Era passata un’intera
estate e Octavia era cambiata molto,
la cosa che si notava subito erano le sue forme, si era fatta
più donna ma non
c’era solo quello.
Era cambiata
nell’atteggiamento, la vedevo meno in giro a
giocare con i ragazzi più piccoli, preferendo la compagnia
di una ragazza che
aveva un anno più di lei, aveva iniziato a truccarsi e a
vestirsi in modo più
curato.
Con l’inizio
dell’anno scolastico finalmente avrei avuto
l’occasione di passare un po’ di tempo insieme con
lei.
Il giovedì è il
giorno più bello della settimana, Octavia
veniva da me a studiare, qualche volta ero andato io a casa sua ma di
solito era
lei che veniva da me.
Da quando sono iniziate le scuole,
quello è diventato il
nostro giorno, non nego di aver fatto i salti mortali per conciliare
tutto ma
ne valeva la pena.
Mio fratello e sua sorella sono a
scuola il giovedì per un
corso e noi potevamo studiare tranquillamente in pace, grazie a questo
tempo
eravamo diventati molto amici.
Octavia non aveva certo bisogno del
mio aiuto, era molto
brava anche da sola, ma per paura che questo idillio potesse finire non
mi sono
mai azzardato a dirglielo, credo che anche lei fosse contenta di stare
in mia
compagnia.
C’era però un
problema, che io avevo già preventivato mesi
fa, a scuola era corteggiatissima e ogni settimana dovevo sorbirmi i
racconti
delle varie cotte.
Morivo di rabbia ogni volta che
iniziava il discorso con
“sai oggi Marco, oppure sai Giacomo ieri
indossava”, sarei voluto tornare alle
medie solo per controllore con i miei occhi la situazione.
Il mio amico, che ormai aveva capito
da qualche tempo quello
che mi stava capitando, mi diceva di voltare pagina di guardarmi in
giro, come
diceva lui, il mondo era pieno di ragazze, più grandi e
carine di lei, ma io
non riuscivo a guardare nessun’altra.
-
Che
materia facciamo oggi?
-
Ezra
secondo te e presto per avere un fidanzato?
-
Eh?
-
Sai
c’è questo ragazzo dell’altra sezione
che
oggi mi ha chiesto se volevo mettermi con lui.
-
Eh tu
cosa gli hai risposto?
-
Che
ci avrei pensato. Tu ce l’hai una ragazza?
-
No.
-
Ma
qualcuna che ti piace?
-
Si.
-
Chi
è? Una ragazza che viene a scuola con te? Ti
sei già dichiarato? Dai racconta
-
Non
te lo dirò mai. No e no. Non ti racconterò
mai queste cose e adesso basta con questi discorsi studiamo. Da cosa
iniziamo?
Octavia tirò fuori il
libro di matematica e il discorso si
chiuse lì, ripassammo poco, non riuscivo a contentarmi
ripensavo a quello che
mi aveva detto prima, e se avesse accettato la proposta di questo
ragazzino,
oddio non potevo nemmeno immaginarlo, dovevo sapere.
Quindi con nonchalance chiesi.
-
Che
cosa intendi fare con questo ragazzo?
-
Credo
che mi metterò con lui. È Carino e mi
sembra di piacergli.
Lo sapevo.
-
Ah.
Sicura? Stai attenta i ragazzi vogliono solo una bella ragazza intorno
per
passare fichi agli occhi degli amici.
-
Forse
hai ragione. È che non ho mai baciato
nessuno a differenza delle mie amiche e vorrei sapere cosa si prova.
-
E tu
ti metteresti con un qualsiasi ragazzo solo
per un bacio?
-
Non
fanno che parlare di questo a scuola, sono
l’unica a non aver mai avuto un ragazzo e a non aver mai
baciato nessuno.
-
Dovresti
metterti con qualcuno che ti piace
davvero non solo perché non hai mai avuto un ragazzo.
-
Forse
hai ragione.
-
Ovvio.
-
Ezra
posso farti una domanda?
-
Dimmi.
Questa conversazione stava prendendo
una brutta piega.
-
Quando
hai dato il primo bacio?
-
Come?
-
Dai
hai capito benissimo. Eri innamorato?
-
No.
-
No
cosa?Non eri innamorato?
E adesso come uscivo da questa
situazione? Dovevo
raccontargli delle mie disastrose esperienze?
Avevo baciato alcune ragazze con le
quali avevo provato a
mettermi insieme ma purtroppo per quanto mi sforzarsi Octavia, era
sempre nei
miei sogni e quindi le ragazze ben presto si stancavano di me.
-
Non
ero innamorato, di nessuna.
-
Però
le hai baciate comunque?
-
Te
l’ho detto alle volte i ragazzi fanno cose
solo per vantarsi con gli amici.
-
La
ragazza di cui sei innamorato non sa quello
che provi per lei?
-
Non
sa nulla. Non mi vede in quel senso.
-
È
lei che ci perde, sei un ragazzo fantastico, alla
fine lo capirà.
E se confessassi tutto, ora, adesso,
come reagirebbe? Mi
rifiuterebbe? La perderei definitivamente anche come amica, non voglio
questo.
So che non è giusto per me
ma mi accontento anche delle
briciole del suo tempo pur di starle accanto.
-
Ehi
che ti è preso? Stai pensando alla tipa che
piace? Scusa se sono stata invadente.
-
Non
preoccuparti adesso mi passa.
-
Com’è?
Bella?
-
La
ragazza più bella che abbia mai visto.
Potrebbe illuminare tutto il mondo con i suoi occhi e il suo sorriso.
In un certo modo mi ero dichiarato,
forse.
-
Sai
non credo che mi metterò con questo ragazzo.
-
Come
mai hai cambiato idea?
-
Voglio
essere innamorata davvero, come tu sei di
questa ragazza sconosciuta.
Forse non tutto era perduto, avevo
ancora una piccolissima
possibilità.
-
E
come la metti con la questione bacio?
-
Per
ora così, lascio perdere.
O la va o la spacca.
-
Potrei
baciarti io se muori dalla curiosità?
-
Dai
non scherzare sarebbe come baciare mio
fratello.
Si mise a ridere mentre dentro stavo
lentamente morendo.
-
Hai
ragione.
Fu l’unica cosa che riuscii
a dire, mi considerava un
fratello, non mi avrebbe mai visto in altro modo.
-
Finiamo
di ripassare veloce che oggi ho un altro
impegno.
-
Si
scusa ti ho fatto perdere tempo con i miei
discorsi.
Ci mettemmo a studiare senza
più parlare di altro. Non avevo
altri impegni ma non potevo ignorare quello che mi aveva detto.
Ero a pezzi.
I miei amici avevano ragione dovevo
dimenticarla.
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