Sorridimi

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorriso ***
Capitolo 2: *** Il regista rimprovera Ian ***
Capitolo 3: *** Lascio lo show! ***
Capitolo 4: *** Non tradirmi, Paul! ***
Capitolo 5: *** Torta ***



Capitolo 1
*** Sorriso ***


“È meglio se andiamo..tra poco dobbiamo entrare in scena..devo bere quel fantastico bourbon..” disse Ian, all’interno della roulotte di Paul.

“Non è Coca Cola?” chiese Paul sorridendo.

“Coca Cola? Pensi che avrei questa espressione se lo fosse? Così..estatica?” disse Ian gesticolando.

Il viso di Paul si illuminò ancora di più guardandolo con occhi adoranti, tanto che anche i suoi occhi sorridevano e Ian li trovava davvero deliziosi. Meravigliosi. Quando Paul sorrideva, sorrideva anche la sua anima.

“Quindi sei tornato a sostituire la Coca Cola con il bourbon vero?” domandò.

“Ehi, la realisticità delle scene non dovrebbe essere la cosa più importante? Non sto bluffando..sto solo..riportando le cose sul giusto binario.” Disse Ian avvicinandosi a lui.

"Realisticità..." ripetè Paul.

"M.mh...sono Damon Salvatore..posso inventare tutti i nuovi vocaboli che desidero."

“E riguardo la realisticità..lo fai di certo per amore dello spettacolo..non per te.”
“M-mh..sono assolutamente altruista in questo.”

“E dimmi, cos’altro fai per amore dello show?” gli chiese Paul guardandolo negli occhi.
Sacrificarmi.”
“Cosa?”

“Dal saltarti addosso.” Disse Ian premendo le sue labbra sulle sue, baciandolo e attirandolo a sé, per baciarlo ancora meglio.

Paul lo ricambiò subito, e sorrideva ancora, sulle sue labbra. Ian poteva sentirlo ancora sorridere.

“Non..dovresti..trattenerti…la realisticità non è tutto?” disse Paul.
“Dici che dovrei saltarti addosso anche sul set?”
“Te lo immagini?” disse ridendo Paul.

“Posso vedermi, io che  ti alito sul collo, e subito dopo, mi addento su di esso, così..” disse baciandogli quello stesso collo.
Paul reclinò la testa all’indietro.

“Ti immagini cosa direbbero tutti?” disse, succhiandogli il collo.
Forse gli avrebbe lasciato un succhiotto.
Paul lo spinse via, ma in modo lascivo. Poco dopo lo fece indietreggiare fino a farlo sedere su una sedia e si sedette in braccio.


“Se non la smetti di guardarmi come se volessi spogliarmi, ogni volta che lo fai, prima o poi qualche domanda cominceranno a farla molto presto.” Disse Paul.

“Non è colpa tua se mi provochi in continuazione.” Disse Ian, toccandogli il sedere.
“Io? TU mi guardi in quel modo..mi fai sorridere.

“BENE! Il sorriso è la cosa migliore del mondo.” Disse Ian.

Le loro labbra si incontrarono ancora e a ogni bacio Paul si tirava un po’ indietro, solo perché si divertiva a farsi rincorrere, visto che Ian ogni volta lo tratteneva un po’ di più per non lasciarlo andare. All’ennesima volta che Paul si tirò un po’ indietro, Ian lo trattenne , tirandogli i capelli e facendolo ridacchiare di apprezzamento, prima che un bacio più profondo, lo zittisse del tutto.

Erano appena alla seconda stagione, ma stavano insieme dalla prima e fin dalla prima discutevano a causa del famoso triangolo e perché Paul fosse costretto da esigenze di copione a baciare la Dobrev, entrambi avrebbero preferito baciarsi tra di loro anche sul set, ma non era possibile.

“Vieni da me, dopo?” gli chiese Paul, abbracciato a lui.
“Mh..mh..come potrei mai dire di no? Lasciarti solo?” gli disse Ian.

Era il suo orsetto. Non avrebbe mai potuto lasciarlo da solo nella sua roulotte. Aveva BISOGNO del suo orsetto.






















https://www.youtube.com/watch?v=t1TKkPxJFog&list=RDt1TKkPxJFog&start_radio=1

non sono meravigliosi?

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Capitolo 2
*** Il regista rimprovera Ian ***


“STOOOOOP! Ancora no! Ancora no, dannazione!” urlava il regista furibondo.

“Qualcosa mi dice che è ancora una volta colpa mia, eh?” ridacchiò Ian, grattandosi la testa.

Il regista andò davanti a lui, con una faccia nerissima.

“Un momento..non ha dimenticato nessuna battuta, stavolta.” Disse Paul, sperando di sedare gli animi.

“Il problema non sono le battute, non ci metti abbastanza partecipazione, non ci metti sentimento! Guarda questa ragazza! La vedi? Tu ne sei innamorato!” disse indicando Nina, che cominciava a sentirsi a disagio, mentre Paul avvertiva lo stomaco contrarsi in una morsa dolorosa.

“Se lo dici tu..” disse Ian sorridendo spavaldo.

“Sai cosa voglio dire! Sei un attore! Fa che sembri vero, diosanto! Non hai mai recitato finora?”
“Mi sta dicendo che faccio schifo come attore?”

“No, solo che sembra che quando ti trovi davanti Nina, sei un pezzo di ghiaccio! Il pubblico DEVE sentire l’emozione che traspare dai vostri occhi, non solo le parole che escono dalla vostra bocca. Dovete far emozionare!!

“Con tutto il rispetto, ma dopotutto, se shippano Ian con Nina..significa che dopotutto fa trasparire qualcosa, no? Altrimenti non lo farebbero!” disse Paul.
Il regista sbuffò.

“Non so perché li shippano, come dite voi giovani. Se io fossi un fan, non lo farei. Ah, non voglio certo dare la colpa a te, Nina, tu sei meravigliosa.”
“Mi impegnerò di più..”disse Ian a malincuore.

“Lo spero o il delena resterà un’utopia dei sognatori. Se trasmettete così poche emozioni semplicemente guardandovi, non oso immaginare se doveste BACIARVI!” disse con aria teatrale e gesticolando mentre andava via.
 
 
 
 
 
*

Quella discussione portò inevitabilmente degli strascichi e così l’ora di pausa, Nina e Ian la passarono a litigare sul set, con buona pace di tutti i curiosi che assistevano alla lite.

“La vuoi finire di assillarmi?? Prima lui, adesso te!! Ma che cosa volete tutti quanti da me? Mollatemi, diosanto!” diceva Ian.

“Mi fai sentire mortificata! Ogni volta che vieni ripreso, mi sento mortificata anche io, visto che le emozioni dobbiamo darle INSIEME!” diceva Nina.

“Ah, è così, eh? E vuoi farmene una colpa?? E come sarebbe a dire che ti senti chiamata in causa? Qui si sta parlando di me!! DI ME! O vuoi sentirti anche te al centro dell’attenzione per forza? Forse ti sei immedesimata troppo con Elena! Avete lo stesso identico egocentrismo!”

“Io egocentrica??” Nina era profondamente offesa. “Ricominciamo, ti sto solo dicendo di sforzarti un po’ di più.”
“Ragazzi, ci stanno guardando tutti..” disse Paul.

“Io?? IO?? Perché sono io a dovermi sforzare e non tu invece? Forse sei TU che non mi trasmetti le emozioni giuste per scuotermi?? Che ne dici?? “ E stavolta Ian stava proprio gridando.

“Schhhh.” Paul era nel panico oramai.
Nina lo guardò, sospettosa.
“Lei come si chiama?”
“Eh? Ma che diavolo stai farfugliando?”

“Per comportarti così, devi per forza essere innamorato cotto di..”

“Al diavolo! Voi femmine siete tutte uguali! Tutte a pensare sempre a qualcosa di romantico, ogni volta che c’è un problema, pensate subito a una cosa di cuore e…”
“IAN!!”

Paul aveva preso le redini in mano e gli aveva messo una mano sul braccio nudo, dita che Ian sentiva scottare a contatto con la sua pelle.
Ian si bloccò.

“Andiamo nella mia roulotte, così parliamo e ti calmi..eh? Scusa, Nina, ne riparliamo d’accordo?”
“Sì, ma tu cerca di farlo ragionare.”
“Vaffanculo.” Disse Ian con un sorriso.

Nina fece un gestaccio con il dito medio e mentre Ian veniva portato via, le gridò: “Se facessi così sul set saresti molto più simpatica!!”
 
 
 
 
 
*

Una volta nella sua roulotte, Ian continuava a sfogarsi.

“Ma che cosa vuole da  me? La colpa è sua, è così LAGNOSA sul set..per questo la chiamano Elagna..non riesco proprio a capire perché uno affascinante come DAMON, dovrebbe innamorarsi di lei e finchè non riesco a comprenderlo, come possono pretendere che io riesca a FINGERE? Non riesco a controllare i miei..” si bloccò, impallidendo.

“Stavi dicendo: sentimenti?” chiese Paul mettendogli un bicchiere di bourbon davanti.
“N-no. Non intendevo dire quello.”
“Ian..io non sono Nina. Puoi parlare con me.”

Quella frase fece scattare Ian che cominciò a parlare come un fiume in piena.

“Non posso mostrarmi innamorato di lei, perché non riesci a farlo se pochi metri più in là, c’è la persona che tu DAVVERO AMI!

Paul rimase a bocca aperta.

“Ian..”

“Perdonami, Paul..perdonami. Sono un vero inetto. Non merito di fare parte di questo show. Mi licenzio. Giuro che mi licenzio. Tanto non..”

Paul fermò tutta quell’agitazione con un dolcissimo bacio sulla bocca.

“Sospettavo che era per quello, ma grazie per averlo confermato, con questa dolcissima dichiarazione.” Disse sorridendo.
“Tu l’avevi..capito?”

“Sono più bravo di te a mascherare le mie emozioni, ma non vuol dire che non mi sento allo stesso modo in cui ti senti tu.”
“Questo..è il motivo per cui amo te, e non lei. Tu mi capisci meglio di chiunque altro..”

“Quindi mi ascolterai? Farai come ti dirò? Non credo di riuscire a reggere lo stelena da solo, se tu te ne andrai..almeno così me la renderai più facile.”
“D’accordo ci proverò.”
“Bravo bambino.” Disse Paul baciandolo.
Ian si staccò solo un attimo.

“Se solo sapessero, questi fan pazzi, che noi queste ship le odiamo..”
“Non so cosa potrebbero farci..” disse Paul ridendo e baciandolo un’altra volta.






















l'ultima frase è puro umorismo e in nessun modo voglio offendere nessuno, visto che ognuno shippa quello che più gli piace LOL

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Capitolo 3
*** Lascio lo show! ***


Purtroppo, le cose non andarono esattamente come Paul pensava. Niente era cambiato, anzi, il comportamento di Ian diventò anche il comportamento di Paul e quando venne girato l’episodio Blood Brothers, fu la prova definitiva che qualcosa non andava. I due fratelli passarono praticamente tutta la durata dell’episodio a guardarsi e a farsi gli occhi dolci, con grande disappunto del regista.

“Ho chiuso un occhio fino adesso, ma ora che hai trascinato perfino il tuo fratello di scena, non è più ammissibile. Devi darti una regolata!
“Lascia Paul fuori da questa storia.” Disse Ian e sembrava pericolosamente Damon, in quel momento.

“Dimmi chi è la fortunata che ti fa stare con la testa tra le nuvole durante il set..voglio farle una telefonata..” disse il regista.

Ian sbiancò e Paul senza quasi accorgersene, gli mise una mano sul ginocchio, per tranquillizzarlo.

Al regista, non sfuggì quel gesto.
“O magari..non è una ragazza…

Paul ritirò frettolosamente la mano, ma Ian gliela rimise sul ginocchio, cosa che fece aumentare la sua agitazione. Guardarono entrambi il regista che sembrava schiumare dalla rabbia tanto più forte quanto veloce era la sua realizzazione.
 
 
 
*

Fuori dal camper dove stavano discutendo, gli attori e diversi membri della troupe, ascoltavano le urla indistinte dei due attori protagonisti e del regista, capendo che la situazione stava degenerando, anche se non riuscivano a capire cosa stessero dicendo, poi alla fine, Ian aprì la porta della roulotte, furibondo ed uscì.


“Non potete fare come vi pare, questa è una squadra di professionisti, è uno show fortunato e voi lo state mandando a monte, ragazzini scellerati e incoscienti!”

“Non è la prima volta che nasce una coppia sul set, signore..” disse Paul.

“Ma non una coppia come la vostra!

Lei è un maledetto omofobo!” gridò Ian senza più alcun controllo.

COME TI PERMETTI! Ti farò rimpiangere quello che hai detto!”

“Vediamo di calmarci tutti eh?” chiese Paul.
“Per me FUORI DI QUI ciascuno di voi può ingropparsi chi voglia, fino anche a fare delle orge e non me ne fregherebbe niente, ma QUI ci sono delle regole. Ci vuole un certo decoro!”

“Perché ho l’impressione che se mi fossi messo con Nina, non avresti avuto alcun problema?”

“Deduci giusto, ragazzo! Nina non è di certo TUA SORELLA!”
“NEANCHE PAUL LO È!”

“Per il pubblico sì! È tuo fratello di scena e non ti lascerò portare scandalo a questa serie tivù, mi hai capito??”

“Non è questo il problema, avete paura che nessuno più si interesserà al delena, sapendo che stiamo insieme, non è così?” chiese Paul.

“E anche se fosse? Abbiamo investito TUTTO su questo triangolo. TUTTO. “

“Lascia stare, Paul. Levo subito dall’imbarazzo tutti quanti. Lascio lo show. Basta.
“COSA??” dissero in coro Paul e il regista sbigottiti.

“Ian, dove vai?? Ian, aspetta!” disse Paul incurante di tutte le persone che li guardavano, più della metà scioccati dalla piega che aveva preso il tutto.
 
 
 
 
 
*

Era notte e Paul stava ancora consolando Ian da quello che era successo nel pomeriggio.
“Non dire mai più una cosa del genere o ti MORDO.” Disse Ian accoccolato al suo fratello di scena.
Paul rise.

“Stefan non esiste senza di te, lo sai bene. E io non potrei più impersonarlo se tu non ci sei.”
“No!! Non avrò sulla coscienza anche questo!”

“Allora mi dispiace mio caro, o questo o sarai costretto a restare. Dovresti vederti, che tenerezza mi fai..pensare che io possa sopportare lo stelena tutto da solo.”
“Ti odio.”
“Anche io..tanto.”
Dopo quella parola, i due amanti si baciarono teneramente.

“ Brian non mi perdonerà. Se anche ci ripensassi, non mi farà tornare più dopo oggi.”
“Gli parlerò io..parleremo anche con Julie Plec, capiranno la situazione.”

“Oddio no, lei no! Mi odierà per aver mandato a monte il suo sogno rosa!”
Paul rise.
“Se non lo verrà a sapere da noi, lo saprà da Brian e da tutti quelli che hanno assistito. Andiamo, se possiamo affrontare Nina e i nostri colleghi, lei non sarà un problema. Sta tranquillo, coniglietto mio.” Disse Paul, abbracciandoselo e baciandoselo, fino a che qualcosa si risvegliò dentro Ian.

“Se continui a provocarmi in questo modo..sai cosa succede.” Disse Ian, ribaltandolo di stomaco.
“Era la mia intenzione, in effetti.” Disse Paul.
 





















Note dell'autrice: ma quanto detesto scrivere le note..quanto?? ahhaha purtroppo stavolta però è necessario ççç allora, voglio dire a tutti che LO SO BENISSIMO che la regista (o autrice) di Tvd è JULIE PLEC, ma qui c'è un po' di confusione..sono andata su wiki e ho letto che ci sono stati diversi registi, ho provato a cercare chi diavolo c'era durante la seconda stagione e dopo 30 secondi mi sono rotta..non ho più la pazienza di una volta çççç quindi semplicemente mi sono inventata un nome..poco male, credo, no? Ad ogni modo questa è una storiella senza troppe pretese..quindi è leggera così, fatta solo per mettere insieme questi due :pppp quindi credo proprio che il prossimo sarà l'ultimo capitolo ^^ 

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Capitolo 4
*** Non tradirmi, Paul! ***


“Quindi non solo hai fatto scoppiare un casino con la STAMPA, creando uno scandalo, ma accusi anche uno dei nostri collaboratori, di ricattarti per rovinare la carriera tua e di Paul! Ti rendi conto di quanto è grave???

Il regista era davvero su di giri e così infervorato che si tolse gli occhiali di dosso. Si mise la testa tra le mani e Ian ne ebbe un po’ pena. Non era un cattivo uomo, era buono..ma aveva investito tanto su questo show, per lui l’apparenza era tutto. TUTTO. Ci teneva a essere visto come un uomo di successo, a essere detto che era il migliore, a perseguire i suoi obiettivi e per lui le cattive figure erano un’onta incolmabile.

Però era capace anche di affetto sincero e si era affezionato a tutti loro, come Ian sapeva che si era affezionato anche a lui. Viceversa non avrebbe chiamato i suoi collaboratori più fidati e non gli darebbe neanche occasione di parlare. Poteva coprire tutto e liquidarlo e invece non lo ha fatto.

Vide Brian massaggiarsi gli occhi con le dita, come a togliersi di mezzo immagini di visioni traditrici che non voleva vedere.
Ian si chiese che cosa vedesse in quel momento.

Forse Ian e Paul che si baciavano e come questo lo avesse in qualche modo rovinato.

O forse stava guardando il suo castello di carte illusorie che si stava sgretolando. Stava cercando di rimetterlo insieme ma non era più possibile.

Poi Brian lo guardò e in mezzo a quelle persone, dentro la sua roulotte, sembrò prendere una decisione.

“È vero, Paul? Ever Double ha telefonato davanti a te, minacciando di dire tutto alla stampa se non aveste acconsentito a dargli dei soldi? E ha cercato di estorcervi dei soldi anche in seguito, affermando che avrebbe riferito di essersi inventato tutto, se aveste cambiato idea?”

Ian si volse verso Paul in quel momento, tutto il loro destino dipendeva dalla risposta che Paul avrebbe dato.
 


Avevano litigato più volte in quei giorni, Ian lo sapeva bene. Paul non aveva preso bene l’assalto della stampa e nonostante lo amasse, e Ian lo sapeva, il suo comportamento aveva portato Ian inevitabilmente a mettere in dubbio i suoi sentimenti.

No, inevitabilmente no..avrei potuto scegliere di CREDERGLI..

Ian sapeva che non esisteva niente di inevitabile, se non le stesse nostre scelte che tutto creavano e tutto distruggevano e dalle quali era impossibile tornare indietro.

Paul era rimasto ferito dai dubbi di Ian, ma nonostante questo non lo aveva abbandonato. Non ancora.

E adesso arrivava il momento di decidere da che parte davvero stava.

E Ian scoprì ben presto che il dubbio era un animale.

Un animale feroce come una biscia che ti contaminava con il suo veleno.

Non ti uccideva, ma stavi così male e ne uscivi così trasformato che forse lo avresti preferito.

Il veleno della vipera era un mostro che ti costringeva a dubitare delle persone che amavi.  
 

 
Paul sapeva di avere tutti gli occhi puntati addosso e non era una cosa che in genere nella sua vita amava.
Sapeva di sentirsi forse un ipocrita, visto che faceva televisione, ma non poteva fare a meno di sentirsi in quel modo.

Lui era un uomo semplice e grazie al fato o chi per lui, non aveva mai dovuto prendere decisioni o scelte importanti.
Perché non si poteva dire che amare Ian, lo era stata.
Era stata facile come respirare, quasi.

Ora però tutti lo guardavano e quello che avrebbe detto avrebbe cambiato le sorti di loro due e anche della loro relazione.
Paul aveva paura e aveva sempre pensato di non essere un uomo coraggioso.
Aveva paura, inutile non ammetterlo.
Paura di tante cose.
Dei ricatti e delle persone cattive in primis.

Però..però insieme a Ian si era sentito coraggioso.
Non era vero che era stata una decisione semplice, era una scelta molto difficile, ma il suo cuore batteva così forte che gli impediva di ascoltare la voce della sua coscienza che lo metteva in guardia da tutto.

Ora, poteva distruggere tutto quanto in un lampo, oppure no.
Poteva dire di NO, e distruggere la loro relazione, così come il suo cuore.
È incredibile come ci si sente quando sai che da una tua parola puoi influenzare il corso degli eventi.
Non è qualcosa di piacevole.
È qualcosa che ti fa star male.

Poi capì che non era quello a far star male, ma la prospettiva di non vivere più con le labbra di Ian su di sì.
 
“È vero, Brian..è tutto vero.” Disse.
Sentì un sospiro di Ian e varie imprecazioni dal regista e sussulti.

“Quell’uomo è così assetato dal denaro, da non importargli anche di affossare sé stesso. È pericoloso.” Disse, poi non potè più parlare, perché Ian si lanciò sulle sue labbra con un entusiasmo inaspettato.

Sentì anche le mani di Ian su di sé e ricambiò sorpreso ma felice, sentendo anche una piacevole carezza al cuore, come se la sua stessa anima stesse facendo le fusa attorno al suo stomaco e gli stesse dicendo “Bravo, buon lavoro.”
Tutte le sue paure gli sembravano di colpo delle sciocchezze.
La sua anima aveva spazzato via il veleno dal suo sangue.

La cura l’aveva spazzato via e aveva anche il sospetto di sapere come si chiamasse questo antidoto:

AMORE

E mentre si baciavano, Ian si ripromise di non dubitare mai più del loro amore. Mai più!

Mentre si baciavano, a Paul sembrò di percepire una sorta di vago sorriso provenire dal regista.  





















Note dell'autrice:  allora, che ne pensate? Il regista è riuscito a farsi perdonare un pochino alla fine vero? ahhah preciso inoltre che sto collaboratore NON ESISTE ahha il nome è totalmente inventato da me xd spero non vi siate annoiati con l'introspezione..mi sentivo in vena di romanticismo e profondità xd il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Ve lo avevo detto che non sarebbe stata una storia lunga LOL

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Capitolo 5
*** Torta ***


“Sei…incredibile.” Disse Ian, davanti a quella fantastica torta al cioccolato, che Paul gli aveva fatto trovare nella sua roulotte, anzi nella LORO roulotte.

Quella sera, Paul e i loro colleghi avevano in mente di fargli una sorpresa, organizzandogli una festa alle giostre con tanto di festeggiamenti, alle giostre, ma sarebbe stata appunto una sorpresa. Paul ci teneva però a fargliene una a parte.

“Da quanto tempo è che l’hai progettata?” gli chiese Ian, staccandosi dalle sue labbra, indicando al torta.

Paul si perse a guardarla.

La torta raffigurava loro due in formato fumetto, che si baciavano con due strisce di sangue ai lati del volto e una scritta in basso con su scritto 1 x 20.

“Da molto in effetti.” Disse Paul mettendogli le braccia al collo.
“E Mark ha acconsentito a preparartela così, senza obiezioni?” gli chiese Ian.

Mark era il loro pasticciere di fiducia e grande loro amico.
“Certo che sì..anzi, si è sentito orgoglioso di essere complice di un SEGRETO.” Disse Paul.
“Mica tanto segreto, ora.” Disse Ian.

La loro relazione era ormai alla luce del sole ed erano assediati dai giornalisti tutti i giorni, quasi a tutte le ore.
“Hai dei rimpianti, piccolo?” gli chiese Paul.
“Per niente…e tu, cucciolo?

“Per niente!” disse baciandolo, mordicchiandogli un po’ il labbro.
“Il mio cucciolo..affamato.

“Dai, è giunto il momento di fonderci con i nostri personaggi!”
Ian fece una faccia maliziosa.
“Parlavo della torta, stupido!”
“Peccato! Ehi, hai preso il mio Damon! Allora, io prendo il tuo Stefan, anzi il MIO.” Disse Ian, prendendo la sua figurina.

Dopo aver gustato la loro torta, Paul gli fece una proposta.
“Vuoi vedere cosa dicono di noi su internet, leggere le fanfiction, o fare una passeggiata?”
“Preferisco baciarti, facendo una passeggiata!”

“Uh-ui..che romantico..e se i giornalisti ci beccano?”
Ian gli tolse una traccia di zucchero a velo dal mento, con fare sensuale, e poi se la mise in bocca.
“Gli daremo quello che vogliono..oramai sono diventati nostri amici. Alcuni sono anche simpatici.”

“Credi siano appostati da qualche parte, nascosti, anche adesso?”

“Sicuramente! Portiamogli una fetta di torta. Non vedo l’ora di vedere la loro faccia quando gliela porgeremo! Anche se mi dispiace separarmene!”

Paul rise internamente. Il suo ragazzo non aveva idea che quella sera al party, avrebbe ricevuto una torta ENORME con i profitteroles, una valanga di cioccolato nero e bianco e panna montata.

Sarebbe stata una serata indimenticabile.  





















Note dell'autrice:  ciao ragazzi! scusatemi per la storia breve, ma non era progettata per essere una storia lunga. Giusto un piccolo esperimento per vederli insieme e perchè qui abbiamo bisogno di più fanfiction di Ian e Paul! ahah

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