Una nuova coppia

di Arsan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo di Jess ***
Capitolo 2: *** Dean scorge Jess ***
Capitolo 3: *** Jess e la cena ***
Capitolo 4: *** Dean in conflitto con se stesso ***
Capitolo 5: *** Jess da Luke ***
Capitolo 6: *** Dean rincontra Jess ***
Capitolo 7: *** Jess al locale ***
Capitolo 8: *** Dean a scuola ***
Capitolo 9: *** Jess e l'amore ***
Capitolo 10: *** Dean ferma la rissa ***
Capitolo 11: *** Jess nel lago ***
Capitolo 12: *** Dean incontra Jess dopo il lago ***
Capitolo 13: *** Romeo ***
Capitolo 14: *** Tutto bene a scuola ***
Capitolo 15: *** Giulietta e cestini ***
Capitolo 16: *** La giornata dei cestini ***
Capitolo 17: *** è il momento dei chiarimenti ***
Capitolo 18: *** Decisione importante ***
Capitolo 19: *** Una volta ***
Capitolo 20: *** Il ballo di Rory ***
Capitolo 21: *** Durante la settimana ***
Capitolo 22: *** Dean bacia Jess ***
Capitolo 23: *** Il giorno dopo ***
Capitolo 24: *** Dean diviso a metà ***
Capitolo 25: *** Jess pensieroso ***
Capitolo 26: *** Dean confessa tutto ***
Capitolo 27: *** La verità a galla ***
Capitolo 28: *** Dean e Jess fanno pace ***
Capitolo 29: *** Tutto si aggiusta ***
Capitolo 30: *** Non è così grave ***
Capitolo 31: *** Al lago ***



Capitolo 1
*** L'arrivo di Jess ***


Jess è appena arrivato in cittàe viene accolto da suo zio Luke

P.O.V. JESS
Sono appena arrivato io e mio zio ci salutiamo e subito cala il silenzio, mentre percorriamo il tragitto noto che èproprio una cittadina. Perchè Lizzie mi ha dovuto mandare qui? Così mio zio potrà riaddrizzarmi a quanto lei pensa. Arriviamo al locale e casa sua è sopra ed è davvero piccola, il mio letto è vicino a quello di mio zio. Ora metto i miei bagagli giù o meglio il mio bagaglio e lo disfo, prendo un libro ed esco. Sembra una cittadina cosìfelice, i genitori con i figli e tutti con un sorriso. 
Torno e mio ziovuole presentarmi una persona una certa Lorelai che cerca di mostrarsi tutta simpatica, ma sono tutti uguali nella città, tutti sorridenti e amichevoli. Comunque a me non interessa molto così appena finisce vado. La sera Lizzie chiama ma io non ci voglio parlare, insomma mia madre mi ha mandato da un uomo che non ho maivisto, saremmo anche parenti ma non ci conosciamo e così Luke inventa una scusa, io gli propongo di giocare a poker ma a lui non va.Però mi invita a una cena da parte di una sua amica, Lorelai quella incontrata prima. Ma non miinteressa così vado via, cisarà qualcosa la sera in città o ci dovrebbe. 



Questa fanfiction è scritta a quattro mani con Baida. Io scrivo dal punto di vista di Jess e lei da quello di Dean.  

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Capitolo 2
*** Dean scorge Jess ***


P.O.V. Dean= Stasera vado dalla mia fidanzata, sarà così felice , le faccio una sorpresa. So che è arrivato un ragazzo nuovo, ne parlano tutti in città, mi chiedo come sia, non si vede spesso una faccia nuova, non vedo l'ora di conoscerlo. Arrivo e suono alla porta, mi apre Lorelai con un grande sorriso, è sempre così gentile, "Rory, c'è Dean!" urla facendomi accomodare dentro, Rory arriva e mi abbraccia forte "Che ci fai qui?" mi domanda guardandomi con un grande sorriso "Ti volevo fare una sospresa" risposi "Vogliamo uscire a fare due passi?" chiedo "Veramente con mamma stavamo per guardare un film, vuoi vederlo anche tu?" dice volgendosi verso la madre per cercare il suo consenso, lei annuisce "Si, dai, c'è da mangiare per tutti" "Di questo non dubito" rispondo "Cosa vorresti dire" dice Rory imbronciandosi "Niente, niente" dico ridendo e mi metto a guardare il film, finita la serata le saluto. Tornando verso casa mi pare di scorgere un ragazzo mai visto, forse il ragazzo nuovo.

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Capitolo 3
*** Jess e la cena ***


P.O.V. JESS
Camminando per la città vedo che non c'è quasi nessuno. Vanno tutti a dormire presto sembra. Però mi pare di vedere un ragazzo per un secondo. Ritorno a casa. Il giorno dopo bisogna andare alla cena e quando mi sveglio mio zio non c'è già, scendo e vedo che è lì. Lavora già. Vado un po' in giro durante la giornata. Ritornato mio zio mi informa che bisogna andare. Lì c'è la donna e a quanto pare sua figlia ma non solo cisono anche altre persone, sembra noioso coì decido di andare via ma la ragazza mi ferma così decido di tentare. Uscito dopo la cena, vedo un ragazza, avrà la mia età così decido di provare a parlarci magarilui sa se c'è qualcosa. ''Ehi'' Il ragazzo mi guarda ''Ehi tu sei sordo?'' ''Sei il nipote di Luke?'' ''A quanta pare questa è una città di pettegoli'' Il ragazzo fa una risatina e mi rispone ''Si le notizie si spargono in fretta'' ''Ho notato'' ''Allora ti stai ambientando'' ''Sono tutti troppo sorridenti, mi sembrano falsi'' ''Ti ambientarai presto vedrai. Ora devo andare, ciao'' ''Ciao'' Così vado a casa di mio zio a dormire. 

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Capitolo 4
*** Dean in conflitto con se stesso ***


POV Dean: Parlo al nuovo ragazzo, come pensavo è il ragazzo nuovo, il nipote di Luke, ora che mi parla sembra che il tempo si fermi, mentre il battito del mio cuore accelera. Quando ci salutiamo torno a casa continuando a pensarci e ci penso anche prima di addormentarmi, penso a tutti gli scenari in cui potevamo semplicemente rincontrarci e a cosa potevo dire, nel frattempo il cuore continuava a martellarmi del petto. Cosa mi prende tutt'un tratto, perché penso a questo ragazzo appena conosciuto? Perché non riesco a pensare ad altro? Provo a pensare a Rory, dopotutto lei è la mia ragazza, io la amo, gliel'ho anche detto e lei ama me. I pensieri però continuano a ritornare a lui, è al centro di ogni mio pensiero, non riesco a levarmelo dalla mente e ogni volta che mi riappare il suo volto e la sua voce non posso fare a meno di sorridere e desiderare che arrivi presto domani per rivederlo anche solo per un fugace momento. No! Devo levarmelo dalla testa, non lo conosco nemmeno, non so come sia davvero, non posso pensare a lui, non posso desiderarlo, non posso ... Perché il mio cuore non mi lascia in pace? Perché mi fa così male? Basta, ho deciso, domani vado da Luke con Rory e rivedrò il ragazzo così la smetterò di pensare a lui una volta per tutte, alla fine penso a lui perché è nuovo probabilmente e conoscendolo non mi piacerà più.

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Capitolo 5
*** Jess da Luke ***


La mattina mi alzo, scendo giù e nel locale ci sono già delle persone, anche troppe. Ecco che arrivano quelle dell'altra sera e non solo c'è anche quel ragazzo, lo guardo sorpreso non pensavo si conoscessero; ma in questa cittadino chi non si conosce. Anche se sembrano più che conoscersi dalla mano sulla spalla di lei. Poi si danno un bacio. Così mi metto davanti a loro ''Ciao'' ''Ciao'' Mi rispondono ''Allora in questa città questo è il locale dove ci si sbaciucchia?'' Non so perchè mi dia fastidio. ''Perchè dalla città dove vieni tu non ci si bacia?'' Mi chiede Rory, mentre il ragazzo si limita a guardarmi. ''Non si fa così tanto i piccioncini'' Dico più per vedere la reazione dei due.

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Capitolo 6
*** Dean rincontra Jess ***


La mattina vado al locale di Luke con Rory, dopo un breve bacio il ragazzo dell'altra sera ci si para davanti a chiederci del nostro bacio, cos'ha da lamentarsi non lo so, forse gli interessa già Rory, so che l'aveva già incontrata, lei continua a rispondergli, io intervengo "Andiamo a sederci Rory?" dico dando un'ultima fugace occhiata al ragazzo "Sai cos'ha contro i baci?" chiedo a Rory "Jess è un po' così, non è molto socievole" mi risponde ridendo, così si chiama Jess, intanto arriva Lorelai, in ritardo e sta per ordinare un caffè "Tranquilla ci penso io" "Abbiamo proprio un vero gentiluomo" dice rivolgendosi sorridente alla figlia. Mentre mi avvicino al banco sento il mio cuore accelerare in un modo poco piacevole, quasi doloroso "Un caffè per favore" dico a Jess con lo sguardo basso, "Guarda che io non lavoro qui" mi risponde stizzito "Ah, sai sei dall'altra parte del banco e allora pensavo..." cavolo ho proprio fatto una gaffe, le mani iniziano a sudarmi "Hai pensato male" mi risponde con un'occhiataccia, imbarazzato mi rivolgo allora a Luke "Un caffè per favore" poi con il caffè torno da Lorelai e Rory, con lo sguardo assente continuo a pensare alla pessima figura fatta, nonostante le sue risposte sgarbate, quando pensavo a lui continuavo a provare una strana sensazione, una piacevole sensazione e volevo solo riparlarci per stargli vicino, ma di certo per un po' è meglio se mi tengo alla larga, magari dimentica questa storia, "Ehi " dice Rory sventolandomi una mano davanti alla faccia "Sì" rispondo guardandola "Eri perso nei tuoi pensieri, secondo te meglio le lasagne o il gelato?" un'altra delle loro battaglie gastronomiche "Direi gelato" "Te l'avevo detto" disse Rory rivolta alla madre

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Capitolo 7
*** Jess al locale ***


Li guardai mangiare, come poteva pensare che lavorassi qui! In questa piccola cittadina, non so neanche per quanto mi fermerò qui! Intanto mio zio prova a parlarmi dicendomi di andare a scuola, ma a me non interessa molto per cui esco e provo a fare un giro, la cittadina è molto noiosa ma restarmene in camera è molto di più. Tento di fare un giro ma per tutta la giornata è troppo noioso per cui ho in mente qualcosa di più divertente. 




Spazio autrici 

Ciao a tutti e tutte, vi ringraziamo per seguire la nostra storia, e se volete lasciare un commento sentitevi liberi di farlo

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Capitolo 8
*** Dean a scuola ***


Dopo il locale, vado a scuola, le lezioni scorrono senza che quasi me ne accorga, il mio pensiero è altrove, mi sento come immobile, sento come se la gente intorno a me faccia da sfondo, sia poco reale, i miei pensieri invece corrono frenetici, caotici, inafferrabili. I miei pensieri vanno alle sere prima , alla cena da Rory e dopo a Jess, poi di nuovo a Rory e alla sua risata, al suo sorriso, ma anche a Jess e al suo fare scontroso. Finita la scuola mi reco a casa mia e poi subito da Rory.

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Capitolo 9
*** Jess e l'amore ***


Tornato a casa a quanto pare mio zio sa cos'ho fatto e inizia a farmi la predica, che dovrò studiare, che dovrò aiutare al locale. Insomma inizia a dirmi che dovrò comportarmi bene, accetto, insomma cos'altro potevo fare, a casa Lizzie non mi vuole e questo è l'unico posto in cui posso stare. Vado a scuola la mattina, pieno di ragazzi sconosciuti, ma poi vedo quel ragazzo, almeno lui l'ho già visto, non avrò fatto chissà quale conversazione ma meglio di niente. ''Ehi ciao, sono Jess" gli dico presentandomi ''Piacere sono Dean" Dice lui grattandosi la nuca, sembra imbarazzato, sorrido senza volerlo. Ora che ci faccio caso è un bel ragazzo e anche alto. ''Senti dovrei andare a matematica e ancora non so dove si trova'' Gli dico ''Oh certo, se vuoi ti posso mostrare la scuola'' Mi dice con un sorriso, ha anche un bel sorriso, distolgo lo sguardo imbarazzato ''Ok allora mi fai vedere ora dov'è?'' Dico cercando di darmi un contegno. ''Si certo'' E mi metto a seguirlo.

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Capitolo 10
*** Dean ferma la rissa ***


Il giorno dopo incontro di nuovo Jess, è gentile, quasi come se l'accaduto di ieri non ci fosse stato e mi chiede di mostrargli l'aula, sorrido felice che non dia peso alla pessima figura dell'altro giorno e m'incammino verso l'aula con Jess che mi segue. "Ecco" dico indicandogli l'aula, mentre mi passa affianco inizio a sentirmi accaldato "Se vuoi ci possiamo sedere insieme a pranzo" dico pentendomi subito di quello che ho detto e mordendomi la lingua "Si, tanto non conosco nessuno in questa scuola, basta che non mi disturbi mentre leggo" "Senti se non vuoi sedermi con me va bene, dillo e basta" "Non ti scaldare" mi dice "Sono tranquillissimo" rispondo e Jess senza dire altro entra in aula. Vado a lezione e all'ora di pranzo cerco in giro Jess ma senza trovarlo, quindi mi dirigo in mensa e trovo Jess che si sta picchiando con un altro ragazzo, intervengo cercando di fermare la rissa "Ma cosa fai?" urlo a Jess ma lui non risponde e cerca di colpirmi, riesco a bloccare il colpo ma resto basito.

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Capitolo 11
*** Jess nel lago ***


Dean mi ferma, ma cosa fa non ho bisogno che mi fermi. ''Cosa faccio io?'' Gli dico dopo un po' ''Io cercavo di aiutarti'' Mi dice lui. Me ne vado non ho bisogno del suo aiuto. Poi ricominciano le lezioni, mi chiedo perchè mi abbia fermato, non siamo così amici, perchè gli importava, all'uscita ecco che c'è mio zio, come se  non fosse già brutta questa giornata, iniziando a dirmi come devo comportarmi. Io gli dico che non ho bisogno del suo aiuto e che mi ha portato via da tutto anche se so che è colpa di Lizzie. Così ci incamminiamo solo che mi butta nel lago, così esco tutto bagnato, mi noteranno; e sulla strada chi incontro, quel ragazzo, ma certo. Gli sembrerò un idiota, cerco di passare senza farmi vedere, distogliendo lo sguardo, ma ovviamente si è accorto di me ''Che ti è successo?'' ''Niente ok'' "Non mi sembra niente" ''Avevo caldo e ho deciso di prendere un po' di freddo e sembra che il lago sia l'ideale'' ''Jess dico davvero'' ''Una piccola discussione'' ''Il ragazzo di oggi'' ''Ma no che dici?!'' ''E allora chi'' ''Mio zio'' Dico abbassando la voce. ''Cosa Luke?'' ''Si'' Mi sento arrossire. 


Angolo autrice
Ciao a tutti, grazie per leggere questa fanfiction, se qualcuno vuole lasciare un commento mi farebbe piacere. 

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Capitolo 12
*** Dean incontra Jess dopo il lago ***


Lui mi urla addosso e se ne va come fosse una colpa cercare di aiutarlo, io proprio non capisco. Ricominciano le lezioni e sono ancora scioccato e nervoso, perché ha cercato di colpirmi? Doveva ringraziarmi e invece mi ha inveito contro. Finita la scuola mentre torno a casa passeggio un po' per distendere i nervi e poi eccolo che spunta tutto bagnato, in altre occasioni avrei riso, ma non in quel momento, ma non ero nemmeno arrabbiato o altro, riuscivo solo a notare come la maglietta già aderente di suo, da bagnata non facesse altro che lasciar intravedere ancora di più il suo corpo, delineava perfettamente le spalle, il petto , fino a fasciare l'addome, una vista che mozzava davvero il fiato, noto però come cerca quasi di nascondersi, così mi avvicino e gli chiedo cosa fosse successo e chi fosse stato e lui mi risponde che è stato suo zio, boh non immaginerei Luke fare una cosa del genere. Noto che lui arrossisce, per quanto ce l'abbia con lui mi fa anche un sacco di tenerezza vederlo arrossire.

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Capitolo 13
*** Romeo ***


Perfetto tutta la città mi ha visto bagnato, ma che splendida giornata. 
Il giorno dopo
Devo andare a scuola e chi mi ritrovo davanti sempre lui a quanto pare abbiamo il corso di chimica insieme, chissà se saremo insieme al laboratorio...ma al banco ora siamo vicini, meno male che siamo in fondo, così potrò leggermi i libri senza problemi.
''Ehm non ascolti?'' Mi chiede ad un certo punto lui. ''Cosa dovrei ascoltare?'' ''La lezione'' ''Ah no, non mi interessa'' Lui mi guarda ma non dice niente, continua così la giornata. Vado da mio zio Luke, a quanto pare tra un po' di giorni ci sarà una cosa dei cestini. Il giorno dopovedo Dean un po' alterato a scuola, gli chiedo perchè ma non mi vuole rispondere, vabbè se non vuole dirmelo, non è che mi interessi tanto. ''Ok va bene è per Rory'' Mi dice seduto al corso ''Non avevi detto che non volevi parlarne?'' ''C'è un altro ragazzo, nella sua scuola c'è un ragazzo con cui deve fare Romeo e Giulietta ma ci credi? Una storia romantica e deve farla con un altro ragazzo'' ''A quanto pare vuoi parlarne'' ''Ma mi stai ascoltando'' ''Si hai problemi con la ragazza'' ''Hai solo questo da dirmi?'' ''E cosa dovrei dirti?'' ''Un consiglio'' ''Non saprei'' ''Davvero?'' ''Io non sono fidanzato...'' Dico ma vengo interrotto ''Davvero?'' ''Si per questo non saprei come fare col tuo ''grande'' dramma'' ''Non hai una fidanzata da prima?'' ''No'' Lo vedo sorridere ma anche arrossire ''Bene'' ''Bene?'' ''Si'' Mi risponde ''Bene'' Ripete a quanto pare i suoi problemi sono finiti ora. 
Che ragazzo strano, però non male. Lo guardo un po' e mi viene un sorriso.  

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Capitolo 14
*** Tutto bene a scuola ***


Angolo autrice: ciao a tutti vi ringrazio per leggere questa storia, per chiunque volesse lasciare un commento, a me farebbe davvero piacere

Un altro giorno di scuola, sembra interminabile questa settimana, forse perché sono accadute davvero tante cose, bah...
Oggi c'è chimica, certamente non la mia materia preferita, mi ritrovo in banco insieme a Jess, lo guardo e mi viene da sorridere, mentre seguo la lezione continuo a guardarlo di sottecchi, devo trovare un argomento di cui parlare, potrei parlare di Rory e di quello stupido spettacolo in cui deve fare Giulietta e quel Tristan da Romeo ma dai, decido di parlargliene ma non sembra che l'argomento gli interessi, però ora so che non è fidanzato.
Oggi riusciamo a pranzare insieme in modo tranquillo, cerco di parlargli un po' ma lui sta sempre attaccato al suo libro, delicatamente gli metto giù il libro sorridendogli "Dai hai tutto tempo per leggere, ora siamo a pranzo parliamo un po'" "E di cosa, ancora di Rory" "No, sai a breve ci sarà un evento in città in cui le ragazze fanno dei cestini e le presone possono comprarli" "Ah, sì mi aveva accennato qualcosa mio zio Luke" "Tu verrai?" "Forse farò un salto" ridendo gli rispondo "Solo un salto, dai è un bell'evento e ci sono tutti" "Beh sai Tutti non mi stanno simpatici, anzi..." "Devi solo avere un po' di pazienza sono davvero belle persone" "Vedremo".
Finito di mangiare saluto Jess.

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Capitolo 15
*** Giulietta e cestini ***


A quanto pare il giorno tanto temuto da Dean è arrivato infatti a scuola è nervoso, ma tanto oggi non abbiamo corsi insieme quindi non lo incontro, a parte in mensa ma anche lì è di poche parole e quelle le usa per lamentarsi. 
Arrivato alla tavola calda di mio zio mi accorgo di quanto le giornate siano sempre più simili, sempre la stessa routine, forse quella storia dei cestini non dev'essere così male. Nel pomeriggio vedo Rory, lei non sembra così agitata come Dean. Lei e sua madre vengono sempre qui a bere il caffè e a mangiare, non so come facciano a mangiare così tanto, anche perchè uscite di qui ogni tanto ho visto quanto cose prendono d'asporto. Il giorno passa uguale.
IL GIORNO DOPO
Dean arrivati a scuola sembra più tranquillo, mi avvicino ''Niente bacio?'' ''Niente bacio'' Mi risponde sorridendo. ''è andato tutto bene'' Continua ''E Romeo non ha baciato Giulietta'' ''Non era lui Romeo'' ''E chi era?'' "Una sua amica" "Cosa?" "è una lunga storia" "Abbiamo tempo" Gli dico. Mi racconta tutto. 
E anche questo giorno passa uguale. 
NEL WEEKEND
Finalmente c'è questa giornata, qualcosa di diverso,arrivo lì e ci sono già tutti. Poi sento la voce di Dean fa un'offerta e capisco che è per Rory quando mi giro a guardarla e mi viene una voglia di sfidarlo, voglio vedere quanto tiene e lei e poi una giornata con Rory non dev'essere così male, così faccio anch'io un'offerta e continuiamo così per un po' finchè non vinco il cestino. Vedo lui, è tutto arrabbiato, a quanto pare ci tiene tanto a questa ragazza, però non volevo ferirlo. Passo la giornata con Rory, devo ammettere che è molto simpatica, anche se mi parla tanto di Dean, ed abbiamo un sacco di cose in comune. Quando va però le cade una cosa dalla tasca, la raccolgo, direi che è il braccialetto che le aveva fatto Dean di cui mi ha parlato e decido di tenerlo. 

  Angolo autrici Ciao a tutti, speriamo vi stia piacendo questa fanfiction e ringraziamo chi la sta leggendo, se volete lasciare un commento ci piacerebbe

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Capitolo 16
*** La giornata dei cestini ***


Angolo autrice:
come sempre vi ringrazio per leggere questa storia, se volete recensirla, mi farebbe davvero piacere




Il pomeriggio vado ad assistere alle prove di Romeo e Giulietta, e all'improvviso Tristan dice che ha baciato già Rory, non ci posso credere lo aveva già baciato e non mi aveva detto niente, ma siamo seri e ora chiede ame di andarmene, io non ci capisco più niente, lei ha sbagliato e io sono stato cacciato via, comincio a capirla sempre di meno, vado a casa.
La sera fatico a prendere sonno.
Il giorno dopo, vado a scuola e non ho corsi in comune con Jess così ci vediamo solo a pranzo, ma riesco a pensare solo a quanto sono frustrato , cerco di parlare per avere un consenso ma niente.
La sera vado allo spettacolo e vedo Rory che poco prima parla con Tristan, ma alla fine non é lui Romeo ma Paris, tutto questo mi fa sentire molto meglio.
Il giorno dopo vado a scuola molto più tranquillo, racconto tutto a Jess, stranamente mi ha chiesto lui di raccontarglielo, mi fa stare bene parlare con lui.
Finalmente nel weekend c'é la giornata dei cestini, c'é il cestino di Rory così faccio un'offerta, anche Jess la fa, ma cosa gli salta in mente, ribatte alla sua stessa offerta, così alzo il prezzo e lui fa lo stesso, cosa sta facendo, perché? Siamo amici perché prende il cestino della mia ragazza?
Alzo ancora l'offerta ma lui ribatte con una ancora più alta, alla fine lascio stare, non ho tanti soldi, lui si aggiudica il cestino, per ben 90 dollari .
Non ci posso credere , ora ha il cestino e potrà passare del tempo con la mia ragazza, non riesco a spiegarmelo.
Rory viene a parlarmi per cercare di calmarmi dicendo di lasciarlo perdere e mentre parliamo lui si intromette e le chiede di andare con lui al parco e lei è d'accordo con lui, è la tradizione mi dice.
Decido di camminare un po' per cercare di distendere i nervi, ma come al solito non funziona, vedo Lorelai e decido di parlare un po' con lei, mi calmo un po' dopo averle parlato.

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Capitolo 17
*** è il momento dei chiarimenti ***


Durante la settimana vedo Dean a scuola, ma sembra come volermi evitare, probabilmente è ancora arrabbiato per la storia dei cestini.  A chimica siamo in banco insieme quindi deve per forza parlarmi, solo che si è seduto ad un altro banco, perchè c'è un assente e io sono nel banco solo; ma non mi potevo aspettare che avrei sentito la sua mancanza. Lo guardo da dietro, lui non mi guarda una sola volta. Finalmente a pranzo vado a parlarci. Mi avvicino a lui, è da solo "Sei ancora arrabbiato per quella storia?'' Lui non mi risponde "Allora? Dai abbbiamo solo parlato niente di che" Finalmente mi risponde "Non è solo per il fatto di aver parlato, cosa a cui non credo troppo, ma il fatto che tu abbia preso il cestino che aspettava me, umiliandomi anche così" "Umiliarti in che modo?" "Lo sai in che modo, l'hai fatto davanti a tutti, così tutti hanno visto che sei uscito con la mia ragazza" "Non è così importante secondo me" "Tu non capisci proprio" "Capire cosa?" "Noi siamo amici, o almeno così pensavo" "Certo che siamo amici" "Gli amici non si comportano così" "Non pensavo che a Stars Hollow foste così permalosi" Lui si alza e se ne va e io mi limito a guardarlo. Nel pomeriggio non vedo neanche Rory e una settimana passa proprio così, con Dean che mi evita e con neanche la possibilità di vedere Rory. Una settimana dopo finalmente vedo Rory, ma è solo per pulire le sue grondaie. Lei non resta, resta solo la madre, a pranzo mi fermo da Rory, ma proprio quando dovevamo mangiare entra Rory che cerca il suo braccialetto. Forse era meglio ridarglielo; ma ora non potevo. Cosa fare? Alla fine, mentre lei lo cerca fuori glielo nascondo nella camera, ma uscito vengo beccato dalla madre ma faccio finta di niente, esco. Torno a pulire le grondaie e alla fine quando deve pagarmi, la figlia ha trovato il braccialetto e la madre accusa me di averglielo preso e mi dice che lei e Dean sono così legati, certo se ne accorge dopo così tanto tempo, ma sono molto legati ed è così che le rispondo, così me ne vado.  Il giorno dopo vedo Dean e nella pausa decido di dirgli la verità sul braccialetto "Ho preso io il braccialetto" "Che braccialetto?" "Quello di Rory" "Ma se ce l'ha Rory" "Si ma glielo avevo preso io, ti ricordi quella giornata dei cestini, le era caduto e io non ci ho pensato e l'ho preso" Gli dico imbarazzato "Cosa?!? No Rory se l'era tolto perchè aveva un'irritazione" "No ce l'avevo io" "Senti Jess,ce l'aveva Rory, ma anche se ce l'avessi avuto tu, perchè l'avresti preso? Gliel'aveo fatto io'' "Io non lo so, ok?" "Ho capito cosa cerchi di fare, vuoi farci lasciare, vero?" "No,io volevo dirti cos'era accaduto" Lui inizia ad alzare la voce e a cercare di sovrastarmi con la sua altezza "Ah cos'è accaduto,che le è accaduto il braccialetto e lei non se n'è accorta? Senti io non so cosa vuoi da me, io cerco di essere gentile e tu mi aggredisci, io ci passo sopra e tu mi umili davanti a tutta la città e ora cerchi di intrometterti tra me e la mia ragazza, cosa vuoi allora?'' ''Io stavo solo cercando di dirti la verità ora" E provo ad andarmene, ma lui mi ferma con un braccio "No tu ora mi dici cosa vuoi da me" "Io..." E mi avvicino, ma poi realizzo che alcuni ci stanno guardando "Senti lascia perdere" E me ne vado,non mi volto nemmeno, ma continuo a pensare a quello che è successo e le sue parole mi ritornano spesso in mente. 

Angolo autrici
Ciao a tutti, ringraziamo quelli che leggono questa storia e se vi fa piacere, lasciate pure un commento per dirci cosa ne pensate

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Capitolo 18
*** Decisione importante ***


Angolo autrici:
Ciao a tutti, vi ringraziamo per leggere questa storia, se volete lasciare una recensione ne saremmo molto felici






Durante la settimana cerco di evitare il più possibile Jess dopo quello che è accaduto, ancora non ci credo, voleva umiliarmi davanti a tutti oppure vuole rubarmi la ragazza, non c'è altra spiegazione per quello che ha fatto.
Alla lezione di chimica per fortuna ad un ragazzo manca il compagno, così gli chiedo se posso stare con lui, lui acconsente, sfortunatamente Jess è dietro di me e mi sembra di sentire il suo sguardo dietro, a mensa vuole parlarmi, ma parlare di cosa? Dopo un po' lui sembra non capire, me ne vado, non riesco più a parlargli, sono ancora amareggiato per tutto ciò.

Durante la settimana vedo poco Rory, cerco di fare più straordinari possibili così magari potrò permettermi la moto e anche sbollire un po', lavorare tanto e andare a scuola è molto impegnativo, ma almeno tengo la mente impegnata.


La settimana successiva vedo Rory, ma non ha il suo braccialetto, le chiedo dove è finito, lei mi risponde che ha avuto un' irritazione al braccio, decido di crederle, perché non dovrei dopotutto.
Un paio di giorni dopo Rory ha di nuovo il braccialetto, per fortuna iniziavo a temere che l'avesse perso o ancora peggio buttato.
A scuola Jess mi viene a parlare ma non più dei cestini, ma del braccialetto di Rory, dice che lo aveva preso lui, ma come se lo aveva sempre avuto Rory tranne che per l'irritazione non l'ha mai tolto, lui continua a voler dire che lo aveva lui, allora alzo un po' la voce, dopotutto io sono sempre stato gentile e lui ha sempre ricambiato facendo lo stronzo.
Lui cerca di andarsene, ma io lo blocco, eh no per una volta che sono io a parlare, non può andarsene così facilmente, gli chiedo di dirmi cosa vuole da me, lui risponde a malapena e si avvicina, vorrei indietreggiare solo un po' ma non posso fargliela avere vinta anche sta volta, così rimango fermo e lo guardo dritto negli occhi, all'inizio ricambia il mio sguardo ma si guarda intorno, lo faccio anche io e noto che la gente ci guarda, lui mi dice "Senti lascia perdere" e se ne va, volevo bloccarlo e avere l'ultima parola, ma non volevo avere problemi a scuola, quindi rimango lì.
Nel pomeriggio vedo Rory e mi dice che deve essere presentata in società e che devo accompagnarla, durante la serata le dico che Jess mi ha detto che lo aveva lui il braccialetto "Cosa?" mi domanda e mi guarda dubbiosa "Ho bisogno di sapere la verità, prometto che non mi arrabbierò" "E' vero che lo avevo perso, ma l'ho ritrovato in camera..." poi si ferma e pensa "Anche se in camera avevo già controllato e l'ho ritrovato dopo che Jess è venuto qui per le grondaie, cavolo che stupida, mi dispiace così tanto, non sapevo lo avesse avuto lui, mi dev'essere caduto, lui l'ha visto e l'ha raccolto, solo che non capisco perché non me l'abbia ridato subito, davvero Dean mi spiace di averti mentito, solo che non lo trovavo e non volevo ci rimanessi male, non potevo sospettare lo avesse lui, mi credi vero?" e mi guarda, rimango un attimo sbigottito, prima va a mangiare con quel Jess e poi mi mente sul braccialetto, "Si ti credo tranquilla" e la abbraccio.
Il giorno dopo a scuola vedo Jess, non so che fare e che pensare, certo ha fatto lo stronzo, ma non mi ha mai mentito e poi ho perdonato Rory, potrei provare a dargli una chance, l'ultima possibilità, mi avvicino, sono nervoso, sono ancora arrabbiato e non ho fatto niente di male, ma non so proprio cosa dirgli e come approcciare un discorso "Ehi" provo a dirgli "Ciao" mi risponde guardando da un 'altra parte "Senti ho parlato con Rory ed è venuto fuori che potrebbe essere vero che tu abbia tenuto il suo braccialetto, senti potremmo provare a tornare amici, ma devi dirmi perché hai tenuto il braccialetto " lui mi guarda e dopo un secondo di silenzio mi risponde "Io non lo so..." "Non puoi non saperlo, hai preso un oggetto di un' altra persona, o sei un ladro o hai un motivo" "Non ci pensato, l'ho preso e basta" dice distogliendo lo sguardo, lo guardo un po' dubbioso, ma decido di perdonarlo ugualmente.
A pranzo ci sediamo a parlare, sono ancora un po' a disagio, comunque decido di parlargli della presentazione in società di Rory, cavolo finiamo sempre per parlare di lei, solo ed unicamente di lei "Come mai parli sempre di lei?" mi domanda, è come se avesse mi letto nel pensiero "Non lo so, la maggior parte delle novità riguarda lei e non me" "Ma come non hai davvero nient'altro di cui parlare?" "Non saprei, lavoro molto e vorrei prendermi una moto, ma più di questo niente e tu?" "Sai, le solite cose. Senti potremmo fare una cosa per non parlare sempre di lei, potresti non andare ad una serata in cui rischi solo di annoiarti, potremmo passarla insieme" ridacchio "Noi due? E a fare cosa?" "Perché non decidi tu cosa fare?" "Ormai ho detto a Rory che sarei andato con lei" "Fai sempre quello che ti dice di fare eh?" "No solo che le ho già detto che andavo" " Per una volta potresti fare qualcosa che ti va davvero di fare" mi dice e mi guarda aspettandosi davvero che io vada a dire a Rory che non vado e passare la serata con lui, è così strano, prima mi frega la ragazza per mezza giornata ed ora invece vuole passare un'intera serata con me, magari cerca davvero di farci lasciare, ma guardandolo sembra che ci tenga davvero al fatto che io scelga lui "Non so, ci penserò" "Certo tra me e la tua ragazza sceglierai di certo lei, dimmi ora che cosa vuoi fare, se non vuoi litigare con lei, puoi sempre dirle di stare male, lei non lo saprà mai e tu passerai una bella serata" "Dammi solo un po' di tempo per pensare, domani ti farò sapere" "Spero farai la scelta migliore" dice.
La giornata passa tra la scuola, il lavoro e Rory che mi spiega cosa dovrò fare, come mi dovrò comportare e vestire.
La sera sono tormentato dal dubbio, dopotutto io ho già detto a Rory che andavo e lei ha bisogno di un accompagnatore, ma Jess ha ragione, lì mi annoierei e forse con lui potrei divertirmi. Come riuscirò a prendere una decisione, in entrambi i casi qualcuno rimarrà deluso e poi non vorrei mentire a Rory, anche se lei mi ha già mentito, ma d'altra parte sembra che Jess miri a separarci.
Ho deciso.

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Capitolo 19
*** Una volta ***


Il giorno seguente incontro Dean a scuola entriamo in classe. Ma perchè gli ho chiesto della serata? Sceglierà lei. Anche troppo ovvio. Così mi avvicino. "Allora hai scelto" "Si" "Chi?" "Lei" "Ma certo, dovevo aspettarmelo sicuramente. Me lo dovevo aspettare" "Mi dispiace, è perchè lei me l'ha chiesto prima" "L'avresti fatto comunque, sei il suo galoppino?" Gli dico sorridendogli sfidandolo "Non sono il suo galoppino, non faccio solo ciò che vuole, lei me l'aveva già chiesto. Allora vuoi fare un'altra sera?" "Sei sicuro di non doverle chiedere il permesso" "Si, allora vuoi fare una serata o no?" "Basta che non sia niente di noioso" "Va bene niente di noioso" Mi dice col suo sorriso sulle labbra. Poi ci sediamo per la lezione. Finita la lezione ci dirigiamo ai nostri armadietti. A mensa ci ritroviamo e parliamo del più e del meno. Alla tavola calda di pomeriggio arrviva Rory tutta arrabbiata. "Tu gli hai tutto?" "Di cosa?" "Del braccialetto" "Ah è vero il braccialetto" "Si vero". Dice urlando "Meglio uscire" "Io voglio rimanere qua" "Io no" E esco. Lei ovviamente mi segue. "Mi dici che ti prende?" "Cosa?" "Lo sai cosa" "Gli ho detto la verità" "Perchè? Ti importa solo di te?" "No" "E allora? Vuoi farci lasciare?" "No" "Davvero?E allora perchè dirglielo" "Perchè tu non gliel'hai detto?" "Io..." Dice "Vedi ora il problema" "Sei tu, io non volevo ferirlo" "Meglio fingere" "No" "Ah no?" "Tu vuoi farci lasciare io non volevo ferirlo" "Io almeno gli ho detto la verità" "Tu non capisce" Ese ne va. Ma capire cosa? Tutti con questo capire. Cosa ci trova Dean in lei? Io non capisco. Si arrabbia per un nonnulla. 

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Capitolo 20
*** Il ballo di Rory ***


Angolo autrici :
Ciao a tutti, vi ringraziamo davvero per continuare a leggere questa storia, se volete lasciare una recensione ne saremmo molto felici




Ho deciso, andrò con Rory, ormai le ho già detto che sarei andato con lei, non posso tirarmi indietro, non sono quel tipo di ragazzo .
Il giorno dopo incontro Jess in aula, prima che cominci la lezione gli comunico la mia decisione, sapevo ci sarebbe rimasto male, ma cos'altro avrei dovuto fare, gli propongo però di vederci un'altra sera, lui acconsente, poco dopo comincia la lezione, per fortuna abbiamo già finito il discorso, sarebbe stato imbarazzante riprenderlo dopo.
A mensa parliamo in generale di come va, cerco di evitare il più possibile l'argomento Rory, anche per non ritrovarci a fare la stessa conversazione del giorno precedente.
Nel pomeriggio, dopo il mio turno in negozio esco e sento parlare Patty ad altre signore gli ultimi pettegolezzi, in particolare di una cosa accaduta da Luke, a quanto pare Rory ha fatto una scenata a Jess, decido di andarmene prima di sentire tutti i particolari, devo vedere Rory e capire cosa è successo.
Vado a casa sua, sua madre mi fa entrare, mi dice che Rory è in camera, così busso, poi entro, chiudo la porta, stava studiando a giudicare dai libri "Ciao, ho appena finito il turno, ho sentito che hai fatto una scenata a Jess da Luke, che è successo?" "Niente" "Come niente?" "Solo Jess che faceva Jess" "Sì, ma tu hai fatto la scenata, a quanto sembra e non lui" "Adesso credi più agli altri che a me, chi te lo ha detto?" "No, certo, in linea generale credei a te, ma in questi giorni non sei molto attendibile, comunque nessuno me lo ha detto, ho sentito Patty parlarne" "Si, ok, ho fatto una scenata a Jess per la questione del braccialetto" "Perché lo aveva preso?" "Sì ed anche perché non doveva dirtelo, non erano fatti suoi, vuole farci litigare, sembrava così gentile, invece dovevi sentirlo, sembrava che fosse una vittima dei fatti" "Infatti dovevi dirmelo tu e non lui" " Che fai, mi avevi già perdonata, non puoi rimangiartelo" "Ti ho perdonata, ma non puoi urlare a qualcuno solo perché mi ha detto la verità" "Cambiamo argomento che è meglio, a quanto pare dovrò fare una danza con i ventagli" "A scuola?" "No, per il ballo delle debuttanti" e finiamo a parlare di questo per quasi un'ora intera.
Dopo una settimana finalmente c'è il ballo, ho dovuto studiare per questo, spero solo che tutto vada bene, povera Rory sembra un batuffolo di cotone, tutto va per il meglio, nonostante quello strano ballo con i ventagli.
Alla fine della serata saluto Rory e gli altri, non vedo l'ora di togliermi questo frac, nella via di casa però incontro Jess.

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Capitolo 21
*** Durante la settimana ***


In questa città parlano solo del litigio con Rory se litigio è la parola giusta. Per fortuna il giorno dopo vedo Dean, appena lo vedo so che lui non imputerà la colpa a me della discussione ma sentirà prima anche la mia versione non come altri. ''Senti ho sentito della scenata di Rory'' ''Si, io non ho fatto niente'' ''Si lo so, Rory me l'ha raccontato'' " E non può dirlo anche alla città" "Perchè?" "Perchè danno la colpa a me, pensano che abbia fatto chissà cosa" "Ah mi dispiace" "Tranquillo" "Proverò a dirle questo" "Grazie" Gli dico sorridendo e anche lui mi sorride. Ci vediamo anche a mensa e così il giorno dopo e quando mi sorride quando ci salutiamo sento uno strano calore al petto. Però non può essere che mi piaccia,no? Io e lui no. Noi così diversi, completamente. No, no. Però sto bene a parlare con lui, non importa neanche di cosa. Pranziamosempre insieme e a me va di andare a scuola così. E a laboratorio siamo insieme. E poi arriva la sera in cui va con Rory, certo, mi sembra giusto, si divertiranno con quelli dell'alta società cosìsi divertiranno. Che bello passa una serata romantica con Rory. Al suo rientro lo vedo, però tutto solo. "Ti sei divertito?" "Si, è stata una serata piacevole" "Posso solo immaginare" Dico a denti stretti " Davvero, è stata piacevole" "Ma certo con la tua fidanzatina" "Ma che ti prende?" "Non capisci, vero?" "Cosa dovrei capire?" "Lascia stare" "No, aspetta tu arrivi qua, usi questo tono e poi mi dici niente, ora mi spieghi" "Non puoi capire" "Cosa?!?" "Cosa??? Mi sembra ovvio, ma tu non ci arrivi, vero? Passi tutto il tuo tempo con la tua fidanzatina, anche se non ti va, io ti dico la verità e lei ti mente e tu continui a preferire lei?" "Cosa vorresti dire?" "Guarda non importa" E mi volto, solo che lui mi gira e prima che me ne renda conto, lui... mi bacia! Un semplice bacio casto, ma sento il mio cuore riempirsi di un calore inaspettato. Lui, davvero lui mi sta dando un bacio, così ricambio e gli metto le mani sul volto e lui le mette sui miei fianchi

Angolo autrici
Allora finalmente siamo arrivate a un buon punto, grazie a chi ci sta seguendo

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Capitolo 22
*** Dean bacia Jess ***


Appena lo incontro inizia a darmi contro, sembra sia geloso del mio rapporto con Rory, vorrebbe che io preferissi lui a lei, certo a pensarci bene voleva separarci, ma per stare con me e non per rubarmi la ragazza, avrei dovuto capirlo prima, c'erano stati diversi segnali ma non li avevo colti nel modo giusto.
Lui si volta per andarsene ma lo giro e lo bacio, un semplice e tranquillo bacio inizialmente, lui mi prende il volto, io gli metto le mani sui fianchi e lo attiro verso di me, voglio di più, sposto una mano e la metto dietro la sua testa, inizio a baciarlo in modo quasi vorace, mi allontano e lo guardo negli occhi, gli sorrido e poi inizio a baciarlo sul collo, lo sento sospirare di piacere, cosi continuo, sento poi una sua mano sulla mia guancia e mi spinge a ribaciarlo, le nostre labbra si incontrano e li lasciano, infilo la lingua nella sua bocca alla ricerca della sua, appena la incontro è...è incredibile, come fuochi d'artificio, non ho mai provato questa sensazione, mi sento andare a fuoco, il mio cuore batte velocissimo e non voglio smettere, vorrei poter continuare per sempre.
Lo prendo dai fianchi e lo spingo contro un muro, lascio scivolare lentamente le mie mani dai fianchi ai glutei e appena sotto per sollevarlo continuando a baciarlo, lui si aggrappa più forte alle mie spalle, stacca un momento le labbra e mi chiede con un sorriso malizioso "Cosa vuoi fare?" gli rispondo sorridendo e riprendendo a baciarlo, sento la sua erezione attaccata al mio stomaco "Vedo che ti piace eh?" e con lo sguardo alludo al suo pacco, con le mani gli stringo più forte i glutei e lui di rimando stringe più forte le gambe intorno a me, gli passo poi la lingua sulle labbra e inizio a morderle piano, poi riprendo a baciargli il collo, sembra avere il fiato corto, inizio a baciarlo dolcemente su una guancia, lui inizia a baciarmi il collo e inizio a sentire la mia erezione stringere nei pantaloni.
Poi sento un rumore alle spalle, per lo spavento mi stacco dal muro, abbasso le braccia e mi giro velocemente, è solo un gatto, "Mi dispiace" riesco a dirgli in un soffio, stranamente sento solo ora le guance accaldarsi, spero non si sia arrabbiato per il modo in cui l'ho lasciato " E di cosa? E' stato davvero bello" mi dice con un sorriso.

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Capitolo 23
*** Il giorno dopo ***


Il giorno dopo mi sveglio molto felice,scendo nel locale in un'ora buona e con un sorriso saluto mio zio, che mi guarda strano, solo che dopo entra Dean... con Rory.
Ha un braccio attorno alle sue spalle, io lo guardo e lui mi guarda distogliendo subito lo sguardo. Come può farlo, mi sono sognato quello che è successo ieri notte? Mi avvicino a loro ''Come è andata la vostra sera, ho sentito che c'era un ballo'' Chiedo guardo subito Dean ''è stato bello'' Dice con una voce bassa ''ah è stato bello?'' Chiedo ''E la vostra serata è finita qui?'' Continuo '' In che senso cos'altro dovevamo fare?'' Chiede Rory ''Non so festeggiare la tua entrata nell'alta società'' Dico guardandoli ''Che c'è ti pare una cosa stupida?'' Chiede Rory ''Oh no no, chiedevo'' ''Dai lascialo perdere'' Dice Dean e si vanno a sedere. Io lo guardo per un po' e poi esco.
Vado a scuola, solo che è ancora chiusa a quest'ora, quindi mi limito a fare avanti e indietro chiedendomi come abbia potuto fare una cosa del genere. Cioè noi ci baciamo e tu resti con la tua ragazza? Devo chiedergli spiegazioni. E quando arriva vado da lui. ''Cosa pensi di fare?'' ''Riguardo a cosa?'' ''Alla tua ragazza'' ''Cosa pensi che dovrei fare? Io la amo ; stiamo insieme da tanto tempo, non possofare finire la nostra relazione per l'errore di una sera'' ''Ah quindi era un errore, eh?'' ''Si, un errore che non ricapiterà'' ''Questo è poco ma sicuro. Sai però forse alla tua ragazza piacerà sapere che tipo di errori fai...'' ''Lei non crederà maia te, lei ti odia'' ''Ah si? Quindi menti? Menti alla ragazza che dici di amare?'' ''Le mento per protteggerla'' ''Certo che bella scusa, ma non così tanto originale. Baci un altro e poi hai il coraggio di dire che la ami e le menti per proteggerla'' ''Io la am, la amo davvero e non voglio ferirla'' ''E allora perchèmi hai baciato?'' Sento le mie guance più calde ''è stato un errore, uno sbaglio'' ''Prima mi baci e poi mi dice che è uno sbaglio, ma certo cosa mi dovevo aspettare...'' ''Senti tu eri triste ed è stato un impulso,non renderlo più grande di quello che è stato'' ''Certo per te è facile, per te non significa nulla e io che pensavo che... sai che c'è fa lo stesso, dimentichiamolo'' ''Senti io tivolgio bene ma sei un amico e ninete di più'' ''E tu baci tutti i tuoi amici?'' ''Te l'ho detto è stato un impulso non significa niente, facciamo finta che non sia mai successo, va bene?'' ''Come puoi? Come puoi? Sei stato tu a baciarmi e ora tu vuoi che facciamo finta di niente?'' Dico indicandolo con la voce spezzata ''Non so perchè l'ho fatto, vorrei non averlo fatto, vorrei che rimanessimo amici, non volevo rovinare tutto'' ''Ma certo, non volevi farlo, certo, senti fai come vuoi'' Dico abbassando la voce e la testa e me ne vado via, via dalla scuola a fare un giro e a pensare. 

Angolo autrici
Ciao, abbiamo fatto un capitolo ora perchè per una settimana non potremo aggiornare , speriamo vi piaccia.

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Capitolo 24
*** Dean diviso a metà ***


Angolo autrici:

Ciao a tutti vi ringraziamo per leggere questa storia, se volete lasciare una recensione ne saremmo molto felici








Il mattino dopo mi alzo, preso da mille rimorsi, ora cosa faccio? Cosa devo dire a Rory ? Soprattutto dovrei dirlo a Rory ? Forse non dire niente sarebbe la cosa giusta per tutti, Rory non soffrirebbe e Jess... Probabilmente vorrebbe far finta di niente visto che odia i pettegolezzi e con una storia del genere sarebbe agli occhi di tutti e soprattutto penso che il bacio con Jess sia stato uno sbaglio, l'impulso di un momento.
Mi vesto in fretta e vado a casa di Rory, cerco di convincerla a fare colazione da lei ma lei vuole per forza andare da Luke, devo andare con lei, chissà cosa potrebbe succedere a lasciarla sola con Jess, potrebbe scoprire tutto, lui potrebbe dire tutto solo per farle un dispetto.
Entro al locale e vedo Jess, i nostri sguardi si incontrano per un secondo, il secondo più lungo della mia vita e la sua espressione cambia, distolgo immediatamente lo sguardo, lui si avvicina subito a noi come se volesse litigare con la mia ragazza, le chiedo di lasciarlo perdere, noi andiamo a sederci e lui esce.
Mentre mangiamo mi distraggo di continuo, Rory mi rimprovera scherzosamente perché non la ascolto, io le sorrido e mi faccio rispiegare quello che dice, finita la colazione le dò un bacio sula guancia e mi incammino verso la scuola.
Quando arrivo a scuola trovo Jess pronto ad affrontarmi su una cosa che io vorrei solo dimenticare, cerco di spiegargli che mi dispiace e che potremmo far finta niente e rimanere amici ma lui non vuole saperne niente e se ne va, io invece appena suona la campanella entro a scuola.
Durante quella giornata scolastica continuo a pensare, a pensare che non avrei dovuto baciarlo, così ho rovinato tutto, ma anche non l'avessi fatto lui non voleva essere solo amici, cos'altro avrei potuto fare dopotutto, certo baciandolo ho tradito Rory e lei non me lo farebbe mai, me ne sarei dovuto andare e basta, non avrei dovuto illuderlo. < br/> Durante il pranzo mi siedo con alcuni miei amici, parliamo del più e del meno, ma continuo a sentire i sensi di colpa nei confronti di entrambi.
Dopo la scuola ho preso la mia decisione, dirò tutto a Rory, non riesco a resistere con i sensi di colpa.

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Capitolo 25
*** Jess pensieroso ***


Mi sono dovuto allontanare per pensare un po', ma a casa non ci posso andare perchè c'è Luke, quindi vado vicino al lago. Ma come ha potuto dirmi che non significa niente, prima mi bacia e poi per lui non significa niente. Quindi anche i bei momenti per lui non significano niente. Io pensavo staremmo stati bene insieme; io volevo stare insieme a lui. Io voglio stare insieme a lui. Pensavo ci piacessimo,mi sembrava così.  Io non lo capisco. Non sembra neanche tanto felice con lei, fa cose che non vuole fare, lei perde il braccialetto però lui la perdona subito. Io non capisco. Staremo meglio insieme noi. Forse dovrei dimostrarglielo. Si ma come quando non è a scuola è al lavoro, a volte da Rory quindi come potrei? Forse una sera potrei fare qualcosa? Ho deciso gli dimostrerò che sono meglio io di lei. 
 Penso a cosa fare.
Deve essere una sera in cui magari gioca così saprei bene i suoi orari.
Forse questi pensieri sembrano un po' da stalker però. 
Forse preferirebbe qualcosa di spontaneo? 
No, no non potrebbe ora dice di volere stare con lei.
Forse potrei domandare a lei che cosa ne pensa. 

ANGOLO AUTRICI
Ciao a tutti ringraziamo chi ha messo la nostra storia tra le seguite, le ha ricordate chi l'ha recensita e a chi la legge semplicemente,ci farebbe piacere cosa ne pensate :). 

 

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Capitolo 26
*** Dean confessa tutto ***


Angolo autrici :
ciao a tutti, vi ringraziamo di leggere questa storia, se qualcuno vuole lasciare una recensione, ne saremmo molto felici




Vado dritto verso casa di Rory, continuo a pensare ai mille scenari, alle conseguenze che potrebbero esserci dopo la mia rivelazione, come la prenderà? Si metterà ad urlare? A piangere ? Dirà tutto subito a Lorelai? Lo verrà a sapere l'intera città? Tutti mi eviteranno e parleranno male di me quando non ci sono?
Il mio cuore batte a mille, riesco solo a pensare al peggio, che cazzata che ho fatto, ho sbagliato tutto e non posso tornare indietro.
Vicino a casa di Rory continuo ad andare avanti e indietro avendo continuamente dei ripensamenti, forse non dovrei dirglielo, magari tra anni e anni, ma non riuscirei a vivere con questo senso di colpa, vorrei scomparire, vorrei solo sparire, come faccio ora?
Continuo a camminare avanti e indietro cercando di fare chiarezza tra i miei pensieri, il mio cuore va troppo veloce, mi fermo e prendo dei bei respiri, faccio un passo avanti bloccandomi subito e facendo un passo indietro, comincio a mangiarmi le unghie della mano destra, ora sembro un bambino impaurito, basta devo andare, devo farmi forza, ma ho fatto un casino e se pure la mia famiglia prendesse le parti di Rory, se tutti prendessero le sue parti, anche i miei amici? Rimarrei solo, rimarrei solo per anni, tutti mi odieranno, non potrò più girare in città.
Ok ok basta non deve andare tutto male, magari lei mi perdonerà subito senza dire niente a nessuno, anche se la prima volta che ci siamo lasciati per poco tutti l'hanno saputo e Luke se l'è presa con me, magari non potrò più passare dal suo locale.
Basta davvero, ora vado.
Avanzo fino alla porta, busso, mi risponde Rory, entro "Dobbiamo parlare" dico in tutta fretta con la voce tremante "Che succede? Stai bene? Stai tremando" , "I-Io, sediamoci un attimo, non c'è tua madre vero?" "No, oggi è uscita con Sookie, sediamoci qua sul divano", appena seduto le mie ginocchia cominciano a tremare, cerco di fermarle con la mano, la guardo dritta negli occhi, non riesco a parlare "Cosa succede?" chiede lei preoccupata "Io ho baciato un'altra persona" dico tutto in una volta, lei si alza di scatto dal divano, io faccio lo stesso "Tu cosa?" "Mi dispiace, io non volevo" "No certo, sarà stato un incidente, tu volevi se non non avresti baciato un'altra" "Anche tu hai baciato un altro" dico per sembrare meno colpevole anche se lei l'ha baciato quando non stavamo più insieme "Non stavamo insieme in quel momento, e chi è, chi è la ragazza con cui mi hai tradito?" "Non vuoi saperlo davvero?" SI INVECE, dimmi chi è!" "Non posso" "La conosco?" "Si, conosci questa persona" " E allora dimmi chi è" "Non voglio che sia coinvolto nessun altro, è stato un mio errore" " Se la conosco, allora è stato anche un suo errore perché sa che tu sei impegnato con me, dimmi chi è o è finita tra noi" "Io non posso e poi non ha significato niente" lei inizia a piangere "dimmi chi è? Perchè non mi dici chi è? E' una mia amica?" "No, no è tua amica" "Vattene" "Cosa?" "Se non vuoi dirmelo vattene" Ma..." "Voglio stare da sola ora, lasciami in pace".
Io me ne vado triste, arrabbiato con me stesso, ma in certo qual modo, sollevato, liberato dal peso che mi stringeva il cuore.
Vedo arrivare Jess diretto alla casa di Rory, lo fermo "Dove stai andando" "A te cosa importa?" "Dove stai andando?!?" "Da Rory, sono sicuro le farà piacere sapere del tuo piccolo errore" "Sei arrivato tardi, le ho già detto tutto, ma tranquillo non le ho detto che eri tu, le ho solo detto che ho baciato un'altra persona" "Cosa? Io voglio che lei sappia tutto" cerca di oltrepassarmi, gli prendo il braccio per bloccarlo" "No, è ferita ora, sta male, perché devi ferirla anche tu, lasciala in pace e non farle del male" "Voglio solo che sappia la verità tutta la verità" cerca di strattonare il braccio, ma io lo stringo più forte "No, perché devi farle del male, potresti cercare di non ferire tutti quelli che incontri" "Questo dovrei dirlo io a te" dice arrabbiato "Mi dispiace, io non volevo ferire nessuno e ho finto per fare del male ha tutti" sento la mia voce incrinarsi ma riesco a riprendere subito il controllo e riprendo "Ti chiedo solo di non causare più dolore di quanto abbia già fatto io, solo questo" "Ti importa molto dei suoi sentimenti, solo dei suoi" "Non è vero" "Si invece, sei venuto al locale di mio zio con lei, non hai pensato nemmeno un attimo a cosa avrei potuto provare, non un attimo, pensi solo a te, preso dai tuoi impulsi" dice disgustato, allento la presa sul suo braccio "Mi dispiace, non posso cambiare quello che ho fatto, cosa posso fare ora?" "Devi dirle la verità tutta la verità o lo fai tu o lo faccio io, a te la scelta" riesce a liberarsi dalla presa e mi si avvicina alzando la testa in segno di sfida, faccio involontariamente un passo indietro, subito dopo lui fa un passo avanti "Ti ho già detto che è ferita e che non voglio causarle più dolore" "O tu o io" "Ok lo farò io, ma non oggi, non ora" "Si certo, immagino come andrà, ogni giorno troverai una scusa buona" "No glielo dirò domani, va bene?" "Va bene" entrambi ce ne andiamo nella stessa direzione, ora che le acque si sono un po' calmate, sono più tranquillo, nonostante la spiacevole conversazione che dovrò affrontare domani.

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Capitolo 27
*** La verità a galla ***


Finito di parlare con Dean mi sento ancora arrabbiato. Almeno domani glielo dirà ma secondo me è tardi. Ritorno da mio zio,vado a dormire. Il mattino dopo mi alzo e vedo Rory e Lorelay venire, forse Dean gliel'ha detto ''Allora come va?'' Chiedo a lei per sapere. ''Male'' Mi  solo. ''Problemi col fidanzatino?'' Le chiedo. ''E perchè ti interessa?'' Mi domanda ''Così'' ''Si problemi, ora lasciami stare'' ''Ok'' Sembra arrabbiata. Guardo fuori per vedere se c'è Dean ma non lo vedo, forse non vuole vederci. Esco fuori, forse lo vedrò. Mi giro intorno, ma non lo vedo. Vado verso a scuola, ma anche così non riesco a vederlo, solo a scuola finalmente lo vedo, ma è con tutti i suoi amici. Oggi non abbiamo materie in comune quindi a mensa vado da lui. Mi sono continuato a domandare se gliel'ha detto. ''Allora?'' Gli domando ''Glielo dirò oggi pomeriggio'' ''Continui a rimandare, potevi dirglielo stamattina'' ''Ero in ritardo per la scuola oggi'' ''Certo tutte scuse'' ''Non sono scuse gleilo dirò oggi pomeriggio'' Distolgo lo sguardo e me ne vado senza rispondergli. Passo la giornata a leggere.
La mattina dopo c'è sempre Rory con Lorelay e lo sguardo di lei mi fa capire che gliel'ha detto. Solo che appena mi vede Lorelay capisco che è meglio andare. Me ne vado il più in fretta possibile, il cuore mi batte in fretta, sento mille pensieri affollarmi in testa. Ora che mi succederà? Lo saprà tutta la città? E Luke? E Dean? Cosa faranno? Visto che è ancora presto di decido di fare un passeggiata, sperando di vedere Dean e parlargli solo che non lo vedo, ma a scuola lo incontro. Mi sfugge un sorriso, ma subito dopo l'ansia mi riprende. Lo vedo distogliere lo sguarda subito dopo un breve sorriso. Entriamo a scuola, mi sento più rilassato ma allo stesso tempo ho paura della reazione degli altri. Vorrei parlargli ma non so se è il caso subito. Forse dovrei aspettare che sia lui a parlare con me. Non abbiamo molte materie in comune oggi ma anche in quelle in comune non ci rivogiamo parola. In mensa mi vado a sedere vicino a lui, ma vedendo che non parla rompo io il ghiaccio ''Allora gliel'hai detto'' ''Si, non l'ha presa per niente bene'' ''immagino, ma state ancora insieme?'' ''No ha deciso di lasciarmi'' ''Quindi tu vorresti stare ancora con lei?'' ''Non volevo che finisse così'' ''Quindi ti piace ancora?'' ''Non lo so'' ''Come fai a non saperlo?'' Lo guardo ''Sai stavamo iniseme fino a ieri'' ''Spero lo capirai in fretta'' E mi alzo e me ne vado. A casa non so cosa aspettarmi. Luke lo sa? Io non so che pensare. Se andare a casa. Alla fine ci vado ma non sembra cambiato niente, mi sento meglio.
Il giorno dopo cerco di svegliarmi presto per evitare Rory e Lorelay e ci riesco, a scuola decido di lasciare Dean da solo magari lasciandogli spazio capirà. Anche nelle materie insieme ci sediamo staccati. E in mensa pranzo da solo ma non mi sento meglio. Mi sento solo. E non posso confidarmi con nessuno. 

ANGOLO AUTRICI Ciao a tutti, grazie a chi continua a seguirci e a chi ha appena iniziato,se volete farci sapere che ne pensate ne saremmo felici

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Capitolo 28
*** Dean e Jess fanno pace ***


Angolo autrici: Ciao a tutti, vi ringrazio per leggere questa storia, spero vorrete lasciare un commento, ne saremmo davvero liete.





Mi sveglio per andare a scuola e mi ripeto mentalmente quello che dirò questo pomeriggio a Rory, dovrò essere delicato ma deciso, non ci devono essere fraintendimenti, ancora non capisco perché devo dirle anche chi è stato, sarebbe meglio per tutti che non si venisse a sapere, lei ha avuto la verità, ma lui vuole che rigiri il coltello nella piaga.
Corro per andare a scuola e riesco ad arrivare senza ritardare.
Oggi non ho materie in comune con Jess, forse è un bene.
A mensa pranzo con alcuni amici quando lui mi si avvicina per chiedermi se avevo già detto tutto a Rory, ma cosa si aspetta che appena mi alzi vada dalla mia ragazza per dirle che la persona con la quale l'avevo tradita era un ragazzo, era Jess, non capisco perché lui ci tenga tanto, così tanto che probabilmente si è svegliato con questo pensiero in testa ci scommetto, quando gli dico che lo farò al pomeriggio lui se ne va.
Il pomeriggio lavoro, quindi vado la sera da Rory, quando busso mi apre Lorelai "Dean che ci fai qui?" chiede con un tono tra lo stupito e l'arrabbiato, "Io devo parlare con Rory" "Capisco, ma non credo che lei voglia parlare con te" abbasso lo sguardo, per fortuna Rory esce dalla sua camera " Cosa mi devi dire ancora" "Ti vorrei parlare in privato" "Quello che vuoi dire me lo puoi dire davanti a mia madre, tanto le direi comunque tutto lo sai" "Si però preferirei parlarti in privato" "Cosa c'è che mi vuoi dire ma non puoi dire qui ora" "Il nome della persona che ho baciato" dico alzando lentamente lo sguardo "Ah" dice stupita "Allora possiamo parlarne in privato?" Rory guarda un attimo sua madre e poi si volta verso di me e annuisce "Si esco io" mi sposto lasciandola passare, appena chiusa la porta mi dice "Allora chi è?" "E' Jess" dico tutto d'un fiato "Cosa? Jess? Cioè Jess Jess" "Sì" "Jess il nipote di Luke è lui che hai baciato" dice quasi in un sussurro "Si Jess il nipote di Luke" "Non ci posso credere, prima facevi tutto il geloso, ma era solo una finta, avete fatto tutto apposta allora!" dice, "No, no Rory non è stato così, io ero davvero geloso, pensavo davvero che ci provasse con te " " E invece ci provava con te" "Si, mi dispiace" "E' finita" "Cosa?" "Tra noi è finita" e fa per andarsene "No, Rory, io ti amo" "Non è vero, se no non avresti baciato lui" ed entra in casa, io resto lì incapace di dire niente, incapace di muovermi.
Vado a casa, pensando al casino che ci sarebbe se si venisse a sapere in giro, sono quasi sicuro che lei non lo direbbe a nessuno in città tranne Lane e sua madre, e se una di loro lo dicesse a qualcuno? Ok, non ci devo pensare, non devo pensare sempre al peggio.
Appena arrivo, mia madre mi dice che era quasi pronta la cena, ma sinceramente non è che abbia molta fame, le dico che non ho fame e vado in camera mia.
E' una notte agitata, dormo poco e male, con il pensiero costante del domani, di cosa accadrà, alla fine però non vedo l'ora che finisca, che finisca la rabbia, che finisca il dolore, non dormo bene da un po' ormai.
La mattina appena sveglio, anche se stanco per la nottata, mi sento un po' meglio, come svuotato, svuotato dal tenere quel segreto, svuotato dalla rabbia per Jess, svuotato dallo stress.
Vado a scuola dove vedo che Jess sorride e d'istinto ricambio il sorriso, distolgo però subito lo sguardo, cosa mi prende è così che sono iniziati i miei guai.
Mi viene incontro solo in mensa, mi fa un sacco di domande, se ci siamo lasciati, se mi piace ancora e come faccio a non saperlo. Alla fine ci siamo lasciati ieri, stavamo insieme da un po', non posso cancellare tutto in una sera, non è possibile, lui se ne va.
Oggi pomeriggio non lavoro, ne approfitto per fare una passeggiata per tornare a casa, appena arrivato mi metto subito a studiare e fare i compiti.
Il giorno dopo a scuola non incontro Jess, sto un po' con i miei amici, chiacchieriamo e scherziamo, finalmente dopo tanto tempo mi sento libero da tutto e tutti.
Un mio amico mi dice che questa sera darà una piccola festa a casa sua che non ci sarà molta gente perché è una cosa un po' improvvisata, decido di andarci, a casa avviso mia madre che non ci sarei stato la sera.
Quando arrivo alla festa vedo che c'è davvero tanta gente, non capisco come ci sia riuscito, fortunatamente i suoi sono fuori per tutto il weekend.
La serata è bella, c'è davvero tanto alcol e tanta gente che beve, inizio a bere anche io, così da lasciarmi andare, lasciare dietro di me tutti i pensieri negativi.
Alla fine bevo un po' ma non voglio ubriacarmi voglio solo sentirmi più tranquillo, salgo le scale un po' barcollante tenendomi al corrimano cercando una camera in cui riposare un po', dove ci sia un po' di silenzio, apro una stanza e ci trovo Jess che legge un libro da una scrivania. Lo guardo un po' stupito, stupito dalla sua presenza ad una festa, sorrido e trattengo una risata, tipico di lui, lontano da tutti con in mano un libro.
Lui mi guarda "Che ci fai qui?" "Come che ci faccio qui, è la festa di un mio amico" dico ridendo "No, intendo in questa stanza" "Cercavo un po' di silenzio" "Capisco" dice, chiudo la porta dietro di me e mi siedo sul letto, lui mi guarda come se si stesse facendo delle domande, delle domande che non capivo "Cosa c'è?" "Non potevi cercare un' altra stanza?" "Perché?" "Perché qui ci sono io" "Non capisco" "Lo vedo", "Che cosa c'è? Pensavo andasse tutto bene tra noi ora che ho detto tutto" mentivo ma volevo solo terminare tutto, non volevo ci fosse disagio tra noi e non volevo cercare un'altra stanza ,magari trovandoci dentro un coppietta intenta a divertirsi "Proprio non riesci a capire" dice lui e si alza e cerca di andarsene stando poco in equilibrio, cerco di prendergli il braccio ma riesco solo a prendergli la mano, si gira stupito "Lasciami" "No, io non capisco, le ho detto tutto, le ho detto tutto" dico ripetendomi "Si ma ti piace ancora" " Io non lo so" "Cerca di capirlo allora" "Davvero non riesco a capire, io voglio solo tornare ad essere tuo amico" "Ma io non voglio essere tuo amico" dice strattonando la mano e liberandosi dalla mia presa "Lo so, ma noi non siamo fatti per stare insieme, hai visto combiniamo solo casini" "Non è detto, tu non stai con nessuno , io non sto con nessuno" dice, lo guardo, cerco di riflettere in fretta ma non riesco "Io me ne vado" dice "No" dico abbracciandolo per tenerlo qui, qui con me, una mossa azzardata, una mossa senza senso, ma l'unica che mi veniva in mente "Lasciami" dice spingendomi leggermente per spostarmi, io resto fermo "Voglio aggiustare tutto , voglio solo aggiustare tutto" lui è sempre più teso nell'abbraccio "Senti Bigfoot vedi di lasciarmi prima che mi arrabbi sul serio" "No" dico solamente, non riesco a pensare lucidamente e trovare risposte logiche, anche se allento la stretta così da permettergli di andarsene se vuole, "Quindi conti di restare così tutta la sera" dice ignorando che può andarsene se vuole, lo sta ignorando volutamente o non se ne è accorto? "Se così non te ne andrai si" dico infine, lo sento sospirare, sento il suo respiro caldo sul petto, mi vengono i brividi "Hai bevuto troppo" "Forse ma ti voglio comunque qui" dico anche se sento il suo corpo rilassarsi nell'abbraccio "Ok non me ne vado ma lasciami" lo lascio e faccio un passo indietro, subito mi manca il calore del suo corpo, lo guardo negli occhi e deglutisco, lui fa un passo avanti, mi accarezza una guancia e mi fa avvicinare al suo viso, ci scambiamo un casto bacio sulle labbra, lui si allontana come se avesse capito in quel momento cosa aveva appena fatto "Non posso, sei ubriaco e potresti pentirtene di nuovo" dice abbassando lo sguardo, rido "Non sono ubriaco e poi si vede che hai bevuto anche tu" dico alzandogli il viso a guardarmi, lui mi mette una mano dietro la nuca e riprende a baciarmi con più foga, mi porta a sederci sul letto, uno di fronte all'altro, lui si stacca, io mi sento confuso, cosa sto facendo, ma caccio indietro tutti i pensieri e lo bacio, contiamo solo noi due ora, nient'altro, ci penserò dopo, prendo a baciargli il collo a tracciare con la lingua il contorno dalla sua mascella all'orecchio, sorrido, lui mi bacia e mi morde il labbro, poi mi prende il viso e si sposta sul letto, ci stendiamo entrambi continuando a baciarci, gli levo la maglia, lo guardo negli occhi, gli stampo un bacio in bocca, poi sul collo, la spalla, il petto, sento il suo respiro accelerare "Aspetta" dice quando arrivo all'addome lo guardo "Cosa?" mi tira su prendendomi il viso e sorridendomi "Troppo in fretta" ora sono sopra di lui e sento che il mio cuore va a mille "Perché?" dico preso dalla frenesia "Come perché? Fino a poco fa ci parlavamo a malapena e ora andiamo al dunque?" "A volte bisogna seguire l'istinto" dico sorridendo dandogli brevi baci sul collo "Abbiamo fatto così l'ultima volta e non è andata bene" anche se dice così sento che il suo corpo vuole tutt'altro soprattutto una parte del suo corpo e anche una parte del mio "Non dobbiamo pensare, solo agire" dico io, "No dobbiamo anche pensare" dice prendendomi il viso e guardandomi serio "Sei sicuro?" lo guardo indeciso "Si sono sicuro" dice baciandomi con passione.

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Capitolo 29
*** Tutto si aggiusta ***


A scuola vengo a sapere di una festa, sembra che ci andrà molta gente quindi ci vado anch'io. 
C'è davvero tanta gente decido di bere un po', solo che dopo c'è troppo rumore, persone che ballano e preferisco andare in una stanza; ne trovo una vuota e ci entro. Per fortuna mi sono portato un libro dietro e visto che mi gira un po' la testa mi siedo sul letto, forse non dovevo venire, la maggior parte delle persone non le conosco invece molte le ho solo viste, dovevo immaginare che non mi sarebbe piaciuto, leggo un po' e appena mi riprendo vado. Solo che non faccio in tempo ad arrivare a un buon punto che qualcuno entra, probabilmente stava cercando il bagno, mi giro per vedere e scopro che è Dean, ma che ci fa qui, non poteva andare in un'altra stanza. Glielo chiedo ma sembra aver bevuto un po' infatti non capisce subito e si siede pure; non capisce che è meglio non stare nella stessa stanza. Percui cerco di andarmene ma lui prima mi prende la mano e poi mi abbraccia e io voglio andarmene ma poi sento il suo calore e il suo battito e quando allenta l'abbraccio non me ne vado ma gli dico di lasciarmi andare come se fosse ancora lui che mi tiene. 
Ci lasciamo trascinare dalla passione tra vari baci ma so che è meglio parlarne prima e alla fine anche lui sembra d'accordo.
''Forse è meglio parlarne domani'' Gli dico, lui annuisce. ''Sai per avere la mente più lucida'' Continuo. ''Si forse è meglio'' mi sorride, gli do un bacio sulla guancia ed esco dalla porta. ''Ti lascio alla festa allora'' ''A domani'' mi risponde. Io vado via dalla festa.
Durante il ritorno ripenso alla serata e mi sento le guance calde ma non so se per l'alcool o per Dean. Per fortuna mio zio ha già chiuso il locale quindi entro e vado a dormire. Un sacco di cose mi frullano in testa e mi preccupa mio zio se sapesse che Rory si è lasciata per colpa mia, sembra troppo affezionato a Lorelay e io praticamente sono un estraneo per lui.
Il giorno dopo mi alzo non vedo l'ora di vedere Dean ma non devo dimostrarlo, mi alzo, mi preparo e appena scendo vedo se ci sono già Rory e Loralay. Loraly mi vede e appena incrocio il suo sguardo cerco di andarmene ma mi si para davanti ''Dobbiamo parlare di una cosa'' '' Io non penso'' e cerco di scansarmi ''Io penso proprio di si, ma meglio non qui'' E si gira a guardarsi ''Andiamo fuori'' mi dice ''Io penso che forse dovrei andare, ho molte cose da fare e non voglio fare tardi'' tento ''Non preoccuparti cinque minuti e ti lascio a quanto pare sei uno che ha molti impegni'' mi dice, mi sa che è meglio accettare, acconsento e usciamo.
''So cos'hai fatto'' ''Mi dispiace ma non so a cosa ti riferisci'' ''Sai a cosa mi riferisco. Rory, Dean ti dicono niente?'' ''Si li conosco'' ''Jess, parliamo seriamente'' ''Non ho fatto niente di male'' ''Rory era impegnata con Dean. Tu sapevi che Dean era impegnato quindi è anche colpa tua'' ''Ma non puoi pensarlo davvero'' ''Si posso pensarlo perchè è vero, capisco che sei un ragazzo arrabbiato con il mondo ma non dovevi ferire mia figlia'' ''Io non volevo ferire nessuno'' ''Ma lo hai fatto'' ''Non posso farci niente'' dico ''Potevi farci qualcosa'' ''Non si possono controllare i sentimenti'' ''Ma si possono controllare le azioni'' ''Come se tu non avessi mai fatto qualcosa senza pensarci'' dico alzando un po' la voce e in quel momento esce mio zio ''Che succede?'' ''Niente'' Risponde con un sorriso Lorelay. ''Ieri c'è stata una festa vicino a casa di Sukie e le persone hanno fatto un po' troppo rumore e volevo chiedergli chi l'ha organizzato così da parlare con il responsabile'' dice lei ''Ah ok e tu lo sai?'' mi chiede  ''No'' gli rispondo. Lui annuisce e rientra, lei lo segue. Decido che è momento di parlare e vado a casa di Dean, busso alla porta ma mi apre una ragazzina ''Chi sei?'' ''Jess'' ''Perchè sei qui?'' ''Devo parlare con tuo fratello'' ''Ok. DEAN. Perchè i tuoi capelli sono così strani?'' ''Non sono strani'' Nel frattempo arrivo Dean ''Chi è un tuo amico?'' ''Diciamo di si'' ''Perchè è qui?'' ''Dobbiamo parlare. Ci puoi scusare un attimo'' ''Si'' dice lei andando in un'altra stanza; lui chiude la porta. ''Così avremo più privacy'' ''Non potremo parlare però dentro casa?'' Gli dico ''No, potrebbero sentirci'' ''Ahh,ok'' ''Allora tu cosa ne pensi?'' ''Cosa ne penso io? Sei tu quello che inizia sempre'' Dico con un sorriso. ''Si ma è solo che ho agito d'istinto'' mi dice imbarazzato ''Si anch'io mi sono lasciato trasportare'' dico portandomi una mano alla nuca ''Allora secondo te dovremmo farla diventare una reazione seria?'' ''Ieri non avevi dubbi'' ''Bhe ieri sera mi ero lasciato trasportare'' mi dice un po' rosso ''Ma tu vorresti iniziare una relazione?'' mi chiede ''Si'' rispondo solamente. ''Anch'io'' mi dice con un sorriso. Mi sento così bene ora, mi viene spontaneo sorridere e anche lui sorride a me. ''Hai finito?'' Chiede la sorella aprendo la porta ''Si proprio ora'' dice lui ''Potresti dire alla mamma che ho invitato un mio amico a pranzo'' ''Ok'' dice lei correndo ''Allora vuoi entrare?'' si certo ''Si'' gli dico con un sorriso, entriamo. Vedo la sua casa! ''Salve'' dico quando vedo i suoi genitori ''Così sei un amcio di Dean'' Mi dice la madre, sembra felice ''Si'' e mi viene da guadare lui, non sapendo bene cosa dire ''Jess viene nella mia stessa scuola'' ''Oh e come va la scuola'' ''Va bene'' Mi sembra di rispondere solo a monosillabi, non mi viene naturale. ''Jess legge un sacco'' ''Oh ti piace leggere'' mi dice lei sorridendo, io annuisco soltanto ''Mamma cosa si mangia?'' Chiede la sorella ''Te l'ho già detto stufato'' dice, io tiro un sospiro ora che l'attenzione non è più si di me. ''Tra quanto si mangia?'' ''Tra poco'' risponde lei. ''Menomale che abbondo sempre con le porzioni'' dice guardando prima me e poi Dean ''Si mamma scusa'' dice lui ''Ora torno ai fornelli'' dice, inizialmente si crea un po' di imbarazzo che Dean prova a sciogliere ''Allora come va la scuola?'' dice lui rivolto alla sorella ''Sai abbiamo fatto una ricerca sui presidenti e a me è toccato George Washington'' dice lei ''Hai scoperto qualcosa di interessante?'' chiede il padre ''Lo sai che ha abbattuo un ciliego quando era piccolo?'' ''No, ma davvero?'' dice il padre sorridendo ''Si'' e inzia a raccontare, nel frattempo arriva la madre ''Ecco pronto'' io non so dove sedermi, lo chiedo a Dean con lo sguardo e lui mi fa sedere di fronte a lui, la madre inizia a servire i piatti con dentro lo stufato e la ringrazio lei ricambia con un sorriso. Mangiamo parlando, loro di più e finiamo, continuano a parlare ogni tanto parlo anch'io, poi dopo Dean dice che è tardi e mi accompagna alla porta, io saluto gli altri, lui mi segue fuori ''Allora ci vediamo'' dice lui ''Sono stato bene oggi'' ''Oh il solitario Jess sta bene in famiglia'' dice ridendo ''Ridi ridi ma sono stato davvero bene'' ''Ti credo è solo che non me l'aspettavo'' ''In ogni caso ciao'' gli dico ''Ciao'' e me ne vado. 

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Capitolo 30
*** Non è così grave ***


Appena Jess va via torno di sotto dai miei amici, appena inizia ad andare via un po' di gente vado via anche io.
Arrivato a casa cerco di essere più silenzioso possibile e riesco a non svegliare nessuno.
La mattina appena sveglio comincio a pensare a cosa ho fatto, ma cosa mi è preso, ci siamo baciati, cosa mi è saltato in mente, mi sono lasciato praticamente ieri e inizio già a baciare altre persone, non so nemmeno cosa provo, cosa provo per Rory e Jess, mi piacciono entrambi, con Rory però ho chiuso, però mi piace ancora, se penso a lei penso a tutti i momenti passati insieme, le risate, i film a casa sua, i baci, gli abbracci, quel suo modo di leggere simile a quello di Jess se ci penso, poi dall'altra parte c'è proprio lui un po' scontroso ma anche dolce e con lui mi sento come se fossi più libero di lasciarmi andare.
Forse posso provare a far funzionare questa cosa, qualsiasi cosa sia.
Non so però quando potremo rivederci, sarà imbarazzante
Dopo un po' mia sorella mi chiama al piano di sotto, c'è Jess, ma cosa fa qua?
Esco e chiudo la porta per poter parlare da soli, parliamo ed un tratto è deciso, siamo una coppia.
Non so che fare però così d'istinto lo invito a pranzo, a tavola mangiamo e parliamo, soprattutto mia sorella.
Finito il pranzo e prima di andarsene Jess mi dice è stato bene, chi se lo sarebbe aspettato, si isola sempre ma alla fine è un tipo socievole.
La giornata passa tranquillamente.
La mattina dopo vado al locale di Luke per incontrare Jess, appena arrivo vedo Jess e gli sorrido ma lui invece se va via, faccio per raggiungerlo ma Luke mi ferma "Ti devo parlare" dice, mi avvicino "Cosa c'è?" "Di sopra" dice, è molto arrabbiato, meglio non fare troppe domande.
Raggiunto il piano superiore lui chiude la porta "C'è niente che mi devi dire?" "Mi hai detto tu che volevi parlarmi" "Cosa vi è preso a tutti e due" " Chi?" "Tu e Jess, cosa vi è preso!" mi blocco un attimo, non starà parlando di quello, sento come se fosse saltato un battito del cuore, come se tutto andasse più lentamente e soprattutto sento caldo, molto caldo.
Deglutisco e chiedo "In che senso" "Hai baciato mio nipote" "No" "Si invece mi ha detto tutto Lorelai ieri sera" sapevo che glielo avrebbe detto prima o poi, in fondo sono molto legati, ma perché ora, non poteva aspettare un po' di tempo "Sicuro di aver capito bene?" chiedo, mi sento come un animale in trappola, perché in fondo sono in trappola.
"Sono sicuro, me l'ha urlato forte e più di una volta" "Magari ha sbagliato persona" dico cercando di accennare un sorriso "Basta Dean, so che sei stato tu, ma cosa ti é preso, tu stai con Rory" "Io stavo con Rory" "E vi siete lasciati perché hai baciato Jess? Sei pazzo?!" fa un passo aventi e io uno indietro , sbatto contro un muro, ora sono proprio all'angolo.
" E' s-stata una cosa i-istintiva" dico balbettando un po' "Ah perché tu vai in giro a baciare un po' tutti immagino" "Non intendevo questo" dico prendendo un po' di coraggio e guardandolo negli occhi "Allora cosa intendevi ?" dice avvicinandosi ancora, alzo il viso quasi in segno di sfida, quando c'é di mezzo Rory prende sempre le cosa sul personale, ma ora c'è di mezzo anche suo nipote.
"Ok ok, un attimo, si io e lui ci siamo baciati e io e Rory abbiamo chiuso, non capisco cosa c'entri tu però" "Lui è mio nipote e Rory è praticamente una di famiglia" "Si, so che hai un forte legame con Rory e Lorelai, ma che c'entro io con te" "Non puoi distruggere tutto quello che hai davanti e far finta di niente" "Non ho fatto mica finta di niente, ma ora è finita ci siamo lasciati, non capisco davvero quale sia il tuo problema?" "Tu sei il mio problema" dice serio, ora comincio ad avere davvero paura.
Devo trovare una via di fuga "Non dovresti controllare il tuo locale?" domando "Per ora può cavarsela Caesar da solo" "Ok mi dispiace, va bene?" dico cercando scansarlo "Dove credi di andare?" dice dandomi una piccola spinta per farmi tornare al mio posto "Via da qui, tu non sei mio padre, questo si chiama rapimento sai?" "Ringrazia che ti ho portato di sopra invece di restare a parlarne giù al locale".
"Dimmi cosa vuoi così me ne posso andare" "Vorrei solo tu capissi" "Capisco, mi dispiace ma ormai è successo, non posso tornare indietro" "Allora vattene" mi dice urlando, scendo ed esco dal locale, devo trovare Jess.
Decido di andare al laghetto, per fortuna lo trovo lì, sembra cupo, mi avvicino "Tuo zio mi ha appena fatto una scenata" dico scherzando "Non sai a me" dice con lo sguardo basso "Dice che Lorelai gli ha urlato contro" "Lo so" risponde, mi siedo vicino a lui "Che succede?" chiedo cercando di incrociare il suo sguardo ma lui non lo alza "Niente" "Dico davvero che succede?" dico, si volta con lo sguardo triste, gli accarezzo la guancia "Solo una brutta giornata" risponde con un mezzo sorriso "Andrà meglio" dico lasciandogli il viso e circondandogli le spalle con un braccio, lo sento rilassarsi e piano piano si appoggia con la testa sulla mia spalla.

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Capitolo 31
*** Al lago ***


Il resto della giornata lo passo fuori. Mi resta una bella sensazione dentro dopo il pranzo con lui. Forse può funzionare. Mi sento più calmo e con e allo stesso tempo più agitato con lui.
Ritorno a casa solo alla sera. Il locale ha ormai chiuso, quindi non c'è gente dentro e penso che Luke sia già a letto sapendo a che ora va a dormire, però la luce è accesa e quando entro vedo Luke agitato. ''Ma come ti è venuto in mente?'' Mi chiede ''Cosa?'' ''Lo sai cosa'' ''Sono appena tornato, come posso sapere cosa ti viene in mente durante il giorno'' ''Cosa mi viene in mente? A me?'' ''Si a te. Non vedi che stai urlando a caso'' ''Oh non è a caso, c'è un motivo specifico'' ''E qual è?'' Io non lo capisco. ''Ti dice qualcosa Dean?'' ''No, cosa dovrebbe dirmi?'' ''Ah quindi non ti dice niente? Lorelay dice che vi siete baciati, non proprio l'ha urlato'' ''E sarebbe un problema mio?'' ''Il fatto che tu abbia baciato Dean quand'era fidanzato è un tuo problema'' ''Si ma non è un tuo problema nel caso'' ''Lo è diventato quando è arrivata Lorelay tutta agitata dicendo quello che avete fatto'' ''Non è neanche un suo problema'' ''Bhe dato che stava con sua figlia, si'' ''Comunque a te non dovrebbe interessare'' ''A me interessa dato che Rory è come una di famiglia'' ''Ma non è di famiglia'' ''Lei e sua madre sono più presenti di quanto tu lo sia'' ''Quindi è di questo che stiamo parlando?'' ''No, del fatto che tu abbia baciato il suo fidanzato'' ''Non è più il suo fidanzato'' ''Però lo era quando vi siete baciati'' ''Si lo era, contento?'' ''Ti pare che sia contento, almeno ti rendi conto di quello che hai fatto?'' ''Ho baciato una persona che mi piaceva'' ''No hai fatto un casino, io pensavo che fossi migliorato'' ''è solo perchè sono loro, se fosse successo con qualcun altro non ti sarebbe interessato'' ''Si va bene, ma quello che hai fatto è sbagliato, sapevi che era fidanzato, ma a te non interessava, ma certo a Jess non interessa nulla, tu sei troppo fico perchè ti interessi qualcosa degli altri, non ti preoccupi dei casini che combini'' ''Io non ho più combinato casini, ma tu non potevi accorgertene, visto che stai sempre a pensare ''a quelle che sono come di famiglia'''' ''Perchè loro con me parlano'' ''E lui parla con me'' ''Tu non provi davvero a stare bene qui, perchè lo hai dovuto baciare?'' ''Perchè le persone si baciano?'' ''Sto parlando sul serio'' ''Perchè si piacciono e lui a me piace'' ''Hai creato un casino'' ''Non ho creato nessun casino'' ''Non hai nemmeno pensato a cosa sarebbe sucesso a Rory'' ''Ma perchè si parla sempre di lei'' ''Perchè lei...'' ''Si ho capito è una di famiglia. Ma io sono davvero uno di famiglia. Non dovrebbe contare di più?'' ''Tanto tu cosa ne sai di come ci si comporta in una famiglia'' ''Cosa vuoi dire?'' ''Hai capito benissimo, a te non interessa niente e nessuno, non hai nemmeno pensato a come avrebbe coinvolto me'' ''Senti visto non sei dell'umore giusto per conversare come una persona tranquilla, vado a dormire'' e così faccio.
Il giorno dopo appena mi alzo me ne vado così da non dover parlare con lui, vedo appena Dean ma devo andarmene devo andare a pensare un po', così vado al laghetto a schiarirmi le idee. Io non combino solo guai o forse si senza neanche accorgermene. No no. Lui non può capirmi. Lui non sa quello che è successo. Luke pensa subito che abbia sbagliato. Ma secondo me è solo perchè Lorelay gli ha urlato contro. E poi perchè gliel'ha urlato? Dopo un po' non so quanto dato che ero immerso nei miei pensieri arriva Dean. Mi mette un braccio sulla spalla e io mi appoggio a lui. Forse non dovrei pensarci troppo ora. Ormai quello che è fatto è fatto. Restiamo così per un po' finchè non mi rialzo. Gli do un bacio sulle labbra ''Che si fa ora?'' gli chiedo ''Non lo so dimmelo tu'' dice con voce ammiccante ''Non starai a pensare a questo ora?'' ''E perchè no?'' ''Perchè mio zio ha fatto una scenata a entrambi'' ''Dai , sai che ora sarà calmo'' ''E allora dovremmo farlo arrabbiare di nuovo?'' ''Lui non deve saperlo'' ''E dove vorresti?'' ''Non saprei'' Direi che da mio zio no'' ''E neanche a casa mia'' ''Quindi direi per ora niente''

ANGOLO AUTRICI
Ciao a tutti, speriamo vi sia piaciuto, ci abbiamo messo un po' questa volta perchè bisognava far riparare il computer, comunque se volete lasciare una recensione ci fareste piacere e grazie a chi lo legge, lo ha recensito e a chi l'ha messo nella lista tra le ricordate e le seguite

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