Twi........ Light

di ToraStrife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Crepuscolo ***
Capitolo 2: *** Canto del Gallo ***



Capitolo 1
*** Crepuscolo ***


Twi..... Light
Da qualche parte, in una metropoli moderna, in  Giappone.

Sera tardi, all'uscita da un cinema.

Decine di ragazzine esultanti e con gli occhi a forma di cuore, sguardi persi nel vuoto ed espressioni sognanti.

Era un continuo alternarsi di sospiri; a volte, capitava che i sospiri coincidessero in un unico, temibile unisono, e si alzasse di conseguenza un vento di 50 miglia orarie che sferzava  i palazzi circostanti.

Questa era la temibile forza del Ciclone Twilight (no, purtroppo non parlo della celeberrima marca di Tè in bustine).



"E' stata una bella uscita a quattro, no?"

A parlare, entusiasta come una bambina, anche se ormai una modella riconosciuta e apprezzata, era Misa Amane, la eterna fidanzata di Light.

A fianco a lui appunto, senza sprecarsi in sorrisi, Light Yagami, il genio del crimine, ehm cioè, della giustizia (arbitraria).

Lui e lei, come dei novelli Diabolik ed Eva Kant..... ehy, un momento, cosa ha detto Misa??!?!?


*Riavvolgimento*

"?on,orttauq a aticsu alleb anu atats 'E"


Ok. Ripartiamo.


"E' stata una bella uscita a quattro, no?"


Cavoli, ha detto proprio 'quattro'.


"Beh, mi aspettavo di meglio, per essere sincero!" rispose una terza voce.


Misa: Non ti piaciuto il film, Elle?

Elle: Se devo dire la verità,  è la solita banalità per preadolescenti.

Misa: Sheesh, potevi anche startene a casa, allora!

Light: Lo sai che non era possibile,  Misa.


E per spiegare il motivo, alzò una mano. Elle fece lo stesso. Non poteva fare altrimenti dopotutto: entrambi i loro polsi erano uniti da un paio di manette.

Misa (imbronciata): Ah, quelle.

Elle: Spero di non essere stato troppo di disturbo, ma lo sai bene il motivo. Sospetto Light di essere Kira e blah blah..

Misa: Lo so, lo so. Ma dopotutto, come dicevo, questa sera è una piacevole uscita a quattro. Ti piace la ragazza che ti abbiamo procurato?

Elle: Parli della signorina Ryuko?


Una bella signorina, bisogna ammetterlo, capelli neri e vaporosi che le scendevano sulle spalle, un rossetto accentuato, leggermente pallida e sorrideva sempre.

Beh, a ben guardare non era tanto esente da difetti:  Il sorriso era di per sè inquietante; dire che aveva un naso schiacciato, era dire poco, anzi, si sarebbe detto che non ce l'avesse affatto; infine gli occhi, senza bisogno di mascara, erano cerchiati di nero in una maniera scandalosa (in realtà, questo Elle lo apprezzava molto, forse perché era una cosa che avevano in comune).

Inoltre, durante il film, in mezzo a donne che piangevano e si strappavano i capelli, lei si limitava ogni tanto a emettere una strana risatina.

Ryuko: Hu!Hu!Hu!

Beh, penso che chiunque ormai lo avesse capito, tranne naturalmente il più grande detective del mondo, che quella misteriosa Ryuko altri non era che Ryuk con una parrucca rimediata all'ultimo momento da Misa, coinvolto giusto per non far fare a Elle la figura del terzo incomodo, situazione che avrebbe imbarazzato anche lei.




Elle: Beh, tornando al film...

Light: Bleah. La solita inutile storia d'amore. Con il solito bellone di turno che feromona le bambine.

Misa: Ohh, Light sei geloso? Che bello.

Light: Disgustato è la parola giusta.

Misa: Ma si, dai. Vent'anni fa si strappavano i capelli per Tom Cruise vestito da pilota.

Elle: Erano più carine le matematiche evoluzioni degli aerei.

Misa: Ma tornando al film, cosa non ti è piaciuto?

Elle: Beh, mi aspettavo stasera di vedermi un sia pur scarso film di vampiri. Ma questi non hanno zanne, non c'era una goccia di sangue, non c'era un minimo di scena horror. E che film di vampiri sarebbe? A questo punto, anche mettendoci la storia d'amore in mezzo, rivaluto persino Underworld!


Elle continuò con il suo fiume in piena di parole, tanto denso che la mente di Light preferì fuggire per un istante, ritornando a una scena di quel film  che lo aveva particolarmente colpito....



Edward Cullen: Hai capito cosa siamo?

Bella: Ho cercato su Google (pubblicità gratuita?) per tutta la notte, ho trovato i termini "forza" "velocità" "pelle fredda" "demonio" "Dracula" "canini" "sangue" ma proprio non ha voluto darmi la definitizione esatta.

Edward: Mi sa che te oltre che imbranata non hai mai usato un motore di ricerca in vita tua.

Bella: Però mi sono fatta una mezza idea.

Edward:  Ci credo, dopo averti prestato la bibliografia di Anne Rice e Bram Stoker.

Bella: Però mi serve un aiutino. Perché non vai mai al sole?

Edward: Guarda, Bella, Guarda cosa diventano quelli come me se si espongono al sole.


Edward si espose al sole.

Qua ci complimentiamo per gli effetti speciali, così specialmente artigianali da classificarlo per sempre il B-Movie di un B-Movie, o al massimo un film per la TV. Roba che a confronto L'Attacco dei Pomodori Assassini è un Kolossal.

Edward, alla luce del sole, sbrilluccichicchiava di luce propria. Un vero Glitter-man.

Bella: Ehy, ma sei tutto Scintillante!

Edward: Si, ma non cercare battute, non sono un Alieno.

Bella: Però ora....ora capisco! Quei capelli... quell'alone di luminescenza. Ora ho capito! Sei un Super Sayan!

Edward: Dillo ad alta voce.

Bella: SEI UN SUPERSAYAN!

Edward: No, intendevo: "Dillo ad alta voce", così sta cazzata la sentono tutti!

Bella: Perché mi tratti male?

Edward: Per allontanarti da me! No, scherzavo: in realtà hai ragione: sono un supersayan. Questi capelli sono gli stessi che uso in Dragonball Evolution. Il mio vero nome è Edward Gokullen.

Bella: Ebbene, io in realtà sono Bellma (="Bulma", battutaccia).

Edward: Un momento, cos è sto odore?

Bella: E' il mio odore, quello che ti attira irresistibilmente!

Edward: Non mi riferivo al tuo bagnoschiuma all'Aglio, ma a questa puzza di bruciato. Proviene da me.


Si controllò, si annusò persino le ascelle, e con sollievo notò che nonostante fosse un cadavere che camminava, il suo problema non era quello. Poi una geniale intuizione lo colse, e finalmente fu  lieto di affermare che.....


Edward: Ti ho mentito, Bella. In realtà sono un vampiro.

Bella: Ma non bruci, sbrillucchi!

Edward: In realtà la combustione è interna. Quello che vedi è il fuoco che divampa in me.

Bella: Come sei romantico e focoso!

Edward: Intendevo letteralmente, Bella. Addio.

WAMP!

Il vampiro si dissolse in una fiammata, così come il pensiero di Light, riportato alla realtà dalle parole che concludevano il sermone di Elle.



Elle: ..... insomma, secondo le mie conclusioni, Twilight sta a un film di Vampiri come Dragon Ball Evolution sta a Dragon Ball.


Light: Non immagini neppure quanto tu abbia ragione.

Elle: Sono contento che tu la pensi come me.

Light: Lo pensa anche lui...ehm, lei.


Ryuko aveva tirato fuori un cartellone con su scritto "VOGLIO IL VAMPIRO CON IL CANINO - abbasso i fake"


Elle si pregustava già il ritorno a casa, dove lo aspettavano una grossa torta mille gusti e una notte di investigazioni insieme a Light..

Misa si pregustava già il ritorno a casa, dove lo aspettavano una vestaglia, un letto e una notte di fuoco con Light (a Elle si era rassegnata catalogandolo come un "vojeur che non ci puoi fare nulla").

Light si pregustava già il ritorno a casa,  dove lo aspettavano il suo fido quaderno aperto e una notte di uccisioni (ovviamente aveva imposto a Elle almeno un separè, per la privacy - e per non farsi scoprire, naturalmente).

Ryuko si pregustava già....beh non si pregustava niente, continuava a fare Hu!Hu!Hu! Però non vedeva l'ora di togliersi quella maledetta parrucca, quello sì.

Se non fosse che....


"Ehy, ma tu sei Kira!"

Un bambino pacioccoso, che faceva parte del pubblico dei Twilighters, aveva avuto l'inopportuna idea di andare a disturbare nientemeno che Light.

Light si trovava in una situazione di grande imbarazzo, perché già era sotto osservazione, poi  il nefasto commento era giusto vagamente alle orecchie di Elle, che si era messo in allarme come le guardie di Metal Gear Solid, con tanto di punto esclamativo sulla testa.


Light: No, non Kira.... A-kira, Akira Toryama, ecco ti firmo l'autografo.

Sfiga volle che il pezzo di carta su cui scrisse il falso autografo fosse una pagina del Death Note.



Altrove.

Akira Toriyama: Aaaagh! Il cuore!


Sigh, ci siamo giocati il Mangaka.



Bambino Pacioccoso (sempre convinto sulla sua idea originale): Ma no, hai sbagliato a scrivere, devi scrivere "Kira". Cancelliamo questa A.


E cancellando A.......


Light: Aaargh, il cuore, bastardo!

E si accasciò a terra.



Altrove.


"Miracolo! Akira Toryama è resuscitato!"



Buio.

"Dove.... Dove sono?"


Light si mosse, e si accorse di sentirsi un pò strano.


"Che mi è successo?, beh intanto vediamo se sono tutto intero.


Facciamo un Check in.

Braccia? Ok.

Gambe.? Ok.

Testa? Che domanda idiota! Con cosa starei pensando e parlando? Ok.

Là in mezzo? ......


..........

.......

...

...!

.......

.....

......


Ok! ( fiuuuu, per poco non mi veniva un colpo.....)

Ali? Ok!


.....


Un momento, come Ali?!?

Uno specchio! Voglio uno specchio!

Oh, eccone uno.

Però è buio. Per fortuna noi Shinigami vediamo anche al buio.

Un momento! Ho detto Shinigami!?!

Sono diventato come Ryuk!?!


NOOOOOOOOOO! ".




(continuazione e conclusione, alla prossima puntata)

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Capitolo 2
*** Canto del Gallo ***


Twi......Light 2 Avevamo lasciato Light alle prese con la scioccante scoperta di essere divenuto uno Yagami...ehm, no, uno Shinigami.


Presa coscienza della sua condizione, Light riacquistò la lucidità mentale che aveva un pò perso la volta scorsa.


Allora, non sapendo che fare, si guardò attorno.

Riconobbe quel luogo all'istante. Ryuk gliene aveva parlato, alcune volte. Era capitato nello spiacevole e noioso mondo degli Dei della Morte, dove persino Hades non va mai perchè potrebbe realmente morire.... di noia.

In effetti, somigliava a un villaggio vacanze di seconda mano, accuratamente evitato dalla gioventù, dove il massimo che potevi fare era pescare in uno stagno o vedere la TV via etere che collegava direttamente col mondo degli umani.

Istintivamente gli venne già il primo sbadiglio.

Questo era l'inferno a cui era stato condannato? Una mente acuta come la sua non poteva permettersi di rimanere impassibile a tutto ciò, quindi non si perse d'animo.


- Non può finire così. Tornerò nel mondo degli umani e finirò la mia opera per un mondo perfetto! -


Non ebbe neppure bisogno di pensarlo: lo scenario attorno a lui si smaterializzò e si ricompose in una nuova destinazione. Ciò che vide immediatamente fu una selva oscura.

No, non quella di Dante, era più che altro un boschetto che cresceva lungo la costa che si affacciava sul mare.

- ..... Il mare? Cominciamo bene, questo posto non mi è molto familiare. - Si indispettì lo Shinigami.

A conferma della sua supposizione, trovò, una decina di metri più avanti, un cartello con la scritta "Cabot Cove".

Tuttavia, il geniale Dio  ("Dio", che parola meravigliosa, non era sempre stato il suo sogno diventare un Dio? Beh, forse non prevedeva il particolare "della Morte") riuscì a trovarci del buono.

- Con tutti i morti che ci sono qua ogni anno, neppure Jessica Fletcher sospetterà qualcosa se ci saranno delle morti in più. -

Tuttavia, gli venne un leggero dubbio, quando passeggiando allegramente, gli venne incontro una ragazza bionda di sua conoscenza.

- Misa, cosa ci fai qui? - le chiese d'istinto Light.


La bionda parve riconoscerlo.... cioè, non proprio. Parevain grado di vederlo (Com' era possibile? (Se è solo per quello, anche Ryuko avrebbe dovuto essere invisibile, la volta scorsa ndPubblicoEsigente) ) ma in realtà lo guardava come se lo vedesse per la prima volta).

- Ciao, e tu chi sei? - Esordì la bella ragazza.

- Io sono Light, non mi riconosci? Anche se ho l'aspetto di uno Shinigami, sono pur sempre io! -

- Shini....che? - parve non aver ben compreso la ragazza.

Light, che era un genio, pur trovando perfettamente normale la reazione intellettiva di Misa, aveva comunque capito che Misa a Cabot Cove c'entrava come i cavoli a merenda, e dopo due secondi di elucubrazioni mentali aveva già figurato l'ipotesi di una realtà alternativa, o al massimo, di una fiction particolarmente inattendibile. Preferì fare finta di nulla e continuare a stare al gioco.

- Non importa. Chiamami pure Light. -

- Come le Camel Super Lights? - domandò una terza voce.

Il Dio e la Bionda si voltarono verso l'unico nel mondo di Death Note che avrebbe potuto fare una domanda del genere, e lo zittirono all'unisono.

- Matt! Esci da questa storia, per favore -

Il nicotinomane fece spalluce, e si girò sui suoi passi tirando fuori una scusa

- Come volete. Torno a giocare al Gioco di Death Note. Ovviamente, su Nintendo DS. Sapete, funziona come "Typing of the Death". La gente arriva ad arrestarti, e tu con la Touch Pen devi scrivere il loro nome prima che ti sparino.... Divertente, puoi anche giocare in multiplayer.... -

- FUORI!- Rimarcò la coppia spazientita.

Matt si zittì e terminò il suo cameo.


- Tornando a noi, Misa.... - riprese Light.

- No, non mi chiamo Misa.- corresse la biondina. - O almeno non proprio! Io sono Bella. Bella Misa! -

- Accidenti, che modestia - rispose sarcastico Light.

Misa cercò qualche scusa per sciogliere il ghiaccio. Le venne un'idea. Aprì il suo zainetto e prese un cestino per il pranzo.

- Ho fame, tu no? Ti va di mangiare qualcosa? Ho un panino se ti va -

- No grazie. Quelli come me.... hanno una dieta un pò speciale. -

- In che senso speciale? -

Light lasciò in sospeso la domanda, intento com'era a masticare un paio di mele.

La coppia però non ebbe il tempo di continuare l'amorevole conversazione.

Un furgone si stava dirigendo a tutta velocità verso di loro. Misa in lontananza (non chiedetemi come fece) riconobbe un suo ex, che aveva deciso di ucciderla con un investimento, simulando un incidente. (e non chiedetemi come arrivò a quelle conclusioni).

- Sono in pericolo di vita! - si impanicò Bella Misa.

Light non porse tempo in mezzo, e tirò fuori un Death Note (ogni Shinigami ne ha in dotazione uno, come una pistola o un distintivo), lo aprì e lo mostrò a Misa, dopo averle adeguatamente cacciato in mano una penna.

- Presto, scrivi nome e cognome di quella persona, qua sopra -

Misa parve non capire, e obiettò.

- Ma..... -

- MUOVITI! - la esortò Light.

Misa obbedì, e successe tutto ciò che potete immaginare.

Qualche ora dopo, la polizia sul posto arrivò all'unica e logica conclusione.

- Ha avuto un infarto alla guida, è uscito di strada e si è gettato con tutto il furgone a rotta di collo giù dalla scogliera -

Una simpatica vecchiettina stava già obiettando.

- Ma sergente, non le pare strano che un uomo in piena salute, adesso abbia un infarto e muoia sul colpo? -

Per nostra fortuna, visto che non conosce nulla riguardo il Death Note, quella simpatica vecchiettina porterà le indagini per una pista fasulla, e probabilmente incolperanno il postino.

Ma torniamo alla storia.

Il giorno dopo Bella Misa reincontrò Light.

- Chi.... cosa sei tu? -

- Se fossi furba, non te lo chiederesti, e non faresti amicizia con te -

- Ma io ti amo! - disse istintivamente Misa. Misa non cambia mai, neppure nelle realtà alternative.

- Ecco, appunto. Lo sapevo che non eri furba. Il mio nome completo è Light Yagami. Compito a casa: cerca su Internet e poi domani mi dici ciò che hai trovato. -

La brava scolaretta annuì e si avviò felice verso casa.

Quella sera, nel buio della sua cameretta, si collegò in rete.

Al primo sito dove vide un motore di ricerca, digitò le parole "Light Yagami".

La prima cosa che trovò fu una bambina. Letteralmente, intendo.

Una bambina vestita in divisa scolastica nera, con capelli corvini lisci e lunghi, si era materializzata di fianco a Bella Misa, e in mano teneva una bambola di paglia, con un nastro rosso legato alla "testa".

- Sono Enma Ai. Sono qui per un contratto che hai appena stipulato con me.-

La bionda parve non capire (come al solito). La bambina si spiegò meglio.

- Hai stipulato un contratto con Jigoku Shojo. Hai scritto sul sito la persona che vuoi mandare all'inferno. Se tiri il nastro rosso, questa persona andrà dritta all'inferno. E ci andrai anche tu. Beh, dopo la tua morte, si capisce. -

Bella Misa era incredula e confusa.

- I-Inferno? Io non voglio mandare nessuno all'inferno, tantomeno me stessa! Cercavo solo informazioni su Light Yagami, perché lo amo e mi ha detto lui di farlo! Non voglio assolutamente mandarlo all'inferno.

Enma Ai al sentire pronunciare il nome di Light, venne pervasa da un lieve dubbio.

- Hai detto Light Yagami. Ma non sarà mica....? -

La bambola di paglia (in realtà uno degli assistenti di Enma, trasformato), confermò i dubbi della bambina.

- Il sindacato degli Dei della Morte ce ne aveva parlato. E' un umano che è stato appena mandato all'inferno e trasformato in uno Shinigami. -

- In tal caso, - disse serafica la bambina - il contratto è inattuabile. E' impossible mandare all'inferno qualcuno che già gli appartiene -

- H-hai detto Shinigami? -

Bella Misa cercò di scolpirsi nella memoria quella parola.

Enma Ai annuì, e prima di andarsene si concesse il tempo di un ultimo avvertimento a Misa.

- Misa, per evitare simili malintesi in futuro, per favore, togli il sito di Jigoku Shojo da "pagina iniziale" del Browser, grazie. -

Così dicendo la bambina scomparve insieme alla bambola, lasciando Misa illuminata solo dallo schermo del monitor.


Il giorno dopo Bella Misa ritornò da Light. Il maestrello interrogò la studentessa.

- Allora, indovina cosa sono? -

- Lo so! Lo so cosa sei! - affermò entusiasta la biondina.

- Dillo ad alta voce. -

- Oh, cavolo, era un nome complicato... non me lo ricordo più! - si disperò Misa.

Light si mise una mano sulla faccia, come di solito fa Squall Leonhart in Final Fantasy 8 quando qualcuno combina delle gaffes atroci in sua presenza.

L'amorevole coppia venne interrotta anche quel giorno da qualcuno con intenti omicidi (che fortuna.)

Questa volta fu uno strano essere tutto curvo, dall'andatura scimmiesca, che Light riconobbe immediatamente come Elle.  Beh, un Elle più scimmiesco del solito però.

Misa si fece prendere dal panico.

- E' Elle! Deve aver sentito il tuo odore! Presto, scappa! - urlò Misa, mentre prendendo per mano Light, lo tirò via con sè, e insieme si misero in fuga.

Light trovò anche il tempo per obiettare su un piccolo dettaglio.

- Ma la preda non dovresti essere tu, Bella? -

Con le gambe in spalla, la coppia in fuga si rifugiò in una casa che Light riconobbe.

-  Siamo salvi! Questa è casa mia dove viviamo io e la mia famiglia, soprattutto nostro padre, colui che ci ha creato! -

Light rimase sorpreso dalle sue stesse parole.

- Adesso all'improvviso ti ricordi di avere una famiglia e una casa? - Obiettò sarcastica Misa.

- Mah, che ne so? L'ho ricordato e basta. Probabilmente significa solo che sto entrando nella parte. - Si giustificò Light.

Misa decise di ignorare questa piccola incongruenza ed entrò nell'abitazione.

- Oh, Light, sei tornato, ti aspettavo! -

Un uomo di mezz'età, con occhiali e camice bianco, evidentemente un medico di professione, li accolse.

- Padre, che gioia rivederla! Siamo inseguiti da Elle! -

L'uomo sorrise.

- E' un bel guaio. Ma intanto, chi è questa bella ragazza umana? -

La stessa si presentò da sola.

- Io sono Bella Misa. E voi sareste? -

- Dottor. Herbert West. Professione: Rianimatore -

- Ah, ecco, più che naturale allora che ti abbia ricreato come Shinigami, Light. Chi meglio di lui? -  commentò Misa.

Light la ignorò, così come ignorò l'ennesima incongruenza del fatto che West (l'originale) creasse cadaveri animati.

- Padre, siamo inseguiti da Elle, che ha fiutato la preda. -

- ... La ragazza? -

- No, io. Già in vita mi dava la caccia, ma ora mi perseguita anche da "Rianimato".

- "Rianimato?" si domandarono Misa e il pubblico, che giustamente avevano capito nulla.

Il Dottor West spiegò la situazione.

- Sono io che ho salvato Light mentre moriva e l'ho ricreato come Shinigami. Così ho fatto anche con Elle. Anche se lui in realtà è un esperimento fallito -

-Fallito? In che senso? - chiese Misa.

Il dottore fece spallucce e spiegò ancora.

- Elle non è altri che l'anello mancante tra l'Homo Erectus e l'Homo Sapiens Sapiens Sapiens.

- In che senso? - incalzò Misa.

- Per farlo diventare con un "Sapiens" in più ho dovuto togliergli un "Erectus". -

-Ecco perché cammina tutto curvo. - concluse Light.

Misa era ancora impegnata a meditare sulla situazione, quando una finestra si frantumò e vi entrò Missing L(ink).  E' sempre lui, Elle.


Misa urlò, Light indietreggiò. Elle stava annusando l'aria, e finalmente trovò la preda.

-Kira, Kira - furono i versi emessi da quella strana versione di Elle.

Light si rivolse immediatamente a Misa.

- Presto, uccidilo con il Death Note! -

- Ma non so il suo nome! - disse impaurita la ragazza.

- Scrivi "Elle". -

- Ma i soprannomi non funzionano! -

- Con me ha funzionato! Forza! -

Ma  la ragazza era terrorizzata, e la mano le tremava troppo forte.

- N-non ce la faccio! -

Elle intanto aveva adocchiato Light, e saltellò verso  di lui, con l'intenzione di catturarlo.

- Ah, imbranata! -

Light strappò di mano il Death Note e la penna a Misa.

Elle gli fu addosso.

Nella colluttazione, Light riuscì a completare il nome di Elle (ci volle poco, quattro lettere...)

Elle si porse le mani al petto, si arrestò e si accasciò senza vita.

Tuttavia, non si sfugge alla regola: se uno Shinigami scrive sul suo Death Note un nome che non è quello del suo possessore, è destinato a morire anche lui.

- Uffa! Anche qui mi tocca morire! Sono proprio sfigat.....

Tutto si fece buio. La coscienza di Light svanì.








"..... nsmm, scn l m cnclsn..."


Una voce confusa riecheggiava in lontananza, in mezzo al buio più completo.

Poi, una luce.

La coscienza di Light si riattivò.

"Insomma. secondo le mie conclusioni...."

Ora la voce si sentiva distintamente. E la visione di Light si focalizzò su uno strano ragazzo con occhiaie spesse che stava parlando da tempo interminabile.

- .....
Twilight sta a un film di Vampiri come Dragon Ball Evolution sta a Dragon Ball -

- Non immagini neppure quanto tu abbia ragione. - Light rispose, istintivamente.

- Sono contento che tu la pensi come me. -

Un momento, questa scena l'aveva già vissuta. Era tornato indietro nel tempo? Oppure... oppure tutto quanto gli era successo era stato un sogno ad occhi aperti, il tutto nel bel mezzo del sermone di Elle?



Intanto che concludeva questi pensieri, Light osservò la familiare scena di Ryuko che sventolava il cartello di protesta nei confronti di Twilight.

- Lo pensa anche lui...ehm, lei. -

Dopo aver sfornato il suo familiare commento, Light riprese il corso dei suoi pensieri.

Dunque era stato tutto un incubo? L'effetto letale di una banale atrocità cinematografica per adolescenti isteriche?
Forse che la sua mente superiore si era dimostrata particolarmente vulnerabile alla visione del film, a una tale tortura intellettiva, sopportabile solo da chi non avesse o non spegnesse il cervello durante la visione?
Ma adesso era tutto passato. Era stato solo un brutto sogno. Quella sera avrebbe continuato il suo beato lavoro con il Death Note, lasciando in bianco Misa e dietro un separè Elle.


- Ehy, ma tu sei Kira! -


Questa voce rigettò Light nella più cupa disperazione. Era il commento che aveva iniziato tutto. Dunque tutto quanto era destinato a ripetersi?
No! Non voleva morire! Non poteva! Il grande Kira rovinato per colpa di un maledetto film di vampiri! Anzi no, quali vampiri? No! Quelli non erano vampiri! Non ne erano degni! Lui sì! Era un Dio! Il Dio della morte! Anzi, di  più! Lui era.....


-Io sono un vampiro! -

Questa fu l'ultima frase di Light, prima di gettarsi addosso al bambino pacioccoso con l'intento di morderlo sul collo.
Quello che successe dopo ha poca importanza. Elle e Misa impegnati a trattenere un pazzo maniaco, l'ambulanza, il ricovero in ospedale psichiatrico.
Sessanta giorni di degenza per pazzia momentanea.
Troppo stress, era il responso dei dottori.
Il delirio aveva preso il posto della ragione. La razionalità di Light, per una volta, era stata messa al tappeto.
La maledizione di Edward Culling aveva piegato anche la mente più brillante di tutto il Giappone.

Questo è un monito per voi tutti che state leggendo.

C'è una pellicola più pericolosa della videocassetta di The Ring. E questa la proiettano in tutte le sale.

Fate attenzione.

Se siete dotati di una minima razionalità  e sensibilità intellettiva, un film come quello potrebbe risultare letale.


(.....)




Quella sera, all'uscita dal cinema, qualcuno stava osservando la scena del bambino assalito da Light.
Una paladina della giustizia vestita alla marinaretta, con un sorriso malvagio sulle labbra, improvvisamente iniziò a mutare.
La pelle si coprì di una folta pelliccia, e le orecchie si allungarono, fino a che l'intero corpo raggiunse la conformazione di un enorme coniglio antropomorfo.
Era un coniglio mannaro.

- Il mio nome è Sailor New Moon, e vi sbranerò tutti, in nome della Luna! -


La maledizione del secondo film stava già arrivando....



FINE

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