Silenzi

di Angel_lilac
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Più pesanti della pietra ***
Capitolo 2: *** Sono una creatura insignificante e non ho niente da dire ***
Capitolo 3: *** Nel gelo di questa stanza ***
Capitolo 4: *** Allora sarò spirito ***



Capitolo 1
*** Più pesanti della pietra ***


Più pesanti della pietra 

i tuoi occhi su di me.

Celano preghiere silenziose

che si insinuano nella carne e si tramutano in tremori.

 

Parole perse nei fremiti di entrambi.

 

Cerchi nuove forme di venerazione

e ingiustificato rispetto.

Sono essenza che temi di corrompere,

inviolabile sostanza; atto sacrilego. 

 

Voglio esserti umana, più di ogni cosa.

 

Non mistero solenne,

non sacro silenzio, ma vergogna 

di non riuscire a dirti che condividiamo la stessa sostanza:

cellule e tessuti, organi e ossa 

con una parola

che hanno paura di usare.

 

Ma hai occhi tristi, 

delusi di essere parte di una massa umana così semplice.

Non ti accorgi che siamo ugualmente patetici? 

Creature informi nella nullità più completa.

Chiedi grazia che non posso concederti,

ricevi compassione e scambi per dispregio.

 

Eppure, in questa retorica di sguardi

un solo e semplice pensiero

Un desiderio taciuto:

muoversi come una cosa sola, a pari passo

in questo disomogenea realtà 

che nelle tue iridi si eclissa.

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Capitolo 2
*** Sono una creatura insignificante e non ho niente da dire ***


Sono una creatura insignificante e non ho niente da dire.

Eppure, ogni volta che sbatto le palpebre

portano con sé lacrime così calde sulla pelle

che non possono essere infeconde 

e le loro parole sono battiti disomogenei 

che rimbombano nel petto, nelle tempie e bisbigliano nelle orecchie, 

diventano rumore assordante, che all’esterno tace.

 

Ed io, unica spettatrice inerme 

assaporo il sale che è forma estrema della mia voce

Soffocata e mortificata, 

che ha dimenticato

come esibirsi nella sua concretizzazione più pura.

 

E muto il verbo, precipita il pensiero.

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Capitolo 3
*** Nel gelo di questa stanza ***


 

Meglio anche una leggera pena

che questa esistenza intorpidita

in cui ci trasciniamo a vicenda

e la tortura di vedere vedere le tue labbra che si schiudono

solo per sospirare,

il tuo cuore che batte

lento, solo per tenerti al mondo,

e le tue ciglia abbassate su un pezzo di carta 

che tieni con la mano destra.

Nella sinistra una penna

con cui giochi 

in un gesto ripetitivo

mentre sulle pareti striscia la polvere 

e la vernice scrostata si accumula sul pavimento.

E mi hai detto che la mia poesia sarebbe morta

Quando avrei fatto pace con me stessa,

eppure sento che sta morendo proprio ora

nel gelo di questa stanza.

E penso davvero che tu non possa star pensando 

a niente di cui valga la pena parlare 

altrimenti non c’è giustificazione 

ad un silenzio così atroce.

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Capitolo 4
*** Allora sarò spirito ***


I tuoi sguardi impietosi finiranno per uccidermi.

Allora sarò spirito che aleggia fra le tue stanze 

e si prenderà i tuoi occhi.

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