Il Signore venuto dall'altro Mondo

di Haxel_12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio dell'Avventura ***
Capitolo 2: *** Arrivo al Monastero ***
Capitolo 3: *** La Città dei Criminali ***
Capitolo 4: *** Le Schiave ***
Capitolo 5: *** Il Gruppo si è Formato ***
Capitolo 6: *** Minacce e Liberazione ***
Capitolo 7: *** Il Gruppo è in Pericolo ***
Capitolo 8: *** Il Gruppo è Ricercato ***
Capitolo 9: *** Confessioni ***
Capitolo 10: *** Un Aiuto Insperato ***
Capitolo 11: *** La Situazione si Risolve ***
Capitolo 12: *** l'Ira del Signore ***



Capitolo 1
*** Inizio dell'Avventura ***


Alessandro era seduto nella sala cittadina del piccolo villaggio di Altachiara, intorno a lui diverse persone, uno di esse gli stava parlando. In una situazione normale non ci sarebbe nulla di strano essendo lui un consulente abituato ad ascoltare e parlare con altre persone, la cosa strana invece era che queste persone non sono umane, o meglio non completamente.


 

“ quindi ti accompagneranno questi nostri tre ragazzi, Elisewin, Thain e Rahol come tue personali guardie del corpo, sono perfettamente adatti per questo compito e sono in grado di figurare per la tua autorità che hai qui, come ho detto però, dovrai viaggiare per trovarti un tuo spazio, sarai tu a scegliere quando, dove e come fermarti, per questo è necessario avere una certa protezione oltre al fatto che un nobile degli alfieri li deve avere con sè” colui che parlava era un elfo. Si un elfo o tale si era  dichiarato e di certo non sembrava proprio umano in quanto aveva un colore della pelle che sembrava quella di una corteccia, gli occhi colore muschio e i capelli che sembravano un insieme di foglie oltre alle classiche orecchie a punta che ci si aspetterebbe, mentre i ragazzi menzionati sono mezzosangue, rispettivamente una mezzelfa, un mezzonano e un mezzognomo e avevano un aspetto decisamente molto più umano, quantomeno il colore e l'aspetto della pelle, degli occhi e dei capelli sono come quelli umani, avevano tutti degli orecchie a punta, la mezzelfa li aveva più grandi e indossava dei vestiti di seta azzurra eleganti con un corpetto bianco i capelli erano sul castano chiaro e gli occhi azzurri, il mezzonano aveva una barba castana come i capelli, molto folta ma non troppo lunga, gli occhi azzurri e indossava quello che sembrava un paramento liturgico. Il mezzognomo aveva capelli castano scuro, occhi suo verde e sembrava vestito con abiti che ad Alessandro gli ricordavano  quelli da Robin Hood.


 

“ Rahol come sciamano cacciatore avrà il compito di orientarti durante il tuo viaggio e caccerà la selvaggina per te, Elisewin come incantatrice saprà proteggerti nei pericoli in cui necessitano i suoi servigi oltre ad aiutarti nella conoscenza di questo mondo in senso sociale e non solo e sarà la tua tesoriera; Thain sarà il tuo personale guaritore e ti aiuterà anche su questioni amministrative, entrambi quindi saranno i tuoi consiglieri personali e i tuoi segretari”


 

Alessandro guardava i ragazzi che rispetto a lui sono piuttosto giovani, forse una ventina di anni ciascuno quando lui ne ha quaranta. Non sapeva come giudicarli, sa solo che dall'espressione sembravano orgogliosi . È infatti un onore per degli avventurieri di una Gilda seguire coloro che considerano di rango sociale superiore, sebbene Alessandro non si considera tale. Anche perchè lui non è di questa realtà cui si trova in quanto è stato evocato lì due settimane prima.

Conosceva i mestieri dei ragazzi, l'incantatrice è una sorta di maga, il guaritore è un sacerdote specializzato nelle guarigioni e lo sciamano cacciatore è un esploratore nelle foreste, un guardiaboschi insomma che ha una forte affinità con la natura traendone la sua forza.


 

Alessandro è italiano ed è tutto purchè nobile essendo una persona comunissima dove viveva, ma lì una volta evocato lo hanno trattato come un ospite importante di riguardo raccontandogli la situazione. In questo mondo, gli hanno spiegato, ci fu una terribile guerra tra le razze che portò alla quasi estinzione delle stesse. Le razze non hanno la possibilità di procreare molto a parte gli umani; gran parte di quest'ultimi si unirono con alcuni esponenti delle altre razze sopravvissute generando i mezzosangue facilitando l'aumento demografico, ma per evitare una estinzione, i purosangue decisero di unirsi principalmente solo fra loro; per facilitare il ripopolamento allora, vengono evocati dalla Terra degli umani in quanto non era possibile per i sopravvissuti anche di questa razza mischiarsi con le altre per evitare a sua volta la propria completa estinzione. Questa cosa venne scoperta per puro caso da alcuni maghi con l'utilizzo di evocazioni, fallite per le altre razze; tuttavia anche i mezzosangue hanno alcuni limiti di procreazione ( alcuni nascono sterili) ed era pertanto necessario evocare altri umani per giungere alla seconda o terza generazione di mezzosangue. L'altro problema è che con la guerra presero piede i mostri, facendo nascere la necessità di formare dei gruppi di combattenti contro di essi, vennero create così le Gilde di avventurieri in ogni città.

Le Gilde sono organizzate come degli Ordini in cui i nuovi avventurieri sono addestrati dai veterani e valutati se considerati idonei a stare in un gruppo proprio. Hanno lo scopo di difendere le città ( o meglio villaggi) in cui risiedono e fare da guardia del corpo ai purosangue che è il massimo dell'onore e le Gilde si impegnano a ottenere tale compito. 


 

Ad Alessandro gli hanno detto che essendo lui un umano purosangue ed evocato da un altro mondo, per la sua importanza è considerato come un nobile, deve solo cercare di stabilirsi in maniera adeguata, magari riuscendo a unirsi in matrimonio con i purosangue, che sono diverse razze, o crearsi un villaggio proprio o stabilizzarsi in un villaggio in cui c'è l'interesse di umani per motivi demografici; ci sono casi in cui alcuni evocati si stancano e si stabilizzano da qualche parte con i propri avventurieri, in quel caso è possibile che i mezzosangue locali si riuniscono intorno agli evocati creandosi una importanza o finire di essere considerati dei nobili solo di nome, diventando nel migliore delle ipotesi cavalieri o a capo di istituti religiosi, altrimenti passare il resto della vita come popolani; in ogni caso la poligamia il più delle volte è vietata, ma non è perseguita l'esistenza del concubinaggio, garantendo per questo un forte interesse verso gli evocati. Nei villaggi in cui sono le Gilde a comandare, gli umani vengono spesso lasciati viaggiare. 


 

“ quindi potrò finalmente essere libero da voi o sarò controllato a distanza?” disse con fare ironico Alessandro, non era stato felice ritrovarsi in un altro mondo separato dalla sua vita e sinceramente si sentiva ancora rapito

“ mio signore” disse l'elfo “ capisco che molti di voi che venite evocati non vi possa piacere inizialmente l'attuale situazione, ed è anche per questo che venite compensati con tutti gli onori, servigi e investimenti possibili”

come se potessero coprire gli affetti” pensò Alessandro, sebbene non ne avesse così tanti, di amici non ci si vedeva più spesso, una ragazza non ne aveva e con i genitori meno li sentiva e meglio è.

“ e in base agli investimenti le verrà rilasciato un codice dove poter ritirare dei soldi in città in città, inizialmente le verrà dato una somma che potrà viaggiare tranquillamente per sei mesi” continuò ancora l'elfo

“ e questo riguarda anche acquisti di proprietà, possibili pagamenti di pedagi giusto? Ci sono delle tasse anche?” domandò Alessandro

“ può fare tutte le spese che vuole, le consigliamo comunque di non sperperare inutilmente, è successo che qualcuno lo ha fatto, e avrà sconti sui pedagi e anche riguardo le tasse qualora avrà degli immobili”

“ bene, vorrei passare ora su questi ragazzi che mi date come scorta, che garanzia mi date sulla loro formazione? Sono affidabili?”

“ questi tre ragazzi qui presenti sono da poco parte della Gilda essendo promossi dai rispettivi maestri recentemente, questo è vero, ma chi li ha addestrati sono anche i migliori della nostra Gilda e confidiamo che possano prendere i loro stessi passi, in ogni caso è bene che sappia che sarebbe un disonore per un avventuriero insoddisfare un purosangue perché la vergogna cadrebbe su di lui e sulla Gilda e che lei può licenziarli in qualsiasi momento e potrà arruolarli di altri presso la Gilda a lei più vicina in quel momento” spiegò l'elfo “ ovviamente ricordiamo che questi ragazzi sono vostri collaboratori, non servitori e che comunque voi gli riconoscerete i servizi più necessari, non sarete voi a pagare il loro stipendio, come contratto li pagherà la Gilda fino a che durerà il loro servizio con voi”

sembra che fortunatamente anche qua c'è un minimo di rispetto per chi lavora, anche se dipende sempre da chi hai davanti” Alessandro era consapevole del fatto che nel suo mondo pur essendoci dei diritti ai lavoratori, spesso vengano ignorati o calpestati e lo stesso può esserci anche nel mondo in cui è stato catapultato. 

“ però qui ne vedo tre, mi è stato detto che bisogna essere in quattro” disse Alessandro

“ si, la quarta persona non si trova qui, la prima tappa del viaggio è andare da lui perché è un membro indiretto della Gilda, nel senso che appartenendo a un monastero isolato di combattenti, non poteva trovarsi qui, tra l'altro è necessario che sia il purosangue cui è richiesto i suoi servigi ad andare da lui a chiamarlo, purtroppo è regola dei monasteri” disse l'elfo “ parliamo di un lottatore, praticante di arti antiche ed è un mezzohalfling di nome Liagor e sarà la vostra personale guardia del corpo”

“ è lontano questo monastero? E quando si partirà?”

“ un giorno e mezzo in carrozza, e ci sarà spazio per sei persone all'interno del mezzo e fino ad altri due posti dove si guida; partirete domani mattina un ora dopo l'alba, ha altre domande?”

“ penso che è stato detto tutto quello che volevo sapere”

“ va bene, se non c'è altro la riunione è sciolta”


 

la sera Alessandro si trovava nella sua stanza che era più una suite nel palazzo della Gilda, purtroppo in questo mondo non c'era elettricità e anche per l'acqua ci sono metodi antichi

“ signore, ho portato l'acqua per stasera” una mezzelfa entrò in camera dopo aver bussato lasciando una brocca d'acqua per la notte come richiesto dall'ospite “ per qualsiasi altro desiderio sono a vostra disposizione” concluse quasi arrossendo lasciando la camera dopo un profondo inchino.

posso avere tutte le donne che voglio, per molti del mio mondo questa situazione è per niente male” pensò e sebbene la cosa non gli dispiacesse, non era uno che andava tanto ad approfittarne.

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Capitolo 2
*** Arrivo al Monastero ***


La mattina dopo la stessa cameriera la svegliò uscendo poi velocemente, lasciando i vestiti da viaggio e la colazione e Alessandro non poteva non sorridere dell'imbarazzo che provava la cameriera 

“ fossi anche così bello” era alto si, occhi azzurri e capelli neri, ma il fisico era normale. Una volta pronto ad aspettarlo c'erano solo il capo Gilda con i tre ragazzi

“ le auguro buon viaggio mio signore e spero possa stabilirsi in un buon posto quanto prima” augurò l'elfo

“guiderò io il carro per voi signore” disse il mezzognomo “ voi potete stare comodamente dentro il carro”

“ per quanto riguarda gli investimenti o le spese che vorreste fare, potete lasciar fare a me, ovviamente sempre sotto la vostra supervisione” disse la mezzelfa

“ per qualsiasi dubbio o consiglio potete affidarvi a me, sebbene giovane conosco abbastanza cose del mondo che possono esservi utili” disse il mezzonano. Tutti e tre dopo la frase fecero un inchino

Alessandro annuì e rispose che era pronto a partire.


 

lasciata Altachiara, scesero verso la pianura, la città si trovava in una collinetta non molto alta, il luogo dove dovevano andare era abbastanza isolato,quindi non c'era possibilità di trovare verso il tramonto una locanda e pertanto già sapevano che dovevano accamparsi all'aperto, purtroppo può esserci il rischio di briganti, sebbene dove dovevano andare non c'è stata alcuna segnalazione

“ signore, ecco mi domandavo..che mondo è quello da cui venite? ho sentito che la tecnica da voi è molto avanzata” chiese Elisewin con curiosità “ mi scuso se la domanda può risultare inopportuna”

“ non ti preoccupare, beh si come tecnologia paragonato a questo è sicuramente molto avanzata ma non ha la magia come qui” rispose Alessandro

“ ho sentito parlare di mezzi volanti e a terra carri che si muovono molto velocemente” disse la incantatrice che si immaginava come potessero essere gli aerei e le auto

“ si abbiamo molti mezzi veloci per muoverci che rendono molto comodo la possibilità di viaggiare, questo è vero, avevo anche io un auto, un mezzo a terra”  

“ davvero?? e come era fatto?” Elisewin era davvero curiosa e voleva saperne di più dell'altro mondo

“ non importunare troppo il nostro signore Elise o rischieresti di annoiarlo” disse Thain

“ beh è normale essere curiosi di un mondo così diverso dal proprio, dal mio punto di vista una realtà come questa invece esiste nei libri di fantasia” disse Alessandro

“nel senso che avete da sempre quella tecnica?” domandò il guaritore

“ beh no, anzi, è che siete voi, come razze a non esistere nel mio mondo, da me l'unica sensiente è solo quella umana, non c'è ne sono altre”

“ quindi non ci sono tante guerre suppongo” disse Rahol che più avanti stava guidando

“ in realtà anche se può non sembrare ci sono state e ci sono molte guerre purtroppo, non è un mondo così pacifico, pur essendoci una sola razza”

“ almeno non siete arrivati a una quasi estinzione” disse il mezzognomo

“ che mi dite di voi? come vi conoscete? Siete sempre stati in città?” domandò Alessandro

“ beh si, siamo tutti di Altachiara e quindi ci conosciamo da bambini, a sei anni siamo stati considerati dei possibili candidati avventurieri e siamo passati sotto l'ala dei nostri maestri fino all'esame di ammissione, quando ci hanno detto che lavoreremo accompagnando un purosangue fummo veramente contenti” disse Thain

“ i vostri genitori erano di razze diverse quindi” 

“ siamo mezzosangue di prima generazione, ma siamo fratellastri” disse Elisewin

“ nostra madre è una umana evocata, abbiamo quindi una comune madre che poi andò via non sappiamo bene dove”

Alessandro sapeva che molte persone sono state portate in questo mondo, anche lui ormai fa parte della lista delle persone scomparse  

“ conoscete il vostro collega che stiamo andando a raggiungere?”

“ no invero, i lottatori cresciuti nei monasteri sono isolati dal mondo, tuttavia sono ricercati per la loro bravura e la Gilda chiede a questi istituti di farsi iscrivere questi combattenti” disse Rahol

smisero di parlare dell'argomento ritornando a parlare sul mondo di Alessandro. Arrivata la sera si accamparono e venne preparata una tenda per il ragazzo e altra per il cacciatore e il guaritore, la mezzelfa si sistemò in carrozza.


 

Ripresero il viaggio la mattina dopo, sempre un ora dopo l'alba 

“ ho visto che stavi pregando Thain” disse Alessandro al mezzonano

“ si signore, i guaritori prendono forza anche da questo,ci indirizza a una maggiore concentrazione per la guarigione e ci mantiene nella nostra vocazione, in questo mondo le divinità sono tante quante le città” disse il guaritore

“tutti coloro che hanno a che fare con le magie, noi incantatori e guaritori per esempio, dobbiamo prenderci del tempo per concentrarci, è un po' come mettere in ordine la stanza in questo caso la nostra mente o un allenamento sebbene sempre mentale” spiegò Elisewin

“ c'è una predisposizione alla magia o possono impararlo tutti?” domandò l'uomo

“ c'è una predisposizione, il più delle volte ci nasci anche perché è spesso legata alla razza di appartenenza, gli elfi purosangue per esempio e anche a non pochi nani; agli umani in particolare quelli evocati invece, non è stata riscontrata questa cosa” rispose l'incantatrice

“ chiedo scusa, a breve dovremmo vedere il monastero” annunciò Rahol indicando l'orizzonte, già si vedeva qualcosa

“ che tipi sono quelli del monastero?” domandò Alessandro

“ non parlano molto, ma sono tanto forti quanto rari, per questo la Gilda si mette d'accordo con loro per avere qualche esponente in cambio di sostentamenti, sopratutto se c'è di mezzo un purosangue come lei signore, anche loro sono organizzati come le Gilde” rispose il cacciatore.


 

Giunti al Monastero, questa si mostrava come una fortezza non molto grande, delle alte mura circondano una torre, non si vedeva una qualche abitazione da fuori. Il gruppo si annunciò e vennero fatti entrare, all'interno era presente una palazzina di soli tre piani, qualche abitante in giro. Un paio di loro aiutarono i nuovi venuti a scaricare i bagagli e portati nelle stanze assegnate

“ vi riposerete e vi farete un bagno, a cena il nostro maestro vi presenterà il nostro compagno a voi assegnato” dissero

Nel monastero c'era una terma ed era davvero piacevole farsi il bagno, fortunatamente, sebbene la quasi totalità degli abitanti del monastero siano uomini, c'era uno spazio anche per Elisewin.

Verso sera vennero accompagnati in una sala grande dove vennero accomodati in un tavolo e insieme a loro c'era il capo dei maestri del monastero, un umano e un ragazzo abbastanza giovane da sembrare un ragazzino; in un altro tavolo più grande c'erano tutti gli abitanti del monastero.

“ benvenuti e benvenuto sopratutto voi signore, sono il capo del monastero,spero che la vostra permanenza qui, al momento sia stato piacevole” 

Alessandro stava per parlare quando fu Thain stesso che si alzò

“ onorevole maestro, siamo qui perché si unisca a noi come stabilito dall'accordo, il lottatore assegnato al mio signore che ringrazia per la generosa ospitalità”

“ certamente, ho il piacere di presentarvi il mio allievo Liagor, non badate all'apparenza, sebbene sembri un ragazzino ha l'età dei vostri collaboratori signore perché è un mezzohalfling” disse il maestro “ e sebbene ai vostri occhi possa sembrare minuto, è agile e forte e saprà essere una degna guardia del corpo”, il mezzohalfing sembrava davvero un ragazzino ma in compenso era robusto, aveva i capelli neri e gli occhi castani ed era vestito con un kimono bianco.

“ molto bene” disse Thain che continuava a parlare a nome del suo signore “ prenderemo a cura il vostro allievo e verrà pagato adeguatamente, il monastero riceverà tutte le risorse necessarie al suo mantenimento”

“ molto bene, potete già partire da domani se volete o rimanere un altro giorno, ora possiamo iniziare la cena” disse il maestro che battendo le mani vennero portati piatti di cacciagione e vino per gli ospiti

“ è la prima volta che vedo un umano oltre a me” disse Alessandro al maestro

“ non sono però un evocato, o meglio lo sono per metà, perchè mio padre lo era, ma mia madre era una umana originale di questo mondo, la loro unione era possibile perchè comunque appartenevano a una stessa razza”

“ questo monastero era già esistente?” domandò il giovane

“ oh si certo, mio padre ne entrò a farne parte che già conosceva delle arti di combattimento, per un periodo andò all'avventura e li conobbe mia madre” rispose il maestro “ purtroppo adesso le devo dire che deve vigere per noi del monastero il silenzio quando mangiamo, voi ovviamente ne siete esenti”


 

decisero di passare un altro giorno lì quantomeno per riposarsi, e anche a colazione, pranzo e cena vigeva la stessa regola del silenzio, il monastero era spoglio, e c'era solo l'essenziale per vivere, ma per tutto il giorno il nuovo membro del gruppo non si fece vedere. Partirono l'indomani mattina presto.

“ Liagor, ti affidiamo il nostro onore per questo compito” disse il maestro all'allievo, il mezzohalfing inchinò il capo e salì sulla carrozza insieme al suo nuovo gruppo.


 

“ andremo verso la città di Golfo Verde, superando un ponte che attraversa un piccolo fiordo” disse il cacciatore “ è a tre giorni da qui”

Durante la pausa del pranzo si fermarono

“ è stato detto che sei un combattente, ma non ho potuto capire per via della regola del silenzio in cosa consiste” disse Alessandro a Liagor

“ sono un combattente a mani nude signore, come tutti del monastero, la mia arte è ricercata perché è efficace come una spada, ma senza armi, sebbene a volte possiamo usare dei bastoni”

arte marziale quindi” pensò l'uomo “ capisco c'è qualcosa di simile anche nel mondo cui provengo, deve essere una vita dura”

“non saprei quanto possa essere dura, non so paragonare altre tipologie di vite, però non è stato semplice, questo si signore”

“ ti da fastidio parlare mentre si mangia insieme?”

“ è una regola del monastero, se il signore lo desidera fuori di esso può non essere rispettato”

“ come ci si diventa lottatori?”

“ è raro che si nasca lì, il più delle volte, perché si adottano dei trovatelli o per scelta”

Alessandro decise di non dire più niente, parlando invece con gli altri del gruppo sulla geografia e leggi del posto.

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Capitolo 3
*** La Città dei Criminali ***


Arrivarono al posto in questione, ma dovettero deviare, purtroppo il ponte è considerato pericoloso per il passaggio di una carrozza

“ questa non ci voleva, dobbiamo deviare per forza per Discarica” disse il mezzognomo “ è una città malfamata, ma da lì possiamo superare il fiordo e proseguire il viaggio è a un giorno da qui”

“ è una città pericolosa signore, non possiamo fermarci lì” disse Thain

Alessandro concordò.


 

Si fermarono prima così da non soggiornare in città, il cacciatore disse che così con mezza giornata si saranno già allontanati dalla città.

La mattina dopo entrarono e cercavano di passare velocemente, la gente che c'era li evitava o chiudeva le imposte. Tutti nella carrozza erano tesi.

“ aiuto aiuto” sentirono gridare, più avanti due persone erano in ginocchio vicino altre due riversati a terra, erano feriti in maniera molto grave

“ siete avventurieri, vi prego aiutateci” disse una ragazza “dobbiamo portarli in una casa di cura subito”

Alessandro era nascosto dentro la carrozza per non essere visto, solo Rahol e Liagor erano fuori, ma alla vista di due persone in condizioni grave anche Thain fece capolino e capì che la situazione era orribile, i feriti erano sicuramente in pericolo di vita

“ un mezzelfo e un mezzorco sono gravemente feriti, moriranno a breve, non posso guarirli sul posto, queste ferite sono troppe anche per me” disse Thain

“ potrebbe essere una trappola” disse Rahol

“ ditegli dove si trova questo ospedale e portiamoli” ordinò Alessandro

“ mio signore..” stava per dire qualcosa Liagor

“ andiamo subito” disse l'uomo, anche Elisewin era d'accordo

caricarono i feriti e andarono nel posto indicato insieme agli altri ragazzi, un mezzorco il giovane, mentre la ragazza, sembrava umana, ma aveva qualcosa di diverso dalle altre razze che Alessandro aveva visto, ma non c'era tempo per le spiegazioni

“ ecco, dobbiamo portarli lì, una volta dentro è fatta” disse la ragazza

senza indugio entrarono nella struttura da una porta che sembrava più un grande magazzino, posarono i feriti a terra e Thain controllò la loro situazione

“ troppo tardi” disse il guaritore capendo che erano già morti

tutti si guardarono intorno, ma invece di una specie di ospedale, si trovarono un gruppo di diverse persone armate e la porta era controllata dai due ragazzi di prima; erano in trappola.


 

“ arrendetevi e non vi sarà fatto alcun male” disse il mezzorco

“ questo lo do dici tu” disse Rahol che tirò fuori la sua spada e anche gli altri tirarono fuori le loro armi. 

Il gruppo di persone, che erano qualche decina, attaccò gli avventurieri

“ Elisewin, Rahol” disse Thain, i due ragazzi annuirono; Rahol buttò a terra delle palle cui fuoruscì del fumo, mentre Elisewin li alimentò buttando il fumo verso i nemici

Liagor attaccò allora il mezzorco per cercare di liberare la via di fuga verso la porta aiutato da Thain che attaccò la vampira, il mezzorco rispose con la spada, ma con agilità il lottatore evitò il colpo e con un calcio colpì in faccia il nemico, mentre la ragazza con una spada corta rispondeva agli attacchi di Thain

“mio signore la porta” disse il guaritore e Alessandrò andò subito verso di essa per aprirla, fortunatamente non era chiusa a chiave, la ragazza cercò di intervenire, ma dovette combattere anche con il cacciatore, mentre la incantatrice con una magia immobilizzò il mezzorco.

La giovane si trovava da sola e le altre persone erano disorientate dal fumo, cercò allora prima lei di uscire verso la porta ma i due avventurieri la stavano tenendo occupata, velocemente Liagor, colpì in faccia la ragazza, facendola svenire.

“ andiamo via subito” disse Rahol

“ non senza di lei, la voglio arrestare” disse Thain che prese in spalla la ragazza svenuta

“ in questa città?”domandò Liagor ma senza dire niente, Thain uscì, seguito da Alessandro e tutti gli altri, salendo sulla carrozza e sfrecciando via

“ Rahol segui le mie indicazioni, andiamo da una base dove c'è ancora la legge”disse Thain

fortunatamente senza intoppi raggiunsero una piccola fortezza in periferia della città che era sede della gendarmeria e anche rifugio del capo città, le guardie vedendo che erano avventurieri li fecero subito entrare, prendendo la prigioniera che già si stava riprendendo e portata via.


 

“ siete stati fortunati a salvarvi, ultimamente molti avventurieri non sono così fortunati” disse un gendarme “ solo ieri un intero gruppo è scomparso e non sappiamo che fine hanno fatto, purtroppo non sappiamo neanche chi sono, perchè sono arrivati prima i criminali”

“ probabilmente interrogando quella ragazza a dovere saprete molte cose” disse Thain

“ sarà una interrogazione lunga, i mezzovampiri hanno un'alta soglia del dolore, ma ci riusciremo”

Alessandrò si stupì di aver sentito che era una mezzavampira, ma rabbrividì al pensiero che verrà torturata

“ dovreste stare qui per oggi, perché non sappiamo se la città andrà in agitazione per quello che è successo oggi”

“ è comprensibile” disse Rahol “ seguiremo il consiglio”

Alessandro si guardò in giro, la fortezza era organizzata come una piccola città

“ sembra di stare nel monastero” disse Liagor “ trovo la stessa identica organizzazione”

“ questa è una città all'interno della città, necessaria, visto che da fuori c'è solo criminalità” spiegò Elisewin

Ad Alessandro tuttavia gli occhi si posarono su alcune persone, erano vestiti di stracci e avevano delle catene

“ quelli sono prigionieri?” domandò Alessandro

“ peggio mio signore” disse Thain “in realtà sono schiavi”

“ schiavi??”

“ in alcune località è legale, probabilmente, li prendono da chi vive fuori dalla fortezza, in quanto appartenenti ai criminali per giustificarsi” disse Thain.

In quel momento era allestito proprio un piccolo mercato di schiavi improvvisato e alcune persone incatenate sarebbero state ben presto esposte, Alessandro senza pensarci andò lì.


 

“ mio signore” disse il guaritore

c'erano sei persone incatenate, tre maschi, un mezzonano, un mezzorco e un mezzognomo e due femmine, una metà donna con tratti volpini e una ragazza che pareva umana che stavano abbracciate

“ chi sono queste persone?” domandò Alessandro a un mezzelfo che doveva essere l'organizzatore del piccolo mercato di schiavi

“ criminali della città catturate dalle nostre guardie, condannati alla schiavitù proprio questa mattina mio signore” disse il mezzelfo con un inchino

“ mio signore” disse Elisewin “ la prego di non interferire sulle usanze del posto, so che nel vostro mondo la schiavitù è illegale e viola il vostro diritto, ma non è vostro compito ora portare le vostre usanze qui, né ha una così alta autorità da imporla adesso”

l'uomo capì che aveva ragione e si mise a guardare con più attenzione gli schiavi, i tre uomini sembravano tutti brutti ceffi e sembravano abbastanza adulti, ma le ragazze invece erano giovanissime della stessa età dei suoi compagni e non gli sembrava potessero far parte della malavita

“ quelle ragazze lì” disse  Alessandro al mezzelfo “ sono davvero criminali?”

“ nel modo più assoluto, anche perché li hanno portate qui le guardie stesse dopo una retata, non è che trovi gente comune in quella topaia” rispose il mercante di schiavi

“ quanto costano?” 

“li mettiamo all'asta signore, ma per lei che è purosangue le vendiamo subito per quaranta monete d'argento per la metabestia e cinque monete d'oro per la mezzasirena”

Alessandro si voltò verso Elisewin per chiederle se c'erano i soldi

“ signore non c'è problema per adesso ma...” la mezzelfa venne interrotta dal suo signore

“ va bene, prendiamo loro due, adesso”


 

le due ragazze vennero prese e imposte una magia di schiavitù.

“ Elisewin porta le due ragazze insieme a  Rahol e Liagor in una locanda, prendi delle stanze per noi” disse l'uomo e poi parlò al lottatore e al cacciatore “calmatele e interrogatele per sapere la loro storia e come sono finite prigioniere, io e Thain andremo da una parte”

“ dove andiamo signore?” domandò il guaritore 

“ in gendarmeria, mi serve sapere alcune cose da te mentre ci andiamo e vorrei parlare con un responsabile, Elisewin, una volta trovata la locanda raggiungici in gendarmeria” rispose l'uomo mentre la incantatrice annuì e insieme ai compagni e alle due ragazze ancora impaurite andarono a cercarsi una locanda.

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Capitolo 4
*** Le Schiave ***


Giunti sul posto vennero fatti accomodare nell'ufficio del commissario, un mezzonano che li offrì da bere

“ benvenuto signore, cosa devo la sua visita qui?” sebbene apparisse cordiale, il suo tono faceva intendere il fastidio della presenza dei suoi ospiti lì.

“ ho due ragazze comprate come schiave, non sembrano criminali, quindi mi domando come siano finite lì” disse Alessandro.

Il mezzonano fece una smorfia divertita

“ signore, tutti gli schiavi che abbiamo sono catturati in quanto criminali, non abbiamo motivo di prenderli dalla gente comune, le ricordo tra l'altro che ci sono truffatori nati, e che i loro tentativi di farsi passare per agnellini non funzioneranno davanti a un giudice, mi auguro che non abbiano davvero ingannato anche voi”

come ha detto Thain” pensò Alessandro “non ammetteranno un commercio di schiavi di gente normale” 

“ che ne sarà della ragazza che abbiamo catturato?” domandò l'uomo cambiando argomento

“ come tutti i criminali catturati, sarà condannata alla schiavitù, probabilmente già da stasera e domani verrà venduta al primo offerente”

“ la vorrei prendere io”disse Alessandro

“ signore, costerà un po', probabilmente non meno di cinque o dieci monete d'oro, parliamo di una rarità in quanto mezzavampira” disse il mezzonano sempre con la sua solita smorfia

“mi assicurerò di avere i soldi, sta giungendo qui la mia responsabile degli investimenti”

“ spero che non andrete in bancarotta per questo, ci sono stati evocati che hanno finito subito il loro viaggio perché hanno sperperato i propri soldi”

“ a livello finanziario non avremmo problemi e spero di avere precedenza su questo in quanto quella criminale l'abbiamo presa noi” disse Alessandro

“ non ci sono problemi su questo, ma dovrà aspettare comunque domani mattina...se non c'è altro” disse il commissario

“ la ringrazio per il tempo concesso” disse Thain e i due si alzarono.

Appena stavano per uscire il commissario parlò di nuovo “ pare che non si sia alzato alcun polverone, per cui da domani lascerete la città, verrete scortati ovviamente, ma è meglio per voi non trattenervi oltre qui”

Alessandro stava per dire qualcosa, quando Thain rispose per lui “ abbiamo compreso non si preoccupi di questo, porteremo subito i nostri affari fuori da questa città”

Elisewin arrivò in gendarmeria in quel momento e mise già i soldi per la mezzavampira, sette monete d'oro, non senza disappunto, perché per l'acquisto delle ragazze hanno speso buona parte dei propri investimenti

“ signore, domani dobbiamo assolutamente lasciare la città” disse Thain

“si, ho capito, scusami ma speravo di potermi imporre” disse Alessandro

“ si mio signore, ma si ricordi che non ha poteri assoluti, ci sono molti con una autorità come la sua e qui non ci sono scrupoli”

“ pensate che siamo in pericolo?” domandò Elisewin

“ forse no, ma lo scopriremo domani” rispose Thain.


 

Il trio raggiunse la locanda, Elisewin aveva una piccola stanza singola, mentre i ragazzi avevano una quadrupla, le schiave avevano anche loro una piccola stanza e in quel momento erano controllate da Rahol e Liagor.

Appena entrò l'uomo i due avventurieri lasciarono la stanza per riposarsi, non c'era pericolo in quanto la magia di schiavitù impediva di attaccare il proprio padrone e non erano più incatenate, le ragazze lo guardavano con timore, il giovane notò con disgusto il segno della maledizione, un sigillo ciascuno, una serie di catene aggrovigliate, alla ragazza volpina è stata messa tra i due seni, mentre alla mezzasirena al fianco destro dell'ombelico.

“ come vi chiamate?” domandò Alessandro e le ragazze risposero; 

“ io mi chiamo Raelia sono una metabestia e sono una guardiana, un membro delle guardie speciali della Gilda cui provengo”  

“ io mi chiamo Ninive e sono una mezzasirena e sono una barda, una cantastorie con l'uso della magia sebbene inferiore come livello a quella di una incantatrice” 

Un guardiano è un soldato speciale, abile al combattimento, capace di affrontare un forte mostro, ha delle regole da seguire, come obbedienza, lealtà e onestà, utilizzato anche contro la malvivenza e già questo è assurdo che potesse essere ella stessa una criminale. Una barda è effettivamente una cantastorie, cui capacità è intrattenere le persone con canti e balli ed è un supporto per un gruppo di avventurieri.

“ quindi siete avventuriere, come siete state catturate?” domandò l'uomo

“fummo ingannate da un duo, un mezzorco e una mezzavampira che chiedevano aiuto,dicendo che c'erano persone in pericolo in una struttura, insieme a noi c'erano altri due avventurieri e l'umana affidataci” disse Ninive

“ purtroppo io essendo una guardiana sono obbligata a intervenire e questa è stata la nostra rovina, sebbene era facile potesse essere una trappola” disse Raelia 

“ i nostri compagni fecero resistenza e vennero attaccati, Raelia provò anche lei a intervenire, ma venne bloccata subito, io e la nostra signora fummo circondati e dovemmo arrenderci, ci separarono e non sappiamo cose ne è stato di loro, i nostri compagni erano un mezzorco e un mezzelfo” riprese Ninive

“ purtroppo devo dirvi che dalla descrizione data, i vostri compagni sono morti, non so invece cosa sia successo all'umana che dovevate proteggere” la notizia sconvolse le ragazze, ma cercarono di riprendere subito coraggio “ erano nostri fratellastri” disse Raelia

“ siete sorelle quindi?” le ragazze annuirono, anche loro come per il suo gruppo, gli avventurieri di uno stesso posto sono fratellastri pensò Alessandro 

“ mio signore, che ne sarà di noi?” domandò Ninive 

“ non vi tratterò da schiave, sarete mie compagne di viaggio, non so bene come rimuovervi la magia di schiavitù, ma mi impegnerò affinché non l'avrete più”

le ragazze ringraziarono inchinando il capo, adesso sembravano più rilassate, “vi ringraziamo signore è gentile con noi” disse Raelia; Alessandro allora lasciò la stanza dopo ver detto loro di riposarsi, fuori ad aspettarlo c'erano Thain ed Elisewin.

“ sono sempre più convinto che queste ragazze sono vittime, è un racconto troppo elaborato per essere falso e comunque non vedo malizia in loro” disse l'uomo

“ lo penso anche io, mi pare che c'è qualcosa di troppo marcio all'interno della cittadella” disse Elisewin “ mi dispiace se per il momento non posso nulla contro la loro maledizione”

“ ed è per questo che dobbiamo lasciare subito la città è pericoloso per noi stare, qui, non possono attaccarci alla luce del giorno e dentro la fortezza anche di notte e dubito che domani ci attaccherà qualcuno tra i criminali in accordo con loro, ma lo saremo presto se rimaniamo e tentassimo di risolvere il dramma di questa città” disse Thain

i tre erano quindi d'accordo nel lasciare subito la città.


 

Il giorno seguente Alessandro accompagnato da Thain, Rahol e Liagor, andarono alla gendarmeria,furono accompagnati all'ingresso delle prigioni, la mezzavampira era lì in catene scortata da altre due guardie e dal commissario

“ gli è stata già imposta la magia di schiavitù a vostro nome, pensavamo potesse piacerle che fosse messo appena sopra il fondoschiena” disse il mezzonano lascivamente “ qui i documenti del rilascio” 

Thain a nome del suo signore impose un sigillo di accettazione,mentre Alessandro guardò la ragazza che aveva gli occhi abbassati, ma carichi di odio

“ partirete stamattina stessa giusto?” domandò il commissario, l'uomo rispose di si

Thain augurò buon lavoro, mentre Rahol e Liagor presero la mezzavampira e il gruppo uscì fuori verso la locanda dove ad aspettarli c'erano le ragazze con la carrozza già pronta

“ come ti chiami?” domandò Alessandro alla ragazza

“ Lilibeth stronzo” disse la mezzavampira, ma una scarica causata dalla maledizione gli venne addosso per aver risposto male al suo padrone

“ non ho intenzione di trattarti da schiava e vorrei che collaborassi con me, sei sempre stata una criminale o hai avuto un ruolo?”

“ sono una furtiva, quindi si in un certo senso sono comunque una criminale, ma se sei della Gilda è tutto legale come questo posto di merda” disse Lilibeth con una smorfia divertita

Un furtivo è capace di fare azioni normalmente considerati illegali come furti, ma anche assassini, abile nel combattere con agilità meglio di qualsiasi altro avventuriero e attaccare quindi di sorpresa, può essere tanto un abile combattente quanto un ottimo supporto.

“ Lilibeth, il tuo ruolo allora potrebbe servirmi” disse Alessandro

“ si, magari mi ordinerai anche di farti divertire a letto” disse sprezzante la furtiva

“ come ho detto non ti tratterò da schiava”


 

giunti in carrozza, salirono tutti e lasciarono la città scortati dalla gendarmeria fino all'uscita, una volta fuori proseguirono da soli, nel frattempo alla nuova ragazza furono tolte le catene

Raelia e Ninive guardavano con odio Lilibeth

“ tu sei quella bastarda che ci ha ingannata chiamando aiuto e invece era una trappola, hai ucciso i nostri compagni” disse la metabestia con odio

“ siamo schiave del nostro comune padrone adesso, meglio no?” disse come divertita la mezzavampira“ si l'ho fatto e non potete immaginare perché”

“ per sopravvivere sei stata costretta dalla stessa cittadella a fare questa cosa, giusto?” domandò Elisewin cercando di calmare le acque

la furtiva guardò la incantatrice stupita

“ abbiamo capito che c'è qualcosa che non va” disse Thain “voi ragazze siete tutte vittime”

“ raccontaci tutto Lilibeth” ordinò Alessandro


 

la città era in una stato pietoso perché governata da un gruppetto di signori che ha tutto l'interesse a mantenere tale la situazione, la gendarmeria ovviamente è roba loro; con questa situazione la popolazione è costretta a lavorare nel peggior modo possibile per ingrassare quelle persone che una volta gestivano la Gilda locale, Lilibeth doveva essere una avventuriera, ma essendo della città, si ritrovò a fare la criminale.

“ con me agiva un mezzorco, era un ramingo e faceva parte di un gruppo, fu costretto anche lui a lavorare in questa situazione”

“ mi dispiace molto, avessi saputo, avrei cercato un modo per contattarlo” disse Alessandro. 

Un ramingo è come un cacciatore, ma conosce meglio tutte le terre selvagge e ricercare tracce di passaggi, ed è un abile combattente sebbene più ravvicinati che a distanza rispetto a un cacciatore.

“ ormai è andata così, appartengo a te adesso, spero che sarai migliore di quei pezzi di merda che mi hanno ridotto così”


 

accampati verso sera iniziarono i turni di guardia, Raelia si offrì per prima.

Si erano appena addormentati tutti, quando la guardiana gridò, non ci fu tempo per prendere le armi, un mezzorco puntava un coltello alla gola della metabestia

“ liberate Lilibeth, ora” ordinò

“ Uzdal!” disse la mezzavampira , cercando di andare verso di lui, ma si bloccò non avendo il permesso di Alessandro

“ Lilibeth, ti porterò via da qui subito”

“ non abbiamo modo di liberarla dalla maledizione” disse Elisewin

“ e se farai del male alla metabestia, morirai”disse Alessandro “ Lilibeth non è prigioniera, e ci ha raccontato la vostra situazione, cerchiamo di parlarne con tranquillità”

Rahol aveva già preso la sua spada e Liagor era già pronto a intervenire, il mezzorco capì solo allora di aver fatto un grave sbaglio, si era lasciato prendere dal forte legame che aveva con la sua compagna

“ hanno ragione loro Uzdal, lascia la ragazza e parliamo, non sono cattive persone”

il mezzorco lasciò la presa e Raelia si allontanò subito da lui

“ posiamo tutti le armi adesso” ordinò Alessandro,che aspettò che tutti lo facessero prima di parlare di nuovo

“ tu quindi dovresti essere il compagno di Lilibeth, una volta eri un ramingo”

“ ecco perché sei riuscito a prendere di sorpresa una metabestia, siete dei cacciatori, più abili di noi, sebbene più selvaggi”disse Rahol

ci furono scambi di parole, la tensione sembrò scemare

“ quindi adesso cosa succederà?” domandò Lilibeth

“ se il ramingo è d'accordo, si unirà a noi, faremo gruppo, troveremo un modo di liberarvi dalla maledizione e intanto mi aiuterete nel mio viaggio” disse Alessandro “ come tutti anche tu verrai pagato per i servigi”

“ verrai iscritto alla Gilda di nostra provenienza è possibile farlo”disse Thain “ ancora non posso farlo per le ragazze sotto la maledizione, perché considerate proprietà purtroppo”

“ starò con voi affinché non trattiate male Lilibeth e comunque mi sembra una offerta di lavoro di gran lunga migliore di quello che avevo prima” disse Uzdal

“ non ti hanno fatto niente per il nostro fallimento?” domandò la furtiva

“ mi nascosi subito, fortunatamente ho riconosciuto la carrozza che stava uscendo e li ho inseguiti, perché sono riuscito a vederti”

“ saremo un po' stretti con una carrozza sola” disse Liagor

“ ho portato il mio cavallo con me, non c'è problema” replicò il mezzorco

Uzdal e Lilibeth si abbracciarono ora che la situazione è stata risolta, per poi staccarsi subito, erano felici di vedersi di nuovo

“ siete molto legati” disse Thain

“ ci siamo fatti forza a vicenda, Uzdal era un ramingo, che in una avventura aveva appena perso i suoi compagni e non voleva tornare indietro alla sua Gilda di origine spacciandosi per morto, venuto in città ci conoscemmo e mi fece da spalla per i furti di commissione nelle località vicine, finché la gendarmeria ci ordinò di fare quel lavoretto di inganno” disse Lilibeth

“ ero con altri tre compagni scortavamo un umano, purtroppo un branco di mostri ci attaccò, ma erano troppi, io sopravvissi per miracolo, dei passanti ci hanno visto e videro che ero ancora vivo, una volta ripreso andai in quella città e incontrai Lilibeth”

“ hai modo di riprendere il tuo ruolo, e adesso siamo anche numerosi” disse Alessandro

“ e molti di noi sono combattenti” disse Liagor

“ ed eterogenei, risulteremo magari equilibrati” disse Rohan

“ Raelia, Ninive e Lilibeth gli serviranno delle armi nuove oltre che dei vestiti” disse Elisewin, le ragazze erano effettivamente vestite di stracci ed erano disarmate “ appena arrivati alla prossima città provvederemo a questo sebbene dobbiamo pensare di cercare un lavoro, abbiamo già speso parecchio”

“ci sarà la Gilda locale a indirizzarci su questo” intervenne Thain

“ direi che sia il caso di riposarci, te la senti di continuare il turno di guardia Raelia?” domandò Alessandro alla metabestia che rispose positivamente.

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Capitolo 5
*** Il Gruppo si è Formato ***


Il giorno dopo il gruppo raggiunse Golfo Verde una città che si affaccia sul mare, si fermarono alla prima locanda buona che trovarono. 

“ Elisewin porterà le ragazze a trovare dei vestiti adatti e delle armi, mentre noi ragazzi invece andremo alla Gilda per l'assunzione di Uzdal come nuovo membro del gruppo, l'appuntamento è all'ora di pranzo qui” disse Thain.

Senza problemi, nonostante Uzdal dovette dichiarare che non era più scomparso e pertanto la procedura risultò essere un po' lunga, il mezzorco venne riconosciuto come nuovo membro del gruppo di Alessandro

“ al vostro servizio mio signore” disse Uzdal ad Alessandro “ è un piacere per me tornare in attività”

“ sono contento anche io che puoi tornare a una vita normale” disse Alessandro “ andiamo a vedere come stanno le ragazze adesso,ci staranno aspettando”

“ prima non ci dimentichiamo di cercare un lavoro qui signore” disse Thain “ chiederò subito in segreteria”

“ è vero, hai ragione, ci andiamo tutti”

Preso il nuovo lavoro e raggiunta la locanda, poterono trovare Raelia che finalmente sembrava davvero una guardiana con una armatura leggera e una spada da combattimento, Ninive con un corpetto che risaltava molto le sue forme e una gonna,con una piccola spada e un flauto traverso e Lilibeth che aveva dei vestiti leggeri, abbastanza scoperta in quanto gambe, braccia e pancia lo erano, con un grosso coltello alla cintura dietro la schiena.

“ adesso sembrate delle persone normali e non più prigioniere” disse Alessandro “ vi piacciono i vestiti?”

“ li abbiamo scelti noi” disse Ninive

“ li abbiamo presi basandoci sui vestiti che avevamo prima”disse Lili

“ come anche le armi” disse questa volta Raelia

“ iniziamo la riunione al tavolo per il lavoro che dobbiamo fare tutti insieme” disse Thain


 

si sederono tutti a tavola, fu Thain a parlare

“ in questa città c'è un Labirinto, come sapete, le città più prosperose sono tali perché ne hanno uno in quanto è possibile recuperare tesori, il problema è che sono piene di mostri”

“ questi tesori possono valere molto e andrebbero a coprire le spese che abbiamo fatto finora se riusciamo a recuperarne un po', per questo valore molti avventurieri ci entrano” intervenne questa volta Elisewin

“ e noi siamo messi bene, perché oltre a essere numerosi siamo anche eterogenei, so che servirà molto orientamento, io e Uzdal potremmo essere molto utili per questo” disse Rahol

“ l'unica cosa è che dovreste andarci solo voi, io non posso non potendo usare né magie né tecniche di combattimento e non ho armi” disse Alessandro

“ mio signore, possiamo proteggerla” disse Raelia

“ non possiamo, non sappiamo i pericoli del Labirinto, siamo sempre una squadra nuova e il nostro signore in presenza ci sarebbe più da ostacolo che di aiuto” disse Liagor

“ direi che è corretto quanto hai detto” disse Uzdal al combattente “ comunque solo noi dovremmo portare a termine il lavoro”

“ dobbiamo comunque organizzarci su come combattere, non credo che potremmo andare a caso” disse Lilibeth

“ uno di noi quindi ci farà da supervisore durante i combattimenti” disse Ninive, Thain, Elisewin e Rahol annuirono

“ nelle retrovie ci dovranno essere per forza Elisewin che come incantatrice gli servirà tempo per le sue magie e Ninive per lo stesso motivo, quindi sarete voi che visionerete la situazione in battaglia” disse Thain

“ io quindi dovrò starvi a fianco, mentre gli altri combatteranno” disse Lilibeth

“ e guarderai le spalle anche al mezzonano essendo guaritore è tra le figure più importanti” disse Uzdal alla compagna “ io, il cacciatore e il lottatore staremo in prima linea”

“ cercate di stare attenti e non esagerate, se vedete che la cosa è difficile tornate indietro” disse Alessandro “uff..vorrei anche io andare con voi”

“ non siamo bambini mio signore, andrà bene” disse Liagor sorridendo

“ bene, non credo ci sia molto altro da dire, c'è solo un modo per capire come andrà” disse l'uomo


 

il giorno dopo la mattina presto andarono nel Labirinto, ad Alessandro gli fu consigliato di andare alla Gilda per maggiori informazioni sul mondo, cose che fece e lesse delle mappe e studiò un po' di cultura, economia e leggi del posto.

Entrarono un gruppo nella Gilda locale, Alessandro notò che sembravano dei brutti ceffi in numero di quattro, che accompagnavano una umana. Stavano andando in segreteria quando lo notarono, l'umana si avvicinò a lui, era una orientale giovane, all'incirca della sua età

“ mi chiamo Akame, sono un evocata come te, tu dovresti chiamarti Alessandro giusto? Sei italiano” 

“come fai a sapere il mio nome?” 

“sei stato a Discarica, vorrei parlare un po' con te” disse la donna

“ cosa vorresti da me?” domandò l'uomo

“ affari, semplicemente affari” rispose l'orientale


 

Andarono solo loro due in un una piccola stanza offerta dalla Gilda


 

“ mi hanno offerto a essere la nobile di quella città, garantendomi potere e protezione, nonostante la situazione di criminalità”disse la donna

“ vorresti quindi portare ordine lì?” domandò Alessandro

“ordine mantenendo lo status quo” rispose Akame “ e tale vorrei che rimanesse”

“ e con questo cosa vorresti da me?” disse quindi l'uomo

“ assicurarmi che tu non metta il naso negli affari nella mia città” rispose la donna

“ l'abbiamo lasciata subito, quella città non mi interessa” il giovane squadrò la donna

“ mi fa piacere sentirtelo dire, ero preoccupata del contrario”

“ non ho potere e motivo per fare diversamente”

“ bene, allora non ci sono problemi se ti dicessi che vorrei non ci mettessi mai più piede”

“ non  che sia un luogo che mi attiri starci” disse Alessandro

“mi fa piacere sentirlo, non ci sarà quindi bisogno di lasciare nessun soldo allora per farti desistere”

“ soldi?”

“è il mio investimento se avresti mostrato un minimo di resistenza o dubbio, ma vedo che non ce né bisogno” disse la donna sorridendo

quindi la corruzione è investimento adesso” pensò l'uomo “ ma perché dovrei averti impensierito molto?”

“ beh hai avuto da ridire al commissario sul metodo di schiavitù che abbiamo e pensiamo che hai tratto qualcosa che per noi sarebbe un danno d'immagine se si divulgasse” rispose la donna

“ non so davvero cosa dire” mentì Alessandro

“ tu hai due ragazze avventuriere e una importante nostra subordinata che abbiamo dovuto sacrificare come schiave, deduco che come minimo le hai fatte parlare” disse la donna che lo guardava molto seriamente adesso, Alessandro trasalì, ma riprese subito il controllo

“ le schiave sono schiave giusto? Così si guardano”

“ oh certamente, su questo hai ragione, ma chissà se i padroni li guardano in questo modo”

“ ripeto non ho alcun interesse per quella città” 

“ me lo auguro” disse la donna “ vi lascio ai vostri affari, per noi questo incontro è stato proficuo”

Alessandro rimase nella stanza, quando la donna uscì.

la faccenda è seria se addirittura un evocata mi ha cercato per dirmi queste cose


 

Cominciava a farsi tardi e Alessandro dopo i suoi studi alla Gilda tornò alla locanda, c'erano un paio di vicoli da superare prima di arrivarci passando dalla strada principale, si sarebbe accorto giungendo in una piazza. Superato il primo vicolo si trovò davanti i quattro mezzosangue che stavano con l'umana alla Gilda..e non sembravano molto amichevoli 

“un umano non dovrebbe andare in giro senza scorta, non si sa mai chi potresti incontrare” disse un mezzognomo ridendo come anche gli altre tre compagni, un mezzonano, un mezzorco e un mezzohalfing

“ che cosa volete?” domandò preoccupato Alessandro sulla difensiva

“ credo che sia ovvio” tutti e quattro tirarono fuori dei coltelli

Alessandro non fece in tempo a scappare...due figure spuntarono alle sue spalle contro i quattro, l'uomo riconobbe Lilibeth e Liagor e un attimo dopo stavano al suo fianco Raelia,Uzdal e Rahol tutti e cinque già con le armi in mano

“ mio signore siamo qui” disse Thain più indietro con Elisewin e Ninive

Alessandro era felice di vederli, tuttavia li vedeva che erano molto provati, l'avventura al Labirinto doveva essere stata dura.

La furtiva e il lottatore avevano già ingaggiato battaglia contro il mezzognomo e il mezzohalfing, gli altri due stavano reagendo ma dovettero affrontare Raelia e Uzdal, Rahol intervenne subito dopo aspettando Thain che corse anche lui per ingaggiare battaglia, mentre Ninive fece un canto magico per dare forza ai compagni e Elisewin si stava concentrando per evocare un incantesimo.

non ci sono incantatori nel gruppo di quella donna, bene” pensò Alessandro

la incantatrice lanciò un incantesimo che stordì il mezzognomo e il mezzohalfing, mentre gli altri uccisero il mezzorco e il mezzonano.

“ bene abbiamo preso questi due almeno” disse Thain, ma questi subirono delle convulsioni, facendogli schiumare dalla bocca; il guaritore cercò di fare una magia di guarigione, ma fu inutile, morirono

“ maledizione” disse Rahol imprecando

“ sono stati maledetti, questa non è una magia di primo pelo” disse Elisewin

“ perché avrebbero dovuto attaccare il signore” disse Liagor

“ lo so io” disse Alessandro

“ mio signore, adesso dobbiamo spiegare questo fatto alla gendarmeria locale, non ci sarà problemi perché passera per legittima difesa, ci racconterà con calma più tardi” disse Thain


 

Fatta sera inoltrata, il gruppo poté questa volta tornare alla locanda, Alessandro avrebbe voluto passare alla Gilda per avere informazioni su quella donna orientale, ma era ormai tardi e il posto era chiuso

“ chi ha messo quella maledizione su quelle persone è un incantatore esperto, ma chi?” si domandò Elisewin, Alessandro raccontò tutto

“ a Discarica c'erano alcuni cui è stata messa tale maledizione, in realtà anche io avrei dovuto averla per via dell'ultimo compito che avevo con loro, perché in genere lo hanno chi ha un compito importante, ma fui risparmiata per la mia bravura a ingannare, senza contare che ai mezzovampiri tali maledizione risultano più deboli” disse Lilibeth

“ mio signore, ci descrivi questa donna” chiese Raelia, Alessandro lo fece

“ sembra la nostra signora, Raelia” disse Ninive “ ma come è possibile?”

“ un umano è troppo importante e se lei ha accettato quella realtà, fa comodo a chi dietro le quinte la governa” disse Rahol 

“ dobbiamo lasciare la città subito allora, magari già da domani” disse Thain

“ ma siamo riusciti a sconfiggere queste persone senza problemi e dubito che possono fare qualcosa in questa città” disse Liagor

“ possono ucciderci in molti modi e senza usare la forza” disse Uzdal “ha ragione il guaritore, dobbiamo andarcene subito” 

“ adesso abbiamo abbastanza soldi per proseguire il viaggio, abbiamo raccolti molti tesori nel Labirinto” disse Elisewin

Alessandro era preoccupato

“ mio signore” disse Ninive “ va bene così, a quest'ora io e Raelia saremo state vendute a chissà chi, magari stuprandoci ripetutamente” 

“ è bene che ci abbia salvati lei” disse Raelia

“ anche io lo stesso, probabilmente mi avrebbero uccisa, quello che hai fatto per noi, ci ha salvati la vita” disse Lilibeth

“ a tutti noi” disse Uzdal “ per questo le siamo fedeli”

“ anche senza la maledizione della schiavitù” concluse Lilibeth, Ninive e Raelia concordarono

“ grazie ragazzi...beh sarete stanchi, vi conviene lavarvi e andare subito tutti a letto, domani allora partiremo subito” disse Alessandro 

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Capitolo 6
*** Minacce e Liberazione ***


Il giorno dopo partirono lasciando Golfo Verde in direzione nord, fiume Teve verso l'omonima città

“ non è molto lontana, sono due giorni da qui, ed è come Golfo Verde all'incirca ma senza mare” spiegò Rahol

“ ragazzi non vi ho ancora ringraziati abbastanza per ieri, se non foste arrivati in tempo, sarei morto” disse Alessandro

“ è stata una fortuna certo” disse Thain

“ quindi la prossima volta sarà meglio che qualcuno stia sempre con voi, sebbene sarebbe comodo che andiamo tutti insieme in un Labirinto” disse Elisewin

“ mio signore, mi offro per insegnarle a usare la spada” propose Raelia “ così potrà in parte difendersi da solo e magari venire con noi nel Labirinto”

“ il Labirinto non è roba da purosangue, non è ben visto” disse Elisewin

“ ma l'idea della ragazza metabestia non è male, in ogni caso qualcuno dovrà stare con voi signore” disse Uzdal “ mi propongo per tale compito”

“ amico mio, in un labirinto io e te siamo quelli più utili,l'orientamento e il senso da cacciatore servono tantissimo e tu lo sai” disse Rahol

“ mi offro io, in fondo da sempre sono stato assegnato come guardia del corpo del signore” disse Liagor

“ vorrei anche io stare con te” propose Lilibeth ad Alessandro, anche Raelia si propose

“ io non so se sarò adatta come guardia del corpo, forse è meglio che vado al Labirinto” disse Ninive

“ io ed Elisewin saremo più utili nel Labirinto, quindi direi che per forza dovranno rimanere con voi   il combattente e la furtiva” disse Thain “ la guardiana infatti sarà più utile al Labirinto, ma nulla gli vieterà di insegnare al signore a combattere”

“ due persone credo che siano più che sufficienti a stare con me, l'unica cosa è che i nostri nemici erano almeno quattro, ma nulla vieta che ne incontreremo di più” disse Alessandro esponendo il suo dubbio

“ può usare la maledizione della schiavitù per “comunicare” con noi” spiegò Elisewin “in questo modo Raelia e Ninive sapranno del vostro bisogno di aiuto, basta semplicemente desiderare la loro presenza”

Alessandro fu d'accordo per la divisione di questi compiti.


 

Giunsero alla città di Teve e si sistemarono subito in una locanda e visitarono la Gilda locale per ottenere il permesso a entrare nel Labirinto, il giorno dopo si sarebbero divisi ognuno per i propri compiti.


 

Il Giorno dopo Alessandro, seguito da Liagor e Lilibeth andò alla Gilda per i suoi studi, stava in una stanza privata concessa per lui, mentre i suoi collaboratori erano fuori a fare la guardia quando sentì bussare

“ avanti” disse ed entrò Lili preoccupata

“ ehi, c'è un tizio che vuole parlare con te, abbiamo controllato che è pulito, ma potrebbe comunque farti del male a mani nude a mio avviso, lo conosco è un tizio di Discarica”

“ fatelo entrare, sarete presenti anche voi” disse Alessandro teso

il tizio in questione è un mezzoaviano, metà uccello e metà uomo, il viso è umano a parte gli occhi, la forma è umanoide, le braccia e le gambe sono umane ma piumate; l'essere sorrise all'uomo

“ vengo in pace signore” disse l'uomo uccello, tutti si sederono intorno alla scrivania in cui stava l'evocato

“ l'ultima volta non è stato così però” disse Alessandro

“ deve sapere che non tutti nella nostra città amiamo dialogare, si preferisce eliminare il problema fisicamente, ma vorrei che sappia che per la mia signora e il Consiglio, come anche per il commissariato non è così” disse la creatura che si presentò con il nome di Claven ed è uno dei portavoce del commissariato

“ cosa vuole la città ancora da me?” domandò l'uomo

“ lei signore è ancora un evocato senza un posto in cui stabilirsi, le offriamo il governo della città insieme alla nostra signora e tutto ciò che ne comporta”

“ una situazione stabile e duratura in questo mondo insomma” disse Alessandro

“ certo, ovviamente siamo disposti a migliorare la situazione in città se lo desidera, con l'abolizione della schiavitù nascosta ai danni degli avventurieri, la riduzione della povertà assoluta e la criminalità totalmente sotto le dipendenze del Consiglio e quindi niente bande indipendenti e quindi nessuna situazione pericolosa per gli avventurieri”

una situazione che già potrebbero fare però” pensò l'evocato “ e in cambio si assicura il mio silenzio verso la città giusto?”

“ esattamente, la sua intelligenza è acuta signore”

“ ho una domanda...avreste potuto uccidermi lì, perché non lo avete fatto?”

“ non siamo assassini spietati signore e come ho detto, ai piani alti non hanno interesse a fare tali cose, pensiamo che tutto si risolva con una bella chiacchierata” spiegò il mezzoaviano

“ capisco, beh puoi riferire che rimango nella mia posizione e che quindi non sono interessato a questa offerta” disse Alessandro

“ 100 monete d'oro per iniziare non bastano signore?” disse Claven sorridendo, Liagor e Lili assunsero una faccia sbalordita

“ sa, una cosa in cui non ho mai aspirato in vita mia è la corruzione, lo ripeto nuovamente, non sono interessato”

“ capisco..è un dispiacere” disse alzandosi l'uomo uccello “ mi rincresce informarla che allora lei sarà considerata una minaccia per noi”

Lili stava per alzarsi tirando fuori il suo grosso coltello, ma venne fermata dal suo signore

“ ambasciatore non porta pena” gli disse

“ riferirò quanto è stato discusso qui” disse “ ti saluto Lilibeth, mi sarebbe piaciuto averti di nuovo come alleata, ma da questo gesto presumo che ormai hai un nuovo padrone..anche se non avessi quella maledizione” detto questo uscì

“ signore, facciamo venire gli altri?” domandò Liagor

“ non c'è ne bisogno per adesso, ma in ogni caso questa situazione non ci voleva”

“ maledetti bastardi” disse Lilibeth “ non è giusto che dobbiamo scappare all'infinito”

“ stasera ne parliamo con tutti e prenderemo una decisione” disse Alessandro preoccupato


 

A sera si riunirono tutti a tavola alla locanda, venne chiesto un tavolo abbastanza distante da non farsi sentire dagli altri clienti vicini, Alessandro raccontò tutto

“ mi dispiace, ma personalmente non avevo intenzione di accettare la sua proposta”

“ non che fosse una garanzia di sicurezza comunque, magari ci avrebbero uccisi tutti una volta giunti lì” disse Thain

“ non potevamo accettare, la vostra decisione signore non poteva essere diversamente” disse Rahol

“c'è un altro problema, dobbiamo sbrigarci a liberare le nostre ragazze dalla maledizione della schiavitù, a Teve finora c'è tolleranza perché non c'è stato un controllo, ma in moltissime città la schiavitù è illegale e penalmente perseguibile, questo ci impedirebbe di accedere a quelle zone e ai Labirinti” spiegò Alessandro “ e nella Gilda ho trovato una possibile missione da fare”

“ di che si tratta?” domandò Lili

“ una elfa purosangue è alla ricerca di un monile della sua razza perduto durante la Grande Guerra, di recente si è scoperto che si trova in questo Labirinto e ha messo una ricompensa sul suo ritrovamento; è di alto livello come il suo essendo una maga considerata forte, ma ho la possibilità di arrivare per primo alla trattativa, il resto ovviamente dipende da noi che lo ritroviamo” disse Alessandro

“ converrà che ci andiamo tutti vero? Nel Labirinto intendo” domandò Uzdal

“ considerata l'importanza direi di si” disse Rahol

“ non possiamo però lasciare il signore senza protezione” disse Elisewin

“ è un rischio, ma credo che l'unica cosa da fare sia portare il signore con noi” disse Liagor

“ci saremo tutti a proteggerlo, ma è rischioso” disse Ninive

“e ricordavo che i purosangue non è permesso l'accesso al Labirinto giusto?” domandò Raelia

“ giusto c'è anche questo problema” disse Alessandro sconsolato

“ posso creare una magia di illusione, ti farò sembrare un mezzosangue” disse Elisewin

“ sarebbe l'ideale, nessuno verrà a saperlo e se lo vedono diciamo che è un possibile nuovo membro cui bisognerà vedere se ne farà parte” disse Thain

“ è una missione difficile, proteggere il nostro signore e prendere quel monile” disse Raelia

“ gli proporrò un accordo, il monile in cambio della liberazione della maledizione di una di voi, e uno sconto per un'altra, il resto lo paghiamo a prezzo pieno” disse Alessandro

“ dobbiamo vedere se accetterà” disse Thain

“ dobbiamo provarci” concluse l'uomo “ per prima cosa però devo andare dalla signora elfa”


 

Alessandro riuscì a incontrarsi il giorno dopo con la maga in questione, esponendogli subito la proposta e garantendo sul successo della missione

“ beh posso anche sfruttare questa cosa a mio favore..Ewendill, la liberatrice di schiavi, mi piace anche come titolo” disse l'elfa

“ abbiamo un accordo allora?” domandò l'uomo

“ beh il vantaggio l'ho più io che voi umano, a quanto pare ci tieni ai tuoi sottoposti, molti altri avrebbero cercato di tirar fuori qualcosa di più a proprio favore” rispose la maga 

“ sempre meglio assicurarsi l'appoggio di qualcuno, alla fine ritorna tutto alla propria utilità” disse Alessandro, Ewendill sorrise

“ immagino di si...bene, una volta che lo avete recuperato, portalo insieme alla parte dei soldi alla piazza centrale della città, vi lascio una mappatura di dove dovrebbe essere il monile, vi sarà utile”


 

I ragazzi del gruppo di Alessandro entrarono nel Labirinto, il loro signore è stato imposto una illusione che gli fece apparire come mezzodemone

“ non è un po' troppo appariscente Elisewin?” domandò Thain

“ si, ma impedisce anche di fare troppe domande, i demoni sono comunque rispettati e temuti, anche tra i mostri e questo magari gli darà qualche schance a non essere bersagliato” spiegò l'elfa.

Entrati nel Labirinto guidati dal cacciatore e dal ramingo che si occuparono della mappa, ci fu un grande silenzio e una certa oscurità, ma era possibile muoversi in quanto di tanto in tanto delle luci erano presenti nei corridoi, emanati da pietre.

come in un anime giapponese fantasy” pensò Alessandro

“ arrivano” dissero insieme Uzdal e Rahol

Una serie di mostri lucertola apparvero davanti al gruppo attaccandoli, erano abbastanza numerosi, impegnando tutti i ragazzi,anche Alessandro si trovò davanti ad alcuni, ma questi erano restii ad attaccarlo

non si muovono” pensò l'uomo che teneva in mano una spada prestatagli da Uzdal; una creatura lo attaccò, Alessandro ricordandosi di una movenza insegnatagli da Raelia rispose all'attacco,riuscendo a uccidere la creatura

“ c'è l'ho fatta”disse, ma altre due lo attaccarono, Alessandro lì per lì si impanicò, fortunatamente Raelia intervenne velocemente uccidendo i mostri

“mio signore sta bene?”domandò la meta bestia

“ grazie Raelia, mi hai salvato” disse l'uomo “lei è di tutt'altra pasta è abituata a combattere” pensò poi 

Continuarono a seguire il Labirinto grazie alla mappatura , incontrando di tanto in tanto i mostri ma riuscendo, grazie alle abilità del gruppo stesso e del suo numero a respingere gli attacchi

“ qui davanti ci dovrebbe essere il monile” disse Rohan indicando una entrata

“entriamo” ordinò Alessandro

La stanza era piccola, ma il monile ornava una statua.

“ dobbiamo levarla, senza attivare la statua, se la collanina tocca per sbaglia una parte della statua si attiva” disse Elisewin

“ci provo io” disse Lilibeth che con le sua abilità furtive, mischiata con la sua abilità da vampira, riuscì, sebbene con una certa tensione a togliere il monile da lì

“ c'è l'ha fatta” disse Alessandro contento

“ usciamo subito,la statua si attiverà entro breve, ma se ci allontaniamo abbastanza eviteremo l'incontro” disse la incantatrice, il gruppo non se lo fece ripetere, uscendo dalla stanza immediatamente e correndo il più velocemente possibile verso l'uscita.


 

Ottenuto il monile, e tornati in superficie, lo presentarono alla maga elfa nella piazza centrale

“ hai adempiuto alla tua parte dell'accordo, ora pubblicamente, farò il mio” disse Ewendill, mentre i suoi servitori presero ciò che spettava alla sua signora

le tre ragazze vennero poste davanti a lei e la maga attuò l'incantesimo di liberazione nella lingua della sua razza. Una sorta di fumo nero uscì dai loro corpi facendoli soffrire un po'

“ è la maledizione che viene tolta, non preoccupiamoci per loro, staranno bene” rassicurò Elisewin

la maledizione venne tolta, e la maga era sfinita

“il..nostro..accordo...è adempiuto..”disse l'elfa stanca, ma sorridente

“siamo libere...”dissero insieme le ragazze non più schiave, Alessandro era felice per loro, come tutto il resto del gruppo. Ora però dovevano lasciare subito la città per la prossima meta.

“ Thain, fa iscrivere le ragazze a nome della nostra Gilda e prepariamoci per la partenza”

ordinò Alessandro

“ va bene signore” rispose il mezzonano

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Capitolo 7
*** Il Gruppo è in Pericolo ***


“ dobbiamo fare di nuovo dei lavori redditizi, abbiamo speso troppi soldi” disse Elisewin ad Alessandro, il gruppo si stava dirigendo verso la città di Podga

“ si hai ragione, ma ne è valsa la pena” disse il suo signore

“ nel prossimo Labirinto ci impegneremo molto per ripagare questa perdita” disse Raelia che volle parlare per tutte le ragazze liberate dalla maledizione della schiavitù

“ mi impegnerò anche io” disse Ninive

“ a quanto pare dovrò lavorare sodo” disse Lilibeth senza molto entusiasmo guardando il suo signore con un occhio aperto e l'altro chiuso avendo le mani dietro la testa

“ ma il nostro signore non può andare con noi nel Labirinto, in questo periodo c'è una festa a Podga e sicuramente verrà invitato” affermò Thain

“ come guardia del corpo rimarrò con lui” si propose Liagor

“ per la cifra che dobbiamo recuperare dobbiamo essere in molti al Labirinto, non possiamo rimanere con lui più di due” disse Rohan

“ sei persone nel Labirinto vanno bene, e quelli che combattono meglio” disse Uzdal

“ rimarrei io, ma un guaritore servirà nel Labirinto, sebbene a una festa mondana la mia presenza può essere utile”disse Thain

“ non montarti la testa”disse Elisewin “ verrei io, ma sarò più utile in missione”

“ Ninive, tu resta con me, una cantastorie in una festa va bene,ma mi servirà comunque una guardia del corpo, non me ne volere Liagor, ma credo che chiederò a Uzdal di rimanere, per quanto un monaco sia forte un mezzorco mette sempre soggezione” disse Alessandro

“ non è l'apparenza che conta mio signore, ma obbedirò”disse Liagor

“ io sarei più utile in missione però” disse il ramingo

“ c'è già Rahol, va bene che rimani tu” disse Alessandro che notò ancora una volta Lilibeth che lo guardava, come anche Ninive che sembrava felice di poter rimanere con lui

“ mio signore, vorrei però approfittare di questo tempo per allenarti con la spada” disse Raelia che guardava la sua sorellastra con una punta di invidia

“ ma certo” disse Alessandro notando tutto questo non con imbarazzo

 

Ninive venne portata per la festa nel palco cittadino, una sorta di anfiteatro, dove poté esibirsi, Alessandro insieme a Uzdal si trovava nella parte alta centrale del palco, ospite di un nano purosangue, la barda intrattenne gli spettatori con la sua voce e il suo ballo.

“ eccezionale, la sua collaboratrice è veramente brava”disse il nano entusiasta, aveva le fattezze come Thain, ma era pelato e la pelle ricordava quella di una roccia e la barba delle radici, gli occhi neri come la pece “ mi piacerebbe tanto che potesse lavorare per me” disse infine

“ capisco il suo interesse, ma non ho intenzione di venire meno al contratto con lei e dubito fortemente che lei farebbe altrettanto, qualsiasi offerta possa proporre” rispose Alessandro

“ sciocchezze, mi dia la possibilità quantomeno di provarci, le sirene sono ricercate come anche le mezzeumane e ricercano il miglior offerente, sono capitati casi in cui queste ultime vengono rapite per essere fatte schiave per il loro valore” replicò il nano

“ immagino...beh può provarci, ma io l'ho avvertita” disse Alessandro rimanendo disgustato del fatto che la ragazza era stata fatta schiava per davvero.

Uzdal nel frattempo era molto concentrato a notare qualsiasi comportamento strano, ma non ci fu nulla che potesse meritare la sua attenzione.

A fine spettacolo il nano andò da Ninive proponendogli di rimanere a lavorare da lui, nemmeno con cifre che erano piuttosto alte convinsero la ragazza

“ grazie signore, ma come le ho detto, per qualsiasi cifra non ho intenzione di licenziarmi dal mio attuale datore di lavoro” disse la ragazza chinando il capo e mantenendolo per tutta la conversazione

“ non ci posso credere, qualsiasi avventuriero si sarebbe licenziato, una fedeltà così forte immagino è perché c'è forte affetto” fece presente il nano

“ si signore, il mio attuale titolare mi ha aiutato molto e per questo, senza spiegare i dettagli, non posso lasciarlo” disse Ninive

il nano notò il segno di una cicatrice da poco scomparso vicino all'ombelico della ragazza “ eri una schiava, il ragazzo ti ha liberato immagino”

“ è così signore” disse la barda

“capisco...beh lo accetto...in ogni caso devo ricordarvi che posso ospitarvi nella mia tenuta solo per questa notte, domani purtroppo dovrete lasciare la mia dimora, devo aspettare altri ospiti per affari, mi rincresce molto, ma il lavoro è il lavoro” si scusò il nano in realtà senza essere imbarazzato, ma anzi pronunciando tali parole in maniera stizzita.

“ non si preoccupi, lasceremo la sua dimora domani mattina presto” disse Alessandro “praticamente ci caccia per non essere riuscito a ottenere ciò che vuole, che stronzo”.

 

Tornarono dal Labirinto il resto del gruppo, anch'esso ospitati dal signore locale, sono riuscito a fare un ottimo lavoro,ottenendo abbastanza soldi da partire subito e coprire parte delle precedenti spese.

“ così pare che al signore locale non gli sia andata giù il fatto di non avere Ninive..mah” commentò Thain deluso

“ dobbiamo sempre muoverci, questo non aiuta” disse Elisewin che tra un foglio e un altro verificava il bilancio del gruppo

“ ormai è andata, domani partiremo presto e andremo a Fasto” disse Alessandro

Uzdal e Rahol annuirono “ è un lungo viaggio ma ci arriveremo senza problemi, la strada è sicura” disse il mezzorco

“ si, venne costruita una strada abbastanza ampia e possono passare degli battaglioni, non dovremmo avere pericoli di briganti” confermò il mezzognomo

“ mi dispiace aver causato questo problema, ma non potevo farlo” disse Ninive scusandosi

“non hai nessuna colpa Ninive” disse Alessandro

“ hai fatto ciò che consideravi più giusto” disse Lilibeth “hai avuto sicuramente più coraggio e senno”concluse poi guardando a terra a voce bassa

Raelia abbracciò la sorellastra “ si sei stata davvero brava e coraggiosa”

“ è un bene che nel frattempo non sia successo niente a voi signore” disse Liagor “ non vorrei però che il padrone di casa possa tradirci adesso ai nemici”

“ lo escludo”si intromise Thain “ i signori di altri paesi per quanto possano essere viziati non tradiscono l'ospitalità e in ogni caso domani saremo già via, dubito che già da adesso possa venderci a loro”

“ lo penso anche io, bene, prepariamoci per questo altro lungo viaggio allora”concluse Alessandro

 

Alessandro venne svegliato di soprassalto “ signore si svegli, siamo stati attaccati” era Thain

“ che succede?” domandò il ragazzo alzandosi dal letto

“Rahol ha sentito dei rumori bruschi, ha visto Raelia andare verso la direzione dei rumori ed è venuto prima di andare da lei a svegliarci”

“ gli altri sono tutti svegli?” domandò allora Alessandro, il nano scuoté la testa

“ so solo di Elisewin, Rahol, Liagor e Raelia”

il giovane uscì fuori dalla stanza accompagnato dal guaritore il trambusto era vicino alla stanza dove alloggiava Ninive, c'erano diverse guardie e degli uomini a terra, dal sangue dovevano essere morti, ma quello che lo preoccupava di più era vedere Uzdal, Lilibeth e Raelia circondati dalle guardie, mentre un ufficiale stava parlando con Elisewin e Rahol, mentre Liagor era in ginocchio a verificare gli uomini stesi a terra

“ che cosa sta succedendo?” domandò Alessandro

“ signore i suoi collaboratori hanno attaccato le nostre guardie notturne, che pattugliavano nei pressi di queste stanze” disse il comandante

“ non è vero, sono entrate in camera di Ninive e cercavano di rapirla” disse Lilibeth con l'arma in pugno” anche Uzdal e Raelia confermarono

“ signore, dica ai suoi collaboratori di abbassare le armi, c'è un malinteso” replicò il comandante

Alessandro acconsentì “ abbassiamo tutti le armi, anche le guardie, dove è Ninive?” tutti a partire dalle guardie abbassarono le armi

“ è stata portata dal nostro signore che era sveglio, la sta interrogando su quanto è successo” disse il comandante

“ portatemi immediatamente dal padrone del castello, lo ordino” disse Alessandro infuriato

 

Arrivarono all'anticamera del signore locale, il nano stava effettivamente parlando con la barda che era in lacrime

“Ninive stai bene?” domandò Alessandro, la ragazza abbassando lo sguardo annuì

“ esci fuori, c'è Raelia fuori, parlerò io con il padrone del castello” ordinò il ragazzo, la ragazza senza dire una parola, uscì di corsa

chiusa la porta, il giovane guardò il nano “ esigo una spiegazione”

“ questo lo dovrei dire io Signore Alessandro, i tuoi collaboratori hanno attaccato e ucciso dei miei uomini in pattugliamento notturno”

“ i miei collaboratori dicono tutt'altro”

“ senta..posso chiamare altri addetti alla sicurezza notturna, posso mostrarle che è così, in ogni caso è stato versato del sangue a casa mia da gente che ho ospitato, quindi direi di calmarci e parlare con con tranquillità” disse il nano

“ non ha l'autorizzazione di prelevare un mio sottoposto” disse Alessandro

“ quando è stato fatto un attentato alla mia dimora posso eccome giovanotto, la signorina semplicemente si è spaventata dai rumori, ha urlato, le guardie notturne sono entrate pensando a un pericolo e sono state attaccate dai vostri collaboratori, può richiamare la signorina che ammetterà che è andata così”

“ non è possibile” disse sconvolto Alessandro

“ beh io ho avuto delle perdite, perciò propongo questo, mi lasci la mezzosirena e io potrei perdonare l'accaduto non condannando alla prigione i suoi collaboratori, sebbene saranno comunque macchiati del crimine e banditi dalla mia città”

figlio di puttana”pensò Alessandro

“le voglio davvero dimostrare la mia buona fede, richiamo la ragazza” disse il nano alzandosi per aprire la porta e chiedere alle guardie di far entrare Ninive.

La ragazza entrò che ancora piangeva, non alzava lo sguardo

“ bene ragazza, di al tuo signore cosa è successo” disse il nano

la mezzosirena con fatica interrotta da alcuni singhiozzi spiegò le cose come aveva detto il padrone del castello.

“ sentito? Lo dice anche lei” disse il nano sorridente, Alessandro non poteva crederci

maledizione” pensò

Il nano fece il gesto di uscire alla cantastorie che obbedì, facendo rimanere di nuovo soli i due signori

“ bene, cosa ha intenzione di fare?” domandò il padrone del castello “ sa bene le ripercussioni che possono accadere, sicuramente uno dei suo collaboratori è un esperto di legge, le confermerà come funzionano le cose in questi casi, dovrò quindi arrestare i mezzosangue che hanno ucciso i miei uomini e processarli”

“ va bene...va bene...hai vinto, licenzierò Ninive e potrai prendertela”disse rassegnato Alessandro

“ bene vi farò dare subito i documenti necessari per il licenziamento, vi consiglio tuttavia di andare via dal mio castello adesso, senza aspettare l'alba,non posso permettermi che quello che è successo possa girare nella mia proprietà e che gli autori di tale gesto siano ancora qui a piede libero” disse il nano sorridente “ stia tranquillo saprò prendermi cura della ragazza” concluse leccandosi i baffi.

Alessandro,disgustato e inorridito,capendo di non poter fare nulla, senza dire una parola si alzò e lasciò l'anticamera del padrone del castello.

 

Uscendo trovò Ninive con la testa abbassata, gli occhi rossi per le lacrime, prese la ragazza e la allontanò dalle guardie lì vicine e l'abbracciò una volta soli

“ dove è andata Raelia?”domandò l'uomo

“ ha provato a parlare con me insistendo, ma non volevo dire nulla e gli ho detto di andare via” rispose la ragazza

“ Ninive ti prego dimmi la verità” disse Alessandro

“ è andata come ho detto signore” disse Ninive guardando da un'altra parte

“ stai mentendo” disse il giovane con una voce più alta

la cantastorie scosse la testa “ è così!”

Alessandro non poté che prendere atto della cosa “ i nostri compagni coinvolti rischiano la galera, purtroppo è tutto a sfavore nostro, dobbiamo lasciare il castello stanotte stessa....io mi dispiace, Ninive, devo licenziarti, solo così posso salvare gli altri”

“ lo capisco...almeno sarete al sicuro, anche voi signore” disse la ragazza guardandolo con occhi tristi e in procinto di piangere di nuovo

“ che vuol dire..” disse Alessandro anche lui con il cuore pieno di tristezza

“ faccia come ha detto il signore del castello” disse, delle guardie si stavano avvicinando a loro, Ninive capì che volevano lei “ andate via subito” concluse andando verso le guardie di corsa

“ Ninive, ti farà del male...”

“ vada!” disse la ragazza quasi urlando, le guardie scortarono la barda da un'altra parte.

 

Alessandro andò verso la sua camera, vide delle guardie che stavano davanti al suo ingresso

“ che fate qui?” domandò

“ dentro ci sono quei mezzosangue che hanno ucciso i nostri compagni, siamo qui davanti che non fuggano” disse una di loro

“ho il permesso del vostro signore di lasciare stanotte stessa il castello, lasciatemi passare” ordinò e le guardie obbedirono.

Dentro c'era tutto il suo gruppo, Alessandro chiuse la porta

“ lasceremo il castello adesso, prendete le vostre cose e andiamocene subito” disse

“ signore, un attimo si calmi” disse Thain

“ dov'è Ninive?” domandò Raelia

“ non verrà con noi” disse il giovane, tutti erano sconvolti

“ non può essere..” disse Raelia in lacrime

“ signore, la prego di dirci cosa sta succedendo”disse Elisewin davanti al suo signore con fermezza

il giovane stringendo i pugni raccontò tutto.

“ purtroppo ha ragione lui, ha il potere di fare ciò” disse Thain

“ signore, non è andata come hanno detto loro” disse Uzdal “Ninive non ha urlato, quelle persone sono entrate furtivamente in camera e stavano per afferrarla mentre ancora dormiva”

“ come fate ad aver visto questo?” domandò Alessandro

“ ho avuto il sentore che qualcosa stava succedendo, io ero appostata fuori, mentre Uzdal era all'interno e avevo ragione, appena eravamo certi che Ninive era in pericolo siamo intervenuti” disse Lilibeth

“ io ho sentito qualcosa, forse più un istinto, sono uscita dalla camera e sono andata dove stava mia sorella” disse Raelia

“ ho capito, adesso però sarà difficile lavorare nelle altre città giusto?” domandò Alessandro

“ Raelia, Lilibeth e Uzdal risulteranno diciamo per farvi intendere denunciati” spiegò Thain “c'è il vantaggio che non sono perseguitati dalla gendarmeria ma gli si potrebbe negare dei lavori e c'è il rischio che gli possa venire negato l'accesso nei Labirinti”

“ questo non ci voleva” disse il ragazzo

“ tuttavia ogni città ha leggi proprie e le notizie non girano troppo velocemente, quindi può darsi che arrivati alla prossima città non avremo problemi” continuò Thain

“ nessuno però sta considerando la situazione di mia sorella” disse Raelia con tono arrabbiato

“ Ninive ha ammesso la vostra colpevolezza e mi ha detto di fare come ha detto il signore” disse Alessandro

“ in che senso signore?”

“ il padrone del castello avrebbe parlato prima con Ninive?” parlarono insieme Liagor e Rahol che fino a quel momento sono stati in silenzio a pensare

il ragazzo non aveva capito il loro dubbio

“ hanno colto un punto interessante, Ninive era stata portata prima di voi a parlare con il signore di questo castello” disse Elisewin

“ così da convincerla ad appoggiare la loro versione...ma perché?” si domandò Lilibeth

“ ha detto una frase ora che ci penso...uhm...”disse Alessandro premendosi le meningi “ qualcosa come che saremo stati al sicuro, anche io”

“ non avrebbe senso” disse Rahol “il nostro signore non rischierebbe nulla...”

“ c'è sotto una minaccia” disse Liagor

“ si, Ninive è stata minacciata e saremo stati coinvolti tutti se non avesse detto diversamente” disse Lilibeth

“ perché?” si domandò Alessandro

“ dobbiamo aiutarla” disse Raelia che si alzò

“ non possiamo fare nulla, stiamo in un luogo nemico da soli non potremmo aiutarla” disse Uzdal

tutti rimasero in silenzio, la situazione era completamente a loro sfavore, ma nessuno si voleva arrendere dal lasciare al proprio destino Ninive

“ ho questa idea, ma è rischiosa” spiegò Elisewin il piano, una volta detto però una guardia bussò alla porta dicendogli di andare via, Alessandro disse che erano pronti

“ facciamolo” disse il giovane una volta che la guardia andò via. E nonostante il pericolo tutti non si tirarono in piedi.

 

Si trovarono tutti presso i cancelli del castello, il nano stava con alcune guardie a suo seguito con Ninive, mentre il gruppo di avventurieri stava sul carro a eccezione di Uzdal che teneva il suo cavallo

“ voglio un attimo dire una cosa alla mia collaboratrice prima di firmare il foglio di licenziamento”disse Alessandro, gli venne concesso.

Il ragazzo abbracciò la mezzasirena

“ mi dispiace tantissimo” disse Ninive

“ ho solo una cosa da dirti, tieniti pronta”

“ in che senso signore?”

“ non dire altro, obbedisci e basta è l'ultimo ordine che ti do” disse l'uomo, la ragazza non disse nulla, il suo signore andò a firmare il foglio di dimissioni e salì sul carro, appena partì, andò velocemente fuori, Uzdal salì sul suo cavallo, ma con una partenza veloce non andò verso l'uscita ma incontro alla cantastorie

“Ninive, urla!” gridò il mezzorco

Le guardie si stavano muovendo contro il ramingo, la mezzosirena non rimase ferma, urlando contro di loro, Uzdal poté prendere la ragazza e montarla dietro di lui scappando verso l'uscita

“ fermateli!” ordinò il nano, ma il cavallo era più veloce, riuscendo ad uscire dal castello prima che lo chiusero

“ no, saremo in pericolo!” disse Ninive

“ dillo solamente se ci prendono” gli disse Uzdal che spronando a più non posso il cavallo si trovò a fianco al carro dei suoi compagni, ora mancava la porta cittadina

“ Ninive creagli un blocco agli ingranaggi,con la tua magia puoi farcela”gli urlò Elisewin

Ninive si fidò, ed evocò a distanza un flebile ghiaccio che impedì tuttavia di far chiudere il cancello cittadino, ciò nonostante delle guardie si misero davanti l'uscita. Tuttavia Elisewin lanciò una magia del vento che sbalzò le guardie

“ ci attaccano con le frecce” urlò Uzdal

“ avvicinati a noi Uzdal” urlò il guaritore

Thain creò una barriera protettiva, che li protesse dalle frecce dandogli completa via libera d'uscita

“ ci inseguiranno con i cavalli “ disse Ninive

“ no, sciogli il ghiaccio”gli disse Rahol

La ragazza fece ciò che gli disse, e la leva partì facendo chiudere il cancello alle loro spalle, Rahol colpì una corde con delle frecce per rallentare la riapertura, invece Lilibeth con sorpresa di tutti, saltò fuori dal carro e con degli scatti, tagliò un'altra corda per poi spuntare di nuovo come teletrasportata sul carro con il fiatone e un certo dolore.

“ ragazza!” urlarono Liagor e Rahol che si avvicinarono a lei

“ non preoccupatevi ho usato una abilità della razza vampirica, ma non è facile per me utilizzarla come mezzosangue” disse dolorante

“ ci aiuterà un po' anche questo” disse Elisewin creando un po' di nebbia intorno a loro

riuscirono ad allontanarsi dalla città

“ si ci siamo riusciti” urlò di gioia Alessandro

“ dobbiamo continuare a muoverci, o potrebbero trovarci” disse Liagor

“ Ninive!” urlò Raelia alla sorella felice

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Capitolo 8
*** Il Gruppo è Ricercato ***


Continuarono ad andare avanti fino allo sfinimento e per il troppo buio, accesero giusto un piccolo fuoco per scaldarsi considerando che comunque poteva essere rischioso non farlo per via dei mostri

“ forse siamo riusciti a seminarli” disse Raelia

“ non ci siamo mai fermati, nel frattempo ho nascosto le tracce e creato delle false piste” disse Rahol da poco tornato da un giro di ispezione insieme a Uzdal

“ dovrebbe essere sufficiente quanto abbiamo fatto, ma non potevamo andare molto lontano ed è troppo buio per fare un lavoro migliore” disse il ramingo

Ninive andò davanti a Uzdal e chinò la testa “ ti ringrazio molto per avermi protetta, hai rischiato tantissimo per me, ti sono riconoscente, e anche a te Lilibeth, anche tu mi hai salvata”

La furtiva si stupì del ringraziamento “ beh..di..nulla”

“ vi ringrazio anche io per mia sorella, sebbene non dimentico quello che avete fatto ai nostri fratelli e a noi inizialmente, ma rispetto a prima sicuramente penso che possa iniziarmi a fidare di voi” disse Raelia

“ nessuno a ringraziarmi del piano?” domandò Elisewin

“ si hai ragione anche tu” disse Alessandro “ l'idea di quello che è stato fatto è sua Ninive”

la cantastorie ringraziò allora anche la incantatrice.

“ però risulto comunque licenziata, il foglio di dimissioni è stato firmato” disse Ninive

“ ho incantato la penna del nostro Signore” disse Elisewin sorridendo “ quel foglio adesso risulterà totalmente bianco, quindi nei fatti non c'è stato alcun licenziamento, l'idea me lo ha suggerito Thain”.

Quasi lacrimando Ninive ringraziò di nuovo tutti.

“ se li abbiamo seminati siamo al sicuro adesso no?” domandò Liagor

Thain stava in silenzio e pensieroso

“ Thain che c'è?”domandò Alessandro

il guaritore sospirò “anche se li abbiamo seminati ci potrebbe essere qualche ripercussione, il Signore di Podga potrebbe emanare un mandato di cattura nei nostri confronti e se ha alleati nelle altre città, cosa da non escludere, potrebbero essere problemi per noi”

“ quindi abbiamo un nuovo nemico...”disse sospirando Alessandro, questa non ci voleva

“ si è probabile che avremmo molti problemi, ma nello stesso tempo non è detto, le varie città sono divise, molti signori sono in lotta tra di loro e se non è riscoppiata una guerra è per degli affari economici e della memoria della tragedia di quella passata, quindi le cose possono risolversi con un po' di diplomazia, o almeno spero” disse Elisewin

“ il viaggio è lungo fino a Faith, e potremmo essere attaccati da alleati o uomini di Podga o di Discarica e persino da alcuni briganti se non facciamo la strada principale” disse Rahol

“ non seguendo la strada principale abbiamo molti altri rischi, non passeremo su terra battuta, sarà difficile andare avanti con il carro e ci metteremo il doppio del tempo ad arrivare a destinazione, forse anche più” disse Uzdal

“ quindi forse paradossalmente conviene fare la principale, le notizie non girano così velocemente, se procediamo il più spediti possibile è possibile che le notizie sul nostro conto non si siano ancora diffuse molto per tutto il tragitto e a destinazione” disse Liagor

“ è un grosso rischiò però, in quanto è meglio affrontare dei briganti che dei soldati più esperti e meglio equipaggiati” disse Raelia

“ potremmo viaggiare di notte nella strada principale e fare qualche tratto di giorno più fuori e riposarci” propose Lilibeth

“ allunghiamo anche così e ha ragione Liagor che dovremmo sfruttare il tempo” disse Thain “ e comunque può darsi che le notizie su di noi arrivino oggi stesso con i messaggeri a cavallo a Faith”

Tutti pensarono, anche Alessandro, ma sapevano che almeno una delle possibilità era da scegliersi nonostante i rischi.

“ posso utilizzare la mia abilità per viaggiare nei sentieri boscosi, vicino alla strada principale” propose Rahol

“ spiegati meglio” disse Alessandro

“ posso entrare in contatto con gli animali e capire se vicino a loro ci sono delle persone o anche sentendo il vento, capire se ci sono presenze a noi ignote, è una abilità che ho usato principalmente in addestramento, visto che ci si può specializzare più o come cacciatore o come sciamano, ma sono capace di fare quanto ho detto” spiegò il mezzognomo

“ questo potrebbe essere molto utile, ma ci metteremo troppo tempo anche così,dobbiamo arrivare a Faith prima che sia di dominio pubblico cosa è successo a Podga, io direi di seguire il consiglio di Lilibeth, andremo di notte e ci riposeremo di giorno” disse l'uomo.

 

Si incamminarono al crepuscolo prendendo la strada principale, era fortunatamente luna piena e potevano quindi orientarsi con la luce lunare non essendo buio pesto seguendo così la strada, Alessandro si avvicinò a Ninive.

“ che cosa ti ha detto il signore di Podga per farti dire quelle parole?”

Ninive quasi si agitò come destata dal sonno, poi rispose “ mi ha detto che se non avessi dichiarato quelle parole, avrebbe ordinato ai suoi uomini di ucciderci tutti, anche voi signore”

“ bastardo” disse l'uomo arrabbiato “ voleva te a tutti i costi”

“ le mezzosirene sono ancora rare e sono considerate una razza in cui si cercano esperienze sessuali” disse la cantastorie “ molti signori tra l'altro uccidono altri per i propri tornaconti, specialmente se sono di razze diverse, per questo sono spesso isolati, i purosangue locali approfittando del fatto che gli evocati non conoscono bene la realtà del posto e tendono a utilizzare la loro presenza per i loro fini, arrivando anche ad ucciderli”

“ quindi in ogni città potremmo essere sempre in pericolo?” domandò Alessandro

“ come disse Elisewin è il motivo per cui gli evocati vengono utilizzati o diventano per loro stessa scelta una sorta di banca del seme e del perché la Gilda gli affida degli avventurieri qualificati, dopo tutto la situazione demografica ancora non si è risolta, è il motivo per cui ci sono ancora evocazioni, sono stati pochi gli evocati che sono riusciti a crearsi una realtà stabile propria” spiegò la mezzosirena

“ ho capito” disse Alessandro, la realtà cui si è trovato è letteralmente una giungla “ cosa disse Elisewin su come raggiungere una stabilità?” si domandò l'uomo

“ disse che semplicemente bisogna trovare un luogo in cui nessun purosangue locale ha messo le mani e attirare a se molti mezzosangue e l'amicizia di purosangue di razze diverse di rango non governativo. Tutti noi mezzosangue in fondo siamo nati così; infatti assassini e lotte capitano principalmente solo contro i purosangue che sono sovrani delle proprie città” rispose Ninive

“ per quanto avrò la possibilità voglio proteggere te e tutto il nostro gruppo”

“ è gentile signore”disse Ninive “ noi mezzosangue siamo considerati una classe sociale inferiore, malvisti dai purosangue anche perché, immagino se ne sia accorto, abbiamo una aspetto più umano che delle altre razze e questo per loro non va bene, credono che alla fine saranno gli umani l'unica razza che esisterà e dominerà tutto, tuttavia anche gli umani locali non vedono di buon occhio gli evocati, perché non appartenenti al nostro mondo”

il razzismo è uguale in tutto l'universo” pensò Alessandro

 

Continuarono a seguire la strada principale, quando un gruppetto di cinque persone che ricordavano soldati, stava marciando in direzione opposta, sembrava che continuavano per la loro strada, quando uno di loro gli intimò l'alt e di dichiararsi.

“ veniamo da Teve, stiamo andando a Faith per un viaggio di affari, scortiamo un purosangue di razza umana” disse Thain le guardie con le torce accese facevano luce per vedere tutto il gruppo, ma anche gli altri poterono vedere chi erano, un paio erano metabestie, altri due erano mezzonani e c'era un mezzelfo che fu quello che parlò

“ qual'è il vostro nome signore?”

“ Giovanni” rispose Alessandro con il primo nome che gli venne in mente

i soldati si guardarono ed estrassero le armi “ signore Alessandro, lei e il suo gruppo siete in arresto”

anche il gruppo estrasse le armi come risposta, ma Raelia si mise in mezzo

“ fermatevi, sono Raelia, allieva di Othman” disse la ragazza

“ sappiamo che dovevi esserci anche tu, verrai arrestata insieme a tutti gli altri” disse sempre la guardia mezzelfo

“ richiedo uno scontro di lealtà”disse Raelia

“ sei pazza? Siamo troppi per te”

“ posso chiedere un supporto come prevede il regolamento” rispose la guardiana

“ che cosa succede!” urlò Alessandro

Raelia guardò il suo signore con un sorriso triste “ loro sono dei guardiani come me signore, ci battiamo in uno scontro tra me sola e loro”

“ che cosa??” disse l'uomo

“ l'usanza dei guardiani lo prevede signore” disse Thain comunque sconvolto “ un guardiano accusato può combattere contro un altro o altri per rimandare il giudizio contro di lui o addirittura scagionarsi, e nessuno nemmeno un signore può interferire. Questo per dimostrare che uno che copre il ruolo di guardiano non è un poco di buono ed è leale, e se è da solo, può chiedere l'intervento di una magia di supporto che l'aiuta a ridurre lo svantaggio che non può essere d'attacco, ma solo di supporto”

“ ma questo significa che...no!” disse Ninive con le mani alla bocca

che può morire” disse Alessandro sconvolto

 

“ accettiamo la sfida” disse il guardiano mezzelfo “ ma ti chiediamo di non utilizzare come supporto il guaritore, se ti dichiari innocente, scegli un'altro supporto”

“ accetterete in tale caso la mia innocenza se dovessi vincere come chiedete?” domandò Raelia

“ certo” rispose il mezzelfo

“ allora scelgo la cantastorie appartenente al mio gruppo” disse la ragazza,i guardiani accettarono.

Le torcie vennero messe a cerchio in modo da creare una sorta di arena, Ninive venne messa a distanza.

“ Raelia...” disse Ninive, anche tutti gli altri erano sconvolti

“ mi affido a te Ninive, so che mi sarai di grande aiuto” disse Raelia estraendo la spada, guardandola con un sorriso, anche gli altri guardiani erano pronti

“ iniziamo?” disse la ragazza rivolta agli avversari, con un urlo di guerra, il mezzelfo iniziò ad attaccare

Ninive lanciò subito una magia che aumentava l'agilità della sorella con il suo canto, questo permise a Raelia di schivare l'attacco e di attaccare con la sua spada a sua volta ferendo l'avversario, ma già altri due gli furono addosso, ma con abilità la meta bestia parò un colpo ed evitò di striscio l'altro attacco, non ebbe tempo di reagire che altri due gli furono addosso attaccandola in quattro, Raelia tirando fuori un coltello, parò un colpo e con un affondo,colpì un guardiano mezzonano, venendo giusto colpita di striscio dalla spada del mezzonano, ma con la difesa rinforzata dalla cantastorie, non subì danni.

Ora c'erano due guardiani feriti gravemente.

Gli altri due, i metabestie riattaccavano, Raelia indietreggiò ed evitò i colpi, scegliendosi un avversario, per disarmarlo con la spada e con il coltello colpì la vittima scelta, per poi parare con entrambi le armi l'attacco del secondo metabestia. Il mezzonano sopravvissuto, provò ad attaccarla, ma la guardiana, schivò il colpo e con la spada lo ferì.

Tutto il gruppo rimase di stucco, Raelia che era nettamente in svantaggio aveva recuperato e ora gli mancava un avversario.

Il guardiano metabestia rimasto, attaccò, Raelia buttò a terra il suo coltello e parando il colpo fece una roteata con la stessa disarmando l'avversario e puntando la spada alla sua gola

“ degna allieva di Othman, mi arrendo” disse

il gruppo urlò di gioia

“ Thain,ti prego di curarli, non ci faranno più del male” disse Raelia

 

I guardiani vennero guariti dal Thain

“ hai combattuto in maniera eccezionale, hai meritato la tua innocenza” dissero “ faremo rapporto che hai superato lo scontro di lealtà, pertanto i guardiani non ti attaccheranno”

“ è finito tutto così?” domandò Liagor

Alessandro non aveva ancora capito tale usanza, ma era contento che Raelia aveva vinto ed era sana e salva

“ non vi assicuriamo però per i soldati di Podga e alleati del suo signore, pertanto state attenti, noi proseguiamo per la nostra strada” salutando in maniera militaresca, se ne andarono lasciandoli soli, ora sulla via principale era ritornato il silenzio

“ hanno ragione che potremmo incontrare dei nemici, credo che dovremmo andare all'interno della foresta che costeggia la strada” propose Uzdal

“ il ramingo ha detto bene, cercherò di guidarvi io come vi avevo detto prima” disse Rahol

“ lascia che stia vicino a te, come mezzovampira posso aiutare anche io al buio” disse Lilibeth

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Capitolo 9
*** Confessioni ***


Il gruppo quindi si addentrò nel bosco seguendo un sentiero interno, Alessandro nel frattempo volle parlare con Raelia.

“ho avuto la fortuna di essere allieva della Scuola della Spada Sacra, che è tra le migliori tra i guardiani se non la migliore” disse la metabestia alla domanda di Alessandro “ ecco perché sono piuttosto brava a combattere, in ogni caso è grazie al valido aiuto di Ninive che ne sono uscita bene, il mio rammarico va al fatto che non ho potuto salvare i miei compagni e la mia signora del primo gruppo, avremmo risparmiato probabilmente dei grattacapi anche a voi”

“ siete stati attaccati di sorpresa” disse l'uomo

“ anche voi, ma noi non avevamo combattenti esperti e incantatori, Uhg il mezzorco era un soldato di prima formazione e Lytan il mezzelfo era un furtivo, riconosciuto nella nostra Gilda, ma autodidatta, siamo stati sopraffatti quasi subito”

Ci fu un attimo di silenzio

“ con Ninive durante l'addestramento stavate spesso insieme?” domandò Alessandro

“ in realtà non ci conoscevamo ancora, siamo praticamente diventate amiche una volta formato il gruppo; vede signore, nonostante noi mezzosangue potremmo avere un padre o una madre in comune, non siamo per nulla legati come famiglia; i miei genitori non li ho neanche mai visti e il gruppo di addestramento di cui facevo parte non si trovava proprio in città” spiegò Raelia “ venimmo tra l'altro attaccati dai mostri, eravamo ancora dei bambini, molti di noi morirono quel giorno, rimanemmo in numero non più delle dite di una mano, io ebbi gli incubi per un bel periodo”

“ mi dispiace molto” disse l'uomo rattristato

la ragazza scosse la testa “ non è più importante ormai, ci saremmo separati definitivamente comunque, moltissimi non diventano guardiani, sarebbe stata comunque una sorta di morte”

“ ma senza trauma” disse Alessandro

“l'ho comunque superata, mentre non so se avrei superato la schiavitù se mai ne sarei uscita senza di voi signore” disse la ragazza, i suoi occhi per un attimo parevano che brillassero “ è grazie a voi se posso essere ancora una guardiana, ho un grande debito nei vostri confronti e voglio essere la vostra spada per molto tempo”

“ anche a me fa piacere la tua presenza” disse Alessandro sorridente.

 

Si fermarono che era l'alba per riposarsi, a turni ognuno del gruppo faceva la guardia decidendo di rimanere lì per tutto il giorno, anche Alessandro si impose di farlo, nonostante i pareri contrari di tutti gli altri.

“ devo fare anche io la mia parte, non voglio sentire altro” disse.

Il pomeriggio quando toccò proprio ad Alessandro, l'uomo vide che Thain si alzò, aveva una faccia preoccupata.

“ a che pensi Thain?” gli domandò.

“ sono preoccupato per la mia situazione, se i guardiani già ci cercavano, non escludo che nelle città le chiese locali e non solo non mi faranno entrare nei luoghi di culto, e mi denunceranno, probabilmente mi hanno addirittura già sospeso”

“spiegati meglio” domandò Alessandro “ mi avevi detto che ogni città ha un suo credo, non dovresti preoccuparti solo del tuo?”

“ a ogni credo conviene avere buoni rapporti con i purosangue,in particolare se sono a capo delle proprie città, poi il mio credo ha almeno una chiesa in ogni città essendo uno dei più diffusi” rispose Thain

“ quindi appena arriveremmo a Faith rischieresti di essere arrestato?” domandò l'uomo

“ questa possibilità c'è, sopratutto se non compaio spontaneamente in una chiesa del mio culto con voi a breve, a Faith c'è ne una, ma probabilmente dovrò andare a Miki, la sede centrale, che sta lì vicino”

“ perché servo anche io?” domandò Alessandro

“ anche lei è un signore e può garantire per me, dopotutto non ero effettivamente presente lì al momento dell'attacco e ho solo mediato per fermare lo scontro”

“ allora dirò esattamente questo e usciremo da questa storia”

“non sarà scontata, ma si, con il suo aiuto, potrei farcela, vi ringrazio signore” disse Thain abbassando la testa per ringraziare.

 

Era quasi il tramonto, si avvicinava il momento di partire, tutto il gruppo si stava preparando mettendo i sacchi a pelo in carrozza, mentre Uzdal sellava i cavalli, il suo e i due del carro, solo Lilibeth stava in disparte a guardare la foresta

“ Lilibeth, dobbiamo andare”disse Alessandro chiamandola, la mezzovampira si voltò verso di lui,con i raggi solari che la colpivano, che nonostante per metà appartenente a una razza che gli sarebbe mortale, l'altra metà neutralizzava questo difetto.

“ sono già pronta mio signore, ho tutto dentro il carro” disse abbozzando a un sorriso ma il suo sguardo era molto triste

“ che cosa pensi?” domandò Alessandro

“ che mi dispiace per questa situazione, per colpa mia siamo praticamente dei fuggiaschi, dovevo ponderare meglio la situazione, dire a voi dall'inizio le mie preoccupazioni, forse oggi la situazione sarebbe stata diversa”

“ hai fatto benissimo invece, grazie a te hai salvato Ninive dal rapimento, sei stata coraggiosa” disse l'uomo, ma Lilibeth rimase pensierosa

“ ehi, raggiunto Faith cercherò di mettere le cose apposto, sono un signore anche io ed è normale scappare da un nemico, sopratutto se ha tentato quello che ha fatto” disse l'uomo mettendogli le mani sulle spalle

“ lo spero davvero signore” disse la ragazza mantenendo lo sguardo basso e una mano su un avambraccio

“ adesso abbiamo ancora bisogno di te, saprai dare un buon aiuto a Rahol durante il viaggio notturno, quindi non abbatterti, sei molto utile e come cosa più importante, sei una nostra compagna, anche Ninive e Raelia stanno ormai avendo fiducia in te”

La ragazza sembrò riprendersi grazie a queste parole e guardò il suo signore “ io...ti ringrazio..non ho mai avuto parole di apprezzamento così”

“ fai del tuo meglio e continuerai ad averne altre” disse sorridendo l'uomo e quasi si mise a ridere.

La ragazza lo guardò con occhi decisi “ lo farò...Alessandro!”

Lilibeth fu la prima a chiamare per nome il suo signore.

 

Il gruppo iniziò la sua avanzata, seguendo un piccolo sentiero, sufficientemente agibile per il carro, ma comunque non messa bene come una strada normale e non potevano permettersi di far rompere una ruota, Alessandro vide Liagor che stava seduto a guardare indietro al carro, con Uzdal fuori a cavallo che li seguiva, il combattente, aveva una faccia snervata

“ che hai Liagor?” domandò l'umano avvicinandosi

“ per la prima volta mi sento impotente signore, ho paura di non essere in grado di onorare le aspettative del mio monastero, per noi è importante che ciascuno membro riesca a fare un buon lavoro e sopratutto di dare una buona immagine; il fatto che abbiamo ottenuto un nemico di quel calibro e tentare di muoverci come banditi è frustrante” disse il mezzohalfing

“ temi che dei combattenti ci daranno la caccia?” domandò Alessandro

“ no no, non c'è alcun timore di questo, sebbene dovessimo tornare nel mio monastero non so quanto sarò il benvenuto, ma non saremo visti come nemici, i combattenti non sono un ordine che fa della legalità un base fondamentale, è capitato che alcuni di noi facciano dei compiti veramente terribili” rispose Liagor

“quindi quale è il problema?” domandò il suo signore

“ che comunque non volevo essere considerato un combattente di quel calibro, sebbene non ho fatto nulla per esserlo, ma l'accusa c'è”

“ lo so, non possiamo farci niente per ora, ma cercherò di fare in modo di risolvere la questione” replicò Alessandro

“ dovrà essere convincente nelle altre città” disse Liagor e aveva ragione, sapeva che non bastava una autorità come la sua, sopratutto quanto gli aveva già una volta riferito Elisewin sugli Evocati.

 

Proprio in quel momento furono attaccati da un gruppo di mostri, Rahol se ne accorse subito e allertò in tempo i compagni impedendo l'attacco a sopresa, Lilibeth capì da che parte stavano arrivando, quindi tutto il gruppo poté reagire sbaragliando le creature, che oltre a non essere organizzate non erano in realtà neanche molte e l'attacco a sorpresa fallito fece desistere il prolungarsi del combattimento, fortunatamente nessuno subì delle ferite. Giunta l'alba si fermarono per riposare.

 

Alessandro decise di parlare con Uzdal, il mezzorco tra tutti è il più isolato dopo Liagor ed era difficile da capire il suo stato d'animo, in quel momento era seduto appoggiato di schiena ad un albero

“ ho capito che è preoccupato per ciascuno di noi signore, ma di me deve temere ben poco, anzi condizioni del genere in cui ci troviamo ora sono normali per me, ed è meglio adesso che quando stavo a Discarica, almeno posso muovermi” disse il ramingo

“ hai ragione, sono un po' preoccupato per tutti voi e vi vedo in ansia, ma te sembri imperscrutabile” disse Alessandro

“ la mia parte orchesca ha questa caratteristica, non le nascondo però signore che un po' preoccupato lo sono, ma per voi e per Lilibeth, da parte mia invece mi accorgo che mi sto affezionando al gruppo e sono davvero felice di farne parte” disse Uzdal

“ a Faith..” Alessandro stava per dire qualcosa, ma venne interrotto dal mezzorco

“ si si, signore, so che vorrà tirarci fuori da questo casino una volta arrivati in città, spero davvero che la ascoltino, perché l'alternativa è una vita da banditi”

Alessandro non riuscì a dire altro, non sapeva più che dire, aveva capito che a Uzdal non servivano parole vuote di incoraggiamento, la verità è che non aveva ancora una idea su come uscire fuori da questa situazione

“ se le posso dare un consiglio, le conviene parlare con qualcuno di importate a Faith solo con la mezzelfa e il mezzonano, sono i più utili in contesti diplomatici, tra l'altro eviterà di metterci tutti in pericolo una volta che saremo lì, so che sembra egoista da parte mia, ma credo che sia l'unico modo per iniziare a ottenere qualcosa” disse Uzdal

“ il mezzorco ha ragione” disse Elisewin che evidentemente stava ascoltando “ andare tutti insieme e è pericoloso e solo io e Thain possiamo aiutarla a trattare con altre persone”

“ Thain ha il problema del suo ordine che potrebbero cercarlo però” replicò Alessandro

“ i guaritori possono essere giudicati solo a Miki e per il momento c'è solo un sospetto nei suoi confronti,Thain lo sa bene, ma è normale che sia preoccupato” gli rispose Elisewin

“ e voi incantatrici siete indipendenti come noi raminghi, non avete un ordine vero e proprio” disse Uzdal alla mezzelfa che annuì “ pertanto credo che sia al momento la cosa migliore da fare”

“ va bene, farò così, vorrei chiedere però a Rahol di venire con noi” disse Alessandro

“ Rahol non è un diplomatico è una guida, ma sta a voi decidere” disse il ramingo che fece per allontanarsi, Alessandro salutò Uzdal per andare verso la mezzelfa, quest'ultima che si accorse che gli stava dietro il suo signore

“ sto bene anche io signore, per quanto non mi aspettavo una piega così difficile, se è questo che sta per domandarmi” gli disse Elisewin

“ ti vedo sempre così seria e distante..”

“ è il mio carattere, mi scuso se l'ho interrotta, ma cerco di fare per bene il mio lavoro, senza socializzare quindi con chi mi è superiore di ruolo, a parte con Thain e Rahol”

“ perché dici questo?” domandò Alessandro

“ non è ovvio? Perché così deve essere tra un mezzosangue e un purosangue” rispose Elisewin

“ cazzate, io voglio essere tuo amico, e vorrei che così lo sia per tutto il gruppo” disse l'uomo

l'incantatrice si voltò verso di lui “ sei un tipo strano, molti evocati avrebbero tentato a provarci con me, o addirittura a ordinarmi di andare a letto insieme”

Alessandro solo adesso vide che la mezzelfa non era niente male, anzi era molto bella

“ io...non ho secondi fini, ci tengo davvero a voi tutti” Alessandro non sapeva cosa dire, si trovò imbarazzato

“ molti mezzosangue, cadrebbero ai tuoi piedi se solo lo ordinassi, la bellezza non conta, ma essere una amante di un purosangue è un vanto”

“ così è la società dei mezzosangue quindi?” domandò l'evocato

“ così è” rispose Elisewin

“ nel mio mondo la cosa più giusta è innamorarsi, ma prima deve arrivare l'amicizia”disse Alessandro

“ nel vostro mondo è il maschio a provare per primo” replicò l'incantatrice

“ per questo conosciamoci come amici e non come signore e collaboratrice” disse l'uomo

la mezzelfa sorrise “ ha ragione, devo ricordarmi che ci sono evocati che hanno particolari modi di vedere le cose, starò alla vostra usanza”

“ per prima cosa, non darmi del lei per iniziare, va bene?”

“ da dopo questa conversazione lo farò, Alessandro”

 

Dopo la conversazione con Elisewin, Alessandro andò da Rahol

“ è una buona idea tentare di parlare con qualcuno di importante a Faith, lì c'è un evocato che ne è a capo, potrebbe darvi una mano” disse Rahol, dopo aver sentito la proposta di Alessandro

“ ti sto esponendo a un possibile rischio e mi dispiace” disse l'uomo

“no, lo faccio volentieri, mi sento onorato a dir la verità, anche in una situazione come questa, dare un grande contributo è importante per me” disse il cacciatore

“ davvero sicuro che va bene? Io credo sia una situazione difficile” replicò Alessandro

“ indubbio mio signore, ma è capitato, non possiamo far altro che lottare per uscirne fuori”

“ ti vedo ottimista” Alessandro fece un sorriso amaro

“ è necessario esserlo, se si vuole avere una speranza di miglioramento, abbattersi non servirà a nulla, bisogna solo fare del proprio meglio e sperare che si migliori la situazione, ho fiducia in Thain e Elisewin, sono bravi diplomatici, ci riusciremo” Rahol sorrise all'uomo

“ grazie mille Rahol, mi hai dato un po' del tuo ottimismo”

“ sono contento per voi signore” il mezzognomo ridacchiò

“ chiamami per nome, siamo amici no” Alessandro gli sorrise

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Capitolo 10
*** Un Aiuto Insperato ***


Arrivarono finalmente a Faith, per prima cosa Alessandro e Thain andarono a una chiesa , la presenza di Alessandro fece si che non uscì fuori nessuna parola contro il guaritore che gli fu consigliato soltanto di presentarsi alla chiesa madre di Miki, nel frattempo Elisewin e Rahol annunciarono al signore locale l'intenzione di incontrarsi ottenendo subito l'invito, non trovarono niente di minaccioso alla sede amministrativa centrale di Faith; in ogni caso il resto del gruppo aspettò fuori

“ stasera stessa potremmo incontrare il signore locale Alessandro” disse Elisewin una volta che si riunirono “ è un evocato come te”

“ magari c'è la possibilità di trovare un alleato” disse speranzoso l'uomo

“ c'è solo un modo per scoprirlo” gli disse la mezzelfa.

 

I quattro entrarono nella residenza del signore locale, si erano comprati al momento dei vestiti da cerimonia, avendo solo dei vestiti da viaggio, dei servitori li scortavano in una sala adibita per i pasti, era sontuosa, con una piccola cascata, il marmo come pavimento e in roccia i muri, la tavola era già pronta con le posate e i dei fiori da ornamento. Il signore locale era già presente in piedi ad aspettarli

“ benvenuti, il mio nome è Maximiliar, il padrone di questa tenuta” disse l'uomo porgendo la mano “ immagino che lei è Giovanni, sei italiano vero?”

“ buonasera a voi, si esatto” disse il giovane dando la mano anche lui stringendola, gli altri abbassarono semplicemente il capo

“ anche io sono un evocato, sono tedesco, perciò veniamo dallo stesso mondo” disse per poi invitare ad accomodarsi con un cenno

“ siamo comunque stranieri, ma riusciamo a capirci, io sento nella mia lingua madre” disse Alessandro che si sedette

“ e io nella mia, ma in questo mondo hanno una lingua tutta loro, lo avrai capito leggendo i testi locali, forse è un effetto della magia di evocazione, nemmeno la Gilda lo sa per certo” disse il signore locale

“ beh, sicuramente è un fatto strano e interessante, sicuramente ci avvantaggia che ricominciare con una nuova lingua da zero” disse Alessandro

“ sicuramente..ma non è questo l'argomento cui vogliamo parlare oggi, ho sentito le voci su di voi Alessandro” disse Maximiliar

“ ciò che vi hanno detto come accusa su di me, sono menzogne e poi come lo sa?” replicò Alessandro che non si aspettava che il padrone di casa volesse arrivare subito al punto e sopratutto sapeva che Elisewin non aveva fatto menzione del suo nome

“ le voci girano, non si ha notizie di altri evocati nelle vicinanze, perciò è stato facile, ma sarebbe stato carino portare tutto il suo gruppo” disse Maximiliar

“ è per la loro sicurezza che non li ho portati” replicò Alessandro

“ per proseguire amichevolmente la conversazione vorrei che li chiamaste per portarli qui, vi prometto ospitalità e protezione, su questo siate certi”

“ non so se fidarmi..”

“ siete qui per trovare un rifugio e quantomeno per qualcosa che vi garantisca di continuare il viaggio senza essere braccati, io posso darvi entrambi, ciò che è capitato a voi è capitato anche a me” disse Maximiliar

Alessandro guardò gli altri che annuirono

“ li convoco immediatamente signore” disse Elisewin che si alzò verso una finestra rimanendo in disparte per qualche minuto

“ signore, che cosa intende che è capitato anche a voi?” domandò Thain

“ un signore locale voleva uccidermi, mi andò bene perché si riunirono a me molti guerrieri e vincendo una battaglia potei costruire questa città ed essere il signore locale, da quel momento non ebbi più persecuzioni o limitazioni, vi stupirà sapere che la stessa persona che mi perseguitò è lo stesso che vi da la caccia” rispose Maximiliar

“ lei è stato molto fortunato” disse Rahol

“ in quella battaglia morì quasi tutto il mio gruppo, mi è rimasto solo la mia fidata compagna guaritrice, una mezzelfa che causa impegno non è potuto esserci stasera”.

Elisewin ritornò al tavolo “ il resto del gruppo arriverà qui a breve” annunciò

“ bene, come ho detto, non vi farò nulla, sarete tutti miei ospiti” disse Maximiliar

“ se è così ti ringrazio” disse Alessandro, ma il padrone di caso scosse la testa

“ personalmente lo faccio perché vorrei alleati, tutte le città o quasi sono governati da signori locali, io sono una delle pochissime eccezioni, perciò propongo un patto, il mio aiuto in cambio del vostro una volta che sarete riusciti a creare un governo tutto vostro” disse Maximiliar

“credo che sia conveniente per noi” disse Alessandro

“ ne sono contento, vi lascerò quando andrete via da qui un attestato che conferma il mio appoggio su di voi, sarà un deterrente per molte guardie cittadine e per alcuni signori locali, non vi posso però garantire nulla su assassini e malavitosi pagati per fermarvi”

“ è già un grosso aiuto così” disse Alessandro contento “ anzi chiedo scusa per avervi ingannati prima”

“ avrei fatto lo stesso...anzi l'ho fatto” disse Maximiliar

 

Arrivò il resto del gruppo che venne fatto accomodare e servire la cena, si presentò anche la guaritrice mezzelfa che si mise a parlare con Thain, si chiamava Selena. Le conversazioni si spostavano su argomenti più piacevoli

“ Alessandro, provi questo dolce è davvero delizioso” disse Raelia imboccando il suo signore

“ non attirare l'attenzione di Alessandro solo su di te sorella” disse Ninive, anche Lilibeth intervenne, Elisewin stava a guardare, ma Alessandro capì che anche lei non piacque la mossa della metabestia.

Finalmente arrivò l'ora di riposarsi e tutto il gruppo vanne accompagnato nelle rispettive stanze degli ospiti

magari stanotte potrò finalmente riposare bene” pensò Alessandro appena infilato nel letto

 

La notte passò tranquilla e il gruppo poté riposarsi, avrebbero voluto prendersi un altro giorno, ma dovevano risolvere la questione di Thain, anche la guaritrice Selena gli disse che era meglio andare subito a Miki

“ Miki è vicina, stasera sarete già lì, probabilmente vi convocheranno subito, ma non dovete temere nulla” disse Selena “ dubito che verrete arrestati o uccisi, anzi, non dopo l'appoggio del mio signore”

“ ti ringrazio molto per i consigli di ieri” disse Thain chinando il capo “ è stato confortante e utile”

“ avrai un ruolo importante, bada bene al tuo gruppo e al tuo signore” disse la guaritrice

“ grazie ancora Maximiliar, spero di poter pagare il debito” disse Alessandro stringendo la mano al tedesco

“ è un piacere, almeno dovremmo collaborare tra noi evocati in un mondo non nostro” disse il signore locale “ non penso che dovrebbe accadervi nulla, ma se vedete che non è aria tornate immediatamente qui”

“ lo faremo grazie ancora”

 

Il gruppo raggiunse Miki in serata e come ha detto la guaritrice vennero subito convocati dalla sede centrale del culto di Thain, il Vescovo interrogò il mezzonano che spiegò la sua versione, con l'appoggio di ben due signori, venne ritenuto innocente, ma con il divieto di entrare in futuro a Podga.

Nel frattempo il resto del gruppo aspettava nella locanda in attesa, speranzosi, di buone notizie.

 

“ fortunatamente il vescovo è stato comprensivo” disse Thain appena arrivato insieme ad Alessandro “ quindi il mio culto non ci perseguiterà”

“ meno male allora” disse sollevata Ninive

“ possiamo quindi ritornare alla vita di prima, stando attenti agli uomini di Podga” disse Raelia

“ nella Gilda locale non c'è niente contro di noi, dubito quindi che ci possano essere avventurieri che ci daranno la caccia per soldi, ho cercato anche tra le notizie delle gilde delle città dove siamo stati, anche da parte loro non c'è niente che ci accusa” disse Elisewin

“ se staremo lontani dal nord, sono sicuro che non ci accadrà nulla” disse Liagor

“ si esatto, dovremmo andare a sud, verso il mare, staremo lontano dai pericoli” disse Uzdal

“ e potremmo così pensare di avere dimora stabile, infondo abbiamo già girato tutta l'area di competenza delle Gilde” disse Lilibeth

“ il viaggio è ancora lungo, ma possiamo seguire un'altra via principale, dopodiché arrivare verso sud sarà più facile” disse Rahol

“ per domani ci riposiamo, riprenderemo il viaggio il giorno dopo, una sosta ce la siamo meritata” disse Alessandro

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Capitolo 11
*** La Situazione si Risolve ***


Il giorno dopo il gruppo partì verso sud, ma davanti a loro li sbarrava la strada una coppia di avventurieri, una furtiva mezzognoma e uno sciamano mezzelfo

“ voi siete l'onorevole Alessandro, un evocato, giusto?” domandò lo sciamano

“ chi siete?” domandò l'uomo mentre il resto del gruppo era in tensione, sebbene erano in netta maggioranza

“ la nostra signora, una evocata come voi, desidera vedervi, e vi offre rifugio permanente” disse questa volta la furtiva

“ come possiamo fidarci?” domandò di nuovo Alessandro, la coppia presentò lo stemma della Gilda

“ perchè è già signora di una città, da poco fondata è vero, ma non lontano da qui” disse lo sciamano “ abbiamo anche un documento che afferma la protezione nei suoi confronti e lo stemma cittadino”

Alessandro vide il documento che la coppia di avventurieri gli porse e lo riconobbe come autentica

“ Thain che dici, può essere una trappola?” sussurrò l'uomo al guaritore

“ no signore, è tutto regolare e un evocato a capo di una città non ha motivo di andare contro un altro evocato, sopratutto se questi non sono amici dei purosangue locali”

“ andare da loro potrebbe essere la fine del nostro viaggio e ottenere una stabilità” intervenne Elisewin

Alessandro ci pensò su e poi rispose “ va bene, fateci strada, vi seguiremo”.

 

Il gruppo accompagnato dal duo, seguì una strada abbastanza frequentata, non solo da mercanti, ma anche da guardie, non essendo più ricercati, poterono viaggiare in quella via tranquillamente, raggiungendo il luogo indicato.

Era un agglomerato di case abbastanza grande, quasi come le altre città

“ benvenuti a Nozomu” disse lo sciamano che nel frattempo si era presentato come Elwing

“ benvenuti nella nostra città” disse questa volta la furtiva Breena

“ è grande!” esclamò Alessandro

“ si, la nostra Signora Sayu è riuscita ad attirare a sé molti mezzosangue, promettendo sicurezza e pace, ha quel giusto carisma che ispira fiducia, sebbene è una persona assolutamente tranquilla cui non piace mostrarsi molto, come ho detto però deve farsi un nome anche per gli altri signori e cercava l'appoggio di un altro evocato” disse Elwig

“ e per questo avete cercato me” disse l'uomo

“ da quello che vi è successo si è sentito parlare di voi e vi abbiamo intercettato” disse Breena

“ meglio voi che i nemici” disse Elisewin

“ avremmo finalmente un rifugio sicuro” disse Thain speranzoso.

 

Alessandro, venne portato immediatamente alla casa della Signora locale, venne lasciato solo in una stanza dopo essersi fatto un bagno e rifocillato un attimo, mentre gli altri vennero accompagnati in altre stanze. Dopo un po' di attesa entrò la donna, era abbastanza giovane, sui 35 anni come gli avevano detto il duo che lo avevano accompagnato ed era giapponese.

“ mi dispiace avervi fatto aspettare, sono Sayu, signora di questo villaggio, piacere di conoscervi” disse la donna avvicinandosi per poi inchinarsi secondo il modo nipponico

Alessandro si alzò in piedi “il piacere è mio, sono contento di essere qui”

i due si sedettero “ vorrei andare direttamente al sodo, perchè so che serve che vi riposiate bene, penso che i miei collaboratori, vi abbiano detto tutto” disse Sayu

“ ma si certo” disse Alessandro, e in effetti il duo gli ha detto che l'interesse della donna è unirsi con lui, una sorta di matrimonio combinato e che gli serve il parere di un altro evocato che ancora non ha creato una realtà sua, una persona con un buon gruppo di avventurieri e che ha girato per tutta l'aerea conosciuta. Il duo gli ha raccontato infatti che la donna era una evocata da poco che si è fermata subito nel suo viaggio in quanto perse subito da un attacco dei mostri due suoi compagni che erano un guardiano e un mago, tuttavia si era già fatta conoscere dalle Gilde vicine ( in quella località c'erano molte città piuttosto vicine) che attirò a se un certo numero di mezzosangue che non vollero sottostare al dominio dei purosangue locali, attirando l'ira delle città vicine, fortuna nella sfortuna, dove aveva perso i due compagni, aveva salvato la vita del Vescovo di Miki garantendogli la pace.

“ cosa ne pensi allora della mia richiesta? So che è strana ed estrema, ma penso che avrai capito meglio di me la crudeltà nei nostri confronti da parte dei purosangue” disse Sayu

Alessandro nonostante ha avuto tempo per pensarci, rimase in silenzio, la proposta era assurda, ma aveva l'occasione di rifugiarsi

“ accetto la proposta, spero che possiamo creare una ottima collaborazione insieme” disse alla fine

 

Passò un anno, Alessandro si unì con Sayo ed ebbero un figlio, ma Alessandro, si unì anche con le sue compagne di viaggio di cui ebbe dei figli; anche i suoi compagni di viaggio ebbero figli, Rahol si unì con Breena, Uzdal trovò una warlock mezzorca, Thain una guardiana mezzonana, Liagor invece non si sposò ma trovò un mezzohalfing orfano che lo mandò al più vicino monastero in modo che diventasse un combattente per il figlio del suo signore; Elisewin si unì poi con Elwig. La Pace era giunta, purtroppo però la serenità che sembrava trovata doveva essere minacciata.

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Capitolo 12
*** l'Ira del Signore ***


“ gli eserciti di Discarica e Podga sono ormai vicini, anche chiedendo soccorso non arriverà nessuno in tempo” disse Sayo preoccupata ad Alessandro “ ho comunque voluto mandare un messaggio a Faith che è il più vicino, magari se resistiamo a lungo potrebbero fare in tempo”

Alessandro era sconvolto, la sua vita e quella di tutti è in pericolo e la cosa peggiore è che Lilibeth sembra essere stata catturata dai nemici e Breena è tornata gravemente ferita, le due donne erano in esplorazione per operare come sentinelle, ma non sono tornate in tempo ad avvertire il pericolo.

“ la città per quanto sia stato possibile è fortificata un minimo, tutti i cittadini abili devono prendere le armi, anche le donne e i ragazzi che possono” disse Alessandro sapendo che era in gioco l'esistenza stessa di Nozomu, Sayu annuì preoccupata.

 

l'indomani l'esercito nemico attaccò con le difese già schierate sulle muraglie, la battaglia era durissima e ci furono perdite pesanti da entrambe le parti, tuttavia i nemici stavano per vincere; quando ormai erano appena entrati, chiesero un tavolo per la resa incondizionata.

Al tavolo erano presenti tra i nemici Akame la Evocata Signora di Discarica, Claven il portavoce del Commissariato di Discarica mezzoaviano, il Commissario di Discarica mezzonano Adrik, il Signore di Podga Darrak, il Generale dell'esercito di Podga, un umano locale di nome James. Con Alessandro invece c'erano Sayo, Elisewin, Elwig e Rahol; Ninive risulta invece catturata, Breena invece è morta per le ferite subite. Alessandro era molto arrabbiato avendo appena perso Raelia, Uzdal, Thain e Liagor caduti in battaglia.

 

“ la condizione è semplice, i signori di questa città dovranno essere sottomessi a me, insieme la mia città verrà riconosciuta come tale a tutti gli effetti, mentre questa città, non verrà più abitata. Gli altri saranno lasciati in vita, ma non potranno più far parte di alcuna Gilda, si dovranno quindi licenziare dalla Gilda stessa” disse Akame

“ questo vuol dire che gli sarà divieto utilizzare i propri poteri e abilità; ma loro sono avventurieri!” disse Sayo

“ meglio questo che la morte o la schiavitù” disse Darrak “ non mi dispiacerebbe avere in effetti come schiava anche la mezzelfa, ma mi basta la ragazza sirena”

“ tu hai Ninive??” domandò con rabbia Alessandro “ non vi basta avere Lilibeth??”

“ oh si, gli verrà imposto il sigillo di schiavitù” disse sorridendo il nano” anche la ragazza vampira subirà lo stesso identico destino, ma per il momento è nelle segrete di Signora Akame”

“ arrendetevi con queste condizioni, se lo farete avrete salva la vita” disse Akame

“ tanto ci uccidereste comunque no” disse Sayu con rabbia

“ beh l'idea è quella, ucciderei te, farei dell'occidentale il mio schiavo sessuale e finto marito e mi divertirei con il tuo mezzelfo” disse Akame

“ io mi prenderei la maga mezzelfa come schiava e ucciderei lo gnomo delle foreste, vi piacerebbe questo? Lo possiamo fare” disse Darrak felice leccandosi le labbra.

Senza pensarci un attimo, Elisewin evocò un incantesimo che bloccò i nemici lì presenti, nessuno poteva più muoversi né parlare

“ è la nostra occasione” disse Sayu che tirato fuori un Tanto, iniziò a uccidere i nemici sotto lo sguardo esterrefatto di Alessandro

“ Sayu...ma cosa fai...??”

“ uccidili Alessandro, senza leader i soldati nemici non possono continuare la battaglia e sono costretti a ritirarsi e solo noi come evocati possiamo porre impunemente fine alla loro vita in battaglia ” disse la giapponese.

Alessandro voleva saperne di più, ma in preda alla rabbia, si mise anche lui a uccidere, tirando fuori un coltello, i nemici avevano assunto uno sguardo di terrore, ma non poterono più nulla.

Come aveva detto Sayu, l'esercito nemico senza leader dovette ritirarsi, questo perché per essere una guerra legittima deve avere dei leader ufficiali ( Discarica non ne aveva, ma Sayu volle farla pagare anche a loro) e potevano essere uccisi in battaglia solo da altri signori, perché è un crimine uccidere i signori e i loro rappresentanti da parte di appartenenti alla Gilda.

 

Miracolosamente si ottenne la vittoria, dopo due giorni arrivò l'esercito di Maximiliar, mentre tutta Nozomu seppelliva i propri morti.

“ mi dispiace davvero di tutto ragazzi, è una grave cosa quello che vi è accaduto”

“ è un bene tuttavia che i nemici non siano riusciti ad eliminarci, adesso ci sono due città ufficiali in guerra e si cercherà di evitare una guerra su larga scala” disse Sayu “ non escludo che a Podga ci sarà una riunione urgente per risolvere la questione perché sono loro ad aver attaccato senza una dichiarazione e mostrando a tutti di essere alleati di una città di criminali, le normative di guerra sono diventate estremamente severe dopo la Terribile Guerra, noi dobbiamo fare subito la nostra mossa”

“ attaccheremo noi Discarica, giusto?” domandò Alessandro

“ si, andremo a liberare Lilibeth” disse Sayu

“ confermo Alessandro ciò che ha detto Signora Sayu” disse Elisewin “la situazione è dalla nostra parte e credo che anche Ninive verrà presto liberata”

“ anche io voglio vendicarmi, la pagherà quella città di criminali” disse Rahol.

Alessandro guardò le tombe dei suoi compagni caduti e giurò di farla pagare cara.

 

L'esercito alleato partì e raggiunse Discarica, non avendo difese, né un grande esercito e aiutati dalla popolazione che voleva la fine dei soprusi del Commissariato, capitolò in breve tempo. Alessandro con un gruppo armato andò nelle segrete alla ricerca di Lilibeth, trovandola tuttavia morta in maniera orribile.

“ è stata torturata a morte “ disse Selena che aveva accompagnato come guaritrice l'esercito “ è stato tremendo, di una crudeltà inaudita, non ho mai visto ferite del genere, non c'è nulla rimasto di sano”

Alessandro era sconvolto, volle solo uscire a prendere aria, ma appena fuori trovò Rahol che gli recapitò alcune notizie; il governo di Podga è caduto, e si impegnerà a ripagare i danni di guerra, tuttavia il figlio di Darrak ha ucciso Ninive per vendetta.

Lili...Ninive...” Alessandro era in ginocchio sconvolto dal dolore.

Tutti rimasero in silenzio non sapendo cosa dire, ma Alessandro con rabbia e gli occhi che mostravano una vena di pazzia ordinò di marciare verso Podga

“ la guerra è finita Alessandro, abbiamo compiuto il dovere di farla finita con Discarica, ma se continuiamo avremmo tutte le città contro” disse Maximiliar

“ non mi interessa...la devo far pagare...devono morire tutti!” urlò Alessandro

“ se continuerai la guerra non potrò aiutarti, mi dovrò ritirare” gli disse il tedesco

“ allora anche tu sarai mio nemico” disse Alessandro, tirando fuori la spada attaccando l'amico.

Rahol velocemente intervenne, parando l'attacco del suo signore, tuttavia, quest'ultimo non smise la corsa e si fece conficcare la spada del mezzognomo al petto.

“ no..” disse Rahol sconvolto, Alessandro senza poter dire niente, cadde a terra morto.

 

Rahol era chiuso in una stanza del Commissariato di Discarica insieme e Sayu.

“ quello che hai fatto è un grosso problema” disse la giapponese “ secondo il diritto e il regolamento della Gilda verrai condannato a morte”

“ lo so...” disse il mezzognomo guardando a terra

“ nel mio paese si praticava un modo per risolvere la questione senza la vergogna di una condanna a morte pubblica” disse Sayu ponendogli un coltello “ dovrai ucciderti”

Rahol assunse una faccia sconvolta, ma sapeva che non c'erano altre vie, anche dandosi alla macchia sarebbe ricercato in ogni dove, tra l'altro la sua taglia avrebbe fatto gola a tutti.

“ non c'è...davvero...altro modo...giusto?” disse con tristezza infinita il cacciatore

“ mi dispiace no” Sayu lacrimava, sapendo che non c'era alcun modo, il mezzognomo gli chiese di essere lasciato solo.

 

“così sono rimasta solo io” disse Elisewin tristemente, Sayu non disse nulla

“ non è giusto” continuò a dire la incantatrice

“ ricostruiamo Nozomu, io sono per la seconda volta incinta di Alessandro, voglio che la vita continui, so che è desiderio anche tuo, sarai la rappresentante della Gilda della città, addestriamo tutti i figli nati da Alessandro” disse Sayu

Elisewin annuì.

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