Yu-Gi-Oh: The Rise of Darkness

di Delsin98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Limit City ***
Capitolo 2: *** Nell'ombra ***
Capitolo 3: *** Al buio ***
Capitolo 4: *** Duello Incandescente ***
Capitolo 5: *** Duello Incandescente Parte 2 ***
Capitolo 6: *** Batoste Galattiche ***
Capitolo 7: *** Progenie Stellare ***
Capitolo 8: *** Egemonia Dracustodica ***
Capitolo 9: *** Forza Astrale ***
Capitolo 10: *** Leggende Infauste ***



Capitolo 1
*** Limit City ***


Capitolo 1 – Limit City 
 
“ Duel Monsters ha subito profondi e radicali cambiamenti dal giorno in cui apparve per la prima volta, giorno in cui si scatenò una vera e propria “febbre” nei confronti di tale gioco, tanto da divenire estremamente celebre e diffondersi in tutto il globo, catalizzando le attenzioni di ogni genere di individuo. Grazie alla sua costante evoluzione e alla capacità di rimanere al passo coi tempi, nuove leggende si affermano e nuove generazioni di duellanti emergono, con l’obiettivo di sbaragliare gli avversari e diventare i migliori. Limit City è uno dei più popolari teatri di tale disciplina, ma non fatevi ingannare dal nome, poiché l’unico limite esistente è la vostra immaginazione. I migliori campioni provengono da questa splendida metropoli, e una nuova genesi composta dalle menti più promettenti sta per affacciarsi in questa realtà, e ovviamente tra questi non può che trovarsi il nostro Shiyuki, un ragazzo di 16 anni con il sogno di diventare il numero uno”.



 

Il sole proiettava i suoi caldi raggi sulle vetrate dei grattacieli della maestosa metropoli e le auto passavano lungo le strade asfaltate, e la gente cominciava ad affollare le vie del centro, creando file chilometriche davanti ai negozi, tutto sembrava procedere in modo ordinario, o almeno è questo che credevano tutti.  Come ogni cosa, anche questa splendida città possedeva dei lati oscuri. 

Nella sua periferia non mancavano gli ambienti malfamati e corrotti, luoghi prediletti da malviventi e altre personalità di dubbia morale. Si trattava soprattutto di quartieri per lo più evitati dalla gente a causa delle storie che circolavano su di essi, dall'aria sporca e all'apparenza abbandonata la cui sola vista faceva pensare due volte prima di mettervi piede, ma dove poteva anche capitare di combinare loschi giri di affari e dove poteva accadere di tutto... 

«Noooo!»

Da qualche parte, in uno di questi quartieri sopracitati, un urlo agghiacciante squarciò la quiete che vi dimorava, disperdendosi in ogni angolo. Un uomo, probabilmente sulla trentina, di statura media e dalla folta capigliatura castana giaceva a terra, immobile, senza dar alcun segno di vita. Davanti a lui si ergeva una figura di media statura, il cui aspetto era oscurato dagli edifici presenti nell’area, al suo fianco, una bestia dal manto nero come la notte e dall’andatura quadrupede emise un poderoso ruggito prima di scomparire, lasciando il misterioso individuo con un ghigno stampato in volto. 

Nel frattempo, a pochi isolati da quel vicolo, in altro luogo avvolto nell’ombra delle fatiscenti costruzioni che si stagliavano sullo sfondo, si udivano suoni stridenti: due brutti ceffi erano coinvolti in quello che aveva tutta l’aria di essere un duello. Sul campo, una creatura con numerosi tentacoli si stava scontrando con un'altra dall’aspetto cavalleresco dotata di una scintillante armatura color ebano e una lunga lama cremisi, che dava a quell’essere un’aura ancor più sinistra. 

«Sei arrivato al capolinea!» tuonò uno dei due, assumendo un’aria minacciosa, capace di far trasalire chiunque si fosse trovato al suo cospetto. D’altra parte, quello che appariva come un ragazzo poco più che adulto, dallo sguardo sicuro e che non lasciava trasparire alcun segno di emozione, non rispose, limitandosi a sollevare il proprio braccio verso l’alto. In poco tempo l’area fu invasa da una luce abbagliante che investì in pieno l’uomo, impedendone ogni tipo di visuale e facendolo sbalzare all’indietro. Lentamente si mosse in direzione del proprio avversario, che giaceva ansimante sul terreno, scavalcandolo e proseguendo lungo il viale, verso una destinazione ignota. 

La stessa sorte toccò ad altri due uomini, ad opera di due aggressori dal viso tutt’altro che raccomandabile, due mostruose entità li affiancavano, avvolte anch’esse nell’oscurità più totale. Nessuno avrebbe potuto spiegare cosa stesse succedendo o cosa fosse all’opera quel giorno, quel che era certo e che si trattava soltanto dell’inizio... della fine s’intende... 

 

*** 

 

Due giorni dopo lo svolgersi di tali eventi, la situazione sembrava essere tornata alla solita routine, ma nessuno sembrava avvertire che il pericolo aleggiava nell’aria, pronto ad incombere e ghermire gli ignari abitanti.  

 In un pomeriggio piuttosto soleggiato, una moto argentata sfrecciava a gran velocità lungo una delle autostrade principali della città; a bordo vi era colui il cui principale obiettivo era di primeggiare in ambito Duel Monsters, dimostrando a tutti di che pasta fosse fatto o quantomeno ci avrebbe provato, in un modo o nell’altro. Sorpassò in un lampo le numerose automobili che stazionavano lungo la via, ferme a causa del crescente traffico che si stava creando, ignorando le lamentele e gli insulti lanciategli dagli esasperati conducenti. Il rombo della sua Yamaha si fece sempre più intenso, fino a sembrare un tutt'uno con l’ecosistema urbano. Adorava la sensazione che l'ebbrezza della velocità sapeva dargli, lo rendeva libero da ogni preoccupazione e problema; era l’unica cosa oltre ai duelli a farlo sentire veramente vivo. Chiuse gli occhi, abbandonandosi a quel mix inebriante e godendosi i rumori della città, il posto migliore della terra, o almeno così la definiva.  

Fu lo squillo del suo comunicatore a interrompere quel magico idillio, riportandolo alla realtà. Premette il tasto presente sulla parte destra del suo casco; 

«Guarda chi è sceso dallo spazio e si è degnato di rispondermi, dove diavolo eri finito?» chiese il suo interlocutore dall’altro capo, una voce fin troppo familiare per il ragazzo e un flebile sorriso comparve sul suo volto  

«Ehi Ren, come mai sei così agitato?» rispose lui piuttosto seccato. Non era il classico tipo che amava fare conversazione, tantomeno con uno dei suoi migliori amici 

«Non puoi essertene dimenticato, non proprio oggi» lo rimproverò l'altro  

«Continuo a non capire»  

«Sei proprio un testone! Hai un duello da disputare» 

Nell'udire quelle parole il giovane sgranò gli occhi, non avrebbe dovuto dimenticarsi di una cosa così importante come i duelli, una delle sue più grandi passioni 

«Sto arrivando!» dichiarò, interrompendo di colpo la chiamata e dando un’ulteriore accelerata al suo bolide, cosa che gli fece guadagnare i rimproveri di qualsiasi vigile urbano incontrasse. 

 

Nel frattempo, nel centro della città, vicino ad un negozio adibito alla vendita di carte da gioco, due individui aspettavano appoggiati al muro adiacente. Ad occhio e croce avrebbero potuto avere la stessa età di Shiyuki, anche se il ragazzo dalla lunga e fluente chioma azzurra ne dimostrava di meno a causa della sua statura.  

 «Quanto ci mette ad arrivare?» sbuffò il più grosso dei due. Superava il giovane affianco a lui di circa 10 cm, ma la cosa che più risaltava all’occhio era la sua testa perfettamente rasata, piuttosto insolito per un giovane della sua età.  

«Arriverà, tranquillo, Kazuya. Se c’è qualcosa che Shiyuki non si perde, sono proprio i duelli» controbatté l’altro, giocherellando con una ciocca dorata che gli ricadeva in viso.  


Un suono fin troppo abituale lo costrinse a voltarsi nella direzione opposta; i suoi occhi smeraldo corsero lungo tutta la figura dalla giacca di pelle nera che stava appena scendendo dal mezzo. Si tolse il copricapo, rivelando una folta zazzera di capelli color carbone, con riflessi color pesca, alternati a delle ciocche scarlatte, terminanti con un ciuffo dello stesso colore e dalla forma che ricordava una fiamma, posta al centro. Il tutto veniva risaltato dagli occhi ambrati, che incutevano timore e meraviglia allo stesso tempo.  

«Era ora, ce ne hai messo di tempo» proruppe il ragazzo mentre gli correva incontro. Shiyuki non rispose, limitandosi a salutarlo con un cenno del capo e a dirigersi verso il negozio.  

 


«Sei pronto?» chiese lo sfidante, mettendosi in posizione di fronte a lui  

«Sono nato pronto!» rispose con un sorrisetto, procurandosi un’occhiataccia da parte di Ren, spazientito da cotanta sfacciataggine.  «Lo vedremo, sbruffone!»  ribattè l'altro

«Duelliamo!» esclamarono entrambi   

«Direi che puoi cominciare per primo» propose l’avversario.

 

Kazuya = 8000 LP 
Mano = 5 
Deck = 35 
 
Shiyuki = 8000 LP 
Mano = 5 
Deck = 35  

 

«Comincio attivando dalla mia mano “Anfora dell’avidità”, che mi permette di pescare due carte dal deck, poi posiziono un mostro e due carte coperte sul terreno.Termino il mio turno»

«Un inizio piuttosto deludente» lo schernì lo sfidante, pescando una carta dal proprio deck. Ma il giovane rimase impassibile, senza battere ciglio o rispondere alla provocazione.  

«Attivo “Tifone Spaziale Mistico”, con il quale distruggo una delle tue carte coperte, mmh... scelgo quella a sinistra. Poi scartando una carta dalla mia mano posso evocare specialmente “Picchiatore Lamagelida”»   

La carta posta sul suo duel disk dai colori scuri prese vita, un’imponente figura mostruosa dal cui avambraccio destro spuntava una lama ricurva argentata e un con un tirapugni del medesimo colore nella mano sinistra atterrò sul terreno. (Lv4/Atk:1800; Def:0)  

«"Oggi ha deciso di sfidarmi con un deck “Lamagelida", eh? Interessante”» osservò Shiyuki   

«Attivo il suo effetto, una volta per turno posso bersagliare una carta magia o trappola presente sul terreno del mio avversario, fino alla fine del turno, essa non potrà essere attivata. Battle! Attacco il tuo mostro coperto. Ah, giusto! Quando “Picchiatore Lamagelida” attacca un mostro in posizione di difesa, ti infligge un danno perforante» la carta del ragazzo venne scoperta e una pietra bianca dalla purezza cristallina apparve sul suo lato del campo, prima di essere completamente distrutta dall’offensiva avversaria.  Shiyuki indietreggiò, a causa dell’avanzato sistema di realtà aumentata, nelle battaglie, i danni subiti ai propri Life Points, sembravano piuttosto reali (8000-1500= 6500 LP)  «Posiziono una carta coperta e ti passo la mano» 

«Un momento!» tuonò il ragazzo «Attivo l’effetto del mostro che hai appena distrutto. Durante l’End Phase del turno in cui questa carta viene mandata al cimitero, posso evocare dal mio Deck un mostro “Occhi Blu”. Evoco “Drago Spirito del Bianco”» Un drago dai colori simili a quelli della pietra e dalla consistenza eterea ruggì sul terreno. (Lv8/Atk:2500; Def: 2000) 

«Ma non è un mostro “Occhi Blu”» obiettò Kazuya 

«Chi è che delude adesso?» replicò indifferente «“Drago Spirito del Bianco” viene sempre considerato come un mostro “Occhi Blu”. Eppure dovresti saperlo» «Attivo l’effetto del mio mostro: quando esso viene evocato normalmente o specialmente, posso bersagliare una carta magia o trappola del mio avversario e bandirla. Detto questo, pesco dal deck»   

«La mia “Forza riflessa”!!!» protestò il giovane.  

 

 

Kazuya = 8000 LP
Mano = 2
Deck = 34
Cimitero = 2

Zona carte bandite = 1
 

Shiyuki = 6500 LP
Mano = 4
Deck = 31
Cimitero = 2

 

«Ti finirò in questo turno!»  esclamò il ragazzo, mentre il suo avversario ghignava, convinto che il suo avversario fosse solo “tutto fumo e niente arrosto” 

«Attivo la “Melodia del drago che si risveglia”: scartando una carta, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano, due mostri di tipo Drago con un attacco di 3000 punti o inferiore e una difesa di 2500 o inferiore. Aggiungo “Drago Bianco Occhi Blu” e “Drago Bianco Alternativo Occhi Blu”. Attivo poi l’effetto della carta che ho inviato al cimitero. Aggiungo così alla mia mano un secondo “Drago Bianco Occhi Blu”»  

«So già cosa vuole fare» mormorò il compagno appoggiato alla parete. In effetti era una tattica abbastanza conosciuta e prevedibile, ma dall’espressione dell’avversario, si poteva capire quanto per lui non fosse poi tanto intuibile. Lo animano solo lo stupore di vedere il leggendario drago un tempo esclusivo di Seto Kaiba, un uomo carismatico e uno dei più potenti campioni di questo gioco.  

«Adesso attivo l’effetto di “Drago Spirito del Bianco” sul mio terreno: Se il mio avversario controlla un mostro, posso offrirlo come tributo ed evocare specialmente un “Drago Bianco Occhi Blu dalla mia mano”. Appari in tutta la tua magnificenza, “Drago Bianco Occhi Blu”» Un drago ancor più luminoso e imponente del precedente fece la sua comparsa, catalizzando l’attenzione di tutti i presenti, radunatesi per assistere al duello a cui questa superba creatura partecipava. (Lv8/Atk:3000; Def:2500) 

«Successivamente, rivelando una seconda copia del drago nella mia mano, posso evocare specialmente “Drago Bianco Alternativo Occhi Blu”» Un secondo drago comparve in campo, differenziandosi dal precedente solo per la presenza di striature blu elettrico presenti su tutto il corpo e per le ali ancor più ricurve «Come puoi vedere, non è solo il suo aspetto ad essere spaziale, lo è anche il suo potere speciale. Esso mi permette, una volta per turno, di distruggere un mostro presente sul terreno avversario. Sfortunatamente per te, controlli solo “Picchiatore Lamagelida”, pertanto viene distrutto» 

«Nooo!!! Il mio mostro!!!»

«E non ho ancora finito! Tuttavia, utilizzare questo spaventoso potere ha un costo, ovvero impedirgli di attaccare, ma per la prossima mossa non rappresenta un problema» Kazuya inclinò leggermente la testa, a cosa alludeva?  

«Attivo la magia “Polimerizzazione” dalla mia mano»

«Cosa?» chiese esterrefatto il ragazzo, non poteva certo aspettarsi una mossa del genere, anche se il bicolore se l’aspettava, avendo intuito anzitempo il modo in cui il suo amico avrebbe chiuso in fretta la partita 

«Fondo i due draghi bianchi sul terreno e il terzo nella mia mano. Delizia i tuoi occhi con il più potente di tutti i draghi, nella sua gloria completamente evoluta! Evocazione tramite fusione! Mostrati a noi, Neo Drago Occhi Blu Finale» Una creatura tricefala dall’aspetto draconico e dai colori simili al drago alternativo apparve, in un’esplosione quasi cristallina che pervase il terreno, impedendone per un breve lasso di tempo, la visibilità. Lo stupore generale si levò alto nel cielo, nell’osservare la meraviglia definitiva appartenuta un tempo al leggendario duellante, foriero di spettacolari scontri contro il suo rivale di sempre, il “Re dei Giochi”, Yugi Muto. (Lv12/Atk:4500; Def:3800) 

«Sono spacciato» mormorò Kazuya, ma così intensamente da essere udibile dal suo contendente.  

«Puoi dirlo forte» ribatté «Vai Neo Drago Occhi Blu, attaccalo!»   Un fascio bianco perlato lo investì in pieno. (8000-4500= 3500)   

«Attivo il suo effetto: Alla fine del Damage Step, se questa è l'unica carta scoperta che controllo e ha già effettuato un attacco, posso mandare al cimitero un mostro Fusione “Occhi Blu” presente nel mio Extra Deck affinché esso possa continuare il suo assalto. Sposto “Drago Esplosione Gemello Occhi Blu” nel Cimitero» 

«È finita» annunciò Ren , stiracchiandosi.  

«Hyper Neutron Blast esclamò il duellante, mentre i Lp avversari venivano decimati in un istante. (3500-4500=0)  



Dopo la fine del duello, il ragazzo fuggì senza voltarsi indietro, aveva ricevuto una sconfitta alquanto schiacciante e i passanti che affollavano la zona, dopo aver visto uno scontro così breve ma intenso, rimasero affascinati dalla capacità del duellante nel dominare una bestia come quella. Ma Shiyuki non era soddisfatto, alla fine si trattava di un avversario che aveva la fama di darsi un sacco di arie, quindi non rappresentava una vera e propria sfida ai suoi occhi, in questo modo non avrebbe potuto superare i suoi limiti, oltre al fatto di aver utilizzato carte non sue, poiché non ne valeva la pena. Presto i “fan” se ne andarono e il ragazzo poté tirare un sospiro di sollievo, non amava molto questo genere di cose, lo facevano sentire a disagio.  

«Certo che hai avuto fortuna nel trovare quel tipo di carte, ormai il negozio le aveva finite quasi tutte» dichiarò Ren mentre si avvicinava al giovane, che voltato di schiena e appoggiato ad un muretto, osservava gli edifici della capitale che si stagliavano sullo sfondo. Il crepuscolo era ormai alle porte e le insegne al neon che incominciavano a illuminarsi, crearono uno stupendo effetto ottico 

«Già» replicò il ragazzo, gettando la confezione aperta nel vuoto, che cominciò a svolazzare a causa della brezza che vi soffiava. 

 «Comunque...» continuò il bicolore «È stato un duello veramente infuocato, anche se non hai dato tempo al tuo avversario di fare nemmeno una mossa o contrattaccare. Ma la parte veramente bella è stata quando hai evocato quel drago mastodontico, spedendo i Life points di Kazuya, dritti nell’abisso. Wow!» Il giovane non rispose; pur trattandosi di una bella sensazione, non era quella che stava cercando in questo momento, non era ciò che rendeva un duello qualcosa degna di questo nome, non lo aveva fatto sentire vivo, caratteristica peculiare per gente come lui.  

«Come al solito sei sempre loquace» lo canzonò. «Ma dimmi, tuo padre come sta?»  

Nell’udire quelle parole, il ragazzo ruotò verso di lui, inchiodando il suo sguardo dorato sulla figura con cui stava interagendo. «Come al solito, sempre indaffarato e sempre lontano da casa» alzò gli occhi al cielo, scrutando le molteplici stelle che vi dimoravano.  

«E ci risiamo» sbuffò Ren

 «Cosa?» chiese lui, continuando a tenere lo sguardo fisso verso quella meraviglia naturale, quasi come se fosse un quadro.  
 

«Ogni volta fai questo gesto di fissare le stelle. Ci conosciamo praticamente da sempre, ma ancora non ho capito cosa significa» Fece spallucce, nemmeno lui capiva il motivo di tale gesto, l’unica cosa certa e che qualcosa di inconsulto, quasi meccanico, lo portava a fissare il firmamento, trasmettendogli una sensazione di calma e tranquillità. Quel ragazzo era un autentico mistero 

 

 

 

***  

 

 

«Fermati, ti prego! Ti dirò tutto quello che vuoi» 

Da tutt'altra parte, in uno dei suoi sobborghi rischiarato dalle luminarie al neon, Limit City sembrava più viva che mai, la città scrosciava di musica e grida gioiose, che invadevano tutte le strade coinvolgendo ombre e luci come se fossero vive e partecipi dei festeggiamenti. In una costruzione diroccata e quasi certamente adibita allo scopo di intrattenere traffici illeciti, un uomo sulla quarantina e piuttosto tarchiato, venne sbalzato contro la parete, mentre un’esile figura si avvicinava a grandi falcate verso di lui con fare minaccioso.

 

 





Ed eccoci qui con una nuova storia a tema Yu-gi-oh, uno dei miei anime preferiti. Ho voluto dare anch'io un contributo nell'arricchire questo fantastico universo seguendo l'esempio di tanti altri, come ad esempio il buon CyberNeoAvatar, che ringrazio molto per avermi supportato, oltre che sopportato e aiutato nella realizzazione di alcuni elementi. Un altro ringraziamento speciale va alla cara  M a k o, senza il suo prezioso aiuto, sarei ancora in quel vicolo cieco per quanto riguarda la pubblicazione di questa fanfiction.

Non sapendo che impostazione dare ai duelli, ho optato per questa, ma dai prossimi capitoli potrebbe anche cambiare, magari potreste anche dirmelo voi. 

Detto questo, spero che l'inizio vi abbia incuriosito o perlomeno che lo abbiate apprezzato, ci vediamo alla prossima!!!

 

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Capitolo 2
*** Nell'ombra ***


Capitolo 2 – Nell'ombra 



Il sole iniziò a fare capolino nel cielo grigio e terso di nuvole, tra poche sarebbe sorto, rischiarando con i suoi caldi raggi l’atmosfera presente in uno dei quartieri più malfamati della città, così polverosa e a tratti quasi irrespirabile, In quelle poche ore precedenti la sua nascita, appariva completamente deserto, fatta eccezione per un individuo che passeggiava per le sue strade come un cowboy diretto verso il tramonto, osservando quegli alti edifici fatiscenti o con danni strutturali da cui si levava un odore nauseabondo, troppo familiare per i suoi gusti. Numerose impalcature spuntavano come funghi lungo la strada, indicando quante volte la gente del luogo riparasse le strutture, spesso con i materiali più disparati, recuperati da rovine diroccate o rubati ad altre case. La fresca brezza che vi spirava contribuiva a scompigliare il lungo mantello blu notte che fasciava il suo fisico esile ma slanciato, fatta eccezione per il cappuccio, adagiato perfettamente sul suo capo. Era definito la “discarica umana”, sebbene solo il trenta percento della popolazione totale di questa grande metropoli vivesse in condizioni così precarie. Era un perfetto nascondiglio e meta preferita per coloro invischiati con la malavita e trafficanti. Insomma uno di quei luoghi da cui era meglio stare alla larga, ed era proprio per questo motivo che il suo obiettivo avrebbe potuto trovarsi qui, o almeno questo gli era stato riferito dal suo contatto.  

Lasciò presto la strada principale, tra poche ore si sarebbe popolata in fretta, e l’ultima cosa che avrebbe voluto era dare nell’occhio, infilandosi nei dedali di viuzze che la costeggiavano, ancor più intricati rispetto a quelli a cui era abituato, dirigendosi verso nord. I vagabondi e i criminali del luogo dopo una rapida occhiata lo lasciavano perdere, forse a causa della velocità e sicurezza con cui si destreggiava in quei vicoli o per l’aura sinistra che sprigionava, non sapeva dirlo con esattezza. Continuò a passo spedito e una volta superato, si ritrovò davanti a un muro di mattoni alto due metri che circondava un ampio giardino con al centro una villetta di tre piani. L'eleganza e le ottime condizioni dell'edificio saltavano subito all'occhio in mezzo alla desolazione circostante, facendolo sembrare come un'oasi in mezzo al deserto. Con un rapido slancio ci si arrampicò sopra, scrutando il territorio in cerca della sua preda e di un possibile punto dii accesso, qualora l’avesse individuata. 

Da una delle magnifiche e limpide finestre, tali da riuscire a specchiarsi, si poté intravedere un uomo dai folti capelli neri e dal completo elegante seduto ad una scrivania in mogano, intento a contare un congruo numero di banconote.  

Bingo! Era proprio lui, Kiyoshi Takata, questo era il suo nome, un uomo meschino e truffatore, definito da molti come un “Barracuda” nel gergo del sottobosco criminale, ovvero un uomo che si era fatto strada da solo nel grande mare di squali della malavita locale, proprietario di molti progetti legati alla città il cui fine ultimo era un assiduo lucro, oltre che a favorire il transito illecito di qualsiasi tipo di merce. 

Come un fulmine sgattaiolò verso la vetrata senza farsi vedere, l’ingresso era sorvegliato da due omaccioni dall’aspetto inquietante, meglio non allertare nessuno, o avrebbe dovuto affrontare il suo intero manipolo. Una scocciatura non di poco conto, non che non ne fosse capace, s’intende, ma la furtività e la rapidità erano i suoi punti forti, in più preferiva agire con discrezione, come era suo solito. Entrò di soppiatto in quella stanza che appariva ampia, illuminata da un grande lucernario sul soffitto e irta di ogni genere di cianfrusaglie di valore. Le pareti erano tappezzate di quadri con il suo volto. Poco narciso il tizio. Senza dargli tempo e modo di capire cosa fosse successo lo afferrò per il collo, sollevandolo brutalmente da terra, e di sicuro lo avrebbe ucciso se non gli avesse fornito le informazioni necessarie. 

«Allora dove sono?» una voce metallica, quasi robotica inondò la stanza, fuoriuscendo dalla maschera che l’individuo portava sul suo volto. 

 «N..Non so di cosa tu stia parlando» replicò terrorizzato l’altro cercando di divincolarsi, ricevendo però in cambio una violenta ginocchiata nello stomaco. Nonostante fosse di circa cinque centimetri più basso e meno muscoloso di lui, possedeva una discreta forza, oltre che una salda presa.  

«Non serve fare queste scenette con me, chi sono e cosa voglio dovresti saperlo, ora se ci tieni alla pelle e a quella dei tuoi sottoposti, ti conviene parlare o le conseguenze saranno disastrose» dichiarò lo sconosciuto, preparandosi ad assestargli un altro colpo. 

«Ti prego, ti rivelerò tutto, ma devi garantirmi che mi lascerai in pace, io non centro nulla con questa storia» l'implorò l’uomo, ancora dolorante per l’azione di poco fa.  

«È stato più facile del previsto» affermò «E va bene, ma se riterrò le tue risposte non soddisfacenti, nessuno mi impedirà di mandarti al creatore, intesi?» Il criminale annuì terrorizzato, gocce di sudore solcarono quel viso segnato dal tempo, ma che gli dava un’aria autoritaria e perché no, piuttosto affascinante per coloro che cascavano nella sua tela. 

Dopo aver recepito una buona quantità di informazioni, provvide a colpirlo dritto sulla nuca, spedendolo nel mondo dei sogni. In questo modo, dileguarsi sarebbe stato più semplice e privo di inutili scocciature causate dai i suoi scagnozzi. Tutto sommato era stato abbastanza facile, già, troppo facile. 

 «Dove credi di andare?»  

Mentre si apprestava a tagliare la corda, una voce proveniente da un angolo imprecisato della camera lo costrinse ad arrestarsi, bloccando sul nascere ogni suo tentativo di fuga senza essere visto. Possibile che fosse stato scoperto?  

Si voltò, osservando quella figura con le braccia conserte appoggiata dirimpetto alla parete. Ad una rapida occhiata si presentava come un ragazzo poco più che ventenne, di alta statura e dalla carnagione scura, con una folta massa di riccioli castani ad incorniciare quel viso su cui era stampato un ghigno inquietante.  

«Comunque...» il suo sguardo si posò sul corpo dell’uomo disteso al suolo «Credo che abbiate smarrito il mio invito, perché non sono stato invitato alla festa» concluse il ragazzo, sfoderando un duel disk nero come la pece.  

«Come vuoi...» replicò di rimando l’altro sguainando anch’esso il suo duel disk color porpora con una specie di cristallo incastonato nel mezzo, rivelando una simil lama aguzza composta da energia dorata. Era da sempre il suo fedele compagno di innumerevoli battaglie, la sua arma più letale, il suo unico amico.«Possano gli dei avere pietà di te, perché io non ne avrò» 

 

 

*** 

 
 

Due ore più tardi…. 

 

 

In pieno centro città, luogo preferito dalla maggior degli abitanti per la quantità di strutture di diverse tipologie che vi si trovavano, un ragazzo dai capelli blu oltremare con una frangia dorata dotata di ciuffi che gli cadevano delicatamente sul viso ed una camicia bianca a manica lunga sormontata da un gilet senza maniche azzurro, se ne stava appoggiato ad una parete adiacente al famoso negozio di carte, osservando con placidità tutti le attività commerciali e i passanti che si affaccendavano lungo la via, puntando di tanto in tanto gli occhi verde smeraldo sul proprio orologio e sbuffando. Probabilmente stava aspettando qualcuno e da un bel po' di tempo.  

Un suono così abituale attirò la sua attenzione; Shiyuki era in sella alla sua moto, accompagnato da una figura femminile seduta sul sedile posteriore del bolide argento metallizzato. Sempre il solito ritardatario.  

«Era ora!» esclamò il ragazzo avvicinandosi a quei due che stavano appena smontando dal veicolo «Non credo che tu abbia ancora capito il significato dell’espressione “Arrivare in orario”» disse mimando con le dita il gesto delle virgolette. Il bicolore non rispose, limitandosi a togliersi il casco e a riporlo nel sellino in pelle, aspettando al contempo che anche la compagna facesse lo stesso.  

«Ciao Ren» lo salutò la ragazza, sfilandoselo dalla testa e lasciando che i morbidi e vellutati capelli color nocciola le ricadessero lungo la schiena. Poteva essere descritta come una bellezza mozzafiato: statura nella media, occhi grandi e chiari, e una pelle rosata che profumava di cannella. Un chiodo nero di pelle ricopriva la sua corporatura snella e ben proporzionata, abbinato ad un crop top color pesca che le lasciava scoperto un pezzo di addome e metteva in risalto le sue curve ed un paio di shorts di jeans del colore stesso del suo giubbotto, oltre a dei lunghi collant color seppia terminati in un paio di stivaletti neri e borchiati che le arrivavano fino alla caviglia. Una pochette in tinta con il resto dell’outfit e con una chiusura rassomigliante ad una farfalla dorata completava il tutto. Così stratosferica da lasciarti letteralmente a bocca aperta.  

«Oh...ciao anche a te, Isabel» replicò il giovane, rivolgendo poi il suo sguardo al bicolore di fronte a sé «Sei riuscito ad arrivare in ritardo anche stavolta, nonostante avessi Isabel con te»  Ren emise un sospiro, esasperato dalle abitudini del suo compare 

«Rilassati amico, non è morto nessuno» ribatté Shityuki beccandosi un’ulteriore occhiataccia. Adorava farlo irritare, era uno dei suoi passatempi preferiti.  

«Rilassati un corno!» esclamò l’azzurrino 

«Calma voi due» gli intimò la ragazza. Era l’unica in grado di acquietare i bollenti spiriti di quelle pesti, anche se ormai si era stufata di quel ruolo. 

 

Il pomeriggio passò abbastanza in fretta, tra giri nei negozi e lunghe passeggiante, terminanti con un'ultima ispezione di Isabel in uno dei punti vendita del suo brand preferito. Era particolarmente interessata alla moda, del resto come quasi tutte le ragazze della sua età, lasciando i due amici ad aspettarla fuori, con Ren che scoccava occhiate maliziose al corvino affianco.   

«Allora, a quando?» proruppe il ragazzo con un sorrisetto sul volto e una strana scintilla negli occhi 

«Quando cosa?» chiese il bicolore, non sapendo minimamente a cosa si stesse riferendo l'amico, anche se qualcosa l'avrebbe potuta intuire

«Il fidanzamento tra voi due, mi sembra ovvio»  

«Ma che ti salta in mente, Ren!!!» sbottò l’altro. Il suo era ormai un chiodo fisso e ogni volta che i tre uscivano insieme, non mancava occasione di chiederlo o di insinuare che ci fosse qualcosa tra loro.   

«Andiamo, dai» si passò una mano tra i folti capelli «Lo sappiamo tutti che lei ha un’evidente cotta per te, poi sei passato tu a prenderla, ed è innegabile l’attrazione che c’è tra voi due»

«Cercherò di essere più chiaro possibile, sottospecie di tappo. Primo: non è assolutamente vero. Secondo: Chi avrebbe dovuto dargli un passaggio, tu? Ma se non hai la moto né tantomeno riesci ad arrivare ai pedali e Terzo: Non ho tempo per queste cose, il....»   

«Il Duel Monsters è la tua vita, si lo so» lo interruppe l’altro. Quei due si conoscevano fin da quando erano piccini, ma spesso si comportavano come cane e gatto «Sei sempre il solito ingenuo» continuò il biondino.  

«Ripetilo sei hai coraggio, citrullo» ribatté l’altro  

«A chi hai dato del citrullo, perdente!»  

Stavano cominciando a dare spettacolo, attirando gli sguardi indiscreti dei passanti. Se si fosse trovata Isabel, di sicuro gli avrebbe sculacciati uno alla volta  

 
«Signori e Signore e ragazzi di tutte le età, vi state divertendo?» una voce proveniente da uno dei Maxi schermi presenti in città interruppe quel momento. Essa riprendeva lo scontro disputato tra due duellanti professionisti, uno dei quali fece comparire un sorriso grande quanto il sole sul viso dell’azzurrino.   

«Oh mio dio!» cominciò a saltellare il ragazzo «Quello è Ryusei Hawke, il mio duellante preferito» continuò a dire, indicando un giovane dai lunghi e fluenti capelli verdi, legati in una specie di codino. Indossava una giacca del medesimo colore terminante in un colletto in pile borg, pantaloni neri e degli stivali rossi con un motivo nero.  

«Mi spiace non lo conosco» esordì Isabel uscendo dal negozio con in mano una busta di cartone  

«Ma si può sapere dove vivi?» sbottò «Ok che tu come duellante conosci e ammiri solo il tuo Shiyuki, ma andiamo, non puoi non sapere chi sia» concluse il giovane facendo arrossire la moretta e guadagnandosi un’occhiataccia dal bicolore. Questa l’avrebbe sicuramente pagata cara prima o poi.

«Si tratta di Ryusei Hawke, uno dei migliori duellanti in circolazione, la sua abilità è leggendaria ed io un giorno sarò come lui » spiegò fissando insistentemente lo schermo.  

«Si, quando gli Ojama voleranno - lo canzonò il compagno


 


La folla era in delirio, acclamando con ardore uno dei migliori duellanti che abbiano mai calcato le scene professionistiche di Limit City e del mondo intero, colui che era riuscito quasi ad accaparrarsi il prestigioso premio del torneo mondiale, venendo però sconfitto da un altrettanto abile ragazzo proveniente dalla sua stessa città e colui considerato una guida per le nuove generazioni che si affacciavano per la prima volta in questo fantastico mondo, tutte meno che per il nostro Shiyuki. I tre guardarono con trepidazione lo scontro del verdino, che a giudicare dalle loro espressioni, non era messo poi così bene. I suoi life points erano scesi ad 800 e sul suo terreno erano rimaste solo tre carte mentre l’avversario ne aveva 3000 ed era in possesso di due mostri veramente forti.  

«“C'è solo un modo per vincere”» osservò il giovane cercando di analizzare quella situazione  

«Sei arrivato al capolinea, Hawke esclamò colui conosciuto come Muggshot «Quasi mi dispiace che tu sia arrivato fin qui solo per soccombere contro il sottoscritto» 

«Non è ancora detta l’ultima parola» replicò il duellante «Ora scoprirai come io mi sia guadagnato il soprannome di “Re dell’impatto devastante”! Pesco dal deck» 

 

Ryusei = 800 LP
Mano = 3
Deck = 23
Cimitero = 11

 

Muggshot = 3000 LP
Mano = 5
Deck = 22
Cimitero = 11
 

 


«Attivo dalla mia mano “Anfora dell’avidità”, permettendomi di pescare due carte dal mio deck – Nell'osservare le carte appena estratte, il ragazzo fece un sorrisetto soddisfatto «Preparatevi gente, lo spettacolo sta per entrare nel vivo, e la mia vittoria sarà schiacciante!» esclamò a pieni polmoni sollevando un pugno verso il cielo, guadagnandosi ancora più incitamento da parte della folla  

«Procedo ad unire il mostro tuner “Falco Meteoritico” con “Bestia Meteoritica” entrambi di livello 4 ed entrambi presenti sul mio terreno. (4+4=8) Ci siamo! Una forma oscura sta cadendo dal cielo. L'impatto del suo arrivo sarà così devastante che rimarrà solo la cenere! Evocazione Synchro! Ardi con le tue fiamme coloro che sbarrano la nostra strada, Drago Detonatore Magmameteora!» Un gigantesco dragone alato fece la sua comparsa, nero come la pece e ricoperto di magma rossastro, disponeva di artigli affilatissimi, tre corni del medesimo colore e un’energia infuocata traboccante da un punto indefinito posto sulla sommità del suo capo. (Lv8/ Atk: 2800)   

«Il suo “Ace Monster”!» esclamò Ren osservando quella creatura che emanava una potenza senza eguali «Uno dei miei mostri preferiti»  Gli altri non risposero, rimanendo ad ammirare quel dragone, specialmente Shiyuki, aveva da sempre un debole per quelle creature.  

«Credi che quel pulcino troppo cresciuto possa spaventarmi?» domandò l’avversario «Non può nemmeno scalfire le mie poderose bestie»   

«Ma io non ho ancora finito il mio turno» ribattè il giovane, rivolgendosi poi al pubblico «Tenetevi pronti, sto per offrirvi un finale coi fiocchi» Quell'uomo sapeva come dare spettacolo.  

« Non serve che ti spieghi che il mio drago può annullare le carte magie e trappola una volta per turno, quindi quella carta che hai conservato con tanto impegno non potrà aiutarti. E visto che ho sul terreno un mostro “Magmameteora” posso attivare l’effetto di “Goliath Meteoritico” direttamente dalla mia mano, scartandolo, posso piazzare 1 segnalino meteora su ogni mostro scoperto che controlli»  

«A cosa potrebbe servirti una mossa del genere?» chiese confuso l’avversario  

«Pazienta, uomo di poca fede. Lo scoprirai molto prestoAttivo la carta trappola “Differenza meteoritica”, posso attivare questa strabiliante carta solo nel caso in cui la differenza tra i miei life points e i tuoi sia almeno di duemila punti, come in questo caso, poi scelgo come bersaglio un mostro scoperto sul mio terreno, esso guadagna atk pari alla differenza appena citata, quindi facendo attentamente i calcoli, guadagna ben 2200 punti»   

«Ora è a quota cinquemila» commentò esterrefatto «Ma questo non ti basterà per sconfiggermi»  

«Lo vedremo« lo sfidò il verdino «Vai Drago Detonatore Magmameteora, attacca Bestia Re Barbaros» (3000 – 2000 = 1000)   

«E adesso cosa pensi di fare?» ghignò l’uomo «Ho ancora dei Life points a disposizione e la tua stupida offensiva è terminata. Hai fallito, moccioso»   

«Ne sei sicuro?»  

«Cosa???!!!»   

«Ricordi quando ho piazzato dei segnalini sui tuoi mostri? Secondo te a cosa potrebbero servire?» L’avversario fece spalluce, non sapeva davvero dove sarebbe andato a parare  

«Ti do un piccolo indizio, riguarda il mio draghetto.... Non ci arrivi testone? Ebbene, esso può attaccare una seconda volta, purché ci siano ancora mostri dotati di segnalino meteora sul tuo terreno, guarda un po', li avevo piazzati su tutti e due i tuoi mostri, Ergo, il mio mostro può scatenarsi ancora. Ora è tutto più chiaro?»

«Impossibile!»  

«Forza, o mia splendida bestia, vinciamo questo duello! Meteor Storm Il drago creò una moltitudine di meteore infuocate, facendole impattare contro i Life points avversari  (1000 – 2500 =0)  

«Vittoria!!!» esultò il talentuoso giovane sollevando un pugno verso il cielo «Spero che lo spettacolo sia stato di vostro gradimento» disse facendo una sorta di inchino, venendo acclamato ancor di più dalla folla, dai suoi numerosi fan, ponendo fine alla trasmissione incentrata sul suo strabiliante scontro di poco fa.   


«Ryusei è un vero portento, nessuno è attualmente al suo livello, devo assolutamente seguire le sue orme» dichiarò Ren battendosi un pugno sul petto. 

«Mah, per me non è tutto questo granché» intervenne Shiyuki.

«Dici così solo perché anche tu hai un preferito, non è vero?» domandò il ragazzo con un ghigno «E non serve che io spoileri la sua identità»concluse, lasciando Isabel visibilmente confusa, in quanto non a conoscenza di cosa stessero parlando.

«Taci!» gli ordinò il corvino e per tutta risposta l’altro scoppiò a ridere.  

«Piantatela teste di rapa , o sarò costretta a passare alle maniere forti» gli ordinò la mora, alzandosi una delle maniche del suo giubbotto e facendo ammutolire di colpo i litiganti. Erano proprio due bambocci.

 


*** 


 «È proprio sicuro che quel marmocchio sia colui che stiamo cercando? Insomma lo guardi» 

 
Due individui avvolti in un lungo mantello di seta e il cui volta era celato dal cappuccio, avevano seguito quei tre sin dal loro incontro, sorvegliandoli dall’alto di uno degli edifici vicini.  
 

«Ne sono assolutamente certo» replicò l'altro voltandosi verso il cornicione posteriore «Tuttavia, comprendo bene la tua titubanza. Vorresti una prova tangibile che lui sia davvero la persona che stiamo cercando - Il secondo si limitò ad annuire col capo «Ebbene, vi è solo un modo per scacciare i dubbi che attanagliano la tua mente»

«E sarebbe?» 

«Sfidarlo a duello» disse l’uomo prima di spiccare un balzo verso uno degli appigli circostanti  


*** 

 
«Ci vediamo domani, Ren. Accompagno Isabel a casa» commentò il ragazzo accendendo il motore del suo bolide   

«State attenti voi due» replicò il biondino lanciando al contempo delle occhiate maliziose  

«Agli ordini signore!» esclamò la ragazza imitando il saluto militare, gesto che fece sorridere i tre. Dopotutto erano una bella compagnia e Shiyuki non avrebbe potuto desiderare amici migliori, ma quel giorno sentiva che qualcosa non andava, come una strana sensazione. Di cosa avrebbe potuto trattarsi? 

Dopo aver riportato la ragazza alla sua abitazione, sfrecciò lungo le strade della città, ammirando come fosse strutturata quella meraviglia urbana, accelerando e godendosi il rombo della sua moto, adorava quel suono. D’un tratto qualcosa apparve in mezzo al tragitto, costringendo il giovane ad arrestarsi di colpo, una mossa azzardata e sarebbe potuto incappare in un incidente. Scese dalla moto, osservando un individuo immobile in mezzo alla strada. Era un ragazzo di alta statura, una folta capigliatura bianca sormontata da un paio di spesse cuffie spiccava in mezzo a quel nero della notte, ma la sua pelle pallida sembrava quasi spenta, e una giacca militare fasciava quel fisico magro, a tratti quasi cadaverico 

«Amico, ma cosa ti salta in mente? Potevo lasciarci le penne» disse il giovane smontando dal veicolo, ma l’altro non accennava alcuna risposta, rimanendo fermo nella stessa posizione. La cosa stava assumendo un non so che di inquietante. 

«Ti senti bene?» continuò a domandargli il giovane 

«Tu sicuramenti devi essere Shiyuki T.....» iniziò a parlare l’individuo, venendo però interrotto bruscamente

«Cosa vuoi?» chiese ancora una volta il ragazzo, questa volta però il suo sguardo si era fatto più serio.  

«Voglio sfidarti a duello» replicò l’albino, estraendo uno strano duel disk dello stesso colore della sua chioma  

«Stavo quasi per rompermi l’osso del collo per un DUELLO???!!! Tu devi essere matto come un cavallo ma di fronte a qualsiasi sfida non mi tiro di certo indietro”»  dichiarò Shiyuki esibendo un duel disk color rosso e nero. «Fatti sotto!» I suoi occhi vennero pervasi da una strana scintilla, l’eccitazione di affrontare finalmente un avversario alla sua altezza, o almeno era questa la sensazione che lo animava.   

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Capitolo 3
*** Al buio ***


Capitolo 3 – Al Buio  

 

La tensione nell’aria era piuttosto palpabile ed un silenzio di tomba calò attorno ai due sfidanti, sembrava quasi come se il tempo si fosse fermato. La luna sarebbe stata l’unica spettatrice di quell’evento, con le sole stelle, altrettanto candide e care al ragazzo, che danzavano al suo cospetto. Il vento, calmo e placido durante il giorno, cominciò a spirare sempre di più, scompigliando i ciuffi fiammanti del giovane duellante, furioso e selvaggio come il tuono sopra la terra, segno che di lì a poco, qualcosa di spiacevole sarebbe intervenuto, la classica quiete prima della tempesta.   

«Allora, sei pronto?» il tono inquietante di quell’individuo contribuì a squarciare la quiete creatasi 

 «Ovvio» replicò il ragazzo mettendosi in posizione «Ci tenevo solo ad informarti che io non sono un tipo che carica a testa bassa o uno sprovveduto, e che normalmente non accetterei mai una sfida da uno sconosciuto avendo una così limitata quantità di informazioni. Ma quando qualcuno mi sfida ad un duello, io non mi tiro mai indietro, nemmeno se fosse una trappola»

 Il tizio lo osservò attentamente, puntando il suo sguardo magnetico sulla figura snella in giacca di pelle che si ergeva dinanzi a sé. «
Mi sembra giusto, ora vogliamo cominciare?» chiese, mettendosi anch’esso in posizione «Ah, chiedo venia per non essermi ancora presentato» continuò con un sorrisetto stampato in volto, infilando il deck nell’apposito Duel Disk «Il mio nome è Kageshi Masaru»  

«La cosa non dovrebbe interessarmi, ma... ok!» ribatté l’altro, dando poi un’ultima occhiata al firmamento, un gesto piuttosto strano ma abbastanza comune per uno come lui. Era quasi come se stesse chiedendo di augurargli buona fortuna o servisse a calmarlo. Aveva un brutto presentimento quella sera, ma sarebbe andato fino in fondo, costi quel che costi.  

«Duelliamo!» esclamarono all'unisono i due   

«Se non ti spiace, gradirei dare il via alle danze» propose l’albino, illuminato dalle luci al neon circostanti, risaltando in mezzo a tutta quell’oscurità, ricevendo in risposta un semplice cenno del capo «Pesco dal Deck! Preparati, perché il buio sta arrivando!»  

 


Kageshi = 8000 LP
Mano = 5
Deck = 35



Shiyuki = 8000 LP
Mano = 5
Deck = 35

    


«Dalla mia mano attivo “Fascino dell’oscurità”, che mi permette di pescare due carte dal mio deck, bandendo un mostro di attributo Oscurità presente nella mia mano. Bandisco “Incubo del vuoto” e immediatamente attivo il suo effetto, permettendomi di aggiungere alla mia mano un mostro di Tipo Demone di livello 4 o inferiore, in questo modo posso aggiungere un “Sangan” dal mio deck. Dopodiché, posiziono un mostro coperto e due carte altrettanto coperte e ti passo la mano»

«“Se ha deciso di giocare in maniera così difensiva, avrà sicuramente qualcosa in mente, non mi sembra un principiante e di sicuro ha già pianificato in anticipo la maggior parte delle sue mosse, quindi quel mostro coperto potrebbe essere “Sangan” come potrebbe trattarsi di altro. Essenzialmente questa è una trappola, ma per il momento conviene che io stia al gioco”» Il ragazzo esaminava attentamente il campo, cercando di capire quantomeno le intenzioni avversarie, pescando con vigore dal proprio mazzo «Non posso fare a meno di domandarmi il motivo per il quale tu mi abbia sfidato a duello o se sei solo un mentecatto in cerca di guai. Se scegli la seconda opzione, hai infastidito la persona sbagliata, amico» affermò il bicolore osservando il suo sfidante. Costui, abbozzò un sorrisetto piuttosto sfrontato 

«Lo scoprirai presto» fu tutto quello che disse. Quel tipo stava incominciando seriamente ad infastidirlo.   

 «Visto che controlli un mostro in posizione di difesa, posso evocare specialmente “Perforatrice spaziale” dalla mia mano in posizione d’attacco» In breve, una creatura simile ad un millepiedi meccanizzato e con il muso terminante in un grosso e acuminato trapano fece la sua comparsa, sembrava ancor più inquietante del suo sfidante (Lv4/Atk: 1900; Def: 0) «Procedo poi ad evocare normalmente “Insettoide spaziale” sempre in posizione di attacco» Un’altra creatura terrificante fece il suo ingresso sul campo: ad occhio poteva raggiungere circa i due metri d’altezza, dal torace bulboso da cui spuntavano sei poderosi e articolati arti e un paio di grandi e robuste ali, seguite da un altro paio di minuscole ali, aveva anche un lungo collo arcuato, che terminava con una testa simile a quella di un insetto dotata di occhi composti e quattro mandibole mortali. (Lv4/Atk: 1800; Def: 1600) - Dalla mia mano attivo “Carte nel vento stellare”, che mi permette di pescare due carte dal mio deck a patto che io controlli due o più mostri “Spaziali” scoperti sul mio terreno, ma non posso evocare specialmente alcun mostro che non sia “Spaziale” per il resto del turno, poi metto una carta coperta. Battle! Attacco il mostro coperto sul tuo terreno con “Perforatrice Spaziale”» la creatura meccanica si lanciò all’assalto contro la carta coperta dell’avversario, rivelando che effettivamente si trattava di Sangan, un piccolo esserino dalla forma sferica e con tre grandi occhi «Quando attacca un mostro in posizione di difesa, ti infligge un danno perforante» L’albino indietreggiò a causa del danno subito ai propri Life Points (8000-1300 = 6700)  

«Non male» replicò il giovane «Ma io ho una contromossa perfetta per l’occasione. Attivo la carta trappola “Allerta Blackout”, essa non solo distrugge il mostro attaccante, ma rende inutilizzabile per 5 turni la zona del terreno su cui era posizionato, Inoltre attivo l’effetto del mostro che hai appena distrutto, aggiungo così dal mio deck un mostro con un attacco di 1500 o inferiore, scelgo “Pomodoro mistico”» Shiyuki non poté fare a meno di osservare inerme mentre il suo mostro veniva polverizzato in un’istante, rendendo di fatto inservibile la stessa zona del campo su cui l’aveva evocato.

«“Blackout” eh? Non l'ho mai sentito nominare prima d'ora» dichiarò il ragazzo. Per tutta riposta lo sfidante piantò quegli occhi così spenti eppure così minacciosi sulla sua figura, accennando il solito sorriso da spaccone «Dopo oggi, ti rimarrà impresso nella memoria per tutta la tua inutile vita»   

«Se credi di spaventarmi con queste assurde farneticazioni, sappi che ti stai solo rendendo ridicolo. Procedo ad attaccarti direttamente con “Insettoide Spaziale”» La simil libellula dotata di forti tenaglie si lanciò a gran velocità contro l’avversario, colpendolo ripetutamente con le sue armi micidiali (6700-1800 = 4900) «Ti passo la mano. Vediamo sei capace solo di dar fiato alla bocca»   

«Direi che anche tu non scherzi, vero moccioso?» domandò l’albino pescando dal proprio mazzo «Il tuo deck mi ricorda qualcosa, o forse dovrei dire qualcuno...» concluse lui esplodendo in una fragorosa risata. Quel tipo non aveva tutte le rotelle al posto giusto, questo era poco ma sicuro.



Kageshi = 4900 LP
Mano = 5
Cimitero = 3
Zona carte bandite = 1
Deck = 31

                     

Shiyuki = 8000 LP
Mano = 5
Cimitero = 2
Deck = 33

   

«Adesso verrai inghiottito dalle tenebre! Attivo dalla mia mano “Terrore del Blackout” grazie al quale posso distruggere un mostro presente sul terreno del mio avversario e infliggerti un danno di 500 punti» In un nanosecondo l’insetto venne risucchiato all’interno di un vortice oscuro generatosi all’interno della zona stessa, da cui fuoriuscì una scarica elettrica color nero pece che andò ad impattare contro il povero bicolore (8000 - 500 = 7500) «Poi posiziono un mostro e una carta coperta e ti passo la mano»  

«Tutto qui?» domandò il corvino pescando dal proprio deck «Sinceramente con quell’affermazione mi avevi messo quasi paura, ma ora scopro che si trattava solo di un bluff»     

«Non credo ti convenga provocarmi ragazzino» ribatté l’altro    

«Avresti potuto semplicemente evocare un mostro ed attaccarmi direttamente, o è un’azione troppo complicata per uno come te?» Il ragazzo stava sicuramente giocando con il fuoco, e presto o tardi si sarebbe scottato  

«E come la mettiamo con la tua carta coperta? O credevi che me ne fossi dimenticato?»   

«Beh, nonostante tu abbia l'aspetto di un pazzoide, direi che qualcosina sui duelli la conosci. Comunque, non hai ancora risposto alla mia domanda. Ho ragione di credere che tu mi conosca bene, motivo per il quale hai voluto sfidarmi, oppure, vuoi semplicemente qualcosa da me. In ogni caso, direi di saltare i convenevoli e dirmi esattamente cosa diavolo stai cercando esattamente» puntualizzò l'utente dei mostri "Spaziale". In un modo o nell'altro lo avrebbe scoperto.

«Se riuscirai a battermi, potrei anche prendere in considerazione l’idea di un piccolo spoiler, sempre a patto che tu riesca a soddisfare questa condizione»   

«È presto detto!» esclamò deciso pescando dal proprio mazzo «“Potrei provare quella combinazione, ma devo decidere quale scegliere, senza contare il fatto che non posso ignorare le sue carte coperte”Attivo la carta magia “Sepoltura prematura”, pagando 800 life points posso scegliere come bersaglio un mostro presente nel mio cimitero ed evocarlo specialmente, ritorna “Insettoide Spaziale”. Evoco poi “Pesce Luna Spaziale” in posizione d’attacco» Una creatura ittica volò sul campo di battaglia, contornata da strani disegni circolari color ciano, appartenenti probabilmente ad un’altra civiltà (Lv4/Atk: 1700/ Def: 1000) «È il momento di sovrapporre entrambi i miei mostri di livello 4. Con queste due creature costruisco la rete di sovrapposizione! Dalla nebulosa dell’Oltreverso, il re drago dagli occhi celestiali sta per nascere... e il suo potere eliminerà chiunque minacci il suo regno, Evocazione Xyz! Vieni al mondo, Viverna occhi stellari!» 

Un essere bipede e draconico ruggì sul campo, il corpo possente e irto di scaglie color ebano alle quali si alternavano altre color cobalto terminava con una lunga coda serpentiforme che si snodava lungo tutta la sua figura. La testa era contornata da una membrava che gli donava un aspetto anfibio o quantomeno acquatico e adornata da una coppia di grandi corna che si estendevano verso l’alto e si chiudevano fino a formare un semicerchio aperto, seguite da una seconda coppia di corna, minute rispetto alle precedenti e che si prolungavano verso il busto. Una cresta bioluminescente di estendeva dal capo fino alla sua coda, terminando con piccole punte simili a cristalli. Gli occhi brillavano di un intenso zaffiro blu, così come l’interno della sua bocca, irta di zanne affilate, dandogli delle sembianze ancor più minacciose (
Rank4/Atk: 2200; Def: 1500/ Material: 2)  


«Una belva davvero impressionante» si limitò ad osservare l’albino

«Impressionante è quello che sto per fare» rispose sfrontato il duellante «
Attivo l’effetto di “Viverna Occhi stellari”: staccando un suo materiale xyz una volta per turno (Material : 2-1 = 1), posso distruggere una carta coperta sul tuo terreno ed infliggerti un danno di 400 punti, scelgo il tuo mostro coperto» In breve, il mostro emise un’intensa fiammata dello stesso colore dei suoi occhi, scagliandola con veemenza sulla sagoma della creatura avversaria, disintegrandola in un soffio (4900 – 400 = 4500)  

«Scelta errata ragazzino, anche se hai distrutto il mio pomodoro mistico, non credo tu riesca a proseguire oltre» Il corvino non fu d’accordo con questa affermazione e di tutta risposta procedette con calma con la mossa seguente

«Mi permetto di dissentire! 
Scopro la carta trappola “Richiamo del posseduto”, grazie alla quale posso richiamare in gioco “Insettoide Spaziale”»   

«Comincio già ad odiare quel viscido scarafaggio» commentò l’albino quasi disgustato «Ma non capisco a che pro»   

«Il sentimento è reciproco, fiocco di neve. Attivo dalla mia mano la carta magia “Tempesta Spaziale”, che mi permette di distruggere tutte le carte magia o trappola sul terreno del mio avversario bandendo un mostro “Spaziale” scoperto che controllo»   

«Ora è tutto più chiaro» aggiunse l’albino   

«Non hai scampo! Battle! Viverna occhi stellari ti attacca direttamente...»    

« Sarebbe meglio che ordinassi alla tua bestiaccia di rimanere ferma dov'è» La voce dello sfidante attirò la sua attenzione «Attivo l’effetto di “Invasore Blackout” dalla mia mano, evocandolo sul terreno in posizione d’attacco posso bloccare immediatamente la tua offensiva» Una creatura bipede e completamente avvolta nelle tenebre si materializzò sul terreno, Sembrava semi umanoide, con una serie di lame che gli spuntavano dalle spalle e una sorta di cappuccio copriva il capo (Lv4/ Atk: 1600; Def: 1200)    

«In questo caso, metto due carte coperte e termino il turno»  

 

 


Kageshi = 4500 LP
Mano = 3
Cimitero = 6
Zona carte bandite = 1
Deck = 30

 

 

Shiyuki = 6700 LP
Mano = 1
Cimitero = 5
Zona carte bandite = 1
Deck = 32

      

 

«Era ora! Cominciavo seriamente ad annoiarmi» disse il ragazzo pescando dal proprio mazzo «Evoco “Osservatore Blackout” in posizione d’attacco ed attivo il suo effetto, permettendomi di pescare una carta dal mio deck. Inoltre, una volta per turno, posso selezionare una carta magia o trappola presente nell’apposita zona avversaria e distruggerla» (Lv1/ Atk: 200 Def: 500)   

«“Un mostro tuner”» osservò il corvino, seguendo con lo sguardo quella creatura oscura, monocola e provvista di grandi ali ricoperte di strani simboli e linee  

«Unisco “Invasore Blackout” con il mostro tuner “Osservatore Blackout”. (4+1 = 5) Le tenebre cominceranno ad inghiottire ogni cosa nella loro avanzata! Evocazione Synchro! Sorgi dal mare di oscurità da cui sei nato, Blackout Gravros» Un vortice oscuro simile a quello creato in precedenza apparì sul campo. Dal centro emerse un serpente marino le cui scaglie nerastre scintillavano ai raggi della luce lunare (Lv5/ Atk: 2300; Def: 1800) «Attivo immediatamente il suo effetto: quando questo mostro viene Synchro evocato, posso scegliere una zona carte mostro avversaria e disabilitarla. Ma non è tutto, una volta per turno, posso scegliere una zona carte magia e trappola e se è presente una carta coperta, posso distruggerla e infliggerti 500 punti di danno. Ma aspetta il meglio deve ancora venirequella stessa zona viene resa inutilizzabile. Posso affermare con certezza che si tratti di una versione migliorata della tua stupida lucertolina» Sul volto dell’albino comparve un ghigno minaccioso, godendo mentre il suo mostro infliggeva un danno all’avversario grazie al suo potere speciale (6700 – 500 = 6200) «Battle! Il mio “Gravros” attacca Viverna occhi stellari. Morso oscuro!» (6200 – 100 = 6100). «Metto una carta coperta e ti passo la mano. Vediamo quanto ancora resisterai»  

«Tu credi di farmi paura, ma la verità è che sei solo uno schizzato. Pesco dal deck!» esclamò Shiyuki, rivolgendo uno sguardo verso il cosmo, lo stesso gesto che lo aveva aiutato innumerevoli volte, sicuro che anche questa volta lo avrebbe fatto «Attivo la carta magia “Carta delle avversità”, grazie alla quale se il mio avversario controlla un mostro evocato specialmente, posso pescare due carte dal mio deck. "Sembra che la fortuna non mi abbia ancora abbandonato". Procedo poi ad attivare la carta magia “Chiamata alla battaglia astronave”, permettendomi di evocare, se non controllo nessun mostro sul mio terreno, due mostri “Astronave Spaziale” di livello 4 o inferiore dal mio deck. Decollate, “Astronave Spaziale Cannone Protonico” e “Astronave Spaziale Aereo Da Soccorso Cuspide”» Sul proprio terreno atterrarono due veicoli rispettivamente di forma circolare e color crema per il primo e dalla forma simile ad un riccio semichiuso, placcato in un metallo all’apparenza resistente color nero per il secondo. (Lv4/ Atk: 1600; Def: 900); (Lv4/Atk: 1500; Def: 700)   

«Sembra quasi che il tuo deck sia ambivalente con mostri appartenenti allo stesso archetipo ma di attributi che in teoria dovrebbero darsi continuamente battaglia» commentò l’albino  

«Ed è qui che ti sbagli, è possibile, ed esso così come lo spazio, né la prova. Un posto dove luce e caos coesistono allo stesso tempo senza prevalere l’uno sull’altro, qualcosa di strabiliante. Un miscuglio di diversi elementi, esattamente così come lo è il nostro magnifico universo» ribatté l’altro e nell’esprimere quel semplice concetto lo sguardò gli si illuminò, adorava quell’argomento sin da quando era bambino, merito anche di una persona molto importante. «Ma posso assicurarti che non ti ho mostrato ancora qualcosa di veramente eccezionale. È ora di infliggerti una batosta di proporzioni cosmiche. Sovrappongo i due mostri “Astronave Spaziale” di livello 4. Con essi costruisco la mia rete di sovrapposizione! Condotta dal nulla cosmico e spinta dall’impetuosità dei venti spaziali, perfora la galassia con il tuo laserfire annichilente e lanciati all’assalto raggiungendo velocità tali da abbattere la barriera del suono stessa, scatenando una guerra lampo con i tuoi lanciamissili mach. Evocazione Xyz! Rendi inarrestabile la mia flotta, Astronave Spaziale X – Shuttle Valkyrie  » 

Un imponente velivolo bicolore e provvisto di ali a delta si materializzò sul campo (Rank4/ Atk: 2400; Def: 2000/ Material: 2)  

 «Ancora un altro dei tuoi stupidi aggeggi» commentò l’albino - Devo rammentarti ragazzino, che non siamo nello spazio, siamo.... -   

«...Siamo su Pandora, signore e signori. Non dimenticatelo, ogni secondo di ogni giorno» lo interruppe il giovane 

«Che hai detto, ragazzino?»  

«Nulla che uno spaventapasseri come te possa capire»   

«Ti conviene non farmi perdere la pazienza» sbottò l'albino «Tornando al duelloNonostante sia più forte del mio mostro, mi toglierai soltanto cento miseri life points»  

«Se lo dici tu. Attivo il suo effetto: una volta per turno, staccando un materiale xyz da questa carta, posso dimezzare l’attacco di tutti i mostri non “Astronave Spaziale” scoperti sul terreno fino all’End Phase» (2300:2 = 1150) (Material 2 –1 = 1) 

«Dannazione! Hai sfruttato l’occasione per non aver altri mostri sul terreno e colpire solo il mio Gravros, ma ti giuro che questa me la pagherai! -   

«Guarda che ci conto, eh. Vai “Shuttle Valkyrie”, attacca Gravros» Dei missili vennero lanciati a velocità supersonica, impattando contro la creatura avversaria (4500 – 1250 = 3250) «Concludo ufficialmente il mio turno. Vediamo se riesci ad abbatterla»  

 

 Kageshi = 3250 LP
Mano = 3
Cimitero = 9
Zona carte bandite = 1
Deck = 28


Shiyuki = 6100 LP
Mano = 2
Cimitero = 10
Zona carte bandite = 1
Deck = 27


«Non ti conviene fare il gradasso» rispose Kageshi pescando dal deck «Per prima cosa attivo l’effetto di “Assaltatore Blackout” nella mia mano, staccando un materiale Xyz da un mostro scoperto sul terreno del mio avversario, posso evocare specialmente questa carta dalla mia mano» Una bestia ricoperta da folta e oscura pelliccia e dalle fauci quasi bioluminescenti fece il suo ingresso, assorbendo l’ultima unità del mostro di tipo Macchina «In questo modo puoi dire addio ad ogni possibilità di utilizzare il potere speciale del tuo mostro» ghignò il ragazzo «Poi evoco “Ombra del Blackout” e attivo il suo effetto: una volta per turno, posso selezionare una zona carte mostro e nel caso dovesse esserci un mostro, esso perde ben 800 punti di attacco e io scelgo quella della tua scatoletta di tonno» (Atk: 2400-800 = 1600) 

«Ehi, come ti permetti!» esclamò infuriato il ragazzo, non sopportava l’idea che qualcuno potesse offendere i suoi adorati mostri   

«É il momento che il duello si velocizzi un po'Con il mio “Assaltatore” dichiaro un attacco contro il tuo mostro. (6100 –100 = 6000), poi toccherà ad “Ombra del Blackout” sferrarti un colpo diretto (6000 – 1400 = 4600). Piazzo una carta coperta e ti passo la mano»   

«Alla fine non sei poi così scarso» dichiarò il ragazzo pescando dal mazzo   

«Dubito che uno come te possa giudicare chi sia incapace e chi no, visto ciò che ho appreso sul tuo conto»

«Ovvero?» domandò Shiyuki non capendo a cosa quello strano individuo si stesse riferendo.

Il proprietario dei mostri "Blackout" non rispose subito «Nel frattempo, è meglio che tu sia preparato a dovere, poiché ho riservato il meglio per il gran finale»


«Allora sarebbe meglio non farti aspettare oltre. Metto un mostro e una carta coperti e termino il turno»    

 

 
Kageshi = 3250 LP
Mano = 1
Cimitero = 9
Zona carte bandite = 1
Deck = 27

                                                                                            

Shiyuki = 4600 LP
Mano = 1
Cimitero = 11
Zona carte bandite = 1
Deck = 27


«Un turno piuttosto scialbo per uno spaccone come te» dichiarò l’albino pescando, d’altra parte però, il giovane non proferì alcuna parola «Attivo la carta magia “Blackout Penetrante”, grazie al quale, se un mio mostro attacca un mostro in posizione di difesa, la differenza ti verrà detratta dai tuoi life points. Battle! “Assaltatore Blackout”, distruggilo.» La terribile fiera si scagliò a gran velocità contro la carta avversaria, rivelando una creatura simile ad una pianta carnivora fusa ad un coccodrillo bipede   

«Attivo l’effetto per scoperta del mio “Predatore Spaziale Acido”, distruggendo tutte le carte scoperte sul tuo terreno, fino al numero di mostri “spaziali” che controllo, e visto che ne controllo solo uno, il tuo “Ombra del Blackout” finisce al cimitero»  

«Ma tu subisci comunque un danno» (4600 – 700 = 3900) «Termino il mio turno. Al prossimo soccomberai» 

 «Certo» lo canzonò il bicolore «Evoco “Osservatore Di Stelle Astrale” e attivo il suo effetto: quando questa carta viene evocata tramite evocazione normale, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro di attributo luce di livello 4 o inferiore e io scelgo di aggiungere “Drago Solare Mitico”» Un bellissimo drago colorato bipede con due ali dalla consistenza quasi eterea fece la sua comparsa (Lv4/ Atk:1600; Def: 2000)    

«E adesso come pensi di poter attaccare?» 

«Semplice, utilizzando una delle carte coperte che avevo precedentemente piazzato» Gli fece notare il ragazzo «Eri così preso dal dovermi infliggermi danni a profusione, da esserti dimenticato che c’era un’altra coperta sul terreno ed è proprio il caso che la attivi»   

 «Attivo la carta magia “Manovra disperata”: pagando 800 life points, dimezzo l’attacco di “Assaltatore Blackout”» (3900 – 800 = 3100);  

«Una mossa rischiosa e abbastanza sciocca quella di sotterrare una carta utile come quella, se fossi riuscito a pescare una carta magia o un mostro con un effetto capace di distruggertela , per te si sarebbe messa molto male»   

«Già, ma sai cosa si dice in questi casi vero? “Le persone che si prendono dei rischi sono quelle contro cui perderai”» ribatté il ragazzo citando una frase famosa che aveva udito tanto tempo fa

«Piccolo spaccone!»  

«E ora, Battle Phase! Attacco il tuo mostro con “Osservatore Di Stelle Astrale” (3250 – 750 = 2500) Termino il mio turno» 

 

 

Kageshi = 2500 LP
Mano = 1
Cimitero = 12
Zona carte bandite = 1
Deck = 26


Shiyuki = 3100 LP
Mano = 2
Cimitero = 13
Zona carte bandite = 1
Deck = 25

      

«Ora siamo agli atti finali - dichiarò il duellante pescando dal deck «È ora che inizi a temere l'oblioVisto che nel mio cimitero sono presenti 3 o più mostri “Blackout”, posso evocare specialmente questo mostro dalla mia mano. Rendi omaggio al monarca che non conosce il significato della misericordia, ma sa benissimo cosa significhino distruzione e rovina. Evocazione Speciale! Inchinatevi dinanzi a lui, al Monarca del Blackout!» 

Un vortice oscuro si generò all’istante e il vento cominciò ad ululare selvaggiamente, e una figura minacciosa emerse in tutta la sua magnificenza. Massiccia e dall’aspetto quasi umanoide, era in gran parte celata da ombre, ma si potevano benissimo distinguere un paio di imponenti corna da montone, disposte in modo da formare interamente un simbolo dell’infinito e numerosi tentacoli che spuntavano dall’addome. Qualcosa che esprimeva terrore e potenza allo stesso tempo (
Lv8/ Atk: 3500/ Def: 2800)   

«Che potenza!» esclamò sbalordito il corvino   

«E ancora non lo hai visto in azione» replicò Kageshi «Ma prima disintegro il tuo stupido Wyrm. Assorbimento oscuro!» Due dei tentacoli si allungarono vero il malcapitato, afferrandolo e trascinandolo verso il suo ventre  

«Scelta sbagliata» esordì Shiyuki «Attivo la carta trappola “Annulla Attacco”, grazie alla quale annullo l’attacco del tuo mostro e pongo fine alla Battle Phase.» 

«Tsk...avrai anche salvato la tua bestiolina dalla distruzione, ma voglio proprio vedere come te la caverai con la prossima mossa.! Tempesta oscura» Una tormenta tetra imperversò, espandendosi lungo tutto il campo da gioco, colpendo in particolare la metà campo avversaria «Si tratta del suo potere speciale: Fin quando questa carta rimane sul terreno, tre delle tue zone carte mostro e tre delle tue zone carte trappola o magia sono disabilitate, e in combo svelo la carta trappola continua “Area Oscura”, essa può essere attivata solo se sul mio terreno è presente “Monarca del Blackout” e fino a quando rimarrà scoperta sul mio terreno, posso disabilitare una zona carte mostro e una zona carte magia/trappola. Ora, visto che la tua unica zona carte mostro è occupata da quel pollo con le ali e che disponi solo di una zona carte magia/trappola libera, non ti resta che soccombere al potere delle tenebre» annunciò trionfante l’albino, esplodendo poco dopo in un’altra fragorosa risata inquietante   

«Non mi arrenderò mai» esclamò a pieni polmoni il giovane «Nemmeno se dovessi rimanere con cento life points e con la mano vuota. Il duello non è concluso fino a quando non si esaurisce anche l'ultima carta»

 «Intendi forse continuare a combattere? Anche in una situazione critica come questa?» domandò l’avversario, confuso da quelle parole così audaci, o così stupide   

«Esatto, non posso assolutamente non farlo, l’ho promesso ad una persona molto importante, colui che mi hai insegnato a duellare e a credere nelle mie capacità e in quelle dei miei mostri, poiché sono sempre al mio fianco.... lui è sempre al mio fianco»  

«Sei soltanto un povero illuso! Arrenditi e forse ti risparmierai questa umiliazione»  

«Mai!» replicò con forza il ragazzo, pescando energicamente dal proprio deck «Attivo dalla mia mano “Anfora dell’avidità”, così pesco due carte dal mio deck. “È il momento di giocarsi il tutto per tutto”» pensò il ragazzo aggiungendo quelle due carte alla sua mano e nel vederle, un sorrisetto soddisfatto comparve sul suo volto «Attivo dalla mia mano la carta magia “Sintonizzazione della nebulosa spaziale”, grazie alla quale se sul mio terreno controllo un mostro di attributo luce e nella mia mano è presente un mostro dello stesso attributo, posso effettuare un’evocazione Synchro usando quei due mostri come materiali»  

 «Cosa???!!! Sai usare anche le evocazioni Synchro???!!!»   

«Certo, per chi mi hai preso? Unisco “Osservatore Di Stelle Astrale” di livello 4 e “Drago Solare Mitico” di livello 4 che è nella mia mano. (4+4= 8) È arrivato il momento di far scendere in campo la vera star di questo duello! Dagli abissi dell’Oltreverso un nuovo potere si risveglia e la sua furia spazzerà chiunque si trovi sul suo cammino, Synchro Summon! Alzati in volo, sovrano dagli occhi stellati e annienta coloro che osano proclamarsi nostri nemici, Drago Nucleoesplosivo Occhi Stellari!»

Una supernova di dimensioni minute esplose sul terreno, accecando con il suo bagliore la vista dei due contendenti. Dopo qualche secondo, qualcosa di veramente straordinario aveva preso il suo posto: Un enorme drago bipede dal manto notturno e dalle ali altrettanto enormi e decorate con motivi stellari, le cui estremità dorate avevano una forma simile ad una mezzaluna. Il muso draconico presentava un’area simile al cielo notturno nella parte superiore, e i cui occhi, simili in tutto e per tutto a stelle di un intenso zaffiro blu, incutevano timore, nella parte superiore della testa spiccava un lungo e acuminato corno dalla forma stellare ma a tre punte color crema, quattro corni simili al precedente ma di piccola grandezza, piuttosto corti e dorati contornavano quell’essere così spettacolare: due a lati del capo e due ai lati del muso. Al collo indossava quello che dava l’aria di essere una specie di collare con spuntoni piuttosto acuminati. Il suo torso ricordava una cassa toracica, al cui centro brillava qualcosa di rassomigliante ad un nucleo, con spuntoni leggermente ricurvi sulle spalle ed altri tre verso il basso, che si estendevano verso la sua coda, anch’essa piuttosto poderosa e terminante con un pendente dalla forma a mezzaluna dorata. Gli arti superiori erano composti da tre paia di artigli lunghi e affusolati, oltre ad altro set di ali più piccole e simili a delle pinne e bicolore come il resto del corpo. Quelli inferiori, erano muscolosi e color viola, tranne che per gli artigli delle zampe, di un bianco quasi perlato. L’intero ventre era ornato da motivi spaziali color bianco, fondendosi armoniosamente con il colore violaceo delle scaglie. (Lv8/ Atk: 2500; Def: 2000) 

«Uno dei miei più fedeli alleati, oltre ad essere un membro della mia famiglia e uno dei miei migliori amici. In poche parole, la personificazione della mia stessa anima» spiegò il giovane, estasiato di vedere il suo “Ace Monster” sul proprio campo 

 «Beh...devo proprio ammetterlo, uno splendido esemplare...» disse l’albino  

«...Nonché il tuo incubo peggiore» aggiunse Shiyuki «Attivo immediatamente il suo effetto: Quando questo bellissimo drago viene evocato tramite Synchronizzazione sul terreno, posso scegliere come bersaglio un mostro di tipo Drago o Wyrm nel mio cimitero ed equipaggiarlo ad esso. Scelgo “Viverna Occhi Stellari”»  

«Puoi equipaggiargli un mostro Xyz?! - chiese incredulo il suo avversario

«Posso fare di meglio» replicò l’altro «Il mio mostro guadagna attacco pari al livello/rango del mostro moltiplicato per 500»  

«Non può essere»

«Vai con Assorbimento Astrale!» (4x500 = 2000/   2500 + 2000 = 4500)   

«È un drago come pochi!»

«Su questo sono d'accordo. Battle! Attacco il tuo “Monarca del Blackout”, ma prima bandisco dal gioco “Osservatore Di Stelle Astrale” per attivare il suo effetto: quando un mio mostro di attributo luce attacca, non puoi attivare carte magia/trappola o effetti di mostri che bersagliano il mio drago fino alla fine del turno. E ora, Disintegralo!!!» Il drago emise dalle sue fauci qualcosa di molto simile ad una supernova di proporzioni titaniche, lanciandola poi verso il mostro di tipo Demone. (2500-1000 = 1500)   

«Spiacente per te, moccioso, ma come vedi non ho ancora perso» affermò lo sfidante ghignando

«Corretto. Tuttavia, io non ho mai detto di aver terminato il turno» 
 

«Voglio proprio vedere cos’altro tirerai fuori dal cilindro»   

«Attento a cosa desideri, potrebbe avverarsi» replicò Shiyuki citando nuovamente un vecchio detto « Attivo il secondo effetto del mio drago...» 

 «Ha ancora un altro effetto, ma che razza di mostro sarebbe, si può sapere?»
  
«Uno di quelli che ti prende a calci nel didietro. 
Una volta per turno, posso scegliere come bersaglio un mostro di tipo Drago o Wyrm scoperto sul mio terreno, e scartando una carta dalla mia mano, può attaccare una seconda volta. Ovviamente io scelgo il mio “Occhi Stellari”»  

«Questo è impossibile, io non posso perdere... -   

«Com'è che si dice, vi è una prima volta . E ora vai “Drago Nucleoesplosivo Occhi Stellari”, Supernova Protonica dell’Imperatore!» (1500 – 4500 = 0) - 

«Nooooo!!!!!!» 

Ho rispettato la mia parte dell'accordo. Ora tocca a te, parla, cosa vuoi dal sottoscritto?» domandò il ragazzo dopo il dissiparsi degli ologrammi da gioco  

«Spiacente» replicò il suo sfidante «Quello che posso solo dirti è di guardarti le spalle, perché le minacce che affronterai da qui in avanti saranno ben peggiori di me o di qualunque cosa tu abbia mai affrontato» concluse il ragazzo, svanendo nell’oscurità nella notte e lasciando Shiyuki con un sacco di domande in più. Ma non ebbe tempo di pensare ulteriormente, poiché un individuo avvolto in un lungo mantello e il cui volto era celato dal cappuccio gli apparve dinanzi.

«E tu chi saresti? Un altro pagliaccio» chiese il giovane esasperato. Quella giornata sembrava sempre più strana.

«Ogni cosa a suo tempo giovane Shiyuki» replicò in tono calmo «Sono venuto qui solo per informarti che il tizio contro cui hai combattuto non era solo, e che i tuoi amici potrebbero essere in grave pericolo» concluse il tipo prima di volatilizzarsi nell'oscurità della notte

«“Devo andare da Ren”» pensò il giovane saltando in sella al suo bolide e non appena indossò il casco, procedette ad effettuare una chiamata dal suo dispositivo, premendo l’apposito pulsante posto sulla parte destra di tale oggetto «Ho bisogno urgente del tuo aiuto, devi correre subito da Isabel!»gli intimò il giovane prima di dileguarsi.  

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Capitolo 4
*** Duello Incandescente ***


Capitolo 4 - Un duello incandescente  

 

Il pensiero che uno dei suoi migliori amici fosse in pericolo lo costrinse a premere sull’acceleratore, sfrecciando come una furia lungo le vie così deserte e quiete, come se qualcosa di oscuro le avesse private dei propri tipici suoni e trambusti. Vani furono i numerosi tentativi di chiamare quel zuccone, visto che era solito disattivare la suoneria del suo dispositivo, un modo come un altro per evitare rogne, almeno stando al suo modesto parere. Allo stesso modo era preoccupato per la bella Isabel, sebbene avesse già avvisato la cavalleria e in men che non si dica sarebbe stata fuori dai guai. Ma non poté fare a meno di chiedersi chi fossero questi individui, il motivo per cui fossero stati presi di mira o se lavorassero per qualcuno o da soli, sebbene quest’ultima ipotesi poté sembrare piuttosto scontata, viste le ultime rivelazioni. E se quello squilibrato gli avesse mentito al riguardo? E se come al solito si fosse gettato a capofitto senza pensare alle conseguenze? Questi furono i quesiti che continuavano a ronzargli nella mente e prima o poi vi avrebbero certamente trovato risposta, ma ora doveva pensare solo all’incolumità dei suoi amici, o non se lo sarebbe mai perdonato. Muovendo con decisione il polso destro, diede un'ulteriore spinta al suo bolide a due ruote, superando ogni limite di velocità consentito e godendosi il vento che spirava selvaggiamente.  

«“M****”» pensò mentre eseguiva una pericolosa curva a destra, sfiorando per qualche istante l'asfalto con il ginocchio ed il gomito. A volte trovava fosse una benedizione aver installato delle sospensioni elettromagnetiche alla sua moto. Senza di esse, difficilmente le leggi della fisica gli avrebbero concesso di superare i trecento chilometri orari con quella facilità, ma al momento non era dell’umore adatto per gustarsi il suo veicolo preferito. Doveva arrivare in fretta da Ren e il tempo non era certamente dalla sua parte. 

 

 

 

 Due ore prima…. 



Chiuse il portone di casa senza emettere alcun rumore, non volendo far preoccupare i suoi genitori, apprensivi com’erano. Aveva bisogno di una boccata d’aria fresca, e quella era certamente la sera adatta. La luna era alta nel cielo, chiara, bella e malinconica, stagliandosi fiera e maestosa sulla splendida e immensa Limit City, e il suo riflesso rischiarava gli ambienti urbani circostanti, sebbene le luci al neon dei vari edifici contribuivano a creare degli spettacolari giochi di luci. Socchiuse gli occhi, beandosi della leggera brezza che lo aveva investito una volta fuori, scompigliandogli il ciuffo dorato che ricadeva delicatamente sul suo viso. Era certamente una magnifica serata per sgranchirsi un po' le gambe, su questo non vi era alcun dubbio.   

 
«Passeggiatina notturna?»

 Quasi trasalì nell’udire quella voce, sebbene non ci fosse apparentemente nessuno nelle vicinanze, o almeno così credeva. Immediatamente sollevò lo sguardo, riuscendo a scorgere in maniera parziale una figura quasi avvolta nelle tenebre della notte, che con un rapido balzo, quasi innaturale, discese da uno dei muretti adiacenti, atterrando di fronte all’ignaro ragazzo, proprio come un felino si avventa sulla preda. Ad un’attenta occhiata, ella si presentava come una ragazza giovane e di media statura, dalla pelle candida come la neve, in netto contrasto con la fluente chioma color blu topazio, che giungeva sino alle spalle, sormontata da un ciuffo dello stesso colore e dalla caratteristica forma ad aletta. Indossava quella che aveva tutta l’aria di una battle suit, molto utilizzata tra i duellanti e ad alcuni tipi di atleti, composta da un gilet rosa e blu con cerniera, pantaloni lunghi color zaffiro e guanti senza dita della medesima tonalità arrivanti fino al gomito. Ma l’elemento che più di tutti attirò la sua attenzione, furono i suoi occhi color ghiaccio, così luminosi e penetranti da illuminare come un faro quella notte così scura e infausta. Poteva esser tranquillamente descritta come una bellezza mozzafiato, certo, non al pari della nostra Isabel, ovviamente. Se non fosse piombata così all’improvviso e non lo avesse messo in soggezione, gli avrebbe certamente chiesto il numero. Lui al contrario, era l’esempio perfetto di “casanova”, nonostante ricevesse continuamente rifiuti o peggio. D’altro canto, il suo migliore amico, riscuoteva continuamente successi tra il gentil sesso, sebbene non avesse tempo per simili sciocchezze, poiché aveva a cuore solo il Duel Monsters.   

«Ci conosciamo?» chiese il biondino, destandosi da quella visione celestiale. Perché una ragazza così bella gironzolava tutta sola nel cuore della notte? E poi, perché era apparsa così all’improvviso? Ma soprattutto, voleva qualcosa da lui?  

«Non ufficialmente» replicò la ragazza, piantando quel suo sguardo gelido su di lui. Incuteva un certo timore    

«Allora dovremmo porvi rimedio» ribatté il bicolore con un sorrisetto. Il modo di fare da spaccone, era ormai diventato uno dei suoi tratti caratteristici, in qualsiasi tipo di situazione si trovasse, anche la più disperata.   

«Non ho tempo per questo» obiettò l’altra, esibendo uno sguardo ancora più duro e terrificante.   

 «Peccato» continuò il giovane con un’espressione a dir poco affranta «Allora, posso sapere come mai tu abbia deciso di disturbare il mio giretto? L'unica volta in cui decido di stare per i fatti miei, ecco che qualcuno deve sempre spuntare fuori» 

«Secondo le informazioni in nostro possesso, tu saresti un duellante abbastanza promettente e la cosa non può che incuriosirmi ulteriormente, ma è un compito che spetta a me decidere»  

«Veramente?» domandò il ragazzo sarcastico «E da cosa lo hai capito, Sherlock? Dal Duel Disk che indosso o dalla Battle Suit?»   

«HO GIA DETTO CHE NON HO TEMPO DA PERDERE CON QUESTI GIOCHETTI!!!» ringhiò infuriata la ragazza   

«Come desideri» replicò il duellante sollevando le spalle in segno di resa «Quindi, che cosa vuoi da me?» chiese ancora una volta  

«Sfidarti a duello!» esclamò decisa   

«Beh...è un’offerta allettante, non c’è che dire... ma non sono il tipo da buttarsi a capofitto in questo tipo di situazioni, e senza alcuno stralcio di informazione, oltretutto con qualcuno che non conosco e che ha tutta l’aria di essere una psicopatica, senza offesa s’intende...» ma il discorso ebbe l’effetto di far adirare ancor di più la sua sfidante, che ora lo guardava in cagnesco e che da un momento all’altro gli avrebbe fatto sicuramente fare una brutta fine.   

«In effetti non sei così stupido come suggerirebbe il tuo aspetto da sfigato»  

«Ehi, ma come ca...»

«Ma io non sono il tipo che ama sprecare fiato, quindi te lo ripeterò una sola volta: Ti sfido a duello!»  

«Sei testarda più di un mulo, eh? E se mi dovessi rifiutare?»   

«Beh, in quel caso, mi basterà fare un piccolo squillo e per tuoi compari sarà una lunga e interminabile notte»spiegò la ragazza accennando un sorrisetto da sadica.   

«Nah...Non potreste mai mettere Shiyuki con le spalle al muro» replicò nuovamente l’altro.   

«E chi ha parlato di lui?» quest’ultima frase fece gelare il sangue del povero Ren, poiché aveva già intuito dove sarebbe andata a parare.   

«Io mi riferisco alla tua cara e dolce amichetta, anche se al tuo socio, spetta un’altra sorpresa o credevi che fossi una totale sprovveduta? Mi sono preparata ad ogni evenienza»   

«In effetti... Come vuoi, prima potrò toglierti di mezzo, prima potrò porre fine a questa faccenda» dichiarò il giovane sfoderando un Duel Disk rosso fiammante con qualche tonalità di nero, esattamente l’opposto di quello del suo migliore amico  

«Sembri molto sicuro di te» replicò l’avversaria inserendo il suo deck nell’apposito strumento color ghiaccio «Ma credo che tu non abbia afferrato bene il concetto: sappiamo ogni cosa di te, dal tuo modo di duellare al momento in cui non ti infili le dita nel naso. Quindi puoi star certo che non riuscirai mai a spuntarla. E poi non sei preoccupato per il tuo amico?» domandò lei inarcando un sopracciglio   

«Devo dire che in quanto a stalker, chiunque voi siate, non vi batte nessuno. E comunque, Primo: nessuno è in grado di sopraffare quel figlio di buona donna, quindi starei attenta al tuo complice, scagnozzo o chiunque egli sia, Secondo: Preparati a subire una sconfitta bruciante, perché... Ho intenzione di ridurti in cenere!!!»

«E così sia!» replicò la ragazza mettendosi in posizione   

«Prima di cominciare però, potrei sapere con chi ho la cortesia di duellare?»  domandò il bicolore mettendosi anch’esso in posizione  

«Mi chiamo Mai, ma saperlo non ti sarà di alcuna utilità»  

«Oh mamma, come siamo acidi. Era solo per essere cortese. Comunque sia, ti concedo la prima mossa»  

«Un errore che pagherai a caro prezzo» esclamò di rimando la ragazza, pescando le consuete cinque carte dal proprio mazzo. Ren invece, fece una smorfia con aria annoiata, poichè si era già stufato della ragazza.



 

Mai = 8000 LP
Mano = 5
Deck = 35


Ren = 8000 LP 
Mano = 5
Deck = 35

 




«Dalla mia mano attivo la carta magia “Murena dell’Avidità”, essa mi permette di mischiare due mostri di attributo Acqua nel mio deck e di pescare tre carte. Mischio “Guerriero dell’abisso” ed “Esploratore delle profondità”. Poi metto un mostro e una carta coperti e ti passo la mano»   

 

«Ed io che credevo che volessi iniziare con il botto, mi sa che ti ho sopravvalutata» la schernì il duellante, anche se lei non proferì alcuna parola, limitandosi ad osservarlo «“Sembra che utilizzi un deck di tipo acqua, il che significherebbe che non mentiva e che abbia analizzato a fondo il mio deck. Dannazione! Tuttavia, questo non m’impedirà di giocarmela e trovare al tempo stesso una soluzione per ovviare a questo problema, non devo e non posso indugiare”. Pesco dal deck! Evoco “Cane di Fuoco Flamvell” in posizione d’attacco» In un turbine di cenere infuocata, apparve un canide dall’aspetto feroce e ricoperto di detriti sfusi (Lv4/Atk: 1900; Def: 200) «Poi piazzo una carta coperta. Battle! Attacco il tuo mostro coperto » Il mostro infuocato si avventò sulla carta, rivelando un orso gigante color bruno, riducendolo a brandelli  «Attivo l’effetto di “Cane di fuoco flamvell”...»   

«Fermo dove sei!» gli intimò la ragazza »Si attiva il potere speciale del mostro che hai appena distrutto, ed ecco che evoco in posizione di attacco un’altra copia di “Madre Grizzly”» (Lv4/Atk: 1400; Def: 1000)  

«Ora tocca a me! Si attiva l’effetto del mio poderoso Pyro: se questa carta distrugge un mostro in battaglia, posso evocare dal mio deck un mostro di attributo Fuoco, a patto che abbia 200 o meno punti di difesa. Ed ecco che “Grunika Flamvell” ci onora della sua presenza» Una figura molto simile ad un drago umanoide color viola fece il suo ingresso in campo (Lv4/ Atk: 1700; Def: 200) «Un’altra volta, Battle!» il draconide scagliò una sfera infuocata contro il proprio bersaglio, incenerendolo. (8000 – 300 = 7700) 

«Si attiva ancora l’effetto di “Madre Grizzly”» Ed ecco che una terza copia del mammifero plantigrado apparve, ringhiando contro l’avversario  

«Cominci a darmi veramente sui nervi! Attivo l’effetto di “Grunika”, quando distrugge un mostro e lo manda al cimitero, ti infliggo un danno pari al livello del mostro distrutto moltiplicato 200. Non sono mai stato una cima in matematica, ma direi che il calcolo ammonta a circa 800 Life Points!» La creatura creò una fiammata più grande rispetto alla precedente, lanciandola con foga verso l’inerme avversaria, che indietreggiò leggermente. (7700 – 800 = 6900) «Attivo poi dalla mia mano la carta magia “Doppia Evocazione”, in questo modo posso effettuare un’altra evocazione normale o posizionare un mostro, scelgo la seconda opzione, quindi metto un mostro coperto e termino il turno»

«E così ti saresti creato anche una solida difesa, devo ammetterlo, le informazioni non erano poi così errate dopotutto. Ma ormai dovresti aver capito che tipo di deck utilizzo, quindi non hai via di scampo» affermò la ragazza sfoggiando un sorrisetto intimidatorio   

«Nah... abbiamo appena iniziato, e mi sto solo riscaldando» replicò l’altro con un sorriso a trentadue denti. Amava prendere in giro l’avversario, sebbene non fosse il tipo da sottovalutarlo.   

«Sarà un vero piacere per me spegnerti come una candela!» esclamò lei pescando dal proprio mazzo 


 

Mai = 6900 LP
Mano = 3
Cimitero = 3
Deck = 32


Ren = 8000 LP 
Mano = 2
Cimitero = 1
Deck = 33

 




«Attivo la carta magia “Pescata Vitale”, grazie alla quale, mandando dal mio deck al cimitero un mostro di attributo Acqua, posso pescare due carte. Si attiva inoltre l’effetto del mostro che ho provveduto a spedire nell’abisso:“Abitante delle Fonti”, in questo modo aggiungo alla mia mano un mostro di attributo Acqua di livello 4 o inferiore dal mio deck e poi pesco una carta. Aggiungo un “Soldato dell’abisso”. Procedo poi ad evocarlo direttamente sul terreno» Un guerriero semi-acquatico rassomigliante ad un cetaceo emerse dalle acque, brandendo quello che sembrava un tridente dorato (Lv4/ Atk: 1800/ Def: 1300)   

«Ora hai due mostri di livello quattro, so già quello che farai, anche se prima sfrutterai il potere di cui dispone questo simpatico pesciolino» osservò il bicolore  

«Esattamente. Attivo l’effetto di “Soldato dell’Abisso”: scartando un mostro di attributo Acqua, in questo caso “Stellone” posso scegliere come bersaglio una carta sul terreno e farla ritornare in mano. Scelgo “Cane di Fuoco Flamvell”. Attivo poi la carta magia “Corrente Ascensionale”, con cui posso evocare un mostro di attributo Acqua dalla mia mano, a patto che sia di livello 4 o inferiore. Vieni avanti, “Uminotauro”» Un altro guerriero molto simile al precedente fece il suo ingresso, differenziandosi per l’aspetto curioso di una creatura marina e per l’arma brandita, un bastone dalla forma di una vongola. (Lv4/Atk: 1700/ Def: 1000) «Sovrappongo “Soldato dell’Abisso” e “Madre Grizzly” entrambi di livello 4. Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione! O creatura delle leggende, emergi dalle profondità del mondo e lascia che il tuo ruggito riecheggi attraverso le maree. Evocazione Xyz! Risvegliati, Squalo Bahamut!»

Ren fece un passo indietro, poiché l’intera area venne invasa da feroci raffiche di vento e violenti getti d’acqua. Un enorme gorgo si materializzò all’interno della stessa, dal quale emerse una figura piuttosto minacciosa. Era una creatura dalla fisionomia acquatica, bipede e possente, con grandi zampe artigliate. Due paia di ali crescevano sul suo dorso, seguite da un altro paio più piccole, insieme ad una poderosa coda alettata. I riflessi violacei, cosparsi su tutto il corpo, accentuavano il contrasto tra ceruleo ed avorio, segni tribali atti ad intimidire e dall’espressione dipinta sul volto del ragazzo, ci stavano riuscendo alla perfezione. (
Rank 4/Atk: 2600/Def: 2100/Material: 2)    

«Però.... una bestiolina per niente terrificante» ironizzò il giovane  

«Ti consiglierei di non scherzarci troppo o potresti finire in un mare di guai» replicò l’avversaria, esplodendo in una risata   

«Oh cielo, qualcuno con un senso dell’umorismo peggiore del mio, andiamo bene» ribatté l’altro  

«Vedremo se avrai ancora voglia di fare il buffone dopo la mia prossima mossa. Attivo dalla mia mano la carta magia “Cacciatore Silente”, e scelgo come bersaglio il mio mostro Xyz: in questo turno, esso può attaccare una seconda volta»   

«“Dannazione!”»   

«Battle! La mia feroce belva attacca il tuo “Flamvell Grunika”. Aqua Razor!» Il serpente marino si scagliò a gran velocità contro il mostro di tipo Fuoco, colpendolo ripetutamente con i suoi artigli affilati e riducendolo ad un colabrodo. (8000-900 = 7100) «Continua l’assalto contro il mostro coperto» La creatura continuò a sferrare l’offensiva, rivelando una simil bambola dall’aspetto inquietante e avvolta dalle fiamme «Grazie all’effetto di “Uminotauro”, ogni volta che un mio mostro di tipo Pesce, Serpente Marino a Acqua che controllo, attacca un mostro in posizione di difesa, tu subisci un danno perforante» spiegò la ragazza (7100 – 2400 = 4900)   

«Si attiva l’effetto di “Bambola Orrore Ardente”» intervenne il bicolore «Quando essa viene distrutta, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro di tipo Fuoco con una difesa pari a 200 punti, scelgo di aggiungere “Melma Orrore Ardente”»    

«Tsk, ma ora sei comunque senza difese e io ho ancora un attacco da sferrare. Vai Uminotauro!» Il guerriero mollusco si lanciò contro l’inerme duellante, arrestandosi però all’istante   

 «Mi spiace doverti contraddire! Attivo la carta trappola “Blocco Orrore Ardente”, grazie alla quale posso mettere fine alla battaglia ed evocare specialmente un mostro “Orrore Ardente” di livello 4 o inferiore, Vieni a me, “Fantasma Orrore Ardente”» Un umanoide scheletrico e completamente avvolto in una nube di polvere fumante fece il suo ingresso sul terreno, sollevando l’arto destro, sul quale brillava una minuscola fiamma. (Lv3/ Atk: 1300/ Def: 200)   

«Tsk... sarai anche riuscito a salvarti, ma non cantare vittoria troppo presto, ho ancora molte sorprese in serbo per te, e fidati... non ti piaceranno»  

«Adesso sì che sono veramente preoccupato» replicò l’altro con un tono quasi canzonatorio  

«“Si, continua a giocherellare povero illuso, vedrai, ti spedirò nell’abisso più profondo”Metto una carta coperta e ti passo la mano. Voglio proprio vedere come riuscirai a cavartela, inoltre, vedo con piacere che hai deciso di giocare il tuo archetipo, ne sono felice, così potrò distruggerlo personalmente!»  

«Non ti ha mai detto nessuno che sei una psicopatica?» domandò il ragazzo pescando dal proprio deck   

«Non uno che fosse ancora vivo per raccontarlo»   

«O-O-OKQuesto era un po' inquietante. Comincio evocando sul mio terreno “Melma Orrore Ardente”» Una poltiglia infuocata si materializzò sul terreno, suscitando nell’avversaria una reazione piuttosto inorridita (Lv 4/Atk: 1200/Def: 200) «Poi attivo immediatamente il suo effetto: una volta per turno, posso evocare tramite Fusione, un mostro Fusione dal mio Extra Deck, utilizzando questa carta e un mostro “Orrore Ardente” presente sul terreno o nella mia mano. Fondo “Melma Orrore Ardente” e “Fantasma Orrore Ardente”. Preparati, stai per osservare una delle incarnazioni della paura stessa. Creatura famelica che dimora nella notte, brucia le tue prede con le fiamme roventi del tuo essere e lascia che esse avvolgano ogni cosa. Evocazione per fusione! Segui il tuo istinto distruttivo, Licantropo Orrore Ardente!» Quella che sembrava una nube infuocata si propagò lungo il campo da gioco, costringendo i presenti a riparare la propria vista. Quando finalmente essa si diradò, ecco che qualcosa di veramente spaventoso aveva preso il suo posto. L’essere si presentava come qualcosa di rassomigliante ad un canide, ma ben più grande e massiccio. Era in posizione quadrupede, ma poteva tranquillamente ergersi su due zampe. Era ricoperto da una folta pelliccia bruna e la coda era piuttosto spessa e poderosa. Il muso allungato esibiva delle zanne affilate e i suoi occhi iniettati di sangue, incutevano il massimo timore in chiunque gli avesse incrociati. La sua gabbia toracica era ben visibile, a causa del costante fuoco che vi ardeva, così come il retro dei propri arti, anch’esso rivestito da fiammelle. (Lv6/Atk: 2400/Def: 800)  

«Uno dei miei mostri preferiti» spiegò il ragazzo, osservando l’avversaria «Si attiva l’effetto di “Fantasma Orrore Ardente”: quando viene utilizzato per un’evocazione per Fusione, fa guadagnare al mostro evocato attraverso tale metodo, ben 400 punti d’attacco» (2400+400 = 2800 Atk)   

«Fatti sotto!»gli intimò l’avversaria   

«Non chiedo di meglio. Battle! Attacco “Squalo Bahamut”» Il lupo si avventò sulla preda, squarciandolo con le sue zanne affilate (6900 – 200 = 6700) «Si attiva l’effetto di questa spaventosa belva: quando distrugge un mostro in battaglia e lo manda al cimitero, ti infligge 800 punti di danno e può sferrare un secondo attacco. (6700 – 800 = 5900) E ora vai, Carica Selvaggia!» Esso fece a pezzi l’ultimo mostro avversario, infliggendo un duro colpo alla ragazza (5900 – 1100 = 4800) «Ed ecco che altri 800 Life points ti fanno bye bye (4800 – 800 = 4000) Metto una carta coperta e termino il mio turno»   

«Una bestia dalla potenza distruttiva devo ammetterlo» dichiarò la ragazza   

Suppongo, che come hai tentato di ribadire più volte, tu e chi altro attenti a me e alla vita dei miei amici, abbiate già memorizzato le nostre tattiche di duello e soprattutto i nostri deck. Quindi mi chiedo, perché non hai tentato di contrastare o fermare la mia ultima giocata?»   

«Chi ti dice che non fosse tutto calcolato?»  domandò lei pescando energicamente dal mazzo «Quello che hai appena visto era solo un assaggio, dovresti allacciare le cinture... Il duello sta per entrare nel vivo!»  

 



Salve gente, come va?
Vorrei prima di tutto ringraziare i miei lettori e amici piu cari: 
CyberNeoAvatar
 Black_RoseWitch 
Vi ringrazio veramente tanto per le recensioni e l'aiuto che mi state dando, oltre ad aver messo questa storia tra le preferite. Quindi, ancora Grazieee!!!

Naturalmente vi suggerisco di leggere le loro storie, meritano tanto :) e ovviamente, i ringraziamenti si estendono anche a quella schiera di lettori silenti e anonimi, il vostro contributo è fondamentale.
Quindi, rinnovo i miei ringraziamenti ancora una volta e vi ci vediamo alla prossima. Ciaooo!!!

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Capitolo 5
*** Duello Incandescente Parte 2 ***


Capitolo 5 - Duello Incandescente parte 2  

 

  «Non ho paura di te» replicò il bicolore osservando la ragazza dagli occhi azzurri come il ghiaccio pescare dal proprio deck «Farò quello che devo» concluse il giovane, mentre il famelico licantropo emise uno spaventoso ruggito, come a voler indicare che lui sarebbe sempre stato al suo fianco. 

 

 
Mai = 4000 LP 
Mano = 3
Cimitero = 12
Deck = 28                                                                                                                                                                                                                                                                  

Ren = 4900 LP 
Mano = 2
Cimitero = 6
Deck = 31                                                                                                                                                                                                                                                             

 

«Attivo la carta trappola “Onda Trascinante”: mischiando due mostri acqua presenti nel mio cimitero nel mio deck, posso pescare due carte. I mostri che mischio sono “Stellone” e “Guerriero dell’Abisso”. Dalla mia mano procedo ad attivare la carta magia continua “Pericolo acquatico” che mi permette di evocare, una volta per turno, un mostro di attributo Acqua di livello 4 o inferiore, a patto però, che la mia zona carte mostro sia sgombera. Vieni avanti, “Tigris Assorbifonte”»

Un vortice d’acqua si materializzò all’interno del campo, infuriando come una belva, dal quale poi emerse una figura di taglia media e quadrupede, costituita completamente d’acqua e ricoperta da strisce azzurrognole, emettendo un ruggito persino più forte di quello del canide e esibendo i lunghi e scintillanti canini color avorio. (Lv3/Atk: 700/Def: 900)   

«Assorbifonte?» domandò incredulo il giovane «Ma che razza di mostro sarebbe? É la prima volta che ne sento parlare» 

«Lo scoprirai presto, nanerottolo» replicò l’altra, accennando un sorrisetto « E la cosa non ti piacerà affatto. Adesso evoco normalmente il mostro “Nylus Assorbifonte”» Un altro essere fece la sua comparsa, questa volta però, il suo aspetto era rassomigliante ad una figura umanoide, ma sul cui volto era stampato un ghigno inquietante, inoltre era completamente sprovvisto di arti inferiori  (Lv3/ Atk: 1200/Def: 1000) «Poi attivo dalla mia mano “Ciclone Torrenziale”, grazie al quale pagando 1000 life points posso distruggere due carte trappola/magia presenti sul tuo terreno»   

«Ti infliggi un danno solo per sbarazzarti delle mie carte coperte? Mi sembra una strategia superflua e altrettanto rischiosa»   

«Non credo che io abbia dato l’idea di essere una stupida» ribattè la ragazza «Dovresti aver capito che “A tutto c’è un motivo” o qualcosa del genere. E tra poco ne avrai un assaggio. Si attiva l’effetto di “Tigris Assorbifonte”: Una volta per turno, quando sto per subire un danno, posso annullarlo e guadagnare life points pari al numero di mostri evocati specialmente presenti su entrambi i nostri terreni moltiplicato 200: Non dovrebbe essere difficile fare il calcolo, visto che i mostri sono due includendo lo stesso “Tigris”, quindi direi che ammonta a circa 400 punti» (4000 + 400 = 4400)   

«Incredibile....ha annullato un danno da effetto...» mormorò il ragazzo rimasto piuttosto scioccato  

«In realtà non ho ancora finito. In contemporanea si attiva il potere di “Nylus”, grazie al quale posso annullare lo stesso danno inflittomi e guadagnare life points pari allo stesso» (4400 + 1000 = 5400)   

«Non può essere.... Questo vuol dire che...» 

«Dalla tua espressione posso comprendere ciò a cui stai pensando, quindi ho deciso di risparmiarti la fatica, si il mio deck è pensato principalmente per quello. Non devo essere facile per te accettarlo, e tra poco lo sarà ancora meno. Attivo dalla mia mano la carta magia “Emulsione Assorbifonte” che mi permette di fondere entrambi i miei mostri per evocarne uno ancora più potente»

«Eh? Sai utilizzare anche le evocazioni per Fusione?» domandò il biondino  

«Ti sorprende? Eppure, anche un babbeo come te è in grado di farlo»  

«Ma come ti permetti…Chi sei veramente? Parla!» 

«Fondo “Tigris Assorbifonte” e “Nylus Assorbifonte”» dichiarò la ragazza, ignorando totalmente il quesito postogli dal duellante «Ora vedrai qualcosa di veramente frizzante, il mio più recente acquisto. Considerata sin dagli albori come una semplice leggenda, adesso sono in grado di dimostrare il contrario. Emergi dalle increspate acque gelide e prendi forma sulla corrente che porta la vita di ogni mondo. Evocazione per Fusione! Nasci, fedele servitrice degli oceani, Australis Assorbifonte!» Onde impetuose dall’aspetto cristallino si riversarono sul campo di battaglia, facendo emergere una figura umanoide, leggiadra ed elegante, la cui chioma ricordava un cavallone in movimento (Lv6/Atk: 2000/Def: 1200)   

«Non ha l’aria di essere poi così minacciosa» esordì il giovane  

«Beh...» la ragazza socchiuse per un attimo i suoi occhi oltremare «L’apparenza spesso inganna. Tu dovresti saperlo bene»  

«Colpito e affondato» ribatté l’altro.  

«Si attiva l’effetto di “Nylus Assorbifonte”: quando viene utilizzato per un’evocazione tramite Fusione, posso pescare una carta dal deck» replicò la ragazza pescando quell’ulteriore carta e una volta che i suoi occhi l’ebbero incontrata, sul suo volto iniziò a farsi strada un ghigno «Inoltre, grazie all’effetto di “Emulsione Assorbifonte” guadagno life points pari alla difesa più alta di uno dei due materiali utilizzati per l’evocazione di “Australis”, quindi ben 1000 punti, poi sempre per effetto della stessa, tu subisci un danno pari all’attacco più alto di uno dei due, ovvero 1200 punti» (5400 + 1000 = 6400)   

«Ouch....!!!» esclamò il ragazzo non appena venne travolto dalla furia dell’acqua, indietreggiando leggermente (4900 – 1200 = 3700) In poco tempo è riuscita a recuperare quasi tutti i suoi life points, è veramente in gamba. Inoltre, dovrei stare in guardia, o potrebbe decimare i miei”»  

«Battle! Il mio “Australis” attacca “Licantropo Orrore Ardente”»   

«Ma sei impazzita!!! Il mio mostro ha più punti di attacco del tuo»   

«Non dovrei essere io a preoccuparmene? Forza, Australis!» La creatura si scagliò contro quella belva, travolgendolo grazie alla furia delle sue maree «Devi sapere che una volta per turno questa carta non può essere distrutta, inoltre tu subisci un danno pari all’attacco del tuo mostro e come se non bastasse, posso annullare il danno che mi avresti inflitto tu e aggiungere alla mia mano una carta magia “Assorbifonte” e scelgo “Vortice Assorbifonte”»   

«C****! Attivo però l’effetto di “Kuriboh Orrore Ardente”: scartandolo dalla mia mano, posso ridurre della metà il danno che mi avresti inflitto, poi posso pescare una carta dal mio deck» (2800:2 = 1400) (3700 – 1400 = 2300)   

«Che noia che sei! Mi toccherà divertirmi in altro modoSvelo la carta trappola “Fonte Vitale” grazie alla quale posso evocare specialmente dal mio cimitero un mostro “Assorbifonte”, ritorna “Nylus”, poi essa mi infliggerà un danno pari alla metà dell’attacco del mostro evocato. Ma non serve che ti rispieghi il suo effetto, vero?» (6400 + 600 = 7000)   

«Che strategia assurda e contorta, pagare life points per ottenere effetti, tanto potresti annullarne il danno ed ottenere altri effetti... Mi gira la testa al solo pensarci...»

«Eh..già, capita quando sei un bamboccio, mi sa che ti avevo sopravvalutato troppo. Adesso attivo dalla mia mano la carta magia “Vortice Assorbifonte”: offro in tributo “Nylus” e pago 800 life points per distruggere un mostro controllato dal mio avversario. Saluta il tuo amichetto.... perché sta per andare al canile!!!!» In un attimo, il mostro di tipo Fuoco venne risucchiato da un gorgo, apparso proprio sotto i suoi piedi (7000 – 800 = 6200)  

«Il mio mostro…. ma questa volta ti sei autoinflitta un danno senza poterlo annullare...ehehe...»   

«Non ci trovo nulla da ridere, decerebrato. Non sempre le cose vanno come vorremmo e questa ne è la prova...»   

«A cosa ti riferisci?»   

«A nulla» replicò secca la ragazza «Termino il mio turno»  

«Era ora!» ribatté il giovane pescando dal proprio mazzo «“Devo cercare di rimontare al più presto”Attivo dalla mia mano la carta magia “Riaccendere” che mi permette di evocare dal mio cimitero quanti più mostri possibili di attributo Fuoco a patto che abbiano 200 punti di difesa, ma dovrò bandirli durante l’End Phase»

«So già cosa vorresti fare e anche chi hai intenzione di chiamare» dichiarò la duellante con un sorrisetto   

«Se la metti così....allora niente dovrebbe sorprenderti. Ritornate “Fantasma Orrore Ardente” e “Melma orrore ardente”. Procedo poi ad attivare il potere speciale di “Melma Orrore Ardente” grazie alla quale posso fondere due mostri “Orrore Ardente” inclusa la stessa ed evocare un mostro dal mio Extra Deck. -   

«Sento che sta per arrivare un altro baldanzoso sfidante, non vedo l’ora»  

«Tieniti forte, lo spettacolo sta per entrare nel vivo!» esclamò il ragazzo sollevando un pugno verso il cielo, gesto che fece rimanere di stucco la propria sfidante  

«“Quelle parole....”»   

«Ammira un’altra delle spaventose creazioni della paura. Creatura famelica e bestia della vendetta, riduci in cenere i nostri nemici e lascia che la tua furia incandescente spazzi qualunque cosa sul tuo cammino. Evocazione per fusione! Ecco che arriva il mostro più spaventoso che tu abbia mai visto e potrà essere o il tuo animale preferito o il tuo peggior incubo, Orso Furioso Orrore Ardente!» Ecco che la nube fumante vista in precedenza apparve nuovamente e un suono gutturale si espanse nelle vicinanze, rivelando, un’enorme bestia che si stagliava contro la luce del fuoco. Spesse ciocche di tendini le legavano le membra al busto come una cucitura e lingue di fuoco danzavano sulla sua pelliccia e gli occhi stessi brillavano di un intenso rosso, come se fossero anch’essi avvolti dalle fiamme (Lv8/Atk: 2800/Def: 2000)  

«Un altro amichetto impressionante, eh?» domandò la ragazza  

«Già...» replicò il giovane «Molti lo hanno soprannominato Freddy o Tibbers, ma sinceramente non ne conosco il motivo... Al contrario di Shiyuki, non ho un rapporto così stretto con i miei mostri» affermò il giovane grattandosi la nuca  

«Che vorresti dire?»   

«Pur conoscendo ogni cosa di noi, sembra che questa piccola informazione vi sia sfuggita, in effetti... è così assurda che non vale la pena di considerarla»

«Spiegati meglio!» gli intimò la duellante, puntando i suoi freddi occhi sulla figura avanti a sé 

 «Ebbene, a detta sua, egli può dialogare e vedere gli spiriti dei mostri appartenenti al proprio deck, ma solo quelli di creature viventi, lo so cosa stai pensando... è una cosa totalmente loca, ogni volta che lo dice penso sempre che mi stia prendendo per i fondelli...» 

 «Interessante...» 

«A quanto pare... Voglio dire, è vero che la Solid Vision ha fatto passi da gigante, e ora gli ologrammi sembrano così reali, tanto che possiamo interagire con loro... ma da qui ad addirittura parlare con essi... ce ne vuole...»   

«Ma può parlare solo con i propri?»  

«Lui dice di sì. Ma non siamo qui per discutere di lui, lo spettacolo deve andare avanti! Attivo l’effetto di “Orso Furioso Orrore Ardente”: una volta per turno, scartando una carta dalla mia mano, posso distruggere una carta sul terreno e io scelgo “Australis Assorbifonte”» Il mostro avversario venne spazzato via in pochi secondi da una violenta fiammata. «Inoltre, grazie all’effetto di “Fantasma Orrore Ardente”, esso guadagna ben 400 punti di attacco» (2800+400 = 3200) 

«E bravo il nostro Sig. Homura, visto che non poteva essere distrutta in battaglia ed era immune agli effetti delle tue carte trappola e magia, hai pensato bene di ricorrere all’effetto di un mostro» Osservò la giovane   

«Yep...Ora posso attaccarti direttamente. Vai “Orso Furioso”, Ashen Fury!» La temibile belva si scagliò con una furia tale da ridurre tutto quanto in polvere, se fosse stato reale ovviamente. (6200 – 3200 = 3000) «Metto una carta coperta e termino il mio turno»  

«Un momento!» lo interruppe la sfidante «Si attiva il potere speciale di “Australis”: durante l’End Phase, se questa carta è stata spedita al cimitero a seguito di una battaglia o dall’effetto di un mostro Evocato Specialmente, posso effettuare un’evocazione Xyz di un mostro “Assorbifonte” di rango 4 o inferiore, utilizzandola come unità sovrapposta»   

«Un'evocazione Xyz utilizzando un mostro Fusione?...»   

«Rifatti gli occhi. Acqua rigogliosa, infondi nuovamente la vita e fa emergere dagli abissi un altro dei tuoi temibili servitori. Evocazione Xyz! Possente campione dell'oceano, ergiti dalle acque e demolisci chi osa ostacolarmi, Atlas Assorbifonte!» 

Il campo venne nuovamente invaso dalle onde, da cui emerse, in tutta la sua fierezza, una figura umanoide ed erculea, un vero e proprio gigante, caratterizzato da una specie di cristallo oltremare posto sulla sommità del capo. 
(Rank: 4/Atk:2500/Def: 1000/ Material: 1)   

«Non ti arrendi eh?... Ne sono quasi felice, odio le sfide non impegnative»   

«E questa lo sarà più delle fatiche di Ercole!» esclamò la ragazza pescando dal deck  

 

Mai = 3000 LP 
Mano = 2
Cimitero = 17
Deck = 25                                                                                                                                                                                                                                                                  

Ren = 2300 LP 
Mano = 0
Cimitero = 12
Deck = 29                                                                                                                                                                                                                                                            


«Visto che non possiedi alcuna carta in mano, l’effetto di quel peluche troppo cresciuto risulta totalmente inutile» osservò la ragazza  

«Non ne sarei così sicuro» ribattè l’altro «Vedi, “Orso Furioso” possiede un secondo effetto piuttsoto particolare, ovvero qualcosa che posso attivare anche nel turno del mio avversario qualora non riuscissi ad attivare il primo, quindi, posso infliggerti 800 punti di danno per ogni carta coperta presente nella tua zona carte magia/trappola, diciamo 1600 punti, o almeno credo, ehehee»  

«Allora credo proprio che ricorrerò all’effetto di “Indos Assorbifonte”quando sto per ricevere un danno da effetto o da battaglia, posso scartare questa carta dalla mia mano e annullarlo immediatamente. Un gesto inutile, se non con il fine di far diminuire le carte a mia disposizione, ma dubito che un mollusco come te posso pensare a queste contromosse, al contrario del tuo amichetto, anche se mi è appena giunta voce che si trovi in estrema difficoltà contro il mio collega...»

«Non ti azzardare nemmeno a pensare una cosa del genere, Shiyuki è uno dei più bravi e promettenti duellanti in circolazione, secondo solo al sottoscritto» replicò il ragazzo gonfiandosi il petto con fare arrogante 

«Ti dai un sacco di arie per qualcuno che viaggia incontro alla propria disfatta, ma contento tu…Battle! Vai “Atlas”, scagliati su quell’arrosto, Titanic Wave!» Un’onda immensa si erse intorno, potendo quasi sentire il suo feroce gorgoglio, travolgendo con la sua furia la creatura infuocata   

«Ma sei completamente impazzita!!!» esclamò il biondino «Il mio mostro ha più punti d’attacco del tuo, a meno che...» 

«Esatto» intervenne la sfidante «Una volta per turno, posso staccare un materiale xyz da questa carta, essa non viene distrutta e tu subisci il danno che avrei dovuto ricevere io, che a dispetto di quanto si possa considerare, è comunque una discreta somma... (2300 – 700 = 1600) Inoltre, se il mostro contro cui ha combattuto è un mostro evocato specialmente, posso aggiungere un mostro “Assorbifonte” dal mio deck alla mia mano e scelgo “Danubis Assorbifonte”. Poi scopro la carta trappola “Cascata delle fonti”, che mi permette di scegliere come bersaglio un mostro sul terreno del mio avversario e di annullarne gli effetti fino alla fine del mio prossimo turno. Ma aspetta, il bello deve ancora venire. Visto che io controllo un mostro “Assorbifonte” e tu controlli un mostro evocato specialmente, posso effettuare l’evocazione speciale di “Danubis Assorbifonte”, direttamente dalla mia mano» Una creatura argentea e lupina fece il suo ingresso sul campo, caratterizzata da una fisionomia leggiadra e da movimenti ondulatori (Lv4/Atk: 2000/Def: 1500) «Si attiva l’effetto del mio mostro: quando viene evocato in questo modo, posso pescare due carte dal deck. Metto una carta coperta e termino il turno -  

 «Urca... stavo quasi per addormentarmi» dichiarò il ragazzo pescando dal proprio deck, simulando uno sbadiglio e nell‘osservare quella carta, un piccolo sorriso comparve sul suo volto «Adesso vedrai quanto possa essere forte il legame tra me e il mio migliore amico, utilizzando la stessa carta che mi regalò quel giorno. Attivo dalla mia mano la carta magia “Singolarità Spaziale”, grazie alla quale, se sul terreno del mio avversario è presente un mostro Xyz sprovvisto di materiali xyz, posso distruggerlo e pescare dal mio deck un numero di carte pari al rango del mostro che è stato appena distrutto. Finalmente un titano è caduto»

«Non canterei vittoria troppo presto, ma forse dovrei lasciarti i tuoi cinque minuti di gloria, non sono il tipo di persona che apprezza gli spoiler»   

«In realtà nemmeno io, ma neanche essere all'oscuro di tutto, diciamo una via di mezzo. Comunque, Battle! Vai “Orso Furioso”, disintegra “Danubis”(3000 – 1200 = 1800). Metto una carta coperta e ti lascio il turno, mademoiselle»  

«Che gentile» rispose la ragazza pescando energicamente dal mazzo  

 

 

 Mai = 1800 LP 
Mano = 3
Cimitero = 21
Deck = 21                                                                                                                                                                                                                                                                  

Ren = 1600 LP 
Mano = 3
Cimitero = 13
Deck = 24                                                                                                                                                                                                                                                            

 

«Ora si balla!» esclamò la ragazza con un ghigno inquietante «Visto che nel mio cimitero sono presenti quattro o più mostri “Assorbifonte”, posso evocare specialmente questa carta dalla mia mano. Rendi omaggio al monarca degli abissi, pronto a scatenare le sue terribili maree contro coloro che osano minacciare il luogo da cui è nata ogni forma di vita! Evocazione Speciale! Inchinatevi dinanzi a sua maestà, a Pacifer, il Monarca Assorbifonte!» Un gorgo di dimensioni bibliche si generò all’istante e cavalloni mastodontici invasero il campo, sommergendone ogni angolo, quasi come se fossero reali. Dal centro di tale calamità, emerse una figura imponente e umanoide, molto più delle altre, composta completamente d’acqua e sprizzante potenza allo stato puro da ogni poro. In mano brandiva un tridente e una corona ne adornava il capo. Ai lati del corpo, così massiccio e definito, spuntavano dei lunghi e poderosi tentacoli. (Lv8/Atk: 3500/Def: 2800)   

«Prevedo dei guai colossali» dichiarò esterrefatto il giovane «È persino più forte del mio mostro»   

«Puoi dirlo forte» ribatté la ragazza «E ancora non hai nemmeno avuto un assaggio delle sue potenzialità. Posso dire che ti batterò utilizzando una carta considerata da sempre e da tutti come inutile, un po' come qualcuno di mia conoscenza, ma che qui e ora avrà il proprio momento di riscatto»   

«Continuo a non capire di cosa accidenti stai parlando»

«E non serve che tu lo faccia! Attivo dalla mia mano la carta magia “Falda Riemersiva”, potendo così resuscitare dal mio cimitero un mostro di attributo acqua di livello 2 o inferiore. Ritorna da noi “Stellone”»Sul terreno riemerse una creatura rassomigliante ad una stella marina scarlatta, caratterizzata dalla presenza di un solo occhio ed un ghigno inquietante e numerosi tentacoli simili a viticci. (Lv2/ Atk: 550/Def: 500)  

 «In genere un duellante alle prime armi rimarrebbe parecchio confuso da questa tua discutibile scelta, visto che quella carta è una delle più inutili che siano mai state create»

«E tu cosa ne pensi?» 

«
Io dico che al momento sono in un mare di guai...grossi guai!»  

«L’unica cosa intelligente che tu abbia mai detto dall’inizio del duello. Si attiva l’effetto di “Stellone”, in questo modo, tutti i mostri Acqua guadagnano 500 punti di attacco e tutti i mostri Fuoco perdono 400 punti di attacco. (Atk: 550 + 500 = 1050) (Atk: 3500 + 500 = 4000) (Atk: 3200 - 400 = 2800)»   

«M****! Ci avrei scommesso»

«Già, e come se non bastasse l’effetto di “Cascata delle fonti” è ancora attivo e non puoi salvarti dalla essere travolto dalla sua furia! Battle! Il mio “Pacifer” attacca “Orso Furioso”. Divine judgment!» Il colosso protese in avanti il suo tridente e un’onda di dimensioni epiche spuntò dalle sue spalle, abbattendosi con furia contro la creatura, che scomparve in un soffio.«Devo avvertirti del potere speciale del mio mostro, potere che mi permetterà di vincere in questo turnovedi, quando “Pacifer” distrugge un mostro in battaglia ti infligge un danno doppio»  

«Stai scherzando, vero?»

«Niente affatto. Addio!» (4000 – 2800 = 1200 x2 = 2400)  

«Non così in fretta, principessina. Dal mio cimitero bandisco “Kuriboh Orrore Ardente”, in questo modo tutti i danni che subisco in questo turno si dimezzano della metà» (2400:2 = 1200, 1600 –1200 = 400)  

«Ma io non ho ancora terminato la mia offensiva. Vai Stellone! Anche se il danno verrà ridotto, basterà ugualmente per toglierti di mezzo»   

« Adesso invece mi stai sottovalutando troppo, o forse ti sei dimenticata della mia carta coperta? Attivo la carta trappola “Boato Orrore Ardente”, posso attivarla solo nel caso in cui il mio avversario sferri un attacco diretto e mi permette di porre fine alla Battle Phase e di evocare due mostri “Orrore Ardente” dal mio cimitero, ma i loro effetti saranno annullati e i loro Atk e Def ridotti a zero. Ritornate ancora una volta, “Fantasma Orrore Ardente” e “Melma Orrore Ardente”»  

«I tuoi insulsi mostriciattoli cominciano ad infastidirmi anche con i loro effetti bloccati. Inoltre, non puoi ricorrere a quello della tua gelatina per evocare un mostro Fusione per salvarti la pellaccia. Voglio proprio vedere cosa sei in grado di combinare, per questo...termino il mio turno»

«Come desidera, mademoiselle...» mormorò il giovane pescando dal proprio mazzo «Signori e Signore... siete pronti per lo spettacolo finale? Il palcoscenico è pronto e come ogni duellante d’intrattenimento che si rispetti, lo sono anch’io. Per questo vi chiedo di aprire gli occhi e di osservare attentamente le mie mosse, non vorrei che vi perdeste ogni singolo dettaglio -  

«Ma con chi diavolo stai parlando? Non c’è nessuno qui, a parte noi. Sembra che la mia schiacciante superiorità ti abbia confuso la mente»  

«Dettagli... Attivo la carta magia “Polimerizzazione” che mi permette di fondere entrambi i mostri sul mio terreno.. -   

«Hai deciso finalmente di farlo scendere in campo? Era il mio scopo fin dall’inizio, in questo modo posso distruggerlo e farti cadere nella disperazione più totale»

«Allora temo di doverti deludere, mia cara»  

«Che intendi dire?»    

«Tu sei un'avversaria formidabile che meriterebbe l'onore di scontrarsi con il mio mostro più potente. Tuttavia, per quanto mi costi ammetterlo, sarebbe una totale perdita di tempo, visto che il suo potere speciale è assolutamente inutile contro i tuoi mostri"Assorbifonte" e la loro capacità di annullare i danni, anche se questa è un'informazione che conoscevi già, dico bene? Dopotutto, hai ribadito e dimostrato più volte quanto la tua strategia sia stata improntata sul contrastare la mia. Per questo... mi limiterò a chiamare un sostituto, ma che sarà comunque in grado di farsi valere. Credevi che fossi così sciocco da sguinzagliare la mia terribile belva e farmi sopraffare? Errore madornale... Quindi, fondo “Fantasma Orrore Ardente” e “Melma Orrore Ardente” per creare qualcosa di veramente terrificante. Allaccia le cinture! Creatura famelica che tesse le ragnatele del terrore, avvolgi le tue prede nella tua trappola e lascia che il fuoco le consumi! Evocazione per Fusione! Ecco che scende in campo un’altra delle incarnazioni ancestrali della paura, Ragno Cannone Orrore Ardente!» 

Un muro di fiamme si sollevò verso l’alto e uno strano stridio si propagò nell’aria, rivelando successivamente una creatura dall’aspetto infido e famelico. Aveva otto zampe e una moltitudine di zanne color ebano che fuoriuscivano dalla bocca. Il corpo, rotondo e piuttosto grande rispetto al resto della figura, era percorso da una simile venatura rossastra e i suoi altrettanto numerosi occhi scrutavano minacciosi la ragazza dai capelli come il mare, grandi e luminosi, quasi come se fossero dei tizzoni ardenti  (
Lv7/ Atk: 2400/Def: 2000)  

«Cosa pensi di fare con quel misero insettucolo?»   

«Innanzitutto, esso guadagna 400 punti di attacco grazie al potere speciale di “Fantasma Orrore Ardente” (2400 – 400 = 2000 + 400 = 2400) 

 « Che non bastano ancora per fermare “Pacifer”» 

«Invece credo proprio di sì. Scarto dalla mia mano il mostro “Radice Malvagia Orrore Ardente” per attivare il suo effetto: non puoi attivare carte trappola/magia o effetti di mostri per impedirmi di attaccare o di attivare gli effetti delle mie carte per il resto del turno. Quindi ho bloccato qualsiasi contromossa possa impedirmi di vincere in questo turno»   

«Maledetto!»   

« Brucia vero? E ti garantisco che tra poco farà ancora più caldo. Attivo l’effetto di “Ragno Cannone Orrore Ardente”: una volta per turno, posso distruggere un mostro sul tuo terreno che è stato evocato specialmente ed infliggerti un danno pari al suo attacco originale, tuttavia questa carta non può attaccare durante il turno in cui attiva quest’effetto. Forza, amico. Horror Flamethrower!» La creatura spalancò le fauci, emettendo un intenso flusso fiammante color vermiglio, che avrebbe potuto radere al suolo un’intera città, riducendo l’imponente titano ad un cumulo di polvere  

 «Non posso essere sconfitta da un marmocchio come quello!!!» (1600 –3500 = 0)  

 «La realtà è spesso deludente» dichiarò ironico il giovane in tono amareggiato «Ma bando alle ciancie, vorrei ringraziare tutti voi, siete stati un pubblico meraviglioso!» esclamò il ragazzo facendo un piccolo inchino, avvicinandosi poi lentamente alla sua avversaria « Ora dovresti darmi un po' di spiegazioni se non ti spiace, come ad esempio chi diavolo sei o siete e cosa volete dai miei amici. Ti conviene parlare»

«Io non ti dirò un bel niente» ringhiò la giovane «Ti consiglio però di guardarti bene le spalle, piccoletto. Ti sarà tutto svelato a tempo debito» concluse, prima di girare i tacchi e scomparire nell’oscurità di quella funesta notte  

«Dannazione! Odio i segreti e tutto questo mistero. Mai qualcuno che possa guardarmi in faccia e dirmi "Ehi, Ren, sei un duellante strepitoso, tanto da essere eliminato all'istante"» protestò il biondino, venendo però interrotto dal rombo ormai inconfondibile di un motore   

«Guarda, guarda, chi è venuto in groppa al suo cavallo bianco. Sei in ritardo, Shiyuki»  

«Sono corso qui piu in fretta che ho potuto, dopo aver stracciato quell’insulso che osava definirsi duellante, ma non ho ricavato nemmeno uno straccio di informazione. Poi ho saputo che il mio piccoletto preferito era nei guai e mi sono precipitato a salvarti» 

«Che gentile! Ma come vedi, questo “piccoletto” se la sa cavare meglio di te»  

«Ovviamente!» replicò il ragazzo con un sorrisetto «Allora, novità?»  

«Nada. So solo che a breve ci sarò spiegato tutto quanto e che la tua Isabel è in grave pericolo»  

«È tutto molto strano. Non ci sto capendo più niente. Comunque, non preoccuparti, Isabel è in ottime mani»   

«Spiegati meglio»  

«Ho chiesto aiuto a l’unico di cui mi fidi, oltre a te naturalmente»  

«Non dirmi che...»    

«Precisamente!»   

«Wow!» esclamò il ragazzo perplesso «Non credevo che Isabel fosse importante per te a tal punto da spingerti a fare una cosa che non avresti mai fatto, nemmeno sotto tortura. Quindi, che stiamo aspettando? Ho sempre voluto vederlo in azione»  

«Già...» 

«E non fare quella faccia. Sapessi quanto ti invidio e poi potrebbe essere finalmente una buona occasione per riavvicinarvi o parlarvi apertamente visto che siete due musoni, cosa che non dovrebbe sorprendermi più di tanto»

«Hai parlato fin troppo! Ti conviene montare in sella se non vuoi che ti lasci qui» ordinò il bicolore, partendo a gran velocità per raggiungere nuovamente l’altra parte della metropoli, pronti ad accorre in aiuto della bella Isabel e del misterioso duellante -  

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Capitolo 6
*** Batoste Galattiche ***


Capitolo 6 – Batoste Galattiche  

 

Nell’istante in cui i nostri eroi si apprestavano a raggiungere la dolce e bella Isabel, qualcuno era già sopraggiunto, avanzando lento verso l’abitazione dell’ignara vittima, sogghignando soddisfatto. Appariva come un individuo magro e di media statura, con uno strano elmo che gli cingeva il capo, sebbene non fosse completamente ben delineato, avvolto com’era nella torbida oscurità della notte.  

«Dove credi di andare?» quel suono si levò alto nel cielo, costringendo la strana figura a voltarsi verso l’autore.  

Egli era in piedi, appoggiato dirimpetto ad una parete adiacente, alto e ben costruito, con qualche accenno di barba sul viso, i capelli di un biondo platino scintillavano alla luce lunare e gli occhi azzurri come il ghiaccio, risaltavano come quelli di una fiera famelica, pronti ad avventarsi sulla preda. Indossava quello che aveva tutta l’aria di essere un trench color carbone e un duel disk a mezzaluna bianco perlato.  

Nell’osservare quel giovane, una strana sensazione iniziò a farsi strada, investendo pienamente l’intera figura, una sorta di terrore puro, nel constatare che quello al suo cospetto era nientemeno che uno dei migliori duellanti in circolazione, bastava solo pronunciarne il nome per rimanere paralizzati dalla paura: Kite Tenjo.  

Ed ora era lì, immobile e a braccia conserte. Chissà cosa ci faceva in un posto del genere?   

«Il signor Tenjo. A cosa devo il piacere di questa visita?» chiese l’uomo raccogliendo un po' di coraggio  

«In realtà questa è una domanda che dovrei porti io, inutile scarafaggio. Cosa vuoi da Isabel?»  

«Vedo che anche tu la conosci» replicò l’intruso «Posso solo dire che ho una missione da compiere, ma non mi sarei mai aspettato che ad attendermi ci fosse un individuo del tuo calibro, anche se un motivo ce l’avresti eccome, ma ahimè te la sei presa con la persona sbagliata, e io che credevo fosse una passeggiata»   

«Beh, dovrai ricrederti. Cosa volete dai ragazzi?»  Ma l’individuo non accennò ad alcun tipo di risposta e anche se intimidito, sembrava intenzionato a sfidarlo 

«Mi sa che dovrò costringerti a parlare alla vecchia maniera» proruppe il giovane fissando freddamente il suo avversario, sfoderando il suo duel disk  

«Ho sempre sperato di misurarmi con uno come te» ribatté l’altro  

«Dopo questo duello ti passerà la voglia di fare lo sbruffone» replicò il primo pescando cinque carte dal proprio mazzo  

«Se non ti spiace vorrei cominciare per primo» propose l’uomo, ricevendo un semplice cenno d’approvazione «Ah, il mio nome è Isaac Arashi, ti conviene segnartelo, perché sono colui che ti sconfiggerà»  

 

Isaac = 8000 LP
Mano = 
 5
Deck = 35

Kite = 8000 LP
Mano = 5
Deck = 35

 

 

«Attivo dalla mia mano la carta magia “Fascino delle altezze vertiginose”, grazie alla quale, bandendo un mostro di attributo vento o di tipo Bestia Alata dalla mia mano, posso pescare due carte dal deck. Bandisco “Abitante delle Tempeste” e attivo immediatamente il suo effetto, potendo aggiungere così dal mio deck alla mia mano “Alitempesta Idrobata”, dopodiché pesco due carte dal mio deck. Infine, metto un mostro coperto e due carte coperte e ti passo la mano»  

«Mi aspettavo di meglio da te» esordì il biondo pescando dal proprio deck «Evoco dalla mia mano “Cipher segugio” in posizione d’attacco» Un canide ricoperto da una scintillante ferraglia argentea fece il suo ingresso sul campo, tendendo i suoi artigli acuminati e dorati e ringhiando all’avversario (Lv4/Atk:1200/ Def: 1500) «Si attiva il suo effetto, ovvero, se questa carta viene evocata normalmente quando non controllo mostri sul mio terreno, posso evocare specialmente un secondo “Cipher Segugio” direttamente dal mio deck» Un secondo mastino fece la sua comparsa, affiancandosi al primo «Si attiva l’effetto supplementare di questa magnifica fiera: se questa carta viene evocata specialmente dall’effetto di un mostro “Cipher”, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro “Cipher”, e io scelgo “Cipher Rapace Gemello”, dopodiché sovrappongo entrambi i miei mostri di livello 4. Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione! Dall’energia dell’universo, qualcosa di strabiliante e incompleto sta per nascere, nel cammino per raggiungere la perfezione. Evocazione Xyz! Discendi tra noi, Proto Cipher Drago!»  

Un essere magnifico e draconico ruggì sul campo. Sembrava un connubio tra un essere fatto di pura luce e qualcosa di meccanico, che gli dava quell’aspetto così futuristico. Le ali brillavano di una luce eterea, solcate da tonalità blu ed iridescenti e aveva tutta l’aria di essere una forma giovanile del suo Ace Monster principale o meglio una forma incompleta. (Rank:4/ Atk: 1500/ Def: 1000/ Material: 2)   

«E cosa speri di ottenere con un misero drago del genere?» lo schernì l’avversario  

«Lo vedrai! Prima di tutto si attiva l’ultimo effetto di “Cipher Segugio”: se questa carta viene utilizzata per l’evocazione xyz di un mostro “Cipher”, posso aggiungere una carta magia o trappola “Cipher” dal mio deck alla mia mano, scelgo “Interferenza Cipher”» Nel sentire il nome di quella carta, un lampo balenò negli occhi dello sfidante. Era una delle sue combinazioni di carte migliori e più temibili, capace di mettere fine allo scontro in pochi secondi. Doveva fare qualcosa, altrimenti il duello sarebbe terminato alla svelta.«Si attiva poi l’effetto del mostro Xyz appena evocato, se esso è stato chiamato sul terreno sovrapponendo due mostri aventi lo stesso nome, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano una carta mostro “Cipher”, scelgo “Cipher Wormhole Antico”, dopodiché attivo la carta magia “Cipher Decifratura”, che permette ai miei mostri “Cipher” di infliggere un danno perforante quando attaccano un mostro in posizione di difesa»    

«Cosa???»   

«Battle! Vai, “Proto Cipher Drago”, attacca quel mostro coperto. Protocorrente distruttiva!» Il drago emise un fascio dai colori dell’arcobaleno, pronto a scagliarlo contro il mostro coperto 

«Beh, alla fine non mi toglierai molto, e se volevi concluderlo in fretta, credo che tu abbia sbagliato qualche calcolo»   

«Taci! Attivo l’effetto rapido di “Proto Cipher Drago”, se durante la Battle Phase dichiaro un attacco con questo mostro, posso staccare 2 unità sovrapposte ed evocare dal mio Extra Deck “Cipher Drago Occhi Galattici”»  

«No, impossibile!»   

«Ora sono dolori! Con questo mostro ricostruisco la rete di sovrapposizione! Ora, attraverso le energie cosmiche che compongono la nostra galassia, creerò qualcosa di altrettanto potente! Evocazione Xyz! Discendi dalla Via Lattea, Cipher Drago Occhi galattici!»  

Un potente ruggito echeggiò nell’aria, mentre un drago ancora più imponente del precedente, emergeva da un vortice di luce abbagliante. Era interamente ricoperto da scaglie bluastre, eccetto per alcuni pari del corpo, pervase ancora da quella singolare luminescenza eterea e protetto da una sorta di armatura e alcuni bordi scuri. Acuminate escrescenze rosa dalla consistenza simile a quella dei cristalli ne adornavano le ginocchia, braccia, collo e capo, prendendo in quest’ultimo la forma di corna, con altre simili che sporgevano dalla schiena. Le ali ancora più sfavillanti e voluminose, inondavano il campo di una luce cibernetica, entrambe sormontate da una grande struttura dorata. Il dragone emise un altro ruggito contro il suo avversario, qualcosa che non trasmetteva nulla, se non voglia di annientarlo e portare alla vittoria il suo domatore. (Rank:8/ Atk: 3000/ Def: 2500/ Material: 2) 

Isaac rimase molto impressionato dalla belva che avrebbe dovuto fronteggiare, nonostante le grida furiose «Wow, l’ho sempre adorato, ma trovarselo davanti e soprattutto contro è un’esperienza quantomeno monumentale, lo scontro comincia a farsi interessante. Finalmente!»    

«Non dovresti trattarmi con condiscendenza! Presto sentirai tutta la furia del mio compagno. Vai, Cipher Drago, attacca e distruggi!» Il possente dragone scagliò un intenso flusso, disintegrandolo in pochi secondi (3000 - 400= 2600) (8000 - 2600=5400)  

«Una mossa notevole, hai ridotto di molto i miei life points, ma anch’io ho qualche sorpresa in serbo per te» replicò l’uomo con un sorrisetto «Attivo la carta trappola “Nubifragio Alitempesta”, grazie alla quale, se un mostro “Alitempesta” viene distrutto, posso bandire due carte a caso dal tuo deck» l'individuo continuava a sorridere divertito, vedendo come in duelli come questo, perdere carte poteva fare la differenza, ma Kite sembrò non battere ciglio o mostrare alcun segno di vacillamento, concentrato com’era sul suo obiettivo  

«E non ho ancora finito» continuò Isaac «Grazie a questa carta, posso evocare specialmente un mostro “Alitempesta” di livello 4 o inferiore dal deck. Vieni avanti, “Alitempesta Alluvium”» Da un turbine color smeraldo emerse un volatile nero come la pece, le cui piume inchiostrate e dai bordi argentei, apparivano affilate come rasoi, senza dimenticare la presenza di qualche innocuo lampo che si disperdeva sul terreno di gioco (Lv3/ Atk: 1300/ Def: 800)   

«Un tuner» osservò il ragazzo 

«Esattamente. Si attiva immediatamente il suo effetto, quando viene evocato specialmente dall’effetto di una carta “Alitempesta”, il mio avversario deve scartare due carte a caso dalla mano. In catena attivo la carta trappola “Rovescio Alitempesta”, ti spiego brevemente come funziona, se un mostro “Alitempesta” viene evocato specialmente sul mio terreno, posso infliggerti un danno pari al livello o rango di un mostro presente su entrambi i terreni x200, fortunatamente per te non può superare il livello 8, ma non c’è ne sarà bisogno, visto che il tuo draghetto è di rango 8, posso infliggerti tranquillamente 1600 punti»  

Una violenta folata si diresse impetuosa verso l’avversario, costringendolo a pararsi il volto a causa della raffica (8000-1600= 6400). Isaac si stava divertendo un mondo nell’attuare questo genere di infime strategie, ma d’altra parte, lo sguardo di ghiaccio del biondino fissava impassibile il suo avversario  

«E io che credevo che avresti fatto almeno una smorfia di disprezzo, invece sei rimasto lì, freddo come il marmo e non accenni ad alcun tipo di reazione, in questo sei esattamente identico a tuo figlio. Comunque, sono riuscito ad infliggerti un ingente danno, un’impresa notevole se consideriamo che sto affrontando il grande Kite Tenjo e il suo “Occhi Galattici”»  

«Si chiama concentrazione» lo informò il giovane «Il tuo stile di gioco è abbastanza prevedibile e ricorrere a certi mezzucci, è un comportamento disonorevole. E tu osi definirti duellante?»    

«È pur sempre una strategia, no?»   

«Per quanto riguarda Shiyuki, è abituato a mantenere il sangue freddo in ogni situazione, del resto l’ho addestrato personalmente. Non hai idea dei sacrifici che ha dovuto fare per imparare e padroneggiare al meglio il deck datogli, ma sono comunque orgoglioso del risultato»  

«Davvero commovente» rispose l’uomo simulando un’espressione disgustata «Ma bando alle ciance, tocca ancora a te»  

«Metto una carta coperta e termino il mio turno»   

«Alt! Si attiva il secondo effetto di “Alitempesta Alluvium”, quando una o più carte vengono messe coperte, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro “Alitempesta” di livello 4 o inferiore, direi che “Alitempesta Nimbus” sia perfetto»   

«Credevo che il mio turno non iniziasse mai» annunciò l’uomo, ma nel mentre, ecco che due spettatori piuttosto familiari sopraggiunsero in sella al bolide argentato.   

«Wow, il drago di tuo padre è una vera figata» esordì Ren smontando dal veicolo «Salve signor Tenjo. È un vero piacere rivederla»   

«Il piacere è tutto mio, ragazzo. A proposito, complimenti per la tua vittoria» replicò l’ex membro della resistenza, scoccando poi un’occhiata fredda al ragazzo dai capelli corvini che osservava il duello appoggiato alla moto  

«Vedo che abbiamo due aitanti spettatori, anche se l’ultimo è proprio di poche parole, sembrate proprio due gocce d’acqua»   

«Ti conviene pensare al duello, perché ho una voglia matta di farti a pezzi» ribatté il giovane   

 «Non c’è bisogno di essere così aggressivi» lo schernì l’individuo «Vedrò di offrire uno spettacolo coi fiocchi» concluse pescando con foga dal proprio deck  

 

 

Isaac = 5400 LP
Mano = 5
Cimitero = 4
Zona carte bandite = 1
Deck = 29
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

Kite = 6400 LP
Mano = 4
Cimitero = 5
Zona carte bandite = 2
Deck = 28
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                

«Bene, il duello sta per entrare nel vivo!» esclamò il simil cavaliere spalancando le braccia «Evoco dalla mia mano in posizione d’attacco “Alitempesta Nimbus”»  

Un altro pennuto fece la sua comparsa, le sue penne erano color acquamarina e la coda terminava in modo simile ad una fiammata cobalto. Il suo intero aspetto ricordava un airone, l’unica altra differenza erano le dimensioni ed un'escrescenza che ne adornava il capo, protendendosi posteriormente (Lv4/ 1700/ Def: 1300) - Successivamente attivo il suo effetto che mi permette di spedire dal mio deck al cimitero un mostro di tipo bestia alata di attributo vento, spedisco “Alitempesta Zephyrprimavera” al cimitero. Attivo poi il potere speciale del mostro che ho appena mandato al cimitero, pagando 500 life points, posso mischiarlo nel deck ed evocare un mostro “Alitempesta” di livello 4 o inferiore dal mio deck o cimitero. Sta per fare il suo ingresso, “Alitempesta Fragortuono”» (5400 – 500 = 4900)  

Un secondo pennuto volò sul campo di battaglia, seguito da una forte raffica di vento e dal fragoroso suono dei tuoni. Era più piccolo e robusto del precedente, ma ricoperto da piume grigie e da una coda folta e terminante con due piume più lunghe e filamentose. Le sue ali sprizzavano elettricità da ogni poro. (Lv4/ Atk:1700/ Def: 1500)  

 «Si attiva l’effetto di questo poderoso volatile: se viene evocato dall’effetto di un mostro “Alitempesta”, posso scegliere come bersaglio un mostro sul terreno e distruggerlo. La mia scelta ricade ovviamente sul tuo “Occhi galattici”, contemporaneamente posso far ritornare una carta coperta nella mano del mio avversario. Direi che puoi dire addio alla tua “Spectrum Cipher” e alla tua possibilità di usarla per resuscitare il tuo mostro ed evocarne un altro. Si, è inutile che fai quella faccia, la tua strategia era chiara sin da subito» Il drago di Kite venne folgorato all’istante, mentre stringeva i pugni per la rabbia di aver perso il suo fidato compagno di mille battaglie  

«Oh, no! Cipher Drago» proruppe Ren  

«Tranquillo» intervenne il bicolore affianco «Se c’è una cosa che so, è che mio padre ha sempre un piano di riserva, e sapeva già anticipo che mossa avrebbe fatto il suo avversario prima ancora che lui l’avesse messa in pratica. Ha un’abilità fuori dal comune, del resto anche se detesto ammetterlo, mi ha sconfitto innumerevoli volte, il che è tutto dire»   

«Si attiva il secondo effetto di “Fragortuono”: quando una o più carte vengono fatte ritornare in mano, posso evocare dal mio deck una seconda copia di questa carta. Vieni avanti, “Alitempesta Fragortuono”, grazie a questa evocazione, una volta che viene evocato sul campo, esso può essere considerato come un mostro tuner In combo si attiva l’effetto di “Alluvium”, dovresti ricordarlo, ogni volta che una carta viene fatta tornare in mano posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro “Alitempesta” di livello 4 o inferiore, aggiungo “Alitempesta Neranuvola”»  

 «Inizio a detestare questi uccellacci»  

«E tra poco li detesterai ancora di più» continuò Isaac «Attivo l’effetto di “Alitempesta Nimbus”, una volta per turno posso evocare normalmente un mostro “Alitempesta” di livello 4 o inferiore dalla mia mano, la mia scelta ricade su “Neranuvola”» In un turbine temporalesco comparve un altro di questi pennuti, dall’aspetto simile ad un'aquila e dal piumaggio color grigio-blu, con una cresta da cui si estendono tre piume lunghe e nere (Lv2/ Atk: 1000/ Def: 800) 

«Fortunatamente per te il suo effetto primario non sussiste, poiché questa evocazione viene considerata normale e non speciale. Ma sfortunatamente per te, ho un sacco di numeri di magia da mostrarti. Sovrappongo “Alitempesta Nimbus” e il mostro “Alitempesta Frogortuono” entrambi di livello 4. Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione! Dalle nuvole piu alte, ecco che nasce un volatile feroce e impetuoso come un uragano. Evocazione Xyz! Discendi in picchiata e fai a pezzi la tua preda, “Alitempesta Asperitas”!» 

Un imponente bestia alata fece la sua trionfale comparsa, seguita da tumultuose raffiche di vento. Il suo corpo elegante e snello terminava con una folta e voluminosa coda color ebano, dalla quale si estendevano delle sottili e lunghe piume della medesima tonalità. Il capo era adornato da una cresta con piume rossastre, dalle quali ne spuntavano altre più lunghe e biancastre, terminante poi con becco color cobalto e occhi dorati e capaci di incutere timore. Le sue ali possenti erano di una tonalità simile alla pece, alle cui estremità finali terminavano con piume cremisi. (Rank: 4/ Atk: 2400/ Def: 1200/ Material: 2)  

«Whoa, è capace di fare anche le evocazioni Xyz?» domandò incredulo Ren  

«Mi sembra ovvio» replicò l’autore di tale metodo «In un mondo come il nostro non possiamo affidarci ad una sola evocazione, ed è stato una persona a ricordarcelo, KIte la conosceva bene» I due ragazzi si voltarono confusi verso il biondino, ma egli non sembrava dare peso alle parole dell’uomo, rimanendo ancora una volta impassibile e concentrato sul duello disputato  

«Visto che il signorino non si degna di rispondere, dovrò continuare. Attivo il potere speciale di “Asperitas”, utilizzando un’unità sovrapposta (Material: 2-1= 1), posso scegliere come bersaglio un mostro di tipo Bestia Alata nel mio cimitero e un mostro nel cimitero del mio avversario, evoco specialmente il primo sul mio terreno e bandisco il secondo. Puoi dire addio alle possibilità di far tornare il tuo adorato “Occhi galattici” e dare il bentornato ad “Alitempesta Nimbus”»   

«Oh no, si mette male!» esclamò il proprietario degli "Orrore Ardente". 

«È indubbiamente più capace e preparato degli ultimi due» osservò Shiyuki. La sua espressione era piuttosto seria, stringendo gli occhi ambrati ed osservando con interesse il duello in corso. Adorava veder combattere il padre, rammentando i numerosi scontri disputati tra loro, finiti inevitabilmente con la propria sconfitta.  

«E siamo ancora agli inizi» ribatté l’uomo mascherato «Si attiva l’effetto di “Nimbus”, se questa carta viene evocata sul mio terreno, posso mandare dal mio deck al cimitero un mostro di tipo Bestia Alata di attributo Vento, spedisco “Alitempesta Falcojet”. Successivamente procedo ad unire il mostro tuner “Alitempesta Fragortuono” con “Alitempesta Nimbus” - (4+4 =8). Volatile distruttivo, lascia che la tua furia spazzi qualunque cosa sul suo passaggio. Evocazione Synchro! Appari, incarnazione delle tempeste, “Alitempesta Sandy”»  

In poco tempo si generò un ciclone di immensa dimensione, inghiottendo l’intera parte di campo di Isaac, mentre delle simil fiammate imperversavano all’interno di esso. In tutta la sua fierezza emerse un volatile di grandi dimensioni dalla forma snella e sinuosa. Il suo corpo era principalmente nero con riflessi scarlatti, con qualche linea della medesima tonalità che scorreva lungo tutto il corpo e occhi cobalto, luminosi come un faro nella notte. Anche le sue zampe sono scarlatte, con quattro artigli per ogni zampa neri e acuminati, sei anteriori e due posteriori. Le sue ali, la cresta e la coda erano per lo più nere, con la cresta avente un ricciolo extra nella parte anteriore e la coda divisa in due, quest'ultime tre parti poi, emanavano un'energia magenta, simile in tutto e per tutto ad una fiamma. (Liv: 8/ Atk: 2500/ Def: 1800)   

«Un bell’arsenale di polli» commentò il biondino  

«Fossi in te farei meno il gradasso, le sorprese per te non sono finiteAttivo uno degli effetti di “Sandy”, vedi, questa potente bestiola ti costringe a piazzare una carta che hai in mano direttamente sul terreno, coperta» l’uomo sorrideva di gusto mentre il suo avversario posizionava la carta sul terreno «Una volta fatto questo, io posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro “Alitempesta” di livello 4 o inferiore, credo di optare per “Alitempesta Rovescioestivo”. In combo si attiva l’effetto di “Alluvium”, immagino che te lo ricordi, quando una o più carte vengono messe coperte, io posso aggiungere un mostro “Alitempesta” di livello 4 o inferiore, scelgo “Alitempesta Scrosciopioggia”. Infine, unisco il mostro tuner “Alitempesta Alluvium” con “Neranuvola”. (3+2 = 5) Volatile leggendario, lascia che il tuono riecheggi sopra la terra, distruggendo qualsiasi cosa. Evocazione Synchro! Alzati in volo e squarcia con i tuoi artigli folgoranti i nostri nemici, “Alitempesta Uccello del Tuono”»  

Accompagnato da un violento fragore, una figura alata di medie-grandi dimensioni emerse in tutta la sua magnificenza. Era ricoperto da piume prevalentemente gialle e la forma del corpo appuntita, principalmente coda e ali, ricordava vagamente delle saette. Una grande cresta appuntita circondava il capo, terminante in un lungo e affusolato becco color arancio. Le zampe sottili invece, erano adornate da artigli corti e affilati, sei anteriori e due posteriori. (Lv: 5/ Atk: 2300/ Def: 2100)  

«Uno stormo formidabile» commentò esterrefatto Ren, mentre il corvino continuava ad esaminare attentamente il duello in corso, non era una situazione facile, ma confidava nel fatto che il padre ne sarebbe uscito vincitore.  

«Attivo l’effetto di “Alitempesta Uccello del Tuono”, esattamente come “Sandy”, esso ti costringe a piazzare una carta coperta direttamente dalla tua mano, successivamente si attiva l’altro effetto: quando una o più carte del mio avversario vengono messe coperte, posso far guadagnare a ognuno dei miei mostri “Alitempesta” ben 1000 punti d’attacco fino a quando questa cartà rimarrà sul terreno. (2400 + 1000 = 3400) (2500 + 1000 = 3500) (2300 + 1000 = 3300). Subirai una bella batosta!»  

«Oh, no! Se attacca, è la fine» continuò a commentare l’azzurrino  

 «Calma» intervenne il compagno «Aveva già calcolato questa eventualità, e sono sicuro che ha già pronto un piano di riserva»   

«Spero che sia così»  

«È stato un bel duello, Kite. Ma prima o poi tutte le cose belle finiscono. Vai, “Sandy”, Fiery Wrath!»  Un’esplosione di vento color magenta di proporzioni bibliche investì completamente l’avversario  

«Mi permetto di dissentire!» obiettò il biondino «Attivo dalla mia mano l’effetto di “Cipher Wormhole Antico”, scartandolo, posso dimezzare in questo turno tutto il danno che mi avresti inflitto» (3500:2 = 1750) (6400 – 1750 = 4650)   

«Pur avendo ridotto il danno, non mi hai impedito di sferrare attacchi, perciò, vai “Asperitas” (3400:2 = 1700) (4650 –1700 = 2950) E ora, vai “Uccello del Tuono”, Thunderstorm!» Dall'alto piombò un fulmine di grandi dimensioni, impattando nuovamente contro il suo avversario. Se non fosse stato per quella carta, se l’avrebbe vista davvero brutta  

«Hai avuto paura, Kite?» il suo sfidante cominciò a schernirlo «Al prossimo turno sentirai tutta la furia dei miei “Alitempesta” e per te saranno dolori»  

«Ed è proprio qui che ti sbagli» replicò il giovane «Non ci sarà un prossimo turno, ciononostante, ti mostrerò il vero significato della paura»  

«Hoho! Parole forti dette da uno come te, Attivo la carta magia equipaggiamento “Venti di Bufera” e scelgo come bersaglio “Uccello del Tuono”, essa ti impedisce di prendere il controllo del suddetto mostro, in più esso non può essere distrutto in battaglia e tutto il danno che mi infliggeresti prendendolo di mira, viene dimezzato. In più se stai pensando di prendere il controllo degli altri mostri, finché quest’ultima carta è sul terreno non puoi bersagliare con effetti nessuno di loro se non lo stesso. Vediamo come sarai in grado di uscire da questa situazione. Termino il mio turno»   

«Lo vedrai!» esclamò il giovane pescando dal proprio deck «Vedo che hai preparato una solida difesa, cos’è hai paura dei miei Cipher Draghi?»  

«Sono molto previdente, in questo modo non puoi usare né il tuo Cipher Drago né tantomeno la sua evoluzione per ribaltare la situazione prendendo il controllo degli altri mostri, poi come avrai già capito, perché so che lo hai fatto, non puoi attaccare altri mostri se non “Uccello del tuono” ed esso non può essere distrutto in battaglia e ciliegina sulla torta, tutto il danno che lo coinvolgerebbe, verrebbe dimezzato, oltretutto senza requisire mostri non puoi utilizzare “Interferenza Cipher”, perciò ho vanificato totalmente la tua strategia»   

«Bravo. Si vede che sei un attento osservatore, e suppongo, che avendo esaminato parecchi dei miei incontri come penso quelli di altri, tu abbia trovato il modo di far fronte a diverse situazioni e avversari, nel mio caso, hai vanificato la strategia dei miei “Cipher”, ma ho ancora qualche asso da giocare»  

«Che vorresti dire?» chiese confuso Isaac  

«Te lo svelerò a tempo debito. Evoco specialmente “Cipher Rapace Gemello” dalla mia mano in posizione d’attacco, esso può essere evocato in questo modo a condizione che io non controlli alcun mostro e che sul tuo terreno sia presente un mostro evocato specialmente dall’Extra Deck» 

In una mini esplosione cristallina apparve un draghetto bipede color porpora e con due grandi punte poste proprio sopra la mandibola. La parte posteriore del suo copro e la coda erano percorse da quella stessa energia eterea e blu che caratterizzava quasi tutti gli appartenenti a quell’archetipo. Le ali ben più minute ma simili a quelle del suo Ace monster, si spalancavano, in modo da farlo apparire più grande e minaccioso di quanto non fosse. (Lv4/ Atk: 1600/ Def: 800)  

 «Uno dei tuoi mostri preferiti, eh?» commentò l’uomo   

«Beh, il classico non si batteVisto che controllo un mostro “Cipher”, posso evocare specialmente “Cipher Ala” dalla mia mano» Un cubo smeraldo avvolto da due esagoni gialli comparve al suo cospetto, spalancando le sue sei lunghe ali verdi (Lv4/ Atk: 1400/ Def: 1200)   

«Stai puntando ad un effetto nostalgia?» continuò a domandare l’avversario  

«No, perché ti mostrerò qualcosa di nuovo e sensazionale. Attivo l’effetto di “Cipher Ala”, offrendolo in tributo posso aumentare il livello dei miei mostri “Cipher” di 4, in questo caso il livello di “Rapace Gemello” passa a 8. Se decido di effettuare un’evocazione xyz, esso vale come due mostri. Sovrappongo i miei due “Cipher Rapace Gemello” entrambi di livello 8. Ritorna in tutta la tua magnificenza, Cipher Drago Occhi Galattici!»  

Il drago riemerse possente e fiero, lanciando un fragoroso ruggito verso il suo avversario, pronto a dargli battaglia. «Anche se per il momento temo ci debba salutare. Con questo mostro di rango 8 come materiale, posso ricreare la rete di sovrapposizione»  

 «Cosa???» esclamarono all’unisono Ren e Isaac  

Osserva come gli stessi poteri che hanno forgiato l’universo donino alla mia potente belva una lama con cui fendere i nemici. Evoluzione Xyz! Riemergi e lacera, Cipher Lama Drago Occhi Galattici! - Il suo aspetto non era poi cambiato di molto, se non per la presenza di quattro lame, due che spuntavano dagli avambracci e due lame che spuntavano dalle ginocchia e due particolari ali nere in mezzo alle due principali. (Rank:9/ Atk: 3200/ Def: 2800 Material : 3)  

Rango... 9?! -  fecero in coro Isaac e Ren , nuovamente sorpresi, mentre il bicolore fissava serio e con ammirazione quel portentoso drago, avendolo già visto durante i suoi allenamenti  

Già! - affermò il giovane – Questa è solo una delle mie tante nuove aggiunte. Si attiva l’effetto di “Cipher Wormhole Antico” nel mio cimitero: se controllo un mostro “Cipher” sul mio terreno e questa carta è nel mio cimitero, posso evocarlo specialmente, ma non potrò evocare specialmente altri mostri per il resto di questo turno, eccetto mostri “Cipher”. Non eri al corrente delle particolarità di questa carta, altrimenti avresti utilizzato l’altra unità di “Asperitas” per rimuoverla dal gioco. Ed è un errore che ti costerà caro»   

«Tsk!»   

«Adesso posso evocare normalmente “Cipher Viverna” dalla mia mano in posizione d’attacco» sul campo giunse in volo un rettile dal corpo serpentiforme e dalle ali simile a quelle del Cipher Drago, ma che emanavano una luce più foca rispetto a quella del possente dragone (Lv4/ Atk: 1800/ Def: 400)   

«In effetti sono carte a me completamente sconosciute» osservò il proprietario degli Alitempesta  

 «E ancora non ti ho spiegato cosa rende “Wormhole Antico” ancora più speciale. Se sul mio terreno è presente un mostro “Cipher” o di attributo Luce, esso può essere considerato come un mostro tuner»   

«Un mostro tuner?»   

«Esattamente. O credevi di essere il solo a conoscere delle simili magie? Unisco “Cipher Wormhole Antico” e “Cipher Viverna” entrambi di livello 4.  Osserva come i mistici poteri universali danno vita al più pericoloso dei draghi. Discendi e acceca i malvagi. Evocazione Synchro! Ruggisci, Cipher Strobo Drago Occhi Galattci!»

 In un lampo di luce bianca e perlata, un imponente dragone apparve sul campo, emettendo uno spaventoso ruggito. Scaglie scure che luccicavano e vorticavano come galassie si snodavano dal suo corpo gargantuesco. Le ampie e maestose, solcate da quel bagliore tipico dei Cipher, emettevano fasci continui di luce bianca e pura, accompagnate da alcune lame dorate poste proprio nel mezzo, estendendosi dalla spina dorsale. La loro nitidezza era pari solo agli sfavillanti artigli scuri che sbucavano dalle zampe anteriori, candide e abbaglianti, così come il resto del corpo, pervaso dalla solita energia eterea ma ancor più fulgida. Le zampe posteriori, muscolose e massicce, erano color avorio, dall’aspetto bio-meccanico, in netto contrasto con il resto del corpo. Una lunga e poderosa coda bluastra completava il tutto, terminando in un simil tridente dorato, sul quale una gemma blu cobalto vi era incastonata. Il capo era adornato nella parte principale da una serie di spuntoni e piccoli corni, dandogli l’aspetto di una corona, terminando poi con due corna ancora più lunghe che si estendevano verso il basso, del medesimo colore delle scaglie. Era uno spettacolo unico e sensazionale, la massima espressione del potere. (
Lv8/ Atk: 3200/Def: 2500)   

«Ma è bellissimo!» esclamò esterrefatto Ren con occhi pieni di ammirazione per quella sfavillante creatura che si ergeva in tutta la sua fierezza «Non sapevo che tuo padre fosse anche capace di utilizzare le evocazioni Synchro»   

«È capace di utilizzare ogni metodo esistente di evocazione» spiegò serio il corvino, squadrandolo attentamente «Ma per qualche oscura ragione, è restio ad utilizzare le evocazioni per Fusione, io d’altra parte non faccio domande, almeno non a lui»

«Mi chiedo come mai» chiese l’azzurrino   

«Avrà i suoi buoni motivi» replicò freddo l’utilizzatore dei mostri spaziali sollevando le spalle 

«Chi immaginava che mi avresti sorpreso così tanto» commentò l’avversario  

«E ancora non hai visto tutto»   

«Oggi hai proprio deciso di viziarmi» ribatté sarcastico Isaac   

«Avendo utilizzato “Cipher Viverna” come mostro materiale synchro, si attiva il suo effetto: posso quindi aggiungere dal mio deck alla mia mano una carta magia “Cipher”, scelgo di aggiungere la carta magia “Alza-rango-magico Ascensione Cipher”»  

«Hai intenzione di aumentare il rango di “Cipher Lama Drago”?»   

«Non esattamente. Ora si attiva l’effetto di “Cipher Strobo Drago”: una volta per turno, posso farlo ritornare nell’Extra Deck ed evocare un mostro Xyz “Cipher” di rango 8 dallo stesso»  

«Cosa???!!!» commentarono sorpresi i presenti  

«Torna al mio fianco, Cipher Drago!» il fidato compagno di innumerevoli scontri sbattè le possenti ali, scrutando dall’alto in basso l’avversario  

«Ecco qualcuno che non mi era mancato affatto, ed ecco perché hai aggiunto quella carta magia Alza-Rango»   

«Aspetta, le sorprese non finiscono qui»  

«Che significa?» chiese confuso l’avversario  

«Che l’effetto di “Cipher Strobo Drago” non si è ancora risolto del tutto»   

«Spiegati meglio»  

 «Avendolo fatto ritornare nell’Extra Deck, se i mostri utilizzati per la sua evocazione sono ancora nel Cimitero, posso evocarli specialmente sul terreno. Diamo il bentornato a “Cipher Viverna” e a “Cipher Wormhole Antico”. Non serve che ti dica che quest’ultimo, avendo sul terreno un mostro “Cipher” o di attributo Luce viene considerato come un mostro tuner»   

«Ma è strabiliante» continuò Ren «Tuo padre duella meglio di te» rivolgendosi poi al corvino a fianco a lui e ricevendo in cambio un’occhiataccia  

«So già cos’hai intenzione di fare» commentò Isaac  

«Allora sarà meglio che ti prepari. Unisco “Cipher Viverna” e “Cipher Wormhole Antico” (4+4= 8). Ritorna tra noi, “Cipher Strobo Drago Occhi Galattici”»

In poco tempo sul terreno tornò anche quella meraviglia stroboscopica, che non era affatto mancata al simil-cavaliere  

«Ora è tutto pronto! Attivo la carta magia “Alza-rango-magico Ascensione Cipher”, grazie alla quale, scegliendo come bersaglio un mostro xyz “Cipher” che controllo, posso evocare specialmente dal mio Extra Deck un mostro xyz “Cipher” di 1 rango superiore. Con questo mostro ricostruisco la rete di sovrapposizione. Osserva come gli stessi poteri che hanno plasmato l’universo, danno vita al potere supremo! Evocazione Xyz, ruggisci e annienta i miei nemici, Neo Cipher Drago Occhi Galattici!»

Il titano apparve sul campo avvolgendo ogni cosa in una morsa sfavillante, era molto più imponente e fiero del precedente, spalancando le immense ali traboccanti dei colori dell’iride, che si infrangevano e inondavano ogni superficie, creando uno stupendo gioco di luci. Era ancor più corazzato e pervaso da energia biancastra, con alcune escrescenze simili a gioielli che ne adornavano il corpo. Le tre terribili teste erano decorate con corni e spuntoni color cremisi, quella centrale in particolare, sfoggiava un lungo e acuminato corno biancastro. La coda invece, rivestita dallo stesso materiale, terminava con un oggetto ricurvo e perlato. Nonostante la gamma di bellissimi colori, i suoi artigli dorati erano pericolosamente affilati, con quelli avrebbe potuto facilmente tranciare qualsiasi cosa gli fosse capitata a tiro. (Rank:9/ Atk: 4500/ Def: 3000/ Material: 1)   

«Grazie alla carta Alza-Rango-Magico appena utilizzata, il mio mostro guadagna 500 punti di attacco per ogni mostro di livello 4 o superiore che controllo, e visto che sul mio terreno è presente “Cipher Strobo Drago” che è di livello 8, il mio dragone aumenta la sua forza offensiva (4500+500 = 5000)»  

«Adesso capisco perché hai rievocato quel mostro Synchro - commentò l’uomo preparandosi alla successiva mossa avversaria - Alla fine sei riuscito a chiamarlo, eh? Vorrei dirti che si tratta di un mostro davvero impressionante, ma senza il suo potere speciale, ti servirà a ben poco»  

«E perché credi che abbia evocato un terzo drago?»   

«Che vorresti insinuare?»   

«Che adesso posso attivare il potere speciale del mio “Cipher Lama Drago”: utilizzando un’unità sovrapposta, una volta per turno posso scegliere come bersaglio una carta sul terreno e distruggerla. (Material: 3-1= 2), il mio obiettivo è proprio “Alitempesta Uccello del Tuono”»   

«Non può essere!»   

«Il suo effetto e la carta magia equipaggiamento gli impediscono di essere distrutto in battaglia, ma non dagli effetti delle carte. Vai, Dazzling Cipher Slash!» una delle lame presenti sull’avambraccio emise un bagliore intenso, venendo poi scagliata a gran velocità contro il pennuto, esplodendo in un cumulo di scintille.   

«Maledetto, senza più “Uccello del Tuono” a proteggerli, i miei mostri sono vulnerabili»   

«Questa è la prima cosa sensata che ti sento dire. Ora posso attivare l’effetto di “Neo Cipher Drago”, potendo prendere il controllo di un numero dei tuoi mostri pari a quello dei materiali xyz staccati. Visto che questa carta ha solo 1 materiale xyz, posso prendere il controllo di un solo mostro sul tuo terreno. Scelgo “Alitempesta Sandy”. Super Cipher Subjection! Ora sempre per effetto del mio mostro “Cipher”, il nome di questo mostro diventa “Neo Cipher Drago Occhi Galattici” e guadagna gli stessi punti d’attacco del mio mostro e i suoi effetti sono annullati»  

«E con la carta “Cipher Interferenza” il duello è praticamente chiuso, sono lieto di non averti sottovalutato, rimani ancora il duellante formidabile di un tempo»  

«Se devo essere sincero anche tu non sei stato male, ma ora è tempo di chiudere i giochi. Scopro la carta magia “Cipher Interferenza”. Battle Phase! Vai “Neo Cipher Drago” attacca “Alitempesta Asperitas”» Un triplo fascio di energia radiante venne sparato simultaneamente contro il mostro dell’avversario «E ora, si attiva l’effetto di “Cipher Interferenza”: durante il calcolo dei danni, se un mio mostro "Cipher" combatte e c'è un altro mostro con lo stesso nome sul Terreno: posso raddoppiare il suo attacco fino alla fine della Battle Phase. (5000x2 = 10000). Sei pronto a pentirti?» l’uomo fece un piccolo cenno con il capo, preparandosi ad accogliere la propria sconfitta 

«Vai Neo Cipher Drago, Polverizzalo! Ultimate Cipher Stream of Destruction!» (10000-3400 = 6600) (6600 – 4900 = 0)   

«Evviva, ha vinto!» esultò il ragazzo proprietario degli “Orrore Ardente”, con grande disappunto del ragazzo affianco a lui, non avvezzo a simili tifoserie, anche se veder duellare e vincere uno dei suoi duellanti preferiti e principale punto di riferimento era da sempre motivo di orgoglio 
 


D’altra parte, in un luogo non molto distante, un ragazzo dalla fluente chioma bluastra e dai riflessi argentati e vestito con un lungo cappotto, aveva assistito al duello, riparato in un angolo  

«"Non mi sarei aspettato di meno da un possessore di “Occhi Galattici”» fu tutto quello che disse, e sul suo volto comparve un sinistro sorrisetto.  

 


«Ora ti conviene parlare» gli intimò il biondino una volta dissipatisi gli ologrammi 

«Sono desolato, ma non è a me che dovresti rivolgerti» replicò l’uomo facendo un passo indietro  

«Basta scherzi!» continuò a denti stretti il giovane 

«Temo invece che abbia ragione» intervenne una misteriosa voce, facendo voltare tutti nella medesima direzione.  

Essa apparteneva allo stesso individuo incappucciato incontrato dal giovane Shiyuki dopo il suo duello contro Kageshi. Egli si abbassò il velo che gli copriva il volto, rivelando un uomo di età avanzata ma non troppo, con lunghi e fluenti capelli bianchi e una folta barba del medesimo colore.   

«Chi sei?» questa volta fu Shiyuki a proferire parola, avanzando di qualche metro dinanzi a lui  

«Il mio nome è Shugo Tatsuhiko e sono un guardiano»  

«Guardiano di cosa? Mi sono rotto di tutto questo, cosa volete da noi? Perché volevate farci del male o addirittura aggredire Isabel?» Ren si sollevò in piedi, adirato poiché non ci stava capendo più nulla, troppo mistero, troppe cose che non tornavano, ma avrebbe trovato le risposte, in un modo o nell’altro 

«Comprendo i vostri dubbi e il vostro desiderio di risposte, ma vi chiedo di comprendere che abbiamo fatto tutto questo per mettervi alla prova, ma non mi sarei mai aspettato che ad interferire con il nostro piano ci fosse addirittura uno dei duellanti leggendari, che tempo or sono contribuì alla salvaguardia del nostro mondo e non volevamo far del male alla ragazza»   

«Continuo a non capire» continuò l’azzurrino  

«E non serve che tu lo faccia. Ho solo una richiesta da fare»   

«Credi di poter architettare tutto questo e poi venire qui ad avanzare richieste come se nulla fosse?» domandò il corvino  

«Comprendo la tua rabbia, ma vi chiedo solo di poter esaudire l’ultimo desiderio di un povero vecchio e vi assicuro che otterrete le risposte ai quesiti che vi siete posti»   

«Quale sarebbe questo desiderio?» domandò il possessore dell’archetipo “spaziale”   

«Poter disputare un duello contro di te, giovane Shiyuki e nel caso in cui tu riuscissi a battermi, potrei rivelarti le mie intenzioni»   

«E perché dovrei acconsentire ad una simile pretesa?»  

«Ebbene dal luogo dal quale provengo è un sistema molto utile per capire e comprendere i sentimenti che animano il cuore di un individuo, oltre che per farci amicizia. Nel tuo caso, è solo per constatare se tu sia degno o no» 

«Degno per cosa?» continuò a domandare il giovane, ancora più confuso dalle parole di quello strano vecchio, ma in fondo avrebbe potuto capirlo o quasi, lui duellava soltanto per divenire più forte e migliorarsi sempre di più, mai avrebbe immaginato che si potesse duellare anche per fare amicizia o per comprendere i sentimenti altrui, rammentandosi nonostante tutto delle parole che gli aveva rivolto il padre, ora divenute maledettamente simili a quelle del vecchio, ma quella volta fu troppo preso da altro per prestargli attenzione, perso com’era nel suo mondo. 

«Per affidarti un compito di estrema e vitale importanza, qualcosa che potrebbe riguardare le sorti del mondo intero» quest'ultima affermazione lasciò di stucco il giovane. Cosa centrava uno come lui con il destino del mondo? Da piccolo aveva sempre creduto che avrebbe compiuto grandi gesta, Ma ora, addirittura questo?   

«D’accordo, accetto» replicò il corvino posizionandosi proprio difronte ad esso.   

«Così, su due piedi?» gli domandò l'amico

»Non mi pare di avere molta scelta, o sbaglio? E poi pretendo al più presto delle risposte, non sono un fan del thriller o del mistery» 

«Sono felice di constatare quanto tu sia un tipo ragionevole» si rivolse a lui il vecchio   

«Ti conviene non tirare troppo la corda» ribatté freddo il giovane  

 «Lo terrò a mente» 

«Duelliamo!» esclamarono all’unisono i due contendenti, sguainando i loro duel disk, sotto lo sguardo vigile del signor Tenjo, che osservava attentamente e serio il proprio figlio. Sarebbe stato il suo battesimo del fuoco?  





Salve gente, è da parecchio che non ci si vede, ma ora sono tornato, sembrano passati eoni dall'ultima pubblicazione XD
Ringrazio come sempre CyberNeoAvatar e Black_RoseWitch per il prezioso aiuto offertomi nella realizzazione di alcuni archetipi e quant'altro, ringrazio chi sta seguendo e recensendo questa fanfiction, e i cosidetti "lettori silenti" o "fantasma", ovvero coloro che non inviano alcun feedback ma che continuano a leggere la storia, quindi Grazie!
Ci vediamo al prossimo appuntamento!
Bye!

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Capitolo 7
*** Progenie Stellare ***


Capitolo 7 - Progenie Stellare
 

«Se tu sei d'accordo, vorrei cominciare io» esordì il guardiano

«Non vedo il motivo per il quale dovrei oppormi» replicò il moro, pescando poi le consuete cinque carte dal proprio deck, sotto lo sguardo dei presenti, intenti ad osservare attentamente quello che si prospettava come un duello a dir poco entusiasmante. 

Nello stesso momento, lo strano ragazzo che aveva assistito allo scontro del maestro degli "Occhi Galattici" decise di girare i tacchi e andarsene, non attratto particolarmente da quello che stava per visionare, quando un suono proveniente da un piccolo auricolare inserito nel suo orecchi destro, gli rimbombò in testa, arrestando la sua avanzata.

«Non resti a goderti questo spettacolo?» gli chiese qualcuno dall'altro capo. La sua voce era calda e roca, tanto da farla apparire come una minaccia e un invito allo stesso tempo

«Non ne vale la pena» rispose rapido l'individuo dai capelli bluastri, ma nell'istante in cui l'uomo misterioso si apprestava a replicare, il giovane lo interruppe «Dico solo che l'unico che avrebbe potuto darci qualche noia al momento era nientemeno che il grande "Kite Tenjo", anche se questo duello mi ha permesso di appurare come egli stesso non rappresenti più alcuna minaccia al nostro operato, anche se, potremmo sempre toglierlo di mezzo, qualora dovesse fare un passo più lungo della gamba»

«Il tuo compito non è quello di pensare!» lo ammonì l'individuo «Per quello ci siamo noi. Tu devi solo eseguire gli ordini da bravo soldatino quale sei e portarci ciò di cui abbiamo bisogno. Spero di essere stato sufficientemente chiaro»

«Cristallino» ribatté l'altro socchiudendo le palpebre. Nel suo tono si poteva percepire un certo pizzico di sarcasmo

«Che mi dici del ragazzo?» domandò ancora una volta quel tizio

«Non è che un granello di polvere sul nostro sentiero. Un moccioso petulante che fatica ad emergere dall'ombra di una leggenda. Ma se in futuro dovesse avere anche solo una minima possibilità, basterei io a sistemarlo»

«Ricevuto! Ora rientra, abbiamo un'altra missione da affidarti» concluse l'uomo interrompendo le comunicazioni. Il giovane rivolse un ultimo sguardo verso di loro, in particolare sul biondino «"Ora che ho constatato di che cosa fosse capace un utilizzatore di "Occhi Galattici", sono ancora più determinato a sconfiggerti"» detto questo, egli, sparì nelle tenebre che avvolgevano interamente quello scorciato urbanistico, come se si fosse volatilizzato 

 

Shugo = 8000 LP                                                                 
Mano = 5                                                       
Deck = 35

Shiyuki = 8000 LP                                       
Mano = 5                                                       
Deck = 35  

 


«Comincio posizionando un mostro in difesa, poi dalla mia mano attivo la carta magia "Custodi Silenti", che mi permette di scegliere un mostro direttamente dal mio deck e posizionarlo coperto. Scelgo "Keahi, il dracustode vulcanico". Termino il turno posizionando una carta coperta»

«Dracustode, eh?» commentò il possessore dei mostri "Spaziali" pescando dal proprio deck «Chissà perché la trovavo una cosa abbastanza scontata»

 Ma l'anziano non rispose, continuando a tenere lo sguardo fisso sul terreno

«Ha un modo di giocare prettamente difensivo» osservò Ren scoccando occhiate a destra e a manca

«Si tratta di una tattica solitamente utilizzata allo scopo di studiare e analizzare le mosse avversarie, agendo poi di conseguenza» spiegò serio il biondino utilizzatore di mostri "Cipher"

«Cos'è questo trambusto???» domandò una candida e soave vocetta, cosa che costrinse tutti i presenti ad eccezione di Shiyuki, a voltarsi.

Essa apparteneva a Isabel, appena uscita dalla propria abitazione. Oggi era più bella del solito, almeno stando alle parole di Ren o agli sguardi che il corvino le mandava di sfuggita: Indossava la sua caratteristica giacca di pelle, anche se nettamente diversa da quella portata durante il suo girovagare per le strade di Limit City, e la cosa non passò di certo inosservata agli occhi del duellante; i capelli erano tenuti legati in un codino da una sorta di fiocco color pesca, lasciando che alcune ciuffi anteriori gli ricadessero morbidi sulla maglietta bianca, che risaltava il suo fisico snello e da "urlo", come qualche giovincello lo avrebbe definito. Dei jeans neri e strappati e un paio di converse alte e bianche completavano il tutto.

«Ciao Ren, che ci fai tu qui? E chi è questo bel signore seduto affianco a te?» chiese la ragazza, rimasta affascinata da quel giovane sconosciuto ai suoi occhi

«Isabel Hoshiko, ti presento ufficialmente Kite Tenjo, uno dei duellanti più in gamba che siano mai esistiti, il padre di Shiyuki» nel recepire questo tipo di informazioni, ella divenne visibilmente rossa, cosa che fece sorridere maliziosamente il ragazzo degli "Orrore Ardente"

«P-P-i-iacere di conoscerla...»

«Il piacere è tutto mio, Isabel» replicò il biondo rivolgendole un sorriso che molti avrebbero potuto giudicare come ammaliante e sorridendo ancor di più quando le vide gli zigomi colorarsi di viola, quasi sul punto di esplodere. Tenendo la testa bassa, andò a sistemarsi vicino all'amico, che non smetteva di sogghignare come un ebete

«Comunque, qualcuno mi potrebbe spiegare cosa diavolo succede? Perché siete qui, e perché Shiyuki sta duellando contro un tizio dall'aspetto inquietante avvolto in un mantello? Carnevale non è ancora arrivato»  Ritornata brevemente al suo colorito naturale, Isabel si lanciò in un turbinio di domande, adirandosi quando Ren scoppiò a riderle in faccia

«Non è divertente» sbuffò lei alzandosi le maniche della giacca, se qualcuno non l'avesse fermata in tempo, il povero azzurrino sarebbe finito certamente all'ospedale o peggio

«È una lunga storia, Isabel» intervenne il biondino «Il fatto è che ci verrà rivelata ogni cosa se Shiyuki riuscirà a battere Tatsuhiko, il tizio che hai appena apostrofato come inquietante, nonché un guardiano»

«Guardiano?» chiese lei nuovamente confusa «Sento che sta per venirmi un gran mal di testa, ma poi perché bisogna risolvere ogni cosa con un duello?» concluse spostandosi una ciocca dei suoi capelli color nocciola

«Perché è divertente e stimolante» ribatté Ren, incrociando le braccia

«Uomini» bofonchiò, assumendo un'espressione piuttosto divertente

«Credo che Ren abbia ragione» commentò Kite emettendo un flebile sorriso divertito «Nel nostro mondo è il modo più veloce per risolvere qualunque ostilità, nonché un mezzo per superare i nostri limiti e dialogare con le persone facendole al contempo divertire» Quest'ultima nota gli fece rammentare i bei tempi andati, quando imparò quale fosse il vero significato di un duello, ma questo come si suol dire "è storia antica"

«A questo punto credo che anch'io dovrei imparare a duellare» proruppe lei con un sorriso a trentadue denti

«È un'ottima idea, ma credevo che Shiyuki ti avesse già insegnato qualcosa» replicò il giovane, voltandosi poi verso l'utilizzatore degli "Orrore Ardente", che come al solito non perdeva occasione per fare il buffone

«Il fatto è che ci ha provato» spiegò lei «Ma sono una frana totale e combino sempre dei pasticci»

«Questo perché sei una ragazza» la interruppe l'azzurrino, venendo però fulminato dallo sguardo rivoltogli dal padre di Shiyuki

«Sbaglio o colei che stava per farti fuori era proprio una ragazza?» domandò furbo il signor Tenjo, ammutolendolo di colpo «Ogni cosa a suo tempo, Isabel. Sono sicuro che anche tu avrai il tuo momento»

«La ringrazio signor Tenjo. Ma sbaglio, o prima ha detto "se riuscirà a sconfiggerlo", non crede nelle capacità di suo figlio o al fatto che possa vincere?» chiese nuovamente lei, curiosa come l'azzurrino

«È ancora presto per dirlo« spiegò il giovane «Non sappiamo nulla del suo stile di gioco, e la giocata appena fatta è solo un modo per depistarci. Shiyuki non è un principiante, e dovrebbe averlo già capito, oltretutto deve imparare che ci sarà sempre qualcuno più bravo o più forte di lui, e che non sempre la vittoria sembra così facilmente raggiungibile» I due colpiti da quelle parole, rivolsero il loro sguardo verso il bicolore, ora che toccava a lui dare sfoggio delle proprie capacità

«Dato che non controllo alcun mostro sul mio terreno e tu si, posso evocare specialmente "Stella Spaziale – Nana Gialla" dalla mia mano»  Un globo luminescente e giallastro di medie dimensioni fece il suo ingresso sul campo, si trattava di una stella e sembrava in qualche modo emanare un forte calore, dovuto probabilmente agli incandescenti getti di plasma che di volta in volta affioravano dalla sua superficie (Lv4/ Atk: 1700/ Def: 1300)

«È partito alla grande» commentò l'utilizzatore dei mostri di tipo Pyro, e i due che lo accompagnavano non poterono che annuire, anche se il biondino continuava ad osservarlo con uno sguardo piuttosto serio, come se custodisse una certa nota di diffidenza

«Visto che sul tuo terreno è presente un mostro in posizione di difesa, posso evocare specialmente questa carta dalla mia mano: "Perforatrice Spaziale", vieni avanti» il millepiedi meccanizzato e corazzato fece la sua comparsa, agitando freneticamente l'argenteo trapano che presentava al posto del muso (Lv4/ Atk:1900/ Def: 0) «Procedo poi evocando normalmente il mostro "Idrabianca spaziale" in posizione d'attacco»

Un suono gutturale echeggiò nell'aria e subito balzò sul terreno una creatura mostruosa dall'aspetto davvero singolare, sembrava un connubio tra un insetto e qualcosa di vagamente extraterrestre, molto simili agli esapodi, ma di un colore biancastro, tanta da sembrare quasi albino. In posizione quadrupede, possedeva quattro zampe principali, muscolose e artigliate, tra le quali spuntava qualcosa rassomigliante ad una membrana, e un paio di zampe minute rispetto alle precedenti ma lunghe, simili a quelle delle mantidi. Il suo esoscheletro era pesantemente corazzato, proteggendo il corpo agile e snello, con qualche aculeo sparso qua e là, terminando poi nella parte posteriore, con due lunghe appendici simili a tentacoli, le quali si aprivano come dei petali, rivelando un foro che conteneva delle punte color avorio, e curvate in avanti in modo molto simile al pungiglione di uno scorpione. Sulla sommità del capo erano posti due paia di occhi, e un altro paio di occhi invece, in entrambi i lati. Emise un ringhio inquietante, rivelando delle fauci irte di zanne affilate come rasoi. Qualcosa da cui era meglio stare alla larga (Lv4/ Atk:1800/ Def: 1200)

«Ma che diavolo è quella cosa?» domandò Isabel con un'espressione davvero disgustata

«Devo dire che hai un deck veramente insolito» commentò l'uomo dal mantello bluastro «Raggruppa degli esseri dall'aspetto ripugnante e fenomeni spaziali, mi chiedo cos'altro avrai da mostrarmi»

«Fossi in te ci andrei piano con gli insulti, nonnetto. E non essere impaziente, ti mostrerò ciò che il mio strabiliante mazzo ha da offrire» replicò il ragazzo con un sorrisetto

«Noto che sulla tua parte di terreno hai ben tre mostri dello stesso livello, Evocazione Xyz in arrivo?» Ma il giovane non rispose, limitandosi a piazzare una carta coperta e a terminare il turno

«Lo sta stuzzicando» sbottò il giovane bicolore

«Sembra che la sua strategia si basi anche su questo» replicò il biondino dagli occhi glaciali

«Che intendete dire?» domandò l'amica di Shiyuki  

«Vedi, Isabel... Visto che Shiyuki aveva sul terreno ben due mostri dello stesso livello, avrebbe potuto tranquillamente evocare "Viverna Occhi Stellari" e distruggere le carte coperte grazie al suo effetto, infliggendogli un danno non irrisorio, potendola poi utilizzare anche per attaccare e infliggere ulteriormente un danno perforante grazie all'effetto di "Perforatrice Spaziale" , ma ha preferito non fare nessuna di queste possibili mosse, né altre combinazioni, questo perché sta agendo spinto dalle provocazioni del suo avversario e con la massima cautela, il che non è esattamente un male, ma potrebbe comunque rappresentare uno svantaggio, qualora ne abusasse» spiegò

«Oh, sembra che tocchi nuovamente a me» disse il guardiano pescando dal deck

 

Shugo = 8000 LP                                         
Mano = 3                                                       
Cimitero = 1                                                  
Deck = 33

Shiyuki = 8000 LP                                        
Mano = 2                                                       
Deck = 34


 

«Credo che posizionerò un altro mostro coperto. Ti cedo volentieri la mano»

«Ti stai forse prendendo gioco di me?» domandò il ragazzo leggermente adirato pescando dal proprio deck «Che razza di modo di giocare è questo?»

«Credimi, ragazzo» replicò il vecchio assumendo un tono ancor più serio «Le mie mosse sono tutt'altro che casuali o insensate, e tra poco te ne darò una dimostrazione»

«In questo caso» continuò il ragazzo «Evoco normalmente "Astronave Spaziale Doppio Bombardiere" in posizione d'attacco»

Un velivolo dall'aspetto bellico atterrò sul campo da gioco, era composto da una lega metallica piuttosto leggera ma compatta color ardesia, terminante in una coda orizzontale adornata da più alettoni, permettendogli una maggiore stabilità e manovra. Su ciascun lato della fusoliera corazzata, un doppio lanciarazzi era ben annesso e una simil-M134 disposto centralmente sul muso, completava il tutto (Lv:4/ Atk: 1600/ Def: 1200)

«Un mostro "tuner"?» domandarono all'unisono il guardiano e l'amico di Shiyuki

«Esattamente» replicò il ragazzo «Si attiva immediatamente il suo effetto: Se sul mio terreno è presente un mostro "Spaziale", "Astronave Spaziale" o "Stella Spaziale", posso scegliere come bersaglio uno di quei mostri e ridurre il livello di questa carta della metà del livello che aveva il mostro di riferimento. Scelgo "Perforatrice Spaziale" che è di livello 4, pertanto il livello di questa carta diventa 2»

«Sta per evocare il suo "Drago Occhi Stellari"?» chiese speranzosa Isabel, che pur non sapendo esattamente le dinamiche del gioco svoltosi, aveva osservato innumerevoli volte la spaventosa potenza di quella magnifica fiera

«Direi proprio di no« cominciò a spiegarle Kite «Per poter evocare il suo Ace Monster dovrebbe disporre di un mostro tuner di livello 4, cosa che non è più possibile fare, almeno per il momento. E poiché la particolarità di quel drago sta nel fatto che poter usufruire appieno del suo immenso potere, è necessario che nel cimitero vi sia un Wyrm o un mostro di tipo Drago, attualmente risulta una scelta impraticabile, in quanto il cimitero è completamente sprovvisto di carte del genere. Inoltre, evocarlo adesso sarebbe un errore madornale, visto che Shiyuki non conosce né la strategia adottata, né il deck avversario, quindi dovrebbe quantomeno vagliare una terza opzione»

«Una terza opzione?» domandarono increduli i due  

«
A breve vedrete di cosa sto parlando, a meno che non si faccia prendere troppo la mano o commetta qualche errore» concluse il giovane

«Sovrappongo "Idrabianca Spaziale" e "Stella Spaziale – Nana Gialla" entrambi di livello 4. Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione! Ecco che dalle profondità del cosmo scende in campo l'astro più portentoso dell'intera galassia, Evocazione Xyz! Illumina la via, Gigastar Spaziale!»

Qualcosa di simile ad un vento stellare cominciò a spirare furioso nei pressi del varco da cui sarebbe emersa la creatura, e un lampo di luce nivea inondò il terreno circostante, accecando temporaneamente i presenti, passando poi ad una tonalità più dorata. In un turbine di gas misto a polvere, apparve un corpo celeste dalla fisionomia piuttosto singolare: esso era aureo e a cinque punte, terminante ognuna con un singolo oggetto dalla forma sferica. Due conformazioni simili a bulbi oculari si aprirono al centro, neri come la pece e solcate da una strana luce (Rank: 4/ Atk: 2000/ Def: 1500/ Material : 2)

«Credi che un esserino del genere dovrebbe mettermi paura? Ma non diciamo idiozie» commentò l'uomo, sotto lo sguardo vigile dei tre spettatori

«Invece dovresti» replicò secco il ragazzo «Ma perché perdere tempo a risponderti, rischiando di far attendere l'ospite della serata. È ora di movimentare questo party! Attivo la carta magia "Raggioverso Interstellare" grazie al quale posso scegliere fino a due mostri sul mio terreno e renderli di attributo luce. Scelgo "Perforatrice Spaziale" e "Astronave Spaziale Doppio Bombardiere"»

«Una scelta piuttosto insolita» osservò il duellante dei "Custodrago"

«A che pro una mossa del genere?» domandò l'azzurrino, ricevendo in riposta un simil sorrisetto del biondino, sotto gli occhi confusi di Isabel, arrovellatasi il cervello nel disperato tentativo di apprendere e capire i rudimenti e le mosse del duello in corso «Stiamo per scoprirlo» fu tutto quello che disse, lasciando i giovani piuttosto increduli sulla veridicità delle sue parole

«Per dimostrarmi di essere degno, dovrai dar sfoggio di tutta la tua abilità e delle tue risorse, avanti, ti aspetto con trepidazione» lo esortò il guardiano, spalancando le braccia

«Non chiedo di meglio - ribatté l'altro - Unisco il mostro tuner di livello 2 "Astronave Spaziale Doppio Bombardiere" con "Perforatrice Spaziale" di livello 4. (4+2 =6). Dai cumuli di polvere interstellare che compongono l'Oltreverso, un altro strabiliante potere è pronto ad emergere e sarà più luminoso che mai. Synchro Summon! Ecco che arriva solcando i cieli il mostro dagli occhi celestiali più dirompente di una cometa e più distruttivo di un buco nero, Tatzelwurm Occhi Stellari!»

Cominciarono a formarsi due cicloni di materiale interstellare che ruotavano vorticosamente e una sorta di voragine proprio al centro di tale calamità, da cui affiorò lentamente un terzo tornado di dimensioni maggiori rispetto ai precedenti, ma la cosa più strabiliante era la creatura che lo stava cavalcando, assomigliava molto ad un serpente anche se le dimensioni erano decisamente enormi rispetto ad un comune rettile. La parte superiore del suo corpo era coperta da una pelliccia all'apparenza morbida e di un bianco puro come la luna piena, ma la caratteristica che più risaltava all'occhio erano delle pietre bluastre che sembravano quasi incastonate per tutto il corpo dell'essere, chiunque l'avrebbe potute confondere con dei lapislazzuli a causa della tonalità, ma erano decisamente più interessanti e bastava una manciata di secondi ad osservarle che si poteva scorgere il gioco di colori freddi che le animava. La coda, diversa da tutto il resto del corpo, appariva liscia e percorsa da circa una decina di anelli d'oro, terminante con una punta che rilasciava, al suo passaggio, delle fiamme di mille sfumature blu che emanavano un freddo glaciale. Il muso draconico presentava tre escrescenze simili a corni, la prima era posta proprio sulla sua sommità, protendendosi all'indietro e lasciando una scia di pulviscolo dorato, le restanti due erano proprio ai lati ma nell'intersezione del collo, estendendosi verso il basso, in modo molto simile alle zanne degli elefanti, degli occhi minacciosi di un intendo zaffiro blu completavano il tutto, dando a quella mirabolante fiera un aspetto ancor più solenne. (Lv: 6/Atk: 2000/Def: 1500)

«Una superba creatura» osservò il guardiano ammirando la magnificenza della bestia che muoveva sinuosamente il lungo corpo, agitando in maniera minacciosa la coda arroventata

«Qualcosa mi dice che stavi aspettando un mostro del tutto diverso» replicò il giovane con un sorrisetto, alludendo al mostro xyz che aveva utilizzato nel suo primo duello contro quel brutto ceffo «Ma ahimè, temo di doverti deludere»

«È  quella la terza opzione di cui parlava poco fa?» chiese esterrefatto l'azzurrino «Non ho mai visto Shiyki utilizzare un mostro simile»

«Questo perché gli avversari che ha affrontato finora erano degli inetti» spiegò il padre del ragazzo «Quindi si affidava alla combinazione con il suo mostro di punta per sconfiggerli in fretta, ma qui.... è tutta un'altra storia»

«Vedi...» iniziò il corvino «Questo mostro non è semplice da evocare e richiede che almeno uno dei mostri, in particolare il tuner, sia di attributo luce»

«Questo spiega in parte il motivo della mossa precedente» ribatté l'uomo

«Esattamente» rispose il giovane «Ma procediamo con ordine. Per effetto di "Raggioverso Stellare" se i mostri scelti vengono utilizzati come materiale per l'evocazione speciale di un mostro il cui nome contiene la parola "Stella", posso pescare due carte» spiegò pescando energicamente dal proprio deck, scoccando al contempo un'occhiata al fidato compagno che si ergeva fiero sul campo «Come ben presto ti accorgerai, il mio mostro ha un effetto particolare che si attiva in base all'attributo dei materiali utilizzati per la sua evocazione»

«Cosa???!!!» esclamarono il guardiano e i due ragazzini

«Proprio così, e ora Battle! Si attiva l'effetto del mio Wyrm, avendo utilizzato "Doppio Bombardiere" divenuto di attributo luce, esso può attaccarti direttamente»

«Ora capisco!» esclamò Ren «Aveva bisogno di un altro mostro di attributo luce per attivare questo potere speciale. È veramente un portento»

«Sei pieno di sorprese, signor Tenjo» dichiarò il custode «Quindi, coraggio, fammi sentire tutta la forza della tua belva»

«Non me lo farò ripetere una seconda volta» ribatté l'altro «Vai, "Tatzelwurm", sferra un attacco diretto»

Con uno scatto quasi innaturale, il mostro dalla fisionomia serpentina sì avventò sulla povera vittima come se fosse la sua preda, banchettando con i propri life points, cosa che lo fece indietreggiare di qualche metro (8000 – 2000 = 6000)

«Vai cosi, Shiyuki» l'incitò la compagna, attirando le attenzioni dei due accanto, che l'osservavano con fare divertito

«Questo è lo Shiyuki che conosco» continuò Ren

«Devo dire che non sei affatto male» proruppe il custode

«Mi sto solo riscaldando» replicò il giovane «Visto che il mio mostro ti ha inflitto un danno, posso bandire uno dei tuoi mostri presenti sul terreno, scelgo quello a sinistra»

L'essere draconico scagliò una delle simil-zanne contro la suddetta carta coperta, rivelando un drago cremisi dalle corna ricurve, disintegrandolo in piccoli frammenti

«Si attiva l'effetto del mostro che hai appena rimosso» intervenne l'avversario «Se esso viene distrutto o bandito, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro di tipo Drago di livello 4 o inferiore, in questo caso, scelgo "Panjalak, il dracustode granitico"»

«Ora che non ci sono più interruzioni, posso procedere con la mia prossima mossa. Vai, "Tatzelwurm" attacca!»

«Devi aver sicuramente preso un abbaglio o forse non conosci le regole di questo gioco» replicò il suo sfidante «Puoi dichiarare un attacco solo con un mostro alla volta e non più di uno»

«Nessun errore» controbatté il corvino «Se "Astronave Spaziale Doppio Bombardiere" viene utilizzata come materiale per l'evocazione speciale di un mostro, esso può attaccare due volte ogni Battle Phase»

«Molto scaltro!»

«Ora, mio fedele alleato, Acidic Nova!»

«Non così in fretta!» lo interruppe Tatsuiko «Attivo la carta trappola "Ira dei Dracustodi" grazie alla quale posso annullare il tuo attacco e mettere fine alla Battle Phase, poi posso aggiungere un mostro di tipo Drago dal mio deck alla mia mano. Scelgo "Drago Metallico Oscuro Occhi Rossi", in questo modo, ci viene inflitto un danno pari al livello di quel mostro meno due, il tutto viene moltiplicato per cento. Un piccolo prezzo da pagare affinché tutti i tasselli si incastrino al loro posto»

Un raggio esplose in tanti piccoli frammenti, che andarono ad impattare contro i duellanti   (6000-800 = 5200) (8000-800 = 7200)

«Posiziono una carta coperta e termino il turno»

«Dannazione!» protestò l'utilizzatore dei mostri Pyro «Se non fosse stato per quella carta trappola, avrebbe potuto spedire altri preziosi life points tra le fiamme dell'abisso»

«Ci siamo!» esordì il guardiano pescando con vigore dal proprio mazzo «E ora di farti vedere di cosa è capace un guardiano degno di questo titolo»

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Capitolo 8
*** Egemonia Dracustodica ***


Capitolo 8 - Egemonia Dracustodica
 


Shugo = 5200 LP
Mano = 5 
Zona carte bandite = 1 
Cimitero = 2 
Deck = 30 


  

Shiyuki = 7200 LP
Mano = 3
Cimitero = 3
Deck = 31 

 

«Attivo dalla mia mano la carta magia terreno "Santuario dei Dracustodi"» In pochi istanti, il campo da gioco si trasformò in un immenso tempio il cui stile risultava un connubio tra greco e gotico. La sala era piuttosto ampia, vi erano presenti tre statue per ogni lato e disposte in fila,  di un drago dall'aria minacciosa, qualcosa rassomigliante ad un "Dracustode", riparate da arcate segnate da strani simboli e sorrette da massicce colonne, il tutto illuminato da una luce bianca innaturale con qualche sfumatura cremisi

«Veramente impressionante» dichiarò Ren esterrefatto, osservando quel luogo così antico e solenne, e gli altri due non poterono che esser d'accordo

«Spero solo che non sia tutto qui» commentò il figlio di Kite «Sai, non sono uno che si sconvolge facilmente»

«Lo avevo intuito» replicò il guardiano con un sorrisetto «Ma ti posso assicurare come questa possa essere tutt'altro che una mossa campata per aria. Quando attivo questa carta posso aggiungere un mostro "Dracustode" di livello 4 o inferiore dal mio deck alla mia mano, vieni a me, "Aenon, lo scrosciante dracustode"»

«
"Sta guarnendo pian piano la sua mano per ampliare le sue possibilità, mi chiedo se.."» osservò l'utilizzatore dei mostri "Spaziali"

«Poi scopro il mostro coperto "Vayu, l'impetuoso dracustode"»

Un drago di medie dimensioni e ricoperto da scaglie smeraldo fece la sua comparsa, era provvisto di strane creste dorate che si estendevano lungo tutto il corpo della creatura, arrestando la lor avanzata fino alla coda, anch'essa provvista di strani ornamenti simili a pinne e terminante con una punta acuminata color neve. Gli artigli delle zampe erano invece solcati da una linea cremisi. Dal busto partivano delle protuberanze filamentose che si aprivano come membrane, utilizzate per il volo (Lv:4/ Atk: 1800/ Def: 1200)

«Per effetto di "Santuario dei Dracustodi" esso guadagna 500 punti di attacco (1800 + 500 = 2300) Ma non resterà con noi ancora a lungo»

«Ci siamo! So già cosa sta per fare - esclamò l'amico di Shiyuki e Isabel, seduta a fianco, gli rivolse uno sguardo confuso

«Rimuovo dal gioco "Vayu, l'impetuoso dracustode" per evocare specialmente dalla mia mano "Drago Oscuro Metallico Occhi Rossi"»

Un drago ancor più mastodontico dei precedenti fece la sua trionfale comparsa. Era completamente rivestito da un'armatura nera metallizzato e attraversata da sottili linee cremisi che gli donava un aspetto a dir poco sinistro, mentre i suoi occhi brillavano di un rubino fiammante. Non c'era alcun dubbio, quello era uno dei mostri appartenuti un tempo ad uno dei duellanti leggendari (Lv:10/ Atk: 2800/ Def: 2400)

«Non ci credo, quello è uno dei leggendari "Occhi Rossi"!» esclamò euforico l'utilizzatore dei mostri "Orrori Ardente" nell'esaminare quella bestia un tempo foriera di scontri contro due altri portentosi rivali, che trasudava fierezza e potenza da tutti i pori, seguito dagli altri due che scrutavano con meraviglia una simile creatura

«Sai Shiyuki, questo meraviglioso drago rappresenta il potenziale - dichiarò l'avversario sollevando un dito verso di lui «Esattamente quello che sto cercando di scorgere in te, per capire se sarai in grado di fronteggiare la minaccia che incombe su di noi»

«Non mi incanti con questa solfa» ribatté il ragazzo «Ci stai girando intorno, ma ancora non vuoi mettermi al corrente su che cosa vogliano dire questi discorsi apparentemente senza senso. Di quale minaccia stai parlando?»

«Pazienta, giovane Shiyuki, ogni cosa ti sarà rivelata una volta battutomi» replicò il guardiano «Per ora ti basti sapere che l'attacco di questa bestia si rafforza grazie alla carta magia terreno (2800 + 500 = 3300) E non è tutto, avendo bandito "Vayu" si attiva immediatamente il suo effetto, ovvero il mio avversario deve scartare una carta a caso dalla sua mano, poi posso aggiungere un mostro "Dracustode" di livello 4 o inferiore dal mio deck, scelgo "Tama, il saettante dracustode". Ma il meglio deve ancora venire! Per effetto del mio "Santuario", quando un mostro di tipo Drago viene bandito, tu subisci un danno pari al livello del mostro moltiplicato 200, quindi ben 800 punti di danno (7200 – 800 = 6400)»

«Ha evocato un mostro potente, inflitto un cospicuo danno, fatto scartare una carta e ampliato le sue possibilità, tutto in un solo turno» commentò il biondino

«Come pensa che finirà?» gli domandò la ragazza

«Difficile dirlo» replicò serio lui «Ma temo che per Shiyuki le cose inizino a mettersi male, poiché il suo turno non è ancora terminato»

«Procedo poi ad attivare la carta magia "Polimerizzatore Dracustodico"» Nell'udire il nome di quella carta, gli occhi del ragazzo si spalancarono, avendo già intuito quale fosse la natura di tale magia «Si tratta di una carta davvero strabiliante» iniziò a spiegare il guardiano «Essa mi permette di mischiare i mostri "Dracustode" banditi nel mio deck e di evocare un mostro Fusione dal mio Extra Deck»

«Cosa!!!???» esclamarono i due ragazzi, ad eccezione del proprietario dei mostri "Cipher" che osservava immobile e taciturno quella sorprendente mossa

«State per osservare all'opera qualcosa che potrebbe non essere adatto per le comuni e fragili menti» dichiarò il guardiano sollevando un braccio verso l'alto «Fondo "Vayu, l'impetuoso dracustode" e "Kehai, il vulcanico dracustode" entrambi banditi, che in questo modo vengono mescolati nel mio deck. Il vento della vittoria e il fuoco della speranza che custodiscono il passato si uniscono per purificare questo sacro luogo! Evocazione per Fusione! Risvegliati, o potente guardiano e riduci in cenere i miei nemici, Aeustus, il fiammeggiante Grandracustode!»

Un'esplosione o per meglio dire una vampata di eccezionale intensità emanante fiamme azzurre esplose sul terreno, investendo con un'onda d'urto i dintorni, costringendo i presenti a pararsi il volto. Dal vortice e dalla cenere fumante originatasi e sollevatasi alta nel cielo, emerse una figura quadrupede dall'aspetto minaccioso e antico. Si trattava di un drago nero come la pece, eccezione per il dorso e la punta della coda, che apparivano come arse da fiamme blu. Le imponenti corna risplendevano alla luce lunare, lo stesso dicasi per gli acuminati artigli o le zanne, scintillanti di un bianco quasi perlato. Ma la cosa che incuteva maggiormente timore furono i suoi occhi, brillanti come due zaffiri blu, qualcosa che riportava alla mente dei presenti dei mostri piuttosto familiari. L'essere spalancò le ampie ali nerastre, emettendo un grottesco ruggito che fece trasalire la povera Isabel. (Lv: 8/ Atk: 2600/ Def: 2100)

«Che drago meraviglioso» commentò l'utilizzatore degli "Orrore Ardente" «Scusa, Shiyuki, ma improvvisamente ho l'impulso di tifare per questo tizio»

«Già...chissà perché» replicò sarcastico il ragazzo

Il guardiano emise un sorrisetto soddisfatto, prima di proferire parola «Grazie all'effetto della mia carta magia terreno, "Aeustus" guadagna 500 punti di attacco (2600 + 500 = 3100). Si attiva il suo potere speciale: quando esso viene evocato tramite Fusione, posso scegliere un mostro sul terreno del mio avversario e distruggerlo, poi tu subisci un danno pari alla metà dell'attacco del mostro distrutto. Vai, Blazing Force!» Il drago sparò un getto incandescente e bluastro verso "Tatzelwurm", riducendolo ad un mucchio di polvere interstellare, come conseguenza di quell'impatto, alcune scintille saettarono verso il duellante, infliggendogli un danno che lo fece balzare indietro di qualche metro (2000: 2 = 1000) (6400 – 1000 = 5400)

«Shiyuki!» urlò la ragazza sollevandosi in piedi, ma il biondino la trattenne per un braccio «Calmati, Isabel. Shiyuki sta bene» replicò il giovane vedendo il proprio figlio rialzarsi «Vediamo se riuscirà ad uscire da questa situazione, visto che il peggio non è ancora passato»

«Sei tenace, questo lo devo ammettere» dichiarò l'uomo osservando come l'avversario ritornava alla sua postazione, ancora ansimante e con qualche graffio «Ma questo non ti salverà. Avendo utilizzato quest'effetto, il mio mostro non può dichiarare un attacco, ma nulla mi impedisce di utilizzare un altro dei suoi poteri speciali: una volta per turno, posso bandire un mostro "Dracustode" presente nella mia mano per bandire una carta nella tua mano. Bandisco "Aenon, lo scrosciante dracustode"»

«Si mette male» commentò Ren

«Si attiva immediatamente il suo effetto: se questa carta viene bandita, guadagno 800 life points, poi posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro "Dracustode" di livello 4 o inferiore, direi che "Vayu, l'impetuoso dracustode" sia più che sufficiente e visto che il mostro è stato bandito, grazie alla carta magia terreno, subisci un danno di 800 punti. (5400 – 800 = 4600)»

«Una combinazione di carte piuttosto elaborata» continuò ad analizzare il biondino

«Tu non immagini quanto, giovane Kite» replicò il guardiano «Attivo la carta magia "Sacrificio Dracustodico" che mi permette di bandire un mostro "Dracustode" dalla mia mano e di pescare 2 carte dalla mia mano, bandisco "Vayu"»

«Non di nuovo» ribattè il giovane Ren ripensando alla strategia attuata poco fa

«Bandendo questo mostro, tu devi scartare l'ultima carta che ti rimane in mano, poi posso aggiungere alla mia mano un mostro "Dracustode" di livello 4 o inferiore, scelgo "Aenon, lo scrosciante dracustode", in combo si attiva l'effetto di "Santuario", in questo modo perdi 800 life points (4600 – 800 = 3800)»

«Dannazione!» esclamò il bicolore esaminando la sua mano completamente vuota

«"Ora è un duello degno di questo nome"» pensò il duellante dei "Cipher"

«Ora posso attivare la carta magia "Sintonizzatore Dracustodico", che mi permette di mischiare un mostro tuner "Dracustode" e un mostro non tuner entrambi banditi, nel mio deck per poter evocare un mostro Synchro "Grandracustode" dal mio Extra Deck»

«Impossibile!» proruppe l'azzurrino, seguito a ruota dal bicolore e dalla dolce Isabel, mentre il biondino non enunciò alcuna parola a riguardo

«Non hai idea di cosa lo sia» esclamò il guardiano con un ghigno «Unisco il mostro tuner "Aenon, lo scrosciante dracustode" di livello 4 e "Vayu, l'impetuoso dracustode" di livello 4 che vengono così mescolati nel mio deck (4+4 = 8) Ora assaggerai la furia di questo spaventoso colosso! Il vento della vittoria e le acque della vita che custodiscono il passato si uniscono per purificare questo luogo! Evocazione Synchro! Destati, o potente guardiano e congela con le tue violente tempeste i miei nemici, Glaciatus, il gelido Grandracustode!»

Il vento iniziò a spirare ed ululare selvaggiamente, e quella che aveva tutta l'aria di essere una tormenta di neve si originò all'istante, invadendone il campo e impedendone qualsiasi tipo di visibilità, fatta eccezione per i suoni, che assunsero un'aria decisamente spettrale. Di colpo, un fragoroso ruggito squarciò l'aria, rivelando in tutta la sua possenza un drago quadrupede dal manto acquamarina. Una leggera brezza attorniava quella magnifica fiera, facendo brillare le numerose strutture cristalline che adornavano il suo poderoso corpo. La coda, dalla forma piuttosto singolare, era frastagliata e ricoperta da qualcosa rassomigliante a brina, mentre i corni del medesimo colore, sembrarono più acuminati che mai. Nell'atto di ruggire, la belva mostrò delle lunghe e acuminate zanne perlate, che avrebbero potuto far a brandelli il povero mostro avversario, spalancando le ampie membrane alari e lasciando cadere una sottile scia di fiocchi innevati (Lv: 8/ Atk: 2800/ Def: 1900)

«Ha evocato ben tre spaventosi draghi nello stesso turno, è decisamente un duellante fuori dal comune» osservò il biondino attirando le attenzioni degli altri due, che ora scoccavano occhiate fugaci da entrambi i lati

«Per effetto della mia carta, esso guadagna ben 500 punti di attacco (2800 + 500 = 3300). Si attiva il suo effetto: quando questa carta viene evocata tramite Synchronizzazione, posso scegliere fino a 3 zone carte magia/trappola e renderle inutilizzabili. Sideral Storm!» Il dragone spalancò le ali, proiettando delle folate di vento gelido, ricoprendo di ghiaccio le tre zone designate «Poi attivo la carta magia rapida "Calice Dracustodico" e scelgo come bersaglio "Aeustus", grazie ad essa può attaccare due volte durante questa Battle Phase, ma i suoi effetti sono annullati»

«In questo modo, esso può nuovamente attaccare, visto che a causa del suo effetto gli era impossibile farlo in questo turno, per di più per ben due volte. è riuscito ad aggirare il problema, è veramente in gamba» dichiarò l'utilizzatore degli "Orrore Ardente"

«Già...» ribattè il biondino

«Complimenti» esordì l'utilizzatore dei mostri "Spaziali" «Hai utilizzato ben due metodi di evocazione e mi hai messo alle strette, sei esattamente l'avversario che stavo cercando, quello che mi avrebbe spronato a dare il massimo»

«Ne sono onorato, ma questo non ti salverà dalla furia dei miei mostri! Battle, vai "Aeustus", attacca "Gigastar Spaziale", Solar Flare!»

Il maestoso drago emise un intenso getto di plasma incandescente che avrebbe potuto incenerire all'istante qualsiasi cosa fosse entrata in contatto con essa, scagliandolo con veemenza contro la stella dorata, ma sul volto dell'avversario si delineò un sorrisetto alquanto enigmatico

«Attivo la carta trappola "Gate Interstellare"» intervenne il giovane bicolore «Posso attivare questa carta solo nel caso in cui il mio avversario dichiari un attacco su un mostro "Spaziale" scoperto che controllo, in questo modo riduco della metà il danno che sto per ricevere (3100 – 2000 = 1100) (1100: 2 =550) (3800 – 550 = 3250) Poi ti infliggo un danno pari a quello che avrei dovuto ricevere interamente (5200 – 1100 = 4100) E non ti ho ancora detto la parte più importante, una volta terminato il Damage Step, prendo il controllo del mostro attaccante. Vieni al mio fianco, "Aeustus, il fiammeggiante Grandracustode"»

«Ottima mossa» commentò il biondino

«Vai così Shiyuki» lo incitarono i due compagni

«Tsk, mi avrai anche sottratto un potente alleato, ma questo non mi impedisce di attaccare con gli altri due e distruggerti. "Glaciatus" attacca il mostro sul suo terreno, Cryogenic Blizzard!»

L'essere spalancò le ali e la bocca, scatenando una violenta bufera che andò ad inghiottire in il mostro avversario, celandolo alla vista. Una volta che essa scomparve, si palesò uno spettacolo decisamente inaspettato: il drago sottratto al guardiano era ancora sul terreno, illeso, ma lo stesso non poteva di certo dirsi per i mostri avversari, che invece giacevano immobili e incapaci di sferrare nuovamente altre offensive, poiché erano passati in posizione difensiva

«Che significa questo?» domandò incredulo l'utilizzatore dei mostri "Dracustode"

«Ebbene...» cominciò a spiegargli il ragazzo «Prima che tu potessi dichiarare un secondo attacco, ho bandito dal mio cimitero la carta che mi avevi fatto precedentemente scartare e per questo te ne sono molto grato, poiché non avrei potuto sfruttare il suo effetto in altre circostanze. Si tratta del mostro "Stella Spaziale – Magnetar" e come ho già spiegato prima, il suo effetto principale si attiva solo quando è nel cimitero, e mi permette, durante la Battle Phase avversaria, di bandirla per cambiare la posizione di battaglia di tutti i mostri sul tuo terreno»

«In questo modo non solo ti sei salvato dalla mia offensiva, ma hai guadagnato un altro turno, che tuttavia non ti servirà, poiché quando arriverà il mio momento, ti sconfiggerò»

«C'è solo un modo per scoprirlo» commentò il ragazzo scrutandolo con aria di sfida

«Perché non ha usato questa mossa all'inizio della Battle Phase?» chiese Ren rivolto al biondino

«Beh, la risposta appare piuttosto ovvia» replicò il giovane «Se l'avesse attivata non avrebbe potuto sfruttare la sua carta trappola e sottrargli così, un mostro con un effetto del genere, il quale verrà subito attivato non appena toccherà a lui. Non te ne sei dimenticato, vero Ren?»

«Assolutamente no. Una volta per turno quell'essere può distruggere un mostro e infliggere all'avversario un danno pari a metà dell'attacco del mostro distrutto. Guardate che era piuttosto facile intuire cosa avrebbe fatto» replicò l'azzurrino incrociando le braccia

«Se ne sei convinto» ribatté sarcastico Kite, facendo ridacchiare l'amica di Shiyuki

«Per ora è tutto» dichiarò l'uomo «Posiziono una carta coperta e termino il mio turno»

«Non vedo l'ora di spedirti dritto alle stelle» dichiarò il ragazzo mettendo mano al proprio mazzo «Pesco dal deck!»  

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Capitolo 9
*** Forza Astrale ***


Capitolo 9 - Forza Astrale 






Shiyuki = 3250 LP
Mano = 1
Zona carte bandite = 2
Cimitero = 7
Deck = 30

Shugo = 4100 LP
Mano = 2
Zona carte bandite = 0
Cimitero = 6
Deck = 28

 

 

«Prima di tutto, attivo dalla mia mano la carta magia “Carta di Santità” essa ci permette di pescare dal nostro deck fino a che non raggiungeremo il totale di sei carte»  

«Ma è impazzito?» chiese confuso il ragazzino dai fluenti capelli azzurri, osservando il guardiano che pescava ben quattro carte dal proprio deck   

«Avrà avuto le sue buone ragioni» replicò il biondino scrollando le spalle «Non ci resta che osservare e attendere»   

«Poi attivo l’effetto di “Aeustus”: una volta per turno posso scegliere un mostro sul tuo terreno e distruggerlo, di conseguenza tu ricevi un danno pari alla metà del suo attacco originaleColpisci, “Aeustus”, distruggi “Drago Oscuro Metallico Occhi Rossi”»  

Il drago caricò quella calda e intensa fiammata, scagliandola contro la belva un tempo appartenuta al compagno del “Re dei Giochi”, incenerendola all’istante 

«Temo di dover stroncare sul nascere questa tua iniziativa» intervenne il guardiano «Svelo la carta trappola “Specchio Dracustodico”, esso mi permette non solo di ridurre della metà il danno che mi avresti inflitto, ma di distruggere il drago che così facilmente ha osato voltarmi le spalle»  

Shiyuki osservò inerme mentre l’attacco veniva rispedito al mittente, esplodendo all’interno delle sue stesse fiamme (1400:2 = 700) (4100 – 700 = 3400)   

«Poi posso bandire dalla mia mano un mostro “Dracustodico” di livello 4 o inferiore, bandisco “Panjalak, il granitico dracustode”. Immediatamente si attiva il suo effetto: se questa carta viene bandita, posso scegliere un mostro di tipo Drago scoperto sul mio terreno e fargli guadagnare 500 punti di attacco. Non mi resta che rafforzare il mio “Glaciatus”. (3300 + 500 = 3800). Poi posso aggiungere un mostro “Dracustode” di livello 4 o inferiore dal mio deck, vieni a me, “Aenon, lo scrosciante dracustode”. E non è finita qui, avendo bandito “Panjalak” si attiva l’effetto della mia carta magia terreno, quindi tu subisci un danno di 800 punti (3250 – 800 = 2450)»   

«É riuscito a fare tutto questo anche nel turno del proprio avversario, non c’è che dire, Shiyuki ha trovato pane per i suoi denti» commentò l’utilizzatore dell’archetipo “Orrore Ardente”  

«“Devo cercare di sbarazzarmi di quella carta magia terreno”» rifletté il giovane bicolore «“Senza contare il fatto che avendo pescato altre quattro carte e aggiunto “Aenon” alla propria mano, ha di sicuro qualcosa in mente, potrebbe per esempio nascondere qualche altro asso nella manica. No, devo cercare di non farmi distrarre”» pensò lui ancora una volta scuotendo il capo «Visto che non controllo alcun mostro sul terreno posso evocare specialmente “Pistolero Spaziale” in posizione d’attacco» 

Un uomo alto e snello avvolto in un lungo cappotto grigio provvisto di mantello e sormontato da una sorta di pelliccia fece la sua comparsa sul terreno. Indossava dei pantaloni del medesimo colore del mantello, terminanti con degli stivali marroni ornati da speroni. Il petto era fasciato da quella che aveva tutta l’aria di essere una specie di corazza grigiastra nella parte superiore e marroncina in quella inferiore, nella quale vi erano presenti due fondine, una delle quali conteneva un’arma da fuoco. Nella mano, avvolta da guanti a mezze dita color ardesia, impugnava una pistola argentata di grosso calibro, mentre l’altra sorreggeva il capello cinereo che ne circondava il capo. (Lv: 4/ Atk: 2100/ Def: 1400)   

«Successivamente evoco normalmente il mostro “Cacciatore di Taglie Spaziale”» Un altro individuo fece la sua apparizione, anche se diversamente dall’altro, questo indossava una nanotuta dall’aspetto futuristico e un casco che copriva interamente il capo, salvo per una sezione trasparente che ne permetteva la libera visuale (Lv: 4/ Atk: 1800/ Def: 1200) «Si attiva immediatamente il suo potere speciale: quando questa carta viene evocata normalmente, posso aggiungere dal mio deck alla mia mano un mostro tuner di attributo luce o oscurità, è il momento di sfoderare una delle carte a cui sono maggiormente affezionato, poiché è stata la prima in assoluto»  

Nell’udire quelle determinate parole, gli occhi del biondino si spalancarono per la sorpresa. Non credeva che avesse tenuto quella carta, poiché era ormai convinto che Shiyuki l’avesse rimpiazzata con le altre venute dopo. Essa gli ricordava i vecchi tempi, al quarto compleanno del figlio, quando egli stesso decise di fargli dono di quella preziosa carta, sicuro che un giorno gli sarebbe certamente servita. Che fosse arrivato quel giorno profetizzato? 

«Aggiungo alla mia mano la carta “Cipher Dragone”»  

Nell’ascoltare il nome di quella carta, i due si voltarono verso il padre del giovane, osservando come un flebile sorrisetto soddisfatto aveva cominciato a farsi strada sul suo volto 

«Poi attivo il secondo effetto di “Cacciatore di Taglie”: offrendola in tributo, posso evocare un mostro “Spaziale” di livello 4 o inferiore dal mio deck, ma esso non potrà dichiarare un attacco. Sta per entrare in scena il mio “Pinguino Spaziale”»  

Un volatile davvero singolare atterrò sul terreno: indossava una sorta di tuta spaziale, comunemente utilizzata dagli astronauti, completa di casco trasparente, dentro il quale si poteva chiaramente distinguere il volto piumato color ebano, solcato da una vistosa cicatrice che si estendeva lungo tutto l’occhio sinistro, donandogli un’aura minacciosa. Sul dorso era posto qualcosa molto rassomigliante ad uno zaino, al quale, tramite dei tubi, erano collegate due pistole dall’aspetto futuristico, entrambe brandite e puntate verso il nemico (Lv: 4/ Atk: 1600/ Def: 900)   

«Ora che è finalmente giunto a noi, posso attivare il suo effetto: Quando questo mostro viene evocato tramite evocazione speciale, posso scegliere come bersaglio un mostro sul terreno del mio avversario e farlo ritornare nella sua mano, ma visto che disponi di un mostro Synchro, esso ritorna nell’Extra Deck. Bye Bye “Glaciatus”»   

«Ora capisco il motivo per il quale hai sacrificato il mostro precedente, miravi a questo» commentò l’avversario assottigliando lo sguardo, mentre osservava il proprio mostro che ritornava nel luogo da cui proveniva «Sappi però che non ti sbarazzerai dei miei draghi così facilmente»   

«Vedrò di prenderne nota» replicò il giovane «Ora sovrappongo “Pistolero Spaziale” e “Pinguino Spaziale” entrambi di livello 4. Con questi mostri costruisco la rete di sovrapposizione! Ecco che dalle profondità del cosmo giunge il guerriero che bracca i malvagi, polverizzando ogni cosa nella sua avanzata! Evocazione Xyz! La caccia è aperta, Artemis, l’Arciersteroide Spaziale!»  

Dal vortice creatosi per l’evocazione xyz emerse una figura trasparente, ma presto tutti poterono comprendere come quello fosse una sorta di occultamente, materializzando subito dopo l’intero corpo in tutta la sua fierezza. Era un umanoide alto e massiccio, che indossava qualcosa di non molto differente dalla nanotuta del “Cacciatore di Taglie”, solo di un colore più scuro e provvista di un sacco di ornamenti e oggetti dall’uso e funzione sconosciuta, oltre ad essere completamente rinforzata da nanofibre di carbonio e chissà quali altri metalli e leghe, un casco ben proporzionato con visiera oscurata ne fasciava il capo, facendolo apparire ancor più misterioso. Brandiva un arco compound dalle sembianze futuristiche, che sembrava fatto dello stesso materiale del vestiario. (Rank: 4/ Atk: 2400 Def: 1000)  

«Si, ecco uno dei miei mostri preferiti!» esclamò Isabel, che fino ad allora aveva seguito in estremo silenzio il corso del duello, sollevando un pugno verso l’alto 

 «Ma se non capisci nulla di questo gioco» ribatté con un sorrisetto Ren, beccandosi un cazzotto dritto sul braccio «Il prossimo colpirà quella faccia da ebete che ti ritrovi» controbatté la mora, sotto lo sguardo divertito del biondino «Ogni volta mi dimentico che sei piuttosto suscettibile» commentò il ragazzo massaggiandosi la zona colpita  

«Sembra un mostro temibile» osservò l’utilizzatore dei “Dracustodi”  

«Oh, non immagini quanto» replicò il giovane «Ma prima di tutto si attiva il potere speciale del mio “Pistolero Spaziale”, avendolo utilizzato come mostro materiale per l’evocazione speciale di un mostro, tu subisci ben 800 punti di danno (3400 – 800 = 2600)  Attivo l’effetto di questo valoroso guerriero: Una volta per turno, posso staccare 2 materiali Xyz da questa carta e scegliere come bersaglio un numero di carte magia o trappola pari al numero di mostri “Spaziale” scoperti sul mio terreno, così facendo esse vengono distrutte. Visto che possiedi solo “Santuario Dracustode” come carta magia e io controllo un solo mostro, di addio al tuo tempietto! (Material: 2-2 = 0)» 

«Cosa?» domandò incredulo l’avversario  

«É ora di cambiare scenario. Vai, “Artemis”, Emp Shot!» L’arciere si mise in posizione, e tendendo l’arco verso il proprio bersaglio, scoccò una freccia dai tratti luminescenti che andò ad impattare contro la struttura, cominciando a sgretolarsi come se fosse sabbia.   

«E per ogni carta distrutta da quest’effetto, subisci 500 punti di danno»  

Il guardiano venne colpito da piccoli frammenti che rimbalzavano da ambedue le parti (2600 – 500 = 2100)  

«Questo è lo Shiyuki che tutti conosciamo e amiamo!» urlò Ren alzandosi in piedi «Con poche mosse è riuscito a sbarazzarsi di quel drago da strapazzo e di quella fastidiosa magia terreno, evocando anche un mostro con il quale incenerire i suoi life points» continuò il giovane, mentre il biondino annuiva soddisfatto «Vai, Shiyuki, sconfiggilo e spediscilo negli abissi del Tartaro!» lo incitò nuovamente l’azzurrino, mentre la ragazza sbuffava per i suoi modi da lei reputati rozzi   

«Non me lo faccio ripetere due volte» replicò il bicolore mentre si preparava a sferrare l’attacco decisivo «“Artemis” mettiamo fine a questa partita, Hunter’s Comet Arrow!»  

L’umanoide prese ben cinque dalla propria faretra, posizionandole sull’arco e procedendo a scagliarle verso l’alto, illuminate di un intenso cremisi, aumentando di dimensione e moltiplicandosi, precipitando poi verso l’avversario come una vera e propria pioggia di comete, ma qualcosa sembrò andare storto, poiché esse si infransero su una sorta di barriera che circondava completamente il territorio avversario. Dopo il dissiparsi della polvere causata dall’impatto delle simil-comete, un drago mai apparso prima era ben visibile sul campo, e con un rapido battito delle sue maestose ali, scacciò i residui rimasti. 

 Era di dimensioni decisamente più minute rispetto agli altri esemplari schierati precedentemente dal guardiano. Era bipede ma con una postura più simile a quella di un dinosauro e un palco di imponenti corni verdi si estendevano sopra il capo. Le squame di un verdognolo quasi spento erano percorse da strani motivi verde smeraldo. Un altro paio di ali, ben più piccole rispetto alle principali e attaccate alle zampe artigliate, assumendo l’aspetto di pinne color cremisi con qualche sfumatura porpora completavano il tutto.  

 «Com’è possibile che sia ancora in piedi?» mormorò Ren, confuso come il ragazzo da quell’inaspettato risvolto degli eventi  

«Vedi...» esordì l’avversario «Ho potuto salvarmi solo grazie all’aiuto di questo piccoletto» dichiarò lui indicando il draghetto che ruggiva fiero sul campo «Si tratta di “Javistha, l’infaticabile apprendista”, grazie al suo potere speciale, ogni volta che ricevo un attacco diretto e questa carta è nella mia mano: posso evocarlo specialmente sul mio terreno e mettere fine alla Battle Phase»  

«Metto due carte coperte e termino il turno. Sembra che alla fine io abbia fatto bene a non sottovalutarti» replicò il ragazzo con un sorrisetto di sfida, scoccando una rapida occhiata all’ amico che sbuffava indispettito «In effetti non sarebbe stato un duello degno di questo nome se ti avessi sconfitto subito» continuò lui tornando ad osservare il tizio   

«Sarebbe stato scortese da parte mia interrompere il tuo divertimento» dichiarò sarcastico Tatsuhiko «Noto che sembri piuttosto sicuro di te» continuò lui pescando dal proprio mazzo «Permettimi di far vacillare questa tua convinzione» 

 
 

Shugo = 2100 LP
Mano = 6
Zona carte bandite = 1
Cimitero = 10
Deck = 23


Shiyuki = 2450 LP
Mano = 3
Zona carte bandite = 1
Cimitero = 11
Deck = 22
 

 


 «Adesso posso mostrare il vero potere di “Javishta”» dichiarò l’uomo sollevando un braccio verso il cielo  

«Che sta blaterando?» chiese il ragazzino dei mostri Pyro «Quel drago ha ancora delle sorprese?»  

«“Lo sapevo”» pensò il bicolore, mettendosi in guardia    

«Davvero pensavate che fosse finità lì?» domandò il guardiano con un sorrisetto beffardo «Attivo il potere speciale di “Javistha”: una volta per turno, posso bandire questa carta dal mio terreno ed aggiungere una carta magia o trappola “Dracustode” dal mio deck. Scelgo, “Sovrapposizione Dracustodica”»   

«Non credo ti potrà servire a molto» dichiarò Shiyuki, avendo capito esattamente cosa l’avversario stesse cercando di attuare «Da quel che ho capito, per effettuare le evocazioni speciali dei mostri “Grandracustode” hai bisogno di materiali specifici, ovvero i mostri “Dracustode”, ma quell’esserino che hai appena bandito non lo sembra affatto»  

«Ed è qui che ti sbagli, giovane Shiyuki» replicò l’uomo in un tono piuttosto calmo, come se quello fosse un’inconveniente da poco «Vedi, “Javistha” è uno dei nuovi arrivati, che si allena costantemente e duramente per far sì che un giorno possa realizzare il suo più grande sogno: entrare nei “Dracustodi”, proprio per questo motivo una volta che esso viene bandito, egli è considerato come un mostro “Dracustode” e può assumere il nome e l’attributo di uno dei mostri “Dracustode” che ho in mano, quindi scelgo “Aenon, lo scrosciante dracustode”, di conseguenza esso diventa di attributo acqua»  

«Che?» esclamò sorpreso Ren  

«Quindi posso utilizzare questa cartaAttivo dalla mia mano la carta magia “Sovrapposizione Dracustodica”, carta che posso attivare solo a condizione che abbia 2 mostri “Dracustodi” di livello 4 nella mia zona carte bandite e grazie alla quale posso sovrapporre “Panjalak” e “Javistha” il cui nome viene considerato come “Aenon”, entrambi banditi e di livello 4. Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione. La forza della terra e le acque della vita che custodiscono il passato si uniscono per purificare questo luogo! Evocazione Xyz! Manifestati, o potente guardiano e seppellisci i miei nemici, Cupressus, il ligneo Grandracustode!»  

Un assordante ruggito squarciò il cielo, mentre in un turbine aromatico e fresco di fiori di ciliegio appena sbocciati, emerse la nuova fiera, unendosi al fragore della battaglia. Shiyuki rimase terribilmente scosso da quella creatura così immensamente bella e feroce, gli ricordava l’incarnazione della natura stessa: affascinante, ma temibile. Era come se fosse parte integrante con essa, in una sorta di rapporto simbiotico, qualcosa che ti lasciava senza fiato difronte ai miracoli del creato: il suo intero dorso era ricoperto da muschio e qualche altro tipo di vegetazione, al di sotto della quale si estendevano delle conformazioni simili a radici fino ad arrivare alle zampe, possenti e salde, tanto da dar l’idea di esser fatti di quercia, stessa cosa dicasi per gli artigli, duri e affilati come la nuda pietra. Le scaglie del ventre erano del medesimo materiale, levigato e brillante. La snella coda assumeva i tratti di un ramo d’albero, terminante con quella che rassomigliava ad un’alga o comunque a qualcosa di analogo che si annidava nei corsi d’acqua boschivi. Il capo invece, ricoperto da squame dall’aspetto e consistenza simili ad una corteccia, era adornato da una folta e voluminosa criniera di origine vegetale, filamentosa come gli steli d'erba , che gli donava la fierezza di una superba e regale creatura, mentre ai lati dello stesso, si estendevano un paio di corni ramosi e lignei, che si curvavano minacciose su più fronti e verso l’alto e sulle quali crescevano rigogliosi dei profumati e vellutati fiori di ciliegio, gli stessi apparsi durante la sua discesa. L'essere, apparentemente, infondeva un senso di quiete e pace interiore; appariva fiera ma, al contempo, estremamente mite. Eppure bastava guardarla negli occhi o anche solo osservare i lunghi artigli delle zampe anteriori, per rendersi conto che non avrebbe risparmiato la vita a coloro che osavano attaccare il suo territorio. (Rank: 4/ Atk: 2000/ Def: 1800)  

 
«Un altro drago stupendo» commentò estasiato il ragazzo dai capelli zaffiro «Solo che questo ha meno punti di attacco di “Artemis”»  

«Questo è uno degli errori più madornali che potresti mai fare, piccolo Ren» replicò il guardiano a quell’affermazione  

«Ehi!» lo ammonì il ragazzo «A chi dato del piccoletto?» chiese lui indispettito, odiava quando la gente lo apostrofava in quel modo 

«Mai basare tutto sulla potenza di fuoco, prendilo come un consiglio per il futuro» concluse lui facendogli l’occhiolino 

«Sbruffone» bofonchiò l’altro incrociando le braccia al petto  

«Tornado a noiProcedo a staccare un materiale xyz da questa carta per attivare il suo effetto...»

«Tutto qui? Non è successo nulla» replicò il bicolore, rimasto confuso a causa dell’azione di poco fa, poiché nulla era cambiato «Ma che razza di mostro possiede un effetto che non si attiva immediatamente?» 

«Questo ti sconvolgerà non poco, mio giovane amico» ribatté il guardiano «Cupressus, sferra un attacco contro il suo “Artemis”»   

«“Ma è uscito completamente di senno? Verrà annientato”» pensò il giovane   

«In questo momento si attiva il potere del mio mostro: Durante la Battle Phase, se questa carta attacca un mostro dell’avversario, posso ridurre a 0 i suoi punti di attacco, poi esso guadagna Atk pari alla metà di quello del mostro bersagliato (2400 – 2400 = 0) (2000 + 1200 = 3200)»  

«Non può essere, se l’attacco dovesse andare a segno, per Shiyuki sarebbe la fine» commentò Ren piuttosto rassegnato a quell’idea, seguito a ruota dalla ragazza che non smetteva di fissare il suo amico, era davvero finita? O poteva ancora esserci uno spiraglio di speranza? Il biondino, continuava vigile ad osservare lo scontro, non proferendo alcuna parola, chissà a cosa stava pensando... 

«Ti sei battuto con onore, ragazzo. Tuttavia, questo non è stato sufficiente. Ora, “Cupressus”, Wooden Impaler!»   

«Non posso darmi per vinto, e se devo perdere lo farò lottando al massimo delle mie capacità» intervenne il giovane «Svelo la carta trappola “Muro di Disturbo”, posso attivarla solo a condizione che il mio avversario dichiari un attacco e grazie ad essa, tutti i mostri scoperti sul suo terreno perdono 800 punti di Atk per ogni mostro che controlla. Visto che è schierato solo “Cupressus”, egli perde ben 800 punti di attacco (3200 – 800 = 2400)» il dragone creò una fitta e spessa coltre di fusti di legno aguzzi che si dirigeva man mano verso il mostro avversario, impalandolo e riducendolo in mille pezzi (2400 – 0 = 2400) (2400 – 2450 = 50)  

«Posiziono un mostro e una carta coperta. Termino il mio turno. Per ora sei riuscito a spuntarla, ma quando arriverà nuovamente il mio turno, non sarai così fortunato!»   

«Questo dovrebbe spaventarmi?» domandò sarcastico il giovane pescando dal proprio deck  

«Fiuh... si è salvato» commentò Ren tirando un sospiro di sollievo  

«Per il momento...» replicò il biondino «Resta da capire se sarà in grado di ribaltare a suo favore questa situazione incresciosa»   

«Può ancora vincere, ne sono sicura» ribatté Isabel   

«Per una volta sono d’accordo con te» continuò l’azzurrino «Shiyuki ha già affrontato situazioni del genere, e ne è uscito sempre a testa alta»   

 

Shiyuki = 50 LP
Mano = 4
Zona carte bandite = 2
Cimitero = 13
Deck = 21


Shugo = 2100 LP
Mano = 4
Zona carte bandite = 0
Cimitero = 13
Deck = 21


 

 

«”Devo cercare di distruggere quel drago senza attaccarlo direttamente, o potrebbe ricorrere al suo potere speciale e per me sarebbe un epilogo particolarmente triste” » pensò il giovane «Evoco normalmente il mostro “Lunarsegugio Spaziale”» 

Un mammifero dall’aspetto riconducibile a quello di un canide fece il suo ingresso sul campo, ringhiando selvaggiamente contro l’avversario. Era avvolto in un folto manto blu notte, pervaso e percorso da una linea dorata, che terminava in una forma a spirale circondata da minuscoli puntini simili a stelle, situata nella parte alta della coscia destra. La spessa coda era del medesimo colore della peluria, sfumando sulle punte, dove vi erano situate altre di quelle bizzarre stelle. Sulle zampe anteriori, vi erano strane conformazioni dorate, analogamente agli artigli, naso e l’interno dei padiglioni auricolari, che assumevano tutti quel colorito. Dalla nuca, partiva poi un ulteriore e soffice strato di pelo, di una tonalità più chiara rispetto al resto del corpo. (Lv: 4/ Atk: 1500/ Def: 900)   

«Ora attivo il suo effetto» continuò il giovane «Una volta per turno posso scegliere come bersaglio un mostro del mio avversario, poi spedisco la carta che si trova in cima al mio deck dritta al cimitero, e si si tratta di un mostro, esso perde Atk pari alla difesa del mostro che è stato scartato»   

«Anche se dovesse trattarsi di un mostro con più di 1000 Def sarebbe tutto inutile» ribatté il guardiano «Poiché sarei ancora in grado di attivare l’effetto del mio impareggiabile drago, e per te sarebbe un fallimento su tutti i fronti» concluse lui, osservando il proprio sfidante che si accingeva ad attuare la propria mossa 

«Ha ragione» affermò Ren «Shiyuki deve inventarsi qualcosa, e alla svelta»  

Ora erano tutti in trepidante attesa, aspettando di sapere quale fosse la carta che il fato avrebbe inviato al cimitero  

«La carta in cima al mio deck è “Osservatore di Stelle Astrale”, che dispone di ben 2000 punti di difesa - esordì il giovane dopo una buona manciata di minuti – Di conseguenza il tuo “Cupressus” perde lo stesso ammontare di Atk (2000 – 2000 = 0)»   

«Attivo la carta trappola continua “Sigillo Draconico”, che ti impedisce di attaccare tutti i mostri scoperti di tipo Drago che controllo. In questo modo ho ridotto ogni tua speranza di vittoria»  

«Pensi che questo possa fermarmi?» domandò lui «Attivo dalla mia mano la carta magia “Miraggio Spaziale”, grazie alla quale posso evocare specialmente un mostro di livello 4 o inferiore dalla mia mano, ma esso rimarrà sul mio terreno fino alla fine del turno, dopodiché tornerà da dove è venuto. Evoco il mostro tuner “ Cipher Dragone”»  

In un lampo etereo, comparve improvvisamente un bellissimo e maestoso dragone, la cui luce emanata metteva in risalto le scaglie bianco perla di cui era composta la parte superiore, risplendendo anche al di sotto, dove altre piastre dorate ne adornavano il ventre e parte della coda, riempiendo ogni spazio, donandogli un aspetto ancor più solenne. Braccia, petto e gambe erano solcate da simboli cremisi, e quest’ultime terminavano con tre artigli del medesimo colore, ciascuno per ogni arto e possente e acuminati. La coda invece, aveva una forma longilinea, terminando con una minacciosa punta dalla colorazione rossastra. Il muso draconico, anch’esso color avorio, mostrava una bocca irta di zanne aguzze e splendenti, mentre le pupille, apparivano come galassie in movimento o come stelle sul punto quasi di implodere. Il tutto terminava con un paio di corni argentei posti proprio sulla sommità e due minori color rosso su ciascun lato del volto, inferiormente e superiormente, andando ad aggiungersi ad un altro paio di sporgenze color magenta, ricurve ed estese verso il basso.  Le imponenti ali color albicocca completavano quella magnifica fiera, dall’aspetto corazzato e adornate da tre punte nella parte superiore, mentre l’interno conteneva delle strane conformazioni simili ad ossa, che si espandevano per tutto il palco alare, solcate da spiragli di quel bagliore biomeccanico e iridescente, tipico degli appartenenti a quella specie. Era questa la carta che aveva dato inizio a tutto, la prima carta ricevuta in dono dal proprio padre, ma ora avrebbe finalmente adempiuto a quella promessa? (Lv: 4/ Atk: 1500/ Def: 1250)  

«Ora si che può evocare “Occhi Stellari”» affermò entusiasta Isabel  

«Almeno comprendi che per evocare un mostro Synchro ci vogliano un tuner e un mostro non tuner» dichiarò sorridente Ren, beccandosi nuovamente sul braccio qualcosa che non avrebbe dimenticato tanto facilmente «Ahia!» urlò il ragazzo «Fai più paura tu di Shiyuki. Comunque, non servirebbe a niente... il potere di quel mostro Xyz persiste ancora... e se dovesse provarci.... la sua disfatta sarebbe certa»   

«Purtroppo, Ren ha ragione» replicò l’utilizzatore dei mostri “Cipher” «Anche se si servisse dell’Assorbimento Astrale, non potrebbe comunque fare molto, data la presenza del sigillo che protegge “Cupressus” e del suo spaventoso effetto, è come se l’avesse chiuso in una gabbia. Deve giocarsi il tutto per tutto in questo turno, o al prossimo soccomberà...»   

«Crede che ci siano delle speranze di batterlo?» domandarono all’unisono i due amici  

«C’è sempre una controstrategia« ribatté secco il giovane «E si, potrebbe farcela. Vedete, ho allenato personalmente Shiyuki e so di cosa è capace. Deve solo credere di più in sé stesso e nelle sue capacità, e cosa più importante... nella forza dei suoi mostri...» Nell’udire quell’espressione, Isabel gli rivolse uno sguardo interrogativo, non capendo a cosa si stesse riferendo, naturalmente Kite se ne accorse alla svelta «Vedete, al contrario di me, mio figlio possiede un incredibile dono, come non se ne vedevano da molto tempo, salvo pochissime eccezioni. Egli è in grado di percepire e parlare con gli spiriti dei propri mostri, qualcosa che ho visto fare solo a due altre persone... anche se...debolmente rispetto al talento di Shiyuki, ma questa è tutta un’altra storia» spiegò il biondino, ma vedendo l’incredulità nei suoi occhi, riprese a parlare «E non è un risultato della “Solid Vision”, che è sempre più strabiliante e all’avanguardia, ma qualcosa di più profondo, qualcosa che va oltre la nostra comprensione...»   

«Vero» ribadì Ren «Ogni volta lo vedo scambiare quattro chiacchere con i suoi mostri, specialmente con “Cipher Dragone” o con il suo adorato “Occhi Stellari”» dichiarò il ragazzo rivolgendo un’occhiata di intesa al biondino «Certo, la prima volta che l’ho conosciuto, ho pensato che fosse ubriaco o pazzo..., visto che blaterava cose incomprensibili, riferendosi all’affetto che noi duellanti dobbiamo riservare ai nostri mostri, ma più andava avanti, più mi sono convinto che stesse dicendo il vero, e alla fine quelle parole mi hanno convinto, questo è uno dei tanti motivi per il quale siamo diventati amici» continuò lui grattandosi la nuca imbarazzato «Voglio dire, dove lo trovi un altro che sappia fare questo genere di cose?»  

«É comprensibile che all’inizio fossi scettico al riguardo» gli ripose il biondino indirizzando poi il proprio sguardo verso il duello ancora in corso 

 «Oh ho... Sembra che tra te e quel mostro ci sia un legame indissolubile che vi lega, quindi questo ti rende piu speciale di quanto tu non creda. Direi che come cosa è piuttosto interessante» commentò il guardiano «Ma non illuderti, cadrai comunque, anche se disponi di un potere simile»   

«Le tue inutili minacce sono come parole al vento per me» ribatté il giovane «Non so cosa potrebbe accadere d'ora in avanti, nè comprendo ancora il motivo per il quale tu mi stia mettendo alla prova, quello che so è che tutti i miei mostri sono miei amici, la mia famiglia, con loro ho condiviso gioie e dolori e grazie alla forza dei loro» poi scosse la testa «No, dei nostri desideri, noi ti sconfiggeremo» concluse puntandogli un dito contro  

«Oh...» ribatté l’uomo assottigliando lo sguardo «Allora forza!» incalzò lui spalancando le braccia «Dimostrami quanto sia forte questa tua convinzione. Sconfiggimi!»  

 «“Padre, Amici...» pensò lui voltando il capo nella loro direzione «“E miei mostri, datemi la forza necessaria per abbattere ogni ostacolo”» In quell’istante, una strana scintilla azzurra balenò nei suoi occhi, dirigendosi verso il suo Extra Deck «Attivo il potere speciale di “Cipher Dragone”: una volta per turno posso dichiarare un livello tra 1 e 8, il livello di questa carta diverrà pari al numero scelto fino alla fine della prossima End Phase, io scelgo il livello 3, tuttavia, non potrò evocare specialmente mostri Synchro dal mio Extra Deck per il resto di questo turno, eccetto mostri di tipo Drago»   

«Un potere davvero utile» ammise l’uomo  

«“Tu non immagini quanto, Tatsuhiko”» meditò il proprietario originale del mostro “Cipher” «“E se fosse stata una situazione per lui particolarmente prolifica, avrebbe dato sfoggio del suo vero potere. Ma quel giorno deve ancora arrivare”» terminò il biondino accennando un sorriso 

«Cosa diamine ha intenzione di fare?» chiese perplesso Ren   

«Avanti miei amici, infliggiamogli una batosta di proporzioni cosmiche! Unisco il mostro tuner “Cipher Dragone” di livello 3 e “Lunarsegugio Spaziale” di livello 4. (4+3 = 7). Dispiega le tue ali intrise di polvere cosmica e ammantati dei desideri di coloro che ti invocano, diventando la luce che illumina il mio cammino! Synchro Summon! Prestami la tua forza e insieme conquisteremo le distese dello spazio, Drago Frammento Stellare!» esclamò lui sollevando la carta verso l’alto, la quale sprigionò vari fasci di luce abbagliante poco prima di essere riposta sul Duel Disk. 

In una fragorosa e sfavillante esplosione cristallina, apparve qualcosa più rapida di una cometa e dall’aspetto luminescente, qualcosa che lasciò tutti i presenti a bocca aperta. Si trattava di un imponente drago, dalle dimensioni decisamente maggiori rispetto a quelle del leggendario “Cipher Drago Occhi Galattici” o del suo “Occhi Stellari”: Le tonalità che caratterizzavano quella fiera erano un blu cobalto nella parte superiore e un dorato in quella inferiore, capace di riflettere e avvolgersi in un’aura dai colori dell’iride. La lunga e poderosa coda era caratterizzata da cinque aculei, acuminati e simili in tutto e per tutto a dei pugnali o comunque lame taglienti, estremamente pericolosi e in grado, con un solo movimento di sradicare gli alberi di un'intera foresta. Gli artigli degli arti superiori e inferiori non erano da meno: affilati come rasoi, avrebbero potuto conficcarsi nella carne degli avversari con la precisione di una spada leggendaria. L’intero palco alare sembrava completamente scarnificato, ma questo non impediva alla creatura di librarsi in volo o di levitare, forse a grazie alla stessa iridescenza emanata, mantenendo comunque uno status di magnificenza. Sembrava quasi di trovarsi al cospetto di una mastodontica scultura di ghiaccio riemersa dagli abissi, e che terminava con strutture simile a cristalli del medesimo colore. Oltre alle corna resistenti e longilinee, rassomiglianti ad una corona di un re bellicoso, vi erano quelle pupille argentee e minacciose, capaci di gelare il sangue nelle vene e scavare un solco profondo nei cuori dei più deboli, per non parlare poi delle zanne, in grado di lacerare qualunque cosa, anche gli elementi più coriacei. Infine, quasi tutto il corpo era cosparso e attraversato da venature blu elettrico, di origine e funzione sconosciuta.  (Lv: 7/ Atk: 2600/ Def: 1200)  

«Wow!» esclamarono estasiati i due amici, seguiti da Kite che annuiva soddisfatto  

«Dunque è questo il potere scaturito dai legami che vi uniscono» constatò il guardiano, osservando quella strepitosa belva le cui scaglie irradiavano qualunque cosa, frutto della nuova forza acquisita dal ragazzo  

«Esatto» replicò Shiyuki «Esso è composto dai frammenti di ogni nostro desiderio e dalla speranza che i miei cari ripongono in me, ma prima di allora non ero ancora in grado di attingervi, così è rimasta inaccessibile nel fondo del mio deck e del cosmo, pronta ad essere risvegliata una volta che avessi ricevuto la forza e la determinazione necessaria per richiamarla» spiegò lui, scoccando occhiate anche agli altri spettatori, i quali non mancavano di inviargli cenni di ammirazione e di assenso, tutti ad eccezione del biondino, che continuava a spostare il proprio sguardo tra quel drago e il suo proprietario. Non era mai stato un granché nell’esternare i propri sentimenti, ma probabilmente ne era quantomeno orgoglioso «E la userò per spedirti nel vuoto siderale» concluse indicandolo, accompagnato dal dragone che emise un poderoso ruggito, facendo scintillare ancor di più i frammenti cristallini delle sue ali  

«Fatti sotto!» ribatté l’uomo, sfidandolo apertamente  

«Si attiva immediatamente l’effetto di “Drago Frammento Stellare”: quando esso viene evocato tramite Synchronizzazione, tutti i mostri scoperti sul terreno del mio avversario vengono messi coperti, quindi la tua carta trappola ora è inutile. Stellar Deluge!» 

Il maestoso essere mosse le ali, scagliando frammenti stellari che si diressero verso il terreno avversario, causando qualcosa di molto rassomigliante ad una pioggia di materiale intergalattico 

«Non ci credo!» sbottò incredulo l’uomo  

«Aspetta, c’è di più. Questo mostro può attaccare ognuno di loro...»  

«Non credo che dovresti esaltarti tanto allora» replicò l’uomo «Sono pur sempre in posizione di difesa, quindi io non subirò alcun danno»  

«Sbagliato ancora una volta» ribatté l’altro  

«Cosa???»  

«Vedi... stavo per spiegartelo, prima che potessi interrompermi con opinioni non richieste» precisò il ragazzo «Quando “Drago Frammento Stellare” attiva questo effetto, la difesa dei mostri bersagliati viene ridotta a 0, in più quando attacca, esso può infliggere danni perforanti» 

«Adoro quel bestione!» esclamò Ren battendosi le mani «Non solo è bellissimo, ma possiede un potere veramente strepitoso. È riuscito a vanificare completamente la strategia avversaria»  

«Sembra che alla fine io abbia raggiunto il mio obiettivo» affermò soddisfatto Tatsuhiko  

«Fossi in te avrei scelto con più cura le tue ultime parole» ribatté con un sorrisetto il ragazzo «Fragmentary Explosion!»  

Il dragone cominciò a creare qualcosa di simile ad una sfera, facendo confluire energia all’interno della stessa, che cominciò a roteare vorticosamente, al contempo i frammenti cristallini che adornavano le ali e parte del dorso si unirono ad essa, specialmente nei lati al centro, agendo in modo molto simile ad una corazza. A quel punto venne scagliata contro la carta coperta, rivelando la stessa creatura che aveva spadroneggiato precedentemente, riducendola in un ammasso di cenere fumante; mentre alcuni dei cristalli rimbalzarono verso l’avversario, infliggendogli un cospicuo danno. Si poté notare come sul volto del guardiano fosse comparso un sorriso prima di ricevere in pieno l’attacco (2100 - 2600 = 0)   

«Game over!» dichiarò il giovane dopo che gli ologrammi si dissiparono, procedendo a rapide falcate verso l’uomo.  

D’altra parte, i due baldi fanciulli ancora esultanti corsero verso di lui, abbracciandolo e congratulandosi con lui, al contrario del biondino, che si avvicinò a Tatsuhiko regalandogli uno sguardo non proprio rassicurante  

«Sei stato grande, Shiyuki!» esclamarono Ren e isabel, così forte da costringere il corvino a tapparsi le orecchie «Quando pensavi di dirmi che avevi un nuovo mostro, eh?» lo punzecchiò l’azzurrino  

«Davvero non vi siete accorti di nulla?» domandò lui, ricevendo in cambio delle espressioni parecchio confuse. Che fosse l’unico ad aver percepito quella sensazione di poco fa?  

«Ehi, tu» proseguì poi il ragazzo rivolgendosi all’uomo col mantello «Ora che ho mantenuto fede al patto, ci devi parecchie spiegazioni» 

Il gruppo si radunò attorno al vecchio, in attesa che proferisse qualcosa su ciò che effettivamente era in atto quella notte 

«Molto bene» replicò lui annuendo «Vi conviene mettervi comodi, poiché sto per raccontarvi qualcosa che vi lascerà senza fiato...» 

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Capitolo 10
*** Leggende Infauste ***


Capitolo 10 – Leggende Infauste  

 

«Si narra che all’alba dei tempi, quando l’universo era ancora nel suo stato embrionale, la terra fosse pervasa interamente dalle tenebre, divenendo un luogo arido e privo di vita. Gli dei tentarono in tutti i modi di dissiparla, poiché essa impediva che il loro progetto della creazione potesse ultimarsi, senza tuttavia avere successo. Ma un nefasto giorno, qualcosa inspiegabilmente cambiò, da quell’enorme abisso lugubre emerse una figura che avrebbe minacciato per sempre gli equilibri dell’universo stesso, qualora non fosse stata fermata: un enorme drago dall’aspetto sinistro e demoniaco, le cui scaglie nerastre irradiavano la stessa aura tetra di cui era composto il baratro senza vita dal quale proveniva, potremmo quasi suppore che fosse un’emanazione dell’abisso stesso, evolutosi in circostanze a noi sconosciute.  

La creatura cominciò a devastare ogni cosa, spinta solo dalla sete insaziabile di distruzione e annientamento, e vani furono i numerosi tentativi di arrestare la sua avanzata, poiché essa traeva forza anche dalle energie negative, rafforzandosi sempre di più ed ottenendo un potere tale da rivaleggiare con le divinità stesse, se non addirittura superiore. La terra diventò così teatro di orrori inimmaginabili. A questo punto vi sarete senz’altro chiesti come avrebbero potuto fronteggiare una catastrofe simile e come l’umanità sia riuscita a prosperare fino ad oggi, nonostante si sia trovata faccia a faccia con l’apocalisse. Ebbene, la spiegazione è presto detta: Per quanto la situazione potesse essere disastrosa e senza alcuna via di scampo, c’era ancora chi nutriva un forte senso di speranza, colui che era considerato come il meno dotato tra i suoi simili, ma malgrado questo, era sicuramente il più saggio tra loro. Fu lui ad ideare quella che potremmo definire come la soluzione più disperata possibile, che richiedeva uno sforzo immane e la cooperazione di tutti, affinché funzionasse correttamente. Avevano un solo tentativo, dopodiché il mondo sarebbe sprofondato nell’oblio.  

Utilizzando anche la più piccola goccia del loro potere, crearono qualcosa che potesse quantomeno eguagliare la spaventosa potenza del distruttore. Fu così che nacque un secondo drago: un essere niveo ed iridescente, che sprigionava un'energia pura e cristallina capace di scacciare le ombre che li attanagliavano. I due si diedero battaglia, contrattaccando colpo dopo colpo, il loro potere era tale da scuotere le fondamenta stesse della realtà. Nessuno riusciva ad avere la meglio, sembrava quasi che lo scontro fosse destinato a durare in eterno, finché il drago divino non riuscì a sconfiggerlo definitivamente, ma poiché il potere negativo che aveva accumulato era troppo grande da permettergli di sfuggire al proprio triste destino, capì che l’unico modo per impedire che un tale male potesse nuocere ancora fosse quello di sigillarlo all’interno di un apposito contenitore, dividendo al contempo la sua anima in quattro parti ed esiliandole negli angoli più remoti del globo, in modo che non potesse mai più risorgere e completare così l’opera iniziata.  

Oramai stanco e ferito e avendo compiuto la missione per la quale era stato creato, il restante drago decise di riposarsi, dividendosi anch’esso in quattro parti, decidendo però di ritornare qualora il mondo avesse avuto ancora bisogno di lui, o nella peggiore delle ipotesi, se mai il suo mortale nemico avesse trovato il modo di risorgere, ma non prima di aver nominato dei custodi, uomini dal cuore puro e giusto distintisi tra gli umani, l’ultima delle superbe creazioni degli dei, affinché potessero vegliare sui frammenti e tenerli lontani dai malvagi, uomini empi che l’avrebbero usati per scopi a dir poco onorevoli. Io sono uno dei discendenti di quei valorosi, guardiano di una delle quattro parti del drago divino
»   

Nel sentire quella leggenda, tutti rimasero a bocca aperta. Non si sarebbero mai aspettati una simile storia, nemmeno il buon Kite, nonostante avesse ormai constatato quanto a volte il mito potesse corrispondere a realtà.  

«Quindi perché io sarei importante e per quale motivo hai deciso di raccontarci questo?» chiese Shiyuki utilizzando un tono quasi incredulo. Sebbene avesse a disposizione abilità quasi sovrannaturali, non gli era per niente facile credere ad una simile storia. E anche se corrispondesse a realtà, quale avrebbe dovuto essere il nesso tra lui e i protagonisti di quella leggenda? In che guaio sarebbero andati a ficcarsi? 

«Ebbene, giovane Shiyuki...» continuò il vecchio «Esiste da tempo immemorabile un'organizzazione segreta il cui scopo principale è il dominio assoluto di questo mondo e oltre, servendosi di metodi che la gente normale potrebbe definire poco convenzionali, ovvero attraverso l’uso di artefatti e simili capaci di conferire un incredibile potere a chi ne entra in possesso. E sembra proprio che ora abbiano messo gli occhi sulle quattro parti di quel terribile cataclisma, soprannominato come “Il Caduto”»   

«Come sono entrati in possesso di una conoscenza del genere, visto che si tratta di un evento accaduto agli albori, quando l’umanità non era in grado di comprendere né trascrivere quello che si poneva dinanzi ai loro occhi?» chiese il proprietario dei mostri “Cipher  

«Immagino che tutte le leggende e i miti abbiano sempre un fondo di verità, signor Kite» ipotizzò Isabel «Magari hanno messo insieme i pezzi che coincidevano e hanno ricavato qualcosa di non molto distante dalla leggenda appena raccontataci»  

«Devo dire che è più sveglia di quanto pensassi, signorina Hoshiko» replicò il guardiano rivolgendole un piccolo sorrisetto  

«Lo prenderò come un complimento» ribatté sarcastica lei   

«In effetti» continuò a spiegare Shugo «Tra le loro fila si annoverano anche discendenti di un’antica setta che adorava divinità distruttrici e maligne, ed uno di loro aveva molto in comune con il “Caduto”, sospettiamo che molte delle loro conoscenze provengano da lì. Per quanto riguarda me invece, la storia di questa antica battaglia viene tramandata da secoli e di generazione in generazione all’interno del mio ordine, così come agli altri incaricati di proteggere le restanti parti»   

«Stento davvero a crederci» commentò serio Shiyuki incrociando le braccia al petto  

«E non ho ancora terminato» rispose il guardiano e a quelle parole il giovane inarcò un sopracciglio, intimandogli al contempo di continuare la propria spiegazione 

«Come ogni istituzione di questo genere che si rispetti, anche loro possiedono una sorta di esercito privato, composto da duellanti d’élite, potremmo definirlo come una sorta di braccio armato dell’organizzazione, il cui compito è essenzialmente “sporcarsi le mani”, liberandosi di tutti coloro che si oppongono alla stessa o fungere da segugi nel ricercare, trovare o in alcuni casi eliminare, gli obiettivi ordinati. Sono loro i responsabili del massacro perpetrato ai danni del mio ordine, fortunatamente sono riuscito a fuggire insieme ad alcuni dei miei alleati, e dopo un lungo vagare siamo giunti qui a Limit City, ma non avremmo mai immaginato che i nostri più acerrimi nemici avessero già affondato i loro sudici artigli su questa splendida e meravigliosa metropoli»  

Shiyuki si picchiettò il mento con la punta dell'indice, assumendo un’espressione pensierosa, annuendo lentamente «Questo spiega un po’ di cose, o almeno credo»  

«Dovrebbe» replicò ironico il guardiano «Inoltre, vorrei chiedervi umilmente scusa per il disagio e i problemi che vi hanno causato, poiché i tipi che vi hanno attaccato sono i miei compagni di sventura, ai quali ho chiesto di mettervi alla prova per testare le vostre capacità e capire se foste in grado di imbarcarvi in quest’impresa»   

«In altre occasioni ti avrei preso a calci per una cosa simile» ribatté quasi stizzito il ragazzo dei mostri “Spaziali” «Ma...proverò a comprendere le tue ragioni, così come credo che lo faranno anche gli altri...»  

«E io vi ringrazio infinitamente per questo, e chiedo nuovamente il vostro perdono» rispose il vecchio facendo un piccolo inchino, ricevendo un cenno di assenso da parte del gruppo  

«C’è altro, signor Tatsuhiko?» domandò serio Kite  

«Si. Sfortunatamente le informazioni ottenute indicano come essi siano entrati in possesso di uno dei frammenti, se non addirittura due» 

«Ma è terribile!» proruppe Ren, 

«Già...» annuì lui «Questo spiega il motivo del mio operato, poiché il tempo stringe e abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile per fermare questo pericolo incombente»  

«D’accordo« replicò il giovane «Tuttavia, c’è ancora qualcosa che non hai rivelato, ovvero il motivo per il quale io sarei tanto importante» continuò Shiyuki «In fondo, sono solo un ragazzo di sedici anni con una passione smisurata per il gioco più popolare dell’universo. Non un salvatore del mondo»  

«Non sottovalutarti, sei più speciale di quanto tu non creda, e poi sei riuscito a sconfiggermi, il che è tutto dire e lo hai fatto anche grazie alla forza dei legami che uniscono te e i tuoi mostri, un altro fattore che afferma quanto ho detto prima. E poi è stata proprio lei a guidarmi da te» replicò il guardiano tirando fuori dalla tasca quella che sembrava a tutti gli effetti una carta di Duel Monsters, anche se si trattava di qualcosa davvero fuori dal comune: lo sfondo era completamente bianco, privo di qualsiasi immagine o testo. Non poteva nemmeno essere utilizzata per giocarci. Com’era possibile che quell’affare l’abbia condotto verso di lui? E poi cosa significava? 

«Si tratta di qualcosa per cui varrebbe la pena di uccidere, qualcosa per la quale i miei compagni hanno dato la loro stessa vita pur di difenderla, cosa che farei anch’io se non avessi altra scelta» affermò il proprietario dei mostri “Dracustode” attirando le attenzioni di tutti, curiosi di scoprire di che diavoleria potesse mai trattarsi «Questa amici miei, racchiude lo spirito di una delle quattro parti di quel drago celestiale, custodita e protetta per secoli nel “Santuario del Drago”, luogo dal quale provengo»  

Nell’udire quelle parole. tutti spalancarono ancor di più le proprie pupille. Era veramente uno di quegli oggetti leggendari che si mostrava dinanzi ai loro occhi?   

«Questo è un altro dei motivi per il quale ci hanno attaccati» continuò il guardiano «Poiché lo scopo principale che li guida oltre a quello di far rivivere quel mostro, è soprattutto di impedire che il drago benevolo possa ritornare e così fermarlo, e sono pronti ad utilizzare ogni mezzo pur di raggiungere questo obiettivo, compreso lo sterminio»   

«Non sopporto chi è disposto ad utilizzare la violenza come espediente per raggiungere i propri obiettivi» proruppe infuriato Ren «E sono pronto a fargliela pagare se dovessi trovarmeli di fronte, anzi, se sapessi dove si nascondono, ci andrei in questo stesso istante» concluse lui stringendo i pugni, mentre Shiyuki rimaneva impassibile, come suo solito del resto.  

«Calmati Ren, o rischi di andare in escandescenza» lo punzecchiò la ragazza   

«Tornando a noi» disse l’azzurrino rivolgendosi al vecchio e ignorando bellamente il commento dell’amica «Questa cosa non dovrebbe stare in un posto più sicuro, che ne so all’interno di qualche caveau super segreto ed inaccessibile? Oltretutto, la porta in giro come se niente fosse, rischiando di attirare attenzioni indesiderate»   

«Credimi, lo è di più qui con me e con i cavalieri del mio ordine» ribatté il guardiano  

«Beh, visto il livello di quei duellanti, non mi capacito di come sia ancora nelle vostre mani» rispose sfacciato il proprietario degli “Orrore Ardente” alludendo agli avversari incontrati poc’anzi, ricevendo in cambio un’occhiataccia da parte di Shiyuki, ammutolendosi immediatamente 

«Li avete battuti solo perché siete in gamba» affermò con un sorrisetto il duellante dei “Dracustode”«E poi se vogliamo essere sinceri, il mio terzo comandante è stato battuto solo perché a sfidarlo è stata nientemeno che una leggenda vivente, mi riferisco a Kite, quindi, siete a solo a due vittorie su tre, poiché vi siete fatti aiutare, tuttavia, quello che ho visto è stato sufficiente per potermi fidare di voi e affidarvi una missione del genere» continuò lui osservando poi il ragazzo dai capelli color carbone che continuava perplesso a tenere quel manufatto stretto tra le sue mani «E come ti ho accennato prima, è stata proprio lei a condurmi da te, abbiamo scoperto successivamente che qui vi albergava il male assoluto, sembra quasi un segno del destino» concluse il vecchio ironizzando 

«Non sarà perché essa percepisce la presenza delle altre sue parti o peggio ancora di quelle del suo simile?» chiese Isabel. La curiosità di far luce su quell’intrigato mistero cominciava a farsi molto evidente 

«Anche questa potrebbe essere una spiegazione plausibile» replicò secco Shugo  

«Com’è possibile che ti abbia indicato proprio me?» sbottò Shiyuki 

«Beh...non saprei proprio come definirla, chiamala sensazione o fato, o ancora sesto senso, quello che preferisci. Fatto sta, che è come se avesse ti avesse scelto come suo protettore, avendo riconosciuto il tuo animo valoroso, affine a coloro che hanno tentato di proteggere con la vita questa carta» 

«Per una volta nella tua vita, puoi renderti davvero utile» commentò il possessore degli “Orrore Ardente” «Anche se mi piacerebbe sapere come riuscirai a sbloccare il suo vero potenziale o quello che è, visto che adesso appare come una semplice e inutile carta vuota»  

«Questo spetta solo a lui scoprirlo» ribattè il guardiano «Il mio compito era solo quello di custodirla fino a quando non fosse arrivato qualcun’altro più degno per riceverla e scongiurare così questo immane cataclisma»  

«Però semmai dovessimo aver bisogno del suo aiuto sarebbe necessario che tutte e quattro le parti siano riunite» aggiunse Kite «Quindi, dove sono le restanti tre?»  

«Vedi...per ragioni di assoluta segretezza, ci è sempre stato proibito avere contatti con gli altri “Santuari”, in modo da impedire che eventuali invasori potessero scoprirne l’ubicazione esatta. E posso scorgere nei vostri occhi che ve lo stiate sicuramente chiedendo, quindi risponderò anche a questa domanda: No, non so di preciso come abbiano avuto accesso al nostro tempio, né come ne siano venuti a conoscenza. Ma questo è soltanto un mio personale dilemma, che non deve interferire con il nostro obiettivo principale» spiegò Tatsuhiko «Ciononostante, confido che ne sentiremo presto parlare. In conclusione ti affido ufficialmente questa carta, Shiyuki Tenjo, insieme all’ardua missione di salvare il mondo e impedire che quel drago si risvegli e getti il mondo nuovamente nel caos» 

«Nel frattempo, potrei aiutarvi nel cercare di reperire qualche dato relativo al nostro comune problema, ad esempio la posizione dei restanti “Santuari”, per scoprire se anche lì siano stati attaccati» propose Kite.  

Fin da giovane era sempre stato un genio quando si trattava di scovare i propri obiettivi, niente era impossibile per uno come lui.  

«In effetti, avere qualcuno della tua caratura ad aiutarci ridurrebbe notevolmente i nostri sforzi» replicò il guardiano «D'accordo! Accetterò volentieri la tua offerta»  

«Questo fa di me una sorta di prescelto o roba simile?» domandò il ragazzo, rimasto fermo ed immobile per qualche minuto, come se fosse impegnato in una sorta di meditazione profonda, magari proprio sulle responsabilità derivanti da un tale compito. Dopotutto, il destino del mondo dipendeva anche da lui. Ne sarebbe stato all’altezza? 

«Molto probabile» ribatté Tatsuhiko accennando un piccolo sorrisetto.... 

 

 

**** 

 

Qualche giorno dopo, in un luogo non molto distante dal centro della grande metropoli, otto figure erano sedute intorno ad un tavolo dalla tipica forma ad U, posto all’interno di una grande sala in penombra dallo stile futuristico, solcata da strani simboli e rischiarata soltanto da una sottile e fioca luce verdognola, che metteva in risalto gli abiti formali in cui quegli individui erano avvolti. Il silenzio sembrava regnare sovrano.  

«Sembra che ci sia stata una piccola deviazione nel nostro programma» proruppe uno di essi, incrociando le mani bianche e affusolate davanti al mento e squarciando quella quiete che vi dimorava 

«Nulla che non si possa risolvere» rispose un altro rivolgendogli un sorrisetto alquanto sinistro. Le lenti degli occhiali luccicarono al riflesso del chiarore emanato nella stanza, contribuendo a rendere il suo aspetto ancor più inquietante  

«Che mi dite di Shadow?» domandò una figura dalla corporatura massiccia sulla cui fronte svettava qualcosa di simile ad una vistosa cicatrice, estendendosi fin sotto l’occhio sinistro. 

«Indisponibile» ribatté il primo «Gli abbiamo affidato una missione della massima priorità» 

Il suo interlocutore gli rivolse un cenno col capo, soffermando poi lo sguardo felino sulla scena che gli si parava dinanzi e che aveva attirato la sua attenzione: la porta che si affacciava sulla camera venne spalancata di netto, come se fosse stata costretta da un forte vento e qualcosa di vagamente simile a degli ululati cominciò ad echeggiarvi intorno.  

Quattro sagome indistinte fecero il loro ingresso, avanzando con aria circospetta verso il centro, arrestandosi proprio davanti alla piccola scalinata che li separava da quei tizi. Un uomo di alta statura e dal fisico slanciato si sollevò dalla propria postazione e come se stesse andando ad accoglierli, si posizionò di fronte ad essi. I quattro si inchinarono al suo cospetto, inginocchiandosi e chinando il capo, simbolo che quell’individuo godesse di un notevole grado di importanza. 

«Obiettivo completato, vostra eminenza. Siamo in attesa di nuove istruzioni» proruppe colui che aveva tutta l’aria di essere il più esperto di quel manipolo.  

Nel recepire quel tipo di informazioni, un ghigno particolarmente esteso gli si dipinse in volto. 

 

 

 **** 

 

«AAAAAAHHHH!!!!»   

Non molte ore più tardi, un ragazzo dai folti riccioli scuri e dal duel disk nero cadde a terra immobile, incapace di reagire a causa di quel terribile attacco scagliatoli contro. Dinanzi ad esso, una figura mascherata e avvolta in un mantello, affiancata ad una creatura dalla fisionomia indecifrabile ma che assimilava tratti accomunabili a quelle dei volatili, disattivò il proprio marchingegno, responsabile dei danni vistosi all’interno della stanza, segno che il combattimento fosse finito, dirigendosi verso una possibile via di fuga.  

La sua piccola scaramuccia aveva inconsapevolmente causato un po' di rumore, e di lì a poco sarebbe arrivata la sicurezza per accettarsi che tutto fosse al proprio posto. Non poteva certo farsi prendere da smidollati del genere o ne sarebbe andato della sua reputazione e non l’avrebbe permesso in alcun modo.  

Il suo sguardo saettava da un lato all’altro, setacciando ogni angolo di quella maledetta abitazione, mentre i passi sulle scale cominciarono a farsi sempre più numerosi e prossimi. Sembrava quasi che ad accoglierlo fosse stata mandata l’intera cavalleria, un onore non di poco conto per uno come lui.  

I suoi occhi si posarono su l’unico accesso disponibile in quel momento: una finestra che dava sulla strada adiacente, proprio fuori il giardino. Se non si fosse trattato di un tipo così spericolato, lanciarsi da una finestra al quarto piano sarebbe stata un’impresa da folli, se non addirittura da suicidi.  

Una manciata di guardie irruppe nella stanza, costringendolo a lanciarsi contro di essa ed infrangerla, ma non prima di averli salutati con un gesto provocatorio. Una pioggia fitta di schegge di vetro cadde sull’asfalto, ma di quel misterioso individuo non vi era alcuna traccia, o almeno era quello che pensarono quei nerboruti soggetti. Era come se fosse sgattaiolato tra le ombre, al pari di uno spettro. 

Quello che non avrebbero certo immaginato, era che quel furfante fosse ad un paio di metri da loro, appollaiato su uno dei cornicioni di una struttura posta proprio nelle vicinanze. Era stata un’ottima idea portarsi dietro quella specie di rampino, giusto per far fronte a situazioni del genere. Oramai fuori pericolo, l’incappucciato si aggirò rapido e furtivo nell’intricato dedalo di tetti che costeggiavano la via che portava ad un altro dei quartieri di Limit City, decisamente più tranquillo del precedente. Una volta fuori, sarebbe stato al sicuro e la sua missione conclusa, almeno per il momento. 

La fresca e mossa brezza che spirava in quel particolare sobborgo, contribuiva ad ondeggiargli il manto bluaceo, mentre con grazia ed eleganza balzava tra un palazzo e l’altro. Non aveva una meta precisa, gli bastava solo raggiungere un buon punto di osservazione, quanto più alto possibile, lì avrebbe potuto decidere sul da farsi. 

Dopo una quantità di tempo a lui indefinita, si ritrovò davanti ad uno dei grattacieli più suggestivi della metropoli ad osservare con attenzione le splendide vetrate della struttura che iniziavano a tingersi di varie tonalità che andavano dal giallo al carminio. Si ritrovò d’accordo con chiunque definisse quella vista qualcosa di magico, poiché lo era davvero.  

Diede un lieve colpetto agli stivali color grigio scuro e ai guanti del medesimo colore, era arrivato il momento di mettere alla prova la nuova attrezzatura datagli in dotazione. Spiccando un abile salto, si aggrappò ad una delle lastre, aderendo perfetta alla sua superficie e cominciando a scalarlo. Un passo dopo l’altro arrivò finalmente sulla sua sommità, sedendosi su uno dei bordi, con le gambe a penzoloni nel vuoto. Lentamente si tolse la maschera, rivelando un paio di ciocche color magenta che spuntavano dal cappuccio, ricadendogli sul volto. Con la mano sinistra premette il ricetrasmettitore posto sul suo orecchio. 

«Qui Miyazaki» una voce quasi robotica e metallica ne fuoriuscì «Agente 04, quali sono le sue condizioni?» 

«Missione compiuta» Il suono che ne uscì appariva decisamente più acuto di quello alterato dal modulatore installato sul suo travestimento  

«Roger» ribatté l’altro «Ti conviene rientrare alla base in attesa di nuove istruzioni. Lì discuteremo sul da farsi»  

«Ricevuto, Saito»   

«Quante volte ti ho detto di non chiamarmi per nome, qualcuno potrebbe ascoltarci» l’ammonì lui. Si poteva percepire come il suo tono trasmettesse frustrazione e anche un pizzico di rassegnazione, nonché una voglia matta di imprecare 

«Rilassati. Dovresti ormai saperlo che le nostre comunicazioni sono criptate. Pur essendo nuovo, non stai facendo di certo una buona impressione»  

La comunicazione si interruppe bruscamente, costringendolo a rivolgere un ulteriore sguardo su quell’affascinante tramonto che si stagliava sullo sfondo  

«Non so se stai cercando di dirmi qualcosa... »  disse quell'individuo fissando il piccolo oggetto bruno e dalla familiare forma rettangolare che impugnava nella sua mano destra «...Ma ho la netta sensazione che qualcosa di terribile e oscuro stia per abbattersi su questa città. Dobbiamo diventare molto più forti se vogliamo impedire che si ripeta nuovamente ciò che è accaduto sedici anni fa»

 

 

 **** 

 

Nel frattempo.... 

Da tutt’altra parte, in uno dei numerosi parchi di cui disponeva la grande Limit City, un giovane dai capelli color carbone era disteso su un morbido letto d’erba smeraldo, cullato da un leggero venticello. Egli era intento ad osservare pensieroso il cielo limpido e terso di nuvole che cominciava a ricevere le prime tonalità color albicocca, le stesse riflesse su alcune sue ciocche. Quel ragazzo non era altri che Shiyuki.  

Ogni qualvolta avesse bisogno di pensare o stare da solo, era qui che vi si recava, lo rilassava molto e avrebbe dovuto farlo anche stavolta, almeno dopo gli eventi accaduti giorni or sono.  

Tra le mani stringeva la carta ricevuta da Tatsuhiko, rimasta ancora bianca. Si chiedeva quale fosse il significato delle sue parole e come avesse potuto sbloccarne il potenziale, a conti fatti, si trattava pur sempre di un oggetto quasi leggendario, quindi il modo per farlo sarebbe potuto essere piuttosto tedioso e complicato. 

«Qualcosa ti preoccupa?»  

Le figura di Pistolero Spaziale apparve accanto a lui sotto forma di spirito, seguito a ruota da Cacciatore di Taglie, Pinguino, Osservatore di Stelle Astrale, Cipher Dragone e Lunarsegugio, quest’ultimo si accoccolò proprio sulle sue ginocchia.  

Sebbene si considerasse un tipo quasi solitario e amasse i momenti di solitudine, egli non lo era mai veramente, i suoi mostri erano sempre al suo fianco, pronti a sostenerlo ed aiutarlo, non lo avrebbero lasciato per nulla al mondo, e la cosa non poteva che fargli piacere.  

«Sai che puoi dirci tutto» dichiarò il piccolo wyrm dalle ali semitrasparenti  

«Sto bene, ragazzi» ribatté lui riponendo il manufatto nella sua tasca «È solo che sono un po' intimorito da ciò che mi riserverà il futuro, visto che ci attendono sfide sempre più ardue, tra cui quella di impedire che una bestia primordiale e sanguinaria possa risvegliarsi da un momento all’altro, e non so se ne sarò all’altezza» 

«Il grande Shiyuki Tenjo che si lascia sopraffare da pensieri del genere? Ora posso dire di averle viste tutte» questa volta a parlare fu il dragone dalle scaglie candide come la neve  

«Chiudi il becco tu» lo ammonì il canide dal manto bluastro  

«Qualunque cosa sia, la affronteremo insieme» Il suo immancabile Occhi Stellari fece la sua trionfale apparizione, emettendo un poderoso ruggito  

«Ben detto, spilungone» rispose il pennuto che indossava una simil tuta da astronauta  

«Che si tratti di salvare il mondo o aiutarti in un semplice duello, noi saremo sempre al tuo fianco e potrai sempre contare su di noi» affermò il guerriero dal casco futuristico sollevando il pollice verso il ragazzo «Tranne quando finalmente ti dichiarerai ad Isabel, lì te la dovrai cavare da solo»  Tutti gli spettri presenti esplosero in una fragorosa risata, cosa che fece leggermente irritare ma allo stesso tempo sorridere il giovane   

«Ma piantatela» replicò lui mettendo quasi il broncio «Comunque, grazie! Non saprei cosa farei senza di voi»   

«Puoi dirlo forte, amico» ribatté il pistolero, apprestandosi insieme ai suoi compagni e a quello che poteva definire come uno dei suoi migliori amici e maestro, ad ammirare quello spettacolo naturalistico così pieno di significato e magia.  

Ignari della piega che avrebbero preso le loro avventure, oramai che gli eventi avevano già cominciato il loro moto ....... 

 



Salve gente, eccoci finalmente giunti al capitolo 10 di questa fanfiction che spero stiate apprezzando, colgo l'occasione per augurarvi anche se in notevole ritardo un Nuon Natale e felice anno nuovo, nonchè buona festa della Befana, visto che il capitolo verrà pubblicato proprio in questo giorno.
Comunque, si è concluso finalmente questo piccolo mini-arco che fungeva da introduzione per la storia vera e propria, quindi io vi rngrazio per essere giunti sino a qui e per averla seguita con quella che spero sia trepidazione e curiosità. Vi aspetto al prossimo capitolo. Ne succederanno delle belle ;)
Bye!

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