Colpevoli

di _itsfrannie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Testa ***
Capitolo 2: *** Prego ***
Capitolo 3: *** Lettere ***
Capitolo 4: *** Evoluzione dello spazio ***
Capitolo 5: *** Legami (in ferro) ***
Capitolo 6: *** Colpevoli ***



Capitolo 1
*** Testa ***


Testa

E si perde lesta
in una festa d'abbraccio,
la mia testa:
poco mi basta.
Ma tutto mi serve secondo gli altri:
giudizio da un esercito di paraocchi
serrato come un catenaccio
che fissa la porta
alla chiusura eterna.

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Capitolo 2
*** Prego ***


Prego

Al mare devo tutto,
la pace e il tormento.
Al suolo devo tutto,
fierezza e stabilità.
Al corpo devo tutto,
carnalità e potenza.
All'anima.

A lei non devo niente
quasi stronza e prepotente,
indole vorace
spaccandomi in due il torace.
Sento sempre troppo tutto quanto,
dammi una pausa, te ne prego.
Espiro a bocca socchiusa il mio pianto.

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Capitolo 3
*** Lettere ***


Lettere

Messaggi archiviati
di mittenti svaniti:
eppure impressi nella mente,
sulla busta come cera bollente.
Sono persone cui la
scontata presenza
si dilegua con la mia
schiacciata sentenza,
come epistole al vento.
Volano volano via.

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Capitolo 4
*** Evoluzione dello spazio ***


Evoluzione dello spazio

Si susseguono
settantasette piastrelle:
un corridoio si apre
e contemporanee le porte.

Mille e mille altre le possibilità.
Faccio un passo per afferrarle,
ma esse si spaventano.
Mi affanno per raggiungerle,
ma esse si allontanano.
Mi incollo al pavimento,
ed esse mi pervadono.

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Capitolo 5
*** Legami (in ferro) ***


Legami (in ferro)

Credo domani inizierò
rovente e tenace
a cercare
quei resti stipati: tieni
il passo, sostenuto,
dico tormentandomi.
Munizioni scariche
di memorie elettriche:
non ne sento più le vibrazioni.
Me ne vado, perché devo,
voglio vuoto d'orgoglio
e un pieno di vigore.


















Nota dell'autrice: Il titolo è a libera interpretazione, può essere letto come il sostantivo "legàmi" o verbo all'imperativo "légami".

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Capitolo 6
*** Colpevoli ***


Colpevoli

Al tribunale con capi d'accusa
tu mi porti qui, con il mondo
a guardarmi male.
Colpi innocui ma una
condanna nociva: resta
la mia cenere sparsa
da un grilletto decisivo.

Non valgo la pena e
con le prove apparenti,
inconfutabili,
non risalgo
al tumulto iniziale.

E rimango come
un'inutile pistola vuota:
apparentemente letale ma
incredibilmente debole.


















Nota dell'autrice: E con questa poesia concludo una raccolta molto importante per me. Mi ha fatta sperimentare e crescere, a livello umano e di scrittura. A presto

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