Affections Touching Across Time

di RosePiaf
(/viewuser.php?uid=797563)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap 3 ***



Capitolo 1
*** Cap 1 ***


Sarah si era trasferita a New Jersey.

La donna appena trentunenne era arrivata in quella città da oltre sei anni, aveva trovato lavoro presso una bottega di giocattoli e aveva una bellissima bambina di nome Alice avuta da un padre sconosciuto.

La piccola era una bambina solare e vivace e anche se Sarah era una madre single l’aveva cresciuta nel migliore dei modi…

Ogni pomeriggio dopo averla recuperata da scuola, madre e figlia si divertivano a camminare per le vie della città ad ammirare le vetrine dei negozi oppure andavano a prendere un gelato….

E questo accadeva molto raramente.

Arrivò l’estate e con l’estate molte persone partivano per le vacanze usando l’aereo o il treno altre invece usavano la macchina per raggiungere i parenti in villeggiatura per scappare dalla noiosa vita in ufficio….

Ma Sarah aveva deciso di restare in città anche perché non aveva nessuna voglia di andare da nessuna parte.

“Mamma è vero che ti piaceva tanto la recitazione?"

Sarah sorrise a quella domanda: La bambina aveva dei bellissimi capelli scuri ed occhi verdi come lo smeraldo.

E vederla ogni volta così allegra la metteva sempre di buon umore…..

“ Oh si da piccola sognavo di entrare nel mondo del teatro…. Con tutti quei costumi e le opere teatrali….”

“Ma allora perchè hai smesso?“

“Perchè….. Non volevo diventare come mia madre”

Ancora oggi dopo tanti anni Sarah non aveva mai perdonato sua madre per averla abbandonata.

Ma non avrebbe compiuto lo stesso errore con sua figlia anzi si sarebbe comportata come un genitore responsabile e non le avrebbe fatto mai mancare nulla…..

“ Mamma lo zio Toby verrà per le vacanze estive?”

“ Non lo so…. In questi giorni non riesco a contattarlo….. E’ molto impegnato con il suo lavoro“

“ Mi manca passare del tempo con lui” esclamò la piccola Alice “ Mi mancano anche nonna Karen e nonno Robert…. “

“Se vuoi possiamo anche telefonargli qualche volta…. A loro fà molto piacere….Coraggio adesso torniamo a casa… E per cena ti preparerò il tuo piatto preferito:  Pollo con le patate”

“Evviva!”

Ore 22.00 p.m.

Sarah aveva terminato di spegnere le luci del salotto quando si udirono dei picchetti alla porta

Tock tock

“ Arrivo un momento” esclamò la donna mentre indossò la sua vestaglia azzurra: Era molto tardi, chi poteva essere?

Una volta raggiunto l’ingresso aprì di scatto la porta e quello che vide le mozzò il fiato: Davanti a lei c’era un uomo dai capelli biondi, vestito elegantemente e con gli occhi di colore diverso che la stava fissando.

Piena di dubbi Sarah esclamò

“Ehm ci conosciamo?”

Quest’ultimo a quella domanda iniziò ad emettere una risata cristallina

“Ha ha! Non dirmi che non ti ricordi di me,mia preziosa”

Sarah spalancò così gli occhi per la sorpresa: C’era una sola persona che in tutti quegli anni aveva usato un nomignolo del genere su di lei…

E quest’ultimo la conosceva come le sue tasche….

“Jareth sei proprio tu? Che cosa ci fai qui? Perché sei tornato?"

“ Sarah… Il fatto è che…. Mi sei mancata…. Ogni giorno non ho fatto altro che pensare a te” esclamò l’uomo perdendosi in quelle iridi verdi che tanto amava“ E’ vero sono stato crudele all’epoca…. Ma ora sono cambiato”

Sarah iniziò ad osservarlo meglio: Jareth non portava più i guanti, era vestito normalmente ma quegli occhi di colore diverso non erano mai cambiati…

-Assomiglia così tanto a David Bowie-

“ Dopo tutti questi anni… Credevo che ti fossi dimenticato di me” esclamò Sarah mentre si scostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio “ E’ il tuo aspetto e così… Diverso…. Sei così… Attraente"

“ Ho pensato a te ogni giorno, in ogni istante" 

“Ormai non sono più una bambina” commentò Sarah” Come vedi sono cresciuta”

“ Ma sei sempre bellissima”

“ Non te l’ha mai detto nessuno che assomigli al duca bianco?”

“E’ strano quando sono venuto qui ci sono state molte persone che mi hanno fermato per una foto o cose così…"

“ Bhè è perché assomigli a David Bowie“

“ Sei una sua fan per caso?”

“ Si devo dire che mi piace molto…. Pensa che la canzone preferita di Alice è Absolute Beginners… L’ascolta sempre prima di andare a scuola”

“Alice?”

Per un pò i due restarono in silenzio fino a quando…

“ Mamma… Non riesco a dormire….” 

Sarah s’accorse subito della figlia che era in piedi in cima alla rampa di scale……

La bambina si stava stropicciando gli occhi mentre nella mano sinistra teneva stretto un piccolo peluche…..

“ Arrivo subito Alice…. Tu aspettami in camera verrò subito da te”

Anche Jareth volse la sua attenzione verso la bambina e il suo sguardo s’intenerì: Assomigliava a Sarah come ad una goccia d’acqua….

“ Quella bambina… E forse….”

“Sì, è mia figlia”

“ Ti assomiglia molto”

“ Sai le leggo spesso quel libro rosso….” esclamò di colpo Sarah “ E devo dire che le piace molto”

“ Ma ormai non rapisco più bambini umani… Sono cambiato adesso”

“Come mai sei venuto a cercarmi così all’improvviso? Insomma eri immortale…. E…Adesso….”

“Come potevo restare in quel castello senza avere al mio fianco la persona che amavo più di me stesso?“ esclamò Jareth diventando estremamente serio…..

Sarah rimase sotto shock dopo quella risposta: Sapeva benissimo che Jareth stava parlando proprio di lei…..

D’un tratto l’orologio del salotto rintoccò l’undicesimo rintocco facendola tornare alla realtà

“Dovresti andartene… E’ tardi” esclamò secca Sarah mentre si diresse nella camera della figlia “ Bhè… E’ stato un… Piacere rivederti”


 Note: Per l'ultimo dell'anno avevo deciso di pubblicare qualcosa di diverso su Labyrinth. Da quando ho ricevuto il libro( Che avrò letto più di una volta ) ho voluto dare un happy ending per questa coppia che adoro ( La seconda coppia che mi piace è quella di Robin e Maria di Moonacre) Spero che questa storia avrà fatto incuriosire alcuni di voi. Ciao!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap 2 ***



Dopo essersi allontanata dal salotto Sarah si diresse a passo spedito verso la camera della figlia: Era molto tardi e voleva augurarle la buonanotte come faceva di solito.

“Mamma…. Chi è quel signore dai capelli biondi? E’ forse papà?” domandò la bambina curiosa allorchè Sarah scosse la testa 

“No tesoro…. Quell’uomo è…..”

“ Sembra conoscerti, mamma”

Sarah le diede un piccolo bacio sulla fronte dopodichè con un piccolo gesto le rimboccò le coperte

“Pensa a dormire tesoro” 

“Buonanotte mamma…. Ti voglio bene”

“ Ti voglio bene anch’io…. Tesoro ….Buona notte” dopodiché si allontanò dalla camera della figlia e ritornò in salotto: Jareth non si era allontanato da lì neanche per un secondo…

“ Sei ancora qui”

“ Ti prego fammi restare….Anche se abito nel tuo stesso palazzo non mi va di restare da solo e quindi…”

“ D’accordo…. Puoi dormire in camera mia….”

“ Grazie, mia preziosa…. La tua gentilezza nei miei riguardi l'apprezzo molto”

Il giorno seguente….

Il sole era già alto nel cielo e Jareth non fu il primo a svegliarsi.

E doveva ammetterlo il profumo del caffè che proveniva in cucina lo apprezzava parecchio benché fosse una bevanda comune in quel mondo…..

Sarah era già in piedi intenta a preparare la colazione quando Jareth s’accorse della figlia di Sarah far capolino in salotto

“Ciao piccolina hai dormito bene?”

“Si grazie ma io non posso parlare agli sconosciuti” 

“ Allora potremmo presentarci non ti pare? Io mi chiamo Jareth e tu?”

“Io sono Alice”

“Visto adesso non siamo più due perfetti estranei….Quanti anni hai?”

“Ho sette anni”

Osservandola meglio Jareth poté notare gli splendidi occhi verdi della bambina…
 
  • Ha ereditato gli occhi della mia preziosa- iniziò a pensare l’uomo felice

“ Sei per caso un amico della mamma? Vedo che la conosci bene” esclamò Alice curiosa facendolo tornare alla realtà allorchè Jareth le rispose

“Oh si la conosco… Da moltissimo tempo…. Ma non sono proprio un suo amico diciamo che sono un suo conoscente…. Ma dimmi:Dov’è tuo padre?”

“ Io non ho un padre….. La mamma mi ha cresciuto da sola” 

Ascoltando quelle parole il viso di Jareth si rabbuiò: Sarah aveva cresciuto da sola quella bambina senza l’aiuto di nessuno.

Aveva sempre pensato che i bambini anche se fossero stati desiderati via vivessero con entrambi i genitori e che si prendessero cura di loro.

Ma non avrebbe mai creduto che la sua preziosa avesse dovuto affrontare quella difficoltà da sola……

Si diede subito dello stupido sapendo di averla solamente osservata attraverso le sfere di cristallo e non di essere mai andato a trovarla….

-Se solo mi fossi presentato prima….. A quest’ora io e la mia preziosa… Saremmo stati felici- 

“Alice… Potresti andare a fare colazione? Io e Jareth dobbiamo parlare”

"Sì mamma" così la bambina si diresse subito in cucina lasciando Sarah e Jareth da soli…. 

“ Perchè sei nell’ Aboverground?”

“ Il fatto è che.. Io volevo finalmente la mia libertà”

“Libertà? Spiegati meglio che cosa intendi dire?”

“Ho governato il labirinto da quasi 600 anni….. Ma ora…. L’unica cosa che voglio è poter passare il resto della mia vita insieme a te”

Sarah fu sconvolta da quelle parole: Jareth non stava affatto scherzando.

“Ma io ho una figlia”

“Ma si dal caso che quella bambina non abbia un padre….”

“ Quindi vuoi davvero diventare un padre surrogato per Alice?”

“ Per me è come se fosse una figlia…. E nel profondo del mio cuore sento già di volerle bene”

“No, aspetta fammi capire: Tu hai rinunciato alla tua immortalità solo per poter restare con me?“

“Spero che accetterai finalmente i miei sentimenti” esclamò Jareth deciso “ E’ vero all’epoca tu eri così giovane mentre io ero accecato dal mio orgoglio e dalla mia crudeltà… Ma ti posso assicurare che ora sono diventato una persona migliore”

“ Dimostramelo”

Così senza pensarci due volte l’uomo s’inginocchiò davanti alla donna amata e le porse una piccola scatola dove all’interno c’era un anello.

 E con un tono serio pronunciò la seguente domanda

“ Sarah Williams….. Vuoi sposarmi?“

“Uhm come sospettavo”

“Che cosa intendi dire? Guarda che sono serio”

“ Lo so che è tutto un tuo piano…. Credi che se accetterò la tua offerta userai i tuoi poteri per portarmi via…. Spiacente ma io non ci casco….. Non tornerò a Goblin con te….. Il mio posto è qui…. Nell’ Aboverground“

A quel rifiuto Jareth si alzò in piedi per osservare scioccato la sua preziosa: Dov’era andata a finire quella ragazza di quindici anni che aveva attraversato il suo labirinto tra rischi indicibili e traversie innumerevoli? Dov’era andata a finire quella splendida fanciulla dal vestito bianco che ancora infestava i suoi sogni?

Era sparita come una bolla di sapone e al suo posto c’era una donna molto matura per la sua età ma che ancora rifiutava i suoi sentimenti…..

“ Perché? Perché mi rifiuti ancora? Credevo che….”

“ Se mi ami davvero allora….  Lasciami andare”

“ NO! QUESTO NON SUCCEDERA’ MAI"

“ Ascolta se sei venuto solo per questo allora…. Vattene”

“ Ma io….. Non voglio andarmene”

“Tra noi non può funzionare, lo capisci o no?”

“Questo è quello che pensi tu, mia preziosa….Il mio unico desiderio è quello di renderti felice….Perché io ti amo ancora….. E ti assicuro che farò tutto quello che posso per fare in modo che questo avvenga” dopodichè l’uomo se ne andò lasciando Sarah sconvolta…
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cap 3 ***


Ore 16.20 p.m.

Jareth si era diretto al parco.

In quella giornata di sole non c’era nessuno che potesse turbare la sua solitudine.

Fino a quando una figura assai familiare iniziò a correre verso di lui….

Era la figlia di Sarah che aveva incontrato il giorno prima.

Quella bambina dal volto così solare che avrebbe fatto sorridere chiunque….

“Ciao… Che cosa ci fai qui tutto solo?”

“ Ti dirò sono molto contento di vederti“ commentò Jareth“ E rispondendo alla tua domanda volevo stare da solo con i miei pensieri”

 “ E così ti sei dichiarato”

“Ma come vedi… Tua madre mi ha rifiutato”

“ C’è qualcosa che posso fare per aiutarti?”

“Non credo, mia cara…. Sei ancora molto piccola per comprendere queste cose”

“ La mamma mi racconta sempre la storia contenuta nel libro rosso…..” iniziò Alice “ Ma invece io avrei preferito che la protagonista restasse con lui….Perchè io credo che l’amore sia un mistero da scoprire ogni giorno“

“ Sei una bambina molto sveglia”

“ Ascolta:Se tu ami veramente mia madre…. Allora valla a prendere”

“Cosa?”

”L’ho visto come la guardavi…. Tu sei innamorato di lei, giusto?”

“ Ma se la sposassi…. Io diventerei sicuramente il tuo patrigno…… Non ti spaventa, questo?”

“E perchè dovrebbe? Sembri una brava persona e poi mi stai simpatico“

Le parole di Alice lo toccarono nel profondo: Non avrebbe mai pensato che la figlia della sua preziosa potesse esprimere delle parole così gradevoli….

“Credo che dovresti tornare a casa… Tua madre non vorrebbe che restassi fuori troppo a lungo, non è così?"

“ Ma non è giusto! Voglio restare qui ancora un pò”

A quelle parole Jareth si stupì molto: La sua preziosa nel fiore dei suoi quindici anni ripeteva spesso quella frase…..

“ Vuoi che ti racconti una storia?”

“Una storia si che bello”

“Allora c’era una volta una ragazza tanto carina che i suoi genitori la lasciavano sempre a casa con il bambino… E’ il bambino era tanto viziato che voleva tutto per sè e la ragazza era praticamente una schiava… Ma nessuno poteva sapere che… Il re del labirinto si era innamorato di lei e che le gli aveva dato certi poteri…..”

“Ma questa storia la conosco è quella del libro rosso “

“ Ah davvero? Ah bhè allora se la conosci già posso sempre …. Interrompermi”

“No no continua a raccontare…..Cosa accadde, dopo?”

“Accadde che la ragazza decise di invocare il re del labirinto e con delle parole magiche riuscì a far sparire il bambino….. E….”

Ma non riuscì a continuare il racconto perché una figura assai familiare fece capolino dalla strada a ciottoli.

E fu allora che la riconobbe: Era la sua preziosa.

Sarah era riuscita a chiudere prima il negozio per poi precipitarsi dalla figlia ma si stupì molto di vedere Jareth accanto a lei…..

“Alice! Eccoti ma lo sai che ore sono? Mi hai fatto preoccupare”

“Non preoccuparti, mia preziosa…. Tua figlia è rimasta tutto il tempo in mia compagnia” puntualizzò Jareth” Ci siamo fatti una bella chiacchierata, giusto?”

“ Sì è vero… E poi mi stava raccontando una storia”

“Uff coraggio Alice…. Torniamo a casa il pranzo è pronto”

“ Mamma il signor J può venire con noi?”

“ Hai sentito Jareth? Mia figlia ti ha invitato a casa nostra”

“Accetterò con molto piacere l’invito… Principessa Alice” esclamò l’uomo facendole un inchino dopodichè Jareth le seguì senza indugio verso la loro abitazione….

Era trascorso un mese e molte cose erano cambiate da allora: Jareth le faceva visita molto spesso e intratteneva Alice con nuove storie e composizioni musicali…..

E fu una di quelle sere che Jareth fece di nuovo la proposta a Sarah.

L’atmosfera era perfetta: C’erano le stelle in cielo e l’aria calda di giugno era piacevole.

“ Mia preziosa?”

“Mhh? Si, dimmi Jareth che cosa c’è?”

“ So di essere ripetitivo ma vorrei che tu accettassi la mia offerta“ esclamò Jareth mentre le porse nuovamente l'anello” Vuoi sposarmi, Sarah Williams?”

La donna osservò prima l'anello e successivamente Jareth che stava trepidando per ottenere la sua risposta….

Quello che lui le aveva detto quel giorno era vero: Alice aveva bisogno di un padre.

Cosi prese la decisione di sposarsi per il bene di sua figlia e chissà…. L’amore tra di loro sarebbe finalmente sbocciato….

“Jareth….. Si lo voglio”

Una settimana dopo vennero celebrate le nozze: Sarah era vestita di bianco, Jareth invece per essere elegante in un giorno tanto importante come quello aveva provveduto a noleggiare uno smoking mentre la piccola Alice era stata la loro unica testimone.

Per tutta la durata della cerimonia il cuore di Jareth palpitava: Non avrebbe mai creduto che quel giorno che aveva sognato per tanti anni si fosse finalmente avverato.

“Io vi dichiaro marito e moglie”

“Ora….. Posso chiamarlo papà, mamma?” domandò la bambina mentre rivolse le sue attenzioni verso la giovane coppia

“Si Alice…. Ora Jareth è diventato tuo padre” 

“ Ecco questo è per te” esclamò Jareth mentre mostrò alla sua nuova figlia il bellissimo carillon con la ballerina

“ E’ un carillon…. Ho sempre voluto averne uno” esclamò la bambina felice” Grazie papà”

“Jareth ma quel carillon…..”

“L’ho ritrovato alcuni giorni fà in un negozio d’antiquariato…..” ammise l’uomo “ Quella ballerina dal vestito bianco…. Mi aveva fatto ricordare quel momento in cui avevamo ballato insieme”

Così la piccola Alice senza pensarci due volte fece ruotare la scatola musicale e in quel momento la musica contenuta nel carillon iniziò a risuonare nella stanza

“Vorrebbe ballare con me, signora Williams?" 

“Con piacere ma…. Questa canzone è come il ricordo di un sogno”

Rapita da quel ritmo così melodioso la donna accettò la mano di Jareth ed i due iniziarono a volteggiare nella stanza

I'll paint you mornings of gold
I'll spin you Valentine evenings though we're strangers 'til now
We're choosing the path
Between the stars
I'll leave my love
Between the stars
As the pain sweeps through
Makes no sense for you
Every thrill is gone
Wasn't too much fun at all
But I'll be there for you-ou-ou
As the world falls down

Quando la musica cessò l’uomo si appropriò delle labbra della sua amata mentre le sue mani si intrecciarono con i capelli color cioccolato che tanto amava…

Quella sera una volta che la giovane coppia si ritirò in camera da letto iniziarono a baciarsi e a toccarsi l’un l’altro

“Mia preziosa”

“ Jareth….. Non lo so io….. Ho paura io…. Non me la sento di….”

“ Amore mio….” la chiamò dolcemente Jareth “ Non avere paura ti assicuro che…. Sarà bellissimo…. Fidati di me…. E ti prometto che non ti metterò incinta…. Non c’è nè bisogno…”

Due ore dopo….

Sarah si ridestò dal suo sonno: Jareth stava dormendo accanto a lei con il viso particolarmente rilassato.

La donna accarezzò così la guancia del marito: Quest’ultimo aveva dichiarato che non l‘avrebbe messa incinta anzi….

Aveva già una figlia a cui avrebbe donato il suo affetto…..

Il giorno successivo Jareth aveva deciso di accompagnare la sua figlioccia a scuola: Dopotutto aveva promesso a Sarah di voler essere un buon padre per quella bambina solare e vivace….

“Mi raccomando comportati bene ed ascolta sempre l'insegnante, d’accordo?”

“ Sì, papà"

“E se non sai qualcosa…”

“Alzo la mano”

La bambina stava per entrare nell’ istituto quando si fermò di colpo e tornò subito indietro…..

“Aspetta mi sono dimenticata una cosa importante" 

E Jareth senza neanche preventivarlo ricevette un bacio sulla guancia dalla sua figliastra….

“ Ti voglio bene papà”

“ Che cosa hai detto?”

“Ho detto…. Ti voglio bene”

“ Ti voglio bene anch'io…. Piccola mia”

Era un vero peccato che la sua preziosa non fosse stata lì a condividere quel momento ma era sicuro che quelle dimostrazioni d’affetto sarebbero capitate molto spesso…..

Jareth poi aveva iniziato a lavorare come cassiere in un piccolo negozio di musica ed in un certo senso gli piaceva restare per ore e ore a mettere a posto quei dischi dai generi così diversi.

Durante le vacanze di natale Jareth per dimostrarsi un buon padre per la sua figliastra aveva deciso di mostrarle il suo luogo di lavoro….

La bambina era così meravigliata nell’osservare tutti quei vinili che subito disse

“ Papà a te piace David Bowie?”

“ Si… Mi piace molto…. E a te invece?”

“ Moltissimo….. Spero di andare ad un suo concerto un giorno…. La mamma potrà venire con noi?”

“Sono sicuro che verrà molto volentieri”

Di colpo nel negozio comparve una Sarah tutta trafelata: La donna aveva i capelli scompigliati, aveva il fiatone a causa della corsa ma si tranquillizzò nel vedere che la figlia fosse lì…..

“Alice! Alice oh eccoti qui! Oh Jareth spero che Alice non ti ha dato fastidio”

“Ma no, mia preziosa….A nostra figlia le piace molto stare qui…. E’ il signor Palmer dice che attira spesso nuovi clienti della sua età…. Giusto oggi sono entrati più di dieci ragazzini…. Hanno acquistato dei dischi di Michael Jackson e di David Bowie… Comunque ho un regalo per te“

“Un regalo?”

“Ho voluto comprare questa collana dal gioielliere qui vicino…. La gemma incastonata in questa collana ha il colore dei tuoi occhi” esclamò Jareth mentre le porse la scatola che conteneva il gioiello alla moglie

“Oh Jareth non dovevi è bellissima”

“Mamma indossala ti prego voglio vedere come ti stà"

Così una volta che la donna si mise al collo la collana appena ricevuta, Jareth ne fu alquanto soddisfatto…..

“Sei davvero bellissima…. Mia preziosa”

“Non dovevi farmi un regalo cosi bello”

“Al contrario… Qualsiasi uomo vuole vedere la sua donna felice… E credo di esserci riuscito” esclamò l’uomo osservando le gote di sua moglie diventare rosse…

“Coraggio Alice dobbiamo tornare a casa…..E’ ora di pranzo”

“Mamma…. Posso tornare anche domani?”

“ Bhè se a tuo padre fà piacere…”

Così la piccola famiglia uscì dal negozio mano nella mano dirigendosi verso casa…
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4006557