Colpevoli di _itsfrannie (/viewuser.php?uid=671501)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Testa ***
Capitolo 2: *** Prego ***
Capitolo 3: *** Lettere ***
Capitolo 4: *** Evoluzione dello spazio ***
Capitolo 5: *** Legami (in ferro) ***
Capitolo 6: *** Colpevoli ***
Capitolo 1 *** Testa ***
Testa E si perde lesta
in una festa d'abbraccio,
la mia testa:
poco mi basta.
Ma tutto mi serve secondo gli altri:
giudizio da un esercito di paraocchi
serrato come un catenaccio
che fissa la porta
alla chiusura eterna. |
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Capitolo 2 *** Prego ***
Prego Al mare devo tutto,
la pace e il tormento.
Al suolo devo tutto,
fierezza e stabilità.
Al corpo devo tutto,
carnalità e potenza.
All'anima.
A lei non devo niente
quasi stronza e prepotente,
indole vorace
spaccandomi in due il torace.
Sento sempre troppo tutto quanto,
dammi una pausa, te ne prego.
Espiro a bocca socchiusa il mio pianto. |
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Capitolo 3 *** Lettere ***
Lettere Messaggi archiviati
di mittenti svaniti:
eppure impressi nella mente,
sulla busta come cera bollente.
Sono persone cui la
scontata presenza
si dilegua con la mia
schiacciata sentenza,
come epistole al vento.
Volano volano via. |
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Capitolo 4 *** Evoluzione dello spazio ***
Evoluzione dello spazio Si susseguono
settantasette piastrelle:
un corridoio si apre
e contemporanee le porte.
Mille e mille altre le possibilità.
Faccio un passo per afferrarle,
ma esse si spaventano.
Mi affanno per raggiungerle,
ma esse si allontanano.
Mi incollo al pavimento,
ed esse mi pervadono. |
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Capitolo 5 *** Legami (in ferro) ***
Legami (in ferro) Credo domani inizierò
rovente e tenace
a cercare
quei resti stipati: tieni
il passo, sostenuto,
dico tormentandomi.
Munizioni scariche
di memorie elettriche:
non ne sento più le vibrazioni.
Me ne vado, perché devo,
voglio vuoto d'orgoglio
e un pieno di vigore.
Nota dell'autrice: Il titolo è a libera interpretazione, può essere letto come il sostantivo "legàmi" o verbo all'imperativo "légami".
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Capitolo 6 *** Colpevoli ***
Colpevoli Al tribunale con capi d'accusa
tu mi porti qui, con il mondo
a guardarmi male.
Colpi innocui ma una
condanna nociva: resta
la mia cenere sparsa
da un grilletto decisivo.
Non valgo la pena e
con le prove apparenti,
inconfutabili,
non risalgo
al tumulto iniziale.
E rimango come
un'inutile pistola vuota:
apparentemente letale ma
incredibilmente debole.
Nota dell'autrice: E con questa poesia concludo una raccolta molto importante per me. Mi ha fatta sperimentare e crescere, a livello umano e di scrittura. A presto
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