The Adventures of Moonacre High School

di RosePiaf
(/viewuser.php?uid=797563)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oggi chiamiamo….. ***
Capitolo 2: *** L'ammiratore Segreto pt 1 ***
Capitolo 3: *** L'ammiratore Segreto pt 2 ***
Capitolo 4: *** The Study Group ***
Capitolo 5: *** Ultimo giorno di scuola ***
Capitolo 6: *** Il ballo scolastico ***
Capitolo 7: *** Che hai fatto oggi a scuola? ***
Capitolo 8: *** Moonacre High School 20 years later…. Parte 1 ***
Capitolo 9: *** Moonacre High School 20 years later......Parte 2 ***



Capitolo 1
*** Oggi chiamiamo….. ***


Quella doveva essere una giornata tranquilla alla Moonacre High School.

Ma non fù proprio così.

Quella mattina il professore era entrato in classe tutto soddisfatto sotto lo sguardo esterrefatto dei suoi alunni…..  

“ Buongiorno ragazzi oggi come sapete è il giorno dell’interrogazione”

“Oh cavolo non ho studiato” aveva detto qualcuno sottovoce…

Altri invece si nascondevano dietro ai libri di testo intenti a fare altro pur di non essere chiamati…

Nel frattempo il professore cominciò ad osservare il registro di classe: Chi avrebbe potuto chiamare?

“Allora oggi chiamiamo… Maria Merryweather ah no scusate…. L’ho già sentita ieri…. Allora oggi interroghiamo.. Signorino Monroe e signorino De noir prego venite qui“

Il ragazzo s'avviò verso la cattedra come se stesse andando al patibolo mentre Robin era tranquillo: Se la sarebbe cavata come sempre….

O forse no?

“Bene, partiamo da lei signorino Monroe: Dove si è svolta la vicenda dei promessi sposi?”

“ In Italia?”

“Si ma dove di preciso?”

“ A Milano e nella campagna lombarda tra il 7 novembre 1628 e….”

“ Bene….Adesso mi faccia la parafrasi della poesia A Zacinto di Foscolo”

“ E io non toccherò mai più le sacre sponde
dove trascorsi la mia infanzia
o mia Zacinto, che ti specchi nelle onde
del mare greco da cui nacque vergine

Venere, e [ella] rese feconde quelle isole
con il suo primo sorriso, così che non si esentò
dal descrivere le tue limpide nuvole e i tuoi alberi
la poesia illustre di Omero, che

cantò le navigazioni volute dal Fato e il vario esilio
per cui Ulisse, reso bello dalla fama e dalla sventura,
baciò la petrosa isola di Itaca, sua terra nativa.

O mia terra materna, tu non avrai altro che il canto del tuo figlio;
a me il fato impose una tomba
sulla quale nessuno giungerà a versare le sue lacrime.

“ Benissimo…. Molto bene… Vede che le cose le sà? Deve solo impegnarsi…. E vedrà che i risultati arrivano”

“La ringrazio professore” esclamò il ragazzo con un sospiro di sollievo: C’è l’aveva fatta e nessuno avrebbe potuto togliergli quel voto che si era faticosamente meritato….

“Ora tocca a lei signorino de Noir: Mi parli di Pirandello”

In quel momento Robin ne rimase davvero spiazzato….
 
  • Ma no…. Avevo studiato Ungaretti ed adesso? E va beh cercherò d' improvvisare qualcosa….-

“ Eh si Pirandello era stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano e…. “

Mentre Robin stava cercando di parlare il suo migliore amico lo stava aiutando con dei gesti…

Di tanto in tanto il ragazzo lo guardava cercando di coglierne i suggerimenti ma qualche volta sbagliava…

“ Il suo primo successo fu derivato dal romanzo Il fu Gabriele Pascal”

Il suo amico sentendo che il nome non era giusto se ne accorse e senza farsi notare prese in mano il libro di testo dopodichè gli indicò il nome corretto con un dito

“Ah no scusi il fu Mattia Pascal e….”
 
  • Ah bene vedo che ha commesso un errore… - pensò l'insegnante mentre si toccò la barba in maniera divertita…..

Pov di Robin

-Anche la volta scorsa mi ha chiesto di Pirandello…. Perché non può chiedermi qualcosa di diverso?-

Pov dell’ insegnante 
 
  • Parla parla de noir tanto chi ti ascolta? Non vedo l’ora che suoni la campanella così potrà terminare questo supplizio-

Pov di Robin

-Accidenti allora c’è l'ha proprio con me solo perchè sono il figlio del preside ti aspetti che io sappia tutto quello che c’è scritto sul libro di testo-

Pov dell’insegnante
 
  • Tra tutti gli studenti della scuola tu sei quello che detesto di più…. Arrivi sempre in ritardo alle mie lezioni, non stai mai attento…..Alla prossima riunione dei professori racconterò tutto a tuo padre, il preside-

Pov di Robin

-Quanto la odio! E’ da più di una settimana che mi interroga su qualcosa che non so.. E chissà a che cosa sta pensando adesso invece di ascoltarmi...-

Pov dell'insegnante

-Allora il compleanno di mia moglie è martedì quindi dopo che le lezioni saranno finite posso sempre…. Ah quello lì io lo boccio e se va bene gli metterò anche il debito…. Quanto è bello fare il professore-

Il giovane Klaus, uno degli amici di Robin, rimase davvero sorpreso di essere osservato in modo così cordiale dallo stesso professore e così tutto soddisfatto iniziò a pensare

-Evvai mi sorride quest’anno c’ho la media alta è sarò promosso-

“Signorino Monroe sono soddisfatto della sua interrogazione quindi le darò otto….Ah the noir per lei 3 vada a posto”

Driin

Finalmente l’interrogazione era giunta al termine. 

E tutti poterono tirare un sospiro di sollievo, compreso il professore
 
  • E così anche questa giornata è finita e non ho dovuto fare lezione, grazie signorino de noir ha ha ha -

“ Accidenti! Di nuovo un brutto voto ed adesso che cosa dirò a mio padre?”

“Forse avresti dovuto studiare di più…” commentò Maria mentre iniziò a mettere i suoi libri nella cartella “ Se non ti fossi comportato da stupido l’insegnante avrebbe potuto interrogare qualcun’altro”

“Facciamo la strada insieme?"

“Mi dispiace ma…. Devo andare al villaggio a comprare delle uova…. Ho promesso al cuoco di mio zio che le avrei acquistate io dopo le lezioni…Ci vediamo“ dopodichè la giovane Merryweather s’allontanò dalla classe a testa alta…

“Lascia che t’accompagni”

“Non ne ho bisogno grazie, ciao”

Una volta che gli studenti fecero la loro uscita dalla classe, Robin rimase da solo ad osservare la lavagna: Sicuramente avrebbe ricevuto una sfuriata da suo padre ma avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di recuperare quel brutto voto….

E chissà forse con un pò d’impegno ci sarebbe riuscito….
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'ammiratore Segreto pt 1 ***


Quando giunse in classe la prima cosa che attirò l’attenzione della giovane Merryweather fu una rosa riposta sul suo banco.

Ma non c’era nessun indizio, nessun biglietto che potesse identificare chi fosse il misterioso ammiratore….

“Buongiorno Maria….. Ehi e quella da dove salta fuori?”

“A dir la verità non lo so…. Forse qualcuno l’ha messa qui per sbaglio o forse per farmi cadere in una trappola"

“Perchè dici così? Dopotutto sei pur sempre una ragazza bellissima…. Forse sarà stato il capoclasse!”

“Io non credo proprio…. E poi lui…. Mi tratta come un amica…. Non penso che abbia una cotta per me”

“Bhè allora se non è lui chi altro potrebbe essere?”

“Mi piacerebbe saperlo anche io”

Il giorno successivo appena mise piede in classe, Maria aveva notato che sul suo banco era stato posizionato un bellissimo fermacapelli.

Che cosa avrebbe dovuto fare in quel momento? 

Avrebbe dovuto indossarlo?
 
  • Prima la rosa ed adesso il fermacapelli….. Sento che non si tratta più di uno scherzo-

“Ehi hai ricevuto un regalo!” commentò Catherine osservando da vicino il fermacapelli “Sento che questo ragazzo fà sul serio! Ci sta provando con te”  

“Ma se non sò nemmeno chi sia…..”

“Ma non ti piacerebbe scoprire chi è?”

La domanda di Catherine la lasciò immersa nel silenzio: Certo che voleva scoprire chi fosse……

Anche durante la lezione i suoi pensieri erano dedicati al suo ammiratore segreto…….

Chissà che aspetto aveva questo ragazzo misterioso si domandava Maria e chissà forse prima o poi lo avrebbe scoperto…. 

Una settimana dopo….

Driin

Le lezioni erano terminate e i ragazzi si stavano affrettando a tornare a casa.

Anche Maria stava per abbandonare il suo banco quando la sua attenzione venne catturata da un foglietto nascosto sotto di esso….

-Ma questo prima non c’era-

Sopra c’era scritto:

< Incontriamoci stasera alle nove nel giardino della scuola. Lì troverai le risposte che cerchi>

Dopo aver letto quella frase il viso di Maria s’illuminò: Finalmente avrebbe conosciuto il ragazzo misterioso…..

“Che strano…. Di solito quando trovavo la rosa non era accompagnata da nessun biglietto…. Ma allora…Questo vorrebbe dire che….. Stasera incontrerò il mio ammiratore segreto……”

E mentre la giovane Merryweather era immersa in quel pensiero così intenso una figura dietro di lei iniziò ad osservarla in maniera divertita…….

to be continued…..
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L'ammiratore Segreto pt 2 ***


Ore 21.00 p.m.

Quando giunse nel parco che circondava la Moonacre High School Maria si guardò attorno: Il cielo era illuminato dalle stelle e per terra c’erano diversi petali di rosa che le indicavano la strada da seguire…..

I capelli erano decorati con il fermaglio che aveva trovato sopra il suo banco quella stessa mattina, indossava ancora l’abito azzurro con cui aveva cenato ma ciononostante era ben decisa a scoprire la verità….

Una volta aver raggiunto un grande faggio una voce a lei molto familiare esclamò 

“Ti stavo aspettando…… Maria”

“Robin ma allora…… Sei tu”

Fu in quel momento che Robin the Noir uscì allo scoperto:Mentre la sua figura si stava avvicinando verso di lei  quest’ultimo si era tolto la bombetta che aveva in testa e per la prima volta Maria aveva notato i suoi riccioli castani che gli nascondevano i suoi occhi coperti di eyeliner….

In fondo era pur sempre un bel ragazzo, aveva pensato Maria e provava una certa attrazione per lui anche se non voleva darla a vedere…..

“Come mai sei qui?“

“ Volevo vederti”

Maria divenne molto confusa: Robin voleva vederla….

“ Ti sono piaciuti i miei regali?”

“Regali? Come fai a sapere che ho ricevuto dei regali?”

“Perchè sono stato io a farli”

“Cosa?”
 
  • Ma allora è stato lui….Come ho fatto a non capirlo prima?-

“Lo sai….. Il fermacapelli ti sta benissimo” esclamò all’improvviso Robin facendola tornare alla realtà “Sono così contento che tu lo stai indossando….Ma…. Cosa ti prende? Vedo che sei rimasta delusa”

“No, ti sbagli…. In verità sono sorpresa…. Non immaginavo che fossi tu….Il mio ammiratore segreto” esclamò Maria mentre iniziò a toccarsi una ciocca di capelli per l’imbarazzo “Ah! Non dovrei essere qui è tardi… Devo tornare a casa mio zio sarà in pensiero per me….“

“Aspetta ti prego….Se ti ho chiesto di venire qui è per un motivo molto importante:Mettiamoci insieme”

“Cosa?”

“Ho deciso: Voglio che tu sia la mia ragazza”

“E se io non volessi?”

“ Farò qualsiasi cosa purchè tu mi dica di sì”

“Robin ma…. Tu sei il figlio del preside”

“ Non m’interessa più ormai…. L’unica cosa che voglio….. E poter stare con te“

In quel momento Maria non seppe più cosa fare: Robin era serio e non stava affatto scherzando.

“Dal primo momento in cui ti ho vista, è scattato qualcosa in me….. Ogni notte quando chiudo gli occhi io penso sempre a te….. Ogni volta che ti guardo…… Io desidero stringerti tra le mie braccia e baciare le tue labbra fino a toglierti il respiro…..“

“Robin”

“Il fatto è che…. Sei una ragazza solare, dolce, bella….. Molto bella” commentò il giovane de noir “ Ed io…. Non posso più nascondere quello che provo: IO TI AMO MARIA”

E prima che Maria potesse preventivarlo, Robin si avventò su di lei e si appropriò delle sue labbra…..

Per la ragazza fu uno shock enorme: Il suo compagno di classe nonché figlio del preside stava baciando proprio lei…….

Una volta essersi staccata da lui e da quelle labbra così invitanti  Maria iniziò a balbettare come una stupida

“Io….Io….. N-non dovrei essere qui… D-devo andarmene”

“ Principessa…. Sappi che non m’arrenderò: Non m’importa quante volte sarò rifiutato da te…. Voglio convincerti che faccio sul serio…..Questo bacio ne è la prova“

“Che cosa penseranno gli altri?”

“Lascia pure che parlino….. E se qualcuno oserà torcerti un capello ci penserò io a proteggerti”

 “Faresti questo….. Per me?”

“ Un uomo deve fare di tutto pur di vedere la sua donna felice, non trovi?”

La sua donna…..

Anche se erano ancora due adolescenti, Robin la considerava già la sua donna…

Ma subito ricacciò indietro quel pensiero così come era arrivato:Robin voleva solo farsi beffe di lei…..

“ Senti….. Lo scherzo è bello quando dura poco! Non avevi detto che mi detestavi? E che volevi prendermi in giro?”

“ Io questo non l’ho mai detto! Guarda che il mio non è uno scherzo…. Quando Robin the Noir fà una promessa poi la mantiene! Tu sei la mia donna è un giorno ti sposerò!”

Dopo quelle parole Maria ne rimase sotto shock: Davvero Robin le avrebbe fatto la proposta? 
 
“N-Non pensi di correre un pò troppo?”

“ Perché? Mi stai dicendo che vuoi rifiutarmi?”

“Non ho detto questo…. Ho solo pensato che sarebbe troppo presto….. Per unirci in matrimonio” esclamò la giovane mentre iniziò a stringere un lembo del suo abito per il nervosismo……

“Allora…. Fidanziamoci”

“Eh? Ma sei serio?”

“Non accetterò alcun tipo di rifiuto, principessa… Ti prego…. Dammi una possibilità" 

Maria non sapeva che pesci pigliare: Eppure il suo sguardo era serio e non c’era nessuna beffa, nessun imbroglio….

“E va bene”

“Cosa?”

“Voglio darti una chance”

“Oh grazie, principessa… Grazie”

“Ma mettiamo in chiaro una cosa: Non ho nessuna intenzione di essere chiamata cosi”

“Perchè? Infondo tu sei la mia principessa, giusto?”

“Piantala de Noir non è divertente”

“Eh va bene….Se proprio ci tieni tanto…. Ti chiamerò con il tuo nome…. Ma tu devi fare lo stesso”

“Affare fatto….. Vedo che per una volta siamo d’accordo su qualcosa…. Robin”

“Eh si hai ragione”

I due ragazzi iniziarono a fissarsi intensamente fino a quando Robin osservò qualcosa di particolare in lei: si era accorto che sul viso della giovane Merryweather iniziò a comparire un timido sorriso e le sue guance si erano colorate di rosso…..

-Maria….. Non mi ero mai accorto che fosse così bella…..-

“ Se ti dà fastidio posso anche smettere” esclamò la ragazza facendolo tornare alla realtà….

“No…… Mi piace molto….. Il tuo sorriso“

“Ascolta: Ti andrebbe di venire a casa mia a suonare il pianoforte insieme a me?”

“E’ un invito a farmi restare stanotte?”

“Bhè….. Se vogliamo dirla in questo modo…..”

“Mi piacerebbe molto….. Maria

Così i due ragazzi s’incamminarono mano nella mano verso Moonacre manor: Quello era l’inizio della loro storia d’amore…..
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** The Study Group ***


Solo lavorando insieme con un unico obiettivo, come una vera squadra, nel gruppo di studio si possono raggiungere grandi risultati ed ottenere voti migliori.

Così aveva pensato Maria Merryweather dopo aver invitato i suoi amici a casa sua….

“ Uao la tua casa è pazzesca…..” commentò Henry mentre si guardò attorno” E’ dov’è la cucina?”

“Henry siamo venuti qui per studiare non per fare un giro turistico” lo ammonì Catherine “ Credo che l’unico posto in cui potremmo studiare come si deve sia la sala da pranzo….”

“Sono d’accordo” 

“Ehi Robin posso farti una domanda? Come mai sei venuto anche tu?”

“Come ho detto la volta scorsa preferisco studiare in compagnia…. Da solo non combinerò nulla “ commentò Robin mentre si sistemò meglio la bombetta in testa” Perchè la mia presenza ti da fastidio, Wilson?”

“Non ho detto niente del genere”

“Ehi Maria… Ma è vero che tuo zio possiede un cane nero come la notte?“

“Si…. Si chiama Wrolf… E posso assicurare che un'ottima guardia del corpo…. Ma adesso andiamo a studiare…"

“Ma se ben ricordo non abbiamo nessuna verifica in programma”

“Io preferisco di gran lunga studiare in compagnia….Stare da sola in casa non è divertente”

Una volta all’interno della piccola aula scolastica, i quattro ragazzi si sedettero in delle comode sedie di velluto….

“Allora quale materia facciamo? Io proporrei storia“

“Per me non ci sono problemi”

“Anche io sono d’accordo”

“Meno male… Credevo che volevate fare matematica…. No perché le equazioni di secondo grado non le voglio proprio fare e….”

“Sì Robin abbiamo capito” 

“Allora cominciamo…. Aprite il libro a pagina 127…”

“No ti prego, principessa non parlare come la professoressa Middelton…. Già la devo sopportare in classe figuriamoci qui” la fermò all'istante Robin bloccandole il braccio “ Parla normalmente, ok?”

“E va bene… Visto che ci tieni tanto….”

“Oh l’avete sentita questa? Il piccolo Luca sta facendo i compiti e ad un certo punto chiede alla mamma: “Mamma, mamma ma dov'é la Macedonia?”. E la mamma: “Ma nel frigo, come sempre!” Non è divertente?”

“La barzelletta te la potevi anche risparmiare, Henry”

“Dai ragazzi un po ' di concentrazione sù! Robin ma che caspita stai facendo?”

“Sto facendo un origami a forma di rosa” esclamò il ragazzo mentre iniziò a piegare il foglio “ Una volta che l’avrò finito sarà tuo…. Ah proposito che colore vuoi che lo colori? Mhh… Non rispondere… Passami il pennarello azzurro”

“Io non ho mai visto una rosa azzurra.. Semmai è l’ortensia che è azzurra” puntualizzò Maria “ Ma fa pure come preferisci”

“Oh che carino… Ehi Henry me ne faresti uno anche a me?”

“Ma certo…. Come lo vuoi l’origami?”

“Non lo so decidi tu”

“Ragazzi…”

“Ma prima coloro il foglio… Che colore preferisci? Giallo o forse rosso?”

“Non lo so…. Fallo rosso”

“Ragazzi…”

“Ecco qui l’origami è finito! Tieni principessa è per te” esclamò Robin mentre glielo mise affianco del suo libro

“Oh grazie….E’ molto carino” 

“Ed ecco qui anche il tuo Catherine”

“Oh Henry è bellissimo grazie… Lo custodirò gelosamente”

“Ehi ragazzi perchè non facciamo un gioco: Si chiama indovina a cosa sto pensando”

Sembra divertente…. Chi comincia?”

“Comincio io: A cosa sto pensando?”

“Ragazzi…” lì richiamò Maria scocciata” Siamo venuti qui per studiare non per perdere tempo con dei giochi infantili” 

“Oh eddai per una volta che ci vediamo tutti e quattro insieme non dovremmo sprecare il nostro tempo sui libri…. “esclamò Robin “ Mhhh vediamo…. Stai pensando alla gita scolastica?”

“No”

“ Allora alla brutta figura che ha fatto Charles Scott all’interrogazione della settimana scorsa?”

“No”

“Allo starnuto provocato dall’insegnante di italiano?”

…….

“Siiii”

I ragazzi a quel punto iniziarono a battere le mani e a ridere a crepapelle

“No questa era bellissima… Ha ha me lo ricordo ancora”

“Ehi principessa sbaglio ho stai ridendo anche tu? Non avevi detto che volevi studiare?”

A quella domanda Maria iniziò a contorcersi le mani per il nervosismo: Lo sguardo che Robin aveva in quel momento era così ipnotico che non riusciva a guardarlo in faccia né a rispondergli per le rime….

“Ok ora tocca a me: Che cosa sto pensando?”

“ Allo scherzo fatto nell’ufficio della vicepreside!“

“Si….Mannaggia al…”

Quattro ore dopo….

“ Sono passate quattro ore e abbiamo fatto di tutto...Tranne che studiare… Evviva!”

“Non mi sembra una cosa così grave….”

“Che cosa ne dite se ci vedessimo più spesso?”

“La prossima volta possiamo andare a casa mia…. “ precisò Robin” Cosi potremmo sapere le risposte del test d’inglese”

“Cosa? Abbiamo il compito d’inglese? E quando?”

“Oh non vi preoccupate il compito è giovedì prossimo… Me lo ha detto stamattina mio padre… Dopotutto essere il figlio del preside ha i suoi vantaggi”

A quel punto i tre ragazzi osservarono Robin con delusione:

Pov di Catherine 

-Accidenti a te Robin ma potevi dircelo anche prima-

Pov di Henry
 
  • Sempre a ricordare le cose all’ultimo minuto-

Pov di Maria

-Chi lo strozza per primo?-

“Ehi ragazzi… Tutto a posto? Avete delle facce”

Tutti e tre avrebbero voluto far conoscere a Robin le pene dell’inferno per non avergli detto del compito in classe ma le uniche parole che uscirono dalle loro bocche fù

“Mannaggia la….”
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Ultimo giorno di scuola ***


Era il 7 giugno e quella data per i ragazzi significava solo una cosa: era l’ultimo giorno di scuola.

Quel giorno Maria si era svegliata più pimpante del solito: aveva fatto un bagno rilassante e successivamente si era diretta in sala da pranzo dove aveva consumato una ricca colazione.

Poi Digweed l’aveva accompagnata in calesse come faceva ogni giorno e durante il tragitto la ragazza aveva osservato i campi di papaveri che coloravano il paesaggio…

Una volta arrivata a scuola, Catherine e Henry, i suoi migliori amici, la salutarono con un sorriso…

“Oh ragazze oggi è l'ultimo giorno…. Cosa ne dite se dopo la scuola andassimo tutti insieme al villaggio? Ho sentito che faranno una festa”

“ Perchè no? Sarà divertente”

La giornata trascorse normalmente: i ragazzi non riuscivano più a stare attenti e molti di loro volevano solo andarsene….

Ma poi…. Finalmente…. 

Arrivati all’ultima ora tutti i ragazzi osservarono l’orologio mancavano pochi secondi e la campanella sarebbe finalmente suonata 

“Conto alla rovescia…. 10… 9… 8… 7… 6…..5….4….3…2…1”

Driin

Al suonare della campanella tutti gli studenti iniziarono a lanciare in aria il loro materiale scolastico per poi uscire dalla scuola gridando e correndo per la gioia…..

Maria fu l’unica a rimanere in classe: Si alzò dalla sedia, iniziò a recuperare le sue cose dopodichè disse ad alta voce

“E’ così è finita”

Quei nove mesi erano volati….

Ma durante l’estate avrebbe ricordato con gioia quei momenti che aveva trascorso in quella scuola: Il dolore delle mani dopo aver portato avanti ed indietro quella cartella piena di libri, le facce dei suoi compagni che sarebbero rimaste impresse nel suo cuore, la campanella che non suonava mai, il tempo trascorso a farsi degli scherzi, la ricreazione e tanto altro ancora…..

Certo la scuola era noiosa e tutti la odiavano ma quando finisce e si entra per la prima volta nel mondo del lavoro un po' ti manca….

“Principessa….”

“Robin”

Una volta tornata alla realtà,Maria osservò l’ingresso della sua classe e scoprì che Robin era lì che la stava guardando con curiosità

“Ma da quant'è che sei lì?”

“Credevo che fossi già uscita…. Che cosa stai facendo?”

“Volevo…. Ecco…. Stavo guardando la classe… Credo che in questi tre mesi mi mancherà”

“Ti mancherà solo…. Questo?”

“No… Mi mancheranno anche gli altri, gli insegnanti e….“

“Ed io ti mancherò almeno un po’?” 

“ Se ti dicessi di no….  Non mi crederesti, vero?“

Così Maria si avvicinò verso di lui e lo prese per mano mentre quest’ultimo la stava osservando con quello sguardo magnetico che lei conosceva ormai da anni….

“Perchè non vieni a casa mia per cena?Mi farebbe molto piacere averti come mia ospite”

“Ci penserò Robin ci penserò… Sai una cosa? Credo che tutto questo mi mancherà” 

“Ma io….Credevo che tu odiassi la scuola, principessa”

“Bhè ci sono delle persone che la detestano, altri la amano…. Ma a me… Non fà nè caldo nè freddo"

Robin a quel punto osservò la sua principessa con occhi diversi: I capelli che si spostavano con il vento, il suo sguardo perso nel vuoto e quelle labbra rosee…. Che avrebbe tanto voluto baciare almeno una volta….

“Bhè io sono cosi contento di essere iscritto in questa scuola…. Ho i miei amici…. Ma soprattutto…. E’ qui che ti ho incontrata, principessa"

“ Dimmi Robin….Tu vorresti baciarmi, giusto?” esclamò la ragazza all’improvviso mentre le sue guance erano diventate rosse come una ciliegia….

“Bhè io…. Cosa?”

“Sai… Io da quando mi sono trasferita qui da Londra non ho mai avuto un bacio prima d’ora… “ disse Maria stringendo un lembo del suo abito” Dicono che sia una bella sensazione ricevere un bacio da qualcuno…..”

Il ragazzo l’ ascoltò senza proferire parola: Davvero Maria voleva essere baciata da lui?

“Sei sicura principessa?”

“Tanto…. In classe non c’è più nessuno…. Cosi possiamo avere un pò di privacy, giusto?”

Di colpo sul viso di Robin comparve un sorriso malizioso: In Fondo la sua principessa non era una ragazza come le altre…

Una volta che le labbra del giovane de noir si posarono su quelle di Maria, Robin iniziò ad accarezzare i suoi capelli che tanto adorava mentre con il braccio sinistro la immobilizzò per la vita in modo che non potesse allontanarsi ed intensificò il bacio in modo che le loro lingue si potessero unire in un'unica danza….

Dopo essersi staccati per riprendere fiato, Robin le disse all’orecchio

Posso farti diventare una vera donna, se lo desideri, principessa

Subito Maria arrossì: Sapeva benissimo a cosa alludeva…

“No…. Io non posso… Scusami ed ora…. Devo andare”

“Maria aspetta”

Una volta che Robin pronunciò il suo nome, Maria si fermò sulla soglia della classe mentre la campanella iniziò nuovamente a suonare….

Robin si tolse la bombetta dalla testa e sorrise: Quell’ ultimo giorno di scuola non se lo sarebbe scordato cosi facilmente….

E nemmeno Maria se è per questo….

Con quel bacio il loro legame sarebbe continuato a crescere e chissà….

Tutto può accadere alla Moonacre High School

“Ti andrebbe di…. Uscire da qui insieme?”

La ragazza esitò prima di rispondere: In Fondo se ne erano andati tutti non era poi una cattiva idea…

“ Ha ha perchè no?”

“ Posso prenderti per mano?”

“Si che puoi…. Non hai bisogno del mio permesso…. Coraggio andiamo”

Una volta usciti dalla scuola, i due ragazzi iniziarono a guardarsi l’un l’altro e dai loro sguardi si poteva capire che…. Erano fatti l’uno per l’altra
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il ballo scolastico ***


Era arrivato finalmente il giorno del ballo della scuola: Tutte le ragazze avevano aspettato con ansia quel giorno solo per sfoggiare i loro abiti eleganti.

Ma Maria no.

Aveva deciso di rimanere a casa più precisamente nella sala di musica a suonare il pianoforte…
 
  • E’ soltanto un ballo dopotutto….Non mi sembra poi una cosa così importante-

Quando all’improvviso la voce di suo zio la fece riportare alla realtà

“ Maria sei pronta per il ballo della scuola?”

“ Io….Io non ci andrò, zio” rispose in maniera secca la giovane mentre cercava di provare a suonare il lago dei cigni di Tchaikovsky…..

“Ma come non ci andrai? Starai scherzando spero…Essendo questo il tuo ultimo anno scolastico  hai terminato gli esami da qualche giorno con il massimo dei voti...Non posso credere che non ne farai parte..Parteciperanno tutti gli studenti dell’ istituto… Questo evento lo ha organizzato il preside in persona… E la coppia fortunata sarà incoronata principe e principessa della festa e.."

“Accade solo una volta all’anno… “ si giustificò Maria”Nessuno si accorgerà della mia assenza”

“Maria se non andrai al ballo ti giuro che non ti rivolgerò mai più la parola“

“Ma zio….”

“Niente sé e niente ma coraggio vai a prepararti” dopodichè sir Benjamin abbandonò la sala di musica con un diavolo per capello…..

Seppur a malincuore Maria decise di dirigersi verso la sua stanza per scegliere l’abito che avrebbe dovuto indossare: Optò per un bellissimo vestito rosso, una collana a forma di luna mentre i capelli aveva deciso per una volta di tenerli sciolti.

Dopo una cena frugale Maria fu accompagnata in carrozza da Digweed e una volta che fece la sua entrata nella sala da ballo i suoi amici erano lì, il buffet era ricolmo di pietanze squisite e la musica di un grammofono stava riecheggiando nell’aria….

Tutti si stavano divertendo persino gli insegnanti ed anche la vice preside e il preside de Noir erano presenti…..

Quest’ultimo infatti era molto orgoglioso: Dopotutto il ballo della scuola era l’unico giorno in cui poteva divertirsi anche lui……

-Forse non sarei dovuta venire qui- iniziò a pensare la giovane Merryweather indietreggiando: A lei non le interessavano le feste o i ricevimenti.

Preferiva di gran lunga chiudersi in biblioteca a leggere fino all’orario di cena e durante il solstizio d’estate le piaceva andare nella foresta e vedere le stelle ed ascoltare i rumori della notte….

Stava per tornare indietro quando…..

“Te ne stai già andando via, Principessa?”

Quella voce la fece immobilizzare all’istante: Poteva riconoscerla anche ad occhi chiusi…..

“Robin!”

“Sei davvero bellissima”

Maria cominciò ad osservarlo dall’ alto verso il basso: Indossava la solita giacca di pelle, una maglia nera, pantaloni attillati e sulla sua testa quella bombetta che conosceva ormai da anni era sempre lì a domare i suoi riccioli ribelli….

“E tu… Vedo che non hai mai cambiato il tuo look”

“Ognuno ha il proprio stile, principessa: Chi preferisce indossare un cappello e vestirsi di nero come il sottoscritto o chi invece è un tipo acqua e sapone”

“Vedo che anche i tuoi amici si stanno divertendo” esclamò Maria mentre il suo sguardo si era posato verso la combriccola del giovane de Noir” Chissà quest’anno chi sarà incoronato principe della festa”

“Mi concedi questo ballo, Principessa?”gli chiese Robin porgendole la mano….

“Io veramente…. Volevo tornare a casa”

“ E non mi dai nemmeno l’occasione di ballare con te? Ho aspettato questo momento tutta la sera….. Ti prego Maria…. Solo un ballo“

“Davvero vuoi ballare con me?“

“Non avrei ballato con nessun altra…. Ti avrei aspettata per tutta la notte”

La ragazza decise infine di acconsentire a quella richiesta: Iniziarono a volteggiare per tutta la stanza in mezzo alle altre coppie mentre la musica faceva da protagonista in quella serata così magica…..

“Sei davvero molto brava a ballare, lo sai?”

“No io…”

“Non cercare di negarlo…. “disse Robin mentre iniziò a stringerla ancora di più per paura che potesse scappare via da lui” Ho tanta voglia di baciarti in questo momento”

“Cosa? No… Io non posso”

“Perchè? Hai paura di me forse?”

“Non ho detto questo… E solo che… Ci sono anche gli altri…”

“Possiamo anche andare in giardino…. Lì non ci disturberà nessuno”

Maria stava per rispondergli a tono quando un professore fece interrompere di colpo la musica

“ Perdonatemi ragazzi posso avere la vostra attenzione? Grazie…. Il principe e la principessa del ballo della Moonacre high school sono…. Robin the noir e Maria Merryweather”

In quel momento Maria fu sopraffatta dagli applausi: Essere incoronata principessa del ballo della scuola non era stato proprio il suo obiettivo.

“ Maria…. Maria coraggio vieni…. Dobbiamo salire sul palco”

Una volta giunti lì Maria ricevette delle rose rosse e un piccola tiara d’argento dal preside in persona e Robin delle rose nere e la corona dalla vicepreside.

“Bene ed ora che i due vincitori si scambiano un bacio”

-C-cosa io dovrei baciare Robin? Davanti a tutti? No…. Non c’è la faccio-

“Principessa… Che cosa ti prende? Stai bene?”

La giovane osservò Robin con un misto di preoccupazione: Non aveva il coraggio di baciarlo davanti  a tutta la scuola….

“Io…. Io… Non posso mi dispiace” e in men che non si dica si allontanò velocemente dalla grande sala sotto gli occhi di tutti…

“Principessa! Principessa aspetta”

Una volta giunta in giardino la ragazza iniziò a riprendere fiato: Il suo cuore le stava battendo così forte.

In fin dei conti lei non era innamorata di Robin quindi non le sembrava giusto baciarlo davanti a tutti…..

Eppure…..

“Maria”

“Robin”

Una volta incrociato lo sguardo del giovane de Noir, Maria non disse più una parola: In quel momento erano da soli, che cosa avrebbe potuto fare?

Sarebbe dovuta scappare di nuovo?

“Perché sei fuggita in quel modo?”

“Ecco io…. C’era tutta la scuola che ci stava guardando e così avevo pensato che…. Era una situazione imbarazzante, va bene?”

“Quindi…. Ammetti che volevi baciarmi”

“Non è affatto così"

“Questo è quello che pensi tu….Ma in realtà io lo volevo”

“Cosa?”

“Volevo baciarti”

“No…. Non puoi dirlo sul serio” esclamò Maria mentre si mise le mani nei capelli “Questa è una follia…“

“Principessa….Ti prego ascoltami: Io so che tu provi qualcosa per me quindi…. ”

“Io? Provare qualcosa per te? Smettila di prendermi in giro”

La ragazza stava per andarsene quando Robin la immobilizzò contro il muro: I suoi occhi erano incatenati ai suoi mentre le sue mani forti e salde non mollarono la presa su di lei….

“Adesso mi fai paura”

“Non riuscirai a scappare questa volta, principessa” 

E fu in quel preciso istante che le labbra di Robin si posarono su di lei: In quel momento Maria aveva come l’impressione di sentire una scarica elettrica che le stava percorrendo in tutto il suo corpo.

Ma alla fine non riuscendo più a respingerlo fece la prima cosa che potesse fare: Allungò le sue mani sui capelli del ragazzo facendo in modo che la sua bombetta cadesse a terra….

Rispose al bacio con una foga che non sapeva di avere quando ad un certo punto riuscì a riacquistare la sua lucidità……

“Robin io… Oh scusami non so cosa mi sia preso…”

“Non dire niente, perchè anche io… Volevo fare la stessa cosa“

“Devo andare adesso…”

"Aspetta… Quello che è successo non cambierà quello che provo per te"

"Aspetta…. Tu mi ami così tanto?"

"Più della mia stessa vita"

"Io…. Non so cosa dire… Sono così confusa e spaventata…. Io…. Non mi sono mai innamorata prima d'ora"

" Non temere,principessa Ti dimostrerò che io sono un ragazzo romantico sotto questo ghigno"

"Bhe allora per questa volta mi fidero' di te, Robin"

"Mi concederesti un altro ballo,Principessa?"

"Con molto piacere, Robin" esclamò Maria con un inchino cosa che fece divertire quest'ultimo 

Così i due ragazzi iniziarono a volteggiare nel giardino mentre le stelle cominciarono a brillare nel cielo….
 



Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Che hai fatto oggi a scuola? ***


"Bentornata cara nipote…. Che hai fatto oggi a scuola?”

A quella domanda Maria non seppe rispondere…

E come darle torto?

Se avesse risposto “niente” suo zio non gli avrebbe creduto.

Ogni giorno poteva sempre capitare qualcosa: Una verifica a sorpresa per esempio oppure avrebbe dovuto trascorrere la giornata ad ascoltare una lezione noiosa….

La scuola era un pur sempre un posto dove si poteva imparare di tutto ed ottenere così un attestato.

Ma in quel luogo potevi conoscere tante persone diverse e farti degli amici e forse…. Trovare il primo amore……

Quel giorno terminata la solita lezione di matematica, Maria iniziò col dire

“Perchè non può succedere qualcosa di diverso?”

“Maria hai detto qualcosa?”

“In questa scuola non succede niente d’interessante…. Quando ancora ero a Londra invece capitava sempre qualcosa”

“Ad esempio?”

“Bhè una volta è successo che l’insegnante sarebbe stato assente oppure……“

“Bhè non si può mai dire mai”

All’improvviso la campanella iniziò a suonare: Che cosa stava succedendo?

“Ehi sta suonando la campanella” disse il capoclasse” Credo che ci sia un emergenza”

“Ehi non sentite rumore di acqua?”

“Tutti gli studenti sono pregati di lasciare l’edificio… C'è stato un guasto nel bagno delle ragazze e l’acqua sta inondando il corridoio”

Una volta che tutti gli studenti si precipitarono in giardino osservarono la scuola che si stava allagando sempre di più…..

Notando però il disastro al professore venne subito un idea…

“Bene visto che la scuola si è allagata direi che potremmo continuare la lezione all’aperto”

Tutti gli studenti però non erano lieti della decisione….. 

“Professore… Perchè non dipingiamo le bellezze della natura?” chiese Maria tanto che l’insegnante ci pensò un pò sù e disse

“Ottimo suggerimento signorina Merryweather… Bene ho bisogno di due volontari che vanno a recuperare tutto l’occorrente nella stanza di arte… Signorina Wilson, signorino Monroe sareste cosi gentili da….”

“Andiamo subito professore”

"Ma professore il corridoio principale è allagato come faremo ad entrare?"

"Sul retro c'è una piccola porticina…. Passate da lì"

Un ora dopo…

I ragazzi avevano iniziato a dipingere sulla tela ed ognuno di loro stava dipingendo una cosa diversa: Chi un tramonto chi invece un cielo stellato e così via….

"Molto bene ragazzi… Vedo che avete l' ispirazione artistica nelle vene….. Sono fiero di voi"

La giornata trascorse in allegria tra risate e battiti di pennello…

" Ehi Robin hai qualcosa sulla faccia"

"Ma che cosa dici…." e Robin non riuscì a terminare la frase perché Maria gli schizzo' in faccia un po di tempera

"Ehi principessa non vale"

“Ecco credo che il blu ti doni molto”

“Aspetta che ti metta le mani addosso e ti giuro che…”

“Oh suvvia non te la prendere… E’ solo tempera se ti laverai la faccia andrà via… Piuttosto…. Cosa ne pensi del mio dipinto?”

Il ragazzo si avvicinò così verso la tela di quest’ultima per osservarne i dettagli ed espresse così la sua opinione….

“Questi fiori sono semplicemente splendidi…. Sembrano veri…. E davvero meraviglioso”

“E tu invece cosa hai disegnato? Posso vedere?”

“No veramente…. Non ho finito, in realtà”

“Oh suvvia… Tu hai visto il mio…. Dovremmo essere pari a questo punto, no? Coraggio mostrami il dipinto”

“Non se ne parla… Non te lo farò mai vedere”

“Nemmeno una sbirciatina?”

“Non insistere, Principessa”

Driin 

“Ah salvato dalla campanella”

Il ragazzo era soddisfatto: Non le avrebbe mai permesso di farle vedere il suo autoritratto….

Quando la lezione giunse al termine il preside annunciò a tutti gli studenti che la scuola sarebbe stata chiusa per un paio di giorni….
Quella notizia per gli studenti era un fulmine a ciel sereno e così ritornarono a casa tutti contenti…

Quando Maria tornò a Moonacre Manor prima del solito suo zio ne fu davvero sorpreso…

“Bentornata cara nipote…. Come mai sei già tornata? Che hai fatto oggi a scuola?”

Maria a quel punto sorrise: Finalmente poteva soddisfare la curiosità di suo zio.

Soprattutto perché ora aveva davvero qualcosa di divertente da raccontare….

Tornato a casa Robin appoggiò sulla scrivania il suo autoritratto: Nel dipinto aveva raffigurato la sua principessa che camminava su una scogliera vestita con un abito splendente e al collo portava una bellissima collana di perle di luna…

Soddisfatto il giovane sorrise: Di sicuro sarebbe riuscito in qualche modo a far diventare il suo dipinto una realtà…..

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Moonacre High School 20 years later…. Parte 1 ***


Essere diventato il nuovo preside della scuola non era proprio quello che si sarebbe aspettato.

Ma aveva giurato a suo padre che sarebbe stato il suo successore…..

Mentre Robin osservò la foto di Coeur de noir riposta nella sua scrivania, il ragazzo iniziò a provare un senso di tristezza e di nostalgia: L’uomo era venuto a mancare un anno prima a causa della tubercolosi.

Certo nella sua vita era stato un padre severo ma come preside faceva di tutto per stabilire l’ordine e la disciplina nella sua scuola….

-Padre- 

Si era ripromesso che non avrebbe pianto ma ogni volta che arrivava l' anniversario della sua morte una lacrima riusciva sempre a scendere dalla  sua guancia….

Durante la sua adolescenza ricordò con piacere che la sua classe era molto caotica:Aveva passato dei giorni meravigliosi ed altri noiosi insieme ai suoi amici e a forza di fare battute e a scherzare il tempo era volato.

Sapeva che quei ricordi del passato non sarebbero potuti tornare indietro e questa cosa lo faceva intristire ancora di più……

Ora era diventato un uomo sulla trentina, aveva abbandonato la sua giacca di pelle ed i suoi pantaloni attillati indossando al suo posto degli abiti più consoni, la sua bombetta l’aveva fatta sparire da tempo, aveva spuntato un pò i capelli ma aveva conservato un oggetto a lui molto caro: Il nastro azzurro di quella persona….

Cosi preso dai ricordi lo estrasse dalla tasca e cominciò ad accarezzarlo

-Principessa…. Vorrei tanto poterti rivedere… Anche solo per una volta- 

All’improvviso si udirono dei picchietti alla porta che lo riportarono alla realtà

Tock Tock

"Avanti"

“Salve lei dev’essere il preside della Moonacre High school”

Quella voce dolce e innocente lo fece voltare verso la porta: La donna che aveva fatto il suo ingresso nel suo ufficio portava un bellissimo abito rosso, i capelli castani lisci che le ricadevano sulle spalle, le labbra rosee e dall’animo gentile….

Robin the noir fu molto colpito dalla bellezza di quella donna: Gli ricordava molto una persona che era rimasta impressa nel suo cuore da anni….

Dopo essersi ridestato da quel ricordo del passato emise un tono serio ma allo stesso tempo semplice

“Posso esserle d’aiuto?”

“Sono venuta per il colloquio….. Non ha ricevuto la mia lettera?”

“Oh si certo la lettera d'impegno….L’ho appena ricevuta stamattina…. Sono felice che qualcuno abbia risposto all'annuncio che avevo emesso nella bacheca del villaggio…. Ma la prego si sieda….”

Dopo che la donna si accomodò sulla sedia di velluto, il preside la osservò per molto tempo….

Era molto bella e di questo ne era più che sicuro….

Ma decise comunque di ricomporsi: Dopotutto era pur sempre un colloquio di lavoro….

“ E cosi vuole ricoprire il ruolo d’insegnante di francese“

“Si….. Quando ho compiuto ventitré anni mi sono trasferita a Parigi ed ho imparato lì il mio mestiere….. Ma ho voluto tornare a Moonacre dove sono cresciuta”

“Sapete il vostro volto…. Mi ricorda quello di una persona…. Una fanciulla che io ho amato….. Intensamente…."

“Davvero? E’ posso sapere come si chiamava?”

“Si chiamava Maria…….Maria Merryweather“

Quanto tempo era passato da quando l’aveva vista per l’ultima volta?

Erano passati molti anni ma Robin non aveva mai dimenticato la sua principessa…..

Ma ora lei era andata via da Moonacre e si era trasferita chissà dove e il suo cuore da quel triste giorno non si era dato pace….

“Nella sua lettera d’impegno ho letto che avete ottime referenze… E mi sembrate molto sveglia e con una grande voglia d’insegnare…. “

" Ho incominciato ad insegnare a vent’anni…. Ma all’inizio ho lavorato presso una piccola scuola primaria prima come insegnante di sostegno e poi come professoressa di francese…. Poi sono passata in una scuola superiore e mi avevano assegnato ben  quattro classi composte da diciotto alunni ciascuno… Certo la paga era quella che era… Ma non mi sono mai lamentata…  "

"Meraviglioso… Mi ha convinto… Lei sembra una donna sul pezzo ebbene… Ho deciso di assumerla. Insegnerà francese per tutta la durata di questo anno scolastico… Spero che andrà d’accordo anche con gli altri insegnanti  e se avrà qualche problema non esiti a chiedere Io sarò sempre a sua disposizione…Benvenuta alla Moonacre High School…. Signora…."

" Merryweather"

A sentir quel cognome Robin si irrigidi: Quella donna aveva lo stesso cognome della sua amata principessa.

Che fosse una coincidenza?

Nei giorni successivi la giovane insegnante svolgeva con dedizione il suo lavoro.

E Robin di tanto in tanto rimaneva a fissarla: Quella donna aveva gli stessi capelli color nocciola, le labbra rosee, il suo sorriso….
 
  • Può essere che lei sia….. No, è troppo presto per dirlo…. Eppure….Si non c'è dubbio….. Deve essere lei….Il cognome non mente… Mia adorata principessa della luna…. Sei finalmente tornata da me-

In quel preciso istante s'accese una speranza: Questa volta non avrebbe fallito.

Non aveva intenzione di perderla un'altra volta…..

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Moonacre High School 20 years later......Parte 2 ***



30 aprile

La giovane insegnante stava camminando velocemente per i corridoi…

Quando fu proprio la voce del preside a fermare la sua corsa….

“Aspetta….Maria”

La donna si voltò di scatto verso di lui e con le lacrime agli occhi esclamò 

“Robin”

L’uomo s'avviò verso la fanciulla amata da tempo la prese in braccio e la fece volteggiare per il corridoio della scuola…..

“Credevo che non mi avresti riconosciuto”

“Sei proprio tu…. “

“Purtroppo il mio lavoro di docente terminerà a metà maggio e tornerò a Londra" esclamò amaramente la donna” E’ forse non ci rivedremo più”

“No! Questo non posso permetterlo” esclamò Robin facendola tornare a terra“Non posso vivere senza di te….. Maria”

“Robin”

“Sposami Maria, diventa mia moglie…. Non ho intenzione di perderti di nuovo”

“ Ma se ti sposassi come farò a trovare lavoro?”

“Non ti preoccupare, principessa….. Ti aiuterò io…. Ho sentito che la signorina Loveday Minette ha bisogno di un aiutante nel suo negozio….. Posso sempre chiedere a lei”

“Lo faresti davvero? Per me?”

“Qualunque uomo vorrebbe vedere la sua donna felice, giusto?”

“Allora si….. Ti sposerò Robin”

“Oh! Non sai quanto mi hai reso felice,principessa"

“Oh andiamo ancora usi quel nomignolo? Dopo tutti questi anni”

“Anche se tra poco diventerai mia moglie…..Tu sarai sempre la mia principessa“

Il matrimonio venne celebrato una settimana più tardi: Maria indossava l’abito bianco, portava in mano un bellissimo bouquet ricolmo di rose rosse e per quel giorno così importante Robin si era vestito in modo elegante….

Alla cerimonia avevano invitato i loro ex-compagni di classe e quest'ultimi erano così felici di rivederli che si erano precipitati subito in chiesa per assistere alla cerimonia nuziale…..

“Con questo anello io ti sposo” esclamò Robin mentre le mise al dito la fede d’argento….

La donna per poco non scoppiò a piangere: Le sembrava di vivere in una fiaba a lieto fine.

“ Io, Maria Merryweather prendo te Robin the Noir come mio sposo e prometto di esserti sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e ti amerò per sempre per tutti i giorni della mia vita”

“ Ed io, Robin the Noir prendo te Maria Merryweather come mia sposa e prometto di esserti sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e ti amerò per sempre per tutti i giorni della mia vita”

“Con il potere conferitomi io vi dichiaro marito e moglie…. Puoi baciare la sposa”

Una volta che Robin le scostò il velo poté ammirare il suo viso per un istante: Era radiosa in volto proprio come lo era da adolescente….

E mentre le sue labbra si posarono sulle sue, Maria chiuse gli occhi per la felicità mentre le sue mani si erano appoggiate sul suo petto….

In chiesa ci furono fischi ed applausi e qualcuno stava già lanciando il riso ed i petali di rosa….

D’un tratto il migliore amico di Robin iniziò a singhiozzare e la sua ragazza che era seduta accanto a lui se ne accorse

“Henry ma stai piangendo?” 

“No… Mi è entrato qualcosa in un occhio…. Certo che piango che cosa credi? Sigh sigh! Quello è il mio migliore amico”

Catherine cercò in tutti i modi per consolarlo mentre la giovane coppia iniziò a percorrere tutta la chiesa correndo….

“Ragazzi! Ragazzi…. Shh un attimo di attenzione…. E’ il momento…. Del lancio del bouquet”

A sentire quella parola tutti gli invitati costrinsero i due sposi ad uscire dalla chiesa e a precipitarsi in giardino….

“Presto Henry… Asciugati le lacrime: C’è il lancio del bouquet”

“Cosa? Ah sì andiamo"

Detto fatto: Una volta essere usciti fuori dalla cappella Maria con in mano il bouquet incitò gli invitati comprese le ragazze di farsi avanti…

“ Pronti… Uno….. Due… Tre.. Via”

Una volta che il bouquet fu lanciato in aria tutti i presenti cercarono di acciuffarlo….

Ma alla fine fu proprio Henry il fortunato a prenderlo….

“Oh guardate Henry ha preso il bouquet”

“ Proposta! Proposta!”

Il ragazzo si avvicinò così a Catherine con sguardo fiero  e deciso le prese dolcemente la mano e le disse

“ Catherine ci conosciamo da almeno cinque anni o forse sei…. E per me all’inizio sei stata un'ottima amica poi sei diventata la mia ragazza e a scuola ho trascorso dei bellissimi momenti insieme a te….. Ma adesso vorrei chiederti….“ dopodichè l’uomo s’inginocchiò davanti alla donna che amava e prese dalla tasca della sua giacca un piccolo anello “Catherine Wilson… Vuoi diventare mia moglie?”

“Oh Henry pensavo che non me lo avresti mai chiesto”

“Allora? Che cosa rispondi?”

“Si…. Si lo voglio”

Tutti gli invitati iniziarono a battere le mani ed a urlare di gioia persino Robin e Maria che si erano sposati da almeno qualche minuto iniziarono a piangere per la contentezza….

“Oh guardate gli sposi stanno piangendo”

“Stai zitto” disse Maria mentre iniziò ad asciugarsi le lacrime

“Ma così ti si scioglie il trucco”

“E pazienza vorrà dire che me lo toglierò adesso… Qualcuno ha uno struccante per favore?”

“L’ho lasciato in chiesa aspetta te lo vado a prendere” esclamò Catherine mentre si diresse nella cappella

“Ma come ti sei portata la valigia?”

“ Non è proprio una valigia e la mia borsa dove tengo lo stretto indispensabile”

“Ah le donne… Dicono che portano lo stretto indispensabile ma poi.. Si portano dietro tutta la casa”

“Che cosa hai detto capoclasse? Non ho sentito bene”

“No niente…. Andiamo al buffet, sto morendo di fame… Ti aspettiamo lì”

Tre minuti dopo…

Mentre Catherine faceva da "make-up artist" alla sposa, tutti gli altri invitati si abbuffavano sul buffet come se non ci fosse stato un domani…..

“Mhh.. Delizioso….. Questi bignè al cioccolato sono squisiti”

“Lascia un pò di spazio per la torta”

“Ma se non c’è……”

“Signori e signore… Ecco a voi…. La torta” commentò subito Marmaduke mentre stava spingendo in un piccolo carrello dove era riposta la torta nuziale…..

“E poi dicevi che non c’era….”

“Chi non prende la prima fetta è uno sciocco“ e in men che non si dica tutti gli invitati si precipitarono verso la torta….

“Ma ragazzi aspettate!”

“Ma guardali là sembra che stiano facendo la fila per entrare in un negozio”

“Fermi aspettate un momento le prime due fette sono per gli sposi” li bloccò Catherine fermando così il loro entusiasmo

“Catherine ha ragione amici…. Coraggio Robin, Maria venite”

Così una volta che la giovane coppia ricevette la prima fetta della torta e iniziarono a mangiarla davanti a tutti, la musica e l’allegria iniziarono a riempire l’immenso giardino che circondava la chiesa…

"Robin…. Dimmi: Tu mi ami?"

"Si….. Principessa…. E stai pur certa che non ti lascerò mai andare… Oh"

"Cosa c’è?"

"Hai tutte le labbra sporche di panna…. Ma aspetta ci penso io a ripulirle"

E prima che Maria potesse dire qualcosa le labbra di Robin erano già incollate alle sue….

Quel momento parve durare un eternità……

Ma alla fine anche le cose belle finiscono….

Una volta che il bacio giunse al termine, Maria osservò il marito con occhi diversi: Alla fine dopo molti anni era riuscito a portarle via il cuore….
 

Ci potevano essere tante altre avventure in questa scuola ma ho deciso infine di terminare qui la raccolta..... Grazie a tutti di averle lette alla prossima.... Forse

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4012006