Un amore tra...cugini

di Marianna Scarso
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


La storia inizia nel 2013 quando avevo 8 anni. A quei tempi andavo in terza elementare e avevo la passione per il calcio, così mio padre decise di iscrivermi ad una scuola sportiva. Entrai in una squadra costituita da maschi che mi prendevano in giro, dicendo che una bambina come me doveva giocare con le bambole e non a calcio, così mi misi a piangere e me ne andai. Agli allenamenti però dimostrai a tutti quegli idioti chi ero veramente, visto che ero il portiere usavo indossare un cappello per essere esattamente come il mio idolo Benji di Holly e Benji, ed è stato per lui che decisi di giocare a calcio. In seguito all'allenamento parai tutti i palloni e vidi che dopo un'po' si erano stancati tutti e dissi:-ma siete già stanchi?-; e loro annuirono, ero instancabile e diventai così il portiere-bambina più forte che forse dico forse sia potuto esistere. Dopo questo episodio diventai loro amica e insieme vincemmo molte partite. Passarono 2 anni e io e i miei compagni di squadra diventammo come una famiglia, però me ne dovetti andare a malincuore a causa delle difficoltà economiche che riscontrò la mia famiglia, avevo 10 anni e giocai l'ultima partita che fu vinta e ai festeggiamenti piangemmo tutti e i miei compagni mi mancavano già. Una settimana dopo che me ne andai mi fermai davanti al campo dove ho giocato per due anni, mi sedetti e incominciai a piangere e a ricordare i bei momenti trascorsi con i miei compagni di squadra, ad un certo punto mi sentii toccare una spalla mi girai e vidi un ragazzino Tommaso che avevo già visto in precedenza perchè avevo giocato contro la sua squadra anche se quando l'ho battuto era più piccolo, avrà avuto circa 10 anni visto che io ne avevo 9, e mi prendeva in giro dicendo che sembravo un maschio, questo perchè avevo i capelli a caschetto e ricci e poi come ho già detto indossavo un cappello, onestamente quando mi toccò la spalla era molto diverso sembrava sempre un'po' antipatico e aveva sempre la solita faccia tosta da narcisista esattamente come quando l'ho visto la prima volta, ma si era però fatto crescere un'po' i capelli e guarda un'po' ce li aveva e caschetto. Tornando al punto in cui ero prima a quando mi sentii toccare la spalla e mi girai, lo guardai e lui mi disse:-perchè piangi?-,e io:-perchè ho abbandonato la mia squadra-,-ah mi dispiace-,come se ti importasse qualcosa dissi tra me e me,-e sono dispiaciuta per aver lasciato i miei compagni-,-mi dispiace anche perché eri proprio un bravo portiere-, bugiardo. E con questo se ne andò lasciandomi la da sola a ricordare cose belle del passato. Dopo questo incontro non lo vidi più, e neanche andai più a visitare il campo. Passarono anni e praticai il tiro con l'arco che abbandonai un anno dopo, imparai a suonare la chitarra che diventò la mia più grande passione, alle scuole medie infatti entrai in un orchestra e vinsi due concorsi musicali. A quei tempi non studiavo per niente mi dedicavo solo alla musica e a nient'altro anche perché ero confusa per il semplice motivo che avevo cambiato scuola e perchè non avevo amici ma anche per il fatto che non avevo un comportamento corretto. Finite le scuole medie mi iscrissi al liceo scientifico ovviamente continuai a suonare la chitarra ma mi innamorai di un mio compagno di classe Marco. Tralasciando questo diventai amica di una mia compagna Alice ma poi per qualche strano motivo non mi ha più considerato e ancora adesso che sto scrivendo mi chiedo il perché ma va bene. Parlando di Marco a lui non interessava l'amore pensava solo a studiare infatti era il secchione della classe mentre io ero la più scarsa perché stavo dietro a lui e mi ricordo quando cercai di dirgli che ero innamorata di lui ma non ci riuscii perché avevo paura che sarebbe scappato e decisi così di scrivergli una lettera per San Valentino e la lasciai sul suo banco anonima, ma credo che già sapesse chi era stato, nonostante tutto siamo diventati amici anche se non mi parlava così tanto e per questo soffrii un' po' e soffrivo anche perché volevo a tutti i costi che le due gemelle Marta e Sonia e tutto il resto della classe diventassero miei amici. Nessuno mi considerava tranne il mio compagno di banco Emanuele, che anche se lui è stato bocciato al primo anno è rimasto mio amico e con lui potevo parlare di qualsiasi cosa e lo faccio ancora adesso. Per quanto riguarda Marco, soffrivo per lui e per questo mi vestivo sempre di nero e ascoltavo canzoni tristi infatti dedicai a lui My Happy ending di Avril Lavigne perché ero sicura e lo sono ancora che lui non mi parlava perché i suoi stupidi amici gli dicevano che io ero strana ed è esattamente quello che dice la canzone. Sul mio amore per lui ricordo invece un episodio in cui eravamo a chitarra e suonavamo accanto e io mi sentivo bollire perché avevo lui accanto a me e quindi mi sentivo bene anche le poce volte in cui mi parlava, soprattutto quando mi abbracciò l'ultimo giorno di scuola del primo anno. La mia sofferenza per lui però aumentò al secondo anno di liceo...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Inizialmente eravamo diventati amici perché ero diventata improvvisamente brava il latino, penso che a lui facesse piacere questa cosa e a me piaceva che a lui facesse piacere. Siamo rimasti amici finquando però non gli raccontarono il peggio. Io stupida raccontai a molte persone, tra cui persone di qui non mi fidavo nemmeno, di essere innamorata di lui e infatti quando a novembre di quell'anno ci fu la fiera del mio paese andò là, ma io non c'ero e lui incontró persone che io ancora adesso non so chi fossero, e gli dissero che avevo detto di essere la sua ragazza, ma neanche per idea! Così mi mandó un messaggio dicendomi che gli hanno detto questa cosa e io piansi e piansi per giorni perché non mi parlò più e anche Alice mi trattava come una schiavetta e io facevo tutto quello che lei voleva, pensando che sarei diventata sua amica ma invece no faceva questo solo per prendermi in giro insieme a Davide e Luca,anche sei lui era un tipo di poce parole. Piansi tanto anche perchè da quando se nè andò Emanuele io rimasi sola nel banco e a questo proposito mi feci mettere nel banco a tre accanto a una delle gemelle Sonia e a Serena.A questa ho raccontato tutto di me e sulla mia vita e soprattutto piangevo davanti a lei pensando che fosse mia amica, che era quello che sosteneva lei, ma poi si è dimostrata una falsa. Tornando a Marco che non mi parlò più, io per fare il modo che mi parlasse feci un patto con Serena ovvero che ogni giorno lei doveva parlare bene di me a Marco e chiedergli perchè lui non mi parlava più, da ciò io riuscii a scoprire anche dove abitava ero venuta a sapere quasi tutto su di lui. Il mio amore e la mia sofferenza per lui iniziarono però a svanire quando, per colpa sua o per colpa dei miei anticorpi, mi venne la febbre a 39,5 e io dovetti stare a casa una settimana, da lì decisi di iniziare a prendermi cura di me, cioè mettendomi a dieta e ha funzionato mi sento meglio infatti. Iniziai ad interessarmi ad altre cose, anche perché da marzo in poi dovetti stare a casa per forza e a maggio potei uscire di nuovo dopo mesi d'inferno. Ad una mangiata di famiglia però rividi una persona che non avevo visto per anni. All'inizio non ricordavo chi fosse, ma poi lo vidi in faccia e riconobbi subito chi era. Era il ragazzino che mi faceva antipatia ai tempi in cui giocavo a calcio, quello che mi aveva toccato la spalla e mi aveva detto perché piangi quando ero andata a visitare il campo dopo una settimana che me ne andai, era Tommaso che apparentemente dalla faccia sembrava sempre un'po' antipatico,anche se aveva gli occhiali da sole ed era seduto sotto l'ombrellone, e vidi però che era cresciuto. Fatto sta io volevo sapere cosa ci facesse li una persona così antipatica e sapevo che anche se aveva gli occhiali da sole mi stava guardando, mentre rincorrevo i miei cugini e mio fratello, e si stava forse chiedendo anche lui cosa ci facessi io là. Ad un certo punto si alzò andò da mia zia, io pensavo che fosse tornato a sedersi ma non lo vidi più e perciò mi chiedevo dove se ne fosse andato, mi girai e lo vidi davanti a me e mi disse:-Hey Marianna ti ricordi di me?-,dicendomi questo sicuramente era impaziente di vedermi,e io dissi:-sei Tommaso?-,-si sono io-,era diverso sembrava più tranquillo, però aveva ancora una brutta faccia anche se aveva i capelli lunghi a rasta legati in una coda e aveva una fascia in testa, dissi tra me e me che sicuramente piacquero a mia zia visto che aveva una rasta nei capelli, mentre lui aveva tutti i capelli fatti in questo modo,( sappiate che io ho sempre avuto un debole per i ragazzi con i capelli lunghi). Per quanto riguarda il suo guardaroba indossava vestiti troppo larghi per la sua taglia, onestamente era diventato davvero ''carino''. Decisamente mi stava guardano dall'alto al basso, ed ero vestita orribile in confronto a lui perché indossavo un ridicolo cappello blu con i fiori bianchi,gli occhiali da sole e la mia solita tuta grigia che adesso mi stava bene perché ero dimagrita,lui invece indossava jeans larghi e una maglietta azzurra anch'essa larga. Era diventato più alto ovviamente avrà avuto all'incirca 16 anni visto che io ne avevo 15 e nel frattempo nel mio cervello facevo il conto di quante ragazze avrebbe potuto avere e quante ne aveva potuto fare soffrire. Quando finii il mio ragionamento mi accorsi che mia zia Angela mi sta chiamando perché mio cugino Eros era sparito e io disperata andai a cercarlo, senza che me ne accorgessi Tommaso mi seguì e io dissi,-oh cazzo che vorrà questo?-, mi seguì senza dire una parola e quindi era inquietante. In seguito ci sedemmo a tavola per mangiare e lui mi stava guardando, (odio quando le persone mi guardano mentre mangio), non disse neanche una parola, decisi così di parlargli ma non ci fu il modo perché dovetti tornare a casa...

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Il giorno dopo pensai a lui ma poi me ne dimenticai. La seconda volta che lo vidi è stato due mesi dopo alla casa al mare di mia zia, stavolta era vestito diversamente, indossava una maglietta smanicata e i pantaloni sempre larghi che però erano lunghi appena sotto le ginocchia, aveva poi capelli legati in una crocchia disordinata, e mi accorsi che una buona parte delle sue raste erano bionde e si era fatto mettere un piercing al labbro, era davvero carino. Appena arrivai lo vidi seduto nella veranda di mia zia e sembrava come se mi stesse aspettando, poi si alzò e venne a salutarmi. A tavola per qualche strano motivo mi ritrovai seduta al centro tra lui e mio cugino Eros, e con la coda dell'occhio vidi infatti che mi stava guardando ma io ero occupata a badare ad Eros. Dopodichè mia zia mi lasciò a badare a tutti come sempre e così feci, successivamente mi accorsi che Tommaso era scomparso. Feci il giro della casa e lo trovai di nuovo seduto nel posto in cui lo vidi quando ero arrivata, era con il cellulare, così mi sedetti e sembrava che non si fosse accorto che mi ero seduta accanto a lui , e decisi così di rompere il ghiaccio:-ciao Tommaso-, che stupida, ma lui:-ciao Marianna-, stranamente si ricordava il mio nome. Non ci scambiammo neache una parola finchè non arrivò mia zia e disse:-lo sapete che siete cugini?-, prima guardammo lei e poi ci guardammo l'uno l'altro, mi guardò strana all'inizio ma poi sorrise e disse:-bene ho una cugina italiana-, cosa? Italiana? Ma in she senso?, e io dissi stupidamente:-perchè?-,e lui,-perchè i miei cugini sono tedeschi e poi anch'io sono in parte tedesco e mia madre in questo momento è in Germania a lavorare e lei è tedesca-, e con questo mi resi conto del perchè parlava in modo strano era perchè sa parlare il tedesco oltre all'italiano e poi dissi:-beh non avrai solo me come cugina ma avrai anche mio fratello Giovanni-,e lui,-lo so è quello sulla sedia a rotelle,perchè e li?-, e io,-perchè ha una malattia,però quando era più piccolo correva adesso però è costretto a stare seduto-, così Tommaso iniziò a guardarlo dispiaciuto e così disse:-cosa gli piace?-,-le macchine-,-ok non scappare torno subito-, se nè andò e tornò subito dopo con un tablet e due joystick e disse:-questi sono per tuo fratello e per tuo cugino Walter, potranno giocare al gioco delle macchine che c'è installato nel tablet, e non preoccuparti non toccheranno niente perchè c'è il blocco per i bambini-,così andai a chiedere a mio padre se poteva salire mio fratello nella veranda. Tornai e c'era Tommaso che aveva già fatto conoscenza con mio fratello e Walter e li aveva già messi a giocare, arrivò poi anche Eros che fu messo a colorare e a disegnare, eravamo tranquilli così io e Tommaso ci sedemmo di nuovo e mi chiese:-qual'è la tua passione?-,e io,-la musica, infatti so suonare la chitarra-, mi guardò sbalordito:-davvero?Anch'io amo la musica infatti faccio parte di una band che ovvimente è in Germania, e suono la batteria il pianoforte e la chitarra-,-bello!!-,-che tipo di musica ascolti-,-rock,punk-,-davvero?Anche io,che gruppo?-,-Avril Lavigne e Green Day-,-Anch'io i Green Day,Tokio Hotel e Red Hot Chili Peppers-,-tanti bei gruppi-,-già,che canzoni ti piacciono dei Green Day?-,-oh un sacco-,-ma una in particolare?-,-fammi pensare...Holiday-,-anche a me piace,sai abbiamo molte cose in comune-,-e la tua canzone preferita in assoluto?-,-Losing my religion dei REM, lo so non fa parte delle band che ho elencato ma la canzone è bellissima, la tua invece?-,-My Happy ending di Avril Lavigne-,-bella la conosco,perchè questa?-,-perchè ho sofferto per amore ma non voglio parlarne-,-ok anche a me è successo lo stesso ma pazienza-. Perchè aveva sofferto per amore?Non so avevo immaginato fino a qualche minuto prima che fosse quasi sposato e invece no ha sofferto anche lui esattamente come me.Poi per me arrivò ora di andare così lui:-me lo dai perfavore il tuo numero di telefono?-,e io annuii,-ok scrivo Tommaso?-,-no scrivi semplicemente Tom, e chiamami Tom detesto quando mi chiamano con il mio nome completo-, e dopo ciò ci salutammo e io tornai a casa. Appena arrivata a casa,mia madre mi disse:-hai conosciuto Tommaso?-,-si,ho scoperto che siamo lontani cugini-,-beh è un bel ragazzo-,-Mamma!? Comunque mi ha dato il suo numero ma non ha la foto profilo-. Qualche giorno dopo mi mandó un messaggio in cui diceva che ero invitata al suo 17 compleanno il 1° di settembre e che erano invitati anche mio fratello e i miei genitori. Andammo al compleanno ed era una festa in piscina e io feci il bagno con mio fratello, Tom e i suoi cugini tedeschi di cui 2 sapevano parlare in italiano e con loro feci amicizia soprattutto con uno in particolare che era molto legato a Tom, si chiamava Bill era completamente diverso da Tom perché aveva i capelli lunghi ma non troppo e neri, aveva le unghie smaltate di nero e sicuramente se non avesse avuto il costume si sarebbe truccato e vestito di nero. Venni a sapere su di lui che compieva gli anni una settimana dopo di Tom e poi anche a lui piaceva la musica rock ed era il cantante nella band tedesca di Tom ovviamente mi invitò al suo compleanno. Sette giorni dopo Tom mi venne a prendere per la festa di Bill visto che ci eravamo organizzati anche per il regalo da fargli, cosí in macchina dissi:-Hey Tom secondo te piacerà a Bill il regalo?-,-sicuramente visto che si trucca-,-esatto è un eyeliner, dammi il 5-. Arrivati alla festa c'erano luci e musica dappertutto, e dissi tra me e me che quella era una delle tipiche feste che facevo per i miei cugini da quando avevo 10 anni però la musica che mettevo io era meglio di quella, bene alla festa conobbi la famiglia di Bill compresa la sua ragazza Clarissa con cui era fidanzato da due anni, e delle sue amiche che chiesero a Tom se aveva una ragazza e se poteva ballare con loro ma lui annuiva dicendo no, e ciò per qualche strano motivo mi suscitò un senso di gelosia. Successivamente ci fu ovviamente la canzone romantica e io ero seduta mentre tutte le coppie ballavano, ad un certo punto vi ritrovai Tom davanti che mi stava chiedendo se potevo ballare con lui e io annuii dicendo che non sapevo ballare e neanche lui, così mi mise le mani sui fianchi e io al collo e iniziammo a ballare, aveva un profumo fantastico ed era anche vestito bene anche se tutto nero aveva però questa volta la fascia e il cappello neri, era veramente bello vestito così stava cominciando a piacermi anche se era mio cugino, mentre stavamo ballando per me era come se il tempo si fosse fermato eravamo solo io e Tom, finita la festa a Bill piacque il regalo, e Tom mi accompagnò a casa e mi abbracciò. In seguito ricominciò la scuola e tornò il mio interesse per Marco e ricominciò la mia battaglia per diventare amica di Alice e del resto della classe. Quell'anno decisi di impegnarmi con lo studio infatti riuscii a diventare amica del resto della classe e Tom mi chiamava spesso per venirmi a prendere a scuola, con suo padre, per portarmi a casa ma ricordo un episodio in cui mi chiese:-Quali indirizzi ci sono in questa scuola?-,-Scientifico, classico e scienze applicate-,-oddio, e tu quale fai?-,-scientifico-,-oh ma non ti viene il mal di testa?-,-no-,-io odio la matematica e la fisica-,-io solo la fisica,ma tu vai ancora a scuola?-,-certo faccio il 4° anno di liceo classico-,-classico?-,-classico-,-ok-...

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Un giorno le mie ''amiche'' o quelle che credevo fossero mie amiche ,cioè Marta Sonia e Serena, non mi parlarono e neanche mi degnavano di uno sguardo e in più Alice mi aveva risposto male e Marco mi guardava strano, questo mi fece sentire male e per questo chiamai mia madre e le dissi che dovevo trattenermi a scuola anche di pomeriggio e che sarebbe dovuta venirmi a prendere verso le 15:30. All'uscita trovai Tom e gli dissi che non volevo tornare a casa, e senza chiedere perchè andammo al mare nonostante fosse ottobre. Ci sedemmo sulla spiaggia e mi disse:-Mary che hai?-,-niente-,-com'è andata oggi a scuola?-,-non voglio parlarne-,dissi nervosa e lui:-puoi parlarmene se vuoi, lo sai che non giudico mai nessuno-,dopo che disse queste parole io scoppiai a piangere e lui mi accarezzò la schiena tranquillizzandomi in modo che potessi parlare e dissi:-oggi non sono stata considerata da nessuno, e tu sai che mi piace essere al centro dell'attenzione, soprattutto di quella dei miei compagni, ecco perchè sto male-,-è solo questo il motivo per cui piangi?-,-no. Ti ricordi quando ti ho detto che ho sofferto per amore? Beh mi ero innamorata di un mio compagno di classe, ed ero riuscita a diventare sua amica ma poi è successo un macello e adesso non mi parla più da quasi un'anno anche se sta migliorando, però non è per questo che piango oggi, perchè non me ne frega più niente di lui, è che penso che abbia una specie di storia con una tizia che al primo anno pensavo fosse amica ma invece ha smesso di parlarmi e oggi mi ha anche risposto male-,-e quindi tu ti sei offesa, sappi che a quest'ora dovrei essere io a piangere, sai che anche io ho sofferto per amore-,dopo che finì di parlare lo guardai perplessa e vidi che la sua faccia diventò improvvisamente triste e disse:-io sono stato bullizzato dai miei compagni di classe dal primo a terzo anno di liceo-, e io dissi tra me e me come fosse stata possibile una cosa del genere, una persona ricca e viziata come lui perchè dovrebbe essere presa in giro?E continuò:-ero bullizzato perchè ero sempre sui libri, non uscivo mai, ero più magro di adesso sembravo scheletrino infatti-,sorrise,-e poi non parlavo mai con nessuno e non avevo amici-, e io che mi stavo chiedendo ancora come fosse possibile, però queste parole mi fecero rendere conto che esistevano persone che stavano peggio di me nonostante avessero la possibilità di avere tutto quello che volevano, e capii anche che Tom non era più quel ragazzino bulletto e viziato che conobbi quando ero piccola ma un ragazzo buono e gentile che aveva sofferto. Continuò dicendo:-tranne una ragazza che si innamorò di me e io mi innamorai di lei, il suo nome era Lisa, lei mi sorrideva sempre ed era l'unica a cui piaceva la mia compagnia. Però quando mi misi insieme a lei, ero al terzo anno, iniziai ad essere bullizzato anche dai ragazzi del quarto e del quinto anno perchè anche loro amavano Lisa, e fui bullizzato soprattutto da un certo Luigi che si dava tante arie e poi faceva schifo in quasi tutte le materie-, e io sorrisi e lui disse:-dopo di chè lui mi avvertì dicendomi che non potevo avvicinarmi più a Lisa perchè era sua, ma io lo ignorai e per questo fui pestato di botte, e dopo questo episodio lei smise di parlarmi e non rispondeva neanche ai miei messaggi, così parlai di questa cosa con Bill e Clarissa, e mi dissero che probabilmente mi stava tradendo con qualcuno visto il suo comportamento, e mi aiutarono per confermare ciò ed era vero perciò io decisi di voler sapere a tutti i costi chi era la persona con cui mi tradiva e anche qui mi feci aiutare da Bill, alla fine scoprii che quello con cui mi tradiva non era altro che Luigi il tizio che mi bullizzava-, mentre Tom pronunciava queste parole vidi che stentava a trattenere le lacrime,-dopodicchè chiesi a mio padre di cambiarmi classe e lui fece ciò senza chiedermi il perchè, forse già sapeva tutto, il giorno dopo dissi a Lisa che le dovevo parlare e le dissi che la lasciavo e che non la volevo più vedere, piansi per un mese ma decisi di cambiare un'po', mi feci i capelli a rasta, mi misi a mangiare un'po' di più e adesso sono così come mi vedi ora-, appena finì di parlare lo abbracciai e sorrise abbracciandomi anche lui. Arrivò così l'ora di andare e mi chiese:-stai meglio adesso?-, e io annuii, mi riportò così a scuola pensando che già ci fosse mi madre e invece no, prima di scendere dalla macchina gli diedi un bacio sulla guancia e poco dopo che se nè andò arrivò mia madre e io tornai a casa. Tornata a casa pensai a tutto quello che mi aveva raccontato Tom, e mi sentivo dispiaciuta ma allo stesso tempo però non mi sentivo più sola adesso sapevo che avevo qualcuno di cui fidarmi, ma non troppo però. La domenica mio padre invitò suo padre e lui a pranzo e come sempre io e Tom eravamo vicini a mangiare e questa volta però ci guardammo l'un l'altro e ci sorridemmo. Dopo mi fece ascoltare una delle canzoni che gli piacevano cioè Monsoon dei Tokio Hotel che io già conoscevo, perché li ascoltavo quando ero piccola, parlammo per almeno un'ora di musica finché mia madre non disse che io sapevo suonare la chitarra e quindi Tom e suo padre divennero impazienti di sentirmi, così presi la chitarra e suonai My Happy ending che piacque molto a Tom che continuò a guardarmi e a sorridermi per tutto il tempo finchè non tornò a casa sua. Il giorno dopo i miei cugini mi dissero che stavano organizzando una festa in maschera per Halloween, perciò io avrei dovuto essere il DJ come sempre e potevo invitare chi volevo ma solo 3 persone massimo 4 e pensai subito a Bill, Tom e Clarissa e gli inviai gli inviti e fortunatamente potevano venire. Durante i preparativi della festa mi telefonò Clarissa e mi chiese come mi sarei travestita, ma io le dissi che non avrei indossato nessun costume perché ero il DJ e non avrei potuto ballare in pista. Iniziò la festa e i miei invitati erano tutti presenti anche Tom che non aveva un costume era vestito tutto di nero con indumenti larghi come al solito quindi cappello nero, fascia nera, maglietta nera lunga e jeans. Perciò restò accanto a me, mentre cambiavo e scambiavo musica, come una guardia del corpo, arrivò così una ragazza che chiese a Tom di ballare lui guardò me, e io gli annuii che poteva andare. Misi così la canzone DJ Got Us Falling In Love Again di Usher e dalla mia postazione potevo vedere Clarissa seduta in braccio a Bill e Tom che balla con quella tizia, ad un certo punto non vidi più Tom e questo mi suscitò preoccupazione poi mi sentii sfiorare il braccio e mi ritrovai Tom così vicino da poter sentire il suo naso contro il mio, aveva un profumo fantastico e anche i suoi capelli lo erano, però il suo sguardo era meraviglioso, era come se volesse dirmi di baciarlo e io l'avrei fatto se non fosse stato che era mio cugino, e non avevo mai conosciuto un ragazzo così bello. Appena finí la canzone lui sparì di nuovo e successivamente lo vidi ai tavoli imbanditi di cibo. Per una settimana però Tom stranamente non mi mandó neanche un messaggio così un giorno a caso mia zia mi viene a prendere a scuola e andiamo a casa sua, ma non c'era, suo padre mi disse che era a fare la doccia, così io mi inventai che dovevo andare in bagno, andai di sopra ed entrai nella camera di Tom. E vidi che era molto ordinata e che era molto diversa dalla stanza di un normale ragazzo adolescente, la prima cosa che aprii era il suo armadio e aveva un sacco di cappelli, di fasce,e di magliette, infondo all'armadio vidi che c'erano la sua chitarra, una Gibson, e un completino con cappello bianco, fascia bianca, maglietta bianca su cui c'erano disegnate delle M, e vidi che nello sportello dell'armadio c'era uno specchio e capii che era un ragazzo molto vanitoso. Poi aprii il suo cassetto delle mutande e trovai solo mutande, ad un certo punto sentii qualcuno dire:-che ci fai qui?-...

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Mi girai ed era Tom nudo, (fortunatamente quella parte era coperta da un asciugamano) ancora umido appena uscito dalla doccia, e la prima cosa che vidi di lui fu la sua pancia sopra cui vi era un piccolo accenno di tartaruga, e poi lo vidi in faccia, era bellissimo con i capelli sciolti anche perché erano molto lunghi e disse:-ripeto, cosa ci fai in camera mia e cosa ci fai a casa mia soprattutto?-, e io:-beh sono qui a casa tua con mia zia che è di sotto a parlare con tua nonna e tuo padre, e poi sono in camera tua perché ti devo parlare e-, dissi nervosamente, poi mi calmai e dissi:-e soprattutto volevo sapere come stavi-, improvvisamente la sua faccia divenne più dolce e rispose dolcemente:-scusami se non ti ho mandato nessun messaggio è solo che ho avuto tante cose da fare e-,-ok tranquillo-,-comunque in quale parte della stanza ti sei messa a rovistare?-, disse ridacchiando e io puntai il dito contro l'armadio e dissi:-hai un sacco di cappelli e fasce lì dentro-,-si lo so, infatti li colleziono ma li indosso anche, mi dispiace lasciarli la a prendere polvere-, stese un attimo in silenzio a guardarmi e poi parlò di nuovo e disse:-scusa adesso devo andarmi a vestire siediti sul letto se vuoi-. Tornò dopo circa 5 minuti già vestito con i capelli sciolti, si sedette accanto a me e disse:-cosa mi dovevi dire?-,-mbhe io,tu-, per tranquillizzarmi mi prese per mano, e cercai di farmi venire il coraggio dirgli in faccia quanto lo amavo, ma non appena cercai di dire qualcosa fui chiamata da mia zia per tornare a casa e me ne andai lasciando Tom da solo a pensare a cosa gli volessi dire. Successivamente venni a sapere che Tom era stato male e passò un mese prima che lo vedessi di nuovo, quando lo vidi sembrava depresso e arrabbiato e non riuscivo a capire il perché, così mi avvicinai a lui e gli dissi:-Tom che hai?-, mi ignorò e io così me ne andai ma mi accorsi che inizió a seguirmi mentre badavo ai miei cugini e a mio fratello. Iniziai così a correre e lui mi rincorse, mi prese e mi inchiodò al muro e disse:-che cosa vuoi?-, disse nervosamente e io:-niente, volevo soltanto sapere come stavi visto che ho saputo che sei stato male!-, dissi e lui gridò:-come sto io? Come dovrei stare dopo che una delle persone a cui tengo di più viene a casa mia ed entra nella mia stanza di nascosto per dirmi una cosa che alla fine non mi ha detto perché se ne andata?-,-Tom scusami, lo so, mi dispiace è solo che-,-è solo che cosa?-, alla fine riuscii a prendermi di coraggio e dissi:-tu mi piaci Tom, sei fantastico sia fuori che dentro, sei dolcissimo e sei anche il primo ragazzo che non ha mai provato a prendermi in giro né per il mio aspetto esteriore né per quello interiore non ho mai conosciuto nessuno come te-,dissi piangendo e lui disse dolcemente:-Mary non devi piangere, lo sai che io non giudico mai nessuno e poi in ogni caso come potrei giudicare una ragazza bella come te-, sentendo queste parole smisi improvvisamente di piangere e mi posi la domanda: io bella?, e lui continuò dicendo:-io ti amo Mary, neanche io ho mai incontrato una persona come te, non smetterò mai di amarti, lo so che sei mia cugina ma questo è ciò che provo per te non ce la faccio più a mentire a me stesso-, così si avvicinò a me in modo che io potessi sentire il suo respiro sulle mie guance e fece lo stesso sguardo che fece alla festa, ma qua mi spostò i capelli dietro l'orecchio e poi mi bació sulle labbra. Il bacio sembrava che non finisse mai, perché era qualcosa che volevo accadesse un mese prima, le sua labbra erano fantastiche nonostante avesse il piercing e poi era anche bravo a baciare, non avevo mai baciato un ragazzo prima d'ora. Quando ci separammo mi chiese:-che ne dici di diventare la mia fidanzata?-, così presto,-Si, sappi però che i miei genitori non vogliono che mi fidanzi e soprattutto non con mio cugino-,-e se restasse un segreto?-, amore segreto? Romantico!,-quindi ci faremo le coccole di nascosto-, io dissi e lui si mise a ridere e mi abbracciò. Dopodiché mi prese per mano e tornammo dai nostri familiari e anche se l'amore restò segreto io e Tom ci amammo alla follia. Due giorni dopo però dovevo avere un'interrogazione e per problemi di connessione non potei portarla a termine e perciò dissi questo alla professoressa e ai miei compagni,da cui mi beccai impreparato perché non mi prese sul serio e poi fui insultata dai miei compagni che mi dissero che ero bugiarda, alla fine però la professoressa mi disse che avrei recuperato l'interrogazione dopo le vacanze di Natale. Tralasciando questo però passai un buon Natale in compagnia di Tom e di suo padre e Tom era bellissimo si era messo quel famoso completino bianco che avevo visto nel suo armadio, quello su cui c'erano stampate le M, lui mi spiegò il perché aveva comprato quel completo, era per me perché il mio nome inizia per M e poi gli piacevo da tanto tempo, e lo stesso era per me. Davanti ai nostri genitori riuscimmo a comportarci facilmente come normali cugini, e in seguito i miei cugini organizzarono una festa per Capodanno e mi dissero che dovevo fare, come sempre del resto, il Dj e riguardo a questo mi venne un idea, che era quella di assumere Tom come assistente. Gli telefonai e gli raccontai la mia idea e divenne impaziente di aiutarmi, in seguito arrivò il giorno dei preparativi per la festa e Tom mi aiutò a sistemare e disse:-è perfetto-, e io esultai, -si,missione compiuta!!-, e cosí lui sorridendo con il suo dolcissimo sorriso si avvicinò e mi stampò un bacio delicato sulle labbra e io,-Tom e se ci hanno visti?!-,-qui dentro non c'è nessuno oltre a noi piccola!-,-piccola?-,-perché non ti piace?-,-si patatino-,-ah visto!Anche tu mi dai i nomi-,-Ti amo-, dissi andandomene, e lui, -anch'io ti amo, aspettami però!-, comunque sia riuscì a raggiungermi, nonostante avesse problemi a correre a causa dei vestiti larghi che indossava, mi prese per mano e andammo a prepararci per la festa. Arrivata alla festa, c'erano tutte le luci accese compreso l'albero di natale, iniziai a prepararmi per essere il Dj anche se sembravo un elfo di Babbo Natale perché ero vestita con pantaloni neri, maglietta bianca e gilet rosso. Successivamente sentì entrare qualcuno mi girai e vidi Tom che era bellissimo, se fosse stata una fotografia ci avrei sclerato sopra ma era però in carne ed ossa e se c'è lo avessi avuto vicino lo avrei baciato fino a farlo svenire; era senza cappello, i suoi capelli erano raccolti in una coda formata da raste, sembrava morbida anche da lontano e quindi sicuramente aveva lavato i capelli, poi indossava sempre i suoi soliti vestiti larghi che erano però molto eleganti perché indossava una maglietta rossa con strisce irregolari argentate, ogni volta è come se fosse fatto apposta io e lui siamo sempre vestiti uguali o simili, in questo caso simili. Andò a salutare mio cugino, poi si girò e iniziò a camminare verso di me, stavo per sentirmi male e sclerare come una matta da manicomio, ma dovevo cercare di trattenermi, mi raggiunse e disse:-ciao Mary-, aspettò che uscì mio cugino mi prese per i fianchi e mi bació lussuriosamente abbracciandomi forte; le mie gambe tremavano e se lui non mi avesse tenuta sarei caduta. Ci separanmo dal bacio, il suo sguardo era dolce e disse:-sei bellissima-, e tu sei bono,-anche tu-, sorrise e mi abbracciò e io dissi:-la tua maglietta è bellissima-,-si è bella è l'unica che non ha le mezze maniche-,-si ma non te ne sei ancora accorto?-,-di cosa?Ah ogni volta, ma mi leggi nel pensiero?-,-no, ti sembro una chiaroveggente?-,-Ahahah no-, e detto questo continuò ad abbracciarmi. Successivamente arrivarono tutti gli altri miei parenti e la festa fu un successo grazie a me e a Tom, che mi chiese se potevo uscire con lui, Bill e Clarissa quel fine settimana e io accettai...

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Era sabato e dovevo uscire con Tom, Bill e Clarissa ed ero in ansia perchè non sapevo come vestirmi, e neanche come si sarebbe vestita Clarissa. Ma poi pensai al fatto che Tom si sarebbe vestito come sempre, e che sarebbe stato ugualmente bellissimo, così mi vestii bene ma non troppo elegante anche perchè c'erano già i miei capelli a fare il loro lavoro. Così mia madre mi accompagnò a casa di Tom, e vidi uscire dalla porta Bill e Clarissa,ma non Tom e mi chiesi dove potesse essere, ma alla fine immaginai che era ancora sotto la doccia, quel lumacone e malato di igiene; bene ero sola con Bill e Clarissa e mi vergognavo un'po' perchè sembravo un terzo in comodo, notai che erano vestiti uguali, anche il trucco era simile perchè lui aveva intorno agli occhi tutto nero, mentre lei aveva solo l'eyeliner e il mascara, ma loro due erano uno il contrario dell'altro, perchè Bill aveva capelli neri e occhi castani mentre Clarissa,come dice il nome era chiara infatti era bionda con gli occhi verdi, esatto io ero la più brutta dei quattro,ma erano tutti e due perfetti non avevano neanche un capello fuori posto. Camminai verso di loro e fui accolta da un abbraccio da parte di tutti e due e dissi:-dov'è Tom?-, e Bill:-dove sarà secondo te?-, ma guarda finalmente qualcuno ha imparato a parlare in Italiano:-in realtà sono qui Bill-, era Tom, era bellissimo, era vestito di nero come me Bill e Clarissa, ma era bellissimo si avvicinò e ci limitammo ad abbracciarci, avrei voluto baciarlo ma i due piccioncini non sapevano niente sul nostro amore segreto, alla fine uscì di casa anche in padre di Tom che ci accompagnò nel posto in cui dovevamo uscire. Stavamo camminando e Tom si fermò perché vide una cosa che non avrebbe mai voluto vedere, infatti cerco di nascondersi dietro di me ma fu scoperto ugualmente, vidi una ragazza avvicinarsi e dire:-ciao Tom-, dopo ciò vidi che Bill e Clarissa la guardavano con ostilità e Tom cominciò a tremare e balbettò:-ciao Lisa-, hai detto Lisa?Non dirmi che questa pezza di scimmia è la tua ex?Ma dai è bruttissima in confronto a te, e lei poi disse:-ciao Bill e... Clarissa-, e Clari disse con sarcasmo:-che bello rivederti Lisa-,-sì anche per me, e tu chi sei?-, mi chiese e Tom intervenne balbettando e disse:-lei è mia cugina Marianna-, e lei:-piacere di conoscerti-, e io la guardai come per dire, ti conviene starmi lontana, e successivamente disse:-ora devo andare, ciao Tom-. Tornammo a casa di Tom e Bill iniziò a imprecare cose in tedesco, e Clarissa cercò di calmarlo, poi Tom che era seduto sul divano con le mani tra i capelli iniziò a parlare anche lui in tedesco, e successivamente lui e Bill iniziarono a gridare e io:-la smettete di parlare in tedesco, non riesco a capire quello che dite!-, gridai e Bill disse con rabbia:-se esce con lei gli va a finire male e non scherzo, non può uscire con una t***a come lei, non può perché non lo merita e perché lo ha tradito e tanto lo so che lui la ama ancora!-, e Tom:-Bill io non la amo più!-,-non è vero ti sei messo a tremare-, e Clarissa:-si tesoro ma se tremava non significa che la ama ancora!-, e Tom:-Bill smettila io...-,-io cosa?-, e io e Tom ci guardammo l'un l'altro e disse:-io sono fidanzato con Marianna!-, così Bill mi guardò e svenì. Si risveglió e disse:-dove sono?-, e Clarissa disse:-amore come ti senti?-, senza rispondere Bill si girò verso me e Tom e disse:-ragazzi venite qui-, ci avvicinammo a lui e ci abbracciò, io e Tom restammo sbalorditi e poi disse:-sapete perchè sono svenuto? Perchè sono felice che voi due stiate insieme, perchè voi due siete fatti l'uno per l'altra-, e Tom:-grazie Bill-, e dopodichè ci abbracciamo tutti compresa Clarissa che diede un bacio a Bill. Ci alzammo e Bill disse:-una cosa-, e io e Tom ci girammo verso di lui:-non fatevi beccare da me a limonare è disgustoso-, e ridemmo tutti insieme, e poi disse:-mi dovete spiegare però come avete fatto ad innamorarvi l'uno dell'altro, nonostante siete cugini e vorrei capire anche come hanno fatto i vostri genitori ad accettare questa cosa-, e Tom:-ma infatti non lo sanno-, e io:-è top secret-. E Bill disse:-quindi la vostra relazione è segreta?-, e Tom:-si, tu e Clarissa non dovete dirlo a nessuno, perché se no è la fine-, e Clarissa:-va bene Tom hai la nostra parola-, e Bill nuovamente:-Mary, domani io e Clarissa torniamo in Germania, e viene anche Tom con noi ma tornerà tra tre giorni, mentre sarò via lui sarà sotto la tua protezione se Lisa dovesse di nuovo farsi vedere, perchè sapendo com'è fatta è sicuro che lo farà, il favore che ti chiedo è quello di tenerla il più lontano possibile da Tom-, e io:-ok Bill-. Dopodiché mi diressi verso Tom, lo abbracciai e gli dissi:-quindi te ne vai?-,-si piccola, ma tornerò presto e prometto che ti chiamerò tutti i giorni-, dopo che disse ciò mi diede un bacio sulla guancia, e ci sorridemmo a vicenda. Il giorno dopo Tom, Bill e Clarissa dovevano partire e io andai a salutarli, quattro ore dopo Tom mi telefonò come previsto e mi disse che il viaggio era andato tutto bene, che era a casa di Bill e che ancora non poteva vedere sua madre perchè faceva il turno di notte; io non conoscevo ancora la madre di Tom, sapevo soltanto che lei era giovane ma non sapevo esattamente quanti anni avesse, sapevo inoltre che faceva l'infermiera e anche che era la gemella della madre di Bill, e questa è la ragione per cui lui e Tom siano due gocce d'acqua anche se Bill si trucca e Tom ha i capelli a rasta, non sapevo però come fosse ma visto che Tom era bellissimo anche sua madre doveva essere bella. Tom mi telefonò tutti e tre i giorni in cui stese via, il giorno dopo che tornò io avevo ricominciato la scuola e anche lui ma mi venne a prendere e appena salii in macchina lo abbracciai, adammo così a casa sua, pranzammo e salimmo in camera sua, ci sedemmo sul letto e incominciammo a baciarci senza la paura che il padre di Tom ci avesse scoperti, ci separammo e si diresse verso il suo armadio e poi tornò da me e disse:-guarda ti piace?-, era un cappello bellissimo, era nero con sopra stampati i tasti della chitarra, e io dissi:-è fantastico!! Ti starebbe benissimo-,-infatti mi sta bene-, dopo che disse questo ricominciammo a baciarci e dopo dieci secondi eravamo sdraiati sul letto ancora a baciarci e Tom era sopra di me, ma ad un certo punto scappò e io dissi:-Tom, aspetta dove stai andando?!-, si fermo davanti alla porta chiusa della sua stanza e disse:-perdonami piccola non l'ho fatto apposta è solo che ti amo troppo non volevo-, e io:-ti sembro arrabbiata per caso? Anch'io ti amo-, così lui mi guardò sbalordito, io lo baciai e me ne tornai a casa. Quella notte feci un sogno strano, sognai me e Tom che ci stavamo baciando sul suo letto e lui era sopra di me, ma stavolta era nudo e lo ero anch'io, la mattina mi svegliai con un forte mal di testa perché avevo sempre la solita immagine, di me e Tom che ci baciavamo completamente nudi, proiettata nella mia testa. Quel giorno Tom non mi telefonò come faceva tutti i giorni e io volevo sapere perché così gli telefonai ma non rispose al telefono, gli mandai così un messaggio dicendogli cosa gli era successo e mi rispose poco dopo dicendo che stava bene, che si era dimenticato di chiamarmi e che voleva parlarmi, questa cosa mi mise ansia e così decisi di andare a casa sua il giorno dopo...

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Il giorno dopo andai a casa di Tom, anche se avevo il solito mal di testa del giorno prima, entrai ma non trovai nessuno e decisi così di andare nella sua stanza. Entrai nella camera di Tom ma non trovai nessuno soltanto il suo letto disfatto, ad un certo punto mi sentii abbracciare da dietro mi girai ed era Tom appena uscito dalla doccia era bellissimo e aveva un profumo meraviglioso, e io dissi:-ciao-, e lui:-sei venuta allora-, io così mi girai, lo abbracciai e allora dissi:-certo! Mi dovevi parlare!-,-oh sì, è vero-,-allora?!-,-ok io sto male e non so perché-,-stai male? Perché che hai? Non dirmi che hai il virus?!-,-no,non sto male in quel senso-,-ah ok menomale-,-io, io ho fatto un sogno che mi fa stare male e non so perché-,-che sogno era?-,-sicura che non ti arrabbi?-,-perché dovrei?!-,-ok, in questo sogno ci siamo io sopra di te sdraiati sul mio letto, completamente nudi che ci baciamo-,-oh wow-,-non sei arrabbiata vero?-,-no, perché ho fatto anch'io lo stesso sogno, e a causa di ciò ho un gran mal di testa-,-vieni siediti non svenire, vuoi un po' d'acqua?-,-no, no tesoro sto bene, grazie-,-cioè ti rendi conto?-, disse Tom mentre prendeva dei vestiti da dentro il suo armadio per vestirsi:-abbiamo fatto tutti e due il solito sogno, dove io e te facevamo...l'amore-, dopodiché ci guardammo l'un l'altro e Tom si diresse verso il suo letto dove ero seduta io, si sedette accanto a me, togliendosi l'asciugamano da quella parte. E io rimasi lì seduta immobile cercando di non fissare Tom, completamente nudo, era bellissimo non avevo mai visto la sua pancia, così da vicino sarei rimasta a toccarla per ore, ero persa tra i miei pensieri ma venni svegliata da Tom che mi stava baciando, e dopo dieci secondi mi ritrovai sdraiata nel letto tra le braccia di Tom completamente nudo e così io dissi:-hai un odore meraviglioso-, e lui accarezzandomi i capelli disse:-anche tu, sono bellissimi i tuoi capelli, sono così ricci e morbidi-,-li ho lavati oggi prima di venire qui-,-sei bellissima-,-anche tu-, e ci baciammo un'altra volta e successivamente gli dissi:-posso toccarti la pancia?-, che stupida,-emh, si-,-hai un pancino fantastico-, mentre gli toccavo la pancia notai che era diventato rosso, era così carino. Restammo così per molto finquando non sentimmo qualcuno chiamare Tom, era suo padre, lui scappò in bagno a vestirsi mentre io restai seduta sul suo letto sorridente per quello che era appena successo, e a pensare che se avessi avuto il coraggio lo avrei riempito di coccole, oh lo amavo così tanto! Così il padre di Tom entrò nella stanza, trovandomi seduta sul letto ancora a sorridere e disse:-ciao Marianna che ci fai qui?-,-ciao-,-come va a scuola?-,-bene, grazie-,-ok, sai dirmi dov'è Tom?-,-è a fare la doccia-,-ok, io vado se dopo non ci vediamo salutami tuo padr-,-ok lo farò-. Successivamente sentì la porta della stanza aprirsi ma questa volta era Tom, così io mi alzai gli diedi un bacio e me ne andai.Il giorno dopo vidi che si stava avvicinando il giorno di San Valentino e perciò decisi di fare una regalo a Tom, e io sapevo esattamente cosa regalargli. Così andai su internet alla ricerca di qualche cappello, e ne trovai uno rosso con dei cerchi argentati e il simbolo del brand, era perfetto per Tom. La consegna del pacco sarebbe stata il 12 di febbraio, quindi avevo tempo due giorni per fare tutto e visto che i miei genitori non dovevano sapere quello che stavo facendo, decisi di fare tutto di nascosto, e per comprare quello che occorreva per incartare il regalo, mi feci aiutare da mio cugino. Successivamente arrivò il giorno di San Valentino e io ero invitata a cena con i miei genitori e mio fratello a casa di Tom e ci accolse suo padre perché Tom era a fare la doccia, ci sedemmo e dopo un po' che ancora Tom non si fece vedere realizzai che mi stava aspettando in camera sua e perciò dissi a suo padre che dovevo andare in bagno. Avevo il mio regalo nella borsa e speravo vivamente che non si fosse sgualcito, bussai alla porta della sua stanza, la aprii e trovai Tom davanti al suo armadio già vestito, era bellissimo anche se avrei voluto che fosse nudo come le precedenti volte in cui ho fatto irruzione in camera sua. Chiusi la porta e lui si voltò verso di me con un sorriso che non avevo mai visto era dolcissimo e bellissimo, e iniziò così a camminare verso di me, mi diede un bacio e poi disse:-buon San Valentino, piccola-,-buon San Valentino anche a te tesoro-,-ho un regalo per te-, si allontanò e dal cassetto del suo comodino uscì un pacchetto e dopo mi disse di aprirlo, lo aprii ed era un peluche di Winnie the Pooh con un cuore con scritto "i love you". Dopo aver visto il regalo lo abbracciai e dissi:-È bellissimo, grazie amore mio! Aspetta anch'io ho un regalo per te-,-no dai, che cos'è?-,-aprilo-, così Tom aprí il regalo e non disse nulla ma vidi che gli stava venendo da piangere e dissi:-Tom?!-,-io...io non so cosa dire, è...è bellissimo-,-ti piace-,-si-,-tesoro ma stai piangendo?!-,-no,mi è entrato qualcosa in un occhio, ti amo-, e mi abbracciò così forte che sarei soffocata ma era dolcissimo e così disse:-ti amo piccola, ok forse dovremmo scendere-,-si,sì andiamo-. Dopodiché scendemmo in sala da pranzo per mangiare tutti insieme e io Tom ci sorridemmo per tutta la sera, e finalmente potevo passare un San Valentino senza sofferenze, come quando avevo scritto la lettera a Marco, per la prima volta passai il più bel San Valentino di tutta la mia vita. Il giorno dopo però per me non fu un giorno tanto felice, perché quel giorno il professore di filosofia ha chiesto di fare lavoro di gruppo e come sempre i miei compagni non mi hanno voluta ma il professore mi mise nel gruppo con Marta,Sonia e Serena e guarda caso dovevamo svolgere quel lavoro a casa di Serena. A casa di Serena nessuna delle tre mie compagne di gruppo mi parlò, anzi quasi quasi mi guardavano con disprezzo ma alla fine venne fuori un ottimo lavoro e prendemmo tutte e quattro un buon voto, il giorno dopo però fu il giorno in cui si doveva portare il proprio fidanzato o fidanzata a scuola...

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


A questo proposito chiamai Tom e gli chiesi se poteva venire alla mia scuola e lui mi disse:-Mary, ma me lo stai chiedendo per fare ingelosire le tue compagne, oppure per qualcos'altro?-,-in verità si, ma te lo sto chiedendo anche perché lo ha detto il professore-,-ah ok,va bene ci vengo ma solo perché lo ha detto il tuo professore, perché l'altra cosa è troppo crudele-,-si sono un genio del male-,-si,si ok ti amo ciao-,-ti amo anch'io,ciao-. Arrivò il giorno dopo, e i primi che entrarono furono i fidanzati di Marta e di Sonia, e gli vennero chieste alcune, e dopo la maggior parte dei miei compagni i quali non erano fidanzati, arrivò il mio turno e il professore mi disse:-Marianna tu hai un fidanzato?-,-si, Tom-, gridai, bussò alla porta ed entrò e vidi le facce delle mie compagne, sembravano sconvolte come per dire, raste?Piercing?Cappello? Sicuramente nel loro cervello stavano dicendo che era brutto, ma per me era bellissimo perché indossava il cappello che gli avevo regalato io per San Valentino, gli stava benissimo, mi voltai e vidi prima la faccia di Alice e sembrava che le piacesse Tom, e poi mi voltai verso Marco e vidi che mi stava fissando con una faccia da ebete. Ok tornando al mio tesoro entrò, salutò e il professore disse:-prendete una sedia al ragazzo-, Tom si sedette accanto a me e mi prese per mano, si aveva l'ansia in questo è esattamente uguale a me ogni volta che ho l'ansia ho bisogno di stringere la mano a qualcuno, anche se lui è delicato mentre io stringo più del necessario, e il professore disse nuovamente:-come ti chiami?-,-Tommaso-,-quanti anni hai?-,-17, li ho fatti il 1 di Settembre-,-dove sei nato?-,-a Bonn in Germania ma sono cresciuto in Italia, ho fatto solo la scuola materna in Germania-,-quindi sai parlare il tedesco?-,-si-,-quindi i tuoi genitori sono entrambi tedeschi?-,-no soltanto mia madre, che in questo momento appunto sta lavorando a Berlino-,-sai posso chiederti un'po sul tuo modo di vestirti?-,-si certo-,-appunto perchè hai questo look?-,-boh perchè mi piaceva, non c'è un motivo preciso volevo vedere come sarei stato se avessi scelto questo look e sto bene-,-e i capelli?-,-beh guardando il lato positivo non devi stare lì a lavarli tutti i giorni e poi non bisogna passare il balsamo perchè se no si sciolgono i nodi, perchè i dreadlock appunto sono un' intruglio di nodi, e poi guardando il lato brutto ci vuole molto tempo a lavarli e ad asciugarli, e poi devi andare costantemente da un parrucchiere per sistemarli-,-bene, e anche ci mettono poco tempo a crescere-,-si è vero quando ho fatto le raste avevo i capelli lunghi come quelli di Mary, ma adesso sembro proprio raperonzolo, alla versione maschile-,-quanti anni avevi quando le hai fatte?-,-avevo 14 anni, e a 16 ho messo il piercing al labbro-,-e ovviamente poi l'ultima cosa è che indossi vestiti larghi-,-si-,-ok basta parlare di moda, cosa fai nella vita?-,-ok studio, faccio il quarto anno di liceo classico, suono tre strumenti che sono la chitarra, il pianoforte e la batteria-,-bene quali sono le materie che ti piacciono e quelle che non ti piacciono-,-ok mi piace tanto la storia dell'arte mentre la materia che odio è la matematica-,-ok penso di non avere altre domande da farti, chi è il prossimo, Davide tu hai una compagna?-,-no prof-. Successivamente il professore ci lasciò liberi, Tom si voltò e poi si girò verso di me e disse:-ma quello la che mi sta guardando le spalle è Marco?-,-si-,-ahahah, ma non è tanto bello, sono meglio io, sembra antipatico dalla faccia e scommetto che è anche viziato, non capisco come faceva a piacerti-,-Tom, stai zitto potrebbe sentirti, lo so che sei meglio tu!-,-grazie bimba-, ad un certo punto si avvicinarono a me e a Tom, Marta, Sonia e Serena, Marta non disse nulla e parlò sua sorella Sonia che disse:-ciao io sono Sonia, queste invece sono Marta e Serena-, e Tom:-piacere di conoscervi-,-volevamo chiedervi se potevate uscire con noi qualche volta se vi fa piacere-,-ok vi faremo sapere-,-ok-, se ne andarono e Tom mi disse:-la risposta sarà no-,-Tom, ma sei scemo?-,-no tu sei scema, voi vi conoscete dalle scuole medie, giusto?-,-si-,-bene, e ti hanno mei chiesto di uscire con loro?-,-no-,-ecco proprio come pensavo, tu hai il prosciutto negli occhi perché pensi che loro siano tue amiche e invece no. Io ho visto subito che sono false, perciò lasciale perdere, lo so che gli hai raccontato tutti i fatti della tua vita, ma fregatene-,-va bene lo farò-,-perché quella faccia hai sempre me Bill, Clarissa e Ludovica-,-si è vero-,-ma dimmi un'altra cosa, quella accanto a Marco è Alice?-,-si, e anche lei oddio-,-mi sta guardando ed è brutta, sei più bella tu-,-oh, io ti ammazzo-,-anch'io ti amo-. Suonò così la campanella per uscire da scuola e Tom venne a pranzo a casa mia. Arrivammo a casa mia, pranzammo e andammo in camera mia e Tom mi disse:-hai una bella cameretta-,-sì lo so-,-devo dirti una cosa-,-parla-, ci sedemmo sul letto e mi disse:-è un'po' difficile, perché è imbarazzante-,-tranquillo-,-io, voglio fare l'amore con te-,-cosa?-,-si sempre se sei d'accordo, ma tranquilla se non vuoi io starò bene-,-ma non adesso spero?!-,-no, no certo che no!-,-Tom, sei sicuro? Siamo entrambi vergini ancora-,-beh piccola, prima o poi dovremo perderla-,-si, lo so vieni sdraiati con me-,-tranquilla piccola se ancora non te la senti io aspetterò-,-Tom io vorrei farlo, ma credo che non ti piacerò nuda perché sono uno sgorbio-,-mi fai arrabbiare quando dici così, non sei brutta sei bellissima sia fuori che dentro ti amo piccola e per sempre così sarà!-,-e tu sei dolce e bellissimo, anche io ti amo-,-dammi un bacio bimba-, ci baciamo e restammo abbracciati e ci addormentammo, ma fummo svegliati da mia madre che mi chiamava perché Tom se ne doveva andare. Non ci vedemmo per una settimana, ma vidi però sul suo profilo di Instagram che aveva pubblicato una foto di lui e di Lisa, e allora mi resi conto che le poche volte in cui non sentivo Tom per settimane significava che usciva con la sua ex, e che era solo un cretino perché diceva di amarmi e poi dopo esce con quella poco di buono della sua ex, ma scherziamo? Decisi allora mettermi i pugni di ferro ed andarlo a prendere a calci nel sedere direttamente a casa sua, e provvedere per lasciarlo la da solo come un asino. Arrivata davanti a casa sua scesi dalla macchina bussai alla porta e venni accolta dalla nonna di Tom che mi disse che stava studiando, ma no il mio istinto omicida non si sarebbe placato finché non avessi ridotto Tom in poltiglia, così di corsa salii in camera sua aprii la porta e lui disse:-ciao piccola come va?-,-non parlarmi Tommaso-,-bimba c'è qualcosa che non va?-,-mi chiedi se c'è qualcosa che non va?-,-beh sei arrabbiata-,-si dimmi che cos'è questa?!-, dissi facendogli vedere la foto mentre iniziavo a piangere e lui:-ah beh è solo una foto-,-è solo una foto? Cosa ci facevi lì?-,-ero uscito con i miei compagni!-,-ok, e Lisa fa parte della tua comitiva?-,-no-,-allora perchè c'era anche lei?-,-era insieme a sua cugina Giulia-,-e la foto, vedo che sorridi, e poi l'hai anche pubblicata-,-non volevo-,-Tom, io me ne vado-,-Mary aspetta, ti posso spiegare-,-non hai niente da spiegarmi Tom, sono stata stupida e voler diventare la ragazza di mio cugino, ciao Tom-,-non mi lasciare io ti amo-,-allora cerca di stare lontano da lei-. Appena varcai la porta iniziai a piangere e piansi non so per quanto tempo io amavo Tom più di quanto amassi me stessa ma dovevo tenere a tutti i costi Tom lontano da Lisa e lo avrei fatto anche a costo della mia vita, due giorni dopo ricevetti una telefonata da Bill che mi disse:-ciao Mary-,-Hey Bill come va?-,-bene, posso chiederti una cosa?-,-sì certo-,-cosa è successo con Tom-,-perché mi chiedi questo?-,-perché sta male-,-cosa?-,-non lo sapevi? È depresso mi ha telefonato ma non mi ha spiegato perché, e ho chiamato te per avere spiegazioni-,-ok è tutta colpa di una foto-,-di una foto? Quale foto?!-,-una foto poi ti spiego-,-va, da lui subito-,-ma non mi parlerà-,-tu vai ugualmente, va bene?-,-ok Bill, ciao-,-ciao, e fammi sapere com'è andata-,-ok-. Così il giorno dopo andai nuovamente a casa di Tom...

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Entrai ma non c'era nessuno salii in camera sua e lo trovai sdraiato sul letto come un corpo senza vita, e decisi così di avvicinarmi e lui disse:-lo so che sei tu, vai via-,-no e invece non me ne vado-,-non essere testa dura ti ho detto di andartene-,-no-,-che sei venuta a fare, tanto non ti importa più niente di me-,-certo che mi importa di te, e sono venuta qui per te, perché lo so che sei stato male e mi dispiace!-, così mi sedetti sul letto e lui disse:-vattene-,-ma la vuoi smettere? Io non me ne vado e non me ne andrò mai, e girati non osare voltarmi le spalle-, dopodiché lui si voltò e io caddi accidentalmente da letto, ma fortunatamente rimasi intatta, anche se sentivo dolore per la caduta e Tom vedendomi giù dal letto venne a sedersi a terra accanto a me e disse:-ti sei fatta male?-,-no sto bene-,-scusami bimba non volevo-,-perdonami tu per il casino che ho combinato, io ti amo Tom, non volevo farti soffrire-,-non ho sofferto, cioè ho pianto un' po' in questi due giorni, ma sapevo già che saresti venuta a scusarti, ma sappi che era stata lei a chiedermi la foto e di pubblicarla-,-ok ma non farlo mai più-,-sei bellissima quando sei gelosa!-,-non è vero-, dissi arrossendo e poi dissi nuovamente:-davvero tesoro perdonami-,-shh, già fatto-, dopodiché mi abbracciò e incominciò a baciarmi. Restammo seduti a terra abbracciati e a baciarci per un'po', e poi Tom disse:-dai alziamoci-, ci alzammo e ci sdraiammo sul suo letto, e io iniziai a giocare con le sue raste mentre lui mi sfiorava la schiena con i polpastrelli delle dita e poi disse:-ti amo-,-anche io-, le nostre coccole furono interrotte da mia madre che mi stava chiamando perché dovevo andare via, così ci alzammo e Tom mi accompagnò fino alla porta di ingresso e prima di aprire mi diede un bacio poi aprì e io me ne andai. Appena arrivai a casa non dissi neanche una parola, bene passavano i giorni e ogni giorno a scuola era sempre di più un inferno e nessuno mi parlava, e continuavano tutti a dirmi che ero bugiarda, non ne potevo più di piangere e reprimermi e certe volte piangevo anche quando ero insieme a Tom e vedevo che lui in quelle occasioni non sapeva davvero come fare a rendermi felice, così decisi di non andare a scuola per due giorni, e in quei giorni andai a dormire a casa di Tom. Mio padre fu un'po' contrario a questa cosa ma io gli dissi che era una specie di pigiama party con i cugini di Tom, che erano tre femmine e un maschio, e anche con lo stesso Tom, ma fortunatamente mio padre acconsentì, e mi accompagnò lui stesso al pigiama party. Quel pomeriggio andai a casa di Tom, entrai e fui accolta da suo padre che mi accompagnò nella cucina e mi chiese se volevo mangiare qualcosa, Biagio il padre di Tom era la persona più gentile del mondo ed era per questo che anche il mio gattino Tom era così dolce, era una persona distaccata e tranquilla ma era anche simpatico, e aveva 4 anni sopra i 40. Successivamente mi sedetti e Biagio mi disse:-ciao Marianna, vieni accomodati hai fame?-,-no grazie zio, sto bene-,-ok, Tom è in camera sua se vuoi andare a salutarlo, io devo andare-,-va bene ciao zio-,-ciao-. Bene salii nella camera di Tom, aprii la porta e vidi che era sdraiato sul letto con una ciotola di pop corn sulla pancia, era così carino e io così dissi:-hey posso entrare?-,-ciao bimba-,-ciao tesoro-, così ci abbracciammo e mi diede un bacio leggero sulle labbra, e io mi sedetti accanto a lui e poi dissi:-che stai guardando?-,-the Mask, da zero a mito-,-oh figo, questo film mi fa morire dal ridere-,-si, anche a me-,-l'hai già vista la scena del parco?-,-no-. Guardammo il film fino alla fine, e poi mi disse:-ci hai pensato a quella... cosa?-,-emm...io-,-non ci hai pensato-,-è vero-,-vado a farmi la doccia-,-Tom mica ho detto che non voglio farlo!-, mezz'ora dopo uscì dal bagno, io mi avvicinai a lui e dissi:-Tom-,-che vuoi-,-guardami, io non ho detto che non voglio farlo e che-,-è che ti ritieni brutta, ma tu non lo sei-,-ma non è per quello, io ho paura-,-fidati di me-,-ok vado a lavarmi-. Uscii quindici minuti dopo, andai nella sua stanza ma trovai le luci spente e non c'era nessuno, perciò mi chiesi dove era finito Tom però mi sentii sfiorare il braccio, mi girai e Tom mi baciò, ci sdraiammo poi completamente nudi nel suo letto sotto le coperte mentre continuavano a baciarci e io dissi:-ahia, sei morbido-,-oh anche tu sei morbida-,-ah, facciamolo-,-ok-,-Tom, ho paura non farmi male-,-no-,-ahah, solletico-,-era la punta-,-oh cavolo,nononono-,-calma sono vergine anch'io-,-non farlo ti prego non farlo-,-3,2,1, entra-,-ahia,ah-,-oh sei morbida-. Continuammo fino all'orgasmo, e poi lui si sdraiò accanto a me e mi abbracciò e disse:-come ti senti?-,-non lo so... diversa-,-sei bellissima-,-anche tu-, ad un certo punto sentimmo aprirsi la porta d'ingresso e Tom mi sussurrò:-dai piccola alziamoci, mio padre è tornato-,-si-.Dopo esserci alzati e vestiti andammo a cena...

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Dopo aver cenato Biagio mi disse che potevo dormire nella stessa camera di Tom, visto che era spaziosa. Così nella stanza fu aperto un poof proprio accanto al letto di Tom e quello sarebbe stato il mio letto, dopodiché io e Tom passammo un'intera serata e guardare film a caso finché non arrivò l'ora di dormire. Mi sdraiai sopra il poof e cercai di addormentarmi ma poi sentii Tom che disse:-Mary, stai dormendo?-,-no-,-vuoi venire nel letto con me?-,-ma ci entreremo tutti e due?-,-si, il mio letto è ad una piazza e mezzo-,-ok-, così entrai nel letto di Tom e lo abbracciai mettendo la mia faccia nell'incavo del suo collo e mi disse:-la tua faccia mi fa il solletico-,-scusa ma hai sempre il solito profumo meraviglioso-,-ahahahah, sai una cosa?-,-spara-,-non hai pianto però-,-in che senso?-,-cioè che hai perso la verginità ma non hai pianto-,-perchè dovevo scusa? Alla fine tu avevi il preservativo-,-ok, comunque cambiando discorso, sono felice che tu sia qui con me-,-anche io, tesoro-, così lui mi diede un bacio e disse:-buonanotte piccola-,-anche a te patatino-. Mi addormentai abbracciata con lui e la mattina dopo aprii gli occhi ma non lo trovai e così lo chiamai:-Tom-,-ti sei svegliata?!-,-da quanto tempo sei in piedi?-,-da una mezz'oretta, ti piace il mio letto vero?-, disse sedendosi accanto a me e io:-si, è morbido-,-lo so, comunque sei bellissima quando dormi-,-anche tu sei bellissimo-,-ti aspetto di sotto per fare colazione-,-ok-, dopodicchè mi diede un bacio e se ne andò, ed io sclerai dicendo tra me e me:-oh, è bellissimo è il ragazzo più bello che ci sia-. Dopo che feci colazione con Tom, uscimmo sul balcone di casa sua e mi disse:-allora piccola come và è tanto che non parliamo, di cose serie-,-si lo so, ma tanto per capire perché mi hai chiesto di venire a dormire a casa tua?-,-per tre motivi-,-parla-,-uno: perché eri così depressa e arrabbiata e non ho voluto lasciarti da sola, perché se l'avessi fatto sta notte non avrei dormito-,-oh, che sei dolce-,-e due: sai usare i computer?-,-come se non avessi quello in camera mia-, dissi con sarcasmo e lui:-oh, giusto lo sai usare-,-da quando avevo 5 anni, fino ad ora-,-perfetto, vieni siediti-,-qual'è il problema?-,-emh, si non si attiva lo schermo-.-è un'Acer, ok perfetto vieni-,-ok-,-scrivi i tasti che sto premendo, e fallo ogni volta che succede-,-non credo che me li ricorderò-,-ecco perché io te lo sto facendo scrivere-,-va bene, oh funziona!-,-certo-,-grazie piccola-,-di nulla patato-,-ok, la terza cosa è che i miei zii devono partire e staranno via per una settimana, e io dovrò fare da babysitter al mio cuginetto-,-e quando arriverà?-,-pomeriggio-,-ok-,-non preoccuparti è meglio di Walter e Eros,-ok-. Intanto nel mio cervello pensavo a quanto anni potesse avere il cuginetto dei Tom, arrivò il pomeriggio e arrivarono gli zii di Tom che portarono il loro figlio, che era tutt'altro di quello che mi immaginavo, avrà avuto all'incirca un' anno, sembrava così dolce, appena entrò in casa Tom lo prese in braccio, prese per mano me e andammo in camera sua, ci sedemmo sul letto e Tom incominciò a giocare con lui, io non sapevo ancora il nome del bambino, e così dissi:-come si chiama?-,-luigi-,-è davvero carino-,-lo so-,-ti assomiglia un'pò, forse perchè è tuo cugino-,-non so è ora del bagnetto-,-Tom-,-si?-,-tra un'pò devo tornare a casa-,-ok-,-dovrò andare a scuola-,-perchè dice così?-,-non dirmi niente-,-vieni, così parliamo mentre lavo lui-,-sta diventando sempre di più un inferno, i miei compagni i miei compagni continuano a dirmi che sono bugiarda e continuo a vedere 2 in almeno 4 materie non ne posso più, è per questo che ho deciso di mancare-,-non capisco perché siano così cattivi con te?!-,-non so-,-comunque siamo già quasi a metà Marzo, non mollare-,-ma io non mollo, il problema sono i voti-,-lo so ma tu non ti arrendere-,-lo farò-. Dopodicchè arrivò il momento in cui dovetti tornare a casa e abbandonare il mio Tom, era ovvio non potevo stare con lui per sempre ma era la cosa che desideravo con tutto il cuore, Tom era molto timido e silenzioso davanti tante persone compresi i suoi genitori, i suoi compagni di scuola, e i suoi nonni, si sblocca un'po' con i suoi amici, ma diventa se stesso cioè dolcissimo, e un'po' matto solo con i piccioncini Bill e Clarissa e con me, eravamo molti simili molto spesso la pensavamo allo stesso modo, eravamo come il giorno e la notte ma ci amavamo alla follia. Dopo aver finito questa piccola riflessione avuta in macchina durante il viaggio, mi ritrovai casa e successivamente mi misi a studiare visto che il giorno dopo avevo interrogazione di latino. Il giorno dopo non sentii la sveglia e per questo mi svegliai molto tardi, e decisi perciò di entrare in seconda ora, visto che avevo l'interrogazione, ma questa però non avvenne e per questo avrei preferito starmene a casa, l'ora successiva ebbi matematica e la professoressa mi chiese le giustificazioni delle assenze che avevo fatto nei giorni scorsi, ma io le avevo dimenticate. Stranamente però quel giorno le acque sembravano essersi calmate, i miei compagni non mi avevano ancora insultata, però dentro di me continuavo a soffrire, perché mi ero affezionata a tutti mentre loro mi odiavano e mi disprezzavano, e poi perché continuavo sempre a prendere voti bassi in quasi tutte le materie, e questa cosa mi era nuova perché i due anni precedenti non avevo così tanti brutti voti ma mi toccava studiare d'estate, ma questa volta ebbi la sensazione che avrei seguito la stessa sorte di Emanuele al primo anno e se fosse stato così, per me sarebbe stata la fine perché mio padre mi avrebbe ritirato dalla scuola, però io non volevo abbandonare i miei compagni e neanche la scuola, e soprattutto volevo continuare a studiare. Quello stesso giorno, Marco disse che per un anno sarebbe andato a studiare in Canada e perciò sarebbe tornato al quinto anno, io riflettei molto su questa cosa tanto che una parte di me che lo odiava per le sofferenze che mi aveva inflitto diceva che poteva andarsene non solo in Canada ma anche a quel paese, mentre un altra parte di me che era quella che ancora provava qualcosa per lui, anche se stavo con Tom diceva che l'avrei presto rivisto. Comunque sarebbe partito a Settembre ma per me non ci sarebbe stata alcuna speranza di vederlo in estate, appena tornata a casa i miei genitori mi proposero se volevo cambiare scuola, sempre e comunque se fossi stata promossa e di andare nella stessa in cui era Tom è solo che lui era al liceo classico mentre io al liceo scientifico, era una bella proposta ma io non volevo lasciare i miei compagni, quel pomeriggio Tom venne a casa mia, perché mia madre gli aveva proposto se poteva aiutarmi con l'inglese perciò ogni mercoledì che sarebbe succeduto lui sarebbe venuto a casa mia, e appena arrivo andammo in camera mia e gli dissi ciò che mi avevano proposto i miei genitori, e perciò mi disse:-è fantastico almeno così verrai più spesso a casa mia!-,-si è fantastico-,-che c'è? Perché sei triste?-,-niente...-,-è perché non vuoi lasciare i tuoi compagni? Beh io mi chiedo perché non vuoi separarti da loro, ti insultano, ti trattano male e ti fanno piangere!-,-Tom io...-,-lo so ti affezioni troppo alle persone, è questo in teoria alcune volte è sbagliato soprattutto quando quelle persone sono così ostili con te...vieni qua abbracciami, io ti amo e non voglio vederti triste-,-quindi tu dici che dovrei cambiare?-,-si... fa bene il cambiamento-,-ok-, dissi sorridendo e poi lo abbracciai nuovamente e poi dissi:-bene mettiamoci a studiare!-,-si, signor capitano-, studiammo tutto il pomeriggio inglese, e poi mi ricordai che il giorno dopo sicuramente avrei fatto quella fatidica interrogazione di latino. Il giorno dopo il professore mi interrogò e io risposi a tutte le sue domande, e aggiunsi anche più cose a quello che avevano detto le mie compagne che erano interrogate con me, il professore non disse niente infatti io tornai a casa tranquillamente, il pomeriggio però mi venne comunicato il voto, avevo preso un'altro 4 anche se avevo detto tutto, decisi così di dirlo ai miei genitori che parlarono con il professore. Il giorno dopo avrei avuto interrogazione di letteratura...

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