Into the Light

di Sleepesleep
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri ***
Capitolo 2: *** Bolla ***
Capitolo 3: *** Errore ***
Capitolo 4: *** Incubi ***
Capitolo 5: *** Nebbia ***



Capitolo 1
*** Incontri ***


'E dove non ti aspetti che avvengono gli incontri migliori a volte solo una parola basta per cambiare il corso della tua storia'

Jiro non era certo una delle studentesse migliore della 1A, lei lo sapeva benissimo, ma non era neppure una delle peggiori, lei faceva del suo meglio per sopravvivere, per non rimanere indietro. Sospirò osservando la tabella esposta, a quanto pare gli toccava fare il tirocinio come hero di supporto stazionato in ospedale, il che era davvero degradante. << Allora dove ti hanno mandata? >> chiese Mina curiosa avvicinandosi a lei. Jiro alzò le spalle e disse sconsolata << In ospedale, Hero di supporto >>. La sua amica si lasciò sfuggire un semplice << Ah >>. Jiro però capì ogni parola non detta, sapeva già che era un lavoro secondario, non aveva bisogno che Mina ricalcasse l'ovvio, senza aggiungere altro si allontano infastidita. << Dove vai? >> disse l'amica confusa. << Vado a preparare le mie cose, ci vediamo in dormitorio Mina >> le disse senza mai fermarsi, Mina non gli chiese altro e Jiro gliene fu grata....

Una settimana dopo...

L'ospedale era un luogo molto tranquillo, non era rumoroso come si aspettava, si sentiva un pesce fuor d'acqua, il suo quirk non era di nessuna utilità in quel luogo. Si diresse verso il tetto per prendersi una breve pausa, aveva bisogno di distendere i nervi, era come se dovunque si voltasse trovasse qualcuno a fissarla. Non era colpa sua se l'unico compito che gli era stato affidato finora era fare la ronda. Aprì la porta e fu investita da una folata di vento, respirò a pieni polmoni l'aria autunnale, finalmente un luogo che non sapeva di ammoniaca. << Cosa hai fatto per finire a vigilare su questo posto dimenticato? >> chiese una voce femminile poco lontano. Jiro si voltò a fissare la fonte di quelle parole sincere, un ragazza stava comodamente seduta sul cornicione, le sue labbra erano increspate in un sorriso rassicurante eppure i suoi occhi erano spenti, lontani. Cosa ci faceva una persona lì? Era troppo giovane per essere un medico o un infermiera, come a volere rispondere alla sua domanda silenziosa la ragazza alzò il braccio mostrando il braccialetto, era una paziente. << Nulla in realtà, immagino solo che toccasse a qualcuno farlo >> disse Jirou con semplicità. Lei ridacchio e disse serena << Sono Katlyn, e tu? >>. Jirou si appresto a rispondere << Sono una studentessa della Yuei, Kyoka Jiro >>. Katlyn disse pensierosa << Posso chiamarti Jiro vero? >>. Kyoka annuì e lei riprese << Bene, allora Jirou come mai avevi quell'aria affranta? >>. La studentessa ribatte calma << Non dovresti fare domande così dirette a persone che non conosci >>. La mora asserì pacata << Su non fare la preziosa, sai questo posto è così noioso. Aiutami a distrarmi >>. Jiro disse incerta << Non dovresti essere nella tua stanza? >>. Lei ribatte cambiando argomento << Facciamo una scommessa, ti va? >>. Jiro si morse il labbro titubante << Che tipo di scommessa? >>. Katlyn riprese entusiasta << Su quando arriverà l'infermiera per farmi tornare in stanza >> e aggiunse << Se vinco io mi dirai cosa ti affligge, se perdo ti dirò un segreto sulla Yuei >>. Jiro alzò un sopracciglio scettica, quante probabilità erano che una sconosciuta sapesse i segreti della Yuei ma se così fosse? Sbuffando asserì << Va bene >>. Katlyn alzò una mano muovendo ritmicamente le cinque dita e disse << Cinque minuti >>. Jiro annuì e disse << Perfetto >>, prese il suo telefono e accese il cronometro, si era lasciata convincere un po' troppo facilmente Era stata un po' sciocca, complice la noia si era lasciata trasportare, sicuramente la ragazza non sapeva nulla sulla sua scuola. I cinque minuti scoccarono e la porta si aprì di botto, una donna corpulenta si affacciò affaticata << Katlyn dannazione, ti ho detto mille volte che non puoi venire sul tetto >>. La ragazza disse con tono canzoniero << Scusa, Cas, non lo farò più lo prometto >>. La donna scosse la testa in segno di disapprovazione e disse << Forza torna nella tua stanza >>. Katlyn si appresto a seguirla e disse << Stanza 125, secondo piano, ti aspetto Jiro>>. Kyoka osservò l'intera scena confusa, la ragazza aveva vinto, con alta probabilità era una parte della sua quotidianità scappare dalla povera infermiera, era ovvio avrebbe dovuto pensarci, ora le toccava anche a far da balia ad una ragazza annoiata...

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Capitolo 2
*** Bolla ***


'Mi sento come dentro una bolla dove ogni rumore viene soffocato in un lamento, dove i colori si affievoliscono mischiandosi. Dimmi esiste una via di fuga dalla mia testa?'

<< Avanti >> disse una voce vellutata.. Jiro entrò con passo lento, come se dovesse andare al patibolo. << Salve, Jiro, sei venuta a raccontarmi la tua storia? >> disse Katlyn contenta. Kyoka ribatte sedendosi << Ho scelta? >>. La ragazza alzò le spalle e si accomodo meglio sul lettino dicendo << Potevi sempre far finta di nulla, ma voi hero siete sempre così responsabili >>. Jiro roteò gli occhi e disse << Non è carino parlare così di chi rischia la sua vita per gli altri >>. Katlyn socchiuse gli occhi color cioccolato e sussurro << Beata ingenuità giovanile >> e aggiunse << Sono in attesa di una storia >>. Jiro si rilasso sulla sedia affermando << Non c'è alcuna storia, sono solo frustata, mi sento come se il mondo andasse avanti e io rimanessi indietro >>. Katlyn chiese sincera << Non riesci a migliorare vero? >>. Jiro annuì debolmente e disse << Non importa quanto mi alleni, mi sembra sempre di non vedere risultati >>. La mora rivelò seria << Il problema non è quanto  ma come ti alleni, forse quella non è la strada per il tuo quirk >>. Jiro arrotolo tra le dita uno dei suoi earphone e disse << Anche se tu avessi ragione, quale sarebbe la strada giusta per me? >>. Katlyn alzò le spalle e disse << Perché lo chiedi a me? Sei tu la proprietaria del quirk, è tuo compito capirlo e trovare la giusta maniera per usarlo >> e aggiunse seria << Il quirk è la tua arma, quando sei in guerra puoi solo sperare che il tuo fucile sia più efficace di quello del tuo nemico. Se però hai un fucile ad alta prestazione e non lo sai usare anche un idiota con una pistola giocattolo potrà ucciderti, capisci ciò che intendo? >> . Jiro perplessa disse << Non molto in realtà >>. L'altra ragazza fece un sospiro sconsolata e riprese << Dovresti concentrarti di meno su cosa il tuo quirk può fare e più su cosa tu puoi far fare per esso >>. Jiro abbasso lo sguardo, non le era molto chiaro ciò che la stramba paziente intendesse ma sospettava che la ragazza non avrebbe approfondito. << Quale hero ti insegna? >> chiese Katlyn cambiando argomento. << Erasared, Shota Aizawa, non so se lo conosci >> rispose Jiro rialzando la testa. L'altra ridacchio e disse << Ne ho sentito parlare, è un buon insegnante ? >>. Kyoka annuì e disse << Uno dei migliori, certe volte da di matto ma è sempre pronto a rischiare la vita per noi, è un grande hero >>. Katlyn sorrise nostalgica e disse << Non voglio essere il sole brillante, mi basta essere una stella passeggera che illumina il cammino per raggiungere la vetta >>. Jiro stava per chiederle cosa significava quando l'infermiera che aveva visto sul tetto entrò, borbottando << Lei chi è ? >>. Kyoka rispose veloce << Sono una studentessa della Yuei, faccio il tirocinio presso ospedale , EarphoneJack >>. La donna corpulenta la squadro e disse << Salve, allora, sono Cassandra Lee, mi occupo di questo piano, spero che Katlyn non l'abbia fatta esasperare >>. La ragazza presa in causa disse divertita << Cas sei cattiva, sto facendo la brava >>. La donna scosse la testa e asserì << Ascolta me , ragazza, non permetterle di entrarti in testa oppure non ti libererai mai di lei, fidati >>. Katlyn ridacchio in sottofondo, per nulla offesa dalle parole della donna. << Comunque il momento delle chiacchiere è finito, Kat deve riposare >> disse Cassandra seria e riprese << Puoi venire a trovarla domani, se sta bene >>....

Jiro si stiracchio esausta, entrò nella cucina del dormitorio, aveva bisogno di un po' di succo, quella mattina gli toccava recarsi di nuovo al tirocinio. << Come va in ospedale? >> chiese Mina gentile. Lei stava per rispondere che andava bene quando Denki asserì schietto << Che deve essere successo, Mina, è un ospedale, quanto potrà mai essere movimentato? >>. Jiro percepì la rabbia montargli dentro, sapeva che il suo tirocinio era secondario rispetto agli altri, era stata buttata a non far nulla e girovagare per il freddo palazzo, ma cavoli un conto è pensarlo, un conto è dirlo ad alta voce. Un pugno raggiunse la testa di Denki facendo piagnucolare, Kirishima lo aveva colpito seccato e disse << Jiro trovo invece che sia importante prendersi cura della persone, è cosi virile ciò che fai >>. Kyoka gli sorrise debolmente, invidiava la positività di Kiriskima, riusciva a vedere il bello in ogni cosa basta pensare che era convinto che Bakugo avesse un lato dolce, Bakugo Katsuki il bastardo urlante per la cronaca. Infatti eccolo pronto a dire la sua << Penso invece che l'idiota elettrico abbia ragione, deve essere uno di quei compito secondari di merda, che vengono affidati alle comparse >>. Jiro sospirò a vuoto e si limitò a sorseggiare in silenzio il suo succo. << Non vedi che così facendo la ferisci >> disse Mina protettiva. << Perché dovrei considerare i suoi sentimenti sentiamo >> ribatte acido Bakugo. Sero scatto a trattenere una Mina urlante << Sei un imbecille, non capisci proprio le donne, rimarrai da solo con la tua mano destra coglione. Ti costa tanto dire qualche parole gentile ogni tanto >>. Bakugo a sua volta salto in piedi irritato << Che cazzo blateri porcellino? >>. Kirishima si mise in mezzo asserendo << Litigare non porta a nulla, Mina conosci Bakugo questo è il suo carattere e Bakugo certe volte è meglio se eviti di dare agli altri la tua opinione >>. Jiro si diresse ignorandoli verso il salotto, sapeva di essere lei la causa della litigata ma il casino al momento la infastidiva . << Scusa per prima non intendevo offenderti, ho detto la prima cosa che pensavo >> affermo imbarazzato Denki. Jiro non l'aveva neppure sentito avvicinare, buffo per una con il suo quirk, si limitò ad annuire stanca e dire << Non ti preoccupare >>. Kaminari riprese nervoso << Sul serio sono certo che se Aizawa ti ha dato quel compito c'è un motivo >>. Jiro sussurro confusa << Grazie, Denki >>. Tsuyu si intromise << Scusate ragazzi ma siete in mezzo al corridoio >>. Jiro fece istintivamente qualche passo indietro affermando quasi rischiando di mordersi la lingua << Mi dispiace >>....

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Capitolo 3
*** Errore ***


'So bene che il tempo scivola tra le mie mani, osservò il mondo mutare mentre le catene soffocano le mie parole. Perché dimmi non riesco a raggiungere la tua schiena?'

<< Ti stavo aspettando >> disse Katlyn chiudendo il libro dalla copertina ingiallita. Jiro sorrise imbarazzata ed entro affermando << In realtà non sapevo se venire o meno >>. Katlyn posò il libro sul piccolo tavolino al suo fianco e affermò << Però ora sei qui, forza siediti, parliamo un po' >>. Jirou si sedette titubante e disse << Ultimamente mi sento fuori fase, è come se ogni cosa che faccio sia quella sbagliata, a lezione, durante gli allenamenti e anche qui >>. Katlyn sbuffò e disse senza alcun motivo << Usciamo, sai qui vicino c'è un bellissimo bosco vado spesso a fare delle lunghe passeggiate >>. Jiro perplessa disse << Non credo tu possa lasciare questo posto >>. Katlyn si mise in piedi senza fatica e disse pacata << Certo vestita così non di sicuro, dammi un attimo che mi cambio e poi possiamo uscire >>. Jirou avrebbe voluto ribattere ma Katlyn si era fiondata in bagno. Con passo calmo rientro vestita nella visuale di Jirou affermando << Forza andiamo >>. Il bosco era davvero vicino, gli erano bastati solo sette minuti di cammino per arrivarci, gli alberi erano alti e austeri sembrava uno di quei luoghi perfetti da usare come location di un film. Katlyn camminava dietro di lei, aveva insistito per farla andare avanti come se stesse architettando qualcosa, il che era palese agli occhi di Jiro. Non avevano parlato durante il viaggio, solo qualche semplice indicazione e pochi monosillabi, sospiro affermando << Katlyn dove siamo? >> . Non ricevette alcuna risposta e quindi si volto seccata, Katlyn non c'era, dove diamine si trovava. << KATLYN, KATLYN,  DOVE SEI? >> urlo Kyoka nel panico, non si era accorta di averla persa,  non avrebbe dovuto acconsentire a seguirla, non conosceva per nulla quella ragazza, sapeva solo il suo nome, è se si fosse sentita male? << Scacco matto >> asserì la voce divertita di Katlyn da sopra la sua testa. Jiro alzò la testa sui rami dell'albero dove stava comodamente seduta Kat sorridendo beffarda << Per essere una hero con un ottimo udito ce ne hai messo per notare la mia mancanza e non ti sei neppure accorta che ero qui >>. Jiro sbuffo sonoramente << Te l'ho detto sono fuori fase >>. Kat scese con un agile balzo, per essere una persona malata era molto più attiva di quanto pensasse Kyoka. << Buffo, quello che dici non ha senso, affermi di essere fuori fase eppure non fai altro che compiere sempre gli stessi schemi errati >> riprese Kat stiracchiandosi e aggiunse << Cosa è per te il tuo quirk? >>. Jiro strabuzzo gli occhi confusa << Suppongo sia la mia arma >>. Katlyn inclinò la testa ridacchiando << Supponi? >> e aggiunse dandogli un leggero colpo sulla fronte << Prima di migliorare dovresti fare chiarezza, cosa vuoi dal tuo quirk? Cosa rappresenta esso per te? Quando troverai la risposta sarei curiosa di sentirla >>. Jiro annuì pacata e Kat riprese dandole le spalle << Si torna indietro, dobbiamo muoverci se non vogliamo farci sgridare da Cas >>...

Jiro entrò silenziosa nel dormitorio, cercò di fare piano per non svegliare nessuno dei suoi compagni. << Eccoti >> la richiamo preoccupata Momo e riprese << Sei rientrata dopo il coprifuoco lo sai? >>. Kyoka le regalo un sorriso di scuse << Un'infermiera dell'ospedale mi ha sgridato a causa di un errore e mi ha trattenuta fino ad ora >>. Momo scosse la testa e ammise << Cerca di evitare di far tardi di nuovo, va bene? Non ci dovresti far preoccupare così >>. Jiro annuì abbasando la testa colpevole e si diresse veloce scivolando verso la sua camera..

La mattina successiva fu lenta, placida come il sole che si lasciava cullare dalle nuvole. Jiro stava forzandosi a mangiare qualcosa prima di andare a lezione. Non avrebbe retto fino al pranzo senza qualcosa nello stomaco. Un vassoio si posò al suo fianco. << Giorno >> la saluto allegra Mina e chiese curiosa << Ieri sei rientrata tardi, problemi in ospedale? >>. Kyoka ammise pacata << Ho fatto un errore, é un infermiera mi ha fatto rimanere più del dovuto, nulla di grave >>. Mina ancora chiese << Che tipo di errore? >>. Jiro alzò lo sguardo sull'amica ma poi lo riposo sul cibo ancora in parte intatto nel suo vassoio << Nulla di cui valga la pena discutere >>. Qualcuno si accomodo con loro, Sero annuncio << Giorno ragazze >> e poi lancio un occhiata nervoso a Mina. Jiro li osservo mentre i due provavano goffamente a comunicarsi qualcosa senza che lei capisse, la ragazza lasciò andare un respiro e asseri << Io ho finito, vado a prepararmi per le lezioni >>. Mina di scatto la trattenne << Aspetta, non hai mangiato quasi nulla >>. Kyoka si scrollo la mano dell'amica dal braccio << Non ho molta fame oggi >>. Sero asseri amaro << Come anche ieri e i giorni prima >>. Lei lanciò che il commento scorresse lontano inascoltato...

<< Non capisco, ultimamente sembra che abbiano paura tutti di parlarmi, come se fossi una stupida fragile porcellana >> asseri infastidita Jiro. Kat fece le spallucce mentre sfogliava una rivista di moda << Loro sanno che non stai bene, non sei un granché a fingere >>. Kyoka sospiro << Vorrei solo poter migliorare, stare con loro senza dovermi preoccupare di essere un peso >>. Kat distrattamente chiese << Sai dov'è Cas? >>. Il vento quella mattina era piacevole, Jiro d'istinto inserì i suoi earphone nel pavimento del tetto e e disse << Non è ancora arrivata >>. Kat sbuffo annoiata << Questo lo so anche io, ma dov'è? >>. Jiro strabuzzò gli occhi << Come potrei saperlo?  >>. L'amica fece una smorfia e riprese << Sai o no sentire i passi? >> e spiego <<  Ogni persona ha un modo diverso di camminare, dovresti imparare a capirlo >>. Kyoka alzò gli occhi al cielo << Questo lo so, ma come faccio a sentire qualcuno che si trova così lontano da me. >> Kat affermo disinvolta << Il suono non è altro che un onda che si trasmette in maniera continua, si può affievolire ma non scompare, si irradia fino alla fonte di ricezione che in questo caso saresti tu. Ricorda sempre che anche l'aria non è altro che uno conduttore >>. 

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Capitolo 4
*** Incubi ***


'Gli incubi che infestano la mia testa continua a mostrarmi il tuo volto sfregiato dal dolore mentre le tue mani insanguinate cercano di riportarmi da te. Perché non riesco a stare al tuo fianco?'

La televisione era un ronzio in sottofondo rassicurante, Kyoka aveva smesso da un po' di ascoltarla, ripensava a eventi passati e a come gestire il futuro. Una volta Present Mic aveva detto pacato << Esistono tre tipi di persone al mondo: quella nate per vincere e quella nate per guidarli a vincere >>. Jiro allora gli aveva chiesto << È il terzo tipo? >>. Present Mic si era limitato a scrollare le spalle senza dire altro ma lei aveva capito, il terzo tipo di persona erano quelli nati per essere dimenticati. Una leggera pressione al suo fianco la fece sobbalzare. Denki gli sorrise dolce << Non volevo spaventarti >>. Lei annuì piano, ecco ancora quello sguardo, quella paura di dar voce a qualcosa << Denki se mi devi dire qualcosa fallo, non voglio che mi trattate tutti con in guanti >>. Lui sembro riflettere per poi dire << Sei strana da un po', sei assente, sembra che tu ti sia persa senza una bussola per ritrovarti >>. Jiro ridacchio << Non ha molto senso, idiota >>. Denki si rilasso riprendendo << Non sono bravo con le spiegazioni ma la vecchia Jiro mi manca >>. Lei chiese pacata << Perché? >>. Denki fece una smorfia visibile e confuso ammise << A me piaceva la vecchia te, eri intelligente ma diretta. Certo ne faccio anche a meno dei tuoi pugni ma prima eri una grande >>. Jirou sorrise debolmente..

Jiro seguiva Kat confusa, la ragazza si fermo e chiese << Dov'e Cas? >>. Jiro asseri << È quasi una settimana che continui a chiedermi di monitorarla, cosa stai architettando? >>. Kat ammise furba << Voglio andare al bar dell'ospedale ma se mi becca sono spacciata >>. Jiro inclinò la testa confusa mentre Kat spiegava << Cas dice che mangio troppi dolci >>. Kyoka non obbietto, la conosceva da poco ma in quelle settimane le aveva visto ingurgitare più zucchero che altro. Kat ordino perentoria << Sei mia amica, no? Allora monitora Cas >>. Jiro acconsenti divertita << Penso che Cas abbia ragione, non dovresti esagerare >>. Katlyn fece una smorfia borbottando << Tesorino, vedi di localizzare l'infermiera oppure non parteciperai al mio furto >>. Jiro ammise pacata << Non voglio partecipare >>. Kat incrocio le braccia affermando << Donna crudele >> e aggiunse casuale << Sai ogni persona prima di compiere un movimento si prepara, per esempio se qualcuno sta per saltare o correre contrae le gambe in modo diverso. Ogni movimento risuona >>...

Aizawa stava spiegando qualcosa di poco interessante, Jiro aveva lo sguardo perso oltre il cielo. Erano passate circa due settimane dall'inizio del suo tirocinio, passava la maggior parte del tempo con Kat. La sua nuova amica era decisa a farla impazzire, la usava per sgattaiolare prima al bar, poi alla cucina e per gironzolare per l'ospedale senza farsi beccare da Cas e dagli infermieri. Cosa diamine era un radar? << Kyoka Jiro >> asseri con voce infastidita Aizawa. Lei sobbalzo e lui riprese << Cerca di prestare attenzione alla lezione >>. Lei si scuso con un cenno e riportò l'attenzione alla classe. Un occhiata preoccupata gli venne rivolta da Mina al suo fianco, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare l'amica ma ancora non era pronta. Si strofinò gli occhi, percepiva la stanchezza fin dentro le ossa, ultimamente non riusciva a riposare in maniera corretta. Anche durante la notte quella sensazione di errore, di vertigine sociale l'attanagliava costringendola a dimenarsi in preda al disorientamento. Denki aveva ragione, aveva perso la sua bussola, ora le toccava ritrovarla..

<< Sai ci conosciamo da quasi due settimane e non so perché tu sia qui >> disse improvvisamente Jiro mentre Kat arruffava di fretta qualche merendina dalla dispensa << Ho dovuti fare un operazione, nulla di complicato, ora mi tengono in osservazione prima di dimettermi >>. Jiro rispose incerta << Per più di due settimane? >>. Lei sbuffo asserendo << Concentrati Jiro, se Cas mi becca e la volta buona che mi vieta i dolci >>. Jiro si concentrò sull'ascolto mentre Kat chiedeva calma << Dove si trova ora Cas? >>. Jiro chiuse gli occhi e rispose proiettando nella sua testa la struttura ospedale << Al terzo piano, cammina verso la stanza 789 >>. Kat fece un sorriso orgoglioso << Sai dove si trova invece Luke? >>. Jiro rispose ancora << Quarto piano >>. Kat allargo il suo sorriso, con alta probabilità la ragazza non si era neppure accorta di quello che aveva appena fatto, la mora era certo che Jiro avrebbe compreso presto la sua strada. << Non mi hai ancora risposto >> le ricordo interessata Kyoka. Kat fece spallucce << Non devi preoccuparti per me, piuttosto dovresti iniziare a usare maglioni più caldi, l'inverno non è lontano >>. Jiro alzò un sopracciglio confusa << Ancora il freddo non è arrivato, c'è ancora il bel tempo >>. Kat le regalo un sorriso furbo asserendo << Allora domani mi accompagnerai in giardino, adoro vedere gli alberi spogliarsi >>. Jiro annuì mesta, anche se in teoria il suo lavoro non era quello di badare a quella stramba paziente...

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Capitolo 5
*** Nebbia ***


'Forse non te ne sei accorta ma la nebbia intorno a te si sta dissipando, i tuoi occhi bendati non posso ancora vedere la luce ma permettimi di essere il tramite del tuo risveglio '

Kyoka faceva roteare la penna tra le dita annoiata, Mina gli aveva chiesto di uscire ma lei aveva rifiutando usando la scusa che doveva finire di ripassare. Peccato che il libro era ancora lì aperto alla medesima pagina da quasi una mezz'ora. Un secondo libro si posò accanto al suo e Denki chiese << Tu hai capito quello che ha spiegato oggi, Aizawa? >>. Jiro scosse leggermente la testa e ammise << Non stavo seguendo >>. Denki sospirò << Jiro mi hai detto che vuoi che sia diretto, allora te lo dirò >>. La ragazza osservò confuso il giovane nervoso mentre Denki riprese << Mina è davvero disperata, non sa come aiutarti e odia vederti in questo stato. Ti prego parla con lei o almeno con uno di noi >>. Jiro ammise << Denki credi che io sia un intralcio? >>. Il giovane scosse la testa di scatto << Cosa te lo fa pensare? >>. Lei rispose triste << Avrei notato quanto è migliorato Midorya o Uraraka , persino Mineta è riuscito ad archiviare progressi mentre io continuò a rimanere ferma. Sono bloccata e non riesco a capire come poter migliorare. >> Denki si morse il labbro inferiore affermando << Ti fai troppe paranoie, non sarai mai un peso per me e per gli altri >>. Jiro sorrise tristemente mentre l'argomento precipitava nell'oblio...

Kat camminava fischiando di fronte a lei, sembrava così spensierata, Kyoka la invidiava. << Concentrati >> disse improvvisamente la mora riprendendo << Ascolta ciò che ti circonda, la vita scorre in ogni forma intorno a te se impari a scorgerne le forme >>. Jiro alzò lo sguardo sulle fronde degli alberi che si muovevano placide con il vento, alcune foglie cadevano leggere sul terreno danzando da sole. Intorno a lei tutto era vita pulsante, che la sua amica volesse mostrargli quanto gli eroi fossero importanti per questo equilibrio? << Sai che amo le torte panna e fragole? >> disse con voce leggera. << Si, non fai altro che decantarne la bontà >> rispose sincera Kyoka ricordando il pomeriggio in cui le due avevano discusso di come la panna con le fragole desse un sapore unico, in tutta sincerità a lei non facevano impazzire ma la sua nuova amica era così eccitata nel raccontare quanto amasse quel dolce perfetto che lei non aveva osato dirle nulla. Katlyn continuo con voce leggera ma più seria << Da bambina mia madre era solita prepararmela quando ero giù o quando c'era qualcosa da festeggiare, non importava l'occasione lei tirava fuori questa torta un po' sbilenca con qualche fragola sopra >> e aggiunse fermandosi senza però voltarsi << Era l'unico dolce che era in grado di fare da sola, sai era una pessima cuoca. Capisci cosa ti voglio dire Kyoka? >>. Al termine della frase riprese a camminare con la solita allegria, Jiro non sapeva come reagire a quelle parole, era la prima volta che Kat le raccontava della sua famiglia. Realizzò con orrore che la sua amica aveva usato il passato per parlare della madre, che fosse morta? Che quel suo amore strambo verso quel dolce riflettesse l'amore per la sua madre perduta? Era questo quello che voleva dirle? << Gli piace quel dolce perché gli ricorda sua madre? >> disse Kat imitando la sua voce. Il vento scompigliò i capelli viola scuro, la ragazza lasciò che quella debole carezza l'avvolgesse, Kat le aveva letto dentro ancora. << Non lo so >> ammise schietta Kat e aggiunse << E sinceramente non credo sia importante, non bisogna sempre trovare un perché per ciò che facciamo, la vita è governata dalla follia e dal caso >>.  Jiro alzò la testa verso le fronde mosse perplessa << La domanda, quindi, è irrilevante >>. L'amica compiaciuta rispose << Corretto >>. Fu come riaprire gli occhi dopo anni di buio, quella orribile apatia che l’aveva avvolta lentamente si diramò, la domanda di per sé era superflua. << Domani voglio la mia risposta >> disse Kat ridacchiando e richiese << Cosa puoi fare per il tuo quirck? >>...

Kyoka trascriveva veloce le scritte sulla lavagna, President Mic urlava su qualche vocabolo importante per gli esami di metà anno. Iida come sempre si era alzato per chiedere maggiori informazioni a nome della classe, la discussione era al quanto rumorosa dato che uno dei due interlocutori era solito gridare fino a perdere la voce. Jiro lasciò andare un sospiro, non le era chiaro se per noia o per stanchezza, gli occhi si focalizzarono sulle spalle davanti a lei. Una semplice costatazione si fece largo tra i suoi pensieri, Denki aveva messo su massa, anche lui si stava allenando, non gli aveva mai chiesto come stava andando il suo tirocinio e i suoi progressi. Una fitta sgradevole la trapasso, era stata egoista, le uniche volte che in quelle settimane si erano parlati, lei lo aveva inondato con i suoi problemi, infondo parlare con lui era rimasto piacevole nonostante la nebbia. La voce di Kat risuonò nella sua mente 'la vita è governata dalla folla e dal caso’.  Doveva smettere di pensare a cosa fare e lasciare semplicemente che il destino lanciasse i dadi e decidesse la sua strada.

Denki osservò crucciato la macchinetta, stava morendo di fare, doveva assolutamente mettere qualcosa sotto i denti. << Non ci provare, idiota, non ti fa bene >> lo riprese una voce dura poco prima che il dito digitasse il numero completo. << Come sai cosa stavo per scegliere? >> borbotto offeso lui. << Perché quando sei nervoso ti riempi sempre di schifezze >> rispose Jiro ridacchiando. << Non è vero >> si difese velocemente lui. << Invece lo è >> ribatte lei testarda e aggiunse << Come sta andando il tuo tirocinio? >>. << Bene >> mentì il ragazzo. << Se il peggior bugiardo che io abbia mai incontrato, sul serio devi fare un qualche corso su come mentire >> gli riferì lei scuotendo la testa. << Sono davvero così pessimo >> disse lui grattandosi la testa imbarazzato. << Assolutamente si >> rispose lei senza alcun tatto. Denki gli chiese mordendosi il labbro nervoso << Stai tornando da me? >>. << Non ancora, ma credo di aver trovato la strada per farlo >> disse Jiro con tono dolce, e non stava mentendo, per la prima volta dopo mesi riusciva a scorgere la fine del tunnel…

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