sorrise.

- Lo so. Mi hai detto la stessa cosa quando ti sono finito addosso durante la partita del terzo anno. Sei svenuto e hai avuto una commozione cerebrale, ma è stato molto romantico. –

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buongiorno. Io chiedo perdono per quello che ho scritto, davvero. Non so come mi sia uscita. Quello che ho scritto è solo finzione, non penso niente di quello che è successo a Felikz e, in caso soffriate di bullismo o conosciate qualcuno in questa situazione, fatelo sapere ai vostri genitori o a delle persone di cui vi fidate.

Ci vediamo domani con la prossima traccia. Bacioni,

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Capitolo 9
*** Lista dei buoni, lista dei cattivi ***


Prompt: Lista dei buoni, lista dei cattivi

Personaggi: Bel Castor McKinnon, Lancelot Nithercott, Blodwel Vaughan

Rating: Verde

Note: i tre pulcini sono al sesto anno a Tassorosso, ma la storia è ambientata a casa McKinnon. Spero non siano troppo OOC, perché li sto provando ad immaginare in un contesto diverso rispetto all’interattiva di cui fanno parte.

 

 

 

 

 

LISTA DEI BUONI, LISTA DEI CATTIVI

 

 

 

           

            -Non capisco come tu abbia fatto a convincerci, se lo avessi saputo avrei detto assolutamente no! –

-È colpa del suo bel faccino, altrimenti col cazzo che avremmo accettato… Bel, non mi interessa se siamo circondati da bambini, posso dire quello che mi pare! –

- Bloody modera il linguaggio, e poi lo sai che vi invito tutti gli anni! – esclamò ad una certa Bel, cercando di trattenere un sorriso di fronte ai suoi due migliori amici: come ogni anno, aveva invitato i due (sfortunatamente Marley si era data malata) all’Istituto McKinnon, per aiutare i suoi genitori con i regali di Natale. Accanto a lui, Lancelot osservava i vari bambini che correvano in giro per la sala principale dell’orfanotrofio, tra cui i fratelli più piccoli di Bel che, ogni tanto, si avvicinavano a lui chiedendo qualche parere su dei disegni o quant’altro.

- Ehy Bel, quella appesa alla parete cos’è? – chiese il biondo cercando di allontanarsi da Layla, sorellastra di Bel. Il moro, voltandosi dall’altra parte, vide la lista appesa al muro e sorrise.

- Quella è la lista che facciamo ogni anno, dividendo i bambini tra buoni e cattivi. Ma di solito finiscono tutti nei buoni. – rispose lui e Blodwel gli lanciò un’occhiata interrogativa.

- Pensavo che voi Purosangue non conosceste questa tradizione. –

- Infatti, io non la conosco. –

- Lance, stai zitto, che fino all’anno scorso non sapevi nemmeno cosa fosse un pelapatate. –

- Blodwel, sei una stronza. –

 

A fine giornata, solo un nome era scritto nella colonna dei cattivi. E quel nome era Lancelot Earl Cleveland Nithercott.

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera! Arrivo adesso con il prompt di ieri, ma tra poco arrivo anche con quello di oggi! A dopo! Bacioni,

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Capitolo 10
*** Cosa vorresti fare con quel cappello da Babbo Natale?! ***


Prompt: Cosa vorresti fare con quel cappello da Babbo Natale?!

Personaggi: Tyson Crawford, Murphy Spencer Lightwood

Rating: Verde

Note: Tyson è al quinto anno a Grifondoro ed è principalmente un’idiota, mentre Murphy è l’insegnante di Trasfigurazione al suo primo anno e ha 25 anni. Anche lui idiota, ma cerca di non darlo a vedere. O almeno, ci prova.

 

 

 

 

 

COSA VORRESTI FARE CON QUEL CAPPELLO DA BABBO NATALE?!

 

 

 

           

            -Cosa vorresti fare con quel cappello da Babbo Natale? – a sentire quella voce, Tyson sobbalzò e per poco non gli volò di mano il cappello rosso che teneva stretto, quasi come se fosse un oggetto di vitale importanza. Cercando di mostrarsi calmo e per nulla sospetto, si voltò verso il suo insegnante, rivolgendogli un grosso sorriso.

-Nulla, Professor Lightwood. – affermò, ma l’insegnante scosse la testa.

- Tyson, o rispondi o trasfiguro quel cappello in una Tazza da te mordinaso. A te la scelta. – replicò Murphy e, allo sguardo preoccupato di uno dei suoi alunni più bizzarri, cercò di trattenere un sorriso.

- Lo volevo mettere alla statua della strega gobba, è talmente brutta che le serve qualcosa di allegro! – di fronte a quell’affermazione, il professore scoppiò a ridere.

- E va bene, almeno chi userà quel passaggio per Mielandia si sentirà rallegrato! – esclamò Murphy e se ne andò fischiettando, lasciando da solo uno sbigottito Tyson.

- E lei che ne sa di quel passaggio?! –

- Anche io sono stato uno studente! – gli rispose il professore, per poi allontanarsi ridendo. Dopo qualche minuto, si sentì un forte tonfo e Tyson sospirò: il Professor Lightwood era inciampato di nuovo.

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera! Giusto in tempo con la scadenza di questa giornata! Mamma mia, non pensavo di riuscirci. Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,

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Capitolo 11
*** Auguri! ***


Prompt: Auguri!

Personaggi: Lucifer Novak, Rebekah Sarah Grace Rivers, Gabriel Vargas (menzionato), Catalina Ramirez (menzionata), Murphy Spencer Lightwood (menzionato)

Rating: Verde

Note: entrambi a Corvonero, Rebekah si trova al quinto anno, mentre Lucifer al settimo.

 

 

 

 

 

AUGURI!

 

 

 

           

            Di tutti i ragazzi più strani che si trovavano a Corvonero, Lucifer Novak era decisamente quello più bizzarro che avesse mai incontrato. E aveva in casa gente come Gabriel Vargas, Catalina Ramirez o anche lo stesso Professor Lightwood. Tuttavia, il suo compagno del settimo anno era quello più stravagante.

-Cosa farai per le vacanze, mia cara Beka – le aveva chiesto con un sorriso poco prima dell’inizio delle vacanze invernali. In quel momento, lei si era stranita immediatamente: sapevano tutti che Lucifer rivolgeva la parola solo ad una cerchia ristretta di amici, quelli che gli altri consideravano gli “elitari”, coloro che avevano il privilegio di poter rivolgere la parola. Per questo, in quel momento, Rebeka era rimasta a dir poco sorpresa.

- Ehm… penso che andrò a casa per le vacanze. Sai, con la mia famiglia. – rispose la rossa, mentre avvicinava a sé l’enorme trolley che si portava appresso.

- Capisco, sei fortunata. Beh, auguri! – esclamò lui, per poi girare i tacchi e abbandonare la Sala Comune.

In quel momento, Rebekah ebbe la conferma: Lucifer Novak era un ragazzo davvero bizzarro.

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Mi dispiace tantissimo per questo mio immenso ritardo! Questa traccia era di due giorni fa, ma sono riuscita a pubblicarla solo adesso. Tra un po’ arriveranno anche quella di ieri e quella di oggi. Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,

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Capitolo 12
*** Ghirlanda ***


Prompt: Ghirlanda

Personaggi: Lucifer Novak, Aludra Jemimah Walburga Gaunt, Abel Ivan Jansen (secondario), Timòn Sandro Ramirez (secondario), Armin Stettner (secondario), Aileen Elisabeth McGideon (secondaria), Catalina Ramirez (menzionata)

Rating: Verde

Note: sì lo so, di nuovo Lucifer, ma mi è stato richiesto così. Lui sempre al settimo anno mentre la donzella è al sesto anno a Serpeverde. Timòn e Armin sono al settimo anno a Serpeverde, Abel a Grifondoro e Aileen… non lo dico perché altrimenti faccio spoiler per il prossimo capitolo di TLC!

 

 

 

 

 

GHIRLANDA

 

 

 

           

            -Gaunt, per tutti i Fondatori, stai appendendo quella ghirlanda nel posto sbagliato! Va’ dall’altra parte! – all’ennesimo rimprovero da parte del suo compagno, Aludra perse la pazienza e si girò seccata verso l’altro.

-Novak, ti ho detto che non devi rompermi le palle! Altrimenti sai dove te la infilo questa?! – rispose la Serpeverde e ghignò non appena vide le guance di Lucifer colorarsi di rosa. Sapeva che il ragazzo si imbarazzava facilmente di fronte a certe esclamazioni e lei si divertiva ogni volta. Prima che lui potesse rispondere, però, vennero interrotti dalla voce di Abel, che li guardava divertito.

- Se voi due litiganti avete finito di litigare, vi avverto che lì c’è il vischio! – esclamò il Grifondoro attirando l’attenzione degli altri ragazzi intenti a decorare il corridoio.

- Oh, qui scatta il bacio di passione! – disse Timòn mentre, accanto a lui, Armin alzava gli occhi al cielo. A quel punto i due ragazzi alzarono gli occhi al cielo e, notando il piccolo ramoscello, si ritrassero disgustati.

- Ma neanche per sogno! – esclamarono all’unisono e gli altri si misero a ridere.

- Eh no! Vi ricordo che c’è un patto ed eravamo tutti d’accordo! – replicò ancora Aileen, ricordando ai due sfortunati il “patto del vischio” ovvero quello di rispettare la tradizione sotto ogni rametto e chiunque avrebbe dovuto rispettarla.

A quel punto, i due si guardarono e, riluttanti, chiusero gli occhi, avvicinandosi velocemente e cercando di immaginare qualcun altro. Il tocco fu rapido e indolore, ma i due si allontanarono come se si fossero scottati con qualcosa di caldo. In seguito, i due si guardarono in cagnesco e, senza dire una parola, se ne andarono per parti diverse, sotto lo sguardo divertito degli altri.

-È stato troppo divertente. – disse Aileen, mentre metteva via la macchina fotografica che le aveva prestato qualche giorno prima la sua amica Catalina. Nel disgusto del bacio, Aludra e Lucifer non si erano resi conto di essere stati immortalati.

- Dieci galeoni che riesco a vendere quelle foto ad un prezzo altissimo! – esclamò Abel e insieme alla ragazza si allontanò, confabulando riguardo a prezzi e marketing. Così, rimasero solamente i due Serpeverde.

- Dici che lo dobbiamo dire al nostro amico scontroso o gliela lasciamo come sorpresa? – domandò ad un certo punto Timòn e Armin sbuffò.

- Ma perché non sono andato a casa per le vacanze? Perché? –

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera! Pian pianino sto recuperando le cose, eccoci qua con il prompt di ieri! Ci vediamo tra poco! Bacioni,
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Capitolo 13
*** ...mi sono dimenticato di farti il regalo! ***


Prompt: …mi sono dimenticato di farti il regalo!

Personaggi: Emil Van Der Braun, Chica Elisabete Consuelo

Rating: Verde

Note: lo so che loro due sono stati fatti, ma mi è arrivata un’altra proposta. Tra l’altro io e l’altra autrice eravamo indecise se usare loro oppure usare il mio Gabriel e un altro oc, ma sappiamo tutti che Gabriel appartiene ad una sola persona (Bea, l’ho fatto per il tuo Alex, sappilo).

 

 

 

 

 

…MI SONO DIMENTICATO DI FARTI IL REGALO!

 

 

 

           

            Chica guardò ancora una volta la valigia accanto a lei, elettrizzata di prendere il treno che l’avrebbe riportata a Londra. Lì, l’avrebbe attesa un lungo volo che l’avrebbe riportata in Cile, per poter festeggiare le festività natalizie insieme a tutta la sua famiglia. Sorridendo, fece per salire, ma una voce alle sue spalle la costrinse a girarsi.

-Chica, aspetta! – Emil correva verso di lei alla velocità della luce e la ragazza aggrottò le sopracciglia: i due si erano già salutati, quindi vedere il Grifondoro lì alla stazione di Hogsmeade era alquanto strano.

- Che cosa fai qui? – domandò la ragazza, scostandosi una ciocca di capelli dal viso. Emil cercò di riprendere fiato per la corsa e, dopo qualche attimo, parlò.

- Lo so che ci eravamo già salutati, ma so di non averti detto tutto! So che magari ti sembrerà una pazzia, infondo ci conosciamo solo da inizio semestre e che è poco tempo, ma sei un’ottima persona, simpatica, magari un po’ troppo acida e volevo darti qualcosa per Natale, ma… mi sono dimenticato di farti il regalo! – sbottò tutto d’un fiato il biondo, senza neanche fermarsi per prendere un respiro. La cilena lo osservò scioccata, cercando di rielaborare quello che il ragazzo le aveva appena detto.

Quando Emil pensava ormai di aver perso le speranze, Chica si mise a ridere e lo abbracciò.

-Non me ne frega un cazzo del regalo, estúpido! – esclamò lei, per poi lasciarlo andare. Prendendo poi la sua valigia, salì velocemente sul treno, voltandosi poi verso di lui.

- Ci vediamo a gennaio! – disse e, sorridendogli ancora, si chiuse lo sportello del vagone alle spalle. Emil rimase a bocca aperta per un po’ ma, alla fine, sorrise, tornando verso il castello: si sarebbero rivisti e questa cosa lo rendeva felice.

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera! Io ovviamente sempre in ritardo, tra l’altro decido di pubblicare quando c’è EFP in down ma non importa. Ci vediamo tra poco con le altre due! Bacioni,

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Capitolo 14
*** Decorazioni ***


Prompt: Decorazioni

Personaggi: Aileen Elisabeth McGideon, Venus Lucille Palmer, Aqua Cascade, Khumalu, Femi Samanya Hook (menzionato), Leonardo Pereira (menzionato), Katara Braginskaya (menzionata)

Rating: Verde

Note: Aqua è un mio oc, è di Uagadou e si trova a Londra per uno scambio ed è ospitata dai Serpeverde. Femi è anche lui di Uagadou e si trova dai Tassorosso, Leonardo è di Castelobruxo dai Grifondoro e Katara, di Koldovstoretz, dai Corvonero. Anche loro sono miei oc. Aileen e Venus sono al sesto anno, come casa metterò Serpeverde, almeno per collocarle da qualche parte. Bea, this is for you!

 

 

 

 

 

DECORAZIONI

 

 

 

           

            Le due Serpeverde guardavano con fierezza l’albero della loro sala comune, finalmente addobbato e decorato di tutto punto. Nastri verdi e argento, palline di vetro del medesimo colore, tutto sembrava perfetto agli occhi delle due… finché i loro sguardi non si posarono su una decorazione alquanto “particolare”. All’unisono, si voltarono verso la loro nuova amica che, incurante di essere fissata, era intenta a leggere un libro su una delle poltrone della sala comune.

-Aqua, quella cos’è? – le domandò ad un certo punto Venus, incrociando le braccia sotto il seno e fissando attentamente la ragazza. Questa, nel sentirsi chiamare, alzò gli occhi sulle due e sorrise lievemente.

- È la rappresentazione del Sudafrica. Andiamo, Femi ha attaccato la stessa cosa, e anche Katara e Leo, lasciatemi una piccola gioia! – esclamò la sudafricana.

- Dai, in fondo è carina… - fece Aileen, osservano meglio la sagoma di quella piccola decorazione. Dopo qualche minuto, le tre ragazze scoppiarono a ridere.

Anche dopo la partenza di Aqua, quella decorazione sarebbe rimasta lì, testimone di una grande amicizia.

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buongiorno! Io ce la farò ad aggiornare in tempo ma, soprattutto, nel giorno giusto, promesso! Ci vediamo tra poco! Bacioni,

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Capitolo 15
*** Neve. Poca neve. ***


Prompt: Neve. Poca neve.

Personaggi: Alexander Bjørn Lindgren, Murphy Spencer Lightwood

Rating: Giallo

Note: Bibi è al quinto anno a Corvonero e Murphy è il suo insegnante di Trasfigurazione. Riassumendo, Bibi è turnato e Murphy è stranamente capace di ascoltare la gente.

Avvertimenti: nella storia si fa riferimento al prompt 10 “Albero di natale” della raccolta “Voci di corridoio” di Fe; infatti, il personaggio di Alexander è suo. Io non faccio riferimenti particolari ad eventi specifici, però sono piccolissime allusioni e per questo metto il rating giallo.

 

 

 

 

 

NEVE. POCA NEVE.

 

 

 

           

            Alexander osservava attentamente il panorama innevato dalla finestra della Guferia, talmente assorto che nemmeno si era reso conto della persona che gli si stava avvicinando.

-Neve. Poca neve. Quest’anno ha nevicato veramente poco. – mormorò una voce alla sua destra e il Corvonero si voltò di scatto, rilassandosi solamente nel momento in cui riconobbe il viso sereno del suo professore.

- Professor Lightwood, che cosa ci fa qui? – gli domandò lui e l’uomo sorrise, voltandosi finalmente verso di lui.

- Avevo voglia di osservare un po’ il paesaggio. Tu come stai? – replicò Murphy e Alexander si irrigidì leggermente: nonostante fossero solo tre mesi che si trovava lì, il Professor Lightwood era già amato dalla maggior parte degli studenti della scuola. Tranquillo e disponibile, non era il classico professore tutto scuola e voti. Si preoccupava per il bene dei suoi studenti e, in quel momento, tutta la sua preoccupazione era rivolta allo studente del quinto anno di fronte a lui che, negli ultimi tempi, si stava comportando in modo strano.

- Io sto bene, Professore, davvero. – rispose il biondo, abbassando poi lo sguardo per impedire all’uomo di notare il suo rossore. Tuttavia, Murphy notò immediatamente il senso di vergogna del suo alunno, ma decise di non spingersi oltre.

- Bibi, se mai avrai bisogno di qualcuno con cui parlare, sappi che io ci sono, d’accordo? – dopo qualche attimo, il ragazzo annuì lievemente e, salutandolo con un sorriso, Murphy si allontanò. Finalmente solo con i suoi pensieri, Alexander strinse i pugni, toccato dalle parole del suo professore.

Osservò ancora una volta il paesaggio di fronte a lui, ancora perso tra i suoi pensieri: un giorno, sarebbe finalmente riuscito a raccontare quello che era successo ma, soprattutto, ad accettarlo.

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buongiorno! Sto riuscendo a recuperare finalmente. Questa leggermente più soft e triste, ma è nata così e non posso farci nulla. Ci vediamo tra poco con la prossima traccia. Bacioni,

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Capitolo 16
*** Babbo Natale ***


Prompt: Babbo Natale

Personaggi: Emma White, Hazel Kelly Murphy, Clara Electra Maximoff, Blair Killian Murphy, Evan Maximoff, Dylan Maximoff

Rating: Verde

Note: attualmente loro sono i miei Oc più piccoli, ma per la storia le ringiovanisco di tre anni. Qui, si trovano al primo anno, le prime due a Tassorosso e la terza a Corvonero. Dico anche che sono, in ordine, Purosangue, Mezzosangue e Purosangue. Blair è il fratello maggiore di Hazel, Tassorosso come lei al quinto anno, mentre Evan a Serpeverde e Dylan Tassorosso quinto anno e sono i fratelli maggiori di Clara.

 

 

 

 

 

BABBO NATALE

 

 

 

           

            Quel pomeriggio di domenica, molti degli studenti avevano deciso di abbandonare il castello per dirigersi ad Hogsmeade, complice anche l’offerta sulle burrobirre che Madama Rosmerta aveva deciso di porre al locale, attirando quindi la maggior parte del corpo studentesco di Hogwarts. Così, a popolare il grande e freddo castello erano rimasti solamente gli alunni del primo e secondo anno.

Al sicuro nella Sala Comune dei Tassorosso, avvolte da delle pesanti coperte e intente a bere cioccolata, tre alunne del primo anno discutevano animatamente.

-È una cosa impossibile, di sicuro c’è qualche trucco. – disse Emma portandosi la tazza alle labbra mentre, accanto a lei, Clara annuiva dandole man forte. Di fronte al rifiuto delle due, Hazel sbuffò pesantemente.

- Invece vi dico di no! Sono io quella che è cresciuta tra i Babbani! Nessun trucco di magia, Babbo Natale esiste davvero! – esclamò Hazel e Clara inarcò un sopracciglio, con una serietà che, di sicuro, non poteva appartenere ad una ragazzina di undici anni.

- Emma ha ragione, sarà un essere del Popolo Fatato o un semplice mago… - nel sentire quelle parole, Hazel fece per rispondere, ma le tre vennero interrotte dalla porta della Casa che si apriva, rivelando una figura che, a giudicare dai colori della divisa, non faceva parte dei Tassorosso.

- Clara, c’è Oliver che ti cerca. – disse il Serpeverde alla sorella, riverendosi al loro altro fratello. In quel momento, a Clara venne un’illuminazione.

- Evan, Babbo Natale esiste? – domandò la ragazzina e il biondo le guardò stranite.

- No che non esiste. – rispose e, senza neanche salutarle, se ne andò.

 

 

 

 

-Maximoff! –

Nel sentirsi chiamare, Evan si voltò, notando Blair Murphy, Tassorosso del suo anno, dirigersi a passo di furia verso di lui. Dylan, che si trovava lì a fianco, guardò il gemello.

-Perché Murphy viene verso di te così arrabbiato? – domandò il biondo ed Evan rabbrividì.

- Potrei aver detto a sua sorella che Babbo Natale non esiste. – rispose.

- Lo sai che ti conviene scappare, vero? – fece ancora Dylan e il gemello decise di seguire il suo consiglio. A quel punto, Dylan sospirò, osservando il fratello venir inseguito da un furioso Blair.

- Idiota. –

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

E finalmente giungo in orario! Non ho molto da dire qui, se non che loro tre sono tenerissime e Evan è un idiota. Ma d’altronde si sapeva. Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,

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Capitolo 17
*** Oh, andiamo! Tutti amano il Natale! ***


Prompt: Oh, andiamo! Tutti amano il Natale!

Personaggi: Bel Castor McKinnon, Lancelot Nithercott, Blodwel Vaughan

Rating: Verde

Note: in questa traccia i nostri pulcini si trovano tutti al primo anno. Io l’ho visto un po’ come l’inizio della loro grande amicizia. Inoltre, ho cercato di rendere la balbuzie di Bel, spero di esserci riuscita.

 

 

 

 

 

OH, ANDIAMO! TUTTI AMANO IL NATALE!

 

 

 

           

            Bel Castor McKinnon era una delle persone più dolci e gentili dell’intera Hogwarts, e Lancelot e Blodwel l’avevano capito immediatamente. Per questo si stranirono quando, quella mattina, non videro il ragazzo scendere per la colazione. Lancelot aveva detto di averlo visto al dormitorio, - i due non parlavano mai molto, complice anche la timidezza esagerata di Bel, - ma di non averlo visto scendere.

Preoccupati, avevano raccolto in un tovagliolino qualche muffin e, a passo spedito, avevano deciso di ritornare alla loro sala comune.

-Non so nemmeno perché io lo stia facendo, ci ho parlato sì e no due volte da quando siamo qui! – borbottò Blodwel prendendo il corridoio che portava al dormitorio maschile e Lancelot le lanciò un’occhiata.

- Perché stranamente sei preoccupata. –

- Ma certo che sono preoccupata! È lo studente migliore del nostro anno ed è sempre gentile con tutti, mi fa strano che non sia sceso! – ribatté la ragazzina, osservando poi il compagno fermarsi davanti ad una porta.

- Andate via. – sentirono non appena furono dentro la stanza e Lancelot roteò gli occhi al cielo.

- Siamo noi, ti abbiamo portato la colazione. – rispose. Due paia di occhi blu, provenienti da uno dei letti presenti, si posarono su di loro.

- S-scusate, m-ma pensavo fo-foste i miei f-fratelli. – disse Bel, arrossendo vistosamente per il tono che aveva utilizzato. Blodwel gli fece capire di non essersela presa, stranamente per Lancelot, e andò a sedersi sul letto del compagno di casa, seguita poi dall’altro ragazzino.

- Che ci fai ancora qui a letto? Forza! Dov’è il tuo spirito natalizio? –

- Non mi piace il Natale. –

A quell’affermazione, Blodwel sgranò gli occhi mentre Lancelot, seduto accanto a lei, spalancò la bocca, non potendo credere a quello che aveva sentito.

-Oh, andiamo! Tutti amano il Natale! È impossibile che non ti piaccia, quindi sputa il rospo e dicci cosa ti sta succedendo. – disse Lancelot e Bel abbassò lo sguardo, arrossendo ancora di più. Sbiascicò qualcosa ma, dopo qualche minuto, si decise di rilevare tutto.

- Nell’Istituto che tengono i miei genitori c’è stato un problema di influenza molto alta e i miei genitori hanno deciso di tenere me e i miei fratelli qui ad Hogwarts per evitare di ammalarci. Non ho mai passato il Natale lontano da lì… - mormorò e i suoi compagni finalmente capirono dove stava il problema. Sorridendo, Blodwel gli mise una mano sulla spalla.

- Ehy, di questo non devi preoccuparti. Puoi venire da me se vuoi, non ho problemi! – esclamò la ragazzina e questa volta fu il turno di Bel di spalancare gli occhi, con le guance che si coloravano ancora di rosso.

I tre ragazzini rimasero ancora a parlare, ridendo e scherzando e, in quel momento, nacque un legame speciale che, difficilmente, si sarebbe sciolto con il tempo.

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonasera! Qui con un’altra storia con i nostri tre pulcini! Alla fine, Bel ha rifiutato la proposta, ma ha promesso a Blodwel e a Lancelot che li avrebbe invitati tutti e due l’anno dopo. Ci vediamo domani con la prossima traccia! Bacioni,

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Capitolo 18
*** Corna da Renna ***


Prompt: Corna da Renna

Personaggi: Elian Edison Rabbit, Glimmer Elisabeth Jones, Mason Emilian Montgomery (menzionato)

Rating: Verde

Note: Mason e Elian si trovano a Corvonero, rispettivamente al settimo e al quinto anno, mentre Glimmer è una Grifondoro del quinto. Avverto anche che Mason in teoria è un amore, ma basta non fargli un torto perché si vendica a modo suo.

 

 

 

 

 

CORNA DA  RENNA

 

 

 

           

            Fin da quando era arrivata ad Hogwarts, Glimmer sapeva che sarebbe stata circondata da cose strane e bizzarre. Insomma, era una Nata Babbana, non era stata progettata per credere a scope volanti o colpi di bacchetta!

Tuttavia, quel giorno c’era qualcosa di strano nell’aria, perché tutti gli studenti della scuola sembravano sapere qualcosa che lei invece ignorava. E lei odiava non sapere. Per questo, non appena aveva visto il suo migliore amico correrle incontro, aveva avuto la brillante idea di chiedere a lui.

-Elian! Cosa è successo? – gli domandò e quello, sventolandosi con il suo ventaglio blu per farsi aria, sbuffò.

- Mason è dalla Preside. – rispose il ragazzo in tono grave e Glimmer si mise a ridere.

- Lui è sempre lì, cosa ha combinato questa volta? –

- L’idiota di Serpeverde lo ha tradito con una ragazza di Tassorosso del sesto anno. – buttò fuori il Corvonero e fu in quel momento che Glimmer capì la gravità della situazione: Mason era sempre un ragazzo buono e gentile, ma sapevano tutti che non bisognava tradire la sua fiducia. Evidentemente, il suo ragazzo Serpeverde, con cui stava insieme da un anno, aveva deciso di infrangere quella regola.

- E lui che ha combinato? – chiese la Grifondoro, avendo timore della risposta.

- Li ha trovati insieme, non ha detto niente, è uscito dal dormitorio Serpeverde e i due amanti si sono ritrovati delle corna da renna in testa. Ora Madama Pince sta cercando di levarle, altrimenti le dovranno tagliare. – nel sentire quelle parole, Glimmer sgranò gli occhi ma, un secondo dopo, si mise a ridere: e lei che pensava che un quadro parlante fosse la cosa più strana che avesse visto!

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buongiorno, in ritardissimo da una vita ma vedrò oggi di recuperare tutto, state tranquilli. Bacioni,

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Capitolo 19
*** Rosso ***


Prompt: Rosso

Personaggi: Celia Pollux McKinnon, Gregory Volkov

Rating: Verde

Note: i due sono del sesto anno, la prima a Serpeverde e il secondo a Grifondoro.

 

 

 

 

 

ROSSO

 

 

 

           

            La prima volta che aveva visto Gregory, era stato durante lo Smistamento. Lei era al secondo anno e lui era solamente un primino. Tuttavia, sapeva che quel ragazzo aveva qualcosa di particolare e le risposte alle sue domande erano arrivate quando, al suo quarto anno, qualcuno aveva avuto la brillante idea di chiamarla “Regina Rossa”. A lei non dispiaceva affatto quel soprannome, ma l’aveva turbata il fatto che Grisha, nel pieno del suo terzo anno, avesse preso il titolo di “Cavaliere Rosso”.

Non avevano nulla in comune, se non quell’insignificante aggettivo. Rosso. Il colore della passione, dell’emozione, del fuoco…

Solo un colore.

E tanto bastava per accomunarli.

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buongiorno! Lo so, corta, ma ho voluto fare qualcosa di più… introspettivo? Non lo so. Ci vediamo tra poco con le altre tracce! Bacioni,

__Dreamer97

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