Le cronache delle Pegaso Cuordidrago: Kristall Snö

di KawaTengu_Ronin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benvenuta Kristall Snö ***
Capitolo 2: *** Una puledra e i draghi ***
Capitolo 3: *** I draghi del fuoco ***
Capitolo 4: *** Il villaggio devastato ***
Capitolo 5: *** Kristall Snö se va via ***
Capitolo 6: *** Dialogo tra draghi ***
Capitolo 7: *** L'incontro con Rokk ***
Capitolo 8: *** Il villaggio vichingo ***
Capitolo 9: *** Tre anni dopo ***
Capitolo 10: *** La pesca del Tonno balena ***
Capitolo 11: *** La vera identità di Ryt ***
Capitolo 12: *** Sotto l'albero Yggdrasill ***
Capitolo 13: *** Fenrir ***
Capitolo 14: *** Chi è il pony misterioso? ***
Capitolo 15: *** La decisione di Rokk ***
Capitolo 16: *** Gli dei dell'inverno ***
Capitolo 17: *** Chi è il vero traditore? ***
Capitolo 18: *** Addio Rokk ***
Capitolo 19: *** Helheim ***
Capitolo 20: *** Asgard ***
Capitolo 21: *** Il vecchio Asteikko ***
Capitolo 22: *** Preparazione per la sfida ***
Capitolo 23: *** Chi mangerà il frutto? ***
Capitolo 24: *** Rivelazioni ***
Capitolo 25: *** Capitolo finale ***



Capitolo 1
*** Benvenuta Kristall Snö ***


Le Cronache delle Pegaso Cuor Di Drago

 

 

Questa storia è più apprezzabile dopo aver letto la storia di Stella L’Anguana.
La lingua utilizzata è lo Svedese

Stella stava con le sue allieve nella classe a raccontare la storia che aveva scritto

-“Care mie allieve oggi vi racconterò la storia della prima Pegaso cuor di Drago di cui abbiamo notizia, sto parlando della dolce Kristall Snö, una pegaso che ha vissuto assieme ai draghi di ghiaccio, perciò ascoltate tutte”, e Stella raccontò la storia cercando di far immedesimare anche le altre piccole Anguane.

Ed è ora che la nostra storia ha inizio, e per apprezzarla dobbiamo andare indietro nel tempo.

 

Anno 742 circa (Epoca dei Vichinghi)

Kristall Snö

 

 

Välkommen Kristall Snö

(Benvenuta Kristall Snö)

 

Nelle terre del nord nell'antica Europona, precisamente tra i bianchi paesaggi della Horsvezia, si trova un grosso campo di battaglia, in questo campo ci sono diversi corpi. Tutti quei corpi appartengono a pony, minotauri, grifoni e bisonti, tutti quanti si erano riuniti per una battaglia all'ultimo scontro, ma non una battaglia normale, non uno scontro tra barbari qualunque, anzi, tutti questi guerrieri che oramai sono accasciati sulla neve erano quasi tutti barbari e gente di diverse regioni, ma per una volta si era posta una tregua, poichè la battaglia in questione non era contro creature semplici nè bestie qualunque, no, tutti questi guerrieri si erano riuniti per debellare definitivamente tutti i Mutanti che infestavano la Scandineighvia. Proprio tanto tempo fa un gruppo di vichinghi aveva trovato un alveare di mutanti tra le montagne dell'Horsvezia. Ogni guerriero o pony o altra specie che sapesse anche se non bene combattere doveva dare la sua parte per debellare la minaccia dei Mutanti nelle terre settentrionali.

In quello scenario di orrore c'e una figura che si alza, è un pegaso blu chiaro che si guarda intorno, lui stesso vede i suoi amici e compagni di battaglia stesi a terra, ma in quel campo di battaglia c'erano anche i cadaveri dei mutanti sconfitti, la battaglia non era stata inutile, quell'esercito di barbari aveva sconfitto la tribù dei Mutanti che popolavano quelle montagne, il pegaso si alza dalla neve grazie ad una lancia di legno che brandisce, lui stesso è ferito alle gambe, ma deve rialzarsi, poichè la sua compagna l'aspetta al suo villaggio.

 Senza esitare, e con le poche forze rimastegli si mise a volare in direzione della zona a ovest nella Horsvezia, in direzione del suo villaggio. Dopo un lungo volo finalmente riesce a vedere il suo adorato villaggio. Era un villaggio tra la neve fatto di case di legno, all'interno del villaggio c'era un lago ghiacciato, a vicino al villaggio c'era una foresta, ed era circondato da un piccolo muro fatto di legni e pietre . Il pegaso fu accolto da un grifone, suo vecchio amico, quando il grifone vede il pegaso lo abbracciò

 -"Finalmente, e gli altri che credevano che non ce l'avessi fatta, ma io lo sapevo"-, il pegaso era felice di essere ritornato al suo villaggio e chiese al grifone

 -"Sono contento , ma anche stanco" - il grifone notò le sue ferite

-"Ma tu sei ferito, dobbiamo curarti, vado a chiamare il nostro medico"-,

 -"Sì lo so , ma ora vorrei solo rivedere la mia dolce compagna"-. Il pegaso aveva infatti una pegaso azzurra come moglie, e vivevano vicini al limite del villaggio, ma lui voleva rivederla non solo perchè le mancava, ma anche perchè lei era da tempo in dolce attesa. Il grifone quando sentì quelle parole li parlò di una cosa importante

 -"C'è...c'è una cosa che dovresti sapere"-,

-"Di che si tratta? E' urgente?"-,

-“Molto urgente, proprio poco fa la vecchia grifone medico è andata nella vostra casa”- il pegaso si stupì,

-"Oh, perchè? Che è successo?Mia moglie sta male?"-

-"Più o meno, il fatto è che tua moglie sta per partorire"-. Il pegaso si strabuzzò i suoi occhi, proprio quando era tornato da quella battaglia viene a sapere che sua moglie stava per partorire il loro erede. Senza pensarci due volte, il pegaso corse subito nella loro casa. Entrò subito e trovò una anziana grifone che gli chiese di fare silenzio. Su di un letto di legno con paglia e una coperta c'era una pegaso azzurro chiara con la criniera blu, era tutta sudata ed ansimava, era la moglie del pegaso, lui la prese per lo zoccolo e la guardò negli occhi. 

-"Kristall Lumi, amore, hur mår du? (Come stai?)"-, la pegaso faceva fatica sia a parlare che ad aprire gli occhi, ma sentendo la voce del compagno lei si rivolse a lui, 

- "Tømmer? Sei davvero tu? Sei tornato?"-, erano ormai passati giorni da quando lui si era unito al gruppo di guerrieri e barbari, e la sua consorte pregava spesso per il suo ritorno, anche se con i dolori del parto, lei era felicissima che lui fosse lì.

-"Sì, sono qui, e abbiamo vinto, i Mutanti hanno perso la loro regina, ormai sono tutti morti, e se ci fossero sopravvissuti ormai non potrebbero sopravvivere senza il loro leader"-, Lumi era felicissima non per la vittoria contro i Mutanti, ma perchè suo marito  si trovasse lì con lei, e proprio quando lei stava per dargli un bacio, lei fece un grosso urlo di dolore.

-"Aaahhhh, che male, sta per nascere, sta per nascere"-, la pegaso era ritornata a sudare e a piangere, in più aveva la faccia tutta rossa per il dolore, l'anziana grifone intimò Tømmer di uscire e di lasciare fare a lei. Così Tømmer tornò dal suo amico grifone perchè il medico del villaggio lo avesse guarito.

Il grifone portò Tømmer alla capanna di un bisonte che era l'addetto alle cure  e alle medicine, nonchè anche l’individuo più saggio del villaggio, costui preparò una specie di crema fatta di fiori di neve e muschi, poi usò delle foglie per le ferite del pegaso.

Il grifone portò Tømmer fuori dalla capanna e gli chiese come stesse. Tømmer si sentiva ancora un pò frastornato dalla battaglia però ringraziò il suo amico

-"Tack (Grazie) Vinge, amico mio, ora vorrei solo stare vicino a Lumi, e magari mangiare qualcosa"-, Vinge capiva bene quello che Tømmer stava passando, così lo invitò nella sua casa a bere una buona birra calda.

Così Tømmer potè finalmente riposarsi, mentre il suo amico Vinge andò a prendere del pane appena fatto  e dei funghi avanzati dal loro pranzo, poi chiese alla sua moglie  di portare delle birre calde, la grifone prese quindi una brocca e versò il contenuto in due corni di animale per suo marito e per Tømmer.

Il pegaso blu sorseggiò la birra e mangiò il pane e i funghi con gusto, la coppia di grifoni era interessata alla sua storia vissuta sul campo di battaglia. Tømmer non voleva ripensare ai momenti vissuti in quel luogo, ma parlò lo stesso con i due grifoni riguardo alla battaglia. Dopo aver sorseggiato un altro pò di birra parlò chiaramente

-"E' stato orribile, tutti quei pony, e quei grifoni,  minotauri, bisonti, maggior parte di loro erano tutti vichinghi, ed erano anche in gran numero rispetto ai Mutanti"-.

Tømmer  ricordava tutto nei minimi dettagli, lui si trovava dietro a due minotauri vichinghi, il suo compito come quello di altri pegasi era volare in alto per avvistare il nemico. Tømmer non poteva scordarsi dell'attimo in cui i Mutanti uscirono da una caverna della montagna, fu proprio in quel momento che i vichinghi e i vari pony si lanciarono all'assalto contro di loro, e tra fendenti di spade e colpi d'ascia molti Mutanti vennero uccisi, ma nei tentativi d'attacco anche qualche vichingo ci rimise la pelle, poichè i Mutanti avevano forti zanne, nonchè la loro magia, ed erano aiutati dalla loro regina, che però fu uccisa da un bisonte vichingo che la colpì al collo subito dopo che le guardie attorno a lei furono debellate una dopo l'altra. Tømmer si sentiva sempre male a ripensare a quelle orribili scene, inoltre si sentiva in colpa per non aver fatto molto, dato che era armato solo di una lancia e nemmeno bene affilata, e nel tentativo di uccidere dei Mutanti lui fu ferito e svenne.

Vinge lo consolò -"Non devi preoccuparti, non eri pronto per una simile battaglia, anzi non ci saresti nemmeno dovuto andare"-,

Tømmer si sentì meglio e ringraziò nuovamente il suo amico e la moglie. Subito dopo, la grifone anziana; madre del suo amico Vinge, entrò sbattendo la porta per chiamare Tømmer. Il pegaso fu sorpreso, ma lo fu ancora di più dopo che sentì il motivo della sfuriata della vecchia grifone, era nato il puledrino.

Tømmer si alzò dal tavolo e si rivolse alla vecchia grifone

-"Sul serio? E' nato? E' nato il nostro puledrino?"-,

Tømmer era eccitatissimo dalla notizia, ma la madre non aveva ancora finito di parlare

-"Sì, è nato, o meglio è nata, non è un puledrino, ma una puledrina"-. Tømmer fu sorpreso ancora di più dalla novella, così corse subito a casa sua.

Quando entrò, trovò sua moglie Lumi adagiata sul letto, che stringeva la puledrina con degli stracci e della pelle di pecora. Mentre Tømmer si avvicinava a Lumi, sentiva il pianto della piccolina. Lumi l'abbracciava forte e la cullava per calmarla, e mentre lo faceva anche lei piangeva lacrime, ma di gioia, poi piangendo, guardò il marito 

-"Tømmer, vieni a vedere, è bellissima, la nostra piccola è la più bella puledrina che abbia mai visto"-.

Tømmer guardò da vicino sua figlia, era una piccola pegaso dal manto  azzurro chiaro proprio come la madre, e aveva la criniera color grigio chiaro, ma con varie macchie blu scuro come la sua criniera, alla vista di una tale bellezza si commosse e non gli importava più di quello che aveva passato prima, perchè ora era nata la loro puledrina, ed era davvero la più bella che avessero mai visto.

-"Posso tenerla tra gli zoccoli?"- ,

 -"Certo che puoi, guardala da più vicino"-,

Tømmer tenette stretta la sua puledrina nello zoccolo sinistro, appoggiandola con cura al suo petto, sentì un calore che solo un padre poteva provare, e per lui fu un attimo indescrivibile.

La puledrina continuava a piangere, ma lui cercò di calmarla cullandola e cantandole una ninna nanna

-"Ehi piccolina, non piangere dai, papà è qui, sono qui con te piccola mia"-,

 dopo quelle parole la puledrina aprì gli occhi , e Tømmer si commosse di nuovo

 -"Ha....ha gli occhi blu, tutti blu, come i miei"-,

fu felicissimo alla vista degli occhi di sua figlia, non solo perché era i suoi, ma anche perché poté vedere negli occhi sua figlia.

Lumi accasciò la testa su di un cuscino fatto di paglia e finalmente anche lei poté riposarsi, per lei la vista di Tømmer che cullava la puledrina era una vista bellissima

-"E' la nostra puledrina, e come tale la ameremo sempre"-,

le parole di Lumi furono qualcosa di speciale per Tømmer, e mentre cullava la piccolina chiese a sua moglie

-"Come la chiameremo? Avrà bisogno di un nome speciale"-,

Lumi avrebbe voluto dormire un pò, però ora bisognava trovare un nome per la piccola, Lumi allora si mise a pensare

-"Vediamo un pò, io mi chiamo Kristall Lumi, e sono delle terre dell'est, lei invece è nata qui in Horsvezia, perciò credo che la chiameremo Kristall Snö, che ne dici?"-

 Tømmer annuì e con ancora le lacrime guardò la sua figlia negli occhi

-"Allora Välkommen Kristall Snö (Benvenuta Kristall Snö)"-.

Nel villaggio arrivò finalmente un'atmosfera di pace, erano passati tre giorni dal ritorno di Tømmer, e gli altri pony e grifoni del villaggio continuarono la loro vita quotidiana come prima, Tømmer e Vinge si diressero verso la foresta vicina per cercare cibo.

  Tømmer però avrebbe preferito rimanere nel villaggio assieme a sua moglie Lumi.

-"Perchè non siamo rimasti nel villaggio? Potevamo pescare nel laghetto"-

-"Lo so perchè dici così, preferisci stare a casa tua piuttosto che cercare cibo, vero?"-

-"Non ti offendere, è che mi sento ancora stanco da quella esperienza e poi...."-

-"....E poi vorresti passare più tempo con la tua piccolina, vero?",

Vinge ci aveva azzeccato, infatti Tømmer voleva più che altro stare vicino alla piccola Kristall Snö, però dato che il cibo cominciava a scarseggiare, bisognava andare a cercarlo fuori dal villaggio, mentre alcuni pony e grifoni si occupavano della pesca e delle mucche, altri villici invece cercarono il cibo altrove.

 Tømmer e Vinge ispezionarono bene la foresta lì vicino per cercare più provviste possibili, e difatti trovarono bacche, foglie, ghiande e vari funghi. Con i sacchi belli pieni fecero ritorno al villaggio, Vinge però notò qualcosa di insolito da lontano, vide un drago nel villaggio.

-"C'è un drago, c'è un drago, siamo attaccati, dobbiamo cacciarlo, ed è proprio vicino a casa tua"-

-"Oroa dig inte (Non ti preoccupare), quella è solo Regn, l'amica di mia moglie"-.

Il villaggio in questione aveva una particolarità, era conosciuto come il villaggio dove viveva Kristall Lumi, la pegaso che aveva degli amici draghi. Si narrava che quando Lumi era più giovane, avesse salvato la vita ad una giovane draghessa, e che quella draghessa le fosse stata così riconoscente che sia diventata sua amica, la draghessa in questione era proprio la stessa che stava nel villaggio.

La draghessa che si chiamava Regn non era vista di buon occhio dal suo branco di draghi del ghiaccio, ma a Regn non importava, sia lei che la pegaso speravano spesso che pony e draghi andassero d'accordo.

Regn era una draghessa di ghiaccio di dimensioni medie, color azzurro chiaro, aveva le corna all'indietro e le sue squame e le sue ali brillavano quando il sole le illuminava, Regn era venuta nel villaggio perchè aveva era tornata da poco da un viaggio migratorio del suo branco dalla Istallanda, ed era al corrente della gravidanza della sua amica pegaso. E finalmente potè vedere la piccola nata. Lumi uscì dalla sua casa per far vedere meglio la sua puledrina alla cara draghessa.

la draghessa guardò quella piccola puledrina che dormiva tra gli zoccoli di Lumi e si commosse.

Lumi era felice di poter tornare a parlare con la sua cara amica e ancora più felice nel farle vedere la sua piccolina

-"Hon är vacker (E' bellissima), l'abbiamo chiamata Kristall Snö"-

-"Kristall Snö? E' davvero un bel nome, e ti assomiglia tantissimo"-

-"Ha un pò di me e un pò di Tømmer "-.

 In quel momento la piccola Kristall Snö aprì gli occhi, e quando vide la draghessa Regn si spaventò e si mise a piangere, Regn si spostò all'indietro, Lumi invece cullò la piccola per calmarla.

-"Sshhh, non piangere piccolina, non devi aver paura, lei è la tua zietta Regn, è una draghessa di ghiaccio, non ti farà del male, è una draghessa dolce"-

-"Mi dispiace, l'ho spaventata"-

-"Tranquilla Regn, adesso la calmo, così te la faccio tenere in braccio"-

-"In braccio? Vuoi davvero che la tenga in braccio?"-

-"Anch'io spero che Kristall Snö come me possa sognare un mondo dove pony e draghi possano andare in giro insieme senza paura e senza disaccordo"-

-"Una volta ti avrei riso in faccia per una cosa del genere"-

-"Intendi, se io non ti avessi guarita?"-

-"Ricordo come se fosse di recente, ero una draghessa giovane, e quei Mutanti mi attaccarono, poi arrivasti tu e tuo padre che li cacciaste, e poi tu mi hai portata nel villaggio per medicarmi"-

-"Quando ti svegliasti eri confusa, però non mi attaccasti"-

-"Quel giorno tu mi cambiasti la vita,  spero sempre che anche gli altri draghi del ghiaccio possano imparare da noi"-

-"Dimmi un pò, tu e Flod non avete ancora pensato di avere dei draghetti?"-

Regn era un pò arrossita dalla domanda di Lumi, però aveva anche lei una piccola sorpresa in serbo.

-"A dire la verità, sono ritornata qui in Horsvezia anche perchè dovevo deporre delle uova"-.

Lumi smise di cullare la piccola Snö quando sentì quella frase

-"Vuol dire che....tu e Flod avrete dei draghetti?"-,

 Lumi fu felice più che mai di fare quella domanda, e Regn era altrettanto felice di rispondere

-"Sì,e avere degli eredi ha permesso a Flod di diventare il nuovo capobranco"-

-"Il nuovo capobranco? Ma questo fa di te la femmina più importante del branco, sei quasi una regina"-

-"A proposito di questo, mi chiedevo se fosse possibile che tu potessi badare alle mie uova"-

-"Vuoi che...vuoi che le faccia schiudere io? E se fossi io la prima che i cuccioli vedano?"

-"Di questo non devi preoccuparti, verrò ogni giorno a controllare, e se la loro schiusa sarà vicina allora rimarrò nel villaggio"-

-"Allora si può fare"-.

 Regn aveva chiesto quel favore a Lumi non solo per necessità, ma anche per trovare una scusa per andare a trovare la sua amica, e Lumi era contenta di aiutare la sua cara amica drago, ma prima di salutarsi, Lumi le diede in braccio la piccola Kristall Snö. Regn cercò di cullarla senza farla cadere, stavolta Snö non piangeva, anzi si addormentò. Regn era di nuovo commossa, Lumi invece pensò che quello doveva essere un segno benevolo, che magari anche Kristall Snö avrebbe apprezzato i draghi. Nel villaggio era solo Tømmer ad approvare la visita dei draghi, mentre gli altri abitanti erano sempre terrorizzati, anche se a loro faceva comodo la presenza di un drago, perchè quel villaggio non era mai stato attaccato.

Regn ridiede Kristall Snö a Lumi; e poi la salutò promettendole di ritornare il giorno dopo. Regn volò verso delle montagne alte e innevate, entrò in una caverna dove vivevano vari draghi di ghiaccio, ad attenderla ce n'era uno di dimensioni medie di dolore blu scuro, era suo marito Flod. Costui le andò vicina e la riprese.

-"Sei andata al villaggio, vero? Ti avevo detto di non vedere più quella puledra"-

-"Quale sarebbe il problema? Non hai mai reagito così, o meglio sono anni che non ti importava di quello che facevo"-

-"Ma adesso io sono il capobranco e vorrei che la smettessi di vederti con quella puledra"-

-"Quella puledra mi ha salvato la vita, quante volte te lo devo ripetere?"

-"Eri una draghessa fragile e debole, ora non lo sei più , perciò ora dovresti smetterla con questo debito d'onore"-

-"A te importa solo di quello che i draghi pensino di te, ma ascolta questa, Lumi ha accettato di prendersi cura delle nostre uova"-

Flod si adirò per quella frase-"Tu...vorresti affidare le nostre uova a quella puledra? Sei forse impazzita?"-

-"Lei mi ha salvato la vita, e poi è diventata madre anch'essa, inoltre non c'è nessun drago a cui le affiderei oltre a me,o meglio nessun pony"-

-Lo sai che se succede qualcosa alle nostre uova io ti terrò responsabile?"-

Regn non donò a Flod di nessuna risposta, anzi se ne andò in un angolo della caverna a osservare le sue uova, e si mise a pensare.

Bisogna sapere una cosa, a differenza di Equestria, in Europona esistono draghi di diversi elementi naturali, i draghi del ghiaccio abitavano le zone montuose dove c'era abbondanza di ghiaccio e neve; che era il loro clima ideale. Non si sa perchè, ma questa razza assieme ad altre non abbandonava mai l'Europona, inoltre l'abbondanza di ghiaccio non era utile solo  per il loro habitat, ma anche per la loro dieta, perchè i draghi di ghiaccio mangiavano carne, ma in mancanza di selvaggina ripiegavano anche con la pesca di salmoni ed altri pesci di fiume, altrimenti si nutrivano delle rocce di montagna e del ghiaccio che abbondava nelle caverne. La mattina dopo, Regn si mise a leccare le sue uova per pulirle un po', poi se le caricò tra gli artigli e partì per il villaggio di Lumi per portargliele. Regn era sempre felice di rivedere la pegaso che le aveva salvato la vita, ma soprattutto perché era una sua amica. Regn dopo mezz’ora di volo arrivò al villaggio, Lumi uscì dalla sua capanna per riceverla.

 -“Ciao Regn, è sempre bello rivederti”-

-“Ti ho portato tutte le mie uova, sono in tutto sei, vedi di tenerle al caldo”-

-“Farò ben attenzione a loro, come se fossero figli miei, e poi così tu rimarrai qui nel villaggio con me”-

-“Non le prime volte, infatti la schiusa è ancora ben lontana, però se vorrai ti verrò a trovare, anche perché vorrei rivedere la piccola Kristall Snö”-

-“Adesso sta dormendo, ma quando si sveglierà te la farò vedere di nuovo”-

-Ha degli occhi bellissimi, la adoro, spero che possa crescere bella come la sua mamma”-

-“Che belle parole che dici, ed io spero che i tuoi draghetti possano assomigliarti”-

-“Flod spera che siano più maschi che femmine, vuole assolutamente assicurarsi la discendenza di un futuro capobranco”-

-“Ma non è meglio se a comandare i draghi di ghiaccio fosse una femmina?”-

-“Credimi, il circolo dei draghi anziani è molto chiaro, deve essere per forza un maschio a governare”-

-“Comunque sia farò in modo che non possa succedere niente alle tue uova, parola mia”-

-“Della tua parola mi fido ciecamente, ora devo tornare alla mia grotta, ci vediamo domani”-, così Regn se ne volò via al suo rifugio, mentre Lumi portò in casa sua vicino ad un fuoco acceso le uova di drago, rimase lì ferma a fissarle e poi il suo sguardo finì sulla piccola Kristall Snö che stava dormendo, mai visione era più bella per lei, era diventata mamma e stava per diventare zia di ben sei draghetti.

 

Continua…

 

 

My little pony By Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 2
*** Una puledra e i draghi ***


Ett sto och den drakarna
Una puledra e i draghi
Era una bella giornata, la neve era fresca e non vi erano nuvole in cielo, i pochi pegasi nel villaggio non avevano programmi di pioggia o neve per quella giornata, Lumi mise zoccolo fuori dalla capanna, e vide i vari pony e grifoni che stavano uscendo dal villaggio per andare a fare legna, i grifoni naturalmente andavano a caccia essendo carnivori, Tømmer invece era fuori dalla capanna che andava al lago ghiacciato del villaggio per andare a pescare. La pegaso si limitò a chiudere la porta per tornare ad occuparsi della piccola Snö che stava dormendo beata, e da un lato della capanna lei osservava le sei uova che Regn le aveva affidato e ne accarezzò una, poi si diresse verso la cucina dove stava cuocendo il pane.
-“Mmm che buon odorino, credo che andrò a prendere delle piante dall’altra stanza, forse una buona zuppa di muschi e licheni potrebbe andare bene con il pane”-, Lumi andò in un’altra stanza per prendere delle erbe e dei licheni che erano conservati in alcune ceste.
-“Io spero tanto che la piccola Kristall Snö possa apprezzare i draghi come ho fatto io, che lei possa avere una bella vita in questo villaggio lontano dalle lotte e dalla violenza, che possano i draghi proteggerla”-. Lumi era spesso intenta in casa a preparare da mangiare, ma quando era la bella stagione raccoglieva spesso piante da mangiare e altre cose che si sarebbe conservata per l’inverno, ma lei non odiava questa stagione, era infatti felice di vedere le montagne e le pianure piene di neve, ma non le dispiaceva starsene in casa al calduccio di un buon focolare soprattutto accompagnato da una buona pagnotta con dell’ottimo formaggio salato. Dopo un po' di tempo Lumi sentì bussare alla sua porta, era Regn che voleva parlare con lei.
-“Regn, che bello poterti vedere”-
-“Esagerata, non ci vediamo solo da due giorni”-
-“Per me è sempre un dramma non poterti vedere, sei la mia migliore amica e mi riempie sempre di gioia il cuore il vederti”-
-“La cosa rende felice anche me, come stanno le uova?”-
-“Le tengo in un lato della casa al calduccio, se le mettessi vicino al fuoco finirebbero per schiudersi, forse dovresti rimanere qui al villaggio”-
-“Lo sai che se volessi potrei, ma purtroppo devo stare vicino a Flod, e poi alla gente del tuo villaggio non fa piacere che io rimanga qui”-
-“Mi dispiace, forse dovresti occuparti tu delle tue uova”-
-“No, ho scelto te per occupartene, perché sei l’unica pony di cui ho fiducia”-
-“Io spero di non deluderti, sto facendo il mio dovere, e la cosa non è né facile né difficile, dato che devo occuparmi anche di Kristall Snö”-
-“Come sta la piccolina?”-
-“Dorme spesso, e quando è sveglia i suoi bellissimi occhi sono una gioia vederli”-
-“Mi auguro che anche lei diventi come te, una pony che adora i draghi”-
-“Lo spero anche io, spero di poterle stare sempre vicina, ed di difenderla, come spero che i draghi possano sempre starle vicino e proteggerla”-
-“Flod non lo permetterebbe, ma a me non importa quello che dice qualunque cosa dovesse accadere io ti prometto che mi occuperò di lei e di te”-
-“Ne sono felice, ti va una zuppa di licheni?”-
-“Per me va bene”-, Lumi prese una ciotola, ci mise dentro la zuppa e la diede a Regn, che la bevette in un fiato sebbene scottasse,
-“Ah, squisita, davvero buona”-
-“Rimarrai ancora un po' qui?”-
-“Giusto un altro po' per fare un volo intorno al villaggio, poi credo che ritornerò alle mie grotte”-
-“Questo significa che fino a domani non ti vedrò?”-
-“Non essere triste, in fondo ci vediamo lo stesso, no?”- .
Regn salutò Lumi e poi fece dei voli intorno al villaggio, per poi andarsene verso est in direzione delle sue grotte, Lumi la salutò sebbene la draghessa non potesse vederla, poi chiuse la finestra di legno e si mise a trangugiare un po' di zuppa e cullò la piccola Snö, poi ogni tanto dava un’occhiata alle uova di Regn per vedere se c’era movimento.
Un’altra giornata passò e Lumi pensò di andare verso il laghetto del villaggio mentre gli altri pony e grifoni erano fuori per cercare cibo. Si portò con sé una lancia di legno e quando arrivò al laghetto usò la lancia per penetrare il ghiaccio, fece un piccolo buco, poi con giusta precisione cercò di colpire con la lancia i pesci sotto il ghiaccio, non era per niente facile dato che i pesci erano veloci, ma dopo tanti tentativi, Lumi riuscì a prendere un pesce, e lo appoggiò sulla neve per prenderne un altro.
Ad un certo punto però sentì un forte grugnito venire al di là del grosso steccato che attraversava il villaggio, Lumi non ci fece caso e continuò a pescare, ma dopo sentì di nuovo quel verso accompagnato da un altro simile, incuriosita si alzò dalla neve e andò ad osservare cosa ci fosse oltre lo steccato.
Si avvicinò piano piano e vide qualcosa in mezzo alla neve, qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere, erano dei Mutanti del ghiaccio, erano di colore blu e bianco e si mimetizzavano nella neve, erano gli stessi Mutanti che Tømmer e gli altri guerrieri avevano sconfitto, per Lumi era strano che ci fossero altri Mutanti dato che la regina madre era stata abbattuta, l’unica cosa che lei fece era indietreggiare, ma i Mutanti si stavano avvicinando, allora Lumi corse subito alla sua capanna di legno per scappare, senza guardarsi dietro.
Il suono che sentiva mentre correva era agghiacciante, sentiva i brontolii e i ruggiti che i Mutanti stavano facendo, la sfortuna volle che durante la sua corsa, Lumi aveva lasciato cadere la sua lancia, nella fuga cercò di avvisare le poche puledre e grifonesse rimaste.
-”Hjälp Hjälp! (Aiuto Aiuto) ci sono i Mutanti, scappate, scappate”-, le puledre e le grifonesse aprirono le loro porte e videro Lumi scappare dai Mutanti.
Dopo alcuni secondi Lumi chiuse la porta e la sprangò con un asse di legno, la povera pegaso ansimava per la corsa, ma sapeva che lì dentro sarebbe stata al sicuro, intanto la piccola Snö stava piangendo, così Lumi corse a farla stare calma.
-“Sshhh, ssshhh, non piangere piccolina, non preoccupare, papà verrà presto a salvarci”-. Nel frattempo al di fuori della capanna i cinque Mutanti aspettavano che Lumi uscisse, sembravano dei cani randagi che aspettavano la preda al varco, alcuni si erano anche messi a battere con gli zoccoli sul tetto. Le puledre e le grifonesse non sapevano che fare, non avevano armi con loro, però la loro amica era in pericolo e non potevano starsene lì ferme.
Ecco che in un attimo però due Mutanti calciarono la porta e la buttarono giù, Lumi non sapeva cosa fare i due Mutanti stava davanti a lei a pochi passi, e ringhiavano, lei prese Kristall Snö in braccio per proteggerla, ma qualcos’altro attirò l’attenzione dei due Mutanti, erano le uova di drago, ed entrambi si avvicinarono ad esse.
-Oh no- disse Lumi, lei non poteva permettere che quelle bestie fameliche si mangiassero le uova, ma nel frattempo gli altri Mutanti riuscirono a fare un buco dal tetto, Lumi non poté fare altro che fare in fretta, strinse forte Kristall Snö e mise subito le sei uova in una borsa e scappò via prendendo a spallate i Mutanti che stavano davanti alla porta, ma prima di fuggire chiuse la porta per ostacolare i Mutanti.
Dopodiché corse veloce fuori dal villaggio, sperando che i Mutanti non la seguissero, purtroppo nessuno la aiutò erano tutte terrorizzate dai Mutanti.
Questi ultimi riuscirono ad uscire dalla capanna e cercarono di inseguire la puledra con l’odore, purtroppo i Mutanti del ghiaccio riescono a sentire l’odore di una preda anche in mezzo ad una tempesta di neve, e quindi capirono subito dove era andata la puledra e corsero fuori dal villaggio.
Ma proprio quando i Mutanti uscirono fuori dal villaggio, c’erano i pony e i grifoni che li videro, compresi Tømmer e il suo amico Vinge, il quale vide per primo quel branco
 -“Hej! Vad händer?”(Ehi! Che succede?)-
- “Jag vet inte”(Non so), sembra che ci siano dei Mutanti che scappano dal nostro villaggio-
-“Sarà meglio andare a vedere, qualcuno potrebbe essere stato attaccato”-.
Tømmer e Vinge corsero assieme agli altri pony e grifoni per vedere cosa stesse accadendo, entrarono subito nel villaggio e alcune puledre e grifonesse si misero davanti a loro,
-“Quei Mutanti…quelle orribili bestie, hanno attaccato Lumi, lei aveva con sè la piccola Snö e le uova di drago e poi quelle orribili bestiacce si sono messe ad inseguirla”-, Tømmer era spaventato ma anche un po' arrabbiato
-“E non avete fatto niente per salvarla? Vi siete semplicemente messe a guardarla?”-
-“Ci dispiace, non sapevamo cosa fare, avevamo paura”-
-“Siete tutte delle idiote, Lumi è in pericolo per colpa vostra”-, ma Vinge fermò il pony dalla sua ira,
-“Andiamo Tømmer, possiamo ancora inseguire quei Mutanti, possiamo salvare subito tua moglie se cominciamo a correre”-
-“Giusto, andiamo”-, Tømmer e Vinge e gli altri pony e grifoni si misero subito a correre per inseguire i Mutanti, e cercarono di correre più in fretta che potevano nonostante la neve, per fortuna che Tømmer e Vinge potevano volare.
Volarono per circa dieci minuti e trovarono una brutta scena, i Mutanti erano ammassati sopra qualcosa nella neve, e lì intorno c’erano tracce di uova distrutte.
Non ci volle molto per realizzare che I Mutanti stavano attaccando Lumi, così Tømmer e Vinge con le loro lance attaccarono quelle bestie.     
Sia Tømmer che Vinge usarono molta forza contro di loro, ma i Mutanti erano molto coriacei, e ritornavano all’attacco, ma Tømmer non avrebbe permesso che Lumi fosse in pericolo, così con la lancia perforò l’esoscheletro robusto di uno dei Mutanti uccidendolo all’istante, Vinge d’altro canto oltre alla sua lancia aveva anche i suoi artigli come ogni grifone che si rispetti e non aveva difficoltà ad attaccare i Mutanti, per fortuna non erano molti e così dopo qualche colpo di lancia i Mutanti erano tutti morti sulla neve.
Vinge era eccitato per quella piccola battaglia
-“Wow, è stato fantastico, da quanto non mi capitava di uccidere qualche Mutante, e adesso abbiamo vinto e…..”-, Vinge dovette smettere di festeggiare perché Tømmer era in preda allo sconforto, Lumi infatti era piena di morsi e graffi e perdeva molto sangue, la prese e la alzò nei suoi zoccoli, si accorse che lei si era messa sopra la piccola Kristall Snö e l’ultimo uovo di drago che era sopravvissuto, Lumi durante la lotta aveva fatto da scudo col suo corpo per proteggerli entrambi.
Tømmer strinse Lumi molto forte poi si rivolse a Vinge,
-“Tu prendi l’uovo e Kristall Snö, io devo portare subito Lumi dalla vecchia grifonessa per curarla”-
-Subito-, e Vinge fece come gli fu detto, Tømmer portò subito Lumi nella capanna della vecchia grifonessa perché potesse guarirla, la vecchia non era affatto contenta delle ferite che lei aveva, ma fece come Tømmer gli chiese e così la portò dentro per fare il possibile per aiutare la povera pony.
Vinge intanto aveva portato la piccola Kristall Snö nella sua culla di legno, la puledrina non la smetteva di piangere, anche durante il combattimento la si sentiva, poi Vinge mise l’uovo di drago sopra della paglia, cercò di calmare la puledrina, ma era inutile, evidentemente la piccola Snö voleva la madre, Tømmer entrò in quel momento per vedere come stava la piccolina.
Si avvicinò a lei e la prese tra gli zoccoli, e la cullò un po' per calmarla, anche se la piccina voleva la madre, lui riuscì a farla smettere di piangere.
-“Non piangere piccola Snö, la mamma è solo ferita, stai calma, tornerà tutto a posto, se solo non fossi andato in cerca di cibo, non avrei dovuto lasciarla da sola”-, Vinge cercò di rincuorare Tømmer,
-“Non te la prendere, è colpa mia e degli altri, non dovevamo chiederti di venire, avremmo dovuto lasciarti qui assieme a tua moglie e poi portarti qualcosa da mangiare”-
-“No la colpa è mia, sono io che non dovevo lasciarla da sola, è stata una mia decisione, spero che stia bene, non potrei sopportare di perdere Lumi”-
-“Ora non abbatterti, vedrai, se la caverà”-
-“Se le succedesse qualcosa, non potrei mai perdonarmelo”-
-“Non dire queste cose, e davanti a tua figlia”-
-“Scusa, scusa, è vero, devo pensare positivo, se penso anche che quelle bestiacce hanno anche distrutto le uova di Regn, ora chi glielo dirà? Chissà i draghi cosa sarebbero in grado di fare”-
-“E’ vero, Regn potrebbe capire, ma Flod non credo che sarebbe comprensibile”-
-“Lumi è l’unica che può parlare senza paura con i draghi, io invece non oso avvicinarmi a loro, qui stiamo parlando dei draghi del ghiaccio, sono creature molto fiere quelle”-
-“Non voglio pensare a cosa ci farebbero quando sapranno delle uova rotte”-
-“Ma la colpa non è nostra, sono stati i Mutanti, anche i draghi del ghiaccio odiano quelle maledette creature”-
-“Ma le uova erano sotto la responsabilità di Lumi, avevo promesso anche io di dare uno zoccolo”-
-“Ne verremo tutti fuori, in fondo è anche colpa del resto del villaggio”-
-“E’ vero, non hanno fatto niente quando Lumi era in pericolo, tutte a tremare di paura, l’hanno condannata”-
-“Ora basta, è successo, possiamo solo pregare gli dei del nord, sperando che si sistemi tutto, Lumi ce la deve fare”-.
 Passò il tempo e il cielo cominciava a farsi scuro per via delle nuvole che si stavano radunando, oramai si era fatta anche ora di cena, ma né Tømmer né Vinge avevano fame, però la piccola Kristall Snö stava piangendo, lei di fame ne aveva, così Tømmer versò del latte in una ciotola e lo diede alla puledrina che lo bevette dalla punta della ciotola. Dopo averla sfamata la cullò per farle fare il ruttino e per farla dormire di nuovo.
Il tempo passò e Tømmer era sempre preoccupato per Lumi, così decise di andare nella capanna della vecchia grifonessa per sapere nuove notizie.
Bussò e la grifonessa aprì,
-“Come sta Lumi? Si rimetterà?”-
-“Vieni dentro”-,
Tømmer fece come disse la vecchia, e quando entrò vide Lumi su di un letto di paglia, con diverse fasciature, sulla faccia, sul petto, sugli zoccoli e sulle ali.
Tømmer voleva avvicinarsi per toccarla, ma la vecchia grifone lo fermò.
-“Non la toccare, è ancora molto ferita”-
-“Ma come sta? Ti prego, dimmi come sta”-
-“Senti, non voglio mentirti, purtroppo ha ricevuto molti morsi da quelle bestie, gli hanno succhiato molto sangue e sembra che gli abbiano iniettato un bel po' di veleno”-
-“Ma….come sta? Ti prego dimmi che sta bene”-
-“Ora sta bene, io ho fatto il possibile, ho cercato di salvarla, ma credo proprio che non supererà la notte, io ci ho provato, mi dispiace”-.
Tømmer non poteva credere a quelle parole, avrebbe tanto voluto che fosse una bugia, ma la grifonessa ripetette che non lo era, il pegaso impazzì subito voleva stare vicino a sua moglie, ma la vecchia lo fermò.
-“LUMI, LUMI, NEJ, NEJ (NO, NO), non è possibile, non può morire, io e lei dobbiamo stare insieme, abbiamo anche una puledrina, non può lasciarci, che ne sarà di noi? Che cosa dirò a Regn? Che cosa faremo con i draghi quando vorranno le loro uova?”-
-“Stai calmo Tømmer, non è certo sbraitando così che lei potrà guarire”-
-“Ora parli così, ma quando lei è stata attaccata cosa avete fatto? Niente, siete tutte rimaste a morire di paura, NON AVETE FATTO NIENTE, l’avete lasciata morire, ED IO CHE L’HO PURE LASCIATA SOLA PER CERCARE CIBO”-.
Tømmer corse fuori e diede pugni nella neve dalla rabbia, si stava trattenendo le lacrime, ma ora cominciò a piangere dal dolore,
-“E’ soprattutto colpa mia, COLPA MIA, io l’ho abbandonata, sono stato io a condannarla, IO, IO, SONO LO STUPIDO CHE L’HA CONDANNATA”-,
Vinge vide come il suo amico si stesse sfogando e pensò di non fare niente per far sì che lui buttasse fuori la sua rabbia,
 Tømmer continuò a picchiare con gli zoccoli la neve fino a quando la grifonessa lo chiamò per rientrare.
-“Cosa c’è?”-
-“Tua moglie ti vuole parlare”-
-“Cosa? Lumi vuole parlarmi?”-.
Tømmer si avvicinò a Lumi, ma la pegaso era molto debole e tossiva, quindi riuscì a parlargli solo a bassa voce.
-“Lumi? Cosa c’è? Non dovresti parlare, devi riposarti”-
-“Coff, coff, lo so……che……non ce la farò, non devi mentirmi”-
-“Nej, nej, devi riposare, io sono sicuro che ce la farai, devi solo riposare”-
-“No invece, questa è la mia fine…..non ce la farò”-
-“Non dire così, vedrai starai meglio, e staremo insieme con la nostra piccola Snö”-,
Lumi prese lo zoccolo di Tømmer e lo guardò con l’occhio destro che non era bendato,
-“Ascoltami bene Tømmer, ti prego ascoltami”-
-“Va bene, ti ascolto”-
-“Non mi resta molto tempo, quando sono stata attaccata ho cercato di volare più veloce che potevo, ma quei Mutanti mi hanno raggiunto e mi hanno morsicata e non ho potuto fare niente, l’unica cosa che ho potuto fare è fare da scudo a alla piccola e all’ultimo uovo che i Mutanti non hanno distrutto, quello che ti voglio dire, è che la colpa non è di nessuno, è successo, non ci puoi fare niente, il mio rimpianto è che non ho mantenuto il mio impegno con Regn, l’ho delusa, i Mutanti hanno rotto tutte le sue uova, ma una è rimasta, spero solo che mi perdoni”-
-“Non è stata colpa tua Lumi, sono stati i Mutanti, hai fatto il possibile”-
-“Ora quello che ti chiedo è questo, devi restituire l’uovo a Regn, e spiegarle la verità, e che mi dispiace con poterle parlare qui in questo momento, e non dimenticare la cosa più importante, la nostra piccola Snö, voglio che tu ti prenda cura di lei che non le faccia mai mancare niente, deve crescere come una bella pegaso che non deve fermarsi alle prime difficoltà, e farai in modo che lei non abbia mai paura dei draghi, che sono delle creature fantastiche, voglio che lei sia amica dei draghi come lo ero io, capito?”-
Davanti alla sua compagna morente Tømmer non potè certo dire di no, quindi promise che avrebbe fatto tutte queste cose,
-“So che posso fidarmi di te, sono sicura che la nostra piccola sarà una puledra in gamba”-, detto questo Lumi si mise lo zoccolo sul petto e si mise a dormire, il suo respiro era lieve, Tømmer pensò di lasciarla dormire, e se ne tornò dalla sua puledrina.   
Vinge neanche chiese cosa avesse detto la vecchia grifonessa, perché gli bastava aver visto la reazione di Tømmer per sapere la verità.
Tømmer si mise seduto su di una sedia e si mise a pensare, come avrebbe potuto lui badare da solo alla piccola Kristall Snö? Però la piccola era spiccicata alla madre oltre ad avere gli occhi blu del padre, però lui pensava anche che non poteva dire di no a sua moglie, e che doveva fare il possibile per occuparsi della piccola, doveva parlare con Regn, per fare in modo anche che Kristall Snö avesse a che fare con i draghi, proprio come sua madre, e forse sua madre sarebbe vissuta attraverso la puledrina.
Ormai arrivata la notte Lumi esalò l’ultimo respiro, così il villaggio organizzò un funerale, trasportarono la pegaso morta su di una branda di legno traportata da quattro pony, tutto il villaggio era presente, c’erano pony e grifoni, maschi e femmine che brandivano torce di fuoco. 
Portarono Lumi vicino ad una stele di pietra dove c’era una buca per mettercela dentro, la pegaso era anche avvolta in una coperta, fu Vinge a mettercela dentro, prese il corpo e lo piazzò nella buca, sulla stele c’era scritto “Kristall Lumi, una pegaso speciale per i pony e per i draghi”.
Tømmer teneva in braccio la piccola Snö, la piccola non sapeva cosa stesse succedendo, ed era meglio così,        
Tømmer la tenette stretta e poi salutò la moglie che ormai li lasciava soli
-“Adjö Lumi (Addio Lumi), non amerò nessun’altra puledra oltre te, ti prometto che farò il possibile per far crescere bene la nostra Snö, te lo giuro”-,
Detto questo, fu riempita la buca e tutti si misero a pregare per la perdita della cara pegaso.
Tømmer sapeva che la sua vita non sarebbe stata come prima, ma doveva farsi forza proprio per la sua puledrina, non poteva demoralizzarsi, né sentirsi debole, né mostrarsi negativo, doveva essere forte perché l’aveva promesso a Lumi ed anche a sé stesso, ora aveva solo Kristall Snö, e per lui era già molto, dato che era l’eredità che sua moglie aveva lasciato, per fortuna tutti nel villaggio promisero a Tømmer di aiutarlo con la piccola, dato che erano colpevoli di non aver aiutato Lumi.
Tømmer faticò a dormire quella notte, ma la mattina fu svegliato da un colpo alla porta, pensò potessero essere altri Mutanti però quando aprì la porta fu sorpreso, era la draghessa Regn, la quale era venuta a trovare proprio Lumi.
Tømmer uscì di casa e chiuse la porta, poi portò Regn davanti alla tomba di Lumi, all’inizio lei non capì, ma poi il pegaso gli spiegò per filo e per segno cosa fosse successo l’altro giorno, senza lasciare dettagli.
Regn si mise a piangere molto forte, si mise gli artigli sugli occhi, ed urlò, non poteva credere di aver perso la sua migliore amica, era più disperata per la perdita di Lumi che per quella delle uova.
-“E’ colpa mia, è tutta colpa mia, non posso credere che per un giorno che non sono venuta è successo questo pandemonio, ed ora….ora lei non c’è più”-,
-“Non è colpa tua, è colpa mia che l’ho lasciata da sola”-
-“No, anche io l’ho lasciata da sola, sarei dovuta rimanere qui al villaggio, e non starmene con quegli stupidi draghi buzzurri”-
-“Tu sei la moglie del capo, è naturale che debba stare con lui”-
-“Ma non dovevo permetter che il mio dovere mi tenesse lontana da Lumi, e adesso…..adesso lei è morta, e tutto perché io non ero con lei”-
-“Lo so come ti senti, prima di morire Lumi mi chiesto delle cose”-
-“E cosa?”-
-“Mi ha detto di restituirti l’unico uovo che è riuscita a salvare dall’attacco dei Mutanti, ed anche di prendermi cura di Kristall Snö, farla crescere sana e forte, e che potesse essere amica dei draghi, come lo era lei, ed io non so se ci riuscirò a fare tutte queste cose, però, proprio per Lumi io devo farlo”-
-“Qual è il problema? Ti aiuterò io”-
-“No, non potrei mai chiederti una cosa del genere”-
-“Lei ha fatto il possibile per salvare le mie uova, ma non era abbastanza forte da contrastare un gruppo di Mutanti, quando si schiuderà l’uovo voglio portarlo qui al villaggio per far conoscere il mio cucciolo alla piccola Snö, così avrà un legame con il mio unico erede”-
-“Flod non apprezzerà, uno orgoglioso come lui non accetterà mai”-
-“Bah, che Odino lo perdoni, non permetterò che lui si intrometta più, proprio perché sono dovuta rimanere con lui che ho perso la mia migliore amica, non permetterò che lui mi impedisca di vedere l’unica cosa che Lumi ha lasciato in terra, può brontolare quanto vuole, ma io sono pur sempre sua moglie, e sono più potente di lui in fatto di autorità, ed io insegnerò alla piccola Snö ad avere fiducia nei draghi, ad essere sua amica, anzi spero che possa crescere con il mio cucciolo, maschio o femmina che sarà, farò visita al villaggio quando vorrò, e se ci saranno attacchi di Mutanti io ci sarò stavolta”-
-“Ma cosa succederà quando dirai a Flod della perdita delle altre uova? Non sarà furibondo? Se la prenderà con noi”-
-“Non essere sciocco, non permetterò che lui metta neanche una zampa qui, Lumi ha fatto di tutto per salvare le mie uova, io non potevo certo lasciarle in mezzo a quei draghi buzzurri, ho preferito lasciarle a chi mi fidavo di più, però avrei anche dovuto essere presente per lei e le uova, è soprattutto per colpa mia che lei non c’è più, io farò di tutto per proteggere e crescere la piccola Snö, lei mi ricorda tanto Lumi, e perciò voglio fare anche io la mia parte, come se Lumi fosse ancora tra noi”-
-“E’ molto bello quello che hai detto, con il tuo aiuto sono sicuro che potrei farcela, anche a me piacerebbe vederti spesso qui, tu hai molti ricordi di Lumi, ed è come se Lumi fosse ancora con me, però ho soprattutto Kristall Snö che rassomiglia a Lumi, ed è il vero ricordo vivente che conservo di lei, e spero possa essere una puledra in gamba, perché le voglio bene”-
-“Io ora vado a portare il mio uovo alla nostra grotta, tornerò quando si schiuderà, però tu prenditi cura di Kristall Snö intanto”-
-“Non ti preoccupare, anche molti qui nel villaggio mi hanno promesso di aiutarmi quindi non rimarrò da solo”-
-“Adesso io vado, ci vedremo quando l’uovo si schiuderà”-
-“Ci vediamo Regn, hejdå(ciao ciao)”-.
Regn volò lontana dal villaggio per tornare nella grotta dove abitava.
Purtroppo non fu accolta calorosamente dal marito Flod, il quale voleva sapere delle uova.
Regn quasi mai mentiva a suo marito, ma in questo caso doveva dire per forza la verità, così raccontò tutto il fattaccio a Flod, la povera Regn non poteva trattenere le lacrime quando si mise a parlare della morte di Lumi.
Ma a Flod questo particolare non interessò, era infuriato dal sentire quella storia.
-“LE NOSTRE UOVA? LE NOSTRE UOVA SONO STATE DISTRUTTE?”-
-“Non urlare, ti stanno ascoltando tutti i draghi”-
-“Urlo eccome, la colpa è tua, hai lasciato le nostre uova negli zoccoli di quella maledetta puledra amica tua, e guarda che è successo, ti sei fidata di quella stupida puledra, ed ecco cosa è capitato, ci è rimasto un solo uovo”-
-“Non ti azzardare a parlare male di Lumi, lei ha fatto il possibile per difendere le uova dai Mutanti, purtroppo non era una puledra che sapeva combattere, la colpa è mia, io che non sono stata con lei, l’ho abbandonata e lei è stata attaccata, la colpa è solo mia, ed ora lei è morta”-
-“Almeno ora che lei è morta non andrai più in quel villaggio”-
-“E’ qui che ti sbagli, io ci tornerò, lì ci vive la figlia di Lumi, la sua unica eredità”-
-“Cosa? Vuoi tornare lì per una puledrina?”-
-“Quella puledrina è ciò che mi rimane di Lumi, lei stessa prima di morire voleva che sua figlia fosse diventata amica dei draghi, ed è quello che ho intenzione di fare, quando il mio uovo si schiuderà, farò conoscere il nostro draghetto o draghetta alla piccola Kristall Snö”-
-“Non puoi dire sul serio, ora che Lumi è morta non avevi più motivo di andare in quel villaggio”-
-“Invece ce l’ho, io l’ho vista quella puledrina, è bellissima, assomiglia tutta alla madre, ed io voglio che anche lei possa essere amica dei draghi proprio come lei, e se la cosa non ti aggrada, posso benissimo andare in quel villaggio permanentemente, così mi assicurerò che stavolta i Mutanti non facciano male a nessuno, non farò due volte lo stesso errore”-
-“NO FERMA……d’accordo, hai vinto tu, se proprio vuoi, fallo, basta che tu sia felice, non posso permettere che tu rimanga lì lasciandomi qui solo, io non ti ostacolerò”-
-“Sapevo che sotto quella corazza dura batteva un cuore d’oro”-.
In realtà Flod aveva bisogno di Regn, dato che lui era il capo e sua moglie la regina dei draghi di ghiaccio, e la regina non poteva stare per troppo tempo lontano dal branco, perché ne avrebbe risentito la posizione di leader di Flod, ma lui comunque non era freddo come il suo elemento, perché amava sempre la sua compagna anche dopo tanto tempo, perciò la lasciò fare.
7 anni dopo
Erano passati ormai sette anni, e nel villaggio la vita scorreva pacifica, sia grazie ai suoi abitanti sia al fatto che Regn spaventava ogni creatura ostile nei paraggi.
Da una casetta ecco che esce una puledra carina di color azzurro chiaro, con la coda lunga e la criniera folta di colore blu chiaro e blu scuro, è proprio la nostra protagonista Kristall Snö, che si allontana da casa sua per andare a pregare alla tomba della madre, ma prima di andarsene rientra in casa per prendere un paio di cosette.
Le prime cose sono un arco di legno ed una faretra, l’altra cosa è una pelle di drago di ghiaccio, si tratta precisamente di una pelle di drago dopo una muta, ed apparteneva a Regn in persona, che la donò a Kristall Snö anni fa, dato che questo tipo di pelle i draghi di ghiaccio la buttavano via, ma Regn la regalò alla puledra per proteggerla dal freddo, dato che a differenza dei Draghi di Equestria, le pelli dei draghi elementali hanno proprietà magiche e sono leggere come le foglie, ma dure come il diamante, e Kristall Snö non stava mai senza quella pelle, che nemmeno puzzava, anzi odorava di neve, e le permetteva persino di mimetizzarsi nel bianco manto invernale.
Arrivata davanti alla tomba della madre, Kristall Snö unì i suoi zoccoli anteriori e pregò,
-“Grandi antenati, proteggete mia madre, la quale io non ho potuto conoscere meglio, purtroppo i Mutanti me l’hanno portata via”-,
dopo essere uscita di casa Snö era solita fare visita alla tomba della madre, e spesso piangeva per non averla conosciuta.
-“Mamma, quanto avrei voluto sapere molte più cose di te, non è colpa tua, ma papà dice sempre che se io sono qui, tu continui a vivere dentro di me, e non sarai mai dimenticata, ed hai anche fatto di tutto per salvarmi la vita a me a all’ultimo uovo di drago, tu vivrai sempre nel mio cuore, anche se non so molto di te, le sole cose che conosco di te me le hanno dette papà, Regn e gli altri abitanti del villaggio, spero che tu possa riposare in pace, vila i fred, mamma(riposa in pace, madre)”-
Kristall Snö si alzò dalla neve e si mise a fissare la tomba della madre, sopra la lapide c’era una collana fatta di denti di drago di ghiaccio, quei denti appartenevano a Regn, lei stessa la creò con i suoi vecchi denti per lasciare qualcosa alla sua cara amica.
Kristall Snö si rimise a posto la faretra e si incamminò nella foresta vicino al villaggio dove suo padre Tømmer la stava aspettando.
Il pegaso si trovava vicino ad un albero, e poi si girò verso la figlia,
-“Eccoti Kristall Snö, vedo che ti sei attardata alla tomba di tua madre”-
-“Lo devo fare padre, mia madre mi ha salvato la vita, devo portarle onore”-
-“E’ vero, ma è anche vero che devi imparare a difenderti da sola, non permetterò che tu venga attaccata come tua madre, sarai ancora una puledra piccola, ma devi imparare ad usare qualche arma”-
-“Papà, non sono più piccola, ormai ho sette anni”-
-“Ed è per questo che devi imparare a difenderti, ora prendi il tuo arco”-,
Kristall Snö si mise in posa, sbatteva le ali per rimanere a pochi centimetri dalla neve, poi con uno zoccolo prese una freccia e con l’altro teneva fermo l’arco, il padre le chiese di mirare alla corteccia di un albero.
-“Concentrati Kristall, mira bene con un occhio e osserva bene dove punterai con la tua freccia”-,
Kristall Snö scoccò, la freccia, ma quest’ultima finì a pochi centimetri dall’albero conficcandosi sulla neve, la puledra, non capì cosa avesse sbagliato, il padre la consolò,
-“Non devi rattristirti Kristall, può succedere le prime volte, ho aspettato che tu fossi più grande per farti usare un arco, devi solo concentrarti meglio, fai un altro tentativo, e se non ti riesce, fanne un altro, finchè non ti riesce, ma bada che devi tenerti sempre in allenamento se vuoi sempre essere pronta per difenderti da un attacco dei Mutanti, o da parte di altre bestie feroci”-,
Kristall Snö si fece coraggio, e si mise di nuovo a scoccare un’altra freccia, però tirò troppo verso destra e mancò il tronco, tirò di nuovo ma stavolta mirò troppo verso sinistra, provò con un’altra freccia, ma nemmeno con questa riuscì a colpire la corteccia, il padre si mise vicino a lei e la aiutò a tenere meglio sia l’arco che la freccia, Snö riuscì a scoccarla senza tremare ma la freccia colpì la base dell’albero.
-“Sembra proprio che l’arco non faccia per me”-
-“Tesorina, non devi demordere, basta solo allenarsi e vedrai che ce la farai, dopotutto sei riuscita a colpire l’albero, no?”-
-“Sì, ma solo perché mi hai aiutato papà”-
-“Vedrai che riuscirai a tirare frecce da sola, ricorda, punta bene il tuo obiettivo, tieni tesa la corda, e poi lascia andare la freccia”-,
Tømmer e Kristall Snö ripresero la loro roba e ritornarono al villaggio, ma poco prima di entrarci videro da lontano nella neve due figure familiari che li salutavano.
La prima era Regn, la seconda era un draghetto né piccolo né grande, ma un po' più grande di Kristall Snö, era un draghetto con le squame di colore celeste e la pancia di colore giallo,
Kristall Snö gli corse incontro,
-“Sven, Sven, sei venuto”-,
il giovane drago in questione si chiamava Sven, ed era l’unico erede di Regn e Flod, praticamente l’ultimo uovo sopravvissuto, Sven a differenza del padre era sempre contento di poter fare visita al villaggio dei pony, dato che sua madre gli insegnò ad accettare le interazioni tra le due razze.
Per Sven, Kristall Snö era come una sorella, e sapeva del sacrificio di Lumi affinché lui nascesse, non era burbero come Flod, ma gentile come Regn, solo quando si trovava in mezzo ai draghi diventava uguale al padre.
Sven abbracciò forte Kristall Snö e fu felice,
-“E’ bello poterti vedere Kristall”-
-“E’ bello anche per me vederti, fratello mio”-, Sven posò Kristall per parlarle meglio,
-“Che cosa stai facendo fuori dal villaggio?”-
-“Mi stava allenando mio padre con l’arco”-
-“Stai cominciando ad imparare a difenderti? Ottimo, ma ricorda, se dovesse succedere qualcosa il tuo fratellone Sven sarà sempre qui per proteggerti” -
-“Papà dice che però devo anche contare sulle mie forze, non sempre tu sarai qui”-
-“Forse è vero, ma non permetterò che qualcuno possa torcerti un crine”-,
Regn fece segno di entrare nel villaggio. 
Nessuno degli abitanti si spaventava più per la presenza dei draghi, a parte il fatto che erano solo Regn e Sven a fare visita, soprattutto la draghessa che voleva fare ogni tanto vedere Kristall Snö, e naturalmente pregare davanti alla tomba della sua amica Lumi.
Il più del tempo Regn si piazzava davanti alla tomba con aria malinconica, e a volte Tømmer le faceva compagnia, ma il pegaso non voleva stare troppo tempo davanti a quella lapide, perché altrimenti si sarebbe messo a piangere, e poi aveva da fare in casa, anche se ora che Kristall era abbastanza grande poteva benissimo aiutare il padre.
Kristall e Sven invece si divertivano a giocare nella neve, ed anche a pescare nel lago del villaggio, Regn era felice per questi momenti, anche se non duravano molto, perché dopotutto non poteva stare molto tempo via dal suo branco, soprattutto dopo Sven fu nato, ma a Regn non importava, lei adorava quel villaggio, e Sven anche e Kristall era sempre felice di passare il tempo con suo fratello drago.
La pegaso e il giovane drago si sedettero davano al lago e si misero a pescare, e nel frattempo parlavano.
-“Sven?”-
-“Sì? Kristall?”-
-“Quando un giorno tu sarai il capo dei draghi diventerai come tuo padre?”-
-“Papà dice che è troppo presto per una prova del fuoco, bisognerà aspettare quando sarò più grande, sarà lui  a deciderlo”-
-“Cos’è una prova del fuoco?”-
-“E’ un test per misurare la forza fisica e la velocità di un drago, bisogna superare degli ostacoli, volare, e il tutto per recuperare uno scettro che uno dei draghi anziani ha nascosto”-
-“Nascosto dove?”-
-“Questo non si sa, mio padre mi sta allenando per quando arriverà quel giorno, è molto faticoso l’allenamento che mi fa fare, però lui dice che lo fa per il mio bene, vuole che quando succederà io dovrò essere pronto, vuole assolutamente che io possa prendere il suo posto un giorno”-
-“Credi che quel giorno potrò assistere alla prova?”-
-“E’ una cosa riservata ai draghi, non credo che mio padre ti permetterebbe di vederlo, così come non vuole che tu venga a vedere il nostro covo”-
-“Tuo padre è parecchio cattivo con me”-
-“Non devi avercela con lui, è fatto così, non ama stare con i pony, dato che non tutti accettano i draghi come nel tuo villaggio, e poi lui è un tipo molto orgoglioso, non gli piace mostrare i suoi sentimenti, nemmeno con mia madre e me, ma non devi odiarlo”-
-“Speravo di poterti vedere il giorno della prova, avrei voluto tifare per te”-
-“In realtà non è che i pony non possono vederlo, non c’è una legge scritta che lo vieta, però è risaputo che non possono parteciparvi”-,
Kristall notò che Sven mentre parlava riuscì a prendere un pesce, mentre lei no, lei si alzò da terra e prese la sua canna,
-“Ci vediamo vicino casa mia, devo andare”-
-“Perché? Rimani ancora un po'”-
-“Non riesco a prendere neanche un pesce, è inutile stare qui”-.
Kristall andò vicino alla sua casa di legno, ed appoggiò la sua canna da pesca, poi volò sul tetto e si mise seduta a fissare le montagne.
Pochi attimi dopo Regn la vide e le si avvicinò.
-“Ciao piccola Snö, che ci fai sul tetto di casa tua?”-
-“Regn, per favore, non sono più così piccola, ho sette anni”-
-“Per me e per tua madre sarai sempre una puledrina, già da quando eri nata non avevi paura di me”-
-“Io…..non so niente di mia madre”-
-“Ooooh, povera piccina”-
-“Lo so che tutto quello che conosco l’ho saputo da te e da papà, ma avrei tanto voluto conoscerla per avere dei suoi ricordi, l’unica cosa che ricordo era la sua voce quando mi cantava le canzoni per farmi addormentare”-,
Regn prese Kristall nelle sue mani e l’accarezzò e poi le diede un bacetto,
-“Piccola Snö, non sentirti triste, tua madre vive ancora dentro di te, ed io ci sarò sempre per te, come se fossi una mamma per te”-
-“Sniff, sul serio? Come una mamma?”-
-“Se vuoi puoi anche chiamarmi mamma, e non ti preoccupare di quello che direbbe Flod, io sono più potente di lui in fatto di autorità, lui sarebbe perso senza di me”-
 -“Davvero?”-
-“Lo so, lui è il capo dei draghi del ghiaccio, ma io resto pur sempre sua moglie, e non gli converrebbe vedermi arrabbiata, è una testa dura, ma in fondo mi ama, come ama suo figlio Sven, e sono sicura che vuole bene anche a te, anzi sai cosa faremo la prossima volta che verremo qui? Ti porterò dal mio branco”-
-“Ma Flod non vuole che io stia lì”-
-“Non importa quello che dice, io dico così, e lo sai? La prossima volta verranno a trovarci dei vecchi amici di Flod, sono un branco di draghi del fuoco provenienti dal Múspellsheimr”-,
Kristall rimase un po' perplessa da quella parola, scese dalle mani di Regn e si mise seduta sulla neve,
-“Cos’è un Múspellsheimr?”-
-“Ma come, non conosci i nove regni che ci circondano?”-
-“No, non ne so niente, quali regni?”-,
-“Mmm, immagino che qui nel tuo villaggio non abbiate questa credenza, sono più i Vichinghi che vivono sulle coste che hanno queste conoscenze, voi che dei pregate?”-
-“Noi preghiamo i nostri antenati, non abbiamo dei”-
-“In effetti non ho mai parlato di queste cose con tua madre,
Regn prese un ramoscello che aveva trovato lì vicino e disegnò nove cerchi nella neve,
-“Devi sapere che nelle nostre terre ci sono nove regni, dove ci vivono diverse razze, c’è per esempio qui in alto l’Ásaheimr dove si trova Ásgardr, il regno del dio pony Odino, poi c’è Álfheimr, il regno degli elfi chiari, e il Svartálfaheimr, il regno dei bisonti nani e degli elfi oscuri, poi ci sono lo Jǫtunheimr, il regno degli antichi draghi giganti di roccia, il Vanaheimr, il regno dei Vani, più in basso a tutto c’è lo Helheimr, il regno dei morti, tornando più in su c’è il Múspellsheimr, il regno del fuoco dove vivevano i draghi giganti del fuoco, poi c’è il Niflheimr, il regno dei draghi giganti del ghiaccio, dove sono nata io, ed infine qui al centro c’è il regno dove vivi tu e dove viviamo adesso cioè Midgardr, dove vivono razze come pony, grifoni, yak ed anche draghi”-
-“Quindi tu vieni da un altro regno?”-
-“Esatto, Kristall Snö, io vengo dal Niflheimr, un regno fatto di ghiaccio, io sono nata lì, ed anche Flod, ma un giorno io e la mia famiglia decidemmo di venire qui a Midgardr, e poi ci siamo trovati così bene che non ce ne siamo mai andati, siamo sempre vissuti nelle montagne e abbiamo creato il nostro clan, ma adesso dopo tanti anni, vengono a trovarci dei nostri vecchi amici dal Múspellsheimr, e si tratta di draghi del fuoco, vorrebbero rivedere alcuni di noi, tra cui proprio Flod”-
-“Ed io cosa c’entro?”-
 -“Vorrei farteli conoscere, anche se sono draghi di un altro elemento, voglio che tu conosca altri draghi, e che dia loro il benvenuto qui a Midgardr in qualità di rappresentante dei pony”-
-“Ma Flod…approverebbe?”-
-“Lascialo perdere, conta solo quello che ti ho detto io, anzi non gli diciamo niente, verrò a prenderti il giorno stesso in cui incontreremo i draghi”-
-“Ma….ci sono davvero i draghi giganti negli altri regni?”-
-“Sono quasi tutti scomparsi, Kristall, e poi loro non uscirebbero mai dal loro regno, ma quando fui piccola ce ne erano tanti, mi è ignoto il motivo della loro scomparsa”-
-“Sarà un’esperienza fantastica, non vedo l’ora”-
-“Ne parlerò con tuo padre, è giusto che lui sappia dove sarai quel giorno”-,
Regn andò a cercare Tømmer, mentre invece Sven volle di nuovo parlare con Kristall Snö.
La puledra disse tutto quello che Regn aveva detto a lei, Sven rimase sorpreso,
-“Non…..non me l’aspettavo che mia madre ti parlasse dei nostri amici del fuoco”-
-“Come mai? C’entra Flod?”-
-“Lui pensa che i pony possano uccidere i draghi, dopotutto non tutti i popoli accettano la nostra razza”-
-“Ci sarò solo io, in effetti mamma avrebbe voluto che io potessi avere contatti con i draghi, anziché averne paura, sarei lieta di poter fare amicizia con loro”-
-“Vedrai, ti piaceranno, ho già degli amici in quel branco, ci sono due draghi più giovani di me, sono un fratello e una sorella, si chiamano Lapillus e Lava, e hanno anche un fratello maggiore che si chiama Flail, e il loro padre è il capo dei draghi del fuoco, è lui che è l’amico di mio padre”-
-“Non vedo l’ora di vedere questi draghi”-
-“Però è meglio se non ti porti l’arco, sennò penseranno male di te, tanto ci sarò io e mia madre a proteggerti”-
-“Chiaro”-.
 
 
Continua…
 
 
My little pony By Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 3
*** I draghi del fuoco ***


drakarna av eld
I draghi del fuoco
 
Sopra una montagna con una parte pianeggiante si riunirono una ventina di grossi draghi, con anche draghi piccoli, e assieme a loro c’era Kristall Snö, si erano messi davanti a due colonne fatte di sassi, aspettando qualcosa.
Flod era il primo che si avvicinò e vicino a lui c’era Regn, stavano entrambi controllando le due colonne, poi però Flod si rivolse alla moglie,
-“Perché hai portato Kristall Snö qui?”-
-“Perché mi sembrava giusto che lei conoscesse altri draghi, era quello che avrebbe fatto anche Lumi”-
-“Non voglio che gli altri draghi vedano che siamo amici dei pony”-
-“Oh suvvia, non fare così, Kristall è qui per rappresentare la sua razza, per portare pace tra le nostre razze, come avrebbe sempre voluto Lumi, ed io sono contenta che in un modo o nell’altro Lumi viva attraverso Kristall”-
-“Ma Lumi è morta, non importa che Snö sia sua figlia, lei non potrà mai essere qui presente”-
-“Sono anni che vai avanti con questa storia, devi smetterla”-
-“Senti, io per questo non ho mai voluto dei pony mentre noi incontravamo altri draghi da altri regni, perché non volevo fare brutta figura con altre razze, una cosa è se ci sono pony con il nostro clan, ma un’altra cosa è quando ci sono altri draghi che lei non ha mai visto”-
-“Le farà bene conoscere altri draghi, soprattutto di un altro regno, lei neanche sapeva degli altri regni, io ho dovuto insegnarle tutto, non ho mai parlato di queste cose neanche con Lumi”-
-“Non mi stupisce, di queste cose il suo villaggio non sa niente, loro sono una tribù a parte, se fossero stati Vichinghi sarebbe stato diverso, loro sì che conoscono le storie e le leggende di queste terre, oserei dire anche meglio di noi”-
-“Non pensi sia ora di metterci a cantare?”-
-“D’accordo, ma mi raccomando qualsiasi cosa succeda, tu e Sven state vicini a Snö”-.
Tutti i draghi del ghiaccio si misero in fila, ed ecco che Flod e Regn iniziarono ad emettere dei versi verso il cielo, e dopo di loro anche gli altri draghi si misero a farli.
Tutti i draghi emisero dei ruggiti, dei sibili e dei fischi, sembrava quasi che stessero cantando una canzone in chissà quale lingua,
Kristall Snö era curiosa di sapere cosa stesse succedendo, Sven le chiarì tutto,
-“Stanno richiamando il Bifrost”-
-“Il Bifrost? Vad är det? (Che cos’è?)”-
-“E’ un ponte di luce iridescente che unisce i vari regni, solo gli dei o i draghi possono evocarlo, ma solo i draghi che conoscono l’antica lingua dei draghi, infatti quelli che per te sembrano dei versi sono in realtà delle parole, a seconda di quali si dicono e di come le si pronunciano, abbiamo accesso a vari regni, ma in realtà le usiamo solo per andare in pochi di quei regni, per esempio non possiamo certo usarlo per andare ad Ásgardr, lì ci vivono gli dei pony come Odino e Thor, non è consentito l’accesso ai draghi”-
-“Come mai non ci possono entrare i draghi?”-
-“Mamma e papà non me lo hanno mai spiegato nel dettaglio, ma sembra non corra buon sangue tra i draghi giganti e gli dei, e di questo passo neanche i draghi sono ben accetti, noi non siamo draghi giganti, solo alcuni di noi quando erano piccoli li hanno visti, ora credo che siano quasi scomparsi tutti, io stesso nonne ho mai visto uno, né un drago gigante di ghiaccio né del fuoco”-
-“Ehi sta succedendo qualcosa”-,
mentre Sven parlava, Kristall notò una luce che stava prendendo forma dalle due colonne, si materializzò da entrambi i lati, questa luce da bianca divenne un grosso arcobaleno, precisamente un ponte arcobaleno che partiva dalle colonne di pietra fino a sparire all’orizzonte.
-“Ci siamo Kristall, questo è il Bifrost, il ponte arcobaleno, da lì arriveranno i draghi del fuoco”-.
Kristall non poteva crederci, quel ponte fatto interamente di arcobaleno per lei sembrava solo una luce colorata, ma Sven le disse che era perfettamente solido e che poteva sorreggere anche un esercito di draghi.
Dopo un po' tutti i draghi smisero di cantare, e da un punto del Bifrost si vedevano dei draghi arrivare verso di loro, non erano tanti, al massimo una dozzina, si facevano sempre più vicini, alcuni camminavano sul ponte, mentre altri ci volavano sopra.
Ci misero molto tempo per arrivare, ma alla fine oltrepassarono il punto delle due colonne, e salutarono i draghi di ghiaccio, erano una quindicina, alcuni erano grandi, altri erano medi altri invece erano piccoli, ma comunque più grandi di Sven, ed il loro colore differiva da quello dei draghi del ghiaccio, erano rossi, alcuni con strisce gialle, ed altri invece erano con le squame di color arancione.
Un grosso drago seguito da tre draghi più piccoli si avvicinò a Flod.
-“ God morgon Flod (Buongiorno Flod), ne è passato di tempo eh?”-,
Flod gli strinse la zampa
-“Salve Flamma, è bello rivederti, è bello averti qui con il tuo clan”-
-“Siamo venuti in pochi stavolta, altri sono rimasti al Múspellsheimr”-
-“Quanto tempo pensate di rimanere? Perché preferirei che vi fermaste un po' di più”-
-“Lo sai bene che non possiamo stare tanto tempo lontano dal clima del nostro regno, neve e ghiaccio non fanno per noi”-
-“Però noi abbiamo allargato la nostra montagna per farvi stare tutti, la montagna ora può ospitarci perfettamente tutti, abbiamo anche raccolto un sacco di gemme da mangiare”-
-“Allora la cosa si può fare, ti ricordi i miei figli?”-
-“E come potrei dimenticarli?”-,
Vicino a Flamma c’erano al suo seguito tre draghi, due di loro a né piccoli né medi si avvicinarono a Flod, ma anche Sven si avvicinò, dato che li conosceva, un drago era maschio e di colore arancione, l’altro era una draghessa femmina di colore giallo, Sven era contento di rivederli.
-“Ciao Lapillus, ciao anche a te Lava, che bello rivedervi”-, il drago maschio e il drago femmina lo salutarono a loro volta,
-“Ciao Sven, sono contento di rivederti”-
-“E’ bello potersi rincontrare”-,
Sven abbracciò prima Lapillus e poi Lava, poi vide un altro drago dietro di loro, più alto di lui, era rosso con una cresta gialla, ma lui lo conosceva, e poi si avvicinò,
l’altro drago prese Sven con un braccio e gli strisciò il pugno sulla testa,
-“Come te la passi Sven? Sei ancora una pappamolla eh?”?-
-“Ahi, smettila Flail, non è divertente”-
-“Dipende dai punti di vista, per me è divertente”-,
Regn chiamò il drago,
-“Ora basta Flail, lascia stare mio figlio”-,
-“Come vuole lei cara Regn, stavo solo scherzando”-.
Flamma volle dare la mano a tutti i draghi presenti, ma poi si girò verso destra e vide Kristall Snö.
Incuriosito si rivolse a Flod,
-“Scusami Flod, ma cosa ci fa qui una pony?”-,
Flod rispose con calma invece di essere preoccupato,
-“Oh non ti preoccupare, lei è Kristall Snö, è la figlia di un’amica di mia moglie, che è morta anni fa, te ne parlai che Regn aveva un’amica pony anni fa, ricordi?”-
-“Sì, lo ricordo, ma questa è la prima volta che la vedo, hai detto che è la figlia della sua amica, stavolta a rispondere toccò a Regn,
-“Vedi Flamma, purtroppo la puledra che era amica mia è morta in seguito ad un attacco dei Mutanti, lei è la figlia, si chiama Kristall Snö, ed è qui per darvi il benvenuto in nome della sua razza”-,
Kristall, si avvicinò e fece un inchino,
-“ God morgon, cari draghi del fuoco, il mio nome è Kristall Snö ed in nome della razza dei pony io vi do il benvenuto qui nel nostro regno, spero che siate a vostro agio, e che non vi manchi niente, sono contenta di potervi conoscere, io spero di conoscervi tutti”-.
Tutti i draghi del fuoco erano stupefatti, mai in quel regno avevano conosciuto un pony, anzi non ne avevano mai incontrato uno nella loro vita, dato che nel Múspellsheimr non c’erano pony, di nessuna razza.
Ci fu un silenzio imbarazzante, ma Sven prese per mano Lava e la portò vicino a Kristall Snö,
-“Dai Lava, Kristall è una femmina come te non devi temere niente, dammi la tua mano”-, Sven prese la mano di Lava e Kristall porse il suo zoccolo, la pony e la draghessa strinsero i loro arti come gesto di saluto,
-“E così……tu sei una pony? E’….la prima volta che vedo un pony, non ne avevo mai visto uno in vita mia, nel mio regno non ce ne sono”-
-“Qui invece non ci sono draghi del fuoco, è la prima volta che li vedo, ho sempre solo visto draghi del ghiaccio”-,
Regn fu felice di quella interazione, però dietro di lei Flamma confabulava con Flod, 
-“E’ sicura? Non è pericolosa? E’ pur sempre una pony”-
-“Non devi preoccuparti Flamma, lei pacifica, e poi non sa combattere, più che altro è Regn che deve proteggerla dai pericoli”-
-“Sarà…..ma io non so se lasciare i miei figli in compagnia di una pony, lo sai che abbiamo sempre tenuto i nostri raduni in segreto dalle altre razze”-
-“Il fatto è che è mia moglie che ha insistito per farla venire qui, è molto affezionata a quella puledra”-
-“Indossa pure una pelle di drago di ghiaccio”-
-“Quella è la pelle da muta di Regn, mia moglie gliela ha donata perché lei non prendesse freddo, ma non pensiamo a Kristall, entriamo nella grotta”-.
Tutti i draghi entrarono nella montagna scavata dai draghi di ghiaccio, Kristall stessa si stupì di come era grande la tana, c’era spazio per ospitare tutti i draghi e restava spazio, in alcune parti c’erano gemme colorate che i draghi mangiavano, in un’altra parte c’erano dei salmoni messi su dei bastoni su di un falò, pronti per essere cotti col fuoco di drago, e c’erano delle vasche di acqua calda dove i draghi potevano tuffarsi e farsi un bagno caldo, c’erano vicino a quelle vasche dei draghi che scavavano nella montagna e raccoglievano carbone per mezzo di attrezzi fatti col ghiaccio, poi soffiavano fuoco e accendevano il carbone, quando il carbone era abbastanza caldo lo gettavano nelle vasche per farle diventare calde, sia i draghi del ghiaccio che quelli del fuoco sembravano divertirsi, poi Kristall vide che in un angolo della gotta c’erano svariate botti, e i draghi prendevano dei corni di animale per berne il contenuto.
La puledra si mise seduta in angolo e si mise ad aspettare, si limitò ad osservare tutti i draghi che festeggiavano e si parlavano, però si sentiva fuori luogo, voleva presentarsi anche ai draghi di fuoco seduti vicino a lei, ma si bloccava, così se ne stava semplicemente seduta in silenzio.
La draghessa Lava notò Kristall, le sembrava strano che la puledra se ne stesse lì senza fare niente, così si avvicinò a lei e si sedette.
-“Ehi Kristall, cosa fai lì tutta sola?”-
-“Ehm….io? Niente, semplicemente……semplicemente……sto solo qui senza dare fastidio”-
-“Tu non sei un pony che vede molti draghi vero?”-
-“Beh…..conosco solo Flod, Regn e Sven, gli altri draghi del ghiaccio li conosco solo di vista, non sono mai venuta qui nella loro tana, sono sempre stati Flod, Regn e Sven a venire al mio villaggio, non sono mai andata a trovarli”-
-“Come mai?”-
-“Ecco….non dovrei dirlo, ma Flod….lui non vuole che mi faccia vedere con lui assieme agli altri draghi, dice che lui non sarebbe più preso sul serio nel suo clan, lui non ha mai approvato che Regn avesse un’amica pony, adesso io sono qui solo perché Regn ha insistito, lei voleva che conoscessi i draghi di un’altra razza, e anche mia madre avrebbe voluto che lo facessi, lei diceva che i draghi sono una razza nobile, maltrattata dalle altre, e che sono più razionali di quello che pensano gli altri pony”-
-“Regn mi ha raccontato di tua madre, a sentire te e lei era una puledra sensibile ed intelligente, mi spiace che adesso non ci sia più, ha fatto anche il possibile per salvare Sven, se non fosse stato per lei, lui non sarebbe qui”-
-“Se mia madre fosse stata forte adesso Sven avrebbe una sorella ed un fratello, anzi di più, purtroppo è andata così”-
-“Ehi, non dire così, anche mia madre non era forte e adesso non c’è più”-
-“Non hai più tua madre?”-
-“No, lei…. È stata uccisa, un giorno quando eravamo nel regno di Álfheimr per andare a vedere i funghi di luce fummo attaccati da dei Mutanti e da degli Elfi oscuri”,
-“Credevo che ad Álfheimr ci vivessero gli Elfi chiari”-
-“E’ così, ma i Mutanti si trovano anche negli altri regni, a Múspellsheimr per esempio ci sono i Mutanti del fuoco, che non ci sono qui a Midgard, poi per qualche strana ragione sembra che gli Elfi oscuri si trovino anche ad Álfheimr, abbiamo combattuto ma mia madre non ce la fece, fu nostro padre a sconfiggerli, anche Flail ci salvò, portò me e mio fratello Lapillus mano nella mano e fuggimmo”-
-“Mi dispiace per tua madre”-
-“Chi veramente è rimasto traumatizzato è stato Flail, lui è il primogenito, ha visto nostra madre morire davanti ai suoi occhi, nostro padre fu triste, ma si fece coraggio per noi, e ci disse di non essere tristi, perché mamma non avrebbe voluto che avremmo pianto sempre la sua morte, papà è sempre stato un forte drago, mamma era più sensibile, ma non puoi ragionare con un Mutante, sono creature selvagge ed irrazionali, peggio dei lupi del legno, loro sono capaci solo di attaccare in gruppo per soddisfare la loro sete di sangue, non potrai mai far ragionare un Elfo oscuro o un Mutante, perciò ti raccomando di non trovarti mai da sola se incontri un Mutante”-   
-“Io…..sono anni che non ne vedo uno, non ne ho più visto uno da quando mia madre mi aveva protetto, non ricordo bene quel momento, però alle volte se cerco di ricordare mia madre, mi pare di sentire dei ringhi e dei brontolii”-
-“Eri piccola, ed hai potuto ascoltare il loro linguaggio, una lingua che parlano solo le bestie selvatiche, bestie che non possiedo una coscienza, ma solo l’istinto del cacciare, non importa i Mutanti di quale elemento siano, sono tutti uguali, tutti sanguinari ed assassini”-
-“Forse per questo mio padre vuole che impari a combattere, ho già incominciato ad usare l’arco, ma non sono brava”-
-“Vuoi un consiglio? Impara a combattere e non sarai mai in pericolo, e se ti trovi con un compagno fidato, allora sarà più facile sopravvivere” -
-“Un compagno di battaglia? Io non ne ho”-
-“Sì che ce l’hai, hai Sven, ed hai anche me e Lapillus, e forse anche Flail, ma lui non è molto socievole, però conta su di me, mi piace poter dire di avere un’amica pony, dato che tu sei la prima che conosco”-
-“Ma se potete andare negli altri regni come mai non avete incontrato altri pony?”-
-“Perché siamo stati in pochi regni, come Jǫtunheimr e lì ci sono solo draghi, una volta c’erano anche draghi giganti, poi Álfheimr, dove ci vivono solo gli elfi, ed infine Midgardr, cioè qui, ma non siamo mai andati oltre questo altopiano, abbiamo solo sentito parlare dei pony, da quanto ne so, solo alcuni dei draghi più adulti li hanno visti, tra i Vichinghi per esempio, quelli sono pericolosi, da quanto mi ha detto mio padre, i Vichinghi sono barbari che vivono vicino le coste della Noreinvegia e della Horsvezia, e si trovano anche nell’Istallanda, mio padre mi dice che sono formati da varie razze, come bisonti, yak, minotauri, grifoni ed anche pony, pegasi ed unicorni, si dice che attacchino gli altri villaggi, li bruciano, e rapiscono le mogli di varie razze, e per finire uccidono anche i draghi”-
-“E’ terribile, non vorrei mai incontrare un Vichingo”-
-“Tu non correresti pericoli, non sei un drago, sarebbe pericoloso se tu fossi più grande, ed un Vichingo vorrebbe prenderti come sua moglie, saresti condannata a lavorare per lui, e a fare figli per lui”-
-“Papà una volta mi aveva messo in guardia dai Vichinghi, ma non mi aveva mai detto tutte queste cose”-
-“E’ meglio conoscere certe cose se tu vuoi sapere difenderti da chi è pericoloso”-
-“Capisco”-
-“Ma ci sono tanti altri pericoli negli altri regni, anzi forse ce ne sono di più qui a Midgardr, ma non temere, visto che hai amici draghi sarai al sicuro”-.
Kristall fu felice di quel discorso con Lava, perché già incominciava a fare conoscenza con i nuovi draghi, poi si alzò e si guardò intorno per vedere tutti il gruppo di draghi che conversava.
Era felice di potere stare lì, e di poter conoscere nuove cose, così come il poter socializzare.
Vicino all’entrata della grotta notò Sven che parlava con Flail, e pensò di poter partecipare alla conversazione.
Sven fu contento, e presentò Kristall a Flail, ma sembrava che quest’ultimo non fosse contento di conoscerla.
-“Piacere Flail, ho appena conosciuto tua sorella Lava, e adesso vorrei conoscere meglio te, dimmi…..come è fatto il Múspellsheimr?”-, ma il drago rosso non rispose, allora Kristall provò a fare un’altra domanda,
-“Tua sorella mi ha detto che avete viaggiato in altri regni, è vero che esistono i draghi giganti?”-, ma il drago non rispose di nuovo anzi sembrava molto contrariato,
Sven allora gli parlò per chiedergli di rispondere a Kristall, ma Flail gettò a terra il corno da dove stava bevendo e si infuriò sia con Sven che con Kristall.
-“LO SO BENISSIMO COSA MI HA DETTO, non sono sordo, semplicemente non ho certo voglia di parlare con una dannata pony, anzi mi stupisce che abbiate permesso ad una pony di stare, persino tu caro Sven, hai davvero a che fare con una pony? La cosa mi disgusta, i pony non dovrebbero stare in mezzo ai draghi, anzi draghi e pony non possono legare, io me ne vado fuori, farà freddo ma sempre meglio che stare insieme a questa maledetta puledra”-, detto ciò Flail se ne andò fuori, lasciando di stucco Sven e Kristall, anche gli altri draghi si erano girati per la ramanzina di Flail, Flamma stesso fu sorpreso di quella reazione.
Sven era molto amico di Flail, ma non poteva tollerare che avesse rimproverato Kristall,
-“Ma chi si crede di essere? Non può trattare Kristall in questo modo, ora gli faccio vedere io”-, Sven uscì ed andò da Flail.
Costui stava a braccia incrociate appoggiato contro l’entrata della grotta, poi si girò verso Sven,
-“Che cosa vuoi?”-
-“Sei stato molto maleducato con Kristall Snö, cosa ti ha fatto di male? Voleva solo presentarsi”-
-“Perché non mi hai mai detto che avevi un’amica pony?”-
-“Perché……non lo so, cioè lo so, è stato mio padre che mi aveva sempre chiesto di non dire niente su di lei, ma lei è come una sorella per me, e non ti permetto di mancarle di rispetto, non m’importa che tu sia più grosso di me, non ti devi permettere di comportarti così con lei”-
-“Ascoltami bene, i pony uccidono i draghi, così come anche i grifoni, i minotauri, i bisonti e gli yak, ed anche gli elfi, senza contare degli dei, per tutti loro siamo solo una piaga da estirpare, noi non saremo mai trattati bene, un giorno anche quella puledra crescerà e ti ucciderà, forse non adesso, e non domani, ma un giorno in futuro lei vi farà del male, e ti pentirai di non averla uccisa tu stesso”-
-“Ma come puoi dire una cosa del genere, non hai mai neanche incontrato un pony in vita tua”-
-“L’ho fatto eccome, quando una volta mi sono intrufolato in un villaggio vichingo assieme a mio fratello Lapillus, c’erano diversi pony armati di spade, lance ed asce che volevano ucciderci”-
-“Mi stai dicendo che solo dei pony volevano attaccarti?”-
-“No, c’erano anche altre razze, ma il concetto non cambia, i pony comunque volevano ucciderci”-
-“Ma Kristall Snö non è una vichinga, non è rozza o violenta”-
-“Non importa, è nella natura dei pony odiare i draghi”-
-“Kristall non ci attaccherebbe mai, e poi non sa combattere, a malapena sa tirare una freccia”-
-“Lascia passare un po' di tempo ed imparerà”-
-“No, perché non dovrà mai combattere, io la difenderò”-
-“Ah…è così? Così lei si approfitta di te? Ci saranno diversi pericoli un giorno e tu non potrai fare niente, morirai per colpa di quella puledra”-
-“Io sarò forte, anzi più forte, apposta per Kristall, non permetterò che le succeda qualcosa, sarò un drago forte io”-
-“Se dovessi avere a che fare con un gruppo di Mutanti”-
-“I Mutanti hanno distrutto le uova dei miei fratelli ed hanno anche ucciso la madre di Kristall, io li ucciderò tutti”-.
Kristall stava ascoltando tutto quello che si stavano dicendo e ad un certo punto vide che Sven voleva dare un pugno a Flail, ma poi lei intervenì e fermò Sven prendendolo per il braccio,
-“Basta così Sven, non devi abbassarti al suo livello, è solo un provocatore”-
-“Ma ti ha detto delle brutte cose, e ha anche detto che sei pericolosa ed uguale agli altri pony”-
-“Tu lascialo perdere, non devi comportarti come lui, non è colpa tua se lui ha fatto brutte esperienze, stai calmo”-
-“Va bene, ma sappi che lui non ti deve paragonare ad un orribile vichingo”-.
Sven ritornò nella grotta, poi Kristall parlò a Flail.
-“Ascolta, mi dispiace che tu abbia conosciuto dei vichinghi, ma non puoi farci niente, anche la mia gente li odia, ma ti assicuro che io sono amica dei draghi, come lo era mia madre”-
-“Adesso parli così, ma verrà un giorno in cui tu farai del male ad un drago”-
-“Non succederà, lo prometto”-
-“Evidentemente tu non conosci la storia dei giganti, e di quello che fece Odino, sei un’ignorante”-
-“Sarò anche un’ignorante, ma tu sei solo un pessimo drago, volevo esserti amica, ma alla fine non vale la pena avere a che fare con te, anche se tu sei figlio di Flamma”-
-“Ti credi di essere saggia, ma tu sei ancora piccola, vedrai, verrà il giorno in cui sentirai la potenza nel brandire un’arma”-.
Detto questo Flail rientrò nella grotta, Kristall sapeva che voleva solo provocare, quindi non diede retta alle sue parole, e ritornò anche lei dentro alla grotta.
Nessuno dei draghi presenti fece caso a quello che era stato detto fuori dalla grotta, lo stesso Flail si rimise a bere il contenuto delle botti, Sven invece si mise a parlare con Flod, Kristall si mise seduta in un angolo della grotta arrabbiata.
Dopo un paio di minuti, il drago Flamma si rivolse a lei, le sembrava strano un atteggiamento del genere da parte del capo dei draghi del fuoco.
-“Tu ti chiami Kristall Snö, vero?”-
-“Sì, e lei deve essere Flamma”
-“Ti ho vista prima con mio figlio”-
-“Mi dispiace essere stata tanto maleducata, ma d’altronde anche lui è stato scorbutico, mi ha paragonato ai vichinghi, quando io in vita non ne ho mai incontrato uno, e pensa che tutti i pony sono uguali, non so perché si permette di dire queste cose, a parte il fatto che lui dice che ha incontrato dei vichinghi in un villaggio che volevano attaccarlo e ha parlato anche di Odino e dei Giganti, cose che io non conosco”-.
Flamma si stette zitto per un po', poi emise un sospiro e si rivolse di nuovo a Kristall,
-“Ascolta, Regn e Flod mi hanno raccontato la tua storia, sei nata in un villaggio ad ovest di qui, tua madre e Regn erano molto amiche, poi Regn gli affidò le sue uova, tua madre si occupò di te e di quelle uova, ma fu uccisa da dei Mutanti del ghiaccio, lei è morta assieme ad alcune di quelle uova, però diede la sua vita per salvare te e Sven, ed è stato un gesto molto nobile da parte di tua madre”-
-“Io purtroppo non l’ho mai conosciuta, quello che so me lo ha detto Regn”-
-“Senti….ti dirò una cosa, i draghi non sono visti bene tra le altre razze, soprattutto se si parla di vichinghi, che sono violenti e rozzi, ma mio figlio Flail è stato attaccato da loro perché stava rubando l’idromele”-
-“Idromele? Stava rubando una bevanda?”-
-“I draghi rubano spesso qualcosa ai vichinghi e ai loro villaggi, come oro, gemme, e birra, a volte anche idromele, anche i tuoi compagni del ghiaccio devono aver rubato quelle botti dai vichinghi”-
-“Ma…..così non si fa, non si può rubare”-
-“Siamo draghi, noi facciamo così”-
-“Ma è sbagliato”-
-“E’ nella nostra natura fare così Kristall, non è colpa nostra, nel nostro regno non abbiamo popoli a cui rubare le bevande, noi draghi del fuoco nel nostro regno abbiamo le gemme e l’oro, ma non le bevande, giusto possiamo abbeverarci con la lava”-
-“Devo parlare con Flod”-.
Kristall andò da Flod per sapere da dove venissero quelle botti, e lui rispose che venivano da un villaggio a nord vicino ad un fiordo, dove vivevano dei vichinghi, la puledra rimase stupita,
-“Ma allora voi rubate”-
-“Calma Kristall, è vero rubiamo, ma non c’è disonore a rubare proprio ai vichinghi, che sono la feccia di queste terre, non devi essere arrabbiata”-
-“Credevo che voi beveste l’acqua pura di montagna”-
“-Questo lo facciamo, ma a volte ci piace rubare l’idromele e la birra degli altri popoli”-
-“Per forza che i vichinghi attaccano i draghi, voi vi comportate da ladri, e Regn è d’accordo?”
-“No, non è d’accordo, e poi a lei non piace l’idromele”-
-“Dovete smettere di rubare agli altri popoli”-
-“Ma non lo abbiamo mai fatto con il tuo villaggio”-
-“Anche se l’aveste fatto, io non l’avrei detto a nessuno e poi vi avrei perdonato ma gli altri popoli non vi conoscono come vi conosco io, prima o poi qualcuno di voi verrà ucciso”-
-“Non succederà, siamo forti, e poi quasi nessuno osa avvicinarsi ad un drago del ghiaccio, io stesso sono molto potente, ho addirittura ucciso dei vichinghi”-
-“HAI FATTO COSA?”-.
Kristall si alzò in volo per osservare tutti i draghi presenti nella grotta per poter parlare con tutti.
-“Ascoltate draghi del ghiaccio e draghi del fuoco, da oggi in poi voglio che viviate con quello che la natura ha da offrirvi, non dovreste più rubare agli altri popoli, se continuerete così sicuramente qualcuno di voi finirà per venire ucciso, non dovete farlo, siete migliori dei vichinghi, non siete dei ladri, né degli assassini, anzi se collaboraste con dei pony giusti potreste anche smettere di vivere dentro ad una caverna ed abitare in una capanna, come facciamo noi, se per esempio vi alleaste con il mio villaggio potremo tutti vivere al riparo dai pericoli, vi offriremmo un pasto caldo, e tutto l’idromele che vorreste e in più una casa, non sareste più costretti a nascondervi in montagna, né a rimanere in un altro regno, potreste anche gli altri di voi rimanere qui a Midgardr, capito?”-.
Non ci fu risposta a quello che disse la pegaso, la quale ritornò a terra, tutti i draghi la guardarono, poi all’improvviso, ci fu un drago che rideva, e poi un altro, dopodichè in tutta la grotta tutti i draghi ridevano, Kristall si sentiva strana a quella reazione, nessuno a quanto pare la prese sul serio, Flod stesso la prese e la portò fuori.
-“Ascolta bene Kristall, non ti azzardare più, mai più a fare discorsi del genere”-
-“Ma Flod, se solo voi provaste a collaborare con il nostro popolo”-
-“Ascoltami bene, per nessuna ragione al mondo io collaborerò con pony, grifoni o altre razze al di fuori dei draghi, è impossibile quello che dice, tu vuoi portare pace, mentre questo è impossibile nel nostro tempo”-
-“Ma…..”-
-“Niente ma, ora chiudi quella bocca, ho sopportato per troppo tempo che Regn stesse con tua madre, la verità è che quello che dici è irrealizzabile, lo sai che una volta volevano uccidere dei miei compagni dei vichinghi? E solo perché eravamo entrati nel loro territorio, senza fare niente, volevano solo farci fuori perché eravamo nel loro territorio, io stesso ho ucciso alcuni di loro, incluso una minotauro e un minotauro piccolo, sarei riuscito ad uccidere anche il padre minotauro ma lui scappò, e sai una cosa? Non mi pento di quello che ho fatto”-
-“Ma hai quasi ucciso una famiglia”-
-“Se sapessi dove si trova quel minotauro lo ucciderei lo stesso, io ho la cicatrice di un’ascia proprio sulla mia spalla destra, lo sai?”-
-“Non…..lo sapevo, ma mia madre e Regn speravano tanto che pony e draghi vivessero insieme”-
-“Non m’importa quello che sogna Regn, e m’importa ancora di meno che lo sognasse tua madre, se solo non avesse mai curato Regn, anzi se Regn fosse stata più forte non avrebbe avuto come amica una stupida puledra”-
-“Mia madre non era stupida, e Regn è più saggia di te se lo vuoi sapere, tu non sei altro che un drago buzzurro, ti importa solo di come ti vedono gli altri draghi piuttosto che della tua famiglia”-
-“M’importa della mia famiglia, è di te che non m’importa, ed ora gradirei che te ne andasti, mi hai fatto fare una brutta figura, meno male che i draghi non ti hanno presa sul serio altrimenti se la sarebbero anche presa con me, ed io voglio rimanere il capobranco di questo clan fino a che Sven non prenderà il mio posto”-
-“Quando ci sarà la prova del fuoco? Perché io voglio esserci”-
-“Che ti importa?”-
-“Mi importa, Sven è mio fratello, io voglio esserci quando vincerà”-
-“Non puoi esserci, è riservata solo ai draghi, e poi sarà deciso dal più vecchio dei draghi anziani”-
-“Beh, io ti dico che quando Sven vincerà io sarò la sua consigliera, e potremmo fare quello che vorremo, innanzitutto un posto sia per draghi che per pony”-
-“E’ ridicola questa cosa, non ho sentito niente di più stupido”-,
-“Non è stupido papà”-, Flod si girò e vide Sven dietro di lui, costui si avvicinò a Kristall e poi guardò il padre,
-“Io e Kristall Snö ne abbiamo parlato tra di noi una sera prima di tornare qui io e mamma, se Kristall non potrà partecipare alla prova, io vincerò e proclamerò che Kristall sarà la mia consigliera, ed insieme porteremo pace tra i nostri popoli”-
-“Non puoi dire sul serio, un drago ed un pony non possono regnare insieme”-
-“Non mi pare che sia proibito”-
-“Non è proibito, perché è assolutamente impensabile una cosa del genere, un pony ed un drago già non possono essere amici, figuriamoci far nascere un’alleanza”-
-“Beh, è quello che farò, la madre di Kristall ha fatto il possibile perché io nascessi, e la mamma vuole anche lei pace e prosperità nelle nostre terre, io farò quello che vorrò”-
-“Nessuno ti darà retta, sarai un leader senza clan”-
-“Però una volta preso lo scettro tutti dovranno ascoltarmi”-
-“Potrebbe succedere anche un’insurrezione e ti toglieranno lo scettro”-
-“Allora spero di poter trovare il frutto del cuore di drago”-
-“Ne dovrai avere di fortuna, solo Asteikko, sa dove si trova, e il nostro discorso finisce qui, e tu Kristall, non mettere più in testa certe cose a mio figlio”-,
Flod ritornò nella caverna e fuori rimasero solo Sven e Kristall.
-“Mi spiace per quello che ti ha detto mio padre”-
-“Sembra proprio che non cambierà mai idea, nemmeno te vuole ascoltare, e non gli importa nemmeno di Regn”-
-“Purtroppo è fatto così, nemmeno mia madre può fargli cambiare idea su come si governa un clan di draghi, e lui non vuole perdere il rispetto che gli altri draghi hanno per lui, perciò è impensabile che lui possa pensare ad un tempo di pace, come volevano le nostre madri”-
“-Ma perché i draghi fanno certe cose? Se solo provassero ad andare d’accordo con i pony del mio villaggio”-
-“Vedi, tanto tempo fa, quando io ero un po' più piccolo, Flamma mi raccontò delle storie sugli altri regni e mi disse che quando lui era più giovane, i draghi giganti erano tantissimi, erano draghi e lindorm, questi ultimi sono draghi ma senza le ali, e venivano chiamati Jotunn, e si dice che erano avversari degli dei, ma si dice pure che alcuni giganti o gigantesse ebbero storie d’amore con gli dei, si dice che il primo drago gigante era un certo Ymir, una notte mentre lui stava dormendo sotto le sue ascelle nacquero un drago maschio ed un drago femmina e crearono un drago a sei teste, tutti e tre furono i creatori della razza degli Hrìmthursar, che erano i draghi del ghiaccio giganti, e popolarono Niflheimr, mentre i pony sono discendenti del pony gigante Buri”-
-“Che storia, però è interessante”-
-“Però successe che Ymir fu ucciso da Odino e dai nipoti di Buri, il suo sangue divenne acqua, inondò il regno di Niflheimr ed uccise tutti i draghi giganti eccetto per un drago di nome Bergelmir e sua moglie che navigarono in un gigantesco tronco cavo, e fu così che ripopolarono la loro razza, però mi hanno detto che sono esistiti anche i draghi giganti del mare, della terra e del vento, e i loro nomi erano sjǫrisar, leirjǫtnar e vindthursar”-
-“Questo però succedeva tanto tempo fa”-
-“Flamma dice che ancora oggi, sia Odino che suo figlio Thor, uccidano i draghi giganti perché per loro sono una minaccia”-
-“Oh”-
-“Mi sa che è per queste cose che i draghi anziani odiano gli dei e i pony, anche se a volte li nominano, noi in realtà veneriamo i nostri spiriti antichi, come Ymir”-
-“Posso farti un paio di domande?”-
-“Sì, dimmi”-
-“Chi sarebbe Asteikko? E che cos’è il cuore di drago?”-
-“Tutte queste cose me le hanno dette mamma, papà e Flamma, ed anche un paio di draghi anziani, innanzitutto Asteikko, è il più vecchio drago gigante del ghiaccio esistente al giorno d’oggi, alcuni dicono che sia anche l’ultimo, si dice che sappia molte cose, al pari del lindorm Mimir, solo che Mimir si trova da qualche parte a Midgardr, invece Asteikko è bloccato nel regno di Niflheimr in una grotta di cui nessuno sa l’ubicazione, però si dice che molti draghi e molti guerrieri pony abbiano cercato di ucciderlo per avere il suo potere, si dice anche che se lo si ucciderà lui ti donerà il potere di un drago del ghiaccio gigante, oppure prima di morire risponderà ad una tua domanda”-
-“Ed è ancora vivo?”-
-“Purtroppo Odino gli lanciò una maledizione, non poteva morire, solo un guerriero saggio sarebbe riuscito ad ucciderlo, la maledizione gli impedisce di morire di vecchiaia e così lui ha visto morire i suoi figli, i suoi nipoti e i suoi pronipoti, ed è una cosa straziante pure per un drago, ma non può essere ucciso facilmente”-
-“Come mai?”-
-“Come ti ho detto molti draghi e pony ci hanno provato, ma non importa cosa tu utilizzi, se degli artigli, o una spada o un’ascia, lui non può essere ucciso facilmente, perché se tu lo colpisci la ferita la sentirai tu,. Per esempio se tu provi a tagliargli una zampa la sua ferità ritornerà normale, ma poi sarai tu ad avere la zampa tagliata, e non pensare di puntargli una lancia al cuore, perché quella sarebbe la tua morte”-
-“E’ terribile, quindi è destinato a vivere per sempre?”-
-“Si dice che un giorno un guerriero tra i vichinghi riuscirà ad ucciderlo senza neanche toccarlo, ma questo mi sembra impossibile”-
-“Poverino, ha visto morire la sua gente, e adesso desidera solo smettere di vivere”-
-“Per quanto riguarda il frutto del cuore di drago, si tratta di un albero che appaia ogni 200 anni, ma nessuno sa l’ubicazione, molti dicono che sia parente dell’Yggdrasill, l’albero del mondo che collega tutti i regni, altri dicono che esistesse ancora prima di Yggdrasill, ogni 200 anni può apparire in qualsiasi parte del regno ed in qualsiasi regno, ma nessuno sa dove anche perché rimane in quel punto per soli tre giorni poi sparisce di nuovo, ed i suoi frutti sono delle succose mele a forma di cuore, ma si dice che solo uno di quei frutti potrà dare pieni poteri ad un drago, per le altre razze come i pony sarebbe velenoso, solo i draghi possono mangiarlo, e se un drago lo mangia i suoi poteri aumentano, e tutti i draghi di ogni razza gli ubbidiranno”-
-“Tutti i draghi di tutte le razze?”-
-“Esattamente, se solo potessi trovarlo, io lo mangerei e i draghi non potrebbero fare a meno di seguire i miei ordini, purtroppo per sapere con esattezza dove si troverà l’albero, bisognerebbe chiedere ad Asteikko, ma lui non te lo direbbe mai se tu non lo uccidi”-
-“Un vero peccato, con quel frutto tutti ti avrebbero ascoltato”-
-“Quando verrà il mio turno, ti prometto che farò il possibile per aiutarti, per la prova del fuoco dobbiamo aspettare che il drago più anziano muoia”-
-“Come mai?”-
-“Vedi, il suo bisnonno riuscì a trovare il cuore di drago e lo mangiò, il potere di quel frutto si propaga anche alle generazioni future, così anche lui può comandare i draghi, ma lui non ha mai avuto una famiglia, quindi niente figli niente potere da dare, e una volta che lui morirà noi cercheremo il posto giusto dove fare la prova del fuoco, ed io potrò parteciparvi, ma per farla dovremo aspettare una settimana dopo la sua morte, è la regola”-
-“Interessante”-
-“Io ti prometto che farò in modo che tu possa essere la mia consigliera”-
-“Se sarò utile, a quanto pare però io non so combattere”-
-“Sarò sempre a proteggerti”-
-“E’ questo il punto, io non voglio che tu mi protegga, devo imparare a difendermi da sola”-
-“Ma ci sono un sacco di pericoli che devi ancora conoscere, e non so se saprai difenderti da loro se non li conosci”-
-“Imparerò, farò in modo di essere forte come un drago e tuo padre e quel Flail non potranno dire niente”-
-“Ma tu non devi diventare violenta”-
-“Non intendo diventare violenta, voglio solo proteggermi da sola dai pericoli come i Mutanti, i Troll, i Warg ed i Mephit del ghiaccio e dell’aria, ed ora scusami tanto ma me ne ritorno al mio villaggio”-
-“Aspetta, c’è una cosa che vorrei farti vedere prima che tu te ne vada”-.
Sven portò Kristall da un’altra parte della montagna, dentro ad un’altra caverna scendendo delle scale di ghiaccio c’era una sala tutta ricoperta di cristalli di ghiaccio, e Kristall ne fu affascinata.
-“Wow, che meraviglia, le avete create voi queste formazioni di ghiaccio?”-
-“Alcune sì, ma altre già c’erano, ora ti mostro un paio di cosette”-.
Sven condusse Kristall davanti ad un grosso blocco di ghiaccio dove c’erano incastonati un corno di drago ed un teschio di drago particolare. Sven toccò il ghiaccio e sputò una fiammata, il ghiaccio si sciolse e poté prendere sia il corno che il teschio, Sven mostrò alla pegaso prima il corno.
-“Questi due oggetti sono dei tesori, sono alcuni tesori che custodiamo da generazioni, e sono molto importanti”-
-“Un corno di drago ed un teschio luminescente?”-
-“Il corno apparteneva ad un drago millenario del ghiaccio, e dicono che se si porge l’orecchio puoi sentire la lingua dei draghi”-
-“In che modo?”
-“Vedi…noi draghi sappiamo parlare molte lingue, alcune addirittura scomparse, e se ascolti qualcuno da quel corno potrai sentire quello che dice nella lingua dei draghi, come quella che hai sentito quando abbiamo invocato il Bifrost, inoltre se una creatura parla solo una lingua antica tu potrai sentire quello che dice nella tua lingua, per esempio se ti parlassi nella mia lingua draghesca antica tu sentiresti la mia voce normale nella tua lingua”-
-“Interessante”-, Sven prese poi il teschio che brillava di varie luci,
-“E questo teschio apparteneva ad un drago dei cristalli”-
-“Cos’è un drago dei cristalli?”
-“Non si sa come siano nati, ma sono una razza di draghi con le scaglie che brillano di vari colori ed ogni loro squama è un cristallo, si dice che siano gli unici draghi a poter usare la magia, ora credo siano spariti tutti, o meglio, papà mi ha detto che si sono nascosti per non farsi trovare né dai draghi né dai pony né dagli dei, poiché ogni parte del loro corpo emana magia, e può essere usata da chiunque senza bisogno di conoscere la magia, dicono anche che se si indossa questo teschio si possa essere riparati da qualsiasi attacco, sia di spada che di freccia che di ascia, e se lo si indossa tu puoi conoscere le lingue antiche senza bisogno del corno”-
-“Ma……qualcuno di voi l’ha mai provato?”-
-“Io sì, papà voleva che fossi io a custodirlo, ma non è successo niente, niente magie o altro, penso molti altri draghi l’abbiano indossato, ma nessuno ha avuto doni da esso”-
-“E’ un teschio particolare, come se non fosse fatto d’ossa, ma di…..appunto cristalli, ma cristalli magici, sento quasi…..non lo so un’energia provenire da esso”-
-“perché non te lo metti?”-
-“Io? Sei impazzito? E’ il teschio di un drago morto”-
-“Dai che ti costa? Nessuno lo verrà a sapere, e poi credo che sia della tua misura”-, Sven continuò ad insistere, così Kristall prese il teschio e piano piano lo indossò, il teschio non era né grande né piccolo, ma della giusta misura della testa di Kristall, così la sua testa potè entrarci bene.
-“Allora? Senti qualcosa?”-
-“No, io non sento nien…”-, neanche ebbe finito la frase che qualcosa successe eccome, Kristall fu pervasa da una luce bianca per tutto il corpo, i suoi occhi divennero bianchi, e dalla sua bocca uscì un raggio di luce, le sue stesse ali si aprirono e le sue piume erano luminose, attorno a lei ci fu una brezza fredda che la circondò, Sven fu spaventato.
-“Kristall, che sta succedendo? Cosa stai facendo? Smettila ti prego”-, Sven provò a toccarla, ma la sua mano si bruciò quando la toccò,
-“Kristall? Basta, mi stai spaventando, BASTA!”-, Sven cominciò a piangere dalla paura, ma in quel momento tutto si mise a tacere, luci e venti smisero di funzionare, Kristall Snö era ancora a mezz’aria, poi piano piano si pose a terra, i suoi occhi, la sua bocca e le sue piume smisero di brillare, era tornata normale.
-“Ma…cosa è successo?”-
-“Non ti ricordi niente? Hai iniziato a brillare e attorno a te c’era un vento freddo, ho cercato di aiutarti, ma il teschio scottava”-,
Kristall si tolse subito il teschio e lo rimise nel blocco scongelato,
-“Presto! Ricongela il blocco”-
-“Sì, subito”-, Sven emise un soffio gelido che ricostruì il blocco, così il corno e il teschio di cristallo ritornarono dentro al ghiaccio.
Entrambi uscirono dalla caverna per tornare dagli altri draghi, durante il cammino però Sven era preoccupato per Snö.
-“Sicura di sentirti bene? Non ricordi niente?”-
-“Tutto quello che ricordo è che ho visto degli strani segni volarmi intorno, ed un’energia mi riempiva il corpo, io non potevo fare niente, se non affogare in questa energia, perché era come se stessi in acqua, ma potevo respirare, e vedevo solo questi segni che brillavano, non ti so dire che cosa fossero, so solo che riuscivo a capirli senza sapere di averli mai visti”-
-“Ti ricordi che forma avessero?”-
-“Più o meno, però ricordo le pronunce di alcune di quelle lettere, come…….Ansuz, Berkana, Kano, Dagaz”-,
-“Strano, mi pare di aver già sentito queste pronunce, solo non ricordo dove, oppure……ma sì, uno dei draghi anziani mi disse queste pronunce, si tratta delle rune”-
-“Rune? Vuoi dire quelle iscrizioni che hanno a che fare con gli dei?”-
-“Esattamente, le hai mai viste?”-
-“Sì, nel mio villaggio c’è un pietra con alcune di esse, però di solito solo i vichinghi le possiedono, come anche gli dei, si tratta di una lingua antica, e che solo alcune persone siano in grado di leggere, almeno credo”-
-“Però si dice che ci siano anche persone in grado di sfruttare la loro magia, sembra ci siano diverse magie con le rune, a seconda di come le si scrivano o si compongano”-
-“Come fanno i draghi anziani a sapere queste cose?”-
-“Loro hanno viaggiato parecchio e hanno conosciuto i draghi del ghiaccio che erano in grado di usare alcune di quelle rune, però si dice che solo le razze di sesso femminile possano leggerle per trarne predizioni, e che usavano loro le magie per aiutare i maschi in battaglia”-
-“Beh, è strano,”-
-“Dobbiamo dirlo a papà, il teschio non ha mai reagito così con nessuno”-
-“Eh? är du galen?(Sei impazzito?) Vorresti dirlo a tuo padre?”-
-“Perché, che c’è di male?”-
-“Se viene a sapere che ho toccato un tesoro prezioso chissà come si infurierà, senza contare che se la prenderà con te perché sei tu che me lo hai mostrato, si arrabbierà soprattutto per questo fatto della luce e dell’energia, se hai detto che nessuno drago ha avuto questo effetto ma io sì, chissà come reagirà”-
-“Non ti preoccupare, la colpa è mia, sono io che ho insistito per farti vedere quel nostro tesoro, e sono io che ho insistito perché tu indossassi quel teschio”-
-“Tuo padre è già arrabbiato con me, lascia perdere, non diciamogli niente”-
-“E se ti fosse successo qualcosa?”-
-“E che cosa può essermi successo? Hai detto che i draghi dovevano avere i poteri”-
-“E come lo spieghi che ora riesci a leggere le rune? I draghi anziani le hanno sempre memorizzate, ma oltre a loro nessuno le conosce, e nessuno può fare magie con le rune, senza contare che noi draghi del ghiaccio non possiamo fare magie come i draghi dei cristalli”-
-“Io….non so cosa dirti, ma non voglio far arrabbiare tuo padre, né far preoccupare tua madre, tieniamoci questa cosa per noi”-
-“Va bene, però se ti succede qualcosa, fammelo sapere, non credo che potrei tenere il segreto con i miei genitori se ti senti strana”-
-“Va bene, va bene, ma solo in quel caso, ora è meglio che torni al villaggio”-.
Kristall Snö volle salutare Regn prima di tornare al villaggio, anche perché nessun altro drago sembrava che volesse salutarla, Regn le disse di tornare quando voleva e Kristall promise di tornare, poi si diresse al villaggio accompagnata da Sven, per fare prima i due volarono fino al luogo natale della puledra, con il padre che la stava aspettando, Kristall salutò Sven, prima però il drago gli chiese in segreto di parlargli se fosse successo qualche cambiamento.
Kristall rispose di sì, poi lo salutò.
La puledra entrò in casa con il padre che aveva preparato da mangiare, per pranzo c’era dell’ottimo salmone cotto sul falò con foglie di alberi sempreverdi e pigne.
Mentre mangiavano, Tømmer volle sapere da Kristall che cosa avesse fatto, lei gli raccontò tutto quello che aveva visto e sentito, senza però parlare dell’esperienza con il teschio di drago di cristallo.
Tømmer ascoltò tutto, soprattutto la parte dove i draghi risero di lei per quanto riguardava il non dover rubare più.
-“Capisco, Kristall, ascolta, anche tua madre prima che lei fosse incinta parlava con Regn sulla possibilità di cambiare le abitudini dei draghi di ghiaccio, ma Regn rispose che anche se lei era la regina nessun drago l’avrebbe ascoltata”-
-“E come devo fare se devo portare pace tra draghi e pony?”-
-“Puoi cominciare dal nostro villaggio, certo che se ci fosse più gente molte altre specie seguirebbero il nostro esempio, ma questo è quasi impossibile, tutti odiano i draghi, soprattutto per quelle vecchie leggende, io non sono un vichingo, ma una volta qui in questo villaggio, c’era un bisonte che conosceva bene le vecchie storie su Odino, Thor e tutti i giganti, e le raccontava sempre ad ogni abitante del villaggio”-
-“E dove è andato questo bisonte?”-
-“Purtroppo morì qualche giorno dopo che io e tua madre ci sposammo”-
-“Peccato, ci sono un sacco di cose che avrei voluto chiedergli sugli dei, i giganti e le rune, come quelle che ci sono sulla pietra vicino alla capanna di Vinge”-
-“Quella pietra apparteneva proprio a quel bisonte, disse che l’aveva vinta contro un duello con un vichingo”-
-“E non c’è nessuno in grado di leggere le rune che ci sono sopra?”
-“No, nessuno, il bisonte sì, ma non gli ho mai chiesto cosa dicessero”-
-“Peccato, adesso mi è rimasta la curiosità”-
-“Come mai queste domande?”-
-“Semplice curiosità, papà, niente di che”-.
Dopo aver mangiato, Tømmer decise di andare nella foresta vicina per cercare muschi, licheni e qualche fungo, invece Kristall Snö volle andare a vedere la pietra che aveva sempre notato ma mai osservato da vicino.
Nel villaggio non c’era nessuno fuori, erano tutti dentro le loro case, quindi nessuno poteva chiederle che cosa stesse facendo, e naturalmente nessuno che le avrebbe detto di non curiosare vicino alla pietra, ma nessuno l’aveva mai messa in guardia su quella pietra, quindi non doveva essere pericolosa.
Ed eccola là una grossa pietra in mezzo alla neve, proprio dietro la casa del grifone Vinge, l’amico di suo padre, Kristall per la prima volta si avvicinò completamente a quella pietra.
Le aveva viste sempre da lontano le iscrizioni incise, ed ora poteva constare che erano proprio delle rune.
-“E’ strano, mi sono sempre sembrati dei segni alquanto singolari, ora invece, invece riesco a capirli”-,
le prime lettere sulle quali posò gli occhi erano:
una lettera F con le punte rivolte verso l’alto,
-“Fehu, significa bestiame, abbondanza, ricchezza, ma anche soddisfazioni e fortuna”,
una specie di lettera N,
-“Ur, la forza interna, la salute , il coraggio, la fiducia, la resistenza”-,
e una R,
-“Reid, indica un percorso, un viaggio, le scelte fatte in un viaggio”-, poi Kristall si stupì di quello che stava dicendo.
-“Ma come è possibile? Io non conoscevo le rune, nel nostro villaggio queste sono le uniche rune esistenti, ed ora non solo le so leggere, ma riesco anche a capire cosa significano”-, però la curiosità era più forte della paura, così lei mise lo zoccolo destro sulla pietra e cerò di leggere quello che c’era scritto sulla pietra.
-“Vediamo un po', chiunque leggerà questa pietra avrà a disposizione 2 incantesimi, il primo è un potenziamento della propria forza e si chiama bärsärk, evoca questo incantesimo guardando il tuo arto destro e pronuncialo, oppure tieni stretta l’arma che hai tra le zampe alzala al cielo e pronuncia bärsärk, la tua forza e la tua velocità saranno raddoppiate, tuttavia subirai dei danni dai nemici perché la tua difesa sarà diminuita, questo incantesimo dura solo due minuti, se saprai utilizzarlo bene potrai utilizzarlo anche per più tempo, ma ricorda, non usarlo troppo le prime volte, poiché questo incantesimo ti donerà una forza che non potrai gestire sempre”-,
dopo aver letto quelle righe Kristall pensò che fosse forte avere un incantesimo del genere, ma lei non essendo magica non poteva usarlo,
-“Sarebbe fantastico, non dovrei più dipendere da nessuno e così potrei difendermi da sola, peccato che io sia una pegaso, e l’altro?”-
Kristall si mise a leggere anche le ultime righe della pietra,
-“Il secondo incantesimo è solo per gli arcieri, chiunque sappia tenere un arco e una freccia, potrà usufruire di questa magia, il suo nome è Sant Skott e permette di immettere la propria forza fisica nella freccia, se utilizzato in battaglia la freccia potrebbe perforare un’armatura, ma solo se chi la usa è abbastanza forte ed in salute poiché se utilizzato troppo questo incantesimo vi lascerà senza forze e dovrete riposare per molto tempo per riacquistare le energie usate, però il suo potere è devastante, anche da lontano potrete spezzare in due un albero”-,
Kristall Snö oramai non aveva paura, però non poteva accedere a quelle magie, ma poi vide un’altra iscrizione in fondo al masso.
-“Qui dice: se hai intenzione di apprendere questi incantesimi allora appoggia il tuo arto sulla lettera Berkana”-.
Nell’ultima parte c’era un lettera rassomigliante ad una B, e Kristall la conosceva oramai, ma cosa poteva fare? Non poteva certo imparare magie, ma comunque era curiosa ed allora appoggiò lo zoccolo destro sulla lettera.
In quel momento tutte le rune si illuminarono di una luce blu come se fossero scritte col fuoco, Kristall tornò ad avere paura, ma per qualche motivo non poteva staccare lo zoccolo, poi tutta la luce blu si staccò dalla pietra ed entrò dentro la puledra.
Finita la luce, Kristall potè staccare lo zoccolo e finì nella neve, era spaventata ma anche confusa, si fissò gli zoccoli, ma non vide niente di speciale.
-“Ma cosa è successo? Vediamo…..niente sugli zoccoli, niente sulle ali”-, per essere sicura andò a specchiarsi nel lago del villaggio, ma nella sua immagine non vide niente di inusuale.
-“Niente in faccia, niente nel crine, sembra che non ci sia niente di nuovo, ma cosa sarà successo?”-.
Kristall ritornò in casa sua, non era successo niente, ma non riusciva a spiegarsi come mai la scrittura delle rune fosse entrata dentro di lei, ripensava a quello che Sven le disse, del fatto che nessuno drago aveva avuto la possibilità di imparare qualcosa per mezzo di quel teschio di cristallo, come mai era successo a lei che era una pony? E per giunta una pony senza magia? Anche i draghi del ghiaccio non hanno magia, ma almeno qualcuno poteva saper leggere le rune, lei adesso era in grado di leggerle e di tradurle, ma non poteva certo usarle.
Lo sguardo della puledra si posò su l’ascia del padre, era una bella ascia di ferro, col manico robusto di legno, ma il padre la usava solo per tagliare la legna, perché la usa arma era la lancia.
Kristall Snö doveva togliersi un interrogativo dalla testa, assolutamente, e non poteva aspettare il giorno seguente, così prese l’ascia ed uscì dal villaggio, si diresse verso la foresta vicina, e scelse un albero da tagliare.
Ne scelse uno a caso e vide che era pieno di neve, in quella foresta non c’erano animali, quindi non rischiava di togliere la casa a qualche creaturina.
-“E adesso vediamo cosa succede se uso quest’ascia, voglio proprio sapere che cosa posso fare”-.
Si sfregò gli zoccoli e poi con gli zoccoli anteriori strinse il manico dell’ascia, e colpì la base dell’albero, ma nonostante usò la tutta la sua forza fece giusto un piccolo segno.
-“Non mi sembra di essere migliorata, non è successo niente, forse devo ripetere quelle parole,….bar…bar…bar…barbar? Macchè, le ho già dimenticate e adesso che faccio? Mi tocca tornare alla pietra per ricordare quale fosse la parola”-.
Kristall posò l’ascia, ma si sentì un formicolio sullo zoccolo destro e quando lo guardò si spaventò un po', c’era una fiamma blu sopra di esso ma non scottava, anzi Kristall non sentiva niente, e da quella fiamma uscirono fuori delle rune, erano scritte nell’aria, erano le stesse che Kristall aveva letto sulla roccia, relative però solo al primo incantesimo,
-“ Bärsärk, evoca questo incantesimo……arto destro…..tieni stretta l’arma……alzala al cielo e pronuncia bärsärk, ecco cos’era, ma allora”-, se Kristall si concentrava riusciva a leggere tutto senza problemi, poi le scritte scomparirono, si riguardò lo zoccolo destro ma non c’era niente, poi cercò di ripensare all’incantesimo ed apparve davanti ai suoi occhi la lettera Berkana poi seguita da altre lettere runiche, ed ecco che la parola  Bärsärk si ripresentò davanti ai suoi occhi.
Kristall Snö era di nuovo stupita per quello che era successo, ma dopotutto volle lo stesso provare perché era curiosa.
-“Quindi….devo solo alzare l’arma al cielo e gridare la parola magica, allora proviamo, cosa ho da perdere?”-,
Kristall riprese l’ascia e l’alzò in aria, poi urlò,
-“ Bärsärk (Berserk)”-, ma non successe niente,
-“Lo sapevo, non poteva funzionare, io sono una pegaso, non una unicorno, però sarebbe stato bello se avesse funzionato”-, però Kristall non voleva demordere così facilmente, ripensava alle parola che Flail e Flod le dissero, non voleva essere un peso, voleva imparare a difendersi così si concentrò meglio, chiuse gli occhi, e rialzò l’ascia in alto e urlò di nuovo,    
-“ Bärsärk (Berserk)”-, stavolta attorno a Kristall ci furono tre rune che si illuminarono e crearono un’aura blu attorno alla puledra.
Kristall si sentì pervasa da un’energia potente e per tutto il suo corpo c’era una luce gialla,
-“Mi sento…..mi sento….bene, sento….sento che potrei maneggiare quest’ascia senza sentire fatica, io…”-,
Kristall guardò l’albero che aveva giusto colpito, poi strinse l’ascia e diede un altro colpo, stavolta aveva scavato di più nel tronco, poi colpì e colpì ancora, al quinto colpo lei diede una forte spinta con l’ascia e tagliò l’albero che cadde nella neve,
-“E’ straordinario, non avevo mai preso nello zoccolo un’ascia, eppure sono riuscita ad abbattere quest’albero con soli cinque colpi, aspetta un momento, significa che ha funzionato? Ho usato una magia runica?”-,
Kristall era più contenta che scioccata, se era riuscita ad abbattere un albero forse poteva anche colpire un nemico, doveva fare qualcosa, doveva dirlo a qualcuno, ma a chi? Se l’avesse detto a suo padre, si sarebbe preoccupato, anche qualcun altro nel villaggio avrebbe reagito male, poiché i pegaso non possono fare magie, e se l’avesse detto a Sven? In quel caso avrebbe dovuto dirlo anche a Regn.
Kristall sapeva che quello che era successo doveva avere a che fare col teschio del drago di cristallo, ma prima doveva fare un’altra prova, però aveva bisogno di dirlo a Sven, solamente loro due, perché grazie a quell’incantesimo poteva già badare a sé stessa senza l’aiuto di qualcun altro.
 

Continua…
 
 
My little pony By Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 4
*** Il villaggio devastato ***


Den förstörda byn
Il villaggio devastato


 
Il giorno dopo Kristall andò a trovare i draghi nella grande grotta per poter parlare con Sven, era eccitata nel potergli dire la buona novella.
Quando arrivò alla grotta vide che Sven stava con sua madre a scolpire la gratto con il ghiaccio, aveva una piccola stalattite in mano per riuscire a scolpire.
-“Ciao Kristall”-
-“Ciao Sven”-,
come sempre quando si salutavano si abbracciavano, di norma Kristall era più grande di età di Sven, ma lui era più grande in altezza, quindi la sollevava sempre da terra.
Dopo averla appoggiata sulla neve lui le parlò,
-“Che cosa ci fai qui? Qual è il motivo della tua visita?”
-“Ho bisogno di parlarti, è molto importante, devi seguirmi”-
-“D’accordo, stavo modellando la grotta con la mamma, ma ora vengo con te”-.
Kristall portò Sven in un boschetto sulla montagna.
-“Allora, di cosa volevi parlarmi?”-
-“Mi raccomando, quello che ti farò vedere non devi dirlo a nessuno, è molto importante”-
-“Di che si tratta?”-
-“Ora ti faccio vedere, devo solo scegliere un albero”-.
Kristall volò vicino agli alberi del boschetto per vedere se ci fosse qualche animale, ma non trovò nulla, quindi ne scelse uno a caso dopo averlo controllato.
-“Ora stà a vedere Sven”-,
Kristall prese l’ascia e l’alzò in alto,
-“ Bärsärk (Berserk)”-, le rune apparvero sulla neve e la luce blu e quella bianca si susseguirono, Kristall cominciò subito a colpire l’albero, e questa volta ci mise solo quattro colpi a farlo cadere, dopodichè Kristall piantò l’ascia a terra e creò un’onda d’urto.
-“Che te ne pare?”-,
Sven era incredulo, lui sapeva che Kristall Snö non aveva mai maneggiato un’ascia, ma non l’aveva mai vista nemmeno tagliare un albero.
-“Aspetta, ho ancora un po' di tempo”-, Kristall diede un pugno ad un albero e la neve cadde tutta dai rami, poi diede un pugno in terra creando una voragine e facendo tremare il terreno e prese un masso non troppo grande e lo gettò giù dalla montagna.
-“Ecco l’energia credo che ora si stia esaurendo, allora che te ne pare?”-.
Era il momento giusto per Sven per chiedere delle giuste spiegazioni.
-“M-ma….come hai fatto? Da dove ti viene tanta forza? Come è possibile tutto questo?”-
-“E’ di questo che volevo parlarti, però devi fare in modo che solo io e te lo sappiamo”-.
Così Kristall spiegò tutto quello che aveva fatto e non lasciò nessun particolare, come la pietra nel villaggio, il suo tentativo di usare l’incantesimo, come anche il saper tradurre le rune, e lei gli mostrò anche che poteva materializzare le istruzioni partendo da una fiamma blu dal suo zoccolo destro e Kristall era felice di poter raccontare tutto ciò a Sven, ma lui non sembrava contento.
-“No, no, no, è tutto sbagliato, tutto questo non doveva succedere, così non va”-
-“Perché? Che c’è di male?”-
-“E me lo chiedi? Solo gli unicorni e i draghi di cristallo, così come anche gli dei possono fare magie, tu sei una pegaso, non puoi fare magie”-
-“E’ stato tutto grazie a quel teschio di cristallo, credo che mi abbia dato dei poteri, ma ora come ora posso solo assorbire gli incantesimi grazie alle rune scritte, posso fare due incantesimi, ma finora ne ho provato solo uno”-
-“E volevi pure che mantenessi il segreto? Qualsiasi pony o drago si accorgerebbe delle rune che appaiono, e della luce intorno a te, pensi che qualcuno sia tanto stupido da non accorgersi che non sia un incantesimo?”-
-“Perché ti agiti tanto? Tuo padre e Flail volevano che fossi forte da me, senza che qualcuno mi difendesse”-
-“Ma io ti dovevo difendere, oppure mia madre, non m’importava che tu fossi indifesa, non dovevi prendere l’ascia nello zoccolo”-
-“Ammetto che devo usare meglio l’arco, ma l’ascia mi piace, forse è l’arma migliore per me”-
-“No, no, no, se papà viene a sapere di questa cosa mi ucciderà, nessun drago ha mai reagito a quel teschio, nessun drago ha avuto poteri o roba del genere, ed ora che per caso ti ho fatto indossare quel teschio tu hai ricevuto dei poteri, che cosa ho fatto?”-
-“Ti prego, calmati”-
-“Come faccio a calmarmi? Ora sei diventata violenta come gli altri pony”-
-“Ehi, in che senso come gli altri pony? Intendi come mio padre?”-
-“No, per carità, però tu non dovevi a che fare con queste cose, papà se la prenderà con me, e poi con te, perché se viene a sapere che hai un incantesimo che ti rende più forte lui si infurierà, potrebbe anche pensare di non farti venire più qui”-
-“Ma come dovevo fare? Voi non potevate sempre difendermi per sempre, tuo padre neanche vuole che tu venga da solo al mio villaggio”-
-“Ma io avrei potuto fare qualsiasi cosa una volta diventato il capo, e tu saresti diventata la mia consigliera”-
-“Pensi davvero che gli altri draghi mi avrebbero accettata? Jag är inte en drake, jag är en ponny (Io non sono un drago, io sono un pony)”-
-“Credevo non ti importasse del giudizio degli altri draghi, lo so, l’altra volta ti hanno deriso, ma lasciali perdere, a me non importa niente di loro, sei tu quella che conta davvero per me, anche se siamo razze diverse tu per me sei una sorella, la sorella che non ho mai avuto”-
-“Lava e Lapillus sembrano a posto rispetto al loro fratello Flail”-
-“Sì, loro due sono bravi draghi del fuoco, è Flail che è un idiota, ma lui è uno di quei draghi che odia i pony, anzi lui odia anche gli elfi, non ci badare, io gli sono amico perché papà vuole che mi faccia degli alleati tra i draghi del fuoco”-   
-“Resta comunque il fatto che non accetteranno mai le mie richieste di pace tra le razze”-
-“Se i vichinghi non uccideranno più i draghi, forse allora potremmo fare qualcosa, ma non credo che i draghi del fuoco accetteranno queste condizioni, pensi davvero che le altre razze sarebbero disposte a convivere con noi?”-
-“Se non proviamo, non lo sapremo mai”-
-“E tu come pensi di fare?”-
-“Se alcuni di voi draghi poteste entrare in contatto con gli abitanti del mio villaggio allora potremmo già saperlo, potremmo creare un villaggio con pony, grifoni e draghi, sarebbe già qualcosa”-
-“Non è una cattiva idea, penso potremmo parlarne già con la mamma, papà non credo che sarebbe d’accordo”-
-“Lascia allora che parli con mio padre prima”-.
Kristall Snö salutò Sven e tornò al suo villaggio, corse subito alla sua casa per parlare con Tømmer, bisognava assolutamente prepararsi per il progetto che Kristall aveva in mente, i draghi dovevano venire al villaggio, e gli abitanti dovevano accoglierli.
Tømmer però non fu contento della cosa,
-“Kristall, ascolta, quello che chiedi è impossibile”-
-“Perché dici così papà? La mamma avrebbe voluto sicuramente fare così”-
-“E’ vero tua madre avrebbe voluto, ma lei oramai non è più qui, lei sicuramente avrebbe parlato con Regn, ma dobbiamo accettare il fatto che Lumi non è più qui, e Regn non credo che farebbe questo progetto”-
-“Guarda che Regn farebbe di tutto per onorare la memoria della mamma, e poi come puoi dire queste cose, hai forse dimenticato di tutto quello che hai promesso a mamma quando lei è morta? Ti ricordi di quello che hai promesso?”-
Tømmer si ricordava bene di quello che aveva a promesso a Lumi sul letto di morte, perciò non poteva mentire,
-“Certo che me le ricordo Kristall, ma per un progetto del genere ci vuole del tempo, possiamo accettare qualche drago del ghiaccio, ma qui si parla anche di draghi del fuoco, e quelli noi non li conosciamo e chissà quanto possono essere pericolosi”-
-“Lo so che sarà difficile, ma non posso pensare che draghi e pony possano essere nemici, né posso sopportare che i draghi vivano in caverne quando invece possono vivere in case di legno, lo so, alcuni di loro sono grossi, ma basterebbe pensare ad un altro piano, per esempio scavare una caverna alla base della montagna vicino al nostro villaggio, in questo modo i draghi saranno più vicino a noi, noi potremmo anche dargli da mangiare”-
-“Loro sono anche carnivori”-
-“Qual è il problema? Possiamo cacciare gli animali per loro, molti di noi sono erbivori, quindi significa più carne per loro, e poi c’è sempre il pesce di montagna, e poi possiamo condividere la birra con loro, no?”-
-“Kristall, senti, togliti la pelle di drago e vieni a mangiare, e poi ci penseremo domani”-,
Kristall non si separava dalla pelle di ghiaccio che Regn le regalò, però delle volte quando era in casa lei se la toglieva, come quando era ora di mangiare.
Kristall mise le ciotole per il brodo, e i cucchiai di legno e poi si sedette, il padre prese il recipiente per la zuppa di pigne e formaggio e verso il contenuto nelle ciotole, padre e figlia non si parlarono, ma poi Tømmer notò una cosa.
-“M-ma…Kristall, cosa hai sul tuo fianco?”-,
Kristall si guardò il fianco e si stupì aveva il cutie mark, non sapeva da quando era apparso, non ci aveva fatto caso, dato che indossava sempre la pelle di drago e quindi il suo fianco era sempre coperto.
Il cutie mark era una lettera F con le linee verso il basso, Kristall sapeva che quella era una runa, quindi pensò che quel cutie mark potesse essere apparso quando leggeva le rune, oppure quando le aveva assorbite o quando aveva usato la tecnica.
-“Ma che razza di cutie mark è? Sembrano solo delle linee ”-
-“E’……è…..è la runa Ansuz”-
-“La runa Ansuz? E che significato potrebbe mai avere?”-,
Kristall non avrebbe certo voluto dire la verità al padre, ma non poteva nascondere niente dato che ormai il suo cutie mark era proprio una runa, inoltre doveva per forza spiegare cosa fosse, era più forte di lei,
-“Ecco…..è la runa che rappresenta il suono, cioè la comunicazione, e il sapere, ha il significato di onestà, messaggi, incontri, e successo in una prova, ma se è capovolta il suo significato cambia diventando simbolo di cattivi consigli, falsità, inganni e prudenza verso gli altri”-
-“Ma…..come fai a sapere tutte queste cose?”-.
Ora che era in quella condizione Kristall non poteva più mantenere il segreto, quindi disse tutta la verità a suo padre, il quale non la prese bene.
-“No, non è possibile, questa cosa non doveva succedere di nuovo, mia figlia che è in grado di leggere le rune no, non posso accettarlo”-
-“Aspetta papà, cosa intendi con di nuovo?”-
-“Kristall, amore di papà, vedi……quando una volta tua madre era più giovane e conosceva già Regn, lei trovò lo scheletro di un drago dei cristalli in mezzo alla neve, i cristalli li regalò a Regn, ma poi lei prese negli zoccoli il teschio e successe qualcosa mi raccontò, praticamente fu avvolta da una luce e poi svenne, Regn la riportò qui nel villaggio, ma molto tempo dopo quando visitò dei villaggi, lei era in grado di leggere le rune, non solo, era entrata in contatto con un incantesimo che evocava la nebbia, allora un guerriero vichingo volle invitarla a rimanere nel suo villaggio per poter avere accesso a quell’incantesimo, e fare in modo che lei usasse il suo potere di divinazione, perché si può prevedere anche il futuro con le rune, ed ora, ora è successa la stessa cosa a te, Regn non si seppe spiegare il perché successe a tua madre, e nemmeno adesso so spiegarmelo, fatto sta che per evitare che quel vichingo facesse la spia con i suoi colleghi, Regn lo congelò e lo gettò nel Niflheimr, inoltre tua madre era in grado anche di invocare il Bifrost, ma per farlo doveva tenere il teschio in testa, e in questo modo poteva comunicare con esseri che parlavano una lingua antica, mi raccontò anche di essere riuscita a parlare anche con lo Jormungandr in persona”-
-“Cosè lo Jormungandr?”-
-“Lo Jormungandr chiamato anche Midgardsormr è un gigantesco serpente vive qui a Midgard, si dice che sia lungo quanto tutto il mondo che possa anche mordersi la coda, è una specie di divinità, mamma è riuscita anche a calmarlo con la sua voce una volta che si era svegliato per colpa di alcuni guerrieri vichinghi che volevano ucciderlo, tua madre era in grado di riuscire a comunicare con gli animali solo con lo sguardo, o più spesso con gli zoccoli”-
-“Ma….come mai non sapevo niente? Perché non mi hai mai detto niente di tutto questo? Perché nessuno nel villaggio me ne ha mai parlato?”-
-“Perché nessuno lo sapeva, tranne Regn, Flod, io, tuo nonno e tua nonna, e tutti abbiamo mantenuto il segreto, mamma sperava un giorno di dirtelo una volta cresciuta, ma poi decise durante la gravidanza di non dirti mai niente, e lo fece promettere anche a Regn e Flod, ma credo che Flod non ti abbia mai detto niente perché forse gli faceva paura il pensiero di una puledra che non poteva usare la magia invece poteva usarla”-
-“Per tutto questo tempo, per tutto questo lungo tempo non sapevo niente di mamma e voi me lo avete nascosto”-
-“Credimi, se sapevo che i draghi avevano il teschio di un drago dei cristalli, ti avrei detto di starne alla larga, ma anche se lo sapevo come potevo prevedere che sarebbe successo anche a te? Pensavo che non sarebbe successo di nuovo”-
-“Ma che male c’è? Io sono in grado di leggere le rune e se posso prevedere le cose è una buona cosa”-
-“Ma hai pensato che cosa succederebbe se si sapesse che in questo villaggio esiste una puledra in grado di usare la magia runica? Presto tutti i villaggi vichinghi della Noreinvegia e della Horsvezia verrebbero qui e potrebbero tenerti reclusa nel loro villaggio, e magari un altro villaggio attaccherebbe il tuo luogo di prigionia e ci sarebbe una guerra per averti, credimi, questo non è un dono, ma una maledizione, come anche il fatto che tu possieda quei poteri”-
-“Papà, prometto di farne buon uso, oppure di usarli solo in caso di necessità, e solo con i mostri, basterebbe solo che….”-
-“Niente che, tu quei poteri non li usi, ti immagini se ti vedessero quelli del villaggio?”-
-“Sono tutti pony e grifoni fidati non lo direbbero a nessuno”-
-“Però per loro saresti pericolosa, penserebbero a te come una strega, e potrebbero anche ucciderti proprio perché sei una pegaso che fa magie”-
-“Stai dubitando del tuo amico Vinge? Ed anche di sua madre? La stessa grifone che mi ha fatto nascere?”-
-“Tu non hai idea di quello che potrebbe fare un pony od un grifone quando ha paura, io stesso ci sono passato quando è morta tua madre”-
-“Io scommetto che se la mamma avesse usato l’incantesimo della nebbia forse sarebbe ancora viva”-
-“NON PARLARE COSI’ DI TUA MADRE, lei ha dato la vita per te”-
-“Ma voleva anche che non mi arrendessi alle prime difficoltà, che fossi cresciuta forte, io posso pure decidere di come essere forte a modo mio”-
-“Non per mezzo della magia, e adesso preferirei che non parlassimo più di questa cosa, signorina”-,
sgridata dal padre, Kristall chinò il capo ed annuì
-“D’accordo papà, come vuoi tu”-
-“So di essere severo, ma non voglio che ti succeda qualcosa Kristall, sei l’unica cosa che mi resta di tua madre, e voglio proteggerti”-.   
Kristall Snö rimase pensierosa quella sera, le sembrava strano che suo padre avesse mantenuto quel segreto su sua madre per così tanto tempo, e non poteva accettare di dover nascondere quel talento, certo non voleva venire rapita da qualche vichingo, ma non voleva nemmeno tenersi tutto dentro, così quando si fece notte e suo padre stava dormendo lei si rimise la pelle di drago ed uscì di casa, prima però prese il suo arco e le sue frecce.
Era pericoloso uscire dal villaggio la notte, ma lei doveva constatare una cosa, doveva provare il secondo incantesimo.
Così andò nel boschetto vicino al villaggio e si concentrò.
Camminò per un po', poi si mise nel mezzo del bosco e scelse un albero come bersaglio.
Evocò le rune dell’incantesimo dallo zoccolo, e rilesse le istruzioni per eseguirlo.
Volò un centimetro sopra la neve così mentre volava poteva tenere con gli zoccoli anteriori le armi, tese l’arco e posizionò la freccia, cercò di mirare perfettamente il tronco dell’albero, lei ancora non era brava a scoccare le frecce, ma doveva provare l’incantesimo.
-“Allora, sono pronta, proviamo, concentrazione, richiamo le rune e poi utilizzo il Sant skott.
Ecco che apparvero tre rune sulla neve intorno a Kristall, ed emanavano luce bianca,
-“Ci siamo, ora….SANT SKOTT(Vero tiro)”-, una luce attraversava il corpo di Kristall Snö e si riversava sull’arco e la freccia, dalla punta della freccia apparvero delle luce come delle scintille di colore bianco che partivano dall’arco e finivano sulla punta.
Kristall lasciò la freccia, la traiettoria del colpo creò una forte brezza, poi la freccia colpì l’albero, il colpo generò un’altra brezza, questa volta si sentì in tutto il bosco, poi Kristall notò l’albero e vide che la freccia aveva creato un taglio, il quale arrivò fino in cima e l’alberò si era aperto a metà fino al punto in cui c’era la freccia.
-“Non c’è dubbio, questo incantesimo è molto potente però funziona solo con arco e frecce come dice la pietra, e a quanto pare ogni volta uso un incantesimo appaiono tre rune attorno a me, evidentemente per funzionare la magia deve essere così il procedimento, però adesso……”-, non potè finire la frase che sentì un ringhio in mezzo al bosco, per fortuna la luna faceva molta luce quindi si girò in direzione del verso e vide un brutto lupo marrone con una grossa bocca, aveva anche delle cicatrici sulla pelle.
-“Oh no, è un Warg”-, Kristall aveva già visto bestie del genere in giro i Warg erano pericolosi lupi famelici che mordevano la loro preda e la artigliavano, erano lupi molto coriacei, solo tre pony insieme riuscivano ad ucciderne uno, ma Kristall era da sola.
Doveva assolutamente andare la villaggio correndo o volando, ma decise di fare un’altra cosa, volle provare di nuovo l’incantesimo.
Era rischioso, perché il Warg cominciò ad avvicinarsi a passi più lesti, così lei prese subito l’arco e la freccia e puntò verso il Warg, ma la bestia si faceva più vicina e doveva sbrigarsi ad evocare l’incantesimo se voleva salvarsi.
-“Forza rune, non traditemi proprio ora……SANT SKOTT(Vero tiro)”-, tirò la freccia e riuscì a colpire il Warg, che cadde per terra nella neve.
Kristall cadde anche lei,
-“Dimenticavo, questo attacco prende la propria energia per funzionare, quindi non va usato spesso”-,
Kristall però volle vedere se aveva davvero colpito il Warg, così si avvicinò al corpo dell’animale, lo toccò con l’arco, ma l’animale non reagì, Kristall allora girò il corpo con l’arco e vide che aveva colpito il Warg dritto in testa, quindi aveva spaccato il cranio e colpito direttamente il cervello, era riuscita da sola a battere un Warg,
-“Ce l’ho fatta, ce l’’ho fatta, l’incantesimo funziona, però ora è meglio che vada via da qui, i Warg non cacciano mai da soli”-.
 Kristall Snö corse subito al suo villaggio e ne chiuse subito le porte di legno per evitare che qualche Warg entrasse, poi ritornò in casa sua e senza svegliare suo padre, rimise a posto il suo arco e le sue frecce e poi piano piano ritornò a letto.
Non riusciva a credere di aver abbattuto un Warg da sola, avrebbe voluto dirlo a qualcuno, ma non poteva dire a suo padre che era uscita di notte e per giunta braccata da un Warg, e sicuramente Regn avrebbe reagito male anche lei, e poi doveva raccontare a lei delle rune, si domandava se per caso Sven avrebbe mantenuto anche questo segreto.    
L’indomani Kristall volle andare dai draghi, prese la sua ascia e si diresse verso la loro grotta.
Trovò molti draghi che stavano parlando davanti alla grotta tra cui Regn e Sven.
Kristall li salutò,
-“Ciao cari draghi, come va?”-,
I draghi smisero di parlare, e Regn si avvicinò preoccupata a Kristall Snö,
-“Kristall Snö? Devi venire dentro, dobbiamo parlare”-
-“Cosa succede? E’ per quello che ho detto l’altra volta? Sentite, lo so che può essere difficile una convivenza tra draghi e pony, ma se ci provassimo allora….”-
-“Non è di questo che volevo parlare ma di quello che hai imparato recentemente, vieni dentro”-.
Regn accompagnò Kristall dentro la grotta, la fece sedere su di una panca di roccia e vicino a lei c’era Flod ed anche Flamma.
La puledra non capiva cosa stesse succedendo,
-“Che cosa succede? E’ per qualcosa che ho fatto?”-,
Flod parlò per primo,
-“Non è solo per qualcosa che hai fatto, ma è per qualcosa che ha fatto Sven”-
-“Che cosa intendi dire Flod?”-
-“Non fare la tonta, parlo del teschio di drago di cristallo, del fatto che sai usare le rune magiche e che sai usare l’ascia, per non parlare che puoi aumentare la tua forza”-
Kristall guardò Sven,
-“Sven? Doveva essere un segreto, avevi promesso”-, il giovane drago si sentì un po' in colpa, ma aveva le sue giustificazioni,
-“Scusa Kristall, ma ho dovuto dirlo alla mamma, ero preoccupato per te, se ti fosse capitato qualcosa”-
-“Qualcosa? Ma se ieri sera sono riuscita a battere un Warg tutta da sola, e con un colpo di freccia,
Regn si spaventò,
-“Hai affrontato un Warg tutta sola?”-
-“Non mi è successo niente, sono riuscita a colpirlo sulla testa ed è subito morto”-
-“E che sarebbe successo se l’avessi mancato? Tuo padre lo sapeva che hai affrontato un Warg”-
-“ Nej(No), sono uscita di notte, volevo provare il secondo incantesimo, e l’ho fatto, ma poi è arrivato un Warg, ma sono riuscita ad ucciderlo”-
-“Sei uscita senza che tuo padre lo sapesse? Sei forse impazzita? Che ti sarebbe successo se qualche bestia selvaggia fosse stata lì, i Warg non girano mai da soli”-
-“Regn, non mi è successo niente”-
-“Anche nonostante la palizzata del tuo villaggio i Mutanti sono entrati e hanno ucciso tua madre, non voglio perdere anche te”-
-“Oh per favore, è la stessa cosa che mi ha detto papà ieri sera, e poi avete detto anche voi che devo cavarmelo da sola no?”-,
Flod annuì, ma poi rispose,
-“E’ vero, l’abbiamo detto, però non pensavo lo facessi per mezzo delle rune, ma solamente con la tua forza fisica”-
-“Ma ci sarebbe voluto tempo per farmi i muscoli giusti per quello, mentre ora…….”-
-“ORA SEI PERICOLOSA”-, una voce cupa disse quella frase, era Flail,
-“Pensateci bene, questa puledra ora che conosce le rune e specialmente quelle magiche potrebbe farci fuori tutti, dobbiamo cacciarla, è un pericolo per la nostra specie”-,
Sven intervenne,
-“Oh piantala Flail, Kristall non ferirebbe mai un drago, è mia sorella, io la conosco benissimo”-
-“Ce disgusto, lei non è tua sorella, è solo una pony”-
-“Ma io mi fido di lei, lei non farebbe mai del male a nessuno di noi”-,
Flod si avvicinò a Sven,
-“Questa è solo colpa tua Sven, come ti sei permesso di far indossare il teschio a Kristall?”-
-“Ma……non lo so, l’ho fatto solo per caso, non pensavo succedesse qualcosa”-
-“E’ un tesoro riservato solo ai draghi e tu l’hai fatto vedere ad una pony, ed hai fatto in modo che Kristall imparasse le rune”-
-“Ma sapevo solo che il teschio avrebbe reagito ad un drago prescelto, non sapevo che avrebbe fatto effetto ad un pony”-, Regn fermò il figlio e il marito, e poi si rivolse a Kristall, 
 -“Kristall? C’è una cosa che dovrei dirti su tua madre”-
Ma Kristall sapeva già tutto,
-“Che cosa? Che poteva comunicare con gli animali? Che poteva invocare il Bifrost? Che riusciva a prevedere il futuro? Oppure che era in grado di richiamare la nebbia?”-
Regn fu stupita,
-“Allora….tuo padre te ne ha parlato?”-
-“Quando ha visto il mio cutie mark sembrava un altro, e mi ha raccontato quello che tu e mia madre avete fatto in gioventù e soprattutto che avete mantenuto il segreto con me per tutto questo tempo”-
-“Senti, non ti abbiamo detto niente per proteggerti, non volevamo che tu conoscessi questo lato di tua madre, altrimenti avrei detto a Sven di non farti mai vedere il nostro tesoro, ma comunque non poteva sapere che sarebbe successo anche a te, però…..hai detto cutie mark?”-
Kristall si alzò e fece vedere il suo cutie mark a Regn, la quale riconobbe che era una runa,
-“Quindi non possiamo fare niente ormai, il tuo talento è legato alle rune”-, ma Flod replicò
-“Ma quale talento, se lei non utilizza più le rune staremo tutti più sicuri”-
-“Flod, tu non conosci i cutie mark, i draghi non ne hanno, ma se è apparsa una runa sul fianco di Kristall; significa che il suo talento è legato per sempre alle rune, quindi non possiamo fare niente, lei ora sa usare le rune magiche, quindi deve per forza studiarle e perfezionarle”-
-“Non mi interessano queste regole del cutie mark, fatto sta che Kristall adesso è pericolosa per la sua gente e per noi, non può restare in questa grotta”-
-“Aspetta, possiamo metterla alla prova, c’è quella roccia con le rune che abbiamo qui nella grotta, può leggerla per noi”-.
Regn portò Kristall Snö davanti ad una roccia con delle rune scritte sopra, proprio come quella del suo villaggio,
-“Riesci a leggerla, Kristall?”-
-“Sì, riesco a farlo……. Questa è la Helande sång, la canzone di guarigione, chiunque userà questo incantesimo, guarirà sé stesso e i suoi compagni, basta che alzi l’arma al cielo per guarire da solo, e per guarire i compagni basta puntare l’arma verso di loro, facendo così però si condivide la propria energia con gli altri, per evitare di rimanere senza energie è consigliabile avere al collo un filo con un cristallo magico verde, in questo modo l’energia del cristallo guarirà chiunque senza dover usare la propria energia”-,
-“Solo un drago anziano era riuscito a leggerla, e tu sei stata più precisa di lui, non c’è dubbio che tu riesca perfettamente a leggere le rune come tua madre, ma sarai anche in grado di apprenderla?”-,
Kristall Snö mise lo zoccolo sulla pietra e tutte le rune si illuminarono, dopodiché la luce blu entrò dentro di lei, aveva appreso un nuovo incantesimo.
-“Nessun drago era in grado di fare così, nessuno nel nostro branco ha mai potuto imparare incantesimi, a meno che non fosse un drago dei cristalli, eppure Kristall Snö essendo solo un pony è riuscita a fare questo, proprio come sua madre”-, le parole di Regn risollevarono il morale di molti draghi, sapevano che solo un drago prescelto poteva leggere le rune attraverso un teschio di drago di cristallo, eppure dopo molti che avevano provato c’era riuscita una pegaso, forse Kristall Snö era una pegaso speciale, ma Flod e Flamma non erano d’accordo, per loro era un pericolo una pony che conosceva quelle magie, intanto Regn diede un cristallo verde a Kristall Snö.
-“Che cos’è questo?”-
-“Questo mia cara Kristall Snö è un cristallo d’energia di drago dei cristalli, nella descrizione si parlava di un cristallo magico verde no? Se userai questo potrai guarire i tuoi compagni senza bisogno di usare la tua energia”-  
-“Quindi questo è un cristallo di energia?”-
-“Anche per noi draghi di ghiaccio l’origine dei draghi di cristallo è misteriosa, sappiamo solo che sono gli unici  in grado di fare magie, si pensa che abbiano conquistato così tanti tesori che si siano fusi con essi, comunque anche dopo la loro morte parti del loro corpo possiedono magia, come questo cristallo, fanne buon uso”-
-“Ne farò una collana, lo conserverò, ma come mai ci tieni così tanto a questo incantesimo?”-
-“Perché è come se tua madre ti avesse lasciato un’eredità, ma anche perché questo incantesimo è un incantesimo curativo, quindi può farci comodo avere qualcuno che lo conosce, anzi perché non lo provi?”-,
Regn indicò un draghetto di fuoco con delle ferite, Kristall allora prese l’ascia e si concentrò sulle parole che aveva letto, stavolta memorizzate meglio.
-“Vediamo un po'………”-, con la sua ascia indicò il draghetto ferito,
-“ Helande sång (Canzone della guarigione)”-, tre rune di colore verde apparvero attorno alla puledra, e una spirale verde salì da sotto i suoi zoccoli, in quel momento Kristall chiuse gli occhi e intonò una canzone che calmò non solo il draghetto ma anche i draghi vicini, poi la spirale avvolse il draghetto, dopodichè scomparve e il draghetto non aveva più nessuna ferita.
Kristall era felice,
-“Ha funzionato, ha funzionato”-, Regn abbracciò Kristall Snö,
-“Oh figlia mia, sei stata brava, forse non è affatto una brutta cosa che tu conosca la magia runica, dovrò parlarne con tuo padre”-, ma Flod replicò,
-“Non puoi permettere una cosa del genere, Kristall è solo una puledrina, e poi conosce anche gli altri incantesimi”-
-“Ascolta Flod, forse non è un caso che noi abbiamo conosciuto sua madre e poi lei, volevamo un prescelto grazie al nostro tesoro? Ebbene ce l’abbiamo, non è un drago ma una pegaso, per me Kristall è preziosa come qualsiasi drago, e io la vorrò sempre bene,
-“Ma non possiamo…..”-
-“E chiudi il becco, Kristall avrà questi poteri e basta, quando un drago sarà ferito andremo da lei, io condivido il suo sogno che draghi e pony possano vivere insieme, proprio come voleva Lumi, e non voglio sentire repliche, capito?”-
-“Sì, va bene tesoro, come vuoi tu”-, Sven prese Kristall e l’abbracciò,
-“Ed è tutto merito mio, grazie a me hai scoperto questi poteri”-
-“Grazie mille Sven, ed ora, chi ha una ferita? Io posso guarirlo”-, tutti i draghi che prima erano contrari fecero
un coro,
-“Viva Kristall Snö, Viva Kristall Snö!”-.
Kristall era riuscita ad avere l’appoggio di tutti i draghi, ma non tutti erano d’accordo, infatti Flod, Flamma e
Flail uscirono dalla grotta e si misero seduti vicino ad una rupe guardando il panorama, Flail era con le braccia incrociate, poi Flamma incominciò a parlare con Flod.
 
-“Sembra che ora i tuoi draghi e anche i miei abbiano l’appoggio di quella puledra”-
 
-“Io non potevo aspettarmi che sarebbe successo di nuovo, un’altra pegaso con i poteri, è inaudito, e il bello è che mio figlio vuole che sia la sua consigliera quando prenderà il mio posto”-
 
-“Per quello bisogna prima che il più vecchio dei draghi anziani di Niflheim muoia, lui era l’ultimo discendente di quel drago che mangiò il frutto, solo quando morirà potremo organizzare la prova del fuoco, ma il bello è che l’albero potrebbe apparire in qualsiasi regno, e noi non possiamo sapere dove sarà, per questo ci resta solo la prova del fuoco, quel giorno mio figlio e Sven gareggeranno per chi prenderà lo scettro dei draghi”-
 
-“Ma il problema è quella puledra, parla di pace tra i draghi ed i pony, ma è solo un’utopia, non ci sarà mai una pace del genere, ma non posso dire niente, perché mia moglie difenderebbe subito quella puledra, se solo non ci fosse quel villaggio qui vicino”-
 
-“Quindi….vorresti che quel villaggio sparisca?”-
 
-“ Che cosa vorresti dire?”-
 
-“Vediamo un po', basterebbe solo che quel villaggio diciamo che prendesse fuoco durante la notte, brucerebbero tutte le case, e così gli abitanti sarebbero costretti a spostarsi da un’altra parte, magari lontano da qui, ma senza sapere cosa abbia causato quell’incendio”-
 
-“Cosa vorresti dire Flamma? Intendi bruciare il villaggio di Kristall Snö?”-
 
-“Senti, o facciamo così, o quella puledra rovinerà per sempre i rapporti dei nostri clan, e tu ti ritroverai per sempre con una figlia pegaso, dolce e sensibile, che magari rovinerà tuo figlio con discorsi di pace tra i popoli, e magari chissà che succederà in futuro, chissà come sarai ricordato in futuro, magari come il drago che ha permesso al proprio figlio di creare rapporti con i pony”-
 
-“NEY(NO), non posso permetterlo, io ho sempre regnato così, come anche mio padre e mio nonno, non posso permettere che una puledra rovini il modo di fare il capo, quella puledra se ne deve andare”-
 
-“Allora è fatta, farò tutto in segreto, tu non dovrai fare parola con nessuno”-
 
-“Mi raccomando, non fare del male a nessuno, specie a Kristall”-
 
-“Hai la mia parola, nessuno si farà del male, però per realizzare un piano del genere bisognerà trovare un momento opportuno, meglio aspettare un paio di giorni, e mio figlio Flail mi aiuterà”-
 
-“Che cosa sto facendo? Ma non posso permettere che il mio regno venga ridicolizzato da discorsi di pace”-,
 
Flail rassicurò Flod
 
-“Stia tranquillo Flod, non permetterò di certo che una puledra possa mettere in ridicolo il suo modo di regnare, e poi io ci tengo all’amicizia verso Sven, quella puledra dovrà semplicemente andarsene via, così lei non dovrà più preoccuparsi di niente, nemmeno sua moglie potrà dire qualcosa”-
 
-“Io mi domando se sto facendo la cosa giusta, se Regn sapesse la verità mi ucciderebbe, o ancora peggio, non mi rivolgerebbe mai più la parola, però se Kristall continuerà così, forse Sven non avrà nessun drago che lo rispetterà, perché avrà una puledra come consigliera, mi dispiace Kristall, ma è ora che tu te ne vada da qui”-.
 
Non si prospettava un buon periodo per la nostra protagonista, ma purtroppo lei non poteva esserne al corrente.
 
In quei due giorni che trascorsero, Kristall Snö faceva sempre visita ai draghi, e qualche drago andava al villaggio, all’inizio non sembrava ci fossero problemi, e difatti non ci furono proprio, gli abitanti del villaggio accettavano la visita dei draghi, e Kristall faceva da guida, inoltre lei parlò con suo padre del suo nuovo potere, che era in grado di guarire le ferite e i danni ai guerrieri, Tømmer era diffidente sul fatto che sua figlia facesse vedere al villaggio i suoi poteri, però tutti gli abitanti e i draghi non ne avrebbero fatto parola con nessuno, fintanto che Kristall avrebbe guarito qualsiasi ferita e lei era l’unica a conoscere quell’incantesimo.
Tømmer pensò che forse si era sbagliato su sua figlia, e che magari avere una pegaso magica nel villaggio avrebbe fatto comodo, specialmente alla vecchia grifonessa del villaggio che era l’unica a dover guarire i malati e i feriti.
 
Nei giorni seguenti molto più spesso i draghi andavano a trovare gli abitanti del villaggio, e per Kristall Snö quello era già un punto d’inizio per una nuova convivenza, col passare del tempo la puledra faceva pratica con le sue tre magie, attaccò con un filo il cristallo verde al collo in modo da averlo sempre con sé in questo modo era sempre pronta per fare una magia curativa.
Alcuni draghi venivano anche accolti in alcune case, e gli abitanti andavano a caccia apposta per loro, si può dire che Kristall grazie alle rune che aveva appreso creò le giuste condizioni per un bel periodo di pace.
Regn le diede anche il permesso di poter prendere il teschio di cristallo per poterlo usare, ma a condizione che lo chiedesse a lei o a Sven, ma non furono molte le volte che lei lo usò, eccetto per una volta, in cui lei scese dalla parte opposta del villaggio e trovò una vallata, non era mai stata da quelle parti dato che lei rimaneva nel villaggio o andava a trovare i draghi, ma fece una bella scoperta, in quella vallata sepolte nella neve trovò due colonne di pietre.
Un giorno, in compagnia di Sven, per mezzo del teschio di cristallo lei volle usare il potere delle rune per ripristinare quelle colonne, così indossò il teschio, e toccò una delle colonne e quelle si illuminarono, poi grazie al teschio lei disse delle parole ed uscirono fuori versi di drago così potè richiamare il Bifrost ed in mezzo alle colonne si aprì un portale e Kristall scoprì che a seconda delle pietre che toccava lei poteva viaggiare negli altri regni, Niflheimr, Múspellsheimr, Jǫtunheimr, Vanaheimr, Álfheimr, Ásaheimr, Svartálfaheimr, Helheimr, poteva andare nei regni che voleva, ma non ci poteva andare da sola, bisognava che un drago l’accompagnasse, e in effetti non poteva neanche andare dove voleva.
I draghi non conoscevano bene gli altri regni dove non erano stati, però le poche informazioni che avevano le avevano origliate dai vichinghi, che delle leggende e dei racconti della Scandineighvia ne sapevano di più-
 L’ Helheimr era il regno dei morti, dove le anime dei morti vagavano in un luogo freddo, lì ci finivano coloro che erano morti per malattia, incidente o vecchiaia, ma anche i traditori e i criminali, Kristall pensava che forse avrebbe potuto rivedere sua madre, ma Sven le disse che avrebbe vagato per troppo tempo per cercarla e che lei non si ricordava che faccia avesse.
Lo Svartálfaheimr, era il regno degli elfi oscuri e quindi pericoloso per lei, mentre l’Álfheimr era sicuro dato che era la dimora degli elfi chiari quindi un bel posto da visitare.
L’Ásaheimr era la dimora di Asgard e il Vanaheimr era l’altro regno divino, quindi entrambi erano regni dove vivevano gli dei, e i draghi non potevano entrarci, e nemmeno lei che era una mortale, non si sa come l’avrebbero accolta, ma gli dei sanno riconoscere un mortale, quindi sarebbe stata cacciata oppure punita per aver varcato la soglia di uno dei due regni.
Quindi oltre all’Álfheimr erano solo tre i regni dove Kristall poteva recarsi ma sempre in compagnia dei draghi, e quei regni erano: Lo Jǫtunheimr, la vecchia dimora dei giganti, il Múspellsheimr, il regno del fuoco e il Niflheimr, il regno del ghiaccio nonché luogo natale di Flod e Regn.
Kristall avrebbe voluto sapere di più sugli altri regni, ed anche sulle varie divinità come Odino e Thor, ma sia i draghi che suo padre sapevano poco su questi argomenti, anche se lei aveva sentito molto da loro.
Un paio di giorni dopo Regn volle assolutamente vedere il Bifrost evocato da Kristall, e fu contenta di vedere che era in grado di farlo come sua madre, ma Kristall non sapeva quale regno scegliere quindi lasciò scegliere a Regn, e la draghessa scelse proprio il Niflheimr, così Kristall si incamminò sul Bifrost, era un ponte arcobaleno fatto di luce, ma al tatto le sembrava di calpestare la neve solida, ma anche se fosse caduta poteva sempre volare.
Ad accompagnare la puledra c’erano Regn, Flod, Sven, e qualche altro drago di ghiaccio, mentre gli unici draghi di fuoco che vennero furono Lapillus e Lava.
Quando camminarono sul ponte di luce, Kristall stava andando a passo spedito, ma le sembrava che il paesaggio si stesse muovendo più velocemente, inoltre una luce ogni tanto appariva e la terra di Midgardr le sembrava lontana chilometri, Regn le disse che era normale, il potere del Bifrost permetteva di andare più veloci, e anche di tagliare pezzi di strada in modo da arrivare prima in un altro regno.
Inoltre mentre camminavano sopra il Bifrost, Kristall potè vedere da lontano l’albero di Yggdrasill, era bellissimo, un frassino di dimensioni titaniche, con le sue radici teneva uniti i nove regni mentre con i suoi rami reggeva la volta celeste, non aveva mai visto un albero di così tale bellezza né di quelle dimensioni, non per niente era l’albero del mondo.
Ad un certo punto c’era un sentiero che si divideva in nove parti e al centro c’era una piazza di luce bianca.
I nove sentieri avevano delle colonne di pietra come entrata e sopra di esse c’era una scritta in rune che indicavano il nome del regno dove si entrava.
Ma Kristall notò un’altra cosa, al centro di quella piazza di luce c’era un grosso pony marrone con la barba e indossava un elmo con le corna d’ariete.
Kristall indietreggiò, ma Regn la consolò,
-“Non devi avere Paura Kristall, non è nostro nemico”-
-“Ma chi è mai quel grosso pony?”-
-“Il suo nome è Heimdallr, è il dio che sorveglia il Bifrost, il suo compito principale è quello di sorvegliare i due regni divini, ma non è cattivo, anzi è amico dei draghi e a volte si fa qualche chiacchierata con i draghi, inoltre ha la facoltà di avvisare se c’è un pericolo in un regno”-
-“E come fa?”-
-“Lui possiede il Gjallarhorn, un corno che lui usa per avvertire di un possibile pericolo, inoltre il suo udito è molto portentoso, è in grado di sentire un rumore lontano chilometri, e quando morirà l’ultimo drago del cuore di drago sarà lui a darci la brutta notizia, è un lavoro che richiede molta responsabilità il suo”-.
Così andarono avanti, e Kristall diede un’occhiata a tutte le colonne, difatti il grosso pony sembrava che stesse vicino proprio alle entrate dei due regni divini, mentre non sembrava importagli se Kristall si trovasse vicino all’ingresso del Niflheimr.
Regn volle un attimo parlare col pony,
-“Buongiorno, Heimdallr, è un bel po' che non ci si vede, vero? Io sono Regn”-
-“Regn? Che Thor mi fulmini, erano anni che non ti vedevo, eri una draghetta piccola così quando sei passata di qui l’ultima volta, anzi forse eri più cresciuta quando sei venuta con Lumi”-
-“Ne ho di cose da raccontarti, questa puledra qui è la figlia di Lumi, si chiama Kristall Snö ed anche lei può utilizzare la magia runica ed il Bifrost”-
-“Tale madre, tale figlia, mi sembra incredibile, dopotutto è raro vedere dei pony venire qui, e come sta Lumi?”-
-“Purtroppo lei è morta, è stata uccisa da dei Mutanti del ghiaccio molti anni fa”-
-“Un vero peccato, era una puledra speciale, aveva qualcosa di magico anche se era solo una pegaso, era speciale davvero, mi spiace che sia morta, se avesse continuato a migliorare il suo potere delle rune avrebbe fatto grandi cose, ma forse…..forse sua figlia può fare lo stesso qualcosa anche lei, percepisco una forza magica come in sua madre”-
-“Dici sul serio? Allora Kristall è destinata a fare grandi cose”-
-“Aspetta però, in questi ultimi tempi dei Mutanti hanno attraversato il ponte per cercare di venire a Midgardr, perciò fate attenzione”-
-“Come è possibile? I Mutanti non possono richiamare il Bifrost, nemmeno se trasformati in draghi ”-
-“Devono aver trovato qualcuno che gli avrà aperto un portale, magari uno di quelli in disuso da tempo, qualcuno di loro si è intrufolato qui, ma io li ho respinti subito, dato che non posso rincorrerli e come tu sai non posso lasciare il mio posto”-
-“Erano molti?”-
-“Non tanti, ma è sempre meglio che facciate attenzione quando attraversate il Bifrost”-
-“Stai tranquillo, siamo tutti forti draghi, e Kristall sa cimentarsi con l’ascia”-
-“Meglio così, e per quanto riguarda te Kristall Snö, mi spiace per tua madre, io sono un dio, so riconoscere chi è speciale e chi no, e tu mi sembri proprio il tipo di pony che sicuramente farà grandi cose con la propria forza”-
Kristall rispose un po' titubante,
-“M-ma io…..non so combattere senza la magia, non sono poi così brava con l’ascia”-
-“Sono sicuro che imparerai, piano piano farai a meno della magia, e imparerai ad usare l’ascia da tè stessa”-
-“Grazie signor Heimdallr”-.
Salutato il dio, i draghi e Kristall ripresero il cammino ed entrarono nel portale che conduceva a Niflheimr.
Non ci misero molto, difatti il tempo nel Bifrost è diverso dal tempo reale, quindi arrivarono subito al regno di ghiaccio, e Kristall fu stupefatta nel vederlo, era un paesaggio bellissimo, c’erano montagne innevate dovunque, e ghiacciai a perdita d’occhio, stalattiti e stalagmiti di ghiaccio crescevano dappertutto, inoltre in molte parti del regno si vedeva una bella nebbia, e pareva facesse più freddo rispetto a Midgardr.
Kristall girò lo sguardo e vide degli alberi fatti di ghiaccio, senza foglie, ma avevano dei frutti rotondi fatti di ghiaccio, e molti laghi erano ghiacciati.
-“Quindi…..questo è il Niflheimr?”-,
Regn le rispose,
-“Sì, Kristall, questa è casa mia, la mia terra natia”-.
Tutto il gruppo si mise a camminare per vedere il paesaggio, anche se Lapillus e Lava non erano contenti di tutto quel freddo, Kristall non aveva problemi dato che indossava sempre la sua pelle di drago di ghiaccio.
Camminando per un bel tratto, Kristall notò un monte molto strano, tutto coperto di neve, ma la roccia al tatto sembrava strana.
Incuriosita, seguì il percorso che portava all’altra parte del monte, e quando arrivò all’inizio fu sorpresa.
Non era un monte, ma uno scheletro di drago gigantesco, se ne accorse vedendo il teschio enorme che trovò all’inizio, era perfettamente integro, senza pelle, né organi, solo ossa, con anche le zanne attaccate.
Regn si avvicinò alla puledra,
-“Che succede Kristall?”-
-“E’ uno……è uno scheletro di drago gigante”-
-“Per la precisione è uno scheletro di drago gigante di ghiaccio”-
-“Quindi….è un gigante, o meglio era un gigante”-
-“I draghi giganti del ghiaccio o Hrímthursar come li chiamavamo noi sono vissuti tanto tempo fa, ma gli dei e i pony giganti li hanno combattuti, ed è un vero peccato, perché noi siamo loro discendenti”-
-“Quindi…non ce ne sono più?”-
-“Questo non te lo so dire, per sopravvivere si sono mimetizzati con l’ambiente, altri sono fuggiti, ma da quando gli dei li cacciavano è certo che sono diminuiti, magari tu potessi fare qualcosa, ma non puoi”-
-“Che vuoi dire?”-
-“Heimdallr è il fratello della dea Sif, la moglie di Thor, e si dice che Thor ancora vada in giro per i regni per uccidere i draghi giganti, Heimdallr non condivide l’ideale di Thor di uccidere i giganti, però non ha solo ucciso i draghi giganti ma anche i pony giganti, perché i giganti possono essere sia draghi che pony, ed anche i pony giganti del ghiaccio si chiamavano Hrímthursar, ma purtroppo nessuno può far ragionare gli dei, nemmeno una puledrina dolce come te, per lo meno Thor non uccide i draghi di altezza normale come noi tutti”-
-“Ma non è giusto, che male hanno fatto questi giganti?”-
-“Non ci sono veri motivi, per quanto ne so, però è una cosa di Odino liberarsi di ogni gigante, perché li ritiene pericolosi”-
-“Ma….è terribile, tutto questo per colpa di un dio?”-
-“Non ci fare caso, Odino ce l’ha con i giganti, ma ricorda che odia anche i pony giganti, in effetti anche noi draghi abbiamo i nostri nemici, per esempio i draghi dei cristalli”-
-“I draghi dei cristalli? Come fanno ad essere vostri nemici se sono dei draghi anche loro?”-
-“Vedi Kristall, i draghi dei cristalli sono creature che si sono evolute, avendo il corpo ricoperto di cristalli loro sono in grado, come ben sai già, di fare magie rispetto ai draghi normali, anche dopo morti le loro ossa hanno proprietà magiche, ma non si sa ancora come sfruttarle, tuttavia se una creatura maligna li usasse sarebbe un guaio, in passato hanno sempre cercato di uccidere i loro simili, cioè solo i draghi normali, quindi lasciavano in vita solo i draghi dei cristalli, sono bestie cattive, e da quanto ne so hanno cercato di conquistare terre lontane da qui, ma sono stati comunque sconfitti, lottavano contro qualsiasi razza, sia draghi, che pony, grifoni, bisonti, yak e addirittura dei di altre terre”-
-“E’ terribile, io non so che farei se ne incontrassi uno”-
-“Se ne incontri uno, fammelo sapere, perché non c’è mai da fidarsi di un drago dei cristalli, sono doppiogiochisti, e ucciderebbero anche una innocente come te, non devi mai ragionare con uno di loro, non puoi parlare di pace tra i popoli con un drago dei cristalli”-
-“Nemmeno con uno come Flod”-
-“Lascialo perdere, finchè ci sarò io, lui non ti deve importare, perché lui è il re, ma io la sua regina, non permetterò che ti faccia qualcosa”-.
Dopo la chiacchierata Regn e Kristall ripresero il cammino.  
Regn mostrò alla puledra vari luoghi che conosceva già da quando viveva nel Niflheimr, Kristall era molto interessata e guardava il paesaggio incuriosita, e mentre camminava Regn continuava a spiegare.
-“Devi sapere, Kristall, che sono esistiti sia draghi che pony giganti di altri elementi, ci sono stati per esempio i Sjǫrisar che erano i giganti del mare come Ægir e Rán, i Leirjǫtnar che erano i giganti della terra e poi i Vindthursar che erano i giganti del vento, le nostre terre sono così piene di storia e magia che è difficile sapere tutto, ma ci sono anche terribili pericoli come tu sai, che non hai mai visto, come i Troll, che possono uccidere draghi e pony, ed anche i Mephit, e da queste parti ce ne erano parecchi di Mephit del ghiaccio”-
-“Cos’è un Mephit?”-
-“E’ un cavallo, però a seconda del suo elemento il corpo può variare, i Mephit del ghiaccio sono dei grossi cavalli fatti interamente di ghiaccio, io ne sconfitti parecchi in passato assieme a Flod, soprattutto per difendere tua madre, ce ne sono di diversi elementi, per esempio nelle nostre terre esistono i Mephit dell'acqua, i Mephit dell'aria, i Mephit della terra, i Mephit del fulmine, i Mephit della nebbia, i Mephit dei minerali, e nel Múspellsheimr ci sono anche i Mephit del zolfo, i Mephit della polvere e i Mephit del fumo”-
-“Sono pericolosi?”-
-“Sì, perché esattamente come noi draghi del ghiaccio, anche loro sanno usare il loro elemento, però non sono invincibili, bisogna colpire la loro testa, dentro di essa loro custodiscono la ghiandola magica, che è una specie di pietra rotonda nera, senza quella non possono rigenerarsi né usare magie, e se sei abbastanza forte puoi mirare al loro cuore, i Mephit hanno un cuore fatto di cristallo, e a seconda del loro elemento il colore del cuore cambia, per esempio i Mephit del ghiaccio hanno un cuore di cristallo di colore azzurro, se riesci a distruggerlo puoi dire di aver sconfitto il Mephit, ma ricorda non devi mai avvicinare la ghiandola al cuore, perché così si scatena un’esplosione di magia, e possono ricomporsi se ti cadono nel ghiaccio nel caso dell’elemento del ghiaccio”-
-“Me ne ricorderò, perché mi racconti tutte queste cose?”-
-“Perché devi imparare a difenderti, quello che tua madre non è riuscita ad imparare, devi combattere, anche se vuoi la pace, devi saper combattere, perché se non combatterai contro un drago, un giorno potresti combattere contro qualche altra creatura pericolosa, ed io non potrei essere lì, come non sono potuta essere lì per tua madre”-,
Kristall si mise seduta per un momento, lei non era il tipo che voleva combattere, ma dopo quello che era riuscita a fare con le rune, forse era il caso che ci provasse, in effetti lei si sentiva più a suo agio con l’ascia che con l’arco, e poi aveva ricevuto i complimenti da un dio norreno poco fa, e quindi lei sapeva già che sarebbe stata destinata a fare grandi cose, quindi doveva darsi da fare, e poi avrebbe voluto sconfiggere anche i Mutanti, coloro che avevano ucciso sua madre, quindi si rialzò e rispose a Regn,
-“Va bene Regn, io diventerò forte, sarò forte per mia madre e mio padre, e anche per te e Sven, farò qualsiasi cosa per diventare più brava con l’ascia, e per sconfiggere le creature pericolose che incontrerà nel mio cammino”-
-“Questo è lo spirito giusto”-.
Regn fece da guida al gruppo per altre zone del regno, anche se era passato molto tempo da quando era venuta nel Niflheimr lei ricordava benissimo ogni anfratto, anche se era cambiato e se erano trascorsi anni.
Ad un certo punto tutto il gruppo si ritrovò in una valle di ghiaccio e Regn mostrò dei bellissimi fiori di ghiaccio che crescevano solo in quel regno, ma poi sentì uno strano rumore, come un vento, però Regn sentì come un rantolo, in quel momento una stalagmite di ghiaccio si creò dinnanzi a lei, e ce ne furono altre attorno al gruppo, qualcuno li stava bloccando in quella valle, poi fu tutto più chiaro, apparirono sette cavalli fatti di ghiaccio, con gli occhi gialli brillanti, emettevano un nitrito inquietante, Regn non aveva dubbi, dopo chissà quanto tempo si ritrovava di fronte a lei dei Mephit del ghiaccio.
-“Ragazzi, state tutti vicini, loro cercano sempre di dividere le loro prede, ricordate di colpire la loro testa o il loro cuore, noi siamo draghi del ghiaccio quindi non gli faremo molto danno, ma possiamo usare anche i nostri artigli, Lapillus e Lava sono più in vantaggio perché sono dei draghi del fuoco, forza ce la potete fare”-.
Kristall vide i draghi combattere contro i Mephit, nonostante le parole incoraggianti di Regn, lei non riusciva a farsi avanti, anzi se ne stava da parte stringendo la sua ascia, i draghi colpivano con i loro pugni i Mephit, Regn riuscì anche a tagliare la testa di uno di loro, ma dopo un po' la testa si rialzò da terra e si riattaccò al collo, le bestie emanavano getti di ghiaccio ed evocavano ghiaccio intorno a loro, Kristall vide che anche Lapillus e Lava si davano da fare, infatti con il loro getto di fuoco riuscivano ad indebolire i Mephit, che si scioglievano, anche i draghi del ghiaccio usavano il loro respiro seppur di ghiaccio però riuscivano almeno ad immobilizzarli, Regn strinse con i suoi artigli la testa di un Mephit e nelle sue mani lei aveva una piccola pietra nera rotonda, poi la strinse e la distrusse, dal collo senza testa del Mephit usciva un’aria gelata, Regn l’aveva indebolito, poi Regn continuò ad artigliarlo facendogli un buco nel petto e riuscì a prendere il cuore azzurro che sembrava fatto di cristallo, e distrusse anche quello, senza ghiandola e senza cuore di cristallo, il Mephit si disintegrò, ora ne rimanevano solo sei, ma poi ne rimasero quattro perché gli altri draghi riuscirono a distruggerli.
Kristall voleva fare qualcosa anche perchè aveva detto a Regn di voler diventare forte, ma aveva paura, dato che non aveva mai visto un Mephit, quindi scappò, ma uno dei Mephit la fermò, cercò di volare via, ma la creatura evocò una barriera di ghiaccio intorno e Kristall ci andò incontro e cadde a terra.
Adesso si trovava nella neve davanti ad una creatura che non aveva mai visto prima, che si avvicinava minacciosa, senza sapere che fare.
Regn da lontano la incitò,
-“Non farti impressionare Kristall, hai visto come abbiamo fatto noi? Puoi riuscirci, devi solo credere nella tua forza”-,
Kristall allora prese la sua ascia e l’alzò al cielo per evocare il suo potere, però Regn la fermò, ù
-“Non usare l’incantesimo del Berserk, devi usare la tua di forza senza contare sui potenziamenti”-,
Kristall doveva pensare a qualcos’altro, allora diede un colpo d’ascia al Mephit, il quale si infuriò, e dalla ferita che ora aveva uscì dell’aria fredda, ma si rimarginò subito, Kristall, doveva pensare a qualcosa, doveva riflettere su quello che Regn le aveva detto ed anche fatto vedere, così Kristall diede un colpo d’ascia sulla testa del Mephit, ma non fu sufficiente, adesso Kristall si sentì come un attacco di rabbia, quindi salì sul muro di ghiaccio e fece un salto, imbracciò l’ascia e colpì la testa del Mephit, stavolta fece una crepa più grossa, Kristall cominciava a sentire l’adrenalina in corpo, il Mephit indietreggiò e la sua ferità si ricompose, ma la puledra voleva cercare di distruggere la sua ghiandola, quindi riprovò a fare di nuovo l’attacco di prima, così prese la rincorsa, saltò, tenette stretta l’ascia con uno zoccolo e una volata vicina alla testa del Mephit la colpì con tutta la forza caricata,
-“Chiamerò questo attacco…YXA FRÅ HIMLEN (Ascia dal cielo)”-,
Ce l’aveva fatta, aveva fatto una crepa profonda nella testa di ghiaccio del Mephit e vedeva perfettamente la ghiandola magica, quindi la prese con lo zoccolo e la strappò, il Mephit sembrava impazzito, Kristall poi colpì il torace della creatura per toglierle il cuore, un colpo d’ascia ed un altro e il Mephit cadde a terra, adesso provò a creare una nuova mossa, lanciò l’ascia in cielo, poi fece un salto e la prese con entrambi gli zoccoli e puntò verso di nuovo verso il torace mentre cadeva in picchiata,
-“E questo attaccò lo chiamerò…….BORRNING AXE (Ascia perforante)”-, Kristall cadde con la punta dell’ascia sul punto giusto e quando tirò fuori l’ascia ci era rimasto attaccato un cristallo azzurro, era proprio il cuore, anche quel Mephit esplose in un’esplosione di ghiaccio.
Il muro di ghiaccio intorno alla puledra cadde a pezzi, Kristall non riusciva a crederci, era riuscita a sconfiggere un nemico senza usare il bärsärk, solo con le sue forze, nel frattempo anche gli altri Mephit erano stati sconfitti, e Regn abbracciò Kristall,
-“Ce l’hai fatta Kristall, sei stata fantastica, lo sapevo che ce l’avresti fatta, hai anche usato delle nuove tecniche che hai inventato al momento”-,
Regn lasciò Kristall e la puledra era contenta,
-“E’ stato incredibile, ho sentito il cuore battermi forte, e……è una sensazione fantastica”-
-“Io credo che tu abbia fatto molto oggi, speravo nell’incontrare dei Mephit, così avresti imparato a combattere, e adesso sono sicura che tu possa farcela a combattere da sola”-
-“Da sola? Come da sola?”-
-“E’ sempre nel caso io e Sven non saremo con te, così sarai sempre pronta nel caso di un attacco”-
-“Vuol dire che dovrò cavarmela sempre da sola?”-
-“Ascolta Kristall, tuo padre non ci sarà per sempre, è pur vero che noi draghi viviamo più a lungo dei pony, ma io voglio che tu possa anche contare sulle tue sole forze, senza bisogno di noi, volevi dimostrare di essere forte? Ora Flod non potrà dire niente, sei già forte di tuo”-
-“Ma….voi non mi abbandonerete, vero?”-
-“Non lo faremo mai Kristall, dopotutto tu sei tutto quello che mi rimane di tua madre”-.
Quelle parole consolarono Kristall Snö, che aveva paura di rimanere da sola, ora era certo che poteva affrontare anche un Mephit, ma sicuramente c’erano altri pericoli che lei avrebbe dovuto affrontare, ma forse c’era tempo per altre prove.
Regn voleva continuare, ma Kristall si sentiva un po' stanca, allora la draghessa la riaccompagnò al portale del Bifrost.
-“Ricorda che dobbiamo fare una capatina anche al regno di Múspellsheimr, ma visto che hai bisogno di riposarti, aspettaci alla piazzetta dei portali, potrai fare un po' di compagnia a Heimdallr, così gli racconterai anche della tua piccola battaglia”-.
Kristall Snö entrò nel portale e fece la strada per la piazza dei portali, e rivide Heimdallr, che grazie al suo udito l’aveva già sentita arrivare quando oltrepassò il portale.
 -“Ciao Heimdallr, sono venuta qui per aspettare i draghi prima di andare a Múspellsheimr”-
-“Rimani qui a riposarti allora, è un regno molto pericoloso dato che è il regno del fuoco”-
-“Ma io ora non ho paura, ho addirittura affrontato un Mephit del ghiaccio”-
-“Davvero? Su dai racconta”-.
E Kristall Snö raccontò ad Heimdallr lo scontro contro i Mephit del ghiaccio, e non lasciò i particolari del suo duello e del fatto che aveva inventato due mosse da combattimento.
Heimdallr fu contento che già a quell’età Kristall aveva battuto un Mephit, lui stesso ne aveva abbattuti di diversi tipi in passato, poi Kristall prese da due tasche che aveva creato nella pelle delle cose piccole, erano la ghiandola magica e il cuore di quel Mephit, anziché distruggerli, lei li aveva raccolti e tenuti nelle tasche, Heimdallr li riconobbe, e parlò con Kristall Snö.
-“Te li sei tenuti? Devi fare attenzione a non buttarli nel ghiaccio perché così il Mephit si ricrea”-
-“Sì, lo so, eppure, non lo so, non me la sono sentita di distruggerli, sono oggetti così particolari, volevo tenerli, però…..Regn dice che sono pericolosi”-
-“Io credo che tu debba tenerli, lo sai che con quei cosi puoi potenziare le tue armi?”-
-“Davvero? Anche la mia ascia?”-
-“Anche, molti dei hanno potenziato le loro armi con pezzi di Mephit, lo ha fatto anche Thor col suo martello, usando il cuore di un Mephit del fulmine, persino Odino con la sua lancia, il trucco è questo, tu scegli il Mephit da uccidere, poi ti conservi la ghiandola e il cuore, come hai fatto adesso, poi devi cercare un bisonte nano, dargli la tua ascia, dargli quei due oggetti, e così ti potenzierà l’ascia con l’elemento del ghiaccio, poi con le giuste rune potresti inventare nuovi incantesimi da usare contro i nemici, se fondi un altro cuore di Mephit del ghiaccio la tua ascia diventerà più forte, se utilizzi anche un bracciale con una ghiandola di Mephit del ghiaccio, la magia aumenterà, e potrai creare altri incantesimi, però basati sul ghiaccio, il mio consiglio è quello di cercare un Mephit dell’aria, in questo modo, potrai creare un’ascia con i poteri sia del ghiaccio che del vento, ma prima devi trovare un bisonte nano”-
-“Non ne ho incontrato mai uno, sono bravi?”-
-“Sono i migliori fabbri che un villaggio possa avere, sono loro che hanno creato le armi divine che noi  dei norreni abbiamo, se c’è un fabbro di cui fidarti quello è di sicuro un bisonte nano, potrebbero anche potenziare il tuo arco, se usi le ghiandola o il cuore di Mephit sul tuo arco potresti lanciare frecce magiche fatte di ghiaccio o di vento, in alcuni casi anche di fulmine, il mio consiglio è però quello di imparare meglio a tirare con l’arco, perché altrimenti non sarai mai brava”-
-“Giusto, devi saper colpire un nemico anche da lontano, tutti questi suggerimenti mi fanno pensare che ne ho di strada da fare, ma mi piacerebbe migliorare le mie armi , per poter migliorare anche le mie abilità, dove posso trovare un bisonte nano?”-
Di norma si trovano nello Svartálfaheimr, però si trovano anche a Midgardr, devi solo saperli trovare, credo che qualche villaggio vichingo ne ospiti uno, ma non saprei dirti dove, anche perché non credo che i vichinghi farebbero entrare un estraneo nel loro villaggio, seppure pagherebbe un bisonte nano per il suo lavoro”-
-“Ma io non ho soldi”-
-“In quel caso dovresti trovare un nano che lavorerebbe per un favore, se tu gli farai una missione allora lui ti potenzierà l’ascia gratis”-
-“Devo avere molta fortuna, ma chissà dove poterlo trovare, non credo che potrei mai entrare in un villaggio vichingo”-
-“Era solo un consiglio, lo so che non sei una vichinga, ma chissà, la vita è piena di possibilità”-.   
Mentre Heimdallr e Kristall Snö chiacchieravano, dal portale del Niflheimr stavano ritornando i draghi del ghiaccio per riprendere il viaggio assieme alla puledra,
-“Grazie Heimdallr, per aver tenuto occupata Kristall, ora che siamo tornati possiamo riprendere il nostro cammino, vieni Kristall, ora dirigiamoci a Múspellsheimr, bada che non sarà un luogo tranquillo come il Niflheimr, quindi stai sempre vicino a noi”-.
Dopo aver salutato Heimdallr, Kristall si diresse vero il Múspellsheimr con il gruppo di draghi.
Una volta arrivati quello che vide Kristall era un paesaggio perfettamente diverso da quello visto nel regno di prima.
Era tutto di roccia, varie montagne e fenditure profonde, e su ogni montagna c’erano fiamme che uscivano da delle fessure, e lava a perdita d’occhio, tutto quello che lei vedeva era roccia e fuoco e lava, quello era davvero il Múspellsheimr, il cosiddetto regno del fuoco, la cosa rese felici Lave e Lapillus, che si stiracchiarono le ali e tirarono un respiro profondo entrambi erano felici di essere tornati anche se per un po' alla loro casa.
Kristall si rivolse a Lava,
-“Così….questa è casa vostra?”-
-“Sì, Kristall, anche se non sembra così accogliente, qui è dove siamo nati e cresciuti”-,
-“Beh, io non posso giudicare, voi siete draghi del fuoco, è logico che il vostro regno dovesse rispecchiarvi”-
-“Bada che qui ci sono vari pericoli, e noi draghi li combattiamo varie volte”-
-“Non deve essere facile la vita per voi draghi del fuoco”-
-“Per nessun drago è facile, i pericoli ci sono per tutti, però stranamente i mostri preferiscono prendersela spesso con i draghi, però anche voi pony siete sempre attaccati”-
-“Nel mio villaggio non subiamo molti attacchi”-, Regn si intromise nel discorso,
-“Questo perché….cara Kristall, sono pochi i pericoli che possono trovarsi da quelle parti, al massimo qualche Warg, oppure un Troll, ma qualcuno di noi draghi del ghiaccio fa sempre un giro per la montagna per evitare pericoli al vostro villaggio, in questo modo nessuno di voi si fa male”-
-“E Flod ti permette di proteggerci?”-
-“Ehi, sono pur sempre la regina, i draghi mi obbediscono”-
-“Vuol dire che eseguono il tuo ordine?”-
-“Sì….in effetti avevo incaricato un drago di controllare il villaggio prima di venire qui, perché se non lo chiedo io nessuno controlla”-  
-“Meno male sono sollevata”-.
Il gruppetto si rimise in cammino ed ammirò il paesaggio, anche non tutti erano soddisfatti della gita, Regn infatti essendo un drago del ghiaccio non era abituata a tutto quel calore, così come Sven e gli altri draghi del ghiaccio, inoltre Kristall, con la pelle di drago di ghiaccio sentiva parecchio caldo, ma cercò di non pensarci, perché si era messa ad ammirare la sua ascia perché le era venuta un’’idea per una nuova mossa, ma non era il momento di provarla, in più non voleva dire a Regn di aver conservato gli organi del Mephit, perché le avrebbe chiesto di distruggerli, però voleva seguire il consiglio di Heimdallr, e quindi se avesse avuto l’occasione di incontrare un bisonte nano avrebbe voluto migliorare la sua ascia, anche se apparteneva a suo padre, ma lui non dispiaceva che ce l’avesse lei, dopotutto doveva difendersi.
Il gruppo attraversò diverse valli, ma trovò una sorpresa, c’erano dei nemici armati,
Lava chiese di fare attenzione ed anche silenzio, Kristall diede un’occhiata,
-“Perché dovremmo fare attenzione? Sono un gruppo di pony, grifoni e yak, non sapevo che ce ne fossero qui”-
-“Osservali bene Kristall, non sono pony, grifoni e yak normali, guardali bene”-,
in effetti Lava aveva ragione, tutti quei pony, grifoni e yak non erano normali, la loro pelle sembrava fatta di corteccia, con alcune schegge che uscivano dal corpo, anche se avevano la pelliccia si vedeva perfettamente questo particolare, inoltre tutti avevano gli occhi gialli senza pupille, e tutti avevano delle armi come spade, lance ed asce, ed emettevano grugniti, non sembravano creature senzienti.
Kristall si stupì,
-“Non capisco, ma cosa sono?”-
Regn le rispose,
-“Quelli, cara Kristall, sono Draugr, e sono pericolosi sia per me che per te”-
-“Draugr? Ne avevo solo sentito parlare, ma non ne avevo visto mai neanche uno, che cosa sono?”-
-“Sono anime di vecchi guerrieri che sono morti in battaglia e non raggiungono l’Helheim e nemmeno il Valhalla, che sarebbe un luogo dove i più grandi guerrieri si incontrano in una sala gigante di Asgardr, passano il tempo a combattere e poi la sera partecipano ad un banchetto”-
-“Conosci anche il Valhalla? Mio padre una volta me lo accennò, chissà se mia madre potrebbe essere finita lì anche se non era una guerriera”-
-“Conosco il Valhalla perché anche noi draghi ne abbiamo uno, il Valhalla dei draghi, dove i draghi più valorosi si ritrovano in una gigantesca valle d’oro piena di cibo e gemme, dove ogni desiderio si avvera, e dove trascorrono l’eternità lottando, festeggiando, mangiando e facendo ogni genere di cosa”-
-“Deve essere un bel posto per i draghi”-
-“Se sei stato un bravo drago puoi meritarti il Valhalla dei draghi, altrimenti vieni spedito nel Helheim, infatti i draghi infami finiscono lì”-,
-“Ma se qui non ci sono pony, grifoni e yak, come fanno ad esserci qui dei Draugr?”-
Lava si intromise,
-“Di solito le anime le raccolgono le Valchirie, ma a quanto pare da come dicono alcuni draghi del fuoco anziani se un Mutante riesce a catturare con la magia un’anima la trasforma in un Draugr, e i Mutanti sembra che siano tornati in queste terre, come anche in altri regni”-
-“Ma mio padre aveva detto che assieme ad altri guerrieri aveva ucciso l’ultima regina”-
-“Forse a Midgardr, ma negli altri regni potrebbero esserci altre di regine, e poi qualche Mutante potrebbe essere sopravvissuto o fuggito, dopotutto tua madre non era stata uccisa da dei Mutanti del ghiaccio?”-
-“Sì…questo è vero”-  
-“Ascoltate, non sono molti, possiamo combatterli, se li cogliamo di sorpresa possiamo batterli facilmente, preparatevi”-
-“Ma come si sconfigge un Draugr?”-
-“Lo si colpisce finchè non finisce a pezzi, Kristall, sono forti, ma non così resistenti”-.
Il gruppo si preparò per attaccare, si incamminò piano dietro a delle rocce, poi attaccarono di sorpresa, Lava e Lapillus fecero subito fuoco e fiamme addosso a vari Draugr, mentre gli altri draghi usarono gli artigli e il ghiaccio.  
Kristall Snö si fece coraggio, e cominciò a menare fendenti a destra e a sinistra, colpendo più forte che poteva i Draugr, ed ogni volta che colpiva, pezzi di legno si spargevano sul terreno.
Ad un certo punto la puledra fu circondata, e i Draugr, volevano colpirla, ma lei aveva l’occasione di provare la nuova mossa che aveva inventato, strinse l’ascia forte nello zoccolo e girò su sé stessa come un vortice e nella rotazione riuscì a colpire violentemente i Draugr, alcuni furono anche spinti per terra.
-“Chiamerò questa mossa: Virvelvind öxa (Ascia del turbine)”-, Kristall vide che i Draugr si rialzavano, ma non aveva paura anzi quella situazione le stava dando la giusta carica e riprovò di nuovo,
-“Restate fermi, Virvelvind öxa (Ascia del turbine)”-, Kristall fece un’altra volta l’attacco e riuscì a fracassare per bene l’ascia sulle facce dei Draugr che caddero sulla calda roccia finendo a pezzi come vecchi tronchi cavi.
In quel momento c’era uno yak Draugr che andò contro Kristall, fece una rincorsa e cercò di affettarla con la sua ascia, ma la puledra si parò con la sua, poi colpì sulla testa lo yak Draugr sulla faccia con la parte finale del manico, poi lei si preparò ad un altro attacco
-“E’ il momento per il mio secondo nuovo attacco, Modig yxa (Ascia impavida)”-,
Kristall Snö si abbassò, poi con la sua ascia fece un fendente dal basso verso l’alto colpendo il Draugr sul mento, dopodichè lanciò in aria, la riprese e si preparò a colpire in testa il Draugr.
-“Muori maledetto Draugr, Borrning axe (ascia perforante)”-.
Colpì così forte in testa allo yak Draugr, che spaccò il suo elmo e la testa si spezzò in tante schegge di legno, e una volta tolta la testa il corpo si sciolse, così come si sciolsero anche gli altri Draugr sconfitti dai draghi.
Tutti fecero piazza puliti di quei non morti scandinavi, Lapillus e Lava si misero a cercare per terra quello che avevano lasciato quei mostri, Lapillus si spiegò,
-“A volte i Draugr lasciano qualcosa che avevano, come pezzi di arma, cristalli, oppure anche soldi, i cristalli ce li mangiamo, i soldi e le armi li fondiamo, ne facciamo armature”-, Kristall era stupita,
-“Da quando i draghi indossano armature?”-
Lava le rispose,
-“In antichità i draghi dei cristalli e i draghi del fuoco indossavano sempre armature, per andare in guerra, adesso però noi indossiamo le armature solo quando facciamo i duelli nei nostri regni, oppure quando c’è la prova del fuoco”-.   
-“Regn?, non la sapevi questa cosa delle armature?”-,
Regn rispose alla puledra,
-“La verità è che Flod non crede nelle armature, un vero drago del ghiaccio ha la pelle dura come il diamante, e non deve essere obbligato ad indossarle, infatti quando Sven dovrà fare la prova del fuoco non dovrà indossare armature, dovrà farcela da solo, anche se gli altri draghi dovessero averle”-  
-“Spero comunque di essere presente quando lui la farà, almeno farò il tifo per lui”-
-“Ed io ti farò compagnia”-.
Il gruppetto fece altri passi per il Múspellsheimr, ma non trovarono altri pericoli, eccetto un gruppo di Mephit del fuoco, erano dei cavalli fatti di fiamme, ma questa volta Regn e i draghi di ghiaccio se ne occuparono, Kristall non disse niente lasciò che se occuparono loro, anche perché non pensava di prendere la ghiandola di un Mephit del fuoco, pensava che piuttosto forse il suo elemento potesse essere più che altro il ghiaccio, o magari l’aria, come consigliato da Heimdallr.
Dopo l’incontro con i Mephit del fuoco, il gruppetto riprese a camminare, ammirando il panorama, non bello come il Niflheimr, ma comunque era il regno dove vivevano i draghi del fuoco.
Ad un certo punto, Regn decise che era ora di tornare a Midgardr, anche perché il tempo trascorreva diversamente nei regni, e quindi a Midgardr doveva essere già passato il pomeriggio, quindi doveva riportare Kristall Snö al suo villaggio.
Così ripresero il portale per tornare a Midgardr, ma arrivati alla piazzetta di luce trovarono Heimdallr che con una spada stava combattendo dei Mutanti rossi.
Erano dei Mutanti del fuoco e Regn assieme a Sven, Lava, Lapillus e gli altri draghi ed anche Kristall Snö lo aiutarono.
Riuscirono ad abbatterli, ma Regn si stupì della presenza dei Mutanti nel Bifrost.
-“Come è possibile Heimdallr? Lo sanno tutti che i Mutanti non possono viaggiare nel Bifrost”-
-“Da soli no di certo, forse qualcuno ha aperto il Bifrost per loro, ma il bello è che venivano da Midgardr, io posso sentire qualsiasi rumore da lontano come tu sai, ma non al di fuori del Bifrost, ma non ho percepito nessun rumore al fuori dei Mutanti, quindi chi li ha aiutati lo ha fatto da fuori, volevo suonare il mio corno per avvertirvi del pericolo, ma una di quelle bestie me lo aveva preso”-
-“Oh poverino sei ferito”
-“Non è niente, è solo un morso, ma gli ho fatto vedere cosa succede a mettersi contro di me”-
-“ Kristall Snö? Puoi guarirlo?”-
-“Certamente, Helande sång(canzone della guarigione)”-,
Kristall Snö invocò la magia curativa e le ferite di Heimdallr guarirono subito,
-“Grazie, ma ora credo che dobbiate tornare subito a Midgardr, non vorrei che ce ne fossero altri di Mutanti del fuoco”-
Regn però era sospettosa,
-“Ora che ci penso, i Mutanti del fuoco vivono solo nel Múspellsheimr, come ci saranno finiti a Midgardr?”-
-“Non ne ho idea, forse come ti ho detto prima qualcuno deve averli portati col Bifrost attraverso un’altra strada mentre voi percorrevate la vostra”-
-“Allora è meglio se andiamo”-.
Così il gruppo salutò Heimdallr e si diresse subito a Midgardr, anziché camminare si misero tutti a correre perché se c’erano dei Mutanti del Fuoco in quel regno allora c’era pericolo per tutti.
Oltrepassarono il portale e arrivarono subito a Midgardr, si guardarono intorno ma non vi era traccia di Mutanti, di nessun elemento.
Regn si guardò intorno
-“Sembra che sia tutto tranquillo, forse erano solo quei Mutanti che erano venuti qui, ma mi domando chi potrebbe averli fatti venire?”-.
Ad un certo punto Sven alzò lo sguardo verso l’alto e vide il villaggio di Kristall Snö,
-“Ehi guarda Kristall, sembra che abbiano già acceso un falò per il tuo ritorno”-
 Kristall Snö alzò la testa, e a differenza di Sven lei guardò meglio, e si preoccupò,
-“ Det är inte en bål, det är min by (Quello non è un falò, è il mio villaggio)”-.
Kristall Snö si alzò in volo e vide dall’alto un brutto spettacolo, molte case erano stata distrutte, la palizzata intorno al villaggio era stata mezza bruciata, e c’erano fuochi che bruciavano alcune case, e in più vide che molti abitanti erano stesi nella neve, altri erano inseguiti da dei Mutanti, altri erano Mutanti del fuoco, altri erano Mutanti verdi.
Cosa stava succedendo? Una cosa era certa, doveva andare a salvare la sua gente quindi chiamò gli altri draghi per salvare il villaggio, quindi scesero tutti in picchiata, una volta atterrati Kristall Snö non si sentì bene, non riusciva a vedere suo padre Tømmer, e in più verso la palizzata videro il corpo di un drago di fuoco, era Flamma.
 
 
Continua…..
 
 

My little pony By Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 5
*** Kristall Snö se va via ***


Kristall Snö lämnar
Kristall Snö se va via

 
Kristall Snö era scioccata nel vedere quella scena, dei Mutanti del fuoco e verdi che stavano uccidendo la sua gente, vide anche il povero Vinge che era steso a terra, poi vide un Mutante verde che usò la sua magia e si fuse col corpo del grifone morto, il corpo era quello del grifone e tutto verde ma la testa era quella del Mutante verde e con quel corpo attaccò gli altri abitanti.
 Kristall Snö urlò

 –“Nej, de dödar allt mitt folk(No, stanno uccidendo la mia gente), dobbiamo fare qualcosa, Regn, Sven, Lava, Lapillus, dobbiamo aiutarli”-

Sven era confuso,
-“Ma non possiamo fare niente, i Mutanti verdi se prendono possesso di un corpo è perché hanno ucciso il pony o il grifone a cui apparteneva, non possiamo fare niente per chi è stato assimilato“-
-“Ma dobbiamo salvare gli altri, io stessa devo cercare mio padre, spero sia ancora vivo“-,

Kristall Snö andò alla carica cercando di uccidere più Mutanti possibile, lei si scontrava con uno di loro e poi lei lo uccideva con l’ascia, non importa se era un Mutante del fuoco o un Mutante Verde, Regn vedeva quanto Kristall era forte, la gita negli altri due regni le aveva già dato un po' d’esperienza e di forza, così chiamò a rapporto tutti i draghi,

-“Ascoltatemi tutti quanti, dobbiamo aiutare questa gente, sono amici di Kristall Snö, quindi sono anche amici nostri, dobbiamo salvarli“-, così tutti i draghi si diedero da fare, con le fiamme, i getti di ghiaccio e gli artigli, tutti combatterono contro i Mutanti, ma questi ultimi sembravano di più.

Dei Mutanti del fuoco circondarono Kristall Snö, Sven voleva andare a salvarla, ma lei prese nello zoccolo l’ascia e girò su sé stessa, colpendo tutti i Mutanti,

-“ Virvelvind öxa(Ascia del turbine), Fatevi avanti dannati Mutanti, io non ho paura di voi“-,

Sven era impressionato di come Kristall era calma e forte in quel momento, non sapeva se la paura la rendesse più forte, ma anche se fosse come pensava non sapeva se era la paura di morire o la paura di non trovare suo padre Tømmer.
In quel momento Kristall corse per tutto il villaggio alla ricerca del padre controllando tutte le capanne dato che la sua capanna era tutta distrutta dalle fiamme.

 -“Pappa, pappa, var är du? (Papà, papà, dove sei?)“-, Kristall si mise ad urlare, e la sua voce attirava dei Mutanti, ma non erano un problema per lei, dato che le bastavano due colpi d’ascia e li uccideva subito.
Tutti i draghi presenti la stavano aiutando, ma lei comunque non riusciva a trovare suo padre, poi si diresse verso il corpo di Flamma, lei lo toccò con lo zoccolo e rimase scioccata di nuovo,  

-“Nej, det kan det inte vara, Flamma är död!(No, non può essere, Flamma è morto“-,

Sven la sentì,
-“Ne sei sicura, Snö?“-
-“Non riesco a sentire la sua forza vitale, deve essere morto da un bel pò“-
-“Come può un drago del fuoco grosso come lui essere morto?“-,

Kristall e Sven videro l’altra parte del corpo, dove c’era la testa e il torso, il drago era tutto intero, però aveva delle ferite per tutto il corpo, Sven le guardò da vicino, era ferite da spada, ferita da ascia e ferite da lancia, inoltre aveva molte lance sul suo corpo.
Sven non era sicuro di quello che pensava, poi lui e Kristall sentirono un ringhio sopra di loro e videro un altro cadavere con la testa di un Mutante verde, stava su due zoccoli sul cadavere di Flamma, stava volando e aveva una lancia tra gli zoccoli, improvvisamente si lanciò contro Sven, e cercò di ferirlo.

-“ Aiutami Kristall, questo vuole uccidermi “-, ma Kristall riconobbe i vestiti e il pelo, quello era il corpo di suo padre,
-“Nej, det är omöjligt, den kroppen är min pappas kropp(No, non può essere, quello è il corpo di mio padre“-

Sven combatteva ma poi fu atterrato dal Mutante, il quale cercò di ucciderlo, ma Sven teneva ferma la lancia,

-“Ne sei sicura, Snö? E’ il corpo di tuo padre?“-
-“Ne sono certa, è lui, come può aver perso contro un Mutante? Mio padre era forte“-
-“Beh, mi dispiace, se è veramente lui, allora non puoi farci niente, perché se il Mutante l’ha preso allora è morto, e devi ucciderlo, altrimenti lui ucciderà me“-
-“Ma io non posso uccidere mio padre“-
-“Ma ormai è morto, non puoi fare niente, nessuno dei poteri che hai può aiutarlo, aiutami, ti prego Snö“-,

Kristall Snö non sapeva cosa fare, poteva davvero uccidere suo padre? In effetti Sven aveva ragione, oramai lui era morto, ma lei non se la sentiva di uccidere l’unico pony della sua famiglia, però se non avesse fatto qualcosa il Mutante avrebbe ucciso Sven.

-“Aiutami, ti prego Kristall“-,

il Mutante sembrava molto più forte di Sven, e stava per impalarlo con la lancia, colpì il drago con lo zoccolo sulla faccia, poi puntò la lancia sul suo cuore, ma poco prima che la punta toccasse la pelle di Sven, ecco che Kristall lanciò la sua ascia contro il Mutante facendolo cadere sulla neve, Sven riprese subito conoscenza, vide il Mutante con l’ascia conficcata nella testa, ma si rialzò, ma Kristall andò addosso al Mutante e riprese la sua ascia, poi lo colpì diverse volte, finchè non cadde per terra.
Sven si avvicinò a lei,

-“Kristall? Mi hai salvato la vita?“-
-“Non potevo scegliere diversamente, hai ragione, mio padre è morto, ma tu sei ancora vivo”-

Sven l’abbracciò,
-“Ti giuro che non dimenticherò mai questo gesto, ti prometto che se sarà necessario ti salverò la vita se sarai in pericolo di morte“-
-“Non dire così, sei già abbastanza protettivo nei miei confronti“-.

Mentre loro due si abbracciavano videro che stava arrivando Flail, il quale caricò ogni Mutante che trovava e lo bruciava, per i Mutanti del fuoco però lui usava un metodo diverso, a volte li prendeva per il collo e gli girava la testa, ad altri gli infilava l’artiglio nella corazza e li uccideva.
Dopo un po' i Mutanti del Fuoco e i Mutanti verdi erano finiti, però non c’era più un abitante vivo, erano morti tutti, Kristall si guardò in giro, ma anche perlustrando le capanne vide che erano morti tutti, lei era l’unica superstite, era scioccata non poteva credere che era rimasta da sola.
Si sedette su di una pietra con l’ascia in mano e si mise a pensare, Regn si avvicinò per consolarla,

-“ Kristall Snö? Mi dispiace, mi dispiace che sia successo“-
-“De är alla döda, ingen har överlevt(Sono tutti morti, nessuno è sopravvissuto) Pensavo che fossero tutti al sicuro, avevi detto che c’era un drago del ghiaccio che li proteggeva “-
-“Era così, non capisco dove sia, lo avevo lasciato di guardia al villaggio“-, uno dei draghi di ghiaccio parlò con Regn,
-“Nobile Regn?“-
-“Che succede?“-
-“Abbiamo trovato il nostro compagno a guardia del villaggio, sembra che qualcuno gli abbia aperto una ferita al ventre e gli distrutto gli organi“-
-“Come è possibile? Chi può essere stato?“-
-“Non lo sappiamo, ma sembra che a causare la ferita sia stato l’artiglio di un drago“-
-“Un drago ha ucciso un nostro compagno?“-, intanto Flail, Lava e Lapillus stavano guardando il cadavere del loro padre,
Sven si avvicinò a Flail,
-“Flail? Mi dispiace“-
-“Le tue parole non riporteranno mio padre in vita, era questo che voleva questa gente? La pace tra pony e draghi? Hai visto cosa hanno fatto a mio padre? Lo hanno ucciso“-

Kristall Snö si alzò e parlò a Flail,
-“La mia gente non avrebbe mai ucciso un drago, anche se alcuni di loro avevano paura dei draghi non ne avrebbero mai ucciso uno“-
-“Hai visto tutte quelle ferite? Non se l’è mica procurate mio padre, quindi è ovvio che sia stata la tua gente, come puoi pretendere che viviamo in pace se i pony uccidono i draghi?“-
-“Io ti dico che la mia gente non avrebbe mai fatto del male ad un drago, e poi tu non eri qui a vedere, quindi come puoi pensare che siano stati loro, e se fossero stati i Mutanti? I Mutanti odiano i draghi“-
-“E invece io c’ero, io c’ero quando hanno attaccato mio padre“-, tutti si stupirono, se Flail era lì con suo padre, come mai allora era venuto durante la battaglia? Allora Flail si spiegò,
-“Il fatto è che…hanno attaccato anche me, e sono scappato via, pensavo che mio padre ce la facesse, ma poi sono tornato“-,

Lapillus si arrabbiò,

-“Hai abbandonato nostro padre?”-
-“Lo so, sono un codardo, e merito di essere ricoperto di insulti, ma il fatto è che all’improvviso sono arrivati i Mutanti e sono scappato, poi sono tornato, mi dispiace, ho anche io le mie colpe”-
-“Ma come ha fatto papà a perdere? Era grosso e poteva battere tutti i Mutanti“-
-“Non lo so, forse papà era debole, comunque non possiamo lasciarlo qui, dobbiamo portarlo nel Múspellsheim, dobbiamo bruciarlo e dargli una degna sepoltura“-,

Regn si avvicinò a Flail,

-“Farò chiamare Flod e i suoi draghi più grandi per portarlo lì, così potrete fargli l’ultimo saluto“-,

Flail ringraziò
-“Grazie Regn, scusatemi per il mio comportamento, devo ancora imparare a gestire le mie emozioni, mi spiace di aver strillato a voi “-
-“Dovresti scusarti anche con Kristall Snö, lei era con noi per tutto il tempo“-
-“Dovrei scusarmi con lei? Ma se la sua gente ha ucciso mio padre“-
-“Ma lei non è responsabile della morte di tuo padre“-

Sven intervenne,
-“Io e Kristall abbiamo visto le sue ferite, e sebbene aveva ferite d’armi, lui aveva una ferita molto profonda, ho controllato il cadavere del nostro compagno, Flamma è stato sicuramente ucciso dall’artiglio di un drago“-,
Flail, Lave e Lapillus erano stupiti, lo stesso Flail domandò a Sven,
 -“ Un drago ha ucciso mio padre? Ne sei sicuro?“-
-“Kristall non ha visto la ferita, ma io sì, e posso dire che sicuramente è stato un drago a fare quella ferita a tuo padre, ma non so se sia stato un drago del ghiaccio o del fuoco“-
-“Quindi….potrebbe esserci un drago impostore tra le nostre tribù?“-
-“Probabile, ma di certo non sono io, né mia madre, né tuo fratello o tua sorella o alcuni dei miei compagni, poiché eravamo negli altri regni assieme a Kristall, non hai dei sospetti su qualche drago del fuoco?“-
-“E chi può dirlo? Mio padre era invidiato da molti draghi, ma lo rispettavano tutti, nessuno dei suoi seguaci lo avrebbe ucciso“-
-“Ne parlerò con mio padre, bisogna vedere chi sia il colpevole, però solo una cosa ti chiedo“-
-“Cosa?“-
-“Devi fare le tue scuse a Kristall Snö, è da quando l’hai conosciuta che la tratti male“-
-“D’accordo, d’accordo, farò la pace con lei“-.

Flail si avvicinò a Kristall Snö, la quale era di nuovo seduta su una pietra a guardare il cadavere del padre,
-“Senti Kristall, non è facile per me dirti che mi….che mi dispiace“-
-“Non devi chiedere scusa“-
-“Cosa?“-
-“Tutti hanno il diritto di esprimere sé stessi, se io non ti sono simpatica, non è colpa tua, forse Flod ha ragione, è difficile che draghi e pony siano amici, ma se adesso cerchiamo chi sia il drago impostore tra di noi ci sarà sicuramente disordine tra tutti i draghi, certo che però bisognerà trovare l’assassino di tuo padre, e forse chi può trovarlo sei tu e tuo fratello, ma solo una cosa ti chiedo, un piccolo favore“-
-“Di che si tratta?“-
-“Potresti bruciare il corpo di mio padre? Non voglio che rimanga sulla neve“-
-“Ma certo, anzi chiamerò più draghi possibile per bruciare tutti i corpi dei tuoi compagni“-
-“Grazie“-.

Kristall Snö si alzò e camminò verso una capanna, per fortuna grazie ai draghi del ghiaccio il fuoco era stato spento, però vide il corpo di un grifone, era la madre di Vinge, la stessa grifonessa che l’aveva aiutata a nascere, oramai non era rimasto più nessuno del suo villaggio, e non sapeva cosa fare.
Guardò Flail incendiare il corpo di suo padre, e lei ripensò a quando lo aveva colpito con l’ascia per salvare Sven,

-“Jag är ledsen pappa, men jag var tvungen att göra det(Mi dispiace papà, ma ho dovuto farlo)“-.

A fine giornata tutti i corpi furono bruciati, Regn scavò una fossa molto grande per metterceli dentro, Kristall Snö e Sven ci buttarono tutti i corpi, proprio vicino al lago ghiacciato del villaggio, e naturalmente Snö seppellì il padre proprio vicino alla tomba di Kristall Lumi.
La povera Kristall Snö sapeva che da quel momento sarebbe dovuta rimanere da sola, l’unica sopravvissuta, era stata fortunata solo perché era andata con gli altri draghi in altri regni.
Non sapeva cosa fare, il bello è che la sua capanna era mezza distrutta, così andò dentro una capanna meno distrutta dove stare, la stessa dove viveva Vinge, il grifone amico di suo padre.
In quel momento Sven entrò per parlare con lei,

-“Ehi Kristall“-
-“Cosa c’è Sven? “-
-“Stavo pensando che….dato che ora sei sola, potrei farti visita più spesso, magari potrei aiutarti se ti serve una mano“-
-“Sei gentile, in effetti avrei bisogno di aiuto, dovrei ricostruire meglio questa casa, andare a pesca, cercare cibo nelle foreste, ma allo stesso tempo vorrei allenarmi, se quei Mutanti dovessero tornare saprei come affrontarli“-
-“E non sarai la sola, ti aiuterò anche io, e poi Lava e Lapillus sono tuoi amici, loro stessi hanno deciso che vogliono stare con te“-
-“Sul serio? Lo hanno detto loro? “-
-“Dopo averti vista combattere contro tutti quei mostri negli altri regni sanno che sei una pony forte, e quindi vogliono essere tuoi amici“-
-“Chissà, forse allora è possibile che pony e draghi siano amici“- 
-“Se fosse così, questo sarebbe un primo passo“-.

Intanto in una grotta, Flod e Flail stavano discutendo, Flod era preoccupato per la perdita del suo amico Flamma,
-“Ma come può essere successo? Flamma era grosso, non poteva perdere contro gli abitanti del villaggio“-,
Flail cercava di farlo ragionare,

-“Eppure è successo, mio padre è stato ucciso, purtroppo non sapremo mai la verità, può darsi che sia stata colpa dei Mutanti, hanno preso possesso dei corpi degli abitanti ed hanno ucciso mio padre“-
-“Ma quei Mutanti non erano di questo regno, come hanno fatto a passare per il Bifrost?“-
-“Io…proprio non lo so“-
-“L’accordo era che tu e tuo padre dovevate solo incendiare il villaggio, io gli avrei consigliato di trasferirsi da un’altra parte per evitare l’attacco di altri draghi, così gli abitanti sarebbero stati costretti ad andarsene“-
-“Purtroppo hanno cominciato ad attaccare mio padre, e dopo sono arrivati i Mutanti, purtroppo io sono fuggito e non so come sia andata veramente“-
-“Quindi può essere pure che gli abitanti abbiano già loro attaccato tuo padre?“-
-“Può essere, ma non ne sono sicuro, l’unica certezza è che è meglio per Kristall Snö andarsene via, se lei è diventata così forte, potrebbe essere un pericolo per noi draghi“-
-“Ma non posso chiederle di andare via ora che è sola, Regn non me lo perdonerà mai“-
-“Ascoltami Flod, c’è un villaggio a sud di qui, potrebbe andare lì, lei è una pony, lì è pieno di pony, l’accoglieranno di certo“-
-“Ne sei sicuro?“-
-“E’ molto lontano da qui, però potrebbe raggiungerlo con facilità, soprattutto ora che è molto più forte“-
-“Non lo so, e se forse non venisse accettata?“-
-“Ascoltami bene Flod, se lei resterà qui sarà un problema, Sven ha detto che le farà visita ogni giorno, e se lui resterà in compagnia di Kristall Snö si rammollirà, diventerà debole, avrà quegli orribili pensieri di una possibile amicizia tra draghi e pony, è questo che vuoi per il futuro di tuo figlio? Amicizia con i pony? Così i draghi rideranno di lui, se anche trovasse lo scettro del potere, lo cambierebbero subito come capo, perché nessun drago seguirebbe un drago che è amico dei pony“-
-“Hai ragione, non potrei sopportare una cosa del genere, mio figlio deve essere come me, forte, possente, autoritario e soprattutto rispettato, quella puledra deve andarsene, ma come convincerla?“-
-“Dobbiamo solo convincere Kristall Snö che è meglio per lei stare in mezzo agli altri pony, che noi draghi non possiamo tenerla, e soprattutto che lei non può stare in quel villaggio da sola, anche se noi draghi siamo vicini a lei, bisognerebbe però parlarle senza che lo sappiano Sven e Regn, solo tu io e lei, non diremo la verità a nessuno, tu però dovrai essere convincente“-
-“Mi spiace per lei, ma devo farlo per il bene di Sven, anche se Regn sarà arrabbiata, ma basterà fare come dici tu, non dicendole la verità, e così sia, parleremo con lei domani“-
-“Lascia che ci parli io, tu non dovrai far altro che annuire a tutto quello che le dirò, e poi cacciarla“-.
Il giorno dopo, Regn si recò verso il Niflheim con alcuni draghi e quindi Flod pensò che quello fosse il momento giusto per parlare con Kristall Snö, così si avviò al villaggio distrutto assieme a Flail.
Kristall stava sistemando delle assi prese da altre capanne per sistemare il tetto, così non sarebbe entrata nessuna brezza durante il giorno o la notte.
Poi ad un certo punto si guardò intorno e vide da lontano le tombe dei suoi genitori,
-“ Min mamma, min pappa, mina vänner (Mia madre, mio padre, i miei amici), oramai è tutto perduto, posso solo contare sull’aiuto dei draghi per andare avanti, però rimango comunque l’unica pony nei dintorni“-,

Kristall sapeva che non poteva continuare così, bisognava che al villaggio ci fosse altra gente, ma non sapeva come fare, da che parte iniziare, ma almeno non era sola.
Ma ecco che mentre sta per prendere un’asse di legno vede arrivare Flod e Flail.

-“Flod? Flail? Che cosa ci fate qui? Dov’è Regn?“-,
Flod le rispose
 -“E’ andata nel Niflheim, non credo che tornerà presto, però dovrei dirti una cosa importante, Kristall“-
-“Di che si tratta?“-
-“Il fatto è che….tu…dovresti….no, non ce la faccio, non posso dirtelo“-
-“Dirmi che cosa?“-,
Flail in quel momento intervenne, chiese a Flod di andare verso l’entrata del villaggio e di aspettare, Flail poi chiese a Kristall di seguirlo nella capanna che lei ora usava come casa.
-“ Kristall Snö, ascolta quello che ho da dirti, perché è importante, così importante che Flod non può dirtelo lui stesso “-
-“Ma è successo qualcosa di grave?“-
-“No, è successo che è morto mio padre e la gente del tuo villaggio, sono queste le cose gravi“-
 -“Lo so, ma ora penso che dovrei ricominciare daccapo, magari trovare altra gente, Sven ha detto che mi aiuterà“-
-“Questo non è possibile“-
-“Perché no?“-
-“Perché Sven non sa la verità su tua madre“-
-“Cosa c’entra mia madre?“-
-“Kristall, non è facile da dire, ma Flod mi ha detto la verità su quello che non ha fatto Regn quel giorno, lei era presente quando tua madre è stata attaccata dai Mutanti del ghiaccio, ma aveva troppa paura, e perciò non è intervenuta“-
-“Ma cosa stai dicendo? Regn avrebbe aiutato mia madre, ma non era presente quel giorno“-
-“E’ tutto falso, Regn c’era, ma aveva paura dei Mutanti, e anche se le sue uova erano in pericolo, lei non ha fatto niente, lei è grossa, ma la paura l’ha fermata, quello che ti voglio dire è che Regn si è presa cura di te perché si sentiva in colpa per la morte di tua madre, se ti ha detto che ti vuole bene è perché non ti ha mai detto la verità, ma Flod voleva dirtelo oggi, è per questo che non ce l’ha fatta a dirtelo“-
-“Nej, è una bugia, non è vero, Regn non l’ha fatto per questo motivo“-
-“E’ così invece, se e lo sto dicendo è perché anche io come Flod voglio che tu sia forte contro i pericoli, io stesso ero debole come te, ma ora sono forte, ed anche tu devi diventare forte, molto più forte di adesso, e vuoi sapere la verità sul tuo villaggio?“-
-“Quale verità?“-
-“E’ stato Flod a dare l’ordine di bruciare il tuo villaggio, lo ha chiesto a me e a Flamma“-
-“Ma cosa stai dicendo? Questa è pazzia“-
-“Se vuoi puoi provare a chiederglielo, ma potrebbe mentirti, lui voleva solo bruciare il tuo villaggio, per fare in modo che tutti voi andavate via da qui, purtroppo sono arrivati i Mutanti ed è successo il pandemonio, per farla breve lui vuole che tu vada via da qui, sei un ostacolo per Sven, con tutte le tue belle parole stai rammollendo tutti i draghi, tu devi andare via da qui, e non tornare mai più, se ti sto dicendo queste cose è perché non so quanto Flod si tratterrà, potrebbe anche ucciderti, perché lui non ti vuole intorno al suo clan“-
-“No, Flod non lo farebbe mai“-
-“Forse non lo conosci bene, dopotutto lui ti odia, questo lo sai?“-
-“In effetti…è vero lui mi odia, ma dove dovrei andare?“-
-“Devi andare verso sud, c’è un villaggio di pony, lì sarai al sicuro, portati la tua roba, Flod voleva dirtelo, lì lui ti lascerà in pace, ma non dovresti mai più tornare qui, per nessun motivo“-
-“Prima fammi parlare con Flod“-.

Kristall Snö era turbata per quello che aveva detto Flail, sapeva che Flod la odiava, ma non poteva aver causato la fine del suo villaggio, così si diresse verso di lui, però le faceva paura la verità, perché anche se Flail non era un drago di cui fidarsi, in quel momento le sembrava che la volesse proteggere da Flod.

-“Flod?“-
-“Dimmi, Kristall“-
-“E’ vero tutto quello che mi ha detto Flail? E’ tutto vero? Hai voluto tu che incendiassero il mio villaggio?“-
-“Sì, è tutto vero, ma è stato un incidente, volevo solo che andasse a fuoco il tuo villaggio, non volevo che morisse nessuno“-
-“Men...varför gjorde du det?(ma…perché l’hai fatto?)“-
-“Io volevo solo il villaggio bruciato, in questo modo avrei chiesto a voi di andarvene da un’altra parte, e difatti c’è un villaggio a sud di qui dove potresti stare“-
-“Ma così starei lontana da Regn, e da Sven“-
-“Ascolta, io non voglio più che tu veda Sven, lui si sta rammollendo a stare con te, ed io non lo voglio debole, deve essere forte e deciso, proprio come suo padre, io non avrei mai voluto che Regn avesse una stupida amica pony, ma quella dragonessa vuole fare di testa sua, ed io non posso comandarla“-
-“Non ti azzardare a parlar male di quella pony, perché sia il caso che quella pony fosse mia madre, allora è vero che tu mi odi“-
-“Certo che ti odio, e odio tua madre, come odiavo i tuoi amici, hanno ucciso Flamma, un mio vecchio amico“-
-“Ma non sono stati loro, Sven ha detto che la ferita è stata fatta da un drago“-
-“Ma quelle spade e quelle altre armi erano della tua gente, non di draghi“-
-“E’ probabile che siano stati i Mutanti Verdi“-
-“Io per sicurezza voglio che tu te ne vada lontano da qui, è pericoloso avere un pony che usa le armi qui intorno, tu conosci anche le magie con le rune, il che ti rende ancora più pericolosa“-
-“E’ stato un caso che io imparassi quelle magie, e poi voi draghi volevate che io diventassi forte“-
-“Ma non io, per me rappresenti un pericolo, ed ora voglio che tu te ne vada da qui, altrimenti potrei ben pensare di ucciderti, e poi….hai ragione, io non ti ho mai voluto bene, per me sei solo un ostacolo, non ti voglio vedere mai più, e non voglio nemmeno che tu ritorni qui“-,
Kristall Snö cominciò a versare una lacrima, ma cercò di essere forte, così si arrabbiò contro Flod,
-“E va bene, vuoi che me ne vada? Me ne vado, non tornerò mai più qui, nonostante ci siano seppelliti i miei genitori io non ci ritorno in questo villaggio, desideravo tanto poter creare un luogo dove pony e draghi vivessero insieme, era quello che voleva anche la mamma, ma dato che è impossibile ragionare con una testa di ghiaccio come te è inutile provarci, ed ora se permetti io prendo le mie cose e me ne vado“-.
Kristall Snö tornò nella capanna dove c’era Flail, se ne stava appoggiato ad un muro di legno aspettando lei,
-“Che ti ha detto?“-
-“Avevi ragione su di lui, ma non vi preoccupate, me ne vado, andrò in quel villaggio e nessuno mi vedrà mai più, per te sarà un piacere dato che non mi sopportavi“-
-“In realtà avevo appena incominciato a conoscerti e…“-
-“Niente parole, io me ne vado prendo le mie armi e il mio cibo, e me ne vado in quel villaggio“-,
Kristall Snö prese la sua ascia, il suo arco e Flail le passò la sua borsa dove lei ci mise quel poco cibo che aveva,
-“Mi dispiace per tutto questo“-
-“Lascia perdere, dopo quell’attacco al mio villaggio tu hai perso tuo padre, ma io…io ho ucciso il mio, perché stava per uccidere Sven“-
-“Beh, hai fatto la cosa giusta“-
-“Perché? Se tuo padre avesse attaccato Sven tu lo avresti ucciso?“-
-“E come potevo? Mio padre hai visto quanto era grosso“-
-“Ed io avevo solo mio padre, avevo anche gli altri abitanti, ma ormai io non ho più niente, voi draghi eravate gli unici amici che avevo, ora non ho davvero più niente, så Hej då(Perciò….addio)“-,

Kristall Snö se ne andò via dalla capanna portandosi addosso la pelle di drago di ghiaccio di Regn, ormai era decisa ad andare via e dimenticarsi dell’amicizia coi draghi, quando passò vicino a Flod lui la chiamò,
-“Vuoi che ti accompagni al villaggio, Kristall?“-,

Kristall Snö si fermò un attimo e rispose con tono arrabbiato senza neanche voltarsi,
-“Sarebbe l’unico gesto carino che tu possa fare nei miei confronti, ma preferisco di no, tanto il villaggio è a sud“-
-“E se ti succedesse qualcosa nel tragitto?“-, in quel momento Kristall si girò e rispose a Flod,
-“Adesso ti preoccupi di me, vero? A te non importa di me, ebbene da oggi in poi non m’importa più niente a me di voi, ma ti avverto Flod, un giorno ritornerò e ti farò vedere che sarò diventata forte, anche più forte di un drago, non so come, non so quando, ma un giorno mi rivedrete, e spererete di non avermi mai cacciata dalla vostra vita”-
-“Io non lo sto facendo solo per me e mio figlio, ma anche per te, non puoi vivere assieme ai draghi”-
-“E chi lo dice? Tu? Tu lo fai solo perché non vuoi che gli altri draghi parlino male di te, ti importa solo del tuo ruolo di capo del branco, Adjö(Addio)“-.

Flod non avrebbe voluto che quelle fossero le ultime parole dette da Kristall, ma dopotutto lui e lei non aveva mai avuto dei seri dialoghi, però lei aveva ragione, Flod l’aveva cacciata proprio per il suo orgoglio, si sentiva un po' depresso per quelle parole dette da lui e da lei, ma pensava di farlo per il bene suo e di suo figlio.
Flail si avvicinò a lui,

-“Avrò fatto la cosa giusta, Flail?“-
-“Lei non poteva rimanere con noi, e poi così Sven non avrà distrazioni“-
-“Ora devo solo trovare un modo per dirlo a Regn, quando tornerà“-.

Kristall Snö si guardò indietro e vide in lontananza il suo villaggio e i due draghi, ma stavolta il suo cuore era diviso dalla tristezza e dalla rabbia

-“ Farväl min förstörda by, hejdå mammas grav, hejdå pappas grav, hejdå isdrakar för alltid (Addio mio villaggio distrutto, addio tomba di mamma, addio tomba di papà, addio per sempre draghi di ghiaccio) “-.

E dopo quell’addio al suo villaggio riprese il suo cammino per il villaggio a sud, pensando a come sarebbe stata la sua nuova vita.
 
 

Continua…..
 



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Capitolo 6
*** Dialogo tra draghi ***


Dialog mellan drakar
Dialogo tra draghi
 
Era passato quasi il giorno e Flod non riusciva a pensare a cosa dire a Regn quando sarebbe tornata, lui intanto stava mangiando delle gemme seduto nella grotta, quando arrivò Sven, ed era arrabbiato.
 -“Papà?“-
-“Oh Sven, vedo sei tornato, il che significa che è tornata pure tua madre“-
-“Già, ma non è molto contenta“-
-“Che cosa vuoi dire?“-
-“Prima di venire qui siamo passati a vedere come stava Kristall Snö, e indovina un po'? Lei nonc’era“-
-“Beh…forse è andata fuori“-
-“Senza di me? Non ho trovato nemmeno le sue armi, me lo avrebbe detto che sarebbe uscita ad allenarsi, e se lei non è qui, allora dov’è?“-
-“Perché dovrei saperlo?“-
-“Perché pensavo fosse qui, ma Flail mi ha detto che lei non è qui, e inoltre mi ha detto che tu sapevi dov’era“-
-“Ti ha detto cosa?“-.
Flod chiamò subito Flail, il quale disse che non poteva tenere il segreto al suo amico Sven, a quel punto Flod parlò con il figlio,
-“Ascolta Sven, devo dirti una cosa“-
-“Riguardo a Kristall? Cosa le hai fatto?“-,
Così Flod confessò tutto quello che aveva detto per fare in modo che Kristall Snö se ne andasse, e naturalmente Sven non fu contento.
-“Ma come hai potuto fare una cosa del genere? Cacciare via l’unica sorella che avevo“-
-“Lei non era tua sorella, e mi preoccupava di come tu e lei eravate legati, un drago ed un pony non posso avere legami di fraternità“-
-“Non era un drago, certo, ma lei era comunque mia sorella, ed io le volevo bene, e le aveva detto che se fosse stata in pericolo l’avrei salvata dalla morte, perché lei per salvare me ha ucciso suo padre, anche se era già morto, anche se era assimilato dal Mutante Verde“-
-“Lo vuoi capire che lei ti stava rammollendo? Stavi diventando debole con tutti quei discorsi della pace tra draghi e pony“-
-“Quando ero nell’uovo, sua madre mi ha fatto da scudo, io scommetto che se non fossi stato io il sopravvissuto non ti sarebbe mai importato di me, avresti scelto uno dei miei fratelli, o una delle mie sorelle“-
-“Ti sbagli, avrei scelto sempre te“-
-“Ora dici così, ma se ci fossero stati gli altri miei fratelli tu non avresti scelto me, tu non volevi che io avessi un’amica pony, e non credevi nella pace tra draghi e pony, tu sei un pessimo padre ed un pessimo capo“-
-“Non ti azzardare a parlarmi così, io ho perso un mio caro amico“-
-“Flamma è morto solo perché tu gli hai chiesto di incendiare il villaggio, non volevi più Kristall e la sua gente in giro, io volevo bene a Kristall, anche se lei era un pony lei era comunque mia sorella, ed io devo la mia vita a sua madre“-
-“Io maledico il giorno in cui sua madre salvò Regn, così facendo mia moglie gli era debitrice”-.
Ma in quel momento entrò Regn, anche lei era arrabbiata, e aveva sentito tutto, Flail se ne andò da un’altra parte per non guardare cosa sarebbe successo, Sven invece si mise seduto vicino ad una parete.
Flod si sentì in imbarazzo, ma Regn non risparmiò neanche una parola.
-“Come hai potuto fare questo? Far deprimere quella povera pegaso, era l’unica cosa che mi rimaneva di Lumi, la mia più cara amica, e tu l’hai cacciata, anzi hai addirittura bruciato il suo villaggio e ucciso la sua gente“-
-“Tesoro, come potevo sapere che ci sarebbe stato un attacco dei Mutanti? Io non ho potere su di loro“-
-“L’unica cosa che so è che un drago dei nostri ha ucciso un nostro compagno e Flamma, e non sappiamo chi sia, e la mia povera Kristall è in mezzo alla neve verso un villaggio che lei non conosce, e sta per arrivare una tempesta di neve“-
-“Io volevo accompagnarla, ma ha insistito ad andare da sola, era arrabbiata con me“-
-“E non la biasimo, dopo come l’hai sempre trattata“-
-“Io l’ho fatto anche per lei, è giusto che lei stia con la gente come lei, e non con i draghi, speravi porse che rimanesse per tuta la vita con noi?“-
-“Sì, perché tu l’hai fatto solo per orgoglio, perché per te il fatto che lei stesse con Sven fosse solo una perdita di tempo, ma lei era felice di stare con noi, ed io ero felice che una parte di Lumi fosse ancora viva con lei“-
-“Comunque non credo che voglia più vederci, lei stessa ha detto che non gli importa più di noi, e che un giorno sarebbe tornata più forte di adesso“-
-“E cosa speravi che ti dicesse, delle parole dolci? Tu l’hai sempre trattata male, non le hai mai voluto bene, e neanche a Lumi, tu sei un pessimo capo, ora sai che faccio? Vedo di andare in quel villaggio e di riportarla indietro“-
-“Non credo che voglia vederti più, ce l’ha con tutti ora“-
-“Ma io so come trattarla, ed ora devo vedere di volare“-,
ma in quel momento arrivò Flail tutto di fretta che fermò Regn,
-“Allarme, allarme, è scomparso“-,
Flod si stupì,
-“Cosa è scomparso, Flail?“-
-“Il teschio di drago di cristallo, è scomparso“-, tutti i draghi presenti erano stupiti adesso, Flod non faceva mai sorvegliare la grotta col teschio, quindi chi poteva averlo preso?
-“Non capisco, nessuno potrebbe prendere quel teschio senza che io me ne accorga, perché bisognerebbe passare da qui prima di andare in quella grotta“-,
Flail però aveva un sospetto, anzi molto di più sapeva chi poteva essere stato,
-“Io credo di sapere chi sia stato, è stata Kristall Snö, l’ho vista andare in quella grotta per ultima, poi non c’è più andato nessuno, almeno credo, perché solo adesso ho visto che il teschio non c’era più“-
-“Ne sei sicuro Flail?“-
-“In effetti sembrava molto decisa ad andarsene, secondo me ha nascosto il teschio nella borsa, sembrava molto pesante, ma non pensavo che lei potesse essere una ladra“-,
Regn intervennì,
-“Nej, Kristall Snö avrà anche dei difetti, ma non è una ladra, non può averlo rubato lei“-
-“Regn? Flail ha ragione, non ho visto più nessuno andare in quella grotta, ma non ricordo ci fosse andata anche lei“-
-“E come poteva scogliere il ghiaccio intorno al teschio?“-
-“Non lo so, potrebbe aver usato una magia, oppure avrà scolpito il ghiaccio con l’ascia, fatto sta che ha rubato il nostro tesoro“-,
Sven in quel momento si alzò e gridò,
-“NON E’ STATA LEI“-,
i tre draghi lo osservarono,
-“Non è stata lei, sono io che le ho dato quel teschio“-,
Flod era incredulo,
-“Cosa? Sei stato tu? Tu, Sven?“-
-“Sì esatto, io ho dato quel teschio a Kristall Snö, non l’ha rubato lei, l’ho rubato io, ho pensato che fosse meglio se lo custodisse lei“-
-“Perché hai fatto una cosa del genere, quel teschio era un tesoro del nostro clan“-
-“Perché mai dovevamo conservarlo? Nessun drago ne ha più tratto potere, solo Kristall ha assorbito il potere di quel teschio ed ora può usare la magia, e poi noi possiamo evocare il Bifrost con la nostra lingua antica, mentre lei può invocarlo con quel teschio, mi sembra giusto che lo custodisse lei“-,
Flod era ancora sorpreso,
-“Figlio mio, perché lo hai fatto? Anche se ha reagito con lei, non dovevi darglielo, e se lei lo sapeva perché non me lo ha detto?“-
-“perché lei ho chiesto di tenerlo lei e di non restituircelo per nessuno motivo, altrimenti non le avrei rivolto più la parola, mi sembrava giusto che lei fosse la nostra nuova custode, è stata una mia iniziativa, e non voglio sentire lamentele, se lei ora è dispersa chissà dove non è colpa mia, non volevi che cominciassi a prendere delle iniziative visto che un giorno sarò il nuovo capo? Ebbene la mia prima decisione è stata dare quel teschio alla persona di cui mi fidavo di più“-,
Flod si mise la zampa sulla faccia,
-“non ci posso credere, quel prezioso teschio di drago di cristallo negli zoccoli di un pony“-,
ma Sven non era dispiaciuto, anzi si mise fuori da un’apertura nella roccia a guardare le montagne, Regn si avvicinò a lui,
-“Sven? Secondo me hai fatto bene, credo che la miglior custode per quel teschio fosse proprio Kristall, ma avresti dovuto dirmelo prima“-
-“E’ tutto falso“-
-“Cosa?“-
-“Mamma? Ho detto una bugia, non è vero che l’ho dato a Kristall Snö, non so chi l’abbia preso, ma non può essere stata lei, ho solo detto quella storia per evitare che papà la credesse una ladra, e poi Flail, l’ha sempre tratta male“-
-“Lo hai fatto per proteggere Kristall? E’ un bel gesto, non ti preoccupare non lo dirò a tuo padre, anzi a nessuno, ma sarà meglio andare a cercarla prima che finisca nei guai“-
-“Ma la tempesta sta per iniziare, anche un drago grosso come te può venire spazzato da un vento molto forte“-
-“Lo so che sembra una cattiva idea, ma dopo la tempesta io e te andremo a cercarla“-
-“ Speriamo di riuscire a trovarla“-.
E la tempesta di neve arrivò, nessuno drago volle uscire, ma la cosa ancora più brutta era che la tempesta durò fino al mattino, solo quando il tempo si era schiarito Regn e Sven volarono a sud per cercare Kristall Snö.
Passarono delle ore ma finalmente loro due ritornarono, purtroppo con cattive notizie,
Flod parlò con Sven,
-“Allora, l’avete trovata?“-
-“Nej, papà, abbiamo chiesto agli abitanti del villaggio e…..“-
-“E…?“-
-“Sembra che Kristall Snö fosse già stata lì, la gente ha detto che l’hanno cacciata lanciandole addosso dei sassi“-
-“E perché mai? Non era mai stata lì“-
-“E’ quello che abbiamo detto anche noi, ma i pony che vivevano lì hanno detto che lei aveva usato i suoi poteri per distruggere il villaggio e ha anche distrutto delle provviste, così quando l’hanno rivista l’hanno cacciata“-
-“Ma non può essere lei, non si è mai spinta oltra questa zona“-
-“Infatti è strano anche per noi, qualcuno si deve essere finto lei per farla cacciare, abbiamo provato a cercarla nei dintorni, ma senza risultati, abbiamo provato per tutto il tragitto a cercarla, ma niente“-
-“Quindi lei…si è persa?“-
-“Dobbiamo cercarla in molti, non possiamo lasciarla laggiù in mezzo alla neve“-
-“Va bene, organizzeremo delle squadre per cercarla, parlerò con gli altri draghi del ghiaccio e magari anche con quelli del fuoco quando torneranno dal loro regno, dato che hanno fatto il funerale a Flamma“-
-“E’ un’ottima idea, Lave e Lapillus erano amici di Kristall, quindi ci auteranno“-.
Regn si mise da fuori alla grotta era in pensiero.
-“Oh Sven, figlio mio, spero tanto che non le sia successo niente“-
-“La troveremo mamma, abbi fede“-.
 

Continua…..
 

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Capitolo 7
*** L'incontro con Rokk ***


Mötet med Rokk
L’incontro con Rokk

Kristall Snö vagava da sola per le montagne horsvedesi, dopo essere stata al villaggio, purtroppo non aveva una meta, e non sapeva dove si trovasse.
-“ Jag kan inte förstå (Io non riesco a capire) perché i pony di quel villaggio mi hanno trattata così? Mi hanno accusata di aver usato la magia per distruggere le loro case, ed anche di aver distrutto le loro provviste, ma io non sono mai stata in quel villaggio, e non avrei mai usato la magia per fare quelle cose, ma come si spiega? Possibile che ci sia qualcuno che mi somiglia che ha fatto questo? Mi hanno lanciato le pietre e poi mi hanno insultata, non potevo rimanere là, e non posso nemmeno ritornare al mio villaggio, né tornare dai draghi, e allora dove posso andare? Se solo trovassi un villaggio dove ricominciare tutto daccapo“-.
La povera Kristall Snö non sapeva dove andare, e le facevano male gli zoccoli dopo aver camminato così tanto, ma purtroppo per lei era arrivata l’ora di correre, poiché si guardò indietro e vide delle brutte bestie.
Erano dei Lupi del legno e dei Warg, erano a dozzine, lei allora cominciò a volare via spaventata, non poteva di certo combattere contro tutte quelle bestie selvagge, anche se avesse usato gli incantesimi avrebbe usato la poca energia che aveva, quindi la sua unica difesa era volare.
Kristall Snö cercava di volare più in alto ma per qualche strana ragione i lupi e i Warg correvano più veloce e ce n’era qualcuno che cercava di saltare in alto per afferrarla.
Dopo ben dieci minuti Kristall Snö era salita molto in alto, così nessuna delle bestie poteva raggiungerla, ma successe qualcosa di strano, venne colpita da qualcosa, fece giusto in tempo per vedere cosa fosse era una specie di nuvola oscura che la colpì alle ali, e così cadde nella neve.
Riuscì a vedere chi l’avesse colpita quando alzò la testa dalla neve, era un lupo del legno che si tramutò in un pony con il manto verde ed indossava un’armatura gialla.
Kristall Snö non sapeva chi fosse, avrebbe voluto chiederglielo ma prima di proferire parola quel pony si tramutò in lei stessa, e stava sorridendo, poi se ne andò via dissolvendosi in una nebbia magica.
-“Men vem var det där? (Ma chi era quello?) Si era trasformato in me, allora è lui si è finto me in quel villaggio, ma l’ho mai visto in vita mia, perché ha fatto tutto questo? E perché mi ha colpito?“-,
Purtroppo per Kristall Snö non era il momento per le domande, non sapeva chi fosse quel pony, ma una cosa era sicura, doveva combattere perché quell’incantesimo che le era stato lanciato le impediva di muovere le ali.
Così prese nello zoccolo la sua ascia e compì i lupi e i Warg, uno dei Warg le si avvicinò minaccioso, lei lanciò l’ascia in aria, la riprese saltando e colpì il Warg,
-“Borrning axe (ascia perforante)“-, così facendo lei uccise il Warg, ma tutte le altre bestie l’aveva orami circondata, ma lei non si fece prendere dal panico, e colpì tutti i lupi e i Warg con la sua ascia, i Warg erano coriacei ma almeno cadevano giù, i Lupi del legno invece si ricreavano, alcuni di loro si montavano insieme per formare un lupo più grande.
Alla fine lei riuscì ad uccidere con fatica tutti i Warg, ma i Lupi del legno erano ancora attorno a lei, e alcuni di loro l’avevano anche morsa e graffiata, anche se era stanca doveva andare via, così decise di correre, salì su di una collina innevata, e quando fu in cima lei vide un villaggio non molto lontano, allora decise che doveva raggiungerlo, così corse ancora più forte, ma i Lupi erano già dietro di lei, cominciò a gridare aiuto verso il villaggio ma non era ancora vicina, poi i Lupi la circondarono, era stanca, ma non poteva arrendersi perché non voleva più essere difesa, e non voleva essere debole.
-“E va bene, volete mangiarmi? Fatevi avanti, io non mi arrenderò, io ho smesso di piangere, vi combatterò fino all’ultimo, e non ci sarà nessuno a difendermi, perché io ora sono più forte di quando ero più piccola, non voglio più essere un peso, e voi stupidi lupi del legno non mi fermerete“-.
I Lupi ringhiarono, ma Kristall Snö tenette stretta la sua ascia per colpirli fino all’ultimo, era pronta a schivare i loro attacchi e a colpire, quando all’improvviso dal cielo scese una luce gialla che quando colpì il suolo disintegrò tutti i Lupi del legno.
-“ Men vad händer? Ett ljus som kommer från himlen? (Ma cosa succede? Una luce che viene dal cielo?“-
Kristall Snö era incredula, ma poi si accasciò sulla neve, poi si rialzò e si girò e vide che da quella luce era apparsa una alicorno, ma lei non sapeva cosa fosse poiché non ne aveva mai vista una, né sentito nulla.
La alicorno era di manto giallo con la criniera rossa, con un diadema d’oro sulla fronte, inoltre indossava un vestito lungo bianco, con un motivo a croce dorata disegnato sopra.
-“E tu…tu chi sei? Una pegaso gigante con il corno o una unicorno gigante con le ali?“-
-“Stai tranquilla Kristall Snö, non devi temere niente, non avevi mai visto una alicorno prima d’ora?“-
-“No, non ne ho mai vista una, e…come fai a sapere il mio nome?“-
-“Ti ho osservata da parecchio, non devi temere niente, io sono qui per aiutarti, io mi chiamo Freyja, e sono una dea“-
-“Una dea? Una vera dea?“-
-“Proprio così, sicuramente tu non mi conosci, ma gli altri popoli mi conoscono, imparerai i nomi degli altri dei  e dee, comunque voglio fare una cosa“-,
La alicorno aprì le ali e il suo corno si illuminò di magia, e subito dopo le ferite di Kristall Snö erano sparite,
-“Ma questa magia…mi ricorda quella che usa con le rune“-
-“Lo so cara Kristall, so che non dovrei dirtelo, ma un giorno imparerai altre magie, e diventerai più forte“-
-“E quando succederà?“-
-“Questo non posso dirtelo, ma sappi che ti do un consiglio, non usare le tue tecniche per far del male a chi ti vuole bene, se io sono qui a dirti questo è perché tu sei una puledra speciale e farai grandi cose, quali cose saranno? Io non te lo posso dire, sarai tu a scoprirlo, ora voglio che tu dorma, per recuperare al meglio le energie“-, dette quelle ultime parole, la alicorno svanì, d’improvviso Kristall si sentì stanca e assonnata, e si accasciò nuovamente sulla neve, però prima di chiudere gli occhi vide una grossa figura venire verso di lei.
Kristall Snö si svegliò dopo un sacco di tempo, si trovava su di un letto di paglia, era coperta con la pelle di Regn, si guardò intorno e capì di trovarsi dentro una casa, evidentemente era nel villaggio che aveva visto, ma non sapeva chi ce l’aveva portata, poi vide qualcuno vicino ad un camino che fissava il fuoco.
Era un Minotauro marrone con indosso una giacca, un pantalone e una lunga mantella, e aveva una barba e dei baffi lunghi.
Kristall Snö si alzò e scese dal letto,
-“Vem är du? (Tu chi sei?)“-,
il Minotauro si girò e si alzò, poi le rispose,
-“ Ah, du är äntligen vaken(Ah, finalmente sei sveglia) Hai dormito per molto tempo, ero preoccupato, quando ti ho trovata eri svenuta sulla neve“-
-“Sì, ma tu..chi sei?“-
-“Io mi chiamo Rokk, ti ho sentita urlare e sono corso fuori, in realtà non me lo so spiegare, perché prima di sentire la tua voce ho avuto come una sensazione di correre fuori a controllare“-
-“Grazie per avermi salvata“-
-“Come mai eri sola? Dove sono i tuoi genitori?“-
-“Loro….non ci sono più, sono stati uccisi dai Mutanti“-
-“Oh mi dispiace, allora è il tuo villaggio che cercavo“-
-“Come?“-
-“Vedi….nel mio villaggio c’è una yak che prevede le cose con le rune, e mi aveva detto che verso il centro della Horsvezia c’era un villaggio che è stato attaccato da dei Mutanti, e così mi sono messo in viaggio per cercare quel villaggio per cercare i sopravvissuti“-
-“E’ fatica sprecata io sono l’unica di quel villaggio, orami è tutto distrutto“-
-“Sei l’unica sopravvissuta?“-
-“Lascia che ti racconti, è una storia molto lunga“-
-“Prego, prendi un po' di zuppa di funghi e un po' di formaggio mentre mi racconti di te“-, così Kristall Snö raccontò tutto quello che aveva passato, la morte dei suoi genitori, i suoi momenti con i draghi del ghiaccio e del fuoco, non fece nomi tranne quelli di Regn e di Sven, poi raccontò delle sue tecniche con le rune e dei viaggi fatti negli altri regni, e raccontò anche dell’incontro con l’alicorno e con quello strano pony.
Rokk fu meravigliato di quel racconto,  
-“E’ incredibile, ti hanno cacciata?“-
-“Non posso credere che Regn mi volesse bene solo perché si sentiva in colpa per la morte di mia madre“-
-“E così ti chiami Kristall Snö? E’ un bel nome“-
-“Ma tu abiti qui?“-
-“No, ho trovato per caso questo villaggio, anche questo era stato attaccato dai Mutanti, ma sono riuscito ad ucciderli, tutte la gente che viveva qui l’avevo già trovata morta, ho dovuto seppellirli, e così prima di rimettermi in viaggio ho pensato di prendere le ultime provviste che c’erano e di riposarmi un po', ma tu sai chi era quella alicorno che hai incontrato?“-
-“L’unica cosa che so che mi ha detto è che era una dea di nome Freyja“-
-“Cara Kristall, Freyja è la dea della bellezza, dell'oro, della fertilità, del seiðr, della guerra, della morte e delle virtù profetiche“-
-“ Che cos’è il seiðr?“-
-“E’ una magia sciamanica, ti permette di comunicare con gli spiriti, ma pensa un po' se Freyja in persona ti ha detto quelle cose, vuol dire che sei davvero una puledra speciale“-
-“Sai anche chi fosse quel pony che ha preso le mie sembianze?“-
-“Non ci sono dubbi dalla tua descrizione, colui che hai incontrato è il dio Loki, ed è una brutta compagnia, è il dio della grande astuzia e degli inganni ma anche della distruzione, ingannatore, mutaforma, creatore del caos ed è spesso cattivo, è il fratellastro di Thor ed il marito della pony gigantessa Angrboða, non ci dsi può mai fidare di lui“-
-“Ma perché mi ha fatto questo? Perché ha fatto finta di essere me e mi ha attaccata?“-
-“Non lo so, ma il fatto che Freyja ha detto che sei speciale e che Loki ti abbia attaccata, vuol dire che hai del potenziale che può far comodo agli dei ed intralciare Loki, sono sicuro che ha evocato lui quelle bestie“-
-“Ma io non poteri così forti, a malapena conosco quegli incantesimi“-
-“Forse non adesso, ma forse in futuro ne conoscerai altri, lo ha detto anche Freyja“-
-“E adesso non ho più un posto dove andare, incredibile! Ora sono anche perseguitata da un dio del caos“-
-“Ma forse lui pensa che tu sia morta, non ne sono sicuro, però forse posso fare qualcosa, posso portarti nel mio villaggio, si trova a sud ovest di qui, è sulla costa, è un grosso villaggio vichingo dove potrai essere al sicuro dato che noi preghiamo Odino e Thor, e loro sono più forti di Loki, inoltre potrai allenarrti e diventare più forte, in questo modo non dovrai dipendere da nessuno, anzi avrai una nuova casa e dei nuovi amici, il fatto che tu sappia leggere le rune può farci comodo per combattere i nostri nemici e tutti i mostri che troviamo al di fuori del villaggio“-
-“Vuol dire che mi porterai con te? Aspetta…hai detto villaggio vichingo? Vuol dire che tu sei un vichingo?“-
-“Ja, non te l’avevo detto?“-
-“Nej, non me lo avevi accennato“-
-“Ma perché? Non hai mai incontrato un vichingo? “-.
Così Kristall Snö raccontò del fatto che sua madre poteva finire rapita dai vichinghi per le sue tecniche, e che suo padre la metteva in guardia da loro, poiché erano barbari, bruciavano villaggi, rapivano le femmine di ogni razza, ed erano molto violenti.
Rokk non era arrabbiato per quello che aveva detto Kristall,
-“Guarda, ti mentirei se ti dicessi che non ho mai fatto queste cose, è vero abbiamo dei brutti modi, ma io non sono come tutti i vichinghi, anche noi siamo una razza con una gerarchia, ma se una cosa la faccio è perché il mio capo che è uno yak me lo ordina, sono uno dei suoi migliori guerrieri, ho avuto due mogli, una era un minotauro e mi aveva dato un figlio, l’altra era una pony, ma se l’ho rapita era perché lei aveva perso il marito in battaglia, quindi l’ho portata a casa mia con il suo unico figlio, però io voglio portarti con me non solamente per i tuoi poteri, anzi nel mio villaggio ci sono due yak femmine di cui una è la moglie del mio capo, ed entrambe sanno usare le rune per prevedere cose oppure per utilizzare tecniche d’attacco o guaritive, oppure per potenziare gli altri guerrieri, ma loro non amano combattere, perciò tu non sarai l’unica ad utilizzare le rune, anzi, loro potranno insegnarti qualcosa, inoltre nel mio villaggio ci sono due bisonti nani, potresti farti fare delle armi più potenti“-
-“E dimmi un po', se non vengo con te, tu mi lascerai qui?“-
-“No, Kristall, non ti lascerò qui, ti porterò comunque nel mio villaggio, se vorrai, non dirò a nessuno dei tuoi poteri, e ti limiterai a stare insieme a mia madre ad aiutarla in casa, ma io volevo che tu diventassi più forte, dopotutto anche io ero debole ed ingenuo come te“-
-“E cosa è successo? Come sei diventato così forte? “-
-“Il mio capo ha creduto in me, mi ha spronato e sono diventato forte, sono un elemento importante per il mio villaggio adesso, inoltre da qualche anno è arrivato un grosso pony abile con la spada che ci ha fatto da maestro in cambio di vitto e alloggio, sono sicuro che se vorrai migliorare le tue tecniche, lui è abile con qualsiasi arma, spada, ascia, lancia ed anche arco, se sarai sua allieva migliorerai e forse mi raggiungerai in un anno, se invece vorrai usare le tue rune ti prometto che ne parlerò al mio capo e farò in modo che nessuno al villaggio lo sappia, io stesso ti proteggerò se vorrai“-
-“Nej, ho preso una decisione“-
-“Che decisione?“-
-“Voglio venire con te, mi sentivo sola quando i draghi mi hanno cacciata e non ho intenzione di tornare da loro anche se ho minacciato il loro capo, voglio diventare più forte di adesso e se c’è qualcuno nel tuo villaggio che può aiutarmi, allora così sia, voglio migliorare la mia magia, ed anche le mie tecniche con l’ascia e forse imparerò anche ad usare la spada, per favore Rokk, portami con te“-
-“Sono contento che tu abbia deciso, anche se avessi detto di no, allora prendiamo tutto quello che c’è e andiamocene“-.
Così Kristall Snö e Rokk, presero tutte le provviste che c’erano nella casa, Rokk inoltre disse che aveva con sé una slitta con dei sacchi per prendere le provviste e le armi rimaste.
Kristall Snö aprì la sua borsa e fu sorpresa in quello che vide, prese con gli zoccoli qualcosa, era il teschio di drago di cristallo che Sven le aveva fatto vedere.
-“ Hur är det möjligt? (Ma come è possibile?) come ci è finito nella mia borsa? Ecco perché sembrava così pesante“-
-“ Är det den kristallskallen du berättade om?(E’ quello il teschio di cristallo di cui mi hai parlato?)“-
-“Ja, ma…non capisco che ci faccia qui, io non l’ho preso, se i draghi sapessero che ce l’ho io, penserebbero che l’abbia rubato, qualcuno deve avercelo messo“-
-“Cosa vuoi fare, restituirglielo?“-
-“Nej, me lo tengo io, tanto non sapranno dove vado, e poi potrebbe essermi utile, inoltre non mi crederanno mai se dicessi loro che l’ho trovato per caso, se me lo tengo io potrei comprendere la lingua antica dei draghi, e posso anche evocare il Bifrost“-
-“Questo potrebbe fare comodo anche a noi, potremmo visitare gli altri regni e cercare degli ingredienti speciali e anche dei materiali per le nostre armi, forse potresti aiutarci ad avere il permesso di passare dato che hai già conosciuto il dio Heimdallr“-
-“Questo lo vedremo quando ci sarà bisogno, ma credo che il teschio funzioni solo su di me, nessuno drago ha ricevuto poteri, ha funzionato solo su di me“-
-“Vedendo la dimensione di quel teschio credo che non entrerà nella testa di nessuno dei miei compagni vichinghi“-.
Kristall rimise il teschio nella borsa, poi assieme a Rokk ispezionarono le alte case ma trovarono poco cibo, inoltre Kristall scoprì che poteva volare di nuovo, evidentemente Freyja aveva dissipato il potere di Loki.
Ormai erano pronti, Rokk mise il cibo nei sacchi e si preparò, Kristall si mise dietro di lui.
Uscirono dal villaggio e cominciarono a dirigersi verso il villaggio vichingo, Rokk fece strada, ma ad un certo punto Kristall si guardò indietro.
-“Che succede Snö? “-
-“Volevo solo un attimo di riflessione per pregare per i miei genitori“-
-“Quando arriveremo al villaggio ti insegneremo la nostra religione e potrai pregare i nostri dei, ti racconterò tutte le loro gesta e leggende“-,
Kristall guardò verso il cielo,
-“Madre, padre, forse vi deluderò, ma ora non ho scelta, non volevo rimanere da sola, quindi da oggi in poi diventerò una vichinga, io voglio diventare più forte di adesso e forse un giorno ritornerò davvero dai draghi di ghiaccio, ma ora credo di aver già trovato un amico in Rokk, se è come ha detto Freyja allora io sono destinata a fare grandi cose, solo che non saprò quando, ma io mi darò da fare per diventare più saggia e più forte“-,
Kristall ritornò da Rokk,
-“Sei pronta per la tua nuova vita, Snö? Non ti dà fastidio se ti chiamo così?“-
-“Ja, sono pronta e….nej, non mi dà fastidio, puoi chiamarmi così se vuoi”-,
Così sia la pegaso che il minotauro si diressero verso la costa a sud ovest della Horsvezia.
 
 

Continua…..
 

 
My little pony by Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 8
*** Il villaggio vichingo ***


Vikingabyn
Il villaggio vichingo

 
Rokk e Kristall Snö stavano camminando sulla neve da molto tempo ormai, lui stava trascinando anche una slitta con dei sacchi e Kristall Snö le dispiaceva che lui faticasse così.

-“Sicuro che non vuoi che ti aiuti con quei sacchi? Mi sembrano pesanti“-
-“Nej, Snö, ce la faccio, tu non mi conosci ancora bene, ma sono un minotauro molto forte, piuttosto tu sei ancora stanca dovresti metterti sopra la slitta“-
-“Nej, ce la faccio, anche se sono ancora stanca ce la posso fare, riposerò quado saremo arrivati al villaggio“-
-“Una volta arrivati ti presenterò ai miei compagni e anche al mio yarl, che sarebbe il capo del villaggio, il capo di tutti i vichinghi del villaggio, e potrai parlare anche con le due yak che usano le rune, e potrai conoscere anche il bisonte nano che lavora con noi, così potrai potenziarti le armi, sei sicura di voler essere una guerriera?“-
-“Perché? Non ci sono puledre guerriere nel tuo villaggio?“-
 -“Di norma tutte le femmine non combattono, le due yak che conoscono le rune usano i loro poteri per guarire, o per potenziare, ma sono sempre nella retroguardia, tu saresti la prima femmina nel nostro villaggio a combattere, saresti un esempio per molti, anzi se molti di noi vichinghi non dovessimo essere nel villaggio potresti essere tu a difendere le nostre famiglie ed anche mia madre e il mio figlio adottivo“-
-“Ma….e le tue due mogli?“-

Rokk fece un sospiro triste poi si rivolse alla puledra,

-“La verità è che….sono morte entrambe“-
-“Come…sono morte?“-
-“La mia moglie e mio figlio minotauri sono stati uccisi da un drago di ghiaccio, assieme a due miei compagni, l’altra mia moglie pony invece, lei è stata uccisa da un troll, era andata da sola fuori dal villaggio ed è stata attaccata purtroppo è stata uccisa da quel troll, se solo mi avesse detto che usciva l’avrei salvata, oramai a casa mia ci sono solo mia madre e il mio figlio pony adottivo, sono l’unica famiglia che mi restano“-
-“Ma tu sei un vichingo, potresti cercarti un’altra moglie“-
-“Oramai ho la mia età, e poi mia madre ha bisogno di me, e anche il mio unico figlio, lui vorrebbe essere un guerriero e poi…poi ho trovato te“-
-“Me? Cosa intendi dire?“-
-“Dopo tutto quello che mi hai raccontato, pensavo….pensavo di poter essere come un padre per te Kristall Snö, forse gli dei ci hanno permesso di incontrarci, per questo volevo tenerti con me, magari potevi essere una figlia adottiva per me, e le volte in cui non combattevi potevi aiutare mia madre a casa, a me fa piacere di avere una figlia e anche con l’anima di un guerriero vichingo come me“-
-“Voglio diventare un vichingo perché voglio essere più forte, forse più forte di un drago, migliorare le mie tecniche, e combattere i mostri, e non dover essere difesa“-
-“Tu già non hai bisogno di essere un vichingo, sei già un vichingo nell’anima, e prometto che nessuno ti farà del male, chissà potresti anche trovare il tuo futuro sposo nel mio villaggio“-
-“Sono ancora piccola per pensare ad un matrimonio”-
-“Questo è vero, per il momento che ne dici se posso essere il tuo nuovo padre?“-
-“Già mi piaci Rokk, forse è vero che gli dei ci hanno fatto incontrare, forse mi hanno dato una nuova famiglia, e se dovessi avere te come padre che sei così forte allora per me va bene“-
-“Tu già mi riempi di orgoglio, sarai un’ottima vichinga“-.

Chiacchierarono per un bel po', poi si concentrarono nel camminare per conservare le energie. Bisognava aspettare un bel po' per arrivare al villaggio ma alla fine arrivarono sulla costa a sud ovest della Horsvezia ed il villaggio era proprio vicino alla costa, era un villaggio vichingo circondato da una palizzata, c’erano molte case di legno, Kristall Snö era sorpresa di come fosse grande quel villaggio, era forse cinque volte più grande del suo, quando entrarono Kristall si guardò intorno, c’erano varie creature in giro, c’erano pony, grifoni, minotauri, yak, e cuccioli di quelle stesse razze, non ‘cera un lago nelle vicinanze, ma erano abbastanza vicini al mare e ad una montagna dove c’erano fiumi per pescare.
Rokk salutò dei suoi compagni, erano un unicorno, un grifone ed uno yak, mentre Kristall lo aspettava.
Dopo che Rokk parlò con loro, tornò da Kristall.

-“ Vieni con me Kristall Snö, ti presenterò al mio capo“-.

Così Rokk portò Kristall Snö nella casa al centro del villaggio, lui bussò e chiese permesso per entrare, una voce profonda gli disse che poteva entrare.
Quando entrarono tutti e due, la nostra cara pegaso vide che la casa era bella grossa, c’era un angolo con delle armi e dei letti fatti di paglia, ed una cucina, c’era dentro tre yak, uno piccolino, una femmina e uno yak grosso di pelo arancione con grosse corna con il pelo così folto che non si vedevano i suoi occhi.
Questo yak si avvicinò e si sedette salutando Rokk, il minotauro si sedette e Kristall si sedette anche lei.
Lo yak parlò a Rokk.

 -“Rokk, sei stato nel villaggio che mia moglie ti ha detto?“-
-“No, non ci sono stato, ma ormai non c’era più niente da fare“-
-“Se non ci sei stato perché dici così?“-
-“Ero in un altro villaggio quando ho trovato questa puledra nella neve, lei è l’unica superstite di quel villaggio, è rimasta da sola quindi ho pensato di portarla qui“-
-“Capisco, se lei è l’unica superstite allora è la benvenuta qui“-
-“Capo, c’è di più, questa puledra ha incontrato degli dei, ed ha vissuto assieme ai draghi di ghiaccio“-
-“Sul serio? Ha incontrato degli dei?“-
-“Oh quasi dimenticavo, prima di spiegare tutto voglio presentarti Kristall Snö, è così che lei si chiama, e tu Kristall Snö, ho il piacere di presentarti lo yarl del villaggio, si chiama Hov“-,
la pegaso chinò la testa,
-“ Trevligt att träffa dig, herr Hov (Piacere di conoscerla, signor Hov)“-
-“Caro Hov, questa pegaso è speciale, è stata anche salvata dalla dea Freyja“-
-“Davvero?“-.

Così Rokk raccontò tutto quello che Kristall Snö gli aveva detto, le sue magie, la sua esperienza con i draghi, i suoi genitori morti a causa dei Mutanti, la sua maestria con le armi, i regni che aveva visitato, l’attacco dei Warg e di Loki, l’incontro con Rokk e gli parlò anche del teschio di drago di cristallo, e la pegaso lo fece vedere ad Hov, il quale era incuriosito nel vedere quell’oggetto.

-“Mmm, è un oggetto particolare, non ne avevo mai visto uno, quindi cara Kristall, è con questo che hai ottenuto il potere di evocare il Bifrost?“-
-“Ja, ma credo che entri solo a me, e poi nessun drago ha avuto i poteri, con questo teschio posso persino parlare la lingua dei draghi“-,
Hov restituì il teschio a Kristall e poi le domandò
-“E dimmi, tu non sei al corrente del perché Loki ti abbia attaccato?“-
-“Non ne ho idea, anche perché non lo conoscevo, conosco pochissimo i vostri dei“-
-“Se vorrai vivere qui ti racconteremo tutte le leggende ed i miti dei nostri dei, ma dovrai seguire la nostra religione“-
-“Va bene, anche perché nel mio vecchio villaggio noi non avevamo una vera religione, pregavamo i nostri antenati“-
-“Quindi sei disposta a diventare una vichinga?“-
-“Se mi servirà a diventare più forte diventerò una vichinga“-,

Rokk intervenne,

-“Capo, lei può esserci utile, con il Bifrost potremmo visitare gli altri regni per recuperare cibi e materiali per tutti, e poi una pegaso che usa le rune può esserci ancora più utile, dato che sua moglie e l’altra yak non possono venire con noi“-
-“Dovrebbe andare dal bisonte nano Städ, è lui che si occupa delle armi e dei materiali, se vuole essere forte deve anche avere delle buone armi“-
-“L’allenerò personalmente, e poi c’è Ryt“-
-“Pensi che sia pronta per lui? Ryt è molto forte, nessuno l’ha mai battuto“-
-“Però se lei vorrà aiuto per diventare forte, Ryt è quello giusto per addestrarsi“-
-“Giusto“-,

poi Hov si rivolse a Kristall Snö

-“Dimmi Kristall Snö, sei al corrente che esistono dele puledre guerriere nelle leggende?“-
-“Intende le vostre dee come Freyja?“-
-“Nej, ci sono leggende che vengono da molto lontano che parlano di alcune pegaso che erano molto forti, si dice che fossero favorite dagli dei, una di loro veniva dall’impero roarmano si dice che abbiano combattuto anche contro i draghi di cristallo“-
-“Non ne avevo idea“-
-“Non solo, hai mai sentito la leggenda di Atlantide?“-
-“Nej, di cosa si tratta?“-
-“Si pensa che non sia mai esistita, Atlantide era una città creata dal dio del mare di un’altra terra, si racconta che era una città che stesse sull’acqua da qualche parte del mare, si narra che quattro pegaso guerriere andarono lì per uccidere i draghi di cristallo che l’avevano invasa, una di quelle pegaso era una vichinga che aveva due asce, e che controllasse il potere del ghiaccio“-
-“E’ l’elemento che vorrei io“-
-“Fatto sta che queste pegaso erano così forti che combatterono contro i draghi di cristallo, furono così forti che uccisero addirittura il kraken“-
-“Cosa sarebbe?“-
-“Era un polipo gigantesco, ma loro quattro riuscirono ad ucciderlo, era una creatura orribile, gigantesca, che uccideva chi si avventurasse in mare, ma grazie a quelle pegaso ora non c’è più da chissà quanto tempo, ma sebbene fossero forti non poterono impedire l’affondamento della città, si dice che lì era custodita la saggezza del futuro e che fossero molto intelligenti gli abitanti di quella città, ma te lo ripeto, non ci sono vere fonti che sia una storia vera“-
-“Se ci sono davvero state delle pegaso guerriere allora posso diventare più forte anche io“-
-“Se tu lo vorrai, potrai diventare un’ottima vichinga, diventerai forte e sicura di te“-
-“Se la dea Freyja ha detto che posso essere speciale allora posso fare molte cose“-
-“Però mi raccomando, non diciamo a nessuno del fatto che hai incontrato degli dei, soprattutto Loki, gli altri vichinghi potrebbero pensare male, lo pensi anche tu Rokk?“-
-“Certamente capo, però a mio parere potremmo anche dirlo a Ryt, dopotutto anche lui ha incontrato degli dei, e poi sa mantenere i segreti“-
-“Direi di sì, allora portala da Ryt, poi falle vedere tutto il villaggio“-.

Rokk e Kristall salutarono Hov, e poi uscirono, Rokk portò Kristall da un grosso pony di colore arancione, con una lunga barba e dei baffi marroni, indossava una pelliccia di pecora e dei pezzi di armatura, tuttavia Kristall notò una cosa, la sua zampa anteriore destra era sprovvista di zoccolo, al posto di quello aveva uno zoccolo fatto di ferro.

Rokk lo salutò,
-“Buongiorno Ryt“-
-“Bentornato Rokk, come va?“-,

Così Rokk gli raccontò tutto quello che c’era da sapere su Kristall Snö, e Ryt allora fu contento della nuova recluta per il villaggio.

-“Salve a te Kristall Snö, direi che finalmente avrò un’allieva femmina, finora in questo villaggio solo i maschi si sono allenati con me“-
-“Salve signor Ryt, sarà un piacere poter finalmente diventare più forte“-
-“E dimmi….che armi usi?“-
-“Oh, io uso l’ascia, però uso anche l’arco ma non mi dispiacerebbe imparare ad usare la spada“-
-“Io li so usare tutti e tre, sarà un piacere insegnare ad una bella puledra come te, però….“-, ad un certo punto Ryt si mise a fissare da vicino Kristall Snö, le tenette ferma la faccia con lo zoccolo sinistro, Rokk si stupì,
-“Che succede Ryt?“-
-“Hennes ögon (I suoi occhi), hanno qualcosa di strano, come… come di magico “-
-“Ne sei sicuro?“-
-“Non so, forse ha qualcosa di nascosto in lei, io me ne intendo, non mi sorprende che la dea Freyja abbia detto quelle parole“-, Ryt lasciò andare Kristall e poi le riparlò,
-“Allora sei davvero speciale, tranquillo non dirò a tutti dei tuoi segreti, però devi dire a tutti delle rune che sai usare, qui potrai impararne di altre, e forse potrai crearne tu stessa“-
-“E’ possibile creare altri incantesimi da soli?“-
-“Le due yak hanno delle pietre con tutte le rune che si conoscono e hanno creato vari incantesimi, ma non combattono, forse tu potrai imparare quegli incantesimi, e creali tu stessa, e forse imparare a prevedere il futuro“-
-“Lo spero“-
-“Io vi lascio, sicuramente Rokk vorrà presentarti alla sua famiglia, ci vediamo quando sarai pronta, io sarò sempre qua, tranne un giorno a settimana dove vado a casa mia, e sappi che io rimarrò qui fino a quando non avrò trovato il guerriero che mi sconfiggerà, sarà quel giorno che io lascerò il villaggio“-
-“Mi aveva informato Rokk di questa cosa“-.

Così tutti e due salutarono Ryt, e così Rokk portò Kristall verso casa sua,

-“Cara Snö, sembra che Ryt ti abbia già presa in simpatia, dopotutto sarai la prima guerriera femmina che lui allenerà, e credimi se lui ti ha guardato negli occhi vuol dire che sei davvero speciale, lui queste cose se le sente“-
-“Ma perché gli manca uno zoccolo?“-
-“Oh, è vero non te l’ho detto, e meno male che tu non glielo hai chiesto, vedi, lui una volta ha combattuto contro un branco di lupi ed ha perso lo zoccolo“-
-“Poveretto“-
-“Ma non credere che solo perché gli manca uno zoccolo lui sia debole, anzi, lui è forte già così, figuriamoci quando lo era prima“-
-“Ma ha detto che una volta a settimana lui non è qui“-
-“Questo perché lui torna a casa, non ha mai detto dove vivesse, ma ha detto da qualche parte in Noreinvegia, ma nessuno conosce tutto di lui, si è presentato anni fa qui nel villaggio per addestrare noi guerrieri, e credimi è veramente forte, sarà un peccato quando se ne andrà, ma te l’ho detto nessuno nemmeno io è riuscito ancora a batterlo, quindi forse resterà qui nel villaggio per altri anni, ora andiamo siamo arrivati a casa mia“-.

Entrarono in una casa bella spaziosa, con una cucina con un forno, e dei letti di paglia, e c’erano dei contenitori di terracotta dove veniva messa l’acqua.
Vicino ad un forno c’era una vecchia minotauro che stava scaldando del pane, lei indossava al collo una collana con una forbice ed una chiave, il che simboleggiava che era lei la padrona di casa, quando sentì la voce di Rokk che la chiamava lei si girò.
 
-“Mamma, jag är tillbaka (Mamma, sono tornato)“-
-“Rokk, bentornato“-, la madre abbracciò Rokk, poi si accorse della pegaso e chiese chi fosse,
-“ Åh, hon är en pegasus som heter Kristall Snö (Oh, lei è una pegaso che si chiama Kristall Snö), lei starà con noi, il suo villaggio è stato distrutto da dei Mutanti del fuoco e del ghiaccio, ed è l’unica sopravvissuta, lei vivrà con noi, sarà la mia nuova figlia, ed è anche una forte guerriera, infatti si allenerà con gli altri, ma sarà utile anche per te con i lavori di casa“-
-“Quindi mi stai dicendo che questa piccola pegaso sa combattere?“-
-“Non l’ho ancora vista in azione, ma conosce la magia delle rune ed ha già combattuto contro mostri come i Warg, i Mephit e i Draugr, e poi Ryt l’ha guardata negli occhi e ha già capito che lei è speciale, figurati che è stata salvata dalla dea Freyja in persona“-
-“Sul serio? Allora lei è davvero forte”-,

Kristall si rivolse alla vecchia minotauro,

-“Signora?“-
-“Tesoro, puoi chiamarmi Alfhild, oppure quando vorrai potrai chiamarmi nonna dato che vivrai qui“-
-“Non lo so, Jag har aldrig träffat min mormor eller min farfar, (Io non ho mai conosciuto mia nonna nè mio nonno), loro erano morti prima che io nascessi, sono cresciuta solo con mio padre e mia madre“-
-“Oh poverina“-,

Alfhild abbracciò Kristall,

-“Allora chiamami pure nonna, forse mio figlio ti ha già raccontato tutto, io prima avevo due figlie, cioè le due mogli di mio figlio, purtroppo sono morte così come anche il mio primo nipotino, ora mi è rimasto solo il mio nipotino pony acquisito, ma per me è un piacere avere una puledrina come nipote“-
Kristall si staccò dalle braccia di Alfhild,
-“La aiuterò con i lavori di casa, ho aiutato mio padre quando è morta mia madre, però dovrò anche allenarmi, voglio diventare più forte, più forte di un drago di ghiaccio”-
-“Davvero? E’ quello il tuo obiettivo? Diventare più forte di un drago di ghiaccio?“-
-“Ja, mi hanno mentito per troppo tempo, quando mia madre è stata attaccata dai Mutanti di ghiaccio la su amica drago era terrorizzata, devo fargliela pagare, soprattutto il loro capo, è lui che mi ha cacciato via, dimostrerò a quei draghi che non sono così debole“-,

Rokk mise una mano sulla spalla di Kristall e le parlò,

-“Non devi concentrarti su questo pensiero, Snö, devi essere forte per te stessa, quei draghi non ti meritano, non è giusto che tu sia forte per dimostrare qualcosa a loro, magari un giorno quando sarai forte dimostrerai a quei draghi che sei cresciuta, ma non devi far male a nessuno, va bene ti hanno mentito, ma se uccidi loro tua madre non ritornerà in vita, puoi però essere forte per il tuo nuovo villaggio, per uccidere i mostri che ti attaccano, e anche per conoscere i tuoi limiti, dopotutto sembra che tu sia stata scelta dagli dei se Freyja ti ha salvata e ti ha parlato, è raro che un dio si presenti ad un mortale per parlargli, quindi devi diventare forte perché sei destinata a fare grandi cose e per farle devi essere forte”
-“Va bene, Rokk“-
-“Quando vorrai ti porterò con me a sbrigare qualche missione, magari andare per mari e pescare, alle volte ti allenerai con Ryt, altre volte rimarrai qui con mia madre per aiutarla in casa, ma non sarai da sola….“-,

in quel momento entrò un puledro marrone con la criniera e la coda rossi che trasportava della legna sulla schiena, indossava un vestito marrone che gli copriva anche la coda, appena entrato parlò a Rokk.

-“Ciao Rokk, bentornato, ero uscito dal villaggio per fare legna“-
-“Oh caro Henrik, bravo, sei proprio un bravo ragazzo, hai raccolto abbastanza legna e come sempre anche se sei piccolo ti sei preso cura della casa“-
-“Non sono più tanto piccolo, anche io mi sto allenando a diventare un vichingo come tutti gli altri“-,

il puledrino era poco più piccolo di Kristall Snö, forse aveva la differenza di un anno, ma Kristall Snö era più alta di lui di poco, Henrik si accorse della pegaso e chiese a Rokk chi fosse,  

-“Oh, caro Henrik, lei si chiama Kristall Snö, è l’ultima sopravvissuta di un villaggio lontano da qui, e vivrà in casa con noi, ti aiuterà con la casa, e si allenerà come te, forse insieme a te, cara Kristall Snö lui è il mio figlio adottivo Henrik“-,

la pegaso si presentò al pony,

-“Ciao, e così da oggi in poi io e te saremo fratello e sorella“-
-“Io non ho mai avuto una sorella, sono figlio unico“-
-“Anche io sono figlia unica, ed io non mai avuto un fratellino, dato che sei piccolo dovrò proteggerti“-
-“Perché dovresti proteggermi tu? Le femmine in questo villaggio non combattono“-
-“Io sono molto forte, so già usare bene l’ascia, ho combattuto contro diversi mostri, è Rokk che mi ha detto devo allenarmi se voglio diventare forte, e poi Ryt mi ha guardata negli occhi ha detto che ho qualcosa di speciale dentro di me, ma io non so ancora cosa“-
-“Quindi sarai la prima guerriera femmina del villaggio?“-
-“A quanto pare è così“-,

Rokk si rivolse a tutti e due,

-“Ricordate che io voglio bene a tutti e due, entrambi darete uno zoccolo in casa con mia madre, poi potrete anche allenarvi, voglio che tutti e due diventiate forti, e forse un giorno sarete tra i guerrieri più forti del villaggio, vero mamma?“-
-“Certamente Rokk, ma dato che Kristall Snö vivrà qui dovrà indossare dei vestiti come fanno tutti qui al villaggio, invece di indossare quel mantello“-
-“Oh ma signora….voglio dire nonna, questo non è un mantello, è una pelle di drago di ghiaccio, mi ripara dal freddo ed è resistente alle frecce“-
-“Però ti serviranno dei vestiti comunque, sei vuoi essere una vera vichinga“-
-“Va bene, li indosserò“-
-“Adesso comincia a farsi tardi, vedrai il resto del villaggio domani, sto preparando un po' di pesce cotto con pane e formaggio, quindi lavatevi gli zoccoli prima di mangiare“-.

Rokk uscì un attimo, mentre invece Alfhild cominciò ad apparecchiare la tavola, mentre invece Kristall Snö ed Henrik si lavarono gli zoccoli in una bacinella di terracotta, in quel momento il puledrino parlò a Kristall,

-“Ti avverto, cara Kristall Snö, è difficile che Rokk mostri i suoi sentimenti, con me è spesso duro“-
-“Con me non lo è stato, anzi è sempre stato gentile da quando l’ho incontrato“-
-“Forse perché sei una femmina, lui mi dice spesso di essere forte per proteggere il villaggio, sono l’unico figlio che gli è rimasto, ma ora che ci sei tu, forse lui vorrà più bene a te“-
-“Questo non devi pensarlo, sono sicura che lui ti vuole solo spronare, sei un maschio, e quindi si aspetta molto da te, però si aspetta molto anche da me, io credo che vorrà bene a tutti e due alla stessa maniera, tu sei più piccolo, quindi sarò come una sorella maggiore per te, quando avrai bisogno di me ti proteggerò, ma sono contenta che ci alleneremo insieme“-
-“Sei simpatica, credo mi piacerà averti come sorella, e se saremo in due a combattere, sarà più facile proteggere il villaggio“.

Kristall Snö andò a sedersi assieme al suo nuovo fratellino, e si mise a pensare a quella che poteva essere la sua nuova famiglia, aveva un fratellino, un padre e una nonna, inoltre chissà quanti nel villaggio sarebbero diventati suoi amici, per lei si prosperava una nuova vita, la debole Kristall Snö oramai non c’era più, da quel giorno lei sarebbe rinata come la vichinga Kristall Snö.
 


Continua….
 

My little pony by Hasbro & Lauren Faust

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Capitolo 9
*** Tre anni dopo ***


Tre år senare
Tre anni dopo
Erano passati tre anni da quando Kristall Snö era entrata a far parte del villaggio, oramai aveva undici anni, non era più una puledrina, ma quasi una puledra giovane.
Ed eccola uscire dalla capanna, si era fatta un nuovo vestito, era una camicia con maniche blu che le arrivava vicino al fianco e sopra una giacca di pelle, con la pelle di Regn si era fatta un mantello che lei si portava sempre appresso, e portava degli stivali agli zoccoli posteriori, la sua criniera era sempre la stessa, voleva sempre averla lunga per non dimenticare i suoi genitori.
Si era messa a camminare per il villaggio, ora che viveva lì da tre anni tutti la conoscevano, ed era migliorata anche nel combattimento, inoltre non aveva più l’ascia di suo padre, che però custodiva nella sua nuova casa, anzi dopo aver conosciuto il bisonte nano Städ si era fatte fare due nuove asce e dato che lei poteva viaggiare col Bifrost poteva raccogliere vari materiali e combattere varie creature, così si era fatta fare un’ascia col potere del ghiaccio, e un’altra col potere dell’aria, e grazie alle due yak che sapevano leggere e comporre le rune si era creata dei nuovi incantesimi, spesso lei e Rokk e Henrik andavano in giro per Midgard e gli altri regni per procurarsi vari materiali e vari cibi, così tutto il villaggio poteva avere le armi potenziate, oramai Kristall Snö aveva battuto vari tipi di Mephit per potenziare le sue armi, le sue asce, il suo arco e le sue frecce e la sua nuova spada, inoltre Rokk le aveva regalato uno scudo, per potersi difendere meglio.
Mentre Kristall Snö passeggiava salutava tutti i vichinghi, passò vicino al suo capo e lo salutò, poi si diresse verso il negozio di Städ, il quale era un bisonte piccolo che indossava un’armatura, era sempre intento a riparare un’arma, o a potenziarla come solo i bisonti nani sapevano fare, Kristall Snö si avvicinò a lui e gli parlò,   

-“ God morgon Städ (Buongiorno Städ)“-
-“ Åh, god morgon kära Kristall Snö (Ah, buongiorno cara Kristall Snö)“-
-“Come va oggi? Si lavora?“-
-“Certo, si lavora, a te serve qualcosa?“-
-“Ja, mi servirebbe che mi potenziassi il mio scudo“-,
Kristall Snö appoggiò lo scudo sul bancone e Städ lo guardò,
-“E’ un bello scudo, Rokk me lo chiese apposta per te, cosa vuoi che ti faccia?“-
-“Voglio potenziare la sua difesa, però mi piacerebbe anche renderlo più resistente“-
-“In questo caso mi servirebbe due pietre della difesa, ed anche la zanna di un troll del fuoco, così lo scudo ti proteggerà anche dalle fiamme“-
-“Si può fare, dove posso trovare un Troll del fuoco?“-
-“Dovresti chiederlo al capo, io purtroppo non so dirti molto sull’ubicazione di tutti i mostri“-
-“Benissimo e quanto vuoi per il potenziamento?“-
-“Dato che sei tu facciamo 25 monete“-,
Kristall Snö diede un sacco al bisonte con 35 monete,
-“ Te ne dò 35 se lo finirai in breve tempo, non appena troverò i materiali“-
-“per le pietre puoi chiedere a Rokk, è sempre stato lui a trovarle, per il Troll di fuoco, prima passa dal capo“-
-“D’accordo“-.
Kristall pensò di andare a fare visita al capo Hov per sapere dove trovare i Troll di fuoco, però per strada trovò Ryt,
-“ God morgon Kristall“-
-“ God morgon Ryt“-
-“ Allora che ne dici di fare un po' di allenamento?“-
-“Veramente dovrei andare dal capo, però…ja, facciamo un po' di allenamento“-.
Kristall Snö scelse di combattere con una sola ascia e con un solo zoccolo, ma Ryt non voleva che lei usasse degli handicap verso lui.
-“Vorrei che tu la smettessi di usare un solo zoccolo solo perché io ho solo uno zoccolo“-
-“Ma non sarebbe giusto, avrei troppo vantaggio“-
-“Sono tre anni che ci alleniamo e tutti nel villaggio combattono al pieno delle loro forze, eppure tu sei l’unica che mi tratta come un pony disabile, usa tutte e due le asce“-
-“D’accordo, ma me lo hai chiesto tu“-, così alla fine Kristall Snö usò tutte e due le asce, e Ryt prese un’ascia con il suo zoccolo buono, Kristall era veloce e faceva diversi salti, ma Ryt come sempre parava ogni suo colpo, Kristall allora usò la borrning axe (ascia perforante), ma Ryt parò il colpo con uno scudo attaccato al suo zoccolo tagliato, Kristall usò diverse mosse poi passò ad una inventata negli ultimi due anni,   
-“Ora prova a parare questo, Viking ilska (Ira vichinga)“-, colpì Ryt con un affondo d’ascia e poi un taglio orizzontale, ma Ryt si parava sempre, alla fine lui la colpì con lo scudo e la fece cadere nella neve e le puntò l’ascia.
-“Ancora una volta ho vinto io, ma sono contento dei progressi che hai fatto in questi tre anni, complimenti Kristall Snö“-, la pegaso si alzò e ringraziò,
-“Tack (Grazie) Ryt, sono contenta di non essere più la debole puledra di un tempo, pensi che adesso io possa essere più forte di un drago?“-
-“Non lo so, forse quando un giorno riuscirai a sconfiggermi te lo dirò“-
-“Ma nessuno è mai riuscito a sconfiggerti“-
-“Tu vuoi battermi per caso?“-
-“Nej, io voglio solo allenarmi con te e provare le mie tecniche, non oserei mai sconfiggerti“-
-“Sei sincera, mi piace, quindi forse te lo dirò quando sarai pronta per sconfiggere un drago di ghiaccio“-
-“Davvero me lo dirai?“-
-“Det är ett löfte (E’ una promessa), ora vai pure dal capo“-.
Kristall Snö andò dal capo Hov, entrò nella capanna e trovò sua moglie Johanna che stava preparando una zuppa,
-“Hej Johanna, (Salve Johanna) come stai?“-
-“God morgon Kristall, jag lagar mat (Buongiorno Kristall, io sto cucinando)“-
-“Var är din man? (Dov'è tuo marito?)“-
-“E’ andato a controllare le barche, presto lui e gli altri vichinghi faranno una battuta di pesca, perché dovevi chiedergli qualcosa?“-
-“Ja, volevo sapere dove poter trovare un Troll di fuoco, mi serve una sua zanna per potenziare il mio scudo“-
-“Un Troll di fuoco hai detto? Forse posso aiutarti io“-,
Così Johanna prese una mappa da uno scrigno e l’aprì su un tavolo, poi indicò con lo zoccolo il centro di quella mappa,
-“Proprio in questo centro, tra la Horsvezia e la Noreinvegia, c’è un enorme lago di acqua salata, lì si trova un tempio abbandonato, moltissimi anni fa c’è stata una guerra tra vichinghi e Draghi di cristallo, è da quelle parti che ci sono i Troll di fuoco“-
-“E come lo raggiungo?“-
-“Puoi andare da questa parte della mappa con una barca, Rokk lo conosce molto bene quel luogo, ma lui non ti ha mai portato là, si dice che sia pieno di spettri di draghi di cristallo, ed è pericoloso stare lì“-
-“Ma ho bisogno di quel materiale, e poi comunque dovevo chiedere a Rokk dove trovare le pietre della difesa“-
-“Fai attenzione piccola Kristall, quel luogo è maledetto“-
-“Nu är jag ingen liten ponny längre (Ora non sono più una piccola pony), ora sono forte abbastanza per affrontare altre missioni pericolose“-.
Così Kristall uscì dalla casa del capo per cercare Rokk, poi notò suo fratello Henrik che si batteva con Ryt, ma perdeva subito, si rialzava, ma poi Ryt lo buttava per terra.
Kristall intervenne,
-“Basta così Ryt, è solo un puledrino“-
-“Ma è stato lui che mi ha chiesto di allenarlo“-
-“Ma non è abbastanza forte, perché devi infierire?“-
-“Perché Rokk vuole che Henrik diventi forte, proprio come lui“-
-“Che cosa?“-,
Kristall Snö vide Henrik riprendere la sua spada ed andarsene, lei lo seguì,
-“Henrik, aspetta, dove vai?“-, lui si girò verso di lei, con gli occhi lacrimanti,
-“La vuoi smettere di intrometterti? Jag vill bli stark (Io voglio diventare forte)“-
-“Ma da quando Rokk vuole che tu diventi forte come lui?“-
-“Tu non mi conosci ancora bene, Kristall, è da quando lui ha portato via mia madre e me che vuole che io diventi forte, vuole che diventi un vero vichingo, avevo fatto dei progressi, ma…ma poi sei arrivata tu“-
-“ Vad skulle du säga? (Che vorresti dire?)“-
-“Lo sai bene, sei forte con la spada, con l’arco, con le asce, sai fare le magie, ed hai incontrato anche degli dei“-
-“Parla piano, solo io, te, Rokk, nonna Alfhild, il capo e sua moglie e Ryt sanno questa cosa, non voglio che tutto il villaggio lo sappia“-
-“Comunque sia, da quando tu sei qui, Rokk vuole più bene a te che a me, io già lo vedevo come un padre, lui ti ha trovato in un altro villaggio e già ti voleva come figlia, con tutti i progressi che hai fatto è normale che io non possa essere alla tua altezza, non sono mai riuscito a colpire Ryt“-
-“Ma non è vero, Rokk ti vuole bene, vuole bene sia a me che a te, è vero ti conosce prima, ma non vuol dire che lui voglia più bene a me, e poi anche io dopo tre anni non sono mai riuscita a colpire Ryt, solo perché Freyja ha visto qualcosa di speciale in me non vuol dire che io debba essere una specie di super pony, io sono una vichinga proprio come tutti“-
-“Però ti alleni molto, e sai usare bene le armi“-
-“Solo perché in cuor mio voglio diventare più forte di un drago di ghiaccio, loro mi hanno mentito, ed un giorno tornerò da loro facendogli vedere quanto sono diventata forte“-
-“E’ questo il tuo obiettivo? Diventare più forte di un drago di ghiaccio?“-
-“Lo so che sembra strano, ma è il mio obiettivo principale“-
-“Il mio è che Rokk sia fiero di me“-
-“Ma lui è fiero di te, solo che ha uno strano modo per esprimerlo, è pur sempre un guerriero vichingo, anzi forse posso fare qualcosa, che ne diresti se io, te e Rokk, andassimo a caccia di materiali qui a Midgard?“-
-“Non ci siamo mai andati in tre“-
-“E questa potrebbe essere la prima volta, magari formeremo un legame più forte in tre“-.
Kristall ed Henrik cercarono Rokk, il quale stava bevendo birra in una capanna che era la riserva di bevande del villaggio.
Kristall parlò a Rokk del luogo indicatole da Johanna e chiese se poteva venire anche Henrik, Rokk era un po' titubante.  
-“E’ un posto pericoloso per un puledrino come lui“-
-“Ma ora lui è cresciuto, e sono cresciuta anche io“-
-“Su di te non ho dubbi, Snö, sei cresciuta sia di altezza che di forza che di intelligenza, ma Henrik ha ancora molta strada da fare, io stesso l’ho protetto quando lo portavo con me“-
-“Ma sono sicura che ora sia pronto, e poi ci sarò anche io, lo proteggerò, se la situazione si fa dura, gli chiederò di scappare“-
-“Un vichingo non scappa mai, però non voglio che lui muoia, quindi forse mi sentirò più sicuro se questa volta vieni anche tu Kristall, quindi va bene, partiamo subito”-.
Così tutti e tre si diressero verso il mare, dove Rokk aveva una barca, tutti e tre salirono a bordo, a remare ci pensarono Rokk e Kristall che stavano a poppa e a prua, mentre Henrik era nel mezzo, seguirono un fiume che portava verso nord, tra la Noreinvegia e la Horsvezia, non trovarono pericoli nel viaggio, attraversarono diverse parti del fiume per poi passare attraverso le montagne, per poi arrivare ad un enorme tempio mezzo affondato in un enorme lago, c’erano solo montagne intorno e qualche foresta, dovevano approdare da qualche parte con la barca, per poter cercare qualche Troll di fuoco.
Rokk scese per primo,
 -“ Ecco adesso dovremo esserci, da queste parti dovremo trovare qualche Troll di fuoco, restiamo vicini, tu Henrik rimani vicino a me o a Kristall, se dovessi trovarti in pericolo vieni vicino a noi“-
-“Ma io sono abbastanza forte per potermi difendere da solo, posso essere anche io forte come Kristall Snö “-,
Rokk si avvicinò al puledro,
-“Ascolta bene, Snö è più forte di te perché si è allenata molto di più di te, e poi lei è più grande di te, mentre tu invece sei ancora piccolo, io voglio che tu sia un forte vichingo, ma non si diventa forti così all’improvviso, bisogna allenarsi e lavorare sodo, ed è quello che ha fatto Snö, tu invece non ti sei allenato tutti i giorni“-
-“Ma questo perché mi hai sempre detto di raccogliere i materiali per te, di occuparmi della nonna e di non combattere“-
-“Questo perché ho sempre incontrato nemici molto forti, e non potevo permetterti di affrontarli, quando sarai più forte forse potrai batterli, ma ora hai bisogno che ci sia qualcuno conte, per poter fare lavoro di squadra, e per questo ti chiedo di collaborare con me o con Snö, capito?“-
-“Capito“-
-“Ora diamo un’occhiata in giro, e cerchiamo qualche Troll“-,
i tre vichinghi si incamminarono per le sponde del lago, Kristall non era mai stata là, però era curiosa di sapere cosa fosse quel tempio mezzo affondato, ma poi si ricordò delle parole di Johanna riguardo al fatto che in quel luogo c’era stata un guerra e che c’erano in giro degli spettri, ma per fortuna lei non ne vedeva in giro neanche uno.
Rokk si accorse che Kristall era guardinga e si avvicinò a lei,
-“Dì la verità Snö, Johanna ti ha detto degli spettri? Vero?“-
-“Ja, ma come sai che stavo vedendo che….“-
-“Anche io quando vengo qui cerco di vedere gli spettri dei Draghi di Cristallo, ma da quando sono riuscito a capire loro appaiono solo di notte, ed è un bene per noi, perché non saprei come colpire uno spettro“-
-“Nemmeno con le armi nuove che ci ha fatto Städ? Tutte quelle potenziate?“-
-“Ci sarebbe un modo, ma bisogna chiedere a Vilhelm, lei a volte colpiva gli spettri“-
-“Vuoi dire l’altra Yak femmina che mi ha insegnato le rune?“-
-“Credo che con qualche incantesimo di rune puoi anche combattere gli spettri, è strano che in questi tre anni lei non te lo abbia detto, forse perché pensava che tu non saresti mai venuta qui“-
-“Ma ora sono qui, ho imparato diverse mosse al villaggio e anche diverse magie e….“-.
Kristall Snö vide degli strani draghi, erano completamente neri e stavano colpendo un animale, un animale che lei non riusciva a capire cosa fosse.
Lei corse verso di loro per fermarli, Rokk le disse di fermarsi,
-“Fermati Snö, quelli sono draghi dell’oscurità, sono pericolosi, non sono come i draghi che conosci“-
-“Ma stanno facendo del male ad un animale, devo fermarli“-.
Kristall Snö prese le sue asce ed urlò contro i draghi neri,
-“Ehi voi, brutti mostri neri, smettetela, se volete prendervela con qualcuno affrontate me“-,
I tre Draghi oscuri si fermarono e guardarono la pegaso, uno di loro si avvicinò a lei,
-“Bene, bene, cosa abbiamo qui? Una pegaso che non si fa gli affari suoi? Lo sai che stiamo facendo?“-
-“Maltrattando un animale“-
-“Vogliamo solo fargli del male perché questa creatura è pericolosa, è nociva, lui è un figlio maledetto di…..”-, in quel momento da una grotta sbucò un grosso Troll di colore della pietra e aveva delle venature di rosso, prese una pietra e la lanciò addosso ai Draghi che la schivarono, il Troll aveva delle grosse zanne ai lati, Rokk non aveva dubbi quello era un Troll di fuoco, i Draghi oscuri si spaventarono.
-“Oh, oh, ragazzi torniamocene a casa“-, e così i Draghi oscuri volarono via da quel luogo, Kristall Snö chiese a Rokk cosa fare e lui rispose,
-“Beh, ti serve la sua zanna no? Quindi sconfiggiamolo“-.

Così i tre vichinghi presero le loro armi, Rokk la sua spada, Kristall Snö le sue asce e Henrik il suo arco, e tutti e tre circondarono il Troll, Kristall cominciò a colpirlo diverse volte con la usa ascia, e Rokk lo colpiì ad una gamba con la spada, mentre invece Henrik lo colpì sulle spalle con due frecce, Kristall Snö lanciò una delle sue asce verso la spalla del Troll,
 -“ Yxa av is (Ascia di ghiaccio)“-, l’ascia colpì il Trollo che gli congelò parte della spalla, la bestia però se la tolse e la buttò per terra, così lui corse contro Kristall, , ma lei stava volando sopra il terreno in modo da stare su due zampe per sferrare il prossimo attacco, il Troll stava per afferrarla, ma Kristall tese un braccio e richiamò la sua ascia, la quale dal terreno si sollevò e poi colpì la testa del Troll da dietro facendolo svenire per terra e poi l’ascia ritornò nello zoccolo di Kristall.
Henrik era sorpreso non aveva mai visto sua sorella acquisita fare quella magia, bisogna sapere che in questi tre anni Kristall Snö dopo aver ascoltato le gesta del dio Thor che controllava il suo martello, lei decise di provare a fare qualcosa del genere con le rune, e difatti era riuscita a creare un incantesimo runico che le permetteva di riprendere le sue armi anche se fossero lontane, bastava solo che usasse la magia del ritorno su di esse e poi lei le chiamava e quelle ritornavano nei suoi zoccoli. 

Il Troll era steso a pancia a terra grazie al colpo d’ascia di Kristall, tuttavia, lei e Rokk non si avvicinarono troppo, invece Henrik volle toccare con l’arco il Troll, e fu una pessima scelta, perché la creatura si rialzò e prese nelle mani il povero pony, Rokk allora colpì con la sua ascia una gamba del Troll.
Kristall Snö non sapeva cosa fare, il Troll diede una manata a Rokk e lo fece volare via, intanto stava cercando di strozzare Henrik, il quale stava urlando,
Kristall vede un albero abbattuto e lo afferrò. Richiamò l’incantesimo del Berserk e sollevò il tronco senza sforzo. 

-“ Lämna min lillebror ifred (Lascia subito stare il mio fratellino)“-, lei si precipitò con il tronco contro il Troll, lo colpì alla pancia e lo trascinò, lo fece sbattere contro una roccia, nell’urto il Troll lasciò andare Henrik, il quale fu preso da Kristall, il Troll si infuriò, ma Kristall era ancora più arrabbiata così prese il tronco e volò, poi colpì diverse volte la testa del Troll, poi lanciò il tronco in aria che poi ricadde addosso al Troll schiacciandolo, ora sì che era morto.
L’aura rossa attorno a Kristall Snö si spense, in questi anni era riuscita a perfezionare l’incantesimo del berserk, e a richiamarlo quando voleva, utilizzando poca energia, poi lei si rivolse al piccolo pony.

-“ Är du okej, Henrik? (Stai bene, Henrik?)“-
-“Ja, sto bene, ma che paura che ho avuto“-
-“Non preoccuparti è tutto finito, il Troll è sconfitto“-,

Rokk si avvicinò a loro,

-“Ottimo lavoro Snö“-
-“Rokk? Sei per caso ferito?“-
-“Nej, sto bene, però vorrei sapere che razza di animale stavano torturando i Draghi oscuri“-, tutti e tre andarono a vedere che animale fosse, sembrava un grosso lombrico, ma si accorsero che non era un animale ma solo una parte, era una coda, e più precisamente una coda di serpente, Kristall Snö la toccò e vide che la coda era attaccata a delle catene nere, Rokk spiegò,
-“è un incantesimo dei Draghi oscuri, anche loro possono fare magie, ma solo legate all’oscurità“-,

Così Kristall Snö tagliò con una delle sue asce quelle catene che si spezzarono subito, dopodichè la coda scomparve nell’enorme lago, e la creatura a cui apparteneva si rivelò, era un serpente gigantesco, di colo argento e con gli occhi gialli, si avvicinò ai tre vichinghi.
Tutti e tre rimasero sorpresi, così sorpresi che non fuggirono, Henrik cadde nella neve dalla meraviglia.
Kristall Snö non aveva mai visto un serpente così grosso ed era anche incredibilmente lungo.

-“Per Odino, è un serpente enorme“-
-“Questo non è un serpente qualsiasi, Kristall Snö, costui è Jormungandr“-,
la pegaso guardò Rokk
-“Jormungandr? Il famoso serpente che può circondare tutto il pianeta? Uno dei figli di Loki?“-
-“Esatto, proprio lui, e l’abbiamo trovato proprio noi“-,
all’improvviso Jormungandr si mise a parlare una strana lingua,
-“E’ un peccato non sapere cosa dice“-, in quel momento Kristall ebbe un’idea,
-“Aspetta Rokk, ho il teschio di Drago di cristallo in borsa, ha anche il potere di comprendere le lingue antiche dei draghi, forse posso comunicare con lui“-, e infatti Kristall, ebbe ragione, quando si mise il teschio in testa, lei capiva quello che Jormungandr diceva, e non solo quando lei parlava nella sua lingua, il teschio traduceva nella lingua del serpente, Rokk era sorpreso di come il teschio funzionasse, in tutto il villaggio solo su Kristall il teschio funzionava.
-“Cosa ha detto Snö?“-
-“Ha ringraziato per averlo liberato, quei draghi lo stavano infastidendo, perché lui è un essere potente, e quindi loro volevano incatenarlo ed ucciderlo“-
-“Beh, anche noi lo ringraziamo, perché è un onore conoscere il vero Jormungandr“-
-“Ora glielo dico: Jormungandr riktige den lära att ära en är det för också dig tackar känna vi“-, e lui rispose subito,
-“ Mig attackerar inte som vikingarna enda de är du “-
-“Che cosa ha detto?“-
-“Ha detto che siamo gli unici vichinghi che non lo attaccano, perché gli altri cercano di colpirlo per le sue preziose squame“-
-“Non deve ringraziarci, e non vogliamo nessuna ricompensa, anzi salutalo perché noi dobbiamo andare a fare una missione“-
-“Ora glielo traduco, però vorrei sapere una cosa da lui, dato che è figlio di Loki, voglio sapere perché ha cercato di uccidermi“-, e così Kristall tradusse, Jormungandr si steste zitto per un po' poi le parlò, ma Kristall non fu felice della risposta,
-“Cosa ti ha detto?“-
-“Ha detto…ha detto che….non ne sa nulla, suo padre stava cercando una puledra da uccidere, ma lui non conosce i dettagli, suo padre non parla molto con lui, sa solo che sta tramando qualcosa, e che se voglio saperne di più dovrei parlare con suo fratello o sua sorella“-
-“Cioè il grande Lupo Fenrir e la dea unicorno Hel, in entrambi i casi io non mi avvicinerei mai a nessuno dei due, saluta Jormungandr e proseguiamo il viaggio“-
-“Aspetta, mi avevano detto che mia madre aveva conosciuto Jormungandr, forse lui si ricorda di lei, ora provo a chiederlo“-,

così Kristall fece la domanda al serpente, se avesse mai conosciuto una pegaso di nome Kristall Lumi, e la nostra eroina gli spiegò che lei era sua figlia, e che purtroppo lei era morta.
Jormungandr si avvicinò di più a Kristall e le parlò,

-“ Närmare kom “-
-“Vuole che mi avvicini“-, Kristall Snö si avvicinò ad uno degli occhi del serpente, il quale le parlò di nuovo, e Kristall tradusse a Rokk ed Henrik,  
-“Ha detto che se la ricorda, ed io assomiglio a lei, è dispiaciuto per la sua morte, e ha detto che rivede lei nei miei occhi“-
-“Pensa un po', hai ricevuto un complimento da Jormungandr“-,

Poi il serpente gigante le parlò di nuovo,

-“Oh nej, non posso accettare“-
-“Che ti ha detto?“-
-“Vuole regalarmi una delle sue squame“-
-“Sei impazzita? Jormungandr ti fa un regalo così e tu rifiuti?“-
-“Anche lui ha detto che non dovrei rinunciare, vuole aiutarmi con le mie armi“-
-“E tu prendi una sua squama, guarda lui si è avvicinato apposta“-.

Così Kristall Snö prese una sua ascia e tagliò una squama di Jormungandr, lui annuì e poi vomitò sulla neve, parlò di nuovo alla pegaso e poi lui si ritirò nelle acque del lago.
Quello che lui aveva vomitato era una runa di pietra con disegnato un serpente.

-“Cosa ti ha dato?“-
-“Ha detto…che per aiutarmi…mi ha regalato questa runa, dice che con questa posso richiamarlo quando voglio, per averlo come alleato in battaglia”-
-“Wow, che onore, sei l’unica in tutto il continente, Jormungandr non farebbe mai dei regali così“-
-“Ha anche detto che ha visto qualcosa nei miei occhi qualcosa di speciale, qualcosa che si sta svegliando“-
-“Bene, a quanto pare anche Jormungandr ti conosce bene“-
-“Ma questa frase….me la disse anche Heimdallr quando lo ritrovai dopo che sono venuta al villaggio“-
-“Davvero?“-
-“Ja, e… och Jormungandr gav mig också ett annat råd (e Jormungandr mi ha dato anche un altro consiglio)“-
-“E quale?“-
-“Che se avessi incontrato un dio, avrei dovuto guardarlo negli occhi“-,
Poi Kristall salì su un gruppo di grosse rocce ed urlò verso il lago,

-“Tack Jormungandr, jag glömmer det inte(Grazie Jormungandr, non lo dimenticherò)“-,

vide due spruzzi d’acqua uscire dal lago, era lui che la salutava, dopodichè lei si tolse il teschio dalle testa e Rokk le parlò,
-“Ora muoviamoci, dobbiamo raggiungere il villaggio a Nord per prendere le pietre della difesa, intanto prendi la zanna del Troll e tu Henrik, puoi alzarti dalla neve“-, Henrik si alzò e Kristall staccò la zanna dalla testa del Troll ucciso dopodichè tornarono tutti e tre sulla barca.
-“Certo che potrebbe farti comodo avere Jormungandr come alleato“-
-“Ma non voglio usare la sua runa“-
-“Perché no?“-
-“Perché sarebbe troppo facile vincere così io voglio vincere con le mie forze, e poi mi ha detto di usarla con saggezza, perché funziona solo tre volte“-
-“Allora scegli saggiamente il momento giusto cara Kristall”-
-“Lo farò, ma per il momento lascio riposare la runa nella mia borsa“-.

Rokk e Kristall ripresero a remare per poter raggiungere il luogo dove trovare le pietre per lo scudo della pegaso, però Rokk cominciò a parlare con Henrik.

-“Henrik? Sono molto deluso da te, hai agito con imprudenza, non ti sei accorto che il Troll non era perfettamente morto, e tu ti sei avvicinato“-
-“Ma Rokk….io…“-
-“Ti rendi conto che stava per ucciderti? Poteva anche mangiarti, ed io non potevo fare niente perché ero stato lanciato via“-
-“Ce la potevo fare, solo che….“-
-“…Solo che Kristall Snö ti ha salvato, se non era per lei saresti morto adesso, dovresti ringraziarla“-, ma la pegaso rispose,
-“Non deve ringraziarmi, siamo vichinghi, e siamo una famiglia, è normale che l’abbia protetto“-,
Henrik si rattristì, e Rokk gli parlò,
-“Sentito? Snö è molto umile, e poi è forte, in questi tre anni ha fatto molti più progressi di te e tu vivi nel villaggio da molto più tempo di lei”-
-“Ma io sono forte, ma quel Troll era molto più forte“-
-“E tu diventa ancora più forte, o ancora meglio fatti degli alleati di cui fidarti, non ci sarà sempre Snö a proteggerti la vita“-
-“Ja, ho capito, ma lei….lei è molto forte“-,

Kristall Snö smise di remare e guardò in faccia Rokk,

-“Ora basta Rokk, se continui così lui mi odierà, se invece tu provassi a parlargli da vero padre allora lui farebbe dei veri progressi, e poi io sono stata fortunata perché sapevo già combattere varie creature, Henrik non ha la mia esperienza, vorrei che tu gli potessi dare un po' di autostima invece di demoralizzarlo, se tu continui così lui finirà per credere che non gli vuoi bene“-
-“ Snö?, Ma io gli voglio bene“-
-“Anche io gli voglio bene, ma se voglio che faccia dei miglioramenti allora proverei a parlagli con più calma“-, dette quelle parole Kristall tornò a remare, mentre Rokk pensò un po' a quello che lei aveva detto e cercò di parlare meglio con Henrik.

-“Ascolta Henrik, non è che voglio più bene a Kristall che a te, voglio bene ad entrambi, ma voglio che tu sia forte perché devi saperti difendere da solo, senza l’aiuto di me o di tua sorella, ho già perso tua madre per colpa di un Troll, non voglio perdere anche te, capito?“-
-“Quindi? Tu non vuoi perdermi?“-
-“Esatto, voglio che tu sia forte, e se Kristall ti darà uno zoccolo per migliorarti allora accetta il suo aiuto“-
-“E come può fare lei ad aiutarmi?“-, Kristall sentì quelle parole e rispose,
-“Ti aiuterò con qualcosa che potrò darti, ma la forza devi mettercela tu“-
-“Va bene, Kristall“-.

Il loro viaggio durò parecchio, ma poi attraversando il lungo fiume arrivarono ad una costa della Noreinvegia dove c’era un villaggio, Rokk e Kristall Snö già l’avevano visitato, ma per Henrik era la prima volta.

Henrik era curioso di vederlo, poi notò un grosso vulcano vicino al villaggio.

-“Dove ci troviamo?“-

Rokk lo rispose

-“In questo villaggio ci vive un mio vecchio amico, ci vivono anche dei vichinghi forti chiamati I timoni possenti, nessun vichingo osa attaccare questo villaggio, ma noi siamo in buoni rapporti con loro,e poi è qui dove possiamo trovare le varie pietre per le nostre armi“-.

Tutti e tre entrarono nel villaggio, e salutarono i vari pony che ci abitavano, poi Rokk notò un pony basso, di colore verde chiaro e con la barba arancione con una lunga pala in uno zoccolo e lo chiamò,

-“Ehi, Rockhoof“-,

il pony si girò

-“Cosa? Ehi Rokk“-, il minotauro e il pony si abbracciarono, Henrik era sorpreso e parlò a Kristall,
-“Ehi? E’ quello l’amico di Rokk?“-
-“Ja, si chiama Rockhoof, ed è un suo vecchio amico, io l’ho già conosciuto“-
-“Ma è mingherlino“-
-“Henrik, non essere scortese, non sarà muscoloso come Rokk o Ryt, ma è pur sempre nostro amico“-.

Rockhoof vide la pegaso,

-“Oh cara Kristall Snö, fatti guardare, come sei cresciuta, hai dei begli occhi come sempre, è bello vederti ogni tanto, e lui deve essere il piccolo Henrik, anche se non siete veri figli di Rokk, si vede benissimo che avete ereditato la sua forza di volontà ed il suo spirito combattivo”,

Kristall era felice di rivederlo, mentre Henrik si stette zitto,

 -“Anche a me fa piacere rivederti Rockhoof, siamo sempre felici di vedere te e il tuo villaggio“-
-“Ma che sciocco che sono, venite dentro casa mia, vi offro da bere“-

Rokk lo interruppe

-“Niente birra per loro due, non sono ancora dell’età giusta“-
-“Lui penso di no, ma Kristall credo che possa già assaggiare un po' di birra“-.

Così tutti e tre entrarono in casa del pony, il quale gli portò dei boccali, alcuni di birra ed uno di latte per Henrik.

-“E’ tempo che Kristall assaggi al birra, così sarà una buona vichinga“-, così Kristall assaggiò per la prima volta la birra,
-“Mmmh, deliziosa, però è meglio che non esagero troppo, ho visto molti vichinghi ubriacarsi“-
-“Non ti preoccupare Kristall, non esagererai mai come faceva una volta Rokk“-
-“Eh sì, io una volta esageravo con la birra ed ero molto giovane“-
-“Piuttosto, cosa mi raccontate di nuovo?”-, così Rokk e Kristall raccontarono tutto quello che era successo nel loro viaggio attuale, Rockhoof era molto sorpreso.

-“Non ci credo, Kristall, hai davvero salvato Jormungandr? E ci hai anche parlato?“-
-“Grazie al mio teschio di Drago di Cristallo, e mi ha dato la sua runa“-
-“Fossi in te la custodirei con cura, e non la userei mai“-
-“E’ quello che stavo pensando“-
-“Tu ci credi nel Ragnarok?“-
-“Vorrei che non esistesse“-
-“Magari se dovesse succedere, potresti richiamare Jormungandr e avere il potere su di lui“-
-“Non credo che funzioni così, lo evocherei per averlo come alleato, ma spero che il Ragnarok non si avveri mai“-
-“Comunque devo dirvi una buona notizia, abbiamo avuto notizie dagli altri villaggi in Noreinvegia, e sembra che non ci siano stati più attacchi di Mutanti o di Warg“-
-“Per caso nei villaggi che sono stati attaccati c’erano draghi?“-
-“Sì, c’erano draghi, perché?“-,

Kristall si mise a riflettere, aveva qualcosa in mente,
Rokk allora le chiese

 -“Cosa vorresti dire, Snö?“-
-“Nel mio villaggio c’erano i Draghi del ghiaccio, ed in ognuno di quei villaggi c’erano draghi e almeno una puledra, comincio a pensare che Loki stesse cercando una puledra che avesse a che fare con i draghi, però questa è una mia ipotesi, dopo che lui mi attaccò con quei lupi e quei Warg se ne andò e sparì, per ben tre anni non è successo niente, quindi forse lui pensa che io sia morte“-

Rockhoof si stupì di quella ipotesi,

-“Quindi pensi forse che Loki stesse cercando proprio te? Come mai?“-
-“L’unica cosa che so è che forse cercava una puledra che avesse a che fare con i draghi, ma è sempre una mia ipotesi, quindi non ne sono certa, Jormungandr aveva detto che Loki stava tramando qualcosa, ma lui non sapeva niente“-
-“In effetti, da come mi disse Rokk del vostro incontro forse Loki pensava che tu fossi un ostacolo per lui, anche se non so in che modo“-
-“E’ meglio per lui che creda che io sia morta, anche se non so perché io dovessi essere un problema per lui, non oserei mai sfidare un dio, lui è malvagio, ma è pur sempre un dio“-
-“Senza contare che se lo uccidessi incomberesti nelle ire di altri dei, come Thor, che è il suo fratellastro, oppure Angrsoba, la moglie di Loki, o persino i suoi tre figli, credimi è meglio non far mai arrabbiare Hel, nessuno sa cosa possa fare quella unicorno per vendetta o per ira“-
-“Però Jormungandr mi ha detto di guardare negli occhi gli dei, questo significherà qualcosa, io ho sempre creduto di aver preso gli occhi di mio padre, però anche mia madre aveva gli occhi come i miei, ma non so niente su mia madre, e nessuno nella nostra famiglia a parte lei…..è vero a parte lei nessuno aveva a che fare con la magia“-
-“Forse tua madre aveva qualcosa di speciale che non ti ha mai detto, o meglio non ti ha potuto dire“-
-“Regn mi raccontò di quello che sapeva fare, ma chissà se mia madre le ha raccontato davvero tutto, forse mia madre non si fidava davvero di Regn“-, Rkk si avvicinò a Kristall e le parlò,

-“Forse Regn aveva dei segreti che tua madre le ha chiesto di non dirti mai“-
-“Ma non posso certo tornare da lei per chiederglieli, se solo potessi sapere meglio del passato di mia madre“-
-“Beh, non ci pensare, forse potremo chiedere alle Norne, o a Mimir“-

Rockhoof si meravigliò,

-“E’ fuori questione, è vero che Mimir, il drago senz’ali sa tutto, ma anche lui non può sapere tutto, andare sulla montagna dove lui è imprigionato sarebbe inutile se lui non può rispondere, per quanto riguarda le Norne, le famose tessitrici del destino è pericoloso disturbarle, chissà cosa potrebbero fare“-

Rokk fu d’accordo su quello che Rockhoof disse,

-“Hai ragione, entrambi sono solo scelte pericolose ed inutili, forse è meglio lasciar perdere, piuttosto siamo venuti qui per chiederti se hai delle pietre della difesa per potenziare lo scudo di Kristall“-
-“Ah, giusto, ora ve le prendo, per fortuna quando scavo con la mia pala riesco a trovare diversi minerali e soprattutto pietre per i potenziamenti“-,

Così Rockhoof cercò in un baule in casa sua e prese un piccolo sacchetto con delle pietre,

-“In questo sacchetto ci sono sia pietre delle difesa che pietre dell’attacco, le vostre armi saranno molto più forti“-, Henrik fu contento,
-“Davvero saranno più forti?“-
-“Ehi piccoletto, non devi temere, l’arma sarà forte però devi metterci anche tu un po' di forza, non vorrai fare la fine di prima?“-
-“Ma io mi sto allenando, però qualunque cosa faccio non sono ancora un guerriero“-
-“Ehi, non ti abbattere, anche io sono sempre stato preso in giro dagli altri guerrieri, è vero sono ancora debole e senza muscoli, ma vedrai anche tu un giorno brillerai, io non ho mai perso la speranza, sono sicuro che capiterà a me, a te, è successo anche a Rokk“-
-“Anche a Rokk?“-, E Rokk non potè non intervenire,

-“Cosa credi che io sia stato forte già da piccolo? Mi sono allenato, ho svolto diverse missioni, e anche altre cose, se Rockhoof non ha perso la speranza di diventare un guerriero nemmeno tu devi perderla, tua sorella Kristall ha avuto diverse esperienze per combattere, e poi è stata in altri regni, lei è già una guerriera rispettata nel villaggio“-
-“Non voglio che lei mi protegga sempre“-, e Kristall Snö gli mise uno zoccolo sulla spalla,
-“Ehi fratellino, quando sarai in pericolo io ti aiuterò sempre, potremmo combattere insieme, e quando sarai pronto io sarò sempre dietro di te“-,

Rokk sorrise,

-“In effetti hai bisogno dell’aiuto di Kristall per poter crescere, è meglio se vi allenate insieme, come ho fatto anche io con i miei compagni, piuttosto Rockhoof quanto ti devo per le pietre?“-
-“Oh, non è nulla, non darmi soldi, anzi fermatevi per pranzo, mi farete compagnia“-.

Così tutti e tre si fermarono a mangiare da Rockhoof, chiacchierando su quello che avevano fatto negli ultimi anni, anche se Rockhoof lo sapeva già, ma era sempre bello per lui che ci fossero ospiti in casa sua, dato che nel villaggio nessuno lo prendeva sul serio.

Alla fine del pranzo, Rokk lo ringraziò,

-“ E’ stato davvero un buon pasto, grazie Rockhoof“-
-“Il merito va anche a Kristall che mi ha aiutato“-
-“E’ vero, lei sarebbe una perfetta donna di casa, ma preferisco portarla con me perché è molto forte, però in effetti questa volta ho lasciato mia madre da sola, è sempre meglio passare più tempo con lei, non si sa mai quanto tempo ci rimane con i nostri cari“-
-“Non farmelo ricordare, io ho sempre avuto un pessimo rapporto con mio padre, ma ora che lui non c’è più, mi sento solo, peccato che non abbia amici“-
-“La prossima settimana andremo con le nostre navi a caccia del tonno balena, proprio vicino alle vostre coste, magari ti andrebbe di unirti a noi?“-
-“Sarebbe bello, però voglio continuare ad allenarmi, e poi preferisco pescare con la canna, io ancora non so nuotare“-
-“Nemmeno i miei due figli sanno nuotare, sarebbe bene che imparino“-.

Così i tre vichinghi salutarono Rockhoof, e si diressero verso la loro barca per tornare al villaggio.
Rokk e Kristall presero i remi e Henrik si sedette al centro come sempre.
Rokk si rivolse a Kristall,

-“una volta al villaggio, devi andare da Städ per il tuo scudo, cara Kristall“-
-“Ja, anche perché l’ho già pagato, però vorrei anche fare vedere un paio di cose a Henrik“-,

Henrik fu curioso

-“Cosa è che vuoi farmi vedere? L’avevi detto anche prima“-
-“Voglio mostrarti delle cose che potrebbero aiutarti a combattere meglio, ti aiuteranno molto come hanno aiutato me, però ricordati di allenarti“-.

Così proseguirono seguendo il grosso lago di Jormungandr per poi arrivare la fiume che li portava verso la costa del loro villaggio in Horsvezia.
Mentre Rokk e Henrik tornarono alla loro casa, Kristall Snö si diresse alla bottega di Städ, per portargli la zanna di Troll e le due pietre della difesa.
Naturalmente Kristall raccontò al bisonte nano tutto quello che era successo, e Städ fu sorpreso.

-“ Sul serio? Hai incontrato Jormungandr? E ti ha regalato la sua runa di evocazione?“-
-“E’ tutto vero, e questa è la runa“-, il bisonte la guardò,
-“Se io fossi in te mi terrei alla larga da questa runa, Jormungandr può essere un buon alleato, ma è bello grosso e incontrollabile, quindi io sceglierei di non chiamarlo mai“-
-“E’ la stessa cosa che mi ha detto Rockhoof, anche io la penso così, però se dovesse esserci un brutto pericolo insormontabile allora la userò“-
-“Quello che mi stupisce di più è che ti abbia dato una squama, è una cosa che non avrebbe mai regalato, con questa squama potrei potenziarti ben tre armi“-
-“ Tre vapen? (Tre armi?)“-
-“Facciamo così, ti potenzio le due tue asce di aria e ghiaccio, e potrei anche crearti una nuova ascia, ci vorranno tre giorni per fartela, ma per stavolta te la farò gratis, di che elemento la vorresti?“-
-“Io avrei un po' di elementi di Mephit nella mia casa, potresti farmela di fuoco o di magma?“-
-“Potrei fartelo eccome, potrei usare tutti e due gli elementi, dato che hai i materiali giusti e pronti all’uso“-
-“Allora vada per fuoco e magma, userò su di essa l’incantesimo del ritorno così avrò una terza ascia“-
-“Allora fuoco e magma“-.
Kristall Snö salutò Städ contenta, poi si diresse verso casa sua, quando entrò cercò suo fratello Henrik per potergli parlare.
-“ Henrik? kom med mig (Henrik? Vieni con me)“-
-“Subito“-.

Kristall Snö lo portò in una magazzino, la casa era abbastanza grande per avere una stanza dove riporre vari oggetti, come le provviste, le armi, e tante altre cose.
Kristall lo portò da una parte dove c’erano decine di frecce che lei comprava da Städ, oppure se le faceva da sola, e vicino a quelle frecce c’erano delle bacinelle di pietra con dentro dell’acqua, e dentro l’acqua c’erano una perla nera e un cuore fatto di cristallo, e i cuori erano di diverso colore.

-“Cosa sono quelli?“-
-“Quelli, mio caro fratellino sono i cuori che ho estratto dal corpo dei Mephit che ho combattuto, quelle cose piccole e nere invece sono il loro cervello, che in realtà è una ghiandola magica, per evitare che il Mephit ritorni in vita bisogna che la ghiandola e il cuore siano separati“-
-“Ma non sono separati“-
-“Questo perché, li ho presi da altri Mephit, se fossero stati di un Mephit dell’acqua sarebbe stato pericoloso, ma questi…chiamiamoli organi, appartengono a dei Mephit della nebbia, Mephit del fuoco, Mephit del ghiaccio Mephit minerale, Mephit del magma, Mephit del fulmine e Mephit radiante, perciò l’acqua non è il loro elemento quindi posso tenere la ghiandola e il cuore nell’acqua, perché non si ricreano“-
-“E perché tu li conservi?“-
-“Ora ti faccio vedere“-, Kristall prese una freccia e mise la punta in una vaschetta di pietra dove c’erano gli organi del Mephit del magma, quando la tirò fuori, Henrik fu stupito, la punta era di colore della lava e scottava.

-“Come è possibile?“-, e Kristall spiegò mentre immergeva altre frecce in altri liquidi,

-“Me lo dissero sia i draghi del ghiaccio che Städ, con questo liquido io posso donare elementi alle frecce, e dare danni elementali ai mostri, per esempio con una freccia di magma il mostro verrà ricoperto da uno strato di magma, e così subirà danni da fuoco, nelle mie asce ci sono dei cuori fusi, ne tengo due di ghiaccio nella mia ascia di ghiaccio, e due di aria nell’ascia dell’aria, e presto ne avrò una di fuoco e magma, comunque a seconda dell’elemento ci sono benefici e danni vari, per esempio se immergi la freccia nel liquido di Mephit radiante, la freccia avrà il potere della luce e potrebbe accecare il nemico, se invece usassi il liquido di Mephit minerale, la freccia farebbe crescere dei cristalli sul nemico ed esploderebbero, però i cristalli hanno effetti diversi, quando vorrai avere delle frecce speciali io sarò sempre qui“-
-“Quindi…le fabbrichi tu?“-
-“Ja, a volte do un po' dei miei liquidi a Städ, il quale potenzia le mie armi e le mie corazze, e a volte vendo le mie frecce elementali agli altri vichinghi, è così che faccio un po' di soldi, ed ora ti darò una cosa speciale“-.

Kristall Snö prese da un muro una vecchia ascia per tagliare il legno, con la lama che si illuminava di rosso.

-“Volevo darti quest’ascia“-
-“Ma….ma…questa è la tua vecchia ascia, è l’ascia che ti ha dato tuo padre“-
-“ Detta är sant (Questo è vero), ma da quando sono qui mi sono fatta delle asce molto più forti e molto resistenti, tuttavia non mi sono dimenticata di questa, l’ho comunque potenziata, ed ha l’elemento del fuoco, quindi potrai infliggere attacchi di fuoco ai nemici, e se la punti a terra gridando Eld! (Fuoco!), ci saranno delle palle di fuoco attorno a te che colpiranno i mostri e i nemici, poi quando ho comprato le mie nuove asce questa l’ho appesa al muro e adesso è tua, potrai usarla sempre“-
-“E come faccio a riprenderla?“-,
-“Dammi il tuo zoccolo destro“-, Kristall Snö fece una magia all’ascia e allo zoccolo di Henrik,
-“Ora ho usato l’återkomstens besvärjelse (l’incantesimo del ritorno), ora potrai lanciarla contro i nemici e quando dirai yxa (Ascia) lei ritornerà nel tuo zoccolo, però devi allenarti, oh stavo dimenticando“-,

Kristall Snö diede anche un arco e una faretra al fratello,

-“Ma questo è il tuo vecchio arco“-
-“Ja, e anche questo è tuo, l’ho potenziato, ci ho messo il potere della luce e dell’ aria, così quando è buio l’arco si illumina, e con l’aria le frecce diventano più veloci e dannose“-
-“Mi stai dando queste due armi perché ormai tu non le usi più?“-
-“Ja, ma anche perché io mi sono allenata con queste armi, ed ora tocca a te, quando avrai delle armi migliori potrai metterle da parte“-
-“Nej, se queste armi ti hanno fatto diventare forte allora io posso diventare forte“-
-“Ricorda che serve anche allenamento, ora vieni andiamo al campo di addestramento“-.

Così Kristall Snö ed Henrik andarono al campo di allenamento del villaggio, era circondato da un basso muro di pietre e c’erano dei manichini di legno per allenarsi e dei bersagli.
Kristall Snö chiese ad Henrik di prendere l’arco ed una delle frecce che gli aveva dato, 

-“Ora concentra questa freccia su quel bersaglio e quando sei pronto dì pil av is(Freccia di ghiaccio)“-
-“Perché devo dire il nome?“-
-“In realtà non c’è un motivo, io lo faccio per darmi più carica, ma la freccia si attiva lo stesso, dopotutto gli altri vichinghi urlano il nome della loro arma per darsi più carica“-
-“Sembra una cosa figa, allora tendo la corda ed urlo….PIL AV IS“-, Henrik tirò bene sia per i suoi allenamenti che per l’elemento dell’aria dell’arco, e la freccia colpì il bersaglio creando dei cristalli di ghiaccio.
-“Bravissimo Henrik, ora proviamo con un’altra freccia“-, Kristall prese un’altra freccia e la diede al fratello,
-“Questa è una freccia di luce, concentrati sul bersaglio ed urla Pil av Ljus (Freccia di luce)“-, Henrik fece come prima, tese la corda e puntò verso un bersaglio,
-“ Pil av Ljus“-, la freccia cerò una scia di luce e quando colpì il bersaglio creò un bagliore.

Kristall era entusiasta,

-“Benissimo, potresti essermi utile se dovessi uscire dal villaggio, io attaccherei davanti e tu da lontano“-
-“a io voglio starti vicino“-
-“Come vuoi, se ti va possiamo lottare con le asce, non ti farò del male“-
-“Per me va bene, alleniamoci“-,

Così Kristall Snö ed Henrik si allenarono con le loro asce, loro non lo sapevano ma Rokk li stava guardando da lontano, ed era fiero di entrambi.
Mentre si allenavano con le asce, Henrik pose delle domande alla sorella,

-“Dimmi un po', Kristall“-
-“Cosa c’è?“-
-“Mi insegnerai delle tue tecniche?“-
-“Puoi farle benissimo anche tu, però forse è più utile che te le insegni“-
-“E mi porterai mai in qualcuno degli altri regni?“-
-“Quando vuoi, però dobbiamo essere sia noi due che qualcun altro, ancora non riesco andare in altri regni da sola“-.
 

Continua….
 
My little pony by Hasbro & Lauren Faust

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Capitolo 10
*** La pesca del Tonno balena ***


Fiske efter val tonfisk
La pesca del Tonno balena

 
Tutti i vichinghi del villaggio si stavano preparando per il momento tutte le barche erano pronte, Kristall Snö era eccitata per la prima volta sarebbe andata alla caccia del Tonno balena.
Intanto stava dando un’occhiata al suo nuovo scudo resistente, e anche alla sua nuova ascia, la quale aveva delle venature di fuoco, era un po' pesante per lei portare tre asce alla volta, ma oramai era allenata, quindi tre asce di elementi differenti assieme al suo arco e la faretra non erano un problema.
Per fortuna non era la prima volta che andava su di una nave vichinga, aveva già avuto modo assieme a Rokk di navigare, e lei lo aiutava con le vele e faceva anche la vedetta dalla prua.
Assieme a loro e agli altri vichinghi venne pure Henrik, Rokk pensò che era ora che anche lui salisse su di un drakar.
I vichinghi posizionarono gli scudi ai lati della nave e cominciarono a remare, Kristall Snö era contenta di poter partecipare ad una caccia ad un pesce, perché nonostante il nome il Tonno balena era un grosso pesce e quindi lei poteva mangiare le sue carni.
Kristall Snö si ricordava quando partiva con i drakar per andare a conquistare altre città e altri villaggi, sebbene a lei non piacesse farlo, lei oramai era una vichinga e quindi era quella ormai la sua vita.
La traversata era lunga per arrivare alla costa, più precisamente per arrivare al punto dove c’erano i Tonni balena.
Kristall Snö ed Henrik stavano vicino alla prua per vedere bene dove fossero i Tonni balena, ma al momento non vedevano niente, solo onde.
Rokk dalla poppa chiamò la puledra,

-“Ehi Snö, vedi qualche esemplare?“-
-“Nej, non ne vedo neanche uno, credo che dovremmo andare ancora avanti“-
-“E allora remate ragazzi, dobbiamo dirigerci verso la costa“-.

Henrik si arrampicò sulla punta della prua ed improvvisamente vide dei grossi pesci uscire dall’acqua, erano grossi tonni, più grossi del normale, solo che avevano uno sfiatatoio sulla testa, in quel momento il puledrino urlò,

-“Eccoli, eccoli, li vedo, sono tanti“-, Rokk corse verso la prua e li vide anche lui e Kristall Snö, Rokk allora si preparò,
-“Perfetto, prendete le lance e le frecce, dobbiamo colpirne almeno uno, le altre barche si preparino, in alternativa dobbiamo dirigerne uno verso la riva ed arenarlo“-.

Tutte le barche con tutti i vichinghi si prepararono, ogni volta che un Tonno balena si avvicinava alla superficie cercavano di colpirlo con le lance le frecce o le spade o anche con le asce.
Kristall cercava di colpire i Tonni balena con le frecce, ma sembrava che invece di ferirli li rallentasse semplicemente,  

-“Se riuscissi a colpirli nell’occhio sarebbe più facile, ma è un po' difficile dato che si buttano in acqua, e tornano su solo per respirare“-,

Henrik si preparò anche lui, mirò ad un esemplare molto grande, vide che era risalito per respirare e così lanciò una feccia di luce,

-“ Pil av Ljus“, la freccia colpì il tonno vicino all’occhio, il quale si imbizzarrì, e colpì il drakar con una pinna, tutti i vichinghi persero l’equilibrio, ma Henrik che era appoggiato alla punta della prua cadde in acqua, Rokk si rialzò e si spaventò.  

-“Oh per gli dei, Henrik non sa nuotare, fate qualcosa, mio figlio è in acqua in mezzo a quelle bestiacce“-,

Kristall Snö tranquillizzò Rokk,

-“Non ti preoccupare Rokk, ci penso io a mio fratello“-
-“Ma nemmeno tu sai nuotare, Snö, non possiamo fare niente, ed Henrik non riaffiora“-,

Kristall fece uno sguardo beffardo come se nascondesse qualcosa, 

-“E così tu credi che non sappia nuotare? Beh, devo darti una notizia“-.

Kristall Snö si tuffò dalla prua, e Rokk fu stupito da quello che vide, una luce avvolse Kristall Snö e lei da semplice pegaso si tramutò in una pony di mare.
Kristall fece vedere la coda da pesce a Rokk,

-“Ma come è possibile? Quando è successo?“-
-“Quando avrò salvato mio fratello te lo spiegherò, prima devo tuffarmi“-.

Così Kristall Snö si tuffò, e cercò suo fratello Henrik, doveva fare presto perché sicuramente ora aveva ingerito molta acqua, e per fortuna lo vide, ma in quel momento un Tonno balena stava avvicinandosi a lui con la bocca aperta pronto per mangiarlo, Kristall si precipitò verso di lui, ma sembrava che il Tonno balena fosse più veloce, così Kristall lanciò la sua ascia contro il grosso pesce e lei lo colpì proprio sull’occhio sinistro, Kristall riuscì a prendere Henrik che però non dava segni di vita, così lei fece uno scatto sott’acqua, arrivata vicino al bordo dell’acqua fece un salto e atterrò proprio sulla nave, davanti agli occhi increduli di tutti i vichinghi.
Tutti furono sorpresi di vedere Kristall in quella forma,

-“Avete visto?“-
-“E’ incredibile“-
-“Come ha fatto a trasformarsi?“-
-“E’ forse una Fossegrimen?“-.

Rokk però si precipitò a prendere Henrik che non respirava,  

-“Il mio piccolo Henrik, come stai?“-, allora Kristall lo prese e lo mise sulla barca, con le pinne gli fece un massaggio sul petto, poi gli soffiò in bocca, e rifece il massaggio,

-“Avanti Henrik, non puoi lasciarmi per un semplice incidente, ti prego svegliati, per favore“-.

Il massaggio funzionò, Henrik tossì e vomitò l’acqua, poi si svegliò, e vide sua sorella in una nuova versione,

-“ Kristall? Ma come? Sei una Fossegrimen?“-, Kristall Snö abbracciò forte il fratellino,
-“Sia benedetta la dea Sif, sei salvo“-,
-“Ja, ma se mi stringi così forte, rischio di soffocare“-
-“Ah, scusami “-, Kristall lasciò la presa.

Henrik si rimise sugli zoccoli, Rokk lo abbracciò e poi si rivolse alla figlia, 

-“Men hur gick det till?(Ma come è successo?) Come è possibile che tu abbia la coda da pesce?“-,

prima di rispondere, Kristall richiamò la sua ascia dall’acqua, poi parlò,

-“E’ molto semplice Rokk, circa un anno fa mi trovavo nei pressi di un lago, e vidi dei Draghi oscuri fare del male ad una Fossegrimen, era tutta blu con la chioma celeste, allora io con le mie asce colpì i due draghi, che scapparono via, poi guarì la Fossegrimen con la mia magia, e lei mi disse che per ripagarmi del favore mi avrebbe concesso un incantesimo, oppure mi avrebbe donato la capacità di suonare il violino“-
-“E tu cosa hai chiesto?“-
-“Non le ho chiesto niente, l’ho salvata senza chiedere niente in cambio, ma lei insisteva a darmi qualcosa, quindi le chiesi se poteva insegnarmi a nuotare“-
-“E lei lo ha fatto?“-
-“Ha fatto di meglio, ha evocato una perla azzurra, e me l’ha fatta toccare, poi mi ha detto di tuffarmi e quando ero entrata in acqua, mi sono scomparsi i vestiti e mi sono spuntate le pinne e la coda, e inoltre potevo respirare sott’acqua, e la Fossegrimen mi ha fatto un incantesimo alle asce, in modo che potessi lanciarle anche in acqua“-
-“Quindi hai nascosto questa tua abilità a me e a tutto il villaggio per più di un anno?“-
-“Volevo allenarmi di nascosto, volevo dirtelo, ma non sapevo quando fosse il momento giusto“-
-“Beh, è una buona cosa, sei una vichinga che sa nuotare, e se hai avuto l’incantesimo da una Fossegrimen, stai pur certa che nuoterai meglio di un pesce“-
-“Non solo, ora che Henrik ha accecato il Tonno balena forse posso condurlo verso la costa“-, e così Kristall si ributtò in acqua e cercò di inseguire il Tonno balena di prima,

Rokk diede l’ordine di colpire il Tonno per aiutare la pegaso, Kristall vide ben due Tonni balena, non sapeva quale dei due fosse quello accecato da Henrik, ma provò a colpirli tutti e due con l’ascia d’aria, prese la mira e la lanciò,  

-“Yxa av vinden (ascia del vento)“-, entrambi i Tonni balena furono colpiti, e rimasero contusi, il più grande fu colpito dal drakar, che lo trasportò sulla costa, Rokk urlò di gioia,
-“Si è arenato, urrà“-, l’altro Tonno balena aprì la bocca e cercò di mangiare Kristall, ma la pegaso invece di scappare si fece inghiottire, e il Tonno balena chiuse la bocca.
Dentro la bocca, Kristall aveva già un piano, 

-“E’ stato un errore per te mangiarmi, ora posso provare la mia nuova tecnica“-,Kristall Snö prese l’ascia del ghiaccio e quella del fuoco, poi le avvicinò, entrambe cominciarono a brillare, poi lei le infilzò sulla lingua del Tonno balena ed urlò,
-“ Explosion av is och eld (Esplosione di ghiaccio e fuoco) “-, ci fu un’esplosione di ghiaccio e una vampata di fuoco dal mare, che mosse i drakar con delle onde, e il Tonno balena atterrò sulla costa, ma senza la testa, Kristall invece atterrò sul drakar di Rokk, i vichinghi applaudirono ed esultarono la pegaso.
Una volta appoggiate le pinne sulla barca, Kristall fu circondata da una luce, i vestiti riapparirono e ritornò una pegaso, lei guardò verso la costa e disse

-“Jag är inte längre en svag ponny (Non sono più un pony debole)“-,
Rokk si complimentò con lei,

-“Hai ragione orami è da tempo che non sei più debole“-
-“Jag är nu en viking (Ora sono un vichingo)“-
-“Ja, sei un vero vichingo da quando sei venuta al villaggio, non devi più dimostrare niente, Snö”-,
però Kristall aveva qualcosa da dire a Rokk,  
-“Ascolta Rokk, stamattina ho usato il seiðr“-
-“Per prevedere se avremmo avuto una buona pesca?“-
-“Ja, ed era positivo, ma mi era apparso uno strano messaggio“-
-“Che cosa diceva quel messaggio?“-
-“ Titta inte på ljuset, du kommer att glömma allt“-
-“ Non guardare la luce, dimenticherai tutto? E’ un po' strano come messaggio “-
-“Volevo dirtelo, ma non sapevo come interpretarlo“-
-“Beh, di certo non si riferiva al sole, ora pensiamo a prendere i due Tonni balena che abbiamo catturato grazie a te e a Henrik, bisogna legarli alla nave “-.

Anche le altre navi avevano catturato degli esemplari e li avevano già legati con delle corde, ma attraccarono anche loro per legarli meglio, Rokk si complimentò con Henrik.

-“Bravo figliolo, sono orgoglioso di te“-
-“Ce l’ho fatta grazie ad una tecnica che mi ha insegnato Kristall“-
-“Ma hai fatto pratica con lei e ti sei allenato bene, hai accecato il Tonno balena e adesso li portiamo tutti al villaggio“-.

Tutti i vichinghi scesero dai drakar per stare sulla costa, arrivò lo yak Hov da una delle navi per complimentarsi con Kristall,

-“Ti ho vista mentre ti trasformavi Kristall, e così quando sei in acqua puoi diventare una Fossegrimen?“-
-“Non proprio, posso nuotare e respirare sott’acqua ma non ho il talento musicale di una di loro“-
-“Potrai sempre salvarne un’altra, e imparare così a suonare il violino“-
-“Non ho mai provato interesse ad imparare a suonare, anche se mi piace la musica“-
-“Un bravo vichingo deve sapere anche suonare, ma non ti preoccupare se vorrai imparare ci sono sempre le nostre mogli yak“-
-“Potrei provare ad imparare la Nyckelharpa (Violino horsvedese), mi potrebbe far piacere tenere la testa impegnata in qualcos’altro oltre che il combattimento“-.

Improvvisamente in quel momento, da una parte lontana della costa un piccolo raggio di luce stava puntando dall’alto su di un villaggio lontano.
Un pony vichingo lo indicò e tutti si voltarono,
Rokk si stupì,

-“ Vad är den där ljusstrålen? (Che cos'è quel raggio di luce?)“-,
Kristall Snö vide che il raggio si stava allargando e che brillava sempre più forte, allora urlò a tutti,

-“ Titta inte på ljuset! Titta inte på ljuset! Non guardate la luce! Non guardate la luce! “-,

Rokk si coprì gli occhi e lo disse anche al suo capo Hov, il quale si domandò perché, ma Rokk gli disse di coprirsi gli occhi subito e di fidarsi, Kristall Snö andò da Henrik e gli mise gli zoccoli sugli occhi,

-“ Che stai facendo Kristall?“-
-“Fidati di me, non devi guardare la luce“-, Kristall chiuse gli occhi e per fortuna fece in tempo, perché ci fu un’esplosione di luce che si divulgò in forma circolare.
Dopo aver atteso un po', tutti e quattro riaprirono gli occhi, Kristall però vide che gli altri vichinghi non si erano tappati gli occhi ed erano rimasti imbambolati, Rokk gli sventagliò la mano ma nessuno fece una mossa, Hov si era un po' arrabbiato,

-“Dannazione, perché non ci hanno ascoltato?“-, Rokk rispose,
-“Erano tutti presi dal domandarsi del perché che non hanno prestato attenzione all’avvertimento di Kristall Snö, ed ora che facciamo?“-, Kristall lasciò Henrik e si guardò intorno,
-“Non lo so che fare, ma ora vorrei sapere che cos’era quel raggio di luce?“-, Rokk si ricordò di una cosa,
-“Un momento, da quella parte c’era il villaggio di Rockhoof, me lo ricordo bene“-
-“Era lì?“-
-“Certo Kristall, dobbiamo andare a vedere cosa è successo, non vorrei che Rockhoof fosse in pericolo“-,
Hov rispose,
-“Andate pure prendete una delle piccole barche, e fatemi sapere cosa è successo io rimango qui con gli altri vichinghi“-
-“Grazie capo“-.

Così, Rokk, Henrik e Kristall Snö presero una delle piccole barche attaccate ad un drakar e remarono verso la costa dove era situato il villaggio di Rockhoof.
Ma più si avvicinavano più videro che non vi era traccia del villaggio.
Arrivati a terra si guardarono tutti e tre intorno, al posto del villaggio c’era solo un cratere, ed era molto grosso, non vi era traccia né di case né di altro.
Rokk era preoccupato

-“Come è possibile? Che cosa è successo? Cos’era quel raggio?“-,

Kristall era confusa pure lei,
-“Io non lo so, ma sembrava una magia molto potente, non riesco a capire cosa fosse“-,

Henrik rispose
-“E se fosse opera di Loki?“-,

ma Kristall non ne era convinta,
-“ Non credo, non sembrava una magia di Loki, e poi perché avrebbe dovuto distruggere un intero villaggio? Non c’erano draghi, e poi di solito lui manda mostri per uccidere, non usa la magia per generare un raggio di luce per disintegrare un intero villaggio“-
-“E chi lo sa? Magari si è allenato, dopotutto lui è l’unico dio maschio che sa leggere le rune“-
-“So riconoscere la magia runica e quella non era magia runica, aveva un potere molto maestoso“-,

Rokk parlò ai suoi figli,
-“Ho gridato il suo nome diverse volte, ma Rockhoof non risponde, sembra proprio che sia scomparso con il villaggio, non posso crederci, era mio amico, ed ora è morto“-,

Kristall cercò di consolare Rokk,
-“ Non ti preoccupare, non potevamo fare niente, era dunque questo il messaggio che mi hanno detto le rune, ora non so come aiutare gli altri vichinghi, se solo sapessi chi ha distrutto il villaggio“-, una voce misteriosa parlò,

-“Il villaggio non è stato disintegrato”-,

tutti e tre i vichinghi si spaventarono, perché alla loro destra era apparsa all’improvviso una giumenta, il suo manto era di colore verde chiaro lucente, i suoi occhi erano verdi, la sua criniera e la sua coda era di un bel colore giallo, ed era una pegaso, un po' più alta di Kristall Snö ed indossava un vestito bianco che le copriva tutto il corpo tranne la testa, gli zoccoli, le ali e la coda.
Kristall Snö si calmò e le parlò,  

-“Chi….chi sei tu?“-
-“Non abbiate paura, non sono una vostra nemica, ero venuta a controllare il raggio di luce, e tu Kristall Snö, hai perfettamente ragione, non potevate fare niente per evitare questo incidente“-
-“Co…co…come fai a sapere il mio nome?“-
-“Io so molte cose su di te cara Kristall, ma non devi avere paura di me, sono qui per controllare cosa fosse successo, avete fatto bene a chiudere gli occhi, perché altrimenti avreste dimenticato tutto su questo villaggio“-
-“In che senso?“-
-“Era una potente magia divina, che ha cancellato i ricordi di chi ha guardato la luce, ma non ha distrutto il villaggio“-
Rokk era curioso
-“Cosa vuol dire? Il villaggio che fine ha fatto dove si trova ora Rockhoof?“-
-“Questo non posso dirtelo, è molto importante che lasciate stare Rockhoof“-, ma a quelle parole Rokk prese la spada e la puntò contro la giumenta,
-“Se sai dove si trova Rockhoof , devi dirmelo, lui era mio amico, se è ancora vivo, devo sapere dove sta“-,
la giumenta fece un sospiro di noia, e poi si rivolse a tutti e tre,
-“Ascoltatemi, io non posso dirvi tutto, però non posso lasciarvi nella vostra ignoranza, per cominciare, io sono una indovina“-
Kristall si stupì,
-“Sei un’indovina? Quindi sapevi già di quello che sarebbe successo?  “-
-“Sì, ma non potevo fare niente per evitarlo, il villaggio, come vi ho detto non è stato eliminato, una potente magia divina l’ha trasportato lontano da qui“-
-“E dove? E’ opera di un nostro dio?“-
-“No, qui i vostri dei non c’entrano, era una magia di un altro luogo, ma non so dove, purtroppo i miei poteri non sono così forti, però posso dirvi che fine ha fatto il villaggio, si trova ad Equestria“-
-“Equestria?“-
-“E’ il continente che voi vichinghi chiamate Vinland“-
-“Ah capisco, il continente al di là del mare“-
-“Purtroppo non posso dirvi dove precisamente si trova il villaggio adesso“-
Rokk si domandò,
-“E potrei sapere perché?“-
-“Perché lui è stato trasportato in una parte non precisa del tempo, e poi è destinato a fare grandi cose in quel continente, lui diventerà un grande eroe e la pala sarà la sua arma, ma se ora lo trovereste….beh, lui potrebbe trovarsi da un’altra parte se lo prevedessi“-
-“Lo sapevo, lo sapevo, è finalmente arrivato il momento per Rockhoof, lo sapevo che prima o poi sarebbe diventato un eroe“-,
Kristall però era ancora confusa,
-“Ma allora…..lo rivedremo?“-
-“Questo non te lo posso dire“-
-“Devo saperlo, per favore“-
-“Va bene, nel mio futuro……“-, la pegaso verde si toccò la fronte si concentrò,
-“Nel futuro vedo che prima o poi tu Kristall lo rivedrai, anche se tu non lo riconoscerai perché sarà molto cambiato, ma tuo padre Rokk non lo vedrà perché non verrà con te, e nemmeno Henrik“-
-“Che significa? Che loro due non verranno con me?“-
-“Ti ho già detto troppo, non farmi dire altro, ti prego, se io mi trovo qui è per darti un avvertimento“-
-“Di che si tratta?“-
-“Quello che ti dirò è che nella tua missione devi usare il tuo cuore e non solo il cervello e i muscoli, devi saper usare anche il cuore“-
-“Ma tu chi sei? Una delle Norne?“-
-“Io appartengo ad altri dei, lontani da qui, a Vinland, perciò non ho a che fare con i tuoi dei, e no, non sono una delle tue Norne, benchè io non conosca alla perfezione i tuoi dei“-
-“Ma….“-
-“Senti, io ora devo andare, ho interagito troppo con te, è tempo per me di andare“-
-“In che senso interagito troppo? Ho altre domande da farti, per esempio, perché io ho questi occhi magici? E  perché posso leggere le rune?“-
-“Se vuoi sapere la verità, devi cercare le risposte nell’unico luogo dove puoi trovarle“-
-“E cioè?“-
-“Sotto l’albero di Yggdrasil“-,
Kristall guardò Rokk ed Henrik,
-“Come? Sotto l’albero di Yggdrasil?“-
Rokk le rispose,

-“E’ proprio lì che vivono le Norne, forse devi chiedere a loro, anche Rockhoof ne parlava“-
-“Ma allora io devo….”-, Kristall si rivolse verso la pegaso verde, ma tutti e tre videro che era completamente scomparsa,
-“Ma dove è finita?“-

anche Henrik era confuso,
-“Non si è affatto mossa, e non è nemmeno volata via, che fine ha fatto?“-, Rokk parlò,
-“Era un indovina, non era di qui ma veniva da Vinland, questo ci basta sapere, e non era nemmeno nostra nemica, anzi, ti ha dato un consiglio, Kristall, fanne buon uso“-
-“Ma c’erano tante cose che avrei voluto sapere“-
-“Vorrà dire che dovrai chiederle alle Norne, magari con i tuoi occhi speciali ti diranno qualcosa, basta che non gli chiedi il tuo futuro, perché per loro è proibito rivelarlo ai mortali“-
-“Però ora non sappiamo come liberare dall’incantesimo quei vichinghi“-
-“Su, torniamo da loro“-.

Così ripresero la barca e tornarono verso la parte della costa dove c’erano i loro amici vichinghi, con sorpresa videro che tutti stavano legando i Tonni balena ai drakar, Hov si avvicinò a loro tre,

-“Grazie ad Odino siete salvi, che cosa avete scoperto?“-
,
Kristall Snö spiegò tutto al capo yak, il quale fu sorpreso dal suo racconto,

-“Mentre eravate via, tutti i vichinghi si sono risvegliati, ho provato a parlare con loro del raggio di luce, ma nessuno ricorda di averlo visto, anzi mi hanno detto anche che non ricordano nemmeno del villaggio che era lì”-
-“Come è possibile? Alcuni di loro lo conoscevano“-, Rokk andò da alcuni di loro a parlare, ma dopo un po' tornò da Kristall,
-“Niente, Snö, sembra che nessuno di loro ricordi di Rockhoof o del villaggio, come se avessero dimenticato“-
-“Proprio come ha detto la pegaso indovina, se avessimo visto la luce avremmo dimenticato, tutto quello che sappiamo è che è stato causato da un dio non nostro, ma di un’altra terra“-
-“Per fortuna tu mi hai detto della tua previsione prima che succedesse tutto questo“-,
Hov si guardò intorno e parlò,
-“Beh, io dico di dimenticarci di quello che è successo e di caricare tutto il pesce, e tornare al nostro villaggio e festeggiare, prima che ci credano dei pazzi, andiamo“-, così tutti e tre fecero come detto da Hov, ed aiutarono a legare i Tonni balena ai drakar.

Il viaggio di ritorno fu piacevole, ma a Kristall rimasero in testa le parole della pegaso veggente,

-“ Nella tua missione devi usare il tuo cuore e non solo il cervello e i muscoli, devi saper usare anche il cuore, chissà cosa intendeva?“-,
Henrik che era vicino a lei le parlò,   

-“Forse intende che nel combattimento non devi usare solo i muscoli, devi sapere usare il cuore“-
-“E’ comunque complicato, non mi ha detto quando“-
-“Ha detto anche che aveva parlato troppo con te“-
-“Forse aveva paura di infrangere qualche regola, ma forse devo solo sapere io quale sarà il momento giusto“-
-“E se non lo riconoscerai?“-
-“Non lo so Henrik, proprio non lo so, non so neanche il nome di quella pegaso, chissà se la rivedrò di nuovo“-.


Continua….

 
My little pony by Hasbro & Lauren Faust

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Capitolo 11
*** La vera identità di Ryt ***


Ryts sanna identitet
La vera identità di Ryt
Erano passati un paio di giorni e la pesca fu abbondante grazie all’impegno di tutti, lo stesso Henrik fu riempito di complimenti perché aveva accecato uno dei Tonni balena.
Per quanto riguardava il villaggio di Rockhoof, tutti quelli che non erano partiti si ricordavano di quel villaggio, ma gli altri vichinghi che erano partiti invece no, così Rokk raccontò a quei pochi del villaggio della strana esperienza che fece con i suoi figli, quando incontrarono la pegaso veggente soprattutto.
Tutti pensarono che era meglio lasciar perdere perché se avessero parlato ancora di quel villaggio nessuno gli avrebbe creduto e rischiavano di essere presi per pazzi.
Una sera, Alfhild, la madre di Rokk, stava cucinando un buon pezzo di Tonno balena per cena, Rokk era tornato per portare la legna, mentre Henrik si mise subito a tavola, ma nessuno vedeva Kristall Snö, così Rokk andò a cercarla, e difatti uscito fuori la trovò.
Si trovava seduta su di un tronco mentre suonava la nyckelharpa assieme a Vilhelm, l’altra femmina di yak che conosceva la magia delle rune, lo strumento era un violino lungo e la pegaso lo suonava con un archetto.
Rokk ascoltò, Kristall Snö aveva cominciato ad imparare da solo un giorno eppure sapeva già suonare bene, non vi erano dubbi che lei fosse speciale.
Vilhelm parlò a Kristall Snö

-“Ho insegnato a molte femmine a suonare questo strumento, ma tu sei l’unica che riesce a donare un po' di magia a questo strumento, deve essere il tuo talento magico cara Kristall“-
-“Sul serio lo pensa?“-
-“Lo penso sul serio, tu riesci a mettere la tua magia nello strumento, nemmeno io e la moglie di Hov riusciamo a farlo“-
-“Ma io non sto usando la magia per suonare“-
-“Non è una cosa che puoi decidere tu, è la magia che ti deve uscire dal corpo, potresti ammansire anche il guerriero più cattivo con la tua musica, prova a cantare“-

Kristall appoggiò la nyckelharpa, e si mise seduta sulla neve, uni i suoi zoccoli anteriori e chiuse gli occhi, appena si mise a cantare tutti quelli che stavano occupati con le loro faccende smisero di lavorare e sentirono la pegaso cantare, aveva una voce melodiosa, e mente cantava, Vilhelm si accorse che attorno a Kristall c’era un cerchio formato da della rune, poi quando Kristall smise di cantare si accorse della magia, e il cerchio si tramutò in luce, in diversi raggi di luce che andarono a colpire tutti quelli che stavano ascoltando, compreso Rokk.
La pegaso era stupita,

-“Ma cosa è successo, Vilhelm?“-
-“Sembra che tu abbia creato un nuovo incantesimo runico, cara Kristall, credo che tu non abbia bisogno di imparare da una Fossegrimen dopotutto, ora dobbiamo solo vedere gli effetti“-, e gli effetti non tardarono ad apparire, tutti i vichinghi si misero a lavorare con più lena, c’era chi tagliava la legna più velocemente, chi trasportava pesi molto pesanti più velocemente, e Rokk, prese una grossa pietra e la prese con una sola mano.
 Fu in quel momento che Kristall Snö notò Rokk,

-“Rokk? Che ci fai qui?“-
-“Ero venuto a chiamarti per la cena, ma poi mi sono messo a sentirti suonare e….cantare, la tua nuova magia ha un effetto rinvigorente“-
-“Quindi il mio nuovo incantesimo ha questo effetto, potrebbe essere utile in battaglia, credo che lo chiamerò Styrkan i företaget (Forza della compagnia)“-
-“Con una tale forza potremmo combattere molto meglio, ma ora che hai fatto una nuova magia puoi anche smettere di suonare, permette signora Vilhelm? “-
-“Prego Rokk, vi ses imorgon, Kristall (Ci vediamo domani Kristall)“-
-“ Tack för musiklektionerna (Grazie per le lezioni di musica)“-.

Così Kristall e Rokk tornarono a casa loro per mangiare.
Tutta la famiglia era riunita, Rokk, Alfhild, Henrik e Kristall Snö, e c’era da mangiare dell’ottimo Tonno balena con formaggio e pane sfornato, e poi c’era anche della buona birra, che oramai beveva anche Kristall.
Improvvisamente l’aura attorno a Rokk svanì, l’incantesimo era finito.
Rokk parlò a sua madre,

-“Cara madre, Kristall ha appena creato un nuovo incantesimo runico, e questo qui potenzia le abilità“-
-“Io a volte preferirei che Kristall Snö rimanesse qui con me, piuttosto che rischiare la vita, quando io morirò chi si preoccuperà della casa?“-
-“Mamma, non dire così davanti a loro, lo vuoi capire che Kristall Snö è stata scelta dagli dei? E’ destinata a fare grandi cose“-,
poi Kristall intervenne,
-“In effetti tu non ti sei più scelto una compagna, Rokk, potrei a volte rimanere con la nonna, aiutarla con le faccende cucinare, invece di combattere“-
-“Forse è vero, dovrei trovarvi una nuova madre, ma tu non puoi restare sempre qui, tu sei troppo forte per essere una semplice puledra di casa, anzi oramai stai diventando una vera giumenta, forse dovresti trovarti tu un compagno nel villaggio“-,

Henrik rispose

-“C’è già un pony nel villaggio a cui piace Kristall, è Tobias, mi chiede spesso di lei, e quando si avvicina a lei lui diventa rosso e corre via imbarazzato“-,

Kristall Snö arrossì,

-“Piantala con questa storia Henrik, io non sono innamorata di Tobias“-
-“E’ lui che è innamorato di te, dovresti chiedergli di uscire con te“-

Rokk intervenne,

-“In effetti Tobias è un bravo pony, anche lui è uno dei tanti vichinghi che potrebbe essere un buon marito per te, anche se non è forte quanto te, però è un buon pony e sa combattere“-
-“Rokk, ma io non lo amo“-
-“Perché non lo conosci ancora bene, dagli una possibilità, e forse potrebbe essere un buon fidanzato e poi un buon marito, magari uno di quei vichinghi che ha solo una moglie“-
-“Non lo so, ci sono ancora delle cose che vorrei fare come….come capire chi fosse quella veggente“-
-“Pensi ancora a quella giumenta?“-
-“io l’ho sognata Rokk, ho fatto uno strano sogno“-
-“Davvero? E cosa hai sognato?“-
-“Non lo so, voglio dire, mi trovavo in un castello, io ci entro dentro e poi salgo delle scale, improvvisamente le scale dietro di me scompaiono e c’è un muro al posto loro, poi c’è un lungo corridoio, pieno di statue di pegaso e di draghi e alla fine del corridoio, c’è una statua di pegaso femmina, e una di drago femmina e c’è una mano scheletrica di drago che indica un grosso libro che si apre, le pagine sono bianche eccetto per la prima pagina che ha dei nomi scritti, in quel momento una mia piuma si stacca dall’ala destra e scrive il mio nome su quella pagina, non ricordo gli altri nomi, ma solo il nome in alto, che era Solar Calendar, poi sento una voce dietro di me che dice << Il destino si è compiuto >>, io mi giro e colei che vedo è la pegaso veggente“-
-“Era proprio lei?“-
-“Ja, ma prima di svegliarmi riesco a parlare con lei“-
-“Che cosa lei hai chiesto?“-
-“Che cosa significasse tutto questo e quale era il suo nome?“-
-“E lei che ti ha risposto?“-
-“Ha detto che quel sogno era la testimonianza che io ero destinata a fare molte cose, ad usare la magia, e a incontrare gli dei, e poi quando mi ha detto il suo nome, lei ha detto che non poteva dirmelo, però se volevo saperlo lei ha detto che era il primo che ho letto“-
-“Quindi il nome di quella pegaso era Solar Calendar?“-
-“Ja, lei stessa mi ha fatto cenno di sì“-
-“Strano, perché non è un nome che conosco, dovrei chiedere a Hov“-
-“Temo sia inutile, lei stessa nel sogno mi ha ripetuto che nessuno sapeva di lei, e che dovevo ricordarmi il suo consiglio, cioè saper usare il cuore e non i muscoli“-
-“Beh, credo che quel sogno abbia evidenziato il fatto che sei una pegaso speciale“-
-“Già ma….ancora ho delle domande, vorrei sapere ancora di me stessa, perché il teschio di drago di cristallo ha donato a me i poteri delle rune? E perché i miei occhi hanno effetto sugli dei? E ora anche la mia voce ha proprietà magiche?“-
-“Ma la tua voce già era magica, hai dimenticato la tua canzone curativa? Ora non ci pensare Snö, domani ritornerà Ryt al villaggio e ti farai un’altra sessione di allenamento“-
-“Giusto, mi allenerò un po' con lui“-.

Arrivata l’ora di dormire Kristall Snö si mise sul suo letto di paglia pensando già a quando avrebbe combattuto con Ryt, perché dopotutto poteva sempre sfogare i suoi pensieri sempre sul combattimento oltre che con la musica.
La mattina Kristall Snö fece colazione subito con del pane e del formaggio, poi corse fuori per vedere se Ryt era tornato, ma non lo vide, quindi andò nella sua capanna, ma nemmeno lì lo trovò.
Allora la pegaso uscì fuori per andare a combattere con qualcuno, e vide che c’erano già dei vichinghi che si stavano allenando, erano pony, grifoni e yak.
Poi vicino a Kristall Snö si avvicinò un pony grande quanto lei, era tutto blu scuro, 

-“ Hej .... hej Kristall (Ehi....ciao Kristall)“-
-“ Åh, hej Tobias, tränar du? (Oh, ciao Tobias, ti stai allenando?)“-
-“Ja, sto allenandomi con la mia nuova ascia, e….volevo…volevo sapere se ti va di allenarti?“-
-“Certo, e dato che è la prima volta che ci alleniamo insieme userò una sola ascia“-
-“Per me è un onore combattere con te che sei una dei guerrieri più forti“-
-“Così mi fai arrossire“-, così la pegaso e il pony cominciarono a combattere con le loro asce, Tobias sembrava difendersi bene, ma Kristall era più veloce.
-“Sei davvero veloce Kristall“-
-“Non ti distrare Tobias, se dovessi trovarti faccia a faccia con un nemico come me potresti perdere subito“-
-“Ma….ma…tu non sei un nemico“-
-“Tu devi essere pronto, io stessa con Rokk ho affrontato diversi nemici e molti mostri, come i Revenant e i Tatzelwurm“-
-“Non ne ho mai visti uno prima d’ora“-
-“Scusa ma che razza di vichingo sei? Non hai mai affrontato un mostro?“-
-“Nej, non ho mai affrontato un mostro, solo pony, unicorni, pegasi, grifoni, yak, ma mai mostri, non ne ho mai incontrati“-
-“Ora che ci penso non hai mai fatto visita assieme a noi negli altri regni, non ti ho mai visto con noi“-
-“Mio padre vuole che protegga il villaggio invece di rischiare la vita in altri regni, o contro mostri che non posso sconfiggere“-, Kristall diede un colpo d’ascia contro Tobias e lo fece cadere,
-“Beh, se vuoi essere un buon vichingo, devi essere pronto a tutto, anche ad affrontare un Troll, o un Draugr, ed io ne ho affrontati parecchi“-
-“Io non credo….non credo di essere coraggioso come te, persino Freiya ti ha benedetto“-
-“Non sentirti inferiore solo perché io sono speciale, tutti possono fare la propria parte per il villaggio, io stessa ho dovuto dimenticare il mio vecchio villaggio per integrarmi qui, mio padre non avrebbe mai voluto che combattessi o che usassi la magia runica, dai adesso alzati“-,
Tobias si alzò, e ringraziò Kristall per le belle parole di incoraggiamento,

-“Tack (Grazie), grazie Snö, sono contento di averti come amica“-
-“Tu….tu mi consideri davvero un’amica? Questa è la prima volta che mi rivolgi la parola e non mi avevi mai detto che eri mio amico“-, in quel momento Tobias arrossì,
-“Ecco….la verità…è che tu….sei carina…..cioè….sei forte, e io ti……ci vediamo“-, e il pony imbarazzato scappò via verso casa sua,
Kristall sorrise,
-“Però…..non è così debole, deve solo allenarsi, potrei anche pensare che sia carino se non fosse così male allenato, gli serve solo un po' di incoraggiamento“-.

Improvvisamente si sentirono delle urla, c’era un piccolo yak che stava scappando, Kristall lo conosceva, era Konrad, il figlio del capo, che era un po' più piccolo di Henrik, Kristall lo fermò,

-“Ehi Konrad, che sta succedendo? Perché corri?“-
-“Dei Draugr, stanno arrivando dei Draugr e stanno attaccando Ryt“-
-“ Vad?(Che cosa?)“-. Kristall andò verso l’entrata del villaggio per andare a vedere, e non poteva credere, c’era un esercito di Draugr che stavano circondando Ryt, erano pony, grifoni e yak, Kristall chiamò a raccolta gli altri vichinghi perché aiutassero Ryt, ma lei si mosse per prima, e andò da Ryt volando, si ritrovò anche lei circondata.

-“Che cosa fai qui Kristall? E’ pericoloso“-
-“E’ per questo che sono venuta qui, per aiutarti“-
-“Non puoi affrontarli da sola“-
-“Nemmeno tu, è per questo che sono qui“-, un pony Draugr si avventò contro Kristall, e lei invocò il bärsärk, e prese il pony Draugr per uno zoccolo e lei lo sbattette sulla neve diverse volte, per poi schiacciargli la testa con uno zoccolo.

Poi si avventò contro altri Draugr, 
-“Vi faccio vedere io, viking ilska (Ira vichinga)“-, Kristall colpì due Draugr con due colpi d’ascia, prima con un affondo e poi con un taglio orizzontale,
poi dalla massa si presentò uno yak Draugr molto grosso che si caricò contro Ryt, il grosso pony si preparò a parare con la spada, ma Kristall Snö prese il suo arco e tirò una freccia magica,
-“Prendi questo, bestia immonda, pil av is (Freccia di ghiaccio)“-, la freccia lasciò una scia di ghiaccio dietro di sé che svanì, e colpì lo yak Draugr, Kristall penetrò la dura pelle del mostro e lo congelò del tutto, poi Ryt lo colpì appena e il mostro cadde a pezzi,

-“Wow, Kristall, hai delle tecniche così forti e non le hai mai usate contro di me?“-
-“Non sei un mio nemico, perché mai dovrei ucciderti?“-
-“Pensavo di averti insegnato di fare del meglio contro di me, con questi pensieri non riuscirai mai a sconfiggermi“-
-“Non voglio sconfiggerti solo battermi con te“-, Ryt però le disse di guardarsi dietro, c’era un grifone Draugr che le veniva incontro, lei prese un’altra ascia e lo colpì in faccia, 
-“ Adesso ti insegno io a provocarmi, Magma Yxa (Ascia di magma) “-,

l’ascia di Kristall divenne di magma, ma lei non sentiva dolore, tuttavia quando colpì il grifone, questo si incendiò, e poi colpì gli altri Draugr che presero fuoco anche loro, Ryt intanto con un solo fendente ne aveva atterrati sette, ma dietro di lui c’era un altro yak Draugr, Ryt era pronto a colpirlo, ma Kristall con un colpo di ascia in volo gridò

-“Förstöra pansar (Spacca armatura) “-, con quel colpo Kristall polverizzò il Draugr,
poi caricò una delle sue asce e la lanciò,
-“Flygande yxa (Ascia volante) “-, l’ascia colpì diversi Draugr, comandata da lontano con lo zoccolo di Kristall, ognuno dei mostri venne tagliato a metà e poi scomparve, fino a quando Kristall non richiamò la sua ascia,
-“Fatevi avanti mostri non morti, posso continuare per tutto il giorno“-
-“Così mi piaci, Kristall“-,

ma una freccia di luce colpì un pony Draugr, Kristall vide che era Henrik assieme agli altri vichinghi del villaggio che arrivarono a salvare sia lei che Ryt, la pegaso fu felice.
Alla fine tutti i Draugr furono decimati, e Ryt fu portato nella sua capanna, la yak Johanna controllò che non fosse ferito, Ryt però si rivolse a Kristall,

-“Tu sei venuta prima ad aiutarmi Kristall, hai chiamato gli altri, ma per aiutarmi sei venuta prima tu“-
-“Non potevo lasciarti nei guai, Ryt“-
-“Io ce l’avrei fatta anche da solo“-
-“A me non sembra, eri in difficoltà, così ero venuta ad aiutarti“-
-“E sono contento che tu l’abbia fatto, ora ho potuto vedere delle tecniche che non avevi mai usato contro di me“-
-“Ma le ho sempre usate contro dei mostri“-
-“Puoi chiedermi quello che vuoi, oro, armi, più potere, io posso dartelo“-
-“Grazie, ma quello che voglio è battermi con te, quindi ora riposa, quando sarai pronto io verrò ad allenarmi, nel frattempo mi allenerò con la nyckelharpa“-
-“Ah, adesso, suoni pure?“-
-“Me la cavo, adesso riposa“-,

Kristall lasciò Ryt a riposare e tornò a suonare lo strumento a casa della yak Vilhelm.
Vilhelm era sempre contenta delle lezioni di musica che lei dava a Kristall, anche perché lei aveva solo figli maschi gli sarebbe piaciuto avere una femmina, anche la yak Johanna, la moglie del capo era sempre felice di poterle insegnare qualcosa dato che aveva solo il piccolo yak Konrad come figlio, nel villaggio c’erano più figli maschi che figlie femmine e Kristall Snö era la più invidiata di tutte, molte volevano essere come lei, ma lei si sentiva una semplice pegaso, anche se dall’incontro con quella pegaso veggente lei sentiva che era molto di più di una semplice puledra.
Comunque al centro del villaggio, dopo all’incirca un’ora Ryt chiamò Kristall Snö per il loro duello di allenamento.

-“Mi raccomando Kristall, non ti trattenere, devi colpirmi con tutte le tue forze“-
-“Ma non voglio farti male“-
-“Io invece voglio che tu combatta con tutte le tue forze, perché da ora in poi io farò sul serio, userò tutte le mie forze, e quindi voglio che lo faccia anche tu“-
-“Ne sei proprio sicuro?“-
-“Se non userai tutta la tua forza contro di me, dovrai fare una promessa“-
-“E quale?“-
-“Dovrai smettere di combattere“-,

tutti i vichinghi rimasero stupiti, così come anche Kristall, lei non voleva smettere di combattere, lei era forte sia con le armi che con la magia, rinunciare a combattere significava rinunciare ad una parte di lei stessa, la stessa parte di lei che suo padre le rinnegava.

-“D’accordo Ryt, lo hai voluto, darò il meglio di me, ma poi non ti lamentare“-
-“Era quello che volevo, finalmente un duello con energia piena, quel sonnellino mi ha fatto bene“-.

Ryt e Kristall Snö si spostarono verso una zona più ampia del villaggio, dove si allenavano gli altri vichinghi, Ryt prese una grossa spada con il suo zoccolo buono, e Kristall si sistemò il suo arco sulle spalle, e prese la sua ascia del ghiaccio e quella dell’aria.
Ryt si preparò,

-“Cominciamo“-, tutti e due i pony si affrontarono e pararono il primo colpo, Kristall doveva mettere tutte le sue energie, quindi usò con forza le sue due asce, e cominciò ad usare varie tecniche,
-“Dubbla sår (Doppie ferite)“-, Kristall maneggiò le sue asce in modo violento e sicuro, ma Ryt parava ogni colpo, sia con la spada che con la sua protesi allo zoccolo,  
Rokk guardava da lontano assieme a Henrik, lui come tutti sapeva che Ryt era impossibile da battere, quindi sperava solo che Kristall dimostrasse a Ryt di essere più forte, così non doveva rinunciare a combattere.
Ryt si girò e poi menò un fendente che creò una ventata in tutto il villaggio, ma Kristal non indietreggiò e parò con il suo scudo, ma poi Ryt saltò in aria ed anche se era un grosso pony salì molto in alto, e colpì nel punto dove c’era Kristall, la pegaso guardò in aria, ma era troppo tardi, quindi Ryt la colpì, e creò un cratere attorno a sé, era veramente determinato.
Rokk si spaventò e chiamò la figlia, ma nel punto di prima Kristall non c’era più, Ryt si stupì, aveva sollevato un po' di neve, e si era alzata una nebbia che divenne subito fitta, 

-“Ma che sta succedendo?“-, poi sentì la voce della pegaso dietro di sé,

-“ Questa è la Dimma av is (Nebbia di ghiaccio) un incantesimo runico che le altre yak non avevano mai completato, ma io sono riuscita a finirlo e a migliorarlo, l’ho richiamato poco prima che tu mi colpissi, ora voglio vedere se riesci a vedermi con questa nebbia, io stessa ho avuto difficoltà a vedere le prime volte con questo incantesimo“-.

Kristall cominciò a muoversi attorno a Ryt, poi lo colpì non una ma ben due volte, lui non riusciva a vederla, però cominciò a prevedere i suoi colpi sentendo il rumore dei suoi zoccoli, e quindi il prossimo colpo lui lo parò, ma poi non sentì più niente, in quel momento dal cielo arrivò un’ascia, lui la sentì e la schivò e l’ascia colpì la neve, quindi Ryt guardò in alto,  

-“Ecco perché non correvi più, perché stavi volando, ma hai fatto un errore a volare, ora sei vulnerabile“-, Kristall lanciò due frecce di ghiaccio che Ryt però schivò e lanciò l’altra ascia, anche questa Ryt schivò,

-“Ora sei senza armi, eccetto le frecce, ma non ti darò il tempo di usarle“-, così Ryt fece un salto e puntò la spada contro Kristall, ma la puledra aveva una carta da giocare che lui non conosceva, quando lui si avvicinò vide che la pegaso aveva in uno zoccolo una catena trasparente,  
 
-“Vad?(Cosa?)“-, Kristall la tirò e scese subito in picchiata contro Ryt, lui si parò, ma Kristall con i suoi zoccoli posteriori colpì proprio la spada e disarmò Ryt, poi lei atterrò proprio vicino alla sua ascia di ghiaccio, e dopo atterrò anche Ryt, lui si voltò verso di lei e le chiese,

-“Interessante, vorrei sapere come hai fatto“-, intanto la nebbia si era diradata,
-“Semplice, è una cosa che posso fare solo con la mia ascia di ghiaccio, io posso lanciarla e richiamarla, ma sono riuscita a creare n potenziamento, posso evocare una catena di ghiaccio quasi invisibile e così invece di richiamare la mia arma a me, richiamo me stessa alla mia arma, mi basta tirare la catena e torno subito al punto dove ho lanciato l’ascia, mi è utile se voglio avvicinarmi ad un grosso nemico e colpirlo“-, gli altri vichinghi erano stupefatti e acclamarono la pegaso,

-“Non c’è che dire mi hai stupito, ti sei davvero data da fare“-, Kristall poi indicò la spada di Ryt nella neve,
-“Ora riprendi la spada, e continuiamo il duello , mi sto proprio divertendo a scatenarmi contro di te“-, ma Ryt sorrise,
-“Continuare? Io credo che abbiamo finito“-
-“Perché? Sei stanco?“-
-“Stanco? Ho ancora molta energia, sono solo stupito di quello che sei riuscita a fare“-, Ryt si avvicinò a Kristall e la toccò con la protesi sulla spalla, 
-“Sei riuscita battermi, ed era quello che volevo“-
-“Ma io non ti ho battuto, ti ho solo disarmato“-
-“E credi che sia poco? Nessuno in questi anni che sono venuto qui mi ha mai disarmato, con nessuna delle mie armi, eppure tu, ci sei riuscita“-, poi Ryt chiamò Hov,
-“Capo Hov, ho finalmente la notizia che aspettavo, stavo cercando il guerriero più forte del villaggio e l’ho trovato, solo che non era un maschio ma una puledra, ed è qui vicino a me“-, Hov si stupì,
-“Vuoi dire che Kristall Snö è il guerriero più forte del villaggio? Il guerriero che tanto stavi cercando secondo la profezia che hai sentito?“-
-“Esatto, è lei, è l’unica che è riuscita a disarmarmi, nessuno ci era riuscito, ma lei con le sue magie e le sue tecniche ci è riuscita, mi spiace per i danni al villaggio, ma posso sistemare tutto“-,

Kristall si chiese,
-“Ma come può essere che io sia la più forte del villaggio? Qui ci sono pony più grossi, grifoni, minotauri e yak“-
-“E’ vero, ma ciò non toglie che tu possa batterli, io volevo il guerriero più forte che abbia mai affrontato e l’ho trovato, avanti gente facciamo festa“-.
Così Hov diede l’ordine di far preparare un banchetto in mezzo al villaggio, con vari cibi, e molta birra, Ryt si sedette vicino a Kristall, Hov parlò con Ryt,  
-“Ma ora cosa farai Ryt? Porterai Kristall con te?“-
-“Non posso portarla con me, però sono contento del duello che abbiamo fatto, anzi ora che finalmente ho trovato il guerriero perfetto posso dirvi la verità, quei Draugr li ho chiamati io”-, Kristall si stupì e sputò un po' della birra che stava bevendo, anche gli altri vichinghi erano stupefatti, Kristall si rivolse a Ryt,
-“Che vuoi dire che li hai chiamati tu?“-
-“Volevo mettervi alla prova, volevo vedere chi fosse venuto ad aiutarmi, e detto tra noi potevo ucciderli da solo“-, Hov gli chiese
-“Perché volevi metterci alla prova?“-
-“Tutti voi ci avete messo un bel po' a venire a darmi uno zoccolo, mentre Kristall dopo avervi chiamati si è precipitata ad aiutarmi, anzi quando siete venuti, Kristall già ne aveva distrutti un bel po', inoltre lei quando mi ha disarmato non ha approfittato del momento per ferirmi, anzi, ha voluto che io riprendessi la mia arma, così fa un guerriero dal cuore nobile, voialtri invece avreste aspettato il momento giusto per colpirmi, vero?“-,
Rokk si rivolse a lui,
-“Ma ora che hai trovato il tuo guerriero che cosa farai? Hai detto che saresti rimasto qui la villaggio fino a che non saresti stato battuto dal guerriero giusto“-
-“Caro Rokk, ora che sono stato battuto posso dire la verità, avevo già capito che Kristall era quella giusta, dalla prima volta che l’ho guardata negli occhi, sapevo che aveva un potenziale dentro di sé ma doveva risvegliarlo e poi non sono stato sincero con voi nemmeno col mio nome, vedete ora posso dirvi chi sono, io non sono Ryt, ma il mio vero nome è Tyr, il dio Tyr“-.
Tutto il villaggio era incredulo a quella notizia, Hov fu il primo a parlare,
-“Tyr? Il dio della guerra? Ma certo ora tutto combacia, la tua maestria nel combattere, la tua forza, il tuo zoccolo amputato, è perché te lo ha mangiato il lupo Fenrir“-
-“Esatto, e il vero posto da dove vengo è Asgard, ed è lì che andavo a volte, per questo non potevo dirvi da dove venivo, ma ora che ho trovato il mio guerriero giusto ora posso tornare permanentemente ad Asgard“-, Kristall lo interruppe,
-“Ma questo significa che non ti vedrò mai più?“-
-“Forse sì, forse no, ma non ti preoccupare Kristall, tu hai molto da fare qui a Midgard e poi devo darti delle altre cose prima di andarmene, sono dei regali che non dovrai dare a nessuno, prima bevi un altro po' di birra“-, Kristall fece come detto da Tyr, nella sua testa non poteva credere di aver combattuto per tutto quel tempo con un dio, e non un dio normale ma il dio norreno della guerra.
Dopo il festeggiamento, Tyr portò Kristall, Hov e Rokk nella sua capanna, dove lui prese un baule e lo aprì, da cui lui prese una bella spada che emanava una luce verde magica, e la diede a Kristall,   
-“Questa, cara Kristall, è una spada Ulfberht, una spada magica di cui non si conoscono i suoi segreti, ma si dice che solo i migliori bisonti nani dei nove regni possano forgiarla, è una spada magica, io ho promesso di darla al miglior guerriero, e ora quel giorno è oggi“-.
Kristall Snö notò l’aura magica della spada e la scritta Ulfberht sulla lama, aveva sentito parlare di quelle lame leggendarie, ma mai avrebbe pensato di maneggiarne una, 
-“ Tack så mycket, Tyr (Grazie tante, Tyr) è davvero una spada degna della sua fama, non vedo l’ora di usare le mie tecniche con questa“-, lui rispose,
-“Non solo, da questo momento in poi ti faccio un altro dono, ti insegnerò, la Hämnd av Tyr (Vendetta di Tyr), ti permetterà di effettuare un contrattacco in base al danno che hai subito, e potrai usarla con tutte le armi, beh non proprio solo con la spada e l’ascia, non ho ancora trovato un modo per usarla con le frecce“-.
Detto questo Tyr mise il suo zoccolo destro sulla testa di Kristall e con della piccola nebbia magica le passò la magia, poi si sistemò un po' gli abiti,
-“ Beh, immagino che questo sia un addio, stavo bene in questa casa, ma ora so che questo villaggio è in buoni zoccoli, e tutto grazie alla tua educazione Rokk“-
-“Tack (Grazie) Tyr, è stato un onore combattere con te, per tutto il villaggio è stato un onore avere un dio qui“-
-“Oh, ma non credo di essere l’ultimo dio che Kristall incontrerà, glielo ho letto negli occhi, lei è destinata a fare altre cose, ma se tu cerchi risposte cara Kristall, tu sai dove trovarle“-
-“L’albero di Yggdraill?“-
-“Esatto, se cerchi delle domande vai lì, ma scegli quelle giuste, beh, ci vediamo“-.

Tutto il villaggio salutò il dio della guerra che stava andando via, non si girò indietro nemmeno un secondo, e continuò a camminare in mezzo alla neve per poi scomparire, Kristall avrebbe voluto salutarlo un’ultima volta, ma non voleva piangere davanti ad un dio.
Attorno a sé sentiva il vocio degli abitanti che erano ancora increduli che lei avesse battuto Tyr, e che lei fosse la più forte del villaggio, erano più che altro voci invidiose, poi se andò al centro del villaggio a fissare la vecchia capanna di Tyr, che ormai era vuota, e ancora un volta qualcuno le consigliava di andare all’albero di Yggdrasill, forse era un segno per trovare davvero delle risposte e subito, ma poi arrivò il bisonte Städ che le parlò, 

-“Ehi Kristall, è stata davvero una bella giornata?“-
-“ Anche Tyr mi ha consigliato di andare all’albero di Yggdrasill, se me lo stanno dicendo altri pony vuol dire che devo recarmi lì, forse devo parlare con le Norne“-
-“Devi fare attenzione perché le Norne non possono raccontarti il tuo futuro“-
-“Ma io non voglio sapere il mio futuro, ma il mio passato, e forse troverò risposte chiedendo di mia madre, insomma, io non so niente di lei, eccetto quello che mio padre mi disse di lei, e anche Regn, ma non so se Regn mentiva o no, e se c’è qualcuno nei nove regni che sa di mia madre, allora sono per forza le Norne“-
-“Fossi in te mi preparerei bene, ma le Norne non sono combattive, quindi puoi andare lì anche disarmata“-, in quel momento arrivò lo yak Hov che richiamò Kristall,
-“Ehi Kristall Snö? Puoi venire nella mia capanna?“-
-“Ja, subito capo“-
-“C’è una cosa che vorrei darti, mi ero promesso di darlo al miglior guerriero, ed ora che so che sei tu, posso dartelo“-
-“Di cosa si tratta?“-
-“Andiamo a casa mia e te lo spiegherò“-,

Così Kristall seguì il suo capo a casa sua, entrò e vide il piccolo Konrad che stava aiutando la madre con il pane, nella casa c’era una soffitta, Hov e Kristall salirono la scala ed arrivarono ad un baule, lo yak lo aprì.

-“Una volta tanti anni fa mi trovavo da solo nella neve, dei mostri stavano attaccando il villaggio ed io inseguì il capo di quei mostri, ci misi molto a seguirlo nel suo covo, era una grotta molto grande, con vari tesori e molte ossa, il capo dei mostri era un Lich“-
-“Un Lich? Non ne ho mai incontrato uno, ne ho solo sentito parlare“-
-“Comunque sia se lo avessi sconfitto i Draugr non sarebbero venuti più nel nostro villaggio, era lui che li evocava e così lo combattetti e lo sconfissi, e dal suo cadavere presi uno delle sue armi e cioè questa“-,

Hov prese un bastone con attaccata una sfera alla punta,

-“Åh, en magisk pinne! (Oh, un bastone magico!) Sapevo che esistevano, ma non sono mai riuscita a vederne uno, solo alcuni bisonti nani sanno farli bene“-
-“Esatto! E mia moglie ha potuto utilizzarlo per un po' di tempo, poi quando Tyr arrivò nel nostro villaggio e mi disse della profezia del guerriero più forte del villaggio allora mi decisi di nascondere questo bastone magico e darlo al guerriero, e mi fa piacere che sia tu, tu sai usare le rune come mia moglie, anzi anche meglio, hai inventato altri incantesimi meglio sia di lei che della yak Vilhelm, grazie a questo bastone potrai inserire i tuoi incantesimi ed invocarli direttamente da esso, inoltre aumenterà l’effetto della tua magia, tienilo sempre con te, Kristall, so che ne farai un uso migliore di me“-
-“Tack, tack för denna gåva (Grazie, grazie per questo dono), non so come ringraziarla capo“-
-“Beh, un modo per ringraziarmi ci sarebbe, se proprio vuoi“-
-“Mi dica, cosa vuole che faccia?“-
-“Ecco, vorrei che tu rimanessi per sempre in questo villaggio“-
-“In che senso?“-
-“Non fraintendermi, potrai sempre andare in giro a compiere missioni, e andare negli altri regni, ma vorrei che considerassi questo villaggio la tua casa“-
-“Ma questo villaggio è già la mia casa, non potrei andare da nessun altra parte, neanche se volessi“-
-“Lo so che ti sembra una strana richiesta, ma penso che tu sia una persona fondamentale per questo villaggio, io stesso ti ho vista crescere, sia dentro che fuori, e ti considero uno dei miei migliori guerrieri, se dovesse capitare un assalto vorrei che tu fossi qui“-
-“Stia tranquillo capo, io rimarrò, qui, sempre se non sarò da un’altra parte a combattere, o in mare a pescare, comunque sarò fedele a questo villaggio, anche se sento la gente già parlare male di me“-
-“Le ho sentite quelle voci, non devi dargli conto, sono solo invidiosi, molti dicono che sei stata fortunata, altri dicono che Tyr era stanco, e altre stupidaggini, sono solo idiozie, non è vero niente, dimenticano che Tyr è un dio, e che nessuno era riuscito né a colpirlo né a disarmarlo, e tu invece l’hai battuto e gli hai dimostrato di essere un guerriero leale, tu sei il meglio che questo villaggio potesse avere“-
-“Tack, (Grazie) Hov, sono onorata, farò buon uso di questo bastone, lo porterò nella mia borsa, e vedrò di imparare ad utilizzarlo“-
-“Se vuoi mia moglie Johanna può insegnarti qualcosa, e darti qualche consiglio, tu ormai sei come una di famiglia“-
-“Tack, ora se non le dispiace devo andare, vorrei continuare la mia lezione di musica con la yak Vilhelm“-,

Così Kristall salutò il capo e se ne andò a casa di Vilhelm per suonare.
Come sempre la yak era contenta dei progressi che Kristall faceva, il suono prodotto dalla pegaso la faceva sentire calma, Kristall pensava che la musica la aiutava a rilassarsi meglio, anche prima di un combattimento, quindi si concentrava meglio ogni volta che suonava la nyckelharpa.
Quando Kristall Snö ebbe finito uscì dalla capanna della yak e si mise a volare, e si appoggiò sul tetto di casa sua, Rokk la vide e prese una scala per chiamarla,
   
-“Ehi Snö, che stai facendo lì sopra?“-
-“Stavo ammirando il mare, Rokk, mi serviva un momento per pensare“-
-“ Cosa stavi pensando? Al tuo sogno?“-
-“Nej, è che….hi deciso“-
-“Deciso cosa?“-
-“Ho deciso che andrò al portale fuori dal villaggio per andare al Bifrost, voglio andare a trovare le Norne, ho bisogno di risposte alle mie tante domande, Heimdallr mi conosce, quindi saprà indicarmi la via dell’albero“-
-“Ma devi fare attenzione, le Norne non potranno rispondere a tutte le domande che farai, o meglio quelle che hanno a che fare con la tua vita, non possono dirti il tuo futuro“-
-“Questa è una cosa che mi hanno già detto, infatti io non chiederò il mio futuro, io voglio sapere il mio passato, voglio chiedere di mia madre, io non so quasi niente di lei, e quindi devo sapere quello che loro sanno di lei, chi meglio di loro possono conoscere mia moglie, dato che hanno tra le loro dita il destino di ogni creatura?“-
-“Sei sicura di voler sapere tutto di tua madre?“-
-“Rokk, io devo sapere, devo sapere perché ho questi occhi speciali, del perché sono così brava nel combattimento, nella magia, so che c’entra mia madre, ma non so molto, non mi importa se quello che saprò sarà traumatizzante, io devo sapere, devo conoscere mia madre per capire me stessa, quindi domani io andrò all’albero di Yggdrasill“-
-“Va bene, ma fai attenzione, le Norne sono pacifiche, ma è meglio fare attenzione alle creature che si trovano da quelle parti“-
-“Certo che farò attenzione, dopotutto ora sono il guerriero più forte del villaggio“-
-“Ed io sono molto fiero di questo titolo“-.
 

Continua…..

 
My little pony by Hasbro & Lauren Faust

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Capitolo 12
*** Sotto l'albero Yggdrasill ***


 
Under Yggdrasill-trädet
Sotto l’albero Yggdrasill
 
Kristall Snö si preparò per bene per il giorno dopo, decise di portarsi la sua ascia di ghiaccio e l’ascia di magma, il suo arco e la spada Ulfberht che Tyr le regalò, inoltre decise di portarsi anche il bastone del Lich che Hov le donò, era pronta, doveva solo incamminarsi verso l’arco di pietra che si trovava fuori al villaggio per evocare il Bifrost grazie al teschio di drago di cristallo, Rokk le andò vicino,

-“Sicura che non vuoi che venga con te?“-
-“Devo andare da sola, e poi nel villaggio hanno bisogno di te, Rokk“-
-“Hanno bisogno anche di te, dato che sei stata tu a battere Tyr“-
-“Non mi sembra il caso che venga qualcuno assieme a me, questa è una cosa che devo vedere da me, riguarda solo me, devo sapere chi era mia madre, come faccio a sapere che la draghessa Regn mi ha detto la verità?“-
-“Ora che ci penso è da molto tempo che non ti porti appresso la sua pelle, dovresti rimettertela“-
-“Mhhh, forse hai ragione, mi protegge dal freddo e poi è resistente essendo pelle di drago di ghiaccio, andrò a prenderla“-.

Così Kristall Snö andò a riprendersi la pelle di Regn che era in un baule e se la mise come un mantello, erano passati tre anni eppure la pelle era ancora resistente.
-“Benone, ora posso andare, augurami buona fortuna, Rokk“-,
Rokk abbracciò la figlia e le diede un bacio sulla criniera,
-“Vai Snö, e ricorda, qualunque cosa tu scoprirai sarai sempre mia figlia, e avrai sempre un posto dove andare“-
-“Tack(Grazie)“-.

Kristall Snö lasciò il villaggio, ed arrivò all’arco di pietre, indossò il teschio ed invocò il Bifrost, salì sul ponte arcobaleno che la portò dritta alla piazza dei regni, dove rincontrò Heimdallr.
-“ Hallå (Ciao) Heimdallr, è da un po' che non ci vediamo?“-
-“ Hallå Kristall Snö, è bello rivederti, ho saputo che hai sconfitto Tyr in combattimento“-
-“Come hai fatto a scoprirlo? Grazie al tuo speciale udito?“-
-“In realtà me l’hanno detto le valchirie, ma ti dico una cosa, se è vero che Loki ti stava cercando adesso forse verrà a sapere che sei viva, sebbene nessuno sappia in che regno si sia rifugiato, nemmeno Odino lo sa“-
-“Come mai? Questa cosa non la sapevo“-
-“Odino ha previsto che avrebbe scatenato una rivolta, così l’ha bandito da Asgard, ma non si sa mai, è pur sempre un dio, e potrebbe pensare a qualcosa di malvagio, di solito ci mette tempo, ma poi spunta sempre con qualche piano malvagio e se non è un piano è sicuramente una burla, inoltre Odino l’aveva anche punito per avere ucciso varie puledre, ma Loki non ha mai rivelato cosa stesse tramando, per fortuna che ha smesso di farlo tre anni fa“-
-“Tre anni fa? Cioè quando Freyja mi ha salvata, quindi lui pensa davvero che io sia morta, e se verrà a sapere che nel mio villaggio ho sconfitto Tyr lui verrà di nuovo a cercarmi, spero solo che dovunque si trovi non venga a saperlo, tuttavia ho bisogno di chiederti un favore“-
-“Dimmi, Kristall“-
-“Mi serve sapere come raggiungere l’albero Yggdrasill, devo chiedere delle cose alle Norne“-
-“Ne sei sicura? Guarda che le Norne non possono rivelarti il futuro, sono delle veggenti che però non possono rivelare la vita ai mortali“-
-“Ma io devo chiedere delle cose riguardo al mio passato, devo sapere di mia madre“-
-“Beh, se è per tua madre, allora sono sicuro che non avranno niente in contrario, io stesso non conoscevo nei dettagli tua madre, e quando mi hai detto quelle cose su Regn mi sembrava strano, lei e tua madre erano molto amiche“-
-“Ancora non so cosa pensare, però Flod mi ha cacciata, e Flail mi ha detto un sacco di cose, sebbene a me non piaccia quel tipo, comunque puoi dirmi come raggiungere l’albero?“-
-“Semplice, vedi il fascio di luce che si trova in mezzo a questa piazza? Basta che tu guardi verso la luce e pronunci Yggdrasill e ti ritroverai lì, per tornare indietro basta che chiedi alle Norne“-
-“Tack, ci vediamo“-
-“Ciao, e spero tu possa trovare quello che cerchi“-
-“Lo spero“-, e così Kristall fece come detto dal dio, guardò in alto, pronunciò il nome dell’albero e poi svanì in una luce.

Si ritrovò in una radura, piena di fiori e piante, da una parte c’era l’inverno, e dall’altra la primavera, e poi guardò in avanti, c’era un albero di dimensioni titaniche, di solito lei lo vedeva da molto lontano sopra il Bifrost, ma ora eccolo davanti a lei, l’albero Yggdrasill, ora doveva solo cercare le Norne.
-“E’ davvero un bel posto, niente Draugr, niente mostri, niente bestie selvatiche, solo pace e tranquillità, le Norne vivono davvero in un bel posto“-.
Avvicinata di più all’albero, Kristall vide una ippogrifo con vesti bianche, era di colore rosa e con la criniera azzurra, stava innaffiando una parte dell’albero con una grossa ciotola, e poi si mise a spalmare una pomata su una radice, Kristall infatti sapeva che le Norne oltre a tessere il destino dei pony si prendevano anche cura dell’albero Yggdrasill che era la loro casa, Kristall si avvicinò a quella ippogrifo, 

-“Chiedo scusa, puoi aiutarmi?“-, la ippogrifo si spaventò e si nascose dietro una grossa radice, e guardò verso Kristall, poi si nascose di nuovo,
-“Scusami, non volevo spaventarti, volevo solo chiederti una cosa, puoi dirmi dove trovare le Norne?“-, ma la ippogrifo non disse niente,
-“Oh poverina, forse non dovevo venirti alle spalle, oppure non capisci la mia lingua“-, ma dall’albero si materializzò una porta dalla quale uscì una ippogrifo, era tutta azzurra con la criniera gialla e verde, chiamò  Kristall,

-“Non badarci, lei è Skuld, la Norna più giovane, è molto timida, di solito non abbiamo visitatori qui, giusto qualche dio, ma anche in quel caso lei è sempre taciturna, non è colpa tua“-
-“Oh, Hallå (Ciao), con chi ho l’onore di parlare?“-
-“ Piacere, io sono la Norna di mezzo, mi chiamo Verðandi, e oggi toccava a Skuld occuparsi di Yggdrasill, a me invece toccavano le pulizie, e tu chi saresti?“-
-“Oh, mi scusi non mi sono presentata, io mi chiamo…..“-
-“ Scherzo, ti conosco eccome, sei Kristall Snö, conosco tutti i pony, gli yak, e i draghi di cui io e le mie sorelle tessiamo il filo della loro vita, tu sei quella che è riuscita a sconfiggere Tyr“-
-“Ma in realtà…..“-
-“Pensi ancora che non fosse una vittoria meritata? Disarmando Tyr hai vinto eccome, nessuno ci era mai riuscito, eccetto Thor e Odino, tu hai fatto un’impresa epica mia cara“-
-“Visto che sai già di me sai anche perché sono qui?“-
-“Ja, per chiedere delle domande, vero? Quali non lo so, i miei poteri non sono così forti, però vieni con me, ti porto dalla nostra sorella maggiore, in questo momento sta sistemando i telai“-
-“Tack, eccomi“-, in quel momento la ippogrifo più giovane fermò Kristall,
-“Aspetta, sei davvero Kristall Snö? So molte cose di te, voglio conoscerti meglio“-
-“Così mi lusinghi Skuld, non sono così speciale“-
-“Vuoi scherzare? Io stessa ho tessuto il tuo filo quando hai affrontato Loki prima di essere salvata da Freyja, e ho tessuto anche la parte di quando hai incontrato Rokk“-, Verðandi fermò Skuld,
-“Skuld? Sorellina? Non puoi rivelare il futuro ai mortali abbiamo delle regole noi“-
-“Ma non le ho detto del futuro, ma solo del suo passato“-
-“Io ti conosco bene, sei ancora giovane, e quindi ti può scappare di dire qualche cosa a qualcuno, come quando hai detto di Thor che era stato Loki a tagliare il crine di Sif“-
-“Ma Thor doveva saperlo, Loki doveva essere punito“-
-“Continua a occuparti di Yggdrasil“-
-“Volevo fare una pausa“-
-“E va bene, ma non dire niente a Kristall Snö, cerca di fare attenzione a quello che dici“-
-“Va bene“-, Skuld entrò, poi Kristall Snö si rivolse a Verðandi,
-“Ma a me non interessa il mio destino, voglio solo conoscere il mio passato, e poi non voglio che litighiate tra voi sorelle“-
-“Scusa tanto per lo spettacolo, Kristall Snö, ma ogni tanto devo ricordare a Skuld delle nostre regole, dopotutto è ancora una principiante, sa tessere bene questo è vero, ma non sa tenersi i segreti, dopotutto ho solo 400 anni, ora vieni pure dentro“-,
Verðandi entrò, ma Kristall rimase a pensare un attimo tra sé e sé,

-“Per il martello di Thor, è la più giovane e ha 400 anni? Chissà la più vecchia quanti anni avrà?“-, poi entrò anche lei.
Quello che vide era l’interno dell’albero di Yggdrasill trasformato in una casa, c’erano diverse stanze, e diversi telai alle pareti, c’erano anche delle matasse dorate, mentre gli altri fili erano bianchi, i telai si muovevano da soli, mentre uno era mosso da un ippogrifo grigia con il crine bianco e gli occhiali, Verðandi portò Kristall verso quella ippogrifo adulta,

-“ Lei è Urðr, da come hai capito è la più anziana tra noi tre, ed è quella con più esperienza, sorella Urðr, lei è Kristall Snö“-, la vecchia ippogrifo la guardò,
-“Che siano benedetti gli dei, sei proprio tu Kristall Snö, io ti conosco da quando sei nata“-
-“Ma…ma io non vi mai conosciuta o nobile Urðr“-
-“Non in quel senso, sappi che sono proprio io ad iniziare il filo di una nuova vita, e quindi ho iniziato a tessere anche il tuo, come puoi vedere qui usiamo la magia per tessere le varie vite delle creature delle nostre terre, ma usiamo anche le nostre zampe“-
-“ E quelle matasse dorate?“-
-“Quelle appartengono agli dei, si ingrandiscono da sole“-
-“E cosa fate quando una vita sta per finire?“-
-“Una di noi a turno prende le forbici e purtroppo deve tagliare il filo, e purtroppo a quante puledre e a quanti draghi abbiamo dovuto tagliare il filo tre anni fa, quando Loki mandò dei Mutanti ad uccidere i vari villaggi tra la Noreinvegia e la Horsvezia“-
-“E’ colpa mia, lui cercava me, ora lui crede che io sia morta, ma non appena saprà che una puledra ha sconfitto Tyr, lui mi cercherà di nuovo“-
-“Credo che dovremo parlare un po' con te, facciamo una pausa tutte quante“-.

Così tutte le Norne e Kristall Snö si sedettero ad un tavolo ricavato da un grosso ceppo e c’erano dei biscotti e dell’acqua calda con delle foglie dell’albero, le Norne offrirono quell’infuso di foglie a Kristall,  
-“Mmm, buono, ha qualcosa di magico“-, Skuld rispose,
-“L’albero Yggsrasill ci dà tutto quello di cui abbiamo bisogno, un tetto, del cibo e persino l’acqua, e le sue foglie messe nell’acqua calda creano un infuso che ti dà energia, dato che noi ne abbiamo bisogno perché dormiamo poco dato il nostro lavoro“-
-“Siete davvero molto gentili, mi dispiace dovervi disturbare“-, Urðr rispose,
-“ Nessuno disturbo, riceviamo così poche visite, soprattutto perché non passano così spesso qui i mortali“-
-“Io avrei bisogno di un favore da voi”-
-“Di che si tratta?“-
-“ A me non interessa il mio futuro, ma il mio passato, ho bisogno di sapere chi fosse mia madre, come mai ho questi occhi speciali? Sono sicura che le mie risposte si trovano nel passato di mia madre, e voi che avete tessuto molte vite sono sicura che la conoscete, io invece non so niente di lei, e chi meglio di voi può darmi risposte su mia madre?“-, le Norne si stettero zitte, poi rispose Verðandi,
-“In realtà, cara Kristall, non possiamo mostrarti il filo di un’altra persona che conosci, che sia un pony, un grifone, un drago o uno yak, specialmente un dio“- , poi Skuld la interruppe,
-“Ma qui si tratta di sua madre, lei vuole sapere il suo passato, ha il diritto di sapere di sua madre, sappiamo bene che Kristall Lumi era una brava giumenta, è un peccato che non abbia conosciuto sua figlia“-
-“Skuld, per favore, abbiamo delle regole da seguire“-, poi parlò Urðr,
-“In realtà, possiamo mostrare la vita a Kristall di una creatura che ora non c’è più, io stessa ho dovuto tagliare il filo di sua madre, non prenderla per una cosa personale Kristall, ma quando il filo smette di brillare di luce bianca è arrivato il momento di tagliare, quindi vieni pure con me, ti mostrerò la verità su tua madre“-
-“Tack, grazie mille, eravate l’unica possibilità che avevo per conoscere mia madre”-.

Urðr andò vicino ad un armadio scavato nel legno per cercare la matassa di Kristall Lumi, ma non la trovò, poi fece un fischio e da una finestra arrivò a grande velocità uno scoiattolo arancione con grosse orecchie, Urðr gli parlò,
-“ Per favore, Ratatoskr, vammi a cercare nei piani alti la matassa di Kristall Lumi“-, lo scoiattolo fece cennò di sì e corse via come un fulmine, Kristall Snö era stupita,
-“ Ratatoskr? Quello era….era davvero il leggendario Ratatoskr?“-
-“Sì, è proprio lui, è la creaturina più veloce di tutti i nove regni e spesso ci dà una mano, è una creaturina molto intelligente“-.

Non appena Urðr finì di parlare, Ratatoskr portò una matassa bianca e la porse alla vecchia ippogrifo.
-“ Ottimo lavoro Ratatoskr, se vuoi puoi pure prendere uno dei miei biscotti, sai dove li teniamo“-, lo scoiattolo corse subito nell’altra stanza e se ne andò fuori con uno biscotto tra i denti,

-“Sai, cara Kristall? Lui va matto per i biscotti che facciamo“-
-“Lo capisco, sono deliziosi“-, Urðr sfilò la matassa per cercare il punto che interessasse alla pegaso,
-“Ora vediamo, quale parte dovresti sapere su tua madre per prima?“-
-“ Vorrei sapere da dove viene e se è nata nel mio vecchio villaggio“-, con una magia, la vecchia ippogrifo sfilò la matassa e apparve un’immagine in aria.
-“Questa è la nascita di tua madre, Lumi è in quelle fasce“-
-“Ma chi è quella strana pegaso con l’armatura? Non la conosco“-
-“Quella è Siegmund, una delle tante Valchirie, le famose guerriere alate che soccorrono i guerrieri morti per portarli nel Valhalla“-
-“Conosco le Valchirie, ma perché mai mia madre è in braccio ad una di loro?“-
-“Se vuoi che continui, devi essere pronta a qualsiasi verità“-
-“Sono pronta, voglio sapere tutto su mia madre“-
-“Vedi, Siegmund è la madre di tua madre, tua nonna, ha avuto una figlia da un pegaso mortale“-
-“Vad? (Cosa?) Questo significa che mia madre è per metà Valchiria“-
-“Esatto, e questo fa di te una mezza Valchiria, per questo alcuni che ti guardano negli occhi diventano generosi, più che altro solo le creature magiche, ma non credo che funzionerebbe con Loki, lui è immune a certi doni speciali che portano bontà nel cuore, e poi potrebbe provare ad ucciderti“-
-“ Ma non capisco, perché nessuno, nemmeno mio padre mi ha detto che mia madre è per metà Valchiria? “-
-“Perché nessuno lo sapeva, nemmeno i tuoi nonni, vedi, purtroppo le valchirie non possono avere figli, quindi Siegmund è venuta a Midgard per lasciare tua madre fuori alla porta della capanna dei tuoi nonni, e così nemmeno tua madre sapeva la sua vera identità, ha vissuto come una normale pegaso, tuttavia aveva dei poteri, la sua voce era magica, e poteva usare le rune“-
-“Questo spiega perché il teschio del drago di cristallo ha funzionato su di me“-
-“Esatto, ha liberato la tua parte di Valchiria, ed è per questo che tu sei così forte, ed anche abile con le magie, nelle tue vene scorre il sangue delle nobili Valchirie, ed è per questo che Freyja ti ha salvato“-
-“Non ci posso credere“-
-“Fossi in te non lo direi a nessuno, molti villaggi vorrebbero una guerriera per metà Valchiria, ma forse potresti dirlo a Rokk e a tuo fratello“-
-“Come fate a sapere….ah già, voi sapete tutto di tutti“-
-“Se continuiamo a vedere la vita di tua madre, possiamo vedere che lei è sempre stata brava con la magia, e brava a leggere le rune, ma quando conobbe tuo padre, lui non voleva che lei si mettesse a fare magie o a combattere, quindi tua madre dovette smettere di fare pratica“-
-“Quindi mio padre stava impedendomi di fare magie perché aveva obbligato anche mia madre“-
-“Pensava che così avrebbe protetto tua madre, e anche te, e guarda questo è il momento in cui tua madre conosce Regn“-
-“Basta così, non credo di voler vedere altro, quello che volevo sapere l’ho trovato“-
-“Per me va bene, pure perché non ci sono altri segreti su tua madre“-
-“Ma…per curiosità, non è possibile vedere il filo ella vita dei draghi Regn o di Flail?“-
-“Mi spiace, ma non posso farti vedere il filo di chi è ancora in vita, posso però mostrarti la vita di tuo padre, ma era un pegaso normale“-
-“Non credo di voler vedere gli ultimi attimi di vita di mio padre, so già che non avrebbe approvato quello che gli ho fatto, ma volevo solo proteggere Sven“-
-“Hai fatto la cosa giusta Kristall, sappilo, e se vuoi un consiglio devi saper riconoscere chi mente e chi invece è sincero“-
-“A proposito? Sapete che cosa è successo a Rockhoof? Si trova davvero a Vinland?“-
-“Non saprei dirtelo, cara Kristall, i fili della gente di quel villaggi sono misteriosamente scomparsi davanti ai nostri occhi, se fossero morti il loro filo sarebbe diventato scuro, ma sono proprio scomparsi“-
-“E…...un’ultima domanda, non è che conoscete una veggente di nome Solar Calendar?“-
-“Quello che sappiamo su di lei lo abbiamo imparato dal punto di vista tuo, e dal punto di vista di Rokk ed Henrik, altro non sappiamo su quella giumenta”-
-“Allora viene davvero da un’altra terra, forse come ha detto lei da Vinland“-.
Kristall Snö rimase ferma a pensare, poi si rivolse a Urðr,

-“Grazie nobili Norne, grazie a voi sono riuscita a capire un po' di me stessa, so la verità su mia madre, ma solo perché so di essere in parte Valchiria non vuol dire che smetterò di allenarmi, cercherò di migliorare per proteggere il mio villaggio“-
-“Ora cosa farai? Andrai alla ricerca di Siegmund?“-
-“Nej, significherebbe andare ad Asgard, e non credo di essere ammessa là“-
-“In realtà…se guarderai negli occhi gli dei, non potranno dirti niente, ma ciò non vuol dire che tu possa rimanere molto tempo lì, e poi non so se i tuoi occhi avrebbero effetto su di Odino“-
-“Comunque non mi interessa andare alla ricerca della mia vera nonna, potrei causare dei guai a lei se gli dei sapessero della mia vera origine, quello che voglio fare ora è tornare al mio villaggio, vi ringrazio per l’aiuto che mi avete dato“-, Kristall Snö cominciò ad avviarsi verso la porta ma Skuld la fermò,
-“ Aspetta Snö, sorella Urðr, non possiamo darle niente? Voglio dire, non possiamo farle vedere gli altri fili, né parlarle del suo futuro, ma possiamo darle dei doni per aiutarla nelle sue imprese“-, Urðr e Verðandi si guardarono in faccia, poi la più grande rispose,
-“Hai ragione Skuld, non è giusto non poterla aiutare nelle sue battaglie perciò cara Kristall ti insegneremo delle magie che potrai evocare con quel bastone magico“-
-“Ne siete sicure? Non infrangerete nessuna regola?“-
-“Le nostre regole sono tutte riguardo ai fili, non alle arti magiche, quindi possiamo insegnartene qualcuna“-, Urðr prese una runa da un mobile che raffigurava un scoiattolo,
-“Se metterai questa runa nel tuo bastone, potrai evocare lo spirito di uno scoiattolo, potrai evocare degli scoiattoli che ti aiuteranno“-
-“Sul serio?“-
-“E’ una runa che tiene una parte del potere di Ratatoskr, potrai evocare una o più copie di lui, e potrai mandarli in avanscoperta in un luogo, oppure usarli per distrarre un nemico, basta che tu dica Ekorre(Scoiattolo) e li evocherai“-, Verðandi si avvicinò,
-“Ed io ti insegnerò una magia che ti permetterà di creare dei portali per trasportarti da un luogo all’altro, ma attenta funzionano solo in un regno, non potrai usarli in due regni, solo due portali per regno, inoltre potrai impedire che qualcuno di ostile ci entri, basta che tu tocchi col bastone chi deve entrare, colui che non è stato toccato rimarrà fuori dal portale, oh, e naturalmente funziona solo sui luoghi che hai già visitato“-
-“Tack, Verðandi“-, poi fu il turno di Skuld,
-“Ed io ti insegnerò un incantesimo con il quale potrai incantare le tue frecce con un incantesimo soporifero, si chiama Pilarna av sovar (Frecce del sonno), e dato che mi sei simpatica ti insegnerò anche la Aura av isen (Aura del ghiaccio), è un incantesimo che richiama un’aura magica su chi vuoi tu e se costui viene buttato a terra, questa magia gli farà riprendere le energie guarendolo anche dalle ferite, però devi usarla prima del combattimento”-.

Così Kristall passò la giornata ad imparare quegli incantesimi dalle Norne e fu felice, perché così sarebbe stato più utile al villaggio.

Alla fine, verso la sera, Kristall Snö ebbe imparato quelli incantesimi e ringraziò le tre Norne, alla fine loro la salutarono, poi fu la giovane Skuld ad accompagnarla di fuori.
Kristall ringraziò di nuovo Skuld,
-“Non saprei come ringraziarvi per questi incantesimi“-
-“E’ merito dei tuoi occhi, le creature magiche vogliono essere generose con te, ma nel nostro caso è perché vogliamo aiutarti“-
-“ Mi sarebbe piaciuto avere qualche consiglio da voi, ma poi forse avreste infranto qualche regola, perciò vi saluto“-, Kristall Snö se ne andò verso il fascio di luce per tornare da Heimdallr, ma poi Skuld la chiamò,

-“ Vänta Kristall Snö! Jag måste prata med dig! (Aspetta Kristall Snö! Ti devo parlare!)“-,la pegaso si avvicinò alla ippogrifo,
-“Cosa succede Skuld?“-
-“Lo so che potrei finire nei guai ma devo dirti una cosa, e devi starmi a sentire“-
-“Non riguarderà il mio futuro, spero?“-
-“Sì, e so già quello che le mie sorelle mi diranno, ma tanto non viene mai nessuno qui, a parte qualche dio a farci visita, e poi tu sei una pony speciale“-
-“Non voglio farti finire nei guai“-
-“Tanto non possono punirmi, sono una delle Norne, siamo solo noi tre a tessere le vite delle creature“-
-“Devo proprio saperlo?“-
-“Lasciami parlare, per favore“-
-“D’accordo“-
-“Ascolta, quello che ti ha detto quella veggente, beh, io l’ascolterei devi usare il tuo cuore assieme al tuo cervello e ai tuoi muscoli, perché verranno dei momenti in cui dovrai usare le armi, e altre volte dovrai usare il cuore, inoltre tu conoscerai un pony misterioso, costui farà una cosa che a te non piacerà, ma ascolta, non devi vederlo come un nemico, perché non ti conviene averlo come nemico, cerca solo di farlo ragionare, tutto qui“-
-“Sai anche quando lo conoscerò?“-
-“Non te lo posso dire, ho già rivelato troppo, ma ho dovuto farlo per cambiare il tuo destino, perché altrimenti avresti dovuto affrontarlo in un duello, mentre invece ti ho salvato la vita“-
-“Va bene, il tuo segreto è al sicuro con me, non dirò a nessuno di questa previsione“-
-“Aspetta, c’è un’altra cosa che voglio darti“-, Skuld prese da un cespuglio un ammasso di cristalli rossi, e ne prese alcuni da dare a Kristall,
-“Prendi questi e dalli ad un bisonte nano“-
-“Cosa sono?“-
-“E’ linfa cristallizzata dell’albero Yggdrasill, se farai fondere questi cristalli alle tue armi diverranno indistruttibili sia il manico che l’arma, te ne darò pure degli altri per tuo fratello, funzionano anche per gli archi“-
-“Sei stata anche troppo generosa Skuld, mi piacerebbe venirvi a trovare più spesso“-
-“Meglio di no, non possiamo avere troppe distrazioni, anche se è piacevole aver conosciuto te, ora fai del tuo meglio per essere una grande guerriera, e fai pratica con le armi e le magie, cerca di inventare nuovi incantesimi, questo è un altro consiglio che ti posso dare”-
-“Per essere la più giovane ne hai di consigli“-
-“Che vuoi che ti dica? In 400 anni ne impari di cose“-.
Kristall Snö abbracciò Skuld, e poi si salutarono definitivamente, la pegaso tornò al fascio di luce e si smaterializzò per tornare da Heimdallr, il quale la vide e le chiese come era andata, Kristall le disse del segreto della madre.

Lui era sorpreso,

-“ Quindi tua madre era figlia di Siegmund, avevo saputo che aveva avuto una figlia da un mortale, ma non pensavo fosse proprio tua madre, questo significa che tu sei in parte Valchiria“-
-“Esatto, ma non voglio andare alla ricerca della mia vera nonna, non voglio combinare casini con le Valchirie e gli dei, voglio solo diventare più forte per proteggere il mio villaggio, e perciò devo tornare al mio villaggio per allenarmi“-
-“ Lycka till, Kristall!(Buona fortuna, Kristall!)“-
-“Tack Heimdallr, a presto“-.

Kristall Snö tornò all’entrata del Bifrost e poi volò verso il suo villaggio, oramai si era fatta notte, quindi pensò di andare dal bisonte Städ il giorno dopo, così ritornò direttamente a casa sua.
Trovò Rokk, sua nonna ed Henrik al tavolo a mangiare, Rokk fu felicissimo di rivederla,

-“ Snö, cara Snö, ero preoccupato, lo so che le Norne non sono pericolose, ma il fatto che non arrivavi mi ha messo ansia“-
-“Sono anche molto generose, ho un po' di fame, se mi date un po' di pane e formaggio vi racconterò tutto“-.
Così Kristall raccontò quello che poteva dire a loro tre, Rokk le rispose,
-“E così nelle tue vene scorre sangue di Valchiria? Questa sì che è una bella scoperta, chissà quante cose hai visto in quel posto“-
-“Solo quello che volevo sapere, ora so che mia madre era per metà Valchiria, e questo mi basta sapere, solo che quando ha conosciuto mio padre…ecco….lui non voleva che lei usasse i suoi poteri, lei fece di tutto per proteggere me e le uova di drago, ma alla fine fu uccisa dai Mutanti, scommetto che quei Mutanti forse li aveva mandati Loki, se solo potessi avere la conferma, ma non mi era permesso vedere il filo degli dei, nemmeno di un mortale, io…io quasi lo odio mio padre, se avesse permesso a mia madre di usare le arti magiche adesso forse sarebbe ancora viva“-, Rokk la confortò,
-“Ehi Kristall, non dire queste cose, ricorda che se sei qui è grazie al tuo vero padre, è vero che ha un po' esagerato ad impedire a tua madre di usare la magia, e non doveva fare lo stesso anche con te, ma ora sei qui e sei il guerriero più forte del villaggio, perdona tuo padre, sicuramente aveva le sue buone ragioni, ma non devi odiarlo, starà già soffrendo per il fatto che è dovuto morire per mezzo della tua ascia“-
-“Grazie Rokk, anzi, grazie papà“-
-“Wow, non mi chiami mai papà, questo è bello“-
-“Ora tu sei mio padre, e mi permetti di combattere ed usare la magia, e grazie a te sono una forte vichinga“-
-“E’ grazie anche al capo Hov, lui ha sempre creduto in te, come anche sua moglie, ora devi solo tenerti in allenamento, solo perché hai sconfitto Tyr non significa che puoi riposarti, e nemmeno noi vichinghi, chissà quante cose ti attenderanno “-
-“Già, ma per il momento dovrei potenziare le mie armi e quelle di Henrik con la linfa di Yggdrasill, così anche lui potrà allenarsi senza la paura che le sue armi si possano rompere“-.

Intanto dentro l’albero di Yggdrasil, Skuld stava parlando con Verðandi,

-“ Ma proprio non potevamo dirle niente? Nemmeno di quello che dovrà affrontare?“-
-“Perché? Le hai detto qualcosa?“-
-“Ehm…solo di seguire di più il suo cuore“-
-“Ascolta non potevamo dirle della menzogna che si porta appresso senza saperlo, deve capirlo da sola, e se non lo capirà, beh, troverà una soluzione, lei è una prescelta dagli dei“-
-“Peccato non poterglielo dire“-
-“Lo so che volevi aiutarla, ma non potevi dirle niente, io spero che tu non abbia detto niente?“-
-“Ehm….in realtà….“-
-“In realtà?“-
-“Le…le ho dato della linfa cristallizzata dell’albero“-
-“Ah bene, per un attimo ho pensato male, ora fammi tornare a tessere“-, Skuld si mise a pensare a Kristall,
-“Spero che lei rifletta sul consiglio di quella veggente, io le ho dato una zampa finchè ho potuto, ora è tutto nei sui zoccoli“-.
 

Continua….

 
My little pony by Hasbro & Lauren Faust

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Capitolo 13
*** Fenrir ***


Fenrir
Il giorno dopo Kristall Snö andò al negozio di Städ per portargli la linfa dell’albero Yggdrasill, ci andò assieme al fratello Henrik.
IL bisonte fu stupito,
-“Solo una volta avevo visto questi cristalli, e cioè nel Nidavellir, la regione dei nani nello Svartalfheim, da dove provengo io, la linfa cristallizzata dell’albero Yggdrasill è una cosa rara da vedere, sebbene sappia come usarla“-
-“Puoi potenziare le mie armi e quelle di mio fratello?“-
-“Oh sì, che posso farlo, però vedi c’è un problema“-
-“E quale?“-
-“Oggi non posso proprio, sono stato chiamato per un affare urgente, c’è un problema nel villaggio da dove vengo, devo recarmi nel Nidavellir, sembra ci sia stato un attacco di creature malvagie e devo andare lì per aiutare la mia gente“-
-“ Non so molto a proposito del Nidavellir, so solo che si trova nello Svartalfheim e basta“-
-“Non credo che ti piacerà, è pieno di montagne e miniere, e non ci sono solo bisonti, ma anche pony e yak, ma sono tutti bassi come me, perciò è il regno dei nani e non dei bisonti nani“-
-“E come mai in alcuni villaggi a Midgard ho solo visto bisonti nani?“-
-“Il fatto è che noi bisonti siamo i migliori nel nostro mestiere e siamo forse gli unici a cui piace viaggiare oltre il nostro regno, comunque sia dovrai aspettare o domani o dopodomani per le tue armi“-
-“E se invece io ed Henrik venissimo con te? Potremmo aiutarti“-
-“Aiutarmi? A proteggere il villaggio? Ne sei sicura?“-, anche Henrik era titubante,
-“Ehi sorellona, non possiamo certo lasciare il villaggio“-
-“Non ti preoccupare, possiamo portare Rokk con noi“-, Städ però ebbe un’altra idea,
-“Se fossi in voi mi farei accompagnare da Hov, lui ha qualche amico nel mio villaggio, ed è stato lui a scegliere me per questo villaggio come fabbro, e poi se mi aiuterete potrei potenziarvi le armi direttamente nel mio villaggio originale, andiamo a parlare col capo“-.

I due pony e il bisonte andarono a casa di Hov, il quale stava parlando con Rokk, e quando videro loro tre entrare smisero, Städ parlò ad Hov della situazione.
Hov si toccò i peli sul suo muso per pensare,
-“Capisco, vorreste andare nello Svartalfheim, è un regno pericoloso, però forse sarete al sicuro, i nani sono molto bravi a costruire le palizzate più resistenti delle nostre, e sono molto forti in difesa ed attacco“-,
Rokk obiettò,
-“Ma capo, non vorrà mica mandare i miei figli là?“-
-“Tranquillo Rokk, li accompagnerò io stesso, e poi Kristall è abbastanza forte da come mi hai raccontato“-, Kristall si sorprese,
-“Rokk? Gli hai raccontato di quello che mi hanno detto le Norne? Solo i membri della mia famiglia potevano saperlo“-
-“Ma possiamo fidarci di Hov, dopotutto è il nostro capo“-, Hov era d’accordo,
-“Non ti preoccupare Kristall, nessuno lo saprà nel villaggio, anche se ora lo saprà anche Städ“-, il bisonte parlò,
-“Io non ho sentito niente, ma forse ho capito, è il fatto che Kristall è in parte Valchiria?“-, Kristall si rivolse a lui,
-“Ma dove l’hai sentito?“-
-“Quando ti ho guardata negli occhi la prima volta, ho sentito la stessa energia magica quando incontrai delle Valchirie, non potevo sapere se era vero, ma ora ne ho la certezza“-
-“Mi raccomando, nessuno al villaggio deve saperlo oltre a voi“-
-“Io so mantenere perfettamente un segreto, stai parlando con un nano, non siamo la razza più loquace che esista, e poi nel villaggio ci sono già un sacco di guerrieri che sono invidiosi di te“-
-“Questo l’ho sentito già, ma a me non importa, allora, vogliamo partire?“-.
Così Kristall, Henrik, Hov e Städ si prepararono, Rokk salutò i suoi figli, era un po' preoccupato, ma sapeva che poteva fidarsi del suo capo e del bisonte, e poi Kristall poteva badare ad Henrik, quindi li lasciò andare.

Arrivati tutti e quattro all’arco di pietra, Städ usò una polvere per aprire il passaggio per il Bisfrost, così Kristall non era costretta ad usare il teschio per evocarlo, solo che quella polvere portava direttamente al regno dello Svartalfheim, quindi attraversato l’arco, si ritrovarono tutti e quattro nel regno dei nani.
La pegaso vide una distesa di montagne infinita, c’erano villaggi con case scavate nella montagne, e si intravedevano anche le miniere, e come detto da Städ, c’erano pony e yak di bassa statura oltre che bisonti.
Hov e Städ salutavano qualcuno dei nani mentre passeggiavano, mentre Kristall ed Henrik se ne stavano zitti, poi Städ si mise a parlare con un gruppo di bisonti riguardo al suo villaggio, dopo un po' tornò dai suoi amici.
-“Allora, il mio villaggio non è lontano, è proprio dietro quel colle, e sembra che ci siano dei mostri che si aggirino nei dintorni, di solito se ne stanno buoni per evitare di finire a pezzi, però sembra che qualcuno o qualcosa li abbia istigati ad attaccare i villaggi“-, Kristall gli rispose,
-“Quindi potrebbe essere un mostro molto pericoloso, ti hanno detto che razza di mostri ci sono?“-
-“Ja, dei Revenant, dei Valravn e dei Tatzlwurm“-,
-“Perfetto, conosco tutti e tre, basterà unire le proprie forze, e potrai farlo anche tu Henrik“-, il piccolo pony non era d’accordo,
-“ Vad? Ehi, io non conosco questi mostri, non ne ho mai incontrato uno“-, la sorella lo calmò,
-“Io sì invece, con papà, le prime volte, però i Tatzlwurm li ho affrontati con più guerrieri, perché sono molto grossi, quindi ci vuole più di un guerriero per abbatterne solo uno, appena arriveremo al villaggio ti spiegherò tutto“-.

Städ fece strada, e portò tutti e tre in un villaggio con grosse palizzate, con capanne fatte di legno e roccia, sembrava il loro villaggio solo pieno di bisonti e yak nani,
Städ indicò la strada per la sua vecchia casa,
-“ Välkommen till min gamla by (Benvenuti nel mio vecchio villaggio), qui è dove sono vissuto prima che Hov mi scelse per il suo villaggio“-, Kristall gli domandò,
-“Chissà la tua famiglia quanto ti è mancata, e quanto sarai mancato a loro“-
-“Oh, oh, non ti preoccupare Kristall, in effetti non te l’ho mai detto ma io non ho una famiglia, ho un padre  ed una madre, e poi c’è mia sorella, ma lei si è sposata anni fa ed ha già una famiglia, io invece ho preferito continuare il lavoro di mio padre, anche se lui non ha mai smesso, venite vi faccio conoscere tutta la mia famiglia“-.
E tutti e tre entrarono nella casa, e vi trovarono due bisonti nani anziani e anche degli altri bisonti, alcuni più piccoli, quelli erano i nipoti di Städ.
Städ presentò la sua famiglia ai suoi amici, e poi presentò i suoi amici alla sua famiglia, gli raccontò quello che era successo al villaggio dopo tanti anni, e parlò nei dettagli di Kristall Snö, che ora era la guerriera più forte del loro villaggio, i bisonti erano tutti stupiti di come una puledra anche se ben cresciuta fosse così forte da sconfiggere il dio della guerra, e Städ diceva sempre che Kristall era speciale, senza dire che era in parte Valchiria.
Tutta la famiglia di bisonti preparò un buon banchetto per gli ospiti, ma Kristall Snö ed Henrik quando videro tutta la tavolata furono un po' stupiti, molte delle pietanze erano pietre e sassi, ed erano colorati.
Hov li consolò, perché era già stato a pranzo presso i nani molte volte anni fa,
-“Non preoccupatevi, ragazzi, queste pietre non sono pietre normali, sono pietre commestibili“-, Kristall fu stupita,
-“Pietre commestibili“-, Städ le rispose,
-“Quelle sono pietre arrosto, è un po' la carne delle pietre, ma possono mangiarla anche gli erbivori, quelle altre sono pietre di pane, le altre sono pietre dolci, è il nostro dessert, e poi ci sono altri tipi, queste pietre si trovano solo nel regno di Nidavellir, solo i nani sanno riconoscere i veri sassi da quelli commestibili, quindi potete mangiare senza problemi, non rischiate certo di rompervi un dente“-.
Kristall Snö prese una pietra e la morse, era incredibile la pietra era morbida, era calda e aveva un buon sapore,

-“ Den är läcker, den här stenen är läcker (E' deliziosa, questa pietra è deliziosa), non avevo mai mangiato una pietra“-, dopo di lei anche Henrik ne assaggiò una, e anche lui trovò deliziosa la sua pietra, dopo i loro assaggi, tutti quanti si misero a mangiare, Kristall notò che i bisonti nani non avevano buoni modi, erano un po' rozzi a tavola, ma non era il caso di fare la schizzinosa, perché aveva visto già diversi vichinghi comportarsi male a tavole, ma le loro mogli li rimproveravano, poi vide che Hov la fissava,

-“Non sentirti in imbarazzo Kristall, qui tra i nani puoi comportarti male, puoi anche fare rumore mentre mangi, mangiare a bocca piena, bere rumorosamente e a volte anche ruttare, fai come faccio io, senza mia moglie tra gli zoccoli posso fare come voglio“-, e Hov si riempì per bene la bocca e fece rumore, c’era anche qualcuno dei bisonti che ruttava, ma lei non era così rozza come vichinga, però non poteva sfigurare, quindi si mise a mangiare con la bocca piena, e poi beveva un bel bicchiere di birra, Henrik la copiò, Hov parlò a tutti e due, 

-“Tranquilli, Rokk e vostra nonna non sapranno niente”-, Kristall rispose con la bocca piena,
-“Meno male“-.

Dopo il buon banchetto, Hov, Kristall Snö ed Henrik ringraziarono la famiglia di Städ, la famiglia di bisonti erano contenti che i due pony avessero apprezzato la loro cucina, poi il padre di Städ parlò con il figlio per poi uscire per qualche minuto, poi Städ rientrò per chiedere ai tre vichinghi di uscire fuori, così uscirono tutti e quattro fuori per andare in una grossa piazza in mezzo al villaggio, Kristall parlò con Städ,

-“Che cosa ti ha detto tuo padre?“-
-“Che di solito verso l’ora di pranzo ci sono gli attacchi dei mostri e possono entrare dalle varie entrate del villaggio, quindi una parte di noi andrà all’entrata nord e l’altra all’entrata sud“-
-“E le altre due entrate ad ovest ed est?“-
-“A quelle ci hanno già pensato altri nani, voi verrete con me verso l’entrata sud, di solito entrano più mostri lì“-, poi Städ parlò con un pony nano, e il bisonte si rivolse a Kristall,
-“A proposito Kristall, dovresti farci un favore“-
-“Se intendi combattere, io sono pronta“-
-“Nej, non è solo questo, ora ti faccio vedere“-.

Städ portò Kristall davanti a due grosse pietre con delle rune incise, Kristall si ricordò di quella che era nel suo vecchio villaggio, e che nel corso di questi tre anni ne aveva trovate altre in altri villaggi o in giro per le montagne e i regni.
Lei le fissò e domandò,
-“Avete anche in questo regno le pietre con le rune scritte?“-
-“Ja, e finchè il loro potere non verrà assorbito noi non possiamo distruggerle, nessuno in questo villaggio possiede il potere delle rune, ma tu sì“-
-“Perché non hai mai chiesto alle yak Johanna e Vilhelm?“-
-“Dovresti saperlo, a loro non piace tanto viaggiare al di fuori di Midgard, ma tu sì, quindi puoi assorbire il potere delle pietre ed averlo solo tu, solo quando ne avrai assorbito i loro poteri potremmo distruggere queste pietre, perché in effetti qui vorremmo piazzare un altro negozio“-
-“A proposito Städ, volevo chiederti che cos’era quella povere che hai usato per evocare il Bifrost“-
-“Oh, è polvere di pietra del viaggio, si trova solo in questo regno, e ti trasporta direttamente nel regno che pensi tu, basta pensare al regno in cui vuoi andare e ti porta direttamente lì, non credo che ti serva dato che tu puoi evocarlo direttamente il Bifrost”-
-“In effetti è vero, e va bene, ora vedrò di assorbire il potere delle pietre”-.

Kristall mise uno zoccolo su di una pietra e l’altro zoccolo sull’altra, i suoi occhi si illuminarono e le rune si accesero, per poi venire assorbite dal suo corpo. Dopo un po' Kristall staccò gli zoccoli, e le pietre smisero di brillare, inoltre cominciarono a sbriciolarsi. 
Städ fu sorpreso, 

-“Per Odino, non c’è neanche bisogno di distruggerle, si sono distrutte da sole, dobbiamo solo spostare i detriti“-, Hov vide che Kristall, stava leggendo le rune che apparivano davanti agli occhi della pegaso, lui si avvicinò,
-“Che cosa hai scoperto, Kristall?“-
-“E’ incredibile Hov, incredibile, non so cosa ci facciano qui, ma….sono ben tre incantesimi, ma sono incantesimi di ghiaccio, non so perché si trovano qui anziché nel Niflheim“-
-“Beh, queste pietre sono sempre state un mistero, si dice che gli dei le avessero sparpagliate per i regni per poter evitare che i mortali ne assorbissero il potere, ma non sapevano che qualche mortale sarebbe stato benedetto dal potere di Freya o nel tuo caso dal potere di tua madre, e di cosa si tratta? Per sapere i dettagli“-
-“Sono tre incantesimi del ghiaccio ottimi, il primo è Explosion av is (Esplosione di ghiaccio), il secondo è Barriär av is (Barriera di ghiaccio), e il terzo è isstråle (raggio di ghiaccio), insomma, da come sono descritti dalle rune, il primo è un’esplosione di ghiaccio che può congelare il nemico o spingerlo via, il secondo è una potente barriera magica ricavata dal ghiaccio, e il terzo….sembra molto forte, un raggio di ghiaccio lanciato dalla propria arma“-
-“Wow, sarai ancora più forte con questi incantesimi, potresti già utilizzarli contro i mostri che circonderanno il villaggio“-
-“Può essere un’idea, anche se non so quanto forti saranno, potrei fare dei danni al villaggio se li uso subito e non faccio pratica“-, Städ li interuppe,
-“Non c’è tempo per la pratica, se ci saranno dei danni ripareremo il villaggio, ora dobbiamo andare all’entrata sud, ci sono già dei mostri, e mi hanno appena riferito di aver anche visto in una delle masse un grosso pony, potrebbe essere un Draugr, quindi andiamo subito e prepariamoci a combattere“-.
Così tutti si diressero verso l’entrata sud del villaggio e si prepararono a combattere.

Quando uscirono dal villaggio dei nani tutti sentirono una forte scossa, sembrava provenire da varie parti, Städ allora aggiunse,
-“Questo qui deve essere sicuramente un Tatzlwurm, se si sentono delle scosse e non si vede niente allora è uno di quei mostri“-, Henrik era spaventato e chiese alla sorella,

-“Kristall, cos’è un Tatzlwurm?“-
-“E’ una specie di verme rosa, con gli occhi, e una bocca che si apre in varie parti, io ne affrontai pochi negli ultimi tre anni, e dovetti farmi aiutare da altri vichinghi, purtroppo riesce a percepire le vibrazioni del terreno, perciò l’unica cosa da fare è volare sopra di lui“-
-“Ma io non ho le ali“-
-“Ma io invece sì, e potrei volare in circolo per attirare il Tatzlwurm via dal villaggio“-, Hov le parlò,
-“ Fai attenzione, Kristall Snö“-
-“Sarò prudente capo“-.

Così Kristall volò sopra il terreno roccioso e cercò di capire da dove venisse il mostro, ma poi le scosse si fermarono, quindi l’unica cosa da fare era scendere per terra ed attirare il mostro fuori dal terreno, così lei atterrò ed aspettò.
Non dovette attendere molto perché da dietro di lei apparve dal terreno il grosso verme, lei si girò e vide che il Tatzlwurm la acchiappò nella sua bocca, tutti i guerrieri si spaventarono, ma Kristall tenette ferme le mascelle del mostro per evitare che le chiudesse, poi usando l’ala come uno zoccolo prese l’ascia con l’ala e colpì una delle sue mascelle, il verme gigante la sputò.
Il verme ritornò sottoterra, per poi riapparire vicino ai guerrieri, Hov gridò,

-“E’ uscito un’altra volta, approfittiamone, colpiamolo“-, così Hov lo colpì con un’ascia grossa, Henrik lo colpì con delle frecce, e i bisonti nani colpirono il verme a loro volta.
Per evitare che il mostro scappasse, Kristall usò la sua ascia dell’aria e la lanciò contro la bocca del mostro, poi  guidò con i suoi poteri l’ascia e lo colpì di nuovo, poi prese la spada Ulfberht e si avvicinò in volo alla gola del mostro, tenette la spada con tutti e due gli zoccoli, e poi arrivata vicino al mostro urlò e creò un fendente magico,

-“ Starkt svärd (Spada forte) “-, Kristall fece un taglio netto e decapitò il verme, il cui corpo cadde per terra.
I guerrieri esultarono, e Kristall si riprese l’ascia che stava ancora volando.
Städ fu il primo a complimentarsi con la pegaso,

-“Complimenti Kristall, noi nani purtroppo siamo conosciuti più per la nostra maestria con le armi più che per la nostra velocità“-
-“Però se dovesse succede di nuovo, dovreste colpirlo con un forte fendente tutti insieme, e se ci riuscite dovreste provare ad accecarlo, non è una creatura abituata alla luce“-, ma non poterono dire altro che apparvero due Revenant dal nulla, Kristall parlò ad Henrik,
-“Fratellino, volevi sapere che cos’erano i Revenant? Ebbene eccoli lì“-, avevano l’aspetto di due scheletri di unicorni, non avevano occhi, gli mancavano gli arti inferiori e fluttuavano, indossavano solo un mantello strappato e avevano un bastone di legno.
Hov e Städ corsero a colpirli, ma i mostri erano veloci più dello yak e del bisonte, Henrik chiese consiglio a sua sorella,

-“Hai detto di averli già affrontati, come si sconfiggono?“-
-“Me lo ricordo come se fosse ieri, era una delle prime volte che andavo in giro per le foreste di Midgard con Rokk, e pure lui aveva difficoltà a colpirne solo uno, il mio consiglio è lasciare che Hov e Städ li distraggano, mentre io e te li colpiremo con l’arco“-
-“Con l’arco? E’ questa la tua idea?“-
-“Ascolta fratellino, sono veloci, ma non così veloci da schivare le frecce e poi io ora conosco molte più tecniche, e alcune le ho insegnate anche a te, quindi aiutami“-
-“Va bene sorellona“-.
Così sia Kristall che Henrik presero i loro archi e puntarono le frecce contro i due Revenant,

-“Sei pronto Henrik?“-
-“Sono pronto“-
-“Allora….pil av is (Freccia di ghiaccio)“-, tutti e due usarono la freccia di ghiaccio e colpirono i due Revenant che cominciarono a congelarsi, poi Kristall volle provare una delle nuove tecniche che aveva assorbito dalle pietre,

-“ Explosion av is (Esplosione di ghiaccio)“-, ci fu un’esplosione di ghiaccio che colpì i due mostri e li congelò e li respinse, ma l’onda d’urto spinse anche la pegaso. 
-“Wow, è un incantesimo forte, che riesce anche a respingere il nemico e a congelarlo, anzi credo proprio che sia un potenziamento della mia tecnica Yxa av is (Ascia di ghiaccio) che congela i nemici però solo intorno a me“-, ma i due Revenant si alzarono e si scongelarono subito e usarono i loro bastoni per colpire con la magia Hov e Städ,  

-“Oh no, Städ, Kristall, tenetevi forte, parate la magia“-, i Revenant lanciarono un raggio magico verso i tre guerrieri, ma Kristall prese il suo bastone magico ed urlò,
-“ Barriär av is (Barriera di ghiaccio)“-, la pegaso creò una specie di muro fatto di ghiaccio trasparente, i Revenant continuarono a colpirlo, ma il muro non si rompeva, Hov si complimentò con la pegaso,

-“Brava Kristall, appena in tempo“-
-“Però non so quanto tempo resisterà, bisogna colpire i Revenant subito“-, così la pegaso saltò in aria sopra la barriera, e con l’ascia mirò ad uno dei Revenant,

-“Borrning axe (ascia perforante)“-, con quel colpo volante, Kristall colpì il teschio del Revenant che si ruppe e il mostro esplose in una nuvola magica,
-“E’ fatta, uno è sconfitto“-, ma quando si girò vide che l’altro Revenant voleva colpirla col bastone e lei parò il colpo con l’ascia, ma Henrik colpì il Revenant da dietro con una freccia di luce, in quel momento Kristall ebbe l‘idea di usare l’ultima tecnica imparata dalle pietre, così punto la punta dell’ascia contro il Revenant,
-“ Isstråle (Raggio di ghiaccio) “-, dalla punta della sua ascia sparò un raggio blu che colpì il mostro, il raggio era molto potente e lo allontanò, ma nel frattempo il mostro si congelò di nuovo, in quel momento, Henrik usò la sua spada e infilzò il Revenant che esplose, 

-“Ja, ce l’ho fatta, muori maledetto mostro“-, Kristall era contenta del tempismo del fratello, e per il momento non c’erano mostri, però un bisonte nano urlò a tutti i guerrieri di andare verso l’entrata a nord.
Così tutti i guerrieri andarono lì, e con sorpresa, trovarono un ospite che conoscevano, era Tyr, che aveva il fiatone ed era pieno di graffi.
Hov si avvicinò a lui,  

-“Tyr? Cosa fai qui in questo regno? Allora sei tu il grosso pony che gli altri nani hanno visto“-
-“Ero….ero venuto qui perché una bestia feroce era scappata da Asgard, ho cercato di acchiapparla, ma è molto forte, è per colpa sua se le bestie del circondario sono adirate, è colpa della sua magia“-
-“Sei ferito, Kristall, puoi venire qui a curarlo?“-
-“Arrivo subito“-, e così Kristal intonò la Helande sång (Canzone curativa) per guarire Tyr, ma era stupita di come fosse ridotto Tyr,
-“Ma come è possibile che una singola bestia di Asgard ti abbia ridotto così? Deve essere proprio terribile“-
-“Tu non puoi capire Kristall, è la stessa bestia che mi ha privato di una zampa, è Fenrir, si è liberato ed ora vaga intorno ai nove regni“-
-“Fenrir? Il lupo gigante figlio di Loki? In effetti è una bestia magica“-, Hov era preoccupato,
-“Se quella bestia è in libertà, allora siamo perduti, se persino Tyr ha perso contro di lui, non possiamo fare niente“-, ma Städ ebbe un’idea, 
-“Non direi, in molti dei nostri magazzini abbiamo delle possenti catene magiche“-, Kristall lo interruppe,
-“Credevo che nessuno qui usasse la magia“-
-“E’ così Kristall, ma la poca magia che usiamo ci viene dalle pietre magiche che troviamo nelle miniere, e ci troviamo anche delle rune per potenziare le nostre armi, solo le donne sanno leggerle, quindi sappiamo subito a cosa servono le pietre runiche, secondo te dove avremmo imparato a forgiare le rune nelle armi se non in queto regno?“-
-“Va bene, ma ora che ci penso se dovessimo catturare Fenrir, almeno come ha detto Tyr, le altre bestie si calmeranno e lasceranno stare il villaggio“-, Tyr parlò,
-“Temo che dovremo sopprimerlo, non c’è scelta, dopotutto è un figlio di Loki, quindi non mancherà a nessuno“-, ma la pegaso non era d’accordo,
-“Nej, perché dovremmo ucciderlo? Solo perché è figlio di Loki“-
-“Dobbiamo farlo Kristall, soprattutto per te, potrebbe dire a suo padre che tu sei viva, così tu e il tuo villaggio sareste in pericolo, e poi essendo figlio di Loki è per forza cattivo“-
-“Non è vero, Jormungandr si è rivelato buono, e mi ha anche regalato una sua runa, mi avete detto che a nessuno avrebbe regalato la sua runa d’evocazione“-
-“Chi ti dice che potrebbe succedere che Fenrir sia buono? Nemmeno noi dei sappiamo quali poteri abbia, e dobbiamo fermarlo, perciò cari nani, prendete le catene cercheremo di fermare Fenrir una volta per tutte“-.

Tutti nel villaggio andarono a prendere le catene per il lupo gigante, ma Kristall ed Henrik rimasero seduti su una panchina.
-“Ehi sorella, come mai credi di vedere il bene in creature molto pericolose come Fenrir e non come le altre che affrontiamo?“-
-“Non lo so Henrik, c’è qualcosa che mi dice, che mi dice….non so, dopo aver parlato con Jormungandr forse non tutti i figli di Loki sono così cattivi come sono descritti da tutti, quando affronto una bestia selvaggia, so già dentro di me che è pericolosa, e non ci si può ragionare, ma forse con Fenrir è diverso, lui è una bestia divina“-
-“In certi casi, cara sorella, è meglio usare i muscoli“-, in quel momento Kristall pensò a quello che la veggente Solar e le Norne le dissero, cioè usare il cuore oltre al cervello e i muscoli.
-“Forse non è detto che sia così, fratellino, forse in questo caso è la ragione, o meglio il cuore che va usato“-
-“Che vuoi dire? Non vorrai mica guardare negli occhi Fenrir come hai fatto con gli latri dei?“-
-“Giusto, devo usare anche gli occhi, e forse è il caso che indossi il teschio di cristallo per vedere se riesco a comunicare con lui“-.
Intanto nel villaggio erano entrate altre bestie, erano dei Valravn, delle strane creature con la testa e le ali di corvo e il corpo di lupo, Henrik si spaventò, ma Kristall si preparò all’attacco,

-“E questi, caro Henrik, sono dei Valravn, sono bestie per metà corvo e lupo, cerca di colpirli con le frecce mentre io li colpisco con le asce“-
-“Perché dovresti fare sempre l’impavida mentre io devo sempre stare dietro di te?“-
-“Te la senti di affrontare queste bestie assieme a me?“-
-“D’accordo“-.

Così Kristall ed Henrik affrontarono i tre Valravn sia con le spade che con le asce, Kristall ogni tanto usava le sue tecniche per colpire i Valravn che erano troppo vicini ad Henrik, uno però la acchiappò e cercò di morderla, ma lei gli fermò la mascella con l’ascia, Henrik allora sparò una freccia di ghiaccio al Valravn, e Kristall colpì il bestio con la spada Ulfberht e lo sconfisse, ora ne restavano due, ma i due pony furono aiutati dai vari nani, però al colpo finale ci pensarono i due pony, Kristall con l’ascia, e Henrik con la spada.
Dall’entrata del villaggio entrarono altri Valravn, ma Kristall li colpì con la spada magica, e poi prese due asce e le piantò di fronte ai Valravn,   

-“Explosion av is och eld (Esplosione di ghiaccio e fuoco)“-, e con quella esplosione i Valravn vennero lanciati via dal villaggio, alcuni congelati altri bruciati, ma era arrivato il momento di preoccuparsi, perché dentro al villaggio era entrato lui, Fenrir.
Kristall Snö si girò e lo vide un grosso anzi un enorme lupo grigio, eretto sulle sue zampe grosso più di una casa, c’era qualche nano che cercava di ferirlo ma lui con una zampata li mandò via, alcuni gli lanciarono le frecce.
In quel momento dai tetti delle case vari pony e bisonti nani si lanciavano le catene magiche per legarle introno a Fenrir, per riuscire così a bloccarlo, anche Tyr fece la sua parte, Kristall non era certo contenta di quello che stavano facendo, infatti vide che Fenrir sembrava inferocito, ma ai suoi occhi le sembrava più spaventato che inferocito.
Henrik voleva lanciare una freccia negli occhi del lupo, ma Kristall lo fermò,   

-“Nej, non fare niente Henrik“-
-“Ma dobbiamo fermarlo, altrimenti ci ucciderà tutti“-, lei guardò il fratello negli occhi,
-“Guardami bene, ora non fare niente, a meno che non te lo chieda io, capito?“-
-“Ah….va bene, se me lo dici così, non farò niente, ma non fare pazzie“-
-“Non farò pazzie, seguirò il mio cuore“-.

Fenrir era stato bloccato, con le catene alle zampe, e attorno al busto e tutti i nani, compresi Hov e Tyr lo tenevano fermo, Tyr chiamò Kristall,
-“Kristall, ascolta, voglio che tu lo colpisca, poi penserò io ad ucciderlo, devi solo indebolirlo, non credo che tu possa ucciderlo, anche se sei forte“-
-“Non mi serviranno le armi per quello che sto per fare“-
-“Che vuoi dire?“-, Kristall era un po' spaventata, Fenrir stava ringhiando davanti a lei, però cercò di mantenere la calma,
-“Fenrir? Mi senti? Cerca di guardarmi negli occhi, guardami negli occhi, lo so che non sei cattivo”-,
Tyr era sorpreso,

-“Che stai facendo Kristall? Così ti sbranerà“-, anche Hov la avvertì,
-“Fermati Kristall, è pericoloso, non essere superba“-, Fenrir era sempre più vicino, e Kristall cercava di parlargli, e mentre si avvicinava si spogliava delle sue armi, 
-“Guardami Fenrir, metto via le armi, le asce, l’arco e la spada, io non voglio farti del male, sono tua amica, io so che solo perché Loki è tuo padre non significa che tu devi comportarti come lui“-.

Kristall era ormai vicina a Fenrir e lei gli porse lo zoccolo, Fenrir si scrollò, e spezzò tutte le catene con la magia, tutti quelli che lo tenevano caddero per terra, Henrik era pronto a colpirlo ma pensò alle parole della sorella e posò l’arco.
Fenrir si mise ad abbaiare forte, ma Kristall, chiuse gli occhi e poi li riaprì, Fenrir smise di abbaiare, poi si mise ad annusare la pegaso, lei alzò di più lo zoccolo, e tutti videro uno strano spettacolo, Fenrir si lasciò accarezzare da lei, anzi lui si mise seduto su quattro zampe come un normale cane, e Kristall lo accarezzò.
Tyr si rialzò e si avvicinò,

-“Come ci sei riuscita Kristall?“-
-“Non lo so, ho solo seguito più il mio cuore che il mio cervello, a volte con certe bestie va usata solo un po' di dolcezza, tutto qui“-
-“Ed io che per bloccarlo tempo fa ho sacrificato il mio zoccolo?“-
-“Ve l’avevo detto, solo perché è figlio di Loki non significa che sia come lui“-, e poi Kristall abbracciò Fenrir, e il lupo si mise a guaire, e la leccò,
-“Lo so che non sei cattivo Fenrir, ma puoi spiegarmi perché hai fatto tutto questo? Perché hai aizzato quelle creature qui?“-, e il lupo si mise ad abbaiare,
-“Ha…ha detto che Odino gli ha lanciato una lancia avvelenata sulla schiena, solamente perché lui ha messo zampa in una delle sue sale“-, Kristall volò, e vide la lancia che era nera sulla schiena di Fenrir,
-“Non ti preoccupare Fenrir, ora te la tolgo, sentirai un po' di dolore“-, e Kristall usò la sua forza per tirare la lancia avvelenata, Fenrir ululò per il dolore ma durò poco, poi lei intonò la Helande sång e guarì la ferita del lupo, poi lei diede la lancia a Tyr e si posò sul terreno.
-“Non è giusto che Odino solo perché è il re degli dei si comporti così, Fenrir sarà pure un figlio di Loki, ma non è giusto che Odino lo tratti male“-, Tyr era stupito,
-“Hai fatto un’impresa che nemmeno Thor avrebbe osato fare, cara Kristall“-
-“Te l’ho detto, ho solo seguito il mio cuore“-, poi lei si rivolse a Fenrir,
-“Caro Fenrir, cosa è che vuoi? Forse Asgard non è il posto per te“-, e Fenrir rispose,
-“Dice che vorrebbe scorrazzare libero per i boschi, e cacciare solo per fame e non essere colpito solo perché è enorme“-, Henrik si rivolse alla sorella,
-“Kristall, ti rendi conto di quello che hai fatto?“-
-“Ja, ho seguito il mio cuore, ma neanche tu credevi in me“-
-“Non è solo questo, sei riuscita a parlare con Fenrir senza il teschio di cristallo“-, Kristall si toccò la testa, e infatti non indossava il teschio di drago,
-“Ehi, è vero, non lo sto indossando, eppure….eppure sono riuscita a capire quello che lui ha detto“-,
Tyr le rispose,
-“Credo dipenda dal fatto che ora sei a conoscenza del fatto che sei per metà valchiria“-
-“O forse è perché ho usato varie volte il teschio, e quindi forse posso anche farne a meno, forse posso anche evocare il Bifrost da sola, con il bastone del Lich“-
-“Forse è per l’ultima ipotesi che hai appena detto“-
-“Dovrei provare, comunque devo chiedere una cosa a Fenrir, una cosa che solo lui potrebbe dirmi“-
-“Se devo essere sincero è anche grazie ai tuoi occhi di valchiria che lui ti ha ascoltato“-
-“Infatti ho fatto in modo che lui mi guardasse negli occhi“-, Fenrir vide che Kristall la stava guardando,
-“Ascolta Fenrir, tuo padre Loki, sai dove si trova?“-, Fenrir rispose di nuovo abbaiando,
-“Dice che non lo sa, potrebbe essere in qualsiasi dei regni, ma non sa quale, perché il padre gli ha detto di non cercarlo perché non vuole essere trovato dagli dei“-, Tyr capì bene,
-“Lo credo bene, gli avrà ordinato di non dirlo a nessuno, oppure Loki non ha detto nemmeno ai suoi figli dove si è nascosto“-
-“ Allora forse può rispondere a questa domanda, caro Fenrir, sai perché anni fa Loki ha fatto uccidere delle puledre e dei draghi in alcuni villaggi di Midgard?“-, Fenrir rispose, ma stavolta la risposta era più lunga, Henrik era curioso,
-“Che cosa ha detto, sorellona?“-
-“ha…ha detto che per caso un giorno Loki ha sentito da una indovina che in quelle terre ci sarebbe stata una puledra guerriera che sarebbe diventata amica degli dei, e che era amica dei draghi e che quindi ha fatto uccidere tutte le puledre nei villaggi dove c’erano dei draghi, e che Loki tre anni fa ha ucciso una pegaso chiamata Kristall Snö, e che lui ha preso le sue sembianza in un villaggio per far credere agli abitanti che fosse una ladra, e così lui l’ha fatta inseguire da dei Warg per ucciderla, ha detto anche che quella puledra era un ostacolo per il piano che Loki stava pianificando, e che da un po' di anni Loki ha un alleato a Midgard“-, Hov le parlò,
-“Questo è un guaio, perché Fenrir ora che ti ha incontrata potrebbe dirlo a suo padre“-
-“Questo però conferma la mia teoria, è proprio me che Loki cercava, e crede che io sia morta, però c’è una cosa che devo sistemare“-.
Kristall si rivolse di nuovo a Fenrir,

-“Fenrir? Sono io la guerriera che cercava tuo padre, io sono Kristall Snö, però non devi dirlo a tuo padre, perché so che tu non sei cattivo come lui, e non farai la spia, Loki mi crede morta ed è giusto che lo creda, per favore, non dirlo a nessuno”-, Fenrir rispose di nuovo,
-“Ha detto che non lo dirà, solo perché è figlio di suo padre non vuol dire che lui assomigli a suo padre, manterrà il segreto, però….Fenrir, sai chi è l’alleato di tuo padre?“-, Fenrir rispose, ma con un tono dispiaciuto,
-“Ha detto che non lo sa, ma non è di Midgard e non è un dio“-, Hov le domandò,
-“Hai forse qualche sospetto Kristall?“-
-“Ora non mi viene in mente nessuno, chi mai potrebbe volermi morta? Potrebbe…..no mi hanno cacciata i draghi di ghiaccio, ma non credo proprio mi volessero morta“-
-“Beh, credo che la cosa sia finita qui, il villaggio è salvo, quindi la nostra missione è finita“-, Tyr però disse un’altra cosa,
-“Ed io ora che faccio con Fenrir?“-, Kristall rispose,
-“Non ti preoccupare, Fenrir? Mi raccomando, non fare guai, purtroppo Odino non ti capisce, ti ha fatto male solo perché sei figlio di Loki, ma non devi essere arrabbiato con gli dei, fai il bravo“-, in quel momento Fenrir si mise ad ululare al cielo e vicino alle sue zampe si materializzò una runa, con il simbolo di una testa di lupo, poi il lupo si mise a parlare e Kristall fu incredula.
Hov domandò,
-“Che cosa mai è?“-
-“Ha detto….ha detto che questa runa è un regalo solo per me, serve per evocarlo, dice che posso evocarlo in qualsiasi regno se per caso mi serve aiuto o un semplice passaggio, e che ha utilizzi infiniti rispetto a quella di suo fratello Jormungandr, e dice che semmai dovessi incontrare sua sorella Hel, dovrei guardarla negli occhi, perché anche lei non è cattiva come dicono, proprio come è successo con lui“-, Kristall prese la runa, e ringraziò Fenrir, il quale si alzò e se ne andò, e andandosene cacciò tutte le creature che si era portato appresso.
Tyr si avvicinò alla pegaso,

-“Congratulazioni Kristall, ora hai anche Fenrir dalla tua parte, è diventato un tuo alleato, e puoi chiamarlo quando vuoi, aspetta che Odino sappia di questa storia, chissà che faccia farà“-
-“Tack Tyr, anche questa la conserverò, solo che potrò usarla meglio dato che posso richiamare Fenrir quando voglio, mi fa comodo avere lui come alleato, per quanto riguarda Jormungandr, non saprei quando chiamarlo, preferirei non farlo proprio, ma se dovessi aver bisogno di Fenrir, lo chiamerei subito“-, Henrik si avvicinò a lei,  

-“Ehi sorellona? Aspetta solo quando papà saprà di quello che hai fatto“-
-“Anche tu hai dato uno zoccolo Henrik, ehi Städ? Direi che abbiamo finito qui nel regno di Svartalfheim“-, Städ annuì, e poi rispose,
-“Direi che possiamo fare un bel party per festeggiare i miei amici, e dato che quella che avete fatto è un’impresa eroica vi potenzierò le armi gratis“-
-“Tack, Städ, è un bel gesto da parte tua“-
-“E non sarò io il solo a potenziare le tue armi e quelle di tuo fratello, sarà mio padre ad aiutarmi, così saranno perfette, e ci aggiungerò anche delle rune magiche, anzi perché non rimanete per la notte? Ripartiremo domani“-
-“Per me va bene, e tu Henrik?“-
-“Anche per me va bene, vorrei assaggiare qualcuna altra di quelle strane pietre“-, così per quella sera e quella notte, Kristall ed Henrik rimasero a cenare e a dormire a casa di Städ, mentre invece Hov fu ospitato a casa del bisonte capo del villaggio.
Arrivata la mattina, tutta la famiglia servì subito una bella colazione, con del pane dolce, ottenuto da delle pietre di zucchero tipiche di quel regno, e del buon latte fresco, che però veniva dalle mucche e non dalle rocce.
Städ entrò a far colazione anche lui, e si mise seduto vicino a Kristall ed Henrik e parlò ad entrambi,

-“Cara Kristall e caro Henrik, le vostre armi sono state potenziate“-, Kristall gli domandò,
-“Vuol dire che tu e tuo padre avete passato la notte a potenziare le mie armi e quelle di Henrik?“-
-“Non tutta la notte, e poi per me e mio padre è così raro poter toccare della linfa cristallizzata dell’albero Yggdrasill, quindi abbiamo voluto finire il prima possibile, il risultato? Le vostre armi sono ora indistruttibili, sia la lama che il manico, per quanto riguarda la tua spada Ulfberht non c’era bisogno di potenziarla di più, è già perfetta così com’è“-
-“Hai detto anche che volevi aggiungere delle rune“-
-“L’ho fatto, sia per te che per tuo fratello, vi spiegherò come funzionano quando torneremo a Midgard, perché ho impiantato delle rune diverse, ma ora sbrigatevi a fare colazione, dobbiamo partire subito”-
-“Non vuoi rimanere ancora un po' qui con la tua famiglia?“-
-“Posso venire a trovarla altre volte, e poi è ora che torni al lavoro nel nostro villaggio, li saluterò mentre voi sarete fuori a chiamare Hov“-.

Dopo aver bevuto un altro po' di latte, Kristall ed Henrik uscirono fuori e fu proprio il padre di Städ a consegnare le loro armi potenziate, Henrik non sentiva differenza, mentre invece Kristall sentiva che c’era qualcosa di nuovo, ma pensava che era meglio tornare a Midgard per provare i potenziamenti.
Trovarono Hov che stava facendo un discorso di ringraziamento per tutti i nani del villaggio, e poi vide i due pony che lo chiamarono, era ormai ora di andare, Städ salutò la sua famiglia e tutti e quattro uscirono dal villaggio, come era successo all’andata, Städ usò la polvere speciale per tornare a Midgard e così dovettero solo fare la via del ritorno per arrivare al villaggio.
Kristall era felice di tornare al villaggio vichingo e non vedeva di raccontare tutto a Rokk, naturalmente nella sua borsa lei conservava le rune di Jormungandr e Fenrir con cura, pensando come sempre ad usarle con saggezza.
Arrivati a casa loro, fu Hov a raccontare tutto al loro padre e alla loro nonna, e i due minotauri erano increduli, Rokk esclamò

-“Non ci posso davvero credere, mia figlia è riuscita a domare Fenrir, la bestia più feroce e grossa di tutti i nove regni?“-, Hov era contento,
-“Oramai non ci sono dubbi sulle doti speciali di Kristall Snö, lei è davvero una scelta dagli dei, e noi siamo fortunati ad averla tra noi“-.
Städ era tornato al suo negozio, e Kristall non vedeva l’ora che lui gli dicesse delle migliorie alle sue armi, ma quello che le passava per la testa era se davvero era così speciale come tutti la vedevano, anche se adesso aveva la conferma anche da Fenrir, ma se per caso Loki avesse saputo che lei era ancora viva come avrebbe potuto combattere contro un dio del caos? E se l’avesse ucciso? Avrebbe potuto scatenare l’ira degli dei di Asgard, quindi doveva prepararsi ad un possibile incontro contro il dio malvagio, ma per il momento poteva riposarsi un po'.
 

Continua….

 
My little pony by Hasbro & Lauren Faust

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Capitolo 14
*** Chi è il pony misterioso? ***


Vem är mysterieponnyn?
Chi è il pony misterioso?
 
Il giorno dopo Kristall Snö ed Henrik andarono da Städ nel suo negozio per vedere quali fossero le migliorie delle loro armi.
Städ prese le tre asce di Kristall e il suo arco, e poi prese la spada e l’arco di Henrik, prima spiegò le armi della pegaso.

-“Cara Kristall, innanzitutto ho fuso la linfa dell’Albero Yggdrasill nelle vostre armi così ora le lame e gli archi sono indistruttibili, poi ho potenziato i tuoi elementi di ghiaccio, aria e fuoco con altri pezzi di vari Mephit, ora i tuoi elementi saranno più forti, inoltre ho aggiunto una runa alle tue asce di ghiaccio ed aria, la runa si chiama Thiazis yxa (ascia di Thiazi) e quando la evochi ti permetterà di colpire il tuo nemico varie volte e frantumare la sua difesa, inoltre come ben sai solo tu riesci a vedere le ghiandole e il cuore dei Mephit“-
-“Ja, è per questo che nel villaggio chiedono a me di trovare dei Mephit“-
-“Vedi, ci sono altri modi per riuscire a capire dove il Mephit abbia la sua ghiandola e il suo cuore, e uno di questi è grazie a dei cristalli magici che si trovano solo nel regno dei nani, e sono speciali cristalli che possono colpire gli esseri magici e a volte colpire il loro punto debole, quello che voglio dire è che ho potenziato il tuo arco con il cuore di Mephit minerale, ed ora le tue frecce sono in grado perforare meglio i tuoi nemici, sia con il ghiaccio, il magma e il cristallo, avrai dei nuovi attacchi come il Magma Pilar (Frecce di magma) la Pilar av kristall (Frecce di cristallo), la pilar av åska (Frecce del fulmine) e il tuo attacco Pil av Ljus (Freccia di luce) è più veloce“-
-“Forte, tack Städ“-
-“Inoltre grazie a mio padre che colleziona rune e pietre magiche per poi venderle ho potenziato il tuo bastone del Lich, ora la tua nebbia è più efficace, inoltre potrai usare la catena di ghiaccio in tutte e tre le tue asce e colpire a distanza i nemici“-
-“E’ una cosa pazzesca, tack Städ, non so proprio come ringraziarti“-
-“Inoltre per il piccolo Henrik, ho potenziato l’attacco della tua spada, e ho inserito l’elemento ghiaccio anche a te, credo che se funziona con tua sorella anche tu potrai usarlo, e le migliorie che ho fatto all’arco di Kristall le ho fatte anche al tuo“-, Henrik era sorpreso,
-“Vuol dire che potrò anche io lanciare frecce di ghiaccio, di magma e di cristallo?“-
-“E anche di fulmine, basta che ricordi il nome, e questo è tutto per aver salvato il mio villaggio è stato un piacere lavorare per voi, soprattutto per te Kristall“-
-“Ma anche Henrik ha fatto la sua parte, gradirei che fossi contento che lui sia venuto con me“-
-“Come no, certo che sono contento, dopotutto lui ti ha fatto ragionare sull’attaccare Fenrir“-
-“ In realtà io volevo che lo colpisse“-
-“Ma tu mi hai ricordato del cuore, caro Henrik, e perciò sono contenta che tu venga con me, siamo una bella squadra, tu non mi fai solo da supporto, ma intervieni anche in battaglia, e perciò io sono fiera di te“-, Kristall diede un bacio sulla fronte del fratello, il quale arrossì,
-“ Bene Städ, hai fatto un ottimo lavoro, sei sempre un grande, se hai bisogno di qualcosa chiedi pure“-
-“A dire la verità ci sarebbe qualcosa che vorrei che facessi per me, dovresti recarti nello Jotunheim per prendere una cosa“-
-“Nel regno dei giganti? Che cosa ti devo prendere?“-
-“Dovresti cercare il cadavere di un pony gigante, e mi dovresti prendere un pezzo di scalpello del gigante, si tratta di uno scalpello che i giganti usavano per modellare le montagne, se mi prendi un pezzo di punta potrei usarlo per fare altre armi, per essere precisi delle armi che perforano, perché il loro materiale è in grado di perforare qualsiasi cosa, direi che sono vicini al livello dei vostri nuovi potenziamenti, quindi se ce la fate…..”-
-“Certo che ce la facciamo, andremo io e mio fratello, una nuova avventura ci aspetta“-.

Kristall Snö ed Henrik si diressero subito verso l’arco di pietra per poter richiamare il Bifrost, ma Henrik era titubante,
-“Siamo proprio sicuri di voler andare nello Jotunheim?“-
-“ Säg inte att du är rädd, Henrik? (Non dirmi che hai paura, Henrik?)“-
-“Paura io? Non è che io abbia paura, è che…..se dovessimo incontrare un gigante?“-
-“I pony giganti e i draghi giganti sono tutti morti, gli dei li hanno sconfitti tutti da anni, non ne troveremo neanche uno vivo, stai tranquillo, e poi ora siamo molto più forti, abbi coraggio“-
-“Ja, ma preferisco rimanerti vicino, non si sa mai“-.

E così Kristall evocò il Bifrost e andarono subito da Heimdallr che era sempre felice di fare quattro chiacchere con la pegaso, e lui indicò subito la strada per lo Jotunheim.
Attraversato il portale arrivarono subito su di una delle montagne che c’erano nel regno, Kristall diverse volte negli ultimi anni era venuta nello Jotunheim, ma per Henrik era la prima volta, vedeva una distesa magnifica di montagne, bellissime montagne, però guardando verso altre parti vide i corpi di pony giganti e draghi giganti che erano orami pieni di vegetazione e che quindi si fondevano con le montagne, era uno spettacolo inquietante e allo stesso tempo bello, 

-“E’ un po' brutto vedere questa distesa piena di corpi, sorellona“-
-“Non ti preoccupare Henrik, ci farai l’abitudine, ora cerchiamo il cadavere di un pony gigante che abbia tra gli zoccoli uno scalpello, così potremo tornare subito a casa, e dato che Städ dovrà costruire delle buone armi, sarà meglio trovare uno scalpello con una grossa punta”-
-“Ma…non ci saranno mica mostri qui?“-
-“Certo che ci sono, ci sono Mephit, e poi ci sono i Troll, ma non ti preoccupare, finchè saremo insieme niente di male ci succederà, ora vieni dobbiamo scendere giù dalla montagna“-, Kristall fece salire Henrik sulla sua groppa e poi iniziò a volare, il pony era stupito di come la sorella fosse così forte da portare sia lui che le sue armi, ma d’altronde non doveva più stupirsi, Kristall era cresciuta molto nel villaggio vichingo soprattutto negli ultimi tre anni, e lui stesso l’aveva vista crescere sia in altezza che di forza.
Atterrarono entrambi in una valle molto grande e si misero a guardare dal basso i corpi senza vita dei pony giganti, Kristall si mise a guardare meglio in giro,

-“Dobbiamo trovare un gigante che abbia uno scalpello nello zoccolo, poi staccarne la punta, così possiamo portarlo a Städ, questo non è un buon posto per rimanere, come ti ho detto prima anche lo Jotenheim è pericoloso“-
-“E allora che aspettiamo? Cerchiamo questo scalpello “-.

Kristall decise di volare in alto per cercare un gigante con uno scalpello nello zoccolo, mentre Henrik decise di mettersi a camminare seguendo i corpi che trovava.
Esplorarono per bene la valle ma sembrava che nessun gigante avesse uno scalpello, improvvisamente dei Warg apparvero, Henrik non vedeva sua sorella, ma doveva provare a cavarsela da solo, quindi prese la spada e cominciò a menare fendenti addosso ai Warg.
Riuscì a ferirne uno ma ce n’erano altri quattro attorno a lui, uno dei Warg gli andò addosso, ma Henrik riuscì a schivarlo e poi lo colpì sulla schiena, il Warg cadde per terra, ma ora dietro di lui vide che i due Warg rimasti si preparavano ad attaccarlo in due lati, ma lui esclamò,    

-“Venite pure avanti stupidi Warg, non ho paura di voi“-,

I due Warg cominciarono a girare intorno a lui, Henrik doveva fare attenzione al loro primo attacco, ma era difficile, all’improvviso uno dei Warg lo graffiò ad una zampa, Henrik sentì molto dolore, ma non poteva abbassare la guardia, quindi doveva prendere la spada e colpirne uno, impugnò la spada e cercò di colpire, ma i Warg si divisero e lui colpì una roccia, allora lui si girò, e li vide di nuovo pronti per l’attacco, i Warg si avvicinarono piano, ma poi Henrik sentì un rumore, era l’ascia di ghiaccio di sua sorella che stava roteando e finì per colpire uno dei Warg, poi Henrik alzò lo sguardo e vide sua sorella volare in picchiata verso l’altro Warg, e così lei lanciò l’altra ascia evocando la catena di ghiaccio, così quando colpì il Warg lo legò con la catena, Kristall atterrò sul terreno e tirò bene la catena così fece sbattere il Warg contro l’altro, ma l’altro Warg si alzò e corse contro di lei, allora Kristall richiamò la sua prima ascia e corse contro il Warg,

-“ Thiazis yxa (Ascia di Thiazi)“-, Kristall colpì molto forte il Warg, e lo colpì con l’ascia altre tre volte, finchè capì che ormai aveva ucciso il Warg, poi colpì con l’ascia l’altro,

-“Ottimo, adesso questi due non si alzeranno più, devi fare attenzione Henrik“-
-“Ma io in realtà…..“-, Kristall si avvicinò a lui e gli carezzò la testa,
-“In realtà sei stato bravo, ti visto da lontano combattere contro quei Warg, ormai sei forte, ma preferisco che combattiamo insieme così nessuno dei due si farà male“-
-“A proposito di questo, uno di quei Warg mi ha ferito“-
-“Non ti preoccupare, ti guarirò con il bastone del Lich, ora poso evocare la helande sång direttamente dal bastone“-, così la pegaso usò il bastone magico per guarire il fratello,
-“Ecco fatto, ora sei a posto“-
-“Kristall? Guarda quel pony gigante“-
-“Te l’ho detto, sono tutti morti“-
-“Lo so, ma quello lontano da qui ha uno scalpello, è proprio dietro di te se lo vedi“-, Kristall si girò e vide che c’era un pony gigante morto con uno scalpello nello zoccolo e fu felice,
-“Lo abbiamo trovato, ottimo lavoro Henrik, possiamo prenderne un pezzo e poi possiamo tornare a casa“-.

Così si avvicinarono al pony gigante e Kristall si alzò in volo per vedere da vicino lo scalpello che aveva nello zoccolo,
 
-“ E’ uno scalpello bello grande, credo che prenderò un bel pezzo, piuttosto che solamente la punta, così Städ potrà creare diverse armi potenti“-.

Così Kristall colpì diverse volte lo scalpello con due sue asce, fino a quando non si staccò il pezzo e cadde giù, dopodichè lei scese e prese il pezzo di scalpello in groppa,

-“Qui abbiamo finito Henrik, possiamo tornare a casa“-, poi Kristall notò che Henrik stava guardando qualcosa da lontano.
-“Che stai facendo Henrik? Dobbiamo andare?“-
-“Kristall? Ascolta“-
-“Cosa dovrei ascoltare?“-
-“L’urlo che si sente in lontananza, non ti sembra la voce di Jormungandr?“-, Kristall cercò di sentire con le sue orecchie, e suo fratello aveva ragione, sentiva un verso da lontano, ed era la voce di Jormungandr, sembrava che stesse soffrendo,
-“Hai ragione, è Jormungandr, e sembra in pericolo, andiamo a controllare”-.

I due vichinghi andarono a controllare seguendo la voce del serpente gigante, e videro ben quattro pony che stavano colpendo con la magia e le armi il povero rettile, erano due pony grossi, uno con con scudo e spada e l’altro con scudo ed ascia, e poi c’era una pegaso bionda con spada, e poi tra di loro c’era uno unicorno giallo ricoperto da un cappuccio e un mantello, di lui non si vedeva niente se non gli zoccoli e il corno.
Tutti e quattro stavano ferendo il povero serpente, fino a quando Kristall gli urlò contro.

-“Fermi, non fategli del male, chi siete voi? Dei cacciatori? “-,
 uno dei grossi pony che era rosso e con la barba arancione si girò e si rivolse a Kristall,
-“ Ehi tu, puledrina, con chi credi di avere a che fare? “-
-“Che cosa credete di fare? Jormungandr che cosa vi ha fatto?“-
-“Lui non ci ha ancora fatto niente, ma la conosci la storia del Ragnarok?“-
-“Ja, la conosco“-, intanto Kristall posò il pezzo di scalpello e prese un’ascia e il suo scudo, mentre Henrik si era preparato a tirare con il suo arco.
-“Allora dovresti sapere che Jormungandr sarà responsabile della morte di Thor, non conosci Thor?“-
-“Ja, lo conosco, e assieme ad Odino e Sif è uno dei miei dei preferiti, io stessa mi sono ispirata ai suo racconti per fare un incantesimo alle mie asce“-, tutti i pony si erano rivolti verso i due vichinghi, persino il pony incappucciato.
Il grosso pony rosso si avvicinò a Kristall,

-“Tu forse non sai con chi hai a che fare, hai una vaga idea di chi siamo?“-
-“Nej, però non potete fare del male a Jormungandr, lui è mio amico“-, la pegaso gialla si rivolse a Kristall,
-“Amico? Lui non ha amici, è pur sempre uno dei figli di Loki, e perciò va sterminato“-, la pegaso gialla, si fiondò contro Kristall con la spada, ma la pegaso azzurra lanciò la sua ascia, l’altra pegaso la schivò,
-“ Peccato, mi hai mancata“-
-“Ah sì? Prova a guardarti dietro“-, la pegaso gialla si girò e vide che l’ascia le stava tornando indietro, fece giusto in tempo a pararsi con lo scudo e l’ascia cadde a terra, poi Kristall la richiamò.

Tutti e quattro i pony misteriosi erano stupiti, il grosso pony rosso disse 

-“E’ incredibile, ma come hai fatto? Solo Thor può fare una cosa del genere con il suo martello“-,

Kristall rispose,

-“Te l’ho detto, mi sono ispirata ai racconti di Thor, ed ho creato grazie alle rune un incantesimo capace di richiamare le mie armi anche da lontano “-.
Il pony rosso barbuto si avvicinò a Kristall minaccioso, pronto per combatterla, ma poi l’unicorno incappucciato lo fermò, e si avvicinò lui a Kristall, poi le parlò,
-“Tu non sai chi siamo veramente? Vero?“-
-“Nej, non so chi siate, ma non posso tollerare che facciate del male a Jormungandr, e……“-,

in quel momento Kristall si ricordò del consiglio che le disse la Norna Skuld, della previsione che riguardava un pony misterioso, e forse era quello che lei aveva davanti, e che doveva farlo ragionare, così prese una cosa nella sua borsa, era la runa d’evocazione che Jormungandr le aveva dato.

-“Guardate, questa è la runa di Jormungandr, me l’ha regalata lui, lui non è cattivo, io ho parlato con lui“-,
L’unicorno misterioso era stupito,

-“Ma non può essere, Jormungandr non avrebbe mai dato quella runa a nessuno, nemmeno a suo padre”-
-“Ma lui non è come suo padre, solo perché è figlio di Loki non significa che debba essere cattivo, ho parlato con lui a Midgard, ho capito la sua lingua grazie al teschio di Drago di cristallo, con questa runa posso evocarlo per tre volte, ma non ho intenzione di usarla“-, Henrik fermò Kristall, 
-“Ehi sorellona, sei sicura di poter dire queste cose a degli sconosciuti?“-
-“Stai tranquillo Henrik, so di potermi fidare di costui, devo solo farlo ragionare“-, poi lei si rivolse all’unicorno misterioso,
-“Mi ascolti signore, io stessa non voglio che ci sia il Ragnarok, perché non voglio la morte né di Thor né di Jormungandr, io ho addirittura conosciuto Fenrir“-
-“Hai conosciuto Fenrir e sei ancora viva? Parlami di come hai fatto“-
-“Se la smettete di far del male a Jormungandr, io vi dirò quello che ho passato a contatto con alcuni dei“-,

così tutti si sedettero sull’erba, e Kristall raccontò di Freya, di Heimdallr, di Tyr, di Loki, e di come lei aveva ottenuto i poteri da sua madre, senza dire il nome di sua nonna.
La pegaso gialla si alzò e guardò negli occhi Kristall, le tenette fermo il muso con uno zoccolo, poi chiamò l’unicorno,

-“Padre, vieni a vedere, guarda gli occhi di questa puledra, guarda bene, sono gli occhi di una valchiria“-, l’unicorno guardò negli occhi Kristall,
-“Per gli dei, hai ragione, si vede proprio che ha del potere di valchiria questa puledra“-, la pegaso gialla smise di toccare Kristall e poi le parlò,
-“So che sei sincera, quindi non sai chi siamo, beh, sappi che siamo buona gente, e se non vuoi che facciamo del male a Jormungandr, allora lo lasceremo in pace, vero padre?“-
-“Esattamente, non vedevo degli occhi così puri di valchiria se non quando guardavo te, figlia mia“-, poi l’unicorno si rivolse a Kristall e prese una borsa che aveva addosso e la diede alla pegaso vichinga.
-“Ascolta Kristall Snö, quello che ti do in questa borsa è molto importante“-
-“Che cos’è?“-
-“Non puoi saperlo finchè non lo farai vedere al tuo amico bisonte nano, perciò non aprire la borsa finchè non sarai da lui, sappi però che qui dentro c’è il progetto di un’arma, e dei materiali speciali, tu chiedi al tuo amico di fabbricartela, ti servirà nei tuoi viaggi“-, la pegaso gialla e i due pony barbuti erano stupiti,
-“Ma padre, quell’arma era per te“-
-“Lo so figlia mia, ma questa puledra se lo merita, ha bisogno di aiuto per combattere, ed io voglio dargli un po' del mio aiuto, soprattutto perché è riuscita a disarmare Tyr, e una pegaso come lei merita un’arma come si deve anche perché lei è una fan di Thor, glielo ho letto negli occhi“-, così Kristall prese la borsa e ringraziò,
-“Tack, misterioso unicorno, la ringrazio“-
-“Ora se non ti dispiace voglio fare un giro per Jotunheim, voglio sempre controllare che non ci siano giganti vivi“-, l’unicorno fece un salto e volò dritto vero l’orizzonte, Kristall ed Henrik erano stupiti, il piccolo pony disse,
-“Ma come? Un unicorno che vola?“-, poi in quel momento arrivò una unicorno femmina gialla con dei bellissimi capelli color oro, indossava dei bei vestiti bianchi con una lunga gonna, e domandò ai tre pony sconosciuti,

-“Figli miei, avete finito? Dov’è vostro padre?“-, Kristall in quel momento accarezzò Jormungandr e gli disse,

-“Puoi andare, nessuno ti farà del male, ma fai attenzione a non stare più lontano dall’acqua, almeno sott’acqua sei più al sicuro”-, così Jormungandr, se ne andò, e Kristall vide la unicorno bionda che la interrogò,
-“E tu chi sei?“-
-“Io…..io mi chiamo Kristall Snö“-, la pegaso gialla parlò con la unicorno bionda che le raccontò tutto quello che Kristall aveva detto loro, e la unicorno parlò a Kristall,
-“Ma come Kristall? Non ci hai riconosciuti?“-
-“Nej, chi siete voi? Siete dei guerrieri?“-
-“Siamo molto più di guerrieri, siamo dei, e quello che hai visto volare via è mio marito, io sono la dea delle messi, ossia io sono Sif, e questi pony maschi sono Módi e Magni e la pegaso valchiria è mia figlia Þrúðr“-,
in quel momento Kristall si mise a riflettere,
-“ Aspetti un momento, lei è davvero la dea Sif in persona? Lady Sif?“-
-“Proprio io“-
-“Ma se lei è Sif e loro tre sono Módi, Magni e Þrúðr….questo significa che quell’unicorno con cui ho parlato….ERA DAVVERO THOR?“-
-“Era proprio lui, mio marito, conosci gli dei ma a quanto pare non da riconoscerli quando ne vedi uno“-,

Kristall era sconvolta ed anche Henrik,

-“Non ci posso credere, ho parlato con Thor in persona, e mi ha regalato il progetto di un’arma, non mi crederà nessuno se lo raccontassi al villaggio“-, i due grossi pony barbuti si rivolsero a Kristall,

-“Se nostro padre ti ha fatto un regalo del genere devi esserne fiera“-
-“Nemmeno noi ti diremo di che arma si tratta sennò che sorpresa è?“-,

Þrúðr con la sua magia divina materializzò uno scudo di ghiaccio, 

-“Cara Kristall, voglio farti anche io un regalo, ti voglio regalare questo scudo“-
-“Ma….è di ghiaccio“-
-“E’ un ghiaccio magico, uno scudo impenetrabile, dammi il tuo scudo“-, Kristall fece come detto da Þrúðr, e la pegaso divina usò una magia per fondere i due scudi, ora Kristall aveva uno scudo di legno e di ghiaccio,

-“Con questo scudo, nessuna freccia, nessuna roccia, nessuna arma, nemmeno un incantesimo divino potrà scalfirlo, ora hai uno scudo perfetto, non dovrai nemmeno perfezionarlo“-, Kristall prese lo scudo,

-“Tack, Þrúðr“-.
Sif guardò negli occhi a Kristall,

-“ Degli occhi di mortale con una luce da valchiria, se mio marito ti ha fatto quel regalo anche io voglio darti qualcosa, vieni qui vicino“-, Kristall si avvicinò a Sif, e la dea le diede un bacio sulla fronte, dove apparve una stella luminosa che sparì,

-“Quella che ti ho dato è la Benedizione di Sif, un incantesimo divino che ti proteggerà contro qualsiasi maledizione, contro qualsiasi incantesimo maligno, si attiverà da solo e potrai proteggere coloro che tu tocchi formando una barriera di luce“-
-“ Tack, Lady Sif, non so proprio come ringraziarvi“-
-“E’ merito dei tuoi occhi, ti danno un senso di calma e generosità“-
-“Lo stesso Jormungandr mi consigliava di guardare negli occhi gli dei, e la stessa cosa ho fatto con Fenrir“-
-“ Sei riuscita ad ammansire Fenrir senza fargli del male, ora va bene così, Thor è volato via e noi dobbiamo tornare ad Asgard, forse ci rivedremo ancora cara Kristall, arrivederci“-
-“Arrivederci, Lady Sif, e…..arrivederci Módi, Magni e Þrúðr“-,

tutti gli dei se ne andarono, ma prima di sparire con la magia, Sif si girò e parlò a Kristall,

-“A proposito, se per caso dovessimo incontrare Loki non gli diremo di te, non sappiamo dove si nasconda, ma sembra stia tramando qualcosa di brutto, se dovessi mai incontrarlo, non ucciderlo, puoi disarmarlo, e buttarlo per terra, ma non dovresti ucciderlo, è pur sempre un membro della nostra famiglia“-
-“Va bene, farò come ha detto lei, Lady Sif“-, dopo quel saluto gli dei sparirono con la magia, Henrik che stava per tutto il tempo dietro la sorella uscì fuori, e le parlò,
-“Puoi davvero fidarti di loro? E se diranno di te a Loki?“-
-“Posso fidarmi di loro, se mi sono fidata di Thor, anche se non sapevo che fosse lui, perché la Norna Skuld mi aveva detto di fidarmi di un pony straniero e di farlo ragionare“-
-“E se non riguardava lui?“-
-“Nej, riguardava proprio lui, Skuld diceva che avrebbe fatto qualcosa che io non avrei sopportato, in quel caso ferire Jormungandr, ed ora che abbiamo finito, possiamo tornare al villaggio“-
-“CI toccherà arrampicarci sulla montagna fino al portale?“-
-“Nej, ho un metodo più veloce, guarda“-, Kristall usò il bastone del Lich,
-“ Isportal(Portale di ghiaccio)“-, ecco che apparve un portale azzurro che era collegato alla cime della montagna che conduceva proprio al portale per il Bifrost, Kristall si rivolse ad Henrik,

-“Ho messo un portale in cime prima che scendessimo, ora dobbiamo solo passare attraverso questo, ma prima“-, Kristall toccò col bastone Henrik, in questo modo lui poteva passare dal portale,
-“Fatto, ora tu puoi passare, quando tocco qualcuno col bastone faccio in modo che lui possa passare per il portale, se non ti avessi toccato saresti rimasto qui, in questo modo nessuno nemico passerà, ma ora non ci sono nemici, e poi una volta attraversato il portale, questo si chiuderà“-.

Così i due vichinghi attraversarono il portale che poi si chiuse alle loro spalle, e poterono andare direttamente al portale del Bifrost che Kristall richiamò col teschio.
Così dopo aver attraversato il Bifrost, arrivarono al portale che conduceva al villaggio vichingo, ma non si diressero subito a casa loro; infatti, Kristall doveva portare il grosso scalpello che aveva sulla schiena a Städ. 

-“Ora vieni con me Henrik, dobbiamo consegnare la punta dello scalpello, sinceramente non pensavo ci avremmo messo così poco tempo“-
-“Sarei comunque venuto con te, voglio proprio vedere che cosa ti ha regalato Thor“-
-“Chissà se però Städ mi crederà, ancora io non ci credo“-.

Arrivarono alla bottega di Städ, il quale stava lavorando alcune spade, poi lui alzò lo sguardo e vide i due pony, 

-“Oh, cara Kristall, caro Henrik, ero preoccupato, e vedo che mi avete portato un bel pezzo di scalpello“-
-“Ja, è stata una bella esperienza, non so se mi crederai, se ci fai entrare ti dò lo scalpello e sarò ben lieta di raccontarti tutto“-.
Così Städ fece entrare in casa sua i due pony, e si mise ad ascoltare tutto quello che loro due avevano da dire.
Dopo la spiegazione Städ fu sorpreso,

-“Posso capire Jormungandr, ma davvero avete incontrato Módi, Magni, Þrúðr e Sif? E mi volete far credere che avete anche incontrato Thor e non l’avete riconosciuto?“-
-“Puoi dire quello che vuoi, ma è la verità, inoltre Þrúðr mi ha fuso il mio scudo con uno scudo di ghiaccio, e Sif mi ha dato un bacio sulla fronte, mi ha detto che è una sua benedizione che mi proteggerà dai sortilegi cattivi“-
-“Lo capisco, la Benedizione di Sif, di solito lei la fa solo alle valchirie o ai guerrieri più meritevoli, ma dato che ti ha guardata negli occhi è evidente che voleva farti un regalo, fammi vedere lo scudo“-.

Kristall diede lo scudo a Städ, che lo esaminò attentamente, 
-“ Interessante, è un ghiaccio particolare, non si scalfisce, avevo sentito parlare di questo tipo di scudo, solo chi vive ad Asgard può averlo fatto, solo alcuni dei lo possiedono, come Ullr e Skadi, il dio e la dea invernali“-
-“E già che ci siamo, puoi vedere cosa contiene questa borsa? E’ Thor che me l’ha data, ha detto che è un’arma, ma nessuno di loro mi ha detto di che si tratta, e che non dovevo aprire la borsa se non davanti a te”-,
Städ aprì il contenuto e lo mise sul tavolo, c’erano dei materiali ed un foglio con un progetto, lui si mise a leggerlo, e sbarrò gli occhi, poi si rivolse a Kristall,
-“Ma davvero non sai di che si tratta?“-
-“Nej, altrimenti lo saprei, Thor mi ha detto di non aprirla prima, solo davanti ad un nano“-
-“Kristall, questa storia sembra troppo incredibile per essere vera, però non posso non crederti “-
-“Perché?“-
-“Guarda bene questo progetto, è lo schema per un’arma potente che solo un nano di Asgard potrebbe creare senza questo foglietto, l’arma che si può creare è una copia perfetta del Mjöllnir“-, la pegaso fu troppo sorpresa,
-“Il divino martello di Thor? Possibile? E lui mi avrebbe regalato un progetto simile?“-
-“Nella borsa c’erano pezzi di ghiandola e cuore di Mephit dell’aria e del fulmine, e c’era anche dell’acciaio asgardiano, materiale reperibile solo ad Asgard, quindi è ovvio che tu abbia detto la verità, non so perché Thor volesse un altro martello, ma questo ha ben poco di divino, dato che sfrutta i poteri elementali dei Mephit, ma con un’arma del genere tu potresti essere inarrestabile, e potrei finalmente mettere gli zoccoli sopra dell’acciaio asgardiano per la prima volta“-
-“Sul serio? Puoi davvero crearmi quel martello?“-
-“Certamente, devi essere molto onorata perché Thor ha scelto te per usarlo, e poi non c’è bisogno che mi paghi dopo quello che hai fatto per me portandomi lo scalpello di gigante, per me sarà un onore crearti quell’arma, nessuno nel mio villaggio ha avuto la possibilità di avere lo schema della copia del Mjöllnir direttamente da Thor, è un peccato che tu non l’abbia riconosciuto, ma d’altronde se era incappucciato era perché forse non voleva farsi riconoscere, passa pure domani mattina, troverai il tuo martello finito“-
-“Sul serio? Sei un vero amico Städ“-
-“Io ringrazio te, mi hai dato qualcosa da vantarmi la prossima volta che torniamo nel mio regno, anzi forse è meglio che verrai anche tu, io ti consiglio di usare il tuo incantesimo per richiamare il martello non appena l’avrai provato“-.

Così Kristall ed Henrik salutarono Städ e tornarono a casa, durante il cammino Henrik parlò a Kristall,

-“ Devi essere contenta, Snö, adesso avrai un’arma in più e sarà un martello donatoti da Thor in persona“-
-“Ed io non l’avevo neanche riconosciuto, spero non si sia offeso“-
-“Nessuno può offendersi se ti guarda negli occhi“-
-“Questo significa che dovrò allenarmi per usare quel martello, voglio essere brava a maneggiarlo proprio come farebbe Thor, e voglio anche che tu diventi più forte, così potremmo sempre combattere insieme“-
-“Non considerati avvantaggiata solo perché hai tre asce, un arco e un bastone del Lich, oh e anche quella spada che ti ha dato Tyr“-
-“C’è un’altra cosa riguardo alla mia spada Ulfberht, posso evocarla dove si trova senza bisogno del mio incantesimo del richiamo“-
-“ Che vuoi dire?“-
-“Osserva“-, Kristall mise il suo zoccolo destro in posizione eretta e poi disse,
-“Spada Ulfberht“-, la spada non arrivò da nessuna parte, semplicemente apparve sotto forma di luce nel suo zoccolo per poi smettere di brillare, Henrik era colpito,
-“Wow, e puoi farlo anche con le altre tue armi?“-
-“Nej, solo con la spada, le altre posso richiamarle come sempre, forse dipende dal fatto che è una spada divina, altra spiegazione non c’è“-.

Arrivati a casa, Kristall ed Henrik salutarono la nonna e il padre, inutile dire che Rokk fu felicissimo di rivederli, dato che era stato avvisato solo da Städ della loro partenza per Jotunheim.

-“Figli miei, finalmente siete venuti, ho una sorpresa per voi, per tutti noi, vieni avanti tesoro“-, Rokk si spostò  e dietro di loro c’era una puledra grande, era una pegaso di colore blu chiaro con occhi azzurri, Rokk la introdusse ai suoi figli,  

-“ Lei si chiama Vattenfall, e viene da un villaggio lontano nella Noreinvegia, è dovuta scappare perché degli altri vichinghi hanno attaccato il suo villaggio, lei viveva da sola, ed è dovuto volare via dal villaggio, l’ho trovata che stava volando non lontano da qui, e poi era così stanca che è caduta sulla neve, io l’ho aiutata, all’inizio non era contenta di vedere un vichingo, ma le ho ripetuto che poteva fidarsi di me, che non siamo vichinghi cattivi, per lo meno ora che ci sei tu Kristall, lei sarà la vostra nuova mamma, ha più o meno i tuoi stessi colori, Kristall“-,
Vattenfall si avvicinò a Kristall,

-“E così, tu sei la famosa Kristall Snö, incredibile, Rokk mi ha parlato molto di te, è incredibile che una puledra come te abbia così tanta fama e tanta forza“-
-“Così tu da oggi in poi sarai la mia nuova mamma? La mamma per me ed Henrik?“-
-“Credo di sì, Rokk pensava che ci volesse una nuova donna di casa che aiutasse vostra nonna e per occuparsi di voi due, e sarei ben lieta di occuparmi di due bei pony come voi due, e inoltre potrò rimanere in questo villaggio, io di solito parlo solo noreinvegese, ma ho spesso viaggiato in Horsvezia, così qualche parola la conosco“-, Kristall la abbracciò,

-“Che bello, ho una mamma, ho di nuovo una mamma“-, Rokk staccò Kristall da Vattenfall,
-“Vacci piano Kristall, è ancora stanca, non è forte come te, e poi non volete raccontarmi di cosa avete fatto a Jotunheim? Senza contare che Vattenfall non sa ancora tutto di te“-.

Così Kristall e sua nonna minotauro prepararono la tavola, mentre Vattenfall cercò di conoscere meglio Henrik, lui non era proprio contento di conoscere una nuova mamma, ma la pegaso gli promise che non doveva dimenticarsi di sua madre, ma che voleva che lui la accettasse, perché voleva finalmente far parte di una famiglia dato che lei era sempre stata sola dopo la morte dei sui genitori, fu in quel momento che Henrik la abbracciò,

-“Mamma, mamma, ho di nuovo una mamma“-, Henrik si mise a piangere, Vattenfall lo accarezzò, e dopo un po' Kristall chiamò tutti per la cena.
Durante la cena, Kristall ed Henrik raccontarono quello che avevano fatto nel regno dei nani e nel regno dei giganti, senza tralasciare dettagli.
Tutti a tavola furono stupiti, Rokk intervenne,  

-“Avete incontrato Thor in persona? E non l’avete riconosciuto? E avete incontrato anche sua moglie e i suoi figli?“-, Kristall rispose,
-“Ja, Rokk, è proprio così, e poi andando da Städ ho scoperto che quello che Thor mi ha dato era un progetto per una copia del Mjöllnir, domani mattina avrò un martello proprio come quello di Thor“-
-“Non potrei essere più orgoglioso di mia figlia, e naturalmente sono orgoglioso anche di te Henrik, siete andati in una missione senza scorta, e da soli, senza neanche Hov, e avete incontrato anche altri dei, soprattutto Thor“-, Henrik guardò la sorella,
-“Credo che stanotte Kristall non riuscirà a dormire pensando al fatto che avrà una nuova arma“-, e la pegaso gli diede ragione,
-“E’ vero, non vedo, l’ora, non sarà un martello divino ma sarà un’arma forte“-, Vattenfall intervenne, 
-“E’ bello che ci sia una pegaso forte in questo villaggio, da dove vengo io le donne dovevano solo pensare alla casa e alla famiglia, sono da poco diventata la vostra mamma ma sono già fiera di voi, quante giumente possono dire che il proprio puledro o puledra ha incontrato degli dei?“-.

Quella notte, Vattenfall rimboccò le coperte ad Henrik e gli diede un bacio sulla fronte, Kristall era contenta di poter avere una nuova mamma, anche perché lei non si ricordava della sua a differenza di Henrik, ma doveva accettarla, perché c’era una nuova pony in casa.
La mattina, Kristall corse direttamente alla bottega di Städ senza neanche fare colazione, era troppo eccitata, e corse più veloce che poteva, ad arrivò subito alla bottega del bisonte nano e bussò.
Städ le aprì subito,   

-“Oh cara Kristall, speravo fossi tu, vieni dentro“-, la pegaso entrò e Städ la portò nel suo laboratorio, dove c’era un incudine con un martello sopra.

-“Per riuscire a finirlo in fretta, non ho proprio chiuso occhio stanotte, ho da poco rifinito gli ultimi ritocchi, ma ora è pronto ed ora è tuo“-
-“Mi dispiace che tu non abbia dormito“-
-“Non ti devi preoccupare, ho lavorato così tanto da quando sono tornato dal mio regno che oggi mi prenderò una giornata di riposo, e poi da domani vedrò cosa fare con lo scalpello gigante che mi hai portato“-.

Städ diede il martello a Kristall Snö la quale era contentissima di poterlo impugnare, dato che era un dono di Thor, con il potere dell’aria e del fulmine chissà cosa avrebbe potuto fare, chissà quali incantesimi poteva creare, così salutò il bisonte ed uscì, e una volta fuori si mise a maneggiare il martello, e poi tornò a casa per poter usare l’incantesimo del richiamo su di esso, in questo modo poteva evocarlo quando voleva, e pensò di non aver bisogno di così tante asce da portarsi appresso, quindi decise di portarsi una o due asce, assieme al bastone del Lich e l’arco e poi il martello, tanto la borsa non era pesante per lei, e poi poteva evocare la spada dove voleva, Rokk vide il martello e quando lo vide da vicino capì che era proprio una copia del Mjöllnir originale, allora pensò di portare fuori Kristall per farla allenare in qualche missione. 

-“Hai bisogno di allenarti con quel martello, quindi perché non usarlo contro qualche bestia selvatica?“-
-“E’ una buona idea, non vedo l’ora di poterlo usare“-.
Una volta usciti di casa, un tizio incappucciato cadde dal cielo ed atterrò sui suoi zoccoli senza farsi male,
-“E chi è costui?“-
-“Non urlare papà, lo riconosco stavolta, è Thor“-.

Infatti il pony misterioso spostò un po' il mantello e nella sua cintura si vedeva un martello circondato da fulmini, e poi tolto il cappuccio, si vedeva che era un unicorno biondo.
Kristall si avvicinò e si inginocchiò,

-“ Divino Thor, per me è un piacere poterla rivedere, inoltre mi deve perdonare se non l’ho riconosciuta la prima volta, ma aver ricevuto questo dono da lei è un grande onore“-,
Thor la fermò,
-“Alzati cara Kristall Snö, non c’è bisogno che ti inginocchi, sono venuto qui perché ho parlato con le Norne per sapere quando avresti avuto il martello“-
-“Per quale motivo? Voleva vederlo?“-
-“Nej, volevo fare un incantesimo speciale per te, puoi darmelo?“-, e Kristall diede il suo martello a Thor, lui lo alzò in cielo e molteplici fulmini scesero dal cielo mentre il dio unicorno urlò, poi lo ridiede alla pegaso,
-“Ecco fatto cara Kristall, da ora in poi solo tu potrai usare questo martello“-
-“Solo io?“-
-“Ja, nel senso che ora è esattamente come il mio Mjöllnir, solo io posso sollevarlo, o usarlo, ed ora la stesa cosa vale per il tuo martello, solo tu puoi sollevarlo, beh solo tu e chi ne è degno“-
-“Quindi solo io posso usarlo? E chi altri ne è degno?“-
-“Questo non lo so, è il martello che lo decide“-, Rokk era rimasto a bocca aperta per tutto quel tempo ma voleva dire una cosa,
-“Oh divino Thor, è un piacere che lei abbia scelto il nostro villaggio, e che abbia scelto mia figlia per il suo martello, è un onore poterla conoscere”-, Thor interruppe Rokk,
-“Hai una figlia fantastica, abbine cura, ho potuto vedere la sua storia grazie alle Norne“-, Kristall poi si rivolse di nuovo a Thor,
-“Divino Thor, come mai voleva fabbricarsi un nuovo martello?“-
-“E’ Skuld che me lo aveva consigliato, però mi aveva anche detto che l’avrei donato ad un guerriero meritevole, io non ci volevo credere, fino a quando ti ho guardata negli occhi, ora se non ti dispiace devo andare, devo tornare ad Asgard“-, così Thor fece un balzo ed andò verso il cielo per poi scomparire, Rokk era ancora incredulo,

-“Non ci posso credere, Thor in persona è venuto davanti a casa mia, e per fare un incantesimo al tuo martello   “-, Kristall appoggiò il martello sulla neve,
-“Chissà se è vero quello che ha detto, lo so che è un dio, però voglio provare lo stesso, Rokk? Puoi sollevare il martello?“-,
-“Te lo sollevo subito“-, Rokk prese il martello per il manico, ma per quanto strinse il martello non si alzava, né si spostava,
-“Ma….non riesco a sollevarlo“-
-“Lascia perdere, ora me lo riprendo“-, Kristall lo afferrò e Rokk vide che lei non aveva problemi a prenderlo nello zoccolo, anzi lo alzava in alto senza fatica,

-“Thor ti deve aver preso in simpatia, se ti ha donato il potere di poter essere l’unica ad usarlo“-
-“Credo che mi piacerà questo martello, ma non significa che userò solo questo, avrò sempre il mio arco e le mie asce“-
-“Senti…..ti va ancora di andare a fare una piccola caccia?“-
-“Certo che mi va papà, andiamo, non vedo l’ora di sbattere questo martello in faccia ad un Warg“-.

Kristall e Rokk andarono in giro per cercare bestie selvatiche, e le trovarono, naturalmente Rokk lasciò fare tutto a Kristall, la quale era già pronta ad usare il suo nuovo martello, e lo usava già bene, colpiva in faccia i Warg, e poteva usare i poteri del fulmine ma ancora non sapeva come evocarli, inoltre lanciava il martello e poi lo richiamava, alla fine era riuscita a sconfiggere ben tre Warg con solo il suo martello, Rokk pensò di portare la carne ai grifoni dei Warg ai grifoni del villaggio, per poi spellare le bestie per farne pelli.
Tornati a casa, Rokk pensò di prendere un po' di birra, mentre Kristall invece voleva uscire un po' per andare al campo di addestramento per allenarsi con le magie del martello, quando all’improvviso sentì una voce che la chiamò, 

-“ Kristall Snö, Kristall Snö“-
-“ Vem är det som ringer mig?(Chi è che mi sta chiamando?)“-, Rokk era sorpreso di quella frase, perché non aveva sentito nessuno chiamare Kristall Snö,  

-“C’è qualcosa che non va, Snö?“-
-“Nej, è che ho sentito una voce femminile che mi chiamava“-
-“Io non ho sentito niente“-, ma ecco che la voce insistette,
-“ Kristall Snö, guarda qui, nel barile“-,

stavolta anche Rokk sentì la voce, e i due vichinghi andarono a vedere in un barile pieno d’acqua dove di solito si lavavano la faccia appena svegli, fissarono l’acqua e videro il riflesso delle tre Norne, Rokk non le aveva mi viste, ma invece Kristall le conosceva bene dato che era andata da loro, Urðr, la più anziana parlò lei,

-“Ciao Kristall, è bello poterti rivedere“-
-“Salve a voi Norne, come mai mi avete chiamato?“-
Verðandi, la sorella in mezzo rispose,

-“Il fatto è che abbiamo notato un cambiamento nel tuo filo, e Skuld non è poi così capace di mentire, però stavolta ti ha dato un bel consiglio“-
-“Quindi il pony straniero a cui Skuld si riferiva era proprio Thor, e pensare che non sapevo chi fosse, ma non siate arrabbiate con Skuld“-
-“Non saremo arrabbiate, perché è stato meglio così, se avessi fatto di testa tua avresti avuto problemi con gli dei, invece ora che anche Thor ti ha guardata negli occhi, lui sarà dalla tua parte, e con lui anche Sif, che ti ha dato la sua benedizione“-
-“Come mai mi avete chiamata? Per comunicarmi questo?“-
-“Nej, vedi ora che anche Thor e Sif ti sono amici, vogliamo continuare ad aiutarti, non possiamo rivelarti il tuo futuro, però possiamo fare una cosa, ti chiameremo nel caso Loki saprà che sei viva, quando vuoi qualche consiglio basta che guardi nell’acqua del barile e ci chiami, anche nel caso il villaggio verrà attaccato, così sarai sempre pronta“-
-“Vi ringrazio Norne, c’è qualche altra cosa che volete dirmi?“-, Skuld si avvicinò alla sorgente magica dalla quale stavano comunicando loro tre con la pegaso,
-“Kristall, io un altro consiglio te lo voglio dare, per il prossimo anno devi allenarti con il martello e le tue armi, e anche col bastone magico, è di vitale importanza che tu sia più forte di adesso, perché se ti allenerai ancora diventerai più forte di un drago di ghiaccio“-
-“Potrò davvero diventare più forte di un drago di ghiaccio?“-
-“E non solo, forse te ne già accorta ma stai incominciando ad assorbire di più il potere del teschio di drago di cristallo, sarai in grado di comprendere i linguaggi dei draghi e degli dei, potrai in futuro anche evocare il Bifrost da sola, per il momento è tutto quello ce potevo dirti“-
-“Sei sicura che potevi dirmi tutto questo?“-
-“Ja, non ti preoccupare, le mie sorelle volevano che te lo dicessi io“-
-“Arrivederci Norne, spero di rivedervi qualche altra volta“-, e dopo i saluti, l’acqua del barile tornò normale, Rokk era stranito,
-“ Non ci posso credere, quelle erano le Norne? “-
-“Ja, te l’avevo detto che le avevo conosciute, nej?“-
-“Ja, è solo che non posso credere che mia figlia abbia così tante conoscenze, senza contare la tua esperienza con Thor, Sif e i loro figli, vorrei che anche Henrik avesse avuto questa fortuna“-
-“Ascolta Rokk, per qualsiasi cosa, ci sarò sempre io a badare ad Henrik, ed ora che abbiamo una nuova mamma, io proteggerò anche lei“-
-“E’ bello che tu dica questo Snö, ma vorrei che Henrik ce la facesse da solo“-
-“Per il momento stiamo combattendo insieme, e mi sembra già motivato, quindi non devi preoccuparti, io invece devo pensare a migliorare le mie tecniche e le mie magie, incluse quelle col martello di Thor“-.
 

Continua….

 
My little pony by Hasbro & Lauren Faust

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Capitolo 15
*** La decisione di Rokk ***


Rokks beslut
La decisione di Rokk
 
Era passato un mese, e Kristall aveva battezzato il suo martello Mjölner II, che era il nome horsvedese del Mjöllnir.
In questo momento lei e suo fratello Henrik si trovavano nell’Alfheim, il regno degli Elfi Cervi della luce, la pegaso c’era già stata negli anni precedenti, ma questa era la prima volta che ci andava con solo suo fratello, il quale non l’aveva mai visto.
Era un regno abitato da Cervi alati, erano buoni combattenti e custodi di arti magiche, il loro regno era come una foresta gigante, e c’erano piante, frutti e funghi che brillavano, nessun altro regno aveva quella flora, naturalmente anche qui c’erano le bestie feroci, e gli Elfi Cervi erano spesso attaccati dagli Elfi Cervi oscuri che provenivano dallo Svartalfheim.
Gli Elfi Cervi della luce erano tutti di colore bianco, blu o celeste, mentre invece gli Elfi Cervi oscuri erano tutti neri e nella loro parte di regno era sempre notte, erano cervi malvagi, i Cervi della luce li respingevano sempre, ma a volte Heimdallr chiamava dei guerrieri da altri regni per aiutare i Cervi della luce, e da quando lui conosceva Kristall Snö o meglio da quando lei si era trasferita nel villaggio vichingo il dio chiedeva l’aiuto anche di guerrieri di Midgard, e più di una volta Kristall aveva aiutato i Cervi della luce, contro i Cervi oscuri o altre bestie come i Troll.
Kristall ed Henrik si trovavano lì proprio per una missione contro i Cervi oscuri, ma erano lì anche per reperire una spada, dato che il loro padre adottivo Rokk si voleva sposare con la pegaso Vattenfall bisognava trovare un regalo speciale per il matrimonio, perché tra i vichinghi c’era la tradizione che la sposa doveva regalare una spada al suo marito vichingo, come simbolo di protezione per la sua famiglia, e così Kristall parlò con Vattenfall e con Städ i quali parlarono di cercare una spada elfica proprio ad Alfheim, una spada potente più di quella che Rokk aveva, e Kristall ed Henrik partirono in segreto perché Rokk doveva avere una sorpresa.
Dopo il viaggio nel Bifrost i due giovani vichinghi arrivarono in un enorme villaggio nella foresta pieno di belle case che si fondevano negli alberi che erano molto grossi, c’erano Cervi Elfi di colore bianco, blu e celeste di diverse età e dimensioni, Kristall non le sembrava che potesse esserci una battaglia in quel momento, loro due si guardarono in giro, Henrik era stranito dato che era la sua prima volta ad Alfheim, e fece una domanda alla sorella,   

-“ Ehi, sorellona? Ma adesso che dobbiamo fare? Dove dovremmo andare?“-
-“Ora dobbiamo cercare il capo degli Elfi, è lui che ci dirà cosa fare, tu stai sempre vicino a me, i Cervi elfi hanno una buona memoria, e dato che non ti hanno visto potrebbero attaccarti, però dato che sei con me, penseranno che sei un mio amico, o un mio compagno, poi quando sarà il momento gli dirò che sei mio fratello“-
-“E dove si trova il capo?“-
-“Vedi quella quercia gigantesca? E’ lì che si trova la famiglia reale, ora seguimi dobbiamo muoverci se vogliamo fare presto per il regalo a papà“-
-“Non vedo quale sia la fretta, papà non si sposerà certo senza di noi“-
-“Nej, ma preferisco cercare di fare la missione il prima possibile“-.

Arrivati alla casa nella quercia Kristall bussò e da una fessura un Cervo la guardò,

-“Vem är det som knackar på?(Chi è che sta bussando?) Oh sei tu Kristall Snö “-
-“ Salve Stor dörr, sono venuta qui perché Heimdallr ci ha detto che vi serve aiuto, e quindi vorrei parlare con tuo fratello”-
-“Benissimo, ci voleva un po' di aiuto, e da quando abbiamo saputo da Tyr che sei diventata la più forte del tuo villaggio, possiamo stare tranquilli, e chi è il pony che ti segue?“-
-“Lui è mio fratello Henrik, questa è la prima volta che lo porto qui ad Alfheim, prima era un pony debole, ma ora è molto più forte che in passato, quindi quando posso viaggiare tra i regni me lo porto appresso, sia per insegnargli qualcosa che per farlo combattere, ha bisogno“-
-“Non ci avevi detto che avevi un fratello“-
-“L’ho detto solo al vostro capo, cioè tuo fratello, lui solo sa della mia famiglia, anzi adesso devo dirgli anche che ho una nuova mamma“-
-“Bene, potete entrare“-.

Il Cervo aprì la porta e Kristall ed Henrik entrarono, c’erano vari Cervi riuniti in un banchetto, e a capotavola c’era un grosso Cervo blu con grosse corna e delle lunghe ali, Kristall si avvicinò a lui,

 -“ Salve nobile capo Rådjursledare, scusi se l’abbiamo interrotto mentre pranzava, ma siamo venuti non appena Heimdallr ci ha mandato il messaggio per dirci del vostro problema“-, il Cervo bevve da una tazza e poi rispose a Kristall,

-“Bentornata Kristall, sono contento che Heimdallr abbia chiamato te, in passato era costretto a venire lui, e lasciare incustodito il Bifrost, ma ora conosco più cose di te, senza contare dei tuoi passati servigi“-
-“La ringrazio Rådjursledare, vorrei solo sapere quando andare a combattere“-
-“Non c’è fretta prendi pure una sedia e mettiti a mangiare con noi, le nostre sentinelle non hanno ancora visto dei Cervi oscuri, quindi quando sarà il momento ci sarà l’allarme in tutto il villaggio, e chi è il pony che ti segue?“-
-“Oh, lui è Henrik, ho parlato di lui solo a lei, è mio fratello“-
-“Sì, mi hai parlato di lui, e altre volte è venuto qui pure tuo padre Rokk con qualche altro vichingo, sinceramente siete gli unici vichinghi con cui abbiamo avuto a che fare, ma prego, sedetevi e parliamo un pò, non fate complimenti, mangiate insieme a noi“-
-“Tack, nobile Rådjursledare“-

-“Non mi chiamare nobile, chiamami solo col mio nome, comunque è sempre meglio tenersi pronti per quando dovremo uscire fuori per combattere“-.
E così Kristall ed Henrik si sedettero e videro tanta buona roba sul tavolo, diversi tipi di pane, formaggi e tante delizie a base di frutta degli alberi e anche vari dolci con frutti di bosco.
Così Kristall prese le posate di legno e cominciò a prendere del pane con delle fette di formaggio, ma vide che i Cervi stavano guardando strano suo fratello.
E avevano ragione a fissarlo, Henrik prendeva il cibo con gli zoccoli e mangiava a sazietà, mangiava in fretta e maleducatamente.
Kristall lo colpì con lo zoccolo per fermarlo,  

-“Henrik? Ma che stai facendo? Sei impazzito? Ma come ti comporti?“-
-“Che problema c’è? Tra i nani si faceva così“-
-“Ma qui non siamo a Svartalfheim, e non siamo tra i nani, questi sono Elfi, e mangiano in modo educato, e tu mi stai facendo fare una brutta figura, devi mangiare piano e usare le posate“-
-“Oh, scusami, non lo sapevo“-,

Rådjursledare però rassicurò Kristall,

-“Non ti preoccupare, Kristall, non fa niente come mangia tuo fratello, non è a conoscenza dei modi di questo regno“-
-“Forse hai ragione, Rådjursledare, dovevo dirglielo, non consideri mio fratello un maleducato“-
-“Mangiate quello che volete, dopotutto dovremo affrontare una guerra tra un pò“-
-“Questi dolci coi frutti di bosco sono sempre deliziosi“-, in quel momento si sentì il rumore di un corno, i Cervi Elfi si alzarono dal tavolo, lo stesso Rådjursledare era spaventato,

-“E’ il segnale, i Cervi oscuri sono arrivati al nostro villaggio, Cervi, Kristall, Henrik, è ora di andare“-.
Tutti uscirono dalle case, Kristall ed Henrik preparano le loro armi, la pegaso le sue asce e Henrik il suo arco e la sua spada.
-“Dobbiamo stare attenti, Henrik, se sei diventato forte questo è un buon momento per dimostrarlo“-
-“Stai tranquilla, sorellona, sono pronto“-.

E i due vichinghi dovevano essere pronti perché nel villaggio arrivarono dei Cervi di colore blu scuro con le ali, erano tutti armati di lance, i Cervi Elfi della luce anche loro volavano e avevano le lance, alcuni anche gli archi e le spade, lo stesso Rådjursledare aveva due lance di luce che brillavano.
I cervi andarono contro i Cervi oscuri, alcuni cervi oscuri scesero a terra per cercare dentro le case gli Elfi più deboli, Kristall corse contro di loro,

-“Henrik, veloce, gli Elfi oscuri vogliono far del male alle famiglie deli Elfi della luce“-
-“Arrivo sorellona“-.

Due Elfi oscuri li fermarono, ma la pegaso non si lasciò intimorire,

-“Io non ho paura di voi, Borrning axe (ascia perforante)“-, Kristall piantò un’ascia nella testa di un Elfo oscuro e anche l’altra, poi Kristall si girò e vide che cinque Elfi oscuri avevano circondato Henrik,

-“Lillebror, nej! (Fratellino, no!)“-, Kristall corse ma in quel momento sentì l’urlo di Henrik,
-“Pilar av åska (Frecce del fulmine)“-, due frecce salirono al cielo e crearono dei fulmini che colpirono tutti e cinque gli Elfi Oscuri, Henrik non fu colpito,
-“Henrik, är du okej? (Henrik, stai bene?)”-
-“Non devi più preoccuparti per me, sorellona, ora sono più forte di quando mi hai conosciuto“-,
Un Elfo oscuro si alzò, ma Henrik lo infilzò con la spada, Kristall cominciò finalmente a vedere un miglioramento nel fratello, anche se lei gli voleva bene lo stesso era contenta.
Un gruppo di Elfi oscuri stava andando contro dei Cervi piccoli, ma Kristall caricò al sua ascia per colpirli da lontano,

-“ Yxa av vinden (Ascia del vento)“-, l’ascia colpì tutti gli Elfi oscuri, ma Henrik aiutò la sorella,
-“ Pil av is(Freccia del ghiaccio)“- gli Elfi furono congelati e i due giovani vichinghi li colpirono con asce e spada e li frantumarono, altri Elfi oscuri stavano arrivando, ma Kristall usò il Mjölner II e li uccise subito, gli Elfi della luce furono colpiti da come Kristall usasse il martello, proprio come Thor.
Kristall notò che Rådjursledare era in diffilcoltà, un grosso Cervo oscuro lo stava colpendo, e alla fine il Cervo della luce cadde a terra, il Cervo oscuro lo puntò con la lancia e voleva ucciderlo, ma prima che la punta colpisse il Cervo buono Kristall distrusse la lancia difendendo il Cervo con il suo scudo di ghiaccio, il Cervo oscuro era incredulo di come la sua lancia si ruppe con uno scudo del genere.
Kristall era pronta per affrontare il capo del Cervi oscuri,

-“Ora affronta me, stupido cervo oscuro“-, il Cervo oscuro materializzò un’altra lancia nera, e colpì Kristall, la quale si difese con lo scudo di nuovo, e poi lei rispose con un colpo del martello, il Cero volò ma Kristall lo seguì, lanciò un fulmine contro il nemico, ed entrambi combatterono in aria, Kristall poi si accorse che gli altri Cervi oscuri le lanciavano delle lance, allora lei evocò un altro fulmine dal martello, ma il capo la tenette ferma prendendola da dietro, Kristall allora di cercò di liberare, poi il Cervo fu colpito da una freccia di cristallo e cadde per terra, Kristall vide che la freccia l’aveva lanciata Henrik, poi lei scese a terra, e vide che il cervo oscuro aveva un ferita fatta di cristalli dove era finita la freccia, Kristall si avvicinò voleva colpirlo con l’ascia poi Rådjursledare le lanciò una lancia di luce,

 -“Kristall, usa quella, un’arma di luce è letale per gli elfi oscuri“-
-“Tack“-, così Kristall impugnò la lancia e colpì il Cervo oscuro, ci fu un enorme urlo, poi il Cervo oscuro morì,  gli altri Cervi oscuri si ritirarono, la battaglie era finita, i corpi dei nemici furono portati sopra alcuni cristalli della luce per essere disintegrati.
 Rådjursledare era contento dell’esito della battaglia, e si complimentò con tutti, soprattutto con i due giovani vichinghi.

-“Kristall, Henrik, vi ringrazio per averci aiutati, avete fatto molto, sono contento che siate nostri alleati“-
-“Tak, Rådjursledare, siamo contenti anche noi“-
-“Ora che è tutto finito immagino tu voglia chiederci qualcosa, vero Kristall?“-
-“ Ja, volevo chiedervi una delle vostre spade elfiche, mio padre si sposerà con una nostra nuova madre, e cercavamo una bella spada per donarla a nostro padre“-
-“Posso fare di più per te, Kristall, ti donerò una delle mie spade da collezione, inoltre voglio donarti una delle mie lance di luce, la stessa che hai usato“-
-“Ma…ne è sicuro?“-
-“Sono sicuro, prendi pure la mia lancia, e col potere in mio possesso io benedico questa lancia in modo che possa servire una guerriera fantastica come te“-,

Kristall prese la lancia e fu felice, ora anche lei aveva una lancia come molti vichinghi del suo villaggio.
Kristall ed Henrik lasciarono il villaggio degli Elfi della Luce salutando tutti quanti.

-“Ehi, sorellona, è stata una bella battaglia?“-
-“Ja, fratellino, ora possiamo tornare a casa, e devo dire che sono fiera di te, non solo hai affrontato dei Cervi Oscuri, ma stavolta mi hai salvata“-
-“Vuol dire che prima non eri fiera di me?“-
-“Ja, certo che lo ero, ora lo sono di più, ma se non eri forte abbastanza ero fiera lo stesso“-.

I due vichinghi ripresero la strada per il portale che conduceva al punto dove la pegaso evocò il Bifrost, e dal Bifrost tornarono a Midgard per poi intraprendere la strada verso il loro villaggio.
Kristall Snö ed Henrik furono accolti dagli abitanti e naturalmente loro raccontarono della battaglia contro i Cervi Elfi oscuri, poi Kristall Snö si rivolse a Vattenfall,

-“Madre? Io ho qui la spada che ti avevo promesso“-, Kristall prese un panno bianco e lo srotolò e tirò fuori una spada lucente, Vattenfall la prese e abbracciò la figlia adottiva,
-“Cara Kristall Snö, il più grande dono e onore è avere voi due come figli“-, Kristall fu felice di quella frase.

Una settimana dopo fu organizzato il matrimonio di Rokk e Vattenfall, davanti alla capanna di Hov, a presiedere la cerimonia come sacerdote era Svans, che era il Goði cioè il sacerdote maschio da cui i vichinghi venivano sposati, la versione femminile invece era la Gyðja.
Svans era un grosso yak più grosso di Hov, era di colore marrone scuro e anche la sua peluria gli copriva gli occhi come al figlio, era il vichingo più vecchio del villaggio e conosceva molte storie degli dei, anche lui era orgoglioso di Kristall Snö e fu proprio lui ad insegnare molte cose sugli dei norreni a lei.
Svans si mise davanti agli sposi per cominciare,

-“Care creature del villaggio, siamo qui riuniti per unire nel sacro vincolo del matrimonio questo minotauro e questa pegaso, gli dei sono favorevoli per questa unione, ho già pregato davanti alle statue di legno di Odino e Thor, e hanno dato esito positivo, ma da quando Kristall Snö è qui con noi, gli dei sono più favorevoli, lei è stata scelta senza saperlo, adesso con noi invoco il potere delle divinità per regalare fortuna e salute a questi due sposi“-.

Vattenfall prese la spada elfica e la diede a Rokk,

-“Caro Rokk, io come tua moglie ti dono questa spada, come simbolo che tu possa proteggere la nostra famiglia, me compresa“-, Rokk sorrise e rispose
-“ Cara Vattenfall, io ti ho salvato da una vita di solitudine, ma tu hai fatto lo stesso con me, e in questo modo hai fatto in modo che i miei due figli avessero una nuova madre, ed io sono contento di questa famiglia che ho, ora che anche Henrik è diventato forte non sarò solo io a proteggerti, e non saremo solo i maschi, anche Kristall Snö ti proteggerà, lei è il guerriero più forte del villaggio, da quando l’ho incontrata sapevo che lei era degna di diventare un vichingo e quando ha battuto Tyr ho capito che lei era più che degna di essere mia figlia, mai avrei sperato che lei sarebbe diventata una specie di messaggera degli dei, comunque quello che voglio dire è che io sono contento di questa famiglia e sono contento di averti incontrato“-, i due sposi si baciarono e tutti esultarono.
Ci fu un bel banchetto, e tutti fecero gli auguri agli sposi, Henrik e Kristall erano seduti vicini, il piccolo pony parlò a lei.

 -“Ora siamo ufficialmente una famiglia Kristall, e abbiamo una madre da difendere, non solo nostro padre e nostra nonna“-, Kristall però stava guardando il suo riflesso sulla lama della sua ascia,

-“Henrik?“-
-“Ja?“-
-“Io voglio diventare più forte, voglio proteggere non solo la mia famiglia, ma anche il villaggio che mi ha accolta, le Norne mi hanno detto che se migliorerò e creerò nuove abilità, potrei diventare più forte di un drago del ghiaccio“-
-“Allora mi allenerò con te, ma pensi davvero di diventare così forte?“-
-“Ja, un giorno tornerò dai draghi e ne sfiderò uno, così dimostrerò a tutta la tribù che sono cambiata, che sono forte, dopodiché li abbandonerò per sempre, restituirò loro il teschio di drago di cristallo, perché ora comincio ad usare abilità anche senza di esso“-
-“hai intenzione di uccidere un drago di ghiaccio?”-
-“Nej, voglio solo sconfiggerlo, non voglio ucciderlo, voglio solo dimostrare che sono cresciuta anche dentro, anche se dovessi usare le armi degli dei“-
-“Io comunque mi allenerò con te, voglio anche io proteggere il villaggio che mi ha accolto”-,

la pegaso accarezzò il fratello sulla criniera.
Passò un anno, e sia Kristall Snö che Henrik erano un po' più cresciuti, erano anche diventati più forti, Kristall insegnò al fratello anche l’incantesimo del bärsärk per potenziare temporaneamente la sua forza, intanto Kristall aveva anche trovato un cristallo verde per i suoi incantesimi per rigenerare la salute più grosso di quello che aveva in passato ed era riuscita a potenziare i suoi incantesimi e anche a farne di altri, non mancavano missioni da fare e villaggi da aiutare, ed anche qualche visita ai vari regni, senza contare le volte in cui Städ chiedeva lei dei materiali per le armi da costruire e potenziare, comunque anche se lei viaggiava attraverso i regni ce n’erano due regni dove lei non era mai stata, e cioè Asgard ed Helheim, anche perché lei non aveva motivo di andare in quei posti, a volte lei andava a fare visita anche alle Norne, ma non c’era ancora traccia di Loki in nessuno regno, e quindi il dio non sapeva ancora di Kristall Snö.
Un giorno a casa di Rokk, tutta la famiglia stava mangiando, il minotauro beveva del latticello e vedeva Kristall pensare,

-“Che ti prende, Snö?“-
-“Niente, è che…è passato un anno dal vostro matrimonio, e stavo pensando di andare a trovare i draghi del ghiaccio per sfidarli, così dimostrerò a tutti che sono cambiata e che non ho bisogno di loro“-
-“Sei proprio sicura di volerlo fare? E’ molto pericoloso“-
-“Non mi importa, voglio dimostrare a Flod che lui aveva torto, io non sono più debole, non sono più la pegaso debole che lui conosceva, anche se dovessi affrontare lui non avrei paura“-, ma stranamente Rokk rimase sorpreso, non disse una parola, poi chiese una domanda a Kristall Snö,
-“ Come…come hai detto? Com’era quel nome?“-
-“Flod, è il capotribù, ora suo figlio Sven sarà cresciuto, e chissà se Regn ha avuto altre uova “-
-“ Vuoi dire che il nome del drago capotribù è Flod?“-
-“Ja, credevo di avertene parlato“-
-“Ja, me ne hai parlato ma non mi avevi mai detto il nome“-, Rokk si stette zitto poi all’improvviso fece una mossa e buttò piatti posate e bicchiere giù dal tavolo, emise un urlo e poi se ne andò fuori.
Kristall Snö fu sorpresa e parlò con sua nonna minotauro Alfhild,

-“ Men vad hände? Varför blev han arg? (Ma cosa è successo? Perché si è arrabbiato?)“-
-“ Jag vet inte säkert! (Non lo so con sicurezza!) Non l’avevo mai visto così arrabbiato, forse è meglio che gli vada a parlare“-, così la vecchia minotauro Alfhid andò fuori, lasciando gli altri a finire la cena, poi dopo Alfhid chiamò la nipote.
 -“ Kristall Snö? Puoi venire un attimo fuori? Tuo padre ti vuole parlare“-
-“Va bene“-,
Alfhid rientrò, Kristall vide Rokk sul retro della capanna, che stava seduto sulla neve, lei si avvicinò e si sedette, poi si rivolse a lui,  

-“Rokk? Cosa è successo?“-
-“ Snö? Perché non mia hai mai detto che il nome del drago era Flod?“-
-“Perché avrei dovuto? Anche io non volevo più pensare a quel nome, non volevo nemmeno ricordarmi di Flail e di Regn, ancora non so se Regn ha lasciato morire mia madre, ma perché ti importa tanto di Flod?“-
-“In effetti io non te l’ho mai chiesto, ed io non ti ho mai raccontato nei particolari la storia di quando persi la mia prima moglie, ora ascoltami, quando avevo mia moglie e mio figlio entrambi minotauri, un giorno fummo attaccati da un drago di ghiaccio, lo uccidemmo, ma poi ne arrivò un altro, era di colore blu scuro, cercammo di combatterlo, ma lui uccise mia moglie e mio figlio, io non potetti fare niente, lui era troppo forte, stava per uccidermi, ma mi disse che se fossi scappato lui mi avrebbe risparmiato la vita, e lo sai cosa mi ha detto quel drago?“-
-“Nej, cosa ti ha detto?“-
-“Mi disse: Dì ai tuoi compagni di non uccidere mai i miei draghi, io ti ho sconfitto, dì a tutti che a sconfiggerti è stato Flod, il futuro capo dei draghi del ghiaccio di Midgard del regno di Nifleim“-
-“Nej, det kan inte vara sant! (No, non può essere vero!) Non può aver fatto questo, Flod non è un assassino“-
-“Ne sei sicura? Lo conoscevi bene?“-
-“No, hai ragione, Flod avrebbe fatto una cosa del genere, ed odiava i vichinghi, quindi posso credere alla tua storia“-
-“Da quel giorno ho giurato vendetta contro quel drago, ma non sapevo dove trovarlo, quindi ho lasciato perdere, ma adesso con te mi si è presentata l’occasione giusta per vendicarmi, andremo da quei draghi, e poi uccideremo Flod“-
-“Nej, non posso uccidere Flod, anche se mi odiava e mi ha cacciata non potrei mai ucciderlo“-
-“E’ anche colpa sua se la tua gente è morta“-
-“ Ma se lo uccidessi, non sarei migliore di lui, mi comporterei esattamente come lui avrebbe voluto, io voglio solo dargli una lezione, se lo uccidessi, Sven mi odierebbe“-
-“Di questo non ti devi preoccupare, sarò io ad uccidere Flod, tu non dovrai fare niente, e sei draghi ti odieranno, tu hai una casa qui“-
-“Ma io non posso farlo, non posso condurti lì ed uccidere il loro capo“-
-“ Snö? Chi è la tua famiglia? Io o quei draghi che ti hanno cacciato e ti hanno mentito? Perché se non sei con me, sei contro di me, tu sfiderai uno dei draghi, e ne frattempo io ucciderò Flod, verranno con me anche altri vichinghi, tu dovrai tenere occupati gli altri draghi, mentre noi uccideremo il capo, ora voglio sapere da te, siamo noi la tua famiglia? O consideri i draghi ancora la tua famiglia?”-,

Kristall Snö non avrebbe voluto dire di no, ma non voleva certo deludere suo padre, quando lei era in mezzo alla neve fu Rokk a salvarla, lui gli aveva dato una casa, un nuovo villaggio in cui stare, una nuova famiglia e persino un fratello e una nuova madre, a malincuore lei dovette dare una risposta positiva.

-“Va bene, Rokk, ti aiuterò, ma al primo pericolo noi ritorneremo al villaggio“-
-“Va bene, questo posso accettarlo, ora dobbiamo solo vedere quando organizzarci“-
-“ Forse dovremmo….“-, in quel momento ci fu un’eco di ruggiti per tutta la zona, Rokk si spaventò,
-“Vad är detta för ljud?(Che cos’è questo rumore?)“-
-“De är isdrakarnas röster (Sono le voci dei draghi di ghiaccio) “-
-“Puoi capire cosa dicono?“-
-“Ja, una volta avrei avuto bisogno del teschio, ora riesco a capire la loro lingua senza di esso“-, Kristall volò sopra il villaggio per ascoltare meglio quell’eco, rimase in volo per molto tempo perché era un messaggio che veniva da tutta la terra dell’Horsvezia, poi lei atterrò vicino a Rokk.
 -“ Sei riuscita a capire cosa stavano dicendo?“-
-“Ja, è un messaggio molto lungo, quindi ascoltami bene, perché forse non potrei ricordarlo tutto di nuovo“-
-“Ok, ti ascolto“-
-“Quei draghi stavano ripetendo un messaggio che proveniva da molto lontano, dicevano che è morto l’ultimo erede del Frutto del Cuore del drago, e che quindi nelle prossime due settimane bisognava scegliere il regno in cui fare la gara per lo scettro dei draghi, tutti i draghi di Midgard devono partecipare, colui che prenderà lo scettro sarà il nuovo signore dei draghi“-
-“ Perfetto, questo significa che abbiamo due settimane di tempo per organizzarci, stasera parlerò con gli altri vichinghi per effettuare questo piano, e mentre i draghi sono occupati ad organizzarsi noi li attaccheremo, ci metteremo dei giorni per arrivare dove c’era la loro grotta se era vicino al tuo villaggio“-
-“Non sarà necessario camminare, potrei usare l’incantesimo Isportal, non posso usarlo per posti dove non sono mai stata, ma se mi concentro e ripenso all’entrata della caverna potrei creare un portale che ci conduca lì senza bisogno di giorni di tempo, al massimo un’ora, e poi sono sicura che alla prova del fuoco ci parteciperà anche Sven, ma ora io e lui non siamo più fratelli“-
-“Benissimo Snö, così mi piaci, allora il piano è già fatto, useremo il tuo portale, poi attaccheremo Flod, mentre tu distrarrai Regn e Sven, così potrai combattere anche tu“-
-“Tack, Rokk“-.

Rokk si incamminò verso la capanna di Hov, per raccontare del piano, ma la povera Kristall non era convinta, però se si sarebbe ribellata avrebbe disobbedito a suo padre anche se questo significava rinunciare all’amicizia con Sven.
Oramai la scelta era fatta lei non poteva fare niente, solo sperare che i draghi non si vendicassero.

 
Continua….

 
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Capitolo 16
*** Gli dei dell'inverno ***


Vinterns gudar
Gli dei dell'inverno

 
Il giorno dopo, Kristall si preparò per combattere i draghi e nel peggiore dei casi anche proteggere i suoi compagni vichinghi, stava vedendo quali armi portare, poi il suo occhio cadde su due armi, un arco di ghiaccio che brillava alla luce, e una lancia di ghiaccio, Kristall non disse mai a nessuno di come li aveva ottenuti durante il suo anno di allenamento.
Tutto cominciò lo scorso inverno, Kristall stava su di una montagna, e voleva prendere un po' di legna per portarla al villaggio, era molto lontana da esso, perché voleva allenarsi con le sue tecniche senza essere vista da nessuno, poi notò qualcosa dall’altra parte della montagna, vide un pony maschio azzurro e una unicorno azzurra, entrambi avevano le criniere bianche e il maschio aveva una barba e si stavano dando battaglia, entrambi si lanciavano incantesimi di neve o di ghiaccio, Kristall non riuscì a capire chi fossero quei due pony, ma voleva capire chi erano, così scese verso di loro.
Appena Kristall atterrò vicino a loro, i due pony smisero di combattere e la unicorno prese una lancia di ghiaccio mentre il pony un arco, a quanto pare volevano attaccare la giovane pegaso, ma lei si fece coraggio,
-“Chi siete voi due? E perché state combattendo?“-, la unicorno e il pony si parlarono,
-“Chi pensi che sia lei?“-
-“Non lo so, ma dagli abiti sembra una vichinga, e stranamente indossa un mantello di drago di ghiaccio, non è facile averne uno, soprattutto così lungo“-
-“Ascolta giovane mortale, noi qui stiamo combattendo per decidere chi sia il dio dell’inverno migliore, e tu ci sei d’intralcio“-,
-“Mortale? Dio dell’inverno? Ma allora voi due siete degli dei? Non dovete combattere“-, ma la unicorno e il pony le lanciarono degli incantesimi, ci fu un’esplosione di ghiaccio, ma Kristall non venne colpita, perché prima di essere toccata dagli incantesimi, Kristall alzò il martello e con dei fulmini parò l’attacco, la unicorno e il pony erano stupiti, 
-“Impossibile, nessun mortale può sopravvivere ad un attacco del genere, nemmeno con un’arma potente“-
-“Guarda Skadi, quel martello sembra fatto di acciaio asgardiano“-, i due si avvicinarono parlò prima la unicorno e poi il pony maschio, si avvicinarono al martello e lo toccarono,
-“ Impossibile, è davvero acciaio asgardiano, come può un mortale avere un martello con un metallo simile e divino?“-
-“Inoltre ha evocato dei fulmini, quindi potrebbe aver uccisi dei Mephit, ma non spiega perché abbia l’acciaio“-,
poi fu Kristal a parlare,
-“Voi due avete detto di essere dei dell’inverno? Quindi immagino che vuoi due siate Ullr il pony dio invernale, e tu devi essere Skadi, la dea unicorno invernale, non mi sarei mai aspettata di trovarvi qui a Midgard“-, Ullr e Skadi si guardarono in faccia, il pony rispose,
-“Sei molto perspicace e intelligente se ci conosci bene, ebbene sì io sono Ullr e lei è Skadi, ci siamo incontrati qui per caso e abbiamo cominciato a combattere“-
-“Ma perché lo fate? Non importa chi sia il migliore, siete due dei importanti, e siete tra i miei dei preferiti“-, poi la unicorno si avvicinò a Kristall,
-“Ehi Ullr?“-
-“Cosa c’è Skadi?“-
-“Guarda questa puledra negli occhi, i suoi occhi sono speciali“-
-“E’ vero hanno un qualcosa di magico, chi sei tu giovane guerriera?“-.
Kristall si sedette su un vecchio tronco e anche i due dei si sedettero vicino a lei, così lei raccontò tutto quello che lei aveva passato senza menzionare Loki, disse che sapeva di essere nipote di una valchiria, ma gli dei non chiesero chi fosse sua nonna, però rimasero sorpresi di tutte le imprese che lei aveva fatto, come incontrare tutti quegli dei e Jormungandr e persino Fenrir.
Skadi capì subito dallo sguardo di Kristall che doveva essere speciale, soprattutto che gli dei le avevano fatto quei doni, 
-“ Lo sai, Ullr? Questa puledra ha ragione, non vedo perché essere io o te il migliore, quando invece possiamo essere migliori insieme“-
-“Quindi lasciamo perdere? In effetti quando l’ho guardata negli occhi ho sentito un senso di calma“-
-“Vi prego cari dei, io credo che possiate sempre collaborare insieme come con gli altri dei, e poi io sto cercando di diventare forte, voglio essere più forte di un drago di ghiaccio“-, gli dei si guardarono in faccia e decisero di alzarsi e parlare con Kristall.
-“Cara Kristall Snö, io, Ullr, voglio farti un dono per aiutarti nel tuo cammino, volgio donarti uno dei miei migliori archi di ghiaccio“-
-“Oh nej, nobile Ullr, non posso accettare“-
-“i tuoi occhi parlano per te, e poi io ne ho altri a casa mia, questo arco è di ghiaccio, ma nessuna fiamma, nemmeno le fiamme della dea Sol possono scioglierlo, le tue frecce non mancheranno mai il bersaglio, nemmeno per sbaglio, e saranno veloci, e i tuoi incantesimi saranno potenziati, e quando sarai a corto di frecce, beh, l’arco creerà da solo frecce di ghiaccio infinite“-,
Kristall Snö sapeva che non bisognava mai rifiutare il dono di un dio, così prese l’arco,
-“Tack, Ullr“-, poi fu Skadi a parlare a Kristall,
-“Ed io voglio donarti una delle mie lance di ghiaccio speciali, ogni volta che la lancerai lei ritornerà nel tuo zoccolo, inoltre può ghiacciare un nemico se lo tocchi con la punta e può anche esplodere creando un tempesta di neve, basta che tu dica att explodera (Esplodere) come con le speciali lance di luce degli Elfi“-
-“Tack, Skadi“-,
-“Mi piacerebbe incontrarti di nuovo, sembri una giovane guerriera forte, nessuno ha mai avuto la fortuna di incontrare tutti questi dei, soprattutto di domare i figli di Loki, arrivederci Kristall“-,
-“Aspettate, vi rivedrò di nuovo?“-
-“E chi lo sa? Io spero di sì, andiamo Ullr“-, i due dei evocarono degli sci di ghiaccio sotto gli zoccoli e sciarono lontano da lì.
Kristall Snö fu contenta nel ripensare a quella esperienza, ma non la raccontò mai a nessuno, né nella sua famiglia né nel villaggio, perciò decise di prendere l’arco di Ullr e delle frecce e anche la lancia di Skadi, anche se si era allenata sia con la lancia di Skadi che con quella della luce, poi prese due asce, per la spada non c’era problema dato che poteva evocarla dovunque.
Come ultima cosa prese il bastone del Lich, per poter effettuare l’incantesimo isportal, però poi si guardò il suo mantello fatto con la pelle della muta di Regn, e pensò se era veramente necessario tutto questo, purtroppo non poteva disobbedire a Rokk, ma non voleva che uccidesse Flod, perché anche se le aveva detto tutte quelle bugie non poteva essere sicura perché tutta la verità gliela disse Flail, e lui non la sopportava, quindi cominciò ad avere dei dubbi, dubbi che non si era mai posta prima, quindi decise di parlare con Rokk.
 -“Eccoti, Snö, con noi verranno ben undici vichinghi, tutti forti, quindi compreso me e te saremo 13, ti senti pronta?“-
-“Io….io ci starei pensando Rokk, forse non dovremmo farlo“-
-“Che cosa dici? Mi stai disubbidendo? “-, Kristall era turbata, ma si fece coraggio,  
-“Ascoltami, io non ti voglio disubbidire, ma non voglio che tu o gli altri vichinghi moriate, io ci tengo a te, sei il padre che mi è mancato, l’unico padre che mi incentivava a combattere e ad usare le mie arti magiche, e perciò io non voglio perderti, voglio solo che tu parli con Flod, perché se ci pensi bene, se tu lo ucciderai la tua famiglia ritornerà in vita? E’ vero, hai perso la tua prima moglie e tuo figlio, ma ora hai una nuova famiglia, ed io sono contenta di farne parte, perché tu mi hai accettata anche se sono una pony, perciò non voglio che tu muoia, se tu ucciderai Flod, non pensi che gli altri draghi potrebbero cercare vendetta? E uccidervi tutti? Io non voglio che succeda, non voglio vedere un altro mio villaggio distrutto“-, Kristall si mise a piangere, Rokk pensò un po', poi le parlò,
-“Ascoltami Snö, hai avuto un bel coraggio a dire quello che pensavi, perciò io ti rispetto, e in effetti hai ragione, perché dovrei vendicarmi se poi qualcuno dei miei amici dovesse morire per colpa mia? E poi non voglio farti finire nei guai, anche se quei draghi non ti meritavano non vale la pena ucciderne uno, perciò sai cosa farò?“-
-“Nej, cosa?“-
-“Parlerò con Flod, che lui ha ucciso la mia famiglia, ed ero venuto da lui con l’intenzione di ucciderlo, ma poi gli dirò che tu mi hai aperto gli occhi, e che loro hanno fatto male a cacciarti via, ti prometto che non ucciderò nessun drago“-
-“Davvero?“-
-“Non farei niente per ferirti, te lo prometto“-
-“Tack, padre“-
-“Ora prepariamoci per andare dai draghi, forse non servirà che vengano anche gli altri, però nel caso le cose si metteranno male è meglio avere dei rinforzi“-
 

Continua….
 
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Capitolo 17
*** Chi è il vero traditore? ***


Vem är den riktiga förrädaren?
Chi è il vero traditore?
 
Era ormai arrivata l’ora, c’erano 11 vichinghi ad aspettare nel centro del villaggio, alcuni pony, alcuni yak e alcuni grifoni e Kristall era pronta ad aprire il portale,
-“L’Isportal è aperto, ora l’ho posizionato verso il sentiero che porta alla montagna del mio vecchio villaggio, venite avanti tutti vi devo colpire col bastone del Lich per farvi passare, in questo modo chi non ho colpito non potrà usare il portale“-, così tutti i vichinghi compreso Rokk si fecero colpire, ed entrarono nel portale, Kristall si preparò, però arrivò Henrik,
-“Che ci fai qui fratellino?“-
-“Fammi venire con te sorellona, non voglio che ti succeda qualcosa, e neanche a papà“-
-“Non succederà niente, papà mi ha promesso di non uccidere Flod, ed io vado solo a combattere dei draghi ma non li uccido“-, però Henrik la prese per il mantello,
-“Non andare sorellona, fammi venire con te“-, Kristall allora lo colpì leggermente col bastone,
-“Tu devi badare alla nonna e alla mamma, c’è più bisogno di te qui al villaggio, ora lasciami andare“-, Henrik dispiaciuto la lasciò, poi Kristall Snö saltò nel portale.
Kristall Snö si trovava nel sentiero che conduceva alla montagna dei draghi del ghiaccio, riusciva a vedere in lontananza il suo villaggio, Rokk la fermò,
-“ Snö? E’ questa la montagna?“-
-“E’ questa, ci sono diverse entrate, ma quella in alto a sinistra è dove di solito Flod si affacciava, mi raccomando non devi uccidere nessuno, io invece andrò da Regn e Sven“-
-“Hai la mia parola, Snö“-, così i vichinghi andarono nella grotta in alto, e poi Kristall andò nell’ultima a destra.
Quando Kristall entrò vide Regn e Sven che stavano mangiando del salmone cotto con il loro fuoco, Regn sentì dei passi e si girò, quello che vide la stupì,
-“Kristall Snö? Sei davvero tu? Sei veramente tu? E porti ancora la mia pelle come mantello?“-, Regn e Sven si avvicinarono, ma lei rimase impassibile, Sven la accarezzò,
-“ Kristall, sorellina mia, sei viva, e noi che pensavamo fossi morta, ti abbiamo cercata dappertutto, dove eri finita? E cosa sono quelle armi che ti porti appresso?“-, Kristall sospirò e poi rispose, prese il teshio dalla sua borsa e lo diede a Sven
-“Questo appartiene a voi, l’ho trovato nella mia borsa, non l’ho preso io”-, Sven preso il teschio di drago,
-“Sapevo che non l’avevi rubato, ma dove sei stata tutto questo tempo?“-
-“IO….sono vissuta in una villaggio vichingo, vicino alla costa della Horsvezia, lì ho avuto un nuovo padre, e pure un fratello, e ho incontrato anche diversi dei“-
-“Dai non scherzare, e che dei avresti incontrato?“-
-“Ho incontrato Thor, Sif, i loro figli, le Norne, Ullr, Skadi e ho disarmato Tyr in combattimento“-
-“Ma dici sul serio? Oh Kristall, sei diventata una vichinga, proprio quello che non volevamo “-
-“E che dovevo fare? Tuo padre con l’aiuto di Flail mi ha cacciata“-
-“Mi dispiace per quello che lui ti ha fatto, ma tu dovresti saperlo come è fatto“-, Kristall si rivolse a Regn,
-“Regn, posso farti una domanda?“-
-“Tutto quello che vuoi Kristall, perché ora che sei qui, non voglio che tu te ne vada, soprattutto in un brutto villaggio vichingo“, Kristall voleva essere arrabbiata con Regn però vedendo le sue lacrime non poteva essere arrabbiata,
-“Quando…quando è morta mia madre, tu davvero non eri lì con lei?”-
-“Amore mio, se fossi stata con tua madre lei sarebbe ancora viva, io ero qui con gli altri draghi, per averti abbandonato io ho litigato con Flod ma sono pur sempre sua moglie“-
-“Quindi…tu volevi bene a mia madre?“-
-“Era la mia unica amica, magari potessi rivederla“-
-“ Allora…io non ho niente da dire, devo ritornare nel mio villaggio“-, ma Sven la fermò,
-“No, non voglio che tu torni in un lurido villaggio vichingo, tu resterai con noi, e non mi importa se mio padre non è d’accordo“-
-“Non posso rimanere, io lì ho una casa, un padre che mi vuole bene e che mi accettava se combattevo, ho un fratellino, una madre, una nonna, e degli amici e dei compagni di battaglia“-
-“Nej, io non voglio che tu ritorni lì, chissà quali brutte abitudini avrai imparato“-
-“ Guarda che grazie alla gente che vive lì io ora sono molto più forte, sono più abile, ho diverse armi, il martello che ho alla cintura dei miei pantaloni è stato bene detto da Thor stesso“-
-“Dimostrami che sei cambiata“-
-“Chiama un paio di draghi ed io li affronterò“-, Sven uscì fuori dalla caverna, chiamò cinque draghi di ghiaccio per testare la forza di Kristall.
-“Se riuscirai a battere tutti e cinque i miei amici, io ti lascerò andare“-
-“Va bene, non gli farò troppo male, voglio solo dimostrarti che sono perfettamente autosufficiente“-.
Inutile dire che Kristall, grazie alle asce e al suo martello riuscì a battere tutti e cinque i draghi, Sven era incredulo, e Regn era spaventata per come Kristall era diventata violenta, la pegaso guardò il suo vecchio fratello,
-“Soddisfatto? Ora mi lascerai andare, Sven?“-
-“Ma cosa ti è successo, Kristall? Priam era carina, dolce….“-
-“….Debole ed indifesa, ora son forte quanto un drago di ghiaccio“-
-“ma tu non dovevi diventare così, quei vichinghi cosa ti hanno fatto?“-
-“Mi hanno cambiata, ma in meglio“-
-“ Nej, non è come pensi, credo che ti abbiano fatto male e…. “-, in quel momento si sentì un urlo, Sven si voltò vero la caverna da dove proveniva,
-“Ma è l’urlo di mio padre che è successo?“-
-“Oh no, Rokk non può averlo ucciso“-
-“Che cosa hai detto?“-, Sven, Kristall e Regn andarono a vedere cosa fosse successo, e quello che videro non era affatto bello, c’era Flod per terra, con delle stalattiti sul suo corpo, una gli trapassava il cranio e aveva una ferita al collo, non c’erano dubbi, Flod era morto, Sven gli andò vicino e pianse,
-“Nej, nej, non può essere vero, Papà? Papà rispondi“-, Regn cercò di consolare il figlio,
-“E’ inutile Sven, tuo padre è morto, guardalo bene“-, Sven si asciugò le lacrime poi si rivolse alla pegaso,
-“Hai detto che un certo Rokk doveva ucciderlo? Vero?“-
-“Ja, Rokk…cioè mio padre, mi ha detto che Flod aveva ucciso sua moglie e sua figlia, l’ho scoperto solo di recente quando ho detto a Rokk il nome di Flod“-
-“Era questo il tuo piano? Tu dovevi essere un diversivo mentre lui lo uccideva?“-
-“Nej, io ho fatto ragionare Rokk, mi aveva promesso che gli avrebbe parlato e non l’avrebbe ucciso“-
-“Ti ha dato la sua parola?“-
-“Ja, non mi avrebbe mai mentito, è mio padre“-
-“Ora capisco che non sei completamente un vichingo, perché i vichinghi sanno anche mentire e vedo che mentono anche ai loro figli, ora capisci quanto vale la parola di un vichingo“-, Regn era sconvolta,
-“Come hai potuto fare questo Kristall? Eri un puledrina carina tale e quale a tua madre“-,
Kristall Snö si arrabbiò,
-“Cosa avrei dovuto fare? Essere debole come mia madre? Lei aveva i poteri e eppure non li ha usati per difendersi, lei è stata stupida, e mio padre ancora più stupido perché ha costretto lei a non usare i poteri, e se mio padre fosse ancora vivo mi avrebbe impedito di essere una guerriera, mio padre non accettava il mio dono”-, ma in quel momento anche Regn si arrabbiò,
-“IO NON TI PERMETTO DI PARLARE MALE DI TUO PADRE, E NON TI PERMETTO DI INSULTARE TUA MADRE, SE SOLO TU FOSSI SAGGIA COME ERA LEI, LEI USAVA IL CUORE E NON I MUSCOLI, MA SEMBRA CHE TU ABBIA DIMENTICATO COME SIA ESSERE GENTILE CON GLI ALTRI“-, Regn voleva afferrare Kristall, ma due frecce di cristallo le colpirono l’ala destra, Sven la soccorse,
 -“Mamma? Mamma?“-
-“Ohi, che dolore all’ala“-, Sven si girò e vide un pony giovane con l’arco,
-“TU, come hai osato far del male a mia madre? “-, Kristall Snö si girò, il giovane arciere era Henrik, lei gli andò incontro,
-“Henrik? Che cosa ci fai tu qui? Come si sei arrivato?“-
-“Sono passato dal portale“-
-“E come hai fatto?“-, in quel momento Kristall si ricordò del leggero colpo che diede alla testa del fratello,
-“E’ vero, io ti ho colpito, e in quel modo tu potevi attraversare il portale“-
-“Quel drago femmina voleva farti del male, io ti volevo solo proteggere “-
-“ma non voleva farmi del male, anzi aveva ragione ad essere arrabbiata“-, Sven intervenne nel dialogo,
-“Che è lui, Kristall? Uno dei tuoi amici vichinghi?“-
-“Lui è….mio fratello“-
-“Fratello? Io ero tuo fratello, io non conto più niente per te?“-
-“Non fargli del male, voleva solo proteggermi“-
-“Ha quasi ucciso mia madre, meno male che ha colpito solo l’ala“-
-“Non voleva fare del male, credo, però pensava che fossi in pericolo“-
-“I vichinghi sono tutti violenti e tu sei diventata una di loro”-, in quel momento dei draghi chiamarono Sven, c’era Flail che doveva dire una cosa importante,.
Sven e Kristall si affacciarono, Flail parlò,
 -“Draghi di ghiaccio e di fuoco, ho appena catturato il responsabile della morte di Flod, costui deve pagare per il suo peccato, deve essere ucciso“-, Kristall vide che Flail aveva catturato Rokk,
-“Oh no, padre“-, Sven su sorpreso,
-“Cosa?“-, Flail portò Rokk nella grotta e lo buttò per terra,
-“Costui deve essere ucciso, Flod era tuo padre, quindi Sven devi ucciderlo“-
-“Ma ne sei sicuro?“-
-“Sono sicuri…..“- Flail vide Kristall Snö,
-“Oh ciao Kristall, sappi che non è un piacere rivederti“-
-“Il sentimento è reciproco, e comunque tu non puoi ucciderlo, lui è mio padre“-
-“Oh, ma che orribile coincidenza“-
-“Non sembri molto sorpreso“-
-“Non so di cosa tu stia parlando“-, Kristall parlò a Rokk,
-“Rokk? Perché hai ucciso Flod? Mi avevi promesso che non l’avresti fatto, e dove sono gli altri vichinghi?“-
-“Loro li ho mandati via, c’era troppo pericolo qui, mi spiace Kristall, io…io….“-
-“Perché mi hai mentito? Mi avevi dato la tua parola“-, Regn parlò,
-“Evidentemente non è affatto un buon padre come ti ha fatto credere, e tu lo hai pure aiutato“-,Rokk però esclamò,
-“Nej, non è vero, sono tutte bugie“-, Sven allora lo interrogò, 
-“E allora qual è la verità?“-
-“Ecco io…..io ti ho usata, ti ho mentito, ascoltate draghi questa puledra non c’entra, lei mi aveva convinto a non uccidere il vostro capo, ma io volevo vendicare la mia famiglia, io non l’ho ascoltata, perciò lei è innocente, non siate adirati con lei“-,
Sven fu un po' risollevato,
-“A quanto pare i vichinghi non sono tutti uguali, non avete insegnato a Kristall a mentire“-, Kristall su esterrefatta,
-“Varför? Varför ljög du för mig? Du är min far och jag älskade dig (Perchè? Perchè mi hai mentito? Tu sei mio padre ed io ti volevo bene)“-
-“Förlåt min dotter, men du kommer aldrig att bli en riktig viking om du fortsätter tänka med ditt hjärta (Scusa figlia mia, ma tu non sarai mai un vero vichingo se continui a pensare con il tuo cuore)“-,Kristall fu delusa,
-“Io non ti voglio più vedere, credevo fossi il padre che io desideravo, invece mi sbagliavo“-
-“ Lascia che io stia qui per essere giustiziato tu e tuo fratello dovete tornare al villaggio“-
-“ Io non voglio tornare al villaggio“-, Flail parlò,
-“Io dico perché non li giustiziamo entrambi? Sono comunque colpevoli “-, Sven disse di no,
-“ Kristall Snö è innocente, è stata usata, non era a conoscenza del vero piano del padre, e non permetterò a nessuno di farle del male……ma?“-, Sven notò qualcosa nelle mani di Flail,
-“Flail? Come mai c’è del sangue sui tuoi artigli?“-
-“Oh, ehm….in realtà non volevo dirlo ma ho ucciso uno di quei vichinghi e…ho bruciato il cadavere“-, Kristall fu sorpresa,
-“Hai ucciso uno dei mie compagni?“-
-“Beh, uno dei tuoi amici ha ucciso Flod“-, Sven calmò Kristall,
-“ Kristall, è meglio che tu e tuo fratello ve ne andiate, tuo padre rimarrà qui“-, ad un certo punto Flail parla nell’orecchio a Sven, poi si appartano più in là, dopo Sven va dalla pegaso,
-“ Ascolta Kristall, io non farò del male a nessuno di voi, ma dovete andare via subito “-
-“Ma…e Flod?“-
-“Io non vi farò del male, ma voi dovete andare via, tu non sei più la benvenuta, essendo io figlio di mio padre ti esilio da questa montagna, ora andatevene“-, Rokk, Henrik e Kristall se ne andarono, Henrik passò dal portale, poi Rokk chiamò la figlia,
-“Coraggio, Snö, torniamo a casa“-, ma la pegaso non aveva intenzione di seguirlo,
-“Io non vengo“-
-“Cosa vuoi dire?“-
-“Come hai potuto mentirmi? A tua figlia? Io ti consideravo un padre leale, ed ora scopro che anche tu puoi dire bugie? Scommetto che non è vero nemmeno che avevi un figlio e una moglie, era una bugia anche quella“-
-“ Snö, ti prego, dobbiamo andare, non possiamo stare qui“-
-“Non m’importa, andrò nel mio vecchio villaggio, perché non tornerò mai più da te, non ti voglio più vedere, Jag hatar dig, pappa (io ti odio, papà)“-
A sentire quelle parole Rokk si sentì male, però volle dire un’altra cosa,  
-“Semmai vorrai tornare al villaggio, io ti dirò tutta la verità, tanto ti basta usare il portale, io non te lo prometto, perché se te lo promettessi tu non mi crederesti, però ti prego, io ti voglio bene, tu sei mia figlia proprio come Henrik, anzi forse di più, perciò torna presto al villaggio “-
-“ Va bene tornerò, ma ora ho bisogno di stare da sola“-, così Kristall Snö chiuse il portale e se ne andò verso il suo vecchio villaggio, dopo alcuni anni non era piacevole la vista di quel villaggio distrutto e bruciato.
Andò dritta alla sua vecchia casa, con i mobili ancora in buono stato nonostante il tempo passato, poi si sedette su di un letto di paglia.
-“Forse Regn e Sven hanno ragione, sono davvero cambiata da quando sto in quel villaggio, ma se non fossi cambiata sarei già morta un sacco di volte“-, poi appoggiò la testa e dormì un po'.
Dopo un po' sentì bussare alla porta,
-“Chi è là?“-
-“Non ti preoccupare, sono io Sven“-, Kristall aprì ed era proprio Sven, così lo fece entrare,
-“ Come mai sei qui, Sven?“-
-“Volevo solo parlare con te, e dirti di non tornare dai draghi perché i draghi anziani del ghiaccio ti hanno chiamata traditrice, però io sono dalla tua parte, anzi vorrei sapere cosa hai fatto esattamente in questi anni in cui non c’eri“-
-“Beh, tutto è cominciato quando tuo padre e Flail mi cacciarono“-, così Kristall raccontò tutto quello che lei aveva imparato, ed anche le ultime parole di Flod e Flail, Sven non riusciva a crederci, però Kristall gli fece vedere il suo martello, e gli chiese di sollevarlo, lui non ci riuscì, lei disse che con l’incantesimo divino di Thor solo lei poteva sollevarlo, Sven alla fine dovette credergli, soprattutto quando lei gli fece vedere le ruen di Jormungandr e Fenrir. 
-“Pazzesco, non posso crederci, hai davvero incontrato quegli dei? Ma come è possibile?“-
-“Non lo so con sicurezza, ma forse ero destinata a fare questi incontri, basta che guardo un dio negli occhi e lui diventa calmo“-
-“ Posso anche credere a queste tue imprese, ma non posso credere che mio padre abbia calunniato mia padre dicendo che lei aveva paura dei Mutanti, lei non ha mai avuto paura dei Mutanti, forse dei Troll, ma anche in quel caso lei uccideva“-
-“Ma Flail ha detto quelle cose da parte di tuo padre, e tuo padre ha detto che erano vere, compreso l’attacco al mio villaggio“-
-“ Lo escludo, mio padre non avrebbe mai fatto una cosa del genere, forse è stato Flamma a consigliarglielo“-
-“Ora che ci penso, Flail mi ha detto quelle cose, e le Norne una volta mi dissero che Loki aveva un infiltrato, ci ho pensato varie volte, Flail era lì quando suo padre era morto, e anche lì aveva le mani di sangue, e anche adesso, forse lui sta aiutando Loki e forse….forse Rokk…no possibile che potrebbe essere che il colpevole sia Flail?“-
-“Flail avrebbe ucciso Flod? Lo escludo, e poi non credo che servirebbe un dio maligno del caos, specie un dio pony come Loki“-
-“MA se non fosse che…..“-,
-“E poi vuoi sapere una cosa? Mio padre mi aveva sempre detto di volerti bene anche da parte sua, perché lui orgoglioso come era non poteva farlo“-
-“Vad?(Cosa?) Lui mi voleva bene?“-
in quel momento Kristall sentì qualcuno che la chiamava,
-“Ma chi è? Aspetta…..conosco queste voci, sono le Norne“-, Kristall uscì di casa, se sentiva le voci delle Norne voleva dire che in qualche modo la stavano contattando, seguì la direzione delle voci e vide il vecchio lago del suo villaggio, si specchiò e vide le Norne.
-“Norne? Siete riuscite a trovarmi? “-, Urðr rispose,
-“Abbiamo provato a cercarti Kristall, purtroppo abbiamo brutte notizie per te“-
-“Di che si tratta?“-
-“Sembra che Loki abbia saputo che sei ancora viva, devi fare attenzione“-, Kristall guardò Sven,
-“E guarda caso proprio quando Flail mi ha incontrato“-, Sven però non era convinto,
-“ Deve essere una coincidenza“-, Kristall riparlò ad Urðr,
-“C’è qualche altra cosa che devo sapere?“-
-“Ja, il tuo villaggio è sotto attacco, ci sono draghi del fuoco che lo stanno attaccando, devi correre“-, in quel momento Kristall guardò Sven, il quale sembrava sudare, lei si avvicinò a lui,
-“Sven? Che cosa ti ha bisbigliato Flail?“-
-“Ecco…..niente, niente di speciale“-, ma la pegaso si arrabbiò,
-“Rispondi!“-
-“ Ok, ok, mi ha detto che i suoi draghi avevano trovato il tuo villaggio tempo fa, e volevano bruciarlo per vendicare la morte di Flod“-
-“E tu hai accettato?“-
-“Ho fatto decidere a lui, io non volevo che ti facesse male, è stata una fortuna che tu non fossi andata lì, perché ho potuto proteggerti“-
-“Dimmi la verità, sei venuto qui solo per distrarmi?“-
-“Io…..non posso mentirti, è vero, ero solo un diversivo, così Flail avrebbe ucciso solo i vichinghi e non te“-
-“Aspetta un momento, ma se Flail sapeva dove io fossi, perché non te lo ha detto prima?“-
-“ Ha detto che me lo ha tenuto nascosto per non farmi preoccupare, e perché ti avrei convinto a tornare da noi“-
-“ Ora mio padre e mio fratello saranno in pericolo“-
-“ Ma non eri arrabbiata con tuo padre?”-
-“E cosa significa? Che lo volevo morto? Io devo tornare al villaggio“-
-“Se vai lì ti uccideranno, e se farai del male ad un drago peggiorerai la situazione, ed io non potrò difenderti“-
-“Se tu mi difendessi, mi crederesti, ma visto che mi reputi una bugiarda, allora io vado….Isportal“-, Kristall evocò un portale che l’avrebbe condotta al villaggio, Sven voleva fermarla,
-“Sei proprio sicura di quello che fai? Io non potrò proteggerti se ucciderai un drago“-, Kristall Snö si voltò e disse,
-“Allora mi basta non ucciderli, piuttosto fatti una domanda, chi è il vero traditore? Io, mio padre oppure Flail?”, e la pegaso balzò nel portale lasciando perplesso il drago di ghiaccio.
 


 Continua….


 
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Capitolo 18
*** Addio Rokk ***


Hejdå Rokk
Addio Rokk

 
Kristall Snö arrivò alle porte del villaggio, e vide dei draghi del fuoco di varie dimensioni che stavano spaventando gli abitanti, e stavano bruciando le case, altri invece le distruggevano con la coda.
Kristall Snö doveva intervenire, non voleva ucciderli ma solo colpirli, il capo Hov stava combattendo con un’ascia contro un grosso drago, Kristall prese il martello e lo lanciò contro il drago e lo fece cadere, il martello ritornò nello zoccoli di Kristall, Hov la ringraziò,
-“Tack, Kristall“-
-“Hov, sa per caso dove si trova la mia famiglia?“-
-“C’è Rokk che sta proteggendo la tua casa, vai dargli uno zoccolo“-, Kristall corse verso casa sua e vide Rokk ed Henrik combattere dei draghi, un drago lungo colpì Rokk, Henrik andò ad aiutarlo, ma il drago sputò fuoco, verso di lui, Henrik era spaventato ma poi Kristall alzò il martello in aria e gridò,
-“Hammare av åska (martello del fulmine)“-, diversi fulmini colpirono vari draghi, la pegaso salvò Rokk ed Henrik, il pony era felice di rivedere la sorella, un grifone portò Rokk nella sua capanna.
Kristall andò dal fratello,  
-“ Henrik? Hur mår du? Är du skadad? (Henrik? Come stai? Sei ferito?)“-
-“Sto bene, ma sono molto più contento che tu sia tornata“-
-“Anche dopo quello che ha fatto Rokk, non potevo abbandonarlo, e poi le Norne mi hanno chiamato per quest’attacco“-
-“C’è una cosa che dovresti sapere, Rokk ti ha mentito, ma non nelle cose che credevi tu“-
-“Che vorresti dire?“-
-“Credo che dovresti parlare con lui”-, Henrik accompagnò la sorella nella loro casa, dentro c’erano la loro madre, la loro nonna, e vari vichinghi.
Vattenfall stava curando le ferite a Rokk che stava su di un letto, Henrik portò Kristall da lui.
-“Rokk? Det är jag, jag är tillbaka (Rokk? Sono io, sono tornata) “-
-“Oh Kristall, siano benedetti gli dei, pensavo che non volevi più vedermi“-, Kristall cominciò a piangere,
-“ Non m’importa quello che è successo, io ti voglio bene sei mio padre, e ti guarirò“-, con l’aiuto della sua voce Kristall guarì le ferite di Rokk, lui si rialzò ed abbracciò la figlia, 
-“Ursäkta mig för det jag sa (Scusami per quello che ho detto) sono un bugiardo“-
-“Sarai anche un bugiardo, ma…..forse non è più posto per me in mezzo ai draghi“-
-“Nej, devo dirti la verità, Kristall….io ti ho mentito, è vero che volevo uccidere Flod, ma non l’ho fatto“-
-“Vad? (Cosa?)“-
-“Io ti ho mentito, io non ho ucciso Flod, volevo farlo, ero davanti a lui, gli dissi che ero lì per cercare vendetta, lui non si ricordava di me, aveva detto di aver ucciso molti vichinghi da giovane, poi ho fatto il tuo nome Kristall, e sai che cosa ha fatto lui?“-
-“Nej, cosa ha fatto?“-
-“Lui si è messo a piangere“-
-“Vad? Ma Flod non avrebbe mai pianto davanti a nessuno“-
-“Eppure lui lo ha fatto, lui si è messo a piangere, perché quando ha saputo che eri viva lui si è pentito di come ti aveva cacciato, lui non poteva lasciarti con loro, ma si è sempre pentito di come ti ha trattata, ha detto anche che il suo amico di Muspellheim gli aveva detto di bruciare il villaggio, e lui doveva decidere se tenere te o il suo orgoglio, e ha fatto la scelta sbagliata“-
-“Vad?“-
-“Io conoscevo quelle lacrime, le stesse di un padre che aveva perso un figlio, le stesse che feci io, solo che lui sapeva che il figlio era ancora vivo, poi siamo dovuti scappare, perché dei draghi ci avevano trovati, poi dei draghi ci hanno catturati tra cui quello magro rosso“-
-“ Flail, ma allora perché hai detto di averlo ucciso?“-
-“Non volevo che i draghi ti odiassero, volevo proteggerti, come un padre dovrebbe fare con i propri figli“-
-“Ehi…ora che ci penso, qualcuno dei vichinghi è stato ucciso?“-
-“Nej, siamo tornati tutti, compreso Henrik“-
-“Quindi tutti siete tornati? Nessuno è stato ucciso?“-
-“Nej, tutti siamo tornati vivi“-
-“Allor Flail ha mentito, e quindi lui….“-, Kristal uscì subito dalla casa, era determinata a cercare Flail, non dovette cercare molto perché il drago stava spaventando dei puledrini, Kristall lanciò il martello, e Flail cadde per terra, i puledrini scapparono via,
 -“Ma chi è? Ah sei tu, Kristall Snö, osi sfidarmi?“-
-“Flail, io e te la finiamo qui, ora“-, Flail si alzò, per quanto lui fosse più alto di Kristall lei non aveva paura,
-“Guarda che se mi uccidi i draghi ti odieranno, ti hanno chiamata traditrice“-
-“E’ vero, non ti posso uccidere, però posso farti male, però voglio sapere la verità? Tu sei in combutta con Loki?“-
-“Loki? E chi sarebbe?“-
-“E sei stato tu ad uccidere Flod? Perché nessun vichingo è morto, e tu avevi le mani sporche di sangue“-
-“ma guarda, sei anche intelligente oltre che forte“-
-“Ormai ti ho scoperto, traditore“-, Flail si guardò per vedere se qualche drago era nei paraggi, poi si rivolse a Kristall,
-“Ah, ah, è vero è tutto vero, da quando è morta mia madre per colpa dei Cervi Elfi, io volevo essere più forte, e non debole come lei, un giorno incontrai Loki, che mi disse che se fossi diventato suo aiutante mi avrebbe concesso potere e fama, però avrei dovuto mettere le mani sul frutto Cuor di drago, per comandare tutti i draghi così avrei aiutato ancora di più Loki, sì sono stato io ad uccidere Flod, ed anche Flamma, e l’attacco del villaggio l’ho organizzato con mio padre, ma anche con Loki, che è stato lui ad aprire il Bifrost ai Mutanti, ho dovuto pure uccidere un drago di guardia, e lo sai una cosa? Ho ucciso io tuo padre, e poi un Mutante ha preso il suo corpo, inoltre Loki ha ucciso tua madre mandando dei Mutanti, perché credeva che la pegaso speciale fosse lei e non tu“-, Kristall si sentì ribollire il sangue
-“Io lo sapevo, avevo solo delle ipotesi, ma avevo ragione c’eri tu dietro tutto questo, ed anche Loki, ora so la verità su mia madre“-
-“Tu sei un ostacolo per Loki, e quindi andavi cacciata, è stato lui a prendere le tue sembianze in quel villaggio per farti cacciare, lui credeva di averti uccisa, ma ora che gli ho detto che sei viva, tu sarai braccata da lui“-
-“Io dirò tutto ai draghi di ghiaccio“-
-“E a chi credi che crederanno? A te, una traditrice? O a me? Dato che mio padre era un alleato dei draghi di Ghiaccio? E nessuno dei tuoi vichinghi ti potrà essere d’aiuto, perché tutto credono che sia stato Rokk ad ucciderlo, e ti ricordo che se mi uccidi, tutti sapranno che sei tu la malvagia, ma tanto anche con le tue attuali armi non puoi farmi del male, perché Loki mi ha donato dei poteri temporanei “-, Flail allargò le braccia e fece apparire delle fiamme nere,
-“Questa è magia divina, magia del caos, Loki mi ha donato questo potere per combattere gli altri draghi, inoltre mi avrebbe nominato suo secondo se ti avessi uccisa“-
-“Sono contenta che tu abbia dei poteri divini“-
-“Perché?“-, Kristall diede un colpo di martello a Flail, e lui cadde lontano da lei, lei si avvicinò,
-“Perché così io posso combattere con te ad armi pari, perciò preparati, perché io darò il mio massimo“-
-“Affrontami allora“-, Flail volò in aria veloce, e Kristall lo seguì, lei cercò di colpirlo col martello, sebbene ci riusciva, Flail non ebbe gravi danni, grazie alla magia di Loki, e lui poteva usare i suoi artigli e i suoi pugni, i vichinghi del villaggio osservavano il combattimento aereo.
-“Tu sei solo uno schifoso traditore, hai ucciso mio padre e il tuo stesso padre, ed anche Flod, e Sven continua ancora a difenderti e a crederti amico“-
-“Non è colpa mia se lui è tanto ingenuo, dovesti dare la colpa a tè stessa per essere così forte, se fossi morta niente sarebbe successo a questo villaggio, Loki ti sta dando la caccia, ma è solo perché tu dovevi per forza nascere speciale“-
-“Hai ingannato i tuoi amici draghi persino quelli che stanno distruggendo il villaggio“-
-“Ma nessuno di loro ci ha sentiti, perciò non hai alleati che ti possano credere, però i miei amici draghi mi stanno già aiutando, guardati alle spalle“-,
Kristall si guardò dietro e vide tre draghi rossi dietro di lei, però lei alzò il martello in aria,
-“Hammare av åska“-, e dei fulmini colpirono i draghi incluso Flail, che cadde su di una capanna e poi per terra.
Flail cercò di rialzarsi,
-“Come è possibile? Stavolta ho sentito molto dolore“-, Kristall scese per terra con un grosso tonfo,
-“E’ perché questo martello è fatto con acciaio asgardiano, ed è stato benedetto da Thor, quindi è un martello quasi divino, quindi tu senti dolore, e senti molto dolore perché io sono in parte valchiria“-
-“Hai dimenticato una cosa, Kristall“-
-“E cosa?“-
-“Adesso“-, Un drago dietro di Kristall teneva un masso in mano e lo lanciò contro la puledra, Kristall non se ne accorse e svenne, Flail si alzò,
-“Ah, ah, ah, guardatemi draghi, io sono il più astuto, il più forte, ho addirittura sconfitto la puledra responsabile della morte di Flod, ed ora io la uccido, sappi che la mia fiamma è molto più potente che in passato“-, Flail fece un grosso respiro, e voleva incendiare la pegaso, ma da una casa, Rokk vide la scena, e così lui corse, Flail sputò un forte fuoco dalla bocca, ma Rokk fece in tempo per mettersi in mezzo per fare da scudo alla figlia.
Flail dopo aver finito di sputare fuoco fu deluso quindi chiese agli altri draghi di usare il loro fuoco, e così fecero, cinque draghi lanciarono fiamme dalla bocca, contro Kristall e Rokk, ma quello che Flail vide lo scioccò, 
-“Vad? Come è possibile? Uno scudo di ghiaccio“-, Kristall si era risvegliata poco prima di esssere di nuovo colpita dal fuoco e si parò con lo scudo di ghiaccio di Þrúðr.
Lei aveva finito, poi guardò Flail,
-“Finchè io sarò viva, tu non potrai fare niente, né a Sven né alla mia famiglia, né a questo villaggio“-, così Kristall lanciò il martello contro tutti i draghi per poi riprenderselo nello zoccolo.
Flail decide di andarsene,
-“Ritiriamoci ragazzi, almeno abbiamo fatto un sacco di danni, ma non finisce qui, Kristall, ho di nuovo ucciso tuo padre“-, i draghi volarono via, ma Kristall non aveva capito, finché non si guardò indietro,  
-“Pappa'? Nej, nej (Papa'? Nooooo)“-, Vattenfall e altri vichinghi si strinsero attorno a Rokk, era pieno di ustioni e non riusciva a respirare, Kristall era spaventata,
-“Papà? Perché mi hai salvata? Potevo farcela, avevo la benedizione di Sif“-
-“Nej…..eri in pericolo, il dovere di un padre è…..è quello di proteggere i figli, anche se ora sono cresciuti, ed io sono fiero di te ed Henrik, quel drago…..coff, quel drago ha barato, non si è battuto lealmente, tu invece sei stata leale, io non ti ho mai mentito, però…..coff, però mi spiace che non ti vedrò crescere…..coff“-
-“No, padre, non devi morire, io ti posso guarire“-, ma neanche la canzone guaritrice di Kristall riuscì a fare qualcosa, perché anche se guariva le ferite, non poteva niente contro le ustioni, e purtroppo per Rokk, Flail aveva una fiamma molto potente grazie a Loki.
Vattenfall decise di portarlo a casa di Hov dove farlo guarire grazie alla magia di Johanna.
Ma anche la moglie del capo non poté fare niente.
-“ Mi spiace ma la ferita è profonda, credo che abbia colpito anche degli organi, non posso fare niente“-, Rokk stava su di un letto e purtroppo non c’era niente da fare, ed esalò l’ultimo respiro.
-“Nej…papà, non puoi lasciarci così, non potevi“-, ma in quel momento un grifone si rivolse a Kristall,
-“Kristall? Cos’è questa storia che Loki ti dà la caccia?“-
-“Vad?“-
-“Molti di noi hanno sentito quello che quel drago ha detto, che significa che Loki ti sta cercando?”-, Kristall non potè mentire e disse tutta la verità, i vichinghi presenti cominciarono a dire brutte cose,
-“E’ una pegaso maledetta”-
-“Loki stava cercando lei, e invece sono morte delle puledre innocenti“-
-“Se lei rimarrà qui Loki potrebbe venire“-
-“Oppure i draghi ritorneranno“-
-“Dobbiamo ucciderla, così Loki si placherà“-
-“Dobbiamo lasciare il villaggio, lì non ci troveranno“-
-“Io dico di andare Installanda, ma Kristall deve rimanere qui“-
-“Io dico che dobbiamo ucciderla“-, Kristall si sentì male per tutte quelle parole,
-“Nej, snälla, det kan du inte säga (No, per favore non puoi dirlo)“-
-“E’ lei la causa di tutte quelle morti in Noreinvegia e in Horsvezia“-, Hov in quel momento urlò,
-“Det räcker! (Basta)“-, tutti si girarono verso Hov, il quale cominciò a camminare tra i presenti,
-“Tutti voi pensate di essere migliore di lei, la giudicate per una cosa che lei non ha fatto, una cosa di cui lei non è responsabile, non ha scelto lei di essere speciale, non è colpa sua se lei è nata così, lei è in parte valchiria ma non poteva saperlo, non so perché Loki voglia ucciderla, ma evidentemente lei è così potente da poter ostacolare il dio del caos, comunque guardatevi tutti, siete un branco di fannulloni, quando Städ aveva bisogno di aiuto nel suo regno, chi è venuto con me? Nessuno, solo lei ed Henrik, e chi andava per primo quando i mostri e i Draugr attaccavano il villaggio? Era lei, e chi raccoglieva i materiali per le vostre armi ed armature nei vari regni? E chi attivava il Bifrost? E chi ha sconfitto Tyr in combattimento? “-
-“Ma lei non l’ha sconfitto, lo ha solo disarmato“-
-“Perché? Voi lo avete disarmato? Nessuno di voi lo ha sfiorato, lui era un pony con una zampa sola, eppure parava tutti i vostri colpi“-
-“ma Tyr è pur sempre un dio“-
  -“Ma questo non ha fermato Kristall, che è riuscita a disarmarlo, perciò io da questo villaggio non me ne vado, io sono nato in questo villaggio e morirò in questo villaggio, e nessuno di voi le farà del male, perché lei è il miglior guerriero del villaggio, se voleste scappare come dei conigli fate pure, ma io rimarrò qui con lei e la mia famiglia“-, Henrik si mise davanti alla sorella,
Johanna si fece avanti,
-“Anche io proteggerò Kristall, e rimarrò in questo villaggio“-
-“Ed io proteggerò mia sorella da voi, non provate a farle del male“-,, il vecchio Svans anche era d’accordo,
-“ Io anche rimarrò qui, non scapperò come un codardo né dai draghi né da Loki, e solo un codardo penserebbe di far del male a Kristall“-, anche il piccolo Konrad, lo yak figlio di Hov era d’accordo, e gli altri vichinghi smisero di lamentarsi, uno di loro si rivolse a Kristall,
-“ Kristall Snö? Devi perdonarci, non volevamo dirti quelle cose, ci siamo fatti prendere dalla paura“-
-“Non dovete scusarvi, non è stata una mia decisione, è tutta colpa di Loki“-
-“E che succederà se lui dovesse venire? O se i draghi ritorneranno? “-
-“Se Loki o i draghi ritorneranno io li sconfiggerò, anche se dovessi ucciderli, tanto peggio di così non può andare, ma Loki……lui devo lasciarlo in vita, le Norne mi dissero che se dovessi combatterlo non devo ucciderlo, altrimenti attirerei la furia degli dei, e non voglio che succeda dopo i doni che mi hanno fatto, io rimarrò qui a ricostruire il villaggio con voi, e nello stesso tempo vi proteggerò da vari pericoli persino dai draghi“-, Hov fu felice della frase di Kristall,
-“Sono contento che tu l’abbia detto, Kristall, così parla un vero vichingo, però prima c’è una cosa da fare“-, Hov fissò il corpo di Rokk, lui aveva ragione, c’era da fare il funerale per Rokk.
Fu preparata una piccola nave apposta, fu depositata la salma di Rokk, come da tradizione la salma fu circondata da viveri, armi e vari doni che potevano servire al morto nell’aldilà, attorno alla nave furono messi delle sterpi per bruciare la barca con il corpo.
Tutto il villaggio era vicino alla costa dove era stata messa la barca, l’onore di bruciare tutto fu dato a Kristall ed Hernik, che avevano delle torce di fuoco nello zoccolo, Hov si mise a fare il discorso,  
-“Rokk era un fantastico guerriero, uno dei miei migliori, lui era coraggioso, e anche se aveva il cuore spezzato, comunque andava avanti, ha perso una moglie e un figlio per colpa di un drago, e un’altra moglie per colpa di un Troll, eppure aveva trovato un nuovo motivo per vivere, lui aveva un nuovo figlio, Henrik, e quando andò alla ricerca di superstiti trovò Kristall, per alcuni una maledizione, ma per me una benedizione, Kristall aveva dato un nuovo motivo per Rokk per vivere, lei era un guerriero potente, e come lei ha promesso lei ci proteggerà e noi la aiuteremo, addio Rokk, buon viaggio nel Valhalla amico mio“-, Kristall stava piangendo, ma Henrik la risollevò,
-“Sorellona, non piangere, Rokk credo che sarebbe triste se lui ci vedesse piangere, devi essere forte per lui, e per te“-
-“Hai ragione Henrik, è tempo bruciare il corpo perché lui possa viaggiare nel Valhalla, prima però vorrei dire delle parole“-
-“Fai pure“-
-“Caro Rokk, sei stato il padre migliore che potessi avere, migliore del mio padre originale, tu mi hai permesso di combattere, usare le magie ed essere forte, tu mi salvasti la vita dalla solitudine e dall’abbandono, io non perdonerò quel farabutto di Flail per quello che ha fatto, tutti i draghi dovranno sapere la verità, io mi prenderò cura di tua madre e di Vattenfall, tu te ne sei andato, ma io ed Henrik siamo la tua eredità, non siamo legati col sangue con te, ma questo non ci rende diversi, perché siamo legati con te nello spirito, perciò hejdå Rokk, hejdå pappa (addio Rokk, addio papà)“-
-“Se non te la senti di bruciarlo possiamo farlo insieme“-
-“E’ vero facciamolo insieme, come veri fratello e sorella“-, così Kristall ed Henrik bruciarono le sterpi insieme e le fiamme cominciarono ad avvolgere la nave, il funerale vichingo era completo, Kristall fissò quelle fiamme che si stavano portando via il suo secondo padre, le confessioni che Flail le disse le fecero pensare ad una vendetta contro il drago.
Henrik preoccupato per la sorella le domandò,
-“ Cosa hai intenzione di fare, Kristall?“-
-“Loki e Flail pagheranno per quello che hanno fatto, non posso uccidere Loki, però a quello ci penserà Odino, la prima cosa da fare è smascherare Flail, ma lui non lo farà di sua spontanea volontà, perciò dovrò trovare un piano, ma per il momento il villaggio ha bisogno di noi, quindi lo ricostruiremo, poi penserò ad un piano“-.
 
 
Continua….

 
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Capitolo 19
*** Helheim ***


Helheim
 
Erano passati tre giorni dalla morte di Rokk, e tutti i vichinghi stavano riparando il villaggio, nessun vichingo ormai era arrabbiato con Kristall, e se qualcuno o qualcosa avesse attaccato il villaggio c’era lei a proteggerlo.
Kristall aveva finito di riparare la sua casa, poi si sedette su una panchina di legno, Hov la vide e si avvicinò a lei,
-“Ehi Kristall, come stai? Sei ancora triste?“-
-“Nej, però….devo vendicare Rokk, Flail la pagherà e anche Loki, se solo mi venisse un’idea“-
-“La vendetta non porta a niente, hai sentito che Rokk ha lasciato perdere la vendetta? No?“-
-“E’ vero però….Flail ha mentito non solo a me ma anche ai draghi, e Sven lo crede ancora un amico, continua ancora a difenderlo, devo riuscire a farlo confessare“-
-“Prima o poi ti verrà un’idea, hai sentito le grida dei draghi stamattina?“-
-“Ja, le ho sentite, e dicevano che tra una settimana si terrà la prova del fuoco, quindi se devo farmi venire in mente un piano devo pensarci adesso, prima della gara“-
-“Sono sicuro che ti verrà in mente un piano e…….“-, in quel momento ci fu un’esplosione dalla capanne di Hov, lo yak si spaventò,
-“Per Odino, cosa è successo?“-, Hov e Kristall corsero alla capanna, e con sorpresa videro che usciva del fumo nero, e il fumo stava formando delle nuvole nere sul villaggio, Hov vide sua moglie Johanna uscire con in braccio il piccolo Konrad che stranamente era tutto di colore nero.
-“ Johanna? Cosa è successo?“-
-“Il piccolo Konrad….ha trovato nel tuo baule l’amuleto“-
-“Nej, gli avevo detto tante volte di non toccare il mio baule“-, improvvisamente Konrad divenne di pietra e la madre cominciò a piangere, Kristall vide che Konrad aveva nello zoccolo un amuleto rotondo con un nome inciso,
-“Che cos’è quello, Hov?“-
-“Anni fa quando affrontai il Lich dal quale ho preso il bastone che ti ho dato lui aveva un amuleto, scoprì da Städ che quell’amuleto apparteneva alla dea Hel, mi disse che chiunque avesse tenuto quell’amuleto non sarebbe morto a parte morire di vecchiaia, così lo tenetti in un baule, e per anni ha protetto chiunque vivesse nella mia capanna, tuttavia Städ mi disse che se negli zoccoli di qualcuno a parte Hel avesse avuto quell’amuleto si sarebbe scatenata una brutta maledizione, io non lo toccai mai, lo presi con l’ascia ma purtroppo oggi Konrad lo ha toccato“-
-“ma non poteva farlo, quell’amuleto appartiene ad Hel“-
-“Lo so ma non sapevo come restituirglielo e poi mi faceva comodo nessuno che vivesse in casa mia sarebbe morto“-
-“Bisogna portarlo da Hel“-, in quel momento da una parte della nuvola cominciarono a cadere delle gocce di pioggia nera, che tramutarono una casa in pietra, quelli che vivevano dentro furono toccati dalle gocce e diventarono di pietra, Hov era spaventato di nuovo,
-“Nej, i miei poveri amici“-, Kristall guardò la nuvola, e pensò ad un’idea, 
-“Dobbiamo raggiungere l’Helheim, restituire l’amuleto ad Hel e chiederle di togliere la maledizione, perché altrimenti tutto il villaggio diventerà di pietra“-
-“Ma come pensi di convincere Hel? E’ pur sempre figlia di Loki, non credo che basterebbero delle scuse per convincerla“-
-“Anche Jormungandr e Fenrir sono figli di Loki, eppure sono miei alleati“-
-“Ma loro sono animali, mentre Hel è una unicorno, sono sicuro che lei a differenza dei suoi fratelli sia malvagia proprio come il padre“-
-“Ma dobbiamo tentare, capo, non possiamo stare qui senza fare niente“-, Kristall prese l’amuleto nello zoccolo, e a lei non era successo niente, Hov le domandò,
-“ Hur är det möjligt? (Ma come è possibile?), come mai non ti è successo niente?“-, una luce a forma di cerchio sulla fronte di Kristall si illuminò,
-“Perché io ho la Benedizione di Sif, mi protegge da vari malefici, ora venga con me capo“-
-“Cosa vuoi fare?“-
-“Lei ha tenuto l’amuleto, quindi sarà lei a fare le scuse ad Hel“-
-“ Cosa? Io? Parlare ad Hel? Non posso farlo, ho troppa paura”-
-“non è il momento di farsi venire un attacco di panico, deve venire con me se vuole salvare suo figlio e il villaggio“-, Hov guardò di nuovo il figlio pietrificato e si fece coraggio,
-“Du har rätt(Hai ragione), andiamo nell’Helheim“-, Kristall ed Hov corsero fuori dal villaggio, ma la pegaso fu fermata da suo fratello che la stava seguendo,
-“Cosa c’è, Henrik?“-
-“ Fammi venire con te, sorellona, non voglio lasciarti da sola“-
-“ma è pericoloso, andremo nell’Helheim, tu non ci sei mai stato“-
-“Ma nemmeno tu ed Hov“-
-“E’ vero, ma è l’unica idea che ho avuto, e va bene, vieni anche tu“-, Kristall portò Hov ed Henrik ad un arco di pietra che di solito usava per richiamare il Bifrost, ma quando arrivarono l’arco era distrutto, Hov esclamò
-“Oh Nej, l’arco è rotto, cosa può averlo distrutto?“-, Kristall vide delle impronte e delle unghie,
-“Sono stati i draghi, hanno rotto l’arco per evitare che io usassi il Bifrost“-
-“E allora cosa facciamo?“-
-“C’è un altro arco ma è lontano potremmo metterci giorni ad arrivarci“-
-“ E come facciamo? Nel frattempo il villaggio si pietrificherà “-
-“Io ho un’idea, e sarà un’idea veloce“-, Kristall cercò nella sua borsa e prese una runa e la puntò in aria,
-“Fenrir! jag behöver dig (Fenrir! Ho bisogno di te)“-, ed ecco che da un’esplosione apparve Fenrir, il quale annusò Kristall e lei lo accarezzò,
-“Anche per me è bello rivederti Fenrir, ma ci serve il tuo aiuto, dobbiamo raggiungere un arco di pietra per il Bifrost“-, Fenrir abbaiò e tutti e tre gli salirono in groppa, quando Kristall gli indicò la direzione Fenrir corse molto veloce, di norma i lupi normali sono molto veloci, ma Fenrir era dieci volte più veloce di un lupo normale e molto più grosso, perciò non sentiva il minimo peso dei tre vichinghi.
Durante il tragitto, Kristall vide una pony familiare in mezzo alla neve, e chiese a Fenrir di fermarsi, la pony era Solar Calendar, 
-“Solar? Che ci fai qui?“-
-“Ciao Kristall, ti stavo aspettando, immaginavo che avessi delle domande da farmi“-
-“in effetti sì, quando mi hai detto che avrei dovuto usare il cuore anziché il cervello intendevi prima che morisse Flod?“-
-“No, non era riferito a prima, ma sarà una cosa che farai in futuro, non dovrei dirti niente a parte di non arrenderti, se rifletterai bene arriverai ad una conclusione, ma dovrai usare anche il cervello, però ragionando con il cuore, io so che ce la farai, non posso dirti come ma lo scoprirai da sola, io ora non posso dirti di più, perciò posso andare“-
-“Aspetta, quando hai detto che Rokk non avrebbe visto Rockhoof intendevi dire che sapevi già che sarebbe morto?“-
-“Cara Kristall, non posso mentirti, sì, io lo sapevo, ma non potevo dirtelo, però se ho detto che né tu né lui avreste rivisto Rockhoof è perché non l’avreste cercato, tu lo incontrerai solo se lo cercherai“-
-“ E se non lo cercassi?“-
-“Tu lo incontrerai in un’altra vita, te lo giuro, ma se fossi in te non mi farei tanti problemi, ora vai ti lascio al tuo destino“-, Solar cominciò a camminare dalla parte opposta, però Kristall la fermò,
-“Aspetta Solar, sai se ci rincontreremo di nuovo?“-, Solar chiuse gli occhi e poi parlò,
-“Se tu lo vorrai ci rincontreremo, ma solo se lo vorrai, e….un’altra cosa mi dispiace per tutto quello che è successo“-
-“Non ti dispiacere, non è colpa tua, Tills vi ses igen (Arrivederci)“-, Kristall diede l’ordine a Fenrir di tornare a correre, Solar la vide andare via,
-“Sono anche io responsabile per quello che hai passato, vorrei solo rimediare a quello che è successo se ne avessi il potere“-.
Fenrir arrivò ad un arco di pietra e i tre vichinghi scesero dal lupo.
Kristall si piazzò vicino ad esso,
-“Eccoci arrivati, ora richiamerò il Bifrost, tu Fenrir verrai con noi, forse la tua presenza ci sarà utile con tua sorella“-, Kristall intonò un canto in lingua draghesca ed il Bifrost apparve, tutti e quattro vi entrarono.
Il viaggio verso la piazza fu tranquillo, ma poi Heimdallr vide Fenrir e non fu contento della cosa, ma Kristall lo convinse che era amico suo e gli obbediva, allora il dio lo lasciò passare, ma non fu contento nemmeno del fatto che sarebbero andati nell’Helheim, ma Kristall gli spiegò la situazione, e il dio li lasciò passare comunque avvertendoli di fare attenzione.
E così Kristall, Henrik, Hov e Fenrir arrivarono nell’Helheim, ma non fu un panorama piacevole, era una terra desolata con venti freddi e diverse montagne di ghiaccio, sembrava Midgard, c’era neve dappertutto,
Kristall disse a tutti di fare attenzione,
-“Mi raccomando, stiamo tutti vicini è facile perdersi in questo posto“-, poi Henrik la chiamò,
-“Ehi sorellona gu-gu-guarda un fa-fantasma“-, Kristall vide quella che sembrava una sagoma trasparente e bianca di un pony e oltre a lui altre sagome di pony e anche yak e grifoni e minotauri ed anche draghi medi.
-“Capisco, quelli che non sono riusciti ad andare nel Valhalla sono condannati a vagare per questa terra”-
-“Io ho paura, sorellona“-
-“Stai tranquillo fratellino, loro non ci faranno niente, anzi sembra che ci passino attraverso“-
-“Quindi non dobbiamo temere niente?“-
-“Non proprio, mi sono documentata su questo regno tempo fa, pare che solo i morti possano starci, i venti che si trovano qui risucchiano l’energia dei vivi, quindi dobbiamo trovare Hel subito“-
-“Fenrir non mi sembra affaticato dopo tutto quel correre“-
-“Per quanto ne so lui è immune ai venti di questo regno, dopotutto è fratello di Hel, quindi mettiamoci in marcia”-.
I quattro marciarono per diversi percorsi ma non riuscivano a trovare la giusta strada, Henrik allora fece una domanda alla sorella,
 -“Ma cosa dobbiamo trovare, sorellona?“-
-“So che Hel vive in un palazzo, quindi forse la troveremo lì“-
-“Ma sai dove si trova il suo palazzo?“-
-“Nej“-, Hov sentì e si stupì,
-“Come nej? Quindi stiamo girando a caso in questo regno e presto non avremo più energia?“-
-“Non vi preoccupate dobbiamo solo trovare…..“-, Kristall vide davanti a sé un fiume ed un ponte dorato.
-“……il Gjöll, il fiume sotterraneo eccolo lì“-, Hov guardò,
-“Benissimo quindi dobbiamo solo andare vicino al fiume, anche se credo sarà gelato“-, Kristall lo fermò,
-“Nej, capo, non si avvicini a quel fiume“-
-“Perché? C’è pericolo?“-
-“Solo se ci nuota, il fiume è composta da lame di spada, il nostro obiettivo è attraversare il Gjallarbrú, il ponte dorato“-, così tutti e quattro andarono sul ponte, ma poi Kristall si fermò a guardarsi in giro, Hov si incuriosì,
-“Che stai facendo Kristall?“-
-“Su questo ponte ci dovrebbe essere una guardiana, è lei che dobbiamo cercare, lei potrà dirci dove si trova Hel“-
-“E se non la trovassimo? “-
-“Allora dovremo cercare da qualche altra parte prima che i venti ci prosciughino della nostra energia, e se non ce la faremo dovremmo tornare indietro perché altrimenti moriremo“-, Hov ed Henrik si spaventarono, lo yak parlò,
-“ Morire? E adesso ce lo dici?“-
-“Non vi spaventate, sono sicura che la guardiana….”-, in quel momento un grosso lupo e una puledra gialla con criniera gialla, un’armatura ed una lancia sbarrò il loro passo, Kristall fu felice di quell’incontro,
-“ Perfetto, lei è Modgudr, la guardiana del ponte, lei ci guiderà“-, Henrik si strinse alla sorella,
-“E…chi è quel grosso lupo?“-
-“ Du behöver inte vara rädd, det är Garmr, en vaktvarg (Non devi aver paura, quello è Garmr, un lupo da guardia) “-
-“ är han farlig?( Lui e' pericoloso?)“-
-“Ja, è pericoloso, ma non aver paura parlerò con tutti e due“-, Kristall si avvicinò ma la pony gialla la fermò con la lancia,
-“Chi sei? E che cosa ci fai qui? I vivi non possono stare qui, tornate da dove siete venuti“-, Kristall però cercò di spiegare,
-“ Per favore nobile Modgudr, dobbiamo cercare Hel, è una questione importante, il nostro villaggio è attaccato da una sua maledizione e dobbiamo restituirle il suo amuleto, sperando che possa sciogliere la maledizione“-, la pony gialla pensò e ritrasse la lancia,
-“E così pensate che Hel voglia togliere la maledizione? Potrete anche ridarle il suo amuleto, ma non crediate che farà quello che le chiederete, lei non è magnanima “-
-“Può indicarci la via per il suo palazzo?“-
-“ Posso anche indicarvela, ma lei ora non è in casa è in giro e….“-, la pony non si era accorta che dietro di loro c’era Fenrir,
-“Come avete fatto a portare Fenrir con voi?“-, Kristall spiegò,
-“Lui è mio amico, io l’ho aiutato e da allora lui mi ha donato la sua runa per evocarlo“-, Kristall mostrò la runa alla pony.
-“Non può essere, Fenrir non farebbe mai un regalo del genere ad un mortale, né ad un dio, tranne a sua sorella, ma allora….questo significa che tu sei speciale“-
-“ lo sono, ma è troppo lunga la storia, mi faccia parlare con Hel, per favore“-
-“fammi pensare, seguitemi con Fenrir, forse so dov’è“-, la pony salì su Garmr e Kristall con i suoi amici risalì su Fenrir, Modgudr fece strada tra le montagne e loro la seguirono.
Dopo un po' di tempo arrivarono ad un spiaggia ghiacciata, Modgudr spiegò,
-“Questa è la spiaggia dei morti, è uno dei posti preferiti del regno delle divina Hel, infatti eccola lì, però ve l’ho detto non credo che annullerà la maledizione fossi in voi me ne tornerei prima che il vento vi risucchi l’energia“-. Kristall, Henrik e Hov scesero da Fenrir, e andarono incontro ad Hel che stava fissando il ghiaccio e i morti che passeggiavano per la spiaggia.
Kristall andò per prima incontro alla dea dei morti e la chiamò e lei si girò, era una unicorno con la metà del corpo destra viola e metà del corpo sinistra bianca ed indossava una giacca con cappuccio nera.
Kristall si chinò e poi si alzò,
-“Divina Hel, devo parlarvi di una cosa importante, la prego mi ascolti“-, la dea consentì,
-“Va bene, per essere venuta qui per cercarmi deve essere una cosa importante, sentiamo di cosa si tratta“-.
E Kristall raccontò tutto dell’amuleto e della maledizione, poi diede l’amuleto alla dea,
-“La prego si riprenda l’amuleto, è suo“-, Hel si riprese l’amuleto, e se lo mise al collo,
-“Erano anni che lo cercavo, pensavo di averlo perso per sempre, fu un Lich a rubarmelo mentre ero fuori dal mio regno“-
-“Lo so, o meglio me lo ha spiegato chi aveva ritrovato l’amuleto e cioè il mio capo Hov, che vuole fare le sue scuse“-, Hov si avvicinò ad Hel, e anche se titubante e le parlò,
-“Mi scusi….divina Hel, non era mia intenzione tenermelo, ma non sapevo come raggiungere il suo regno“-
-“Ed ora come lo hai raggiunto?“-
-“Grazie a questa puledra, abita da anni nel mio villaggio“-
-“E perché non me lo hai restituito tempo fa dato che lei ha vissuto per anni nel tuo villaggio?“-
-“Beh….ecco….la verità è che….“-
-“la verità è che tu pensavi di avere vita lunga con questo amuleto, hai voluto usare un amuleto divino ed ora il tuo villaggio è spacciato, hai voluto giocare con una cosa che non era tua“-
-“lo so divina Hel, ma ora il mio villaggio è…..“-
-“Il tuo villaggio è spacciato ed io non posso fare niente, mi spiace, ma è punizione che ti meriti, ma state tranquilli, la maledizione si esaurirà fino a quando tutti nel villaggio si saranno pietrificati e più rimarranno di pietra e più moriranno“-
-“Cosa ha detto? Che loro moriranno? Oh no, mio figlio è stato il primo, quindi morirà presto, la prego divina Hel, deve fare qualcosa“-
-“Vattene, anzi andatevene tutti, io voglio stare da sola, da quando Odino mi ha reclusa qui come dea dei morti non ho molto da fare“-, ma in quel momento Hel sentì un ululato familiare, si girò e vide suo fratello,
-“Fenrir? Che ci fai qui? E’ da molto che non ti vedo“-, la dea unicorno si avvicinò a lui e lo accarezzò, poi lo abbracciò sul muso,
-“Fratello mio che cosa ci fai qui? Non ti aspettavo“-, Henrik le parlò,
-“ E’ stata mia sorella ad ammaestralo ora lui è un suo amico ed alleato“-
-“Impossibile, Fenrir non si affezionerebbe a nessun mortale“-
-“Mia sorella non è un mortale qualsiasi, lei è stata scelta dagli dei, ha anche le rune di evocazione di Fenrir e Jormungandr“-, Hel si stupì e chiese di vedere le rune, Kristall gliele mostrò,
-“Non può essere, solo a mio padre Loki e a me i miei fratelli le avrebbero donate“-
-“Eppure loro me le hanno donate, mi hanno guardata negli occhi e me le hanno date anche gli altri dei mi hanno guardato negli occhi e a volte mi hanno fatto dei regali, come Thor, che mi ha regalato il progetto di questo martello“-
-“Lo zio Thor ha fatto un regalo di tale importanza ad un mortale? Fammi vedere meglio i tuoi occhi“-, Hel fissò da vicino gli occhi della pegaso, e rimase incantata, poi le pose una domanda,
-“Ho visto questi occhi sono in un’altra pegaso, ma…ma forse tu sei Kristall Snö? Figlia di Kristall Lumi?“-
-“Ja…conosce mia madre?“-
-“E’ una tale brava pegaso che non l’ho lasciata vagare per il regno, è mia inquilina nel mio palazzo, spesso mi chiedeva di usare la mia sfera magica per vedere come stavi tu“-
-“Quindi mia madre è qui? Anzi, la sua anima?“-
-“Vieni, anzi venite tutti, vi porto nel mio palazzo lì sarete al sicuro dai venti, così potrò farti rivedere tua madre“-, e così Hel li accompagnò nel suo palazzo che era formato da serpenti di pietra, sia il tetto che i muri, lei usò la magia per spalancare la porta e poi entrarono.
Hel li condusse in una grossa sala dove c’erano dei mobili e una grossa sfera di cristallo, lei si sedette in una specie di trono, poi gli disse,
-“Io di solito quando voglio sapere qualcosa degli altri regni guardo in questa sfera, e posso vedere qualsiasi mortale io voglia, ma poi ne vedo molti“-, Kristall fece una domanda,
-“E’ possibile pure sapere dove si trova Loki?“-
-“So poche cose su di te, Kristall, ma so che sei preziosa per mio padre, nel senso che lui pensa che tu possa ostacolarlo, non conosco i dettagli ma mio padre ha usato il seidr per cercarti, ma non so di più, e nemmeno io posso sapere dove lui si trovi, è sempre intento a pensare a qualche piano per infastidire dei ed umani, non ha nemmeno il tempo di venire a trovare sua figlia, e quando lui viene a trovarmi è per aiutarlo in qualche piano malefico, vorrei solo un abbraccio ogni tanto, non chiedo troppo“-
-“Lo sapevo, solo perché sei figlia di Loki, non vuol dire che tu sia come lui“-
-“io e i miei fratelli abbiamo più preso da nostra madre che era una gigantessa che da nostro padre, comunque ti ho fatto venire qui per farti vedere una persona“-, Hel usò una minuscola campana, e da una porta arrivò una pegaso.
-“Voleva vedermi divina, Hel?“-, quella pegaso vide Kristall e si mise a piangere,
-“ Kristall Snö? Sei proprio tu?“-, Kristall rimase un po' perplessa,
-“Eh? Lei mi conosce?“-
-“ Sono io, Kristall Lumi, tua madre“-
-“Mamma?“-, Kristall si mise a piangere e poi corse da lei in lacrime e l’abbracciò,
-“Mamma, non posso credere di rivederti, sei qui, non sei viva, ma sei qui”-
-“Bambina mia, ti ho vista un sacco di volte sulla sfera di Hel“-, Hel esclamò,
-“Forse vorrete parlare tra di voi in un’altra stanza mentre faccio delle domande ad Hov“-, le due pegaso annuirono e andarono in un’altra stanza, Kristall e Lumi si sedettero su delle sedie e parlarono,
-“Mamma, sapessi quante cose ho da dirti“-
-“Le ho viste quasi tutte, come quando hai incontrato Thor e le Norne e anche Fenrir, a volte anche Hel guardava assieme a me“-
-“A proposito come mai ti trovi a casa di Hel?“-
-“Diciamo che la solitudine può colpire anche una dea, un giorno mi incontrò, mentre passeggiavo per l’Helheim, e mi chiese la mia storia da quel giorno le faccio da amica che cucina e fa le pulizie, può sembrare spaventosa ma ha anche un lato dolce lei“-
-“Me ne sono accorta“-
-“Mi spiace che Loki ti stia dando la caccia di nuovo”-
-“Quindi lo sai? Per colpa mia se morta e sono morte diverse puledre“-
-“Non è colpa tua, Snö, sei nata speciale e forse è stato meglio che tu sapessi della tua vera natura, sei in parte valchiria e questo fa di te una puledra speciale“-
-“Sai dove si trova papà?“-
-“ Anche lui è qui “-
-“E come sta?“-
-“Beh…diciamo che è meglio se non lo incontri, è molto deluso da te e da sé stesso“-
-“Come mai?“-
-“Ho fatto vedere anche a lui qualche parte della tua vita, e purtroppo non approva che tu sia diventata una vichinga e che tu abbia adulato un altro padre, senza contare che hai spesso detto di volere più bene al tuo padre adottivo che il tuo padre naturale, è anche arrabbiato perché hai scoperto i tuoi poteri“-
-“Ma senza i miei poteri sarei morta”-
-“E’ vero, però….lui è molto fiero di sé, ci è rimasto male quando hai avuto un altro padre, cerca di capire tuo padre è testardo, eppure gli ho sempre voluto bene“-
-“Se papà non ti avesse impedito di usare i poteri anche tu saresti viva“-
-“E’ vero però….non è colpa sua, nemmeno io sapevo come fossero i mei poteri, mentre sono contenta che tu li abbia scoperti, vuoi comunque incontrare tuo padre?“-
-“Nej, preferisco di no, è meglio di no, se lui è deluso che io sono viva, allora preferisco non farlo arrabbiare“-
-“Forse un giorno gli passerà, magari se tornerai qui e gli parlerai lui capirà“-
-“Sono contenta di averti incontrata e di averti parlato“-
-“Ora è meglio che tu vada, forse Hel ti aiuterà“-, le due pegaso tornarono da Hel, e la dea volle parlare con Snö,
-“ Snö? Vorrei dirti una cosa“-
-“Mi dica divina, Hel“-
-“Per quanto riguarda la faccenda della maledizione ho deciso di aiutarti, ho parlato con Hov e lui mi ha detto le fantastiche cose che hai fatto, soprattutto con i miei fratelli“-
-“Davvero? Rimuoverà la maledizione?“-
-“E farò molto di più, ti donerò dei poteri magici“-
-“Dei poteri? Come mai?“-
-“Diciamo che sono un po' gelosa che zio Thor ti abbia fatto un regalo, lo faccio anche per aiutarti, ma anche per fare un dispetto a mio padre, vieni qui vicino“-, Hel toccò la fronte di Kristall Snö e dei venti attorno a lei si generarono,
-“Questi sono i Vindarna av Hel(Venti di Hel) basta che tu dica il nome e potrai generare dei venti che mandano via il nemico e lo indeboliscono e sarai protetta dai venti dell’oltretomba sia tu che i tuoi compagni, ora guardami negli occhi“-,
Kristall Snö fece come disse Hel e la guardò negli occhi, in quel momento dei piccoli fulmini le colpirono gli occhi,
-“Ahia, che dolore, che cosa e?“-
-“Non ti preoccupare, all’inizio fa un po' male ma poi passa il dolore, questo che ti ho dato sono gli Själar öga(occhi delle anime) se userai questo incantesimo potrai indebolire il nemico e in più potrai vedere il falso in qualsiasi creatura“-, Kristall si strofinò gli occhi e poi ricominciò a vedere,
-“Non mi sento diversa“-
-“Chiedi ai tuoi amici di dire una bugia“-, Henrik parlò,
-“Non so dove sia finito quell’orso di legno che ti fece Rokk“-
-“Ehi, stai mentendo“-
-“E’ vero, per sbaglio, l’ho buttato nel fuoco“-
-“Ed io credevo di averlo perso, grazie mille fratellino“-, Hel fu contenta, così potrai scoprire chi è falso e chi invece è vero,
-“Tack divina Hel, a proposito posso farle una domanda?“-
-“Chiedi pure“-
-“C’è un modo per far dire la verità ad un drago?“-, Hel pensò, poi rispose,
-“In realtà non so c’è un modo per quello che hai chiesto, però forse so a chi dovresti chiedere, recati a Jotunheim la terra dei giganti e cerca Mimir“-
-“Mimir? Il leggendario Lindworm che sa tutto?“-
-“ Io sono sicura che lui ti aiuterà, sono certa che saprà risponderti, Fenrir è stato molte volte a Jotunheim forse saprà condurti da lui“-
-“Tack, divina Hel“-
-“Spero che ci rivedremo di nuovo, vi saluto tutti“-, Kristall Snö abbracciò Hel, e poi sua madre, dopodiché ripartì per tornare a Midgar assieme a Hov ed Henrik.
Kristall usò il potere dei venti per proteggere Hov ed Henrik, poi lo yak le parlò,
 -“La dea Hel è diversa da come la raccontano, sono contento che tu mi abbia portato con te Kristall“-
-“Ora dobbiamo tornare a casa, Fenrir vieni con noi, ho ancora bisogno del tuo aiuto“-, così tutti e tre assieme a  Fenrir tornarono all’entrata dell’Helheim, però durante il tragitto Kristall vide due anime familiari,
-“Ma quelle anime…..sono Flamma e Flod, aspettatemi qui“-, Kristall andò verso le due grosse anime dei draghi, e quando la videro furono contenti, come primo Flod,
-“ Kristall Snö? Che ci fai qui?“-
-“Flod mi spiace quello che è successo, Sven mi ha detto che mi volevi bene e non potevi dirmelo“-
-“E’ tutto a posto, quando quel vichingo mi ha detto il tuo nome ero felice di sapere che eri viva“-, poi Flamma le rispose,
-“Kristall è tutta colpa mia, è stata mia l’idea di incendiare il tuo villaggio, volevo solo che la tua gente fuggisse e….“-
-“Lo so, lo so, ora voglio solo sapere una cosa da voi, è stato Flail ad uccidervi?“-, tutti e due riposero di sì,
-“Lo sapevo, lo sapevo da prima che lui lo confessasse, devo fermarlo“-, Flamma parlò,
-“ Purtroppo Flail è rimasto traumatizzato dalla morte di sua madre, ed è diventato ossessionato dal potere, mi spiace che sa successo tutto questo è stato tentato dal potere di Loki“-
-“Quindi ve lo ha detto?“-
-“Prima che ci uccidesse, non ha esitato, deve essere fermato“-
-“Io lo fermerò, per vendicare voi due, e per fermare Loki“-, ma Flod non fu d’accordo,
-“Kristall, non voglio che tu giochi con la vendetta, poi diventeresti uguale a Flail che ha usato la violenza per arrivare dove è adesso, quel Rokk ha agito per vendetta, ma alla fine non mi ha ucciso“-, Kristall si mise a pensare, poi rispose,
-“Avete ragione ma Flail pagherà per tutte le bugie che ha detto, ve lo prometto, ora vi saluto“-, Kristall salutò i due draghi, poi ritornò da Hov, Henrik e Fenrir.
Fu un viaggio lungo dall’oltretomba poi attraverso il Bifrost ed infine al villaggio vichingo, dove le nuvole e la pioggia nera erano scomparsi, tutti i vichinghi pietrificati erano tornati normali compreso il piccolo Konrad.
Hov abbracciò il figlio,
-“Grazie di cuore Kristall, se non mi avessi convinto a venire avrei perso mio figlio e mia moglie e il mio popolo“-, Kristall era ancora in groppa a Fenrir e fu felice,
-“Non c’è bisogno di ringraziarmi, ora devo andare, forse se le cose vanno come spero riuscirò a smascherare Flail“-
-“Ma i draghi non ti faranno tornare da loro“-
-“A quello ho già pensato, e per questo voglio chiedervi di prendervi cura di mio fratello Henrik“-, Henrik scese da Fenrir e poi si rivolse alla sorella,
-“Ma io voglio venire con te Kristall“-
-“Meglio di no fratellino, e poi c’è Fenrir con me, ora debbo recarmi a Jotunheim, devo trovare Mimir e chiedergli un paio di cose, forse so anche come tornare dai draghi senza farmi uccidere, però vi prometto che prima di andare dai draghi tornerò qui e ti porterò con me, e spero che verrà anche Hov“-
-“Verrò con te fino ai confini del mondo“-
-“ Perfetto, allora io vado, vi kommer se varandra snart( Ci vedremo presto)“-, E così Kristall partì con Fenrir per il Bifrost per poter raggiungere Jotunheim, solo lei sapeva cosa le passava per la mente e chissà quale piano aveva in mente.
 

Continua….
 

My little pony by Hasbro & Lauren Faust 

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Capitolo 20
*** Asgard ***


Asgard
 
Dopo aver attraversato il Bifrost assieme a Fenrir, Kristall Snö arrivò a Jotunheim, ora la cosa impegnativa era trovare la montagna dove Mimir era imprigionato, lei si rivolse a Fenrir,
 
-“Fenrir? Ti ricordi dove si trovava Mimir?“-, Fenrir abbaiò, per dire di sì, quindi corse veloce tra le vaste montagne.
Dopo un po' arrivarono ad una montagna con delle nubi che impedivano di vedere la cima, 
-“Fenrir? E’ meglio se ti riposi, hai corso abbastanza, ora vedrò di scalare la montagna, oppure ci arriverò volando, tu mi raccomando resta qui“-, Fenrir si sdraiò per terra, aveva l’aria di essere triste dato che Kristall andava via, ma lei doveva raggiungere la vetta, e parlare con Mimir.
I venti soffiavano dall’alto e impedivano a Kristall di volare, così alla fine le toccò scalare, ma per lei non era difficile era abituata ad arrampicate anche senza artigli.
Ad un certo punto i venti si fecero più forti, e lei non riusciva ad aggrapparsi,
-“Nej, non ora che sono arrivata a metà della montagna“-, ma nonostante la forza del vento lei fece degli scatti, poi perse la presa e cominciò a cadere.
Kristall non seppe che fare, però l’unica cosa che le veniva in mente era usare le ali, i venti erano troppo per le sue ali, ma stranamente lei cominciò ad abituarsi alla forza del vento e iniziò a salire in alto, ma non si preoccupò di come faceva a salire nonostante il vento si concentrò solo ad arrivare alla cima.
Attraversò le nubi e arrivò infine alla cima, cominciò a guardare in giro fino a che vide un lindworm arancione, un drago sprovvisto di ali, con le corna, era attaccato ad un albero, le sue braccia, le sue gambe e parte del suo corpo erano coperti dal tronco dell’albero, non vi erano dubbi che costui fosse Mimir.
Kristall si avvicinò a lui, e lui si svegliò,
-“Sei tu Mimir?“-
-“Sì, sono io, come ci sei arrivata qui?“-
-“Non lo so, sono semplicemente volata“-
-“Volata? E’ impossibile per pegasi e draghi salire con i venti impetuosi che soffiano, solo gli dei possono venire qui“-
-“Eppure io sono una mortale, anzi in parte mortale, e sono qui“-
-“E’ strano, comunque cosa sei venuta a fare qui?“-
-“lascia che mi presenti io mi chiamo Kristall Snö e sono una vichinga“-
-“ Ah sì, è vero, sei Kristall, la nipote segreta della valchiria Siegmund“-
-“Non sono false le voci che dicono che sei saggio e che sai tutto“-
-“Anche io ho i miei limiti, potrei non rispondere a tutte le tue domande“-
-“Sai qualcosa di una pegaso di nome Solar Calendar?“-
-“Niente di cui tu sappia già, e comunque so tutto di te, come il tuo incontro con Thor, Jormungandr e le Norne“-
-“Allora vediamo di parlare chiaro, Mimir, io sono qui per chiederti una cosa e forse due“-
-“Vediamo se saprò risponderti“-
-“Conosci un modo per far dire la verità ad un drago? Qualche pozione? Un incantesimo?“ -
-“Mmmh, i draghi sono refrattari alla magia, però ci sono magie come quelle divine che hanno effetto su di loro, però conosco un modo“-
-“ E quale sarebbe?“-
-“ Ad Asgard, nel giardino della dea Idunn c’è un meleto, lì la dea coltiva i suoi frutti per gli altri dei, tuttavia ci sono mele magiche con poteri speciali, devi chiedere alla dea la mela della verità, chiunque mangi quella mela non potrà fare a meno di dire la verità per due giorni, funziona su qualunque creatura“-
-“Ottimo, questa è l’informazione che volevo e…Mimir? Conosci per caso l’ubicazione dell’Albero del Cuor di drago?“-
-“Sfortunatamente no, la mia saggezza ha delle lacune, e questa è una di quelle“-
-“Allora…conosci un modo per uccidere il drago Asteikko?“-
-“Sei consapevole della maledizione che c’è su di lui? Odino lo ha punito per un torto subito“-
-“La conosco la maledizione, chiunque proverà a ferirlo farà del male a sé stesso, pony guerrieri e draghi hanno cercato di ucciderlo per la fama o per conoscere il luogo dell’albero“-
-“Solo lui sa dove crescerà“-
-“Quindi…non conosci un modo per ucciderlo?“-
-“Tu non hai lo sguardo di un guerriero che vuole ucciderlo, né per fama né per informazioni“-
-“Lascia che ti spieghi“-, così Kristall spiegò il piano a Mimir, e lui acconsentì a rispondere,
-“Io conosco un modo, l’unico per ucciderlo, senza morire, ma dovrai essere convincente“-
-“Lo sarò“-
-“Allora avvicina il tuo orecchio“-, Così Mimir sussurrò nell’orecchio della pegaso, la quale si stupì,
-“Tutto qui?“-
-“Esatto, nessuno ci aveva mai pensato e solo un cuore puro o in cerca della verità può convincere Asteikko, e personalmente è molto brutto quello che gli ha fatto Odino, il povero drago di ghiaccio non può morire e così ha visto morire la sua famiglia, i suoi figli, i suoi nipoti e tutti i suoi amici, è bene che finalmente trovi la pace“-
-“Io gliela darò“-
-“Sei proprio sicura di voler andare ad Asgard? Se ti vedesse Odino potrebbe ucciderti“-
-“Devo tentare, non so se il mio sguardo avrà effetto su di lui, ma devo provare, ti saluto Mimir, spero un giorno di poterti essere d’aiuto“-
-“Già mi è bastato che tu sia stata qui con me e ho visto bene i tuoi occhi, forse Odino si potrebbe calmare“-.
Kristall volò giù dalla montagna in un attimo e prima di andare a finire contro le rocce lei aprì le ali ed atterrò sugli zoccoli, poi andò da Fenrir.
-“Fenrir? Ho ancora bisogno di te, dovrò fare altri viaggi con te prima di chiederti di andare via “-, Fenrir la leccò, poi lei andò a creare il Bisfrost in un arco di pietra.
Quando fu nella piazza del Bifrost parlò con Heimdallr,
-“Andare ad Asgard? Sei impazzita? Se Odino ti vedesse, saresti morta“-
-“Ma forse se mi guarda negli occhi non si arrabbierà”-
-“Pensi davvero che possa funzionare? Forse sulle guardie, ma su Odino?“-
-“ Devo comunque tentare, devo solo parlare con la dea Idunn“-
-“Forse se sarai veloce, la trovi subito nel vasto giardino di Asgard, lei è affezionata alle sue mele quindi la troverai subito, o sta leggendo sotto i meli oppure passeggia in mezzo ai fiori“-
-“Ora devo andare, purtroppo devo lasciare Fenrir qui, se Odino lo vedesse sarebbe un guaio“-
-“E’ meglio per Fenrir“-.
Così Kristall si avviò per il portale di Asgard, per la prima volta sarebbe entrata in quel regno nel regno degli dei più famosi.
Arrivò all’entrata di un portone d’oro, dove c’erano due grossi stalloni in armatura che facevano la guardia, gli stalloni la guardarono, ed uno di loro la apostrofò,
-“Chi sei tu? Coma ci sei arrivata? E perché Heimdallr ti ha fatto passare?“-, Kristall non era affatto intimidita e rispose
-“Per favore devo entrare devo parlare con la dea Idunn“-
-“Impossibile, nessun mortale può parlare con gli dei, e nemmeno entrare ad Asgard“-
-“Ma io devo fermare un impostore che lavora per Loki, e per farlo ho bisogno dell’aiuto della dea Idunn“-
-“Hai detto Loki?“-, l’altra guardia fece notare all’altro che Kristall aveva un martello speciale attaccato ai vestiti,
-“Ehi, ma quel martello….fammelo vedere“-
-“Non posso, Thor me lo ha benedetto e quindi posso usarlo solo io“-
-“Hai detto Thor?“-, Kristall fece vedere il martello alle guardie nel suo zoccolo, le guardie notarono le somiglianza con quello di Thor, chiesero a Kristall di poterlo toccare, lei lo mise per terra, ma nessuno dei due poteva sollevarlo.
-“Avevo sentito che Thor voleva regalare il progetto di un martello come il suo ad un guerriero speciale tra i mortali, e che l’aveva trovato, quindi sei tu?“-
-“Ja, sono io, ed io neanche lo avevo riconosciuto, lui è venuto nel mio villaggio ed ha benedetto i martello“-, le guardie decisero di aprire il portone,
-“Puoi passare hai detto la verità, però fai attenzione a non incontrare Odino“-
-“Va bene“-.
Kristall non credeva ai suoi occhi, un’intera città fatta di palazzi d’oro, e un vasto giardino lo circondava, lei si guardò intorno, sperando di non incontrare Odino, così si precipitò nel giardino.
Era troppo grande per cercare qualcuno, per fortuna i passanti non la notarono e volando tra gli alberi lei nascondeva la sua presenza, poi vide degli alberi di mele.
-“Eccoli, Idunn kommer definitivt att finnas här (Idunn sarà sicuramente qui intorno)“-, Kristall si guardò intorno, poi notò una unicorno alta con i capelli arancioni ed un vestito bianco e poi rosso, stava usando i suoi poteri per far crescere le mele e i rami, poi prendeva con cura una mela e la riponeva in un cesto.
-“Ingen kan ta hand om äpplen förutom gudinnan Idunn (Nessuno può avere cura delle mele se non la dea Idunn), deve essere sicuramente lei“-, Kristall si avvicinò a lei e la chiamò, e difatti lei si girò, ma la dea non era felice di vederla,
-“Una mortale? Che ci fai ad Asgard? Questo non è posto per te, se ti vedesse Odino“-
-“Lo so, lo so, ma mi serve il suo aiuto, ho bisogno della mela della verità“-
-“Come fai a conoscere quella mela? E perché le guardie ti hanno fatto passare?“-
-“E’ una storia lunga, Mimir mi ha detto della mela, ed io ne ho bisogno per smascherare un bugiardo“-
-“Mimir? Ma nessun mortale può scalare la sua montagna eccetto un dio“-, la dea vide da vicini gli occhi di Kristall,
-“Ma…i tuoi occhi, hanno qualcosa di speciale, c’è magia di valchiria dentro di te“-
-“Lo so, l’ho scoperto grazie alle Norne, però ora avrei fretta, ho bisogno di quella mela“-, in quel momento arrivò il dio unicorno Thor,
-“Kristall? Che ci fai tu qui? Non dovresti essere ad Asgard“-
-“Ja, lo so, divino Thor, ma è un’emergenza devo smascherare un aiutante di Loki che sta ingannando i miei amici“-
-“Cosa intendi dire?“-, Anche Idunn voleva chiarimenti,
-“Posso sapere come conosci questa giumenta?“-, Kristall e i due dei dovettero sedersi su un muretto per raccontare tutta la faccenda e gli dei per ascoltarla, ma Kristall dovette fare un riassunto perché Odino poteva essere nei paraggi.
Poi finalmente a fine spiegazione, i due dei capirono,
-“Capisco, quindi sei davvero tu il guerriero che Thor cercava per donare il progetto del suo martello“-
-“E mia nipote Hel ti ha donato dei suoi poteri? Sei più speciale di quello che credevo“-, ma ora Kristall doveva sbrigarsi, 
-“Per favore ora potete aiutarmi? Jag måste ha det äpplet (Devo avere quella mela), devo salvare i miei amici, e devono sapere la verità“-, Idunn si alzò,
-“Va bene Kristall, ti donerò quella mela, di solito non la uso per il suo potere ma per farci bevande, e una volta tramutata in bevanda diventa una mela normale“-, Kristall seguì Idunn, ma anche Thor seguì loro,
-“Non c’è bisogno che vieni anche tu, Thor“-
-“Voglio essere sicuro che non ci sia Odino con voi“-.
Arrivarono ad un meleto con delle mele dai vari colori, uno di quegli alberi aveva mele a strisce rosse e gialle, la dea le indicò,
-“Eccole, Kristall, quelle sono le mele della verità, basta solo un morso e chiunque potrà dire la verità per due giorni“-
-“ Mycket bra (Benissimo), proprio quello che mi serviva“-, ma in quel momento arrivò la dea Sif,
-“Thor? Tesoro? Che stai facendo?“-
-“Oh niente amore, sto aiutando Kristall, tu fai attenzione che Odino non sia qui“-
-“Beh, in realtà lui è qui“-, Sif indicò in alto, su di un muro del giardino c’era un grosso stallone marrone con la barba, con una benda sull’occhio sinistro, un elmo con lunghe corna sottili, dei grossi spallacci e dei calzari marroni ad ogni ginocchio ed una grossa cintura armatura attorno alla vita, e portava con sé la sua lancia.
Lo stallone fece un grosso salto ed atterrò proprio davanti a Kristall, la giovane giumenta non sapeva che fare, si trovava davanti proprio Odino, il padre degli dei delle sue terre, colui che a volte poteva prevedere il futuro, il padrone di Asgard, lo stesso che lanciò la maledizione ad Asteikko secondo i draghi di ghiaccio e quella che portava appresso era la sua leggendaria lancia Gungnir.
Odino si rialzò e guardò Kristall, poi si rivolse a Thor  
-“Che cosa ci fa una mortale ad Asgard? Perché le guardie l’hanno fatta passare? Come ha attraversato il Bifrost?“-, Thor cercò di calmare suo padre,
-“Padre, la prego non è quello che sembra, questa giovane giumenta è molto di più di quello che è, è lei la guerriera a cui ho regalato il progetto del mio martello“-
-“Lo hai dato a lei? Ad una femmina?“-
-“padre mi lasci spiegare, questa pegaso ha fatto un sacco di cose, ora le spiego“-,
Così Thor raccontò ad Odino le gesta che compì Kristall Snö, l’amicizia con Jormungandr e Fenrir, l’incontro con Frejya, l’incontro con le Norne, poi Odino la volle guardare negli occhi
-“ Come ti chiami giovane pegaso? “-
-“ Jag heter Kristall Snö (Mi chiamo Kristall Snö), oh nobile e divino Odino, e sono altre cose che ho fatto, ho scalato la montagna di Mimir, sono stata nell’Helheim ed Hel mi ha donato dei poteri, sono inoltre braccata da Loki, lui pensa che possa ostacolarlo, lui mi dà la caccia da anni, e credeva di avermi ucciso ma la dea Frejya mi ha salvato, ora lui sa che sono vivo, ma non sa che ho fatto amicizia con i suoi figli”-
Odino rimase impressionato,
-“ Hai incontrato Mimir? Ma solo i migliori guerrieri o gli dei possono scalare quelle montagne con quei venti potentissimi, ed ora che ci penso, Loki era ossessionato a dover uccidere una pegaso che lo avrebbe ostacolato, quindi sei tu?“-
-“Credo di sì, e mi serve la mela della verità per far confessare il suo sottoposto, così i draghi sapranno che c’è un impostore tra loro, snälla ädle Oden (la prego nobile Odino), se mi trovo qui è perché ho questi poteri che una pegaso non dovrebbe avere, e da Frejya mi ha detto sono destinata a fare grandi cose, e già aver incontrati tutti voi è un’impresa che nessuno che conosca abbia mai fatto“-
-“Fatti guardare negli occhi“-, Odino prese per i mento a Kristall per vedere meglio nei suoi occhi, la guardò per più di due minuti, poi lui smise,
-“Non mentivi, hai davvero i poteri di Hel, e lei non li avrebbe dati a nessuno, d’altronde se avessi detto una bugia me ne sarei accorto, e vedo che hai del potere di valchiria dentro di te, però non ti preoccupare non dirò a nessuno chi sia la tua parente, e comunque è vero sei destinata a fare grandi cose cara Kristall, forse un giorno potrei persino nominarti nostra messaggera divina“-
-“non merito un tale riconoscimento“-
-“Infatti non lo avrai in questa vita ma quando sarai morta, verrai a vivere qui, però se dovessimo chiederti una missione tu dovrai farla, ah e un’altra cosa se per caso incontrassi mio figlio Loki, combatti contro di lui e sconfiggilo, ma non ucciderlo, alla sua punizione ci penserò io, ed ora se permetti vorrei darti un mio aiuto“-,
Odino si rivolse ad Idunn,
-“idunn, presto dammi una delle tue mele d’argento, voglio donarla a Kristall“-
-“ma è sicuro, divino padre? Quella mela è per gli dei“-
-“Fai come ti ho detto”-
-“D’accordo, va bene“-, Idunn prese una mela d’argento da uno dei suoi meli e la diede ad Odino il quale la porse a Kristall,
-“Prego Kristall, voglio che tu mangi questa mela seduta stante“-
-“E’ sicuro, divino Odino?“-
-“Mangiala davanti a me e non replicare, devi mangiare anche i torsolo, e stai tranquilla non ci sono semi“-
Kristall fece come ordinò Odino e mangiò con gran fretta la mela d’argento, per fortuna aveva un po' di fame.
Dopo aver finito la mela ringraziò con un inchino Odino, il quale le diede la mela della verità,
-“ Ora puoi andare Kristall, cerca pure la verità, ho visto nel tuo futuro e posso dirti che io non posso sciogliere la maledizione di Asteikko, ma tu sai già come fare, vai pure sarai la benvenuta qui ad Asgard, ci sono tante cose che vorrei insegnarti, come per esempio comandare i corvi e usare il teletrasporto tra i regni con i corvi“-
-“La ringrazio infinitamente Odino, e ringrazio tutti gli dei e le dee, spero di rivedervi tutti“-, Kristall andò di cors verso i cancelli di Asgard per poter continuare il suo piano, ma Thor era incredulo a quello che Odino aveva detto.
-“padre? Ma è sicuro che vuole insegnare quelle tecniche divine ad una mortale?“-
-“Lo dovresti sapere meglio di me, lei è in parte mortale, e poi sono sicuro che sarà un’ottima messaggera degli dei un giorno, e quelle tecniche le faranno comodo“-
-“Mi dica la verità padre? Ha visto molto di più nel suo futuro?“-
-“Se è come ho previsto, quella mela che ha mangiato le sarà utile, ora torniamo alle nostre faccende“-.
Kristall uscì dal Bifrost assieme a Fenrir, doveva andare dai draghi ma prima doveva passare da Asteikko, tra il confine della Horsvezia e della Pinnlandia, la terra di origine di sua madre.
Kristall era ancora incredula per quello che aveva visto e sentito ad Asgard, soprattutto quello che aveva detto Odino, ma per il momento lei doveva mettersi a cercare la caverna di Asteikko.
Arrivata al confine delle due terre, lei vide una grossa grotta, e all’entrata c’erano diversi scheletri di varie creature, Fenrir si avvicinò alla grotta e ringhiò, Kristall non aveva dubbi era la grotta giusta.
 
 

Continua……
 

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Capitolo 21
*** Il vecchio Asteikko ***


Gamla Asteikko
Il vecchio Asteikko

 
Kristall Snö scese da Fenrir ed e prima di entrare nella grotta disse al grosso lupo di non preoccuparsi.
Poi lei cominciò ad entrare, dentro la grotta faceva un freddo tremendo, e c’erano scheletri di pony, bisonti, draghi e minotauri, tutti sicuramente morti a causa della maledizione del drago gigante.
Lui non poteva aprirle perché era troppo grosso e la caverna troppo piccola, era incastrato in quel posto da chissà quanto tempo, c’è chi diceva che avesse cento anni chi invece diceva ne avesse mille, ma nessuno era sicuro su di lui, l’unica cosa sicura era che lui era a conoscenza dell’ubicazione dell’albero del cuore di drago e per avere risposta lui doveva essere sconfitto, ma a causa della maledizione di Odino non poteva morire, nemmeno morire di fame.
Kristall si fece coraggio e si avvicinò a lui,
-“Sei tu il vecchi Asteikko?“-, il drago la guardò da vicino e le rispose,
-“Ja, sono io, e tu chi sei?“-
-“Lasci che mi presenti, io sono Kristall, Kristall Snö, mia madre era di queste terre, si chiamava Kristall Lumi e…“-
Il drago spalancò gli occhi,
-“hai detto Kristall Lumi? La conosco, o meglio la conoscevo, una volta veniva a trovarmi, era l’unica che mostrava un po' di pietà verso i miei confronti, era una pegaso molto brava e molto bella“-
-“Tu…tu conoscevi mia madre? Mia madre non mi ha mai parlato di te“-
-“Gli chiesi io di non parlare con nessuno di me, adesso lei dov’è? Tu sei sua figlia, assomigli un po' a lei“-, Kristall si sedette e parlò delle sue avventure al vecchio drago compresa la morte della madre.
Asteikko si rattristì per la morte di Lumi, però fu sorpreso per le avventure di Kristall Snö.
-“Ormai sono abituato a perdere le persone a me care, ho visto morire i miei figli, i miei nipoti, i miei amici, questa maledizione che Odino mi ha lanciato contro è una bruttissima cosa, non posso nemmeno morire di fame, io vorrei smettere di vivere perché ho sofferto troppo, non so neanche quanti anni ho, ci sono stati sia draghi che guerrieri che hanno provato ad uccidermi, ma niente è successo, io non mi ferivo, mentre l’attacco che loro mi facevano andava su di loro, e quindi loro morivano al posto mio, tu perché sei qui?“-
-“Asteikko? Mi spiace per la tua situazione, però io sono qui apposta per mettere fine ai tuoi dolori“-
-“E come intendi fare?“-
-“Sono andata da Mimir e non so perché nessuno ci abbia pensato a come farti morire“-
-“E’ strano Mimir non lo avrebbe mai detto a nessuno, tranne al giusto guerrieri dal cuore giusto, forse se te lo ha detto tu eri quella giusta, dopotutto sei uguale a tua madre, e come intendi uccidermi?“-
-“Prima devo dirti il mio piano, devo innanzitutto smascherare quel bugiardo di Flail ed io ho la mela della verità della dea Idunn, poi dovevo ucciderti perché nessuno sapesse il luogo dell’albero del cuore di drago in questo modo i draghi di ghiaccio non potranno uccidermi“-
-“E’ un bel piano, però ti dirò una cosa, quando morirò diventerò polvere in poco tempo, però se quando diventerò scheletro tu mi taglierai i corni quelli non si polverizzeranno, tu falli vedere ai draghi anziani, riconosceranno le mie corna, ora dimmi, come intendi uccidermi senza che tu muoia?“-,
Kristall abbracciò il drago per la testa e poi gli parlò,
-“Asteikko? Men du är redan död (Asteikko? Ma tu sei già morto)“-
-“Che intendi dire?“-
-“Non te ne sei accorto? Tu sei già morto, hai visto morire la tua famiglia e i tuoi amici, tu sei morto di solitudine e non te ne sei accorto, sei rimasto così solo nei tuoi pensieri che non ti sei accorto di essere morto, così mi ha detto Mimir“-,
In quel momento Asteikko spalancò gli occhi e poi li chiuse e pianse, lui sentì che il suo cuore ormai stava battendo più piano,
-“E’ così allora? Io sono morto e non me ne sono accorto, per fortuna che sei arrivata tu Kristall, che Odino ti indichi la via giusta, sei davvero quella giusta che mi ha finalmente dato la pace, ora andrò nel Valhalla dei draghi e incontrerò i miei figli“-
-“Ora sei disposto a dirmi la ubicazione dell’albero?“-
-“Ja, è vero, prima che il mio cuore smetta di battere vieni vicino alla mia bocca, ti dirò tutto nell’orecchio“-, così Asteikko sussurrò a Kristall quello che lei voleva sapere, poi lei si allontanò, Asteikko chiuse gli occhi e una nebbia lo circondò, quando la nebbia si dissolse era rimasto solo lo scheletro, quindi la pegaso prese una sua ascia e tagliò i suoi corni e lei poi li prese e li mise nella sua borsa.
Kristall pianse un po' poi se ne andò si girò verso lo scheletro che già cominciava a diventare polvere,   
-“Vila i frid o stora isdrake! (Riposa in pace, oh grande drago di ghiaccio!)“-.
Uscita dalla caverna, Kristall salì in groppa a Fenrir,
-“Ascoltami Fenrir, dobbiamo prima andare da una parte, poi dobbiamo dirigerci al mio villaggio sulla costa, e poi verrai con me dai draghi, dopodiché sarai libero, potrai andare dove ti pare“-, Fenrir abbaiò, poi corse dove Kristall indicò.
Intanto nel villaggio vichingo, tutti gli abitanti stavano riparando le case, le case che c’era ancora del lavoro da fare dopo l’attacco dei draghi di fuoco e la maledizione di Hel, Hov stava dirigendo i lavori, e stava anche aiutando altri vichinghi,
-“ Forza con quelle assi, mi raccomando, voglio il villaggio finito entro domani, e poi chissà quando ritornerà Kristall Snö“-,
Henrik si fermò e si rivolse a Hov,
-“ Eccola là “-
-“ Come hai detto Henrik?“-
-“E’ lei, sta arrivando in groppa a Fenrir, non posso sbagliarmi“-, Henrik indicò e difatti era sua sorella che finalmente faceva ritorno al villaggio.
Arrivata all’entrata chiamò Hov ed Henrik,
-“Hov? Henrik? Come vi ho promesso sono tornata, sono venuta per portarvi dai draghi di ghiaccio“-, Hov però non era sicuro,
-“Ma perché non lasci perdere Snö? Lascia perdere quei draghi che non ti meritano“-
-“Ma io non posso lasciarli in balia di un bugiardo come Flail, senza contare chissà Loki che piani ha per i draghi, devo aiutarli“-, Kristall scese da Fenrir e raccontò ad Hov tutto quello che aveva fatto.
Inutile dire che il capo era stupito,
-“Per gli dei, non solo sei riuscita a scalare la montagna di Mimir, ma sei andata addirittura ad Asgard?“-
-“Ed ho incontrato Odino in carne e ossa, e sperava che io diventassi una messaggera sua e voleva insegnarmi delle tecniche“-
-“ Sei davvero molto speciale, più speciale di quello che ho sempre pensato, se Odino ti ha detto quelle cose e ti ha donato quella mela argentata“-
-“ma ora dovete venire con me, so dove e quando apparirà l’albero del cuore di drago, e devo dirlo ai draghi“-
-“E pensi che ti ascolteranno?“-
-“Devono ascoltarmi, e se non lo faranno io ho le corna di Asteikko, non possono ignorare quelle corna, così sapranno che ho detto la verità, ora dobbiamo andare“-, Hov ed Henrik si guardarono, poi il giovane pony assecondò la sorella,
-“Va bene sorellona, veniamo con te, per te sono disposto anche a tornare nell’Helheim“-
-“Perfetto, salite in groppa a Fenrir, andremo dai draghi e più tardi vi illustrerò il mio piano“-.
 

 
Continua……
 
 
 
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Capitolo 22
*** Preparazione per la sfida ***


Förbereder sig för utmaningen
Preparazione per la sfida

 
Kristall Snö assieme ad Henrik ed Hov corsero su Fenrir verso la montagna vicino al suo vecchio villaggio, grazie alla velocità del grosso lupo non ci misero molto ad arrivare al branco dei draghi.
Quando arrivarono c’erano draghi di ghiaccio e di fuoco che stavano parlando tra di loro, Kristall sentì che era un’ode funeraria per Flod.
Kristall, Henrik ed Hov scesero da Fenrir, la pegaso si avvicinò e Svena la vide e le corse incontro.
-“ Kristall Snö? Vad gör du här? (Kristall Snö? Che ci fai qui?) Non hai capito che qui tu non puoi stare? Ti avevo detto che i draghi ti avrebbero uccisa, vattene subito da qui”-
-“Stai tranquillo, ho delle cose da dire a tutti”-
-“Ma tu qui non sei la benvenuta, oramai per loro sei una traditrice“-
-“ Du måste lita på mig, (Devi fidarti di me) so cosa faccio, non mi uccideranno”-,
Kristall andò in mezzo ai draghi, e si mise davanti a dei draghi anziani di ghiaccio che naturalmente non erano contenti che lei fosse lì,
-“ Kristall Snö? Come hai osato venire qui? Non hai capito che tu sei una traditrice? La tua pena è solo la morte, il tuo amico vichingo ha ucciso Flod, e quel pony che ora è tuo fratello ha fatto male a Regn, con il buco che ha sull’ala lei non può più volare“-,
Ma Kristall non aveva paura,
-“mi dispiace per tutto quello che è successo, ma ho delle cose da dire“-
-“E cosa hai da dire?“-
-“Ora vi racconto tutto, è molto importante che tutti voi ascoltiate”-, i draghi erano riluttanti nel sentire parlare una traditrice, ma Regn chiese che lei potesse parlare e Kristall parlò,
-“Rokk non ha affatto ucciso Flod, mi ha detto che quando ha fatto il mio nome Flod si è messo a piangere per i sensi di colpa che aveva per avermi scacciato“-,
ma un drago anziano non era convinto,
-“ Impossibile, Flod non ha mai pianto in vita sua, nemmeno per la nascita di suo figlio “-
-“Eppure è quello che mi ha detto Rokk, inoltre ho da dire altre cose, quando Flail è venuto al mio villaggio ha cercato di uccidermi, però ha ucciso mio padre Rokk, inoltre lì lui ha confessato, mi ha detto che lui è in combutta con Loki, il quale gli ha dato dei poteri, Flail vi sta ingannando, a lui interessa solo il potere, ha inoltre ucciso suo padre, e assieme a Loki ha distrutto il mio villaggio, ed è stato lui ad uccidere Flod, non solo perché lo ha detto lui, ma perché sono stata nell’Helheim e ho incontrato le anime di Flamma e Flod, loro stessi mi hanno detto che era stato Flail ad ucciderli, inoltre Flail è responsabile della morte del mio vero padre, a lui interessa solo comandarvi tutti con le menzogne, e questo è quello che avevo da dire”-.
Tutti i draghi si girarono verso Flail, uno di loro domnadò
-“E’ vero tutto questo Flail?”-, Flail sembrava preoccupato, ma poi si mise a ridere in maniera malvagia,
-“Ah, ah, ah, ah, ma la sentite? Cioè volete davvero credere a quello che dice una traditrice? E’ ovvio che sta dicendo calunnie su di me, ammetto che io l’ho sempre odiata, ma andiamo, davvero credete che io abbia ucciso mio padre? E addirittura Flod? Questa pegaso pazza sta inventando un sacco di bugie per evitare la morte, ora vorrebbe farci credere anche id essere stata nell’Helheim? E che abbia incontrato le anime di Flod e di mio padre? E’ tutto quanto falso io non ho fatto patti con nessun dio malvagio e non ho mai ucciso un drago“-
-“Hel mi ha donato l’Occhio dell’anima, che mi permette di vedere la verità in qualsiasi creatura e tu adesso stai mentendo, inoltre nell’Helheim ho scoperto che mia madre è amica della dea Hel“-,
Regn su sorpresa,
-“Lumi è nell’Helheim? Ed è amica della dea Hel?“-, ma Flail continuò con la sua farsa,
-“E dove sarebbero le prove per incriminarmi? Chi mi dice che non sia proprio tu quella che ha che fare con Loki? Dato che hai incontrato Hel? E vedo che hai con te pure Fenrir, sono tutte fandonie, questa sta inventando di tutto per non venire giustiziata“-, ma Kristall poi fece una domanda,
-“Sentiamo un po', caro Flail, hai detto che avevi le mani sporche di sangue perché hai ucciso un vichingo, eppure quando sono tornata al villaggio nessun dei mei compagni era morto, quindi come mai avevi le mani sporche di sangue?“-,
Flail non aveva pensato a questo particolare, e sembrava preoccupato,
Sven volle fargli una domanda,
-“E’ vero questo Flail? Non hai ucciso nessun vichingo? E le tue mani?”-, poi però Flail pensò ad una soluzione,
-“E’ vero non ho ucciso un vichingo, avevo le mani sporche di sangue perché avevo sentito l’urlo di Flod e sono corso da lui, quando l’ho trovato era già morto, ho cercato di alzarlo e l’ho toccato, sì l’ho ammetto ho toccato Flod, che era molto sporco di sangue, per questo ero sporco anche io, non ho detto niente a nessuno perché mi vergognavo di non aver potuto fare niente per Flod, scusate se non ve l’ho detto“-.
Da dietro Flail uscirono fuori Lava e Lapillus, Kristall non aveva ancora visto come erano cresciuti, era contenta di rivederli, ma la felicità durò poco, perché Lapillus le parlò,
-“Stai dicendo delle pesanti calunnie su mio fratello, Kristall, sebbene io e mia sorella ti vogliamo ancora bene, è molto grave quello che stai dicendo“-
-“Vuol dire che non mi credete? E nemmeno tu Sven? Sei come un fratello per me“-, per quando volesse crederle, Sven non ci riusciva,
-“Mi spiace, Kristall, ma come faccio a credere a quello che dici? Lo so che Flail ti ha sempre odiato, ma arrivare a dire che ha ucciso lui Flod è una calunnia bella pesante, come faccio a crederti?“-, ma Hov intervenne,
-“ E’ tutto vero quello che ha detto lei, io stesso sono andato con lei nell’Helheim, è lei che mi ha convinto ad andarci, lei ha salvato il mio villaggio da una maledizione di Hel, e quel drago…quel Flail ha confessato davanti a molti vichinghi di essere in combutta con Loki, e con una sua fiamma potenziata dal potere del dio del caos lui ha ucciso Rokk, anche il qui presente Henrik può testimoniare, e possono testimoniare anche altri vichinghi, questa giovane giumenta è stata anche ad Asgard, ha incontrato persino Odino in persona, lei è sempre stata sincera”-, ma Flail disse un’altra cosa,
-“E dovremmo credere alle parole di un vichingo? I vichinghi stessi che ci odiano? Potete portate anche tutto il villaggio qui, ma come possiamo credere alle vostre parole? Ora veniamo a sapere che Kristall ha addirittura incontrato Odino?“-,
un dei draghi anziani disse il suo parere,
-“Io dico che Kristall deve morire, è una traditrice, e per evitare la pena di morte cerca di gettare calunnie su Flail, dobbiamo ucciderla”-, tutti i draghi erano d’accordo, tranne Sven, Regn, Lava e Lapillus, due draghi di ghiaccio medi andarono vicino a Kristall, Hov la chiamò,
-“Andiamo via, Kristall, lo sapevo che era una pessima idea, andiamo via e non torniamo più qui“-, ma la pegaso era determinata,
-“Nej, io rimango, e ho ancora qualcosa da dire ai draghi anziani“-, uno dei draghi anziani di ghiaccio volle sentire,
-“ Sentiamo, cosa hai da aggiungere? Basta che non sia un’altra menzogna su Flail“-
-“Voi siete anziani, quindi sapreste riconoscere queste cose?“-, Kristall prese la sua borsa e buttò fuori le due corna di Asteikko, uno dei draghi anziani andò da vicino e li toccò,
-“ma non può essere, queste corna…….queste corna appartenevano ad Asteikko, ma non possono essere qui, bisognerebbe ucciderlo per prendere le sue corna“-
-“Ebbene io l’ho ucciso, e queste corna sono una prova, ora non potete non credermi“-, Flail ne approfittò per prenderla in giro,
-“Avete visto? Ha ucciso un drago, questa è la prova che lei è un’assassina di draghi, non è affatto diversa dagli altri vichinghi”-, ma il drago anziano gli disse di tacere,
-“Fai silenzio Flail, questa è una cosa seria, Kristall? Come hai fatto a ad uccidere Asteikko senza morire?“-
-“Ho chiesto a Mimir, e lui mi ha detto come fare, ho semplicemente detto ad Asteikko che era morto di solitudine e non lo sapeva, dopodiché ha cominciato a morire, e mi ha chiesto di tagliargli le corna per portarle a voi, perché voi non potete uccidermi, dato che ho ucciso Asteikko, io sono l’unica creatura in tutti i regni a conoscere l’ubicazione dell’albero del Cuore di Drago“-
-“Quindi non lo hai ucciso?“-
-“Non ce ne era bisogno, bisognava solo dirgli che era già morto“-
-“Questo significa che solo tu sai dove si troverà l’albero, e non ce lo dirai?“-
-“Nej, io ve lo dirò a delle condizioni“-
-“ Varsågod, Kristall (Dicci pure, Kristall)“-
-“Innanzitutto, voglio poter partecipare alla Sfida del fuoco, e poter aiutare Sven“-, Flail non era d’accordo,
-“Non può farlo, è contro le regole“-, ma il drago anziano lo zittì di nuovo,
-“ Håll käften, Flail(Stai zitto, Flail) non ci sono regole che impediscano ai draghi di essere aiutati dai pony, due draghi non possono collaborare questo è certo, ma nessun pony ha mai partecipato alla sfida, va bene, Kristall, quali altre condizioni hai?“-
-“Semplice, dopo la sfida io sarò giustiziata, ma voglio che a giustiziarmi sia mio fratello Sven, voglio essere uccisa solo da lui, da nessun altro“-, Sven era spaventato,
-“ Du kan inte göra det här Kristall, jag skulle aldrig kunna döda dig (Non puoi farlo Kristall, io non potrei mai ucciderti)“-
-“Se voglio essere uccisa, voglio che sia tu, e nessun altro drago, tu sei quello che è stato il mio primo fratello, perciò io ho deciso così“-, il drago anziano poi le rispose,
-“Io credo che si possa fare, va bene Kristall, potrai partecipare alla sfida e dopo di essa sarà Sven ad ucciderti“-
-“Va bene, adesso io vi dirò dove si troverà l’albero del Cuor di drago“-, Henrik si avvicinò alla sorella, lui era preoccupato,
-“Non puoi permettere una cosa del genere, sorellona, tu verrai uccisa“-
-“ Lita på mig, lillebror (Fidati di me, fratellino), io ho un piano“-, anche Sven le si avvicinò,
-“Io credo che tuo fratello abbia ragione, io non potrei mai ucciderti, Kristall“-
-“Si vede che tu non ti fidi di me, Sven, se tu mi avessi creduto io non avrei pensato a questo“-
-“Io ti voglio bene, ma come faccio a crederti?“-
-“Se tu mi volessi bene proprio come ad una sorella, allora non avresti bisogno di prove per credermi, useresti semplicemente il tuo cuore“-
-“Vorrei farlo, Kristall, mamma è preoccupata per questo, però se io vincessi chiederei che tu venga perdonata”-
-“Non ce ne sarà bisogno, io ho un piano, e forse e avrò bisogno del tuo aiuto“-
-“E quando?“-
-“Questo non lo so, si vedrà, ora devo parlare con i draghi“-.
Kristall era pronta a dire quello che Asteikko le disse nell’orecchio.
-“ Lyssna på mig allihop (Ascoltatemi tutti), il Cuore di drago crescerà nel Muspellheim, esattamente in una valle dove c’è uno scheletro di drago gigante, e lì vicino un vulcano diviso in due parti, ma nascerà esattamente tra tre giorni e durerà per una giornata“-,
Lapillus capì subito,
-“Conosco quel posto, ci sono diversi cristalli del fuoco, che ogni tanto sparano raggi di fuoco a chi si avvicina“-
-“Sarà lì che voi metterete lo scettro, e sarà lì che nascerà l’albero“-, gli anziani si consultarono a vicenda, poi uno di loro si rivolse a tutti i draghi,  
-“Allora è deciso, fra tre giorni esatti tutti i draghi del territorio lanceranno un avviso per chiamare tutti i draghi, la sfida del fuoco si terrà a Muspellheim, e si dovrà trovare lo scettro che verrà lanciato nella valle del vulcano diviso in due, e ci sarà anche la possibilità di trovare il frutto del cuor di drago, colui che troverà entrambe le cose sarà il nuovo capo dei draghi, altrimenti chi mangerà il frutto lo sarà, voi preparatevi, ci vediamo fra tre giorni esatti“-.
Così tutti i draghi si sparpagliarono, tranne Sven e Regn, Sven ritornò a parlare con Kristall,
-“ Io dico che è rischioso, non puoi fare una cosa del genere, io non voglio ucciderti“-
-“E non lo farai, io ho un piano, se andrà tutto bene tu non dovrai uccidermi, anzi forse sarai tu a mangiare il frutto, ed io ti aiuterò, anche perché Asteikko prima di morire mi ha dato degli indizi, quindi saremo in vantaggio“-
-“E quali indizi?“-
-“Te li dirò quando ci sarà la sfida, ora preparati per i prossimi giorni, io torno al mio villaggio, quando sentirò l’urlo dei draghi io mi preparerò“-
-“Ma è comunque rischioso, Kristall“-, Henrik si avvicinò a Sven,
-“Se tu conoscessi Kristall come la conosco io, tu ti fideresti di lei, io l’ho conosciuta per pochi anni, tu invece la conosci da quando sei nato, eppure io mi fido di più di lei, e dovresti fare anche tu“-, i tre vichinghi tornarono da Fenrir per ritornare al villaggio.
Sven era confuso, non sapeva cosa dire a sua madre,
-“ Mor? Vad ska jag göra? (Madre? Che dovrei fare?) Io voglio bene a Kristall, ma come faccio a fidarmi di lei? Tutto quello che ha detto è una calunnia, e poi dice di avere un piano, io non voglio ucciderla, non doveva fare quella promessa”-
-“ Sven? Lo so che sembra una azzardo, ma io credo a Kristall, a me non è mai piaciuto Flail, se Kristall dice che non è stato il suo padre adottivo ad uccidere Flod, allora forse è vero, perché lei e Lumi erano sincere, io sono sicura che lei abbia detto la verità, se lei ha incontrato i fantasmi di Flamma e Flod, allora io le credo“-
-“Ma come fai a crederle senza delle prove?“-
-“ Mio povero ingenuo Sven, se tu usassi il cuore anziché la tua testa saprai di già che strada devi scegliere, comunque aspetta che arrivi il giorno della sfida e vedrai che piano ha pensato Kristall“-
-“Va bene, madre, mi allenerò e aspetterò quel giorno, spero solo che Kristall sappia quello che sta facendo“-.
 

Continua……

 
My Little Pony by Lauren Faust & Hasbro

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Capitolo 23
*** Chi mangerà il frutto? ***


Vem ska äta frukten?
Chi mangerà il frutto?

 
Erano ormai passati i tre giorni e molti draghi erano andati nel Muspellheim per la sfida del fuoco, molti di loro aveva anche armature, Sven aveva un’armatura che gli diede Kristall Snö non appena lei arrivò nel regno di fuoco anche lei, oltre a lei c’erano anche Henrik, Hov, Vattenfall e persino Fenrir, Regn era felice di rivedere Kristall e Sven insieme, aveva atteso questo giorno per vedere suo figlio cercare di vincere la sfida per diventare il nuovo capo, una brutta cosa era che Flod non era vivo.

Un drago anziano si mise a parlare,
-“Ascoltate tutti quanti le regole, partirete da qui fino ad arrivare alla grande valle del vulcano diviso, sarà lì che troverete lo scettro, chi lo prenderà sarà il nuovo re dei draghi, però da come ha detto Kristall Snö l’albero del frutto di drago si troverà anch’esso in quella valle, perciò chiunque mangerà quel frutto sarà il vero re dei draghi, ma nel caso un drago mangerà il frutto e un altro drago prenderà lo scettro spetterà a quei draghi decidere, in quel caso chi prenderà lo scettro potrebbe essere il suo assistente o consigliere, ora preparatevi, perché quando daremo il via, voi volerete fino alla valle, buona fortuna per chi vincerà“-.

Tutti i draghi cominciarono a prepararsi al segnale del via, anche Kristall si preparò, Sven si mise vicino a lei,
-“Tutto bene, Sven?“-
-“Non dovevi disturbarti, non avevo bisogno di un’armatura, Flail non ce l’ha“-
-“Questo perché lui ha dei poteri che Loki gli ha donato, io stessa l’ho visto usarli“-
-“Sei ancora convinta di quella ipotesi? Come fa un drago ad accettare l’aiuto di un dio malvagio e specialmente di un dio pony?“-
-“Vuol dire che pensi che io mi abbia inventato tutto? Anche che il suo fuoco è più potente?“-
-“Io non l’ho mai visto usare una fiammata molto potente di un drago normale, quindi come faccio a crederti?“-
-“Io pensavo che tu fossi diverso dagli altri draghi, invece credi solo a quello che vedi, a se il mio piano riuscirà, vedrai che avevo ragione“-
-“Io non so ancora qual è il tuo piano, ma una cosa è certa, io cercherò di prendere il frutto, così farò in modo che tutti i draghi ti perdonino, e tu sarai salva, nessuno ti giustizierà, non dovrai preoccuparti più di niente”-
-“E’ un bel pensiero, però forse non ce ne sarà bisogno“-, intanto un drago anziano del ghiaccio cominciò a fare un lungo respiro, e poi lanciò una grossa fiamma congelante, quello era il segnale, tutti i draghi e Kristall partirono.

Sven e Kristall Snö volavano vicini, per tutta Muspellheim c’erano dei pericoli da evitare persino dai draghi, c’erano dei vulcani che sparavano lava, dei cristalli rossi che sparavano raggi infuocati, e ogni tanto dalla lava uscivano dei tentacoli di lava che potevano catturare anche un drago molto grosso.
I Draugr non erano un problema, dato che non potevano volare, eccetto i Draugr pegasi e i Draugr grifoni.
Sven volava veloce tra i tanti draghi, e Kristall riusciva a seguirlo, tuttavia c’erano dei draghi che sputavano fuoco verso di loro, erano Flail e dei suoi amici, Sven non era contento di quella mossa meschina,

-“Stanno cercando di colpirci, vogliono colpirci per rallentarci, è una brutta tattica“-
-“Credi ancora che Flail sia leale?“-
-“Vuole vincere, questo è certo, però qualsiasi drago avrebbe fatto così, di sicuro dobbiamo fare attenzione a lui come con qualsiasi drago“-, un drago di ghiaccio spinse lateralmente Sven facendolo cadere, Kristall si precipitò a raggiungerlo, lo prese e lo portò su un terreno roccioso.
Sven si rialzò,

-“Mi hai salvato, Kristall?“-
-“Ho promesso che ti avrei aiutato, ed io lo farò, se sarai in pericolo io ti salverò“-
-“Sai? Per essere un vichingo sei molto leale“-
-“I vichinghi con cui sono cresciuta sono diversi dagli altri, siamo tutti leali, Rokk mi ha insegnato a fidarmi degli altri, ma è inutile che te lo dica, dato che credi che sia stato lui ad uccidere Flod“-, Kristall voleva volare, ma Sven lo fermò,
-“Aspetta Kristall, se questo Rokk era così speciale per te, forse…forse dovrei rivalutare il fatto che sia stato lui ad uccidere mio padre“-
-“Ne sei sicuro?“-
-“Forse è vero che papà abbia pianto per aver sentito il tuo nome, alle volte lo sentivo piangere per averti cacciato via, e poi….e poi quello che ha detto Flail per giustificare le sue mani sporche di sangue mi sembrava sospetto, o meglio, è stata mamma a farmelo capire“-
-“Io non mi aspetto che tu mi creda, però quando avrò messo in atto il mio piano capirai molte cose, e spero che in quel momento mi crederai“-.

Così tutti e due volarono di nuovo, molti draghi erano in difficoltà, perché dei draghi tra cui Lava e Lapillus erano stati catturati da dei tentacoli di lava che spuntavano da un cratere.
Kristall si fermò,  

-“Tu vai alla valle, Sven io devo salvare Lava e Lapillus“-
-“Vuoi aiutarli nonostante loro non ti credano?“-
-“Anche tu non mi credi, ma comunque mi sei vicino, vai alla valle, poi aspettami che ti devo dare gli indizi di Asteikko“-
-“Va bene, ma non ci mettere troppo tempo“-, Sven allora volò via, mentre Kristall puntò la sua ascia sui tentacoli,
-“ Isstråle(Raggio di ghiaccio)“-, dalla punta dell’ascia sparò un raggio magico di ghiaccio che congelò i tentacoli, poi lei lanciò il suo martello e li spaccò, i draghi volarono liberi, compresi Lava e Lapillus, e lava andò incontro alla pegaso,

-“Perché ci hai liberati Kristall? Siamo nemici adesso“-
-“Anche se siamo nemici, io non potevo lasciarvi nei guai, solo vorrei che gareggiasse per voi stessi piuttosto che per vostro fratello, anche se Flail è vostro fratello vorrei che non vi fidiate di lui assolutamente, perché secondo me lui non condividerà la sua vittoria con voi“-
-“In realtà…..questa cosa la sapevamo già, papà ci diceva sempre di non fidarci completamente di lui, da quando gli Elfi Cervi della luce hanno ucciso nostra madre lui non è più stato sempre lo stesso, è diventato un bullo da allora“-
-“Tu ce l’hai con me per aver detto quelle calunnie su tuo fratello?“-
-“Io non ce l’ho con te, tu sarai per sempre una mia amica, ma mi sembra difficile credere che lui abbia ucciso nostro padre, né tanto meno che lui possa aver avuto l’aiuto di un dio malvagio come Loki“-
-“ E allora se verrete nella valle tenete le orecchie aperte, perché vostro fratello vi dirà la verità“-
-“Che intendi dire?“-
-“Se ti fidi di me allora lo capirai, io devo andare”-, Lava lasciò perdere quella frase di Kristall, perché l’aveva lasciata confusa, perciò ritornò a volare.
Kristall arrivò finalmente nella grossa valle dove c’erano il vulcano diviso e lo scheletro di un drago gigante del fuoco e vedeva che molti draghi cercavano lo scettro dappertutto, alcuni si picchiavano, lo stesso Flail si faceva largo usando la sua fiamma potenziata.
Vicino ad un cristallo di fuoco c’era Sven che la aspettava,
-“Sei arrivata finalmente, dobbiamo sbrigarci“-
-“Ora fai attenzione, ti dirò quello che Asteikko mi ha detto, lui ha pronunciato due frasi prima di fare l’ultimo respiro la prima frase è questa: troverai ciò che cerchi tra la futura cenere“-
-“E qual è la seconda frase?“-
-“Ricorda bene, ciò che è piccolo può essere un grande tesoro“-
-“Mi sembrano due frasi un po' strane da interpretare“-
-“Io però penso di aver capito la prima, ha detto della futura cenere, quindi penso si riferisca allo scheletro del drago gigante del fuoco“-
-“La futura cenere….ma certo hai ragione, forse il frutto è lì“-
-“Oppure lo scettro, comunque sia dobbiamo perlustrare dentro lo scheletro, vedo che nessun drago sta cercando lì“-
-“Dobbiamo perlustrare velocemente, se qualche drago ci vede potete seguirci“-
-“Faremo in fretta, ora osserva“-, Kristall Snö alzò il bastone magico in aria e pronunciò -“Ekorre“-,
ecco che dal bastone apparve lo spirito di un scoiattolo che si mise vicino alla pegaso, e lei gli fece un ordine.
-“Ascoltami spirito di Ratatoskr, voglio che aiuti me e Sven a trovare l’albero del Cuor di Drago, oppure lo scettro, ma l’albero sarebbe meglio“-, lo scoiattolo fantasma annuì e corse dentro lo scheletro.

-“Låt oss följa ekorren, Sven (Seguiamo lo scoiattolo, Sven)“-
-“Ja, arrivo“-.

Lo scheletro era grandissimo, e sia Kristall che Sven cercarono bene in ogni angolo, dovevano fare attenzione, Sven era preoccupato,
-“Se qualche drago ci ha visto sarà una bella sfida, riesco a vedere da qui persino la giuria composta da draghi anziani, sia del ghiaccio che del fuoco“-
-“Sono tutti presenti nella valle, anche tua madre?“-
-“ja, sono tutti presenti“-
-“ Benissimo, tutti quanti sentiranno“-
-“Sentire cosa? E’ sempre il tuo piano? Io ancora non capisco“-
-“Ora ascolta quello che ti dirò nell’orecchio“-, Kristall sussurrò una frase a Sven, ma lui non era certo,
-“ma ne sei sicura? Non è un azzardo, ancora non capisco“-
-“Ti prego Sven, fino ad ora non mi hai creduto, ora ti chiedo, per favore fidati di me, te lo chiedo con tutto il cuore“-, Sven non sapeva che dire, ma d’altronde lui voleva bene a Kristall come una sorella, e che razza di fratello sarebbe stato se non le avesse creduto?.
-“Okej Kristall, jag vill tro dig(D'accordo Kristall, io voglio crederti)”-
-“Allora, andiamo“-.

Tutti e due risalirono lo scheletro, che era pieno di rocce, poi sentirono un fischio, Kristall sapeva già cosa fosse, 
-“E’ lo scoiattolo che ho evocato, è di sopra, dobbiamo salire, e subito“-.

Kristall e Sven si arrampicarono e volarono di sopra, alla fine arrivarono all’enorme teschio del drago gigante.
Si guardarono intorno e proprio in mezzo al teschio c’era un piccolo albero con dei cespugli con dei frutti a forma di cuore, erano i cuori di drago, chiunque avesse mangiato quello giusto avrebbe avuto il controllo di qualsiasi drago.
Sven lo indicò,

-“Kristall, non ci posso credere, lo vedo con i miei occhi, è l’albero del cuore di drago, ed è qui davanti a noi“-
-“Presto devi mangiare subito dei frutti“-
-“Come facciamo a sapere qual è quello giusto?“-
-“Non lo so, ma forse se li mangi tutti avremo più possibilità e….“-, Kristall notò una cosa che era conficcata in una parte del teschio, era lo scettro,
-“Sven, lì c’è anche lo scettro, puoi prendere sia il frutto che lo scettro“-, Sven nel frattempo stava già mangiando dei frutti,
-“Gnam, è vero, prima però trovo il frutto poi prenderò lo scettro“-.

Ma purtroppo in quel momento apparve Flail con suo fratello e sua sorella, Kristall era sorpresa,

-“Nej, tu qui, Flail?“-, il drago rosso fece un brutto ghigno,
-“Sapevo o meglio avevo l’impressione che nascondevi qualcosa Kristall, e così Asteikko ti ha dato un indizio?“-
-“Come fai a saperlo?“-
-“ E’ stata mia sorella Lava, ti ha spiato, e ha riferito tutto a me“-, Kristall guardò Lava,
-“Lava? Ma come hai potuto?“-
-“Scusami Kristall, ma Flail è mio fratello e lui vuole aiutarmi a vincere, e mi ha detto di usare qualsiasi mezzo“-
-“ma non capisci che lui vuole solo il potere per sé stesso? Ti sta usando, e sta usando anche tuo fratello“-
-“Scusami Kristall, ma quelle cose orribili che hai detto su di lui sono enormi fandonie, ed io voglio vincere“-,

Flail indicò lo scettro,

-“Lava, Lapillus, lì c’è lo scettro, ora solo uno di voi può prenderlo“-, Lava e Lapillus corsero per prendere lo scettro, ma nessuno dei due voleva mollarlo, quindi Lapillus lo prese e volò via, ma Lava lo seguì e glielo rubò, e continuavano a litigare per il possesso dello scettro.
Nel teschio c’erano solo Sven, Kristall e Flail, il drago rosso spinse Sven,   

-“Fatemi spazio, devo trovare il cuore di drago, e non sarà la tua sorellina ad aiutarti“-, ma Sven era contrario,
-“Nej, sarò io a prenderlo, e sarò capo dei draghi“-
-“ Tu sei solo un debole, come lo era tuo padre“-
-“Come osi parlare così di mio padre? Tu lo stimavi “-
-“ Lo stimavo, ma mio padre lo riteneva un debole da quando ha visto Kristall in vostra compagnia, ed ora fammi prendere il cuore di drago“-, ma Kristall lo interruppe.

-“Du måste inte söka, Flail (Non devi cercare, Flail) io ho il cuore di drago“-, Sven era incredulo, non si era accorto che Kristall lo aveva trovato e lo aveva nel suo zoccolo, Flail le andò incontro e cercò di strapparglielo,

-“ Ge mig den där frukten, dumma ponny (Dammi quel frutto, sciocca pony)“-
-“Nej, lo deve mangiare Sven, non puoi mangiarlo tu, condanneresti i draghi di qualsiasi razza, non è quello che avrebbe voluto Flamma, e nemmeno Flod lo avrebbe voluto“-
-“E dovrei lasciare il comando ad uno debole come Sven? Sarò io a comandare“-, alla fine con un calcio spinse la pegaso, e poi lui si mangiò il frutto, Sven aiutò Kristall a rialzarsi,
-“ Kristall, come stai?“-
-“Sto bene, ma purtroppo Flail ha il frutto“-
-“Sono stato debole, non posso credere che lui abbia vinto“-, Flail aveva finito di masticare ed era contento,
-“ Mmmh, questo frutto era delizioso, bene ed ora quale può essere il mio primo comando? Ah sì, dato che voi vi volete così bene e che tu volevi essere giustiziata da Sven, ecco il mio ordine, Sven, uccidi Kristall Snö“-
-“Vad? Non puoi chiedermelo“-
-“Ho mangiato il frutto e perciò devi obbedirmi“-, Sven guardò Kristall, e lei era preoccupata,
-“Sven, non devi farlo, non devi ascoltarlo, devi essere forte, lo so che non vuoi uccidermi“-, ma le mani di Sven tremavano,
-“ Mi dispiace Kristall, ma non…..ma io non posso sottrarmi al potere del frutto, io devo…io devo ucciderti“-
-“Nej, Sven“-
-“Scappa, ti prego, prima che ti metta le mani addosso“-, Kristall scappò via, e poi Sven la inseguì,
Flail era compiaciuto,
-“Benissimo, ed ora che ho il frutto Loki sarà felice, ora devo solo distruggere questo albero, così nessun altro drago potrà usufruire del potere in futuro“-, Flail fece una fiammata verde e rossa ed incendiò l’albero, poi vide che i suoi fratelli erano precipitati dentro il cranio e nessuno dei due voleva lasciare lo scettro, Flail era disgustato da quella scena,
-“Sarete anche mio fratello e sorella, ma non capite proprio niente di cosa sia il potere“-, ma in quel momento una voce familiare gli disse di voltarsi,
-“Chi è che mi chiama?“-, quando si girò vide che era Kristall Snö che lo fissava in brutto modo,
-“Che cosa ci fai qui stupida pony? Perché Sven non ti ha ucciso?“-
-“A dire la verità lui mi sta ancora cercando sono riuscita a seminarlo“-
-“Beh, prima o poi ti verrà ad uccidere“-, poi Kristall notò il fuoco,
-“ hai incendiato l’albero del cuore di drago? Ma sei pazzo?“-
-“Così nessun altro drago potrà usare il suo potere, ed io sarò l’unico ad averne il potere, io e i miei discendenti“-, Kristall era arrabbiata, sapeva che se l’albero veniva incendiato non sarebbe mai più cresciuto, ma rimase calma e si avvicinò al drago rosso, 
-“Flail, dato che oramai hai vinto, posso chiederti una cosa?“-
-“Che cosa vuoi?“-
-“Vieni qui vicino, in questo punto“-, Flail andò dove la pegaso indicò, era curioso di sapere cosa lei volesse,
-“Ora dimmi, cosa c’è?“-
-“Voglio la verità, voglio sapere tutta la verità, tutto quello che mi hai detto al villaggio, sei davvero un servo di Loki? Hai davvero ucciso Flamma?“-
-“Ah, ah, ah, e tu speri che io confessi?“-
-“Ti che ti preoccupi, tanto se qualcuno ci sente, tu lo comanderai lo stesso grazie al frutto“-
-“Hai ragione, e dato che prima o poi tuo fratello verrà ad ucciderti tanto vale dire tutto così non morirai nell’ignoranza, ebbene sì, come ti ho già detto io sono un servo di Loki, mi apparve davanti a me tempo dopo che mia madre era stata uccisa, lui mi disse che avrei avuto un forte potenza di muscoli e magia divina, e avrei governato sui draghi, dovevo mettere le mani sul frutto, ed ora l’ho fatto, ora Loki sarà contento ed io sarò il suo servitore, con un alleato come lui non avrò bisogno di altro, e poi sì, ho ucciso io Flamma e Flod, naturalmente a chi vuoi che credano i draghi? Crederanno a me, dato che ho fatto in modo di disseminare caos per farti passare per una traditrice, io stesso ho infilato il teschio nella tua borsa per far credere agli altri draghi che eri una ladra, ed ho pure mentito su quello che ha detto Flod, per farti credere che Regn non aveva affatto aiutato tua madre, e poi l’attacco al tuo villaggio lo ha organizzato mio padre, lui voleva solo che gli abitanti scappassero, io invece con l’aiuto di Loki che ha richiamato i Mutanti volevo ucciderli tutti, uno dei miei compiti era anche di ucciderti, dato che eri un ostacolo per Loki, sono stato io ad informarlo che tu eri ancora viva, lui poi doveva ucciderti e così pensava, mai avrei pensato che era così difficile ucciderti, ed inoltre ho ucciso io tuo padre, come ho ucciso mio padre e il drago di guardia di Regn, ed ho ucciso io Flod, lui era un debole se ti ha permesso di stare con loro, è per questo che avevo le mani insanguinate, perché io l’ho ucciso, lui era incredulo, e ho dato la colpa al tuo padre adottivo, io ti ho sempre odiata come ho odiato Sven, per questo lo maltrattavo, essere amici non porta da nessuna parte, io voglio solo il potere ed ora che ho il frutto nessuno mi fermerà, e posso anche sottomettere quegli stupidi dei miei fratelli, inoltre è stato Loki a teletrasportarmi al tuo villaggio, perché era riuscito a capire il tuo portale dove conduceva senza bisogno di usarlo “-,

Kristall si mise a ridere, ma Flail non capì, poi da dietro un muro uscì fuori Sven che stava piangendo e si avvicinò piano a Flail, il drago rosso gli parlò,

-“Oh eccoti, Sven, hai ritrovato Kristall, ora puoi ucciderla“-
-“MÖRDARE! (ASSASSINO!)“-, Flail non aveva capito,
-“Come hai detto?“-
-“Jag sa mördare! (Ho detto assassino!)“-, Sven diede un forte pugno a Flail, Sven ora voleva sfogarsi,

-“Io ti reputavo un amico, avevi il tuo orgoglio è vero, e mi maltrattavi, ma non posso credere che tu proprio tu abbia ucciso il tuo stesso padre, eri sempre stato in combutta con Loki, ed io sono stato uno sciocco a non credere a Kristall, io ti ho difeso, altro che calunnie, era tutta la verità, lei aveva ragione su tutto, ed io non le ho creduto, aveva ragione mamma, avrei dovuto seguire il mio cuore, anziché la mia testa, ora capisco perché sapevi dove fosse il villaggio di Kristall, sei sempre stato dalla parte di Loki, i draghi hanno un codice, ma tu hai calpestato quel codice, non sei nemmeno un drago sei un assassino, hai ucciso tuo padre e anche mio padre, io ti detesto e tutti i draghi dovranno saperlo“-, Flail si rialzò,

-“Sven io ti ordino di uccidere Kristall, e di non replicare il mio ordine“-
-“Io non farò niente di quello che mi hai detto“-
-“Come è possibile? Il frutto non funziona?“-, Kristall decise di dire la verità,
-“Lo sai Flail? Quello che hai mangiato non era il frutto del cuore di drago, ma una mela della verità che la dea Idunn mi ha dato, dovevo fartela mangiare, e alla fine la hai mangiata, ora sei costretto a dire la verità per due giorni“-, Flail era esterrefatto, era stato ingannato, e anche suo fratello e sua sorella lo guardarono male, Lapillus per primo lo giudicò, 
-“Come hai potuto Flail? Hai ucciso nostro padre? E persino Flod? Ma che razza di drago sei? Oltretutto hai usato l’aiuto di Loki?“-, Flail cercò di trovare una soluzione,
-“ Ma che importa che cosa pensate voi? Posso sempre prendere lo scettro e dire le bugie che voglio agli altri draghi posso pure dire che Kristall ha usato un incantesimo per comandarvi“-, Kristall però lo contradì,
-“non credo che ci saranno draghi che ti crederanno, Flail“-
-“Che vuoi dire?“-
-“Lo sai perché volevo che tu stessi qui vicino alle cavità oculari del teschio?“-
-“Nej, perché?“-
-“Perché prima di venire da voi draghi, ho cercato la valle descritta da Asteikko, e l’ho trovata, poi ho visto proprio in questo posto un po' di erba, io sapevo già dove trovare l’albero, dovevo solo farti confessare, così ho preso un corno di drago, ho staccato un pezzo e ho fatto una prova, parlando da quel corno la mia voce poteva essere sentita da qui in tutta la valle, e se ti giri, vedrai che il corno che ti ho detto è quello conficcato in quella cavità oculare“-, Flail si girò e vide un corno conficcato nella cavità del teschio, poi si affacciò e vide tutti  draghi che lo fissavano dal basso, c’era un coro di voci che lo schernivano, 

-“Buuuuuh“-
-“Assassino“-
-“Tu non meriti di vivere“-
-“Sei la vergogna dei draghi“-.

Flail impallidì, Kristall era riuscita a completare il suo piano, e la pegaso era felice,
-“E’ finita Flail, il tuo regno di bugie è finito ancora prima di cominciare“-, Flail era molto arrabbiato,
-“Tu mi hai rovinato, tu non hai idea di quello che hai fatto“-
-“ E hai anche incendiato l’albero, ora non puoi più usufruire del suo potere“-
-“ Invece sì, ricorda che ho una forza superiore ad un drago grazie a Loki“-, Flail colpì Sven e i suoi fratelli era davvero forte grazie al patto con il dio delle menzogne, poi si mise a mangiare tutti i frutti che c’erano sull’albero cercando di mangiare quello giusto, Kristall aiutò Sven ad alzarsi,
-“ Come stai, fratello?“-
-“Un po' intontito, ma me lo merito, devi scusarmi Kristall, avrei dovuto crederti dall’inizio, che razza di fratello sono stato, ho preferito credere a colui ce credevo mio amico invece di credere a te, la mia sorella pony“-
-“E’ tutto a posto, non potevi credermi, e poi facendo così tutto hanno saputo la verità“-
-“Ma ora lui potrebbe mangiare il frutto giusto“-
-“Non direi, forse ho capito cosa intendeva Asteikko con :ciò che è piccolo può essere un grande tesoro “-
-“E cosa credi che volesse dire?“-, Kristall indicò il cespuglio vicino all’albero, che per fortuna non aveva preso fuoco, lei si avvicinò e cercò bene, vide un frutto a forma di cuore molto piccolo, e lo prese,
-“ Här är den, jag har hittat den riktiga frukten (Eccolo, ho trovato il vero frutto)“-, Sven era felice, però anche Flail aveva sentito e fermò la pegaso,
-“Dammi subito quel frutto, è mio, una volta che l’avrò mangiato tutti mi obbediranno non importa cosa ho fatto“-, ma Kristall non poteva permetterlo,
-“Nej, questo è il frutto giusto, e deve mangiarlo Sven, non puoi averlo“-
-“Invece lo mangerò io“-, Sven diede un pugno a Flail, ma all’improvviso Sven venne attaccato da Lava e Lapillus, Sven non capiva,
-“Ma che state facendo? Volete aiutare vostro fratello?“-, Lava spiegò,
-“Nej, non vogliamo aiutarlo, vogliamo anche noi il frutto“-, Lapillus andò da Kristall,
-“Kristall, dammi il frutto“-
-“Nej, non posso dartelo, l’ho promesso a Sven”-
-“Ascolta, io e mia sorella vogliamo fargliela pagare, siamo dalla tua parte non importa chi regnerà tra i draghi, io voglio sconfiggere mio fratello“-, però Lava attaccò suo fratello prendendolo alle spalle,
-“ma che fai sorella?“-
-“Sarò io a mangiare il frutto“-
-“Nej, invece lo mangerò io“-, ma Flail prese i due fratelli per la testa e li fece cozzare, facendoli svenire, poi andò da Sven, lo prese per la gola e lo sbattette contro il muro le pareti di ossa.
Sven non riusciva a muoversi era bloccato, Flail guardò Kristall,

-“ Cara Kristall Snö, siamo in una brutta situazione, dammi il frutto o ucciderò tuo fratello, non provare ad usare le tue armi o le tue magie, perché io lo ucciderò“-, Sven cercava di avvisare Kristall,
-“Non darglielo Kristall….condannerai tutti i draghi“-
-“Fai silenzio, allora cosa hai deciso Kristall?“-, Kristall aveva preso una decisione,
-“Vuoi davvero il frutto? Allora vieni a prenderlo“-, Kristall prese il frutto e lo mangiò e lo ingoiò,
-“Ora non puoi più prenderlo“-, ora Flail era ancora più arrabbiato,
-“Pazza, che cosa hai fatto? Hai mangiato il frutto? Non lo sai che per i pony quel frutto è veleno?”-
-“Ja, lo so, ma ho preferito mangiarlo io piuttosto che farlo mangiare a te“-, Flail corse e prese Kristall per il collo,
-“Du, du är en dum pegasus (Tu, tu sei una stupida pegaso) Tu mia hai rovinato, io ho fatto in modo che tutti si fidassero di me, e poi è arrivato Loki, ma tu no, tu dovevi vivere, sei sempre stata un brutto fardello in mezzo ai piedi, io adesso ti ucciderò, perché sarà l’unica soddisfazione che avrò dato che tutti i draghi sono contro di me“-, Kristall provò a liberarsi, pensò di lanciare la sua ascia e poi indirizzarla su Flail, ma fu salvata, Flail fu colpito alla testa e svenne e così lei si liberò, era stata Lava a colpire il fratello con lo scettro, e vide che Lapillus stava aiutando Sven a rialzarsi.

-“Lava? Tu mi hai salvata?“-
-“Eri in pericolo, e non potevo permettere che mio fratello ti uccidesse, ora è tutto a posto“-, Sven andò da Kristall,
-“ Kristall Snö? Hai davvero mangiato il frutto?“-
-“Ho dovuto farlo, lui ti aveva bloccato, e ho preferito mangiarlo io piuttosto che darlo a lui“-
-“Sono stato un debole, ho abbassato la guardia, e lui mi ha bloccato“-, anche Lapillus si sentiva in colpa,
-“Nej, è anche colpa mia, ho preferito litigare con mia sorella per lo scettro e per il frutto senza pensare a voi due, sono stato un egoista“-, anche Lava si sentiva male,
-“ Anche io ho voluto litigare, e adesso che il frutto non c’è più, prendi questo, Sven”-, Lava porse lo scettro a Sven,
-“Ma non posso accettarlo, lo avete preso voi due, spetta a voi“-
-“non ce lo meritiamo, ci siamo comportati da draghi cuccioli, invece che da draghi maturi, e poi è colpa di nostro fratello che tutto questo casino è successo, quindi dovresti prenderlo tu, ti prego Sven“-,
anche Lapillus era d’accordo, così Sven prese lo scettro e lo alzò in aria, in quel momento una luce irradiò la zona.
La sfida era finita il vincitore era Sven, e lui ebbe un’idea,

-“E’ una strana vittoria, però voglio dire una cosa, voi due siete due draghi saggi, avete litigato ma avete capito di aver sbagliato, perciò voglio che voi due diventiate miei consiglieri“-, Lava e Lapillus erano contenti di quella nomina, e Kristall mise uno zoccolo sulla spalla di Sven,
-“Sono fiera di te, Sven, hai onorato tuo padre, sei diventato il nuovo leader dei draghi“-
-“Ja, ma sarò diverso dagli altri draghi e sarò diverso da mio padre, voglio una collaborazione tra draghi e pony e tu sarai la mia terza consigliera, perdonami se non ti ho creduta dall’inizio“-
-“Ehi, lascia perdere, senza prove non potevi credermi, e poi come ti ho detto ora lui ha confessato davanti a tutta la valle e…..“-, in quel momento Kristall tossì e sputò sangue,
-“Kristall? Cosa ti succede?“-
-“Credo….credo che il veleno stia facendo effetto“-, la pegaso svenì.
Intanto nella valle tutti i draghi stavano aspettando che il vincitore arrivasse, e stava arrivando, Sven teneva sulle spalle Kristall, mentre Lava e Lapillus stavano caricando Flail sulle spalle.

Un drago anziano si avvicinò,  

-“Congratulazioni Sven, tuo padre sarebbe fiero di te, in quanto a Flail per tutti i crimini commessi sarà giustiziato“-, ma Sven interruppe il drago anziano,
-“Possiamo parlarne dopo, Kristall sta male“-
-“Che cosa è successo?“-
-“Ha mangiato il frutto del cuor di drago“-
-“ma non sapeva che per i pony è veleno?“-
-“Lei lo sapeva, ma per evitare che lo mangiasse Flail, lo ha mangiato lei, è tutto complicato, vi prego dobbiamo salvarla, ha fatto tutto questo per far confessare Flail, lei non può morire, vi prego“-,
tutti i draghi compresa Regn furono sconvolti ed anche gli amici vichinghi di Kristall, purtroppo i draghi non conoscevano una cura per il frutto, cosa ne sarebbe stato di Kristall Snö?
 

Continua……

 
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Capitolo 24
*** Rivelazioni ***


Uppenbarelser
Rivelazioni

 
Kristall Snö fu portata in una capanna del suo vecchio villaggio distrutto, Vattenfal, Henrik ed Hov la tenevano d’occhio e provvedevano a trovare un modo per curare Kristall, Hov le aveva dato delle bacche speciali per guarire i veleni, ma Kristall non sembrava migliorare, respirava piano e non si svegliava, invece dentro e fuori al villaggio c’erano i draghi, Sven e Regn aspettavano fuori dalla capanna, altri draghi invece sorvegliavano Flail, il quale si era svegliato e non aveva più i suoi poteri.
I draghi lo disprezzavano e lo insultavano, 
-“Io dico di aprirlo in due, così sapremo se ha davvero un cuore“-
-“Io dico di schiacciargli la testa“-, senza più alleati né i suoi poteri Flail si sentiva debole come un cucciolo di drago, 
-“Vi prego, non fatemi del male, ho paura e penso che siate degli idioti senza cervello“-
-“Ma come? Prima chiedi pietà e poi ci insulti?“-
-“Non è colpa mia, è quella maledetta mela, non riesco a mentire, è tutta colpa di quella pegaso“-, un drago lo picchiò,
-“Hai detto un sacco di bestemmie contro Kristall, quando invece noi dovevamo credere a lei, nessuno della tua tribù ti vuole, e nemmeno noi draghi di ghiaccio“-
-“L’ho fatto solo per avere potere e forza, niente di più, non volevo essere debole come mia madre“-, arrivò Lava per parlare col fratello,
-“Oh sorellina mia, cerca di capire io…..“-, ma Lava gli diede un forte pugno, e poi rimproverò,
-“Per tutto questo tempo hai pensato che nostra madre fosse debole? Siamo draghi, ma non ci uccidiamo a vicenda, e non ci tradiamo, noi draghi siamo leali, ma tu hai infranto diverse leggi, ed ora per colpa tua Kristall adeso morirà“-
-“E’ lei che ha mangiato il frutto“-
-“Ma lo ha fatto per evitare che lo mangiassi tu, tu non lo meritavi, e chissà che cosa avresti fatto come capo dei draghi“-, Lava vide Lapillus arrivare dal villaggio,
-“Fratello, ci sono novità?“-
-“I draghi anziani hanno detto che un modo per contrastare il veleno c’è, sono le lacrime di drago, quindi alcuni di noi abbiamo raccolto un po' di lacrime, io stesso mi sono punto con un artiglio la mano per riuscire a piangere“-
-“Quindi bisogna che lei beva le lacrime di drago per riuscire a guarire?“-
-“Con quelle poche lacrime che abbiamo raccolto dubito che funzionerà“-
-“Allora lei è spacciata, e tutto questo perché noi non le abbiamo creduto, dovevamo dubitare di Flail da tempo“-
-“Non fare così sorellina, come potevamo pensare che nostro fratello avesse avuto l’aiuto di un dio malvagio?“-, in quel momento Flail si mise a tremare,
-“Ah già, è vero, quando Loki saprà del mio fallimento verrà qui ad uccidermi, e dato che non ho più i miei poteri sicuramente arriverà qui tra breve“-.
In quel momento sopra le loro teste ci fu una nuvola nera circolare dalla quale scese un raggio verde che violentemente colpì il terreno, era apparso Loki, era un pony con il manto verde ed un’armatura gialla, con una specie di elmo giallo con delle corna sottili.
Flail era così spaventato che non riusciva ad alzarsi dalla neve, poteva solo strisciare all’indietro usando gli artigli, ma Loki fece un salto alto ed atterrò davanti a lui puntandolo con un pugnale,
-“Flail? Tu mi hai deluso, mi sono fidato di te, in te vedevo la sete di potere e la voglia di sottomettere i draghi, ed invece sei stato sconfitto“-
-“Cerca di capire Loki, quella pony è stata molto astuta, per evitare che io mangiassi il frutto lo ha mangiato lei“-
-“Ah, quindi è in pericolo di vita, buono a sapersi, quindi non sarà più una minaccia per me, molto bene, ora però dato che oramai sei inutile io ti ucciderò“-
-“Ne, nej, per favore Loki, abbi pietà, non mi uccidere“-
-“Mi spiace ho deciso così“-, ma Lava e Lapillus si misero in mezzo, Loki non capì,
-“Ma come? Lui vi ha traditi e lo proteggete?”-
-“Ci avrà anche traditi, ma spetterà a noi come punirlo o ucciderlo, non tu Loki, tu non dovevi nemmeno avere a che fare con Flail”-
-“Ho solo approfittato della sua debolezza, perciò levatevi di mezzo“-, Loki con un fendente dei suoi pugnali spinse i due draghi.
-“Poveri stolti, come potete pensare che dei semplici draghi possano competere contro di me, Loki, il dio dell’inganno?“-, dal villaggio apparvero Hov ed Henrik che aveva visto e sentito tutto, Hov fu il primo ad avvicinarsi a Loki.
Prima di parlare con lui prese un’ascia,
-“Che tu sia maledetto Loki, sei stato tu a condannare Kristall, ad uccidere i suoi genitori, a manovrare Flail, tu non sei mai stato degno di essere un dio“-
-“Senti, senti, e tu chi sei per farmi la predica? Non sei altro che un misero mortale“-
-“Mortale sì, ma misero no, grazie a Kristall io avevo paura di avvicinarmi a tua figlia, eppure siamo riusciti ad andare da lei“-
-“Siete stati da Hel? E che cosa avete fatto?“-
-“Non sono affari tuoi“-, Hov colpì Loki con l’ascia, ma al secondo fendente il dio parò con uno dei suoi pugnali,
-“Come osi colpire me, tu insignificante mortale?“-, ma Loki fu colpito da una freccia, e vide che fu Henrik ad avergliela lanciata,
-“Come osi, tu miserabile pony?”-
-“Io non ho paura di te, sarai anche un dio, ma per uccidere delle pegaso innocenti e per cercare di uccidere mia sorella Kristall, vuol dire solo che tu hai paura di lei“-, in quel momento Loki si arrabbiò,
-“Come osi dire certe calunnie su di me? Io non ho paura di nessuno, né tantomeno di quella pegaso“-, Hov ed Henrik unirono le forze e cercarono di colpire Loki con le loro armi, ma il dio era molto veloce e parava i suoi colpi, solo qualche freccia lo colpiva.
Loki alla fine si scocciò, e con uno scatto prese per la gola il povero Henrik, Hov lo caricò per colpirlo, ma Loki usò una fiamma verde e nera contro lo yak che cadde nella neve.
-“Poveri stolti, pensavate di sconfiggermi? Sarò anche malvagio ma resto pur sempre un dio, e voi non potete sconfiggermi“-,
Loki strinse più forte il collo del pony, Henrik non ce la faceva, provava a colpire Loki con gli zoccoli, ma non funzionava, Loki stava pensando di ucciderlo con una pugnalata, ma il dio fu colpito da un’ascia volante che lo fece cadere e così lasciò la presa su di Henrik.
Loki non capì che cosa era successo, poi vide che l’ascia tornava indietro negli zoccoli del suo possessore, che era Kristall Snö.
-“Tu? Credevo che fossi morta“-, Kristall nonostante avesse un dio davanti a sé, non era affatto spaventata,
-“Appunto, tu credevi, ma non sono morta, ed ora voglio che tu lasci in pace i miei amici, o meglio la mia famiglia“-, Kristall corse e colpì Loki, ma lui si scansò, poi lei prese il suo martello e lanciò un fulmine contro di lui, Loki prese una bella scossa,
-“Come è possibile? Un martello del genere ce l’ha solo mio fratello Thor“-
-“E da chi credi che io l’abbia avuto?“-, Kristall colpì Loki col martello, stavolta lui non potè schivare o difendersi, e Kristall continuò a colpirlo, Loki cercò di parare con un pugnale, ma il pugnale si frantumò e lui fu colpito, Loki cercò di lanciare una fiamma nera contro Kristall, ma con lo scudo potenziato lei si difese,
-“Non può essere, è una fiamma divina, può bruciare tutto quello che io voglio“-
-“ Anche il mio scudo è in parte divino, grazie sempre a Thor, anzi ai suoi figli“-, Kristall colpì in testa Loki con lo scudo e poi lui finì nella neve, Kristall lo girò a pancia in su, e poi lei si mise sopra di lui, con la lama dell’ascia contro il suo collo,
-“ora ascoltami, Loki, devo farti delle domande, e non provare a mentire perché io ora so riconoscere la verità“-,
Loki guardò negli occhi la pegaso e notò qualcosa,
-“ C’è della magia in te, magia di valchiria e……non può essere, possiedi anche il själar öga (occhio dell’anima)? Solo mia figlia ha quell’incantesimo “-
-“E’ stata lei a darmelo, diciamo che io e i tuoi figli abbiamo una piccola amicizia“-
-“Cosa? Come hanno osato tradire il loro stesso padre?“-
-“ Forse da quando sono stati banditi da Asgard tu non ti sei comportato da vero padre, hai mai mostrato affetto o amore verso i tuoi figli?“-
-“Affetto? Amore? Sono solo cose sdolcinate“-, Kristall avvicinò l’ascia alla gola di Loki,
-“Ferma, se tu mi uccidi, potresti subire l’ira degli dei“-
-“Odino capirà, ma tu devi dirmi la verità, come facevi a sapere di me? Hai forse usato il seidr?“-
-“Nej, non ho usato il seidr, per una divinazione del genere avrei avuto bisogno di mia figlia che è più brava di me, è successo tutto vicino ad un villaggio in Noreinvegia me lo ha detto una veggente di te“-
-“ Vad sa den här siaren till dig? (Che cosa ti ha detto questa veggente?)“-
-“Mi ha raccontato tutto con l’inganno, io mi ero trasformato in un pony incappucciato, sapevo solo che grazie al seidr, avrei avuto un’informazione in quel punto, poi questa pegaso veggente è apparsa, lei stava cercando un villaggio, mi aveva detto che una pegaso amica dei draghi viveva in quelle terre, e che avrebbe avuto il favore degli dei, poi le ho rivelato la mia identità e lei si è spaventata, con quell’informazione sapevo solo che una pegaso amica dei draghi sarebbe stata una minaccia per me se avesse avuto davvero il favore degli dei, quindi dovevo ucciderla, non erano molti i villaggi con delle pegaso assieme a dei draghi, così grazie alla mia magia ho usato i Mutanti e i Warg per ucciderle tutte, se sapevo che la pegaso era nata da poco ti avrei ucciso, ma sfortunatamente ho solo ucciso tua madre“-, Kristall era sollevata, Loki aveva finalmente confessato, però una cosa che aveva detto non le era chiara,
-“ Vänta en stund! (Aspetta un momento!), hai detto una pegaso veggente? E come era questa pegaso veggente?“-
-“Non lo so, l’ho vista solo quella volta, non era di queste parti ne sono sicuro, il manto era di colore verde chiaro, i suoi occhi erano verdi, la sua criniera e la sua coda erano gialli, ed indossava un vestito bianco, ma non l’ho più vista, te lo giuro”-.
Kristall si alzò ed era incredula a quello che aveva detto Loki,
-“Hai detto la verità, grazie al potere di Hel ho potuto capirlo, io….io quella pegaso la conosco, ma….non può essere la stessa che conosco”-, Loki si rialzò,
-“Non hai più intenzione di uccidermi?“-
-“Non ti avrei comunque ucciso, a te ci penserà Odino“-
-“Pensi che sappia di te?“-
-“Io l’ho conosciuto, sono stata ad Asgard“-
-“Cosa? E ti ha lasciata andare? Non ti ha imprigionato o ucciso?“-, in quel momento uno stormo di corvi volò in circolo, se ne aggiunsero altri e ci fu una spirale di corvi, Loki era preoccupato, sapeva cosa fosse quella spirale, e da lì apparve Odino, Hov fu stupito,
-“Odino? In persona? “-, Odino si avvicinò a Kristall,
-“ Ben fatto Kristall, hai fatto la scelta giusta non uccidendo Loki“-
-“Avrà anche fatto delle orribili cose, è malvagio e bugiardo, però è pur sempre uno dei tuoi figli, non potevo togliergli la vita“-
-“Lo sai? Credo che tu possa già essere pronta per essere una messaggera degli dei, avrai la nostra protezione, e sarai trattata bene, inoltre come ti ho promesso ad Asgard potrei insegnarti qualche magia“-
-“Tack, gudomlige Oden! (La ringrazio, divino Odino!), però pensavo che sarei morta per colpa del frutto“-
-“E tu lo sai perché sei ancora viva?“-
-“Nej, ma se me lo chiede vuol dire che lei lo sa?“-
-“Ja, lo so, hai presente la mela d’argento che ti ho regalato e che hai mangiato?“-
-“Ja, la mela, certo che la ricordo“-
-“Beh, cara Kristall Snö, guardandoti negli occhi avevo previsto quella tua scelta di sacrificarti per salvare i draghi, e quella mela d’argento ti ha dato una seconda vita, ora saresti morta senza quella mela, invece facendotela mangiare ti ha salvato la vita“-
-“Vuol dire che sarei morta per davvero?“-
-“Ja, è per questo che te l’ho fatta mangiare subito, è una mela normale per noi dei, ma se un mortale la mangia sarà salvato da una morte, dopodichè l’effetto finisce, quindi se dovessi mangiare un altro veleno dovresti mangiare un’altra mela“-
-“Divino Odino, la ringrazio, ma ora cosa farete co Loki?“-
-“Lo puniremo per un bel po' e lo metteremo in prigione“-, Odino andò da Loki, 
-“Pietà padre, io volevo solo…..”-
-“Taci, ora che sei qui ti porto subito ad Asgard, dovrai sopportare un po' di cose per tutte le tue malefatte“-, così Odino portò via Loki con la spirale di corvi usata prima, poi la spirale si dissolse.
Tutti quanti sia draghi che pony e lo yak furono esterrefatti per quell’incontro, Sven andò da Kristall, 
-“Ma allora è vero che hai incontrato Odino?“-
-“Certo che è vero, vuol dire che non mi credevi?“-, Sven si inginocchiò,
-“Perdonami Kristall, da oggi in poi crederò a tutto quello che mi dirai, te lo giuro“-, Regn anche lei volle parlare con la pegaso,
-“Se è tutto vero quello che hai detto, ed è sicuramente vero, sono sicura che tua madre sarebbe fiera di te, anche io sono fiera di te“-
-“Oh Regn, mi dispiace così tanto per il buco nella tua ala fatto da mio fratello“-
-“lascia perdere, la cosa importante è che tu sia viva, e questo mi basta“-, anche Hov congratulò con Kristall,
-“Sono anche io fiero di te Kristall, aspetta che io racconti al villaggio che ho incontrato Odino“-, poi però Sven intervenne,
-“A proposito Kristall, dobbiamo decidere cosa fare di Flail, lui ti ha rovinato la vita, mi sembra giusto che sia tu a doverlo uccidere“-, due grossi draghi portarono Flail davanti a Kristall, lei prese un’ascia, Flail era spaventato,
-“Snälla, Kristall, förbarma dig (Ti prego, Kristall, abbi pietà), ho solo agito per avere potere, volevo essere più forte e poi quel Loki mi ha influenzato con il suo potere“-
-“Du är bara en mördare och du förtjänar inte att leva (Tu sei solo un assassino e non meriti di vivere), mi chiedo se la morte sia una punizione abbastanza per te“-
-“ Ti prego, ti prego, mi dispiace, ho dovuto fare così, è vero che ti odiavo, per me eri un ostacolo che avrebbe indebolito Sven, lo pensava anche Flamma, e anche Flod, mi dispiace, non ragionavo, io volevo solo potere, ho sbagliato, ma non mi sembra necessario che tu mi uccida“-
-“Stai zitto e non ti muovere, ma guardati, uno forte come te che impreca pietà, mi fai schifo“-, Flail era oramai condannato, quindi abbassò la testa, e Kristall con i suoi zoccoli fece un taglio con l’ascia, ma con sorpresa di tutti, lei non aveva mirato al collo di Flail, anzi aveva piantato l’ascia nella neve, il drago rosso si stupì,
-“Ma che cosa hai fatto?“-
-“Io non ti ucciderò Flail, perché altrimenti sarei tale e quale a te e a Loki, mentre invece io sono diversa da te“-,
ma Sven non era d’accordo,
-“Perché lo hai risparmiato? E’ per colpa sua che mio padre è morto, ed è colpa sua anche che i tuoi genitori sono morti, perché non lo hai ucciso?“-
-“Se lo uccidessi, non sarebbe una punizione, ma una liberazione, e poi sarei come lui, Flod non mi sopportava, ma era leale e non avrebbe permesso spargimenti di sangue, e poi non riesco a pensare ad una punizione peggiore di quella che sta vivendo adesso“-
-“ E quale sarebbe? “-
-“Guardati intorno, lui è circondato da draghi della sua specie e draghi di ghiaccio, eppure tutti lo odiano, persino suo fratello e sua sorella, io non credo che ci sia una punizione più severa che vivere insieme ad un branco che lo odia e non si fiderà mai più di lui“-, Regn aveva capito bene e difatti disse a tutti i draghi,
-“ Kristall Snö ha fatto una scelta saggia, una scelta giusta, una scelta da pony matura, credo che Flod sarebbe stato d’accordo, quindi tutti noi dobbiamo accettarla“-, i draghi erano contenti, Flail sarebbe dovuto morire ma erano contenti della scelta di Kristall, oramai tutti si fidavano di lei, Flail poi la prese per uno zoccolo,
-“Oh grazie Kristall, grazie per la tua scelta, grazie di tutto, sono pentito e farei qualunque cosa per farmi perdonare“-
-“innanzitutto voglio che tu strisci per terra dato che sei un verme“-,Flail si buttò subito nella neve e strisciò,
-“Ehi, non dicevo sul serio“-
-“Non sono stato io, ho avuto l’impulso di obbedirti, non sono io che ho scelto di strisciare e non riesco nemmeno ad alzarmi“-
-“Alzati Flail“-, lui si alzò subito,
-“Adesso non ho scelto di alzarmi“-
-“Datti un pugno in faccia“- e Flail obbedì, ma sembrava come se non fosse lui a comandare il suo corpo, Kristall si guardò lo zoccolo,
-“Come è possibile? E’ come se mi ubbidisse“-, Sven aveva un’ipotesi,
-“Credo che sia il frutto Cuor di drago, di norma dà poteri ai draghi eppure ti ha dato il potere di comandare i draghi“-
-“Vuol dire che posso comandare i draghi?“-
-“Se io fossi in te userei questo potere con giudizio“-
-“Lo farò, non temere“-, in quel momento Vattenfal abbracciò Kristall,
-“ Figlia mia, sono così contenta che tu sia viva“-, anche Henrik era felice,
-“Mi spiace che hai dovuto difendermi di nuovo, sorellona“-
-“hai combattuto contro un dio, non avresti avuto molte possibilità, comunque prima di ritornare al villaggio dovrei fare una visita alle Norne per controllare una cosa“-, e Hov le chiese
-“E cosa farai con i draghi?“-
-“I draghi staranno bene, dopotutto hanno un nuovo capo, credo che non ci sia nessuno migliore di Sven“-,
Sven arrossì e fu felice, mentre invece Kristall volò verso un arco di pietra per raggiungere la casa delle Norne.

 
Continua……
 

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Capitolo 25
*** Capitolo finale ***


Sista kapitlet
Capitolo finale
 
Nel villaggio vichingo tutto era calmo, fu Hov a raccontare a tutti quello che era successo alla sfida del fuoco, e tutti i vichinghi erano stupiti di quello che aveva fatto Kristall, e non vedevano l’ora di rivederla, Hov era ancora più orgoglioso di quella pegaso.
Dovette passare un pò di tempo, ma alla fine Kristall Snö fece ritorno al villaggio, sembrava avere un’aria triste oppure pensierosa, poi si sedette su di un tronco. 
Hov si avvicinò a lei,
-“ Ehi, Kristall Snö, come mai quell’espressione? Cosa c’è che ti preoccupa? Dopotutto quello che hai fatto, dovresti essere la più famosa eroina di queste terre“-
-“ Ja det är sant (Sì, è vero) Però sono stata dalle Norne e non ho avuto una buona risposta”-
-“Perché che cosa ti hanno detto?“-, sul tronco si appoggiò qualcun altro, era Sven, e Kristall fu curiosa,
-“ Sven? Vad gör du här? (Sven? Che cosa ci fai qui?)“-
-“ Jag var orolig och väntade på dig (Ero preoccupato e ti stavo aspettando),perciò sono rimasto nel tuo villaggio, dove per fortuna grazie ad Hov nessuno mi ha attaccato, però volevo sapere anche io cosa avessi fatto dalle Norne“-
-“Non è stato facile, ho dovuto insistere parecchio, ho dovuto chiedere di vedere una parte della matassa di Loki, è una cosa proibita per un mortale vedere la matassa di un dio, ma alla fine sono riuscita a convincere le Norne“-
-“ E cosa hai scoperto?“-
-“La brutta verità, volevo vedere chi fosse la pegaso veggente che ha avvertito Loki, ebbene era proprio Solar Calendar, la pegaso che mi ha dato consigli, la stessa che ho incontrato al villaggio scomparso di Rockhoof, quella che credevo fosse amica mia, adesso capisco perché l’altra volta mi ha detto che le dispiaceva per quello che era successo“-, Kristall si mise a fissare il vuoto, poi anche Hov si sedette e volle consolarla.
-“Sei proprio sicura di quello che hai visto nella matassa?“-
-“Ho visto bene, Hov, c’era Loki travestito da pony vecchio ed incappucciato, e Solar che gli chiedeva di una pegaso amica dei draghi che avrebbe avuto a che fare con gli dei, se Solar è davvero una pegaso che vuole aiutarmi, perché ha fatto una cosa del genere? E’ anche per colpa sua se sono morte quelle pegaso, ed è colpa sua anche che i miei genitori sono morti“-
-“ Non credo che volesse fare un torto a te, evidentemente dato che Loki era trasformato lei non sapeva chi fosse, e poi se lei viene da Vinland è logico che non conoscesse Loki“-
-“Ma ha detto di essere una veggente, perché non ha previsto che quel pony era un falso?“-
-“Che vuoi che ti dica? Forse non l’ha previsto, forse non poteva, o forse non è riuscita a prevederlo, d’altronde se non conosceva Loki, non sapeva chi fosse nemmeno dopo che lui si era smascherato“-
-“ La prossima volta che incontro Solar la ucciderò con le mie asce“-
-“Io non credo che dovresti farlo Kristall, se lei ti ha dato degli aiuti è perché voleva farlo, se lei era tua nemica sarebbe apparsa altre volte, ti ha anche detto che fine ha fatto Rockhoof, hai detto che lei era dispiaciuta quando l’hai incontrata con Fenrir, giusto?“-
-“Ja, è vero“-
-“Allora evidentemente ha fatto un guaio senza saperlo, non voleva farlo ma è successo, non possiamo sapere se lei ritornerà quindi non credo che dovremo preoccuparci“-
-“Ha detto che se avessi voluto ci saremmo rincontrate, ma non ho tutta questa voglia di rivederla“-
-“ Ora devi solo pensare a quello che farai in seguito cara Kristall, per esempio aiutare il tuo fratello drago Sven“-.
Kristall si alzò dal tronco e poi si rivolse a Sven,
-“ E’ vero, caro Sven, ora credo che tu abbia bisogno del mio aiuto“-, Sven si alzò e mostrò lo scettro a Kristall,
-“Ecco….io credo che sia tu a meritare questo scettro, dopotutto tu hai mangiato il frutto e puoi comandare i draghi“-, ma la pegaso rifiutò,
-“Nej, sei tu che devi essere il nuovo capo dei draghi, devi onorare il nome di tuo padre, che sicuramente sarà fiero di te, io al massimo sarò la tua consigliera“-
-“Per me va bene, ora però cosa hai intenzione di fare?“-, Kristall volò sopra un tetto, e poi si rivolse a tutti i vichinghi presenti,
-“Kära vikingar, ni måste lyssna på mig! (Cari vichinghi, dovete ascoltarmi!), da oggi in poi voglio creare un nuovo legame, un legame tra draghi e pony e tutte le altre creature, creeremo dei villaggi dove gli altri sono stati distrutti, compreso il mio vecchio villaggio, dove draghi e altre creature potranno vivere in pace, dove i draghi potranno vivere sotto un tetto comodo“-, ma Sven la interruppe,
-“ma non credo che tutti i draghi vorranno viere in una capanna, molti draghi preferiscono stare dentro le montagne“-
-“Accontenteremo anche quelli che vogliono stare nelle montagne allora, comunque ci sarà un nuovo mondo dove i draghi di ogni elemento saranno i benvenuti nei villaggi, ci aiuteremo a vicenda, e finchè ci sarò io, io proteggerò questo villaggio, e col favore degli dei chissà che altre cose farò“-, Kristall scese, e nessuno replicò anzi erano felici di quella iniziativa di Kristall, anche il fatto di essere stata scelta dagli dei le aveva permesso di aver la fiducia dei suoi amici vichinghi.
Tobias uscì dalla folla e andò vicino a Kristall,
-“Ciao Kristall, penso proprio che tu sia un guerriero fantastico, se ti serve aiuto allora io ti aiuterò“-
-“Ne sono felice, Tobias“-
-“A proposito, devo dirti una cosa importante, è da quando ti ho conosciuta che ho una cotta per te….voglio dire tu mi piaci e vorrei che fossi la mia fidanzata“-
-“ne sarei felice, Tobias“-
-“Vad? Cosa hai detto? Hai detto di sì?“-
-“Non sarai forse il guerriero più forte del villaggio, ma a me non importa, vorrei avere qualcuno al mio fianco per creare il mio sogno e non solo i miei amici vichinghi e i miei amici draghi, ma vorrei anche un marito, e se possibile anche avere dei puledrini per continuare il mio sogno“-
-“Tu…vorresti dei puledrini?“-
-“Però voglio che tu sia uno di quei vichinghi che ha una sola moglie“-
-“Lo sarò, per me tu sei l’unica, evviva, Kristall Snö vuole addirittura sposarmi“-, ma Sven lo fermò per parlargli,
-“Mi raccomando tratta bene la mia sorellina, se dovessi farla soffrire, allora io ti torcerei il collo“-, Tobias deglutì dalla paura, Kristall invece sorrise.
Un anno dopo, al villaggio vichingo, Sven fece visita alla sorella, andò alla capanna dove viveva Tyr, era lì che Kristall dopo essersi sposata si era trasferita, lui bussò e fu proprio la pegaso ad aprirgli.
 -“Sven? Che bello vederti“-, i due si abbracciarono,
-“E’ sempre bello vederti, a volte vorrei vederti di più“-, Kristall lo fece entrare e gli offrì della buona birra,
-“Ma tu hai la responsabilità di guidare i draghi, io invece devo aiutare la mia gente, per fortuna ogni tanto qualcuno dei draghi viene qui, sono riuscita a creare pace tra le nostre specie“-
-“Ti vedo un po' ingrassata, scusa se te lo dico“-
-“In realtà è una cosa che volevo dirti, aspetto un figlio, non vedo l’ora di sapere se sarà un puledrino o una puledrina“-
-“Aspetta, questo significa che diventerò zio? E’ magnifico, non vedo l’ora di vedere il tuo puledrino“-
-“Anche Henrik non vede l’ora di diventare zio, ho voluto sposarmi in fretta perché non sapevo quanto tempo avrei ancora con la mia nonna adottiva, e invece vivrà ancora per vedere il suo pronipote“-
-“Hai altri progetti per il futuro, sorellina?“-
-“ Per il momento no, ma devo ancora imparare delle cose dagli dei, spero comunque di poter combattere“-
-“Quando avrai bisogno, io ci sarò sempre, sempre per te sorellina“-
-“A proposito, tu non hai ancora scelto una regina dei draghi?“-
-“ Volevo parlartene, stavo pensando di chiedere a Lava di poterci conoscere meglio, è leale ed è una cosa importante“-
-“Un drago di ghiaccio ed una draghessa di fuoco? Che bella coppia“-
-“Se tutto è successo è anche grazie a te sorellina, e spero di poterti aiutare ancora se avrai bisogno“-
-“Come sta Flail?“-
-“Sta servendo la comunità, dopotutto ci ha aiutato a ricostruire i villaggi, ma ancora non se la sente di parlare con te, prova ancora vergogna per quello che ha fatto“-
-“Io lo perdono, dobbiamo tutti andare avanti, come tu con i draghi ed io con il mio villaggio e la mia famiglia“-.
 
Nel presente
Stella chiuse il libro e si rivolse alle sue allieve,
-“e questa, care mie puledrine, è la storia di Kristall Snö, come potete vedere è stata una pegaso molto forte“-, ma delle piccole anguane avevano delle domande,
-“ma Kristall Snö ha avuto una femmina o un maschio?“-
-“ Non si sa più niente di lei?“-
-“E non ha più rivisto Solar? E chi era veramente Solar?“-, Stella era contenta di quelle domande e rispose a tute quante,
-“Calma, calma, ora vi risponderò, Kristall ebbe due puledrine ed un puledrino e visse fino all’età di 150 anni, e poi…sì, ci sono state altre storie su di lei, se vorrete ve le farò leggere, per quanto riguarda Solar, noi sappiamo poco di lei, ma non era malvagia, so che Kristall l’ha incontrata di nuovo, ma abbiamo poche informazioni su Solar, quindi possiamo solo leggere le storie che ci sono state tramandate dalle nostre antenate, ora ci vediamo, forse vi racconterò di un’altra eroina la prossima volta, per il momento mi raccomando studiate“-
 

FINE
 
 
My Little Pony by Lauren Faust & Hasbro

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