Ambra

di Sofia_02
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° capitolo ***
Capitolo 2: *** Prologo ***
Capitolo 3: *** 2° capitolo ***
Capitolo 4: *** 3° capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° capitolo ***


Hermione quella mattina, come tutte le altre, era cosciente dell'imminente avvicinarsi della sua più grande sofferenza. Era il suo sesto anno ad Hogwarts, a breve avrebbe compiuto 17 anni, e a distanza di nemmeno un anno si sarebbe celebrato il suo matrimonio ; un matrimonio senza amore, sicuramente, stipulato da un contratto tra due famiglie ancora prima della sua nascita. La strega più brillante della sua età, da almeno 20 anni, non poteva fare altro che piegarsi davanti ad un voto infrangibile: sarebbe stato alquanto deludente e stupido da parte sua sottrarsi ad una costrizione che le avrebbe senza dubbio provocanto non solo la sua morte, ma anche quella di tutta la sua famiglia. La sua sofferenza non valeva certamente la  vita dei suoi genitori e anche se avesse subito per tutta la vita una condizione, per lei, terribile preferiva sopportare quel supplizio e abbandonare il suo orgoglio. Quest'ultima cauzione era sicuramente la peggiore per lei, l'orgoglio grifondoro era assolutamente una della principali caratteristiche della sua casata, e lei più di qualsiasi altra persona trovava il suo carattere principalmente impregnato da questa emozione ;Per Hermione, infatti, sposare quell'arrogante e viziato ragazzo non voleva dire soltanto abbassarsi ad essere sua per sempre, ma anche umiliarsi ad essere unicamente una buona padrona di casa,una quasiasi bambolina aristocratica dedita solo al compiacimento del marito e al più a delle chiacchiere frivole con altre donnette nella sua stessa condizione. Non avrebbe potuto aspirare al raggiungimento di una  carica lavorativa soddisfacente , ma si sarebbe limitata soltanto a procreare ed allevare marmocchi che sicuramente un giorno sarebbero diventati la fotocopia del padre (nel migliore dei casi) e questo lei non poteva assolutamente accettarlo. Ancora una volta desolata, stufa di tutto, e con in mente quell'unico suo pensiero decise di sollevare le coperte di seta oro e alzarsi dal suo letto, trasfiguró il pigiama nella sua impeccabile divisa e con un incantesimo diede una sistemata ai suoi, assolutamente ribelli, capelli ricci ; dopo una passata di mascara e lucida labra si specchió al grande specchio posto in mezzo alla stanza, sorrise soddisfatta davanti al suo riflesso. Successivamente sussurró a se stessa di non abbatersi (era pur sempre la so- tutto - io più inarrestabile della storia) e si disse che anche da moglie "devota" sarebbe riuscita a far passare al suo caro maritino attimi di terrore. Soddisfatta da quest'ultimo pensiero, abbandó la sua stanza per affrontare una nuova giornata.

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Capitolo 2
*** Prologo ***


Prologo La pioggia non le era mai piaciuta: così gelidamente fredda, pungente, quasi impassibile, scorreva senza un motivo apparte bagnando tutto ciò che trovava, senza motivo. Fredda, proprio come la sua anima. Il temporale stava irrompendo, quasi a voler sottolineare la situazione che improvvisamente avrebbe colpito tutto il mondo magico, si presagivano tempi bui, molto bui. In quel momento due ragazzi, molto simili ma troppo distanti, stavano scrutando l'enorme spazio dinanzi a loro, sorprendendosi dell'immensità del silenzio che quasi perforava i loro animi ; entrambi erano coscienti che si trattasse solo della quiete prima della tempesta.

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Capitolo 3
*** 2° capitolo ***


2 °Capitolo Uscita dalla sua camera si diresse verso la sala grande, per la colazione. Si sedette tra Ginny, la sua rossissima migliore amica, e Harry, il ragazzo che era sopravvissuto, nonché il suo più grande amico (il fratello che non aveva mai avuto) di fronte a se trovó Ron, quest'ultimo, da sempre cotto di Hermione, quando incroció lo sguardo con lei divenne, in faccia, più rosso dei suoi capelli. Dopo una breve colazione in cui Ron, come sempre, si era abbuffato si diressero verso i sotterranei, dove si sarebbe tenuta la loro prima  lezione, 2 ore di pozioni con piton e con quei viziati, arroganti e figli di papà dei serpeverde. Arrivati davanti la porta dell'aula, in anticipo, si scontrarono con un gruppo di serpeverde, tra loro spiccavano in primo piano: il principe delle serpi, Draco malfoy, i cui capelli biondo platino erano ben visibili anche a distanza di metri, e, accanto a lui, il suo inseparabile amico, il bel Blaise Zabini : entrambi ridacchiavano chissà per quale motivo e questo non fece altro che innervosire ancora di più Hermione, che covava verso il biondo un odio fuori dal comune . Dietro di loro si sentivano delle risate frivole, che avrebbero potuto fare concorrenza ad uno stormo di oche, erano sicuramente Daphne Greengrass e Pansy Parkinson, quest'ultima infatti rideva come una sguagliata cercando (inutilmente) di attirare le attenzioni dei due ragazzi ; assistendo a quella scena Hermione dovette bloccare un conato di vomito anche se non riuscì trattenere la sua espressione disgustata, Pansy aka faccia da carlino era proprio patetica. Hermione riprese a chiacchiere con Harry, stretta dalle braccia muscolose di Ron, che la tenevano salde in un abbraccio caloroso, ben presto però sentì su di se uno sguardo insistente, così, volgendo gli occhi al gruppo delle serpi,si rese conto che il furetto platinato non solo  la stava osservando, ma stava anche fulminando con lo sguardo Ron,  quest'ultimo preso dal profumo di vaniglia della ragazza non si era nemmeno accorto che Malfoy lo stava uccidendo con gli occhi. Hermione si ritrovó a ghignare divertita davanti alla gelosia di Malfoy: a quanto pare, anche se i due non erano ancora sposati, egli ritenava già la ragazza di sua proprietà. che ingenuo che era,pensó hermione, sicuramente anche una volta sposati non sarebbero mancati i tradimenti da parte sua, infondo, pensava la ragazza, quello era un matrimonio combinato, senza amore e senza rispetto. Durante tutta la lezione di pozioni Hermione, seduta al primo banco, trascrisse ogni parola pronunciata dal professore, nonostante sentisse su di se uno sguardo insistente. Stette per tutto il tempo con il viso incollato ai suoi appunti e non rivolse la parola nemmeno per un secondo a Ron che, stranamente, aveva deciso di sederle accanto nonostante si trovasse al primo banco. Finita la lezione la principessa di grifondoro non potè mancare di notare che gli occhi grigi del bel biondo non l'avevano mai abbandonata e, sempre più soddisfatta di se stessa accennó ad un ghigno divertito : sapeva di piacergli e voleva farlo impazzire

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Capitolo 4
*** 3° capitolo ***


3° capitolo Draco Lucius Malfoy non riusciva ancora a spiegarsi quella sorprendente attrazione che provavamo verso quell'orgogliosa ragazzina insopportabile. Lui, principe dal cuore di ghiaccio, poteva avere qualsiasi ragazza ma era inspiegabilmente attrato dalla sua figura snella e sinuosa, da quelle forme non troppo pronunciate ma perfettamente adatte al suo corpo, da quel seno sodo e alto che immaginava stringere tra le sue mani, immaginava già la voce della ragazza che gemeva sotto di lui pregandolo di darle piacere: Hermione Jean Granger lo avrebbe fatto impazzire. Non riuscì a spiegarsi, ancor di più, quel senso di rabbia e odio che aveva provato verso quel pezzente di weasley quando aveva osato posare le sue luride mani intono al corpo della SUA DONNA, aspetta, sua donna? Era forse impazzito? Certo, la so-tutto-io sarebbe in breve  tempo diventata la sua sposa, ma il tutto era dettato solo e unicamente da uno stupido contratto ; come sempre i suoi genitori avrebbero rovinato la sua vita. Restava il fatto che quella mattina un moto di gelosia lo aveva assolutamente colpito, e non saoeva darsene una ragione. Non riusciva, nonostante i suoi sforzi, a comprendere i sentimenti che stava provando verso la ragazza; la granger era senza dubbio una dea, ma certamente il suo carattere impertinente e il suo orgoglio la rendevano assolutamente insopportabile.  Per di più quello stupido ghigno, così simile al suo, scaturiva in lui sensazione totalmente contrastanti :da una parte odiava quel sorrisetto scaltro e avrebbe tanto voluto far sì che sparisse dalla sua faccia, ma dall'altro lato non poteva far altro che esserne compiaciuto, la sua futura moglie era proprio un tipetto difficile. Draco si diede dell'idiota per tutti i pensieri che affolavano la sua testa, la So-tutto-io era soltanto una stupida ficcanaso che non riusciva mai a stare zitta, e lui non poteva pensare di lei che fosse attrante o che sarebbe stata una compagnia appetibile. Lui e la principessina si odiavano da sempre e sicuramente anche una volta divenuti coniugi la situazione non sarebbe minimamente mutata. Ne era cosciente, e in una parte del suo cuore ne era davvero dispiaciuto.... Represse quel pensiero e si diresse verso la sala grande per il pranzo ripromettendosi di smettere di fissare la granger. Una volta entrato in sala grande abbandó all'istante il proposito che si era prefissato, Hermione granger, il perfetto prefetto, era seduta sulle gambe del rosso, entrambi ridevano nonostante fossero totalmente zuppi di acqua e Draco cominciò seriamente ad infuriarsi ; i suoi occhi si schiusero in due fessure e cominciarono a lampeggiare in modo assolutamente inquietante quando si rese conto che la camicetta della Granger, a causa dell'acqua, era diventata totalmente trasparente, e al di sotto di essa si potevano benissimo vedere i capezzali turgidi della ragazza. Il ragazzo strinze i pugni per la rabbia, assolutamente furente e mosso da chissà quale ragione, si diresse all'istante verso il tavolo dei grifoni, dove la bella riccia stava ancora ridendo a cavalcioni sul rosso.

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