RICOMINCIO DA ME

di Meddy80
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO I ***
Capitolo 2: *** PROLOGO ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO III ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO II ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO IV ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO I ***


NERIMA La palestra Tendo è ormai avviata e gli iscritti sono così numerosi che è stato necessario un ampliamento. Da quanto il Sensei Saotome la gestisce è andato tutto per il meglio, tutto come programmato ad eccezione però di una cosa: nessun matrimonio è stato celebrato, nessuna coppia lo gestisce insieme. Ranma ha ereditalo la palestra da Akane, lei l’ha ceduta lui prima di partire perché in cuor suo ha sempre saputo che lui sarebbe stato in grado di portarla in auge e soprattutto voleva realizzare il desiderio di Soun. Oggi Ranma non ha una moglie, non perché gli mancassero le opportunità, semplicemente non vuole legarsi definitivamente ad una donna. La Sua vita ora si svolge tra la palestra, gli allenamenti estenuanti con il maestro Happosai e le uscite con gli amici. Capitolo I Dopo un mese di estenuanti allenamenti e con la vittoria del grande torneo Ranma ha deciso di premiare i migliori dei suoi studenti con un viaggio al mare, facendo organizzare il tutto a Nabiki, ormai diventata segretaria ed organizzatrice di eventi della palestra Tendo/Saotome. In fondo chi meglio di lei per gestire le finanze! Il giorno della partenza era ormai arrivato e come al solito Ranma ha voluto fare un discorso ai suoi allievi, ricordandogli che non avrebbero comunque dovuto dimenticarsi gli allenamenti. Arrivati a Kamakura presero alloggio in una pensione del posto, nei pressi del mare. Una volta sistemati nelle loro camere, Ranma decise di esplorare il luogo, soprattutto le sue “ bellezze”. Si ritrovò al mare ed il suo sguardo si posò su una figura in riva al amre intenta ad ammirare il tramonto. Vedeva solo i suoi lunghi capelli che dolcemente le ricadevano sulla schiena ed il suo corpo fasciato in un abito bianco. Fece per avvicinarsi come attratto da quella figura ma sfortunatamente il suo amico Ryoga andò a chiamarlo. La serata per Ranma ed i suoi allievi si dimostrò piacevole, mangiarono al ristorante delle pensione e finirono a fare un giro alla festa del paese. Nei pressi di un piccolo chioso di zucchero filato non potè fare a meno di notare una ragazza con i capelli dai riflessi blu ed un tuffo al cuore lo colpi spaventosamente. Quella figura gli ricordava dolorosamente Akane , la sua Akane, che forse non poteva in acun modo definire Sua, dato che tra di loro non accadde mai nulla, tranne litigi ed insulti. Talmente perso nei suoi pensieri e nei suoi ricordi, non si rese conto che una cassa di sakè era posizionata proprio davanti ai suoi piedi così nel riprendere a seguire i suoi allievi, ci ruzzolò maldestramente sopra. Il suo piede era fortemente contuso e per tutta la sera venne preso in giro dai suoi allievi perché il grande maestro Saotome era stato distratto da una donna. Il giorno dopo Ryoga decise di accompagnare Ranma presso un studio medico, così da farlo controllare. Con molta riluttanza Ranma acconsentì. Giunti alla porta vennero accolti è per i due fu uno shock. Dopo anni di lontananza si ritrovarono una di fronte all’altro, senza riuscire a parlare. A toglierli dell’imbarazzo RyOga che assalì letteralmente Akane con i suoi saluti. Akane cercò di mostrarsi il piu’ professionale possibile, ma per lei fu una vera tortura. Il medico che vistò Ranma lo rassicurò delle proprie condizioni, ma una volta uscito di Akane nessuna traccia. Ranma fu assalito da mille paure, mille emozioni che pensava di aver ormai riposto nel profondo del suo cuore. Akane invece era in preda all’ansia e l’unica soluzione che aveva trovato nell’immediato è stata quella di scappare. Non sapeva come avrebbe potuto affrontare nuovamente il dolore, quel dolore. Ranma dal canto suo, decise di passare la giornata nella sua stanza, non sapeva cosa fare. Nel suo cuore stavano riaffiorando i ricordi, le emozioni, le sensazioni e soprattutto non sapeva se affrontare Akane. Lui il miglior combattente del Giappone aveva paura, paura di una donna. A nulla valsero le parole di Ryoga per sponarlo ad uscire a godersi la vacanza. Akane dal canto suo era disperata, pensava di aver dimenticato, pensava che la distanza che aveva posto tra di loro sarebbe stata sufficiente. Le lacrime correvano silenziosamente sul suo viso e sembravano non volersi fermare. Era ormai il tramonto e per cercare un po' si sollievo si diresse verso la spiaggia deserta ad ammirare il tramonto. Purtroppo per lei , non era l’unica a pensare di trarre sollievo da quella vista. Giunta in riva le onde iniziarono a solleticarle i piedi e poco dopo se lo ritrovò alle spalle. Fece per andarsene ma lui la fermò chiedendole di restare e solo in quel momento lei si perse un attimo nei suoi occhi. Anche lui era cambiato , ora era un uomo. Non potè fare a meno di ricordare , ricordare quando lo trovò addormentato nel letto con la nuova studentessa. La loro classe era in gita sul monte Fuji. Akane aveva capito da tempo che tra loro c’era una forte attrazione. Erano spesso insieme, si ritrovavano a studiare e a passare piacevoli giornate. A lei non erano rimaste che le briciole di quel loro strambo rapporto. Akane in quel momento capì di aver perso, aver perso l’unica persona che aveva veramente amato. Non fece alcuno scandolo, non sì infuriò, non fece nulla di nulla. Ranma da suo conto non negò, anche perché era impossibile. Avrebbe solo voluto spiegare ad Akane il suoi perché ma capì che non sarebbe servito a nulla. Tornati a casa dalla gita scolastica, Akane decise di dare una svolta alla sua vita, di rivedere le sue priorità. Senza dare spiegazioni dell’accaduto alla sua famiglia, decise di affidare la gestione della palestra a Ranma, con l’unico obbligo di non escludere mai le proprie sorelle dalla palestra. Ranma continuò a frequentarsi con la nuova studentessa per qualche mese, ma quando si rese conto che per lei non era assolutamente accettabile che il suo “uomo” si trasformasse in una donna, che il suo uomo si allontanasse per giorni solo per allenarsi, che il suo uomo non avesse lei come sua priorità, si rese conto di quello che aveva fatto. Aveva preferito donarsi ad una persona che rappresentava per lui la normalità, la tranquillità. Akane cercò di restare calma ed impassibile ma era difficile, estremamente difficile. Ranma proferì una sola parola “ Perdonami” e lei restò sorpresa. Ranma fece un profondo respiro e cercò di essere padrone della situazione. Iniziò parlandole con dolcezza, dicendole che voleva spiegare perché anni fa decise di andare a letto con letto con Saeko. Inoltre le disse che solo molto tempo dopo, quando aveva realizzato ciò che aveva fatto, aveva capito che il loro non era un rapporto basato su interessi reciproci, ma era dettato dalla foga del momento. Non era pentito di essere stato con lei, perché se non lo avesse fatto, forse non avrebbe realmente capito quello che voleva. Akane era li ad ascoltare e non proferiva parola. Forse ancora non realizzava che lui , proprio lui era difronte a lei. Ranma ha inoltre comunicato ad AKane che la palestra stava ottenendo ottimi risultati e proprio per questo era in vacanza con i suoi allievi. Ha voluto specificare che in questo momento lui era libero da legami sentimentali stabili perché con nessuna ha mai raggiunto la complicità e la gioia che c’era con Lei. A queste parole Akane sussultò impercettibilmente. Calato il silenzio tra di loro, Akane prese la parola e guardandolo incessantemente negli occhi riuscì solo a dire: “ Ranma, se tutto quello che hai detto fosse vero, non avresti impiegato anni a dirmi queste parole. Se non fosse stato per Nabiki, di certo oggi tu non saresti qui. Addio”. E così Akane lasciò la spiaggia ed un Ranma senza parole.

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Capitolo 2
*** PROLOGO ***


prologo
Eccola qui, in riva al mare mentre il sole comincia a tramontare e le tenui onde si infrangono sui suoi piedi.
I capelli sono ormai sono cresciuti, come lei del resto.
Ogni tanto la sua mente le gioca un brutto scherzo, le fa ricordare il passato che cerca disperatamente di dimenticare.
Ha imparato a cucinare, non è piu’ irruenta, e sicuramente non è piu’ un maschiaccio. L’unica cosa che non è stata in grado di fare è stato imparare a nuotare, purtroppo l’acqua non è il suo elemento.
Certo ha dovuto lavorare molto per smussare alcuni lati del suo carattere ma alla fine ha raggiunto i suoi obiettivi.
Vive a Kamakura in un piccolo appartamento in affitto vicino al mare, ed ogni volta che ne ha la possibilità si ferma ad ammirare la meravigliosa distesa d’acqua.
Sono anni ormai che ha abbandonato la sua Nerima, la sua casa i suoi amici ma non ha avuto scelta.
Non pratica piu’ le arti marziali così ha trovato lavoro come segretaria presso uno studio medico.
Nulla di impegnativo, nulla che la legasse in qualche modo al passato. Certo si allena per tenersi in forma, ma nulla di piu’.

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Capitolo 3
*** CAPITOLO III ***


Ranma portò Akane sulla spiaggia. Il rumore delle onde che si infrangevano sulla sabbia creavano una dolce melodia. Sapeva che doveva parlare, ma sembrava che tutto un tratto nessuna parola potesse essere d’aiuto. Akane dal canto suo cercava di dimostrarsi forte e fiera ma le sue mani non riuscivano a stare ferme. Ed ora eccoli li, occhi negli occhi, come tante volte in passato si erano ritrovati senza che nessuno dei due avesse il coraggio di parlare. Ranma però lo sapeva che da questo momento in poi si sarebbe dovuto comportare come l’uomo che diceva di essere ed iniziò quindi il suo racconto. Ha descritto ad Akane, con dovizie di particolari, tutto ciò che ha fatto per la palestra, i tornei viti, gli ampliamenti e soprattutto come ha trascorso la sua vita da quando lei è andata via. Non ha omesso nessun dettaglio della sua vita sentimentale neppure gli incontri fugaci sotto le coperte. Ha anche ammesso che vivere sotto lo stesso tetto con tutta la famiglia Tendo / Saotome non è poi il massimo. Le ha detto che entrambi i loro genitori cercano disperatamente di vederlo sposato con una donna pronta a sfornare un erede per la palestra, ma lui ogni volta chiude l’argomento con minacce o modi sgarbati. Dopo aver ascoltato le sue parole, Akane ha fatto la stessa cosa. Gli ha detto di aver interrotto la pratica delle arti marziali in quanto era stata a suo dire “allevata” solo per quello e non voleva più che gli altri scegliessero per lei. Ha inoltre raccontato che anche lei ha frequentato in maniera più o meso stabile dei ragazzi ma che alla fine nessuno di loro le avevano mai rapito il cuore. Quanto Ranma le chiese se fosse stata sua intenzione tornare a Nerima, lei con un sorriso amaro sul volto gli rispose che non sarebbe mai stato possibile. Soun, nel momento in cui Akane gli comunicò la decisione di andare via, le disse che poteva anche dimenticarsi di avere una famiglia ed una casa a Nerima, viso che Lei non riconosceva il suo ruolo di “futura moglie”. Ranma a quel racconto gelò. Non pensava minimamente che Akane avesse rinunciato a tanto per colpa sua. Ora si spiegava perché Soun non faceva altro che presentarlo come suo figlio e come unico e assoluto erede della palestra e se conosceva bene suo padre Genma, era sicuramente d’accordo. Una lieve brezza fece destare i due giovani che non si resero conto del tempo trascorso insieme. Forse per la prima volta si parlarono entrambi senza fraintendimenti e senza litigare. Certo non erano mancati i momenti di tensione, ma forse volevano togliersi da dosso un grande peso che opprimeva il cuore di entrambi. Vista l’ora tarda decisero di rientrare, con l’accordo comune che nulla sarebbe cambiato nelle loro vite. I restanti giorni che Ranma trascorse in vacanza, li passò tra allenamenti e nuotate. Akane riprese lo svolgimento della sua vita, così come era sempre stato. Salito sul treno che lo avrebbe riportato a Nerima, Ranma chiese un solo favore a Rjoga: non dire a nessuno che avevano rivisto la sua Akane.

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Capitolo 4
*** CAPITOLO II ***


La notte trascorsa fu per entrambi un vero calvario. Mille i pensieri che travolgevano le loro menti. Nessuno dei due sapeva come doversi comportare una volta sorto il giorno. Lei voleva solo allontanarsi e mettere ancora più distanza, lui pensava a come potersi avvicinare nuovamente alla donna che ancora oggi tormenta i suoi pensieri. Il giorno seguente Akane si presentò al lavoro e cercava disperatamente di capire cosa voleva il suo cuore. Non credeva che rivederlo l’avrebbe destabilizzata fino a questo punto e dentro di se cominciava a fluire la rabbia, rabbia con se stessa perché permetteva ancora che lui fosse importante. Al calar della sera si ritrovò ancora afflitta da mille perché e decise di fare due passi tra le piccole vie del paese illuminate. Fu distratta però da un gruppo di ragazzi che nel parco stavano effettuando una piccola dimostrazione di arti marziali. Restò incantata dalla vista di quei movimenti fluidi ed eterei, gesti che ormai aveva relegato ad un angolino del suo cuore. Presa com’era non si accorse che poco più un la , un ragazzo col codino, la fissava ammaliato dal suo splendore. Akane decise quindi di tornare sui suoi passi e non immergersi troppo nei ricordi del passato. Ranma a quel punto decise che non poteva farla allontanare nuovamente da lui, e per nulla al mondo avrebbe mollato l’occasione di potersi trovare con lei per parlare. Una volta raggiunta prese tutto il coraggio possibile e con il cuore in mano l’attirò a se in un abbraccio senza fine. Akane era rimasta sbalordita da tale comportamento e non era in grado di muovere neppure un muscolo. Cosa doveva fare? Scappare? gridare? Nulla non fece nulla. Solo in quel momento Ranma si rese conto che forse, e dico forse, aveva un pochino esagerato, ma la paura di vederla andar via era stata troppo forte. Allentando la presa dell’abbraccio chiese ad Akane la possibilità di parlarle, perché lui aveva ancora molte cose da farle sapere. Contrariamente a tutte le aspettative Akane accettò, ma di certo non avrebbe voluto parlare con lui in mezzo ad una strada.

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Capitolo 5
*** CAPITOLO IV ***


Trascorsero alcuni mesi dal rientro di Ranma a Nerima e tutto si svolgeva come al solito. Anche quella vecchia volpe di Nabiki si era arresa all’idea che i due innamorati si fossero incontrati ed addirittura parlati. Akane ora si sentiva più sollevata, forse era serena per la prima volta. Ha cercato di capire, ha cercato di andare avanti ha cercato nuovamente di sorridere alla vita con sincerità. Ranma ha inizialmente faticato a riprendere le sua abitudini, in quanto si era riportato dietro un turbamento , soprattutto verso Soun e suo padre. Trascorso un anno dal fatidico incontro, Ranma decise di riunire la famiglia per dargli alcune notizie riguardo la gestione del Dojo e per comunicare loro che avrebbe preso un mese intero di vacanza. Al suo rientro Come sempre accadeva si ritrovarono tutti riuniti nel grande tavolo da pranzo. La famiglia Tendo/Saotome era al gran completo, compreso il maestro Happosay come richiesto da Ranma. Ranma comunicò a tutta la famiglia che a breve si sarebbe trasferito presso un’altra abitazione. Aveva acquistato una casa non lontano dal Dojo in quanto ormai le finanze della loro famiglia lo permettevano e motivazione più importante lui da ora in avanti necessitava della sua privacy. Schiarendosi la voce per farli zittire, in quanto tutti avevano iniziato a protestare, comunicò a gran voce che in quella casa non avrebbe vissuto da solo. Disse loro che durante la sua vacanza aveva finalmente dichiarato alla donna che frequentava da un anno di sposarla e lei aveva acconsentito. All’interno della casa in quel momento c’era un silenzio assordante. Gli uomini di casa immediatamente vollero sapere chi era e soprattutto se era degna del loro “figlio “. Chiesero subito a quale famiglia di arti marziali facesse parte e soprattutto che dote avrebbe portato loro! Ranma arrabbiato come non mai rispose che la donna da lui amata non praticava le arti marziali, ma che in compenso era la più bella, la più dolce e la migliore segretaria che avesse mai conosciuto e per nulla al monto avrebbe mai rinunciato a lei. Inaspettatamente il maestero Happosay prese la parola e comunicò a tutti che lui garantiva per la donna scelta dal suo “erede” perché lei era l’unica che lo completava. Happosay mostrò l’anello che il giovane portava sull’anulare della sua mano sinistra. Fuori da casa Tendo un’Akane nervosa ed agitata camminava avanti e indietro in attesa che il suo sposo le facesse cenno di entrare. Da quando lei e Ranma parlarono in riva al mare molte cose erano cambiate. Lui era tornato a Nerima ma ogni settimana saltava sul primo treno diretto a Kamakura solo per incontrarla. All’inizio non è stato facile. Lui cercava in tutti i modi di rientrare nel suo cuore ma lei non glielo permetteva. L’aspettava fuori dal lavoro solo per un saluto e la corteggiava con i fiori. Un giorno disperato tentò di farle una serenata e lei in quel momento si vergognò così tanto che per farlo smettere gli concesse un appuntamento. Trascorsero un anno a corteggiarsi, a scoprirsi e a conoscersi lontano da Nerima lontano da tutti. Una sera Ranma armato di tutto il coraggio necessario organizzò una cena sulla spiaggia, sulla loro spiaggia e le chiese di sposarlo. Di comune accordo decisero di sposarsi li, solo loro due ed un testimone un po' speciale: Happosay. Ebbene sì, il maestro fu l’unico ad accorgersi che Ranma era cambiato, era veramente felice e da “buon nonno “ lo aiutò ogni fine settimana sostituendolo al Dojo, per permettere al suo ragazzo di rincorrere il suo futuro. Quando Ranma fece entrare la sua sposa in casa, tutti rimasero con gli occhi spalancati e poi seguirono le grida di giubilo. Quando per i due novelli sposi fu l’ora di ritirarsi, Ranma portò una raggiante Akane nella loro casa. Come da tradizione, portò la sua sposa oltre la soglia di casa e quello che accadde una volta chiusa la porta…..possiamo ben immaginarlo!!! Resto in attesa dei Vs pareri. Grazie

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