Ali Della Libertà Spezzate

di Phobos_Quake 3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Uno Strano Sogno ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Shawn Reid Il Wrestler ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Hammad E Zain Qadir ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Show Tributo E Invito A Cena ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Il Chairman Della SWS ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Amici ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: L’Incubo Che Diventa Realtà ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Caso Chiuso ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Uno Strano Sogno ***


Capitolo 1:


Uno Strano Sogno
 
 
Zootropolis. Sera. In un posto imprecisato, su una scogliera, due figure vennero gettati in mare. Si trattava niente poco di meno che di Judy e Nick. Entrambi avevano mani e piedi legati a una catena. Su questi ultimi, poi, la catena aveva una pesante palla d’acciaio che li stava mandando sempre più velocemente sul fondo. Judy si riprese piuttosto rapidamente e, capendo subito la gravità della situazione, iniziò ad agitarsi.
“N... no! Non può essere vero! Non può finire così ora che siamo arrivati a questo punto!” pensò con molta amarezza. Fu a quel punto che la coniglietta si svegliò di soprassalto e iniziò ad ansimare seduta nel suo letto.
“Di nuovo quel sogno! Ma perché?”
Scese dal letto, uscì dalla stanza e si diresse in cucina. Dopo aver risolto il caso degli “ululatori notturni” aveva comprato un nuovo appartamento più grande di quello in cui stava prima. Si avvicinò al lavandino, prese un bicchiere nel ripiano sopra, lo riempì e bevve. Nella sua testa, però, continuava a pensare a quel sogno che da qualche mese era diventato piuttosto ricorrente. Una volta finito tornò in camera, si rimise nel letto e dopo qualche minuto si addormentò. La sveglia suonò destandola così di soprassalto. Di nuovo.
-Maledizione!- disse tra sé.
La spense, scese dal letto e dopo essersi vestita, fece una rapida colazione, uscì dall’appartamento, arrivò alla sua auto, salì e partì. Dieci minuti e si fermò davanti a un palazzo. Due secondi dopo, uscì Nick, con la sua solita aria da divo con i suoi fedeli occhiali da sole, e salì in macchina.
-Buongiorno, carotina!- disse raggiante.
-Mh!- rispose semplicemente lei senza neanche guardarlo.
-Tutto qui? Che ti prende?-
-Te ne avevo già parlato, ricordi? Ormai sta diventando una cosa ricorrente!-
-Ah, ancora quel sogno? Allora la cosa è preoccupante!-
Judy annuì.
-Quando pensi di parlarne con qualcuno più competente?-
Judy rimase in silenzio per alcuni secondi dopodiché partì. Nick sospirò, accese la radio e la canzone I'd Do Anything For Love (But I Won't Do That) di Meat Wolf iniziò a far da sottofondo al loro viaggio verso la stazione di polizia di Zootropolis. Una volta a destinazione, scesero, entrarono nella struttura, salutarono Clawhauser ed entrarono in una stanza. Lì vi erano otto agenti seduti alle loro rispettive scrivanie. Anche Judy e Nick avevano la loro e ci si sedettero praticamente all’unisono. Passarono alcune ore e Nick si alzò e uscì senza dire nulla. Judy non se ne accorse affatto per quanto fosse troppo assorta nei suoi pensieri. Poco dopo, la volpe tornò e le posò un bicchiere di plastica pieno di tè alla pesca. L’odore la fece tornare sulla terra.
-Mh? Che…?-
-È tè! Si beve!-
-Ma va? Non lo sapevo! Stavo dicendo, come mai me lo hai portato?-
-Ti farà bene! Fidati del tuo amico volpe!-
Judy gli sorrise e iniziò a sorseggiarlo lentamente così da gustarselo al meglio.
-Grazie!- disse sorridendogli di nuovo.
Nick le fece l’occhiolino ricambiando il sorriso e tornò alla sua scrivania. All’improvviso, giunse il capitano Bogo.
-Due nostre pattuglie sono all’inseguimento di una banda di rapinatori che ha da poco svaligiato una banca e chiedono rinforzi! Preparatevi immediatamente!-
Tutti corsero alle loro vetture e partirono subito all’inseguimento. Judy e Nick, si trovavano dietro alle auto dei loro colleghi, quando a un tratto, invece di continuare a seguirli, girò bruscamente a sinistra.
-Hey! Ma che cosa fai? Dove diavolo stai andando?- domandò Nick.
-Capirai quando lo vedrai!-
Nel mentre, i loro colleghi erano riusciti a raggiungere l’auto nera dei rapinatori, un puma, un serval, una talpa e un varano.
-Gli sbirri! Ci sono alle costole!- disse il varano.
-E allora cosa aspetti a sparargli?- disse il capo banda, ovvero il puma.
-Dammi una mano, Stan!-
-Perché, non posso aiutarti io?- domandò la talpa.
-No, tu no! Già sei stato pessimo come palo! Figuriamoci se sei capace a sparare!-    
Detto questo, il varano tirò fuori la pistola e anche il serval chiamato Stan fece la stessa cosa, abbassò il finestrino e si preparò a sparare.
-Oh porca…!- gridò il loro capo e frenò di colpo.
-Ah! Ma che cavolo fai, capo?- chiesero all’unisono.
Poi però guardarono e davanti a loro c’era l’auto di Judy e Nick. Gli altri poliziotti arrivarono subito dopo e, dopo averli circondati, i quattro malviventi furono catturati senza problemi. Fu un agente gatto dal pelo grigio e gli occhi verdi, insieme al suo partner che era un’orca, a mettere le manette ai polsi del capo banda. Una volta caricati su due auto, l’agente gatto si avvicinò a Judy e Nick con un sorriso.
-Agente Duncan Macleod! Io e il mio collega siamo da poco giunti a Zootropolis e già ci hanno messo a lavoro! Come si dice: chi ha tempo, non aspetti tempo, eh? Ma a parte questo, finalmente incontro i famosi agenti Hopps e Wilde! Sono davvero molto onorato!-
-Grazie, molto gentile!- disse Judy arrossendo e stringendogli la mano.
-Lui, invece, è il mio partner! Non è molto loquace! Perciò parlo io per lui!-
-Mpf!- fece l’agente orca.
-Visto? Ve l’avevo detto!-
-Falla finita, Macleod! Io sono l’agente William Free, per gli amici, Willy!- disse.
La sua stretta di mano, o meglio di pinna, era davvero possente e salda, tanto che quando Nick la strinse emise un lieve lamento, al contrario di Judy.
Fatto questo, tornarono in centrale e il resto della giornata passò tranquilla. Una volta giunta la sera, Nick e Judy andarono a mangiare insieme una pizza ad un ristorante italiano, passeggiarono un po’ in compagnia, dopodiché lo riportò a casa.
-Grazie, come sempre, carotina. Buonanotte! Cerca di non fare incubi stavolta!-
-Lo spero! Grazie! Buonanotte, Nick!-
-Notte, Judy!-
La coniglietta, una volta a casa, si mise subito a letto e s’addormentò subito. Purtroppo, però, quel sogno tornò a tormentarla facendola svegliare di soprassalto.
“Un’altra volta! Ma perché?”
Rimase sveglia per almeno una decina di minuti, dopodiché si riaddormentò, ma stavolta più serenamente. Nel frattempo, in una casa piuttosto lussuosa, qualcuno stava sbraitando a voce molto alta.
-Adesso basta! Fuori da casa mia e non tornare mai più! Non voglio più sentire un’altra parola!-
-D’accordo! Se è questo che vuoi… anch’io ho preso la mia decisione!-
-Che… che cosa? B… butta subito giù quell’affare o ti…-
-Tu cosa? Cosa credi di fare? Sono io l’uomo armato, non tu!-
-Non oserai…-
Non finì di parlare e si avvertì lo sparo. Seguirono alcuni secondi di silenzio, poi si avvertì un urlo di donna che poi implorava pietà, un altro sparo e poi più nulla. Una figura uscì dalla casa e si allontanò nelle tenebre.
 
Nota: L’agente William “Willy” Free, è un’orca e si chiama così solo come divertente citazione al film Free Willy.

Nota 2: Meat Wolf è la "versione animale" del compianto cantante Meat Loaf.  

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Shawn Reid Il Wrestler ***


Capitolo 2:
 
Shawn Reid Il Wrestler
 
 
Judy si svegliò bene, nonostante il sogno, si vestì, fece colazione, uscì e montò in macchina. La routine fu la solita, ma stavolta Judy disse a Nick di aver dormito bene, senza menzionare di aver fatto di nuovo il sogno.
-Ah bene! Mi fa piacere! Forse il tè di ieri ha aiutato!-
Giunti in stazione ed entrati nella stanza si misero seduti alle rispettive scrivanie. In quel preciso momento, il capitano Bogo era nel suo ufficio e squillò il telefono.
-Stazione di polizia di Zootropolis! Parla il capitano Bogo!-
Ci fu una breve pausa.
-Co… come? Sì, mando subito qualcuno. Non tocchi niente! Molto bene, è stata brava! Arrivederci!- e chiuse il telefono.
Rapidamente si alzò, uscì dall’ufficio ed entrò nella stanza di Judy e gli altri.
-Agente Wilde e Hopps! Venite subito nel mio ufficio!-
I due si guardarono con aria perplessa e lo seguirono. Una volta lì, il capitano parlò.
-Ho appena ricevuto una chiamata da una donna delle pulizie al servizio del wrestler George Spades meglio conosciuto con il ringname di…-
-Shawn Reid II, figlio dell’Hall Of Famer Shawn Reid, ovvero Daniel Spades e conosciuto anche come The Freedom Wings!- disse Judy.
Nick e Bogo la guardarono stupiti.
-Che c’è di strano? Anch’io guardo il wrestling!-
-Va bene! Dicevo, la donna delle pulizie mi ha detto di aver trovato i cadaveri di Spades e sua moglie Ruby nella loro abitazione! Andate subito ad indagare!-
-Sissignore!- risposero all’unisono.
I due uscirono dall’ufficio del capitano, raggiunsero l’auto, salirono e partirono a razzo. Mentre Judy guidava, Nick stava smanettando con il cellulare.
-Ho qui davanti la pagina di Zootropedia della vittima. Posso farti un test per vedere quanto ne sai su di lui?-
Judy sorrise.
-Come ho detto davanti al capitano, Shawn Reid II, il cui vero nome è… o meglio era, George Spades, era figlio di Daniel Spades, l’originale Shawn “The Freedom Wings” Reid che dal 1989 al 2015, l’anno della sua morte, ha lavorato nella più famosa federazione di wrestling del pianeta: la SWS, Supreme Wrestling Society, fondata da Luke McDowell! Suo figlio George, che in onore al padre scelse come ringname quello di Shawn Reid II, debuttò nel 2006 dopo tre anni di gavetta! La sua permanenza alla corte della famiglia McDowell durò dieci anni, finché, stanco di restare relegato sempre nella mid-card, non essere mai stato proposto come un main eventer per il titolo mondiale e, soprattutto, intrappolato a interpretare un personaggio, ovvero una gimmick, che non gli piaceva affatto, senza contare il fatto che ogni volta che proponeva un’idea al suo capo o altri dei piani alti, non veniva mai ascoltato, decise di andarsene. Dopo un po’ di anni passati in federazioni minori, con l’aiuto dei due tassi fratelli wrestlers Peter e Henry Jones, meglio conosciuti come gli Young Badgers, e l’investimento del dirigente sportivo Hammad Qadir e suo figlio Zain, nel 2019 diede vita alla UWC, ovvero la Ultimate Wrestling Company diventandone, insieme agli Young Badgers, vice presidente!-
Judy smise di parlare e sorrise. Nick rimase a bocca aperta con lo sguardo fisso sul telefono.
-S… stupefacente!-
-Tu segui, o seguivi, il wrestling?-
-Sì, lo seguivo da piccolo, ma quando poi ho iniziato a lavorare, lo guardavo sporadicamente per poi perderne completamente interesse! I miei wrestlers preferiti sono sempre stati il corvo The Gravedigger, suo “fratello” Cain il grifone, El Misterioso Emperador la lince, Freddy Herrero la tigre bianca, il ghepardo John Cheetah, Shaun Mills l’ocelot, il rinoceronte Triple R (Royal Ravage Rhino), l’orso polare Big Bear, il giaguaro nero Broken J, il puma nero Bobby Slashy, l’orso nero Mark Anthony, il leopardo nero L-Truth e tanti altri!-
-Io seguivo la SWS, ma dopo aver visto la prima puntata dello show UWC Dominion, mi è piaciuta subito e sono quindi passata direttamente alla concorrenza!-
-Ma è vero quello che dicono? Che non è altro che una federazione piena di ex wrestlers scontenti e/o licenziati della SWS?-
-In un certo senso sì, ma questa cosa a me, sinceramente, non importa! L’importante è la qualità degli incontri e le storie che raccontano, cosa che ultimamente la SWS sta perdendo!-
-Capisco!-
I due, dopo mezz’ora, raggiunsero la villa completamente bianca del wrestler. I due scesero e in quel preciso momento arrivò un’altra auto della polizia di Zootropolis che si mise accanto a quella di Judy e Nick. I due poliziotti all’interno scesero dalla vettura e si trattava degli agenti Macleod e Free.
-Heylà! Salve colleghi!- esordì il gatto.
-Heylà!- salutarono gli altri due.
-Abbiamo sentito dell’omicidio e abbiamo pensato avreste avuto bisogno di una mano!- disse l’orca.
Judy e Nick si guardarono.
-Beh sì, delle mani in più possono sempre far comodo. Giusto, Nick?-
-Certamente!-
Così, i quattro varcarono il cancello, notarono seduta su una sedia e l’aria sconvolta quella che doveva essere la signora delle pulizie, un’iguana che indossava il tipico indumento bianco e nero da domestica, e Judy le si avvicinò.
-Buongiorno signora. Agente Judy Hopps, PDZ! Lei è la domestica?-
-Oh, salve! La conosco bene. Ho sentito molto parlare di lei! Sì, sono la domestica. Mi chiamo Rosa! Rosa Cordero!- rispose lei in un ottimo inglese nonostante l’evidente inflessione ispanica.
Le due si strinsero la mano.
-Che cosa mi dice?-
-Che le posso dire? Lavoro per il signor Spades e sua moglie da dodici anni! Hanno avuto da poco una bambina che si è salvata perché stava dai nonni materni! Erano davvero due persone squisite! Io… non ho proprio idea di chi potesse odiarli a tal punto da ucciderli! C’è troppa cattiveria in questo mondo, agente Hopps! E mi spaventa!-
-Quindi è stata lei a trovare i corpi?-
La donna annuì.
-Il corpo del signor Spades si trova nella sala da pranzo, mentre sua moglie è in camera da letto!-
-Grazie per l’informazione! Ora andiamo a dare un’occhiata. Lei resti qui!-
-Non mi muovo, non si preoccupi!-
I quattro entrarono nella villa. L’interno era ovviamente quello che ci si potrebbe aspettare dall’abitazione di una persona molto ricca.
-Il cadavere di George Spades si trova nella sala da pranzo, mentre quello di sua moglie è di sopra, in camera da letto. Dividiamoci! Io e Nick andiamo di sopra. Voi due, invece, andrete nella sala!-
Duncan stava per aprire bocca, come per dire qualcosa, ma si trattenne e non parlò. Judy, però, lo notò.
-Sì, Macleod? Volevi dire qualcosa?-
-Eh? Oh, no! Alla fine non era nulla d’importante! Su, andiamo!-
I quattro si separarono. Mentre Duncan e Willy si dirigevano verso la sala da pranzo, quest’ultimo si affiancò al collega.
-Che volevi dire, ma poi ti sei trattenuto dal farlo?-
-Volevo… beh, volevo chiedere a Judy se voleva venire a pranzo con me, ma mi sono reso subito conto che non è né il momento né tanto meno il luogo!-
-Ah! E meno male che te ne sei reso conto, altrimenti sai che figuraccia? Comunque… cos’è, ti sei innamorato della coniglietta?- domandò con un sorriso malizioso.
-Ehm… è così evidente?-
-Non molto, direi parecchio!- disse l’orca trattenendo una risata.
I due si misero i guanti ed entrati nella sala da pranzo trovarono al centro della stanza, steso supino, il corpo di un’aquila calva, o aquila testa bianca, con un elegante vestito blu e cravatta e con due fori di proiettili proprio sul cuore.
-Due colpi ed entrambi al cuore. Rapina finita male?- disse Duncan.
I due poliziotti si guardarono attorno. Tutto era fin troppo in ordine.
-Non noto neanche una virgola fuori posto! Cosa che ho anche notato subito non appena siamo entrati nell’abitazione!- disse Willy.
-Già! Poi è vestito in maniera elegante e quei bicchieri sul tavolo e quella bottiglia di vino… deve aver avuto un ospite! Quindi l’unica risposta è… esecuzione ad opera del suo ignoto ospite!-
Willy si avvicinò al tavolo e guardò i due bicchieri.
-Forse in uno dei bicchieri ci sono tracce di DNA dell’assassino!-
-Forse! Li porteremo entrambi con noi assieme alla bottiglia!-
Li presero e li imbustarono. Nel frattempo, Judy e Nick erano già nella stanza da letto. Ruby Spades era un’aquila nera, era in pigiama e stesa supina sul letto con due fori nel petto. Proprio nel cuore come suo marito. Dalla posizione del cadavere, però, Judy capì subito che era seduta sul letto prima di essere uccisa.
-La donna conosceva il suo assassino! Lei era seduta qui e lui le ha sparato! Oppure poteva essere stato un ladro. Si è svegliata, l’ha sorpreso, stava per scendere dal letto e lui le ha sparato!-
-Mmmh… potrebbe essere stato il marito, invece? Dopotutto l’omicidio-suicidio del wrestler wapiti Chris Bennett del 2007, è piuttosto noto!- disse Nick.  
-Possibile, ma forse è un po’ troppo presto fare conclusioni!-
In quel momento, giunsero Duncan e Willy.
-Trovato qualcosa?- domandò Nick.
-La sala da pranzo, come il resto della casa, è completamente in ordine! Possiamo tranquillamente escludere la teoria della rapina finita male!- disse Willy.
-Inoltre, sul tavolo c’erano una bottiglia di vino e due bicchieri. A quanto pare aveva un ospite!- disse Duncan.
-Mmmh… immagino che Rosa, la domestica, fosse fuori servizio in quel momento! Sarà meglio che vada a chiederlo!-
Judy uscì fuori e domandò alla donna se era di servizio la sera dell’omicidio.
-No, señorita Hopps! Io finisco il turno alle 18:30!-
-Capisco! Quindi non ha visto nessuno né sapeva che gli Spades avessero ospiti!-
L’iguana annuì.
-Va bene! Resti a disposizione, mi raccomando!-
-Certo!-
Judy le diede un biglietto con il suo numero di cellulare e anche Rosa fece lo stesso. In quel momento giunse un’ambulanza. Due infermieri, un tricheco e un leone marino, scesero con le barelle, entrarono nella villa e portarono via i cadaveri per portarli all’obitorio della stazione.
-Più tardi, la dottoressa Kendrick ci darà qualche dritta in più! Spero!- disse Judy.
-Speriamo!- dissero gli altri.
-L’unica cosa che possiamo fare è andare in stazione e aspettare che la coroner ci chiami!-
Nick annuì e così tornarono alla centrale insieme a Willy e Duncan.
 
Nota 3: Il wrestler Shawn “The Freedom Wings” Reid II, suo padre, sua moglie e la UWC/Ultimate Wrestling Company sono riferimenti all’ex wrestler WWE Cody Rhodes, figlio di Dusty “The American Dream” Rhodes, fondatore e vicepresidente della AEW e sua moglie Brandi Rhodes.
 
Nota 4: La SWS di Luke McDowell è appunto la WWE di Vince McMahon.
 
Nota 5: Il dirigente sportivo e proprietario della UWC Hammad Qadir e suo figlio Zain sono un riferimento a Shahid Khan e suo figlio Tony.  
 
Nota 6: Gli Young Badgers, The Gravedigger, Cain, El Misterioso Emperador, Freddy Herrero, John Cheetah, Shaun Mills, Triple R (Royal Ravage Rhino), Big Bear, Broken J, Bobby Slashy, Mark Anthony, L-Truth, Chris Bennett e lo show UWC Dominion sono riferimenti agli Young Bucks (della AEW), The Undertaker, Kane, Rey Mysterio, Eddie Guerrero, John Cena, Shawn Michaels, Triple H, Big Show, Booker T, Bobby Lashley, Mark Henry, R-Truth, Chris Benoit e AEW Dynamite. Ho scelto come animale per l’Undertaker il corvo perché ho pensato a una battuta del film Il Corvo: “E tu chi sei, il guardiano del cimitero?”, mentre Eddie Guerrero è una tigre bianca perché in passato lottava con una maschera e si chiamava Black Tiger!      
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Hammad E Zain Qadir ***


Capitolo 3:
 
Hammad E Zain Qadir
 
 
I quattro agenti tornarono alla stazione. Duncan e Willy si fermarono davanti alla macchinetta del caffè, mentre Judy e Nick tornarono alle loro scrivanie in attesa di essere chiamati dalla dottoressa Emily Kendrik. Nel mentre, Judy fece una ricerca su internet nei siti di wrestling specializzati. In men che non si dica, tutte le prime pagine riportavano la notizia della scomparsa del lottatore. Nick si avvicinò a lei.
-Cosa leggi?-
-Siti specializzati di wrestling! Com’era prevedibile, riportano già la notizia della morte di Shawn Reid! Che tristezza! Per la seconda volta questa giovane federazione è sconvolta da un altro grave lutto. Prima il wrestler coccodrillo Jeffrey Lee, morto un anno fa per complicazioni ai polmoni, e ora lui! E guarda qui! Dice che il presidente e CEO della UWC ha annunciato che stasera gli dedicherà un’intera serata in sua memoria! Proprio come fece con il già citato Lee!-
-O come ha fatto la SWS con Freddy Herrero!-
-Esattamente!-
In quel momento, il cellulare della coniglietta vibrò. Lo prese, lo guardò e poi se lo rimise in tasca.
-È Emily! Ci aspetta giù!-
-Ok! Andiamo!-
I due andarono all’ascensore, giunsero nell’obitorio e si misero subito i guanti. La dottoressa cigno nero Emily Kendrick era in piedi davanti ai cadaveri delle due aquile stesi supini sui tavoli.
-Buongiorno dottoressa!- dissero all’unisono.
-Buongiorno ragazzi! Venite, venite!-
-Che ci dice, dottoressa? C’illumini!- disse Nick.
-Ho estratto i proiettili dai loro corpi! Li trovate lì in quella piccola bacinella!-
Nick e Judy ne presero uno ciascuno e iniziarono ad esaminarli.
-Calibro 22! Beretta Serie 70!- dissero all’unisono.
-Già!-
-C’è altro?- domandò Judy.
-La verità? No! Nei loro corpi, oltre ai proiettili, c’era cibo parzialmente digerito, che è stato sicuramente il loro ultimo pasto prima della morte e… nient’altro! A giudicare dalla temperatura del fegato, si deduce che lui è morto circa a mezzanotte e mezza e sua moglie pochissimi minuti dopo!-
-Mmmh… c’era per caso traccia di alcool nell’organismo di George Spades?- chiese Nick.
-Di chi? Ah, già è il suo vero nome! Eh, per me è conosciuto solo come Shawn Reid II!-
-Ti capisco!- disse Judy accennando un sorriso.
-Comunque, rispondendo alla tua domanda, Wilde, la risposta è… no! Non c’era traccia di alcool! Quella bottiglia e quei bicchieri che avete trovato sulla scena del delitto, non sono stati assolutamente toccati! O meglio, toccati sì, le impronte sono quelle del wrestler, ma nessuno ci ha bevuto!-
Nick e Judy si guardarono restando completamente in silenzio.
-La vittima li aveva sicuramente preparati per bere con il suo misterioso ospite, tuttavia i due hanno parlato a lungo e alla fine la conversazione è finita in tragedia! Altrimenti non si spiega perché stavano lì!-
-Deduzione interessante! Ora ci serve solo da sapere esattamente chi ha sparato!-
-Già! Che dici, collega, facciamo un salto alla sede ufficiale della UWC e poi al palazzetto in cui staranno allestendo lo show di stasera? Vorrei fare un po’ di domande ai signori Qadir e i wrestlers più vicini alla vittima!-
-Con molto piacere!-
-Grazie Emily! Sei sempre la migliore!-
-Prego, amici! Acciuffate quel maledetto anche per me! Sì, ero una fan di Shawn!-
Judy sorrise. Tornati al piano di sopra, Nick disse a Judy che andava in bagno, perciò la coniglietta andò a chiacchierare con Clawhauser. Duncan, notando che non era con Nick, decise di fare la sua mossa e si avvicinò a lei.
-Salve agente Hopps! Posso farti una domanda o non è il momento?-
Judy guardò l’orologio.
-Avrei un’indagine in corso, in verità, ma posso concederti qualche minuto!-
-Sì ecco, ehm… parliamo in privato?-
-Mmmh… scusami Clawhauser!-
-Certo! Fai pure!-
I due si misero davanti alla macchinetta del caffè perché in quel momento non c’era nessuno.
-Ti ascolto, Duncan!-
-Ecco… dunque… err… è un po’ imbarazzante!- disse biascicando.
-Mh? Rilassati! Respira e poi scandisci bene, perché non ho capito nulla!-
Duncan eseguì l’ordine e poi parlò.
-Ti va… ehm… no… volevo dire… hai… hai impegni per stasera? Ti va di uscire insieme? Andiamo… andiamo al cinema, al ristorante, dove vuoi tu!-
Judy rimase molto sorpresa ed arrossì.
-Sono lusingata, ma oggi non posso! Stasera la UWC ha organizzato una serata tributo in onore di Shawn Reid II. Voglio assistere allo spettacolo non solo come spettatrice pagante e fan di wrestling, ma anche come poliziotta! Voglio osservare bene i comportamenti dei wrestlers coinvolti nei match, degli arbitri, di tutti gli addetti ai lavori insomma!-
-Oh… capisco!-
Judy notò che il gatto ci era rimasto piuttosto male.
-Possiamo fare domani, se ti va! Ci stai?-
-Oh… oh sì! V… volentieri!-
-Bene!-
-Ti… ti chiamo io!-
-Ok! Segnati il mio numero!-
Così si scambiarono il numero. In quel momento, giunse Nick.
-Eccoti qua! Pronta?-
-Pronta! Andiamo!-
Judy salutò Duncan e poi si diresse con Nick alla macchina, salirono e partirono.
-Ti ho visto parlare con quel Duncan! Che voleva?-
-Nulla di che! Voleva solo fare due chiacchiere! Cos’è, sei geloso?-
-Geloso? Io? E perché mai, scusa?-
-Che ne so? Sembrava fossi geloso, tutto qua!-
Giunti al palazzo sede centrale della UWC, domandarono al lemure alla reception su quale piano si trovasse l’ufficio di Hammad Qadir, dopodiché salirono al quarantottesimo piano e una volta davanti alla porta dell’ufficio, bussarono.
-Avanti!- disse con voce profonda.
I due entrarono e si ritrovarono davanti un grosso leopardo delle nevi elegantemente vestito con giacca blu e cravatta, seduto a una scrivania in un enorme stanza piena di librerie e una grande porta finestra sulla destra.
-Oh! La famosa agente Hopps e il suo collega l’agente Wilde? Prego, accomodatevi!-
-Buongiorno signor Qadir!- dissero i due, dopodiché si sedettero su due comode poltrone nere davanti a lui.
-State indagando sull’omicidio, vero?-
-Esattamente!- disse Judy.
-Meglio così! Sono sicurissimo che i due più famosi poliziotti di Zootropolis troveranno l’assassino!-
-Lei conosceva le vittime vero?-
-Non tantissimo! Ho avuto a che fare con George, o Shawn Reid se preferite, solo e unicamente per la parte economica del progetto UWC! Dopotutto sono io che ci ho investito i soldi! Mio figlio è quello che ci ha avuto più a che fare dato che era sia suo dipendente che vice-presidente della compagnia!-
-Capisco! Immagino che adesso suo figlio non sia qui!-
-Dice bene! Sta organizzando la serata tributo! Lo troverete sicuramente lì!-     
-Mmmmh! Ok, grazie per il suo tempo!-
-Grazie a voi!-
I due si congedarono e partirono subito per il palazzetto dello sport in cui ci sarebbe stata la serata tributo. Una volta arrivati a destinazione, però, furono subito fermati da due membri della sicurezza, un gorilla e un clamidosauro, vestiti di nero. Tuttavia, quando si resero conto che erano poliziotti, i due colossi li fecero passare senza emettere un fiato. Nick e Judy camminarono a lungo finché non venne loro incontro un giovane leopardo delle nevi vestito elegantemente di nero in giacca e cravatta.
-Agenti Judy Hopps e Nick Wilde, presumo!-
-Siamo noi! Lei invece è Zain Qadir, suppongo!-
-In persona! Sono davvero onorato di conoscere un’eroina come lei!- disse stringendole la mano.
-Possiamo farle delle domande, signor Qadir?- domandò Nick.
-Certamente! A vostra disposizione!-
-Che rapporto aveva con George Spades, ovvero Shawn Reid II e sua moglie Ruby?-
-Davvero ottimo! Due persone d’oro e grandi amanti di questa disciplina! Soprattutto George che ha creato apposta la UWC per persone che come lui hanno solo imposto paletti impedendogli qualsiasi tipo di libertà creativa!-
“Mpf! Ogni riferimento alla SWS è puramente casuale! La guerra tra di loro non si ferma neanche di fronte alla morte di un loro membro a quanto pare!” pensò Judy.
-C’è per caso qualche wrestler insoddisfatto qui? Qualcuno che, nonostante la promessa di un posto dove potersi esprimere liberamente e avere molto spazio in tv, in realtà viene poco utilizzato e quindi è poco contento della situazione?- domandò Nick.
-Allora, come in ogni famiglia, perché sì, io considero tutti coloro che lavorano qui, dai wrestlers fino ai cuochi nella mensa come un membro della famiglia, qualche screzio non manca di certo! Perfino con lo stesso George qualche litigata furibonda c’è stata! Ma alla fine ci siamo chiariti e tutto è finito a tarallucci e vino, come si dice! L’ultima litigata accaduta di recente è stata con la wrestler Big Swan! Certo, nonostante ci siamo chiariti, ha lasciato comunque la compagnia! Però basta, cioè… non ha fatto pazzie come uccidere gente, per capirci!-
-Mmmh… capisco!- dissero all’unisono i due.
“Ciò non toglie che può aver comunque dato di matto!” pensò Judy.
-Sta deducendo, agente Hopps?- disse Zain.
-Mh? Oh, scusate! Sì, ero sovrappensiero!-
-Lei ha per caso una pistola signor Qadir?- domandò Nick.
-Certo e anche in regola! Chi non ne ha una? Soprattutto di questi tempi!-
-Ci può dire il modello?- chiese Judy.
-Beretta Serie 70 calibro 22! Perché?-
-Curioso! Shawn Reid e sua moglie sono stati uccisi proprio da quell’arma!- disse Judy.
-Sono per caso sospettato?-
-Beh, un indizio non fa una prova, ma bensì tre, quindi al momento no! Ha qualcos’altro da dirci? Qualcosa che magari non sappiamo?-
-Ad esempio?-
-Non so! Qualunque cosa! Magari era proprio Reid ad essere scontento per qualche motivo, ma nessuno lo sapeva a parte lei?-
Il giovane Zain sorrise.
-Non farebbe questo mestiere, agente Hopps! È davvero perspicace! Non era scontento, tuttavia non ha rinnovato il contratto da wrestler, ormai scaduto da qualche giorno, ma credevo che avrebbe continuato a lavorare semplicemente come vice presidente della compagnia! Invece mi ha mandato due lettere di dimissioni, la sua e quella di Ruby, tre giorni fa! Gli ho chiesto il come mai di questa decisone. Lui mi ha risposto che l’esperienza è stata bellissima, ma che era giusto proseguire il suo cammino e accumulare esperienze! Ho provato a fargli cambiare idea, gli offrii più soldi, ma nulla, mi disse che non era una questione economica e niente, ho dovuto accettare il fatto che lui e sua moglie se ne stavano andando!-
-Mmmmh… capisco! Beh, Ora andiamo! La ringrazio per il suo tempo!- concluse la coniglietta.
Zain fece un leggero inchino.
-È stato un piacere!-
Quando i due poliziotti furono abbastanza lontani, Nick parlò.
-Temerario e azzardato supporre davanti a lui che sia l’assassino!-
-Beh, sì, ma ho voluto vedere la sua reazione! È stato fin troppo calmo e controllato e soprattutto molto candido ad ammettere di possedere una beretta!-
-Già! Comunque, qui ci sono molti atleti! Chi sono i wrestlers più vicini alle vittime?-
Judy prese lo smartfone, lo accese e iniziò a scorrere una lista scritta sul notepad.
-Iniziamo subito dai vicepresidenti Young Badgers e l’alce Larry Sigma! Poi interrogheremo Ron Reid, ovvero Robert Spades, fratello della vittima e meglio conosciuto come Golden Eagle in SWS, poi molti suoi grandi amici nella vita reale come il giaguaro nero Sky Jaguar, l’aquila reale Julian Frederik Moore, o più semplicemente JFM, il falco pellegrino Kevin Blades, il drago di Komodo Ben Cutter, il panda Sam Jevara, il cinghiale Lucius, il mandrillo Quentin Hall ed infine il suo manager: il leone marino Arn Armstrong. Tra le wrestler femminili, amiche soprattutto di Ruby, invece abbiamo: la volpe nera Scarlet Vixen, la coyote Desertion, la gru Rui, la coniglietta bianca Hilary detta Bunny, Ophelia Bruford la lince rossa, la procione Izumi Shiroi, la puma nera Pearl Phillips, l’alligatore femmina Britt Parker, la pavona Kris Sutherland, il bisonte femmina Nina Orchid, e la cerva dalla coda bianca Tamara “Tammy” Conti. Se poi ci capita, proveremo ad interrogare anche altri suoi colleghi! Magari potrebbe venire fuori qualcosa d’interessante!-
-Mmmh… ok!-
 
Nota 7: Jeffrey Lee, Big Swan, Larry Sigma, Ron Reid/Golden Eagle, Sky Jaguar, Julian Frederik Moore (JFM), Kevin Blades, Ben Cutter, Sam Jevara, Lucius, Quentin Hall, Arn Armstrong, Scarlet Vixen, Desertion, Rui, Hilary detta “Bunny”, Ophelia Bruford, Izumi Shiroi, Pearl Phillips, Britt Parker, Kris Sutherland, Nina Orchid, e Tamara “Tammy” Conti sono rispettivamente: Brodie Lee (Luke Harper in WWE), Big Swole, Kenny Omega, Dustin Rhodes (meglio conosciuto come Goldust in WWE), Scorpio Sky, Maxwell Jacob Friedman (MJF), Shawn Spears (Tye Dillinger in WWE), Brandon Cuttler, Sammy Guevara, Luther, QT Marshall, Arn Anderson, Red Velvet, Abadon, Riho, The Bunny, Penelope Ford, Hikaru Shida, Jade Cargill, Britt Baker, Kris Statlander, Nyla Rose e Tay Conti. Ho scelto il drago di Komodo per il wrestler che rappresenta Brandon Cuttler perché indossava una maschera di dragone prima di salire sul ring, mentre ho scelto il panda a rappresentare Sammy Guevara perché all’inizio usava un copricapo a forma di testa di panda.      

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Show Tributo E Invito A Cena ***


Capitolo 4:
 
Show Tributo E Invito A Cena
 
 
Dopo aver parlato con Zain, Judy e Nick interrogarono, come programmato, con il fratello di Shawn Reid, Ron, poi con Kevin Blades, gli Young Badgers, Kerry Sigma, che non doveva essere lì essendosi infortunato alla gamba, tanto che aveva un vistoso tutore e le stampelle, ma era venuto lo stesso per rendere omaggio all’amico scomparso, Arn Armstrong e tutti gli altri. Judy formulò a tutti le domande finali:
-Voi sapevate che Shawn Reid e Ruby volevano andarsene? Pensate che Zain Qadir non era affatto d’accordo?-
Tutti, però, risposero:
-Certo che lo sapevo! Zain non era molto felice, questo sì, ma ad arrivare ad ucciderli è fuori questione!-
Una volta usciti dal palazzetto, Judy iniziò a grattarsi la testa.
-Che ne pensi, Nick? Qualche idea?-
-Mi spiace, carotina! Sono in alto mare quanto te!-
-Eh…-
La coniglietta sospirò, dopodiché tornarono all’auto per dirigersi in centrale. Giunta la sera, Judy e Nick arrivarono al palazzetto in veste di spettatori. Lo show tributo iniziò, come da prassi, con Zain e tutti i wrestlers in piedi sullo stage, con il lutto al braccio con la scritta bianca “R.I.P. Shawn & Ruby Reid” e la testa china. Suonarono i dieci rintocchi di campana e una volta finito, gli atleti se ne andarono. Seguirono sul grande schermo video musicali e successivamente interviste ad alcuni wrestlers tra cui suo fratello Ron, gli Young Badgers, ed altri. Judy aveva proprio una sensazione di déjà vu. Gli sembrava di rivedere gli show dedicati a Freddy Herrero e Jeffrey Lee. Il primo match della serata, un tag team match, vedeva sul ring il gatto bianco, con metà del viso completamente nero, chiamato Danny Allen, e il suo tag team partner King, il leone bianco, contro il giovane panda Sam Jevara e il caracal El Sol Ardiente. La vittoria andò ovviamente a Danny e King che, a fine match, abbracciarono gli avversari e, visibilmente commossi, alzarono il dito al cielo. Il secondo incontro della serata era un altro tag team match. Il duo composto dallo scimpanzé Jungle Chimp e il camaleonte Luchameleon affrontava Lucius e il suo compagno di tag team il cobra Serpente. A vincere fu ovviamente il duo composto dallo scimpanzé e il camaleonte. Altro tag team match. Questa volta sei donne sul ring. La bianca coniglietta Hilary “Bunny” in compagnia del bisonte femmina Nina Orchid e la puma nera Pearl Phillips contro la volpe nera vestita di rosso Scarlet Vixen, il pettirosso Robyn e Thunder Bird il martin pescatore. A vincere fu il trio di “cattive” capitanate da Hilary “Bunny”. Ma a fine match, quest’ultima fu attaccata dalla coyote Desertion che spuntò da sotto il ring e la azzannò al collo costringendola a fuggire a gambe levate insieme alle sue compagne. Una volta rimasta sola sul ring, con le lacrime agli occhi e uscendo totalmente dal personaggio, interpretava un coyote zombie, si tolse la fascia nera del lutto sul braccio, lo sollevò al cielo e lanciò un bacio. Il quarto match era un altro di coppia. I tassi Young Budgers affrontarono l’aquila reale JFM e il suo “bodyguard”, un alligatore chiamato semplicemente Warrior. A vincere furono ovviamente i due fratelli. Infine, Ron Reid, insieme al mandrillo Quentin Hall e un altro lottatore, un airone chiamato Alan Soul affrontarono Kevin Blades, il falco pellegrino, il cigno Nathan Cage e il giaguaro nero Sky Jaguar. Dopo una lunga battaglia, Ron e il suo team vinse l’incontro, dopodiché fece un commosso promo alla memoria del fratello. Una volta finito, Zain Qadir lo raggiunse sul ring con la giacca a stelle e strisce del lottatore scomparso, la posarono insieme delicatamente sul quadrato e salutarono il pubblico. Judy non perse d’occhio neanche un match e le reazioni di tutti. Sembravano sinceramente dispiaciuti per la morte del giovane wrestler. Nessuno sembrava nascondere qualcosa.
-Maledizione!- esclamò la coniglietta.
-Che succede, Judy?-
-Sembravano tutti dispiaciuti! O sono dei bravissimi attori, quindi qualcuno di loro è riuscito a nasconderlo benissimo, oppure…-
-Continui ancora a pensare che il colpevole si nasconde tra loro?-
-Certo! E scommetto quello che vuoi che il colpevole è Zain Qadir! Sono sicurissima che non aveva preso a cuor leggero la decisione dell’abbandono dei Reid! Hanno litigato ferocemente e poi Zain ha premuto il grilletto!-
-Ok, fattibile! Ma… hai le prove?-
Judy aprì bocca, ma la richiuse subito, abbassò le orecchie e contemporaneamente lo sguardo. Dopodiché iniziò a battere il piede freneticamente.
-Appunto!-
I due tornarono alle rispettive abitazioni e andarono a dormire. La mattina dopo, non appena Judy aprì la porta dell’appartamento per uscire, trovò in terra un mazzo di fiori rossi.
“Uh? Ma chi…?” pensò.
Lo prese. In mezzo c’era un bigliettino e iniziò a leggerlo.
-Spero ti piacciano! Stasera alle 20:00 ti vengo a prendere e ti porto al ristorante Stargazing! DMC!-
Judy rimase immobile per qualche secondo poi realizzò.
“Duncan! Ecco chi è DMC!”
Tornò dentro, mise velocemente i fiori in un vaso e poi corse verso la macchina. Recuperato Nick, arrivarono alla stazione di polizia e si misero alle loro scrivanie. A un tratto, al cellulare di Judy arrivò un messaggio. Era di Duncan in cui le chiedeva l’indirizzo di casa dato che sarebbe passato a prenderla per portarla al ristorante. La coniglietta sorrise e scrisse. Dopodiché si mise a navigare sul computer. Più precisamente sul social network Coockoo dove lesse molti commoventi messaggi e dediche a Shawn Reid e Ruby lasciati dai loro colleghi, amici e fans.
“Troverò il vostro assassino! Ve lo prometto!” pensò.
Dopodiché, tornò a guardare sui siti specializzati di wrestling. Sperava di trovare qualcosa d’interessante e, infatti, una notizia le fece sgranare gli occhi. Il titolo riportava:
La SWS fece un’offerta a Shawn Reid e sua moglie Ruby il giorno dopo l’abbandono dell’UWC!
-Hey Judy! Hai letto le ultime notizie su Shawn e Ruby Reid? Pare che la SWS avesse fatto loro un’offerta il giorno dopo aver lasciato la UWC!- disse Nick.
-Sì, l’ho letta proprio in questo momento! Complimenti alla SWS! Sono stati proprio loro a costringerlo ad andarsene, si sono fatti la guerra degli ascolti per quasi tre anni e ora li rivolevano tra loro? Spero che Shawn e sua moglie non fossero così fessi da accettare. Sarebbe un atteggiamento a dir poco ipocrita e per nulla coerente da parte loro! Non credi?-
-Non hai tutti i torti, collega! Bisognerà scoprire se lo ha fatto davvero oppure no!-
-È quello che voglio scoprire. Spulcerò tutto il giorno i siti finché non spunterà fuori qualche conferma o smentita da parte del chairman della SWS Luke McDowell-
E così fece. Passò tutta la giornata in ufficio davanti al PC facendo di tanto in tanto qualche pausa sgranocchiando qualche snack e bevendo tè. Alla fine, la notizia dell’ufficialità del ritorno di Shawn Reid in SWS arrivò.
-Eccola, finalmente! Allora era vero. Non era solo una semplice voce di corridoio!-
-Complimenti sei riuscita a leggerla giusto in tempo! È ora di tornare a casa, carotina!-
-Eh?-
Istintivamente guardò la finestra dell’ufficio e vide che ormai era notte.
-Che strana sensazione di déjà vu! Oh beh, che farai stasera, amico mio?-
-Andrò a dormire! Ecco cosa farò! Tu?-
-Ho un appuntamento stasera! Vado a cena con qualcuno!-
-Uh là là! Lo conosco?-
-In un certo senso sì! È un nostro collega!-
-Mmmh… altro indizio?-
-È un felino!-
-Clawhauser!-
Judy rise di cuore.
-Sbagliato!-
Nick ci pensò su, ma alla fine si arrese.
-L’agente Duncan Macleod!-
-Ah, capisco!-
Detto questo, andarono alla macchina, Judy riportò la volpe davanti al suo appartamento e poi tornò a casa. Si vestì con un elegante abito, che la faceva sembrare una principessa, e aspettò. Puntuale come un orologio, Duncan arrivò, si salutarono e partirono verso il ristorante Stargazing. I due ordinarono due moussakà, Judy ne prese una variante vegetariana, e come dolce Duncan ordinò una cheesecake al cioccolato fondente e cocco e Judy una torta di carote. Una volta finito, Duncan pagò e fecero poi una lunga passeggiata sotto le stelle. L’agente gatto, poi, riportò la sua collega a casa. Prima di entrare nel palazzo, la coniglietta gli sorrise.
-Grazie per la bella serata. Mi ha fatto molto piacere!-
-Grazie a te!- disse lui ricambiando il sorriso.
Per la seconda volta, poi, aprì la bocca come se stesse per dire qualcosa, ma si trattenne di nuovo.
-Non aver paura! Cos’è che volevi dirmi?- domandò Judy.
Duncan rimase per alcuni secondi senza dire una parola, ma alla fine prese coraggio e lo disse:
-Io… mi sono innamorato di te! Quando ti ho vista… è stato un vero e proprio colpo di fulmine!-
Judy ebbe un sussulto nel sentire quelle parole e arrossì. A quel punto rimasero immobili senza dirsi una parola e lo sguardo fisso nel vuoto.
-Scu… scusami! È… è meglio che vada! È tardi!- disse Judy.
-Ah… s… sì! Va… va bene! B… buonanotte… Judy!-
-Buonanotte… Duncan!-
Lei entrò di corsa nel palazzo. Duncan invece rimase ancora qualche secondo in piedi con lo sguardo fisso nel vuoto. Come un robot, si diresse verso la sua auto e una volta chiusosi all’interno iniziò a prendere a pugni il volante.
-Stupido! Stupido! Stupido! Come credevi sarebbe finita? Stupido! Stupido! Stupido!-
Accese l’auto e se ne andò, mentre Judy lo osservava dalla finestra. Giunto a casa, si mise il pigiama e una volta steso sul letto, iniziò a prendere a pugni il cuscino continuando a darsi dello stupido.           
 
Nota 8: Danny Allen, King, El Sol Ardiente, Jungle Chimp, Luchameleon, Serpente, Robyn, Thunder Bird, Warrior e Alan Soul sono rispettivamente: Darby Allin, Sting, Fuego Del Sol, Jungle Boy, Luchasaurus, Serpentico, Ruby Soho, Thunder Rosa, Wardlow e Aaron Solo.
 
Nota 9: Il social network Coockoo non è altri che Twitter.        
 
Nota 10: Il nome del ristorante è lo stesso di una canzone. Più precisamente Nostradamus (Stargazing) dei Pendragon.
 
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Il Chairman Della SWS ***


Capitolo 5:
 
Il Chairman Della SWS
 
 
La mattina dopo, Duncan arrivò puntuale alla centrale. Non appena vide Judy, i due si salutarono arrossendo, ma senza dire altro. Inutile dire che sia Nick che Willy se ne accorsero. Non appena la coniglietta e la volpe entrarono nel loro ufficio, Willy si avvicinò all’amico e collega.
-Allora? Com’è andata la serata? Ti sei dichiarato? Racconta!-
Duncan emise come un soffio, abbassò lo sguardo e poi parlò.
-La serata è andata bene. Lei era raggiante e felice! Anch’io lo ero! Tutto andava alla grande! Poi l’ho riaccompagnata a casa e sotto il suo palazzo ho fatto la mia dichiarazione! Beh… il finale non è andato benissimo!-
Willy rimase senza parole per alcuni secondi.
-Acc…-
Il suo collega annuì. Contemporaneamente, non appena erano in ufficio, anche Nick iniziò a fare domande a Judy.
-Allora, dimmi! Come è andata la serata? Ti sei divertita? Duncan è un bravo ragazzo oppure devo dargli una lezione?-
-È stata una bella serata. Molto romantica e sì, è un bravo ragazzo. Quindi tieni a bada i tuoi istinti, amico mio! Tuttavia…-
La coniglietta abbassò lo sguardo, contemporaneamente anche le orecchie si abbassarono e arrossì.
-Uh? È successo qualcosa? Devo davvero saltargli addosso e…-
-No! Non è quello che pensi! Assolutamente no! Tuttavia, vorrei non parlarne adesso!-
Nick si guardò attorno.
-Va bene! Ho capito!-
Si sedettero alle loro scrivanie. Passarono un paio d’ore quando Judy si alzò e andò dal capitano Bogo. Tempo pochi secondi, uscì e tornò in ufficio.
-Nick!-
-Mh?-
-Andiamo! La sede della SWS ci aspetta!-
-Uh? Perché?-
-Il capitano mi ha dato il via libera d’interrogarlo!-
-Chi?-
-Voglio sapere dalla bocca di Luke McDowell e i suoi figli se è vera la voce che Shawn Reid sarebbe tornato nella loro azienda o se si tratta di una semplice bufala buttata lì! Se mi confermerà tutto, allora gli chiederò se ha parlato con lui a casa sua!-
-Mmmh… ok!-
I due salirono in macchina e Judy mise in moto. Non dissero una parola per almeno una mezz’ora, ma alla fine Nick ruppe il silenzio.
-Ora che siamo soli, sei libera di parlare!- disse senza guardarla.
Judy fece un sospiro e le sue orecchie, che fino ad allora erano all’insù, si abbassarono.
-Eh… lui… Duncan… ha detto di essersi innamorato di me! Io… io però non… provo nulla per lui. E poi… è un predatore e io sono una preda! Anche se ricambiassi, non possiamo comunque stare insieme!-
Nick rimase senza parole per qualche secondo.
-Davvero pensi questo?-
-Ma certo! Da quel che so nessun predatore si è fidanzato, o sposato, con una preda!-
-Sei una coniglietta giovane, eppure sei rimasta parecchio indietro su certe questioni!-
-Eh?-
-I matrimoni tra predatori e prede non sono più un tabù come in passato! Ormai è una cosa sdoganata! Oggigiorno sono moltissime le coppie miste!-
Judy rimase senza parole.
-Ciò non toglie… che non provo nulla per lui! Ho paura di dirglielo e di conseguenza ferirlo, però!-
-Eh sì… è un bel problema!-
Tornarono a non dire più nulla e alla fine arrivarono alla sede centrale della federazione di wrestling. Sul palazzo a vetri, composto da otto piani, campeggiava al centro l’enorme scritta bianca SWS e sul tetto c’erano perfino due grosse bandiere nere con lo stesso logo che le facevano apparire come due grossi Jolly Rogers su un qualche galeone pirata. I due poliziotti scesero dall’auto e si avviarono a passo svelto verso l’entrata. Una donna alla reception, un gorilla, con un abito viola li accolse.
-Buongiorno, agenti! Cosa posso fare per voi?-
-Buongiorno signora! Vorremo parlare con il signor Luke McDowell!-
-Un momento, prego!-
La donna digitò un numero e afferrò la cornetta del telefono.
-Signor McDowell? Qui sotto ci sono due agenti della polizia di Zootropolis e… sì, va bene, signore!-
Riattaccò.
-L’ufficio del signor McDowell è all’ottavo piano! È l’ultima porta del corridoio. Vi sta aspettando!-
-La ringrazio, signora!-
Il gorilla sorrise, chinò leggermente la testa e tornò alle sue mansioni. Nick e Judy presero l’ascensore e rimasero in attesa in completo silenzio. Una volta arrivati, percorsero un lungo corridoio e si trovarono davanti alla porta con la targa dove campeggiava scritto Luke McDowell. Judy fece un sospiro.
-Stiamo per conoscere Luke McDowell in persona. L’uomo che dopo suo padre, Luke McDowell Sr., ha praticamente rivoluzionato il mondo del wrestling! Sei pronto?- sussurrò.
-Sono nato pronto, collega!-
La coniglietta bussò e una voce profonda disse:
-Avanti!-
I due entrarono. Nella grande stanza, il signor Luke McDowell, un anziano leone di settantasette anni dalla criniera grigia e vestito elegantemente con un completo dello stesso colore, era seduto alla sua grande scrivania nera. Alle spalle aveva una grande parete di vetro che mostrava una bella veduta, mentre su una parete alla sua sinistra vi era appeso il teschio di un T-Rex messo di profilo. C’erano quattro librerie, un divano, ed infine un paio di sedie per chi voleva parlare faccia a faccia con lui.
-Buongiorno agenti! Prego accomodatevi! Voi dovreste essere i famosi agenti Hopps e Wilde! È un piacere conoscervi!-
-Lo stesso vale per noi! Siamo davvero onorati di conoscere un uomo leggendario come lei!- disse Judy dopo avergli stretto la mano ed essersi seduta.
-Oh, leggendario! Mi fa arrossire! Comunque, a cosa devo questa visita?-
-Vorremmo farle delle domande su due suoi ex wrestlers: Shawn Reid II e sua moglie Ruby!-
-Immaginavo! Che tragedia! Cosa volete sapere?-
-Beh, ho letto sui siti specializzati di wrestling che Shawn Reid II, dopo aver lasciato la UWC, federazione che ha fondato, è stato contattato per ritornare qui in SWS! Volevo sapere direttamente da lei se questa voce è vera o una semplice bufala!-
-Non è affatto una bufala. La risposta è sì! Sono stato io in persona a contattarlo! Di solito questo lavoro lo affido a Ian, mio figlio, ma dato che l’ho allontanato dalla compagnia, l’ho fatto io! Abbiamo fissato un appuntamento per un colloquio a casa sua. Abbiamo parlato per ore e alla fine abbiamo raggiunto un accordo! Certo, ora che è morto posso rivelarvi una cosa che, spero, teniate per voi. Dopotutto siete poliziotti, quindi confido nella vostra professionalità!-
Judy e Nick si guardarono, poi riguardarono il leone ed annuirono.
-Molto bene! Gli ho promesso un sacco di cose, in primis assoluta libertà creativa e che avrebbe poi conquistato il Supreme Championship sconfiggendo l’attuale campione, ormai imbattuto da quasi due anni: il mastino Roland Rains! Beh, erano tutte fandonie, ma lui ci ha abboccato subito! Tuttavia, avrebbe successivamente ottenuto un altro ruolo, ma questo non ha più importanza ormai!-
Nick alzò lo sguardo al cielo.
-Non mi sembra una cosa molto corretta, signor McDowell!- disse.
Judy gli diede un leggero sberleffo sulla spalla e gli fece cenno di fare silenzio.
-Suvvia, agente Wilde! Cos’ho fatto di male? Questo è un business! Se uno vuole lavorare nella mia compagnia deve adeguarsi alla mia politica! Se non gli sta bene, può lamentarsi quanto vuole, ma se desidera andarsene sarò io a decidere quando può levare le tende!-
“Tsk! È per questo che molti wrestlers sono passati alla UWC, ovvero al nemico!”
-Mi dica, signor McDowell!-
-Sì, agente Hopps?-
-Lei dov’era la sera in cui Shawn Reid II è stato assassinato?-
-A casa mia con mia moglie! Abbiamo passato la serata a guardare un film su Netzoox!-
-Capisco!-
-Sua moglie è qui? Può confermarlo?- domandò Nick.
-No, Nick! Lei non lavora più qua dal 2009. Ora lavora in politica!-
-Ah!-
-È davvero una fan, agente Hopps! Me ne compiaccio!- disse Luke sorridendo.
Judy ricambiò il sorriso, ma si fece subito seria e lanciò la bomba.
-Lei possiede un’arma, signor McDowell?-
Nick ebbe un leggero sussulto. Non si aspettava davvero che avrebbe posto anche a lui quella domanda.
-Come tutti! Perché?-
-Che arma ha?-
-Due Revolver Smith & Wesson 19! L’altra è, ovviamente, di mia moglie!-
-Capisco!-
-Dopotutto, non avevo motivo di uccidere Shawn! Esatto! So già quello che sta per dirmi, ma la fermo subito! Alla fine la così detta guerra degli ascolti è solo una trovata pubblicitaria e nulla più! È vero, ormai i miei show non sono più seguiti come un tempo, tuttavia, la SWS continua ad essere la società di wrestling più famosa al mondo e chiunque sogna di entrarci e farne parte almeno una volta nella vita!-
Judy annuì.
-Quindi, come mai suo figlio è stato allontanato?-
-Mh? Sa di mia moglie, ma non sa di mio figlio?-
-Ho smesso di seguire la SWS, quindi è normale che non posso saperlo!-
-Beh, anche se non la segue più, lei sa cos’è la Titan’s Clash, no?-
-Certamente! Uno dei miei spettacoli preferiti insieme, ovviamente, a WrestlEmotion!-
-Sì, anch’io adoravo quegli show!- disse Nick con un sorriso.
-Beh, quella di quest’anno è stata considerata da tutti, e se si farà un giro su internet lo capirà meglio, come la peggiore edizione mai fatta, insieme a quella del 2015 e del 1995, ma vabbè, dettagli! Principalmente a causa proprio di mio figlio!-
-Mmmh… non capisco… perché mai? Che ha combinato?-
-Tanto per iniziare voleva entrare come il numero uno! Poi aveva optato per il numero finale, il trenta, poi pretendeva di volerla vincere, quando era ormai stato già deciso il vincitore. In poche parole, ha fatto infuriare tutti. Dai wrestlers agli addetti ai lavori, gli sceneggiatori soprattutto dato che ha modificato più volte i copioni senza la minima autorizzazione. Questa cosa non l’ho mandata giù neanche io, perciò non ho avuto altra scelta e l’ho allontanato dalla mia azienda!-
-Ho capito, adesso!-
Judy si alzò e contemporaneamente anche Nick.
-La ringrazio moltissimo per la sua disponibilità, signor McDowell!-
-È stato un piacere, agenti!-
-Ma visto che ci siamo, c’è sua figlia per caso? Possiamo parlare anche con lei?-
-Certo! Il suo ufficio è proprio accanto al mio!-
-La ringrazio!-
I due strinsero la mano dell’anziano leone, uscirono e bussarono alla porta dell’ufficio di sua figlia: Evangeline McDowell. L’ufficio non era molto diverso da quello di Luke, solo che c’era giusto una scrivania in più dove era seduto il wrestler rinoceronte Triple R.
“Ah già! Avevo dimenticato che ora lavora in ufficio e fa il wrestler solo ogni tanto!” pensò Judy.
La giovane leonessa, con un elegante vestito nero, sorrise e fece accomodare i due.
-Mio marito deve lasciare la stanza oppure…?-
-No, no! Può restare!- disse Nick.
Parlò lui perché Judy rimase colpita dalla parola “marito”. Aveva parlato di coppie miste con Nick, prede e predatori insieme, e ora ne aveva un chiaro esempio davanti.
-Avete fatto domande a mio padre, quindi ne deduco che le farete anche a me!-
-Deduce bene signora McDowell!- disse Judy.
-Sono pronta!-
Dato che c’era anche Triple R, ci pensò Nick ad interrogarlo. Partirono quindi le stesse identiche domande, compresa se anche loro avevano una pistola. La risposta, però, fu Beretta 3032 Tomcat calibro 32.
-Ok! La ringrazio, signora McDowell!-
-È stato un piacere, agente Hopps!- disse la donna con un sorriso e si strinsero la mano.
Nick, dopo aver stretto la mano al wrestler, lo guardò con aria affascinata.
-Perdoni la mia sfacciataggine, ma… posso avere un suo autografo? Sono un suo grandissimo fan! Scommetto che anche quest’anno avrà un match a WrestlEmotion 38!-
-Mi spiace deluderti, ma sono ormai un wrestler ritirato! La notizia, ovviamente, non è stata ancora resa pubblica, quindi spero non la sbandieriate ai quattro venti!-
-Non si preoccupi! Ha la nostra parola!- disse Judy.
Nick lo guardò con aria triste.
-Come mai ha deciso di ritirarsi?-
-Cause di forze maggiori, amico mio! Ho avuto un intervento al cuore mesi fa. Di conseguenza, mi hanno detto di smettere!-
-Oh! Mi… mi spiace moltissimo!-
-Anche a me…-
I due se ne andarono con una profonda sensazione di dispiacere. Soprattutto perché non avevano in mano nulla e l’indagine, quindi, era ancora in alto mare.
-Potresti guidare tu? Ho bisogno di pensare!- disse Judy.
-Va bene!-
E così, Nick si mise alla guida e Judy rimase con lo sguardo fisso nel vuoto completamente immersa nei suoi pensieri.
 
Nota 11: Il Supreme Championship e Roland Rains non sono altri che lo Universal Championship e il wrestler Roman Reigns, Titan’s Clash e WrestlEmotion invece sono la Royal Rumble e WrestleMania.
 
Nota 12: Evangeline McDowell è lo stesso nome di un personaggio dell’anime Maho Sensei Negima e rappresenta Stephanie McMahon, mentre Ian McDowell rappresenta suo fratello Shane.

Nota 13: Netzoox è ovviamente Netflix.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Amici ***


Capitolo 6:
 
Amici
 

Tornati in stazione, Judy si sedette davanti alla sua scrivania, ma mantenendo lo sguardo perso. Una parola di Luke McDowell, poi, rimbombava nella sua testa:
“Un altro ruolo! Che cosa aveva in mente per il povero Shawn Reid? Avrei dovuto chiederglielo! Sono stata davvero una stupida! Però… ha detto che gli ha fatto una telefonata per un colloquio… mmmmh…”
Si alzò di scatto, uscì e si diresse prima nella stanza di Bob, l’elefante marino, per un aiuto.
-Ciao Judy!- la salutò l’agente davanti al PC.
-Ciao Bob. Ho bisogno del tuo aiuto!-
-Sempre a disposizione! Dimmi pure!-
-Vorrei che mi stampassi i tabulati telefonici del defunto Shawn Reid!-
-Niente di più facile! Dammi un attimo e li avrai!-
“E a proposito di telefono, devo mandare un messaggio a Duncan!”
Bob si mise a digitare sulla tastiera in maniera frenetica. Tempo una decina di minuti, trovò quello che gli serviva, la stampante emise un ronzio, arrivò il foglio e lo prese.
-Ecco a te!- disse porgendoglielo.
-Ti ringrazio! Sei sempre il migliore!-
Tornò in ufficio e si mise a guardare con attenzione tutte le chiamate ricevute ed effettuate da Reid nel giorno della sua morte. L’ultima ricevuta arrivava da un numero misterioso in un orario piuttosto significativo: le 20:00.
-Carotina! Dov’eri andata? E che stai facendo?-
-Sì, scusa, hai ragione! Ho fatto tutto da sola senza farti venire con me! Mi sono fatta stampare da Bob i tabulati telefonici del povero Shawn Reid!-
-Ah sì? Ottimo! C’è qualcosa d’interessante?-
-Altroché! Guarda tu stesso l’ultima chiamata ricevuta!-
Nick osservò con attenzione.
-È un orario insolito per una telefonata! Di certo non era Luke McDowell!-
-Oppure era lui, ma l’ha chiamato con un altro apparecchio! Uno usa e getta magari! Oppure è stato Zain Qadir!-
-Però le loro armi non corrispondono!-
-E allora? Potrebbero averla acquistata prima di andare dai Reid e poi, una volta commesso il duplice delitto, se ne sono sbarazzati!-
-Potrebbe…-
-Vediamo se Bob riesce a risalire al proprietario oppure è davvero un usa e getta come ho pensato!-
-D’accordo!-
-Ah! Prima, però, ho una cosa da fare!-
-Ok!- disse Nick.
Judy si sedette sulla sua scrivania e si mise a scrivere un messaggio. Tempo pochi secondi e ricevette la risposta. Sorrise.
-Devo uscire un attimo! Ti spiace se lo fai da solo a chiedere a Bob di risalire al proprietario del numero misterioso?-
-Certo! Ci penso io!- disse Nick.
-Grazie!-
Judy uscì dall’ufficio e si avviò verso il grande portone della stazione di polizia. Lì l’aspettava Duncan a braccia conserte. Quest’ultimo poi le aprì la porta galantemente e lei uscì per prima, dopodiché il felino fece lo stesso. Andarono al bar poco lontano dalla stazione, si sedettero, un cameriere dalmata prese le ordinazioni, cioccolata calda per entrambi, e una volta finito si guardarono.
-Dimmi!- esordì Duncan.
-Eh… non è facile per me! Non so da dove cominciare!- disse Judy con aria triste.
-Allora parlo io! È per via dell’agente Wilde, vero? C’è già lui nel tuo cuore! Sapevo che non avrei avuto alcuna chance! Dovevo mettermi l’anima in pace!-
-Che cosa? Nick? Ma no! Siamo solo amici! Non c’è assolutamente niente tra noi! Come ti è venuto in mente?-
-Beh… c’è un’enorme intesa tra voi! Una chimica invidiabile! E allora ho creduto che…-
-Capisco, ma mi spiace! Non è per quello!- lo interruppe Judy.
-Allora è l’altro motivo! Lo immaginavo!-
-E cioè?-
-È perché sono un predatore!-
Judy abbassò lo sguardo.
-All’inizio era anche questo il motivo, ma mi sono resa conto di essermi comportata da vera e propria stupida retrograda! Ormai le coppie miste non sono più un tabù come in passato!-
Duncan sorrise, ma lo fece sparire subito.
-Allora, qual è il motivo?-
Judy non rispose subito. Dovette fare un sospiro e dopo cinque secondi finalmente parlò.
-Io… sono molto lusingata! Lo dico davvero! Solo che… non mi sento… non mi sento ancora pronta a legarmi a qualcuno!-
Duncan rimase per un attimo zitto.
-Hai quasi trentun anni! Quando vorrai legarti a qualcuno?-
-Quando il cuore deciderà di battere!-
-Che? Sei una zombie? Oh mio dio, non mangiarmi!- disse Duncan alzandosi di scatto per poi risedersi e iniziare a ridere.
Anche Judy rise divertita.
-Scemotto!-
Dopodiché gli prese la mano.
-Vorrei che restassimo comunque amici… se ti va, ovviamente!-
Duncan le sorrise.
-Con molto piacere! Poi chissà. Magari prima o poi Cupido deciderà di scoccare le sue frecce su di noi!-
-Potrebbe accadere! Perché no?-
Sorrisero entrambi. Pagata l’ordinazione, tornarono alla stazione di polizia. Judy rientrò in ufficio e quando si sedette davanti alla scrivania, trovò un foglio alla sua sinistra.
-Questo…-
-È la risposta che volevi! Non era affatto un cellulare usa e getta! Abbiamo nome, cognome e perfino indirizzo del misterioso ospite di casa Reid! Non crederai mai a quello che leggerai!- disse Nick sbucato dal nulla.
Judy inarcò un sopracciglio, dopodiché lesse con attenzione e sì, rimase piuttosto sorpresa.
-Ma guarda un po’…-

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: L’Incubo Che Diventa Realtà ***


Capitolo 7:
 
L’Incubo Che Diventa Realtà
 
 
I due agenti salirono nella loro vettura, stavolta guidò Nick, e partirono a razzo. Dopo circa un’ora di viaggio, arrivarono in una zona piuttosto isolata, coperta da alti alberi, fino a raggiungere una casa di mattoni costruita proprio in cima ad una scogliera. Si trattava della casa di Ian McDowell, il figlio di Luke. Era proprio da lì che era partita l’ultima chiamata a Shawn Reid.
-Strano che il figlio di un milionario proprietario di una società di wrestling viva in un posto del genere! Ma è sposato?- chiese Nick una volta fermato l’auto.
-Sì e con ben sei figli a carico se non ricordo male!-
-Mmmh… la cosa è a dir poco sospetta!-
-Già! Anche se per questa cosa potrebbe esserci una spiegazione logica eh! Di meno, invece, come mai abbia chiamato Shawn Reid!-  
-E per quale ragione vivrebbe qui, secondo te? Quale potrebbe essere la tua spiegazione?-
-Beh, sai, ha perso il lavoro ultimamente! Magari è voluto venire qui per meditare!-
-Mmmh… ha senso!-
I due scesero all’unisono, chiusero le portiere e si avviarono. Suonarono il campanello e dopo un po’ di attesa, si sentì una voce attraverso la porta chiusa.
-Chi… chi è?-
Dal suo tono assonnato, evidentemente Ian stava dormendo ed era stato svegliato di colpo dal campanello.
-Signor McDowell? Polizia di Zootropolis!- disse Nick.
-P… polizia di Zootropolis? Ma che?-
Un leone di cinquantadue anni, con la criniera completamente grigia esattamente come suo padre, aprì appena la porta che era bloccata dalla solita catenella.
-Che cosa…? Oh! Voi siete… i famosi agenti Hopps e Wilde, ho indovinato?-
-Siamo noi, signor McDowell! Stiamo conducendo un’indagine e vorremo parlarle!-
Il leone rimase pensieroso, ma poi chiuse la porta sbattendola.
-Mmmmh…- disse Judy.
Quando poi sentì che stava togliendo la catena e riaprì la porta, sorrise.
-Accomodatevi!- disse.
-La ringrazio!-
I due entrarono. Ian indossava una tuta blu. L’interno della casa ricordava un tipico cottage di montagna con tanto di camino, ma essendo primavera inoltrata era ovviamente spento. C’era un mobile con un grosso televisore, una poltrona piazzata davanti ad esso, un grosso tavolo tondo di legno al centro della stanza con sedie sempre di legno, una porta che conduceva alla cucina e una scala che portava al piano di sopra dove, con molta probabilità, c’erano stanze da letto e bagni. La prima cosa che saltò all’occhio di Judy fu un tubetto di medicine proprio sopra il camino. Era tentata di vedere di cosa si trattasse, ma fu interrotta da Ian.
-Non restate in piedi, sedetevi pure! Posso offrirvi qualcosa? Un caffè? Un tè?-
-Per me no, grazie!- disse Nick.
-Un tè! Molto volentieri!- disse Judy con un sorriso.
-Arriva!-
Si allontanò ed andò in cucina. Giusto il tempo per permettere a Judy di guardare il tubetto di medicine.
“Un antidepressivo! Come biasimarlo? Però…”
Lesse con attenzione e non le piacque affatto ciò che vide tra gli effetti collaterali:
“Può provocare allucinazioni, distorsioni della realtà, sbalzi d’umore, problemi di stomaco, perdita di memoria e sonnolenza!”
-Psst!- fece Nick.
Judy lo rimise esattamente dov’era, gli tornò rapidamente vicino e si sedettero davanti al tavolo tondo.
-Eccomi qua!-
Ian porse il vassoio con due tazzine piene di tè alla pesca e ne porse una a Judy.
-Dunque, agenti, a cosa devo la vostra visita?-
-Stiamo conducendo un’indagine! C’è stato un delitto un paio di giorni fa! Due ex wrestlers della vostra azienda di famiglia! Shawn Reid II e sua moglie Ruby. Si ricorda di loro, vero?-
-Certo! Il figlio di Shawn Reid conosciuto come The Freedom Wings! Ha lavorato con noi per una decina d’anni poi se n’è andato con la moglie e ha fondato una propria federazione di wrestling che ci sta facendo pesante concorrenza!-
“Ok, a quanto pare la memoria non è stata intaccata dall’antidepressivo! È un buon segno!”
-E quindi? Come mai siete qui?-
-Come le ho detto, stiamo indagando. Abbiamo interrogato suo padre, sua sorella, suo cognato e volevamo quindi parlare anche con lei! Purtroppo, suo padre ci ha detto che è stato allontanato dall’azienda!-
-Già! Come se fosse stata tutta colpa mia!-
-Mh? Cosa intende?-
-Intendo che ho fatto esattamente quello che mio padre mi ha ordinato! Era lui che aveva prima un’idea, poi un’altra e quindi modificava i copioni di continuo. Io non ho fatto altro che fare le sue veci! La verità, agenti, è che mio padre ormai è arrivato alla frutta. Non ci sta più con la testa! Ha fatto i casini, ma poi quando ha capito di aver sbagliato ha scelto di dare la colpa a me e quindi cacciarmi! È stato un vero ingrato! Poi, oltre al danno, la beffa! Dopo aver raggiunto un accordo con Shawn che voleva tornare in SWS, tra le tante promesse che mio padre gli ha fatto c’era anche quella di fargli prendere il mio posto. Farlo diventare praticamente vicepresidente dell’azienda e poi futuro presidente una volta morto mio padre! Vi rendete conto? Non poteva farlo! L’azienda è dei McDowell e sempre lo sarà! Nessun altro, a parte forse mio cognato, ma pure di lui non è che son troppo d’accordo, può permettersi di metterci le mani sopra!-
Judy e Nick si guardarono.
-Scusi, ma come fa a saperlo? Potrebbe essersi sbagliato!-
-Nessuno sbaglio, agente Hopps! Me l’ha detto mio fratello Keith!-
-F… fratello? Lei non ha fratelli, signor McDowell, ma solo una sorella!-
-Oh no! Niente affatto! Ho anche un fratello gemello di nome Keith! È stato lui a dirmelo! Era nell’ufficio di papà, ha visto i documenti e mi ha subito telefonato per dirmelo!-
Judy deglutì.
-Signor McDowell, posso domandarle una cosa?-
-Certo!-
-Lei ha un’arma?-
-Ovviamente!-
-Di che tipo?-
-È importante?-
-Sì! Molto!-
-Beh…-
Ian si alzò e anche Judy e Nick fecero lo stesso. Il leone in tuta iniziò a salire le scale, mentre i due agenti lo seguivano come un’ombra. Arrivato in una camera da letto, si avvicinò a un comodino, aprì il cassetto, estrasse l’arma e la consegnò in mano a Judy.
-Beretta Serie 70 calibro 22!- disse la coniglietta.
-Proprio così!-
Judy e Nick si guardarono.
-Signor Ian McDowell, la dichiaro in arresto per l’omicidio di Shawn e Ruby Reid!-
-Arrestarmi? Voi non potete farlo! Sapete chi sono, vero? Lo sapete chi è mio padre?-
-Anche se fosse il figlio della regina d’Inghilterra, lei ora verrà con noi!- disse Judy.
Il leone abbassò lo sguardo con rassegnazione.
-E… e va bene!-
Si avvicinò a Nick che aveva già le manette in mano, Ian alzò lo sguardo e, con uno scatto fulmineo, gli diede un pugno allo stomaco così forte che si accasciò a terra e svenne.
-N… Nick!-
Judy stava per prendere la pistola, ma Ian la colpì con un Dropkick, un calcio dato saltando, roteando di novanta gradi lateralmente e con i piedi uniti, facendola svenire. Dopotutto, anche se figlio del chairman della federazione, aveva avuto un passato da wrestler in gioventù, tanto che vinse perfino un paio di titoli e un trofeo in un torneo della SWS organizzato in Arabia Saudita. Ian rimase a guardare i due poliziotti stesi davanti a lui e iniziò a grattarsi la testa.
“Devo liberarmi di loro! Devono sparire! Giusto, Keith?”
Rimase immobile con lo sguardo fisso nel vuoto.
-Keith? Ci sei?-
Si guardò attorno, ma non c’era nessun’altro in quella stanza. Si caricò i due poliziotti sulle spalle, scese le scale e uscì dalla casa. Una volta raggiunto il bordo della scogliera posò i due delicatamente sull’erba. Tornò poi in casa, da uno sgabuzzino prese un po’ di corde bianche, salì le scale, entrò di nuovo nella stanza, si avvicinò poi alla grande libreria sulla destra, prese ben otto grossi volumi suddividendoli in due gruppi da quattro e legò entrambe le pile e li sollevò come fossero pesi. Li portò quindi giù, e una volta fuori li legò ai piedi dei nostri eroi mentre altre due corde le avvolse attorno alle mani dietro le loro schiene. Fatto questo, spinse i loro corpi, con parecchia difficoltà, finché non riuscì a farli cadere in mare. Judy si riprese piuttosto rapidamente e, capendo subito la gravità della situazione, iniziò ad agitarsi.
“N... no! Quel… quel maledetto incubo… è diventato realtà!” pensò con terrore.
Certo, rispetto al suo sogno c’erano alcune differenze come il fatto che fosse giorno o che avessero i piedi legati da una corda e a fare da peso non c’era una palla d’acciaio, ma una pila di libri. Tuttavia, era sconcertante come il resto fosse uguale. Judy fu colta dal panico e iniziò ad agitarsi, ma non poté fare poi granché. All’improvviso, però, sentì come se qualcuno si fosse buttato in acqua. O meglio due persone. Iniziò produrre bolle sperando che la sentissero e vedessero. A un tratto, sentì che i suoi piedi erano liberi e vide la pila di libri andare sempre più a fondo. E non solo la sua, ma anche quella di Nick. Si sentì afferrare sotto le ascelle e quando finalmente realizzò, vedendo che a salvare Nick era Willy, sorrise. Duncan e Willy riemersero con i loro colleghi emettendo un lungo sospiro e tossendo un po’. Nick, però, era svenuto e sembrava non volersi riprendere.
-Ah! N… Nick!-
-Presto! Aggrappatevi stretti alle mie spalle!- disse Willy.
Judy e Duncan eseguirono senza fiatare. L’agente orca iniziò a nuotare con le gambe come se avesse un motore piantato dietro e, in poco tempo, raggiunsero la terra ferma. Willy stese Nick sull’erba e iniziò a fare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca alla volpe. Judy lo guardava con apprensione, quando si avvicinò.
-A… allontanati! Faccio io!- gli disse.
Willy la guardò e si allontanò senza dire nulla. La coniglietta si mise a lavoro ansimando con agitazione. I suoi occhi iniziarono a lacrimare.
-Non farmi questi scherzi, agente Wilde! Non puoi lasciarmi da sola! Non te lo permetto!-
Più i tentativi susseguivano, più sembrava non esserci niente da fare.
-No, no! Non andartene, maledizione!- disse tremando.
Quando tornò a fargli la respirazione bocca a bocca, Nick finalmente iniziò a tossire. Judy a quel punto iniziò a ridere nervosamente per la gioia.
-N… Nick! Oh! Nick!-
-Mh? Che…? Oh… ciao, carotina!-
Lei lo abbracciò istintivamente e lui, dopo qualche attimo di confusione, fece lo stesso.
Guardandoli, Duncan abbassò lo sguardo.
“Ho perso! Peccato…”
-Ma cos’è successo? Dov’è Ian McDowell? È fuggito o lo avete preso?- domandò poi Judy.
Duncan e Willy sorrisero.
-Lo abbiamo preso, tranquilla!-
Ora, bisogna fare un piccolo salto indietro per capire cosa accadde dopo che Judy e Nick furono gettati dalla scogliera. Ian rimase a guardare per qualche secondo il mare con un sorriso ebete stampato sulla faccia.   
-Spariti loro, ne verranno altri di poliziotti? Forse farò sparire l’intero corpo di polizia di Zootropolis!-
Iniziò a ridere. Si girò e si avviò verso la casa. A un tratto, però, arrivarono molte auto della polizia e tutti i poliziotti, tra cui anche il capitano Bogo, Duncan e Willy scesero e gli puntarono contro le pistole.
-Fermo dove sei e alza le mani!- gridarono all’unisono.
-Che… che succede agenti?-
Duncan e Willy si avvicinarono a lui insieme al capitano Bogo ed altri quattro colleghi: un coccodrillo, un rinoceronte, un elefante e un ippopotamo.
-Dove sono gli agenti Hopps e Wilde?- domandò Duncan.
-I famosi agenti? Qui non sono venuti! Forse dovreste…-
-Piantala di raccontare frottole! La vedi quell’auto parcheggiata poco lontano da casa tua? È la loro macchina. Quindi, ripeto la domanda molto delicatamente…-
Fece un sospiro.
-Dove cazzo sono gli agenti Hopps e Wilde!- disse gridando e quasi ringhiando.
-Ma io… ma io che ne so?-
Duncan lo fissò attentamente. Notò subito che stava sudando e, inoltre, il suo sguardo continuava ad indicare la fine della scogliera.
-Oh dannazione! Willy! Dobbiamo buttarci!-
-Che cosa?-
-Corri!-
I due agenti lasciarono ai loro colleghi di occuparsi di Ian e si buttarono in acqua. Una volta individuata Judy, e capendo il problema, Duncan tagliò con i suoi artigli le corde, mentre Willy dovette invece usare un coltello, un suo portafortuna personale, per quelle di Nick.
-Quindi è stato arrestato! Beh, sono sollevata!- disse Judy.
-E anche di essere ancora viva, immagino!- disse Nick.
-Ovviamente!-
I quattro agenti risero.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Caso Chiuso ***


Capitolo 8:
 
Caso Chiuso
 
 

Ian non oppose resistenza durante l’arresto. Evidentemente aveva capito che era inutile e se l’avesse fatto lo avrebbero ucciso senza battere ciglio. Oppure era stato suo “fratello” ad avergli consigliato, saggiamente, di stare buono. Ad ogni modo, fu portato in centrale, ma subito si resero conto che non si poteva affrontare un interrogatorio. Aveva lo sguardo fisso nel vuoto e muoveva la mano come se stesse facendo zapping con il telecomando.
-Ha assunto un antidepressivo i cui effetti collaterali sono allucinazioni e distorsione della realtà. Adesso vive in un mondo tutto suo. Non possiamo interrogarlo al momento!- disse Judy.
-Mettetelo in una cella vuota! Prima o poi l’effetto finirà!-
Il coccodrillo e l’ippopotamo eseguirono l’ordine e una volta dentro, Ian si sedette sul letto e continuò a fare zapping finché alla fine non si addormentò. Dormì un giorno intero. Judy, allora, ne approfittò e chiamò Evangeline McDowell.
-Signora Evangeline McDowell? Sono l’agente Judy Hopps!-
-Buongiorno! Ci sono novità?-
-Sì, ci sono, ma al memento non posso divulgare informazioni!-
-Immagino! Comunque, mi dica!-
-Suo padre mi ha detto che voleva dare un ruolo importante al defunto Shawn Reid! Lei sa per caso di cosa si trattava?-
-Mh? Non ve l’ha detto? Poteva benissimo farlo! Comunque sì, Shawn Reid avrebbe ottenuto un posto come Produttore Esecutivo e anche come sceneggiatore!-
-Ah! Avevo sentito dire che voleva rimpiazzare suo fratello nel ruolo di vice presidente!-
Ci fu un attimo di silenzio.
-Signora McDowell?-
-Vice presidente… questa… questa era una battuta che ho fatto per telefono a mio fratello Ian subito dopo che mio padre aveva parlato con Shawn per il colloquio. Era solo una battuta scema! Ok che mio padre ultimamente non ne imbrocca moltissime, data l’età, ma da qui a dire una scemenza simile… ce ne vuole!-
-Capisco! Volevo la conferma da lei! La ringrazio!-
-Si figuri!-
Judy chiuse la chiamata, fece un sospiro e poggiò la schiena sullo schienale.
-Pazzesco!- disse tra sé.
-Che cosa?- intervenne Nick.
Judy gli spiegò tutto.
-Essere uccisi per colpa di una stupida battuta scherzosa e presa troppo sul serio da un maledettissimo antidepressivo! Che amarezza!- concluse poi.
Nick rimase senza parole.
-Amarezza infinita aggiungerei!-
Quando poi Ian McDowell si svegliò, era tornato lucido, ma la confusione fu enorme nel ritrovarsi in una cella.
-Ma che diavolo…? Come ci sono finito qua?-
Un agente maiale passò davanti alla sua cella proprio in quel momento e Ian lo chiamò.
-Hey, agente! Che diavolo ci faccio qui? Lei lo sa?-
-Oh! Si è svegliato! Come si sente?-
-Bene, ma… confuso… io…-
-Aspetti! Chiamo il capitano!-
-Va bene…-
L’agente si allontanò, mentre Ian rimase seduto con la testa china in attesa. Il capitano Bogo, insieme a Judy e Nick, arrivarono.
-Signor McDowell?- domandò Judy.
Ian alzò lentamente la testa.
-I famosi agenti Hopps e Wilde!- disse lui con un sorriso.
-Si ricorda di me? Abbiamo avuto una conversazione ieri a casa sua! Quella sulla scogliera!-
-Ieri? La casa sulla scogliera? È sicura? Io… non ricordo affatto!-
“Come supponevo!” pensò la coniglietta.
-Ma perché sono in una cella? Che diavolo è successo, posso saperlo?-
-Avrà tutte le risposte che cerca, così come anche noi! Venga!-
Bogo aprì la cella, si avvicinò a lui, gli mise le manette ai polsi, Ian si alzò, uscì dalla cella, poi seguì Judy e Nick ed entrarono nella sala degli interrogatori. Judy si sedette davanti a lui, mentre Nick rimase in piedi con la schiena poggiata sulla parete alla destra della coniglietta.
-Signor McDowell, lei sa perché è qui?-
-È quello che vorrei sapere anch’io, agente Hopps! Che cosa ho combinato? Non ricordo nulla!-
-Stia tranquillo! Andiamo con calma!-
-D’accordo!-
-Mi tolga subito questa curiosità che mi assilla! Lei ha fratelli o sorelle?-
-Ho una sorella, Evangeline! Sa, siamo i figli di Luke McDowell, il padrone della SWS, la società di wrestling più famosa del mondo!-
-Sì, lo so, vi seguivo in passato! Quindi… mi sta dicendo che non ha altri fratelli?-
-Certo che no! Eva è la sola e unica sorella che ho!-
-Mi era parso di ricordare che avesse un fratello di nome Keith!-
-E su quale sito di bassa lega l’ha letto?-
-Quindi non conosce nessun Keith?-
-No… senta, vogliamo arrivare al dunque? Mi sto spazientendo! Che diavolo ci faccio qui?-
-E io le ho detto di stare calmo. La fretta non fa bene a nessuno!-
Ian sospirò e posò la schiena sullo schienale della sedia.
-So che lei è stato cacciato dall’azienda di famiglia per dei problemi. Tuttavia, era al corrente che due sue ex superstars sarebbero tornate in SWS?-
-Mh? No! Chi?-
-Shawn Reid II e sua moglie Ruby!-
Ian rimase zitto per un attimo.
-Shawn Reid II? Il figlio di Shawn “Freedom Wings” Reid? Ma come? Dopo tutte le frecciatine che ha tirato alla mia… nostra compagnia, o dichiarazioni in cui sputava di continuo nel piatto dove aveva mangiato per dieci anni, ora vuole tornare da noi? Ipocrita è dire poco! Beh, che ha fatto dunque? È tornato davvero o è una bufala?-
-Quindi… lei non sa nulla?-
-Di che?-
-Shawn e sua moglie sono morti, signor McDowell! Uccisi entrambi da un colpo di pistola! Una Beretta Serie 70 calibro 22!-
Judy fece una pausa.
-La stessa pistola che abbiamo trovato nella sua casa sulla scogliera! I proiettili nei corpi delle vittime sono compatibili!-
-Sta… sta dicendo che li ho uccisi io? Come è possibile? Io… non ricordo nulla! Non mi sono mai mosso dalla casa sulla scogliera da quando mio padre mi ha licenziato!-
Nick, senza dire una parola, si avvicinò al tavolo e vi posò il tubetto con gli antidepressivi.
-Ah! Quello è…-
-Tra gli effetti collaterali di questo farmaco ci sono allucinazioni e distorsione della realtà! Sotto il suo effetto, quindi, lei credeva di avere un fratello di nome Keith!-
Ian spalancò gli occhi per il terrore e lo sconcerto.
-Non… non ci posso credere…-
-Inoltre, ha creduto che suo padre volesse riassumere Shawn Reid per farlo diventare, successivamente, il nuovo vice presidente della SWS e poi, con la morte del signor Luke McDowell, sarebbe diventato il nuovo presidente e proprietario della società!-
Ian si mise le mani tra la criniera e abbassò la testa.
-Io… io…-
-Lei non ricorda perché probabilmente aveva preso il farmaco, ed è stato proprio quest’ultimo che poi ha scatenato in lei il raptus omicida, ha chiamato Shawn per parlargli, è andato a casa sua, avete probabilmente parlato e poi… lo ha ucciso insieme alla moglie, che era una testimone scomoda!-
Ian scoppiò a piangere.
-Io… non volevo! Io… io… vorrei poter tornare indietro nel tempo e fermare tutto questo, ma… non sarà possibile! Posso solo dire che… mi… mi dispiace!-
Judy fece un sospiro. Il capitano Bogo, insieme all’agente coccodrillo e ippopotamo presero Ian McDowell e lo portarono via dalla stanza. Judy rimase a fissare il vuoto per qualche secondo, quando Nick le mise una mano sulla spalla e la scosse leggermente.
-Tutto bene?-
-No, non proprio! Ho di nuovo una sensazione di amarezza, ma stavolta ancora più acuta di quella di prima!-
-Perché?-
-Pensaci bene! Ian McDowell è un figlio di papà! È ricco e quindi può permettersi i migliori avvocati! Al processo daranno la colpa del duplice omicidio all’antidepressivo, quindi lui era incapace d’intendere e di volere. Gli risparmieranno l’ergastolo o comunque gli ammorbideranno la pena. Uscirà di prigione, mentre i poveri George Spades, in arte Shawn Reid II, e sua moglie Ruby non avranno avuto una vera giustizia e non riposeranno mai in pace!-
Nick non seppe cosa dire e si limitò a farle una dolce carezza sul viso. Uscita dalla stanza degli interrogatori, prese il cellulare e scrisse un messaggio a Duncan.
Ti va di uscire insieme stasera? Andiamo a un ristorante e poi al cinema!
Duncan lesse e sorrise.
-Molto volentieri!-
I giorni passarono. Come previsto, Ian McDowell fu dichiarato colpevole d’omicidio con incapacità d’intendere e di volere, di conseguenza questo gli fece ottenere una pena molto ridotta. Un mese di carcere e nulla più. Judy, com’era prevedibile, non fu affatto contenta della sentenza, ma non poteva certo fare nulla.
“Anche se era incapace d’intendere e di volere per colpa dell’antidepressivo, doveva restare in carcere! Shawn e sua moglie meritavano giustizia e invece…” pensò.
Una volta libero, Luke McDowell riassunse immediatamente suo figlio, dandogli però un posto come magazziniere e non come dirigente o altro, e pagò di tasca sua le spese per le cure contro la sua depressione. Il karma però, si sa, non perdona. Tre settimane dopo, Ian McDowell fu coinvolto in un incidente, mentre si recava a lavoro, e morì sul colpo. Si potrebbe definire una sorta di vendetta per Shawn e Ruby.

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