Abbi cura di te

di Ronnie92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Abbi cura di te - Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Abbi cura di te - Parte 2 ***
Capitolo 3: *** Abbi cura di te - Parte 3 ***
Capitolo 4: *** Abbi cura di te - Parte 4 ***
Capitolo 5: *** Abbi cura di te - Parte 5 ***
Capitolo 6: *** Abbi cura di te - Parte 6 ***
Capitolo 7: *** Abbi cura di te - Parte 7 ***
Capitolo 8: *** Abbi cura di te - Parte 8 ***
Capitolo 9: *** Abbi cura di te - Parte 9 ***
Capitolo 10: *** Fine ***



Capitolo 1
*** Abbi cura di te - Parte 1 ***


Un dolore forte sa cambiarti la vita.
Sia esso spirituale o fisico, psicologico od emotivo,
un dolore forte cambia la prospettiva di ieri in una tutta nuova.

Potresti sentire forte il bisogno di fuggire via,
scappare dalla fonte del dolore, per avere un po’ di pace.
Allora provi a rintanarti in te stesso,
a reinventarti.

E dopo attimi che sembrano infiniti
accetti una scomoda verità:
Nessuno sa cambiare le cose come sa fare il dolore.

Sembra strano da dire,
da dirti, a te che ascolti…
Tu persona,
che ti sei persa nella realtà,
per risollevarti,
devi riuscire a concretizzare i tuoi sogni.
Belli o brutti che siano,
sono l’unica fonte di sollievo.

Per prenderti cura di te devi fare.
L’impotenza è spesso una  gabbia che avvolge,
mentre la volontà di risoluzione è la chiave di volta.

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Capitolo 2
*** Abbi cura di te - Parte 2 ***


Il dolore è chiave e piaga al contempo.
Spinge negli abissi più profondi,  e
ti allontana da te e dagli altri.

Scappare dal dolore, però,
non è un metodo efficace per avere cura di sé.

Per risolverlo
devi conoscere la fonte del male.

Il più delle volte la fonte del tuo male sei tu.
Per le cose più banali, o per i massimi sistemi.
Perché vuoi piacere agli altri,
vuoi concretizzare le tue ambizioni rapidamente,
essere al passo,
sentirti a tuo agio
con le tue scelte,
col tuo modo di vivere.

A volte potresti aver provato un dolore fisico,
inferto da sconosciuti, o peggio... Da chi ami.
O peggio ancora... Da te stesso.

Ma prima di affrontare il prossimo passo,
devi comprendere.
Tra un passo e l’altro vi è una infinità di azioni.
Rallenta il tempo e soffermati a pensarci.

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Capitolo 3
*** Abbi cura di te - Parte 3 ***


Comprendere il dolore
vuol dire fare un tuffo in un’acqua profonda,
in cui non vedi fondale,
vuol dire spingersi nelle ombre oscure della propria anima.
Puoi immergerti, ma non sai se e cosa tornerà a galla.

Ma questo è un sacrificio dovuto.
Solo quando si è in contatto con sé stessi
si capisce la radice del dolore.

Quello stesso dolore che ha annichilito la tua coscienza,
portandoti al di là del confine
che credevi fosse il limite invalicabile del tuo mondo.

Il dolore è un processo di adattamento alla vita,
alla relazione con gli altri.

Sa essere formativo quando ben dosato,
e distruttivo quando risulta senza controllo.

Potresti essere stato baciato dalla sorte,
e riuscire,
anche per un tratto,
ad essere il mondo di qualcuno.

Ma un’altra scomoda verità è che:
Per tutti gli altri potresti essere
come pulviscolo visibile in controluce,
perché non accettato nell’essenza...

Figurarsi apprezzati.

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Capitolo 4
*** Abbi cura di te - Parte 4 ***


Tutti hanno una propria percezione su ciò che dovresti essere.
Questo può causarti dolore.
Confrontare il tuo Io proiettato,
col tuo Io reale,
potrebbe essere
la fonte del dolore.

Ti dirò ciò che credo:
Non devi piacere a tutti,
nemmeno a te stesso,
al 100%.


Il 100% è un limite che la tua coscienza, l’essenza di te, non ha.


È come cercare di immaginare tutta l’aria presente in atmosfera.
Sai che esiste,
ma non ti rendi conto della vastità della cosa
ad occhi nudi.

Stessa cosa vale per il dolore che possiamo provare.

Pensi che non esista dolore più grande
di quello che provi ora...
Ma non è così.
Sbagli.

Al dolore,
alle sensazioni ed emozioni senza confini netti,
non vi è limite.

Nessuno può imporlo,
né a te, né agli altri.

Per questo proviamo dolore.
Perché anche se siamo fortunati,
anche se proviamo amore, gioia e felicità,
riusciamo ad essere polivalenti,
e a tenere tutto nello stesso scrigno,
che non ha confini,
e non ha muri tangibili.

Possiamo raccogliere dentro una immensità di cose.
Toccarne la profondità
aiuta a capire come stare meglio con sé stessi.

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Capitolo 5
*** Abbi cura di te - Parte 5 ***


Per superare i propri dispiaceri
è necessario sapere cosa vuol dire calma per sé.

Non per tutti stare bene
vuol dire avere assenza totale di dolore,
o assenza di pulsioni esterne negative,
o il raggiungimento di un equilibrio col proprio malessere.

Per me,
la calma,
è il riempitivo che allontana il dolore,
anche solo per un istante,
che lo sostituisce con qualcosa di talmente positivo
da oscurare totalmente il male.

Abbiamo figure d’esempio,
che idolatriamo,
che afferriamo con tutti i nostri sensi,
e tra le cui braccia  si dissolve
la nostra sofferenza.

Ma anche queste figure possono essere fonte di dolore.

Perché magari provano ad insegnare ad amare e ad amarci,
ad essere pronti a tutto per ottenere ciò che desideriamo.

Ma l’amore non si insegna,
così come non si insegna a desiderare.

Per questo dobbiamo sempre prima capire.

Capire...
Che dietro al dolore c’è un senso naturale di crescita.
Proviamo dolore per stare attenti,
per imparare che certe cose non
dovrebbero essere fatte in quel modo.

Provare dolore è un fondamentale atto di crescita.

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Capitolo 6
*** Abbi cura di te - Parte 6 ***


Capire che la sofferenza è una parte necessaria della vita è d’uopo.

Il perché spinge al come.
Il come spinge verso la risoluzione.
La risoluzione porta verso la calma.
La calma porta alla comprensione.
La comprensione porta all’accettazione e alla crescita.

Cosa fare quando abbiamo finalmente capito
che siamo esseri imperfetti che tendono verso?

Il mio obiettivo primario
non è l’effimera risoluzione del dolore,
ma la comprensione di esso.

Solo capendo il dolore...
Lo si accetta.

Una banalità è dire che essere umani non vuol dire sempre sentirsi Umani.
Il dolore sa stravolgere la realtà,
sa obnubilare la coscienza,
e costringe l’uomo alla sua essenza animale.

Per questo le strade di ognuno di noi
viaggiano su diversi binari,
perché ognuno capisce e accetta,
o non accetta,
le cose che gli capitano.

In base alle scelte, le strade possono riallacciarsi in vari nodi.

Sta a te capire come avere cure di te.
Nessuno può tracciare la tua strada.

Questa vita  è una guerra che perdiamo sempre.
Impariamo insieme a capirne la profondità,
e forse non sarà un gioco fine a sé stesso.

Aiutare gli altri ad accettare il dolore
può essere una prima espiazione per catartizzare il proprio.

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Capitolo 7
*** Abbi cura di te - Parte 7 ***


Viviamo in un mondo aut/aut.
Scegliere questo o quello
può indurci a soffrire.

Mamma o Papà?
Mare o Montagna?
Lei o Lui?
Essi o te stessa?
Loro o te stesso?
Amore o Amicizia?

In realtà navighiamo tra scale di grigi e colori magnifici,
che non riusciamo nemmeno a comprendere totalmente.

Potremmo accettare di non piegarci al dualismo,
e capire che quello stesso dualismo è fonte di dolore.
Dovremmo amarci, parlarci, avvicinarci,
soprattutto per vedere nuovi modi di amare e comunicare.

Spesso non capiamo ciò che cade all’esterno del nostro campo percettivo.

Ma per capire bisogna provare.
Per provare bisogna avere mezzi.
Per avere mezzi bisogna avere fortuna.

E quindi anche per prendersi cura di sé,
bisogna capire il dolore,
la fonte, la causa, il principio,
e trovare una risoluzione.

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Capitolo 8
*** Abbi cura di te - Parte 8 ***


La vita è un susseguirsi di eventi tristi e felici.

A decidere cosa sia giusto o sbagliato
è una moltitudine di fattori.

Alcuni dicono sia la morale comune.
Altri la volontà comune.

Ma cosa vuol dire comune?

Non abbiamo nulla in comune con gli altri.
Nulla.

Siamo simili nella carne, 
nella composizione.

Ma nell’essenza...
Siamo tutti prismi diversi.
Ed è fondamentale che sia così.
Perché siamo  unici.

Cosa vuol dire avere cura di sé?

A questo punto posso dire,
posso dirti,
ch non esiste una risposta univoca.

Vuol dire amarsi,
per chi necessita di amore.

Vuol dire perdonarsi,
per chi necessita di perdono.

Per ognuno ha un valore diverso.

Perché diverso non è male,
come spesso viene insegnato.

Diverso vuol dire opportunità,
approcciarsi al nuovo,
cambiare la propria prospettiva delle cose.

In fondo nessuno può insegnare nulla agli altri,
sul conoscere sé stessi,
su come interagire col proprio dolore.

Mi ritrovo qui a sparlare come valvola di sfogo,
perché altro non so fare per trovare un po' di pace.

Possiamo trarre la morale da ciò che necessitiamo.

Possiamo volerci prendere cura degli altri per curare noi stessi.
Possiamo volere che gli altri si prendano cura di noi.

Tutto quello che vogliamo dobbiamo poterlo concretizzare,
per concretizzare la nostra cura.

In fondo bene e male sono solo parole,
create ad hoc per generalizzare situazioni uniche.
Sono i fatti a concretizzare il significato di ogni cosa,
e siamo noi a dargli valore.

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Capitolo 9
*** Abbi cura di te - Parte 9 ***


Abbi cura di te,
aprendoti al cambiamento.

Abbi cura di te,
amandoti.

Perché gli altri ti ameranno come sapranno,
e non come desideri.
L’amore che puoi darti è una risoluzione al dolore.

Abbi cura di te,
sforzandoti.

Nessuno ottiene ciò che desidera solo volendolo.

Abbi cura di te,
capendoti.

Perché prima di tutto bisogna accettarsi.
Solo capendoti potrai aprirti al mondo,
all’amore e all’accettazione del dolore.

Impara a conoscere te stesso
e avrai cura di te.

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Capitolo 10
*** Fine ***


In fine siamo qui a trarre le conclusioni.
Ma, in realtà, una conclusione non esiste.
Esistono solo nuovi punti di partenza.

Spero che questo piccolo testo, così privo di fronzoli, possa entrare nella pelle di molti.
Spero vivamente che possa essere di sostegno a chi prova dolore.
Affinché possa essere una prova tangibile del fatto che il dolore tocca l'anima di tutti.

Non siamo mai del tutto soli.

Se abbiamo bisogno di aiuto, chiediamolo.
Se abbiamo necessità di supporto, pretendiamolo.


Nessuno è davvero solo a questo mondo,
nemmeno il granello di sabbia più piccolo.

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