365 days of us di angeclear97 (/viewuser.php?uid=1161853)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primavera ***
Capitolo 2: *** Estate ***
Capitolo 3: *** Autunno ***
Capitolo 4: *** Inverno ***
Capitolo 5: *** 365 giorni ***
Capitolo 1 *** Primavera ***
a2
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Primavera
È primavera quando lo incontra di nuovo dopo tanti, tantissimi
anni – gli sembrano infiniti, ma la sua percezione del tempo si
è alquanto distorta da quando ha iniziato a diventare un adulto.
I ciliegi sono in fiore e le giornate si allungano ogni giorno sempre più, scaldate dolcemente dai raggi del sole.
E caldi sono anche i pensieri
di Ryoga nel momento in cui Kaito lo saluta, un guizzo di sorpresa a
incorniciargli il volto, le labbra incurvate in un sorriso
microscopicamente lieve, ma che Ryoga riesce a cogliere alla perfezione.
Dopotutto anche gli squali hanno una vista acuta, sapete?
Non si affidano solo al loro olfatto – anche se Ryoga non può fare a meno di scaldarsi ancora di più nel momento in cui il profumo di Kaito gli investe le narici.
È il profumo del ritorno, quello di un pezzo di un puzzle rimasto incompleto per tanto tempo che finalmente ritrova il suo posto.
Si parlano – e forse anche un po' si detestano
– come se si fossero salutati solo il giorno prima; come se Kaito
non fosse andato a studiare astronomia in America e come se Ryoga non
fosse andato in Australia per diventare un biologo marino.
È tutto sospeso, incredibilmente leggero e bello – e caldo, e Ryoga si domanda se l'estate non sia piombata all'improvviso per fargli un dispetto.
Le solite frasi di circostanza – da quanto tempo, come stai, complimenti per la laurea
– e poi mille petali di fiori iniziano a danzare intorno a loro,
sospinti da un venticello leggero che scaccia un po' tutto quel bollore.
È tutto così romantico da dare il voltastomaco, ma Ryoga inconsciamente è felice.
Sembra quasi che lui e Kaito si trovino in un altro mondo, quando
invece sono ancora fermi vicino l'entrata del negozio di elettronica
dove si sono incontrati – ritrovati.
Improvviso, fulmineo e imprevedibile, Kaito gli domanda se potranno incontrarsi ancora.
Pare quasi impacciato.
E ancora di più si rivela esserlo Ryoga, in quel sì che apre ufficialmente le porte a una nuova possibilità.
Per entrambi.
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Capitolo 2 *** Estate ***
a4
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Estate
È estate quando fanno l'amore per la prima volta, cullati dal
suono dolce e placido delle onde del mare notturno e sotto l'ala
protettrice di un cielo adornato da migliaia di diamanti lontanissimi
da quella spiaggia che sa di loro.
Ryoga si sente completo.
Capisce che finalmente il buco che ha sempre avuto nel petto è stato colmato, anche se mai avrebbe immaginato che sarebbe stato proprio Kaito a riuscire in quest'impresa titanica.
Kaito è dentro di lui.
È dentro di lui e lo sta facendo suo.
È dentro di lui e sta facendo l'amore con lui.
Negli ultimi mesi, da quando si sono ritrovati, hanno preso molto
seriamente il loro rapporto e ciò che hanno iniziato a costruire
giorno dopo giorno.
Sono entrambi consapevoli che essersi ritrovati non è stata una
coincidenza, che si era presentata loro un'occasione importante, da non
sprecare.
Perché nonostante tutto – i battibecchi, le prese in giro
e le frecciate – c'è un sentimento molto più forte
e impetuoso che fa battere i loro cuori all'unisono e ormai sono troppo maturi per non dargli ascolto.
Non sono più i due adolescenti che si punzecchiavano ogni volta
che si incontravano, ora sono due persone che si stanno realizzando e
che hanno capito di essere pronte per stare l'una accanto all'altra e
sostenersi a vicenda.
E allora tanto vale darsi una possibilità, fare quel salto nel
vuoto che tanto spaventa all'inizio ma che, se ci si orienta, si
è in grado di cadere insieme e nella direzione giusta.
Ryoga geme, ansima, si morde forte il labbro inferiore e asseconda le spinte di Kaito.
Gli artiglia la schiena e lascia il segno all'ennesima spinta che lo manda in visibilio.
Kaito si muove in lui, cerca le sue labbra, poi scende sul suo collo
– e lo marchia nel momento in cui raggiunge l'orgasmo, il
più bello mai avuto.
E vorrebbero sussurrarlo, mentre riprendono fiato, quel ti amo in bilico tra le labbra gonfie e arrossate.
Ma tacciono, consapevoli che le onde del mare e le stelle parlano già per loro.
La loro storia d'amore è appena all'inizio.
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Capitolo 3 *** Autunno ***
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Autunno
È autunno quando Ryoga comincia a tremare e vacillare.
E non solo lui: anche il suo cuore è messo a dura prova dal gelo
imminente di una stagione che ha come unico intento quello di strappare
quanta più luce solare possibile a delle giornate che altro non
possono fare se non inginocchiarsi e arrendersi, lasciandosi morire
pian piano.
Lui ama Kaito, ne è più che sicuro.
Difatti non mette in discussione il sentimento che prova nei suoi confronti, bensì se stesso e la sua incommensurabile fragilità.
Ha paura di non essere abbastanza.
Proprio lui, che è
sempre stato così sfrontato e senza peli sulla lingua, ora crede
fermamente di non essere degno di un amore così grande.
«Forse dovremmo chiuderla
qui» aveva sbottato un giorno di metà autunno, tra lacrime
di esasperazione e un dolore lancinante al petto – nel senso
metaforico del termine, ma faceva comunque troppo male.
«Tu non vai da nessuna parte» gli aveva detto Kaito, attirandolo a sé e baciandolo poi con trasporto.
Avevano finito per fare l'amore tra le lacrime salate e i sospiri spezzati dal pianto.
Le foglie secche scricchiolano sotto le suole delle scarpe come le ossa di Ryoga ogni volta che pensa all'enorme stronzata che stava per commettere quando era intenzionato più che mai a voler troncare la sua relazione con Kaito.
E per che cosa?
Per paura?
Al diavolo la paura e i ripensamenti, al diavolo tutto quanto: non
può rinunciare a qualcosa di così bello e importante per
dei crucci che non hanno nemmeno senso di esistere.
Non vuole essere la causa dell'infelicità di entrambi.
Cenano insieme, quella sera.
Cenano insieme, condividono l'intimità, guardano un film
accoccolati sul divano e allora tutto sembra andare per il verso giusto.
Non discutono più di ciò che è successo due settimane prima, non ne hanno più motivo e bisogno.
Si sono già incrinati a sufficienza per rendersi conto di essere forti abbastanza per superare ogni ostacolo.
Insieme.
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Capitolo 4 *** Inverno ***
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Inverno
È inverno quando Ryoga assapora la sua prima cioccolata calda insieme a Kaito.
Quel giorno il cielo annuncia neve, anche se i fiocchi sono così
timidi che non si sono ancora decisi a scendere con grazia ed eleganza
su Heartland City.
Ryoga non ama particolarmente l'inverno, anzi, lo detesta.
Preferisce di gran lunga l'estate, il caldo afoso, la freschezza
dell'acqua del mare a contatto con la pelle arrossata, le passeggiate
notturne… Ma come può, ora, non amare anche l'inverno se
Kaito si trova al suo fianco?
Per la prima volta, Ryoga si rende conto di quanto gli occhi di Kaito siano caldi; aveva sempre pensato che fossero freddi come il ghiaccio – ed effettivamente Kaito è un tipo alquanto glaciale… – ma se si perde nel suo sguardo ora non può fare a meno di scaldarsi… e la cioccolata calda non c'entra proprio nulla.
Kaito gli ha prestato i suoi guanti.
Ha iniziato a nevicare nel pomeriggio, proprio quando sono usciti di casa, e Ryoga li ha dimenticati a casa.
Mentre li indossa – sono color blu scuro, proprio come i suoi
occhi – Ryoga non può fare a meno di pensare a quanto
siano caldi e confortevoli.
È come se Kaito gli stesse stringendo e carezzando le mani… E non capisce come mai sia diventato tanto sentimentale da quando stanno insieme, ma non riesce a impedire a una lacrima solitaria di solcargli il volto e, ancora peggio, di impedire a Kaito di assistere a tutto ciò.
Si sente così… Innamorato che potrebbe sciogliersi da un momento all'altro.
Kaito gli asciuga la lacrima e poggia la fronte sulla sua.
Gli domanda se va tutto bene e Ryoga, a quel punto, desidera
così tanto baciarlo che se non lo fa nel giro di cinque secondi
potrebbe seriamente esplodere.
Non risponde – lo bacia e basta, nel suo personale modo di dirgli che sì, va tutto bene.
E per dirgli grazie per essere ancora qui con me.
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Capitolo 5 *** 365 giorni ***
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365 giorni
Sono trascorsi trecentosessantacinque giorni quando Ryoga si rende
conto che insieme a Kaito ha già vissuto tutte e quattro le
stagioni.
È incredibile come il tempo voli veloce come un aquilone quando si è accanto alla persona giusta.
Un anno.
Lui e Kaito stanno insieme già da un anno.
Se tempo addietro qualcuno gli avesse detto che con quello stesso
ragazzo con cui non faceva altro che punzecchiarsi e bisticciare in
età adolescenziale ci avrebbe fatto l'amore e ci avrebbe anche
costruito qualcosa – una relazione fondata su solide basi –
probabilmente sarebbe scoppiato a ridere al punto tale da procurarsi i
crampi allo stomaco.
Ora, invece, non può fare a meno di ringraziare ogni giorno tutto il tempo che trascorre insieme a lui.
C'è stato un tempo – ancora vicino, ma comunque lontano
– in cui Ryoga ha dubitato di tutto e di tutti, in cui ha avuto
paura di andare oltre, di dare al loro amore la possibilità che
tanto meritava.
C'è stato un tempo in cui ha rischiato di perdere tutto quanto e, se lui e Kaito non ce l'avessero fatta insieme, a quest'ora le lacrime amare del rimorso l'avrebbero completamente divorato e logorato.
C'è stato un tempo in cui la primavera sembrava quasi non arrivare mai e invece ora è qui,
viva e splendente, ed è la nuova primavera che stanno vivendo
insieme, tra i ciliegi in fiore e le giornate sempre più lunghe.
Ryoga non crede a smancerie come l'amore eterno o la frase e vissero per sempre felici e contenti,
ma dopo trecentosessantacinque giorni trascorsi insieme a Kaito,
comincia a credere che sia un bellissimo punto di inizio per il loro
personale per sempre.
Si fermano davanti il negozio di elettronica dove esattamente un anno prima si sono incontrati – ritrovati.
Nessuno dei due ha parlato, si sono fermati d'istinto, consci che anche l'altro lo avrebbe fatto.
E così la stretta delle loro mani si fa più forte.
E non possono che sorridere a un altro nuovo inizio.
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