LucasForce's Journey: the beginning of a new era

di pokas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Avrebbe dovuto riflettere meglio su quello specchio ***
Capitolo 2: *** Benvenuti ad Equestria ***
Capitolo 3: *** Mele, competizione, amore e torinesi ***
Capitolo 4: *** I preparativi per la festa parte 1 ***
Capitolo 5: *** I preparativi per la festa parte 2 ***
Capitolo 6: *** The power inside you ***
Capitolo 7: *** Esperienza è potere ***
Capitolo 8: *** Unbreakable determination ***
Capitolo 9: *** Beyond the limit ***



Capitolo 1
*** Avrebbe dovuto riflettere meglio su quello specchio ***


Mi alzai di scatto urlando
- NO!!! LE LASAGNE VEGANE NO!! -
mi guardai intorno e vidi solo la mia ragazza che stava lavorando al pc, i suoi occhi color ghiaccio, nascosti da un paio di occhiali tondi neri, mi fissavano confusi e con uno sbuffo disse

- mi hai fatto prendere un infarto, che diamine ti prende? -
- si che diamine ti prende? -

disse Riccardo, un ragazzo dagli occhi verdi e con capelli di media lunghezza di un castano scuro con riflessi biondi e rossi, mentre in mano teneva un pacchetto di biscotti

- LASCIA I MIEI BISCOTTI! TI HO DETTO MILLE VOLTE DI NON TOCCARE IL MIO CIBO! E COME DIAMINE SEI ENTRATO? -
- l’ho fatto entrare io! -

disse Michael, capelli corti marroni ed arruffati ed occhi marroni scuro, facendo capolino dalla finestra che affacciava sul balcone mentre mangiava un panino.

Urlai esasperato 

- PERCHE’ SIETE A CASA MIA A MANGIARE IL MIO CIBO? -

la mia ragazza, Sveta, si sistemò i corti capelli biondo platino e con i suoi occhi glaciali mi disse

- ti ricordi che oggi ci eravamo organizzati per giocare insieme a Mario Party? -

li guardai confuso, poi vidi l’orario, erano ormai le 14:30

- oh… Ok… Fuori dalla mia camera e non toccate altro cibo! -
- troppo tardi! -

disse Michael dalla cucina

- che vorresti dire con… -
- Riccardo ha appena aperto il pacchetto di gocciole -
- BASTARDO!!! -
 
mi alzai in fretta e furia e vestendomi tentai di salvare le gocciole.

Ero in bagno dopo essermi fatto una doccia, mi osservai allo specchio, mi sistemai i miei capelli marroni, mossi con un ciuffo di cui andavo fiero, ma ero ancora più fiero della mia corta barba marrone e dei miei fantastici baffi, guardai i miei occhi nocciola e pensai 

- che… Strano, ho come la sensazione di aver vissuto chissà che sogno lunghissimo, ma… Non ricordo più nulla, mah… Stupidi sogni, non fanno altro che svanir...-

Michael aprì la porta di scatto e disse 

- RICCARDO HA FINITO LE GOCCIOLE!! -
- AAAAHHHHH!!! -

urlai io mentre vidi Riccardo nell’altra stanza che mangiava i biscotti ridendo in modo maniacale.

Sistemai la mia Switch mentre Michael e Sveta preparavano gli stuzzichini e le bevande e Riccardo ripuliva tutte le briciole che aveva sparso in giro. 

Dopo aver fatto partire il gioco dissi 

- ok, siete pronti a rovinare la nostra amicizia? Anche se sta in bilico dopo che una certa persona, non faccio nomi ma esso inizia con R e finisce con iccardo, si è spazzolata un’intera busta di gocciole -
- mi sento tirato in mezzo -

disse Riccardo mentre puliva 

- e fai bene, comunque… SI INIZIA!!! -

Sveta mi guardò e disse

- vuoi sporcare i joycon con il cibo che mangeremo? -
- si inizia dopo che avremo mangiato! -.

Mangiammo e parlammo del più e del meno, anime, giochi e film e dopo una bella scorpacciata e un rutto di gradimento e di dominanza di Sveta iniziammo a giocare; non ci volle molto prima che arrivarono i primi insulti

- QUELLA STELLA ERA MIA!!-
- IN QUEL MINIGIOCO HAI BARATO!!-
- PERCHE’ E’ FINITO IL CIBO?!? -
- NON VALE, HO SBAGLIATO STRADA!!-
- HAI OTTENUTO QUELLA STELLA SOLO RUBANDOLA!! -
- E TU L’HAI OTTENUTA DAL BLOCCO NASCOSTO!! -

e tutte quelle magnifiche dimostrazioni d’amicizia che quel magnifico gioco faceva uscire da ognuno di noi.
La partita finì con Sveta che vinse mentre noi tutti ci inventavamo le scuse più disparate per non accettare quella vittoria; tutto sommato ci divertimmo, dopo la partita ci sedemmo tutti a vedere un po' di puntate di vari anime.

La serata passò tranquilla e prima che avessi il tempo di aprire il divano-letto per Michael e Riccardo, il primo ci fermò tutti dicendo

- FERMI! -

tutti ci fermammo e lo fissammo, rimanemmo in silenzio mentre aspettavamo una sua risposta, lo guardai e dissi 

- hai inten...-
- stavo tentanto di ricordare cosa dovevo dire e la cosa che devo dirvi è che...-

senza dire altro aprì la porta di casa e uscì, lo sentimmo scendere di sotto, aprire la porta e sbatterla per chiuderla, Sveta mi guardò e chiese

- possiamo muoverci o?-
- finché non ci muoviamo non può vederci -

disse Riccardo

- ma quello funziona con i T-Rex,o così dicono… Come diamine facevano a sapere sta cosa? -

chiesi io, ma prima che Sveta potesse rispondere, Michael apparì davanti a noi con in mano un grosso pacco rettangolare, lo appoggiò a terra e lo aprì mostrando uno specchio rettangolare, la cornice aveva dei ricami dorati che mostravano varie sagome geometriche e arcane.

Io lo guardai e dissi

- si ma...-
- grazie per aver chiesto, la storia dietro questo magico oggetto è che...-

IL GIORNO PRIMA

Michael si aggirava per il mercatino della città quando, cammina cammina, si imbatté in un negozietto in fondo ad un vicolo scuro, una persona normale avrebbe girato a largo, ma il nostro eroe non era una persona normale, così decise di entrare.
Il negozietto era piccolino e conteneva tantissimi cimeli particolari, una scimmia in salamoia in un angolo, statue strane in tutti gli angoli, aveva la certezza di aver visto persino una cartuccia di qualche gioco pokémon maledetto. 

Il ragazzo rise divertito

- sembra quasi uno di quei negozi presenti in tutte le creepypasta, manca solo il vecchio commerciante raccapricciante, ho fatto persino la rima -

ma a differenza di ciò che credeva, il commerciante era un bell’uomo, poco più basso di lui, snello, indossava un lungo abito nero, il volto era coperto da un cappuccio e la bocca da una sciarpa 

- What’re ya buyin stranger? -
- ehi ma tu sei il mercante di Resident Evil 4! -

l’uomo si tolse il cappuccio e sciarpa mostrando lunghi capelli neri, gli occhi erano nascosti dietro a degli occhiali scuri, il viso era appuntito e pulito, l’uomo lo guardò e disse

- no, ma adoro fare sta cosa, comunque seriamente, cosa ti porta qui amico dell’occulto? -
- curiosità -
- oh, la curiosità è una cosa molto impor...-

Michael rise e indicò una testa dondolante 

- sembra quasi vera, ma come fai a fare ste cose? -

il ragazzo tentò di toccarlo ma l’uomo lo bloccò e disse

- non lo farei fossi in te, se tocchi quella testa una persona potrebbe morire e… Perché stai toccando la testa? -

Michael lo guardò e disse

- è stata lei a toccare me -
- basta! Cosa desideri, dimmi cosa desidera il tuo cuore, posso darti tutto… Amore, fama, glo...-
- in questo momento vorrei un motivo per non toccare questa testa -

l’uomo prese la testa prima che il ragazzo potesse toccarla

- ah! Adesso tu l’hai toccata! -

l’uomo si spazientì e la sua figura si allungo e divenne una gigantesca ombra, la sua voce divenne più profonda e disse

- io potrei distruggerti, potrei cancellarti dall’esistenza, io pot...-
- uuuhhh, forte quello specchio -

l’uomo sospirò e tornò normale

- 50 euro ed è tuo, basta che te ne vai -
- 30 -
- 35 -
- ok, ecco 50 euro -
- aspetta non è così che funziona -
- addio! -

disse Michael prendendo lo specchio a braccetto

- ehi aspetta, non vuoi sapere prima cosa potrebbe succedere se ...-
- è uno specchio cosa vuoi che possa accadere? -
- quello specchio è un portale verso altre dimensioni, si dice che sia ciò che rimane dell’universo di un eroe caduto anni fa nella sua battaglia contro le ombre. L’eroe ha sacrificato il suo stesso universo per la salvezza di coloro a cui voleva bene -
- e sentiamo, c’è una parola magica per attivarlo? -
- LF-
- ...che cazzata non puoi pensare da… -
- fidati di me, non sfidare lo specchio… Lo farai vero? -
- gggggià, prima che vado, chi sei tu? -
- io sono colui che plasma il vostro futuro, io sono colui che… Dov’è andato?-

l’uomo si guardò intorno e vide il ragazzo allontanarsi fischiettando, l’uomo sospirò e disse

- spero che stavolta non si ripeta lo stesso finale -.

OGGI

-...ed è così che ho preso questo specchio -

noi lo guardammo, poi Riccardo disse

- sembra quasi l’inizio di una creepypasta, scommetto che quando sei tornato il negozio non c’era più -
- no, c’era, anzi quando ho salutato il commesso lui ha chiuso tutte le tapparelle e mi ha mandato a fanculo, che signore simpatico. Beh ragazzi, che ne dite se testiamo sto specchio? -

io ero l’unico contrario, forse perché una parte di me ci credeva e temeva cosa potesse accadere, l’altra semplicemente se ne fregava, vidi i miei amici e la mia ragazza mettersi davanti allo specchio e dire più volte 

- LF! LF! LF! -

anche se non funzionava si divertivano a farlo, li osservai divertito, ero veramente felice di avere certe persone al mio fianco.

Era notte inoltrata, faceva un caldo assurdo, il ventilatore era la mia salvezza, volevo accendere l’aria condizionata ma tenerla accesa tutta la notte mi avrebbe ammazzato, mi girai e vidi Sveta riposare beatamente.
Sorrisi, non ci potevo credere che stavamo insieme, anche dopo 6 anni mi risultava impossibile. Bella autostima. 
Comunque mi alzai assetato e andai in salotto dove dormivano Michael e Riccardo.
Senza fare troppo rumore mi avvicinai al frigo e lo aprì tirando fuori la mia fidata bottiglia di vetro piena d’acqua. 
Era così fresca, anche se acqua di rubinetto era un nettare divino con quel caldo. 

Bevvi e uscì fuori al balcone.
Guardai la mia cittadina di periferia illuminata dalle luci dei lampioni, di case ancora sveglie e di qualche lavoratore che si affrettava per andare con la macchina a lavoro. 

Sorrisi. Benedivo quella brezza estiva fresca, sorseggiai ancora dell’acqua poi mentre mi girai per entrare vidi lo specchio, era strano, sentivo come una strana attrazione magnetica verso di esso.

Mi ci avvicinai e vidi il mio riflesso nello specchio, sorrisi ripensando a quei tre che dicevano quella parola davanti allo specchio, quale era? Ah si 

- LF -

dissi senza un minimo di interesse, non successe nulla, sorrisi divertito. Ma di cosa avevo paura? Era un semplice specchio, dissi di nuovo 

- LF -

ma stavolta alcune forme geometriche si accesero, indietreggiai spaventato, pensavo fosse uno stupido scherzo, ero anche terrorizzato, ma una cosa odio di me più di qualsiasi altra cosa, sono una persona curiosa

- LF! -

altri segni si accesero. Che mi prendeva? Perché non riuscivo a smettere? Perché reagiva alle mie parole? 

- LF! -

stavolta anche i simboli alchemici si accesero e la mia immagine nello specchio iniziò a distorcersi, la guardai meglio… dietro di me c’era un immenso incendio, mi cadde la bottiglia di mano mentre indietreggiavo spaventato, i miei amici mi raggiunsero

- Dani che diamine stai… Oh mio Dio! -

disse Sveta vedendo lo specchio, tutti noi sussultammo ma prima che potessimo pensare o dire altro il vetro dello specchio esplose lanciando in aria centinaia di frammenti. 
Essi iniziarono a formare le varie forme alchemiche e al posto del vetro dello specchio si aprì un portale che proseguiva all’infinito, Michael sorrise spaventato

- forse avrei dovuto ascoltarlo -

nell’aria si sentì un lontano 

- te l’avevo detto coglio...-

ma quelle soavi parole vennero interrotte dal portale che si ingrandì e iniziò a risucchiarci tutti quanti. 
L’ultima cosa che vidi furono migliaia di immagini che apparirono nella mia mente: Fuoco. Tuoni. Una spada oscura. Ero confuso, ma poi… buio e silenzio, non avevamo la minima idea di ciò in cui ci eravamo cacciati.

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Capitolo 2
*** Benvenuti ad Equestria ***


Mi alzai, la testa mi girava, tentai di alzarmi ma non ci riuscì, avevo ancora la vista annebbiata.

Quando pian piano riuscì a riprendermi mi guardai intorno in cerca dei miei amici, ero dentro una stanza con i muri in cristallo, l’arredo al suo interno era un letto matrimoniale su cui mi trovavo, un paio di armadi e una scrivania con sedia, tutto in cristallo o altri tipi di gemme

 

- ma dove sono? -

 

scesi dal letto barcollando un po', mi appoggiai al muro e avanzai verso la porta, la aprì e mi sporsi. Vedevo solo lunghi corridoi in cristallo celeste, era un luogo veramente assurdo, non aveva alcun senso

 

- probabilmente sarà tutto un sogno, non può esistere un luogo simile -

 

passai affianco a una finestra e notai che il paesaggio che mi ritrovai davanti era quello di un normale paesino di montagna, avevo ancora la vista annebbiata perché mi parve di intravvedere un castello attaccato ad un lato di una montagna

 

- sto veramente delirando -

 

sentii delle voci in lontananza, sempre appoggiato al muro mi avviai verso le voci, mi sembrò di riconoscere le voci di Michael, Sveta e Riccardo, però… C’erano altre voci, mi avvicinai alla porta e l’aprì, venni investito da una forte luce.

I miei occhi ci impiegarono un po' ad abituarsi, ma quando ci riuscirono non credetti a ciò che avevo difronte.

Davanti a me avevo un’immensa sala circolare con varie porte, un gigantesco candelabro dello stesso materiale dei muri, sotto di esso si trovava una tavola rotonda con 7 sedie intorno ad esso, tutto di cristallo celeste, notai subito i miei tre amici.

Sveta mi corse incontro sostenendomi

 

- Dani, dovresti riposarti -

- e lasciare a voi tutto il divertimento? Mike, Riccà, ditemi che non sto delirando, mi sembra di riconoscere sto posto, è un sogno di gruppo o… -

- è tutto vero -

 

disse una voce femminile che mi parve abbastanza familiare, se la stanza mi sembrava difficile da credere, le 6 ragazze che avevo ora davanti a me erano ancora più difficili da credere, ad aver parlato era una ragazza alta, snella, con lunghi capelli viola scuro, con due strisce viola più chiaro e rosa, mi osservava con i suoi occhi viola, ridacchiai nervoso notando sulla fronte un corno

 

- non può essere -

 

la ragazza mi guardò e disse

 

- i tuoi amici mi hanno spiegato già tutto, tu devi essere Daniel -

- si, ma siamo sicuri che tutto questo non sia un sogno? -

 

gli sguardi seri dei miei amici e della ragazza mi fecero intuire che era tutto vero

 

- anche se già sai chi sono, mi presento, io sono Twilight Sparkle e loro sono le miei amiche -

 

davanti ai miei occhi avevo la versione umanizzata delle mane 6

 

- no… Non può essere vero -

 

dissi io, le guardai, mi sentivo un po' a disagio nell’essere al centro dell’attenzione, ma poi mi arresi all’idea

 

- come è possibile? -

 

a rispondere fu Rarity che indicò lo specchio di Mike sopra al tavolo

 

- quello specchio vi ha portato qui, ma io e Twilight non riusciamo a riattivarlo con la nostra magia -

 

Sveta mi sostenne e mi portò ad una sedia facendomi sedere

 

- grazie, mi ci vorrà un attimo per riprendermi, ok… Basta ripetere la frase che abbiamo utilizzato per venire qui, no? -

 

osservai lo specchio e inizia a dire

 

- LF! LF! LF! Perché non funziona? Eppure… -

 

Twilight mi guardò dicendomi

 

- non preoccuparti, per il momento riposatevi, un viaggio interdimensionale può scombussolare un po' una persona, porteremo lo specchio a Celestia e Luna, forse loro sapranno qualcosa in può a noi, per il momento potrete stare tutti e quattro qui -

- grazie mille Twilight, scusa per il disturbo -

 

disse Michael con un tono molto serio, Riccardo si guardava intorno

 

- e chi l’avrebbe detto che saremmo arrivati qui tramite quello stupido specchio, se ci ha portato qui… Allora chi era il tizio che te lo ha venduto? -

- ve lo hanno venduto? Chi è stato? -

 

chiese Twilight

 

- è stato… E’… Ma, aveva un volto classico, talmente banale da non saperlo descrivere… E perché per attivarlo abbiamo dovuto dire quelle due lettere? -

 

chiese Michael sempre più confuso, Twilight ci scrutò uno ad uno poi disse

 

- porto subito lo specchio dalle principesse, questa questione è molto strana, le lettere sono “LF”? Vero? -

- si, ma che significato hanno? -

 

chiesi io, eppure… Quelle lettere mi dicevano qualcosa, ma non saprei cosa, avevo un’immensa sensazione di Dejavù.

Osservai lo sguardo preoccupato di Sveta, Riccardo che si guardava in giro curioso, anche se più incuriosito dalle ragazze e Michael che invece era perso nei suoi pensieri con la mano a tenere il mento, stava di sicuro già pensando al da farsi, lui e Sveta erano quelli che nel nostro piccolo gruppo usavano di più la testa e ragionavano su tutto, Riccardo invece si butta sempre a capofitto su tutto, e non sbaglia, li ammiro così tanto.

Tentai di alzarmi, stavolta ebbi meno problemi, osservai le ragazze parlare.

Fluttershy, Applejack, Rarity, Pinkie Pie, Rainbow Dash e Twilight discutevano sul da farsi, poi si guardarono e annuirono, Twilight si girò verso di noi e disse

 

- allora, io e Rarity porteremo lo specchio dalle principesse, voi 4 riposatevi per il momento, quando torneremo ci incontreremo tutti quanti qui, ok? -

- ok, ci sono troppe domande che affollano la mia testa, grazie dell’ospitalità -

 

disse Riccardo.

 

 

Ero disteso sul letto con un braccio che copriva gli occhi, il mal di testa non cessava, Sveta mi controllava la febbre ogni istante

 

- scotti tantissimo, non è normale -

- tranquilla, sto bene -

- dici sempre così, ma non è mai vero, non devi fare il forte di fronte a noi -

- Sveta ha ragione, ho chiesto ad Applejack se qui ci fosse qualcosa contro il mal di testa -

 

Aggiunse Michale, proprio in quel momento Applejack bussò alla porta ed entrò, con una tazza fumante

 

- ehilà compari, ecco qui una bella tazza di tè per Daniel -

- adoro il tè, grazie mille -

 

mi sedetti e bevvi, era buonissimo

 

- un… Tè di mele? -

 

chiesi sorpreso

 

- già, una ricetta di famiglia, com’è? -

- dannazione, lo adoro! -

 

il gruppo mi osservò bere quel tè come se non bevessi da una settimana.

Finito di bere osservai i miei amici, mi sentì un po' meglio

 

- grazie mille -

- di nulla, è un piacere aiutare. Comunque, venite da un’altra dimensione? -

- così sembra -

 

rispose Riccardo, Applejack pensò prima di parlare e chiese

 

- com’è il vostro mondo? -

 

tutti e quattro ci guardammo con uno sguardo alla “una merda, ma non troppo”, poi con un cenno di consenso capimmo che avremmo dovuto alleggerire la cosa, io sorrisi e dissi

 

- beh, non ma...-

 

ma Riccardo intervenne e fieramente disse

 

- uno schifo, ci sta gente che crede che la Terra sia piatta, ci sono persone che vanno contro la scienza, ci sta un uomo arancione sempre arrabbiato, stanno rovinando moltissimi film con sequel di merda oh e non scordiamo il merdoso politicaly correct -

 

Riccardo si girò verso di noi e sorridendo alzò il pollice, noi tre rimanemmo basiti, Applejack ci guardò e piegò la testa di lato

 

- beh… Non molto diverso da noi, abbiamo anche noi la nostra buona parte di complottisti, c’è gente che crede che la magia non esista e che la vedono solo perché vengono drogati con sostanze invisibili… E’ un piacere/dispiacere vedere come i nostri mondi non siano così diversi gli uni dagli altri. Beh, mi ha fatto piacere parlare con voi, Twilight e Rarity dovrebbero tornare a breve, vi avvertiremo quando saranno qui, riposate -.

 

 

Rimanemmo dentro quella stanza in silenzio per un po', eravamo tutti e quattro confusi, era successo tutto così all’improvviso, cosa avremmo fatto se non fossimo più riusciti a tornare a casa e perché… Perché mi sembrava tutto così familiare, il primo a rompere il silenzio fu Michael che sorridendo disse

 

- beh, invece di pensare al macello che sta succedendo, perché non la vediamo come un’ avventura che noi quattro intraprendiamo insieme? -

- già, e poi possiamo conoscere meglio le mane 6, sono curioso di vedere com’è la città -

 

disse Riccardo già pensando ai giri che farà

 

- io voglio andare alla fattoria di Applejack e provare le sue mele -

 

aggiunse Sveta con sguardo fantasioso

 

- mi diverte l’entusiasmo di voi tre, ma avete ragione, rimuginare su ciò che sta accadendo è inutile, tanto vale godersi il momento -

 

il morale del nostro gruppo era risalito. Subito dopo bussarono alla porta, da essa entrò Spike che, diversamente dalle mane 6, era nella sua normale versione drago, ci osservò e disse

 

- ehilà, io sono Spike, piacere di conoscervi, scusate se taglio corto, ma Twilight vuole vedervi nella sala principale, sembra importante -.

 

le mane 6 erano tutte sedute sui loro troni, lo specchio fluttuava sopra il tavolo centrale, Twilight fece materializzare quattro sedie per noi, ci sedemmo, la ragazza ci osservò e disse

 

- allora, questo qui è uno specchio interdimensionale e su questo siamo d’accordo tutti, la cosa peculiare… O dovrei dire, LE cose peculiari sono che beh… Iniziamo dalla cosa meno sconvolgente, questo specchio può essere attivato solo da una persona specifica, in questo caso Daniel. Poi la frase che viene detta per attivarlo è sempre qualcosa collegato alla persona in particolare, LF per questo specchio, ma non sappiamo cosa significhi.

E tutte queste cose sono ovvie, lo so benissimo ma ora arriva la parte più strana.

Come Michael mi ha detto all’inizio della giornata, si ricorda che l’uomo gli aveva accennato che lo specchio era stato creato dai frammenti dell’universo distrutto di un eroe caduto per mano delle ombre… Beh è così, non sappiamo a chi si riferisca, ma Luna è riuscita a trovare una leggenda riguardo questo specchio in un libro della biblioteca, per il momento è tutto ciò che sappiamo, stiamo cercando un modo per poterlo riattivare e riportarvi a casa, ma per il momento dovrete rimanere qui, potrete farvi un giro per la città se volete -

 

noi quattro ci guardammo confusi, non riuscivamo a concepire la cosa, sembrava uscita fuori da qualche RPG, pensai e poi dissi

 

- va bene, però visto che ci ospiti qui, permettici di aiutarvi quando ne avrete bisogno -

 

Applejack disse scherzando

 

- fra poco avrò bisogno di qualcuno che mi aiuti nella raccolta di mele visto che mio fratello si è fatto male e mia sorella è a scuola -

 

Michael e Sveta ebbero un brivido freddo di Dejavu con io che li guardavo malissimo, Riccardo si fece avanti e disse con tono spavaldo

 

- i miei amici sono disposti ad aiutarvi senza nessun problema, vero miei cari? -

- ehi! Non pensare di scamparla, tu aiuterai insieme a noi -

 

dissi io, Twilight sorrise

 

- capitate a fagiolo, in questo periodo stiamo organizzando la festa per il compleanno di Luna, e ognuna di noi ha bisogno di aiuto, mentre io studio lo specchio potreste aiutare le ragazze, una giornata a testa -

 

Michael e Sveta deglutirono mentre il mio sguardo nei loro confronti si fece sempre più cattivo, non so nemmeno perché, comunque tornai in me e dissi

 

- vi aiuteremo volentieri, TUTTI quanti, vero Riccardo? Ed è vero come è vero che non stai tentando di scappare dalla finestra? VERO? -

 

Riccardo rientrò nella stanza scendendo dalla finestra

 

- stavo solo controllando che se avessi voluto sarei potuto scappare da qui, comunque hai detto troppi vero… Vero? -

- vorrei picchiarti -.

 

 

Arrivò la sera, Twilight ci diede tre camere, una per me e Sveta, una per Michael e una per Riccardo… Quel posto è più grande all’interno che all’esterno, che bella la magia, esiste solo per prendere per il culo la scienza.

Comunque io mi affacciai alla finestra che dava su un grande lago su cui si rifletteva la luna, Sveta si era appena messa un pigiama datogli da Twilight

 

- va un po' stretto, ma non penso che per te sia un problema, vero? -

 

disse lei con tono flirtante, la guardai e sorrisi

 

- sei adorabile, comunque… E’ successo tutto così in fretta, chi l’avrebbe mai detto che ci saremmo trovati qui -

 

lei si alzò e mi abbracciò da dietro

 

- dai, come abbiamo detto oggi dobbiamo rilassarci, domani dovremo aiutare Applejack nella raccolta delle mele -

- hai ragione dovremmo andare a dormire presto e… ?? RICCARDO?!? DOVE CAZZO VAI?? -

 

urlai vedendo Riccardo correre verso il lago

 

- STO FACENDO DA DISTRAZIONE!!! -

- distrazione per c… MIKEEE!!! -

 

mi sporsi e lo vidi correre verso ciò che mi parve un pub

 

- MALEDETTI!!! -

 

dissi uscendo dalla finestra e rincorrendoli, Sveta sospirò e se ne andò a letto dicendo

 

- e si rimanda a domani -.

 

 

Una figura osservava il castello da lontano, sorrise ma poi venne colto da un dolore lancinante al braccio destro, lo strinse e, tornato in sé, tornò a sorridere, si sistemò i lucenti capelli biondi che risplendevano sotto la luce lunare, si sistemò gli occhiali da sole e disse

 

- godetevi questa pace -

 

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Capitolo 3
*** Mele, competizione, amore e torinesi ***


Mi svegliai e girandomi notai che Sveta non c’era

- ma che ore sono? -

mi alzai dal letto e vestendomi uscì dalla stanza. Quel posto era dannatamente immenso, mi limitai a camminare a caso cercando un minimo di vita.
Dopo un po' sentì le voci dei miei amici in una stanza ed entrai

- alla buon’ora! Non è stato facile impedire a questi due di mangiare la tua colazione -

disse Sveta, notai che ci trovavamo in una stanza con un lungo tavolo e varie sedie, come sempre tutto in cristallo celeste, mi sedetti mentre osservai il mio gruppo

- allora, i piani della giornata? -

chiesi stropicciandomi gli occhi e osservando deluso la mia tazza vuota

- dobbiamo aiutare Aj con la raccolta delle mele, poi giornata libera! -

disse Riccardo, sbadigliai ancora rintontito e chiesi 

- ma la mia colazione? -

Sveta sorrise imbarazzata dicendo

- ho detto che ci ho provato non che ci sono riuscita -

guardai con odio Mike e Riccardo dicendo 

- siete pessimi -
- per questo siamo i tuoi migliori amici -

rispose Mike, sospirai e mi alzai verso ciò che mi sembrava una dispensa e la aprì prendendo una bottiglia con ciò che mi sembrava essere sia visivamente che olfattivamente un succo di mela 

- oh beh -

mi sedetti e mi versai il succo bevendo.

Dopo circa una ventina di minuti eravamo già pronti davanti alla porta d’ingresso del … castello? Si poteva definire un castello? Va beh… casa di Twilight, dopo un po' Applejack arrivò trainando un carretto vuoto 

- buongiorno ragazzi, siete pronti e carichi per questa nuova esperienza? -

Mike, Sveta e Riccardo si misero in pose forzute mentre io li osservai tra l’imbarazzato e il confuso, Applejack li osservò divertita e disse lasciando il carretto 

- ok, portatelo voi questo -

Sveta salì sul carretto mentre incitava Mike e Riccardo che lo trainavano

- andate miei prodi! -
- potresti darci una mano! -

disse Riccardo

- nah, fate gli uomini! -

Mike si fermò, la telecamera (?) si concentrò sui suoi occhi seri e disse

- io sono per la vera uguaglianza dei sessi. Non ho nessuna pazienza per chi parla di privilegi femminili quando gli fa comodo e poi si lamenta di una persona che “non è abbastanza uomo” quando gli conviene -

noi lo guardammo confusi, Mike e Sveta si scambiarono uno sguardo di sfida, poi si girarono verso di me dissero all’unisono

- Daniel, chi ha ragione fra noi due? -
- ehm… I… Io… EHI GUARDA LI! -

ma nessuno di loro due si girò, solo Riccardo si guardò intorno

- dove? Oh… Ecco la fattoria di Applejakc, vi aspetto li -

disse partendo, Applejack sospirò e lanciò tutti e tre dentro il carretto trainandolo insieme a Riccardo che pensò 

- ( per fortuna! Non ce l’avrei mai fatta da solo, e Riccardo vince ancora! ) -.

Arrivammo alla fattoria dopo poco tempo, Applejack la osservò fiera e disse 

- benvenuti al giardino dolci mele della mia famiglia -

guardammo terrorizzati l’immensità di alberi presenti, io alzai la mano e chiesi

- ho paura a chiederlo, quanti ettari sono? -

Applejack rise, una risata miscuglio di fierezza e paura

- troppi, dai, prima iniziamo prima finiamo -

scendemmo tutti dal carretto, Applejack ci indicò un gruppo di alberi

- iniziamo da quelli -

la ragazza si avvicinò a un albero e tirandogli un singolo e potentissimo calcio fece cadere tutte le mele, poi si girò verso di noi

- visto? Non ci vuole niente -

noi ci guardammo e deglutimmo.

Mike si era fatto dei guantoni usando dei guanti imbottiti con del fieno, Sveta aveva invece preso un martello, Riccardo li osservò e prendendo in mano un bastone di ferro disse

- CHI NE FA DI PIU’ E’ IL MIGLIORE -

bastarono solo queste parole per accendere la fiamma competitiva di Mike e Sveta, i tre lanciarono un urlo da combattimento e partirono a colpire tutti gli alberi che trovavano, io guardai Applejack e chiesi 

- ma non rischiano di danneggiare gli alberi? -
- nah, sono alberi veramente resistenti, più di quanto tu possa immaginare, però devo ammetterlo, se avessi sempre gente così attiva finirei tutti i raccolti in un giorno e mezzo, va beh… Vedo che hanno preso il via, mi vieni a dare una mano con gli alberi in quella zo… -

non finì di parlare che vide i tre che già passavano in quella zona 

- ma… Come? -
- non sottovalutare il loro spirito competitivo, penso che al momento sarebbe meglio andare a preparare loro qualcosa da mangiare e bere, li conosco molto bene -.

Entrai in casa di Applejack, era veramente grande, quando entrammo in cucina vedemmo un grosso ragazzo palestrato dai corti capelli arancioni e gli occhi verdi, indossava una camicia rossa a quadri e dei jeans, il ragazzo aveva una fasciatura alla gamba

- Big Mac! Che stai combinando?!? -
- ehm… -
- dovresti essere a letto a riposare! -

solo dopo ci rendemmo conto di una dispensa aperta, Applejack sospirò 

- Apple Bloom esci da li! -
- … non ci sta nessuno qua dentro -

disse una voce da bambina che proveniva dalla dispensa, Applejack ci andò davanti e ne tirò fuori una bambina con lunghi capelli rossi e grandi occhi gialli con sfumature arancioni, indossava un lungo abitino giallo

- signorinella, che ci facevi la dentro e perché hai chiesto aiuto a Big Mac? E perché l’hai aiutata? Dovresti riposare -
- già -

disse semplicemente il fratello, la sorellina mi guardò e chiese

- eh lui chi è? -
- mi chiamo Daniel e… -

da fuori passarono i miei tre amici che con versi disumani colpivano gli alberi 

- … eeeeee loro sono i miei amici -

Applejack li guardò spaventata

- ma… Sono già a un sesto di tutto quello che abbiamo, se continuano di sto passo finiranno prima che potremo aver preparato qualcosa -

io aprì il frigo e dissi 

- ed è per questo che dobbiamo sbrigarci -.

Applejack accompagnò il fratello di sopra, io invece iniziai a sbucciare delle mele, Applebloom era lunga sopra il tavolino a pancia in giù mentre si teneva la testa e dondolava i piedi 

- aaaaallora, non ti ho mai visto da queste parti, da dove vieni? -
- da molto lontano -
- che risposta noiosa… Da quant’è che conosci mia sorella? -
- da ieri -
- wooooooowww -

disse girandosi a pancia all’aria

- hai intenzione di rimanere qui a guardarmi mentre sbuccio mele? -
- esattamente, le mie amiche non sono ancora arrivate quindi le aspetto -

la osservai, mi guardava veramente incuriosita

- come mai mi guardi così? -
- non so come mai ho una sensazione di Dejavu, come se ti avessi già incontrato… Mah chissà -

bussarono alla porta, Applebloom si alzò di scatto e scendendo dal tavolo corse verso la porta e aprì, sentì altre due voci di bambine, poi la porta che si chiudeva e i loro passi che si allontanavano.
Dopo poco torno Applejack e non vedendo la sorella chiese

- sono già arrivate Sweetie Belle e Scootaloo? -
- beh ho sentito altre voci di due bambine, quindi credo di si -

si mise a preparare i piatti e i bicchieri dicendo

- spero non ti abbia disturbato troppo -
- no, è una bambina adorabile -
- comunque vi ringrazio per l’aiuto, senza di voi non ce l’avrei mai fatta e sarò onesta… Non avevo bisogno di tutte ste mele, ma ehi… Non mi lamento mica, comunque… Come vi state trovando qui? -
- bene dai, non c’è il caos della nostra città, ci godiamo un po' di pace, dopo che avremmo finito qui visiteremo un po' la vostra città -
- fate bene, non abbiamo moltissimi luoghi caratteristici, ma penso che vi farebbe piacere farvi un bel giretto -
- già, non sarebbe affatto male, comunque… Non sento più versi disumani -
- forse avranno finito -

uscimmo con le bevande e la frutta, li vedemmo tutti e tre a terra sfiniti, Applejack gli porse i bicchieri, dopo aver bevuto mi assalirono prendendo la frutta.

Dopo una decina di minuti si ripresero, erano ancora seduti per terra, poi Riccardo disse

- bene, abbiamo preso ogni singola mela, siamo i migliori!!! anche se il migliore sono io!!! -
- solo perché mi hai tolto il martello di mano per lanciarlo contro Mike e colpire l’ultimo albero! -
- state zitti voi due che se non fosse stato che mi sono distratto ad ammirare quella moneta d’oro avrei vinto io! -

i tre iniziarono a litigare, Applejack li osserò, io sospirai e mi allontanai per poi tornare con un tubo collegato all’acqua, lo aprì e li colpì tutti e tre, mi corsero contro ma aprì ancora più forte l’acqua 

- a cuccia! State boni! Siz! - 

dissi iniziando anche ad allontanarli con un bastone.

Arrivò l’ora di pranzo, Applejack ci offrì un ottimo stufato di patate, mangiammo di gusto e soddisfatti. Dopo aver finito aiutammo a pulire i piatti, Applejack ci ringraziò 

- grazie mille di tutto l’aiuto, per ora me la posso vedere io, voi andate a riposarvi e godetevi la città -.

Michael e Riccardo bussarono alla porta del bagno della casa di Twilight, il primo disse 

- Dai Daniel, so che sei in bagno con Sveta finite di fare le vostre cose, dobbiamo fare la doccia anche noi -

ma Sveta arrivò dietro di loro e chiese

- ma magari fosse cosi! -

i due si guardarono, poi Michael bussò ancora più forte

- Daniel esci dannazione!! è da mezz’ora che sei li dentro -

io uscì dalla mia camera già vestito 

- E’ DA PIU’ DI MEZZ’ORA CHE HO FINITO, VI HO PURE AVVERTITO MA ERAVATE TROPPO INTENTI A GUARDARE IL CULO A TWILIGHT! -

Sveta li guardò con disapprovazione 

- TU NON PARLARE CHE NON LA SMETTEVI DI GUARDARLO AD APPLEJACK! FATEVI STA CAZZO DI DOCCIA!!! -

Riccardo mi guardò 

- ma la porta è chiusa -
- già, abbiamo provato a spingere e tirare, ma nulla -

continuò Michael, io sospirai e dissi 

- avete mai pensato che forse, e seguitemi qui, se non si spinge e non si tira, la buttò li… forse dovete spostarla di lato? -

Sveta eseguì e tutti e tre fecero un “ OOOHHHH”, per poi litigare su chi doveva entrare prima, io sospirai e me ne andai in camera.

Ero disteso sul letto quando Sveta entrò in accappatoio mentre si asciugava i capelli con un asciugamano 

- ehi amò, che fai? -
- fisso il soffitto… Più che altro penso a come mai ho questa strana sensazione di Dejavu -

all’improvviso Sveta si mise sopra di me e mi osservò con sguardo beffardo 

- posso aiutarti a pensare ad altro? -

divenni rosso

- n… Non credo sia il caso, ci potrebbero se...-
- Michael e Riccardo stanno ancora litigando su chi deve fare la doccia per primo, quindi… -

 mi baciò e si tolse l’accappatoio 

- … sei mio -.

Calò il sole, io e Sveta ci eravamo già vestiti per uscire, lei mi guardò fieramente e mi aiutò a sistemarmi la camicia 

- sei adorabile con le camicie -
- a cuccia -
- ti amo -

e mi baciò.
Uscimmo dopo poco e vedemmo Michael e Riccardo che stavano giocando a sasso, carta, forbice mentre Spike teneva il punteggio e Twilight li osservava tenendo in mano un taccuino e penna, li stava studiando

- ancora non si sono lavati? -

chiesi sconvolto, Twilight si sistemò gli occhiali e disse

- allora, hanno prima… -

scrollò le pagine del taccuino e disse

- … fatto a braccio di ferro ma è finita in pareggio, poi corsa intorno al castello ma si sono accasciati a terra ancor prima di partire -
- ah allora è un castello -

dissi io

- già… Poi hanno fatto una partita a briscola ma… Incredibile hanno rage quittato entrambi e ora siamo a questo, ancora pareggio -

Spike sbuffò dicendo 

- è da mezz’ora che sono in pareggio -

li guardai affascinato 

- come cazzo fate a stare ancora qui? -

Twilight aggiunse 

- gli ho pure detto che ho più di un bagno, ma loro hanno parlato di onore quindi, eccoci qui, meglio almeno posso studiarli un po', se state uscendo andate pure, questi qui prima che finiscano… Ce ne vorrà -

sospirai e dissi 

- Mike stiamo andando in un pub -

nemmeno finisco che Michael uscì dalla sua stanza con smocking, capello all’indietro con tanto gel, occhiali da sole ( anche se era notte), scarpetta elegante che TAAAC levati, profumo che non sapevo nemmeno avesse e barba tirata a lucido. Mentre si sistemava i gemelli ci guardò con fare superiore e disse con accento torinese

- sta plebe, ma non mi oso -

poi si avvicinò a Riccardo e lanciandogli dei soldi disse

- ma sei proprio un piciu, fatti furbo! -

e si avviò alla porta, aprì la porta, uscì poco poi si affacciò dalla porta e disse

- Cerea! -

e se ne andò sotto i nostri sguardi scioccati.

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Capitolo 4
*** I preparativi per la festa parte 1 ***


Mi alzai un po' rintontito, Sveta aveva rubato la coperta lasciandomi a morire di freddo

- grazie mille amore mio -

lei mi rispose russando e rotolandosi nella coperta, io sospirai e mi alzai andando al bagno, incontrai Twilight che bevendo un tè girava per la casa tenendo un foglio che leggeva attentamente 

- ehi Twilight, buondì -
- oh hey Daniel, dormito bene? Ieri avete fatto un casino per tornare -
- scusaci, ma Mike e Sveta avevano bevuto talmente tanto che hanno tentato di barattare Riccardo per altra birra, poi anche Riccardo ha iniziato a bere perché lo avevano sfidato e alla fine loro tre hanno iniziato a cercare Riccardo perché pensavano di averlo perso e Riccardo li stava aiutando a cercare se stesso… Quiiiindi è stato divertente vedere tutto -

Twilight rise divertita dicendomi

- vi abbiamo preparato la colazione -
- grazie, che leggi di così interessante? -
- alcuni appunti per i preparativi della festa di Luna -

e prima che potessi dire qualcosa, lei ripartì leggendo sottovoce.

Arrivato in cucina vidi Spike che si preparava una frittata con… Dei gioielli sopra? 

- ehm… Una frittata con tutti quei gioielli? -
- si, perché? -
- no perché da dove veniamo noi, una frittata simile costerebbe tanto quanto la mia casa… Forse prima di tornare nel nostro mondo prenderò un sacchetto di quelle gemme -
- davvero? Da noi sono talmente comuni che li usiamo persino sui vestiti, oppure noi draghi lo mangiamo come fossero snack -

io piansi internamente a vedere quella frittata da qualche migliaio di euro venir mangiata come fosse nulla.

Dopo essermi seduto mi preparai il tè con qualche biscotto, Riccardo entrò sbattendo la porta e urlando 

- non trovo Riccardo!! -

Michael lo seguì urlando

- ABBIAMO PERSO ANCHE MICHAEL! -

io li guardai tra lo sconcertato e il divertito 

- ragazzi… Io… Forse se cercate al pub li potreste trovare! -

li incitai io, loro si guardarono e richiusero la porta correndo e chiamando i propri nomi. Sveta entrò ancora avvolta nelle lenzuola e con uno sguardo assonnato disse solo 

- colazione! -

lei si sedette vicina a me e si appoggiò ronfando

- adorabile, comunque… Oggi chi dobbiamo aiutare? -
- a me! -

disse una voce, mi girai e vidi una grossa sedia che si girò lentamente rivelando Pinkie Pie che coccolava il suo piccolo alligatore 

- oh, ok, cosa dobbiamo fare? -
- aiutarmi a preparare i dolci per la festa -
- CI PENSO IO! -

disse Sveta alzandosi di scatto e liberandosi dalle coperte già vestita da pasticciera, Pinkie Pie la imitò ed entrambe si misero in posa con delle spatole di plastica da dolci, io le guardai bevendo il mio tè 

- si ma almeno fatemi finir… -

non finì di parlare che mi ritrovai seduto ad una delle sedie della pasticceria di Pinkie Pie con ancora le due ragazze in posa sopra ad un bancone, io le guardai e sospirai 

- non mi faccio nemmeno più domande -.



Michael e Riccardo stavano ancora girando per la città cercando loro stessi… Vorrei dire in senso metaforico, ma no… Rrano ancora intenti nella loro ricerca fisica, si imbatterono in Rarity che vedendoli li salutò 

- ehilà, com… AAHH -

Michael la prese per le spalle e le chiese

- hai visto Michael e Riccardo? -
- ehm… Lo sapete che siete voi Michael e Riccardo? -

i due ragazzi si guardarono e poi Riccardo disse

- la risposta è stata sempre dentro di noi… -

Rarity sorrise divertita poi disse

- visto che siete già qui, mi aiutereste a cercare dei materiali adeguati per fare i vostri vestiti?  Dopo che avrò fatto i vostri cercherò Daniel e Sveta per prendere le loro misure -

Michael si appoggiò ad un muro e con uno sguardo persuasivo disse

- se vuoi puoi prendere le mie mi… -

ma prima che potesse finire, Riccardo lo afferrò e tentò di buttarlo a terra, senza riuscirci, Michael lo guardò confuso 

- che tenti di fare?-
- tento di buttarti a terra, non è colpa mia se sei letteralmente il doppio di me in grandezza e peso -
- oh, aspetta che ti aiuto -
 
Michael si gettò a terra, Rarity rise divertita.



Twilight girava per il castello leggendo alcuni libri

- questa dannata sensazione di Dejavù… Che cosa mi significa? -

centinaia di libri volavano davanti a lei, la ragazza li leggeva con una velocità assurda 

- dai, sono sicura che qui ci sia qualcosa, ma dove? Dai… -
- sempre immersa nei libri eh? -

Celestia apparve davanti alla ragazza, la donna era alta quasi il doppio di Twilight e il lungo vestito bianco adornato da decorazioni dorate che rappresentavano il sole non aiutava nel renderla meno alta e imponente. Twilight la osservò dicendo

- da quando sono arrivati Daniel e i suoi amici ho una strana sensazione di Dejavu, ma… Non capisco come mai -
- Twilight, dovresti tranquillizzarti, questi sono problemi a cui potremmo pensare quando la festa sarà passata -
- e se fosse una cosa importante? -
- se lo fosse non te ne saresti scordata, ti conosco bene, ora vatti a riposare, scommetto che non hai nemmeno dormito -
- già … -
 
la principessa le rivolse un sorriso materno dicendole 

- vai a dormire un po', ne hai bisogno -
- va bene… Grazie Celestia -

Twilight sospirò e si avviò verso la sua camera, Celestia la osservò pensando

- ( non l’ho mai vista così presa da qualcosa, però si… Ho anche io una strana sensazione di Dejavu, speriamo che non sia nulla di importante )-.



Pinkie Pie e Sveta stavano impastando e provando vari dolci ad una velocità disumana, io le guardavo allibito

- Sveta questo va bene!?! -
- si Pinkie, ma ci vuole meno zucchero, questo qua invece?-
- perfetto! Lo adoro!! siamo un’ottima squadra pasticciera!! -
- SSSIII VIVA I DOLCI!!! -

le due ragazze ci stavano dando veramente dentro con i dolci, la porta della pasticceria si aprì ed entrò Applejack con un grosso cesto di mele che venne poggiato a terra 

- ehilà Daniel, noto che stanno già a lavoro -
- in effetti si, non si sono fermate un secondo, non ho idea da dove prendano questa forza -
- anche la tua ragazza è amante dei dolci? -
- assai, si diverte a farli -

Sveta guardò Pinkie Pie e le passò una teglia del suo tiramisù light, che anche se contiene la parola light è eccezionale, anche Pinkie Pie concordò 

- è buonissima!!!! -

Applejack sorrise e disse

- mentre loro fanno i dolci, mi aiuteresti a sbucciare e tagliare le mele? Voglio fare anche il mio famoso succo di mele -

io mi alzai sull’attenti e dissi 

- daje che finalmente fanno fare qualcosa anche a me! -.



Rarity girava con Michael e Riccardo ai suoi lati, sembravano quasi guardie del corpo, si erano pure vestiti come tali, con annessi occhiali da sole e radioline, Riccardo si nascose dietro a un negozietto e parlando alla radiolina disse a Michael 

- la via è libera, ripeto, la via è libera, passo -

Michael camminava osservando tutti i passanti

- non vedo bersagli nemici, passo -
- sapete? Vi chiederei di smetterla, ma… Voglio vedere come va a finire -

disse Rarity

- Michael, siete in avvicinamento al primo obbiettivo, il negozio di tessuti, passo -

Michael entrò controllando il negozio

- Riccardo, sono dentro, non vedo minacce, passo -

Michael entrò e si avvicinò al bancone dove il commesso lo guardò spaventato

- c… Come posso… -
- non parlare! Per chi lavori? -
- p… Per me stesso -

Michael si guardò in giro poi fece cenno a Rarity di entrare, la ragazza era divertita dalla situazione, si avvicinò al bancone e iniziò a chiedere le stoffe mentre Michael e Riccardo controllavano chiunque entrava anche se ad entrare erano pochi visto che i due stavano ai lati della porta minacciosi più che mai.



Io e Applejack stavamo finendo con le mele quando Pinkie Pie e Sveta ci chiamarono, la prima disse fieramente

- io e la mia partner abbiamo finalmente deciso che dolce fare, a te la parola Sveta -
- grazie Pinkie, allora la nostra idea era quella di fare un giga dolce a più piani, su ogni piano volevamo mettere varie illustrazioni di vari ambienti, un mare in fondo, poi un bosco,   la cittadina di Ponyville e infine Canterlot con, in cima alla torta, una statuina di Luna che fa sorgere la… Luna -

io e Applejack ci scambiammo uno sguardo preoccupato, poi chiesi 

- ma pensat… -
- INFEDELI!! COME OSATE NON CREDERE IN NOI!?!? -

tuonò Pinkie Pie e prima che potessimo rendercene conto, io e Applejack ci trovammo col culo a terra fuori dalla pasticceria, io la guardai e alzandomi dissi

- oh bhe, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo fare -
- già, a sto punto me ne torno in fattoria, tu che farai? -
- ppff ah boh -
- mi sembra giusto, buon divertimento -

la osservai allontanarsi, decisi quindi di incamminarmi a caso.

Dopo poco arrivai di fronte alla boutique di Rarity, bussai, ad aprirmi fu Sweetie Belle che sorrise dicendomi 

- ehi Daniel, dimmi pure -
- pensavo che potesse servire una mano a tua sorella con i vestiti per noi -
- mia sorella è uscita, ma se devi dare le misure per il tuo vestito posso pensarci io! Non sarà la mia specialità, ma mia sorella mi ha insegnato un minimo di sartoria -

Entrai dentro la boutique, era gigantesca, c’erano vestiti ovunque e… Gioielli di immenso valore per il nostro mondo, stavo morendo dentro, Sweetie Belle mi fece mettere in piedi su un piedistallo e con la magia iniziò a far volare intorno a me vari metri, si appuntava a mano le mie misure.
Dopo pochi istanti mi disse

- ok, ho fatto -

Sweetie Belle avrà avuto circa 12 anni o poco più ma sapeva il fatto suo riguardo la moda, mi passò davanti alla faccia vari tessuti e vestiti, osservava le varie combinazioni con fare da esperta

- allora, questo no, troppo scuro, troppo chiaro, questo non ti sta… Rosso, si ma no, blu scuro, ci siamo quasi… Ooohhhh un bianco che sfuma sul celeste ai bordi, questo ti dona moltissimo, che ne pensi? -

lo guardai, sembrava quasi l’aura di un potenziamento di Dragon Ball, mi piaceva assai 

- va benissimo -
- p… Potrei fartelo io il vestito? So che mia sorella è … -
- certo, perché no? Devi fare un po' di esperienza sul campo -

gli occhi della bambina si illuminarono 

- siiii che bello!!! -
- guarda, non voglio nemmeno vedere gli schemi, voglio fidarmi di te, sappi solo che adoro i completi con le giacche un po' lunghe a coda di rondine -
- fidati di me! Avrai un vestito magnifico!! -

la bambina corse via felice.



Rarity camminava felice con in spalla varie buste mentre Michael e Riccardo gli facevano ancora da guardie del corpo, arrivarono alla pasticceria di Pinkie Pie.

Rarity entrò e vide Pinkie Pie e Sveta che disegnavano la torta su una lavagna, guardò Sveta e disse

- Sveta, potresti avvicinarti un attimo? -

la ragazza si avvicinò

- si? Dimmi -
- ora dovrò prendere le tue misure per il vestito -
- aspetta, qui? -
- si tranquilla -

scioccò le dita e con la magia chiuse Michael e Riccardo fuori, abbassò tutte le serrande e  un telo le nascose mentre la ragazza iniziò a prendere le misure di Sveta 

- è un po' imbarazzante -
- sono una stilista, non sei la prima che vedo e non sarai l’ultima, ok… Stai buona -

Michael e Riccardo erano fuori alla porta ai lati, un uomo si avvicinò ma Michael gli si piantò davanti 

- dove credi di andare? -
- v… Vorrei prendere dei dolci per… -
- vuoi morire per caso? -
- n… No… -
- allora smamma -

l’uomo si allontanò spaventato senza mai dar loro le spalle per paura di un’aggressione

- et voilà -

disse Rarity rivestendo con la magia Sveta

- ho tutto ciò che mi serviva, ora devi solo dirmi che colori vorresti, anche se su di te ci vedo molto bene un verde o un nero -

Sveta pensò 

- beh non mi dispiacerebbero entrambi e se possibile non fare un vestito troppo ...-
- femminile? Tranquilla, avevo già intuito, farò un bel mix tra elegante e sportivo, fidati di me -
- ti ringrazio -
- il tuo ragazzo non riuscirà a toglierti gli occhi di dosso per quanto sarai bella, ora vado che devo iniziare il mio lavoro, au revoir -.



Mi stavo sistemando la maglietta quando dalla porta entrarono Rarity seguita da Michael e Riccardo, la ragazza mi vide e sorridendo disse

- ehi, co… -

ma non finì di parlare che Michael e Riccardo mi si gettarono contro urlando 

- maniaco!! dobbiamo difendere Rarity!! -
- NO! RAGAZZI FERMI! SONO IO!! MI STAVO SOLO SISTEMANDO LA MA… -

ma non finì di parlare che venni travolto da loro e buttato a terra, Sweetie Belle arrivò allertata dal rumore 

- ehi! Lasciatelo! -

usò la sua magia per sollevarli, non era fortissima ma riuscì a sollevarli il minimo per permettermi di liberarmi, ma Michael mi afferrò il piede 

- dove vai maniaco! -

io gli davo calci sulla mano 

- liberami bestia!! -

Riccardo si buttò su di me ed iniziammo ad azzuffarci, Rarity sospirò e scioccando le dita ci separò

- che bambini, comunque, Daniel come mai qui? -
- ero passato per darti una … AAAHHH FERMATI BASTARDO!! -

dissi a Riccardo che mi stava mordendo la gamba, Sweetie Belle intervenne

- g… Gli ho preso le misure per l’abito … -
- wow, grazie, mi hai aiutato molto, adesso vedo di fare anche il suo abito -

vidi Sweetie Belle tenersi dentro ciò che voleva dire e arrendersi, intervenni, prima mi liberai di Riccardo e dissi 

- in realtà Sweetie Belle si è proposta di farmelo lei, abbiamo già parlato e organizzato tutto, mi farebbe piacere se fosse lei a farlo -

Rarity guardò la sorellina 

- sicura? Ti senti pronta? -
- ti prego, vorrei provare… Voglio dimostrarti che sono brava -

Rarity sorrise e la abbracciò 

- va benissimo, se Daniel è d’accordo allora non ho nulla in contrario, bene… Allora io e Sweetie Belle abbiamo del lavoro da fare, Sveta sarà impegnata per tutta la giornata con Pinkie Pie, però serve ancora aiuto a Rainbow Dash e Fluttershy, loro stanno insieme ad organizzare alcuni eventi -

tutti e tre ci mettemmo sull’attenti e dicemmo

- certo! Andiamo subito! -

ci fiondammo tutti e tre sulla porta incastrandoci 

- spostatevi bestie! -
- no spostati tu!! -
- aiuto ho perso sensibilità a un braccio… Oh no anche la gambaaaaAAAHHH!!! -.

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Capitolo 5
*** I preparativi per la festa parte 2 ***


Arrivammo davanti al cottage di Fluttershy e bussai gentilmente, lei aprì dopo pochi istanti e vedendoci sorrise

- ciao ragazzi, io e Rainbow Dash stavamo organizzando alcune cose per la festa, entrate -

entrammo dentro il cottage e vedemmo Rainbow Dash di fronte a una lavagna su cui era disegnata la vista aerea di Canterlot

- allora… Se metto alcune nuvole qui riesco a … Oh ciao ragazzi, secondo voi è meglio che copra, lasci il cielo libero o metto qualche nuvola per scenografia? -

io la guardai e dissi 

- ho sempre adorato quelle serate fresche con non troppe nuvole, rende il tutto molto fiabesco -

Rainbow Dash guardò la lavagna e pensò 

- si in effetti non sembra male, potrei fare così, grazie -

Fluttershy aggiunse

- ci serve anche aiuto per addobbare la città e per organizzare il coro dei miei uccellini -

poi indicò fiera una ringhiera di legno su cui erano appoggiati vari uccellini di tutti i colori 

- che carini, ok, vi aiuteremo volentieri! Vero ragazzi? … Ragazzi? -

mi girai e li vidi litigare alla lavagna 

- PIU’ NUVOLE! -

diceva Riccardo

- 0 NUVOLE!!! -

ribatteva Michael. Rainbow Dash li guardava divertita e concluse dicendo

- sentite voi due, facciamo non troppe nuvole così sono tutti felici ok? Ora aiutatemi a decidere le decorazioni e… -

Riccardo le afferrò la mano e si inchinò e con uno sguardo serio e ammaliante disse

- mia regina, per lei scalerei montagne, mi dica cosa devo fare e io lo farò -
- e… Ehm, potresti iniziare decidendo dove e quali decorazioni mettere a Canterlot -
- detto fatto -

detto ciò, Riccardo iniziò a progettare le decorazioni svaporizzando gessetti su gessetti sotto lo sguardo stupito di Rainbow Dash, io li guardai e dissi 

- Mike, Riccardo sarà impegnato per un po', aiutami qui con questi volatili canterini -.

Io e Michael guardavamo i vari pennuti, Fluttershy sorrise fiera e iniziò a raccontarci tutto su di loro, nome, provenienza e tutto, io e Michael andammo in coma dopo la prima sillaba

- … e questo è quanto, sono s… Stata abbastanza comprensibile? -

io e Michael ci riprendemmo e lui disse

- si, ho capito tutto -

lei sorrise

- perfetto, allora vi lascio iniziare il lavoro, io devo andare ad organizzare alcune cose -

io mi appoggiai alla spalla di Michael ( ci provai, lui è più alto di me) e con sguardo fiero dissi

- lascia fare a noi, puoi fidarti -
- già, noi due… -

ci mettemmo in pose da far invidia ai personaggi di Jojo, con annesse onomatopee giapponesi e tratti facciali più marcati, e dicemmo

- RIUSCIREMO NELLA NOSTRA IMPRESA CANORA!! -
- o… Ok, grazie mille, a fra poco -

e detto ciò lei se ne andò, dopo un po' mi girai verso Michael e lo strattonai 

- CHE COSA DOBBIAMO FARE? -

lui mi tirò un ceffone e disse

- torna in te Daniel! Abbiamo un lavoro da fare! -
- e quale sarebbe!?!? -

Michael ci pensò e poi iniziò lui a strattonarmi 

- NON NE HO IDEA!! -

glielo tirai io un ceffone e dissi

- ok, sangue freddo e … -

guardammo i volatili che ci scrutavano confusi 

- … ok cosi, cantate -

dissi io, ma loro ci giudicarono in silenzio

- dei volatili ci stanno giudicando?!? siamo caduti veramente in basso -

dissi io sconsolato, Michael si avvicinò agli uccellini sollevandosi le maniche 

- li faccio ragiona… -

Fluttershy fece capolino e disse

- e mi raccomando, non fateli arrabbiare, sanno essere molto… Vivaci, diciamo -

io mi girai e le dissi

- tranquilla, è tutto sotto controllo -
- DAAAANIIEELLL -
- Michael ha bisogno di aiuto? -

io la guardai e le dissi

- naaahhh, sta benissimo -
- AAAHHHH MI STANNO PORTANDO VIA! -

io feci il segno dell’ok a Fluttershy e la convinsi. 
Tornai da Michael e lo vidi mentre veniva portato via dagli uccellini attraverso la finestra, lo afferrai per il piede e lo tirai dentro, cademmo entrambi a terra e vedemmo gli uccellini guardarci con sguardo di superiorità

- ok pennuti, l’avete voluto voi… -

mi avvicinai con posa fiera a loro per poi inchinarmi a loro piagnucolando 

- vi imploro! Non sappiamo come fare!! veniteci incontro! -

Michael fece lo stesso, tutti i pennuti rotearono gli occhi, noi ci alzammo pulendoci come se non fosse successo nulla, tutti gli uccellini iniziarono a cinguettare a turno intonando diverse note, io e Michael li guardammo per poi dire in coro

- ok, sappiamo cosa fare! -.


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Celestia osservava l’orizzonte dalla finestra del trono, Luna la raggiunse e chiese

- quando guardi così seria la finestra non significa mai nulla di buono, qualche problema con i preparativi della festa di domani? -
- no, anzi… Solamente… Non provi anche tu questa sensazione di disagio? -

Luna guardò nella direzione della sorella

- si, mi si gela il sangue, ma non capisco come mai… Forse è semplicemente l’agitazione per la preparazione della festa -
- vorrei credere che sia ciò… Ma, provo molta paura… -

Celestia notò lo sguardo preoccupato della sorella e si sforzò di sorridere dicendo 

- ma tranquilla, probabilmente mi sto sbagliando. Vedrai che la festa andrà bene, so che anche tu ti stai impegnando molto -
- so che ti stai sforzando a mentire per me… Ma ti ringrazio, ora come ora ne ho bisogno -

le due sorelle si abbracciarono.

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Io e Michael guardavamo gli uccellini, io mi avvicinai a loro con un assegno e dissi loro 

- allora questo è metà di ciò che ho, sono sicuro che sapremmo arrivare a un compromesso -

Nulla.

Michael li caricò furioso, ma io lo bloccai

- vi faccio arrosto -.

Michael venne rapito dagli uccellini.

Nulla.

Io li guardai e diedi loro un sacco pieno di mangime

- ok, ridatemi il mio amico, vi prego -.

Io e Michael ci guardammo, poi ci appostammo a discutere sottovoce

- allora Mike, ci sarà un modo per convincerli -
- sta andando tutto male, sono sicuro che a Riccardo stia andando peggio -

ci affacciamo e vedemmo che Riccardo aveva ricreato una planimetria perfetta in scala di Canterlot e aveva riempito la stanza di fili e foto tutti connessi a varie strade di Canterlot

- e qui metteremo lo striscione, poi metteremo delle luci nella fontana, e… -

ci vide e coprì la lavagna 

- non copiate!!! -
- ma noi… -

tentai di dire io ma lui mi guardò malissimo 

- VIA!!! SOLO LA REGINA ARCOBALENO PUO’ GUARDARE!! -

Rainbow Dash stava con un taccuino a prendere appunti, noi tornammo nella stanza e vedemmo gli uccellini guardarci male.

Fluttershy entrò nella nostra stanza e con un grande sorriso ci chiese

- come va? Spero che stiate facendo amicizia -

gli uccellini cinguettarono felici, i miei occhi si illuminarono e sorrisi perfido, mi girai verso gli uccellini e dissi loro

- sta andando tutto alla grande, vero? Non vogliamo deludere Fluttershy, vero? -

poi sottovoce dissi loro

- non ho paura a farvi affondare con me piccoli bastardi -

Fluttershy ci guardò e chiese

- tutto bene? -

io mi appoggiai alla ringhiera e dissi 

- sta andando tutto bene, parlavo della serata con i nostri amici pennuti, vero Michael? -

lui capì e sorrise anche lui perfido

- oh certo, andrà tutto bene -

Fluttershy sorrise e chiese 

- ma vi serve una mano? -
- naaahhh, vai pure -

dicemmo noi due in coro

- ok, mi fa piacere vedere che vi divertite, a dopo -

io e Michael ci girammo verso gli uccellini, io dissi

- allora, patti chiari amicizia lunga, aiutateci a trovare una musica da farvi cantare e non diremo a Fluttershy che avete rapito Mike due volte -

loro si rifiutarono, allora Michael afferrò un pennarello rosso si disegnò delle finte ferite addosso e si cosparse di piume buttandosi a terra, gli uccellini lo guardarono indifferenti, io mi girai verso la posizione di Fluttershy e mi preparai a chiamarla guardando i bastardi volanti 
- oh Flutt… -

gli uccellini iniziarono a sudare freddo 

- … tters… -

si arresero e mi fecero segno di non dire nulla, io sorrisi 

- ottimo, Michael il nostro lavoro ha inizio -.

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Riccardo guardò soddisfatto la lavagna e tutti i collegamenti che aveva fatto con fili e foto, si girò verso Rainbow Dash e le disse 

- allora, va bene così? -
- wow, in effetti non è affatto male… Complimenti Riccardo, vieni con me, sarai tu a spiegare sta cosa al resto del gruppo degli addobbi -
- lascerò tutti a bocca aperta! -

e portandosi dietro la lavagna seguì la ragazza.

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La giornata svolgeva al termine, mentre Riccardo spiegava al suo gruppo il piano per la decorazione della città, Sveta e Pinkie Pie stavano per finire con la loro torta, la ragazza dai capelli rosa osservava Sveta che poggiava lentamente una statuina di zucchero di Luna sulla cima della torta

- piano… Piano… -

diceva Pinkie Pie preoccupata, ma Sveta posizionò la statuina perfettamente, le due osservarono la loro creazione soddisfatte e batterono il cinque, Sveta disse

- ok, è stata un’impresa, domani saranno tutti stupefatti del nostro lavoro -
- rimane un problema… -
- quale? -

Pinkie Pie indicò la porta tenendo sempre lo sguardo sulla torta, Sveta osservò la torta alta almeno 4 metri

- oooohhhh… Ora capisco il problema, in effetti si… Va beh, useremo la magia di Twilight e Rarity per farla apparire direttamente a Canterlot -
- touche, ok, ora ci meritiamo una bella doccia e dopo una bella dormita. Si è già fatta notte. Domani è il grande giorno, puoi dormire qui se vuoi, ho una stanza libera -
- certo, ti ringrazio -.

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Riccardo continuava a parlare, tutti lo ascoltavano attentamente 

-… ok, questo è quanto, ci sono domande? -

nessuno rispose

- ottimo, allora inizio dandovi i vari compiti, voi … Pegasi? Vi chiamate così anche se siete umani? -

a rispondere fu Rainbow Dash

- si, vai tranquillo -
- ok, voi pegasi occupatevi delle decorazioni sui tetti e della disposizione delle nuvole, unicorni usate la vostra magia per posizionare le decorazioni in alto e gli altri si occuperanno delle decorazioni e delle tavolate di cibo. Quindi signori riposate stasera che domani sarà una giornata impegnativa -.

Riccardo uscì dal municipio seguito da Rainbow Dash, portava con se ancora la lavagna

- hai intenzione di portarla anche a letto? -

chiese la ragazza 

- si, non voglio che mi copino l’idea -
- chi? -
- “loro” lo sanno -
- “loro” chi? -
- già… -
- sei strano… Io vado a casa, tu riesci a ritrovare la via di casa? -

Riccardo osservò l’immenso albero di cristallo di fronte a sé 

- credo di si, buonanotte Rainbow Dash -
- ‘notte Riccardo -

e detto ciò la ragazza aprì le ali e volò via, Riccardo la osservò e riprese a spingere la lavagna verso casa.

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Fluttershy entrò nella stanza degli uccellini e disse

- è tardi, avete finito? -

notò che io e Michael ci eravamo addormentati insieme agli uccellini e che nelle mani avevo uno spartito finito, la ragazza lo afferrò e lesse 

- “Chiaro di Luna di Beethoven”? Mai sentita… Forse è una canzone del loro mondo, beh… -

la ragazza uscì e ritornò con due coperte e due cuscini, ci sistemò meglio e ci disse

- grazie dell’aiuto, buonanotte ragazzi -.

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Capitolo 6
*** The power inside you ***


il grande giorno era arrivato, mi svegliai emozionato

- FINALMENTE E’ ARRIVATO IL GIORNO DELLA FESTA!!! -

Michael aprì gli occhi e si alzò sbadigliando 

- ma che… Oh allora non era tutto un sogno, oh beh… Prepariamoci, dobbiamo andare dagli altri -
- a proposito, dove saranno? -

a risponderci fu Fluttershy mentre ci portava la colazione composta da tè e biscotti

- Sveta sta da Pinkie Pie, Riccardo invece sta nel palazzo di Twilight -
- oh beh, ha senso, sbrigati Mike! Mangia e preparati perché oggi sarà una giornata fantastica! -.

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Riccardo stava facendo colazione mentre spiegava a Twilight a cosa servisse la lavagna

- … E qui metteremo uno striscione con su scritto “BUON COMPLEANNO LUNA” -

Twilight alzò la mano 

- chiedi pure -
- ok. L’idea mi piace e non cambierei nulla… -
- “ma”? -
- … Ma sicuro che riusciremo a fare tutto per stasera? -
- ppfff, ovvio. L’unica cosa che potrebbe impedire ciò è… -

Riccardo si guardò intorno e poi con sguardo cupo disse

- “loro” -
- è da ieri che parli di “loro”, chi diamine sono?? -
- tu non vuoi saperlo -
- … Sai cosa? Non mi interessa, basta che questa festa vada per il meglio, ora hop hop andiamo a Canterlot e la lavagna resta qui! -
- ma… -
- metterò la mia migliore guardia a difenderla! -
- e chi? -

Twilight si guardò in girò poi prese Owlowiscious e lo mise sopra la lavagna 

- ecco qua, ci penserà lui -

Riccardo lo guardò e il gufetto ricambio lo sguardo 

- ok, mi fido di te, andiamo Twilight -.


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Rarity osservò la torta e disse

- ok, potrò portarla a Canterlot senza problemi. Però potevate pensarci prima -

Pinkie e Sveta sbuffarono, Rarity sorrise e fece sparire la torta 

- ok, vi ho portato i vestiti, li metterete solo stasera perché se vedo anche solo una macchiolina di sudore su di essi… -

la ragazza si avvicinò alle due 

- … ve ne pentirete! Ok care, andiamo! -

Sveta guardò l’orologio

- chissà se gli altri saranno già a Canterlot -.

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Mi guardavo in giro.
Canterlot era più grande di quel che sembrasse. 
Riccardo stava gestendo le decorazioni, Sveta e Pinkie scortavano la torta al sicuro ringhiando a chiunque si avvicinasse, Michael invece stava a discutere con gli uccellini.
Sorrisi, è vero che avremmo dovuto pensare a un modo per tornare a casa, però in quel momento ero semplicemente felice di essere lì con i miei amici.

Twilight si avvicinò a me

- vi state dando da fare moltissimo noto. Ci tieni a loro eh? -
- chi meglio di te può capirmi. In effetti si, grazie a loro sono migliorato molto. Lo stesso è successo anche a te vero? -
- già, e posso dirti una cosa con certezza, senza di te non esisterebbe questo gruppo -
- nah, non credo… Ma ti ringrazio, ora sarebbe il caso di non distrarci, cosa potrei fare? Sono quello che sta facendo di meno -
- non preoccuparti, per ora rilassati. Si nota lontano un chilometro che sei teso, relax -
- lo spero, grazie Twilight -

la ragazza mi sorrise e si allontanò per aiutare Riccardo a dare indicazioni a tutti.
Li osservai felice, dopo la festa avremmo pensato ad un modo concreto per tornare indietro, ma per ora ci saremmo solo dovuti rilassare.

Le preparazioni andavano perfettamente, anche Celestia e Luna ci diedero una mano.
Luna ha insistito tanto per aiutarci, nonostante fosse tutto dedicato a lei, chi eravamo noi per dirle di no.
In men che non si dica era quasi tutto pronto, la festa sarebbe iniziata con Luna che faceva sorgere la… Beh… Luna, fa strano doverlo dire così.

- Daniel! -

mi girai e vidi Sweetie Belle venirmi incontro felicissima

- ehilà Sweetie, dimmi pure -
- ho finito il tuo vestito, spero davvero che lo apprezzerai -
- sono sicuro che tu abbia fatto un lavoro eccezionale, fra un po' andremo tutti a vestirci, manca ancora un’oretta -
- aaahhh sono così emozionata! È la prima volta che faccio un completo a qualcuno -

sorrisi, la trovavo veramente adorabile, tutto andava alla grande… Sarebbe troppo bello se fosse così.
All’improvviso vidi delle strane nuvole temporalesche avvicinarsi, non ero l’unico ad averlo notato, vidi Rainbow Dash confusa volare subito verso di esse per allontanarle, ma non serviva a nulla.
La ragazza scese subito e osservò Riccardo che intanto era andato nel panico più completo

- che succede? Perché non riesci a spostarle? Oddio! Oddio sta andando tutto a puttane! Oh no! -

Riccardo perse coscienza cadendo a terra.
Si alzò il vento.

Tutti guardammo confusi ciò che stava accadendo, iniziarono persino a cadere dei fulmini.

Fu questione di secondi, alcune case erano andate a fuoco, il vento iniziò ad aumentare, la frequenza dei fulmini aumentava sempre di più.

- Twilight!!! porta tutti al sicuro!!! -

urlai io alla ragazza che mi era passata affianco, lei fece cenno col capo e si allontanò

- DANI! -

Sveta mi corse incontro insieme a Michael e Riccardo, quest’ultimo disse

- eddai, avevo organizzato tutto con così tanta precisione! -

Michael lo sgridò

- penso che adesso sia il caso di pensare a salvare le persone, dove sono Celestia e Luna? -

ci guardammo in giro ma di loro non ci fu traccia 

- cazzo! Dobbiamo pensare a metterci in salvo!! -

dissi spaventato, intanto le mane 6 stavano portando tutti al sicuro. Corremmo verso di loro ma un fulmine colpì il terreno di fronte a noi, poi venne seguito da altri che colpirono tutto intorno a noi 

- perché ho come l’impressione che ce l’abbia con noi? -

chiese Riccardo, io ero nel panico, non sapevo cosa fare, stavo per svenire ma sentì Michael che mi poggiò una mano sulla spalla e disse

- tranquillo, siamo qui -

io li guardai, avevo il respiro accelerato, ma pian piano riuscì a tranquillizzarmi

- o… Ok. Posso farcela -
- ben detto, ora… -

Michael vide che erano tutti al sicuro.
Un fulmine più grande degli altri cadde sopra una fontana facendola esplodere. I detriti volarono verso di noi ma per fortuna venimmo salvati dallo scudo magico di Twilight e Rarity, la seconda ci chiese 

- tutto bene? -

non facemmo in tempo a rispondere che dalla fontana uscirono dei filamenti oscuri che colpirono i corni di Twilight e Rarity.

Rainbow Dash volò per proteggere le amiche, ma sia lei che Fluttershy vennero colpite alle ali da questi filamenti. 
Lo stesso destino toccò a Applejack e Pinkie Pie che, colpite agli arti vennero private della loro forza e velocità

- dannazione! Ma che sta succedendo? -

chiese Applejack terrorizzata, in tutta risposta, le mane6 vennero scagliate lontane da noi, rimanemmo solo noi 4 di fronte a ciò che rimaneva della fontana

- finalmente ci incontriamo -

una voce fuoriuscì dalle macerie.
Cuore accelerato.
Respiro accelerato.
La mia vista era annebbiata.
Tremavo.
La paura mi assaliva, eppure mi ero posizionato di fronte ai miei amici

- scappate! -

dissi loro senza pensare

- cosa? Col cavolo che ti abbandoniamo qui, Dani -

disse Sveta

- DOVETE SCAPPARE! -

la voce continuò 

- che tenerezza, mi dispiace dovervi separare, ma il mio signore vuole conoscervi di persona -

Fu una frazione di secondo.
Un gigantesco portale si aprì sopra di noi. Michael, Riccardo e Sveta vennero risucchiati verso di esso

- NO! RAGAZZI!! -

All’improvviso vidi me stesso come se fossi in terza persona, questo mi succedeva quando per via della paura perdevo il controllo, mi vidi correre verso una casa, salì sul balcone e mi spinsi sul tetto, lo percorsi tutto. Non potevo perderli.
Corsi verso di loro.
Erano ormai quasi all’interno del portale.
Saltai per afferrarli.
Ma fallì.
Anche io venni risucchiato nel portale. 



Aprì gli occhi, ero in uno spazio completamente avvolto dall’oscurità. Mi alzai di scatto

- Ragazzi!!! dove siete!?! VI SUPPLICO RISPONDETE!! -

di fronte a me apparvero tre statue rappresentanti i miei tre amici 

- c… Cosa? -

ma quando mi ci avvicinai, esse si frantumarono cadendo a terra, indietreggiai spaventato.
Sopra di esse apparvero i miei amici

- RAGAZZI! STATE BENE? -

non mi sentivano, la loro attenzione era rivolta verso delle versioni oscure di loro.

Riccardo, Michael e Sveta li osservarono.

Michael prese in mano la situazione e disse

- so che siamo preoccupati per Daniel, ma ora pensiamo a salvare la nostra pelle -

Sveta e Riccardo annuirono spaventati.

Michale venne caricato dalla sua versione oscura e scagliato via

- Mike!!! -

urlò Sveta, Riccardo la spinse via salvandola da una carica della Sveta oscura che per ripicca lo colpì al petto con un calcio.

Michael si alzò e osservò il suo avversario 

- wow, apprezzo i poteri oscuri e le ombre. Ma tu amico mio fai veramente schifo -

l’ombra sorrise dicendo 

- noto della paura nella tua voce, che succede? Hai acclamato così tanto l’oscurità, adesso la temi? -
- paura di te? Ma fammi il piacere io… -
- hai paura, ma ti capisco. È normale temere chi ti è superiore -
- tu non sei superiore a me! -
- ah no? -

l’ombra gli apparve dietro, Michael tentò, istintivamente di colpirlo con un pugno, ma l’avversario gli afferrò il braccio e glielo torse dietro la schiena. Sentire Michael urlare dal dolore mi fece rabbrividire, lui… Il più forte fisicamente del nostro gruppo che veniva sottomesso con così tanta facilità. Ma non fu l’unico.

Riccardo si rialzò tossendo dopo il colpo ricevuto dal Riccardo ombra. Osservò la sua controparte e sorridendo disse 

- wow… Come isekai fa un po' schifo, chi l’avrebbe detto che sarei morto nel mondo di MLP -

l’ombra lo guardò confuso 

- ti arrendi di già -
- ni, so benissimo che posso fare ben poco contro di te, ma ehi… Almeno un colpo te lo tiro! -

Riccardo lo placcò, ma l’ombra essendo incorporea lo fece cadere a faccia avanti dietro di sé, essa si girò e lo osservò

- che patetico tentativo, arrenditi e ti renderò più forte di quanto tu abbia mai potuto desiderare -

Riccardo si alzò

- tsk, pensandoci bene… -

l’ombra sorrise

- … ho dei bei lineamenti facciali -

Riccardo rise prima di essere colpito in pieno petto dall’ombra furiosa

- non mi prendere per il culo -
- se sei la mia ombra sai… Coff… Sai bene che prenderò per il culo le persone fino al mio ultimo respiro -
- allora mi accerterò di affrettare la tua dipartita -.

Sveta si rialzò, la sua ombra non la attaccò, semplicemente le disse

- guardati, sei patetica, ti hanno dovuta soccorrere per quanto tu sia debole -

Sveta la osservò in silenzio 

- … sei debole, nessuno ti apprezza veramente -
- n… No, io ho…-
- cosa? Degli amici? … Daniel? Pensi davvero che ti ami sinceramente? -

l’ombra gli si materializzò vicino e all’orecchio le sussurrò 

- pensi davvero che se mai trova qualcuna migliore di te non ti scarterà come hanno sempre fatto tutti? Una ragazza più bella, più… Sensuale, senza problemi mentali come te… -

Sveta tremò lasciando cadere qualche lacrima 

- l… Lui non… -
- solo perché state insieme da tanto? Sai benissimo anche tu che ti lascerà appena ne avrà la possibilità, nessuno vuole una ragazza brutta come te o con così tanti problemi -

Sveta si rannicchiò tremante

- no! TI PREGO! Dani non penserebbe mai questo di me! -.

Mike si rialzò dolorante, la sua ombra lo guardò con superiorità

- non ti vuoi arrendere eh? -
- mai -
- … ti direi che sei coraggioso, ma questa è solo scena, sei solo testardo -
- forse… -
- anche se sai che non puoi vincere continui a rialzarti solo perché ti sei messo in testa ciò, a costo di far soffrire gli altri non cambi mai idea… A costo di litigare con i tuoi amici non cambi idea, quante volte è successo ormai? Per quanto tempo ancora pensi che ti sopporteranno? -
- l… Loro… -

Michael indietreggiò

- n… No, mi stai manipolando! -
- oh, io? Cosa te lo fa credere? Sto solo dicendo come stanno le cose, oppure sei talmente testardo da rigirare le cose a tuo favore solo perché ti fa comodo? -
- io… Loro non… -
- “non mi abbandoneranno”? È questo ciò che vuoi dire? Devo ricordarti tutte le volte in cui avete discusso? Tutte le volte che hai rovinato le serate a tutti solo perché ti eri messo in testa una cosa che a loro non andava? -

Michael era immobile in piedi in preda alla paura, non sapeva più cosa fare.

Riccardo schivò un colpo dell’avversario per poi rotolare via e prendere le distanze

- fai come con i tuoi sentimenti, scappi -
- c… Cosa? No! Ti sto solo schivando -
- oh tu credi? -

l’ombra lo guardò sorridendo 

- la tua incapacità nel dimostrare emozioni è veramente deprimente -
- che stai dicendo? -
- tutte le volte che i tuoi amici ti hanno fatto regali come hai reagito? -
- cosa c’entra adesso? -
- con un neutralissimo “grazie”… Wow, chissà come si saranno sentiti i tuoi amici dopo aver organizzato il regalo migliore per te -

Riccardo non rispose, rimase immobile a guardarlo

- ho per caso toccato un argomento delicato? Mi dispiace… Come ai tuoi amici dispiace la tua incapacità nel dimostrare che tieni a loro -
- io tengo a loro, semplicemente… -
- … semplicemente fai schifo, e se la tua incapacità nel dimostrare i tuoi sentimenti sia perché non tieni davvero a loro? -

Riccardo indietreggiò 

- io, non lo farei mai. Tengo davvero a loro -
- non devi convincere me, ma loro -
- sono anni che siamo amici! Mi conoscono -
- e se appunto per questo si sentono ancora più a disagio? Se appunto il sapere che sono anni che vi conoscete e ancora non riesci ad esternare le tue emozioni li facesse soffrire di più? -

Riccardo si immobilizzò 

- n… Non può essere possibile -

l’ombra rise e gli si avvicinò

- lasciali perdere, sono solo un peso. Unisciti a me e diventa il più forte in assoluto -.

Vedevo i miei amici crollare uno dopo l’altro, Sveta in ginocchio che piangeva, Riccardo che rimase immobile soggiogato dalla sua ombra e Michael che veniva sottomesso con così tanta facilità. 
Mi sentivo inutile, cosa avrei mai potuto fare? Io! Io che ho paura di quasi ogni cosa? Che potevo mai fare? In quel momento reagì senza pensare

- NON ARRENDETEVI CAZZO!!! -

i tre si smossero un po', sembrava come se mi avessero sentito, forse potevo fare qualcosa.
Corsi verso di loro, prima Michael, il più vicino. Gli toccai la spalla

- tu che sei il più forte del gruppo non puoi farti sottomettere così ! -

Michael si riprese e sorridendo disse

- Daniel ha ragione, e anche tu ombra hai ragione, sono testardo e mi sono messo in testa una cosa: non deludere i miei amici! -

Raggiunsi Riccardo, lo scossi

- Dio non credevo lo avrei mai detto… Tu sei quello che nonostante fa battute di merda ci fa sempre ridere, cazzo odio le tue dannate battute ma ti ringrazio perché ci fai sempre ridere! -

il mio amico sorrise, non mi vedeva ma mi sentì e disse

- mi avevi già convinto a “Dio non credevo lo avrei mai detto”. Senti ombra, anche se non me la cavo nel dimostrare i miei sentimenti, i miei amici lo sanno e mi capiscono, per questo li accetto, ma sai cosa non accetto? Te… Al massimo… -
- non dirlo -

dissi io insieme all’ombra

- … TI SCIABOLO!!! -

Lo odio e lui lo sa benissimo.
L’ultima era Sveta, la raggiunsi, mi inginocchiai di fronte a lei e le presi le mani

- so che non puoi vedermi, ma sono qui con te, come ho sempre fatto e come farò sempre -

le asciugai le lacrime e mi avvicinai a lei

- e ignora la tua ombra, ignora le tue paure… -

le accarezzai la guancia 

- … io ti amo così come sei e mai in vita mia ti cambierei, ne come amica… ne come compagna di vita -

e la baciai, Sveta lo percepì e sorrise 

- Dani… non so dove tu sia adesso, ma grazie, grazie del tuo amore e della tua lealtà… -

si rialzò e disse

- … Dani mi ama e i miei amici mi vogliono bene. NON PERMETTERO’ A UN’OMBRA DEL MIO PASSATO DI ROVINARMI IL PRESENTE E IL FUTURO!! -.

mi allontanai. Le statue si iniziarono a riparare e in pochi istanti i miei amici si ergevano fieri sopra le loro statue che, da pietra grezza, erano diventate d’oro.
Li osservai fieri.
Una luce immensa illuminò la zona.

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Dal portale sopra Canterlot uscì un immenso raggio di luce, l’ombra che si ergeva sopra la fontana indietreggiò

- cosa? Come? -

di fronte a lui aveva Michael, Riccardo e Sveta, ma erano diversi da prima.
Michael era avvolto da un’aura oscura e nella sua mano si generò una falce fatta d’ombre, Riccardo invece aveva indosso un’armatura di luce e Sveta era avvolta da un’aura di fuoco nero e con due sferette, una blu e una rossa, che svolazzavano intorno a lei.

L’ombra li guardò e disse

- wow, che simpatici, ora avete dei poteri, ma non vi serviranno contro di me -

Michael gli puntò contro la falce e disse

- sei bravo a parole, ma se hai veramente le palle mostrati -
- e se fosse donna? -

chiese Riccardo, a cui rispose Sveta

- beh tecnicamente anche le donne hanno due palle, non come le vostre ma… -
- ZITTI!! NON ORA!!! vi prego! -

disse Michael esasperato, il trio tornò in formazione.
L’ombra rise

- ok, come desiderate, mi mostrerò a voi -

centinaia di fulmini colpirono ripetutamente la fontana, poi un fulmine più forte creò un’esplosione.

Il trio osservò in silenzio, poi dal fumo uscì una figura alta e snella, indossava un impermeabile di pelle nera lungo fino alle caviglie, con sotto una giacca a collo alto con zip di pelle nera, jeans e guanti neri, stivali in pelle nera e il look finiva in bellezza con occhiali da sole. Michael fu il primo ad indietreggiare

- no, tu no! -

l’uomo si sistemò i capelli biondi e sorridendo disse

- vedo che la fama mi precede -

Michael si mise in posa d’attacco e disse

- Wesker -

Wesker sorrise e venendo avvolto da fulmini disse


- sappiate una cosa, in un combattimento non conta solo la forza, ma principalmente l’esperienza e mi dispiace per voi… Ma vi batto in entrambe -.

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Capitolo 7
*** Esperienza è potere ***


Wesker osservò i suoi tre avversari, camminò verso di loro aggiustandosi i guanti 

- voi tre marmocchi sperate di battermi? -

il suo corpo venne avvolto da elettricità, ci fu un rombo di tuoni e Wesker apparì davanti ai tre

- beh, preparatevi per una piccola dimostrazione di forza -

ma Riccardo fu abbastanza reattivo da creare uno scudo d’energia e parare il pugno diretto a Sveta, Mike saltò oltre lo scudo e tentò di colpirlo con un fendente, ci riuscì.

Mike si mise davanti al gruppo e iniziò a sferrare vari colpi, Wesker li schivava tutti senza troppi problemi, indietreggiò e caricò un pugno di elettricità per poi colpire l’aria e generare una sfera elettrica, ma subito venne intercettata da una sfera di fuoco. Sveta sorrise dicendo

- io sono praticamente il mago piromane del gruppo, lo adoro, Mike tu attacca, Riccardo tu occupati della difesa -

Mike si mise di fronte a tutti, Riccardo al centro e Sveta nelle retrovie mentre generava varie sfere di fuoco.
Wesker li osservò sistemandosi gli occhiali

- adorabili, ma ciò non servirà contro di me -

l’uomo si sporse poco in avanti aprendo le braccia e rilasciando fulmini.


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Io mi guardai intorno, i miei amici erano spariti. Mi trovavo ancora nella zona oscura

- ma che succede? Perché io sono ancora qui? -
- perché loro sono stati in grado di affrontare le loro paure e sbloccare il potere che risiedeva in loro -

mi girai verso la voce, era una versione oscura di me. I suoi occhi cinerei mi scrutarono. Ero veramente terrorizzato.
Lui camminò verso di me dicendo

- che succede? Paura? -

Si, era ciò che volevo rispondere ma, guarda un po' che casualità, ero talmente terrorizzato da non riuscire a parlare 

- tu hai aiutato loro, ma adesso, chi aiuterà te? -

indietreggiai spaventato, tentai di abbozzare una mezza posizione di difesa, non ho mai fatto nessun tipo di lotta in vita mia. Mio padre era abbastanza contrario per paura che potessi diventare violento, non lo biasimavo, due volte ho picchiato qualcuno in vita mia e due volte ho concluso il tutto con un solo colpo… Io non volevo fare del male a nessuno.

L’ombra si ingigantì 

- hai paura a difenderti, sia perché temi la forza di chi hai di fronte, ma anche perché temi la tua forza, temi di far del male alle persone a cui tieni -

lo guardai tremante, non riuscivo ancora a parlare 

- hai intenzione di lasciarmi parlare da solo? Non sei in grado di iniziare o continuare un discorso, ecco perché in pochi ti sopportano -

si ingrandì ancora un po' 

- ma basta con le cazzate, vediamo quali sono le tue paure più grandi -

mi apparve davanti e mi afferrò la fronte, sentì le energie lasciarmi.
Dopo pochi istanti mi lasciò e caddi a terra. Mi rialzai a fatica, l’ombra sorrise e mi guardò

- wow, sei veramente un caga sotto, ci sarà da divertirsi. Ti distruggerò lentamente -.

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Wesker schivò un fendente di Mike e tentò di contrattaccare, ma venne deviato dallo scudo di Riccardo che lo lasciò scoperto e così facilmente colpibile dalle sferette animate di Sveta che si erano trasformate in lance infuocate.
Le due lance lo infilzarono per poi piantarlo in un muro, tornarono normali e si posizionarono di nuovo vicino a Sveta. La ragazza guardò l’avversario che si rialzava pulendosi i vestiti

- devo ammetterlo, vi ho sottovalutati. Pensavo che avendo preso da poco i vostri poteri non sareste stati minimamente in grado di usarli. Invece mi avete colpito, anche letteralmente -

Riccardo smorzò una risata perché guardato male dagli amici 

- cosa? Era simpatica come battuta -
Wesker sorrise per poi scattare verso il gruppo. Riuscì a colpire Michael al petto che resistete al colpo per poi rispondere con un pugno avvolto dalle fiamme nere create da Sveta. 
Wesker si fece un volo di almeno una decina di metri. Michael sorrise fiero 

- ottima idea, possiamo farcela -

l’avversario si rialzò ma venne bloccato da delle catene di luce create da Riccardo, il gruppo lo guardò 

- come hai fatto? -

chiese Sveta, il ragazzo rispose 

- non lo so ma sbrigatevi, non so per quanto posso fare sta cosa -

Michael caricò l’uomo mentre Sveta da dietro, trasformò le due sferette colorate in un fucile calibro .50 fatto di fuoco rosso e blu. Si mise in posizione e concentrò il suo potere nell’arma, su la cui canna si generò una piccola sfera di fuoco nero che assorbiva energia da Sveta.

Michael iniziò a sferrare vari fendenti contro Wesker che non poté far altro che subire in silenzio gli attacchi

- sono pronta!!! -

Michael si spostò, lasciando campo libero a Sveta che sparò un singolo colpo, talmente forte da sbalzarla all’indietro. Il proiettile fu talmente veloce da colpire istantaneamente Wesker al petto. Appena il proiettile impattò generò una gigantesca esplosione di fuoco nero.
Sveta si rialzò felice

- ho le spalle doloranti, ma è stato fighissimo! L’ho colpito! -
 
il trio si rimise in posizione, sapeva che quel colpo non bastava, infatti quando il fumo si diradò, Wesker era ancora in piedi, però si notava che il colpo lo aveva subito pesantemente. I vestiti erano lacerati e con ancora delle fiamme nere, gli occhiali erano stati distrutti all’impatto, l’uomo avanzò barcollando un po' 

- tu… Maledetta!!! -

Michael notò che gli occhi di Wesker non erano del solito rosso fuoco, ma erano completamente neri 

- non mi piace sta cosa -

Wesker osservò con rabbia Sveta

- Come tutti sanno… Il support è il primo da dover far fuori!! -

l’uomo scattò rapidissimo contro Sveta, schivò Michael e Riccardo che tentarono di difenderla, la ragazza lo guardò negli occhi e disse

- non pensare che sarà così semplice -

la sferetta blu si trasformò in uno scudo infuocato che appena venne colpito dal pugno di Wesker esplose frontalmente travolgendolo.
L’uomo rotolò all’indietro e la osservò con odio maggiore 

- come cazzo è possibile!?!? -

Sveta sorrise

- non lo so bene nemmeno io, ma una cosa che so con certezza è che non ci arrenderemo così facilmente -

Michael afferrò saldamente la falce e Riccardo creò un gigantesco martello d’energia e disse

- é vero che tu hai l’esperienza dalla tua, ma a quanto pare non ti basta per vincere -

Wesker si alzò, i fulmini che sprigionava aumentarono

- voi… AVETE OSATO INSULTARMI!!! IO NON PERMETTERO’  A DEGLI ESSERE INFERIORI DI SCHERNIRE UN DIO COME ME! -

si alzò in volo verso la tempesta e ridendo iniziò a venir colpito da vari fulmini. Il trio lo guardò incapace di fare qualcosa.
Dopo poco, l’uomo si posizionò di fronte a Canterlot, portò una mano di fronte a sé ed in essa si generò una sfere di elettricità 

- oh no! Sveta crea subito uno scudo magico!!! -

ordinò Michael, Sveta lo guardò e mettendosi davanti al gruppo generò uno scudo infuocato, appena in tempo, perché dalla mano di Wesker partì un raggio elettrico gigantesco che li travolse, per “fortuna” il raggio era incentrato su di loro, quindi non si sarebbero dovuti preoccupare delle zone circostanti.
Sveta indietreggiò di un passo, lo scudo stava iniziando a cedere sotto la potenza di Wesker che rideva

- pensavate di avere qualche possibilità? Patetici! E adesso morite come gli scarafaggi che siete!! -

la potenza del raggio aumentò.
Lo scudo di Sveta cedette.
La ragazza cadde all’indietro.
Il trio osservò il raggio avvicinarsi, Michael sorrise

- beh, almeno ci abbiamo provato -

Chiusero tutti e tre gli occhi, ma stranamente l’impatto non arrivava. Aprirono gli occhi solo dopo aver sentito Rarity urlare

- SWEETIE BELLE!!! -

davanti a loro c’era la ragazzina che era riuscita a creare uno scudo per proteggerli

- Sweetie Belle! Perché? -

chiese Sveta, la ragazzina non si girò nemmeno e parlò a fatica per lo sforzo

- non… Vi lascerò morire così. Recuperate le energie, io non sono forte come voi, ma… Posso donarvi alcuni istanti preziosi per recuperare le forze! -

la ragazzina avanzò molto lentamente, il suo corno sprigionava un’accecante luce violacea. Wesker la osservò 

- cosa? No… NO! CAZZO PURE QUESTO NO!!! NON POSSO ACCETTARE CHE UNA RAGAZZINA POSSA RESISTERE AD UN MIO ATTACCO!!! -

l’intensità del colpo aumentò, Sweetie Belle indietreggiò 

- mi hai… Sottovaluta! Solo perché sono una ragazzina non mi hai tolto i poteri e adesso… Ne paghi le conseguenze! -

Twilight la guardò da lontano

- adrenalina magica… Quindi si manifesta persino ad un’età così piccola -

Pinkie Pie la guardò 

- cosa? -
- è tipo la vostra adrenalina che aumenta la vostra forza fisica nei momenti di pericolo, noi abbiamo quella magica, in assenza di quella fisica, che aumenta in maniera esponenziale la nostra magia -

Wesker si infuriò sempre di più e scagliò un secondo raggio dall’altra mano che impattò con lo scudo che iniziò a cedere

- ti prego scappa!! -

la implorò Sveta

- e a quale scopo? Lui ci ucciderà comunque e piuttosto che morire da codarda… IO VOGLIO MORIRE COMBATTENDO!!! -

lo scudo si intensificò e iniziò ad avanzare verso Wesker che al limite della pazzia disse

- non. Ti. PERMETTERE!!! SEI SOLO UNA BAMBINA! CON QUALE DIRITTO PARLI DI CORAGGIO E COMBATTIMENTO??? -
- CON QUALE DIRITTO PARLI TU DI FORZA SE TI STAI FACENDO SOGGIOCARE DA ME?? -
- uuuuhhhh, pesante -

disse Riccardo. Wesker perse il lume della ragione e, dopo aver interrotto l’attacco ed unito le mani davanti a sè, urlò dicendo

- ALLORA PREPARATI A PERIRE SOTTO LA MIA VERA FORZA!!! TU E QUESTO DANNATO POSTO DI MERDA SIETE FINITI!!! -

la tempesta sopra a Wesker si intensificò, l’attacco dell’uomo fu istantaneo, stavolta fu un raggio più sottile e concentrato che appena impattò con lo scudo di Sweetie Belle la obbligò ad indietreggiare, lo scudo iniziò a cedere

- f… Fino alla fine… NON MI ARRENDERO’!!! -

ma non bastò, lo scudo cedette.

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Caddi in ginocchio

- smettila! Io… Non sono più come un tempo -
- oh davvero? Sbaglio o persino ora hai ancora paura che i tuoi amici e la tua ragazza ti possano lasciare? Sbaglio o hai ancora paura a dire la tua a loro? Sbaglio o quando stai con loro non riesci mai a parlare di qualcosa di interessante? Che brutto dover essere tuo amico… -

l’ombra mi camminava intorno 

- … Penso che preferirei ammazzarmi piuttosto che dover avere a che fare con te. Quanto tempo pensi ancora che i tuoi amici possano sopportarti? Sei noioso. E di certo questo lo penseranno anche loro -

non riuscivo a rispondere, ero bloccato dalla paura

- e Sveta… Inutile dover dire quanto temi di non essere abbastanza per lei, o quanto temi di non essere abbastanza come amico per Michael e Riccardo. Patetico. Ma arrenditi, non puoi fare nulla -

l’ombra si inginocchiò affianco a me e disse 

- il povero Daniel è in crisi? E dove sarebbe la novità? Una novità sarebbe se finalmente tiri fuori le palle e ti fai valere, ma sappiamo bene entrambi quanto vali: 0. Quindi arriviamo al dunque -

si alzò e mi puntò una spada oscura all’altezza della fronte

- dammi un solo motivo per non ucciderti,  dire Sveta, Riccardo e Michael non vale -

non sapevo cosa dire, mi aveva distrutto emotivamente, ero in lacrime. Ma l’ombra aveva ragione, non era una novità. Io non sono mai stato una persona forte, ho sempre pensato prima agli altri. Il mio ultimo pensiero fu per Michael, Riccardo e… Sveta… 

- mi dispiace ragazzi, ho fallito… -

E questo lo sapeva pure l’ombra

- come immaginavo… -

ritrasse la spada e alzò lo sguardo, sopra di noi si aprì una specie di frattura che mi mostrò i miei amici dentro lo scudo generato da Sweetie Belle 

- r… Ragazzi! -

l’ombra rise

- di certo questo è più doloroso per te, guardarli morire… La paura più grande di Sveta si sta per avverare: morire lontana da te -
- n… No! -
- ed invece si, lo scudo sta per cedere, e tu non puoi fare nulla per salvarli -

osservai paralizzato la scena

- no… No… NO!!!! -

sentì qualcosa dentro di me, qualcosa di strano mi stava accadendo, la temperatura iniziò ad alzarsi, l’ombra stranamente sorrise e aprendo un portale affianco a me disse

- vai, loro hanno bisogno di te -
- cosa stai … -
- sbrigati! Non hanno molto tempo! -

mi fidai e saltai dentro il portale che si richiuse subito.


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Wesker rise vedendo la barriera andare in mille pezzi sotto gli occhi traumatizzati di Rarity e delle amiche

- SI! FINALMENTE!!! CE L’HO FATTA!!! E adesso pensiamo a trovare quelle due principesse -

stava per andare verso il castello quando all’improvviso si fermò

- che succede? Perché sta facendo così caldo? -

Rabbia.
Sangue che ribolliva.
Nascosto dalla cortina di fumo dissi

- hai osato attaccare degli innocenti… -

Wesker si girò verso di me.
Sveta, Michael, Riccardo e Sweetie Belle mi guardarono increduli.

- hai osato toccare le persone a cui tengo… -

Uno strano calore mi iniziò a pervadere.
Wesker mi fissò spaventato.
Strinsi i pugni

- … HAI OSATO TOCCARE LA MIA FAMIGLIA E ADESSO ME LA PAGHERAI!!!! -

lanciai un potente urlo verso l’alto e venni avvolto da un tornado di fuoco rosso. 
L’immensa energia da me sprigionata scagliò via Wesker che si riprese a mezz’aria e mi guardò spaventato.
Quando il tornado svanì tutti gli occhi si puntarono su di me. Ero cambiato, ero circondato da un’aura di fuoco che dall’interno giallo tendeva al rosso verso l’esterno, lo stesso colore avevano i miei capelli e occhi, mi girai verso i miei amici e dissi loro

- recuperate le energie, da solo non posso farcela, lo terrò impegnato finché ne avrete bisogno -

mi guardarono shockati, mi arrabbiai e ordinai loro

- FATELO SUBITO!!! -

i tre si alzarono andando sull’attenti, poi guardai Sweetie Belle e mi sforzai di sorriderle 

- grazie… Ora allontanati -

lei non se lo fece ripetere due volte. Ed infine mi girai verso Wesker, lui atterrò davanti a me sorridendo

- finalmente un degno avversario. La nostra battaglia sarà leggendaria -
- Non ti azzardare a sminuire i miei amici! Adesso è il mio turno! Preparati Wesker… -

ci mettemmo entrambi in posa difensiva, lo guardai negli occhi, ero terrorizzato… Non sapevo come gestire questo mio nuovo potere, ma ero certo di una cosa: non mi sarei arreso.

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Capitolo 8
*** Unbreakable determination ***


Mi preparai per poi scattare verso Wesker, ma non mi regolai, e per via della velocità mi sbilanciai. Il mio avversario non si impegnò nemmeno per afferrarmi e scagliarmi con forza a terra

- puoi essere forte quanto vuoi. Ma il cervello sarà sempre più forte dei muscoli! -

aveva ragione, lui aveva molta più esperienza di me. Ma il mio obbiettivo non era vincere, ma dare la possibilità ai miei amici di recuperare le forze.
Sprigionai energia. Lo scottai perché notai che indietreggiò tenendosi la mano con cui mi aveva afferrato.
Sorrisi rialzandomi

- almeno questo so farlo -

Wesker si limitò ad osservarmi, si mise sulla difensiva ma subito abbassò la guardia osservandomi

- patetico, vedrò di finirti in fretta perché a differenza tua… -

non lo vidi nemmeno, ma sentì il suo pugno spingere sul mio petto 

- … io sono bravo in ciò che faccio -

l’impatto successivo con una casa fu istantaneo, sentì solo il dolore lancinante al petto e alla schiena, per un attimo persi persino coscienza ma mi ripresi subito. Appena in tempo per schivare un fulmine scagliato da Wesker.

Ritornai al centro della piazza dove Wesker mi aspettava sorridendo e applaudendo in modo ironico 

- ma che bravo, sei capace di schivare allora. Bene… Vediamo se sai schivare questi -

i suoi occhi sprigionarono piccole scariche. Il cielo si caricò pronto a riversare su di me l’intera carica accumulata.
Fu questione di una frazione di secondi, il terreno venne colpito ripetutamente da centinaia di fulmini. Normalmente le persone si sarebbero impegnate a schivare i colpi, ma il mio primo pensiero furono i miei amici.
Mi girai verso di loro e vidi Twilight e Rarity difendere tutti con uno scudo magico.
Io non potevo vincere quella battaglia, ma ero sicuro che i miei amici avrebbero trovato un piano per sconfiggere Wesker.
Mi preparai ad essere colpito dai fulmini, ma sopra di me si generò uno scudo di fuoco rosso, notai che aveva un volto composto solo da due occhi e un sorrisetto, mi girai verso Sveta e vidi che era stata lei a salvarmi, mi sorrise.
Mi girai verso Wesker che non si era mosso di un solo millimetro, si limitava a guardarmi 

- che hai da fissare? -
- vuoi dar loro il tempo di riprendersi? Bene… Allora vediamo di impedirtelo -

ci fu un tuono potentissimo che mi assordì e successivamente un lampo mi accecò. 
E di nuovo venni colpito da una raffica di colpi, poi sentì che mi afferrò e lanciò contro ciò che rimaneva della fontana. Riuscì ad aprire gli occhi per poi venire travolto da una raffica di fulmini, il dolore era lancinante. Wesker mi riafferrò e mi portò in alto in mezzo alla tempesta. Vedevo soltanto il volto sorridente e maligno di Wesker e le nubi temporalesche tutte intorno a noi, lui mi sollevò, venni di nuovo travolto dai fulmini. Lui rise, poi si buttò con me in picchiata contro la piazza di Canterlot.
Mi afferrò il volto e lo schiantò di forza contro il terreno, con la coda dell’occhio lo vidi sorridere 

- tu pensi davvero di poter fare qualcosa? Non hai il minimo di esperienza, sopratutto non conosci i tuoi poteri… Non hai speranze! -

mi sollevò e mi lanciò contro i miei amici che corsero subito verso di me per proteggermi, Sveta creò uno scudo per proteggerci, a lei si unirono Twilight, Rarity e Sweetie Belle.
Wesker si alzò in aria e si sgranchì dicendo 

- adesso, vi mostrerò quanto voi siate insignificante per me -

Riccardo lo imitò

- “QuEsTa NoN è La MiA fOrMa FiNaLe” -

Wesker lo fissò divertito

- si, ma a differenza di ciò che accade nei vostri anime o film, io vinco -

un fulmine colpì Wesker curandolo completamente, puntò un dito contro di noi e sparò un singolo fulmine che mandò in frantumi lo scudo magico come fosse vetro. Venimmo tutti colpiti da vari fulmini, il dolore era immenso, vedevo i miei amici soffrire. 
Caddi in avanti, il fuoco che mi circondava svanì, Wesker ci osservò, mai una volta aveva smesso di guardarci con superiorità.
Mai una volta aveva smesso di esserci superiore.
Non avevamo possibilità e lui lo sapeva, aveva giocato con noi come un gatto fa con un topo.
Lo guardammo tutti terrorizzati, saremmo davvero morti nel mondo di MLP? Sarebbe stato ironico.
Ma prima che potessimo pensare altro, Celestia e Luna apparvero davanti al gruppo, Twilight sorrise

- principesse! Finalmente avremo una pos… -

Celestia ci guardò e disse 

- abbiamo perso, non possiamo fare altro se non… -

e subito usarono la loro magia per farci sparire sotto lo sguardo di Wesker.


Riapparimmo al giardino dolci mele, prima di fare altro, le due principesse usarono una magia che creò una cupola sopra di noi che ricoprì l’intera zona, si girarono verso di noi e con sguardo deluso e sconfitto si appoggiarono al fienile di Applejack. Twilight le guardò confusa e disse

- ma perché? Potevamo vinc… -

Celestia perse le staffe

- NO! NON AVREMMO MAI VINTO! CI HA ATTACCATI SENZA PREAVVISO, NON ERAVAMO PRONTI! -

Twilight tentò di controbattere 
- ma voi… -
- COSA? Io e Luna siamo riusciti a salvare solo voi! -

disse indicando me, i miei amici, le mane6, le CMC e Spike

- ma voi avevate abbastanza potere per poter portare qui tutti -
- E FARE COSA? SE PORTAVAMO TUTTI NON AVREMMO POTUTO NASCONDERCI! Siamo riuscite a portarvi qui per fortuna, nel caos non potevamo pensare ad un posto migliore! È una cosa orribile da dire, ma non potevamo far altro! Ho preferito salvare voi che rischiare di perdere tutti -

la principessa abbassò la testa delusa nascondendo le lacrime, io e i miei amici ci guardammo scioccati, Sveta si fece avanti e chiese

- la magia che avete usato… A cosa serve? Uno scudo non servirà a molto -

a rispondere fu Luna che nel frattempo consolava la sorella 

- ci nasconde agli occhi di Wesker. Potremmo organizzare qualche piano -

ci guardammo tutti quanti, poi gli occhi di tutti si puntarono su noi 4, Rarity si fece avanti

- oggi loro hanno rivelato dei poteri interessanti, potremmo lavorare su quelli -

gli occhi di tutti mi mettevano a disagio, ma avevano ragione, dovevamo lavorare sui nostri poteri.

Arrivò la sera, o perlomeno tecnicamente doveva essere sera visto l’orario, ma siccome le due sorelle non potevano gestire il ciclo giorno/notte il sole era rimasto alto, ma non si vedeva nemmeno uno spiraglio di luce per via della tempesta sopra Canterlot che si era ampliata ed intensificata sempre di più, i fulmini erano diventati sempre più frequenti e potenti ed erano l’unica fonte di luce.
Io guardavo il fumo che si levava dalle case di Ponyville, era desolante, Michael mi raggiunse e disse 

- non potevamo far nulla, abbiamo da poco avuto dei poteri che vanno contro ogni nostra logica -
- lo so, questa è la vita reale per quanto possa sembrare strano. Dobbiamo organizzare qualche piano, non possiamo rimanere con le mani in mano per troppo tempo. Te ed io conosciamo bene Wesker, eppure è completamente diverso da ciò che sappiamo -
- non è il fatto dei tuoni, nonostante sia la cosa più ovvia, ma il fatto che aveva del fumo nero che usciva dai suoi occhi -

Twilight ci raggiunse

- qualcuno lo stava controllando, ho sentito un’altra presenza dentro Wesker -

io e Michael ci guardammo condividendo un cenno di assenso, poi lui aggiunse

- che possiamo fare? -
- prima voi quattro dovrete allenarvi con i vostri poteri con il nostro aiuto, io e Rarity aiuteremo Sveta e Sweetie Belle con la loro magia, si anche lei vuole allenarsi. Michael si allenerà con Applejack nel combattimento corpo a corpo e Riccardo si allenerà per lo stesso motivo con Rainbow Dash, visto il suo potere vogliamo che si alleni anche nel combattimento aereo… E tu Daniel -

il suo sguardo si posò su di me, non credevo che lo sguardo di Twilight potesse spaventarmi così tanto 

- ti allenerai con Celestia -
- cosa? Lei? Ma… Cosa potrei mai fare? -
- il tuo fuoco è particolare, lei vuole testarlo, riposate stasera. Da domani si inizia -

e senza aggiungere altro si allontanò, Michael la seguì con lo sguardo, non lo avevo mai visto così serio, era uno dei motivi per cui lo ammiravo, era un gran cazzaro, ma nei momenti critici riusciva a mantenere il sangue freddo, io invece andavo sempre nel panico.

Rientrammo in casa di Applejack, erano tutti silenziosi, Sveta mi guardò e avvicinandosi a me mi abbracciò, guardai tutti i presenti. Ero terrorizzato, sentivo per la prima un immenso peso sulle mie spalle e non ero l’unico a sentire ciò. 


---------------------------------------------------------------------------

Wesker entrò dentro la sala del trono, cadde a terra portandosi le mani alla testa

- VATTENE! LASCIAMI!! -

scagliò vari fulmini in giro distruggendo ogni cosa

- IO NON SONO IL TUO DANNATO PUPAZZO!!! -
 
una voce dentro di lui disse

- trova quei dannati gioielli dell’armonia, ti ho donato questo potere per adempire al tuo semplice compito -
- non lo farò! -

un fulmine nero lo travolse e lui urlò di dolore, si accasciò a terra e con le poche forze si rialzò dicendo

- non ti permetterò di distruggere ogni cosa, sono cattivo… Non stupido, conosco la gente come te, appena farò ciò che vuoi mi ucciderai e distruggerai ogni cosa -

la sua ombra si allungò di fronte a lui e si alzò da terra

- tu sei mio! -
- IO NON SONO DI NESSUNO!!! -
- tu sei un cattivo, hai già ucciso degli innocenti, che ti costa farlo di nuovo? -
- io l’ho fatto per un mio ideale, non quello di qualcun altro! -
- fai ciò che ti dico!!! -

Wesker urlò cadendo a terra, prima di svenire disse

- ti impedirò in qualsiasi modo di fare il tuo comodo, anche a costo della mia vita! -.

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Capitolo 9
*** Beyond the limit ***


Era ormai passato un giorno dall’attacco di Wesker, ci eravamo concessi un solo giorno di riposo prima di iniziare con gli allenamenti, non potevamo attendere più del dovuto.
Wesker non era rimasto con le mani in mano, aveva attaccato la città cercandoci, i cittadini di Ponyville erano scappati, ma chi non riuscì in tempo si rinchiuse dentro casa propria, Wesker non aveva interesse in loro, il suo unico obbiettivo eravamo noi, lasciava tutti in vita perché erano utili per trovarci.

- Oggi inizieremo con i vostri allenamenti -

ci disse Twilight severa, ci dividemmo.
Io raggiunsi Celestia che mi guardò, era una donna davvero imponente

- trasformati! -

si limitò a dirmi, io mi concentrai ma non accadde nulla

- non ci rie… -

tentai di dire qualcosa ma lei mi zittì dicendo

- l’ho notato, beh vedi di riuscirci il prima possibile, mi dispiace essere severa con te, ma ci serve il tuo potere -

sospirai, sarebbe stata veramente difficile.

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Sveta e Sweetie Belle stavano nel fienile insieme a Twilight e Rarity

- ok, ora concentratevi, sopratutto tu Sveta -

la ragazza si concentrò, al momento riusciva a creare delle piccole fiammate nere dalle mani, Twilight la osservò nascondendo un mezzo sorriso

- bene, ora cerca di colpire il fantoccio davanti a te -

davanti alla ragazza si trovava un fantoccio di fieno, Sveta si concentrò e scagliò una piccola sfera di fuoco nero che impattò con il fantoccio facendolo vacillare un po', Sweetie Belle fece lo stesso e scagliò una magia contro un altro fantoccio rompendogli un braccio, la ragazzina sorrise fiera. Sveta la guardò e si concentrò ma stavolta scagliò una sfera di fuoco nero più grande e potente che, per via del rinculo, la fece cadere indietro. Rarity creò in tempo una magia che fece impattare contro la sfera di fuoco facendola sparire, si girò verso Sveta e disse

- ok, hai capito un po' come funzionano i tuoi poteri, ma devi imparare a gestirli meglio -

Sveta si rialzò aiutata dalle due sferette di fuoco che le ronzavano intorno

- ok… Posso farcela -



Michael e Applejack si trovavano in un grosso campo di terra, la ragazza lo osservò e disse

- prima di usare i tuoi poteri e di conseguenza armi, voglio vedere come te la cavi nel corpo a corpo -
- ok, ci posso prova… -
- NON ABBASSARE LA GUARDIA! -

Applejack scattò subito verso di lui sferrandogli un pugno che bloccò a pochi centimetri dal volto del ragazzo che vacillò indietreggiando

- ma… Stavo parlando -
- e tu pensi che il tuo avversario stia fermo ad ascoltarti? Non siamo in un film, stai concentrato! -

la ragazza partì subito all’attacco, Michael si limitava a schivare perché quando provava ad attaccare veniva intercettato e buttato a terra, Applejack era tanto agile quanto forte fisicamente

- dai compare, non sto nemmeno sudando, fammi vedere quanto vali -

Michael si rialzò, non capiva come mai già dopo pochi colpi i muscoli gli facessero male. Applejack lo fissò rimanendo sulla difensiva

- allora? Ti arrendi? -

Michael barcollò in avanti ma si riprese e alzò la guardia

- no! -

e detto ciò corse verso la ragazza che rimase a guardarlo pronta a schivarlo, Michael sferrò un pugno che Applejack deviò, ma il ragazzo sfruttò l’impeto dello scatto per sferrare un secondo pugno con l’altra mano, stavolta colpì il suo avversario alla spalla.
Applejack indietreggiò con un salto dicendo

- complimenti, forse ci sarà qualche possibilità di insegnarti qualcosa -

Michael si limitò a sorridere prima di caricare l’avversaria.



Riccardo osservava Rainbow Dash che gli volava intorno, i due si trovavano di fronte al fienile

- allora? Ce la fai o no? -
- un attimo! -

il ragazzo si concentrò e riuscì a creare due ali, piccole ma abbastanza forti da farlo sollevare da terra di pochi metri

- visto? Ci sono riuscito! -
- bene, ma ora… Schiva! -

Rainbow Dash volò velocissima contro di lui colpendolo in pieno volto con un calcio rotante che lo spedì di gran forza verso il terreno, per fortuna Luna usò la magia per riprenderlo al volo prima che impattasse col suolo

- dacci un taglio Rainbow Dash, se lo uccidi non potrà imparare nulla -
- errore mio, come sta? -
- minchia l’hai messo K.O., lo curo -

disse la principessa per poi curare Riccardo con la magia, il ragazzo si riprese di colpo 

- oddio! Che cacchio! Ho rischiato di morire -
- nah, sei vivo, visto? -

Luna la fulminò con lo sguardo

- mi sa che dovrò rimanere qui come medico, vedi di non ammazzarlo -
- quante storie, dai Riccardo, ritenta. SCHIVA -

non cambiò molto, Riccardo cadde di nuovo a terra privo di sensi, Luna si inginocchiò davanti al ragazzo e disse

- perché… Non lo hai… SCHIVATO?!? -

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Ero esausto, tentavo e ritentavo, ma non riuscivo a trasformarmi, Celestia mi osservò tra la delusione e la disperazione, mi sentivo a disagio, lo sguardo di quella donna mi metteva in soggezione

- non ci riesco! -

lei mi guardò e disse

- non è la rabbia a farti trasformare, nemmeno se ti senti in pericolo ci riesci! Non capisco… Per ora fermati, continuare sarebbe inutile, devo capire di più sul tuo potere -

e senza dire altro se ne andò, io rimasi li da solo e umiliato.

Mentre mi dirigevo al fienile per stare un po' con Sveta notai Riccardo che affrontava Rainbow Dash, si muoveva malissimo in volo, ma almeno ci riusciva, in lontananza vedevo anche Michael che affrontava Applejack, non era di certo al livello della ragazza, ma almeno riusciva a tenergli testa, sospirai e aprì la porta del fienile 

- ehi Sveta, per caso ti va di mangiar… -
- DANI ATTENTO!!! -

Sveta mi avvisò in tempo per permettermi di schivare una sua palla di fuoco nero che venne subito intercettata da Rarity che disse

- ok, stai andando meglio, ehi Daniel, salvo per un pelo eh? -
- è stato terrificante -

dissi scioccato, Sveta mi corse incontro preoccupata controllandomi

- tutto bene? Ti ho fatto male?-
- no tranquilla, sto bene. Come ti sta andando? -
- benissimo, ho dato dei nomi alle mie due sferette! La blu si chiama Bob e la rossa Daisy! Sono così adorabili! -

osservai le due sferette che fieramente svolazzavano intorno a Sveta, sorrisi nel vederla felice, lei mi osservò e chiese

- a te come va? -
- ehm… Non male dai, devo allenarmi un po' di più -
- pure io! Comunque, come mai sei qui? -

Twilight la richiamò 

- non perdiamo tempo dai! -
- arrivo! -

io la guardai e dissi

- nulla, volevo solo vedere come ti andava. Dai parliamo dopo -.


Ero un po' distante da tutti per allenarmi, provavo e riprovavo a trasformarmi, ma non era facile, per niente.
Riuscivo a malapena a creare una piccola scintilla scioccando le dita, ma quello era il massimo che riuscivo a fare, da lontano vedevo i miei amici migliorare. Se non fossi riuscito a stare al loro passo? Cosa sarebbe successo? Mi avrebbero messo da parte… ero veramente con il morale a pezzi.

Erano ormai passati tre giorni, le nubi continuavano ad espandersi, le tempeste erano sempre più forti. Il fatto di trovarci in una fattoria ci permetteva di avere abbastanza cibo per tutti. Ogni tanto Twilight usciva per andare a prendere alcune cose al suo castello, grazie alla sua magia non veniva rilevata da Wesker.

Celestia ci guardò dicendo

- i vostri allenamenti stanno andando bene, se continuate così riusciremo ad affrontare Wesker, nel frattempo che voi vi allenavate, noi abbiamo ideato un piano. Tramite Twilight siamo riusciti a scoprire che Nuvola City non è stata attaccata da Wesker perché semplicemente non le ha notate visto che si trovano sopra le sue nubi, quindi abbiamo deciso di andare li ed organizzare un contrattacco. Li avremo accesso a tutto ciò di cui avremo bisogno per il nostro piano -

Twilight arrivò con un cartellone su cui erano scritti vari punti e disse

- allora, il piano è il seguente:
1- Dissolvere la nube sopra Canterlot sfruttando il calore immenso del fuoco di Daniel e Sveta, per farlo dovremmo distrarre Wesker facendolo venire qui, l’idea è quella di usare una magia illusoria su Applejack e Rarity per farli diventare rispettivamente Daniel e Sveta, così Wesker verrà qui e intanto gli originali potranno andare a Canterlot senza troppi impicci;
2- quando Wesker si renderà conto dell’inganno, perché accadrà, correrà subito verso Canterlot, li useremo tutti i pegasi di Nuvola City per intrappolarlo in un tornado così da guadagnare altro tempo, vi fermo subito dicendovi che a Nuvola City faremo tute in gomma per tutti i pegasi;
3- Wesker si libererà anche del tornado dopo un po', quando accadrà caricherà Daniel e Sveta, a difenderli ci penseremo tutti noi, poi probabilmente ci sarà una battaglia, ma anche quella è un diversivo;
4- e questo è il punto focale di tutto ciò, Riccardo creerà un cannone d’energia, aiutato da Applejack e le sue conoscenze meccaniche, nascosto dalle nuvole e userà l’energia dei nostri elementi dell’armonia per caricare il colpo che speriamo distruggerà per sempre Wesker.
Tutto chiaro? -

Ci guardammo tutti quanti, poi Riccardo alzò la mano dicendo

- quindi alla fin fine il piano si concentra su di me e il mio cannone megafotonico? -
- in parole povere si, è tutto un miscuglio di inganni, possiamo farcela -

disse Twilight fiduciosa, era un ottimo piano, se non fosse per il fatto che io non potevo ancora usare i miei poteri, Twilight sorrise

- ottimo! Allora Rarity, Luna, Pinkie Pie e Fluttershy andranno subito a Nuvola City per discutere degli ultimi particolari e iniziare così la creazione delle tute di gomma, noi che rimaniamo qui continueremo con gli allenamenti -.

Il gruppo diretto a Nuvola City era pronto, Pinkie Pie si girò verso di noi e disse

- POTETE FARCELA! CREDIAMO IN VOI!!! -

Fluttershy si limitò a sorridere, Rarity guardò Applejack e le disse

- vacci piano con Michael -
- non prometto nulla, stai attenta -
- questo posso promettertelo -

Luna mi guardò

- non arrenderti -

e detto ciò sparirono con una magia della principessa.

I nostri allenamenti proseguirono, Sveta stava diventando padrona del suo potere e di varie magie di supporto e attacco insegnategli da Twilight, anche la piccola Sweetie Belle migliorava nell’uso della magia mentre veniva sostenuta da Applebloom e Scootaloo. Michael era passato ai combattimenti con arma bianca contro Applejack, usava anche una parte dei suoi poteri del controllo delle ombre. Riccardo invece stava padroneggiando l’uso dell’energia, tanto da riuscire a creare più oggetti alla volta, anche i suoi movimenti in aria erano migliorati.
Io invece mi ero concentrato nel combattimento corpo a corpo visto che non riuscivo a usare i miei poteri, almeno mi portavo un po' avanti, mi allenavo sempre con Celestia

- nel combattimento corpo a corpo sei migliorato molto -
- grazie… Ma una domanda mi attanaglia da un po': perché vi serviamo noi? Voglio dire, avete gli elementi dell’armonia e immagino che sia tu che Luna sappiate combattere, noi non vi serviamo -

la principessa mi fissò negli occhi dicendo 

- non siete i primi umani ad entrare nel nostro padiglione di Fantasia (Fanta’sia), ma di certo siete i primi ad aver sbloccato dei poteri qui da noi, ed è anche la prima volta che veniamo attaccati da qualcuno di un altro padiglione, dovrà significare qualcosa -
- aspetta! MOMENTO! “padiglione”? “Fantasia”? Che diamine significa tutto ciò? -

la principessa mi osservò e disse

- non è importante al momento, avrai le tue risposte a tempo debito, ora… Combatti! -.

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Rarity era già al lavoro sulle divise di gomma, era aiutata da altri sarti di Nuvola City, Luna stava discutendo con Spitfire riguardo al piano, la pegaso pensò e disse

- ok, possiamo farlo. Quel bastardo ci ha sottovaluto e ora ne pagherà le conseguenze, il mio team e tutti i pegasi qui presenti vi offriranno tutto il supporto necessario, volete un tornado? Noi creeremo un tornado talmente forte che Wesker rimarrà intrappolato a vita al suo interno -
- ti ringrazio, siete una risorsa fondamentale per la riuscita del piano, non prometto l’incolumità di tutti -
- principessa, se non facciamo nulla moriremo lo stesso, tanto vale lottare, conti su di noi! -

il capitano dei Wonderbolts si allontanò raggiungendo i suoi compagni per spiegargli la situazione, Luna sospirò e girandosi verso Fluttershy e Pinkie Pie disse

- ok, il vostro compito è quello di risollevare il morale di tutti i presenti, fate qualche dolce, canzone, non lo so… Se sono tutti giù di morale non potranno dare il meglio -

le due andarono sull’attenti, poi Fluttershy disse

- ci impegneremo, cucineremo tante cose buone! -
- grazie ragazze… Speriamo che vada tutto per il meglio, chissà come sta andando l’addestramento dei ragazzi -.

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Caddi a terra esausto

- per oggi basta -
- no! Io… -
- continuare sarebbe solo controproducente, riposati -

mi ammonì Celestia, ancora non riuscivo a trasformarmi, era deprimente.
Ero seduto a tavola con i miei amici, pronti a fare cena, Riccardo raccontava animatamente la sua battaglia contro Rainbow Dash

- e poi ho creato uno scudo d’energia per parare il suo colpo, dopo ho trasformato lo scudo in un guanto e l’ho colpita con un pugno che l’ha sbalzata via! E poi… -

Rainbow Dash lo zittì ferita nell’orgoglio

- piantala, hanno capito -

Sveta si unì al discorso dicendo

- anche io ho fatto miglioramenti immensi! Ho quasi dato fuoco al fienile, ma ho imparato a gestire i miei poteri, magie e ad usare al meglio Bob e Daisy! -

Michael si aggiustò i capelli fiero

- io invece ho il pieno controllo delle ombre, guardate qua! -

la sua ombra si allungò, afferrò un bicchiere e glielo passò

- tadà! -
- FFOOOOORTEEEEE -

dissero in coro Riccardo e Sveta che poi si girarono verso di me

- e te invece? Che ci dici? -
- i… Io beh, ehm… Ehi arriva la cena! -

dissi notando il piatto di pasta al sugo fatto da Applejack, mangiammo tutti in modo vorace, gli allenamenti ci portavano via molto tempo ed energie, gli unici momenti di pausa lunga erano i pasti e il riposo. 
Dopo cena ci eravamo tutti coricati a letto, ma io non riuscivo a dormire, mi alzai ed uscì.
Non avevo nemmeno la soddisfazione di vedere un minimo di cielo stellato, solo nubi temporalesche. Io adoro le nuvole, sopratutto quelle di tempesta, ma in quel momento riuscivo a pensare solo a quanto fossi una delusione.
Salì sul tetto della fattoria, la pioggia cadeva forte e prepotente, alzai lo sguardo al cielo, chiusi gli occhi sospirando

- non riesci a prendere sonno? -

mi girai e notai Celestia che mi fissava severa

- … potreste fare il piano anche senza di me -
- ok, basta con le cazzate, ho capito cosa ti spinge a trasformarti, ripensa al tuo combattimento con Wesker -
- non so cosa...-
- fallo! -
- ok-
- cosa ti ha spinto ad affrontarlo? La rabbia ha fatto la sua parte, ma non era quella principalmente -
- beh, volevo proteggere… !!! … Io volevo proteggere i miei amici -

Celestia sorrise 

- esatto! -
- in molti direbbero che è una cosa cringe -

dissi e Celestia rispose dicendo

- ma sticazzi! Per quanto le persone vogliano definirlo cringe non possono negare l’evidenza che questo sentimento abbia spinto molta gente a dare il massimo per proteggere i propri amici. Secondo la loro logica anche l’idea di un genitore che diventa forte per proteggere i propri figli dovrebbe essere cringe, eppure è vista come una cosa da ammirare, allora perché il potere dell’amicizia non dovrebbe esserlo? Ma basta dilungarsi… Pensa che tutto ciò ricade sulla sicurezza dei tuoi amici, concentrati Daniel… Puoi farcela -

chiusi gli occhi

- proteggere i miei amici… Io… posso farcela -

mi concentrai talmente tanto da estraniarmi da tutto e tutti e non notare i miei amici che mi fissavano nascosti dietro ad una balla di fieno. Sentivo il mio corpo scaldarsi, io non li avrei  delusi, non stavolta. Sentivo l’aria intorno a me farsi sempre più calda, aprì gli occhi e urlai

- IO NON LI DELUDERO’!!! -

miracolo, fu talmente naturale che nemmeno me ne resi conto, mi trasformai, Celestia mi sorrise e generò una spada di fuoco, senza dire nulla scattai verso di lei, ci scambiammo vari colpi rapidi, mi sentivo carico, l’adrenalina a palla, non mi sarei arreso.
Schivavo i suoi fendenti con più facilità rispetto a prima e riuscivo anche a colpirla. Celestia schivò un mio colpo e volò all’indietro prendendo le distanze

- stai pure volando, complimenti -

guardai sotto di me, ero ad almeno una decina di metri da terra, sorrisi fiero di me, sentivo la stanchezza aumentare

- penso sia meglio fermarsi qui per oggi, domani iniziamo ad addestrarci seriamente -

Celestia sorrise fieramente 

- contaci! -.


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