Dragon Ball Power

di Donatozilla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio. Bentornato a casa Goku. ***
Capitolo 2: *** Un ombra oscura incombe. Una nuova minaccia è in arrivo. ***
Capitolo 3: *** Ecco il clone di Freezer. Ecco.. Treezor. ***
Capitolo 4: *** Inizia la battaglia. La pace è nuovamente spezzata. ***
Capitolo 5: *** Goku è morto?! La situazione precipita! ***
Capitolo 6: *** Il terrore aumenta! Ecco la seconda forma di Treezor! ***
Capitolo 7: *** Arrivo su Namek! Inizia la ricerca delle sfere del drago! ***
Capitolo 8: *** Inizia una corsa contro il tempo: Treezor arriva su Namek! ***
Capitolo 9: *** A difesa dei Namecciani! Crilin, Trunks, Goten e Ub alla riscossa! ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio. Bentornato a casa Goku. ***


C’erano una volta Son Goku e i suoi amici, in viaggio alla ricerca delle misteriose Sfere del Drago che, se riunite, fanno apparire il drago Shenron, capace di realizzare qualsiasi desiderio. Dopo mille peripezie i nostri sono riusciti a raccogliere tutte e sette le sfere e in seguito, in attesa che Shenron potesse tornare a manifestarsi, Goku andò ad allenarsi presso l’Eremita della Tartaruga.

E questo fu solo l’inizio delle sue avventure.

Il Grande Mago Piccolo.

Suo figlio, Piccolo.

I Saiyan.

Freezer.

Cell,

Majin Bu.

Il Dio della distruzione Beerus.

Freezer tornato in vita per compiere la sua vendetta.

Hit.

Zamasu.

Jiren.

Broly.

Moro.

Granolah e gli Heeters.

Tutti nemici e avversari incredibilmente forti, ognuno più potente dell’altro.

Goku e i suoi amici affrontarono ognuno di essi, con alcuni di loro che finirono per diventare addirittura dei nuovi e preziosi alleati.

Affrontò innumerevoli battaglie per il destino del mondo e certe volte anche per quello dell’intero universo.

Alla fine, dopo innumerevoli battaglie, ci fu un periodo in pace e durante il ventottesimo Torneo Tenkaichi Goku incontrò la reincarnazione buona di Kid Bu, Ub.

Impressionato dalla sua forza e desideroso di allenarlo sia per renderlo più forte e per insegnarli a controllare i suoi poteri e per rendere più forte anche sé stesso, Goku partì insieme a Ub verso il suo villaggio dove i due si sarebbero allenati duramente.

Da quel giorno sono passati cinque anni.

Ed è da qui che le avventure di Son Goku e dei suoi amici ricominceranno.

Nuove avventure sì, ma anche nuove nuove battaglie… e nuovi e temibili nemici.

Dragon Ball Power

La saga di Treezor

Capitolo 1: Un nuovo inizio. Bentornato a casa Goku.

Villaggio di Ub.

Era una giornata tranquilla nel villaggio, con i vari abitanti che compivano i loro doveri nella pace e tranquillità.

C’era chi lavorava nei campi, c’era chi stava cucinando e così via.

D’un tratto, però, l’intero villaggio fu percorso da un onda d’urto che fece tremare tutto e tutti.

Dopo un iniziale sorpresa gli abitanti si tranquillizzarono e ritornarono ai loro doveri.

Perché vi starete chiedendo?

Beh è semplice.

Oramai era una routine da ben cinque anni sentire quelle onde d’urto attraversare il villaggio, al punto che tutti ci erano fatti l’abitudine.

Ma da chi erano causate tutte quelle onde d’urto?

La risposta è semplice.

In un grande lago nei pressi del villaggio due guerrieri si stava allenando in aria, scambiandosi colpi l’un l’altro.

Essi erano Goku e Ub.

Ub indossava un abito d’allenamento di color verde, ed era decisamente cresciuto rispetto a cinque anni prima: aveva ora 15 anni, e in quei cinque anni di allenamento era diventato decisamente più muscoloso rispetto ai ragazzi della sua età.

Goku, invece, indossava la sua classica tuta da combattimento blu, con polsini gialli, pantaloni verdi e cintura bianca e sembrava rimasto lo stesso di cinque anni prima, questo anche grazie alla sua biologia Saiyan che gli permetteva di invecchiare lentamente.

Ub diede un calcio rotante a Goku, il quale, parò il colpo col proprio braccio destro per poi spingere via il suo allievo.

Il lancio fece volare via Ub di qualche metro, ma riuscì a fermarsi in tempo per poi lanciarsi nuovamente all’attacco.

Tirò indietro il pugno destro, pronto a colpire, e Goku si mise immediatamente in posizione di difesa.

Peccato che era tutta una finta.

All’ultimo secondo Ub si teletrasporto dietro Goku, colpendolo alla schiena con un dropkick che lo lanciò contro il lago.

Durante quei cinque anni di allenamento Goku aveva insegnato a Ub molte tecniche che lui stesso aveva imparato in passato, una tra queste il Teletrasporto di Yardrat.

Goku si fermò all’ultimo secondo, per poi alzare lo sguardo verso Ub vedendolo volare a gran velocità verso di lui.

“È migliorato.” Pensò lui sorridendo.

Ub tentò di colpire il proprio maestro con un altro calcio, ma stavolta toccò a Goku teletrasportarsi via, evitando così il colpo dell’allievo.

Ub allora cominciò a guardarsi intorno, col suono del Teletrasporto che riecheggiava ovunque intorno a lui.

Chiuse gli occhi, concentrandosi al massimo per poter avvertire l’aura di Goku e capire da dove avrebbe colpito.

Passarono vari attimi in cui non accadde niente.

Poi..

“Dietro di me!” Pensò la reincarnazione di Kid Bu, voltandosi di scatto per colpire con un altro calcio rotante Goku.

Peccato che lui non si trovasse dietro di lui.

“Sei caduto per il trucco più vecchio del mondo, Ub!” Fece la voce divertita di Goku da dietro Ub.

Quest’ultimo provò a voltarsi ma Goku lo colpì immediatamente al volto con un pungo che lo lanciò verso il lago, facendolo cadere nelle sue acque.

“E ho vinto.” Disse Goku incrociando le braccia, mentre Ub volò fuori dal lago.

“Ugh… ho perso…” fece il ragazzo sconsolato.

“Ehi, non prendertela Ub” fece Goku mettendo una mano sulla spalla dell’allievo “Non sei andato affatto male, anzi. Sei davvero migliorato e devo dire che eri anche vicino nel sconfiggermi.”.

“Dice davvero, maestro Goku?”.

“Certamente” annuì entusiasta Goku “Non ho mai dubitato di te.”.

Ub sorrise alle lodi del suo maestro, mentre i due ritornavano a gran velocità verso il suo villaggio.

Una volta atterrati iniziarono ad incamminarsi verso la casa di Ub, salutando strada facendo i vari abitanti del villaggio.

“Come ho già detto prima, Ub, sei davvero migliorato. Non sei più il bambino che presi sotto la mia ala cinque anni fa.” Cominciò a parlare Goku con i pugni sui fianchi.

“Ne sono davvero felice maestro Goku.” Sorrise grato Ub.

“Dunque è proprio per questa ragione che mi sembra il momento di tornare a casa mia.”.

Passò qualche secondo di silenzio in cui Ub processò ciò che fu detto dal suo maestro per poi dire “Eh?! Cosa?! Ma… perché?”.

Goku sorrise “L’ho già detto. Sei migliorato molto, Ub. Sei diventato molto più forte di quanto tu non lo fossi già, e anche io sono diventato più forte in questi ultimi cinque anni di combattimento. Posso ben dire di essere soddisfatto dei nostri risultati, ma soprattutto dei tuoi” gli mise una mano in testa “Dunque credo di poter tornare a casa senza alcun problema e preoccupazione.”.

“Lo so, ma…” tentò di dire Ub, gli occhi triti.

In quei cinque anni di allenamento era affezionato molto al suo maestro, considerandolo quasi come un padre.

Dunque vederlo andarsene via… beh, non era certamente una cosa facile.

Il sorriso di Goku si fece triste “Credimi Ub, anche a me dispiace molto andarmene. Ma ho compiuto  ciò che avevo intenzione di fare dal momento in cui ho messo gli occhi su di te: allenarti per aiutarti a diventare più forte e controllare la tua grande forza. E poi… anche se me ne vado, non significa che non ci rivedremo più. Ricorda: posso pur sempre teletrasportarmi qui in caso voglia rivederti, o puoi fare lo stesso tu se vuoi venire a visitarmi di persona.”.

Ub rimase in silenzio per qualche secondo a pensarci, per poi sorridere ed annuire “Ha ragione, maestro. Poi è stato lontano da casa per cinque anni, e mi sembrerebbe ingiusto farvi restare qui ancora a lungo. Sarete mancato molto alla vostra famiglia.”.

“Eh sì. Immagino che Chi Chi sarà molto arrabbiata con me una volta che mi rivedrà” rise nervosamente Goku grattandosi la testa, mentre Ub si limitò a sghignazzare.

 Fatto questo Goku osservò il villaggio intorno a sé per l’ultima volta, per poi portarsi l’indice e il medio della mano destra sulla fronte e salutò Ub con la mano sinistra dicendo “Allora arrivederci Ub. Prenditi cura di te e del tuo villaggio.”.

“Lo farò maestro.” Annuì sorridendo Ub.

Goku sorrise soddisfatto e fatto questo si teletrasporto via, sotto lo sguardo sorridente di Ub e quello sorpreso degli abitanti del villaggio che si trovavano lì intorno.

“Dunque… se n’è andato?” Chiese una donna ad Ub il quale semplicemente annuì.

“Sì. Il mio addestramento con lui è completato, ma ha detto che ci saremmo potuti rivedere un giorno. Ma fino ad allora” strinse la mano destra in un pugno “Non smetterò di allenarmi e di proteggere questo villaggio.”.

Giardino della Capsule Corporation.

In quel momento i Guerrieri Z insieme ai loro amici e famiglie erano occupati a passare la giornata insieme, parlando e scherzando tra loro.

Bulma aveva deciso di indire quella riunire in modo da poter rivedere tutti i suoi vecchi amici e per poter sapere come stavano andando le cose a ognuno di loro.

Buu era occupato a mangiare qualsiasi cibo che si trovasse davanti con Mr Satan che cercava di impedirgli di causare un disastro, Pan, Bra e Marron erano occupate a giocare tra loro con Gohan, Video e 18 che le osservavano, Crilin, Tenshinan, Yamcha, Jiaozi e il Maestro Muten erano occupati a parlare tra loro, Goten e Trunks stavano a scherzare tra di loro mentre Vegeta e Piccolo se ne stavano in disparte senza far niente e ad osservare la situazione.

“Sai, ci voleva proprio questa piccola riunione tra tutti noi.” Disse Chi Chi a Bulma, entrambe le donne sedute su delle sedie vicino all’enorme tavolo.

“Sì, mi era sembrata una buona idea così che tutti noi potessimo rivederci e vedere come stessero andando le cose” rispose Bulma “Beh, tu che mi dici Chi Chi? Come vanno le cose a casa?”.

“Oh tutto bene considerando tutto. Solo che… beh, sai che Goku è partito con quel ragazzino, Ub, da ben cinque anni… quindi la sua mancanza si fa sempre sentire.” Rispose chi Chi con sguardo triste.

Bulma sospirò “Già, posso capirti. Manca anche a me Goku, sai?”.

“Oh lo so bene. Dopotutto tu sei stat la sua rima amica, no? Dunque ovviamente mancherebbe anche a te. Mi chiedo solo se mai tornerà a casa” Chi Chi tirò un sospiro “A questo punto sto perdendo tutte le spera…”.

D’un tratto un rumore famigliare risuonò nelle orecchie di tutti i presenti.

Il rumore del Teletrasporto.

Lì, al centro del giardino, vi era Goku che si osservò intorno per guardare tutti i presenti.

“Ehilà ragazzi! Sono io, Goku!” Salutò il Saiyan sorridendo e alzando la mano destra in aria in segno di saluto.

Tutti i presenti rimasero nel silenzio più totale, gli occhi e le bocche spalancate.

“Uh… ragazzi?” Ripetè Goku, confuso “Tutto bene?”.

“Goku…” mormorò Chi Chi alzandosi dalla sedia e lentamente avvicinandosi al marito appena riapparso dopo ben cinque anni.

Goku la guardo e grattandosi la testa disse “Uh… ciao Chi Chi. Da quanto tempo, eh?” Il suo tono di voce era un misto tra l’imbarazzato e lo spaventato, non sapendo come avrebbe reagito la moglie nel rivederlo dopo così tanto tempo.

Si sarebbe aspettato rabbia da parte sua.

Cavolo, non gliene avrebbe fatta nemmeno una colpa.

Non si aspettò, però, di essere abbracciata da Chi Chi.

“Oh non ci posso credere! Sei tu, sei davvero tu! Sei tornato!” Esclamò Chi Chi, lacrime di gioia che scendevano dagli occhi.

La gioia era così tanta che neanche se la sentiva di essere arrabbiata col marito, ora che era tornato.

Goku, rimase sorpreso senza far nulla per qualche secondo, per poi ricambiare l’abbraccio con un sorriso dicendo “Ehi, ehi, tranquilla Chi Chi. Va tutto bene. Sono tornato ora.”.

“PAPà!” Urlarono all’unisono Goten e Gohan correndo verso il padre, lacrime di gioia che scendevano dia loro occhi.

“NONNO GOKU!” Ad urlare ciò fu Pan che corse verso il sopracitato Saiyan per abbracciarlo insieme a Gohan e Goten.

Goku ricambiò anche i loro di abbracci, mentre i presenti cominciarono ad avvicinarsi chi con sguardi felici o chi addirittura con le lacrime agli occhi.

“Oh Goku! È così bello rivederti, vecchio mio!” Fece Crilin felice come una pasqua.

“Mph. Alla fine sei tornato Kakaroth. Ce ne hai messo di tempo.” Disse Vegeta con le braccia conserte, ma pur sempre sorridendo.

“Ehi, Vegeta. Sì, ce ne ho messo di tempo per tornare” rispose Goku separandosi dagli abbracci dei propri cari ma pur sempre tenendo Chi Chi accanto a sé “è bello rivedere tutti voi. Dico davvero. Mi… dispiace tanto di essermene andato in questo modo cinque anni fa, dico davvero. Ma ora sono tornato. E sono qui per restare.”.

“Farai meglio a mantenere questa promessa, allora.” Disse Chi Chi sorridendo.

Goku ricambiò il sorriso “Vedrai Chi Chi. Stvolta non sparirò per anni senza farmi rivedere. Te lo giuro.”.

Bulma si asciugò gli occhi dalla lacrime sorridendo “Beh… fortuna allora che abbiamo tutto questo banchetto. Perché questo tuto ritorno… è qualcosa da festeggiare.”.

Tuttavia, mentre i nostri eroi erano occupati a festeggiare il ritorno di Goku, qualcosa di oscuro si prostrava all’orizzonte di questo momento felice e di questa pace durata tanto a lungo.

Nelle profondità dello spazio, infatti, un enorme astronave rotonda era occupata a girovagare nello spazio.

All’interno di essa vi erano un gran numero di soldati che indossavano delle armature famigliari: le armature dell’esercito di Freezer.

Dopo il Torneo del Potere Freezer era stato fatto ritornare in vita, ed egli aveva ricominciato a costruire il suo impero. Tuttavia, a differenza del passato, non aveva cercato subito vendetta contro Goku e i suoi compagni.

Certo, aveva provato ad eliminarli col Saiyan chiamato Broly, ma al cosa non finì bene e dopo ciò decise di ignorare la Terra e di occuparsene a tempo debito, conquistando pianeti nella maniera più silenziosa possibile in modo da non attirare eventualmente l’attenzione dei Saiyan.

Aveva bisogno di essere più orte per occuparsi di loro una volta per tutte.

Tuttavia alcuni membri dell’esercito di Freezer non apprezzavano ciò.

Erano dell’idea che la minaccia dei Saiyan dovesse essere eliminata subito, dunque il fatto che Freezer stese prendendo tempo stava innervosendo costoro.

Per loro Freezer si era solo rammollito.

Per questo, essi, decisero di ribellarsi a Freezer e di fuggire, rubando una delle sue astronavi per cominciare a costruire un impero tutto loro.

Freezer ignorò la cosa, dato che i soldati e gli scienziati che si erano ribellati avevano un infimo livello di forza per lui, e dunque li lascio andare con la promessa che si sarebbe occupato di loro a tempo debito.

Non sapeva però, che con gli scienziati che si erano ribellati, questi ribelli avevano un asso nella manica: potevo rendersi più forti grazie a miglioramenti scientifici fatti dagli scienziati stessi.

Essi, grazie alle loro vaste conoscenze scientifiche, erano riusciti a capire come modificare il DNA di un individuo in modo da renderlo più forte che mai.

Certe modifiche, però, non dovevano essere esagerate perché altrimenti avrebbero portato alla morte di colui che doveva diventare più forte.

Questi soldati, dunque, erano decisamente più forti del normale, ma sempre non una minaccia per qualcuno come Freezer.

E questi soldati e questa astronave facevano propio parte dello pugno di ribelli che avevano deciso di creare un impero tutto loro.

Un alieno alto e dalla pelle rossa, con occhi dalle pupille gialle, con addosso un armatura nera e un mantello bianco si sta incamminando tra i corridoi dell’astronave, dirigendosi verso uno dei laboratori.

Egli era il Generale Hang(*), colui che aveva deciso di ribellarsi a Freezer e di creare questo nuovo impero.

Entrò nel laboratorio trovando un alieno più basso, col corpo attraversato da squame marroni e con una testa che ricordava un rospo che osserva qualcosa a un microscopio.

“Professor Shusho(**).” Salutò Hang entrando nel laboratorio.

Lo scienziato si voltò immediatamente, piegando la testa in un inchino “Ah, Generale Hang. Qual buon vento vi porta qui?”.

“Per vedere come stanno andando i lavori. Il DNA è modificabile come avevamo sperato?”.

Shusho sorrise soddisfatto “Ebbene sì signore. Dopo vari e attenti studi… posso darvi la conferma che questo DNA è modificabile” disse tornando a osservare il DNA nel microscopio.

Ma non un semplice DNA.

Quello di Freezer stesso.

I ribelli, nonostante ciò che avevano detto, avevano ancora bisogno di qualcuno che guidasse tutti loro e il futuro impero che avevano intenzione di costruire e che fosse anche ben disposto a uccidere i Saiyan che potevano mettersi in mezzo tra loro e il loro obiettivo.

Hang era un generale, certo, ma non era adatto a comandare un intero impero.

Quindi a loro venne l’idea.

L’idea di clonare Freezer.

Riuscirono a prendere di nascosto del DNA di Freezer prima di fuggire con l’astronave rubate, in modo da poterlo studiare e vedere se era possibile modificarlo in modo da rendere il futuro clone ancora più forte del Freezer originale e, possibilmente, dei Saiyan.

Sapevano che essi erano diventati ancor più forti, dunque avevano bisogno di un leader che potesse essere più forte dei Saiyan e di Freezer stesso, in modo che potesse occuparsi di loro e ucciderli quando il tempo sarebbe arrivato.

“Possiamo modificare questo DNA… così quando lo useremo per poter creare un clone di Freezer, sarà più potente dell’originale… e di quei Saiyan che vivono sulla Terra.”.

Hang sorrise soddisfatto “Perfetto. Iniziamo subito allora.”.

 

(*): Hang è il diminutivo di Hangyaku-sha che significa ‘Ribelle’ in giapponese.

(**): Shusho è il diminutivo di Shūshokushi che significa ‘Modificatore’ in giapponese.

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Capitolo 2
*** Un ombra oscura incombe. Una nuova minaccia è in arrivo. ***


Dragon Ball Power

Capitolo 2: Un ombra oscura incombe. Una nuova minaccia è in arrivo.

Erano passate varie settimane da quando Goku era finalmente tornato a casa.

Goku aveva deciso di passare più tempo con la moglie Chi Chi per poter recuperare il tempo perduto, e la cosa fu ben accolta dalla moglie.

Certo, Goku continuava lo stesso ad allenarsi, ma di meno rispetto al solito dato che voleva spendere più tempo insieme alla moglie e anche a lavorare la terra come lei aveva sempre voluto.

Glielo doveva almeno questo, e poi doveva ammettere che lavora nei campi non era così brutto e noioso come gli era parso vari anni prima.

In quel momento Goku si trovava sul suo trattore a lavorare il campo da lui posseduto, lo sguardo dritto in avanti e rilassato.

“Mph, alla fine le stai a mantenere le tue promesse Kakaroth.” Fece una voce che attirò l’attenzione di Goku.

Quest’ultimo fermò il trattore, avendo riconosciuto la voce, e scese da esso per guardare poi in alto con un sorriso “Vegeta, che fai da queste parti?”.

Il principe dei Saiyan stava volando sopra Goku con le braccia conserte e con adesso una canotta blu e dei pantaloni del medesimo colore, e stava osservando il campo con fare quasi impressionato.

“Ero venuto a vedere cosa stessi facendo. Come ho già detto, sono sorpreso che tu finora stia mantenendo la promessa di passar più tempo con Chi Chi e di lavorare nei campi. Conoscendoti non avrei mai immaginato che l’avresti fatto.”.

“Ehi, hai davvero un opinione così bassa di me?” Rise Goku “Ma come puoi ben vedere, sto mantenendo le promesse fatte a Chi Chi. Non sono così senza cuore come molti pensano.”.

“Mph” un sorriso divertito apparve sul volto di Vegeta che scese lentamente al suolo per ritrovarsi dinanzi a Goku.

“Ti conosco Vegeta e so che non sei venuto qui solo per questo” iniziò poi a dire a Goku “Dunque so bene che c’è un altro motivo per cui sei venuto qui. È anche un leggero sospetto di cosa si tratti.”.

“Dunque l’hai capito” annuì Vegeta “Sì Kakaroth, sono venuto fin qui per allenarmi insieme a te. Non ci vediamo da ben cinque anni e da quando sei tornato non abbiamo avuto occasione di scontrarci per vedere come siamo diventati più forti in questi cinque anni.”.

Goku si grattò il capo “Oh beh, mi piacerebbe Vegeta. Ma lo sai, ho promesso a Chi Chi che avrei finito di lavorare i campi e…”.

“Io non ci vedo alcun problema.” Fece la voce di Chi Chi.

Goku si voltò di scatto ritrovandosi la moglie con in mano un cesto pieno di cibo.

“Chi Chi! Che cosa ci fai qui?” Chiese Goku confuso.

“Ti eri dimenticato il pranzo quindi avevo deciso di portartelo dato che Goten è chissà dove insieme a Trunks” iniziò a spiegare la donna mentre avanzava verso il marito “Sono arrivata qui proprio quando era arrivato Vegeta e non ho potuto fare a meno di origliare ed ascoltare ciò che vi stavate dicendo.”.

“Ihhhhh scusa tanto Chi Chi!” Fece Goku spaventato mettendo le mani in preghiera e abbassando lo sguardo, mentre Vegeta osserva il tutto divertito “Ti ho promesso che avrei finito di lavorare i campi ed è ciò che farò! Quindi non arrabbiarti per ciò che Vegeta ha proposto e…”.

Goku si interruppe quando sentì la risata divertita di Chi Chi che disse “Goku, per favore, non devi aver paura. Mica mi sto arrabbiando” la donna sorrise dolcemente al marito “I questi cinque anni sei davvero cambiato Goku. Sei… beh, molto più responsabile di prima.”.

“Non so se prenderlo per un complimento o no.” Disse imbarazzato Goku.

“Il punto è questo” rise Chi Chi “Anche io, in questi cinque anni, sono cambiata e dunque non vedo alcun problema se tu voglia allenarti con Vegeta. In queste ultime settimane ti sei allenato, sì, ma ti sei concentrato di più sulla tua famiglia e sul lavoro e di questo te ne sono grata. Ma ciò non significa che non devi allenarti così spesso.”.

Goku strabuzzò gli occhi “Dici… dici sul serio?”.

Chi Chi annuì “Certo che sì, caro. Poi hai fatto davvero un ottimo lavoro con i campi in queste ultime settimane. Quindi direi che ti meriti un pò di riposo… beh, il tuo tipo di riposo si intende.”.

Goku non potè contenersi: prese Chi Chi fra le braccia e iniziò a girare intronò a sé dicendo “Oh grazie Chi Chi! Grazie davvero!”.

“Erc ehm…” tossì Vegeta attirando l’attenzione dei due “Sapete che io sono ancora qui, vero?”.

“Oh, ehm… scusaci Vegeta.” Rise imbarazzato Goku mettendo a terra la moglie la quale stava ridendo imbarazzata come il marito.

Si erano quasi scordati che anche Vegeta fosse lì.

“Molto bene Kakaroth, dato che sei libero di poterti allenare che dici di seguirmi? È da ben cinque anni che apsettavo questo momento.” Disse Vegeta indicando dietro di sé verso un punto imprecisato.

Goku sorrise “Ci puoi scommettere Vegeta.”.

I due iniziarono ad alzarsi in volo,  e prima di volare via Goku guardò verso Chi Chi dicendo “Ci vediamo stasera Chi Chi.”.

“Buon allenamento Goku.” Salutò chi Chi mentre Goku e Vegeta iniziarono a volare via.


“Dunque hai intenzione di allenarti vestito così?” Chiese Vegeta osservando il vestito da agricoltore che indossava Goku.

“Beh, non è che abbia avuto il tempo di cambiarmi. Ma credo possa andare bene.” Rispose Goku.

“Mph. Fa quel che vuoi.”.

“Dove vogliamo allenarci esattamente Vegeta?”.

“Eh. Un posto che ti sembrerà subito famigliare.” Sorrise Vegeta.

Dopo un pò i due si fermarono in un luogo che Goku riconobbe immediatamente.

“Non ci credo. Questo è…”.

“Esatto Kakaroth. Il luogo in cui ci scontrammo la prima volta, quando venni per la prima volta sula Terra. Mi sembrava il luogo perfetto per il nostro primo scontro dopo ben cinque anni dall’ultima volta che ci eravamo visti.”.

“Beh, devo dire che hai fatto un ottima scelta Vegeta.”.

I due guerrieri Saiyan cominciarono a scendere finché non atterrarono su delle piccole montagne che si distanziavano poco l’uno dall’altra, proprio come la prima volta che si scontrarono.

“Devo dirtelo Vegeta, sono davvero eccitato per questo contro. Sono davvero curioso di vedere quanto sei migliorato.” Disse sorridendo Goku.

“Potrei dire lo stesso, Kakaroth.” Rispose sorridendo a sua volta Vegeta.

I due si misero in posizione di combattimento e, allo stesso tempo, si trasformarono nelle loro forme di Super Saiyan Blue.

“Oh? Non ti trasformi in Ultra Istinto, Kakaroth?” Chiese Vegeta.

“Voglio tenermi quella trasformazione come ultima carta da giocare. E tu, Vegeta, non ti trasformi in Ultra Ego?”. Chiese a sua volta Goku.

“Proprio come te, Kakaroth, voglio tenermi quella trasformazione come mia ultima carta. Ora che dici di cominciare?” Sorrise Vegeta, eccitato alla prospettiva di scontrarsi nuovamente col suo vecchio rivale.

“Facciamolo Vegeta!” Sorrise a sua volta Goku, anche lui eccitato per l’imminente battaglia.

Passarono alcuni secondi di silenzio, in cui i due guerrieiri rimasero in silenzio a fissarsi senza fare nulla.

Poi… si lanciarono l’uno contro l’altro lanciando urla di battaglia.

Nel mentre due individui stanno osservando il tutto a debita distanza: essi erano il Dio della distruzione Beerus e il suo maestro Whis.

“Dunque è vero, Goku è davvero tornato.” Osservò Beerus a braccia conserte.

“Dovevo immaginare che Vegeta avrebbe voluto confrontarsi subito con Goku. È nella natura die Saiyan dopotutto.” Disse Whis sorridendo.

“Devo dirlo… questi due sono decisamente migliorati in questi anni. Sono diventati più forti” Disse Beerus osservando i due combattere “Mi chiedo solo perché non abbiano iniziato subito con le loro forme di Ultra Istinto e Ultra Ego.”.

“Semplicemente vogliono osservarsi e studiarsi a vicenda, in modo da capire quanto l’avversario sia diventato forte in questi anni. E credo anche per evitare di causare troppa distruzione. Sono le loro forme più forti, dopotutto.”.

“Capito. In ogni caso sono sicuro che Vegeta riuscirebbe sbattere Goku e il suo Ultra Istinto.” Disse beffardo Beerus.

“Oh? Ne è davvero sicuro, mio signore?” Inarcò un sopracciglio Whis.

“Ovviamente Whis.”.

“Se lo dice lei.” Rise Whis divertito.

“Bah. In ogni caso sarà meglio tornare a casa.” Fece Beerus sbuffando.

“Oh? Non vuole rimanere a vedere come finirà il combattimento? O per andare a mangiare qualche delizia casa di Bulma?”.

“Nah, quello sarà per un altra volta.” Si stiracchiò Beerus per poi mettere una mano dietro la schiena di Whis.

“Come desidera allora.” Annuì Whis per poi partire a gran velocità verso il loro pianeta.


Nel mentre, nelle profondità dello spazio, l’esercito ribelle era finlamnet sul punto di generare colui che sarebbe stato il loro leader indiscusso.

Shusho, in quelle ultime settimane, aveva modificato il DNA di Freezer che avevano in possesso e ora bisognava soltanto usarlo per creare il clone che sarebbe stato il loro imperatore.

Aveva inserito il DNA in una macchina di clonazione da lui creata, dall’aspetto molto simile alle macchine rigenerative che usavano per curare i feriti.

In quel momento nel laboratorio e davanti a quella macchina vi erano lui, il generale Hang e anche alcuni soldati, tra cui uno abbastanza robusto con addosso l’armatura dell’esercito di Freezer che gli ricopriva tutto il corpo e con la testa coperta da un elmetto color nero che mostrava solamente gli occhi dalle iridi verdi. Egli era Mask il soldavo più forte di questo esercito dopo Hang.

“Dunque è vero?” Chiese Mask “Col DNA che si trova dentro quella macchina potremo creare un clone di Freezer che sarà il nostro imperatore.”.

“Esattamente” annuì Scuso “In queste ultime settimane ho modificato il DNA proprio come ho fatt con i soldati di questo esercito. Così facendo il clone sarà decisamente più forte del Freezer originale e, addirittura, anche dei Saiyan della Terra.”.

“Esatto” continuò Hang “E così facendo il nostro nuovo imperatore potrà eliminare quella feccia Saiyan e Freezer stesso, gli unici che sono un ostacolo per la conquista dell’universo da parte del nostro impero.”.

Mask e gli altri soldati ascoltarono rapiti quelle parole, quasi come se non ci credessero.

“Professor Shusho” disse Hang allo scienziato “Diamo inizio alla clonazione.”.

“Subito generale Hang.” Annuì Scuso avvicinandosi alla macchina.

Schiacciò vari pulsanti accendendo così la macchina e, fatto ciò, ritornò dagli altri.

La macchina fu subito riempita da un liquido verde che avrebbe reso possibile la creazione del clone e, allora, il processo ebbe iniziò.

Il DNA dentro la macchina, stimolato dal liquido, iniziò a dividersi.

Cellula dopo cellula, da quel DNA cominciò a formarsi pian piano un nuovo corpo che poteva essere visto dal vetro della macchina.

“Sta… sta funzionando davvero!” Disse Mask con gli occhi spalancati.

Hang sorrise vittorioso “Ci siamo! Il nostro nuovo imperatore sarà presto in vita!”.

Fu allora che successe.

La macchina iniziò ad essere circondata da scariche elettriche, mentre il corpo all’interno della macchina iniziò ad essere attraversato da delle specie di convulsione.

“Ma che succede?!” Disse Hang mentre l suo sorriso spariva dal suo volto “Professor Shusho! Spiega!”.

“N-non lo so! Fatemi controlla…” disse Shusho cercando di avvicinarsi alla macchina, ma non potè farlo a causa delle scariche elettriche che cominciarono ada aumentare mentre l’intera astronave cominciò a tremare.

“Che diavolo sta succedendo?!” Urlò Mai cercando di mantenersi in equilibrio come il resto dei compagni.

Gli altri soldati nell’astronave stavano facendo lo stesso, cercando di mantenersi in equilibrio o cadendo a causa del terribile tremore.

Mentre tutto ciò sta accadendo il corpo all’interno della macchina aveva finito di generarsi e aveva anche smesso di avere convulsioni, e spalancò finalmente gli occhi.

Ciò fu abbastanza da generare un enorme ondata di potere che distrusse il vetro e a gran parte della macchina, mentre l’astronave fu attraversata da un tremore più forte dei precedenti.

Tale ondata di potere sembrò attraversare tutto l’universo… dato che molti furono capaci di sentirla.


Sulla Terra Goku era sul punto di colpire Vegeta con un calcio ma si fermò, puntando lo sguardo in aria verso un punto non ben precisato.

La stessa cosa fece Vegeta che disse “Kakaroth, l’hai sentito anche tu?”.

“Sì Vegeta.”.

“Sembrava… sembrava l’aura di Freezer.”.

“È vero… ma allo stesso tempo sembrava… diversa. Non so proprio come spiegarlo.”.

Goku e Vegeta, tuttavia, non furono gli unici guerrieri della Terra a sentire quell’enorme potere.

Piccolo, che al momento si trovava al palazzo di Dende, aveva alzato lo sguardo con occhi spalancati “Quel potere… assurdo! Sembrava Freezer eppure c’era qualcosa di diverso!”.

Gohan, che era occupato a fare un lavoro della massima importanza a casa, osservò fuori dalla finestra con sguardo preoccupato “Non ho mai sentito un potere del genere… non posso crederci.”.

Goten e Trunks che erano in città a passeggiare si erano fermati e stavano osservando il cielo con occhi spalancati.

“Goten hai sentito anche tu?”.

“Sì Trunks! Non ho mai sentito qualcosa del genere!”.

Persino Freezer, che si trovava nella sua astronave, aveva sentito quell’enorme potere.

Stava in piedi ad osservare lo spazio con occhi socchiusi, cercando di capire cosa fosse quel potere che aveva appena sentito e che l’aveva fatto rabbrividire “Che razza di potere è mai stato? Non sembrava affatto simile al potere di nessuna di quelle scimmie, eppure perché mi è sembrato così famigliare?”.


Nel laboratorio dell’astronave dei ribelli, nel mentre, Hang, Shusho, Mask e gli altri osservano con occhi sbarrati la figura che uscì dalla macchina.

Era simile a Freezer ma… c’erano alcuni particolari che lo rendevano differente.

“Shusho…” sussurrò Hang abbastanza basso da non farsi sentire dal clone ma abbastanza forte da essere sentito dallo scienziato “Perché il clone sembra diverso da Freezer?”.

“Temo sia a casa dell modifiche fatte al DNA che gli ha donato la vita” sussurrò a sua volta Shusho “Le modifiche al DNA hanno non solo reso più forte il clone… ma gli hanno dato anche un aspetto con particolari differenti.”.

Ed infatti era così.

Il clone assomigliava molto alla prima forma di Freezer, dunque aveva la testa coperta da una specie di teschio da cui spuntavano delle corna nere, le braccia e le gambe erano rosa e attraversate da linee orizzontali con tre dita per piede.

Eppure vi erano delle differenza che, seppur piccole, lo rendevano differente da Freezer.

Le lastre sulla testa, l’addome e le spalle invece di essere viola come Freezer erano di colore blu, e lo stesso valeva per la punta della coda che invece di essere viola era sempre blu. Ma la differenza più grande era sul sul petto: esso era attraversato da una grossa cicatrice a forma di Z.

Il volto del clone era inespressivo e neutrale e si guardò intorno, mentre Hang cominciò a sorridere nervosamente “Beh… non importa. Alla fine abbiamo avuto successo. Il clone di Freezer… il nostro nuovo imperatore… è vivo!”.

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Capitolo 3
*** Ecco il clone di Freezer. Ecco.. Treezor. ***


Dragon Ball Power

Capitolo 3: Ecco il clone di Freezer. Ecco… Treezor.

Il clone rimase in silenzio con ancora quell’espressione neutrale dipinta in volta mentre si guardava intorno, osservando il laboratorio e tutti quelli che si trovavano all’interno.

Hang, Shusho, Mask e gli altri soldati presenti osservano in assoluto silenzio il clone che studiava ciò che lo circondava. Temevano che se avessero osato anche solo fiatare il clone se la sarebbe presa con loro.

Nel mentre la testa del clone era invasa da una miriade di pensieri e di ricordi.

Capì che essi erano suoi ma allo stesso tempo… non lo erano.

Hang, alla fine, tirò un sospiro e si fece avanti dicendo “Ben… ben svegliato mio imperatore.”.

Il clone puntò il suo sguardo verso Hang, il quale, sobbalzò pensando di veder rabbia nei suoi occhi aver detto qualcosa di sbagliato.

Ma non fu così.

Negli occhi del clone non vi era rabbia, bensì curiosità.

“E tu chi sei?” Chiese il clone.

“Io… io sono il generale Hang, mio signore. E sono qui per servirvi proprio come tutti i presenti in questa astronave.”.

“Io invece sono Mask, mio imperatore. Sono il soldato più forte di questo esercito dopo il generale Hang.” Disse Mask facendosi avanti.

“Ed io invece sono il professor Shusho, mio signore. È grazie a me se siete nato e siete qui ad onorarci della vostra presenza.” Disse Shusho facendosi avanti e chinando la testa in segno di rispetto.

“Grazie a te se sono… nato? Imperatore?” Ripetè il clone riferendosi a quanto appena detto da Shusho e Mask.

I ricordi che stavano invadendo la testa del clone iniziarono a farsi sempre più chiari, sia di cosa trattassero e sia a chi appartenessero originariamente.

Questi ricordi… appartenevano ad un certo Freezer sì…

Potè vedere tutto.

Tutta la sua vita.

Le sue battaglie.

Le sue morti.

I suoi ritorni in vita.

I suoi… nemici.

Saiyan.

Era strano… vedeva quei ricordi in prima persona, come se fosse lui stesso Freezer.

Come se lui fosse…

“Un clone…” mormorò alla fine “Io… sono un clone, non è così?”.

Sui volti dei presenti si dipinsero espressioni sorprese e Shusho fu subito pronto a rispondere “Uh… s-sì signore, lei è un clone. Ma come lo ha capito esattamente?”.

Il clone rimase in silenzio ad osservare un punto non ben specificato “Questi… ricordi… non sono miei. È come se lo fossero ma allo stesso tempo non lo sono. Sono di un altro. Di un certo… Freezer, non è così?”.

Un silenzio intontito cadde sul laboratorio, con i presenti che non sapevano a come reagire a quanto stava accadendo.

Alla fine Shusho annuì dicendo “S-sì, mio signore. Lei.. lei è il clone di Freezer. È… è stato molto veloce nel capirlo. Pensavamo che saremmo stati noi a dovervelo rivelare.”.

Il clone non rispose e semplicemente si incamminò ad un enorme finestra che mostrava lo spazio infinito ed iniziò a specchiarsi, osservando il suo riflesso.

Attraverso i ricordi ora in suo possess poteva ben vedere che c’erano alcuni dettagli del suo aspetto che lo distinguevano dal suo… predecessore.

“Interessante.” Mormorò il clone mettendo una mano sul vetro per osservarsi meglio.

“Per essere un clone di Freezer…” disse Mask “Si sta comportando in una maniera del tutto differente da quello originale. È molto più… calmo.”.

“Mask ha ragione. Spiega, professor Shusho.” Mormorò Hang allo scienziato.

“C-certo signore… sembra proprio che le modifiche fatte al DNA per renderlo più forte non solo gli abbiano dato un aspetto con particolari differenti… ma che gli abbiano anche modificato la personalità rispetto a quella del lord Freezer originale.”.

Hang spostò lo sguardo verso il clone il quale stava ancora osservando il suo aspetto. Questo cambio di carattere da parte del clone poteva essere o una cosa positiva… o una cosa negativa.

“Per quale motivo mi avete creato, esattamente?” La voce del clone interruppe i pensieri che stava avendo in quel momento.

Il clone si voltò verso Hang e gli altri, le mani dietro la schiena e uno sguardo curioso “A giudicare dai ricordi del mio predecessore lui è morto molte volte in passato, venendo poi riportato in vita due volte. Eppure i suoi ricordi si concludono a non appena non molto tempo fa, con lui ancora vivo. Perché crearmi se il mio predecessore non è morto?”.

“Continua a riferissi a Freezer con ‘predecessore’… che si consideri un individuo differente da Freezer nonostante sia un suo clone?” Pensò Hang prima di rispondere “Beh… ha ragione su una cosa, mio signore. Freezer… beh, è ancora vivo. Il motivo per cui vi abbiamo creato… beh, senza offesa dato che siete il suo clone, ma Freezer si è rammollito.”.

I vari presenti si irrigidirono pensando che il clone l’avrebbe presa sul personale dato che, in un certo senso, stava insultando lui ma il clone non sembrò affatto offendersi dato che disse “Nessuna offesa. Continua pure, generale.”.

Hang tirò un sospiro di sollievo mentalmente mentre continuava a spiegare “Se avete i suoi ricordi, allora sapete che quando Freezer tornò in vita per la seconda volta ricostruì il suo esercito, con i Saiyan come la minaccia principale al suo impero. Ma appare un solo tentativo fallito nell’eliminarli, Freezer non ha più provato a togliergli di mezzo. Nonostante loro siano gli unici che si oppongono alla conquista dell’universo, Freezer non ha fatto nulla per anni contro di loro. Per questo noi abbiamo deciso di occuparcene personalmente. Ci siamo ribellati a Freezer e abbiamo deciso di costruire un impero tutto nostro, che sovrastasse quello di Freezer e che eliminasse i Saiyan una volta per tutte. Ma un impero ha pur sempre bisogno di un imperatore. PEr questo siamo riusciti a prendere del DNA di Freezer e ad usarlo per crearvi.”.

Il clone, fino a quel momento, rimase in silenzio ad ascoltare il tutto con curiosità ed interesse e alla fine della spiegazione ricominciò a parlare dicendo “Dunque per questo mi avete creato? Per essere l’imperatore del vostro impero… e per eliminare i Saiyan?”.

“Esatto signore.” Annuì Hang.

Il clone annuì guardandosi la mano destra “E come pensate che possa sconfiggere i Saiyan? Stando ai ricordi del mio predecessore loro sono decisamente più forti.”.

“A questo ci ho pensato io, mio signore.” Si fece avanti Shusho “Dovete sapere, mio signore, che ho scoperto un modo per modificare il DNA di un individuo in modo da renderlo più forte. Tutti i soldati di questo esercito hanno il loro DNA modificato, rendendoli più forti di quanto non fossero prima. E ho fatto la stessa cosa con voi: ho modificato il DNA che vi ha donato la vita, e così facendo siete molto più forte del Freezer originale… e dei Saiyan.”.

Il clone annuì con un espressione molto sorpresa mentre ricominciò ad osservarsi le mani “In effetti… riesco a sentirlo… un enorme potere dentro di me. È… incredibile.” Finì mentre strinse le mani in pugni.

“Dunque, mio signore… come vorreste che la chiamassimo?” Chiese poi Hang.

“Mh?”.

“Come vorreste che la chiamassimo? Di certo non possiamo chiamarla Freezer.”.

Il clone annuì “Vero, molto vero generale. Dopotutto… io non sono il mio predecessore. Quella modifica fatta al DNA che mi ha dato la vita… mi ha reso decisamente diverso rispetto a lui. Avrò il suo stesso sangue che mi scorre nelle vene… ma non sono lui. Io… non sono Freezer.”.

“Sembra proprio che la mia teoria sia giusta. Questo clone si vede come un individuo differente e totalmente separato da Freezer. La modifica al DNA deve aver cambiato molte cose.” Pensò Hang per poi dire “Allora come dovremo chiamarlo da adesso in poi, mio signore?”.

Il clone rimase in silenzio per qualche secondo a pensare.

Poi, dopo attimi che sembrarono interminabili, il clone finalmente parlò prendendo la sua decisione “Il mio nome, da adesso in poi… sarà Treezor(*). Sì, da ora in poi voi vi riferirete a me come Treezor.”.

“Treezor? Molto bene, mio signore. Da ora in poi ci riferiremo così a voi.” Annuì Hang per poi tirare fuori un telecomando con un solo bottone. Lo schiacciò e una telecamere spuntò dal soffitto e puntò verso Treezor, mostrandolo su tutti gli schermi dell’astronave in modo che tutti i soldati potessero vedere la riuscita della clonazione.

Treezor puntò lo sguardo verso la telecamera con fare più incuriosito che innervosito come avrebbe fatto Freezer al suo posto, mentre Hang iniziò a parlare “Soldati! Osservate bene! La clonazione di Freezer è riuscita! Ora noi abbiamo un imperatore che ci guiderà alla vittoria e alla conquista dell’intero universo!”.

Hang urlava, urlava in modo da accendere un fuco nell’animo di tutti i soldati che si trovavano nell’astronave e, che in quel momento, stavano osservando con stupore Treezor mentre ascoltavano rapiti le parole del loro generale.

“Con questo nostro nuovo imperatore riusciremo a liberarci dei Saiyan che tante volte ci hanno impedito di conquistare l’universo e di Freezer, che non è poi il tanto temuto imperatore di un tempo! Lunga vita al nostro nuovo imperatore che ci porterà alla gloria! Lunga vita… a Lord Treezor!”.

Passarono alcuni attimi di silenzio, che furono poi interrotti dalle voci dei soldati di tutta l’astronava che iniziarono ad urlare a squarciagola le stesse parole.

“LUNGA VITA A LORD TREEZOR!”.

“LUNGA VITA A LORD TREEZOR!”.

“LUNGA VITA A LORD TREEZOR!”.

“LUNGA VITA A LORD TREEZOR!”.

Quando le urla si destarono, Hang osservò per un secondo lo sguardo di Treezor: quando Freezer veniva lodato se ne solitamente compiaceva, ma Treezor ne sembrava quasi più infastidito.

Decise di lasciar perdere e si rivolse nuovamente a Treezor dicendo “Qul’è il vostro primo ordine, mio signore?”.

“Che domande, ovvio. Dirigiamoci verso la Terra. Stando ai ricordi del mio predecessore è lì che abitano i Saiyan.”.

“Bene, mio signore” annuì Hanh sorridendo “Così li elimineremo subito e non avremo problemi con la conquista dell’universo!” Si voltò verso i soldati dietro di lui dicendo “Facciamo rotta verso la Terra! Ora!”.

“Signorsì, signore!” Urlarono i soldati uscendo dal laboratorio insieme a Shusho.

Lui avrebbe voluto rimanere nel laboratorio, ma Hang gli aveva lanciato uno sguardo che praticamente gli ordinava di lasciarlo da solo insieme a Treezor quindi aveva ubbidito.

Treezor spostò lo sguardo verso la finestra per osservare lo spazio mentre l’astronave iniziava a dirigersi verso la Terra, mentre Hang iniziò a parlare “Ha fatto la scelta giusta nel voler subito dirigersi verso la Terra, mio signore.I Saiyan sono i nemici più pericolosi al momento che possono sovrapporsi a noi e alla conquista dell’universo.”.

“Son Goku. Vegeta.” Disse semplicemente Treezor.

“Eh?” Fece confuso Hang.

“Son Goku e Vegeta. Sono questi i nomi dei Saiyan più potenti della Terra stando alle memorie del mio predecessore.” Continuò a parlare Treezor.

“Uh, sì signore, esattamente.”.

“Stando ai ricordi del mio predecessore sono molto potenti.”.

“Esatto, mio signore. Scommetto che li odiate proprio come Freezer.”.

“Al contrario, Hang.”.

“Eh?”.

“Il mio predecessore potrà pur odiarli. Ma io… sono più che interessato ed eccitato nell’incontrarli. Misurare la mia potenza con la loro. So bene che bisognerà ucciderli per il futuro di questo neo-impero, ma sono più eccitato di affrontarli che nell’ucciderli.”.

Hang rimase a bocca aperta.

Questa cosa proprio non se l’aspettava.

Si aspettava dei cambiamenti da parte del clone dopo le modifiche fatte al DNA, ma mai si sarebbe aspettato un cambiamento tale. Odiare a morte i Saiyan era praticamente una caratteristica principale di Freezer, quindi non si aspettava che anche ciò sarebbe stato cambiato col clone.

Scosse la testa: questo cambiamento non sembrava nulla di che, ma poteva rivelarsi un problema. Era meglio ricordare a Treezor dell’obiettivo principale della missione.

“Mio signore… posso capire la vostra curiosità nel testare la vostra potenza, ma l’obiettivo principale è quello di eliminare i Saiyan. Quindi quando verrà il momento spero che lo facciate, per il bene del nostro impero.”.

Passarono alcuni secondi di silenzio e alla fine con un sospiro Treezor disse “Capisco, generale. Vada”.

Hang annuì ed iniziò ad andarsene via mentre Treezor continuava ad osservare l’infinità dello spazio.

Terra.


Erano passati alcuni giorni da quando i guerirei Z avevano avvertito quella strana ma familiare aura.

Continuavano con le loro semplici attività,  ma non si poteva negare che un certo senso di ansia era caduto su di loro.

L’aura che avevano sento era enorme, e il fatto che assomigliasse molto a quella di Freezer non serviva certo a migliorare il loro umore.

In quel momento Goku era seduto sul prato che circondava casa sua a meditare, cercando di calmarsi a ciò che aveva sentito giorni prima.

Poi d’un tratto un brivido attraversò il suo corpo e spalancò gli occhi dal terrore.

Ecco di nuovo quella potentissima aura… ma stavolta si trovava vicinissima alla Terra.

La porta di casa sua si spalancò e vide uscire Goten e Chi Chi.

“Papà! Hai sentito anche tu?!”.

“Sì Goten, ho sentito! Che potenza!”.

“Goku, Goten che cosa sta succedendo? Potete spiegare?” Chiese una confusa Chi Chi.

“Un aura incredibilmente potente e molto simile a Freezer sta per atterrare sulla Terra!” Rispose Goku stringendo i pugni “Non so chi possa essere… ma ho un brutto sentimento al riguardo! Dovremo intervenire!”.

“Sono d’accordo papà!” Annuì Goten “Facciamolo!”.

“Aspettate! Potrebbe essere pericoloso!” Disse Chi Chi preoccupata.

Goku guardò la maglia e si avvicinò a lei, per abbracciarla “Lo so, Chi Chi. Ma chiunque sia potrebbe essere un pericolo per la Terra! Dobbiamo andare a controllare… e combattere se necessario!”.

Chi Chi rimase in silenzio per qualche secondo per poi annuire “Va bene! Andate… e vedete di vincere!”.

Goku sorrise alla moglie “Non preoccuparti, Chi Chi. Andiamo Goten!”.

“Sì!” Rispose il figlio e i due iniziarono a volare verso la posizione in cui sarebbe attirata la potente potenza.

Vegeta, insieme a Trunks, stava volando in direzione del luogo in cui sarebbe atterrata la grande potenza. Sia lui che il figlio avevano sentito  quell’aura enorme avvicinarsi e aveva sguardi preoccupati dipinti in volto.

Alla fine atterrarono in un area desertica dove videro altri loro vecchi compagni: Piccolo, Crilin, Gohan, Tenshinan, Yamcha e persino Ub.

“Vedo che ci siamo tutti.” Disse Vegeta per poi spostare lo sguardo verso Ub “Mph. Tu sei il ragazzino che Kakaroth ha allenato in questi ultimi cinque anni.”.

“Proprio io” annuì Ub “E lei deve essere Vegeta. Il mio maestro mi ha parlato di tutti voi durante questi cinque anni.”.

“Siamo felci diverti con noi, Ub” sorrise Gohan “Dalla tua aura si può capire che sei molto forte. Ci sarai molto d’aiuto nella battaglia che verrà.”.

D’un tratto, dinnanzi a tutti, atterrarono Goku e Goten con il primo che alzò la mano in aria salutando i suoi compagni “Ehi, ragazzi!”.

“Maestro Goku!” Disse Ub sorridendo felice.

“Ub, vedo che sei qui anche tu.” Sorrise Goku.

“Sì, maestro. Quando ho avvertito quell’aura enorme avvicinarsi alla Terra mi sono subito teletrasportato nel luogo in cui sarebbe atterrata. Aiuterò tutti voi in questa battaglia.”.

“Bene allora” disse Tenshinan puntando lo sguardo in aria “Perché i nostri visitatori sono qui!”.

Tutti i presenti alzarono lo sguardo, vedendo un astronave che riconobbero subito.

“Un astronave di Freezer!” Esclamò Crilin.

“Che ci fa qui Freezer? Ci aveva lasciato in pace per tutto questo tempo!” Disse Yamcha.

“No” disse Piccolo con sguardo serio “Sentite bene quest’aura. È simile a quella di Freezer ma…”.

“È vero Piccolo.”. Annuì Goku “Simile… ma diversa.”.

L’astronave atterrò finalmente sul terreno, a cinquanta metri di distanza dei guerirei Z, e un enorme portone alla cime di essa.

Da lì volarono fuori tutti i soldati che atterrarono al suolo, e si misero in posizione di combattimento proprio come i guerrieri Z.

L’ultimo a uscire da lì fu proprio lui: Treezor.

I guerrieri Z spalancarono leggermente gli occhi all’aspetto simile che aveva a Freezer ma alle varie differenze che mostrava.

Treezor atterrò dinnanzi al suo esercito e osservò in silenzio i guerrieri Z, finché il suo sguardo non cadde su Goku.

Un sorriso apparve sul suo volto.

Ma non uno dei classici sorrisi di Freezer, ma uno eccitato… eccitato per la battaglia imminente.


(*): il nome Treezor deriva dalla fusione di due parole: la deformazione di Three (‘tre’ in inglese, dato che con questo clone è tecnicamente la terza volta che Freezer torna in vita) e il nome Freezer.

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Capitolo 4
*** Inizia la battaglia. La pace è nuovamente spezzata. ***


Dragon Ball Power

Capitolo 4: Inizia la battaglia. La pace è nuovamente spezzata.

L’intera area che presto sarebbe divenuta un campo di battaglia era nel silenzio più totale, interrotto solamente dal rumore del vento.

I guerrieri Z osservavano Treezor, cercando di capire al meglio cosa stava succedendo.

Il suo aspetto era tale e quale alla prima forma di Freezer salvo alcuni piccoli particolari, e la sua aura era simile a quella di Freezer… ma allo stesso tempo era diversa.

Chi era?

Alla fine fu Treezor a interrompere quel silenzio dicendo “Quindi siete voi… i guerrieri affrontati dal mio predecessore. I saiyan e i loro compagni.”.

“Predecessore?” Ripetè Goku inarcando un sopracciglio.

“Ma di che cosa sta parlando?” Fece confuso Ub. Confusione condivisa da tutti i guerrieri presenti.

Vegeta, stanco di tutti quei misteri, esclamò “Basta con tutte queste sciocchezze! Chi sei tu? Il tuo aspetto e la tua aura sono simili a Freezer, eppure sono diversi allo stesso tempo! Che sta succedendo qui? Spiega, ora!”.

“Bada a come parli, saiyan!” Disse Hang che fino a quel momento era rimasto accanto a Treezor “Colui a cui stai parlando è l’imperatore del nostro nuovo impero che schiaccerà voi e quell’inetto di Freezer!”.

“Nuovo impero? Freezer?” Fece confuso Crilin “Ma che significa tutto ciò?”.

“Freezer si è rammollito” spiegò Hang “Nonostante voi siate la più grande minaccia al suo impero, non si decide a liberarsi di voi. Non è più il temuto imperatore di una volta. Per questo tutti noi presenti abbiamo deciso di ribellarci… e costruirci un impero tutto nostro… con un imperatore tutto nostro.”.

“Un imperatore tutto vostro?” Ripetè Gohan confuso.

“Esatto” continuò Hang per poi indicare Treezor “Colui che vi trovate davanti è il nostro imperatore! Creato grazie al DNA di Freezer! Un clone più forte dell’originale! Vi presento il nostro nuovo imperatore… Treezor!”.

“Che cosa?! Un clone?!” Fu ciò che dissero in coro tutti i guerrieri della Terra, presi alla sprovvista da quella rivelazione.

“Esattamente!” Annuì Hang “E siamo qui per…”.

“Generale Hang” disse Treezor interrompendo il generale “Apprezzo l’avermi presentato… ma mi sembra il caso che tocchi a me parlare.”.

“Oh! Sì mio signore!” Annuì Hang.

Treezor fece un passo in avanti dicendo “Come il generale Hang sta dicendo… noi siamo qui per uccidervi. A detta del generale voi siete un ricolò per la crescita di questo impero quindi ha voluto venire immediatamente su questo pianeta per occuparsi della questione.”.

Vegeta si fece scappare un sorriso divertito “Eliminarci? Forse non lo sai, clone, ma noi ci siamo allenati ininterrottamente in questi anni. Siamo diventati molto più forti dall’ultima volta che Freezer venne qui insieme a Broly. Essendo il suo clone dovresti saperlo attraverso i suoi ricordi, no?”.

Treezor annuì, per niente innervosito dal tono altezzoso usato da Vegeta “Sì, lo so bene. Possiedo tutti i ricordi del mio predecessore, compreso quell’avvenimento col saiyan conosciuto come Broly avvenuto anni fa. Ma a quanto pare…” allungò il braccio destro, il palmo della mano aperta in modo da poterlo osservare ben bene “Sono forte. Molto più forte del mio predecessore. A detta del generale Hang il DNA usato per portarmi alla vita è stato modificato in modo che io potessi essere più forte che mai.”.

“Mph. Vedremo se lo sei davvero.” Disse Vegeta mettendosi in posizione di combattimento insieme ai suoi compagni.

“Vegeta” disse Treezor “Sei forte. Lo posso sentire. E credimi non vedo l’ora di poterti affrontare, ma al momento l’unico che voglio affrontare qui” puntò un dico verso Goku “è lui.”.

“Eh? Io?”.

“Sì, tu, Son Goku. Tu, fra tutti i qui presenti, sei il più forte e colui che il mio predecessore odiava più di tutti. I suoi ricordi c’entrano perlopiù su di te. Dunque voglio affrontare te. Voglio vedere… quanto tu sia forte.”.

Goku rimase in silenzio per qualche secondo con un espressione sorpresa, per poi stringere i pugni ed annuire “Molto bene, allora. Se è questo che vuoi, allora accetto.”.

Treezor sorrise ancora una volta con quel sorriso eccitato e senza neanche voltarsi parlò ai suoi uomini “Miei guerrieri. Occupatevi degli altri. Io penserò a Son Goku.”.

Se tutto questo fosse successo anni prima Vegeta si sarebbe sentito sinceramente offeso dal fatto che Treezor voleva combattere il suo rivale e doversi occupare di guerrieri decisamente più deboli, ma era maturato. Dunque semplicemente tirò un sospiro e si preparò alla battaglia imminente con i soldati di Treezor, anche se era sicuro che sarebbe durata poco.

Treezor alzò in aria una mano, pronto a dare il segnale ai suoi soldati di attaccare.

Passarono alcuni secondi.

E poi… abbassò la mano.

I soldati si lanciarono all’attacco lanciando grida di battaglia mentre i guerrieri della Terra si prepararono a combattere.

“Eccoli che arrivano!” Disse Yamcha.

“Facciamoli secchi!” Disse Goten stringendo i pugni.

“Papà, cerca di fare attenzione! L’aura di Treezor… è qualcosa di enorme!” Disse Gohan al padre, mentre quest’ultimo vedeva Treezor levarsi lentamente in volo.

“Tranquillo figliolo. Vedrò di stare attento.” Annuì solenne Goku mentre si levò anch’egli in aria, proprio quando i soldati arrivarono addosso ai suoi compagni, iniziando così il combattimento.

Goku e Treezor volarono in aria fino a quando coloro che stavano combattendo al suolo non parevano altro che formiche, e solo allora si fermarono in modo da potersi osservare ben bene.

Goku sentì l’aura di colui che sarebbe stato il suo avversario: come era stato detto fino a quel momento l’aura di Treezor era simile a quella di Freezer ma allo stesso tempo differente. Dunque poteva avvertire un pizzico di malizia nell’aura di Treezor, ma non era enorme come con Freezer.

“Non c’è bisogno che vada a finire così.” Disse Goku dopo attimi di silenzio “Puoi ancora andartene da qui insieme ai tuoi uomini.”.

“E perché dovrei andarmene, Son Goku?”.

“Forse perché mi odi, proprio come Freezer? Sei il suo clone, no?”.

Treezor rise divertito “Ah, no Son Goku, ti sbagli. Io non ti odio.”.

“Ah davvero?”.

“Oh, sì. A differenza del mio predecessore io non nutro alcun rancor nei tuoi confronti. Avrò pure ereditato le sue memorie, tra cui quelle delle sue sconfitte da parte sua, ma non ho certamente ereditato il suo rancore. No, non voglio andarmene da qui per qualcosa di inutile come il rancore: non voglio andarmene perché da quando ho saputo di te non ho aspettato altro che affrontarti per vedere quanto sei forte, per poter vedere… quanto IO sia forte. Il pensiero di combatterti non ha fatto altro che riempirmi di eccitazione, Son Goku.”.

Goku non potè non farsi scappare un sorriso “è un ragionamento molto simile a quello di noi Saiyan: anche noi, quando dobbiamo affrontare un nemico forte, siamo attraversati da enorme eccitazione per vedere quanto esso sia forte e quanto forti siamo noi paragonati a lui. Sembra proprio che questa ‘modifica’ fatta al DNA che ti ha creato ti abbia reso molto diverso dal Freezer che conosco io.”.

“Così sembra.” Rispose Treezor ricambiando il sorriso, per poi mettersi in posizione di combattimento “Molto bene, Son Goku. Sei pronto a combattere?”.

Goku si scrocchiò le nocche per poi mettersi anche lui in una posizione di combattimento “Certamente.”.

“Mh? Perché non ti trasformi, Son Goku? Stando ai ricordi del mio predecessore hai molte trasformazioni a portata di mano.”.

“Preferisco iniziare il combattimento nella mia forma base. Mi trasformerò solo quando necessario. E tu invece? Rimani nella tua prima forma e non ti trasformi direttamente nella tua forma finale?”.

“Proprio come te, Son Goku, preferisco restare in questa mia prima forma al momento e di trasformarmi solo quando necessario.”.

Il silenzio cadde nuovamente tra i due, interrotto dai rumori del combattimento tra i guerrieri Z e i soldati di Treezor che stava avvenendo al suolo.

Poi alla fine i due si laniarono l’uno contro l’altro.

Andarono a sbattere l’uno contro l’altro con i propri avambracci, causando un onda d’urto che raggiunse quelli che stavano combattendo di sotto, facendoli fermare un attimo in modo che potessero vedere sopra di loro.

Treezor tentò immediatamente di colpire Goku con il pugno libero, ma il saiyan schivò e tentò subito di colpire il clone con un pugno di suo che venne prontamente schivato.

I due si allontanarono di poco e poi si lanciarono nuovamente l’uno contro l’altro con Goku he tentò di dare un calcio rotante all’avversario che parò il colpo con entrambe le braccia, per poi spalancarlo per lanciare via Goku.

Il sayan fu lanciato via di qualche metro e si fermò giusto in tempo per vedere Treezor lanciarsi contro di lui, ma non fu veloce abbastanza da schivare la ginocchiata che gli venne data allo stomaco.

Goku sputò della saliva a casa del colpo e si piegò in due, ma così facendo Treezor gli diede una gomitata alla schiena. Treezor si allontanò di poco da Goku, troppo preso dal dolore causato da quei colpi, e gli diede una codata in piena faccia che lo lanciò via.

Treezor si lanciò subito contro Goku e tentò di colpirlo con un pugno, ma il Saiyan prese al volo il pugno dell’avversario e iniziò a farlo girare come una trottola per poi lanciarlo via.

Fatto questo si lanciò contro  Treezor mentre veniva lanciato via e gli diede un forte pugno allo stomaco che gli fece sputare della saliva, e procedette poi col colpirlo con entrambi i pugni alla schiena lanciandolo versoi basso.

Treezor si fermò giusto in tempo e poi si lanciò nuovamente contro Goku che fece subito lo stesso. Lo scontro tra i due creò un ennesima onda d’urto che raggiunse nuovamente i guerrieri che stavano combattendo al suolo.

Il suddetto combattimento, a differenza di quanto pensasse Vegeta, non era finito immediatamente.

Certo, questi soldati non erano un grosso problema ma era no decisamente più forti dei classici soldati di Freezer.

La cosa non era passata inosservata a Tenshinan che, una volta parato un ennesimo colpo da uno dei soldati, mise a parole la domande che lui e i suoi compagni si stavano chiedendo “Come fanno ad essere così forti?!”.

“Già!” Disse Yamcha schivando un ennesimo colpo da un soldato, per poi colpirlo al volto con un calcio rotante “Non avrò combattuto contro i soldati di Freezer l’ultima volta che sono venuti qua sulla Terra, ma pure io so che c’è qualcosa che non va! Questi qui sono più forti del normale! Guardate! Uno di loro sta pure dando problemi a Goten e Trunks!”.

Ed era vero: Goten e Trunks erano infatti intenti a combattere contro Mask il quale tentò di colpire entrambi con un pugno, ma i due schivarono appena in tempo e il pugno finì solo per andare a sbattere contro il terreno e a distruggilo. Tuttavia Mask prese immediatamente Trunks per la gambe e lo sbatte al suolo.

“TRUNKS!” Urlò Goten lanciandosi in aiuto dell’amico ma Mask lo colpì subito al volto, lanciandolo via.

Trunks, per liberarsi dalla presa dell’avversario, si trasformò subito in Super Siayan e l’esplosione della sua trasformazione gli permise di liberarsi dalla presa del nemico.

“Il Super Saiyan…” mormorò Mask dopo essersi ripreso da quella sorpresa iniziale.

Trunks fu immediatamente raggiunto da Goten, anche lui trasformato in Super Saiyan . “Questo tizio… è forte.” Disse Goten preoccupato.

“Già, paragonati ai soldati di Freezer questi sono decisamente più forti del normale! Com’è possibile?!”.

“È semplice, giovani Saiyan.” Disse Hang. Se ne stava in piedi in mezzo al campo di battaglia ad osservare il tutto, e l’attenzione dei guerrieri della Terra si spostò su di lui “Ricordate quando dissi che avevamo modificato il DNA che abbiamo usato per creare lord Treezor, in modo che egli potesse essere più forte che mai? Vedete avevamo già usato questa conoscenza su noi stessi. Tutti noi abbiamo modificato il nostro DNA grazie all’aiuto del nostro scienziato, il professor Shusho, per diventare più forti. Siamo più forti di qualsiasi altro soldato dell’esercito di Freezer! Quindi… non sottovalutateci!”.

“Mph. Sarete più forti di qualsiasi altro soldato di Freezer, ma non significa che siete una minaccia.” Rispose Vegeta non impressionato, prendendo per il braccio uno dei soldati per poi lanciarlo violentemente contro altri suoi compagni.

Hang rise “Ah. Vero, Vegeta. Forse noi non siamo un pericolo per te… ma non per i tuoi compagni. Di te, invece, se ne occuperà lord Treezor quando avrà finito con Son Goku lassù.” Finì puntando in aria, dove Goku e Treezor stavano continuando il loro combattimento.

Treezor tentò di dare un pugno a Goku, ma quest’ultimo parò il colpo col proprio braccio per poi tentare di colpirlo con un calcio che fu immediatamente schivato dal clone. Quest’ultimo prese delle distanza e poi si lanciò a grande velocità contro Goku, il quale, non riuscì a schivare la forte testa che ricevette al petto.

Goku fu lanciato via di qualche metro a causa del colpo appena ricevuto e una volta fermatosi si tenne la parte offesa con entrambe le mani, sibilando per il dolore.

Si riprese appena in tempo per vedere Treezor lanciarsi contro di lui per colpirlo con un calcio, e così facendo riuscì a prendergli la gamba e lanciarlo via.

Fatto ciò si lanciò contro di lui e i due cominciarono a scambiarsi pugni a grande velocità, schivando o venendo colpiti.

“Incredibile” pensò Goku “Si trova solo nella sua prima forma e riesce tenermi testa! Pensavo che lo avrei costretto a iniziare a fare sul serio ma non c’è verso! Allora dovrò iniziare a salire di livello!”.

Prima che Treezor potesse attaccare nuovamente, Goku si trasformò immediatamente in Super Saiyan e l’esplosione causata dalla trasformazione costrinse Treezor ad indietreggiare.

Dopo lo stupore iniziale, Treezor sorrise dicendo “Il Super Saiyan. La forma che tu usasti nel primo combattimento contro il mio predecessore.”.

“Sono sorpreso, Treezor. Sei decisamente più forte di Freezer e sai, mi sarei aspettato che sarei stato io a farti avanzare di livello in questo combattimento. Invece sei stato tu.” Disse Goku sorpreso a sua volta.

“Non ti trasformi oltre, Son Goku? Pensi che il Super Saiyan possa bastare?”.

“Solitamente avanzo di livello in livello contro avversari forti di cui non conosco il livello di forza. Solitamente andrei subito a piena potenza contro avversari immensamente pericolosi.”.

“Non mi consideri pericoloso? Sono il clone di Freezer, dopotutto, e come hai detto tu sono anche più forte di Freezer. Quindi non sarebbe più saggio passare immediatamente alla tua massima potenza?”.

“Normalmente sì. Ma hai già dimostrato che non sei Freezer nonostante tu sia il suo clone. Non sei come lui.”.

Treezor fu preso alla sprovvista da quelle parole ma semplicemente sorrise “Oh beh, sei pronto a ricominciare?”.

“Certo.” Annuì Goku per poi teletrasportarsi a gran velocità dinanzi a Treezor, prendendolo di sorpresa. Gli colpì con un pugno lo stomaco, facendogli mancare per qualche secondo l’aria e poi procedette a colpirlo con una forte testata che lo fece indietreggiare. Proseguì poi col colpirlo con un calcio rotante al lato della testa che lo lanciò via, e poi si lanciò nuovamente all’attacco pronto a colpirlo con un ennesimo pugno.

Un pugno che fu immediatamente bloccato dalla mano di Treezor.

Goku spalancò gli occhi, sorpreso, mentre Treezor dopo aver preso dei respiri profondi sorrise, eccitato “Non male.”.

Il clone colpì subito Goku allo stomaco con un pugno che gli fece mancare l’arai, per proseguì con dargli un ennesimo pugno, stavolta alla faccia, che lo lanciò via.

Treezor si lanciò immediatamente contro il saiyan e lo colpì con una codata laterale che lo lanciò ancor più via.

Goku si fermò appena in tempo per vedere Treezor lanciarsi contro di lui e schivò un ennesimo pugno da parte sua, e gli diede un calcio al petto in modo da allontanarlo via.

“Incredibile. Dopo essermi trasformato in Super Saiyan speravo di metterlo in difficoltà, ma dopo un iniziale sorpresa si è immediatamente ripreso. Quanto è forte questo Treezor?”.

Troppo preso dai suoi pensieri che neanche si accorse che Treezor gli si era lanciato addosso.

Il clone colpì Goku al volto con una codata che lo lanciò verso il suolo, ma prima di iniziare la sua caduta Goku ebbe appena il tempo di colpire Treezor al volto con un calciò ch e lanciò anche lui al suolo.

I due guerrieri finirono per cadere al suolo, a pochi metri dalla battaglia tra i guerrieri Z e i soldati di Treezor.

Tutti loro si fermarono per vedere la situazione con Ub che, dopo aver colpito al volto un avversario con un forte calcio, urlò “Maestro Goku!”.

Goku e Treezor si rialzarono, respirando a fatica, ma sui loro volti vi era una solo espressione: un espressione eccitata per il combattimento che stava venendo con grossi sorrisi dipinti in volto.

Hang osservò il tutto con un espressione preoccupata “Son Goku si è già trasformato in Super Saiyan. È una buona cosa che lord Treezor lo stia mettendo in difficoltà, ma così facendo finirà per spingere il saiyan a raggiungere la sua massima potenza! E qualcosa mi dice…” osservò il volto eccitato di Treezor “Che è proprio ciò che lord Treezor vuole!”.

Hang tirò un respiro profondo ed iniziò ad urlare verso il clone “Lord Treezor! Uccida Son Goku!”.

“Eh?” Fece confuso Treezor.

“Se dilungate il combattimento il saiyan finirà per raggiungere la sua massima potenza! Non bisogna che corriate il rischio di essere ucciso! Uccidetelo ora!”.

“Generale Hang, la battaglia è iniziata da poco. Desidero vedere fino a che punto si estendono le abilità di Son Goku.” Dichiarò senza peli sulla lingua Treezor.

“Il futuro dell’impero è più importante, mio signore! Uccidetelo!”.

“Ma…”.

“Ora!”.

Hang quasi si diede dello stupido.

Perché gli aveva urlato contro così?

Se fosse stato Freezer lo avrebbe ucciso all’istante per avergli urlato contro così.

Treezor rimase in silenzio per qualche secondo, per poi spostare lo sguardo verso Goku. 

Goku fu preso alla sprovvista quando vide che lo sguardo di Treezor non era più eccitato ma totalmente serio.

“Mi spiace, Son Goku…” disse Treezor per poi lanciarsi contro Goku.

Quest’ultimo vide il clone distendere la sua mano all’indietro, e si aspettò un pugno da parte sua, quindi fu pronto a pararlo.

Peccato che ciò che aveva pensato non accadde.

Treezor, invece di colpire Goku con un pugno, saltò in aria e atterrò dietro Goku ad una velocità incredibile. La mano estesa all’indietro si estese poi in avanti, tutte le dite dalla mano chiuse appare l’indice.

E poi accadde.

Goku sobbalzò e le pupille degli occhi si rimpicciolirono quando sentì un enorme dolore al petto, mentre un rumore famigliare si fece strada tra le sue orecchie e quelle di tutti i presenti che puntarono lo sguardo verso di lui e Treezor.

Goku abbassò lentamente il proprio sguardo versi l suo petto e, mentre tornava alla sua forma base, vide con orrore un piccolo buco fumante sul suo petto.

Treezor gli aveva sparato un piccolo raggio di energia.

“… ma devo finire al più presto la cosa.” Finì finalmente la frase Treezor, il suo tono di voce non beffardo… ma quasi dispiaciuto.

Goku cadde al suolo, spuntando sangue, mentre i suoi compagni osservavano il tutto con occhi sbarrati.

“No…” mormorò Piccolo.

“N-non è possibile…” mormorò Crilin con già le lacrime che iniziavano farsi strada nei suoi occhi.

“P-papà…”  disse Gohan.

“Kakaroth…” disse ivece Vegeta, scioccato.

Hang invece sorrise soddisfatto osservando i respiri di Goku che si facevano sempre più lenti.

L’ultima cosa che Goku vide fu lo sguardo dispiaciuto di Treezor e poi… il nulla.

Il suo respiro si fermò.

Son Goku era morto.

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Capitolo 5
*** Goku è morto?! La situazione precipita! ***


ATTENZIONE: DA QUESTO CAPITOLO IN POI, CI SARANNO SPOILER SU DRAGON BALL SUPER: SUPERHERO, DUNQUE SE NON AVETE VISTO IL FILM VI CONSIGLIO DI INTERROMPERE LA LETTURA IMMEDIATAMENTE.


Dragon Ball Power

Capitolo 5: Goku è morto?! La situazione precipita!

Un silenzio di tomba si fece strada nel campo di battaglia, un silenzio interrotto solamente dal vento che soffiava.

I Guerrieri Z osservano impietriti lo spettacolo dinnanzi ai loro occhi: Son Goku si trovava lì, a terra, morto, con Treezor che osservava il corpo in silenzio e con un espressione quasi dispiaciuta dipinta sul suo volto.

E mentre loro erano occupati a processare quanto era accaduto, i guerrieri di Treezor scoppiarono in un urlo di giubilo, festeggiando la caduta di uno dei nemici più pericolosi del loro futuro impero.

Il. Più gioiosa riguardo ciò, tuttavia, fu Hang che ridendo e applaudendo disse “Grandioso mio signore, assolutamente grandioso! Con Son Goku morto la nostra ascesa al potere sarà ancor più veloce.”.

Treezor semplicemente annuì a ciò, quasi come se non fosse affatto interessato.

Nel mentre i Guerrieri Z continuano ad osservare il tutto con occhi sbarrati, con alcuni di loro che erano anche sul punto di piangere.

Goku era morto.

Era morto e quei maledetti lo stavano trattando come una celebrazione.

Gohan strinse i pugni, la rabbia che si faceva strada nella sua mente.

Era ad un passo dal trasformarsi nella sua forma Beast, proprio come fece contro Cell Max durante la battaglia contro un esercito del Fiocco Rosso redivivo, ma doveva restare calmo.

Per quanto forte fosse nella sua forma Beast, non aveva idea di quanto forte potesse essere Treezor, sopratutto quanto forte potesse diventare con le sue conseguenti trasformazioni.

Tuttavia c’era qualcuno che era fin troppo accecato dalla rabbia per pensare a ciò.

“BASTARDO! HAI UCCISO MAESTRO GOKU!”.

La voce furiosa di Ub risuonò nelle orecchie di tutti, che lo videro volare a gran velocità verso Treezor, con un espressione furiosa dipinta in volto e lacrime che scendevano dai suoi occhi.

I guerrieri di Treezor che provavano fermarlo venivano immediatamente scagliati via, mentre Treezor osservava l’avvicinarsi di Ub con quello che poteva essere considerato l’alzata di un sopracciglio.

“NO UB, FERMO!” Tentò di fermarlo Gohan.

Ma fu troppo tardi.

Ub colpì Treezor al volto con un potente pugno che lanciò all’indietro il clone, facendogli strisciare i piedi per il terreno, eppure sul volto di Treezor non vi era dolore per il colpo: solo sorpresa.

Ub lanciò un altro urlò tentando di colpire Treezor con un altro pugno, ma il clone si era già ripreso prendendo il pugno dell’avversario con una mano e impedendogli di liberarsi.

“Eri uno studente di Son Goku?” Chiese Treezor, genuinamente curioso.

“Sì… E TE LA FARò PAGARE PER QUANTO HAI FATTO!” Urlò Ub tentando di colpire il nemico con un altro pugno, ma anche stavolta fu bloccato da Treezor con la sua altra mano, e procedette a colpire il giovane guerriero con una potente ginocchiata allo stomaco rilasciandogli allo stesso tempo entrambe le mani.

Ub sputò saliva per via del colpo, venendo lanciato via a gran velocità ma fu preso al volo da Vegeta che, con denti stretti, disse “Maledizione.”.

Le cose non stavano andando bene.

Per niente.

Proprio come Gohan, Vegeta era tentato di trasformarsi subito nella sua forma più potente, ma non sapendo quanto potente Treezor potesse diventare con le sue prossime trasformazioni non voleva rischiare.

Hang rise divertito osservando i Guerrieri Z “Guardatevi. Così sicuri di voi poco fa, ma dopo aver visto Son Goku morire… avete capito che non c’è alcuna speranza. Contro il nostro imperatore Treezor non potrete mai vincere!”.

I Guerirei Z strinsero i denti ed. I pugni, mettendosi automaticamente in posizione di combattimento.

Contro tutti quei soldati potevano vincere, ma contro Treezor… sembra sarebbe stata tutt’altra storia.

Gohan si mise dinnanzi a tutti gli altri.

“Gohan?” Chiese confuso Crilin.

“Fratellone che diavolo stai facendo?” Chiese poi Goten, confusione e rabbia che si scontravano per via di tutti gli eventi che stavano accadendo.

“Andate! Ora!” Disse Gohan mentre fece appare la sua aura in un esplosione di energia, in modo da far intimidire i suoi avversari e dar tempo ai suoi compagni di scappare.

“Cosa?!” Fece Tenshinan “Non ti lasciamo qua!”.

“Sei fuori di testa?!” Fece poi Vegeta, che aveva rimesso al suolo Uub che si teneva dolorante lo stomaco “Vuoi combattere quel Treezor da solo?! Insieme abbiamo più possibilità di vittoria!”.

“Vegeta tra tutti noi sei il più forte, e se tu morissi qui proprio come mio padre le nostre possibilità di vittoria passerebbero da minime a zero! Andate da Dende, io tratterrò Treezor e i suoi soldati più a lungo possibile!”.

“Ma…” tentò di dire Yamcha.

“Niente ma! Andate!”.

Non ci furono altre parole.

Tutti i Guerrieri Z semplicemente si alzarono in volo ed iniziarono a volare via a gran velocità.

Beh, tutti tranne uno.

“Piccolo dovevi andare via anche tu!” Disse Gohan guardandosi alla sua destra, vedendo il suo maestro e amico di una vita.

Il namecciano semplicemente sorrise “E lasciarti qui, da solo, ad affrontare quel mostro? Neanche per idea.”.

“Mph! Pensate per davvero che lasceremo andare i vostri compagni?” Fece Hang quasi offeso “Soldati! Catturate i fuggitivi!”.

I soldati non se lo fecero ripetere due volte: molti di loro iniziarono a volare a gran velocità verso i fuggitivi, mentre altri decisero di rimanere per occuparsi di Gohan e Piccolo.

Prima che potessero attaccarli, tuttavia, Treezor alzò una mano in aria dicendo “Fermi. Ho intenzione di occuparmi di me stesso di loro due.”.

Hang guardò verso Treezor “Ne è sicuro, mio signore? Se vuole noi…”.

“Ho preso la mia decisione. Fatevi da parte.”.

Tutti i soldati indietreggiarono o si spostarono ai lati estremi del campo di battaglia per dar spazio al loro imperatore che si avvicinò a Gohan e Piccolo, i due già in posizione di combattimento.

“Son Gohan e Piccolo. Stando ai ricordi del mio predecessore siete molto forti… ma non abbastanza da essere una minaccia per lui l’ultima volta che vi siete visti. Siete diventati per caso più forti dall’ultima volta che lo avete incontrato?” Chiese Treezor con curiosità.

“Non sbagli affatto.” Rispose Piccolo “Siamo diventati molto più forti dall’ultima volta che abbiamo visto Freezer.”.

“Permettici di mostrati.” Disse a sua volta Gohan.

Detto questo entrambi i guerrieri furono avvolti da aure enormi e così potenti che costrinsero i vari soldati a fare passi indietro, con Treezor che osservava il tutto incuriosito.

Hang, con entrambe le braccia dinnanzi al volto, tremò visibilmente alle potenze dei due guerrieri.

Non gli piaceva.

Non gli piaceva affatto.

“LORD TREEZOR!” Urlò Hang “DOVETE FERMARE QUALUNQUE COSA STIANO FACENDO! POTREBBE MANDARE ALL’ARIA I NOSTRI PIANI! LORD TREEZOR!”.

Ma Treezor non ascoltava.

E così come era iniziato, lo spettacolo di auree di Gohan e Piccolo finì.

Così come le loro trasformazioni.

Piccolo era ora decisamente più grosso e muscoloso di prima, le antenne che puntavano verso l’alto, il colore della pelle arancione e gli occhi rossi, con un aura arancione che lo circondava.

Gohan invece era rimasto pressochè lo stesso se non per dei particolari: i suoi capelli si erano allungati verso l’alto, il ciuffo sulla fronte si era allungato a sua volta ed erano di color grigio chiaro, con i suoi occhi di color rosso dalla pupilla nera ed era circondato da un aura magenta.

Queste erano rispettivamente le forme Orange di Piccolo e Beast di Gohan.

I soldati, Hang compreso, indietreggiarono di vari passi, intimiditi dall’aspetto e dalla potenza di quelle forme, mentre Treezor pareva più che intrigato.

“Oh, questa sì che è nuova.” Disse Treezor sorridendo lievemente “Questo non è nei ricordi del mio predecessore. Siete davvero diventati più forti dall’ultima volta che lo avevate incontrato.”.

“Esattamente Treezor” disse Gohan stringendo i denti “E ora preparati… perché te la faremo pagare tra per aver ucciso mio padre!”.

Treezor semplicemente sorrise mettendosi in posizione di combattimento “Davvero? Fatevi avanti, allora.”.

E detto questo Gohan e Piccolo si lanciarono contro Treezor che is lanciò a sua volta contro di loro.


Vegeta quasi rise quando vide alcuni dei soldati di Treezor lanciarsi al loro inseguimento.

Occuparsi di loro insieme ai suoi compagni fu la cosa più facile mai fatta, sopratutto dopo che si trasformò in Super Saiyan.

Così facendo aveva reso le cose più veloci e aveva permesso a tutti di loro di raggiungere in poco tempo il palazzo di Dende.

“Ciò che è successo… è terribile…” disse il guardiano della Terra con tristezza e paura nella sua voce , osservando i Guerrieri Z uno ad uno “E mi state dicendo che Gohan e Piccolo sono rimasti indietro ad affrontare quel clone di Freezer… quel Treezor?”.

Crilin annuì, stringendo i pugni “Non sappiamo quanto a lungo resisteranno! Dovremmo essere lì ad aiutarli!”.

“Finiremmo solo per essere ucciso.” Sospirò Trunks “Ci hanno mandato qui in modo da poter pianificare un contrattacco… qualsiasi cosa… mentre loro tengono occupato quel mostro.”.

“Non sentite le loro auree?” Fece Yamcha “Sono aumentate! Significa che Gohan e Piccolo si sono trasformati in quelle forme che hanno ottenuto durante quel combattimento contro il Fiocco Rosso! Hanno almeno una possibilità di vittoria!”.

“Mph. Stanno solo prolungando le cose.” Disse Vegeta con fare serio “Treezor è un clone di Freezer, ricordi? E in questo momento si trova nella sua prima forma. Ha molte altre trasformazioni a portata di mano, dunque Gohan e Piccolo potrebbe non avere possibilità se decidesse di trasformarsi.”.

Yamcha deglutì, mentre gocce di sudore cominciarono a cadere dalle fronti di tutti i presenti: aveva ragione.

Dunque che fare?

“Dovremo riportare in vita Kakaroth.” Disse Vegeta con le braccai incrociate.

“Riportarlo in vita?” Ripetè Ub che fino a quel momento era rimasto in silenzio, processando tutto ciò che era successo.

“Mph, vero tu non lo sai. Devi sapere, ragazzo, che esistono sfere capaci di esaudire qualsiasi desiderio. Persino portare in vita i morti.”.

“Cosa?! D-davvero?!” Disse Ub guardando gli altri per conferma, i quali semplicemente annuirono.

“Tuttavia… per farlo dovremo usare le sfere del drago dei namecciani” continuò Vegeta guardando verso l’alto “Kakaroth è stato già portato in vita con le sfere della Terra, dunque le sfere di Namek sono la nostra unica possibilità.”.

“Namek?” Chiese Ub, ancor più confuso.

“È il mio pianeta d’origine.” Rispose Dende facendosi avanti “è un pianeta molto lontano da qui, ma con quelle sfere potrete riportare in vita il tuo maestro senza problemi.”.

“Se è davvero così lontano… come facciamo a raggiungerlo?” Chiese però Ub.

“Non possiamo utilizzare un astronave. Ci metteremmo troppo tempo. Dobbiamo riportare in vita Goku in fretta!” Disse Crilin “Quindi l’unico modo per arrivare su Namek il più velocemente possibile è solo utilizzando il teletrasporto!”.

Gli sguardi dei presenti si spostarono su Ub che capì immediatamente dove volessero andare a parare.

“Prima che me lo chiediate… sì, il maestro Goku mi ha insegnato la tecnica del teletrasporto. Tuttavia non conosco le aure di alcun namecciano, dunque non potrei neanche teletrasportarmi lì.”.

“Allora ci rimane un unica soluzione.” Sospirò seccato Vegeta “Quando mi andai ad allenare sul pianeta Yardrat quando Moro minacciò di attaccare la Terra, oltre alla Fissione Forzata dello Spirito impaurai anche la tecnica del teletrasporto, proprio come Kakaroth. Mi ero ripromesso di non utilizzare mai più quella tecnica dopo averla utilizzata per arrivare qui sulla Terra, ma ora come ora la situazione lo richiede. Userò io il Teletrasporto per portarci su Namek.”.

“È un ottima idea, Vegeta!” Disse Crilin sorridendo.

“Aspettate!” Disse Goten mentre tristezza si fece strada nei suoi occhi “Mia madre… deve sapere di quanto è successo a mio padre… qualcuno glielo deve dire… e ci sono pure mio fratello e Piccolo he stanno a trattenere Treezor. Qualcuno dovrà rimanere per aiutarli in caso di pericolo. Quindi io… io rimarrò qui!”.

La cosa sembrò prender di sorpresa i vari presenti, ma dopo vari attimi di silenzio Trunks si fece avanti dicendo “Se tu rimarrai qui, sappi che resterò con te. Col cavolo che lascerò il mio migliore amico da solo!”.

Anche Ub si fece avanti “Resterò anche io. Così quando avrei bisogno userò il mio teletrasporto per raggiungere gli altri su questo Namek. Conosco le vostre aure, quindi quando arriverà il momento userò quelle per raggiungervi.”.

Goten guardò entrambi con un sorriso grato sul volto “Grazie mille ragazzi.”.

I vari presenti si scambiarono degli sguardi, per vedere se tutti fossero d’accordo su quella decisione, e alla fine fu Vegeta a parlare “Molto bene, così sia. Prima che ci raggiungiate, tuttavia, prendete dei Senzu da Kari. Non si sa mai.”.

Goten, Trunks e Ub annuirono e iniziarono a volare via, mentre Vegeta si voltò verso i rimanenti dei Guerrieri Z “Voi tre, invece, mettete le vostre mani sulle mie spalle. Dovrò concentrarmi dato che non ho usato questa tecnica per anni, ma non sarà troppo difficile.”.

Crilin, Tenshinan e Yamcha annuirono e misero le proprie mani sulla schiena di Vegeta, il quale mise il dito indice e medio della mano destra sulla fronte, mentre Dende li osservava preoccupato “Buona fortuna ragazzi.” disse.

“Non preoccuparti, Dende.” Gli sorrise Crilin “Ce la faremo.”

Passarono alcuni secondi, in cui Vegeta si concentrò per avvertire le auree dei namecciani e la fine…

*FSHH*.

Vegeta si teletrasporto con i suoi tre compagni.

Dende rimase in silenzio a fissare il punto in cui si trovavano per qualche secondo, per poi osservare verso l’alto.

“Buona fortuna, ragazzi.” disse.

Ignaro dell’unico soldato di Treezor sopravvissuto alla furia di Vegeta poco prima, che aveva osservato il tutto in silenzio.


Il volo di Goten, Trunks e Ub verso la casa del primo avvenne in completo silenzio.

Che c’era da dire, dopotutto?

Tutto stava succedendo così in fretta, e Goten non sapeva neanche come dire alla propria madre che suo padre era morto.

Goku era tornato da poco, e il sentire che era morto sarebbe stato devastante per Chichi.

Certo, lo avrebbero riportato in vita con le sfere del drago (o almeno ci avrebbero provato) ma ciò non toglieva che sarebbe stato doloroso sapere della sua dipartita.

Atterrarono finalmente dinanzi alla casa di Goten, con quest’ultimo che avanzò verso la porta e con Trunks e Ub che rimasero indietro.

Goten prese un profondo respiro e bussò alla porta.

Chichi la aprì immediatemnet, l’espressione speranzosa che aveva in volta che sparì completamente quando vide solamente Goten e, dietro di lui, Trunks e Ub.

“Goten…?” Mormorò la donna “Dove… dove sono tuo padre e tuo fratello? Che è successo?”.

Goten tirò un altro profondo respiro, per poi guardare sua madre con tristezza “Mamma… papà… papà è stato ucciso. È morto.”.


Gohan doveva ammetterlo: le cose stavano andando molto bene ora.

Con lui nella sua forma Beast, aiutato da Piccolo nella sua forma Orange stavano riuscendo a dare del filo da torcere a Treezor.

Quest’ultimo schivò a malapena un pugno di Piccolo, ma fu immediatamente intercettato da un calcio allo stomaco datogli da Gohan che lo lanciò via di vari metri.

Treezor riuscì a fermarsi giusto in tempo, per poi lanciarsi all’attacco e tentare di colpire Gohan con una codata ma il mezzo sian gliela presa e lo lanciò direttamente contro Piccolo che, con un potente pugno, lo colpì al volto lanciandolo nuovamente via e facendolo rotolare al suolo.

I soldati di Treezor non poterono non osservare il tutto con sguardi scioccati: il loro imperatore stava venendo battuto.

Hang strinse i pugni, furioso e terrorizzato: sarebbe davvero finita così? Davvero il loro impero avrebbe avuto un vita così breve?

Treezor si rialzò, ma non ebbe neanche il tempo di ricomporsi che Piccolo gli si era lanciato contro, colpendolo al petto con un calcio che lo lanciò in aria e proseguì poi col prendergli subito la gamba destra e a lanciarlo contro Gohan che si lanciò nuovamente contro Treezor colpendolo al petto con un pugno, facendogli sputare saliva e rimandandolo verso Piccolo.

Il grosso namecciano rispose subito con l’alzare entrambi i pugni in aria e colpire Treezor alla testa facendolo impattare verso il suolo creando di conseguenza varie crepe.

Piccolo poi affiancò subito Gohan, mentre Treezor tentava di rialzarsi..

“Ora Gohan!” Urlò Piccolo mettendo entrambe le mani sopra la testa con i palmi che puntavano verso Treezor.

Gohan capì immediatamente cosa aveva in mente.

Assunse la stessa posizione di Piccolo e i due gridarono con tutto il fiato nei loro polmoni “MASENKO!”.

Ed entrambi spararono raggi di energia gialli contro Treezor che si era appena alzato.

“LORD TREEZOR!” Urlò Hang insieme al resto dei soldati verso il loro signore, che fu colpito da entrambi i colpi nell’esatto momento in cui si era rialzato.

Ci fu un enorme esplosione in cui i soldati di Treezor dovettero coprirsi gli occhi, e quando li riaprirono vi era un enorme colonna di fumo dove il loro imperatore si trovava.

Hang strinse i denti e dalla rabbia e guardando verso Gohan e Piccolo si aspettò di vederli sorridere trionfanti, ma invece li vide con sguardi seri… e quasi increduli.

“Piccolo, lo senti…?” Chiese Gohan.

Piccolo annuì “Sì, Gohan. Treezor è ancora vivo.”.

E infatti, la colonna di fumo si dissipò subito mostrando Treezor ancora vivo.

Aveva le braccia incrociate dinanzi a sé per difendersi dai colpi lanciati contro di lui… colpi che non gli avevano fatto quasi niente, eccetto per qualche graffietto.

“Che mostro…” mormorò Gohan mentre Treezor tolse le sue braccia da dinanzi a sé, per osservare i suoi avversari. Ciò che sorprese maggiormente i due fu una cosa: il sorriso compiaciuto di Treezor.

“Ben fatto voi due, dico davvero. Siete davvero eccezionali ed incredibilmente forti. Il mio predecessore faceva male a sottovalutarvi. Con queste vostre forme siete decisamente più forti di me… beh, di me in questa forma ad essere più precisi.”.

Gohan e Piccolo si irrigidirono.

Proprio come immaginavano.

“Sapete, da quando sono ‘nato’ non ho mai avuto la possibilità di trasformarmi e vedere le mie forme. Dunque questa sarà la prima volta per me” continuò a spiegare Treezor mentre allargava le braccia e le gambe “Vi devo ringraziare. Siete i primi a costringermi nel dovermi spingere al prossimo livello.”.

Detto ciò un enorme aura circondò Treezor, mentre la terra iniziò a tremare, costringendo tutti i presenti ad indietreggiare.

Gohan e Piccolo sbarrarono gli occhi, sentendo la potenza di Treezor aumentare, mentre quest’ultimo urlava e la sua trasformazione cominciava.

“Dobbiamo fermarlo!” Urlò Gohan sparando sfere di energia insieme a Piccolo contro Treezor, ma l’energia rilasciata dalla sua trasformazione distruggeva immediatamente le sfere senza che neanche lo toccassero.

Le ferite ricevute fino a quel momento guarirono, mentre iniziò ad aumentare d’altezza, con i muscoli che si ingrandivano leggermente , con le corna che diventavano più lunghe e si curvavano verso l’alto.

Finora a Gohan e Piccolo sembrava in tutto e per tutto la seconda forma di Freezer… ma ciò che accadde subito dopo fece subito cambiare idea ai due guerrieri.

Le pupille negli occhi di Treezor sparirono lasciandoli del tutto bianchi e la sua bocca e il suo naso furono coperte da una maschera formata dalla stessa materia dell’armatura naturale bianca che copriva il suo corpo.

A fine trasformazione l’aura intorno Treezor sparì e il clone si calmò mentre tutti, compresi Hang e il resto dei soldati, lo osservavano con assoluto terrore.

“LA sua aura… è qualcosa di spaventoso…” mormorò Piccolo mentre Gohan potè solamente annuire con gli occhi spalancati.

Treezor si toccò il volto tastandosi la maschera mentre osservava il suo corpo con interesse “Dunque questa è la mia seconda forma? Decisamente differente rispetto a quella del mio predecessore” puntò poi lo sguardo verso Gohan e Piccolo che indietreggiarono di qualche passo “Molto bene. Son Gohan e Piccolo… vediamo quanto forte sono in questa forma… e come ve la cavate contro di essa.”.

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Capitolo 6
*** Il terrore aumenta! Ecco la seconda forma di Treezor! ***


Dragon Ball Power

Capitolo 6: Il terrore aumenta! Ecco la seconda forma di Treezor! 

Chi Chi piangeva.

Piangeva come non aveva mai fatto prima.

Goku.. il suo Goku… era morto.

Certo, non era la prima volta che accadeva.

Ma non cambiava il fatto che faceva male. Così male. Avere sfere magiche che potevano riportare qualcuno in vita non poteva certo calmare il dolore di qualcuno che aveva appena perso un proprio caro, sopratutto ora che la Terra era nuovamente in pericolo a quanto gli era stato appena detto da Goten, il quale la teneva tra le sue braccia per confortarla al suo meglio.

Questo fino a quando non avvertì un enorme potenza.

Tremò al solo sentirla, proprio come fecero Trunks e Ub i quali spalancarono gli occhi.

“G-Goten…?” Mormorò Chi Chi sentendo il figlio tremare “Che succede?”.

“Questa potenza…” mormorò Goten interrompendo l’abbraccio con la madre mentre guardava fuori dalla finestra con terrore.

“Treezor?!” Disse Ub egualmente terrorizzato “La sua aura…”.

“È aumentata a dismisura!” Continuò Trunks stringendo i pugni “è come se… se…”.

“Se si fosse trasformato…” finì Goten arrivando alla stessa conclusione dei suoi due compagni.

“Oh no…” disse Chi Chi mentre altre lacrime cominciavano a scendere dai suoi occhi “Goten… avevi detto… che Gohan e Piccolo erano rimasti lì a combatterlo, vero…?”.

Goten e i suoi due compagni sbarrano gli occhi ancor di più.

Oh no.


Questa era la terza volta.

La terza volta che era morto.

Goku pensò che la cosa sarebbe sembrata quasi divertente se non fosse stata per la situazione critica che stava appena avvenendo.

Dopo essere morto si era ritrovato nell’ufficio di Re Enma e, dopo avergli spiegato brevemente la situazione, gli era stato concesso di raggiungere Re Kaioh col suo teletrasporto.

“CHE COSA?!” Esclamò la divinità dopo aver sentito la breve storia di Goku “Un clone di Freezer?! Sei stato ucciso da lui?!”.

“Esatto, Re Kaioh” annuì Goku puntando un dito verso la sua aureola sulla testa “Quel Treezor… è incredibilmente forte. Ho bisogno di allenarmi per quando lo affronterò nuovamente.”.

“Dunque è per questo sei qui.”.

“Esattamente.” Annuì Goku.

“E cosa intendi con ‘prossima volta’? Sei già sicuro che verrai riportato in vita?”.

“Ne sono sicuro, Re Kaioh. Conosco i miei amici: staranno trovando un modo per tenermi occupato e per portarmi in vita. Probabilmente usando le sfere del drago.”.

“Suoni parecchio calmo per essere morto,”.

“Re Kaioh, questa è esattamente la terza volta che muoio. Dopo un pò uno se ne fa l’abitudine.” Riuscì a ridacchiare Goku, seppur la preoccupazione fosse pur sempre presente nel suo tono di voce.

E come poteva non essere preoccupato dopotutto?

I suoi amici… la sua famiglia… erano tutti in pericolo contro Treezor.

Certo con Vegeta, Gohan e Piccolo ancora vivi le possibilità per loro di vincere non erano nulle, ma Treezor era ancora nella sua prima forma. Poteva trasformarsi come Freezer, quindi chissà quanto potente poteva diventare considerando quanto forte era nella sua prima forma?

Tuttavia c’era qualcosa che lo faceva pensare.

Aveva notato come Treezor si comportasse in maniera del tutto differente da Freezer nonostante fosse il suo clone.

Freezer era sempre stato incredibilmente sadico e malvagio, anche nel suo modo di combattere.

Treezor sembrava… diverso. Non combatteva con malvagità e poi lui stesso glielo aveva detto: non voleva combatterlo perché aveva ereditato il rancore di Freezor (e pareva che non lo avesse ereditato affatto), ma per testare le sue abilità… per vedere quanto forte fosse.

I suoi pensieri furono interrotti da un brivido che gli attraversò tutto il corpo.

Puntò il suo sguardo verso un punto non preciso, con Re Kaioh che lo guardava preoccupato.

“Goku? Tutto bene?” Chiese la divinità preoccupata.

Goku rimase in silenzio a cercare di capire cosa stesse sentendo… l’energia che in quel momento gli pareva di aver sentito.

Un brivido di terrore gli attraversò tutto il corpo quando capì cosa fosse.

“Oh no…”.


Gohan e Piccolo restarono fermi ed in silenzio a fissare Treezor nella sua nuova forma, la paura che si faceva strada nei loro corpi.

La potenza di Treezor era aumentata esponenzialmente, era qualcosa di assolutamente mostruoso.

“Gohan…” mormorò Piccolo “Ascolta attentamente. Dobbiamo attaccare Treezor insieme se vogliamo avere una minima possibilità di batterlo. Al mio segnale… attacchiamolo!”.

“Sì!” Rispose Gohan annuendo.

Passarono altri interminabili secondi i cui nessuno fece nulla, con i soldati di Treezor che osservavano il tutto in completo silenzio e con le bocche spalancate.

Anche se non potevano avvertire le auree potevano capire che Treezor era diventato decisamente più forte, potevano ben sentirlo nelle loro ossa.

Poi dopo vari altri attimi di silenzio…

“AHHHHHHHHHH!”.

Piccolo e Gohan lanciarono urla di battaglia mentre si lanciavano all’attacco verso Treezor, il quale rimase fermo senza fare assolutamente niente.

I due Guerrieri Z sparirono subito dopo esser arrivati dinnanzi a Treezor e riapparirono dietro di lui, pronti a colpirlo con potenti pugni.

Tuttavia non ne furono capaci.

Treezor, semplicemente, colpì entrambi al volto con entrambi i pugni per poi voltarsi di scatto e prenderli entrambi per le gole.

“GACK!!!!” Dissero entrambi, soffocando.

Treezor li lanciò immediatamente via per poi lanciarsi a sua volta a gran velocità verso di loro.

Colpì Piccolo allo stomaco con una forte ginocchiata che lo lanciò al suolo, poi si lanciò contro Gohan prendendolo per il volto e facendolo sbattere al suolo così forte che il mezzo Saiyan sbalzò in aria lanciando un grido soffocato, ma non potè far altro dato che Treezor lo colpì al petto col proprio piede facendolo sbattere al suolo e creando varie crepe.

“GUAHHHH!!!!” Urlò dal dolore Gohan.

“Gohan!” Urlò Piccolo una volta rialzatosi, lanciandosi immediatamente all’attacco e circondando la vita di Treezor con entrambe le braccia per fare un suplex e far sbattere l’avversario a terra.

Tuttavia non ne ebbe la possibilità.

Treezor si liberò con facilità, procedendo poi col colpire con la parte posteriore della sua testa la fronte di Piccolo, facendolo indietreggiare. 

Treezor si voltò poi immediatamente per appoggiare la propria mano sul centro di Piccolo, sparando un raggio di energia che lanciò via il namecciano e facendolo urlare dal dolore.

“GAAAAAAHHHHHH!!!!!” Urlò finendo contro un enorme roccia che esplose al contatto col namecciano e il raggio sparato da Treezor.

“PICCOLO!” Urlò Gohan riuscendosi a rialzare dato che Treezor aveva a tolto il proprio piede dal suo petto.

Iniziò a sparare sfere di energia contro il clone, creando di conseguenze esplosioni a contatto col suo corpo.

Tuttavia Treezor sembrava non farsi niente.

Infatti si voltò verso Gohan ed iniziò ad avanzare verso di lui.

I vari attacchi generarono un enorme colonna di fumo che rendeva impossibile vedere ciò che era successo a Treezor… anche se Gohan aveva il tremendo sospetto che non gli sarebbe piaciuta la risposta.

E infatti così fu.

Treezor uscì dalla colonna di fumo senza alcun tipo di danno, pretendo Gohan per la faccia con una delle sue mani e alzandolo per aria.

“GAKH!” Disse Gohan preso di sorpresa.

Treezor iniziò a colpirlo ripetutamente allo stomaco con il pugno libero, facendo urlare dal dolore Gohan e fu sul punto di colpirlo con un ennesimo pugno quando un esplosione alla schiena lo interruppe.

Si voltò vedendo Piccolo ancora in piedi e con il braccio destro puntato verso di lui: gli aveva a sparato una sfera di energia per impedirgli di attaccare Gohan… e distrarlo.

Infatti Gohan approfittò di questo momento di distrazione per mettere le mani al centro del proprio volto con le dita aperte urlando “TAIYOKEN!!!!!”.

Una luce intense venne generata da Gohan che accecò non solo Treezor ma anche tutti i suoi soldati.

“Che diavolo…?!”.

“Non ci vedo!”.

“Che cosa ha fatto?!”.

Queste erano le frasi dette principalmente dai soldati, mentre Treezor lasciò andare Gohan per mettere entrambe le mani dinnanzi ai suoi occhi “I miei occhi! Che… cosa ha fatto?!”. Disse il clone.

Gohan approfittò di ciò per volare accanto a Piccolo, il quale, aveva messo il dito indice e medio della mano destra sulla sua fronte, caricando il suo Makakankosappo.

“Gohan, colpiamolo insieme ora che è distratto! Forza!”.

“Sì!” Disse Gohan portando entrambe le braccia indietro e unendo i palmi, iniziando a caricare la sua Kamehameha.

“Ka… me… ha… me…”.

“Makanko…”.

“HAAAAAAAAAAA!!!!!!” Urlò Gohan portando le mani in avanti e sparando il suo attacco.

“SAPPOOOOOOO!!!!!!” Urlò invece Piccolo portando in avanti la mano destra e sparando l’omonimo attacco.

A Treezor e ai suoi soldati ritrò in tempo la vista per vedere i due attacchi essere lanciati verso il primo, che non riuscì nemmeno a schivare venendo colpito.

Ci fu un enorme esplosione a cui i soldati non poterono far altro ma fissare con occhi spalancati.

Era finita?

Quei due attacchi… avevano ucciso il loro imperatore?

Gohan e Piccolo respirano pesantemente, osservando l’enorme colonna di fumo causata dall’esplosione dei due attacchi.

Passarono vari interminabili secondi.

Finché alla fine il fumo si dissipò mostrando Treezor ancora vivo e senza alcuna ferita.

Gohan e Piccolo sbarrarono gli occhi e sussultarono, mentre i soldati di Treezor esultarono.

Hang sorrise, seppur stesse sudando per via dello spavento avuto nel veder Treezor esser colpito, pensando “La potenza di Lord Treezor è straordinaria… non c’è nulla di cui preoccuparsi. L’ascesa del nostro impero è assicurata!”.

Treezor osservò i due guerrieri Z in silenzio e, anche se non si poteva vedere a causa della sua maschera, pareva impressionato “Niente male. Niente male davvero, Son Gohan e Piccolo. Siete davvero forti, vi faccio le mie congratulazioni. Tuttavia…”.

Sparì e, a grandissima velocità, apparì dinnanzi ai due terrorizzati guerrieri “… non potete battermi.” Concluse Treezor prendendo Piccolo alla gola con la mano destra e Gohan per la gamba con la sua coda.

Sbatté entrambi violentemente a terra, facendoli urlare dal dolore, per poi sbatterli l’uno contro l’altro poi si voltò e li lanciò via facendoli sbattere nuovamente a terra.

“GUAHHHH!!!!” Urlarono entrambi, il colpo così forte che finirono per esser sbalzati in aria mentre Treezor sparò d entrambe le mani delle sfere di energia che colparono entrambi i Guerrieri.

I colpi causarono delle potentesi esplosioni che lanciò via sia Gohan e Piccolo, che caddero al suolo feriti ed esausti, tornando alle loro forme basi.

Hang sorrise e, guardando Treezor, disse “Mio signore! Ottimo lavoro! Ora però dovete ucciderli subito, ora che ne avete l’occasione.”.

Treezor osservò per qualche secondo Hang per poi ripuntare il suo sguardo sui corpi riversi al suolo di Gohan e Piccolo, puntando verso di loro la mano destra “La battaglia contro di voi è stat divertente, Son Gohan e Piccolo. Tuttavia devo eliminarvi. Addio.”.

Fu sul punto di sparare su di loro un ultima sfera di energia che li avrebbe uccisi, ma…

*FSHH*.

Un rumore sopra di lui gli fece alzare la testa vedendo Goten, Ub e Trunks sopra di lui.

“PRENDI QUESTO!!!!” Urlò Goten iniziando a sparare sfere di energia sul clone insieme a Trunks, mentre Ub volò a gran velocità verso Gohan e Piccolo.

Una volta atterrato accanto a loro, mise una mano sulla schiena di Piccolo mentre si caricò Gohan sulla spalla sinistra, procedendo pi col mettere il dito indice e medio della mano sinistra sulla sua fronte.

“Goten! Trunks! Andiamocene, adesso!”.

I due mezzi Saiyan smisero il loro assalto: quegli attacchi avevano generato così tanto fumo che avrebbe distratto Treezor abbastanza per mettere loro di andarsene.

Volarono a gran velocità verso Ub e misero le loro mani sulla sulla schiena e così facendo Ub potè subito teletrasportarsi via con Goten, Trunks, Gohan e Piccolo.

Treezor uscì dal fumo senza alcuna ferita, osservando il punto in cui si trovano prima i suoi avversari e assalitori.

“Dannazione, se ne sono andati!” Disse Hang avvicinandosi a Treezor col resto dei soldati.

“Dove saranno andati, Lord Treezor?” Chiese uno dei soldati.

“Non ne ho idea” fu la semplice risposta del clone, il quale era quasi felice del fatto che Gohan e Piccolo fossero stati salvati. Combatterli gli aveva fatto solo crescere il desiderio di affrontarli nuovamente.

“LORD TREEZOR!” Una voce distante attirò l’attenzione del clone e dei suoi soldati, che puntarono gli sguardi verso un unica direzione vedendo uno dei soldati mandati a uccidere Vegeta e gli altri volare verso di loro.

“Ah, sei qui. Dove sono i tuoi compagni?” Chiese Treezor quando il soldato atterrò dinanzi a lui.

Il soldati fece dei passi indietro, intimidito dalla nuova forma di Treezor essendo questa la prima volta che la vedeva ma prese coraggio e disse “M-morti, mio signore… sono stati uccisi da Vegeta… io sono l’unico sopravvissuto.”.

“E sei tornato qui senza finire il lavoro?!” Disse Hang furioso, mentre Treezor non sembrava affatto innervosito dal fatto che questo soldato non avesse neanche provato a uccidere gli altri Guerrieri Z.

“M-mi perdoni generale… m-ma so dove sono diretti Vegeta e i suoi compagni!”.

“Oh? Davvero?” Chiese Treezor incuriosito.

“Che stai aspettando? Dillo!” Disse Hang.

Sia lui che Treezor erano impazienti di sapere dove fossero diretti, ma per motivi diversi.

Hang perché voleva eliminarli una volta per tutte.

Treezor perché voleva affrontarli.

“Sono… sono andati su Namek per usare le sfere del drago e riportare in vita Son Goku!”.

“Che cosa?!” Disse Hang scioccato come il resto dei soldati.

Eccetto per Treezor.

“Riportarlo… in vita…?” Mormorò.

Riportare in vita Son Goku.

Se ci fossero riusciti… avrebbe potuto affrontarlo al suo massimo. Alla sua massima potenza!

“Mio signore!” Disse Hang rivolto a Treezor “Dobbiamo subito andare su Namek! Dobbiamo fermarli prima che riportino in vita Son Goku!”.

“Fermarli…” mormorò Treezor.

Non voleva farlo.

Voleva lascar loro fare e avere l’occasione di combattere Goku ancora una volta.

“Signore!” Richiamò ancora una volta Hang.

Treezor lo guardò per qualche secondo per poi sospirare “Così sia. Soldati. Tornate tutti sull’astronave… prossima fermata: Namek.”

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Capitolo 7
*** Arrivo su Namek! Inizia la ricerca delle sfere del drago! ***


Dragon Ball Power

Capitolo 7: Arrivo su Namek! Inizia la ricerca delle sfere del drago!

*FSHH*.

Il rumore del teletrasporto tirò Chi Chi fuori dai suoi pensieri di preoccupazione quando vide Ub, Goten e Trunks apparire con Gohan e Piccolo feriti e privi di sensi nel soggiorno.

“GOHAN!” Urlò la dona mentre i due venivano messi sdraiati sul divano “Oh no, non ditemi che…”.

“Non preoccuparti mamma” disse Goten tirando fuori i Senzu “Staranno bene in un battibaleno!”.

Detto questo prese due Senzu dal sacchetto e li mise nelle bocche dei due guerrieri svenuti Chee, inconsciamente, ingoiarono i fagioli magici.

In un lampo le loro ferite guarirono completamente e le loro energia ritornarono, ed aprirono gli occhi per guardarsi intorno “Siamo… vivi…” mormorò Piccolo dopo aver visto che non erano più sul campo di battaglia e alzandosi dal divano insieme a Gohan.

Lo sguardo di di quest’ultimo si sportò invece verso la madre, la quale, era rimasta in silenzio a fissare il tutto con le lacrime agli occhi “Mamma…” tentò di dire Gohan ma fu interrotto da Chi Chi stessa che si gettò su di lui per abbracciarlo, con le lacrime che continuavano a scenderle dagli occhi.

“Oh Gohan, grazie al cielo! Non… non posso immaginare che sarebbe successo se anche tu fossi morto. Non dopo…” e si fermò lì, piangendo.

Gohan ricambiò l’abbraccio della madre, cercando di consolarla in ogni modo mentre il resto dei residenti della casa rimanevano in silenzio a vedere la scena senza sapere che cosa dire.

“Goku… Goku è morto… non… non posso immaginare che avrei fatto se avessi perso o te o Goten…” disse Chi Chi tra i singhiozzi.

“Mi… mi dispiace tanto, mamma…” disse semplicemente Gohan stringendo a sé la madre, lasciando che si sfogasse.

Fu Goten alla fine ad intervenire “Non preoccuparti, mamma. Abbiamo la situazione sotto controllo.”.

“Di cosa stai parlando, Goten?” Chiese Piccolo confuso.

“Mio padre e gli altri si sono teletrasportati su Namek” spiegò Trunks “Il loro piano è di utilizzare le sfere del drago di quel pianeta per riportarlo in vita.”.

Il volto di Chi Chi sembrò illuminarsi a ciò. 

“Quindi gli altri sono già su Namek? Stanno già cercando le sfere del drago?” Chiese Gohan.

Ub annuì “Esattamente. E pianifichiamo di raggiungerli col mio teletrasporto.”.

“COSA?!” Disse Chi Chi staccandosi da Gohan e guardando Goten, Trunks e Ub “Non se ne parla affatto!”.

“Mamma…” tentò di dire Goten ma fu interrotto dalla madre,

“No Goten! Non lo permetterò affatto! Ho già perso Goku per la terza volta! Non permetterò che né tu” indicò Goten “né tu” indico Gohan “Andiate su Namek! Non… posso perdere anche voi… non posso…” e si rimise a piangere.

Gohan e Goten si avvicinarono alla madre “Mamma…” disse il primo “Non preoccuparti.”.

“Già” annuì Goten “Andrà tutto bene. Sembrerà tutto il contrario, ma fidati… ce la faremo e torneremo qui tutti vivi. Fidati di noi.”.

Chi Chi guardò entrambi i suoi figli per poi tirare un sospiro, un lieve sorriso che le appariva in volta “Ah… non posso proprio farvi cambiare idea, eh?”.

Entrambi i figli sorrisero “Per niente. Siamo teste dure.” Disse Gohan.

“Come te e papà, no?” Sorrise Goten e facendo ridacchiare la madre, facendola calmare un pò.

“Allora abbiamo un piano” disse Piccolo con le braccia conserte “Tuttavia rimane solo un problema.”.

“E sarebbe?” Chiese Chi Chi guardando verso il namecciano.

“Treezor” iniziò a spiegare Piccolo “La sua forza è qualcosa di spaventoso. È riuscito a sconfiggere me e Gohan nelle nostre forme più potenti e non oso immaginare quanto forte possa essere una volta nella sua forma finale. Anche se riportassimo in vita Goku non sappiamo come occuparci di lui.”.

“Papà si starà sicuramente allenando da Re Kaio” disse Gohan “Lo conosco. Lo conosciamo tutti. A quest’ora si troverà sul suo pianeta ad allenarsi per diventare più forte quando verrà riportato in vita.”.

Piccolo annuì “Non hai tutti i torti, Gohan. Tuttavia anche se si allenasse fino al momento della sua resurrezione non sappiamo se sarà abbastanza forte. Hai visto tu quanto forte fosse Treezor. Lo stato in cui siamo finiti durante il nostro combattimento contro di lui è prova di ciò.”.

“Forse…” annuì Gohan “Ma dobbiamo avere speranza in mio padre.”.

Piccolo semplicemente annuì dicendo “Io sono pronto per andare su Namek. Voi invece?”.

Il resto dei guerrieri si guardarono per qualche secondo per poi annuire.

“Lo sono.” Annuì Ub.

“Ci puoi scommettere!” Disse Trunks.

“Ovviamente.” Disse Gohan.

“Mai stato così pronto.” Disse infine Goten.

E mentre Ub si preparava per il teletrasporto e Piccolo e Trunks appoggiavano le mani sulla sua schiena, Gohan e Goten guardare loro madre per dare i loro saluti.

“Vi prego… state attenti…” disse Chi Chi ai propri figli che l’abbracciarono.

“Non preoccuparti mamma. Ti abbiamo fatto una promessa, no?” Disse Gohan.

“Sì! Torneremo qui tutti sani e salvi, vedrai!” Disse poi Goten.

I due si staccarono dalla madre e si avvicinarono a Ub appoggiando le loro di mani sulla sua schiena.

“Bene. Ora cercherò l’energia di Vegeta in modo da raggiungere Namek.” Disse Ub per poi concentrarsi qualche secondo alla ricerca dell’energia del principe. 

Poi…

“Trovato!” Disse Ub “Si parte!” E detto questo si teletrasporto via insieme a Gohan, Goten e Piccolo lasciando Chi Chi da sola nella sua casa.

“Mi raccomando… state attenti…” disse la donna.


Trenta minuti prima…

Vegeta si era ripromesso di non usare mai più la tecnica del teletrasporto dopo la minaccia di Moro, ma considerata la situazione disperata era necessario riutilizzarlo.

Era un pò arrugginito con quella tecnica avendola usata una sola volta, ma ciò non significava che sarebbe stato impossibile arrivare su Namek.

Infatti, subito dopo aver utilizzato il teletrasporto, lui e il suo gruppo si ritrovarono in un villaggio molto famigliare: il villaggio dell’anziano Moori.

L’arrivo del gruppo non passò inosservato ai Namecciani che subito puntarono i loro sguardi verso di loro.

“Oh, è uno dei Saiyan con i terrestri.” Disse uno di loro sorridendo.

I Namecciani si avvicinarono al gruppo dando loro il benvenuto con Moori che si avvicinò con un sorriso “Benvenuti, amici. Ne è passato di tempo dall’ultima volta.”.

“Potete ben dirlo.” Disse Crilin sorridendo, mente Yamcha e Tenshinan si guardavano intorno incuriositi: dopotutto questa era la prima volta che vedevano Namek.

“Anziano Moori” disse Vegeta facendosi in avanti e annuendo rispettosamente “è un piacere vedervi.”.

Moori sorrise “Posso dire lo stesso, Saiyan. Che cosa vi porta qui?”.

Vegeta tirò un sospiro “Cattive notizie, purtroppo. Il nostro pianeta è stato attaccato da Treezor, un clone di Freezer.”.

“Un clone di Freezer?!” Disse sorpreso Moori con gli altri namecciani presi alla sprovvista da una tale notizia.

Vegeta annuì “Esatto. Lui e il suo esercito hanno attaccato il pianeta e hanno ucciso Kakaroth, Son Goku.”.

“Che tragedia…” disse Moori con genuino dispiacere nella sua voce “Se questo Treezor è riuscito a battere Son Goku… allora deve essere estremamente forte.”.

“Proprio così.” Annuì Vegeta.

“E scommetto che siete qui per le sfere del drago, vero?”.

“Esattamente. Abbiamo bisogno delle sfere del drago per riportare in vita Kakaroth. Abbiamo bisogno di lui per affrontare Treezor e impedirgli di commettere danni irreparabili.”.

Moori annuì “Certamente. Faremo tutto il necessari o per aiutarvi. Fortunatamente” schioccò le dita e un namecciano corse verso una casa “Abbiamo già una sfere del drago a disposizione.”.

Il namecciano uscì dall’abitazione con in mano la sfera e la portò dinnanzi a Vegeta che la prese “Ogni villaggio ha almeno una sfera. Vi auguriamo buona fortuna.”.

“Grazie mille anziano Moori” annuì Vegeta che poi spostò lo sguardo verso i suoi compagni “Andiamo.” Disse e si alzò in volo seguito a ruota dagli altri.

“Forse avremmo dovuto prendere il drago radar per cercare le sfere.” Disse Tenshinan.

“Non era necessario. Avete sentito l’anziano, no? Le sfere si trovano in almeno ogni villaggio. Con la nostra velocità riusciremo a trovare in fretta i villaggi e, di conseguenza, anche le sfere.”.

“Non hai tutti i torti.” Disse Crilin.

“Forza, sbrighiamoci.” Disse infine Vegeta aumentando la velocità e evento seguito a ruota dai suoi tre compagni terrestri.

Nei venticinque minuti successivi i quattro erano impegnati a cercare il prossimo villaggio per la seconda sfera, ma al momento non avevano trovato ancora niente.

“Cavoli, questa pianeta sembra più grande di quanto lo sia in realtà.” Disse Yamcha tirando un sospiro.

“Quanto manca al prossimo villaggio?” Chiese poi Tenshinan.

“Non molto” rispose Vegeta “Ma prendiamo un attimo una pausa.”.

Detto questo i quattro scesero a terra per riposarsi un attimo: dopotutto in pochissimo tempo era capitato di tutto, tra l’arrivo di Treezor e la morte di Goku.

Avevano certamente bisogno di un attimo di pausa per riprendersi dalla montagna russa di emozioni che avevano provato in poco tempo.

D’un tratto, dinnanzi a loro, apparirono cinque volti famigliari.

“Gohan! Goten!” Disse Crilin.

“Ub!” Disse Yamcha.

“Piccolo!” Disse Tenshinan.

“Trunks.” Disse infine Vegeta.

“Ehilà” salutò Ub “Come va, ragazzi?”.

“Come sta andando la ricerca delle sfere?” Disse Piccolo facendosi avanti.

“Finora ne abbiamo solo una” rispose Vegeta mostrando la sfera “Siamo vicini al prossimo villaggio. Pensiamo che lì troveremo la prossima sfera.”.

“Capisco.” Annuì Piccolo.

“Quindi queste sono le sfere del drago…” mormorò Ub osservando la sfera in mano a Vegeta “è bella grossa. Sono così anche sulla Terra?”.

“Nah, sulla Terra sono decisamente più piccole” spiegò Crilin “Ma devi vedere quanto sono grosse le Super Sfere del drago.”.

“Le Super sfere del drago?”.

“Oh sì. Sono enormi, grosse quanto un pianeta.”.

“S-stai scherzando?!” Esclamò Ub sbarrando gli occhi all’idea di tali sfere.

“Ahahah, nah per niente.” Rise divertito Crilin alla reazioni di Ub, che causò qualche risata da parte dei presenti o al massimo un sorrisetto da parte di Vegeta e Piccolo.

“Come stavano andando le cose sulla Terra?” Chiese Tenshinan.

“Male” sospirò Gohan “Io e piccolo ci siamo trasformati nelle nostre forme più potenti per battere Treezor… ma non è servito.”.

“Come sarebbe a dire?!” Chiese scioccato Yamcha.

“Stavamo riuscendo a metterlo alle strette… ma si è trasformato nella sua seconda forma ed è riuscito a batterci con facilità.” Spiegò Piccolo.

“È riuscito a battervi solo con la sua seconda forma?!” Disse scioccato Crilin.

Vegeta dirignò i denti: a quanto pare Treezor  era più potente di quanto avessero immaginato.

“Ok, basta riposarsi.” Disse Vegeta riportando a sé l’attenzione degli altri e facendoli riprendere dal loro shock “Ci siamo riposati abbastanza. Ripartiamo. Non c’è tempo da perdere!”.

Tutti annuirono e si alzarono volo, iniziando a dirigersi verso il prossimo villaggio.

Il tempo stringeva.


Goku in quel preciso istante si stava allenando sotto l’occhio vigile di Re Kaio.

Stava volando in aria a dare calci e pugni all’arai immaginandosi un combattimento contro Treezor. 

Colpiva e schiavi colpi immaginari ed iniziò a caricare una Kamaehameha per poi spararla.

L’attacco di energia fece una curva ad U per tornare dal suo creatore e Goku mise dinnanzi a sé le proprie mani per bloccare il suo colpo, che lo fece indietreggiare di qualche metro finché non estinse come una fiamma.

Goku tra un sospiro, mentre apriva e chiudeva le proprie mani e poi se le guardò.

“Dovrò allenarmi più duramente” pensò “Ho sentito l’aura di Treezor aumentare esponenzialmente sulla Terra… deve essersi trasformato e se non era la forma finale ciò in cui si era evoluto, allora significa che dovrò allenarmi ancora di più.” Strinse il proprio pugno “Ce la metterò tutta!”.


Nel mentre l’astronave di Treezor si stava avvicinando al pianeta Namek.

L’astronave, quando fu rubata, fu modificata in modo da poter essere più veloce di qualsiasi altra astronave di Freezer, dunque poteva raggiungere qualsiasi pianeta più velocemente e in meno tempo di qualsiasi astronave di Freezer.

Treezor rimaneva in silenzio nella sua stanza personale ad osservare l’infinità delle spazio.

Si mise poi ad osservare la mano destra:  tutta questa potenza nella seconda forma… e non aveva ancora visto di cosa era capace nelle prossime.

Poteva solo immaginare quanto potente potesse diventare… non vedeva l’ora di mettere alla prova le sue abilità contro i guerrieri della Terra.

Certo, Hang avrebbe voluto che lui li uccidesse subito… ma Treezor non voleva farlo.

Voleva misurarsi con loro, vedere quali fossero i suoi limiti contro di loro… la sola idea gli metteva un incredibile eccitazione addosso.

E se avessero riportato in vita Son Goku… tanto meglio.

Voleva affrontarlo di nuovo.

“Lord Treezor.” Disse un soldato entrando nella sua stanza e mettendosi sull’attenti.

“Sì?”.

“Siamo quasi arrivati sul pianeta Namek, signore.”.

“Perfetto. Grazie per avermi avvisato. Puoi andare.”.

“Sì signore!” Disse il soldato andandosene, mentre Treezor continuava ad osservare le stelle e lo spazio fuori dalla finestra.

Non vedeva l’ora di arrivare

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Capitolo 8
*** Inizia una corsa contro il tempo: Treezor arriva su Namek! ***


Dragon Ball Power

Capitolo 8: Inizia una corsa contro il tempo: Treezor arriva su Namek!

In un villaggio i vari Namecciani erano occupati nelle loro attività, la tranquillità che regnava serena nel loro villaggio e gli unici rumori erano le risate dei bambini namecciani che giocavano tra loro e il chiacchierare di altri Namecciani.

Tali rumori furono ben presto sopraffatti dal rumore di più di un individuo che volava nella loro direzione e, puntando tutti i loro sguardi verso il punto da cui provenivano i rumori, videro con stupore i Guerrieri Z arrivare verso il loro villaggio volando.

I guerrieri della Terra atterrarono nel villaggio mentre i vari namecciani gli si facevano intorno, alcuni che li riconoscevano ed altri invece no.

“Benevnuti” disse l’anziano di quel villaggio “Riconosco alcuni di voi. Siete i guerrieri della terra che tante volte ci hanno salvato in tempi di crisi.”.

Vegeta annuì mentre si faceva avanti “Proprio così. Ci perdoni per l’arrivo inaspettato, anziano, ma veniamo con brutte notizie.”.

“Da quanto siete frettolosi e dal fatto che abbiate una sfera del drago” disse l’anziano mentre puntava per un secondo lo sguardo verso la sfera tra le mani del Saiyan “Solitamente queste due cose vogliono dire che ci sono guai in arrivo.”.

“Purtroppo sì. KAkarot, il saiyan che voi conoscete come Goku è stato ucciso, e stiamo raccogliendo le sfere del drago per riportarlo in vita. Abbiamo bisogno della sfera in vostro possesso.”.

L’anziano annuì gravemente “Capisco. Non ho alcun motivo di dubitare della vostra parole. Se siete davvero così in fretta, non vi tratteremo oltre” disse mentre uno dei namecciani portava la sfera del villaggio ai Guerrieri, e suddetta sfera fu presa d Crilin “Andate ora. E vi auguriamo la massima della fortuna.”.

Vegeta annuì, ringraziando l’anziano e partì subito in volo seguito dai suoi compagni.


Nel mentre Treezor si trovava ancora ad osservare in silenzio dall’oblò ciò per cui era venuto.

Il pianeta Namek.

Eccolo lì.

Il pianeta dove gli alleati di Son Goku erano andati per usare le sfere del drago per riportarlo in vita.

Atraverso i ricordi ereditati da Freezer sapeva che questo non poteva essere il pianeta Namek originale, andato distrutto nel primo scontro che ebeb con Goku. A quanto pare era stato ricreato sempre grazie all’ausilio delle sfere, ed era alquanto curiosa di metterci piede per la prima volta nella sua abbastanza breve vita.

Hang entrò nella stanza, chinando il capo “Mio signore. Siamo finalmente arrivati sul pianeta Namek.”.

“Ho notato.” Rispose semplicemente Treezor mentre la sua astronave si faceva vicina al pianeta, sempre più vicina con ogni secondo che passava.

E poi, alla fine, atterrò.

Sorrise da sotto la maschera. 

Era finalmente arrivato.


I guerrieri Z si fermarono di colpo, gli occhi che si sbarravano e si voltarono di scatto verso un punto non ben precisato.

Lo avevano avvertito tutti.

Quell’aura.

Lui era qui.

“Oh no… non ditemi che…” tentò di dire Yamcha.

“Treezor è qui!” Dirigo i denti Tenshinan.

“Ma com’è possibile?!” Disse incredulo CRilin.

“Già, come mai è qui? Sa che siamo venuti qui per resuscitare Goku? Se sì, come diavolo ha fatto a saperlo?!” Gli fece eco Trunks.

Vegeta strinse un pugno “Non ha importanza. Ciò che importa, al momento, è che Treezor è qui, e sicuramente per una cosa sola: impedirci di riportare in vita Kakarot, quindi comincerà a cercare le sfere del drago a sua volta! Non abbiamo tempo da perdere, quindi faremo così: ci divideremo in due gruppi, e così saremo capaci di cercare e prendere le sfere più velocemente!”.

“Mi sembra una buona idea” annuì Piccolo.

“Sì, sono d’accordo.” Disse la sua Gohan.

“Molto bene. Allora ci divideremo così: Gohan, Piccolo, Yamcha e Tenshinan. Voi verrete con me.” Disse Vegeta mentre osserva quelli che aveva appena citato, per poi puntare lo sguardo verso quelli che non aveva ancora chiamato “Crilin, Trunks, Goten e Ub voi, invece, sarete il secondo gruppo. Dovremo cercare i villaggi più velocemente di prima, e in caso ognuno dei due gruppi finisse per incontrare dei soldati di Treezor non fatevi problemi a combatterli. Ma se in caso ognuno di noi finisse per incontrare Treezor stesso dobbiamo evitare di affrontarlo. Dovremo allontanarci il più velocemente possibile da lui, dobbiamo evitare uno scontro contro di lui il più a lungo possibile se c’è la possibilità.”.

“E se invece non ci fosse altra scelta? SE l’unica cosa rimasta da fare fosse combatterlo?” Chiese però Ub, con della rabbia presente nella sua voce.

Era chiaro che se anche c’era la possibilità di riportare in vita Goku, Ub era ancora furto nei confronti di Treezor per aver ucciso il suo maestro.

Vegeta rimase in silenzio.

Sinceramente voleva evitare lo scontro diretto contro Treezor, almeno al momento.

Il fatto che solo nella sua seconda forma fosse riuscito a battere Gohan e Piccolo nelle loro forme più potenti, che erano alla pari a lui e a Goku nella loro massima potenza, era qualcosa di scioccante. E il fatto che come Frezzer avesse delle forme in più rendeva la prospettiva di uno scontro contro di lui ancor più senza speranza.

Vegeta sospirò “Prega che non sia necessario.”.

Tutti risposero a quell’affermazione con del semplice silenzio.

“Ora basta chiacchiere. Dividiamoci. Una volta che uno dei due gruppi avrà recuperato abbastanza sfere si riunirà con l’altro. Intesi?”.

Tutti annuirono.

“Bene. Buona fortuna a voi quattro.” Disse Vegeta al secondo gruppo.

“Anche a voi.” Annuì Crilin al primo gruppo.

E detto questo i due gruppi iniziarono a volare in direzioni diverse.


Nel mentre, un villaggio era sotto attacco.

Sotto attacco da Treezor e i suoi uomini.

A dir la verità Treezor non voleva affatto iniziare una ricerca delle sfere del drago.

VOLEVA che i guerrieri della Terra trovassero le sfere per riportare in vita Goku, così da poterlo raffrontare ma Hang aveva comunque indetto le ricerche anche se Treezor aveva chiaramente espresso di non volere iniziare.

Lo aveva alquanto infastidito.

Ma non aveva detto niente.

I Namecciani osservavano lui e i suoi soldati alcuni con paura, altri con rabbia mentre suddetti soldati puntavano contro di loro le loro armi o le loro mani pronti a sparare dei raggi di energia al minimo cenno di una rivolta.

L’unico che non mostrava alcuna ostilità nei confronti dei namecciani fu Treezor che si fece avanti iniziando a parlare “Salve namecciani. Il mio nome è Treezor. Perdonate l’intrusione, ma… siamo qui perché siamo in cerca di qualcosa. Siamo in cerca delle sfere del drago. Sappiamo che ne avete una qui. Vorrei… ce la consegnaste.” Disse anche se non voleva affatto nessuna di quelle sfere.

L’anziano di quel villaggio, stringendo i denti dalla rabbia rispose “La nostra sfera del drago? Non non ne abbiamo alcuna, mostro! Abbiamo già avuto a che fare con uno come te in passato e l’abbiamo spostata via dal villaggio proprio per evitare che cose del genere accadessero di nuovo!”.

Treezor fu sul punto di rispondere ma Hang lo interruppe “Pensi di fregarci, namecciano? I nostri scooter possono rilevare le sfere, e ne abbiamo rilevata una proprio qui! Quindi non provare a bluffare… perché sappiamo la verità!”.

Treezor osservò storto Hang anche se nessuno sembrò notarlo. Il fatto che la maggioranza delle volte parlasse al posto suo gli dava sui nervi, e il fatto che stava parlando ai namecciani in maniera così aggressiva quando avrebbe preferito risolvere le cose con più calma non aiutava nemmeno.

“Generale.” Disse Treezor attirando su di sé gli occhi di Hang “Se non le dispiace… vorrei parlare io.”.

Hang semplicemente annuì compiendo dei passi indietro.

“Ascoltate” disse Treezor rivolto ai namecciani “Io non ho nulla contro di voi. Ed infatti preferirei che ciò non finisse in uno spargimento di sangue inutile. So bene che avete avuto problemi in passato col mio predecessore e che proviate astio nei suoi confronti per quanto abbia fatto, ma vi prometto che se consegnerete la vostra sfera del drago non vi verrà fatto alcun male.”.

L’anziano gli rispose, dirignando ancora i denti “Freezer disse la stessa cosa. Sappiamo tutti come andò a finire. Come facciamo a sapere che non ci ucciderai una volta che ti avremo dato ciò che vuoi?”.

‘Ciò che vuole Hang.’ Avrebbe voluto correggerlo Treezor ma si trattenne e continuò a parlare “Capisco da dove arrivi la vostra diffidenza. E anche se la mi parola non valga niente per voi, vi assicuro che non sono il mio predecessore. E se ci darete la sfera nessuno vi farà del male. Ce ne andremo dal villaggio e vi lasceremo in pace.”.

I vari namecciani rimasero in silenzio a fissarsi senza sapere cosa dire o afre.

Alla fine tutti presero la stessa decisione anche senza aver bisogno di parlare.

Presero la sfera, tenuta fino a quel momento nascosta e la porsero a Treezor il quale la prese per osservarla per bene. LA diede poi a Hang dicendo “Molto bene. Uomini andiamocene.”.

I vari presenti, sia namecciani che soldati, sbarrarono gli occhi stupiti da ciò. 

Davvero avrebbe risparmiato gli abitanti di quel villaggio?

Tutti pensavano che stesse mentendo.

“Ma… signore…” disse Hang “Non dovremmo…”.

“Ucciderli? No.” Rispose Treezor “Ho promesso loro che li avrei risparmiati. Ed è ciò che sto facendo. Ora andiamo.” E cominciò ad avanzare per uscire dal villaggio.

I vari soldati, Hang compreso, si guardarono tra loro in silenzio per poi seguire il loro imperatore, lasciando confusi i vari namecciani che non sapevano come rispondere a quanto era appena accaduto.

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Capitolo 9
*** A difesa dei Namecciani! Crilin, Trunks, Goten e Ub alla riscossa! ***


Dragon Ball Power

Capitolo 9: A difesa dei Namecciani! Crilin, Trunks, Goten e Ub alla riscossa!

Il gruppo composto da Crilin, Trunks, Goten e Ub continuo a volare verso il villaggio i cui abitanti stavano avvertendo l’aura, con espressioni nervose dipinte sui loro volti.

Non gliene si poteva fare una colpa, dopotutto.

Stavano avvertendo l’aura di Treezor muoversi, così grande e potente che faceva quasi tremare i quattro guerrieri.

“… riusciremo a vincere, stavolta?” Chiese Goten tutto d’un tratto.

I suoi tre compagni puntarono lo sguardo verso di lui. “Che intendi dire, Goten?” Chiese Trunks confuso.

Goten sospirò “Insomma… abbiamo visto di cosa è capace Treezor. Abbiamo sentito direttamente da Gohan e Piccolo quanto forte sia nella sua seconda forma. E a quanto pare ha altre trasformazioni in serbo. Se è riuscito a battere Gohan e Piccolo, che sono forti quanto papà e Vegeta, nella sua seconda forma allora… mi fa dubitare se stavolta vinceremo come siamo riusciti in passato.”.

Questo suo ragionamento fu accolto da un pesante silenzio.

Silenzio che fu interrotto da Crilin “No, Goten. Vinceremo anche stavolta. Stanne certo!” Disse quelle parole con assoluta convinzione, mettendo in mostra il suo miglior sorriso di sicurezza anche se si potevano notare gocce di sudore per via del nervosismo del momento.

“Sì!” Disse la sua Ub “Non ho combattuto insieme a voi prima d’ora. Diavolo, questa è la prima volta che affronto una cosa del genere. Ma sono sicuro che vinceremo! Riporteremo in vita il maestro Goku e, insieme a lui, batteremo Treezor!”.

“Sì Goten! Vinceremo anche stavolta! Vedrai!” Disse la sua Trunks.

Goten guardò i suoi compagni con stupore: nonostante si potesse notare il nervosismo nelle loro voci e nei loro volti, nonostante avessero visto e sentito di ciò che era capace Treezor… loro erano sicuri che alla fine, nonostante tutto, sarebbero riusciti anche a vincere questa ennesima battaglia con un nemico all’apparenza inarrestabile.

Goten riuscì a sorridere, un sorriso nervoso come quello sui volti dei suoi compagni, e annuì “Sì! Avete ragione ragazzi! Noi…”.

In esplosione in lontananza interruppe le parole del giovane guerriero che, insieme ai suoi compagni, puntò lo sguardo verso il punto da cui proveni l’esplosione è videro una colonna di fumo ergersi da quello che pareva essere un villaggio namecciano.

“Oh no…” fu tutto ciò che Crilin riuscì a dire prima di partire a gran velocità verso quel villaggio, seguito a ruota dai suoi compagni.


Treezor osservava con la fronte corrugata uno dei suoi uomini che aveva appena sparato un raggio di energia ad alcuni dei Namecciani del villaggio in cui si trovavano in quel momento.

Come la scorsa volta, aveva chiesto ai Namecciani di consegnare la sfera del drago e, in cambio, li avrebbe lasciati in pace.

Stavolta, tuttavia, sembrò che i Namecciani di questo villaggio non gli credessero.

Infatti, alcuni di loro si erano lanciati all’attacco contro di lui. Intendeva semplicemente metterli KO senza ucciderli, ma uno dei suoi uomini li aveva uccisi prima che potesse fare qualcosa.

“Avevo detto di non uccidere nessuno.” Disse Treezor al suo uomo, gli occhi mezzi chiusi, chiaramente irritato a quanto appena accaduto. Poteva sentire i pianti di alcuni Namecciani nell’aver visto alcuni dei loro guerrieri essere uccisi, ma al momento era del tutto concentrato sul suo guerriero.

“Lo so, mio signore… ma io…”.

“Niente ma.” Lo interruppe Treezor, il tono severo mentre si avvicinava a lui. Il sottoposto, di conseguenza, indietreggiò di qualche passo, comprensibilmente intimorito mentre i suoi compagni osservavano il tutto in silenzio.

Goten, Trunks, Crilin e Ub, nel mentre, atterrarono dietro una collinetta dinnanzi al villaggio. Crilin dovette ammettere quanto fosse ironica la cosa, dato che lui e Gohan si ritrovarono in una situazione praticamente uguale a questa la prima volta che arrivarono su Namek tanti anni prima. Osservarono con rabbia silenziosa I cadaveri dei guerrieri Namecciani, e videro come Treezor si stava avvicinando in modo minaccioso a chi li aveva uccisi.

“Signore loro vi stavano attaccando e…”

“E me ne sarei occupato personalmente. Li avrei fatti svenire invece di ucciderli. Gli ordini erano chiari: non uccidere nessuno. E se c’è UNA cosa che me e il mio predecessore abbiamo in comune è questa: non mi piace quando gli ordini non vengono eseguiti.”.

Con una velocità incredibile, Treezor punto un dito contro il soldato e sparò un raggio di energia che gli trapassò il petto, uccidendolo all’istante, il corpo privo di vita che cadde al suolo. 

Il resto dei soldati, Hang compreso, sbarrarono gli occhi dallo shock mentre Treezor ritornò ad osservare i Namecciani “Le mie… scuse” disse “Avevo ordinato ai miei uomini di non attaccare. Non era mia intenzione. Ora le cose possono andare così: o ci date la sfera del drago per evitare ulteriori perdite, oppure non ce la date e le cose potrebbero andare male. E preferirei la prima opzione che la seconda.”.

I vari Namecciani si guardarono in silenzio per vari interminabili secondi. L’anziano del villaggio si fece avanti con sguardo grave ‘Molto bene, avrete la nostra sfera. Ma se proverete poi a ucciderci, sappiate che non ci faremo ammazzare senza combattere.”

Treezor annuì rispettosamente “Avete la mia parola.”.

L’anziano guardò un altro dei suoi guerrieri facendogli cenno di andare a prendere la sfera, e mentre ciò accadeva un piccolo namecciano, con addosso la tunica del guerriero, osservava il tutto con denti stretti.

“Dobbiamo fare qualcosa!” Mormorò Goten “Si prenderanno una delle sfere! E chi dice che non uccideranno i Namecciani una volta presa la sfera?!”.

“Se Treezor ha ucciso quel suo soldato per aver ucciso dei guerrieri Namecciani, dubito che gli altri soldati proveranno a fare altrettanto. Ma restiamo pronti in caso tutto vada a rotoli!” Disse Crilin con fare grave.

Il guerriero namecciano, nel mentre, ritornò dinnanzi a Treezor con la sfera “Tienila, Demone. Ora lasciaci in pace!” Disse con rabbia mal contenuta.

Treezor prese la sfera annuendo “Sarà fatto.” Disse e si voltò, pronto ad andarsene.

“FERMO!”. 

Una giovane voce urlò, attirando l’attenzione dei vari presenti, terrestri inclusi. Il piccolo namecciano guerriero si fece avanti con pugni stretti dicendo “Davvero lasceremo andare questo mostro con la nostra sfera?!”.

“Jinga che stai facendo? Torna subito qui!” Disse l’anziano del villaggio.

I terrestri osservavano ciò che stava accadendo con occhi sbarrati “Che cosa sta facendo quel piccoletto?!” Mormorò Trunks.

“Non è il momento giusto per fare l’eroe! Torna indietro!” Mormorò a sua volte Ub mentre Goten stringeva i pugni in silenzio.

Treezor restò in silenzio a fissare il namecciano, Jinga, dirigersi verso di lui “Non ti permetterò di andartene via con uno dei nostri più importanti tesori!”.

“Jinga, no!” Lo richiamò ancora l’anziano.

“Sarò ancora piccolo! Non sarò ancora bravo a combattere! Ma io sono un futuro guerriero Namecciano! E non ti permetterò di andartene via dopo quanto è successo qui e ora!”.

Treezor rimase in silenzio per altri interminabili secondi “Sei coraggioso, piccolo namecciano” disse infine “mi dispiace per quanto accaduto ai guerrieri del tuo villaggio. Ho punito il mio soldato che ha osato ignorare i miei ordini, come hai potuto ben vedere. E dunque ora lasceremo questo villaggio e voi in pace.”.

Jinga dirignò i denti “Pensi davvero che basti ciò a farti perdonare?!”.

“No.”.

Jinga strinse i pugni “Te la farò pagare maledetto!” D’un tratto volò a gran velocità verso Treezor “MALEDETTOOOOOOOO!!!”.

“JINGA NO!” urlò l’anziano, mentre Mask puntò una mano contro il piccolo namecciano: sapeva che Treezor aveva detto di non uccidere nessun namecciano, ma quel mocciosetto aveva osato parlare in quel modo provo di rispetto al suo signore e, per giunta, lo stava attaccando. Doveva essere punito per ciò.

Goten vide tutto ciò accadere. E non riuscivo a trattenersi. 

DOVEVA fare qualcosa.

“NO!” urlò mentre volò a gran velocità contro Mask.

‘GOTEN NO!” Urlò Trunks, mentre Crilin imprecò, gettandosi subito dietro Goten, seguito a ruota da Ub e infine da Trunks.

Le urla di Goten attirarono le attenzioni di tutti i presenti, con Jinga che fermò il suo volo, e Mask che fermò dallo sparare il suo attacco per puntare lo sguardo verso il punto da cui provenì l’urlo, ricevendo un pugno in piena faccia da Goten che, immediatamente dopo aver fatto ciò, si pose dinnanzi ai vari Namecciani insieme a Crilin, Trunks e Ub.

“Loro sono…”

“Sì, i terrestri!”

“Sono proprio loro!”

Furono le frasi dette dai vari Namecciani, mentre Jinga osservava stupito l’arrivo dei famosi eroi che salvarono Namek innumerevole volte, da esseri malvagi come Freezer e Moro.

“Tu… moccioso…!” Ringhiò Mask rialzandosi dopo il colpo ricevuto, mentre Treezor osservò i nuovi arrivati.

“Ah, siete qui dunque. Dovevo immaginare che ci saremmo rincontrati.” Disse.

“Esatto! Ora dacci subito quella sfera, Treezor!” Disse Ub stringendo i pugni.

Treezor fu quasi sul punto di dire sì. Voleva davvero affrontarli, misurarsi con loro, ma fu interrotto da Hang ancor prima che potesse parlare “Potete scordarvelo, insetti! Mio signore! Dobbiamo andarcene da qui!”.

Treezor lo fissò per attimi che larverò interminabili mente Hang continua a a sparare ordini “Mask! Tu resta qui insieme ad alcuni dei soldati ad occuparti di loro! Io e il resto dei soldati ce ne andremo insieme a Lord Treezor e con la sfera!”.

Mask sorrise da sotto l’elmo “Sarà fatto, generale!”.

“Mio signore!” Disse nuovamente Hang mentre si alzava in volo insieme agli altri zolfai “Dobbiamo andare!”.

Treezor rimase in silenzio per vari attimi, per poi infine iniziare a volare via pure lui.

“No! Non ve lo permetteremo!” Disse Goten pronto a lanciarsi all’inseguimento, ma fu bloccato da Mask e il resto dei soldati.

“Dove credi di andare, piccoletto?” Rise Mask “Ora ve la vedrete con noi!”.


Sul pianeta di Re Kaio, nel mentre, Goku continuava ad allenarsi sotto i vigili occhi del Kaio.

Goku continuava a lanciare pugni e calci, immaginando uno scontro contro Treezor, ma ogni incontro immaginario finiva sempre con la sua sconfitta.

“Dannazione!” Pensò mentre si fermava per un attimo di allenare “di questo passo non sarò abbastanza forte quando arriverà il momento di affrontare Treezor.”

D’un tratto, una colonna di luce apparve sul pianeta, causando un enorme polverone.

“Ma che cos…!” Tentò di dire Re Kaio prima di tossire a causa del fumo, mentre Goku osservò con sguardo stupito la colonna di luce sparire. L’avrebbe riconosciuta ovunque.

“Da quanto tempo Goku.” Disse una voce famigliare.

“Vero. Solo che non ci saremmo mai immaginato che ti avremmo rincontrato in una situazione simile.” Disse una seconda voce, anch’essa famigliare.

Alla fine il fumo si dissipò, mostrando i due individui appena arrivati sul piccolo pianeta di Re Kaio: un certo dio della distruzione e il suo angelo.

“Lord Beerus! Whis!” Disse Goku.

Whis sorrise “Sembra che tu ti stia allenando, Goku. Hai bisogno di aiuto come i vecchi tempi?”.

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