got me feeling good

di bathtubreadings
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Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** (tempted) ***
Capitolo 2: *** (tempted)² ***
Capitolo 3: *** farsi (compagnia) ***
Capitolo 4: *** /passivi/ - aggressivo ***
Capitolo 5: *** (baggy) jeeeans ***
Capitolo 6: *** aggiungi un posto a tavola (gnam!) ***



Capitolo 1
*** (tempted) ***


Hello!! Questa era nata come flashfic ma si è trasformata in una raccolta di one shot scritte da me e pastelwriting.
Per ogni fic verranno usati come prompt due dei numeri del post originale che ho pubbicato su twitter con cui ho scritto la prima fic, i personaggi saranno in continuo aggiornamento man mano che pubblicheremo.
Le fic di pastelwriting verranno pubblicate dal mio profilo, indicando ovviamente chi ha scritto cosa :)
 

Ecco una minuscola flashfic da poco più di 200 parole che ho pubblicato su twitter ma che si merita di stare qua insieme alle mie altre fic :')
Buona lettura, spero vi piaccia! <3

 
 
1. (tempted)
bathtubreadings
Yeonjun (TXT)/Jaehyun (NCT)


 
 

C'era momento e momento, e quello proprio non lo era.

Yeonjun fermò Jaehyun, prendendogli i polsi e guardandolo dritto negli occhi «Ho detto basta.»

Jaehyun sì avvicinò di più a lui, facendolo arretrare contro la parete «Eddai..» gli sussurrò nell'orecchio, senza perdere quel suo ghigno strafottente.

Yeonjun lo detestava.

Non erano da soli, quel corridoio era pieno di gente che andava e veniva, la sfilata di cui erano ospiti ancora non era finita, e qualcuno avrebbe potuto riconoscerli e scattargli qualche foto compromettente.

Quello davvero non era il momento.

Yeonjun si guardò attorno, anche se nessuno sembrava star prestando attenzione a loro due, Yeonjun continuava a sentirsi mille occhi addosso.

«Jaehyun–mmh» sibilò a denti stretti quando Jaehyun gli prese il lobo dell'orecchio tra i denti.

«Perché non stasera?» Jaehyun si staccò da lui quel tanto che bastava per far scendere gli occhi lungo il corpo di Yeonjun e poi risalire. Quel ghigno non accennava ad andarsene. «Sto anche indossando qualcosa di carino»

E Yeonjun non poteva negarlo, Jaehyun stava davvero bene.

Yeonjun si morse il labbro. Si era fermato un secondo di troppo a pensare, però, perché Jaehyun si spinse di nuovo contro di lui, facendo slittare una gamba tra quelle di Yeonjun, per aderire meglio al suo corpo.

«Pensaci» gli disse, poi si liberó dalla presa che Yeonjun aveva ancora sui suoi polsi, strisciando la sua mezza erezione sulla gamba di Yeonjun prima di allontanarsi all'indietro di qualche passo.

Non disse nient'altro, girandosi e tornando verso il salone principale.

Yeonjun era una persona debole.



 


 
Ciao amicə!
Altro giro, altra corsa, altra coppia insolita, ma ormai lo sappiamo che mi piacciono i crossover hahah.
Questa os è stata scritta per una challenge su twitter che ho fatto a fine gennaio, e la coppia è stata scelta da pastelwriting, stando a un nostro inside joke nato il giorno della sfilata di Prada durante la Fashion Week di Milano, dove ci siamo dettə "bene adesso vediamo Jaehyun e Yeonjun uscire a braccetto". Ovviamente non è successo, ma è stata una bella visione da immaginare, quindi eccoci qui.
Grazie mille a tuttə
 per aver letto, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione!!

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Tellonym

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Capitolo 2
*** (tempted)² ***


Hello!! Questa è la seconda flashfic, scritta in onore di Jaehyun a Milano per la fashion week, è da considerarsi un continuo della scorsa fic, ambientato qualche mese dopo gli eventi precedenti :')
Spero vi piaccia, buona lettura ^^
 
 
2. (tempted)²
bathtubreadings
Soobin (TXT)/Jaehyun (NCT)

 
 

Dopo la sfilata erano stati portati in uno studio per un photoshoot di gruppo. Non era esattamente di gruppo, in realtà, erano più due a due, tre in alcuni casi. 

Soobin era sceso dalla passerella due ragazzi dopo Jaehyun, quindi nella sua testa non aveva senso che i fotografi avessero fatto aspettare il più grande due turni, così da averli insieme per lo shooting. Il suo manager gli stava dicendo, mentre gli stilisti gli slacciavano i primi tre bottoni della camicia per spalmargli dell'olio sul petto, che quegli scatti con Jaehyun avrebbero fatto impazzire i fan o una cosa del genere.

Detto sinceramente, Soobin non lo stava esattamente ascoltando, troppo occupato a pensare a tutto quello che gli aveva raccontato Yeonjun – e, detto ancora più sinceramente, Soobin era terrorizzato all'idea di stare a meno di tre metri da Jaehyun.

Non poteva neanche provare a ripetersi nella mente frasi come "dai, su, non morde mica" perché heh Yeonjun gli aveva assicurato proprio il contrario, mannaggia.

Soobin fece l'errore, una volta salito sulla pedana accanto a Jaehyun, di far cadere gli occhi sul petto dell'altro.

O meglio, sulle tette dell'altro.

Jaehyun era senza maglia.

O, meglio ancora, non era a petto nudo, ma poteva esserlo visto che il maglione in cui l'avevano infilato aveva una scollatura a V così profonda che gli si intravedeva qualche accenno di addominali.

Soobin poteva sentire gli occhi di Jaehyun su di lui.

Non aveva il coraggio di alzare la testa e far incrociare i loro sguardi.

I fotografi furono veloci, li fecero mettere in un paio di pose differenti, e Soobin fece del suo meglio per apparire a proprio agio, anche se non lo era.

Per niente.

Gli occhi di Jaehyun non si staccarono per un momento da Soobin, e Soobin stava iniziando a far davvero fatica a impedire al suo corpo di arrossire.

Dopo l'ultimo scatto i fotografi li ringraziarono, dicendogli che potevano tornare dai loro stilisti. Soobin era pronto a scendere dalla pedana e andare a prendere una boccata d'aria – o forse dieci –, ma aveva ancora un braccio di Jaehyun avvolto attorno alle sue spalle.

Jaehyun si stava prendendo il suo tempo.

Il secondo errore di Soobin fu alzare lo sguardo (e sì che poco prima l'errore fu l'esatto opposto). Jaehyun lo stava fissando con un luccichio pericoloso negli occhi.

«Dimmi,» sussurrò Jaehyun al suo orecchio, mentre gli stilisti facevano entrare altri modelli e iniziavano a prepararli «ti rende nervoso il fatto che io ti stia fissando?»

Se Soobin non stava arrossendo poco fa, stava di certo andando a fuoco adesso.

Jaehyun gli rivolse un mezzo sorriso strafottente «Sembri delizioso, penso che potrei mangiarti...» mormorò, per poi allontanarsi di qualche passo «Mh? Che ne dici, ti lasceresti mangiare?»

Soobin squittì.

Farsi mangiare non sembrava una cattiva idea, però.

 

 


 
Ciao amicə!
Grazie mille a tuttə
 per aver letto, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione!!

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Tellonym

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Capitolo 3
*** farsi (compagnia) ***


3. Farsi (compagnia)
pastelwriting
Song Kang/Jaehyun (NCT)

 

 

Song sospirò, alzandosi dal letto per aprire all’ennesima persona che aveva deciso di bussare alla sua porta, quella sera.

Erano tornati dall’after party di Prada da un paio d’ore e Song aveva appena terminato di fare i bagagli, cos’altro poteva avere il suo staff da dirgli che non potesse attendere fino al mattino dopo?

Girò la maniglia e sbirciò oltre la porta.

Ah, non era il suo staff.

Jaehyun scivolò all’interno della sua stanza, la sua mano trovò il collo di Song senza difficoltà nonostante il buio e gli stampò un bacio sulle labbra.

Divertente, si erano conosciuti solo un paio di giorni prima ma non ci avevano messo molto nel concordare che quei pochi giorni in Italia sarebbero stati infinitamente stressanti e che farsi (compagnia) nel mentre non avrebbe che giovato all’umore di entrambi.

Song ridacchiò nel bacio e poggiò una mano sul petto di Jaehyun, allontanandolo appena.

«Pensavo avessimo finito nei bagni dell’after party» 

Jaehyun ignorò quell’affermazione «Non ti perdonerò se mi abbandoni davvero per i prossimi due giorni»

Improvvisò un’espressione offesa, con tanto di labbruccio, e Song avrebbe voluto sporgersi in avanti e morsicarglielo.

Non che niente glielo impedisse.

Con un sorrisetto, Song prese il labbro inferiore di Jaehyun tra i denti e quest’ultimo ne approfittò per provare a baciarlo di nuovo, ma venne fermato una seconda volta.

«Te l’ho già detto, non posso farci niente.» Song portò una mano tra i capelli di Jaehyun, tirando appena.

Jaehyun sbuffò, mentre il suo pollice seguiva la linea della mandibola di Song «Ti perdonerò solo se mi farai passare la notte qui.» 

Song sbuffò aria dalle narici, vagamente divertito; Jaehyun era famoso, entrambi lo erano, e si sarebbero conosciuti prima o poi, ma che si fossero mai trovati in quella situazione… no, non se lo sarebbe mai aspettato.

«Non pensavo ti avrei mai sentito dire una cosa del genere» Song strinse ancora di più i capelli di Jaehyun tra le sue dita e avvicinò la bocca al suo orecchio prima di continuare «Devo ammetterlo, è piuttosto eccitante»

Sentì il calore del respiro di Jaehyun sfiorargli il collo quando questi sbuffò una risata.

«E allora baciami come si deve» 

L’angolo delle labbra di Song si alzò in un mezzo sorriso, e non se lo fece ripetere due volte. 


 


 
Spazio Autrice
Ciao a tuttx, qui è Eli dall'account di Aro che vi parla!
Non ho molto da dire su questa flashfic, solo che durante questa Milano Fashion Week penso di essere stata troppo tempo sotto il sole per vedere Jaehyun e Song, ed ecco spiegata questa ship abbastanza rara.
Comunque, spero che la fic vi sia piaciuta! Fatemi sapere cosa ne avete pensato qui con una recensione oppure contattandomi su twitter qui!
Alla prossima!
-Eli

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Capitolo 4
*** /passivi/ - aggressivo ***


Eccoci qua con la seconda fic del writober 2023 (scritta la notte tra il terzo e il quarto giorno ma va beh ok), e la quarta fic di questa serie!! Non ho molto da dire, se non che era da un po' che giocavo con l'idea di Jay e Jaehyun nella mia mente, vorrei scrivere una longfic su loro due, chissà se accadrà mai hahah
Buona lettura, spero vi piaccia^^


4. /passivi/ - aggressivo

bathtubreadings
Jay (Enhypen)/Jaehyun (NCT)



Onestamente, Jay si meritava una medaglia.

Una medaglia di merito, una medaglia per il coraggio, una medaglia per essere sopravvissuto – e stava tutt’ora sopravvivendo – all’attacco di un animale feroce che lo stava attualmente sbranando.

Solo che non c’era nessuna medaglia. Nessuna medaglia per Jay perché non erano nella foresta, non c’era nessun animale, e nessuno stava sbranando Jay. No, c’erano invece Jay, Jaehyun, la stanza d’hotel di Jaehyun, il letto, e Jaehyun sdraiato quasi completamente addosso a Jay, entrambi con addosso l’accappatoio con sopra ricamato il logo dell’hotel, e forse il più grande succhiotto nella storia dei succhiotti.

«Jae– » gemette Jay, stringendo sempre più forte le braccia che aveva avvolto attorno al collo del più grande. Jaehyun era fermo sullo stesso pezzo di pelle tra il collo e la spalla di Jay da probabilmente già qualche minuto abbondante – o comunque abbastanza che Jay stesso poteva sentire quanto delicato fosse diventato il pezzo di pelle che Jaehyun stava reclamando come suo.

Jay non riusciva neanche a fargliene una colpa.

Jaehyun era un po’ una piovra, e finire tra le sue grinfie significava semplicemente abbandonarsi al proprio destino: una volta che Jaehyun ti aveva scelto, allora basta, era la fine per te, e in qualche modo ti avrebbe fatto suo.

Non c’era niente di cui lamentarsi, quindi.

Era una situazione assurda, la loro, perché proprio essendo entrambi passivi non è che andavano da nessuna parte, però Jaehyun aveva deciso che, dato che erano nello stesso hotel per lo stesso numero di giorni, ne avrebbero approfittato per divertirsi, e Jay purtroppo era l’ultimo che andava a trovare scuse per andargli contro.

Cioè che fai, uno come Jaehyun ti vuole, e te ne privi? Ma no!

Quello che doveva fare, però, era impedirgli di combinare danni.

E quindi «Jaehyun–» provò a dire, con un po’ più di fermezza nel tono di voce. Servì a ben poco.

Jay strinse le dita tra le ciocche di Jaehyun, cercando di fargli alzare la testa, ma era come cercare di strappare un giocattolo dai denti di un cane – pressoché impossibile, se il cane non decideva di lasciare la presa.

«Jaehyun hyung–» ansimò Jay, infilando anche l’altra mano tra i capelli di Jaehyun per potergli effettivamente staccare la bocca dal suo collo. L’aria fredda che colpiva la pelle maltrattata era davvero fastidiosissima ma, quello che preoccupava Jay era la visibilità del succhiotto.

Non poteva uscire in quel modo, lo avrebbero massacrato.

«Non puoi lasciarmi tutti questi segni,» mormorò Jay, anche se il pensiero di negare qualsiasi cosa a Jaehyun – bello, bellissimo Jaehyun con soffici capelli castani, grandi occhi marroni e fossette da strapazzo – era semplicemente devastante.

Jaehyun aveva gli occhi lucidi, quasi come se fosse ubriaco e stesse cercando di mettere a fuoco una situazione. Non avevano bevuto niente, però, Jay lo sapeva per certo perché in hotel avevano cenato insieme e Jaehyun non aveva toccato mezzo bicchiere di vino.

Le mani di Jay scivolarono dai capelli di Jaehyun alla sua faccia, tirandoselo contro per baciarlo, ma incontrandolo a mezz’aria perché era troppo impaziente. Jay si lasciò abbandonare ancora una volta sul letto, la bocca di Jaehyun incollata alla sua. Fu un errore, quello di Jay, di abbandonare la testa all’indietro e lasciare che Jaehyun scendesse con la lingua, fino ad attaccarsi al lembo di pelle sulla spalla opposta a quella che aveva già marchiato.

Jay ce l’aveva sulla punta della lingua, gli stava per ripetere di evitare di lasciare segni visibili, ma Jaehyun lo batté in velocità.

Scuotendo la testa, Jaehyun disse «Non ho intenzione di scusarmi per un succhiotto. Tutti dovrebbero sapere che ti diverti anche tu.»

Che era assolutamente vero.

Jaehyun lo morse, e Jay gemette così forte che sembrava quasi stesse urlando, poi Jaehyun iniziò a succhiare, proprio come stava facendo solo prima.

Jay esalò un respiro tremolante e decise seduta stante che non gli interessava quanti segni gli stava lasciando Jaehyun: il giorno dopo avrebbero dovuto prendere l’aereo, poteva coprirli con una sciarpa.



Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione!
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Capitolo 5
*** (baggy) jeeeans ***


Terza fic del writober 2023 ancora una volta per questo universo dajeeee questa featuring Hanbin degli ZB1 perché è innamorato di Jaehyun poverino (same, ci stringiamo la mano), e quindi eccoci qua con 600 parole scarse scarse ma spero tanto divertenti per voi quanto lo sono state per me scriverle!! Il titolo è stupido chiedo scusa non sapevo cosa mettere :P
Buona lettura ^^

 
5. (baggy) jeeeans

bathtubreadings
Hanbin (ZB1)/Jaehyun (NCT)



Hanbin poteva farcela.

Poteva.

Chi diceva che non poteva? No no. Poteva. Eccome se poteva!! Poteva fare tutto!

Proprio tutto!!

Qualsiasi cosa!!!

Anche sopravvivere quel photoshoot con Jaehyun.

Forse.

Forse no.

Perché sopravvivere nella stessa stanza con Jaehyun e altre venti persone o più ok, lo aveva già fatto un gran totale di quattro volte, grazie tante. Ma era tutto un altro discorso sopravvivere a stretto contatto nella stessa stanza di Jaehyun con altri sei modelli e una manciata di persone in più che comprendevano le loro stylist, il fotografo, e qualche tecnico.

Perché forse – ma solo forse, eh – Hanbin non poteva sopravvivere quella situazione.

Ci stava provando, però, questo poco ma sicuro.

Il problema era che stavano promuovendo una nuova linea di jeans e, tra tutti i modelli che c'erano, proprio loro due dovevano essere quelli senza maglia.

Hanbin poteva sopravvivere in una stanza con Jaehyun. Però forse non poteva sopravvivere in una stanza con Jaehyun a petto nudo.

O forse Hanbin, visto che in quel momento erano in pausa e si stavano facendo un po' tutti i cazzi propri, doveva darsi una svegliata e smetterla di lanciare occhiate furtive nella direzione di Jaehyun, in piedi poco distante da lui a messaggiare, e smetterla di osservare come la luce si stagliava sugli addominali scolpiti di Jaehyun e i suoi capezzoli e il suo petto, e quell'accenno di peluria che si interrompeva proprio sopra al bottone dei jeans.

Hanbin aveva bisogno di un po' d'acqua ghiacciata. Che fosse sotto forma di bottiglietta appena uscita dal freezer, o di doccia ghiacciata, non gli importava.

Doveva ripigliarsi.

Perché se continuava a guardare Jaehyun, non si sarebbe ripigliato.

Aveva la bocca asciutta.

Forse era meglio così. Almeno non stava sbavando.

«Hey,» si sentì chiamare, e sobbalzò al suono di quella voce, perché non aveva senso che si stesse rivolgendo a lui.

Perché quella voce apparteneva a Jaehyun.

«Tutto ok?» gli chiese Jaehyun, e Hanbin lo sapeva che lo stava guardando con una faccia confusissima, probabilmente sembrava un pesce lesso, visto il modo in cui stava boccheggiando nella speranza che una qualsiasi risposta gli uscisse dalla bocca.

Possibilmente niente di imbarazzante.

Ovviamente Dio non era dalla sua parte però, perché tutto quello che gli uscì fu «Vuoi baciarmi tanto quanto voglio baciarti io in questo momento?»

Ecco, quello gli fece chiudere la bocca. Non stava più boccheggiando. Il che era una vittoria. Ora, se una voragine si fosse aperta e l'avesse risucchiato, poteva quasi dire di aver vinto la lotteria, no ma perché COSA STRACAZZO–????

Jaehyun aveva ancora in mano il telefono, ma non lo stava usando, troppo impegnato a fissare Hanbin.

«Cosa?» gli chiese.

E Hanbin voleva mettersi a piangere, perché mai gli era capitato di fare una gaffe così gigantesca.

«No, io volevo dire–» iniziò, ma dovette fermarsi, perché non aveva idea di come continuare la frase.

Non c'era modo di continuare la frase.

Jaehyun fece scendere gli occhi velocemente lungo il corpo di Hanbin, tornando poi a guardarlo negli occhi.

Hanbin si stava sentendo un po' come una rana vivisezionata.

«Com'è che ti chiami?» domandò Jaehyun, alzando un angolo della bocca.

Era una domanda semplice, e Hanbin riuscì a rispondere «Hanbin» senza sbagliare. Un giro di applausi, grazie.

Jaehyun fece un piccolo «Mh,» passando poi il suo telefono ad Hanbin «magari più tardi, che dici?»

E Hanbin era confuso, confusissimo, finché Jaehyun non gli fece segno di guardare il telefono.

Hanbin guardò il telefono e oh! Jaehyun voleva il suo numero!!!!

Jaeh-

Jaehyun voleva-

Jaehyun voleva il suo numero????

Oh.

Oh.

 

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Capitolo 6
*** aggiungi un posto a tavola (gnam!) ***


Fic scritta un po' velocemente, lo ammetto, ma almeno ho scritto qualcosina :)
QUESTA FIC PRESENTA UNA SCENA SMUT! Nonostante la raccolta è taggata arancione, penso che questa fic in particolare l'avrei taggata rossa, se l'avessi pubblicata separatamente, fate di questa informazione ciò che volete e non leggete se non fa per voi.
Buona lettura e buon compleanno a Jaehyun
🥳🥳🥳
 
6. aggiungi un posto a tavola (gnam!)

bathtubreadings
Jeno (NCT)/Jaemin (NCT)/Jaehyun (NCT)


 

Jaemin ti guardava come se volesse mangiarti, e Jeno lo sapeva, era stato più volte dall’altra parte di quello sguardo.

Guardare Jaemin guardare qualcun altro come se volesse mangiarlo, però, era tutta un’altra storia.

Jaehyun aveva le lacrime agli occhi circa da quando Jaemin lo aveva legato alla sedia, mani dietro alla schiena e bavaglio in bocca, ma con le gambe libere, così che potesse divaricarle abbastanza da permettere a Jeno di potercisi inginocchiare in mezzo.

Jaemin gli aveva chiesto «Non è troppo stretto, vero?» dopo averlo imbavagliato con un nastro di seta rosa, abbinato alla corda, sempre rosa, che aveva stretto intorno ai suoi polsi, mentre Jeno era inginocchiato poco distante dalla sedia, come gli aveva ordinato Jaemin, e aveva guardato Jaehyun negare con la testa, mentre il nastro che aveva in bocca diventava più scuro, imbevuto dalla sua saliva.

Jeno non era sicuro di come si erano ritrovati nell’appartamento che lui e Jaemin avevano affittato, o meglio, non sapeva come aveva fatto Jaemin a convincere Jaehyun ad andare a casa con loro; non erano soliti scegliere le loro vittime sul posto di lavoro, di solito preferivano le app di incontri e le discoteche. Jaemin, però, aveva chiesto a Jeno di raggiungerlo sul set intorno a mezzogiorno, solo per poi indicargli Jaehyun e sussurrare a Jeno nell’orecchio «Voglio lui per cena, stasera»

Di fatto, avevano cenato prima di iniziare.

Jaehyun era il dessert, e Jaemin glielo stava offrendo su un piatto d’argento.

O su una sedia con la seduta imbottita, ma faceva poca differenza, perché ora Jeno stava gattonando sul tappeto del salotto verso Jaehyun, sotto richiesta di Jaemin, e anche Jeno forse lo stava iniziando a guardare come se lo volesse mangiare.

Jaehyun aveva lo sguardo glassato da un velo di lacrime, colpa di Jaemin che lo aveva masturbato troppo a lungo mentre Jeno era stato costretto a guardare e basta, portandolo quasi all’apice tre volte ma senza farlo venire.

«Oh, fagli un po’ di spazio, tesoro,» disse Jaemin, in piedi dietro alla sedia, accarezzando i capelli di Jaehyun «Jeno è grandicello, dobbiamo fare in modo che entri»

Jaehyun gemette e si afflosciò sulla sedia nel sentire il doppio senso in quella frase, ma Jaemin non gli permise di muoversi troppo, tenendolo fermo per i capelli. Jaehyun chiuse gli occhi e inspirò a fondo, poi deglutì, li riaprì, e Jeno non poté evitare di notare come Jaehyun fece scendere il suo sguardo lungo il torso di Jeno e poi ancora più giù, dove la mezza erezione di Jeno era appoggiata sulla sua coscia.

«Jeno, cucciolo, vieni più avanti» ordinò Jaemin, e Jeno obbedì, scivolando più vicino a Jaehyun sul tappeto.

Inutile negare che aveva l’acquolina in bocca.

Jeno alzò gli occhi per guardare Jaemin oltre la spalla del loro ospite. Non poteva fare niente se Jaemin non gli dava l’ok.

«Guardalo,» sussurrò nell’orecchio di Jaehyun, con un tono di voce abbastanza alto per farsi sentire anche da Jeno «non è adorabile?»

E Jeno non sapeva con chi Jaemin stesse parlando, visto che lo stava guardando negli occhi, però sì, Jaehyun era adorabile.

Anche se adorabile era l'ultima delle parole che avrebbe usato Jeno in quel momento. Jaehyun era perfetto. Era forse paragonabile alla perfezione di una statua greca, i suoi muscoli sembravano essere scolpiti nel marmo, e Jeno voleva leccare una a una tutte le goccioline di sudore che gli imperlavano il torso.

Forse Jeno l'avrebbe definito appetitoso.

«Cucciolo,» lo chiamò Jaemin, e Jeno non si era accorto di aver distolto lo sguardo dal suo ragazzo. Jaemin non gli disse nient'altro, rivolgendosi poi invece a Jaehyun «Vuoi le sue mani?» domandò facendo scivolare le sue sui suoi pettorali.

Anche Jeno aveva davvero bisogno di toccare.

Il gemito di Jaehyun si interruppe sul nascere quando Jaemin gli strinse i capezzoli tra le dita, chiedendogli «O vuoi la sua bocca?»

L'erezione di Jaehyun ebbe uno spasmo, e Jeno sentì rimbombare il «Mmmhnngh» di Jaehyun tra le pareti del loro salotto.

«Cucciolo, hai sentito il ragazzo,» gli sorrise Jaemin.

Jeno non se lo fece ripetere due volte. Aprì la bocca, tirando fuori la lingua, poi prese Jaehyun in bocca, scendendo quasi fino in fondo.

Jaehyun stava tremando così forte sotto di lui, che Jeno quasi sentiva il bisogno di allungare le mani e tenerlo fermo per i fianchi. Non poteva, però, non senza il consenso di Jaemin.

Jeno si tirò su, poi scese di nuovo, succhiando un po’ più forte. Jaehyun si dimenò, facendo soffocare Jeno, che si ritrasse velocemente, ma senza staccarsi da lui.

«Fai il bravo,» sentì Jaemin sussurrare a Jaehyun «se fai il bravo per me magari ti slego…»

Fu il turno di Jeno di gemere, mentre faceva scivolare l’erezione di Jaehyun fino al fondo della sua gola. Respirando profondamente, guardò Jaehyun da sotto le ciglia.

Era Jaehyun a guardarlo famelico, in quel momento.

Jeno si alzò di scatto, leccandosi le labbra.

Bello, erano affamati in tre quindi.

 

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