Affari di famiglia

di Legar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riformulare una sconfitta ***
Capitolo 2: *** Perdere una stella ***
Capitolo 3: *** Addestrare il talento ***



Capitolo 1
*** Riformulare una sconfitta ***


Riformulare una sconfitta

 

 

«Solo questo dirò.»

«Ti scopriranno il braccio! Il Signore Oscuro non avrebbe Marchiato un burattino!»

«Devi stare tranquilla, Cissy.»

Non do battaglia se non per vincere.

Una sconfitta è una svista da riformulare in una strategia inedita. È come un abbozzo di parola completato in una forma diversa da quella preventivata: Mangiamorteipolato.

Se ti adatti, non crolli. Se muti, non scompari.

Io non difenderò, combattendo, un ideale mancato. Dallo scontro del Wizengamot escono solo perdenti: falliscono perché accecati da fanatico immobilismo. Non hanno capito che se non dai battaglia, non puoi perdere.

«Non ho mai agito intenzionalmente, lui mi controllava con la Maledizione Imperius! Io…»

Il verdetto è la vittoria.

 

[110 parole]

 

 

 

 

 

Questa raccolta partecipa alla Coppa di Drabblitch 2022 indetta da Mari Lace sul forum Ferisce più la penna.

Nella mia raccolta ognuna delle tre drabble ha per protagonista uno dei membri della famiglia Malfoy: Lucius, Narcissa, Draco.

Il tema della prima drabble è la sconfitta.

Il prossimo aggiornamento sarà in occasione del secondo turno della sfida. Forza Serpeverde!

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Capitolo 2
*** Perdere una stella ***


Perdere una stella

 

(Quando commetti un torto chiedi perdono e poi non ripeterlo più.)

Ogni figlio perduto è una stella affiochita.

Scusa.

Lucius dice che non è colpa mia, che potremo riprovare. Perdona un cielo ostile, l’eredità del sangue sprecata.

Ma questo ventre arido continua a sbagliare.

Scusa.

Draco dice che non fa niente, che così giocherò solo con lui. Crede di non avere nulla da perdonare in un cielo rimasto solitario, il privilegio del sangue esaurito.

Questo ventre arido ha sbagliato – però sa amare l’unica luce mai partorita.

Non lo faccio più.

Non riproveremo, sarò madre un’unica volta.

Non sono soltanto le costellazioni a brillare.

(Potranno perdonarti, ma non serve a perdonarsi.)

 

[110 parole]

 

 

 

 

 

Note:

La similitudine tra i figli e le stelle (e quindi i richiami alla “luce”, al “cielo”) viene dalla tradizione nella famiglia Black di scegliere i nomi propri dall’astronomia.

Dal canon sappiamo che Draco è figlio unico. In un mio headcanon Narcissa e Lucius avrebbero voluto altri figli (“l’eredità del sangue”, “il privilegio del sangue” da tramandare, lei stessa ha due sorelle), ma lei ha avuto degli aborti spontanei. È per questa drabble che la raccolta ha rating giallo e l’avvertimento Tematiche delicate.

Il tema di questa seconda sfida di Drabblitch è il perdono. C’è spesso del senso di colpa ad accompagnare un aborto, anche se la madre di colpe non ne ha. Narcissa chiede perdono ai familiari che sente di aver deluso, e non riesce a perdonare se stessa: perciò non ci riproverà più, non commetterà di nuovo “un torto”, non avrà altri figli e (per riprendere il canon) Draco resterà figlio unico.

Tornando al clima agonistico di questa iniziativa, forza Serpeverde!

Grazie per aver letto.

Legar

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Capitolo 3
*** Addestrare il talento ***


Addestrare il talento

«Draco ha chiesto il tuo parere, caro.»

«Ha i mezzi, deve insistere con la pratica. Il talento va addestrato.»

Sistemo il completo pulito – l’ha preparato mamma insieme alle protezioni per le ginocchia.

Afferro la nuova Nimbus – l’ha comprata papà assieme a un altro libro sulle tattiche.

*

«Hai visto quant’è talentuoso, Lucius? Sarà sicuramente scelto per la squadra di Serpeverde!»

«Può migliorare, l’inclinazione naturale non basta.»

Completo, Nimbus. Se prima della scuola sarò quello che ha volato di più, diventerò il migliore.

Se continuo, nessuno oserà dubitare.

*

«Nessuno nella squadra del Grifondoro si è dovuto comprare l'ammissione. Loro sono stati scelti per il talento.»

«Nessuno ha chiesto il tuo parere, Sanguesporco.»

 

[110 parole]

 

 

 

 

Note:

L’ultima parte della drabble viene ovviamente da Harry Potter e la Camera dei Segreti, ma ho sostituito l’insulto (“sporca Mezzosangue” nella prima traduzione, meno corretta su questa terminologia) con “Sanguesporco”.

Secondo la Rowling Harry Potter è incredibilmente talentuoso nel Quidditch (senza neanche sapere cos’è una Pluffa!), ma io dico che anche Draco Malfoy non è poi così pessimo. Stiamo parlando di un bambino cresciuto nel Mondo Magico, che avrà visto chissà quante partite dal vivo e si è senza dubbio interessato allo sport. È quel ragazzino che in questa drabble racconta del tempo dedicato al Quidditch a casa. Nel primo libro, nella prima scena in cui il personaggio compare, si lamenta che agli studenti del primo anno non è concesso portare un proprio manico di scopa; l’anno successivo entra nella squadra e pensare che lo faccia soltanto per competizione con Harry (con tutto l’impegno e la fatica che la pratica sportiva regolare comporta) per me è semplicemente assurdo.

E insomma il talento naturale, più o meno spiccato che sia, non si coltiva anche con la perseveranza?

Parlo di talento perché è il tema per questo terzo e ultimo turno di Drabblitch. Ancora una volta, forza Serpeverde!

Grazie per aver letto.

Legar

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