La Metamorfosi di Germy

di PistachioPills
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [I ricordi di Gioia] ***
Capitolo 2: *** [L'aspetto di Germy] ***
Capitolo 3: *** [oltre la soglia della porta, Baldo Germy trovò] ***
Capitolo 4: *** [Notte infausta] ***
Capitolo 5: *** [Riflessioni sulla terrazza] ***
Capitolo 6: *** [La metamorfosi di Germy] ***



Capitolo 1
*** [I ricordi di Gioia] ***


Sono convinta che Germy dovrebbe essere ancora oggi un esempio per tutti noi. Le sue azioni e i suoi sacrifici sono stati ormai dimenticati da molti ed è per questo che ho deciso anch'io di tener vivo il ricordo del mio caro amico Germy cingendomi a narrare le sue avventure. Molto prima della sua trasformazione, quando era ancora un bambino, Germy, prese un'importantissima decisione: sarebbe sempre stato dalla parte degli ultimi sapendo che, in questo modo, si sarebbe per sempre sentito primo. Ammiro da sempre la decisione di Germy, è la stessa decisione che presi io dopo che Germy si trasformò. Germy è da sempre il punto di riferimento nella mia vita. Anche se spesso mi ripetono che lui non è più con me, io sono consapevole del fatto che lui, in qualche modo, vivrà per sempre dentro di me...e spero che leggendo questo libro, impariate anche voi a voler bene a questo povero ragazzo, degno dell'ammirazione di chiunque. Con freddezza, Gioia...

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Capitolo 2
*** [L'aspetto di Germy] ***


Germy, dal punto di vista fisico, era un ragazzo comune, simile e non troppo diverso dagli altri giovani della sua età, con i suoi dolci quattordici anni, aveva una statura media, circa un metro e settantatre, dalla corporatura snella e frivola, i suoi arti sembravano minuti, delicati, dalle ossa fragili; i suoi occhi erano marroni, scuri, come due chicchi di caffè tondi e lisci, nei quali brillava la desiderosa speranza di mostrarsi utile e abile nella sua disinvolta spensieratezza, i suoi capelli, del medesimo colore del suo sguardo, quasi sempre in disordine, che teneva lunghi sulla fronte e ai lati, ma che teneva corti sul retro e sulle spalle. La sua pelle era molto chiara, che bruciava durante l'estate e che durante l'inverno si mimetizzava con il gelido colore della neve; sul suo volto era sempre presente un'espressione felice, un largo sorriso, segnato da deboli lentiggini che si distribuivano sulle sue candide guance e sulle sue morbide spalle, nonostante le varie insicurezze che riempivano la sua limpida coscienza, il suo aspetto non era una di quella, Germy amava il suo corpo e si sentiva a suo agio ogni volta che si guardava allo specchio di prima mattina. Viveva da solo da quando aveva dodici anni, da tutti era considerato in grado di cucinare per sé e vivere una vita autonoma ed indipendente, autosufficiente, i suoi parenti non potevano prendersi cura di lui ma proveddevano a pagare le bollette del piccolo monolocale in cui viveva e donavano mensilmente denaro con cui poteva permettersi spesa, vestiti nuovi e qualche lusso non necessario, come libri o fumetti. Il motivo per cui non aveva qualcuno con cui vivere assieme era quello della morte dei suoi genitori, uccisi durante il grande incendio della loro casa in campagna, causato dalla Famiglia Dibento, che, nonostante l'evidente colpevolezza non venne mai indagata o punita, queste due famiglie per vecchie ragioni, quasi antiche, si odiavano, un odio trasmesso da generazione in generazione, fino all'arrivo di Germy, che ripudiava l'odio e al suo posto proponeva la pace, la speranza e la possibilità di avere un calmo discorso al posto di ricorrere ad atti estremi come quelli che terminarono la vita di sua madre e suo padre.

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Capitolo 3
*** [oltre la soglia della porta, Baldo Germy trovò] ***


Germy, con spensieratezza e disinvoltura, zompettava per la casa, sulle colorate mattonelle del pavimento della sua spoglia stanza, faceva risuonare il suolo con la punta dei suoi piedi, credeva di esser leggero come una piuma, libero e sognante. Quella tanto desiderata atmosfera di tranquilla festa, terminò quando qualcuno, con tocco pesante e quasi svogliato bussò alla porta. Ritornando alla realtà e abbandonando la fioca fantasia, Germy aprì la porta senza prima domandare "chi è?" o "chi va là?". Era consapevole che in città si erano registrati vari crimini negli ultimi mesi, poveracci che bussando alle porte ingannavano gli anziani e i giovani, rubavano i vari e costosi oggetti che in casa gli ultimi possedevano, non appena la soglia della porta venne spalancata, Germy esitò, spalancando gli occhi si sentì mancare la terra ai piedi, barcollando e indietreggando il suo sangue stava ribollendo, poco a poco, stava incanalando rabbia e frustrazione, stava aspettando però prima di poter far uscire il tutto, sapeva che agire d'impulso era la cosa peggiore. Colui che aveva bussato era Baldo.

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Capitolo 4
*** [Notte infausta] ***


Quella notte Germy non riusciva ad addormentarsi... L'incontro con baldo gli aveva fatto tornare in mente ricordi oscuri del suo passato violento. Erano passati ormai 7 anni ma Germy non era ancora riuscito a dimenticare tutte quelle persone che tanto tempo fa gli avevano fatto male. Germy ogni giorno abbracciava le sue certezze...provava a darsi da fare. Si chiedeva il perché molte persone lo odiassero...non aveva mai fatto niente di male a nessuno. C'era qualcosa che cercava di dire, da quando era bambino, da quando lo deridevano, da quando scappavo da tutto e da tutti...ricordo che tante volte Germy è caduto distrutto...ma si è sempre rialzato. Lui ha gridato...tanto che neanche lo ricordo...sognava un mondo diverso... sognava di dimostrare che realizzarlo è possibile...E quando lo incontrai per strada, di notte, il giorno del mio compleanno...la mia vita cambiò... purtroppo il destino ha diviso le nostre strade...che strana la sorte... A volte mi capita di rincontrarlo per strada...perché sì, lui vive in ogni foglia...e io...gli chiedo di ridere insieme a me...so che lo farà...perché lui...ha promesso che sarebbe stato con noi per sempre. Ricordo perfettamente quella notte che ci portò via il nostro caro amico...Germy perse tutto ciò che aveva per avere ciò che voleva. Germy non ha mai avuto paura, ha sempre continuato a sorridere. Germy aveva tante domande ma poche risposte...avrebbe dato tutto per ottenerne di più...e fu proprio questo ciò che fece.

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Capitolo 5
*** [Riflessioni sulla terrazza] ***


"È colpa di Geremia" Dissi. "Ci ha feriti" Aggiunse Tonia. "È vero" -Disse Germy guardando l'orizzonte- "Non solo ha macchiato il nostro pudore ma ha anche deriso le nostre frivole personalità, quel luogo è diventato velocemente da punto di ritrovo a trappola. Le bestie hanno rinchiuso noi deboli che fragilmente cercavamo modo di poter scappare da quel piccolo luogo, che da spazioso ed arieggiato, stava diventando angusto e soffocante." Ciò che mi colpì fu la sua calma. Non provava alcun rancore nei confronti di Baldo e Paolo.

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Capitolo 6
*** [La metamorfosi di Germy] ***


Germy è triste e sfoga la sua tristezza abbandonandosi in gesti strani...impulsivi...in una danza assurda e passionale. I suoi movimenti esaltano la sua essenza facendolo muovere come un elefante sui tacchi. È la danza indiana...la danza della pioggia. Germy salta e balla da un lato all'altro. La pioggia si trasforma in un uragano. La danza è così forte da aver scatenato un forte vento che ribalta ciò che lo circonda. La danza è così forte e potente da averlo coinvolto con tutte le sue forze, non solo fisicamente ma lui in questo modo, è coinvolto anche mentalmente e psicologicamente, sentendosi parte integrante degli eventi atmosferici Germy si sta trasformando...sta diventando una foglia. Perché a lui piace quella vita. Germy chiude gli occhi e spicca un magnifico salto, che termina con una piroetta... È una foglia. Ricordati, cadrai tante volte nella vita, ma ti rialzerai sempre più forte e bello.

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