Heart of ice and Heart of fire

di Princebra95
(/viewuser.php?uid=1139930)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova primavera ***
Capitolo 2: *** Scoperte inattese ***
Capitolo 3: *** Un vero aiuto ***
Capitolo 4: *** Cuore di drago ***



Capitolo 1
*** Una nuova primavera ***


-Una nuova primavera-
 
Era un giorno tranquillo nella città dell’ovest, l’inverno stava iniziando a lasciar spazio alla primavera e il primi raggi del caldo sole entravano nella stanza di una sognante e giovane ragazza dai capelli azzurri che iniziò a svegliarsi non appena la sfiorarono.
Bulma Briefs una ragazza sveglia, intraprendente ma allo stesso tempo sfacciata e un po’ matta, sempre alla ricerca di nuove avventure insieme ai suoi fidati amici, tra cui anche Yamcha che ad ora era il suo “fidanzato”, ebbene sì neanche lei sapeva se considerarlo più come tale dato le continue storielle che si creava fuori dalla loro relazione e del fatto che continuava ad essere sempre il solito bambino. Dopo Namec, Bulma pensava che al loro ritorno avrebbero potuto costruire finalmente qualcosa insieme, ormai erano 10 anni che stavano insieme e potevano iniziare a pensare a una casa, una famiglia ma lui non ne voleva proprio sapere. Infatti tutto ciò iniziava a stare stretto a Bulma, ormai aveva quasi 30 anni, un lavoro di prestigio alla Capsule Corporation e le mancava solo creare una famiglia per completare l’opera, ma non con una persona che non le potesse dare delle certezze; con questo pensiero in testa, Bulma si alzo pronta per iniziare una nuova giornata e vedendo il sole, sul volto le si dipinse un sorriso, ma ancor di più per il personaggio che stava per entrare nella Gravity Room, Vegeta il presuntuoso e tenebroso, ma affascinante principe dei Saiyan. Si era fermato sulla terra dopo che era tornato dal suo viaggio alla ricerca di Goku o come lo chiama lui Karooth, il suo nemico per eccellenza, lei gli aveva offerto una stanza e gli ha costruito una stanza per allenarsi, per diventare un super saiyan proprio come lo era diventato Goku.
Mentre la ragazza era assorta nei suoi pensieri, un piccolo musetto gli si parò davanti alla finestra e la salutò facendola spaventare:
“Buongiorno Bulma!” disse un drago possente e dal colore dorato/marrone
“Oddio Draco, mi hai fatto spaventare! Ti sembra il caso di sbucare cosi dal nulla mentre sono assorta nei miei pensieri??” esclamo Bulma che cadde per terra dallo spavento
“Vorrai dire mentre scruti il principino mentre entra nella stanza gravitazionale, mia cara??” spuntò un altro drago con le sfumature azzurre violacee un pò più piccolo di Draco
“Eccola l’altra, mi sembrava che non fossi con lui Saphira” sorrise Bulma, guardando i suoi draghi.
Erano Draco e Saphira, due draghi che Bulma aveva fin da quando era ragazzina, li aveva trovati insieme a Goku nel loro viaggio alla ricerca delle sfere del drago e insieme a lei custodivano il suo più grande segreto, che oltre a loro sapeva solo il suo caro amico Goku; Bulma dopo quel viaggio, non era più una semplice ragazza qualunque, ma anche lei aveva qualcosa di speciale che però pesava come un macigno nella sua vita e non si dava ancora pace.
“Guarda che dopo dobbiamo andare nel nostro posto ad allenarci e te devi affinare la tua trasformazione e le tue tecniche” Disse Draco con aria saccente.
“Sisi lo so Draco, non ce bisogno di ricordarmelo ogni singolo giorno, me lo ricordo da sola che ho dei poteri anch’io” rispose scocciata Bulma; detto ciò si finì di stiracchiare e andò a fare colazione prima di andare nel suo laboratorio a lavorare ad un nuovo progetto. Una volta entrata in cucina si presentò davanti a lei Yamcha, tutto ben vestito con un mazzo di girasoli e rose, con un sorriso a 32 denti e Bulma sapeva già cosa voleva, cioè farsi perdonare dopo l’ennesima litigata per colpa del suo essere un eterno bambino.
“Buongiorno dolcezza, dormito bene?” disse Yamcha sporgendosi per voler dare un bacio a Bulma, ma lei lo superò senza dargli importanza;
“Sbaglio o ti avevo detto di non farti più vedere né sentire per almeno un paio di giorni? Non ho voglia di litigare già di prima mattina e lo sai che non cambio facilmente idea e finché te non capirai cosa vuoi veramente dalla nostra storia e soprattutto cosa te voglia per il nostro futuro, non presentarti qua!” Bulma sembrava molto fredda e distaccata, ma all’interno era amareggiata da questa situazione, ma lui l’aveva portata allo sfinimento con tutti i suoi continui tradimenti e dopo l’ultimo aveva deciso di dargli un ultimato o capiva cosa voleva fare nel suo futuro e cosa voleva dalla loro storia oppure si potevano considerare liberi entrambi.
“Eddai piccola, non pensavo che fossi ancora così arrabbiata per la nostra piccola litigata dell’altra sera? E poi ci ho pensato sai, io non potrei mai vivere senza di te, senza i tuoi bellissimi occhi blu e...”
“Sono azzurri Yamcha, sono sempre stati azzurri e lo sai bene!! Sentiamo un po’, chi avrebbe gli occhi blu a sto giro? Chi è la povera preda??” lo fulminò con i suoi occhi e lo vedeva sempre di più diventare bianco
“Ehehe ma nessuno piccola ti pare, blu e azzurro sono lo stesso identico colore” continuò il ragazzo ridacchiando in modo nervoso “beh io vado Bulma, sai devo andare ad allenarmi, domani ho una partita di baseball importante, Ciao ciao” se ne andò via tutto di fretta senza lasciare il tempo a bulma di salutarlo.                                                    Bulma guardava la porta dal quale il ragazzo era uscito e le stava salendo una tale rabbia che se avesse potuto avrebbe rotto volentieri una tazza contro al muro, ma si limitò a finire il caffè, vestirsi con la prima tuta capitata sotto mano e uscire in giardino. Fuori al sole c’erano i due draghi ad aspettarla e non appena la videro si trasformarono nella loro forma normale, Saphira era un bellissimo drago femmina con delle sfumature azzurre, tendenti al blu/viola, invece Draco era un po’ più grande di Saphira, anche un po’ più vecchio con i colori del suo manto che erano marroni/dorati e proprio Draco accolse la ragazza sulla sua schiena “Andiamo sui Monti Paoz ad allenarci, ho bisogno di sfogarmi e soprattutto di trasformarmi” ordinò Bulma ai draghi, così presero il volo, senza sapere che qualcuno aveva sentito tutto e si era insospettito. Ma di quali poteri e trasformazione sta parlando Bulma e chi l’avrà sentita dire del suo segreto ai draghi??
 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Scoperte inattese ***


-Scoperte inattese-
Mentre volavano verso i monti Paoz, Bulma pensava all’arrivo di quel ragazzo del futuro e alla terribile notizia che aveva annunciato: “fra 3 anni, precisamente il 12 maggio, due cyborg porteranno distruzione e vittime, radendo al suolo tutto ciò che incontrano sul proprio cammino”. Tutto ciò era terrificante, non pensava che la terra fosse stata nuovamente in pericolo in così breve tempo, l’unica cosa che la “rasserenava” se così si può dire, è che in questa battaglia avrebbero avuto dalla loro parte Vegeta; infatti il principe dopo l’annuncio del ragazzo del futuro aveva iniziato degli allenamenti estenuanti, che lo facevano uscire dalla Gravity Room pieno di ferite e che puntualmente non voleva farsi curare “che zuccone” pensò Bulma.
Nel frattempo erano arrivati nel loro posto segreto, era una radura, con un albero di ciliegio al centro e la vista sul mare; Bulma adorava quel posto, le infondeva una tranquillità e poteva concentrarsi al meglio quando si trattava di pensare ed esercitarsi sui propri poteri. Così facendo, schioccò le dita della mano destra e si circondò in una serpentina di fuoco dalla testa ai piedi, i suoi capelli diventarono sempre più lunghi e di un azzurro sempre più scuro, i suoi vestiti vennero sostituiti da una gonna rossa e la sua maglietta da una canotta aderente sempre color del fuoco e in testa gli spuntò un piccolo diadema con al centro un drago stilizzato. Eccola finalmente trasformata, ecco il suo piccolo ma grande segreto. Dopo che la serpentina di fuoco fu svanita, Bulma aprì gli occhi, erano blu oceano, ancora più grandi di quanto i suoi già non lo fossero, si girò verso i suoi draghi e fece un sorriso timido, come se anche con loro si vergognasse di quanto appena accaduto.
“Finalmente ti vediamo trasformata dopo tutto questo tempo!! ” commentò entusiasta Saphira, ma prima che Bulma potesse rispondere, qualcosa fece muovere un arbusto dietro di loro e i draghi si misero subito in allerta, compresa la ragazza; “Sarà sicuramente qualche animale, non ho alcuna intenzione di sferrare qualche attacco” disse Bulma a Draco “prepara comunque una sfera di fuoco nella mano, magari sono dei bracconieri” Così Bulma, concentrò nella sua mano un pochino di energia e si venne a creare una piccola sfera di fuoco, ma quando capì che dietro all’arbusto si nascondeva una persona che conosceva fin troppo bene, la distrusse.
“Yamcha!! Ma tu cosa ci fai qua??” strabuzzando gli occhi, quasi per paura e si nascose dietro alla possente zampa di Draco; “Ti ho seguita, perché ti ho sentita parlare in modo strano con i draghi e… non pensavo di trovarti così” disse il ragazzo con un tono fra il sorpreso/affascinato, ma anche deluso. La continuava a guardare, come se avesse visto un animale mitologico, dopo qualche secondo di silenzio: “perché non mi hai mai detto niente?” le chiese con voce cupa “Perché me ne vergogno, non sono all’altezza di governarli e mi sento un pericolo pubblico con questo potere che ho e perché” fece un passo in avanti per mostrarsi a Yamcha “non volevo vedere il tuo sguardo sorpreso, ma allo stesso tempo di terrore!” dichiarò con amarezza abbassando lo sguardo.
“Beh siamo amici e soprattutto fidanzati da tanto tempo, avresti anche potuto dirmelo!” iniziò ad alzare la voce “Ma evidentemente non ti fidi abbastanza di me per dirmi un segreto del genere! Magari quel Vegeta già lo sa!” Bulma alzò lo sguardo nuovamente verso di lui e lo vide con il viso corrucciato e arrabbiato “Vegeta?!” disse irritata “Mi spieghi ora cosa centra lui?? Se non lo sapevi te, tanto meno lo sa lui, fra poco non ci salutiamo neanche per casa e gli vado a raccontare questo!! Ma ti sei fumato il cervello!” urlò Bulma iniziando ad avvicinarsi “sei qua davanti a me, hai appena scoperto che ho dei poteri magici, ti ho detto che mi sento sbagliata, non all’altezza di tutto ciò e L’UNICA cosa che ti viene in mente o di dimostrare, è la tua gelosia verso Vegeta?? Io sono veramente senza parole! Potresti chiedermi di tutto, ma no questo è l’unico tuo pensiero” ci fu un attimo di silenzio fra i due ragazzi, quando Yamcha fece una domanda.
“Chi lo sa?” chiese
“Solo Goku e i draghi, ovviamente!” disse dando le spalle al ragazzo “non lo sanno neanche i miei genitori, non volevo creargli delle preoccupazioni inutili, dato che non li uso mai e mi trasformo solo qui!”
Dopo pochi secondi di silezione, Yamcha disse parole che Bulma non avrebbe mai voluto sentire: “Avresti potuto aiutarci in tante battaglie, contro i sayain, su namec, adesso ci potrai aiutare contro i cyborg! Con te abbiamo un arma in più!” esclamò il ragazzo quasi come se avesse appena avuto un idea geniale. Bulma si bloccò, gli aveva appena detto che non usava i suoi poteri perché non li sapeva controllare e questo scemo pensava che poteva essere un’arma in più per combattere i cyborg…ma cosa ci faceva ancora insieme a lui non lo sapeva proprio!!
“Senti Yamcha ti ho appena detto che…” si voltò per guardalo in faccia, ma si vide arrivare contro una sfera di energia emanata proprio da lui, per istinto si spostò ma per poco non la colpì in pieno viso; “SEI DIVENTATO SCEMO!!” urlò                                                 “Avanti combatti, fammi vedere cosa sai fare con i tuoi poteri” disse mettendosi nella tipica posizione da combattimento. Bulma e i draghi lo guardavano con un’espressione scioccata e lei non sapeva se scagliargli addosso Draco e Saphira e farlo arrostire come un pollo allo spiedo o di farlo ragionare, optò sfortunatamente per la seconda opzione “Io non so combattere, creo solo delle sfere di fuoco quando mi concentro e altri poteri che riguardano l’elemento della terra! Ma non so come faccia a creare tutto questo e soprattutto non ho fatto arti marziali come voi. E non ho alcuna intenzione di combattere con te, senza contare che sei molto più muscoloso di me e mi faresti…” all’improvviso si trovò il viso di Yamcha davanti al suo e aveva una piccola sfera di energia vicino alla sua pancia “che...che cosa stai facendo?” disse spaventata “difenditi!” e la colpi!                                Venne inevitabilmente balzata per qualche metro e quando atterrò, oltre al dolore alla schiena, sentì un forte dolore al fianco destro, si toccò e vide...Sangue!! Strabuzzò gli occhi e le pervase una rabbia che le fece scagliare una sfera di fuoco addosso al ragazzo ad una velocità e con una forza che non pensava di possedere, ma il ragazzo, ovviamente, la scanso senza alcun problema.
Yamcha avanzava verso di lei, come se avesse nelle mani una preda preziosa o come se si sentisse il più potente sulla faccia della terra “Non ti sarai già arres...” ma non finì la frase, quando la vide con la mano sanguinante sul fianco destro “perché non ti sei spostata? Pensavo che mi prendessi in giro quando mi dicevi che non sapevi combattere!” si disperò cercando qualcosa per tamponarle il sangue.                                                                                         “Vattene!” disse Bulma sottovoce, trattenendo le lacrime “io non stavo scherzando, non so veramente combattere, non so veramente difendermi e usare questi dannati poteri!! Secondo te perché non vi ho mai aiutato eh?? Usa un po’ quella testa vuota che ti ritrovi! Non vi ho mai aiutato perché sarei stata sempre e solo un ostacolo per voi, mi sarei fatta del male più di quanto io possa sopportare. Ma te questo non lo capisci vero” si fermò a guardarlo con le lacrime agli occhi e torno ad essere normale, ma con il fianco sempre sanguinante. “o te ne vai per conto tuo, oppure ti scaglio addosso i draghi” detto ciò, Draco e Saphira iniziarono ad avanzare con aria minacciosa verso il ragazzo che indietreggio e scappò via volando.
Bulma iniziò a piangere, si strappo un pezzo del pantalone per fasciarsi il fianco; “andiamo a casa Bulma, almeno lì potrai curarti quella ferita” disse Saphira avvicinando il suo musone blu alla ragazza in lacrime; Fece un cenno affermativo e con un po’ di fatica si mise sulla schiena del suo drago, ma vide che anche Draco sanguinava “ha colpito anche te?” chiese preoccupata Bulma al suo fedele amico “ No stai Tranquilla, un giorno ti spiegherò” e spiccarono insieme il volo verso la città dell’ovest.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un vero aiuto ***


-Un vero aiuto-
Quando arrivarono finalmente a casa, Bulma scese a fatica dalla schiena di Saphira, cadendo miseramente sul prato, ansimando e contorcendosi dal dolore, senza che riuscisse a mettersi in piedi. “Come faccio ad entrare in casa in queste condizioni senza che i miei genitori mi vedano??” sussurrò, pensando ad una plausibile soluzione. Aprendo gli occhi, vide un ombra avvicinarsi con una capigliatura strana, spalle muscolose circondate da un asciugamano, ciò significava che fosse appena uscito dalla stanza di allenamento; continuava ad avvinarsi con passo tranquillo, sorseggiando una bevanda fresca, fino ad arrivare vicino alla ragazza e scoprire l’orrenda verità.
“Che cosa ti è successo?” le chiese senza farle percepire la leggera preoccupazione che iniziava a pervaderlo.
“Io…Yamcha…Fuoco…draghi” e poi svenne….
 
Bulma si svegliò di soprassalto per una goccia di acqua che le era scesa lungo il collo, non capendo cosa le stesse accadendo, provo ad alzarsi dal letto, cadendo rovinosamente e senti una voce alle sue spalle: “E’ inutile che provi ad alzarti, hai una ferita bella estesa sul fianco destro che ci metterà un po’ a guarire” sospirò “ne ho viste centinaia di ferite da sfere energetiche e vorrei soprattutto capire” alzandosi dalla sedia ed avvicinarsi alla ragazza “come sia possibile che ti sia fatta una ferita del genere” guardandola dritta negli occhi, fissandola. “Che occhi assurdi che ha, sembra di guardare il mare” “ Non ci posso credere” pensò bulma “ si sta preoccupando per me, che sguardo profondo e per nulla malvagio, come tutti credono”  Bulma distolse lo sguardo, non riusciva a sostenerlo, non sapeva come spiegarli ciò che era successo, anche perché non sapeva come avrebbe reagito, sapendo che non aveva una grande simpatia per il terrestre; allora cerco di rendere la vicenda meno drammatica. “Ha avuto, come sempre, un suo scatto di gelosia nei tuoi confronti, inutilmente aggiungerei... così abbiamo iniziato a litigare e lui mi ha colpito senza alcun motivo… io ho provato a difendermi ma...” “Ma non sapevi neanche da che parte girarti??” puntualizzò il Saiyan guardando la ragazza che girò la testa per guardare fuori dalla finestra i suoi draghi. “Almeno ho loro che mi difendono e Draco… OH NO DRACO ERA FERITO!!” disse cercando di alzarsi nuovamente dal letto, ma vegeta la fermò immediatamente.
“Pensi che non abbia visto il tuo drago con la bruciatura sul tuo stesso fianco? E’ stato complicato dargli un occhiata, dato che non prova molta simpatia per me, ma fra orgogliosi ci si intende quando si ha bisogno di aiuto e ti posso dire che sta bene” affermò tutto orgoglioso il principe “Però ora te mi devi dire la verità Bulma”
La ragazza si girò nuovamente verso di lui con uno sguardo fra il perplesso e il preoccupato… “di cosa stai parlando? Ti ho già raccontato quello che è successo perché dovrei...” “Perché ti ricordo che sono un alieno, che sa diverse leggende sui draghi e sui poteri che possono conferire, soprattutto se una semplice terrestre, tutta cervello e niente muscoli, ha i polpastrelli bruciati, come se avesse toccato il fuoco senza saperlo controllare” lo disse guardandola dritta negli occhi senza mai distoglierle lo sguardo e facendole vedere la mano. Bulma a quel punto non poteva più mentire e decise di raccontare “E’ successo quando io e Goku abbiamo trovato per la prima volta le sfere del drago” così inizio il suo racconto.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cuore di drago ***


-Cuore di drago-
“Tutto iniziò quando evocammo per la prima volta le sfere del drago io e Goku, insieme a Yamcha al suo fidato Puar, che appena conosciuto non capivo se fosse un gatto o una sottospecie di scoiattolo volante e quel maiale, in tutto e per tutto, di Oolong” iniziò a raccontare Bulma, mentre si sistemava sul letto, appoggiandosi alla parete con dietro la finestra…
“Così una volta evocato, ognuno iniziò a chiedere i propri desideri, ma erano troppi per i poteri che possedeva il drago, quindi ne esaudì solo alcuni tra cui quello di Yamcha e Puar, che si allontanarono per qualche minuto. E’ proprio in quel momento che il drago inizio a spiegarci della leggenda del cuore di drago e dei suoi poteri; una volta evocato il drago Shenron, doveva passare alcuni dei suoi poteri ad una persona dall’animo buono e dal cuore puro, ovviamente non poteva passarli a Yamcha dato che era un piccolo truffatore, perciò li avrebbe usati solo per portare distruzione e per continuare a rubare. Goku era troppo piccolo e ingenuo, li avrebbe usati solo per gioco e non per fare del bene, così si giro verso di me” continuava il racconto abbassando la testa per guardarsi le mani “mi disse che aveva guardato nel mio animo e che ero perfetta per ricevere questo dono, se proprio vogliamo chiamarlo così” commentò con un pochino di ironia “ Allora dal suo petto, ad altezza del cuore, uscì una sfera luminosa, che si diresse verso di me ed entro nel mio petto sempre in corrispondenza del cuore” lo disse toccandosi i petto, Vegeta nel frattempo non si stava perdendo un passaggio del suo racconto e ne era sempre più affascinato, Bulma lo guardò un attimo e poi continuò “senti una calore pervadermi il corpo, un senso di forza e di pace interiore mai sentita prima, ma allo stesso tempo iniziò a pervadermi una paura incontrollata, forse perché non ero veramente adatta a possedere quei poteri. Shenron, sembro capire il mio stato d’animo e inizio a spiegarmi”
“Ti ho donato parte del mio cuore e quindi anche parte dei miei poteri più facili da gestire, sono i poteri degli elementi terrestri: Fuoco, Terra, Acqua, e Aria. Li dovrai usare per fare del bene, per aiutare chi è in difficoltà e per proteggere chi ha bisogno di protezione, inoltre il tuo potere dipende dall’esistenza delle sfere del drago, se mai dovessero scomparire, anche i tuoi poteri scompariranno.”  Vegeta continuò ad ascoltarla fino a che non prese la parola: “Quindi mi stai dicendo che sei una specie di paladina della pace sulla terra con dei poteri della terra stessa?? Direi che se li sapessi gestire e usare nel modo corretto, potresti aiutare molte persone e aiutare anche i tuoi amici, quando si mettono nei guai” puntualizzò con uno sguardo ironico verso Bulma
“Volevi dire che li potevo usare, per non far andare via te dalla terra quando sei arrivato a portare distruzione? Si avrei potuto anche farlo, ma non ne sarei stata capace, ora ti spiego il perché… dove ero arrivata nel racconto?” si interrogò “Che Shenron ti spiegò che i tuoi poteri erano legati alle sfere del drago e che…” “Ah sì giusto. Dopo avermi spiegato tutto ciò scomparve, insieme alle 7 sfere del drago, io rimasi con Goku a contemplare il cielo ed a interrogarmi su ciò che avrei fatto con questi poteri. Nel frattempo Yamcha tornò, ma dissi a goku di non raccontargli niente, perché avevo paura che potesse farmi del male per prendere questi poteri e non glielo raccontai mai, fino a stamattina, quando vide che mi ero trasformata.” Si fermò, Vegeta che aveva distolto lo sguardo dal suo verso la fine del racconto, la guardò nuovamente e vide che il viso era rigato dalle lacrime, si sentì profondamente a disagio, per colpa del suo orgoglio non sapeva se avvicinarsi ed abbracciarla, cosa che lo avrebbe reso ridicolo a detta sua, oppure lasciarla nel suo e farla sfogare.
Bulma iniziò nuovamente a parlare singhiozzando: “Io ho paura ad usare questi poteri, non li so controllare, non so neanche da che parte si inizi per governarli e quel cretino di Yamcha, invece di chiedermi come stessi, se avessi bisogno di aiuto, ha ben pensato di attaccarmi e di combattere, come se fossi forte come lui o solo lentamente agile come lui” “Cosa ti potevi aspettare da uno così eh??” disse Vegeta avvicinandosi a lei. Bulma alzò il viso e lo vide avvinarsi, con compostezza ed eleganza, come un vero principe, un tenebroso principe; si sedette vicino a lei, sentì calore provenire dalla sua persona e un profumo di bosco, quello che sentiva quando volava con draghi. Lei lo guardò dritto negli occhi “cosa intendevi dire con quella frase?” “Non puoi aspettarti che uno che non ha un minimo di intelletto capisca la tua situazione o per lo meno voglia capire il perché non ha fatto certe azioni” disse con superiorità. “Ah perché un sanguinoso alieno, proveniente dallo spazio si?” “Certo, perché capisco cosa voglia dire portare il peso della responsabilità, quando hai a che fare con qualcosa più grande di te!” Non credeva alle sue orecchie, vegeta la capiva. Quel tenebroso, orgoglioso, affascinate principe del sajyan la capiva, rimase alquanto scioccata mentre parlava rimase bloccata a guardarlo e avrebbe voluto baciarlo… BACIARLO?? Pensò fra se e se e lo guardò
Secondo me bacia bene” senti nella sua mente Bulma, si girò verso la finestra e vide Saphira appollaiata sull’albero a guardare tutta la scena da fuori con un fare malandrino, tipico dell’età adolescenziale che stava attraversando, le rispose telepaticamente “Sicuramente bacia bene, è pur sempre un principe, un favoloso principe” e lo guardò nuovamente “Beh potresti provaaaa…aia. Draco mi hai fatto male!!” Bulma si sporse alla finestra e vide tutta la scena, Draco aveva tirato per la coda Saphira, facendola cadere rovinosamente per terra, perché non doveva comportarsi così.
“Che guardi fuori?” chiese Vegeta “Stavo guardando come Draco stesse sgridando Saphira, come se fosse un padre con la figlia adolescente che fa le cavolate della sua età” lo disse ridacchiando mentre anche Vegeta si avvicino alla finestra e quindi sempre più a Bulma. “Ma come li hai avuti?” chiese curioso “Draco, a detta sua fa parte del mio dono, è come se fosse il mio grillo parlante, anche se alcune volte sembra che condividiamo anche parte del cuore, perché mi capisce prima degli umani e la cosa strana, che è successa prima, aveva la mia stessa ferita. Che cosa strana” si fece pensierosa “Invece Saphira?” chiese sempre più incuriosito vegeta “Quanta curiosità oggi, principino.” Disse Bulma, nel mentre vegeta arrossiva e le scappò un piccolo sorriso “Saphira è nata qua, Goku aveva trovato un uovo di drago in mezzo ad un prato, probabilmente era stato rapito da qualche altro animale o dai cacciatori di draghi, ma gli è andata male e lo hanno perso; cosi ho aspettato che si schiudesse ed è nata lei. La mia Saphira… pensa che io e lei possiamo parlarci telepaticamente, è una sua dote e io sono riuscita ad apprenderla. Quando devi spettegolare è bellissimo” concluse Bulma ridendo e girandosi verso Vegeta. I loro volti erano a pochi centimetri l’uno dall’altro, si guardarono un secondo negli occhi e si stavano avvicinandosi sempre di più, ormai Bulma era convinta che si sarebbero baciati fino a che… “Appena ti sarai ripresa ti aiuterò io a governare i tuoi poteri e qualche mossa di combattimento basilare. Cosi non ti dovrai procurare ferite ogni volta che qualcuno scopre il tuo segreto.” Bulma riaprì gli occhi, pensando a quanto potesse essere stata stupida solamente a pensare che l’avesse potuta baciare. “Te ne sarei grata. Ma dovrai avere un po’ di pazienza con me, sono pur sempre un’umana tutta cervello e niente muscoli” lo prese in giro facendogli un occhiolino. “Non ti preoccupare. Ho allenato persone messe peggio di me sul pianeta Vegeta” disse mentre si alzava dal letto e di dirigeva verso la porta dando le spalle a Bulma. “Andrò a prendere dei fagioli di Balzar da Kakarot o direttamente dal gattone, in modo che possiamo iniziare subito con l’allenamento. Nel frattempo riposati.” Concluse velocemente prima di uscire. “Grazie per avermi ascoltato e per aiutarmi.” Disse Bulma un pochino imbarazzata “E’ il minimo che possa fare per ripagarti di quello che hai fatto per me. Buonanotte” “Buonanotte Vegeta”.                Dopo un attimo di smarrimento, Bulma ritornò con la mente sulla terra e si distese sul letto con il viso rivolto al cielo e penso che forse l’arrivo di Vegeta per lei significava l’inizio di una nuova vita e piano piano si addormentò; Vegeta dal canto suo, nella sua stanza, pensava a come quella ragazzina lo avesse colpito così profondamente nel profondo, da concedergli il suo aiuto. Mentre si interrogava, si distese nel letto e pensò che però per vedere suoi occhi color del mare felici, ne valeva la pena e si addormentò pensando a lei.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4018417