Sorella & fratellino

di Alex Ally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Inizio. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Segreti. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Complici. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Salvataggio. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Preoccupazione. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Lezioni. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Infanzia. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Gelosia. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Rabbia. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Determinazione. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Pioggia. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: Cambiamenti. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: Odio. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Colpa. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: Paure. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: Madri. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17: Costanti. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Inizio. ***


Capitolo 1: Inizio.

Lei non era una babysitter questo era poco, ma sicuro.
Non solo non le permetteva di andare in missione con loro, maledizione a Kai e alla sua iperprottetività, ma adesso la costringeva a badare a quella progenie demoniaca di Lloyd.
Ma perchè non l'ho faceva Wu? Non era lo zio?
Nya aveva ben altro da fare come per esempio finire di costruire il suo mech e poter finalmente entrare in azione a modo suo.
“Coraggio Nya, quanto sarà difficile occuparsi di un bambino di appena dieci anni.” penso fermandosi davanti alla porta di quella che era diventata la stanza di Lloyd.
Magari avrebbe potutto piazzarlo davanti alla TV con del cibo e poi tornarsene tranquillamente al lavoro, aveva governato le Serpentine solo fino a due giorni prima perciò Nya immaginava che non fosse complettamente indifesso e che quindi lasciarlo solo per qualche ora non sarebbe stata la fine del mondo.
Con un respiro profondo busso alla porta, ma non ottene risposta. Ci riprovo varie volte, ma il risultato rimase lo stesso. Dopo un po' Nya si stuffo e decise di andarsene, se quella progenie demoniaca non voleva aprirle tanto meglio lei aveva altro da fare che stare dietro ad un bambino.
Non ci riprovo il giorno dopo e nemmeno il successivo e fu allora che lo noto: Lloyd non usciva mai dalla sua stanza a meno che non fosse pranzo o cena e anche allora non parlava e nessuno parlava con lui.
Non capiva come aveva fatto a non notarlo prima, ma stava il fatto che Nya era preoccupata per quella sua eccessiva chiusura agli altri.
Si, d'accordo aveva liberato le Serpentine e combinato molti altri guai però non voleva dire che dovevano ignorarlo tutto il tempo. Cosi quasi una settimana dopo che Lloyd era salito sul bounty Nya andò da lui e invece di aspettare una risposta apri la porta ed entro nella stanza di sua spontanea volonta.
Lloyd alzo lo sguardo dal fumetto che stava leggendo, le diede uno sguardo veloce e poi torno alla lettura.
«Penso che non ci siamo ancora presentati.» esordi Nya. «Io mi chiamo Nya piacere di conoscerti.»
«Lloyd... perchè sei qui?» rispose il ragazzino guardandola in modo strano.
«Come ti ho già detto per presentarmi e anche per dirti che dovrestri iniziare ad uscire e ad parlare un po' di più.» continuo Nya voltandosi per uscire, ma venne bloccata dalla voce di Lloyd.
«Loro non vogliono parlare con me.» disse Lloyd. «Non mi vogliono qui... questo non cambierà.»
Nya lo guardo e vide che Lloyd aveva uno sguardo che conosceva bene, lo sguardo di qualcuno che si sentiva esclusso. Non poteva andarsene senza dirgli qualcosa perchè in quel momento si stava rivedendo in quel piccolo demone, esclusso e ignorato dai ninja perchè non faceva parte del loro “club”. Certo avevano dei buoni motivi per farlo, ma Nya si stava immedesimando troppo per lasciar perdere.
«Probabilmente hai ragione, ma... ma se continui cosi le cose non cambieranno.» disse Nya.
«Pensi... pensi che un giorno mi acceterano?» chiese Lloyd.
«Questo non posso dirterlo, ma se segui il mio consiglio potrebbe esserci una possibilità.» continuo Nya.
Lloyd abbasso lo sguardo poi però lo rialzo puntandole gli occhi addosso.
«Ti... ti piacciono i fumetti?» chiese titubante.
«Non molto.» rispose Nya. «Ma so che sei molto bravo con gli scherzi quegli piacciono anche a me."
Il viso del bambino si illumino mentre Nya si sedeva vicino a lui per ascoltarlo mentre parlava della sua incredibille abilità negli scherzi. La ragazza non sapeva se era serio o se si stesse solamente vantando però doveva ammettere che stare con quella progenie demoniaca non era poi cosi male.
Il giorno dopo Lloyd inizio a parlare con gli altri e ad non stare tutto il tempo chiuso nella sua stanza.
Nya sorisse, sapeva ancora poco di quel piccolo demonio con i capelli biondi, ma il fatto che avesse iniziato a comportarsi in maniera normale era un'inizio.

Angolo dell'autrice: dopo tanto tempo sono tornata con una nuova raccolta. Per chi mi conosce sa che amo l'amicizia tra sti due cosi ho iniziato a scrivere questa raccolta. Non so quando pubblichero o quanti “capitoli” avrà questo mio progetto, ma spero che vi piaccia.
Alla prossima.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Segreti. ***


Capitolo 2: Segreti.

Finalmente dopo cosi tante settimane di lavoro c'è l'aveva fatta. Il suo mech era pronto ed ora non le restava che collaudarlo, doveva solo aspettare il momento giusto per farlo. Forse la ricerca delle ultime due tomba avrebbe fatto al caso suo.
Una parte di lei voleva andare sul ponte e gridare ad alta voce il successo, ma l'altra parte di lei le ricordava che non poteva perchè per essere sicura di poter andare in missione doveva tenere la sua identità segretta.
Nessuno avrebbe dovutto scoprire chi fosse davvero e anche se era tentata di farlo non doveva dirlo a nessuno.
«Nya.» la chiamo una voce e voltandosi vide Lloyd con una cassetta degli attrezzi in mano.
«Ciao piccolo demonio cosa ci fai con quella?» chiese Nya.
«Ho aiutato mio zio con una lezione.» rispose lui sorridendo in modo maligno.
Nya alzo gli occhi al cielo chiedendosi cosa avesse fatto per Wu.
«In ogni caso ti stavo cercando.» continuo il bambino. «Volevo chiederti se ti andava di aiutarmi in questo compitto.»
«E sentiamo che compito è?» chiese Nya.
«Devo fare degli scherzi ai ninja.» rispose Lloyd. «Vuoi aiutarmi? Sarà divertente.»
Nya sorisse anche se non capiva perchè Wu avesse dato un compito del genere a Lloyd l'idea di aiutarlo era alletante l'ho doveva ammettere.
Scosse la testa, non aveva tempo per questo.
«Scusa tanto, ma ho da fare.» disse. «Magari un'altra volta.»
Lloyd abbasso il capo sembrando leggermente deluso, ma poi rialzo lo sguardo e se n'è andò senza aggiungere altro. Nya era un po' dispiaciutta per la sua reazione, ma doveva rimettersi a cercare le restanti tombe delle Serpentine prima che Phytor le trovasse e le aprisse. Non capiva perchè aveva rubato la mappa a Lloyd, ma di sicuro non era per scopi pacifici o roba simille.
Le sue riflessioni furino interrotte delle urla dei ragazzi, evidentemente avevano scoperto gli scherzi di Lloyd.
Nya fece un piccolo sorisso e scosse la testa, vivvere assieme a tutti quei ragazzi non era affatto facile ma di sicuro ogni giorno era sempre più divertente del precedente.

Fare gli shcerzi ai ninja non l'aveva divertito tanto quanto aveva immaginato e poi aveva veramente sperato che Nya l'aiutasse nell'impressa oltre a suo zio era l'unica che sembrava sinceramente felice di aver a che fare con lui.
Però poco dopo che i ninja erano partiti per le tombe restanti era sparita. Lloyd quindi aveva passato il pomeriggio a leggere fumetti, ma dopo ore in cui della ragazza non c'era ancora traccia decise di andare a vedere se stava bene.
«Nya, sei qui?» domando bussando alla porta della stanza di Nya. «Posso entrare?»
Senza ricere risposta Lloyd decise comunque di entrare, infondo lei non aveva fatto lo stesso con lui solo pochi giorni prima?
Quando entro non pote fare a meno di farsi prendere dal panico perchè la stanza era completamente vuota di Nya non c'era la minima traccia.
Dov'era? Le era successo qualcosa?
Lloyd decise che era meglio andare da zio Wu per chiedergli consiglio, ma prima che potesse voltarsi senti uno strano rumore come quello di un motore avvicinarsi. Si nascose dietro un como e vide qualcuno entrare dalla finestra, aveva indosso un jetpack e un'armatura rossa, a coprirli la testa e il viso era un casco e quelli che sembravano degli occhialli tecnologichi come quelli che vedeva nei suoi fumetti.
“Nya?” penso quando la vide togliersi il casco e buttarlo poi nell'armadio.
Quella sera a cena Lloyd riusci a capire più o meno quello che aveva visto, evidentemente il samurai che aveva salvato i ninja alla tomba dei Venomari era proprio Nya. Decise comunqeu di non dire niente almeno per ora perchè appena i ninja uscirono di nuovo in missione andò da Nya per chiederle spiegazione.
«Ciao, demonietto. Che ti porta in camera mia?» chiese al ragazza.
«Oggi ho visto che rientravi... sei tu il samurai di cui parlava Zane, giusto?» esordi Lloyd.
Nya sbianco, in nessun modo avrebbe mai immaginato che Lloyd la potesse scoprire... e anche cosi presto!
Strinse i pugni e gli punto contro uno sguardo furente, ma come si era permesso di entrare in camera sua senza permesso e adesso credeva di potersi impicciare degli affari suoi cosi come se niente fosse?
Stava per urlargli contro quando vide come Lloyd fosse indietreggiato e come i suoi occhi si erano allargarti dal terorre.
Lo stava spaventando... stava spaventando un bambino accidenti a lei.
Nya fece un respiro per calmarsi.
«Lo sai mantenere un segreto?» chiese sorridendo.
Lloyd sembro calmarsi e annui.
«Si, sono io il samurai, ma non dovrai dirlo a nessuno d'accordo?» disse Nya.
«Vuoi dire che sei riuscita a costruire il mech gigante di qui parlavano i ninja da sola?» chiese Lloyd con sguardo entusiasta.
«Non lo definirei proprio gigante, ma si.» rispose Nya orgogliosa di se stessa.
Lloyd continuo a farle domande per tutta la sere e Nya fu felice di aver qualcuno con cui condividere il suo segreto.
Certi giorni erano proprio più divertenti di altri sopratutto adesso che c'era Lloyd in giro.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Complici. ***


Capitolo 3: Complici.

«Lloyd per favore passami quel cacciavite.» disse Nya mentre lavorava ad alcuni perfezionamenti che voleva applicare al proprio mech.
Adesso che la progenie demoniaca sapeva il suo segreto decise che tanto valeva metterlo al lavoro sopratutto perchè era meglio che farlo girare per il Bounty tutto il giorno senza niente da fare. E poi la sua compagnia le piaceva, aveva scoperto varie cose su Lloyd come per esempio che nonostante non sembrasse imparava in fretta ciò che gli veniva spiegato.
Di certo non sarebbe mai stato un'espeto di tecnologia come lei, ma aveva una mente sveglia e adattabille. Aveva del potenziale e Nya non gli avrebbe permesso di continuare a spreccarlo come aveva fatto finora. Forse avrebbe dovutto parlarne con Wu e convincerlo a iscrivere Lloyd ad una scuola normale o fargli da insegnate di certo non si poteva lasciare senza istruzione un bambino in particolare uno che finora come “istruzione” aveva avuto solo il coleggio di Darkley per cattivi ragazzi.
Nya si chiedeva ancora chi avesse aperto una scuola del genere sopratutto dopo ogni volta che Lloyd, sebbene a malincuore, le raccontava del periodo trascorsso lì.
«Queste cose che costruisci sono veramente una forza.» stava dicendo Lloyd mentre le passava gli attrezzi. «Vorrei saper fare cose incredibilli come fai tu.»
«Non sono cosi incredibilli.» disse Nya con falsa modestia. «E se vuoi posso aiutarti ad impareare come si fa.»
«Davvero? Quindi potrei diventare un samurai come te?» chiese Lloyd.
Nya si blocco a quella domanda non sapendo come rispondere. Voleva diventare un samurai come lei?
Ma era impazzito!
Era un bambino cosa gli passava per la testa: guidare mech giganti e andare in missione?
No, dopo tutto ciò che aveva passato le uniche missioni che Nya gli avrebbe permesso di affrontare sarebbero state quelle dei videogiochi.
«Sei... insomma come te lo poso spiegare.» cerco di articolare la ragazza. «Sei un po' troppo piccolo per questo.»
Lloyd mise su il broncio e sembro molto deluso dalla risposta di Nya, ma la ragazza non si sarebbe fatta abindolare da nessun sguardo da cuccilo bastonato che il demonietto avrebbe messo su.
Lui era troppo piccolo punto e basta, era già tanto se gli permetteva di farle da assistente.
«Hai detto che eravamo complici in questo.» obbietto Lloyd.
«Si, l'ho detto, ma non cambia che sei ancora un bambino.» disse Nya. «È troppo pericoloso.»
«Tu non sei tanto più grande di me!» strillo Lloyd. «Quindi perchè non posso venire con te?»
«Io so diffendermi da sola, tu no invece.» strillo a sua volta Nya sentendo che stava perdendo la pazienza.
Perchè non capiva?
«Io so badare a me stesso!» grido Lloyd. «Ho passato settimane in giro da solo per Ninjago senza alcun problemma!»
«Forse perchè gli unici problemmi sono quelli che crei tu agli altri!» grido a quel punto Nya con la pazienza ormai completamente esaurita.
Lloyd non disse nient limitandois a gonfiare le guance e diventare completamente rosso per la rabbia.
«Sei proprio come i ninja!» grido con un tono che lasciava ben chiaro il fatto che non fosse un complimento mentre correva fuori dalla stanza in cui Nya nascondeva il suo mech.
Una volta sola la ragazza non potè fare a meno di passarsi una mano sul volto esasperata. Appoggio la fronte sul freddo metalo del mech e inzio a pensare che forse Lloyd non aveva tutti i torti, lo stava escludendo dalla missioni come i ninja escludevano lei. Però avrebbe dovutto cercare di capirla, era un bambino, un piccolo demone che le arrivava a malapena allo stomaco cosa poteva fare lui contro le Serpentine o chissà cos'altro sarebbe spuntato fuori in futuro.
Era stata dura, ma stava solo cercando di prottegerlo e non farlo andare in missione era la scelta migliore infondo anche se gli avesse insegnato tutti i suoi segretti sulla mecanica e gli avesse fatto il mech più grande e potente di sempre Lloyd sarebbe stato comunque in svantaggio e avrebbe di sicuro finito per farsi del male.
“Accidenti!” penso gettando a terra il cacciavite per la frustazione.
Era diventata come Kai. D

ovette ingoiare tutto il suo orgoglio per bussare alla porta di Lloyd quella sera, ma non poteva e sopratutto non voleva lasciare le cose in quel modo.
«Lloyd, possiamo parlare?» chiese Nya.
«No.» rispose il bambino.
“Almeno mi parla.” penso Nya.
«Lo sai che entrero lo stesso perciò apri la porta.» disse Nya e pochi secondi dopo Lloyd fece come richiesto. La ragazza entro cercando di mettere in ordine ancora una volta il discorso che voleva fare a Lloyd, doveva fargli capire il suo punto di vista.
«Ascolta Lloyd mi dispiace se mi sono arabbiatta con te, ma cerca di capire.» inizio Nya. «Io mi preoccupo per te, non voglio che ti metti in situazioni pericolose, d'accordo? Sono stata dura, ma solo perchè voglio che tu stia al sicuro.»
Lloyd la guardo, era la prima volta che qualcuno sembrava cosi preoccupato per il suo benessere.
«Io voglio aiutare.» disse Lloyd. «Tutto questo è colpa mia e... insomma deve esserci qualcosa che posso fare per rimediare a questo guaio.»
Nya a quel punto capì cosa tormentava davvero il bambino, doveva riuscire a farlo sentire meglio.
«Capisco come ti senti, ma tu stai già rimediando al tuo erorre.» disse lei. «Quando mi aiuti con il mech è come se fossi al mio fianco quando sconfiggo le Serpentine. Sei il mio complice e stai già fecendo più che abastanza per un bambino.»
«Grazie Nya.» disse Lloyd abbraciandola.
«Di nulla, solo promettimi che non cercerai di cacciarti in qualche guaio. Ok?» disse Nya.
Lloyd le sorisse e annui.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Salvataggio. ***


Capitolo 4: Salvataggio.

«Come hai fatto a perdere un bambino?!» grido Nya.
Amava suo fratello, l'aveva cresciutta lui dopo la scomparsa dei genitori perciò in quel momento Nya si chiese come fosse possibille che Kai facesse cosi schifo come babysitter.
Aveva perso Lloyd, aveva perso il suo complice, aveva perso il suo amico!
Quanto voleva prenderlo a schiaffi fino al giorno dopo, ma non aveva tempo doveva andare a recuperare Lloyd. Mentre i ninja andavano a cercare indizi alla sala giochi dove Kai l'aveva inresponsabilmente lasciato(Nya avrebbe tormenta il fratello in eterno con sto fatto), lei si mise la sua armatura e spero di poter rintracciare il bambino con il suo mech.
Proprio l'altro giorno aveva creato dei tracciatori e Lloyd l'aveva aiutata a cucirgli sulle tute dei ninja a loro insaputta, in realtà si chiedeva dove e quando Lloyd avesse imparato a cucire visto il tipo di scuola che aveva frequentato, ma non era il momento per quelle domande. Il punto era che molto probabilmente Lloyd, essendo il piccolo demonietto combinaguai che era, n'è aveva rubato uno per se stesso o almeno Nya sperava che l'avesse fatto.
Quando un puntino apparve sul monitor del mech Nya capi di aver avuto ragione anche se il fatto che il segnale provenisse dal bel mezzo del deserto la preoccupava non poco. Parti verso la sua destinazione, non le importava in qualle guaio Lloyd si era cacciatto, stava andando a salvarlo e non sarebbe tornata indietro senza il suo complice preferitto.

Questo era ciò che si meritava, vero?
Per aver aperto le tombe e per essere stato tanto sciocco da credere di poter veramente fare qualcosa di utile. Nya aveva ragione: era solo un bambino che non sapeva badare a se stesso e che creava solo guai.
Si chiese se i ninja sarebbero venuti a salvarlo, ma una parte di lui n'è dubitava ogni volta che suo zio gli costringeva a badare a lui nessuno di loro sembrava entusiasta, ma c'era Nya.
Era la sua complice quindi di sicuro sarebbe venuta a salvarlo con la sua armatura da samurai.
Lei non l'avrebbe mai lasciatto lì... giusto? Erano complici ed erano amici e gli amici non si abbandonano a vicenda... però cosa gli dava la certezza che Nya fosse veramente sua amica?
Si fidava di lei, ma... forse lui non era abbastanza.
“Nessuno verrà per me.” penso alla fine ragomitolandosi nella sua gabbia. “Nemmeno mia madre è mai venuta per me figuriamoci se...”
«Cos'è quello?» domando una Serpentina e guardando dove stava indicando vide il mech di Samurai X volare verso di loro.
Lloyd sorrise, non era mai stato più felice di essersi sbagliatto.
Nya era venuta per lui... era veramente sua amica e ci teneva e questo nonostante tutto ciò che aveva combinato.
«Forza samurai!» si ritrovo a gridare per incoraggiarla, adesso di sicuro Nya avrebbe preso a calci quei serpenti senza alcuna difficoltà.

Ok, non era andata proprio come aveva programmato anzi si poteva dire che la sua missione di salvataggio fu un fiasco totale per essere gentili.
Il suo piano era semplice: andare, salvare Lloyd e andarsene. Alla fine era riuscita solo ad arrivare per poi venire intrappolata a sua volta da quel verme strizziante di Phytor. L'unica cosa che non capiva era il perchè le avessero lasciato il Mech, ma ottene al risposta quando vide i ninja nell'arena.
A quanto sembrava le Serpentine volevano uno spettacolo. Nya ripenso alla sua strategia, prima di tutto doveva far uscire i ninja poi sarebbe tornata al piano originale, ma quel giorno sembrava la giornata delle cose che le riuscivano solo a metà perchè Phytor si mise di nuovo in mezzo usando Lloyd come scudo. Da dietro la sua visiera la ragazza incrocio gli occhi con quegli del bambino.
“Ti prego va via.” sembravano dire. “Io me l'ha cavero tu vai.”
Nya sospiro, non voleva abbandonarlo, ma in quella siuazione era l'unica cosa che poteva fare. Si morse l'interno della guancia e recuperate le Armi D'oro se n'è andò promettendo a se stessa che sarebbe tornata per il suo complice e che in seguito non avrebbe mai più perso di vista il suo migliore amico.

Non era stato bello essere rimesso in gabbia sopratutto perchè gli era caduto il traccaitore che aveva ruba... cioè preso in prestito da Nya. Phytor appena l'ebbe visto lo distrusse per poi prenderlo in giro dicendogli che adesso i ninja non l'avrebbero più trovato, ma Lloyd era certo che si sbagliava.
Perchè lui si fidava dei ninja e di Nya per venire a salvarlo.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Preoccupazione. ***


Capitolo 5: Preoccupazione.

Voleva sbattere la testa contro il muro o roba simile, era passata più di una settimana e per quanto riguardava il recupero di Lloyd non era riuscita a far nessun progresso. Nemmeno con le Lame di Zanna erano stati più fortunati tanto che Nya si cheideva cosa avevano fatto di male nell'ultimo periodo per non riuscire in niente di ciò che si erano prefissati.
E se tutto questo ancora non bastava ci si metteva anche il fatto che Lord Garmadon tra tutte le persone era diventato il loro nuovo, e fortunatamente temporaneo, coinquillino. L'idea di avere il suo ex rapitore lì non la entusiasmava più di tanto, ma almeno quando non era impegnato a cercare di counquistare Ninjago non era poi cosi male se solo non fosse stato per Kai.
Nya voleva proprio sapere perchè oltre a preoccuparsi della cattura del bambino che aveva iniziato a vedere come un fratellino adesso doveva anche preoccuparsi dal fatto che il suo altro fratello si facesse amamazzare da Garmadon a causa di chissà qualle assurda idea sul suo Vero Potenziale.
Questo era uno di quei momenti in cui era felice di non essere una ninja, tutta questa storia del Ninja Verde le stava solo facendo venire il mal di testa. Adesso che ci pensato forse avrebbe potutto fare il “test” per vedere se era lei, essere un ninja non le interessava più cosi tanto, ma se fosse risultata esserlo magari Kai avrebbe smesso di cercare di ammazarsi pur di sbloccare il suo vero potenziale.
Ma perchè i suoi fratelli doveva farla sempre preoccupare cosi tanto?
In ogni caso quando tutto questo fosse finito doveva ricordare a se stessa di ringraziare Garmadon per come era riuscito a salvare Lloyd.
Quando aveva visto Phytor gettare la sua gabbai nella lava non aveva potutto fare a meno di stirllare a quella vista e subito un millione di orribili pensieri le erano passati per la testa. E ciò si ripette quando il tempio crollo e i ninja furono costretti a scappare... tutti tranne Kai e Lloyd.
L'ansia non la faceva pensare lucidamente, le riempiva solo la mente con tutti i modi in cui i suoi fratelli potevano morire in un tempio che crollava all'interno di un vulcano.
Il suo cuore si fermo quando vide il tempio crollare fino a non far rimanere nient'altro che macerie.
“Gli ho persi entrambi...” penso Nya cercando di non mettersi a piangere.
Accanto a lei poteva sentire Garmadon irrigidirsi, Nya penso che almeno Lloyd aveva un padre che lo amava nonostante tutti i difetti che Garmadon possedeva peccato solo che non avrebe potutto vederlo con i suoi occhi. Quando la speranza fu persa Nya alzo lo sguardo assieme agli altri e vide uan sfera di fuoco volare verso di loro, ancora prima che atterasse gli aveva riconosciutti.
Sorisse solleva quello sciocco di suo fratello maggiore e quel demonietto del suo fratellino stavano bene.

«Non osare mai più farmi preoccupare cosi.» disse Nya mentre curava le ferite di Lloyd.
«Scusa, volevo solo aiutare.» disse il bambino.
“Ed è successo proprio ciò che temevo.” penso Nya, tutto questo le aveva datto la conferma del fatto che Lloyd non potesse badare a se stesso.
Nya sospiro forse farlo diventare un samurai come lei era la cosa migliore da fare. Garmadon ovviamente non avrebbe permesso al figlio di tornare a girovagare per Ninjago da solo e se Lloyd fosse rimasto con loro allora era meglio assecondarlo e insegnargli a diffendersi da solo prima che gli accadesse qualcosa di peggio.
«L'importante è che tu stia bene.» disse Nya. «Mi è mancato infastidire i ragazzi assieme a te.»
«Anche tu mi sei mancata, ma sapevo che saresti venuta a salvarmi.» rispose Lloyd.
«Ho fatto ciò che ogni brava complice e sorella avrebbe fatto.» continuo la ragazza.
“Sorella...” penso Lloyd, se Nya si era riferita a se stessa in quel modo voleva dire che lo vedeva come un fratello.
Sorisse felice non solo aveva finalmente visto suo padre dopo tanto tempo, ma adesso aveva la certezza di avere una sorella in Nya.

Quando le Armi d'Oro lo identificarono coem Ninja Verde c'era una cosa che lo preoccupava oltre al fatto di dover combattere suo padre.
«Nya... sono ancora il tuo complice, vero?» chiese alla ragazza.
«Ma certo.» rispose lei. «Te l'ho già detto sei il mio complice e il mio fratellino.»
Lloyd sorisse, si era preoccupato per niente.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Lezioni. ***


Capitolo 6: Lezioni.

Lloyd era corso per raggiungere Nya sul tetto del palazzo in cui vivevano per la lezione con lei, sperava che sarebbe stato più bravo ad imparare a volare con Ultradrago che con la Bounty. Quelle lezioni con Nya non erano mai finite molto bene.
D'altraparte Nya gli aveva già insegnato tanto su varie cose nel periodo in cui stavano sulla nave e anche in quel breve lasso di tempo prima del rilascio del Great Devour.
Anche i ninja erano bravi insegnanti e da loro imparava molte cose sull'essere come loro, ma a volte  passare del tempo con la sua complice gli mancava.
«Sei sicura che riuscirò a volarci sopra?» chiese Lloyd osservando leggermente intimiditto il drago a quattro teste.
«Di sicuro non potrai essere peggio di quanto provavi a volare con la Bounty.» lo scherni Nya. A quel commento Lloyd gonfio le guance e fece una linguaccia verso la ragazza che scoppio a ridere divertita dalla scena.
«E poi tu cosa dovrestri insegnarmi? Non hai mai avuto un drago.» obbietto Lloyd.
Se doveva essere sincera Nya si era fatta la stessa domanda quando Wu le aveva affidato quel compito, ma il sensei era stato chiaro le prime lezioni avrebbe dovutto farle lei solo in seguito sarebbe subrentato Cole quando Lloyd sarebbe stato pronto e a quanto pareva renderlo pronto era un compito che toccava a lei.
«In ogni caso se smettessi di fare i capricci potremmo iniziare la lezione.» disse Nya.
«Non sto facendo i capricci.» borbotto Lloyd e Nya alzo gli occhi al cielo non molto convita di quella affermazione.
Questo sarebbe stato un pomeriggio duro per entrambi, ma Nya voleva riuscire nell'incarico affidatole; se c'era qualcosa che odiava era fallire.
«Prova a salirci sopra.» consiglio Nya.
Lloyd sospiro e fece come richiesto, ma quando si avvicino ad una delle teste del drago questa lo fisso dritto negli occhi prima di ruggire. Il ragazzino si spavento andando a nascondersi dietro Nya.
«Complimenti potentissimo Ninja Verde.» disse Nya. «Riprova e senza fuggire subito dalla paura.»
«Non aveva paura... mi ha solo colto alla sprovista tutto qui.» disse Lloyd avvicinandosi di nuovo al drago.
Ingoio il groppo che aveva in gola e allungo una mano per accarezzare il muso di una delle testa, cercava di tremare il meno possibille, ma non era una cosa cosi semplice. Il drago gli ruggiri di nuovo addosso e ancora una volta Lloyd indietreggio di scatto spaventato.
Nya sospiro, Lloyd non aveva mai avuto un animale domestico? «Perchè devo fare questa cosa è... non mi piace!» si lamento Lloyd.
«Guarda che avere paura è normale anche Cole aveva paura dei draghi.» disse Nya. «A meno che non sia altro a spaventarti?»
Lloyd abbasso lo sguardo a disagio, si chiese se dovesse dirlo a Nya, lo imbarazzava però infondo era di Nya di cui stava parlando lei non l'avrebbe mai giudicato. Gliel'aveva dimostrato più volte.
«Il fatto è... non ho paura dei draghi, ma Ultra è cosi grande e io... io mi sento troppo piccolo!» sbotto Lloyd. «Come faccia ad essere il potente Ninja Verde quando sono ancora solo un bambino che ha paura di avvicinarsi al proprio drago.»
“Non credo che gli altri bambini sarebbero più tranquilli nell'essere vicini ad un drago gigante con quattro teste.” penso Nya, ma capì che non era ciò di cui aveva bisogno Lloyd in quel momento.
«Ascolta forse non sono una ninja, ma da piccola avevo tanti animaletti.» disse Nya.
«E che c'entra con tutto questo?» chiese il ragazzino.
«Perchè l'ultradragon è tuo in qualità di Ninja Verde, ma prima di tutto devi farci amicizia come Lloyd.» spiego Nya. «Devi pensare a fare amicizia con un animaletto e se ti fai prendere dal panico lui l'ho capirà e non si fiderà di te.»
Lloyd guardo il drago e fece un respiro profondo, era più grande di lui e ognugna delle sue quattro teste poteva ferirlo in molti modi... però non era cattivo. Si sentiva un po' come quando era arrivato per la prima volta sul Bounty, Nya gli aveva datto il coraggio di approciarsi ai ninja e addosso gli stava insegnando come fare lo stesso con il drago.
Mise piano la mano su il muso di fuoco e questa volta Ultra sembro apprezzare la carezza del ragazzino.
«Hai visto Nya? C'è l'ho fatta!» grido Lloyd gioioso.
«Complimenti demonietto, domani tu e Cole potrette iniziare le lezioni di volo.» rispose la ragazza sorridendo orgogliosa.

Wu osservo suo nipote riuscire a far amicizia con Ultra e sorisse.
Era sicuro che Nya l'avrebbe aiutato in tale impressa infondo per insegnare a Lloyd come fare amicizia con qualcuno chi era meglio delle persona che gliel'aveva mostrata per prima.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Infanzia. ***


Capitolo 7: Infanzia.

Appoggiatto alla ringhiera del Bounty Lloyd osservava le stelle in cielo per vedere se era diverse, dopo essere cresciutto aveva percepitto molte cose in modo diverso, ma sembrava che le stelle fossero sempre uguali.
“Almeno loro.” penso Lloyd guardandosi le mani, era cosi strano anche dopo due giorni aveva ancora vari problemmi di addatamento. Inciampava, sbatteva contro gli oggetti e si dimenticava che a causa delle sua nuova altezza correva il rischio di sbattere la testa.
«Crescere è dura, vero?» chiese una voce e voltandosi Lloyd vide Nya avvicinarsi a lui.
«Non è cosi male.» disse Lloyd cercando di allergerie la sua situazione. «Infondo la mia infanzia già prima di perderla non è mai stata... bè un'infanzia normale.»
«Neanch'io ho mai avuto un'infanzia normale.» disse Nya. «I miei se n'è sono andati quando aveva all'incirca tre anni... io e Kai non abbiamo mai avuto nessun'altro oltre a noi stessi, entrambi abbiamo dovutto crescere in fretta.»
«Mi dispiace.» disse Lloyd pensando di poter comprendere ciò che Nya provava.
Lui non si ricordava nemmeno sua madre, nemmeno sapeva il suo nome o se le somigliava in qualcosa e per quanto amasse e ammirasse suo padre doveva ammettere che prima dei ninja non aveva mai avuto una famiglia.
«Non farlo.» disse Nya scuottendo la testa. «Io avevo Kai e lui aveva me e per quanto mio fratello sia irritante quel poco di infanzia che ho avuto la devo solo a lui e ai sacrifici che ha fatto per me.»
«Già, Kai è molto bravo a prendersi cura degli altri.» concordo Lloyd.
«Hai già detto a lui e agli altri come ti senti?» chiese Nya.
«Che vuoi dire?» borbotto Lloyd.
«Vuoi farmi credere che aver perso la tua infanzia ed essere improvissamente in un corpo più grande non ti abbia nemmeno un po' scombussolato.» disse Nya guardandolo in maniera accigliatta, lo stesso sguardo che usava quando uno degli altri ninja la faceva arrabbiare.
Lloyd sospiro, voleva dire che no, non stava bene.
Si sentiva strano, la sua voce era strana e anche se molto probabilmente non avrebbe mai avuto una vera infanzia a causa dei suoi doveri di Ninja Verde il fatto di averla persa ufficialmente per sempre gli faceva rivoltare lo stomaco.
«Il destino fa schiffo.» si limito a dire invece.
«Già, fa proprio schifo.» conconrdo Nya dandogli una pacca sulla spalla. «E fa ancora più schiffo se non dici agli altri come ti senti.»
«Non ho niente da dire quindi te l'ho chiedo per favore Nya. Smetti di parlarne.» obbietto Lloyd sentendo il cuore che gli batteva sempre più nel petto per il nervoso. Gli sembrava che anche quel suono fosse diverso dal solito, non c'era rimasto proprio niente del vecchio lui?
«Sei il mio... il nostro fratellino Lloyd.» disse Nya. «Non importa cosa sei adesso, rimani il nostro fratellino e se stai male devi confidarti con noi.»
«Questo non sono io!» sbotto alla fine Lloyd. «Mi sento... mi sento come se il mio corpo non mi appartenesse più... ed è strano e irritante e... e fa schifo!» Lloyd sbatte la fronte sulla ringhiare troppo frustatto per preoccuparsi del dolore.
«Benvenuto nella purbetà.» scherzo Nya. «Quello che provi è normale.»
«Davvero?» domando Lloyd con gli occhi lucidi.
«Certamente.» confermo Nya annuendo. «Il destino fa schifo e lo fa anche il crescere, ma te l'ho già detto non sei solo. Forse ora non hai più la tua infanzia, ma hai ancora quattro fratelli maggiori e la migliore sorella del mondo!»
Lloyd rise all'ultima affermazione, la prima risata vera da quando il Thè del domani l'aveva fatto invecchiare.
«Grazie Nya.» disse Lloyd.
«Te l'ho già detto anch'io so cosa vuol dire crescere troppo in fretta.» disse la ragazza. «Anche se a me non è capitato in maniera letterale come a te.»
Lloyd ridacchio di nuovo e Nya fu felice di vederlo cosi allegro poi le venne un'idea.
«Andiamo.» disse iniziando a trascianre il ragazzo.
«Dove?» domando Lloyd.
«A prenderci un gelato gigante!» eslcamo la ragazza. «Anche se adesso sei cresciutto nulla ti vietta di comportati ancora come un bambino a volte e inizieremo subito!»
Prima o poi l'infanzia finisce per tutti, ma almeno anche dopo ciò si ha la certezza che ci sarà sempre qualcuno che si occuperà di te e per Nya Lloyd sarebbe sempre stato il suo piccolo demoniatto di fratellino.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Gelosia. ***


Capitolo 8: Gelosia.

Si sforzava e tentava, ma proprio non riusciva ad ignorare il crescente brucciore che sentiva al petto.
Non aveva senso doveva essere felice per Lloyd o anche provare un po' di tristezza per se stessa e invece non poteva fare a meno di essere gelosa. Di essere gelosa del fatto che la madre di Lloyd fosse tornata, ma ciò che la faceva più arrabbiare era il motivo di quella gelosia: si sentiva sostituita.
Si era autoeletta sorella maggiore di Lloyd e questo compitto comprendeva dargli consigli e riempire lo spazio che Misako aveva lasciato quando l'aveva abbandonato. Adesso che era tornata stava predendo il posto di Nya come confidente e figura di sostegno.
Una parte di lei diceva che era normale infondo era la madre di Lloyd, ma ciò non la faceva sentire meglio.
Si sentiva sostituitta e lei odiava sentirsi sostituita.
Era lei quella che conosceva Lloyd meglio di tutti, sapeva il suo colore preferitto(verde scuro), il suo genere di film preferitti(fantascienza o d'avventura) e il gusto di caramelle che amava di più(menta piperitta).
Misako queste cose non le sapeva, non sapeva niente di Lloyd eppure si stava insinuando nella vita del ragazzo come la figura materna che non era mai stata... come quella che incosciamente Nya aveva inteprettato finora.
«Nya tutto bene?»
La ragazza sobbalzo quando senti la voce di Lloyd alle spalle.
«Cer... certo.» rispose cercando di ricomporsi, la progenie demoniaca era diventato proprio un ottimo ninja visto come sapeva avvicinarsi alla gente alle spalle.
In realtà il fatto che fosse cosi bravo a fare ciò era preoccupante sotto un certo punto di vista, ma non importava al momento magari Nya gli avrebbe fatto una nuova lezione sul rispettare la privacy altrui più tardi.
«Sai da qualche giorno mi sembri distratta.» disse Lloyd. «È... è a causa di mia madre?»
«No!» rispose velocemente Nya forse troppo velocemente perchè Lloyd la guardo scettico.
Lei dal canto suo non avrebbe mai amesso la sua gelosia era troppo imbarazzante e inoltre l'avrebbe fatta sembrare un ipocrita agli occhi di Kai visto tutte le volte in cui gli aveva detto che non doveva sforzarsi cosi tanto a farle da padre.
«Non c'è bisogno di mentirmi anch'io sarei geloso se la madre di un mio amico tornasse all'improvisso quando invece i miei genitori non ci sono.» disse Lloyd.
Nya sbatte le palpebre, lui credeva che...
«Certo, hai ragione non posso nascondere niente al mio complice.» disse la ragazza felice di aver potutto salvare la faccia.
«Penso... penso che ciò che senti sia normale.» disse Lloyd. «A volte anch'io ero geloso di te e Kai, sai?»
«Sul serio?» domando Nya.
«Tu e lui siete sempre cosi uniti.» disse Lloyd annuendo. «Anche quando litigate si vede che vi volete un mondo di bene e mi avete fatto sentire geloso perchè io non ho mai avuto un fratello o una sorella con cui condividere un legame.»
Nya metabollizo ciò che aveva sentito in sielnzio, non avrebbe mai pensato che qualcuno potesse essere geloso dle legame tra lei e Kai, ma infondo per lei avere suo fratello affianco era la cosa più naturale del mondo per altri invece non era cosi e lei non ci aveva mai pensato prima d'ora.
«Ma poi voi mi avete accolto e ora come dici sempre tu ho quattro fratelli e una sorella.» continuo Lloyd. «Quindi forse un po' di gelosia è normale e sono sicuro che mia madre sarebbe felice di poter essere un po' anche la tua mamma se vuoi infondo tu sei mia sorella."
Nya annui semplicemente, anche se Lloyd aveva fraintesso le sue reali motivazioni era comunque riuscito a farla sentire meglio.
Non era stata sostituita, ora lo capiva, doveva solo imparare a condividere il suo fratellino con un'altra persona e se riusciva a farlo con i ninja, riuscirci con Misako non sarebbe stato tanto difficile.
Forse non sarebbe più stata la figura genitoriale della progenie demoniaca, ma rimaneva sua sorella maggiore e questo titolo non glil'avrebbe portatto via nessuno.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Rabbia. ***


Capitolo 9: Rabbia.

Non aveva mai avuto cosi tanta voglia di rompere qualcosa in vita sua nemmeno quando stava a Darkley. Adesso invece voleva solo uscire e distruggere tutto ciò che aveva di fronte, sfoggare la sua rabbia contro L'Overlord, contro se stesso... e contro gli altri.
Anche lui stava soffrendo, anche a lui mancava Zane... perchè se n'erano andati?
Perchè alla fine tutti lo lasciano da solo?
Lui... lui non poteva, non poteva andarsene e l'unica cosa che poteva fare era ingoiare la sua rabbia e andare avanti. Era questo ciò che la gente si aspettava da lui, era il Ninja Verde e non poteva permettersi di lasciarsi condizionare da ciò che provava in quel momenta.
Da tutta la sua tristezza e rabbia.
«Se vuoi rompere qualcosa fallo.»
Lloyd si volto, Nya era davanti a lui e sembrava che avesse pianto di recente se per Zane o per il fatto che anche Kai gli avesse abbandonati Lloyd non poteva dirlo.
«Vienni.» disse Nya facendogli segno di seguirla, Lloyd fece come richiesto visto che tanto nessuno dei due aveva altro da fare.
Dopo aver camminato a lungo Lloyd riconobbe il deserto in cui si trovava la grotta segretta di Samurai X e si chiese perchè Nya l'avesse portato qui, ma forse voleva solo il suo aiuto come ai vecchi tempi. Invece nemmeno entrarono nella grotta Nya la superò con passo deciso portandolo in uno spazio aperto poco lontano che sembrava una versione più piccola della discarica dei genitori di Jay.
«Questi sono tutti gli scarti e i prototipi che ho accumulato nel corso degli anni.» spiego Nya allagrando le braccia.
Lloyd noto subito come non fosse orgogliosa nel mostrargli tutto questo, Nya era brava in molte cose, ma odiava mettere a nudo i propri fallimenti lo sapevano tutti.
«Perchè siamo qui?» chiese Lloyd.
«Perdere Zane è stato doloroso e lo è stato anche perdere gli altri.» disse Nya con tono malinconico. «So che sei triste e arrabbiatto perciò ho preparatto tutto questo per farti sfoggare. Puoi rompere e distruggere tutto fermati solo quando ti sentirari soddisfatto.»
Lloyd non ci poteva credere, Nya l'aveva portato fin lì per questo quando lui aveva ben altro a cui pensare come ritrovare gli altri e riunire la squadra.
«Grazie per l'interessamento, ma devo tornare al monastero di mio padre ad allenarmi.» disse Lloyd voltandosi per tornare indietro, ma Nya gli afferro il braccio guardandolo con il suo solito cipiglio.
«Tenerti tutto dentro non ti aiutera.» disse. «Devi lasciarti andare Lloyd o la rabbia che senti, il dolore che provi continuerà a crescere finchè non sari più in grado di controlalrlo. È questo ciò che vuoi?»
«Io... io non posso.» disse Lloyd cercando di liberarsi dalla presa di Nya, ma quando la ragazza ci si mettava la sua testardagine poteva rivaleggiare con la forza sovraumana di Cole.
«Perché? Perchè sei il Ninja Verde?» chiese lei sprezzante. «E perciò non puoi sfogarti o ammettere di provare sentimenti negativi? Sei una persona come tutte le altre e meriti di poter sofggare il tuo dolore come tutti quindi adesso distruggi tutto!»
Lloyd si libero finalmente dalla presa di Nya e colpito da una rabbia mai sentita prima, cosi profonda che quasi gli faceva paura.
Evoco una sfera d'energia che lancio contro il mucchio di scarti rotti, riducendogli in uno stato anche peggiore di quello iniziale. Lo fece di nuovo, ancora e ancora per ore durante le qualli pianse, urlo e distrusse tutto senza trattenersi sfoggando ciò che aveva accumulato nelle ultime settimane.
Alla fine quando non fu rimasto altro che cenere attorno a lui cade inginocchio singhiozzando.
La morte di Zane, gli altri che se n'è sono andati faceva tutto cosi male, ma ora che finalmente aveva sfoggato ciò che provava gli pareva di sentirsi meglio come se gli fosse stato tolto un peso dal petto.
«Ti senti meglio?» chiese Nya e Lloyd annui, anche se stava ancora piangendo e forse non avrebbe smesso di farlo per un po' si sentiva veramente meglio.
«Grazie.» disse Lloyd.
«Ringraziarmi riuscendo a riportare indietro quei tre stupidi.» rispose Nya con un gigno tra il divertito e il serio.
Lloyd annui ricambiando il sorisso di Nya.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Determinazione. ***


Capitolo 10: Determinazione.

Kai era diventato un ninja per salvarla e adesso lei si stava allenando per diventare una ninja in modo da poter salvare Lloyd.
C'era dell'ironia in tutto questo o forse diventare ninja per salvare le persone a cui volevi bene era solo una cosa di famiglia.
Fece un respiro profondo e cerco nuovamente di muovere l'acqua davanti a lei senza però riuscirci, diede un calcio al secchio rovesciandolo.
“Ma perchè è cosi difficile?” si chiesse mettendosi le mani tra i capelli.
Come Samurai X aveva già fallito, si era fatta rubare l'armatura, nemmeno voleva parlare di come aveva distrutto l'armatura degli alleatti(Ronin aveva promesso di tacere in cambio di qualche altra moneta)e per poco non faceva catturare lei e Ronin da Morro e dagli altri fantasmi. Perciò adesso volente o dolente avrebbe dovutto ascoltare Wu e diventare la ninja dell'acqua se voleva veramente rendersi utile.
Già in passato aveva fallito nel salvare Lloyd e Nya si rifiuttava di non riuscirci nemmeno stavolta. Non poteva fallire di nuovo e se il suo problemma era proprio il fallimento allora poteva usare questa situazione come la giusta motivazione che le serviva.
Ma era tutto cosi difficile e frustante, perchè l'unica loro speranza doveva essere per forza qualcosa in cui non riusciva ad eccellere subito.
“Wu ha ragione, se mollo al primo fallimento come posso riuscire a sbloccare il mio vero potenziale... come faccia ad aiutare i ninja a salvare Lloyd.” penso Nya facendosi cadere per terra.
Non stava rinnunciando stava solo facendo una pausa per evitare a se stessa di impazzire, tutto qui.
Si sdraio sul pnte del Bounty e fisso il cielo sopra di lei, non c'erano nubi infondo erano in stagione secca e perciò le stelle si vedevano chiaramente, ma nemmeno la loro luccentezza riusciva a farla sentire meglio.
Perché?
Era bastata una chiamata al museo per sconvolgere tutta la sua vita e adesso non sapeva come andare avanti come riuscire ad affrontare le aspettative che le erano state messe sulle spalle.
Se prima non era una ninja come faceva a diventarlo adesso?
Alla fine decise di tornare in camera sua, passo davanti a quella dei ragazzi approfitando della porta semiaperta diede una sbirciattina all'interno, non solo le si strinse il cuore vedendo che solo quattro dei cinque letti erano occupatti, ma anche notando il bagliore della forma di fantasma di Cole.
Lui aveva sacrificato la sua forma fisica per la missione e lei invece stava solo e unicamente a lamentarsi quando in gioco c'era qualcosa che per lei era molto più importante del destino di Ninjago.
C'era in gioco il suo migliore amico, il suo fratellino la persona con la qualle si confidava, con cui si divertiva a scherzzare... e che adesso a causa di Morro non sembrava più nemmeno lui.
Cerco di scacciare il ricordo del disgusto provato quando aveva visto Lloyd pallido come un cadavere con i capelli neri e gli occhiaie intorno agli occhi inaturalmente scuri, doveva fare qualcosa per riuscire a salvarlo.
Con questo in mente fece un respiro profondo per calmarsi e torno indietro sul ponte decisa a non rientrare finchè non avesse mosso l'acqua nel secchio.
Impieggo ore, falli e rifalli di nuovo, ma continuo imperteritta finchè non ci riusci.
Era quasi l'alba, ma lei non sentiva al stanchezza ma solo un sentimento di euforira paragonabille a quando aveva innaugurato per la prima volta il suo mech.
Wu aveva detto che il suo problemma più grande era arrendersi troppo presto?
Se era cosi allora avrebbe superato questo problemma, se avesse dovutto fallire ancora non le importava, se adesso doveva scegliere se arrendersi o continuare a provare avrebbe scelto la seconda opzione.
E la prossima volta che avrebbe incontratto Morro gli avrebbe fatto pentire amaremente di aver fatto casino con la sua famiglia.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Pioggia. ***


Capitolo 11: Pioggia.

Non si vergognava più di dire che da piccolo aveva paura delle tempeste, crescendo questa paura era passata anche perchè più tempo passava con i ninja e più gli associava ai loro elementi e perciò non aveva più paura dei tuoni perchè Jay non faceva paura era suo amico.
Ma adesso il vento si scagliava forte contro le mura della casa e in particolare contro la finestra della sua camera e Lloyd non poteva fare a meno di associarlo a lui. Il che sapeva essere ridicolo, Morro non sarebbe tornato non poteva più fargli del male eppure ogni volta che il vento si alzava Lloyd non poteva fare a meno di rabbrividire e sentire addosso la presenza del fantasma.
Si alzo dal letto e si diresse verso la cucina, forse un bicchiere d'acqua avrebbe potutto aiutarlo.
Rumori, passi che non erano i suoi, qualcosa che colpiva più e più volte il bersaglio.
Lloyd si irrigidi e con il cuore in gola sbircio nella sala d'allenamento dalla qualle venivano i rumori, fece un sospiro di sollievo vedendo che era solo Nya che si allenava con i suoi nuovi poteri.
Per quanto fosse felice del fatto che adesso fosse un membro della squadra a tutti gli effetti vederla come una ninja gli sembrava ancora un po' strano.
«Lloyd che ci fai sveglio a quest'ora?» chiese lei notandolo. «Dovresti riposarti.»
«Anche tu sei sveglia e vorrei ricordarti che non sono più un bambino.» rispose Lloyd.
Nya si limito a scrollare le spalle non volendo n'è smentire e n'è confermare l'affermazione di Lloyd.
«Ho ancora molta strada da fare.» disse Nya. «Riesco a malapena a fare lo Spinjizu senza contare che devo ancora evocare il mio drago degli elementi e imparare l'Arjizu.» disse Nya. «Se voglio fare tutto questo e raggiungervi devo impegnarmi perchè non ho intenzione di rimanere indietro a lungo.»
«Conoscendoti sono certo che pradoneggerai tutto in men che non si dica.» disse Lloyd, ma la reazione di Nya non fu quella che si aspettava.
La ragazza sospiro per poi sedersi in un angolo della stanza.
«In realtà non n'è sono cosi sicura.» borbotto Nya passandosi una mano tra i capelli neri. «Ho capito che non sono e non sarò mai brava in tutto e... va bene. A volte falliro e va bene cosi, ma...»
«Ma a volte è difficile essere all'altezza delle aspettative che gli altri hanno messo su di te. » disse Lloyd.
Nya lo guardo limitandosi ad annuire. Come faceva quel ragazzino che fino a qualche anni prima non sapeva niente della vita a trovare sempre le parole giuste per ogni situazione.
«Sai quando mi allenavo con gli altri per affrontare mio padre provavo le stesse cose.» inizio Lloyd. «Tutti si aspettavano da me cosi tanto e continuano ad aspettarsi tanto, ma sai quall'è il bello di essere un ninja?»
«No, cosa?» disse Nya.
«Che avrai sempre una squadra su cui contare.» rispose Lloyd. «Ciò che non si può fare da soli, ci si riesce come gruppo. Le aspettative su di te ci sarano sempre e a volte potresti sentirti come schiacciata, ma quando succede ricordati che hai noi a guardarti le spalle.»
Nya lo guardo con un sorisso stanco anche se Lloyd non sapeva se attribuirlo all'allenamento o ad altro.
«Grazie Lloyd.» disse Nya per poi passare ad un sorisso più sincero quasi arrogante. «Sarà comunque strano considerarti il mio leader d'ora in poi razza di demonietto.»
«Potresti non chiamarmi più cosi?» chiese Lloyd infastiditto.
«Mai.» rispose Nya e i due scoppiarono a ridere.
Dopo quella volta Lloyd aiuto spesso Nya con gli allenamenti e dopo un po' gli passo nuovamente la paura delle tempeste infondo il vento non poteva fargli niente finchè ci fosse stata la pioggia di Nya a protegerlo.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: Cambiamenti. ***


Capitolo 12: Cambiamenti.

Era iniziato un nuovo giorno e ancora non c'era traccia di Wu.
Lloyd si chiese se era davvero possibille riuscire a trovarlo, per quel che né sapeva il vortice temporale avrebbe potutto portarlo ovunque... o anche in qualunque epoca. Erano già passati vari mesi e ormai sentiva gli altri sempre meno spesso, in città erano rimasti solo lui e Nya anche se a volte anche loro si dividevano per delle missioni individuali.
A volte si domandava se la sua idea di dividersi per Ninjago fosse stata la scelta giusta, ma era diventato il maestro prima ancora di finire ufficialmente la sua formazione, c'era da dire che almeno adesso gli altri lo ascoltavano invece di infastidirlo per il semplice gusto di farlo.
«Missione compiutta maestro demonietto.» disse Nya entrando nel tempio di Arjizu con un sorisso soddisfatto in volto.
«Ti ho già chiesto di non chiamarmi in quel modo.» disse Lloyd.
«In verità tu mi hai detto di non chiamarti cosi davanti agli altri.» specifico Nya. «E se ti guardi attorno vedrai che non c'è nessuno oltre a noi.»
Sentendo l'ultima frase Lloyd non potè fare a meno di abbassare lo sguardo.
«Mancano anche a me.» disse Nya iniziando a camminare per la stanza con aria malinconica. «Ti rendi conto di quante cose sono già cambiatte senza Wu? Mi chiedo quante altre ancora cambierano adesso che siamo divissi.»
«In ogni caso nessuno di noi è estraneo al cambiamento.» rispose Lloyd. «Se altro dovesse cambiare allora ci basterrà addatarci come al solito.»
«Seguire la corrente.» disse Nya ricordando le parole di Wu durante il suo addestramento. «Ma tornando ai cmabiamenti ti sei adattato al ruolo di maestro?»
«Più o meno.» confesso Lloyd. «Da quando ho perso mio padre ho lavorato sodo per diventare un maestro, ma a volte mi chiedo ancora se sto facendo la cosa giusta.»
«Ti preoccupi troppo.» lo rassicuro Nya. «Vedrai che presto troveremo Wu, gli altri tornerano e le cose sarano di nuovo come prima.»
«Lo spero anche se alcune cose non potranno tornare come prima.» fece notare Lloyd.
Nya sospiro e alzo gli occhi al cielo anche se non l'aveva detto chiaramente entrambi sapevano che le cose che non sarebbero tornate come prima riguardavano principalmente lei e il nuovo Samurai X.
Se tutta la facenda con i Gemelli del Tempo le aveva insegnato qualcosa era che non poteva rimanere attaccata al passato però il fatto di non essere riuscita a scoprire l'identità del suo “successore” le innervosiva ancora, a volte si chiedeva se era ciò che i ninja provavano quando davano la caccia a lei.
«Senti Lloyd, ma tu sei certo di non sapere chi sia?» chiese la ragazza. «Infondo sei stato il primo a smascherarmi.»
«Per caso.» rispose lui. «E poi finchè è nostro alleato non vedo la neccesità di continuare a soffermarci su questo punto.»
«Detesto quando hai ragione.» borbotto Nya incrociando le braccia. «Immagino che ormai dopo cosi tanti mesi dovrei uffiicialmente rassegnarmi.»
Lloyd rise per l'espressione che Nya aveva, un po' poteva capirla nemmeno lui sarebbe stato felice se qualcuno si fosse sostituito a lui senza permesso, ma le cose cambiavano e lui aveva imparatto molto tempo fa che non ci si poteva fare niente.
«In ogni caso ci sarebbe altro che dovrei chiederti, qualcosa di molto più importante.» disse Nya.
«Cosa?» chiese Lloyd.
«La coda mi sta bene?» domando Nya indicandosi i capelli neri disordinati che da un po' aveva lasciato crescere per poi legarli in una coda alta.
«Ti dona molto.» rispose Lloyd sorridendole.
Nya annui orgogliossa a quella risposta anche perchè altrimenti tutti gli elastici colorati che aveva comprato sarebbero stati inutili. La ragazza diede un'occhiatta a Lloyd anche lui era cambiato, si era fatto più adulto e non c'era quasi più traccia del bambino che lei e gli altir avevano accolto, però negli occhi del ragazzo c'era ancora quel luccichio che sapeva essere di Lloyd.
Le cose cambiavano lo sapevano entrambi, ma quelle più importanti, come l'affetto che legava la loro famiglia ciò sarebbe rimasto sempre uguale.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: Odio. ***


Capitolo 13: Odio.

«Perchè non mi odi?»
La domanda fu cosi improvissa che Nya ebbe bisogno di qualche secondo per poterla capire a pieno.
«Come scusa?» chiese Nya pensando di aver sentito male, sperando di aver sentito male.
«Perchè non mi odi?» chiese Lloyd senza nemmeno guardarla.
«Perchè dovrei farlo.» fu la secca risposta di Nya.
«Sono morti a causa mia.» disse Lloyd continuando a fissare il pavimento invece che lei. «Tutti sono morti a causa mia.»
«Lloyd...» inizio Nya, ma fu interotta da due occhi rossi che la guardavano furiosi, uno sguardo fin troppo simille a quello di Lord Garmadon.
«Non dire che non è vero.» sibillo Lloyd. «Sappiamo entrambi che è cosi! È... è colpa mia! Gli ho uccissi io e tu dovrestri odiarmi! Dovresti odiarmi proprio come Harumi!»
«Non osare paragonarmi a lei!» strillo Nya, all'inizio aveva avuto paura per l'improvisso sfogo di Lloyd, ma solo il nominare Harumi aveva trasformato quella paura in rabbia.
«Perchè no?» continuo il ragazzo. «Avete entrambe perso le vostre famiglai per colpa mia.»
Nya sbatte le palpebre, questo... questo dettaglio è una novità. In realtà nessuno di loro sapeva perchè Harumi fosse cosi fissata con Garmadon, ma a quanto pare Lloyd si e forse era giunto il momento che anche Nya venisse a conoscensa di queste informazioni.
«Cosa intendi?» chiese Nya.
Lloyd si morse il labbro e distolse nuovamente lo sguardo dalla ragazza.
«I suoi genitori sono morti a causa del Great Devour.» dice Lloyd in un sussurro.
Nya stava per ribattere che non ha senso quando all'improvisso fece le conessioni: Il Great Devour è stato rilasciato da Phytor e Phythor è stato liberato da Lloyd.
Per quanto odiava ammetterlo adesso ha tutto un senso: il perchè Haurmi idolatrava Lord Garmadon e perchè c'è l'aveva cosi tanto con Lloyd.
Ma sopratutto ecco perchè si sentiva cosi riguardo alla morte degli altri, in ogni caso si sbagliava e Nya doveva farglierlo capire prima che il dolore e la colpa lo portassero via da lei. 
Non avrebbe perso anche lui.
«Io non ti odio.» disse alla fine.
«Perchè?» chiese Lloyd con gli occhi lucidi. «Dovresti farlo! Per colpa mia hai perso tutto!»
«Non è vero.» dice Nya con una calma che Lloyd non le ha mai visto addosso.
Ha la sguardo fermo, le braccia lungo i fianchi e lo guardo con una sicurezza del tutto fuori luogo nella loro situazione attuale. Nya non è mai parsa cosi autorevole.
«Non ho perso tutto.» continua la ragazza. «Ho ancora qualcosa per cui combattere, qualcosa a cui tengo e che non ho intenzione di perdere.»
«Cosa?» chiede Lloyd e nella sua mente passano varie imamgini tra cui quelle dei genitori di Kai e Nya(e cielo ora Lloyd dovrà confessare ciò che ha causato anche a loro che avevano appena ritrovato i figli).
«Io ho ancora te.» risponde Nya e Lloyd la guarda stupito. «Sei il mio fratellino, l'ultima cosa rimasta della nostra famiglia ed è per questo che non posso perderti. Vuoi sapere perchè non ti odio? È perchè ti voglio bene e questo non cambierà.»
Lloyd fissa Nya ancora sconvolto e senza dire niente, gli occhi rossi del ragazzo, tornati al colore originario dopo la perdita dei poteri, dritti contro quegli grigio-azzurri di Nya.
Ancora non ci crede che lei non l'ho odi nonostante tutto ciò che ha fatto e che ha causato, gli vuole ancora bene, lo considera ancora il suo fratellino.
«Grazie.» sussurra Lloyd cadendo inginocchio e lasciando uscire le lacrime.
Nya lo guarda e giura di nuovo a se stessa che non permettera a Garmadon e ad Harumi di poterle via anche lui.
Non odiera mai Lloyd, ma loro... loro riceverano tutto l'odio e la rabbia di cui è capace.
Anche se in circostanze cosi tristi sa che lei e Lloyd se l'ha caverano. Infondo sono e sarano sempre complici.

Angolo dell'autrice: ciao, gente. Avete notato che ho alzato il ratting, ma d'altronde non me la sono sentita di far rimanere la raccolta a verde. In ogni caso visto che in passato aveva già scritto qualcosa sul finale dell'ottava stagione questa volta sono andata in uan direzione differente visto che comunque questo periodo va toccato in uan raccolta del genere. Ultimamente mi piace l'idea che Lloyd abbia gli occhi rossi come Garmadon quando era corroto e che siano diventati verdi in seguito perciò l'ho messo nella storia. A presto.

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Colpa. ***


Capitolo 14: Colpa.

Si strofino di nuovo le lacrime con la manica del gi, non riusciva a smettere di piangere.
Lei non aveva mai pianto molto in vita sua, solo rarissime volte principalmente da piccola dopo la scomparsa dei suoi, adesso però le lacrime erano incontrollabili e non poteva fare niente per fermarle.
“Come ho potutto?” si chiese di nuovo Nya. Se solo non avesse premuto male la leva, se si fosse ricordata che era stata montata al contrario tutto questo non sarebbe successo. Cole sarebbe ancora qui con loro e invece... invece era caduto per colpa sua.
«Tutto bene?» chiese Lloyd entrando nella stanza della ragazza.
Nya forzo un sorisso e annui, non poteva far vedere a Lloyd quanto fosse distrutta, non voleva caricarlo del suo dolore.
«Nya non è colpa tua.» disse il ragazzo.
«Come puoi dirlo? Tu nemmeno c'eri.» disse Nya. «Se solo... se solo... ho sbagliatto tutto!»
«Cole non vorrebbe che ti incolpassi, Nya hai fatto uno sbaglio può capitare a tutti e anche se... anche se Cole ora non c'è più non è assolutamente colpa tua.» continuo Lloyd.
Nya scosse la testa, era grata che Lloyd stesse cercando di tirarle su il morale, ma non sarebbe servito. Dopo tutto ciò che avevano passato, dopo che si erano appena riuniti era diventata la priam e unica responsabille della caduta di Cole.
L'avevano perso in quella nebbia nera e se fosse stato solo quello, ma da quell'altezza... Nya non poteva nemmeno completare il pensiero senza sentirsi male sia emotivamente che fisicamente.
«Pensi davvero che incolpare te stessa risolverà la situazione?» chiese Lloyd e per qualche ragione tali parole sembravano famigliari. «Cole non vorrebbe che ti incolpassi e sappi che non lo faccio nemmeno io... perchè tu se l'unica cosa rimasta della nostra famiglia.»
Nya lo guardo capendo: era ciò che lei gli diceva sempre dopo l'incidente con il colosso quando era Lloyd a incolparsi.
«So come ti senti Nya, l'ho vissuto.» disse Lloyd. «E come tu hai aiutato me ora è il mio turno di farlo.»
«Non sapevo... non sapevo quanto facesse male questa sensazione.» disse Nya con voce incrinata per il dolore.
«Ascolta, so quanto la colpa, l'odio per se stessi possa essere duro.» disse Lloyd con una smorfia e stringendo i pugni. «Però tu sei forte e so che riuscirari a cavartela e se vuoi una spalla su cui piangere o altro sappi che sono sempre qui per te.»
Nya forzo un sorisso, non era bello provare tutto ciò ti faceva sentire cosi male come se avessi qualcosa che ribolliva nel petto e che da lì si espandeva per tutto il corpo causandoti cosi tanto dolore e cosi tanti pensieri.
Tutti quei “e se...”, Lloyd gli aveva vissuti fino a poco tempo prima e Nya quando l'aveva consolato, quando gli aveva datto forza non riusciva minimamente a pensare che il dolore potesse esser cosi tanto.
«Grazie.» disse Nya.
«Sto solo ricambiando tutto ciò che tu hai sempre fatto per me.» rispose lui. «Siamo una famiglia.»
Già, erano una famiglia. Anche senza Cole dovevano andare avanti come in passato.
Nya non sapeva quando o se mai questo senso di colpa sarebbe svanito, ma sapeva che non avrebbe dovutto viverlo da sola. Una parte di lei voleva ancora piangere e forse più tardi l'avrebbe fatto, magari fuori al quel poco d'aria fresca che potevano ancora respirare nonostante la nube degli Oni, ma almeno adesso si sentiva meglio.
Perchè aveva qualcuno che la capiva e che l'avrebbe aiutata ad essere abbastanza forte cosi come lei aveva con lui in passato.
Infondo si trattava di ricambiare un favore.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15: Paure. ***


Capitolo 15: Paure.

Nonostante cercasse di tenere lo sguardo fisso sulla strada non poteva fare a meno di lanciare a Lloyd delle occhiatte per vedere come stava.
«Vuoi parlarne?» chiese Nya.
«Vuoi farlo tu?» fu la risposta del ragazzo.
«No.» dichiaro Nya scuottendo leggermente la testa.
Con tutto ciò che aveva da fare, con Aspheera e la pergamena dello Spinjizu Proebito ci mancava anche quello stupido specchio.
Lei non riusciva a togliersi dalla mente ciò che aveva visto: senza poteri, inutile, indifessa... normale.
Scosse la testa non doveva pensarci era solo uno stupido riflesso in un altrettanto stupido specchio in un ancora più stupido club. Sebbene non avesse potutto vedere ciò che avevano visto Zane e Lloyd i due l'avevano detto ad alta voce cosi coem aveva fatto lei.
«Tuo padre, è questa la tua peggiore paura.» disse Nya, non voelvano parlarne, ma una parte di lei era certa che fosse meglio farlo.
«Se ti rispondo poi tu sarai obbligata a rispondere a me.» fece notare Lloyd, Nya annui e cosi con un sospiro il ragazzo continuo.
«Non so se è un segno di quanto sono cresciutto o altro,ma si. Diventare come lui è la mia peggiore paura.» inizio Lloyd. «La cosa strana è che una parte di me vuole essere come lui, come il padre che mi ha amato, come il sensei che mi ha guidato durante i tempi peggiori, ma... ma ho paura che forse un giorno somiglierò al padre che non è mio padre.
All'Oni che non ama niente e nessuno.»
«Lloyd non potresti mai diventare come tuo padre.» disse Nya.
«Ma io sono come lui, nel senso che sono un Oni e se... e se un giorno quel lato di me prendesse il sopravento?» domando Lloyd stringendo i pugni.
«Non succederà.» gli disse Nya prima di fare un sorisso enorme. «E anche se succedesse il massimo di cui dobbiamo preoccuparci e che tu tornassi a rubare caramelle.»
A sentir ciò Lloyd non potè fare a meno di scoppiare a ridere.
«Potrai essere il figlio di uno die più grandi malvagi di Ninjago, potrai anche essere in parte Oni, ma non sarai mai cattivo perchè Lloyd non è quello che sei e non sei nemmeno capace di esserlo.» disse Nya.
Lloyd annui, ma se l'amica credeva che il discorso fosse finito qui si sbagliava infondo avevano fatto un patto.
«Invece tu hai paura di perdere i tuoi poteri?» chiese e vide Nya stringere le labbra irritata, ma era stata lei ad iniziare perciò ora non poteva lamentarsi.
«Per tutta la vita la cosa che ho sempre odiatto è fallire, ma anche il sentirmi inutile.» inizio Nya. «E senza i miei poteri cosa sono? Solo una ragazza normale che non può fare niente... io non sarei niente senza i miei poteri.»
«Ma cosa stai dicendo?» disse Lloyd. «Sei la prima Samurai X, un'inventrice incredibille e anche prima di essere una ninja eri più in gamba di tutti noi messi assieme.»
«Forse hai ragione.» disse Nya ridacchiando ricordandosi i suoi primi giorni da Samurai.
Doveva ammettere che essere una ninja era molto più divertente, ma tuttosomatto Lloyd aveva ragione. Superava in abilità i ragazzi con o senza i suoi poteri.
Cosi come Lloyd non avrebbe mai potutto essere malvaggio, lei non avrebbe mai potutto essere inutile.
In ogni caso non c'era più tempo per parlare erano arrivati al monastero e perciò dovevano mettere da parte le loro paure e sconfiggere Aspheera.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16: Madri. ***


Capitolo 16: Madri.

Aveva voglia di urlare, di lanciare qualcosa contro il muro o più semplicemente aveva voglia di non sentire più la voce di sua madre.
Come poteva riuscire a sopportarla?
Lei non sapeva niente di madri che venivano rapite e tornava all'improvisso nella vita dei figli.
“Forse però c'è qualcuno che lo sa... tranne forse la parte del rapimento.” penso Nya iniziando a sorridere.

Lloyd stava osservando le carte nautiche che Zane gli aveva datto da controllare quando senti qualcuno toccargli una spalla voltandosi vide che era stata Nya.
«Ciao, Nya. Ti serve qualcosa?» chiese.
«In verità si.» rispose lei. «Cosa... insomma com'è avere all'improvisso una madre? Come sei riuscito a creare un rapporto con Misako dopo non averla avuta accanto per cosi tanto tempo?»
Lloyd abbasso lo sguardo pensieroso, poteva capire da dove arrivase la domanda di Nya, ma non era cosi facile rispondere.
«Non so che dirti... è strano questo è certo.» disse infine Lloyd. «Però Nya non credo che dovresti essere arrabbiata con tua madre, lei non voleva abbandonarti è stata costretta.»
“Mentre la mia ha scelto di lascirmi.” aggiunse mentalmente.
«Per l'ultima volta non sono arrabbiata per quello!» grido Nya. «Sono arrabbiata perchè mi tratta come una bambina! Perchè non cerca neanche di conoscermi! Sono felice che sia qui, ma vorrei... argh! È tanto difficile farle capire che voglio essere trattata come l'adulta che sono?»
Dopo lo sfogo Nya fece un respiro per calmarsi.
«Nya non puoi aspettarti che lo faccia se tu non le dai la possibilità di conoscerti.» disse Lloyd. «Tua madre forse si comporta in maniera troppo soffocante, ma se tu continui ad evitare l'argomento e ha non spiegarle esattamente ciò che ti infastidisce come potrebbe Maya saperlo?»
«Sei dalla sua parte anche tu da quel che vedo.» borbotto Nya incrociando le braccia e voltandosi per andare via, ma Lloyd la fermo.
«Non sono dalla parte di nessuno.» continuo il ragazzo. «So che è difficile per te e odi essere trattata in questo modo, ma Maya non ti conosce e non lo farà mai se non le dai la possibilità, una vera possibilità, di farlo.»
«Le sto dando molte, moltissime possibilità ma lei continua a trattarmi con condiscedenza e la cosa mi fa infuriare!» ribatte Nya.
«E allora diglielo.» disse Lloyd. «Dille come ti senti davvero, ciò che davvero ti fa arrabbiare invece di tenerti tutto dentro.»
«Non sarei dovuta venire a chiederti consiglio!» strillo Nya andandosene e chiudendo forte la porta della cabina dietro di sé.

«All'inizio c'è l'avevo con mia madre.» disse Lloyd, si trovava davanti alla porta della cabina di Nya e sperava che la ragazza lo sentisse.
«Mi aveva abbandonato e poi quando l'ho incontratta semrbava che non fosse successo niente, si comportava come se ciò che avesse fatto non fosse un grande problemma.» continuo. «Ma era un grande problemma o almeno lo era per me. Mi ci è voluto un po' per accetarla, ma sono felice di averlo fatto perchè Nya una madre è quella persona... è quella persona che sai si prenderà cura di te, che farà di tutto per te. La tua per te e Kai ha rinnunciato alla sua libertà... se non vuoi darle una possibilità non ti costringerò è una tua scelta e... mi spiace per prima.»
Non ricevendo risposta Lloyd se n'è andò ignaro che Nya aveva scoltato tutto.
Tutto quello che voleva a inizio giornata era che sua madre rispettasse i suoi spazi e che la smettesse di cercare di recuperare un'infanzia che nessuna delle due avrebbe mai avuto o potutto condividere con l'altra.
Forse Lloyd aveva ragione e la cosa migliore da fare era smettere di liquidare il problemma e ammettere a sua madre il vero motivo del suo fastidio.
La ragazza sorisse, lei e sua madre avevano ancora tutto il tempo del mondo per conoscersi.

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Capitolo 17
*** Capitolo 17: Costanti. ***


Capitolo 17: Costanti.

Quando era piccolo e i Ninja lo lasciavano indietro Nya rimaneva sul Bounty con lui.
Quando Zane si era sacrificato e gli altri se n'erano andati Nya era rimasta al suo finaco.
Quando Wu era scomparso Nya vegliava su Ninjago City assieme a lui.
Quando credeva che sua padre avesse uccisso la sua famiglia Nya era l'unica rimasta a combattere con lui per riprendersi la città.
Per tutta la sua vita nel bene e nel male c'era stata un'unica costante su cui sapeva bene di poter contare, uan costante che il destino non gli aveva mai tolto ed era Nya. Adesso Nya si era fusa con il Mare Infinito... se n'era andata.
“Basta comportarsi cosi.” si disse Lloyd. “Non sei l'unico a soffrire, Jay ha perso la sua ragazza, Ray e Maya la figlia che avevano appena ritrovato e Kai sua sorella tu... tu non hai alcun diritto di comportarti cosi.”
Ma Nya era anche sua sorella, la sua prima amica e la sua complice, tutto ciò non gli dava il diritto di sentirsi triste per la sua perdità?
Da quanto tempo era che non sentiva un dolore cosi acuto? Dalla faccenda del Colosso probabilmente.
Anche se ormai non era nuovo alla perdità questo non voleva dire che facesse meno male anzi forse ogni volta che accadeva era sempre peggio. Non importa quante volte succedeva la verità era che non potevi abbituarti alla perdità, avrebbe sempre fatto male.
“Perchè non ho trovato un modo per evitarlo?” si chiese Lloyd.
Era il leader della squadra eppure quando è arrivato il momento di agire lui non aveva fatto niente.
Stavano per perdere Jay a causa dell'acqua nei suoi polmoni e lui invece di cercare una soluzione si era seduto ad aspettare e quando Nya aveva deciso di unirsi al Mare Infinito non era arrivato in tempo per fermarla, non era riuscito ad aiutarla nel cercare una soluzione alternativa.
Era stato un pessimo leader e un amico ancora peggiore. Sbatte un pugno contro il muro per la frustazione ignorando i danni fatti al monastero o alla sua stessa mano.
“Ecco cosa provava Kai quando Zane se n'è andato... e io ho anche avuto il coraggio di chiamarlo egoista.” penso Lloyd accasciandosi a terra.
Per la prima volta in vita sua si sentiva come se veramente non ci fosse più niente per cui lottare, aveva sempre saputo che Nya era l'amica su cui poteva sempre contare, posizione che condivideva con Kai, ma non si era mai reso conto di quanto fosse veramente importante per lui.
Era sua sorella e la sua migliore amica.
Tutte le volte in cui l'aveva aiutato, incoraggiato e protetto... cosa avrebbe fatto adesso senza di lei?
Di sicuro adesso non poteva più permettersi di fallire, avrebbe dovuto agire come il leader che avrebbe dovutto essere perciò doveva ingoiare la tristezza ed essere forte per gli altri.
«Sei una persona come tutte le altre e meriti di poter sofggare il tuo dolore come tutti quindi adesso distruggi tutto!»
Lloyd spalanco gli occhi.
All'improvisso aveva pensato a ciò che Nya gli aveva detto tempo fa quando voleva che ammettesse il dolore che provava.
Lascio che le lacrime gli rigassero il viso, non poteva fare questo a Nya.
L'aveva sempre spinto ad essere se stesso al di là del suo ruolo e adesso che non c'era più non poteva farle un torto simille.
Stranamente sorisse mentre piangeva, anche se Nya non c'era più tutto ciò che gli aveva insegnato durante al loro amicizia rimaneva.
«In qualche modo sarai sempre vicino a me, vero?» chiese Lloyd. Non aveva bisogno di altre costanti nella vita oltre a quella certezza: in ogni modo lui e Nya sarebbero sempre stati complici.
Per sempre una sorella e il suo fratellino.

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