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di Franky93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Toccata e fuga ***
Capitolo 2: *** Fiamme e ghiaccio ***
Capitolo 3: *** Voce ***
Capitolo 4: *** Mostro ***
Capitolo 5: *** 'È tempo di riaccendere le stelle' ***
Capitolo 6: *** Polvere ***
Capitolo 7: *** Gioielli ***



Capitolo 1
*** Toccata e fuga ***


Toccata e fuga

-Acchiapparello? Sarà questo il nostro allenamento?- esclamò una Natasha sorpresa dopo aver finito di ascoltare la Master Kyuka.

-Esatto- disse la donna in kimono dorato una volta materializzato il suo mondo illusorio. -Ma ti prego di non farti ingannare dalla premessa-

-Perché qui dentro ogni cosa può risultare più difficile del previsto, vero?- domandò l'argentata prima di prendere posizione.

-Proprio così- confermò la dorata -Ci rincorreremo per tre round, dieci minuti ciascuno, usando anche la Magia, se servirà-

-E immagino che se vieni toccata due volte perdi la sfida… fin qui non sembra difficile- notò la Veterana -Dov'è l'inganno?-

-Capisco bene la tua reticenza, Natasha Solve, ma posso assicurarti che giocherò il più pulito possibile- ribatté la Master con voce quieta.

-Vorrei credervi così facilmente, Master, ma l'aura enigmatica che emanate non aiuta- disse ancora l'argentata.

-Nemmeno se faccio così?- domandò di rimando la donna con la maschera di volpe, materializzando all'istante una vasta pianura.

-Questo potrebbe migliorare il panorama per la sfida, ma non fuga affatto i miei dubbi, Master-

-Vorrà dire che dovrai fidarti del tuo intuito, Natasha Solve… del resto, se mi conosci bene, di certo capirai come agisco e come penso…-

E senza aggiungere altro, eccetto togliersi la maschera e cambiarsi rapidamente d'abito sfoggiando la sua divisa sportiva personale, la Master di Dao Zen iniziò a lanciarsi contro Natasha con l'intento di portarsi subito in vantaggio. La veterana tuttavia seppe rispondere rapidamente invocando una coltre di ghiaccio in sua difesa e successivamente cominciò a correre ad un ritmo sostenuto per evitare di farsi prendere. Kyuka però non era una sprovveduta, e infatti dopo essersi scrollata di dosso la brina aveva dato via all'inseguimento come se niente fosse, procedendo con ampi balzi e qualche agile salto mortale, prendendosi anche il tempo per cercare di rallentare il suo target usando una modesta quantità dei suoi inseparabili fuochi fatui. Natasha allora diede mostra della sua agilità per evitarne buona parte, ma si rivelarono comunque troppi e finì col venir colpita almeno una decina di volte, cosa che risultò infine in una sua caduta sull'erba.

-Accidenti… anche se sono solo giochi di prestigio, la sensazione provata è la stessa…- commentò Natasha cercando di rialzarsi.

-Proprio così- le disse Kyuka, comparendo all'improvviso davanti a lei -Ma credo che ciò sia l'ultimo dei tuoi problemi-

-Sì, avete ragione- ribatté la veterana, schivando all'ultimo la mano della Master pronta ad agguantarla. -Vince chi fugge, no?-

-Come in amore, secondo un adagio- disse ancora la donna d'Oriente, pronta con altri fuochi fatui.

-Siete proprio fissata con l'amore- fu la nuova replica dell'argentata, che pur di evitare le fiammelle dovette rotolare per tutto il prato.

-Non mi definirei proprio fissata. È solo un sentimento bello ma complicato che merita di essere discusso- si giustificò l'altra.

-E immagino che non vi siate ancora arresa dal volermi corteggiare, vero, Master?-

-Affatto, Natasha Solve. E anzi, sarò disposta a donarti tutto il té, i dolcetti e i libri che desideri se riuscirai a sfuggirmi con successo-

-Mi sembra un'offerta interessante… magari la accetto più che volentieri-

Una volta detto così, la maga veterana si rialzò di scatto e riprese a correre più veloce che poteva, mentre la Master riprese la sua 'offensiva' a base di fuochi fatui. Malgrado il pensiero di poterla spuntare, Natasha venne nuovamente atterrata da quelle insidiose fiammelle, e ciò la rese vulnerabile al tocco della donna orientale, che si limitò ad abbassarsi e a sfiorarle il viso con una sorta di carezza, cosa che fece leggermente arrossire l'una e a strappare una leggera risata all'altra.

-Mi dispiace, Natasha… ti ho presa- disse la Master con voce divertita.

-Non è ancora detta l'ultima parola- replicò la veterana, rialzandosi con ancora il volto rosso d'imbarazzo -Ho ancora due tentativi-

-Lo so, e mi auguro che tu sappia sfruttarli al meglio prima che ti prenda di nuovo-

-Si, questo è vero, però… non so, continuo ad avere l'impressione che siate ancora troppo avvantaggiata nei miei confronti-

-Tu credi? Io penso che sia solo naturale. Il divario tra noi pare incolmabile, ma nulla ti vieta di provarci-

-Non ne dubito, ma anche se mi sto allenando con voi da parecchio tempo continuate ad essere un vero mistero-

-Non nego che la mia persona sia alquanto… fuggevole, ma se ti sto dando l'occasione di scoprire di più su di essa, dovresti coglierla-

-È proprio ciò che intendo fare-

Concluso quindi quel nuovo scambio di battute, Natasha fece uno scatto felino e riprese nuovamente a correre, e ciò spinse la Master ad inseguirla, pronta per acchiapparla di nuovo, ma questa volta chiamando a sé le sue copie illusorie. Ritrovatasi quindi con ben tre avversarie da cui scappare, la Veterana cercò di individuare lo schema di attacco di ciascuna così da capire quale sarebbe stata la più facile da battere, ma una di esse aprì all'improvviso un portale dorato che la portò direttamente da tutte e tre, e ciò la costrinse a scatenare immediatamente una tormenta di ghiaccio a bruciapelo per impedire che venisse presa all'istante.

-Ottima pensata…- rispose la Master, rimasta priva di copie -Ma resto ancora io- aggiunse allungando nuovamente le mani su Natasha.

-Lo so… ma non ci casco un'altra volta!- disse prima di schivare all'ultimo il suo tentativo e poi tentare con una nuova tormenta.

-Si, direi che ora ci siamo- commentò la donna dai capelli dorati, invocando a sé una barriera di luce dorata per dimezzare i danni.

L'impatto non fu così potente come si aspettava la Maga Veterana, ma se non altro ebbe il pregio di distanziare un'altra volta sia lei che la sua avversaria, che dal canto suo parve mettere da parte la prudenza e iniziò una serie di attacchi lucenti, i quali spinsero Natasha a usare le proprie abilità di ghiaccio per contrastarla al meglio e mutare quella sorta di 'allenamento giocoso' in un acceso duello.

-Mi sa che il tempo dei giochi è già finito, vero?- domandò Natasha, preparando subito un altro attacco.

-Chissà… Io credo che l'allenamento non ne risentirà- disse Kyuka facendo lo stesso.

Ciò che seguì fu quindi un'intensa lotta a base di ghiaccio, luci e illusioni che tenne occupate entrambe le maghe per un lasso di tempo che durò ben oltre il limite di 'acchiapparello', ormai passato in secondo piano. Fu solo quando le due iniziarono a sentire un minimo di fatica durante quella situazione di stallo che si poté davvero dichiarare il time out e rifiatare.

-Anche se di poco, stai visibilmente migliorando, Natasha Solve…- fu ciò che notò la donna, tornando alle sue solite vesti.

-Ah, questa sì che è un'ottima notizia- disse invece la veterana dai capelli argentati, che intanto era distesa a faccia in su.

-Credo che tu ti sia meritata un bel premio per questi sforzi- disse ancora l'altra, accarezzandole i capelli.

-Un bel premio? E sarebbe?- chiese Natasha.

-Un bel bacio, un bel bagno insieme… E magari del buon tè con degli ottimi dolcetti- propose la Master senza esitare

-E io chi sono io per rifiutare?- replicò infine la veterana, aspettando il bacio promesso… ma ricevendo invece un buffetto sul naso

-Scherzetto~ Ti ho fregata, Natasha Solve- se la rise la donna orientale -Non volermene, ma la tua espressione era impagabile-

-Ma… Master!- tentò di protestare mentre sia lei che l'altra tornavano improvvisamente alla realtà -E dire che mi avevate pure convinto-

-Pazienza, Natasha Solve… Sarai più fortunata la prossima volta- si limitò a dire la Master, dichiarando conclusa quella 'lezione'.

-Sempre ammesso che ci sarà una prossima volta, Master... Basta che non ci siano inganni-

-Chi può dirlo, mia cara... Hai pur sempre a che fare con una kitsune-

**L'Angolo dell'Autore** Buonasera e benvenuti a questo... progetto di contorno, se così possiamo chiamarlo. Come indicato dall'introduzione stessa, questa sarà principalmente una raccolta dove, in attesa di grazie salvifiche con l'ispirazione o semplice voglia di aggiornamenti corposi, delizierò la vostra curiosità con saltuari, variegati e brevi retroscena sui miei OC, utilizzando anche prompt da me partoriti o suggeriti dalla mia cara amica Kymyit. Per questo primo appuntamento, tra l'altro, mi sono collegato alla mia storiella attuale, "Golden Fox, Silver Wolf", che vede protagoniste assolute Natasha e la Master Kyuka. Cronologicamente, questo momento si colloca tra il cap.3 e il cap.4 di tale storia, che prima o poi apparirà  quando sarà il momento. Per il resto, se siete curiosi di assistere ad altri retroscena, continuate pure a seguirmi... ma ricordatevi solo che questa raccolta verrà aggiornata in maniera più rilassata rispetto alle storie più importanti che ho in cantiere. Detto questo, al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 2
*** Fiamme e ghiaccio ***


Fiamme e ghiaccio

-Sei proprio sicura di voler tentare?-

-Certo che voglio, che domande… se provassi ad impiantarmi quel Lacrima, e riuscissi ad imbrigliarne i poteri… diventerei inarrestabile-

-Ma se tu fallissi, dubito basterebbe il fattore rigenerante a salvarti…-

-Beh, la scienziata stangona è brava nel suo lavoro, no? Posso sempre farmi aiutare da lei… A meno che non mi faccia anche altro-

-È una possibilità, ma tieni anche conto che una volta fatto ciò non potrai più tornare indietro, e vivrai con due elementi in corpo-

-E allora? Come si dice in questi casi, 'tutto è permesso in amore e in guerra'-

-Non hai tutti i torti, però non saprei di cosa farmene di una compagna morta-

-Nel peggiore dei casi, farai creare un mio nuovo clone… magari più assennato-

-Ma non sarebbe comunque la stessa cosa-

-Comunque basta con le chiacchiere, io ci provo lo stesso-

E come disse così, l'assassina dai capelli rossi mise mano al Lacrima, e piano piano iniziò ad avvicinarselo al centro esatto del suo petto. Ciò scatenò una potente reazione magica, poiché nel tentativo di assorbirlo dentro di sé, il Lacrima aveva iniziato ad emettere una coltre d'aria molto gelida intorno alla rossa, oltre che a congelarle gradualmente il corpo. Un chiaro segno che il potere insito in quella sfera stava immediatamente dando segni di rigetto, ma la rossa non se ne curò e al contrario continuò nel proprio intento, mentre Sienna osservava la scena con visibile apprensione.

-Isy, forse dovresti lasciar perdere…- cercò di persuaderla la rosata.

-Lasciar perdere? Ma non scherzare.- replicò la rossa, incurante di avere già buona parte del corpo ghiacciata -Io diventerò più forte…-

-Ma a momenti persino il Lacrima non ti accetta.- insistette la cantante -Ti prego, desisti prima che la cosa degeneri…-

-Mai…- fu la telegrafica risposta dell'assassina, la quale spinse comunque con forza il Lacrima dentro di sé e lasciò che il ghiaccio la avvolse.

Facendo questo, ciò che accadde dopo fu qualcosa di intenso e spettacolare, oltre che visibilmente pericoloso: uno spesso strato di ghiaccio ricopriva due terzi del corpo di Isabelle, mentre la parte rimanente sembrava ancora integra e quasi per riflesso emetteva fiamme verdi di continuo. In pratica era come se i due elementi fossero totalmente agli antipodi e in totale confronto tra loro, con l'uno che cercava invano di prevalere sull'altro. Non volendo tirarsi indietro in ogni caso, Isabelle diede un 'colpetto deciso' per innestarsi ciò che rimaneva del Lacrima, cosa che almeno in apparenza fece cessare quella sorta di crisi di rigetto, ma per contro fece ritrovare la rossa coi vestiti visibilmente laceri, in ginocchio e in preda a spasmi fortissimi.

-Isy?-

-Sto bene… dammi solo qualche minuto e…-

-No, che non stai bene. Lo vedi come ti sei ridotta solo per ottenere quel potere?-

-Non è affatto un problema… adesso devo solo stabilizzarmi e tornerò più pimpante che mai-

-E pensi davvero che basti? Sei più morta che viva, e anche col fattore rigenerante dovrai penare parecchio per tornare in forma-

-Sempre meglio che allenarsi e ottenere solo pochi risultati, no?-

-Ma…-

-Niente 'ma', così ho deciso e così agirò… E in breve tempo sarò così forte che nessuno potrà anche solo pensare di fermarmi-

-Nemmeno io nel caso questo potere glaciale finisca col darti alla testa?-

-Nah, tu andrai benissimo se mai si presenterà una simile situazione… ma auguriamoci che non succeda mai e in nessun modo-

-Allora, se siamo d'accordo così… proviamo a farti riposare e poi mettiamo alla prova questi tuoi nuovi poteri, rossa?-

-Non vedo perché no-

Seguendo quindi il consiglio di Sienna, l'assassina dai capelli rossi pensò unicamente a rimettersi in sesto, principalmente tornando nella stanza che condivideva con la rosata, spogliandosi a malincuore della propria tuta, ormai rovinata del tutto da fiamme e ghiaccio, e immergendosi in una vasca d'acqua calda. Da quando era entrata nelle fila di Noche Tenebrosa aveva preso l'abitudine di farsi un bagno ogni volta che si presentava l'occasione. Non ricordava esattamente il motivo esatto dietro di essa, ma sotto sotto la cosa non le dispiaceva affatto. Probabilmente era uno dei pochi o rari momenti in cui poteva essere sé stessa senza dover per forza restare in allerta ogni volta.

-E così… ho un nuovo potere…- rifletté mentre si lavava -Un potere che è praticamente lo stesso della mia nemesi, ma è anche diverso-

-Già… potresti anche riuscire a creare qualcosa di unico, se lo volessi- disse la voce di Sienna alle sue spalle, venuta anche lei lì nella vasca.

-Tu dici?- rispose la rossa mentre la salutava con un cenno della testa prima di continuare a lavarsi -Se è così potrei diventare fortissima-

-E di certo sarà così, però…-

-Però? Temi ancora che io possa schiattare?-

-Non voglio prenderti in giro, Isy, c'è sicuramente questo rischio… ma conoscendoti sarebbe difficile fermare una testona come te-

-Prova a dirmi più da vicino una roba simile e vedrai quanto sono testona, Sienna.-

-È una minaccia quella che sento?-

-No, è un avvertimento… E comunque per come sono ora potrei suonartele a dovere-

-Sai che paura… mi basterebbe pochissimo per bloccarti, nuda e inerme come sei-

-Perché non mi raggiungi e provi a ripeterlo?-

-Vorrei, ma non sarebbe giusto nei confronti di chi per poco non rischiava la pelle-

Avrebbero continuato in quel modo per ore, ma dopo pochi minuti le due non poterono far altro che ridersela di gusto e lasciar perdere, con la rossa che si limitava a godersi il bagno e la rosata che invece condiva il tutto con una lieve serenata in suo onore. C'era da dire che anche quei momenti non erano affatto male, specie tenendo conto del fatto che l'assassina e la cantante avevano legato fin da subito e, seppur con qualche differenza, era nata una bella intesa... soprattutto nell'uccidere.

-E adesso... cosa credi che accadrà? Parlando seriamente, eh?- domandò Isabelle dopo un po'.

-In tutta franchezza?- rispose Sienna, in quel momento intenta a fare un lieve massaggio alla schiena della rossa -Di certo dovrai spiegare un paio di cose alla Dama e a Nadia-

-Non credo che lo farò- disse l'altra di rimando -Non credo che ci sia bisogno di spiegare che volevo essere più forte e garantire maggior potere alla nostra causa...-

-E immagino non vorrai nemmeno dir loro che per poco non ci lasciavi la pelle?- domandò con velato sarcasmo la rosata -Guarda che non sono delle sprovvedute-

-Lo so, ma non voglio comunque dare spiegazioni a niente e nessuno...- disse la rossa, sbrigativa.

-Nemmeno a me?- chiese sarcastica la cantante.

-Ma che c'entra, tu mi vai a genio...- rispose ancora l'assassina.

-Però non mi hai ascoltato affatto- ribatté la diva.

-Sono ancora viva, quindi puoi anche evitare di fare tanto la rancorosa- rimbrottò l'altra.

-Ti propongo un patto. Appena finito qui ci alleniamo come previsto, e se vinci fai quello che ti pare, ma se vinco farai le dovute spiegazioni. Ci stai?- propose la sua collega e amante.

-Non mi sembra molto equo, ma va bene- borbottò ancora Isabelle.

-Nulla in questo mondo è equo, e noi lo sappiamo bene- disse ancora Sienna, massaggiandole la schiena per farla rilassare ulteriormente.

-Già... è una vera merda- commentò la rossa, lasciandola fare.

-Ma finché si riesce a sopravvivere, non dovrebbero esserci problemi, giusto, Isy?-

-Sì... dici proprio giusto, Sienna-

**L'Angolo dell'Autore** E niente, visto che lunedì avevo già ripreso in mano l'altra storia, alla fine ho scelto di aggiornare anche questa raccolta giusto per far capire che non l'ho lasciata a prendere polvere inutilmente. In questo prompt vediamo le nostre due assassine preferite alle prese con il Lacrima del defunto Siegfried, qualcosa che potrebbe tornare utile più avanti nella continuity principale... E sottolineo "potrebbe". in ogni caso, spero vi sia piaciuto e ci vediamo alla prossima.

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Capitolo 3
*** Voce ***


Voce

-Allora, riesci a dire 'fi-am-ma'? Oppure 'Si-en-na'?- domandò Sienna.

-F-Fi… fi…- cercò di dire Isy.

-Coraggio, ci sei quasi…- disse ancora la rosata prima di assistere ai numerosi colpi di tosse della compagna dalla chioma rossa -Mi sa che dobbiamo lavorarci ancora-

'Già…' disse l'altra, ricorrendo di malavoglia alla Telepatia 'Mi sa che il fattore rigenerante aiuta solo in pochi casi'

-Non proprio.- dissentì la cantante -Ti avevo già accennato che per ferite meno recenti potrebbe metterci di più, no? Occorrerà pazientare-

'Spero solo che sia un'attesa ben ripagata…' "disse" ancora l'assassina 'Non mi piace per niente l'idea di non poter parlare'

-Lo so… Però finora sai già un accenno di sillabi, quindi non è così terribile- ci scherzò l'altra.

'Che fai, sfotti pure?' se la prese Isabelle 'Si notava troppo bene che non riuscivo a dire nulla'

-Era solo un piccolo contentino. Sai per evitare che la tua autostima ne risentisse-

'Fanculo l'autostima, io voglio la mia voce… la mia vera voce, e subito!'

-Devi esserci proprio affezionata alla tua voce, se ci tieni così tanto-

'Se tu finissi col perderla come è successo a me per colpa di Fyodor capiresti bene quanto ci tengo...'

-Anche questo è vero… comunque è meglio non perdersi d'animo e ritentare domani-

'D'accordo… anche se è una vera rottura'

-Porta pazienza. So che dobbiamo metterci subito all'opera, ma non c'è alcuna fretta-

'Lo dici tu…'

-Certo che lo dico io, sono la tua leale e fedele compagna-

'E anche colei che mi regala un'estasi incredibile a letto, ma non è la stessa cosa'

-Non esserne così sicura. Una cosa mica esclude l'altra.-

'E per la stessa logica dovrei solo perseverare nel recuperare la voce?'

-Ovvio-

'Fanculo... piuttosto apro un portale e vado a tendere un agguato ai Lupi'

-Lo sai che è vietato-

'Ci metto solo il tempo di ammazzarli di botte quando meno se l'aspettano, vedrai...'

-Non se ci penso io a fermarti prima-

'Mi stai forse sfidando?'

-Il mio è solo un avvertimento... per ora-

'E credi davvero di potermi fermare?'

-Non lo credo, lo so per certo-

'Allora provaci'

Come le due finirono di parlare, la rossa fu tentata di usare quella particolare "mossa" che permetteva l'apertura di portali oscuri, ma la rosata le bloccò la mano all'istante e gliela torse all'indietro, quasi come a volerla sottomettere. Ironicamente, però, la forza dell'assassina era leggermente maggiore di quella della cantante, e quindi le fu facile scrollarsela di dosso.

-Non credere che ti lascerò andare così facilmente-

'Sprechi solo il fiato. Le mie prede sono più vicine di quanto si pensi, e io le raggiungerò'

-Dovrai prima passare sul mio corpo-

'Così non mi persuadi affatto'

-Dovrò per forza, altrimenti potresti rovinare tutto prima del tempo-

'Allora fatti sotto'

-Con molto piacere... ma faremo secondo le mie regole-

E senza neanche avvisare, Sienna prima agguantò nuovamente con forza la rossa, e successivamente aprì un portale oscuro tutto suo dentro il quale fece gettare entrambe a capofitto, facendole poi riapparire da una parte del tutto diversa della base, in particolare il campo d'allenamento all'aperto. Vedendo un simile "cambio di scenario", per Isabelle fu facile capire che cosa intendesse la rosata con "le sue regole".

'Ma dai, sul serio? Non possiamo neanche bisticciare tra le nostre quattro mura, adesso?'

-Se lo facessimo, la mia bellissima voce distruggerebbe tutto quanto... e preferirei evitare-

'Capirai... posso tapparti la bocca senza alcuna fatica, se lo volessi'

-Allora provaci... ma non garantisco per la tua incolumità-

'Mi hai tolto le parole di bocca'

-Allora diamo inizio allo spettacolo-

'Sarà il più breve mai visto, fidati'

Mai tali parole, seppur dette con una certa baldanza, furono più che profetiche, anche se per le ragioni sbagliate: nell'intensa mezz'ora che seguì, l'atto di ribellione della focosa assassina dai capelli rossi fu stroncato sul nascere dalla sua compagna, che pur essendo svantaggiata sul piano fisico e magico aveva dalla sua molta più esperienza in generale e anche molta più dimestichezza col Vampirismo, e ciò la rendeva decisamente più letale e resistente. Furono principalmente questi due fattori a umiliare in tutti i sensi Isabelle, la quale in tutta risposta poteva solo imprecare e scagliare insulti davvero irripetibili nella sua testa, in barba al fatto che la Telepatia facesse sentire più che bene un simile turpiloquio anche a Sienna.

-Mh... sai, forse tra le varie ed eventuali mansioni che mi spettano in quanto tuo sire dovrei includere una o più lezioni di bon ton- commentò la cantante mentre aiutava l'altra a rialzarsi.

'Fottiti...' si limitò a "dire" invece il clone di Sasha, accettando comunque l'aiuto 'Non ho bisogno di certe cose. Ti ricordo che io sono una spietata macchina di morte'

-Sì, lo so... ma non sei obbligata a odiare e uccidere, e il nostro rapporto ne è la prova...-

'Un pochino ipocrita come ragionamento, visto che le tue mani sono sporche quanto le mie'

-Ad ognuno le sue colpe... ma non è questo il punto-

'Ah, no? E quale sarebbe?'

-Sarebbe a dire che, assassina o meno, se non lasci che io ti aiuti non raggiungerai mai un livello di forza accettabile sia da te stessa che dai fatti che poi daranno ragione alla tua spavalderia-

'Anche a costo di dover aspettare un'eternità perché arrivi il nostro turno di agire?'

-Esatto. Quindi ora che ne diresti di fare la brava e tornare a fare pratica di eloquenza?-

'Potrei anche farlo... ma cosa ti fa pensare che farò davvero la brava o che migliorerò?'

-Devi solo lasciare che io ti aiuti, te l'ho detto. E sono certa che otterrai una bellissima voce, anche se mai quanto la mia, ovviamente-

Nel sentire tutto ciò, Isabelle non rispose, e vuoi per la stanchezza dovuta a quella baruffa o solo perché in un certo senso doveva darle ragione, si limitò a prenderle timidamente la mano e tornare con lei, tramite un altro varco oscuro, nelle loro stanze private. Una volta lì, e per i giorni a seguire, la rossa si ritrovò a lavorare nuovamente sulla cura delle sue corde vocali, che fece notevoli progressi, sulla pazienza dovuta all'attendere la nuova missione per conto delle Tenebrose... e anche sul bon ton, cosa che per qualche motivo culminò con entrambe vestite in abiti nuziali molto eleganti, nello specifico un completo maschile per Sienna e un vestito da sposa bianco per Isabelle, con tanto di velo, guanti e tutto il resto.

-Allora, dimmi... come ci si sente ad avere una mise diversa dal solito?- domando la rosata ironica.

-Fa... molto strano... mi sento ridicola- rispose in tutta sincerità l'altra, ormai libera di articolare tutte le parole che voleva -Ma sei sicura che così saremo ancora più letali?-

-Non saremo solo letali, mia cara...- si limitò a dire la diva, sollevandole il velo e concedendole un bacio molto appassionato prima di stringerla a sé e aggiungere -Saremo favolose, come la tua voce-

**L'Angolo dell'Autore** E fu così che ebbe origine il curioso abito nuziale di Isabelle... oltre che il suo cammino verso il riottenimento della voce. Mica male, vero? Magari avrei potuto mostrare questa cosa nella fanfic precedente, ma avrebbe smorzato un po' troppo i toni... e poi non avrei neanche trovato il posto adatto dove metterla senza sembrare troppo forzato. In ogni caso, non disperate, questa raccolta non finirà col puntare il focus solo su Isy e Sienna. Il prossimo capitolo infatti sarà dedicato a qualcun altro membro dei buoni, giusto per bilanciare meglio. Non uscirà subito, ma rimanete comunque sintonizzati 

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Capitolo 4
*** Mostro ***


Mostro

-Senti, Estelle…- furono le parole un po' titubanti con cui esordì Marina, durante un pomeriggio come tanti, dopo un intenso allenamento insieme alla compagna. -Posso farti una domanda?-

-Che c'è, principessa? Qualcosa ti turba?- chiese la stessa Estelle, mentre si sedeva insieme a lei sullo spoglio terreno della collina dove si erano recate.

-Era da un po' che me lo chiedevo, ma... ci sono mai stati degli attimi della tua vita in cui ti hanno considerata una sorta di mostro?- rispose a sua volta la principessa, esponendo quel suo dubbio.

-Sinceramente parlando? Non mi è capitato molte volte- disse la Dragon Race -Ma neanche poche, visto che avere l'aspetto di un Drago non è il massimo-

-Sì, posso immaginarlo... e per questo ti sarai sentita molto sola, o emarginata- suppose l'azzurrina.

-Solo inizialmente. Ma poi ci fai l'abitudine, e capisci anche di chi fidarti e di chi no- ribatté la mora con le ciocche rosse -E per farti un esempio pratico... ripensa al nostro primo incontro-

-Il nostro primo incontro?- ripetè l'altra -Ah, è vero... in effetti avresti potuto tranquillamente uccidermi e mangiarmi, e invece...-

-E invece no... ti ho salvata, coccolata e ti ho resa la mia compagna- concluse per lei Estelle con voce piuttosto orgogliosa -E non me ne sono affatto pentita. Altro che mostro-

-Già... in effetti mi è andata più che bene- disse la principessa, quasi intenerita da come si era effettivamente evoluto il loro rapporto.

-E poi, visto che ho passato il mio rito, non sono più così mostruosa, se sai a che alludo- proseguì Estelle, questa volta con più malizia, mentre le cingeva i fianchi tra le sue braccia.

-Lo so... sei una bellissima creatura in tutti i sensi- disse Marina, accettando quel gesto.

-Mai quanto te...- le sussurrò la Dragon Race appoggiando la testa sulla sua spalla -E magari te l'ho già detto, ma sono davvero felice di averti incontrata-

-La cosa è reciproca... stare con te è una scoperta continua- rispose a sua volta la Dragon Slayer, accettando di buon grado quella dimostrazione di affetto.

***

-Estelle, che hai? Va tutto bene?- chiese la principessa, vedendo l'altra contorcersi dal dolore.

-Ma...ri...na... scappa...- rispose la Dragon Race, parlando a fatica.

-Ma... che ti succede? Non capisco...- domandò ancora l'azzurrina, visibilmente spaventata.

-Non riesco... a controllarmi...- cercò di spiegarsi l'altra tra un ansimo e l'altro, prima di lasciarsi andare ad un grido che di umano sembrava avere molto poco.

-Estelle..?- la chiamò nuovamente Marina, avvicinandosi per sincerarsi delle sue condizioni.

Tale tentativo di aiuto però venne vanificato da un altro grido, questa volta ancora più raccapricciante, e successivamente da una visibile e lugubre metamorfosi di Estelle. Le esili e affascinanti forme di lei vennero sostituite da una corporatura molto più massiccia, al punto da strapparle del tutto le vesti e lasciar posto ad un fitto strato di squame. Dalla schiena emersero due paia di ali immense, mentre dal retro della zona lombare spuntò una lunga e spessa coda, e il viso della ragazza venne sostituito da un muso esteso in avanti e circondato di zanne.

-Un... Drago... sei diventata un Drago...?- capì la principessa, vedendo cosa ne era stato di colei che pochi istanti prima era una semplice ragazza -Ma com'è possibile?-

Una qualsiasi risposta da parte di Estelle fu praticamente vana, dato che le parole della stessa erano state sostituite immediatamente da un immenso ruggito capace di far tremare la terra e da almeno un paio di rapide zampate pronte a schiacciare una Marina ancora sconvolta e confusa. Evitati tali attacchi per un soffio, l'azzurrina provò a chiamarla altre volte, ma non ottenne alcun risultato se non quello di riceve altri attacchi, che per sua sfortuna andarono più volte a segno.

-E-Estelle...- cercò di chiamarla ancora con un filo di voce -Ti prego, fermati...-

Purtroppo per lei, anche quella supplica cadde nel vuoto dinanzi alle sorde orecchie dell'immenso Drago che si ritrovava davanti, pronta a sferrare una rinnovata serie di attacchi. Ciò costrinse la ragazza ad attivare a malincuore i propri poteri di Dragon Slayer, e a gettarsi a capofitto in quello che sembrava essere il fatidico scontro mortale che mai si sarebbe aspettata di ingaggiare. Fu una lotta serrata e senza esclusione di colpi, con entrambe le parti che puntavano unicamente a danneggiarsi a vicenda fino all'annientamento dell'una o dell'altra... almeno fino a quando, durante l'esecuzione del colpo di grazia, la primogenita del casato Seaworth non si ritrovò nuda, sudata ed esausta nell'umile tenda che condivideva con Estelle, e con al suo fianco proprio la Dragon Race, anche lei in vesti adamitiche, che la osservava perplessa.

-Ehi, principessa... va tutto bene?- le chiese con una certa apprensione.

-Estelle... non sei più un Drago... che sollievo- disse invece Marina, in evidente stato confusionale -Ma come mai siamo entrambe nude...? Non eravamo insieme da qualche parte?- domandò poi guardandosi intorno per tutta la tenda.

-No, oggi ci siamo allenate, siamo state in giro e poi ci siamo coricate dopo esserci fatte un po' di coccole... poi ho visto che ti agitavi nel sonno e ti ho svegliata- le spiegò la compagna.

-Ah, quindi era solo un incubo... oddio, sapessi che spavento assurdo mi sono presa!- disse l'azzurrina, prima di sedersi e piangere a dirotto all'improvviso -Per un attimo ho creduto che ti fossi tramutata in Drago, poi io ti chiamavo ma non rispondevi, e ci siamo dovute affrontare, e...-

-Ehi, calma!- la interruppe l'altra, carezzandole i capelli dopo essersi messa vicino a lei -Va tutto bene, principessa, non è successo nulla... e poi, se fossi davvero diventata un Drago me ne sarei di certo accorta, no?-

-Si', però... sembrava tutto così vero...- disse la principessa tra un singhiozzo e l'altro.

-Immagino che ciò fosse dovuto al discorso che abbiamo fatto stamattina, vero?- intuì la mora con le ciocche rosse -Si vede che forse non sei ancora persuasa del tutto, se fai incubi simili-

-Si, è vero, però... che dovrei fare nel caso tu diventassi davvero un mostro senz'anima?-

-Posso assicurarti che non lo diverrò mai... hai la mia parola, principessa.-

-Ma Estelle...-

-Niente "ma", Marina. Esiste qualcosa di più forte nell'essere un mostro... e cioè l'essere amati!-

-Sì, anche questo tecnicamente è vero, però... la mia voce non ti raggiungeva, nel sogno...-

-E allora ti basterà gridare più forte, a prescindere da che aspetto avrò-

-E se non dovesse funzionare?-

-Allora si potrà solo sperare in un miracolo... io infatti l'ho fatto, e guarda che bellezza sono ora!-

Una volta che la Dragon Race ebbe finito, la principessa non seppe come reagire, sulle prime. Certo, era chiaro che quel suo discorso fosse abbastanza improvvisato solo e unicamente per motivarla a non preoccuparsi, eppure non si sentiva ancora così sollevata. D'altra parte, però, era certamente la prima volta che qualcuno arrivava a tanto pur di rasserenarla, anche a costo di rendere il tutto un pelino... esilarante, dato che sia lei che la sua interlocutrice erano nude. E a riprova di questo, ci volle relativamente poco tempo a farla scoppiare in una fragorosa risata.

-Scusami, scusami... so che le tue intenzioni erano buone, ma sai... tutta questa atmosfera non è proprio quella più adatta per fare chiacchiere del genere- spiegò l'azzurrina subito dopo.

-Tu dici? A me sembrava di sì... e poi, non ci tenevo così tanto a vederti piangere, ecco- si spiegò a sua volta Estelle, pensando a rimettersi sotto le coperte insieme a lei.

-Sei davvero dolce, lo sai? E questo lo apprezzo... ma può anche darsi che in realtà una parte di me non si sia ancora resa conto di quanto sia... gravoso stare insieme una Dragon Race-

-Se è per questo, anche i Dragon Slayer non sono così tanto salvi da chissà quali pericoli-

-Ah, parli forse di quella leggenda secondo la quale chi possiede la Magia Ammazzadraghi possa rischiare, un giorno, di diventare anch'esso un Drago?-

-Esatto... ammetto che non ho idea se sia vera o meno, però anche tu diventeresti un mostro vero e proprio se non fai attenzione... e non potrei fare molto per fermarti, né avere il cuore di chiedere alla tua adorabile sorellina di compiere un gesto così crudele...-

-Questo mai! Che ciò sia vero o meno, preferirei uccidermi prima-

-Una decisione un pelino estrema, ma non posso che essere d'accordo con te-

-Ad ogni modo, Estelle... ora che siamo d'accordo sulla questione di mostri e paure... che si fa?-

-Beh, di certo non credo che potremmo limitarci a dormire e basta, quindi credo che potremmo accoccolarci a dovere e ad abbracciarci finché non prendiamo sonno. Che ne dici, principessa?-

-Penso che sia una buona idea... sperando che ciò ci doni dei buoni sogni per dopo-

-Non preoccuparti di questo, Marina... con me vai sempre sul sicuro-

**L'Angolo dell'Autore** Buon weekend a tutti. Dopo tanta attesa, ecco a voi un altro capitolo dedicato a questa raccolta senza impegno e senza fronzoli, e con il focus dedicato ad un'altra coppietta molto adorata e una spruzzata di tema drammatico su questioni che, in un modo o nell'altro, vanno comunque affrontate. Con la giusta presa di petto e quasi senza giri di parole, ma affrontate. Spero quindi che vi sia piaciuto, un grazie per il supporto e ci vediamo alla prossima!

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Capitolo 5
*** 'È tempo di riaccendere le stelle' ***


'È tempo di riaccendere le stelle'

-Oggi è il gran giorno, Heather. Sei pronta?- domandò il giovane Pine, una volta in posizione.

-Mai stata così pronta, Nate.- disse la Maga Stellare facendo altrettanto -Mettiamocela tutta-
 
E a quelle parole, i due rilasciarono le proprie Auree Magiche e successivamente entrarono in azione prima con qualche semplice scambio di colpi fisici, e poi passando direttamente agli incantesimi. Conoscendo Nate fin da quando era piccola, col tempo Heather aveva studiato e memorizzato quasi perfettamente le mosse del ragazzo, così come i vari pattern d'attacco che era solito mostrare. Tuttavia, questo non la rendeva del tutto inerme da eventuali tattiche improvvisate o dal fatto che lui non si sarebbe risparmiato nemmeno davanti alla propria dolce metà. E almeno in teoria, in passato questa cosa la si poteva arginare invocando lo Spirito Stellare giusto, ma ora che Heather possedeva una Magia del tutto nuova, la cosa era davvero molto diversa... tuttavia, era proprio per tale motivo che era ripartita da zero fino a quel momento.

-Lame di Luce Crescente!- gridò per primo il giovane Pine, scagliando il suo principale incantesimo d'attacco che, come da nome, era una coppia di lame di luce che ricordavano falci di luna.
 
-Strali Stellari!- disse a sua volta la bionda platinata, rispondendo con una fitta pioggia di stelle che contrastò con efficacia l'attacco del suo ragazzo.
 
-Non male come inizio, ma so che puoi fare di meglio- esclamò Nate, preparandosi al Moon Slide.

-Appunto...- replicò Heather, concentrando la sua Aura Magica nelle mani -E infatti c'è già una cosuccia che vorrei provare subito-

-Oh, intendi "quello"? Perché no, io sono pronto quando vuoi, stellina-
 
-Allora inizia a correre... lupacchiotto-
 
Come disse così, il ragazzo non si fece pregare e cominciò a slittare per tutto il campo di battaglia, mentre la ragazza materializzò tra le mani un elegante arco fatto di luce, dal quale fece poi scoccare una miriade di frecce ricolme di polvere di stelle pronte a colpire il loro bersaglio a prescindere da quanto fosse rapido o veloce, al punto che Nate finì a terra in un attimo.

-L'incantesimo dedicato a Sagitta... più che azzeccato per i nemici agili- commentò l'argentato.
 
-Vero. Le frecce in sé non hanno tutta questa forza, a meno che non si lancino in gran numero- aggiunse la ragazza.
 
-Questo però non basterà se chi hai davanti ha più di una risorsa.-
 
-Se è per questo, sono ben preparata-
 
-Allora perché non mi mostri il prossimo incantesimo?-
 
-Ti accontento subito…-

Non aggiungendo altro, la ragazza si concentrò nuovamente e focalizzò l'energia magica in entrambi i palmi delle mani, materializzando ben cinque artigli lucenti per mano, e una volta messasi in una posizione offensiva quasi speculare a quella che assumeva Lynx in battaglia, si lanciò subito all'attacco contro Nate. L'argentato erse istintivamente il Moon Shield, ma una singola sferzata data dagli artigli di Heather parve abbastanza forte da incrinarlo visibilmente, cosa che spinse il ragazzo a creare almeno altri cinque strati nel tentativo di fermarla. Fu però uno sforzo vano, dato che bastarono altri due colpi per avere la meglio.
 
-Ma bene, hai già tirato fuori qualcosa di più potente…- si complimentò lui vedendo anche il resto della sua difesa in pezzi.
 
-Non c'è da stupirsi, Lynx era tra i miei Spiriti migliori- rispose lei, pronta a colpire il suo ragazzo con entrambi gli artigli.
 
-Si, è vero.- ribatté l'argentato, parando il duplice colpo con le sue lame -Ma non cantare vittoria troppo presto!-
 
-Questo dovrei dirlo io- replicò la bionda platinata facendo pressione sulle lame.
 
-E io invece ti dico… Moon Shine!-
 
-Oh, no!-
 
E come capitava quasi sempre durante una lotta contro Nate, bastò una vasta luce accecante emessa all'improvviso per cambiare solo di poco le sorti della sfida, almeno quel che bastava per costringere Heather a ripararsi gli occhi e ritrovarsi con la guardia abbassata, nonché ancora una volta scoperta contro l'offensiva del suo ragazzo, che in un attimo scatenò contro le Meteore Lunari, travolgendo con forza la ragazza e facendola cadere rovinosamente a terra.

-E non ho ancora finito!- disse ancora lui, usando il Moon Slide per bruciare le distanze e preparandosi ad eseguire anche l'Impeto del Novilunio.
 
-Non credere di essere l'unico a cavarsela nel corpo a corpo… Astral Vigor!- gridò lei avvolgendosi all’istante in una vivida e brillante Aura Magica con la quale potenziare e aumentare leggermente la propria massa muscolare, così da poter picchiare alla pari col suo ragazzo.

“Ma guarda, questa è la mossa dedicata a Orion…” rifletté il giovane Pine, notando come la forza dei colpi di Heather si fosse fatta visibilmente più dirompente, oltre a ricevere da lei un poderoso destro alla bocca dello stomaco, cosa che lo costrinse a fermare la sua offensiva.
 
-Mi dispiace, lupacchiotto, ma temo di non potermi più trattenere, ora- disse Heather, mettendosi in una nuova posa d'attacco.
 
-Non potevo chiedere di meglio- disse lui di rimando mentre preparava le catene del Moon's Bind.
 
-Spero tu sia pronto ad una prova di forza- ribatté la Maga Stellare mentre dalle mani creava sia una spada che delle catene fatte di energia stellare.
 
-Io sono più che pronto…-
 
-Allora proseguiamo!-

E così proseguirono: da un lato le catene armate di Nate che tentavano di attaccare e bloccare Heather, e dall’altra la Maga Stellare che usava le proprie catene per fare altrettanto, ottenendo però una curiosa situazione in cui le armi di entrambe si ritrovarono avvinghiate l’un l’altra. Ciò però non fece desistere i due dal tentare una sorta di “tiro alla fune” in cui provare a prevalere usando la propria forza fisica per strattonare l’avversario e colpirlo alla prima occasione. Forte del potenziamento ottenuto dal suo incantesimo di supporto, per Heather fu piuttosto facile avere la meglio su Nate e subito dopo rifilargli una sferzata decisa, atterrandolo un’altra volta.
 
-Migliori a vista d'occhio… Ottimo- 
 
-Ti ringrazio, ma non è ancora finita-
 
E infatti, senza aggiungere altro, la ragazza ripartì all’attacco con la propria spada, mostrando uno stile molto simile a quello che usava Unicorn quando tirava di scherma, ma anche molto incisivo e potente, come poté attestare Nate sulla sua stessa pelle dopo aver subito almeno un altro paio di fendenti e, seppur di striscio, anche un affondo. Il giovane Pine provò a replicare usando nuovamente l'Impeto, ma venne prima bloccato da uno scudo lucente apparso all'improvviso davanti alla sua ragazza, e successivamente travolto da una raffica di piume che brillavano come tanti piccoli astri. A concludere tutto ci pensò infine un'altra serie di colpi di spada, seguita infine da un montante sul viso, così dirompente da fargli perdere i sensi…
 
***
 
-Devo proprio complimentarmi con te, sai? Me le hai suonate senza riguardo- disse il ragazzo una volta tornato cosciente mentre si faceva medicare da Heather.

-Non è che potessi farci molto, sai? Il senso dell’allenamento era proprio questo- si giustificò lei mentre passava la giusta quantità di garze sulle ferite dell’amato.
 
-Già… E te la sei cavata meglio delle altre volte.- disse invece lui -Sei promossa a pieni voti, se vuoi il mio parere- aggiunse sorridendo nonostante il dolore lancinante che sentiva.

-Ti ringrazio… anche se forse non credo di essere ancora al tuo livello…- disse la ragazza, un pochino dubbiosa riguardo quell’affermazione.
 
-E dov’è il problema? Pian piano mi raggiungerai di certo, mica è un dramma- la prese con filosofia il giovane Pine -E sarà allora che potrai brillare come l’astro che sei… anche per i tuoi Spiriti-
 
-Che adulatore che sei…- disse poi la bionda platinata, arrossendo.
 
-Dico solo la verità- replicò l’argentato, mostrando un sorriso sincero.
 
-Sei un vero tesoro, Nate...-
 
-Lo so, Heather, lo so… piuttosto, più tardi che ne dici se andiamo a cena fuori?-
 
-Magari dopo che ti avrò curato come si deve. Non vorrai mica presentarti pieno di bende?-
 
-Credi che non ne sia capace, mia cara?-

-Conoscendoti… mi sa di sì, lupacchiotto-

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera e ben ritrovati a chi mi segue! Dopo tantissima attesa, sono nuovamente in pista con le mie fanfic, in questo caso col primo nuovo appuntamento dedicato a Breaks, la raccolta delle piccole avventure quotidiane, un po' retroscena e un po' extra, dedicate ai miei OC. Sebbene mi sia ripromesso, come sempre, che questa rimanesse una raccolta da aggiornare senza fretta, alla fine mi mancava postare di tanto in tanto qui su EFP, e quindi rieccomi qui. Stavolta il focus è dedicato a Nate e Heather, anche se a dirla tutta si parla più di Heather e del suo cammino per diventare la versione migliore di sé... e quale occasione migliore se non quella di misurarsi a dovere contro il suo adorato? Sicuramente uno dei migliori capitoli che mi sono divertito a scrivere. Detto ciò, spero che sia stato di vostro gradimento e, in attesa delle vostre impressioni a caldo, vi saluto. Al prossimo capitolo!

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Capitolo 6
*** Polvere ***


Polvere

-Accidenti, tra tutti i lavori che potevamo fare, proprio le pulizie dovevano capitarci?- sbuffò la Lupa Guardiana, armata di piumino e grembiule.

-Lo sai che di tanto in tanto è obbligatorio sistemare l'archivio della Gilda, Yuki, altrimenti c'è il rischio che si rovini tutto quanto- le spiegò Heather, munita delle stesse cose.

-Sarà, ma è comunque una bella seccatura- continuò a lamentarsi l'altra.

-Consolati, tanto una volta finito andiamo a mangiare qualcosa- disse Nate, anche lui intento a fare la sua parte.

-Me lo auguro.- disse la Lupa Guardiana -Voglio come minimo una razione bella abbondante-

-Su quello non credo ci sia da preoccuparsi, visto il tuo appetito- scherzò il ragazzo.

-Che spiritoso… guarda che anche tu non eri da meno, da piccolo- replicò invece la guerriera dai capelli color miele.

-Beh… Dovevo crescere e diventare grande e forte, sai com'è- si giustificò timidamente lui.

-E meno male che hai anche un buon metabolismo, altrimenti saresti già una palla- scherzò lei

-Lo stesso vale per te. Per come sei energica, non sembri mai prendere grammi o chili-

-Questo lo pensi tu… anche se in un certo senso me la cavo a bruciare le calorie-

-Sentite, ragazzi, è tutto molto interessante… ma non state andando un po’ fuori tema?- provò a richiamarli all’ordine Heather -Rischiamo di non finire più, di questo passo-

-È stata Yuki a cominciare, io che c'entro?-

-Semplicemente non dovevi darle corda-

-Se è per questo nemmeno tu…-
 
***

-Mah… Voi dite che qui da qualche parte ci sarà qualcosa di interessante?- domandò Yuki, facendo una pausa.

-Può darsi.- rispose Nate -Sia il Master che la Maestra Tasha affermano che qualsiasi scritto è importante, nel suo piccolo-

-Anche quei noiosi registri che abbiamo dovuto rimettere in ordine?- chiese ancora la Lupa Guardiana, stiracchiandosi.

-Soprattutto quelli, visto che riguarderanno vecchie missioni, bilanci di spese e altro- puntualizzò Heather, intenta a finire.

-Sarà, ma per me rimangono cose destinate a impolverarsi ogni volta- sbuffò l’altra donna del trio.

-Andiamo, questo tuo cinismo non può prendere di mira anche ciò che è scritto- le disse la bionda platinata, entrando anche lei in pausa -Sembra quasi che ti piacciano poche cose a questo mondo- 

-Credo che il mio sia più “realismo” che altro…- replicò l’interessata -Voglio dire, stai parlando con colei che prima di conoscere voi era parte di una sorta di tribù. Ovvio che ho degli interessi-.

-Che però non coincidono coi nostri… Tipico- disse a sua volta Nate -Però rimane il fatto che anche il più visibile strato di polvere avrà sicuramente una qualche storia da raccontare-

-Già… del resto è tra tutto questo accumularsi di cose avevamo trovato quel famoso libro che ti aveva aiutato a imparare la tua Magia- aggiunse Heather.

-Sì, è vero! Cavoli, che nostalgia…- ricordò il giovane Pine -Meno male che poi il Master ha scelto di conservarlo nella sua libreria personale, giusto perché non si sa mai-

-Mh… Tutto molto bello, ma io rimango ancora poco convinta, mi dispiace- disse con poco interessa la Lupa Guardiana, salvo poi venire interrotta da un certo languorino -Mangiamo?-

-Sì, forse è meglio- le risposero anche gli altri due.

E senza perdere altro tempo, il trio poté accantonare quella faccenda per andare invece a mettere qualcosa sotto i denti. Come prevedibile, Yuki si poté godere una doppia razione come promesso, ma nonostante il gusto del cibo si sentiva un pochino insoddisfatta. Forse si sentiva in colpa per ciò che aveva detto? O forse era solo che l'idea di lasciare le cose a metà non le andava molto a genio? Quale che fosse la risposta, tanto valeva provare a risolverla da sola, senza far preoccupare troppo quei due piccioncini dei suoi amici.

-Dite un po’, ragazzi… abbiamo ancora molto da sistemare?- chiese la Lupa Guardiana una volta tornata all’archivio della Gilda.

-A dirla tutta? Sì. Ci aspetta ancora parecchio lavoro- le rispose subito Heather

-Per essere precisi, abbiamo ancora due terzi di materiale- disse anche Nate.

-Ho capito… meglio così, vorrà dire che ci impegneremo il doppio, stavolta- parve prenderla con filosofia la donna dai capelli color miele, la quale prese il necessario e iniziò a pulire.

Non ci volle molto tempo prima che anche i suoi compagni facessero altrettanto, e nelle quasi tre ore che seguirono, anche con le dovute pause, alla fine l’intero archivio della Gilda era molto più ordinato e pulito che mai. Lo stesso però non si poteva dire dei tre “improvvisati” addetti ai lavori, che per un’ovvia ironia erano finiti ricoperti di polvere da capo a piedi.

-Immagino sia un piccolo prezzo da pagare per delle vere e proprie pulizie, vero?- commentò Yuki col suo solito sarcasmo, sulla via di casa. -Poi non lamentatevi se tra qualche settimana ci ritocca-

-Guarda il lato positivo, dopo questa una bella doccia non ce la toglie nessuno- rispose Heather.

-Già, come minimo- fu d’accordo anche Nate.

**L'Angolo dell'Autore** Nuovo giorno, fuiori piove, ma gli aggiornamenti continuano lo stesso. E stavolta... piccolo slice of life che vede il Team del Nord alle prese con un incarico piccolo ma molto "polveroso". Nulla di particolare, ma almeno così il titolo della mia raccolta ha più senso di esistere, no? A dirla tutta, tra l'altro, non avevo molte idee su cosa incentrare il prompt, quindi ho voluto optare per l'opzione più semplice. Spero abbiate comunque gradito e ci vediamo alla prossima. Ciao ciao!

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Capitolo 7
*** Gioielli ***


Gioielli

-Non hai ancora finito, Cleo?- sbuffò una delle tre guerriere scelte di Noche Tenebrosa, seduta in maniera troppo scomoda su una poltroncina -Mi sto annoiando ad aspettare così a lungo-

-Non preoccuparti, Rachel, ancora pochi dettagli e completerò il mio capolavoro- la rassicurò la collega, intenta ad armeggiare con svariati materiali su un suo personale tavolo di lavoro.

-Sarà, ma ogni volta ci metti un'eternità- si lamentò ancora la lilla.

-Questo perché l'arte richiede tempo e pazienza, oltre che concentrazione e polso- ribatté la mora.

-Non hai tutti i torti, anche se ritengo piuttosto inutile l'idea di portarsi dietro collane o gioielli in battaglia…. Ti rendi solo un bersaglio- insistette la sua collega.

-Vero. Ma ricordati anche che io, te e Jay non siamo così facili da affrontare…-

-Rimane comunque il fatto che sono inutili orpelli, poco funzionali in un combattimento-

-Disse quella che deve per forza denudarsi se vuole combattere meglio in forma di gargoyle-

-E allora? Tanto chi vuoi che faccia caso ad un mostro in intimo e coi capelli lilla che è pronto a schiacciare a morte chiunque gli si pari davanti?-

-Eventuali spettatori che potrebbero anche diventare danni collaterali, per esempio-

-Non che tu e Jay siate meglio, però…-

-Sì, è vero. Ma soprattutto Jay quando perde il controllo.-

-Ehi, stronze! Guardate che vi sento forte e chiaro anche sotto la doccia- si lamentò la diretta interessata, più precisamente la sua personalità più volgare e combattiva, mentre usciva dal bagno ancora avvolta in un asciugamano -E poi, chi se ne fotte dei danni se tanto vinciamo sempre?-

-La vittoria è vera solo per la maggior parte dei casi, di recente…- fece notare Rachel. 

-Concordo.- aggiunse Cleo ancora intenta nel suo lavoro -Ma non credo sia questo il punto-

-E quale sarebbe?- chiese Jay, pochi attimi prima di far spazio alla sua personalità più mite e aggiungere, come per darsi una risposta da sola -Forse il fatto che anche uccidere è stiloso?- 

-Se sai come farlo, sì. Altrimenti non si è tanto diversi dai classici assassini o criminali che si vedono in giro e che mancano pure di classe- le rispose la lilla, avvicinandosi alla bionda quel che basta per accarezzarle una guancia -E noi ne abbiamo eccome, di classe e stile-

-Sì, infatti. Il fascino europeo di Rachel…-

-La grinta occidentale di Jay…-

-E l’aura di mistero di Cleo. C’è proprio tutto-

Tali affermazioni non fecero che causare una lieve risata tra tutte loro, segno della loro intesa reciproca molto solida e forte, una qualità che soprattutto per loro tre, le assassine speciali al servizio della Dama Eludarc, era fondamentale e unica nel loro genere. Ed era proprio per rendere il tutto ancora più unico che Cleo aveva avuto l’idea di creare dei gioielli dedicati a loro tre, e finalmente, dopo diverso tempo passato a cercare, trafugare e lavorare i materiali necessari…

-Ho finito, ragazze. L’opera è conclusa- annunciò la mora dalla pelle scura, posando ogni cosa e mostrando alle altre un piccolo set composto rispettivamente da un cartiglio con dentro incastonato un onice, un pendente con sopra una pietra di ametista e un braccialetto decorato da un topazio.

-Ma sono bellissimi!- commentò Rachel per prima -E hai azzeccato alla perfezione i nostri colori-

-Già… sono doni così belli che potrei mettermi a piangere- aggiunse una “Jacqueline” commossa, salvo venire sostituita all’istante da “Jackie”, che invece disse -Le lacrime sono da donnicciole, quindi meglio accettare il fottuto dono con classe, per quanto non sia il mio stile-

-Sono lieta che vi piacciano.- rispose Cleo, sorridendo -Non è stato facile, dato che dovevo progettare qualcosa di personale per ciascuna di noi, ma direi che siamo tutte soddisfatte-

-Io dico che dopo questo bel dono come minimo ti porterò a letto e ti farò nominare dal piacere tutti gli Dei assurdi che conosci… e poi potrai dire che siamo soddisfatte-

-Complimenti, Jackie, hai appena rovinato l’atmosfera-

-Fottiti, Rachel. Questo è il massimo della gentilezza e della gratitudine che posso mostrare-

-Almeno Jacqueline sarebbe più cortese e molto meno esplicita di te…-

-Ma chi se ne fotte dell’altra me stessa, stai parlando con me, ora!-

-Capirai che gran differenza c’è tra l’una e l’altra. Basta che ti sciogli i capelli, ti togli gli occhiali e inizi a dire volgarità a tutto andare-

-Oh, scusami tanto se non ci sono molti altri indizi per far capire chi sono tra le due fottute “Jay”-

E proprio quando sembrava che tra le due stesse per scoppiare un litigio, Cleo si alzò, pronunciò una formula in una lingua sconosciuta e provvide a bloccare sia l’una che l’altra come statue di sale, facendo intuire che aveva usato uno dei suoi incantesimi per sedare sul nascere il litigio. E mentre la lilla e la bionda erano ancora coscienti ma immobili, la mora non disse nulla e si limitò ad approfittare del silenzio per far indossare a tutte le opere ingioiellate che aveva creato. Fatto questo, sciolse l’incantesimo e costrinse le due ad un abbraccio di gruppo.

-Non si litiga tra compagne… credevo che fosse chiara come regola base del nostro trio- disse la mora con un filo di voce mentre stringeva a sé le altre.

-Ma Cleo…- provarono a giustificarsi le dirette interessate.

-Niente “ma”. Adesso io vi abbraccio, poi voi farete pace e infine ci godremo i miei gioielli. Ok?-

-Ok… Scusaci-

-E grazie comunque-

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene, giunta la mezzanotte arriva il momento di aggiornare. Ma stavolta, dato che ho finito i capitoli da rilasciare al mondo, stavlta mi supero e ve li faccio godere tutti quanti. Il primo è questo simpatico momento di pausa dedicato alle tre "maid assassine" delle Tenebrose, qui intente a fare più tenerezza che timore, anche se ricordo ch sono tutte e tre pericolose a modo loro... Ma ciò non vuol dire che non siano comunque umane come tutti, no? Oltre a questo, non rilassatevi troppo, perché tra poco ci saranno altri due aggiornamenti degni di nota.

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