Paure&insicurezze:se sarai accanto a me saprò come affrontarle

di curlywriter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prima parte ***
Capitolo 2: *** seconda parte ***



Capitolo 1
*** prima parte ***


Note autrice: cari lettori eccomi tornata con una nuova ff. Scusate l’assenza ma il blocco dello scrittore ha colpito anche me, ed è per questo che mi sento un po’ arrugginita. Spero che questa nuova One Shot vi potrà piacere. Ho deciso di riprendere in mano la serie sugli Upstead e i loro gemelli. Spero con questa storia di portare un po’ di spensieratezza, penso che ognuno di noi in questo periodo abbia la testa un po’ altrove, perciò spero che questa storia potrà farvi svagare un po’ proprio come ha fatto con me durante la sua stesura. In questa storia ho deciso di narrare le paure che sia Mai sia Hailey secondo me potrebbero avere in vista del ruolo genitoriale che incombe. Nelle mie ff ho sempre raccontato che gli Upstead hanno desiderato la gravidanza, e continuo a pensare che non sia una coppia che avrà un figlio dall’oggi al domani, spero prima o poi che la serie ci mostri una conversazione sui figli anche se sapendo come in pd i bimbi siano un argomento delicato, spero arrivi il più tardi possibile e si godano gli alti e i bassi di un matrimonio. Detto questo, credo anche che jay e hailey avendo avuto problemi con i propri genitori saranno felici ma avranno anche timori e paure, con questa ff cercherò di narrarli, anche se poi ci sarà tanto sentimento e tanta dolcezza. Per chi non l’avesse letta consiglio prima di leggere questa storia, di recuperare la mia ff “Un’insolita festa del papà” perchè ci saranno dei riferimenti. 

Scusate per l’intro lunghissima, vi auguro buona lettura e Come sempre ricordo che i personaggi di Halstead e Upton non mi appartengono, ma sono frutto della penna degli autori della One Chicago, mentre Mia e Noah sono nati dalla mia immaginazione. A presto, Curlywriter.

 

 

Paure&insicurezze: se sarai accanto a me saprò come affrontarle

(I parte)

 

Hailey stava entrando nella sala d’aspetto della dottoressa Peters, la sua ginecologa. Era un po’ nervosa perchè era appena entrata nella 21^ settimana e quella che stava per affrontare era l’ecografia morfologica, una delle ecografie più importanti. Era arrivata in anticipo e quando varcò l’atrio del reparto ginecologico del mld, l’infermiera Morris salutò Hailey chiedendole di Jay. Era la prima volta che attendeva in quella sala d’aspetto senza di Jay, solitamente suo marito non perdeva un’ecografia, solo che il caso di quella settimana lo aveva portato a ritardare a causa della lenta burocrazia del carcere. Jay si era raccomandato di chiedere alla dottoressa Peters se potevano ritardare un po’ e così Hailey avvicinandosi al bancone della caposala Morris chiese: “Signora Morris, dovrei chiederle una cortesia: Jay è rimasto bloccato al lavoro, il caso di questa settimana è stato un inferno, la burocrazia ci rallenta sempre di più ed è bloccato in carcere. Il tempo di porre una firma e arriva, è un esame importante e ci teneva ad esserci, ci tiene sempre. Non è che possiamo ritardare di qualche minuto?” Domandò gentilmente.

“Guarda Hailey sei fortunata, la gestante dopo di te ha confuso orario ed è in anticipo, tu devi fare la morfologica e ci vuole più tempo, lei invece è agli inizi della gravidanza, una mezz’oretta e dovrebbe concludere, se per te va bene potremmo scambiarvi. Chiedo ancora per sicurezza alla dottoressa Peters e ti faccio subito sapere così avvisi il tuo detective.” Disse facendole l’occhiolino. Lei si accomodò in sala d’aspetto e vide questa giovane ragazza insieme a quella che doveva essere sua madre. Hailey cordialmente le salutò e quando si sedette scrisse a Jay:

 

-fai con calma, la fortuna oggi gira dalla nostra parte: abbiamo la morfologica tra mezz’ora. Ti amiamo-

 

Hailey non ebbe nemmeno il tempo di bloccare il telefono che suo marito le inoliò la sua risposta.

 

  • ottimo, ho quasi finito. Arrivo!! Vi amo anche io-

 

Hailey sorrise allo schermo e prontamente si ritrovò ad aprire la galleria per guardare la fotografia e il video dell’ultima ecografia. Sorrise fra se e se, felice di rivedere i suoi bambini come ormai faceva ogni mese. Era però anche nervosa perché attraverso questa ecografia richiesta dalla 19^ settimana in poi si sarebbero viste le misure dei suoi bambini, si poteva approfondire meglio ogni parametro vitale e fisico. Lei e jay avevano deciso di fare l’esame del DNA fetale e quindi sapevano che a livello genetico i loro bambini erano sani, ma dalla morfologica avrebbero monitorato la loro crescita ed Hailey ogni volta che doveva sdraiarsi sotto quella sonda non invasiva provava un misto di emozioni: era eccitata, curiosa ma anche spaventata che qualcosa potesse andare storto. Avere Jay al suo fianco era come sempre la sua boa di salvataggio, la tranquillizzava e in quel momento li da sola si sentiva un po’ persa. Aveva deciso sin da subito di coinvolgere suo marito, non che Jay volesse starne fuori, anzi cercava di capire tutto al meglio e se avesse potuto avrebbe affrontato lui la gravidanza al posto di hailey, che tra la fine del terzo e per buona parte del quarto mese aveva patito di forti nausee. Jay, patito di piani alimentari, cercava di far mangiare sano Hailey anche se ogni tanto qualche sgarro glielo concedeva. Hailey però si sentiva grata di avere suo marito così preso ed emotivamente entusiasta perchè in quei mesi aveva notato quanto lui era una rarità:la gravidanza la portava fisicamente lei ma in realtà la vivevano a due. 

Quando staccò il cellulare, incrociò lo sguardo della ragazza con cui aveva scambiato l’appuntamento e le sorrise, massaggiandosi l’addome. Notò che aveva lo sguardo spaventato, mentre affianco quella che doveva essere la madre della donna incinta parlava di culle, pannolini e allattamento in modo fugace e ansioso. 

Hailey guardava le due donne ammirando quella madre che si stava preoccupando, forse un po’ troppo della figlia e inevitabilmente pensò alla sua, che a malapena si era interessata della sua vita. La gestante invece doveva essere alla prima gravidanza perchè aveva lo stesso sguardo che aveva lei alla prima ecografia, esaltata ma anche preoccupata. I suoi pensieri malinconici vennero bloccati dalla voce della giovane ragazza dai capelli color rame. “Di quanti mesi sei?”

Hailey le sorrise e massaggiandosi ancora una volta la pancia le rispose. “Sono alla 21^ settimana, tu?”

“Lo scoprirò tra poco. Ho fatto il test qualche giorno fa. Posso dirti che sei davvero bella?”

Hailey si stupì del complimento, solitamente solo Jay le diceva queste cose, la ringraziò e le disse. “Ti ringrazio, è strano sentirlo da un’altra voce che non sia quella di mio marito. Io spesso mi sento una mongolfiera, ma lui dice che sono stupenda nonostante questi due marmocchi mi facciano lievitare a vista d’occhio”.

“Sono due? In un colpo solo?” 

“Esattamente, primo figlio arrivato al primo tentativo, veniamo qui e scopriamo che sono due. Uno shock almeno per me, mio marito era esaltatissimo.”

“Avevi paura?”

“Ne ho ancora a volte, ma poi so che al mio fianco ho la persona migliore con cui poter affrontare tutto. Sono fortunata”. Rispose Hailey.

Solitamente la detective non dava confidenza ma quella ragazza le aveva dato l’impressione di dover essere rassicurata.  Quando la madre si alzò per rispondere ad una chiamata, la ragazza si presentò dicendole di chiamarsi Fiona.

“Sai anche io ho paura.. il padre del mio bambino non lo vuole e mia madre non vuole farmi abortire, sai insegna in una scuola cattolica ed è molto credente, ma io ho ancora una vita davanti.”

“Ascolta, non sono nessuno per dirti cosa fare, sono adulta ho superato i trent’anni e per quanto mi riguarda questi due bambini, per quanto la gravidanza sia un turbinio di emozioni con gli ormoni completamente in tilt, io gli ho voluti nonostante la paura ci sia, anche perchè le gravidanze gemellari sono ancora più delicate, ma per quanta paura io a volte possa avere e per quanta ne ho avuta la prima volta che mi sono sdraiata sul lettino, sentire il battito dei miei bambini era la musica più bella che potessi ascoltare e vedere le lacrime di gioia dell’uomo che amo e che mi rassicura in ogni momento era più forte della paura stessa. Senti Fiona, sono una poliziotta, conosco la legge, e posso assolutamente garantirti che questa è una decisione totalmente tua. Il consiglio che ti posso dare è che puoi entrare li dentro, chiedere alla dottoressa Peters tutte le opzioni possibili, ascoltare il suo battito e decidere autonomamente.”

Quando videro la donna più anziana tornare, la ragazza mimò un grazie con le labbra e poi per cambiare discorso le chiese se sapeva già il sesso.

“No, la ginecologa dice che oggi potrebbe essere il grande giorno”

“Cosa pensi siano?” 

“Francamente non lo so. Mi basta stiano bene, anche se il mio Compagno vorrebbe la coppia”. Rispose un po’ imbarazzata..

“Io lo sapevo che eri una femmina. E meno male perchè il rapporto madre/figlia non ha paragoni! Una madre lo sente. Possibile che non ha delle sensazioni?” Si intromise l’altra donna.

Hailey si irrigidì per quel commento accusatorio e freddamente, prima di prendere e far finta di leggere un opuscolo sull’allattamento che aveva già a casa, rispose stizzita: “Come dicevo a me basta stiano bene, noi li ameremo ” e tagliò il discorso. 

La ragazza si chiuse in se stessa e ad hailey dispiacque chiudere in quel modo brusco la conversazione perchè Rivedeva sua madre in quella donna e lei in quella ragazza. Se inizialmente aveva invidiato che Fiona condividesse quel momento con sua madre, in quel momento era grata di vedere Jay uscire dall’ascensore che era arrivato al piano. Jay salutò le due donne e sorridendo si avvicinò a sua moglie: essendo in pubblico le baciò solamente il capo e poi sedendosi al suo fianco le prese la mano.

“Pensavo di non riuscire a venire. Qualcun altro dovrà diventare detective, senza di te in squadra tocca a me se Voight non può a firmare tutti quei dannati documenti. Questo caso è stato un incubo” disse Jay sbuffando e alzando gli occhi al cielo.

“Ehi, basta, respira, sei qui… con noi” cercò di tranquillizzarlo baciandogli la fede all’anulare sinistro.

Jay le sorrise e poi le chiese come stesse: il caso l’aveva colpita particolarmente dato che quella che sembrava una banda di rapinatori, durante l’ultimo colpo aveva rapito la figlia di un ricco imprenditore di Chicago. Hailey aveva tenuto la maggior parte degli interrogatori e quando uno dei complici le augurò di perdere i suoi figli Hailey dopo aver cercato di rimanere fredda, aveva avuto un crollo vomitando l’anima nel bagno dello spogliatoio del Bullpen con Jay che le teneva i capelli e le massaggiava la schiena, adirato per quel maledetto che aveva provato a pungere Hailey sulla cosa più importante di quel momento.

“Sto bene, sono solo felice di essere qui, con te e di scoprire come la gravidanza procede. Ci vuole molto di più che un pezzo di merda che mi maledice per piegarmi. Ma se ai bambini è successo qualcosa perchè quello mi ha toccato il mio nervo scoperto andrò io stessa in carcere a fargli visita.”

“Hailey ha toccato una bambina, e sai quello che fanno gli altri carcerati a chi torce un solo capello ai bambini..”

“Lo so Jay.. ma Leggevo sul libro della gravidanza che in teoria dovrei iniziare a sentirli e invece qui dentro calma piatta. Sono spaventata…” sussurrò guardandolo dritto nelle iridi verdi che tanto amava.

Jay l’attirò in un abbraccio e poi tentò di rassicurarla: 

“Hailey sappiamo che a livello cromosomico sono sani, non ti fissare su quel libro. Vedrai che quando meno te lo aspetti si faranno sentire e non ti daranno un attimo di pace.”

Hailey gli sorrise annuendo poco convinta e appoggio’ la testa sulla sua spalla. 

Quando Fiona venne chiamata finalmente rimasero soli, jay la baciò a stampo e le chiese come mai avesse fatto un occhiolino alla ragazza, la detective gli rispose che gli avrebbe raccontato a casa e avvicinandosi alle sue labbra visto che continuavano ad essere soli: “Grazie Jay, grazie di esserci. Non potrei affrontare tutto questo senza di te”. 

Jay si sorprese per quelle parole così intime dette da sua moglie in un luogo pubblico, felice ed emozionato le rispose dopo averla baciata ancora una volta: “Sai che ti seguirò ovunque. Grazie a te di fare il lavoro duro. Sarò sempre con te, anzi voi”. Le rispose  mettendole la mano sulla pancia che ormai era piuttosto evidente e dove Hailey appoggio’ la propria.

 

****

 

Quando Fiona uscì dallo studio della dottoressa Peters, Hailey era accoccolata sulla spalla di suo marito aspettando il loro turno. Quando vide la madre della ragazza uscire dall’ambulatorio imprecando verso sua figlia, Hailey strinse la mano di Jay, impotente di non poterla aiutare e cercò di respirare. La signora era in disaccordo con la decisione di abortire della figlia e per tutto il tempo che l’infermiera Morris prendeva le generalità di Fiona per farle fare il raschiamento il giorno successivo Hailey si domandò come una madre poteva essere così insensibile verso la propria figlia. Arrabbiata con una figlia che diceva di non riconoscere più a cui in un nano secondo aveva riservati i peggiori insulti, Hailey rivide in quella donna la figura di suo padre. Una donna che voleva prevaricare sulle volontà della figlia e che si reputava superiore a chiunque, nonostante all’apparenza sembrava una donna pacata e garbata. Quando i coniugi Halstead la sentirono imprecare anche contro la dottoressa Peters accusandola di essere un’assassina perchè permetteva alle pazienti di abortire senza alcun problema, Jay fu scattante sentendo anche hailey irrigidirsi, e avvicinandosi alle donne le invitò a calmarsi: “Signora, siamo in un ospedale, per di più nel reparto maternità. Le devo chiedere di abbassare il tono e darsi una regolata”

“E lei chi è. Si faccia gli affari suoi che ci ha già pensato sua moglie ha dare consigli non richiesti.” Rispose seccata la donna.

“Vede io e mia moglie siamo due detective della polizia di Chicago, aiutare le persone e mantenere l’ordine è il nostro mestiere. Ribadisco, è meglio che si dia una regolata per rispetto di tutti e soprattutto di sua figlia.” 

La signora alla vista del distintivo di Jay sbuffò e, guardando sua figlia, con tono irritato le disse che l’avrebbe aspettata in auto. 

Hailey allorché si avvicinò alla ragazza e le chiese se stesse bene e se avesse bisogno di aiuto.

“No sto bene vi ringrazio. È solo che lei dopo di me non ha più potuto avere figli.. va tutto bene e io sceglierò per me. Grazie di avermi offerto supporto.. sei stata più d’aiuto tu che mia madre. I tuoi figli saranno fortunati. Io sono troppo giovane e voglio fare la hostess di volo, perciò preferisco non far nascere l’errore di una notte. E mia madre se ne farà una ragione.”

“La scelta è tua, sei maggiorenne, non permettere a nessuno di scegliere per te. Prendi il mio biglietto da visita, se hai bisogno di aiuto non esitare a chiamare o chiamare il dipartimento. Chiedi di Hailey Upton o di Jay Halstead.” Disse la bionda salutandola e entrando nell’ambulatorio con la sua ginecologa e suo marito.

“Grazie di averci dato una mano, purtroppo ogni tanto abbiamo a che fare con persone bigotte che non accettano la possibilità dell’aborto o genitori prevaricatori che non lasciano tranquilli e non capiscono il momento delicato delle figlie nonostante siano adulte e libere. Ma credo che voi vediate cose peggiori e potete capirci.”

“Conosco bene il tipo di genitore da lei descritto purtroppo..” Commento’ dura Hailey sedendosi sulla sedia accanto a suo marito che capendo che si riferiva al tipo di famiglia che la stessa hailey aveva avuto, decise di metterle una mano sulla coscia chiedendole silenziosamente attraverso la loro comunicazione visiva se stesse bene. La detective annuì regalandogli un piccolo sorriso e Jay in quel momento avrebbe voluto baciarle la fossetta che le si era formata sul viso. Sapeva anche però che la storia di quella ragazza che sua moglie gli aveva raccontato mentre attendevano il loro turno, il caso che l’Intelligence aveva appena chiuso, avevano colpito Hailey, glielo poteva leggere sul viso e in quel momento sperava che vedere i loro bambini potesse aiutarla a lasciarsi alle spalle le brutte sensazioni che avevano dovuto vivere in quei giorni, specialmente nelle ultime ore e stava promettendo a se stesso che quando sarebbero tornati a casa l’avrebbe fatta sentire speciale. La guardava mentre rispondeva alle domande sul suo stato di salute e pensava a quanto fosse fortunato ad averla incontrato, poi mentre la vedeva spogliarsi per recarsi sul lettino, chiese a Jay come stesse. Il detective fu colpito dell’interesse che la ginecologa avesse a cuore anche il suo benessere. Così quando Hailey lo sentì schiarirsi la voce comprese che Jay era in difficoltà: entrambi non riuscivano bene ad esternarsi se non fra loro ma poi quello che gli sentì dire le tolse il fiato.

“Sono molto eccitato, ma anche meravigliato.. nel senso sono grato ad Hailey per tutto ciò che sta facendo, tutti i cambiamenti ormonali, corporei che sta attraversando, la forza che ha e che ha raddoppiato. Non vedo l’ora di vedere dal vivo i nostri figli, ma vedere come evolve la gravidanza e vedere quanto mia moglie sia forte mi sta facendo innamorare nuovamente di lei”. Disse guardando più Hailey che la ginecologa.

“Beh, Hailey ci credo che la tua gravidanza sta procedendo perfettamente. Tutto questo amore è un incentivo. Stai mangiando sano, ti trovo in una forma fisica smagliante, hai un peso perfetto per una gravidanza gemellare. Però voglio sapere come state a livello psicologico.”

“Beh io cerco di rendermi utile il più possibile, potessi li porterei io al posto di Hailey ma la natura sa che noi uomini forse non avremmo tutta questa forza. Hailey è brava però perchè mi rende partecipe in tutto. Sono solo un po’ preoccupato a causa della pericolosità del nostro lavoro. Hailey non è sul campo ma comunque in ufficio, negli interrogatori è presente e a volte io non posso esserci e non so il senso di protettività che ho sento che si stia moltiplicando. Specialmente ora che la gravidanza si vede di più” disse Jay grattandosi la nuca.

“É normale Jay, fate un lavoro pericoloso, capisco tutto ciò che dici però state davvero facendo un lavoro di squadra, Hailey sta bene, e anche i bambini lo scorso mese mi sembravano in ottima forte, questo affetto, questa protezione la capisco ma Jay devi stare sereno.”

Poi chiese ad Hailey come stesse: “Io sto bene, un po’ timorosa, ho iniziato a leggere qualche libro sulla gravidanza e dovrei sentire i bambini arrivata a questo punto, mentre in realtà non è così. Qualche paura c’è l’ho: ho paura che essendo minuta non ci sia abbastanza spazio, ho paura che ci potranno essere complicazioni, sta andando tutto troppo bene, mi sento felice e ho paura che tutta questa felicità ci venga portata via disse Hailey mentre vedeva che Jay le stava affianco stringendole la spalla. 

“Hailey devi stare serena davvero, i tuoi bimbi sono sicura inizierai a sentirli molto presto, sei entrata nel 5° mese e a breve quando cresceranno talmente tanto ti bombarderanno di calci. Devi stare serena Hailey avere una gravidanza felice deve renderti tranquilla, è tutto di guadagnato. Una mamma serena rende sereni anche i bambini Hailey.”

Jay continuava a massaggiarle le scapole, guardandola teneramente e dicendole di respirare.

“É solo che al lavoro è stata una settimana difficile, siamo stati tesi e io non voglio trasmettere questa cosa ai bambini” 

“Non accadrà Hailey, è per questo che ti chiedo di diminuire un po’ il lavoro. Lo stress del lavoro potrebbe riversarsi sulla gravidanza che per questi mesi è andata alla grande. So che il tuo lavoro è importante, ma hai un lavoro più grande da portare a termine e senza ansie e preoccupazioni scorrerà tutto più liscio. Hai un marito che ti adora e che è presente come pochi. Ma ora vediamo come stanno crescendo queste due creature e approfondiamo meglio grazie anche al 3D. Va bene?” Disse sorridendo ai due coniugi. Hailey annuì e cercò jay con la mano, afferrò la sua e strinse fortemente.

Jay le baciò la fronte per rassicurarla e quando la dottoressa Peters, dopo aver spruzzato il gel sull’addome della giovane detective, ad entrambi i neogenitori si riempirono gli occhi di lacrime.

“Credo che non mi abituerò mai a vederlo” proferì parola verso sua moglie jay.

“Si nemmeno io” rispose baciandogli la mano e stringendola ancora di più.

“Allora come sempre sentiamo che il battito è particolarmente intenso, ottimo. Possiamo già vedere il sesso se volete, ma prima voglio concentrami sulle misure. Arti, cuoricini, ossa, organi interni sono perfettamente sviluppati, la testa misura negli standard, l’unica cosa è che uno dei due bambini è più piccolino. Il bimbo alla nostra sinistra pesa un po’ di più rispetto a quello alla destra della tua pancia.”

“E ciò cosa comporta? Devo mangiare di più?”

“Forse potresti aggiungere alimenti ancora più nutrienti, molte vitamine, puoi aggiungere anche qualche zucchero in più però non troppo. Però Hailey è probabile che uno dei due sia più pigro.. sei solo al quinto mese, vediamo come va, tanto monitoriamo mese per mese. Devi stare davvero serena perchè i vostri bambini sono sanissimi”.

La ginecologa mostrò e controllò la colonna vertebrale, gli occhi, il cervello e i gemelli Halstead godevano di ottima salute. La ginecologa aveva controllato minuziosamente ogni singola parte del corpo dei due bambini ed erano perfetti.

“Non abbiamo vero problemi di spazio. Io sono minuta, continua ad esserci abbastanza spazio per entrambi dottoressa?”

“Hailey sei perfetta e i tuoi bambini hanno spazio a sufficienza. L’unica cosa che ti chiedo è di preoccuparti di meno. Avete creato dei bambini perfetti.”

“Vedi io te lo dico sempre che sei perfetta. Non hai più scuse ora.” Disse Jay verso di lei dandole un bacio a stampo che fece arrossire hailey che gli accarezzò la leggera barba ispida che portava.

“Dottoressa è possibile vedere il sesso?” Chiese Hailey.

“ Per me abbiamo fatto la coppia” rispose Jay speranzoso.

“Papà vuole entrambi.. mamma che dici?” Domandò la dottoressa guardando Hailey.

“A me basta stiano bene, non so è normale non abbia alcuna sensazione a riguardo?”

“Hailey io penso che tu pensi troppo. Ora Hailey grazie alla morfologica che si somma all’esame del DNA fetale sai che i tuoi bambini scoppiano di salute.” 

“Va bene, però davvero non ho alcuna sensazione. O meglio non ho nessuna preferenza. Ciò che spero è che abbiano gli occhi verdi di mio marito”.

“Eh tesoro quello potremo scoprirlo una volta che nasceranno.. però posso dirvi con certezza che il bambino più paffuto è un bel maschietto, mentre il suo gemello è timido, da questa posizione non si riesce a vedere dobbiamo provare a farlo o farla spostare. 

“Timido come mamma” disse jay facendo l’occhiolino a sua moglie.

“Il maschietto egocentrico come il papà” rispose ironica Hailey.

“Jay noto che quando parli qui dentro c’è un bel poi di movimento, proviamo a vedere se mentre tu parli riesco a far girare questo bimbo o bimba che si nasconde”.

“Si muovono tanto quando gli parlo?”

“Parecchio direi. Tra l’altro arrivati al quinto mese i vostri bimbi hanno le orecchie formate, ed è consigliato parlare ai bambini, fargli ascoltare suoni, rumori, musica, le vostre voci.. parlate della quotidianità, cambiando anche intensità di voce così saranno abituati già quando nasceranno”

“Jay parla alla mia pancia da quando l’abbiamo scoperta. Ricordo che quando ci siamo messi a dormire la sera della scoperta Jay ha parlato alla mia pancia per ore.” 

Jay la guardò stupito perchè era la prima volta che scopriva che quelle parole alla pancia di sua moglie lei le aveva sentite. Si era svegliato nel cuore della notte per andare a bere e quando era tornato vedendo sua moglie dormire beatamente si era messo a parlare ai suoi figli non sapendo ancora che fossero due. Aveva promesso di prendersi cura di Hailey e del bambino, aveva promesso di fare attenzione, aveva chiesto a suo figlio di non far passare dei mesi infernali a Hailey perchè si meritava di godersi quel momento magico, gli aveva promesso di crescerlo con amore, rispetto e fedeltà, gli avrebbe insegnato tutto ciò che sapeva e avrebbe imparato a conoscere il mondo attraverso i suoi occhi.. tutto questo mentre era convinto che sua moglie dormisse.. aveva promesso ad Hailey di essere la sua ancora come già aveva fatto in tutti quegli anni assieme. Avrebbe cercato di rendere sereni quei nove mesi, e la vita venire. Aveva promesso di renderli felici per sempre, perchè la felicità della sua famiglia era la sua. Solo che era convinto che Hailey non sentisse. La guardò chiedendole con lo sguardo se avete sentito tutto e lei annuì sorridendo leggermente. Jay la guardò con gli occhi amorevoli che riservava solo a lei e le fece l’occhiolino.

“Ecco perchè allora al suono della sua voce qui si vivacizzano” constatò la ginecologa.

“Dottoressa ma se i rumori e i suoni non danno fastidio potrei provare a tornare almeno al poligono?”

“Se sono rumori tanto intensi forse è meglio di no, però potresti provare a vedere come dentro di te o come tu reagisci al suono di uno sparo o un fuoco d’artificio, se ti senti bene e non ti prendono troppo a calci non vedo che controindicazione ci sia. Se poi potete riservare il poligono solo a voi due senza altre persone che potrebbero mettervi a rischio non me la sento al momento di vietartelo. Che dico sempre Hailey ascolta il tuo corpo, loro comunicano con te, ma sentono anche tutto attraverso di te quindi Hailey so che tu ti senti in forma però Hailey cerca di non strafare come se ti sentissi Wonder Woman. Ed è anche per questo che ti dico di stare serena e cerare di levarti ansie inutili. Sennò trasmetti tutto questo ai bambini” 

“Va bene lo farò, o almeno ci proverò, non voglio agitarli” disse hailey tenendo ancora di più la mano di suo marito.

“Allora papà diciamo qualcosa a questa pancia va”…

Jay e Hailey si guardarono, era qualcosa di talmente intimo che accadeva solo fra le mura domestiche ed entrambi erano molto riservati. Jay poteva vedere già le guance di Hailey arrossarsi, ma prese coraggio e spostandosi verso la sua pancia posò un bacio sulla pelle fredda e si limitò a dire: “Ehi piccola Halstead, io lo so che sei una femmina e in questo momento so anche che probabilmente starai arrossendo proprio come la tua mamma, però io ho fatto una scommessa con la tua mamma e vorrei vincerla quindi potresti cortesemente mostrarti un po’ di più e aiutarmi a vincere?” Propose Jay tornando a guardare Hailey e sorridendole. 

Hailey amava vederlo parlare con la sua pancia, amava tutto di lui ma questo gesto tenero le faceva palpitare il cuore e riprese tutto con il suo smartphone. Vide la dottoressa armeggiare con la sonda e scrutare il monitor. 

“Non ti arrendi eh? Sei convinto che avremo un maschio e una femmina?”

“Si ne sono certo così come tu senti che avranno i miei occhi!” Le rispose stringendole due volte la mano.

Poi si rese conto che aveva parlato a solo uno dei suoi figli così tornò a parlare verso il ventre di Hailey: “ ehi tu piccolo ometto Halstead, ricordati di non mangiarti tutto. Avrai sicuramente preso il mio appetito e quello di tuo zio, ma siete in due la dentro quindi non fare l’ingordo e bada a tua sorella, io e la mamma non vediamo l’ora di conoscervi.” 

Baciò un paio di volte la pelle tesa di Hailey, che decise di accarezzare i suoi corti capelli.

“Allora al suono della voce di papà si sono mossi peccato che continuo a non avere una buona visuale per comprenderlo. Mi dispiace”.

“Saremo sicuramente più fortunati la prossima volta, anche se muoio dalla curiosità” disse affranta Hailey. 

“Va bene Hailey, direi che questa visita è durata abbastanza. Ora vi stampo tutto ciò che ho scritto e le foto di ogni istante dell’ecografia. Puoi ripulirti e vi lascio un attimo soli per poi tornare per gli ultimi saluti e considerazioni”.

Quando rimasero solo loro due jay chiese ad hailey se poteva aiutarla lui e lei annuì dolcemente grata per le sue coccole. Gli era mancato il contatto con lui e mentre jay stava levando il gel freddo le disse: “Così hai sempre saputo cosa ho detto quella sera?” 

“Si, ma era un momento talmente bello che ho voluto godermelo facendo finta di dormire e oggi che sai che io ascoltavo posso dirti che non so che cosa io abbia fatto per meritarti ma Jay siamo fortunati ad averti nella nostra vita. Mi impegnerò altrettanto ad amarvi tutti e tre e so che con te al mio fianco posso fare qualunque cosa.” 

Jay si sporse verso di hailey e la baciò in modo più intenso e prima che arrivasse il loro medico si limitò a dire: “non vedo l’ora di essere a casa da soli”.

 

****

 

I due partner si erano salutati fuori dal Med e jay le aveva detto, dato che era quasi ora di cena che sarebbe passato dal ristorante greco a prendere la cena, disse di andare a casa e rilassarsi sotto il getto dell’acqua bollente e sarebbe tornato presto per coccolarla dopo giorni intensi. 

Hailey quando arrivò alla villetta che lei e Jay avevano acquistato da poco prima di rimanere incinta vide che davanti l’uscio di casa vi era qualcosa così una volta parcheggiata l’auto in cortile, entrò dall’entrata principale. 

Noto’ con sopresa che era stata recapitata un’Orchidea bianca con sfumature rosse all’interno e quando estrasse il biglietto rimase stupita di leggere chi fu il mittente.

 

Cara Hailey, ho saputo da tuo fratello che io e tuo padre

diverremo nonni, spero che tu possa essere una madre migliore

di me, nonostante il lavoro e la vita frenetica; il tuo bambino ti amerà tantissimo e chissà un giorno spero di 

poter fare parte della sua vita. Spero che tu stia costruendo la famiglia che hai

sempre desiderato.

Avremmo voluto saperlo da te…

Goditi il momento, spero che tuo marito ti renda il più felice possibile,

 mamma e papa’. 

 

Hailey fu colpita di leggere quel messaggio e dopo un iniziale stupore, fu pervasa da una rabbia e nervosismo non indifferente che dalla foga non si accorse di aver stretto talmente tanto il pezzo di carta da averlo addirittura crepato.

“Hailey devi calmarti. Non puoi agitarti, fallo per i tuoi bambini” disse a se stessa portando dentro l’orchidea lasciandola sul tavolino da caffè davanti al divano con annesso bigliettino e si diresse in cucina per preparare la tavola per lei e Jay che sarebbe arrivato a momenti. 

Mentre apparecchiava non poteva non pensare a quel messaggio e quel regalo: come aveva potuto sua madre accusarla, avere quel tono in quel messaggio. Certo che era felice e certo che era merito di suo marito, come poteva anche solo menzionare la sua vita dato che non la conosceva perchè ai suoi figli aveva anteposto quel marito che sapeva fare del male a lei e a quei figli che non era stata in grado di proteggere anche perchè non lo aveva voluto. 

Una lacrima le scese sul viso e la scacciò frettolosamente, poi mise le sue mani sulla pancia e disse ad alta voce: “Sarò una brava mamma ve lo prometto bambini miei, non so come si faccia, ma proteggervi e amarvi sarà il compito più bello e più importante che vorrò portare a termine. Io e papà vi renderemo felici. Sapete sono spaventata, ma c’è papà e ci siete voi. Non passerete quello che ho passato io e vi chiedo scusa se sbaglierò, perchè sicuramente lo farò ma voi mi insegnerete a fare la mamma.” 

Jay che era entrato silenziosamente aveva ascoltato quel mini discorso che hailey stava pronunciando, era talmente presa dai suoi pensieri e dal parlare con le due creature dentro di sé che non lo aveva sentito entrare. Se ne accorse solo quando suo marito l’abbracciò e le fece aderire la sua schiena contro il suo petto, le scostò i capelli di lato e posando un bacio nel suo collo, le sussurrò sulla pelle: “Hailey loro già ti amano e possono sentire quanto tu gli voglia bene. Non sei i tuoi genitori. Stai già creando ora una connessione con loro, sentono e vedono il mondo attraverso di te!”

HAiley si girò e lo abbracciò, sprofondò dentro di lui e il suo profumo la calmò.

“Hai visto il biglietto?”

“Ho visto tutto entrando” disse stringendola a sé.

“Perchè perchè ci sono genitori che si comportano come mia madre, come quella donna in ospedale con una figlia terrorizzata? Perchè? Jay io farei di tutto per questi bambini, di tutto.. vorrei poter chiedere consiglio a mia madre ma se i presupposti sono quelli del biglietto… sai è in questi casi che vorrei ci fosse ancora tua madre, ha fatto un lavoro fantastico con te.. avrei voluto conoscerla” disse scippando a piangere.

Jay fu davvero colpito dell’esternazione di sua moglie. 

“Lo so Hailey, vorrei anche io che potesse vivere questo momento con noi, avrei voluto che diventasse amiche, complici perchè sono sicuro che ti avrebbe amato e ti avrebbe detto tutto ciò che sapeva. Ma sono sicuro che ti avrebbe anche detto di avere fiducia in te stessa. Will dovrebbe avere i diari che teneva durante le due gravidanze, potresti provare a leggerli.”

“Davvero? Dici che non sarei invadente?” Disse guardandolo luminosa e speranzosa.

“Assolutamente no. Hailey lei ti avrebbe amata e sarebbe stata onorata di essere coinvolta. Non posso cambiare il rapporto con tua madre e sicuramente una donna con esperienza avrebbe risposto alle tue domande. Ma Hailey, non avere il timore perchè sei stata amorevole con quella ragazza al Med, ti vedo ogni volta che al lavoro dobbiamo trattare con i minori. Hailey hai un tatto, una dolcezza con loro che non oso immaginare a come sarai quando potremo tenere fra le braccia e crescere queste due creature. Ti amo Hailey, vi amo e come dissi alla tua pancia mesi fa, ci insegneranno loro due a fare i genitori e faremo del nostro meglio per essere eccezionali: sbaglieremo ma impareremo e cresceremo con loro!”

Come sempre Jay sapeva tranquillizzarla e rassicurarla con quelle semplici parole. Gli disse quanto lo amava e lo baciò con passione. 

“Mi è mancato baciarti così, dopo cena ci coccoliamo un po’?” gli disse continuando a far duellare le loro lingue.

“Stasera sarà tutta per noi Hailey. È stata una settimana dura… prima di cenare però ti ho preso anche io una cosa..” 

Hailey lo guardò curiosa e poco dopo lo vide avvicinarsi con un mazzo di rose rosse proprio come quello che Jay aveva preso sottocopertura per il caso di Michelle, solo che a quelle stesse rose rosse aveva aggiunto due rose bianche.

“Quelle bianche sono per i bambini.. non vedo l’ora di potergliele regalare di persona.”

“Avete sentito papà: ci ha fatto un regalo” disse la giovane detective prendendo alla lettera i consigli della loro ginecologa.

“Ho anche preso il cibo greco che preferisci e una vaschetta di vari gusti di gelato. Qui dentro c’è qualcuno che deve crescere un po’ di più” disse Jay baciando l’addome di sua moglie e risalendo verso le sue labbra che catturò ancora una volta facendole esternare un gemito di piacere. 

“Sei speciale Jay, sono fortunata ad averti”

“E io sono fortunato ad avere te. Ora vatti a cambiare così possiamo mangiare e finalmente coccolarci come si deve.” Propose mentre le baciava il capo.

 

La cena trascorse serenamente e dopo aver riordinato insieme la cucina, i due neogenitori si spostarono nella loro camera da letto per gustarsi il gelato che jay aveva comprato come ennesima marineria nei confronti di sua moglie.

Jay che aveva finito per primo la sua coppetta di gelato, stava parlando a bassa voce con la pancia di hailey, ogni tanto la baciava e hailey rideva a causa del solletico che le provocava la barba ispida del marito, ma era anche una sensazione piacevole a cui non avrebbe detto di no.

“Ehi tu posso sapere che cosa stai bisbigliando ai nostri figli?” 

“UHm un piccolo segreto fra me e i bambini… sto solo ricordando loro quanto tu sia importante per noi tre. E stavo chiedendo loro di dimostrarti quanto ti amano.. perchè ne hai bisogno” 

“Forse apparino potresti iniziare tu a dimostrare quanto ami questa mamma.. hai sentito la dottoressa Peters: sentire tutto questo amore mi fa bene, giova alla gravidanza e sicuramente alla coppia… poi sai..eri molto sexy in versione detective in quella sala d’aspetto..” Cominciò a stuzzicarlo seducendolo con il cucchiaino freddo sul collo.

“Anche tu in questo momento sei molto sexy, lo eri anche su quel lettino mentre guardavamo il monitor che ci permetteva di ammirare i nostri bimbi..e sei sexy anche adesso con addosso il mio maglione..” Disse togliendole di mano la ciotola.. hailey lo accolse fra le sue gambe e iniziarono a baciarsi appassionatamente recuperando il discorso che avevano iniziato in cucina. Tra un bacio e l’altro gemevano entrambi, e quando Jay iniziò a sfilarle la maglia, mordicchiandole il collo, Hailey sentì un’ondata di calore pervaderla.. levò la maglietta a suo marito e tornò a divorare quelle labbra che ormai considerava sue… ma un’altra sensazione, una nuova sensazione la colse alla sprovvista: dentro di se sentire la pelle della pancia tirare e poco dopo si sentì colpire leggermente.

“Jay credo di avere sentito un calcio.. i bambini stanno scaricando.”

Hailey prese le sue mani e le posizionò dove sentiva i leggeri colpetti. Si emozionarono entrambi e prima di baciarla nuovamente le sussurrò all’orecchio: “vedo che hanno preso alla lettera il consiglio di farti sentire quanto ti amano”.

“Ti amo amore mio” pronunciò Hailey piangendo “Vi amo… e grazie… avevo bisogno di sentirli..sentirli è qualcosa di magico proprio come stare con te…”

“Ti amo anche io, ora festeggiamo questo momento” disse jay mentre tornava ad assaporare quelle labbra che tanto gli piacevano.

Quella sera Hailey e Jay fecero l’amore più volte, tra sospiri, gemiti e parole dolci Hailey fu amata dall’uomo della sua vita mentre dentro di lei ogni tanto sentiva qualche calcetto che nuovamente le ricordava quanto amore ora la vita le stava riservando ed era la sensazione più bella al mondo.

 

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Capitolo 2
*** seconda parte ***


 

 

Note autrice: Cari lettori eccomi tornata con la II parte di questa storia. Riprenderò la narrazione dopo gli eventi raccontati nella mia storia “Un’insolita festa del papà” (quindi se non l’avete ancora letta,correte a farlo!)

Jay e Hailey hanno una settimana di vacanza e jay dopo che Hailey e i bambini sono stati in pericolo all’interno del dipartimento viene colto da un po’ di rimorsi, timori e ansie. Hailey sarà accanto a lui per sostenerlo e ci sarà tanta dolcezza, amore e passione perchè la festa del papà Hailey vuole renderla indimenticabile.

Vi ricordo come sempre che i coniugi Halstead sono personaggi che non mi appartengono perché sono stati creati dalla penna degli autori della one Chicago. Vi auguro una buona lettura e vi ringrazio per essere sempre in tanti a leggere le mie storie! Curliwriter 

 

Paure&insicurezze: se sarai accanto a me saprò come affrontarle

(II parte)

 

Hailey quella notte, come ogni notte da qualche settimana, si era alzata per l’ennesima volta a causa della sua vescica che premeva e che la obbligava ad andare in bagno. Era nel pieno della 26^ settimana e dopo l’ecografia d’urgenza che aveva fatto dopo essere stata sequestrata al dipartimento, da un uomo in preda alla disperazione per aver perso moglie e figlio che portava in grembo, lei e Jay avevano scoperto finalmente il sesso dell’altro bambino che fino a quel momento, per un mese abbondante si era nascosto era una femminuccia. Jay ci aveva sperato tanto e per tutti quei sei mesi si sentiva che avrebbero avuto una coppia, mentre Hailey per quanto non ne fosse sicura, nelle ultime settimane credeva di avere due mini Jay dentro di se, e invece per loro somma gioia c’erano due “Mini Upstead” dentro la sua pancia.

Hailey si era stupita di trovarsi sola nel letto, Jay a differenze delle volte precedenti non era al suo fianco e lei stessa sentiva la mancanza di quelle forti e calde braccia che l’avvolgevano.

Era definitivamente domenica, una domenica speciale perchè quella sarebbe stata la prima festa del papà di Jay e dopo quel maledetto venerdì di paura, Jay aveva bisogno di sentire la sua famiglia vicina. Invece di tornare a letto si recò fuori dalla camera coniugale immaginando dove potesse essere suo marito: vide subito la luce della cameretta dei bambini accesa, segnale che confermava a Hailey di avere avuto intuito perfettamente cosa stava facendo il marito. 

Il giorno precedente, il primo di una lunga settimana di ferie per il detective, Jay aveva insistito ad andare a comprare tutto l’occorrente per la cameretta dei bambini. Se l’armadio era già quello che i due coniugi avevano nel loro vecchio appartamento e che ella casa nuova avevano sostituito con la loro cabina armadio, Jay aveva voluto comprare già fasciatoio, lettini e culle da montare. Avevano deciso di provare con la tecnica del co-sleeping e avevano comprato le culle da mettere affianco e adiacenti al letto matrimoniale, aveva già voluto anche acquistare i lettini che sarebbero serviti più avanti.. Le culle le avrebbero montate una volta a ridosso del termine della gravidanza, ma Jay voleva già preparare la cameretta dei bimbi con i letti montati. Il weekend precedente lei e Jay l’avevano dipinta di un azzurro chiaro, il futuri padre aveva insistito per fare alle pareti un colore che potesse essere sinonimo di tranquillità e che ricordasse gli occhi di sua moglie. Jay amava il blu ed Hailey era convinta che i loro figli lo avrebbero amato tanto quanto lui. Si erano divertiti da matti, giocando con la tinta nonostante la precisione maniacale di Jay. Inizialmente la concentrazione era al massimo, poi grazie ad hailey erano riusciti anche il momento per ridere, giocare e scherzare fra di loro, ritrovandosi azzurri quanto i Puffi, motivo che gli aveva fatto concludere il tutto sotto una doccia, che si era trasformata in una serie di coccole bollenti, proprio come piaceva alla giovane coppia.

Lo spavento di quel venerdì avevo reso Jay taciturno, teneva stretta a se sua moglie e spesso le chiedeva come stesse nonostante ginecologa e ostetrica l’avessero visitata in lungo e in largo e avevano accertato che stesse bene, Jay era molto più protettivo e amorevole del solito.

Hailey però conosceva perfettamente suo marito e sapeva che in quella testa si stavano susseguendo una serie di pensieri e sensi di colpa quindi non si stupì di vederlo con addosso la maglietta per la festa del papà che aveva deciso di donargli qualche giorno prima della festa, mentre seduto sul pavimento finiva di montare l’ultimo dei due lettini. 

Hailey si appoggiò allo stipite della porte e lo osservò sbuffare mentre tentava di assemblare l’ultima spalliera. Hailey lo vide poggiare la sua fronte sul legno bianco e allora cautamente gli si avvicinò perchè tanto sapeva che l’aveva sentita. Gli mise la sua mano sinistra sulla spalla, che prontamente Jay strinse con la sua destra e lo sentì rilassarsi appoggiandosi alle sue gambe. 

Accarezzandogli la nuca, non riuscendosi a chinare a causa della pancia che glielo impediva, gli disse: “Qualcuno ha bisogno di coccole e io e i bambini vogliamo coccolare il papà migliore che potessimo desiderare. Jay questa stanza la possiamo sistemare con calma, puoi tornare a letto con me per favore? Noi abbiamo bisogno di te e tu di noi in questo momento e non provare a convincermi del contrario perchè sappiamo entrambi che staresti mentendo.” Continuò alzando un sopracciglio ma sorridendogli con quel sorriso che hailey riservava solo a lui. E in quel momento Jay vedeva solo amore nei suoi occhi. 

Jay le baciò la mano e la fede nera che Hailey condivideva con lui, si alzò facendo leva sul pavimento dimostrando che era esausto e che non voleva pesare su di lei, guardandola negli occhi e prendendole le mani le disse, prima di darle un abbraccio caloroso, nel quale entrambi sprofondarono: “ho sempre bisogno di te..” 

“E io, noi di te. Ora torna a letto con me, non voglio saperti solo. Ti voglio con me” continuò Hailey tirandolo verso la loro stanza. 

Jay la guardava rapito e assorto, era innamorato pazzo di sua moglie e anche se era scombinata, un po’ accaldata e con addosso una vecchia maglietta che il detective usava ai tempi dell’accademia, per lui era stupenda. Quando si coricarono ognuno al proprio posto, per non farsi “separare” dal pancione, Hailey poggiò la sua schiena contro il petto di suo marito, legò le loro gambe così da farsi scaldare i piedi da suo marito, perchè nonostante facesse caldo lei li sentiva gelati, e, nel mentre che lui la circondò con le sue braccia, Hailey gli posizionò le mani nel punto esatto in cui uno dei loro due figli stava scalciando.

“É la nostra bimba vero?” Domandò baciandole la nuca, indugiando un po’ e prolungando la sensazione delle sue labbra sulla pelle morbida di sua moglie.

“Si, secondo la dottoressa lei è la causa dei miei risvegli notturni e delle mie continue visite notturne. Si sta posizionando per venire al mondo.” Rispose affermativamente la donna gemendo di piacere mentre sentiva suo marito accarezzarle il punto in cui dal suo interno veniva bombardata.

“È una femmina!” Esalò Jay sempre tenendo le labbra sulla sua nuca e sfiorandogliela con il naso, facendola gemere nuovamente di piacere..

“Ho vinto la scommessa…”sentì dirgli mentre sulle sue labbra si formava un ghigno felice.. “Una piccola te” continuò.

“Una piccola me ma con gli occhi del suo papà” affermò Hailey intrecciando le loro mani e tenendole ferme per ascoltare i movimenti dei loro figli.

“Dovrei ricevere un premio, ho vinto.. peccato che non abbiamo stipulato che cosa avremmo ricevuto in caso di vittoria.” 

“Credo che mi farò venire in mente qualcosa” proferì parola sua moglie, spingendosi ancora di più verso suo marito e facendo strusciare le loro gambe e corpi.

“Stupiscimi” le rispose suo marito ispirando il suo profumo. 

Caddero in una quiete tutta per loro, si stavano godendo quel momento, anche se Hailey, dal respiro di Jay sapeva che non si sarebbe riaddormentato a breve. Non voleva forzarlo, però doveva ricordargli che lei in quel momento non era solo la madre dei loro bambini, ma era sua moglie, la sua partner e poteva parlargli di qualsiasi cosa.

“Jay, parla con me, ti prego..liberati.. non riesco più a vederti così”. Interruppe il silenzio la bionda.

Jay le massaggiò la pancia ed inspirò per poi rilasciare un sospiro lungo: “Hailey non hai bisogno di altri pensieri.. è stato un fine settimana duro, abbiamo avuto già troppe preoccupazioni. Cerca di riposare. 

Hailey si girò verso di lui, la pancia che si frapponeva fra loro, si appoggiava all’addominale di suo marito, egli poteva sentire il movimento che prima assorbiva attraverso le mani, e dentro di lui era un sollievo sentire tutti quei calcetti. 

“Jay, sto bene, stiamo bene e lo puoi sentire.. tutto ciò che voglio è che stia bene anche tu. Non sono solo la madre dei tuoi figli, sono la tua partner, sei l’uomo della mia vita e in questo momento hai bisogno di me. Lo vedo dai tuoi occhi, dal fatto che devi tenere la mente impegnata. Non voglio forzarti, non è così che funziona fra di loro, ma ti amo, sono io , sono la tua hailey e nulla può cambiare: noi parliamo, ci supportiamo e ci confrontiamo. Hai bisogno di farlo e non voglio che tu ti trattenga perchè hai paura che io mi agiti. Hai sentito la dottoressa, mi fai bene, fai bene ai bambini e ci tranquillizzi. Stiamo bene, lascia che facciamo del bene noi a Te.” Gli disse tenendogli le mani sul volto mentre gli accarezzava gli zigomi. 

A Jay si inumidirono gli occhi, e prendendo un respiro lungo alla fine cedette e si sfogò con hailey: “ho pensato che vi avrei perso. Quando sono tornato e ho realizzato e capito cosa stava succedendo ho cercato di mantenere la calma.. ci ho provato Hailey, volevo esserci in prima linea. Ma eravamo a un punto morto, Voight voleva togliermi dal caso, ma non avrei permesso a nessun altro cecchino di trovare il punto migliore, dovevo esserci io, se ci fosse stato bisogno avrei premuto quel grilletto.. lo sai vero? Lo sai che non ti ho mai persa d’occhio vero?” 

“Jay sapevo che ti saresti appostato, sapevo che mi avresti guardato le spalle, e appena ho potuto ho cercato di aiutarti a risolvere il caso. Ehi, guardami:  ci siamo fatti una confessione e una promessa molti anni fa, prima che diventassimo una famiglia: ci seguiamo ciecamente ovunque. Non avere mai alcun dubbio..io non ho mai dubbi su di te e sul fatto che mi guarderai sempre le spalle. Mi sono affidata a te dal primo momento, nel lavoro e nella vita e lo farò sempre. Sto bene, stiamo bene” gli disse continuando a passare le sue dita delicatamente sulla sua ruvida barba che tanto lo caratterizzava.

“Ho avuto così paura.. ma col senno di poi capisco quell’uomo: mi dispererei anche io se qualcuno mi portasse via voi. E c’è dato un attimo che ho vacillato. Avevo così paura quando rovisto che ti puntava la tua stessa pistola contro.”

“Jay non aveva neppure tolto la sicura”

“Si ma io non potevo saperlo.. se vi fosse successo qualcosa… non mi ci fare neppure pensare” esternò sbuffando e chiudendo gli occhi.

Poi ricominciò a parlarle, guardandola dritta nei suoi due occhi blu come il mare e pettinandole all’indietro i capelli, gesto che lo tranquillizzava ogni volta  : “ho pensato a quanto è pericoloso il nostro mestiere hailey.. Dovremo fare attenzione, non voglio che i miei figli vivano quello che ho passato io: crescere senza un genitore, sapere che la morte lo ha portato via è la cosa peggiore. Dobbiamo agire sul lavoro ricordandoci che dobbiamo tornare da loro. Tu dovrai sempre tornare Hailey, non posso crescerli senza di te.. io.. io non voglio diventare come mio padre!” Confessò alla fine Jay.

Hailey sapeva che il rapporto che Jay aveva avuto un rapporto conflittuale con suo padre. A differenza del proprio, Pat Halstead, non era stato un cattivo padre: sicuramente non era stato violento.. il problema è che era stato assente e aveva creato con Jay un rapporto conflittuale. Lo stesso jay le aveva detto che se Pat provava grande stima verso Will perchè nonostante la malattia della madre, stava cercando di avere successo Jay si era quasi annullato per starle dietro, e invece di essergliene riconoscente lo rimproverava. Aveva sempre dato molta pressione verso Jay e l’unica che sedava gli animi e manteneva unita la famiglia e quando quel collante era venuto a mancare per Jay fu più facile arruolarsi. Solo successivamente alla morte di suo padre aveva scoperto che in realtà lo aveva seguito silenziosamente essendo fiero di lui tanto quanto di Will, solo che non glielo aveva mai detto e per molti anni Jay era stato convinto che suo padre non fosse soddisfatto di lui solo perchè non approvava la vita che si era scelto.. il detective di cui si era innamorata aveva patito la differenza con il quale suo padre lo aveva trattato rispetto a Will, si era sentito inferiore da quando sua madre li aveva lasciati e quando era tornato dal fronte nessuno lo aveva scelto, tutti tranne sua moglie, che lo aveva messo al primo posto sin da quel momento in cui lo convinse ad andare in terapia: quella fu la prima delle tante volte che lei lo aveva scelto e gli aveva dimostrato quanto ci tenesse, anche se era l’inizio di quel rapporto che ora era tutta la sua vita.

“Jay lo so che li amerai e li tratterai allo stesso modo. So anche che sarò io a dover fare il poliziotto cattivo perchè quando loro ti guarderanno con quegli occhioni, che spero saranno profondi tanto quanto i tuoi, tu ti scioglierai e ti avvolgeranno talmente tanto che non riuscirai ad essere troppo duro, ma so anche che li cresceremo assieme, che li educheremo in due, che gli trasmetterai tutti quei valori profondi che mi hanno fatto innamorare di te; da te spero che prenderanno la tua anima buona, il tuo cuore così puro, la tua forza e la tua astuzia. Spero solo che non saranno troppo caparbi perchè a testardaggine, fra noi, non so chi sia messo peggio!” Cercò di scherzare hailey strappandogli un sorriso.

“No prenderanno la tua di furbizia.. già vedo la nostra piccola essere glaciale e tagliente proprio come te e on vedo l’ora.. così come immagino che il nostro piccolino avrà il mio ghigno e stenderà tutte le bambine del suo asilo”.

“Ahh, e così vuoi un piccolo latin lover?! Chissà come lo eri tu da ragazzino…” Gli chiese Hailey avvicinandosi col viso ancora di più a suo marito.

“Ohh nono, quello era Will.. io cercavo la mia anima gemella senza sapere che l’avrei trovata da adulto.. e comunque noi gli insegneremo che le donne si rispettano e si amano, che si devono trattare come i fiori, in modo delicato e gentile.”

“Mi piace Halstead.. non vedo l’ora di vederli e imparare a vedere il mondo attraverso di loro.. e tutto questo lo faremo assieme.. te lo prometto e sai che io mantengo sempre le mie promesse.. ma tu Jay dovrai essere al mio fianco, perchè se tu non puoi crescerli senza di me, io so che non posso e non voglio farlo senza di te. E sappiamo quanto tu sia un magnete per i proiettili…” disse battendogli il dito un paio di volte sul petto. 

“Tornerò sempre da voi, e prometto che anche io farò più attenzione.. ma sappiamo quanto il nostro lavoro è pieno di insidie.” Rispose pensieroso..

“Si Jay, lo è e lo sarà sempre, ma abbiamo  due motivazioni grandi per usare la testa e per essere ancora di più una squadra, io e te.. il miglior partner che potevo desiderare, l’unica persona che voglio perennemente al mio fianco, a cui voglio e posso affidare la mia vita ad occhi chiusi, l’unico uomo con la quale avrei potuto formare, desiderare e portare avanti la mia famiglia. Quindi sappi che nemmeno io posso stare senza di te”. E dopo avergli fatto l’ennesima dichiarazione d’amore fece quello che entrambi aspettavano da quando si erano avvicinati sempre di più con i loro volti mentre chiacchieravano: lo baciò in modo dolce accarezzandogli gli zigomi co entrambe le mani. Quando ad un tratto Jay decise di intensificarlo, Hailey non solo sentiva il cuore palpitare come se fosse la prima volta, ma dentro di lei sentiva i loro figli scalciare beatamente. Nonostante si stessero accarezzando con le loro lingue, ad un tratto jay sorrise proprio nell’istante in cui il bacio si stava intensificando ancora di più e le confessò: “Sento i bambini scalciare e le capriole che fanno dentro di te sono le stesse che sento io nel mio petto in questo momento. È come se fosse sempre il primo bacio.. ti amo Hailey, ti amavo in quel pub, ti ho amata al bullone per molto tempo e ti amerò per sempre fra le mura della nostra casa”.

Hailey lo vide emozionarsi, Jay adorava che i loro addomi si scontrassero perchè era come se in quel momento anche jay potesse provare la sensazione di sentire dentro di se i suoi figli proprio come accadeva per sua moglie.

“Ti senti meglio? Proviamo a dormire un po’?” Gli domandò Hailey sbadigliando.

“Si, grazie per avermi ascoltato e confortato..” Le disse baciandola teneramente.

Hailey indugiò un po’ di più su quelle morbide labbra che amava, poi si girò facendo aderire nuovamente la sua schiena allo sterno muscoloso di Jay, e tenendolo stretto a se, facendo incastrare le loro teste, gli disse: “sempre amore io, con me puoi parlare e confidare qualsiasi cosa.” 

Jay in risposta le baciò la testa e cullato dall’odore del suo shampoo alla camomilla si rilassò fino a cadere fra le braccia di Morfeo.

 

*****

 

Hailey quella mattina si svegliò nella medesima posizione in cui lei e Jay quella notte si erano addormentati. Si erano tenuti stretti nonostante il caldo di giugno gli stesse investendo. 

Hailey si sentiva accaldata, ma sapeva quanto Jay avesse bisogno di coccole, quindi grazie anche al fatto che la sua vescica aveva deciso di farla riposare, non aveva voluto staccarsi da jay anche perchè amava quelle braccia attorno a lei. 

Era arrivato il momento di alzarsi, ma non voleva svegliare suo marito, così delicatamente spostò     quelle braccia che la tenevano al sicuro, e vedendolo che dormiva beatamente si alzò e si diresse in cucina.

Quella era la prima festa del papà per Jay e se anche gli aveva dato in anticipo il suo regalo, voleva rendere la sua giornata indimenticabile, così vedendo che erano le dieci passate, mentre scese la macchinetta del caffè chiamò il ristorante tipico irlandese che Jay tanto apprezzava e prenotò un tavolo per pranzo facendosi riservare il tavolo nella saletta privata che aveva la vetrata che mostrava la parte antica di Chicago. Sapeva che Jay amava osservare la città mentre cenavano in quel luogo che gli ricordava la cucina di sua madre. 

Una volta effettuata la prenotazione Hailey, si mise a cucinare una colazione con i fiocchi. Sapeva che a Jay piacevano i pancake così decise di prepararli nella versione light allo yogurt che tanto amava. Una volta preparata la base, fece una crema al mascarpone e tagliò le fragole, la banana e dispose anche i mirtilli e alla fine condì il tutto con una leggera grattugiata di scorza di limone e  impiatto’; fece due tazze di caffè e con il suo vassoio si recò a svegliare suo marito. 

Una volta appoggiata la loro colazione si arrampicò sul letto e quasi le dispiacque svegliarlo perchè dormiva beatamente e aveva un’aria così diversa e serena rispetto alla notte precedente.

Però non vedeva l’ora che quella giornata avesse inizio, anche perchè quello era anche il loro secondo giorno di ferie, fino al prossimo lunedì jay non sarebbe rientrato al lavoro e dopo qualche spavento e tanto stress hailey voleva che quella settimana fosse per loro il più rilassante possibile. Desiderava far rilassare il suo compagno e ridere la sua prima festa del papà indimenticabile.

Hailey gli si avvicinò e iniziò a baciargli la mascella, le guance e infine posizionò delicati baci su quelle labbra che ormai erano uno dei suoi “posti” preferiti. 

Jay la stava abbracciando sempre di più e si stava godendo tutte quelle coccole.. Hailey sapeva che il detective era sveglio, ma non smise di lasciare piccoli e dolci bacetti finché non gli disse senza staccarsi troppo e sorridendo nel bacio:  “Buongiorno amore mio, e buona festa del papà”.

Jay sorrise gustandosi e approfondendo il bacio, e gemendo entrambi si sorrisero.

“Ciao” sussurrò Hailey staccandosi leggermente per poi tornare a baciarlo più volte…

“Ciao anche a te, anzi ciao a voi tre” le rispose strofinando le mani sulla sua pancia e tornando a baciare il suo collo e le sue labbra.

“Sei riuscito a prendere sonno?”

“Si, tu? Questi due terremoti si sono poi tranquillizzati? Finché non sono caduto in un sonno profondo e ho tenuto le mani sentivo che calciavano alla grande. Stai bene? Non ti ho nemmeno chiesto come mai eri sveglia questa notte..” Le rispose con la voce ancora impastata dal sonno lasciandole un bacio a stampo. 

“Mi sono svegliata perchè non avevo te accanto a me e ne ho approfittato per andare in bagno, ma principalmente mi mancavi tu.. anzi ci mancavi tu. I bambini una volta che sei tornato si sono tranquillizzati, proprio come venerdì. Non possiamo e non vogliamo fare a meno di te!” Gli comunicò Hailey sorridente.

“Ti amo” le disse Jay grato per quanto hailey tenesse a lui e al suo benessere, le era grato perchè ogni volta che lui aveva bisogno di lei, le correva in suo aiuto anche quando lui stesso credeva di non doversi sfogare. Solo alla fine della “loro cosa” si rendeva conto quanto lei le facesse sempre e più che bene.

“Arriverò sempre a soccorrerti..e ti amo anche io!”

“Cosa vuoi per colazione? Solito decaffeinato o tisana?” Le domandò jay stringendola a se.

Solitamente era jay a preparare la colazione al mattino, era una coccola che le riservava da quando avevano iniziato a stare assieme, sia quando si rifugiavano a casa di hailey o a casa di jay. 

Da quando poi era rimasta incinta Jay, che era un fanatico della sana alimentazione, si era preso cura di lei sia dal punto di vista affettivo che dal punto di vista alimentare, infatti hailey aveva preso il giusto peso e sia lei che i bambini si stavano nutrendo nel modo perfetto e Jay ne era soddisfatto e goduto.

Hailey si alzò dal petto di Jay e inginocchiandosi gli disse, lasciando un bacio sul naso: “questa mattina, sono io che coccolo te: quando mi sono svegliata dormivi beatamente e anche se amo svegliarci assieme, oggi è la tua festa quindi lascia che ti coccoliamo noi” gli confessò guardandolo con quello sguardo smagliante che riservava solo a lui. 

Jay rimase piacevolmente colpito, non perchè non fosse abituato a quelle piacevoli attenzioni, ma in quel momento aveva bisogno di tutto quell’amore. 

Hailey mise al centro del letto il vassoio e a suo marito si illuminarono gli occhi.

“Hai fatto tutto ciò adesso?”

“ Si, dobbiamo iniziare al meglio questa festa del papà, e dato che il regalo te l’ho dato in anticipo, questo è il mio modo per farti gli auguri e renderti speciale.. più del solito.. ah!  E per pranzo ci aspetta un tavolo riservato al tuo ristorante irlandese preferito!” Gli disse eccitata Hailey.

Jay la guardò stupefatto, amava quella donna. Lo conosceva così bene che sapeva che tutto ciò di cui aveva bisogno per festeggiare era passare del tempo rilassante insieme! 

Si sporse verso di lei e rubando un mirtillo dal suo piatto, avvicinandola a se tenendola per la nuca, la baciò e la ringraziò.

“Na avevo proprio bisogno” le confessò

“Lo so, e io avevo bisogno di farti sentire quanto sono e siamo fortunati ad averti. Jay sei l’unica persona che voglio al mio fianco e con cui so di poter costruire e portare avanti tutto questo!” Gli ripetè indicando la sua pancia. “Non dubitare mai di quanta fiducia e apre io riponga in te! E no vedo l’ora che anche questi due mostriciattoli potranno dimostrartelo così da stenderci entrambi” gli confessò facendogli illuminare ancora di più gli occhi. 

“Si esatto, così tutta la mia freddezza, da detective dell’intelligence duro e tutto d’un pezzo andrà letteralmente a farsi fottere…” disse abbozzando un suo ghigno tornando a rubare un altro pezzo di banana dal piatto di Hailey.

“Ehi, mangia quello che trovi nel tuo piatto, basta fregare il mio cibo, devo mangiare per tre!”

“Ma come non condividiamo tutto? Mi sembrava di avere capito così dato che ormai il mio armadio è diventato il nostro.”

“Si è vero, ma questo non vale per il cibo. Ti va bene che sto bevendo questa schifezza di decaffeinato..” 

“Non vedo l’ora di tornare a rubare il tuo caffè durante un appostamento” gli disse jay facendole l’occhiolino e iniziando a mangiare…

Hailey gli sorrise e gli confermò che sarebbe accaduto presto: proprio come a suo marito, anche ad hailey mancava particolarmente lavorare in partnership con lui. Nel corso degli anni si erano divisi pochissime volte, era raro che Voight li dividesse: era accaduto quando mise alla prova Vanessa, e ogni tanto capitava che li dividesse ma non avevano mai lavorato così distanti come il periodo della gravidanza. Per fortuna Voight aveva mantenuto Hailey al bullpen e per una volta dovevano ringraziare di essere gli unici detective all’interno della squadra. Riuscivano a vedersi tutti i giorni e sopratutto collaborare, ma non era come lavorare a stretto contatto come erano abituati a fare ed entrambi sentivano la malinconia di quei momenti che adoravano. Hailey sapeva che jay si sentiva più a suo agio a lavorare con lei e lo capiva, ma al momento doveva andargli bene Kebìvin, che per il detective si rivelò comunque la scelta migliore dato che avevano gli ideali e un modo di agire piuttosto simile.

Una volta finita la colazione Jay riportò il vassoio e caricò la lavastoviglie, poi tornò a letto da sua moglie e invece di farla alzare, le levò la maglietta lasciandola in intimo e la spinse nuovamente sul materasso.

“Abbiamo ancora un po’ di tempo prima di andare al ristorante, che cosa vuoi fare jay?” Chiese Hailey furbescamente guardando suo marito che aveva uno sguardo piuttosto seducente.

“Hai letto la maglia no? Voi tre siete il mio regalo migliore, quindi mi godo il mio regalo.” Le disse baciandole la mascella, per poi dedicarsi al collo iniziando ad accarezzare e palpare i suoi fianchi ancora più rotondi e sensuali.

“No no apparino, non iniziare qualcosa che non possiamo continuare.. sai che se iniziamo una delle nostre serie di coccole non finiremo in tempo per prepararci e arrivare puntuali, e poi io devo fare ancora la doccia, sta notte i miei ormoni impazziti mi hanno fatto sudare come se avessi fatto una maratona, e sai che la gravidanza non mi permette di fare qualcosa di veloce..”

Hailey da quando era rimasta incinta aveva letteralmente gli ormoni impazziti. Se in un primo momento aveva pensato che il sesso e la gravidanza non andassero d’accordo, aveva scoperto che a differenza di altre gestanti non ne aveva mai abbastanza, e infatti la loro intesa sessuale era aumentata di fra lunga: entrambi sapevano quando iniziavano ma mai quando sarebbe finita perchè effettivamente hailey era insaziabile per la gioia di suo marito, che capito che fare l’amore con sua moglie non faceva male ai bambini, anzi rendeva ancora più serena Hailey che trasmetteva contentezza e tranquillità a loro, non riusciva a dire di no alle coccole. E il mattino sembrava uno dei momenti perfetti.

“Ehi voglio il mio regalo” le disse stuzzicandole l’interno coscia..e sentendola irrigidirsi capiva che stava facendo effetto.. 

Hailey lo guardò con aria di sfida e ci pensò lui a stuzzicarla ancora un po’..

“Potresti fare una doccia veloce, e riprendiamo da dove abbiamo interrotto proprio ora” continuò lui spostando le mani propri verso la sua intimità..

Hailey sussultò di piacere, dato che con la gestazione era diventata ancora più sensibile e facendo finta di pensarci su, continuò a stuzzicarlo, passando il dito indice sul suo petto muscoloso.

“Però dopo la doccia devo fare tutta la routine con l’olio per nutrire la pelle, per evitare e contrastare le smagliature.. ci metterò una vita…” 

Jay sapeva cosa stava per chiedergli: ad hailey iniziava a piacere che fosse proprio Jay a coccolare il suo corpo e quindi le propose ghignando:

“Beh a quello ci penserò io!” 

Hailey non se lo fece ripetere nemmeno una seconda volta, si alzò con un’agilità strabiliante nonostante fosse al sesto mese, e lanciandogli il reggiseno, si dileguò sotto il getto dell’acqua bollente.

Fu una delle docce più veloci che fece in vita sua, e con addosso l’accappatoio di Jay tornò in camera da letto con l’olio per il corpo e la crema per il seno che aveva iniziato ad usare una volta che la gravidanza glielo aveva fatto lievitare.

Jay l’aspettava al centro del letto in tutto il suo splendore. Lo baciò ardentemente e si posizionò seduta con la schiena  attaccata alla spalliera del letto. Jay la tirò delicatamente per le gambe e la fece sedere praticamente su di lui e quando le aprì l’accappatoio la ammirò esterrefatto.

Hailey si era meravigliata di quanto più la gravidanza andasse avanti e più suo marito era coinvolto da lei. Aveva avuto qualche timore che più sarebbe ingrassata e più il desiderio si sarebbe affievolito e invece loro dovevano essere l’eccezione alla regola. Jay la bramava ancora di più e Hailey non poteva che esserne più felice perchè non avrebbe mai smesso di fare l’amore con lui.

Le lasciò un bacio al centro del seno e le disse: “Sbaglio o questo è il mio accappatoio?”

“Il matrimonio è condizione no? Lo hai detto tu!” Gli sorrise in modo furbo e civettuolo.

“Assolutamente. Ti sta bene ma stai meglio senza” continuò baciandole umidi baci sul seno e sulla pancia che stava diventando sempre più dura.

Jay prese poi la crema per rassodare il seno e gliela spalmò, facendola sussultare per la freddezza del gel e non solo.. stava sentendo il calore dentro di lei emanare e si sentiva molto sensibile mentre suo marito aveva iniziato a spalmarle la crema con movimenti circolari e delicati che la stavano deliziando delle piacevoli coccole. 

Mentre Jay rendeva quel momento ancora più intimo, Hailey lo prese per la nuca e gli stampò un caloroso bacio sulle labbra gemendoci sopra non appena Jay intensificò il massaggio per poi passare all’altro seno. 

Hailey adorava tutte quelle attenzioni e mentre si godeva quelle carezze, aveva iniziato a puntare i suoi talloni nella schiena di jay legandolo in qualche modo di più a se.

“Ti amo” gli sussurrò baciandolo ancora una volta. “Ti amiamo” continuò prima di intensificare un po’ di più quel bacio da cui non si sarebbe staccata. Nonostante ciò Jay era passato all’olio, se lo mise tra le mani, lo scaldò un po’ per evitare di farle provare troppo sbalzo termico, dato che hailey era diventata molto più sensibile se le si toccava l’addome sempre più tirato, e iniziò ad accarezzare dolcemente la pancia. Al suo tocco, i bambini al loro interno che avevano iniziato a scalciare durante la colazione si calmarono ed Hailey ringraziò suo marito con uno sguardo. 

Jat baciò il suo ombelico che ormai assomigliava ad un bottone ed Hailey si rilassò ancora di più quando suo marito si spostò al di sotto della sua pancia e passò la sua lingua. Hailey che aveva teso le braccia dietro di se, lasciò cadere all’indietro anche la sua testa ansimando. 

Jay aveva iniziato anche a parlare ai loro bambini e hailey oltre ad amarlo sempre di più provava sempre una grande tenerezza.

“Buongiorno anche a voi.. papà vi ama tanto e spero che tutto l’amore che mamma sta ricevendo io possa trasmetterlo anche a voi. Papà ha vinto la scommessa, ora però dobbiamo accontentare la mamma… sappiamo che avete aperto i vostri occhietti e sarebbe stupendo fossero verdi proprio come mamma desidera.. non vedo l’ora di incrociare i miei occhi con i vostri sguardi e vi prometto che non vi perderò mai di vista. Vi amo tanto e grazie per avermi scelto come papà.” 

Ad hailey le mancò il fiato, non solo perchè jay le stava solleticando l’addome con le labbra e con la barba ma perchè adorava quando lui parlava a loro. Spesso lo faceva anche quando pensava che hailey dormisse, faceva lunghi discorsi con loro e non dimenticava mai di elogiare sua moglie con i loro figli. Quella gravidanza li stava facendo innamorare sempre di più l’uno dell’altro.

“Jay..” Lo supplicò Hailey sentendo il cuore dentro di se aumentare.

Jay allora l’attirò sopra di se e baciandola focosamente entrò dentro di lei facendola sussultare di piacere e seguendola una volta trovato il ritmo.

“Dovrei essere io a darti più attenzioni. Oggi è la tua festa” pronunciò balbettando tra una parola e l’altra perchè il piacere la stava per invadere.

“Oh fidati, darti tutte queste attenzioni è il miglior modo per festeggiare”.

Hailey lo guardò in modo profondo e dopo avergli dato un bacio carico di passione e trasporto si spostò a mordergli il mento. Aumentarono il ritmo e quando Jay sentì sua moglie tramare sotto di lui ebbe il segnale che aspettava: come sempre dava priorità il piacere della donna e solo dopo sprigionava e si lasciava andare per soddisfare il suo. Una volta raggiunto per entrambi, tornando ad avere battiti e respiri regolari Hailey lo baciò e gli disse: “Non male come prima festa del papà”.

Jay rise, la strinse a se e le rispose “non vedo l’ora di scoprire come saranno quelle a seguire…”

“Ancora migliori perchè saremmo in quattro”.

Si baciarono suggellando il loro amore e il momento e si ritrovarono a fantasticare sul futuro, ormai era diventato uno dei loro passatempi preferiti.

Quella prima festa del papà fu speciale per loro: dopo essersi coccolati andarono a pranzo in uno dei ristoranti preferiti di jay, uno di quegli che gli Ricordavano la sua infanzia, passarono al cimitero dai signori Halstead portando una rosa bianca ad entrambi e poi una volta tornati a casa Jay chiese ad Hailey se se la sentisse di partire per la baita. Dato che avrebbero avuto una settimana tutta per loro Jay voleva trascorrerla nel modo più tranquillo possibile. 

Tre ore dopo si trovarono immersi nella natura e nella serenità dei boschi e delle montagne del Wisconsin. 

Conclusero la serata rotolandosi fra le lenzuola proprio come l’avevano iniziata: amandosi e fantasticando sul futuro e sui loro bambini. Quando hailey prese sonno, jay chicchierò con il suo pancione promettendo una vita felice ai loro bambini, promettendo loro di insegnarli tutto ciò che sapeva, li avrebbe indirizzati nel loro cammino standogli affianco grato per avere una donna fantastica che li avrebbe mesi al primo posto sopra tutto. Jay era grato alla vita per ciò che gli stava donando ed era pronto a celebrarlo ogni singolo giorno così come era pronto a onorare le tre creature che maia di più al mondo e che finalmente gli avevano dato una ragione di vita facendolo sentire in pace con se stesso. Aveva raggiunto l’equilibrio che tanto sognava e il merito era di un angelo biondo dagli occhi di ghiaccio che aveva scelto di migliorarlo e accompagnarlo e che ora dormiva appiccicata a lui permettendogli di sentire le due creature che avevano dato ancora più senso alla loro piccola ma immensa famiglia.

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